Agaricus muscariusAmanita muscaria, il simile GABAergico e colinergico

Costituenti principali

Contiene sostanze neurotrope e psicoattive, usate in passato per le cerimonie religiose.

Acido ibotenico e muscimolo sono composti isoxazoliciin grado di legare i recettori GABA. Questo legame èresponsabile di non tutti gli effetti psicoattivi.

Contiene anche muscarina a basse concentrazioni.

Infatti, la somministrazione su volontari sani di quantitàvariabili di acido ibotenico e muscimolo sintetici non ha portato alle allucinazioni strutturate di solito descritte nell’avvelenamento del fungo in toto.

Isoxazoli

Il muscimolo è fino a 10 volte più potente dell’acido ibotenico, per l’induzione degli effetti tossicologici.

Ambedue le sostanze sono presenti in maggiore concentrazione nel cappello, piuttosto che nel gambo e soprattutto nei campioni giovani estivi.

L’acido ibotenico si trasforma in muscimolo per decarbossilazione, quando il fungo è essiccato prima della ingestione, al fine di avere maggiori effetti psicoattivi.

Muscarina

La muscarina è stata considerata per molto tempo il principale responsabile dell’azione di amanita muscaria sul sistema nervoso centrale, ma la sua ridotta concentrazione e l’impossibilità di passare la barriera emato-encefalica non giustifica il suo contributo agli effetti psicoattivi.

Molto più importanti, invece, sono gli effetti somatici colinergici.

Sintomi da isoxazoli

I volontari che ingeriscono 7,5 mg di muscimolo o 50-90 mg di acido ibotenicosviluppano, entro un’ora, sintomi che durano 3-4 ore, con malessere e cefalea il giorno dopo.

Tra questi sintomi troviamo: affaticamento e inattività, lieve nausea e vomito, spasmi muscolari alle estremità, vari disturbi emozionali (euforia o paura), percezione spazio-temporale alterata, raramente allucinazioni.

Sintomi da muscimolo

Il muscimolo è un importante agonista dei recettori GABA, con una potente azione sui recettori post-sinaptici reattivi alla bicucullina.

I sintomi da ingestione compaiono dopo 20-90 minuti, con sonnolenza e vertigini, che si alternano a euforia, iperattivitàmotoria, tremori, eccitazione maniacale.

Nei bambini possono subentrare coma e convulsioni.

Un caso descritto

In letteratura viene riportato un caso di psicosi paranoide, durata 5 giorni, in un uomo di 48 anni, che assunse il fungo per sbaglio. Dopo un’ora e mezza dalla ingestione ebbe vomito e successivo addormentamento. Fu trovato in coma, in preda a un episodio convulsivo.

Ricoverato d’urgenza ebbe un rialzo del CPK e al risveglio (circa 10 ore dopo l’intossicazione) bene orientato. Dopo 8 ore, tuttavia divenne confuso, manifestando allucinazioni visive e uditive, che persistettero per 5 giorni, per poi scomparire del tutto.

Identificazione

Le sostanze tossiche contenute in amanita muscaria (acido ibotenico, muscimolo e muscarina) possono essere identificate e dosate nelle urine, al fine di arrivare a una diagnsi tossicologica.

I metodi usati prevedono la cromatografia liquida e la spettrometria di massa, le quali offrono specificità e sufficiente sensibilità.

Sintomi della pianta intera

I sintomi da ingestione della pianta intera provocano: salivazione, sudorazione, bradicardia, midriasi, euforia, senso di leggerezza, visione colorata e allucinazioni visive.

Sebbene la muscarina sia uno dei costituenti del fungo, non si verifica miosi.

La midriasi, in questo caso, sarebbe dovuta a un’azione simpatica sul SNC, dovuta al muscimolo (e in grado minore all’acido ibotenico)

Frutti psicotropi

L’assunzione di funghi psicotropi è un atteggiamento diffuso nella popolazione giovanile.

Cinque ragazzi (da 18 a 21 anni) mangiarono i frutti secchi di Amanita muscaria a una festa, per provare le allucinazioni.

Quattro di loro ebbero allucinazioni visive e uditive, mentre una ragazza di 18 anni perse conoscenza per alcune ore.

Il giorno dopo andò in Ospedale, dove venne ricoverata per 5 giorni in osservazione, ma senza altri disturbi residui.

Altro caso

In un altro caso descritto, un uomo di 41 anni fu trovato in coma nel suo appartamento.

Dopo un trattamento di emergenza fu trasferito in ospedale con sospetto di intossicazione da cannabis.

Dalle analisi risultò solo un lieve aumento del CPK, mentre l’ECG mostrò una bradicardia.

Una volta stabilita la vera causa (ingestione di amanita muscaria per errore), mediante le urine, fuimpostata una terapia anti-colinergica con atropina, che portò a completa risoluzione.

Schizofrenia

Considerando gli effetti allucinatori del fungo, alcuni Autori hanno cercato di evidenziare una possibile correlazione tra schizofrenia, stimolazione colinergica e circuito GABA.

Il giro temporale superiore della corteccia, in particolare, sembra implicato nella patofisiologia delle allucinazioni nei soggetti schizofrenici, nei quali è stato dimostrato un aumento nella densitàdei recettori GABA(A), proprio nel sito di legame con il muscimolo.

Chamomilla/disturbi bipolari

Nei disturbi bipolari, invece, è stata osservata una condizione diversa. A livello dell’area 9 di Brodmann, si nota un aumento nella densitàdelle sub-unità di GABA(A), che legano le benzodiazepine, ma non di quelle che legano il muscimolo.

Secondo una visione omeopatica si potrebbe orientare la scelta di un rimedio verso chamomilla, in quanto uno dei suoi costituenti, l’apigenina, è un ligando delle sub-unitàrecettoriali GABA(A) delle benzodiazepine.

Regolazione cardiovascolare

Acetilcolina e GABA sono entrambi coinvolti nella regolazione cardiovascolare del SNC.

A fronte delle interazioni anatomiche ed elettrofisiologiche tra i due neurotrasmettitori, sono stati condotti interessanti esperimenti su ratti Sprague-Dawley, iniettando carbacolo (agonista colinergico) nei ventricoli cerebrali, al fine di aumentare la pressione arteriosa (misurata con catetere nella arteria iliaca).

Ach e GABA

Tale aumento deriva dalla stimolazione dei recettori colinergici. Il pretrattamento con muscimolo, invece, previene l’effetto ipertensivo del carbacolo, mediante stimolazione GABAergica, la quale mostra un’azione inibitoria sui neuroni colinergici coinvolti nella regolazione della pressione.

In altre zone del cervello, invece, i ligandi dei recettori GABA(A) stimolano la secrezione di acetilcolina, come si verifica nei neuroni del corpo striato. Il muscimolo è in grado di indurre un aumento di acetilcolina del 300%, nei ratti adulti maschi.

GABA

GABA: l’acido gamma amino butirrico (GABA) è il principale neurotrasmettitore inibitorio del S.N.C. e media gli effetti ansiolitici, sedativi ed anestetici dell’etanolo

L’etanolo facilita l’ingresso di ioni Cl-

attraverso il canale associato al recettore GABA A

Neurotrasmettitore GABA

Il GABA identificato per la prima volta nel 1950 è il neurotrasmettitore inibitorio più diffuso.

Il GABA, a livello del sistema nervoso centrale (SNC) svolge funzione di neurotrasmettitore.

Nei vertebrati la maggior parte di questo aminoacido è confinata nel SNC.

Distribuzione

La distribuzione del GABA e della GAD nel SNC non è uniforme; le massime concentrazioni si trovano nella substantia nigra, nel globo pallido, nell'ipotalamo, nei corpi quadrigemini, nella corteccia cerebrale, nel cervelletto e nell'ippocampo.

Il GABA è presente anche nelle cellule gliali dove uno specifico sistema di uptake e di catabolismo contribuisce all'allontanamento di questo aminoacido dallo spazio sinaptico.

sinapsi GABAergica dove sono rappresentati il terminale sinaptico che libera GABA su recettori postsinaptici e una cellula gliale. Il processo di sintesi e di catabolismo dei

GABA è riportato sia a livello neuronale che nella cellula gliale.

Il GABA si forma per decarbossilazione dell'acido

glutammico• Questa reazione è catalizzata dalla GAD (Glutamico Acido

Decarbossilasi), enzima altamente specifico

• Ha come cofattore il piridossal-fosfato (PLP o Vit B6) ed èinibito da diversi antagonisti del piridossal-fosfato, come isoniazide, tiosemicarbazide, etc.

C CH

NH3+O

-O

CH2 CH2 COOH CH2 CH2 CH2H2N COOH + CO2

GAD (PLP)

GABA_T (PLP)

C C

OO

HO

CH2 CH2 COOHCH2 CH2 COOHOHC

Ac. GlutamicoGABA

Emialdeide succinica

al ciclo dell'acido citrico Ac. αααα____ chetoglutaricodal ciclo dell'ac. citrico

Accumulo di GABA

L'accumulo vescicolare del GABA èeffettuato da un trasportatore specifico che utilizza, come fonte di energia, sia il gradiente elettrico che di pH presente tra lume vescicolare e citoplasma e generato dalla H+-ATPasi (pompa protonica) vescicolare.

Degradazione

Il GABA viene degradato dall'enzima GABA-a-chetoglutaricotransaminasi (GABA-T) che lo deammina a semialdeide succinica.

[Quest'ultima viene ossidata ad acido succinico ad opera di una semialdeide-succinico-deidrogenasiNAD-dipendente e infine entra a far parte del ciclo di Krebs del’acido citrico].

Il gruppo amminico viene trasferito dalla GABA-T ad una molecola di a-chetoglutarato per formare l'acido glutammico che viene riutilizzato per la sintesi di nuovo GABA.

Inibitori del catabolismo

Il catabolismo del GABA può essere bloccato da sostanze che inibiscono l'attività dell'enzima GABA-T quali il g-vinil-GABA o vigabatrina, l'acido valproico, il valproato di sodio e la valpramide.

Queste sostanze prolungando l'emivita del GABA sono provviste di attivitàantiepilettica.

Liberazione e ricaptazione

Studi in vitro hanno dimostrato che il GABA viene liberato sia spontaneamente che in seguito a stimolazione nervosa. La liberazione di GABA indotta dalla depolarizzazione, a differenza di quella spontanea, è Ca2+-dipendente.

A livello delle sinapsi GABAergiche esistono specifici meccanismi di ricaptazione che rimuovono rapidamente il GABA dallo spazio sinaptico ponendo così fine alla sua azione inibitoria postsinaptica.

Recettori GABA

Studi elettrofisiologici e biochimici hanno dimostrato l'esistenza di due differenti siti di legame al GABA convenzionalmente denominati: GABAA e GABAB che differiscono fra loro per profilo farmacologico, struttura molecolare e meccanismo di trasduzione del segnale.

I recettori GABAA sono recettori-canale permeabili allo ione Cl‾ mentre i recettori GABAB

sono accoppiati a proteine G inibitorie.

Recettore GABA-A

Il recettore GABAA è un recettore-canale permeabile agli ioni cloro. Poiché il cloro è l'unico ione permeante attraverso il recettore GABAA, la sua attivazione «fissa» il potenziale di membrana a quello d'equilibrio del che normalmente è di ca. -70 mV.

L'attivazione di questo recettore riduce quindi l'eccitabilitàcellulare.

Il recettore GABAA è un importante sito d'azione anche per molti anestetici generali sia solubili che volatili, per l'etanolo e per numerosi derivati steroidei. In particolare, questi ultimi composti sembrano possedere dei siti di legame specifici a livello del canale ionico

Siti di legame GABA-A

Sito di legame per il GABA, per i farmaci GABA mimetici (muscimolo, benzodiazepine, apigenina di chamomilla) e GABA-antagonisti(bicucullina).

Questo sito di legame è situato sulla subunitàb del complesso macromolecolare. L'interazione con il GABA o con un GABA mimetico si traduce nell'apertura del canale ionico con conseguente iperpolarizzazionedella membrana.

Siti di legame GABA-A

Sito di legame per le benzodiazepine ed altre molecole benzodiazepino-mimetiche.

Questo sito, oggi denominato recettore centrale per le benzodiazepine, ha la capacità di mediare effetti opposti (ansiolitico-ansiogenico; anticonvulsivante-convulsivante; ipnotico-sonnolitico) quando viene attivato rispettivamente dagli agonisti o dagli agonisti inversi.

Questi effetti opposti sono dovuti alla modulazione allosterica dell'interazione del GABA col proprio sito di riconoscimento (facilitazione per gli agonisti, inibizione per gli agonisti inversi) e la conseguente attivazione o riduzione di attività del canale ionico.

Siti di legame GABA-A

Sito di legame per i barbiturici e per il loro antagonista, la picrotossina e siti di legame per alcuni derivati organofosforici quali, ad es., il t-butilbiciclofosfotionato (TBPS).

I siti di legame per i barbiturici e per il TBPS si trovano all'interno del canale per lo ione cloro: i barbiturici, al contrario delle benzodiazepine, sono perciò capaci di indurre influsso di cloro indipendentemente dal legame del GABA con il recettore mentre la picrotossina ed il TBPS (farmaci ad azione antagonistica rispettivamente diretta e allosterica sui barbiturici), sono in grado di bloccare la funzione del canale e produrre effetti farmacologici opposti (ansia, convulsioni).

Thuja

È opportuno ricordare, che l’inibizione dei recettori GABA-A può essere indotta da uno dei costituenti principali dell ’albero della vita, ossia il thujone.

Ciò si verifica in maniera del tutto analoga all ’ azione esercitata dalla picrotossina, per l ’azione antagonista della molecola sui recettori GABA.

34

Acido ibotenico – muscimolo

Spasmi muscolari, vertigini, vomito

Sonno profondo, sogniintensi

35

AZIONI MUSCARINICHE E NICOTINICHE DELL’ACh SUGLI ORGANI PERIFERICI

Organo Organo

AzioniAzioni

Occhio:Occhio:

Iride (muscolo sfintere della pupilla)Iride (muscolo sfintere della pupilla)

Muscolo ciliareMuscolo ciliare

Ghiandole salivari e lacrimaliGhiandole salivari e lacrimali

BronchiBronchi

CuoreCuore

Albero vascolare (endotelio)Albero vascolare (endotelio)

Stomaco e intestinoStomaco e intestino

Vescica urinariaVescica urinaria

Ghiandole sudorifereGhiandole sudorifere

Sistema riproduttivo (maschio)Sistema riproduttivo (maschio)

Mediate da recettori muscariniciMediate da recettori muscarinici

Contrazione e miosiContrazione e miosi

Contrazione e accomodazione della lente alla Contrazione e accomodazione della lente alla

visione vicinavisione vicina

Secrezione sottile e acquosaSecrezione sottile e acquosa

Costrizione; aumento delle secrezioniCostrizione; aumento delle secrezioni

Bradicardia, rallentata conduzione, debole azione Bradicardia, rallentata conduzione, debole azione

inotropainotropa negativanegativa

Liberazione di ossido nitrico e vasodilatazioneLiberazione di ossido nitrico e vasodilatazione

Aumento del tono, aumento secrezione gastrica, Aumento del tono, aumento secrezione gastrica,

rilasciamento degli sfinteririlasciamento degli sfinteri

Contrazione del detrusore, rilasciamento sfinteriContrazione del detrusore, rilasciamento sfinteri

DiaforesiDiaforesi

ErezioneErezione

Muscoli scheletriciMuscoli scheletrici

Ghiandole surrenaliGhiandole surrenali

Gangli simpatici perifericiGangli simpatici periferici

Mediate da recettori nicotiniciMediate da recettori nicotinici

ContrazioneContrazione

Liberazione di adrenalina e noradrenalinaLiberazione di adrenalina e noradrenalina

Attivazione del sistema simpatico con liberazione di Attivazione del sistema simpatico con liberazione di

noradrenalinanoradrenalina

TipoTipo M1M1 M2M2 M3M3 M4M4 M5M5

LocalizzazionLocalizzazion

ee

Cervello Cervello

GhiandoleGhiandole

Gangli simpaticiGangli simpatici

CuoreCuore

CervelloCervello

Muscolatura Muscolatura

liscialiscia

Muscolatura Muscolatura

liscialiscia

GhiandoleGhiandole

CervelloCervello

CervelloCervello CervelloCervello

OcchioOcchio

Proteine GProteine G GqGq//1111 GiGi

//oo GqGq//1111 GiGi

//oo GqGq//1111

Meccanismo Meccanismo

di di

trasduzionetrasduzione

IP3,DAGIP3,DAG

↑↑conduttanzaKconduttanzaK++

depolarizzazionedepolarizzazione

eccitazioneeccitazione

cAMPcAMP

conduttanze:conduttanze:

K+K+

↓↓ CaCa2+2+

IP3,DAGIP3,DAG

↑↑cAMPcAMP

conduttanza:conduttanza:

↑↑ CaCa2+2+

cAMPcAMP

conduttanze:conduttanze:

K+K+

↓↓ CaCa2+2+

IP3,DAGIP3,DAG

↑↑cAMPcAMP

conduttanza:conduttanza:

↑↑ Ca2+ Ca2+

AgonistiAgonisti AChACh

muscarinamuscarina

pilocarpinapilocarpina

carbacolocarbacolo

MCNMCN--A343A343

AChACh

muscarinamuscarina

pilocarpinapilocarpina

carbacolocarbacolo

AChACh

muscarinamuscarina

pilocarpinapilocarpina

carbacolocarbacolo

betanecolobetanecolo

AChACh AChACh

Antagonisti Antagonisti

selettivoselettivo

AtropinaAtropina

ScopolaminaScopolamina

DicicloverinaDicicloverina

TolderodinaTolderodina

OxibutininaOxibutinina

IpratropioIpratropio

PirenzepinaPirenzepina

MT7MT7

TripitraminaTripitramina, ,

AFDX384AFDX384

AtropinaAtropina

ScopolaminaScopolamina

DicicloverinaDicicloverina

TolderodinaTolderodina

OxibutininaOxibutinina

IpratropioIpratropio

44--DAMPDAMP

AtropinaAtropina

ScopolaminaScopolamina

DicicloverinaDicicloverina

TolderodinaTolderodina

OxibutininaOxibutinina

IpratropioIpratropio

AtropinaAtropina

ScopolaminaScopolamina

DicicloverinaDicicloverina

TolderodinaTolderodina

OxibutininaOxibutinina

IpratropioIpratropio

MT3MT3

AtropinaAtropina

ScopolaminaScopolamina

DicicloverinaDicicloverina

TolderodinaTolderodina

OxibutininaOxibutinina

IpratropioIpratropio

Hahnemann

Di questo fungo fetido dal cappello rosso-scarlatto, ricoperto di verruche biancastre e dotato di lamelle bianche, si prende un grano, dopo che è stato seccato con cura, oppure due se è fresco, al fine di preparare i suoi sviluppi di potenza fino a X, mediante tre ore di frizione, nel modo solito, con lattosio, cui segue la dissoluzione, attenuazione e potenziamento, ogni volta, con due succussioni.

La canfora è l’antidoto principale, anche contro i mali dell’ovolaccio divenuti cronici.

Stato d’animo

Animo abbattuto (Ap.).

Presentimento angoscioso, come se dovesse apprendere qualcosa di sgradevole (Ap.).

Incostanza e irrequietezza dello spirito e del corpo (dopo ½ ora) (Schrt.).

5 Animo irrequieto e preoccupato; era assorto esclusivamente su se stesso, circa la sua situazione presente e futura (Lgh.).

Non ha voglia di parlare, senza essere di cattivo umore (Ap.)

Senza parole

Si sforza di parlare, ma risponde solo con poche parole, anche se, per il resto, l’umore è lieto (Ap.).

E’ come se non riuscisse a trovare le parole per parlare (Ap.).

Mancanza della voglia di parlare, con malumore, irritabilità e indisposizione al lavoro (Lgh.).

Indifferenza

10 Stato d’animo corrucciato (Wst.).

Molto adirato e irritabile (Ap.).

Di cattivo umore e indifferente (Sdl.).

Lei, che di norma si preoccupava molto per tutto, adesso è indifferente (Ap.).

Stato d’animo indifferente, rivolto verso se stesso, con repulsione a ogni attività (Sdl.).

Il lavoro

15Mancanza della voglia di lavorare.

Si trastulla con ogni cosa, solo per non lavorare.

Ripugnanza per tutti quei lavori che impegnano i pensieri; se comunque ne intraprende uno di questo genere, aumenta il flusso di sangue alla testa, con pulsazione nei vasi, vampate al volto e disturbata capacità di pensare (Sdl.).

Mente

Smemorato, si ricorda solo a fatica delle cose che ha sentito e pensato in precedenza (Schrt.).

Perdita di coscienza (Lerger, Memorabilien).

20 Follia ebbra, senza paura e con propositi audaci e di vendetta (Voigtel, A. M. L., vol. 2 Abth. pag. 352).

Frenesia, senza paura, che minaccia di arrecare danni, orientata anche verso se stessa, danneggiandosi, con grande dispendio di forze (Murray, a.a.O.).

Fantasia stravagante, entusiasmo, profezie, poesie (Ap.).

Confusione

Senso di confusione alla testa (Ap.).

30 Senso di confusione alla testa, con dolori sordi (dopo 2 ore) (Schrt.).

Senso di confusione e pesantezza alla testa (dopo 2 ore) (Sdl.).

Pesantezza della testa

Dolorosa pesantezza alla fronte (5° giorno) (Ng.).

Sensazione di pesantezza, con tensione verso il basso, a entrambe le tempie, fino alla metà delle orecchie, come se un forte peso pendesse da entrambi i lati della testa; di più durante il giorno, che la mattina presto e piùforte quando viene toccato (Rr. H.).

35 Pesantezza alla testa, come dopo ebbrezza (d. ½ora).

La mattina presto, pesantezza e sensazione caotica nella testa, come se il giorno prima avesse fatto baldoria; per 6 giorni (Sch.).

Stordimento

Apatia, demenza (effetto prolungato, nella vecchiaia, Murray, App. med. v. pag. 557).

Intontimento, stordimento.

Annebbiamento (Voigtel, a.a.O.).

40Ubriachezza incipiente (Murray,a.a.O.).

Ubriachezza (Pharmakolog. Lex. a.a.O.).

Vertigini

Vertigini e abbattimento (2° giorno) (Lerger, a.a.O.).

Vertigini, camminando all’aria aperta (dopo 1 ora) (Ap.).

Vertigini, come dovute a bevande alcooliche; andando all’aria aperta traballa qua e là (Lgh.).

45 Capogiro.

Capogiro e stordimento, la mattina presto (dopo 3 ore) (Fr. H.).

Vertigini

Capogiro e stordimento, la mattina presto (dopo 3 ore) (Fr. H.).

Capogiro la mattina presto, come dopo un’ebbrezza (dopo ¼ ora) (Ap.).

Capogiro, che si forma soprattutto la mattina presto; di solito dura 1-8 minuti e torna di nuovo più volte al giorno, dopo brevi pause (Ap.).

La forte luce del sole genera, la mattina presto, un istantaneo capogiro, fino quasi a cadere (Wst.).

Vertigini

50 Episodi di capogiro con andatura barcollante e visione non chiara, anche di oggetti che sono vicini, i quali insorgono e scompare di 5 minuti in 5 minuti; sono debellati solo pensando ad altro (Ap.).

Capogiro, quando riflette camminando all’aria aperta (dopo 8 giorni) (Ap.).

Improvvisi capogiri all’aria aperta, che si perdono quando sta in una stanza; per molti giorni (Sch.).

Capogiro, che scompare per molto tempo girando e voltando velocemente la testa (Ap.).

Cefalea

55 Mal di testa, la mattina presto, a letto (Ap.).

Mal di testa nella metà sinistra della parte posteriore del collo, stando seduti (Ap.).

Mal di testa sordo alla tempia destra (Ap.).

Mal di testa sordo, soprattutto alla fronte, per il quale doveva sempre muovere il capo, qua e là; ciò induceva gli occhi a chiudersi, come se dovesse dormire (Ap.).

Cefalea

Mal di testa sordo, stordente, con sete e calore, soprattutto al volto (immediatamente) (Schrt.).

60Mal di testa sordo, premente, che si perde dopo una abbondante evacuazione; contemporaneamente calore volante (Wst.).

Mal di testa premente, a tratti, prima di andare a dormire.

Pressione

Pressione nelle cavità frontali (Ap.).

Violento dolore premente alla fronte, con capogiro, quando è seduto (Ap.).

Pressione, che dalla fronte scende verso la parte superiore dei bulbi oculari (dopo ½ ora) (Wst.).

65 Violenta pressione alla tempia destra o allo zigomo (Gr.).

Pressione

Pressione alla parte superiore dello zigomo, subito sopra il padiglione auricolare, che arriva fino al cervello e aumenta con la pressione o lo sfioramento dei capelli e con totale mancanza di coraggio (Ap.).

Pressione dolente al processo zigomatico, nella parte sinistra della tempia (Gr.).

Pressione all’occipite (dura un giorno) (Sdl.).

Pressione

Dolore premente violento, di preferenza all’occipite; dopo il pranzo (9° giorno) (Sdl.).

70Pressione con fitte alla fronte, sopra gli occhi (Ap.).

Dolore tirante di tipo premente, dalla parte sinistra della fronte verso la destra, stando seduti (dopo ½ ora) (Lgh.).

Cefalea tirante

Mal di testa tirante, la mattina presto al risveglio, con pressione ai bulbi oculari (Sdl.).

Dolore tirante alla fronte (Ap.).

Dolore tirante a entrambe le zone della parte inferiore della fronte, fino alla radice del naso (Gr.).

75 Dolore tirante sensibile attraverso la tempia, la fronte o i bulbi oculari (Sdl.).

Dolori diffusi alla testa, in tutte le direzioni, con la sensazione come se i sensi volessero svanire (Gr.).

Cefalea tirante

Mal di testa tirante all’occipite, di pomeriggio.

Mal di testa tirante all’occipite, la mattina presto a letto, come per una posizione scorretta, aumentato da stiramento e allungamento, trattenendo il fiato (Wst.).

Dolore tirante tagliente alla fronte, stando in piedi, che, sedendosi, diventava uno stordimento premente della testa (dopo ½ora).

Cefalea lacerante

80 Dolore tirante lacerante, che si localizza sulla fronte (dopo 33 ore).

Dolore lacerante alla fronte, subito sopra la radice del naso.

Dolore lacerante alla parte destra della tempia (Gr.).

Dolore lacerante alla parte sinistra dell’occipite, che ritorna a brevi lassi di tempo (Ap.).

Dolore lacerante, scuotente alla testa, che termina dietro l’orecchio destro, dove è molto sensibile.

Cefalea lacerante

85 Mal di testa, come se il cervello venisse lacerato.

Dolore lacerante con pressione in tutta la zona sinistra del cervello, più forte nella cavitàoculare sinistra e allo zigomo, con senso di confusione nella testa (dopo 8 ore) (Gr.).

Fitte laceranti all’occipite, da un lato all’altro, la mattina presto (2° giorno) (Wst.).

Fitte laceranti violente, dalla calotta fino all’orecchio sinistro (dopo 6 ore) (Wst.).

Cefalea pulsante

Dolori pulsanti, profondamente nel cervello, a livello della corona (Ap.).

Dolore, come proveniente da un chiodo, alla parte destra della testa (Gr.).

Dolore pulsante alla calotta, accompagnata da disperazione che rasenta la frenesia.

Cuoio capelluto

95Nella parte esterna della testa (cute e ossa), dolore lacerante tirante, che aumenta quando si preme sulla parte, soprattutto in un piccolo punto della calotta; il dolore assomiglia a quello di una suppurazione; di notte (dopo 18 giorni) (Sdl.).

Sensibilità del cuoio capelluto, come da ulcerazione.

Fronte

Sussulto alla cute della fronte, sopra l’occhio destro (Ap.).

Frequente sussulto non doloroso alla tempia destra, accanto all’occhio (7° giorno) (Ng.).

Dolore rigido alla tempia sinistra (dopo 37 ore) (Lgh.).

100 Senso di freddo, come per il ghiaccio, nella zona destra ricoperta di capelli della parte inferiore della fronte, quando all’esterno la temperatura è calda (Ap.).

Prurito

Dopo precedente prurito e grattamento, freddo gelido nella zona della calotta, che torna spesso e si muove sempre in avanti, fino alla parte della fronte non ricoperta da capelli (Ap.).

Prurito sul cuoio capelluto (Ap.).

Prurito, come da cicatrizzazione, che spinge a grattarsi, su tutto il cuoio capelluto (Lgh.).

Prurito fastidioso sul cuoio capelluto, soprattutto la mattina presto, dopo essersi alzati, che si perde mediante il grattamento con un pettine appuntito (Wst.).

106Prurito alle sopracciglia (Ap.).

Pressione negli occhi

Pressione negli occhi (Fr. H.).

Pressione nel bulbo oculare sinistro (dopo 10 ore) (Wst.).

110Pressione negli occhi e tendenza a chiuderli, senza dormire, dopo pranzo (Ap.).

Pressione negli occhi e sulla fronte, come se qualcosa stesse premendo verso l’interno (dopo 10 minuti) (Schrt.).

Pressione agli angoli dell’occhio sinistro, come se ci fosse dentro qualcosa (Ap.).

Pressione e tensione nei bulbi oculari, soprattutto nel sinistro, fino a dentro la fronte (4° giorno) (Sdl.).

Da considerare

Tensione molto sensibile nei bulbi oculari (3° e 4° giorno) (Sdl.)

115 Contrazione dolente sotto l’arcata sopracciliare destra, che rende difficile l’apertura degli occhi (dopo 5 ore) (Lgh.).

Prurito occhi

Prurito e formicolio nell’occhio destro (dopo 1 ora) (Schrt.).

Prurito solleticante nell’occhio sinistro, che induce lo sfregamento (dopo 3 ore) (Lgh.).

Prurito e tremore della palpebra inferiore sinistra, che induce lo sfregamento (Ap.).

Prurito e pressione nell’occhio sinistro, che svanisce per poco tempo dopo sfregamento (Schrt.).

Bruciore occhi

120 Bruciore negli occhi, con senso di contrazione, la sera (dopo 1 giorno) (Ng.).

Bruciore negli angoli interni degli occhi, come se volessero infiammarsi, con aumentata dolorabilità al tatto (Gr.).

Bruciore negli angoli interni degli occhi, quando serra le palpebre (Gr.).

Dolore bruciante e premente sopra l’occhio destro, con lacrimazione dello stesso (dopo ½ora) (Sch.).

Congiuntiva

Arrossamento nella parte bianca dell’occhio (Fr. H.).

125 Colorito giallo degli occhi (dura 3 giorni) (Sdl.).

Palpebre

Tumefazione delle palpebre nell’occhio sinistro, dalla parte dell’angolo interno, attraverso il quale l’occhio viene alquanto rimpicciolito (Ap.).

Contrazione delle palpebre (dopo 2 ore) (Schrt.).

Contrazione e restringimento dell’angolo interno dell’occhio sinistro (Ap.).

Contrazione

Senso di contrazione nell’occhio destro, con aumentata chiarezza nella vista, conseguente prurito nel bulbo oculare e lacrimazione dell’occhio; infine tremori nell’occhio sinistro, come dapprima erano stati nel destro; il vino lo fece passare subito (Ap.).

130 Restringimento della rima

palpebrale, per più giorni, senza tumefazione e spesso con tremori e contrazioni delle palpebre.

La rima palpebrale è più piccola del solito e può essere allargata solo con sforzo (Schrt.).

Contrazione dei bulbi oculari, spesso accessuali, nell’occhio sinistro, a volte con lacrimazione dello stesso (Ap.).

Durante la lettura, contrazioni frequenti e pressioni nel bulbo oculare sinistro (Ap.).

Contrazioni, con dolore premente, nel bulbo

oculare sinistro, a ogni ora del giorno e in ogni

circostanza; spinge a strofinare, ma non scompare (Ap.).

Tremore

135 Frequenti tremori nelle palpebre, che riguardano, spesso, solo una piccola parte e si estendono di più verso un angolo (Ap.).

Tremore della palpebra inferiore destra, con pulsazione di una arteria alla sinistra, al dorso del naso e contrazioni nella cute della parte sinistra del naso (Ap.).

Alternanti

Senso di secchezza degli occhi (Ap.).

Il dotto lacrimale dell’occhio sinistro èingrossato, per parecchi giorni (Ap.).

Lacrimazione dell’occhio destro (1° e 2°giorno) (Ng.).

140 Lacrimazione dell’occhio destro (dopo 3 ore) (Schrt.).

145 Pupille dapprima dilatate (dopo ¾ ora), poi contratte (dopo 25 ore) (Lgh.).

Secrezione

Sensazione negli occhi, come se li si dovesse strofinare continuamente (Fr. H.).

Le palpebre sono come saldate da fili mucosi, che con lo sfregamento svaniscono per breve tempo.

Cispe negli angoli degli occhi (dopo 6 ore) (Lgh., Schrt.).

Umore appiccicoso giallastro (dapprima bianco), che incolla le palpebre, viene secreto continuamente, anche di giorno, ma in maniera peggiore la mattina presto e la sera, nell’angolo interno dell’occhio (Gr.).

Vista

Graduale diminuzione della vista, camminando all’aria aperta (dopo 7 ore) (Ap.).

Grande pesantezza (debolezza) degli occhi; per questo diventa subito pallida, quando fissa per più tempo qualche oggetto (Ap.).

Debolezza visiva e visione sfocata di ambedue gli occhi.

Visione molto indefinita; deve tenere gli oggetti molto vicino agli occhi, per poterli riconoscere a dovere (Ap.).

Vista

150 Durante la lettura deve avvicinare le lettere sempre più all’occhio per poterle riconoscere chiaramente, subito però deve allontanarle, altrimenti la visione diventa sfocata (Ap.).

Oscuramento davanti agli occhi, con sonnolenza (Wst.).

Visione indebolita, per cui tutto appare

oscurato, come attraverso acqua torbida, cosìche deve sforzarsi per riconoscerlo (Ap.).

Vista

Tutti gli oggetti sembrano avvolti da una nebbia e quindi oscurati (Ap.).

Ciò che arriva davanti agli occhi è come ricoperto da ragnatele e oscurato (Ap.).

155 Una zanzara nera è sospesa davanti all’occhio sinistro a distanza di mezzo cubito; strizzando gli occhi, vola di qua e di là (Fr. H.).

Quando il tempo è uggioso, una zanzara marrone davanti all’occhio sinistro, verso l’angolo interno (Ap.).

Vista

Chiudendo l’occhio destro appare davanti al sinistro una macchia piccola, oblunga, di colore marrone scuro, che vola spesso in direzione obliqua, verso l’angolo interno, abbastanza vicino all’occhio (Ap.).

Crede di vedere gli oggetti doppi (Wst.).

Fotofobia (Ap.).

Otalgia

160 Mal d’orecchio, dolore lacerante nel condotto uditivo dell’orecchio destro, che viene indotto dall’ingresso di aria fredda, aumenta e si estende fino alla mascella superiore, perdurando molti giorni (Ap.).

Fitte nel processo mastoideo sinistro (Wst.).

Prurito orecchio

Prurito dentro e dietro le orecchie (Ap.).

Prurito nel condotto uditivo esterno dell’orecchio destro (Ap.).

Prurito, con solletichio, nell’orecchio destro, che spinge a grattarsi (dopo 29 ore) (Lgh.).

165 Prurito, spesso nell’orecchio sinistro, che spinge a conficcarvi il dito (Ap.).

Prurito ai lobi delle orecchie (Ap.).

Prurito orecchie

Prurito nel padiglione auricolare, che spinge a grattare, per cui diventa rosso e piagato, ma non smette di prudere (Ap.).

Prurito, bruciore e rossore delle

orecchie, come se fossero state

congelate (Gr.).

Prurito e brufoli nella parte posteriore del padiglione auricolare (Ap.).

Acufeni

170 Sensazione nelle orecchie, come se fuoriuscisse cerume (Ap.).

Fischi nelle orecchie.

Trillo nell’orecchio destro, camminando all’aria aperta (dopo 4 ore) (Lgh.).

Naso

Sul naso: pressione improvvisa nella parte superiore del dorso (Ap.).

Fitte violente nella parte sinistra della radice del naso (Gr.).

175 Grande sensibilità delle pareti interne del naso (Ap.).

Prurito naso

Prurito nella parte esterna del naso (Ap.).

Prurito violento nelle ali del naso, che spinge a grattare (Ap.).

Formicolio nella narice destra e nell’occhio, come da stimolo allo starnuto (Ap.).

Prurito solleticante nella narice sinistra, che spinge a grattare (dopo 14 ore) (Lgh.).

Naso

180 Dolore bruciante nel naso e negli occhi (dal vapore).

Lesione e infiammazione della parete interna del naso (Ap.).

Si soffia sangue, la mattina presto, subito

dopo essersi alzati dal letto, con successiva

epistassi violenta (dopo 33 ore) (Gr.).

Epistassi (Sch.).

Aumento del senso olfattivo (Ap.).

Guance

185 Al volto, nella guancia sinistra, fitte che salgono dalla mandibola inferiore (dopo 1 ora) (Wst).

Fitte sorde allo zigomo destro (Schrt.).

Dolore tirante e lancinante nella guancia destra (dopo 2 ore) (Sch.).

Battiti veloci di un’arteria nella guancia sinistra, con fitte sporadiche dall’occhio sinistro fino alla mascella superiore (Ap.).

Guance

Tremore, come pulsazioni, nella guancia destra (dopo 8 giorni) (Ap.).

190 Bruciore delle guance (Wst.).

Bruciore nelle guance (dopo 1, 2 ore) (Sdl.).

Arrossamento del viso, senza calore percettibile (Sdl.).

Arrossamento del viso con prurito e bruciore,

come dopo congelamento (Gr.).

Volto

Prurito del volto (Ap.).

195 Prurito sulla barba della guancia (Ap.).

Prurito alla fronte, che spinge a grattare e brufoli nella parte (Ap.).

Labbra

Un brufolo pruriginoso a un lato della bocca.

Dolore lacerante alle labbra e alla gola (dal vapore).

Secchezza e bruciore delle labbra (1°giorno) (Ng.).

200 Screpolature brucianti nel labbro superiore (4° giorno) (Ng.).

Labbra bluastre (1° e 2° giorno) (Sdl).

Mento

Pressione dolorosa al mento, dal lato destro, (Gr.).

Fitte lievi, acute, in una piccola parte del mento, nella zona immediatamente al di sotto del labbro inferiore (Gr.).

Fitte al mento, simili a punture di aghi (Schrt.).

Mandibola

205 Tensione spasmodica al mento e alla mandibola (Sdl.).

Punture violente, simili ad aghi, nell’articolazione della mandibola, (Schrt.).

Forte dolore lacerante alla mandibola, dal lato destro (Gr.).

Dolore ai denti, dolore lacerante ai denti della mascella inferiore, che aumenta col freddo (Ap.).

Mascella superiore

Dolore lacerante, pulsante, ai molari dell’arcata superiore, nel lato sinistro, di pomeriggio (Ap.).

210 Dolore erosivo ai molari della mascella superiore, seguito da prurito nell’orecchio sinistro, a cui segue, subito dopo, di nuovo, mal di denti, di pomeriggio (Ap.).

Mal di denti sordo, alla parte sinistra della mascella superiore (Ap.).

Denti

Fitte diffuse agli incisivi inferiori (Wst.).

Fitte tiranti agli incisivi inferiori, che si spostano verso l’angolo sinistro della mandibola (dopo 1 ora) (Schrt.).

Mancanza di sensibilità agli incisivi della mascella inferiore (Wst.).

215 I denti anteriori sono come troppo lunghi e molto sensibili, di sera (3° giorno) (Ng.).

Gengive

Le gengive sono dolenti e la saliva ha un sapore acre (i primi 10 giorni) (Ng.).

Dolenzia e sanguinamento delle gengive (Ap.).

Tumefazione della gengiva, con dolore (Ap.).

Alitosi

Dalla bocca, cattivo odore (Ap.).

220 Alito maleodorante, la mattina presto, accompagnato da un sapore fetido (Fr. H.).

Odore patologicamente marcio dalla bocca (8°-10° giorno) (Sdl.).

Odore mordente dalla bocca, come di rafano, di cui lui però non si rende conto (Ap.).

Stomatite

Dolore di ferita in tutto l’interno della bocca, soprattutto al palato (Ng.).

Il palato si presenta come ferito, come se la pelle fosse ritirata e molto sensibile (1°giorno) (Ng.).

225 La lingua è ferita (Ap.).

Piccola tumefazione dolorosa accanto al legamento della lingua (9° giorno) (Sdl.).

Lingua

Lingua biancastra, cosparsa sulla punta di porosità dal colore giallo sporco, che provocano sensibilità, come se lo strato superiore di pelle volesse spellarsi, subito dopo aver mangiato (dopo 4 ore) (Gr.).

Lingua ricoperta di bianco (Lgh. – Schrt.).

Lingua molto pallida, ricoperta finemente di muco biancastro.

230Induito giallo della parte posteriore della lingua (7°-10°giorno) (Sdl.).

Lingua vischiosa (Ap.).

Fitte di piccola entità nella punta della lingua (dopo 4 ore) (Schrt.).

Saliva

Schiuma dalla bocca (Lerger, a.a.O.).

Accumulo di acqua in bocca (accompagnato da dolori al ventre) (2° giorno) (Ng.).

235 Secrezione di saliva dalla bocca.

A volte, soprattutto quando solleva il capo, gli cola saliva liquida nella trachea, che provoca vomito violento (Wst.).

Saliva dal sapore molto acre (primi 10 giorni) (Ng.).

Sapore

Sapore sgradevole in bocca, con lingua coperta di colore giallastro (7°-10° giorno) (Sdl.).

Sapore insipido della bocca (Schrt.).

240 Sapore amaro in bocca (12°giorno) (Sdl.).

Sete

Mancanza di sete, manca il senso della sete (Sdl.).

Sete, di pomeriggio (2° giorno) (Ng.).

Mancanza di appetito

Mancanza di appetito (Ap.).

All’ora di pranzo non ha appetito, ma ha sete (Ap.).

245 La minestra non piace (Ap.).

Grande senso di fame, ma senza

appetito, anche la mattina presto (Ap.).

Fame

Forte desiderio di mangiare, che rasenta spesso la voracità(4°-8° giorno) (Sdl.).

Per alcuni giorni di seguito viene assalito repentinamente dalla fame, e ingurgita il cibo precipitosamente e con grande avidità (Ap.).

Di sera aumenta il senso di fame, crede di non potersi saziare e ingurgita il cibo precipitosamente e avidamente, come in caso di attacchi di fame (dopo 8 ore) (Lgh.).

250 Di sera viene preso da attacchi di fame, con sudorazione su tutto il corpo, grande fiacchezza e tremori agli arti (Ap.).

Eruttazione

255 Eruttazione a vuoto (Ap.).

Eruttazione a vuoto frequente, alternato a singhiozzo, mentre fuma (l’abituale) tabacco (dopo 1 ora) (Lgh.).

Reflusso

Rigurgito con tremolio allo stomaco (dopo 3 ore) (Schrt.).

Rigurgito con sapore di ciò che si èmangiato (Ap.).

Rigurgito dal sapore dei cibi ingeriti, la mattina presto (Fr. H.).

260 Pirosi.

Singhiozzo

Singhiozzo, subito dopo l’assunzione (Ap.).

Singhiozzo, il pomeriggio (Ap.).

Singhiozzo frequente (dopo 26 ore) (Lgh.).

Nausea

Un senso di nausea gli sale fino alla bocca.

265 Nausea, subito dopo l’assunzione (Sdl.).

Nausea con dolore tagliente al ventre (Ap.).

Nausea, con senso di vomito (dopo 2 ore) (Schrt.).

Nausea da vomito, subito dopo aver mangiato, che migliora con rigurgito (Wst.).

Pressione epigastrica

Pressione allo stomaco con tendenza all’evacuazione (Ap.).

270 Pressione alla bocca dello stomaco (Wst.).

Dolore premente nella zona del margine superiore sinistro dello stomaco stando in piedi e camminando (dopo 2 ore) (Ap.).

Pesantezza premente allo stomaco (Ap.).

Pressione epigastrica

Pressione alla fossetta epigastrica (1° e 9° giorno) (Sdl.).

Pressione alla fossetta epigastrica, fino allo sterno.

275 Dopo colazione, pressione alla fossetta epigastrica, che di pomeriggio si trasforma in un senso di fregamento alla parte superiore dello stomaco e si perde la sera dopo emissione di flatulenze (16°giorno) (Sdl.).

Epigastralgia

Dolore con tensione nella fossetta epigastrica, fino alla clavicola sinistra, respirando profondamente, verso sera (9°giorno) (Sdl.).

Dolori diffusi spasmodici nella zona della fossetta epigastrica, fin su al petto; verso sera (9° giorno) (Sdl.).

Gastralgia

Dolori spasmodici taglienti come coliche, come un crampo allo stomaco, subito sotto il diaframma, verso la colonna vertebrale; stando seduti (dopo 1 ½ ora) (Wst.).

Sensazione di dolore nell’ipocondrio e nella fossetta epigastrica, come se le viscere del petto venissero pressate, piùviolente dopo i pasti (Gr.).

Ipocondri

280 Nell’ipocondrio, sul lato sinistro dell’ultima costola vera, un dolore premente che ritorna di secondo in secondo, con la sensazione sulla stessa parte del lato destro che lì provochi dolore una vecchia ferita da arma da fuoco (dopo 2 ore) (Wst.).

Dolore sensibile pulsante sotto l’ipocondrio sinistro che si estende spesso su fino alla terza, quarta costola, di pomeriggio (8°giorno) (Sdl.).

Milza e fegato

Pressione sorda nella milza, la sera nel letto, giacendo sul lato sinistro, migliora girandosi sul lato destro.

Fitte sotto le costole corte di sinistra, durante

l’inspirazione e per lo più col torace piegato in avanti, stando seduti (Gr.).

Nella zona del fegato fitte violente, come di spilli.

285Fitte sorde nel fegato durante l’inspirazione (Gr.).

Pressione dolorosa nella zona del fegato (dopo 2 ore).

Addome

Dolore premente violento nella zona del rene sinistro, di notte, che disturba il sonno (12° giorno) (Sdl.).

Pressione e senso di pienezza al ventre, dopo aver mangiato poche quantità di cibi leggeri (Ap.).

290 Senso di pienezza fastidioso di tutto lo stomaco, che rendono difficile lo stare seduti e inspirare (Wst.).

Addome

Ventre gonfio (Lerger, a.a.O.).

Gonfiore del ventre (Ap.).

Senso di attorcigliamento nello stomaco.

Dolore attorcigliante nello stomaco (Ap.).

Kneipen

295 Pinzettamento nel ventre (Ap.).

Pinzettamento sotto l’ombelico, con gonfiore dell’addome (Ap.).

Pinzettamento violento nello stomaco, con evacuazione diarroica (Ap.).

Pinzettamento e senso di taglio nella parte superiore dello stomaco, di sera (9°giorno) (Sdl.).

Schneiden

Senso di taglio nella zona dell’ombelico (dopo 2 ore) (Wst.).

300Senso di taglio nella zona inferiore dello stomaco, senza evacuazione (Ap.).

Senso di taglio nella zona inferiore dello stomaco, come in caso di diarrea, la sera (Wst.).

Senso di taglio e torsione negli intestini, con gonfiore del basso ventre, che migliora per breve tempo con rigurgito e flatulenze (dopo 1 ora) (Wst.).

Senso di taglio nello stomaco, come dopo una purga, con seguente evacuazione liquida e diminuzione dei dolori (2°giorno) (Ng.).

Addome

Sensazione nel basso ventre, come una incipiente diarrea.

305Fitte che sono sorde e molto sensibili al processo anteriore superiore delle ossa iliache (Gr.).

Fitta a destra, accanto alla colonna vertebrale, nella zona del rene destro (dopo ½ ora) (Wst.).

Nella zona dell’inguine, semplice dolore (Wst.).

Dolore di slogatura nell’inguine sinistro, solo camminando (dopo 4 ½ ore) (Lgh.).

Prurito fastidioso al basso ventre con pelle d’oca; perdura quasi tutta la notte e si perde solo la mattina presto, dopo aver sudato (Wst.).

Meteorismo

310 Flatulenze si muovono in maniera sonora nel basso ventre (Ap.).

Brontolii, rumori e gorgoglii nel basso ventre (Schrt.).

Brontolii sonori nello stomaco, la mattina presto (2° giorno) (Ap.).

Forti rumori nella pancia (dopo ½ ora) (Fr. H.).

Gorgoglio nella parte superiore dello stomaco (Gr.).

Meteorismo

315 Forte gorgoglii nell’intestino, giù in fondo (Ap.).

Forte frastuono, senza dolore, come tuoni lontani, nello stomaco, con la sensazione che debba seguire evacuazione, la sera (Ap.).

Irrequietezza nel basso ventre, quasi come se spingesse all’evacuazione, con emissione di flatulenze quasi inodori.

Meteorismo

Forte emissione di flatulenze (Fr. H. e Lgh.).

Emissione di flatulenze, con sensazione come di diarrea (Ap.).

320 Emissione frequente di flatulenze dall’odore sgradevole (Ap.).

Flatulenze dall’odore di aglio (Ap.).

Durante l’emissione di flatulenze, prurito nel retto (6° giorno) (Sdl.).

Costipazione

Sensazione perdurante tutto il giorno negli intestini, come se dovesse seguire evacuazione che, dopo essere stata abbondante la mattina, segue soltanto di nuovo la sera (Ap.).

Trattenimento dell’evacuazione, per 2 giorni (Sdl.).

325Dopo occlusione intestinale di alcuni giorni, evacuazione di feci dure (Ap.).

L’evacuazione avviene a giorni alterni e le feci sono dure (Ap.).

L’evacuazione, che prima era quotidiana, mancò per tre giorni, con feci allora dure (Ap.).

Evacuazione di feci molto dure (Ap.).

Diarrea

L’apparenza dell’evacuazione è dapprima compatta, poi pastosa e, poco tempo dopo, diarroica (Ap.).

Dopo precedenti taglienti dolori addominali, evacuazione dapprima nodosa, poi diarroica, la mattina presto (2° giorno) (Ap.).

Evacuazione molle, dopo che la defecazione abituale era stata abbondante (Schrt.).

335 Evacuazione molle, pastosa, quotidiana (Ap.).

Diarrea

Le evacuazioni diventano pastose (6° giorno) (Sdl.).

Evacuazione di molte feci pastose (dopo 12 fino a 33 ore) (Lgh.).

Evacuazione acquosa, con forti coliche e urgenza, la mattina presto (3° giorno) (Ap.).

Diarrea.

340 Evacuazione diarroica con forti

pinzettamenti al ventre, la mattina presto (2°giorno) (Ap.).

Diarrea

Diarrea liquida, per 5 volte, di feci giallastre, con pinzettamento nella parte inferiore dello stomaco ed emissioni di venti inodori (Ng.).

Evacuazione diarroica, con emissione

di molte flatulenze (dopo 6 ore) (Ap.).

Diarrea vischiosa, con molte flatulenze (Fr. H.).

Varie

Evacuazione di muco, con flatulenze (Fr. H.).

345 Prima e durante l’evacuazione, violenti pizzicori e dolori taglienti nello stomaco (Ap.).

Durante l’evacuazione diarroica, restringimento doloroso dello stomaco e della pancia (Ng.).

Durante e dopo l’evacuazione, morsi all’ano (3° e 4° g).

Dopo l’evacuazione, dolore allo stomaco, come dopo assunzione di veleno, la mattina presto. (7°, 9° giorno)

Dopo l’evacuazione, gorgoglii nello stomaco (Ap.).

Prurito anale

350 Nell’ano, prurito solleticante, che spinge a grattarsi (dopo ¾ ora) (Lgh.).

Prurito e solletico nell’ano (Wst.).

Solletico nell’ano (dopo 3 ore) (Schrt.).

Solletico nell’ano, come da vermi (Sdl.).

Pollachiuria

Spinta ad urinare, con emissione di pochissima urina (dopo ¾ ora) (Lgh.).

355 Frequente spinta ad urinare, con grande emissione di urina, col pene del tutto floscio (dopo 4 ore) (Lgh.).

Emissione di urina frequente (Ap.).

Emissione di urina frequente, anche se aveva bevuto poco (4° giorno) (Ng.).

Ritenzione

Emissione rara di urina, senza che la quantitàsia aumentata (Ap.).

360L’emissione di urina è lenta, con getto sottile e debole, a volte solo gocce; deve spingere spesso, per favorire l’emissione (Ap.).

L’emissione di urina a volte si ferma per alcuni momenti e rifluisce poi di nuovo (Ap.).

Trattenimento dell’urina (Ap.).

Scarsa urina di colore rosso (1°, 2° giorno) (Sdl.).

Uretra

Urina chiara, di colore giallo limone (Ap.).

365Nell’urinare, dolore tirante nella gamba sinistra (dopo 3 g).

Nel condotto urinario, solletico e prurito (dopo 2 ore) (Schrt.).

Una puntura nel condotto urinario, come se fosse stato attraversato da un raggio scottante (dopo 3 ore) (Wst.).

Sensazione nell’uretra, come non avesse urinato del tutto.

Sensazione nell’uretra, come se attraversasse una goccia fredda di urina (Wst.).

370 Emissione di muco viscido, appiccicoso, dall’uretra(Schrt.).

Prurito genitale

Nei peli, prurito (Ap.).

Prurito nel pene, che scompare subito (Wst.).

Prurito solleticante nel bordo del prepuzio, che induce a grattare (dopo 5 ore) (Lgh.).

Prurito solleticante nello scroto, che induce a grattare, stando seduti (dopo 12 ore) (Lgh.).

Orchite

375 Stiramento nei testicoli, con insistenza, fastidio e sonnolenza; la sera.

Stiramento doloroso nel testicolo sinistro e nel cordone spermatico (Wst.).

Eretismo sessuale

Erezione inarrestabile (1° notte) (Sdl.).

Indurimento del pene, al mattino (Sdl.).

Frequente erezione, anche durante la notte (Ap.).

380 Polluzione (prima notte) (Sdl.).

Emissione notturna di liquido seminale, senza sogni eccitanti (Lgh.).

Eretismo sessuale

Eccitazione dell’istinto sessuale (Ap.).

Dopo il riposo pomeridiano, desiderio di emissione del liquido seminale nell’organo sessuale e dopo il suo svuotamento, tensione premente sotto le costole, senza alcuna indicazione di flatulenze.

385 Grande inclinazione al coito, anche se il pene è rilassato (Ap.).

Disturbi sessuali

Quando volle fare l’amore, la sera, non poteva avere nessuna erezione, pur essendosi dato molto da fare e doveva lasciar perdere; la notte seguente, una forte polluzione (Schrt.).

Nonostante una forte eccitazione, nessuna sensazione voluttuosa, durante il coito (Ap.).

Durante il coito, copiosa emissione di liquido seminale, seguita da un sonno molto lungo (Ap.).

Emissione di liquido seminale molto tardiva, con il coito (Ap.).

Disturbi sessuali

390 Insufficiente svuotamento del liquido seminale con il coito, con conseguente prostrazione del corpo.

Dopo ogni coito, grande esaurimento, per più giorni.

Forte sudorazione notturna, dopo ogni atto del coito, con generale rilassamento del corpo, per più giorni.

Dopo il coito, egli era così aggredito, da sudare abbondantemente; per due notti, con prurito bruciante nella pelle, dapprima sulla parte superiore del petto e delle spalle e poi anche nell’addome e nelle braccia.

Genitale femminile

Negli organi genitali femminili, prurito solleticante (Ap.).

395 Maggiore quantità di flusso mestruale (Fr. H.).

Rinite

Starnuti, senza raffreddore (Ap.).

Starnuti frequenti, senza raffreddore (dopo 12, 22 ore) (Lgh.).

Starnuti frequenti, spesso due volte di seguito (primo giorno) (Ng.).

Starnuti ripetuti, subito dopo aver assunto il farmaco (Ap.).

400 Al mattino, nel letto, starnuti violenti, piùvolte (Ap.).

Secchezza del naso

Secchezza del naso (Ap.).

Secchezza del naso, con sensazione di raffreddore (Ap.).

Secchezza costante nel naso; solo una o due volte al giorno scorrono fuori due, tre gocce di acqua (Ap.).

Rinite

Frequente gocciolio di acqua chiara dal naso, senza

raffreddore (Ap.).

405 Piegandosi, gocciola acqua chiara dal naso (Ap.).

Dopo aspirazione di piccole quantità di tabacco segue subito fuoriuscita frequente di muco nasale viscido.

Fuoriuscita abbondante di muco nasale spesso, soffiando (dopo 5 giorni) (Ap.).

Muco bianco secco in quantità scarsa, dal naso, con sensazione frequente di avere all’interno molto muco.

Rinite

Raffreddore di pomeriggio (Wst.).

410 Raffreddore improvviso, con starnuti (Wst.).

Raffreddore, con ostruzione del naso, soprattutto piegandosi (7° giorno) (Ng.).

Raffreddore interrotto (Schrt.).

Raffreddore che cola (Ap.).

Gola

Ruvidezza e raucedine in gola.

415 Breve raschiamento della gola, da cui si distacca muco in piccoli grumi (Ap.).

Espettorazione di piccoli fiocchi e di

piccoli grumi solidi di muco, quasi

senza tossire (Ap.).

Tosse

Stimolo a tossire (Ap.).

Stimolo solleticante a tossicchiare, che si ripresenta spesso, nella trachea (Ap.).

Tosse frequente dopo i pasti, senza espettorazione (Ap.).

420 La tosse secca, dopo il pranzo, stando seduti, disturba il riposo pomeridiano (Ap.).

Dispnea

Fiato molto corto (Ap.).

Fiato molto corto e asma, camminando lentamente (Ap.).

Quando cammina, deve fermarsi frequentemente, per poter riprendere fiato (Ap.).

Difficoltà a prendere fiato (dopo 8 giorni) (Ap.).

425 Respirazione appesantita, come se la cavitàdel petto fosse ripiena di sangue (dopo 4 ore) (Gr.).

Asma

Costrizione toracica (Ap.).

Forte costrizione del torace (Ap.).

Una tale costrizione toracica, che deve rilasciare subito, quando vuole respirare profondamente (Ap.).

Costrizione, che le lega totalmente il petto; deve prendere spesso e profondamente fiato, ciò che le appesantisce l’andatura (Ap.).

Asma

430 Costrizione toracica, nella zona del diaframma, collegata a un senso di tensione dolorosa (dopo ½ ora) (Wst.).

Costrizione toracica, con pulsazioni violente dei vasi sanguigni, da 1 a 2 giorni (Sdl.).

Sensazione di oppressione nella zona cardiaca, come se la cavità toracica fosse contratta (Gr.).

Costrizione del torace (Ap.).

Torace

Dolore nelle parti inferiori del torace, soprattutto nella zona della fossetta epigastrica, come se i visceri del petto fossero stati premuti insieme, soprattutto dopo i pasti (Gr.).

435 Pressione dolorosa nella parte centrale dello sterno, aggravata dall’inspirazione (dopo 2 ½ ore) (Gr.).

Tensione nella parte inferiore del petto, sia movendosi, sia stando seduti, che gli toglie il fiato (Ap.).

Fitte nella zona del polmone, che svaniscono presto.

Torace

Dolore tagliente al centro del petto (Wst.).

Fitte al petto, al di sotto dei capezzoli (dopo 14 e 30 ore) (Gr.).

440 Fitta sottile nel lato sinistro del petto, dove terminano le costole, stando seduti con il petto piegato in avanti (Gr.).

Fitte, inspirando, nel lato sinistro del petto, dove terminano le costole (Gr.).

Torace

Dolore pinzettante nella zona sinistra del torace, che scende trasversalmente, fino all’ombelico (Fr. H.).

Dolore come di slogatura all’interno del petto, che di norma si moltiplica quando inspira profondamente, la sera (9° giorno) (Sdl.).

Dolore bruciante nella parte sinistra del petto (3°giorno) (Sdl.).

445 Bruciore sottile e formicolio in diverse parti del petto, soprattutto allo sterno (dopo 1 ora) (Gr.).

Torace

Palpitazioni, stando in piedi, molto dolorose (Wst.).

Dolore pulsante di ferita, in singole parti del petto, soprattutto nella metà sinistra; di notte e anche di giorno (dopo 14 giorni) (Sdl.).

Nella parte esterna del petto, prurito, che evolve in bruciore (Ap.).

Prurito bruciante sul petto (e sulla schiena) (Ap.).

450 Sui capezzoli, prurito violento (Ap.).

Prurito bruciante e brufoli sul capezzolo sinistro (Ap.).

Cingolo inferiore

Prurito corrosivo, nella parte sinistra del coccige (Gr.).

Prurito, che spinge a grattarsi, sulla tuberosità sinistra dell’ischio (Gr.).

455 Quando siede, i glutei sono come contusi, o come dopo essere rimasto seduto a lungo (Gr.).

Nel gluteo sinistro, dolore lacerante, con sensazione di freddo, molto violento quando siede, che migliora quando si alza e cammina (per 8 giorni) (Ap.).

Dolore lacerante tirante al gluteo sinistro, che la notte lo sveglia dal sonno, nel letto (Ap.).

Lombalgia

Nella zona lombare, quando si alza da seduto, dolore violento, che impedisce di sollevare il corpo e il movimento delle gambe (Ap.).

460 Dolore violento nella zona lombare, quando siede ed è sdraiato, alleggerito dal movimento (1° e 3° giorno) (Sdl.).

Come contuso nella zona lombare, sul lato sinistro (6° e 8° giorno) (Sdl.).

Dolore di slogatura nella zona lombare, dal lato sinistro (6° e 8° giorno) (Sdl.).

Colonna

Dolore sussultante violento nella zona lombare, quando solleva le gambe stando seduto (Ap.).

Mal di schiena, come dopo essere stati piegati a lungo (Wst.).

465 Alzandosi da seduto e raddrizzando il corpo, rigiditànella schiena, con dolore violento nel lombo sinistro, che non permette la posizione eretta; stando seduto, non sente nulla e può muoversi senza dolore in tutte le direzioni (Ap.).

Dolore spasmodico, premente e tirante, che dura per molte ore e che si diparte dalla schiena, così come dalla zona centrale del petto, nell’esofago, di pomeriggio (5° e 7°giorno) (Sdl.).

Dorsalgia

Dolore premente, perforante, nella parte centrale della schiena (2° giorno) (Sdl.).

Strattoni spasmodici, dolorosi, nella parte sinistra della schiena (Wst.).

470 Sensazione di lacerazione tra le spalle, spesso (4° giorno) (Ng.).

Dolore pungente tra le spalle (2° giorno) (Ng.).

Sensazione di contusione nei muscoli del

dorso (Wst.).

Colonna

Dolore contusivo nei muscoli del dorso e sensazione che siano troppo corti, per potersi piegare in avanti; la mattina, dopo un buon sonno notturno, sia stando sdraiati nel letto, che anche più tardi, stando seduti, per 2 giorni di seguito (Wst.).

Sensazione contusiva nella zona lombare, soprattutto stando sdraiati e seduti (Sdl.).

475 Dolore contusivo e come di slogatura in tutta la schiena, con tendenza ad allungarsi (3° e 4° giorno) (Sdl.).

Colonna

Debolezza dei muscoli della schiena; gli risulta difficile stare seduto in maniera eretta, senza appoggiarsi (Gr.).

Piegandosi, la colonna vertebrale duole, come se fosse troppo debole per mantenere il peso del corpo (Gr.).

Dolore paralizzante, come causato da debolezza nella parte posteriore dei lombi, peggiorato camminando e stando in piedi (dopo 12 ore) (Gr.).

Colonna

Sensazione di paralisi accanto alle vertebre lombari; subito sopra il bordo dell’osso iliaco, che lo ostacola, quando si alza da una posizione seduta, per andare in avanti (Ap.).

480 Fremito nei muscoli della zona lombare destra, la sera (9° giorno) (Sdl.).

Prurito solleticante nella schiena (Ap.).

Prurito bruciante nella schiena (Ap.).

Nuca

Nei muscoli della nuca, dolore di slogatura, come quando si giace supini (dopo 32 ore) (Lgh.).

Dolore contusivo nei muscoli della nuca, come se fossero troppo corti, piegandosi in avanti; la mattina, stando sdraiati, a letto e più tardi anche stando seduti (Wst.).

485 Rigidità della nuca (dopo 2 ore) (Sdl.).

Spalle

Tra il collo e le spalle, pressione improvvisa, violenta (Gr.).

Nell’articolazione delle spalle, dolori diffusi reumatici; con debolezza di tutto il braccio (15° giorno) (Sdl.).

Braccia

Le braccia sono come contuse (Ap.).

Mancanza di forza nelle braccia (Ap.).

490 Debolezza dolorosa delle braccia (Ap.).

A causa del dolore, deve mettere le braccia in altra posizione (Ap.).

Prurito alle braccia (Ap.).

Piccoli brufoli, con prurito bruciante, della grandezza di grani di miglio, alle braccia (Ap.).

Braccia

Le parti superiori delle braccia dolgono alla palpazione (Ap.).

495Dolore lacerante, nella parte superiore del braccio sinistro.

Fitte fini, taglienti, davanti, sulla testa dell’omero (Gr.).

Bruciore nella parte superiore del braccio, sopra il gomito sinistro (Gr.).

Sente bloccata la parte superiore del braccio, come dopo aver scritto molto.

Prurito solleticante, che spinge a grattare, alla punta del gomito sinistro (dopo 3 ore) (Lgh.).

Avambraccio

500 Agli avambracci, dolore sordo, ma molto sensibile (Ap.).

Vivaci dolori reumatici in tutto l’avambraccio sinistro, fino al pollice, a riposo; di pomeriggio (Ap.).

Dolore lacerante all’avambraccio destro (Ap.).

Dolore lacerante all’avambraccio sinistro, nell’osso del gomito, a riposo (Ap.).

Avambraccio

Contrazioni e fremiti sulla superficie dell’avambraccio, fino alle basi dei pollici (Ng.).

505 Dolore bruciante nella parte anteriore dell’avambraccio sinistro, vicino alla parte superiore del polso, come se fosse ustionato (Gr.).

Prurito bruciante, che spinge a grattare, nell’avambraccio destro e, dopo essersi grattato, piccoli noduli bianchi, grandi come grani di miglio, sotto forma di piccola desquamazione dell’epidermide (Ap.).

Mano

Nella mano, dolore sordo al metacarpo sinistro.

Dolori diffusi al metacarpo sinistro (Ap.).

Dolore lacerante al carpo della mano sinistra.

510 Addormentamento della mano sinistra, di notte, fino alla metàdell’avambraccio (5° giorno) (Ng.).

Tremore delle mani (Ap.).

Mano

Tremore delle mani, come in caso di debolezza senile, quando si muove o vi regge qualcosa (dopo 1 ½ ora) (Lgh.).

Prurito solleticante al carpo della mano destra, che spinge a grattarsi (dopo ¼ ora) (Lgh.).

Prurito solleticante, che spinge a grattarsi nel palmo destro della mano (dopo 7 ore) (Lgh.).

515Prurito, rossore e bruciore alle mani, come dopo congelamento (Gr.).

Brufoli infiammati, della grandezza di un grano di

miglio, sul dorso della mano sinistra (Ap.).

Dita

Dolore tirante al dito indice della mano destra (Ap.).

Dolore lacerante, tra il pollice e l’indice della mano destra (Gr.).

Forte dolore lacerante al dito medio destro (dopo 23 ore) (Gr.).

520 Dolore lacerante alle articolazioni inferiori delle dita della mano sinistra, dove si uniscono al metacarpo, senza riferimento a movimenti (dopo 1 ora) (Gr.).

Dolore lacerante sussultante nelle ultime due dita della mano destra (Gr.).

Dita

Dolore da irrigidimento nell’attaccatura del pollice destro, scrivendo (dopo 1, 8 ore) (Lgh.).

Dolore da irrigidimento nell’attaccatura del pollice destro, stando in piedi e camminando; che svanisce stando seduti (dopo 6 ore) (Lgh.).

Bruciore e formicolio all’indice della mano destra, come se volesse formarsi una tumefazione dell’unghia; con frequente intorpidimento del dito, dopo alcuni giorni e grande sensibilità al freddo, perdurante a lungo (Wst.).

Dita

525 Prurito solleticante, che spinge a grattarsi, alla radice del pollice destro (dopo 8 ore) (Lgh.).

Prurito solleticante, come dopo congelamento, al margine interno dell’indice destro (dopo 5 ore) (Lgh.).

Prurito, rossore e bruciore alle dita,

come dopo congelamento (Gr.).

Arti inferiori

Nelle gambe insorgono dolori (quasi di ogni tipo), praticamente sempre stando seduti e in piedi,

raramente camminando; migliorano e

svaniscono col movimento (Ap.).

530 Dolore lacerante alle gambe, che perdura stando seduti, migliora con movimento (Ap.).

Grande stanchezza delle gambe; non sa dove poggiarle.

Debolezza delle gambe (dei piedi); stando in piedi mancano eccessivamente di forze, così che il corpo compie sempre movimenti oscillatori (Gr.).

Arti inferiori

A causa della stanchezza e pesantezza, non può quasi sollevare le gambe (Ap.).

Grande pesantezza nelle gambe (Ap.).

535 Pesantezza nelle gambe, come deboli e spossate (Schrt.).

Addormentamento delle gambe, quando le accavalla (Ap.).

CosceNelle cosce dolore violento, quando le accavalla

(Ap.).

Dolore premente, come di un palo, alla parte esterna della coscia, sopra il ginocchio (Wst.).

Pressione dolorosa nella coscia sinistra (Wst.).

540 Dolore tirante reumatico nella parte esterna di entrambe le cosce, camminando dopo essere stati seduti (Wst.).

Dolore tirante paralizzante, perdurante, nella coscia sinistra che va giù fino al ginocchio, a riposo e in movimento; di pomeriggio (Wst.).

Cosce

Dolore tirante lacerante nella coscia destra, mettendola sopra la sinistra, che scompare stirandosi (dopo 1 ora) (Lgh.).

Dolore lacerante alla testa del femore, che lo disturba nel riposo notturno.

Dolore lacerante, immediatamente sotto il condilo inferiore del femore (Ap.).

545 Dolore lacerante alla coscia destra, camminando e stando seduto (Ap.).

Cosce

Dolore lacerante, con sensazione di freddo, alla parte posteriore della coscia sinistra (Ap.).

Dolore lacerante, che provoca una sensazione di intorpidimento, dall’articolazione della coscia sinistra fino al ginocchio (Ap.).

Debolezza dolorosa delle cosce (Ap.).

Le cosce sono doloranti, come dopo lunghe camminate a piedi (Ap.).

550 Paralisi dolorosa alla coscia sinistra (Wst.).

Cosce

Dolore paralizzante alla coscia destra, soprattutto camminando; è come se la gamba fosse troppo pesante e come se vi fosse sopra un peso (dopo 8 ore) (Gr.).

Prurito mordente alla parte anteriore della coscia sinistra (Gr.).

Brufolo pruriginoso alla coscia, sopra il ginocchio sinistro, con bruciore violento quando viene grattato (Wst.).

Ginocchio

Le articolazioni del ginocchio sono doloranti già la mattina presto, dopo essersi alzati dal letto, stando seduti (Ap.).

555Il dolore nelle ginocchia aumenta stando seduti, diminuisce e scompare camminando (Ap.).

Dolore tirante al ginocchio sinistro (Ap.).

Dolore tirante in entrambe le articolazioni delle ginocchia, contemporaneamente (Ap.).

Dolore lacerante nell’articolazione del ginocchio destro, stando in piedi e seduti (Ap.).

Dolore lacerante, perforante e prolungato nel ginocchio sinistro, stando seduti (Ap.).

Ginocchio

560 Tremori nella parte interna del ginocchio sinistro (dopo 36 ore) (Ap.).

Fitte, come di spilli, sopra il poplite sinistro (dopo 36 ore) (Gr.).

Piegamento improvviso del ginocchio sinistro, camminando di pomeriggio (Wst.).

Dolore di slogatura nel ginocchio sinistro, camminando (Ap.).

Paralisi dolorosa nel poplite sinistro (Wst.).

Gamba

565 Nella parte inferiore della gamba, il dolore aumenta stando in piedi, così che deve subito camminare o sedersi; si forma già quando èstato in piedi per un minuto (Ap.).

Il dolore alla tibia aumenta e perdura stando seduti, scompare camminando (Ap.).

Pressione, come da schiacciamento, nel lato interno dei muscoli del polpaccio, stando seduto; migliora un po’ stando in piedi e palpandolo, sedendosi diventa di nuovo violento (dopo 2 ore) (Lgh.).

Gamba

Dolore tirante alle tibia, dal ginocchio destro fino agli alluci, stando seduto (Ap.).

Dolore tirante al lato posteriore della tibia sinistra dal polpaccio in giù; si perde camminando, di pomeriggio.

570 Dolore lacerante tirante alla tibia destra (Ap.).

Dolore lacerante nella parte inferiore della gamba, fino alla parte inferiore della tibia (Ap.).

Dolore lacerante alla tibia sinistra (Ap.).

Gambe

Dolore lacerante nella superficie esterna del polpaccio destro, stando seduti (1° giorno) (Ng.).

Fitta forte nella parte esterna del polpaccio (dopo 2 ore) (Lgh.).

575 Fitta sottile nella zona interna della parte inferiore della gamba, verso la tibia (Gr.).

Dolore contusivo nella parte inferiore della gamba.

Dolore nelle zone inferiori delle gambe, come da perdita di forze, dopo aver superato le febbri nervose.

Gambe

580 Sensazione sopra alla tibia e alla testa del perone, come se qualcuno vi ponesse sopra una mano calda.

Prurito bruciante nelle parti inferiori delle gambe, la sera, spogliandosi, con stimolo a grattarsi e bruciore aumentato, dopo il grattamento; la pelle diventa secca e screpola, per 5 settimane; dopo questo periodo desquama (Wst.).

Prurito bruciante, che spinge a grattarsi, nella parte inferiore della gamba sinistra, con piccoli noduli bianchi, grandi come grani di miglio; dopo essersi grattati, questi desquamano come la crusca (Ap.).

Piedi

Al piede sinistro, pressione lacerante della caviglia interna, stando seduti (dopo 35 ore) (Lgh.).

Dolore lacerante all’arco del piede destro, stando seduti).

585 Dolore lacerante alle piante dei piedi, camminando (Ap.).

Dolore di fitte alla caviglia esterna del piede sinistro (stando seduto) (dopo 5 ore) (Lgh.).

Fitte fini al dorso del piede destro (Gr.).

Piedi

Fitte nella superficie inferiore delle caviglie, stando seduti (Ap.).

Fitta violenta nella zona del metatarso, cominciando dal polpaccio, a riposo (Ap.).

590 Fitte nella superficie inferiore del primo e secondo metatarso (Ap.).

Crampo nella pianta del piede, di notte (Ap.).

Dolore contusivo del tallone, stando in piedi (Gr.).

Piedi

Pesantezza e rilassatezza nei piedi (Wst.).

Prurito mordente sul dorso del piede destro (Gr.).

595 Prurito mordente al malleolo interno del piede sinistro (Gr.).

Alle dita del piede sinistro, dolori diffusi (Ap.).

Dolore tirante lacerante nella parte inferiore dell’alluce destro, stando seduti (Ap.).

Piedi

Dolore lacerante all’attaccatura dell’alluce sinistro, spesso (2° giorno) (Ng.).

Tremito all’attaccatura dell’alluce sinistro (1°giorno) (Ng.).

600 Tremito sensibile nell’alluce sinistro (Ap.).

Fitte nelle dita del piede, a riposo (Ap.).

Fitte taglienti nelle dita del piede sinistro, stando in piedi (dopo ¼ ora) (Lgh.).

Piedi

Fitte nella parte dove prima si trovava un callo.

Fitte sorde, sensibili nelle ultime tre dita del piede destro (dopo 20 ore) (Gr.).

605 Dolore scavante nelle dita del piede destro (Ap.).

Dolore da ferita al piccolo dito del piede destro, come dovuto a pressione di scarpe strette (dopo 6 ore) (Lgh.).

Piedi

Al callo del secondo dito del piede sinistro, dolore da ferita come da scarpe strette (dopo 3 ore) (Lgh.).

Prurito solleticante, che stimola a grattare, alle dita del piede, come dopo congelamento (dopo 11 ore) (Lgh.).

Prurito, bruciore e arrossamento alle

dita del piede, come dopo

congelamento (Gr.).

Generali

610 Sulla pelle di tutto il corpo, prurito (Ap.).

Gli herpes si moltiplicano (Ap.).

Tutte le parti del corpo sono sensibili in maniera dolorosa; se si preme anche solo debolmente su una parte, questa rimane dolorante a lungo (Gr.).

Generali

Dolore da irrigidimento, nei muscoli di tutto il corpo, qua e là, ora negli arti superiori, ora in quelli inferiori, stando seduti (Lgh.).

Dolore lacerante in varie ossa lunghe, soprattutto alle loro terminazioni (Gr.).

615 Fitte come di spilli, in diverse parti del corpo (dopo ½ ora) (Gr.).

Sottile sensazione pungente e bruciante in diverse parti del corpo (dopo ½ ora) (Gr.).

Generali

Dolore tirante, ora alla parte superiore del braccio destro, ora all’articolazione del ginocchio sinistro; ora alla coscia destra, ora alla sinistra (Ap.).

I malesseri si mostrano volentieri in piùparti contemporaneamente e soprattutto nelle due metà del corpo, sopra la regione lombare (Ap.).

Generali

Stando seduti, dolori di diverso genere in tutte le parti del corpo contemporaneamente (Ap.).

620 Stando seduti, dolore perforante in tutta la testa, le cosce, le tibie e i tarsi, con sonnolenza e rilassamento di tutto il corpo (Ap.).

Camminando lentamente si sente meglio (Ap.).

Generali

Spasmi (Voigtel a.a.O.).

Spasmi, che si susseguono velocemente nelle zone posteriori del torace, trasversalmente; poi nella zona superiore e poi in quella inferiore dello stomaco, soprattutto sul lato destro, con la sensazione che tutto il corpo venga scosso; stando in piedi, la sera (Ap.).

Scuotimento dei nervi (Pharmakol. Lex., a.a.O.).

Epilessia

625 Convulsioni (Murray, a.a.O.).

Epilessia (Murray, a.a.O.).

Gli attacchi di epilessia diventano sempre più violenti e si verificano dopo brevi pause, in un epilettico (Ap.).

In due epilettici gli attacchi diventano più forti, si ripresentano in tempi più brevi, ma si interrompono per periodi più lunghi e sono estremamente miti (Ap.).

Sensazione sgradevole di malattia in tutto il corpo (Ap.).

Generali

630 Debolezza e sensibilità dolorosa in tutte le articolazioni, con dolore ai talloni stando in piedi (Gr.).

Mancanza di forza di tutte le parti (Fr. H.).

Grande mancanza di forze (Ap.).

Grande rilassatezza e andatura ondeggiante (presto) (Sdl.).

Sensazione di tremore di tutto il corpo (dopo 1 ora) (Sdl.).

Generali

635 Tremore (Voigtel, a.a.O. n. Pharmakol. Lex. a.a.O.).

Tremore ansioso, con debolezza (Ap.).

Debolezza (dopo 12, 16 ore) (Murray, a.a.O.).

Debolezza e pesantezza agli arti (Fr. H.).

Generali

Pesantezza in tutto il corpo, soprattutto ai polpacci.

640 Stanchezza dolorosa nelle braccia e nelle gambe.

Dopo una breve passeggiata, il giorno dopo ha le braccia e le gambe a pezzi (Ap.).

Le ossa lunghe degli arti superiori e inferiori, così come tutte le articolazioni, sono come a pezzi dopo il movimento, con dolore dei muscoli alla palpazione.

Dopo una andatura per breve tempo a passo sostenuto, grande stanchezza (Ap.).

Generali

Salendo un piccolo poggio, principio di svenimento, con sudore copioso (Ap.).

645 Nel letto, dalla stanchezza, non sa quale posizione deve assumere (Ap.).

Presto, sonnolenza (Ap.).

Sbadiglio frequente (Ap.).

Sbadiglio, allungamento e stiramento degli arti (dopo 1 ora) (Schrt.).

Sonnolenza

Sbadiglio frequente, come se non avesse dormito a sufficienza (dopo 7 ½ ore) (Lgh.).

650 Sbadigli, che si susseguono frequentemente, così forti, che gli provoca capogiri; la mattina presto, camminando all’aria aperta (subito) (Ap.).

Sbadiglio frequente, con sonnolenza, quasi da non riuscire a rimanere sveglio, la mattina (Ap.).

Assonnato e stanco per tutto il giorno (Ap.).

Sonnolenza irresistibile, che costringe a sdraiarsi (Wst.).

Sonnolenza

Sonnolenza, con pesantezza alla testa (subito) (Schrt.).

655 Sonnolenza, la mattina presto, 1 ora dopo essersi alzati (Schrt.).

La mattina, leggendo, non poteva esimersi dal dormire (Ap.).

Dopo pranzo, sonnolenza irresistibile (Ap.).

Nonostante la grande sonnolenza, la mattina, non può comunque dormire (Ap.).

Insonnia

Nonostante la grande stanchezza da sonno, durante il giorno, a causa di molte idee, non riusciva a dormire (Ap.).

660 Dopo pranzo, il sonno gli premeva sugli occhi, eppure i dolori e

l’irrequietezza non lo lasciavano

dormire (Ap.).

Disturbi del sonno

Già la sera alle 8 era così stanco, che dovette mettersi a letto, ma la paura che qualcuno potesse disturbarlo, lo fece addormentare solo dopo un’ora, e dormìquasi in una tirata, fino alla mattina presto (Schrt.).

Quando la sera si mise a letto, era molto stanco, a causa di un disagio nel corpo e sonnolenza nelle gambe; così come piùtardi si era svegliato a causa di un sogno (Ap.).

Disturbi del sonno

Dopo un buon sonno, la mattina non era soddisfatto e si alzò senza voglia (Ap.).

Per alzarsi la mattina, deve costringersi (Ap.).

665 Dopo un sonno pomeridiano di due ore, non riusciva a sentirsi sveglio (Ap.).

Sonno irrequieto (1°-3° notte) (Sdl.).

Sonno irrequieto, interrotto da più risvegli (Wst.).

Disturbi del sonno

Risvegli frequenti, di notte (5° giorno) (Ng.).

Si sveglia spesso la notte, si sveglia del tutto, ma si riaddormenta di nuovo, dopo qualche tempo (Ap.).

670 Risvegli frequenti, di notte, come se avesse dormito a sufficienza (Lgh.).

Risvegli frequenti in preda a paura, di notte (Sdl.).

Risveglio notturno, con stimolo pressante a urinare ed emissione di molta urina (dopo 19 ore) (Lgh.).

Disturbi del sonno

La risveglia, subito dopo essersi addormentata, una tosse spasmodica, che dura circa 10 minuti, con solletico sensibile alla laringe, fino giù nella gola (Wst.).

Si sveglia di notte, per la sensazione di freddo in tutta la gamba sinistra (Wst.).

675 Sonno leggero, con molti sogni e immagini sempre mutevoli (Wst.).

Il sonno è interrotto da sogni paurosi (Ap.).

Sogni

Nei brutti sogni, che non riusciva a ricordare, irrequietezza interna, senza che il corpo si muovesse; al risveglio tutta l’irrequietezza era svanita.

Risvegli frequenti, a causa di sogni rabbiosi (Ap.).

Sogni, dal contenuto sgradevole, lo svegliano spesso la notte dal sonno (Ap.).

680 Sogni vivaci, in parte gradevoli, in parte sgradevoli (Lgh.).

Freddo

Brividi di freddo per tutta la notte (Ap.).

Brividi su tutto il corpo (dopo 10 minuti) (Gr.).

Un brivido si muove sul corpo dall’alto verso il basso (Gr.).

Molto sensibile all’aria fredda (Ap.).

685 La minima sensazione di aria fredda provoca pelle d’oca (Ap.).

Molto sensibile al freddo (Ap.).

Freddo

Quando va all’aria aperta, o fa prendere aria di notte al letto, ha freddo (Ap.).

Grande gelo interno (Ap.).

Prova gelo quasi ininterrottamente; non riesce a riscaldarsi, soprattutto la mattina, nella stanza (Wst.).

690 Gelo, che percorre la gamba sinistra giù fino al piede (Wst.).

Gelo nella schiena, come se vi scorresse acqua fredda, quando poggia con la schiena alla sedia (Ap.).

Freddo

La sera si sente gelare (Ap.).

La sera, quando si corica, brividi di freddo, che durano 10 minuti (Wst.).

La sera, gelo che dura a lungo, fino a provocare brividi (Ap.).

695 Tutte le sere, brividi di freddo, senza sete e senza calura seguente (Ap.).

Brividi di freddo, facendo prendere aria alle coperte (Ap.).

Freddo

Brividi di freddo, con sbadigli (Ap.)

Freddo, con viso caldo, mani e piedi caldi (Ap.).

Violenti attacchi di freddo, con scuotimenti su tutto il corpo e tremore delle mani scrivendo, con mani fredde, ma viso caldo, senza sete e senza calura seguente (Lgh.).

Febbre

700 Calore al volto e in tutta la parte superiore del corpo, con attacchi frequenti da 5 a 10 minuti.

Calore aumentato nel corpo, di notte (Ap.).

Violento attacco di caldo la sera; le guance si infuocavano, con mani fredde, sete prolungata, ma senza sudore conseguente (dopo 12 ore) (Lgh.).

Calore, di notte; ma quando si gira, o fa prendere aria al letto, ha freddo (Ap.).

Febbre e sudorazione

Di notte, caldo continuo, poi sudore (Ap.).

705 Calore con sudore, in forma di attacchi, per tutto il pomeriggio, con mal di testa sordo, senza sete; quando indossa il cappello, la sera, il caldo e il sudore divengono più forti, con respirazione più veloce e grande spossatezza (Schrt.).

Sudore, dopo affaticamento moderato del corpo (Ap.).

Sudore, camminando (Ap.).

Sudore notturno, con sonno irrequieto (Ap.).

Frequenza cardiaca

Polso sottile, veloce, di 80 battiti, la mattina (Wst.).

710 Il polso è più lento (dopo 2 ore) (Ap.).

Il polso, di solito forte e robusto, diviene piccolo, debole e quasi impalpabile (Ap.).

Polso debole, irregolare, quasi si ferma (Ap.).

La mattina il polso è meno intermittente (Ap.).

715 Polso ondulante, debole, lento (Ap.)