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46 - JP4 Mensile di Aeronautica Marzo 2007

a consegna, lo scorso 11gennaio, del primo dei dodi-ci Alenia Aeronautica C-27J

alla 46ª Brigata Aerea sancisce l’av-vio dell’aggiornamento della flottadi velivoli da trasporto tattico del-l’Aeronautica Militare, che si com-pleterà nel 2008. Dopo i due esem-plari consegnati in gennaio, infatti,il terzo giungerà in maggio, altrisette entro l’anno e gli ultimi duenel 2008. Un impegno, per AR-MAEREO, la Direzione Generaleper gli Armamenti Aeronautici,compreso tra i 570 ed i 580 milio-ni di euro, comprensivi di cinqueanni di supporto tecnico per la ma-nutenzione di linea, con una partedella cifra “mobile“, rapportata,cioè, all’operatività garantita dalladitta costruttrice.

Naturale sostituto del G.222, ri-masto in linea con la 46ª fino al2005, il C-27J va ad affiancare,presso la flotta della brigata pisana,il più grande Hercules del quale laforza aerea ha in linea 22 esempla-ri, 12 della versione C-130J e diecidi quella allungata C-130J-30, con-segnati tra il 2000 ed il 2005.

Il C-27J è un aereo che garanti-

sce un’elevata flessibilità di impiegoe potrà operare, entro il primo se-mestre del 2008, nei più diversicontesti internazionali in vari tipi dimissione: dal trasporto di truppe,materiali e veicoli militari e civili, aquello urgente di tipo sanitario, conla possibilità di imbarcare ancheun’ambulanza. Altre possibili utiliz-zazioni sono quelle del lancio diparacadutisti e materiali, ricerca esoccorso, supporto ad operazioni diprotezione civile e antincendio.

L’aereo è in grado di operare supiste semipreparate e lunghe menodi 500 metri, può trasportare fino a10 tonnellate di materiale, 46 para-cadutisti, oppure 62 persone nellaconfigurazione passeggeri o, anco-ra, 36 barelle e 6 assistenti nellaversione sanitaria. Le grandi dimen-sioni del vano cargo (2,60 m di al-tezza e 3,33 di larghezza) e la robu-stezza del piano di carico (4.900kg/mq) consentono di trasportareequipaggiamenti militari di grandi

dimensioni e pesi e, per esempio, diimbarcare motori aeronautici per C-130, Eurofighter, F-16 e Mirage2000, direttamente sui rispettivi car-relli di sostegno.

Pur mantenendo le stesse carat-teristiche progettuali ed aerodina-miche del suo predecessore, il C-27J presenta un’avionica di ultimagenerazione e nuovi motori Rolls-Royce che, tra l’altro, sono gli stessimontati sul C-130J, con evidentivantaggi in termini di logistica e ad-

C-27J per l’AMÈ iniziata in gennaio la consegna alla 46ª Brigata Aerea del C-27J di AleniaAeronautica che adesso guarda con fiducia alle gare internazionali.

MARCO IAROSSI

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Nella foto grande: il primo C-27J della 46ªBrigata Aerea, “Lupo 80“, appena atterrato

dopo l’arrivo sul cielo della base scortato da due Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto.

Nelle foto piccole: l’aereo ripreso davantiall’hangar dove si è svolta la cerimonia

ufficiale ed in volo sulla campagna toscana.

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destramento del personale. Si trattadei Rolls-Royce AE2100 D2 da4.637 cavalli (3.458 kW) che utiliz-zano due sistemi di controllo digita-le FADEC (Full Authority Digital En-gine Control), uno per il motore eduno per l’elica, la Dowty R391 a seipale in materiale composito conprofilo a scimitarra. Progettato spe-cificatamente per operare in am-bienti difficili, l’AE2100 è stato giàscelto per il C-130J, per l’anfibioShinMaywa US-2 e per l’aereo dasorveglianza e controllo Saab 2000AEW&C. Gli oltre 850 esemplarigià in servizio hanno accumulatopiù di tre milioni di ore di volo conoperatori militari e civili.

L’adozione del nuovo motore (iG.222 avevano i General ElectricT64-P4D da 3.400 cavalli) ha con-sentito un incremento del peso mas-simo al decollo a 30.500 kg (controi 26.500 del G.222), un aumentodella velocità massima di crociera a325 nodi (272 del G.222), dell’auto-nomia a 3.300 miglia nautiche(2.800), del carico pagante a 9.000kg e un miglioramento dell’affidabi-lità e della facilità di manutenzione.

L’altra sostanziale innovazionedell’aereo, dicevamo, è nell’avioni-ca che con i suoi dark cockpit, digi-tal map e doppio Hud-Up-Display,rappresenta la soluzione più avan-zata disponibile sul mercato per gliaerei da trasporto tattico. L’Aeronau-tica Militare ha inoltre scelto per isuoi aerei alcune dotazioni aggiun-tive rispetto alla versione base chene migliorano le capacità, l’efficaciaoperativa e la sicurezza, in partico-lare nelle operazioni fuori area. Leprincipali aggiunte chieste dall’AMsono il sistema di rifornimento in vo-lo, il sistema di autoprotezione

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C-27J per l’AM

Il progetto iniziale del biturbina italiano prevedeva,siamo negli anni ‘60, un aereo da trasporto medio-leggero con capacità STOVL (Short Take Off and Ver-tical Landing), cioè a decollo corto e atterraggio ver-ticale, ma l’impossibilità tecnica, per il livello tecnolo-gico dell’epoca, di rendere operativa una macchinadel genere, portò poi allo sviluppo di un aereo da tra-sporto tattico convenzionale, inizialmente battezzato“Cervino”, dalla Fiat, allora responsabile del progetto,e poi sviluppato negli anni ‘70 come G.222 dall’alloraAeritalia, poi Alenia. Il primo prototipo ha volato il 18 maggio 1970, il se-condo il 22 luglio 1971, la versione definitiva il 23 di-cembre 1975. Pur non venduto in un gran numero diesemplari, il G.222 ha spesso potuto dimostrare la suarobustezza anche in teatri particolarmente difficili,come in Somalia e a Timor Est dove, durante la missio-ne ONU INTERFET, fu l’unico aereo a garantire il colle-gamento con l’aeroporto di Dili, immerso nella fore-sta. Oltre che all’AM, il G.222 è stato venduto alle for-ze aeree di Argentina, Dubai, Libia, Nigeria, Somalia,Stati Uniti (come C-27A), Tailandia e Venezuela. Il biturbina è entrato in in linea con l’AM nel 1978, pri-ma col 98° Gruppo e poi con il 2° Gruppo dell’allora46ª Aerobrigata, ed ha ufficialmente lasciato la forzaaerea il 10 settembre 2005 con una cerimonia ed una

manifestazione aerea sulla base di Pisa. L’AM ha rice-vuto nel complesso 52 esemplari, dei quali 42 nellaversione standard da trasporto TCM, uno per guerraelettronica VS, quattro per radiomisure RM e cinquein versione antincendio SAA per la Protezione Civile. Il contratto tra Alenia Aeronautica e AM per la for-nitura dei nuovi C-27J comprendeva anche il ritiro diuna ventina di G.222 che la ditta offre adesso a for-ze aeree che hanno necessità di dotarsi di aerei peril trasporto tattico, ma non hanno sufficienti fondiper acquistare i nuovi C-27J. Un primo esemplare exAM è stato venduto alla Nigeria nell’ambito del re-cente contratto per la rimessa in efficienza e aggior-namento dell’esistente flotta di cinque velivoli. Altripotenziali clienti potrebbero essere la Tailandia e laLibia. Quest’ultima, in particolare, ha dei G.222L, la versionea suo tempo motorizzata con Rolls-Royce per evitarel’embargo statunitense sui General Electric della ver-sione base, e non è ancora chiaro cosa voglia fare.Alenia Aeronautica, che ha recentemente ispezionatogli aerei, offre alla Forza Aerea Libica tre opzioni: ri-mettere in condizioni di volo gli esistenti G.222L (maè da verificare la disponibilità di pezzi di ricambio perquei motori); acquistare dei G.222 ex AM; acquistaredei nuovi C-27J.

Fiat, Aeritalia, Alenia... G.222

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DASS (Defensive Aids Sub System,con radar warning receiver, missilewarning, laser warning e chaff & fla-res), HUD, OBIGGS (On BoardInert Gas Generator System), prote-zione balistica, sistemi di navigazio-ne e comunicazione migliorati.

Successo in vista

Al momento il C-27J si presentasul mercato con un potenziale enor-me, se si considera che nel segmen-to al quale si riferisce non esistonoreali concorrenti. L’aereo di AleniaAeronautica è infatti l’unico della

sua categoria ad essere stato specifi-catamente progettato come velivoloda trasporto tattico ed è l’unico a ri-spondere appieno alle specifiche de-gli operatori che, sparsi un po’ovun-que nel mondo, hanno bisogno dicostituire, o di aggiornare, una flottaper il trasporto tattico. I concorrenti,come l’EADS CASA C-295, infatti,hanno prestazioni inferiori e, in certicasi, non sono proprio in grado di ri-spondere alle richieste dei clienti co-me, per esempio, la capacità di stiva-re carichi di certe dimensioni e pal-let NATO omologati.

Fino ad ora il C-27J è stato ordi-nato, oltre che dall’AM, dalle forzeaeree di Grecia, Bulgaria e Lituaniaed è stato selezionato da quella del-la Romania. L’Aeronautica Grecane ha ordinati dodici esemplari (piùtre in opzione), tre dei quali sonogià in servizio e saranno seguiti abreve da altri due che al momentosono in fase di accettazione in Ita-

JP4 Mensile di Aeronautica - 49Marzo 2007

Sopra: schieramento di C-130J e C-130J-30 sull’aeroporto di Pisa. In basso: in occasione dellacerimonia di consegna del primo C-27J, sulla base della 46ª BrigataAerea erano stati esposti anche un C-119 ed un G.222 (foto nel box della pagina a fianco).

Il mercato del C-27J

Contratti acquisiti:

Italia 12Grecia 12 + 3Bulgaria 5 + 3Lituania 3Romania 7

In gara o in valutazione:

Abu DhabiArabia SauditaAustralia 10-18Canada 15Croazia 3IrlandaQatarOmanRep. Ceca 6Slovacchia 4Slovenia 1 + 1Ungheria 6USA (JCA) 200

On 11 January the first of twelveC-27Js was delivered to the 46thAir Brigade of the Italian Air Forceat Pisa airport. Nine more will bedelivered this year, and the finaltwo in 2008. Natural successor tothe G.222, the C-27J joins 22 C-130J Hercules at Pisa, adding itsflexibility as an asset. The contractis worth 570-580 million euro,including five years of maintenan-ce technical support. The C-27Jcan operate from semi-preparedstrips of 500 meters length car-rying up to 10 tons of freight, 46paratroope or 62 passengers. Itscapacious hold accepts bulky mili-tary loads, such as fighter jet engi-nes on their trolley.

It introduces the most modernavionic systems and Rolls-RoyceAE2100 engines with Dowty R391six blades propellers, which muchimprove performances over the GET64-P4D powered G.222, which leftservice in 2005. The Air Force orde-red the most complete equipment,including flight refueling probe,twin HUD, dark cockpit and digitalmap, plus a complete DASS selfprotection suite, ballistic protectionand OBIGS.Success on export markets is ensu-red by the fact that there is noother real military tactical transportaircraft. The air forces of Greece,Bulgaria and Lithuania ordered theC-27J, and Romania has selected it,while more orders are expectedfrom the new democracies ofEastern Europe and from theMiddle East. The US market is themost important one, as the USArmy and the USAF have a jointcargo aircraft, JCA, program withrequirement for 200 tactical tra-sport planes. CEO of Alenia Aeronautica Giovan-ni Bertolone expects a growingmarket for the C-27J as anAmerican order would pave theway for a success in Canada, forsales also on the civil market, suchas FedEx, and for even wider pene-tration in Europe. The C-27J is offe-red through a group called TeamC-27J JCA, with the presence of L-3Communications Integrated Sy-stems as prime contractor, AleniaAeronautica, Alenia North Ame-rica, Boeing Integrated DefenseSystems and GMAS. Canada needs15 planes to replace its old Buffalosand C-130s for search and rescuemissions in harsh environments.

ENGLISH SUMMARY

C-27J FOR THEITALIAN AF

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50 - JP4 Mensile di Aeronautica Marzo 2007

C-27J per l’AM

Degli ordini internazionali per il G.222 citati nel-l’articolo, il più significativo, e difficile da acquisi-re, fu quello da parte dell’USAF che nel marzodel 1986 emise una prima bozza di requisito perun velivolo da trasporto con capacità di decollocorto da terreni semipreparati da destinare ai re-parti speciali e definito “C-STOL Intratheater Air-lift Aircraft”. In pratica si cercava un anello dicongiunzione tra gli elicotteri, operativi sulle ne-cessità a breve raggio, ed i C-130, adatti agli spo-stamenti a più lungo raggio, ma che necessitanodi lunghezze di pista maggiori di quelle a voltedisponibili in area operativa. Per partecipare allagara Alenia si alleò con la Chrysler TechnologiesAirborn Systems (CTAS), e nel 1989 il programmaC-27A, come fu ribattezzato l’aereo dall’USAF, fuselezionato vincitore della gara, con un ordineper dieci esemplari ed altre otto opzioni. I G.222 vennero costrutiti nella versione basepresso gli stabilimenti campani di Alenia e poitrasferiti in volo a Waco, Texas, dove la CTASpensò alle modifiche per renderli rispondenti alle specifiche dell’USAF. Es-senzialmente si trattò di modifiche all’avionica che vide l’installazione dinuovi apparati radio UHF e VHF, sistema di comunicazione HF con le trup-pe a terra, sistema di navigazione tattica, unità di navigazione inerziale, au-topilota in seconda categoria e radar meteorologico. Altre modifiche ri-guardarono l’aggiunta di un generatore ausiliario, un sistema per l’esten-sione delle gambe dei carrelli e variare quindi l’altezza da terra del pianaledi carico dell’aereo, prese elettriche e uscite per antenne nel vano di carico.Il primo G.222 fu consegnato alla CTAS nell’aprile del 1991 e nel settembre

successivo, trasformato in C-27A, alla forza aerea che lo schierò alla HowardAir Base di Panama, presso il 310th Military Airlift Squadron del MAC (Mili-tary Airlift Command), al quale furono assegnati tutti i C-27A dell’USAF. I C-27A, ribattezzati dagli americani con il nomignolo “Chuck“, sono statiusati per molti tipi di impieghi, dalle più pubblicizzate missioni di soccorsoalle popolazioni in luoghi remoti difficilmente raggiungibili, a quelle me-no conosciute, se non proprio segrete, di lotta alla droga e “peacekee-ping“. In occasione dell’uragano “Mitch“ in Centro America, nel 1998, il C-27A è stato l’unico aereo a poter arrivare nel villaggio di Mocoron, in Hon-

duras, per consegnare il prezioso materiale di soccorso. Di tutt’al-tro genere la missione MOMEP (Military Observation MissionEcuador Perù) svolta da un C-27A alla fine degli anni ‘90, nell’am-bito della disputa sui confini territoriali tra Ecuador e Perù, conoperazioni su una pista accessibile solo all’aereo italiano. Nel 1999 il 310th Airlift Squadron fu chiuso e gli aerei ritirati dal-la flotta USAF e trasferiti al Dipartimento di Stato che, secondole informazioni ufficiali, li ha utilizzati in Colombia per la distru-zione dei campi di coltivazione della droga. Va detto anche chesecondo varie fonti dietro all’ufficialità delle missioni di “peace-keeping“ e di lotta alla droga si siano celate operazioni di ognitipo che hanno spesso alzato un velo di mistero sulla vita di que-ste macchine, alcune delle quali sono state fotografate in livreacompletamente bianca con le marche civili statunitensi.

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Sotto e a sinistra: i primi due C-27A dell’USAF ripresi a Waco,Texas, nel luglio 1991, in occasione della cerimonia di consegnaalla forza aerea dopo la trasformazione compiuta dalla CTAS. In alto: uno dei C-27A è invece qui ripreso a Santiago del Cile, in occasione del salone aeronautico FIDAE 1998. M

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lia. La Lituania ha ordinato treesemplari, il primo dei quali è statoconsegnato in dicembre, come am-piamente riportato nel numeroscorso. «Il contratto con la Lituania- spiega Paolo Pozzessere senior vi-ce president international sales diAlenia Aeronautica - è stato esem-plare: si è risolto tutto nel giro di so-li sei mesi, con l’intervento dellemassime autorità lituane. La condi-zione era che l’aereo fosse conse-gnato entro l’anno, comprendendol’addestramento del personale». Ilprimo esemplare lituano è un veli-volo ex AM che, dopo essere statoaccettato dalla nostra forza aerea, èstato impiegato nuovamente daAlenia Aeronautica per delle dimo-strazioni e in seguito destinato, nel-lo standard AM, all’Aeronautica Li-tuana; gli altri due esemplari lituani,in consegna nel 2008 e nel 2009,saranno invece in una versione piùsemplificata, senza la sonda per ilrifornimento in volo ed altri sistemiaggiuntivi. Il contratto con la Bulga-ria prevede otto ordini, con il primoesemplare in consegna in novem-bre, mentre la selezione della Ro-mania riguarda sette esemplari.

Se già adesso i primi successiottenuti da Alenia Aeronautica la-sciano ben sperare per il futuro delC-27J, ancora più importanti sono iprossimi appuntamenti con le gareinternazionali per trasporti tattici in

Stati Uniti e Canada. Giovanni Ber-tolone, amministratore delegato diAlenia Aeronautica, stima che afronte dei contratti già acquisiti per1,5 miliardi di euro, il programmaC-27J ha opportunità per altri 5-7miliardi di contratti. «Abbiamo va-lutato che un’eventuale vittoria del-la gara JCA - precisa Bertolone - ciaprirebbe due possibilità in più: unasempre negli Stati Uniti per gli altriimpieghi, non solo militari, ma an-che per compagnie come la FedExche devono fare consegne in areespecifiche con difficoltà di accesso;l’altra sarebbe un’ulteriore spintaperché altre forze aeree acquistinol’aereo. Abbiamo stimato che que-sta spinta potrebbe tradursi nellavendita di circa 100 aerei in più».

La gara JCA (Joint Cargo Aircraft)riguarda la necessità (probabilmenteper 200 velivoli) di aggiornamentodelle flotte USAF e US Army per unvelivolo multifunzione, capace dicompiere diverse tipologie di mis-sione, di coprire il cosiddetto “ulti-mo miglio“ nella catena di collega-mento sul campo di battaglia, di es-sere interoperativo non solo tra leforze USA, ma anche tra queste e glialtri operatori NATO. Alla gara statu-nitense, le cui offerte sono state con-segnate il 31 gennaio, il C-27J vienepresentato dal Team C-27J JCA,composto da L-3 CommunicationsIntegrated Systems (prime contrac-

JP4 Mensile di Aeronautica - 51Marzo 2007

Dall’alto in basso: particolari del C-27J che mostrano la sondaper il rifornimento in volo e gli apparati per il sistema diautoprotezione e la dimostrazione dell’imbarco di una jeep.A sinistra: il cockpit del C-27J offre la configurazione piùavanzata disponibile sul mercato dei trasporti tattici.

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È stato un intenso 2006 per i Lockheed Martin C-130J della 46ª Brigata Ae-rea dell’Aeronutica Militare che intervengono abitualmente in ogni partedel mondo in aiuto di popolazioni colpite da calamità naturali, in suppor-to alle operazioni di pace e per il soccorso sanitario. Gli Hercules della 46ª,al comando del gen. Vitantonio Cormio, nel corso dell’anno hanno effet-tuato oltre 12.000 ore di volo. Oltre alle normali attività di addestramentoe qualifica degli equipaggi e all’ormai pluriennale supporto alle operazio-ni in Afghanistan ed a quelle da poco concluse in Iraq, il 2006 è stato ca-ratterizzato dalle operazioni in supporto alle prime elezioni democratichenella Repubblica Democratica del Congo, con la novità della prima opera-zione dell’AM sotto le insegne dell’Unione Europea (EUFOR RD Congo),dalla raggiunta capacità di trasportare pazienti altamente infettivi in tota-le sicurezza (unici in Europa, con gli inglesi), dalle molteplici missioni uma-nitarie come quella in soccorso delle popolazioni del Pakistan colpite ingennaio dal terremoto o per combattere la cecità nel centro Africa in col-laborazione con l’ONG del Fatebenefratelli (vedi numero scorso), dall’arri-vo delle prime due donne pilota di C-130J.

Missioni di pace in Afghanistan, Iraq e LibanoCon la conclusione della missione in Iraq “Antica Babilonia“, sono termina-te anche le attività di supporto aereo svolte dalla 46ª Brigata: un impegnoche in tre anni ha visto i C-130J volare per circa 10.000 ore, 3.000 delle qua-li solo nel 2006. Gli Hercules, grazie alle loro capacità di autoprotezionehanno rappresentato l’unico mezzo di trasporto aereo che poteva atterra-re in Iraq, in particolare nell’aeroporto di Tallil. Nei tre anni di operazioni ivelivoli hanno trasportato 96.892 passeggeri e 82.000 quintali di materia-le. Per garantire la continuità e la tempestività del servizio in teatro di ope-razione, l’AM ha dislocato ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, fin dalgennaio 2002, un’aliquota di personale e aerei che hanno costituito il Re-parto Distaccato 46ª Brigata Aerea. Il reparto opera tuttora per supporta-re le operazioni di pace in Afghanistan e ovunque ce ne sia bisogno. Il 15luglio, per esempio, due C-130J, uno proveniente da Pisa ed uno da AbuDhabi, hanno svolto otto missioni a Larnaca, Cipro, trasportando circa 470civili, di cui 270 italiani. In settembre è stato poi attivato un ponte aereocontinuo verso il Libano per supportare le operazioni di pace.

Missione UE in CongoDa luglio a dicembre l’AM ha dislocato in Congo un contingente di 50 uo-mini ed un C-130J in supporto alla missione della UE per il sostegno alleoperazioni di voto delle prime elezioni democratiche del paese. Gli Hercu-les hanno svolto 210 missioni, per oltre 420 ore di volo, trasportando 2.479passeggeri e 800.000 kg di materiale per l’allestimento dei seggi elettoralied il trasferimento delle schede anche in zone del paese non raggiungubi-

li con altri mezzi per la mancanza di strade e altri collegamenti. Questo hapermesso di esercitare il diritto di voto anche nelle tribù sparse in un terri-torio grande sette volte l’Italia e con una popolazione di oltre 62 milioni diabitanti. L’operazione di quest’anno in Congo riporta inevitabilmente conla memoria al 1961, quando a Kindu 21 aviatori italiani hanno trovato lamorte durante una missione di pace sotto le insegne dell’ONU.

Missioni sanitarie e umanitarieNel corso dell’anno la 46ª Brigata ha effettuato 29 trasporti sanitari per untotale di 353 passeggeri e 108 ore di volo. Uno di questi voli, il 4 ottobre,ha portato in Italia due bambini di 11 e 12 anni della Sierra Leone con pro-blemi cardiaci, poi curati all’ospedale Bufalini di Cesena. Ma i C-130J sonointervenuti diverse volte anche in Italia per salvare dei pazienti in immi-nente pericolo di vita. Su richiesta del COFA (Comando Operativo delle For-ze Aeree) di Poggio Renatico, gli aerei hanno effettuato circa 80 ore di vo-lo per il trasporto di ambulanze con pazienti che necessitavano trasferi-menti immediati e per i quali non era possibile il distacco degli apparatielettromedicali. Un intervento, avvenuto il 24 gennaio, ha riguardato unpaziente colpito da una patologia infettiva endemica, di tipo batterico eda elevata contagiosità, ha permesso di utilizzare per la prima volta la spe-ciale barella, completamente isolata e dotata di filtri (Aircraft TransportIsolator). Il trasferimento è avvenuto dall’aeroporto di Alghero a quello diMilano Linate sotto il coordinamento del neocostituito team di bioconte-nimento dell’AM.

Per quanto riguarda invece l’attività umanitaria, le ore di volo sono state240, per un totale di 335 passeggeri e 2.270 quintali di materiale. Tra lemissioni effettuate da citare quelle per la violenta alluvione in Algeria (44ore di volo e 650 quintali di materiali trasportati), quelle nell’ambito del“Progetto Africa“ su richiesta di organizzazioni non governative (74 ore divolo, 117 passeggeri e 930 quintali di aiuti umanitari) e quelle in Pakistan(30 ore di volo e 240 quintali di materiali). All’operazione svolta in giugnoin Togo e Ghana ed in dicembre in Mali con l’associazione AFMAL, per ilprogetto “Ridare la Luce“ (lotta alla cecità), abbiamo dedicato un interoarticolo nel numero scorso. Nella sola ultima missione in Mali sono state vi-sitate 1.800 persone, 380 delle quali operate poi di cataratta.

Il 2006 della 46ª Brigata Aerea

Un C-130J durante lo scarico di personale in un aeroporto del Congo.

Il team di biocontenimento con l’Aircraft Transport Isolator.

Un C-130J in Togo durante una missione sanitaria “Ridare la Luce“.

52 - JP4 Mensile di Aeronautica Marzo 2007

C-27J per l’AM

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tor), Alenia Aeronautica, AleniaNorth America, Boeing IntegratedDefense Systems e GMAS (GlobalMilitary Aircraft Systems).

Per quanto riguarda la gara ca-nadese, il requisito è per 15 velivo-li per la sostituzione dei vecchi Buf-falo e dei C-130 per missioni di ri-

cerca e soccorso. Bertolone defini-sce “subbuglio giornalistico“ le in-discrezioni uscite sulla stampa ca-nadese a inizio anno che davanoper sostanzialmente chiuso l’affarea favore del C-27J che verrebbescelto dai canadesi senza gara, inquanto unico che risponde appienoai requisiti. «Consiglierei di non da-re seguito a queste indiscrezioni, -afferma - ma di puntare alla rispon-denza del C-27J alle specifiche. Cisono stati altri casi in cui sembrava

essere stato deciso un acquisto epoi… Comunque ho l’impressioneche stia diventando una gara cal-da». Nonostante le voci, quindi,Alenia Aeronautica prevede che lagara canadese farà il suo corso eche difficilmente verrà decisa primadi quella statunitense, al massimopotrebbero andare in parallelo.

Infine il C-27J è stato formal-mente valutato dalle forze aeree diAustralia, Irlanda, Repubblica Ceca,Slovacchia e Slovenia. SecondoPaolo Pozzessere, oltre alle grandigare nord americane già citate, èimportante focalizzarsi sul mercato

dell’est europeo, dove i nuovi paesimembri della NATO hanno bisognodi aerei da trasporto moderni per so-stituire i vecchi An-24 e 26, e chepotrebbe esprimere una ventina diordini. Per questo Alenia Aeronauti-ca sta pensando ad un modello logi-stico unico per quell’area, con l’isti-tuzione di un unico magazzino ri-cambi e il posizionamento di un si-mulatore di volo. Altri mercati versoi quali la ditta italiana intende pun-tare con il C-27J sono poi i paesi delMedio Oriente, quali Arabia Saudi-ta, Oman, Emirati Arabi e Qatar, e,in Asia, la Malesia.

JP4 Mensile di Aeronautica - 53Marzo 2007

TROUPE AZZURRA DELL’AERONAUTICA MILITARE

Il primo C-27J dell’AeronauticaMilitare in volo sulle colline pisanein formazione con due Eurofighterdel vicino 4° Stormo di Grosseto.

Un altro aereo da trasporto ha portato la sigla C-27, secondo il sistemadi designazione durato fino al 1962, ed aveva anch’esso un’origine ita-liana, essendo un prodotto del progettista Giuseppe Bellanca, nato in Si-cilia. L’aereo da trasporto civile Bellanca Model P Airbus, monomotore da14 passeggeri, ebbe una derivazione militare, il C-27, costruito in dieciesemplari (serial da 33-18 a 33-27) che ebbero diverse versioni, con mo-tori Wright e Pratt & Whitney. I C-27 dell’USAAC entrarono in servizio nel1934, rimanendovi fino al 1940. Escluso, in quanto monomotore, dal ser-vizio di linea, il Bellanca, poi chiamato Aircruiser, ebbe successo nelle re-gioni nordiche del Canada e un esemplare volante è sopravvissuto finoai nostri giorni ed è conservato al Tillanook Air Museum, nell’Oregon.

Il primo C-27

Scheda tecnica C-27JDimensioniLunghezza m 22,70Apertura alare m 28,70Superficie alare mq 82,00Altezza m 9,64Altezza vano carico m 2,60Larghezza vano carico m 3,33Lunghezza vano carico m 11,43

PesiPeso massimo al decollo (logistico) kg 31.800Peso massimo al decollo (basico) kg 30.500Peso massimo all’atterraggio (con discesa di 6 piedi/sec) kg 30.500Peso standard all’atterraggio (con discesa di 10 piedi/sec) kg 27.500Carico pagante massimo kg 11.500Capacità serbatoi litri 12.320Capacità serbatoi aggiuntivi litri 1.520

Motori 2 Rolls-Royce AE2100-D2 da 4.637 shp

PrestazioniDistanza di decollo tattico m 580Massima tangenza m 9.144Velocità massima di crociera ktas 325Distanza di atterraggio tattico m 340Autonomia con 10.000 kg di carico pagante km 1.852Autonomia con 6.000 kg di carico pagante km 4.260