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Un insetto impollinatore(Bomòo) "al lavoro"su di un ììore, apoasibile osservare il polline iiwoito dai peli delle zam e. ~uesto mlune bwportato su oftn' domande ingenue spesso corrispondono rispo- ste sofisticate. Perche i fiori siano belli mi ha sempre in- curiosito. I1 perché è il filosofico pia, la causa profon- da, non il propter h c , i meccanismi di questa bellezza, come ad esempio le proporzioni. I fiori sono strutture vessillari costruite in modo da attirare l'attenzione degli insetti pollinatori. Come è co- stume nei sistemi biologici una struttura così costosa si evolve solo in termini di efficenza, in feedback con le scelte degli insetti. Le mutazioni che non quadrano ven- gono eliminate, almeno fenotipicamente. Provando e ri- provando per milioni di anni, ogni possibile configura- zione è stata presumibilrnente sperimentata, ed il fiore che oggi ammiriamo può esser considerato un ectopla- sma, una transcodificazione della fisica, fisiologia, neu- rologia e sistema di valori dell'insetto. Perché questo sistema di valori debba esser lo stesso Der me. bioloei- camente così lontano, è di certo un mistero affascinante. Poiché anche i fiori sono molto lontani, il concetto unificante deve essere molto astratto, a livello a p punto di sistema di valori, incorpo- rato in qualche modo nella fisica e nella chimica. Si può riformulare la questione chiedendosi perché un sottoinsieme del mio sistema di va- lori coincide con quello degli insetti pollinatori. Apprezzare i fiori è intuitivo ed DELLA BELLEZZA NEL SESSO E VERITA Cesare Marchetti NELLA MATEMATICA Sui fondamenti biologici del sistema dei valori ' In basso: Il aistoso trofeodel cervo maschio è un segnale che condiziona il comportamento della femmina e di eventuali maschi concorrenl. L'uso deUe coma come arma è genemimente limitato a combattimenti "ritualin.non cruenti, nel periodo dell'mcoppiamento. emotivo, e questa coincidenza deve trovarsi nell'area dell'estetica. I1 che fa nascere il primo sospetto di im- portanza filosofica: che l'estetica sia in qualche modo "oggettiva". Magari non tanto quanto la fisica e la chi- mica, ma in maniera sensibile e forse misurabile. La questione dell'obbiettività dell'estetica mi ha fatto pon- zare per anni, perché come ogni altra funzione richiede una "causa finale" per fissarsi ed evolversi, deve cioè giovare alla sopravvivenza, tanto per prendere il pro- blema alla larga. La questione è di intuire a che livello opera. Euristicamente dovrebbe essere un filtro inseri- to nel flusso di informazione, e vista la generalità, a li- vello molto profondo. Alcuni anni orsono analizzavo la questione dei van- taggi per una specie ad avere una riproduzione sessua- ta. Anche il sesso opera a livello profondo, tanto che an- che organismi monocellulari si arrabattano Der scam- biarsi informazione geietica. In questo modo le esperienze di una li- nea riproduttiva diventano patri- monio della specie potendo tra- smettersi trasversalmente, e que- sto dà nuova dimensione alla veloci- e complessità dello sviluppo evo- lutivo. Poiché questa tecnica di baratto diviene sempre pia sofisticata se- guendo le linee evolutive, mi chiesi se il processo di ricombinazione sto- castica non può lui stesso venir mi-

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Un insetto impollinatore (Bomòo)

"al lavoro" su di un ììore, apoasibile osservare il polline iiwoito dai peli delle zam e.

~ues to mlune bwportato su oftn'

domande ingenue spesso corrispondono rispo- ste sofisticate. Perche i fiori siano belli mi ha sempre in- curiosito. I1 perché è il filosofico pia, la causa profon- da, non il propter h c , i meccanismi di questa bellezza, come ad esempio le proporzioni.

I fiori sono strutture vessillari costruite in modo da attirare l'attenzione degli insetti pollinatori. Come è co- stume nei sistemi biologici una struttura così costosa si evolve solo in termini di efficenza, in feedback con le scelte degli insetti. Le mutazioni che non quadrano ven- gono eliminate, almeno fenotipicamente. Provando e ri- provando per milioni di anni, ogni possibile configura- zione è stata presumibilrnente sperimentata, ed il fiore che oggi ammiriamo può esser considerato un ectopla- sma, una transcodificazione della fisica, fisiologia, neu- rologia e sistema di valori dell'insetto. Perché questo sistema di valori debba esser lo stesso Der me. bioloei- camente così lontano, è di certo un mistero affascinante.

Poiché anche i fiori sono molto lontani, il concetto unificante deve essere molto astratto, a livello a p punto di sistema di valori, incorpo- rato in qualche modo nella fisica e nella chimica. Si può riformulare la questione chiedendosi perché un sottoinsieme del mio sistema di va- lori coincide con quello degli insetti pollinatori.

Apprezzare i fiori è intuitivo ed

DELLA BELLEZZA

NEL SESSO E VERITA

Cesare Marchetti NELLA MATEMATICA

Sui fondamenti biologici del sistema dei valori '

In basso: Il aistoso trofeo del cervo maschio è un segnale che condiziona il comportamento

della femmina e di eventuali maschi concorrenl. L'uso deUe coma come arma è genemimente

limitato a combattimenti "ritualin. non cruenti, nel periodo dell'mcoppiamento.

emotivo, e questa coincidenza deve trovarsi nell'area dell'estetica. I1 che fa nascere il primo sospetto di im- portanza filosofica: che l'estetica sia in qualche modo "oggettiva". Magari non tanto quanto la fisica e la chi- mica, ma in maniera sensibile e forse misurabile. La questione dell'obbiettività dell'estetica mi ha fatto pon- zare per anni, perché come ogni altra funzione richiede una "causa finale" per fissarsi ed evolversi, deve cioè giovare alla sopravvivenza, tanto per prendere il pro- blema alla larga. La questione è di intuire a che livello opera. Euristicamente dovrebbe essere un filtro inseri- to nel flusso di informazione, e vista la generalità, a li- vello molto profondo.

Alcuni anni orsono analizzavo la questione dei van- taggi per una specie ad avere una riproduzione sessua- ta. Anche il sesso opera a livello profondo, tanto che an- che organismi monocellulari si arrabattano Der scam-

biarsi informazione geietica. In questo modo le esperienze di una li- nea riproduttiva diventano patri- monio della specie potendo tra- smettersi trasversalmente, e que- sto dà nuova dimensione alla veloci- tà e complessità dello sviluppo evo- lutivo.

Poiché questa tecnica di baratto diviene sempre pia sofisticata se- guendo le linee evolutive, mi chiesi se il processo di ricombinazione sto- castica non può lui stesso venir mi-

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EaempuvS mwhio e fmmina fa dnS&o> Q h C h , qui rqppmentLdi in un .Bico atteggiamento del 4ftIrnlem che precede ~ ' ~ ~ c o p ~ ~ b .

La D-fila (csmune-te noto come mcwhim L& t)rrttaj & ua ~gani8nm largaanente tfIrdiaìo d02metisfipertJil ~ n t a + ? i I " r " ~ e m ~ ~ ~ g r o n a o - ale OTStase h ~ r r h i r e , e h ilmi-ipe- lo dei geni. Qu&~pieo. , memenm è anche studiato ~ ~ l e o ~ t o n f a ~ b t r o o .

gliorato. Osserviamo di fatto che gli animali, dalla dro- ce. La maniera per costruirlo è in principio semplicissi- sofila al cervo, si sobbarcano di elaborati "rituali", pro- ma. Dei segnali vengono mandati fuori, e tornano, prio per evitare la stocasticità, e si presume per buone filtrati dalla selezione della progenie, il che assicura una ragioni. Tanto per prendere un esempio preciso, il ma- sintonia crescente tra il generatore di segnali ed il schio della drosofila si presenta alla femmina occhi negli filtro. Ma il fdtro è il mondo esterno e questa sintonia è occhi. La femmina scatta a destra e manca ed il maschio poi una progressiva "conoscenza" di universali espressa si muove di conserva. Se il sincronismo è giudicato suf- in termini di criteri (istintivi!) di scelta cioè di etichette ficiente, la femmina si lascia fecondare. È: ovvio che gli di valore. Questo processo B concettualrnente affine al ha fatto un test difitness neuromuscolare. famoso gioco della "Battaglia navale" dove i due gioca-

Possiamo fare un passo avanti immaginando che un'e- tori tracciano una flotta su una griglia quadrata, e spa- tichetta di "valore" possa venir applicata al partner ri- rano sulla flotta nemica dando le coordinate. Se una na- produttivo, connessa con la probabilità di successo della ve è colpita, il feedback è "colpita". Questa sequenza si- prole a venire, nella lotta per la sopravvivenza. I1 pro- no, successo-insuccesso, permette di localizzare la flotta cesso di determinazione di questo valore è reso astruso nemica e la sua consistenza. dal fatto che bisogna estrarre il messaggio dall'osserva- Gli utensili tendono ad espandere la loro nicchia origi- zione del partner, senza diretta connessione con la prole nale, così il dente utilissimo a scrocchiar radici, può oc- a venire, ed una connessione parziale con l'ambiente in casionalmente scrocchiare una gamba nemica, e la ma- cui si muoverà. no, agile nell'afferrare un ramo, opera un cacciavite per

I criteri di scelta devono dunque operare ad un livello aggiustare un orologio. molto astratto, ed usando un concetto antropomorfico, a I1 modo naturale di espandere la nicchia delle nostre livello etico od in analogia ai criteri estetici di scelta dei etichette di valore è di provare ad appiccicarle ad og- nostri partners. Se un certo criterio, per quanto crudo, getti diversi dai potenziali partners riproduttivi. dà un vantaggio selettivo, per quanto piccolo, verrà ine- Dopotutto sguazziamo in un solo mondo fisico, ed

I vitabilmente fissato. Si espanderh e migliorerà nel se- criteri fondamentali possono avere un'applica'

'

guito come ogni carattere positivo, per mutazione e se- lità generale. La mia considerazione osé, è che lezione. La scelta è fatta a livello cerebrale, e può venir l'estetica e la fisica abbiano molto in comu, considerata come infomtion processing "intuitivo". ne. Per dar corpo a questa ipotesi pere- .

I1 programma di questo istinto deve esser intrinseca- grina, prenderò un paio di esempi mente molto sottile, per far senso nella grande comples- dalla nostra vita quotidiana. La sità del mondo esterno, e deve esser "vero", cioè effica- matematica è formalmente

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I n basso: finu uistotìa lioreu

nrcziule curntterizzu il matìcliio del Tritone.

:Itcfihio diflltso anche in Ilrtlin. rhe lornn ugli rtngni

cloo<, 6 nato per potersi riprodurre. Ln fec«nduzinne

c prwedutu (la un cp«rfrplicutn cnrteqgiantento.

con interazioni fra i l niccschio e la femmincc. con rilaacio di rreqnali uixioi ed

odorosi. Nel periodo kll'arcoppiuntento il aluschioprueentu una

eoloruzionc particolarmente oiuace (livrea nuziulc), xernhrn che i muschi piic colorati

uhbinno un maggiore ~uccetìso riprodutliuo.

(Ewemplure di Tritrrrus nlperrlritì: fotoS. Tripcpi).

un gioco logico, dove certe interazioni tra gli assiomi no ordini di grandezza più complessi e sottili di quanto vengono costruite (teoremi) all'interno di un insieme di l'uomo sia stato capace di concepire e non dico di realiz- regole. I1 processo è relativamente semplice e può venir zare. E questa chimica viene gestita con magica perfe- computerizzato. In altre parole il computer costruisce zione e scioltezza. A questo punto si può tornare a capo dei teoremi. Però, quando dei teoremi così generati ed osservare che la chimica di un insetto interseca am- vengono presentati ad un matematico, questi dichiarerà piamente la nostra, specialmente a livello profondo. C'è subito (con disgusto) che i teoremi sono formalmente il DNA per la genetica. Come I'ATP (adenosintrifosfa- corretti, ma banali. I1 fatto che siano corretti rivela la to) per gli scambi energetici, e moltissime altre cose. loro impeccabilità formale. I1 fatto che siano banali rive- Così che l'intersezione del sistema di valori a livello visi- la che il matematico usa un sistema di valori esterno a vo non deve disturbare pia di tanto. Un'osservazione quello delle regole matematiche. In altre parole le rego- curiosa, e forse importante, è che certi fiori all'apparen- le formali della matematica mettono a disposizione una za insignificanti, se fotografati nel dominio spettrale in griglia di affermazioni neutrali, di fatto delle tautologie, cui l'insetto impollinante li vede, mostrano strutture alla quale il matematico, per ragioni sue, applica delle eleganti e stimolanti. Ogni utensile cerca di espandere etichette di valore. Se uno ascolta un matematico crea- la sua nicchia. Le agili mani dell'uomo ormai raramente tivo quando parla del suo lavoro, è chiaro che la macchi- afferrano rami. Un sistema di valori può esser prezioso na etichettatrice è l'estetica. al difuori del campo originario della scelta del partner

Se si accetta questo punto di vista, un certo numero riproduttivo. Per giudicare il bene ed il male. E curioso di cose trova automaticamente una spiegazione. Un teo- come per i bambini e nei linguaggi primitivi, "buono" e rema è una tautologia, e questo occasionalmente distur- 'bello" siano cost spesso confusi. ba i puristi. Ma il suo valore deriva dal fatto che è stato I1 bello-buono entra profondamente nelle nostre re- selezionato, ripescato da un mare di tautologie, e porta- lazioni col mondo esterno. Quando nel Medio Evo, per to alla vita implicitamente affermando che appartiene al ragioni sociali e politiche si era costretti a vive- mondofsico. Ecco perché, o mistero svelato, la mate- re in città murate, si prodigava bellezza al loro in- matica è cosi efficente nel descrive- temo per renderle sante, na- re il mondo esterno. Viene di lì. turali e rassicuranti. E con

Se uno trema al pensiero che tale questa notazione sul va complessità possa venir estratta lore ansiolitico della usando un gioco da ragazzi come la bellezza chiudo que- "Battaglia navale", gli esempi pa- sto mio piccolo ralleli non mancano. La chimica del nostro corpo, e incidentalmente analista dei quella di un minuscolo batterio, so- sistemi.

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