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TTeessttoo aa ccuurraa ddii Società Italiana di AlcologiaCentro Alcologico Regionale della Toscana-Regione ToscanaIAssociazione Italiana Club Alcolisti in TrattamentoIstituto Superiore di SanitàOsservatorio Nazionale Alcol-Centro Collaboratore dell'OrganizzazioneMondiale della Sanità per la Ricerca e la Promozione della Salute su Alcol e Problemi Alcol-cor-relatiCentro Nazionale Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute

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Quarta edizione 2007Grafica e impaginazione: Sonia Squilloni / Promopoint srl

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“E' necessario aumentare la consapevolezza delrischio connesso con il consumo di bevandealcoliche nella popolazione generale”PPiiaannoo nnaazziioonnaallee aallccooll ee ssaalluuttee ttrriieennnniioo 22000055--22000077

Per molti bere un bicchiere con gli amici è uno dei piaceri irrinunciabilidella vita. Per alcuni, tuttavia, bere può essere la causa di numerosiproblemi.Una adeguata conoscenza delle modalità con cui si consumano lebevande alcoliche è determinante per mantenere un buono stato disalute.

Questo è importante perchè in molte circostanze anche quantità di alcolcomunemente considerate minime espongono a rischi di problemi omalattie: è quanto avviene, ad esempio, per gli incidenti stradali edomestici.Le diverse modalità del bere, infatti, rientrano di solito in stili di vita chefrequentemente portano all’esposizione contemporanea a più fattori dirischio che sono spesso sottovalutati o sui quali poco si riflette.

Inoltre, i rischi legati all’abitudine al bere e le possibili conseguenze chene derivano possono coinvolgere oltre a chi consuma l’alcol, la famiglia oaltri individui. Queste conseguenze possono estendersi anche a quanti perabitudine o per scelta non bevono; è il caso degli incidenti stradali causatidallo stato di ebbrezza, degli episodi di violenza e di criminalità agiti sottogli effetti dell’alcol, delle gravi malattie di cui può essere affetto il neonatodi una madre che, in gravidanza, ha consumato bevande alcolichesecondo modalità che vengono erroneamente considerate normali.

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Alcol: sai cosa bevi?Più sai, meno rischi!

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A differenza del fumo, i cui effetti negativi per la salute possonopresentarsi dopo decenni di uso abituale di sigarette, l’alcol può esporrea forti rischi anche come conseguenza di un singolo o occasionaleepisodio di consumo, spesso erroneamente valutato come “moderato”.

A questo scopo vorremmo fornire molto semplicemente alcuneinformazioni scientifiche riguardo agli effetti che il consumo dibevande alcoliche può esercitare sullo stato di salute. Si tratta disemplici accorgimenti per modificare il nostro abituale atteggiamentonei confronti del bere e per proteggerci dagli eventuali rischi a cuispesso, anche in modo inconsapevole, ci esponiamo.

COS’E’ L’ALCOL?L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con unacapacità di indurre dipendenza, superiore alle sostanze o droghe illegalipiù conosciute.

I giovani (al di sotto dei 16 anni), le donne e gli anziani sono in genere piùvulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche a causa di una ridottacapacità del loro organismo a metabolizzare l’alcol.

Al contrario di quanto si ritiene comunemente, l’alcol, pur apportandocirca 7 Kcalorie per grammo, non è un nutriente (come ad esempio losono le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari) e il suo consumo nonè utile all’organismo o alle sue funzioni; risulta invece fonte di dannodiretto alle cellule di molti organi tra cui i più vulnerabili sono il fegato eil sistema nervoso centrale.

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I NUMERI DELL’ALCOLCCoonnssuummiiIn Italia il primo bicchiere viene consumato a 11-12 anni1; l’età più bassanell’Unione Europea (media EU 14,5 anni). Sulla base dei dati ISTAT2, il 75 %degli italiani consuma alcol (l’87 % dei maschi, il 63 % delle donne).

Sono 3 milioni i bevitori a rischio ed 1 milione gli alcolisti; 817.000 giovanidi età inferiore ai 17 anni hanno consumato nel 2000 bevande alcolichee circa 400.000 eccedono nei consumi alcolici. Il 7 % dei giovani dichiaradi ubriacarsi almeno 3 volte a settimana3 ed è in costante crescita ilnumero di adolescenti che consuma alcol (birra, alcolpops e superalcolici)fuori dai pasti (+103 % nel periodo 1995-2000 tra le 14-17enni)4.

Gli astemi sono in costante diminuzione, rappresentado il 25% dellapopolazione.

MMaallaattttiieeOgni anno sono attribuibili, direttamente o indirettamente, al consumo dialcol: il 10% di tutte le malattie, il 10 % di tutti i tumori, il 63 % dellecirrosi epatiche, il 41 % degli omicidi ed il 45 % di tutti gli incidenti, il 9%delle invalidità e delle malattie croniche (di lunga durata)5.

In tutta Europa, 1 giovane ogni 4 muore a causa dell’alcol rappresentandoattualmente la prima causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15ed i 29 anni.

RRiiccoovveerriiComplessivamente, il 10 % dei ricoveri è attribuibile all’alcol; nell’anno2000 tale numero è stato stimato in 326.0006, di cui circa 100.000 sonostati effettuati con diagnosi totalmente attribuite all’alcol7 .

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1) Eurobarometer 20022) ISTAT Indagine Multiscopo 20003) Eurobarometer4) Dati ISTAT

5) World Health Report, OMS,20026) Società Italiana di Alcologia7) Relazione sullo Stato Sanitario del Paese 2001/2002. Ministero della Salute

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DDeecceessssiiOgni anno in Italia circa 40.000 individui muoiono a causa dell’alcol percirrosi epatica, tumori, infarto emorragico, suicidi, aborti, omicidi, incidenti inambiente lavorativo, domestico e incidenti stradali, ecc.Nell’anno 2000, gli incidenti stradali hanno causato: 8.000 decessi, 170.000ricoveri, 600.000 prestazioni di pronto soccorso e 20.000 invaliditàpermanenti8.L’alcol è causa di circa la metà degli 8.000 decessi conseguenti ad incidentistradali, che rappresentano la prima causa di morte per gli uomini al disottodei 40 anni, e l’alcol è anche causa del 50% delle conseguenze non fatali.

CCoossttiiL’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che i costi annuali sociali esanitari, sostenuti a causa di problemi collegati all’alcol sono pari al 2-5%del Prodotto Interno Lordo (PIL). Secondo tale stima sul PIL nazionaledell’anno 2003 (1324 miliardi di euro) i costi dell’alcol risulterebbero pari a26 – 66 miliardi di euro (52.000 – 128.000 miliardi di vecchie lire).

CCOOMMEE AAGGIISSCCEE LL’’AALLCCOOLL SSUULLLL’’OORRGGAANNIISSMMOO??L’alcol viene assorbito per il 20% dallo stomaco e per il restante 80% dallaprima parte dell’intestino. Se lo stomaco è vuoto, l’assorbimento è piùrapido. L’alcol assorbito passa nel sangue e dal sangue al fegato, che ha ilcompito di distruggerlo. Finché il fegato non ne ha completato la“digestione”, l’alcol continua a circolare diffondendosi nei vari organi. Inalcuni individui, in alcune razze e nelle donne l’efficienza di questo sistemaè molto ridotta, risultando più vulnerabili agli effetti dell’alcol.Circa il 90-98% dell’alcol ingerito viene rimosso dal fegato. Il restante 2-10%viene eliminato attraverso l’urina, le feci, il respiro, il latte materno, le lacrime,il sudore, la traspirazione.

La velocità con cui il fegato rimuove l’alcol dal sangue varia da individuo aindividuo, è circa 11 bbiicccchhiieerree ttiippoo ddii bbeevvaannddaa aallccoolliiccaa aallll’’oorraa..

8) Piano Sanitario Nazionale 2003-2005

EESSIISSTTOONNOO QQUUAANNTTIITTAA’’ ““SSIICCUURREE”” DDII AALLCCOOLL ?? In base alle conoscenze attuali non è possibile identificare delle quantitàdi consumo alcolico raccomandabili o “sicure” per la salute. Ai fini dellatutela della salute è più adeguato parlare di quantità “a basso rischio”,evidenziando che iill rriisscchhiioo eessiissttee aa qquuaalluunnqquuee lliivveelllloo ddii ccoonnssuummoo edaumenta progressivamente con l’incremento delle quantità di bevandealcoliche consumate.

È da considerare aa bbaassssoo rriisscchhiioo una quantità di alcol giornaliera daassumersi durante i pasti principali (non fuori pasto) che non devesuperare i 20-40 grammi per gli uomini e i 10-20 grammi per le donne9.

Queste quantità devono essere ulteriormente ridotte negli anziani e neigiovani. Per quanto riguarda questi ultimi, bisogna ricordare che al di sottodei 16 anni la legge vieta la vendita e la somministrazione di bevandealcoliche.

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Sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che il National Instituteof Health (NIH) degli Stati Uniti ribadiscono che nessun individuo puòessere sollecitato al consumo anche moderato di bevande alcoliche,considerando il rischio che l’uso di alcol comporta per l’organismo.

Inoltre gli individui che non bevono non possono e non devono esseresollecitati a modificare il proprio atteggiamento.

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Alcol? Meno è meglio!

9) OMS e National Institute of Health

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CCOOMMEE CCAALLCCOOLLAARREE QQUUAANNTTOO SSII BBEEVVEESpesso non ci soffermiamo a pensare quanto beviamo abitualmente.Il modo più semplice per calcolarlo è: ccoonnttaarree iill nnuummeerroo ddii bbiicccchhiieerrii ddiiaallccoolliiccii cchhee ggiioorrnnaallmmeennttee oo aabbiittuuaallmmeennttee ssii bbeevvoonnoo..

Ricorda che un bicchiere di vino (da 125 ml), una birra (da 330 ml) oppureun bicchiere di superalcolico (da 40ml) contiene la stessa quantità di alcolpari a circa 12 gr.

Contrassegnando nella tabella che segue, per ciascuna bevanda alcolica,le quantità giornaliere consumate abitualmente sarà possibile verificare illivello personale di consumo e confrontare le variazioni in coincidenza dioccasioni particolari (feste, cene con amici ecc.).

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Confrontare i proprio consumo con le quantità indicate nel riquadro puòaiutare ad essere più consapevoli riguardo alle proprie abitudini.

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Conta i bicchieri,perché loro contano.

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SSee iill nnuummeerroo ddii uunniittàà oo bbiicccchhiieerrii èè ssuuppeerriioorree aa::22 -- 33 uunniittàà o bicchieri al giorno per gli uomini11 -- 22 uunniittàà o bicchieri al giorno per le donne

SSaalluuttee ee bbeenneesssseerree ssoonnoo eessppoossttiiaadd uunn mmaaggggiioorr rriisscchhiioo..

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IINN QQUUAALLII CCOONNDDIIZZIIOONNII EE’’ RRAACCCCOOMMAANNDDAABBIILLEENNOONN BBEERREECi sono situazioni in cui è raccomandata l’astensione completa dal consumodi bevande alcoliche:

• Se si ha meno di 1166 aannnnii di età• Se è stata programmata una ggrraavviiddaannzzaa• Se si è in gravidanza o si sta aallllaattttaannddoo • Se si assumono ffaarrmmaaccii • Se si soffre di una ppaattoollooggiiaa aaccuuttaa oo ccrroonniiccaa • Se si è aallccoolliissttii• Se si hanno o si sono avuti altri tipi di ddiippeennddeennzzaa• Se si è a ddiiggiiuunnoo o lontano dai pasti• Se ci si deve recare al lavoro o durante l’aattttiivviittàà llaavvoorraattiivvaa• Se si deve gguuiiddaarree uunn vveeiiccoolloo o usare un macchinario

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Chi abitualmente beve al di sopra delle quantità indicate come a “bassorischio” può riscontrare alcuni segni o sintomi ricorrenti: sensazione distanchezza o appesantimento, postumi di uno stato anche occasionale diubriachezza, perdita temporanea della memoria e, con tutta probabilità, unacondizione fisica non ottimale.

Potrebbe capitare di sentirsi a disagio, di aver perso il controllo o di sentirsiirritati, violenti o, al contrario, depressi o di esser stati causa di situazionispiacevoli come ad esempio aver guastato, a causa del bere, l’atmosferaserena di una serata con gli amici o in famiglia.

Chi beve in maniera inadeguata si rivolge frequentemente al propriomedico per problemi più o meno manifesti, quali un aumento dellapressione arteriosa, difficoltà a ricordare le cose fatte o da fare, scarsacapacità di concentrazione, diminuito rendimento lavorativo o scolastico,problemi dell’apparato digerente o del fegato, senza pensare che questemanifestazioni potrebbero essere causate dal bere.

Anche in assenza di queste manifestazioni è comunque molto probabileche l’ organismo abbia già iniziato a subire le conseguenze dell’abitudinea consumare quotidianamente quantità di bevande alcoliche superiori aquelle considerate a basso rischio.

Inoltre gli effetti negativi dell’alcol possono essere aggravati dal consumodi molte categorie di farmaci, come ad esempio gli ansiolitici, glianticoagulanti o la semplice aspirina.

Oltre al sesso, anche il peso influisce in maniera determinante e, ingenere, chi pesa meno ha una maggiore vulnerabilità agli effetti dell’alcola causa della ridotta quantità di liquidi e di grassi nell’organismo.

Pertanto, quando si beve è sempre opportuno riflettere sugli effetti che ungesto abituale può avere su di noi e sugli altri.

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GGUUIIDDAA EE CCOONNSSUUMMOO DDII BBEEVVAANNDDEE AALLCCOOLLIICCHHEESecondo il codice della strada (art. 186 e successive modifiche) il limitelegale di alcolemia (concentrazione di alcol nel sangue) durante la guidanon deve superare

Con il nuovo decreto legge il conducente può essere sottoposto, anchesenza il suo consenso, ad un accertamento da parte delle forzedell’ordine della quantità di alcol che ha consumato misurandone laquantità nell’aria espirata (etilometro). Lo stato di ebbrezza saràdimostrato qualora il limite legale di 0.5 venga superato in base a dueesami consecutivi effettuati in un intervallo di cinque minuti.

In questi casi scatta la sospensione della patente,una sanzione amministrativa:una multa pari ad un minimodi 258 euro

e una sottrazione di 10 punti dallapatente di guida.

Prima di mettersi alla guida di un qualunque veicolo, è indispensabileaassppeettttaarree aallmmeennoo uunn’’oorraa ppeerr ooggnnii bbiicccchhiieerree ttiippoo ddii bbeevvaannddaa aallccoolliiccaabbeevvuuttoo..

Per ulteriori dettagli relativi ai differenti livelli di consumo e per impararead adeguarsi ai livelli consigliati, può essere utile leggere la tabella chesegue.

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L’alcolemia è la quantità di alcol che si ritrova nel sangue dopol’ingestione di bevande alcoliche.

Una concentrazione di 0,2 grammi di alcol ogni cento millilitri di sangue(0,2% gr) si raggiunge in un maschio o in una femmina di circa 60 chilidi peso con l’ingestione aa ssttoommaaccoo ppiieennoo di circa 12 grammi di alcolpuro, pari al consumo di :

In virtù delle differenze fisiologiche tra sesso maschile e femminile lleeddoonnnnee ssoonnoo ppiiùù vvuullnneerraabbiillii aallll’’aallccooll e raggiungono livelli di alcolemiapiù elevati con quantità inferiori di alcol consumato e con una maggiorerapidità.

Indicativamente due bicchieri tipo (24 grammi alcol) sono sufficienti per ilsesso femminile a raggiungere il limite legale per la guida; per un uomoil limite si raggiunge con circa 3 bicchieri tipo (36 grammi alcol).

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Iniziale tendenza a guidare in modo più rischioso, i riflessisono disturbati leggermente ma AUMENTA la tendenza adagire in modo imprudente in virtù di una riduzione dellapercezione del rischio

Rallentano le capacità di vigilanza ed elaborazione mentale;le percezioni ed i movimenti o le manovre vengono eseguitibruscamente con difficoltà di coordinazione

Il campo visivo si riduce prevalentemente a causa dellariduzione della visione laterale (più difficile perciò controllarelo specchietto retrovisore o controllare le manovre disorpasso); contemporaneamente si verifica la riduzione del30-40 % della capacità di percezione degli stimoli sonori,luminosi e uditivi e della conseguente capacità di reazione

I movimenti e gli ostacoli vengono percepiti con notevoleritardo e la facoltà visiva laterale è fortemente compromessa

I tempi di reazione sono fortemente compromessi;l’esecuzione dei normali movimenti attuati alla guida è privadi coordinamento, confusa e conduce sempre a graviconseguenze

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Sono compromessi: l’adattamento all’oscurità, la capacità divalutazione delle distanze, degli ingombri, delle traiettorie deiveicoli e delle percezioni visive simultanee ( per esempio didue autoveicoli se ne percepisce solo uno)

EBBREZZA franca e manifesta, caratterizzata da euforia edisturbi motori che rendono precario l’equilibrio. E’ manifestae visibile l’alterazione della capacità di attenzione, con livellidi capacità visiva minima e tempi di reazione assolutamenteinadeguati, c’è maggior tendenza alla distrazione.Il comportamento alla guida si caratterizza attraversosbandate volontarie dell’autoveicolo o della moto, guida alcentro della strada o in senso contrario, incapacità divalutazione della posizione del veicolo rispetto allacarreggiata. Le luci degli abbaglianti, le percezioni luminoseintense, possono essere la causa determinante della perditacompleta di un controllo già precario, provocando unaccecamento transitorio a cui segue un recupero molto lentodella visione. Le percezioni sonore, quali quelle del clacson,vengono avvertite con un ritardo accentuato e comunque inmaniera inefficace a determinare un riflesso utile allasalvaguardia della propria e altrui incolumità.

Lo stato di euforia viene sostituito da uno stato di confusionementale e di totale perdita della lucidità con conseguentesopore e sonnolenza molto intensa.

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EE’’ VVEERROO CCHHEE ……?? SSFFAATTIIAAMMOO II LLUUOOGGHHII CCOOMMUUNNII LL’’aallccooll aaiiuuttaa llaa ddiiggeessttiioonnee..NNoonn èè vveerroo!! La rallenta e determina un alterato svuotamento dellostomaco.

IIll vviinnoo ffaa bbuuoonn ssaanngguuee..NNoonn èè vveerroo!! Il consumo di alcol può essere responsabile di varie formedi anemia e di un aumento dei grassi presenti nel sangue.

LLee bbeevvaannddee aallccoolliicchhee ssoonnoo ddiisssseettaannttii..NNoonn èè vveerroo!! Disidratano: l’alcol richiede una maggior quantità di acquaper il suo metabolismo in quanto provoca un blocco dell’ormoneantidiuretico, quindi fa urinare di più aumentando la sensazione di sete.

LL’’aallccooll ddàà ccaalloorree..NNoonn èè vveerroo!! In realtà la dilatazione dei vasi sanguigni di cui èresponsabile produce soltanto una momentanea e ingannevolesensazione di calore in superficie che, in breve, comporta un ulterioreraffreddamento del corpo e aumenta il rischio di assideramento, se fafreddo e si è in un ambiente non riscaldato o all’aperto.

LL’’aallccooll aaiiuuttaa aa rriipprreennddeerrssii ddaa uunnoo sshhoocckk..NNoonn èè vveerroo!! Provoca la dilatazione dei capillari e determina un diminuitoafflusso di sangue agli organi interni, soprattutto al cervello.

LL’’aallccooll ddàà ffoorrzzaa..NNoonn èè vveerroo!! L’alcol è un sedativo e produce soltanto una diminuzione delsenso di affaticamento e della percezione del dolore. Inoltre solo unaparte delle calorie fornite dall’alcol possono essere utilizzate per il lavoromuscolare.

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LL’’aallccooll rreennddee ssiiccuurrii..NNoonn èè vveerroo!! L’alcol disinibisce, eccita e aumenta il senso disocializzazione anche nelle persone più timide salvo poi, superata talefase di euforia iniziale, agire come un potente depressivo del sistemanervoso centrale. È inoltre da sottolineare che la “sicurezza” non vigile esenza il pieno controllo del comportamento si accompagna ad unadiminuzione della percezione del rischio e delle sensazioni di dolorerendendo più vulnerabile l’individuo alle conseguenze di gesti ocomportamenti potenzialmente dannosi verso sé stessi e verso gli altri.

LLaa bbiirrrraa ““ffaa llaattttee””..NNoonn èè vveerroo!! In realtà la donna non ha bisogno di birra per produrre latte,ma soltanto di liquidi: acqua, succhi di frutta e cibi nutrienti. L’alcol che ladonna beve passa nel latte materno e viene assunto dal bambino. E’ benericordare inoltre che durante la gravidanza l’alcol assunto passa nelliquido amniotico con possibili conseguenze nella normale crescita delfeto che alla nascita può risultare affetto da una grave malattia nota comesindrome feto-alcolica.

LL’’aallccooll èè uunnaa ssoossttaannzzaa cchhee pprrootteeggggee..NNoonn èè vveerroo!! Anche se alcune evidenze mostrano che minime quantità dialcol possono contribuire nei soggetti adulti e di sesso maschile a ridurreil rischio di mortalità cardiovascolare, è bene ricordare che alle stessequantità consumate corrisponde un aumento del rischio di cirrosi epatica,alcuni tumori, patologie cerebrovascolari, incidenti sul lavoro, stradali edomestici. In ogni caso, un individuo che non beve non deve esseresollecitato a bere al fine di prevenire una patologia, senza essereinformato adeguatamente dei rischi che il consumo di bevande alcoliche,anche in minime quantità, comporta.Per prevenire le patologie cardiovascolari è molto più efficace ridurre ilpeso, non fumare, incrementare l’attività fisica, ridurre il consumo di salee dei grassi alimentari e fare uso di farmaci appropriati.L’alcol non è un farmaco e come tale non può essere oggetto diprescrizione medica.

AAllccooll:: ssaaii ccoossaa bbeevvii?? PPiiùù ssaaii mmeennoo rriisscchhii!!

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QQUUAANNDDOO SSII DDEEVVEE SSMMEETTTTEERREE DDII BBEERREEAlcune circostanze o condizioni possono essere d’aiuto per identificare lesituazioni in cui smettere di bere è necessario e costituisce la sceltamigliore per la propria salute.

Si deve smettere:• se si hanno vuoti di memoria o frequenti dimenticanze• se ci si sente soli o depressi• se si bevono alcolici appena svegli• se la mattina si hanno tremori dopo aver bevuto la sera • se si è provato disagio o senso di colpa a causa del bere• se si è stati oggetto di critiche per il proprio bere• se qualcuno ci ha fatto rilevare la necessità di smettere o

ridurre di bere

SSee ccii ssii iiddeennttiiffiiccaa iinn uunnaa ddeellllee ccoonnddiizziioonniirriippoorrttaattee ssiiggnniiffiiccaa cchhee

SSee ssii ppeennssaa ddii aavveerree uunn pprroobblleemmaa ccooll bbeerreeèè mmeegglliioo cchhiieeddeerree aaiiuuttoo,, rriivvoollggiittii

• al tuo medico di famiglia • ai servizi pubblici • alle associazioni presenti nel territorio

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““LLEE VVOOSSTTRREE IIMMPPRREESSSSIIOONNII””Quanti volessero comunicare le proprie impressionisull’opuscolo potranno farlo inviando una e-mail ai seguentiindirizzi:

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Se si ha bisogno di maggiori informazioni si può chiamare il numero verde Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità tteell.. 880000 663322000000

Molte volte è sufficiente un po’ di buon senso:

Se scegli di bere...bere meno è meglio

Adesso lo sai, e...

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NNuummeerrii uuttiillii::NNuummeerroo vveerrddee AAllccooll IIssttiittuuttoo SSuuppeerriioorree ddii SSaanniittàà tteell.. 880000 663322000000AAIICCAATT--AAssssoocciiaazziioonnee IIttaalliiaannaa ddeeii CClluubb ddeeggllii AAllccoolliissttii iinnTTrraattttaammeennttoo tteell.. 001100 22446699334411AAAA--AAllccoolliissttii AAnnoonniimmii tteell.. 0066 66663366662200GGrruuppppii AAll--AAnnoonn //AAllaatteeeenn ppeerr ffaammiilliiaarrii eedd aammiiccii ddii aallccoolliissttii tteell.. 0022 550044777799

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Carta europea sull’alcol Parigi, Dicembre 1995Cinque principi etici e obiettivi A sostegno del progressivosviluppo del Piano d’AzioneEuropeo sull’Alcol, laConferenza di Parigi invita tuttigli Stati Membri a promuoverepolitiche globali sull’alcol e adattuare programmi cheesprimano, conformemente alleesigenze dei contestieconomico-giuridici e socio-culturali dei diversi Paesi, iseguenti principi etici ed iseguenti obiettivi, tenendoconto del fatto che questodocumento non conferisce dirittilegali.Tutti hanno diritto ad unafamiglia, una comunità ed unambiente di lavoro protetti daincidenti, violenza ed altri effettidannosi che possono derivaredal consumo di bevandealcoliche.Tutti hanno diritto a ricevere, findalla prima infanzia,un’informazione edun’educazione valida eimparziale sugli effetti che ilconsumo di bevande alcolicheha sulla salute, la famiglia e lasocietà.Tutti i bambini e gli adolescentihanno il diritto di crescere in un

ambiente protetto dagli effettinegativi che possono derivaredal consumo di bevandealcoliche e, per quantopossibile, dalla pubblicità dibevande alcoliche.Tutti coloro che assumonobevande alcoliche secondomodalità dannose o a rischio,nonché i membri delle lorofamiglie hanno diritto atrattamenti e cure accessibili.Tutti coloro che non desideranoconsumare bevande alcoliche oche non possono farlo permotivi di salute o altro hannodiritto ad essere salvaguardatida pressioni al bere e sostenutinel loro comportamento di non-consumo.

Piano Sanitario Nazionale2003-2005 (estratto)

Le conoscenze scientificheattuali dimostrano chel’incidenza di molte patologie èlegata agli stili di vita. Lariduzione dei danni sanitari esociali causati dall’alcolè,attualmente, uno dei piùimportanti obiettivi di salutepubblica, che la gran partedegli Stati persegue permigliorare la qualità della vitadei propri cittadini. Numeroseevidenze dimostrano che gliindividui (ed i giovani inparticolare) che abusanodell’alcol risultano piùfrequentemente inclini acomportamenti ad alto rischioper sé e per gli altri (quali guidadi autoveicoli e lavoro incondizioni psico-fisicheinadeguate) nonché al fumo e/oall’abuso di droghe rispetto aicoetanei astemi. L’alcol agiscecome“ponte” per gli individuipiù giovani, rappresentando una

delle possibili modalità diapproccio a sostanze illegali, lecui conseguenze spesso siestendono ben oltre la salutedella persona che ne fadirettamente uso. Benché ilconsumo di bevande alcolichein Italia sia andato diminuendodal 1981, notevoli sforzi devonoessere posti in essere perraggiungere gli obiettivi adottatidall’OMS e, in particolare,dall’Unione Europea con larecente approvazione di unaspecifica strategia per lariduzione dei pericoli connessiall’alcol. Il fumo e le abitudinialimentari scorrette (compresol’eccessivo consumo di alcol)sono fattori di rischioriconosciuti, per molte categoriedi tumori, con peso etiologicovariabile, e possono spiegarecirca i 2/3 di tutti i casi ditumore. Gli interventi percontrastare questi fattori, cuisono dedicati specifici capitolidel presente Piano Sanitario,sono, quindi, di fondamentaleimportanza. I dati relativi agliincidenti stradali, indicano unincremento a partire dalla finedegli anni ‘80, soprattutto nelNord dell’Italia, con un quadroche comporta circa 8.000morti, 170.000 ricoveri,600.000 prestazioni di prontosoccorso ogni anno, cui fannoriscontro circa 20.000 invalidipermanenti. Il fenomenocostituisce ancora la primacausa di morte per i maschisotto i 40 anni. Gli incidentistradali sono pertantoun’emergenza sanitaria che vaaffrontata in modo radicale alfine di rovesciare l’attualetendenza e pervenire, secondol’obiettivo fissato dall’OMS perl’anno 2020, ad una riduzione

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più saimenorischi

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almeno del 50% della mortalitàe disabilità.

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La carta Europea sul consumodell’alcol, adottata dagli statimembri nel 1995, enuncia iprincipi guida e le strategie daadottare per promuovere eproteggere la salute e ilbenessere di tutti gli abitantidella Regione. La presenteDichiarazione tende aproteggere i bambini e i giovanidalle pressioni che vengonoesercitate nei loro confronti perincitarli a bere, e a limitare idanni che essi subisconodirettamente o indirettamentedal problema alcol. LaDichiarazione riprende i cinqueprincipi della Carta europea sulconsumo di alcol.1. Tutti hanno diritto ad unavita familiare, sociale eprofessionale al riparo dagliincidenti, dagli atti di violenza eda altre conseguenze nefastedel consumo di alcol.2. Tutti hanno diritto aricevere, fin dalla primainfanzia, un’informazione edun’educazione valida eimparziale sugli effetti che ilconsumo di bevande alcolichehanno sulla salute, la famiglia ela società3. Tutti i bambini e gliadolescenti hanno il diritto dicrescere in un ambienteprotetto dagli effetti negativiche possono derivare dalconsumo di bevande alcolichee, per quanto possibile, dalla

pubblicità di bevande alcoliche.4. Tutti coloro cheassumono bevande alcolichesecondo modalità dannose o arischio, nonché i membri delleloro famiglie hanno diritto atrattamenti e cure accessibili.5. Tutti coloro che nondesiderano consumare bevandealcoliche o che non possonofarlo per motivi di salute o altro,hanno il diritto a non subirepressioni a bere ed esseresostenuti nel lorocomportamento di non-consumo.MotivazioneLa salute e il benessere sonoun diritto fondamentale di ogniessere umano. La protezione ela promozione della salute e delbenessere dei bambini e deigiovani sono un interesseprimario della Convenzionedelle Nazioni Unite in relazioneai diritti dei giovani e sono unaparte essenziale della politica-quadro della SALUTE 21dell’OMS e dei compitidell’Unicef. Per quanto riguardai giovani e l’alcol, il Piano diAzione Europeo control’alcolismo dell’OMS per ilperiodo 2000-2005 anteponela necessità, da una parte, diavviare nelle scuole, nei luoghidi lavoro e all’interno dellacomunità locale delle azioni chefavoriscono la salute al fine diproteggere i giovani dallepressioni che si esercitano neiloro confronti per incitarli abere e, d’altra parte diattenuare l’ampiezza e lagravità dei danni causatidall’alcol. Inoltre, una eccellenteoccasione per esaminare laquestione “giovani e l’alcol” sista presentando ai governi delmondo intero con la

preparazione della AssembleaGenerale Straordinaria delleNazioni Unite dedicataall’infanzia, che avrà luogo nelsettembre del 2001, nellaquale l’Unicef curerà lasegreteria.La situazione dei giovaniLa globalizzazione dei media edei mercati condiziona sempredi più le percezioni, le scelte e icomportamenti dei giovani.Molti giovani oggi hanno piùpossibilità e disponibilitàeconomiche, ma sono piùvulnerabili alle tecniche divendite e dicommercializzazione (divenutepiù aggressive) dei prodotti diconsumo e delle sostanzepotenzialmente nocive comel’alcol. Nello stesso tempo, ilpotere dell’economica dimercato ha eroso le reti disalute pubblica esistenti innumerosi paesi e ha indebolitole strutture sociali destinate aigiovani. La brutale transazionesociale ed economica, le guerrecivili, la povertà, il problema deisenza tetto e l’isolamento, sonoanche fattori che fanno si chealcol e droghe rischino digiocare un ruolo importantenella destrutturazione della vitadi molti giovani.Evoluzione del consumo di alcolLe principali tendenze,indicano un maggioraccostamento dei giovaniall’alcol e uno sviluppo dimodelli di consumo ad altorischio come l’abuso el’ubriachezza soprattutto daparte degli adolescenti e digiovani adulti, così come ilconsumo concomitante di alcolcon altre sostanze psicotrope(politossicomanie). Tra i giovaniesistono dei legami evidenti tra

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il consumo di alcol, tabacco edroghe illecite.Il costo del consumo di alcol trai giovaniI giovani sono più vulnerabili aidanni psichici, emotivi e socialicausati dal proprio consumo dialcol o da quello di altrepersone. Esistono dei chiarilegami tra l’eccessivo consumodi alcol, la violenza, icomportamenti sessuali arischio, gli incidenti stradali, leinvalidità permanenti e idecessi. Il costo sanitario,sociale ed economico deiproblemi derivati dall’alcol tra igiovani rappresenta un gravepeso per la società.Sanità pubblica

Oggi la salute e il benessere dimolti giovani sono fortementeminacciati dal consumo di alcole di altre sostanze psicotrope.Da un punto di vista sanitario, ilmessaggio è chiaro: non esisteun elemento scientifico chestabilisca un limite sicuro nelconsumo di alcol, soprattuttoper i bambini e i giovaniadolescenti, che costituiscono igruppi più vulnerabili. Moltibambini sono inoltre vittimedelle conseguenze del consumod’alcol di altre persone, spessomembri delle loro stessefamiglie, che provocano fratturefamiliari, disastri economici edemotivi, abbandoni,maltrattamenti, violenze. Lepolitiche sanitarie relativeall’alcol devono essere guidatedagli interessi della sanitàpubblica, senza interferenze diinteressi commerciali. Una fontedi grande preoccupazione sonogli sforzi fatti dai produttori dibevande alcoliche e dal settoredella distribuzione perpromuovere una cultura dello

sport e della cultura giovanileper mezzo di importanti attivitàdi promozione e patrocinio.DICHIARAZIONECon la presente Dichiarazione,noi, partecipanti alla Conferenzaministeriale europea dell’OMSsui giovani e l’alcol, facciamoappello agli Stati membri, alleassociazioni intergovernative enon governative, oltre alle altreparti interessate a difendere lacausa della salute e delbenessere dei giovani e adinvestire in questa causaperché possano beneficiare diuna qualità della vita e di unavvenire soddisfacenti per ciòche riguarda il lavoro, il tempolibero, la famiglia e la vitacollettiva.Le politiche in materia di alcolriferite ai giovani dovrebberoinserirsi in una più vasta azionesociale, dato che il consumo dialcol tra i giovani riflette, inlarga misura il modello e gliatteggiamenti della societàadulta. La gioventù è unarisorsa, e i giovani possonocontribuire attivamente arisolvere i problemi legatiall’alcol.Per completare questa azionesociale, descritta dal Piano diazione europeo control’alcolismo per il periodo 2000-2005, è oggi necessarioconcepire scopi, misure edattività specifiche di sostegnodestinate ai giovani. Gli Statimembri, tenendo conto dellasituazione sociale, giuridica edeconomica, e del contestoculturale proprio di ogni paese:1. Stabiliranno i seguentiobiettivi, che dovranno essereraggiunti da qui al 2006:a. ridurre considerevolmente ilnumero dei giovani che

cominciano a consumare alcol; b. ritardare l’età nella quale igiovani cominciano aconsumare alcol; c. ridurre considerevolmente leoccasioni e la frequenza delconsumo eccessivo di alcol tra igiovani, ed in particolare tra gliadolescenti e i giovani adulti; d. proporre e/o sviluppare dellealternative pertinenti alconsumo di alcol e droghe, emigliorare la formazione teoricae pratica delle persone chelavorano con i giovani; e. far parteciparemaggiormente i giovaniall’elaborazione delle politichedi salute per la gioventù, ed inparticolare sulla questione alcol; f. rafforzare l’educazione deigiovani sul problema alcol; g. limitare al minimo lepressioni che vengonoesercitate sui giovani perincitarli a bere, ed in particolarela promozione, le distribuzionigratuite, la pubblicità, lapromozione e l’offerta di alcol,soprattutto in occasione digrandi manifestazioni; h. appoggiare lemisure di lotta contro la venditaillegale di alcol; i. garantire e/omigliorare l’accesso ai servizi disalute e consultazione, inparticolare per i giovani chehanno problemi di alcol e/o peri genitori o membri dellafamiglia alcoldipendenti; j. ridurreconsiderevolmente i dannicausati dal consumo di alcol, inparticolare gli incidenti, leaggressioni e gli atti di violenza,soprattutto tra i giovani.2.

Promuoveranno diverse misureefficaci in materia di alcol in

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quatto grandi aree:• Protezione: rafforzamentodelle misure tendenti aproteggere i bambini e gliadolescenti contro lapromozione dell’alcol. Misuretendenti a far si che ifabbricanti non bersaglino ibambini e gli adolescenti percommercializzare i prodottialcolici. Reprimere l’offerta dialcol con un’azione sullaregolamentazione dell’etàminima di consumo, dellacommercializzazione, ed inparticolare del prezzo dell’alcol,che ha una incidenza sulconsumo minorile. Offerta diprotezione e sostegno aibambini ed adolescenti i cuigenitori e membri della famigliasiano alcoldipendenti o abbianoproblemi con l’alcol.• Educazione: sensibilizzazione,in particolare dei giovani, suglieffetti dell’alcol. Elaborazione diprogrammi di promozione dellasalute riguardanti i problemidell’alcol in contesti qualiscuole, luoghi di lavoro,organizzazioni giovanili eassociazioni locali. Questiprogrammi dovrannopermettere ai genitori, agliinsegnanti, ai gruppi di pari e airesponsabili dei giovani, diaiutare questi ultimi adapprendere e a mettere inpratica comportamenti utilinella vita, per far fronte aiproblemi di pressione sociale eper gestire i rischi. Inoltre,bisognerà fornire ai giovani imezzi per assumersi delleresponsabilità in quantomembri importanti dellasocietà.• Situazioni di vita: messa apunto di situazioni cheincoraggino e favoriscano delle

alternative alla cultura delconsumo di alcol. Sviluppo epromozione del ruolo dellafamiglia nella promozione dellasalute e del benessere deigiovani. Sviluppo di misuretendenti ad eliminare l’alcolnelle scuole e, se possibile,negli altri luoghi educativi.• Riduzione degli effetti nefasti:miglioramento dellacomprensione dellaconseguenze nocive delconsumo di alcol sull’individuo,la famiglia e la società. Nei bare ristoranti, formazione delpersonale che serve alcol edapplicazione dei regolamenti didivieto della vendita di alcol aiminori e alle persone ubriache.Osservanza dei regolamenti edelle pene applicabili alla guidain stato di ubriachezza. Offertadi servizi sanitari e socialiappropriati ai giovani chehanno problemi di consumopersonali o riferiti ad altrepersone. 3. Si impegneranno inun vasto processo di messa inatto dellestrategie e della realizzazionedegli obiettivi:• Raggiungimento di unimpegno politico perl’elaborazione, con i giovani, dipiani e di strategie che siestendono all’intero paese,finalizzate a ridurre il consumodi alcol e i suoi effetti dannosi,in particolare presso alcunigruppi giovanili, e valutazione,con i giovani, dei progressiottenuti nella realizzazione diquesti obiettivi.• Sviluppo di partenariati, inparticolare con i giovani, conl’intermediazione di reti localiappropriate. Considerare igiovani come una risorsa nelpromuovere delle opportunità di

partecipazione nei momenti didecisioni che abbianoun’incidenza sulla loro vita, Unaccento particolare sarà postosulla riduzione delleineguaglianze, soprattutto inmateria di salute.• Elaborazione di una strategiacompleta tendente a risolvere iproblemi sociali e sanitari chevivono i giovani soprattutto inrapporto con l’alcol, tabacco,altre droghe e problemiconnessi. Promozione di unapratica intersettoriale a livellonazionale e locale al fine digarantire la messa in opera diuna politica possibile e piùefficace. Nelle attività dipromozione della salute e delbenessere dei giovani, tenereconto dei diversi contesti socialie culturali, soprattutto quelli deigiovani con bisogni particolari.• Rafforzamento dellacooperazione internazionale tragli Stati membri. Molte misurepolitiche, per esserepienamente efficaci, devonoessere sostenute a livellointernazionale. L’OMS adotteràdelle iniziative per stabilire deipartenariati appropriatiutilizzando le sue reti dicollaborazione operanti inEuropa. A questo riguardo, unacooperazione con laCommissione europea èparticolarmente indicata.L’Ufficio regionale dell’OMS,per mezzo del suo sistemaeuropeo di informazionesull’alcol, sorveglierà evaluterà, con lapartecipazione dei giovani, iprogressi realizzati in Europaper ciò che riguarda gliimpegni sottoscritti nellapresente Dichiarazione, erenderà conto di questi