A1 Classificazione climatica di Koeppen mediante sistemi...

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POR Calabria 20002006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare A.1 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica ALLEGATO A–LINEAMENTI CLIMATICI E TERMOMETRICI DELLA CALABRIA A1 Classificazione climatica di Koeppen mediante sistemi GIS e Geoprocessing ORESTE TERRANOVA (CON LA COLLABORAZIONE DI PASQUALE IAQUINTA) A1.1 – Introduzione, climatologia descrittiva Il sistema di classificazione climatica proposto da Wladimir Koeppen può essere considerato come il sistema che meglio risponde alle esigenze di comprensione delle varie climatologie presenti sulla Terra. Si tratta di un sistema quantitativo molto complesso in cui vengono attribuite formule climatiche ai singoli climi attraverso operazioni statistiche sulle caratteristiche specifiche facenti capo ai campi di temperatura, precipitazioni ed al regime annuo delle precipitazioni stesse. Ne deriva, in prima istanza, una classificazione originaria che definisce cinque classi di clima: A Climi umidi della zona intertropicale in cui tutti i mesi dell'anno presentano valori di temperatura > ai 18C°; B Climi aridi con varie condizioni caratterizzanti; C Climi mesotermici umidi in cui la temperatura del mese più freddo è compresa tra +18C° e 3C°; D Climi mesotermici boreali in cui la temperatura del mese di gennaio risulta inferiore a 3C° ma con quella di luglio > a +10C°; E Climi polari, con temperature nel mese di luglio < a +10C°. Il sistema è ulteriormente migliorato mediante l'indicazione o meno di una stagione arida con l'attribuzione di un'altra lettera: f (mancanza di una stagione arida) s (stagione arida in estate) w (stagione arida in inverno) oppure inserendo una ulteriore annotazione sul grado di aridità o sull'intensità del freddo. Ne risultano quattro categorie contrassegnate ciascuna da una lettera maiuscola inserita come seconda lettera: S = Steppe W= Deserto T = Tundra F = Gelo Il sistema di Koeppen nella sua formulazione generale, caratterizzato da 5 classi (A, B, C, D ed E) e 11 suddivisioni è riportato in Tabella A.I.

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.1 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

ALLEGATO A – LINEAMENTI CLIMATICI E TERMOMETRICI DELLA CALABRIA 

 

A1  –  Classificazione  climatica  di  Koeppen  mediante  sistemi  GIS  e 

Geoprocessing ORESTE TERRANOVA (CON LA COLLABORAZIONE DI PASQUALE IAQUINTA) 

 A1.1 – Introduzione, climatologia descrittiva  

 

Il  sistema  di  classificazione  climatica  proposto  da Wladimir  Koeppen  può  essere 

considerato come il sistema che meglio risponde alle esigenze di comprensione delle varie 

climatologie presenti sulla Terra. Si  tratta di un sistema quantitativo molto complesso  in 

cui vengono attribuite  formule climatiche ai singoli climi attraverso operazioni statistiche 

sulle caratteristiche  specifiche  facenti capo ai campi di  temperatura, precipitazioni ed al 

regime annuo delle precipitazioni  stesse. Ne deriva,  in prima  istanza, una  classificazione 

originaria che definisce cinque classi di clima: 

A  ‐ Climi umidi della  zona  intertropicale  in  cui  tutti  i mesi dell'anno presentano 

valori di temperatura > ai 18C°; 

B ‐ Climi aridi con varie condizioni caratterizzanti; 

C ‐ Climi mesotermici umidi in cui la temperatura del mese più freddo è compresa 

tra +18C° e ‐3C°; 

D  ‐ Climi mesotermici boreali  in  cui  la  temperatura del mese di  gennaio  risulta 

inferiore a ‐3C° ma con quella di luglio > a +10C°; 

E ‐ Climi polari, con temperature nel mese di luglio < a +10C°. 

Il sistema è ulteriormente migliorato mediante l'indicazione o meno di una stagione 

arida con l'attribuzione di un'altra lettera: 

f (mancanza di una stagione arida) 

s (stagione arida in estate) 

w (stagione arida in inverno)  

oppure inserendo una ulteriore annotazione sul grado di aridità o sull'intensità del freddo. 

Ne risultano quattro categorie contrassegnate ciascuna da una  lettera maiuscola  inserita 

come seconda lettera: 

S = Steppe 

W= Deserto 

T = Tundra 

F = Gelo  

Il sistema di Koeppen nella sua formulazione generale, caratterizzato da 5 classi (A, 

B, C, D ed E) e 11 suddivisioni è riportato in Tabella A.I. 

 

 

 

 

 

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.2 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

Tabella A.I – Sistema di classificazione di Koeppen 

Formula climatica  Definizione

1 Af Clima tropicale senza stagione secca2 Aw Clima tropicale con inverno secco3 BS Clima secco della steppa4 BW  Clima secco del deserto5 Cf Clima temperato senza stagione secca6 Cs Clima temperato con estate secca7 Cw Clima temperato con inverno secco8 Df Clima boreale senza stagione secca9 Dw Clima boreale con inverno secco10 ET  Clima freddo della tundra11 EF  Clima freddo del gelo perenne

  

Questa  classificazione  generale  non  esaurisce  tutte  le  particolarità  ed  i  regimi  di 

transizione  climatica  osservabili  su  scala  globale.  Ad  esempio,  Koeppen  definisce 

ulteriormente  i  climi  con  lettere  minuscole  inserite  in  terza  posizione.  Nelle  pagine 

seguenti  saranno  affrontate  nel  dettaglio  le  singole  classi  climatiche  secondo  il  sistema 

concepito da Koeppen, tutt'altro che semplice nella sua formulazione complessiva. 

 

A1.1.1  – Classe A 

 

I climi della classe A rientrano tra i climi umidi della zona intertropicale (tutti i mesi 

con  temperatura  superiore  a  18°).  Essi  si  suddividono  utilizzando  le  lettere  f  e w.  Nel 

dettaglio: 

f ‐ se manca la stagione secca ed in particolare quando anche nel il mese più 

piovoso non vengono superati i 60 mm di pioggia; 

w ‐ nei casi in cui si ha un mese con un totale di pioggia non superiore ai 60 mm. 

In altre tipologie climatiche  la stagione secca può essere breve con  la conseguenza 

che le riserve idriche possono risultare più che sufficienti per fronteggiare il periodo secco. 

In  questa  eventualità  viene  sostituita  la  lettera  w  con m.  Si  ha m  (ad  esempio  clima 

monsonico)  quando  le  precipitazioni  del  mese  più  secco,  espresse  in  cm  (60  mm) 

rimangono superiori a 10. 

Nella  classe  A  sono  individuate  ulteriori  tipologie  climatiche  secondarie,  con 

l'impiego della seconda lettera nei casi seguenti:  

w'‐ quando la stagione più piovosa cade in autunno; 

w''‐ quando due stagioni piovose sono intervallate da due stagioni secche; 

s ‐ quando il periodo secco cade in estate; 

In  terza  o  quarta  posizione  nella  formula  climatica,  sempre  per  la  categoria A,  si 

possono associare: 

g ‐ se il mese più caldo cade prima del solstizio estivo e prima della stagione più 

piovosa;  

t'‐ se il periodo più caldo spostato in autunno; 

t''‐ se il periodo più fresco cade subito dopo il solstizio estivo; 

i ‐ se la differenza tra il mese più caldo e quello più fresco non supera i 5 C°. 

 

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A.3 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

A1.1.2 – Classe B 

 

Nei  climi  della  classe  B  ha  grande  importanza  l'evapotraspirazione  che  assume 

maggiore significato rispetto alle precipitazioni. Si tratta dei climi aridi. In questi sistemi si 

tiene soprattutto conto dei  regimi aridi, distinguendoli da quelli semi‐aridi ove si ha una 

stagione  piovosa  che  può  coincidere  con  la  stagione  estiva  o  con  quella  invernale. Nel 

dettaglio, si definisce con: 

r ‐ la quantità annua di precipitazioni espressa in cm; 

t ‐ la temperatura media annua espressa in C°. 

Il sistema è ulteriormente migliorato, come per la precedente Classe A con: 

a) se vi è un massimo di precipitazione invernale 

r < t definisce BW; 

r compreso tra t e 2t definisce BS;  

r >2t corrisponde ai climi aridi fuori dalla classe B. 

b) se vi sono regimi pluviometrici equamente ripartiti nel corso dell'anno: 

r < t + 7 definisce BW; 

r compreso tra t + 7 e 2(t + 7) definisce BS; 

r > 2 (t + 7) si va fuori dalla classe B. 

c) se vi è un massimo estivo di precipitazioni: 

r < t + 14 definisce BW; 

r compreso tra t + 14 e 2(t + 7) definisce BS; 

r > 2 (t + 14) si va fuori dalla classe B. 

In  questa  classe  Koeppen  ha  introdotto  ulteriori  suddivisioni  per  cercare  di 

distinguere i climi aridi e semiaridi della zona tropicale da quelli delle zone temperate. Per 

realizzare lo scopo vengono usate in terza posizione le seguenti lettere: 

h (torrido) se la temperatura media è > 18C°; 

k (freddo) se la temperatura media è < 18C°; 

k' se la temperatura del mese più caldo è < 18C°. 

E' da rilevare quanto sia importante per Koeppen l'isoterma 18C° che separa i deserti 

caldi  da  quelli  freddi  delle  medio‐alte  latitudini.  Nell'ambito  della  Classe  B  vengono 

utilizzate  altre  lettere,  in  terza  o  quarta  posizione  che  rapprersentano  le  i  seguenti 

caratteri: 

n (nebbia) se le nebbie sono molto frequenti come ad esempio in alcuni deserti 

costieri; 

n', n'', n''' se le nebbie sono poco frequenti ma l'umidità relativa è piuttosto alta e, 

rispettivamente, se la temperatura estiva è < 24C°, tra 24C° e 28C° o > 28C°;  

x quando le piogge cadono in tarda primavera o all'inizio dell'estate; 

x' se le precipitazioni sono rare ma violente. 

 

A1.1.3 – Classe C 

 

I  climi della  classe C  rientrano  tra  i  climi  temperati umidi nei quali  la media della 

temperatura nel mese più freddo non è inferiore a ‐3C°. La distinzione dei climi in questa 

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A.4 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

classe tiene soprattutto conto del regime delle piogge con l'utilizzo delle lettere f, w ed s, 

con  un  significato  più  restrittivo  rispetto  ai  tipi  climatici  della  classe  A. 

Per i climi C si hanno le seguenti distinzioni valevoli anche per la classe D: 

s ‐ se il mese meno piovoso che appartiene alla stagione estiva, ha un totale di 

precipitazioni inferiori ad un terzo di quello del mese invernale più piovoso, 

comunque non inferiore a 30 mm; 

w ‐ se il mese meno piovoso, che cade nella stagione invernale, riceve una quantità 

di precipitazioni inferiore ad un decimo di quella del mese più piovoso dell'estate; 

f ‐ quando non si riscontra un periodo arido nel senso più stretto del termine (si 

veda i precedenti s e w).  

In questo caso il mese più secco estivo presenta un totale di pioggia inferiore ad un 

terzo  di  quello  del mese  più  piovoso  invernale, ma  superiore  a  30 millimetri,  il  tipo  si 

annoterà come Cfs e Dfs e non Cs o Ds. 

Nella Classe C la temperature viene trattata nel seguento modo: 

a se la temperatura media del mese più caldo è superiore a 22C°; 

b se la temperatura è inferiore a 22 C° ma si hanno oltre quattro mesi con 

temepratura superiore a 10 C°. 

In questa classe, conclusivamente, possono essere usare in terza o quarta posizione 

le lettere i, g, x, n con la medesima finalità di utilizzo riscontrabile nelle classi A e B 

 

A1.1.4 – Classe D 

 

Queste tipologie climatiche vengono osservate esclusivamente nell'emisfero boreale 

dove occupano tutta la parte settentrionale dei continenti fino al limite Nord delle foreste 

boreali. La temperatura di 10 C° nel mese più caldo coincide con questo limite. Questi climi 

sono  caratterizzati  da  suolo  gelato  e  copertura  nevosa  che  persiste  per molti mesi  nel 

corso dell'anno. 

Il regime pluviometrico evidenzia due tipologie: Df e Dw, ove f e w coincidono con i 

climi della classe C, cioè con inverno umido o secco.  

Per ciò che riguarda  il regime delle temperature oltre ai tipi a e b, si aggiungono  le 

seguenti lettere rappresentative di specificità climatiche: 

c ‐ quando si hanno da uno a quattro mesi con t superiore a 10C° mentre la 

temperatura del mese più freddo è superiore a ‐38; 

d ‐ quando si hanno da uno a quattro mesi con t superiore a 10C° ma la 

temperatura del mese più freddo è inferiore a ‐38C°. 

 

A1.1.5 – Classe E 

 

Nella classe E rientrano i climi freddi in cui la media del mese più caldo è inferiore a 

10C°. In sintesi: 

ET se la t del mese più caldo è compresa tra 0 e 10C° 

EF se la t del mese più caldo è inferiore a 0C° 

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A.5 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

Dette  condizioni  si  possono  riscontare,  per  ambedue  le  tipologie,  sulle montagne 

delle latitudini temperate e intertropicali. In tal caso si userà la lettera H, da aggiungere ai 

gruppi ET e EF. 

 

A1.2 – Area in esame e dati utilizzati 

 

L’area oggetto di studio è relativa alla regione Calabria (Italia peninsulare) e i dati di 

temperatura  e  di  pioggia  sono  stati  ricavati  dalle  pubblicazioni  del  Centro  Funzionale 

Meteorologico,  Idrografico  e Mareografico  della  Regione  Calabria,  una  struttura  che  fa 

parte  dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPACAL).  

 

A1.3 – Analisi delle temperature  

La  temperatura  dell’aria,  insieme  alla  precipitazione,  rappresenta  la  grandezza 

determinante per  la caratterizzazione della natura del clima di una  regione.  I  fattori che 

influenzano la distribuzione della temperatura sono (Susmel, 1990): 

Posizione geografica (Latitudine) 

Distanza dalla costa e rispetto ai continenti 

Fattori terrestri (morfologia ed esposizione), atmosferici (umidità, precipitazioni, 

vento) e marittimi (direzione delle coste e correnti marine) 

Tra  i  fattori  sopra elencati quello che maggiormente  incide nella  regolazione dello 

stato  termico  medio  terrestre  è  la  latitudine.  L’effetto  della  posizione  geografica  ha 

un’azione determinante sulla durata dell’insolazione e sul flusso radiante cui è sottoposta 

la  crosta  terrestre.  Tuttavia,  effetti  secondari  dovuti  appunto  alle  correnti  marine, 

presenza  di  vaste  zone  oceaniche  e  umidità,  influiscono  sulla  regolare  distribuzione 

termica dettata dalla variazione della latitudine, spostando l’equatore termico (insieme di 

tutti  i punti a  temperatura media più elevata) dall’equatore geografico.  Inoltre  il diverso 

calore  specifico  della  crosta  terrestre  e  dell’acqua,  rende non  uniforme  la  distribuzione 

dall’equatore verso i poli, introducendo della variazioni irregolari nelle isoterme. Le distese 

d’acqua  infatti  fungono da  enormi  “condensatori”  che mitigano  le  variazioni  legate  alla 

posizione geografica, riducendo il gradino presente tra valori termici minimi e massimi. La 

morfologia della  costa  invece  agisce principalmente  in  funzione dell’altitudine oltre  che 

all’esposizione e alla pendenza (le cui variazioni sono trascurabili rispetto alla quota s.l.m.). 

È noto il gradiente di temperatura rispetto all’altitudine che è in media pari a 0.6°C/100m 

(Sutton, 1971).  Le  ragioni  stanno nel  fatto  che mezzi a densità più alta  si  riscaldano più 

facilmente per contatto e gli strati più bassi dell’atmosfera hanno densità maggiori e sono 

più vicine alla  crosta  terrestre. Salendo di quota  la densità diminuisce e  inoltre  l’effetto 

ascensionale provocato dall’aria calda che tende a salire in alto, comporta una espansione 

termica  provocando  una  diminuzione  della  temperatura  (Visconti,  1989).  Nel  presente 

studio  si  sono  considerati  nulli  gli  effetti  secondari  (esposizione,  distanza  dalla  costa, 

umidità)  considerando  in  prima  approssimazione,  come  fattori  determinanti  per  la 

valutazione della temperatura media annua, la latitudine e l’altitudine. 

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A.6 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

 A1.3.1 – Temperatura media annua 

 

La  temperatura  media  annua  presenta  una  forte  variabilità  in  tutto  il  territorio 

regionale, con un incremento molto accentuato nelle zone interne e con una diminuzione 

apprezzabile,  a  parità  di  quota,  con  l’aumentare  della  latitudine.  Una  nota  particolare 

merita la correlazione analizzata tra Ta=Ta(z), dove Ta è la temperatura media annua e z è la 

quota,  per  la  quale  è  stato  rilevato  che  le  stazioni  più  prossime  al mare  si  discostano 

dall’andamento  lineare.  In effetti  le  stazioni  costiere,  rapportate  con quelle più  interne, 

presentano  delle  temperature  medie  sensibilmente  più  elevate,  dovuto  all’effetto 

moderatore  del  mare.  Considerando  però  che  le  stazioni  costiere  hanno  un  effetto 

maggiore circoscritto alla parte più bassa di un bacino idrografico e a contatto con la zona 

della  foce, nella  ricerca della  correlazione  si è deciso di eliminare  le  stazioni  costiere.  Il 

criterio  di  eliminazione  è  stato  condotto  considerando  una  zona  “buffer”  dalla  costa 

distante al massimo 10 km, non potendosi definire un metodo basato sulla quota, data la 

morfologia della regione oggetto di studio  (presenza di stazioni con quote elevate vicino 

alla costa). Allo stesso modo si sono escluse stazioni interne che sono influenzate da zone 

di  “chiusure morfologiche”  (presenza di  rilievi  circostanti  che  abbassano  la  temperatura 

media). Per  le zone escluse  il margine di errore è stato valutato, come evidenziato nella 

trattazione, e contenuto nel valore massimo di 1.5 °C. La relazione lineare tra temperatura 

media annua, quota e latitudine è rappresentata dall’equazione (A.1): 

Ta = 33.73 – 0.0063 z – 0.4091 L             (A.1) 

dove z è  la quota variabile tra 0 e 2267 m e L  la  latitudine variabile tra 38 e 40°N e Ta  la 

temperatura media annua espressa in °C (Claps e Sileo, 2001). In Figura A.1 è mostrata la 

distribuzione  della  temperatura  media  annua  relativa  alla  Regione  Calabria  e  ricavata 

dall’applicazione dell’equazione (A.1). 

 

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.7 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

 Figura A.1 – Distribuzione della temperatura media annua Ta, (Claps e Sileo, 2001) 

 

 

A1.3.2 – Temperatura media mensile 

 

Il  regime  termometrico  viene  inteso  come  l’andamento  delle  medie  mensili 

normalizzate e per l’area oggetto di studio risulta avere un andamento piuttosto uniforme, 

con un valore minimo nel mese di Gennaio e con un massimo tra i mesi di Luglio e Agosto. 

Tuttavia, al variare della quota,  l’andamento  subisce un appiattimento con  il decrescere 

della quota stessa. Ciò si spiega con il fatto che il diminuire della quota corrisponde ad un 

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.8 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

avvicinamento  alla  costa, dove  l’effetto moderatore del mare  avvicina  i  valori minimi  e 

massimi di  temperatura media mensile.  La  forma del  regime  termometrico, data  la  sua 

variabilità periodica, si presta ad essere rappresentata mediante una serie di Fourier del 

tipo: 

  ∑                (A.2) 

dove   è il numero delle armoniche,   è la media di    sul periodo   ,   è l’ampiezza, 

 è  la  fase,   è  la  funzione adimensionale ottenuta dal  rapporto  tra  la  temperatura 

media mensile e quella media annua.  In prima approssimazione, data  la  regolarità degli 

andamenti, la serie di Fourier può fermarsi al solo primo termine, e quindi sviluppando la 

funzione: 

  1 B cos C sin              (A.3) 

dove C = ‐0.3095 – 0.000236 z e B = ‐0.0579 + 0.990 C,   = 12 e t variabile da 1 a 12. Nelle 

Figure A.2 e A.3 sono rappresentate le distribuzioni delle temperature medie mensili: 

Tm(t) =    Ta                   (A.4)

         

     

 

 Figura A.2 – Distribuzioni delle temperature medie mensili  Tm(t) =    Ta   relative ai mesi dell’anno della stagione secca (Aprile – Settembre). 

 

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.9 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

 

 Figura A.3 – Distribuzioni delle temperature medie mensili  Tm(t) =    Ta   relative ai mesi dell’anno della stagione umida (Ottobre – Marzo). 

 

 

A1.4 – Criteri per la classificazione secondo Koeppen  

I metodi utilizzati per  la classificazione delle aree climatiche della Regione Calabria 

secondo Koeppen, si differenziano a seconda dell’origine dei dati. In particolare sono state 

costruite  diverse mappe di classificazione in relazione alla tecnica utilizzata per stimare la 

temperatura media mensile  (Claps e Sileo, 2001)  , nonché a seconda del numero di anni 

validi considerati per le stazioni termometriche. Il primo metodo necessita una valutazione 

scalare e puntuale, applicata  in modo distribuito su  tutti  i punti del grid  rappresentativo 

della  regione  oggetto  di  studio,  e  correlato  inoltre  alla  risoluzione  del  DEM  (Digital 

Elevation  Model).  Il  secondo  metodo  invece  si  basa  sui  valori  acquisiti  dalle  stazioni 

termometriche e si differenzia solo per il numero di anni validi considerati. Nello specifico 

sono stati considerati un numero minimo di anni validi pari a 5 e a 10 e interpolati secondo 

la tecnica di Thiessen per la costruzione dei poligoni di Voronoi.  

 

 

 

 

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A.10 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

A1.4.1 – Metodo basato su Tm distribuita (Claps & Sileo) 

 

Questo metodo si basa sull’utilizzo dei valori di temperatura media mensile e media 

annua  ricavati  con  l’equazione  (A.4)  e  (A.1).  I  dati  in  ingresso  sono  costituiti  dalla 

distribuzione spaziale delle quote [z] e dalla  latitudine [L], rappresentate entrambe come 

mappe  in  formato  raster  (GRID).  Dalle  due mappe  raster  si  ricava  la mappa  [Ta]  della 

distribuzione delle temperature medie annue (Figura A.1). Allo stesso modo si ricavano le 

distribuzioni delle temperature medie mensili in funzione della temperatura media annua 

secondo le formule   

[T1m] =    [Ta], [T2m] =    [Ta], ..., [T12m] =    [Ta]     (A.5) 

rappresentate nelle Figure A.2, A.3. Dalle temperature medie mensili sono state derivate 

altre mappe necessarie all’applicazione del metodo di Koeppen per la classificazione delle 

aree climatiche, ed in particolare: 

Tmin : temperatura media mensile del mese più freddo; 

Tmax : temperatura media mensile del mese più caldo; 

Tmax1,  Tmax2,  Tmax3,  Tmax4  : temperatura media mensile dei quattro mesi più caldi in 

senso decrescente (Tmax1> Tmax2> Tmax3> Tmax4); 

Allo  stesso modo  per  le  piogge  sono  state  ricavate  le mappe  delle  distribuzioni 

spaziali delle piogge medie annue e medie mensili. In particolare: 

Pmin : pioggia media mensile del mese più umido; 

Pmax : pioggia media mensile del mese più secco; 

Pa : pioggia media annua; 

Ps : pioggia media mensile da aprile a settembre inclusi; 

Pw : pioggia media mensile da ottobre a marzo inclusi; 

Plj : limite superiore della pioggia con j=1,2,3 (utilizzato per la classificazione); 

Si riporta in forma schematica (Tabella A.II) il criterio utilizzato per la classificazione 

delle aree climatiche secondo Koeppen. 

La classificazione di un’area climatica risulta dalla combinazione delle tre lettere che 

soddisfano  la condizione  logica relativa. Nello specifico si  individua prima  l’area climatica 

principale I (A,B,C,D) quindi si procede alla sub‐classificazione individuando la collocazione 

delle aree climatiche di  II e  III  livello.  Il caso B va valutato prima delle altre condizioni.  In 

Figura  A.3  è mostrata  la mappa  della  classificazione  delle  aree  climatiche  di  Koeppen 

secondo tale tecnica: 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.11 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

Tabella A.II – Criterio di valutazione dell’area climatica secondo Koeppen 

Area Climatica Condizione 

I  II III 

A    Tmin > 18°C

 

Pl1 = 20 Ta + 280,Pl2 = 20 Ta, Pl3 = 20 Ta + 140  Ps > 70% Pa e Pa < Pl1; Pw > 70% Pa e  Pa < Pl2; Ps < 70% Pa e Pw < 70% Pa e Pa < Pl3 

W   Pa < ½ PljS    ½ Plj ≤ Pa < Plj  h  Ta ≥ 18°C  k  Ta < 18°C

  Tmax ≥ 10°C e ‐3°C < Tmin < 18°Cs    Pmin < 30mm e Pmin < 1/3 Pmax

w    Pmin < 1/10 Pmax

f    Tutti gli altri casi (NOR s AND w)  a  Tmax ≥ 22°C  b  Tmax1 e Tmax2 e Tmax3 e Tmax4 ≥ 10°C e Tmax < 22°C   c  Tmax1 o Tmax2 o Tmax3 ≥ 10°C e Tmax < 22°C

  Tmax ≥ 10°C e Tmin ≤ ‐3°Cs    Pmin < 30mm e Pmin < 1/3 Pmax

w    Pmin < 1/10 Pmax

f    Tutti gli altri casi (NOR s AND w)  a  Tmax ≥ 22°C  b  Tmax1 e Tmax2 e Tmax3 e Tmax4 ≥ 10°C e Tmax < 22°C   c  Tmax1 o Tmax2 o Tmax3 ≥ 10°C e Tmax < 22°C  d  Tmin ≤ ‐38°C

 

 

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.12 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

 Figura A.4 – Classificazione delle aree climatiche della Calabria secondo Koeppen (temperature medie mensili e medie annue – Claps e Sileo, 2001) 

 

A1.4.2 – Metodo basato sui dati rilevati di Tm (Stazioni termometriche) 

 

In questo secondo metodo si sono considerati i valori di temperatura acquisiti dalle 

stazioni termometriche della Calabria, filtrando le stazioni sulla base di un numero di anni 

validi pari a 5 e a 10.  

 

Stazioni termometriche con anni di validità > 5 

Nel primo  caso  le  stazioni  termometriche  considerate  sono quelle  che hanno un 

numero di anni validi superiore a 5.  Il numero di stazioni utili, ottenuto dall’applicazione 

del filtro sulla validità degli anni, è pari a 115.  

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.13 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

 

Tabella A.III – Lista delle stazioni termometriche con un numero di anni validi > 5 

SIMI  Stazione Quota X Y Koeppen 845  Rocca Imperiale  190 2654149 4441112 Csa 865  Roseto Capo Spulico  10  2656899  4427267  Csa 

870  Oriolo  450  2643735  4434362  Cfa 

900  Albidona  810  2636624  4420097  Csa 

930  Villapiana Scalo  5  2646585  4406064  Csa 

990  Trenta  534  2634250  4348698  Csa 

1000  Domanico  736  2624109  4341834  Csb 

1010  Cosenza  242  2629027  4349472  Csa 

1030  San Pietro in Guarano  660  2632930  4355431  Csa 

1060  Montalto Uffugo  468  2619791  4362437  Csa 

1090  Camigliatello Silano  1291  2643877  4355197  Csb 

1092  Camigliatello Monte Curcio  1730  2641941  4352951  Cfb 

1100  Cecita  1180  2652884  4362099  Csb 

1120  Acri  750  2638882  4371771  Csa 

1130  Torano Scalo  97  2624043  4372282  Csa 

1135  Fitterizzi  185  2618049  4375132  Csa 

1140  Tarsia  203  2629265  4386061  Csa 

1180  Castrovillari  353  2624477  4408508  Csa 

1184  Piano Campolongo  1430  2612743  4403421  Cfb 

1185  Castrovillari ‐ Camerata  82  2628999  4398910  Csa 

1230  San Sosti  404  2608180  4391014  Csa 

1250  Fagnano Castello  516  2610688  4379900  Csa 

1260  San Marco Argentano  430  2616283  4379074  Csa 

1324  Corigliano Calabro  219  2650099  4385398  Csa 

1330  Rossano  300  2660375  4381815  Csa 

1380  Cropalati  367  2668277  4375517  Csa 

1455  Ciro Marina  10  2703128  4361578  Csa 

1460  Ciro` Marina  6  2703807  4360360  Csa 

1470  San Giovanni in Fiore  1050  2666507  4346461  Csb 

1500  Nocelle  1315  2653706  4344813  Csb 

1550  Trepidò  1295  2666644  4339092  Csb 

1580  Cerenzia  663  2674140  4345608  Csa 

1670  Acqua della Quercia  169  2695942  4322453  Csa 

1675  Papanice  156  2694826  4326816  Csa 

1680  Crotone  5  2703971  4327880  Csa 

1690  Capo Colonne  24  2710815  4322275  Csa 

1695  Salica  162  2703601  4320539  Csa 

1700  Isola di Capo Rizzuto  90  2701222  4314645  Csa 

1730  Petilia Policastro  434  2674572  4330598  Csa 

1733  Serrarossa  49  2683427  4326054  Csa 

1740  San Mauro Marchesato  288  2686330  4329893  Csa 

1760  Botricello  18  2681088  4311920  Csa 

1810  Monaco  1250  2655613  4326064  Cfb 

1825  Spineto  1270  2652590  4333528  Csb 

1850  Catanzaro  334  2657511  4308078  Csa 

1855  Santa Maria di Catanzaro  70  2658656  4301299  Csa 

1865  Roccelletta di Borgia  8  2658723  4297853  Csa 

1935  Serralta  1013  2638578  4290581  Cfb 

1940  Palermiti  480  2646280  4290263  Csa 

1960  Chiaravalle Centrale  516  2642649  4281126  Csa 

1970  Soverato Marina  6  2654831  4282941  Csa 

1980  Serra San Bruno  790  2635376  4271228  Cfb 

2000  Mammone  981  2642271  4271361  Csb 

2040  Punta Stilo  70  2655452  4257295  Csa 

2050  Ferdinandea  1050  2640313  4263192  Csb 

2072  Stignano  395  2648481  4253100  Csa 

2086  Mongiana  921  2635067  4263821  Cwb 

2090  Fabrizia  948  2633619  4261173  Cfb 

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.14 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

2120  Caulonia  275  2642974  4249141  Csa 

2140  Mammola  250  2628372  4246804  Csa 

2150  Croceferrata  970  2632114  4258691  Cfb 

2160  Gioiosa Ionica  125  2633871  4244136  Csa 

2170  Siderno Marina  7  2633353  4236082  Csa 

2180  Canolo Nuovo  880  2620809  4243308  Cfb 

2200  Antonimina  310  2620462  4236676  Csa 

2210  Ardore Superiore  250  2622037  4227811  Csa 

2220  Bovalino Marina  8  2623265  4222722  Csa 

2230  Platì  310  2611390  4230934  Csa 

2250  Santuario di Polsi  786  2604136  4224505  Csa 

2270  Sant Agata del Bianco  405  2615009  4216111  Csa 

2290  Staiti  550  2610691  4206326  Csa 

2300  Brancaleone Marina  8  2616932  4202514  Csa 

2310  Capo Spartivento  48  2613188  4198031  Csa 

2330  Bova Marina  8  2601207  4198459  Csa 

2340  Roccaforte del Greco  930  2599010  4211248  Csa 

2370  Melito Porto Salvo  7  2588646  4196926  Csa 

2375  Prunella di Melito  86  2589596  4199434  Csa 

2380  Montebello Ionico  470  2586604  4204305  Csa 

2450  Reggio Calabria  15  2576531  4217310  Csa 

2464  Basilico`  1350  2592195  4223527  Csb 

2465  Cardeto  670  2587032  4215410  Csb 

2466  Sant Alessio in Aspromonte  548  2586210  4224896  Csa 

2470  Gambarie d Aspromonte  1300  2593328  4224770  Cfb 

2510  Scilla  73  2582619  4234328  Csa 

2530  Palmi  248  2595135  4247000  Csa 

2540  Santa Cristina d Aspromonte  510  2604883  4234562  Cfa 

2600  Cittanova  407  2613679  4245387  Csa 

2610  Rizziconi  82  2603754  4251968  Csa 

2670  Arena  450  2625434  4268994  Cfa 

2690  Feroleto della Chiesa  160  2612805  4258017  Csa 

2710  Limina C.C.  800  2626148  4249206  Cfb 

2730  Mileto  368  2612503  4273613  Csa 

2740  Rosarno  61  2604826  4260672  Csa 

2760  Joppolo  185  2597891  4271268  Csa 

2770  Tropea  51  2598081  4281505  Csa 

2780  Zungri  571  2605698  4278809  Cfa 

2800  Vibo Valentia  498  2616268  4281544  Csa 

2810  Pizzo Calabro  107  2620811  4288142  Csa 

2815  Capo Vaticano  30  2592185  4275278  Csa 

2890  Tiriolo  690  2650747  4312198  Csa 

2924  Cortale  470  2642772  4300044  Csa 

2940  Nicastro ‐ Bella  400  2641082  4314084  Csa 

2955  Lamezia Terme‐Palazzo  24  2627802  4297720  Csa 

2960  Sant  Eufemia Lametia  25  2628569  4308809  Csa 

2990  Parenti  830  2641799  4335802  Csb 

3000  Rogliano  650  2634011  4337161  Csa 

3010  Martirano Lombardo  430  2629728  4325938  Csa 

3040  Amantea  54  2612929  4332090  Csa 

3050  Fiumefreddo Bruzio  220  2612049  4343471  Csa 

3060  Paola  160  2609768  4358058  Csa 

3090  Cetraro Superiore  76  2600767  4374610  Csa 

3100  Belvedere Marittimo Scalo  10  2593454  4386373  Csa 

3150  Laino Borgo  250  2603315  4426161  Cfb 

3160  Campotenese  965  2611377  4414166  Cfb 

3210  Lagonegro  670  2584937  4442423  Cfb 

 

 

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.15 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

In ogni stazione termometrica (Tabella A.III) sono noti i valori medi mensili e i valori 

medi annui delle temperature. Essendo noti nelle stesse stazioni anche  i valori di pioggia 

medi mensili e medi annui, si è applicato  lo stesso criterio utilizzato nel paragrafo A1.5.1 

ricavando  così  l’indice  climatico  di  Koeppen  per  ogni  singola  stazione.  Alla  fine  si  è 

costruita la mappa regionale utilizzando i poligoni di Thiessen per la valutazione delle aree 

di influenza. In Figura A.5 è rappresentata la classificazione di Koeppen ottenuta attraverso 

l’utilizzo delle stazioni termometriche con un numero di anni di validità superiore a 5: 

 

 Figura A.5 – Classificazione delle aree climatiche secondo Koeppen (stazioni termometriche con anni di validità > 5) 

 

 

 

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.16 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

Stazioni termometriche con anni di validità > 10 

In modo  del  tutto  analogo,  applicando  ora  un  filtro  più  restrittivo  e  filtrando  le 

stazioni  termometriche  con  un  numero  di  anni  di  validità  superiore  a  10  si  ottiene  un 

numero di stazioni utili pari a 57. 

 

Tabella A.IV – Lista delle stazioni termometriche con un numero di anni di validi > 10 

SIMI  Stazione Quota X Y Koeppen 930  Villapiana Scalo  5 2646585 4406064 Csa 1000  Domanico  736  2624109  4341834  Csb 

1010  Cosenza  242  2629027  4349472  Csa 

1030  San Pietro in Guarano  660  2632930  4355431  Csa 

1060  Montalto Uffugo  468  2619791  4362437  Csa 

1092  Camigliatello Monte Curcio  1730  2641941  4352951  Csb 

1100  Cecita  1180  2652884  4362099  Cfb 

1120  Acri  750  2638882  4371771  Csa 

1130  Torano Scalo  97  2624043  4372282  Csa 

1140  Tarsia  203  2629265  4386061  Csa 

1180  Castrovillari  353  2624477  4408508  Csa 

1230  San Sosti  404  2608180  4391014  Csa 

1260  San Marco Argentano  430  2616283  4379074  Csa 

1455  Ciro Marina  10  2703128  4361578  Csa 

1470  San Giovanni in Fiore  1050  2666507  4346461  Cfb 

1500  Nocelle  1315  2653706  4344813  Csb 

1680  Crotone  5  2703971  4327880  Csa 

1700  Isola di Capo Rizzuto  90  2701222  4314645  Csa 

1850  Catanzaro  334  2657511  4308078  Csa 

1940  Palermiti  480  2646280  4290263  Csa 

1960  Chiaravalle Centrale  516  2642649  4281126  Csa 

1970  Soverato Marina  6  2654831  4282941  Csa 

1980  Serra San Bruno  790  2635376  4271228  Csb 

2040  Punta Stilo  70  2655452  4257295  Csa 

2050  Ferdinandea  1050  2640313  4263192  Csb 

2086  Mongiana  921  2635067  4263821  Cfb 

2090  Fabrizia  948  2633619  4261173  Cfb 

2120  Caulonia  275  2642974  4249141  Csa 

2140  Mammola  250  2628372  4246804  Csa 

2150  Croceferrata  970  2632114  4258691  Cfb 

2170  Siderno Marina  7  2633353  4236082  Csa 

2180  Canolo Nuovo  880  2620809  4243308  Cfb 

2200  Antonimina  310  2620462  4236676  Csa 

2210  Ardore Superiore  250  2622037  4227811  Csa 

2230  Platì  310  2611390  4230934  Csa 

2250  Santuario di Polsi  786  2604136  4224505  Csa 

2270  Sant Agata del Bianco  405  2615009  4216111  Csa 

2290  Staiti  550  2610691  4206326  Csa 

2310  Capo Spartivento  48  2613188  4198031  Csa 

2370  Melito Porto Salvo  7  2588646  4196926  Csa 

2450  Reggio Calabria  15  2576531  4217310  Csa 

2470  Gambarie d’Aspromonte  1300  2593328  4224770  Csb 

2510  Scilla  73  2582619  4234328  Csa 

2540  Santa Cristina d’Aspromonte  510  2604883  4234562  Cfa 

2600  Cittanova  407  2613679  4245387  Csa 

2690  Feroleto della Chiesa  160  2612805  4258017  Csa 

2710  Limina C.C.  800  2626148  4249206  Cfb 

2730  Mileto  368  2612503  4273613  Csa 

2770  Tropea  51  2598081  4281505  Csa 

2890  Tiriolo  690  2650747  4312198  Csa 

2940  Nicastro ‐ Bella  400  2641082  4314084  Csa 

3000  Rogliano  650  2634011  4337161  Csa 

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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare 

 

A.17 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

3050  Fiumefreddo Bruzio  220  2612049  4343471  Csa 

3060  Paola  160  2609768  4358058  Csa 

3090  Cetraro Superiore  76  2600767  4374610  Csa 

3150  Laino Borgo  250  2603315  4426161  Cfb 

3210  Lagonegro  670  2584937  4442423  Cfb 

 

In  Figura A.6  è mostrata  la  classificazione  delle  aree  climatiche  secondo  Koeppen 

considerando le stazioni termometriche contenute in Tabella A.IV. 

 

 Figura A.6 – Classificazione delle aree climatiche secondo Koeppen (stazioni termometriche con anni 

di validità > 10) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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A.18 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica 

Bibliografia 

 

SUSMEL L. (1990), Principi di Ecologia: Fattori Ecologici, Ecosistemistica, Applicazioni, CLEUP, II ed. 

SUTTON  O.G.  (1971),  Previsione  e  controllo  del  clima:  la  nuova Meteorologia.  Ed.  Scientifiche  e 

tecniche, Mondadori. 

VISCONTI G. (1989), L’Atmosfera, Garzanti. 

CLAPS P., SILEO C. (2001), “Caratteri termometrici dell'Italia meridionale”, L'Acqua 5, (pp. 23–31).