Documentazione amministrativa - Allegato A al disciplinare di gara
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IL LEGALE RAPPRESENTANTE
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COMUNE DI CHIARAVALLE
- Provincia di Ancona -
AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI GESTIONE
DELLE MENSE DEL COMUNE DI CHIARAVALLE E FORNITURA DI DERRATE ALIMENTARI
Schema contratto di servizio
Art. 1 - Definizioni
- Per "Impresa" o "I.A." o “aggiudicatario” si intende l'impresa alla quale viene affidato il servizio
di confezionamento, consegna e distribuzione dei pasti, nonché di fornitura di derrate alimentari
presso l’asilo nido comunale;
- Per "Stazione appaltante"o “Amministrazione comunale" si intende l'Amministrazione comunale
di Chiaravalle che affida all'Impresa il servizio di confezionamento, consegna e distribuzione dei
pasti, nonché di fornitura di derrate alimentari presso l’asilo nido comunale.
Art. 2 – Oggetto, corrispettivo e valore dell'appalto
L'appalto ha per oggetto la gestione delle mense (confezionamento, consegna e distribuzione
dei pasti per le mense scolastiche e le altre strutture socio-educative ed assistenziali presenti sul
territorio comunale) nonché la fornitura di generi alimentari per gli utenti dell’asilo nido e per
l’eventuale personale educativo ed ausiliario di ruolo operante presso la struttura.
Il servizio, deve essere espletato dall’Impresa a proprio rischio e con propria autonoma
organizzazione, e secondo quanto definito dal presente schema contratto di servizio.
L’appalto viene conferito a misura. L’importo stimato dei servizi oggetto di affidamento ammonta a
complessivi € 1.956.226,05=, IVA esclusa, per un totale indicativo di n° 355.659 pasti per
l’intero periodo interessato (n. 3 anni) , oltre a n° 42.042 colazioni per quegli utenti delle scuole
dell’infanzia che usufruiscono della refezione parziale, per le seguenti tariffe a base di gara:
a) Pasti destinati ai bambini delle scuole materne (comprensivi di colazione e pranzo) e ai
bambini delle scuole primarie a tempo pieno: € 5,40 a pasto x n° 253.776 pasti pari ad un
totale di € 1.370.390,40;
b) Pasti destinati al personale educativo ed ausiliario della scuola materna e dipendenti
comunali: € 5,40 a pasto x n° 18.522 pasti pari ad un totale di € 100.018,80;
c) Pasti destinati agli ospiti del centro sociale diurno, personale educativo scuole
primarie, altri utenti autorizzati dall’A.C (assistiti ed altri): € 4,20 a pasto x n° 19.254
pasti pari ad un totale di € 80.866,80;
d) Pasti destinati agli utenti della residenza protetta per anziani “La Ginestra”: € 9,60 a
pasto (per pasto viene intesa la giornata alimentare, compresa la prima colazione, lo
spuntino di metà mattinata, il pranzo, la merenda, la cena ed ulteriori generi di conforto) x
n° 24.975 pasti pari ad un totale di € 239.760,00. Per i predetti utenti potrà essere richiesta, a
parziale o integrale sostituzione dei piatti previsti in menu, la fornitura alla cucina presente
all’interno della Residenza Protetta di generi alimentari per la preparazione degli alimenti da
somministrare agli anziani che necessitano di particolari menu e/o per fronteggiare
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situazioni impreviste (semolino, pastine, omogeneizzati, olio, e quant’altro occorre per la
preparazione del pasto) che la ditta dovrà provvedere a consegnare senza ulteriori aggravi di
costo a carico dell’Amministrazione;
e) Pasti destinati agli utenti della Comunità Alloggio: € 9,60 a pasto (per pasto viene intesa
la giornata alimentare, compresa la prima colazione, lo spuntino di metà mattinata, il pranzo,
la merenda, la cena ed ulteriori generi di conforto) x n° 8.361 pasti pari ad un totale di €
80.265,60;
f) Fornitura dei soli generi alimentari la cucina dell’asilo nido comunale, necessari per il
confezionamento dei pasti per gli utenti della struttura educativa e per l’eventuale
personale comunale educativo e/o ausiliario che ne faccia richiesta: costo a giornata
alimentare (comprensiva di colazione, pranzo e merenda) € 2,35 per n° 30.771 pasti pari ad
un totale di € 72.311,85;
g) Colazioni per gli utenti della scuola materna che usufruiscono della refezione parziale €
0,30 a colazione x n° 42.042 colazioni pari ad un totale di € 12.612,60;
Considerata la possibilità di ulteriore affidamento per un periodo di anni tre, come
specificato al successivo art. 3, il valore globale dell’affidamento viene pertanto preventivato in
Euro 3.912.452,10= (IVA esclusa)
Non sono stati ravvisati costi relativi a rischi da interferenze, come da schema di DUVRI
allegato 3 al presente schema di contratto.
Art. 3 - Durata dell'appalto
Il contratto disciplinante l’affidamento avrà la durata di anni tre, con decorrenza presumibilmente
dalla data dell’1.10.2017, fatta salva la necessità di posticipare l’inizio delle prestazioni per
esigenze dovute alla conclusione della procedura di gara.
Considerata l’urgenza di avvalersi dei servizi oggetto di affidamento, il Responsabile del
procedimento potrà autorizzare l’avvio delle prestazioni, anche in pendenza della stipula
contrattuale e previa sottoscrizione tra le parti di apposito verbale. Il mancato adempimento da parte
dell’impresa affidataria può costituire causa di risoluzione contrattuale.
Nell’ipotesi di mancata successiva stipula contrattuale, il responsabile del procedimento terrà conto
di quanto somministrato dall’esecutore, per il rimborso delle relative spese.
Il Comune di Chiaravalle si riserva di esercitare la facoltà prevista dall’articolo 63, comma 5, D.lgs.
50/2016 o, qualora rimangano immutate le esigenze dell’Amministrazione, di procedere al rinnovo
del contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni del contratto originario per un massimo di ulteriori
anni 3 (tre), previa verifica delle sotto indicate condizioni:
• mantenimento dell’interesse pubblico all’espletamento dei servizi oggetto di appalto;
• mantenimento dell’adeguatezza delle esigenze poste a base dell’affidamento;
• regolare esecuzione, qualità ed efficacia dei servizi svolti da parte dell’impresa aggiudicataria;
• condizioni contrattuali idonee e convenienti all’Amministrazione comunale;
• adeguata copertura economica
In caso di mancato ulteriore affidamento, nulla sarà dovuto all’impresa affidataria a titolo di
rimborsi, indennità, mancati introiti, ecc…
Ai sensi dell’articolo 106, comma 11, D.lgs. 50/2016, alla scadenza contrattuale l’affidatario sarà
obbligato a continuare l’esecuzione delle prestazioni contrattualmente previste per il tempo
strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l'individuazione di un nuovo
contraente agli stessi prezzi, patti e condizioni in corso d’opera.
Alla data di scadenza del contratto e/o dell’eventuale proroga, lo stesso si intenderà cessato senza
disdetta da parte dell’Amministrazione comunale.
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I periodi di sospensione del servizio, per quanto riguarda la sola refezione scolastica, sono quelli
stabiliti dal calendario scolastico ministeriale e da altre evenienze stabilite dall’Amministrazione o
dalle istituzioni scolastiche.
Art. 4 - Tipologia dell'utenza
Il servizio di confezionamento, consegna e distribuzione dei pasti oggetto dell’appalto è
destinato alle seguenti categorie di utenze:
- per quanto riguarda confezionamento, consegna e distribuzione:
Alunni delle scuole del’infanzia, docenti e personale ausiliario aventi diritto ed altri utenti
autorizzati dall’Amministrazione Comunale nelle scuole dell’infanzia;
Alunni delle scuole primarie a tempo pieno;
Dipendenti comunali ed adulti autorizzati dall’Amministrazione Comunale presso la mensa
adibita per il personale comunale;
- per quanto riguarda confezionamento e consegna:
Docenti e personale ausiliario scuole primarie aventi diritto ed altri utenti autorizzati
dall’Amministrazione Comunale;
Ospiti della residenza protetta per anziani “La Ginestra”;
Ospiti della Comunità Alloggio;
Ospiti del Centro Sociale diurno, personale educativo ed altri utenti autorizzati
dall’Amministrazione Comunale;
Dovranno inoltre essere forniti i generi alimentari nelle quantità indicate negli allegati 2
(grammature dei piatti) per il confezionamento dei pasti destinati agli ospiti dell’asilo nido
comunale ed al personale comunale educativo ed ausiliario che vi presta servizio;
Art. 5 - Tipologia del servizio richiesto
La tipologia del servizio prevede:
- la preparazione e il confezionamento dei pasti;
- il trasporto dei pasti presso le strutture scolastiche e socio-educative comunali dove i pasti
andranno consumati, delle colazioni presso le scuole dell’infanzia e delle derrate alimentari per
la preparazione dei pasti presso la cucina interna del servizio asilo nido comunale;
- la distribuzione dei pasti, per quanto riguarda i refettori delle scuole dell’infanzia e primarie a
tempo pieno, ai tavoli precedentemente puliti e apparecchiati a cura del personale dell’Impresa,
lo sbarazzo, il lavaggio dei piatti, la pulizia e la sanificazione dei locali adibiti a
sporzionamento, compresi i servizi igienici, a cura del personale dell’Impresa;
- la distribuzione dei pasti nella mensa adibita per i dipendenti comunali, la pulizia ed
apparecchiatura dei tavoli a cura del personale dell’impresa, lo sbarazzo, il lavaggio dei piatti e
la pulizia e sanificazione dei locali a cura del personale dell’impresa;
- il ritiro, dai locali di consumo del pasto, dei contenitori sporchi utilizzati per il trasporto e la
distribuzione dei pasti e il relativo lavaggio.
- La sostituzione del personale comunale addetto alla preparazione dei pasti presso la cucina
interna dell’asilo nido comunale, nel caso in cui si ravvisi la necessità, per un monte ore
massimo di n. 210 ore (70 ore annue x 3 anni);
- Il supporto alla cuoca, dipendente comunale, presso l’asilo nido, per la preparazione dei
pasti presso la cucina interna dell’asilo nido comunale, per n. 4 ore giornaliere, per tutti i
giorni di apertura della struttura;
Nel caso in cui il servizio di refezione scolastica si svolga in più turni, in alcuni plessi
scolastici, il personale dell’Impresa dovrà provvedere alla produzione e alla distribuzione dei pasti
secondo i turni indicati dalla Stazione Appaltante.
Art. 6 - Standard minimi di qualità del servizio
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I servizi oggetto del presente contratto, anche in ragione della tipologia ed età dell'utenza
interessata, prevedono standard qualitativi di erogazione e meccanismi che consentano il costante
monitoraggio della loro osservanza.
Gli standard minimi di qualità e le relative specifiche tecniche sono quelli riportati nel
presente Schema contratto di servizio e negli allegati che ne costituiscono parte integrante e
sostanziale oltreché quelli risultanti dall’offerta formulata dall’aggiudicatario.
Gli Standard qualitativi minimi da osservare sono altresì quelli relativi a:
- obbligo di universalità, ossia erogare il servizio alla generalità degli utenti aventi diritto a
frequentare le mense comunali;
- obblighi in materia di qualificazione del personale, di sicurezza impianti e lavoro;
- erogare al proprio personale la formazione e l'addestramento necessari a fornire gli standard di
servizio previsti;
- intrattenere rapporti di correttezza con gli utenti, anche in materia di accesso ad atti e
informazioni;
- mettere in atto tutti gli strumenti necessari per conoscere e, se possibile, soddisfare le esigenze
degli utenti;
- disporre di strumenti idonei a raccogliere i reclami dell'utenza e rispondere nei tempi previsti;
- essere in grado di migliorare continuamente i propri standard di servizi.
In sede di stipulazione del presente contratto, l’Aggiudicatario si impegna inoltre ad
emanare, entro sei mesi dalla data di stipulazione medesima, la Carta della Qualità dei Servizi
oggetto del presente affidamento conformemente all’articolo 11 del D.Lgs. n. 286/1999 “Qualità dei
servizi pubblici”, nonché conformemente all’articolo 2 comma 461 della Legge 24 dicembre 2007,
n. 244 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”,redatta e
pubblicizzata in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori.
La Carta della Qualità dei Servizi indica: i livelli qualitativi e quantitativi del servizio
erogato che l’utenza può legittimamente attendersi dall’aggiudicatario - ivi compresi gli standard
minimi imposti dal presente articolo; le modalità di accesso alle informazioni garantite; le modalità
per proporre reclamo: i criteri di determinazione dell’indennizzo in relazione all’ammontare del
danno.
L’Aggiudicatario, conformemente a quanto disposto dall’articolo 2 comma 461 della legge
244/2007, si obbliga a partecipare alla sessione annuale di verifica del funzionamento dei servizi tra
ente locale, aggiudicatario ed associazioni dei consumatori nella quale si dia conto dei reclami,
nonché delle proposte ed osservazioni fatte pervenire, a ciascuno dei soggetti partecipanti, da parte
degli utenti.
L’Aggiudicatario è tenuto al rispetto della Carta della Qualità dei Servizi, sia con
riferimento alle norme di tutela degli utenti, sia con riferimento alle indicazioni sugli standard
qualitativi e quantitativi dei servizi.
L’Aggiudicatario si impegna a far sì che la Carta della Qualità dei Servizi indichi, ai sensi
dell’art.8 del D.L.24 gennaio 2012, n.1, convertito in L. 24 marzo 2012 n. 27, in modo specifico i
diritti, anche di natura risarcitoria, che gli utenti possono esigere nei confronti dell’aggiudicatario
medesimo.
A cura dell’Aggiudicatario, un estratto della Carta della Qualità dei Servizi deve essere fatto
pervenire alle famiglie degli utenti ed affisso in ogni sede interessata dal servizio.
Art. 7 – Specifiche tecniche
Sono allegati al presente Schema contratto di servizio, divenendone parte integrante e
sostanziale le seguenti specifiche tecniche:
- Allegato n. 1: Caratteristiche merceologiche delle derrate
- Allegati n. 2A-2B-2C-2D-2E-2F-2G-2H: Vari Menu e Grammature
Art. 8 – Dimensione presunta dell’utenza
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I pasti preparati e confezionati dalla I.A. sono determinabili, in via presuntiva e del tutto
indicativa, in quanto possono variare in base alla domanda dell’utenza, in N° 355.659 pasti per
l’intero periodo interessato (n. 3 anni) , oltre a N° 42.042 colazioni per quegli utenti delle scuole
dell’infanzia che usufruiscono della refezione parziale.
I pasti sono destinati in linea di massima:
Giornalmente (tutti i giorni della settimana) agli ospiti della Residenza Protetta per anziani;
Giornalmente (tutti i giorni della settimana) agli ospiti della Comunità Alloggio
Residenziale;
N° 5 giorni la settimana per gli ospiti del Centro Sociale Diurno (dal lunedì al venerdì);
N° 5 giorni la settimana per gli utenti delle scuole dell’infanzia statali (dal lunedì al venerdì)
e solamente durante l’anno scolastico;
N° 5 giorni la settimana per gli utenti delle scuole primarie a tempo pieno (dal lunedì al
venerdì) e solamente durante l’anno scolastico;
N. 2 giorni la settimana (il martedì ed il giovedì) e negli altri giorni a richiesta, per i
dipendenti comunali ed altri adulti a vario titolo autorizzati a frequentare la mensa comunale
sita in Via XXV Aprile, Chiaravalle;
Dal numero complessivo dei pasti presunti sopraindicati si evince una distribuzione
dell’utenza nei mesi considerati come di seguito riportato:
a) Pasti destinati ai bambini delle scuole materne (comprensivi di colazione e pranzo) e ai
bambini delle scuole primarie a tempo pieno: n° 253.776 pasti;
b) Pasti destinati personale educativo ed ausiliario scuola materna e pasti destinati ai dipendenti
comunali presso la mensa comunale sita in Via XXV Aprile, Chiaravalle n° 18.522 pasti;
c) Pasti destinati agli ospiti del centro sociale diurno, personale educativo scuole primarie, altri
utenti autorizzati dall’A.C (assistiti ed altri): n° 19.254 pasti;
d) Pasti destinati agli utenti della residenza protetta per anziani “La Ginestra”: (per pasto viene
intesa la giornata alimentare, compresa la prima colazione, lo spuntino di metà mattinata,
il pranzo, la merenda, la cena ed ulteriori generi di conforto) n° 24.975 pasti. Per i predetti
utenti potrà essere richiesta, a parziale o integrale sostituzione dei piatti previsti in menu, la
fornitura alla cucina presente all’interno della Residenza Protetta di generi alimentari per la
preparazione degli alimenti da somministrare agli anziani che necessitano di particolari
menu e/o per fronteggiare situazioni impreviste (semolino, pastine, omogeneizzati, olio, e
quant’altro occorre per la preparazione del pasto) che l’impresa dovrà provvedere a
consegnare senza ulteriori aggravi di costo a carico dell’Amministrazione;
e) Pasti destinati agli utenti della Comunità Alloggio (per pasto viene intesa la giornata
alimentare, compresa la prima colazione, lo spuntino di metà mattinata, il pranzo, la
merenda, la cena ed ulteriori generi di conforto) : n. 8.361 pasti;
Scuole materne statali n. 42.042 colazioni
per quegli utenti che usufruiscono esclusivamente della refezione parziale.
E’ richiesta inoltre la fornitura gratuita di n. 6.000 pasti (6.000/3 anni = 2.000 pasti
annui) legati alla realizzazione di iniziative comunali autorizzate, sempre nel caso in cui
l’Amministrazione comunale ne ravvisasse necessità.
Le quantità sopra indicate hanno solo valore indicativo in quanto calcolate in base alla
media dei consumi riscontrati negli anni precedenti. L’eventuale variazione del numero dei pasti
che verranno effettivamente richiesti dall’Amministrazione non dà luogo a variazioni dei prezzi di
aggiudicazione, fatto salvo quanto indicato all’art. 53 dello schema di contratto.
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La stazione appaltante si riserva il diritto di apportare variazioni al suddetto elenco dandone
comunicazione all’impresa almeno 10 giorni di preavviso senza oneri aggiuntivi per la stazione
Appaltante, rimanendo comunque nei limiti della capacità produttiva del centro cottura.
Per gli utenti dell’asilo nido comunale e per il personale educativo e comunale di ruolo
operante nella struttura è richiesta la fornitura di generi alimentari, in modo da permettere il
confezionamento dei pasti necessari nella cucina interna di cui la struttura educativa è dotata.
E’ presumibile, in via del tutto indicativa, per il periodo oggetto dell’affidamento, che le
fornitura di generi alimentari occorra per il confezionamento di un numero di pasti come di seguito
riportato:
Numero pasti asilo nido comunale n. 30.771 (di cui n. 27.798 per gli
utenti del servizio, comprensivi di colazione,
pranzo e merenda, e n. 2.973 per il
personale educativo ed ausiliario)
La consegna dei generi alimentari dovrà avvenire presso la cucina della struttura educativa
comunale con orari e tempi da stabilire con il responsabile del servizio. Per i predetti utenti potrà
essere richiesta, a parziale o integrale sostituzione delle derrate alimentari previsti in menu, la
fornitura alla cucina presente all’interno dell’asilo nido di generi alimentari per la preparazione
degli alimenti da somministrare ai bambini che necessitano di particolari menu e/o per fronteggiare
situazioni impreviste (latte svezzamento) che l’impresa dovrà provvedere a consegnare senza
ulteriori aggravi di costo a carico dell’Amministrazione.
Art. 9 – Centro cottura-magazzino stoccaggio derrate della ditta appaltatrice
Uubicazione delle strutture socio educative e scolastiche comunali ed orari di
somministrazione dei pasti.
Al momento dell’avvio dell’appalto e per tutta la durata dello stesso, la ditta appaltatrice dovrà
avere la piena disponibilità di un centro di cottura destinato alla produzione dei pasti per il Comune
di Chiaravalle, conforme alla normativa vigente ed in regola con le autorizzazioni sanitarie previste
in materia, sito entro una distanza massima di 30 chilometri dalla Sede Comunale di Chiaravalle e
come specificatamente individuato in sede di offerta.
Pena la risoluzione del contratto non è ammesso, in corso di esecuzione dell’appalto, l’utilizzo di un
centro di cottura o di un magazzino destinato allo stoccaggio delle derrate diversi da quelli indicati
in sede di offerta, fatti salvi i casi di momentanea e documentata indisponibilità/inagibilità dei locali
per cause o eventi imprevedibili non imputabili all’impresa appaltatrice tali da richiedere l’utilizzo
provvisorio di un centro di cottura o magazzino alternativo per il tempo strettamente necessario al
ripristino della piena fruibilità delle strutture principali.
La distribuzione ed erogazione dei pasti avverrà nelle strutture socio-educative e scolastiche
site nel territorio comunale agli indirizzi di seguito riportati:
Scuola dell’infanzia statale “Mario Lodi” – Via B. Buozzi - Chiaravalle
Scuola dell’infanzia statale “Casa dei Bambini” – Via S. Andrea – Chiaravalle
Scuola primaria “Montessori” – Viale Marconi – Chiaravalle
Scuola primaria “Marconi” – Via Battisti – Chiaravalle
Centro Sociale Diurno “Arcobaleno” – Via E. Toti – Chiaravalle
Residenza Protetta per anziani “La Ginestra” – L.go 2 Giugno – Chiaravalle
Comunità Alloggio Residenziale – Via E. Toti – Chiaravalle
Mensa dipendenti comunali ed adulti autorizzati presso la sala sita in Via XXV Aprile in
Chiaravalle;
La consegna dei generi alimentari presso l’asilo nido comunale sito in Via Donizetti -
Chiaravalle.
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Su richiesta dell’Ufficio Servizi Sociali è previsto il confezionamento dei pasti per le
categorie di seguito riportate:
1. anziani che necessitano di assistenza nel proprio domicilio,
2. inabili (anche temporaneamente)
3. indigenti
In questi tre casi il pasto verrà consegnato presso la residenza protetta “La Ginestra” e
ritirato direttamente dall’interessato o, se necessario, consegnato a domicilio per il tramite di
personale autorizzato dall’Amministrazione comunale od associazioni di volontariato.
Ove avvenga la variazione dell’ubicazione delle scuole e/o delle strutture socio
educative durante la validità del presente contratto, i servizi ad oggetto del presente, saranno
effettuati senza aggravio di spesa per l’Amministrazione comunale nelle nuove sedi.
La somministrazione dei pasti nelle varie strutture socio-educative e scolastiche comunali
sarà effettuata negli orari che si evincono dalla tabella che segue:
STRUTTURA COMUNALE ORARIO PRANZO ORARIO CENA ORARIO
COLAZIONI DISTRIBUZIONE
PASTI NUMERO UTENTI
SCUOLA DELL'INFANZIA STATALE “M. LODI” di Via Buozzi" (e personale docente e a.t.a. avente diritto Ore 12.15 circa NO ore 9,20 circa SI
n. 167 utenti per
pranzo e colazione -+ n. 11 insegnanti -ATA e
n. 39 utenti per
refezione parziale
SCUOLA DELL'INFANZIA STATALE CASA DEI BAMBINI (e personale docente e a.t.a. avente diritto) Ore 12,15 circa NO ore 9,20 circa SI
n. 148 utenti per
pranzo e colazione + n. 8 insegnanti - ATA e
n 38 utenti per
refezione parziale
SCUOLA PRIMARIA "G.MARCONI" - Via Battisti (e personale docente e a.t.a. avente diritto)
1° Turno ore 12,00 circa - 2° Turno ore 13,00 circa NO SI
n. 121 utenti distinti su
doppio turno + 6 insegnanti (per i quali non è previsto scodellamento)
SCUOLA PRIMARIA "M.MONTESSORI" - Via Marconi (e personale docente e a.t.a. avente diritto) ore 12.00 NO SI
n. 191 utenti + n. 10 insegnanti (per i quali non è previsto scodellamento)
RESIDENZA PROTETTA "La Ginestra" -
ore 11,00 1° turno - ore 12,00 2° turno
ore 18,00 1° turno ore 18,30 2° turno NO 25
COMUNITA' ALLOGGIO ore 12,00 ore 19,00 NO
8
CENTRO SOCIALE DIURNO “ARCOBALENO” Ore 12.00 NO NO
10 utenti + n. 6 educatrici e n.1
inserviente
MENSA COMUNALE Ore 13.30 NO SI
N. 25 circa Martedì/giovedì
per altri giorni secondo richiesta
Art. 10 - Interruzione del servizio
Di norma non sono consentite interruzioni del servizio. In casi particolari possono essere
tollerate interruzioni temporanee del normale servizio, fatta salva la messa in atto di soluzioni
alternative.
I casi presi in considerazione sono i seguenti:
Interruzione del servizio per cause di forza maggiore.
Per forza maggiore si intende qualsiasi fatto eccezionale, imprevedibile ed al di fuori del
controllo della I.A., che quest’ultima non possa evitare con l’esercizio della diligenza
richiesta nel presente schema contratto di servizio. A titolo meramente esemplificativo, e
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senza alcuna limitazione, saranno considerate cause di forza maggiore: terremoti ed altre
calamità naturali di straordinaria violenza, guerre, sommosse, disordini civili.
In caso di sciopero del personale delle scuole, del personale addetto alla gestione delle altre
strutture socio-educative comunali o del personale della I.A. tale da impedire l’effettuazione
del servizio la controparte deve essere avvisata di norma entro le ore 12 del quinto giorno
antecedente quello dell’inizio dello sciopero. In caso di sciopero dei dipendenti della I.A.
deve essere comunque garantita la continuità del servizio
In via straordinaria sono consentite interruzioni temporanee del servizio per guasti agli
impianti ed alla struttura di produzione che non permettano lo svolgimento del servizio.
Al verificarsi delle evenienze di cui sopra potranno essere concordate tra l’Amministrazione
comunale e I.A. , in via straordinaria, particolari situazioni organizzative, come la fornitura di
cestini o piatti freddi alternativi, la cui composizione deve essere concordata con l’Amministrazione
Comunale, ovvero l’utilizzo da parte della I.A. di strutture alternative, garantendo le caratteristiche
dei pasti richieste dal presente schema contratto di servizio.
In ogni caso la I.A. non può sospendere il servizio eccependo irregolarità di
controprestazione.
Art. 11 - Relazione sull'andamento del servizio
A richiesta dell’Amministrazione comunale, l’Impresa trasmetterà alla Stazione Appaltante
una relazione sull’andamento del servizio contenente, tra l’altro, le informazioni relative
all’organigramma e all’organizzazione del lavoro, al piano di qualità, alle attività di formazione del,
ai rapporti con gli addetti al controllo della qualità, alle cause di eventuali controversie con la
Stazione appaltante, agli aspetti antinfortunistici e dei dispositivi di protezione individuale.
Art. 12 – Fornitura documentazione per contributi CEE
L’I.A. è tenuta a fornire all’Amministrazione comunale, nel caso in cui ne faccia richiesta, i
dati ed i documenti necessari per il recupero di contributi CEE sui prodotti lattiero caseari destinati
all’utenza scolastica. In particolare l’I.A. deve mettere a disposizione della Stazione appaltante le
fatture relative alla durata del servizio, le quali devono essere riferite a prodotti destinati all’utenza
scolastica del centro di cottura, nonché compilare, se del caso, le schede relative al consumo dei
prodotti lattiero caseari forniti dalla committente allegando alle stesse le copie delle relative fatture.
Art. 13 – Personale addetto al servizio di confezionamento, consegna e distribuzione dei pasti.
Il personale addetto ai servizi previsti dal presente appalto lavorerà sotto l’esclusiva
responsabilità dell’appaltatore. Pertanto, l’appaltatore solleva l’Amministrazione comunale da
qualsiasi obbligo e responsabilità per retribuzioni, contribuzioni, assicurazioni e, in genere, da tutti
gli obblighi risultanti dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di lavoro e di
assicurazioni sociali, assumendone a proprio carico tutti i relativi oneri.
Il personale dell’impresa aggiudicataria non ha e né potrà vantare conseguentemente al
presente appalto alcun rapporto di dipendenza con l’Amministrazione comunale.
In ogni momento l’Appaltatore, su semplice richiesta dell’Amministrazione comunale, dovrà
dimostrare di avere ottemperato agli obblighi di cui sopra; l’appaltatore, su richiesta, dovrà esibire
all’Amministrazione comunale il libro unico del lavoro come previsto dalle norme vigenti.
L’impresa appaltatrice è tenuta, per tutta la durata dell’appalto:
a) ad attuare nei confronti dei propri dipendenti e/o soci lavoratori la piena applicazione del
contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria nonché degli accordi integrativi regionali ed
in special modo a garantire prioritariamente l’assunzione di tutto il personale già stabilmente
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impiegato nel servizio di scodellamento, nei modi e nelle condizioni previste dalla legislazione
e dai contratti di lavoro vigenti ed, in particolare, il riconoscimento della qualifica posseduta e
delle anzianità maturate nel servizio prestato presso il Comune di Chiaravalle; dovrà essere
altresì assicurato il pagamento dei contributi senza la applicazione del salario medio
convenzionale.
Il servizio di distribuzione dei pasti e delle colazioni (scodellamento) in ciascuno dei plessi
scolastici indicati dovrà essere garantito con un numero minimo di ore (e comunque nel
rispetto delle maggiori ore eventualmente offerte in sede di gara) e di operatori come risulta
dalla tabella di seguito riportata, salvo eventuali adeguamenti che andranno comunque
concordati con il competente ufficio comunale, legati ad esigenze di ogni singolo refettorio che
possano manifestarsi all’inizio dell’anno scolastico.
ADDETTI AL SERVIZIO DI SCODELLAMENTO DISTINTI PER PLESSO
SCOLASTICO
N° ORDINE
PLESSO ORE SETT. (COLAZIONE)
ORE SETT. (PRANZO)
TOTALE ORE SETT.
1 SC. PRIMARIA “MONTESSORI”
=== 20 20
2 SC. PRIMARIA “MONTESSORI”
=== 20 20
3 SC. PRIMARIA “MONTESSORI”
=== 20 20
4 SC. PRIMARIA “MONTESSORI”
=== 20 20
5 SC. INFANZIA S. ANDREA
7.5 10 17,5
6 SC. INFANZIA S. ANDREA
=== 10 10
7 SC. INFANZIA S. ANDREA
7.5 10 17.5
8 SC. INFANZIA S. ANDREA
7,5 10 17,5
9 SC. INFANZIA S. ANDREA
7,5 10 17.5
10 SC. PRIMARIA “MARCONI”
=== 20 20
11 SC. PRIMARIA “MARCONI”
=== 15 15
12 SC. PRIMARIA “MARCONI”
=== 20 20
13 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI
7.5 10 17.5
14 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI
7,5 10 17,5
15 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI
7.5 10 17.5
16 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI
7,5 10 17,5
17 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI
7.5 10 17,5
18 SC. INFANZIA “M. Lodi” - BUOZZI
7,5 10 17.5
19 MENSA COMUNALE
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Documentazione amministrativa - Allegato A al disciplinare di gara
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IL LEGALE RAPPRESENTANTE
(________________________________)
b) ad attuare, nei confronti dei propri dipendenti, condizioni normative e retributive non inferiori a
quelle risultanti dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicabili alla categoria e nella
Provincia di Ancona. L’impresa dovrà altresì provvedere, a propria cura e spese, all’osservanza
di quanto disposto dalle vigenti leggi e decreti in materia di igiene del lavoro, alle assicurazioni
contro gli infortuni sul lavoro, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria,
invalidità e vecchiaia, alla tubercolosi ed altre malattie professionali ed ogni altra disposizione
in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela materiale dei lavoratori.
L’appaltatore dovrà comunque produrre, prima della stipula del contratto di appalto, il Piano di
Sicurezza di cui all’articolo 28 D.lgs. 81/2008 e ss.mm.ii. e comunicare il nominativo del
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del medico competente, nonché
comunicare il nominativo del Responsabile del trattamento dei dati ai sensi della legge sulla
privacy n° 196 del 30.06.2003 e ss.mm.ii;
c) ad impiegare in modo continuativo e secondo le esigenze delle strutture il personale previsto
per l’esecuzione dell’appalto. Prima dell’avvio del servizio, l’impresa appaltatrice dovrà
fornire all’Ente appaltante l’elenco dei dipendenti addetti al servizio (compresi i nominativi
delle persone impiegate nelle sostituzioni) con le relative generalità, domicilio, qualifica e
livello professionale, numero di iscrizione sul libro unico del lavoro e numero delle ore
giornaliere e settimanali che ciascuno deve espletare nel servizio in oggetto; tale elenco, con la
relativa documentazione, dovrà essere aggiornato entro 10 giorni da ciascuna variazione.
d) a designare e comunicare all’Amministrazione comunale il nominativo di un dipendente
dell’impresa, da scegliere nell’ambito del personale che presterà servizio presso le strutture, al
fine di attribuire al medesimo il ruolo di referente nei confronti dell’Amministrazione
comunale;
e) Garantire comunque il funzionamento dei servizi essenziali, come indicato nel C.C.N.L. di
categoria e con le modalità di cui alla L. 146/1990, in caso di astensione dal lavoro per
sciopero;
f) Provvedere alla dotazione di dispositivi di protezione individuale (DPI) necessari
all’espletamento del lavoro in sicurezza. I DPI che l’impresa intende adottare devono essere
comunicati al responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione della Committente.
Nel caso di variazione del personale, i nominativi, la consistenza numerica, le relative
qualifiche, devono essere preventivamente comunicate all'Amministrazione comunale per
l'approvazione formale.
In mancanza di tale approvazione l'Impresa non può procedere ad alcuna variazione.
Tutto il personale impiegato per il servizio deve possedere adeguata professionalità e deve
conoscere le norme di igiene della somministrazione pasti e le norme di sicurezza e prevenzione
degli infortuni sul lavoro, in base alle vigenti normative.
L'Amministrazione comunale si riserva, inoltre, il diritto di chiedere all'Impresa la
sostituzione del personale addetto alla preparazione e alla distribuzione dei pasti, ritenuto non
idoneo al servizio o inadatto anche sotto gli aspetti di un corretto rapporto e della disponibilità
psicologica con gli utenti della refezione.
In tale caso l'Impresa provvederà a quanto richiesto con urgenza e comunque non oltre tre
giorni dalla segnalazione.
.Art. 14 - Direzione del servizio
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IL LEGALE RAPPRESENTANTE
(________________________________)
La direzione del servizio oggetto del presente schema contratto di servizio deve essere
garantita da un Responsabile con adeguata qualifica professionale cui affidare i rapporti con gli
incaricati dell'Amministrazione comunale, delle scuole e delle Commissioni Mensa.
In ogni caso l’assegnazione del Responsabile dovrà essere in via esclusiva ed a tempo pieno.
Eventuali variazioni della figura del Responsabile dovranno essere preventivamente
concordate e autorizzate dalla stazione Appaltante.
Art. 15 - Vestiario
L'Impresa deve fornire a tutto il personale, indumenti di lavoro come prescritto dalle norme
vigenti in materia di igiene (D.P.R. 327/80 art.42), da indossare durante le ore di servizio.
Tali indumenti saranno provvisti di cartellino di identificazione riportante il nome
dell'Impresa ed il nome del dipendente.
Dovranno essere previsti indumenti distinti per la preparazione, per la distribuzione degli
alimenti e per i lavori di pulizia.
L’Impresa deve altresì fornire ai rappresentati dei genitori camici monouso e cuffie in
occasione dei sopralluoghi che i componenti del Comitato Mensa effettueranno presso il Centro di
Cottura.
Art. 16 - Idoneità Sanitaria
In sostituzione del Libretto di Idoneità Sanitaria, ai sensi di quanto previsto dalla vigente
normativa della Regione Marche, dovrà essere garantito lo svolgimento della formazione per tutto il
personale addetto alla manipolazione, alla preparazione, al trasporto e alla distribuzione degli
alimenti, invitando anche i rappresentanti del Comitato Mensa, con le modalità ed i tempi previsti
dalla Normativa vigente della Regione Marche.
L’impresa appaltatrice deve inoltre garantire lo svolgimento di corsi di formazione a tutto il
personale impiegato presso i refettori al fine di renderlo edotto circa le circostante teorico-pratiche,
le modalità, gli standard di qualità previsti nel presente Schema contratto di servizio e le modalità
con le quali l’Impresa intende applicarlo.
Tali corsi devono prevedere incontri specifici sulla sicurezza e igiene del lavoro, sui rischi
presenti, sulle misure e sulle procedure adottate per il loro contenimento.
Le modalità e la tempistica dello svolgimento dei corsi dovranno essere comunicati
all’Amministrazione comunale che vi potrà far partecipare anche propri incaricati, senza oneri
aggiuntivi per l’Impresa aggiudicatrice.
Art. 17 - Igiene del personale
Il personale addetto alla manipolazione, alla preparazione, confezione, trasporto e alla
distribuzione dei pasti, deve scrupolosamente curare l'igiene personale. Il personale non deve avere
smalti sulle unghie, né indossare anelli, braccialetti, orologi o altri accessori di vario genere durante
il servizio, al fine di non favorire una contaminazione delle pietanze in lavorazione o in
distribuzione. I copricapo dovranno raccogliere completamente la capigliatura.
Art. 18 - Controllo della salute degli addetti
L’Impresa deve provvedere a garantire alla Stazione appaltante che il personale, impiegato
per la realizzazione del servizio, soddisfi i requisiti previsti dalle normative igienico sanitarie
vigenti. L'Amministrazione comunale si riserva di richiedere all'appaltatore l'effettuazione di
accertamenti clinici di qualsiasi natura per i dipendenti impegnati nel servizio.
Art. 19 - Caratteristiche delle derrate alimentari
Le derrate alimentari dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in
materia che qui si intendono tutte richiamate e alle caratteristiche merceologiche indicate
nell’allegato n° 1 “Caratteristiche delle derrate alimentari”.
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(________________________________)
Per i pasti oggetto del presente schema contratto di servizio non potranno essere utilizzati
generi precotti, liofilizzati, congelati o surgelati, fatta eccezione per quelli richiesti nelll’Allegato
“Caratteristiche merceologiche delle derrate”.
In particolare è tassativamente vietato l’uso di alimenti sottoposti a trattamenti transgenici
(OGM).
L'Amministrazione comunale può richiedere l'immediata sostituzione di quelle derrate che
riterrà, anche ad un esame sommario, non idonee.
In casi particolari, conseguenti a situazioni di emergenza igienico-sanitaria,
l’Amministrazione si riserva di effettuare, a sua totale discrezione, sostituzioni e modifiche ai
generi alimentari previsti per la preparazione dei Menù e fino al ripristino della situazione di
normalità.
Art. 20 – Norme igieniche
Le operazioni di preparazione, cottura, confezionamento devono essere effettuate secondo le
modalità di seguito descritte, che rappresentano lo standard igienico minimo cui l’impresa
appaltatrice dovrà attenersi:
1) Tutti gli alimenti, ad eccezione della carne da utilizzare per il ragù, devono essere cotti nello
stesso giorno in cui è prevista la distribuzione. Per il raffreddamento del ragù deve essere usato
l'abbattitore.
2) Tutti i prodotti congelati e/o surgelati, prima di essere sottoposti a cottura, ad eccezione delle
verdure, devono essere scongelati in frigoriferi a temperatura O°C - 4°C
3) La porzionatura delle carni crude deve essere effettuata nella giornata del consumo o al
massimo il giorno precedente
4) Gli operatori devono lavarsi le mani prima dell'inizio delle attività, passando dalla preparazione
di un alimento ad un altro e dopo l'uso del WC
5) Devono essere usati piani e utensili separati per la preparazione di alimenti crudi e cotti, per
carni bianche e rosse, che al termine di ogni tipologia di lavorazione devono essere
accuratamente puliti e sanificati.
6) Gli utensili devono giornalmente essere puliti e disinfettati
7) Devono essere tassativamente evitate preparazioni anticipate dei pasti
8) Gli ambienti devono essere protetti da insetti e altri vettori, mediante idonei dispositivi;
9) I rifiuti devono essere frequentemente allontanati
10) Deve essere evitata la cottura di pezzi di carne, di qualsiasi specie animale, del peso superiore a
2/3 Kg.
11) Devono essere evitati tassativamente ripetuti raffreddamenti e riscaldamenti di alimenti già
cotti
12) Al momento della preparazione dei piatti freddi e del confezionamento dei pasti si consiglia
l’uso di guanti a perdere e mascherine
13) E' tassativamente vietato fumare all'interno della cucina
14) I copricapo dovranno raccogliere completamente la capigliatura
15) I prodotti ortofrutticoli da consumare crudi dovranno essere lavati con idonea soluzione
disinfettante nel penultimo lavaggio.
Il Comune si riserva di ordinare, qualora venga richiesto dalla A.S.U.R. competente per
territorio. per far fronte a straordinarie necessità di natura igienico–sanitaria, particolari interventi
per il lavaggio dei prodotti ortofrutticoli o per l'eventuale sostituzione di prodotti previsti nella
tabella dietetica.
Art. 21 - Conservazione e distribuzione di alcune derrate
- I prodotti in stoccaggio dovranno essere conservati in uno spazio esclusivo destinato alla S.A. e
suddivisi per categoria merceologica, secondo le modalità e le temperature stabilite dalle vigenti
normative nonché dalle indicazioni riportate in etichetta da parte dei singoli produttori.
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- Ogni qual volta viene aperto un contenitore in banda stagnata e il contenuto non viene
immediatamente consumato, deve essere travasato in altro contenitore di vetro o acciaio inox o
altro materiale non soggetto ad ossidazione, conservando i dati identificativi del prodotto e i
termini di conservazione/scadenza.
- La protezione delle derrate da conservare deve avvenire solo con pellicole idonee al contatto con
gli alimenti o con altro materiale comunque conforme alle normative vigenti.
- I prodotti cotti dovranno essere conservati solo ed esclusivamente in contenitori di vetro o
acciaio inox.
- I prodotti cotti refrigerati, prima del consumo devono essere conservati in un apposito frigorifero
ad una temperatura compresa tra 1°C e 6°C.
- E' tassativamente vietato l'uso di recipienti in alluminio per la conservazione degli alimenti.
- I prodotti a lunga conservazione come pasta, riso, farina ecc. devono essere conservati in
confezioni originali chiuse. Le confezioni aperte dovranno essere conservate in appositi
contenitori provvisti di coperchio.
- Gli spinaci e le bietole devono essere molto ben strizzati e tagliati finemente. Le insalate miste
devono corrispondere nei tipi e nelle grammature a quanto indicato nella lista giornaliera degli
alimenti. Le foglie di insalata devono essere ben tagliate; i finocchi e le carote devono essere
sempre filangé, salvo diverse indicazioni che saranno fornite dal competente ufficio comunale; i
pomodori devono essere tagliati a spicchi sottili.
- Per i formaggi serviti non in confezione originale deve essere indicata la data di scadenza sulla
bolla di consegna.
- La frutta deve essere fornita nei calibri indicati e, a rotazione, nella gamma reperibile sul mercato
secondo la stagione, fornendone almeno quattro tipi diversi nella settimana.
Art. 22 - Riciclo
E' vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo. Pertanto
tutti i cibi erogati dovranno essere preparati in giornata, fatto salvo quanto diversamente indicato
nel presente contratto.
Art. 23- Manipolazione e cottura
Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti, che debbono avvenire
massimo entro due ore dal tempo previsto per la loro consegna nel presente schema contratto di
servizio, devono mirare ad ottenere standard elevati di qualità igienica, nutritiva e sensoriale e
devono essere coerenti con quanto prescritto dal presente schema contratto di servizio.
Art. 24 – Conservazione dei piatti freddi
La conservazione dei piatti freddi durante il trasporto e la distribuzione deve essere
mantenuta alla temperatura conforme all'art.31 del D.P.R. 26 marzo 1980, n.327 e successive
modifiche/integrazioni.
Art. 25 - Linea refrigerata
E' ammessa la preparazione di alcuni prodotti il giorno precedente la cottura purché dopo
cottura vengano raffreddati con l'ausilio dell'abbattitore rapido di temperatura secondo le normative
vigenti, posti in recipienti idonei e conservati in frigoriferi a temperatura compresa tra 1°C e 6°C.
L'abbattitore di temperatura deve essere impiegato esclusivamente per i prodotti cotti.
Al fine di garantire la qualità igienica dei prodotti, sono tassativamente vietate preparazioni
anticipate di impasti e farciture.
E' tassativamente vietato raffreddare prodotti cotti a temperatura ambiente o sottoporli ad
immersione in acqua.
Art. 26 - Operazioni preliminari alla cottura e tecnologie di manipolazione
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Oltre a quanto già previsto all’art. 25, le operazioni che precedono la cottura devono essere
eseguite secondo le modalità di seguito descritte :
- La carne trita deve essere macinata in giornata;
- Il formaggio deve essere grattugiato in giornata;
- Le operazioni di impanatura devono essere fatte nelle ore immediatamente antecedenti la
cottura;
- Le porzionature di salumi e di formaggio devono essere effettuate nelle ore immediatamente
antecedenti la distribuzione.
- Legumi secchi: ammollo per 24 ore con due ricambi di acqua
- Il personale non deve effettuare più operazioni contemporaneamente al fine di evitare rischi di
contaminazioni crociate.
Art. 27- Condimenti
Tutti i primi piatti dovranno essere conditi al momento della distribuzione, se richiesto, con
formaggio Parmigiano Reggiano con la grammatura secondo ricetta e che deve essere consegnato in
vaschette separate.
Il condimento per la pastasciutta o il riso deve essere consegnato in vaschette separate da
quelle della pasta/riso. La pasta o il riso saranno parzialmente conditi solo con olio extra vergine
d’oliva. Il condimento della pasta/riso dovrà essere effettuato nei rispettivi luoghi di consegna e
consumo del pasto.
Per la pasta e il riso al burro, oltre al condimento da tabella, devono essere mandate
vaschette con latte caldo e burro a parte da aggiungere al momento della distribuzione.
La pomarola, comprensiva di odori, deve essere preparata senza soffritto.
Nei luoghi di consumo dei primi piatti deve essere consegnato sale, olio, aceto, o limone per
l’integrazione del condimento dei contorni .
Art. 28- Menù e Variazioni
I pasti saranno confezionati attenendosi a due tipologie di menù (uno invernale e uno
estivo); i piatti che normalmente compongono i suddetti menù e le grammature impiegate sono
contenuti negli allegati 2 al presente schema contratto di servizio.
Qualora per la preparazione di uso corrente di pasti indicati nei menù fossero necessari
ingredienti al momento non previsti, questi dovranno essere comunque forniti dall’impresa
appaltatrice senza alcun sovrapprezzo rispetto al prezzo di aggiudicazione.
La frutta dovrà essere alternata nelle varie tipologie, a seconda la stagionalità, non
porzionata ma fornita, nel rispetto della sua interezza, ad ogni singolo utente, garantendone almeno
quattro tipi diversi nella settimana, riservandosi l’Amministrazione comunale di richiedere
l’introduzione – in aggiunta a quanto già previsto dal Menù – di yogurt e/o succhi di frutta al posto
della frutta.
In tutti i refettori scolastici e per i servizi asilo nido, casa protetta, comunità alloggio, sedute
del Consiglio Comunale e mensa dipendenti, dovrà essere fornita dalla I.A., acqua minerale in tutti i
giorni di fruizione del servizio mensa ed in tutti gli altri casi in cui si faccia richiesta, e
specificatamente:
- Acqua oligominerale per i bambini fino a sei anni di età (bambini frequentanti l’ asilo nido
e le scuole dell’infanzia);
- Acqua minerale per i bambini di età superiore ai sei anni e per tutti gli altri utenti.
Il Comune, su indicazione del Comitato Mensa, può proporre, nel periodo di servizio,
variazioni ai menu settimanali, tenendo conto del costo complessivo presunto (oneri di preparazione
compresi), senza che l’impresa possa pretendere comunque alcun sovrapprezzo per gli eventuali
maggiori oneri.
Le variazioni proposte dovranno essere concordate con il/la dietologo/dietista, anche
specializzata in refezione scolastica, di cui l’impresa appaltatrice deve disporre ed a cui spetta
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il compito di redigere una bozza di menu che poi verrà trasmessa al Servizio Asur – Area vasta 2
per la necessaria validazione.
Su indicazione dell’Amministrazione comunale, il/la dietologo/dietologa della I.A. dovrà
predisporre bozze di menù speciali (vegetariano, vegani, ecc……) per poter soddisfare le esigenze
dell’utenza;
E' consentito, in via temporanea, una variazione dei menù nei seguenti casi:
- guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del piatto previsto;
- interruzione temporanea della produzione per cause quali sciopero, incidenti, interruzioni
dell'energia elettrica;
- avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili.
Tale variazione potrà in ogni caso essere effettuata previa comunicazione seguita da
conferma scritta da parte dell'Amministrazione comunale.
Non sono ammesse deroghe al menù per problemi dovuti al reperimento delle materie prime
necessarie alla preparazione dei pasti ivi inclusi.
Nel caso in cui gli organi di vigilanza igienico-sanitaria, per far fronte a particolari eventi
straordinari, prescrivessero l’esclusione di particolari prodotti alimentari, l’impresa deve proporre
all’Amministrazione comunale i prodotti con i quali intende effettuare la sostituzione, di pari valore
economico e nutrizionale. Tale sostituzione deve essere necessariamente approvata
dall’Amministrazione comunale.
E’ fatto obbligo all’I.A. , tramite la figura professionale del/la dietologa/dietista di cui
dispone, l’organizzazione di incontri con i genitori degli utenti del servizio di refezione
scolastica e relativi insegnanti in merito alla ristorazione scolastica ed al rispetto delle
normative igienico-sanitarie e nutrizionali da concordare con l’Amministrazione comunale (in
previsione n. 2 incontri l’anno).
Art. 29 – Pasti Speciali
Nei giorni in cui si svolgono gite scolastiche autorizzate, il pasto dovrà essere sostituito dalla
fornitura di un cestino pic nic individuale, la cui composizione verrà concordata con il competente
Ufficio Comunale.
L’Amministrazione comunale potrà richiedere all’impresa appaltatrice la fornitura di pasti
freddi o cestini o, in casi particolari, pasti in monoporzione, oltre che per le gite scolastiche, anche
in caso di sciopero o di altre emergenze.
In occasione delle feste (Natale, Carnevale, Pasqua e fine anno scolastico o particolari eventi
organizzati dall’Amministrazione comunale) potranno essere concordati menù particolari senza che
ciò comporti oneri ulteriori.
L’ I.A. deve altresì garantite la preparazione di “diete speciali” o la fornitura di alimenti
dietetici per la loro composizione, che rispondono di volta in volta alle particolari esigenze cliniche
degli utenti, prodotti in apposite aree destinate unicamente a tali preparazioni e distribuite,
all’interno dei refettori, evitando contaminazioni e comunque in linea con le normative igienico-
sanitarie per le suddette tipologie di pasti.
Tali diete richieste dall’utenza tramite certificazione medica sono destinate a:
Soggetti affetti da allergie o intolleranze alimentari, siano esse singole o multiple;
Soggetti diabetici
Soggetti affetti da particolari malattie metaboliche che necessitano, a scopo terapeutico
dell’esclusione di particolari alimenti;
Altro (terapie per vaccini, innesto apparecchi ortodontici, disfagie, utenti vegetariani,
ecc….)
E’ garantito su richiesta, il rispetto dei regimi alimentari conseguenti l’appartenenza a
determinate confessioni religiose.
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L’ I.A. è tenuta a preparare le diete su segnalazione nominativa della presenza di utenti
interessati, rilevate da proprio personale.
I pasti dietetici devono essere veicolati in contenitori isotermici a temperatura controllata, al
fine di garantire una temperatura igienicamente corretta del pasto.
Il Comune si riserva altresì di richiedere all’impresa Appaltatrice, in caso di adesione delle
Scuole a specifici progetti di educazione alimentare, la preparazione di menù particolari, per tutta la
scuola o anche solo per alcune classi. Tali menù potrebbero prevedere pietanze tipiche, regionali o
che si rifanno alle tradizioni culturali locali, con riguardo a generi non previsti dalle tabelle
dietetiche.
Nel mercoledì delle Ceneri e nei venerdì della Quaresima dovrà essere fornita una dieta
alternativa da concordare con l’Amministrazione comunale per coloro che ne facciano richiesta.
Art.30 - Quantità degli ingredienti
Le quantità da somministrare sono quelle previste negli allegati 2 nei quali sono riportati
tutti i pesi degli ingredienti previsti per la realizzazione di ogni singola porzione prevista nel menù.
I pesi indicati s’intendono a crudo e al netto degli scarti di lavorazione e di eventuali cali peso
dovuti allo scongelamento, salvo diversa indicazione.
Nel caso in cui per la preparazione delle pietanze indicate nei menù fossero necessari
ingredienti non previsti dalla tabella dietetica, l’Impresa deve comunque provvedere al reperimento
di quanto necessario senza alcun onere aggiuntivo per l’Amministrazione comunale.
Art. 31 - Contenitori
I contenitori esterni da utilizzare per il trasporto dei pasti devono essere in condizioni
ottimali e preferibilmente in polipropilene (non espanso) all'interno dei quali possano essere allocati
i contenitori in acciaio inox del tipo gastronorm, di varie altezze in relazione al prodotto da servire,
muniti di coperchio a tenuta ermetica e di guarnizioni in grado di assicurare il mantenimento delle
temperature previste dalla legge per gli alimenti deperibili cotti da consumare caldi e per gli
alimenti deperibili da consumarsi freddi (D.P.R. 327/80 art.31 e ss. mm.). Detti contenitori devono
avere preferibilmente apertura frontale.
Nel caso di necessità l’impresa dovrà provvedere alla loro immediata sostituzione.
Lo spessore delle paste asciutte contenute nelle gastronorm non deve superare i tre quarti
dell’altezza del contenitore, al fine di evitare fenomeni di “impaccatura”.
I singoli componenti di ogni pasto dovranno essere confezionati in contenitori diversi
(contenitori per le minestre, per il sugo, per le pietanze, per i contorni).
Inoltre i pasti devono essere confezionati in contenitori distinti per ogni tipologia di utenza.
I contenitori non potranno contenere alimenti destinati ad un’utenza diversa da quella
indicata sul contenitore medesimo.
Su ciascun contenitore deve essere apposta apposita etichetta riportante la data, il numero di
porzioni ivi contenute, il nome del refettorio cui il contenitore è destinato, la ragione sociale
dell’Impresa, il luogo e la data di produzione dei pasti, le modalità di conservazione.
Inoltre deve essere indicato la tipologia dell’alimento trasportato con riferimento al menù
del giorno che deve sempre accompagnare i pasti nella fase di trasporto. La pulizia, il lavaggio, la
sanificazione di detti contenitori resteranno a carico dell’I.A.
Per quanto riguarda il pane, che dovrà essere di giornata, sia in panini che a fette, deve
essere confezionato in sacchetti di carta ad uso alimentare e riposto in ceste pulite e munite di
coperchio.
L’Amministrazione comunale si riserva, in occasione particolari e per un tempo limitato, la
possibilità di chiedere il confezionamento dei pasti in “monoporzione”, senza che l’ I.A. possa
richiedere prezzi aggiuntivi.
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L’Impresa deve altresì provvedere al lavaggio della frutta, che potrà essere effettuato nei
luoghi dove si effettua il confezionamento o dove si effettua la distribuzione. In ogni caso la frutta
deve essere trasportata e/o conservata in contenitori di plastica ad uso alimentare muniti di coperchi.
Art. 32 - Mezzi di trasporto
I mezzi adibiti al trasporto dei pasti devono essere perfettamente in regola con le
disposizioni del DPR 327/80 art. 46 e ss. Dovranno essere adibiti esclusivamente al trasporto di
alimenti, coibentati e rivestiti internamente di materiale facilmente lavabile.
Dovranno essere puliti giornalmente e sanificati settimanalmente. Le attrezzature per la
veicolazione, il trasporto e la conservazione dei pasti caldi e freddi dovranno essere conformi al
suddetto decreto e garantire il mantenimento costante della temperatura dei cibi fino al momento del
consumo.
Art. 33 - Orari di trasporto e modalità di consegna dei pasti
I pasti dovranno essere consegnati franchi di ogni spesa a cura dell' I.A. nelle strutture socio-
educative comunali come sopra indicate. In particolare, per quanto riguarda le mense scolastiche, si
specifica che, per motivi di sicurezza degli alunni, i pasti devono essere trasportati nei locali
refettorio e scaricato in luogo idoneo indicato dal competente ufficio comunale.
Fra il termine della preparazione, cottura e confezionamento di ciascun tipo di pietanza e la
somministrazione dovrà intercorrere un lasso di tempo non superiore a 90 minuti. Tale limite
pertanto deve essere inteso come tempo massimo di permanenza nei contenitori di ciascun alimento
cotto deperibile.
La consegna dei pasti nelle strutture socio-educative e scolastiche comunali, così come
indicate all’art. 9 del presente schema contratto di servizio, dovrà essere effettuata totalmente dalla
I.A. con mezzi propri e personale proprio, e avverrà dal lunedì al sabato, con una tempistica che
rispetti scrupolosamente gli orari di somministrazione dei pasti così come previsti nel prospetto
riportato nel medesimo articolo.
Nella giornata di sabato verranno consegnati i pasti necessari per la domenica successiva
agli ospiti della residenza protetta per anziani “La Ginestra” (che non necessitano di un particolere
regime dietetico) e della Comunità Alloggio Residenziale. In entrambe le strutture comunali
suindicate verranno giornalmente consegnati (dal lunedì’ al sabato) tutti i prodotti necessari per la
colazione, la merenda pomeridiana ed ogni altro genere di conforto.
Per gli utenti dell’asilo nido e per il personale educativo ed ausiliario di ruolo che vi presta
servizio i pasti vengono preparati nella cucina interna alla struttura, con l’utilizzo di generi
alimentari che dovranno essere consegnati dall’impresa affidataria giornalmente , con orari e tempi
da concordare con il Responsabile del Servizio, in quantità e tipologia previste nel menù che si
allega al presente schema contratto di servizio.
Le colazioni presso le scuole dell’infanzia dovranno essere consegnate dal lunedì al venerdì
secondo una tempistica che rispetti l’orario di somministrazione nei vari plessi scolastici, indicati
all’art 9 del presente schema contratto di servizio.
Nelle scuole organizzate su doppio turno dovrà essere effettuata la doppia consegna del
pasto.
Gli orari di consegna dovranno permettere tassativamente il rispetto degli orari di inizio del
servizio mensa agli utenti, fermo restando il rispetto del limite indicato al comma 2 del presente
articolo.
In ogni caso i pasti devono essere consegnati con un anticipo massimo di 15 minuti
dall'orario previsto per la somministrazione.
La consegna dei pasti nei refettori dovrà avvenire tenendo conto dell’ubicazione e
dell’organizzazione interna degli stessi, in modo da rendere funzionale la distribuzione dei pasti agli
utenti, e in base alle richieste delle strutture socio-educative e scolastiche di riferimento
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Per i pasti recapitati presso ciascuna struttura comunale, l'Impresa deve emettere documento
di trasporto in duplice copia con l'indicazione del numero dei contenitori e del numero dei pasti
consegnati e dell'ora di consegna.
Il personale incaricato al controllo firmerà per ricevuta restituendone copia all'I.A. e
inoltrando l'originale al competente Ufficio dell'Amministrazione comunale per gli adempimenti
contabili necessari alla liquidazione del corrispettivo mensile.
Art. 34 - Prenotazione e consegna dei pasti
Il rilevamento giornaliero dei pasti da fornire presso ciascuna struttura comunale viene
effettuato:
- dal personale scolastico per le scuole dell’infanzia e primarie ed inviato telematicamente al
centro cottura entro le ore 10,00 di ogni giorno;
- dal personale operante presso le altre strutture comunali (Centro Sociale “Arcobaleno” –
Comunità Alloggio /Casa Famiglia – Residenza Protetta per anziani “La Ginestra”), che lo
invierà telefonicamente o mezzo fax al competente centro cottura entro le ore 10,00;
- direttamente per via telematica dalla I.A. per quanto riguarda i dipendenti comunali che ne
facciano richiesta giornaliera;
Nel caso in cui dovessero verificarsi delle discrepanze tra il numero di utenti e il numero di
pasti distribuiti, l’I.A. deve immediatamente provvedere al recapito dei pasti mancanti.
L'Impresa deve garantire la somministrazione dei pasti a tutti gli utenti per i quali è stata
comunicata la prenotazione.
L’Impresa deve garantire la somministrazione di tutte le preparazioni previste dai menù e
nelle quantità previste dalle tabelle dietetiche.
In casi eccezionali e non prevedibili di esaurimento di alcune preparazioni queste saranno
sostituite da generi alimentari di pari valore economico, previa autorizzazione dell'Amministrazione
comunale.
Art. 35 – Norme per la somministrazione
Nei plessi scolastici indicati all’art. 9 del presente schema contratto di servizio, e precisamente:
Scuola dell’infanzia statale “Casa dei Bambini”
Scuola dell’infanzia statale “M.Lodi”
Scuola primaria “Montessori”
Scuola primaria “Marconi”
l’I.A dovrà effettuare il servizio di distribuzione dei pasti e della colazione nelle scuole
dell’infanzia, comprensivo anche delle operazioni necessarie a sbarazzare i tavoli e alla
sistemazione, pulizia, riordino delle sale refettorio, corridoi di collegamento e altre zone usate per la
distribuzione da effettuare al termine di ogni servizio.
In tal caso l’impresa dovrà provvedere anche al lavaggio dei piatti, stoviglie, bicchieri e
brocche attraverso l’utilizzo della lavastoviglie, o con altre modalità laddove questa non fosse
disponibile, concordando con il competente ufficio comunale idonee soluzioni. In ogni caso resta a
carico della I.A. la manutenzione di tutte le attrezzature presenti nei refettori scolastici
(lavastoviglie lavatrici e frigoriferi ed ogni altra attrezzatura ubicata nei refettori scolastici) e la loro
sostituzione nel caso di rottura definitiva. La fornitura dei prodotti di consumo necessari è a totale
carico ed onere dell’impresa appaltatrice.
In particolare, per le brocche l’impresa dovrà provvedere periodicamente ad effettuare un
idoneo trattamento anticalcare.
L’impresa dovrà fornire il tovagliato necessario ad ogni refettorio comunale e sostituirlo in caso
di eccessiva usura; dovrà altresì provvedere alla fornitura di sacchi per la raccolta differenziata dei
rifiuti.
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Nel caso in cui per qualsiasi motivo non sia possibile l'uso della lavastoviglie, l’impresa dovrà
informare tempestivamente il competente ufficio comunale e concordare con lo stesso idonee
soluzioni, i cui oneri sono comunque a carico dell’impresa appaltatrice.
Qualora dovesse essere impiegato materiale monouso, l’impresa dovrà provvedere a proprie
cure e spese, a fornirlo nelle quantità e con le caratteristiche da concordare con il competente ufficio
comunale. Sono a carico dell’impresa la fornitura di tovaglioli di carta necessari agli utenti dei
servizi refezione.
In particolare, per uso temporaneo oltre che nel caso in cui i refettori non siano dotati di
lavastoviglie, dovranno essere previsti piatti monouso del peso di gr. 9,00 e ø 21 cm. e ciotole con
manici di peso minimo di gr. 8,00 entrambi in polistirolo atossico, o altro materiale idoneo all’uso,
di colore bianco.
L’Amministrazione comunale si riserva di chiedere la sostituzione dei suddetti prodotti qualora
non ritenuti idonei.
Prima dell'inizio del servizio di distribuzione, sarà compilato in ogni scuola l'inventario dei
materiali che vengono dati in uso per la distribuzione all’impresa appaltatrice, che dovrà renderne
conto al termine del servizio provvedendo al loro reintegro in caso di mancanza o danneggiamento.
L’impresa deve altresì provvedere al reintegro dei materiali che, all’inizio o nel corso del
servizio,venissero a mancare per qualsiasi motivo.
Sarà a carico della I.A. l’installazione di distributori di acqua potabile nei plessi scolastici
(scuole dell’infanzia S.Andrea e Buozzi, scuole primarie “Montessori e “Marconi”) , secondo le
necessità dell’utenza scolastica e comunque almeno uno per ogni plesso scolastico.
Art. 36 - Personale addetto alla distribuzione
L’impresa deve mettere a disposizione per il servizio di distribuzione, proprio personale,
secondo quanto indicato in sede di offerta, in numero tale da assicurare modalità e tempi di
esecuzione adeguati per una tempestiva ed ordinata esecuzione del servizio stesso e comunque nel
rispetto di quanto indicato all’art. 13 punto a) per ciò che riguarda il numero minimo di operatrici
richieste e di ore lavorative richieste, comprensive di sostituzioni secondo le necessità.
In caso di necessità l’Amministrazione comunale potrà comunque ordinare il potenziamento
del numero degli addetti alla distribuzione, senza oneri aggiuntivi. L’impresa risponderà
direttamente ed indirettamente di ogni danno che per fatto proprio o dei suoi dipendenti potrà
derivare al Comune ed a terzi, oltre ovviamente ai destinatari del servizio.
Il personale addetto alla preparazione e distribuzione dei pasti deve costituire un punto di
riferimento stabile per gli utenti del servizio mensa. Vanno pertanto evitati ripetuti spostamenti tra
un plesso scolastico e l’altro e, nei limiti del possibile, sostituzioni in corso dell’anno scolastico.
L’inserimento di nuovi operatori deve essere preceduto da un adeguato periodo di
preparazione e affiancamento,al fine di non provocare disservizi dovuti alla non conoscenza
operativa, subordinatamente alla verifica circa la possibilità di un ampliamento di orario effettuato
dal personale già in servizio.
Considerata la delicatezza dei compiti cui il personale dell'appaltatore è preposto il Comune
ha la facoltà di chiedere all'appaltatore stesso la sostituzione di chi a suo giudizio risulti non idoneo
o inadatto anche sotto gli aspetti di un corretto rapporto e della disponibilità psicologica con gli
utenti della Refezione.
In tal caso l'appaltatore dovrà procedere alla sostituzione con urgenza e comunque non oltre
3 gg. dalla segnalazione.
Per assicurare il buon andamento complessivo del servizio, in collaborazione con gli uffici
comunali interessati, l’appaltatore si deve impegnare a destinare suo personale ispettivo,
professionalmente qualificato. I nominativi degli ispettori dovranno essere resi noti
all’Amministrazione comunale prima dell’inizio del servizio stesso.
Art. 37 - Operazioni da effettuare prima e durante la distribuzione
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Il personale addetto alla distribuzione dovrà osservare, per il buon andamento del servizio,
oltre alle norme previste nel piano di autocontrollo adottato dall’I.A. per le operazioni di
distribuzione, anche le seguenti disposizioni:
- I locali refettorio devono essere aerati prima di iniziare le operazioni di apparecchiatura per il
tempo necessario al ricambio dell'aria;
- Le sedie, anche nelle aree non usate giornalmente, dovranno essere riordinate "a terra" e non
appoggiate sui tavoli ed i tavoli igienizzati con appositi prodotti prima dell'apparecchiatura;
- Il personale addetto alla distribuzione dovrà indossare apposito camice (distinto da quello per i
lavori di pulizia) e dovrà essere provvisto di cartellino di identificazione riportante il nome
dell’impresa ed il proprio nominativo, cuffia, in modo tale da contenere tutta la capigliatura,
dovrà usare guanti monouso, e non dovrà indossare anelli o bracciali;
- I contenitori termici, le ceste del pane e quelle della frutta devono sempre essere tenuti sollevati
da terra, anche durante la fase di scarico;
- L'apparecchiatura dovrà essere predisposta con particolare accuratezza;
- Tutto il materiale occorrente per l'apparecchiatura e la distribuzione (stoviglie, posate, etc) deve
essere conservato con la massima cura negli appositi armadi ed ivi riposto dopo essere stato
usato e opportunamente lavato. Il piano sopra gli armadi non deve essere utilizzato quale piano
di appoggio;
- Le ceste ed i cestini del pane e della frutta devono essere ben tenuti ed accuratamente puliti;
- Sui tavoli sanificati dovranno essere predisposte, prima dell’arrivo degli alunni, le brocche con
l’acqua che, all’occorrenza, dovranno essere riempite nel corso del pasto dal personale addetto
alla distribuzione;
- Per ciascun refettorio devono essere sempre disponibili olio extravergine di oliva, aceto e sale
fino;
- Il parmigiano grattugiato dovrà essere a disposizione degli alunni su ogni tavolo in idonei
contenitori;
- Al fine di evitare abbassamenti della temperatura dei pasti le vaschette dovranno essere tolte una
alla volta dai contenitori termici, che ogni volta dovranno essere immediatamente richiusi ed
essere prontamente somministrate agli alunni;
- Le verdure dovranno essere condite poco prima del consumo;
- La distribuzione, ad eccezione della minestra, dovrà iniziare quando gli alunni sono seduti a
tavola;
- Le pietanze dovranno essere servite con utensili adeguati;
- Prima di iniziare le operazioni di distribuzione il personale dovrà, in relazione alle indicazioni
ricevute dal centro di cottura, valutare la porzionatura delle singole pietanze, completare il
condimento della pasta ed integrare i condimenti dei contorni.
- Dovrà altresì verificare la corretta fornitura da parte del centro cottura dei pasti speciali da
distribuire agli alunni con certificazione medica o per i quali è previsto un menù specifico. In
caso di mancata fornitura il personale dovrà segnalare immediatamente la carenza alla cucina in
modo che la stessa possa provvedere tempestivamente alla consegna.
- Qualora, al momento dell'apertura dei contenitori, venissero viste o avvertite modifiche nei
caratteri organolettici delle pietanze (odori sgradevoli, presenze corpi estranei, ecc.) il personale
è tenuto a sospendere la distribuzione e a richiedere la sostituzione delle stesse pietanze al centro
di cottura segnalando l'accaduto al competente ufficio comunale.
- I tempi di attesa per la distribuzione del primo e del secondo piatto devono essere contenuti al
massimo.
- La distribuzione del secondo piatto e del contorno deve avvenire solo dopo che i bambini hanno
consumato il primo piatto. Eventuali comportamenti difformi devono essere preventivamente
autorizzati da parte dell’Ufficio comunale competente.
- Le pietanze devono essere servite con la necessaria cura, attenzione e gentilezza, assecondando,
in accordo con l'insegnante i gusti personali.
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- Il cibo ancorché avanzato non può essere asportato, né destinato ad altri usi [salvo il prelievo per
animali domestici regolarmente autorizzato dall’Amministrazione comunale], ma soltanto gettato
nei sacchi dei rifiuti.
- Il personale addetto dovrà inoltre collaborare con insegnanti e alunni alla eventuale realizzazione
di progetti di raccolta differenziata dei rifiuti fornendo il necessario supporto alle operazioni di
raccolta dei rifiuti medesimi nei refettori e provvedendo alla loro separazione (sulla base delle
indicazioni che saranno fornite dall’Amministrazione comunale) e al loro successivo
smaltimento negli appositi cassonetti differenziati [carta, multimateriale, organico, compostiera]
ubicati in prossimità delle scuole medesime. L’impresa appaltatrice dovrà inoltre dotare i
refettori di appositi trespoli con i relativi sacchi per la raccolta dei rifiuti.
- Nelle scuole con doppio turno di somministrazione dei pasti si dovrà provvedere fra un turno e
l’altro al ricambio dell’aria dei locali, alla pulizia dei tavoli, alla loro sanificazione e
riapparecchiatura nonché alla scopatura dei pavimenti e all’eventuale lavaggio degli stessi.
- Una volta completata la distribuzione ai tavoli, i contenitori eventualmente non utilizzati devono
essere tutti aperti e messi a disposizione degli utenti.
- In presenza dei rappresentanti delle Commissioni Mensa agli stessi dovranno essere forniti,
possibilmente in tavolo separato dai bambini, semplici assaggi delle pietanze del giorno, per i
quali non verrà riconosciuto all’impresa Appaltatrice alcun corrispettivo.
- Le operazioni di pulizia giornaliera dei locali refettorio dovranno avere inizio solo dopo l’uscita
delle classi e consisteranno in: sparecchiatura, lavatura dei tavoli con prodotti detergenti e
disinfettanti, pulizia e disinfezione degli utensili utilizzati per la distribuzione, pulizia degli
arredi (carrelli, armadi, ecc.), capovolgimento delle sedie sui tavoli, scopatura, lavaggio
sgrassaggio e successivo risciacquo con prodotti disinfettanti dei pavimenti dei refettori, della
zona office, degli eventuali corridoi di collegamento, delle zone attigue dei suddetti locali (anche
esterne) e dei servizi igienici.
- Con frequenza quindicinale il personale dovrà provvedere anche al lavaggio dei vetri sia interni
che esterni, delle porte e delle superfici piastrellate o verniciate, nonché alla spolveratura e de
ragnatura delle pareti e dei soffitti, delle travature e di ogni altra superficie che si rendesse
necessario.
- L’impresa Appaltatrice dovrà inoltre provvedere alla pulizia straordinaria di tutti i locali per i
quali sono a suo carico le pulizia giornaliere sopra ricordate, che si rendesse necessaria a seguito
di lavori di ristrutturazione, imbiancatura o a seguito del verificarsi di eventi straordinari,
provvedendo altresì alla pulizia dei vetri interni e esterni dei refettori e delle zone interessate ai
lavori.
- Tutto il materiale e gli utensili da utilizzare per le pulizie ordinarie e straordinarie dei locali sono
a totale carico dell’impresa Appaltatrice.
Art. 38 - Diritto di controllo dell'Amministrazione comunale
E' facoltà dell'Amministrazione comunale effettuare, in qualsiasi momento senza preavviso
e con le modalità che riterrà opportune, controlli per verificare la rispondenza del servizio fornito
dall'Impresa alle prescrizioni contrattuali e di legge.
L’Impresa dovrà garantire l’accesso agli incaricati della Stazione Appaltante in qualsiasi ora
lavorativa e in ogni zona della struttura di ristorazione e dei refettori, per esercitare il controllo circa
la corretta esecuzione del servizio.
Art. 39- Diritto di verifica dei rappresentanti dei genitori
Controlli sui pasti potranno essere operati sul luogo di cottura e di distribuzione in ogni
momento previi opportuni accordi con il competente ufficio comunale, dai rappresentanti delle
Commissioni Mensa, il cui intervento è previsto da apposito regolamento approvato
dall’Amministrazione comunale ed al quale anche l’impresa appaltatrice dovrà attenersi.
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L’impresa dovrà fornire ai rappresentanti dei genitori camici monouso e cuffie in occasione
dei sopralluoghi al centro di cottura.
Art. 40- Tipologia dei controlli
I controlli di cui all’art. 38 del presente schema contratto di servizio, non dovranno
comportare interferenze nello svolgimento della produzione.
Detti controlli sono articolati in:
a) controlli a vista del servizio.
A titolo esemplificativo si indicano come oggetto di controllo:
- modalità di stoccaggio nelle celle;
- temperatura di servizio delle celle;
- controllo della data di scadenza dei prodotti;
- modalità di lavorazione delle derrate;
- modalità di cottura;
- modalità di distribuzione:
- lavaggio e impiego dei sanificanti
- modalità di sgombero rifiuti;
- verifica del corretto uso degli impianti;
- caratteristiche dei sanificanti;
- modalità di sanificazione;
- stato igienico degli impianti e dell’ambiente;
- stato igienico–sanitario del personale addetto;
- stato igienico dei servizi;
- organizzazione del personale;
- controllo dell’organico;
- distribuzione dei carichi di lavoro;
- professionalità degli addetti;
- controllo delle quantità delle porzioni, in relazione alle Tabelle Dietetiche (in questo caso il
controllo deve riguardare almeno n. 10 porzioni);
- modalità di manipolazione cottura e distribuzione;
- controllo qualitativo e quantitativo delle derrate e dei pasti;
- controllo del funzionamento degli impianti tecnologici;
- controllo degli interventi di manutenzione;
- controllo delle attrezzature;
- controllo del comportamento degli addetti nei confronti del personale dipendente
dall’Amministrazione comunale;
- controllo dell’abbigliamento di servizio degli addetti;
- controllo delle modalità di trasporto dei pasti e delle derrate.
b) Controlli analitici.
Durante i controlli i tecnici incaricati dall’Amministrazione comunale potranno effettuare
prelievi di campioni alimentari e non alimentari, che verranno successivamente sottoposti ad analisi
di laboratorio.
I controlli potranno dar luogo al “blocco di derrate”,di cui all’art. 41 del presente schema
contratto di servizio.
I tecnici incaricati dall’Amministrazione comunale provvederanno a far custodire in un
magazzino o in cella frigorifera (se deperibile) le campionature prelevate ed a far apporre un
cartellino con la scritta “in attesa di accertamento”.
L’Amministrazione comunale provvederà entro due giorni a fare accertare le condizioni
igieniche e merceologiche dell’alimento e darne tempestiva comunicazione all’Impresa; qualora i
referti diano esito positivo, all’impresa verranno addebitate le spese di analisi.
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I tecnici effettueranno i controlli secondo la metodologia che riterranno più idonea, anche
con l’ausilio di macchina fotografica, riprese video, prelievi e asporto di campioni da sottoporre
successivamente ad analisi.
L’ispezione non comporterà interferenze nello svolgimento della produzione.
Le quantità di derrate prelevate di volta in volta saranno quelle minime e comunque
rappresentative della partita oggetto dell’accertamento.
Nulla potrà essere richiesto all’Amministrazione comunale per le quantità di campioni
prelevati.
Art. 41 - Blocco delle derrate
I controlli potranno dar luogo al "blocco di derrate".
I tecnici incaricati dall'Amministrazione comunale provvederanno a far custodire il
campione di alimento bloccato in un magazzino o in cella frigorifera ( se deperibile) ed a far
apporre un cartellino con la scritta "in attesa di accertamento".
L'Amministrazione provvederà entro 2 giorni a fare accertare le condizioni igieniche e
merceologiche dell'alimento e darne tempestiva comunicazione all'Impresa; qualora i referti diano
esito positivo, all'Impresa verranno addebitate le spese di analisi. Nessun onere potrà essere
addebitato all’Amministrazione comunale per le derrate bloccate.
Art. 42 - Autocontrollo da parte dell’Impresa ( sistema HACCP)
L'Impresa, prima di iniziare il servizio oggetto del presente affidamento, deve effettuare per
proprio conto il servizio di Autocontrollo di qualità, secondo quanto previsto dalle vigenti
normative.
L'autocontrollo deve essere effettuato conformemente alle normative vigenti in materia di
igiene dei prodotti alimentari.
Pertanto l’Impresa deve individuare ogni fase del servizio che potrebbe rivelarsi critica per
la sicurezza degli alimenti e garantire che siano individuate, applicate, mantenute e aggiornate le
opportune procedure di sicurezza necessarie al corretto funzionamento del sistema.
Il servizio di autocontrollo di qualità deve comprendere anche la fase della distribuzione,
laddove tale fase risulti a carico dell’impresa appaltatrice, e precisamente nei refettori di seguito
indicati:
1. Mensa scuola dell’infanzia Buozzi;
2. Mensa scuola dell’infanzia S. Andrea;
3. Mensa scuola primaria Marconi di Via Battisti
4. Mensa scuola primaria Montessori di Via Marconi
5. Mensa adibita ai dipendenti comunali
Sarà a carico dell’impresa Appaltatrice il servizio di autocontrollo di qualità anche per
quanto riguarda:
1. L’asilo nido comunale, in qualità di punto di produzione pasti
2. Il Centro Sociale Diurno, in qualità di punto di somministrazione pasti.
Il piano di autocontrollo dovrà prevedere le seguenti prestazioni:
Redazione ed aggiornamento del Manuale di Autocontrollo;
Aggiornamento generale su scadenze e normative nel settore igiene degli alimenti,
igiene del personale, igiene degli ambienti di lavoro;
N. 2 sopralluoghi annuali per ciascuna struttura con campionamento e successiva analisi
microbiologica di campioni secondo le modalità e frequenze stabilite nel piano di
campionamento del Manuale di Autocontrollo, di seguito dettagliate per singola
struttura:
a. per ciascuna struttura: n. 2 verifiche/anno per conformità generale
struttura e processi a mezzo check-list inviata dall’OSA.
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b. per il punto di produzione pasti (asilo nido comunale): n. 2 tamponi su
superfici/anno, n. 1 alimento/anno, n. 1 acqua destinata a consumo
umano;
c. per ogni punto di somministrazione pasti (Centro Sociale Diurno-scuola
dell’infanzia Buozzi-scuola dell’infanzia S.Andrea-scuola primaria
“Marconi di Via Battisti-scuola primaria “Montessori”di Via Marconi
Mensa adibita ai dipendenti comunali): n. 2 tamponi su superfici/anno,
n. 1 acqua destinata al consumo umano;
d. verifica annuale temperature di stoccaggio alimenti nelle
apparecchiature refrigeranti (frigo e congelatori) e controllo
rispondenza termometro apparecchiatura con sonda tarata;
Formazione annuale in materia di Autocontrollo (Haccp) di durata due ore.
Gli elaborati e la corrispondenza relativi a quanto riportato nel presente articolo dovranno
essere consegnati in numero sufficiente per le esigenze cui sono finalizzati e nei termini fissati dalle
disposizioni di Legge.
In particolare, il servizio di autocontrollo di qualità per tutte le strutture comunali
sopraindicate dovrà essere garantito nelle modalità sopra descritte senza che l’impresa appaltatrice
possa pretendere alcun rimborso.
Art. 43 – Conservazione dei campioni
La I.A. è tenuta a conservare un campione rappresentativo del pasto completo del giorno, del
pasto alternativo al menù base e del pasto sostitutivo del menù di base, qualora fossero intervenute
delle variazioni, nel luogo di produzione dei pasti.
Tali campioni, con almeno 100 gr. di prodotto, vanno posti in contenitori/sacchetti sterili
forniti dall’impresa stessa, muniti di etichetta recante la data di preparazione, il contenuto, il nome
del cuoco responsabile della preparazione;conservati a +2 /+4°C per 72 ore in una zona
identificabile con un cartello con la seguente dizione: “ Alimenti appartati per eventuale verifica”
Art. 44 - Contestazioni
L'Amministrazione comunale farà pervenire all'Impresa eventuali prescrizioni alle quali essa
dovrà uniformarsi entro 8 giorni, con possibilità entro tale termine, di presentare controdeduzioni
che, nel caso, interrompono la decorrenza del termine predetto sino a nuova comunicazione.
L'Impresa è tenuta a fornire giustificazioni scritte e documentate, se richieste
dall'Amministrazione comunale, in relazione alle contestazioni mosse.
Art. 45 - Rilievi all'Impresa Aggiudicataria
L'Amministrazione farà pervenire all'Impresa, per iscritto le osservazioni e le contestazioni
rilevate dagli organi di controllo.
Se entro 8 giorni dalla data della comunicazione l'Impresa non fornisce nessuna controprova
probante, l'Amministrazione comunale applicherà le penali previste al successivo articolo 46.
Art. 46 - Inadempienze e penalità
Ove si verifichino inadempienze dell'Impresa nell'esecuzione delle prestazioni contrattuali,
saranno applicate dalla Stazione appaltante penali, in relazione alla gravità delle inadempienze, a
tutela delle norme contenute nel presente schema contratto di servizio.
Le penalità minime che la Stazione appaltante si riserva di applicare sono le seguenti:
1 - qualora non fosse rispettato il limite delle due ore fra preparazione e somministrazione dei pasti,
penale pari al 20% dell'importo pieno dei pasti forniti oltre tale limite, riservandosi il Comune di
respingere la fornitura con l'obbligo da parte dell’impresa appaltatrice di fornire un pasto freddo
alternativo;
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2 - qualora il peso dei cibi fosse riscontrato, nella media dei campioni esaminati in un refettorio
inferiore a quello previsto nelle tabelle dietetiche, una penalità pari al 20% dell'importo totale dei
pasti somministrati in quel refettorio; se le deficienze nelle grammature fossero rilevate su almeno
cinque contenitori le suddette penali saranno applicate per tutti i pasti preparati nel centro di cottura.
Se comunque durante tali conteggi fossero accertate porzioni inferiori di oltre il 15%, sarà applicata
un'ulteriore penale pari al 20% dell’importo pieno di tutti i pasti forniti;
3 - qualora fossero usate o anche soltanto conservate nel Magazzino o nei frigoriferi derrate diverse
o di qualità inferiore a quanto previsto all'allegato “Caratteristiche merceologiche delle derrate
alimentari”, sarà applicata una penale di €. 2.000,00= per derrata;
4 - per ogni mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie riguardanti la preparazione e la
conservazione dei pasti, le modalità di trasporto e quant'altro previsto dalle vigenti disposizioni,
penale di €. 700,00= per inadempienze accertate al centro di cottura e di €. 500,00= per ogni
inadempienza accertata nelle singole strutture socio-educative e scolastiche dove avviene la
consegna dei pasti; qualora la trasgressione fosse riferita alle modalità di trasporto la penale sarà di
€. 500,00= per ogni mezzo di trasporto;
5 - per il mancato rispetto di ogni norma relativa al personale, penale di €. 700,00=;
6 - qualora si verificassero ritardi nella consegna dei pasti nelle singole strutture socio-educative e
scolastiche, dove vanno consumati superiori a 15 minuti, penale di €. 700,00= per ogni struttura;
7 – per ogni caso di ritrovamento di corpi estranei nella singola porzione sarà applicata una penale
di €. 1000,00=, con ulteriore penale di €. 1.500,00= se il ritrovamento interessa più di una porzione,
riservandosi il Comune di respingere la fornitura con l'obbligo da parte dell’impresa appaltatrice di
fornire immediatamente un pasto sostitutivo;
8 - per il mancato rispetto del piano di autocontrollo adottato secondo il sistema H.A.C.C.P., penale
di €. 700,00= e penale di €. 500,00= per il mancato rispetto delle norme di pulizia e disinfezione per
ogni singola scuola;
9 - per deficienze qualitative nei pasti erogati o per il mancato mantenimento della temperatura ai
livelli di legge anche riferito alle singole pietanze, penale di €. 1000,00= se le stesse fossero riferite
alla generalità dei pasti o di €. 500,00= se riferite ai pasti di ogni singola struttura socio-educativa e
scolastica dove i pasti andranno consegnanti e consumati;
10 - qualora le deficienze fossero tali da impedire il consumo dei pasti o addirittura questi non
fossero forniti, le penali - calcolate come indicato al precedente punto 9 - saranno raddoppiate,
riservandosi il Comune di richiedere un piatto freddo alternativo;
11 - per la mancata erogazione o somministrazione dei pasti dietetici, sarà applicata, per ogni caso,
una penale, da un minimo di €. 2.000,00= ad un massimo di €. 5.000,00= in relazione alla gravità
del caso.
12 – per il mancato rispetto dei menù utilizzati nei diversi refettori, non comunicati entro tre giorni
e/o non autorizzati dalla S.A. sarà applicata una penale che va da un minimo di € 700,00= ad un
massimo di € 1.500,00=;
13 – per il mancato reintegro immediato di personale addetto alla distribuzione dei pranzi e delle
colazioni nei refettori scolastici , qualora non venga rispettato il limite previsto all’art. 22 punto a)
del presente schema contratto di servizio per quanto attiene il numero delle operatrici impiegate nel
servizio ed il monte ore previsto, sarà applicata una penale che va da un minimo di € 1.000,00 ad un
massimo di € 2.000,00;
Per altri casi di inadempienze non sopra compresi, ovvero in considerazione della particolare
gravità dell'inadempienza stessa, il Comune si riserva, a suo giudizio insindacabile, di applicare
ulteriori penalità, da un minimo di €. 500,00= ad un massimo di €. 1.000,00=.
Qualora le inadempienze, causa delle penali, si ripetessero più di tre volte per ognuno dei
casi sopra previsti, l’Amministrazione comunale, fatto salvo quanto indicato al successivo articolo
49, potrà proseguire nell’applicazione delle penali in misura raddoppiata rispetto a quanto sopra
esposto.
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L'applicazione delle penali non impedisce la risoluzione contrattuale e il risarcimento di
maggiori danni.
Gli importi delle penali suddette che dovessero eventualmente applicarsi saranno trattenuti
dall’ammontare delle liquidazioni afferenti le fatture già emesse e/o sulla garanzia fideiussoria,
come indicato al successivo articolo 54.
Art. 47 – Subappalto e cessione del contratto
Ai sensi dell’art. 105 comma 1 del D.lgs. 50/2016 il contratto non può essere ceduto, a pena
di nullità.
In considerazione della tipologia delle prestazioni e dei soggetti interessati dal servizio
(prevalentemente minori), si ritiene necessario ridurre al minimo gli operatori economici coinvolti
nella gestione. NON E’ AMMESSO pertanto il subappalto.
Art. 48 – Risoluzione di diritto del contratto – Clausola risolutiva espressa
L’Amministrazione comunale dispone la risoluzione immediata del contratto in tutti i casi previsti
dall’art. 108 D.lgs. 50/2016 e in particolare nei casi in cui:
a) il contratto ha subito una modifica sostanziale che avrebbe richiesto una nuova procedura di
appalto ai sensi dell'articolo 106;
b) l'aggiudicatario si è trovato, al momento dell'aggiudicazione dell'appalto, in una delle situazioni
di cui all'articolo 80, comma 1, e avrebbe dovuto pertanto essere escluso dalla procedura di
appalto;
d) l'appalto non avrebbe dovuto essere aggiudicato in considerazione di una grave violazione degli
obblighi derivanti dai trattati, come riconosciuto dalla Corte di giustizia dell'Unione europea in
un procedimento ai sensi dell'articolo 258 TFUE, o di una sentenza passata in giudicato per
violazione del presente codice.
e) nei confronti dell'appaltatore sia intervenuto un provvedimento definitivo che dispone
l'applicazione di una o più misure di prevenzione di cui al codice delle leggi antimafia e delle
relative misure di prevenzione, ovvero sia intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato
per i reati di cui all'articolo 80 D.lgs. 50/2016;
f) In tutti i casi previsti dal Protocollo di Legalità sottoscritto tra il Comune di Chiaravalle e la
Prefettura di Ancona in data 27.11.2015;
g) Mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a consentire
la piena tracciabilità delle operazioni di pagamento ai sensi delle disposizioni di cui alla legge
136/2010;
h) In ogni altro caso previsto dal D.lgs. 50/2016 e ss.mm.ii. al quale si fa specifico ed integrale
riferimento.
Art. 49 - Risoluzione del contratto per inadempimento ed esecuzione d'ufficio del servizio
Le parti convengono che, oltre a quanto contemplato nelle norme di legge relativamente alle cause
di risoluzione dei contratti e genericamente previsto dall’articolo 1453 del Codice Civile per i casi
di inadempimento delle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione del
contratto per inadempimento, ai sensi dell’articolo 1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi:
a) cessione parziale o totale del contratto o realizzazione di subappalto non autorizzato;;
b) inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei
contratti collettivi;
c) ritardi reiterati dei pagamenti delle spettanze al personale dipendente;
d) per gravi inadempienze alle disposizioni contrattuali tali da tali da rendere insoddisfacente e/o
inaffidabile il servizio in funzione dei particolari scopi cui è destinato;
e) per inadempienze reiterate, nel corso del medesimo anno scolastico, per più di tre volte, che
l’Amministrazione comunale giudicherà non più sanzionabili tramite penali;
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f) utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione alle norme previste dalle “Caratteristiche
merceologiche delle derrate”;
g) qualora, nel corso dei controlli di cui all’art. 40 venissero trovate nel Magazzino e nei
frigoriferi derrate con termini di conservazione scaduti;
h) violazione del divieto di somministrazione di prodotti contenenti O.G.M. previsto dalla L.R.M.
04.03.2004 n. 5;
i) mancato impiego del numero di unità lavorative richieste dal schema contratto di servizio;
j) per inosservanza delle norme igienico sanitarie nella conduzione del Centro di Cottura;
k) violazione ripetuta delle norme di prevenzione e sicurezza;
l) ritardo nell'inizio della gestione del servizio;
m) sospensione, anche parziale del servizio, esclusi i casi di forza maggiore debitamente
comprovati;
n) qualora si verificassero casi di intossicazione alimentare accertati dalle autorità sanitarie;
o) utilizzo di un centro di cottura o di un magazzino destinato allo stoccaggio derrate diversi da
quelli indicati in sede di offerta;
p) uso diverso dei locali rispetto a quello stabilito nel presente schema contratto di servizio;
q) per interruzione non motivata del servizio;
r) per assenza ingiustificata del Responsabile, sostituzione dello stesso con altra persona non
preventivamente concordata con l’Amministrazione comunale o qualora lo stesso non fosse più
assegnato al Centro Cottura in via esclusiva e a tempo pieno;
s) violazione agli obblighi di condotta previsti dal codice di comportamento generale approvato
con D.P.R. 62/2013 e di quello integrativo aziendale approvato con deliberazione G.M. del
Comune di Chiaravalle 17/2014;
Qualora si riscontri l’insorgere di uno dei casi di risoluzione sopra specificati, l’Amministrazione
comunale notificherà l’addebito all’Aggiudicatario, con invito a produrre le proprie controdeduzioni
entro un termine non inferiore a 15 giorni consecutivi dalla data di notifica a mezzo di lettera
raccomandata con ricevuta di ritorno o pec. Dopo tale data, in mancanza di risposta da parte
dell’Aggiudicatario o di presentazione di controdeduzioni non ritenute valide, si procederà alla
risoluzione del contratto.
L’Ente Affidante, indipendentemente dalla facoltà di risolvere il contratto per le circostanze di cui
sopra, si riserva di pronunciare la decadenza in tutti i casi in cui il comportamento
dell’Aggiudicatario sia gravemente pregiudizievole per l’immagine e il decoro dell’Ente affidante e
dell’interesse pubblico.
In caso di risoluzione contrattuale nelle ipotesi indicate al precedente articolo 48 ed ai precedenti
commi e in caso di fallimento ovvero procedura di insolvenza concorsuale o di liquidazione
dell’appaltatore ovvero in caso di dichiarazione giudiziale di inefficacia del contratto, qualora si
proceda alla risoluzione del rapporto contrattuale, oltre alle somme dovute per i servizi già
regolarmente espletati decurtate degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto,
nulla sarà dovuto all’esecutore a titolo di compenso o indennizzo.
E’ sempre fatto salvo il diritto al risarcimento dei danni derivanti dalle inadempienze, potendosi
rivalere, l’Ente Affidante, su eventuali crediti dell’Aggiudicatario, nonché sulla cauzione, senza
bisogno di diffide e/o formalità di alcun genere.
Ai sensi dell’art. 110 del D.lgs. 50/2016, il Comune di Chiaravalle interpella progressivamente i
soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria,
al fine di stipulare un nuovo contratto per il completamento dell’esecuzione del contratto.
L'affidamento avviene alle medesime condizioni già proposte dall'originario aggiudicatario in sede
di offerta.
Si procederà all’interpello a partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore offerta, escluso
l’originario aggiudicatario.
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Art. 50 – Recesso dal contratto da parte dell’aggiudicatario
Qualora l'Aggiudicatario intendesse recedere dal contratto prima della scadenza dello stesso, senza
giustificato motivo o giusta causa, l’Ente Affidante si riserva di trattenere senz'altro, a titolo di
penale, tutto il deposito cauzionale e di addebitare le maggiori spese comunque derivanti per
l'assegnazione del servizio ad altra ditta, a titolo di risarcimento danni.
Art. 49 - Recesso da parte dell’ente affidante - disposizioni per la revisione
della spesa pubblica
Ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 109 D.lgs. 50/2016, la stazione appaltante può recedere dal
contratto in qualunque tempo previo il pagamento delle prestazioni relative ai servizi e alle forniture
eseguiti nonché del valore dei materiali utili esistenti in magazzino, oltre al decimo dell'importo dei
servizi o delle forniture non eseguite.
Il decimo dell'importo delle opere non eseguite è calcolato sulla differenza tra l'importo dei quattro
quinti del prezzo posto a base di gara, depurato del ribasso d'asta e l'ammontare netto dei servizi
eseguiti.
L'esercizio del diritto di recesso è preceduto da una formale comunicazione all'appaltatore da darsi
con un preavviso non inferiore a venti giorni, decorsi i quali la stazione appaltante prende in
consegna i servizi ed effettua il collaudo definitivo e verifica la regolarità degli stessi.
Ai sensi dell’art. 1, comma 13, del D.L. 6 luglio 2012 n° 95 recante disposizioni urgenti per la
revisione della spesa pubblica, convertito con modificazioni nella L. 07.08.2012 n° 135, l’Ente
Affidante, nel caso che abbia validamente stipulato il contratto per l’affidamento dei servizi oggetto
della presente procedura, si riserva il diritto di recedere in qualsiasi tempo dal contratto stesso,
previa formale comunicazione all’Aggiudicatario con preavviso non inferiore a quindici giorni e
previo pagamento delle prestazioni già eseguite oltre al decimo delle prestazioni non ancora
eseguite, nel caso in cui, tenuto conto anche dell’importo dovuto per le prestazioni non ancora
eseguite, i parametri delle convenzioni stipulate da CONSIP s.p.a. ai sensi dell’articolo 26, comma
1, della legge 23 dicembre 1999 n° 488 successivamente alla stipula del predetto contratto siano
migliorativi rispetto a quelli del contratto stipulato e l’aggiudicatario non acconsenta a una
modifica, proposta da Consip S.p.A., delle condizioni economiche, tale da rispettare il limite di cui
all’articolo 26, comma 3, della legge 23 dicembre 1999 n° 488.
Art. 51 - Recesso per giusta causa
In caso di sopravvenienze normative interessanti il Comune di Chiaravalle che abbiano incidenza
sulla prestazione del servizio, ivi compresa la perdita o la riduzione dei finanziamenti pubblici tale
da non consentire la prosecuzione dei servizi offerti agli utenti o comunque che impongano una
sostanziale revisione delle modalità di espletamento degli stessi, il Comune di Chiaravalle potrà
recedere in tutto o in parte unilateralmente dal contratto, con un preavviso di almeno trenta giorni
solari, da comunicarsi all’Aggiudicatario tramite posta elettronica certificata o raccomandata a.r.
Nelle ipotesi di recesso per giusta causa di cui al presente articolo, l’Aggiudicatario ha diritto al
pagamento di quanto correttamente eseguito a regola d’arte secondo i corrispettivi e le condizioni di
contratto e rinuncia, ora per allora, a qualsiasi pretesa risarcitoria, ad ogni ulteriore compenso o
indennizzo e/o rimborso delle spese, anche in deroga a quanto stabilito all’art. 1671 codice civile.
Art. 52 – Importo contrattuale - Fatturazioni, liquidazioni, cessioni del credito.
Il valore complessivo del contratto risulta pari ad € ______________, così come risultante
dai prezzi a base di gara di cui all’art. 2 del presente schema contrattuale, decurtati dal ribasso unico
offerto moltiplicati per le rispettive quantità di pasti presunti indicati al precedente articolo 8.
Saranno applicati i prezzi derivanti dal ribasso d’asta offerto fino alla seconda cifra decimale,
senza arrotondamenti.
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Sono a carico dell’Aggiudicatario e si intendono comprese negli importi offerti tutte le
spese derivanti da servizi, prestazioni, spese e qualsiasi altro onere, espresso e non, inerente e
conseguente ai servizi oggetto di affidamento e necessari alla perfetta esecuzione dell’appalto, ivi
compresi, a titolo puramente indicativo, gli oneri per lavoro straordinario, notturno, festivo, ferie,
festività, gratifiche, riposi settimanali, trattamento di fine rapporto, spese generali, spese per
acquisto di prodotti e materiali, oneri per la sicurezza dei lavori interno all’azienda, utile di impresa
ed ogni altro onere previsto dalla legge e dai contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria.
Il corrispettivo che verrà liquidato all’impresa aggiudicataria sarà quello risultante dal
numero dei pasti effettivamente richiesti moltiplicato per i prezzi offerti in sede di gara. Null’altro
sarà dovuto alla medesima a titolo di rimborsi, indennità, ecc… qualora i pasti richiesti non
raggiungano le quantità indicate al precedente articolo 8 in quanto determinate, a valore indicativo,
sulla base dell’andamento dei consumi riscontrati negli anni precedenti.
Il corrispettivo spettante all’aggiudicatario sarà liquidato allo stesso con periodicità mensile,
dietro presentazione di regolari fatture in modalità elettronica, entro il termine di 60 giorni dal loro
ricevimento e a condizione che le stesse siano pervenute senza errori; nel caso di errore, i termini
per la liquidazione riprenderanno a decorrere dal giorno di nuova presentazione.
Le fatture che saranno emesse alla fine di ogni mese di servizio dovranno riportare il numero
di pasti consegnati nelle singole strutture socio-educative e scolastiche comunali, nonché il numero
del Codice Identificativo Gara. Il Responsabile del Procedimento provvederà ai relativi
accertamenti al fine della verifica del regolare espletamento del servizio e curerà i successivi
adempimenti per la liquidazione.
Nel caso si verifichi ingiustificato ritardo nei pagamenti da parte del Comune rispetto alla
scadenza sopraindicata saranno dovuti gli interessi di mora, a decorrere dal giorno successivo alla
scadenza del termine per il pagamento di cui al comma precedente e negli importi stabiliti dall’art. 4
del d.lgs. 9.10.2002 n° 231, come modificato dal D.lgs. n° 192 del 9.11.2012. I ritardi nei
pagamenti non danno diritto all’Aggiudicatario di richiedere lo scioglimento del contratto.
Ai sensi dell’articolo 30 comma 5 D.lgs. 50/2016, sull’importo netto progressivo delle
prestazioni è operata una ritenuta dello 0,50 per cento; le ritenute possono essere svincolate soltanto
in sede di liquidazione finale, dopo la verifica di conformità del servizio da parte della stazione
appaltante, previo rilascio del documento unico di regolarità contributiva.
Saranno applicate le disposizioni in materia di scissione dei pagamenti (split payment)
previste dall’articolo 1, comma 629, lettera b), della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di
stabilità 2015) che stabilisce che le pubbliche amministrazioni acquirenti di beni e servizi, ancorché
non rivestano la qualità di soggetto passivo dell’IVA, devono versare direttamente all’erario
l’imposta sul valore aggiunto che è stata addebitata loro dai fornitori.
L’eventuale cessione del credito derivante dal presente appalto dovrà essere
preventivamente autorizzata dall’Ente affidante, ai sensi di quanto disposto dall’art. 106 comma 13
del D.lgs. 50/2016. L’autorizzazione alla cessione è comunque limitata alla durata del contratto
relativo al presente appalto. Per eventuali proroghe o rinnovi contrattuali dovrà essere richiesta una
nuova autorizzazione alla cessione del credito.
Ai sensi dell’art. 31, comma 4 della L. 98/2013, ogni pagamento del corrispettivo
contrattuale è subordinato all’acquisizione del DURC e di ogni altra documentazione attestante che
gli adempimenti connessi con le prestazioni di lavoro dipendente concernenti l’appalto (versamento
delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente, versamento dei contributi previdenziali e
assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie dei dipendenti) sono stati
correttamente eseguiti dall’appaltatore.
Nel caso di ottenimento da parte del Responsabile del procedimento di DURC che segnali
un’inadempienza contributiva, il medesimo trattiene dal certificato di pagamento l’importo
corrispondente all’inadempienza. Il pagamento di quanto dovuto per le inadempienze accertate
mediante il DURC è disposto dall’Ente affidante direttamente agli enti previdenziali ed assicurativi.
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In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell'esecutore
impiegato nell’esecuzione del contratto, il Responsabile del procedimento invita per iscritto il
soggetto inadempiente ed in ogni caso l’esecutore a provvedervi entro i successivi quindici giorni.
Decorso infruttuosamente il suddetto termine e ove non sia stata contestata formalmente e
motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine sopra assegnato, l’Ente Affidante paga
anche in corso di esecuzione del servizio direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate
detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’esecutore del contratto, ai sensi dell’art. 30
comma 6 del D.lgs 50/2016.
Nel caso di formale contestazione delle richieste di cui al precedente comma, il
Responsabile del procedimento provvede all'inoltro delle richieste e delle contestazioni alla
Direzione Provinciale del lavoro per i necessari accertamenti.
Art. 53 – Modifiche del contratto durante il periodo di efficacia – varianti
Il Comune di Chiaravalle, qualora in corso di esecuzione si renda necessario un aumento o una
diminuzione delle prestazioni fino a concorrenza del quinto dell'importo contrattuale, può imporre
all'Aggiudicatario l'esecuzione agli stessi prezzi, patti e condizioni contrattualmente stabiliti. In tal
caso l'Aggiudicatario non può far valere il diritto alla risoluzione del contratto.
Le modifiche e le varianti sono regolate dall’art. 106 del D.lgs. 50/2016.
L’Aggiudicatario espressamente accetta di eseguire tutte le variazioni di carattere non sostanziale
che Siano ritenute opportune dal Comune di Chiaravalle, purché non mutino sostanzialmente la
natura delle attività oggetto del contratto e non comportino a carico dell’esecutore maggiori oneri.
L’Ente Affidante e l’Aggiudicatario si riservano comunque di rivedere le condizioni economiche
contrattuali o di risolvere in tutto o in parte l’appalto qualora il numero delle ore richieste per
l’espletamento dei servizi variasse nella misura superiore al 20% rispetto a quanto indicato nel
presente schema di contratto.
Nessuna variazione o modifica al contratto potrà essere introdotta dall’Aggiudicatario se non sia
stata approvata dal Comune di Chiaravalle. Qualora siano state effettuate variazioni o modifiche
contrattuali, esse non daranno titolo a pagamenti o rimborsi di sorta e comporteranno, da parte
dell’Aggiudicatario, la rimessa in pristino della situazione preesistente.
Art. 54 - Deposito cauzionale definitivo
L'appaltatore per la sottoscrizione del contratto deve costituire una garanzia, denominata "garanzia
definitiva" a sua scelta sotto forma di cauzione o fideiussione con le modalità di cui all'articolo 93,
commi 2 e 3 D.lgs. 50/2016, pari al 10 per cento dell'importo. In caso di ribassi superiori al 10% la
garanzia è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%. Ove il ribasso
sia superiore al venti per cento, l'aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso
superiore al venti per cento.
La cauzione è prestata a garanzia dell'adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del
risarcimento dei danni derivanti dall'eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse, nonché a
garanzia del rimborso delle somme pagate in più all'esecutore rispetto alle risultanze della
liquidazione finale, salva comunque la risarcibilità del maggior danno verso l'appaltatore. La
garanzia cessa di avere effetto solo alla data di emissione del certificato di regolare esecuzione.
Qualora la garanzia sia venuta meno in tutto o in parte, l’aggiudicatario dovrà provvedere alla sua
reintegrazione entro il termine di gg. 15. In caso di inottemperanza, la reintegrazione verrà
effettuata a valere sui ratei di prezzo da corrispondere all'esecutore.
Alla garanzia si applicano le riduzioni previste dall'articolo 93, comma 7 D.lgs. 50/2016.
Il Comune di Chiaravalle ha il diritto di valersi della cauzione, nei limiti dell'importo massimo
garantito, per l'eventuale maggiore spesa sostenuta per il completamento dei servizi nel caso di
risoluzione del contratto disposta in danno dell'esecutore e ha il diritto di valersi della cauzione per
provvedere al pagamento di quanto dovuto dall'esecutore per le inadempienze derivanti dalla
inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla
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tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori comunque presenti in
cantiere o nei luoghi dove viene prestato il servizio nei casi di appalti di servizi.
La mancata costituzione della garanzia determina la decadenza dell'affidamento e l'acquisizione
della cauzione provvisoria presentata in sede di offerta da parte della stazione appaltante, che
aggiudica l'appalto o la concessione al concorrente che segue nella graduatoria.
La garanzia deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del
debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, secondo comma, del codice
civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta
scritta della stazione appaltante.
La garanzia è progressivamente svincolata a misura dell'avanzamento dell'esecuzione, nel limite
massimo dell'80 per cento dell'iniziale importo garantito. L'ammontare residuo della cauzione
definitiva deve permanere fino alla data di emissione del certificato di regolare esecuzione. Lo
svincolo è automatico, senza necessità di nulla osta del committente.
In caso di raggruppamenti temporanei le garanzie fideiussorie e le garanzie assicurative sono
presentate, su mandato irrevocabile, dalla mandataria in nome e per conto di tutti i concorrenti
ferma restando la responsabilità solidale tra le imprese.
Qualora l’aggiudicatario dovesse recedere dal contratto prima della scadenza prevista e senza
giustificato motivo, il Comune avrà la facoltà di rivalersi sul deposito cauzionale, fatta salva ogni
altra azione di risarcimento danni.
Art. 55 – Assicurazioni
L’impresa si assume ogni responsabilità sia civile che penale derivante ai sensi di legge
nell’espletamento delle attività richieste dal presente schema contratto di servizio.
Prima della stipula contrattuale, l’aggiudicatario dovrà consegnare all’Amministrazione
Comunale, copia di polizza assicurativa RCT/RCO nella quale deve essere esplicitamente indicato
che l’Amministrazione Comunale è considerata "terzi" a tutti gli effetti.
Il predetto contratto assicurativo dovrà prevedere la copertura dei rischi da intossicazioni
alimentari e/o avvelenamenti subiti dai fruitori del servizio di refezione nonché ogni altro qualsiasi
danno agli utenti, conseguente alla somministrazione dei pasti da parte dell’I.A.
La polizza deve prevedere altresì la copertura per danni alle cose di terzi in consegna e
custodia all'Assicurato a qualsiasi titolo o destinazione, compresi quelli conseguenti ad incendio e
furto o per danni a qualsiasi titolo causati dall’I.A..
L'Assicurazione dovrà essere prestata sino alla concorrenza di massimale unico non inferiore
a Euro 1.000.000,00= (un milione ) per ogni sinistro e per anno assicurativo, senza alcun
sottolimite di risarcimento.
La Stazione appaltante è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che
dovesse accadere al personale dipendente dell'Impresa, durante l'esecuzione del servizio,
convenendosi a tale riguardo che qualsiasi eventuale onere è da intendersi già compreso o
compensato nel corrispettivo dell'appalto. A tale riguardo l'Impresa dovrà stipulare polizza RCO
con un massimale non inferiore a Euro 1.000.000,00 (un milione).
L’I.A. si obbliga ad assumere ogni responsabilità per casi di infortuni e danni arrecati alla
stazione appaltante ed a terzi in dipendenza di manchevolezze o di trascuratezze commesse durante
l’esecuzione del contratto.
Art. 56 - Rinuncia all'aggiudicazione
Qualora l'Impresa risultata aggiudicataria non intenda accettare l'incarico non potrà avanzare
alcun diritto di recupero della cauzione versata.
L’Amministrazione comunale in tal caso richiederà il risarcimento danni oltre ad
intraprendere qualsiasi altra azione legale atta a tutelare gli interessi della Civica Amministrazione.
Art. 57 - Controversie
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Le controversie relative a diritti soggettivi derivanti dall’esecuzione del presente contratto, possono
sempre essere risolte mediante transazione nel rispetto dell’art. 208 del D. Lgs n. 50/2016 e
ss.mm.ii.
Art. 58 - Esclusione dell’arbitrato e foro competente Ove non si proceda alla transazione di cui al precedente articolo, la definizione di tutte le
controversie derivanti dall’esecuzione del contratto non saranno deferite ad arbitri ma verranno
devolute all’Autorità Giudiziaria competente presso il Foro di Ancona. L’organo che decide sulla
controversia decide anche in ordine all’entità delle spese di giudizio e alla loro imputazione alle
parti, in relazione agli impegni accertati, al numero e alla complessità delle questioni.
Nei giudizi in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, il giudice condanna
d’ufficio la parte soccombente al pagamento di una sanzione pecuniaria in misura non inferiore al
doppio e non superiore al quintuplo del contributo unificato dovuto per il ricorso introduttivo del
giudizio quando la decisione è fondata su ragioni manifeste ed orientanti giurisprudenziali
consolidati.
Art. 59 - Conoscenza delle condizioni di appalto
L’assunzione dell’appalto di cui al presente contratto implica, da parte dell’Aggiudicatario, la
conoscenza perfetta non solo di tutte le norme generali e particolari che lo regolano, ma altresì di
tutte le condizioni locali che si riferiscono al servizio richiesto ed in generale di tutte le circostanze
generali e speciali che possano aver influito sul giudizio circa la convenienza di assumere l’appalto,
anche in relazione ai prezzi offerti.
Art. 60 - Comunicazioni e notificazioni
Le notificazioni e le intimazioni verranno effettuate a mezzo PEC, messo comunale, ovvero
mediante lettera raccomandata. Qualsiasi comunicazione fatta all’incaricato dell’Aggiudicatario dal
Responsabile del Procedimento si considererà fatta personalmente al titolare dell’Aggiudicatario
stesso.
Art. 61 – Obblighi di riservatezza
L’Aggiudicatario ha l’obbligo di mantenere riservati i dati e le informazioni di cui venga in
possesso e, comunque, a conoscenza, di non divulgarli in alcun modo e in qualsiasi forma e di non
farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari
all’esecuzione del presente contratto. In particolare si precisa che tutti gli obblighi in materia di
riservatezza verranno rispettati anche in caso di cessazione dei rapporti in essere con il Comune di
Chiaravalle e comunque per i cinque anni successivi alla cessazione di efficacia del rapporto
contrattuale.
L’obbligo di cui al precedente comma sussiste, altresì, relativamente a tutto il materiale originario o
predisposto in esecuzione del presente contratto.
L’obbligo di cui al comma 1 non concerne i dati che siano o divengano di pubblico dominio.
L’Aggiudicatario è responsabile per l’esatta osservanza da parte dei propri dipendenti, consulenti e
risorse, nonché dei propri eventuali subappaltatori e dei dipendenti, consulenti e risorse di questi
ultimi, degli obblighi di segretezza anzidetti.
In caso di inosservanza degli obblighi di riservatezza, il Comune di Chiaravalle ha la facoltà di
dichiarare risolto di diritto il presente contratto, fermo restando che l’Aggiudicatario sarà tenuto a
risarcire tutti i danni che dovessero derivare all’Amministrazione comunale.
L’Aggiudicatario potrà citare i termini essenziali del presente contratto, nei casi in cui ciò fosse
condizione necessaria per la partecipazione dell’Aggiudicatario stesso a gare e appalti.
Fermo restando quanto previsto nel successivo articolo “Trattamento dei dati personali”,
l’Aggiudicatario si impegna, altresì, a rispettare quanto previsto dalla normativa sul trattamento dei
dati personali (d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e s.m.i.) e ulteriori provvedimenti in materia.
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Art. 62 – Trattamento dei dati personali
Le parti dichiarano di essere a piena conoscenza delle informazioni di cui all’articolo 13 del d.lgs.
196/2003 e ss.mm.ii. recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali” circa il
trattamento dei dati personali conferiti per l’esecuzione del contratto stesso e di essere a conoscenza
dei diritti che spettano loro in virtù dell’art. 7 della citata normativa.
Il Comune di Chiaravalle tratta i dati ad esso forniti per la gestione del contratto e l’esecuzione
economica ed amministrativa dello stesso, per l’adempimento degli obblighi legali ad esso connessi
nonché per fini di studio e statistici. Con la sottoscrizione del presente contratto l’Aggiudicatario
acconsente espressamente alla diffusione dei dati conferiti, trattati in forma anonima, tramite il sito
internet del Comune di Chiaravalle.
Le parti si impegnano ad improntare il trattamento dei dati ai principi di correttezza, liceità e
trasparenza nel pieno rispetto di quanto definito dal citato d.lgs. 196/2003, con particolare
attenzione a quanto prescritto con riguardo alle misure minime di sicurezza da adottare.
Le parti dichiarano che i dati personali forniti con il presente atto sono esatti e corrispondono al
vero esonerandosi, reciprocamente, da qualsivoglia responsabilità per errori materiali di
compilazione ovvero per errori derivanti da una inesatta imputazione dei dati stessi negli archivi
elettronici e cartacei.
L’Aggiudicatario si impegna ad accettare la nomina a “Responsabile del trattamento”, ai sensi
dell’art. 29 del citato d.lgs. 196/2003, a trattare i dati personali conferiti in linea con le istruzioni
impartite dal titolare del trattamento e comunque conformemente al disposto del Codice di cui
sopra, tra cui l’adozione delle misure minime di sicurezza ivi previste.
L’Aggiudicatario si obbliga a:
- assicurare che i trattamenti siano svolti nel pieno rispetto della legislazione vigente nonché
della normativa per la protezione dei dati personali ivi inclusi - oltre al citato Codice privacy –
anche gli ulteriori provvedimenti, comunicati ufficiali, autorizzazioni generali, pronunce in
genere emessi dall'Autorità garante per la protezione dei dati personali (nel seguito “Garante”);
- eseguire i soli trattamenti funzionali, necessari e pertinenti all’esecuzione delle prestazioni
contrattuali e non incompatibili con le finalità per cui i dati sono stati raccolti;
- attivare le necessarie procedure aziendali, per identificare gli "Incaricati del trattamento” ed
organizzarli nei loro compiti;
- verificare la costante adeguatezza del trattamento alle prescrizioni relative alle misure di
sicurezza di cui al d.lgs 196/03 così da ridurre al minimo i rischi di perdita e di distruzione,
anche accidentale, dei dati stessi, di accesso non autorizzato, di trattamento non consentito o
non conforme alle finalità della raccolta;
- implementare le misure di cui al Provvedimento generale del Garante del 27.11.2008 sugli
amministratori di sistema, tra l’altro, ricorrendone le condizioni, conservando direttamente e
specificamente, per ogni eventuale evenienza e per conto del titolare del trattamento, una lista
aggiornata recante gli estremi identificativi delle persone fisiche preposte quali amministratori
di sistema che il titolare del trattamento si riserva di richiedere.
Art. 63 – Obbligo tracciabilità dei flussi finanziari
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 8, della L. 136/2010, l’Aggiudicatario si impegna a
rispettare puntualmente quanto previsto dalla predetta disposizione in ordine agli obblighi di
tracciabilità dei flussi finanziari.
Ferme restando le ulteriori ipotesi di risoluzione previste dal presente contratto, ai sensi di quanto
disposto dall’art. 3, comma 9 bis della l. 136/2010, il mancato utilizzo, nella transazione finanziaria,
del bonifico bancario o postale, ovvero di altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità
delle operazioni di pagamento, costituisce causa di risoluzione del contratto.
Documentazione amministrativa - Allegato A al disciplinare di gara
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IL LEGALE RAPPRESENTANTE
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L’Aggiudicatario si obbliga, ai sensi dell’art. 3, comma 8, secondo periodo della L. 136/2010, ad
inserire nei contratti sottoscritti con i subappaltatori o con i subcontraenti, a pena di nullità assoluta,
un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi
finanziari di cui alla citata legge.
L’Aggiudicatario si obbliga e garantisce che nei contratti sottoscritti con i subappaltatori e i
subcontraenti, venga inserita la clausola secondo cui il mancato utilizzo, nella transazione
finanziaria, del bonifico bancario o postale, ovvero di altri strumenti idonei a consentire la piena
tracciabilità delle operazioni di pagamento costituisce causa di risoluzione del contratto.
L’Aggiudicatario, il subappaltatore o il subcontraente che hanno notizia dell’inadempimento della
propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui alla norma sopra richiamata è
tenuto a darne immediata comunicazione all’Ente Appaltante e alla Prefettura – Ufficio Territoriale
del Governo della provincia di Ancona.
Il Comune di Chiaravalle verificherà che nei contratti di subappalto e nei sub-contratti sia inserita, a
pena di nullità assoluta del contratto, la clausola con la quale il subappaltatore/subcontraente
assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge sopra citata.
Con riferimento ai sub-contratti, l’Aggiudicatario si obbliga a trasmettere al Comune di Chiaravalle,
oltre alle informazioni di cui all’art. 105, comma 2 ultimo periodo, del D.lgs. 50/2016, anche
apposita dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2012 n. 445, attestante che nel relativo
sub-contratto è stata inserita, a pena di nullità assoluta, un’apposita clausola con la quale il
subcontraente assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge sopra citata.
Resta inteso che il Comune di Chiaravalle si riserva di procedere a verifiche a campione sulla
veridicità di quanto a tal riguardo attestato, richiedendo all’uopo la produzione dei subcontratti
stipulati, e, di adottare, all’esito dell’espletata verifica ogni più opportuna determinazione, ai sensi
di legge e di contratto.
In caso di variazione intervenuta in ordine agli estremi identificativi dei conti correnti dedicati o alle
persone delegate ad operare sugli stessi, l’Aggiudicatario è tenuto a comunicarle tempestivamente e
comunque entro e non oltre sette giorni. In difetto di tale comunicazione, l’Aggiudicatario non potrà
tra l’altro sollevare eccezioni in ordine ad eventuali ritardi dei pagamenti, né in ordine ai pagamenti
già effettuati.
Art. 64 – Codice di comportamento
L’aggiudicatario è tenuto a far rispettare a tutti i suoi collaboratori, a qualsiasi titolo utilizzati, gli
obblighi di condotta previsti dal codice di comportamento generale approvato con D.P.R. 62/2013 e
di quello integrativo aziendale approvato con deliberazione della Giunta Municipale n° 17 del
27.01.2014. La violazione di detti obblighi costituisce causa di risoluzione di diritto o di decadenza
del presente affidamento.
Art. 65 – Protocollo di legalità
La sottoscritta ditta affidataria dichiara:
1) di essere a conoscenza di tutte le norme pattizie di cui al protocollo di legalità sottoscritto il 27
novembre 2015 dal Comune di Chiaravalle con la Prefettura di Ancona e di accettarne
incondizionatamente il contenuto e gli effetti;
2) di conoscere ed accettare la clausola espressa che prevede, fatta salva la facoltà prevista
dall’art. 32 del D.L. 26/06/2014 n° 90 convertito nella legge 11.08.2014 n. 114, la risoluzione
immediata del contratto ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o subcontratto,
qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di
Ancona le informazioni interdittive di cui all’art. 91 D.lgs. 6 settembre 2011 n° 159;
3) di conoscere ed accettare la clausola risolutiva espressa che prevede, fatta salva la facoltà
prevista dall’art. 32 del D.L. 26.06.2014 n° 90 convertito nella Legge 11.08.2014 n° 114, la
risoluzione immediata del contratto ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o
subcontratto, in caso di grave e reiterato inadempimento delle disposizioni in materia di
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collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile
della sicurezza e di tutela dei lavoratori in materia contrattuale.
A tal fine si considera, in ogni caso, inadempimento grave:
a) la violazione di norme che ha comportato il sequestro del luogo di lavoro, convalidato
dall’autorità giudiziaria;
b) l’inottemperanza alle prescrizioni imposte dagli organi ispettivi;
c) l’impiego di personale della singola impresa non risultante dalle scritture o da altra
documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 15% del totale dei lavoratori
regolarmente occupati nel cantiere o nell’opificio.
Art. 66 - Contratto
Il contratto verrà stipulato nella forma di “atto pubblico amministrativo” in modalità elettronica e
con l’intervento del Segretario Generale.
Ai sensi dell’art. 16-bis del Regio decreto 18 novembre 1923 n. 2440 e ss.mm.ii, sono a carico
dell’Aggiudicatario tutti gli oneri relativi alla stipula del contratto, ivi comprese le spese di
registrazione ed ogni altro onere tributario.
L’imposta di bollo viene assolta in modalità telematica mediante modello unico informatico, ai
sensi dell’art. 1 comma 1/bis del D.P.R. n° 642 del 26.10.1972, come modificato dal D.M. 22
febbraio 2007.
L’Aggiudicatario dichiara che le prestazioni in esame sono effettuate nell’esercizio di impresa e che
trattasi di operazioni soggette ad I.V.A. Conseguentemente, al contratto dovrà essere applicata
l’imposta di registro in misura fissa, ai sensi dell’art. 40 del D.P.R. n. 131/86 con ogni relativo
onere a carico dell’Aggiudicatario medesimo.
A titolo indicativo, ponendo come importo contrattuale l’importo triennale posto a base di gara, le
spese contrattuali ammontano a circa € 4.523,00.
Art. 67 – Disposizioni finali
Le premesse al contratto, gli atti e i documenti richiamati, ancorché non materialmente allegati,
costituiscono parte integrante e sostanziale del contratto così come l’offerta economica e lo schema
di contratto di servizio.
L’esecuzione del contratto è regolata, oltre che da quanto disposto nel medesimo e nei suoi allegati:
• dalle disposizioni del D.lgs. 50/2016 e, in generale, dalle norme applicabili ai contratti della
pubblica amministrazione;
• dal Codice civile e dalle altre disposizioni normative in materia di contratti di diritto privato per
quanto non regolato dalle disposizioni sopra richiamate;
• dalle linee guida dell’Autorità nazionale anticorruzione concernenti l’esecuzione degli appalti
pubblici;
In caso di discordanza o contrasto, gli atti ed i documenti tutti della gara prodotti dalla Stazione
appaltante prevarranno sugli atti ed i documenti della gara prodotti dall’Aggiudicatario, ad
eccezione di eventuali proposte migliorative formulate dall’Aggiudicatario ed accettate dal Comune
di Chiaravalle.
Letto, approvato e sottoscritto
Allegati:
- Allegato n. 1: Caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari
- Allegati n. 2A-2B-2C-2D-2E-2F-2G-2H: Vari Menu e Grammature
- Allegato n° 3 - DUVRI
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