Al governo diciamo: “Così non...

8
Bergamo Numero 6 Dicembre 2013 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti www.spicgillombardia.it Il rebus della tassa sulla casa Insieme alla legge di stabilità, una norma da migliorare di Gianni Peracchi Un’esperienza con Libera Conoscere le mafie, non solo del sud A pagina 2 Caro parcheggio Firme per tariffe sostenibili A pagina 2 Contrattazione con la Regione: importanti risultati A pagina 4 L’assalto alla previdenza A pagina 5 Irpef Comune di Bergamo Alcune contraddizioni da superare A pagina 7 Rsa Gleno Il trasloco è vicino A pagina 7 Case comunali Il difficile caso di Bergamo A pagina 8 Prenotazioni fiscali Campagna 2014 A pagina 8 La mobilitazione dei lavorato- ri e dei pensionati per cambiare il decreto legge di Stabilità per il 2014 ha preso corpo anche a Bergamo. Il 15 novembre si è svolta una partecipata mani- festazione unitaria, in occa- sione dello sciopero territoriale di 4 ore. Ed ancora prima, il 25 ottobre, i sindacati dei pen- sionati di Cgil Cisl e Uil ave- vano presidiato gli spazi anti- stanti il Comune distribuendo alla popolazione volantini in- formativi con le loro richieste. Si tratta di un’azione diffusa nelle città e nel Paese per fare pressione sul Parlamen- to e sulle forze politiche af- finché gli interventi a favore di dipendenti e pensionati ven- gano ampliati: dal finanzia- mento della cassa integrazio- ne agli esodati, dal ripristino di una completa rivalutazione delle pensioni all’aumento del- le detrazioni Irpef. Un altro tema scottante che va rapidamente affrontato è quel- lo della nuova tassa sugli im- mobili. Da prime proiezio- ni fatte a livello regionale, a Bergamo risulterebbero penalizzati sia i possesso- ri di seconde case, sia chi nel 2012 – per effetto del- le detrazioni – non pagava nulla di Imu sulla prima abitazione. Da uno studio dell’Ires Lucia Morosini -– che ha preso a riferimento i testi normativi all’8 novembre 2013 e che ha considerato la media dei valori catastali della nostra provincia ed un’abitazione di tipo civile (A2) di quattro vani – si pa- gherebbe un tributo che va da 90,93 in caso di Comuni che applicano l’aliquota minima, a 227,32 in caso di aliquota massima. Una contraddizione palese, che va risolta con l’in- troduzione di detrazioni sta- bilite a livello nazionale (come accadeva in precedenza) e con un serrato confronto con i Comuni che hanno la facol- tà di decidere l’aliquota. A Bergamo, si sa, il tasso di abi- tazioni di proprietà è molto alto e interessa una notevole platea di pensionati che hanno realizzato il sogno di una vita con anni di duro lavoro. Sem- pre a Bergamo si attestano at- torno al 20% circa le pensioni che sono state penalizzate si- gnificativamente negli scorsi anni con il blocco delle riva- lutazioni. Cercare di tutelare meglio questi interessi è un compito a cui non possiamo sottrarci, anche per evitare che la coperta, che sappiamo essere corta, non la tirino altri! Insomma, dalla nostra pro- vincia non è mancato e non mancherà un contributo con- vinto per correggere il decre- to di Stabilità durante la fase della sua riconversione in leg- ge. Qualche primo risultato pare stia maturando… www.cgil.bergamo.it/spi Buon Natale e sereno 2014 dalla redazione di Spi Insieme e dallo Spi Tessere Spi 2014 Dato che il nuovo anno si avvicina a grandi passi, infor- miamo tutti gli iscritti che le tessere del sindacato pen- sionati saranno disponibili nelle circa novanta sedi e re- capiti Spi territoriali del comprensorio bergamasco a par- tire dalla fine del mese di gennaio, insieme ad un pic- colo omaggio. Chi fosse in dubbio sull’indirizzo a cui ri- volgersi può telefonare allo Spi provinciale di Bergamo (035.3594150). Ricordiamo che le tessere non ritirate ver- ranno recapitate direttamente a casa degli iscritti prima dell’inizio della prossima campagna fiscale. Lavoratori e pensionati in piazza in tutta Italia a novembre per dire al governo che la Legge di stabilità 2014 non realizza quella svolta nella politica economica necessaria perché l’Italia possa uscire dalla recessione e tornare a crescere. La via non può che essere quella della riduzione di tasse a lavoratori e pensionati, ma il governo ancora una volta sembra non sentirci. Nel frattempo la Cgil si prepara al congresso a pagina 3 Al governo diciamo: “Così non va”

Transcript of Al governo diciamo: “Così non...

Bergamo

Numero 6Dicembre 2013

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

www.spicgillombardia.it

Il rebus della tassa sulla casaInsieme alla legge di stabilità, una norma da migliorare

di Gianni Peracchi

Un’esperienzacon LiberaConoscere le mafie,non solo del sud

A pagina 2

Caro parcheggioFirme per tariffesostenibili

A pagina 2

Contrattazionecon la Regione:importanti risultati

A pagina 4

L’assaltoalla previdenza

A pagina 5

Irpef Comunedi BergamoAlcune contraddizionida superare

A pagina 7

Rsa GlenoIl trasloco è vicino

A pagina 7

Case comunaliIl difficile casodi Bergamo

A pagina 8

Prenotazioni fiscaliCampagna 2014

A pagina 8

La mobilitazione dei lavorato-ri e dei pensionati per cambiareil decreto legge di Stabilità peril 2014 ha preso corpo anche aBergamo. Il 15 novembre si èsvolta una partecipata mani-festazione unitaria, in occa-sione dello sciopero territorialedi 4 ore. Ed ancora prima, il 25ottobre, i sindacati dei pen-sionati di Cgil Cisl e Uil ave-vano presidiato gli spazi anti-stanti il Comune distribuendoalla popolazione volantini in-formativi con le loro richieste.Si tratta di un’azione diffusanelle città e nel Paese perfare pressione sul Parlamen-to e sulle forze politiche af-finché gli interventi a favore didipendenti e pensionati ven-gano ampliati: dal finanzia-mento della cassa integrazio-ne agli esodati, dal ripristino diuna completa rivalutazionedelle pensioni all’aumento del-le detrazioni Irpef.Un altro tema scottante che varapidamente affrontato è quel-

lo della nuova tassa sugli im-

mobili. Da prime proiezio-

ni fatte a livello regionale,

a Bergamo risulterebbero

penalizzati sia i possesso-

ri di seconde case, sia chi

nel 2012 – per effetto del-

le detrazioni – non pagava

nulla di Imu sulla prima

abitazione. Da uno studiodell’Ires Lucia Morosini -– che

ha preso a riferimento i testi

normativi all’8 novembre

2013 e che ha considerato la

media dei valori catastali

della nostra provincia ed

un’abitazione di tipo civile

(A2) di quattro vani – si pa-gherebbe un tributo che va da€ 90,93 in caso di Comuni cheapplicano l’aliquota minima, a€ 227,32 in caso di aliquotamassima. Una contraddizionepalese, che va risolta con l’in-troduzione di detrazioni sta-bilite a livello nazionale (come

accadeva in precedenza) econ un serrato confronto coni Comuni che hanno la facol-tà di decidere l’aliquota.A Bergamo, si sa, il tasso di abi-tazioni di proprietà è moltoalto e interessa una notevoleplatea di pensionati che hannorealizzato il sogno di una vitacon anni di duro lavoro. Sem-pre a Bergamo si attestano at-torno al 20% circa le pensioniche sono state penalizzate si-gnificativamente negli scorsianni con il blocco delle riva-lutazioni. Cercare di tutelaremeglio questi interessi è uncompito a cui non possiamosottrarci, anche per evitareche la coperta, che sappiamoessere corta, non la tirino altri!Insomma, dalla nostra pro-vincia non è mancato e nonmancherà un contributo con-vinto per correggere il decre-to di Stabilità durante la fasedella sua riconversione in leg-ge. Qualche primo risultatopare stia maturando… ■ www.cgil.bergamo.it/spi

Buon Natalee sereno 2014dalla redazionedi Spi Insiemee dallo Spi

Tessere Spi 2014Dato che il nuovo anno si avvicina a grandi passi, infor-miamo tutti gli iscritti che le tessere del sindacato pen-sionati saranno disponibili nelle circa novanta sedi e re-capiti Spi territoriali del comprensorio bergamasco a par-

tire dalla fine del mese di gennaio, insieme ad un pic-colo omaggio. Chi fosse in dubbio sull’indirizzo a cui ri-volgersi può telefonare allo Spi provinciale di Bergamo(035.3594150). Ricordiamo che le tessere non ritirate ver-ranno recapitate direttamente a casa degli iscritti primadell’inizio della prossima campagna fiscale. ■

Lavoratori e pensionatiin piazza in tuttaItalia a novembreper dire al governoche la Legge di stabilità 2014non realizza quellasvolta nella politicaeconomicanecessaria perchél’Italia possa usciredalla recessionee tornare a crescere.La via non puòche essere quelladella riduzionedi tasse a lavoratorie pensionati,ma il governoancora una voltasembra non sentirci.Nel frattempola Cgil si preparaal congresso

a pagina 3

Al governo diciamo:“Così non va”

SpiInsieme06.2013 Bergamo 11-27-13:Layout 1 27-11-2013 16:38 Pagina 3

2Bergamo

I Campi di antimafia socia-

le e Laboratori di forma-

zione per la legalità demo-

cratica sono nati dal progettoLibera terra per dare dignità aiterritori confiscati alle mafiecon la creazione di cooperati-ve autonome, autosufficienti,durature, in grado di dare la-voro basato sulla legalità, sul-la giustizia sociale e sul mer-cato. I campi sono organizza-ti da Arci e Spi-Cgil in colla-borazione con Libera.Torchiarolo (contrada SantaBarbara) in Puglia è una mas-seria in provincia di Brindisi,costruita negli anni 1980-90,con decine di ettari di terra fer-tile coltivata a oliveti, vigneti,grano, pomodoro. Il tutto èstato espropriato a un peri-coloso boss, condannato permafia e attività criminosa, chefungeva da cassiere alla Sacracorona unita. Il campo, cometanti presenti al sud (ma ancheal nord), è frequentato da gio-vani e pensionati volontariche, oltre al lavoro nei campicome aiuto alle cooperative,partecipano a incontri di for-mazione con le realtà localiper la conoscenza del feno-meno mafioso. Al campo diTorchiarolo, dal 27 agosto al 6settembre, hanno partecipatoTina, Sergio, Margherita e Giu-seppe dello Spi di Bergamo.Ecco alcune loro valutazionisu questa esperienza.Giuseppe: un pomeriggio aMesagne, dove risiedono mol-ti mafiosi, abbiamo incontra-to Ivano, responsabile del ne-gozio-esposizione dei prodottidi Libera, che ci ha racconta-to con una certa tensioneemotiva del lungo percorsofatto da Libera per trasfor-mare la normalità mafiosa inuna rinascita di legalità, gra-zie anche alla presenza neicampi di gente proveniente datutta Europa. Alla domandaquasi ovvia: “ma hai paura?”,

con grande onestà ha rispostosì, ma ciò non gli impediva diandare avanti nel suo per-corso di creazione di lavoro“pulito”. Margherita: tante volte al su-permercato mi sono trovatadavanti allo scaffale dei pro-dotti con marchio Libera, mail costo inferiore di altre mar-che ha quasi sempre determi-nato il mio acquisto. Dopol’esperienza nel campo di Tor-chiarolo, cambierà anche ilmio modo di fare la spesa, sce-gliendo un prodotto genuinoin cui il lavoro, specialmentequello giovanile, si genera nel-la piena legalità, legalità che adonne e uomini è costata durelotte, e anche la vita. Adessosono molto più cosciente chequel piccolo valore aggiuntosull’acquisto di prodotti a mar-chio Libera è un grande valoreaggiunto sulla strada della le-galità, alla quale anch’io pos-so contribuire nel momentodella spesa.Sergio: il quadretto idilliacoche mi aveva colpito all'arrivo(la villa in mezzo a distese dicoltivazioni con impianti fo-tovoltaici, vanto della greeneconomy e della regione Pu-glia), giorno dopo giorno – at-traverso il lavoro nei campi, ilcontatto con i coltivatori e gliincontri di formazione – siscoloriva sempre più. La villa,in cui eravamo ospitati, era

stata la base logistica del te-soriere della Sacra coronaunita, che da lì dirigeva le at-tività malavitose. Gli impian-ti fotovoltaici sono sequestratie pur essendo di proprietà ci-nese rischiano di non pro-durre più. Tutto perduto allo-ra? La risposta l'ho avuta a Me-sagne, una sera tutti insiemea cena nella piazza, una voltaroccaforte del boss locale. Sì,si può fare: battendo l’isola-mento e convetendo l’“io” in“noi” possiamo riuscire a ri-salire la china con nuovi pro-tagonisti: i giovani.Tina: mi sono piaciuti molto ipomeriggi di incontro e for-mazione con tutte le personeche ruotano attorno a Libera,in particolare con i diretti in-teressati pugliesi. Molto toc-canti le testimonianze direttesui delitti e sul malaffare ma-fioso. Penso che siano la linfaper trasmettere il messaggio diLibera. Lo scopo di aver fattogruppo e soprattutto di averimparato cosa Libera significaper noi tutti e per il nostro Pae-se è stato raggiunto. A casa,poi, la fatica si è sciolta (l’etàsi fa sentire), ma è rimasto ildesiderio di partecipare, didiffondere una cultura nuovaed eliminare quella, ormai dif-fusa e soverchiante, mafiosa.Una bella esperienza che do-vrebbero fare in molti, e nonsolo giovani. ■

Da alcuni mesi Federconsumatori sollecita le istituzioni

locali sul problema dei caro-parcheggi al nuovo ospe-

dale di Bergamo. A partire da ottobre, insieme alle altre

associazioni del settore, ha anche promosso una raccolta

firme e una petizione popolare. Va da sé che l’argomento

sta a cuore ai molti pensionati che frequentano le sedi Spi

- specialmente quelle della città e della cintura periferica

- che non fanno mancare il loro appoggio, firmando la pe-

tizione. Pubblichiamo un sunto del comunicato con cui

viene presentata l’iniziativa.

A un anno dall’entrata in funzione del nuovo ospedale di Ber-gamo, si presenta ai cittadini una situazione di pesante ag-gravio economico, che deriva dal sistema tariffario che re-gola la sosta delle autovetture nei parcheggi allestiti all’in-terno della struttura.Questo a seguito delle scelte compiute per la realizzazionedei parcheggi, sull’area di proprietà della Provincia, con ilconcorso della società concessionaria privata che ha ideato,costruito (e ha in gestione) il complesso rappresentato daiposti auto in soprassuolo e da quelli ricavati nella strutturamultipiano.Infatti i documenti che regolano il rapporto tra la Provincia,l’Azienda ospedaliera ed il Gestore, per quanto è dato sape-re, hanno lasciato al concessionario margini di operativitàche hanno aggravato i costi della sosta per i pazienti e i vi-sitatori che accedono al nuovo ospedale. Ciò, stante la for-mula adottata, risulta particolarmente oneroso e iniquo percoloro che hanno la necessità di sostare per più ore (e si pa-ga la frazione di ora come ora intera).A questo proposito evidenziamo come l’Atb abbia ridottol’offerta nella parte rivolta all’ospedale, anche a confronto conquanto era precedentemente assicurato agli Ospedali riuniti.Questa combinazione di elementi, ha indotto le associazio-ni Federconsumatori-Adiconsum-Adoc a promuovere unaraccolta firme a sostegno di una petizione popolare per chie-dere di ridefinire la struttura tariffaria, al fine di rendere equoe sostenibile il costo del servizio di parcheggio e il migliora-mento dell’offerta del servizio pubblico di trasporto.È ancora possibile sottoscrivere la petizione presso le sedi

dello Spi. ■

Caro parcheggioFirme per tariffe più eque

Un’esperienza con LiberaConoscere le mafie, non solo del sud

di Beppe Calegari

CalvenzanoPer quanto riguarda la zonadi Treviglio, segnaliamo lospostamento del recapitoSpi di Calvenzano. Per lungotempo attivo in via delle Be-tulle, è ora trasferito pressoil circolo Aics Donizetti, in viaCaravaggio 5. L’orario di spor-tello continua a essere quel-lo del martedì dalle 9 alle 12. Ricordiamo che, oltre allasede principale di Treviglio(via Cesare Battisti 43 B, te-lefono 0363.41662), gli altrirecapiti della lega Spi sono adArzago d’Adda, Casirate eMisano Gera d’Adda. ■

Montagnana, una cittadina in provincia di Padova, il 15 ottobreè stata la felice destinazione della seconda gita annuale del-la lega Spi di Urgnano. I pensionati partecipanti hanno po-tuto visitare tranquillamente questo borgo – con la sua stra-ordinaria cinta muraria, la rocca e i suoi numerosi edifici dietà rinascimentale, che custodiscono un notevole patrimo-nio pittorico – accedendo anche al museo di Castel San Zenoe salendo sulla torre di Ezzelino che domina tutto l’abitato.Insomma, una giornata molto piacevole, che ha “promosso”l’esperimento della gita autunnale.Approfittiamo per ricordare agli interessati che il pranzo so-

ciale è in programma il 15 dicembre all’Antico mulino (viaMulino dei Prati). Per informazioni e prenotazioni rivolger-si alle sedi di Urgnano e Stezzano. ■

Insieme in autunno

CurnoAlcune delle sedi Spi dellaprovincia sono solite orga-nizzare il soggiorno marinodei pensionati, ad esempioquella di Curno. Chi dunque,tra i pensionati di Mozzo e diCurno fosse interessato per il2014, è invitato a rivolgersialla sede di via De Amicis 5(telefono 035.617100), per in-formarsi sulle novità in can-tiere. Ricordiamo inoltre, sem-pre ai pensionati di Curno e diMozzo, che il pranzo sociale2013 è in programma per sa-bato 14 dicembre alle ore 12,al ristorante La Meneghina. ■

NembroPer chi utilizza la sede Spi diNembro e i suoi servizi, se-gnaliamo alcuni cambiamentidi orario. Lo sportello del pa-tronato Inca Cgil (praticheprevidenziali e assistenzia-li) è ora spostato al mercoledìdalle 8.30 alle 12. Inoltre, lapresenza dell’addetto di Fe-derconsumatori (assistenzautenti e consumatori) è fis-sata per il secondo e quartolunedì di ogni mese, dalle8.45 alle 11.30. Ricordiamoche a Nembro opera anche ilServizio fiscale Cgil. Per in-formazioni: 035.470170. ■

SpiInsieme06.2013 Bergamo 11-27-13:Layout 1 27-11-2013 16:38 Pagina 4

3Lombardia

Anziché contare gli iscritti, far contare gli iscritti

Verso il XVII congresso della Cgildi Stefano Landini – Segretario generale Spi Lombardia

Siamo dentro una confusafase politica, soprattutto setentiamo di decifrarla con iparametri classici, una poli-tica a corto respiro che fa-vorisce le boutade anziché ilragionamento. I congressidei partiti, dove si fanno, ap-paiono più come una peren-ne conta anziché come unconfronto, nei circoli l’af-fluenza è per mettere unacroce vicino a un nome: trop-po faticoso discutere, argo-mentare. Questi contenitori si“ravvivano” nella conta, neicomitati elettorali, è la ri-proposizione di un film già vi-sto che sembra non finiremai. Invece si avverte il bisogno diuna discontinuità, di un fiatolungo, anziché una somma ditatticismi. Viviamo in un tempo inedito,il mondo è cambiato più infretta di una politica che è im-ballata. Abbiamo perso insei anni nove punti di Pil, eogni punto vale sedici mi-liardi di euro! Quando se neesce? Ma, soprattutto per lapolitica e ciò interroga la si-nistra, come se ne esce? Mol-te le domande che si pongo-no a una sinistra che non siaccontenti di correggere lasintassi della destra, per usci-re da un cono d’ombra dellastoria, dove i poveri non han-no fatto più scandalo né pau-ra al potere. Chi siamo, perchi siamo, per quali interes-si? Sono risposte da dare eche non saranno ininfluenticon il corso della storia.

Ripartire dalla vita delle personeQuesta crisi ci impone diriavvolgere il filo e di ripartiredalla vita delle persone.La sinistra può onestamentedire di aver prestato al la-voro la giusta attenzione?Certo, importante è guar-dare ai lavori, ma se il lavorocambia, non cambia il valore

che il lavoro ha, la suastretta correlazione con ladignità. Ecco il congressodella Cgil e il documento diaccompagnamento che loSpi offre al dibattito con-gressuale, lo dice bene, il la-voro non deve assoggettarsiacriticamente al mercato, al-trimenti continueremo a ve-dere come i diritti lascino ilposto all’elemosina. Dobbiamo riprenderci la no-stra metà campo, ricostruireuna autonomia culturale, ri-posizionare le pere e le mele,perché destra e sinistra nonsono tutti uguali.Ecco perché sostenere chequesto paese è stato rovina-to dai pensionati e dai sin-dacati, non dovrebbe avercittadinanza a sinistra.Siamo tutti sulla stessa bar-ca? Sì, ma in questi ultimiventi anni c’è chi ha viaggia-

to nel salone delle feste e chinella sala macchina, senzaoblò.Se racconti una bugia falsi lastoria e, prima o poi, la paghi. E tra i privilegiati certo nonci sono quei lavoratori che,dopo 42 anni di contributi,prendono 1300 euro di pen-sione. Pensione che, se nonverrà rivalutata, perderà,come è avvenuto in questianni, il suo potere di acquistoreale. Lo Spi ha detto parole chia-re contro coloro che deten-gono privilegi insostenibili apartire dalle pensioni d’oro,dalle false invalidità, dal goz-zoviglio di una classe diri-gente che nei comportamentiè spesso uno spot all’antipolitica.

Occorre scegliere.Le parole chiare dello SpiOccorre scegliere, non è pos-sibile dar ragione a tutti. Sevogliamo tradurre equità euguaglianza, bisognerà in-tervenire contro la finanzaspeculativa, quella che hagenerato questa crisi, che hatirato sotto gli ultimi, i pe-nultimi e che oggi non lasciaindenne il ceto medio. I diritti non sono il recintoper dividere gli uni dagli altri.Nel documento dello Spi siparla dei giovani e del loro fu-turo mortificato dallo status

quo. I diritti sono la porta dacui ognuno può uscire dalleproprie condizioni di par-tenza, non un elenco di inte-ressi isolati. Il congresso della Cgil sipone l’ambizione di restitui-re, ridistribuire opportunità,fiducia, ambizione, ai vec-chi e ai nuovi lavori. Le azio-ni indicate nel documentodevono declinare obiettiviconcreti, realizzabili, rista-bilendo un rapporto positivotra la proposta, la lotta, la me-diazione, per ottenere i ri-sultati che per un sindacatosono un dato esiziale dellapropria esistenza. Rimettere in moto l’Italia, ri-lanciare tutte le potenzialitàdi una Europa, che si inde-bolisce e perde senso se nondiventa qualcosa di ben piùambizioso che una babele dilingue, sovrastate da una uni-ca moneta.Dobbiamo investire sul me-rito e rimuovere l’ostacoloche blocca tanti talenti e cheappare come una ferita aper-ta ogni volta che un nostro ra-gazzo o ragazza getta la spu-gna per andare altrove, dopoaverle provate tutte per sen-tirsi utile per il proprio paese.E questo paese di quei giovaniha un maledetto bisogno!Guardare a chi ha talento enel contempo non lasciarealla deriva chi non ce l’ha e

che, per questo, non deveessere costretto a svendere lasua dignità.

Un congresso per …Un congresso è l’occasioneper una comunità di rinnova-re se stessa, di stare insieme. Un congresso per emenda-menti esprime la volontà diun dibattito più libero, menoingabbiato in recinti doveognuno recita la propria par-te senza ascoltare l’altro, conun parlarsi addosso che que-sta fase proprio non può per-mettersi.Lo spread, il Pil, il pareggio dibilancio non tengono insiemeun Paese. Vogliamo rimette-re in campo le persone in car-ne e ossa, la nostra gente,contemporaneamente parla-re al paese. Senza guardaresolo al nostro ombelico. Un congresso utile per rein-dirizzare il nostro avvenire apartire da uno scatto di or-goglio, puntando ancora unavolta sull’essere noi stessi,ben sapendo che non sono lericette di ieri che basterà co-piare per uscire da una si-tuazione davvero inedita.Quando sul calendario ap-paiono date cruciali, la Cgildà sempre il meglio di sé,così è sempre stato, provia-moci anche questa volta, conquesto congresso, ce n’è dav-vero bisogno! ■

15 novembre a Varese

15 novembre a Lodi 14 novembre, presidio a Pavia

15 novembre, la singolare protesta dei Camuni

SpiInsieme06.2013 Lombardia 11-27-13:Layout 1 27-11-2013 17:25 Pagina 1

4Lombardia

La questione del diritto allacasa come servizio sociale,che era stata da tempo archi-viata a seguito della diffusio-ne delle abitazioni in pro-prietà è riesplosa con grandevirulenza trasformandosi,come a Roma, in un problemadi ordine pubblico. Il progressivo impoverimentodella popolazione, che toccaun quinto della popolazioneitaliana e in particolare glianziani, unitamente al-l’esplosione delle spese abi-tative (fitti, riscaldamento, ri-fiuti, per giungere alla nuovatassa sui servizi che perse-guita anche gli inquilini) ren-de difficile il pagamento deglioneri locativi, ma anche ilpagamento delle sperse con-dominiali. Infatti dopo l’usci-ta dei figli dal nido e la mor-te del coniuge, molte anzianesole si trovano a dover gesti-re un’abitazione troppo gran-de e costosa per il proprio red-dito, senza avere la capacitàdi trovare una soluzione: lo sivede anche dalla diffusionedella morosità incolpevole edella nuda proprietà. Il pro-blema non è solo l’ediliziapopolare, i cui criteri di ac-cesso escludono lavoratori epensionati, ma anche l’ediliziapubblica, che riguarda la va-sta area colpita dalla “trappoladella povertà”, esclusa dal-l’accesso all’edilizia popolare

per limiti di reddito ma del tut-to incapaci di accedere allaproprietà o alla locazione pri-vata per i costi ben al di sopradelle sue possibilità econo-miche. Anche l’edilizia socia-le è una soluzione illusoria,perché i privati intervengonosolo se vengono garantite ren-dite di gran lunga superiori aquelle sostenibili socialmen-te e il risultato è la concomi-tanza fra una grande richiestainevasa di case e un vasto pa-trimonio sfitto a causa di co-sti locativi insostenibili. Se si vuole impedire l’esplo-sione di un più vasto drammasociale occorre una revisionecomplessiva delle attuali po-litiche abitative, con un ri-

pristino dell’intervento

pubblico nell’edilizia resi-denziale (che costituisce unvolano fondamentale per lacrescita dell’occupazione edunque dell’economia), la ri-

qualificazione del patri-

monio degradato, nuove

costruzioni utilizzando levaste aree industriali di-smesse, la revisione dei cri-

teri di accesso per superarela “trappola della povertà” e lacostituzione di un’agenzia

pubblica per favorire le per-mute e le ristrutturazioni ne-cessarie per rendere la di-mensione delle abitazioni piùconsona alle esigenze dellepersone anziane singole. Ma non basta. Il crescente in-vecchiamento demograficocomporta un ripensamentocomplessivo non solo dellesingole abitazioni, per ren-derle idonee ad accoglierepersone con una scarsa mo-bilità, ma anche una pro-grammazione urbanistica che,attraverso i contratti di quar-

tiere e l’autogestione, riqua-lifichi l’ambiente urbano perrenderlo idoneo ad ospitaretutte le età (servizi di prossi-mità nel raggio d’azione deglianziani, attrezzature urbane,trasporti e mobilità, ecc.). Per questo siamo impegnati,nell’immediato, a mobilitarciper una corretta soluzionedella riforma delle Aler, ciaspetta poi un impegno co-stante, di lungo periodo, peraffermare la casa come un di-ritto sociale da finanziare fi-scalmente ma anche il dirittodi vivere in una città per tut-te le età. ■

Il diritto alla casain città per tutte le età

di Giancarlo Saccoman – Segretario Spi Lombardia

Una chiusura d’anno ricca dirisultati ottenuti dal sindaca-to dei pensionati, così po-tremmo definire gli ultimi tremesi di incontri con RegioneLombardia, più in specificocon l’assessorato alla Fami-glia. A settembre l’aumento ditre milioni e mezzo di stan-ziamento sul fondo per lanon autosufficienza; un mesedopo i primi provvedimentiper le persone in condizionedi fragilità e recentemente, il21 novembre, la distribuzionedelle risorse del Fondo na-zionale politiche sociali del-l’anno 2013. Del primo vi ab-biamo già parlato nel numeroscorso di Spi Insieme, oggientriamo più nel dettaglio de-gli altri due accordi.

Il 24 ottobre scorso la firma,congiuntamente alle tre or-ganizzazioni confederali, del-l’accordo relativo ai primiprovvedimenti relativi all’at-tuazione e istituzione delFondo famiglia con lo stan-ziamento di 50 milioni dieuro a sostegno di interven-ti sociosanitari rivolti a per-sone in condizioni di fragili-tà, intendendo con queste iminori con gravi disabilità, lepersone affette da demenzae Alzheimer oltre a patologiedi natura psicogeriatrica, mi-nori vittime di violenza, lu-dopatie.Il provvedimento prevedel’integrazione tra i diversi li-velli istituzionali deputati a ri-spondere ai bisogni sul ter-

ritorio, Asl e Comuni, attra-verso l’attivazione di un per-corso di presa in carico e divalutazione multidimensio-nale del bisogno.“Un accordo – sottolineaClaudio Dossi, segreteria

Spi Lombardia – che ci sod-disfa poiché i contenuti sonocoerenti con le richieste e leproposte che come sindaca-to avevamo avanzato nei pre-cedenti incontri a sostegnodella permanenza delle per-sone fragili e non autosuffi-cienti al proprio domicilio”.Infine, il 21 novembre, l’ac-cordo sulla distribuzione del-le risorse del Fondo nazio-nale politiche sociali, anchequesto sottoscritto congiun-tamente a Cgil, Cisl e Uil. Il

La fragilità degli anziani al centro di due ricerche che lo SpiLombardia ha effettuato con Ires Lucia Morosini e che hapresentato in due diversi convegni.La fragilità degli anziani – Le politiche attive per affrontarele demenze degenerative era il tema della giornata del 26 no-vembre scorso in cui l’obiettivo centrale era capire quali retisociali sono necessarie per affrontare una malattia come l’Al-zheimer, che colpisce migliaia di cittadini nella nostra regione.Importanti i contributi portati da Antonio Guaita, diretto-re della Fondazione Istituto Golgi Cenci, Renata Ghisalberti,presidente dell’ordine degli assistenti sociali, Giacomo Baz-

zoni, presidente dipartimento welfare Anci Lombardia, Pa-

trizia Spadin, presidente associazione italiana malati di Al-zheimer, Carlo Borghetti, consigliere regionale Pd.De Il ruolo delle badanti in un sistema di welfare che inte-gra il ruolo della famiglia con quello dei servizi nella cura de-gli anziani si è, invece, discusso il 2 dicembre. Negli ultimi die-ci anni il numero delle badanti è cresciuto esponenzialmen-te fino ad arrivare, secondo nostre recenti stime formulate sul-la base dei dati Inps, a circa 830mila in Italia, e nel 90% dei casisi tratta di straniere. Si aprono, dunque,, una serie di domandeche tale fenomeno comporta: dalla qualificazione professio-nale a quello della regolarizzazione del rapporto di lavoro, al-l’integrazione nelle comunità. A queste domande si è cerca-to di dare una prima risposta con la presentazione della ricercae con gli importanti contributi di Sergio Pasquinelli, diret-tore ricerche Irs, Giacomo Bazzoni, presidente dipartimen-to welfare e sanità Anci Lombardia, Sara Valmaggi, vice pre-

sidente del Consiglio regio-nale, Graziella Carneri, se-gretaria generale Filcams Mi-lano e Melissa Oliviero, se-greteria Cgil Lombardia.Ambedue i convegni sonopunti di partenza, relativi altema della fragilità, per unafutura iniziativa sul welfareche lo Spi Lombardia sta or-ganizzando per la prossimaprimavera. ■

Il sindacato ottiene importanti risultatinella contrattazione con la RegioneFondi per la fragilità e risorse per il Fondo politiche sociali

Alzheimere badanti

Presentate due ricerche Spi

Fondo, da anni costante-mente in diminuzione e az-zerato nel 2012, è stato per il2013 messo a disposizionedelle realtà locali in fortedifficoltà.Agli ambiti territoriali deiComuni sono stati assegnati42.100.000 euro che verrannotrasferiti come fondo indi-stinto in proporzione al nu-mero di abitanti e compren-dono una quota pari allo 0,3per cento per le comunitàmontane. Vi sono, inoltre,350mila euro destinati a mi-sure per armonizzare i tempidelle città. Le risorse saran-no trasferite interamente aiterritori con lo scopo di so-stenere il sistema dei servizie degli interventi sociali pre-

visti con la programmazionedei Piani di zona.L’assessorato si è assuntol’impegno di trasferire le ri-sorse alle Asl entro il 15 di-cembre, da qui dovranno es-sere trasferiti in tempi bre-vissimi agli Ambiti.“I risultati ottenuti in questimesi ci fanno sottolineare –commenta Dossi – la positi-vità del metodo di confrontofondato sul coinvolgimentopreventivo delle parti socia-li. E, a questo proposito, sia-mo già d’accordo con l’as-sessorato di incontrarci nuo-vamente a partire da metàgennaio per cominciare unadiscussione che riguarderà lerette e i nuovi servizi delleRsa”. ■ Er. Ard.

SpiInsieme06.2013 Lombardia 11-27-13:Layout 1 27-11-2013 17:25 Pagina 2

5Lombardia

L’assalto alla previdenzadi Giancarlo Saccoman – Segretario Spi Lombardia

Negli ultimi mesi s’è intensi-ficata una campagna che in-dividua nelle pensioni unafonte di risorse a cui attinge-re per lo sviluppo e invita ipensionati a una maggiore so-lidarietà nei confronti deigiovani. Si tratta di una gra-vissima mistificazione per-ché il valore medio delle pen-sioni, calato di oltre il 30% ne-gli ultimi dieci anni, non è suf-ficiente a garantire nel tempouna vita dignitosa alle per-sone. Inoltre il taglio della pe-requazione delle pensioni,nuovamente reiterato da Let-ta dopo quello di Monti del2012-13 e persino di Amatonel ’92 non è servito per ade-guare le prestazioni previ-denziali future dei giovani,ma solo per ripianare il de-bito pubblico e in realtà pro-duce un effetto fortementedepressivo sui consumi edunque sull’economia e sul-l’occupazione, anche giova-nile. Le pensioni, poi, sonostate spesso utilizzate persoccorrere figli o nipoti li-cenziati o senza lavoro ma ciònon sarà più possibile con laloro continua erosione. Con la nuova legge di stabili-tà tutte le pensioni vengonodecurtate ma il nuovo sistemaè anche fortemente regressi-vo perché sottrae maggiori ri-sorse alle pensioni più basserispetto a quelle più elevate enon assicura la coperturadell’inflazione neppure allepensioni di tre volte il mini-mo. È una scelta che con-sente risparmi facili e imme-

diati, contrariamente alla lot-ta all’evasione fiscale, ma sitratta di un provvedimento in-sopportabile e profonda-mente iniquo, perché colpiscei redditi più bassi con una sor-ta di tassa speciale sui pen-sionati (“una patrimonialesulle pensioni” l’ha definitaCarla Cantone), si tratta di unvero e proprio scippo perchénon sono soldi pubblici, maun risparmio previdenzialedei lavoratori, che si aggiun-ge al taglio dei servizi localiconseguente al taglio dei tra-sferimenti ai Comuni.Infine potremmo dire che lostato è un evasore contribu-tivo perché ha trasferito al-l’Inps i lavoratori pubblicidell’Inpdap, senza pagare, dal2008, il relativo contributo edeterminando uno squilibrioche ora ricade sul bilanciodell’Inps, aggiungendosi a

quelli analoghi prodotti dal-l’accorpamento dell’Inpdai(dirigenti d’azienda) e degli al-tri fondi speciali. Il blocco del-la perequazione è stato giu-dicato più volte illegittimoanche dalla Corte costituzio-nale, perché viola “gli invali-cabili principi di ragionevo-lezza e proporzionalità”.È ora di dire basta a questarapina, rivendicando la tute-la automatica del potere d’ac-quisto – con la cancellazionedel blocco della perequazio-ne e la cancellazione del dre-naggio fiscale e un aggancioalle condizioni di vita medie,senza penalizzazioni, rista-bilendo il confronto annuale.Per questo i pensionati, maanche le Confederazioni sisono impegnati in una mobi-litazione per dare una svoltaalla politica previdenzialedel governo. ■

L’Inps con un recente

messaggio ha comunicato

che a partire dal novembre

scorso è stata disposta la so-spensione d’ufficio di ungruppo di prestazioni per In-validità civile i cui titolarisono risultati assenti alla vi-sita di verifica straordinaria.La sospensione, che è stataeffettuata con ricostituzioneeffettuata dalla sede centraledell’istituto, riguarda le po-sizioni di coloro che non sisono presentati alle visiteprogrammate fino al 31 lu-

glio 2013.Sono stati esclusi dalla so-spensione i nominativi, se-gnalati dalle sedi territoriali,per i quali è prevista unanuova convocazione per ef-fettuare la visita ambulato-riale o domiciliare.Gli interessati dovrebberoaver ricevuto una comunica-zione con la quale sono statiinformati della sospensione.La lettera contiene anchel’invito a rivolgersi alla sedeInps competente per fissareuna nuova visita.L’Inps indica che trattandosi diprestazione sospesa, la con-vocazione dovrà essere sta-bilita con priorità assoluta.Purtroppo le prestazioni re-steranno comunque sospesefino all’esito della visita.Le sedi potranno procedereal ripristino immediato del

pagamento, su segnalazionedei responsabili medico le-gali, esclusivamente nelcaso in cui venga accertatoche la mancata presenta-zione a visita era stata deter-minata da:• degenza in strutture sani-tarie protette;• ricovero in strutture ospe-daliere;• ricorrenza di condizioniche comportano l’esonerodalla visita secondo le normevigenti;• condizioni di intrasporta-bilità.Gli interessati o i loro fami-liari possono rivolgersi an-che presso le leghe Spi o alPatronato Inca per gli inter-venti sull’istituto per il solle-cito della chiamata a visita el’immediato ripristino dellaprestazione. ■ G. Ricci

Invalidi civili tra verifichee prestazioni sospese

Il sindacato dei pensionati Cgil ha indetto diverse iniziativedi contrasto agli interventi previsti dalla legge di stabilità ein particolar modo per il ripristino integrale delle norme inmateria di perequazione delle pensioni. Di seguito riportia-mo una prima elaborazioni sugli effetti che produrrà la nuo-va norma.I calcoli sono sviluppati su un’inflazione 2013 pari all’1% (asettembre la rilevazione Istat su base annua indica un’infla-zione pari allo 0.9%) e sull’importo limite dei nuovi 4 scaglioni.• Per le pensioni fino a 3 volte il trattamento minimo

non cambia nulla.

• Per le pensioni pari a 4 volte il T.M. 1.981,72 la perdi-

ta mensile è pari a 1,49 euro e quella annua pari a 19,32.

• Per le pensioni pari a 5 volte il T.M. 2.477,15 la perdi-

ta mensile è pari a 5,20 euro e quella annua pari a 67,62.

• Per le pensioni pari a 6 volte il T.M. 2.972,58 la per-

dita mensile è pari a 12,63 euro e quella annua pari a

164,23.

Il blocco della rivalutazione al 50% dell’inflazione per le pen-sioni superiori a 6 volte il trattamento minimo è per ora fis-sato per il solo 2014. Manca la norma di salvaguardia sulla fa-scia superiore a 6 volte il trattamento minimo. A parità di in-flazione nel triennio (1%) la perdita deve essere moltiplica-ta per 3 (al netto dei riflessi nei due anni successivi dell’in-dicizzazione delle perdite). La perdita pensionistica cheprodurrà effetti per il resto della vita pensionistica va aggiuntaa quella che è stata prodotta dal blocco della perequazionedei due anni precedenti per le pensioni di importo superio-re a 3 volte il trattamento minimo. ■ G. Ricci

Nuova perequazionee legge di stabilità

Nei mesi scorsi, per un’interpretazione restrittiva degli enti pre-videnziali, era sorto il problema dell’applicazione della riduzionedei trattamenti pensionistici di vecchiaia anticipata relativamentealla quota di pensione calcolata con il sistema retributivo.Le giornate di permesso per le donazioni di sangue e le giornatedi permesso della legge 104, secondo questa interpretazione,sarebbero dovuto essere recuperate o avrebbero determinato,per chi va in pensione di vecchiaia anticipata, una riduzione deltrattamento pensionistico retributivo di 1 punto percentuale perogni di età inferiore a 62 anni e fino a 60 e del 2% per età infe-riori a 60 anni.Ricordiamo i termini della pensione di vecchiaia anticipata. 2013:41 anni e 5 mesi per le donne e 42 anni e 5 mesi per gli uominiche si innalzano nel 2014 a 41 anni e 6 mesi per le donne e 42anni e 6 mesi per gli uomini e sulla base dell’incremento delleaspettative di vita passare nel 2016 – dato provvisorio da con-fermare – a 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesiper gli uomini.Questa interpretazione restrittiva avrebbe colpito i lavoratoriiscritti all’Inpdap, all’Ipost e quelli iscritti all’Inps dei fondi spe-ciali (elettrici, telefonici, etc) che hanno i periodi di servizio con-teggiati in giorni, mentre non aveva alcun riflesso sulle gestio-ni dei lavoratori dipendenti privati che hanno le registrazionicontributive in settimane e che per l’accredito della contribu-zione devono rispettare un minimale settimanale di retribuzione.Dopo le proteste delle organizzazioni sindacali e dei patrona-ti e l’intervento sul parlamento è stato inserito un emendamentonella legge 125/2013 di conversione del D.L. 101/2013 che ap-porta delle modifiche alla legge Fornero.A seguito di questa modifica per i pensionamenti fino al 2017 nonsubiscono alcuna riduzione i lavoratori che hanno una posizioneassicurativa composta da contribuzione da effettivo lavoro ri-conprendendo tra questa contribuzione anche i periodi di:• Astensione obbligatoria per maternità o paternità• Astensione facoltativa di maternità o paternità (inserito dallalegge 125/2013) • Servizio militare • Infortunio • Malattia • CIG ordinaria • Donazione di sangue e emocomponenti (inserito dalla legge125/2013). ■ G. Ricci

A proposito di pensionedi vecchiaia anticipata

SpiInsieme06.2013 Lombardia 11-27-13:Layout 1 27-11-2013 17:26 Pagina 3

6Lombardia

Femminicidio: per saperne di piùSergio Gonzalez Rodri-

guez

Ossa nel deserto, AdelphiAA.VV. Amorosi assassini – Storiedi violenza sulle donne,LaterzaSerena Dandini

Ferite a morte, RizzoliMarie-France Hirigoyen

Sottomesse. La violenzasulle donne nella coppia,EinaudiRiccardo Iacona

Se questi sono gli uomini –Italia 2012. La strage delledonne, Chiarelettere Loredana Lipperini, Mi-

che Murgia

“L’ho uccisa perché l’ama-vo”, LaterzaIrene Biemmi

Educazione sessista. Ste-reotipi di genere nei libridelle elementari,Rosenberg&SellierBarbara Spinelli

Femminicidio. Dalla de-nuncia sociale al ricono-scimento giuridico inter-nazionale,Franco Angeli

Simonetta Agnello Hornby

Il male che si deve rac-contare per cancellare laviolenza domestica,FeltrinelliJoanna Bourke Stupro.Storia della violenza ses-suale, LaterzaLaurie Penny

Meat market,Edizioni SettenoveFrancesca Serra

La morte ci fa belle,Bollati Boringhieri

Riflessionial maschileStefano Ciccone

Essere maschi. Tra poteree libertà,Rosenberg&SellierSandro Bellassai

L’invenzione della virilità,CarocciSandro Bellassai

La mascolinità contempo-ranea, CarocciRobert Connell

Maschilità, Feltrinelli

Robert Bly

Diventare uominiMondadoriVictor Seidler

Riscoprire la mascolinitàEditori RiunitiMonica Lanfranco

Uomini che odiano amanole donne – Virilità, sesso,violenza: la parola ai ma-schi,I libri di Marea

...e se voletevedere un filmNorth country - Storia diJosie,2005 regia Niki CaroRacconti da Stoccolma,2006 regia Anders NilssonIl buio nell’anima,2007 regia Neil JordanTi do i miei occhi,2003 regia Iciar CollainIl segreto di Esma,2006 regia Jasmila Zbanic

… per non nominare gran-di successi che non sonosulla violenza contro ledonne, ma sono storie diviolenza sulle donne …

Un confronto tra l’Italiae i paesi europei

“Grazie per averci regalatoquesto pomeriggio così inte-ressante”, “a Erba con le miecompagne di scuola homesso in piedi un gruppoteatrale, ci potete dire da chetesti avete tratto le vostre let-ture? Vorremmo organizzarequalcosa di simile a scuola”… Sono stati questi alcunidei commenti a caldo rac-colti in piazza Leonardo daVinci a Mandello del Lario

dopo la lettura di riflessioni etestimonianze al maschile efemminile sul tema del fem-minicio, lettura organizzatadai coordinamenti donna Spidella Lombardia e di Lecco.È stato questo il primo ap-

Violenza contro le donne:voltiamo pagina di di Erica Ardenti

puntamento che le pensio-nate lombarde si sono date eche ha portato poi alle varieiniziative tenutesi in ogni ter-ritorio intorno al 25 novem-bre, giornata internazionalecontro la violenza sulledonne, e di cui diamo notizianelle pagine locali di questonostro Spi Insieme.L’iniziativa Zapatos Rojos(Scarpe Rosse) dello scorso5 ottobre è stata realizzatanell’ambito della manifesta-zione Lario Park Tour, cu-rata dal Comune. Quest’annolo Spi Lombardia ha parteci-pato all’organizzazione dellaparte dedicata a questa con-tinua strage di donne che im-

perversa in Italia, basti pen-sare che sono state 2200 ledonne uccise tra il 2000 e il2012: una media di 171 al-l’anno, ovvero una ogni duegiorni.La mattina sotto l’attentaguida di Elina Chauvet, l’ar-tista messicana a cui si deveil progetto d’arte Zapatos

Rojos (Scarpe Rosse), i ra-gazzi della scuola seconda-ria e del liceo artistico hannoprima colorato di rosso le

scarpe raccolte tra agosto esettembre, per poi disporlenella piazza, creando cosìquesta marcia metaforicadove ogni paio di scarpe rap-presenta una donna e ilrosso la traccia della vio-lenza subita. “Un corteo diassenze che vuole contra-stare con la solidarietà il do-lore provocato dalle violenzefisiche e psicologiche”, comeha spiegato la stessa Elinanell’intervista pubblica fatta

nel pomeriggio prima cheiniziassero le letture.Letture che hanno seguito unfilo, come fossero un ragio-namento fatto attraverso te-stimonianze. Siamo partiti dabrani che mostravano comespesso le donne sono la-sciate sole ad affrontare leviolenze, anche da familiari eamici, che non compren-dono i vari campanelli d’al-larme e voltano la faccia dal-l’altra parte. Per poi passarea mostrare come sianodonne vittime di un contestoculturale patriarcale, ma-schilista influenzato dallaparte più retriva della culturacattolica, quella che vuole ladonna peccatrice e dunqueda punire. Infine la denunciadei ritardi delle forze dell’or-dine, della magistratura … iltutto a sottolineare come an-cora una volta l’Italia siasorda a problemi che diven-tano poi emergenze e comeognuno di noi possa fare lasua piccola parte nel contra-stare il femminicidio. ■

Posti lettodi emergenzaIl Consigliod’Europa rac-comanda chevi sia un postoletto di emer-genza per ledonne ogni10.000 abitanti.In Italia invece di5.700 posti raccoman-dati ne abbiamo 500: undicivolte meno rispetto quelli indicati dall’Unione europea. Ve-diamo altri paesi europei: Germania 7.000, Spagna 4.500, In-ghilterra 3.890, Turchia 1.478, Francia 1.100.Ragionando in percentuale l’Italia ha 0,09 posti letto per10.000 abitanti. Sono riusciti a far meglio persino paesi comeGrecia 0,18, Albania, Armenia, Bosnia-Erzegovina, Croazia,Cipro, Georgia, Islanda, Irlanda, Macedonia 0,33.Case rifugioDai dati dell’associazione Women Against Violence Europerisulta che al 30 giugno 2011 rispetto alla presenza di case ri-fugio la situazione era questa: Inghilterra 685, Germania 346,Spagna 148, Svezia 180, Paesi Bassi 100. Lasciando perderele eccellenze l’Italia con 50 case rifugio è davanti solo a: Au-stria 30, Belgio 26.(dati riportati da Riccardo Iacona Se questi sono gli uomini-

Italia 2012. La strage delle donne). ■

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba,Lilia Domenighini, Lorenzo Gaini,Osvaldo Galli, Pierluigi Zenoni.Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominaleAmministratore unico Valerio ZanollaVia Palmanova, 24 - 20132 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

Euro 2,00Abbonamento annuale euro 10,32Abbonamenti tel. 022885831

Progetto grafico e impaginazione:

A&B - Besana in Brianza (MB)

Prestampa digitale, stampa, confezione:

RDS WEBPRINTING S.r.l.Via Belvedere, 42 - 20862 Arcore (MB)

SpiInsieme06.2013 LombPag6BG 11-27-13:Layout 1 27-11-2013 17:29 Pagina 1

7Bergamo

Pur con un certo ritardo, an-che per il 2013 il Comune diBergamo ha deliberato distanziare la restituzione diuna parte dell’addizionalecomunale versata da cittadi-ni che si trovino in partico-lare difficoltà. Questa “resti-tuzione” è partita anni fa, surichiesta delle organizzazio-ni sindacali.Per il 2013 sono state intro-dotte nuove regole che pre-vedono importanti innova-zioni rispetto al passato. Anche quest’anno sono pre-visti 80 euro di restituzioneper coloro che versano l'ad-dizionale comunale e chesono in possesso di Isee convalore pari o inferiore a15.000 euro. Le novità riguardano i casi incui gli aventi diritto abbianofigli minori a carico, situa-zioni in cui è prevista una re-stituzione superiore agli 80euro. Anche per le famigliecon Isee tra i 15.000 e i 19.000euro da quest’anno è infattiprevisto un diverso e varia-bile contributo. Per goderedei nuovi contributi intro-dotti per il 2013 è necessarioessere residenti a Bergamoda almeno cinque anni; es-sere in regola con i paga-menti della Tia (tariffa rifiu-ti), col canone per gli alloggicomunali e con le tariffe di

mensa e trasporto scolastico. Naturalmente, è assoluta-mente positivo che si metta-no a disposizione più risorsee consideriamo l'intenzionedi sostenere le famiglie con fi-gli minori a carico sicura-mente nobile. Tuttavia, nelcaso di figli minori, prevedereuna differenza di trattamen-to fra figli a carico e non, de-termina alcune contraddi-zioni.Per fare un esempio concre-to, si pensi a una famiglia di5 persone, composta dal ri-chiedente il contributo, dalconiuge e da tre figli minoria carico, in cui il richiedenteabbia uno reddito lordo an-nuo di 40.000 euro e gli altricomponenti del nucleo fa-miliare siano privi di reddito:il richiedente potrà contaresu un rimborso comunale di140 euro. Nel caso di una se-conda famiglia, sempre di 5persone, composta dal ri-

Irpef comune di BergamoAlcune contraddizioni da superare

Al lagod’Orta

Anche non conoscendo il posto, bastava seguire le bandie-re per arrivare alla grande sala comunale che a Grumello haospitato, il 7 novembre scorso, la festa Spi. Le leghe di Tre-

score Balneario, Grumello del Monte, Seriate e Berga-

mo Celadina ormai da diversi anni scelgono infatti un mo-mento comune da dedicare ai propri iscritti. In una bellissima giornata di sole, quasi cinquecento pen-sionate e pensionati si sono ritrovati per un allegro pome-riggio. Con l’aiuto di diversi collaboratori del posto, sempredisponibili, tutto è stato organizzato nel migliore dei modi,compresi gli oltre millecinquecento panini preparati per “so-stenere” i partecipanti, impegnati per lo più nei balli o nei gio-chi. Per i vincitori della tombola, apprezzati cesti alimenta-ri e buoni dell’agenzia Viaggiamo Etli di Bergamo. ■

Rsa GlenoIl trasloco è vicino

C’è stato un momento in cui, probabilmente, l’idea del sor-passo era balenata nella mente dei responsabili del Gleno.“Proviamo ad arrivare prima noi dell’ospedale di Bergamo,con la realizzazione della nuova struttura...”. Ma, nonostan-te qualche inconveniente di troppo e ancora molti problemiaperti, il vecchio ospedale ha traslocato nella nuova sede, men-tre il Gleno deve ancora completare le opere di realizzazio-ne del nuovo complesso. Ora però, battute e pensieri a par-te – anche perché i tempi per le due opere erano e rimango-no diversi – toccherà a questa importante e grande struttu-ra della città cambiare collocazione.Qualche apprensione l’abbiamo avuta quando sulla stampalocale è trapelata una certa polemica tra i soggetti che con-corrono alla realizzazione del nuovo Gleno, che ha fatto ba-lenare la possibilità di ritardi significativi sulla tabella di mar-cia prevista. Abbiamo pertanto richiesto un incontro alla di-rezione per avere dei chiarimenti, incontro che si è poi svol-to il 24 ottobre scorso.Alla presenza delle organizzazioni sindacali confederali e del-le categorie dei pensionati e dei lavoratori interessati, il pre-sidente ha fornito alcune informazioni e dato rassicurazionisia sulla tempistica di realizzazione, che sulla qualità dei la-vori in corso. In particolare ha garantito che se ritardi do-vessero esserci saranno contenuti nell’ordine di due, tre mesial massimo; che i lavori stanno procedendo regolarmente e,a fronte di una precisa richiesta da parte nostra, che il livel-lo e la qualità del servizio agli ospiti non verrà meno neanchein questa fase, diciamo, di transizione. Inoltre ha assicuratoche le previsioni e gli impegni economici saranno ampiamenterispettati e che non ci saranno ricadute negative sulle rettedegli ospiti, salvo, ovviamente, adeguare al costo della vitagli importi attuali. Ha, infine, garantito il massimo coinvol-gimento del personale e la massima informazione, con par-ticolare attenzione alla fase di spostamento degli ospiti dal-la vecchia struttura a quella nuova, una volta approntata.I nuovi edifici e quelli di prima – debitamente ristrutturati – sa-ranno dotati di migliori requisiti strutturali: camere più como-de, gas medicali, impianto di raffrescamento, eccetera.

Insomma, a partire da marzo edentro settembre del prossimoanno, tutta l’operazione sarà com-pletata e gli ospiti saranno sta-bilmente trasferiti nella nuovastruttura, anzi nelle nuove.È evidente che sarà compito no-stro tenere monitorato l’anda-mento di questo processo che ri-guarda circa 480 degenti e, riba-diamo, uno tra i complessi resi-denziali più importanti a livelloprovinciale e regionale. ■ (G.P.)

chiedente (con un redditopersonale annuo di 10.000euro), dal coniuge (privo direddito) e da tre figli minoridi cui due non a carico per-ché percepiscono un redditoannuo (pur piccolo) di 3.000euro ciascuno, il contributoerogato sarà di 100 euro.Cioè, a fronte di 40.000 eurodi reddito si avrà un contri-buto di 140 euro, mentre afronte di un reddito familia-re di 16.000 euro, il contri-buto sarà di 100 euro.Data la scarsità dei tempi adisposizione tra la comuni-cazione delle nuove condi-zioni e i tempi per la conse-gna delle domande (già sca-duti), per il 2013 non si è po-tuto concordare con il Co-mune di Bergamo un’equasoluzione per questa con-traddizione, ma ci auguriamodi poter insieme risolvere ilproblema per il prossimoanno. ■

InaugurazioneNuova sede a PonteranicaCome già anticipato sullo scorso numero di Spi Insieme,la sede della lega Spi di Ponteranica ha appena traslo-cato. Non per andare lontano, in verità, ma per poterutilizzare spazi più adeguati alle proprie esigenze. I nuo-vi locali si trovano infatti sempre in via Valbona, ma alnumero 58. Tutti gli iscritti e le iscritte della lega sono dun-que invitati all’inaugurazione e al piccolo rin-fresco che si terranno venerdì 20 dicembre alleore 15.Le presenze continuano nella nuova sede con i consuetiorari: i pensionati dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12e il servizio di patronato Inca Cgil il giovedì, sempre dal-le 9 alle 12. Ricordiamo che la lega di Ponteranica ef-fettua anche il recapito di Sorisole, presso il centro an-ziani di via Piave 8, il giovedì dalle 15 alle 17 e quellodi Bergamo-Valtesse, presso il centro sociale, il mer-coledì dalle 14 alle 15. ■

Non è stato facile farceli sta-re tutti, ma alla fine le preno-tazioni si sono chiuse con duepullman. Un centinaio di pen-sionati della lega Spi di Gru-mello del Monte sono partitiil 19 settembre con destina-zione lago d’Orta. Un lago pic-colo e non conosciuto da tut-ti, ma un vero gioiello, che sitrova in Piemonte, subito aovest del lago Maggiore. Legite dello Spi sono una speciedi istituzione nella zona diGrumello, e chi partecipa ca-pisce subito perché. Moltocurate sia nella scelta dellelocalità sia nella loro visita(una guida locale è sempreprevista), hanno abituato be-ne i partecipanti anche sulfronte culinario. Non preve-dono infatti solo il pranzo,ma, sulla via del ritorno, an-che il cosiddetto “spuntino”(offerto dallo Spi), che in pra-tica sostituisce la cena e con-sente ai pensionati, dopoun’intensa giornata, di pensa-re solo a riposarsi. ■

Festa Spi

SpiInsieme06.2013 Bergamo 11-27-13:Layout 1 27-11-2013 16:38 Pagina 5

8Bergamo

Tempi duri per gli assegnataridegli alloggi del Comune diBergamo: a causa di un er-rore amministrativo degli uf-fici comunali si stanno infat-ti richiedendo considerevolisomme agli inquilini.Ma partiamo dall’inizio. Lalegge regionale n. 27/2007 hastabilito i nuovi criteri per ilcalcolo dell’affitto sopporta-bile (canone sociale) per tut-ti gli assegnatari di alloggi diedilizia residenziale pubblica.Il nuovo sistema di calcolo hacomportato forti aumenti,soprattutto per gli inquilinidelle case comunali (com-presa Bergamo) che spessoavevano affitti inferiori aquelli applicati dall’Aler.Per dare la possibilità di af-frontare l’aumento, la leggeprevedeva una graduazione intre anni, per andare poi a re-gime nel 2011. Gli affitti ri-calcolati avrebbero dovutopartire dal 1° gennaio 2008,ma il Comune Bergamo, perproblemi di organizzazione,ha applicato l’adeguamentosolo nel 2009. Di conseguen-za, l’ente ha richiesto conte-stualmente anche il rimborsodegli arretrati del 2008. Gra-ve il disagio subito dagli as-segnatari, che invece di di-luire l’aumento nelle rate tri-mestrali, hanno dovuto ver-sare per intero la differenzafra vecchio e nuovo canone,con in più l’aggiunta dell’au-mento previsto per il 2009.Ma il vero problema (quelloper il quale siamo in trattati-va con il Comune di Berga-mo) è stata la richiesta – fat-ta alla fine del 2012, davveroun bel regalo di Natale – di ar-

retrati d’affitto relativi al2008. Ciò deriva da un erro-re commesso dall’Ammini-strazione nel calcolo dell’in-cidenza sull’Ise, errore che hacomportato un minor au-mento degli affitti rispetto aldovuto.Tale incongruenza è emersasolo nel 2012 e quindi ri-guarda gli affitti applicati nel2008-2009-2010, nonché ilmancato corretto regime del2011. Un pasticcio che soloper il 2008 ha comportato larichiesta agli assegnatari diuna somma totale pari a cir-ca 61.000 euro.A fronte di ciò, il sindacatodella casa Sunia (unitaria-mente agli altri sindacati) haimmediatamente organizzatoassemblee cittadine che han-no messo in evidenza il dif-fuso e grave disagio degli in-quilini.Si è quindi richiesto e otte-nuto – per le differenze rela-tive al 2008 – che venissestanziato un contributo per ilsostegno economico degliassegnatari, proporzionatoper fascia di reddito. In pra-tica, agli inquilini è stata ri-chiesta la somma a congua-glio (somme che potevano

Case comunali e affittiIl difficile caso di Bergamo

di Angela Calvi - Sunia Bergamo

Nel corso della campagna fiscale 2013 è stato sperimentato il nuovo sistema diappuntamenti per le pratiche dei mod 730, Isee, Iseu, Red, Unico affidate al Cen-tro servizi fiscali della Cgil di Bergamo. L’esito è stato contraddittorio. Sia purein presenza di indiscussi vantaggi, il sistema utilizzato ha presentato alcune ano-malie e rigidità che saranno eliminate durante la prossima campagna fiscale.

Per il 2014 dunque gli interessati potranno scegliere tra:• prenotazione on line (mediante computer) direttamente da casa• prenotazione diretta (di persona) dalle oltre 40 sedi Spi e Cgil• prenotazione telefonica, tramite numero unico 035.245744, da tutta la provinciaRicordiamo che per i servizi strutturati su tutto l’anno come: successioni, colfe badanti, Nidil, fondo affitti ecc., si utilizzeranno i numeri telefonici consueti.

Con il grande allargamento dei punti di prenotazione e la possibilità di prenotaredirettamente da casa (dal sito della Cgil www.cgil.bergamo.it secondo le indi-cazioni che daremo sul prossimo numero di questo giornale), crediamo di aver fat-to tesoro delle segnalazioni pervenuteci nel corso dell’anno, mettendo a disposi-zione di iscritti e utenti un sistema molto più elastico e di facile utilizzo. ■

Anziani e soliUn episodio frequente

di Roberto Baselli

Chi sta dietro al tavolo di una sede del sindacato pensionati

è spettatore di tante situazioni, spesso dolorose. Invecchiare,

si sa, comporta tanti problemi. Tra i più sentiti e – purtroppo

– diffusi ci sono sicuramente la solitudine, l’insicurezza,

il senso di abbandono. Sentimenti che spesso vengono sot-

tovalutati da chi corre tutto il giorno, inseguendo i propri

impegni. A questo proposito riportiamo un piccolo episo-

dio che si è verificato in una delle nostre sedi.

Una pensionata di ottantasette anni che vive sola e che, comemolti anziani della nostra lega, ci viene a trovare di frequente,trovandosi nella necessità di rinnovare la carta regionale ditrasporto (quella conosciuta anche come “carta di libera cir-colazione”) è entrata nella nostra sede per il disbrigo della pra-tica. Da diversi anni la Regione Lombardia per il rinnovo chie-de la presentazione della certificazione Isee, che a sua voltanecessita di una serie di documenti di supporto. Alla pen-sionata abbiamo quindi ricordato che senza documenti nonsi poteva procedere con la certificazione. Alla nostra osservazione le si sono riempiti gli occhi di lacrimee con voce sommessa ci ha confidato che molte mattine vor-rebbe non svegliarsi per evitare di dover dipendere da altri,dato che purtroppo non è più del tutto autosufficiente. Ci hainfatti raccontato di aver già ripetutamente chiesto al figliodi procurarle presso la banca il documento mancante, ma diessersi sempre sentita rispondere che non aveva tempo. Abbiamo sollevato la cornetta e abbiamo chiamato il figlio“super impegnato” per chiedergli come avremmo potuto, even-tualmente insieme, aiutare la mamma, contribuendo così an-che a renderla più sollevata e serena. Senza voler invadereil delicato ambito dei rapporti familiari, abbiamo infatti no-tato che talvolta uno stimolo, un suggerimento esterno pos-sono portare frutti positivi.Il giorno dopo la nostra pensionata è tornata con il documentomancante e un rassicurante sorriso. ■

Prenotazioni fiscaliCampagna 2014

andare da 50 a 700 euro e piùin alcuni casi) con le rate diaffitto di febbraio 2013; han-no poi usufruito dell’accre-dito relativo al contributoloro spettante con il rateo dinovembre 2013.Per gli arretrati che verrannorichiesti per il 2009 il Suniasta conducendo la stessa bat-taglia, non solo per lo stan-ziamento di un contributo,ma anche per una più razio-nale definizione di quantodovuto al netto del contri-buto stesso, al fine di evitareagli inquilini sacrifici ag-giuntivi.Si consideri che – poiché apartire dall’affitto di maggio2013 sono stati richiesti gli af-fitti a regime – gli inquilini sitrovano ora nella condizionedi dover pagare l’affitto 2013fortemente aumentato (lamaggiorazione può arrivarefino al 50% e in alcuni casi ad-dirittura al 70%), avendo ver-sato gli arretrati del 2008 e inattesa di ricevere presto unanuova richiesta per gli arre-trati 2009.Su questi problemi si stannonuovamente organizzandoassemblee degli inquilini, an-che per sostenere la piatta-forma sindacale che abbiamopresentato al Comune perottenere modifiche miglio-rative sugli affitti e sulla ma-nutenzione degli alloggi co-munali.È molto grave che, in uncontesto economico di estre-ma difficoltà, da parte del-l’Amministrazione comunalesi richiedano cifre così alteagli assegnatari degli alloggipubblici. ■

Giochi solidalidi Fausto Orsi

Con la gara di pesca al laghetto di Valgua si è conclusa la quin-ta edizione per la Valle Seriana dei Giochi di Liberetà - Coe-sione sociale, organizzata dalle leghe Spi-Cgil della valle.L’iniziativa è molto seguita e apprezzata, tant’è vero che si ètenuta con la collaborazione delle Rsa di Albino, Casnigo, Nem-bro, delle organizzazioni sociali Ge-Di, Noialtri, San Martino,la Fenice, dell’Auser di Casnigo, del Centro anziani di Leffee con il patrocinio dei comuni di Albino, Casnigo, Cene, Col-zate, Gandino, Leffe, Nembro, Peia, Vertova, Villa di Serio.Dal 4 aprile al 5 settembre infatti, volontari, residenti di casedi riposo, pensionati, ragazzi diversamente abili, semplici cit-tadini si sono trovati insieme per le più svariate attività, ac-comunati dalla voglia di uscire dalla quotidianità e da uno spi-rito positivo e solidale. ■

SpiInsieme06.2013 Bergamo 11-27-13:Layout 1 27-11-2013 16:38 Pagina 2