Adria lug2013 n94

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EDITORIALE Ogni governo per la sua stagione di Mauro Gambin* L ’estate porta con se’ la voglia di evasione e di leggerezza. Anche noi, della reda- zione de La Piazza, abbiamo deciso di assecondare la stagione e di restare sul leg- gero con questo numero, infondo, abbiamo pensato, sotto l’ombrellone abitualmente ci si porta un “romanzetto”, la settimana enigmi- stica, al più, due pagine da sfogliare tra una pennichella e la partita a bocce. Le vacanze del resto sono questo: un solco profondo nel- la sabbia, scavato con il piede, per dividere il relax dalla vita di tutti i giorni. Basta crisi, ba- sta problemi, basta seccature e arrabbiature, le vacanze sono l’opportunità di capire come sarebbe la vita se non fosse stato inventato il lavoro, se non esistessero le incombenze e i piccoli dispiaceri di tutti i giorni e magari se non fossimo gli italiani in crisi da quasi cinque anni. Ogni tanto, comunque, occore staccare la spina... Che fortuna, dunque, avere una classe politica che fa di tutto per distrarci. Con largo anticipo su Caronte, Minosse e tutti gli anticicloni carichi di afa che arrivano dall’Ade, il governo balneare ci ha dato anti- cipazione di tutti i giochi da spiaggia che sa- ranno in voga per l’estate. Dal ping-pong tra temi etici e omofobia al boomerang con Imu e Ici, al tiro della giacca del Presidente Napo- litano fino alle barzellette sconce di Calderoli, continua a pag. 3 *[email protected] Il Parco potrebbe essere la Tour Eiffel del Polesine Turismo pag. 4-5 Dal Gal nessun finanziamento per le piste ciclabili Amministrazione pag. 6 ADRIA D’ESTATE, DIVERTIMENTO PER CHI NON VA IN VACANZA Il Museo Archeologico Nazionale di Adria il 30 agosto apre ai visitatori per raccontare le storie degli oggetti che gelosamente conserva. A chi sono appar- tenuti? a cosa sono serviti? come sono arrivati ai giorni nostri? “La voce delle cose” è il titolo dell’iniziativa pag. 8 “LA VOCE DELLE COSE”, DIALOGO CON I REPERTI DEL PASSATO Dopo il grande successo riscosso da alcune serate nel mese di luglio la kermesse di eventi proseguirà per tutto il mese di agosto inglobando al suo interno eventi di vario genere, dal teatro all’intrattenimento passando per lo sport e la musica pag. 23 Granata e Rovigo derby d’eccellenza Calcio pag. 24 pag. 10 Adria a bocca asciutta Enel ha versato a sei Comuni 130 mila euro di transizione per rimanere fuori dal processo. La città etrusca non si era costituita parte civile L a scelta dell’Amministrazione di Adria, di non costituirsi parte civile nel proces- so che riguarda la Centrale di Polesine Camerini, è costata cara. Circa 130 mila euro. Questa, infatti, la somma riconosciuta lo scorso 31 luglio da Enel ai comuni del Delta: Ariano, Corbola, Taglio di Po, Loreo e Porto Viro, e al il Parco regionale veneto del Delta del Po, per uscire dal processo. Un “tesoretto” che, tuttavia, non finirà nelle disponibilità di Adria che, come detto, sin dalle prime battute della vicenda ha scelto di tenersi al di fuori del procedimento pe- nale dove, tra vari capi d’imputazione, vi è anche quello di disastro colposo. L’accusa, infatti, ritiene che vi sia un legame diretto tra i mancati adeguamenti della centrale, le relative emissioni nell’atmosfera, e l’au- mento delle patologie respiratorie nei mino- ri di quattordici anni residenti in un raggio di venticinque chilometri dall’impianto. Un’accusa, comunque, tutta da dimostrare e che il comune di Adria ha ritenuto di non essere in grado di confermare. La decisione dell’assessore Maltarello, di rimanere fuori dal procedimento, infatti era nata dalla con- statazione che il comune è completamente privo di centraline di rilevazione e quindi, impossibilitato nel dimostrare la presenza di emissioni nocive, di avere probabilità nel venire risarcito dell’eventuale danno patito. Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 94 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it di Adria Entra in Rete con noi! Rete con noi! Rete con noi! Rete con noi! www.lapiazzaweb.it il sito del giornale continua a pag. 13 L’Intervento ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio “N on so se quella vista in commissione sia la vecchia Lega o la Lega 2.0. So, solo, che è finito il tempo degli slogan e delle chiacchiere. A noi legislatori è richiesto di fare buone leggi, soprattutto utili, non di affermare vuoti principi come ‘prima il Veneto’. E’ finito il tempo degli slogan. La casa serve a chi non ce l’ha *consigliere regionale dell’Udc di Stefano Peraro* SPACCIO DI FABBRICA VIA DEL COMMERCIO, 12 - ROVIGO Loc. BORSEA AREA COMMERCIALE LA FATTORIA - TEL. 0425 474954 dormiflex.rovigo@dormiflex.it - www.dormiflex.it Delta Sorriso s.r.l. Ambulatorio Odontoiatrico Direttore sanitario: OSTI Dott. STEFANO www.deltasorriso.it ADDIO ALLA DENTIERA! denti fissi in giornata senza bisturi, tagli e punti di sutura Tel. 0426 379442 www.deltasorriso.it Aperto anche il sabato

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Adria lug2013 n94

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EDITORIALE

Ogni governo per la sua stagione di Mauro Gambin*

L’estate porta con se’ la voglia di evasione e di leggerezza. Anche noi, della reda-zione de La Piazza, abbiamo deciso di

assecondare la stagione e di restare sul leg-gero con questo numero, infondo, abbiamo pensato, sotto l’ombrellone abitualmente ci si porta un “romanzetto”, la settimana enigmi-stica, al più, due pagine da sfogliare tra una pennichella e la partita a bocce. Le vacanze del resto sono questo: un solco profondo nel-la sabbia, scavato con il piede, per dividere il relax dalla vita di tutti i giorni. Basta crisi, ba-sta problemi, basta seccature e arrabbiature, le vacanze sono l’opportunità di capire come sarebbe la vita se non fosse stato inventato il lavoro, se non esistessero le incombenze e i piccoli dispiaceri di tutti i giorni e magari se non fossimo gli italiani in crisi da quasi cinque anni. Ogni tanto, comunque, occore staccare la spina... Che fortuna, dunque, avere una classe politica che fa di tutto per distrarci.

Con largo anticipo su Caronte, Minosse e tutti gli anticicloni carichi di afa che arrivano dall’Ade, il governo balneare ci ha dato anti-cipazione di tutti i giochi da spiaggia che sa-ranno in voga per l’estate. Dal ping-pong tra temi etici e omofobia al boomerang con Imu e Ici, al tiro della giacca del Presidente Napo-litano fi no alle barzellette sconce di Calderoli,

continua a pag. 3*[email protected]

Il Parco potrebbe essere la Tour Eiffel del Polesine

Turismo

pag. 4-5

Dal Gal nessun finanziamento per le piste ciclabili

Amministrazione

pag. 6

AdriA d’estAte, divertimento per chi non vA in vAcAnzA

Il Museo Archeologico Nazionale di Adria il 30 agosto apre ai visitatori per

raccontare le storie degli oggetti che gelosamente conserva. A chi sono appar-tenuti? a cosa sono serviti? come sono arrivati ai giorni nostri? “La voce delle

cose” è il titolo dell’iniziativa

pag. 8“LA voce deLLe cose”, diALogo

con i reperti deL pAssAto

Dopo il grande successo riscosso da alcune serate nel mese di luglio la

kermesse di eventi proseguirà per tutto il mese di agosto inglobando al suo

interno eventi di vario genere, dal teatro all’intrattenimento passando per lo sport

e la musica

pag. 23

Granata e Rovigo derby d’eccellenza

Calcio

pag. 24

pag. 10

Adria a bocca asciutta Enel ha versato a sei Comuni 130 mila euro di transizione per rimanere fuori dal processo. La città etrusca non si era costituita parte civile

La scelta dell’Amministrazione di Adria, di non costituirsi parte civile nel proces-so che riguarda la Centrale di Polesine

Camerini, è costata cara. Circa 130 mila euro. Questa, infatti, la somma riconosciuta lo scorso 31 luglio da Enel ai comuni del Delta: Ariano, Corbola, Taglio di Po, Loreo e Porto Viro, e al il Parco regionale veneto del Delta del Po, per uscire dal processo. Un “tesoretto” che, tuttavia, non finirà nelle disponibilità di Adria che, come detto, sin

dalle prime battute della vicenda ha scelto di tenersi al di fuori del procedimento pe-nale dove, tra vari capi d’imputazione, vi è anche quello di disastro colposo. L’accusa, infatti, ritiene che vi sia un legame diretto tra i mancati adeguamenti della centrale, le relative emissioni nell’atmosfera, e l’au-mento delle patologie respiratorie nei mino-ri di quattordici anni residenti in un raggio di venticinque chilometri dall’impianto. Un’accusa, comunque, tutta da dimostrare

e che il comune di Adria ha ritenuto di non essere in grado di confermare. La decisione dell’assessore Maltarello, di rimanere fuori dal procedimento, infatti era nata dalla con-statazione che il comune è completamente privo di centraline di rilevazione e quindi, impossibilitato nel dimostrare la presenza di emissioni nocive, di avere probabilità nel venire risarcito dell’eventuale danno patito.

Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 94 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

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il sito del giornale

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L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

“Non so se quella vista in commissione sia la vecchia Lega o la Lega 2.0. So, solo, che è finito il tempo degli slogan e delle chiacchiere. A noi legislatori è richiesto di fare

buone leggi, soprattutto utili, non di affermare vuoti principi come ‘prima il Veneto’.

E’ finito il tempo degli slogan. La casa serve a chi non ce l’ha

*consigliere regionale dell’Udc

di Stefano Peraro*

SPACCIO DI FABBRICAVIA DEL COMMERCIO, 12 - ROVIGO Loc. BORSEA

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pALAzzo ceLio

pag. 14

Decreto svuota province, il Governo fa sul serio?

pArLAmento europeo

pag. 16

Accordo Pac, finanziamenti solo agli agricoltori

FoLcLore in poLesine

pag. 23

Estate, la stagione delle sagre e delle feste paesane

EDITORIALE

Ogni governo per la sua stagione che tra l’altro racconta sempre quella in cui c’è un italiano preso per il sedere, un padano nelle veci del tedesco e un africano da

rimandare a casa, è stato tutto un susseguirsi di animazioni intervallate da giochi enigmistici: il rebus sul caso Shalabayeva, ad esempio, è ancora da decifrare, il ministro degli Interni, Angelino Alfano, centra o non c’entra? E poi ancora: dopo la condanna a 4 anni di carcere il Cavaliere sconterà la pena ai domiciliari oppure verrà affi dato ai servizi sociali? Sarà Marina Berlusconi a prendere la guida del redivivo “Forza Italia”, o sarà qualcun altro? Angelino Alfano centra o non c’entra? Sarà suffi ciente sospendere Miss Italia per sollevare il livello culturale del paese? Ancora: Mattarellum o Porcellum? Ma per carità, non mettiamo troppa carne al fuoco... fa già tanto, tanto, caldo.

Anche all’interno del Pd la colonnina di mercurio è salita rapidamente durante le ultime settimane. La data del congresso, infatti, ha preso la forma del miraggio, scomparendo e riapparendo come un’oasi nell’orizzonte reso incerto della calura del deserto. Per fortuna che anche qui gli svaghi non mancano. Gli iscritti come i vertici del partito, divisi in varie squadre (o correnti), come nei Giochi senza frontiere, hanno iniziato a confrontarsi in piccole sfi de, più che altro si tratta di giochi di pazienza o di abilità. Piace molto, ad esempio, il gioco delle “caselle”, con Matteo Renzi da posizionare, oppure il “cerca l’intruso tra i votanti delle primarie”, e il classico, ma molto divertente nella sua veste da spiaggia, “gioco della torre” anche se ormai inizia a scarseggiare il numero di quelli da buttare di sotto.

Svaghi a non fi nire...l’estate è così, porta a perder tempo, all’evasione, a divagare ... poi per fortuna viene settembre e si ritorna a fare le cose sul serio.

segue da pag. 1

di Mauro Gambin

Adria Provincia RegioneAdria Provincia RegioneAdria Provincia RegioneAdria Provincia RegioneAdria Provincia RegioneAdria Provincia RegioneAdria Provincia RegioneAdria Provincia RegioneAdria Provincia RegioneAdria Provincia RegionepALAzzo tAssoni

pag. 8

Il prefetto media tra maggioranza e opposizione

vitA in città

pag. 8

Presto Verrà ultimato il restauro al teatro Comunale

sicurezzA

pag. 13

A Ferragosto aumenteranno i controlli stradali

Estate caldaecco come proteggersi dALLA cAnicoLA

L’estate sta entrando nel vivo, lo indicano anche le temperature in costante aumen-to. Quella in corso non sarà una delle estati più calde del secolo ma comunque dai raggi solari è sempre opportuno proteggersi, ecco il decalogo di come fare. 1) evitare di uscire nelle ore piu’ calde della giornata (dalle ore 12:00 alle ore 17:00)2) vivere in ambiente rinfrescato da ventilatore o condizionatore3) al sole ripararsi la testa con il cappellino4) in caso di cefalea provocata da colpo di sole o di calore, bagnarsi la testa subito con acqua fresca5) bere molti liquidi evitando le bevande gassate, zuccherate o tropppo fredde. evitare bevande alcoliche e caffe’ (aumen-tano la sudorazione e la sensazione di calore). bere anche senza sete!6) non assumere integratori salini senza consultare il proprio medico7) fare pasti leggeri preferendo pasta, frutta e verdure8) indossare indumenti chiari non aderenti e non fibre sintetiche9) chi soffre di pressione alta non deve interrompere i farmaci antiipertensivi. consultare il proprio medico10) in vacanza privilegiare le zone collinari o quelle termali

Emergenza fiumicontro LA risALitA

deL cuneo sALino

Risalita del cuneo salino, il rischio, durante il periodo estivo, c’è anche se l’estrema

piovosità dei mesi primaverili sembrerebbe aver allontanato la ricomparsa del fenome-

no che nel 2003, 2005, 2006, 2007 e 2012 ha creato non pochi problemi nelle

aree rivierasche al fiume. Per questo i consiglieri del PD veneto hanno depositato

una mozione che impegna la Giunta regionale a reperire le risorse necessarie

per la realizzazione di un’adeguata barriera antisale alla foce del Po di Pila, a promuovere un’ampia intesa con le altre

Regioni interessate affinché i problemi non gravino interamente sul Veneto e ad intervenire affinché, in caso di rilevazione di una portata inferiore a 450 mc/s del fiume Po all’altezza di Pontelagoscuro, siano previsti la riduzione della deriva-

zione nei territori a monte e il rilascio di adeguate portate dai bacini idroelettrici e dai grandi laghi alpini per garantire idonei

livelli di portata del Po.

Guida in stato di alterazionein Aumento i controLLi

Controlli a tappeto per contrastare il fenomeno della guida sotto l’effetto di alcool o di stupefacenti. Sono una trentina, infatti, i militari agli ordini del comandante Davide Papasodaro, della compagnia dei Carabinieri di Adria, divisi in 12 pattuglie per il presidio del territorio del Basso Polesine, in quanto con l’arrivo dell’estate è previsto un aumento del consumo di alcol e di droghe, e primi riscontri paiono dare ragione alle presentimenti dell’Arma. Infatti sono già stati diversi i procedimenti intrapresi nei confronti di persone alla guida in stato di alterazione. I controlli proseguiranno per tutto il periodo estivo.

BalneazionemAre ok secondo

ArpAv

Dopo l’allar-me lanciato da Goletta

Verde, l’attenzione sullo stato di

salute delle spiagge deltizie è inevitabil-mente aumentato. Dagli esami condotti dall’associazione ambientalista, infatti, le acque che fronteggiano le spiagge di

Rosolina erano risultare essere non idonee alla balneazione a causa di una presenza

di inquinanti organici oltre la soglia consen-tita. Nel riscontro fatto dall’Arpav, invece,

le stesse acque erano risultate idonee alla balneazione. Situazione confermata anche in occasione la quinta campagna di monitoraggio, condotta lo scorso 22 luglio, dalla quale le spiagge del Delta

sono risultate essere perfettamente idonee alla balneazione. Nel sito internet di Arpav

si possono consultare in diretta i risultati dei controlli.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Petorazza e Papozze per un numero complessivo di 8.177 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

è un marchio registrato

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 28 luglio 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

Il Parco potrebbe essere la Tour Eiffel del Polesine

controLLi ArpAv

Bandiere blu per le coste del Delta

Venti controlli e 20 bandiere blu. Il mare polesano, il nostro mare, l’Alto Adriatico, fa incetta

di ok, nella quarta campagna di mo-nitoraggio della qualità prevista dalla normativa e di recente portata a ter-mine da Arpav, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Veneto. Un risultato davvero ottimo, non solo per la nostra provincia, le cui

spiagge si confermano quindi di assoluto livello, ma anche per tutta la Regione, che ha ottenuto risultati perfettamente in linea con gli standard richiesti dalla legge per la bandiera blu non solo per il mare, ma anche per i laghi dell’entroterra, pure questi mete di grande appeal per i turisti. “Le acque delle coste e di tutti i laghi del Veneto ai controlli si dimostrano ancora una volta perfettamente a norma, garantendo bagni sicuri ai turisti” ha affermato l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte.

A giorni, poi, dovrebbe iniziare la nuova campagna di monitoraggio che, co-munque, secondo le previsioni, dovrebbe confermare quanto già emerso. Tutti i dati sulla balneabilità possono comunque essere visionati in tempo reale sul sito di Arpav.

In tempo di crisi, anche il turismo si deve adeguare. Nei due sensi: si adegua il turista e si adegua chi di turi-smo vive. Perché se il primo, giocoforza, deve rivedere

il proprio modo di fare vacanza, nel momento in cui una villeggiatura di due settimane diventa, dal punto di vista economico, proibitiva, il secondo deve essere in grado di captare questa tendenza e di regolarsi di conseguenza, se vuole restare sul mercato, in un momento pure per lui non facile.

E’ un fenomeno generale al quale il nostro Polesine non fa specie.

E che, per quanto negativo in sé, potrebbe anche es-sere lo stimolo per consentire al nostro territorio, una volta per tutte, di scoprire potenzialità e vocazioni che, a oggi, incredibilmente, sono ancora rimaste lettera morta. Il Pole-sine, infatti, ben si adatta, per le proprie caratteristiche, a un turismo di visitazione, strutturato su itinerari e percorsi che sappiano abbinare cultura, paesaggio e prodotti tipici.

Lo sa bene l’assessore al Turismo di Palazzo Celio, Lau-ra Negri, che sta cercando proprio di “spingere” in questa

direzione servizi e promozioni. Inserendo, per esempio, la nostra provincia in circuiti più ampi, dei quali si può sfrutta-re la grande capacità di richiamo per fare conoscere anche all’estero i nostri scenari, la nostra terra e i suoi prodotti. E, non ultima, anche la sua gente.

“Dobbiamo partire dal presupposto - spiega Laura Negri - che non abbiamo, in Polesine, la Tour Eiffel”. Un modo per dire che non c’è un simbolo, un “marchio”, che, da solo, possa garantire l’attrazione del turista dall’estero. In parole povere, non è immediato che un visitatore straniero scelga il Polesine. E’ importante, allora, sfruttare la nostra vicinanza a realtà che, invece, questo potere di attrazione lo hanno eccome.

“E’ indispensabile - prosegue l’assessore Negri - evitare di fare l’errore di chiuderci in ambito provinciale. Dobbiamo cercare di inserirci in proposte di più ampio respiro. Siamo riusciti, per esempio, a fare parte di un tour che porta i turi-sti da Mantova a Venezia e che offre tre giorni nella nostra provincia, abbinando bici e navigazione sul Canalbianco”.

Insomma, la crisi si batte anche guardando all’estero e

puntando sempre più sulle vacanze brevi. E, come detto, in questo contesto le opzioni qui da noi non mancano. Come stanno dimostrando i primi dati di questa stagione estiva. Realtà “figlie” del nostro territorio, infatti, stanno andando davvero bene: dalla Badoera e il circuito delle ville palla-diane, al museo della bonifica di Ca’ Vendramin, arrivano conferme che un modo differente di porsi al turista può funzionare eccome.

Altra strategia sulla quale, in questi tempi, è consiglia-bile puntare, è quella della intermodalità, vale a dire dello scambio di mezzi e modi di visitare. Percorsi che possano abbinare, per esempio, sempre in un arco di tempo non eccessivo, ma strutturato su due, tre giorni, itinerari in cicla-bile, a cavallo e sulle nostre vie d’acqua.

Il tutto, infine, senza dimenticare la nostra grande, unica risorsa, ancora poco sfruttata, sulla quale ancora si scommette troppo poco: il Parco regionale del Delta del Po. Che - questo forse sì - potrebbe, una volte chiuse polemiche e scontri strumentali, diventare la nostra vera Tour Eiffel.

di Lorenzo Zoli

Il tour Mantova a Venezia propone

tre giorni nella nostra provincia,

tra bici e navigazione

Crescono le visite per Badoera

e il museo della bonifica

di Ca’ Vendramin

TurismoI Primi dati relativi al turismo ci informano che la crisi sta

progressivamente cambiando le abitudini e le destinazioni

dei turisti. Il periodo di soggiorno si accorcia e il turismo di visitazione

sembrerebbe essere tra le nuove tendenze di chi decide di mettersi

in viaggio. Il Polesine ha molte carte da giocare in questo senso ma c’è ancora molto lavoro

da fare per migliorare l’offerta

L’assessore al TurismoLaura Negri

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555Argomento del mese

di Lorenzo Zoli

Meno burocrazia nel turismoUna delibera varata dalla Regione

Per snellire le procedure e fare in modo che, tanto per gli enti locali, quanto per operatori e gestori, valga il principio di ridurre al massimo i tempi. Va in questa direzione la delibera di recente varata dalla Regione. Per quanto riguarda le Province, sparisce l’obbligo di elaborare, approvare ed inoltrare alla giunta regionale il Programma di accoglienza turistica e quello di

avvalersi delle conferenze provinciali permanenti del turismo.La stessa Giunta regionale non è più tenuta a convocare il Comitato regionale di programmazione, indirizzo e coordinamento

delle iniziative regionali in materia di turismo, che viene quindi soppresso.Presentati gli snellimenti dalla parte degli enti locali, non meno importanti - anzi - appaiono quelli dei quali potranno usufruire

i gestori di strutture ricettive e gli operatori del settore. “Sparisce - spiega l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi - l’obbligo per il titolare di strutture ricettive di comunicare

alle Province i propri prezzi e tariffe, viene notevolmente semplificata e informatizzata la comunicazione dei dati riguardanti le presenze turistiche, che a partire dal gennaio 2014 dovranno essere trasmessi per via telematica direttamente alla Regione, che naturalmente si farà carico di garantire il corretto funzionamento del sistema”.

“Altra importante novità - prosegue Finozzi - per i titolari di strutture ricettive riguarda gli adempimenti di classificazione delle stesse strutture, grazie ad una autocertificazione presentata alla Provincia competente che entro soli 60 giorni potrà concludersi con il silenzio assenso alla classificazione, qualora naturalmente siano rispettati i requisiti. Comunque una sburocratizzazione e velocizzazione della classificazione delle strutture che va incontro alle esigenze di chi opera nel settore turismo”.

Il Parco potrebbe essere la Tour Eiffel del Polesine

Rosolina Mare

Amministrazione Vs operatori turistici

Tassa di soggiorno, opportunità o gabella? Un modo per creare un circuito virtuoso in grado di produrre investimenti nel set-

tore del turismo e migliorarlo costantemente o una inutile gabella che rischia di mettere in fuga i visitatori, soprattutto in un momento non facile come questo?

E’ la polemica che ruota attorno alla decisione, presa dall’amministrazione co-munale di Rosolina, di applicare la tassa di soggiorno a Rosolina Mare. Vale a dire una piccola “imposta” per chi soggiorna per fini di turismo nel territorio della località marittima. E’ - a onor del vero - un meccanismo che viene previsto in moltissime altre realtà, italiane e non, che vivono di visitazione, ma che, per il nostro territorio, è una novità assoluta. E, come sempre accade con le novità, ha dato la stura a una serie di polemiche infinite, con anche una controversia giudiziaria tuttora aperta di fronte ai giudici del Tar, il Tribunale amministrativo regionale del Veneto. Tre consiglieri comuna-li d’opposizione di Rosolina e un grande numero di operatori turistici e titolari di strut-ture ricettive, infatti, avevano chiesto l’annullamento di questa imposta e, in attesa di una pronuncia definitiva, la sua sospensione per l’anno in corso. Una richiesta, la

seconda, che i magistrati di Venezia non hanno ritenuto di soddisfare. Per questa stagione turistica, insomma, la strada è tracciata.

Ora, comunque, al di là del discor-so meramente politico, ciò che mag-giormente importa, in una congiuntura

come quella attuale, è capire cosa possa rappresentare una decisione come questa. Se un possibile volano di sviluppo per il territorio e il turismo o, al contrario, l’ennesima imposta che, per di più, arriva in un momento che più sbagliato non si potrebbe.

“L’arrivo della tassa - spiega da parte sua l’assessore al Turismo di Palazzo Celio Laura Negri - è stato fortemente contrastato e, per certi versi, ritenuto impopolare. Da un lato, si possono comprendere i motivi di questa contrarietà, dall’altra è anche vero che misure di questo tipo, ormai, sono una realtà accettata nel 95% delle città turistiche”.

Il problema, allora, secondo questa lettura, più che altro sta nella destinazione delle entrate che vengono realizzare con l’imposta. “Tutto - prosegue infatti la referen-te provinciale per il turismo - a mio avviso si gioca sulla effettiva corrispondenza tra gli introiti e un concreto investimento nel settore del turismo. Se questa corrispondenza c’è, allora una misura come questa diventa un vero investimento per il territorio”.

La condizione, insomma, per fare in modo che la tassa di soggiorno possa essere davvero uno strumento in grado di battere la crisi, è che le somme introitate dall’am-ministrazione vengano poi spese per davvero sul territorio, per migliorare infrastruttu-re e servizi, per incrementare l’offerta e per dare sempre più al turista che ci premia con la sua scelta. E che, se si troverà accolto ogni anno meglio, forse dimenticherà anche quella - piccola - somma, che all’arrivo lascia al nostro territorio.

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6 Adria66 Adria

“Bisogna avvisare gli adriesi tutti che il progetto della ciclabile, che dovrebbe congiungere il ca-

poluogo cittadino e le due popolose frazioni di Valliera e Baricetta, esiste forse nei sogni dell’amministrazione ma concretamente solo nelle ipotesi progettuali di vecchia data, abbozzate da qualche volenteroso privato cittadino. Infatti, tale progetto, non è mai stato lontanamente oggetto di finanziamen-to o studio da parte del Gal Delta Po che in questo ultimo periodo si è occupato, per Adria, di definire aree di sosta attrezzate e mai piste ciclabili”. Introduce così la questio-ne legata alle piste ciclabili il consigliere Pd Matteo Stoppa. “Tutto è partito dal fatto che sulla stampa, e dalle indicazioni della maggioranza sembrava che il progetto della pista ciclabile tra Adria e Valliera potesse es-sere finanziato dal Gal. In realtà il Gal non ha avuto indicazioni dal comune di Adria di progettare piste ma aree di sosta - conferma

Stoppa sentito a riguardo - ad oggi non esiste un progetto organico e soprattutto cantiera-bile di una rete di piste ciclabili, magari da realizzare a stralci successivi, una situazione grave che ci fa trovare impreparati di fronte ad eventuali bandi di finanziamento. Il tema è legato alla questione Parco del Delta. Nella proposta Pd di perimetrazione dell’area da inserire nel Parco avevamo inglobato non solo i principali corsi d’acqua ma anche le aree ad essi adiacenti soggette a vincolo pa-esaggistico. Questo significa avere nel Parco i principali argini, aree adatte ai collegamen-ti ciclabili anche tra Adria e le frazioni. Con le opportunità di finanziamenti connesse al

Parco medesimo. L’amministrazione anche su questo non ha ascoltato la minoranza e si è dimostrata poco lungimirante. Non dimentico la rotatoria di ponte Beniamino Gigli, dove manca la sicurezza ciclopedonale in quanto lo spazio non è strutturalmente capace di contenere la carreggiata stradale, il marciapiede e la pista ciclabile. In questo contesto e nelle strade confluenti nella ro-tatoria particolarmente trafficate, servirebbe uno studio per la realizzazione ex-novo di piste ciclabili e il completamento di quelle esistenti. Invece di risolvere questo nodo si è preferito spendere soldi in altri contesti a dir poco superflui”.

di Martina Celegato

In realtà il Gruppo di azione locale non ha avuto indicazioni dal comune di Adria di progettare piste ma aree di sosta

Infrastrutture Il consigliere del Pd chiama in causa la maggioranza

Stoppa: “Nessun finanziamento del Gal per le piste ciclabili”

Nella foto piccola il consigliere del Pd Matteo Stoppa

Pronta la replica dell’asses-sore ai Lavori Pubblici, Fe-derico Simoni, alle dichia-

razioni rilasciate dall’esponte del Pd Matteo Stoppa. “Nel Piano Triennale delle opere pubbliche ci sono ben 270 mila euro de-stinati alla realizzazione delle piste ciclabili. La documentazio-ne è disponibile e consultabile da tutta la cittadinanza e dai consiglieri di minoranza.

Nel dettaglio 57 mila euro sono stati finanziati dal Gal per la realizzazione di 3 stalli attrezzati con panchine, tavoli, sedie e cestini così come per tutti gli altri comuni come previsto da pro-tocollo d’intesa firma-to all’incirca un anno fa’. Altri 80 mila euro sono stati finanziati da Consvipo per la realizzazione di piste ciclabili e la rimanente somma, 133 mila euro, deve essere finanziata da fondi comu-nali. Dove troveremo le risorse monetarie necessarie? Con la vendita di terreni pubbli-ci oppure da altre voci del bilancio”. Sulla questione l’assessore ha anche sottolineato le opere eseguite finora. ”In questi anni non si può dire che l’Amministrazione sia stata inoperosa, per quanto riguarda la via-

bilità ciclabile è stato realizzato il raccordo di Ponte Cannareggio a via Carducci e zona Amolaretta. L’accusa di Stoppa non è fonda-ta in quanto non abbiamo mai affermato che il Gal avesse finan-ziato la pista ciclabile ma solo le aree di sosta che erano ciò che si era concordato a suo tempo. Realizzare una pista ciclabile che

colleghi Adria a Valliera non è un’opera di facile progettazione e realizzazione, l’area su cui intervenire è veramente vasta e non ci sarebbe l’effettiva certezza di un valore aggiunto al tratto stradale, che comunque è già percorribile su due ruote”. Per quanto

riguarda la questione legata al Parco del Delta del Po e alle sommità arginali che potrebbero diventare ciclabili Simoni ci tiene a sottolinea-

re come “Le sommità arginali hanno un problema relativo alla competenza della gestione e della manutenzione. Sono di proprietà provinciale e quindi anche il genio civile è tenuto ad intervenire. Ad oggi sono già percorribili in bici questi tratti e abbiamo aderito anche al percorso dell’ippovia del Delta per favorire il turismo a cavallo”.

SIMONI: “ACCuSE INfONDATE”

Ma.Ce.

Infrastrutture, quale cittadino non le richiede alla propria ammini-strazione? Soprattutto le piste ciclabili, diventate indispensabili, visto i regimi di traffico, per la mobilità a pedali. Ne è convinta

anche il consigliere Stefania Tescaroli, capogruppo consiliare del Nuovo Polo per Adria, specificatamente per la situazione adriese dove allo spostamento su due ruote potrebbe associarsi un’oppor-tunità turistica. “Come gruppo siamo convinti vi sia la necessità di realizzare piste ciclabili che colleghino il centro con le frazioni (a partire da Valliera, Bottrighe, Ca Emo, Baricetta, Fasana e le altre) per consentire ai cittadini e ai turisti di muoversi con la bicicletta e godersi il paesaggio, protetti dal traffico. Però nonostante i proclami fatti dall’Amministrazione, al riguardo, pare che nulla si stia muovendo concretamente. Auspichiamo che il Sindaco e la sua Giunta passino dalle mere enunciazioni ai fatti, destinando parte delle risorse su questo tipo di interventi per migliorare la vivibilità della nostra città”. Il consigliere del Nuovo Polo ha poi spostato l’accento del suo intervento sulla manutenzione delle strade, dove anche qui l’amministrazione lascerebbe parec-chio a desiderare. “La questione è spinosa – ha precisato - più volte il nostro gruppo consiliare ha sollevato la problematica indicando la necessità di provvedere ad effettuare una regolare manutenzione di tutte le strade del Comune, in particolare delle principali. Attualmente le nostre strade, anche le più trafficate del centro e delle frazioni, sono ridotte a colabrodo, rendendo la circolazione difficile e talvolta pericolosa. Molti cittadini hanno protestato in merito, chiedendo spesso interventi urgenti al Sindaco a e alla Giunta ma anche in questo caso aspettiamo, che Barbujani e i suoi “battano un colpo””.

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Tescaroli, Nuovo Polo“strAde bisognose di un intervento”

Ma.Ce.

Realizzato il raccordo di Ponte Cannareggio a via Carducci e zona Amolaretta

“Non abbiamo mai affermato che il Gal avesse finanziato la pista ciclabile ma solo le aree di sosta”

Stefania Tescaroli

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Entro la fine del 2013 sarà indetto il bando per la realizzazione degli ultimi interventi di restauro al Teatro Comunale di Adria. Lo ha confermato l’Assessore ai Lavori Pubblici Federico Simo-

ni affermando come il bando abbia subito ritardi in seguito al sisma del maggio 2012. In quell’occasione, infatti, la struttura, riportò danni la cui sistemazione ha richiesto modifiche al progetto inizia-le, oltre alla transennazione dei Giardini Zen a causa di importanti fessurazione nelle strutture portanti dell’immobile. Comunque sia, il periodo di attesa sembra ormai essere finito, in quanto, a breve do-vrebbe completarsi la parte progettuale dell’intervento. “Entro fine anno – ha precisato Simoni - avremo il progetto esecutivo e sarà re-alizzato il bando. Le somme aggiuntive, oltre agli 800 mila euro già assegnati per i lavori da parte della Fondazione Cariparo, necessarie per arginare i danni del sisma, verranno recuperate dai ribassi d’asta e attraverso la permuta di un terreno di proprietà comunale alla dita che si aggiudicherà l’appalto”. Si tratta di circa 300 mila euro, ossia la cifra ancora mancante per completare l’investimento complessivo che ammonta invece a circa ben 1.200.000 euro. “Con questo bando - continua Simoni - andremo ad intervenire nel loggione, nella buca dell’orchestra e nei servizi igienici. Completando il 7°, 8° e 9° stralcio, infatti, il loggione aumenterà di 132 unità posti a sedere, verrà realizzata l’installazione di una nuova scala antincendio con uscita sui Giardini Zen e verrà migliorata l’acustica. In poche parole il lungo periodo di restauro, iniziato nel 2011, dovrebbe avviarsi alla conclusione dei lavori, riportando così teatro Comunale al suo antico splendore.

in breve

Restauripresto verrà uLtimAto iL teAtro comunALe

Ma.Ce.

Continua a generare discussioni l’approvazione del bilancio previsionale del Comune di Adria avvenuta lo scorso 31 maggio da parte della

sola maggioranza. La minoranza consiliare infatti in seguito alla travagliata seduta del 28 maggio du-rante la quale aveva abbandonato l’aula, non si era presentata alla seguente seduta convocata in tempi record. Una scelta che aveva suscitato la disapprovazione degli amministratori che de-nunciavano il disinteresse verso il bene comune visto che con tale approvazione si sarebbero andati a chiudere mutui e di conseguenza a guadagnare 46 mila euro in inte-ressi passivi. Ma la minoranza ha mantenuto le sue promesse in merito e la denuncia di mancata demo-craticità nelle scelte della giunta Barbujani è arrivata al tavolo del prefetto di Rovigo Francesco Provolo che lo scorso 22 luglio ha ricevuto i capigruppo con lo scopo ultimo di sanare i tesi rapporti fra le fazioni politiche adriesi operanti all’interno del Consiglio Comunale. Il prefetto è intervenuto in seguito alle segnalazioni avvenute da parte di tutti i gruppi di mi-noranza capitanati dall’agguerrita Stefania Tescaroli che aveva annunciato l’azione ufficiale proprio in se-guito all’approvazione del bilancio. Nel comunicato congiunto che anticipava il ricorso al prefetto le ri-

chieste venivano così sintetizzate “E’ stato necessa-rio rivolgersi al prefetto perchè l’atteggiamento del Sindaco e della Giunta è manifestamente offensivo nei confronti dell’opposizione e della cittadinanza, che hanno il diritto di di conoscere la destinazione delle risorse finanziarie del Comune. Lo spregio delle più elementari regole democratiche conduce ad una

miopia politica e amministra-tiva che chiude la porta, non soltanto al contributo delle op-posizioni, ma alla città tutta e segna un punto di rottura parti-colarmente grave nelle relazio-ni tra le diverse forze politiche

e sociali. Il fatto che due anni fa questa amministra-zione sia stata chiamata dai cittadini a governare la nostra città non significa che per tutta la durata del mandato siano sospesi i momenti di confronto e di verifica. Il primo cittadino non risponde alle richieste della minoranza mostrando ancora una volta di non essere il “Sindaco di tutti” come aveva promesso e la maggioranza rifiuta l’incontro con i cittadini, se non attraverso appuntamenti autoreferenziali, e ritiene la loro partecipazione alla stesura del bilancio inutile.” All’incontro, avvenuto in Prefettura e durato poco più di un’ora, erano presenti per il Partito De-mocratico Caterina Zanetti, Giorgio Zanellato, Mau-ro Rubiero e Matteo Stoppa mentre per il Nuovo

Polo per Adria l’avvocato Stefania Tescaroli, assente giustificata Rosa Barzan rappresentante Idv-Sel. Al termine dell’incontro, che è servito principalmente al prefetto per orientarsi sulla situazione e quindi valutare se effettivamente ci sono state violazioni, i rappresentanti si sono dichiarati soddisfatti soprat-tutto per la comprensione del Prefetto che tenterà il difficile ruolo di mediazione fra forze così in attrito fra loro fin dall’insediamento dell’attuale giunta Barbujani.

di Martina Celegato

Palazzo Tassoni Dopo le polemiche per l’approvazione del bilancio di previsione

Il Prefetto media tra maggioranza e opposizione

Nella foto il prefetto di Rovigo Francesco Provolo

La denuncia di mancata democraticità nelle scelte della giunta Barbujani è arrivata sul tavolo di Francesco Provolo lo scorso 22 luglio

“Il primo cittadino non risponde alle richieste della minoranza: Non è il sindaco di tutti”

L’estate di Adria è entrata nel vivo e si può dire che con il ritorno di Adria d’Estate, manifesta-zione giunta ormai alla ventesima edizione,

senza dubbio si sia riproposta la gioiosa atmosfera che anima le calde serate estive della città etrusca. Dopo il grande successo riscosso da alcune di que-ste serate nel mese di luglio la kermesse di eventi proseguirà per tutto il mese di agosto inglobando al suo interno eventi di vario genere, dal teatro all’intrattenimento passando per lo sport e la mu-

sica. Promotrici della manifestazione sono Adria Shopping e Adria.com che hanno realizzato con la collaborazione di associazioni e commercianti un calendario di nove serate interamente ambienta-te all’interno del centro storico adriese in diverse location.

Dopo il Motor Day del 19 luglio, gli appunta-menti rimasti in calendario sono ancora molti. Il 23 agosto, infatti, si terrà la “Serata dello Sport” con la partenza di una gara podistica che si svolgerà

lungo le strade di Adria, oppure la serata del 30 agosto, interamente dedicata ad associazionismo, appuntamento che verrà “bissato” il 2 settembre con la Festa del Volontariato. E’ senza dubbio da ricordare che durante tutte le serate estive i nego-zi del centro rimarranno aperti fino a mezzanotte fornendo quindi occasioni di intrattenimento e di shopping. Insomma l’estate adriese è ricca di even-ti e divertimenti anche per chi non va in vacanza.

Focus Eventi in cittàAdriA d’estAte, iL divertimento per chi non vA in vAcAnzA

Ma.Ce.

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Una scelta, quella fatta a suo tempo dall’amministrazione comunale di Adria, che, adesso, con ogni pro-

babilità darà la stura a una bella serie di polemiche.

La scelta in questione è stata quella di non costituirsi parte civile nel processo, in corso a Rovigo, incentrato sulle patologie respiratorie che sarebbero state provocate,

nella popolazione infantile del Delta, dalle emissioni in atmosfera generate dalla cen-trale Enel di Porto Tolle, nel periodo in cui questa era alimentata a olio combustibile.

Altri Comuni del Basso Polesine, da par-te loro, avevano preso una strada esatta-mente opposta a quella di Palazzo Tassoni, decidendo di essere presenti al processo. A fianco dell’accusa, per chiedere un risarci-

mento a Enel.E, a conti fatti, è stata proprio questa

seconda strategia a pagare. Dal momento che lo scorso 31 luglio, in serata, il colosso energetico ha siglato, con queste municipa-lità, un accordo.

Enel si impegna a versare nelle loro cas-se un risarcimento immediato e i Comuni a uscire dal processo. Al momento, non ci

sono dati ufficiali sulle somme in questione, ma si parla comunque di 130 mila euro per ognuno dei municipi in questione: Ariano, Corbola, Taglio di Po, Loreo e Porto Viro. Senza dimenticare il Parco regionale veneto del Delta del Po. Somme che finiranno nelle casse delle amministrazioni, per sostenere progetti, lavori, interventi nel campo del sociale.

Un “tesoretto” che, di questi tempi, male proprio non fa.

Un “tesoretto” che, tuttavia, non finirà nelle disponibilità di Adria. Che, come det-to, sin dalle prime battute della vicenda ha scelto di tenersi al di fuori del procedimento penale. Una decisione sulla quale, ora, po-trà darsi che più d’uno abbia qualcosa da obiettare.

di Lorenzo Zoli

Enel si è impegnata a versare 130 mila euro nelle casse dei comuni che si erano costituiti parte civile nel processo. L’Amministrazione decise di rimanere estranea al procedimento

Giustizia Processo sulle patologie respiratorie generate dalla centrale

Comuni risarciti, tranne Adria

Un vecchio proverbio insegna che “chi prima non pensa in ultimo sospira”, eppure l’assessore Lorenzo Maltarello ci aveva pensato a lungo sull’ipotesi che il comune di

Adria, al pari degli altri del Delta, si costituisse parte civile nel

processo contro Enel, dove tra vari capi d’imputazione vi è anche quello di disastro colposo.

L’accusa, infatti, ritiene che vi sia un legame diretto tra i mancati adeguamenti della centrale, le relative emissioni nell’atmosfera, e l’aumento delle patologie respiratorie nei minori di quattordici anni residenti in un raggio di venticinque chilometri dall’impianto.

Un’accusa, comunque, tutta da dimostrare e che il comu-

ne di Adria ha ritenuto di non essere in grado di confermare. La decisione dell’assessore Maltarello, di rimanere fuori

dal procedimento, infatti era nata dalla constatazione del fatto che il comune è completamente privo di centraline di rileva-zione e quindi, impossibilitato nel dimostrare la presenza di emissioni nocive, di avere probabilità nel venire risarcito dell’e-ventuale danno patito.

LA decisione di rimAnere Fuori dAL processo Fu deLL’Assessore mALtAreLLo

Focus

Nella foto la centrale di Polesine Camerini. E’ in corso a Rovigo un processo sulle patologie respiratorie che sarebbero state provocate nel periodo in cui questa era

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Negli ultimi due mesi di giugno e lu-glio, i Carabinieri della Compagnia dei Carabinieri di Adria hanno ritirato

complessivamente 20 patenti per guida in stato di ebbrezza alcolica, una media stimabile in una patente ritirata ogni tre giorni.

Secondo i dati forniti dalla Compagnia guidata dal capitano Papasodaro, che per-mettono di stabilire un bilancio provvisorio dei controlli tutt’ora in corso, ben due terzi delle patenti di guida sono state ritirate a persone con un’età al di sopra dei 25 anni, in prevalenza di sesso maschile. Nella stra-grande maggioranza dei casi, si tratta di persone residenti nel Bassopolesine, anche se all’incirca uno su cinque dei documenti di guida ritirati, risulta associato a perso-ne che provengono da fuori provincia. Le

operazioni di controllo sulle strade delle principali località polesane tra cui Rosolina mare, località che prevale sulle altre duran-te il periodo estivo dato l’afflusso verso i locali e le attrattive turistiche e dove quin-di il traffico d’estate è molto più intenso, sono state effettuate in prevalenza durante i controlli su strada dopo la mezzanotte soprattutto nei week-end. Il Delta del Po è l’area geografica, data appunto la presenza di locali notturni attivi in estate, che registra la maggior parte di casi.

Rispetto comunque allo stesso periodo di riferimento dell’anno scorso, i dati sulla guida sotto l’effetto dell’alcol sono sensi-bilmente diminuiti grazie soprattutto all’in-tensificazione dei controlli operati da parte dei Carabinieri della Compagnia di Adria. Si sono nettamente ridotti, infatti, i sinistri stradali con e senza feriti associati che risul-tano abbattuti di oltre il 50%. Come è stato fatto sapere dal Comando di Adria, durante l’estate e quindi durante le prossime setti-mane ancora, sono previsti ulteriori controlli straordinari sulle strade da parte dei Carabi-nieri, in vista soprattutto dell’avvicinarsi del Ferragosto che vedrà il turismo nel litorale rosolinese al culmine, così come l’afflusso di veicoli sulle principali strade dirette alla località turistico-balneare.

di Elisa Cacciatori

Nella stragrande maggioranza dei casi, ad alzare il gomito, persone residenti nel Bassopolesine

Sicurezza stradale Intensificati i controlli della Compagnia dei Carabinieri di Adria

In due mesi ritirate 20 patenti

Con l’avvicinarsi del Ferragosto verranno intensificati i controlli straordinari sulle strade

da parte dei Carabinieri

13131313Sguardo al Delta

segue da pag. 1Mi riferisco

ai due progetti di legge d’iniziativa del gruppo consi-gliare della Lega (pdl n. 62 e pdl n. 66) approvati in commissione, con il solo voto favorevole del Carroccio. Pd, Udc, gruppo misto e Bortolussi hanno votato contro. I due progetti di legge, presentati nel 2010, ad inizio legislatu-ra, rientrano nel pacchetto leghista dei sei provvedimenti che introducono criteri di precedenza per i veneti nell’accesso a servizi o provvidenze pubbliche. In parti-colare il progetto di legge 62 prevede la precedenza assoluta per la domanda per l’accesso agli interventi a favore della pri-ma casa (bandi regionali per l’acquisto, la costruzione o il recupero della prima casa di abitazione) mentre Il progetto di legge 66 vincola l’accesso alle gradua-torie per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, bene: per entrambi è previsto che a beneficiarne si-ano solamente a quei cittadini che abbia-no la residenza o svolgano la loro attività lavorativa in Veneto ininterrottamente da almeno 15 anni.

Per la Lega le direttive europee le sentenze delle Corte Costituzionale che si sono già espresse, dichiarando l’illegit-timità di questi provvedimenti perché in contrasto con il principio di uguaglianza stabilito dall’art. 3 della Costituzione, non esistono e ne’ gli esponenti del Carroccio dimostrano di tenere in consi-derazione la mobilità dei cittadini e dei lavoratori anche veneti, per cui se per pe-riodo di tempo un cittadino veneto da più generazioni ha una occasione di lavoro o si trova ad abitare in un’altra regione o all’estero finirebbe per perdere il diritto all’abitazione. Alla faccia della necessità per molti giovani di farsi una esperienza lavorativa e formativa all’estero! La Lega dovrebbe spiegarmi perché un cittadino Veneto che risiede da 15 anni e 1 giorno ha precedenza assoluta rispetto a chi, cittadino veneto, risiede invece da 14 anni e 11 mesi e magari è in mobilità, oppure con 3 figli a carico, oppure nel nu-cleo famigliare ha la presenza di persone con disabilità. Mi auguro che quando i due provvedimenti arriveranno all’esame dell’aula consiliare prevalgano le ragioni di buon senso e i principi di coerenza e di utilità che dovrebbero guidare il lavoro dei legislatori. Invece di creare discrimi-nazione tra i cittadini, l’unica cosa che possiamo fare è un vero programma di edilizia residenziale e il recupero di tutto il patrimonio edilizio fatiscente o dismesso per garantire un alloggio a chi non ce l’ha o per chi l’ha perso”.

L’Intervento

di Stefano Peraro*

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VIAGGIO IN PROVINCIAROVIGO

Taglio delle Province, il Governo dimostra di crederci sul serio. Con il recente via libera al decreto ‘svuota Province’, infatti, ha messo in campo tutta l’intenzione di procedere con un’azione in due tempi: privarle, innanzi

tutto, dei loro poteri e di dare, loro, il colpo di grazia con un disegno di legge costituzionale. Le provincie, infatti, sono previste dalla Costituzione e non è possibile “toccarle” se non con una legge, appunto, costituzionale. Nei progetti del ministro per gli Affari Regionali, Graziano Delrio, le Province non dovrebbero arrivare nemmeno al rinnovo delle amministrazioni nelle elezioni del 2014, ma trasformate in enti di secondo grado, quindi con consigli non più elettivi ma costituti dai sindaci del territorio, dovrebbero perdere quasi del tutto le loro fun-zioni a favore di Regioni e Comuni. Saranno questi ultimi a organizzare tra loro l’area vasta, quella che si chiamava Provincia, ottenendo poteri amministrativi mentre alle Regioni andranno quelli pianifi catori. Tutto fatto quindi? Nient’af-fatto, i dubbi che l’operazione non arrivi in porto, sono dello stesso ministro Delrio e ce li ha confermati anche il deputato polesano del Pd, Diego Crivellari. “Abbiamo già visto quanta contrarietà il taglio delle Province riesce a muove-re e conosciamo la determinazione dei presidenti nel contrastare gli interventi intrapresi per decreto”. Per rendere ancora più esigue le possibilità di successo all’iniziativa va poi aggiunta la variopinta conformazione dell’attuale esecutivo e i tempi che il premier Letta si è dato per stendere un orizzonte di riforme: 18 mesi sembrano pochini per un disegno di legge costituzionale. Tuttavia per l’onorevole Crivellari la strada intrapresa è quella giusta. “Sono d’accordo sul fatto che per contenere la spesa pubblica – ha spiegato – andrebbero tolte anche molte società partecipate la cui attività e utilità appare piuttosto opaca, però non posso non considerare che 4-5 livelli di governo sono troppi, serve una totale riforma dell’amministrazione locale. Il Polesine in questo si sta mostrando

come una realtà all’avanguardia, con l’esperienza di Civitanova Polesine, ossia la fusione dei comuni di Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara, Villamarzana e Villanova del Ghebbo, sta dando corpo a un progetto molto ambizioso e audace rispetto ad altre parti del Veneto. E’ signifi cativo che siano ben 6 le municipalità coinvolte”. Un numero non molto lontano da quello dei municipi che amministrano una vera e propria area nella provincia di Rovigo, il Delta. “Finora – prosegue Crivellari – questo tipo di percorso è stato intrapreso non senza sforzo, nel superamento di un campanilismo che è anche una forma di identità e di appartenenza ma la leva che ha agito è stata soprattutto quella della consapevolezza che nella pianifi cazione del territorio le ridotte dimensioni comunali possono essere uno svantaggio rispetto alle realtà più grandi. Questo tipo di tensioni è ravvisabile anche in quei comuni che stan-no intraprendendo un percorso di convenzione o unione per ottemperare agli obblighi di legge che nei prossimi anni prevede una progressiva gestione delle funzioni in forma associata, tra municipi. C’è poi l’aspetto legato alle diffi coltà legate ai bilanci delle amministrazioni comunali ad agire come forte stimolo verso un percorso di fusione ma non va trascurato che questa via rappresenta anche una risorsa sulla via dello sviluppo, ecco allora che in una realtà particola-re ed abbastanza omogenea come quella del Basso Polesine, con un’economia del tutto peculiare rispetto al resto della provincia, la prospettiva di una “Città del Delta” rappresenta una via ambiziosa e suggestiva da non trascurare negli anni futuri. La stessa prospettiva potrebbe essere funzionale anche per il raffor-zamento delle aree fragili, come il Medio Polesine, interessando comuni come Ceregnano, Pontecchio, Villanova Marchesana, Guarda Veneta e Crespino e per questo credo che il tema delle fusioni sarà portante nella tornata elettorale per le amministrative del 2014”.

di Mauro Gambin

La trasformazione in enti di secondo grado sembra un risultato ambizioso per l’attuale Esecutivo, la vera rivoluzione dell’amministrazione locale, dunque, potrebbe essere la fusioni fra comuni

Amministrazioni locali Il Consiglio dei ministri procede nel taglio degli enti

Biglietti degli autobus più cari. Dal primo di agosto il costo dei biglietti e degli abbonamenti del trasporto

pubblico extraurbano è aumentato. Una scelta inevitabile, secondo gli ammini-stratori di Palazzo Celio, necessaria per evitare situazioni di squilibrio economico nel trasporto pubblico vista anche l’impossibilità di coprire le maggiori spese con una maggiore vendita di biglietti ed abbonamenti. Quindi la Provincia ha accolto l’istanza di Busitalia e ha adeguato le tariffe nella misura necessaria ad assorbire i costi dovuti all’incremento Istat. “L’ultimo adeguamento provin-ciale – ha ricordato l’assessore Giorgio Grassia - risaliva all’agosto 2011 e la richiesta dell’azienda era stata accolta in minima parte proprio per non andare ad incidere troppo sulla spesa delle famiglie”. Oggi l’aumento accordato, pari a +9,3% medio rispetto al vecchio tariffario, è stato commisurato anche sulla base delle direttive della Regione Veneto del 31 maggio, portando il biglietto urbano di corsa semplice e quello della prima fascia chilometrica extraurbana al costo di un euro e 30 centesimi e di conseguenza anche tutti gli altri biglietti ed abbonamenti sono stati adeguati allo scaglione chilometrico. “E’ necessa-rio puntualizzare - prosegue l’assessore ai Trasporti della Provincia - che prima all’odierno aumento, le tariffe in Polesine erano le più basse del Veneto, se si eccettua la realtà veneziana che può supplire per studenti e lavoratori con gli elevati introiti provenienti dall’utenza turistica. Con quello appena approvato, la provincia di Rovigo rimane ancora a livelli regionali medio-bassi se para-gonata, ad esempio, a Padova, Treviso o Belluno dove i costi di biglietti ed abbonamenti sono ben più elevati”.

Trasporti pubblici

dA Agosto bigLietti piÙ cAri

Gli autovelox potrebbero sparire, se non strettamente con-nessi alla salvaguardia della sicurezza e dell’incolumità degli automobilisti. Lo ha detto il Prefetto di Rovigo Fran-

cesco Provolo affermando anche che “è in fase di effettuazio-ne una ricognizione volta a verifi care la concreta pericolosità dei singoli tratti di strada e le correlate esigenze di sicurezza, al fi ne di procedere ad una eventuale revisione del Decreto prefetizzio previsto dall’art. 4 della legge 1 agosto 2002, n.

168”. Insomma, potrebbe essere arrivata l’ora di dire addio ai tanti autovelox sui quali pende pesante l’accusa di essere stati posizionati dalla Polizia locale solo per rimpinguare le casse del comune. A rallegrarsi della notizia è stata soprattutto l’associa-zione Sos Polesine che da tempo combatte contro “le infernali macchinette” – come le defi nisce il presidente Leno Zanetti – e nello specifi co aveva chiesto l’intervento del Prefetto. “La incoraggiamo, Eccellenza, a proseguire sulla strada intrapresa

– comunica l’associazione in una nota nella quale non manca il riferimento al numero di apparecchi installati in Polesine, ben 107, che fanno di Rovigo la provincia con il più alto numero di autovelox in Italia – e le segnaliamo che ad Arezzo un provve-dimento prefettizio ha disposto la revoca totale degli autovelox, cosa che a parer nostro sarebbe auspicabile anche in Polesine visto il metodo a dir poco discutibile adottato dai Comuni nel posizionare e sfruttare quelle macchinette”.

AuTOVELOX IL PREfETTO INDAGA. OK A QuELLI CONNESSI ALLA SICuREZZA DEGLI AuTOMOBILISTI

Fo.Ma.Il prefetto

Francesco Provolo

L’area dove nascerà il nuovo comune di Civitanova Polesine

Decreto ‘svuota Province’, percorso in salita

Nella foto l’ono-revole polesano Diego Crivellari

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Sul destino della Pac, negli ultimi anni, se ne sono dette di tutti i colori. La versione più diffusa annunciava una

penalizzazione dell’Italia, nell’assegnazio-ne dei contributi, a favore dei paesi dell’Est europeo, il granaio del continente. Forse è ancora possibile vada a fi nire così, intanto però nell’accordo sulla riforma della Politica agricola è stato messo a segno un punto in direzione del buon senso. “Per la prima volta – sono state le parole del presidente della Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo, a commento dell’accordo politico raggiunto a Bruxelles dal team dei negoziatori di Par-lamento, Consiglio e Commissione europei sulla proposte di regolamento di riforma della Politica agricola comunitaria - le contri-buzioni andranno ad esclusivo favore di chi vive e lavora di agricoltura. L’accordo rag-giunto valorizza il ruolo dei veri imprenditori agricoli, stabilendo che possano benefi ciare del sostegni economici solo gli “agricoltori attivi” e, come richiesto da Coldiretti, sa-ranno gli stati membri a defi nire gli aventi diritto. Viene anche stabilita una black list di coloro che non possono benefi ciare dei pagamenti diretti in quanto soggetti non-agricoltori, come aeroporti, servizi ferrovia-ri, acquedotti, servizi immobiliari, sportivi e ricreativi, campeggi, con discrezione per gli Stati membri di ampliare tale lista”. Altre novità decise a Bruxelles riguarderanno il capping, ossia il tetto agli aiuti, che verrà diviso in due fasce, la prima tra i 150 mila

e i 300 mila e la seconda oltre tale importo e il greening, ovvero l’inverdimento, sia riguardo alle modalità fi nanziarie che a quelle applicative. “In particolare – ha spe-gifi cato Giuriolo - è stato ampliato il menù di misure escludendo le colture permanenti e quelle sommerse, come il riso, dalle aree di interesse ecologico che riguarderanno le aziende con più di 15 ettari a seminativi. Sono, quindi, salvi, oltre al riso, tutti i frut-teti, i vigneti e gli uliveti”. L’intesa ha dato anche risposte positive per quanto riguarda i giovani agricoltori, è stata prevista l’obbliga-torietà per gli stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fi siche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pa-gamento di base, e per quanto riguarda lo sviluppo rurale, per le fi liere corte ed i mer-cati locali, promettendo sostegno e infi ne è stata confermata la misura sul fi nanziamen-to alle assicurazioni contro le avversità at-mosferiche e la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato nelle sue molteplici forme.

ACCORDO PAC BRuXELLES HA DECISO:fINANZIAMENTI SOLO AGLI AGRICOLTORI

di fortunato Marinata

Il ministro Zanonato a palazzo Celio Aspettando il consiglio monotematico

Il futuro dell’agroalimentare è stato l’og-getto di un incontro che recentemente ha visto ospite di palazzo Celio il ministro

allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato. L’assise, alla quale hanno partecipato anche diversi rappresentanti del settore primario polesano, è stata promossa dalla presidente della Provincia, Tiziana Virgili, in vista del consiglio monotematico sull’agricoltura che si terrà a settembre. In poche parole si è trattato di un’anticipazione dei temi che troveranno largo approfondimento, che riguardano un settore sul quale molto si sta scommettendo per far uscire il Paese dall’empasse economi-ca, provocata dalla crisi degli ultimi anni. Un settore che comunque deve fare i conti con vecchi e nuovi problemi ma, stando alle pa-role del ministro Zanonato, anche con nuove opportunità sulle quali si sta concentrando an-che l’azione del Governo. “La difesa dei nostri prodotti e marchi nei mercati esteri, la difesa dalle contraffazioni e dalle norme daziali sono fra i nostri obiettivi per l’agroalimentare – ha spiegato Zanonato -. In Europa su circa 4 mi-

lioni di aziende che operano nell’agroalimen-tare, solo 220 mila sono italiane. Vorremmo portarle a 5-600 mila, richiamare su queste i capitali di investitori stranieri in modo da mettere in massima evidenza le nostre pro-duzioni all’estero”. In poche parole il ministro ha parlato di un “Made in Italy” che non potrà più continuare ad essere quasi ad esclusivo ap-pannaggio delle produzioni artigianali, come fi nora è stato, ma che potrà essere esteso anche alle tante eccellenze che la nostra terra e i nostri mari possono mettere a disposizione per la crescita del Pil nazionale. Una piccola ri-voluzione che, secondo le parole del ministro, permetterà al primario di mettersi al passo con i tempi anche per quanto riguarda il modo di fare impresa. “Le startup – ha proseguito Zanonato – devono trovare corrispondenza anche in agricoltura con modalità di produzio-ni e commercializzazioni simili a quelle che oggi riguardano la tecnologia informatica”.

“A settembre – ha concluso – se non personalmente, il mio ministero sarà presente al vostro consiglio monotematico, per indivi-

duare qualche azione concreta da sottoporre anche agli altri ministeri. Oltre ai problemi dateci anche delle possibili soluzioni”. E le proposte non sono mancate, la prima è ar-rivata direttamente dagli scranni di palazzo Celio. I consiglieri Alessandro Rigoni e Vasco Veronese, infatti, hanno posto all’attenzione del ministro la mancanza di una grande azien-da di trasformazione e commercializzazione in grado di fornire contatti e dare garanzie sul collocamento dei prodotti a prezzi concor-renziali. “In questo senso – hanno precisato

i due consiglieri – il Polesine potrebbe trovare una prima risposta nella collaborazione coi grandi mercati: Padova e Verona, rete Ve-ronamercato Network, per arrivare a quegli esteri. Pensiamo a collegamenti continui per via telematica ed un sistema di esposizioni degli stok del prodotto acquistabili in tempo reale a Lusia e Rosolina da commercianti che stanno operando in piazze italiane ed euro-pee”. Anche Massimo Barbin è entrato nel dibattito, ricordando come il “distretto ittico”, quello polesano è il più importante d’Italia

con quello di Marzara del Vallo, si trovi negli ultimi anni in grosse diffi coltà a causa della mancanza di investimenti per la vivifi cazione degli specchi d’acqua del Delta. “ Quello della pesca – ha spiegato Barbin – è un settore da noi in grado di assicurare oltre 3500 posti di lavoro diretti ed un indotto di oltre un migliaio. Bisogna però avviare interventi infrastrutturali per la vivifi cazione delle lagune nel caso con-trario non potremo fare niente per contrastare la moria di vongole e rilanciare questo settore così strategico per il Polesine”.

Agroalimentare, idee per la crescita del settore Il ministro allo Sviluppo Economico ha incontrato la Provincia e diversi rappresentanti del settore primario polesano

Nella foto il ministro allo Sviluppo Economico Flavio Zanonato e alcuni prodotti del territorio

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Sul destino della Pac, negli ultimi anni, se ne sono dette di tutti i colori. La versione più diffusa annunciava una

penalizzazione dell’Italia, nell’assegnazio-ne dei contributi, a favore dei paesi dell’Est europeo, il granaio del continente. Forse è ancora possibile vada a fi nire così, intanto però nell’accordo sulla riforma della Politica agricola è stato messo a segno un punto in direzione del buon senso. “Per la prima volta – sono state le parole del presidente della Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo, a commento dell’accordo politico raggiunto a Bruxelles dal team dei negoziatori di Par-lamento, Consiglio e Commissione europei sulla proposte di regolamento di riforma della Politica agricola comunitaria - le contri-buzioni andranno ad esclusivo favore di chi vive e lavora di agricoltura. L’accordo rag-giunto valorizza il ruolo dei veri imprenditori agricoli, stabilendo che possano benefi ciare del sostegni economici solo gli “agricoltori attivi” e, come richiesto da Coldiretti, sa-ranno gli stati membri a defi nire gli aventi diritto. Viene anche stabilita una black list di coloro che non possono benefi ciare dei pagamenti diretti in quanto soggetti non-agricoltori, come aeroporti, servizi ferrovia-ri, acquedotti, servizi immobiliari, sportivi e ricreativi, campeggi, con discrezione per gli Stati membri di ampliare tale lista”. Altre novità decise a Bruxelles riguarderanno il capping, ossia il tetto agli aiuti, che verrà diviso in due fasce, la prima tra i 150 mila

e i 300 mila e la seconda oltre tale importo e il greening, ovvero l’inverdimento, sia riguardo alle modalità fi nanziarie che a quelle applicative. “In particolare – ha spe-gifi cato Giuriolo - è stato ampliato il menù di misure escludendo le colture permanenti e quelle sommerse, come il riso, dalle aree di interesse ecologico che riguarderanno le aziende con più di 15 ettari a seminativi. Sono, quindi, salvi, oltre al riso, tutti i frut-teti, i vigneti e gli uliveti”. L’intesa ha dato anche risposte positive per quanto riguarda i giovani agricoltori, è stata prevista l’obbliga-torietà per gli stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fi siche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pa-gamento di base, e per quanto riguarda lo sviluppo rurale, per le fi liere corte ed i mer-cati locali, promettendo sostegno e infi ne è stata confermata la misura sul fi nanziamen-to alle assicurazioni contro le avversità at-mosferiche e la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato nelle sue molteplici forme.

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Il ministro Zanonato a palazzo Celio Aspettando il consiglio monotematico

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25Economia

Il tema che riguarda la navigabilità del Po non è nuovo, tutt’altro: se ne parla da sempre e anzi il progetto “Valle del Po”,

che appunto prevedeva la veicolazione di na-tanti sull’asta del grande fi ume, nel 2007 era addirittura arrivato alle fasi conclusive dell’iter autorizzativo con la delibera del Cipe che ne fi nanziava la realizzazione. Poi non se ne fece più niente, all’ultimo lo stanziamento di 180 milioni di euro venne stornato a favore

del sistema di navigazione interno del lago di Como e in minima parte degli enti locali di Palermo e Catania, all’epoca alle prese con diffi coltà economiche. “Valle del Po”, tuttavia, è tornato in campo di recente grazie ad un incontro, tenutosi a Palazzo Cavriani di Felonica, al quale hanno preso parte la senatrice Maria Teresa Bertuzzi e l’onorevo-le Marco Carra, il presidente della Provincia di Mantova Alessandro Pastacci e quello del

Consorzio Oltrepò Mantovano Alberto Mani-cardi, l’assessore provinciale al Turismo Laura Negri e l’onorevole Diego Crivellari, conclu-sosi con l’impegno da parte dei deputati di interpellare i ministri al Turismo, all’Ambiente e alle Attività produttive per concordare, entro il mese di settembre, un tavolo di verifi ca per la reale sostenibilità dell’idea e di promuovere una petizione tra gli eletti dei territorio che insistono lungo il fi ume. Da mettere d’accor-

do ci sono circa 400 Comuni, tre Province ed altrettante Regioni ma almeno una trentina di questi si sono già detti pronti a costituire una mini fl otta di natanti con pescaggi ridotti che garantirebbero la navigazione in tutte le stagioni anche in presenza di fondali limitati, in modo da strutturare ulteriormente le tante progettualità che riguardano i percorsi ciclotu-ristici lungo i tratti arginali già da tempo avvia-ti. Tra i convinti della bontà del progetto anche

gli esponeti politici polesani convinti che una valorizzazione del Po avrebbe effetti positivi non solo per il turismo slow.

“Il rilancio del Grande fi ume – ha spie-gato l’Onorevole Diego Crivellari - potrà avere ricadute importanti anche per l’ambiente, l’agricoltura e in genere per l’economia dei territori che vivono a strettissimo contatto con il Po. Quindi per noi è un progetto più che condivisibile”.

Il Polesine aderisce all’iniziative. Da mettere d’accordo ci sono circa 400 Comuni, tre Province ed altrettante Regioni

Turismo Slow Un incontro a Fellonica per parlare della navigabilità del grande fi ume

Torna in corsa il progetto “Valle del Po”

Focus TurismoA 25 comuni, QuAsi 1,5 miLioni di euro per gLi itinerAri rurALi

Sono quasi 1,5 milioni di euro i contributi che i Gal polesani, hanno messo a disposizione di 25 comuni, per la qualifi cazione degli itinerari rurali del territorio.

Si tratta di fi naziamenti per la realizzazione di soste attrez-zate, aree camper, attracchi fl uviali, sistemazione piste cicla-bili che renderanno più accogliente e fruibile la visitazione delle risorse architettoniche, paesaggistiche, ambientali e culturali di cui benefi ceranno Adria, per quanto riguarda il

collegamento con asta fl uviale Fissero-Tartaro-Canal Bian-co, Ariano Polesine e Porto Tolle, per la parte collegata al Parco del Delta del Po. Mentre in area Gal Adige la lista è lunga e coinvolge municipi anche lontani dal capoluogo ma tutti saranno i comuni collegati fra loro ai percorsi di mobilità lenta lungo l’Adigetto, la Destra Adige ed il Canal Bianco. “Siamo molto soddisfatti per il risultato raggiunto - hanno riferito i Presidenti Alberto Faccioli per il Gal Adige

e Francesco Peratello per il Gal Delta Po - perché è stato il risultato di un lungo percorso progettuale, fortemente condiviso con le varie amministrazioni locali, che desidera-vano raggiungere a tutti i costi questo importante obiettivo di programmazione e di sviluppo territoriale condiviso. Un fatto davvero innovativo per la nostra zona spesso abituata ad andare da sola“. A completamento di questo progetto si affi ancherà anche un’iniziativa gestita direttamente dai

Gal, con la quale si svilupperanno specifi ci interventi volti al miglioramento dell’informazione turistica sugli itinerari rura-li, attraverso la realizzazione della cartellonistica o di totem informativi, delle zone di produzione dei prodotti tipici locali legate agli itinerari, nell’intento di aumentarne la fruibilità e la visitazione in chiave turistica”.

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29Cultura provinciale

I reperti archeologici non sono solo degli oggetti che apparten-gono al passato, sono invece pagine sulle quali è scritta una storia. Immaginiamo l’ascia in rame di Ötzi, la mummia più

famosa al mondo rinvenuta tra i ghiacci del Similaun in Alto Adi-ge agli inizi degli anni ’90, è stato grazie ad essa che si è potuto immaginare la sua identità o almeno il suo rango sociale. Se pensiamo poi che attraverso il resto del suo corredo di armi e vestiario, miracolo-samente preservati per oltre 5300 anni, è stato possibile ricostruire non solo la sua vita fi n negli ultimi istanti ma ha permesso di aprire una fi nestra nelle società dell’età del rame, è facile capire quanto siano importanti i reperti per la ricerca storica e quanto dettagliati possano essere i racconti in essi sedimentati. Un museo in buona

sostanza è un libro di storie, dove ogni pagina è un frammento del passato scampato alla furia distruttrice dei secoli. Il reper-to, infatti, è pur sempre un sopravvissuto che può testimoniare come sono andate le cose nei giorni in cui correva il suo tempo

e il Museo Archeologico Nazionale di Adria non fa eccezione, anzi, nelle serate estive del 2 e del 30 agosto, in concomitanza con l’iniziativa “Adria d’estate”, apre ai visitatori per raccontare loro le storie degli oggetti che gelosamente conserva. “La voce delle cose” è il titolo dell’iniziativa,

pensata e organizzata per permettere di incontrare la storia non solo attraverso l’esperimento visivo degli oggetti del passato ma anche attraverso il mondo delle sensazioni e delle emozioni che essi conservano: a chi sono appartenuti, a cosa sono servi-

ti, come sono arrivati ai giorni nostri, queste le domande a cui verrà data risposta. Insomma un dialogo confi denziale con gli oggetti, diverso da quello intrattenuto quotidianamente con il Pc o l’Iphone perché qui il dialogo permette un viaggio temporale, autorizza a salire sulla macchina del tempo per vedere da vicino i giorni dell’antico Polesine. Due i temi proposti, il primo è già stato archiviato lo scorso 2 agosto mentre rimane in cartellone quello del 30 con una serata tutta dedicata alla fi gura dei bam-bini nell’antichità. La visita, che dovrà essere preventivamente prenotata al museo, avrà inizio alle ore 21.30.

di fortunato Marinata

Il museo cittadino apre in orario notturno ai visitatori per raccontare le storie degli oggetti che gelosamente conserva

Museo Archeologico di Adria Il 30 agosto una serata dedicata alla storia del territorio

“La voce delle cose”, dialogo con i reperti del passato

Come sempre, il mese di agosto sarà ricco di sagre, feste e ker-messe paesane che hanno il compito di traghettare, in allegria e in un clima di amicizia e comunità, dal pieno dell’estate verso

l’inizio dell’autunno. Sino al 19 agosto, tutte le sere, a Crespino, sarà in pieno andamento la Festa democratica, ex festa dell’Unità. Un ap-puntamento, quello del piccolo Comune rivierasco, che, negli anni, si è guadagnato un ruolo speciale e di primo piano, in grado di attirare, nella serata clou, persone da fuori provincia e persino da fuori Regione, ingolosite dal “tombolone”. Se, infatti, tutte le sere si gioca la tombola normale, nella serata del “tombolone” - di solito una di quelle a ridosso del Ferragosto - si estrae un montepremi speciale, con 100mila euro destinati a chi, per primo, completa la cartella.

Sino al 7 agosto, poi, a Ca’ Morosini di Lendinara prosegue la quarta edizione di un evento che si è ritagliato via via il proprio spa-zio, vale a dire la Festa della pizza. Ad Ariano nel Polesine, invece, è di scena la grande tradizione dell’Agosto arianese che, come ogni anno, propone una formula collaudata che regala tanti, tanti giorni di felicità non solo ai paesani, ma anche ai tanti “cugini” che, dai Comuni vicini, arrivano per regalarsi una serata speciale. Un evento questo, che fa il paio con la festa di San Gaetano e San Rocco, un appuntamento ricco di storia che è diventato un appuntamento fi sso a Rivà di Ariano. Si parte il 10, per il giorno di San Lorenzo e delle stelle cadenti, e si prosegue poi dritti sino al 15.

In attesa di conoscere le date della Festa in Tassina di Rovigo, probabilmente l’evento di maggiore appeal del capoluogo, che tra-ghetta da agosto sino al settembre, si conoscono invece già i gior-ni di un altro appuntamento che si è guadagnato una fama che si estende ben al di fuori dei confi ni della nostra provincia. Vale a dire la “Festa della zucca” che, ogni estate, incorona il “re zuccone”.

Titolo apparentemente poco onorifi co, ma in realtà ambitissimo da decine e decine di coltivatori che, ogni anno, si danno una battaglia accesissima. Vince chi produce la zucca di maggiori dimensioni. E, nel corso di tante edizioni, non sono mancate le cucurbitacee di peso ben oltre i tre quintali.

Per gli amanti del pesce, poi, è questo il mese della Sagra del pesce. Che ha trovato casa a Pila di Porto Tolle, il paese dei pescatori, dal cui porto, ogni mattina, partono i pescherecci che riforniscono le nostre tavole e tanti locali, del Polesine e non. L’appuntamento, gastronomico ma non solo, è fi ssato nell’arco di quattro serate, se-condo una formula ormai consolidata e vincente. Si parte l’8 agosto e si fi nisce il 12.

Infi ne, riportando il timone in direzione Rovigo, a San Martino di Venezze questo è, ormai da lunghissimo tempo, il mese della Fiera di San Rocco. Tante, tantissime iniziative per un calendario del divertimento che inizia il 9 agosto, un venerdì, per concludersi il 18, una domenica. Ricchissima l’offerta di serate e di eventi che trovano spazio all’interno di questa classica cornice.

folklore

in breve

Il Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine si è rifatto il look. Malgrado non sia pas-sato che qualche anno dalla sua inaugurazione, il percorso espositivo si è arricchito di un nuovo allestimento nella sezione dedicata alle necropoli, con la ricostruzione a scala reale

dei tumuli funerari di Frattesina e con un video di realtà virtuale che consente di comprendere il complesso rituale crematorio dell’età del bronzo. L’inaugurazione si è tenuta lo scorso 26 luglio e contestualmente è stata presentata la nuova guida tematica del Museo, edita da Vianello Editore, che illustra le collezioni museali ed il percorso espositivo con un innovativo lay-out grafi co. Novità anche per quanto riguarda la fruizione del polo museale, con la rea-lizzazione di un ascensore sono state abbattute le barriere architettoniche garantendo a tutti l’accesso. Tutti gli interventi sono stai resi possibili da fi nanziamenti concessi dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dalla Fondazione Cariparo.

Museo Archeologico Nazionale di fratta PolesineArricchito L’ALLestimento

Lo.Zo.

Feste, sAgre e non soLo...

La prima volta ch’ò visto sta bela signorina l’è sta in magio na d’ mendga matina lungo el marcipiè d’la canonica ch’la camineva verso el cancelo fasendo d’ventar quel giorno un ricordo presioso e belo.

A ne saeva mina chi c’la gera ma dal sso bel fare messo insieme ala modesta maniera per mi la pareva on fi ore d’primavera.

O’ racolto quel fi ore al so germoglio; la iera d’ventà na profumata rosa e nel me giardin d’amore l’è d’ventà la me sposa.

Poesia“Licia”

Il reperto è un sopravvissuto che può testimoniare come sono andate le cose

Nelle foto la nuova ala dedicata ai riti funebri e il moderno ascensore e la guida al museo

di Mario Naia

A Fratta Polesine è ormai una realtà l’esposizione permanente allestita nella casa natale di Giacomo Matteotti, l’illustre polesano, deputato del Partito so-cialista, ucciso nel 1924 per avere denunciato i brogli e le intimidazioni che

avevano accompagnato la vittoria elettorale del Partito fascista. L’edifi cio, di origine settecentesca ma che ha subito varie modifi che nell’800 e nel 1933, ospita, ai primi due piani, gli arredi d’epoca e parte della biblioteca, mentre il livello del sottotetto è dedicato a un percorso espositivo che permette di ripercorrere la vita del deputato socialista. Gli orari di apertura del museo sono i seguenti: sabato dalle

15 alle 18, domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30. Visite guidate alle 16.30 e 17.30. Per informazioni e prenotazioni è possibile fare capo a Turismo e cultura, al numero di telefono 042521530 o all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Per gli amanti dell’arte, invece, a Rovigo, dal 9 luglio al 29 settembre, al piano nobile di Palazzo Roverella, sarà in allestimento la mostra dei dipinti della pinacoteca dell’Accademia dei concordi e del seminario vescovile. Prenotazione obbligatoria al numero di telefono 0425460093. Le visite guidate tematiche sono programmate ogni venerdì, alle 18.

STORIA E ARTE MuSEI D’ESTATE

Lo.Zo.

23232323Cultura provinciale

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27

Sarà un’annata fondamentale, per il Polesine che ama lo sport. Non solo per il Basso Polesine, da dove

è partita l’avventura del Delta Porto Tolle con la scalata a categorie e classifi che del calcio sino ad arrivare al mondo del profes-sionismo con la promozione in Lega Pro lo scorso campionato. E la prossima stagione mette subito in palio un secondo, meravi-glioso sogno: agguan-tare una promozione che appare a portata di mano, alla luce del-la imminente riforma della Lega Pro. Che, dal 2014 - 2015, sarà unica, senza più l’attuale divisione tra Lega Pro Uno e Lega Pro Due, le vecchie C1 e C2, per intendersi. Arrivare tra le prime nove nel proprio girone consentirà, in parole povere, la permanenza nel prossimo campionato riformato. Ed è proprio questo il sogno dei ragazzi di mister Fabrizio Zuccarin, primo,

grande autore di questa bellissima favola, che ha portato Porto Tolle alla ribalta del calcio nazionale, unica squadra a tenere alta la bandiera del Polesine con le scarpet-te chiodate nel mondo del professionismo. Il raduno dei ragazzi è iniziato lo scorso 17 luglio, allo stadio comunale di Porto Tolle. Le prime impressioni sono buone. I ragazzi non hanno patito troppo l’inattività delle

vacanze e, per ora, la campagna acquisti del presidente Visentini appare adeguata alle esigenze della catego-ria. Soprattutto in dife-sa, infatti, sono arrivati

nomi che autorizzano a pensare in grande. Si va da Martin Petras, difensore slovacco, che ha nel curriculum anche una presenza ai mondiali in Sudafrica, oltre alla militanza in squadre di ottimo pedigree come Cesena e Grosseto, a Luca Ciaramitaro, arrivato dall’Ancona dopo tanti anni ad alto livello

pure lui a Cesena. E sempre nel pacchetto arretrato trova collocazione Vasile Mogos, arrivato dal Real Vicenza e alla prima espe-rienza tra i Pro, dopo tre anni nei quali ha realizzato anche nove reti. Non male, come biglietto da visita. Insomma: l’entusiasmo e l’impegno della società ci sono. E, per ini-ziare, pare davvero abbastanza. Sognare, insomma, si può. In attesa di fare sul serio, in campo.

di Lorenzo Zoli

in cAmpo

Il prossimo campionato di calcio, categoria Eccellenza, non sarà un torneo qualsiasi. Tutt’altro. Vedrà il ritorno di un derby rimasto nel cuore di tanti appassionati polesani,

quello tra Rovigo e Adriese. Due società con storie recenti differenti, la prima delle quali passata anche attraverso una rifondazione di un gruppo che in passato aveva fatto sognare una città e una provincia, andando a conquistare una storica promozione in C2, e, l’anno successivo, regalando una me-ravigliosa illusione, quando praticamente per tutto il girone di andata aveva mantenuto saldo il primato del torneo pro-fessionistico, salvo crollare letteralmente nel ritorno e fi nire anche fuori dei playoff. Ora, tornati in Eccellenza e con il nome modifi cato in Rovigo - Lpc, a ricordo di una rifondazione passata attraverso il “trasloco” del Lapecer, formazione di Ceregnano con tanti anni di storia e gloria sulle spalle, i biancazzurri sono intenzionati a rilanciarsi. Dopo una ennesima rinascita, dal momento che, dalla fi ne dello scorso campionato, se non è cambiata tutta la squadra, quasi. Ironia della sorte, tanti giocatori sono passati proprio all’Adriese, quasi a volere aggiungere derby a derby. Se, infatti, già lo scorso campionato aveva visto tra le fi la dei granata giocatori che sono rimasti nel cuore dei tifosi del Gabrielli, come Nonnato e Antonelli, quest’anno la migrazione ha assunto ca-ratteri ancora più massicci, coinvolgendo l’ex capitano biancazzurro Macchia, Castellan e persino Furlanetto, uno degli eroi, se non il principale, della storica promozione in serie C2. Non sarà necessario attendere il sorteggio, insomma, per capire quali saranno le due giornate clou del prossimo calendario. Quelle in cui si giocheranno Rovigo Lpc - Adriese e Adriese - Rovigo Lpc.

rovigo e AdriA, derbY d’ecceLLenzA

Lo.Zo.

Giornata di gala per il pattinaggio polesano ospitato di recente a

Palazzo Celio, dall’assesso-re Leonardo Raito, per un riconoscimento ai risulti ot-tenuti nella stagione appena conclusa. I primi ad ottenere i complimenti dell’assessore sono stati la coppia formata da Elena Lago e Marco Garelli che agli italiani assoluti di pattinaggio artistico, tenuto-si a Roccaraso, hanno vinto l’argento, ottenendo inoltre il pass per i mondiali di no-vembre a Taipei. Le congratu-lazioni sono andate anche a Sara Rondina del Roller club Lendinara, vincitrice della medaglia d’argento agli eu-ropei di corsa a Geisingen, e a Mattia Diamanti anche lui del Roller Lendinara, vincitore dell’argen-to ai campionati italiani corsa su strada a Salizzole. La targa con l’encomio della Provincia è andata anche a Matteo Rizzo, dell’Olimpica Skaters, che in coppia con l’atleta del Flying Roller Pesaro Sharon Giannini, lo scorso ottobre, ha ottenuto il secondo posto alla coppa Italia e il terzo

posto al campionato italiano. “Questi at-leti – ha ricordato l’assessore Leonardo Raito - sono promotori e paladini del Pole-sine, sia nella nostra nazione che a livello europeo e con risultati ottenuti non solo nello sport, ma nella scuola e nei rapporti con la famiglia”.

Giornata di gala per i pattinatori polesani i compLimenti dA pALAzzo ceLio

Calcio Il Delta, dopo la promozione, è pronto a tornare in campo

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

Giovanni Furlanetto

Rinforzato soprattutto il pacchetto difensivo. Già in blu Martin Petras, Luca Ciaramitaro, e Vasile Mogos

Imminente la riforma della Lega Pro. Dal 2014 - 2015, sarà unica

Una campagna acquisti che autorizza a pensare in grande

Volley

Ormai è certo: la prossima stagione sottorete, le giallonere della Beng Rovigo Volley, la bella realtà costruita dal patron Antonio Monesi, la giocheranno in serie A2. Una categoria di

vera rilevanza nazionale. Le cose, insomma, si fanno serie. Molto serie. La conferma uffi ciale è arrivata nei giorni scorsi, quando le diffi coltà economiche di varie società, ultima in ordine cronologico il Viserba, hanno spalancato l’anticamera dal paradiso - pallavolistico, per carità - alle rodigine. La nostra società, infatti, è stata una delle poche a potere presentare tranquillamente alla Lega le garanzie economiche necessarie per potere sperare nel ripescaggio. E la spe-ranza è stata prontamente esaudita.

Una notizia bella, splendida. Ma non inaspettata. Tanto che la società, proprio nell’ottica di un possibile approdo all’A2, aveva già iniziato a muoversi per allestire una rosa perfettamente in grado di farsi onore anche in questa categoria. Dal momento che l’obiettivo non appare certamente quello di vivacchiare. Tutt’altro. Se, infatti, tutti sono consci che mirare subito all’A1 sarebbe forse pretenzioso, d’altro canto è pur vero che a provarci non si fa peccato quindi... Quindi ecco approdare nella terra tra i due fi umi una serie di gio-catrici di gran livello. La prima a fi rmare è stata Carlotta Cervella, libero, nativa di Adria, classe 1985, 170 centimetri. Ha alle spalle tre anni di primo piano a Padova, dove ha trascinato la compagine della Vispa in B1, mentre, nel 2009, era stata una delle autrici della cavalcata che aveva portato il Forlì in A2.

Pochi giorni di attesa ed è arrivato un nuovo regalo per le gial-lonere, la centrale romana Roberta Brusegan, 27 anni e 189 cen-timetri di gran fi sico e atletismo. Ha conosciuto anche la massima serie, con la maglia del Parma, facendosi onore e, in A2, viene da una stagione davvero da paura. Statistiche alla mano, ha messo a

terra qualcosa come 300 palloni, distinguendosi tanto da risultare, al termine del torneo 2012 - 2013, la terza migliore giocatrice in assoluto. “Sono molto felice di potere vestire questa maglia - ha detto Roberta al momento della presentazione - sarà per me un onore mantenere gli ottimi risultati della scorsa stagione anche qui a Rovigo, magari migliorando ancora”.

Detto degli ingaggi già perfezionati, resta da parlare di quello che sarebbe un sogno, ma che i rumors danno per possibile, possi-bilissimo. Vale a dire la fi rma di Simona Gioli, 35 anni, tuttora na-zionale, con 307 presenze, ruolo centrale, 185 centimetri, reduce da una stagione nel campionato turco, nelle fi la del Galatasaray. Per lei, sarebbe un ritorno: ligure di nascita, polesana d’adozione, ha iniziato la carriera proprio a Rovigo, nel 1992.

La Beng si rinforza per la A2

Nella foto Elena Lago e Marco Garelli

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Alla fi ne il bicchiere, come suol dirsi, è sempre mezzo pieno e mezzo vuoto. Basta capire da che parte lo si guar-

di. Fuor di metafora: se dovete comprare casa – e specialmente se non vi serve un mutuo consistente – è diffi cile trovare nel più recente passato un momento migliore di quello attuale. Ma se, al contrario, la casa volete venderla, le alternative sono soltanto due: o rimandate a tempi migliori, o dove-te mettere in conto lunghi mesi d’attesa e un forte sconto rispetto alle aspettative di guadagno. Il mercato è in crisi, affossato prima dalla prolungata crisi economica, poi dalla stretta creditizia delle banche, infi ne dall’introduzione dell’i-mu e dall’estenuante balletto sulla sua sor-te. E la fotografi a scat-tata dall’Osservatorio regionale della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari) aggiunge numeri precisi a quel che già si era capito.

È dal 2010 che il mercato è in calo: ha perso il 4% il primo anno, il 7 nel 2011, addirittura il 18 nel 2012. Tradotto in nu-meri, signifi ca che il mercato veneto valeva 60 mila transazioni all’anno e oggi sono meno di 30 mila, con la chiusura di almeno 200 agenzie immobiliari in regione. Non è

servito a fermare il crollo la diminuzione dei prezzi, che oggi quotano – almeno in prima battuta, poi ogni trattativa fa storia a sé – un buon 15% in meno rispetto al 2011. Se infatti un terzo delle case messe in vendita rimangono sul mercato perché considerate ancora troppo care, quasi il 40% non ven-gono vendute perché le banche rifi utano di concedere un mutuo e un altro 28% non tro-va nemmeno un potenziale acquirente. Le questioni, insomma, stanno a monte: nella crisi economica che ha falcidiato redditi e prospettive delle famiglie, e anche in uno stock immobiliare che in buona parte è di bassa qualità e proprio per questo non è più

appetibile in un mo-mento in cui si guarda con particolare atten-zione all’effi cienza energetica degli edifi ci, alla rete di trasporti pubblici, ai servizi del

quartiere.“È ormai da anni che soffriamo – sot-

tolinea Moreno Marangoni, presidente di Fiaip Veneto – di una continua discesa del mercato rispetto ai livelli raggiunti nel 2006. A soffrire particolarmente è il segmento di mercato “low cost” dove chi cercava di vendere il proprio immobile ha trovato molte diffi coltà perché i clienti tipici,

di Germana urbani

Mercato immobiliare, un crollo senza fi neIn tre anni si sono dimezzate le compravendite in Veneto. Un piano straordinario dalla Regione per rilanciare l’edilizia pubblica e offrire soluzioni alle famiglie a basso reddito

Prezzi in calo di oltre il 15 per cento ma le case sono ancora troppo care per metà dei clienti

Crisi economica Stretta sui mutui e imu le principali cause

come le giovani coppie e le famiglie extraco-munitarie, non hanno più disponibilità o non sono in grado di fornire le garanzie necessa-rie ad accendere un mutuo. Come invertire la rotta? Al mondo politico chiediamo di intervenire in quattro direzioni: bisogna eli-minare la tassa sulla prima casa, sostenere il recupero dell’esistente, rivedere la legge sugli affi tti e garantire alle persone la possi-bilità di accedere al credito più facilmente”.

Ma chi compra, oggi, e cosa si vende di più? Più della metà degli acquirenti ha fra i 30 e i 50 anni, il 28% ne ha più di 50 e il 21% meno di 30. I più richiesti sono gli ap-partamenti con due camere (39%), seguiti da quelli a tre stanze (19%), dalle porzioni di villa (17%, col picco del 25% registrato a Padova e a Rovigo), dai mini (15%) e dalle

ville (10%). Cala anche il mercato dell’usa-to, benché resti al primo posto con il 46% degli immobili venduti dalle agenzie.

In questo quadro problematico, è arriva-ta nelle scorse settimane l’approvazione in consiglio regionale del piano strategico delle politiche della casa. Obiettivo, rimettere in moto il settore da molti anni paralizzato dell’edilizia pubblica, in modo da offrire un’alternativa alle famiglie a basso reddito. Il piano prevede la messa in vendita agli attuali inquilini di quasi 20 mila alloggi po-polari, quasi la metà dell’intero patrimonio edilizio, attraverso una formula allettante: un acconto iniziale del 20% e il rimanente in rate mensili. Le risorse ottenute (800 milioni di euro nella migliore delle ipote-si, 300 secondo le stime più realistiche)

saranno reinvestite nella ristrutturazione degli alloggi esistenti e nella costruzione o acquisto di nuovi alloggi. Entro fi ne 2014 la regione conta così di avere a disposizione quasi 1.500 nuovi appartamenti.

“Un pacchetto di interventi – sottolinea l’assessore Massimo Giorgetti – che con-sentirà di attuare un’azione più incisiva ed effi cace per garantire un sostegno concreto ai nuclei familiari che vivono la drammatica condizione di non avere una casa, ma an-che un impegno nel “social housing”, per fornire soluzioni abitative alle famiglie che non possono vedersi assegnato per mancan-za di requisiti un alloggio popolare, ma nel contempo sono impossibilitate a far fronte economicamente ai canoni di affi tto propo-sti dal mercato libero”.

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continua a pag. 29

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11Il Veneto in primo piano

In un clima di cupa crisi per l’edilizia, l’u-nico raggio di sole è arrivato nell’ultimo biennio dalle detrazioni fi scali per ristrut-

turazioni e manutenzioni straordinarie che migliorassero l’effi cienza energetica degli edifi ci.

La buona notizia è che gli incentivi non termineranno: prima sono stati prorogati a tutto il 2013, con estensione anche agli arredi, e adesso tutto lascia prevedere che diventeranno strutturali. Questo è infatti l’impegno che il parlamento ha chiesto al governo con un ordine del giorno approvato in sede di conversione defi nitiva del decre-to sugli ecobonus che era in scadenza il 4 agosto.

La scelta degli ambiti di applicazione avverrà con la legge di Stabilità, ma è pro-

babile che saranno salvaguardati almeno i principali settori al momento contemplati dalla normativa. Intanto, per chi vuole investire parte dei suoi risparmi sulla pro-pria casa, fi no a tutto il 2013 sono state confermate le seguenti misure: detrazione fi scale del 65% per i lavori fi nalizzati a rendere gli edifi ci a prova di terremoto; stessa percentuale per gli interventi legati al risparmio energetico come infi ssi, caldaie, condizionatori, pannelli solari; proroga della maxi-detrazione del 50% (con limite di spe-sa di 96.000 euro e spalmata su dieci anni) per gli interventi sul recupero del patrimonio edilizio (manutenzioni, ristrutturazioni e re-stauro e risanamento conservativo) a cui si aggiunge l’ulteriore detrazione, fi no a un massimo di 10.000 euro, delle spese per

mobili ed elettrodomestici.“Gli ecobonus possono essere un vola-

no per la ripresa dell’economia – ha com-mentato il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando – e credo che lo saranno ancora di più se verrà approvata la legge che è stata già varata dal consiglio dei ministri che im-pedisce il consumo di nuovo suolo. Dobbia-mo orientare l’attività edilizia nella direzio-ne del riuso, del recupero. L’intera edilizia deve e può superare la crisi convertendosi all’effi cienza energetica, alla sostenibilità e soprattutto al riuso delle aree già edifi cate. Per questo motivo è urgente l’approvazione della legge che ho presentato sul conteni-mento del consumo di suolo insieme con i colleghi delle Politiche agricole, dei Beni culturali e delle Infrastrutture”.

Al netto della sempre presente propa-ganda politica, i dati parlano chiaro: grazie alle agevolazioni fi scali sono partiti quasi un milione e mezzo di interventi, con un investimento stimato in 18 miliardi di euro e almeno 50 mila posti di lavoro creati tra edilizia e indotto. Senza dimenticare poi gli effetti a lungo termine sulle tasche delle famiglie: è vero che ristrutturare secondo criteri di qualità costa, ma tra una casa ef-fi ciente e una casa costruita con materiali vecchi e di scarsa qualità la differenza di vede in bolletta. E può arrivare mediamen-te a un risparmio di 1.500 euro all’anno. Metteteci in più le detrazioni sulle tasse dei prossimi dieci anni, e – conti alla mano – pare proprio un buon affare.

di Germana urbani

Quasi un milione e mezzo gli interventi realizzati per 18 miliardi di investimenti

L’ecobonus sarà per sempre

Il governo si è impegnato a rendere strutturali le agevolazioni fi nalizzate al miglioramento energetico delle abitazioni

Focus

I sottoscrittori di mutui immobiliari, che hanno costruito una casa ad alta effi cienza energetica, sono a minor rischio di insolvenza rispetto ai sottoscrittori di mutui

immobiliari “normali”. A sostenerlo è uno studio della Hill Center Cappella dell’Università della Nord Carolina e dell’Istituto per l’Evoluzione del Mercato di Washington.

Negli Stati Uniti il settore dei mutui immobiliari è entrato in profonda crisi quando nel 2008 scoppiò la cosiddetta “bolla immobiliare”.

Anche in Italia si sono affacciati sul mercato diversi prodotti destinati a chi voglia riqualifi care la propria casa. Tra i più attivi ci sono le banche di credito cooperativo e

Banca Etica, che ai suoi clienti offre un fi nanziamento fi no al 100 per cento degli investimenti fi no a 75mila euro. Tra le proposte diffuse in quasi tutti gli istituti c’è poi quella del mutuo fi nalizzato alla realizzazione di un impianto foto-voltaico, garantito dai ricavi provenienti dal conto-energia.

Adesso Anche iL mutuo È “eFFiciente”

29292929Il Veneto in primo piano

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Pedalare vuol dire fatica, allenamento intenso, sacrifi cio, risultato!

CARLO MACCAPANI: Prima podista, poi ciclista! La sua caprbietà negli allenamenti gli fa raggiungere tutti i fi ne settimana ottimi risultati,

classifi candosi sempre nei primi 10, se non primo.- primo al campionato veneto nel 2001;

- primo nel trofeo dei fi umi polesani nel 2006;- primo alla Granfondo di Coppare nel 2006;

- primo nel giro della Provincia nel 2007;- primo al Granprix nel 2008;

- primo al Campionato europeo a Jolanda di Savoia nel 2005;- secondo nelle ultime tre edizioni del giro del Polesine;- primo alla Granfondo al Lido delle Nazioni del 2009;

- “neanche l’infl eiunza lo ferma”: primo al Campionato italiano geometri svoltosi il 24.03.2013 a Casciana Terme (PI);

“alla Maratona delle dolomiti” del 30.06.2013 con più di 9000 partecipanti provenineti da tutta Europa, dopo 106 Km (sei passi dolomitici), in 4 ore 26 minuti e 36 secondi si è

classifi cato secondo nella sua categoria!

Anche le ferie le trascorre in sella alla sua bici e alla sua compagna, Arianna Zulian, anche lei appassionata delle due ruote, la quale pur consapevole dei propri limiti, non

rinuncia agli stessi percorsi con tempi e modi diversi.

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Bibicletta vuol dire ... PASSIONE

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12 Il Veneto in primo piano

Ville Venete come perno dello sviluppo turistico ed economico della Regione e come volano per superare la crisi.

“Stiamo lavorando da quasi tre anni - afferma Giuliana Fontanella, presidente dell’Istituto Regionale per le Ville Venete - per rendere ac-cessibili le ville venete, renderle fruibili a tutti: è un patrimonio culturale inestimabile, sono 4200 circa tra Veneto e Friuli, sono elemento caratterizzante del nostro territorio, del nostro paesaggio, vanno conservate e valorizzate. Ed è necessario farle conoscere”. Negli ultimi anni diversi passi in questa direzione comun-que sono stati fatti “Un anno e mezzo fa ab-biamo spostano la nostra sede da un palazzo di Venezia - prosegue Fontanella - ad una villa veneta della Riviera del Brenta (villa Venier di Mira) acquisita e recuperata dalla Regione del Veneto. E’ stato un primo passo per vivere da vicino insieme agli operatori dell’Irvv la realtà

di una villa“. “Da qui – continua la Fonta-nella - una serie di iniziative volte a rendere accessibile villa Venier di Mira (nostra sede) collegandola a proposte di itinerari in battel-lo, in bicicletta, in carrozza ... di cui fanno parte altre dimore storiche della riviera del Brenta, come villa Widman della Provincia di Venezia e villa dei Leoni del Comune di Mira, ma anche tante altre ville private”. Diversi anche gli eventi organizzati con l’appoggio dell’Irvv nelle ville venete. L’ultimo quello di Sorsi d’autore, iniziativa della Fondazione Aida di Verona che ha coinvolto quattro ville storiche tra le province di Verona, Vicenza, Venezia e Rovigo. “Una 14esima edizione che ci ha dato delle soddisfazioni grandissime per i numeri”, spiega Fontanella. “A Mira con Serena Dandini c’erano più di 200 persone e a Fratta Polesine circa 300 con Valerio Mas-simo Manfredi”. Migliaia sono gli accessi in

di Alessandro Abbadir

Le ville nella nostra regione sono circa 3800, solo 200 sono aperte regolarmente al pubblico

Patrimonio paesaggistico ed architettonico Parla la presidente dell’Irvv Giuliana Fontanella

Ville Venete, volano turistico ed economico

Gran successo per l’incontro conclusivo della 14esima edizione di Sorsi d’au-tore avvenuto nelle scorse settimane

villa Badoer di Fratta Polesine. La rassegna itinerante promossa dall’ Irvvo Associazione Ville Venete e Fondazione Aida, coniuga le eccellenze enogastronomiche e il patrimonio storico-architettonico del Veneto con gli incon-tri con personalità di spicco del mondo dello spettacolo, della cultura e del giornalismo na-zionale. Ospite dell’ultimo appuntamento a villa Badoer, a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, è stato l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi. Con lui sul palco a mode-rare l’incontro la giornalista Anna Ortolani e il sommelier Dante Brancaleoni dell’Ais di Rovi-go. C’era il sindaco di Fratta Tiziana Virgili. Al pubblico, circa 300 persone, sono stati pre-

sentati due prosecchi della cantina Bortolotti di Valdobbiadene. Inevitabile l’argomento let-terario dedicato alla modernità della fi gura di Odysseo, Ulisse, Nessuno, protagonista degli ultimi romanzi storici dello scrittore e docente emiliano. “Il mio nome è Nessuno - il giura-mento” un testo in cui Manfredi ha voluto descrivere l’ “uomo dal multiforme ingegno, il mito che solca i mari, l’eroe più formidabile e moderno di tutti i tempi”. Odysseo “ci parla in prima persona, raccontandosi con tutta l’u-manità e il coraggio che lo hanno reso, lungo ventisette secoli, più immortale di un dio”, ha affermato Valerio Massimo Manfredi. “Ulisse però, non è un vino bianco”, ha sentenziato lo scrittore, “è paragonabile ad un vino rosso, pieno di contenuti, corposo, forte … come un amarone”.

Sorsi d’autore a fratta nel rodigino A viLLA bAdoer vALerio mAssimo mAnFredi

A.A.

Due momenti dell’incon-tro

A sinistra Villa Venier di Mira, sopra Giuliana Fontanella

un anno a Villa Venier, mentre alla reggia di Piazzola sul Brenta, Villa Camerini-Contarini “abbiamo contato anche dai 3 ai 6 mila visi-tatori in un solo fi ne settimana in occasione di eventi come l’autunnale Fiori e Colori, mostra del fl orovivaismo”. Le ville venete aperte al pubblico non sono moltissime: in Veneto circa 200 dimore sulle totali 3800 hanno aderito alla carta dei servizi, una sorta di convenzione tra Regione del Veneto, Irvv e associazioni dei proprietari di villa, che impone degli standard fi nalizzati alla corretta fruibilità turistica del manufatto: orario di apertura, custodia, ser-

vizio di guida turistica in loco, servizi igienici a norma (anche accessibili ai disabili) e così via. “Siamo ancora agli inizi e a lavorare in questo senso sono l’assessorato e la Direzio-ne turismo della Regione del Veneto - spiega la Fontanella - con le quali condividiamo la fi nalità: fare delle ville venete un elemento di traino essenziale per diffondere il turismo non solo sulle spiagge o sulle Dolomiti o nel-le città d’arte, ma su tutto il territorio della stessa regione”. Dalla 14esima edizione di Sorsi d’autore alla sesta edizione del Festival delle Ville Venete: in mezzo le ferie estive.

“Dal 13 al 21 settembre prossimi abbiamo in programma l’annuale Festival delle ville venete - conclude Giuliana Fontanella. Un in-sieme di eventi culturali e di studio che hanno per titolo comune “Venezia in Terraferma, il Nordest e le ville venete nel sistema Europa”. La Presidente annuncia sorprese per il Festi-val del 55esimo anniversario di fondazione dell’Ente ville venete (oggi Irvv): tra queste la presentazione a Villa Cordellina di Montecchio Maggiore (il 20 settembre) del Premio “Ville Venete per l’Europa” con la partecipazione straordinaria di Ugo Pagliai.

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18 Cultura veneta

Lorenzo Monguzzi & Marco Paolini e la Pic-cola Orchestra Variabile saranno sul palco del Teatro Romano di Verona mercoledì 28

agosto alle ore 21 per il concerto teatrale “Song N_14”. Una serata di musica e canzoni, paro-le e piccole storie. Lorenzo Monguzzi e Marco Paolini ancora insieme, come tante volte in que-sti anni con altri spettacoli teatrali, ma questa volta con un progetto fatto con più canzoni e meno teatro. Il concerto teatrale nasce dalle nuove canzoni di Lorenzo Monguzzi, raccolte nel suo nuovo album, il primo da solista dopo i tanti successi fi rmati con i Mercanti di Liquore, eseguite con un nuovo ensemble musicale e accompagnate da un attore, Marco Paolini che parla, raccontando storie brevi dedicate al futuro prossimo. Nuove canzoni e nuovi racconti prota-gonisti della prima parte del concerto teatrale, mentre nella seconda vengono eseguite canzo-ni e ballate del repertorio comune dei protagoni-sti. L’evento rientra nella rassegna Verona Folk Festival; l’ingresso costa 17 euro in gradinata non numerata e 28 euro in platea numerata.

Un progetto fatto con più canzoni e meno teatro, l’attore racconterà storie brevi dedicate al futuro prossimo

Teatro e musica a Verona Il 28 agosto al Teatro Romano

Paolini e Monguzzi in “Song N_14”

Nella foto Marco Paolini e Lorenzo Monguzzi

concerti

E’ bastata una sola canzone al cantau-tore israeliano Asaf Avidan per imporsi sulla scena della musica mondiale.

Con “One day/Reckoning song”, la can-zone con oltre 100 milioni di “visioni” su you tube, e diventato uno degli artisti più ri-cercati e ascoltati al mondo grazie alla voce a metà strada tra jenis Joplin, Loretta Lynn e Johnny Cash. Ecco perché il live di Asaf Avidan in programma giovedì 29 agosto al Teatro Romano di Verona si annuncia come uno dei più attesi del 2013. Il concerto consentirà di ascoltare le canzoni dei suoi ultimi dischi, sia quelli realizzati da solo, sia i materiali incisi con la vecchia band The Mojos, concentrando l’attenzione sull’ulti-mo “Different Pulses”.

Verona, Teatro RomanoAsAF AvidAn in concerto iL 29 Agosto

Il 21 settembre a Gran teatro GeoxA pAdovAeLio e Le storie tese

Un nuovo tour che fa seguito alla loro clamorosa partecipazione al Festival di Sanremo dove con il brano – La

Canzone Mononota – si sono posizionati secondi in classifi ca ricevendo, inoltre, il Premio della critica – Mia Martini – , il pre-mio sala stampa radio/tv/web e il premio come miglior arrangiamento. Gli EELST, gruppo impossibile da etichettare, trovano nella dimensione live la cornice ideale per il calembour narrativo a cui ci hanno abituati. Con il loro straripante e irriverente sense of humour, continuano a fare musica con rigo-re, scrupolo, curiosità, voglia di divertirsi e di divertire. Capaci di spaziare in ogni gene-re con una facilità e una tecnica disarmanti gli Elii basano la loro capacità compositiva sconfi nano fra le infl uenze più varie, il tutto con un’infi nita serie di citazioni e varietà di stili ed esecuzioni. Sul palco: Elio (can-tante, fl autista), Rocco Tanica (pianola), Cesareo (chitarra alto), Faso (chitarra bas-so), Christian Meyer (batteria), Jantoman (ulteriori pianole), Paola Folli (cantante) e Mangoni (artista a sé).

La fortunata kermesse anche quest’an-no riscopre i luoghi mozzafi ato del Polesine, attraverso la danza, il

teatro, la musica, per un totale di 18 ap-puntamenti unici, nei quali la cornice della rappresentazione è parte integrante dello spettacolo, per la valorizzazione del terri-torio, dell’ambiente e del turismo. Questi gli appuntamenti in calendario per agosto: domenica 4, Ariano nel Polesine, San Ba-silio, Pilar, sartoria italiana fuori catalogo; mercoledì 7, Badia Polesine, piazza Vanga-dizza, Soqquadro italiano, da Monteverdi a Mina; venerdì 9, Ficarolo, giardino di villa Schiatti-Giglioli, Miriam Meghnagi, Dialoghi mediterranei; domenica 11, Villamarzana-giardino di Villa Cagnoni-Boniotti, Jaques Morelenbaum & cello samba trio, special guest Paula Morelenbaum; martedì 13, Crespino, chiesa arcipretale santi Martino e Severo, Tigran a fable; domenica 18, Fratta Polesine, villa Badoer, Ron, Way Out. L’ini-zio degli spettacoli è fi ssato alle ore 21.30 a ingresso libero, eccetto domenica 11 ago-sto: biglietto unico 5,00 euro.

spettAcoLi

“trA viLLe e giArdini”, AppuntAmenti rodigini

32 Cultura veneta323232 Cultura veneta

Page 35: Adria lug2013 n94

18 Cultura veneta

Lorenzo Monguzzi & Marco Paolini e la Pic-cola Orchestra Variabile saranno sul palco del Teatro Romano di Verona mercoledì 28

agosto alle ore 21 per il concerto teatrale “Song N_14”. Una serata di musica e canzoni, paro-le e piccole storie. Lorenzo Monguzzi e Marco Paolini ancora insieme, come tante volte in que-sti anni con altri spettacoli teatrali, ma questa volta con un progetto fatto con più canzoni e meno teatro. Il concerto teatrale nasce dalle nuove canzoni di Lorenzo Monguzzi, raccolte nel suo nuovo album, il primo da solista dopo i tanti successi fi rmati con i Mercanti di Liquore, eseguite con un nuovo ensemble musicale e accompagnate da un attore, Marco Paolini che parla, raccontando storie brevi dedicate al futuro prossimo. Nuove canzoni e nuovi racconti prota-gonisti della prima parte del concerto teatrale, mentre nella seconda vengono eseguite canzo-ni e ballate del repertorio comune dei protagoni-sti. L’evento rientra nella rassegna Verona Folk Festival; l’ingresso costa 17 euro in gradinata non numerata e 28 euro in platea numerata.

Un progetto fatto con più canzoni e meno teatro, l’attore racconterà storie brevi dedicate al futuro prossimo

Teatro e musica a Verona Il 28 agosto al Teatro Romano

Paolini e Monguzzi in “Song N_14”

Nella foto Marco Paolini e Lorenzo Monguzzi

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E’ bastata una sola canzone al cantau-tore israeliano Asaf Avidan per imporsi sulla scena della musica mondiale.

Con “One day/Reckoning song”, la can-zone con oltre 100 milioni di “visioni” su you tube, e diventato uno degli artisti più ri-cercati e ascoltati al mondo grazie alla voce a metà strada tra jenis Joplin, Loretta Lynn e Johnny Cash. Ecco perché il live di Asaf Avidan in programma giovedì 29 agosto al Teatro Romano di Verona si annuncia come uno dei più attesi del 2013. Il concerto consentirà di ascoltare le canzoni dei suoi ultimi dischi, sia quelli realizzati da solo, sia i materiali incisi con la vecchia band The Mojos, concentrando l’attenzione sull’ulti-mo “Different Pulses”.

Verona, Teatro RomanoAsAF AvidAn in concerto iL 29 Agosto

Il 21 settembre a Gran teatro GeoxA pAdovAeLio e Le storie tese

Un nuovo tour che fa seguito alla loro clamorosa partecipazione al Festival di Sanremo dove con il brano – La

Canzone Mononota – si sono posizionati secondi in classifi ca ricevendo, inoltre, il Premio della critica – Mia Martini – , il pre-mio sala stampa radio/tv/web e il premio come miglior arrangiamento. Gli EELST, gruppo impossibile da etichettare, trovano nella dimensione live la cornice ideale per il calembour narrativo a cui ci hanno abituati. Con il loro straripante e irriverente sense of humour, continuano a fare musica con rigo-re, scrupolo, curiosità, voglia di divertirsi e di divertire. Capaci di spaziare in ogni gene-re con una facilità e una tecnica disarmanti gli Elii basano la loro capacità compositiva sconfi nano fra le infl uenze più varie, il tutto con un’infi nita serie di citazioni e varietà di stili ed esecuzioni. Sul palco: Elio (can-tante, fl autista), Rocco Tanica (pianola), Cesareo (chitarra alto), Faso (chitarra bas-so), Christian Meyer (batteria), Jantoman (ulteriori pianole), Paola Folli (cantante) e Mangoni (artista a sé).

La fortunata kermesse anche quest’an-no riscopre i luoghi mozzafi ato del Polesine, attraverso la danza, il

teatro, la musica, per un totale di 18 ap-puntamenti unici, nei quali la cornice della rappresentazione è parte integrante dello spettacolo, per la valorizzazione del terri-torio, dell’ambiente e del turismo. Questi gli appuntamenti in calendario per agosto: domenica 4, Ariano nel Polesine, San Ba-silio, Pilar, sartoria italiana fuori catalogo; mercoledì 7, Badia Polesine, piazza Vanga-dizza, Soqquadro italiano, da Monteverdi a Mina; venerdì 9, Ficarolo, giardino di villa Schiatti-Giglioli, Miriam Meghnagi, Dialoghi mediterranei; domenica 11, Villamarzana-giardino di Villa Cagnoni-Boniotti, Jaques Morelenbaum & cello samba trio, special guest Paula Morelenbaum; martedì 13, Crespino, chiesa arcipretale santi Martino e Severo, Tigran a fable; domenica 18, Fratta Polesine, villa Badoer, Ron, Way Out. L’ini-zio degli spettacoli è fi ssato alle ore 21.30 a ingresso libero, eccetto domenica 11 ago-sto: biglietto unico 5,00 euro.

spettAcoLi

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Il progetto viene finanziato nell’ambito del Programma di Collaborazione Transfronta-liera Italia-Slovenia 2007—2013 dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e da fondi nazionali.Il partenariato del progetto ClimaParks è composto da nove partner — 5 parchi ita-liani e 4 parchi sloveni. Il LP del progetto è il Triglavski narodni park.I parchi italiani e sloveni hanno svolto attivi-tà di ricerca e sensibilizzazione sui cambia-menti climatici e sulla conservazione della biodiversità e di un rapporto sostenibile per l’ambiente nelle aree protette in oggetto e in generale, a livello globale.E’ sta attivata una rete permanente di po-stazioni informatiche attraverso cui è pos-sibile paragonare i dati tra i singoli parchi. Grazie alla loro collaborazione i parchi italia-ni e sloveni rafforzeranno la sensibilizzazio-

ne sul significato di atteggiamento respon-sabile nei confronti dell’ambiente naturale (centri di informazione, programmi di for-mazione). Gli stessi parchi, attraverso pro-getti pilota, analizzeranno il comportamento del visitatore nelle aree protette rispettando l’ambiente.Partecipano al partenariato italo-sloveno la regione del Litorale sloveno — Primorska (Alto Adriatico), quella del Carso e quella montana (alpina).

I Rilevamenti dei dati Meteo nel Parco Regionale del Delta del Po

l Parco Regionale Veneto del Delta del Po è da sempre sensibile al tema ambientale e al cam-biamento climatico, con il progetto Climaparks si ha la possibilità di studiare i cambiamenti ambientali in atto e di predisporre e sperimen-tare interventi volti a promuovere una maggio-re sensibilizzazione sui cambiamenti climatici stessi . Nell’ambito del Progetto da febbraio 2013 è attiva una centralina di rilevamento dei dati meteo presso il Centro Visitatori di Porto Viro. E’ possibile inoltre visionare i dati dal gior-no dell’istallazione ad oggi, e in tempo reale, relativi anche a temperatura, umidità, vento e irraggiamento solare collegandosi a questa pagina:http://www.meteo.digiteco.it/default.asp?idStaz=1

Progetto CLIMAPARKS - attività WP2 “Monitoraggio delle popolazioni di Pas-seriformi ed altre specie, mediante la metodica dell’inanellamento a sforzo costante” presso la golena Ca’ Pisani

Il progetto ha previsto la realizzazione e la ge-stione di una stazione di inanellamento dei Passeriformi, in cui eseguire sia lo studio delle popolazioni nidificanti, sia lo studio delle migra-zioni e dello svernamento.. La stazione, gestita dall’associazione Sagittaria, era ubicata all’in-terno della Golena di Ca’ Pisani, nello splendido Po di Maistra. Le sessioni di cattura, da marzo 2012 al aprile 2013, hanno permesso di inanel-lare 1.321 uccelli di 39 specie.

Il più alto numero di catture si sono registrate nei mesi di aprile, settembre e ottobre, al momento della stagione migratoria. Oltre il 50% degli uc-celli catturati appartenevano alle seguenti spe-cie: Capinera, Cannaiola e Robin, grazie alla pre-senza di zone umide zone boschive. Analizzando la fenologia delle catture per molte specie, è stata osservata una buona corrispondenza con i dati nazionali, mentre per altri è stato, tuttavia, osservato un ritardo nel passaggio. Da questa analisi, è diventato evidente che le specie diver-se mostrano rapidi cambiamenti di densità e di gamma, non direttamente collegati con i cam-biamenti di uso del territorio della zona del Del-ta. Tali cambiamenti potrebbero essere collegati direttamente con il generale cambiamento cli-matico. Per Usignolo di fiume e Beccamoschino, infatti, è noto come le grandi oscillazioni sono causate dagli inverni molto freddi. Oltre all’ana-lisi del flusso migratorio, grazie ai dati raccolti è stato possibile analizzare le dinamiche di po-polazione di alcune specie nidificanti, specie in confronto con i dati precedenti. Da questa ana-lisi, è diventato evidente che le specie diverse mostrano rapidi cambiamenti nella densità e la gamma, non spiegabile direttamente con i cam-biamenti nel territorio della zona del Delta. Tali cambiamenti potrebbero essere messi in rela-zione diretta con il cambiamento generale cli-matico. Per Usignolo di fiume e Beccamoschino, infatti, è noto come le grandi oscillazioni sono causate da inverni molto freddi. E’ evidente che questo è solo l’inizio di una prima analisi che se approfondita e prolungata nel tempo i darebbe maggiori informazioni e conclusioni affidabili.

Aggiornamenti Programma MAB promosso dall’UNESCO

Il Progetto Climaparks : Cambiamenti climatici e gestione delle aree protette

Messaggio pubblicitario

2007

-201

3 cooperazione territoriale europeaprogramma per la cooperazionetransfrontaliera

Italia-Sloveniaevropsko teritorialno sodelovanjeprogram čezmejnega sodelovanja

Slovenija-Italija

Investiamo nelvostro futuro!Naložba v vašoprihodnost!www.ita-slo.eu

Progetto cofinanziato dal Fondo europeo disviluppo regionale

Projekt sofinancira Evropski skladza regionalni razvoj

Il percorso di candidatura dell’area del Delta del Po a Riserva della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO è supportato dalla Fonda-zione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Con gli incontri del 16 lu-glio 2013 a Porto Viro e del 17 luglio 2013 a Me-sola si è aperta la fase di dialogo con i portatori di interesse locali relativa-mente al PERCORSO DI CONCERTAZIONE PER LA CANDIDATURA DELL’ AREA DEL DELTA DEL PO A RISERVA DELLA BIOSFERA NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA MAB-UNESCO”. A settembre saranno programmati al-tri incontri pubblici di pre-sentazione della candida-tura che verranno definiti nei prossimi giorni.

Per ulteriori informazioni visitate il sito www.parcodeltapo.org e consultate tutta la documentazione che sarà via via pro-dotta, oppure inviate una email all’indirizzo:[email protected].

Temperatura ( medie giornaliere) - Porto Viro

Periodo: 01/07/13 - 01/08/13 - Min: 24,7°C - Med: 28,3°C - Max: 33,4°C

Temperatura (°C )

33,9

32,7

31,5

30,3

29,1

27,8

26,6

25,4

24,2 01/07 04/07 07/07 10/07 13/07 16/07 19/07 22/07 25/07 28/07 31/07

ne sul significato di atteggiamento respon-sabile nei confronti dell’ambiente naturale (centri di informazione, programmi di for

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BILANCIA 2 3/09

AL 22/10FASCINO allontanate

le ansie Da prestaZione Fra le lenZuola o saranno

guai roVate spaZi per il Dialogo e le risate · SALUTE il calDo Vi to-glie le ForZe. controllate spesso la pressione sanguigna, beVete Molto e preDiligete Frutta e VerDura

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO Vi at-

tenDono tensioni e scontri con cHi

aMate Ma riuscirete a FarVi per-Donare con l’arMa Della tenereZZa · SALUTE non strapaZZateVi percHÈ state recuperanDo un po’ Dopo un perioDo Di Forte stress. aiutateVi con una sana aliMentaZione

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO il prossiMo perioDo sarÀ con-Dito Da entusiasMo e

poesia cHe Vi aiuter-anno a superare VeccHi conFlitti SALUTE sono in agguato piccoli Disturbi cHe non Vanno ingigantiti Ma neMMeno trascurati. troVate il teMpo per accertaMenti

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO l’alcoVa

langue non poco intesa Mentale È eccellente.

regalateVi bellissiMi Viaggi in cop-pia · SALUTE riDucete un po’ il caFFÈ percHÈ Vi attente un perioDo Di in-QuietuDine. Yoga e tisane Fanno al caso Vostro

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO non Date spaZio a granDi aspetta-

tiVe soprattutto Verso cHi Vi lancia Messaggi aMbigui. state sulla DiFensiVa · SALUTE ab-

biate cura Di ossa e Denti curanDo l’aliMentaZione in MoDo speciFico. eVitate le abbuFFate Di Dolci

PESCIDAL 20/02AL 20/03

ASCINO a Quanto pare il Vostro ro-

ManticisMo È partito per le Ferie. aDDolciteVi percHÈ solo con la carne non c’È Futuro · SALUTE no-nostante le Forti tentaZioni Della gola, il giroVita non ne risente per-cHÈ siete saggi e Fate Molto MoVi-Mento

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO con il partner ViVete un

perioDo Da FaVola: coMplici e in perFetta sintonia. i single aVranno Mille occasioni · SALUTE purtroppo per Voi l’uMore È cupo e la ForMa in calo. ancHe se il calDo non Vi lascia tregua uscite piÙ cHe potete

TORO DAL 21/04AL 20/05

ASCINO las-ciate Da parte

accuse e ricatti. occorre Fare il priMo passo Verso la pace e DoVrete essere Voi a Farlo · SALUTE la Vostra VitalitÀ È in au-Mento. non sprecatela nei litigi Ma sFruttatela in palestra, i risultati saranno ottiMi

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO se siete

single Questo È il Vostro teMpo: aVrete Dalla Vostra potenti arMi Di seDuZione. eros e cuore in eQuilibrio · SALUTE proprio non Vo-lete sentir parlare Di sport ancHe se aVete a DisposiZione una buona Dose D’energia. sForZateVi

CANCRO 22/06

22/07FASCINO Forse È il caso

Di Fare VacanZe separate. il Vostro partner non con-

trolla la gelosia e Voi sopportate a Fatica · SALUTE DiVersaMente Dal solito siete talMente atletici Da seMbrare iperattiVi. aFFiancate una buona aliMentaZione

LEONE 23/07

AL 23/08FASCINO la passione È in stanD-bY e le troVate roManticHe serViranno a ben poco per rinsalDare

cHe langue · SALUTE aVete bisogno Di relaX e Di un teMpo tutto Vostro per riFlettere sul Futuro o sarete preDa Dell’ansia

VERGINE 24/08 22/09ASCINO Vi attenDe

un Flirt tutto eros e Zero iMpegno e Forse proprio Quello cHe Vi

serVe aDesso. Molti incontri Hot · SALUTE lo Jogging non Vi spaVenta piÙ e Fatto la Mattina presto Vi re-gala sprint DinaMico e scattante e tonicitÀ al top

Oroscopo

VERGINEVERGINEVERGINE

LEONELEONELEONE 23/07 23/07

ALALALALAL 23/08 23/08AL 23/08ALAL 23/08ALFF

pococHe

FFDi

il Vostro

GEMELLIGEMELLIDAL

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ARIETEARIETEDALDAL 21/03 21/03DAL 21/03DALDAL 21/03DAL

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E L’ENERGIA CHE POSSEDETE:

AVRETE SUCCESSO

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