Agorà Virgilio Novembre 2010

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1 Dopo la pausa estiva riprende la pubblica- zione del giornalino scolastico Agorà_Vir- Ligio, frutto dell’ u- nione di tante piccole menti che, con tanta passione, si mettono all’ opera nel fantasti- co mondo del giornali- smo. La mini–redazione dello scorso anno si amplia con nuovi gio- vani giornalisti acco- munati ai “vecchi” da- gli stessi obiettivi: IN- FORMARE gli altri e FORMARE se stessi a diventare giornalisti del futuro. Si collabo- ra per un’ informazio- ne più sana, meno con- Agorà_Vir-ligio NOVEMBRE 2010 ANNO 2, NUMERO 1 Dalla redazione... Riforma Gelmini (pag. 4) Lecce, scritte politiche e minacce sui muri (pag. 7) La rappresentanza degli studenti (pag. 5) MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E TENDENZE Segue a pagina 3 … alla Preside Egregia prof. Antonaci, La Redazione di Ago- rà_Vir-Ligio Le dà il benvenuto nella nostra scuola e La ringrazia ca- lorosamente per la atten- zione che presta al nostro giornale. Ciò ci rende molto felici e ci spinge a impegnarci ogni giorno di più per far crescere e portare avanti al meglio questo progetto per noi molto importante. Il giornale scolastico è secondo noi il mezzo di informazione privilegiato per informare i ragazzi su cosa succede dentro e fuori la scuola. Con questo progetto noi ci battiamo per delle genera- zioni sempre più informa- te e pronte a confrontarsi con la società. Egregi saluti. La Redazione

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Giornale Ufficiale del Liceo Virgilio di Lecce

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Dopo la pausa estiva riprende la pubblica-zione del giornalino scolastico Agorà_Vir-Ligio, frutto dell’ u-nione di tante piccole menti che, con tanta passione, si mettono all’ opera nel fantasti-co mondo del giornali-smo. La mini–redazione dello scorso anno si amplia con nuovi gio-vani giornalisti acco-munati ai “vecchi” da-gli stessi obiettivi: IN-FORMARE gli altri e FORMARE se stessi a diventare giornalisti del futuro. Si collabo-ra per un’ informazio-ne più sana, meno con-

Agorà_Vir-ligio N O V E M B R E 2 0 1 0 A N N O 2 , N U M E R O 1

Dalla redazione...

Riforma Gelmini (pag. 4)

Lecce, scritte politiche e minacce sui muri (pag. 7)

La rappresentanza degli studenti (pag. 5)

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Segue a pagina 3

… alla Preside

Egregia prof. Antonaci, La Redazione di Ago-rà_Vir-Ligio Le dà il benvenuto nella nostra scuola e La ringrazia ca-lorosamente per la atten-zione che presta al nostro giornale. Ciò ci rende molto felici e ci spinge a impegnarci ogni giorno di più per far crescere e portare avanti al meglio questo progetto per noi molto importante.

Il giornale scolastico è secondo noi il mezzo di informazione privilegiato per informare i ragazzi su cosa succede dentro e fuori la scuola. Con questo progetto noi ci battiamo per delle genera-zioni sempre più informa-te e pronte a confrontarsi con la società. Egregi saluti.

La Redazione

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A G O R À _ V I R - L I G I O

E D I T O R I A L E

pag. 3 Dalla redazione… di Mavi Piccinno

C R O N A C A

SOMMARIO

S C U O L A

Pag 4 Riforma Gelmini di Giulia Mariano

Pag 5 La rappresentanza degli studenti di Stefano Cappello

C U L T U R A Agorà_Vir-ligio Pag.8 Magdi Cristiano Allam: Europa cristiana libera di Aurora Maggio

Agorà_Vir-ligio

Agorà_Vir-ligio

Agorà_Vir-ligio

pag. 6 Minicar: minorenni al volante di Liliana Passiatore

pag. 7 Lecce, scritte politiche e minacce sui muri di Martina Nicolardi

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3 A G O R À _ V I R - L I G I O

cace. Si diffondono le notizie dei fatti che avvengono dentro e fuori le mura scolastiche. Ci si confronta ri-guardo alla politi-ca, alla moda, alla cultura , alla cro-naca e si dà spazio a chiunque voglia dare il suo contri-buto per un gior-nale più completo e colorato ma che sia

taminata e che rie-sca ad essere ugua-le a quella delle nostre aspettative. Si lavora per ren-derla più fresca e frizzante, inseren-do le opinioni di noi giovani ed evi-denziando i con-trasti tra queste e la realtà. Si ironiz-za e a volte si col-pisce con una sati-ra leggera ma effi-

privo di pregiudizi e diffidenze. Infine si creano nuove ru-briche di taglio giovane per condi-videre con gli altri frasi, barzellette o battute che si in-contrano ogni giorno, non solo in classe. La redazio-ne vi augura buona lettura!

Mavi Piccinno

Si ricomincia

...

Dalla prima...

Agorà Giornale indipendente degli studenti del liceo Virgilio Anno II, numero 1, novembre 2010. Ogni intervento è gratuito e spontaneo. Tutti gli studenti del Virgilio possono scrivere su questo giornale. Referente e Moderatore: Prof. Stefano Nuzzoli Contatti: [email protected] Rivista on line: http://agoravirgiliolecce.blogspot.com

Redattori e web editor Marta Buccarella Anna Chiara Cappello Stefano Cappello Marialuisa De Pascalis Aurora Maggio Giulia Mariano Martina Nicolardi Lorenzo Paladini Liliana Passiatore Mavi Piccino Andrea Scatigna Chiara Angela Valzano

Liceo classico “Virgilio” via Galileo Galilei, 4 73100 Lecce Tel.+39 0832 351724 Fax +39 0832 220161 http://www.virgiliolecce.it

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S C U O L A

Nuova

Riforma

Gelmini

2010

Riforma Gelmini

È partita da circa due mesi la nuova riforma che ha coinvolto docenti ed alunni delle scuole superiori: la riforma Gel-mini. Tagli evidenti hanno ridotto il numero di pro-fessori ( -13 746 rispetto allo scorso anno) e diver-si cambiamenti hanno stravolto la routine sco-lastica. Nonostante i cambiamenti, anche quest’ anno la scuola preferita dalle famiglie è stata il liceo scientifico che ha aperto per gli stu-denti un nuovo indirizzo: più leggero per la man-canza del latino, ma con più ore di scienze. Il liceo classico perde iscrizioni mentre l’ arti-stico mantiene e offre nuovi indirizzi di studio. Gli istituti tecnici e pro-fessionali perdono iscri-zioni nonostante sia sta-to fatto per queste scuole un intenso lavoro per aprire agli studenti dell’ ultimo anno uno sbocco al mondo del lavoro at-traverso stage.

Ciò che ha maggiormen-te sconvolto studenti e professori è l’aumento del tempo di durata di ogni singola ora scolasti-ca da 50 minuti a 60 mi-nuti. Nelle nuove classi la riforma ha ridotto il numero di ore ma non si è tenuto in considerazio-ne che le classi del vec-chio ordinamento hanno più ore rispetto al nuovo. Tutto ciò costringe alun-ni e professori a rientrare a casa molto tardi, con non pochi problemi per i pendolari che devono vedersela con treni e bus “ fantasma”, in ritardo o improvvisamente cancel-lati, tornando a casa nel pomeriggio inoltrato. È’ stato imposto lo stu-dio dell’ inglese per cin-que anni (ma non è una novità) e tra le nuove materia debutta la “ geo-storia” (in realtà geogra-fia e storia in un voto solo), si dà più spazio alla matematica e alle scien-ze. E’ sicuramente previ-sta maggiore attenzione verso la grammatica, la storia del ‘900, la lettera-

tura e un approfondito studio dei classici greci nel biennio del liceo clas-sico e negli anni seguenti lo studio di classici italia-ni, Leopardi, Pasolini e Morante. Altra novità nel liceo classico è sicuramente l’ eliminazione dello studio del diritto nel nuovo or-dinamento, scelta tra l’ altro molto discussa. Gli ultimi due punti di questa riforma sono le classi, sempre più sovraf-follate, e il numero delle assenze. Nelle classi del nuovo ordinamento il numero degli studenti è molto alto, si parte da un mini-mo di 25 alunni fino ad arrivare a 32-33. spesso le classi sono molto pic-cole, non abbastanza capienti e le strutture scolastiche non delle mi-gliori, quindi questa non è da considerarsi una buona scelta perché più è alto il numero degli stu-denti, più sarà scarsa la qualità delle lezioni. L’ultimo punto è da te-nere molto in considera-zione: la riforma Gelmini prevede, infatti, boccia-ture per chi supera i cin-quanta giorni di assenza. Questa riforma al centro di molte polemiche e svariati scioperi indetti dai diversi sindacati por-terà a qualcosa di buono o peggiorerà solo l’ istru-zione delle nuove genera-zioni e la scuola pubblica italiana? Giulia Mariano

Cambiamenti a scuola. Per alunni e professori

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S C U O L A

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rappresentanti

d’ istituto,

figura

importante per

gli studenti?

In tutte le comunità, i singoli individui che le compongono scelgono figure piene di carisma ed operative per dare voce a richieste e ten-tare soluzioni demo-cratiche a problemi e a disagi che sorgono nel-la convivenza. Ciò avviene grande-mente in uno Stato, in cui i cittadini eleggono i rappresentanti che costituiscono il Parla-mento, così come in gruppi sociali più ri-stretti, come ad esem-pio l’ambiente scolasti-co. Nella scuola, ambiente in cui si disciplina la convivenza nella socie-tà, ogni singolo indivi-duo prende coscienza

di quali siano i doveri che gli spettano verso la comunità e i diritti che da essa provengo-no. Ne deriva che tutti gli studenti hanno il diritto di scegliere chi debba rappresentarli negli organi ammini-strativi della scuola. La figura del rappre-sentante d’ istituto de-ve essere il mezzo di comunicazione fra stu-denti, dirigenti e corpo docente. Innanzitutto essendo anch’ essi stu-denti, devono toccare con mano i problemi che affliggono la collet-tività scolastica, e por-si come obiettivo pri-mo il superamento di ostacoli che impedisco-no la trasparenza e la chiarezza del dialogo. Proporre un program-ma innovativo è cosa essenziale. L’ innova-zione sta nel saper in-dividuare idee per l’ accrescimento cultura-le e il miglioramento della qualità didattica, proponendo uscite a tema di studio, attivi-tà interscolastiche per progetti a livello nazio-nale, cinema, teatro e musica. Tutte le pro-poste devono essere la base per la costruzione di nuove esperienze, affinché tutto ciò che viene a concretizzarsi con l’ attuale genera-

zione sia lo slancio per quelle future. Si sa, lo svolgimento delle attività extrasco-lastiche richiede un fondo finanziario. E’ compito dei rappresen-tanti d’ istituto essere al corrente di quanto lo Stato finanzia alla scuola e di come e so-prattutto in cosa, i fondi vengono investi-ti. Gli studenti possono dare voce ai propri di-ritti tramite i rappre-sentanti di scuola e consulta, affinché an-che l’ ambiente in cui vivono sia quantome-no a norma di legge. Ma per far sì che ciò si concretizzi c’è bisogno della stretta collabora-zione di tutti ad avere rispetto per l’ intero plesso scolastico. Fondamentale dovere dei rappresentanti è quello di informarsi e tenere informati sulle decisioni dell’ apparato amministrativo, al fine di contribuire al fun-zionamento dello stes-so in modo efficiente. Si è visto negli anni passati come una poli-tica scolastica cieca all’ innovazione, abbia su-scitato il malcontento generale degli studenti, che vedevano la pro-

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La rappresentanza degli studenti Dare voce al popolo della scuola

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Mai più senza patente. Troppi incidenti mor-tali con le minicar, in-crocio tra auto e moto-rino, che possono esse-re guidate a partire dai 14 anni. Causa di due incidenti mortali nel giro di tre giorni, en-trambi a Roma. Le vittime una ragazzina di 15 anni, che si diri-gevano a scuola, e un diciassettenne. Poco stabili, con una frenata insufficiente, senza air-bag e con una struttu-ra poco protetta, rap-presentano una vera e propria gabbia mortale per chi è al volante. Le statistiche sono inquie-

tanti. Solo nel 2008 in tutta Italia 682 sono stati gli incidenti che hanno coinvolto una minicar, per un totale di 18 morti e 558 feriti. Ci si può mettere alla guida di questo parti-colare veicolo dopo aver conseguito il pa-tentino, che prevede un esame esclusiva-mente teorico. Come è ben noto questa prova non garantisce una preparazione adeguata e la maggior parte dei ragazzini, pur avendo questo “ pezzo di car-ta”, non conosce in re-altà il codice della stra-da. Nel luglio 2010 si è

mosso qualcosa. L’ uti-lizzo delle cinture di sicurezza è diventato obbligatorio anche per i conducenti e per i passeggeri delle mini-car. Entro il 19 gen-naio 2010 l’ Italia do-vrebbe adeguarsi alla direttiva europea che prevede la revisione del sistema poatente, introducendo un esame pratico aggiuntivo a quello teorico per met-tersi alla guida di que-sta tipologia di veicoli. Le polemiche non si fermano, ma intanto i ragazzini continuano a morire.

Liliana Passiatore

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pria scuola come una scelta di classe inferio-re a paragone di altri licei. È’ necessario quindi far notare ai dirigenti che una poli-tica aperta alle esigen-ze è la via che più si avvicina ad una cre-scita nella comunità. Se la mediazione fra apparato studentesco e scuola è fondamen-tale, non può certo venir meno l’ intesa fra gli studenti stessi. Si è notato in passato che in occasione come

le assemblee d’ istituto s sono verificati episo-di poco degni di una società che possa essere appellata con l’ agget-tivo di civile. Episodi di violenza de-vono essere quanto più esternamente possibile dalle mura scolastiche; essi non giovano né agli studenti, né all’ immagine della scuola. È compito dei rappre-sentanti vigilare sul corretto svolgimento delle assemblee, dove si coadiuva il lavoro di

tutti, cominciando a far sì che esse funzio-nano veramente. Si dice che la scuola abbia l’ obiettivo pri-mario di formare i cit-tadini futuri nel segno del rispetto reciproco e di collaborazione. In un così importante obiettivo ritengo sia necessario la costante vigilanza di tutti, af-finché la scuola ritorni ad essere un luogo co-mune di confronto di idee e non teatro di scontri a sfondo politi-co.

Stefano Cappello

Minicar: minorenni al volante CRONACA

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C R O N A C A

LECCE – Piazzetta Carducci, fino a poco tempo fa set del film “Mine vaganti” di O-zpetek, imbrattata nel-le scorse settimane da scritte potrebbe ora sembrare il set di un altro film. Un film a sfondo politico, anni Settanta, clima teso, fumogeni in piazza. Estrema destra ed e-strema sinistra si com-battono anche con in-sulti sui muri. Poche settimane fa le facciate dell’ ex Convitto Pal-mieri sono state im-brattate da scritte po-litiche e minacce rigo-rosamente in vernice rossa. Sulla facciata sinistra campeggia la scritta «antifascismo hooligans», sulla fac-ciata destra «chiudere Casapound» ( Casa-

pound, associazione politica di destra un tempo vicina a Storace, in seguito alla Fiamma) fir-mata Caos e ancora «Zero frontiere, si all’ immigrazione». Un vero e proprio manifesto politico di sinistra stampa-to su mura ottocen-tesche. Un oltrag-gio questo, che è

andato a deturpare un luogo molto importan-te dal punto di vista architettonico e storico oltre, ad aver deturpa-re il luogo del set del film di Ozpetek nel quale si era vista tutta la bellezza della piaz-zetta Carducci mai vi-sta prima. Il vicepresidente e as-sessore alla cultura del-le Provincia ha dichia-rato «Dopo tanto i m p e g n o p e r r e c u p e r a r e l a piazzetta, fare in modo che fosse sgomberata dalle auto in sosta per r i p o r t a r l a a l l o splendpre che merita, adesso ci si mettono i vandali. Il problem è che non si fa in tempo a rimuoverle, che già bisogna intervenire». In effetti, è un angolo del centro storico spes-so preso di mira dai

vandali e per questo particolarmente sorve-gliato. «certo non si può pretendere che una pattuglia dei vigili urbani sia lì fissa a presidiare, e allora l’ atto vandalico spesso ci scappa», dice Simo-na Manca. Il bando per la ristrut-turazione del corpo di fabbrica ottocentesco, in particolare del piano terra dell’ ex istituto Scarambone, del corti-le interno e degli spazi esterni, per l’ appunto piazzetta Carducci e il porticato, è stato vinto dall’ architetto leccese Mininanni. L’ importo complessi-vo per la ristruttura-zione è di 2milioni e 800mila euro che ver-ranno spesi nel detta-glio per il recupero de-gli ambienti al piano terra, il restauro del chiostro, la bonifica e il recupero delle canti-ne sottostanti il chio-stro, la ricomposizione del sagrato, l’ elimina-zione delle barriere ar-chitettoniche. E anco-ra: nuovi impianti, nuovi arredi e la predi-sposizione per l’ instal-lazione di pannelli fo-tovoltaici, come ogni edificio (riportato a nuovo) che si rispetti.

Martina Nicolardi

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Lecce, scritte politiche e minacce sui muri

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C U L T U R A

identità cristiana. Solo un’ Europa con un’ anima, un’ Europa che sa chi è, essendo forte dentro, -dichiara Al-lam– sarà in grado di confrontarsi con un mondo globalizzato purtroppo solo nella dimensione materiale della modernità e di definire un nuovo mo-dello di convivenza in cui la certezza dei va-lori non negoziabili [..] la farà un patrimonio per l’umanità. Inoltre ha più volte ribadito che non bisogna sotto-stare alle leggi dell’ “ islamicamente corret-to”, poiché non è con-cepibile, come ha con-fermato l’ onorevole Mantovano, che ven-gano violati i diritti iscritti nella natura dell’ uomo stesso. Nes-suno ha poi mancati di sottolineare la diffe-renza tra il concetto di persona e di religone, infatti tutti gli essere umani in quanto tali hanno pari dignità e liberà, mentre le reli-gioni sono fisiologica-mente diverse. “I mu-sulmani come persone, con cui è necessario un dialogo, possono essere moderati, l’Islam è in-compatibile con i diritti fondamentali della per-sona.

Aurora Maggio

A G O R À _ V I R - L I G I O

Il 16 ottobre, Magdi Cristiano Allam, ex vice direttore del “Corriere della sera”, si è recato al Politeama greco di Lecce per la presentazione del suo libro “ Europa cristia-na libera”. All’ evento nell’ ambito dell rasse-gna “ Dialoghi Salenti-ni”, hanno partecipato l’ onorevole Alfredo Mantovano, Sottose-gretario di Stato all’ Interno, e il vice presi-dente e assessore alla cultura Simona Man-ca. Il giornalista di ori-gine egiziana da mus-sulmano si è convertito al cattolicesimo e l’ anno scorso è stato

battezzato da Papa Benedetto XVI. Da quel momento vive sotto scorta e, nono-stante le ripetute mi-nacce di morte, conti-nua a testimoniare il suo pensiero e i suoi ideali, quelli della fede cristiana, alle basi di tutta l’ Europa. Alla base dell’ intero discor-so il desiderio di una riconciliazione del no-stro continente la veri-tà storica e le sue radici giudaico cristiano, il desiderio di un’ Euro-pa che non svende i propri valori rincorren-do “il dio denaro e il dio petrolio”, ma un’ Euro-pa orgogliosa della sua

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P R E S E N T A Z I O N E D E L L I B R O S C R I T T O D A L L ’ E X V I C E - D I R E T T O R E D E I L “ C O R R I E R E D E L L A S E R A ”

La redazione di Agorà ringrazia i lettori.