AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DELLE MENSE...

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Documentazione amministrativa - Allegato A al disciplinare di gara Pagina 1 di 35 IL LEGALE RAPPRESENTANTE (________________________________) COMUNE DI CHIARAVALLE - Provincia di Ancona - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DELLE MENSE DEL COMUNE DI CHIARAVALLE E FORNITURA DI DERRATE ALIMENTARI Schema contratto di servizio Art. 1 - Definizioni - Per "Impresa" o "I.A." o “aggiudicatario” si intende l'impresa alla quale viene affidato il servizio di confezionamento, consegna e distribuzione dei pasti, nonché di fornitura di derrate alimentari presso l’asilo nido comunale; - Per "Stazione appaltante"o “Amministrazione comunale" si intende l'Amministrazione comunale di Chiaravalle che affida all'Impresa il servizio di confezionamento, consegna e distribuzione dei pasti, nonché di fornitura di derrate alimentari presso l’asilo nido comunale. Art. 2 Oggetto, corrispettivo e valore dell'appalto L'appalto ha per oggetto la gestione delle mense (confezionamento, consegna e distribuzione dei pasti per le mense scolastiche e le altre strutture socio-educative ed assistenziali presenti sul territorio comunale) nonché la fornitura di generi alimentari per gli utenti dell’asilo nido e per l’eventuale personale educativo ed ausiliario di ruolo operante presso la struttura. Il servizio, deve essere espletato dall’Impresa a proprio rischio e con propria autonoma organizzazione, e secondo quanto definito dal presente schema contratto di servizio. L’appalto viene conferito a misura. L’importo stimato dei servizi oggetto di affidamento ammonta a complessivi € 1.956.226,05=, IVA esclusa, per un totale indicativo di n° 355.659 pasti per l’intero periodo interessato (n. 3 anni) , oltre a n° 42.042 colazioni per quegli utenti delle scuole dell’infanzia che usufruiscono della refezione parziale, per le seguenti tariffe a base di gara: a) Pasti destinati ai bambini delle scuole materne (comprensivi di colazione e pranzo) e ai bambini delle scuole primarie a tempo pieno: € 5,40 a pasto x n° 253.776 pasti pari ad un totale di € 1.370.390,40; b) Pasti destinati al personale educativo ed ausiliario della scuola materna e dipendenti comunali: € 5,40 a pasto x n° 18.522 pasti pari ad un totale di € 100.018,80; c) Pasti destinati agli ospiti del centro sociale diurno, personale educativo scuole primarie, altri utenti autorizzati dall’A.C (assistiti ed altri): € 4,20 a pasto x n° 19.254 pasti pari ad un totale di € 80.866,80; d) Pasti destinati agli utenti della residenza protetta per anziani “La Ginestra”: € 9,60 a pasto (per pasto viene intesa la giornata alimentare, compresa la prima colazione, lo spuntino di metà mattinata, il pranzo, la merenda, la cena ed ulteriori generi di conforto) x n° 24.975 pasti pari ad un totale di € 239.760,00. Per i predetti utenti potrà essere richiesta, a parziale o integrale sostituzione dei piatti previsti in menu, la fornitura alla cucina presente all’interno della Residenza Protetta di generi alimentari per la preparazione degli alimenti da somministrare agli anziani che necessitano di particolari menu e/o per fronteggiare

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

COMUNE DI CHIARAVALLE

- Provincia di Ancona -

AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE

DELLE MENSE DEL COMUNE DI CHIARAVALLE E FORNITURA DI DERRATE ALIMENTARI

Schema contratto di servizio

Art. 1 - Definizioni

- Per "Impresa" o "I.A." o “aggiudicatario” si intende l'impresa alla quale viene affidato il servizio

di confezionamento, consegna e distribuzione dei pasti, nonché di fornitura di derrate alimentari

presso l’asilo nido comunale;

- Per "Stazione appaltante"o “Amministrazione comunale" si intende l'Amministrazione comunale

di Chiaravalle che affida all'Impresa il servizio di confezionamento, consegna e distribuzione dei

pasti, nonché di fornitura di derrate alimentari presso l’asilo nido comunale.

Art. 2 – Oggetto, corrispettivo e valore dell'appalto

L'appalto ha per oggetto la gestione delle mense (confezionamento, consegna e distribuzione

dei pasti per le mense scolastiche e le altre strutture socio-educative ed assistenziali presenti sul

territorio comunale) nonché la fornitura di generi alimentari per gli utenti dell’asilo nido e per

l’eventuale personale educativo ed ausiliario di ruolo operante presso la struttura.

Il servizio, deve essere espletato dall’Impresa a proprio rischio e con propria autonoma

organizzazione, e secondo quanto definito dal presente schema contratto di servizio.

L’appalto viene conferito a misura. L’importo stimato dei servizi oggetto di affidamento ammonta a

complessivi € 1.956.226,05=, IVA esclusa, per un totale indicativo di n° 355.659 pasti per

l’intero periodo interessato (n. 3 anni) , oltre a n° 42.042 colazioni per quegli utenti delle scuole

dell’infanzia che usufruiscono della refezione parziale, per le seguenti tariffe a base di gara:

a) Pasti destinati ai bambini delle scuole materne (comprensivi di colazione e pranzo) e ai

bambini delle scuole primarie a tempo pieno: € 5,40 a pasto x n° 253.776 pasti pari ad un

totale di € 1.370.390,40;

b) Pasti destinati al personale educativo ed ausiliario della scuola materna e dipendenti

comunali: € 5,40 a pasto x n° 18.522 pasti pari ad un totale di € 100.018,80;

c) Pasti destinati agli ospiti del centro sociale diurno, personale educativo scuole

primarie, altri utenti autorizzati dall’A.C (assistiti ed altri): € 4,20 a pasto x n° 19.254

pasti pari ad un totale di € 80.866,80;

d) Pasti destinati agli utenti della residenza protetta per anziani “La Ginestra”: € 9,60 a

pasto (per pasto viene intesa la giornata alimentare, compresa la prima colazione, lo

spuntino di metà mattinata, il pranzo, la merenda, la cena ed ulteriori generi di conforto) x

n° 24.975 pasti pari ad un totale di € 239.760,00. Per i predetti utenti potrà essere richiesta, a

parziale o integrale sostituzione dei piatti previsti in menu, la fornitura alla cucina presente

all’interno della Residenza Protetta di generi alimentari per la preparazione degli alimenti da

somministrare agli anziani che necessitano di particolari menu e/o per fronteggiare

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

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situazioni impreviste (semolino, pastine, omogeneizzati, olio, e quant’altro occorre per la

preparazione del pasto) che la ditta dovrà provvedere a consegnare senza ulteriori aggravi di

costo a carico dell’Amministrazione;

e) Pasti destinati agli utenti della Comunità Alloggio: € 9,60 a pasto (per pasto viene intesa

la giornata alimentare, compresa la prima colazione, lo spuntino di metà mattinata, il pranzo,

la merenda, la cena ed ulteriori generi di conforto) x n° 8.361 pasti pari ad un totale di €

80.265,60;

f) Fornitura dei soli generi alimentari la cucina dell’asilo nido comunale, necessari per il

confezionamento dei pasti per gli utenti della struttura educativa e per l’eventuale

personale comunale educativo e/o ausiliario che ne faccia richiesta: costo a giornata

alimentare (comprensiva di colazione, pranzo e merenda) € 2,35 per n° 30.771 pasti pari ad

un totale di € 72.311,85;

g) Colazioni per gli utenti della scuola materna che usufruiscono della refezione parziale €

0,30 a colazione x n° 42.042 colazioni pari ad un totale di € 12.612,60;

Considerata la possibilità di ulteriore affidamento per un periodo di anni tre, come

specificato al successivo art. 3, il valore globale dell’affidamento viene pertanto preventivato in

Euro 3.912.452,10= (IVA esclusa)

Non sono stati ravvisati costi relativi a rischi da interferenze, come da schema di DUVRI

allegato 3 al presente schema di contratto.

Art. 3 - Durata dell'appalto

Il contratto disciplinante l’affidamento avrà la durata di anni tre, con decorrenza presumibilmente

dalla data dell’1.10.2017, fatta salva la necessità di posticipare l’inizio delle prestazioni per

esigenze dovute alla conclusione della procedura di gara.

Considerata l’urgenza di avvalersi dei servizi oggetto di affidamento, il Responsabile del

procedimento potrà autorizzare l’avvio delle prestazioni, anche in pendenza della stipula

contrattuale e previa sottoscrizione tra le parti di apposito verbale. Il mancato adempimento da parte

dell’impresa affidataria può costituire causa di risoluzione contrattuale.

Nell’ipotesi di mancata successiva stipula contrattuale, il responsabile del procedimento terrà conto

di quanto somministrato dall’esecutore, per il rimborso delle relative spese.

Il Comune di Chiaravalle si riserva di esercitare la facoltà prevista dall’articolo 63, comma 5, D.lgs.

50/2016 o, qualora rimangano immutate le esigenze dell’Amministrazione, di procedere al rinnovo

del contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni del contratto originario per un massimo di ulteriori

anni 3 (tre), previa verifica delle sotto indicate condizioni:

• mantenimento dell’interesse pubblico all’espletamento dei servizi oggetto di appalto;

• mantenimento dell’adeguatezza delle esigenze poste a base dell’affidamento;

• regolare esecuzione, qualità ed efficacia dei servizi svolti da parte dell’impresa aggiudicataria;

• condizioni contrattuali idonee e convenienti all’Amministrazione comunale;

• adeguata copertura economica

In caso di mancato ulteriore affidamento, nulla sarà dovuto all’impresa affidataria a titolo di

rimborsi, indennità, mancati introiti, ecc…

Ai sensi dell’articolo 106, comma 11, D.lgs. 50/2016, alla scadenza contrattuale l’affidatario sarà

obbligato a continuare l’esecuzione delle prestazioni contrattualmente previste per il tempo

strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l'individuazione di un nuovo

contraente agli stessi prezzi, patti e condizioni in corso d’opera.

Alla data di scadenza del contratto e/o dell’eventuale proroga, lo stesso si intenderà cessato senza

disdetta da parte dell’Amministrazione comunale.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

I periodi di sospensione del servizio, per quanto riguarda la sola refezione scolastica, sono quelli

stabiliti dal calendario scolastico ministeriale e da altre evenienze stabilite dall’Amministrazione o

dalle istituzioni scolastiche.

Art. 4 - Tipologia dell'utenza

Il servizio di confezionamento, consegna e distribuzione dei pasti oggetto dell’appalto è

destinato alle seguenti categorie di utenze:

- per quanto riguarda confezionamento, consegna e distribuzione:

Alunni delle scuole del’infanzia, docenti e personale ausiliario aventi diritto ed altri utenti

autorizzati dall’Amministrazione Comunale nelle scuole dell’infanzia;

Alunni delle scuole primarie a tempo pieno;

Dipendenti comunali ed adulti autorizzati dall’Amministrazione Comunale presso la mensa

adibita per il personale comunale;

- per quanto riguarda confezionamento e consegna:

Docenti e personale ausiliario scuole primarie aventi diritto ed altri utenti autorizzati

dall’Amministrazione Comunale;

Ospiti della residenza protetta per anziani “La Ginestra”;

Ospiti della Comunità Alloggio;

Ospiti del Centro Sociale diurno, personale educativo ed altri utenti autorizzati

dall’Amministrazione Comunale;

Dovranno inoltre essere forniti i generi alimentari nelle quantità indicate negli allegati 2

(grammature dei piatti) per il confezionamento dei pasti destinati agli ospiti dell’asilo nido

comunale ed al personale comunale educativo ed ausiliario che vi presta servizio;

Art. 5 - Tipologia del servizio richiesto

La tipologia del servizio prevede:

- la preparazione e il confezionamento dei pasti;

- il trasporto dei pasti presso le strutture scolastiche e socio-educative comunali dove i pasti

andranno consumati, delle colazioni presso le scuole dell’infanzia e delle derrate alimentari per

la preparazione dei pasti presso la cucina interna del servizio asilo nido comunale;

- la distribuzione dei pasti, per quanto riguarda i refettori delle scuole dell’infanzia e primarie a

tempo pieno, ai tavoli precedentemente puliti e apparecchiati a cura del personale dell’Impresa,

lo sbarazzo, il lavaggio dei piatti, la pulizia e la sanificazione dei locali adibiti a

sporzionamento, compresi i servizi igienici, a cura del personale dell’Impresa;

- la distribuzione dei pasti nella mensa adibita per i dipendenti comunali, la pulizia ed

apparecchiatura dei tavoli a cura del personale dell’impresa, lo sbarazzo, il lavaggio dei piatti e

la pulizia e sanificazione dei locali a cura del personale dell’impresa;

- il ritiro, dai locali di consumo del pasto, dei contenitori sporchi utilizzati per il trasporto e la

distribuzione dei pasti e il relativo lavaggio.

- La sostituzione del personale comunale addetto alla preparazione dei pasti presso la cucina

interna dell’asilo nido comunale, nel caso in cui si ravvisi la necessità, per un monte ore

massimo di n. 210 ore (70 ore annue x 3 anni);

- Il supporto alla cuoca, dipendente comunale, presso l’asilo nido, per la preparazione dei

pasti presso la cucina interna dell’asilo nido comunale, per n. 4 ore giornaliere, per tutti i

giorni di apertura della struttura;

Nel caso in cui il servizio di refezione scolastica si svolga in più turni, in alcuni plessi

scolastici, il personale dell’Impresa dovrà provvedere alla produzione e alla distribuzione dei pasti

secondo i turni indicati dalla Stazione Appaltante.

Art. 6 - Standard minimi di qualità del servizio

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

I servizi oggetto del presente contratto, anche in ragione della tipologia ed età dell'utenza

interessata, prevedono standard qualitativi di erogazione e meccanismi che consentano il costante

monitoraggio della loro osservanza.

Gli standard minimi di qualità e le relative specifiche tecniche sono quelli riportati nel

presente Schema contratto di servizio e negli allegati che ne costituiscono parte integrante e

sostanziale oltreché quelli risultanti dall’offerta formulata dall’aggiudicatario.

Gli Standard qualitativi minimi da osservare sono altresì quelli relativi a:

- obbligo di universalità, ossia erogare il servizio alla generalità degli utenti aventi diritto a

frequentare le mense comunali;

- obblighi in materia di qualificazione del personale, di sicurezza impianti e lavoro;

- erogare al proprio personale la formazione e l'addestramento necessari a fornire gli standard di

servizio previsti;

- intrattenere rapporti di correttezza con gli utenti, anche in materia di accesso ad atti e

informazioni;

- mettere in atto tutti gli strumenti necessari per conoscere e, se possibile, soddisfare le esigenze

degli utenti;

- disporre di strumenti idonei a raccogliere i reclami dell'utenza e rispondere nei tempi previsti;

- essere in grado di migliorare continuamente i propri standard di servizi.

In sede di stipulazione del presente contratto, l’Aggiudicatario si impegna inoltre ad

emanare, entro sei mesi dalla data di stipulazione medesima, la Carta della Qualità dei Servizi

oggetto del presente affidamento conformemente all’articolo 11 del D.Lgs. n. 286/1999 “Qualità dei

servizi pubblici”, nonché conformemente all’articolo 2 comma 461 della Legge 24 dicembre 2007,

n. 244 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”,redatta e

pubblicizzata in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori.

La Carta della Qualità dei Servizi indica: i livelli qualitativi e quantitativi del servizio

erogato che l’utenza può legittimamente attendersi dall’aggiudicatario - ivi compresi gli standard

minimi imposti dal presente articolo; le modalità di accesso alle informazioni garantite; le modalità

per proporre reclamo: i criteri di determinazione dell’indennizzo in relazione all’ammontare del

danno.

L’Aggiudicatario, conformemente a quanto disposto dall’articolo 2 comma 461 della legge

244/2007, si obbliga a partecipare alla sessione annuale di verifica del funzionamento dei servizi tra

ente locale, aggiudicatario ed associazioni dei consumatori nella quale si dia conto dei reclami,

nonché delle proposte ed osservazioni fatte pervenire, a ciascuno dei soggetti partecipanti, da parte

degli utenti.

L’Aggiudicatario è tenuto al rispetto della Carta della Qualità dei Servizi, sia con

riferimento alle norme di tutela degli utenti, sia con riferimento alle indicazioni sugli standard

qualitativi e quantitativi dei servizi.

L’Aggiudicatario si impegna a far sì che la Carta della Qualità dei Servizi indichi, ai sensi

dell’art.8 del D.L.24 gennaio 2012, n.1, convertito in L. 24 marzo 2012 n. 27, in modo specifico i

diritti, anche di natura risarcitoria, che gli utenti possono esigere nei confronti dell’aggiudicatario

medesimo.

A cura dell’Aggiudicatario, un estratto della Carta della Qualità dei Servizi deve essere fatto

pervenire alle famiglie degli utenti ed affisso in ogni sede interessata dal servizio.

Art. 7 – Specifiche tecniche

Sono allegati al presente Schema contratto di servizio, divenendone parte integrante e

sostanziale le seguenti specifiche tecniche:

- Allegato n. 1: Caratteristiche merceologiche delle derrate

- Allegati n. 2A-2B-2C-2D-2E-2F-2G-2H: Vari Menu e Grammature

Art. 8 – Dimensione presunta dell’utenza

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

I pasti preparati e confezionati dalla I.A. sono determinabili, in via presuntiva e del tutto

indicativa, in quanto possono variare in base alla domanda dell’utenza, in N° 355.659 pasti per

l’intero periodo interessato (n. 3 anni) , oltre a N° 42.042 colazioni per quegli utenti delle scuole

dell’infanzia che usufruiscono della refezione parziale.

I pasti sono destinati in linea di massima:

Giornalmente (tutti i giorni della settimana) agli ospiti della Residenza Protetta per anziani;

Giornalmente (tutti i giorni della settimana) agli ospiti della Comunità Alloggio

Residenziale;

N° 5 giorni la settimana per gli ospiti del Centro Sociale Diurno (dal lunedì al venerdì);

N° 5 giorni la settimana per gli utenti delle scuole dell’infanzia statali (dal lunedì al venerdì)

e solamente durante l’anno scolastico;

N° 5 giorni la settimana per gli utenti delle scuole primarie a tempo pieno (dal lunedì al

venerdì) e solamente durante l’anno scolastico;

N. 2 giorni la settimana (il martedì ed il giovedì) e negli altri giorni a richiesta, per i

dipendenti comunali ed altri adulti a vario titolo autorizzati a frequentare la mensa comunale

sita in Via XXV Aprile, Chiaravalle;

Dal numero complessivo dei pasti presunti sopraindicati si evince una distribuzione

dell’utenza nei mesi considerati come di seguito riportato:

a) Pasti destinati ai bambini delle scuole materne (comprensivi di colazione e pranzo) e ai

bambini delle scuole primarie a tempo pieno: n° 253.776 pasti;

b) Pasti destinati personale educativo ed ausiliario scuola materna e pasti destinati ai dipendenti

comunali presso la mensa comunale sita in Via XXV Aprile, Chiaravalle n° 18.522 pasti;

c) Pasti destinati agli ospiti del centro sociale diurno, personale educativo scuole primarie, altri

utenti autorizzati dall’A.C (assistiti ed altri): n° 19.254 pasti;

d) Pasti destinati agli utenti della residenza protetta per anziani “La Ginestra”: (per pasto viene

intesa la giornata alimentare, compresa la prima colazione, lo spuntino di metà mattinata,

il pranzo, la merenda, la cena ed ulteriori generi di conforto) n° 24.975 pasti. Per i predetti

utenti potrà essere richiesta, a parziale o integrale sostituzione dei piatti previsti in menu, la

fornitura alla cucina presente all’interno della Residenza Protetta di generi alimentari per la

preparazione degli alimenti da somministrare agli anziani che necessitano di particolari

menu e/o per fronteggiare situazioni impreviste (semolino, pastine, omogeneizzati, olio, e

quant’altro occorre per la preparazione del pasto) che l’impresa dovrà provvedere a

consegnare senza ulteriori aggravi di costo a carico dell’Amministrazione;

e) Pasti destinati agli utenti della Comunità Alloggio (per pasto viene intesa la giornata

alimentare, compresa la prima colazione, lo spuntino di metà mattinata, il pranzo, la

merenda, la cena ed ulteriori generi di conforto) : n. 8.361 pasti;

Scuole materne statali n. 42.042 colazioni

per quegli utenti che usufruiscono esclusivamente della refezione parziale.

E’ richiesta inoltre la fornitura gratuita di n. 6.000 pasti (6.000/3 anni = 2.000 pasti

annui) legati alla realizzazione di iniziative comunali autorizzate, sempre nel caso in cui

l’Amministrazione comunale ne ravvisasse necessità.

Le quantità sopra indicate hanno solo valore indicativo in quanto calcolate in base alla

media dei consumi riscontrati negli anni precedenti. L’eventuale variazione del numero dei pasti

che verranno effettivamente richiesti dall’Amministrazione non dà luogo a variazioni dei prezzi di

aggiudicazione, fatto salvo quanto indicato all’art. 53 dello schema di contratto.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

La stazione appaltante si riserva il diritto di apportare variazioni al suddetto elenco dandone

comunicazione all’impresa almeno 10 giorni di preavviso senza oneri aggiuntivi per la stazione

Appaltante, rimanendo comunque nei limiti della capacità produttiva del centro cottura.

Per gli utenti dell’asilo nido comunale e per il personale educativo e comunale di ruolo

operante nella struttura è richiesta la fornitura di generi alimentari, in modo da permettere il

confezionamento dei pasti necessari nella cucina interna di cui la struttura educativa è dotata.

E’ presumibile, in via del tutto indicativa, per il periodo oggetto dell’affidamento, che le

fornitura di generi alimentari occorra per il confezionamento di un numero di pasti come di seguito

riportato:

Numero pasti asilo nido comunale n. 30.771 (di cui n. 27.798 per gli

utenti del servizio, comprensivi di colazione,

pranzo e merenda, e n. 2.973 per il

personale educativo ed ausiliario)

La consegna dei generi alimentari dovrà avvenire presso la cucina della struttura educativa

comunale con orari e tempi da stabilire con il responsabile del servizio. Per i predetti utenti potrà

essere richiesta, a parziale o integrale sostituzione delle derrate alimentari previsti in menu, la

fornitura alla cucina presente all’interno dell’asilo nido di generi alimentari per la preparazione

degli alimenti da somministrare ai bambini che necessitano di particolari menu e/o per fronteggiare

situazioni impreviste (latte svezzamento) che l’impresa dovrà provvedere a consegnare senza

ulteriori aggravi di costo a carico dell’Amministrazione.

Art. 9 – Centro cottura-magazzino stoccaggio derrate della ditta appaltatrice

Uubicazione delle strutture socio educative e scolastiche comunali ed orari di

somministrazione dei pasti.

Al momento dell’avvio dell’appalto e per tutta la durata dello stesso, la ditta appaltatrice dovrà

avere la piena disponibilità di un centro di cottura destinato alla produzione dei pasti per il Comune

di Chiaravalle, conforme alla normativa vigente ed in regola con le autorizzazioni sanitarie previste

in materia, sito entro una distanza massima di 30 chilometri dalla Sede Comunale di Chiaravalle e

come specificatamente individuato in sede di offerta.

Pena la risoluzione del contratto non è ammesso, in corso di esecuzione dell’appalto, l’utilizzo di un

centro di cottura o di un magazzino destinato allo stoccaggio delle derrate diversi da quelli indicati

in sede di offerta, fatti salvi i casi di momentanea e documentata indisponibilità/inagibilità dei locali

per cause o eventi imprevedibili non imputabili all’impresa appaltatrice tali da richiedere l’utilizzo

provvisorio di un centro di cottura o magazzino alternativo per il tempo strettamente necessario al

ripristino della piena fruibilità delle strutture principali.

La distribuzione ed erogazione dei pasti avverrà nelle strutture socio-educative e scolastiche

site nel territorio comunale agli indirizzi di seguito riportati:

Scuola dell’infanzia statale “Mario Lodi” – Via B. Buozzi - Chiaravalle

Scuola dell’infanzia statale “Casa dei Bambini” – Via S. Andrea – Chiaravalle

Scuola primaria “Montessori” – Viale Marconi – Chiaravalle

Scuola primaria “Marconi” – Via Battisti – Chiaravalle

Centro Sociale Diurno “Arcobaleno” – Via E. Toti – Chiaravalle

Residenza Protetta per anziani “La Ginestra” – L.go 2 Giugno – Chiaravalle

Comunità Alloggio Residenziale – Via E. Toti – Chiaravalle

Mensa dipendenti comunali ed adulti autorizzati presso la sala sita in Via XXV Aprile in

Chiaravalle;

La consegna dei generi alimentari presso l’asilo nido comunale sito in Via Donizetti -

Chiaravalle.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

Su richiesta dell’Ufficio Servizi Sociali è previsto il confezionamento dei pasti per le

categorie di seguito riportate:

1. anziani che necessitano di assistenza nel proprio domicilio,

2. inabili (anche temporaneamente)

3. indigenti

In questi tre casi il pasto verrà consegnato presso la residenza protetta “La Ginestra” e

ritirato direttamente dall’interessato o, se necessario, consegnato a domicilio per il tramite di

personale autorizzato dall’Amministrazione comunale od associazioni di volontariato.

Ove avvenga la variazione dell’ubicazione delle scuole e/o delle strutture socio

educative durante la validità del presente contratto, i servizi ad oggetto del presente, saranno

effettuati senza aggravio di spesa per l’Amministrazione comunale nelle nuove sedi.

La somministrazione dei pasti nelle varie strutture socio-educative e scolastiche comunali

sarà effettuata negli orari che si evincono dalla tabella che segue:

STRUTTURA COMUNALE ORARIO PRANZO ORARIO CENA ORARIO

COLAZIONI DISTRIBUZIONE

PASTI NUMERO UTENTI

SCUOLA DELL'INFANZIA STATALE “M. LODI” di Via Buozzi" (e personale docente e a.t.a. avente diritto Ore 12.15 circa NO ore 9,20 circa SI

n. 167 utenti per

pranzo e colazione -+ n. 11 insegnanti -ATA e

n. 39 utenti per

refezione parziale

SCUOLA DELL'INFANZIA STATALE CASA DEI BAMBINI (e personale docente e a.t.a. avente diritto) Ore 12,15 circa NO ore 9,20 circa SI

n. 148 utenti per

pranzo e colazione + n. 8 insegnanti - ATA e

n 38 utenti per

refezione parziale

SCUOLA PRIMARIA "G.MARCONI" - Via Battisti (e personale docente e a.t.a. avente diritto)

1° Turno ore 12,00 circa - 2° Turno ore 13,00 circa NO SI

n. 121 utenti distinti su

doppio turno + 6 insegnanti (per i quali non è previsto scodellamento)

SCUOLA PRIMARIA "M.MONTESSORI" - Via Marconi (e personale docente e a.t.a. avente diritto) ore 12.00 NO SI

n. 191 utenti + n. 10 insegnanti (per i quali non è previsto scodellamento)

RESIDENZA PROTETTA "La Ginestra" -

ore 11,00 1° turno - ore 12,00 2° turno

ore 18,00 1° turno ore 18,30 2° turno NO 25

COMUNITA' ALLOGGIO ore 12,00 ore 19,00 NO

8

CENTRO SOCIALE DIURNO “ARCOBALENO” Ore 12.00 NO NO

10 utenti + n. 6 educatrici e n.1

inserviente

MENSA COMUNALE Ore 13.30 NO SI

N. 25 circa Martedì/giovedì

per altri giorni secondo richiesta

Art. 10 - Interruzione del servizio

Di norma non sono consentite interruzioni del servizio. In casi particolari possono essere

tollerate interruzioni temporanee del normale servizio, fatta salva la messa in atto di soluzioni

alternative.

I casi presi in considerazione sono i seguenti:

Interruzione del servizio per cause di forza maggiore.

Per forza maggiore si intende qualsiasi fatto eccezionale, imprevedibile ed al di fuori del

controllo della I.A., che quest’ultima non possa evitare con l’esercizio della diligenza

richiesta nel presente schema contratto di servizio. A titolo meramente esemplificativo, e

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

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senza alcuna limitazione, saranno considerate cause di forza maggiore: terremoti ed altre

calamità naturali di straordinaria violenza, guerre, sommosse, disordini civili.

In caso di sciopero del personale delle scuole, del personale addetto alla gestione delle altre

strutture socio-educative comunali o del personale della I.A. tale da impedire l’effettuazione

del servizio la controparte deve essere avvisata di norma entro le ore 12 del quinto giorno

antecedente quello dell’inizio dello sciopero. In caso di sciopero dei dipendenti della I.A.

deve essere comunque garantita la continuità del servizio

In via straordinaria sono consentite interruzioni temporanee del servizio per guasti agli

impianti ed alla struttura di produzione che non permettano lo svolgimento del servizio.

Al verificarsi delle evenienze di cui sopra potranno essere concordate tra l’Amministrazione

comunale e I.A. , in via straordinaria, particolari situazioni organizzative, come la fornitura di

cestini o piatti freddi alternativi, la cui composizione deve essere concordata con l’Amministrazione

Comunale, ovvero l’utilizzo da parte della I.A. di strutture alternative, garantendo le caratteristiche

dei pasti richieste dal presente schema contratto di servizio.

In ogni caso la I.A. non può sospendere il servizio eccependo irregolarità di

controprestazione.

Art. 11 - Relazione sull'andamento del servizio

A richiesta dell’Amministrazione comunale, l’Impresa trasmetterà alla Stazione Appaltante

una relazione sull’andamento del servizio contenente, tra l’altro, le informazioni relative

all’organigramma e all’organizzazione del lavoro, al piano di qualità, alle attività di formazione del,

ai rapporti con gli addetti al controllo della qualità, alle cause di eventuali controversie con la

Stazione appaltante, agli aspetti antinfortunistici e dei dispositivi di protezione individuale.

Art. 12 – Fornitura documentazione per contributi CEE

L’I.A. è tenuta a fornire all’Amministrazione comunale, nel caso in cui ne faccia richiesta, i

dati ed i documenti necessari per il recupero di contributi CEE sui prodotti lattiero caseari destinati

all’utenza scolastica. In particolare l’I.A. deve mettere a disposizione della Stazione appaltante le

fatture relative alla durata del servizio, le quali devono essere riferite a prodotti destinati all’utenza

scolastica del centro di cottura, nonché compilare, se del caso, le schede relative al consumo dei

prodotti lattiero caseari forniti dalla committente allegando alle stesse le copie delle relative fatture.

Art. 13 – Personale addetto al servizio di confezionamento, consegna e distribuzione dei pasti.

Il personale addetto ai servizi previsti dal presente appalto lavorerà sotto l’esclusiva

responsabilità dell’appaltatore. Pertanto, l’appaltatore solleva l’Amministrazione comunale da

qualsiasi obbligo e responsabilità per retribuzioni, contribuzioni, assicurazioni e, in genere, da tutti

gli obblighi risultanti dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di lavoro e di

assicurazioni sociali, assumendone a proprio carico tutti i relativi oneri.

Il personale dell’impresa aggiudicataria non ha e né potrà vantare conseguentemente al

presente appalto alcun rapporto di dipendenza con l’Amministrazione comunale.

In ogni momento l’Appaltatore, su semplice richiesta dell’Amministrazione comunale, dovrà

dimostrare di avere ottemperato agli obblighi di cui sopra; l’appaltatore, su richiesta, dovrà esibire

all’Amministrazione comunale il libro unico del lavoro come previsto dalle norme vigenti.

L’impresa appaltatrice è tenuta, per tutta la durata dell’appalto:

a) ad attuare nei confronti dei propri dipendenti e/o soci lavoratori la piena applicazione del

contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria nonché degli accordi integrativi regionali ed

in special modo a garantire prioritariamente l’assunzione di tutto il personale già stabilmente

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

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impiegato nel servizio di scodellamento, nei modi e nelle condizioni previste dalla legislazione

e dai contratti di lavoro vigenti ed, in particolare, il riconoscimento della qualifica posseduta e

delle anzianità maturate nel servizio prestato presso il Comune di Chiaravalle; dovrà essere

altresì assicurato il pagamento dei contributi senza la applicazione del salario medio

convenzionale.

Il servizio di distribuzione dei pasti e delle colazioni (scodellamento) in ciascuno dei plessi

scolastici indicati dovrà essere garantito con un numero minimo di ore (e comunque nel

rispetto delle maggiori ore eventualmente offerte in sede di gara) e di operatori come risulta

dalla tabella di seguito riportata, salvo eventuali adeguamenti che andranno comunque

concordati con il competente ufficio comunale, legati ad esigenze di ogni singolo refettorio che

possano manifestarsi all’inizio dell’anno scolastico.

ADDETTI AL SERVIZIO DI SCODELLAMENTO DISTINTI PER PLESSO

SCOLASTICO

N° ORDINE

PLESSO ORE SETT. (COLAZIONE)

ORE SETT. (PRANZO)

TOTALE ORE SETT.

1 SC. PRIMARIA “MONTESSORI”

=== 20 20

2 SC. PRIMARIA “MONTESSORI”

=== 20 20

3 SC. PRIMARIA “MONTESSORI”

=== 20 20

4 SC. PRIMARIA “MONTESSORI”

=== 20 20

5 SC. INFANZIA S. ANDREA

7.5 10 17,5

6 SC. INFANZIA S. ANDREA

=== 10 10

7 SC. INFANZIA S. ANDREA

7.5 10 17.5

8 SC. INFANZIA S. ANDREA

7,5 10 17,5

9 SC. INFANZIA S. ANDREA

7,5 10 17.5

10 SC. PRIMARIA “MARCONI”

=== 20 20

11 SC. PRIMARIA “MARCONI”

=== 15 15

12 SC. PRIMARIA “MARCONI”

=== 20 20

13 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI

7.5 10 17.5

14 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI

7,5 10 17,5

15 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI

7.5 10 17.5

16 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI

7,5 10 17,5

17 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI

7.5 10 17,5

18 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI

7,5 10 17.5

19 MENSA COMUNALE

====== 6

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

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b) ad attuare, nei confronti dei propri dipendenti, condizioni normative e retributive non inferiori a

quelle risultanti dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicabili alla categoria e nella

Provincia di Ancona. L’impresa dovrà altresì provvedere, a propria cura e spese, all’osservanza

di quanto disposto dalle vigenti leggi e decreti in materia di igiene del lavoro, alle assicurazioni

contro gli infortuni sul lavoro, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria,

invalidità e vecchiaia, alla tubercolosi ed altre malattie professionali ed ogni altra disposizione

in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela materiale dei lavoratori.

L’appaltatore dovrà comunque produrre, prima della stipula del contratto di appalto, il Piano di

Sicurezza di cui all’articolo 28 D.lgs. 81/2008 e ss.mm.ii. e comunicare il nominativo del

Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del medico competente, nonché

comunicare il nominativo del Responsabile del trattamento dei dati ai sensi della legge sulla

privacy n° 196 del 30.06.2003 e ss.mm.ii;

c) ad impiegare in modo continuativo e secondo le esigenze delle strutture il personale previsto

per l’esecuzione dell’appalto. Prima dell’avvio del servizio, l’impresa appaltatrice dovrà

fornire all’Ente appaltante l’elenco dei dipendenti addetti al servizio (compresi i nominativi

delle persone impiegate nelle sostituzioni) con le relative generalità, domicilio, qualifica e

livello professionale, numero di iscrizione sul libro unico del lavoro e numero delle ore

giornaliere e settimanali che ciascuno deve espletare nel servizio in oggetto; tale elenco, con la

relativa documentazione, dovrà essere aggiornato entro 10 giorni da ciascuna variazione.

d) a designare e comunicare all’Amministrazione comunale il nominativo di un dipendente

dell’impresa, da scegliere nell’ambito del personale che presterà servizio presso le strutture, al

fine di attribuire al medesimo il ruolo di referente nei confronti dell’Amministrazione

comunale;

e) Garantire comunque il funzionamento dei servizi essenziali, come indicato nel C.C.N.L. di

categoria e con le modalità di cui alla L. 146/1990, in caso di astensione dal lavoro per

sciopero;

f) Provvedere alla dotazione di dispositivi di protezione individuale (DPI) necessari

all’espletamento del lavoro in sicurezza. I DPI che l’impresa intende adottare devono essere

comunicati al responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione della Committente.

Nel caso di variazione del personale, i nominativi, la consistenza numerica, le relative

qualifiche, devono essere preventivamente comunicate all'Amministrazione comunale per

l'approvazione formale.

In mancanza di tale approvazione l'Impresa non può procedere ad alcuna variazione.

Tutto il personale impiegato per il servizio deve possedere adeguata professionalità e deve

conoscere le norme di igiene della somministrazione pasti e le norme di sicurezza e prevenzione

degli infortuni sul lavoro, in base alle vigenti normative.

L'Amministrazione comunale si riserva, inoltre, il diritto di chiedere all'Impresa la

sostituzione del personale addetto alla preparazione e alla distribuzione dei pasti, ritenuto non

idoneo al servizio o inadatto anche sotto gli aspetti di un corretto rapporto e della disponibilità

psicologica con gli utenti della refezione.

In tale caso l'Impresa provvederà a quanto richiesto con urgenza e comunque non oltre tre

giorni dalla segnalazione.

.Art. 14 - Direzione del servizio

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

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La direzione del servizio oggetto del presente schema contratto di servizio deve essere

garantita da un Responsabile con adeguata qualifica professionale cui affidare i rapporti con gli

incaricati dell'Amministrazione comunale, delle scuole e delle Commissioni Mensa.

In ogni caso l’assegnazione del Responsabile dovrà essere in via esclusiva ed a tempo pieno.

Eventuali variazioni della figura del Responsabile dovranno essere preventivamente

concordate e autorizzate dalla stazione Appaltante.

Art. 15 - Vestiario

L'Impresa deve fornire a tutto il personale, indumenti di lavoro come prescritto dalle norme

vigenti in materia di igiene (D.P.R. 327/80 art.42), da indossare durante le ore di servizio.

Tali indumenti saranno provvisti di cartellino di identificazione riportante il nome

dell'Impresa ed il nome del dipendente.

Dovranno essere previsti indumenti distinti per la preparazione, per la distribuzione degli

alimenti e per i lavori di pulizia.

L’Impresa deve altresì fornire ai rappresentati dei genitori camici monouso e cuffie in

occasione dei sopralluoghi che i componenti del Comitato Mensa effettueranno presso il Centro di

Cottura.

Art. 16 - Idoneità Sanitaria

In sostituzione del Libretto di Idoneità Sanitaria, ai sensi di quanto previsto dalla vigente

normativa della Regione Marche, dovrà essere garantito lo svolgimento della formazione per tutto il

personale addetto alla manipolazione, alla preparazione, al trasporto e alla distribuzione degli

alimenti, invitando anche i rappresentanti del Comitato Mensa, con le modalità ed i tempi previsti

dalla Normativa vigente della Regione Marche.

L’impresa appaltatrice deve inoltre garantire lo svolgimento di corsi di formazione a tutto il

personale impiegato presso i refettori al fine di renderlo edotto circa le circostante teorico-pratiche,

le modalità, gli standard di qualità previsti nel presente Schema contratto di servizio e le modalità

con le quali l’Impresa intende applicarlo.

Tali corsi devono prevedere incontri specifici sulla sicurezza e igiene del lavoro, sui rischi

presenti, sulle misure e sulle procedure adottate per il loro contenimento.

Le modalità e la tempistica dello svolgimento dei corsi dovranno essere comunicati

all’Amministrazione comunale che vi potrà far partecipare anche propri incaricati, senza oneri

aggiuntivi per l’Impresa aggiudicatrice.

Art. 17 - Igiene del personale

Il personale addetto alla manipolazione, alla preparazione, confezione, trasporto e alla

distribuzione dei pasti, deve scrupolosamente curare l'igiene personale. Il personale non deve avere

smalti sulle unghie, né indossare anelli, braccialetti, orologi o altri accessori di vario genere durante

il servizio, al fine di non favorire una contaminazione delle pietanze in lavorazione o in

distribuzione. I copricapo dovranno raccogliere completamente la capigliatura.

Art. 18 - Controllo della salute degli addetti

L’Impresa deve provvedere a garantire alla Stazione appaltante che il personale, impiegato

per la realizzazione del servizio, soddisfi i requisiti previsti dalle normative igienico sanitarie

vigenti. L'Amministrazione comunale si riserva di richiedere all'appaltatore l'effettuazione di

accertamenti clinici di qualsiasi natura per i dipendenti impegnati nel servizio.

Art. 19 - Caratteristiche delle derrate alimentari

Le derrate alimentari dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in

materia che qui si intendono tutte richiamate e alle caratteristiche merceologiche indicate

nell’allegato n° 1 “Caratteristiche delle derrate alimentari”.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

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Per i pasti oggetto del presente schema contratto di servizio non potranno essere utilizzati

generi precotti, liofilizzati, congelati o surgelati, fatta eccezione per quelli richiesti nelll’Allegato

“Caratteristiche merceologiche delle derrate”.

In particolare è tassativamente vietato l’uso di alimenti sottoposti a trattamenti transgenici

(OGM).

L'Amministrazione comunale può richiedere l'immediata sostituzione di quelle derrate che

riterrà, anche ad un esame sommario, non idonee.

In casi particolari, conseguenti a situazioni di emergenza igienico-sanitaria,

l’Amministrazione si riserva di effettuare, a sua totale discrezione, sostituzioni e modifiche ai

generi alimentari previsti per la preparazione dei Menù e fino al ripristino della situazione di

normalità.

Art. 20 – Norme igieniche

Le operazioni di preparazione, cottura, confezionamento devono essere effettuate secondo le

modalità di seguito descritte, che rappresentano lo standard igienico minimo cui l’impresa

appaltatrice dovrà attenersi:

1) Tutti gli alimenti, ad eccezione della carne da utilizzare per il ragù, devono essere cotti nello

stesso giorno in cui è prevista la distribuzione. Per il raffreddamento del ragù deve essere usato

l'abbattitore.

2) Tutti i prodotti congelati e/o surgelati, prima di essere sottoposti a cottura, ad eccezione delle

verdure, devono essere scongelati in frigoriferi a temperatura O°C - 4°C

3) La porzionatura delle carni crude deve essere effettuata nella giornata del consumo o al

massimo il giorno precedente

4) Gli operatori devono lavarsi le mani prima dell'inizio delle attività, passando dalla preparazione

di un alimento ad un altro e dopo l'uso del WC

5) Devono essere usati piani e utensili separati per la preparazione di alimenti crudi e cotti, per

carni bianche e rosse, che al termine di ogni tipologia di lavorazione devono essere

accuratamente puliti e sanificati.

6) Gli utensili devono giornalmente essere puliti e disinfettati

7) Devono essere tassativamente evitate preparazioni anticipate dei pasti

8) Gli ambienti devono essere protetti da insetti e altri vettori, mediante idonei dispositivi;

9) I rifiuti devono essere frequentemente allontanati

10) Deve essere evitata la cottura di pezzi di carne, di qualsiasi specie animale, del peso superiore a

2/3 Kg.

11) Devono essere evitati tassativamente ripetuti raffreddamenti e riscaldamenti di alimenti già

cotti

12) Al momento della preparazione dei piatti freddi e del confezionamento dei pasti si consiglia

l’uso di guanti a perdere e mascherine

13) E' tassativamente vietato fumare all'interno della cucina

14) I copricapo dovranno raccogliere completamente la capigliatura

15) I prodotti ortofrutticoli da consumare crudi dovranno essere lavati con idonea soluzione

disinfettante nel penultimo lavaggio.

Il Comune si riserva di ordinare, qualora venga richiesto dalla A.S.U.R. competente per

territorio. per far fronte a straordinarie necessità di natura igienico–sanitaria, particolari interventi

per il lavaggio dei prodotti ortofrutticoli o per l'eventuale sostituzione di prodotti previsti nella

tabella dietetica.

Art. 21 - Conservazione e distribuzione di alcune derrate

- I prodotti in stoccaggio dovranno essere conservati in uno spazio esclusivo destinato alla S.A. e

suddivisi per categoria merceologica, secondo le modalità e le temperature stabilite dalle vigenti

normative nonché dalle indicazioni riportate in etichetta da parte dei singoli produttori.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

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- Ogni qual volta viene aperto un contenitore in banda stagnata e il contenuto non viene

immediatamente consumato, deve essere travasato in altro contenitore di vetro o acciaio inox o

altro materiale non soggetto ad ossidazione, conservando i dati identificativi del prodotto e i

termini di conservazione/scadenza.

- La protezione delle derrate da conservare deve avvenire solo con pellicole idonee al contatto con

gli alimenti o con altro materiale comunque conforme alle normative vigenti.

- I prodotti cotti dovranno essere conservati solo ed esclusivamente in contenitori di vetro o

acciaio inox.

- I prodotti cotti refrigerati, prima del consumo devono essere conservati in un apposito frigorifero

ad una temperatura compresa tra 1°C e 6°C.

- E' tassativamente vietato l'uso di recipienti in alluminio per la conservazione degli alimenti.

- I prodotti a lunga conservazione come pasta, riso, farina ecc. devono essere conservati in

confezioni originali chiuse. Le confezioni aperte dovranno essere conservate in appositi

contenitori provvisti di coperchio.

- Gli spinaci e le bietole devono essere molto ben strizzati e tagliati finemente. Le insalate miste

devono corrispondere nei tipi e nelle grammature a quanto indicato nella lista giornaliera degli

alimenti. Le foglie di insalata devono essere ben tagliate; i finocchi e le carote devono essere

sempre filangé, salvo diverse indicazioni che saranno fornite dal competente ufficio comunale; i

pomodori devono essere tagliati a spicchi sottili.

- Per i formaggi serviti non in confezione originale deve essere indicata la data di scadenza sulla

bolla di consegna.

- La frutta deve essere fornita nei calibri indicati e, a rotazione, nella gamma reperibile sul mercato

secondo la stagione, fornendone almeno quattro tipi diversi nella settimana.

Art. 22 - Riciclo

E' vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo. Pertanto

tutti i cibi erogati dovranno essere preparati in giornata, fatto salvo quanto diversamente indicato

nel presente contratto.

Art. 23- Manipolazione e cottura

Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti, che debbono avvenire

massimo entro due ore dal tempo previsto per la loro consegna nel presente schema contratto di

servizio, devono mirare ad ottenere standard elevati di qualità igienica, nutritiva e sensoriale e

devono essere coerenti con quanto prescritto dal presente schema contratto di servizio.

Art. 24 – Conservazione dei piatti freddi

La conservazione dei piatti freddi durante il trasporto e la distribuzione deve essere

mantenuta alla temperatura conforme all'art.31 del D.P.R. 26 marzo 1980, n.327 e successive

modifiche/integrazioni.

Art. 25 - Linea refrigerata

E' ammessa la preparazione di alcuni prodotti il giorno precedente la cottura purché dopo

cottura vengano raffreddati con l'ausilio dell'abbattitore rapido di temperatura secondo le normative

vigenti, posti in recipienti idonei e conservati in frigoriferi a temperatura compresa tra 1°C e 6°C.

L'abbattitore di temperatura deve essere impiegato esclusivamente per i prodotti cotti.

Al fine di garantire la qualità igienica dei prodotti, sono tassativamente vietate preparazioni

anticipate di impasti e farciture.

E' tassativamente vietato raffreddare prodotti cotti a temperatura ambiente o sottoporli ad

immersione in acqua.

Art. 26 - Operazioni preliminari alla cottura e tecnologie di manipolazione

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

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Oltre a quanto già previsto all’art. 25, le operazioni che precedono la cottura devono essere

eseguite secondo le modalità di seguito descritte :

- La carne trita deve essere macinata in giornata;

- Il formaggio deve essere grattugiato in giornata;

- Le operazioni di impanatura devono essere fatte nelle ore immediatamente antecedenti la

cottura;

- Le porzionature di salumi e di formaggio devono essere effettuate nelle ore immediatamente

antecedenti la distribuzione.

- Legumi secchi: ammollo per 24 ore con due ricambi di acqua

- Il personale non deve effettuare più operazioni contemporaneamente al fine di evitare rischi di

contaminazioni crociate.

Art. 27- Condimenti

Tutti i primi piatti dovranno essere conditi al momento della distribuzione, se richiesto, con

formaggio Parmigiano Reggiano con la grammatura secondo ricetta e che deve essere consegnato in

vaschette separate.

Il condimento per la pastasciutta o il riso deve essere consegnato in vaschette separate da

quelle della pasta/riso. La pasta o il riso saranno parzialmente conditi solo con olio extra vergine

d’oliva. Il condimento della pasta/riso dovrà essere effettuato nei rispettivi luoghi di consegna e

consumo del pasto.

Per la pasta e il riso al burro, oltre al condimento da tabella, devono essere mandate

vaschette con latte caldo e burro a parte da aggiungere al momento della distribuzione.

La pomarola, comprensiva di odori, deve essere preparata senza soffritto.

Nei luoghi di consumo dei primi piatti deve essere consegnato sale, olio, aceto, o limone per

l’integrazione del condimento dei contorni .

Art. 28- Menù e Variazioni

I pasti saranno confezionati attenendosi a due tipologie di menù (uno invernale e uno

estivo); i piatti che normalmente compongono i suddetti menù e le grammature impiegate sono

contenuti negli allegati 2 al presente schema contratto di servizio.

Qualora per la preparazione di uso corrente di pasti indicati nei menù fossero necessari

ingredienti al momento non previsti, questi dovranno essere comunque forniti dall’impresa

appaltatrice senza alcun sovrapprezzo rispetto al prezzo di aggiudicazione.

La frutta dovrà essere alternata nelle varie tipologie, a seconda la stagionalità, non

porzionata ma fornita, nel rispetto della sua interezza, ad ogni singolo utente, garantendone almeno

quattro tipi diversi nella settimana, riservandosi l’Amministrazione comunale di richiedere

l’introduzione – in aggiunta a quanto già previsto dal Menù – di yogurt e/o succhi di frutta al posto

della frutta.

In tutti i refettori scolastici e per i servizi asilo nido, casa protetta, comunità alloggio, sedute

del Consiglio Comunale e mensa dipendenti, dovrà essere fornita dalla I.A., acqua minerale in tutti i

giorni di fruizione del servizio mensa ed in tutti gli altri casi in cui si faccia richiesta, e

specificatamente:

- Acqua oligominerale per i bambini fino a sei anni di età (bambini frequentanti l’ asilo nido

e le scuole dell’infanzia);

- Acqua minerale per i bambini di età superiore ai sei anni e per tutti gli altri utenti.

Il Comune, su indicazione del Comitato Mensa, può proporre, nel periodo di servizio,

variazioni ai menu settimanali, tenendo conto del costo complessivo presunto (oneri di preparazione

compresi), senza che l’impresa possa pretendere comunque alcun sovrapprezzo per gli eventuali

maggiori oneri.

Le variazioni proposte dovranno essere concordate con il/la dietologo/dietista, anche

specializzata in refezione scolastica, di cui l’impresa appaltatrice deve disporre ed a cui spetta

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

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il compito di redigere una bozza di menu che poi verrà trasmessa al Servizio Asur – Area vasta 2

per la necessaria validazione.

Su indicazione dell’Amministrazione comunale, il/la dietologo/dietologa della I.A. dovrà

predisporre bozze di menù speciali (vegetariano, vegani, ecc……) per poter soddisfare le esigenze

dell’utenza;

E' consentito, in via temporanea, una variazione dei menù nei seguenti casi:

- guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del piatto previsto;

- interruzione temporanea della produzione per cause quali sciopero, incidenti, interruzioni

dell'energia elettrica;

- avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili.

Tale variazione potrà in ogni caso essere effettuata previa comunicazione seguita da

conferma scritta da parte dell'Amministrazione comunale.

Non sono ammesse deroghe al menù per problemi dovuti al reperimento delle materie prime

necessarie alla preparazione dei pasti ivi inclusi.

Nel caso in cui gli organi di vigilanza igienico-sanitaria, per far fronte a particolari eventi

straordinari, prescrivessero l’esclusione di particolari prodotti alimentari, l’impresa deve proporre

all’Amministrazione comunale i prodotti con i quali intende effettuare la sostituzione, di pari valore

economico e nutrizionale. Tale sostituzione deve essere necessariamente approvata

dall’Amministrazione comunale.

E’ fatto obbligo all’I.A. , tramite la figura professionale del/la dietologa/dietista di cui

dispone, l’organizzazione di incontri con i genitori degli utenti del servizio di refezione

scolastica e relativi insegnanti in merito alla ristorazione scolastica ed al rispetto delle

normative igienico-sanitarie e nutrizionali da concordare con l’Amministrazione comunale (in

previsione n. 2 incontri l’anno).

Art. 29 – Pasti Speciali

Nei giorni in cui si svolgono gite scolastiche autorizzate, il pasto dovrà essere sostituito dalla

fornitura di un cestino pic nic individuale, la cui composizione verrà concordata con il competente

Ufficio Comunale.

L’Amministrazione comunale potrà richiedere all’impresa appaltatrice la fornitura di pasti

freddi o cestini o, in casi particolari, pasti in monoporzione, oltre che per le gite scolastiche, anche

in caso di sciopero o di altre emergenze.

In occasione delle feste (Natale, Carnevale, Pasqua e fine anno scolastico o particolari eventi

organizzati dall’Amministrazione comunale) potranno essere concordati menù particolari senza che

ciò comporti oneri ulteriori.

L’ I.A. deve altresì garantite la preparazione di “diete speciali” o la fornitura di alimenti

dietetici per la loro composizione, che rispondono di volta in volta alle particolari esigenze cliniche

degli utenti, prodotti in apposite aree destinate unicamente a tali preparazioni e distribuite,

all’interno dei refettori, evitando contaminazioni e comunque in linea con le normative igienico-

sanitarie per le suddette tipologie di pasti.

Tali diete richieste dall’utenza tramite certificazione medica sono destinate a:

Soggetti affetti da allergie o intolleranze alimentari, siano esse singole o multiple;

Soggetti diabetici

Soggetti affetti da particolari malattie metaboliche che necessitano, a scopo terapeutico

dell’esclusione di particolari alimenti;

Altro (terapie per vaccini, innesto apparecchi ortodontici, disfagie, utenti vegetariani,

ecc….)

E’ garantito su richiesta, il rispetto dei regimi alimentari conseguenti l’appartenenza a

determinate confessioni religiose.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

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L’ I.A. è tenuta a preparare le diete su segnalazione nominativa della presenza di utenti

interessati, rilevate da proprio personale.

I pasti dietetici devono essere veicolati in contenitori isotermici a temperatura controllata, al

fine di garantire una temperatura igienicamente corretta del pasto.

Il Comune si riserva altresì di richiedere all’impresa Appaltatrice, in caso di adesione delle

Scuole a specifici progetti di educazione alimentare, la preparazione di menù particolari, per tutta la

scuola o anche solo per alcune classi. Tali menù potrebbero prevedere pietanze tipiche, regionali o

che si rifanno alle tradizioni culturali locali, con riguardo a generi non previsti dalle tabelle

dietetiche.

Nel mercoledì delle Ceneri e nei venerdì della Quaresima dovrà essere fornita una dieta

alternativa da concordare con l’Amministrazione comunale per coloro che ne facciano richiesta.

Art.30 - Quantità degli ingredienti

Le quantità da somministrare sono quelle previste negli allegati 2 nei quali sono riportati

tutti i pesi degli ingredienti previsti per la realizzazione di ogni singola porzione prevista nel menù.

I pesi indicati s’intendono a crudo e al netto degli scarti di lavorazione e di eventuali cali peso

dovuti allo scongelamento, salvo diversa indicazione.

Nel caso in cui per la preparazione delle pietanze indicate nei menù fossero necessari

ingredienti non previsti dalla tabella dietetica, l’Impresa deve comunque provvedere al reperimento

di quanto necessario senza alcun onere aggiuntivo per l’Amministrazione comunale.

Art. 31 - Contenitori

I contenitori esterni da utilizzare per il trasporto dei pasti devono essere in condizioni

ottimali e preferibilmente in polipropilene (non espanso) all'interno dei quali possano essere allocati

i contenitori in acciaio inox del tipo gastronorm, di varie altezze in relazione al prodotto da servire,

muniti di coperchio a tenuta ermetica e di guarnizioni in grado di assicurare il mantenimento delle

temperature previste dalla legge per gli alimenti deperibili cotti da consumare caldi e per gli

alimenti deperibili da consumarsi freddi (D.P.R. 327/80 art.31 e ss. mm.). Detti contenitori devono

avere preferibilmente apertura frontale.

Nel caso di necessità l’impresa dovrà provvedere alla loro immediata sostituzione.

Lo spessore delle paste asciutte contenute nelle gastronorm non deve superare i tre quarti

dell’altezza del contenitore, al fine di evitare fenomeni di “impaccatura”.

I singoli componenti di ogni pasto dovranno essere confezionati in contenitori diversi

(contenitori per le minestre, per il sugo, per le pietanze, per i contorni).

Inoltre i pasti devono essere confezionati in contenitori distinti per ogni tipologia di utenza.

I contenitori non potranno contenere alimenti destinati ad un’utenza diversa da quella

indicata sul contenitore medesimo.

Su ciascun contenitore deve essere apposta apposita etichetta riportante la data, il numero di

porzioni ivi contenute, il nome del refettorio cui il contenitore è destinato, la ragione sociale

dell’Impresa, il luogo e la data di produzione dei pasti, le modalità di conservazione.

Inoltre deve essere indicato la tipologia dell’alimento trasportato con riferimento al menù

del giorno che deve sempre accompagnare i pasti nella fase di trasporto. La pulizia, il lavaggio, la

sanificazione di detti contenitori resteranno a carico dell’I.A.

Per quanto riguarda il pane, che dovrà essere di giornata, sia in panini che a fette, deve

essere confezionato in sacchetti di carta ad uso alimentare e riposto in ceste pulite e munite di

coperchio.

L’Amministrazione comunale si riserva, in occasione particolari e per un tempo limitato, la

possibilità di chiedere il confezionamento dei pasti in “monoporzione”, senza che l’ I.A. possa

richiedere prezzi aggiuntivi.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

L’Impresa deve altresì provvedere al lavaggio della frutta, che potrà essere effettuato nei

luoghi dove si effettua il confezionamento o dove si effettua la distribuzione. In ogni caso la frutta

deve essere trasportata e/o conservata in contenitori di plastica ad uso alimentare muniti di coperchi.

Art. 32 - Mezzi di trasporto

I mezzi adibiti al trasporto dei pasti devono essere perfettamente in regola con le

disposizioni del DPR 327/80 art. 46 e ss. Dovranno essere adibiti esclusivamente al trasporto di

alimenti, coibentati e rivestiti internamente di materiale facilmente lavabile.

Dovranno essere puliti giornalmente e sanificati settimanalmente. Le attrezzature per la

veicolazione, il trasporto e la conservazione dei pasti caldi e freddi dovranno essere conformi al

suddetto decreto e garantire il mantenimento costante della temperatura dei cibi fino al momento del

consumo.

Art. 33 - Orari di trasporto e modalità di consegna dei pasti

I pasti dovranno essere consegnati franchi di ogni spesa a cura dell' I.A. nelle strutture socio-

educative comunali come sopra indicate. In particolare, per quanto riguarda le mense scolastiche, si

specifica che, per motivi di sicurezza degli alunni, i pasti devono essere trasportati nei locali

refettorio e scaricato in luogo idoneo indicato dal competente ufficio comunale.

Fra il termine della preparazione, cottura e confezionamento di ciascun tipo di pietanza e la

somministrazione dovrà intercorrere un lasso di tempo non superiore a 90 minuti. Tale limite

pertanto deve essere inteso come tempo massimo di permanenza nei contenitori di ciascun alimento

cotto deperibile.

La consegna dei pasti nelle strutture socio-educative e scolastiche comunali, così come

indicate all’art. 9 del presente schema contratto di servizio, dovrà essere effettuata totalmente dalla

I.A. con mezzi propri e personale proprio, e avverrà dal lunedì al sabato, con una tempistica che

rispetti scrupolosamente gli orari di somministrazione dei pasti così come previsti nel prospetto

riportato nel medesimo articolo.

Nella giornata di sabato verranno consegnati i pasti necessari per la domenica successiva

agli ospiti della residenza protetta per anziani “La Ginestra” (che non necessitano di un particolere

regime dietetico) e della Comunità Alloggio Residenziale. In entrambe le strutture comunali

suindicate verranno giornalmente consegnati (dal lunedì’ al sabato) tutti i prodotti necessari per la

colazione, la merenda pomeridiana ed ogni altro genere di conforto.

Per gli utenti dell’asilo nido e per il personale educativo ed ausiliario di ruolo che vi presta

servizio i pasti vengono preparati nella cucina interna alla struttura, con l’utilizzo di generi

alimentari che dovranno essere consegnati dall’impresa affidataria giornalmente , con orari e tempi

da concordare con il Responsabile del Servizio, in quantità e tipologia previste nel menù che si

allega al presente schema contratto di servizio.

Le colazioni presso le scuole dell’infanzia dovranno essere consegnate dal lunedì al venerdì

secondo una tempistica che rispetti l’orario di somministrazione nei vari plessi scolastici, indicati

all’art 9 del presente schema contratto di servizio.

Nelle scuole organizzate su doppio turno dovrà essere effettuata la doppia consegna del

pasto.

Gli orari di consegna dovranno permettere tassativamente il rispetto degli orari di inizio del

servizio mensa agli utenti, fermo restando il rispetto del limite indicato al comma 2 del presente

articolo.

In ogni caso i pasti devono essere consegnati con un anticipo massimo di 15 minuti

dall'orario previsto per la somministrazione.

La consegna dei pasti nei refettori dovrà avvenire tenendo conto dell’ubicazione e

dell’organizzazione interna degli stessi, in modo da rendere funzionale la distribuzione dei pasti agli

utenti, e in base alle richieste delle strutture socio-educative e scolastiche di riferimento

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

Per i pasti recapitati presso ciascuna struttura comunale, l'Impresa deve emettere documento

di trasporto in duplice copia con l'indicazione del numero dei contenitori e del numero dei pasti

consegnati e dell'ora di consegna.

Il personale incaricato al controllo firmerà per ricevuta restituendone copia all'I.A. e

inoltrando l'originale al competente Ufficio dell'Amministrazione comunale per gli adempimenti

contabili necessari alla liquidazione del corrispettivo mensile.

Art. 34 - Prenotazione e consegna dei pasti

Il rilevamento giornaliero dei pasti da fornire presso ciascuna struttura comunale viene

effettuato:

- dal personale scolastico per le scuole dell’infanzia e primarie ed inviato telematicamente al

centro cottura entro le ore 10,00 di ogni giorno;

- dal personale operante presso le altre strutture comunali (Centro Sociale “Arcobaleno” –

Comunità Alloggio /Casa Famiglia – Residenza Protetta per anziani “La Ginestra”), che lo

invierà telefonicamente o mezzo fax al competente centro cottura entro le ore 10,00;

- direttamente per via telematica dalla I.A. per quanto riguarda i dipendenti comunali che ne

facciano richiesta giornaliera;

Nel caso in cui dovessero verificarsi delle discrepanze tra il numero di utenti e il numero di

pasti distribuiti, l’I.A. deve immediatamente provvedere al recapito dei pasti mancanti.

L'Impresa deve garantire la somministrazione dei pasti a tutti gli utenti per i quali è stata

comunicata la prenotazione.

L’Impresa deve garantire la somministrazione di tutte le preparazioni previste dai menù e

nelle quantità previste dalle tabelle dietetiche.

In casi eccezionali e non prevedibili di esaurimento di alcune preparazioni queste saranno

sostituite da generi alimentari di pari valore economico, previa autorizzazione dell'Amministrazione

comunale.

Art. 35 – Norme per la somministrazione

Nei plessi scolastici indicati all’art. 9 del presente schema contratto di servizio, e precisamente:

Scuola dell’infanzia statale “Casa dei Bambini”

Scuola dell’infanzia statale “M.Lodi”

Scuola primaria “Montessori”

Scuola primaria “Marconi”

l’I.A dovrà effettuare il servizio di distribuzione dei pasti e della colazione nelle scuole

dell’infanzia, comprensivo anche delle operazioni necessarie a sbarazzare i tavoli e alla

sistemazione, pulizia, riordino delle sale refettorio, corridoi di collegamento e altre zone usate per la

distribuzione da effettuare al termine di ogni servizio.

In tal caso l’impresa dovrà provvedere anche al lavaggio dei piatti, stoviglie, bicchieri e

brocche attraverso l’utilizzo della lavastoviglie, o con altre modalità laddove questa non fosse

disponibile, concordando con il competente ufficio comunale idonee soluzioni. In ogni caso resta a

carico della I.A. la manutenzione di tutte le attrezzature presenti nei refettori scolastici

(lavastoviglie lavatrici e frigoriferi ed ogni altra attrezzatura ubicata nei refettori scolastici) e la loro

sostituzione nel caso di rottura definitiva. La fornitura dei prodotti di consumo necessari è a totale

carico ed onere dell’impresa appaltatrice.

In particolare, per le brocche l’impresa dovrà provvedere periodicamente ad effettuare un

idoneo trattamento anticalcare.

L’impresa dovrà fornire il tovagliato necessario ad ogni refettorio comunale e sostituirlo in caso

di eccessiva usura; dovrà altresì provvedere alla fornitura di sacchi per la raccolta differenziata dei

rifiuti.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

Nel caso in cui per qualsiasi motivo non sia possibile l'uso della lavastoviglie, l’impresa dovrà

informare tempestivamente il competente ufficio comunale e concordare con lo stesso idonee

soluzioni, i cui oneri sono comunque a carico dell’impresa appaltatrice.

Qualora dovesse essere impiegato materiale monouso, l’impresa dovrà provvedere a proprie

cure e spese, a fornirlo nelle quantità e con le caratteristiche da concordare con il competente ufficio

comunale. Sono a carico dell’impresa la fornitura di tovaglioli di carta necessari agli utenti dei

servizi refezione.

In particolare, per uso temporaneo oltre che nel caso in cui i refettori non siano dotati di

lavastoviglie, dovranno essere previsti piatti monouso del peso di gr. 9,00 e ø 21 cm. e ciotole con

manici di peso minimo di gr. 8,00 entrambi in polistirolo atossico, o altro materiale idoneo all’uso,

di colore bianco.

L’Amministrazione comunale si riserva di chiedere la sostituzione dei suddetti prodotti qualora

non ritenuti idonei.

Prima dell'inizio del servizio di distribuzione, sarà compilato in ogni scuola l'inventario dei

materiali che vengono dati in uso per la distribuzione all’impresa appaltatrice, che dovrà renderne

conto al termine del servizio provvedendo al loro reintegro in caso di mancanza o danneggiamento.

L’impresa deve altresì provvedere al reintegro dei materiali che, all’inizio o nel corso del

servizio,venissero a mancare per qualsiasi motivo.

Sarà a carico della I.A. l’installazione di distributori di acqua potabile nei plessi scolastici

(scuole dell’infanzia S.Andrea e Buozzi, scuole primarie “Montessori e “Marconi”) , secondo le

necessità dell’utenza scolastica e comunque almeno uno per ogni plesso scolastico.

Art. 36 - Personale addetto alla distribuzione

L’impresa deve mettere a disposizione per il servizio di distribuzione, proprio personale,

secondo quanto indicato in sede di offerta, in numero tale da assicurare modalità e tempi di

esecuzione adeguati per una tempestiva ed ordinata esecuzione del servizio stesso e comunque nel

rispetto di quanto indicato all’art. 13 punto a) per ciò che riguarda il numero minimo di operatrici

richieste e di ore lavorative richieste, comprensive di sostituzioni secondo le necessità.

In caso di necessità l’Amministrazione comunale potrà comunque ordinare il potenziamento

del numero degli addetti alla distribuzione, senza oneri aggiuntivi. L’impresa risponderà

direttamente ed indirettamente di ogni danno che per fatto proprio o dei suoi dipendenti potrà

derivare al Comune ed a terzi, oltre ovviamente ai destinatari del servizio.

Il personale addetto alla preparazione e distribuzione dei pasti deve costituire un punto di

riferimento stabile per gli utenti del servizio mensa. Vanno pertanto evitati ripetuti spostamenti tra

un plesso scolastico e l’altro e, nei limiti del possibile, sostituzioni in corso dell’anno scolastico.

L’inserimento di nuovi operatori deve essere preceduto da un adeguato periodo di

preparazione e affiancamento,al fine di non provocare disservizi dovuti alla non conoscenza

operativa, subordinatamente alla verifica circa la possibilità di un ampliamento di orario effettuato

dal personale già in servizio.

Considerata la delicatezza dei compiti cui il personale dell'appaltatore è preposto il Comune

ha la facoltà di chiedere all'appaltatore stesso la sostituzione di chi a suo giudizio risulti non idoneo

o inadatto anche sotto gli aspetti di un corretto rapporto e della disponibilità psicologica con gli

utenti della Refezione.

In tal caso l'appaltatore dovrà procedere alla sostituzione con urgenza e comunque non oltre

3 gg. dalla segnalazione.

Per assicurare il buon andamento complessivo del servizio, in collaborazione con gli uffici

comunali interessati, l’appaltatore si deve impegnare a destinare suo personale ispettivo,

professionalmente qualificato. I nominativi degli ispettori dovranno essere resi noti

all’Amministrazione comunale prima dell’inizio del servizio stesso.

Art. 37 - Operazioni da effettuare prima e durante la distribuzione

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

Il personale addetto alla distribuzione dovrà osservare, per il buon andamento del servizio,

oltre alle norme previste nel piano di autocontrollo adottato dall’I.A. per le operazioni di

distribuzione, anche le seguenti disposizioni:

- I locali refettorio devono essere aerati prima di iniziare le operazioni di apparecchiatura per il

tempo necessario al ricambio dell'aria;

- Le sedie, anche nelle aree non usate giornalmente, dovranno essere riordinate "a terra" e non

appoggiate sui tavoli ed i tavoli igienizzati con appositi prodotti prima dell'apparecchiatura;

- Il personale addetto alla distribuzione dovrà indossare apposito camice (distinto da quello per i

lavori di pulizia) e dovrà essere provvisto di cartellino di identificazione riportante il nome

dell’impresa ed il proprio nominativo, cuffia, in modo tale da contenere tutta la capigliatura,

dovrà usare guanti monouso, e non dovrà indossare anelli o bracciali;

- I contenitori termici, le ceste del pane e quelle della frutta devono sempre essere tenuti sollevati

da terra, anche durante la fase di scarico;

- L'apparecchiatura dovrà essere predisposta con particolare accuratezza;

- Tutto il materiale occorrente per l'apparecchiatura e la distribuzione (stoviglie, posate, etc) deve

essere conservato con la massima cura negli appositi armadi ed ivi riposto dopo essere stato

usato e opportunamente lavato. Il piano sopra gli armadi non deve essere utilizzato quale piano

di appoggio;

- Le ceste ed i cestini del pane e della frutta devono essere ben tenuti ed accuratamente puliti;

- Sui tavoli sanificati dovranno essere predisposte, prima dell’arrivo degli alunni, le brocche con

l’acqua che, all’occorrenza, dovranno essere riempite nel corso del pasto dal personale addetto

alla distribuzione;

- Per ciascun refettorio devono essere sempre disponibili olio extravergine di oliva, aceto e sale

fino;

- Il parmigiano grattugiato dovrà essere a disposizione degli alunni su ogni tavolo in idonei

contenitori;

- Al fine di evitare abbassamenti della temperatura dei pasti le vaschette dovranno essere tolte una

alla volta dai contenitori termici, che ogni volta dovranno essere immediatamente richiusi ed

essere prontamente somministrate agli alunni;

- Le verdure dovranno essere condite poco prima del consumo;

- La distribuzione, ad eccezione della minestra, dovrà iniziare quando gli alunni sono seduti a

tavola;

- Le pietanze dovranno essere servite con utensili adeguati;

- Prima di iniziare le operazioni di distribuzione il personale dovrà, in relazione alle indicazioni

ricevute dal centro di cottura, valutare la porzionatura delle singole pietanze, completare il

condimento della pasta ed integrare i condimenti dei contorni.

- Dovrà altresì verificare la corretta fornitura da parte del centro cottura dei pasti speciali da

distribuire agli alunni con certificazione medica o per i quali è previsto un menù specifico. In

caso di mancata fornitura il personale dovrà segnalare immediatamente la carenza alla cucina in

modo che la stessa possa provvedere tempestivamente alla consegna.

- Qualora, al momento dell'apertura dei contenitori, venissero viste o avvertite modifiche nei

caratteri organolettici delle pietanze (odori sgradevoli, presenze corpi estranei, ecc.) il personale

è tenuto a sospendere la distribuzione e a richiedere la sostituzione delle stesse pietanze al centro

di cottura segnalando l'accaduto al competente ufficio comunale.

- I tempi di attesa per la distribuzione del primo e del secondo piatto devono essere contenuti al

massimo.

- La distribuzione del secondo piatto e del contorno deve avvenire solo dopo che i bambini hanno

consumato il primo piatto. Eventuali comportamenti difformi devono essere preventivamente

autorizzati da parte dell’Ufficio comunale competente.

- Le pietanze devono essere servite con la necessaria cura, attenzione e gentilezza, assecondando,

in accordo con l'insegnante i gusti personali.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

- Il cibo ancorché avanzato non può essere asportato, né destinato ad altri usi [salvo il prelievo per

animali domestici regolarmente autorizzato dall’Amministrazione comunale], ma soltanto gettato

nei sacchi dei rifiuti.

- Il personale addetto dovrà inoltre collaborare con insegnanti e alunni alla eventuale realizzazione

di progetti di raccolta differenziata dei rifiuti fornendo il necessario supporto alle operazioni di

raccolta dei rifiuti medesimi nei refettori e provvedendo alla loro separazione (sulla base delle

indicazioni che saranno fornite dall’Amministrazione comunale) e al loro successivo

smaltimento negli appositi cassonetti differenziati [carta, multimateriale, organico, compostiera]

ubicati in prossimità delle scuole medesime. L’impresa appaltatrice dovrà inoltre dotare i

refettori di appositi trespoli con i relativi sacchi per la raccolta dei rifiuti.

- Nelle scuole con doppio turno di somministrazione dei pasti si dovrà provvedere fra un turno e

l’altro al ricambio dell’aria dei locali, alla pulizia dei tavoli, alla loro sanificazione e

riapparecchiatura nonché alla scopatura dei pavimenti e all’eventuale lavaggio degli stessi.

- Una volta completata la distribuzione ai tavoli, i contenitori eventualmente non utilizzati devono

essere tutti aperti e messi a disposizione degli utenti.

- In presenza dei rappresentanti delle Commissioni Mensa agli stessi dovranno essere forniti,

possibilmente in tavolo separato dai bambini, semplici assaggi delle pietanze del giorno, per i

quali non verrà riconosciuto all’impresa Appaltatrice alcun corrispettivo.

- Le operazioni di pulizia giornaliera dei locali refettorio dovranno avere inizio solo dopo l’uscita

delle classi e consisteranno in: sparecchiatura, lavatura dei tavoli con prodotti detergenti e

disinfettanti, pulizia e disinfezione degli utensili utilizzati per la distribuzione, pulizia degli

arredi (carrelli, armadi, ecc.), capovolgimento delle sedie sui tavoli, scopatura, lavaggio

sgrassaggio e successivo risciacquo con prodotti disinfettanti dei pavimenti dei refettori, della

zona office, degli eventuali corridoi di collegamento, delle zone attigue dei suddetti locali (anche

esterne) e dei servizi igienici.

- Con frequenza quindicinale il personale dovrà provvedere anche al lavaggio dei vetri sia interni

che esterni, delle porte e delle superfici piastrellate o verniciate, nonché alla spolveratura e de

ragnatura delle pareti e dei soffitti, delle travature e di ogni altra superficie che si rendesse

necessario.

- L’impresa Appaltatrice dovrà inoltre provvedere alla pulizia straordinaria di tutti i locali per i

quali sono a suo carico le pulizia giornaliere sopra ricordate, che si rendesse necessaria a seguito

di lavori di ristrutturazione, imbiancatura o a seguito del verificarsi di eventi straordinari,

provvedendo altresì alla pulizia dei vetri interni e esterni dei refettori e delle zone interessate ai

lavori.

- Tutto il materiale e gli utensili da utilizzare per le pulizie ordinarie e straordinarie dei locali sono

a totale carico dell’impresa Appaltatrice.

Art. 38 - Diritto di controllo dell'Amministrazione comunale

E' facoltà dell'Amministrazione comunale effettuare, in qualsiasi momento senza preavviso

e con le modalità che riterrà opportune, controlli per verificare la rispondenza del servizio fornito

dall'Impresa alle prescrizioni contrattuali e di legge.

L’Impresa dovrà garantire l’accesso agli incaricati della Stazione Appaltante in qualsiasi ora

lavorativa e in ogni zona della struttura di ristorazione e dei refettori, per esercitare il controllo circa

la corretta esecuzione del servizio.

Art. 39- Diritto di verifica dei rappresentanti dei genitori

Controlli sui pasti potranno essere operati sul luogo di cottura e di distribuzione in ogni

momento previi opportuni accordi con il competente ufficio comunale, dai rappresentanti delle

Commissioni Mensa, il cui intervento è previsto da apposito regolamento approvato

dall’Amministrazione comunale ed al quale anche l’impresa appaltatrice dovrà attenersi.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

L’impresa dovrà fornire ai rappresentanti dei genitori camici monouso e cuffie in occasione

dei sopralluoghi al centro di cottura.

Art. 40- Tipologia dei controlli

I controlli di cui all’art. 38 del presente schema contratto di servizio, non dovranno

comportare interferenze nello svolgimento della produzione.

Detti controlli sono articolati in:

a) controlli a vista del servizio.

A titolo esemplificativo si indicano come oggetto di controllo:

- modalità di stoccaggio nelle celle;

- temperatura di servizio delle celle;

- controllo della data di scadenza dei prodotti;

- modalità di lavorazione delle derrate;

- modalità di cottura;

- modalità di distribuzione:

- lavaggio e impiego dei sanificanti

- modalità di sgombero rifiuti;

- verifica del corretto uso degli impianti;

- caratteristiche dei sanificanti;

- modalità di sanificazione;

- stato igienico degli impianti e dell’ambiente;

- stato igienico–sanitario del personale addetto;

- stato igienico dei servizi;

- organizzazione del personale;

- controllo dell’organico;

- distribuzione dei carichi di lavoro;

- professionalità degli addetti;

- controllo delle quantità delle porzioni, in relazione alle Tabelle Dietetiche (in questo caso il

controllo deve riguardare almeno n. 10 porzioni);

- modalità di manipolazione cottura e distribuzione;

- controllo qualitativo e quantitativo delle derrate e dei pasti;

- controllo del funzionamento degli impianti tecnologici;

- controllo degli interventi di manutenzione;

- controllo delle attrezzature;

- controllo del comportamento degli addetti nei confronti del personale dipendente

dall’Amministrazione comunale;

- controllo dell’abbigliamento di servizio degli addetti;

- controllo delle modalità di trasporto dei pasti e delle derrate.

b) Controlli analitici.

Durante i controlli i tecnici incaricati dall’Amministrazione comunale potranno effettuare

prelievi di campioni alimentari e non alimentari, che verranno successivamente sottoposti ad analisi

di laboratorio.

I controlli potranno dar luogo al “blocco di derrate”,di cui all’art. 41 del presente schema

contratto di servizio.

I tecnici incaricati dall’Amministrazione comunale provvederanno a far custodire in un

magazzino o in cella frigorifera (se deperibile) le campionature prelevate ed a far apporre un

cartellino con la scritta “in attesa di accertamento”.

L’Amministrazione comunale provvederà entro due giorni a fare accertare le condizioni

igieniche e merceologiche dell’alimento e darne tempestiva comunicazione all’Impresa; qualora i

referti diano esito positivo, all’impresa verranno addebitate le spese di analisi.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

I tecnici effettueranno i controlli secondo la metodologia che riterranno più idonea, anche

con l’ausilio di macchina fotografica, riprese video, prelievi e asporto di campioni da sottoporre

successivamente ad analisi.

L’ispezione non comporterà interferenze nello svolgimento della produzione.

Le quantità di derrate prelevate di volta in volta saranno quelle minime e comunque

rappresentative della partita oggetto dell’accertamento.

Nulla potrà essere richiesto all’Amministrazione comunale per le quantità di campioni

prelevati.

Art. 41 - Blocco delle derrate

I controlli potranno dar luogo al "blocco di derrate".

I tecnici incaricati dall'Amministrazione comunale provvederanno a far custodire il

campione di alimento bloccato in un magazzino o in cella frigorifera ( se deperibile) ed a far

apporre un cartellino con la scritta "in attesa di accertamento".

L'Amministrazione provvederà entro 2 giorni a fare accertare le condizioni igieniche e

merceologiche dell'alimento e darne tempestiva comunicazione all'Impresa; qualora i referti diano

esito positivo, all'Impresa verranno addebitate le spese di analisi. Nessun onere potrà essere

addebitato all’Amministrazione comunale per le derrate bloccate.

Art. 42 - Autocontrollo da parte dell’Impresa ( sistema HACCP)

L'Impresa, prima di iniziare il servizio oggetto del presente affidamento, deve effettuare per

proprio conto il servizio di Autocontrollo di qualità, secondo quanto previsto dalle vigenti

normative.

L'autocontrollo deve essere effettuato conformemente alle normative vigenti in materia di

igiene dei prodotti alimentari.

Pertanto l’Impresa deve individuare ogni fase del servizio che potrebbe rivelarsi critica per

la sicurezza degli alimenti e garantire che siano individuate, applicate, mantenute e aggiornate le

opportune procedure di sicurezza necessarie al corretto funzionamento del sistema.

Il servizio di autocontrollo di qualità deve comprendere anche la fase della distribuzione,

laddove tale fase risulti a carico dell’impresa appaltatrice, e precisamente nei refettori di seguito

indicati:

1. Mensa scuola dell’infanzia Buozzi;

2. Mensa scuola dell’infanzia S. Andrea;

3. Mensa scuola primaria Marconi di Via Battisti

4. Mensa scuola primaria Montessori di Via Marconi

5. Mensa adibita ai dipendenti comunali

Sarà a carico dell’impresa Appaltatrice il servizio di autocontrollo di qualità anche per

quanto riguarda:

1. L’asilo nido comunale, in qualità di punto di produzione pasti

2. Il Centro Sociale Diurno, in qualità di punto di somministrazione pasti.

Il piano di autocontrollo dovrà prevedere le seguenti prestazioni:

Redazione ed aggiornamento del Manuale di Autocontrollo;

Aggiornamento generale su scadenze e normative nel settore igiene degli alimenti,

igiene del personale, igiene degli ambienti di lavoro;

N. 2 sopralluoghi annuali per ciascuna struttura con campionamento e successiva analisi

microbiologica di campioni secondo le modalità e frequenze stabilite nel piano di

campionamento del Manuale di Autocontrollo, di seguito dettagliate per singola

struttura:

a. per ciascuna struttura: n. 2 verifiche/anno per conformità generale

struttura e processi a mezzo check-list inviata dall’OSA.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

b. per il punto di produzione pasti (asilo nido comunale): n. 2 tamponi su

superfici/anno, n. 1 alimento/anno, n. 1 acqua destinata a consumo

umano;

c. per ogni punto di somministrazione pasti (Centro Sociale Diurno-scuola

dell’infanzia Buozzi-scuola dell’infanzia S.Andrea-scuola primaria

“Marconi di Via Battisti-scuola primaria “Montessori”di Via Marconi

Mensa adibita ai dipendenti comunali): n. 2 tamponi su superfici/anno,

n. 1 acqua destinata al consumo umano;

d. verifica annuale temperature di stoccaggio alimenti nelle

apparecchiature refrigeranti (frigo e congelatori) e controllo

rispondenza termometro apparecchiatura con sonda tarata;

Formazione annuale in materia di Autocontrollo (Haccp) di durata due ore.

Gli elaborati e la corrispondenza relativi a quanto riportato nel presente articolo dovranno

essere consegnati in numero sufficiente per le esigenze cui sono finalizzati e nei termini fissati dalle

disposizioni di Legge.

In particolare, il servizio di autocontrollo di qualità per tutte le strutture comunali

sopraindicate dovrà essere garantito nelle modalità sopra descritte senza che l’impresa appaltatrice

possa pretendere alcun rimborso.

Art. 43 – Conservazione dei campioni

La I.A. è tenuta a conservare un campione rappresentativo del pasto completo del giorno, del

pasto alternativo al menù base e del pasto sostitutivo del menù di base, qualora fossero intervenute

delle variazioni, nel luogo di produzione dei pasti.

Tali campioni, con almeno 100 gr. di prodotto, vanno posti in contenitori/sacchetti sterili

forniti dall’impresa stessa, muniti di etichetta recante la data di preparazione, il contenuto, il nome

del cuoco responsabile della preparazione;conservati a +2 /+4°C per 72 ore in una zona

identificabile con un cartello con la seguente dizione: “ Alimenti appartati per eventuale verifica”

Art. 44 - Contestazioni

L'Amministrazione comunale farà pervenire all'Impresa eventuali prescrizioni alle quali essa

dovrà uniformarsi entro 8 giorni, con possibilità entro tale termine, di presentare controdeduzioni

che, nel caso, interrompono la decorrenza del termine predetto sino a nuova comunicazione.

L'Impresa è tenuta a fornire giustificazioni scritte e documentate, se richieste

dall'Amministrazione comunale, in relazione alle contestazioni mosse.

Art. 45 - Rilievi all'Impresa Aggiudicataria

L'Amministrazione farà pervenire all'Impresa, per iscritto le osservazioni e le contestazioni

rilevate dagli organi di controllo.

Se entro 8 giorni dalla data della comunicazione l'Impresa non fornisce nessuna controprova

probante, l'Amministrazione comunale applicherà le penali previste al successivo articolo 46.

Art. 46 - Inadempienze e penalità

Ove si verifichino inadempienze dell'Impresa nell'esecuzione delle prestazioni contrattuali,

saranno applicate dalla Stazione appaltante penali, in relazione alla gravità delle inadempienze, a

tutela delle norme contenute nel presente schema contratto di servizio.

Le penalità minime che la Stazione appaltante si riserva di applicare sono le seguenti:

1 - qualora non fosse rispettato il limite delle due ore fra preparazione e somministrazione dei pasti,

penale pari al 20% dell'importo pieno dei pasti forniti oltre tale limite, riservandosi il Comune di

respingere la fornitura con l'obbligo da parte dell’impresa appaltatrice di fornire un pasto freddo

alternativo;

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

2 - qualora il peso dei cibi fosse riscontrato, nella media dei campioni esaminati in un refettorio

inferiore a quello previsto nelle tabelle dietetiche, una penalità pari al 20% dell'importo totale dei

pasti somministrati in quel refettorio; se le deficienze nelle grammature fossero rilevate su almeno

cinque contenitori le suddette penali saranno applicate per tutti i pasti preparati nel centro di cottura.

Se comunque durante tali conteggi fossero accertate porzioni inferiori di oltre il 15%, sarà applicata

un'ulteriore penale pari al 20% dell’importo pieno di tutti i pasti forniti;

3 - qualora fossero usate o anche soltanto conservate nel Magazzino o nei frigoriferi derrate diverse

o di qualità inferiore a quanto previsto all'allegato “Caratteristiche merceologiche delle derrate

alimentari”, sarà applicata una penale di €. 2.000,00= per derrata;

4 - per ogni mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie riguardanti la preparazione e la

conservazione dei pasti, le modalità di trasporto e quant'altro previsto dalle vigenti disposizioni,

penale di €. 700,00= per inadempienze accertate al centro di cottura e di €. 500,00= per ogni

inadempienza accertata nelle singole strutture socio-educative e scolastiche dove avviene la

consegna dei pasti; qualora la trasgressione fosse riferita alle modalità di trasporto la penale sarà di

€. 500,00= per ogni mezzo di trasporto;

5 - per il mancato rispetto di ogni norma relativa al personale, penale di €. 700,00=;

6 - qualora si verificassero ritardi nella consegna dei pasti nelle singole strutture socio-educative e

scolastiche, dove vanno consumati superiori a 15 minuti, penale di €. 700,00= per ogni struttura;

7 – per ogni caso di ritrovamento di corpi estranei nella singola porzione sarà applicata una penale

di €. 1000,00=, con ulteriore penale di €. 1.500,00= se il ritrovamento interessa più di una porzione,

riservandosi il Comune di respingere la fornitura con l'obbligo da parte dell’impresa appaltatrice di

fornire immediatamente un pasto sostitutivo;

8 - per il mancato rispetto del piano di autocontrollo adottato secondo il sistema H.A.C.C.P., penale

di €. 700,00= e penale di €. 500,00= per il mancato rispetto delle norme di pulizia e disinfezione per

ogni singola scuola;

9 - per deficienze qualitative nei pasti erogati o per il mancato mantenimento della temperatura ai

livelli di legge anche riferito alle singole pietanze, penale di €. 1000,00= se le stesse fossero riferite

alla generalità dei pasti o di €. 500,00= se riferite ai pasti di ogni singola struttura socio-educativa e

scolastica dove i pasti andranno consegnanti e consumati;

10 - qualora le deficienze fossero tali da impedire il consumo dei pasti o addirittura questi non

fossero forniti, le penali - calcolate come indicato al precedente punto 9 - saranno raddoppiate,

riservandosi il Comune di richiedere un piatto freddo alternativo;

11 - per la mancata erogazione o somministrazione dei pasti dietetici, sarà applicata, per ogni caso,

una penale, da un minimo di €. 2.000,00= ad un massimo di €. 5.000,00= in relazione alla gravità

del caso.

12 – per il mancato rispetto dei menù utilizzati nei diversi refettori, non comunicati entro tre giorni

e/o non autorizzati dalla S.A. sarà applicata una penale che va da un minimo di € 700,00= ad un

massimo di € 1.500,00=;

13 – per il mancato reintegro immediato di personale addetto alla distribuzione dei pranzi e delle

colazioni nei refettori scolastici , qualora non venga rispettato il limite previsto all’art. 22 punto a)

del presente schema contratto di servizio per quanto attiene il numero delle operatrici impiegate nel

servizio ed il monte ore previsto, sarà applicata una penale che va da un minimo di € 1.000,00 ad un

massimo di € 2.000,00;

Per altri casi di inadempienze non sopra compresi, ovvero in considerazione della particolare

gravità dell'inadempienza stessa, il Comune si riserva, a suo giudizio insindacabile, di applicare

ulteriori penalità, da un minimo di €. 500,00= ad un massimo di €. 1.000,00=.

Qualora le inadempienze, causa delle penali, si ripetessero più di tre volte per ognuno dei

casi sopra previsti, l’Amministrazione comunale, fatto salvo quanto indicato al successivo articolo

49, potrà proseguire nell’applicazione delle penali in misura raddoppiata rispetto a quanto sopra

esposto.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

L'applicazione delle penali non impedisce la risoluzione contrattuale e il risarcimento di

maggiori danni.

Gli importi delle penali suddette che dovessero eventualmente applicarsi saranno trattenuti

dall’ammontare delle liquidazioni afferenti le fatture già emesse e/o sulla garanzia fideiussoria,

come indicato al successivo articolo 54.

Art. 47 – Subappalto e cessione del contratto

Ai sensi dell’art. 105 comma 1 del D.lgs. 50/2016 il contratto non può essere ceduto, a pena

di nullità.

In considerazione della tipologia delle prestazioni e dei soggetti interessati dal servizio

(prevalentemente minori), si ritiene necessario ridurre al minimo gli operatori economici coinvolti

nella gestione. NON E’ AMMESSO pertanto il subappalto.

Art. 48 – Risoluzione di diritto del contratto – Clausola risolutiva espressa

L’Amministrazione comunale dispone la risoluzione immediata del contratto in tutti i casi previsti

dall’art. 108 D.lgs. 50/2016 e in particolare nei casi in cui:

a) il contratto ha subito una modifica sostanziale che avrebbe richiesto una nuova procedura di

appalto ai sensi dell'articolo 106;

b) l'aggiudicatario si è trovato, al momento dell'aggiudicazione dell'appalto, in una delle situazioni

di cui all'articolo 80, comma 1, e avrebbe dovuto pertanto essere escluso dalla procedura di

appalto;

d) l'appalto non avrebbe dovuto essere aggiudicato in considerazione di una grave violazione degli

obblighi derivanti dai trattati, come riconosciuto dalla Corte di giustizia dell'Unione europea in

un procedimento ai sensi dell'articolo 258 TFUE, o di una sentenza passata in giudicato per

violazione del presente codice.

e) nei confronti dell'appaltatore sia intervenuto un provvedimento definitivo che dispone

l'applicazione di una o più misure di prevenzione di cui al codice delle leggi antimafia e delle

relative misure di prevenzione, ovvero sia intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato

per i reati di cui all'articolo 80 D.lgs. 50/2016;

f) In tutti i casi previsti dal Protocollo di Legalità sottoscritto tra il Comune di Chiaravalle e la

Prefettura di Ancona in data 27.11.2015;

g) Mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a consentire

la piena tracciabilità delle operazioni di pagamento ai sensi delle disposizioni di cui alla legge

136/2010;

h) In ogni altro caso previsto dal D.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii. al quale si fa specifico ed integrale

riferimento.

Art. 49 - Risoluzione del contratto per inadempimento ed esecuzione d'ufficio del servizio

Le parti convengono che, oltre a quanto contemplato nelle norme di legge relativamente alle cause

di risoluzione dei contratti e genericamente previsto dall’articolo 1453 del Codice Civile per i casi

di inadempimento delle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione del

contratto per inadempimento, ai sensi dell’articolo 1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi:

a) cessione parziale o totale del contratto o realizzazione di subappalto non autorizzato;;

b) inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei

contratti collettivi;

c) ritardi reiterati dei pagamenti delle spettanze al personale dipendente;

d) per gravi inadempienze alle disposizioni contrattuali tali da tali da rendere insoddisfacente e/o

inaffidabile il servizio in funzione dei particolari scopi cui è destinato;

e) per inadempienze reiterate, nel corso del medesimo anno scolastico, per più di tre volte, che

l’Amministrazione comunale giudicherà non più sanzionabili tramite penali;

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

f) utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione alle norme previste dalle “Caratteristiche

merceologiche delle derrate”;

g) qualora, nel corso dei controlli di cui all’art. 40 venissero trovate nel Magazzino e nei

frigoriferi derrate con termini di conservazione scaduti;

h) violazione del divieto di somministrazione di prodotti contenenti O.G.M. previsto dalla L.R.M.

04.03.2004 n. 5;

i) mancato impiego del numero di unità lavorative richieste dal schema contratto di servizio;

j) per inosservanza delle norme igienico sanitarie nella conduzione del Centro di Cottura;

k) violazione ripetuta delle norme di prevenzione e sicurezza;

l) ritardo nell'inizio della gestione del servizio;

m) sospensione, anche parziale del servizio, esclusi i casi di forza maggiore debitamente

comprovati;

n) qualora si verificassero casi di intossicazione alimentare accertati dalle autorità sanitarie;

o) utilizzo di un centro di cottura o di un magazzino destinato allo stoccaggio derrate diversi da

quelli indicati in sede di offerta;

p) uso diverso dei locali rispetto a quello stabilito nel presente schema contratto di servizio;

q) per interruzione non motivata del servizio;

r) per assenza ingiustificata del Responsabile, sostituzione dello stesso con altra persona non

preventivamente concordata con l’Amministrazione comunale o qualora lo stesso non fosse più

assegnato al Centro Cottura in via esclusiva e a tempo pieno;

s) violazione agli obblighi di condotta previsti dal codice di comportamento generale approvato

con D.P.R. 62/2013 e di quello integrativo aziendale approvato con deliberazione G.M. del

Comune di Chiaravalle 17/2014;

Qualora si riscontri l’insorgere di uno dei casi di risoluzione sopra specificati, l’Amministrazione

comunale notificherà l’addebito all’Aggiudicatario, con invito a produrre le proprie controdeduzioni

entro un termine non inferiore a 15 giorni consecutivi dalla data di notifica a mezzo di lettera

raccomandata con ricevuta di ritorno o pec. Dopo tale data, in mancanza di risposta da parte

dell’Aggiudicatario o di presentazione di controdeduzioni non ritenute valide, si procederà alla

risoluzione del contratto.

L’Ente Affidante, indipendentemente dalla facoltà di risolvere il contratto per le circostanze di cui

sopra, si riserva di pronunciare la decadenza in tutti i casi in cui il comportamento

dell’Aggiudicatario sia gravemente pregiudizievole per l’immagine e il decoro dell’Ente affidante e

dell’interesse pubblico.

In caso di risoluzione contrattuale nelle ipotesi indicate al precedente articolo 48 ed ai precedenti

commi e in caso di fallimento ovvero procedura di insolvenza concorsuale o di liquidazione

dell’appaltatore ovvero in caso di dichiarazione giudiziale di inefficacia del contratto, qualora si

proceda alla risoluzione del rapporto contrattuale, oltre alle somme dovute per i servizi già

regolarmente espletati decurtate degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto,

nulla sarà dovuto all’esecutore a titolo di compenso o indennizzo.

E’ sempre fatto salvo il diritto al risarcimento dei danni derivanti dalle inadempienze, potendosi

rivalere, l’Ente Affidante, su eventuali crediti dell’Aggiudicatario, nonché sulla cauzione, senza

bisogno di diffide e/o formalità di alcun genere.

Ai sensi dell’art. 110 del D.lgs. 50/2016, il Comune di Chiaravalle interpella progressivamente i

soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria,

al fine di stipulare un nuovo contratto per il completamento dell’esecuzione del contratto.

L'affidamento avviene alle medesime condizioni già proposte dall'originario aggiudicatario in sede

di offerta.

Si procederà all’interpello a partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore offerta, escluso

l’originario aggiudicatario.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

Art. 50 – Recesso dal contratto da parte dell’aggiudicatario

Qualora l'Aggiudicatario intendesse recedere dal contratto prima della scadenza dello stesso, senza

giustificato motivo o giusta causa, l’Ente Affidante si riserva di trattenere senz'altro, a titolo di

penale, tutto il deposito cauzionale e di addebitare le maggiori spese comunque derivanti per

l'assegnazione del servizio ad altra ditta, a titolo di risarcimento danni.

Art. 49 - Recesso da parte dell’ente affidante - disposizioni per la revisione

della spesa pubblica

Ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 109 D.lgs. 50/2016, la stazione appaltante può recedere dal

contratto in qualunque tempo previo il pagamento delle prestazioni relative ai servizi e alle forniture

eseguiti nonché del valore dei materiali utili esistenti in magazzino, oltre al decimo dell'importo dei

servizi o delle forniture non eseguite.

Il decimo dell'importo delle opere non eseguite è calcolato sulla differenza tra l'importo dei quattro

quinti del prezzo posto a base di gara, depurato del ribasso d'asta e l'ammontare netto dei servizi

eseguiti.

L'esercizio del diritto di recesso è preceduto da una formale comunicazione all'appaltatore da darsi

con un preavviso non inferiore a venti giorni, decorsi i quali la stazione appaltante prende in

consegna i servizi ed effettua il collaudo definitivo e verifica la regolarità degli stessi.

Ai sensi dell’art. 1, comma 13, del D.L. 6 luglio 2012 n° 95 recante disposizioni urgenti per la

revisione della spesa pubblica, convertito con modificazioni nella L. 07.08.2012 n° 135, l’Ente

Affidante, nel caso che abbia validamente stipulato il contratto per l’affidamento dei servizi oggetto

della presente procedura, si riserva il diritto di recedere in qualsiasi tempo dal contratto stesso,

previa formale comunicazione all’Aggiudicatario con preavviso non inferiore a quindici giorni e

previo pagamento delle prestazioni già eseguite oltre al decimo delle prestazioni non ancora

eseguite, nel caso in cui, tenuto conto anche dell’importo dovuto per le prestazioni non ancora

eseguite, i parametri delle convenzioni stipulate da CONSIP s.p.a. ai sensi dell’articolo 26, comma

1, della legge 23 dicembre 1999 n° 488 successivamente alla stipula del predetto contratto siano

migliorativi rispetto a quelli del contratto stipulato e l’aggiudicatario non acconsenta a una

modifica, proposta da Consip S.p.A., delle condizioni economiche, tale da rispettare il limite di cui

all’articolo 26, comma 3, della legge 23 dicembre 1999 n° 488.

Art. 51 - Recesso per giusta causa

In caso di sopravvenienze normative interessanti il Comune di Chiaravalle che abbiano incidenza

sulla prestazione del servizio, ivi compresa la perdita o la riduzione dei finanziamenti pubblici tale

da non consentire la prosecuzione dei servizi offerti agli utenti o comunque che impongano una

sostanziale revisione delle modalità di espletamento degli stessi, il Comune di Chiaravalle potrà

recedere in tutto o in parte unilateralmente dal contratto, con un preavviso di almeno trenta giorni

solari, da comunicarsi all’Aggiudicatario tramite posta elettronica certificata o raccomandata a.r.

Nelle ipotesi di recesso per giusta causa di cui al presente articolo, l’Aggiudicatario ha diritto al

pagamento di quanto correttamente eseguito a regola d’arte secondo i corrispettivi e le condizioni di

contratto e rinuncia, ora per allora, a qualsiasi pretesa risarcitoria, ad ogni ulteriore compenso o

indennizzo e/o rimborso delle spese, anche in deroga a quanto stabilito all’art. 1671 codice civile.

Art. 52 – Importo contrattuale - Fatturazioni, liquidazioni, cessioni del credito.

Il valore complessivo del contratto risulta pari ad € ______________, così come risultante

dai prezzi a base di gara di cui all’art. 2 del presente schema contrattuale, decurtati dal ribasso unico

offerto moltiplicati per le rispettive quantità di pasti presunti indicati al precedente articolo 8.

Saranno applicati i prezzi derivanti dal ribasso d’asta offerto fino alla seconda cifra decimale,

senza arrotondamenti.

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Documentazione amministrativa - Allegato A al disciplinare di gara

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

Sono a carico dell’Aggiudicatario e si intendono comprese negli importi offerti tutte le

spese derivanti da servizi, prestazioni, spese e qualsiasi altro onere, espresso e non, inerente e

conseguente ai servizi oggetto di affidamento e necessari alla perfetta esecuzione dell’appalto, ivi

compresi, a titolo puramente indicativo, gli oneri per lavoro straordinario, notturno, festivo, ferie,

festività, gratifiche, riposi settimanali, trattamento di fine rapporto, spese generali, spese per

acquisto di prodotti e materiali, oneri per la sicurezza dei lavori interno all’azienda, utile di impresa

ed ogni altro onere previsto dalla legge e dai contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria.

Il corrispettivo che verrà liquidato all’impresa aggiudicataria sarà quello risultante dal

numero dei pasti effettivamente richiesti moltiplicato per i prezzi offerti in sede di gara. Null’altro

sarà dovuto alla medesima a titolo di rimborsi, indennità, ecc… qualora i pasti richiesti non

raggiungano le quantità indicate al precedente articolo 8 in quanto determinate, a valore indicativo,

sulla base dell’andamento dei consumi riscontrati negli anni precedenti.

Il corrispettivo spettante all’aggiudicatario sarà liquidato allo stesso con periodicità mensile,

dietro presentazione di regolari fatture in modalità elettronica, entro il termine di 60 giorni dal loro

ricevimento e a condizione che le stesse siano pervenute senza errori; nel caso di errore, i termini

per la liquidazione riprenderanno a decorrere dal giorno di nuova presentazione.

Le fatture che saranno emesse alla fine di ogni mese di servizio dovranno riportare il numero

di pasti consegnati nelle singole strutture socio-educative e scolastiche comunali, nonché il numero

del Codice Identificativo Gara. Il Responsabile del Procedimento provvederà ai relativi

accertamenti al fine della verifica del regolare espletamento del servizio e curerà i successivi

adempimenti per la liquidazione.

Nel caso si verifichi ingiustificato ritardo nei pagamenti da parte del Comune rispetto alla

scadenza sopraindicata saranno dovuti gli interessi di mora, a decorrere dal giorno successivo alla

scadenza del termine per il pagamento di cui al comma precedente e negli importi stabiliti dall’art. 4

del d.lgs. 9.10.2002 n° 231, come modificato dal D.lgs. n° 192 del 9.11.2012. I ritardi nei

pagamenti non danno diritto all’Aggiudicatario di richiedere lo scioglimento del contratto.

Ai sensi dell’articolo 30 comma 5 D.lgs. 50/2016, sull’importo netto progressivo delle

prestazioni è operata una ritenuta dello 0,50 per cento; le ritenute possono essere svincolate soltanto

in sede di liquidazione finale, dopo la verifica di conformità del servizio da parte della stazione

appaltante, previo rilascio del documento unico di regolarità contributiva.

Saranno applicate le disposizioni in materia di scissione dei pagamenti (split payment)

previste dall’articolo 1, comma 629, lettera b), della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di

stabilità 2015) che stabilisce che le pubbliche amministrazioni acquirenti di beni e servizi, ancorché

non rivestano la qualità di soggetto passivo dell’IVA, devono versare direttamente all’erario

l’imposta sul valore aggiunto che è stata addebitata loro dai fornitori.

L’eventuale cessione del credito derivante dal presente appalto dovrà essere

preventivamente autorizzata dall’Ente affidante, ai sensi di quanto disposto dall’art. 106 comma 13

del D.lgs. 50/2016. L’autorizzazione alla cessione è comunque limitata alla durata del contratto

relativo al presente appalto. Per eventuali proroghe o rinnovi contrattuali dovrà essere richiesta una

nuova autorizzazione alla cessione del credito.

Ai sensi dell’art. 31, comma 4 della L. 98/2013, ogni pagamento del corrispettivo

contrattuale è subordinato all’acquisizione del DURC e di ogni altra documentazione attestante che

gli adempimenti connessi con le prestazioni di lavoro dipendente concernenti l’appalto (versamento

delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente, versamento dei contributi previdenziali e

assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie dei dipendenti) sono stati

correttamente eseguiti dall’appaltatore.

Nel caso di ottenimento da parte del Responsabile del procedimento di DURC che segnali

un’inadempienza contributiva, il medesimo trattiene dal certificato di pagamento l’importo

corrispondente all’inadempienza. Il pagamento di quanto dovuto per le inadempienze accertate

mediante il DURC è disposto dall’Ente affidante direttamente agli enti previdenziali ed assicurativi.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell'esecutore

impiegato nell’esecuzione del contratto, il Responsabile del procedimento invita per iscritto il

soggetto inadempiente ed in ogni caso l’esecutore a provvedervi entro i successivi quindici giorni.

Decorso infruttuosamente il suddetto termine e ove non sia stata contestata formalmente e

motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine sopra assegnato, l’Ente Affidante paga

anche in corso di esecuzione del servizio direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate

detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’esecutore del contratto, ai sensi dell’art. 30

comma 6 del D.lgs 50/2016.

Nel caso di formale contestazione delle richieste di cui al precedente comma, il

Responsabile del procedimento provvede all'inoltro delle richieste e delle contestazioni alla

Direzione Provinciale del lavoro per i necessari accertamenti.

Art. 53 – Modifiche del contratto durante il periodo di efficacia – varianti

Il Comune di Chiaravalle, qualora in corso di esecuzione si renda necessario un aumento o una

diminuzione delle prestazioni fino a concorrenza del quinto dell'importo contrattuale, può imporre

all'Aggiudicatario l'esecuzione agli stessi prezzi, patti e condizioni contrattualmente stabiliti. In tal

caso l'Aggiudicatario non può far valere il diritto alla risoluzione del contratto.

Le modifiche e le varianti sono regolate dall’art. 106 del D.lgs. 50/2016.

L’Aggiudicatario espressamente accetta di eseguire tutte le variazioni di carattere non sostanziale

che Siano ritenute opportune dal Comune di Chiaravalle, purché non mutino sostanzialmente la

natura delle attività oggetto del contratto e non comportino a carico dell’esecutore maggiori oneri.

L’Ente Affidante e l’Aggiudicatario si riservano comunque di rivedere le condizioni economiche

contrattuali o di risolvere in tutto o in parte l’appalto qualora il numero delle ore richieste per

l’espletamento dei servizi variasse nella misura superiore al 20% rispetto a quanto indicato nel

presente schema di contratto.

Nessuna variazione o modifica al contratto potrà essere introdotta dall’Aggiudicatario se non sia

stata approvata dal Comune di Chiaravalle. Qualora siano state effettuate variazioni o modifiche

contrattuali, esse non daranno titolo a pagamenti o rimborsi di sorta e comporteranno, da parte

dell’Aggiudicatario, la rimessa in pristino della situazione preesistente.

Art. 54 - Deposito cauzionale definitivo

L'appaltatore per la sottoscrizione del contratto deve costituire una garanzia, denominata "garanzia

definitiva" a sua scelta sotto forma di cauzione o fideiussione con le modalità di cui all'articolo 93,

commi 2 e 3 D.lgs. 50/2016, pari al 10 per cento dell'importo. In caso di ribassi superiori al 10% la

garanzia è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%. Ove il ribasso

sia superiore al venti per cento, l'aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso

superiore al venti per cento.

La cauzione è prestata a garanzia dell'adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del

risarcimento dei danni derivanti dall'eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse, nonché a

garanzia del rimborso delle somme pagate in più all'esecutore rispetto alle risultanze della

liquidazione finale, salva comunque la risarcibilità del maggior danno verso l'appaltatore. La

garanzia cessa di avere effetto solo alla data di emissione del certificato di regolare esecuzione.

Qualora la garanzia sia venuta meno in tutto o in parte, l’aggiudicatario dovrà provvedere alla sua

reintegrazione entro il termine di gg. 15. In caso di inottemperanza, la reintegrazione verrà

effettuata a valere sui ratei di prezzo da corrispondere all'esecutore.

Alla garanzia si applicano le riduzioni previste dall'articolo 93, comma 7 D.lgs. 50/2016.

Il Comune di Chiaravalle ha il diritto di valersi della cauzione, nei limiti dell'importo massimo

garantito, per l'eventuale maggiore spesa sostenuta per il completamento dei servizi nel caso di

risoluzione del contratto disposta in danno dell'esecutore e ha il diritto di valersi della cauzione per

provvedere al pagamento di quanto dovuto dall'esecutore per le inadempienze derivanti dalla

inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori comunque presenti in

cantiere o nei luoghi dove viene prestato il servizio nei casi di appalti di servizi.

La mancata costituzione della garanzia determina la decadenza dell'affidamento e l'acquisizione

della cauzione provvisoria presentata in sede di offerta da parte della stazione appaltante, che

aggiudica l'appalto o la concessione al concorrente che segue nella graduatoria.

La garanzia deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del

debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, secondo comma, del codice

civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta

scritta della stazione appaltante.

La garanzia è progressivamente svincolata a misura dell'avanzamento dell'esecuzione, nel limite

massimo dell'80 per cento dell'iniziale importo garantito. L'ammontare residuo della cauzione

definitiva deve permanere fino alla data di emissione del certificato di regolare esecuzione. Lo

svincolo è automatico, senza necessità di nulla osta del committente.

In caso di raggruppamenti temporanei le garanzie fideiussorie e le garanzie assicurative sono

presentate, su mandato irrevocabile, dalla mandataria in nome e per conto di tutti i concorrenti

ferma restando la responsabilità solidale tra le imprese.

Qualora l’aggiudicatario dovesse recedere dal contratto prima della scadenza prevista e senza

giustificato motivo, il Comune avrà la facoltà di rivalersi sul deposito cauzionale, fatta salva ogni

altra azione di risarcimento danni.

Art. 55 – Assicurazioni

L’impresa si assume ogni responsabilità sia civile che penale derivante ai sensi di legge

nell’espletamento delle attività richieste dal presente schema contratto di servizio.

Prima della stipula contrattuale, l’aggiudicatario dovrà consegnare all’Amministrazione

Comunale, copia di polizza assicurativa RCT/RCO nella quale deve essere esplicitamente indicato

che l’Amministrazione Comunale è considerata "terzi" a tutti gli effetti.

Il predetto contratto assicurativo dovrà prevedere la copertura dei rischi da intossicazioni

alimentari e/o avvelenamenti subiti dai fruitori del servizio di refezione nonché ogni altro qualsiasi

danno agli utenti, conseguente alla somministrazione dei pasti da parte dell’I.A.

La polizza deve prevedere altresì la copertura per danni alle cose di terzi in consegna e

custodia all'Assicurato a qualsiasi titolo o destinazione, compresi quelli conseguenti ad incendio e

furto o per danni a qualsiasi titolo causati dall’I.A..

L'Assicurazione dovrà essere prestata sino alla concorrenza di massimale unico non inferiore

a Euro 1.000.000,00= (un milione ) per ogni sinistro e per anno assicurativo, senza alcun

sottolimite di risarcimento.

La Stazione appaltante è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che

dovesse accadere al personale dipendente dell'Impresa, durante l'esecuzione del servizio,

convenendosi a tale riguardo che qualsiasi eventuale onere è da intendersi già compreso o

compensato nel corrispettivo dell'appalto. A tale riguardo l'Impresa dovrà stipulare polizza RCO

con un massimale non inferiore a Euro 1.000.000,00 (un milione).

L’I.A. si obbliga ad assumere ogni responsabilità per casi di infortuni e danni arrecati alla

stazione appaltante ed a terzi in dipendenza di manchevolezze o di trascuratezze commesse durante

l’esecuzione del contratto.

Art. 56 - Rinuncia all'aggiudicazione

Qualora l'Impresa risultata aggiudicataria non intenda accettare l'incarico non potrà avanzare

alcun diritto di recupero della cauzione versata.

L’Amministrazione comunale in tal caso richiederà il risarcimento danni oltre ad

intraprendere qualsiasi altra azione legale atta a tutelare gli interessi della Civica Amministrazione.

Art. 57 - Controversie

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

Le controversie relative a diritti soggettivi derivanti dall’esecuzione del presente contratto, possono

sempre essere risolte mediante transazione nel rispetto dell’art. 208 del D. Lgs n. 50/2016 e

ss.mm.ii.

Art. 58 - Esclusione dell’arbitrato e foro competente Ove non si proceda alla transazione di cui al precedente articolo, la definizione di tutte le

controversie derivanti dall’esecuzione del contratto non saranno deferite ad arbitri ma verranno

devolute all’Autorità Giudiziaria competente presso il Foro di Ancona. L’organo che decide sulla

controversia decide anche in ordine all’entità delle spese di giudizio e alla loro imputazione alle

parti, in relazione agli impegni accertati, al numero e alla complessità delle questioni.

Nei giudizi in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, il giudice condanna

d’ufficio la parte soccombente al pagamento di una sanzione pecuniaria in misura non inferiore al

doppio e non superiore al quintuplo del contributo unificato dovuto per il ricorso introduttivo del

giudizio quando la decisione è fondata su ragioni manifeste ed orientanti giurisprudenziali

consolidati.

Art. 59 - Conoscenza delle condizioni di appalto

L’assunzione dell’appalto di cui al presente contratto implica, da parte dell’Aggiudicatario, la

conoscenza perfetta non solo di tutte le norme generali e particolari che lo regolano, ma altresì di

tutte le condizioni locali che si riferiscono al servizio richiesto ed in generale di tutte le circostanze

generali e speciali che possano aver influito sul giudizio circa la convenienza di assumere l’appalto,

anche in relazione ai prezzi offerti.

Art. 60 - Comunicazioni e notificazioni

Le notificazioni e le intimazioni verranno effettuate a mezzo PEC, messo comunale, ovvero

mediante lettera raccomandata. Qualsiasi comunicazione fatta all’incaricato dell’Aggiudicatario dal

Responsabile del Procedimento si considererà fatta personalmente al titolare dell’Aggiudicatario

stesso.

Art. 61 – Obblighi di riservatezza

L’Aggiudicatario ha l’obbligo di mantenere riservati i dati e le informazioni di cui venga in

possesso e, comunque, a conoscenza, di non divulgarli in alcun modo e in qualsiasi forma e di non

farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari

all’esecuzione del presente contratto. In particolare si precisa che tutti gli obblighi in materia di

riservatezza verranno rispettati anche in caso di cessazione dei rapporti in essere con il Comune di

Chiaravalle e comunque per i cinque anni successivi alla cessazione di efficacia del rapporto

contrattuale.

L’obbligo di cui al precedente comma sussiste, altresì, relativamente a tutto il materiale originario o

predisposto in esecuzione del presente contratto.

L’obbligo di cui al comma 1 non concerne i dati che siano o divengano di pubblico dominio.

L’Aggiudicatario è responsabile per l’esatta osservanza da parte dei propri dipendenti, consulenti e

risorse, nonché dei propri eventuali subappaltatori e dei dipendenti, consulenti e risorse di questi

ultimi, degli obblighi di segretezza anzidetti.

In caso di inosservanza degli obblighi di riservatezza, il Comune di Chiaravalle ha la facoltà di

dichiarare risolto di diritto il presente contratto, fermo restando che l’Aggiudicatario sarà tenuto a

risarcire tutti i danni che dovessero derivare all’Amministrazione comunale.

L’Aggiudicatario potrà citare i termini essenziali del presente contratto, nei casi in cui ciò fosse

condizione necessaria per la partecipazione dell’Aggiudicatario stesso a gare e appalti.

Fermo restando quanto previsto nel successivo articolo “Trattamento dei dati personali”,

l’Aggiudicatario si impegna, altresì, a rispettare quanto previsto dalla normativa sul trattamento dei

dati personali (d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e s.m.i.) e ulteriori provvedimenti in materia.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

Art. 62 – Trattamento dei dati personali

Le parti dichiarano di essere a piena conoscenza delle informazioni di cui all’articolo 13 del d.lgs.

196/2003 e ss.mm.ii. recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” circa il

trattamento dei dati personali conferiti per l’esecuzione del contratto stesso e di essere a conoscenza

dei diritti che spettano loro in virtù dell’art. 7 della citata normativa.

Il Comune di Chiaravalle tratta i dati ad esso forniti per la gestione del contratto e l’esecuzione

economica ed amministrativa dello stesso, per l’adempimento degli obblighi legali ad esso connessi

nonché per fini di studio e statistici. Con la sottoscrizione del presente contratto l’Aggiudicatario

acconsente espressamente alla diffusione dei dati conferiti, trattati in forma anonima, tramite il sito

internet del Comune di Chiaravalle.

Le parti si impegnano ad improntare il trattamento dei dati ai principi di correttezza, liceità e

trasparenza nel pieno rispetto di quanto definito dal citato d.lgs. 196/2003, con particolare

attenzione a quanto prescritto con riguardo alle misure minime di sicurezza da adottare.

Le parti dichiarano che i dati personali forniti con il presente atto sono esatti e corrispondono al

vero esonerandosi, reciprocamente, da qualsivoglia responsabilità per errori materiali di

compilazione ovvero per errori derivanti da una inesatta imputazione dei dati stessi negli archivi

elettronici e cartacei.

L’Aggiudicatario si impegna ad accettare la nomina a “Responsabile del trattamento”, ai sensi

dell’art. 29 del citato d.lgs. 196/2003, a trattare i dati personali conferiti in linea con le istruzioni

impartite dal titolare del trattamento e comunque conformemente al disposto del Codice di cui

sopra, tra cui l’adozione delle misure minime di sicurezza ivi previste.

L’Aggiudicatario si obbliga a:

- assicurare che i trattamenti siano svolti nel pieno rispetto della legislazione vigente nonché

della normativa per la protezione dei dati personali ivi inclusi - oltre al citato Codice privacy –

anche gli ulteriori provvedimenti, comunicati ufficiali, autorizzazioni generali, pronunce in

genere emessi dall'Autorità garante per la protezione dei dati personali (nel seguito “Garante”);

- eseguire i soli trattamenti funzionali, necessari e pertinenti all’esecuzione delle prestazioni

contrattuali e non incompatibili con le finalità per cui i dati sono stati raccolti;

- attivare le necessarie procedure aziendali, per identificare gli "Incaricati del trattamento” ed

organizzarli nei loro compiti;

- verificare la costante adeguatezza del trattamento alle prescrizioni relative alle misure di

sicurezza di cui al d.lgs 196/03 così da ridurre al minimo i rischi di perdita e di distruzione,

anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato, di trattamento non consentito o

non conforme alle finalità della raccolta;

- implementare le misure di cui al Provvedimento generale del Garante del 27.11.2008 sugli

amministratori di sistema, tra l’altro, ricorrendone le condizioni, conservando direttamente e

specificamente, per ogni eventuale evenienza e per conto del titolare del trattamento, una lista

aggiornata recante gli estremi identificativi delle persone fisiche preposte quali amministratori

di sistema che il titolare del trattamento si riserva di richiedere.

Art. 63 – Obbligo tracciabilità dei flussi finanziari

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 8, della L. 136/2010, l’Aggiudicatario si impegna a

rispettare puntualmente quanto previsto dalla predetta disposizione in ordine agli obblighi di

tracciabilità dei flussi finanziari.

Ferme restando le ulteriori ipotesi di risoluzione previste dal presente contratto, ai sensi di quanto

disposto dall’art. 3, comma 9 bis della l. 136/2010, il mancato utilizzo, nella transazione finanziaria,

del bonifico bancario o postale, ovvero di altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità

delle operazioni di pagamento, costituisce causa di risoluzione del contratto.

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

L’Aggiudicatario si obbliga, ai sensi dell’art. 3, comma 8, secondo periodo della L. 136/2010, ad

inserire nei contratti sottoscritti con i subappaltatori o con i subcontraenti, a pena di nullità assoluta,

un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi

finanziari di cui alla citata legge.

L’Aggiudicatario si obbliga e garantisce che nei contratti sottoscritti con i subappaltatori e i

subcontraenti, venga inserita la clausola secondo cui il mancato utilizzo, nella transazione

finanziaria, del bonifico bancario o postale, ovvero di altri strumenti idonei a consentire la piena

tracciabilità delle operazioni di pagamento costituisce causa di risoluzione del contratto.

L’Aggiudicatario, il subappaltatore o il subcontraente che hanno notizia dell’inadempimento della

propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui alla norma sopra richiamata è

tenuto a darne immediata comunicazione all’Ente Appaltante e alla Prefettura – Ufficio Territoriale

del Governo della provincia di Ancona.

Il Comune di Chiaravalle verificherà che nei contratti di subappalto e nei sub-contratti sia inserita, a

pena di nullità assoluta del contratto, la clausola con la quale il subappaltatore/subcontraente

assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge sopra citata.

Con riferimento ai sub-contratti, l’Aggiudicatario si obbliga a trasmettere al Comune di Chiaravalle,

oltre alle informazioni di cui all’art. 105, comma 2 ultimo periodo, del D.lgs. 50/2016, anche

apposita dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2012 n. 445, attestante che nel relativo

sub-contratto è stata inserita, a pena di nullità assoluta, un’apposita clausola con la quale il

subcontraente assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge sopra citata.

Resta inteso che il Comune di Chiaravalle si riserva di procedere a verifiche a campione sulla

veridicità di quanto a tal riguardo attestato, richiedendo all’uopo la produzione dei subcontratti

stipulati, e, di adottare, all’esito dell’espletata verifica ogni più opportuna determinazione, ai sensi

di legge e di contratto.

In caso di variazione intervenuta in ordine agli estremi identificativi dei conti correnti dedicati o alle

persone delegate ad operare sugli stessi, l’Aggiudicatario è tenuto a comunicarle tempestivamente e

comunque entro e non oltre sette giorni. In difetto di tale comunicazione, l’Aggiudicatario non potrà

tra l’altro sollevare eccezioni in ordine ad eventuali ritardi dei pagamenti, né in ordine ai pagamenti

già effettuati.

Art. 64 – Codice di comportamento

L’aggiudicatario è tenuto a far rispettare a tutti i suoi collaboratori, a qualsiasi titolo utilizzati, gli

obblighi di condotta previsti dal codice di comportamento generale approvato con D.P.R. 62/2013 e

di quello integrativo aziendale approvato con deliberazione della Giunta Municipale n° 17 del

27.01.2014. La violazione di detti obblighi costituisce causa di risoluzione di diritto o di decadenza

del presente affidamento.

Art. 65 – Protocollo di legalità

La sottoscritta ditta affidataria dichiara:

1) di essere a conoscenza di tutte le norme pattizie di cui al protocollo di legalità sottoscritto il 27

novembre 2015 dal Comune di Chiaravalle con la Prefettura di Ancona e di accettarne

incondizionatamente il contenuto e gli effetti;

2) di conoscere ed accettare la clausola espressa che prevede, fatta salva la facoltà prevista

dall’art. 32 del D.L. 26/06/2014 n° 90 convertito nella legge 11.08.2014 n. 114, la risoluzione

immediata del contratto ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o subcontratto,

qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di

Ancona le informazioni interdittive di cui all’art. 91 D.lgs. 6 settembre 2011 n° 159;

3) di conoscere ed accettare la clausola risolutiva espressa che prevede, fatta salva la facoltà

prevista dall’art. 32 del D.L. 26.06.2014 n° 90 convertito nella Legge 11.08.2014 n° 114, la

risoluzione immediata del contratto ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o

subcontratto, in caso di grave e reiterato inadempimento delle disposizioni in materia di

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IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(________________________________)

collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile

della sicurezza e di tutela dei lavoratori in materia contrattuale.

A tal fine si considera, in ogni caso, inadempimento grave:

a) la violazione di norme che ha comportato il sequestro del luogo di lavoro, convalidato

dall’autorità giudiziaria;

b) l’inottemperanza alle prescrizioni imposte dagli organi ispettivi;

c) l’impiego di personale della singola impresa non risultante dalle scritture o da altra

documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 15% del totale dei lavoratori

regolarmente occupati nel cantiere o nell’opificio.

Art. 66 - Contratto

Il contratto verrà stipulato nella forma di “atto pubblico amministrativo” in modalità elettronica e

con l’intervento del Segretario Generale.

Ai sensi dell’art. 16-bis del Regio decreto 18 novembre 1923 n. 2440 e ss.mm.ii, sono a carico

dell’Aggiudicatario tutti gli oneri relativi alla stipula del contratto, ivi comprese le spese di

registrazione ed ogni altro onere tributario.

L’imposta di bollo viene assolta in modalità telematica mediante modello unico informatico, ai

sensi dell’art. 1 comma 1/bis del D.P.R. n° 642 del 26.10.1972, come modificato dal D.M. 22

febbraio 2007.

L’Aggiudicatario dichiara che le prestazioni in esame sono effettuate nell’esercizio di impresa e che

trattasi di operazioni soggette ad I.V.A. Conseguentemente, al contratto dovrà essere applicata

l’imposta di registro in misura fissa, ai sensi dell’art. 40 del D.P.R. n. 131/86 con ogni relativo

onere a carico dell’Aggiudicatario medesimo.

A titolo indicativo, ponendo come importo contrattuale l’importo triennale posto a base di gara, le

spese contrattuali ammontano a circa € 4.523,00.

Art. 67 – Disposizioni finali

Le premesse al contratto, gli atti e i documenti richiamati, ancorché non materialmente allegati,

costituiscono parte integrante e sostanziale del contratto così come l’offerta economica e lo schema

di contratto di servizio.

L’esecuzione del contratto è regolata, oltre che da quanto disposto nel medesimo e nei suoi allegati:

• dalle disposizioni del D.lgs. 50/2016 e, in generale, dalle norme applicabili ai contratti della

pubblica amministrazione;

• dal Codice civile e dalle altre disposizioni normative in materia di contratti di diritto privato per

quanto non regolato dalle disposizioni sopra richiamate;

• dalle linee guida dell’Autorità nazionale anticorruzione concernenti l’esecuzione degli appalti

pubblici;

In caso di discordanza o contrasto, gli atti ed i documenti tutti della gara prodotti dalla Stazione

appaltante prevarranno sugli atti ed i documenti della gara prodotti dall’Aggiudicatario, ad

eccezione di eventuali proposte migliorative formulate dall’Aggiudicatario ed accettate dal Comune

di Chiaravalle.

Letto, approvato e sottoscritto

Allegati:

- Allegato n. 1: Caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari

- Allegati n. 2A-2B-2C-2D-2E-2F-2G-2H: Vari Menu e Grammature

- Allegato n° 3 - DUVRI