AL COR GENTIL REMPAIRA SEMPRE AMORE Di Guido Guinizzelli.
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AL COR GENTIL REMPAIRA SEMPRE AMORE
Di Guido Guinizzelli
Biografia
Guido Guinizzelli (1230-1276) è stato il primo
esponente del movimento Stilnovista in Italia.
Compose un canzoniere di venti testi, i quali
caratterizzati da un linguaggio «dolce e
leggiadro» indirizzati a quella che era la nobiltà toscana di quel tempo.
I suoi temi principali erano l’identità di amore e di cuore nobile, la caratterizzazione
angelica della donna, la lode all’amata e il tema del
saluto, il quale assunse un doppio significato più
profondo: uno di dare un saluto, e l’altro di dare la salute, ovvero la salvezza
eterna.
La Poesia
Questa canzone segna un cambiamento della lirica d’amore italiana, con
il passaggio da canzoni con un tipico tratto siculo e siculo-toscano, allo
Stil novo: infatti viene definita il «manifesto» del Dolce stil novo.
Guinizzelli all’interno di questa canzone, composta da sei stanze di dieci
versi, tratta i temi della nobiltà di sangue ed animo, e la caratterizzazione
di una figura femminile e angelica. All’interno della canzone, Guinizzelli è
molto influenzato dalla vita socio-politica di quel tempo, dovuta dalla
sconfitta di Federico II e dall’affermazione della Chiesa sul territorio.
Tratta il tema della nobiltà d’animo sostenendola rispetto a quella di
sangue per contestare la società del suo tempo.
Al cor gentil rempaira sempre
amore
come l’ausello in selva a la
verdura;
né fe’ amor anti che gentil
core,
né gentil core anti ch’amor,
natura:
ch’adesso con’ fu ’l sole,
sì tosto lo splendore fu lucente,
né fu davanti ’l sole;
e prende amore in gentilezza
loco
così propïamente
come calore in clarità di foco.
Metrica e Figure Retoriche
La canzone è composta da sei stanze e dieci versi
(endecasillabi e settenari) con rime alternate. La sintassi
è quasi sempre lineare e tende a coincidere con il ritmo
del verso (pochi sono gli enjambements); rare sono anche
le anastrofi (la posposizione del soggetto «natura» al V4;
l’inversione dell’ordine del complemento di luogo-
complemento di specificazione: «del ferro in la minera»,
V30). A livello lessicale sono presenti elementi tipici del
precedente linguaggio poetico: gallicismi come
«rempaira», «rivera», «asletto»; forme provenienti dalla
tradizione siciliana e provenzale come «core» e i
sostantivi astratti in -anza (amanza) e in -ura (verdura,
freddura). La poesia contiene parole tipiche del dialetto
bolognese (dise e presomisti) e anche parole di origine
latina (laude, fraude).
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