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Una copia 1,50 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 42 - Anno 26º Domenica 27 novembre 2011 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI CBM srl Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo) Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307 www.cbmimballaggi.it - [email protected] Le scatole sempre pronte... ...per muovere i vostri abiti. CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all’istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti Gruppo www.apvd.it CBM srl Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo) Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307 www.cbmimballaggi.it - [email protected] Le scatole sempre pronte... ...per muovere i vostri abiti. CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all’istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti Gruppo www.apvd.it 7 PAGINA PAGINA 12 PAGINA Scuola Novità didattiche Montessori: una proposta per Carpi 11 Mirandola Effetto dei sensi Inaugurazione al Cisa PAGINA 10 Fondazione Erogazioni confermate Per il territorio 6,5 milioni nel 2012 PAGINA 9 Salute Polmoni in salute Impegno per la prevenzione e la cura Inizia l’Avvento N EDITORIALE EDITORIALE Le “sante gazzette” di certo meglio dell’Espresso Solo diritti e non favori 5 Martedì 29 novembre la conferenza di monsignor Nikola Eterovic Samasped festeggia i 30 anni di attività all’insegna di una collaudata continuità generazionale el momento in cui è più vibrante l’attacco alla libertà di stampa con il taglio dei contributi per l’editoria ecco che arriva la scia di un’insulsa campagna di discredito sull’otto per mille, che tenta di coinvolgere anche le testate cattoliche. Ci associamo alla presa di posizione del presidente della Fisc. Francesco Zanotti (*) In un ampio servizio dedicato all’otto per mille in cui si confondono ancora Vaticano e Conferenza episcopale italiana (Cei) e in cui si raccontano verità parziali o strumentali (“Avvenire” di oggi ne denuncia e documenta imprecisioni, luoghi comuni e incompletezze), il settimanale “L’Espresso” in edicola da ieri ha dedicato un box alle “Sante Gazzette”. In poche righe si narra, prendendo le mosse dal libro in uscita “I senza Dio”, citando in questo caso il capitolo “Come mungere lo Stato”, dei contributi all’editoria destinati ad “Avvenire”, a “Famiglia Cristiana” e ai settimanali diocesani, mettendoli tutti insieme in una “lista delle Gazzette di ispirazione religio- sa” che, secondo “L’Espresso”, “sarebbero generosamente sovvenzionate dallo Stato”. Non dice nulla, invece, “L’Espresso” della legge del 1990 che stabilisce i contributi all’editoria, né dei principi in base ai quali tale legge e le precedenti sono state istituite. Non una parola per spiegare il pluralismo informativo e neppu- re per ragionare di libertà d’informazione o di demo- crazia informativa. Nulla di nulla dell’articolo 21 della Ascolto, preghiera e carità Il messaggio del vescovo Elio Tinti Pagina 3 Le distorsioni dei media l’accoglienza della Chiesa L’incontro con il vescovo eletto Francesco Cavina Testimoni di unità Pag. 14 Nuova evangelizzazione Pag. 5 Immigrazione Intervista al direttore di Migrantes Giancarlo Perego Pag. 15 Affari di famiglia Affari di famiglia

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D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO

Numero 42 - Anno 26ºDomenica 27 novembre 2011

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

CBM srlVia Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo)Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307www.cbmimballaggi.it - [email protected]

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Gruppo

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CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto

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per il settore tessile,

le imprese di traslochi

ed i privati.

- Consegne all’istante

- Varie misure pronte

- Tanti accessori

- Prezzi convenienti

Gruppo

ww

w.a

pvd.it

7PAGINA

PAGINA12PAGINA

Scuola

NovitàdidatticheMontessori: unaproposta per Carpi

11

Mirandola

Effettodei sensiInaugurazioneal Cisa

PAGINA10

Fondazione

ErogazioniconfermatePer il territorio6,5 milioni nel 2012

PAGINA9

Salute

Polmoniin saluteImpegno per laprevenzione e la cura

Inizia l’Avvento

N

EDITORIALEEDITORIALELe “sante gazzette” di certo meglio dell’Espresso

Solo diritti e non favori

5

Martedì 29 novembrela conferenzadi monsignor NikolaEterovic

Samasped festeggia i 30 anni di attività all’insegnadi una collaudata continuità generazionale

el momento in cui è più vibrante l’attacco allalibertà di stampa con il taglio dei contributi perl’editoria ecco che arriva la scia di un’insulsacampagna di discredito sull’otto per mille, che tenta

di coinvolgere anche le testate cattoliche. Ci associamoalla presa di posizione del presidente della Fisc.

Francesco Zanotti (*)

In un ampio servizio dedicato all’otto per mille in cui siconfondono ancora Vaticano e Conferenza episcopale italiana(Cei) e in cui si raccontano verità parziali o strumentali(“Avvenire” di oggi ne denuncia e documenta imprecisioni,luoghi comuni e incompletezze), il settimanale “L’Espresso”in edicola da ieri ha dedicato un box alle “Sante Gazzette”. Inpoche righe si narra, prendendo le mosse dal libro in uscita “Isenza Dio”, citando in questo caso il capitolo “Come mungerelo Stato”, dei contributi all’editoria destinati ad “Avvenire”, a“Famiglia Cristiana” e ai settimanali diocesani, mettendolitutti insieme in una “lista delle Gazzette di ispirazione religio-sa” che, secondo “L’Espresso”, “sarebbero generosamentesovvenzionate dallo Stato”.Non dice nulla, invece, “L’Espresso” della legge del 1990 chestabilisce i contributi all’editoria, né dei principi in base aiquali tale legge e le precedenti sono state istituite. Non unaparola per spiegare il pluralismo informativo e neppu-re per ragionare di libertà d’informazione o di demo-crazia informativa. Nulla di nulla dell’articolo 21 della

Ascolto, preghiera e caritàIl messaggio del vescovo Elio Tinti

Pagina 3

Le distorsioni dei medial’accoglienza della Chiesa

L’incontro con il vescovo elettoFrancesco Cavina

Testimoni di unità Pag. 14

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Immigrazione

Intervistaal direttore

di Migrantes Giancarlo

Perego

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2 27 novembre '11

I Domenica di Avvento

Signore, fa’ splendere il tuo voltoe noi saremo salviDomenica 27 novembreLetture: Is 63,16b-17.19b; 64,2-7; Sal 79; 1 Cor 1,3-9; Mc 13,33-37Anno B – I Sett. Salterio

In

Dal Vangelo secondo Marco

quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Fate attenzione, vegliate, perché non sapetequando è il momento. È come un uomo, che è

partito dopo aver lasciato la propria casa e dato ilpotere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e haordinato al portiere di vegliare.Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone dicasa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al cantodel gallo o al mattino; fate in modo che, giungendoall’improvviso, non vi trovi addormentati.Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

A cura dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e di Notizie – Settimanale della Diocesi di Carpi

In collaborazione con

L’Evangelista Marco, Evangeliario di Lorsch (sec. VIII-IX)

I servizi tv delle puntate precedenti sono disponibilisul sito www.carpi.chiesacattolica.it

su Youtube all’indirizzo http://www.youtube.com/user/notiziecarpitv

rivolto esclusivamente ai di-scepoli che ascoltano, ma atutti coloro a cui verrà annun-ciato questo Vangelo in se-guito.

MeditatioNel gradino della meditatiodi una lectio divina si cerca dirispondere alla domanda: Cosadice il brano a me che lo leg-go in questo particolare mo-mento della mia vita e in que-sto contesto storico?La liturgia ci propone questobrano nella prima Domenicadi Avvento, un periodo pro-pizio per rimanere in tensio-ne tra il “già” della primavenuta di Gesù, che si è fattouomo per stare vicino a tuttigli uomini, e il “non ancora”della venuta finale di Cristo.Che cosa comporta, per meche leggo questo brano oggi,questo invito di Gesù alla vi-gilanza?

OratioTu ci hai nascostoil giorno e l’orain cui Cristo, tuo Figlio,Signore e Giudicedella storia,apparirà, rivestitodi potere e di gloria,sulle nubi del cielo.In quel giorno terribile

tà del Regno di Dio. Facendocosì Gesù ci aiuta a ragionarecon la stessa logica di DioPadre, ad amare come amaLui. Potrebbe essere quindiun esercizio utile quello didomandarci quale giudizioesprimiamo alla fine della

parabola.“Quello che dico a voi, lodico a tutti” significa “lo dicoin voi, a tutti”. Da un latosottolinea la necessità per idiscepoli di annunciare que-ste parole mentre dall’altroche l’intero discorso non è

e gloriosopasserà la figura di questomondoe nasceranno i cieli nuovi ela terra nuova.Lo stesso Signoreche si mostrerà allorapieno di gloriaviene adesso al nostro in-controin ogni uomoe in ogni avvenimentoaffinché lo riceviamo nellafedee per amore diamo testimo-nianzadell’attesa gioiosadel suo regno.(Prefazio dell’Avvento I/A)

A cura del SettoreApostolato Biblico

Durante il periodo litur-gico “forte” dell’Avven-to il Settore apostolatobiblico dell’Ufficio cate-chistico diocesano ci ac-compagnerà nell’appro-fondimento del Vangelodomenicale offrendo al-cuni spunti per pregarlo,secondo la modalità del-la lectio divina. L’auspi-cio è che questa pagina diNotizie diventi un utilestrumento accessibile atutti per poter aprire sem-pre più il cuore all’ascol-to della Parola.

Notiziecarpi.tvLa trasmissione dedicata alla Diocesi di Carpi

su è-tv Antenna1 sul digitale terrestre canale 635

Giovedì 24 novembre ore 21.30Replica domenica 27 novembre alle ore 8.30

In questa puntata: intervista in esclusiva a monsignor Francesco Cavina, vescovo eletto di Carpi; l’inaugurazione dellascuola Don Severino Fabriani a Santa Croce; la visita al monastero di Santa Chiara; i Martedì di Sant’Ignazio; l’intervento di

Brunetto Salvarani al ciclo di conferenze “Terra Promessa”; e molto altro ancora.

Puntata successivaGiovedì 8 dicembre ore 21.30

Replica domenica 11 dicembre alle ore 8.30

Albrecht Dürer, Studioper mani di apostolo (1508), Vienna“Quello che dico a voi,lo dico a tutti: vegliate” (Mc 13,37)

LectioQuando Marco scrive il suoVangelo, ha in mente unacomunità ben precisa: sonocristiani in crisi, che si scon-trano con la difficoltà dellatestimonianza all’interno del-la loro comunità. E’ in que-sta cornice che si inserisce ilbrano del Vangelo che la li-turgia ci propone in questaprima Domenica di Avven-to. Mc 13,33-37 è posto aconclusione del cosiddetto“discorso sulla fine”, cioè l’ul-timo insegnamento di Gesùai discepoli, prima della suapassione, morte e resurrezio-ne. In questo discorso Gesùindica ai suoi discepoli qua-le deve essere il fondamentodella loro speranza, nel tem-po di crisi che precede la sua

venuta finale.All’inizio del brano Gesù in-vita i suoi discepoli a veglia-re, motivando questo invitocon il fatto di non sapere ilmomento esatto della fine delmondo. Nel versetto prece-dente Gesù afferma infatti chesolo il Padre ne conosce ilgiorno e l’ora. Il fatto di nonconoscere il tempo significache il tempo buono è semprequello presente, quello di chilegge. Gesù ci dice che il mo-mento migliore per vigilare èadesso.Gesù sottolinea questo invitoalla vigilanza con una para-bola e sappiamo che il “parla-re in parabole” di Gesù ri-chiede a chi ascolta di espri-mere un giudizio su quantonarrato: tale giudizio può es-sere trasferito anche alla real-

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327 novembre '11

Sussidiper i giovani

Sono disponibili pressoil negozio di articolireligiosi Koiné e inSeminario, al costo di 2euro ognuno, i sussidi dipreghiera per i giovani“Il Pane quotidiano”proposti dal ServizioDiocesano per la Pasto-rale Giovanile per iltempo di Avvento eNatale, che comprendo-no i due interi mesi dinovembre e dicembre.Come sempre, per ognigiorno del mese, i testibiblici della liturgia delgiorno vengono com-mentati in modo schiettoe sintetico attraversoscritti di don OresteBenzi, con meditazioni espunti utili per vivere inmodo spiritualmentefecondo la quotidianità,seguendo ciò che laliturgia propone per itempi forti. Chi desideraacquistarne più copieper la propria parrocchiao gruppo formativo puòanche contattare ilServizio di pastoralegiovanile.

Il messaggio di monsignor Tinti per l’AvventoUn tempo da vivere nella preghiera e nella vigilanza operosa

In ascolto del Signorenizia domenica prossi-ma 27 novembre il nuo-vo anno liturgico, che è

un nuovo dono del Signore eun nuovo tempo di grazia. Ini-zia il nuovo anno liturgicocon il tempo di Avvento chesi protrae fino al 24 dicembre,per quattro settimane piene.

Come vivere questo tempo?Ce lo suggerisce l’evangelistaMarco, che ci accompagneràlungo il corso dell’anno e chedomenica prossima ci dona leparole di Gesù ai suoi discepo-li, quindi a noi: “State attenti,vigilate, perché non sapetequando sarà il momento preci-so …. Vigilate dunque, poi-ché non sapete quando il pa-drone di casa ritornerà …. .Quello che dico a voi, lo dico atutti: Vegliate!” (Mc. 13,33-37).

Dobbiamo vigilare, dobbiamovegliare!La vigilanza è un atteggia-mento tipico del cristiano, chenon deve farsi trovare addor-mentato dal suo padrone, mapronto a vivere il suo compito,la sua vocazione. Ci viene ri-chiesta da Gesù una vigilanza attiva e operosa.

Ma vegliare in attesa di chi? Per chi?Per Cristo, in attesa del Signore Gesù che viene a Natale,viene nell’Eucaristia, viene nella sua Parola, viene in ognifratello. Quando si attende una Persona che preme ci siprepara bene (leggendo una pagina del Vangelo ogni gior-no) per conoscerlo meglio e per innamorarsene, adornando

Nel Tempo di AvventoCaritas rivolge alla comuni-tà diocesana alcune propo-ste.

SussidiI sussidi per famiglie ededucatori, preparati daCaritas Italiana in collabo-razione con la casa editriceCittà Nuova. E’ possibileprenderne visione sul sitowww.caritasitaliana.it ed or-dinarli direttamente alla casaeditrice Città Nuova, oppu-re presso la libreria Koinè diCarpi (corso Fanti 46, tel.059 684037).

AlluvioneLa recente grave alluvioneche ha colpito Liguria e To-scana può essere una dellesituazioni verso le quali leparrocchie possono dirotta-re offerte. Tali offerte pos-sono essere consegnate siaalla Caritas diocesana chedirettamente a Caritas Ita-

liana su C/C postale n. 347013specificando nella causale:“Emergenza Liguria/Toscana2011”, oppure Banca Popo-lare Etica, via Parigi 17, Roma– Iban: IT 29 U 05018 03200000000011113.

Rimangono sempre attuali leproposte fatte anche in Qua-resima, proposte e progettiche possono essere gestitianche direttamente dalle par-rocchie, attraverso le Caritased i centri di ascolto parroc-chiali.

Alimenti4 privati hanno offerto la som-ma totale di 160 euro. Caritasdiocesana ha bonificato 600

euro a Porta Aperta Carpi e400 euro a Porta ApertaMirandola. La FondazioneCassa di Risparmio di Carpiha in questi giorni comunica-to l’intenzione di donare ali-menti per una somma di 5mila euro, oltre alle centinaiadi pacchi alimentari che met-terà direttamente a disposi-zione delle parrocchie. LionsClub Carpi Host ha offerto 10mila euro per l’acquisto dialimenti, erogati dal centro diascolto Porta Aperta di Carpi.

Lavoro2 privati hanno offerto la som-ma totale di 169 euro. Caritasdiocesana ha bonificato 600euro a Porta Aperta Carpi e400 euro a Porta ApertaMirandola. Il progetto - con-sistente nell’acquisto di“voucher” per offrire lavorotemporaneo a chi è nella ne-cessità - all’inizio ha incon-trato qualche difficoltà “bu-rocratica”. Continuiamo acredere sia uno strumento ef-ficace, “educativo” e digni-toso per aiutare chi è in diffi-coltà. Porta Aperta di Carpiha acquistato in questi giornialtri 1.000 euro, dopo averesaurito i primi 1.000 euroacquistati nel mese di aprile.

la casa del cuore (con unabuona confessione).

Vegliare da chi, da che cosa?Dalla presunzione di fare ditesta propria e di impostare lavita mettendo al centro noi stes-si; da Satana e dallo spiritodel mondo, del male, dell’odio,della vendetta, dell’ipocrisia edella falsità; dalla concupi-scenza della carne e degli occhie dalla superbia della vita.(cfr. I Gv. 2,15-16).

Vegliare, quando?Sempre, in ogni momento, nonsapendo quando il padrone dicasa ritornerà; sempre, perchénon sappiamo né il giorno nél’ora del ritorno del Signore. Eil giorno può arrivare im-provvisamente!

Vegliare, come?Vivendo ogni istante alla pre-senza del Signore; trascor-rendo un po’ di tempo ognigiorno ad ascoltare il Signo-re nella Messa quotidiana, o inuna chiesa, o nel silenzio dellapropria casa con il Vangelo inmano; donando ad ogni per-sona la gioia della nostra fede

con spirito missionario; ricordando l’esperienza di S. Agostinoche nelle sue confessioni scrive: “Ci hai fatti per te, Signore,e il nostro cuore è senza pace fino a quando non riposa in te”.

Buon Avvento e gioiosa e operosa attesa del Signore cheviene!

+ Elio Tinti, Vescovo

“Le radici dellaSperanza, oggi,

alla lucedel Vangelo”

lunedì5 dicembre

alle ore 21chiesa di

Sant’Ignazioa Carpi

La Caritas invitala comunità diocesana

all’incontrodi preparazione

al Natale

Riflessioni diMonsignor

Douglas Regattieri,vescovo

di Cesena-Sarsina

Pastorale familiareRitiro spiritualeDomenica 4 dicembre pres-so il Centro di spiritualitàdi San Martino Carano diMirandola l’Ufficiodiocesano per la pastoralefamiliare promuove il ritirospirituale d’Avvento per lefamiglie. Alle 9 preghieradelle Lodi, alle 9.30 medi-tazione sul capitolo 5 dellaLettera ai Galati a cura diEnrica Bedini della Picco-la Famiglia dell’Annunziata.Alle 12 la Santa Messa.Info: [email protected]

Quinta zona pastoraleCatechesicon suor Amedea“Maria, don-na dell’Av-vento e Ver-gine dell’atte-sa” è il titolod e l l acatechesi chela Quintazona pastora-le organizzaper domenica 27 novem-bre alle 16 presso la SalaEmmaus di Novi. A guida-re l’incontro suor France-sca Amedea Lugli con al-cune Sorelle Clarisse diSant’Agata Feltria. Le reli-giose presenteranno inoltrei loro manufatti per rica-varne un aiuto per i lavoridi restauro del loro mona-stero. L’incontro è aperto atutti, in particolare ai re-sponsabili dei gruppi par-rocchiali e ai giovani.

suor Amedea

Avvento di fraternitàLe proposte della Caritas

CARITAS DIOCESANA CARPI

Sede Legale: c/o Curia VescovileSede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi, Via Peruzzi, 38 – 41012 Carpi (MO).Tel 059 689370, Fax 059 6329186. Sito internet: www.caritascarpi.it; e-mail:[email protected]: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.

Casa4 privati hanno offerto lasomma totale di 612 euro.Le parrocchie hanno con-tribuito con la raccolta diQuaresima, pari a 7.681euro, cui Caritas diocesanaha aggiunto la somma di12.319 euro ed ha bonificatola somma totale di 20 milaeuro a Porta Aperta di Carpiper l’acquisto di 2 apparta-menti. Purtroppo la mortedella persona che avevadeciso di vendere i due ap-partamenti ad un prezzoequo, sta ritardando l’ac-quisto dei due immobili. Ciè chiaro che l’acquisto dicase non è così facile comeacquistare alimenti ovoucher ma siamo ferma-mente intenzionati a prose-guire nell’acquisto, di que-sti o di altri appartamenti,come gesto concreto in unmomento davvero diffici-le.

Stefano FacchiniDirettore Caritas Diocesana

Copertina

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4 27 novembre '11

25 anni di attività per il Centro di informazione biblica. Uno stimoloa gustare la ricchezza della Scrittura per crescere nella fede

Servizio alla ParolaDomenica

4 dicembre si festeg-giano i 25 anni del

Centro di informazio-ne biblica.

Alle 15.30 nellachiesa di Sant’Ignazioil biblista don Luca

Mazzinghi guiderà laconferenza dal titolo“L’eredità della DeiVerbum”. Alle 18 inCattedrale la Santa

Messa, presieduta damonsignor Elio Tinti

in cui si ricorderàanche il 25° del

settimanalediocesano Notizie.

Ho

25 anni di attività per il Centro di informazione biblica. Uno stimoloa gustare la ricchezza della Scrittura per crescere nella fede

Servizio alla ParolaDon Alberto Bigarelli*

festeggiato il 20 apri-le i 25 anni di sacerdo-zio, ma c’é un altro

25° da ricordare, quello dellanascita del Cib (Centro di in-formazione biblica) che haseguito, di lì a poco, la miaordinazione (1986). Mi erapassato di mente, ma me l’han-no ricordato Giuliano, Mas-simo, Aldo, Dario, ecc., queifratelli con i quali ho condi-viso da subito questa avven-tura. Festeggeremo questa ri-correnza il 4 dicembre, inSant’Ignazio, attraverso unaconferenza pubblica di donLuca Mazzinghi su “L’eredi-tà della Dei Verbum” e un’Eu-caristia in Cattedrale presie-duta da monsignor Elio Tin-ti.Niente però nasce all’improv-viso; lo si può dire anche nelnostro caso. E’ stata necessa-ria una lunga incubazione nelcorso della quale ciascuno dinoi ha maturato un proprio,personale legame con la Pa-rola di Dio. Non bisogna di-menticare che è stato un cam-mino iniziato all’interno del-la comunità giovanile dellaCattedrale di Carpi, grazie eintorno a don Lino Galavottiche ci invitò a condividere lapreparazione dell’omelia do-menicale riflettendo insiemesulla Parola proposta dal ci-clo liturgico. Siamo nei primianni dopo il Concilio - intor-no al ‘68, ma già prima -comunque gli anni della con-testazione giovanile, del ri-sveglio del laicato, anni ric-chi di fermenti, di nuovi slan-ci e di concrete prospettive dirinnovamento ecclesiale. Daquelle serate di preghiera sononate e maturate molte cose:una delle più belle e più con-divise credo sia la riscopertadella ricchezza e dell’impor-

tanza dei rapporti umani, quelsenso di nuova famiglia e difraternità che ci ha segnatoed è rimasto vivo anche adistanza di molto tempo.Passo dopo passo, qualcunodi noi, un po’ più smaliziato,era approdato ai documentidel Vaticano II ed aveva lettola Dei Verbum (18.11.1965).Avevo notato e mi avevanoimpressionato, per la puntua-lità e la fermezza dell’inse-gnamento, tre frasi aperte dal-l’espressione “è necessario”.La prima: “E’ necessario,dunque, che la predicazioneecclesiastica, come la stessareligione cristiana, sia nutritae regolata dalla sacra Scrittu-ra. Nei libri sacri, infatti, ilPadre che è nei cieli vienecon molta amorevolezza in-contro ai suoi figli e discorrecon essi; nella parola di Diopoi è insita tanta efficacia e

potenza, da essere sostegno evigore della Chiesa, e per ifigli della Chiesa saldezzadella fede, cibo dell’anima,sorgente pura e perenne dellavita spirituale. Perciò si deveriferire per eccellenza allasacra Scrittura ciò che è statodetto: ‘vivente ed efficace èla parola di Dio’ (Eb 4,12),‘che può edificare e dare l’ere-dità con tutti i santificati’ (At20,32; cf. 1Ts 2,13)”. La se-conda pericope: “E’ necessa-rio che i fedeli abbiano largoaccesso alla sacra Scrittura”(22). La Bibbia non è più con-siderata un libro pericoloso,sconsigliato anche ai consa-crati e ai religiosi, ma addirit-tura riconsegnato in toto nel-le mani dei laici che non solopossono, ma devono impara-re a conoscerla nella suainterezza per riceverne tutti ibenefici. La terza: “Perciò è

necessario che tutti i chierici,principalmente i sacerdoti equanti, come i diaconi e i ca-techisti, attendono legittima-mente al ministero della pa-rola, conservino un contattocontinuo con le Scritture,mediante la sacra lettura e lostudio accurato, affinché nondiventi ‘vano predicatore dellaparola di Dio all’esterno co-lui che non l’ascolta di den-tro’, mentre deve partecipareai fedeli a lui affidati le so-vrabbondanti ricchezze dellaparola divina, specialmentenella sacra liturgia. Parimen-ti, il santo sinodo esorta conardore e insistenza tutti i fe-deli, soprattutto i religiosi, adapprendere “la sublime scienzadi Gesu Cristo” (Fil 3,8) conla frequente lettura delle di-vine Scritture. ‘L’ignoranzadelle Scritture, infatti, è igno-ranza di Cristo’. Si accostino

essi volentieri al sacro testo,sia per mezzo della sacra li-turgia ricca di parole divine,sia mediante la pia lettura, siaper mezzo delle iniziativeadatte a tale scopo e di altrisussidi, che con l’approva-zione e a cura dei Pastori del-la Chiesa lodevolmente oggisi diffondono ovunque. Si ri-cordino però che la letturadella sacra Scrittura dev’es-sere accompagnata dalla pre-ghiera, affinché possa svol-gersi il colloquio tra Dio el’uomo; poiché ‘quando pre-ghiamo, parliamo con lui; luiascoltiamo quando leggiamogli oracoli divini’”(25).Detto questo è ormai dettotutto. Il Cib nasce come ser-vizio alla Parola, un serviziorivolto alla nostra realtà ec-clesiale. Lo fa ormai da 25anni; la prima serie di incon-tri risale al 1987 ospitati dalla

parrocchia del Corpus Domi-ni. Lo fa oggi soprattutto at-traverso una serie di confe-renze annuali molto qualifi-cate, aperte a tutti, rifuggen-do da ogni intento polemico emoraleggiante, invitando tuttia gustare la ricchezza, la bel-lezza, la capacità che la Scrit-tura ha di rimotivare e rende-re adulta la nostra fede. Eanche oggi rimane sempre nelnostro cuore, in mezzo alledifficoltà e agli impegni, l’au-spicio con cui si chiude la DeiVerbum: “In tal modo dun-que, con la lettura e lo studiodei sacri libri ‘la parola diDio compia la sua corsa e siaglorificata’ (2Ts 3,1), e il te-soro della rivelazione, affi-dato alla Chiesa, riempia sem-pre più il cuore degli uomini.Come dall’assidua frequenzadel mistero eucaristico si ac-cresce la vita della Chiesa,così è lecito sperare nuovoimpulso alla vita spiritualedell’accresciuta venerazionedella parola di Dio, che ‘per-mane in eterno’ (Is 40,8; cf.1Pt 1,23-25)” (26).

* Presidente del Cib

Copertina

Questo numero viene inviato agli abbonati eanche a più di 500 lettori che hanno già cono-sciuto Notizie.Abbiamo pensato a loro come primi destinataridi una proposta di abbonamento in coincidenzacon la notizia della nomina del nuovo Vescovocosì da partecipare a questo importante pas-saggio della vita della nostra Diocesi.Il giornale verrà inviato gratuitamente fino allafine dell’anno con la speranza che possa esseremeglio conosciuto e apprezzato, così da poterdecidere di sottoscrivere l’abbonamento.La quota ordinaria è di 43 euro, sostenitore 60euro, benemerito 100 euro.Nei prossimi numeri saranno allegati i bolletti-ni di conto corrente postale; è possibile sotto-scrivere l’abbonamento presso gli uffici diNotizie in via Loschi 8, presso il negozio Koinèe in parrocchia.

Il 26 novembre Notizie compie 25 anniSiamo tutti invitati ai prossimi appuntamenti

Venerdì 25 novembre alle ore 21Carpi - Sala Congressi di viale Peruzzi

Italia, il nostrobene comune

Tavola rotonda con i parlamentari LauraBianconi, Stefano Ceccanti e Savino Pezzotta,

modera Edoardo Patriarca.In collaborazione con l’Ufficio diocesano

per la pastorale sociale e del lavoro.

Domenica 4 dicembre alle ore 18Carpi – Cattedrale

Santa Messadi ringraziamento

per i 25 anni del settimanalePresiede S.E. Monsignor Elio Tinti.

In collaborazione con il Centrodi informazione biblica.

Appello a tutti i lettoriE’ aperta la campagna

abbonamenti 2012

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527 novembre '11 527 novembre ‘11Monsignor Francesco Cavinavescovo eletto della Diocesi di Carpi

Luigi Lamma

engo da quindici annidi servizio in Segre-teria di Stato ma den-tro ho uno spirito au-

tenticamente romagnolo”.Ci tiene monsignor Fran-cesco Cavina a sottolinearele sue origini, forse per av-vertire che dietro a un voltoe a dei modi raffinati chesono l’immagine dellapacatezza c’è un uomo, unprete e ora un vescovo cheha una gran voglia di “but-tarsi nella mischia” ovveronel governo di una Chiesapiccola ma assai viva e pul-sante come quella di Carpi.Ha ascoltato con attenzioneuna prima carrellata di in-formazioni, la Curia, il Con-siglio Pastorale diocesano,le associazioni laicali e gio-vanili, i santi... si cominciasempre dal bello ma è unbello di sostanza non di fac-ciata, frutto di una propen-sione al fare e fare bene nonfine a se stesso ma espres-sione di un modo autenticodi vivere la fede. L’unicadomanda diretta del Vesco-vo ha riguardato i monasteridi clausura e già questo ladice lunga su cosa egli ponea fondamento dell’agire suoe della Chiesa, la preghiera,il filo diretto con Dio, “sec’è la clausura la radice èsicura”. Poi poche parole,

“nessun programma” ha tenu-to a sottolineare, che esprimo-no semplicemente ciò che pal-pita nel cuore di un ministro diDio chiamato ad una così gran-de e per certi versi misteriosaresponsabilità.“Quando dalla Congregazio-ne dei Vescovi mi hanno co-municato la nomina – ha con-fidato monsignor Cavina –sono rimasto un po’ confuso,poi le parole del CardinalePrefetto mi hanno rasserenato‘non dovrai essere un ammi-nistratore o un manager, maun Pastore che sta vicino alsuo popolo in particolare ai

sacerdoti’ e questo è propriociò che desidero fare”.“Vengo a Carpi con un since-ro desiderio di amarvi – haaffermato – con la speranza diessere contraccambiato. Nonsi tratta di sentimentalismopenso ad un rapporto di fidu-cia che si consolida nel tempoattraverso la conoscenza maanche grazie al confronto diidee e opinioni. D’altra partesiamo tutti chiamati a lavorarenella vigna del Signore comeama ricordarci Papa Benedet-to XVI e il primo ‘program-ma’ valido per tutti è impe-gnarsi a vivere il Vangelo”.L’attenzione ai sacerdoti e aiseminaristi insieme ad un’in-cessante preghiera e impegnoper suscitare nuove vocazionial sacerdozio: è questa unapriorità per tutta la Chiesa checi riguarda molto da vicino. E’molto positiva laresponsabilizzazione dei laici“ma – ricorda monsignorCavina – spesso ci dimenti-chiamo che senza sacerdotinon c’è eucaristia, non c’è re-missione dei peccati. Dobbia-mo aiutare i giovani a scoprireciò che hanno dentro che, se-condo San Giovanni Bosco, ingran parte è desiderio di ama-re e servire Dio. Solo se avre-

Uniti e proiettatial futuro

La famiglia

Monsignor Cavina viene da una famiglia di solida tradi-zione cattolica, il papà Antonio è deceduto lo scorso anno,è rimasta la mamma Maria che ancora oggi, a 83 anni,aiuta il parroco del piccolo paese di San Lorenzo di Lugo,anche lui anziano, nelle mansioni domestiche. “Sonomamma di un prete – dice a chi le chiede ragioni di questoimpegno – e non voglio pensare che un giorno possarestare solo”. Mamma Maria non seguirà però il figlio aCarpi “di occuparmi di una cattedrale non me la sento –ha dichiarato ad un quotidiano – continuerò ad occuparmidella chiesa di San Lorenzo”. I fratelli Cavina sonocinque, tre maschi e due femmine, il fratello Fausto è vicesindaco e assessore al welfare per il Comune di Lugo.Numerosi sono i nipoti e i pronipoti “il mio orgoglio e lamia gioia” dice lo ‘zio Vescovo’.

Il motto episcopaleIl motto scelto dal vescovo FrancescoCavina è NON EXCIDET DOMINUS,che significa “Il Signore non verràmeno”. Parole che si rifanno al mottoepiscopale di San Francesco di Sales,santo a cui monsignor Cavina è partico-larmente devoto, che si limitava a “Nonexcidet” in riferimento alla fede cattolica cheil Vescovo di Ginevra doveva difendere nelconfronto con i calvinisti. L’aggiunta del riferi-mento al Signore esprime una caratteristica propriadel vescovo Francesco di fiducioso abbandono alla volontà di Dio. E’ in preparazio-ne anche lo stemma episcopale con una personalizzazione dello stemma di famigliacon riferimenti alla missione del nuovo vescovo eletto di Carpi.

L’incontroe la delegazioneIl primo incontro ufficialedella Chiesa di Carpi conil nuovo Vescovo èavvenuto domenica 20novembre presso labasilica collegiata di SanBiagio a Cento di Ferrara,dove monsignor Cavinaha tenuto una relazione suinvito del parroco e amicofraterno monsignorStefano Guizzardi. Ladelegazione diocesana eracomposta dal vicariogenerale don MassimoDotti, dal decano deisacerdoti don IvoSilngardi, dal cancelliereAndrea Beltrami, dallapresidente dell’AzioneCattolica Ilaria Vellani edal direttore di NotizieLuigi Lamma. Al nuovoVescovo sono stati donatialcuni volumi tra cui laStoria della Diocesi diCarpi, la biografia diMamma Nina, le letteredi Odoardo Focherini,una pubblicazione sullachiesa della Sagra e unaformella con il mono-gramma IHS di SanBernardino da Siena. Altermine della visitamonsignor Cavina si èdetto molto soddisfatto diquanto appreso sullaDiocesi di Carpi e di averdato così inizio ad unapercorso di conoscenzache sicuramente lo vedràimpegnato per i prossimimesi.

mo ancora giovani che scel-gono di offrire la loro vita alSignore per servire i fratellipossiamo guardare con fidu-cia al futuro della nostra Chie-sa di Carpi”.Alla fine del suo breve inter-vento monsignor Cavina haabbozzato quello che dovreb-be essere il compito della Chie-sa in questo particolare mo-mento storico e culturale. “Do-vremmo riuscire, insieme, -ha detto il Vescovo eletto diCarpi – a presentare al mondoil volto di una Chiesa unita,sarebbe una vera testimonian-za cristiana in una società che

Il primo incontro con il vescovo elettoFrancesco Cavina

a vari livelli appare frantuma-ta e disgregata”.Il tempo a disposizione è ter-minato, il vescovo Francescodeve rientrare a casa e poi ri-partire per Roma. “Continue-rò il mio incarico in Segreteriadi Stato a Roma almeno fino aNatale – spiega – per portareavanti e concludere alcuni la-vori già avviati. Devo cercaredi restare concentrato se no vaa finire che non ce la faccio.Questa settimana, dopo l’an-nuncio della nomina, è statamolto impegnativa. Spero diritrovare un po’ di tranquilli-tà”.

“V

Costituzione italiana, né del re-cente intervento del presidentedella Repubblica, GiorgioNapolitano, che ha chiesto algoverno di rivedere i tagli al-l’editoria, accennando al rischiodi “mortificazione del plurali-smo dell’informazione” nelnostro Paese. Solo fango su “unalunga lista” che, sempre secon-do “L’Espresso”, sarebbe “puredivertente da scorrere, infarcitacom’è di testate improbabili”.È professionalmente sconcer-tante leggere toni così offensi-vi e basati su pregiudizi duri amorire. Certo risulta difficileper chi non abita il territorio

italiano rendersi conto di ciòche si muove nel nostro Paese.È probabilmente troppo impe-gnativo, per chi non vuol vede-re, tentare di ricordare la storiarecente e meno recente d’Italia,ricca com’è di opere che vengo-no spesso dal movimento catto-lico. Quella dei settimanali cat-tolici locali è una grande espe-rienza storica che ha avuto ilmerito di dare voce ai senzavoce. Queste testate non sono,quindi, “Gazzette di ispirazionereligiosa”, ma veri e propri gior-nali locali (per diffusione) d’in-formazione generale.Basterebbe svolgere piccoli son-

daggi nei vari territori dal Nordal Sud dell’Italia per scoprireuna ricchezza reale, spesso igno-rata dalla grande stampa e dainetwork nazionali, ma moltovicina alla gente.Quella stessa gente che ognisettimana si ritrova sulle pagi-ne dei nostri giornali dai nominiente affatto “improbabili”, mache richiamano gli anni di fineOttocento quando i cattolici,fuori dalla politica attiva, die-dero vita a infinite opere di cuiancora oggi godiamo gli effettibenefici.Ecco quindi i nomi delle testatecome “L’Azione”, “Il Popolo”,

“L’Araldo”, “La Difesa”, “LaVita”, solo per citarne alcuneche possono risultare “impro-babili” per chi non ha cammi-nato nel tempo sulle strade delnostro Paese e svolge la profes-sione di giornalista chiuso inredazione e ancor più chiusonell’ideologia. Sono giornali aiquali i lettori da decenni sonoabbonati o ogni settimana li ac-quistano in edicola.Un milione di copie, quattromilioni di lettori, forse dannofastidio a qualcuno, ma diconodi un radicamento sul territorioche può far sorgere parecchieinvidie e far nascere

disinformazione.In quanto ai contributi si puòaggiungere che i periodicidiocesani, ma non solo loro,fino all’anno di competenza2009, hanno percepito 20 cen-tesimi a copia stampata, in for-za del comma 3 dell’articolo 3della legge 250 del 1990. Nelcomplesso si tratta di 3,7 milio-ni di euro, per circa una settan-tina di testate sulle 189 che ade-riscono alla Fisc, la Federazio-ne italiana che dal 1966 le rag-gruppa. In base ad una legge,quindi, e non come regalia perfavori non ben identificati, comevuol far credere il box de

“L’Espresso”.In ultimo verrebbe da doman-darsi se per le copie de“L’Espresso” spedite via Posteitaliane fino al 31 marzo 2010l’editore di quel settimanaleabbia pagato la tariffa riservataai periodici oppure l’intero im-porto ordinario. Nel primo casoè bene ricordare che lo Stato haintegrato per anni, con soldi deicittadini, la differenza fra ledue tariffe, anche per le spedi-zioni de “L’Espresso”. Si trattadi contributi indiretti ma sem-pre contributi statali sono.

* presidente Federazione italianasettimanali cattolici

ontinua dalla primaC Solo diritti e non favori

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727 novembre '11

La ditta CARPIFLEX vanta una tradizioneventennale nel campo della produzioneartigianale dei materassi a molle.Produce i propri materassi presso il pro-prio laboratorio adiacente al punto di ven-dita diretta utilizzando i migliori materialisia nella scelta di tessuti che nelle imbotti-ture.Carpiflex da oltre ventanni investe energienella ricerca di nuovi materiali, nella ricer-ca e sviluppo di sistemi letto in grado dimigliorare la qualità del riposo, attraversouna posizione anatomicamente corretta. Via Giovanni XXIII, 113 - 41012 CARPI (Modena) - Tel. 059 686985

Confezione materassia mano e a molle

CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

materia è di quellecomplesse e non pro-prio simpatiche, eppu-

re quando loro ne parlanosembra la cosa più semplice eaffascinante del mondo. I loroin questione sono FrancoMestieri e le sue figlie,Samuela e Marika. Comeabbia fatto a convincere en-trambe a lavorare con lui or-mai da più di una decina d’anni,dunque una situazione con-solidata, lo si capisce solo seli si conosce. Il profondo af-fetto che li lega è il più stra-ordinario dei collanti, ma senon ci fossero stima e rispet-to le cose non starebbero così.Ha avuto la saggezza di la-sciare loro il tempo per deci-dere – Samuela è laureata inLettere ed è diplomata in Vi-olino al Conservatorio, Marikaha una laurea in Giurispru-denza -, ha saputo aspettareche facessero piccole espe-rienze che, alla fine, le hannocondotte dove lui auspicava,nell’azienda di famiglia. Quel-l’azienda di famiglia che sa-bato 19 novembre ha festeg-giato 30 anni di attività.Mestieri, di origine veneta, èarrivato a Carpi per questionidi lavoro: “Lavoravo daCastelletti, un’azienda sviz-zera di trasporti e spedizioniinternazionali: una decinad’anni li ho passati a Verona,poi sono diventato direttoredi filiale a Carpi. Dopo un’al-tra decina d’anni ho decisoche potevo mettermi in pro-prio”. E così è stato. Nel no-vembre 1981 è nata Samasped,l’altra “creatura” di FrancoMestieri. Da allora a oggi ècambiato il mondo e inevita-bilmente il suo lavoro si ètrasformato. “Prima si lavo-rava solo all’interno dei Pae-si europei, adesso l’aperturadei mercati ha spostato le fron-tiere da quelle italiane alleestremità d’Europa. Poi, conl’ingresso della Cina nel Wtooltre dieci anni fa, si sonoscardinati gli equilibri esistentifino ad allora. Le conseguen-ze reali – osserva Mestieri - lestiamo vedendo adesso. Laglobalizzazione ha cambiatotutto, la situazione è caoticama, dal nostro punto di vista,è un bene. Più caos c’è, più

noi lavoriamo. Se invece lavedo dal punto di vista del-l’imprenditore penso, ‘pove-raccio, che sofferenza’. Per-ché la semplificazione dellepratiche c’è sì, ma solo a pa-role, di fatto per le aziendeaumentano oneri eadempimenti”.Davanti ai mutamenti globaliMestieri non è stato spettato-re passivo, non si è lamentatoneanche un attimo, forse unpo’ intimorito per quanto sta-va cambiando sì, ma non hamai perso la fiducia e si èsaputo rinnovare. Con tena-cia, con passione, con com-petenza. Così da una aziendaè passato a tre, sembra quasiuna fotocopia dell’ingresso apieno titolo di Samuela eMarika che lo affiancano comemeglio non si potrebbe, tantoche lo fanno esclamare, orgo-glioso: “Le allieve hanno su-perato il maestro”. Loro nonci credono fino in fondo, san-no che da un padre così c’èsempre ancora tanto da impa-rare, ma stanno al gioco conuna doppia, sonora risata. Chele due sorelle siano legate losi vede a occhio, tra di loronessuna competizione ma soloun gran bene e tanta stima.Potrebbero essere la pubbli-cità della famiglia ideale, eun po’ lo sono, ognuna con lapropria famiglia ma per en-

trambe le radici sono fonda-mentali.“Per questo lavoro – raccontaSamuela Mestieri – non c’ènessun tipo di scuola che possaoffrire una formazione com-pleta, è solo l’esperienza adarla. Dopo la laurea io e miasorella abbiamo preso la pa-tente da spedizioniere doga-nale e doganalista, ma quelloche abbiamo imparato lavo-rando qui, con nostro padre, èun’altra cosa”.“La consulenza è la nostraattività principale – spiegaMarika Mestieri -, io e miasorella siamo intercambiabili,ma quando ci sono dei clientimolto grossi andiamo tutte edue”. Dice “grossi” non a caso,perché per la famiglia Me-stieri tutti i clienti sono ugual-mente importanti. E’ una lorofilosofia di vita, non solo dilavoro. Apprezzata da clienticome Armani, Loro Piana,Blumarine, Liu-Jo, Spazio Seie tanti altri. “Con le aziendetessili lavoriamo molto bene– precisa Samuela Mestieri -, ci siamo specializzati sulletematiche delle origini dellemerci”. Un lavoro complessofornire una consulenza glo-bale alle imprese che ha por-tato i Mestieri a collaborareassiduamente con uno studiolegale di Torino, quello del-l’avvocato Comba, esperto dicontrattualistica internaziona-le. Alcuni anni fa Franco,Samuela, Marika Mestieri, conl’avvocato Comba, hanno fir-mato un volume edito dal Sole24 dal titolo “La guida delSole 24 ore al commercio in-ternazionale”. Un riconosci-mento che vale oro.Samuela e Marika tengonoseminari in giro per l’Italia,sono consulenti fisse dellaCamera di Commercio di

Gorizia, Ferrara, Varese e delConsiglio dipartimentale del-l’ordine dei doganalisti diBologna. Come dire, insegna-no a chi fa il loro mestiere.Immaginare due giovani don-ne impegnate su questi teminon è automatico, ma se siriflette un attimo si capisceche la natura femminile èdotata di grande elasticitàmentale (sono varie letipologie di merci da segui-re), la donna è geneticamentepredisposta a essere più aper-ta e la vita, con i vari ruoli chericopre, l’ha portata ad averela capacità di seguire più cosealla volta. Ecco spiegato comeSamuela e Marika stiano pren-dendo in mano – e bene – illavoro di un padre che hasaputo dare loro una delle cosepiù belle e preziose che ungenitore possa fornire, l’esem-pio.Così un lavoro di nicchia sceltouna vita fa da Franco è diven-tato una scelta condivisa daSamuela e Marika. Non sa-rebbe stato possibile senzaFranca Pirolo, la moglie e lamadre che dietro un sorrisomite nasconde una volontà diacciaio. Sono un poker, nonun tris, e la loro forza è inquesta unione che ha permes-so loro di traversare i marosie le secche della vita che nonrisparmia nessuno, neancheuna famiglia da Mulino Bian-co.Passaggio generazionale riu-scito, alla grande. Così, fe-steggiando i primi 30 anni diSamasped, Franco Mestieripuò guardare al futuro conserenità. Samuela e Marikahanno ascoltato, hanno guar-dato, hanno imparato. Anda-re avanti, per loro, adesso èpossibile. E non solo perchéc’è papà Franco dietro.

Samasped festeggia i 30 anni di attività. Tra il fondatore e le figlie unriuscito passaggio generazionale che garantisce continuità al gruppo

La conseguenza delle cose

Non solo postaPrestigiosi riconoscimenti agli ufficipostali di Carpi e Mirandola

Grazie alle ottime per-formance riguardantila soddisfazione deiclienti e la qualità dellavoro svolto, gli uf-fici postali di Carpi,Mirandola, Piumazzoe Vignola si sono clas-sificati ai primi postidell’Area CentroNord, che conta 15filiali e oltre 1.450uffici postali disloca-ti nell’EmiliaRomagna e nelle Mar-che. I riconoscimentisono stato attribuitidal responsabile ter-ritoriale DorianoBolletta nel corso delmeeting annuale or-ganizzato in collabo-razione con Cassa De-positi e Prestiti. Il suc-cesso riportato dagli uffici postali modenesi è stato determinatodallo spirito di squadra che ha permesso di raggiungere risultati eobiettivi prefissati. Proprio sull’importanza del ruolo che rivesteogni singolo operatore all’interno di ogni ufficio si è incentrato iltema dell’incontro, al quale hanno partecipato oltre 400 invitati tradirettori di filiale, direttori di uffici postali e responsabili di settoredelle due regioni. La convention organizzata a Bellaria ha rappre-sentato un importante momento di aggregazione e di confronto,finalizzato, tra l’altro, a condividere le nuove strategie e gliobiettivi aziendali per essere sempre più in grado di offrire allaclientela prodotti e servizi che siano all’altezza delle aspettative.“Libretti e buoni fruttiferi, tradizionali prodotti di Cassa Depositie Prestiti legati al risparmio postale, e l’insieme di persone, diconoscenze e di strutture che ne permettono la loro diffusione – hasottolineato Bolletta - testimoniano come Poste Italiane contribu-isca al finanziamento dello sviluppo e della modernità e costitui-sca uno dei motori di crescita del sistema Paese”. La chiusura dellamanifestazione è stata riservata alla premiazione degli ufficipostali di Emilia Romagna e Marche che, come quelli di Carpi eMirandola, hanno raggiunto risultati di eccellenza nelle varietipologie di servizi e prodotti che Poste Italiane mette quotidiana-mente a disposizione dei suoi clienti.

La

Da Samasped al gruppoSamasped: oggi il gruppoguidato da Franco Mestie-ri è composto da tre azien-de: Samasped, per tradi-zione, si occupa di traspor-ti e sdoganamenti in doga-na; Cad Mestieri è il centrodi assistenza doganale consdoganamento in azienda;Studio Doganale Mestieriè impegnato nella consu-lenza e in Intrastat, il siste-ma di rilevamento sugliscambi intracomunitari dimerce, una sorta di Iva co-munitaria.

Il Consiglio d’amministrazionedella Cantina Sociale di Carpipresieduto da Antonio Benatti

assieme a tutti i dipendenti dellaCantina Sociale di Carpi

ricorda con amicizia e stimaAlberto Caffagni

prematuramente scomparsoil 25 novembre 2008

Carpi

Mirandola

Tea, Annalisa, Umberto Bonaretti si stringono con affetto aLuca e Fabio per la scomparsa della carissima zia

Leda Beltrami, vedova Azzali

Marika e Samuela Mestieri

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8 27 novembre '11 CronaCarpi

opo cinque anni tornoa Modena. Lascio unufficio che va bene, non

ha arretrati né problematicheinterne, ma soprattutto lasciouna città che mi è entrata nelcuore – considera IgnazioMessina, vicequestore ag-giunto che ha guidato il Com-missariato fino a una mancia-ta di giorni fa. E’ andato adirigere la Divisione Pasi,acronimo di Polizia ammini-strativa, sociale, immigrazio-ne.“Ho una mentalità da ufficia-le – osserva -, vado serenodove mi chiamano impegnan-domi a fare, come sempre,del mio meglio. Ma gli annitrascorsi a Carpi li ricorderòcon gioia perché in questavostra città mi sono sentito acasa. Sono di Bolzano – ri-corda orgoglioso – e qui horitrovato la stessa pulizia, lo

stesso ordine che c’è all’estre-mo Nord d’Italia. Anche i rit-mi e le abitudini assomiglia-no a quelli dell’Alto Adige,per certe cose le similitudinisono davvero tante. C’è unadifferenza, però, non da poco– prosegue -, loro hanno mol-to più denaro pubblico e que-sto fa la differenza. Ma lapulizia mentale delle persone– ribadisce Messina – è lastessa. Carpi è una città amisura d’uomo dove si viveancora bene, in più ha dellepotenzialità ancora inespresse,come tante altre zone del no-stro Paese. Naturalmente cisono anche piccole zone d’om-

bra, penso alle difficoltà delvivere oggi, agli egoismi, alleparticolarità che anche a Carpinon mancano. Ma è poca cosarispetto ad altre realtà. Da unpunto di vista professionale –conclude Ignazio Messina –cambiare è positivo, dopo anniricoprendo lo stesso incariconel medesimo posto si avver-te il bisogno di stimoli nuovi,ma umanamente, a Carpi sa-rei rimasto volentieri. E’ unvivere sano”. Un gran belcomplimento fatto alla no-stra città, e se viene da chil’ha esaminata con gli occhidi un entomologo, lo è ancoradi più.

“DCommissariato: Ignazio Messinalascia, arriva Manuela Ori

Una città sana

A scuola di prevenzioneMedici di Neurologia e Cardiologia al liceo Fanti

Una lezione insolita e per que-sto ancora più interessante epartecipata quella che si è svol-ta venerdì 18 novembre al li-ceo Fanti quando un gruppo dimedici, assieme ad alcuni vo-lontari, hanno parlato di pre-venzione cardiovascolare airagazzi di due IV. Un tema diattualità, tra i più giovani, vistol’episodio che ha recentemen-te colpito il calciatore AntonioCassano.“E’ andata benissimo – escla-ma Gabriele Greco, direttoredell’Unità operativa di Neu-rologia e presidente di Alice,Associazione Lotta all’IctusCerebrale -, è stato quasi emo-zionante. Ho visto studentimaturi e vivaci, interessati,protesi a un arricchimento nonsolo di nozioni, ma fatto dicose della vita. L’interattivitàè stata ottima e questo fatto miriempie di gioia. Per noi – pre-

cisa Greco – era la prima voltain una scuola superiore, erauna sorta di test, ma la rispostadei ragazzi e, ovviamente,quella degli insegnanti, ci hannodato un grande slancio per con-tinuare. Adesso l’obiettivo èdare seguito a questo tipo diiniziative e andare verso altrescuole. Tra i nostri scopi asso-ciativi c’è quello della pre-venzione e abbiamo sempreavuto un occhio di riguardoanche nei confronti di quellarivolta ai giovani. Stiamo pen-

sando a momenti dedicati aloro, un concerto o un eventosportivo che facciano da sfon-do a una prevenzione mirata.Vedremo”. La fiducia è tantaperché l’esperienza è stata piùche positiva.Oltre a Gabriele Greco, la par-te scientifica è stata spiegataagli studenti da altri due medi-ci, il neurologo Mario Barat-ti e la cardiologa ChiaraMariani. La mattinata è stataintrodotta da Claudio Vagnini,direttore del Distretto, Gianni

Ronchetti, presidente dellaConsulta C e da NadiaBonamici del Centro servizivolontariato.L’iniziativa, fortemente volu-ta da Gabriele Greco che, as-sieme ai volontari di Alice l’hacoordinata, è stata realizzatagrazie alla collaborazione delleautorità scolastiche, della Con-sulta C del Comune, degliAmici del cuore, della Casadel Volontariato e dell’Ausl.

Annalisa Bonaretti

A breve, a dirigere il com-missariato, arriverà ManuelaOri, già capo della Digos dellaQuestura di Modena.A Ignazio Messina un ringra-ziamento per il prezioso la-voro svolto con serietàteutonica ma sempre con ilsorriso; a Manuela Ori un caldobenvenuto in città.

Annalisa Bonaretti

Ignazio Messina

Domenica 27 novembre ancorauna giornata all’insegna dellasolidarietà nella galleria del cen-tro commerciale Il Borgogioiosodi Carpi. Nell’ultimo giorno dellamostra “La Gioia della Solida-rietà”, che presenta 100 disegnidisegnati da bambini e ragazziper il concorso artistico promosso da 25 associazioni di volontariatocol patrocinio della città di Carpi, alle 15.30 verranno consegnatii tre premi “Mi piace” assegnati attraverso la pagina Facebook delcentro commerciale dove, fino alle 12 di venerdì 25 novembre, glielaborati si fronteggiano a colpi di clic. Gli stessi disegni, piùalcune sorprese fuori concorso realizzate dal regista Guido DeMaria, dal fumettista Clod, dall’artista carpigiano AlbertoRustichelli e dal giovane cartoonist Emanuele Simoncini, ver-ranno poi, dalle 16 alle 17, battuti in un’asta di beneficenza cheavrà come battitore d’eccezione uno speaker di Radio Bruno.Tutto il ricavato sarà direttamente devoluto alle regioni d’Italiache sono state flagellate dalle recenti alluvioni, con particolareriguardo alle città di Genova e Monterosso, attraverso la Caritasche promuove l’asta e che sarà presente per consegnare regolariricevute a chi contribuirà all’iniziativa.La giornata si chiuderà con la presenza, dalle 17 alle 19, delcartoonist Clod, allievo del grande Bonvi (con cui collaboròrealizzando storie di Nick Carter e Sturmtruppen) e tra le firme delsettimanale Il Giornalino, che realizzerà gratuitamente in galle-ria, per tutti quelli che lo richiederanno, caricature e disegni afumetti.Centinaia di “Mi piace” stanno arrivando sulla pagina Facebookdel Borgogioioso per i disegni dei giovani autori che, dopo averricevuto i premi della giuria, assegnati all’inaugurazione della

mostra, ora, grazie alla votazio-ne on-line, concorrono per l’as-segnazione di prestigiosi premid’incoraggiamento all’artista.Il più votato riceverà un kit com-pleto da artista con colori, tele,cavalletto, fogli e molto altro. Ilsecondo premiato riceverà la

preziosa collezione di ben 17 Dvd in cofanetto dedicati alla miticatrasmissione “Supergulp! I fumetti in Tv”. Il terzo premiatoriceverà, infine, un elegante volume “strenna” di Lupo Alberto diSilver, già ospite della galleria del Centro Commerciale.

50° Lions Carpi Host“Il bene deve fare rumore”

Il Lions Club Carpi Host ha raggiun-to l’ambita meta dei 50 anni di soda-lizio e, per celebrare degnamentequesto importante traguardo, il pre-sidente dell’anno sociale 2011-2012,Gianpiero De Giacomi ha organiz-zato due momenti celebrativi moltosignificativi. Il primo, svoltosi nellamattinata dell’ 11 novembre scorso, alla presenza del sindaco diCarpi Enrico Campedelli, del governatore distrettuale France-sco Ferraretti, di Vanda Menon , presidente del Lions Carpi A.Pio e di Gaia Sighinolfi, presidente Leo Club Carpi, è stato laposa della targa alla via che porta alle scuole medie Fassi aMelvin Jones, fondatore del Lions Club International. Alla sera,invece, le 50 candeline sono state spente dai soci fondatoriBruno Bordini, Ruggero Benassi, Sergio Mai e dal primopresidente Benito Benetti, al termine della intensa serata convi-viale presso il ristorante le Cardinal a Bastiglia. Un emozionatoDe Giacomi ha consegnato i diplomi e i distintivi per il cento percento di presenza nel corso dei cinquanta anni di vita di questoClub, alla maggior parte dei 61 soci che formano questo attivoLions. Il governatore distrettuale Ferraretti, nell’elogiare lagrande vitalità del club, ha ribadito il concetto che “il bene devefare rumore” per scuotere gli animi delle persone. Ha inoltrerilanciato l’intenzione di creare “il bosco dei Lions” all’assesso-re del Comune di Carpi, Simone Tosi, il quale si è dichiaratodisponibile a portare avanti questa iniziativa. Il Lions ClubCarpi Host nonostante le innumerevoli iniziative realizzate inquesti 50 anni non si ferma sugli allori ma guarda già avanti, inparticolare al futuro, sostenendo il lavoro dei giovani soci delLeo Club Carpi e poi con un calendario ricco di iniziative per iprossimi mesi. Inizieranno il 4 dicembre offrendo il pranzo a 12anziani, presso il ristorante “Da Vinicio”; seguiranno dellevisite alle case protette delle Terre d’Argine Novi- Soliera-Carpi, vi sarà il meeting sul tema della donazione del cordoneombelicale. A febbraio 2012 ospiteranno il congresso d’invernocon i 92 club del distretto 108 Tb e la realizzazione del bosco deiLions. Non rimane che augurare a tutti buon lavoro e cento diquesti “compleanni”.

Magda Gilioli

Domenica 27 novembre solidarietàancora protagonista al Borgogioioso

“Mi piace”

Guido Lugli, direttoredel centro commercialeIl Borgogioioso“Con questo pomeriggio difesta chiudiamo le iniziati-ve che il centro commercia-le ha dedicato a quest’Annodel Volontariato. Conoscia-mo la generosità deicarpigiani e speriamo chel’asta benefica promossa daCaritas possa, nel suopiccolo, portare un contri-buto concreto per le regionia noi vicine che sono statecolpite dalle recentialluvioni.”

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Annalisa Bonaretti

n piccolo, importanteesempio di integrazio-ne tra reparti e tra cit-

tà. Insomma, un segnale diquanto potrebbe/dovrebbe farel’Area Nord dell’Azienda Usldi Modena: quando si lavorabene insieme, i risultati siportano a casa.Buona anche la suddivisionedei temi del convegno scien-tifico sul tumore al polmoneche ha coinvolto oncologi epneumologi. A Mirandola unincontro pubblico sull’inqui-namento ambientale e i tu-mori delle vie respiratorie, aCarpi l’approfondimento sullagestione multidisciplinare delpercorso diagnostico-terapeutico per i tumoripolmonari.Il convegno che si è svolto il19 novembre in città alla Saladelle Vedute, coordinato daFabrizio Artioli e MicheleGiovannini, rispettivamentedirettore delle Unità operati-ve di Medicina Oncologica edi Pneumologia dell’areaNord, è stato un importanteevento medico capace di met-tere a confronto tutti i profes-sionisti coinvolti nella gestionedei pazienti con tumorepolmonare. Proprio tutti, dalmedico di famiglia agli spe-cialisti di Cure palliative,Terapia antalgica e gestionedomiciliare, passando attra-verso il percorso diagnosticoche coinvolge pneumologi,radiologi, citopatologi, e ilpercorso terapeutico, chirur-gico, radioterapico eoncologico. Che il tema e ilmodello scelto fossero quelligiusti lo dimostra la nutritapartecipazione di medici diMedicina generale sia di Carpiche di Mirandola, professio-nisti che hanno apprezzatomoltissimo il convegno.Sono stati invitati relatori difama nazionale, per verifica-re i modelli presenti nelleAziende Usl della Regione econfrontare i risultati ottenu-ti nell’Area Nord della pro-vincia di Modena, dove una“Lung Unit” o “Gruppo Pol-mone” che coinvolge tutti glispecialisti sopraindicati hacostruito un percorso effica-ce ed efficiente per giungerenel tempo più breve possibilead una diagnosi certa, ini-ziando subito la terapia piùindicata secondo il quadroclinico, istologico e lo stadio

di malattia.“Lo schema di relazioni è in-novativo – spiegano Artioli eGiovannini -; i due esperti sisono confrontati sui temi via-via proposti, dalla gestionedel nodulo polmonare allascelta tra trattamento chirur-gico e radiante”. I moderato-ri, anche loro sempre in cop-pia, hanno svolto un vero eproprio ruolo di discussant.Al termine del convegno èemersa quella che era la filo-sofia di fondo che ha spintoArtioli e Giovannini, fornireindicazioni precise sulle scelteda fare nelle diverse situazio-ni. Perché è vero che entram-bi sono “studiosi”, ma è an-cora più vero che sono medi-ci che vedono ogni giornodecine e decine di pazienti,ed è per ciascuno di loro chevogliono trovare percorsi ef-ficienti e soluzioni efficaci.“Volevamo dare una spintaforte, non solo un segnale -ha spiegato Fabrizio Artioli -,noi crediamo fermamente aun metodo di lavoro che coin-volge tutte le figure interes-sate e che comprende ospe-dale e territorio. Quando itemi vengono dibattuti in modoplurale, non eludendo le dif-ficoltà delle scelte e delle stra-tegie, è più facile possa emer-gere un nuovo modo di fareaggiornamento. Non soloscienza e ricerca medica, dun-que, ma anche forte attenzio-ne alla pratica clinica e aiproblemi dei nostri pazientinella vita reale”. Non è unsegreto per chi li conosce e listima: Artioli e Giovanninisono lì per loro. Persone, nonmalattie.

A Carpi un convegno sul tumore al polmone, a Mirandola un incontro pubblicosull’inquinamento ambientale. Coordinatori Fabrizio Artioli e Michele Giovannini

Un bisogno di saluteLa sera precedente, il 18 novembre alle 21, nell’Auditoriumdel Castello di Pico a Mirandola, Artioli e Giovannini hannocondotto un dibattito pubblico per parlare di “Inquinamentoambientale e tumori delle vie respiratorie”.Sono intervenuti il direttore generale dell’Azienda Usl diModena Giuseppe Caroli, Palma Costi, componente del-l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna,Stefano Tibaldi, direttore della Agenzia Regionale per l’am-biente e il segretario nazionale del Registro Tumori StefanoFerretti.Il tema è di stretta attualità, molto spesso però viene trattatoin modo superficiale creando situazioni di panico che nonsono giustificate. Con rigore scientifico sono stati illustrati iprincipali inquinanti nell’ambiente esterno e negli spaziconfinati e valutata la situazione di inquinamento a livellolocale e regionale. Fermo restando che il fumo è la causa notadi almeno l’85 per cento dei tumori polmonari, sono stati presiin considerazione i danni che gli inquinanti possono provoca-re sulle vie respiratorie, ma anche gli episodi importanti diriacutizzazione delle malattie polmonari croniche ostruttive,l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva.Motivata dalla volontà di condividere proposte e percorsivirtuosi, la presenza di persone che si occupano di sanità e dipolitica.“L’inquinamento atmosferico – ha ricordato Michele Giovanniniche, tra l’altro, è anche presidente regionale Aipo, Associa-zione Italiana Pneumologi Ospedalieri –, ha un impatto note-vole sulla salute. L’evidenza scientifica descrive chiaramentei danni a carico delle vie respiratorie per esposizione aconcentrazioni elevate di inquinanti atmosferici, e mi riferi-sco soprattutto a ozono, materiale particolato (PM con diame-tro inferiore a dieci micron, biossido di zolfo e di azoto,monossido di carbonio, piombo). Il cambiamento climatico –ha spiegato Giovannini – può aggravare gli effetti dell’inqui-namento sia per la presenza di maggiori concentrazioni diprodotti dannosi come l’ozono, sia per l’aumento di capacitàtossica degli inquinanti. Le vie respiratorie, attraverso lequali passano ogni giorno più di ottomila litri d’aria, sonoparticolarmente esposte al danno da inquinanti. Il primo è,ovviamente, il fumo di sigaretta, ma spesso asma, bronchiti,riacutizzazioni infettive sono provocate dall’esposizione acutaa inquinanti, con veri e propri episodi epidemici”.“Molto più difficile dimostrare il collegamento tra inquina-mento e insorgenza di tumori delle vie respiratorie – haosservato Fabrizio Artioli -, ma è indubbio che i pazienti amaggior rischio sono i fumatori esposti a inquinanti fuori edentro all’ambiente domestico e lavorativo”.

U

A Modena il tasso di mortalità per infarto miocardico acuto(l’acronimo in inglese è Stemi) ha visto negli ultimi anni unacontinua diminuzione. Nel biennio 2006/2007 su 100 mila abitantii casi di infarto registrati sono stati circa 70. Secondo le statistichedelle aziende sanitarie modenesi il tasso di mortalità è stato di 3casi su 100. Un trend positivo, in linea con gli standard regionali.Anzi, alcuni risultati si sono rivelati migliori di quelli delle altreprovince emiliano-romagnole. Nello stesso periodo di tempo,infatti, a Modena la diminuzione di mortalità rispetto al 2003/2004è stata del 23%, a fronte di una media regionale del 13%. Meritodi questi risultati è in buona parte dei professionisti che non solohanno aumentato e aggiornato le proprie competenze specifiche,ma hanno favorito la creazione di veri e propri percorsi e procedure“fast” all’interno di una sinergia di intenti tra Pronto soccorso, 118e Cardiologie (la cosiddetta Rete Sca – Stemi).La buona riuscita degli interventiche riguardano le sindromicoronariche acute molto spesso èlegata al tempo di intervento. Pri-ma si riesce a intervenire e mag-giore è la possibilità di arginareeventuali danni per la salute delpaziente. Negli ultimi cinque anniè quasi raddoppiato, nella nostraprovincia, il numero dei pazientiinfartuati che hanno evitato ilpassaggio dal Pronto Soccorso,con un sicuro vantaggio in termi-ni di salute, vista la maggior rapi-dità con cui si è riusciti a riaprirela coronaria occlusa. Nel 2010circa i 2/3 dei pazienti con acces-so al 118 (120 su 190), da tutta laprovincia, sono stati infatti “centralizzati” direttamente pressouno dei due ospedali modenesi pre-attivando il Laboratorio diEmodinamica (luogo dove avviene l’intervento definitivo diriapertura della coronaria ostruita), con un netto incremento ri-spetto agli anni precedenti.Al Ramazzini l’Emodinamica “ha chiuso per ferie” nell’estate2010; i vertici aziendali avevano detto che era una cosa momen-tanea dovuta alle riorganizzazioni estive, le cose non sono andatecosì. Diciamo che, se è deciso che l’Emodinamica non tornerà alRamazzini, ci sentiremmo più rassicurati ad avere la certezza cheil 118 funzioni bene, ma bene sul serio. Nel 2010 80 angioplasticheprimarie sono state inviate da Carpi a Baggiovara, un tragittopercorribile in 20 minuti. Quando l’ambulanza parte dal ProntoSoccorso va il medico, altrimenti no, ma c’è il defibrillatore e ilpersonale infermieristico è preparato ad hoc.Se, anche a malincuore, ormai abbiamo rinunciatoall’Emodinamica, altro atteggiamento va tenuto per l’Utic, non sipuò rinunciare alla terapia intensiva altrimenti si rinuncerebbe allaCardiologia, ed è impensabile. Quattro letti di Utic sono il minimoper l’accreditamento regionale e per rendere tale una Cardiologia,altrimenti si trasformerebbe in un reparto di MedicinaTra gli obiettivi del convegno, “La rete Sca-Stemi: cosa èadvanced?”, definire quali farmaci risultino più opportuni nellafase che precede gli interventi definitivi sul paziente, mettendocosì a fuoco i migliori protocolli farmacologici.

I professionisti del Diparti-mento di Emergenza-Urgen-za e delle Cardiologie delleaziende modenesi, in strettacollaborazione coi colleghidi Reggio Emilia, hanno de-ciso di organizzare l’incon-tro per mettere a confrontole quattro realtà territoriali(Bologna, Modena, ReggioEmilia e Piacenza) dell’AreaVasta Emilia Nord nata pro-prio per favorire processi disinergia tra i vari sistemi sa-nitari locali.

In un convegno i servizi sanitari di quattro province aconfronto: 118, Pronto Soccorso e Cardiologia dialoganoper rendere ancora più efficienti le reti Sca-Stemi

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10 27 novembre '11

Un trend positivo

Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi:per il 2012 deliberati 6 milioni e mezzo di erogazioni

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Annalisa Bonaretti

all Street senza MichaelD o u g l a s - G o r d o nGekko, i Nirvana senzaKurt Cobain, impossi-

bile immaginarli, proprio comeè difficile immaginare la Fon-dazione Cassa di Risparmio diCarpi senza Gian FedeleFerrari che, per quanto possi-bile, l’ha plasmata a sua imma-gine. Che ci sia un tentativodel presidente di renderla più“democratica” lo si nota da al-cuni particolari come il lascia-re più spazio ai consiglieri che,anche nella cena-conferenzastampa con i giornalisti di qual-che giorno fa, hanno avuto l’op-portunità di spiegare alcunedelle erogazioni dell’ente.In un clima disteso, Ferrari hapreso la parola precisando “lagestione prudente degli inve-stimenti” e confermando “iltrend di erogazioni che credoabbastanza generose. E lo sa-ranno anche per l’anno prossi-mo, abbiamo stabilito la cifradi 6 milioni 500 mila euro no-nostante sostanzialmente i ren-dimenti del 2011 consentanodi erogare 4 milioni di euro.Vista la situazione difficoltosache merita di essere soccorsa,abbiamo pensato di attingereai fondi di stabilizzazione chea fine 2010 ammontavano a 20

milioni di euro. Così – prose-gue Ferrari – attingeremo da lìi 2 milioni e mezzo che servo-no ad arrivare a quota 6 e mez-zo”.Una decisione saggia, ai biso-gni occorre rispondere quandosi presentano, senza guardaretroppo al domani anche per-ché, con la situazione attuale,non è detto che le fondazioni diorigine bancaria restinointoccate e intoccabili, dei cam-biamenti importanti, anche senon a breve, potrebbero coin-volgere pure questi enti. Dun-que hanno fatto bene i consi-glieri a optare per una sceltache poggia le sue basi nell’af-frontare una realtà sociale mol-to, ma molto complessa e chepotrebbe diventare di difficilegestione.“La situazione – ha osservato

Gian Fedele Ferrari – mi pre-occupava di più in giugno-lu-glio, quando nelle peste c’era-vamo solo noi e la Spagna,adesso è diverso. Ritengo chequanto accade non sia un at-tacco speculativo all’euro, maindubbiamente è un attacco dipaura. E non ci guadagna nes-suno”. Proprio nessuno-nessunonon credo, che si possa specu-lare sui ribassi è cosa nota,diciamo che di certo nessunoche non sia un barracuda siarricchisce in momenti comequesto. Ferrari sostiene, a ra-gione, che “il vero problemasono i debiti pubblici, ma van-no trovate le soluzioni adegua-te, se crolla l’euro sarebbe unacatastrofe”. Per tutti.A suo agio Enrico Bonasi, gio-vane segretario generale del-l’ente, in pochi anni decisa-

mente maturato nell’affronta-re un ruolo tutt’altro che faci-le, ha delineato i contenuti deldocumento previsionale 2012approvato dal consiglio di in-dirizzo il 27 ottobre 2011. Haconfermato il livello dierogazioni, “6 milioni e mezzodi euro mentre il documentoprogrammatico prevedeva 6milioni. Abbiamo deliberato unaumento di 500 mila euro dan-do una priorità al sociale. Un’at-tenzione particolare la rivol-giamo, con il fondo anticrisi,alle famiglie in difficoltà e alletematiche inerenti la casa. Con-tinuiamo a essere presenti nelsettore della sanità – è recen-tissima la delibera sul ProntoSoccorso del Ramazzini, 900mila euro in tre anni -, ma con-fermiamo una più vasta atten-zione nei confronti dell’ospe-

dale. Avremo un dialogo piùdiretto e più vicino con ilRamazzini che può contare suimportanti professionalità mava sostenuto con attrezzature eadeguate tecnologie”.Tra i vari argomenti trattati,quello della salute pubblica haavuto un’attenzione rilevante.Del Pronto Soccorso ToninoZanoli, consigliere d’ammini-strazione dell’ente, ha specifi-cato: “E’ un progetto nostro,ciò significa abbreviare i tem-pi. Se fosse un progetto del-l’Azienda Usl parleremmo ditre anni, ma tre anni per l’ini-zio lavori, non per il loro ter-mine”. Non sarà così, nei pri-mi mesi del prossimo anno do-vrebbero iniziare anche se, afuria di spendere parole, è giàpassato tutto il 2011. E non percolpa della Fondazione.

Si è parlato anche dellaRadioterapia, inaugurata il 10settembre scorso e non ancorain funzione. Diciamo che ilrallentamento è dovutoall’agibilità, ma sarà bene chechi può, decida, e decida infretta, di aprirla. E’ stata rea-lizzata per i malati, non perdiventare materia di discussio-ne tra Ausl e Policlinico. I co-sti di personale e gestione siconoscevano dall’inizio, gio-care a rimpallarsi responsabi-lità o altro è inaccettabile. Eti-camente e non solo visto che laFondazione ci ha messo la fac-cia – e il portafoglio – con 2milioni e mezzo di euro e l’Amo,Associazione MalatiOncologici, con 800 mila euro.Chissà che, prima di partirecon la nuova erogazione per ilPronto Soccorso, Ferrari nonsbatta il pugno sul tavolo “giu-sto” e sblocchi una situazioneche rischia di diventare scan-dalosa. Perché, inaccettabile,lo è già.Ma la Fondazione ha i muscoliper raddrizzare le storture e haanche abbastanza denaro incassa per dare un sollievo a unterritorio che comincia a guar-dare al futuro con una certainquietudine.

Sul prossimo numero, i variinterventi dei consiglieri

W

Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi:per il 2012 deliberati 6 milioni e mezzo di erogazioni

Un trend positivo

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1127 novembre '11Mirandola Concordia

Erano presenti oltre 200 persone al con-vegno svoltosi lo scorso giovedì 17 no-vembre al Castello dei Pico sul tema “Be-nessere e innovazione nell’assistenza al-l’anziano con demenza: il modello delNucleo Alzheimer di Mirandola”. Al-l’evento ha partecipato anche IlseAchterberg, terapista olandese, uno deimassimi esperti internazionali in materiadi stimolazione multisensoriale nella de-menza. La manifestazione è poi prosegui-ta nel pomeriggio con l’inaugurazione dei nuovi ambientimultisensoriali Snoezelen al Cisa. “Il convegno e l’inaugurazio-ne hanno messo sotto i riflettori le problematiche relative aglianziani con malattia di Alzheimer e altre forme di demenza,circa 2.200 seguiti solo nel nostro distretto – ha dichiarato PaoloNegro, presidente di Asp Comuni Modenesi Area Nord –. Aspgestisce una delle esperienze più avanzate di risposta ai bisognidella persona anziana e delle famiglie, il Nucleo Alzheimerall’interno del Cisa di Mirandola, che da diversi anni accogliepazienti dementi con disturbo del comportamento investendosulle attività cognitive e nella terapia occupazionale. Dal 2008abbiamo arricchito questo nucleo di ambienti basati sul metodoSnoezelen di stimolazione multisensoriale, all’avanguardia alivello nazionale ed europeo, per la gestione ed il contenimentodei gravi disturbi comportamentali. L’inaugurazione odierna dinuovi ambienti segna un definitivo consolidamento di questoservizio, esperienza di riferimento a livello regionale”.Infine una riflessione che si allarga ai bisogni degli anziani condemenza e dei loro famigliari presenti sul territorio: “Asp èimpegnata su questo versante con altri servizi oltre i residenzia-li, in particolare l’assistenza domiciliare che gestiamo nel terri-torio di tutti i nove Comuni dell’Area Nord di Modena e i quattrocentri diurni (su cinque esistenti) che gestiamo sempre su questoterritorio. L’attenzione alle problematiche della demenza èmassima e intendiamo perseguire anche su questo fronte azionidi sviluppo, potenziamento ed innovazione. Ovviamente, anco-ra una volta, forti dell’esperienza cardine rappresentata dallagestione del Nucleo Alzheimer di Mirandola”.

Consiglio Comunale sul Volontariato

Si svolgerà sabato 26 novembre alle ore 16 presso l’Auditoriumdel Castello dei Pico a Mirandola un consiglio comunalestraordinario sul volontariato, aperto alla cittadinanza, inoccasione dell’Anno europeo del Volontariato 2011. Durantela seduta saranno presentate tre esperienze di volontariato.Interverranno inoltre Andrea Venturini, presidente del Con-siglio Comunale, Lara Cavicchioli, assessore alla Promo-zione dei Servizi alla Persona, Gino Mantovani, presidentedella Consulta del Volontariato. Dopo gli interventi deiCapigruppo consiliari, concluderà il sindaco Maino Benatti.Il

Inaugurati al Cisa nuovi ambienti “Snoelezen Room”

Benessere multisensorialeLaura Michelini

Cisa di Mirandola si èarricchito di nuovi am-bienti di stimolazionemultisensoriale per la

gestione della demenza.Presso la casa residenza Cisa(Centro Integrato Servizi An-ziani) è stato infatti inauguratolo scorso 17 novembre un nuo-vo bagno realizzato secondo laconcezione “Snoezelen Room”,al termine di un convegno su“Benessere e innovazione nel-l’assistenza all’anziano con de-menza: il modello del NucleoAlzheimer di Mirandola” che siè tenuto al mattino pressol’Auditorium del Castello deiPico.L’evento è stato orga-nizzato dall’AziendaServizi alla Persona(Asp) dell’Unione Co-muni Modenesi AreaNord, in collaborazionecon l’Unione dei Comu-ni, il Distretto sanitariodi Mirandola e il Dipar-timento Cure Primariedell’Azienda Usl diModena.Al Cisa, casa residenzadell’Asp dei ComuniModenesi Area Nord, da diver-si anni esiste il NucleoAlzheimer dove, in stretta col-laborazione con l’Azienda Usl,si offre assistenza specializzataalle persone affette da demen-za.“La scelta di destinare un repar-to all’assistenza delle personeaffette da demenza presso il Cisa(allora Ipab) risale al 1997 –spiega Marina Turci, medicogeriatra responsabile del Nu-cleo –, quando venne avviatoun percorso sperimentale digestione qualificata che avevapermesso l’attivazione di unservizio specialistico per la dia-gnosi e l’assistenza degli anzia-ni affetti da demenza, miglio-rando la presa in carico di que-ste persone e conseguentemen-te la loro qualità di vita. Il Cisafu poi scelto come unità opera-tiva nell’ambito del ProgettoMinisteriale anno 2000 di ricer-ca finalizzata alla malattia diAlzheimer svoltosi nel triennio2001-2003". Da questasperimentazione era emerso chelo svolgimento regolare di tec-niche di stimolazione cognitiva,attività fisica, terapia occupa-zionale e attività ludico-ricrea-tive, aveva fatto registrare unsensibile miglioramento nei di-sturbi del comportamento, oltrealla razionalizzazione del con-sumo di farmaci e di trattamenticontenitivi.“Nel 2008 il Nucleo ha inoltreiniziato un percorso sperimen-tale innovativo attraverso la re-alizzazione di una stanza distimolazione multisensoriale, laSnoezelen Room – continuaTurci -. Nata in Olanda neglianni Settanta per le personeaffette da disabilità intellettiva,la stimolazione multisensorialeè un intervento terapeutico con-

dotto all’interno di un ambientecalmante e stimolante allo stes-so tempo, chiamato SnoezelenRoom, che fa ricorso a tutti ecinque i sensi e alla lorointerazione attraverso effettiluminosi, effetti musicali e udi-tivi, superfici tattili e in movi-mento, aromi e stimoli gustati-vi. La stanza è utile nella gestio-ne degli anziani affetti da de-

menza per tenere sottocontrollo i disturbi delcomportamento e mi-gliorare il benessere diqueste persone”.In base alle linee guidaregionali, dal 2008 haavuto inizio la program-mazione di progetti tem-poranei. Il NucleoAlzheimer contiene 15posti, di cui al momento

nove sono temporanei per per-mettere il ritorno a casa dei pa-zienti e la frequenza del Nucleoa più anziani che ne hanno biso-gno; l’équipe multi-professio-nale è formata da nove Oss tracui un operatore specializzatoin terapia occupazionale, da unmedico geriatra, un’infermiera,una responsabile di nucleo, unapsicologa, un terapista della ria-

bilitazione psichiatrica. La for-mazione continua è alla basedel lavoro dell’équipe.“In più della metà dei casi (63%)i pazienti sono rientrati a domi-cilio – precisa Turci –; duranteil ricovero, i famigliari e le assi-stenti familiari hanno frequen-tato assiduamente il Nucleo perconoscere le cause scatenanti lecrisi di aggressività dei lorocongiunti e per apprendere da-gli operatori e dallo psicologole modalità più corrette di rela-zione e gestione dei vari distur-bi comportamentali. L’obietti-vo di lavoro del Nucleo Specia-le Demenze non è dove vengacollocato alla fine del periododi ospitalità il paziente, peresempio il ritorno a domicilio,ma la gestione specialistica e ilmonitoraggio dei disturbicomportamentali in una deter-minata fase della malattia ed ilsupporto psicologico, formativoed informativo a chi assiste ilpaziente, per migliorare la ge-stione dei disturbi stessi anchedopo la dimissione”.Il Nucleo Alzheimer si distin-gue anche per la strutturazionedegli spazi di vita secondo iprincipi dell’ambienteprotesico, un ambiente sicuro,adatto alle esigenze degli an-ziani e dotato di stimoli adegua-ti: al Cisa c’è il giardinoAlzheimer, ci sono ambienti divita comuni che garantiscono ladimensione dell’ambiente do-mestico familiare, ci sono an-che camere singole arredate se-condo la filosofia del gentlecare. Vi sono infine le stanze distimolazione multisensoriale,Snoezelen Room. “Il bagno ap-pena inaugurato, ma già in usodagli operatori del nucleo, per-mette in particolare di eseguirele pratiche igieniche sul pazien-te con modalità completamentediverse, comportando una mi-nor agitazione e aggressività, eregalando un senso di benesse-re tanto nel paziente che in chiassiste” conclude Marina Turci.Per chi fosse interessato a visi-tare gli spazi del nucleo e aconoscere il servizio gli opera-tori sono a disposizione.

Info: [email protected].

San Giacomo RoncolePresentazionedel volume di don Ceretti

Nel 2011 ricorre il 150° anni-versario della nascita di donArchimede Gaddi, che svol-se il suo ministero pastorale aSan Giacomo Roncole per 48anni (1891-1939). Per ricor-dare questa ricorrenza si èristampato il volume che lostorico don FeliceCeretti scrisse inoccasione dell’in-gresso di donGaddi, nel 1895,come prevosto diSan Giacomo.L’evento è statopromosso dal Cir-colo Anspi di SanGiacomo e dall’as-sociazione cultura-le Borgo Furo, efinanziato dallaFondazione Cassadi Risparmio diMirandola. “Dellavilla, del feudo edella parrocchialede’ SS. Giacomo eFilippo delle Roncole, dellechiese, degli ordini religiosi,degli oratorj o soppressi odesistenti in detta villa” fu l’uni-ca monografia scritta da donCeretti sulla storia di una par-rocchia rurale mirandolese.Di questo volume, che è or-mai introvabile anche nel mer-

cato antiquario, esiste una co-pia nell’Archivio parrocchialedi San Giacomo Roncole ealtre tre sono conservate pressola Biblioteca comunale Garindi Mirandola. La presenta-zione della ristampa si terràvenerdì 2 dicembre alle 21

nella sala parrocchiale di SanGiacomo Roncole con gli in-terventi, fra gli altri, del sin-daco di Mirandola MainoBenatti, del presidente dellaFondazione CrM EdmondoTrionfini, dell’archivistaLuca Baraldi. Ai presenti saràdata una copia del volume.

Paolo Negro

Snoelezen Room, parolacomposta dall’unionedi due verbi olandesisnuffelen (esplorare)e doezelen (rilassarsi)

L’équipe del nucleo Alzheimer

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12 27 novembre '11

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

IL “DELEGATO DI BASE”E’ L’OBBIETTIVO

DELLA FNP

Nel 2011 la FNP ha svolto la sua AssembleaOrganizzativa, prima a livello Provinciale, poi Re-gionale e infine Nazionale.Si è cioè interrogata sulle sue modalità organizzativeper capire quanto siano adatte a raggiungere gliobbiettivi di tutela dei suoi soci e dei pensionati ingenerale, decisi dal Congresso 2009.Siamo di fronte a cambiamenti epocali e una grandeorganizzazione sindacale che basa il conseguimen-to dei suoi risultati sulla partecipazione e la mobili-tazione degli associati non può pensare che lo stessomodello possa andare bene per tutte le stagioni.In piena espansione economica, quando i risultatierano più visibili perché le condizioni permettevanodi allargare diritti e tutele per tutti la partecipazionealle iniziative sindacali era notevole, favorita anchedai mass-media.Oggi , la crisi internazionale e l’alto debito pubblico

del nostro paese ci costringono a giocare in difesa e adescogitare (non sempre ascoltati per la verità) solu-zioni nuove per salvaguardare il sistema previdenziale-assistenziale-sanitario.D’altra parte in questo mondo caotico chi fa “audience”,come si dice oggi, non sono quanti, forti della lororappresentanza/rappresentatività, avanzano, in modocivile, proposte per risolvere i problemi della società,ma che urla più forte, chi usa la violenza, spaccandovetrine ed incendiando auto.

Il Sindacato ha sempre rifiutato e rifiuta questimetodi violenti anche quando intendono denuncia-re reali ingiustizie ma non può certo rassegnarsiall’impotenza di una “maggioranza silenziosa”.Atteso che la PARTECIPAZIONE è il risultato dell’IN-FORMAZIONE e del COINVOLGIMENTO, il mes-saggio organizzativo uscito da questa V. a Assem-blea è quello di aggregare gli iscritti pensionati inpiccoli gruppi, nei comuni, nelle frazioni, nei quar-tieri, nelle vie, nei circoli e perfino nei condominidove possono esprimere un proprio Rappresentante(DELEGATO di BASE), un po’ come il delegatosindacale sui posti di lavoro.Siamo infatti convinti che sempre, ma soprattuttonelle attuali difficoltà, sia fondamentale informare,ascoltare e coinvolgere i pensionati sulle cose che liriguardano se vogliamo incidere sulle scelte politi-che a livello nazionale, regionale e locale.

Il Segretario Territoriale FNP Pietro Pifferi

Copertina Speciale

ScuolaBenedetta Bellocchio

avevamo presentatacome un’ipotesi ed èancora tale. Ma di cer-to sta assumendo una

sua fisionomia la proposta,sostenuta da un gruppo digenitori di Carpi, Modena eSoliera che si sono riunitinell’associazione Scuola ami-ca dei bambini, di istituirenella scuola pubblica e neirispettivi territori, una sezio-ne - o almeno una classe - conmetodo Montessori. Un sus-seguirsi di incontri, visite,momenti formativi - l’ultimocon Heidi Niederkofler, sul-l’esperienza di Bolzano, siterrà il prossimo 26 novem-bre alle 10,30 all’istituto Ven-turi di Modena - hanno mo-strato la “validità del metodo- spiegano le referenticarpigiane Angela Gozzi eFrancesca Maccione - che“abbiamo toccato con manoin diverse occasioni e che cispinge a continuare”. Rispo-sta positiva anche di genitori,insegnanti e di qualche diri-gente interessato, anche se perora nessuno si sbilancia, per-ché le “fatiche ad esporsi e aprogettare - precisano -, intermini di risorse e di cam-biamenti da approntare, sonooggettive”.Intanto, il 27 ottobre scorso siè svolta la visita alla scuolaelementare Maria Montessoridi Perugia, dove è stato pos-sibile approfondire l’organiz-zazione didattica e soprattut-to osservare da vicino il lavo-ro in classe. Creata nel 1951da allieve della stessaMontessori, la scuola è cre-sciuta a seguito delle richie-ste da tutta la provincia finoad accogliere 5 sezioni (25classi) per un totale di 657bambini. Si tratta di una scuolastatale a differenziazione di-dattica che prevede comun-que tutti gli obblighi dellascuola pubblica (compresireligione, inglese e attivitàmotoria). Anche la valutazione

è obbligatoria (così come sonopresenti le prove Invalsi).“Sono tante le diversità - silegge nel resoconto di chi hapartecipato -: la campanellasuona solo per scandire l’ora-rio della merenda, ma non lealtre ore perché i bambinidevono avere il tempo di sof-fermarsi sulle attività per tut-to il tempo di cuihanno bisogno”.Nelle prime e secon-de classi non esistela cattedra e la mae-stra si muove tra ibambini, osserva, in-tervenendo il menopossibile e solo incaso di dubbi o do-mande; dà risposte‘vere, giuste e suffi-cienti’, con un lin-guaggio comprensibile ma nontroppo semplice, e non dicedi più di ciò che il bambino hachiesto. Il materiale è mate-riale di sviluppo (nelle fotoalcuni esempi) cioè aiuta ilprogredire delle capacità delbambino, che la maestra veri-fica anche a tu per tu. Il bam-bino non può usare un mate-riale se prima non ha finito ilsuo percorso con il materialeprecedente, lavoro che puòrichiedere giorni, per cui è lamaestra a tenere un quadernodei materiali utilizzati da cia-scuno favorendo una liberascelta che fa sentire autono-mo il bambino e lo aiuta adautoregolarsi”. Nella classe,soprattutto tra le ultime, cisono molti libri, a sottolinea-re che la cultura si acquisisceda fonti diverse e per affinarela capacità di giudizio.Qualche dato negativo è statoosservato sugli spazi che nel-le classi sono molto stretti,

essendo ospitate in un edifi-cio vecchio, non adatto a unnumero così elevato di bam-bini (mediamente 25-26);“l’arredamento - hanno spie-gato - è pagato dalla scuolainsieme con il Comune, men-tre i genitori, che si sono co-stituiti in associazione A.GE,pagano il materiale (che even-tualmente ha bisogno di esse-re sostituito perché rotto o

usurato) e gli esper-ti per i progetti (mu-sica e teatro in in-glese) con un con-tributo di 85 eurol’anno per ogni bam-bino”.E per il nostro terri-torio quali prospet-tive? “Abbiamo rac-colto l’interesse di

molti - spiega Elena Bosi delgruppo di Modena che contaal momento una settantina diadesioni - e abbiamo ricevutola disponibilità dell’ufficioscolastico provinciale a in-contrarci tutti insieme. No-nostante i dirigenti modenesisiano stati contattati e spetti aloro la decisione - chiarisceinfatti - è necessario coinvol-gere anche il provveditorato.

Come genitori sia-mo impegnati a met-tere in campo tuttoquel che sarà possi-bile per non gravaresulla scuola pubbli-ca più di una sezio-ne tradizionale.C h i e d e r e m ofinanziamenti mira-ti e - precisa Bosi -noi stessi sosterre-

mo il progetto”.Eleonora Corradi, mammacarpigiana coinvolta da Fran-cesca Maccione, chiarisce chela disponibilità, come genito-ri, “è innanzi tutto di tempo edi energie per costruire i ma-teriali sensoriali necessari alladidattica. Non tutti hanno lapossibilità di contribuire eco-nomicamente, ma non credoche stravolgeremo gli equili-

bri del sistema scolastico peruna sezione in più”.“L’associazione però - chia-riscono le coordinatricicarpigiane - è finalizzata an-che a questo, a sostenere an-che attraversol’autofinanziamento i costi perl’acquisto di materiali o arre-di. Non vogliamo che ciò siaun problema, né chiedere alleistituzioni di accollarsi ulte-riori spese. I tempi sono cer-tamente molto stretti ma, fin-ché potremo, ci focalizziamosull’anno 2012-2013”.Sperano, i membri di Scuolaamica dei bambini, di potercostruire “in progress” que-

sto nuovo progetto: “non ab-biamo la pretesa che tuttofunzioni da subito alla perfe-zione, vorremmo intantofocalizzarci sulla libertà discelta dei bambini dentro laclasse e sul loro processo d’ap-prendimento, secondo i prin-cipi montessoriani. Ma, so-prattutto dopo queste visite egli incontri formativi, siamoancora più decisi a prosegui-re, convinti - concludonoAngela Gozzi e FrancescaMaccione - che una sezioneMontessori potrebbe dare ul-teriore qualità e slancio alnostro sistema scolastico”.

L’

Continua l’impegno dell’associazione Scuola amica deibambini per dar vita a un percorso con metodo Montessori

Work in progress

Formazione ed esperienza

Non è possibile partire con la sperimentazionemontessoriana se l’insegnante non è già formato. Lo haaffermato l’insegnante perugina Patrizia Beccherelli.“Già la formazione da sola, senza l’esperienza, non èsufficiente per condurre una classe - ha spiegato algruppo modenese in visita alla scuola - e applicare ilmetodo Montessori correttamente, se poi l’insegnante lodeve applicare mentre si sta formando può non disporredi strumenti sufficienti”. Per non togliere il posto ad altriinsegnanti che già lavorano nella scuola, ha poi chiarito,l’unica soluzione è l’apertura di una nuova sezione aindirizzo montessoriano e a quel punto si attinge diretta-mente alla graduatoria pubblica, facendo entrare i primiinsegnanti già formati al metodo Montessori presentinella graduatoria. Il dirigente è obbligato a creare unasezione in più se la classe supera i 28 bambini. Attivareuna sezione montessoriana potrebbe essere, inoltre, unasoluzione interessante per fare sopravvivere scuole che sistanno spopolando perché questo attirerebbe iscrizioni daparti diverse del territorio (come è successo a Perugia) eanche per riqualificare eventuali situazioni dighettizzazione.

Aggiornamento continuo del gruppo Scuola amica deibambini su http://scuolaamicadeibambini.wordpress.com/

Angela Gozzi e Francesca Maccione

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omenica 21 novembremonsignor Elio Tintiha presieduto la cele-brazione della messa in

Cattedrale in cui è stata ricor-data la festa di Santa Cecilia,patrona dei musicisti. Per l’oc-casione sono intervenute leCorali della Diocesi di Carpiriunite e la Filarmonica Cittàdi Carpi, dirette da PietroRustichelli, con all’organoGian Paolo Ferrari. La Filar-monica ha eseguito prima del-la celebrazione la Musica perla festa di Santa Cecilia diHaendel, per poi animare in-sieme tutta la liturgia.Nell’ultima domenica dell’an-no liturgico, solennità di Cri-sto Re, ha esordito monsignorTinti nella sua omelia, “vo-gliamo anche onorare SantaCecilia, patrona dei musicisti,che ci ha insegnato come ado-rare Cristo con la musica e ilcanto, innamorata come era dilui. Con gioia celebriamo que-sta Eucaristia ringraziando ilSignore per il servizio costan-te e generoso della Filarmoni-ca Città di Carpi e delle Coralidella nostra Diocesi di Carpi,chiedendo al Signore, sul-l’esempio e con l’intercessio-ne di Santa Cecilia, di cantaree suonare sempre, come sug-gerisce Sant’Agostino, con arte,

per il Signore”, e dunque diSanta Cecilia che, ha ricordatomonsignor Tinti, “è stata scel-ta dai musicisti come loropatrona alla fine del medioevoe raffigurata con un organo inmano, fra strumenti e spartitimusicali, perché si diceva chedurante il suo sposalizio conValeriano, tra grandi feste delparentado, ‘mentre gli organisuonavano, ella cantava nel suocuore solo per il Signore’”.Ritornando sulla riflessione diSant’Agostino che la liturgiapropone nella festa di SantaCecilia, monsignor Tinti hanuovamente elevato al Signo-re la preghiera che “i coristi ebandisti, che ci accompagnanoquesta sera, e tutte le corali

della nostra Diocesi non canti-no tanto per sé, o per una pro-pria soddisfazione personale,ma cantino sempre con arte,con giubilo e cantino con cuo-re nuovo anche per il Signore,trasformando – ha concluso - illoro canto in testimonianza gio-iosa di fede, in stile di vitacapace di amore, di perdono edi gioia”.Al termine della celebrazione ipresenti hanno potuto ascolta-re la Toccata dall’Orfeo diMonteverdi, e diversi brani diMozart ben eseguiti dalle Co-rali che sono state ringraziateda don Luca Baraldi, diretto-re dell’Ufficio liturgicodiocesano. “Quella della cele-brazione in onore di SantaCecilia - ha affermato il sacer-dote - è una tradizione che si vaconsolidando, un appuntamentoche, al pari di altre importanticelebrazioni diocesane, vedeinsieme tutte le corali per ar-ricchire la preghiera liturgicadella Chiesa”.

B.B.

Celebrata in Cattedrale la festa di Santa Cecilia, patrona dei musicisti.Ad animare la liturgia le Corali della Diocesi e la Filarmonica Città di Carpi

Un cantico nuovo

Vita della Chiesa

D

Hanno partecipato allacelebrazione la ScholaCantorum della Cattedra-le, le Corali di SanGiuseppe, Quartirolo,Cortile, Santa Croce, laCorale Savani e la CoralePalestrina, la Corale diComunione e Liberazionee quella del Cai di Carpi.

ANCORA UNA VOLTA...A NATALE... IN CENTROAncora una volta grazie a chi ci porta i propri oggetti, cidona le proprie cose, a chi anziché buttare ci chiama perpoter vedere di recuperare.Ancora una volta grazie a chi presta parte del propriotempo per poter recuperare quello che si sarebbe potutobuttare.Ancora una volta grazie a coloro che ci mettono a dispo-sizione le proprie risorse per poter offrire un servizioaccessibile a tutti.Ancora una volta grazie a chi ci mette a disposizione ilocali per poter aprire un mercatino di Natale in centro eportare la nostra azione a due passi dalla piazza.Ancora una volta grazie a tutti quelli che ci vengono atrovare e ci confermano nel nostro servizio.Ancora una volta grazie a coloro che hanno comprato ecomprano anche una cosa sola e dando ancora una voltanuova vita a ciò che più non serviva.Grazie ancora a chi verrà a trovarci per la prima volta inC.so Fanti 27, a due passi dal Duomo e a tre passi dallapiazza per vedere che cosa c’era una volta e oggi c’èancora nella nostra bottega di Recuperandia e se non saràla prima volta di nuovo grazie per essere venuto ancora.Dal 17 novembre 2011 all’Epifania ci puoi venire atrovare in corso Fanti, 27. Noi ci saremo:- il martedì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,00;- giovedì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,00;- venerdì dalle 9,30 alle 12,30;- sabato dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,00Potrai trovare cose vecchie e cose strane, sorprendenti, ecose ormai dimenticate, ci puoi trovare oggetti,soprammobili, giocattoli, dischi, bigiotterie, vestiti dasera e di giornata, libri, stampe, qualche fumetto e tantiquadri per regali belli e originali e assai di valore perchécon il tuo acquisto consentirai a Porta Aperta di dare unaiuto a chi oggi è nel bisogno.

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con giubilo e con un canto nuo-vo”. Monsignor Tinti ha poicommentato le letture dellasolennità di Cristo Re procla-mate durante la liturgia ponen-do l’accento sul cammino “chesiamo invitati a compiere tuttie ciascuno”. Dio infatti “hascelto ciascuno di noi, primaancora della creazione del mon-do, per essere santi e immaco-lati al suo cospetto nell’amore(cfr Ef 1,4)”, “ci accompagnae ci pascola in Cristo” che ci hasalvati e che tutti “ci giudica eci riconosce suoi discepoli, sela nostra vita terrena è stataricca di opere di amore e difraternità”. Ecco allora l’esem-pio dei Santi, che hanno fattodella loro vita “un canto d’amore

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14 27 novembre '11

Con monsignor Eterovic si conclude il ciclo in Sant’Ignaziopromosso dal Segretariato per il Progetto Culturale

Nuova evangelizzazione: cos’è?Tommaso Cavazzuti

affermazioni dell’apo-stolo Paolo «annuncia-re il Vangelo non èper me un vanto, per-

ché è una necessità che mi siimpone: guai a me se nonannuncio il Vangelo!» (1 Cor9, 16) si possono applicarealla Chiesa nel suo insieme.Come ci ricorda Papa PaoloVI: «Evangelizzare tutti gliuomini costituisce la mis-sione essenziale della Chie-sa. Evangelizzare è la graziae la vocazione propria dellaChiesa, la sua identità piùprofonda. Essa esiste perevangelizzare»(Evangeliinuntiandi,14). Oggi, si parladi “nuova evangelizzazione”.Sarà il tema del prossimoSinodo dei vescovi. Questaespressione è stata usata laprima volta da Papa Giovan-ni Paolo II durante il suoprimo viaggio in Polonia, il9 giugno 1979, e poi è statada lui ripresa più volte, so-prattutto nel suo magisterorivolto alle Chiese dell’Ame-rica Latina. Possiamo chie-derci: in che senso il Papaparla di “nuova”evangelizzazione?Leggendo il documento inpreparazione al Sinodo, ci èdato capire che si tratta dinuova evangelizzazione nelsenso che implica la capaci-tà di fare nostri, nel presen-te, il coraggio e la forza dei

primi cristiani, dei primi mis-sionari. Si tratta dello sfor-zo di rinnovamento che laChiesa è chiamata a fare peressere all’altezza delle sfideche il contesto sociale e cul-turale odierno pone alla fedecristiana, al suo annuncio ealla sua testimonianza, a se-guito dei forti mutamenti inatto. A queste sfide la Chie-sa deve rispondere non ras-segnandosi, non chiudendo-si in se stessa, ma rivitaliz-zando il proprio organismo,mettendo al centro la figuradi Gesù Cristo, l’incontro conLui, che dona lo Spirito San-to e le energie per un annun-cio e una proclamazione delVangelo attraverso vie nuo-ve, capaci di parlare alle cul-ture odierne. Il compito del-la Chiesa consiste quindi nelrealizzare l’annuncio e la tra-smissione del Vangelo, cheè «potenza di Dio per la sal-vezza di chiunque crede» (Rm1, 16) e che in ultima istanzasi identifica con Gesù Cristo(cf. 1 Cor 1, 24).A differenza di quanto carat-terizza la “missio ad gentes”,rivolta ai popoli ancora estra-nei all’annuncio evangelico,qui si tratta di rinnovare loslancio missionario nell’am-

bito di società di secolare tra-dizione cristiana che sembranoaver perduto i valori e il sen-so profondo della sequela diCristo. Ecco perché si fa ap-pello al “rilancio spiritualedella vita di fede delle Chieselocali, con l’avvio di percorsidi discernimento dei muta-menti che stanno interessan-do la vita cristiana, nei varicontesti culturali e sociali, larilettura della memoria di fede,l’assunzione di nuove respon-sabilità e nuove energie invista di una proclamazionegioiosa e contagiosa del Van-gelo”. In sostanza si tratta perl’Europa e tutto l’Occidentedi non fare oggi semplice-mente appello alla sua prece-dente eredità cristiana: oc-corre, senza affrettate revi-sioni o ansie di proselitismo,in primo luogo sollecitare etener desta quella ricerca diDio che è nell’intimo di ognicuore, sviluppando il dialogonon solo con le religioni, maanche con chi ritiene la reli-gione una cosa estranea. E’con questa finalità che Bene-detto XVI ha esortato la Chiesaad aprire quel “cortile dei gen-tili” dove gli uomini possa-no, in qualche maniera ag-ganciarsi a Dio “senza cono-

Le

Diocesi di Carpi

BUONA VITA A TUTTIFra emergenza educativa

e nuova evangelizzazione

Martedì 29 novembre 2011PERCHE' E COS'E' LA “NUOVA

EVANGELIZZAZIONE”?Il Sinodo dei Vescovi 2012 sichiederà come superare unaconcezione pastorale che

ritiene sufficiente conti-nuare a fare ciò chesi è sempre fatto

S.E.Mons. NikolaETEROVIC

Segretario genera-le del Sinodo

Carpi, Chiesa di S.Ignazio ore 21.00

Vita della Chiesa

scerlo e prima che abbianotrovato l’accesso al suo mi-stero”. Soprattutto occorrevalorizzare quegli spazi disocializzazione e di dialogoculturale, oggi straordinaria-mente ampliati dai nuovimedia.Come si vede, si tratta di unargomento che ci obbliga aprendere coscienza della no-stra realtà più profonda, inquanto Chiesa e in quantocristiani. Ad aiutarci in que-sto sforzo di riflessione èstato invitato S.E.monsignorNikola Eterovic, segretariogenerale del Sinodo dei ve-scovi, al quale desideriamorivolgere anche alcune do-mande concrete che posso-no interessare la pastoraledella nostra diocesi. Perchée in che senso prima dell’an-nuncio esplicito del Vange-lo è indispensabile una fasedi “ascolto, comprensione,interpretazione”? Che cosasignifica concretamente te-stimoniare oggi la propriafede con un “nuovo stile” achi ce ne chiede “ragione”?Quali sono le possibili “nuo-ve strade” per la pastorale diuna Chiesa locale? Di frontealle sfide che il mondo d’og-gi pone, con quale “spirito”occorre vivere questo impe-gno a trasmettere la fede?Sono domande importantiche, come Chiesa, non pos-siamo eludere.

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1527 novembre '11

Benedetta Bellocchio

mosso i suoi primi pas-si la CommissioneMigrantes della Diocesi

di Carpi, un nuovo settore del-la pastorale coordinato dal dia-cono Stefano Croci che siprefigge di interpellare tuttala comunità cristiana all’at-tenzione verso i migranti ed irifugiati, facendola diventareuna delle sue “priorità pasto-rali”. “Per il cristiano - si leg-ge nella presentazione nazio-nale -, l’accoglienza e la soli-darietà verso lo straniero noncostituiscono soltanto un do-vere umano di ospitalità, mauna precisa esigenza che deri-va dalla stessa fedeltà all’in-segnamento di Cristo”.A Carpi già un po’ di lavoro èstato fatto con la pastoraleagli zingari e ai nomadi, matanto c’è ancora da fare, comeemerso dalla commissione, loscorso 17 novembre. Per co-minciare con slancio è statoinvitato monsignor Gian-carlo Perego, presidente dellaFondazione Migrantes, che hapotuto incontrare anche i sa-cerdoti della Diocesi riuniti aSan Zeno di Montagna per tregiorni di ritiro. In quell’occa-sione, oltre a una presenta-zione dei dati dell’ultimo rap-porto Caritas-Migrantes,Perego ha illustrato compiti eattività di questo organismo.

Immigrato, clandestino, cri-minale. Questa l’immagineche viene restituita dai me-dia di un fenomeno che in-vece è complesso e articola-to. Quali sono i dati realidell’immigrazione?Che l’80% degli articoli digiornale riguardanti gli im-migrati effettivamente coniu-ghi criminalità e immigrazio-ne è un dato di fatto che ancheuna ricerca dell’università LaSapienza ha confermato re-centemente. Un dato però cheè smentito dalla realtà, vistoche 30mila sono gli immigra-ti accusati di un reato nellecarceri, 5 milioni sono quellipresenti oggi in Italia. Bastaquesto per capire come lamaggior parte della popola-zione è fatta di famigliericongiunte, di tre milioni dilavoratori, quasi 800mila stu-denti stranieri nelle nostrescuole, 500mila ragazzi natiin Italia, un milione e mezzodi famiglie che in casa ha unabadante che è diventata or-mai parte della famiglia stes-sa.

Come difendersi da questedistorsioni?Anzitutto attraverso una cor-retta informazione, ed è perquesto che da 21 anni - è statoun gesto di intelligenza di donLuigi Di Liegro che fu diret-tore della Caritas Romana -Caritas e Migrantes pubbli-cano un rapporto annuale cheaiuta a conoscere come stacambiando l’Italia, come stan-no cambiando i luoghi fonda-mentali della nostra vita an-che sulla base dell’immigra-zione. Il lavoro dicevamo, maanche la famiglia con 400milamatrimoni misti, la scuola conoltre 2.000 classi che hannoormai almeno il 30% di stu-denti stranieri. La stessa Chiesacambia perché vi sono oltre850mila cattolici tra questiimmigrati, oltre 2 milioni emezzo di cristiani. Quindirendersi conto, attraverso unaconoscenza che passa per l’in-contro e la relazione, di unmondo che sta cambiandodovrebbe essere la prima cosada fare per una corretta infor-

mazione e soprattutto rela-zioni.

L’immigrazione si sta sta-bilizzando: cosa occorre, an-che a livello legislativo, per-ché il nostro paese sia unpaese accogliente?Il passaggio dell’immigrazio-ne da fenomeno emergenziale(anni ’90) a strutturale dellavita del nostro paese chiedeun cambiamento della politi-ca, che non può essere piùsolo “securitaria”, volta a di-fendersi da qualcuno, ma chefavorisca la relazione, l’in-contro, la stabilità. Ad esem-pio incoraggiare iricongiungimenti familiarisapendo che dietro di essi c’èuna normalità di vita, c’è ilsuperamento di alcuni disagicome l’alcolismo o storturecome la criminalità, mentrein Italia mediamente un im-migrato prima diricongiungersi alla propriafamiglia aspetta otto-noveanni, senza moglie o marito esenza figli. Ancora, serve una

politica più attenta a una scuolainterculturale dove vi è atten-zione alla mediazione cultu-rale, ma anche un insegna-mento delle materie in questaottica, che permetterebbe an-che di superare l’abbandonoscolastico da parte degli stu-denti stranieri.Una politica dell’integrazio-ne che sia attenta a tutti idiritti fondamentali poichémolti non sono tutelati: pur-troppo il 30% degli immigra-ti a parità del lavoro prende il20% in meno; non c’è tuteladella maternità né del riposo.

Quale il servizio della Chie-sa in questo contesto?

Questa stabilizzazione chie-de alla Chiesa di guardarecon più attenzione a un popo-lo di Dio che è fatto anche dipersone che provengono da198 nazionalità diverse, chehanno una “differenza” che èsempre stata un valore ag-giunto dentro la comunitàecclesiale.

Visti oggi solo comedestinatari di un interventocaritativo, gli immigrati pos-sono dunque diventare pre-senza attiva nelle nostre par-rocchie?Tante volte la parrocchia èveramente la porta di ingres-so non solo nella Chiesa manella città e quindi tutta unaserie di gesti che non si limi-tano all’assistenza (il pacco,la carità) ma valorizzano unapresenza partecipativa degliimmigrati alla vita della co-munità cristiana (ma anchedella comunità civile), un’at-tenzione alla salute, alla soli-tudine delle persone immi-grate, sono tutta una serie di

attenzioni importanti che nellaparrocchia possono portare adei gesti e dei luoghi di qua-lità. Io credo che la parroc-chia possa essere oggi un se-gno importante di questa cit-tà e di questo mondo che stacambiando con laglobalizzazione.

Il dialogo con le altre tradi-zioni religiose esiste? È pos-sibile stringere rapporti au-tentici?È possibile, molte esperienzesono state fatte in Italia, apartire dalla Settimana di pre-ghiera per l’unità dei cristia-ni, per passare da unecumenismo solo di facciataa uno di fatto, da uno piùsolenne e di preghiera a unoquotidiano fatto anche di at-tenzione a quel milione 70milaortodossi, ai protestanti - quasi200mila - che tante volte ven-gono da esperienze difficiliin paesi molto diversi. Cosìpure occorre guardare conmolta attenzione al dialogointerreligioso, come ci hamostrato il Papa all’incontrodi Assisi a 25 anni da quellovoluto da Giovanni Paolo II.Esso prende spunto dal docu-mento del Concilio NostraAetate per dire come ognipersona ed esperienza di fedeè una ricchezza dentro la Chie-sa e, come si disse nel Conci-lio, ogni persona religiosa èfratello di ciascuno di noi.Credo che la valorizzazionedei luoghi di culto, di unalibertà religiosa che non siscandalizza della richiesta diun luogo di culto proprio, si-ano segni che devono avereun’attenzione positiva e chesono al tempo stesso occasio-ni di integrazione non solosociale e culturale ma reli-giosa.

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La Fondazione Migrantesè l’organismo costituitodalla ConferenzaEpiscopale Italiana perassicurare l’assistenza re-ligiosa ai migranti, italianie stranieri, per promuove-re nelle comunità cristianeatteggiamenti ed opere difraterna accoglienza nei lororiguardi, per stimolare nellastessa comunità civile lacomprensione e lavalorizzazione della loroidentità in un clima di pa-cifica convivenza rispettosadei diritti della personaumana.

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Il Fiore del Centenario: il grazie della San Vincenzo

Nel corso del 2011, il 9 aprile per l’esattezza, la Conferenza di San Francesco ha festeggiato ilcentenario della presenza delle sorelle vincenziane a Carpi. In quell’occasione è stato rinnovatol’impegno a favore dei poveri con l’auspicio di una sempre più profonda partecipazionenell’aiuto a tanti nostri fratelli bisognosi, secondo lo spirito dei fondatori San Vincenzo e il BeatoFederico Ozanam. Per questo motivo quest’anno il “Fiore della Carità” è divenuto il “Fiore delCentenario” che per la generosa adesione da parte dei carpigiani e degli “stranieri” ci ha regalatoun introito non inferiore allo scorso anno nonostante la severa situazione economica. Potremo cosìproseguire la nostra attività solidale con i poveri anche nel prossimo anno. Vogliamo qui ringraziarequanti ci hanno aiutato ad essere presenti in modo costante presso il Cimitero Urbano nei giorni di Ognissanti e dellaCommemorazione dei Defunti: gli amici del Masci, i vicini di casa, i parenti, ecc… Ringraziamo inoltre i tanti donatori e il LionsClub “A. Pio”, il Club Giardino “Arte e Cultura”, la Banca San Geminiano e San Prospero, la Fondazione Cassa di Risparmiodi Carpi, per i contributi a favore della nostra attività annuale. Tutto questo ci sprona ad essere perseveranti ed operose nelservizio.

Le Consorelle della Conferenza San Francesco d’Assisi - Carpi

La Commissione diocesanaMigrantes è composta da

Alberto Allegretti; RobertoGiardiello; Renzo Guerzoni;

Francesco Cavazzuti; StefanoCroci e la moglie Antonella

Lorenzani; Mattia Fiorentini;Maurizio Maio; Flaviano Ravelli

e Monica Bergamini.

Monsignor Giancarlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes,fa luce sulla situazione degli immigrati nel nostro paese. Non c’è solol’assistenza, la Chiesa si fa vicina dialogando e comunicando il Vangelo

Accogliere e annunciare

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16 27 novembre '11

Dal Convegno nazionale dei Centri di aiuto alla vita:16 mila i bambini sottratti all’aborto nel solo 2010

Nessuna vita ci è stranieraBenedetta Bellocchio *

inizio novembre si èsvolto a Firenze il con-vegno “Nessuna vitaci è straniera”, che ha

riunito 500 volontari dei 331Centri di aiuto alla vita (Cav)di tutta Italia. Nel corso deilavori è stato presentato ildossier sull’attività svolta nel2010 dai 331 Cav operativi.Sono 16 mila i bambini sot-tratti all’aborto nello scorsoanno con una media di 49bambini per ogni Centro.Queste cifre sommate a quel-le degli anni trascorsi dal1975, quando è stato fondatoa Firenze il primo Centro,portano a 130 mila i bambinicomplessivamente salvati. Ilbilancio di Antonella Diegoli,presidente di Federvita EmiliaRomagna.

Quale il clima che si è respi-rato al Convegno naziona-le?Un clima molto bello, dicondivisione e collaborazio-ne. Il cammino rimane sem-pre molto difficile, rispettoalla “mission” che è racco-gliere il grido di aiuto di don-ne che hanno problemi adaccogliere la vita che portanoin grembo; la prospettiva dicollaborazione è complessapoiché non è sempre facilecoordinare i vari Cav con lerichieste ricevute attraversoil numero verde di SOSVita,ad esempio. Ma non vienemai meno la carica per af-frontare le difficoltà,organizzative e di comunica-zione, oltre che quelle pre-sentate dalle situazioni di aiuto

alle quali ci si trova a doverdare risposta. Da considerarepoi il grande numero di vo-lontari, che da alcuni anni è incostante crescita: oltre 500quest’anno con tanti voltinuovi.

Quali le conclusioni del con-vegno: davvero, per dirlacon il titolo, “Nessuna vitavi è straniera”?Siamo la prima linea dell’ac-coglienza della vita stranie-ra, sia essa delle donne mi-granti, ma anche e soprattut-to dei bambini non nati che,indipendentemente dal colo-re della pelle, sono “stranie-ri” agli occhi di chi fatica adaccoglierli. Certamente abbia-mo una competenza acquisi-ta sul campo che diventa va-lore aggiunto ad unvolontariato da sempre attivoe vivace.

Il primo Cav nacque a Fi-renze ancor prima dell’ap-provazione della legge 194

ma comunque in un clima

già pesante. Qual è la situa-zione socio-culturale oggi?Il clima è reso pesantissimoda oltre trent’anni di abitudi-ne all’aborto, unabanalizzazione che investe legiovani generazioni, le qualisi trovano loro malgrado nel-la condizioni di “sopravvis-suti” (5 milioni e più: troppicoetanei mancano all’appel-lo); certamente il lavoro deiCav e quello culturale impor-tantissimo reso dal Movimentoper la vita attraverso i con-corsi e le settimane di appro-fondimento che da oltre 25anni continuano a lavoraresulla formazione dei giovani,contribuisce ad immettere“anticorpi” nella società ci-vile. Il tema della vita restacomunque il più grande mo-tivo di divisione socio-cultu-rale oggi.

Ci sono novità organizzativerispetto ai Cav o alla propo-sta di adozione a distanza diuna mamma che decide di

Diritto di nascere:fondamento per l’uguaglianza

Nell’assemblea conclusiva del Convegno è stato approva-to un documento che sarà inviato a tutti i Consigli e alleGiunte regionali per chiedere di inserire, negli statutiregionali, la promozione e la difesa della vita umana fin dalconcepimento quale passo ineludibile per attuare il princi-pio di uguaglianza tra tutti gli uomini e per promuovereiniziative educativo-culturali e concrete politiche per lavita umana e la famiglia.“Il nostro specifico compito - ha affermato il presidente delMovimento per la vita italiano Carlo Casini - è dar voce achi non ha voce, introdurlo nella società degli uomini.Questo avviene tutte le volte che i Centri di aiuto alla vitaaiutano un bimbo a nascere. Bisogna far sentire questavoce nella società civile, nella cultura, nella politica”.Durante il convegno dei Cav, molto spazio è stato dato alproblema delle donne straniere incinte. “Abbiamo decisodi costituire un pool di esperti - spiega Casini - che possanodare risposta ai nostri Centri di aiuto alla vita riguardo alleproblematiche anche giuridiche delle donne che si trovanoin Italia, anche in posizione irregolare. Talvolta non si sacome aiutare queste persone: di qui l’idea di una sorta diservizio legale a favore delle donne incinte extracomunitarie”.Vicinanza anche alle sofferenze delle donne che hannoabortito, infine il progetto di creare una specie di assistenzadomiciliare. “Abbiamo anche segnalato l’esigenza, in que-sto momento di grande crisi - conclude Casini -, che il temadella vita sia introdotto nello sforzo di progettare un futurodiverso per la nostra Italia e per la nostra Europa. I valorinon negoziabili, come quello della difesa della vita, sonovalori che ‘scomodano’ e per i quali dobbiamo esseredisposti a pagare qualunque prezzo per realizzarli”.

A

La Bioe�ca nell’a�uale contesto socialeLa Bioe�ca nell’a�uale contesto socialeLa Bioe�ca nell’a�uale contesto sociale

LL’INIZIO VITAL’INIZIO VITAL’INIZIO VITA Seminari di formazione Bioe�caSeminari di formazione Bioe�caSeminari di formazione Bioe�ca

Prosegue il Corso di bioetica sull’Inizio vitaOre 21, Seminario vescovile, c.so Fanti 44

Giovedì 24 novembreLe conseguenze psichiche

dell’aborto volontarioDottoressa Cinzia Baccaglini

Psicologa clinica e di comunità e psicoterapeuta della famiglia

Giovedì 1 dicembrePratiche di fecondazione assistita

e ricerca sull’embrione umanoProfessor Renzo Puccetti

Medico chirurgo, docente di bioetica

È possibile partecipare come uditori anche solo ad alcuni degliincontri previsti. I testi delle relazioni tenute al corso di

bioetica su “L’inizio vita” sono disponibili sul sito diocesanowww.carpi.chiesacattolica.it

Quei bambini che nondovrebbero nascere…Su Notiziecarpi.tv l’intervista a Giuseppe Noia

Su Notiziecarpi.tv in esclusiva l’intervista, a margine diuna coinvolgente lezione svolta lo scorso 17 novembre alcorso di bioetica su “L’inizio vita”, al professor GiuseppeNoia, medico presso il Policlinico Gemelli, responsabiledel Centro di diagnosi e terapia fetale e docente, nonchéfondatore e vicepresidente dell’associazione “La QuerciaMillenaria” nata per prendersi cura direttamente di quellefamiglie che accolgono “feti terminali” attraverso l’unicoHospice Perinatale esistente in Italia e riconosciuto a livel-lo internazionale.

non abortire tramite Pro-getto Gemma? Cosa devesapere la gente per soste-nervi?Grazie all’interessamentodell’onorevole CarloGiovanardi in questo ultimoanno ha preso vita e si staconsolidando un Consorziotra Mpv, AiBi (Amici deibambini) e Associazione PapaGiovanni XXIII il cui scopo ècontrastare, l’aborto diffon-dendo tra l altro l’adozioneneonatale.Per quanto riguarda ProgettoGemma si sta attuando un veroprocesso di restyling per aiu-tarlo ad uscire dalla sordinacui sembra essere stato confi-nato fino ad ora. Crediamo cisiano le possibilità, nonostantela crisi, di aiutare tutte lemamme che sono a rischioaborto per cause economiche.La regione Lombardia e ilFriuli Venezia Giulia hannoadottato risoluzioni propriograzie a tale esperienza, matutte le regioni italiane, ma-gari anche i distretti, dovreb-bero farsene carico. Dovreb-be esser un vanto emanareprovvedimenti a tutela e so-stegno della maternità, soprat-tutto vista la attuale crisidemografica con evidenti epesantissime conseguenze sulpiano economico.

* presidente Cav CarpiMamma Nina

Antonella Diegoli

La Colletta Alimentare 2011sul territorio della Diocesi di Carpi

In tanti per un gestosemplice di carità

Tenendo presente il contenuto del volantino - le “Diecirighe” -, anche quest’anno sul territorio della Diocesi diCarpi è partita la macchina organizzativa per realizzarela 15° Colletta Alimentare che si svolgerà sabato 26novembre in tutti i maggiori supermercati.

Cosa faremo?Presso ogni punto di raccolta, durante gli orari di aper-tura, i volontari della Colletta daranno informazioni,raccoglieranno ed inscatoleranno le donazioni dei clien-ti per poi spedirle al magazzino regionale del BancoAlimentare Onlus che provvederà a distribuirli ai biso-gnosi durante l’anno, sempre in Regione.

Come dare la propria disponibilità?Per informazioni o per dare la propria disponibilità asvolgere un turno di lavoro come volontario, contatta-re:a) Per Carpi: Sconosciuto Massimiliano, indirizzo e-mail: [email protected]; Cell.: 328 465 26 67b) Per la Bassa: Tomas Bergamini, indirizzo e-mail:[email protected]; Cell.: 339 682 79 89

a cura di Davide Cattini

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Cultura e Società

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1727 novembre '11

Intorno all’altareVirginia Panzani

on Claudio è stato lafigura trainante per larealizzazione di que-

st’opera. Non so se si sarebbepotuta fare senza di lui e sen-za il suo impegno”. Le paroledi Giuli Bellesia, segretariadella parrocchia di Quartirolodi Carpi, riassumono bene ilruolo svolto da don ClaudioPontiroli nell’edificazionedella nuova aula liturgica de-dicata alla Madonna dellaNeve. Un progetto, che gra-zie all’impulso del parroco,ha visto l’impegno corale dellacomunità, della Diocesi diCarpi e di alcuni enti ed im-prese locali, con il contributodeterminante della Cei trami-te l’Otto per mille. A quasidue anni dalla consacrazio-ne, avvenuta l’8 dicembre2009, l’edificio è frequentatoregolarmente per le celebra-zioni liturgiche ed è divenutoa tutti gli effetti “casa delpopolo di Dio”. Fu durante lavisita pastorale del vescovoElio Tinti nel 2002, raccontadon Pontiroli, “che si evidenziòl’esigenza di spazi adeguatiper la partecipazione alle ce-lebrazioni, e dunque per ac-cogliere circa 600 persone afronte delle 200 della chiesamadre. Incoraggiati dal no-stro vescovo, abbiamo intra-preso questo progetto che ciha portati ad avere oggi unastruttura moderna, accoglien-te, scaturita dalle indicazionidel Concilio Vaticano II”. Inquesto cammino, molto im-pegnativo, sottolinea GiuliBellesia, don Pontiroli “è sta-to fondamentale non solo dalpunto di vista spirituale maanche da quello tecnico per-ché ha affiancato con compe-tenza il lavoro degli ingegne-ri e delle maestranze, trascor-rendo ore e ore nel cantiere”.

Catechesiper immaginiLa stessa attenzione è stataposta da don Pontiroli nelseguire la realizzazione delpercorso iconografico dell’au-la liturgica, affidato all’arti-sta Guido Lodigiani. “Il fe-dele - spiega il parroco - vie-ne accompagnato dalla me-moria del battesimo, alla Chie-sa che lo accoglie, alla Parolache illumina la sua vita, finoall’invito ad accogliere il Cri-sto che, dopo essersi ‘nasco-sto’ nella mangiatoia e sulla

croce, ‘si nasconde’ nel paneeucaristico”. L’iconografia,insieme alle soluzioni adot-tate per i poli liturgici e all’at-mosfera di fede che pervadel’edificio, fanno sì che moltepersone, dall’Italia e anchedall’estero, vengano a visita-re la nuova aula di Quartirolo.Per loro è stato pubblicato unsussidio che illustra il per-corso iconografico. Che èanche, sottolinea Maria Ga-briella Bertelli, economa dellaparrocchia, “percorso dicatechesi in cui don Claudioha saputo coinvolgere la co-munità, a partire dai più pic-coli. Oggi gli stessi parroc-chiani sono in grado di fareda guida ai visitatori. E’ am-mirevole la capacità di don

Claudio, unita ad una grandeforza di volontà, nel renderepartecipi le diverse realtà checompongono la parrocchia, eanche chi vi si affaccia per laprima volta”.

Le associazionie i ragazziAccanto alla nuova aula li-turgica, il centro pastorale,realizzato con il contributodell’Otto per mille, ha offer-to nuovi locali per l’Agesci,le corali, per la cucina attrez-zata e per il salone che, acco-gliendo momenti di catechesi,di formazione e di convivialità,è il cuore pulsante dell’attivi-tà associativa. “Fra don Clau-

dio e l’Agesci - afferma Mau-rizio Marani, capogruppo delCarpi 4, che conta il maggiornumero di censiti nel territo-rio diocesano - c’è semprestato un reciproco rapporto distima e di amicizia. Lo defi-nirei vulcanico, non solo pertutto quello che riesce a fare,ma anche per il rapporto mol-to bello che sa instaurare coni bambini, fra cui i castorini,che partecipano numerosi allecelebrazioni, insieme ai lorogenitori, e alle attività”. Unimportante servizio alle fa-miglie è inoltre il doposcuo-la, molto frequentato, che neimesi estivi diventa campogioco. Determinante ancorauna volta l’impulso di donPontiroli, che, osserva Giuli

Bellesia, “ha voluto un’acco-glienza a 360 gradi. Tutti igiorni e praticamente a tuttele ore, dalle 8 alle 24, la par-rocchia è aperta ai ragazzi eai giovani. Alcuni di questidopo aver frequentato il do-poscuola, continuano neglianni a venire riconoscendonella parrocchia un punto diriferimento importante”.

I conti tornanoIl costo complessivo per lacostruzione della nuova aulae delle opere parrocchialiammonta a circa 3.400.000euro. Due i contributi dellaCei: 1.720.850 euro a cui sisono aggiunti 93.750 euro perle opere d’arte. “Fin dall’ini-zio - spiega Stefano Batta-glia, economo della Diocesi -la parrocchia ha risposto congenerosità mettendo a dispo-sizione fondi propri e fondiricavati da tante attività, fracui innanzitutto la sagra an-nuale, molto conosciuta eapprezzata, mentre per copri-re tutta la spesa è stato accesoun mutuo”. Il debito che restada pagare si aggira oggi sui400 mila euro e nel frattempoproseguono le iniziative diraccolta fondi. “Un ringra-ziamento speciale va a donClaudio - afferma Battaglia -per aver voluto queste operema anche per averle vissutefino in fondo, come continuaa fare anche oggi. Don Clau-

“D

A due anni dall’inaugurazione, la nuova aula liturgica e le opereparrocchiali di Quartirolo hanno dato nuovo slancio alla vita dellacomunità. Grazie all’impegno di don Claudio Pontiroli

Intorno all’altare

Don Claudio Pontiroli al centro e i suoi collaboratori I sacerdoti diocesani,come don ClaudioPontiroli, dipendono, peril loro sostentamento,anche dalle offerte che ifedeli devolvono all’Isti-tuto Centrale Sostenta-mento Clero (Icsc).Queste offerte copronoperò circa il 3 per centodel fabbisogno e dunque ènecessario ricorrereall’Otto per mille pergarantire ai sacerdoti unaremunerazione mensiledignitosa. Se ci fosseropiù offerte liberali intesta-te all’Icsc - fiscalmentededucibili - con i fondidell’Otto per mille sipotrebbero finanziare piùopere di culto e di carità.Si ribadisce perciòl’invito non solo adapporre la firma perdestinare l’Otto per millealla Chiesa cattolica maanche a devolvere almenoun’offerta annualeall’Icsc. Un gesto concre-to a sostegno dei nostrisacerdoti e delle innume-revoli opere da loro svoltea favore della collettività.

Vita della Chiesa

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dio fa vivere la sua parroc-chia animandola con il suoentusiasmo e la sua fede. Inquesto modo gli edifici sono‘abitati’ e contribuiscono afar vivere meglio alle perso-ne la loro partecipazione allavita della parrocchia e la lorofede in Cristo”.

Settimana di animazione comunitaria e missionaria

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18 27 novembre '11

Negli incontri di Scuola di Comunità, la catechesi permanente delmovimento di Comunione e Liberazione. Continua l’approfondimento dialcuni capitoli del testo Il Senso Religioso di don Giussani

La realtà emerge come positività,anche in tempo di crisi

Libri e famigliaAmare ancoraLa famiglia come bellissima tentazione per il futu-ro e non istituto del passato da difendere. Vacontrocorrente don Massimo Camisasca con ilsuo nuovo libro Amare ancora. Le pagine dei gior-nali e i talk show televisivi sono la cronaca quoti-diana della crisi delle famiglie. Da prete, donCamisasca parla della famiglia in modo laico com-prendendone le difficoltà e mostrandone, allo stes-so tempo, le potenzialità: una promessa, una sfida,un’opportunità da riscoprire.Il sottotitolo Genitori e figli nel mondo di oggi e didomani suggerisce il tema portante del libro: irapporti familiari, il legame tra genitori e figli, tramarito e moglie, strada esaltante e talvolta compli-cata verso la vita. Don Camisasca è sicuro che lafamiglia soffre ma non passerà mai di moda, perchécustodisce i valori profondi della vita di ogni uomo.Amare ancora è uno strumento utile per approfon-dire i temi cari a Benedetto XVI, che ha deciso dicelebrare nel 2012 l’Anno Internazionale dellafamiglia con il VII incontro mondiale dal titoloLa famiglia: il lavoro e la festa, in programma aMilano.

Scuola di comunità a CarpiIl prossimo collegamento con la SdC di don Carrón sarà mercole-dì 30 novembre alle ore 21.30 presso la Sala Duomo a Carpi (di

fianco alla Cattedrale). Fino a tre giorni prima del collegamento, èpossibile inviare domande all’indirizzo mail:

[email protected].

realtà è positiva, è sempree comunque un’occasione.Perché? Per il Mistero chela abita. Ma che cosa occor-

re per riconoscere la realtà comepositiva? La ragione, o meglio unuso della ragione secondo la suavera natura di “conoscenza dellarealtà in tutti i suoi fattori”.E’ una sfida molto forte quellache viene posta con queste parole,che urtano la nostra mentalità“positivista”, cioè tentata di fer-marsi all’apparenza degli avveni-menti.Invece la nostra ragione può co-gliere la realtà come “dato”, vi-brante di un’attività e di un’attrat-tiva, come provocazione e quindicome invito. Per rendersene con-to proviamo, ad esempio, a im-maginare di rinascere oggi, ades-so, in questo istante, ma con lacoscienza di adulti. Il reale comeci apparirebbe? Senza speranze ogravido di promesse? Avremmol’evidenza di un mondo ostile ovedremmo immediatamente qual-cosa che ci attrae da subito e chevorremmo possedere per sempre?Qualcosa con cui vorremmo stareper sempre e che stesse con noiper sempre o no?Questo uso della ragione fino acogliere la positività del reale tan-

te volte invece ci è estraneo. Que-sto per una nostra debolezza e perun contesto intorno che non lofavorisce. Così di fronte a fattinegativi la ragione trema, indie-

treggia e si confonde e mette indiscussione la propria esperienzadel reale, che da occasione diven-ta tomba.Il Mistero in Cristo è venuto insoccorso di questa debolezza eGesù qui ed ora è un Avvenimen-to capace di ridestare la ragionedell’uomo e di consentirgli di vi-vere la ragione fino a farle perce-pire la vita con speranza. Se que-ste parole non bastassero a farciriflettere, sono tante le testimo-nianze di persone della nostra sto-ria cittadina e nazionale, recente emeno recente, che hanno costrui-to in ogni avversità, imparato inogni occasione, che sono cresciu-ti nonostante tutto. Questi uominie donne con il loro esempio pos-sono indurci a riconsiderare l’ar-duo ma non impossibile camminodi riconquista dell’evidenza chetutto può concorrere al bene del-l’uomo?

A cura di D.C.

Massimo CamisascaAmare ancoraGenitori e figli nelmondo di oggi e di do-mani Edizioni Messaggero Pa-dova, 14 euro, pp. 144L’autore don MassimoCamisasca, intervistatoda Martino Cervo caporedattore di Libero, pre-senterà il libro a Mode-na sabato 3 dicembrealle ore 17,45 pressol’Hotel Raffaello. A curadell’associazione Fami-glie per l’Accoglienza.

La

Cultura e Società

Giorgio Vittadini

La crisi una sfidaper il cambiamentoGiorgio Vittadini a Carpi

“La crisi una sfida peril cambiamento” è iltitolo del documentoche Comunione eLiberazione sta diffon-dendo in questi giorniper dare una rispostanon rabbiosa mapensata all’attualedifficile momentoeconomico caratteriz-zato da diverse emer-genze: casa, lavoro,cibo…Soprattutto per cercareinsieme ad altri solu-zioni possibili e reali.Di questo si parleràsabato 17 dicembrealle ore 16 al CinemaCorso a Carpi nelcorso dell’intervento diGiorgio Vittadini,fondatore e presidentedella Fondazione perla Sussidiarietà.

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1927 novembre '11

Vi aiutiamo a non lasciare soli i vostri cari

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Virginia Panzani

na “triplice motivazio-ne” ha guidato il viaggioapostolico di BenedettoXVI in Benin dal 18 al

20 novembre. Innanzitutto il“40° anniversario dello stabili-mento delle relazioni diploma-tiche del Benin con la SantaSede e il 150° anniversario del-la sua evangelizzazione”. Poi laconsegna in terra africana del-l’Esortazione apostolica post-sinodale Africae munus. Infinela volontà del Pontefice di pre-gare sulla tomba del cardinaleBernardin Gantin e di “ringra-ziare il Benin di avere dato allaChiesa questo figlio eminente”.

Società e dialogoIl 19 novembre si è tenuto nelpalazzo presidenziale diCotonou l’incontro di Bene-detto XVI con i membri delgoverno e i rappresen-tanti delle religioni.“L’Africa è il continen-te della speranza”, haaffermato il Papa, sot-tolineando “due realtàafricane che sono di at-tualità”, ovvero “la vitasociopolitica ed econo-mica del Continente, eil dialogo inter-religio-so”. Ricordando che “inquesti ultimi mesi, nu-merosi popoli hannoespresso il loro deside-rio di libertà”, il SantoPadre ha lanciato “unappello a tutti i respon-sabili politici ed econo-mici dei Paesi africani edel resto del mondo”:“Non private i vostri popolidella speranza! Non amputateil loro futuro mutilando il loropresente! Abbiate un approc-cio etico con il coraggio dellevostre responsabilità e, se sietecredenti, pregate Dio di conce-dervi la sapienza” che “vi faràcomprendere che, in quantopromotori del futuro dei vostripopoli, occorre diventare veriservitori della speranza”. Ri-spetto alla seconda questione,Benedetto XVI ha sottolineatoche “la conoscenza, l’appro-fondimento e la pratica dellapropria religione” sono “essen-ziali al vero dialogointerreligioso”. Conviene dun-que che “ognuno si ponga inverità davanti a Dio e davantiall’altro. Questa verità nonesclude, e non è una confusio-ne. Il dialogo interreligioso malcompreso porta alla confusio-ne o al sincretismo. Non è que-

sto il dialogo che si cerca”.

L’impegno della ChiesaSempre il 19 novembre nel cor-tile del seminario di Ouidah ilPapa ha incontrato sacerdoti,seminaristi, religiosi, e fedeli lai-ci. A tutti l’invito “ad una fedeautentica e viva, fondamentoincrollabile di una vita cristianasanta e al servizio dell’edifica-zione di un mondo nuovo”.L’amore per Dio, per i sacra-menti e per la Chiesa “sono unantidoto efficace contro isincretismi che sviano”. Questoamore “favorisce una giusta in-tegrazione dei valori autenticidelle culture nella fede cristia-

na”. Benedetto XVI ha chiestoin particolare ai fedeli laici dirinnovare l’“impegno per la giu-stizia, la pace e la riconciliazio-ne” avendo “fede nella famigliaedificata secondo il disegno diDio e fedeltà all’essenza stessadel matrimonio cristiano”.Nello Stade de l’amitié diCotonou Benedetto XVI ha pre-sieduto il 20 novembre la SantaMessa concelebrata dai vescoviprovenienti da tutta l’Africa.“Sono 150 anni – ha detto il Papa- che la croce di Cristo è statapiantata sulla vostra terra. Inquesto giorno rendiamo grazie aDio per l’opera compiuta daimissionari, originari di casa vo-stra o venuti da altre parti, tutticoloro che, ieri come oggi, han-no permesso l’estendersi dellafede in Gesù Cristo sul continen-te africano!”. Consegnando poiai vescovi africani l’Esortazioneapostolica Africae munus, Be-nedetto XVI ha ricordato che ora“prendono avvio a livello localele fasi di assimilazione e di ap-plicazione dei dati teologici,ecclesiologici, spirituali e pasto-rali contenuti in questa Esorta-zione. Questo testo intende pro-muovere, incoraggiare e conso-lidare le diverse iniziative localigià esistenti. Intende altresì ispi-rarne altre per la Chiesa cattolicain Africa”. Infine il Santo Padreha invitato la Chiesa in Africa adessere “sempre più il sale dellaterra” e “luce del mondo”, “lucedell’Africa che spesso, attraver-so le prove, cerca la via dellapace e della giustizia per tutti isuoi abitanti”.

V.P.

U

Benedetto XVI in Benin. La consegna dell’Esortazione post-sinodaleper promuovere riconciliazione, giustizia e pace in Africa

Terradi speranza

Mercatiniper l’Eritrea

Animatrici missionarieSarà aperto fino a domenica 27novembre il mercatino di Nataleorganizzato dal gruppo delle Ani-matrici Missionarie presso la Salaesposizione della Fondazione CrC

in Corso Cabassi 4. Questo gruppo “storico” nato nell’am-bito del Centro Missionario, è formato da signore che tuttol’anno ricamano, cuciono e realizzano manufatti moltocurati per l’arredamento della casa, dalla cucina, al bagno,alla camera da letto, per i neonati e tante idee regalo per ilprossimo Natale. Tutto quello che realizzano è fatto conun costante amoreverso il prossimo edin particolare per aiu-tare il lavoro dei mis-sionari. Il ricavato diquesta iniziativa saràdevoluto per i bam-bini orfani nella mis-sione in Eritrea dipadre AgostinoGalavotti. Ricordia-mo che l’Eritrea faparte del Cornod’Africa che è mar-toriato dalla siccità edalla povertà.Apertura delmercatino: tutti i gior-ni ore 9.30-12 e 16-18.30.

Al BorgogioiosoDa lunedì 28 novem-bre a domenica 4dicembre è allestitopresso il Centro com-merciale IlBorgogioioso di Carpiil mercatino S.O.SEritrea promosso dalCentro MissionarioDiocesano.Il ricavato sarà devo-luto per sostenere leattività a favore degliorfani in Eritrea nellamissione di padreAgostino Galavotti.

Legame di fraternitàTra la Chiesa di Carpi e quella del Benin esiste uno strettolegame di fraternità. Innanzitutto tramite la Diocesi di Lokossa,il cui vescovo monsignor Victor Agbanou è stato più voltein visita a Carpi. Da questa Diocesi proviene don GermainKitcho, sacerdote fidei donum attualmente vicario parroc-chiale a Mirandola. Proprio lui, insieme al volontario GianniGaruti, ha partecipato alla celebrazione conclusiva dellavisita del Papa in Benin. Nel nord di questo paese opera lamissionaria laica Carla Baraldi, che presta il suo servizio inparticolare presso l’orfanotrofio di Péréré. Numerosi poi ivolontari che dalla nostra Diocesi si sono recati in Beninnegli ultimi trent’anni e altrettanto numerose le iniziative disolidarietà realizzate grazie al loro contributo “manuale” ealla generosità dei carpigiani.

Don Germain Kitcho e monsignor Victor Agbanou

L’Esortazione apostolica post-sinodaleAfricae munus è il documento redattoda Benedetto XVI sulla base delle 57Proposizioni finali del secondo Sinodospeciale per l’Africa (ottobre 2009),dedicato a riconciliazione, giustizia epace. Il testo pontificio è suddiviso indue parti: la prima analizza le struttureportanti della missione ecclesiale nelcontinente, che ha l’obiettivo di giun-gere alla riconciliazione, alla giustiziae alla pace; la seconda indica gli ambitidi apostolato della Chiesa. Il documen-to è stato firmato dal Papa il 19 novem-bre nella basilica dell’Immacolata Con-cezione di Maria di Ouidah e consegna-to l’indomani ai vescovi africani nellasolenne concelebrazione a Cotonou.

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Terra promessa

Domenica 27 novembre alle ore 16 in Sala Duomo siparlerà di Dialogo, Pluralismo, Fraternità con PaoloSantachiara, assessore alla Cultura e servizi al cittadinodel Comune di Novellara. Sarà presente un rappresentan-te della Comunità Sikh.Altro ospite sarà Ruggero Cavani, funzionario servizisociali Comune di Fiorano e Presidente dell’Ass. “Cam-minare insieme”. Saranno presenti alcuni rappresentantidella Comunità Islamica.

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20 27 novembre '11

A Bologna un convegno promosso dal Centro ItalianoFemminile sull’impegno politico delle donne

Contributo allo sviluppo Bologna lo scorso 12novembre, si è svoltoun convegno organiz-zato dal Centro Italiano

Femminile (Cif) dedicato alcontributo delle donne allapolitica. Partendo dalla memo-ria storica di donne spesso “in-visibili e dimenticate” nellacostruzione dell’Unità d’Italia,si è presentata un’indagine sul-l’impegno politico delle don-ne in Regione. Dopo il salutodi Chiara Annunziata, a nomedella Presidenza Nazionale, sisono succedute, con il coordi-namento della presidente re-gionale Laura Serantoni, lerelazioni di Lucia Xerry dellaSovrintendenza Archivistica perl’Emilia Romagna e di MaraCasale e Chiara Kolletzek.La prima, sviluppando il tema“Carte nascoste, carte svela-te”, ha parlato degli esiti delcensimento degli archivi fem-minili bolognesi, mentre ledue archiviste hanno esplicatola ricerca ”Donne Emiliano-Romagnole negli anni dell’Uni-tà d’Italia: creature utili a sé,alla famiglia ed alla Patria”.Tale lavoro ha ricostruito ilpercorso che le donne italianehanno svolto dal Risorgimen-to fino ai primi del ‘900. NadiaLodi ha poi presentato i risul-tati di un’indagine, che ha coin-volto in area regionale parec-chie donne politiche, sottoli-neando come il disincanto dellasocietà italiana rispetto allapolitica rischi di minare la “le-gittimità” della nostra demo-crazia. Diventa quindi più chemai significativo riflettere sulconcetto di impegno e respon-sabilità che contraddistinguele donne politiche. Dopo le te-stimonianze della senatriceAlbertina Soliani e diValentina Castaldini, giova-ne politica, l’incontro si è con-cluso con un reading di MariaGiulia Campioli. L’attrice haesposto ironicamente, attraversopropri testi, la storia di unadecina di donne che hanno “fat-to” in diverso modo l’Unitàd’Italia. Figure diverse ma ac-comunate dall’impegno. Il tut-to accompagnato da canzonipopolari e poesie di Praga,Nievo e Mercantini.

La ricercaNei partiti ma che faticaNell’indagine si è evidenziatauna forte vocazione finalizza-ta alla capacità di farsi caricodi responsabilità e di assume-re decisioni. Inoltre la paritàin politica non risulta ancorapienamente raggiunta mentreviene chiaramente espressa lastraordinaria potenzialità dellafemminilità, da valorizzare edanche difendere da tentazionidi mimesi del modello maschi-le. Tra le criticità emergono lafatica e la difficoltà, nel parte-cipare realmente alle sceltestrategiche dei partiti, di por-tare avanti il punto di vista digenere. Emergono poi disagi

legati ai meccanismi della po-litica in senso lato: strategie,tatticismi, ritualità a voltedispersive e fini a se stesse,oltre a quelli legati alla fatico-sa conciliazione pubblico/pri-vato. Per tanto tempo è statala donna stessa ad escludersidal campo della politica pre-ferendo settori tradizionalmentepiù “femminili”. Esiste poi unproblema di lobby: mentre gliuomini, conoscendo meglio gliingranaggi della politica, dasempre sono più abituati a farsquadra, le donne raramentesi alleano tra di loro. Circa lemodalità di approccio allapolitica, pur rifuggendo da ri-gide differenziazioni, emergecome la maggioranza delle in-tervistate concordi nella distin-zione a seconda del generepoiché le caratteristiche fem-minili evidenziano maggioreconcretezza, spontaneità ed ef-ficacia nel perseguire l’idea dipolitica come servizio alla polis.Tra le sfide e priorità dell’oggiprevalgono l’urgenza morale

ed etica, il rispetto delle rego-le per raggiungere una mag-giore equità fiscale e sociale,il raccordo intergenerazionale,il ripensamento di un nuovomodello di welfare sostenibi-le, attivando la società civilesecondo il concetto disussidiarietà circolare. Soltantoriqualificando il tessuto pro-duttivo con azioni volte a raf-forzare le medie impreseinnovative si potrà assicurareai giovani ed alle donne unlavoro dignitoso quale dirittoper tutti. Oggi la politica, secerca di fare da sé, lavora moltoal di sotto delle possibilità lo-cali e per far crescere la citta-dinanza è necessario l’impe-gno e partecipazione degli stessicittadini. Per le donne risultapoi importante il sostegno daparte del partner e della fami-glia perché resti sempre vivo,come obiettivo primario, l’en-tusiasmo nel perseguire “il benecomune” (vedi DSC “Caritasin Veritate”.

Nadia Lodi Gherardi

Alcide De Gasperi: speranza e impegnoin un tempo di forte degrado

La politica come missioneGiuseppe Bellodi

el 1927, in una letteradal carcere, Alcide DeGasperi scrive: “Ci sonomolti che nella politica

fanno solo una piccola escur-sione, come dilettanti, ed altriche la considerano, e tale è perloro, come un accessorio disecondarissima importanza. Maper me, fin da ragazzo, era lamia carriera, la mia missione”.Queste poche righe tratteggia-no solo un aspetto, sia pureparadigmatico, dell’esperien-za umana, politica e spiritualedi De Gasperi, eppure possonoessere una traccia indicativadel percorso che la Commis-sione Spiritualità di AzioneCattolica intende affrontarequest’anno.In quali modi la politica diven-ta missione nella vita di que-st’uomo trentino dal viso sca-vato e di poche (ma intense)parole? Quale speranza, qualipensieri comunica oggi - intempi, che da più parti vengo-no definiti di “forte degradopolitico” - l’impegno per gliuomini e per le istituzioni cheDe Gasperi nella sua parabolaesistenziale non ha mai smes-so di dispensare?Il cristianesimo era per lui lareligione della libertà e la fedeera il suo sostegno per ogniscelta politica. Nei discorsi,negli articoli, nelle lettere, DeGasperi mescolava spesso ci-tazioni e reminiscenze biblichea considerazioni di stretta at-tualità politica. Il richiamo al-l’impegno civile era un richia-mo cristiano e viceversa. Ladistinzione laica tra autoritàcivile e autorità religiosa, cosìnetta e inequivoca in lui, siaccompagnava a una profondaunità nella coscienza tra impe-gno civile e senso religioso. Epoteva parlare di Dio nei di-scorsi pubblici senza rischiaredi essere predicatorio o retori-co perché lo faceva con sem-plicità, sincerità e consapevo-

lezza del limite.Nei suoi scritti si può trovarespesso una lettura delle vicen-de di vita in filigrana biblica,quasi a richiamare chiunquegli si avvicini ancor oggi allanecessità quotidiana e costan-te di un discernimento alla lucedella Parola di Dio.De Gasperi era dunque un uomodi fede, declinata in tante ma-niere differenti lungo la suacomplessa e avventurosa vitadi politico e di statista. Non fuun pragmatico ma un uomo diprogrammi, eppure dovettecostruire con i materiali cheebbe di tempo in tempo a di-sposizione.Scriveva nel 1950 riguardo allaproposta rivoltagli di stendere

Cultura e Società

AN

ITALIA, IL NOSTROBENE COMUNE

Ufficio per la pastoralesociale e del lavoro

interventi di:

LAURA BIANCONIsenatrice PDL

STEFANO CECCANTIsenatore PD

SAVINO PEZZOTTAdeputato UDC

Sala congressiStazione autocorriere - via Peruzzi CARPI

Venerdì 25 novembre 2011 ore 21

La responsabilità dei cattoliciper il rinnovamento della politica

moderatore:EDOARDO PATRIARCA

segretario nazionale del comitato organizzatoredelle Settimane Sociali dei Cattolici italiani

Conferenza pubblica

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

un’autobiografia: “…il pros-simo anno sono settanta: chis-sà che non mi congedino? Al-lora sì che cercherei nelle vec-chie carte, lettere e memorieper documentare la speranzatenace dei tempi malvagi e pro-vare come un cattolico orto-dosso e credente, attraverso l’il-luminazione dell’esperienzaaltrui e quella propria, divennepoliticamente umanista ericettivo di ogni cosa buona edi ogni fede nella libertà e tol-leranza civile… Mi dicono abilee manovriero. Non è sempreun complimento. Preferireivedessero in me un uomo difede. L’abilità è al serviziodell’idea che mi conduce…”.

Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO)Tel. 059-652552 - [email protected]

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Lunedì 2 gennaio: partenza ore 6 da Carpi (Piazzale Stazioneautocorriere) per Roma. Arrivo e pranzo in ristorante. Nelpomeriggio incontro con la guida e inizio dell’itinerario pedona-le nella Roma barocca partendo da piazza del Quirinale (visitadegli esterni) sino alla Fontana di Trevi, al Pantheon e piazzaNavona. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

Martedì 3 gennaio: pensione completa. Visita guidata allaCappella Sistina, proseguimento per la visita alla Basilica di SanPietro, alle Grotte Vaticane, ed alla Tomba di Giovanni Paolo II,Santa Messa. Nel pomeriggio visita guidata a piedi da PiazzaVenezia ai Fori Imperiali, al Colosseo. Visita alla Basilica di S.Maria Maggiore, alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano, termi-nando il percorso in Santa Croce in Gerusalemme.

Mercoledì 4 gennaio: colazione, al mattino partecipazioneall’Udienza papale. Pranzo. Nel pomeriggio partenza per ilrientro.

Quota di partecipazione: 395 euro (con 30 partecipanti); 370euro (con 45 partecipanti)Supplemento camera singola: 90 euro.

Roma 2-4 gennaio 2012

Commissione spiritualità dell’Azione cattolicaDOMENICA 27 NOVEMBRE 2011

ore 15, 30 – Parrocchia di S. Agata – Cibeno

1° incontro suALCIDE DE GASPERI

L’uomo che ricostruì l’Italia e fondò l’Europa“La sua politica fu una politica ispirata”

IntervieneIl Prof. Augusto D’Angelo

(Università La Sapienza di Roma)

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2127 novembre '11

APPUNTAMENTI

MERCATO STRAORDINARIODomenica 27 novembreCarpi – Piazza MartiriDurante tutto il giorno si terrà il mercato straordinario nelcentro storico. Negozi aperti e Piazzetta alimentare con propo-ste tipiche da tutta Italia. Da questo fine settimana entrerà infunzione la pista di pattinaggio in Piazza Garibaldi per tutto ilperiodo natalizio.Info: Confcommercio Tel. 059 7364511

CENA DEL VOLONTARIATOSabato 26 novembreBudrione – Circolo Rinascita (via Marte 1)Alle 20 si tiene la cena sociale e di beneficenza che riunisceAvis, Aido, Croce Rossa e Alice. La serata sarà allietatadall’orchestra Ivana e Felice. E’ necessaria la prenotazione.Info: Avis 059 650303; Croce Rossa 339 3264179; Alice 3397576027; Circolo Rinascita 059 665321.

MOSTRA D’ARTEDal 26 novembre al 11 dicembreVignola – Il Salotto di Muratori (via Selmi 2)Inaugura sabato 26 novembre alle 16 l’esposizione di operedel pittore Mauro Filippini e del graffitista Andrea Sabattini.Apertura: festivi ore 10-12 e 15-18; feriali 15-18; chiusolunedì e martedì. Info: [email protected]; bloghttp://salottodelmuratori.blogspot.com

Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

“Lo spettacolo delle 5 Muse: Canti, danze, musiche e poesie” siterrà presso il Teatro Comunale di Carpi mercoedì 30 novembrealle ore 21. Presenta la “Strana coppia” di RadioBruno. Apt,Associazione Pazienti Tiroidei, costituitasi a Carpi il 25 settem-bre 2010 grazie all’iniziativa di 15 soci fondatori, ha organizzatouno spettacolo di beneficenza per festeggiare nel migliore deimodi il suo primo compleanno.Lo spettacolo delle 5 Muse: canti, danze, musiche e poesie, unvarietà su sceneggiatura di Giampaolo Papi, presidente onora-rio di Apt e titolare del Modulo di Diagnosi e Terapia dellePatologie Tiroidee al Ramazzini di Carpi ne curerà anche laregia assieme aG i u s e p p eCaramaschi, far-macista evicepresidente diApt. Scopo dellamanifestazione,oltre a quello difesteggiare il pri-mo anno di vitadell’associazionee di divertire ilpubblico, è quel-lo di raccogliere fondi da destinare all’acquisto di un ecografoportatile di ultima generazione.La Strana coppia di RadioBruno, costituita da Enrico Gualdi eSandro Damura, presenterà i numerosi artisti che si succede-ranno sul palco del Teatro: le ballerine della scuola di danzaEcole Classique del Circolo Cabassi; Rosario Cardillo, cheleggerà le liriche dei Poeti della Grande Sala Bianca su sottofondodella violinista Chiara Gemmi; le Cheerleaders del Nazareno diCarpi; le danzatrici del ventre dell’Amo, Associazione MalatiOncologici; il trio Big Boss Man e i suoi ragazzi; l’attriceCecilia Di Donato; il suonatore di piva Fabio Vetro.Gran finale asorpresa! Nel corso della serata, sarà assegnato ilPremio Targa d’argento Apt 2011 a due volontari distintisi nelcorso di quest’anno nel mondo del volontariato carpigiano.Apt, presieduta da Orazio Mercurio, ha per scopo lo svolgi-mento di attività di volontariato nel campo sanitario con partico-lare attenzione verso i pazienti affetti da patologia tiroidea. A talfine, si avvale delle prestazioni personali, volontarie e gratuite,dei propri iscritti. Le finalità principali dell’Associazione sono:sollecitare l’attenzione delle autorità competenti sui problemisanitari, assistenziali, economici e sociali dei pazienti affetti dapatologie tiroidee; promuovere e realizzare campagne di infor-mazione rivolte agli operatori sanitari, agli alunni, ai docentidelle scuole, alla popolazione generale, con l’obiettivo dellaprevenzione delle malattie che colpiscono la ghiandola tiroide.

email: [email protected] web: www.associazionepazientitiroidei.it

Il 30 novembre al Teatro Comunale di Carpispettacolo di beneficenza organizzato daApt, Associazione Pazienti Tiroidei

Le cinque MuseUnione Terre

d’ArgineGiornatacontro la

violenza sulledonne

Venerdì 25 novembrericorre la Giornata controla violenza sulle donne.In questa occasionel’Unione Terre d’Arginepropone un ricco pro-gramma di iniziative daltitolo “Nemmeno con unfiore”. Giovedì 24, alle20.30 nella Sala delleCerimonie del CastelloCampori a Solieral’incontro pubblico“Oltre le mutilazionigenitali femminili, unaquestione di diritti”.Venerdì 25, alle 18.30,all’Auditorium dellaBiblioteca Loria di Carpi,Consiglio tematicodell’Unione e presenta-zione del Protocolloantiviolenza, a seguireproiezione del film“Troppo amore” diLiliana Cavani e inter-vento della regista.Domenica 27, alle 16.30,presso Villa Barbolini aCampogalliano (viaMattei 13), “SalviAMO-Le”, dibattito aperto sullaviolenza di genere incollaborazione conl’Associazione VivereDonna Onlus. Il pro-gramma completo suwww.carpidiem.it.

li scheletri di unacoppia di amanti se-polti mano nellamano in un abbrac-

cio finale è stato portatoalla luce da operai che sta-vano restaurando un pa-lazzo a Modena nel 2009.La notizia, ha rapidamen-te fatto il giro del mondo.Dopo il ritrovamento, èsubito intervenuta la So-printendenza per i BeniArcheologici che ha av-viato e concluso lo scavoarcheologico in via CiroMenotti, rivelando ulte-riori affascinanti partico-lari. Si pensa che la cop-pia sia stata sepolta insie-me 1.500 anni fa, tra il VI e ilVII secolo d.c., nell’ultimoperiodo dell’Impero Roma-no, in una tomba congiuntadentro le mura del palazzo aModena.Lo scorso 7 novembre, il di-rettore dello scavo, l’archeo-logo Donato Labate el’antropologa Vania Milani,sono stati ospiti a Carpi del-l’Associazione dei Poeti del-la Grande Sala Bianca, di re-cente costituitasi sotto la pre-sidenza di Anna Maria Saettie il coordinamento di Rosa-rio Cardillo. I due scienziatihanno mostrato ai presenti lecommoventi fotografie scat-tate al momento della scoper-ta dei due scheletri.“Non sappiamo ancora se l’uo-mo e la donna ritrovati sepol-ti mano nella mano siano dav-vero due amanti nel vero sen-so della parola – ha affermatoMilani -. Quel che è certo èche chi li ha sepolti ha desi-

derato lasciare il chiaro mes-saggio che i due in vita furo-no legati da un sentimentoprofondo”. Marito e moglie?Genitore e figlio? La rispostadefinitiva sarà affidata allostudio del Dna, in corso aRavenna.Labate ha mostrato immaginiche ritraggono la donna con ilvolto rivolto verso l’uomo,che a sua volta doveva guar-

darla (osservando le ver-tebre del collo gliantropologi hanno rilevatouna rotazione post sepol-tura del capo dell’uomo).“E’ una scena molto te-nera e vi confido che intanti anni di lavoro tra gliscavi non mi sono maicommosso così tanto”, haaffermato Labate.La coppia è stata ritrova-ta nello strato medio suun totale di 11 sepolturea una profondità di settemetri. Gli archeologi ri-tengono che la coppia nonfosse particolarmente ric-ca per la natura semplicedelle tombe in cui era se-

polta.I poeti della Grande Sala Bian-ca - della quale fanno parteGiampaolo Papi, MarioOrlandi, Isa Malagoni,Odoardo Saetti, Gerardo Le-one, Leopoldo Lenza,Cosimo Capozzi – profon-damente ispirati dall’evento,hanno dedicato i propri versiai due amanti e li hanno lettidurante l’incontro serale.

G

Il ritrovamento di una coppia di amanti sepolti mano nella mano in unoscavo archeologico di Modena presentato a Carpi dai responsabili dellaSoprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna all’Associazionedei Poeti della Grande Sala Bianca

Amore per sempre

Movimento Terza EtàAppuntamenti musicali

Continuano gli appuntamentimusicali del martedì con le-zioni e concerti pianistici aquattro mani presso la SalaBianca del Movimento Ter-za Età in C.so Fanti, 89 el’Auditorium dell’IstitutoTonelli in via San Rocco, 5.Martedì 22 novembre è sta-to presentato il programmadel concerto Musica al fem-minile, che si terrà martedì29 novembre nell’Audi-torium del Tonelli, con bra-ni di Fanny Mendelssohn,Marie Jaëll, Amy CheneyBeach, Margaret Garwooded Elena Cattini.L’iniziativa è resa possibiledal contributo della Fonda-zione Cassa di Risparmio diCarpi. Iscrizioni e informa-zioni presso la Segreteria delMovimento Terza età.Gli incontri avranno inizioalle ore 15.30.Info: 059 6550494

Si legge da fonte diretta del Ministero per i Beni ele Attività Culturali (sito internet della Soprinten-

denza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna:http://

www.archeobo.arti.beniculturali.it/mo_via_menotti/necropoli_tardoantica.htm) che

“l’archeologo della Soprintendenza DonatoLabate e l’antropologa Vania Milani hannotrovato particolarmente significativo questoepitaffio per gli amanti di Modena, scritto da

Giampaolo Papi:A ciascun amante s’inchini il TempoSappia di voi la memoria del mondoFigli dell’assoluto, Amore e Morte”.

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22 27 novembre '11 Agenda

GIOVEDI’ 24INCONTRI• Ore 9.30 – Carpi, Seminario vescovile

– Consiglio presbiteraleBIOETICA• Ore 21 – Carpi, Seminario vescovile –

“Le conseguenze psichiche dell’abor-to volontario”, interviene CinziaBaccaglini, psicologa clinica e di co-munità e psicoterapeuta della famiglia

VENERDI’ 25INCONTRI• Ore 21 – Carpi, Sala Congressi di via

Peruzzi – Conferenza “Italia, il nostrobene comune. La responsabilità dei cat-tolici per il rinnovamento della politica”

DOMENICA 27I Domenica di AvventoINCONTRI• Ore 16 – Carpi, Sala Duomo – “Dia-

logo, pluralismo, fraternità”, con Pa-olo Santachiara e Ruggero Cavani

MARTEDI’ 29INCONTRI• Ore 21 – Carpi, Sant’Ignazio – 3°in-

contro del ciclo I Martedì diSant’Ignazio, interviene monsignorNikola Eterovic

GIOVEDI’ 1 DICEMBREINCONTRI• Ore 9.30 – Carpi, Seminario vescovile

– Ritiro per il cleroBIOETICA• Ore 21 – Carpi, Seminario vescovile

– “Pratiche di fecondazione assistitae ricerca sull’embrione umano”, in-terviene Renzo Puccetti, docente in-caricato alla Facoltà di Bioeticadell’Ateneo Pontificio ReginaApostolorum

PREGHIERA• Ore 21 – Carpi, Santa Chiara – Ado-

razione Eucaristica per le vocazioni

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo) - Tel. 059/687068 – Fax 059/630238Redazione: [email protected]

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CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazio-ne: Eleonora Tirabassi (Mirandola – Concordia), Pietro Guerzoni,Saverio Catellani, Corrado Corradi - Fotografia: Fotostudioimmagini.Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

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Coordina, promuove e sostiene,attraverso la sua Commissione,le attività educative e la forma-zione degli educatori. Promuovela realizzazione di progetti edu-cativi specifici in vari ambiti pa-storali. Prepara le attività legatealla GMG a livello locale e na-zionale. Propone e diffonde i sus-sidi formativi per i giovani.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

EFFATÀ ONLUS

Si impegna nella promozione deidiritti dell’infanzia e dell’adole-scenza e nell’innovazione esperimentazione di servizi socio-educativi (doposcuola, sostegnoai disturbi specifici dell’appren-dimento, campi gioco estivi, for-mazione degli educatori di stra-da e dei centri di aggregazione).

Sede: c/o Oratorio Eden, via S. Chiara, 18; Reca-pito: c.so Fanti, 44 - Carpi. Tel 059 686889.

CENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”

Tre sezioni – Biblioteca, Archivistorici ed Emeroteca eMultimediale – rivolte in modoparticolare a catechisti, animato-ri dei gruppi associativi, studen-ti, insegnanti.

Tel 059 653835 – E-mail:[email protected] - Martedì e venerdì dalle16 alle 19 - mercoledì e sabato dalle 9 alle 12

TEOLOGIA ED EVANGELIZZAZIONE ONLUS

Associazione costituitasi in oc-casione del 25° anniversario diordinazione sacerdotale dimonsignor Gildo Manicardi, persostenere giovani della Diocesidi Carpi che scelgano di studiareteologia dopo le superiori.

Sede: via Curta Santa Chiara, 17, Carpi.Tel/fax. 059/685210.

COOPERATIVA SOCIALE NAZARENO

Nasce nel Novembre 1990 inCarpi con lo scopo di accoglie-re, valorizzare ed aiutare per-sone con disabilità e disturbomentale.

Sede: Via Bollitora Interna, 130 - 41012 Carpi -Tel. 059 664774 - Fax 059 664772, e-mailsegreteria: [email protected], sito internet: www.nazareno-coopsociale.it

SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA“S. BERNARDINO REALINO”

È rivolta a tutti coloro che vo-gliono approfondire la propriafede studiando la Sacra Scritturae il Magistero della Chiesa. Deltutto separata dall’Istituto Supe-riore di Scienze Religiose “B. C.Ferrini” di Modena per quantoriguarda i titoli, ma con un servi-zio di videoconferenza per chidesidera comunque usufruire dientrambe le proposte formative.

Sede: C.so Fanti, 44 – Carpi, Tel 059 685542,Fax 059 654202

MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA“CARDINALE RODOLFO PIO DI SAVOIA”

Il Museo è costituito innanzituttodalla chiesa stessa di Sant’Ignazioche è stata lasciata nella sua inte-grità, con il proprio arredo di ma-nufatti e di tele . Il materiale pre-sentato proviene da chiese dellacittà e della diocesi e costituisceuna selezione di opere significati-ve per il loro messaggio pastoralee didascalico. Fanno parte del-l’esposizione arredi e suppelletti-li sacre, argenterie dal XVI al XXsecolo, dipinti di pregio, incisio-ni, sculture, tessuti, scagliole.

Chiesa di Sant’Ignazio di LojolaCorso Fanti 44 – CarpiOrari di apertura: giovedì dalle 10 alle 12.30; sabato dalle10 alle 12.30; domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle18. Ingresso libero

Ogni settimana i recapiti di uffici, enti,associazioni della Diocesi di Carpi:

Famiglia, Giovani,Educazione, Cultura

Nella chiesa dell’Adorazione a Carpi ogni primo giovedì delmese alle ore 10 celebrazione della Messa seguita da unameditazione guidata.

Apostolato della PreghieraIntenzioni per il mese di dicembre

Generale: Perché tutti i popoli della terra, attraverso la conoscenza ed ilrispetto reciproco, crescano nella concordia e nella pace.Missionaria: Perché i bambini e i giovani siano messaggeri del Vangelo eperché la loro dignità sia sempre rispettata e preservata da ogni violenza esfruttamento.Vescovi: Perché lo Spirito Santo susciti nelle nostre comunità una piùprofonda e autentica comunione fra i laici e i presbiteri, per rispondereinsieme al compito urgente dell’educazione.

6° anniversario24.11.2005 – 24.11.2011

Ermanno Jules Bigi

Nel sesto anniversario della morteil professor

Ermanno Jules Bigisarà ricordato dai familiari

e da tutti coloro che vorranno unirsinella Messa di suffragio

che sarà celebratanella chiesa parrocchiale di Rologiovedì 24 novembre alle ore 19

PanzanoGruppo di preghiera Medjugorje

Come ogni ultima domenica del mese,il gruppo di preghiera Medjugorjesi riunirà presso la parrocchia diPanzano domenica 27 novembre.Questo il programma. Alle 15 acco-glienza; alle 15.30 Santa Messa. Aseguire testimonianza dei volontaridell’Unitalsi di recente in pellegri-naggio a Medjugorje. Per conclude-re Adorazione e Benedizioneeucaristica.

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2327 novembre '11

AGENDA del VESCOVOSegreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

Il quotidianodei cattolici

Al lunedì e al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30 riceve icollaboratori della Curia e i SacerdotiAl martedì, giovedì e sabato dalle ore 10,30 alle ore 12.30,udienze privateAl mercoledì, giornata personale di studio, di preghiera e diriflessione

VENERDI’ 25• Ore 11.30, Carpi, Curia Vescovile: incontro con il Collegio

Consultori• Ore 21, Carpi, Sala Congressi: partecipa alla conferenza

“Italia, il nostro Bene comune”

SABATO 26• Ore 9, Carpi, Sala delle Vedute di Palazzo Pio: saluto al corso

“Medicina interna: le sfide possibili. Le cure palliative inMedicina interna”

• Ore 19, Fossoli: Santa Messa e Cresima adulti

DOMENICA 27• Ore 11, Carpi, San Giuseppe Artigiano: Santa Messa nella

prima Domenica di Avvento• Ore 12.30, Carpi: partecipa al pranzo dell’Ushac• Ore 16, Concordia, Oratorio: incontra i genitori sul tema

“Educare i figli, oggi”

Agenda

MARTEDI’ 29• Ore 21, Carpi, Sant’Ignazio: partecipa alla conferenza “Per-

ché e che cosa è la ‘Nuova evangelizzazione?’” relatore S.E.monsignor Nikola Eterovic

MERCOLEDI’ 30• Ore 21, Carpi, Teatro Comunale: partecipa allo spettacolo

sull’arte del dottor Giampaolo Papi, presidente dell’Asso-ciazione Pazienti Tiroidei (Apt)

GIOVEDI’ 1• Ore 9.30, Carpi, Seminario Vescovile: ritiro del Clero• Ore 21, Carpi, Corpus Domini: presiede il Corso per fidanzati

VENERDI’ 2• Ore 9, Reggio Emilia, Seminario: partecipa all’apertura

dell’Anno Accademico dello Studio Teologico e S.Messa

DOMENICA 4• Ore 10.30, Cividale: Santa Messa per i Vigili del Fuoco nella

festa di Santa Barbara• Ore 15.30, Carpi, Sant’Ignazio: partecipa al convegno del

Centro di informazione biblica (Cib)• Ore 18, Carpi, Basilica Cattedrale: Santa Messa per il 25° del

Cib e di Notizie

Frequenza per la diocesiFM 90,2

La Tvdell’incontroDigitale terrestreCanale 801 Sky“E’ TV” Bologna

I parroci sono invitati a far pervenire alla redazione eventuali modifiche:tel 059 687068, fax 059 630238, e-mail [email protected].

ORARIO SS. MESSE

Prima messa festiva: 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine(p.zza Donatori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S.Nicolò • 19,00: S. Francesco • 19,00: Ospedale

Festive: 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi •9,30: Cattedrale, S. Nicolò, S. Francesco • 10,00: casaprotetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •10,30: Cimitero • 10,45: Cattedrale • 11,00: S. Nicolò, S.Francesco • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò • 18,00:Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospedale

Prima messa festiva: • 18,30: Quartirolo, Corpus Domini •19,00: S. Croce

Festive: 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •10,00: Corpus Domini, Gargallo • 11,15: Quartirolo, S. Croce• 11,30: Panzano

Prima messa festiva: 18,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R.,Limidi

Festive: 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile • 11,15:Limidi

Prima messa festiva: 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giu-seppe Artigiano, S. Marino Ponticell i , Fossoli • 20,30:Budrione

Festive: 8,00: S.Marino • 9,30: S. Agata-Cibeno, S. GiuseppeArtigiano • 10,00: Migliarina, Fossoli • 11,00: S.Marino, S.Giuseppe Artigiano • 11,15: S. Agata-Cibeno, Budrione• 11,30: Fossoli • 18,30: S. Giuseppe A.

Prima messa festiva: 18,00: Rolo, Novi di Modena • 19,00: S.Antonio in M. • 20,30: Rovereto

Festive: 8,30: Novi di Modena, Rovereto • 9,30: Rolo • 10,00:Novi di Modena, S. Antonio in M. • 11,15: Rolo, Rovereto •17,00: Novi di Modena

Prima messa festiva: 17,00: Mirandola Casa di Riposo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,00: Cividale • 18,30: MirandolaDuomo • 19,00: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive: 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. Fran-cesco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •10,30: Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano •11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo

Prima messa festiva: 18,30: Concordia, S. Possidonio• 19,00:Fossa • 20,30: Vallalta

Festive: 8,00: Concordia• 9,00: Vallalta • 9,30: Concordia, S.Caterina, Fossa, S. Possidonio 10,45: S. Giovanni • 11,00:Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia • 11,30: S. Possidonio

Prima messa festiva: 17,00: San Martino SpinoFestive: • 9,30: S. Martino Spino, Gavello • 11,00: Quarantoli,

S. Martino Spino • 11,15: Tramuschio

Un ricordo commosso dimonsignor Vigilio FedericoDalla Zuanna è stato tracciatoda monsignor Elio Tinti il 20novembre durante la messacelebrata nel 67° anniversariodei “fatti di Limidi”. “Con ilsuo volto paterno e dolce – hadetto monsignor Tinti - il suotemperamento coraggioso egeneroso, la sua voce di mae-stro dotto e sapiente in tutto ilsuo ministero pastorale,monsignor Dalla Zuanna è sta-to vescovo della Chiesa di Carpiin un tempo storico carico dinon poche difficoltà. In quelcontesto di guerra, di violenza,di odio, egli è stato un uomo dipace, assicurando prima di tut-to la giustizia, il rispetto per lavita e la salvaguardia di ognipersona, incurante di grandis-simi rischi personali”. Scrive-va nella sua prima lettera pa-storale il 14 giugno 1941: “Viho parlato dell’amore che si ètrasfuso nel mio cuore: ebbe-ne, questo amore sarà la sor-gente e la regola di tutta la miaopera, del mio ministero. Tut-to quello che il Signore mi hadato, la salute, le forze fisichee l’intelligenza, tutto vogliospendere per voi, non per ungiorno, ma per tutto il tempodella vita: sento di poter direcome l’Apostolo: ‘Mi sacrifi-cherò per voi: Impendam etsuperimpendar pro animabusvestris (mi prodigherò volen-tieri, anzi consumerò me stes-so per le vostre anime)’. Il Divinredentore ha promesso agli

Apostoli la sua continua edefficace assistenza e ripete an-che ai Vescovi di oggi, comeripeterà a quelli di domani: Ecceego vobiscum sum (ecco io sonocon voi). E’ qui la mia speran-za e fiducia; dirò di più: la miacertezza, ed è pure questo ilcristiano ottimismo che mi hasempre sostenuto in momentiassai difficili e mi sostiene,m’incoraggia anche ora… Fi-ducia illimitata in Dio e confi-denza filiale nella Madre checi ha dato in Maria. Fiducia inSan Bernardino da Siena, pa-trono della Diocesi che egli haedificato coll’ardente

predicazione e coll’esempiodelle sue eroiche virtù!”.“Monsignor Dalla Zuanna –ha proseguito monsignor Tinti- ha vissuto e impersonato queste

eroiche virtù nell’episodio diLimidi, che oggi riviviamo a67 anni di distanza, e che luicosì ha annotato nel suo diariopersonale il giorno 21 novem-bre: ‘Prigionieri liberati e libe-rati gli ostaggi. Deo gratias. LaMadonna ha fatto tutto. Sia Lodea Lei’”. Oggi, ha sottolineatomonsignor Tinti, “è commo-vente rivivere nei nostri animila figura episcopale dimonsignor Dalla Zuanna checon personale e profonda con-vinzione ha annunziato la pa-rola e la salvezza di Dio e constraordinaria fortezza ha dife-so gli innocenti condannati amorte, procurando un forte gestodi pace. Sono molto appropriatele parole che il presidente dellaRepubblica Carlo AzeglioCiampi ha scritto nell’insigni-re il vescovo Dalla Zuanna dellamedaglia d’oro al merito civi-le: ‘Incurante dei gravissimirischi personali, con generososlancio pastorale diede rifugioe conforto a coloro che, perse-guitati dai nazifascisti, cerca-vano scampo alle prepotenze ealla crudeltà delle forze occu-patrici’. “Monsignor DallaZuanna – è stata la preghiera dimonsignor Tinti - voglia dalcielo, nella gloria del Padre,ottenerci di essere, come lui,artefici di giustizia, di bene edi pace con ogni persona e inogni circostanza per sentircidire da Cristo Gesù Re del-l’Universo al termine dellanostra vita: ‘Venite benedettidal Padre mio nel mio Regno’”.

Nel 67° anniversario dei “fatti di Limidi” il ricordo di monsignor Dalla Zuanna

“Tutto voglio spendere per voi”

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ApertoDOMENICA 27 NOVEMBRE

UOMO · DONNA · BAMBINO ·

S H O P P I N G C E N T E R

ORARI: 10-13 / 15.30-19.30