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GIOVANNI STUCKY, una vita per VeneziaIndustriale veneziano nato nel 1843 da famiglia di origine svizzera, Giovanni Stuckyfece la storia della Giudecca. Conoscitore delle lingue, ispirava una naturale simpatiagrazie anche al suo portamento ed al suo aspetto che non lo facevano passare inos-servato: alto 1.92 m ed una gran barba bionda. Conobbe giovanissimo ambienti raf-finati della cultura mitteleuropea, impegnato come tecnico industriale, decise diapprofondire le conoscenze dell’arte molitoria. Nel 1867 sposò l’Austriaca Antoniettavon Kupferschein, che gli diede quattro figli.Approdò a Venezia con l’obiettivo di mettere a frutto e trasferire in laguna l’espe-rienza produttiva maturata nei piccoli impianti di Treviso, a Vienna e in Svizzera, doveaveva lavorato come montatore nel settore dei mulini.Uomo di grandi intuizioni, capì che il trasporto ad acqua a quei tempi era assai piùveloce e conveniente rispetto a quello su terraferma. Da qui l’idea del Molino Stuckynella città lagunare.Giovanni Stucky, oltre alla sua attività di industriale, fu proprietario del prestigioso Pa-lazzo Grassi che fece ristrutturare e decorare, fu tra i promotori della Biennale d’arte,si interessò dei problemi della città di Venezia ed ebbe un ruolo fondamentale nellabonifica delle zone paludose del basso Veneto, trasformandole in fertili campagneagricole e provvedendo alla costruzione di cantine, granai, stalle, mulini creandoun’azienda modello importante per l’economia del portogruarese.Figura quasi leggendaria a Venezia, andò incontro ad una fine misteriosa: GiovanniStucky muore assassinato la notte del 21 maggio 1910 lasciando un vuoto incolma-bile nell’isola e compianto tra i Veneziani, che ne crearono il mito.

GIOVANNI STUCKY, a life for VeniceBorn in 1843 from a Swiss family, the Venetian entrepreneur Giovanny Stucky made the historyof the Giudecca. A language expert, he aroused spontaneous sympathy thanks to his magni-ficent demeanour and his particular appearance: 1,92 meters tall and with a long blond beard.In his youth he become acquainted with the refined mittle-European saloons. Having begun his career as industrial engineer he then decided to advance his knowledgein the field of the mill industry. In 1867 he got married with the Austrian-born Antonietta vonKupferschein, who bore him four children. He arrived in Venice with the objective of ap-plying the experience matured in the little plants of Treviso, Vienna and in Switzerland,where he worked as fitter in the mill’s sector. A very intuitive man, he understood that atthe time water transportation was more effective and more convenient than land tran-sportation. The natural conclusion was to build a mill in the heart of the lagoon town of Venice. On a per-sonal note, it is interesting to remark Giovanni Stucky’s many activities and interests. First ofall, his residence was the prestigious Palazzo Grassi, which he renovated and re-decoratedentirely. He was also one of the promoters of the Biennale - the Internationally AcclaimedModern Art Exhibit, which is acknowledged today as the most famous of its kind worldwide.Giovanni Stucky showed a deep interest in the problems of the town of Venice and played animportant role in the reclamation of the marshlands in the southern part of the Veneto Region. These lands were transformed into flourishing agricultural areas where wine cellars, farms,and mills where established, creating an important model for the local entrepreneurial class. The founder of the Molino, Giovanni Stucky, was killed in the evening of 21 May 1910. Hisdeath was deeply mourned by Venetians, who later gained a real myth-like status.

MOLINO STUCKY, la StoriaMolino Stucky Hilton Venice sorge su quella che era una delle architetture indu-striali più note della città, nell’Isola della Giudecca, costruita a cavallo tra Ottocentoe Novecento e annoverata tra i più bei mulini europei. Demoliti la chiesa ed il con-vento di San Biagio e Cataldo, il primo progetto risale al 1884 su iniziativa dell’indu-striale veneziano Giovanni Stucky commissionato all’architetto tedesco ErnstWullekopf, e consistente in un edificio semplice interamente in laterizi di colorerosso. Nel 1895, ad opera finita, il Molino si presentava ancor più ricco grazie all’aggiuntadella torre, del deposito di farina e dell’elegante facciata neogotica. Da allora lo sta-bile ha conosciuto numerosi ampliamenti per aumentare la capacità produttiva. Inpochi anni con la costruzione di un pastificio e del silos, si è trovato a ricoprire un’a-rea di oltre 30.000 m² nel quale si producevano circa 50 tonnellate di farina al giorno.L’attività era intensa e fiorente soprattutto grazie alla tecnologia d’avanguardia di cuiil Molino disponeva che, grazie ad un meccanismo fisico di caduta dall’alto, permet-teva di trasferire il grano dalle navi al processo interno di macinazione. In esso eranooccupati 1500 operai, 24 ore su 24 ininterrottamente, dando quindi un grosso contributoeconomico alla città di Venezia. Con i conflitti mondiali, l’incalzare della concorrenza dalla terraferma e la morte diGiovanni Stucky, il Molino ha conosciuto una fase di lenta crisi che lo ha portato nel1955 alla cessazione dell’attività e alla chiusura di un capitolo di fasti e successi,che lo avevano sino ad allora contraddistinto. Gli anni in cui il Molino giaceva abbandonato, sono stati oggetto di una leggenda inquanto vennero avvistati tra le mura dei bagliori, che si pensa siano gli stessi chehanno permesso il ritrovamento del corpo di Beata Giuliana di Collalto, sepolta nelcimitero del monastero che sorgeva nell’area dell’attuale Molino Stucky. Nel 1988 ilMinistero per i Beni Culturali decise di apporre il vincolo su tutta la struttura e sta-bilì la sua trasformazione in un complesso alberghiero, cominciata nel 2002. Il 1° giugno 2007 apre l’Hotel Molino Stucky Hilton. Il mantenimento del nome e del-l’architettura, nonostante l’incendio del 2003, vuole mantenere vivo il ricordo storicoe la volontà di Giovanni Stucky di “instaurare un rapporto con la città”.

MOLINO STUCKY, the HistoryMolino Stucky Hilton Venice is situated in one of the most well-known industrial buildings intown on Giudecca Island and was built between the XIX and XX centuries. It is recognized asone of the most beautiful flour mills in Europe. The first project dates back to 1884 and wascommissioned by the Venetian entrepreneur Giovanni Stucky to the german architect ErnstWullekopf. It consisted of a simple, red brick building which rose over the demolished ruinsof the Convent and Church of St. Biagio and Cataldo. In 1895 the building was made more precious by the addition of a tower, a flower deposit andthe elegant neo-gothic façade. Since then, the Mill has witnessed many structural changesaimed at increasing its production capabilities. In a few years, with the addition of a pasta factory and silos, it grew to cover an area of morethan 30.000 square meters where 50 tons of flour were produced daily. Production was flou-rishing and intense especially thanks to the modern technology employed whereby, wheatwould be hoisted to the top of the building and channelled into large funnels where an inter-nal grind process would be activated by the gravitational pull. At its peak, 1500 people workedin the Mill 24 hours per day, giving a great economic contribution to the city of Venice. Con-flicts of war and increasing competition from the mainland as well as the death of GiovanniStucky led the Mill to a slow but relentless downfall which drove led to its abandonment in1955. This date marks the closure of a flourishing and successful era, which characterized theMolino since the beginning of its history. The years which followed gave raise to a series of legends and myths. Many people bare wit-ness to unexplainable glares of luminescent light filtering through its windows. It is narratedthat these glares brought to the retrieval of the body of the Beata Giuliana Collalto, buried in1297 in the graveyard of the monastery which was located under the Molino Stucky. In 1988the Ministry of Cultural Heritage decided to set a restrictive clause on the entire building andagreed on its conversion to a hotel complex, opened on 1st June 2007. The preservation of the name and architecture of the ancient Molino, despite the fire of 2003which caused severe damage to its eastern wing, is aimed at keeping alive the memory of itspast and at respecting Giovanni Stucky’s philosophy to “create a long-lasting relationshipwith the township of Venice”.

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L’originale progetto dell’o stabilimento Stucky consisteva inun solo edificio, che venne inaugurato il 14 luglio 1884. Ad esso seguirono, in diverse fasi, importanti ampliamenti.

The original flour mill, known as the Stucky Factory, was opened on 14th July 1884 and comprised of only onebuilding. Since this time, numerous changes and additionswere made.

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Giovanni Stucky e la moglie Antonietta. Giovanni, vissuto fino al 1910, fu il fondatore del grande MolinoStucky. Dopo di lui, il figlio Giancarlo (nel riquadro) ne continuò l’opera.

Giovanni Stucky and his wife Antonietta. Giovanni was the founder of the Molino Stucky and managed theflour mill until his death in 1910 when his son Giancarlo(smaller picture) took over.

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L’ultimo grande progetto di ampliamento voluto da Stucky fu redatto dall ’architettoErnst Wullekopf nel 1895. Fu caratterizzato dalla facciata e dall ’imponente torre neogotica che ne divenne il simbolo.

By 1895 Ernst Wullekopf 's redevelopment of the original building, including the characteristic neogothic façade and the iconic tower, was complete.

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Il grano proveniente per lo più dall’Est Europa, arrivava tramite navi ed era scaricato prima manual-mente poi meccanicamente all’interno del mulino. La produzione arrivò cosi a 50 tonnellate di farina algiorno.

The wheat arrived mostly from Eastern Europe. Initially the sacks, once they had arrived by boat, had to becarried inside, but later mechanisation enabled 50 tons offlour to be produced each day.

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L’Ing. Emil Max Würt, a destra, ed un collaboratore nel laboratorio chimico del molino, per analizzare la qualità della farina. A sinistra un suo disegno esplicati-vo della composizione di un chicco.

The engineer Emil Max Würt, on the right, and a co-worker inthe chemical laboratory of the mill, analyzing the quality of the flour. On the left one of his drawing ofthe composition of a grain.

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Nel 1887 1500 operai lavoravano 24 ore su 24 a turno, per produrre farina e, presso il pastificioStucky, (gestito per qualcheanno da Achille Antonelli), la famosa Super PastaStucky.

In its heyday (1887) the milloperated 24 hours a day andemployed 1500 people, pro-ducing flour and, in theStucky Pasta factory (managed for a few years by Achille Antonelli) the famous 'Super Pasta Stucky'.

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La qualità del pane prodotto veniva garantita daun rigido controllo dell’impasto e dalla pesaturadelle varie pezzature di pane.

The quality of the bread produced was guaranteedby strictly inspecting the dough and by weighing it.

Molino Stucky, grazie a diverseforme di pubblicità dell’epoca, diffuse la commercializzazionedella Super Pasta in Italia e all’e-stero.

Thanks to a variety of advertisingtechniques the Molino StuckySuper Pasta became famous bothin Italy and abroad.

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Considerato uno dei più beimulini d’Europa, il Molinodivenne una vera e propriaroccaforte produttiva che diede un grosso contributo economico alla città.

Considered one of the mostbeautiful flour mills in Europe, Molino Stucky became a productive stronghold contributing to the economy of the city.

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Con i conflitti mondiali e l’incalzare della concorrenza dallaterraferma, il Molino Stucky entrò in una fase di lenta crisiche nel 1955 portò alla sua chiusura.L’abbandono durato oltre 50 anni trasformò il florido Molino Stucky in un luogo desolato, rifugio per edera, sterpaglie e rovine fino alla fine degli anni ’90.

World wars and increasing competition from the mainland,led to a slow decline of the mill and later in 1955 to its abandonement.The abandonement of more than 50 years transformed the once flourishing mill into a desolate refuge for ivy andunderbrush until the end of 1990’s.

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Una visione notturna del Molino restaurato in imponentehotel 5 stelle. Fu inaugurato il 1 Giugno2007 come il più grande albergoe centro congressi di Venezia.

View by night of the flour millconverted into a impressive 5star hotel, opened since 1st June2007 as the largest hotel andcongress centre in Venice.

Today

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