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3 marzo 1766: il ‘discorso della flagellazione’ di Luigi XV al Parlamento di Parigi
Conflitto interno alla monarchia, fra re e Parlamenti (XVIII secolo)
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Il re difende il monopolio regio della sovranità dalla pretesa dei Parlamenti francesi, massime corti sovrane di giustizia, di rappresentare politicamente il Regno
3 marzo 1766: il ‘discorso della flagellazione’ di Luigi XV al Parlamento di Parigi / 1
“La magistratura non forma un corpo né un ordine separato dai tre ordini del Regno; i magistrati sono miei funzionari, incaricati di sollevarmi dal dovere veramente regale di rendere la giustizia ai miei sudditi, funzione che li lega alla mia persona e che li renderà sempre raccomandabili ai miei occhi …
[esposizione della ‘dottrina parlamentare’]
“Tentare di erigere in principio delle novità così perniciose, è fare ingiuria alla magistratura, smentire la sua istituzione, tradire i suoi interessi e disconoscere le vere leggi fondamentali dello Stato.”
[prosegue]
3 marzo 1766: il ‘discorso della flagellazione’ di Luigi XV al Parlamento di Parigi / 2
“Come se fosse lecito dimenticare che soltanto nella mia persona risiede il potere sovrano, il cui carattere peculiare è lo spirito di consiglio, di giustizia e di ragione; che soltanto da me le mie corti traggono esistenza e autorità; che la pienezza di tale autorità, che esse esercitano esclusivamente in nome mio, rimane sempre in me e il suo uso non può mai essere rivolto contro di me; che a me soltanto appartiene il potere legislativo, senza dipendenze, né spartizioni; che soltanto grazie alla mia autorità i magistrati delle mie corti procedono, non alla formazione, ma alla registrazione, pubblicazione ed esecuzione della legge, e che è loro permesso di farmi rimostranze ciò che è dovere di buoni e fedeli consiglieri; che l’ordine pubblico emana interamente da me, che ne sono il guardiano supremo; che il mio popolo fa tutt’uno con me e che i diritti e gli interessi della nazione, di cui si osa fare un corpo separato dal monarca, sono necessariamente uniti con i miei e risiedono esclusivamente nelle mie mani”.
[C.Capra, Storia moderna, Le Monnier, 1992, p. 394]
Il generale Bonaparte nel Consiglio dei Cinquecento, Saint-Cloud
10 novembre 1799
[F. Buchot, 1840]
Costituzioni napoleoniche
Costituzione anno VIII [Consolato] Plebiscito Costituzione anno X, Consolato a vita Plebiscito Istituzione Legion d’Onore Costituzione anno XII, Impero Plebiscito [si/no alla “l’ereditarietà della dignità imperiale nella discendenza
diretta, naturale, legittima e adottiva di Napoleone e nella discendenza diretta di Giuseppe Bonaparte e di Luigi Bonaparte”]
Verso la monarchia
Dopo Marengo “non si parlava d’altro che di eredità e di dinastia, di fortificare il governo e di diminuire l’influenza degli altri corpi dello Stato, in modo particolare del Tribunato, e dell’organizzazione della nazione. Luciano, ministro dell’Interno, era uno dei più ferventi propagatori di queste idee; Roederer le appoggiava con tutta la forza della sua metafisica, e Talleyrand con quella del suffragio di tutti i gabinetti” (Thibaudeau)
[cit. in Tulard, Napoleone, p. 193]
Incoronazione di Napoleone I e di Giuseppina, Notre-Dame de Paris, 2
dicembre 1804
Jacques-Louis David, 1805
Napoleone re d’Italia
1805
la mano sinistra è posata sulla corona ferrea
ritratto di Andrea Appiani,
Monarchia ‘plebiscitaria’
Una forma monarchica post-rivoluzionaria, costituzionale ma autoritaria, appoggiata a un
plebiscito popolare che conferma la costituzione e che serve come fonte di legittimazione.
La monarchia plebiscitaria secondo Murat
“La Francia, quando vi ha innalzato al trono, ha creduto di trovar in voi un capo popolare, decorato di un titolo che lo poneva al di sopra di tutti i sovrani d’Europa. Oggi voi rendete omaggio a dei titoli di potere che non sono i vostri, che sono in opposizione coi nostri; e state solamente dimostrando all’Europa quale valore attribuite a ciò che manca a tutti noi: una nascita illustre”
(J. Tulard, Napoleone. Il mito del salvatore, Rusconi, Milano 1980, p. 233)
Nozze di Napoleone con l’arciduchessa
Maria Luisa d’Asburgo-
Lorena, 1810
dipinto di Georges Rouget, 1810
Incoronazione del re di Francia Carlo X nella cattedrale di Reims François Gerard, 1827
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Coronation_of_Charles_X_of_France_by_Fran%C3%A7ois_G%C3%A9rard,_circa_1827.jpg