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POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare
A.1 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica
ALLEGATO A – LINEAMENTI CLIMATICI E TERMOMETRICI DELLA CALABRIA
A1 – Classificazione climatica di Koeppen mediante sistemi GIS e
Geoprocessing ORESTE TERRANOVA (CON LA COLLABORAZIONE DI PASQUALE IAQUINTA)
A1.1 – Introduzione, climatologia descrittiva
Il sistema di classificazione climatica proposto da Wladimir Koeppen può essere
considerato come il sistema che meglio risponde alle esigenze di comprensione delle varie
climatologie presenti sulla Terra. Si tratta di un sistema quantitativo molto complesso in
cui vengono attribuite formule climatiche ai singoli climi attraverso operazioni statistiche
sulle caratteristiche specifiche facenti capo ai campi di temperatura, precipitazioni ed al
regime annuo delle precipitazioni stesse. Ne deriva, in prima istanza, una classificazione
originaria che definisce cinque classi di clima:
A ‐ Climi umidi della zona intertropicale in cui tutti i mesi dell'anno presentano
valori di temperatura > ai 18C°;
B ‐ Climi aridi con varie condizioni caratterizzanti;
C ‐ Climi mesotermici umidi in cui la temperatura del mese più freddo è compresa
tra +18C° e ‐3C°;
D ‐ Climi mesotermici boreali in cui la temperatura del mese di gennaio risulta
inferiore a ‐3C° ma con quella di luglio > a +10C°;
E ‐ Climi polari, con temperature nel mese di luglio < a +10C°.
Il sistema è ulteriormente migliorato mediante l'indicazione o meno di una stagione
arida con l'attribuzione di un'altra lettera:
f (mancanza di una stagione arida)
s (stagione arida in estate)
w (stagione arida in inverno)
oppure inserendo una ulteriore annotazione sul grado di aridità o sull'intensità del freddo.
Ne risultano quattro categorie contrassegnate ciascuna da una lettera maiuscola inserita
come seconda lettera:
S = Steppe
W= Deserto
T = Tundra
F = Gelo
Il sistema di Koeppen nella sua formulazione generale, caratterizzato da 5 classi (A,
B, C, D ed E) e 11 suddivisioni è riportato in Tabella A.I.
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Tabella A.I – Sistema di classificazione di Koeppen
Formula climatica Definizione
1 Af Clima tropicale senza stagione secca2 Aw Clima tropicale con inverno secco3 BS Clima secco della steppa4 BW Clima secco del deserto5 Cf Clima temperato senza stagione secca6 Cs Clima temperato con estate secca7 Cw Clima temperato con inverno secco8 Df Clima boreale senza stagione secca9 Dw Clima boreale con inverno secco10 ET Clima freddo della tundra11 EF Clima freddo del gelo perenne
Questa classificazione generale non esaurisce tutte le particolarità ed i regimi di
transizione climatica osservabili su scala globale. Ad esempio, Koeppen definisce
ulteriormente i climi con lettere minuscole inserite in terza posizione. Nelle pagine
seguenti saranno affrontate nel dettaglio le singole classi climatiche secondo il sistema
concepito da Koeppen, tutt'altro che semplice nella sua formulazione complessiva.
A1.1.1 – Classe A
I climi della classe A rientrano tra i climi umidi della zona intertropicale (tutti i mesi
con temperatura superiore a 18°). Essi si suddividono utilizzando le lettere f e w. Nel
dettaglio:
f ‐ se manca la stagione secca ed in particolare quando anche nel il mese più
piovoso non vengono superati i 60 mm di pioggia;
w ‐ nei casi in cui si ha un mese con un totale di pioggia non superiore ai 60 mm.
In altre tipologie climatiche la stagione secca può essere breve con la conseguenza
che le riserve idriche possono risultare più che sufficienti per fronteggiare il periodo secco.
In questa eventualità viene sostituita la lettera w con m. Si ha m (ad esempio clima
monsonico) quando le precipitazioni del mese più secco, espresse in cm (60 mm)
rimangono superiori a 10.
Nella classe A sono individuate ulteriori tipologie climatiche secondarie, con
l'impiego della seconda lettera nei casi seguenti:
w'‐ quando la stagione più piovosa cade in autunno;
w''‐ quando due stagioni piovose sono intervallate da due stagioni secche;
s ‐ quando il periodo secco cade in estate;
In terza o quarta posizione nella formula climatica, sempre per la categoria A, si
possono associare:
g ‐ se il mese più caldo cade prima del solstizio estivo e prima della stagione più
piovosa;
t'‐ se il periodo più caldo spostato in autunno;
t''‐ se il periodo più fresco cade subito dopo il solstizio estivo;
i ‐ se la differenza tra il mese più caldo e quello più fresco non supera i 5 C°.
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A1.1.2 – Classe B
Nei climi della classe B ha grande importanza l'evapotraspirazione che assume
maggiore significato rispetto alle precipitazioni. Si tratta dei climi aridi. In questi sistemi si
tiene soprattutto conto dei regimi aridi, distinguendoli da quelli semi‐aridi ove si ha una
stagione piovosa che può coincidere con la stagione estiva o con quella invernale. Nel
dettaglio, si definisce con:
r ‐ la quantità annua di precipitazioni espressa in cm;
t ‐ la temperatura media annua espressa in C°.
Il sistema è ulteriormente migliorato, come per la precedente Classe A con:
a) se vi è un massimo di precipitazione invernale
r < t definisce BW;
r compreso tra t e 2t definisce BS;
r >2t corrisponde ai climi aridi fuori dalla classe B.
b) se vi sono regimi pluviometrici equamente ripartiti nel corso dell'anno:
r < t + 7 definisce BW;
r compreso tra t + 7 e 2(t + 7) definisce BS;
r > 2 (t + 7) si va fuori dalla classe B.
c) se vi è un massimo estivo di precipitazioni:
r < t + 14 definisce BW;
r compreso tra t + 14 e 2(t + 7) definisce BS;
r > 2 (t + 14) si va fuori dalla classe B.
In questa classe Koeppen ha introdotto ulteriori suddivisioni per cercare di
distinguere i climi aridi e semiaridi della zona tropicale da quelli delle zone temperate. Per
realizzare lo scopo vengono usate in terza posizione le seguenti lettere:
h (torrido) se la temperatura media è > 18C°;
k (freddo) se la temperatura media è < 18C°;
k' se la temperatura del mese più caldo è < 18C°.
E' da rilevare quanto sia importante per Koeppen l'isoterma 18C° che separa i deserti
caldi da quelli freddi delle medio‐alte latitudini. Nell'ambito della Classe B vengono
utilizzate altre lettere, in terza o quarta posizione che rapprersentano le i seguenti
caratteri:
n (nebbia) se le nebbie sono molto frequenti come ad esempio in alcuni deserti
costieri;
n', n'', n''' se le nebbie sono poco frequenti ma l'umidità relativa è piuttosto alta e,
rispettivamente, se la temperatura estiva è < 24C°, tra 24C° e 28C° o > 28C°;
x quando le piogge cadono in tarda primavera o all'inizio dell'estate;
x' se le precipitazioni sono rare ma violente.
A1.1.3 – Classe C
I climi della classe C rientrano tra i climi temperati umidi nei quali la media della
temperatura nel mese più freddo non è inferiore a ‐3C°. La distinzione dei climi in questa
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classe tiene soprattutto conto del regime delle piogge con l'utilizzo delle lettere f, w ed s,
con un significato più restrittivo rispetto ai tipi climatici della classe A.
Per i climi C si hanno le seguenti distinzioni valevoli anche per la classe D:
s ‐ se il mese meno piovoso che appartiene alla stagione estiva, ha un totale di
precipitazioni inferiori ad un terzo di quello del mese invernale più piovoso,
comunque non inferiore a 30 mm;
w ‐ se il mese meno piovoso, che cade nella stagione invernale, riceve una quantità
di precipitazioni inferiore ad un decimo di quella del mese più piovoso dell'estate;
f ‐ quando non si riscontra un periodo arido nel senso più stretto del termine (si
veda i precedenti s e w).
In questo caso il mese più secco estivo presenta un totale di pioggia inferiore ad un
terzo di quello del mese più piovoso invernale, ma superiore a 30 millimetri, il tipo si
annoterà come Cfs e Dfs e non Cs o Ds.
Nella Classe C la temperature viene trattata nel seguento modo:
a se la temperatura media del mese più caldo è superiore a 22C°;
b se la temperatura è inferiore a 22 C° ma si hanno oltre quattro mesi con
temepratura superiore a 10 C°.
In questa classe, conclusivamente, possono essere usare in terza o quarta posizione
le lettere i, g, x, n con la medesima finalità di utilizzo riscontrabile nelle classi A e B
A1.1.4 – Classe D
Queste tipologie climatiche vengono osservate esclusivamente nell'emisfero boreale
dove occupano tutta la parte settentrionale dei continenti fino al limite Nord delle foreste
boreali. La temperatura di 10 C° nel mese più caldo coincide con questo limite. Questi climi
sono caratterizzati da suolo gelato e copertura nevosa che persiste per molti mesi nel
corso dell'anno.
Il regime pluviometrico evidenzia due tipologie: Df e Dw, ove f e w coincidono con i
climi della classe C, cioè con inverno umido o secco.
Per ciò che riguarda il regime delle temperature oltre ai tipi a e b, si aggiungono le
seguenti lettere rappresentative di specificità climatiche:
c ‐ quando si hanno da uno a quattro mesi con t superiore a 10C° mentre la
temperatura del mese più freddo è superiore a ‐38;
d ‐ quando si hanno da uno a quattro mesi con t superiore a 10C° ma la
temperatura del mese più freddo è inferiore a ‐38C°.
A1.1.5 – Classe E
Nella classe E rientrano i climi freddi in cui la media del mese più caldo è inferiore a
10C°. In sintesi:
ET se la t del mese più caldo è compresa tra 0 e 10C°
EF se la t del mese più caldo è inferiore a 0C°
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Dette condizioni si possono riscontare, per ambedue le tipologie, sulle montagne
delle latitudini temperate e intertropicali. In tal caso si userà la lettera H, da aggiungere ai
gruppi ET e EF.
A1.2 – Area in esame e dati utilizzati
L’area oggetto di studio è relativa alla regione Calabria (Italia peninsulare) e i dati di
temperatura e di pioggia sono stati ricavati dalle pubblicazioni del Centro Funzionale
Meteorologico, Idrografico e Mareografico della Regione Calabria, una struttura che fa
parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPACAL).
A1.3 – Analisi delle temperature
La temperatura dell’aria, insieme alla precipitazione, rappresenta la grandezza
determinante per la caratterizzazione della natura del clima di una regione. I fattori che
influenzano la distribuzione della temperatura sono (Susmel, 1990):
Posizione geografica (Latitudine)
Distanza dalla costa e rispetto ai continenti
Fattori terrestri (morfologia ed esposizione), atmosferici (umidità, precipitazioni,
vento) e marittimi (direzione delle coste e correnti marine)
Tra i fattori sopra elencati quello che maggiormente incide nella regolazione dello
stato termico medio terrestre è la latitudine. L’effetto della posizione geografica ha
un’azione determinante sulla durata dell’insolazione e sul flusso radiante cui è sottoposta
la crosta terrestre. Tuttavia, effetti secondari dovuti appunto alle correnti marine,
presenza di vaste zone oceaniche e umidità, influiscono sulla regolare distribuzione
termica dettata dalla variazione della latitudine, spostando l’equatore termico (insieme di
tutti i punti a temperatura media più elevata) dall’equatore geografico. Inoltre il diverso
calore specifico della crosta terrestre e dell’acqua, rende non uniforme la distribuzione
dall’equatore verso i poli, introducendo della variazioni irregolari nelle isoterme. Le distese
d’acqua infatti fungono da enormi “condensatori” che mitigano le variazioni legate alla
posizione geografica, riducendo il gradino presente tra valori termici minimi e massimi. La
morfologia della costa invece agisce principalmente in funzione dell’altitudine oltre che
all’esposizione e alla pendenza (le cui variazioni sono trascurabili rispetto alla quota s.l.m.).
È noto il gradiente di temperatura rispetto all’altitudine che è in media pari a 0.6°C/100m
(Sutton, 1971). Le ragioni stanno nel fatto che mezzi a densità più alta si riscaldano più
facilmente per contatto e gli strati più bassi dell’atmosfera hanno densità maggiori e sono
più vicine alla crosta terrestre. Salendo di quota la densità diminuisce e inoltre l’effetto
ascensionale provocato dall’aria calda che tende a salire in alto, comporta una espansione
termica provocando una diminuzione della temperatura (Visconti, 1989). Nel presente
studio si sono considerati nulli gli effetti secondari (esposizione, distanza dalla costa,
umidità) considerando in prima approssimazione, come fattori determinanti per la
valutazione della temperatura media annua, la latitudine e l’altitudine.
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A1.3.1 – Temperatura media annua
La temperatura media annua presenta una forte variabilità in tutto il territorio
regionale, con un incremento molto accentuato nelle zone interne e con una diminuzione
apprezzabile, a parità di quota, con l’aumentare della latitudine. Una nota particolare
merita la correlazione analizzata tra Ta=Ta(z), dove Ta è la temperatura media annua e z è la
quota, per la quale è stato rilevato che le stazioni più prossime al mare si discostano
dall’andamento lineare. In effetti le stazioni costiere, rapportate con quelle più interne,
presentano delle temperature medie sensibilmente più elevate, dovuto all’effetto
moderatore del mare. Considerando però che le stazioni costiere hanno un effetto
maggiore circoscritto alla parte più bassa di un bacino idrografico e a contatto con la zona
della foce, nella ricerca della correlazione si è deciso di eliminare le stazioni costiere. Il
criterio di eliminazione è stato condotto considerando una zona “buffer” dalla costa
distante al massimo 10 km, non potendosi definire un metodo basato sulla quota, data la
morfologia della regione oggetto di studio (presenza di stazioni con quote elevate vicino
alla costa). Allo stesso modo si sono escluse stazioni interne che sono influenzate da zone
di “chiusure morfologiche” (presenza di rilievi circostanti che abbassano la temperatura
media). Per le zone escluse il margine di errore è stato valutato, come evidenziato nella
trattazione, e contenuto nel valore massimo di 1.5 °C. La relazione lineare tra temperatura
media annua, quota e latitudine è rappresentata dall’equazione (A.1):
Ta = 33.73 – 0.0063 z – 0.4091 L (A.1)
dove z è la quota variabile tra 0 e 2267 m e L la latitudine variabile tra 38 e 40°N e Ta la
temperatura media annua espressa in °C (Claps e Sileo, 2001). In Figura A.1 è mostrata la
distribuzione della temperatura media annua relativa alla Regione Calabria e ricavata
dall’applicazione dell’equazione (A.1).
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Figura A.1 – Distribuzione della temperatura media annua Ta, (Claps e Sileo, 2001)
A1.3.2 – Temperatura media mensile
Il regime termometrico viene inteso come l’andamento delle medie mensili
normalizzate e per l’area oggetto di studio risulta avere un andamento piuttosto uniforme,
con un valore minimo nel mese di Gennaio e con un massimo tra i mesi di Luglio e Agosto.
Tuttavia, al variare della quota, l’andamento subisce un appiattimento con il decrescere
della quota stessa. Ciò si spiega con il fatto che il diminuire della quota corrisponde ad un
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avvicinamento alla costa, dove l’effetto moderatore del mare avvicina i valori minimi e
massimi di temperatura media mensile. La forma del regime termometrico, data la sua
variabilità periodica, si presta ad essere rappresentata mediante una serie di Fourier del
tipo:
∑ (A.2)
dove è il numero delle armoniche, è la media di sul periodo , è l’ampiezza,
è la fase, è la funzione adimensionale ottenuta dal rapporto tra la temperatura
media mensile e quella media annua. In prima approssimazione, data la regolarità degli
andamenti, la serie di Fourier può fermarsi al solo primo termine, e quindi sviluppando la
funzione:
1 B cos C sin (A.3)
dove C = ‐0.3095 – 0.000236 z e B = ‐0.0579 + 0.990 C, = 12 e t variabile da 1 a 12. Nelle
Figure A.2 e A.3 sono rappresentate le distribuzioni delle temperature medie mensili:
Tm(t) = Ta (A.4)
Figura A.2 – Distribuzioni delle temperature medie mensili Tm(t) = Ta relative ai mesi dell’anno della stagione secca (Aprile – Settembre).
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Figura A.3 – Distribuzioni delle temperature medie mensili Tm(t) = Ta relative ai mesi dell’anno della stagione umida (Ottobre – Marzo).
A1.4 – Criteri per la classificazione secondo Koeppen
I metodi utilizzati per la classificazione delle aree climatiche della Regione Calabria
secondo Koeppen, si differenziano a seconda dell’origine dei dati. In particolare sono state
costruite diverse mappe di classificazione in relazione alla tecnica utilizzata per stimare la
temperatura media mensile (Claps e Sileo, 2001) , nonché a seconda del numero di anni
validi considerati per le stazioni termometriche. Il primo metodo necessita una valutazione
scalare e puntuale, applicata in modo distribuito su tutti i punti del grid rappresentativo
della regione oggetto di studio, e correlato inoltre alla risoluzione del DEM (Digital
Elevation Model). Il secondo metodo invece si basa sui valori acquisiti dalle stazioni
termometriche e si differenzia solo per il numero di anni validi considerati. Nello specifico
sono stati considerati un numero minimo di anni validi pari a 5 e a 10 e interpolati secondo
la tecnica di Thiessen per la costruzione dei poligoni di Voronoi.
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A1.4.1 – Metodo basato su Tm distribuita (Claps & Sileo)
Questo metodo si basa sull’utilizzo dei valori di temperatura media mensile e media
annua ricavati con l’equazione (A.4) e (A.1). I dati in ingresso sono costituiti dalla
distribuzione spaziale delle quote [z] e dalla latitudine [L], rappresentate entrambe come
mappe in formato raster (GRID). Dalle due mappe raster si ricava la mappa [Ta] della
distribuzione delle temperature medie annue (Figura A.1). Allo stesso modo si ricavano le
distribuzioni delle temperature medie mensili in funzione della temperatura media annua
secondo le formule
[T1m] = [Ta], [T2m] = [Ta], ..., [T12m] = [Ta] (A.5)
rappresentate nelle Figure A.2, A.3. Dalle temperature medie mensili sono state derivate
altre mappe necessarie all’applicazione del metodo di Koeppen per la classificazione delle
aree climatiche, ed in particolare:
Tmin : temperatura media mensile del mese più freddo;
Tmax : temperatura media mensile del mese più caldo;
Tmax1, Tmax2, Tmax3, Tmax4 : temperatura media mensile dei quattro mesi più caldi in
senso decrescente (Tmax1> Tmax2> Tmax3> Tmax4);
Allo stesso modo per le piogge sono state ricavate le mappe delle distribuzioni
spaziali delle piogge medie annue e medie mensili. In particolare:
Pmin : pioggia media mensile del mese più umido;
Pmax : pioggia media mensile del mese più secco;
Pa : pioggia media annua;
Ps : pioggia media mensile da aprile a settembre inclusi;
Pw : pioggia media mensile da ottobre a marzo inclusi;
Plj : limite superiore della pioggia con j=1,2,3 (utilizzato per la classificazione);
Si riporta in forma schematica (Tabella A.II) il criterio utilizzato per la classificazione
delle aree climatiche secondo Koeppen.
La classificazione di un’area climatica risulta dalla combinazione delle tre lettere che
soddisfano la condizione logica relativa. Nello specifico si individua prima l’area climatica
principale I (A,B,C,D) quindi si procede alla sub‐classificazione individuando la collocazione
delle aree climatiche di II e III livello. Il caso B va valutato prima delle altre condizioni. In
Figura A.3 è mostrata la mappa della classificazione delle aree climatiche di Koeppen
secondo tale tecnica:
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Tabella A.II – Criterio di valutazione dell’area climatica secondo Koeppen
Area Climatica Condizione
I II III
A Tmin > 18°C
B
Pl1 = 20 Ta + 280,Pl2 = 20 Ta, Pl3 = 20 Ta + 140 Ps > 70% Pa e Pa < Pl1; Pw > 70% Pa e Pa < Pl2; Ps < 70% Pa e Pw < 70% Pa e Pa < Pl3
W Pa < ½ PljS ½ Plj ≤ Pa < Plj h Ta ≥ 18°C k Ta < 18°C
C
Tmax ≥ 10°C e ‐3°C < Tmin < 18°Cs Pmin < 30mm e Pmin < 1/3 Pmax
w Pmin < 1/10 Pmax
f Tutti gli altri casi (NOR s AND w) a Tmax ≥ 22°C b Tmax1 e Tmax2 e Tmax3 e Tmax4 ≥ 10°C e Tmax < 22°C c Tmax1 o Tmax2 o Tmax3 ≥ 10°C e Tmax < 22°C
D
Tmax ≥ 10°C e Tmin ≤ ‐3°Cs Pmin < 30mm e Pmin < 1/3 Pmax
w Pmin < 1/10 Pmax
f Tutti gli altri casi (NOR s AND w) a Tmax ≥ 22°C b Tmax1 e Tmax2 e Tmax3 e Tmax4 ≥ 10°C e Tmax < 22°C c Tmax1 o Tmax2 o Tmax3 ≥ 10°C e Tmax < 22°C d Tmin ≤ ‐38°C
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Figura A.4 – Classificazione delle aree climatiche della Calabria secondo Koeppen (temperature medie mensili e medie annue – Claps e Sileo, 2001)
A1.4.2 – Metodo basato sui dati rilevati di Tm (Stazioni termometriche)
In questo secondo metodo si sono considerati i valori di temperatura acquisiti dalle
stazioni termometriche della Calabria, filtrando le stazioni sulla base di un numero di anni
validi pari a 5 e a 10.
Stazioni termometriche con anni di validità > 5
Nel primo caso le stazioni termometriche considerate sono quelle che hanno un
numero di anni validi superiore a 5. Il numero di stazioni utili, ottenuto dall’applicazione
del filtro sulla validità degli anni, è pari a 115.
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Tabella A.III – Lista delle stazioni termometriche con un numero di anni validi > 5
SIMI Stazione Quota X Y Koeppen 845 Rocca Imperiale 190 2654149 4441112 Csa 865 Roseto Capo Spulico 10 2656899 4427267 Csa
870 Oriolo 450 2643735 4434362 Cfa
900 Albidona 810 2636624 4420097 Csa
930 Villapiana Scalo 5 2646585 4406064 Csa
990 Trenta 534 2634250 4348698 Csa
1000 Domanico 736 2624109 4341834 Csb
1010 Cosenza 242 2629027 4349472 Csa
1030 San Pietro in Guarano 660 2632930 4355431 Csa
1060 Montalto Uffugo 468 2619791 4362437 Csa
1090 Camigliatello Silano 1291 2643877 4355197 Csb
1092 Camigliatello Monte Curcio 1730 2641941 4352951 Cfb
1100 Cecita 1180 2652884 4362099 Csb
1120 Acri 750 2638882 4371771 Csa
1130 Torano Scalo 97 2624043 4372282 Csa
1135 Fitterizzi 185 2618049 4375132 Csa
1140 Tarsia 203 2629265 4386061 Csa
1180 Castrovillari 353 2624477 4408508 Csa
1184 Piano Campolongo 1430 2612743 4403421 Cfb
1185 Castrovillari ‐ Camerata 82 2628999 4398910 Csa
1230 San Sosti 404 2608180 4391014 Csa
1250 Fagnano Castello 516 2610688 4379900 Csa
1260 San Marco Argentano 430 2616283 4379074 Csa
1324 Corigliano Calabro 219 2650099 4385398 Csa
1330 Rossano 300 2660375 4381815 Csa
1380 Cropalati 367 2668277 4375517 Csa
1455 Ciro Marina 10 2703128 4361578 Csa
1460 Ciro` Marina 6 2703807 4360360 Csa
1470 San Giovanni in Fiore 1050 2666507 4346461 Csb
1500 Nocelle 1315 2653706 4344813 Csb
1550 Trepidò 1295 2666644 4339092 Csb
1580 Cerenzia 663 2674140 4345608 Csa
1670 Acqua della Quercia 169 2695942 4322453 Csa
1675 Papanice 156 2694826 4326816 Csa
1680 Crotone 5 2703971 4327880 Csa
1690 Capo Colonne 24 2710815 4322275 Csa
1695 Salica 162 2703601 4320539 Csa
1700 Isola di Capo Rizzuto 90 2701222 4314645 Csa
1730 Petilia Policastro 434 2674572 4330598 Csa
1733 Serrarossa 49 2683427 4326054 Csa
1740 San Mauro Marchesato 288 2686330 4329893 Csa
1760 Botricello 18 2681088 4311920 Csa
1810 Monaco 1250 2655613 4326064 Cfb
1825 Spineto 1270 2652590 4333528 Csb
1850 Catanzaro 334 2657511 4308078 Csa
1855 Santa Maria di Catanzaro 70 2658656 4301299 Csa
1865 Roccelletta di Borgia 8 2658723 4297853 Csa
1935 Serralta 1013 2638578 4290581 Cfb
1940 Palermiti 480 2646280 4290263 Csa
1960 Chiaravalle Centrale 516 2642649 4281126 Csa
1970 Soverato Marina 6 2654831 4282941 Csa
1980 Serra San Bruno 790 2635376 4271228 Cfb
2000 Mammone 981 2642271 4271361 Csb
2040 Punta Stilo 70 2655452 4257295 Csa
2050 Ferdinandea 1050 2640313 4263192 Csb
2072 Stignano 395 2648481 4253100 Csa
2086 Mongiana 921 2635067 4263821 Cwb
2090 Fabrizia 948 2633619 4261173 Cfb
POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare
A.14 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica
2120 Caulonia 275 2642974 4249141 Csa
2140 Mammola 250 2628372 4246804 Csa
2150 Croceferrata 970 2632114 4258691 Cfb
2160 Gioiosa Ionica 125 2633871 4244136 Csa
2170 Siderno Marina 7 2633353 4236082 Csa
2180 Canolo Nuovo 880 2620809 4243308 Cfb
2200 Antonimina 310 2620462 4236676 Csa
2210 Ardore Superiore 250 2622037 4227811 Csa
2220 Bovalino Marina 8 2623265 4222722 Csa
2230 Platì 310 2611390 4230934 Csa
2250 Santuario di Polsi 786 2604136 4224505 Csa
2270 Sant Agata del Bianco 405 2615009 4216111 Csa
2290 Staiti 550 2610691 4206326 Csa
2300 Brancaleone Marina 8 2616932 4202514 Csa
2310 Capo Spartivento 48 2613188 4198031 Csa
2330 Bova Marina 8 2601207 4198459 Csa
2340 Roccaforte del Greco 930 2599010 4211248 Csa
2370 Melito Porto Salvo 7 2588646 4196926 Csa
2375 Prunella di Melito 86 2589596 4199434 Csa
2380 Montebello Ionico 470 2586604 4204305 Csa
2450 Reggio Calabria 15 2576531 4217310 Csa
2464 Basilico` 1350 2592195 4223527 Csb
2465 Cardeto 670 2587032 4215410 Csb
2466 Sant Alessio in Aspromonte 548 2586210 4224896 Csa
2470 Gambarie d Aspromonte 1300 2593328 4224770 Cfb
2510 Scilla 73 2582619 4234328 Csa
2530 Palmi 248 2595135 4247000 Csa
2540 Santa Cristina d Aspromonte 510 2604883 4234562 Cfa
2600 Cittanova 407 2613679 4245387 Csa
2610 Rizziconi 82 2603754 4251968 Csa
2670 Arena 450 2625434 4268994 Cfa
2690 Feroleto della Chiesa 160 2612805 4258017 Csa
2710 Limina C.C. 800 2626148 4249206 Cfb
2730 Mileto 368 2612503 4273613 Csa
2740 Rosarno 61 2604826 4260672 Csa
2760 Joppolo 185 2597891 4271268 Csa
2770 Tropea 51 2598081 4281505 Csa
2780 Zungri 571 2605698 4278809 Cfa
2800 Vibo Valentia 498 2616268 4281544 Csa
2810 Pizzo Calabro 107 2620811 4288142 Csa
2815 Capo Vaticano 30 2592185 4275278 Csa
2890 Tiriolo 690 2650747 4312198 Csa
2924 Cortale 470 2642772 4300044 Csa
2940 Nicastro ‐ Bella 400 2641082 4314084 Csa
2955 Lamezia Terme‐Palazzo 24 2627802 4297720 Csa
2960 Sant Eufemia Lametia 25 2628569 4308809 Csa
2990 Parenti 830 2641799 4335802 Csb
3000 Rogliano 650 2634011 4337161 Csa
3010 Martirano Lombardo 430 2629728 4325938 Csa
3040 Amantea 54 2612929 4332090 Csa
3050 Fiumefreddo Bruzio 220 2612049 4343471 Csa
3060 Paola 160 2609768 4358058 Csa
3090 Cetraro Superiore 76 2600767 4374610 Csa
3100 Belvedere Marittimo Scalo 10 2593454 4386373 Csa
3150 Laino Borgo 250 2603315 4426161 Cfb
3160 Campotenese 965 2611377 4414166 Cfb
3210 Lagonegro 670 2584937 4442423 Cfb
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A.15 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica
In ogni stazione termometrica (Tabella A.III) sono noti i valori medi mensili e i valori
medi annui delle temperature. Essendo noti nelle stesse stazioni anche i valori di pioggia
medi mensili e medi annui, si è applicato lo stesso criterio utilizzato nel paragrafo A1.5.1
ricavando così l’indice climatico di Koeppen per ogni singola stazione. Alla fine si è
costruita la mappa regionale utilizzando i poligoni di Thiessen per la valutazione delle aree
di influenza. In Figura A.5 è rappresentata la classificazione di Koeppen ottenuta attraverso
l’utilizzo delle stazioni termometriche con un numero di anni di validità superiore a 5:
Figura A.5 – Classificazione delle aree climatiche secondo Koeppen (stazioni termometriche con anni di validità > 5)
POR Calabria 2000‐2006. Lotto progettuale n.2. Pericolosità legata ai fenomeni di intensa erosione idrica areale e lineare
A.16 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica
Stazioni termometriche con anni di validità > 10
In modo del tutto analogo, applicando ora un filtro più restrittivo e filtrando le
stazioni termometriche con un numero di anni di validità superiore a 10 si ottiene un
numero di stazioni utili pari a 57.
Tabella A.IV – Lista delle stazioni termometriche con un numero di anni di validi > 10
SIMI Stazione Quota X Y Koeppen 930 Villapiana Scalo 5 2646585 4406064 Csa 1000 Domanico 736 2624109 4341834 Csb
1010 Cosenza 242 2629027 4349472 Csa
1030 San Pietro in Guarano 660 2632930 4355431 Csa
1060 Montalto Uffugo 468 2619791 4362437 Csa
1092 Camigliatello Monte Curcio 1730 2641941 4352951 Csb
1100 Cecita 1180 2652884 4362099 Cfb
1120 Acri 750 2638882 4371771 Csa
1130 Torano Scalo 97 2624043 4372282 Csa
1140 Tarsia 203 2629265 4386061 Csa
1180 Castrovillari 353 2624477 4408508 Csa
1230 San Sosti 404 2608180 4391014 Csa
1260 San Marco Argentano 430 2616283 4379074 Csa
1455 Ciro Marina 10 2703128 4361578 Csa
1470 San Giovanni in Fiore 1050 2666507 4346461 Cfb
1500 Nocelle 1315 2653706 4344813 Csb
1680 Crotone 5 2703971 4327880 Csa
1700 Isola di Capo Rizzuto 90 2701222 4314645 Csa
1850 Catanzaro 334 2657511 4308078 Csa
1940 Palermiti 480 2646280 4290263 Csa
1960 Chiaravalle Centrale 516 2642649 4281126 Csa
1970 Soverato Marina 6 2654831 4282941 Csa
1980 Serra San Bruno 790 2635376 4271228 Csb
2040 Punta Stilo 70 2655452 4257295 Csa
2050 Ferdinandea 1050 2640313 4263192 Csb
2086 Mongiana 921 2635067 4263821 Cfb
2090 Fabrizia 948 2633619 4261173 Cfb
2120 Caulonia 275 2642974 4249141 Csa
2140 Mammola 250 2628372 4246804 Csa
2150 Croceferrata 970 2632114 4258691 Cfb
2170 Siderno Marina 7 2633353 4236082 Csa
2180 Canolo Nuovo 880 2620809 4243308 Cfb
2200 Antonimina 310 2620462 4236676 Csa
2210 Ardore Superiore 250 2622037 4227811 Csa
2230 Platì 310 2611390 4230934 Csa
2250 Santuario di Polsi 786 2604136 4224505 Csa
2270 Sant Agata del Bianco 405 2615009 4216111 Csa
2290 Staiti 550 2610691 4206326 Csa
2310 Capo Spartivento 48 2613188 4198031 Csa
2370 Melito Porto Salvo 7 2588646 4196926 Csa
2450 Reggio Calabria 15 2576531 4217310 Csa
2470 Gambarie d’Aspromonte 1300 2593328 4224770 Csb
2510 Scilla 73 2582619 4234328 Csa
2540 Santa Cristina d’Aspromonte 510 2604883 4234562 Cfa
2600 Cittanova 407 2613679 4245387 Csa
2690 Feroleto della Chiesa 160 2612805 4258017 Csa
2710 Limina C.C. 800 2626148 4249206 Cfb
2730 Mileto 368 2612503 4273613 Csa
2770 Tropea 51 2598081 4281505 Csa
2890 Tiriolo 690 2650747 4312198 Csa
2940 Nicastro ‐ Bella 400 2641082 4314084 Csa
3000 Rogliano 650 2634011 4337161 Csa
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A.17 A cura di Oreste Terranova. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica
3050 Fiumefreddo Bruzio 220 2612049 4343471 Csa
3060 Paola 160 2609768 4358058 Csa
3090 Cetraro Superiore 76 2600767 4374610 Csa
3150 Laino Borgo 250 2603315 4426161 Cfb
3210 Lagonegro 670 2584937 4442423 Cfb
In Figura A.6 è mostrata la classificazione delle aree climatiche secondo Koeppen
considerando le stazioni termometriche contenute in Tabella A.IV.
Figura A.6 – Classificazione delle aree climatiche secondo Koeppen (stazioni termometriche con anni
di validità > 10)
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Bibliografia
SUSMEL L. (1990), Principi di Ecologia: Fattori Ecologici, Ecosistemistica, Applicazioni, CLEUP, II ed.
SUTTON O.G. (1971), Previsione e controllo del clima: la nuova Meteorologia. Ed. Scientifiche e
tecniche, Mondadori.
VISCONTI G. (1989), L’Atmosfera, Garzanti.
CLAPS P., SILEO C. (2001), “Caratteri termometrici dell'Italia meridionale”, L'Acqua 5, (pp. 23–31).