Faziosità e pluralismo in vari programmi d’approfondimento politico

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Ivan Leoni - Cim 1 Faziosità e pluralismo in vari programmi d’approfondimento politico Relatore: Guido Legnante

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Ivan Leoni - Cim 1

Faziosità e pluralismoin vari programmi

d’approfondimento politico

Relatore: Guido Legnante

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Nella società contemporanea la televisione è di gran lunga lo strumento maggiormente utilizzato dalla gente per informarsi e farsi un’idea di ciò che avviene all’interno del mondo politico, pertanto si può con certezza affermare che al giorno d’oggi il piccolo schermo rappresenta il principale canale di comunicazione politica.

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Entrando però nel merito dell’offerta televisiva di programmi che hanno a che fare con la politica, si deve constatare che la trasparenza e la totale neutralità non sono prerogative di queste categorie di trasmissione. Quasi tutti i programmi di genere politico infatti propongono messaggi di parte.

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Il compito di questo lavoro sarà dunque quello di andare a cercare all’interno delle trasmissioni d’offerta politica i fattori che ne rivelano le simpatie per una particolare formazione del panorama elettorale.

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Il metodo di lavoro che verrà utilizzato verterà su un’analisi descrittiva dei contenuti che contraddistinguono la puntata scelta dei programmi considerati. Inoltre sarà formulata un’interpretazione delle trasmissioni per evidenziare gli elementi che ne mostrano lo schieramento politico.

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E’ stato quindi selezionato un campione di trasmissioni da analizzare che comprende alcune tra le produzioni più importanti che riguardano l’approfondimento politico nel panorama televisivo nazionale ed anche un paio di trasmissioni in onda su emittenti regionali lombarde.

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Ballarò

La puntata di Ballarò che ho preso in esame è quella andata in onda il 31 maggio scorso. L’argomento trattato per tutta la trasmissione è quello più caldo di quei giorni, ovvero i 4 quesiti referendari sulla legge 40 del 2004 che regolamenta la fecondazione assistita e la ricerca sulle cellule staminali. Su questi quesiti i cittadini erano chiamati ad esprimersi il 12 e 13 giugno.

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Il programma appare evidentemente schierato a favore della coalizione di centro sinistra e lo si evince da diversi contesti.

• l’atteggiamento del conduttore: nelle sue domande, nelle sue interruzioni agli interventi,nel suo sarcasmo

• gli applausi che il pubblico in studio riserva agli ospiti della trasmissione

• i contenuti dei contributi filmati

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Porta a Porta

Nell’analisi di programmi d’offerta televisiva in atto trova spazio l’appuntamento di Porta a Porta andato in onda la sera del primo giugno, in cui si trattava della cocente sconfitta della costituzione europea, poiché al referendum per la sua ratifica tenutosi in Olanda, quasi i due terzi dei votanti si dichiarava contrario all’adozione del documento

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Il complesso degli elementi denotati nel corso della disamina di questa puntata di Porta a Porta fa a supporre che il programma sia orientato politicamente a favore della coalizione di centro destra, in particolare

• La conduzione del programma ad opera Vespa

• la composizione del complesso degli ospiti

• i tempi e i turni di parola non divisi equamente

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Secondo Voi

L’appuntamento di Secondo Voi di cui proporrò una disamina è quello andato in onda il 2 giugno e il suo titolo fa esplicitamente riferimento alla ricorrenza di quella giornata nel nostro paese, ovvero “2 giugno festa della repubblica”.

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L’analisi della puntata porta a pensare che la trasmissione sia leggermente schierata in maniera più vicina al centro destra.

La polemica in atto nei giorni nostri vede una frattura nel panorama politico tra un centro sinistra molto legato ad un’idea di cooperazione europea e una coalizione avversaria che si dichiara scettica su questa ipotesi. Esaminando quest’appuntamento di Secondo Voi si evince che gli aspetti che emergono sono più correlati con una salvaguardia della storia nazionale.

Ad esempio i pareri più autorevoli o l’intervento finale di Del Debbio

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Punto e a Capo

S’intitola “Mercato in giallo” la puntata di Punto e a capo andata in onda il 9 giugno, che ho scelto di analizzare. E’ facilmente intuibile che il canovaccio della trasmissione si svilupperà intorno all’attuale tema delle sempre più importanti importazioni di prodotti cinesi nel nostro Paese.

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Avendo esaminato il programma si può affermare che esso sia abbastanza schierato a favore della coalizione di centro destra.

A rivelarlo è in primo luogo l’atteggiamento del conduttore, con le sue domande e le sue considerazioni. Gli altri aspetti che rivelano le tendenze politiche della trasmissione sono i contributi filmati poco pluralisti, il disequilibrio delle simpatie politiche dei presenti in studio e in collegamento e la satira proposta.

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Iceberg

E’ la puntata trasmessa il 20 giugno scorso quella di cui esporrò una disamina per il programma d’offerta politica Iceberg di Telelombardia. Il titolo dell’appuntamento di quel giorno è “Lega Nord, assalto all’€uropa”, poiché nel corso del programma si parlerà soprattutto del raduno del Carroccio avvenuto il giorno precedente a Pontida e delle provocazioni leghiste contro l’Unione Europea

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La puntata del programma preso in considerazione non fa trasparire alcun particolare orientamento politico.

Per lunghi tratti della trasmissione sembra più che altro di trovarsi di fronte a spazi di propaganda politica autogestiti.

La responsabilità di questi fenomeni è da attribuire ai due conduttori che mancano completamente della personalità necessaria per tenere in mano un dibatto fra esponenti di partito sempre pronti alla polemica e all’accusa

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Primo Piano

L’appuntamento che ho scelto di analizzare per quanto riguarda Primo Piano è quello che è stato trasmesso il 21 giugno. Le tematiche della puntata verteranno interamente sui deplorevoli avvenimenti di stupro di gruppo ai danni di giovani ragazze, che hanno sconvolto l’Italia nei giorni precedenti, in particolare le città di Bologna e di Milano.

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La trasmissione appare schierata politicamente a favore della coalizione di centro sinistra. Ciò lo si evince già dal titolo della puntata “Il Taglio”.

Per quanto riguarda il comportamento della conduttrice risulta schierato politicamente nelle sue considerazioni personali.

A rivelare che il programma propende verso il centro sinistra ci sono poi i servizi filmati

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Carta Straccia

Della trasmissione Carta Straccia analizzerò l’appuntamento andato in onda il 21 giugno scorso. In quella puntata si è parlato dei problemi relativi all’immigrazione clandestina, un argomento caldissimo in quel periodo, visti gli scottanti episodi accaduti nei giorni precedenti, come le due ragazze violentate nella periferia di Milano.

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Dalla disamina la trasmissione risulta fortemente schierato a favore del centro destra.

L’aspetto principale è dato dal comportamento del conduttore, che è il protagonista assoluto della trasmissione, con la sua condotta autoritaria verso gli ospiti, le sue serie di domande.

Inoltre sembrano di parte il titolo e le telefonate giunte in studio.

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Tg Lombardia

Dopo aver constatato che Carta Straccia è fortemente schierata è sorto il dubbio che lo sia l’intera linea editoriale della rete Antenna 3. Allora si è deciso di analizzare un’altra trasmissione dell’emittente per risolvere il dubbio e la scelta e caduta sul telegiornale del canale televisivo.

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L’appuntamento analizzato è quello del 14 luglio. La striscia quotidiana d’informazione di Antenna 3 risulta abbastanza orientata verso la Casa delle Libertà, lo si evince da alcuni servizi proposti.

Tg Lombardia risulta meno schierato a favore della Lega rispetto a quanto a dimostrato di esserlo il talk show Carta Straccia, ma si può sostenere in maniera provata che la linea editoriale adottata dall’emittente riservi simpatie particolari per il Carroccio.

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La parte finale della ricerca si propone l’obiettivo di elencare gli elementi rilevati nelle analisi delle trasmissioni.

Il primo aspetto che si incontra all’interno di un programma in ordine cronologico e che può indicare un orientamento ideologico dell’appuntamento televisivo è il suo titolo.

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Ma l’elemento principale che palesa la partigianeria politica di un programma televisivo è sicuramente il comportamento adottato dal suo conduttore. In questo ambito sono diversi i fattori da affrontare.

• considerazioni ed opinioni esplicite

• tipi di domande ai diversi ospiti

• condotte generali differenti

• differenza nel numero e nella durata dei turni di parola affidati a diversi personaggi

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Una situazione poi che propone assenza d’imparzialità molto lampante si verifica quando il complesso degli ospiti e dei personaggi non è perfettamente in equilibrio tra le due coalizioni del panorama politico

Anche la proposizione di contributi filmati può fungere da indicatore di comunicazioni di parte, poiché spesso il loro montaggio risulta fornire una posizione ben delineata sull’argomento trattato

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Altri elementi che concorrono a determinare la faziosità di un programma sono la proposizione di telefonate, mail e fax di spettatori da casa. Oppure gli applausi del pubblico in studio. O ancora la trattazione di particolari tematiche. Infine un ultimo aspetto constatato che svela l’orientamento di un programma televisivo è individuabile nella satira.

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Ad ogni modo la ricerca dà adito ad un’osservazione finale. Pur considerando che il lavoro presentato pone le basi su di un’analisi esplorativa e condotta con un’ottica qualitativa, si può comunque affermare che le trasmissioni d’offerta politica del panorama televisivo italiano sono praticamente tutte schierate e l’imparzialità è un aspetto estraneo a questo tipo di comunicazione.