Tour delle Società 2016 22 gennaio 2016

Al Giglio siamo in famiglia! Accolti da una atmosfera familiare, come da anni ci succede quando ci presentiamo a casa Giglio 91. Da quel lontano, ma non troppo, ottobre 2011, quando organizzammo, con l’allora Segretario castellanese Cirotto, sulle tribune del Comunale di Castelsardo, la premiazione delle squadre che parteciparono al campionato Csi 2010/2011. Poteva essere un semplice momento di consegna premi, è stato invece l’inizio di un rapporto che negli anni si è consolidato ed è cresciuto fino a raggiungere livelli di stima e rispetto davvero alti.

PresentazioneApertura di rito del Presidente Mario Casu, con i ringraziamenti doverosi al Presidente Pier Lorenzo Capula per l’ospitalità e l’impegno che, ogni giorno, mette in campo insieme a tutto il team arancioverde per promuovere lo sport a Castelsardo. “Ringrazio Mario - dice Capula - per la preziosa collaborazione che da anni portiamo avanti e che ci regala tante soddisfazioni. Promuovere l’attività sportiva in paese non è semplice. Il problema dell’impiantistica è sotto gli occhi di tutti e ogni anno ci rimbocchiamo le maniche per avere un impianto presentabile sia ai nostri atleti che ai loro genitori, oltre che alle società che vengono qui a giocare”.

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Perché il Tour 2016

Ad aprile si aprirà il quadriennio olimpico e la Presidenza del Csi Sassari è al lavoro sulla stesura del programma 2016-2020. Ci avviciniamo a questo evento con l'entusiasmo e il desiderio di chi, da 71 anni, lavora per il bene dello sport di base. Come rinnovare restando se stessi? Semplice: mettendo al primo posto le società sportive. Conoscere i loro problemi e contribuire a risolverli, intercettare i bisogni e i desideri di dirigenti, tecnici, atleti e genitori e provare a realizzarli. Esiste una via, sicuramente faticosa ma entusiasmante, per provare a "fare gol": giocare in attacco. Farsi aprire le porte di casa delle società sportive. Ascoltare e capire, ragionare insieme su quali risposte concrete possiamo fondare il nostro futuro. Siamo ambiziosi, ne vale la pena. Giocare per credere.

I dirigenti Csi

Con il presidente territoriale Mario Casu c'erano anche Gianni Sini (Segreteria), Giovanni Daga (Direzione Tecnica), Giuseppe Porqueddu (Area Sportiva).

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Il tema dell’impianto sportivo è al centro dell’esordio di Costantino Dessì. “Ricordo che qualche anno fa in merito si era interessato anche il CONI. Poi il discorso si è un po’ arenato. Sarebbe invece importante se il Csi si facesse promotore anche di questioni non solo sportive, che segue già molto e bene, ma anche di supportare le associazioni nel rapporto con le amministrazioni. Potrebbe essere quella voce autorevole in grado di cambiare, o provare a farlo, gli scenari di una situazioni che penalizza le società sportive di base”. Dal canto nostro raccogliamo questo invito e ci impegneremo a trovare i canali per attivare fili diretti con le Pubbliche amministrazioni.Dirigere e organizzare: ieri, oggi e domaniTra le peculiarità della storia del Giglio 91, c’è quella di aprire le porte, in modo continuativo, ai genitori che vestono i panni di dirigenti, siano essi “semplici” accompagnatori di squadre oppure “di vertice”, quindi con incarichi burocratici più impegnativi. "E’ una prassi che ci segue da sempre - dice Capula, eletto vice Presidente nel 2010, e da luglio 2013 ha succeduto Don Usai nella carica di Presidente - ogni tre anni indiciamo le elezioni e rinnoviamo le cariche. Siamo attenti nel creare il giusto mix tra il genitore che segue il proprio figlio ed essere, al tempo stesso, un esempio anche per gli altri bambini e un riferimento per i genitori che, per tanti motivi, non riescono a essere sempre presenti”. 

La scusa per avvicinarsi a una realtà sportiva è la passione del proprio figlio per lo sport, il calcio in particolare. Fare per il bene di mio figlio significa farlo anche per gli altri bambini - dice Dessì - e la responsabilità è davvero tanta, proprio perché

poi si crea un legame forte che dura negli anni”. Quanto affermato da Costantino è condiviso sia da Mario Casu che da

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La storia del Giglio 91

L’A. S. Giglio 91 è un’associazione senza scopo di lucro, fondata sul volontariato, costituita con la finalità di promuovere e diffondere in ambito locale la pratica delle discipline sportive a livello giovanile e dilettantistico. Nasce, come ricorda anche il nome, nel 1991 per iniziativa di un piccolo gruppo di volontari guidati da Don Pietrino Usai e da allora, grazie anche all’apporto di tante persone, perlopiù genitori che si sono via via aggiunti e succeduti nel tempo, si è sempre impegnata e contraddist inta nel lo svi luppo dell’attività calcistica dei bambini in età scolare. Oggi Don Pietrino Usai è il Presidente Onorario di questa Associazione. ALBO D'ORO

2004 – Finali Nazionali PGS Don Bosco Cup – 1 classificata categoria Mini2007 – Finali Regionali PGS Don Bosco Cup – 1 classificata categoria Calcio Propaganda2010/11 – Campionato CSI - 1 classificata categoria Mini a 72010/11 – Campionato CSI - 1 classificata Categoria Micro 2011/12 – Torneo Primavera CSI – 1 classificata Mini a 7

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Gianni Sini, che ricordano con le stesse parole l’esperienza vissuta con la società Santa Appollinare a cavallo tra gli anni 80 e 90. Ma il passaggio più importante è quello legato alla prospettiva futura. Seminare ora per raccogliere nei prossimi anni. “L’obiettivo è costruire un rapporto tra i ragazzi che venga mantenuto nel tempo, l’amicizia è fondamentale nella vita e la nostra mission deve essere soprattutto questa". Gli interventi in proposito sono diversi, ma ne riportiamo uno in particolare: “Pensare che questo gruppo di bambini potranno continuare a frequentarsi e fare sport da adulti, come capita a me - spiega il Vicepresidente Andrea Santoni - ci regala quello spirito per proseguire tra i tanti impegni quotidiani". 

L’aggregazione tra compagni di squadra e tra bambini che giocano in altre società (abituiamoci a non chiamiamoli avversari, almeno nella scuola calcio) si concretizza nel pre e nel post partita (con le strette di mano a centrocampo) ma le società sono chiamate a fare la loro parte nel cosiddetto terzo tempo.

“Ovviamente a Lu Bagnu non lo facciamo mai mancare - dice Giuseppe Pattarino, dirigente accompagnatore dei Micro Verdi - però devo riconoscere con vivo piacere che, almeno per il girone del quale facciamo parte noi, in trasferta siamo sempre stati invitati a fine gara. Noi lo riteniamo da sempre un momento fondamentale, sia per i bambini che per i genitori. Per questo gli diamo tanta importanza e ci fa piacere che sia stata una abitudine appresa da quasi tutte le società iscritte al Csi”.Formazione, arbitri e regolamenti Il tema della formazione è tra quelli più attuali. Nonostante l’interesse, ovvio, nei confronti di un incremento della competenza e della conoscenza che la società vuole rivolgere ai propri tecnici, resta il problema dell’organizzazione per

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Organigramma allenatori

Micro-Micro ArancioAllenatore: Ignazio BittiDirigenti accompagnatori:Gianluca Atzori e Alessandro Tirotto Micro-Micro VerdiAllenatore: Stefano SiniDirigenti accompagnatori:Agostino Brundu e Andrea SantoniMicro ArancioAllenatore: Massimo PalaDirigenti accompagnatori:Livio Verrengia e Nico SiniMicro VerdiAllenatore: Daniele FaeddaDirigenti accompagnatori:Giuseppe Pattarino e Lina Arru Mini a 9Allenatore: Francesco CapulaDirigenti accompagnatori:Gavino Sanna e Agostino Gaspa

Le idee in pillole

Due ore di dialogo continuo e serrato, alla ricerca del meglio che il Csi e le Società possono offrire al territorio in ambito sociale, sportivo e culturale. Riassumiamo qui le idee emerse dal confronto tra i dirigenti bluarancio e arancioverde.

• Continuare sulla strada dei regolamenti tecnici aderenti alla nostra realtà sportiva, mettendo al primo posto le esigenze dei piccoli atleti;

• Promuovere con maggiore forza la figura dell'educatore/arbitro, affinché uniformi abitudini e comportamenti, prima, durante e dopo le partite;

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frequentare i corsi promossi da Informare Per Formare. “Vorrei proporre ai formatori di studiare una formula che li consenta di seguirci a distanza e fare un check due o tre volte all’anno in casa per un momento di verifica. Non so se possa essere una soluzione percorribile, nel caso potremmo parlarne”, dice Costantino Dessì. 

La questione arbitrale (meglio educatori, come piace chiamarli a noi) viene affrontata per ribadire il concetto di avere sempre lo spirito giusto e coinvolto in ogni gara. In linea di massima il Giglio 91 si ritiene soddisfatto dei nostri educatori, ma ritiene, a ragione, che sia sempre necessario mettersi in gioco e provare a fare di più. 

Piena condivisione sui regolamenti tecnici, mentre qualche richiesta di chiarimento è giunta in merito allo spostamento di bambini da una squadra a un’altra della stessa categoria. Il regolamento, in effetti, lo vieta chiaramente. Però, in specifiche situazioni (non deve essere la regola, ma l’eccezione) e soprattutto previo accordo tra le parti e dopo averlo comunicato alla Direzione Tecnica Territoriale, un bambino può essere schierato anche con l’altra squadra.

Sull’omologazione del risultato, anche in questo caso, possono decidere le società. Per il Csi, da regolamento, qualsiasi risultato maturi verrà omologata la sconfitta nei confronti della squadra in difetto. In caso contrario deve arrivare un documento firmato dalle parti che, anche in caso di utilizzo di bambini che abbiano preso parte a gare con l’altra squadra della stessa società, il risultato da tenere valido sarà quello maturato sul campo. 

Un grazie di cuore al Giglio 91 per averci ricevuto e dato la possibilità di crescere insieme nei prossimi anni e a tutti i dirigenti e tecnici intervenuti durante l'incontro: il Presidente Pier Lorenzo Capula, il Vice Presidente

Andrea Santoni, Giuseppe Pattarino, Livio Verrengia, Costantino Dessi,

Gianluca Atzori, Riccardo Sini, Gianmario Baule, Agostino Gaspa.

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Le idee in pillole

• Il Csi sia voce autorevole nelle stanze delle Amministrazioni comunali e si faccia portavoce dei problemi delle società sportive di base;

• Rigenerazione dei dirigenti-genitori porta nuovo entusiasmo mantenendo lo stile e la storia di una società: non è una proposta del Giglio 91 alle altre realtà ma dalla loro esperienza si può prendere spunto;

• Pensare al futuro dei ragazzi che proseguiranno l'attività sportiva in ambito amatoriale, affinché resti forte il piacere di fare insieme attività sportiva (più semplice nei paesi o nei piccoli centri);

• Il terzo tempo a fine gara diventi tappa obbligata in tutti i campi di gioco (ormai ci siamo quasi);

• La Formazione a casa delle società: una nuova proposta da sottoporre all'attenzione di Informare Per Formare;

• Più flessibilità in merito allo spostamento di atleti da una squadra all'altra in caso di difficoltà (esiste già ma ci vorrà sempre collaborazione tra le società coinvolte);

La frase

“Fare il bene di mio figlio significa farlo per tutti gli

altri bambini”.Costantino Dessì

Giglio 91