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Via Don Minzoni, 19/23 Angri Tel./Fax : 081.946439 e-mail: [email protected] sito web: www.puccisas.com LISTE NOZZE Via Dei Goti, 122 Tel. 081. 948537 www. ceramichedacunzo.it Pavimenti Rivestimenti Arredo Bagno Parquet Camini Cucine Pavimenti Rivestimenti Arredo Bagno Parquet Camini Cucine EURO 1,00 - MENSILE INDIPENDENTE A CURA DEL CENTRO INIZIATIVE CULTURALI - ANNO XXIX - Nº 2 - 21 GENNAIO 2011 Via Dei Goti, 122 Tel. 081. 948537 [email protected] Continua a pagina 2 Alle pag. 6 e 7 U na sala gremita di personalità del giornalismo e delle istituzioni, presso il Circolo Unione di Pagani, lo scorso 7 febbraio ha onorato il premio giornalistico alla memoria di “Mimmo Castellano” (scomparso nel 2008 all’età di 73 anni), organizzato dall’Associazione della stampa “Valle del Sarno” e patrocinato dall’Ordine dei giornalisti della Campania. I premi sono stati conferiti a giornalisti scomparsi di recente e a coloro che nella loro carriera si sono distinti per impegno ed onestà professionale. Sulle orme dell’insegnamento del giornali- sta Mimmo Castellano, distintosi in vita per etica e deontologia professionale, fautore di numerose battaglie sindacali. Ha mo- strato grande attenzione per i giovani, una guida costante per chi ha collaborato con lui. “Affasciatevi!”, “Rimanete uniti!”, era il suo costante pungolo rivolto ai suoi amici e collaboratori che con il premio lo hanno affettuosamente ricordato. Tra i giornalisti premiati anche il nostro storico direttore re- sponsabile Antonio Lombardi, che ha ricevuto il riconoscimen- to da Mimmo Falco, vice presidente dell’ordine campano. Ven- tisette anni di costante impegno per la comunità angrese, volto ad un’informazione attenta e con un occhio sempre critico verso i fatti del palazzo e del territorio; informazione libera da ogni condizionamento politico e partitico. «Un premio - ha sostenuto il direttore nel suo breve ringrazia- mento - che insieme alla mia persona va a tutti coloro che hanno dato e danno vita al nostro periodico; una redazione composta, alla fondazione, da una generazione che aveva condiviso gli idea- li del movimento del ‘68 e nell’avventura giornalistica trasfonde- va la stessa tensione ideale e l’esperienza politica maturata, senza partigianerie, ma abbracciando il principio “né con il palazzo né con il cortile, con il paese”». Un gruppo idealmente omogeneo che con passione e altrettan- to impegno ha fatto anche formazione per i tanti giovani che han- no collaborato e collaborano con il mensile, dei quali molti sono diventati giornalisti pubblicisti e qualcuno anche professionista, come Alfonso Desiderio (vedi nota a pag. 5). Carmen Mariagloria Chirico Abbiamo incontrato Luigi Montella, prof. di Letteratura e Filologia italiana presso l’Univer- sità del Molise, alla presentazione del nuovo sito dell’Associazione Panacea di Angri e gli abbiamo posto alcune domande. Premio giornalistico alla memoria di Mimmo Castellano - Pagani 7 febbraio Riconoscimento alla carriera giornalisca al nostro storico direore Antonio Lombardi A seguito dell’annullamen- to della delibera riguardante il piano di accorpamento del III Circolo con la “Galvani” e dell’“Opromolla” con la “Smaldone”, che ha provo- cato le dimissioni dell’as- sessore alla P.I., Caterina Barba (intervista a pag. 2), il Sindaco Mauri ha sospeso qualsiasi decisione in ma- teria dichiarando di voler ascoltare di più e meglio i dirigenti scolastici, gli inse- gnanti, il personale non do- cente, i genitori e gli alunni, prima di adottare un piano così importante, per avere chiare le preoccupazioni e le posizioni di tutti, in par- ticolare dei componenti dei Consigli d’Istituto. E solo dopo aver raccolto le indica- zioni di tutti si adotterà una soluzione definitiva. In questi giorni, il Sindaco sta effettivamente incontrando il personale della scuola ed i geni- tori per raccogliere i loro punti di vista, ma al di là della fondatezza o meno che il discusso piano di accorpamento possa portare ad un ridimensionamento degli organici delle scuole interessate (con perdita di posti per i precari) e al trasferimento di alcuni dipen- denti di ruolo, rimane l’annoso ed irrisolto problema dell’anoma- la ubicazione della scuola media “Opromolla”: in uno stabile non idoneo e circondato da palazzoni già seriamente provati dal sisma del 1980; per cui una sua miglio- re e più sicura allocazione oltre che necessaria è doverosa. Annullato il Piano di razionalizzazione scolastica L’Opromolla rimane una scuola a rischio BILANCIO DI PREVISIONE 2011 Assessore Sorrentino: «Stiamo ricostruendo questa città dalle macerie lasciate dagli altri!». Ferraioli e Recussi (Centrosinsitra): Squillante (Centrodestra) «Un bilancio fatto in fretta e non si è tenuto conto delle nostre proposte». «Un bilancio falso, che andrebbe annullato!». «La cultura è un’opportunità per progettare un futuro migliore» Guido Milanese A pag. 8 Carmen Mariagloria Chirico

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Angri80 Febbraio 2011

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Via Don Minzoni, 19/23 Angri Tel./Fax : 081.946439

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Euro 1,00 - MEnsilE indipEndEntE a cura dEl cEntro iniziativE culturali - Anno XXiX - nº 2 - 21 GEnnaio 2011

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Continua a pagina 2

Alle pag. 6 e 7

Una sala gremita di personalità del giornalismo e delle istituzioni, presso il Circolo Unione di Pagani, lo scorso 7 febbraio ha onorato il premio giornalistico alla memoria

di “Mimmo Castellano” (scomparso nel 2008 all’età di 73 anni), organizzato dall’Associazione della stampa “Valle del Sarno” e patrocinato dall’ordine dei giornalisti della Campania.

I premi sono stati conferiti a giornalisti scomparsi di recente e a coloro che nella loro carriera si sono distinti per impegno ed onestà professionale. Sulle orme dell’insegnamento del giornali-sta Mimmo Castellano, distintosi in vita per etica e deontologia professionale, fautore di numerose battaglie sindacali. Ha mo-strato grande attenzione per i giovani, una guida costante per chi ha collaborato con lui. “Affasciatevi!”, “Rimanete uniti!”, era il suo costante pungolo rivolto ai suoi amici e collaboratori che con il premio lo hanno affettuosamente ricordato.

Tra i giornalisti premiati anche il nostro storico direttore re-sponsabile Antonio Lombardi, che ha ricevuto il riconoscimen-to da Mimmo Falco, vice presidente dell’ordine campano. Ven-

tisette anni di costante impegno per la comunità angrese, volto ad un’informazione attenta e con un occhio sempre critico verso i fatti del palazzo e del territorio; informazione libera da ogni condizionamento politico e partitico.

«Un premio - ha sostenuto il direttore nel suo breve ringrazia-mento - che insieme alla mia persona va a tutti coloro che hanno dato e danno vita al nostro periodico; una redazione composta, alla fondazione, da una generazione che aveva condiviso gli idea-li del movimento del ‘68 e nell’avventura giornalistica trasfonde-va la stessa tensione ideale e l’esperienza politica maturata, senza partigianerie, ma abbracciando il principio “né con il palazzo né con il cortile, con il paese”».

Un gruppo idealmente omogeneo che con passione e altrettan-to impegno ha fatto anche formazione per i tanti giovani che han-no collaborato e collaborano con il mensile, dei quali molti sono diventati giornalisti pubblicisti e qualcuno anche professionista, come Alfonso Desiderio (vedi nota a pag. 5).

Carmen Mariagloria Chirico

Abbiamo incontrato Luigi Montella, prof. di Letteratura e Filologia italiana presso l’Univer-sità del Molise, alla presentazione del nuovo sito dell’Associazione Panacea di Angri e gli abbiamo posto alcune domande.

Premio giornalistico alla memoria di Mimmo Castellano - Pagani 7 febbraio

Riconoscimento alla carriera giornalistica al nostro storico direttore Antonio Lombardi

A seguito dell’annullamen-to della delibera riguardante il piano di accorpamento del III Circolo con la “Galvani” e dell’“Opromolla” con la “Smaldone”, che ha provo-cato le dimissioni del l’as-sessore alla P.I . , Caterina Barba (intervista a pag. 2), il Sindaco Mauri ha sospeso qualsiasi decisione in ma-teria dichiarando di voler ascoltare di più e meglio i dirigenti scolastici, gli inse-gnanti, il personale non do-cente, i genitori e gli alunni, prima di adottare un piano così importante, per avere chiare le preoccupazioni e le posizioni di tutti, in par-ticolare dei componenti dei Consigli d’Isti tuto. E solo dopo aver raccolto le indica-zioni di tutti si adotterà una soluzione definitiva.

In questi giorni, il Sindaco sta effettivamente incontrando il personale della scuola ed i geni-tori per raccogliere i loro punti di vista, ma al di là della fondatezza o meno che il discusso piano di accorpamento possa portare ad un ridimensionamento degli organici delle scuole interessate (con perdita di posti per i precari) e al trasferimento di alcuni dipen-denti di ruolo, rimane l’annoso ed irrisolto problema dell’anoma-la ubicazione della scuola media “Opromolla”: in uno stabile non idoneo e circondato da palazzoni già seriamente provati dal sisma del 1980; per cui una sua miglio-re e più sicura allocazione oltre che necessaria è doverosa.

Annullato il Piano di

razionalizzazione scolastica

L’opromolla rimane

una scuola a rischio

Bilancio di prEvisionE 2011Assessore Sorrentino:

«Stiamo ricostruendo

questa città dalle macerie lasciate

dagli altri!». Ferraioli e Recussi (Centrosinsitra):

Squillante (Centrodestra)

«Un bilancio fatto in fretta e non si è tenuto conto delle nostre proposte».

«Un bilancio falso, che andrebbe

annullato!».

«La cultura è un’opportunità per progettare

un futuro migliore»

Guido Milanese

A pag. 8Carmen Mariagloria Chirico

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2Febbraio 2011

Appartamenti, box, garage, cave, alberghi, ter-reni e ville: è questo il patrimonio della camor-ra ora affidato alla Prefettura di Salerno e, in

parte, gestito da Comuni ed associazioni

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AttuAlità

Continua dalla 1ª paginaDurante la manifestazione, accompagnata da intrattenimenti mu-

sicali con il maestro Espedito de Marino e Giusy Luana Lombardo, mezzo soprano, sono stati ricordati e premiati anche i giornalisti Ninì Cesarano e Gennardino Alfano (nostro concittadino), entrambi prematuramente scomparsi l’anno scorso, ugualmente soci dell’As-sostampa. Mentre un premio speciale alla carriera è andato al giorna-lista professionista calabrese Carlo Parisi per l’impegno sindacale.

Un premio affettivo è andato alla vedova di Castellano che non ha saputo trattenere la commozione per il grande attaccamento dei colleghi alla persona e alla memoria del marito.

L’evento è stato organizzato dall’Assostampa Valle del Sarno, ha introdotto il presidente Salvatore Campitiello, e hanno presenziato Enzo Iacopino, presidente nazionale dell’Ordine giornalisti, Ottavio Lucarelli e Mimmo Falco, rispettivamente presidente e vicepresi-dente Ordine giornalisti Campania. Enzo Colimoro presidente As-sostampa Campania, Carlo Verna segretario nazionale dell’Usigrai, consigliere nazionale dell’ordine dei giornalisti, inviato speciale TGR Campania. Presenti anche le figlie di Castellano, Anna e Pa-trizia.

Gli altri giornalisti premiati: Gennaro Corvino, presidente onora-rio dell’Assostampa Valle del Sarno, Aurora Torre, Carmine Manzi, Umberto Belpedio, Nino Ruggiero, Biagio Franza, Giuseppe Del Gaudio, Franco Salerno, don Mario Vassalluzzo.

Carmen Mariagloria Chirico

Egregio direttore,spesso la cronaca quotidiana ci viene incontro consenten-

doci di raccontare ciò che avviene al di là della solita solfa. è il caso della ormai nota sentenza del Tar n.143/2010. Per ora, essa è stata sospesa dal Consiglio di Stato che, comun-que, dovrà esprimersi nel merito. La sentenza, oltre ad aver evidenziato gravi illegittimità avvenute prima e dopo il voto all’interno del seggio n.15, ha stabilito due cose: l’annulla-mento del verbale di proclamazione degli eletti alla data del 21 aprile 2010 e la necessità di richiamare al voto i 1160 elet-tori di quella sezione.

La notizia dell’evento, come fosse stata una saetta impaz-zita, ha fatto in un battibaleno il giro della città. Le medie e piccole comunità sono capaci di diffondere fatti e notizie (spesso anche pettegolezzi) in maniera immediata, subita-nea, fulminea. All’indomani della sentenza, mi è tornato alla mente un gioco da tavola ormai in disuso: il Monopoli. Nella versione italiana datata 1935 il percorso di ciascun giocato-re era contrassegnato anche dalla casella “Imprevisti”. Una volta occupata quella casella occorreva girare la carta ad essa relativa e verificarne il contenuto: spesso imponeva di torna-re indietro rispetto al cammino compiuto, oppure di ritirare i dadi. Quanto deciso dal Tar mi ha indotto a questa associa-zione di idee.

Le sentenze vanno rispettate, possono essere impugnate, come ha fatto il sindaco ed anche commentate per aprire in maniera serena un confronto tra i diversi attori in campo. La prima considerazione riguarda chi ha gestito le operazioni di voto e di scrutinio nel seggio incriminato. Chi svolge deter-minate funzioni oppure ricopre specifici ruoli dovrebbe esse-re consapevole di ciò che si accinge a fare assumendosi con-seguentemente anche le responsabilità derivanti per quanto avviene, al di là delle distrazioni in buona fede. Mi riferisco ovviamente a chi ha ricoperto in quella sezione il ruolo di presidente, scrutatore, segretario.

Per le tre figure dovrebbero essere riviste le modalità di selezione, finalmente libere da indicazioni partitiche, preve-dendo anche un breve periodo di formazione con simulazioni specifiche. Inoltre, penso sia giusto che in presenza di palesi violazioni delle regole del gioco occorra rifare la mano, un po’ come quando si gioca a carte e ci si accorge che qualcosa non è andato per il verso giusto: è proprio quanto stabilito dal Tar.

Certo, rivotando si potrebbero creare dei disequilibri am-ministrativi e politici ma è meglio per tutti che si faccia chia-rezza onde evitare di avere un consiglio comunale “macchia-to da vizi”.

Restiamo in attesa della decisione finale del Consiglio di Stato che come già avvenuto per Auletta (n.8245/2010), un piccolo comune del Vallo di Diano, ha rafforzato la sentenza del Tar. Un fatto non per forza replicabile, ma potenzialmente replicabile.

L’assessore Caterina Barba si è dimessa giovedì 20 gennaio. Ha lasciato le deleghe alla Pubblica Istruzione e alla Polizia Locale. Non ha condiviso la volontà del sindaco di congelare il Piano di dimensionamento scolastico. Il 26 gennaio l’amministrazione Mauri ha revocato il piano, approvato il 16 dicembre 2010.

Ha parlato con il sindaco dopo le dimissioni?

Mi ha chiamata il venerdì mattina. Era amareggiato: mi avrebbe volu-ta in Giunta il giorno prima. Gli ho risposto che erano venute meno le condizioni per farlo.

Perché?Il giovedì mattina, a mia insaputa,

aveva chiamato l’assessore provin-ciale Carpentieri, per chiedergli di bloccare il piano cittadino di dimen-sionamento scolastico.

Cosa prevedeva?L’accorpamento della Scuola Me-

dia “don Enrico Smaldone” (ex III Scuola Media) con la Scuola Media Opromolla; e del Terzo Circolo con l’Istituto Comprensivo Galvani, en-trambi in via Dante Alighieri.

Cosa è accaduto dopo l’appro-vazione della delibera?

è stata inviata alla Provincia. La Giunta provinciale ha approvato il Piano provinciale, dopo aver convo-cato una riunione alla quale hanno partecipato anche le rappresentanze sindacali.

Quando è accaduto l’irrepara-bile?

Il 18 gennaio. C’è stata una riu-nione al Comune. Sono intervenuti alcuni dirigenti scolastici, diversi consiglieri comunali, qualche do-cente ed il sindacalista Felice Attia-nese.

Invitato da chi?Non lo so. Durante la riunione

alcuni dirigenti e docenti hanno ma-nifestato il loro dissenso rispetto al piano di dimensionamento, perché non era stato allestito un tavolo di concertazione per discutere nel me-rito.

È vero?Sì. Ho spiegato loro che non li

avevo coinvolti di proposito. Ero certa che coinvolgendoli il piano non sarebbe stato presentato. Ognuno, sarebbe stato portatore, così come è avvenuto quella mattina, soltanto

delle proprie istanze. Del resto sono ormai dieci anni che il piano viene sistematicamente bloccato. Ma pri-ma o poi dovrà farsi: nasce dalla logica di far risparmiare soldi alle casse comunali. In un paese di 30 mila abitanti non è possibile che ci siano tre circoli didattici e tre scuole medie.

Perché?La scuola media Opromolla ha più

alunni che aule. La terza scuola me-dia ha più aule che alunni; addirittu-ra è in costruzione un nuovo stabile, di tre piani. Con il dimensionamento convogliavamo verso quella struttu-ra una parte degli alunni della Opro-molla, ospitati nel primo circolo.

Chi si è opposto? I dirigenti.Il sindaco?Si è lasciato convincere da qual-

cuno che temeva di perdere qualche privilegio.

Chi?Non lo so.Senza un nome la risposta è ir-

rilevante e l’affermazione non ha senso.

So solo che non si sarebbe perso alcun posto di lavoro. E c’è chi ha fatto un’azione sistematica di terro-rismo psicologico, versando cumuli di menzogne sulle istituzioni, sui ge-nitori e sugli operatori scolastici. Sa-rebbero stati trasferiti due dirigenti e due segretari. Credi che la mia storia politica mi consenta di cancellare posti di lavoro?

A proposito, ora sei a spasso?Ho un lavoro. Sono responsabile

dell’Ufficio acquisti della “Cardio-

servizi spa”.P e r c h é

hai accetta-to l’incarico in Giunta? Hai parte-cipato da c a n d i d a t o sindaco alle primarie del Centrosini-stra.

E quindi? Mauri mi ha detto che mi voleva con sé nel no-vembre del 2009. Aveva saputo del

mio impegno nel Primo Circolo di-dattico. Ho dato la mia disponibilità. Poi la vicenda preelettorale mi ha condotto nel mio alveo politico na-turale. Appena si è insediato mi ha proposto l’assessorato. Ho accettato per mettere a disposizione l’espe-rienza acquisita come rappresentan-te delle mamme del Primo circolo.

Tu ed il sindaco avete due carat-terini molto particolari.

Non ci sono state frizioni nei nove mesi. Ha lasciato piena autonomia a ciascun assessore. A parte il dimen-sionamento, ho fatto ciò che ritene-vo opportuno e lui non ha mai frap-posto ostacoli.

Dimettendoti hai rotto con l’amministrazione; accettando l’incarico hai gettato un’ombra sul rapporto con la Sinistra; e, addirittura, potresti aver compro-messo quanto di buono hai fatto al Primo circolo: un’esperienza disastrosa.

Non ho rotto con l’Amministra-zione comunale. Non ne condivido l’azione in un particolare settore. In questi nove mesi abbiamo rilanciato l’asilo comunale. Il rapporto con la Sinistra è limpido. Sono una donna che proviene da quella area ed ha ritenuto opportuno offrire la propria formazione culturale e politica ad un’amministrazione di centro. Chi immagina altro è in mala fede. Del resto meglio esserci e determinare, sempre che ci si riesca, che stare lontani. Con le mamme il rapporto è integro.

non ti sei interrogata sull’iden-

tità di chi ha fatto pressio-ne per bloccare il piano?

Non me ne frega. Non ho bisogno di un nome. Ho chiesto rispetto. Abbiamo condiviso una soluzione, non puoi cancellarla sen-za avvertirmi. Era chiaro che non sarebbe stata una scelta popolare. Sapevo che la gente non avrebbe com-preso immediatamente. Ma c’era tempo per spiegare. L’importante era agire. Poi si sarebbe chiarito.

Punti di vista…Se non mi fossi dimessa

ci avrei rimesso la faccia.Ma avresti potuto at-

tendere tempi migliori per riproporre il piano.

Ci ho messo la faccia…Ma non è una questione

tra te, il sindaco ed il sug-geritore occulto.

Dopo la revoca del piano non avrei avuto alcuna cre-dibilità.

Anche sulla vicenda del concorso per il coman-dante dei vigili...

Non l’ho seguita io. Ha fatto tutto il sindaco.

Ma l’hai revocato. In-sieme agli altri.

è stata una precisa ri-chiesta del sindaco…

Come quella ri-volta ai tuoi colleghi di Giunta quando è stato revocato il pia-no di dimensiona-mento.

Vuoi che dica che i miei colleghi di Giunta non hanno alcuna responsabi-lità per la revoca del di-mensionamento? Va bene. Avrei dovuto minacciare le dimissioni per il concorso? Va bene, ho sbagliato. Con-tento?

Cosa farai ora?Con un impegno in meno

ed il lavoro di sempre, avrò più tempo da dedicare alla famiglia e agli amici.

Ritornerai a Sinistra?Non sono mai andata

via.Eugenio Macchia

IMPREVISTO

Intervista con Caterina Barba, dimessasi da assessore alla P.I. dopo il ritiro da parte del Sindaco del piano di accorpamento delle scuole cittadine.

«Se non mi fossi dimessa ci avrei rimesso la faccia!»“Ho chiesto rispetto. Abbiamo condiviso una soluzione, non puoi cancellarla

senza avvertirmi. Era chiaro che non sarebbe stata una scelta popolare”.

Premio giornalistico “Mimmo Castellano”

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3Febbraio 2011 AttuAlità

Caro Luigi,scusa se ti rispondo con

ritardo, ma sono impegna-to ogni giorno a confrontarmi con numerose iniziative e attività, a vagliare progetti e programmi che la politica e la società civile angrese mi sottopongono con fare costrutti-vo. Alle “lamentele”, scusami se le definisco così, riservo poche ore a settimana. E di solito ascolto quelle di gente davvero bisognosa, anche solo di uno sfogo. Da uno come te, che essendo stato amministratore di questa città conosce le difficoltà nelle quali è costretto ad operare un sindaco, mi sarei aspettato un con-tributo di idee e proposte, anziché un j’accuse continuo.

In riferimento a “Caro Sindaco, ti scrivo… /5”, non capisco l’appunto che mi muovi in ordine alla convo-cazione del consiglio comunale per il tardo pomeriggio, e con l’aggra-vante di aver messo una ventina di punti all’ordine del giorno. Come tu ben sai, la convocazione del consi-glio comunale non è competenza del sindaco, e come tu hai agevolmente potuto constatare, nel lungo elenco, i punti all’ordine del giorno erano strettamente collegati all’argomento principale, che era il bilancio pre-ventivo.

Condivido la tua osservazione sui disagi patiti per il freddo dai cittadini che hanno seguito i lavori del consiglio comunale, infatti tra qualche settimana prenderò provve-dimenti per risolvere anche questa situazione. Tuttavia, e su questo non puoi non essere d’accordo con me, se tutti gli amministratori del pas-sato non si sono mai preoccupati di rendere confortevole la Casa del cit-tadino, non si può darne la colpa al sottoscritto, che è in carica da meno di un anno.

In ordine alla moderazione dei toni, colgo il tuo invito fin da subi-to, anche se, quotidianamente, sono bersaglio di attacchi personali ed offensivi, non solo dai politici, ma anche da alcuni giornalisti, che, poi, non mi concedono neanche il diritto di replica! Un’anomalia tutta angre-se.

Per quanto riguarda la tua lamen-tela, “per conto di terzi”, relativa ai prefabbricati leggeri, garantisco che entro la fine del 2011 saranno ulti-mate le abitazioni, e agli occupanti dei prefabbricati leggeri saranno as-segnati definitivamente gli alloggi. Colgo l’occasione per informare che la graduatoria provvisoria, da me fortemente sollecitata, sarà pronta per il prossimo mese di maggio.

Ti meravigli che la mia Giunta ab-bia approvato un’ulteriore variante, ma sono io a meravigliarmi che una persona esperta come te non abbia valutato che le varianti non sono il frutto di una scelta politica, ma deci-sioni di natura tecnica.

In ordine ai problemi lamentati, giusta-mente, dagli abitanti del quartiere Alfano, preannuncio la decisione di dislocare il mercato settimanale in una zona più idonea, e dotata di bagni pubblici, e confermo che quell’area diventerà il salotto di Angri. Scio-glimi, però, un dubbio: perché i cittadini di quella zona hanno avvertito quest’esigenza solo da alcune settimane, e non l’hanno rap-presentata anche a tutti gli amministratori che mi hanno preceduto?

Inoltre non ho capito perché hai deciso di ironizzare su chi ha voluto spostare alla Do-menica i mercati settimanali del 25 Dicem-bre e dell’1 Gennaio. Il sottoscritto ha pre-so la decisione e, poi, per comunicarla agli operatori, si è avvalso della preziosa colla-borazione dell’Assessore Giacomo Sorrenti-no e del Consigliere Alfonso Scoppa. Nella fattispecie, io ho avuto la responsabilità di adottare la predetta decisione, consapevole di tutti i possibili risvolti. Ogni scelta, infat-ti, resta a carico di chi l’adotta, con tutte le responsabilità di tipo politico e non.

Voltiamo pagina, passiamo a “Caro Sinda-co, ti scrivo… /6”. In ordine al bando per il reclutamento a tempo pieno e indeterminato di un Comandante Responsabile della polizia locale, categoria D 3, preciso che, a seguito del colloquio, la commissione è giunta alla conclusione che i tre candidati, pur essendo dei valenti professionisti, non erano in linea con quelli che sono gli obiettivi da portare avanti nel mio mandato.

Ad analoga conclusione sono giunto anche a seguito della procedura di reclutamento a tempo determinato, avendo preso parte alla stessa uno dei candidati che aveva, prece-dentemente, partecipato anche alla mobilità. Entrambe le procedure erano state indette a seguito delle dimissioni, per motivi di salute, del Comandante Rosario Cascone.

Negli ultimi giorni del 2010 le dimissioni di Cascone per fortuna sono rientrate, quin-di ho deciso di rinominarlo, perché aveva in precedenza ben operato, e perché ha mostra-to completa assonanza con gli obiettivi che la mia amministrazione comunale intende raggiungere.

Voglio ribadire che l’esito dei suddetti bandi non ha evidenziato, assolutamente, la mancanza di professionalità dei partecipanti, ma semplicemente la non condivisione di in-tenti e obiettivi, prioritari per me e per la mia amministrazione.

Se, invece, vuoi trascinarmi in una disqui-sizione di carattere tecnico, devo ricordarti che io sono uno dei pochi non abilitati a far-lo, essendo il mio un ruolo politico, di guida e di coordinamento della città.

Una persona intelligente, sensibile e at-tenta come te avrebbe potuto evidenziare anche qualche piccolo passo avanti che abbiamo fatto rispetto al passato, accanto alle tante lamentele! Per perseguire il bene della comunità, infatti, non ci vogliono soltanto le critiche. Se proprio non vuoi riconoscermi il merito di aver tagliato il nastro di primi ed importanti traguardi, potresti almeno considerare l’impegno e il sacrificio con il quale sto guidando l’am-ministrazione.

Vedi, ad esempio, come stiamo rivalu-tando Piazza Doria, Piazza Annunziata, Piazza Don E. Smaldone ed i giardini di Villa Doria, vedi il celere abbattimento dei pini e dei lecci pericolanti per assicu-rare la pubblica sicurezza, vedi il servizio che offriamo grazie all’apertura del nuovo centro per i disabili, vedi come abbiamo risistemato l’ex asilo nido, vedi come ho agito predisponendo l’isola pedonale e la zona a traffico limitato, non lasciandomi influenzare dalle voci di dissenso, che ca-valcavano soltanto i malumori, vedi le nu-merose manifestazioni organizzate per ri-sollevare il commercio, in un momento di crisi, con la collaborazione delle associa-zioni di categoria, vedi il potenziamento dei vigili urbani e la ripresa dei lavori per l’assegnazione dei 48 alloggi in località Satriano. E vedi, ancora, come abbiamo affrontato il delicato problema dei debiti fuori bilancio, e come stiamo riorganiz-zando l’intera macchina comunale.

Ti do appuntamento alla prossima… per rispondere alle tue nuove lamentele, e per quelle che vanno da “Caro Sindaco, ti scri-vo…/1” a “Caro Sindaco, ti scrivo…/4”.

Pasquale Mauri

Infine, in ordine al “papocchio” e al fatto che un funzionario, che ha difeso in toto i provvedimenti adottati e ha scaricato su di me tut-ti gli eventuali errori, ormai sono abituato a questi atteggiamenti, che limitano la crescita di una cit-tà che ha bisogno di recuperare i tanti anni perduti. Io sto cercando di dare speranza ad un popolo, che, ormai, è disilluso e sconfortato, la-vorando insieme alla mia squadra 24 ore su 24.

Ora lascia che sia io a scriverti un appunto…

Caro Sindaco,Grazie per questa prima parziale ri-

sposta! Meglio tardi che mai! Dopo quattro mesi e a giornale quasi chiuso, ti sei finalmente deciso a replicare. Il direttore mi ha dato poco spazio, per cui, brevemente, ti dico: 1) quando eri all’opposizione ogni realizzazio-ne della Giunta era ordinaria amministrazione, ora tutto è straordinario e figlio del tuo indefes-so lavoro; 2) prendo atto del tuo pubblico impe-gno a moderarti (speriamo che sia la volta buo-na) e che entro l’anno assegnerai i 139 alloggi; 3) i cittadini del quartiere Alfano non vogliono preannunci di decisioni, vogliono sapere se da sabato prossimo, o da quale altra data, non si ripeterà più la scena dei soccorritori a piedi e se saranno affittati e posizionati i bagni chimici; 4) sul bando per il Comandante dei VV. UU, forse facevi meglio a non rispondere o ad ammette-re il papocchio, piuttosto che sostenere (udite, udite) che i concorrenti non condividevano in-tenti e obiettivi prioritari tuoi e dell’Amm/ne. Premesso che questo requisito nel bando non c’era e non poteva esserci; ma che cavolo signi-fica in concreto: che tu vuoi la legalità e loro no, oppure significa il contrario? Chi l’ha accerta-to, la Giunta? Ma i politici non facevano parte della Commissione! Quest’ultima? Non rien-trava nei suoi compiti; mentre aveva, invece, il dovere di pubblicare la graduatoria il giorno dopo il colloquio e non l’ha fatto, commetten-do una gravissima omissione. Ma per te, per i

tuoi Assessori, per la tua dirigente, per i tuoi funzionari la Bassanini è un’illustre sconosciuta? è già assurdo per i politici, figuriamoci per dirigente e funzionari! Invece di fare il forte con i deboli (vedi richiesta di provvedimenti disci-plinari per semplici dipendenti che osano esternarti oggettive difficol-tà) perché non verifichi se in tutta la procedura non vi siano stati errori macroscopici, omissioni evidenti, eventuali danni per l’interesse pub-blico o per l’immagine professio-nale di pubblici ufficiali e ne trai le dovute conseguenze? 5) rivendichi il taglio dei nastri, ma per nessuno hai riconosciuto un minimo merito a chi ti ha preceduto, mentre per Agroinvest hai scritto una nota di fuoco contro il tuo successore perché si appropriava dei risultati del tuo lavoro: una stranezza? No! Un classico esempio di doppia mo-rale! 6) sull’ex asilo nido siamo, poi, ai paradossi: l’Europa premia la Campania se aumenta il numero degli asili, noi abbiamo chiuso il nostro; la tua Giunta prima spende i soldi per ristrutturare l’immobi-le, dopo qualche mese presenta un progetto in Regione che ne prevede l’abbattimento; 7) l’isola pedonale non l’hai certo inventata tu e sulla zona a traffico limitato vorrei farti notare che è stato un provvedimen-to estemporaneo, nel senso che, a monte, non è stato approvato alcun programma e che, a valle, non ha avuto alcun seguito, per cui i com-mercianti interessati si sono sentiti vittime di una decisione ingiusta che colpiva solo la loro zona e non altre strade (vedi, ad es. Via Giu-dici), a cui la vicinanza di più par-cheggi avrebbe consigliato di dare la precedenza; hai tutta la mia soli-darietà per le ingiurie e le minacce subite, ma si doveva evitare di far lievitare il malumore in questi mesi e di far convincere, anche i più dubbiosi e moderati, che essi erano i figliastri e non i figli non solo di questa Giunta, ma anche delle As-sociazioni dei commercianti.

Per concludere, non far finta di non sapere che ANGRI ’80 è indi-pendente e aperto a tutte le opinio-ni, che non ha pregiudizi e, di volta in volta, stimola, apprezza, critica, propone, solo e soltanto, nell’inte-resse di Angri. Per verificarlo basta sfogliare le migliaia di pagine pub-blicate nei suoi 27 anni di vita.

Ciao… alla prossima; ma ti prego: non farci aspettare più tanto tempo!

Luigi D’Antuono

“Meglio tardi che

mai!”

Il Sindaco Pasquale Mauri, scusandosi per il ritardo a causa dei troppi impegni, ha risposto ad alcune lettere scrittegli su questo giornale da Luigi D’Antuono, impegnandosi a rispondere a tutte le altre nei prossimi numeri.

“Guardiamo anche ai nostri passi avanti!”

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4Febbraio 2011AttuAlità

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Il nostro sindaco dottor Pasquale Mau-ri, ha sempre dimostrato una profonda sensibilità per la salute di tutti e per un miglioramento della qualità della vita. In coerenza con il suo impegno trascorso, lo scorso 16 gennaio presso la sala convegni di palazzo Doria in Angri, con grande ab-negazione ha organizzato un interessante convegno dal titolo “Un progetto per la vita”, coadiuvato dall’assessore ai servizi sociali Anna Maria Russo.

Tra i relatori intervenuti, il dottor Al-fonso D’Arco, direttore dell’Unità Ope-rativa di Medicina ed Oncoematologia presso l’Ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore, in modo esaustivo ha esposto la ne-cessità di donare le cellule staminali ricavate dal cordone ombelicale della neo mamma e del piccolo nascituro (avverrà in modo facile qualora ci sarà il consenso della donatrice, mentre adesso finisce nei rifiuti) in quanto esse trapiantate possono curare bambini che soffrono per varie patologie gravi: leucemie; linfomi; aplasie midollari; talassemie ed alcu-ne gravi carenze del sistema immunitario.

L’obiettivo del convegno, pertanto, è stato quello di promuovere l’informazione sull’importanza della donazione “allogenica” del cordone ombelicale (se compatibile). E a tale scopo il professore Vito Clemente, direttore dell’Unità Operativa di Ostretricia e Ginecologia di Battipaglia, ha informato i

Lo scorso 5 febbraio, presso la “Casa del Cittadino”, si è tenuto un incontro - dibattito sul tema “L’embrione umano: chi o che cosa?”.

Sono intervenuti: il segretario dell’asso-ciazione A.M.C.I (Associazione medici cat-tolici italiani), dott. Giovanni Murante, e il presidente della suddetta associazione, dott. Mario Ascolese. Presentatore e moderatore dell’incontro è stato il consigliere dell’AM-CI diocesana, dott. Giuseppe La Mura.

Introducendo il convegno, La Mura ha chiarito il senso e il valore che da sempre l’associazione di medici cattolici persegue sul territorio dove opera: impegno a difesa dei diritti della vita, dai disagi delle donne alla tutela dell’infanzia.

Subito dopo ha preso la parola il dottor Ascolese che ha riassunto alcuni dei punti fermi della cultura cattolica a partire dal va-lore della vita, al quale dovrebbero ispirarsi le nuove generazioni. Dall’amore scaturisce

S.O.S. PER LA VITA

presenti che in Italia ed anche in Campania, presso il “Santobono”, è possibile raccogliere e conservare le cellule staminali del cordone ombelicale per uso allogenico (cioè altrui-stico) presso strutture pubbliche denominate “banche del sangue del cordone ombelicale”, secondo criteri riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale.

Tutte le banche presenti nel mondo inviano informazioni conservate in un Registro In-ternazionale al quale accedono tutti i centri Trapianto di midollo osseo per ricercare un donatore compatibile con un paziente che necessiti di trapianto. Il prelievo di sangue del cordone ombelicale verrà effettuato da personale sanitario della sala parto secondo le procedure operative conformi agli standard internazionali.

Esperti del distretto sani-tario di Benevento hanno poi puntato l’attenzione più sul trapianto “allogenico” che su quello “autologo” (conserva-zione di cellule staminali per uso proprio), poiché quest’ul-timo non garantisce alcun successo.

Nel caso invece di donazio-ne allogenica compatibile le statistiche dimostrano che se si dona il sangue del cordone ombelicale e lo si conserva in una delle banche pubbliche

italiane si ha il 97% di probabilità di ottenere i risultati sperati. Il convegno, che ha visto la presenza di molti cittadini tra i quali diversi genitori di alunni dell’istituto “L. Galvani”, ha lanciato un accorato appello alla solidarietà umana e sociale verso i più deboli e gli am-malati. Da ciò si evince il principio cristiano secondo il quale “siamo fatti per dare e per ricevere” ogni persona ha un assoluto bisogno degli altri e che pertanto la felicità dipende dal sentirsi utili agli altri.

Maria Luisa CampitelliInsegnante di Religione, dell’I.

C. “L. Galvani”

la vita e i figli de-vono essere con-siderati una gran-de ricchezza.

Il dramma dell’aborto non potrà mai esse-re contenuto o sconfitto se non si promuove la re-sponsabilità alla maternità e alla paternità. La so-cietà nella quale

viviamo costantemente mette in discussione la sacralità della vita soprattutto nelle sua fase più delicata e debole. A seguire è inter-venuto l’assessore Giacomo Sorrentino a nome della Giunta comunale.

Subito dopo ha preso la parola il dottor Murante che con l’ausilio di diapositive ha illustrato in modo particolareggiato i vari

processi biologici che dalla fe-condazione portano alla nascita dell’embrione, intervallando alla trattazione medica riflessioni di ca-rattere etico giuridico.

Al termine di questa breve lezio-ne, sono intervenuti alcuni parte-cipanti all’evento. Ha cominciato il dottor Capasso, noto ginecologo angrese, seguito dal dottor Ascole-se e dal dottor La Mura, che in par-ticolare ha esortato il pubblico a manifestare apertamente le proprie riflessioni al riguardo.

Sono seguiti l‘assessore Giusep-pe Mascolo e la dottoressa Carme-lina Recussi (consigliere comuna-le PD); entrambi hanno ribadito l’ importanza dell’informazione su tale problematica e del confronto anche se si è di opinioni opposte.

Ilaria Russo

Embrione umano: chi o che cosa?

Convegno promosso dall’Associazione medici cattolici italiani

Convegno promosso dall’Amministrazione comunale sulla donazione “allogenica” del cordone ombelicale

Il mese scorso il quotidiano online “angrinews.com” ha pubblicato il commento critico ad una delibera della Giunta Mauri da parte di un nostro concittadino, molto preparato ed ironico, Andrea Di Giorgio.

Nei giorni successivi il Sig. Di Giorgio si è lamentato che nessuna precisazione e, comunque, nessuna risposta fosse arrivata da parte di “ un qualunque consigliere comunale, assessore o (perché no) del Sindaco stesso…”. La notizia, da un lato, ci conforta perché vuol dire che non sia-mo i soli ad essere snobbati, dall’altro ci preoccupa perché dimostra che ci troviamo di fronte ad una scelta ben precisa dell’Amministrazione Mauri: sbandierare una grande inno-vativa attenzione alla comunicazione istituzionale (del resto ormai dovuta per legge) e nello stesso tempo dimenticarsi che non ci può essere corretta comunicazione senza che vi sia anche dialogo e confronto con i cittadini.

Altro che innovazione e moder-nità: siamo ancora a prima della Rivoluzione francese, siamo ancora fermi ai tempi del Conte zio di man-zoniana memoria: “ … sono cose da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo si fa peggio…. o non se ne viene a capo o vengono fuori cento altri imbrogli. Sopire, troncare….: troncare, sopire!”.

Esprimiamo la nostra solidarietà al Sig. Di Giorgio; per dimostrare, poi, che essa non è formale e che voglia-mo dare un nostro fattivo contributo a non far sopire e a non far troncare, abbiamo deciso di rilanciare e far conoscere anche ai nostri lettori i suoi principali rilievi alla delibera di Giunta comunale n. 181 del 9.11.2010, avente ad oggetto una richiesta di contributo di 100.000,00 euro alla Regione Campania, per il tramite dell’ Ente provinciale per il turismo di Salerno:

1) le forzature o, meglio, le fes-serie: “il progetto parte il giorno 8 novembre, ma viene approvato solo il giorno successivo ed in esso si af-ferma che ad Angri vi sono chiostri e certose in abbondanza e, per di più, di singolare fascino e bellezza; si ipotizza un flusso di presenze di 50/80 mila persone e che tutti o parte pernotteranno ad Angri (dove?) da 2gg. a una settimana; si prevede una positiva ricaduta sull’occupazione nel campo turistico culturale, tra

Sopire, troncare... troncare, sopire!

Democrazia e partecipazione nell’era Mauri

gli addetti con esperienze precedenti nel (?) campo delle pari opportunità…”.

2) mancanza del parere contabile: “la delibera, pur comportando evidentemente dei conseguenti impegni di spesa, risulta as-sunta con il solo parere di regolarità tecnica. Manca, cioè,il parere di regolarità contabile, previsto dall’art. 49 del D.Lgs. 267/2000. La stessa delibera, pertanto, risulta annullabile per violazione di legge, non avendo acqui-sito tutti i pareri obbligatori, di cui al citato articolo…” .

3) Presenza/Assenza assessore Mascolo: “L’Assessore firmatario della proposta di de-libera è il dott. Giuseppe Mascolo. Lo stesso risulta però assente nella seduta di Giunta nella quale si approva la delibera. Nessuna particolare incongruenza, potendo lo stesso aver presentato la proposta ed essersi dato alla fuga subito dopo.

A ben leggere, però, la proposta recita: «Sentita la relazione dell’Assessore Ma-scolo». La delibera vera e propria approva la proposta nella sua interezza, come “parte integrante e sostanziale del… provvedimen-to». Nella delibera, quindi, è come se si di-cesse che l’assessore assente, dott. Giuseppe Mascolo, viene udito dai componenti della Giunta comunale…..”.

Crediamo che, con l’aria che tira, al sig. Di Giorgio non arriverà nessuna risposta chiarificatrice; su quest’ultimo punto, però, pensiamo di potergli fornire una plausibile spiegazione sul perché della fuga. Essa si trova al punto 8 del progetto, Coordinamento artistico e curatori scientifici, di cui l’Asses-sore Giuseppe Mascolo designa coordinatore il dott. Giuseppe Mascolo. Non essendo un caso di omonimia, ma “il di lui medesimo”, l’Assessore, per evidente incompatibilità, si è dovuto assentare, determinando un’oggettiva incongruenza.

Ma, alla fine, il finanziamento è arrivato o no? Di quale importo?

Luigi D’Antuono

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5Febbraio 2011

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Il Consiglio comunale ha ap-provato il regolamento del Forum dei giovani con delibera n.79 del 30.12.2010 sancendo di fatto l’im-portanza di quest’assemblea. Le due principali innovazioni inserite riguardano i punti dell’art.5 circa l’età degli aventi diritto, dai 16 ai 29 anni, e la ricezione della tessera sociale che concede il diritto alla partecipazione e al voto, previa pre-sentazione della domanda all’ufficio U.R.P. entro il 10 Marzo 2011. Su queste novità abbiamo sentito l’opi-nione delle realtà giovanili

Cosa pensate dell’introduzione della tessera sociale prevista dall’ art. 5?

Pd giovani: “Il tesseramento costituisce un vincolo, si gioca sulla disinformazione dei giovani. Non c’è stata una piena collaborazione preventiva”.

Officina delle idee: “Questa forma di tutela non va di pari passo con la privacy. La schedatura dovrebbe es-serci solo per chi intende partecipare alle elezioni”.

Avanguardia: “L’iscrizione pre-clude la partecipazione e il diritto al voto a pochi, da estendere invece a tutti i giovani. Una procedura anti-costituzionale”.

nova Luce: “Ci opponiamo con fermezza. Come attivisti politici cerchiamo di far avvicinare i giovani alla politica e questa “innovazione” complica i nostri sforzi. Essa disin-centiva la partecipazione giovanile ed è soprattutto anticostituzionale. Bisogna evitare la strumentalizza-zione per poter partecipare e votare liberamente”.

UDC giovani: “L’iscrizione pre-ventiva vuole evitare il reclutamento disordinato di giovani disinteressati. Non c’è stata alcuna spinta di natura politica e tutti gli iscritti hanno pari opportunità di voto. Le critiche ricevute logorano quella che è una logica di trasparenza e serietà prevista anche nei regolamenti di altri comuni d’Italia”.

Amnesty International: “Non entriamo nel merito a nome dell’asso-ciazione e riteniamo che tutti i ragazzi del nostro gruppo possano decidere di partecipare o meno alla consultazione per l’elezione del nuovo Forum, a titolo personale”.

Qual è la vostra posizione circa l’istituzione del Forum e i vostri futuri interventi riguardo le poli-tiche giovanili?

Tessera sociale o libertà di partecipazione?

Pd giovani: “Pronti a collaborare, ma come? su di un testo blindato? L’amministrazione ha di fatto agito con interventi di maggioranza. Il Forum deve avere una funzione con-sultiva e invece lo si priva della sua libertà; per questo lanciamo un ap-pello: un patto di non partecipazione per permettere che almeno nella fase iniziale non sia influenzato politica-mente. Un atto di buona fede”.

Officina delle idee: “Purtroppo le associazioni territoriali non sono state chiamate in causa, alcuni dicono non c’era tempo, al comune si ha fretta di fare tutto. Bisogna seguire un percorso condiviso da sottopor-re ai giovani, non solo agli occhi dell’Amministrazione.”

Avanguardia: “è un organo che deve lavorare per il bene dei giovani con la presenza di tutte le associazio-ni coinvolte nelle politiche giovanili rispettando un regolamento non politicizzato. Dunque ci iscriveremo al Forum per portare le nostre pro-poste all’interno dell’assemblea ma eviteremo di candidarci e di andare a votare”.

nova Luce: “Auspichiamo una rapida approvazione del Forum quale strumento istituzionale indispensa-bile, cui i giovani devono rifarsi e partecipare”.

UDC giovani: “L’Amministrazio-ne ha sorvolato l’esperienza negativa del 2007 avvalendosi dell’input emanato dalle associazioni giovanili con l’istituzione del nuovo Forum. Speriamo nel coinvolgimento dei giovani per il loro bene e per quello della comunità”.

Amnesty: “Il nostro è un movi-

FORUM GIOVANI. Parlano i gruppi giovanili interessati.

Un nutrito gruppo di ingegneri, architetti, geometri ed operatori del settore edilizio si sono riuniti nelle scorse settimane nella sede dell’associazione “Officina delle Idee” per discutere delle possibilità offerte dal nuovo Piano Casa, approvato dalla Regione Campania ed in vigore dallo scorso 11 Gennaio 2011.

Gli incontri hanno dimostrato da parte degli intervenuti un forte in-teresse sull’argomento, visto anche il grave periodo di crisi economica, che pone la necessità di trovare nell’Amministrazione comunale un interlocutore aperto, collaborativo e dialogante. La presenza in alcune delle suddette riunioni di funzionari dell’Ufficio Tecnico comunale e dello stesso assessore all’Urbanistica, fanno ben sperare che si sia già sulla strada giusta.

Le proposte principali che sono state presentate all’attenzione dell’Amministrazione comunale sono le seguenti:

- Creazione di un ufficio che esamini esclusivamente le pratiche inerenti il Piano casa, composto da tecnici con contratto a progetto, coordinati dall’attuale funzionario dell’ufficio Urbanistica. I costi del suddetto personale potranno essere completamente assorbiti da diritti di segreteria aggiuntivi.

- Apertura di convenzioni con gli istituti bancari per facilitare l’accesso al credito da parte dei privati, con un eventuale fondo di garanzia messo a disposizione dall’Amministrazione in base alla disponibilità economica del comune.

- Destinazione degli oneri concessori derivanti dalle pratiche del piano casa vincolata totalmente alla realizzazione di nuove strutture e attrezzature di pubblica utilità.

- Pubblicizzazione delle opportunità offerte dalla legge con par-ticolare riferimento alle possibilità di detrazione fiscale delle spese sostenute dai privati.

- Indicazioni sulle procedure da seguire nel caso di abbattimento e di ricostruzione in sito nelle zone centrali del paese relativamente agli allineamenti dei fronti sulle strade pubbliche.

- Coordinamento tra gli uffici amministrativi comunali e gli ope-ratori del settore per un contatto diretto con i tecnici regionali a cui poter richiedere risposte sulle problematiche più frequenti, con la creazione di un archivio che raccolga la relativa casistica.

Si rende altresì noto che gli incontri continueranno e avranno come tema principale la discussione di casi pratici di intervento e la organizzazione formale di un’associazione di categoria che possa rappresentare in modo trasparente gli interessi della maggioranza degli operatori economici del settore edilizio. Chiunque fosse interessato a partecipare a questi incontri o volesse solo informazioni sull’esito delle riunioni, contatti l’ing. Mario Amico via email all’indirizzo [email protected] per ricevere maggiori delucidazioni”.

Mario Amico

mento di opinione per cui ognuno può impegnarsi a migliorare la società an-che con poco,a d esempio una firma. Si può intervenire sul contesto sociale di appartenenza tramite l’impegno e la partecipazione. Se il Forum è sinonimo di tutto questo allora ben vengano organismi del genere”.

Incentivi e lacune all’interno del regolamento del Forum.

Pd giovani: “Non è possibile dare niente ai ragazzi se prima non istruiti. Agire sul tasso di dispersione scolastica con un’azione di recupero per poi potenziare il forum insieme. Ciò non segue le linee di alcuni pun-ti; l’Art.21:eventuali cambiamenti spettano al consiglio comunale o alla giunta senza parere del Forum. Corretto giuridicamente ma non politicamente”.

officina delle idee: “Servono metodi più semplici per rendere l’argomento appetibile e interessante, l’essere schedati di certo non alletta i giovani”.

Avanguardia e nova Luce: “L’as-semblea dei soci è priva di potere: può presentare solo istanze o peti-zioni al consiglio, al presidente del Forum,agli organi comunali e altri enti pubblici. è il consiglio a gestire le risorse economiche, stabilire i programmi e svolgere le funzioni dell’assemblea. Il Forum è un orga-no semi-autonomo dalla macchina amministrativa dunque non dovrebbe esserci l’obbligo di inviare al sindaco gli ordini del giorno. Non c’è distin-zione tra soci maggiorenni e minoren-ni che,se eletti consiglieri,potrebbero addirittura approvare il bilancio. Il regolamento dovrebbe prevedere la

firma di adesione del geni-tore o di chi ne fa le veci e invece c’è poca chiarezza su questo punto.”

UDC giovani: “L’iscri-zione preventiva incenti-va l’importanza dell’as-semblea permettendo la partecipazione di giovani realmente interessati alle politiche giovanili della città. Consideriamo i mino-renni eventualmente eletti in possesso della piena facoltà di agire,partecipare,votare e approvare il bilancio che è comunque di indirizzo;tale opportunità può essere un trampolino di lancio per il loro futuro e soprattutto nella formazione di una coscienza civica respon-sabile”.

Ques t i i pa re r i su l Forum,cons idera to da queste associazioni come un’opportunità ad un’unita partecipazione pubblica. Si auspicano interventi sentiti e responsabili nelle attività di quest’organo. Speria-mo fortemente,da giovani angresi,che questo nobile ideale,nel massimo rispet-to e nella condivisione di proposte,possa condurre alla realizzazione di nuove occasioni e aprire ai giovani della nostra città scenari ambiziosi.

Giuseppe AfeltraAniello Grazioso

Nuovo Piano Casa della Regione

Incontri presso l’Officina delle

Idee per vagliarne le opportunità

auGuriIl nostro amico e affezio-

nato lettore Alfonso Deside-rio, giornalista professioni-sta, già redattore di Limes, rivista di geopolitica, ha iniziato a collaborare anche con National Geographic Italia (redattore incaricato di curare il sito web).

Ad Alfonso, che ha inizia-to la sua esperienza giorna-listica con ANGRI ’80, gli auguri per il nuovo impegno da parte della nostra redazio-ne e l’invito ai nostri lettori a visitare i siti web di Limes e di National Geographic Italia.

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6Febbraio 2011

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nuova regione “Principato di Salerno”: che impatto avrebbe sull’economia angrese e sul co-mune?

Noi salernitani dobbiamo svinco-larci dal napolicentrismo. Siamo il 40% della Campania, ma al nostro territorio torna solo il 5% dei proventi erariali. Potrebbero esserci anche le adesioni di Avellino, Benevento, Potenza: avremmo così una regione grande e una Città dell’Agro potrebbe addirittura diventare provincia. Se la proposta si concretizza, in campagna elettorale ribadiremo il nostro “sì”.

Federalismo: cosa avverrà se tale operazione andrà in porto?

La situazione cambierà in maniera radicale. I comuni dovranno cerca-re metodi alternativi per ricavare ulteriori introiti. Già quest’anno il governo ha tagliato circa 1 milione di €. Per cui con il federalismo fiscale sarà importante recuperare i crediti, intercettare fondi regionali ed europei, al fine di salvaguardare il bilancio. E Angri è agli ultimi posti per i finanziamenti ricevuti.

Deficit comunale in aumento: impatto sul bilancio?

In verità il Comune ha ancora un’alta capacità d’indebitamento e i mutui che abbiamo stipulato saranno utilizzati per lavori pubblici Infatti non basta l’ordinaria amministrazio-ne, ma bisogna pensare al medio e al lungo termine. Stiamo ricostruendo questa città dalle macerie che sono state lasciate. Tra le opere che sono in cantiere c’è la costruzione di nuovi parcheggi, di nuove rotatorie. C’è un progetto di riqualificazione per le ex MCM, di concerto con il privato e con la Regione; ma il nostro obiettivo è quello di riqualificare tutte le zone dismesse, con un costo complessivo di circa 200 milioni di €.

Rio Sguazzatorio e ponte di Via Delle Fontane: a che punto siamo?

Per Rio Sguazzatorio abbiamo fatto un piccolo passo avanti con il suo dragaggio: dopo 30 anni, siamo stati i primi a mettere in atto questo progetto.

Rifacimento del ponte di Via delle Fontane: il nostro milione e 400 mila € l’abbiamo subito reso dispo-nibile, la Regione ha messo un altro milione di euro, mentre la Provincia ha cancellato dal bilancio la cifra

sbandierata dall’assessore al bilancio, Antonio Squillante. La Provincia ha anche eliminato la realizzazione della strada pedemontana (valvola di sfogo per il traffico cittadino). Perché que-sti fondi sono stati tolti dal bilancio provinciale?

Cosimo Ferraioli vi critica per-ché avete previsto solo alienazioni e non anche la valorizzazione di immobili.

Ferraioli forse non è informato. In quanto abbiamo promosso la valo-rizzazione della biblioteca comunale, con fondi del Ministero dei Beni Cul-turali e grazie all’on. Alfano siamo riusciti ad ottenere circa 200 mila € per ristrutturare le nostre scuole. Alcuni immobili di proprietà del co-mune sono oggi in affitto e i proventi che ne derivano sono molto al di sotto degli attuali prezzi di mercato, altri, invece, non servono in alcun modo all’amministrazione: ecco perché abbiamo deciso di alienarli. Le dirò: quando venderemo le farmacie co-munali ripianeremo le spese che oggi ci procurano e guadagneremo circa 5 mln di € che serviranno per la realiz-zazione di nuove opere pubbliche.

Avete ridotto le tariffe per la refezione ed il trasporto scolastici, per l’utilizzo dei locali sportivi ed abbassato le fasce ISEE. È stata una scelta indolore?

Ci è sembrato giusto dare un sollievo alle famiglie più disagiate. Naturalmente ciò ha causato un lieve aggravio sulle casse comunali, ma l’abbiamo compensato con un miglioramento dell’offerta. Come abbiamo fatto a tagliare le tariffe per l’uso delle palestre? Semplice-

mente spostando un’unità in un altro settore e facendo diminuire le spese dell’im-pianto. Era difficile farlo in precedenza?

Squillante ha criticato l’amministrazione per i fondi destinati alle “festic-ciole di paese”.

Non riesco a capire come Squillante possa fare questa polemica. Proprio lui che in campagna elettorale ha pro-mosso uno spettacolo con 140.000 € in piazza Annun-ziata a cui hanno partecipato pochissime persone. Noi abbiamo organizzato un’af-follata serata con Biagio Izzo con soli 18.000 €! Noi vogliamo far sì che Angri torni ad essere riferimento per i paesi limitrofi e con gli eventi natalizi, il Castel-lo Doria è stato rivalutato: alcune società di catering ci hanno chiesto di fittarlo per lo svolgimenti di eventi vari. Questo non rappresenta una nuova entrata? Angri è stata inserita in un percorso turistico regionale: arrive-ranno comitive per visitare il castello, la chiesa di S. Giovanni Battista e l’itine-rario d’arte catalana.

In Consiglio comunale si è polemizzato sui fondi chiesti all’U.E.

Si riferisce ai fondi del progetto JESSICA? In re-altà nel piano delle opere triennali abbiamo previsto la realizzazione della riqualifi-cazione di Corso Italia e Via Cervinia con fondi privati. Per fondi privati s’intende il metodo di concessione: la Regione erogherà diretta-mente i fondi ai privati.

Ecco perché ne è stata prevista la realizzazione in questo modo. Mi chiedo perché le opposizioni si ostinino a non capire ciò che già gli è stato detto. Questa polemica è stata una sem-plice strumentalizzazione, che si sarebbe potuta, con il buonsenso, tranquillamente evitare.

Guido Milanese

Bilancio comunale. Intervista con l’assessore Giacomo Sorrentino

Chiarissimo direttore,ho trascorso qualche giorno oltre il

Garigliano, molto oltre: in Italia. Ho viaggiato in pullman. L’ideale per leggere. Anche per pensare. Una sorta di santuario itinerante della riflessione. E se rinunci ad una o ad entrambe le azioni il veicolo procede lo stesso, trasformandosi in culla della pigrizia. Veniamo a noi.

Ho letto il tuo giornale prima di partire. Ed è riemersa la mia difficoltà di comprensione. è una zavorra che mi accompagna fin da piccolo. Ci convivo. Anni fa imprecavo contro quella che ritenevo l’altrui incapa-cità di comunicare. Crescendo sono diventato meno reazionario. Supero il disappunto leggendo anche altro: parole in successione che abbiano un senso riconoscibile immediatamente. è un mio limite: dopo aver letto ho bisogno di credere di aver capito. Quindi, sapendo di dover partire il giorno dopo, ho recuperato un libro per il viaggio. è di Luca Goldoni, del 1977: Cioè. è divertentissimo. Trac-cia un’ampia e gustosa carrellata sui nostri fatti di costume, le fissazioni, le aspirazioni, i timori, le insofferenze, le consuetudini irrinunciabili e le forzature grottesche.

L’ho divorato alla ricerca dei brani che ricordavo. La premessa finisce così: credo che in una vera demo-crazia, prima si dovrebbe inculcare il principio che la libertà di parola è sacra e inviolabile; poi si dovrebbe specificare che, se anche uno ecce-zionalmente rinuncia a prendere la parola, non commette reato.

A Goldoni devo molto. Grazie a lui sono riuscito a contenere il mio desi-derio di scrivere. Fino a quando non sei riapparso tu. Chi non mi conosce spesso mi chiede che faccio. Immedia-tamente rispondo: il giornalista. Poi insiste, inciampando nell’indiscreto: e come ti guadagni da vivere? Rispondo ancora: sono anche avvocato. A questo punto l’interlocutore si rassicura. Ed io divento paonazzo: è possibile che un giornalista per non essere conside-rato un perdigiorno debba fare anche altro? Non è giusto.

Macchiaironia mi piace. Mi ha ricordato un altro brano di Goldoni, tratto dallo stesso libro. Eccolo. I di-rettori mi telefonano: fammi un pezzo su questo. Io chiedo sempre: come lo vuoi, quanto ne vuoi? E loro rispon-dono: fallo alla tua maniera. Così mi sono convinto di avere una maniera,

ma quando mi siedo alla macchina da scrivere non so mai che maniera ho. Io so soltanto che sono spesso angosciato e che invidio i miei colleghi che fanno i notisti di politica estera o i commentatori di avvenimenti economici, o i critici di qualcosa. Hanno un conto in banca che è la loro cultura specifica, attingono a questo capitale di specializzazione e campano con gli interessi. Io non ho niente in banca, mi ritrovo soltanto i miei umori del momento e una maniera che non so bene qual è. Per esempio mi accorgo che una frase fa ridere se scritta in un certo modo. Se cambio una virgola o un aggettivo non funziona più. Non so perché non funziona più, vado a orecchio. Rileggendo Goldoni ho scoperto di avere una maniera. E tu l’hai riconosciuta. Devo qualcosa ad entrambi: la consapevolezza di procedere a orecchio.

Proseguo. Durante la mia permanenza in Italia ho trascorso alcuni giorni presso una co-munità di nostri concittadini. Mi hanno costretto a sfogliare il giornale dal sito Fattieparole. Sono stato interrogato sul significato dell’intervento di Francesco Fasolino. Un’esperienza che non ti auguro. Ma che meriteresti.

Non sapendo cosa dire, dopo averne ricordato la brillante carriera professionale, l’impegno politico e l’azione amministrativa, ho scaricato la colpa sul tipografo. Ora credono che una parte del testo sia stata coperta dalla foto delle cotoniere. La colpa è tua: sai come si esprime Fasolino. Dovresti concedergli più spazio. Non puoi mortificare i lettori. Mi sono sentito un cretino. E sotto giudizio. Con Fasolino che mi minacciava dall’angolino sinistro dello scher-mo. Non è finita lì. Poi siamo passati alla lettura delle pagelle di Gaetano Mercurio.

Un’altra sofferenza. Sempre per colpa tua. Dico io: era proprio necessario pubblicare i due articoli uno accanto all’altro? Se proprio dovevano essere tanto vicini perché non affidare i giudizi a Fasolino e le cotoniere a Gaetano. Sarebbe stato meglio per tutti. Ora mi dirai che sono il solito giornalista prezzolato, pronto a mille artifici pur di difendere il sindaco. Ti sbagli. Malgrado lo ritenga il miglior primo cittadino possibile, tanto da esserne un convinto sostenitore, mi riferisco ad altro. E per non dar-tela vinta, non ti intrattengo sui suoi voti.

Ma sulle domande che mi sono state poste. Nell’ordine: chi è Gaetano? quale ruolo riveste sulla scena politica cittadina? perché scrive politicamente? perché ha il dente avvelenato con il sindaco? perché stima Gianfranco D’Antonio? perché lo promuove, malgrado il giudizio sia pessimo? quale torto ha subito da Giordano? Tu immagina tutte queste domande, una dietro l’altra, con dieci occhi che ti scrutano, cinque volti che attendono risposte e Savino Giordano che sorride beffardo da una foto cui manca la nuvoletta con la scritta “ora voglio vedere come te la cavi”. Ho attinto a tutte le mie risorse. Li ho resi prota-

gonisti. Investendoli della responsabilità della ricerca dell’er-rore nascosto.

La eugenia la ta è stata più o meno questa: cari amici, la soluzione è nel voto e nel giudizio dell’as-sessore Mascolo, l’ul-timo, in fondo alla pagina; pensateci. Il mio amico Gaetano prima gli ha attribuito un 5 e poi ha spiegato perché: saggio e com-petente, ha fatto il suo tempo ed è arrivato il momento di deporre le armi.

Dando per scontato che Gaetano è immu-ne da derive lessicali, è evidente che anche questa volta il tipo-grafo ci ha messo lo zampino, confonden-do pensieri e parole, voti e giudizi. E ho salvato capra e cavo-li. Evitando risposte imbarazzanti e, so-prattutto, la difesa del mio primo cittadino preferito.

Ti lascio come il nostro editore. Con un post scriptum: non sono prezzolato, lo faccio gratis.

Alla prossima.

A proposito di pagelle e voti agli attuali amministratori

Macchiaironia

Gaetano, chi è costui?

«Stiamo ricostruendo questa città dalle macerie

lasciate dagli altri!» “Squillante in campagna elettorale ha promosso uno spettacolo con 140.000 €

in piazza Annunziata a cui hanno partecipato pochissime persone. Noi abbiamo organizzato un’affollata serata con Biagio Izzo con soli 18.000 €!”.

D’Antonio

Giordano

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7Febbraio 2011 BilAncio comunAle

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Il vostro partito, qualora fosse stato in Giunta, di cosa avrebbe fatto il punto cardine di un ipote-tico bilancio?

Ferraioli: La nostra principale strategia economica è quella di fare un bilancio “flessibile”, dove alcu-ne spese possano essere cancellate alfine di generare nuove entrate. Ad esempio, avevo proposto di dare in affido a privati la gestione del verde. Chiunque esercente, tramite bando pubblico, avrebbe potuto “adottare” un’aiuola, in cambio di pubblicità per un tot di anni. Questa idea non nasce dal nulla: viene usata in molti comuni italiani. Ad esempio, Lodi: il comune ha fatto un bando in cui si affermava che due società avreb-bero potuto avere spazi pubblicitari nelle aree adiacenti alle rotatorie che avrebbero costruito e aiutato a mantenere. Ciò non genera maggiori entrate, visto che tali spese vengono “girate” ai privati? Noi abbiamo già fatto le nostre proposte al Consiglio Comunale…

Si riferisce alla proposta di ab-bassamento dell’aliquota Irpef?

Recussi: Questa è stata un’inizia-tiva del partito. I cittadini angresi, durante la gestione commissariale, hanno pagato l’aliquota IRPEF all’otto per mille, anziché al sei. Noi avevamo proposto, almeno per l’anno in corso, l’abbassamento al quattro per mille. Questa può sem-brare una piccola riduzione, ma può anche essere un incredibile risparmio per i cittadini. Per gli anni successivi si sarebbe potuto o rialzarla oppure lasciarla invariata introducendo dei nuovi meccanismi di spesa.

Se non erro avete proposto l’au-mento degli spazi pubblicitari?

Ferraioli: Continuando il discorso precedente, c’è da dire che l’Ammi-nistrazione comunale, in materia di gestione degli spazi pubblicitari, po-trebbe fare un grosso passo in avanti: affidare ad una società non solo la pubblicità, ma anche la gestione di questi spazi. Di conseguenza si avrebbe un’unicità di impianti, e un’unicità di assegnazione degli spazi pubblicitari. Non solo, oltre ai proventi delle tariffe TOSAP (cioè i proventi pubblicitari, ndr), il Comune avrebbe risparmiato anche la manutenzione degli impianti, sostenuta dall’eventuale società appaltatrice. In merito ai contratti di sponsorizzazione, ecco cosa si verifica in alcuni comuni: si fa un bando per la fornitura della cancel-leria alle condizioni che la società vincitrice, rifornendo l’ente ad un

costo conveniente, avrà il diritto di mettere il proprio marchio sulla carta intestata comunale e/o su altri prodotti di cancelleria. Questo non è un ulteriore risparmio? Il nostro discorso non si limita solo agli spazi pubblicitari. E per la spesa energetica il Comune di Angri impegna 280.000,00 €. Noi nel Consiglio Co-munale di novembre abbiamo sostenuto che l’amministrazione comunale deve rivolgersi al libero mercato dell’energia, per risparmiare il più possibile. Tale proposta è stata recepita. Inoltre, abbiamo presentato, ma senza otte-nere risposta, una proposta che prevedeva la realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici di proprietà del Comune. In questo modo si sarebbe risparmiato ulteriormente su questa spesa onerosa.

Le passività del comune, così come previsto nel bilancio di programmazione triennale, sono in costante aumento. Per l’anno corrente è previsto un deficit di circa 27 milioni di €, mentre tra 2 anni il debito sforerà i 30 milioni. Come incide ciò sul bilancio?

Ferraioli: Anzitutto, è doveroso dire che bisognerebbe valutare l’esigibilità effettiva dei debiti, sebbene siano abbastanza certi. Molti debiti sono relativi a contrazioni di mutui o di altri investimenti che fanno parte dell’azione strutturale dell’Amministrazione. Un altro modo per la gestione alternativa della spesa pubblica, è, come già detto, l’utilizzo del project financing per la realizzazione di tali opere. Esempio è la costruzione delle rotatorie a Lodi. L’amministrazione ha parlato di project financing, ma, ad oggi, tale politica non è stata portata avanti. Inoltre, non sono stati usati fondi UE…

Mi sembra che non ci siano per nulla interventi che implichino fondi europei…

Ferraioli: Infatti! è stato solo fatto un battage pubblicitario sul progetto JESSICA (fondi da usare per la realizzazione della ri-qualificazione di Corso Italia e Via Cervinia), ma l’amministrazione è venuta meno anche

su questo progetto! Infatti i progetti presentati, nel piano triennale, sa-ranno finanziati con fondi privati!

Tuttavia l’Amministrazione ha ridotto le tariffe per il trasporto scolastico, per la refezione sco-lastica, per l’utilizzo dei centri sportivi e ha variato le fasce ISEE…

Ferraioli: è una scelta positiva, ma naturalmente i costi di tali ser-vizi si sarebbero potuti sostenere con altre entrate, e l’abbassamento delle tariffe poteva essere anche più consistente. Se si possono for-nire dei servizi in più o addirittura gratuiti si migliora la qualità della vita dei cittadini. Se si hanno altre entrate che derivano da fondi che non sono direttamente correlati ai tributi, è chiaro che si può azzerare la spesa, e la cittadinanza ne risente positivamente.

Che cosa criticate maggiormen-te di questo bilancio?

La fretta con cui è stato approva-to. C’era tempo fino a marzo 2011. Perché presentarlo a fine anno, visto il grande caos che c’è sulle riforme che interessano in maniera diretta il comune? è notizia di stamattina (28 gennaio, ndr) che la cedolare secca sui fitti è stata abbassata, e ancora non c’è alcuna normativa al riguardo. L’iter alla Camera e al Senato della proroga sulla gestione provinciale dei rifiuti non si è ancora concluso. Attendere una definizione della legiferazione in materia di bilanci degli enti locali si sarebbe potuto operare con una maggiore ponderatezza sui capitoli di spesa e di entrate del nuovo bilancio.

Si è parlato della creazione di una nuova regione: il “Principato di Salerno”. Quale incidenza può avere sul bilancio comunale?

Non si riesce davvero a capire cosa c’entriamo con questa pro-posta. Il nostro sindaco dell’UDC come mai ha appoggiato tale pro-posta?

L’iniziativa è stata accolta favorevolmente dai comuni del Cilento e da diversi dell’Agro, nonché delle zone confinanti con la provincia avellinese.

E cosa significa? Un ulteriore smembramento dello stato unitario? Perché allora non facciamo fare anche il Molisannio, il Salento, la Terra di Lavoro, l’Abbruzia? Ini-ziamo noi? Non diciamo di essere contrari a priori, tuttavia abbiamo forti perplessità che tale scelta porti davvero risultati positivi.

G.M.

Intervista con Cosimo Ferraioli e Carmelina Recussi (Centrosinsitra)

Come assessore al Bilan-cio provinciale, ci delucidi sulla creazione della nuova regione: il Principato di Salerno, e sull’impatto che potrebbe avere sulle finan-ze comunali.

I comuni della provincia di Salerno versano nelle casse regionali circa 2 miliardi di € l’anno, mentre ne tornano circa 1,5. Questo perché in Campania, le province di Napoli e Caserta, sia per motivi culturali che per mo-tivi economico-demografici, presentano maggiori pro-blematiche. In due anni di gestione Cirielli, sia sotto il governatorato catastrofico di Bassolino, sia sotto la nuova Giunta Caldoro, per la Provincia di Salerno non è cambiato niente. Per cui non solo il comune di Angri, ma ogni comune salernitano beneficerà di questa nuova regione.

Veniamo al bilancio di previsione 2011. Durante il Consiglio Comunale lei ha criticato che sono stati dati molti fondi alle “festicciole di paese”.

Investire 230.000 € in tutta una serie di attività di promozione di pubblici avvenimenti, senza alcuna programmazione e senza obiettivi su cui puntare, non è certo la strada migliore per far crescere il nostro paese. Organizzare piccoli eventi che non vengono sponsorizzati e/o non vengono seguiti fuori dai confini comunali, non sono molto redditizi per la nostra economia. Il Doria Festival, che è costato all’incirca 60.000 € è un investi-mento fine a sé stesso. Se non verrà seguito dai cittadini dei comuni limitrofi, e non verrà inserito in un circuito di sviluppo e di attività culturali, rimarrà un’iniziativa nata già “morta”. Non è questa la strada giusta per far crescere il nostro paese.

Cosa avrebbe fatto lei se fosse stato al governo cittadino?

Anzitutto avrei applicato il mio programma elettorale che si articolava in due fasi. La prima consisteva nella realizzazione di piccoli interventi di riqualificazione, la seconda, invece, più corposa, prevedeva la realizzazione di grandi opere in concerto con le associazioni di categoria e con tutti i gruppi politici. Concertazione che, purtroppo, viene sempre più spesso sbandierata dalla maggioranza ma mai messa veramente in atto.

Per l’anno corrente è previsto un deficit di circa 27 mln di €, mentre tra 2 anni il debito sforerà i 30 mln. Come incide ciò sul bilancio?

Anzitutto, è bene dire che non è giusto sprecare i soldi dei cittadini. In Consiglio Comunale sono stati votati ben quattro debiti fuori bilancio che non andavano considerati tali. è anche paradossale che un professionista che mostri una parcella debba essere subito pagato. La parcella deve essere verificata e confrontata con i prezzi di mercato perché così si amministrano male i soldi dei cittadini. Mi rammarica anche il fatto che gli organi d’informazione non abbiano dato il giusto peso a quest’accaduto.

Mi faccia capire: lei preferirebbe quindi una gestio-ne commissariale, anziché l’attuale giunta?

Assolutamente sì! Ciò che viene fatto oggi non sono innovazioni portate dalla Giunta, sono i frutti dell’anno

di gestione com-missariale. Per fare qualche esempio: la palestra che si sta realizzando presso il I circolo, le case popolari, sono state concertate dal com-missario Pezzuto.

P a r l a n d o d i opere pubbliche vengono in mente il Viadotto di Via delle Fontane, il Rio Sguazzatorio.

Rio Sguazzato-rio è di competenza della Regione Cam-pania. Il problema degli allagamenti si risolverà soltanto attraverso un inter-

vento organico che consiste nella bonifica e nel dragaggio del fiume che parte dalla fonte al delta. Il Viadotto di Via delle Fontane è un progetto portato avanti di concerto con la Regione, il Comune e la provincia. Il progetto si realizzerà, perché i soldi ci sono, ma ci sono delle difficoltà tecniche di realizzazione. Probabilmente questo è l’anno in cui si inizierà la progettazione dei lavori, a differenza di come aveva detto il Sindaco in campagna elettorale, che aveva già dato per certa la partenza dei lavori. Questo signore ormai non è più affidabile, si guardi anche alla consegna delle case IACP, che aveva dato pronte per Natale, poi per Pasqua, infine oggi (30 gennaio, ndr) afferma che forse saranno date per la festa di S. Giovanni.

Avete definito il bilancio “falso”. Perché?

Il bilancio è falso. E stiamo valu-tando, con alcuni legali, di presentare un’istanza per annullare la relativa delibera, in quanto non ci sono stati no-tificati tutti gli atti del provvedimento.

Tuttavia c’è da ammettere che l’amministrazione ha tagliato le tariffe di trasporto scolastico, di re-fezione, di affitto per i centri sportivi e ha variato le fasce ISEE…

Guardi questa è una variabile mini-ma. Questi sono servizi che sono resi a un’utenza che decide di utilizzarla e si potrebbero anche azzerare. Tuttavia, non è giusto nei confronti di chi si rivol-ge a servizi privati abbassare queste ta-riffe, in quanto tale scelta viene pagata da tutti i cittadini, e non solo da coloro che ne usufruiscono. La scelta è anche condivisibile, fermo restando che sono soldi sottratti ad altri impieghi.

G.M.

Intervista con Antonio Squillante (Centrodestra)

«Un bilancio fatto in fretta e non si è tenuto conto delle nostre proposte»

«Un deliberato falso che andrebbe annullato!»Sbagliato fare troppe spese per feste e festicciuole

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8Febbraio 2011AttuAlità

Politicamente Scrivendo di Gaetano Mercurio

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Giacomo Sorrentino, voto 6: ha l’ingrato compito di gestire le risorse econo-miche delle disastrate casse comunali e farle conciliare con le pressanti richieste del Sindaco.

Annamaria Russo, voto 4,5: è la scommessa del Sin-daco, l’ha nominata contro tutti e tutto, si è assunto la responsabilità politica del suo operato, però, i risultati sono deludenti e prima o poi dovrà prenderne atto.

Buonaventura Manzo voto 5,5: parla poco ma pratica bene, la scaltrezza è la sua arma vincente, è stato eletto con Gianfranco D’Antonio giocando bene le sue carte. Non può esse-re accusato di tradimento, giacchè, la scelta di soste-nere Mauri è stata presa da altri e riscontrando la conve-nienza politica di sedere nei banchi della maggioranza, si è solo adeguato.

Arturo Sorrentino voto 6,5: una “piacevole” sorpre-sa, un ragazzo volenteroso, intelligente e disponibile. è il Presidente del consiglio comunale più giovane della storia Angrese, svolge il suo ruolo con imparzialità e responsabilità ma deve acquisire ancora un po’ di autorità.

Daniele Selvino voto 6,5: è il capoclasse della maggioranza, qualche volta anche sprecato. Può e deve diventare il professore, ha tutte le competenze politi-che ed amministrative.

Giuseppe Galasso voto 4,5 di prevenzione: circola voce che la cognata Angela Pauciulo sia in procinto di essere nominata dirigen-te del settore economico-finanziario del Comune, spero solo che sia una voce e che tale rimanga!

Alfonso Scoppa voto 6: merita 8 per le competenze tecniche-amministrative ma politicamente è da 5, purtroppo, la parentela con il Sindaco lo danneggia. è consapevole dei suoi mezzi ma non riesce ad esprimersi al massimo.

Marcello Ferrara voto 6 di esperienza: è riuscito

14 anniQuesto per me è

un traguardo molto importante! Vorrei perciò

condividere con voi questa mia

grandissima gioia e ringraziarvi con tutto

il cuore per aver contribuito a rendere il mio

negozio così speciale... Grazie infinite.

Tiziana

in pochissimo tempo a diventare il do-dicesimo della maggioranza consiliare del Sindaco Mauri.

Emilio Testa voto 6 di solidarietà: maltrattato, mortificato ed umiliato “politicamente” nel suo settore di competenza, ma è un buon incassa-tore e quanto prima si prenderà la sua rivincita.

nordino Fiorelli voto 4: ogni giorno che passa è un giorno perso per collocarsi all’opposizione di questa am-ministrazione. A differenza di Emilio

Testa, Nor-dino è stato maltrattato, mortificato ed umiliato, purtroppo, non so lo d a l p u n -to di vista politico… L’amicizia che mi lega con Nor-dino e la stima che

nutro per il padre e lo zio mi impon-gono “moralmente” di rimproverarlo pubblicamente e sperare in un repentino scatto d’orgoglio.

Alberto Milo, Marco De Simone, Pasquale Russo: non pervenuti.

Alfonso Conte, Domenico D’Au-ria, Vincenzo Grimaldi, Gaetano Longobardi: senza voto.

Antonio Squillante, sindaco manca-to, voto 4: con la sua coalizione e Gian-franco D’Antonio candidato Sindaco, il Centrodestra si sarebbe affermato al primo turno. Nel turno di ballottaggio al posto suo contro Mauri se ci fosse stato Cosimo Ferraioli o Gianfranco D’Antonio, forse gli Angresi avrebbero un altro Sindaco.

Antonio Squillante “assessore provinciale” voto 7: attento alle pro-blematiche del territorio, riesce a far fronte a tutte le istanze provenienti dai suoi concittadini.

Gianluca Giordano voto 6 di inco-raggiamento: una risorsa da tutelare, deve ritrovare l’entusiasmo di qualche anno fa e nuovi stimoli per continuare a fare politica.

Antonio Mainardi voto 5.5: forse è frenato psicologicamente dal ricorso elettorale.

Cosimo Ferraioli voto 7: il vinci-tore morale dell’ultima competizione elettorale. Poco conosciuto dalla massa, indicato da un partito quello democratico lacerato al suo interno e spaccato su tutto. Sostenuto da una coalizione di centrosinistra costruita in pochi giorni dalle macerie del disastro

Perché ritiene fondamen-tale il recupero archeologico e artistico di una cittadina come Angri?

Il recupero del patrimonio archeologico e artistico con-tiene in sé il recupero anche degli aspetti antropologici le-gati alla psicologia collettiva delle comunità detentrici dei beni artistici, è il primo passo verso il riconoscimento di un’identità comune.

Lei ha sostenuto nel suo intervento che l’investimen-to culturale permetterebbe a una società di affrontare anche i problemi economici, in che modo?

Investire in cultura, intesa come conoscenza e formazio-ne, significa dotare la comu-nità degli strumenti necessari per comprendere e affrontare con successo l’incertezza e la complessità anche di momen-ti storici difficili come quelli che stiamo attraversando.

In che modo si potrebbe educare una società come quella angrese che, al di là di alcune icone, sembra alquanto disinteressata allo sviluppo culturale del pro-prio territorio?

Valorizzando quest’ultimo come oggetto di studio e di testimonianza del passato e stimolando nei giovani, così come negli adulti, con iniziative continue e capillari, il senso di appartenenza al territorio.

Il ministro Tremonti ha affermato che con la cultu-ra non si mangia, se il go-verno nazionale non crede negli investimenti culturali, cosa può fare un piccolo paese senza risorse come il nostro?

Attraverso una politica di raccordo tra i cittadini che hanno idee da proporre e un governo locale capace di coordinare iniziative e pro-getti, si potrebbero spingere i nostri imprenditori locali a prendere coscienza di una nuova strategia di marketing, non legata a sporadiche elar-gizioni che hanno il sapore della donazione o dell’offer-ta, ma connesse a un progetto a lungo termine che preveda il rilancio della vita associa-tiva nel nostro territorio. Un po’ come sta accadendo a

Salerno, le cui politiche d’immagine, sostenute da commercianti, imprenditori locali e indu-striali stanno determinando un notevole ritorno economico, pur nella difficoltà del momento economico che ci coinvolge.

Può spiegare meglio a cosa si riferisce quan-do parla di un ritorno economico?

La cultura rappresenta la sola opportunità di progettare un futuro migliore, non a caso nell’Università Bocconi c’è un corso di Laurea Specialistica in Economia per l’arte e la cultura. Michael Porter, professore alla Harvard Business School, famoso oltre che per i suoi studi per aver fondato un’organizzazione non-profit per promuovere lo sviluppo economico dei centri urbani impoveriti, attribuisce - in uno studio del 2002 - il salto del Regno Unito dal settimo al terzo posto (dopo Stati Uniti e Finlandia) nell’in-dice di competitività all’intervento delle politiche pubbliche, vòlte alla realizzazione dei progetti d’integrazione sociale e di rigenerazione urbana. Il miglioramento dell’immagine complessiva, anche dei luoghi fuori dai circuiti del turismo d’arte o di interesse naturale, ha consolidato una strategia di promozione culturale, favorendo, nel tempo, una considerevole apertura dei mercati verso i prodotti inglesi.

Lei, però, riporta il discorso su aspetti stra-tegici riferiti alla politica nazionale.

La sorpresa dello studio al quale facevo riferimento presenta un’analisi economica di settore in cui si riferisce che la crescita media nei piccoli centri - nei quali è stata attuata una politica di riqualificazione urbana, di interventi culturali di spessore, permettendo alla popola-zione di elevare il proprio livello culturale - è stata del 9%, rispetto al 2,8% del PIL nazionale. In conclusione, il circolo virtuoso innescato da seri progetti culturali permetterebbero all’im-presa di ottenere ritorni inaspettati e a loro volta quantificabili.

Valorizzazione economica del territorio, significa, infatti, miglioramento dell’immagine aziendale con nuove possibilità di networking che favorirebbero la vendita della merce fabbri-cata sulla nostra terra.

Può fare un esempio più concreto?

Le spiego: nel caso lei producesse pelati o un qualsiasi altro manufatto si avvanteggerebbe economicamente se la sua azienda fosse insediata in un territorio capace di proporsi sul piano nazionale e internazionale con un’immagine positiva; in tal modo, il compratore generico, nel momento dell’acquisto, anche per una semplice influenza di marketing, si troverà a scegliere tale prodotto rispetto a un qualsiasi altro articolo simile. Sarebbe, troppo lungo addentrarsi in strategie di marketing, spetta, comunque, ai nostri assessori studiare i modi per rilanciare il nostro paese.

Lei ha già pubblicato sul nostro giornale, tra dicembre e gennaio, due articoli, promuovendo una serie di riflessioni per migliorare la nostra città: quali sono state le risposte ai suoi interventi?

Sto ancora aspettando quelle del Sin-daco o degli assessori ai quali amical-mente mi sono rivolto come cittadino di Angri. Ho letto l’intervento di Eugenio Macchia che riprendeva alcune cose da me sostenute, dando, però, una lettura impropria e distorta delle tematiche affrontate, non cogliendo lo spirito e il ragionamento che muovevano talune riflessioni. A ciò si aggiunga la caduta di stile sul richiamo a formule ideo-logiche stereotipate e nostalgiche che segnano la distanza da ciò che è stato interpretato e da quanto invece era stato da me auspicato.

Di recente sta affrontando in ma-niera partecipata le questioni angre-si, potrebbe speigarcene il motivo?

Ho sempre aderito, dando il mio piccolo contributo quando mi è stato richiesto, alle manifestazioni culturali svoltosi sul nostro territorio; questi ultimi tempi stanno segnando in ma-niera significativa la storia sociale internazionale, nazionale e dei singoli comuni, potremo trovarci a un punto di non ritorno, qualora non riuscissimo a comprendere fino in fondo le trasforma-zioni profonde che stanno modificando radicalmente il nostro sistema sociale ed economico e le nuove opportunità che in contemporanea si presentano.

Il mio intento è solo quello di offrire un contributo di riflessioni, nella spe-ranza che altri, meglio di me, continu-ino ad articolare, accanto a quelle già in uso, nuove proposte operative, così da tentare, di concerto con gli organi di governo della città, di sviluppare un dibattito critico che possa aiutare a raccogliere idee e suggerimenti per costruire una nuova Angri in grado di fronteggiare con successo le sfide della modernità.

Carmen Mariagloria Chirico

politico del 2008. Ha dimo-strato fermezza e coerenza, rifiutando il corteggiamen-to del Sindaco Mauri e rinunciando a poltrone e prebende varie, rimanendo coerentemente leale al suo elettorato.

Lina Recussi voto 6.5: è stata eletta nella coalizione di centrosinistra, una donna caparbia, intelligente e so-prattutto coraggiosa.

Il coraggio l’ha dimostra-to, allorquando, il Sindaco ha tentato un avvicina-mento politico per poterla coinvolgere in un possibile sostegno esterno alla sua maggioranza. è rimasta ferma sulle sue posizione e coerente con la coalizione ed il partito che l’ha eletta. Alla fine la coerenza paga sempre!

Fausto Postiglione voto 6.5: Angri ha avuto l’onore di eleggere due consiglie-ri provinciali: il dottore Postiglione ed il Sindaco Mauri.

Fausto Postiglione dai banchi dell’opposizione ri-esce a far sentire la sua voce e portare avanti con deter-minazione e convinzione le istanze degli Angresi.

Giuseppe La Mura voto 6.5: grande senso del dove-re è stato uno dei pochi a mettersi in gioco e contri-buire con la sua candidatura all’affermazione elettorale del partito democratico e della coalizione di centro-sinistra.

Luigi D’Antuono voto 7.5: come sempre ha sa-pientemente trattato e ri-cucito nell’ombra. Isti-tuzionale, lungimirante e paziente!

Massimiliano Mazzola voto 6: nonostante le og-gettive difficoltà politiche e familiari, ha lavorato dietro le quinte ed in silenzio ha festeggiato, anche con il suo sostegno elettorale, l’ele-zione di Lina Recussi.

Anna Atorino voto 6: carisma travolgente, non deve mollare.

Alfonso Postiglione voto 8: il suo silenzio è assordan-te, un vero Signore.

Gaetano Mercurio

Promossi e bocciati 2

Intervista con il prof. Luigi Montella sulla valorizzazione del nostro patrimonio culturale

«La cultura è un’opportunità per progettare un futuro migliore»

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A scanso di equivoci: non sono di sinistra.

Il titolo di questa rubrica “I care (m’importa, m’interessa – o per meglio dire – io ci ho a che fare), l’ho semplicemente mutuato dalla straordinaria esperienza umana e pastorale di don Lorenzo Milani fatta in quel di Barbiana, sulle bal-ze del Mugello. La stessa cosa, pen-so, fece Veltroni, a suo tempo.

Torniamo ai fatti nostri. “Monnez-za” e strafottenza: ne scrissi la volta scorsa. Ne scrivo ancora. Perché? Semplice: ci ho a che fare, … come ognuno di voi. Lettori e non.

A chi non è capitato di stare in coda e vedere il solito furbo che ci prova. A chi non è capitato di pro-vare rabbia e di rimanere sospeso tra la tentazione di provarci e quella di mettersi di traverso. E volendo pro-varci cosa si fa? Si cerca di vedere se ci sono altri che ci vengono contro; se altri, dietro o più avanti, ci stanno provando e poi...

Ma che c’entra tutto questo con la “monnezza”? Un poco di pazienza.

Quello che vi ho appena descritto è un esempio di quello che i socio-logi chiamano “dilemma del pri-gioniero”, un frequentissimo tipo di relazione fra le persone. Ci si viene a trovare colui che, senza poter inter-loquire con nessun altro, deve deci-dere cosa fare per trarre il massimo vantaggio per sé in una certa situa-zione. Il paradosso è che in queste dinamiche, il tentativo razionale di trarre il massimo utile nasce da atteggiamenti di non collaborazio-ne (ricordate i ragazzi dello scorso articolo? Prima penso a me e non rischio di farmi “fottere” se collabo-ro o rispetto le regole), ma prima o poi traduce in… un disastro! Infatti, provate a pensare a cosa succede-rebbe se tutti gli automobilisti in coda, o anche solo un certo numero, cercassero di provare a fare i furbi. Risultato: un mega ingorgo con in-castro generale!

Il successo della strategia del furbo, dipende essenzialmente dall’inerzia, dal fatto che gli altri continuino a stare in coda, o meglio dalla loro inerzia. La strategia dei “non furbi” viene detta dai sociologi “strategia del pollo”, e ai ragazzi di oggi abbiamo insegnato ad aborrire i “polli”!

Per farla breve i “furbi”, per poter attuare con successo la loro strategia hanno bisogno che i “polli” siano molti, ma molti di più e, di conse-guenza, che di altri “furbi” non ce ne siano (al massimo se ne può tollera-re qualcun altro).

Quanto costa il fallimento della strategia del “pollo”? Poco di più di quanto costerebbe se tutti, ma pro-prio tutti, rispettassero le regole.

E il costo del fallimento della stra-tegia dei “furbi”? Altissimo (l’ingor-go/incastro gigantesco delle auto di cui sopra); ed è un costo che pagano tutti, non si salva nessuno.

La storia dei rifiuti in Campania è una storia farcita di “furbi”, ed è una storia intrisa di disperazione, di insuccessi, di frustrazione, di reati, di violazioni, di violenze …

Il costo sociale, economico ed ecologico, nonché sanitario, soltanto adesso comincia ad esserci presen-tato, ed è salato assai. Ai furbi cam-pani che hanno cercato scorciatoie nella coda dello smaltimento dei rifiuti, gli altri italiani, oppongono la strategia non collaborativa del prigioniero. Meglio rifiutare i rifiuti, piuttosto che avallare il comporta-mento reprobo dei furbi campani.

Si ripropone, dunque, l’aforisma di don Milani – “il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia”.

Insomma, dobbiamo metterci in-sieme: insieme ci si aiuta, si risol-vono i problemi meglio. Sì, è così, però... Però – eccola la particella sgarrupativa – insieme è una catego-ria a tre dimensioni, non a due. Insie-

me non ha solo il destra-sinistra, davanti-dietro, ha anche l’alto-basso, il sopra-sotto. Proprio come capita nel mare.

E mo’ che c’azzeccano il mare, o sotta e ‘ncoppa? Ma come non si capisce!?

Voglio dire che fare le cose insieme (e guardate che se ci pensate è sem-pre così) significa che le cose le fanno quelli che si accordano e quelli che coloro che si sono accor-dati hanno scelto come “arbitri”.

Nelle relazioni di in-sieme il ruolo dell’arbitro non è accessorio, tutt’al-tro. Ma di questo, a Dio piacendo (e uomini per-mettendo), parleremo la prossima volta.

Brutto, bruttissimo se-gnale la squallida pole-mica sull’intitolazione di una piazza di Pagani alla figura di Marcello Torre, a trent’anni dall’assassinio (ma per quali ragioni?).

Così lo hanno ucciso un’altra volta - borbotta un vecchio amico dell’av-vocato.

Oggi Marcello Torre avrebbe dovuto avere qua-si ottant’anni e sarebbe un saggio, forse pago della vita, forse tormentato da altro, inquieto come era per temperamento.

Pagani non ha voluto o saputo, in un’atmosfera da basso impero decadente, onorarne la memoria, rite-nendo che dopo trent’an-ni abbastanza fosse stato fatto per ricordarlo. Così ha smentito le proprie pro-messe ed i propri impegni, mai sollecitati peraltro dai familiari.

Ma uno stadio, intitolato a lui, non è sufficiente. È la coscienza civile, al contra-rio, che custodisce i valori veri e la polvere del tempo non copre la storia.

Pagani ha perso una oc-casione!

L’ha raggiunta il “Centro Iniziative Culturali”, con la sua compagnia teatrale “Anziteatro” e lo spetta-colo «’A città ‘e Pulleca-morra», ormai replicato in molte località della provin-cia di Salerno. E ciò vale molto più della stessa inti-tolazione di una piazza od una strada.

Tutta la seconda parte del lavoro, ricco di pas-sione e di amara analisi della realtà, è dedicata in-fatti alla vicenda pubblica e privata, professionale ed umana di Marcello Torre. E questa analisi si sviluppa in

Pollo o prigioniero: ovvero il “tristo”

destino di chi se la vuol fare da solo.

una dimensione di assoluta, spietata presentazione ed interpretazione og-gettiva dei fatti.

La singolarità di quanto hanno realizzato tutti coloro che hanno contribuito al lavoro, sino alla sua palcoscenicità, consiste in una sorta di illuminata preveggenza.

Quasi avessero intuito una nega-zione della storia ed un sonno della ragione, prima ancora che scoppias-sero le polemiche e che il paese si trovasse a combattere con i suoi fantasmi e la propria coscienza, re-gista, sceneggiatori ed attori hanno dato vita non ad una figura mitizzata o ad un simbolo. Esso, forse, dice o direbbe poco ai giovani e sulla storia del sindaco assassinato tesi ed anti-tesi giudiziarie non sono riuscite a costruire una verità vera, assoluta.

Il Marcello Torre, che la compa-gnia teatrale ha presentato, attraver-so l’occhio sconvolgente della figlia Annamaria, disegnata sul palcosce-nico con grande vividezza, è una fi-gura umanissima, un eroe quotidia-no, calato nelle vicende eccezionali di una stagione drammatica, terribile dell’intero Agro e non solo di Paga-ni.

Egli sconta con la morte, ed anche dopo la morte con il dramma fami-liare, la propria aspirazione a vivere,

insieme al suo popolo, le dimensioni ed i ritmi di una tranquilla esistenza borghese. Così, d’altronde, aveva scritto in una lettera testamento per la sua famiglia ed aperta dopo la morte.

L’opera coglie queste diverse anime della personalità del sindaco ucciso e le parole della figlia si ac-campano con la forza di una ferma denuncia e di una sofferta lacerazio-ne di affetti privatissimi.

Ma Marcello Torre non apparte-neva o appartiene solo a Pagani. è patrimonio, con la sua lezione di vita, di tutti. Ed in questa prospettiva il lavoro teatrale disegna una severa, alta denuncia morale.

Francesco Fasolino

A proposito della cancellazione dell’intitolazione di una piazza a MarcelloTorre, il sindaco di Pagani ucciso dalla camorra.

L’illuminata preveggenza della commedia

‘A città ‘e Pullecamorra

Annamaria Torre (Maria Teresa Falcone), al centro, in un’intervista ripercorre la tragica vicenda del padre Marcello, sindaco di Pagani,

trucidato dalla camorra nell’immediato dopoterremoto del 1980.

Il 21 gennaio scorso è mancato Ivo Silvestri,

Generale dei Carabinieri.Sentite condoglianze alle

famiglie Silvestri e Ghilardi, con un abbraccio affettuoso

al fratello Franco, dalla redazione di ANGRI ’80.

confEsErcEnti Il presidente A. Severino,

il vice G. Di Dato, il coordinatore della

delegazione A. Ingenito partecipano, a nome dei commercianti,

al lutto che ha colpito la famiglia Di Lauro per

la prematura scomparsa dell’amato

e stimato collega Antonio Di Lauro,

noto maestro fiorista. AnGRI ‘80

esprime le proprie sentite condoglianze

alla famiglia Di Lauro per la prematura

scomparsa del caro Antonio, nostro storico

inserzionista.

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10Febbraio 2011AttuAlità

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Lo scorso 15 gennaio, pres-so l’Istituto L. Galvani si è tenuta la premiazione

del concorso “Memorial Angelo Giello”, 2ª edizione, a cui hanno partecipato tutte le scuole elemen-tari cittadine.

Il concorso si è sviluppato in due fasi e le domande di iscrizione, arrivate da tutte le scuole primarie, sono state tante. La prima fase è consistita nella valutazione dei lavori inviati, divisi in quattro sezio-ni: - disegni realizzati con pastelli a cera, tempera e acquerelli; foto e video; poesie; testo regolativo.

La Preside Olimpia M. Tiziana Savarese e i membri della commis-sione hanno ritenuto di premiare nella sezione “Disegni” gli alunni: Nasti, Bove, Lumino del III Circolo Didattico (plesso Taverna classe 5ª E); un lavoro di gruppo del III Circolo Didattico (plesso Dante Alighieri classe 5ªA) e De Nunzia Stefano del I Circolo didattico, classe 4^B).

Nella sezione “Foto/Video”: la classe 5ª E del I Circolo Didattico, la 4ª A del III Circolo Didattico (plesso Dante Alighieri) e la classe 5ª A dell’Istituto Paritario “Alfonso M.Fusco” (Suore Battistine).

Nella sezione “Poesie”: Andrea Emanuela Allari del I Circolo Di-dattico (classe 5ª C), Gerardo Russo del I Circolo Didattico (classe 5ª A) e Gianluca D’Antuono del I Circolo

Didattico (classe 5ª C). In “Testo Regolativo”: Angelica Damiano

del I Circolo Didattico (classe 4ª B). Infine nella sezione “Speciale”: Grippino e Orlando del III Circolo Didattico con un “plastico”

con luci, e la classe 5^A del III Circolo Di-dattico con il “Castello Doria” (plesso Dante Alighieri); Ferraioli, Giordano, Longobardi e Palumbo del III Circolo Didattico plesso Taverna (classe 5ª A) con “L’Albero dei

«Ho letto il libro in una notte, come accade quando nasce quella specie di “complicità” tra noi e chi scrive o tra noi – come in questo caso – e la protagonista» così scrive Gabriella Zanella sulla rivista “La Nostra Famiglia” della provincia di Como dopo d’aver letto il libro “Quando si alza il vento di terra” di Maria Rossi, pubblicato dal Centro Iniziative Culturali.

Nello stesso articolo viene anche presentato ed elogiato il dvd realizzato dal nostro collaboratore Mario Avosso che frequentando il centro di Cava dei Tirreni ha potuto conoscere l’attività di questa associazione a favore dei bambini ed ha saputo illustrare l’opera di don Luigi Monza, fondatore de “La Nostra Famiglia”; un’opera che ha messo scienza e tecnica al servizio della crescita dei bambini bisognosi di interventi terapeutici ma anche di gesti di carità.

“La Nostra Famiglia” opera da quarant’anni in 35 località italiane, e anche all’estero, e con il suo Istituto scientifico “E. Medea” ha raggiunto importanti risultati nella ricerca per l’iden-tificazione dei difetti molecolari sulle disabilità infantili.

Venerdì 25 Febbraio, alle ore 18,00 presso l’auditorium Giovanni Paolo II , della Cittadella della Carità (ex Città dei Ragazzi), in via Adriana 18 – Angri , verrà presentato il nuovo libro di lettere e do-cumenti su don Enrico Smaldone, a cura di don Silvio Longobardi, direttore del Centro diocesano di Formazione.

Il libro, dal titolo “Don Enrico Smaldone - L’Audacia della Carità” offre la possibilità di conoscere ancora meglio la figura umana e sacerdotale di don Enrico attraverso i suoi scritti: appunti e lettere.

La pubblicazione apre altri e più fecondi orizzonti perché permette di comprendere don Enrico a partire dal suo vissuto interiore: pos-siamo così scoprire il fuoco che animava la sua azione pastorale e le motivazioni che guidavano la sua opera caritativa. E soprattutto possiamo comprendere lo stile di un prete che ha messo tutto se stesso al servizio di un’opera santa. Fino a dimenticarsi.

Alla presentazione interverranno Sua Ecc.za Mons. Gioacchino Illiano, Mons. Franco Alfano vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi, don Mario Vassalluzzo e alcuni ragazzi dell’ex Città dei Ragazzi.

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Ricordi”.Tutti i lavori sono

stati completamen-te realizzati dagli alunni, con un punto di riferimento ben preciso “L’Angri antica”.

è doveroso ri-cordare che questo concorso è stato ri-proposto per com-memorare il secondo anniversario della scomparsa del no-stro caro professore di artistica Angelo Giello, che ha dato tanto alla scuola sia professionalmente che moralmente. Egli ci ha insegnato l’amore per il prossi-mo, ad essere tenaci e a non mollare se la vita ci pone davanti a difficoltà.

Ci ha fatto capire che disegnare non è solo usare una sem-plice matita su una pagina bianca, ma significa esprimere ciò che spesso la bocca non è capace di dire.

Non è facile in-contrare persone come lui che vivo-no la vita giorno per giorno non chieden-do niente di più di un sorriso e per questo nei nostri ricordi vive sempre nella felicità che portava sempre con lui e che cercava di donare a tutti coloro che gli erano accanto!

Giulia Santo-nicola, Denise

Aliberti, Gennaro Fattoruso

2ª edizione “Memorial Angelo Giello” all’I.C. “Galvani”

Obiettivo sull’Angri anticaTutti i lavori sono stati realizzati dagli alunni, con un punto di riferimento ben preciso: i luoghi storici della nostra città

“Quando si alza il vento di terra”

Il successo continua

Opera curata da don Silvio Longobardi

Don Enrico Smaldone L’Audacia

della Carità

SToRIA DI AnGRIEravamo un casale di Nocera,

Angri allora città non era questo casale, dopo anni, ai Doria viene dato

facendo di quella famiglia il principato.Il Re Carlo I D’Angiò

molte famiglie di grado elevò,queste famiglie: Concilio, Ardinghi, Risi, Rodi e Coronato

da Nocera Angri hanno staccato.Il fervore di progressi non mancava,

negli Angresi molto ce ne stava;dopo anni, terremoti, peste e carestia

portarono gli abitanti a pregare una figura pia,questa fu proprio San Giovanni Battista

che per noi è il santo protagonista,nacque poi un bel bambino

di nome Maria Fusco Alfonsino.Diventò di Angri il Beato

e il nome di Santo gli fu dato.C’era anche Don Enrico Smaldone

un sacerdote con tanta compassione.Costruì una casa per tutti i ragazzi in difficoltà

e insieme vivevano con amore e fraternità.Di nuovo un terremoto Angri colpì

e la felicità di questa città subito svanì.Però con l’aiuto di tutti

spostarono le macerie con buoni frutti,anche se morirono molte persone

gli Angresi ripresero in mano la situazione,cosi fino ad oggi siamo arrivati

e queste avventure sono ancora raccontate.Gerardo Russo

V A, I Circolo Angri

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Abbandono per un po’ i panni dell’editorialista su temi generali e approfitto di questo spazio per evidenziare come cronista alcune si-gnificative carenze e lanciando da cittadino una provocatoria proposta. Alcuni mesi fa su questo stesso giornale evidenziai la necessità di un piano sociale comunale che tenesse conto della difficile condizione in cui versa una fetta consistente di indigenti. Una proposta semplice lanciata indirettamente all’avvenente assessora delegata nell’individuare un percorso, avviando un coordinamento tra le associazioni operanti sul territorio per offrire maggiori servizi ed infrastrutture alle tante famiglie in difficoltà economica. Naturalmente la mancata cortesia di rispondere ad una lettera protocollata, evidenzia il silenzio assenso della politica distratta. Poca cosa probabilmente per l’Amministrazione che in quel momento preferiva annunciare ai quattro venti di aver ottenuto dal Piano di zona (con chissà quali notevoli impegni personali) due al massimo tre posti in più per l’assistenza domiciliare.

Pur apprezzando lo sforzo, dico solo che non basta, e che non si può ritenersi soddisfatti di un risultato che seppur apprezzabile è decisamente insignificante rispetto alle necessità stringenti di una buona parte della comunità. La qualità della vita delle persone si misura su diversi indici, e a tal proposito riveste un significativo aspetto, l’assistenza e la risposta degli enti preposti ai bisogni collettivi. Ora senza fare il satrapo e te-nendo conto anche dell’insignificante interrelazione e direi anche poco coordinata azione dei diversi enti coinvolti nel settore socio assistenziale, mi domando cosa intende fare il governo locale nell’offrire quanto non già una normativa provinciale ma un diritto inalienabile umano sancito dalla Costituzione riconosce.

Se come appare non si è neppure in grado di aprire una sede di servizi ambulatoriale che serva il distretto sanitario, pur avendo a disposizione un immobile (costruito in un luogo sbagliato; mi riferisco allo stabile di via dei Goti, nei pressi del casello autostradale) mi domando in che modo si possa realizzare un piano che non si limiti solo alle emergenze ma sia in grado di andare oltre. Vorrei solo che chi ci amministra abbia una visione di insieme e si adoperi per realizzare almeno una reale inversione di tendenza. Resta ben poco del welfare assicurato ai cittadini italiani ad Angri, se si escludono i servizi sanitari di emergenza e i famosi pacchi alimentari offerti dal Fondo Alimentare erogati anche con parsimonia dalla Caritas. Qualcuno mi contesterà: ma dove prendiamo i soldi per un piano che, seppur elaborato, non potremmo realizzare.

Rispondo con una proposta, cosi che non si dica che i giornalisti sono solo bravi a scrivere belle parole. In altri comuni è fatto consolidato richiedere ai fornitori un contributo di “solidarietà”: si potrebbe partire da qui e chiedere una “una tantum” da far confluire in un fondo specifico non gestibile direttamente dalla politica (visto che capita molto spesso che capitoli economici siano spostati su altre voci per arcane volontà), ma si realizzi un ente ex novo in grado di svolgere un unico ruolo, essere vicini ai più bisognosi e che necessitano di assistenza e senza per questo mettere in discussione enti ed istituzioni come il Piano di Zona che mi perdonerete considero ormai incapace di affrontare le reali esigenze collettive, stretto com’è da rivendicazioni personalistiche di una politica chiacchierona e meramente lottizzatrice.

Alla prossima.

Quando la solidarietà cozza con gli interessi di pochi

Necessario lanciare un nuovo patto gene-razionale ed offrire servizi alla comunità aldilà della mancata correlazione degli enti preposti con l’assisten-za socio sanitaria.

Lo scorso 10 febbraio, presso L’Officina delle Idee, si è svolto un ennesimo in-contro sui servizi sanitari cittadini dell’ASL SA1, per i quali non è ancora del tut-to superato il rischio di un loro trasferimento a Scafati, per la fatiscenza dei diversi immobili in cui sono ospi-tati, in particolare la sede di Via Semetelle.

All’incontro erano pre-senti diversi medici, per lo più angresi, che operano sul territorio cittadino e con il dott. Giuseppe D’Amora, dipendente Asl, si è fatto il punto sulla vertenza per far rimanere ad Angri i servizi, a partire dagli ambulatori, ospitandoli in un nuovo sta-bile di proprietà del Comu-ne, che per i locali disponi-bili consentirebbe anche un miglioramento ed un poten-ziamento delle prestazioni sanitarie.

A seguito di diversi in-contri a Salerno (tra De Simone, Commissario Straordinario ASL, Quar-tucci, Direttore del Distret-to 6, l’ingegnere Miranda, direttore della struttura Servizio tecnico-manuten-tivo dell’ASL e I’lng. B. D’Ambrosio del Comune di Angri) è maturata la sigla di un contratto che prevede uno scambio di immobili tra Asl e Comune di Angri: il Comune cederebbe il nuo-vo immobile di via De’ Goti (realizzato per un nuovo centro sociale) e otterrebbe lo stabile dell’ex Inam di via Arnedi.

D’Amora ha fatto pre-sente che, dopo la sigla del contratto il trasferimento dei servizi sanitari a via De’ Goti si è bloccato perché vi è stato il passaggio di

consegne tra un commissario stra-ordinario dell’ASL all’altro (agosto 2010) e la nuova dirigenza ha voluto riesaminare tutta la pratica.

Inoltre vi sono lavori di “ade-guamento” dei locali da fare, che sono a carico dell’Azienda sanita-ria. Infatti lo stabile, costruito come centro diurno per anziani e disabili, necessita di alcuni ritocchi (divisori, lavelli negli ambulatori ecc.).

Ma il reperimento dei fondi ne-cessari per tale adattamento ha cre-ato non poche difficoltà al Distretto, nonostante l’impegno del direttore Quartucci.

Il nuovo Commissario Straordi-nario Asl ha inoltre deliberato di demandare all’Agenzia del territorio la valutazione dei due immobili per meglio contabilizzare la congruità dello scambio.

Alla luce di questi sviluppi ed in attesa di positivi passi avanti, per te-nere viva l’attenzione sull’iter della vicenda, si è concordato tra gli in-tervenuti di incrementare gli sforzi informativi nei confronti dei cittadi-ni e degli utenti, utilizzando sia gli organi d’informazione che gli stessi studi ambulatoriali dei medici ope-ranti in città. STATo ATTUALE DEI SERVIZI

SAnITARI CITTADInII servizi del Distretto sanitario di

base 61 situati nel comune di Angri sono ubicati in tre distinti immobi-li. Nello stabile di via Semetelle, vi sono gli ambulatori degli specialisti (cardiologo, otorino, oculista ecc); l’Unità operativa di Igiene degli ali-menti; gli sportelli del Centro unico di prenotazione (CUP) e l’ambula-torio delle visite medico-legali; il Centro che effettua le vaccinazioni obbligatorie e le campagne vaccinali (es. quella antiinfluenzale). Lo stabi-le è di proprietà del Comune che lo ha dato in locazione all’ASL.

In via S. Di Giacomo vi sono gli Uffici: Riabilitazione; Invalidi civili; Assistenza sanitaria di base; Ufficio Ticket; Ufficio sociosanitario, Uffici amministrativi. Questi servizi sono

to al piano terra (dove prima c’era la Stazione dei Carabinieri). Si tratta di quattro unità immobiliari fittate all’ASL da privati.

In via Badia vi è la sede della Guardia medica e del Servizio di Emergenza territoriale (118). Si tratta di un prefabbricato “pesante” donato dalla Croce Rossa Tede-sca nell’immediato dopoterremoto del 1980, attualmente di proprietà dell’ASL

Si evidenzia l’assenza di servizi per disabili in tutti i locali. L’acces-so per i disabili è possibile solo al piano terra di via Semetelle e di via Di Giacomo.

Le strutture sono in cattivo stato o addirittura fatiscenti. Dappertutto gli impianti sono obsoleti e non a norma, vi è intonaco scollato, umi-dità, recessi che possono ospitare (ed hanno ospitato) blatte e altri insetti; c’è altresì scarsa tutela della privacy (divisori in carton gesso in alcuni locali).

La differente dislocazione di tut-te queste sedi poi crea non pochi problemi al personale e agli utenti che devono spostarsi da uno stabile all’altro per una stessa pratica.

Vi è difficoltà ad archiviare i do-cumenti. Inoltre alcuni strumenti non possono essere acquistati e messi in opera per l’inidoneità delle strutture e degli impianti elettrici e telefonici.

Nella zona di corso Vittorio Ema-nuele, di via Semetelle e di via di

Giacomo vi è grande carenza di parcheggio, con grosse difficoltà di spostamento per le mamme con i bambini in passeggino o carroz-zina, per gli anziani e i disabili.

I locali di via Badia inoltre sono costruiti con materiali contenen-ti amianto. Sebbene una perizia abbia rilevato nell’ambiente concen-trazioni di fibre consen-tite dalla norma, essi vanno assolutamente o dismessi o trattati ido-neamente (“incapsula-mento”) al fine di evita-

re in futuro pericoli gravissimi per gli operatori e gli utenti. Il loro stato di conservazione è pessimo.

In via informale sono stati consul-tati alcuni esperti del settore edilizio che hanno tutti stabilito che i costi di ristrutturazione supererebbero quelli di abbattimento e ricostruzione ex novo.

Lo stabile di proprietà del Comu-ne, sito in Fondo Rosa Rosa (uscita autostrada, lato Sant’Antonio Aba-te), invece è assolutamente nuovo, tre piani più seminterrato “abitabi-le” ed offre i seguenti vantaggi agli utenti: accesso per i disabili a tutti i piani (ascensore); tutti i servizi in un’unica struttura; facilità di par-cheggio; impianti a norma.

La sua acquisizione permetterà all’ASL di aggiungere al pacchetto di prestazioni gia rese sul territorio, altre attività, che si renderanno pos-sibili per il fatto di avere una strut-tura idonea. In particolare saranno migliorati gli orari di ricezione del pubblico, saranno svolti per i cittadi-ni angresi eventi formativi e di pre-venzione a tutela della salute (a via De’ Goti si potrà disporre di un’am-pia sala conferenze), sarà possibile ampliare Ie attività di alcune bran-che specialistiche e, non appena si otterranno i finanziamenti, si potran-no implementare alcuni strumenti attualmente non utilizzabili in via Semetelle per l’inidoneità del locale e degli impianti.

Mauro D’Andretta

allocati in tre diver-si appartamenti al primo piano di un immobile, più un locale-appartamen-

Ambulatori e servizi Asl: c’è ancora il rischio di un trasferimento a Scafati

Opportuna una mobilitazione degli Angresi per accelerare il loro trasferimento nello stabile realizzato in via De’ Goti di fronte al casello dell’A3

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12Febbraio 2011Premio città di AnGri

Continua la collaborazione tra ANGRI ‘80 e l’organizzazione del “Premio Città di Angri” che consiste nell’intervistare gli “Ambasciatori Angresi”: tutti quei personaggi che dal 2003 ad

oggi hanno ricevuto l’ambito riconoscimento per meriti artistici, professionali, culturali, sociali... Questo mese incontro Mario Donnarumma, già campione di kick boxing.

Mario come vanno inter-pretate tutte queste sigle?

Sono le sigle che identifi-cano le varie federazioni tra gli sport da combattimento. Sport che con passione e devozione ho praticato per tanti anni. Ora ho “appeso i guantoni al chiodo” e da quattro anni mi sono ritirato completamente dall’attività sportiva dedicando anima e corpo al mio lavoro. Gestisco un’attività commerciale ad Angri.

Ma come ti sei avvicinato a questo genere di sport?

Ricordo che fin da bambino ho sempre provato un’attra-zione molto forte per il pugi-lato, poi, come tanti ragazzi, ho iniziato un po’ per gioco ad allenarmi ed a combattere. I primi incontri si fanno nella regione di appartenenza, poi, man mano che passano gli anni e si accumula esperienza si spera di essere “notati” dalle varie federazioni che, se si è validi, puntano su di te facendoti combattere incontri importanti anche contro atleti stranieri.

A proposito di ring, ap-prossimativamente quanti incontri hai combattuto?

Ti do lo score completo della mia carriera: ho com-battuto 66 incontri, ottenendo 51 vittorie di cui 4 per “KO” e 15 sconfitte.

E qual è la performance che ricordi con più pia-cere?

Sicuramente la vittoria del mondiale WKA; furono 12 riprese combattutissime fino alla fine. Era l’anno 2003.

L’incontro che invece avresti fatto meglio a non combattere mai?

Un incontro per le qualifi-cazioni ai campionati italiani del 2005. Ricordo che fu una disfatta totale, un crollo fisi-co, di testa e di nervi. Il mio avversario era un atleta sardo che “rischiò” seriamente di farmi male.

Se i rischi di farsi male sul serio sono così alti (basta un calo di concentrazione) perché ci si appassiona a questi sport?

La mia generazione era

attratta dagli sport da combattimento perché c’era un reale bisogno di uscire dalla routine del quotidiano, si sentiva la necessità di provare sensazioni forti che il duello fisico con un tuo coetaneo riesce a farti provare.

Qual è, invece, l’incontro che avre-sti voluto combattere e che, purtrop-po, non hai mai combattuto?

Sicuramente quello con un atleta russo con un nome impronunciabile. Ricordo di averlo visto combattere in Serbia, ai campionati europei in cui, alla fine, vinse la medaglia d’oro. Non riuscimmo a gareggiare perché in quell’edizione io fui eliminato in semifinale dalla Polonia. Quell’atleta della federazione russa mi impressionò per forza, potenza e grinta oltre ad avere un suo personalissimo stile di combat-timento. Ricordo che già pensavo a come affrontalo, a come attaccare ed in che modo invece schivare i suoi colpi visto che fisicamente era molto diverso da me. Forse fu proprio il correre con la mente troppo avanti che mi fece perdere concentrazione e lucidità in semifinale.

Un po’ come per tutti gli aspetti importanti della vita…

Esatto. Io sono dell’opinione che alla base di una buona forma fisica e mentale di ogni essere umano ci deve essere tanta formazione sportiva. Gli sport da combattimento, poi, ti aiutano a crescere più in fretta e con più rispetto verso il prossimo, così come si rispetta l’avversario che sul ring ti sconfigge, magari umiliandoti (sportivamente par-lando) o addirittura facendoti male. Ma queste sono le regole e vanno rispettate. Accettare una sconfitta, riconoscendo la supremazia dell’avversario non è assolutamente una cosa facile, special-mente quando ti alleni duramente e con costanza, facendo numerosi sacrifici e facendo a meno di quelle cose che quando si è giovani sembrano irrinun-ciabili come ad esempio i divertimenti, la discoteca nel weekend, le cene e qualche bicchiere di vino.

Sono d’accordo con te. Adesso parliamo un po’ di Angri ?

Non sono uno storico, né un saggio. Al massimo possiamo parlare della situazione sportiva angrese

Partiamo proprio da questo…Credo che ad Angri, così come in

tutto il Sud Italia la situazione spor-tiva non sia l’ideale per chi vuole impegnarsi con passione e dedizione in una disciplina. Io, per esempio, sono convinto che se mi fossi trovato in un contesto europeo o anche del Nord Ita-lia, avrei combattuto almeno il doppio

degli incontri. Non immagini quante volte ho dovuto raggiungere cittadine del settentrione (spesso più piccole, più “brutte” ma molto più organizzate di Angri) per partecipare a gare del settore sport da combattimento. Da noi nell’agro, poi, non vengono mai organizzate gare di un certo livello, come ad esempio i campionati italiani. Queste cose sono viste ancora con poco interesse, forse perché non creano lo stesso “business” dell’edilizia o di altri settori. Invece in tanti piccoli centri del Nord Italia si sta diffondendo un vero e proprio turismo sportivo.

Come si potrebbe intervenire per invertire la tendenza?

Con l’impegno e la buona volontà di tutti. A me, ad esempio, alcuni anni fa, venne l’idea di creare una vera e propria palestra di sport da combattimento ad Angri, intitolandola proprio “Pugilisti-ca Angrese”, in modo da diffondere la cultura di questi sport anche a livello visivo, di immagine.

Il progetto era quello di far avvicinare i bambini gratuitamente a questi sport, e di valorizzare i talenti locali dando loro un attrezzato ed all’avanguardia punto di riferimento sul territorio, dove po-tersi allenare seguiti da “coach” molto stimati ed apprezzati nell’ambiente non solo a livello locale.

Bella idea, ma è rimasta nel cas-setto?

Dal cassetto l’ho tirata fuori più volte, proponendola ai politici di turno, senza purtroppo trovare mai un riscon-tro positivo. Figurati che avevamo già un progetto molto avviato, avevamo già fatto il piano degli investimenti, indi-viduato la location - proprio al centro del paese – ed addirittura abbozzato il piano di comunicazione…

Hai accennato prima ad apprezzati allenato-ri locali…

Ad Angri abbiamo Vittorio Gimondo e Giuseppe Russo che sono tra i migliori “co-ach” di sport da com-battimento in assoluto. Sono stati loro i primi a credere in me – insieme a mio fratello Antonio che mi ha sempre se-guito dal punto di vista alimentare e nutriziona-le - valorizzando le mie doti naturali, fornendomi un’infinità di consigli tecnici ed insegnandomi le migliori tattiche di

combattimento.Sono gli stessi nomi che mi ha fatto

prima di te, ma al tuo stesso modo, Gaetano Verziere…

Gaetano sta facendo parlare di sé a livello nazionale avendo vinto già due medaglie d’oro, eppure è ancora gio-vanissimo! Sono sicuro che anche lui, come me, deve tutto dal punto di vista della preparazione atletica e tecnica ai maestri Gimondo e Russo.

Possiamo definire Verziere il tuo erede naturale?

Sicuramente. Io, comunque, non posso fare altro che augurare a Gaetano di vincere molti più incontri di me, raggiungendo tutti i successi che merita e realizzando tutti i suoi sogni.

Di sicuro è stato il tuo erede al “Premio Città di Angri” dove, dopo di te, si è aggiudicato il riconoscimen-to per la categoria “sport”…

Perché non organizzi anche un “Premio Città di Angri per lo Sport? Oppure porti ad Angri il “Premio Nazionale dello Sport” che hai creato nella vicina Scafati? Ripeto, credo molto nel turismo sportivo e visto che Angri non è “famosa” per nessun tipo di turismo (culturale, archeologico, religioso, ecc…) potrebbe diventare un’attrazione da questo punto di vista. Tornando alla domanda, credo che Verziere sia il designato naturale a ricevere riconoscimenti sportivi non solo ad Angri ma in tutta la provincia e la regione.

Consentimi, infine, di farti proprio i complimenti per il Premio da te ideato, è un evento che mette in evidenza le gesta dei nostri concittadini, e che me-riterebbe ben altra visibilità e pubblicità da parte delle istituzioni angresi.

Giuseppe novi

Ad Angri è difficile impegnarsi in una disciplina sportiva

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Ancora una volta l’Associazione Art&Balletto Centro Studi Danza, diretta da Carmen e Antonella Foresta e la Dire-zione Didattica di Massimiliano Calandro, consegue un importante successo: un allievo della scuola, infatti, è stato selezionato per far parte della compagnia professionistica dell’Artéca e partecipare alla vetrina dei gruppi professionistici a “Danza In Fiera”, uno degli eventi più importanti nel mondo della danza italiana che si terrà dal 24 al 27 Febbraio a Firenze.

L’Artéca, di cui è presidente Amalia Salzano, maestra e coreografa di fama inter-nazionale e discepola del M° Matt Mattox, è un’associazione che coinvolge le scuole di danza del territorio in importanti iniziative relative al mondo della danza e che quest’anno ha inaugurato un nuovo importante progetto: la selezione dei ballerini più bravi delle scuole appartenenti per la presentazione di una coreografia all’annuale appuntamento di “Danza In fiera”.

I 10 ragazzi della Compagnia Artéca sono stati selezionati durante stage-audizioni tenuti da grandi maestri come Antonella Gheno (ballerina nelle più importanti compagnie italiane e estere quali Balletto di Spoleto, Compagnia Euroballet di Lussemburgo, Com-panhia Nacional de Bailado, presso il Teatro S. Carlos di Lisbona), Giovanna Spalice (Etoile del Teatro San Carlo), Vinicio Mainini (Docente per i corsi di avviamento professionale presso il MAC di Roma) e la stessa Amalia Salzano, in mezzo a tanti concorrenti; fra i ragazzi, tutti diplomati e maggiorenni, spicca Michele D’Antonio, allievo del Centro Studi Danza Art&Balletto, che grazie alle doti fisiche e all’ottima preparazione tecnica è stato scelto nonostante la sua giovane età (13 anni).

I ballerini si presteranno ad un lavoro coreografico molto partico-lare costruito a quattro mani da Amalia Salzano e Vinicio Mainini e accompagnato dal vivo dal Soprano Federica Marotta.

è un allievo dell’associazione angrese Art&Balletto

Il giovane Michele D’Antonio a

Danza In Fiera

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13Febbraio 2011 AttuAlità

Via F.S. Caiazzo, 5/7 -- Tel.081.946380(Ex Fiera della Borsa)Dal 1º novembre

In occasione della Settima-na di preghiera per l’unità dei cristiani, lo scorso 19 gennaio, presso il salone della parroc-chia Santa Maria delle Grazie di viale Europa, il Centro per il dialogo (formato dalla Diocesi Nocera Sarno, dal-le Chiese Ortodosse, dalle Chiese Evangeliche e dai Frati minori della provincia saler-nitano-lucana) ha organizzato un importante convegno dal titolo Gloria a Dio e pace sulla terra.

I l c o n v e g n o , b a s a t o sull’omonimo documento del Consiglio Ecumenico delle Chiese preparatorio alla Dichiarazione sulla “pace giusta”, è stato coordinato da Stefania D’Antuono della chiesa Pentecostale che, dopo aver citato il pastore evange-lico Dietrich Bonhoeffer che negli anni trenta predicava una resistenza non violenta che avesse come protagoniste le chiese, ha presentato il primo ospite, don Domenico D’Am-brosio, parroco della chiesa Santa Maria delle Grazie.

Don Domenico, salutando gli intervenuti al dibattito e la folta platea, ha detto che “oggi l’intera comunità costruisce un importante tassello, e per questo motivo dobbiamo rin-graziare il Signore, affinché, pur portando con noi le nostre differenze dogmatiche, si possa, tutti insieme, dialogare e creare le basi per unire la grande famiglia cristiana, attualizzando sempre il mes-saggio evangelico”.

Successivamente ha preso la parola padre Damiano Lanzone, frate minore del Convento di San Francesco di via Risi, che ha detto: “Il Consiglio Ecumenico delle Chiese, il CEC, organizzerà una Convocazione Internazio-nale Ecumenica sulla pace che si terrà a Kingston in Giamaica dal 17 al 25 maggio 2011, e per tale occasione, ha redatto un documento preparatorio Gloria a Dio e pace sulla terra, in cui si analizza, con molta attenzione, il messaggio del Cristo, nuovo Adamo, che introduce nel mondo nuovi modelli di comportamento. Inoltre, il concetto di Shalom, per le Sacre Scritture, non è solo pace, ma anche giusti-zia, rettitudine, compassione, verità, integrità, benessere,

sicurezza, prosperità, libertà dalla di-scordia e dall’antagonismo politico. Il primo passo per costruire nel mondo la “pace giusta” è la necessità di costruire un’unità all’interno della famiglia dei cristiani, per secoli divisi e lontani. Le Chiese devono avere la consapevolezza che la guerra ed il terrorismo, lo sfrut-tamento dei beni comuni e la violenza dei mass-media, sono tutte sfide che do-vranno essere affrontate per realizzare la vera pace. Il cuore del Cristianesimo è la pace, e dunque le Chiese, devono, oggi e sempre, dichiarare illegittimo e immorale ogni tipo di violenza. Nell’epoca contemporanea, dobbiamo rifarci alle esperienze di Don Lorenzo Milani e Don Tonino Bello, che hanno avuto come credo la “non violenza”, e hanno basato il loro cammino pastorale sull’umiltà e la cultura della pace. Oggi bisogna essere operativi e costruire, con l’aiuto di tutte le Chiese cristiane, delle vere e proprie “Scuole di pace”, così come sta facendo la Chiesa di Santa Maria delle Grazie che, a breve, darà vita alla prima “Scuola di politica”.

In seguito, si è avuto l’intervento di Guglielmo Grillone, della Chiesa ortodossa del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, che ha riferito: “Il documento, redatto dalle Chiese, è molto ricco di spunti sociologici, politici e ovviamente di Teologia Trini-taria. Tutte le Chiese, in quest’epoca di grave crisi economica e morale, hanno compreso che oggi, come non mai, bisogna creare i presupposti affinché ci sia pace e unione tra i cristiani. Proprio come recita un versetto degli Atti degli apostoli, leitmotiv della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: Uniti nell’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera. Anche Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, ha sovente dichiarato che i mali della nostra società sono le violenze che sfociano nelle azioni belliche e terro-ristiche, ma anche altri tipi di violenza,

più subdola, come lo spietato consu-mismo dei popoli cosiddetti ricchi ed industrializzati, il relativismo, l’edo-nismo ed il disastro ambientale non ostacolato da governi irresponsabili. Il documento, inoltre, dice che l’uomo pur avendo limiti e debolezze, secondo la sua natura mortale, è però creato a immagine di Dio, e per tale motivo deve costruire, in primis localmente, e poi a livello nazionale ed internazionale, opere di pace e solidarietà. Le Chiese si preparano a pregare tutti insieme il Padre, affinché si possa eliminare ogni assurda violenza”.

Infine, si è avuto l’ultimo intervento, quello del pastore metodista, Antonio Squitieri, che ha affermato: “Prima giustificavo la “guerra giusta”, in nome della democrazia, giustizia e libertà degli uomini. Oggi, dopo un lungo cammino, ho capito che, quello che i governi affermavano, altro non era che autoritarismo e sopruso dei forti sui deboli. Nelle varie confessioni religiose abbiamo avuto grandi apostoli, come Giovanni XXIII, con la sua famosa enciclica Pacem in terris, Gandhi e Martin Luther King, che hanno creduto invece nella “pace giusta”, come con-trapposizione ad ogni tipo di violenza. Da un anno è costituito il Consiglio Regionale Ecumenico, che raccoglie 12 Chiese ed ha, al suo interno, 4 commissioni (quella giustizia e pace, pastorale, liturgica e comunicazione). Chiedo alle 4 commissioni di mette-re al centro del proprio cammino il documento preparatorio per la pace. A Napoli è già sorta una “Scuola di Pace”. Ora dobbiamo concentrare i nostri sforzi affinché si possano creare i presupposti per ereditare nei nostri paesi tale esperienza”.

A fine convegno i relatori ed i pre-senti si sono recati presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, per la Celebrazione ecumenica della Parola di Dio.

Sergio Ruggiero Perrino

Uniti per la pace sulla Terra

Lo scorso 22 gennaio presso la Confraternita di Santa Caterina numerose associazioni dell’Agro hanno promosso un incontro-dibattito sul tema immigrazione 2011.

L’incontro è stato organizzato dal-le seguenti associazioni: Associa-zione Adamah, Granello di Senapa Onlus, La tenda, Gorèe, bottega del consumo critico “Tutta n’ata storia”, Caritas di Nocera Inferiore Sarno, Scuola di pace frati minori.

L’obiettivo dell’incontro, voluto dalle associazioni territoriali im-pegnate con gli immigrati presenti nell’Agro, è stato mirato ad una ri-flessione generale e interattiva, tra chi opera ogni giorno come opera-tore sociale, a chi lavora con la Cari-tas, a chi vive lo status di immigrato in terra straniera.

Il fenomeno immigrazione è oggi costantemente respinto e non affron-tato dalla politica italiana. Il fondo economico per gli immigrati tra le voci della legge di bilancio è sta-to pari a zero; stesso discorso per il fondo immigrazione regionale. Nessun diritto per chi arriva in ter-ra straniera, nessuna forma di tutela prevista dalla legge italiana.

A ciò si aggiunge il costante raz-zismo mediatico declinato dalla po-litica leghista, e un evidente aiuto gratuito alla criminalità organizzata che vede ingrossare le proprie file sfruttando le vite di malcapitati sen-za tutela, né patria, né famiglia.

Invertendo la rotta rispetto alla politica attuale gli operatori sociali e i parroci intervenuti, impegnati con la Caritas, hanno analizzato tre con-cetti chiave del fenomeno migrato-rio: “Cambiamenti?” “Interazione?” “Protagonismo?”.

Don Vincenzo Federico, delegato regionale Caritas Campania, ha det-to: “La Caritas quest’anno ha prodot-to il 20º rapporto sull’immigrazione e dopo ben vent’anni concludiamo che manca il riconoscimento della persona. C’è solo necessità di brac-cia, di esseri umani da schiavizzare in un mercato del lavoro nero. Dob-biamo iniziare a riflettere sul fatto che l’immigrazione non è solo un fenomeno portatore di bisogni, ma fa emergere valori, ricchezze, positi-vità. Il fenomeno migratorio è ormai strutturale.

Pertanto dobbiamo uscire dalla mentalità emergenziale, per arrivare a riconoscere i diritti della persona. Bisogna capire che per gli immigrati l’associazionismo è un’opportunità, un’occasione per integrarsi. Su que-sto dobbiamo lavorare, l’integra-zione significa appunto mettere in comune delle esperienze di ognuno,

ma le istituzioni sono molto indietro rispetto al nostro lavoro”.

Ha continuato Don Edoardo Ta-futo, direttore Caritas diocesi di Nocera Inferiore e Sarno: “Oggi assistiamo ad un cambiamento forte dettato dalla crisi economica, che ha ridisegnato i rapporti umani e ha al-lentato la solidarietà. I nuovi poveri, disoccupati, famiglie che non rie-scono ad arrivare a fine mese, sono quelli meno inclini a prestare aiuto. Pertanto percepiamo che la presenza straniera è vista come quella di gen-te disgraziata. Dal punto di vista di chi è immigrato invece, spesso non sappiamo che molte persone arriva-no qui con la logica del riscatto nel lavoro. Il lavoro diventa un mezzo di emancipazione con cui riscattar-si dalla povertà, ritornare al paese d’origine ed aiutare le famiglie.

L’immigrazione proveniente so-prattutto dall’est, che nelle nostre case riveste il ruolo di badanti, è un’immigrazione di persone con un livello culturale superiore, molto spesso laureati. Il problema grave sorge quando la società civile per-cepisce queste presenze come peri-colose”.

Dal lavoro degli opera-tori sociali Andrea Mor-niroli e Vittoria Caffaro, abbiamo ascoltato l’espe-rienza diretta di chi si trova a fare i conti con dati de-vastanti nel nostro paese. L’Italia è divisa in corpora-zioni, il divario tra ricchi e poveri è sempre più ampio. Dati allarmanti verso cui la politica fa orecchio da mer-cante. Continuamente re-spinge gli immigrati giunti sulle coste con gli sbarchi, non sapendo che si tratta solo del 15% dell’immi-grazione, la restante arriva per altre vie.

Numerose sono state le testimonianze di cittadini marocchini, sudamericani, albanesi, integrati e re-sidenti da numerosi anni nell’Agro, cittadini a tutti gli effetti integrati dopo non poche difficoltà, la-voratori, studenti, giovani, bambini, donne.

Carmen Mariagloria Chirico

Immigrazione 2011: incontro promosso dalle associazioni dell’Agro

Il lavoro come via di riscatto per gli immigrati

Assistiamo ad un cambiamento forte dettato dalla crisi economica, che ha ridisegnato i rapporti umani e ha allentato la solidarietà.

In occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Fra’ Damiano: oggi bisogna essere operativi e costruire, con l’aiuto di tutte le Chiese cristiane, delle vere e proprie “Scuole di pace”, così come sta facendo la Chiesa di Santa Maria delle Grazie

che, a breve, darà vita alla prima “Scuola di politica”.

Dal 21 al 23 gennaio scorso, nella Pinacoteca di palazzo Doria

VoLo LIBERoDal 21 al 23 gen-

naio scorso, Fo-tografia Novi ha presentato “Volo Libero”, la prima mostra fotografica ad Angri del Dottor Vittorino Testa.

Un insieme di immagini raccolte grazie alla grande passione per questa affascinante arte che, unita all’espe-rienza e alla co-noscenza tecnica, costituiscono un binomio perfetto che da anni accom-pagnano il dottore nei suoi numerosi viaggi. Alle foto del dottore, poi, si sono affiancate quelle dello stesso Paolo Novi, nostro collaboratore, anch’esse frutto di viaggi.

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Lo scorso 30 gennaio, presso la sala-teatro della Confraternita S. Caterina, si è svolta una manifesta-zione organizzata dall’associazione Panacea, l’associazione onlus, nata con lo scopo di salvaguardare i beni artistici e culturali del territorio. La serata è servita a presentare il sito dell’associazione e la sua ultima fatica editoriale.

Parallelamente, è stato possibile vedere i lavori svolti dagli studenti dell’I.T.C. “G. Fortunato” di An-gri che, guidati dal prof. Pasquale Pannone, hanno raccolto ed esposto una serie di fotografie della Angri di un tempo, fornendo un quadro della realtà sociale, economica, urbanistica e umana del secolo scorso.

L’incontro è stato introdotto dal presidente di Panacea, Gianni Rossi, il quale ha lanciato un invito ai giovani a collaborare con l’asso-ciazione, per portare nuove energie alla vita culturale angrese. Ha, poi, annunciato la pubblicazione del se-sto fascicolo dell’associazione: An-gri tra fede, storia e arte. Archeologia e arte nel comprensorio angrese, che raccoglie gli atti del convegno tenutosi a maggio 2010, in con-comitanza della II edizione della manifestazione “Angri tra fede e storia”. Il volumetto è dedicato al patrimonio archeologico e artistico presente nell’area angrese, spesso oggetto di furti (non a caso, alle pareti della sala erano esposte anche foto della Via Crucis della chiesa di San Giovanni, da tempo trafugata e non ancora ritrovata). Al fascicolo è allegato un CD conte-nente le presentazioni dei relatori e i relativi testi.

Giancarlo Forino, socio fondatore di Panacea e autore di una serie di pubblicazioni edite dall’associa-zione, ha presentato i contenuti del sito ufficiale www.panaceart.it. In esso sono richiamati tutti i restauri curati dall’associazione; vi sono poi,

dettagli tecnici: è possibile, ad esem-pio, effettuare la ricerca di documenti all’interno del sito.

Ha poi preso la parola il prof. Pasquale Pannone, che ha illustrato il percorso e gli intenti del lavoro realizzato dagli alunni dell’ITC. Sono state raccolte circa trecento foto, ma quelle selezionate per la mostra sono state circa duecento. Le foto sono state ordinate su cartelloni bristol in quattro sezioni, dedicate rispettiva-mente ai “Ritratti”, ai “Rituali”, agli “Scenari” e alle “Distanze”.

Stefano Vanacore, anch’egli socio fondatore di Panacea, ha ricordato che uno dei compiti della politica è quello di intervenire sul degrado urbano ed ha annunciato l’imminente restauro delle sette statue in carta-pesta raffiguranti i sette dormienti, conservate nella Cappella Pisacane in via di Mezzo. Le sette statue rap-presentano un unicum del patrimonio artistico italiano, dal momento che si tratta dell’unico caso documentato in Italia di tale culto. Vanacore ha chie-sto al Comune di “adottare” le statue, in modo da permetterne il restauro. Il restauro verrebbe a costare circa 8.500 euro, dei quali 3.000 raccolti tra gli abitanti di Via di Mezzo e 2.000 investiti dall’associazione: restereb-bero ancora 3.500 euro da trovare per poter ridare splendore ad un’opera unica ed inestimabile.

L’intervento successivo è stato

quello del prof. Luigi Montella, il quale, evidenziando che una società colta è una società coesa e capace di affrontare le difficoltà, ha invocato un recupero degli aspetti antropolo-gici che sottendono alle espressioni artistiche; ha parlato di investimenti nella cultura, della necessità di pro-grammare iniziative collettive e non individuali, di rilanciare la pubblica istruzione, di una nuova idea di poli-tica, scevra da tessiture ideologiche fine a se stesse e capace di instaurare un nuovo modo di pensare ai rapporti tra istituzioni e cittadini.

L’assessore comunale alla Cultu-ra, Peppe Mascolo, da un lato ha sottolineato che l’Amministrazione comunale ha ereditato una situazione finanziaria estremamente difficile, dall’altro ha annunciato l’intento di organizzare un maggio ricco di eventi culturali. Inoltre, si cercherà di coinvolgere le realtà individuali e associate presenti sul territorio, per realizzare una politica culturale quanto più condivisa possibile.

Sono seguiti gli interventi dell’as-sessore provinciale Antonio Squil-lante, del professore Giuseppe Abate, presidente della Pro-Loco, del dirigente scolastico del liceo scientifico “Don Carlo La Mura”, prof. Pasquale Esposito.

Ha chiuso la serata il breve inter-vento del professore Salvatore De Felice, che ha sottolineato che spesso

è anche la mancanza di sensibilità da parte delle forze dell’ordine, prepo-ste alla cura e alla tutela della collettività e dei beni pubblici, a favorire atteggiamenti e compor-tamenti poco urbani da parte dei giovani.

Da parte nostra ci augu-riamo che il Comune, che (nel lontano e nel recente passato) non ha evitato di destinare pubblico de-naro in attività di scarso interesse collettivo, o in spese addirittura contro-producenti ed inutili per il benessere di tutti, possa farsi carico della cifra, tutto sommato modica per le casse comunali, per po-ter restaurare i sette dor-mienti. Più in generale, auspichiamo un risveglio e una presa di coscienza di quanti si dicono uomini di cultura, affinché vo-gliano partecipare senza pregiudizi ideologici ad un più ampio dibattito, che non sia improntato a manifestazioni e ad espressioni di narcisistico individualismo intellet-tuale.

Vincenzo Ruggiero Perrino

Manifestazione presso la Confraternita di S. Caterina

tutti gli eventi organiz-zati durante gli anni, e i testi delle pubblicazioni edite da Panacea. Fabio Vitiello, il webmaster del sito, ha fornito ulteriori

Leggendo il numero di gennaio di ANGRI ‘80 ho notato che sono nate nuove rubriche. In queste rubriche ci sono idee, proposte e pensieri che condivido, come quella di Agostino Ingenito, che ha puntato il suo obiettivo sul senso di appartenenza che i giovani hanno del luogo in cui vivono e sull’emigrazione giovanile che si è verificata negli ultimi anni. Condivido il suo pensiero, anche perché i primi a parlare dei giovani sono sempre i politici, ma se ai giovani non vengono dati i giusti stru-menti per avvicinarsi alla propria realtà, realizzando qualcosa di costrut-tivo che induce a non abbandonare la città in cui si vive, come si può avvertire un senso di appartenenza? E il mercato del lavoro, si sa, oggi non versa in rosee condizioni.

Pertanto il problema di mancanza di identità ricade su coloro che mi-grano altrove in cerca di certezze.

Altro problema di cui la politica dovrebbe farsi carico è creare possibi-lità ai giovani di rimanere nel loro territorio, valorizzarlo e farlo crescere per un futuro più florido. Qualcuno ci definisce “giovani assenti”, lontani dalla realtà. Se lo sforzo dei giovani, quella minoranza che ancora cerca di impegnarsi nella realtà sociale, non viene evidenziato, è perché i gio-vani non possono che seguire la strada già segnata da chi c’era prima di loro, e mi riferisco alla politica. E oggi manca anche una cultura politica che i partiti non fanno, anche perché la loro attività non è più quella di formazione.

Allora serve un cambio di rotta, che solo la società sarà in grado di dare, sempre che ci siano i presupposti per farlo.

Nell’articolo del professore Luigi Montella c’erano molte proposte fatte all’Amministrazione comunale, su come risolvere alcuni problemi e migliorare la qualità di vita ad Angri. Condivido anche quelle, tranne che in un punto. Quando si parla del teatro e delle compagnie dilettanti. Chiedere che ad Angri vengano solo professionisti del teatro mi sembra eccessivo. Che questi dilettanti poi non possano neanche occupare spa-zi pubblici, né essere remunerati, ma esibirsi solo in “circoli o luoghi amatoriali”, mi sembra poi inaccettabile. Cos’è un “luogo amatoriale”? E poi credo che se ad Angri ci fosse un teatro sarebbe aperto a qualsiasi rappresentazione, amatoriale e non, così come succede in tanti altri po-sti dove organizzano rassegne amatoriali e spettacoli con compagnie di attori professionisti.

è giusto accontentare le diverse esigenze e dare spazio a tutti, nei tempi e nei luoghi adeguati.

Nella rubrica di Lello Alfano, «I CARE», ho notato che si parla ancora di ragazzi, ragazze, lontani ormai dal senso civico e sempre più attenti a fregarsene di ciò che accade intorno. Saranno le nuove generazioni ad es-sere cambiate, saranno gli interessi, ma credo che se in giro, tra i ragazzi, circoli quest’aria di indifferenza ai problemi che riguardano anche loro, è perché c’è una sfiducia generale verso chi a loro può parlare di cultura, di formazione, di società, compresi i mezzi di comunicazione che spesso non lanciano messaggi positivi. Per cui spesso non c’è rispetto per loro stessi, quando si mettono alla guida ubriachi, né per gli altri. è la strada più semplice quella dell’indifferenza: guardo, ma non voglio vedere.

è molto triste non sentirsi responsabili della realtà che cambia e che ci inghiotte, senza che possiamo darle un volto, una voce.

Roberta Smaldone

I giovani nel mirino

Ma quali opportunità vengono offerte ad essi? Nessuna! Panacea fa il bilancio della propria

attività e presenta una nuova operaLa serata è servita anche per la presentazione del sito dell’associazione

Il 22 febbraio ricorre il 5º

anniversario della perdita del caro

ragioniere Mario Del Pezzo.

La moglie ed i figli lo ricordano con immutato affetto

RICoRDo

Rossi, Forino, Vanacore

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Se la luce elettrica s i spegnesse - ci dicono i bam-bini - e tutti noi fossimo cos tre t t i a cercare una luce alterna-tiva, dove mai p o t r e m m o trovarla?

S e m b r a una doman-da infantile e ingenua ed invece è, per la quasi totalità degli adulti, un dilemma su cui impegnare il cervello ma soprattutto il cuore.

Spente le luci “artificiali” e tutto ciò che da esse dipende (vetrine, videogiochi, computer, televisori radio, lettori elettronici, segnaletica varia) ci ritroveremmo in un mondo silenzioso e incantato e forse finalmente alzeremmo gli occhi verso il cielo e ci accorgeremmo che di lassù le stelle da millenni ci illuminano con la loro luce discreta e romantica.

O forse sarebbe la luce che producono i cristalli di neve a irradiare il biancore capace di orientare i nostri passi?

E se, invece fossero i colori dei fiori a guidarci nel cammino?

L’amica natura ci offre alternative allet-tanti ma tra tutte la più affascinante è quella stella che ha guidato i re Magi alla grotta di Betlemme dove “La luce del mondo brilla in una grotta”, come dice il canto dei pastori che vanno alla povera capanna.

La stella cometa che i sapienti seguono fe-delmente li porta alla scoperta della vera luce, della sola verità, dell’amore assoluto.

Sempre bisognerebbe ascoltare attenta-

mente i bambini perché i loro grandi occhi incantati “vedono” quello che agli adulti sfugge per eccesso di… “luce artificiale”.

Se fosse possibile conservare l’in-fanzia nel cuore, riporre nelle pieghe della memoria lo sguardo limpido dei bambini, custodire nell’anima i sogni dell’infanzia il mondo sarebbe illuminato dalla speranza, immerso nella gioia, splendente d’amore e invece…

Dal profondo del cuore ringra-ziamo i piccoli attori del I Circolo di Angri che con l’aiuto e l’inco-raggiamento delle maestre Tiziana Ghilardi, Anna Mercurio, Laura Apuzzo, Rosa Falcone, Michelina Russo, Rita Caggiano, Rita Tede-sco, Carla Pepe ci hanno aiutato a capire che per “vedere” veramente il bello che c’è nel mondo non ab-biamo bisogno di lampioni elettrici ma solo della luce che splende nel nostro cuore.

nunzia D’Antuono

“M’illumino davvero”

Manifestazione di solidarietà al I Circolo.

Un vecchio ed affezionato lettore di AnGRI ’80 ci ha consegnato alcune lettere e ci ha invitato a segnalare all’opinione pubblica angrese un episodio, in sé per sé, non rilevante, ma che proprio per questo motivo ha scatenato la sua indignazione: «Se sulle piccole questioni non ci si preoccupa di dire bugie, figuriamoci che cosa succede in occasione di quelle che hanno una certa rilevanza. Per fortuna i Sindacati mettono ancora il naso dappertutto e, grazie a loro, anche questa volta il diavolo ha fatto le pentole senza i coperchi».

Ma che cosa è successo di così grave, da farlo arrabbiare a tal punto? Ecco i fatti. Nel Consiglio comunale del 30 settembre u.s. il Sindaco Mauri risponde ad un’in-terrogazione dei consiglieri del Partito democratico, Cosimo Ferra-ioli e Lina Recussi, preoccupati del futuro occupazionale dei dipendenti della Stazione Sperimentale per l’In-dustria delle Conserve alimentari di Angri e li rassicura in merito, dicen-do di aver parlato con il Direttore, Ing. Luigi Palmieri.

Di sua spontanea iniziativa, il Sindaco aggiunge (v. verbale della seduta) che nella stessa occasione ha richiesto allo stesso Direttore: “…una fascia di terreno di 50 metri lungo la Nazionale per costruirci una grossa piazza... Il Direttore mi ha detto che non ha competenza però fa parte del Consiglio di Amministra-zione della Camera di Commercio di Parma e quindi si attiverà e farà in modo che (lo stesso) possa darci quest’area, e se la cosa dovesse poi concretizzarsi, potrebbe essere una giusta soluzione ai bisogni della popolazione di via Nazionale...”.

Il 18 gennaio 2011, a seguito della pubblicazione all’Albo pretorio del

verbale della seduta di Consiglio comunale del 30 settembre 2010, i segretari provinciali dei Sindacati Fai – Cisl, Flai – Cgil e Uila – Uil scrivono al Presidente ed al Direttore Generale della Stazione Sperimentale di Parma (da cui dipende Angri) per chiedere chiarimenti: “…siamo venuti a conoscenza dell’interesse da parte dell’Amministrazione comunale di Angri ad aree di proprietà e pertinenza della SSICA. Dalla lettura (del verbale) si evince la volontà, da parte del direttore delegato, ing. Luigi Pal-mieri, di agevolare per il tramite del Consiglio di Amministrazione la richiesta in essere...”.

Il giorno 1º febbraio 2011 ai sindacalisti ri-sponde direttamente l’ing. Luigi Palmieri: “… vi comunichiamo che questa Direzione non si è mai pronunciata in merito alla questione delle aree di pertinenza dell’Istituto sito in via Nazionale ad Angri. Pertanto, qualunque chia-rimento potrà esservi fornito esclusivamente dall’Amministrazione Comunale, nella perso-na del Sindaco del Comune di Angri…”.

Siete d’accordo con il nostro lettore sul fatto che, purtroppo per qualcuno, ancora una volta il diavolo non ha fatto i coperchi?

Luigi D’Antuono

Le bugie hanno le gambe corte?A margine del destino della Stazione Sperimentale e dei suoi dipendenti,

un nostro lettore ci ha messo al corrente di una propria indignazione.

Lo scorso 19 gennaio Gennaro Schettino è stato eletto segretario della Lega pensionati SPI - CGIL di Scafati.

A seguito della riorganizzazione del sin-dacato Provinciale dello SPI le Leghe da 31 sono scese a 11. La nuova struttura scafatese comprende perciò anche Angri (piazza An-nunziata - palazzo Toscano - 081/948465) e S. Egidio del Monte Albino (via Santissimi Martiri 10 - 081/919523).

II Sindacato pensionati, per rispondere alle esigenze di quanti vivono nel disagio e nella precarietà avvierà prossimamente una contrattazione territoriale, con i comuni e l’ASL, per qualificare le politiche sociali.

Daremo seguito all’iniziativa fatta il 5 dicembre scorso ad Angri per chiedere la riduzione dell’addizionale comunale Irpef, attualmente fissata all’aliquota massima del-lo 0,8. Chiederemo il ripristino dello sportel-lo Gori ad Angri per due giomi a settimana, onde evitare il disagio dell’utenza. Incontre-remo la Direzione Provinciale delle Poste per trovare il modo di superare i vari disagi denunciati.

Promuoveremo un comitato cittadino per la realizzazione della “Casa della Salute”, solleciteremo il trasferimento dei servizi del Distretto Sanitario ASL nel nuovo edificio ubicato di fronte all’uscita dell’autostrada.

Infine stiamo preparando una piattaforma di zona che comprende anche altre iniziative che presenteremo entro la fine di marzo con una pubblica manifestazione.

Mauro D’Andretta

Gennaro Schettino eletto segretario della Lega SPI - CGIL di Scafati

In cantiere diverse iniziative a favore dei pensionati

La struttura raggruppa anche Angri e S. Egidio del M.A.

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16Febbraio 2011AttuAlità

chiusoil mArtedì

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Enzo Massa, 32 anni, è un nostro giovane concittadino che da diversi anni lavora nel mondo del calcio, non come calciatore, bensì nella meno comune veste di agente FIFA. Lo ab-biamo incontrato per farci raccontare della sua attività.

Cos’è un agente FIFA?è il meglio noto procuratore sporti-

vo dei calciatori. Si tratta della nuova denominazione in vigore dal 2007, quando è stato istituito l’Albo Agenti di calciatori a cui si può accedere so-stenendo un esame abilitante, presso la sede romana della FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio). In tal modo, è possibile conseguire la licenza a svol-gere tale attività, valida sia in territorio nazionale che straniero. L’istituzione di questo albo ha conferito maggiore pro-fessionalità alla figura del procuratore sportivo, in quanto è necessario farne parte per poter curare gli interessi di calciatori che militano in campionati professionistici.

Da quando tempo ricopri questo ruolo?

Ho conseguito l’autorizzazione nell’ottobre 2009, ma il mio percorso nel mondo del calcio è iniziato prima. Da quattro anni, sono direttore genera-le del Pontecagnano calcio femminile e collaboro con la sezione FIGC di Salerno. Al momento, credo di essere l’unico angrese a svolgere tale attività, ad eccezione del famoso Mino Raiola, rappresentante di molti calciatori di primo piano tra i quali Ibrahimovic e Balotelli.

Dove si svolge la tua attività?Lavoro prevalentemente su tutto il

territorio campano, ma grazie al sup-porto di validi collaboratori, gestisco anche molte altre zone in Italia. Assisto sia calciatori che militano nelle prime squadre di società campane, calabresi, pugliesi e toscane di serie D, ma anche giovani inseriti nei settori giovanili di società professionistiche, come Brescia, Empoli e Frosinone. Inoltre, sono alla ricerca principalmente di ragazzi di talento, da poter valutare e eventualmente inserire nei settori giovanili.

Quali sono le prospettive ed i rischi per chi pratica questa pro-fessione?

I rischi si possono correre se si è impreparati, se manca la giusta co-noscenza delle norme o se si pensa al guadagno immediato. Serve passione ed umiltà, senza le quali è difficile proseguire questa strada. Non è un po-sto fisso, ma un lavoro che devi saper costruire giorno dopo giorno. E, come

tutte le cose, è importante essere accompagnati dalla fortuna, che ti porta a conoscere le persone giuste al momento giusto. Lavorando bene, si possono ottenere soddisfazioni, oltre alla bella possibilità di frequentare il mondo dello sport.

Come è la situazione calcistica nel nostro territorio?

In Campania credo che ci siano i migliori talenti. Purtroppo, vivono in territori nei quali non hanno a disposizione strutture idonee né tecnici e persone preparate in grado di curarne al meglio la formazione e la crescita.

Di conseguenza, queste giovani promesse, quando si presenta loro l’opportunità, prefe-riscono andarsene lì dove possono davvero maturare. In aggiunta, ritengo che la normativa vigente nei campionati dilettanti, che impone alle squadre di schierare nella formazione tito-lare almeno tre o quattro fuori quota, rappresenta un forte limite alla crescita.

Infatti, questi giovanissimi vengono schierati in quei ruoli dove è richiesta minore esperienza e maggiore resistenza fisica, il che limita il nor-male percorso di crescita. Così, già a 20 anni, si ritrovano a dover giocare in serie inferiori per-ché non rientrano più nei parametri stabiliti.

E ad Angri?So che ci sono calciatori classe ’93 che, lo

scorso anno, hanno partecipato a campionati nazionali così come ci sono buone potenzialità nel serbatoio giovanile. E ciò è importante per il futuro. Personalmente, non ho avuto ancora modo di lavorare con la società dell’Angri, attorno alla quale purtroppo ruota spesso incer-tezza. I buoni propositi di inizio stagione ven-gono sostituiti da problemi nel corso dell’anno. Spero che si possa avviare presto un discorso più serio e si vocifera che questa società voglia operare in tal senso. Innanzitutto, auspico che quest’anno riescano a raggiungere l’obiettivo

della salvezza in campionato per tenere alti i colori di questa città. Se in futuro, poi, si vorrà intraprendere un discorso più ampio, compreso il settore giovanile, sarei felice di collaborare e contribuire alla causa angrese, qualora ci fosse la possibilità.

Infine, quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Continuare a fare bene su questa strada. Inoltre, mi piacerebbe creare un’agenzia di management che si occupi della gestione di tutto ciò che riguarda la figura del calciatore, dal contratto sportivo ai diritti di immagine.

Non so ancora se scegliere come sede Angri o Salerno, dato che mi permetterebbe di abbrac-ciare l’intero territorio provinciale. Intanto lavo-ro per costruire un più ampio gruppo di lavoro, con osservatori e altri colleghi, per puntare alla valorizzazione delle uniche risorse: i giovani.

Giuseppe Vitiello

Intervista con Enzo Massa, procuratore sportivo nel settore calcistico

«Contribuirò alla causa grigiorossa, se matureranno le condizioni»

Egregio sig. SindacoSono un cittadino che abita in via Leonardo

da Vinci, una strada che da anni è in uno stato di abbandono totale e che nelle giornate di pioggia è letteralmente impossibile percorrere a piedi. Speriamo che, in attesa dei grandi progetti per questa zona, si possa al più presto intervenire almeno sui marciapiedi.

Personalmente sto apprezzando i suoi sforzi compiuti, sinora, per rendere più vivo e vivibile il nostro paese, dando allo stesso tempo qualche risposta concreta ai bisogni dei cittadini. In merito, vorrei però esternarle la mia personale delusione per quanto concerne la raccolta differenziata, almeno per quanto riguarda l’area dove vivo. Nell’ottobre scorso, in piena emergenza rifiuti a Napoli, ci fu un incontro, molto apprezzato, tra l’Amministra-zione e gli abitanti del quartiere per illustrare alcune iniziative e mettersi, allo stesso tempo,

Raccolta differenziata e trasgressori.Un cittadino del rione Alfano scrive a Mauri

A quando la tolleranza zero!?

in ascolto dei cittadini. In quella occasione, lei rassicurò i presenti, che per quanto riguardava il rispetto della raccolta differenziata, dal 1 gennaio 2011 ci sarebbe stata da parte dell’Amministrazione tolle-ranza zero.

A questa sua affermazione ci fu, da parte dei presenti un sentito applauso ed un incoraggiamento a proseguire in tal senso. Ricordo che lo stesso don Domenico, presente all’incontro, esclamò: “Finalmente, era ora!”. Voglio sperare che vi siano stati sinora dei problemi di attua-zione, perché sino ad oggi quella tolleranza zero non l’ho vista e né ho avuto notizia di qualche sanzione in merito.

Eppure abito a 100 metri dal comando dei vigili urbani e come me penso che anche loro vedono i cumuli di immondizia che, in barba a qualsiasi divieto o ordinanza, vengono lasciati lì già dal primo pomeriggio di Sabato, appena dopo la pulizia del mercato settimanale. Cumuli che continuano ad ingrossar-si la domenica e il lunedì, per essere rimossi solo il martedì. E questo accade un po’ dappertutto.

Io sono d’accordo con lei che senza la collaborazione dei citta-dini tutto è più difficile, ma deve convenire che anche senza qualche iniziativa concreta e impopolare da parte dell’Amministrazione, anche i tanti cittadini sensibili al problema si sentono scoraggiati. La più grossa amarezza per un paese è chiedersi, a volte, se in questo nostro meridione vale davvero la pena essere una persona onesta e rispettosa del bene comune.

Mario Avosso

Si terrà dal 24 al 26 febbraio 2011 ad Angri, la Seconda edizione del “Concorso Pianistico Europeo per giovani talenti” promosso dall’Associazione Culturale e Musicale “Euterpe” di Angri ed intitolata a Don Enrico Smaldone, il fondatore della Città dei Ragazzi di Angri.

Scenario del concorso sarà la suggestiva Chiesa della Santissima Annunziata di Angri.Il concorso è aperto ai giovani pianisti italiani e stranieri di ambo i sessi, e mira a valorizza-

re le qualità musicali di giovani e giovanissimi esecutori, nonché promuovere la divulgazione della musica classica.

Due le sezioni, suddivise per fasce di età: Pianoforte e solisti per concorrenti fino ai 14 anni, e Pianoforte a quattromani, per giovani pianisti la cui somma di età del duo va dai 17 ai 28 anni.

Giovedì 24, venerdì 25 e sabato 26 febbraio ci sarà l’esibizione dei concorrenti, ed inoltre venerdì in “Omaggio alla città di Angri” si terrà un concerto pianistico con musiche di Chopin e Liszt eseguito dalla pianista Livia Guarino.

Il concerto finale e le premiazioni si terranno sabato 26 febbraio alle ore 19 e 30.

Dal 24 al 26 febbraio 2011 si svolgerà la II edizione

Promosso dall’Associazione Culturale e Musicale “Euterpe”

“Concorso Pianistico Europeo per giovani talenti”

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17Febbraio 2011 AttuAlità

Francamentedi Antonino Pastore

LA BUonAnIMA DEL nonno DICEVA…Durante la cerimonia

svoltasi al Quirinale lo scorso 25 gennaio in occa-sione della 16ª edizione del Premio Leonardo, la nostra concittadina Consiglia Del Sorbo ha ricevuto un im-portante riconoscimento dal Presidente della Re-pubblica al cospetto anche del Ministro dello Svilup-po Economico, On. Paolo Romani, del Presidente di Confindustria, Emma Mar-cegaglia, del Presidente dell’ICE, Umberto Vattani e del Presidente del Comi-tato Leonardo, Luisa Todini.Laureatasi brillantemente, nel Novembre 2009, in Scienze della Comunicazio-ne - curriculum Comunica-zione d’Impresa e Pubblica presso l’Università degli Studi di Salerno, la neodot-toressa ha ottenuto il Premio di Laurea Leonardo per la tesi in Marketing Globale dal titolo: I distretti orafi e l’internazionaliz-zazione del Made in Italy. Il Tarì: la città dell’oro.

Cosa rappresenta per te un riconoscimento importante come il Premio Leonardo?

Ricevere un premio così prestigioso ed essere premiata alla presenza del Presidente della Repubblica rappresenta sicuramente un inizio importante, un incentivo ad andare avanti e a fare sempre meglio. Ma è solo l’inizio...

Quando e in che modo hai deciso di partecipare al Premio? R a c c o n t a c i u n p o ’ q u e s t a straordinaria esperienza.

Stavo affrontando l’ultima parte della tesi, quella riguardante il mio studio e, navigando sul sito del Tarì, vidi che c’era la possibilità di partecipare al concorso indetto dal Centro Orafo relativo al Premio Leonardo. Vi era una traccia specifica da rispettare e, poichè la mia tesi era in linea con quanto richiesto dal bando, mi sono chiesta:”Perchè non partecipare?” Anche il mio Relatore era d’accordo… Purtroppo per una questione di tempi burocratici non riuscii a partecipare per il Premio Leonardo 2009, così ho spedito la mia tesi quest’ottobre per il premio 2010...ma non pensavo assolutamente di vincere!

Come nasce l’idea di una tesi in Marketing Globale?

Ero convintissima che avrei fatto una tesi in Marketing Globale già dalle prime settimane di corso. La materia mi è piaciuta fin da subito.

Che tipo di approccio hai avuto col centro polifunzionale Tarì?

oggi, purtroppo nei posti di comando o di potere, non sempre si trovano le perso-ne giuste al posto giusto. Da queste perso-ne incompetenti partono disposizioni che quasi nulla hanno a che fare con la salva-guardia del bene individuale del cittadino o, quel che è peggio, della collettività.

Tutto ciò succede perché, come diceva la “buonanima” del nonno «’o sorece ca passa-je dint’ ‘o sacco ‘e farina se credette mulina-ro» (il topo che casualmente si trovò ad at-traversare il sacco di farina – copertosi tutto di bianco – si credette mugnaio).

Certo il più delle volte è proprio così: certi individui avendo avuto dei favori per cono-scenza e, solo per motivi di casualità, cono-sciuto delle persone importanti, si illudono di essere importanti anche loro.

è fuor di dubbio che tali persone si illu-dono di avere capacità di progettazione e di conseguenza capacità di decisione, anche se non si sono confrontate con coloro che han-no più capacità di loro.

Le decisioni finali devono essere il frutto del confronto delle analisi e delle eventuali opportunità prima di arrivare ad una scelta definitiva. Non si possono inventare soluzio-ni campate in aria, avulse dalla logica e dalla realtà del territorio.

è bene agire, ma solo dopo ponderate ri-flessioni nate dalle sollecitazioni e dal con-

Mi sono messa in contatto con l’Ufficio Stampa/Relazioni Esterne e con l’Area Marketing. Sono stati tutti davvero molto disponibili a interviste e a domande specifiche sulla Comunicazione che, prevalentemente, fa leva sulle attività fieristiche.

A quali difficoltà hai dovuto far fronte nel corso del tuo lavoro?

In alcuni momenti, alla scarsità di fonti

soprattutto in relazione alla delineazione delle nuove tendenze di consumo dei prodotti orafi e delle possibili tipologie di consumatori.

Oltre che al tuo impegno costante, su chi o che cosa hai potuto contare nella realizzazione di questa tesi? Sicuramente sul mio Prof. Agostino Vollero che, con la sua bravura e i suoi preziosi suggerimenti, mi ha guidato attentamente nella stesura di questo lavoro. Se ho vinto è anche merito suo.

A distanza di circa un anno e mezzo dalla conclusione del tuo brillante percorso di studi, quali opportunità in termini occupazionali hai potuto riscontrare in Campania e in generale in Italia?Non è facile farsi strada nel nostro settore, in particolare al Sud e, quindi, anche qui in Campania le

possibilità, per quanto riguarda l’ambito del Marketing e della Comunicazione, sono piuttosto scarse. Sono ancora troppo pochi quelli che ne comprendono l’importanza.

Quali aspettative nutri per il futuro?Spero di poter fare veramente ciò che

mi piace, un lavoro che mi dia grandi soddisfazioni. Chissà...

Antonella Anna Giacomaniello

Sedicesima edizione del Premio Leonardo a Roma

Consiglia Del Sorbo premiata dal presidente Giorgio Napolitano

Piazza Crocifisso, 9 Tel. 081 947650

fronto democratico. Non si può, un bel mattino, svegliarsi e di punto in bianco, senza aver ben vaglia-to i punti positivi e negativi di un determinato progetto, deliberare la sua apporvazione con conseguenti danni per tutta la comunità.

A tali persone la “buonanima” del nonno, che sicuramente sta nella gloria del Paradiso, diceva: “quanno ‘o mestiere nun è ‘o vuo-sto, iate venne dint’ a n’ato posto”, come a dire “se non avete le quali-tà, le capacità, le attidudini per un determinato mestiere, professione o incarico cercatevi un’altra oc-cupazione più consona alla vostra persona”.

Certo è pur vero che spesse volte queste persone si fanno influenzare da amici “cattivi consiglieri” che credono di sapere tutto, ma non sanno niente, e che disgraziata-mente le inducono in errori gros-solani.

è necessario confrontarsi sem-pre con se stesso e con gli altri, considerare tutte le opportunità se si vuole ottenere un risultato posi-tivo e non negativo come di solito avviene quando si agisce senza ponderazione.

Mai fare il passo più lungo della gamba: si può cadere rovinosamen-te a terra e farsi veramente male.

Via G. Da Procida Tel. 081.948416

alFonso e mena CesaranoP A RRUCChIERE

V i a G. da Procida

In occasione della Festa del Maestro, l’As-sociazione Italiana Ma-estri Cattolici di Salerno (AIMC) ha organizzato un incontro presso la Camera di Commercio di Salerno per premiare alcuni dei docenti e dei dirigenti delle scuole dell’infanzia e primarie, che hanno tagliato il tra-guardo dei quarant’anni di servizio.

All’incontro, svoltosi il 31 gennaio, proprio nel giorno in cui si ricorda S. Giovanni Bosco, sacerdote ed educatore, hanno partecipato anche due nostre concittadine che dal primo settem-bre scorso hanno concluso una lunga car-riera dedicata all’insegnamento: le maestre Rosanna Toscano e Giovanna Campanile. Il presidente dell’AIMC, Ambrogio Ietto, ha consegnato loro due targhe e due atte-stati di benemerenza. Alla cerimonia sono intervenuti anche molti ispettori, direttori scolastici e altri insegnanti come il pro-fessor Giuseppe Acone, della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Fisciano, il professor Luigi Rossi del-

la facoltà di Scienze Politiche di Fisciano, il professor Luigi Di Lieto di Minori, direttore didattico, che ha ricordato proprio come fos-se diventato maestro grazie al suo maestro sacerdote, il Senatore Alfonso Andria, e mol-ti docenti e operatori scolastici. Erano pre-senti anche i bambini delle scuole elementari di Cava de’ Tirreni che hanno cantato l’inno nazionale in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e l’inno alla gioia di Be-ethoven.

Le due targhe e gli attestati consegnati “per aver offerto nel corso della lunga atti-vità svolta a favore delle istituzioni educati-ve, permanente e coerente testimonianza di

Festa del Maestro: premiate le maestre Campanile e Toscanofedeltà alla Carta Costituzionale e alla tutela dell’identità nazionale”, testimo-niano come l’associazione abbia mostra-to la sua riconoscenza e abbia rivolto il suo “grazie” al ruolo dei maestri che per tanti anni si sono dedicati alla formazio-ne, all’educazione e alla crescita di tanti bambini, rinnovando con abnegazione il valore della funzione educativa.

L’associazione raccoglie tutti gli ope-ratori e gli educatori del mondo dell’in-fanzia e mira alla qualificazione della loro professionalità in ogni settore della vita sociale.

Roberta Smaldone

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18Febbraio 2011AttuAlità

andare in bici

è come dipingere un mondo migliore!

Il 27 Ottobre del 2007 nasceva il club Napoli ad Angri grazie alla determinazione e alla passione sfegatata per i colori azzurri di 9 amici: Giovanni Alfano, Carlo Salvati, Matteo Malvaso, Vincenzo Carlucci, Raffaele Ferrara, Mario D’Amaro, Gerardo Ferraioli, Antonio Manzo e Gaetano Napodano. Obiettivo dell’associazione: divulgare la cultura del tifo sano contro la piaga della violenza insinuatasi prepotentemente nel calcio moderno. Il club Napoli si è fatto conoscere per le tante attività delle quali ci parlano il vicepresidente Carlo Salvati e l’amico Giovanni Alfano, in particolare: incontri con i ragazzi delle scuole medie Don Enrico Smaldone e Galvani per sensibilizzare i giovani al rispetto dell’av-versario, delle altre tifoserie e per spiegare le nuove norme antiviolenza col sussidio di video; o poi ricordato la postazione del maxischermo in piazza Doria in occasione degli Europei del 2008 ed il cui ricavato è andato in beneficenza.

Spostiamo l’attenzione sulla realtà sportiva presente ad Angri con particolare riguardo alle strutture e alle manifestazioni: “Ad Angri non vi è una sensibilità spiccata per lo sport, assistiamo impotenti ad una mancanza cronica di strutture alla quale sopperiscono le associazioni con l’organizzazione di eventi per coinvolgere i nostri concittadini. Il nostro sogno è la creazione di una scuola calcio per permettere ai giovani angresi di esprimere liberamente le proprie abilità calcistiche e di coltivare l’ambizione di potersi affermare un giorno in serie A. Purtroppo tutto questo è frenato dalla mancanza di una struttura idonea”.

Giungiamo infine alla questione della tessera del tifoso, voluta forte-mente dal Ministro dell’Interno Maroni, al calcio moderno e al problema della violenza negli stadi italiani. Così Salvati: “Siamo favorevoli all’in-troduzione della tessera del tifoso perché lentamente sta dando dei frutti, vietando a tutti coloro che hanno subito condanne per reati commessi in occasione di manifestazioni sportive di seguire la propria squadra in trasferta evitando che si ripetano scontri e atti violenti”. Il club Napoli è ormai diventato un importante punto di riferimento per l’hinterland na-poletano e per l’Agro nocerino sarnese riguardo l’organizzazione di bus, la vendita dei biglietti per le partite casalinghe del Napoli e anche per il disbrigo della pratica legata all’ottenimento della tessera del tifoso.

Il club è anche attivo nel mondo virtuale, su facebook, con il gruppo “Club Napoli Angri 2007” con informazioni, foto, discussioni, video e al quale hanno aderito circa 3300 appassionati. L’orgoglio di questa as-sociazione è rappresentato dal coinvolgimento di circa 5000 appassionati in questi anni e dallo striscione con la dicitura “CLUB NAPOLI ANGRI 2007” esposto anche in occasione del turno preliminare di europa league del 2 Ottobre 2008 allo stadio “Da Luz” di Lisbona in occasione del match contro il Benfica.

Giuseppe Afeltra

Importante momento di aggregazione sociale e coinvolgimento dei giovani

Club “napoli” Angri promuove il tifo sano

Lo scorso 6 febbraio è stata inaugu-rata la nuova sede dell’associazione “Borgo Concilio”. La onlus dal civico 84 si è trasferita nel cortile Fontana di Vicolo Rodi. Una sede più adeguata alle esigenze dei soci, più grande e spaziosa, subito utilizzata per l’ele-zione del direttivo. Riconfermate

“Siamo semplici cittadini, genitori di bambini di due anni e mez-zo che da settembre usufruiscono di un servizio comunale quale la “Sezione primavera”. Vogliamo ringraziare il sindaco Pasquale Mauri e l’amministrazione, per averci consentito di scegliere, tra le tante strutture esistenti sul territorio, un servizio pubblico comuna-le. Intendiamo sottolineare l’operato delle educatrici della sezione primavera che, oltre ad essere qualificate nel loro campo, hanno ma-turato anni di esperienza nella struttura di Corso Italia che ospitava l’asilo nido. I nostri bambini, oltre ad essere accolti in un ambiente sereno e familiare, apprendono attraverso metodologie innovative le nozioni di lingua inglese, musica e informatica.

Negli anni scorsi i nostri bambini hanno partecipato a corsi extra, come il nuoto, presso l’Olimpia sport, e la danza in sede. Inoltre lasciare i nostri figli nella sezione primavera è per noi come lasciar-li a casa, con la fiducia e la sicurezza che le educatrici li faranno sentire a loro agio. Proponiamo farli rimanere nella struttura fino all’età di tre anni, perché ci sentiamo soddisfatti dall’operato delle educatrici.

Come genitori ci auguriamo che anche quest’anno si realizzino le attività sopracitate, perché è nei primi anni di vita che si apprende di più e pensiamo che stemperare la paura dell’acqua attraverso il gioco e avviarli alla danza già da piccoli, sia di estrema importanza, soprattutto se sono seguiti da personale che sa unire esperienza e competenza. Ci auguriamo, inoltre, che molti altri genitori, in segui-to, possano usufruire dello stesso servizio da noi scelto, e che anche gli Angresi possano riconoscere la qualità del lavoro effettuato in questa struttura del loro territorio”.

I genitori della sezione primaveraMargherita Abete, Lidia D’Antuono, Clelia Giordano, Fabio

Apuzzo, Rosa Guastaferro, Eleonora Chiavazzo, Bartolomeo Sorrentino

Avanguardia Angri Celebrata la giornata del ricordoLo scorso 10 febbraio, Avanguardia Angri ha chiesto di ricordare i martiri italiani e gli esuli istriani perseguitati dal regime di Tito, su cui si è taciuto per troppo tempo.Per ricordare queste vittime i ragazzi di Avanguardia Angri hanno deposto una corona di fiori ai piedi del monumento in piazza Doria.“Anche quest’anno – ha sostenuto Aldo Sabatino – siamo presenti per ricordare le vittime delle foibe e tutti gli esuli istriani e dalmati, costretti a lasciare la propria terra d’origine. Il monumento ai caduti è il simbolo dei caduti di tutte le guerre ed è giusto ricordare in questo luogo anche le vittime delle foibe”.

M.P.I.

Nonostante gli interventi del presidente del consorzio con-tinuano le lamentele dei pendolari.

Appena un mese fa abbiamo evidenziato le iniziative di mi-glioramento dei trasporti pubblici da parte del consorzio Cstp; in particolare delle linee “critiche”, come quella relativa alla tratta 83 che collega Scafati e Angri all’Università di Fisciano, con un aumento delle corse.

Di questa tratta abbiamo riportato le lamentele dell’utenza per le infiltrazioni di acqua nei bus e guasti continui per il cat-tivo stato delle strade di percorrenza. Con l’incremento delle corse, a partire dal gennaio 2011, l’azienda ha pensato bene di ovviare ad uno dei problemi più sentito dai pendolari, quello delle attese interminabili.

L’intervento del consorzio non ha placato l’insoddisfazione di gran parte dell’utenza che continua a ritenere il servizio insuffi-ciente, in quanto la situazione della linea 83 resta critica.

Paolo Giordano

Sezione Primavera del II CircoloI genitori ringraziano

il Sindaco Mauri

CSTP L’insoddisfazione dell’utenza resta

Borgo Concilio

le cariche di presidente e vice-presidente, ri-spettivamente Pasquale Rossi e Silvio Maiorino, elette per la prima volta Annabella Desiderio (segretaria) e Marianna Arpaia (tesoriere).

Lo storico presiden-te, Pasquale Rossi, nel corso dell’inaugurazio-ne, ha espresso soddi-sfazione per il lavoro svolto da tutti i membri

del suo gruppo ed ha ricordato che sono aperte le iscrizioni: chiunque, dunque, volesse far parte del gruppo dei figuranti o degli sbandieratori, dei tamburini o delle chiarine, può rivol-gersi direttamente all’associazione, presso la nuova sede.

Carmen Schiavone

inauGurata nuova sEdE

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19Febbraio 2011 notizie utili e liete

Comune Servizio AcquEdotto cEntralino 081-5168111 AssociazionE castEllo

081-947603 BiBliotEca coMunalE

081 -5132089 CaraBiniEri 081-948383

CEntro iGiEnE MEntalE 081-946399

CrocE rossa italiana 081-5131626

DistrEtto sanitario a.s.l. sa/1 081-946450

EnEl: 081-5176533 EnEl Guasti: 800-111927

Pronto EnEl: 800-202364 FErroviE dEllo stato

081-948548 Gas: 167-096085

Gas Guasti 800-016086

Guardia MEdica VIA BADIA 081-9368176

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onoranzE funEBri “SavarEsE” 081-949426

Municipio piazza crocEfisso cEntralino: 081-5168111

Polizia MunicipalE 081-5168227

Polizia stradalE 081-949666

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Vigilanza Doria - via Badia 6081.949536 - 368590841

Soccorso aci 081-946707

Ufficio postalE p.za annunziata 081-948612

ViGili dEl fuoco 081-5177222

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ConTE, via Dei Goti, 10 - Tel. 081.946188D’AnTonIo, p.zza Sorrento - Tel. 081.948570GALLUCCI, via Roma, 15 -Tel. 081948513PoLInI p.zza S.Giovanni - Tel. 081.946131

nAZIonALE, via nazionale, 144 -Tel. 081.949016CoMUnALE I viale Europa 45 - Tel. 081.5138774CoMUnALE II via Dei Goti, 139 - Tel. 081.946759

Croce Rossa Italiana - 081.5131626 - Emergenza sanitaria Tel. 118

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LEGGI AnGRI ‘80

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CALEnDARIo DonAZIonI 2011

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MARZO 20GIUGNO 12LUGLIO 03SETTEMBRE 18OTTOBRE 23NOVEMBRE 20

MARZo 20 APRILE 10 MAGGIo 15 GIUGno 12

LUGLIo 10SETTEMBRE 11 oTToBRE 16 noVEMBRE 13

FEBBRAIoSabato 26 D’Antonio - Polini Domenica 27 PoliniMARZoSabato 05 Polini - nazionaleDomenica 06 nazionaleSabato 12 nazionale - Conte Domenica 13 ConteSabato 19 Conte - SparanoDomenica 20 Sparano

LAUREALo scorso 20 gennaio, Mariangela Pauciulo

si è brillantemente laureata in Ingegneria

Chimica, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Facoltà di Ingegneria,

discutendo la tesi “Catalizzatori a base di

rame per il reforming del metanolo”.

A Mariangela felicitazioni e gli auguri di un futuro

professionale ricco di soddisfazioni da parte

dei genitori Vincenzo Pauciulo e

Annamaria Serio, nonché della redazione

di ANGRI ‘80.

DICEMBRE 11

LUTToLo scorso

30 dicembre ci ha

improvvisamente lasciati

Orlando Pietro Villani.I figli Agnese, Salvatore,

Annunziata, Enzo, Anna e Rosa lo ricordano con affetto.S.M.S. “oPRoMoLLA”: Anno scolastico 1970/ 1971 - Classe III B

(da sinistra a destra)I fila: Fiorella Ragni, Marianna Alfano, Margherita Limodio;II fila: Anna Benincaso, Giuseppina Bove, Lucia Falcone, prof.ssa Lia Cerra, Anna Gallo, don Alfon-so Raiola, Patrizia Santelmo, Maria Apicella, Antonietta Orlando, M. Immacolata (Tina) Ruocco;III fila: Sig.ra Rosa Falcone - Bianca Mosca - Elisa Vanacore - Michelina Di Martino - Rosanna Cinque - Giuseppina D’Antuono - Teresa Santarpia - Angela D’Oriano - Ida Albano - Lucia Espo-sito - Patrizia Citarella - Maria Iovane - Anna Novi - Giovanna Saggese - Virginia Scudieri - Rosa Scarpato - Rosalba Mercurio - Caterina Forcellino.

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CoMPLEAnno

Lo scorso 23 gennaio, circondato dai suoi amati nipoti, il signor Francesco Orlando ha festeggiato il suo

67º compleanno. Auguri dalla moglie e dalle figlie, nonché dalla redazione di ANGRI ‘80

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LIETo EVEnTo

Lo scorso 5 dicembre, la piccola Nina Lato,

insieme ai suoi genitori, ha festeggiato il suo primo compleanno.

Auguri a Nina, alla mamma Tiziana e

al papà Eugenio dalla redazione di ANGRI ‘80LEGGI

ANGRI ‘80

Il piccolo Lorenzo Nappi,

lo scorso 5 gennaio ha compiuto

6 anni. Auguri

dalla sorella Martina e

dalla redazione di ANGRI ‘80.

LIETo EVEnTo CoMPLEAnnoLo scorso 10 febbraio la piccola

Rossella Muto ha festeggiato i suoi 5 anni.

Tantissimi auguri di buon compleanno dallo

Studio Fotografico Lello Mosca e dalla

redazione di ANGRI ‘80

CoMPLEAnnoLo scorso 8 dicembre,

ad allietare con immensa

gioia le famiglie Spadaro e Afeltra,

è arrivato il piccolo Alberico.

Auguri a mamma Annarita e a papà Francesco,

ai nonni e agli zii dalla redazione di ANGRI ‘80

Lo scorso 20 gennaio è nato il piccolo

Cristian Stanzione per la gioia

del fratellino Gerardo, di papà Rosario e

di mamma Anna Garofalo, I nonni Gerardo Stanzione

e Lucia Barone e gli zii Cristiano e Antonella

gli augurano una vita lunga e felice.

Auguri anche dalla redazione di ANGRI ‘80

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