ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che...

16
re port ACP NR. 03 2016 parole chiare. azioni forti. ITALIA Quando il dramma bussa alla porta COREA DEL NORD Viaggio nel regno dei Kim ITALIA Un magazzino per Torino LIBANO Una nuova speranza per i rifugiati Desideri conoscere meglio il lavoro di ACP? Contattaci: verremo volen- tieri a presentare il nostro impegno missionario anche nella tua chiesa. Per informazioni: Tel. +39 011 297 58 08 I [email protected]

Transcript of ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che...

Page 1: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

reportACPNR.03 2016

parole chiare.azioni forti.

ITALIA Quando il dramma bussa alla porta COREA DEL NORD Viaggio nel regno dei Kim ITALIA Un magazzino per TorinoLIBANO Una nuova speranza per i rifugiati

Desideri conoscere meglio il lavoro di ACP? Contattaci: verremo volen-tieri a presentare il nostro impegno missionario anche nella tua chiesa.Per informazioni: Tel. +39 011 297 58 08 I [email protected]

Page 2: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

2 Editoriale

3 ItaliaQuando il dramma bussa alla porta

4 Corea del nordViaggio nel regno dei Kim

6 Italia - TorinoUn magazzino sotto la Mole

7 Italia - TorinoOSE, insieme contro la povertà

8 Italia - SiciliaUna giornata in missione in Sicilia

10 LibanoUna nuova speranza per i rifugiati

11 GreciaSe l‘emigrazione diventa un‘opportunità

12 Turchia-SiriaKosovo: il caos e la testimonianza

13 ACP - valori e obiettiviChi siamo, che cosa facciamo

14 ACP - promozioniLibri e dvd per te

15 Le nostre iniziativeIncontri, viaggi, attività

16 CeceniaIn soccorso delle donne abbandonate

Indice EditorialeMentre preparavamo il nuovo numero di ACPreport siamo stati colti di sorpresa, come tutti, dal dramma che ha sconvolto l’Italia centrale: le centinaia di morti e feriti, migliaia di persone rimaste senza casa ci hanno obbligato moralmente a fermare le rotative e dedicare al terremoto l’apertura di questa edizione, e allo stesso tempo ad attivarci seriamente a beneficio delle popolazioni colpite dal sisma. Siamo certi che, grazie anche alla vostra sensibilità, il popolo evange-lico sarà in grado di fornire un grande aiuto a chi, in questo momento, soffre.

Ma, come sempre, non ci vogliamo dimenticare dei bisogni che si registrano nel mondo: su questo nume-ro ci concentriamo in particolare sull’azione di ACP in Corea del nord, dove nutriamo ogni giorno oltre novemila bambini; sul Libano, terra di contraddizioni, sulla Grecia, che vive il dramma dei profughi, sul Ko-sovo, dove c’è un grande bisogno di speranza, e sulla Cecenia, un Paese che soffre a causa di scelte sociali e morali deprecabili.

E, tornando in Italia, raccontiamo l’impegno tra il Pie-monte, dove abbiamo aperto un magazzino al servizio delle chiese locali, e la Sicilia, dove il nostro partner GiM continua il suo impegno tra rifugiati e indigenti.Siamo consapevoli di non poter risolvere tutti i pro-blemi del mondo, ma siamo altrettanto certi che ogni cristiano deve sentirsi chiamato a fare la sua parte, per annunciare il messaggio di speranza del vangelo anche in modo pratico, alleviando le pene di chi soffre. Proprio come ci insegna a fare Gesù.

Grazie in anticipo per il tuo contributo: ogni aiuto, anche minimo, sarà di benedizione.

Cristoforo GautschiDirettore ACP Onlus

In copertina I Vigili del Fuocoscavano tra lemacerie degli edificiaffacciati su quelloche era il corsoprincipale di Amatrice

2 ACPREPORT

EDITORIALE

Page 3: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

Quasi trecento morti, centinaia di feriti, 2500 sfollati: è il tragico bilancio del violento terremoto che, nella notte tra il 23 e il 24 agosto, ha scosso l‘Italia centrale. Due scosse del 6° grado della scala Richter hanno in-teressato decine di comuni in provincia di Rieti. La città di Amatrice è diventata il simbolo di questa tragedia: le immagini della località laziale rasa al suolo hanno fatto in poche ore il giro del mondo, suscitando commozione, ma anche un forte sentimento di solidarietà.

Subito si è messa in moto la macchina degli aiuti: la Protezione civile ha coordinato migliaia di operatori tra forze dell‘ordine, tecnici, volontari, partiti da tutta Italia per portare conforto a chi ha perso tutto.Anche le chiese e le missioni evangeliche italiane e in-ternazionali si sono mobilitate con numerose iniziative: a meno di una settimana dal dramma una quarantina di organizzazioni si sono riunite a Rieti per coordinare i propri interventi, in modo da offrire un aiuto serio, concreto ed efficace.

Dopo la prima settimana, caratterizzata dall‘emergen-za, l‘obiettivo ora è aiutare con costanza gli sfollati, che al momento sono ospitati in tende in attesa di veder sorgere le abitazioni provvisorie che consentiranno loro di restare nei loro paesi e assistere alla ricostru-zione delle loro abitazioni, “dov‘erano e com‘erano”.Anche ACP, in collaborazione con l‘Alleanza evange-

Cris Gautschi Direttore ACP Italia

lica italiana e Salvati per servire, è impegnata a tutto campo per alleviare il trauma degli sfollati. Abbiamo visitato a fine agosto l‘area colpita dal sisma per veri-ficare la situazione e valutare le operazioni più urgenti. In seguito a quella visita abbiamo stilato un piano dettagliato degli interventi che intendiamo proporre; sul nostro sito è possibile trovare un elenco preciso, concordato con le varie opere attive in zona, dei beni di conforto necessari. Ringraziamo i soste-nitori che già hanno cominciato a donare con generosità, permettendoci di inviare ad Amatrice un primo furgone carico di generi di prima necessità.

L‘elenco preparato da ACP viene aggior-nato regolarmente in base alle nuove indicazioni comunicate dai nostri partner attivi nella zona del sisma, in modo da offrire un aiuto sempre adeguato ai bisogni riscontrati sul campo.Contiamo sul vostro sostegno, pratico e finanziario, per continuare ad alleviare le sofferenze di un prossimo che, in questo caso, è davvero vicino a tutti noi.

«Abbiamo stilato un piano dettagliato degli inter-venti che intendiamo proporre»

Tutte le modalità disponibili per inviarei vostri doni sono alla paginawww.acp-it.org/donazioni/donazioni-onlinePer informazioni: [email protected]

Ripartire da zero Diverse località in provincia di Rieti non esistono praticamente più

Quandoil drammabussaalla porta

A fine agosto ACP ha visitato le zone colpite dal sisma per verificare le esi-genze delle popolazioni sfollate

3ACPREPORT

ITALIA

Page 4: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

Sono in Corea per la prima volta. La videocamera e la macchina fotografica sono pronte per riprese, ma con cautela: qui tutto viene deciso dallo Stato. Al nostro arrivo l’accoglienza è gentile. Le due “guide turistiche” che ci sono state assegnate dallo Stato ci aiutano a superare rapidamente la procedura di ingres-so nel Paese, che comprende la misurazione della febbre, il controllo della videocamera e la perquisizione del bagaglio. Qualche decina di minuti, ed eccoci pronti.

Le prime impressioni L’albergo è confortevole. Accendo il televisore e rimango a bocca aperta: la Corea del nord è un paradiso. La musica è di alto livello - un mix di classico e pop - mentre in video passano le immagini delle oasi naturali nordcoreane. La presentatrice recita il suo testo con un tono un po’ patetico; il congresso del Partito, in corso in questi giorni, viene trasmesso in diretta, e i risultati economici della quarta potenza militare del mondo vengono ampiamente enfatizzati. La forma-zione culturale viene coltivata al massimo livello già dall’età prescolare. La preparazione nella musica e nella danza, presentate in televisione, superano di gran lunga ciò che, da noi, gli educatori riescono a ottenere con i metodi occidentali.Nella regione in cui l’anno scorso interi villaggi sono stati trascinati via dalle acque di un’inondazione – ne

N.O.

La Corea del nord è un Paese chiuso, affamato e sottopostoa una dittatura spietata. Sopravvivere è un’impresa disperata

abbiamo parlato nello scorso numero di ACPreport – oggi sorge un enorme complesso residenziale con abitazioni confortevoli, costruito dal nulla nel giro di tre settimane da 50 000 soldati. Un capolavoro di logistica.I piatti che ci vengono presentati nell’albergo che ci ospita avrebbero i numeri per attirare frotte di turisti in Corea del nord. I nostri accompagnatori, sempre attenti e compassati, diventano euforici quando parte il karaoke. Tra noi si sviluppa quasi un sentimento di amicizia. È tutto eccezionale! Siamo davvero in Corea del nord?

Il rovescio della medaglia Ci siamo sbagliati? No, ma esiste una realtà parallela ben diversa. Una realtà

che è assolutamente vietato testimoniare con foto e riprese video: villaggi desolati, campi delle aziende agricole collettive in cui si usano ancora aratri di legno trainati da buoi, dozzine di persone che lavorano la terra con zappe inadeguate. È questa, purtroppo, la normalità in Corea del nord. Non stupisce, allora, che nel Paese ci sia una generale scarsità di cibo e che una nuova carestia sia alle porte.Le poche strade asfaltate nelle città sono solitamente prive di traffico automobilistico: i passanti girano a piedi o in bicicletta. Anche se

gli edifici negli ultimi anni sono diventati più colorati e allegri, la popolazione ha un aspetto triste, cupo, preoccupato. L’estate è breve e calda e la povertà emerge in massi-ma parte durante l’inverno, quando la popolazione, per combattere il freddo, ha a disposizione solo impianti di riscaldamento antidiluviani. Chi vive vicino al mare deve rinunciare all’abbronzatura: recinzioni, in parte elettriche, circondano le coste e impediscono ai non autorizzati l’ingresso nei villaggi turistici: poche spiag-ge, ben controllate, sono accessibili al pubblico.

ACP offre un aiuto piccolo ma concreto alla popo-lazione: pane e latte

Viaggionel regnodei Kim

4 ACPREPORT

COREA DEL NORD

Page 5: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

Nel Paese regna un clima di paura. Paura di tutti nei confronti di tutti. Paura di commettere un errore, di dire o pensare qualcosa di illecito. Sembra non ci siano motivi per stare allegri.Sopra tutti i cittadini regna una triade: il “caro leader”, Kim Jong Il, insieme al padre, il “presidente eterno” Kim Il Sung, immortalato in un monumento in bronzo, e lo “spirito”, l’ideologia Juche. Qualsiasi cosa buona proviene da loro: le presunte condizioni ideali di cui gode il Paese, il presunto benessere, la tanto decan-tata abbondanza di beni. Tutto è concentrato sulla dinastia al potere, e la propaganda suona come gli inni di lode che – a parte i destinatari, naturalmente – so-migliano un po’ ai nostri inni di lode a Dio. Perché per i nordcoreani i fondatori dello Stato sono considerati e adorati come vere divinità.

Progetti ACP

Il panificio e la fabbrica di latte di soia Do un morso a uno dei panini prodotti dal panificio di ACP, nutrienti, energizzanti e particolarmente gustosi. 21 000 i panini, di cui 9000 sponsorizzati da ACP, vengono sfornati e distribuiti ogni giorno ad altrettanti bambini. A questi si aggiungono 21 000 bicchieri di latte di soia, prodotti fra sbuffi di vapore e sibili di valvole a pressione. In occasio-ne della nostra visita, la giornata lavorativa del persona-le si conclude con una partita di pallavolo. Noi visitatori, incluse le guide, contro il personale del panificio e della fabbrica di soia. Di nuovo si sviluppa una buona atmo-sfera; la gente qui è affabile e onorano gli ospiti in ogni

Militari in erba Nelle scuole viene esaltata la “difesa della patria”

modo, anche nei minimi dettagli: soltanto dopo la partita mi rendo conto che, per farci vincere, gli operatori hanno aggiustato perfino il conteggio dei punti in nostro favore. La fabbrica di fertilizzanti L’aspetto della fabbrica di fertilizzanti è maestoso, le sue dimensioni sono impo-nenti. Dato che i terreni risultano poco produttivi e gran parte della popolazione soffre di un’alimentazione caren-te, il responsabile ACP per la Corea del nord ha puntato sulla creazione di questo impianto, e ci è riuscito con il sostegno finanziario di due imprese svizzere. L’effetto del fertilizzante è evidente, dimostrato in modo impressio-nante dal raccolto nella vicina serra.

Un soffio di libertà La visita è finita e noi siamo pronti per ripartire. In albergo accendo ancora una volta la tv: sull’unica rete esistente trasmettono ancora propagan-da, e nient’altro, dalle 8 alle 23 . Poi ci dirigiamo verso la frontiera per proseguire in treno alla volta di Ussirysk,

vicino a Vladivostok, dove dall’anno scorso si tro-va la base di rifornimento per i nostri progetti in Corea del nord. Gli ingredienti per i prodotti del panificio arrivano qui, grazie alla ferrovia transi-beriana, dalla parte occidentale della Russia.Ultimo controllo in uscita. Una delle nostre guide si scusa per i disagi e i tempi di attesa. Separatamente abbiamo dovuto dare informa-zioni e richiedere timbri in vari uffici. La vicere-sponsabile di progetto, indicata dallo Stato, mi saluta agitando allegramente la mano. Il treno parte, passando oltre il fiume che segna il confine con la Russia. Fino a oggi ho sempre provato un senso di disagio nei confronti dei Paesi dell’Europa orientale, dove per quarant’anni ha regnato il comunismo. Dopo la visita in Corea del nord provo improv-

visamente un profondo senso di libertà. La Corea del nord può vantarsi di aver conservato meglio di ogni altro Paese al mondo le conquiste staliniane: proprio come nell’Unione Sovietica degli anni Cinquanta regna un clima di paura, una cappa di terrore, frutto di un regime assoluto. Un incubo che, attraverso il nostro piccolo aiuto umanitario, tentiamo di alleviare.

Soia e vitamine L’impegno di ACP per i piccoli nordcoreani

Attenzione: è in produzione un filmato sulla Corea del

nord; per ovvi motivi non potrà venire diffuso online, ma

lo presenteremo volentieri nelle chiese.

5ACPREPORT

COREA DEL NORD 5

Page 6: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

Un magazzino

per Torino

Cris Gautschi Direttore ACP Italia

Ho scoperto che nell’area di Torino ci sono molti pastori e responsabili di opere e ministeri che, dopo essere scesi dal pulpito, si dedicano ai bisognosi. Cercano i senzatetto, visitano i detenuti, si occupano di famiglie in difficoltà e di persone che hanno perso il lavoro, il partner, la salute, ogni speranza. Molti di loro sono riuniti in un coordinamento, Opere sociali evangeliche (OSE), e a febbraio ho avuto l’onore di partecipare a una loro riunione.

Sono rimasto profondamente toccato dal desiderio di queste persone di trasmettere speranza e il messaggio di vita eterna in Gesù Cristo attraverso l’aiuto pratico. Per questo abbiamo deciso di collaborare con loro.Insieme abbiamo constatato l’utilità di aprire un ma-gazzino per ricevere, sistemare, stoccare, preparare e consegnare viveri, beni di prima necessità, indumenti: una struttura necessaria per facilitare il lavoro sul piano logistico e ottimizzare le risorse.

Ci siamo attivati e, a tempo di record, abbiamo indi-viduato lo spazio necessario, l’infrastruttura è stata acquisita e sono partiti i lavori necessari.

Quattro mesi dopo, lunedi 13 giugno, abbiamo inaugurato il magazzino OSE: l’infrastruttura, con sede in via Massari, si estende su 250mq e comprende zona stoc-caggio, zona allestimento, cella frigorifera, sala conferenze e personale.

ACP deposita quotidianamente nella cella frigorifera e nel magazzino i prodotti offerti con generosità da varie aziende torinesi: in questo modo OSE può distribuire alimenti sani e freschi, portando sostegno materiale e spiritua-le alle famiglie.I primi bilanci del progetto sono entusiasmanti: grazie a Dio da giugno a oggi più di 1000 persone hanno rice-vuto un aiuto grazie a questo servizio, e nel frattempo la quantità dei beni raccolti è addirittura triplicata.

«...da giugno a oggi più di 1000 perso-ne hanno ricevuto un aiuto grazie a questo servizio»

Quotidianamente i collaboratori di OSE usano l’infrastruttura per ricevere e consegnare alimenti

In collaborazione con OSE la nostra missione ha avviato un nuovo servizio per le famiglie in difficoltà

Per maggiori informazioni su OSE:www.operesocialievangeliche.it

6 ACPREPORT

ITALIA - TORINO

Page 7: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

Luigi Pecora Pastore a Moncalieri (TO)

La Chiesa battista della Grazia di Moncalieri è membro di OSE e opera nel sociale dal 1997. Sono numerose le persone che abbiamo incontrato in questi anni. Una di queste è Walter. Entra per la prima volta nella nostra chiesa un giovedì sera, quando offriamo una cena

“take away” a soggetti senza lavoro e reddito, inviati dai servizi sociali di Moncalieri con cui collaboriamo. Walter è un uomo di 60 anni, garbato e dai modi distinti. Gli consegnamo il pasto e lui, con un cordiale sorriso, saluta con un “arrivederci” al giovedì successivo. La settimana seguente ritorna. Mi rivolge alcune doman-de sui contenuti della nostra fede e si nota subito che il modo fraterno con il quale ci rivolgiamo a lui e agli altri trenta ospiti lo colpisce. Dopo due settimane accetta il mio invito a partecipare al culto domenicale e a iniziare uno studio biblico. Walter si sente considerato. Instau-ra dei rapporti significativi con i membri della nostra comunità. Il battesimo che Walter ha ricevuto qualche mese fa è la significativa conclusione di un percorso importante partito dal dono di un pasto.

Un percorso simile è quello di Paolo. Ha 35 anni e, dopo la morte della madre, da un paio di anni vive da solo. Lo conosciamo un giovedì sera, inviato dalla sua assistente sociale. Paolo è piuttosto timido e taciturno. Noto, dal suo sorriso appena accennato, che gli manca un incisivo. Provo a chiedere a un caro fratello odon-totecnico di Torino una protesi per Paolo, e il fratello, toccato, la realizza a sue spese. Paolo riacquista in poco tempo il sorriso, in tutti i sensi. Progressivamen-te la nostra relazione umana diventa anche spirituale. Partecipa a un culto e nel frattempo mi confida di ave-re il desiderio di dare una mano come volontario alla mensa del giovedì. Così si ritrova a preparare gli stessi pasti di cui egli stesso aveva beneficiato nelle due setti-mane precedenti. Con il tempo la sua fede si consolida e a luglio riceve il battesimo. Ora Paolo è un attivo membro di chiesa. Il Signore lo ha anche benedetto facendogli un lavoro in linea con le sue competenze.

Due storie parallele sono quelle di Vittoria e Carme-la, madre e figlia. Il servizio sociale mi invia Vittoria. Vive con la figlia Carmela, che ha dei seri problemi di salute. Vittoria è diffidente verso qualsiasi organizza-zione; una chiesa evangelica, poi, appartiene a quella che gli italiani definiscono “un’altra religione”, e quindi i pregiudizi aumentano. Trascorsi diversi mesi provo a invitarla al culto domenicale, e lei accetta. Quindi le chiedo di partecipare a un percorso di studio biblico, e lei accetta. Sua figlia Carmela, appena saputo che la madre avrebbe effettuato lo studio biblico con me, su-bito mi telefona, per chiedere di partecipare a sua volta. A margine dello studio hanno accettato Gesù come Salvatore. Prossimamente riceveranno il battesimo.

Chiudo raccontandovi di Ester, una donna della Costa d’Avorio arrivata in Italia da alcuni anni e oggi in attesa di asilo politico. Dopo aver peregrinato per alcune città del nostro Paese mantenendosi con piccoli lavoretti, prende la qualifica di operatrice socio sanitaria e inizia a lavorare presso un ospizio a Moncalieri. Conosce la

nostra comunità, ma nel frattempo perde il lavoro. Grazie alla disponibilità di ACP Italia riusciamo a pagarle gli affitti arretrati, e nel frattempo come comunità preghiamo per lei; il Signore dà la sua risposta: a Biel-la Ester trova una famiglia facoltosa che decide di darle ospitalità a tempo indeter-minato nella propria grande villa. Per Ester è una risposta. Il Signore è fedele.

OSE, insiemecontro la povertà

Quando un aiuto pratico

può cambiare la vita

Che cosa puoi fare?- aiutaci a trovare i beni da distribuire

- se sei a Torino, dona il tuo tempo come

volontario- se vivi in altre località, lancia il progetto

anche nella tua cittàCosa ci serve?Un furgone frigo

7ACPREPORT

ITALIA - TORINO

Page 8: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

Una giornatain missione in Sicilia

Enos Nolli GiM-Italia, Sicilia

Il furgone di GiM porta aiuto pratico e spirituale ai profughi. Dal centro profughi di Mineo a Catania: dodici ore a tu per tu con la povertà.

Alla base missionaria GiM di Piedimonte Etneo la sveglia suona presto, al mattino. Ci aspetta una buona colazione e un momento di lettura e meditazione della Parola di Dio per cercare la guida del Signore e chiedere la sua protezione per il lavoro che si dovrà svolgere. Alle 8 i portelloni del furgone si aprono per caricare il materiale accuratamente preparato la sera prima - scarpe, vestiario e cibo - insieme a materiale evangelistico in una quindicina di lingue diverse.

Mineo Dopo un’ora e mezza di strada giungiamo al Centro accoglienza richie-denti asilo (Cara) di Mineo, circondato da folti aranceti. Una quindicina di profughi ghanesi ci attendono all’entrata del cam-po: abbiamo provveduto loro delle bici usate per gli spostamenti al di fuori del campo alla ricerca di qualche lavoretto da fare. È un’incoraggiante occasione di condivisione, cui segue un momento di preghiera sotto lo sguardo dei militari di guardia all’ingresso del Campo. Poco

«I portelloni del furgone si aprono per caricare scar-pe, vestiario e cibo oltre a materiale evangelistico in una quindi-cina di lingue diverse»

Un depliant o un lettore mp3 con brani biblici e inni cristiani possono cambiare la vita delle persone

distante, una piccola folla di eritrei e somali attende dei taxi abusivi gestiti da ex profughi, destinazione Catania. All’arrivo del primo mezzo assistiamo a un assalto al veicolo da parte di una quindicina di persone... solo sei-sette riusciranno a salire.

La nostra attenzione cade su due giovani ragazze eritree arrivate da poco al centro di accoglienza. La loro estrema riservatezza ci fa immaginare che cosa abbiano potuto subire. Cerchiamo di rompere il ghiaccio sperando di tranquillizzarle, ma non è facile. Dal nostro furgone vengono offerti loro dei biscotti e materiale per l’igiene intima di cui hanno bisogno. Sul-le loro labbra si accenna allora un sorriso, e sentendo che uno di noi ha trascorso molti anni in Libia, iniziano ad aprirsi.

Filmato Abbiamo realizzato un nuovo video sull’impegno di ACP a favore dei migranti. Prenota una proiezione nella tua chiesa!

Video www.acp-it.tv/italia

8 ACPREPORT

ITALIA - SICILIA

Page 9: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

Accanto a loro incontriamo un ragazzo del Gambia al quale consegniamo un lettore MP3 contenente canti e riflessioni bibliche in lingua wolof, la sua lingua materna. Le due ragazze eritree accettano di salire sul furgone e accompagnarci al villaggio di Mineo dove ab-

biamo offerto loro di fare la ricarica del cellulare. In paese incontriamo un marocchino musulmano con il quale abbiamo una conversazione profonda. Lo lasciamo abbraccian-dolo dopo avergli affidato un testo in lingua araba: un buon trattato evangelistico illustrato.

Strada facendo scarichiamo alimenti per alcune famiglie bisognose che visitiamo regolarmente, e torniamo verso il campo per riaccompagnare le due giovani eritree. Hanno avuto la ricarica che avevamo promesso e hanno assistito a tutti i nostri incontri in paese. Ora il loro timore è scomparso e ci chiedono se possiamo procu-rare loro una Bibbia in lingua tigrinja. Certa-mente lo faremo! Ci comunicano anche il loro numero di telefono.

Sulla via incontriamo cinque ragazzi della Guinea e diamo loro un passaggio fino al Campo. Sono di reli-gione cristiana e accettano con gioia alcuni trattati con la richiesta di poter ricevere anche una copia del film Jesus nella loro lingua materna, il Fula.

Riaccompagniamo le ragazze eritree al Centro gu-stando prima un meraviglioso momento di preghiera con una trentina di africani. La tappa finale a Mineo la viviamo visitando una famiglia disagiata che conoscia-mo da tempo, alla quale portiamo un po’ di alimenti. Qui approfittiamo per mangiare un panino sotto una comoda tettoia che ci ripara dal caldo e, dopo aver con-

diviso la realtà della speranza in Gesù, preghiamo per una donna, affinché riceva consolazione nel momento dif-ficile che sta attraversando. Lasciamo Mineo per raggiungere Catania, dove da un paio di settimane abbiamo sco-perto una zona della città in cui i profu-ghi vivono in condizioni disastrose. Passiamo per una angusta apertura praticata da questi disperati nella pa-lizzata posta dalle Autorità per vietare l’accesso al sito, e ci troviamo di fronte a uno degli scenari più miseri mai visti

prima. Consegniamo un po’ di cibo, scarpe e vestiario. Sulla strada del ritorno affidiamo alcuni trattati in ben-gali ai lavavetri che incontriamo al semaforo. Quando giungiamo a Piedimonte sono ormai trascorse dodici ore dalla nostra partenza mattutina. La stanchezza si fa sentire ma siamo soddisfatti e gioiosi della giornata ben spesa sotto la guida del Signore.

«La stan-chezza si fa sentire ma siamo soddi-sfatti della giornata ben spesa sotto la guida del Signore»

Ogni occasionedi dialogopuò essereun’opportunitàper aiutaree donaresperanza

Che cosa puoi fare?Viaggia con noi, vieni in Sicilia e aiutaci

Cosa ci serve?Volontari per la nostra sede a Torino

Il nuovo depliant “le operazioni di soccorso”: richiedilo al nostro ufficio

9ACPREPORT

ITALIA - SICILIA

Page 10: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

Una nuova speranza per irifugiati inLibano

Prima di partire per il Libano ho indossato un abito lungo e un foulard: per esperienza so che un abbigliamento so-brio è importante quando la tua meta è un Paese medio-rientale. Appena arrivata, invece, sono rimasta comple-tamente sorpresa dalla scena che mi si è presentata di fronte. Ero convinta che anche qui le donne girassero con il burka o il chador, e invece il Libano è un Paese moderno, dove musulmani e cristiani convivono pacificamente.L’obiettivo della nostra visita è accertarci della situazione

Danuta Sturz Collaboratrice di ACP

Sono centinaia i profughi siriani che hanno accettato il messaggio del vangelo. Le loro condizioni di vita sono critiche, ma nei loro occhi c’è una nuova luce.

non facile dei rifugiati: per il Paese, che conta 4,5 milioni di abitanti, il peso di 2 milioni di profughi - giunti in gran parte dalla Siria - è una sfida titanica. E, forse, eccessiva.

Senza mezzi e senza patria ACP sostiene regolarmente 600 famiglie prive di risorse, consegnando pacchi di viveri, fornendo assistenza sanitaria e offrendo una formazione scolastica ai loro bambini. Alcuni usufruiscono dell’aiuto come di un fatto scontato, altri sono immensamente rico-noscenti. Un musulmano osserva: «La nostra gente non fa nulla per noi, mentre voi cristiani venite e ci aiutate».La maggior parte dei rifugiati vive in tendopoli, e le condi-zioni sono catastrofiche. Le temperature oscillano fra i -6

°C d’inverno e i +50 °C in estate. Molti resistono in questa situazione ormai da cinque anni, alcuni si sono rassegnati mentre altri provano a intraprendere il viaggio verso l’Eu-ropa. Durante le nostre visite veniamo accolti con grande calore - anche se non portiamo beni umanitari - nono-stante la sofferenza, la miseria e la disperazione che si vivono in quei luoghi. Molte persone ci chiedono di pregare per loro. Buona parte di loro è musulmana, ma vediamo il loro amore e ci sentiamo a nostro agio fra loro.

Nuova fede, nuova speranza I rifugiati in Libano sono molto aperti alla fede cristiana. La situazione è ben rappresentata dalle parole di un uomo che in un’intervi-sta televisiva ha detto: «Non riuscivamo a capire perché dovessimo fuggire dalla Siria con tanta sofferenza. Ora in-vece sappiamo che siamo venuti in Libano per incontrare delle persone che ci raccontano di Gesù e del suo amore».

Nelle nostre scuole, allestite nei campi dei rifugiati, i bambini non imparano solo la matematica, l’inglese e altre materie, ma sentono anche il vangelo. Hanno tutti sperimentato grandi sofferenze che li hanno segnati, eppure molti di loro hanno trovato nella fede in Gesù Cristo una nuova spe-ranza. E non solo i bambini: anche gli adulti osano un nuovo inizio con Gesù, e la loro gio-ia è visibile. Nel campo sono già sorte delle chiese per consentire a questi neoconvertiti di incontrarsi e crescere nella fede.

A volte basta un volantino Un giovane uomo, fuggito dalla Siria, mi racconta la sua storia. «Stavo viaggiando per Beirut in auto-bus. A un certo punto è salito un ragazzo di circa quattordici anni che ha rapidamente di-stribuito alcuni volantini. Meccanicamente ne ho preso uno e me lo sono infilato in tasca. Qualche giorno dopo l’ho letto e ho sentito il desiderio di saperne di più. Così ho comprato una Bibbia e l’ho letta. Poi ho cercato dei missionari e ho chiesto di essere battezza-to». Oggi quest’uomo fa parte del gruppo dei nostri collaboratori più stretti e sostiene il nostro lavoro con tutte le sue forze.

La situazione nel Libano è seria, la vita dei rifugiati dura. Ma c’è ancora speranza.

Punto focale Libano - Aiuto ai rifugiati siriani8 min - Guarda il video su www.acp-it.tv/libanoo tramite il codice QR

10 ACPREPORT

LIBANO

Page 11: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

Sacha Ernst Referente ACP

La Grecia è diventata il punto focale dell’emergenza rifugiati, ma non senza effetti collaterali

Se l’emigrazionediventa un’opportunità

Mentre da una parte nell’emergenza rifugiati gli svilup-pi politici sono poco incoraggianti, dall’altra si stanno presentando incredibili possibilità di aiutare moltissi-me persone con la Parola e con l’azione pratica. Le autorità greche hanno bussato alla porta di ACP-Hellas e ci hanno chiesto di cercare un edificio adatto a ospitare venti orfani di età fra i 5 e i 14 anni. L’im-pegno nel lavoro di ACP evidentemente non è rimasto inosservato. Per l’appartamento di due locali che abbiamo cercato con urgenza per accogliere alcune madri con bambini piccoli, il proprietario aveva chiesto 90000 euro. Il prezzo è sceso fino a 6000 euro. Abbiamo su-bito firmato il contratto d’acquisto e ora ci sono diversi lavori da svolgere: i primi artigiani, in arrivo dalla Sviz-zera, presto si rimboccheranno le maniche e daranno inizio ai lavori.

A cinquanta minuti da Atene c’è un terreno in ven-dita che potrebbe servire come luogo di rifugio per i profughi cristiani. Anche in Grecia gli “infedeli” – ossia i profughi di fede cristiana – vengono maltrattati e vessati dai rifugiati musulmani. I dodici ettari di terreno hanno un prezzo di 120000 euro. I container che potrebbero fungere da abitazione ci verrebbero consegnati gratuita-mente in Italia; un’impresa di trasporto cristiana rumena sarebbe disposta a eseguire il trasporto al prezzo del solo carburante.

Il campo profughi di Idomeni, dove ACP ha consegna-to viveri per diverso tempo, è ormai storia. I suoi 30 000 abitanti sono stati distribuiti nei cosiddetti hotspot. 1500 di loro si trovano nelle vicinanze della chiesa del nostro partner a Tessalonica. L’esercito avrebbe la responsabi-lità di gestire i nuovi campi ma non riesce a stare dietro a tutte le esigenze, neppure a quelle più elementari come la distribuzione del cibo: il punto caldo potrebbe presto diventare esplosivo.

Il nostro partner è fra i pochi che hanno ancora acces-so ai profughi, grazie al fatto che il Ministero greco per l’immigrazione ha notato l’alta qualità del nostro servi-zio e dei beni umanitari che distribuiamo. La ristruttura-zione di un edificio fornirà spazio per alloggi e un luogo di ritrovo in cui gli affamati potranno essere saziati. 1500 persone dipendono dagli aiuti che forniamo insieme al nostro partner, e certi giorni sono addirittura 5000 le persone che ricevono viveri da noi.

In un hotspot speciale abbiamo montato una tenda, distribuiamo beni umanitari e ci occupiamo soprattutto delle esigenze delle madri e dei loro figli. Questo aiuto quotidiano è indispensabile alla loro sopravvivenza.

Abbiamo in progetto di aprire una scuola in cui in-segnare il greco e l’inglese. Una parte del programma didattico comprenderà il buon messaggio di Gesù.

Nel punto caldo che è oggi la Grecia, esistono tanti pic-coli hotspot di amore per il prossimo: un amore vissuto in modo pratico e concreto, un amore che scalda il cuore dei rifugiati.

Stiamo cercando te Ci sono occasioni da sfruttare, anche

con il tuo aiuto. Cerchiamo personale qualificato con la chia-

mata per un impegno a breve termine che, in caso, possa

prolungarsi. Ma cerchiamo anche sostenitori che, da casa,

preghino e che donino. Insomma... stiamo cercando te!

AZIONE PER I

CRISTIANI PERSEGUITATI

E PER I BISOGNOSI

parole chiare.

azioni forti.

le operazioni di soccorso

tra i rifugiati in Grecia

bozza programma

settimanale

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì SabatoDomenica

08.30 Colazione Colazione Colazione Colazione Colazione Colazione Colazione

10.00 Lezioni Lezioni Lezioni Lezioni Lezioni Scuola di

cucito

14.00 Pranzo Pranzo Pranzo Pranzo Pranzo Pranzo Pranzo

Ora per donnePatrasso Ora per donne

18.30

Culto, pro-

gramma per

bambini

Culto, pro-

gramma per

bambini

19.00Studio biblico Cibo per

rifugiati

Studio biblicoCibo per

rifugiati

21.00 CenaCena

CenaCena

CenaCena

Cena

Lezioni secondo le capacità dei partecipanti:

alfabeto inglese; tedesco e inglese per princi-

pianti, scuola di cucito; lavori all'uncinetto.

Ore per donne C'è un grande bisogno di per-

sone che si dedichino al servizio per le donne.

Ogni input o contributo è benvenuto.

Bambini Durante tutte le riunioni, in partico-

lare durante la distribuzione di cibo, i pro-

grammi per bambini sono molto richiesti: fra

le attività preferite sono i disegni da colorare

(portare matite colorate o pastelli a cera),

i libri con immagini e giochi di ogni genere

(Memory e altri).

Patrasso Nella città portuale possono andare

solo uomini: la distribuzione di cibo e vestiti, il

condividere la fede con i rifugiati, il pernottare

all'aperto e lo stare insieme a loro sono tutte

cose mal viste dalla polizia locale.

Rifugio per donne Siamo alla ricerca di

sponsor per dare alle donne e ai loro bambini

una protezione contro lo stupro e il traffico

di esseri umani. Il nostro obiettivo: Affittare

rifugi per donne (ca. € 500 per mese e casa) e

visitare e incoraggiare regolarmente le donne

e i bambini.

Idee Tagliare capelli, semplici cure mediche

(da bendature ad antibiotici), riordinare vestiti,

aitare le persone a vestirsi, cura delle fami-

glie in case di rifugio.

Istruzioni importanti

Si apprezza l'iniziativa personale! (Non ci

sono orari o programmi fissi!)

Non si possono caricare foto di profughi su

facebook o altri social network

Trattare nomi e luoghi in modo riservato

Una donna non dovrebbe mai restare da

sola con un uomo (per ragioni di sicurezza).

Coordinamento / Informazioni / Iscrizione

ACP Onlus

Via G. Massari 189/a

I-10148 Torino

Tel. +39 011 297 58 08

www.acp-it.org

[email protected]

Il nuovo depliant “le operazioni di soccorso”: richiedilo al nostro ufficio

11ACPREPORT

GRECIA

Page 12: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

Sì, desideroaiutare ACP come:

Ambasciatore di ACP

Intercessore di ACP

Volontario in missioni a breve termine di ACP in Italia all’estero

Promotore di ACP su Facebook

Nome

Indirizzo

CAP/Città

Tel.

E-mail

Note

Si prega di inviare le informazioni via e-mail, fax o telefonicamente.

Oggi, grazie al web e ai vari social network, puoi essere missionario anche da casa tua. Sì, proprio così! Aiutaci come promotore o promotrice facendo conosce-re ai tuoi amici la nostra pagina Facebook.Su facebook.com/acponlus postiamo regolarmente aggiornamenti, soggetti di preghiera, notizie e brevi clip. Condividi i contributi nella tua bacheca e invita i tuoi contatti a cliccare Mi piace sulla nostra pagina!

Entra e clicca Mi piace!

Aiuta a far crescerela missione di ACP!

facebook.com/acponlus

Mi piace

Il primo maggio arrivo a tarda sera all’aeroporto inter-nazionale di Pristina, in Kosovo. Insieme a più di 200 giovani ho partecipato alle “Giornate dell’unità per il Kosovo”, dove decine di giovani cristiani hanno canta-to e pregato con intensità per il futuro del Paese. Una condizione non comune: molti altri hanno perso ogni speranza di cambiamento, come il 13% della popolazione che l’anno scorso è partita alla volta dell’Europa occidentale.

Un aereo nel fango L’aereo impantanato illustra bene la situazione caotica del Kosovo. Dopo aver tentato il decollo ed essere finito nei campi, il pilota rifiuta di far scendere i passeggeri e vuole che qualcuno lo traini nuovamente sulla pista. La torre di controllo lo convince solo dopo un estenuante confronto. Il giorno dopo tutti i voli vengono cancellati perché gli sforzi per liberare dal fango l’A320, un mostro di 70 tonnellate, sono risultati vani.

Sacha Ernst Responsabile di progetto

A Pristina, nel buio della notte e sotto una pioggia scrosciante, l’aereo della Turkish Airlines in fase di decollo esce di pista e si impantana in un campo. Un’immagine che illustra bene la diffi-cile situazione nel Kosovo

Pullman e inconvenienti La mattina seguen-te quasi tutti i passeggeri vengono traspor-tati a Skopje in autobus: tutti salvo noi, che siamo stati semplicemente dimenticati. Così inseguiamo i pullman con autovetture private e li raggiungiamo senza troppi problemi, dato che uno dei pullman è rimasto in panne a causa di un problema tecnico. Se non altro abbiamo l’occasione di spiegare con calma l’evangelo alla donna musulmana che, a sua volta, era stata dimenticata e alla quale ab-biamo dato un passaggio. Alla fine riusciamo

a salire sull’autobus. A me viene assegnato l’ultimo posto, una poltrona bagnata sotto il tetto che perde. Il mio vicino, un kosovaro svizzero cresciuto in Svizzera, ha pietà di me. Quando mi chiede come mi sento, lo assicuro che come missionario sono abituato a qualsiasi tempo e ho già visto situazioni molto peggiori.

La speranza in mezzo al caos Il mio vicino mi chiede del mio lavoro e poi commenta, in tedesco contemporaneo: «Ma che lavoro forte hai, posso farlo anch’io?»«Prima di tutto devi affidare la tua vita a Gesù!», gli rispondo.«Ma io sono musulmano!»«Appunto, proprio per questo!», rispondo io. «Non sai cosa sta scritto nella IV Sura al verso 172?»

Nel pullman tutto tace, tutte le orecchie sono rivolte verso di noi. Io cito: «Il Messia, Gesù figlio di Maria è un Messaggero di Dio… Credete dunque in Dio e nei suoi messaggeri». Poi gli spiego la via per giungere a Dio. Tra l’altro… «Centinaia di migliaia di musulmani acquistano così la certezza di avere la vita eterna in paradiso senza dover morire come martiri!» Dopo un breve momento di riflessione, nel silenzio dell’autobus pieno concludo: «Riesci ad afferrare questa verità?»

I media occidentali e le opere sociali di impostazione liberale reagiscono con profonda avversione se qualcuno parla di Gesù con i rifugiati. Come cristiani non dobbiamo tuttavia permettere a nessuno di impedirci di trasmettere a siriani, afgani, iraniani e altri musulmani la speranza e la prospettiva per il futuro rappresentata dalla mano tesa di Gesù. Sei chiamato a essere la voce di Dio per loro. Non tacere.

Kosovo: il caose la testimonianza

12 ACPREPORT

KOSOVO

Page 13: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

ACP: valori e obiettivi

ACP sta per Azione per i cristiani perseguitati. La spinta iniziale per la sua fondazione fu data dalla situazione dei cristiani perseguitati dietro la cortina di ferro. Investiamo nelle persone, lavoriamo in collaborazione con partner locali competenti, affidabili e lungimiranti in quattro continenti. Il lavoro di ACP ha tre punti focali.

1. ACP assiste i cristiani perseguitatiDiamo loro una voce e aiuto pratico: con coraggio con determinazione con efficacia

2. ACP aiuta i bisognosiForniamo aiuti umanitari adeguati al bisogno: con tempestività con efficienza senza burocrazia

3. ACP fa conoscere Gesù CristoDiffondiamo il messaggio cristiano: con impegno con rispetto col cuore

parole chiare.azioni forti.

Video recenti di ACP su www.acp-it.org Italia - Rotta della speranza (5 min.)Iraq - Aiuto alla sopravvivenza (3 min.)Pakistan - La persecuzione continua (5 min.)Siberia - Dove l’impossibile diventa possibile (8 min.)Romania - Dare è tutto (4 min.)

LibanoLezioni per ibambini siriani

CO

DIC

E IB

AN

CO

DIC

E IB

AN

ESEG

UIT

O D

A

VIA

- PI

AZZ

A

CA

P

LOC

ALIT

À

CA

USA

LEC

AU

SALE

INTE

STAT

O A

IMPO

RTO

IN L

ETTE

REIM

PORT

O IN

LET

TERE

INTE

STAT

O A

Aut. DB/SISB/G 42586 del 23/11/2015

Page 14: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

AVC International AVC Deutschland I www.avc-de.org AVC Schweiz I www.avc-ch.org ACP Italia I www.acp-it.org ACP France I www.acp-ch.org AVC Österreich I www.avc-at.org Nehemia Christliches Hilfswerk e.V.

www.nehemia.org

ACP Onlus I Via G. Massari 189/a I–10148 Torino I Tel. +39 011 297 58 08 Codice fiscale 11356530011 ACP Svizzera I Longoi 44 CH-6653 Verscio I Tel. +41 (0)91 780 40 76www.acp-it.org I [email protected] facebook.com/acponlusDirettore Cristoforo Gautschi

Coordinate bancarieDall’Italia Anagrafica ACP Onlus BIC/SWIFT BCITITMX IBAN IT61 D033 5901 6001 0000 0136 345Dalla Svizzera Intestatario ACP Onlus (AVC) Banca UBS, 2501 Biel BIC: UBSWCHZH80A IBAN CH39 0027 2272 5267 2842 0Per maggiori informazioni e modalità per sostenerci www.acp-it.org/donazioni

ACP si impegna a un uso responsabile delle donazioni in ossequio al codice di auto-regolamentazione promosso dall’Alleanza Evangelica Svizzera.

ACP report Una pubblicazione di AVC InternationalCapo redazioneAngelika Hoch I [email protected] e layoutAndreas Rossel I [email protected] Favaretto I [email protected] I istockphoto.com I 123rf.comStampaDiego Favaretto I [email protected]

AbbonamentiDonazioni oltre € 10 includono automa-ticamente l‘abbonamento alla rivista.

FinanzeIl lavoro di ACP è finanziato intera-mente da donazioni. Per questo ACP si impegna a fare un uso efficace dei fondi e a limitare all’essenziale i costi di gestione della missione.

Le donazioni elargite a favore di ACP Onlus possono essere dedotte dalle tasse. Ogni anno ti verrà inviata una ricevuta fiscale che riepiloga i tuoi versamenti: conservala insieme alle ricevute e allegala alla tua dichiarazio-ne dei redditi.

Le donazioni destinate a un progetto specifico vengono utilizzate esclusiva-mente per lo scopo indicato o, qualora i fondi risultassero in eccesso, per progetti analoghi.

informazioni legali

DVDCondannate in Iran L‘ALTO PREZZO DELLA FEDE

La forte testimonianza di persecuzione di Maryam e Marzieh. Profonda ed edificante.

Durata: 40 minutiPrezzo: 10 € (escluse spese di spedizione)

LIBRORacconti - Parabole - Aneddoti DI ANDREAS MAURER

I racconti e gli aneddoti raccolti in questa pubblicazione si sono rivelati utili nell’evangeliz-zazione, per guidare le persone verso Dio. Molti dei testi sono tratti da parabole bibliche.

Prezzo: 7,90 € (escluse spese di spedizione)

LIBROChiedimi cos’è l’islam DI ANDREAS MAURER

Introduzione all’islam e guida cristiana all’inte-razione con la cultura musulmana.

Prezzo: 17,90 € (escluse spese di spedizione)

shop letteratura e dvd

Avvertenze Il bollettino deve essere compilato in ogni sua parte (con inchiostro

nero o blu) e non deve recare abrasioni, correzioni o cancellature. La causale è obbligatoria per i versam

enti a favore delle Pubbliche Amm

inistrazioni.Le inform

azioni richieste vanno riportate in modo identico in ciascuna

delle parti di cui si compone il bollettino.

Importante: non scrivere nella zona sottostante

Page 15: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

Aggiornamenti e maggiori informazioni sul sito www.acp-it.org/azione/missioni-pratiche

Viaggi di gruppo missioni pratiche 2016Data Paese Tipo di viaggio Costi Responsabile Org.qualsiasi - su richiesta Grecia Missione tra i profughi ad Atene Viaggio + 25 €/giorno C. Gautschi ITqualsiasi - su richiesta Italia Missione tra i profughi in Sicilia Viaggio + 25 €/giorno C. Gautschi ITqualsiasi - su richiesta Italia Evangelizzazione nella tua città 20 €/persona C. Gautschi ITdal 13 al 26 ottobre 2016 Etiopia Esperienza in missione/Viaggio di gruppo 1600 € H. Ollesch GEdal 16 al 30 ottobre 2016 Sud-Est Asiatico Esperienza missionaria in Birmania, Laos, Cambogia 2600 € circa B. Wacker SVdal 14 al 18 dicembre 2016 Romania Distribuzione pacchetti regalo a poveri e zingari 450 € circa C. Gautschi ITtra il 20/12/16 e il 06/01/17 Italia Attività pratiche tra le famiglie in difficoltà a Napoli e dintorni Viaggio + 25 €/giorno C. Gautschi IT

parole chiare. azioni forti.

CAMPO INTERNAZIONALE DI FORMAZIONE

Ministero tra i rifugiati

13 E 20 NOVEMBRE 2016

Giornata mondiale di preghieraper i cristiani perseguitati

Dona un sorrisoa chi ne ha bisogno!

Un’occasione unica per investire un tempo della tua vita per approfondire la tua relazione con Dio beneficiando di insegnamenti basilari sulla vita cristiana con un particolare accento sulla missione.

Date da metà Aprile ad Agosto 2017Costi contenuti, dettagli su richiesta

Dopo l’esperienza positiva dello scorso inverno, ACP Italia rilancia in tutta Italia Azione pacchetto regalo: obiettivo, portare un dono a fami-glie e bambini in difficoltà.A settembre e ottobre, nelle varie città, i gruppi di lavoro si occuperan-no di raccogliere i prodotti e confezionare i pacchetti; poi, a novembre, i pacchetti verranno spediti da ACP, in base alle esigenze locali, alle chiese e alle missioni che tra dicembre e gennaio si occuperanno di distribuirli nel corso di iniziative pubbliche e incontri diretti.

VUOI DARCI UNA MANO?Crea una squadra anche nella tua città, o collabora con un gruppo già attivo! Scrivici per maggiori informazioni e per ricevere il materiale informativo.

Guarda il video di presentazione: Video www.acp-it.tv/romania

Scopri tutti i dettagli sul sito:www.azionepacchettoregalo.org

SOSTIENI IL CENTRO

CRESCITA CRISTIANA

dona unaroulotte!Contattaci per maggiori

informazioni! Tel. +39 011 297 58 08

[email protected]

Dal 22 al 29 luglio 2016 al Centro Crescita Cristiana di Ispica, in Sicilia, si è svolto il primo campo internazionale di formazione “Ministero tra i rifugiati”, al quale ha partecipato un gruppo di circa 60 giovani da tutta Europa. L’obiettivo del campo era quello di sensibilizzare la chiesa a rispondere praticamente di fronte al fenomeno dei milioni di migranti e rifugiati politici in tutta Europa. Quello che l’opinione pubblica considera un grande problema politico, economico e sociale, deve essere invece visto dai credenti una grandissima opportunità evangelistica in Italia come nel resto dell’Europa, per annunciare il Vangelo a persone provenienti da Paesi estremisti e lontani da una fede cristiana.

Il Centro Crescita Cristiana ad Ispica viene utilizzato esclusivamente per i campi biblici, ritiri spirituali e corsi di evange-lizzazione. Il Signore sta benedicendo grandemente questo centro tanto che spesso mancano i posti letto. C’è una forte necessita di nuovi dormitori che sostituiscano le vecchie tende. Chi volesse sostenere quest’opera può farlo donando una roulotte!

InfoTel. 0322 590209 [email protected]

AZIONEPACCHETTOREGALO

15ACPREPORT

EVENTI PER VOI

«Siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera» (Romani 12:12)Paolo scriveva queste parole a una chiesa che conosceva per esperienza che cosa significasse soffrire per la fede. Di fronte al drammatico aumento della persecuzione dei cristiani in ogni parte del mondo, il pericolo di scoraggiarci è grande. Nella lettera ai Romani troviamo invece l’esortazione ad assumere un atteggiamento diverso: rimanere allegri nella speranza anche quando la situazione appare disperata; essere pazienti nella tribolazione anche se sarebbe più facile arrendersi; perseverare nella preghiera anche se la risposta non è immediata. Dio ci ha dato un’arma potente che negli ultimi duemila anni non ha perso nulla del suo impatto e della sua efficacia. Per questa ragione preghiamo per i nostri fratelli e sorelle perseguitati.Richiedi la documentazione alla nostra segreteria: [email protected]

Fa per me?- Hai voglia di vivere alcuni mesi fuori dal

comune? - Sei pronto a viaggiare per l’Italia (Sicilia e

Sardegna incluse!) e fare magari una tappa

nei Balcani?- Sapevi che uno degli ultimi ordini di Gesù

è di fare discepoli in tutte le nazioni?

Allora … prepara la valigia, perché l’avven-

tura sta per cominciare!

In cosa consiste?La “Scuola di Formazione Missionaria” è

un’occasione unica per investire un tempo

della tua vita per approfondire la tua rela-

zione con Dio beneficiando di insegnamenti

basilari sulla vita cristiana con un particolare

accento sulla missione.

La formazione prevede sessioni di insegna-

mento in classe, alternate a evangelizzazione

e aiuto pratico ed umanitario in collabora-

zione con varie comunità. Il programma si

svolge nelle tre sedi di Gioventù in Missione,

a Cadegliano (Lombardia), ad Irgoli (Sarde-

gna) e a Piedimonte Etneo (Sicilia).

Oltre all’evangelizzazione durante il periodo

di insegnamento, il programma prevede an-

che un tempo di missione ed aiuto umanita-

rio nei Balcani.

Cosa si insegna?Le lezioni sono impartite da oratori prove-

nienti da varie realtà evangeliche.

Alcuni dei temi trattati sono: • Il Culto Personale

e la preghiera nei suoi vari aspetti (lode e adora-

zione, intercessione, combattimento spirituale…)

• Studio e meditazione della Bibbia • Il cuore Pa-

terno di Dio, la nostra identità in Cristo e la cura

d’anima • Come preparare un messaggio (per l’e-

dificazione della chiesa e per l’evangelizzazione)

• Discernere la voce di Dio • Amministrare i doni

di Dio (danaro, tempo, famiglia …) • Il perdono

come stile di vita: riceverlo e concederlo • Esse-

re discepoli: servire in famiglia, nella chiesa, nella

società e in missione • Stabilire e intrattenere le

relazioni (amichevoli, famigliari, sentimentali…)

• I migranti in Italia e la sfida dell’islam

Date? Da metà Aprile ad Agosto 2017

Costo? 1.500 euro (comprendente vitto, alloggio e

insegnamento nelle tre sedi GiM). Le spese

di trasporto e quelle relative alla trasferta nei

Balcani non sono comprese.

Cosa decidi di fare?Se vuoi iscriverti o desideri qualche chiari-

mento, non esitare a contattarci!

Gioventù in Missione

Via Provinciale 31 - 21031 Cadegliano (VA)

E-mail: [email protected]

Tel. 0332 590209

Scuola diformazionemissionaria

Page 16: ACP NR. 2016 re port...Kosovo: il caos e la testimonianza 13 ACP - valori e obiettivi Chi siamo, che cosa facciamo 14 ACP - promozioni Libri e dvd per te 15 Le nostre iniziative Incontri,

parole chiare.azioni forti.

Il Presidente ceceno Ramzan Kadirov si esprime pub-blicamente a favore della poligamia: le conseguenze sociali di questa soluzione non lo turbano.

“I musulmani hanno diritto a più mogli” La legge russa vieta la poligamia ma questo lascia indifferente gran parte dei ceceni. Il Presidente del Paese è dalla loro parte: «Per i musulmani avere più di una moglie non è un’infrazione della legge russa - ha sostenuto Kadirov - perché uno solo dei loro matrimoni vie-ne registrato ufficialmente. Per i circa 25 milioni di musulmani che vivono in Russia, in particolare nelle regioni come il Daghestan, la Cecenia e l’Inguscezia, la poligamia dovrebbe essere permessa perché è una pratica comune nell’Islam».Gli impulsi maschili spesso sono tuttavia più forti della capacità economica necessaria a sostenerne i costi, e il problema viene risolto dagli interessati con una soluzione drastica quanto superficiale: ripudiano le mogli e i figli di troppo.Dato poi che per le donne ripudiate non è lecito rispo-sarsi, queste restano sole per tutta la vita, e devono cercare di sopravvivere in qualche modo. A loro si aggiungono le numerose vedove presenti nel Paese, vittime delle due sanguinose guerre cecene combattu-te fra il 1994 e il 2000.

Soccorsi speciali per le donne abbandonate ACP si occupa di queste donne fornendo loro beni alimentari a cadenza mensile.«Per Pasqua abbiamo fatto una sorpresa alle donne e madri sole - ci riferisce il nostro collaboratore sul posto -, portando loro pacchi di viveri con olio, farina, zucchero, grano. In ogni pacco c’era anche una Bibbia, e durante la distribuzione abbiamo avuto numerose

In soccorsodelle donneabbandonate

Simon Boschmann Responsabile ACP Russia

Troppi figli, troppe mogli:

così alcuni ceceni si liberano

di una parte della famiglia

occasioni di raccontare alle donne la storia della Pa-squa e di presentare loro il protagonista di quell’avve-nimento storico. Una delle donne si è messa a piange-re, ha preso da parte un nostro collaboratore e gli ha raccontato la sua triste storia. Lui ha pregato per lei e la donna ha chiesto a Gesù di entrare nella sua vita».

Attraverso i doni e una parola di consolazione offriamo a queste donne speranza e sollievo: anche se sono state ripudiate dai loro mariti, Gesù è pronto ad acco-glierle donando loro la serenità che hanno perso.

Vi ringraziamo per il vostro sostegno!

Con appena 20 euro potrete fornire alle

donne abbandonate un pacco di viveri che

le aiuterà a sopravvivere per un intero mese

16 ACPREPORT

CECENIA