A.D.I. - GESTIONE ATTIVITA’ DI RACCOLTA, STOCCAGGIO E ... · di cui alle successive lettere k) e...

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PROTOCOLLO Rev Data Descrizione modifica Redazione Verifica Approvazione sigla nome visto sigla nome visto sigla nome visto 02 12/07/10 Adeguamenti R/S ITR A Ziccardi M. R/SITRA Ziccardi M. DS Dr.ssa Poletti Venegoni Raffaella RQ Paccioretti A. RQ Paccioretti A. OGPRO03a Via A. DE GASPERI, 1 - 21010 FERNO VA - Tel. 0331/726361 - Fax 0331/728270 e-mail [email protected] Legale e Amministrativa 21010 FERNO VA - via A. De Gasperi, 1 C.F. e Partita IVA n. 02333350029 Registro Imprese d n. 02333350029 CCIAA di Varese REA n. 312903 ATHENA CENTRO MEDICO SRL A.D.I. - GESTIONE ATTIVITA’ DI RACCOLTA, STOCCAGGIO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI E NON ATH CM PT 9.1.0

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PROTOCOLLO

Rev Data Descrizione

modifica

Redazione Verifica Approvazione

sigla nome visto sigla nome visto sigla nome visto

02 12/07/10 Adeguamenti

R/SITRA

Ziccardi M.

R/SITRA Ziccardi M.

DS Dr.ssa Poletti

Venegoni Raffaella

RQ Paccioretti A. RQ Paccioretti

A.

OGPRO03a

Via A. DE GASPERI, 1 - 21010 FERNO VA - Tel. 0331/726361 - Fax 0331/728270 e-mail [email protected]

Sede Legale e Amministrativa 21010 FERNO VA - via A. De Gasperi, 1 C.F. e Partita IVA n. 02333350029 Registro Imprese di Varese n. 02333350029 CCIAA di Varese REA n. 312903

ATHENA

CENTRO

MEDICO

SRL

A.D.I. - GESTIONE ATTIVITA’ DI RACCOLTA, STOCCAGGIO E

SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI E

NON

ATH CM PT 9.1.0

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INDICE

1. SCOPO

2.CAMPO DI APPLICAZIONE

3.RIFERIMENTI , ABBREVIAZIONI E DEFINIZIONI

3.1.RIFERIMENTI

3.2.ABBREVIAZIONI

3.3.DEFINIZIONI

4.RESPONSABILITÀ

5.MODALITÀ DI GESTIONE

5.1 RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI, SANITARI INFETTIVI E NON

5.2 ONERI PER IL PRODUTTORE

5.3. REGISTRO DI CARICO E SCARICO DEI RIFIUTI

5.4. CATASTO DEI RIFIUTI

5.5. DEPOSITO TEMPORANEO DEI RIFIUTI

5.5.1. MODALITA’ DI RICOVERO TEMPORANEO PROVVISORIO

5.5.2. CONFEZIONAMENTO ED ETICHETTATURA

5.5.3. SICUREZZA ED IGIENE

6. ARCHIVIAZIONE e DISTRIBUZIONE

6.1 ARCHIVIAZIONE

6.2 DISTRIBUZIONE

7. ALLEGATI

8. APPENDICE

8.1 NORMATIVA

8.2 CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER RIFIUTI SPECIALI

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1. SCOPO La presente Procedura descrive le modalità di gestione e di conferimento dei rifiuti speciali pericolosi e sanitari e non, prodotti nell’attività socio-sanitaria di ATHENA CENTRO MEDICO S.r.l., agli smaltitori autorizzati. La puntuale applicazione del Manuale consente che:

i rifiuti prodotti non vengano dispersi nell’ambiente;

sia rispettata la normativa vigente in materia;

i rifiuti vengano conferiti in modo sostanzialmente e formalmente corretto agli smaltitori, per il rispetto dell’ambiente;

2. CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente Procedura disciplina la gestione dei rifiuti pericolosi, dei rifiuti sanitari, dei rifiuti costituiti da sostanze riciclabili, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi, prodotti nei diversi ambiti di ATHENA CENTRO MEDICO S.r.l..

3. RIFERIMENTI, ABBREVIAZIONI E DEFINIZIONI

3.1 RIFERIMENTI

Normative Vigenti

3.2 ABBREVIAZIONI

Acronimo Descrizione

DPI Dispositivi Protezione Individuale

UO Unità Operativa

RSPP Responsabile servizio prevenzione e protezione

ASA Assistente sanitario ausiliario

FKT Fisioterapista

MS Medico Specialista

UDG Ufficio Direzione Generale

DS Direzione Sanitaria

COO Coordinatore sanitario

RUO/SER Responsabili Unità Operativa/Servizio

SITRA Servizio Infermieristico Tecnico e Riabilitativo aziendale

RSITRA Responsabile SITRA

IP Infermieri Professionali

OSS Operatore Socio Sanitario

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3.3 DEFINIZIONI

denominazione Descrizione

Rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell’allegato A del Testo aggiornato del D. Lgs. 5 febbraio 97, n. 22 e di cui il detentore decida di liberarsi o abbia l’obbligo di disfarsi;

Rifiuto speciale qualsiasi sostanza od oggetto derivante da attività di servizio, nonché sanitarie, per i quali la legge prevede specifiche modalità di raccolta, stoccaggio, trasporto e smaltimento finale.

Rifiuto speciale non pericoloso

qualsiasi sostanza od oggetto non compresi tra i rifiuti elencati nell’Allegato D al decreto legislativo 5.2.1997 n.22.

Rifiuto speciale pericoloso

qualsiasi sostanza od oggetto elencati nell’Allegato D al decreto legislativo 5.2.1997 n.22.

Rifiuto speciale sanitario non

pericoloso

rifiuto speciale di cui alla classe 18 dell’Allegato A al decreto legislativo 5.2.1997 n.22, non richiamato dall’Allegato D al medesimo decreto legislativo.

Rifiuto speciale sanitario pericoloso

rifiuto speciale di cui alla classe 18 dell’Allegato D al decreto legislativo 5.2.1997 n.22.

Rifiuto speciale sanitario pericoloso a

rischio infettivo

Rifiuto speciale pericoloso di cui all’Allegato I al presente Regolamento.

Rifiuto speciale sanitario assimilato

agli urbani

rifiuto speciale sanitario pericoloso a rischio infettivo sottoposto a processo di sterilizzazione, triturazione ed essiccamento secondo modalità di cui alle successive lettere k) e l), che non può essere raccolto e trasportato, per lo smaltimento finale, insieme ai rifiuti urbani e di raccolta differenziata.

Produttore il Responsabile della struttura dove si svolge attività che produce rifiuti;

Detentore il produttore dei rifiuti, la persona fisica o giuridica che li detiene;

Gestione la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni;

Raccolta l’operazione di prelievo, di cernita e di raggruppamento dei rifiuti per il loro trasporto;

Raccolta differenziata la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclaggio ed al recupero di materia prima;

Raccolta finalizzata raccolta di frazioni omogenee di rifiuti speciali destinati ad attività di recupero;

Deposito temporaneo / Stoccaggio

il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti alle condizioni riportate nell’art. 6 del Testo aggiornato del D. Lgs. 5 febbraio 97, n. 22;

Deposito rifiuti locale o gruppo di locali con specifiche caratteristiche strutturali e impiantistiche che consentono lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti speciali di cui alla lettera a) del successivo art. 6.

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Sostanze gli elementi chimici ed i loro composti allo stato naturale o ottenuti mediante lavorazioni industriali eventualmente contenenti gli additivi necessari alla loro immissione sul mercato;

Imballaggio o confezione

il contenitore o il recipiente di qualsiasi tipo o materiale nel quale la sostanza, il preparato o il rifiuto vengono contenuti o raccolti, ed il relativo sistema di chiusura;

Etichettatura l'insieme delle indicazioni da riportare su apposita etichetta o direttamente sull'imballaggio a mezzo stampa o rilievo o incisione;

Disinfezione drastica riduzione della carica microbica effettuata con l’impiego di sostanze disinfettanti.

Sterilizzazione distruzione completa, con agenti chimici o fisici, di tutti i microrganismi (patogeni e non patogeni) comprese le spore batteriche più resistenti, presenti su oggetti inanimati.

4. RESPONSABILITÀ

Direzione Sanitaria

Ufficio Direzione Generale

Coordinatore Operatori

Diffusione R C

Applicazione C R

Approvazione R R = Responsabile C = Collaboratore

UDG/RSPP Segreteria Coordinatore Operatori Ditta

smaltitrice responsabile della divulgazione e informazione della presente procedura al personale sanitario operativo

R C

Responsabili dell’attuazione e del rispetto della presente procedura

R C R R

Movimentazione, stoccaggio C R R

Compilare il registro di carico e scarico dei rifiuti

R C R

Tenere i rapporti con le ditte smaltitrici

R C C

Verificare periodicamente l’idoneità dei siti di stoccaggio e la relativa cartellonistica

R C

Predisporre, consegnare e conservare la modulistica di legge (Registri, Formulari, MUD, Comunicazioni, ecc.);

C R R

Mantenere un continuo aggiornamento sulla legislazione in tema di rifiuti

R C C R

R = Responsabile C = Collaboratore

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5. MODALITÀ DI GESTIONE

Titolare della gestione dei rifiuti speciali prodotti di ATHENA CENTRO MEDICO SRL, ai fini degli adempimenti di legge, è l’RSPP, in qualità di Responsabile della prevenzione e Protezione. L’RSPP, avvalendosi della collaborazione dell’UDG e del Coordinatore, assolve i seguenti obblighi:

a) assicura il servizio di ritiro, trasporto e smaltimento finale dei rifiuti speciali prodotti dagli operatori sanitari nell’ ambito dell’A.D.I.;

b) impartisce direttive per lo stoccaggio temporaneo e il conferimento a vettore autorizzato per lo smaltimento finale dei rifiuti speciali prodotti dall’ Azienda;

c) vigila sulla corretta gestione degli insediamenti produttivi; d) predispone il Modello Unico di Dichiarazione (M.U.D.) per la denuncia annuale alla

competente Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.

5.1. RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI, SANITARI INFETTIVI E NON

Modalità di raccolta e gestione.

Il servizio di raccolta, trasporto, stoccaggio e avvio al recupero e/o smaltimento dei rifiuti speciali, pericolosi e non, deve essere svolto come di seguito indicato.

ATHENA CENTRO MEDICO S.r.l. è dotata di contenitori speciali (forniti dalla Ditta specializzata, per il deposito dei rifiuti speciali)

I rifiuti sanitari presenti nei contenitori speciali vengono trasferiti nel locale del seminterrato, adibito come deposito temporaneo dei rifiuti:

o il locale ha una sola entrata con serratura. o È adibito esclusivamente come stoccaggio temporaneo dei rifiuti del centro medico. o È accessibile direttamente dallo scivolo esterno del centro medico, dai mezzi e dagli

operatori della ditta specializzata per il prelievo dei rifiuti.

Il deposito temporaneo di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo deve essere effettuato in condizioni tali da non causare alterazioni che comportino rischi per la salute e può avere una durata massima di cinque giorni dal momento della chiusura del contenitore. Nel rispetto dei requisiti di igiene e sicurezza e sotto la responsabilità del produttore, tale termine è esteso a trenta giorni per quantitativi inferiori a 200 litri. La registrazione di cui all’articolo 12, comma 1 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, deve avvenire entro cinque giorni.

Con cadenza programmata, la Ditta per il ritiro dei rifiuti speciali, preleva i vari contenitori e provvede allo smaltimento degli stessi, secondo le norme vigenti.

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1) Fornitura di contenitori idonei e del relativo materiale di consumo.

La ditta a contratto per lo smaltimento rifiuti deve fornire, con oneri a proprio carico: a) i contenitori a perdere per la raccolta delle tipologie di rifiuti speciali pericolosi in

numero sufficiente e soddisfacente per le esigenze delle diverse strutture. Tali contenitori, atti a contenere i rifiuti speciali pericolosi, devono avere una capacità non superiore ai 25 litri/Kg, avere delle maniglie od appigli per facilitarne il movimento ed essere dotati di chiusura idonea per impedire la fuori uscita del contenuto.

b) adeguati contenitori per la categoria “Reagenti”, e relativo materiale antiurto di riempimento (vermiculite o altro) per evitare rotture durante il trasporto;

c) etichette inamovibili secondo la normativa vigente.

2) Trasporto, movimentazione e smaltimento. a) La ditta a contratto per lo smaltimento rifiuti deve effettuare il trasporto dei rifiuti con

automezzi e personale idonei a seconda della tipologia di rifiuti, siano questi pericolosi o non pericolosi, e forniti delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente entro cinque giorni lavorativi calcolati dal giorno di richiesta.

b) La ditta a contratto per lo smaltimento rifiuti deve utilizzare proprie attrezzature (pianali, “transpallet”, carrelli elevatori, ecc.), nel rispetto delle normative in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro.

c) La ditta specializzata deve impegnarsi a smaltire i rifiuti speciali raccolti nel rispetto della

normativa vigente al momento dello svolgimento del servizio. d) I ritiri dei rifiuti speciali dovranno essere effettuati con cadenza almeno semestrale in

date da concordarsi.

Al fine di ottemperare alle disposizioni del D. Lgs. 152/06 e successive modifiche, La ditta specializzata si impegna ad effettuare il servizio di ritiro, a richiesta dell’Azienda, anche prima delle predette cadenze temporali predefinite, qualora il quantitativo dei rifiuti in deposito temporaneo costituisca un elemento di rischio ambientale inaccettabile e non consentito dalla normativa vigente (D.lgs. 81/08 e succ. modificazioni e D. Lgs. 152/06). In caso di oggettiva impossibilità per causa non imputabile alla ditta specializzata, da giustificarsi e dimostrarsi debitamente a cura dello stesso, il ritiro potrà avvenire in via eccezionale appena possibile.

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3) Svolgimento delle pratiche amministrative

L'aggiudicatario del servizio deve fornire e redigere, all’atto del ritiro di ogni partita di contenitori di rifiuti, il formulario di identificazione dei rifiuti, da prodursi in quattro esemplari, avente i contenuti di cui all’art. 15 del D. Lgs. 152/06, per consentire all’Amministrazione di ATHENA CENTRO MEDICO S.r.l., nella sua qualità di produttore, di assolvere i propri obblighi (D. Lgs. 152/06). Detto formulario dovrà essere datato e firmato dal responsabile della struttura conferente e controfirmato dal trasportatore. Una copia del formulario deve rimanere presso la struttura detentrice e le altre tre, controfirmate e datate in arrivo dal destinatario, sono acquisite due dal trasportatore e la terza restituita a cura del trasportatore stesso alla struttura entro il termine massimo di tre mesi dalla data di raccolta dei rifiuti.

5.2. ONERI PER IL PRODUTTORE Adempimenti amministrativi:

i rifiuti pericolosi e/o sanitari devono essere consegnati alla Ditta, assegnataria dello smaltimento, la quale provvederà allo smaltimento;

i rifiuti pericolosi e/o sanitari devono essere registrati sul registro di carico e scarico;

i rifiuti pericolosi e/o sanitari, durante il trasporto, devono essere accompagnati dal formulario di identificazione;

i rifiuti pericolosi e/o sanitari sono soggetti alla dichiarazione annuale MUD;

i rifiuti pericolosi e/o sanitari sono soggetti a corretta etichettatura.

5.3. REGISTRO DI CARICO E SCARICO DEI RIFIUTI Le Strutture sanitarie che producono e detengono rifiuti pericolosi hanno l'obbligo di tenere un registro di carico e scarico. Il registro di carico e scarico deve essere conforme ai modelli approvati riportati negli allegati A e B al D. Lgs. 152 del 3 Aprile 2006 , ed utilizzabili dai soggetti di cui all’articolo 189 comma 3 del D. Lgs. citato. Il registro di carico e scarico deve avere fogli numerati (dal 10 maggio 2006 per effetto del Decreto del Ministro dell’Ambiente del 2 maggio 2006, G.U. n°107 del 10/05/2006, il registro va vidimato dalla camera di commercio territorialmente competente Articolo 2 comma 24 bis D. Lgs 4/2008); le annotazioni devono essere effettuate almeno entro una settimana dalla produzione del rifiuto e dallo scarico del medesimo.

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Sul registro devono essere annotate, tra l'altro, le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti che dovranno essere successivamente utilizzate per la comunicazione annuale al catasto nazionale rifiuti tramite la compilazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (M.U.D.). Il registro di carico e scarico deve essere compilato con i dati relativi alla struttura di ATHENA CENTRO MEDICO S.r.l. che gestisce il Deposito Temporaneo Rifiuti. Per ubicazione dell’esercizio, si deve intendere l’indirizzo della Struttura; può essere indicato anche dopo la vidimazione, ma deve, comunque, precedere l’annotazione della prima operazione. Il registro è tenuto presso ogni singola Struttura dotata di deposito temporaneo rifiuti, è integrato dai relativi formulari di identificazione ed è conservato per cinque anni, dalla data dell'ultima registrazione. Nel caso di Strutture con più sedi distanti fra loro, ogni sede, che sia dotata di deposito temporaneo rifiuti, deve essere dotata di proprio registro di carico e scarico. La Provincia, su specifica richiesta, può consentire che il registro di carico e scarico relativo ad una particolare Sede possa essere detenuto presso altra sede (nel caso di Sezioni appartenenti alla stessa Struttura, ubicate a breve distanza l’una dall’altra, ecc.). Le informazioni contenute nel registro sono rese in qualunque momento all'autorità di controllo che ne fa richiesta. Per omessa o incompleta tenuta del registro, è prevista una sanzione amministrativa.

5.4. CATASTO DEI RIFIUTI Le Strutture sanitarie che producono rifiuti pericolosi, sono tenute a comunicare annualmente, con le modalità previste dalla legge 25 gennaio 1994 n. 70, le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti pericolosi prodotti, tramite M.U.D. (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale). I rifiuti, oggetto della comunicazione, sono quelli prodotti dalla singola Struttura nell’arco dell’anno solare precedente a quello della compilazione del M.U.D. (1 gennaio - 31 dicembre). La compilazione del M.U.D. è a carico delle Strutture. Il M.U.D. deve essere accompagnato dall’Attestazione dell’avvenuto pagamento dei diritti di segreteria (importo da stabilirsi, annualmente, dalla Camera di Commercio Industria ed Agricoltura delle Province di appartenenza).

5.5. DEPOSITO TEMPORANEO DEI RIFIUTI Il decreto Legislativo 5.2.1997, n.22 (Decreto Ronchi) definisce all’art.6, comma1, lettera m) , il deposito temporaneo come “ il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti”, purché avvenga nel rispetto delle seguenti condizioni.

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1. i rifiuti depositati non devono contenere policlorodibenzodiossine, policlorodebenzofurani,

policlorodibenzofenoli in quantita’ superiore a 2,5 ppm né policlorobifenile, policlorotrifenili in quantità superiore a 25 ppm;

2. i rifiuti pericolosi devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento con cadenza bimestrale indipendentemente dalle quantità in deposito, ovvero, in alternativa, quando il quantitativo di rifiuti pericolosi in deposito raggiunge i 10 metri cubi; il termine di durata del deposito temporaneo è di un anno se il quantitativo di rifiuti in deposito non supera i 10 m3 nell’anno o se, indipendentemente dalle quantità , il deposito temporaneo è effettuato in stabilimenti localizzati nelle isole minori;

3. i rifiuti non pericolosi devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento con cadenza almeno trimestrale indipendentemente dalle quantità in deposito, ovvero in alternativa, quando il quantitativo di rifiuti non pericolosi in deposito raggiunge i 20 metri cubi; il termine di durata del deposito temporaneo è di un anno se il quantitativo di rifiuti in deposito non supera i 20 m3 nell’anno o se, indipendentemente dalle quantità, il deposito temporaneo è effettuato in stabilimenti localizzati nelle isole minori;

4. i rifiuti sanitari, infettivi e non, devono essere conservati negli appositi contenitori sigillati e sterilizzati riportante la simbologia specifica ed avviati allo smaltimento con frequenza settimanale.

5. il deposito temporaneo deve essere effettuato per tipi omogenei e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in esse contenute;

6. devono essere rispettate le norme che disciplinano l’imballaggio e l’etichettatura dei rifiuti pericolosi.

5.5.1. MODALITA’ DI RICOVERO TEMPORANEO PROVVISORIO per garantire una corretta gestione dei rifiuti prodotti nel rispetto delle norme vigenti non solo in materia di rifiuti ma anche per la prevenzione dell’inquinamento in generale e la tutela della sicurezza e salute degli addetti:

1. il deposito deve avvenire in luogo custodito o chiuso a chiave, coperto e destinato allo scopo;

2. le aree su cui avviene il deposito devono essere opportunamente contrassegnate al fine di rendere nota la natura e la pericolosità dei rifiuti. Dovranno inoltre essere apposte tabelle o procedure che riportino la norme di comportamento del personale addetto;

3. le aree interessate dalla movimentazione e dallo stoccaggio devono essere impermeabilizzate e rese tali da prevenire l’inquinamento del suolo e facilitare la raccolta di eventuali versamenti;

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4. i cumuli di rifiuti alla rinfusa devono essere protetti dall’azione delle acque meteoriche e,

ove allo stato polverulento, dall’azione del vento; le aree ad essi dedicate devono inoltre possedere adeguati requisiti di tenuta in relazione alle specifiche caratteristiche di pericolosità;

5. la gestione dei rifiuti deve essere effettuata da personale reso edotto del rischio e munito, quando occorra, di idonei mezzi di protezione atti ad evitare il contatto diretto, l’inalazione e ogni eventuale rischio residuo;

6. il deposito deve essere munito di estintore, segnalato, posto all’esterno del deposito stesso Cartellonistica per il locale di stoccaggio provvisorio:

simboli attestanti la presenza di sostanze tossiche, nocive, infiammabili, sanitarie;

eventuali consigli di prudenza;

un protocollo standard recante la corretta procedura da adottare in caso di versamento accidentale o di contaminazione personale.

Sulla porta del locale di stoccaggio provvisorio:

deposito rifiuti speciali e tossico nocivi (Lettera "R" nera in campo giallo);

divieto di accesso al personale non autorizzato;

vietato fumare;

eventuali altri simboli di pericolo, di divieto o di prescrizione.

5.5.2. CONFEZIONAMENTO ED ETICHETTATURA I Rifiuti Speciali, alla cui composizione partecipano sostanze o preparati pericolosi, devono essere contenuti in imballaggi che, ai fini della solidità e della tenuta ermetica, devono presentare le seguenti caratteristiche:

1) essere confezionati e chiusi in modo da impedire fuoriuscite del contenuto, ad eccezione di quelle consentite da dispositivi regolamentari di sicurezza;

2) essere costituiti da materiali inattaccabili dal contenuto e non suscettibili a formare con questo combinazioni nocive o pericolose;

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3) possedere solidità e resistenza tali da escludere qualsiasi allentamento e da offrire ogni sicurezza nelle normali operazioni di manipolazione;

4) se muniti di sistema di chiusura, che può essere riapplicato, devono essere costruiti in modo che l'imballaggio stesso possa essere richiuso varie volte senza provocare fuoriuscite del contenuto.

I simboli devono essere conformi a quelli stabiliti dalle normative ed essere stampati in nero su fondo giallo-arancione. Il nome del rifiuto ed il relativo Codice C.E.R., siano essi sull'imballaggio o sull'etichetta, devono essere stampati a caratteri chiaramente leggibili ed indelebili, devono essere posti in modo che siano bene in vista e devono rimanere inalterati anche a distanza di tempo. Dimensioni dell'etichetta in riferimento alla capacità dell'imballaggio: Formato Capacità dell'imballaggio

almeno 52 x 74 mm Inferiore o pari a 3 litri

almeno 74 x 105 mm Superiore a 3 litri ed inferiore o pari a 50 litri Si raccomanda di usare imballaggi (recipienti, contenitori) per la raccolta dei rifiuti, di capacità non superiore ai 15 litri.

a) Sui contenitori di Rifiuti Speciali che venivano classificati "tossico-nocivi" (secondo le normative vigenti prima dell’entrata in vigore del D. Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22), deve essere apposta etichetta inamovibile, o un marchio, a fondo giallo aventi le misure di cm 15 x 15, recanti la lettera R di colore nero, alta cm 10, larga cm 8, con larghezza del segno di cm 1,5.

I colori delle etichette e dei marchi devono essere indelebili e rispondenti alle caratteristiche cromatiche stabilite dalle norme UNI. Presso il sito, appositamente predisposto per l'accumulo temporaneo dei rifiuti, deve essere apposta idonea cartellonistica di pericolo indicante i rischi connessi.

5.5.3. SICUREZZA ED IGIENE il personale addetto ad occuparsi delle attività di raccolta e gestione dei rifiuti, è tenuto a rispettare le norme tecniche di base Prima di procedere alla manipolazione di qualsiasi tipo di rifiuto è necessario, pertanto:

indossare il camice ed utilizzare i dispositivi di protezione individuale idonei;

riservare la manipolazione dei rifiuti e l'accesso ai locali predisposti al loro accumulo temporaneo, ai soli addetti (i quali devono avere idoneità, capacità ed attitudini adeguate per svolgere l'incarico ed inoltre devono essere correttamente informati sui rischi connessi).

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6. ARCHIVIAZIONE e DISTRIBUZIONE

6.1 ARCHIVIAZIONE Nella tabella seguente è indicato come sono raccolte, archiviate, conservate, aggiornate ed eliminate le registrazioni attinenti il Sistema di Gestione per la Qualità relative al protocollo.

DENOMINAZIONE

DOCUMENTO

CODICE

DOCUMENTO

LUOGO

ARCHIVIAZIONE

RESPONSABILE

AGGIORNAM./

COMPILAZIONE

TEMPO DI

CONSERVAZIO

NE

RESPONSABILE

ELIMINAZIONE

gestione attività di

raccolta, stoccaggio e

smaltimento dei

rifiuti speciali e non

ATH CM PT

9.1.0. A.D.I.

Smaltiment

o rifiuti

speciali e

non

UDG R/SITRA Fino a

successiva revisione

R/SITRA

6.2 DISTRIBUZIONE

Il presente protocollo è disponibile presso l’ UDG nel relativo raccoglitore. La distribuzione avviene in modo controllato al Coordinatore e/o Responsabile di UU.OO./SER che, a cascata, lo divulgherà a tutto il personale addetto. Segue la tabella di distribuzione:

Soggetti cartaceo intranet internet

Responsabile Gestione Qualità / UDG X

RUO X X

R/SITRA X

COORDINATORE SANITARIO X

OPERATORI Personale infermieristico, tecnico e assistenziale,

operatori sanitari

X X

MEDICI SPECIALISTI X X

7. ALLEGATI nessuno