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A STAMPA j. ili Ippica -> Atletica « Sehepma (Jinnastisa - Cassia ~ Tipi - Podismo Giuoehi Sportivi - Varietà Automobilismo « Ciclismo Alpinismo » Areostatisa Nuoto - Canottaggio » Yashting ' V^j 3 SPORTIVA ice ogni Romanica in 20 pagine illustrate. (Qunto corrente colla posta). —DIRETTORE: GUSTAVO VERONA <r I DIREZIONE E A1PIINISTRAZI0NE f INSERZIONI n XXO ( Italia e e ì u ' ^ ^ 0 & f TORINO - Via pavide jjerfolotti, 3 - TORINO f Per trattative rivolgersi presso « r;umcro i Estero .. ' 15 ! Arrel ""' ) Cel "- 15 | ^ THIjEpono ..-se | l'Amministrazione del Giornale ""J in jnmili lini I GIUOCHI SPORTIVI IN FRANCIA ED IN INGHILTERRA 1 '

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La STAMPA SPORTIVA i n S i c i l i a

41 granile avvenimento sportivo siciliano il nostro -[ornale sarà rappresentato, oltre che dal corrispcn-L t e locale sionor Giovanni Tortina, dall'ottimo re-attore avv. Antonino Pedone, il quale, con tale man-ato è partito martedì sera per Palermo. Mentre eoli

l m a n d e r à interessanti corrispondenze, i fotografi 3i>anijer, Aheniacar e Gacioppo penseranno alla parte l[|justK*ativa, cosicché la stampa sportiva, come il L o t o , con la massima sollecitudine e la maggior ric-Lez i possibile, illustrerà la gara pel Circuito delle Vetturette, per la Targa Florio e per la Perla del Ijted) erraneo.

Leggere il prossimo numero.

F o o t - b a l l I campionati nazionali.

Numerosi gruppi di sportisti ed appassionati del «iiioco del calcio si dirigevano verso le ore 15 di B0®enica scorsa al nostro campo sportivo per assi-jtere all'annunciato match, l'ultimo di prima categoria

'la presente stagione, fra il F. O. Torino e VAndrea _ria di Genova. Ma delusione ! Giunti al portale ingresso, il portiere rimandava tutti invariabilmente

•oa una laconica frase: « L'Andrea Boria ha dichia-sto forfait ». Peccato. Perchè il match sarebbe riu-

Icito veramente interessante, ed i torinesi si ripro-mettevano di marcare alla squadra avversaria almeno Utret anti goals quanti ne aveva segnato sul suo ferreno il Milan Cricket contro la medesima squadra. [Cosicché chinsosi il primo e più importante ciclo Iella stagione comincia già l'esodo dei giuocatori [tranieri che presero parte al campionato di la cate-goria, Del F. C. Torino Michel e Jaquet sono già partiti, e così pure in qualche altra squadra si pro-Inrra ino presto dei vuoti. IRiassumendo i risultati del campionato categoria A Betta primo classificato il Milan Cricket con 6 punti, leeoni! o il F. O. Torino con 5 punti; segue l'Andrea boria. JEd un altro forfait dobbiamo registrare: quello Iella Virtus Juventusque di Livorno che non s'è pre-[entata a Milano nel match che avrebbe dovuto soste-lere contro 1' U. S. M. |E' con un senso di delusione che registriamo questa leeoniia ritirata di una squadra ligure, che tanto Lene s'era già piazzata nelle eliminatorie regionali. [Ci conforta la speranza che un altr'anno questa locietà vorrà mettersi di maggiore impegno e serietà, I noi siamo certi che con tali requisiti la squadra Iella Virtus Juventusque potrà aspirare al campionato •azionale di seconda categoria 1908. lE con questo augurio salutiamo i foot-hcdU rs li-|ornesi.

II campionato siciliano. |ll campionato siciliano ebbe termine a Palermo con ì emozionante incontro fra il Messina ed il Paleimo . 0., che vinse con 4 goals a zero e per la prima

lolta la squadra messinese. IResta cosi classificato come campione siciliano il •W«n»o F. O. che ha dimostrato in quest'ultima sta-tone come un razionale e continuo allenamento possa lortare una squadra discreta ad un'ottima forma. I Ai colleghi messinesi fu fatta un'accoglienza cor-sale coronata da un suntuoso banchetto alla fine del pale furon fatti brindisi ai vincitori, ed espressa la peranza che un altr'anno anche le squadre meridio-pli possano incontrarsi con quelle del settentrione fcr disputare il campionato nazionale. (Componevano le due squadre i signori: I Palermo F. O. : Sergio, V. Colombo, White, Bonanno,

C. Colombo, Campanella, Di Benedetto, Barbera, Titze, Schimicci, Vitale.

Messina F. Ó.: Mills, Ciaccio, Botteri, Zaccone, M. Canuistroci, Gregorio, Ski-ner, Salomone, Huleatt, Hood, A. Can-nistroci. II campionato della Federazione

( lnnastica. Vicenza vincitrice.

Avevamo espressamente incaricato il collega Schenoni di Vicenza di recarsi a Venezia per assistere allo svolgimento del campionato ginnastico di foot ball che quest'anno si annunziava un po' più in-teressante del solito. Ci è giunto il par-ticolareggiato resoconto del competente collega, ma in ritardo, onde fun mo im-possibilitati di passarlo nel numero scorso.

Su detto campionato, che si svolse il giorno 7 aprile; così ci scrive il nostro incaricato :

« E' stata questa dunque una bella gior-nata pel foot-ball, che sarebbe riuscita an-cora migliore se gli organizzatori aves-sero dimostrato una maggiore solerzia e raziocinio nel loro còmpito. Il ritrovo delle squadre era fissato per le 10 ant., a S. Elena, ora troppo tarda se si pensa che sul medesimo campo si dovevano svol-gere le eliminatorie della palla vibrata e del tamburello. Ma almeno fosse stato tutto apparecchiato per l'ora stabilita ! Invece alle ore 10 non era ancora stata tirata una linea del campo e le porte si stavano costruendo. Il campo poi non era regolamentare o per lo meno poco adatto al gioco specialmente per alcuni ciottoli sporgenti, pericolosissimi e per un piccolo canaletto che attraversava per lungo il campo.

« Fortuna volle che le squadre degli altri giochi non si presentassero. Ma per rimediare ai suaccennati in-convenienti e dar tempo alla preparazione del campo si decise di ritornare alle 13 a S. Elena. Appena il pallone fu gonfiato (poco prima dell'inizio), da tutti i capigioco partirono proteste pel medesimo, perchè assomigliava di più ad uno pel rugby che per l'asso-ciation. Con tutto ciò il pallone non fu cambiato.

« Passando al dettaglio delle partite dirò che si sapeva benissimo esser Padova e Vicenza di forza pari, la Beyer poi, provvista di diversi elementi stranieri, pa-reva dovesse presentarsi con molte probabilità di vit-toria. La meno quotata era la Marziale, la più giovane e perciò meno rotta alle malizie del gioco. Toccò in sorte alle due squadre veneziane il giocar per prime. La Beyer si è dimostrata inferiore all'aspettativa.

« La linea dei primi è assai slegata ed il gioco si accentra nel centro (che è un inglese, di cui non ri-cordo il nome), il quale fa gioco troppo individuale e -poco utile. Kent ed Hévion hanno sostenuto bene la loro parte, ma con poco effetto data la disorga-nizzazione degli avanti. Il portiere non conosce affatto il suo gioco nè l'importanza e la responsabilità che ha il suo posto. La Marziale ha un gioco troppo con-fuso, violento, disordinato, senza tecnica. Con tuttociò, contro ogni aspettativa, vinse la Beyer con 3 a 2.

« Scendono quindi in campo Padova e Vicenza. Il match fu interessantissimo, accanito e durò due ore prima di venire ad una decisione. Merita una descri-zione particolareggiata. Ha la palla Padova, ma Vi-cenza se ne impadronisce e con rapidi e ben sicuri passaggi la porta gotto il goal avversario, mettendolo subito in grave pericolo. 11 portiere Romanin, dal colpo d'occhio infallibile, para a più riprese, sinché ha luogo un corner. Questo viene tirato con rara maestria ed un colpo di testa vicentino Io fa entrare nella porta. Poco dopo Vicenza è di nuovo all'attacco, ed in breve riesce a marcare un altro goal. Ma il Pavi-sini del Milan Cricket, che oggi giuoca coi padovani,

sasiiiisffisgisj - r - T -" _ iiS-iSii

gare internazionali di Tiro al piccione a Milano. - Lainati vince il Gran Premio Milano di L. 35.000.

Il campione dott. Lainati, vincitore del Gran Premio Milano. (Fot. A. Foli - Milano).

li conduce all'attacco, ed in una rapida scappata del-l'estremo destro, anche per un po' d'indecisione del portiere, la palla entra nel goal. Cosi finisce il primo tempo, 2 a 1. Nella ripresa ha il vento favorevole Padova ; ne approfitta per attaccare il goal vicentino, mirabilmente difeso dai terzini e dal portiere. L'at-tacco vicentino fa alcune rapidissime incursioni ed è la valentia del portiere che salva alcuni difficilissimi shols in modo veramente meraviglioso. Mancano pochi minuti alla fine e tutta la squadra padovana muove all'attacco e 3 minuti prima del termine eguaglia i punti. Nella mezz'ora successiva la linea dei primi vicentini si riorganizza e con rapidi assalti minaccia il goal padovano sempre difeso benissimo dal portiere. Si concede un corner ed un altro colpo di testa fa segnare un altro punto in favore di Vicenza.

« Il gioco continua per un'altra mezz'ora e questa volta sono i padovani che segnano il goal per primi. Vicenza per nulla scoiaggiata rinforza l'attacco, Nasce una melée sotto il goal di Padova, il portiere respinge di piede, ma il pallone battendo contro un

fiocatore entra nel goal. Poco dopo con un calcio 'angolo Vicenza segna un altro goal e con questo

esito termina la partita, 5 a Vicenza, 4 a Padova. Malgrado l'aspra lotta sostenuta, Vicenza ridiscende in campo con la Marziale, che riposata segna un primo goal di sorpresa. Ma i vicentini ripigliano l'attacco con ardore e fanno penetrar la palla per ben quattro volte. .Mancano 20 minuti alla fine, ormai non ci si vede più e la Marziale cede il campo a Vicenza con 4 a 1. All'associazione del calcio vicentina, vincitrice del Campionato, fu poi fatta una simpatica dimostra-zione dal numeroso pubblico accorso a questi matches»,

C. G. C.

J grandi tiri ai piedone in Atalia A Firenze, Milano e Torino in queste ultime setti-

mane hanno avuto luogo importanti gare di tiro al piccione.

*** A Firenze sono terminate le gare internazionali di tiro dotate di L. 25,000 di premi. Le prove prin-cipali sortirono l'esito seguente :

Tiro Firenze. — L. 4000: 1. e 2. divisi fra il prin-cipe Potenziani, di Roma, e Sorel, di Firenze ; 3. Penna di Siracusa; 4. Faure, francese.

Gran Premio d'Italia. — L. 20,000. Concorrenti 56. Riuscì 1° l'inglese Machintosk con 12 piccioni su 12.

Ecco il risultato dei tiri che ebbero luogo nello sland dell'Arena di Milano:

Gara Tiro Milano, L. 35,000. — 12 piccioni, 82 tira-tori. — 1. premio, Lainati dott. Antonio con 16 pic-cioni su 17 ; 2. e 3. divisi tra Stagni Alfredo e Storm ; 4. e 5. divisi tra Viola Paolo e Monti Piero; 6. e 7. divisi tra Cesaroni Edoardo e Ghirlanda Agostino;

Tiro Arena, L. 15,000. — Tiratori N. I l i : 1. Nocca avv. Gaetano con 13 piccioni su 13 ; 2. e 3. divisi fra i signori Fumagalli Osvaldo e De Neiva con 12 su 13; 4. 5. e 6. divisi fra i signori Interdonato Ettore, Pitto e Asplen con 10 su 11; 7., 8. e 9. divisi fra i signori Grandi, Viganego e Anelli con 9 su 10. r *** Domenica 14 si è disputato il quarto Campio-nato piemontese di tiro al piattello alla villa Mar-chesa. Concorrevano, numerosissimi, i migliori tira-tori del Piemonte.

Riuscì vincitore, dopo strenua lotta, il signor Durio Alessandro (il noto fabbricante di birra), con 19 piat-telli su 20; il secondo premio fu aggiudicato al signor Boero Ferdinando; il terzo premio spettò in parti uguali ai sig. Auchentaller Carlo e Savanco G.

Seguirono diverse poules optional al piccione, vinte rispettivamente dai signori Durio Alessandro, Pizzi Eugenio e Agostini.

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Tamaqni Minoia. Le vetture Isotta-Fraschini, di Milano, partecipanti alla Targa Florio

Trucco. Sorel. (Fot. Comerio Luca - Milano).

Le p a n d i corse automobilistiche i n « S i c i l i a

In attesa del Circuito Siciliano delle vetturette. Il

(P. Garcet); 10. Berliet (Rigai); 11. Lorraine Die-trich (Duray); 12. Metaliurgique (X...); 13. Lucia (Busson);14. Deluca-Daimler (Hérnery); 15. Chanon (X...); 16. Diatto-Clément (Bazio); 17. Badia (Gasté); 18. Suddeutsche Fabrick (X...); 19. Gobron (Da-reste); 20. Fiat (Lancia); 21. Itala (Cagno) ; 22. Aigner (X...); 23. Benz (Erle); 24 Pilain (Sal-vioni); 25. Darracq (Hanriot); 26. Ziist (Maggioni); 27. Rapid (Ceirano); 28. Isotta-Fraschini (Minoia); 29. Junior (De Martino); 30. Bayard-A. Clément (Gauderman); 31. Berliet (Porporato); 32. Lorrain-Dietricb (Gabriel); 33. Lucia (Levée) ; 34. Deluca-Daimler (Hubertot) ; 35. Diatto-Clément (X... .); 36. Badia (Marnier); 37. Gobron (Paure); 38. Fiat (Nazzaro); 39. Itala (Cagno); 40. Aigner (X...) ; 41. Benz (De Bojano); 42. Ziist (Conte) ; 43. Bapid (Gallina) ; 44. Isotta-Fraschini (Bianchi) ; 45 Junior (Gremo); 46. Deluca-Daimler (Masini); 47. Gobron (Sobansky); 48. Fiat (Florio) ; 49. Itala (Fabry); 50. Benz (Spamant); 51. Ziist (Capuggi); 52. Isotta-Fraschini (Sorel); 53. Fiat (Weil lschott) ; 54. Itala.

Sul Circuito. Oltre ad ogni più minuta precauzione per assi-

curare il sicuro svolgimento della corsa, sia lungo le strade di campagna, sia a traverso i paesi, il

i. Vincenzo Ilario, vincitore della gara del 1906. (Fot. Cacioppo - Palerrao),

Comitato ha provveduto ad evitare la polvere st Circuito cospargendolo quasi interamente di Fi della casa Eeinach di Milano, che lo scorso anni adoperato soltanto sul rettifilo nel luogo ove BOI gevano le tribune, fece ottima prova.

Nei punti più importanti furono impianta ufficii telegrafici e telefonici sul percorso pe mantenere il continuo contatto dei corridori co le tribune e coi posti di soccorso della Croc Bossa, la benemerita associazione che l'anno scori disimpegnò con tanta mirabile organizzazione suo còmpito fortunatamente inutile, come ci ai guriamo sia pure questa volta.

A Petralia fu stabilito un posto di rifornimenl supplementare per soli pneumatici, ma chiuso i maniera che sia possibile soltanto porgere gomme nuove ai corridori senza alcun aiuto mat ria le nelle operazioni di ricambio, aiuto che severamente pioibito.

Tutto il Circuito sarà fornito di segnali ci indichino ai corridori le curve, le salite, le disces l'abitato, ecc., ecc., in tempo, perchè regolino loro marcia secondo le difficoltà cui vanno li contro.

Con 56 vetture che girano sul circuito, l'ini resse per le s o r t i s c i l e marche delle varie nazio

I l successo. Mentre il nostro giornale va in macchina, la

grande festa dello sport in Sicilia si inizia solen-nemente.

Chi assistette alla Targa dello scorso anno, con sole 10 vetture inscritte, delle quali sette appena rimasero in gara dopo il primo giro, non può dire di conoscere ancora che cosa sia l'interesse di una grande corsa automobilistica.

La Targa Florio sarà la corsa automobilistica più importante che si sia avuta finora, poiché in nessuna delle precedenti, compresa il Grand Frix dell'A. 0. I., si sono avute 56 iscrizioni. Le fab-briche più importanti di Europa sono tutto fra le concorrenti, e nessuno dei più celebri corridori mancherà di partecipare alla magnifica gara si-ciliana.

La organizzazione di un cosi grande avveni-mento costò al Comitato ingenti spese; nulla fu risparmiato perchè la riuscita fosse tale da meri-tare l'ammirazione di tutti gl'intervenuti e pre-parare maggiori successi per l 'avvenire.

Si comincierà con la gara per il circuito delle vetturette. Essa si svolgerà il giorno 18 aprile sullo stesso circuito della Targa, ma su un per-corso da 250 a 350 km., ed è dotata d'una coppa challenge istituita dal Comitato.

I vincitori saranno cosi premiati : al 1. arrivato la coppa, del valore di L . 2000 e medaglia d 'oro ; al 2. L. 1000 e medaglia d'argento; al 3. L. 600 e medaglia di bronzo. Il vincitore della corsa sarà definitivo detentore della coppa allorché l'avrà vinta per tre volte. Oltre alla coppa e ai premi, sarà pure assegnata una medaglia d'argento, con incisavi la data della corsa, a tutti i corridori le cui vetture saranno state classificate. L'ordine di partenza dei concorrenti

alla Targa Florio. Si è fatta l'estrazione dell 'ordine di partenza

dei concorrenti della Targa Florio. Ecco come lascieranno il traguardo i rappresentanti delle diverse Case :

1. Pilain (Francia) ; 2. Opel (Germania) ; 3. Darracq (Francia); 4. Zùst (Italia); 5. Couverchel (Francia); 6. Bapid ( I t a l i a ) ; 7. Isotta-Fraschini (Italia); 8. Junior (Italia); 9. Clément (Francia); 10. Berliet (Francia) ; 11. De Dietrich (Francia); 12. Metal-iurgique (Belgio); 13. Lucia (Svizzera); 14. Daimler (Italia); 15. Cbarron (Francia); 16. Diatto-Clément (Italia); 17. Radia (Francia); 18. Suddeusche (Ger-mania ; 19. Gobron- Brillié (Francia); 20. Fiat (Italia); 21. Itala (Italia); 22. Wagner (Francia); 23. Benz (Germania). _

A fianco di ciascuna vettura indicheremo il pro-babile guidatore di nostra conoscenza:

1. Pilain (Pizzagalii); 2. Opel (Opel); 3. Darracq (Wagner) ; 4. Ziist (Da Zara); 5. Couverchel (P. Rivière) ; 6. Bapid (Cariolato); 7. Isotta-Frascliini (Trucco) ; 8. Junior (Tolotti) ; 9. Bayard-A. Clément

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qua! prezzo ha la gloria che vi possono acqui-stare ?

Un giornale pubblicò in questi giorni tre di-segni schematici di tre differenti modelli di mac-chine costrutte da una grande Casa francese per rispondere ai regolamenti di tre prove: la Targa Florio, la Coppa dell'Imperatore e il Gran Premio di Francia; poiché ciascuna di queste corse ha un suo regolamento speciale, così da rendere ne-cessari tre tipi diversi di macchine.

La vista dei disegni, che, sotto la linea sobria e semplice, nascondono congegni possenti, ha dato al leyan l'idea di cercare ciò che poteva essere il bilancio delle corse per le grandi Case costrut-trici, Ed ecco il risultato delle ricerche; risultato che potrà forse un giorno servire alla storia del-1 automobilismo :

« L'ufficio degli studi e l'ufficio dei disegni sono 1 primi sollecitati: due mesi di lavoro a cinque Persone, cioè una prima spesa di 3000 lire.

« Terminati i disegni si passa al modellatore: 'a montagna di legno che si consuma per questa .parte di lavoro ha un valore approssimativo di 5000 lire.

4 Le materie prime: pezzi di fonderia, ferro, acciaio, alluminio; i diversi organi della vettura, ®c;ie, assali, chassis, serbatoi, ruote, carbura-tore, ecc., entrano per 45.000 lire nella esecuzione "un tipo di vettura riprodotto in tre esemplari, s«fcza contare i pezzi doppi destinati a parare gli "ventilali guasti dell'ultima ora.

Viene quindi il lavoro di officina. Per mettere tutti questi differenti pezzi in istato di servire

«Ricapitoliamo dunque:

Disegni L. 3.000; modelli L. 5.000; fonderia e forni-ture L. 45.000; officina L. 10.000;

m o n t a g g i o L 3.000; p r o v e L. 9.000. Primo totale L. 75.000.

« Trattandosi di tre modelli per tre corse diverse abbiamo dunque una spesa di li-re 225.000.

« Ma viene il resto. Abbordia-mo dunque il ca-pitolo « Corse » e prendiamo per base, nel calen-dario del 1907, le prove importanti dove è necessario figurare e l'am-montare d e g l i impegni :

« Targa Florio, L. 3000; Coppa dell'Imperatore, L. 9000; Grand Prix, L. 15.000; Circuito delle Ardenne, L. 7500; Brescia, L. 8000; Coppa Van-derbilt, L. 5000.

Dopo (snello.

«^Quanto all'ultimo capitolo la cosa è più spiccia: si tratta della pubblicità. Se la fortuna assiste la Ditta concorrente bisogna pure far conoscere il successo urbi et orbi. Non c'è esagerazione affer-mare che il preventivo della pubblicità (disegni,

TRIONFA OVUNQUE SU PISTA ED BN S T R A D A RIUNIONE PRIMAVERILE - Campo Sportivo Torinese - Categoria 1]2 litro: Arriva 1° splendidamente Rava Agostino in 40"

Categoria 1[3 litro: Arriva 2" Bonasso Ortensio, Record del Km. c o n M o t o o l o l e t t a P H I M U S e> P n e u m a t i c i M l o h e l i n .

Fabbrica Italiana Motori PMMUS - TORINO, Via Piazzi, 3.

0 ]a fortuna dei corridori più noti e meglio quo-tati, raggiungerà la massima intensità non solo per quelli che avranno scommesso al totalizzatore, Jpa anche per gli spettatori meno impegnati flnan-jjiariamente.

Lo scorso anno un italiano con una vettura italiana guadagnò la corsa contro tre altri italiani, 8ei francesi ed un inglese; lo stesso campione ritenterà quest'anno la prova insieme con altri 25 italiani, contro 30 stranieri di ogni parte di jjaropa. Quale nazione avrà la vittoria? Quale fra ; campioni delia sua nazione strapperà la palma jel trionfo?

L<a Giuria. La Giuria è composta di sette membri di cui,

tre italiani, due francesi e due tedi-sebi. J commissari saranno: per l'Italia, il conte

Orazio Oldofredi, il conte d'Isnello, il comm. Gari-baldi Coltelletti; per la Francia, il p.pe D'Arem-bergi dell'A.C. F. e M. Tampier; per la Germania, Adolf Graf, Arnim ed Eugen Reiss, del Kaiser-liqlier A. C. di Berlino. Cronometrista sarà il sig, F. G.. Marley. T0RT1NA.

Quanto costano le corse automobilistiche al concorrente

Ci hanno detto sovente quanto costa l'organiz-zatone d'una corsa di automobili, ma nessuno ha ni risposto a questa domanda : Quanto spendono i concorrenti per prender parte alle grandi prove

La strada prima di Callezano.

dei meccanici e degli operai incaricati di vigilare alle riparazioni, all'equipaggiamento e alla manu-tenzione. Dunque: viaggi, alloggio e vitto d'un personale numeroso e d'un materiale importante.

«Poniamo che in media queste spese ammontino a 15.000 lire per corsa: moltipliehiamo per 6 e abbiamo 90.000 lire. Ciò che costa per assicurare corridori, meccanici e materiale è facile a sapersi: 1100 lire per vettura e per corsa. Facciamo una cifra rotonda: 18.000 lire.

«Non si menziona qui ipremi al conduttore che guadagna una corsa, ma bisogna invece tener conto dell'invio della benzina, dell'olio e delle gomme.

« Tutto ciò si calcola a 12.000 lire per corsa : vale a dire 72.000 lire per il 1907.

« Addizioniamo ancora e avremo: Impegni L. 47.000 Traslochi » 90,000 Assicurazioni . . . » 18.000 Equipaggiamento . . -> 72.000

Secondo totale L. 227.000

occorre tutta una serie di macchine-utensili : pial-latrici, torni, trapani, ecc., e un certo numero di operai. Si possono calcolare dunque 10.000 lire.

« Ed eccoci al <. montaggio » : 3000 lire di mano d'opera. Le vetture finalmente sono terminate, ma occorre met-terle alla prova. I c o r r i d o r i ne prendono p o s -sesso e se ne van-no sulla strada. Dopo 1000 o 1500 chilometri di per-c o r s o rientrano a l l ' o f f i c i n a . Si smonta completa-mente la macchina per vedere come si sono comportati i diversi pezzi che la compongono , poi si torna a mon-tarla. Nuove pro-ve : si regola di qui, si ritocca di là, si fanno delle piccole modifica-zioni. Questo pe-riodo di s a g g i o dura un mese cir-ca: si può calco-lare la spesa a 9000 lire.

« Si corre a Palermo, ad Amburgo, a Dieppe, a Bastogne, a Brescia, cioè in Italia (Sicilia), in Germania, in Francia, nel Belgio, in Italia (conti-nente) e in America ; ai quattro punti cardinali. Sei traslochi di tre vetture e dei loro conduttori,

La strada veduta da Petralia So orano.

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La strada all'uscita di Termini Imerese.

IN BIBLIOTECA

Pedagogia della scherma (Editore Voghera), Bona. — li volume è dovuto alla penna di Edoardo de Simone. Il titolo sintetizza il contenuto del libro e ci dispensa da qualsiasi spiegazione. Dobbiamo però aggiungere che l'autore ha saputo svolgere il vasto argomento cosi da rendere la lettura piacevole e in-teressante.

Gli Atti del I I I Congresso internazionale di auianio-billsmo. — Di questo importante Congresso, organiz-zato dal Touring Club Italiano, e dall'Automobile Club di Milano, col concorso dell'Automobile Club di Francia, che ha avuto luogo nel maggio dello scorso anno, con largo intervento di notabilità nel mondo automobilistico ed industriale, è uscito or ora ì vo-lune degli Atti, in circa 400 pagine, e contenente oltre alle relazioni, il resoconto delle discussimi- al'6 quali hanno dato occasione le relazioni medesime o l'approvazione dei voti presentati al Congresso

IL PICCOLO,, 5

Una via di Callavuturo.

manifesti, annunzi sui giornali) si deve calcolare a 10.000 lire per corsa, cioè a 60.000 per tutte e sei le grandi prove.

« Riassumendo : Primo totale (costruzione) . . L. 225.000 Secondo totale (corse) . . . » 227.000 Pubblicità . . » 60.000

Totale complessivo L. 512.000 « Alle sei prove del 1907 prendono parte dieci

Case, ed ecco cinque milioni che l'industria auto-mobilistica inscrive nelle sue spese generali. Questa somma, che sembra enorme, messa cosi in evidenza, quale rapporto ha con la produzione francese 1 Non rappresenta la trentesima parte del valore di quanto si esporta nella sola Inghilterra. E' una goccia d'acqua nella vastità della produ-zione generale ».

Il collega Meyan chiude la sua interessante statistica con queste parole:

« A coloro i quali osserveranno che questi mi-lioni spesi nelle corse e in réclame potrebbero essere impiegati più utilmente, risponderò di no.

Un virage pericolose.

La corsa è il vero, il solo campo di esperienza, da cui sono usciti e usciranno ancora il progresso ed il perfezionamento nell'arte della costruzione automobilistica. Ad ogni corsa la metallurgia, la chimica industria, la meccanica hanno il beneficio d'ima nuova scoperta.

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Questa è il fattore essenziale dell'emulazione internazionale, che è l'anima del commercio ap-punto perchè è concorrenza. E' l'avvenimento im-portante, saliente, che fa conoscere al mondo in-tiero la somma di lavoro e di sacrifici che il co-struttore sopporta per il miglioramento della sua

produzione. Conoscete la storia del nego, ziante di prosciutti 7 Egli spendeva 600.000 lire all'anno in réclame e i suoi affari erano superbi. Pensò che sopprimendo la pub. blicità avrebbe guadagnato 600.000 Hre di più all'anno, e con un tratto di penna cancellò questo capitolo di spese dal ano bilancio. Fu un disastro; tanto che il ne-goziante l'anno dopo, dopo la prova, fece per un milione di réclame.

« Per la corsa avverrebbe altrettanto se si rinunciasse. Di colpo noi vedremmo la nostra cifra d'affari cadere, la prosperità diminuire.

« Correre costa caro, ma pure il denaro è ben speso. La corsa consacra coloro che vi partecipano: impone fiducia nel loro sistema di fabbricazione, nella potenza delia loro produzione, nei loro mezzi e nel loro avvenire.

« C'è più del necessario per giustificare un simile bilancio ».

Gentleman..

Una via di Termini Imerese.

« Se ogni anno noi abbiamo vetture più resistenti e più economiche, pur senza variazioni di peso o di dimensioni, lo dobbiamo alia corsa.

L'Italia all'Esposizione di Pietroburgo All'Esposizione di Pietroburgo si è pare

iscritta la grande fabbrica torinese Bapid. L'Italia avrà dunque, al grande Salon

russo, un buon numero di espositori, ed i prodetti nazionali anche là riporteranno il successo finora registrato ovunque, riscuotendo l'approvazione e l'ammirazione sia dello sportsman che del tecnico.

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R ciclista corridore Remondi Pietro, di Asola.

da Verri e riportano lievi contusioni. Per la loro caduta si sopprimono gli ultimi due matches.

Corsa consolazione dilettanti: 1° Fiaschi, 2" Dami. *** Dna importante riunione ciclistica è fissata a

Mantova per i giorni 30 maggio e 2 giugno. Sul percorso Asola-Carpenedolo-Aso'a, km. 30,

si svolse un match ciclistico, fra Remondi Pietro, cam-pione locale, e Bondi T. di Ostiano. Vinse splendi-damente e contro ogni aspettativa il Rimondi, fornito di doti eccellenti, coprendo il percorso in 56 minati, vincendo la posta di L. 50 e una medaglia d'oro of-ferta da un comitato locale, promotore della prova.

*** Pubblichiamo oggi per la prima volta il cliché del signor Lodesani Emilio.

E' uno dei migliori pedali della regione Emiliana e col conte V. Palazzi onora la sua natia Reggio.

Corre da poco tempo, ma si è rivelato un corridore dotato di ottimi mezzi e rare disposizioni. Campione Emilianosin dallecorse in Bologna 1904, riesci vincitore di varie importanti successive gare come la Modena-Colorno-Reggio E., ed ultimamente primo alle riunioni di Lonigo e di Mantova, ove in quest'ultima si gua-dagnò il Orand Prix di Pasqua dilettanti, battendo corridori come Del Rosso, Fiorio, Mascetti, Morisetti di Londro, ecc.; il suo nome ora noto nella regione Emiliana uscirà alla gran luce ed il ciclismo italiano troverà in lui uno di quei campioni di cui vi è cosi penuria nell'ora presente.

Giovanni Cerbi, di Asti, 2" arrivato e 3° classificato nella corsa Milano-Sanremo,

*** In Asti, in occasione delle tradizionali feste patronali di S. Secondo del prossimo maggio, avrà luogo, la domenica 12, una grande corsa ciclistica nazionale, denominata Ciro delle antiche Provincie, di km. 336, sul percorso Asti, Casale, Vercelli, Chivasso, Torino, Carmagnola, Bra, Alba, Nizza, Acqui, Ales-sandria, Asti.

La corsa è libera a tutti i ciclisti dilettanti e pro-fessionisti, ed è dotata di rilevantissimi premi fra cui notiamo la gran medaglia d'oro, dono di S. M. il Re; un cronometro del Municipio d'Asti; una gran medaglia d'oro di primo grado, della ditta Edoardo Bianchi di Milano, costruttrice dei rinomati cicli Bianchi; medaglie argento e di bronzo, dono del Ministero della pubblica istruzione, oltre a tre gon-faloni e a lire mille in denaro.

Come premio speciale vi sarà una gran Coppa d'ar-gento delle signore astesi, destinata alla Società cui appartiene il corridore vincente.

*** Al Velodromo d'Inverno di Parigi è terminata la corsa di otto ore. La vittoria è toccata a Georget, che ha percorso km. 334 m. 443. Georget era seguito a due lunghezze da Petit Breton. Venivano poi : a 19 giri, Passerien; a 44 giri, Ringeval ; a 56 giri, Cadole.

Cornet abbandonò la corsa prima della fine. Pubblico numeroso; gran interesse. *** Alla presenza di numeroso pubblico si svolse

la gara ciclistica riservata, indetta dal Club Sport Robur. Percorso: Torino (Mad. di Campagna), Ca-selle, San Maurizio, Ciriè, Caselle, Torino (chilo-metri 35).

L'ordine d'arrivo fu il seguente : 1. Merlino Gio-vanni; 2. Romagnoli Gino (Robnr); 8. Zanotti; 4. Rolfo (Robur); 5. Avonzo ; 6. Labbro; 7. Chiantelassa;

CORRIERE C I C L I S T I C O 8. Spinolo (Robur) ; 9. Grillone (Robur); 10. Gilardini. La Giuria era composta dei sigg. Ettore Zanetti,

Mario Boasso, Carlo Durando, Amedeo Santena. *** A Cagliari si svolgerà nei giorni 30 aprile

2-3 maggio una importante riunione ciclo-motocicli-stica indetta dalla Società Ginnastica Amsicora.

*** Come già era stato preannunziato, venne, do-menica 14 aprile, effettuata la prova sul percorso

Taylor, di Bologna, vincitore del Gran Premio di Pasqua a Mantova.

Como-Brunate, circa 6 km. di salita ininterrotta, in relazione alla scommessa fatta dal sig. Pietro Prima-ve3i di Lugano da una parte, e dai sigg. Botta, Ceppi e Bianchi di Milano dall'altra parte. La posta, come si sa, era di mille franchi. Vinse il Primavesi.

Il Ciclista.

La libera Gtrcolazione dei motocidi sulle strade francesi

Il presidente del Touring-Club di Francia comu-nica al suo console di Torino, presidente del Moto-Club d'Italia, che s'interessò di ottenere che l'antica facilitazione della temporanea libera circolazione sulle strade francesi, abolita colla legge 30 gennaio 1907 (legge sulla circolazione e tassa indiretta) fosse ri-stabilita.

« Mons. L. Martin, directeur général des confri-buctions indirectes, après examen par le ministre des finances du dossier réuni par le T. C. F., eoncernant le légime des cyclistes et motocyclistes voyageant a l'ótranger, la loi du 30 janvier 1907 qui obligeait les cyclistes étrangers à se munir de la plaque de con-trole dès leur entrée dans la plus proehe ville fiau-<jaise se trouve heureusement atténuée par le léta-blissement pur et simple du permis de circula,tion créé en 1908 valable trois mois.

« Mons. Martin avertit les directeurs départiraen-taux de ne pas verbaliser contro les cyclistes ed mo-tocyclistes étrangers ayant dépassé la première ville francaise et rencontrés sans plaque de controle ».

Tutti i ciclisti e motociclisti italiani sono grati al T. C. F. del suo interessamento, cosi al M. C. I. che forni i dati indispensabili per ottenere la suddetta facilitazione.

Ecco come le Associazioni nazionali dimostrano coi fatti la ragione della loro esistenza.

Emilio Lodesani, 1° arrivalo nel Grand Prix dilettanti a Mantova. (Fot. A. Sorgato - Reggio E.).

gare ciclistiche ricominciano a svolgersi in Italia. p0po la riunione su pista di Mantova, le corse ci-

listiche di Firenze, ecco la prova internazionale rjlano-Sanremo che assume carattere internazionale :„ l'intervento di parecchi campioni di Francia ed .o 1 i airi - La gara si svolse domenica 14 e sortì l'esito -mente: _ pei 62 iscritti ben 33 risposero all'appello e cioè:

'unici0! Ganna, Galletti, Campari, Gerbi, Martino,

[aioui. Lampaggi, Pavesi, Lonati, Bordoni, Romieux, [ossiglieli, Lombardi, Lodi, Rota, Brunietti, Taylor, lbini, Belloni, Molteni, Trousselier, Monti, Petit Ireton, Garrigon, Pautrat, Ivaldi, Magaly, Nolli, Giu-ici, Penultimo. Durante il tragitto la lotta si era impegnata tra il ampione italiano Gerbi, di Asti, ed i due campioni rancasi Petit Breton e Garrigou. Nelle vicinanze di Novi, il Gerbi, non ostante una ipida discesa col terreno ghiaiato, riuscì a distanziare [gruppo, ottenendo un vantaggio di tre minuti, che onservò sino all'altra difficilissima discesa del Tur-bino ; ma in causa dei numerosi passaggi a livello enne raggiunto dai due campioni di Francia. Giunsero a Sanremo: 1° Petit Breton, francese, alle

re 16,26; 2° Gerbi, di Asti, alle 16.26'15"; 3» Garrigou, icendo di essere stato serrato da Petit Breton e Gerbi, rasentò protesta alla Giurìa Seguirono: 4° Ganna, i Varese, alle ore 16,55'20"; 5° Magaly di Premezzo, Ile ore 16,56' ; 6» Pavesi, di Milano, alle ore 17,24'4"; * Cuniolo, di Tortona, alle 17,55'. Seguirono: Pautrat di Parigi, Belloni di Milano, iaioni di Milano, Rossignoli di Parma. La Giuria si è radunata per decidere intorno alla rotesta presentata da Garrigou, e, sentite le diverse agioni, deliberò di distanziare il Gerbi concedendo I secondo posto a Garrigou e passando il Gerbi al erzo posto.

La corsa Sanremo-Ventimiglia-Sanremo è stata vinta a Ganna; 2" Danesi. *** A Firenze abbiamo avuta una seconda riunione

iclistica che sorti l'esito seguente : Corsa di dilettanti: 1° Signorini, 2° Pinzauti, 3° Ca-

erini. Corsa handicap per dilettanti: tre batterie. Corsa finale: 1" Postioli, 2° Del Rosso, 3" Verri,

'Bocchino, 5" Franchi, 6° Parigi. Match internazionale professionisti : ogni corridore

ève misurarsi tre volte con un avversario differente i ogni prova. Prima corsa: 1° Gardellin, 2° Fontana, econda corsa: 1° Verri, 2» Del Rosso. Nella terza orsa fra Gardellin e Verri, cade Gardellin, seguito

Petit Breton (francese), vincitore della corsa Milano-Sanremo.

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La novità del 1901 " The Peari — " L A P E R L A e serie per costruzii

99 BICICLETTE B o a j z i D u r a n c i o & C . * M i l a n o - Corso Genova, 9.

Il meeting motonauti co di Monaco Si è chiuso domenica 14 con i seguenti risultati. Il tempo ha voluto guastare la seconda giornata

del meeting di Monaco: verso le dieci di lunedì un forte maestrale rese il mare talmente impra-ticabile da obbligare la direzione delle corse a rimandare al domani la prova dei racers superiori agli 8 metri.

Si potè effettuare solo la corsa dei eruisers B, seconda serie, misuranti dai 6,50 metri a 8: anche questa, causa lo stato del mare, ottenne un esito poco felice. Dei sette canotti che si presentarono al traguardo solo Mais-je-vais-piquer del signor Mégevet, motore Picker, scafo Mògevet, compì il dercorso di 50 chilometri in 1,38',34". Il canotto Dalifol-Petroleum, l'unico concorrente rimasto in gara dopo il terzo giro, essendo aumentato il vento e ingrossato il mare, venne classificato secondo per i tre giri, impiegando ore 1,21', 14".

Il canotto NaiUilus B. V. Jacqueiine, con motore Boudreaux-Verdet e con scafo Descliamps-Blon-deau, che era già arrivato a compiere cinque giri in 0,54',43" e aveva una chance di primo ordine, dovette ritirarsi causa una persistente panne.

Il tempo era coperto ed iljmare agitato da leg-giera brezza di ponente, per la terza giornata. Alle 10,30, cominciò la corsa dei eruisers I> quarta serie, da 12 metri a 18, cilindrata massima di 15 litri. Cinque canotti si presentarono. Il Nautilus-Mutel III di Deschamps-Blondeau si ritirò e il Martini IV di De Guerville e Ruthvez Sm. ab-bandonò il campo dopo il quarto giro, che compì

. in 12'-56". Ecco i tempi, giro per giro, degli altri canotti: La Lorraine II di Pérignon 8,39", 17',52", 27',11", 36',83", 45',59", 53',23", ore l',4\48", 1,14',21", tempo totale impiegato a percorrere 50 chilometri.

data, si mise subito in testa, seguito a breve di-stanza dalla Jeannette del cav. Florio; fra le due

non potevano piazzarsi tra i primi, si ritiravano Lo stesso fecero New-Trèfle II, dopo una be l la volata," e Flyin Fish del barone Rot.hscbild, che compì il quarto giro in 37' e 8".

A un tratto con grande stupore si vide ]a

II Fiat XV con motore Fiat. (Fot. Branger - Parigi)

imbarcazioni emozionante.

impegnò una lotta accanita ed

All'erta con motore Fiat, scafo Gallinari. (Fot. Branger - Parigi).

Giunse secondo, con tre pannes, con bella corsa, VAll'Urta di Letta, impiegando 10',26". 20',50", 31',11", 41',26", 51',44", orel , l '59" , 1,12',16", 1,22'26". Terzo giunse Florentia III, della Società F l o r e n t i a , impiegando 10',5", §glp:j 18',38", 31',20", 41'59", 52',43", ore 1,3',32", '.".,. 1,14',11", 1,24',48'.' W *

La corsa degli idroplani, 10 chilometri di percorso, riuscì una delusione per il numeroso pubblico. Soltanto il minuscolo Obus Nautilus, con motore Mute], destò l'ammirazione di tutti. Esso percorse 10 chilometri in 18',24" e i primi 2 chilometri in 3',50". Il grosso Glisseur-dc-Lambert, del conte Lambert, appena partito, per ri-scaldamento del motore, ebbe un piccolo incendio a bordo, che venne subito spento dall'equipaggio. Esso non potè più conti-nuare la corsa e venne rimorchiato i n porto. La stessa sorte subì il Moto-godille Glisseur con motore Anzani, il quale, dopo il primo giro, rimase in panna e si arrestò.

Maggior interesse destò nel pomeriggio la corsa dei racers superiori agli 8 metri, B seconda serie. Ma dei canotti che si presentarono, soltanto due compirono il percorso, e cioè il Panhard Tellier della Società Panliard e C. e la Mercédès D. I . della Società Mercédès.

Dato il segnale della, partenza,, il Pan-hard, vera barca marina . molto ben gui>

Intanto i due canotti inglesi Baimler II, Daini-ter 111 di Lord Howard de Walden, visto che

Jeannette, pur correndo sempre, rientrare in porto, dopo aver fatto il terzo giro in 23',48" : essa aveva due cilindri rotti nel motore di sinistra.

La corsa assolutamente priva di interesse per la troppa differenza di velocità, continuò tra la Panhard e ia Mercédès.

Ecco il risaltato : Panhard in 54',27" ; Mercédès in ore 1,42',56".

Malgrado la pioggia e il mare alquanto incre-spato, mercoledì mattina si effettuò la corsa dei eruisers, terza serie, da 8 a 12 metri, con 14 partenti.

I tempi impiegati giro per giro a percorrere i 50 km. furono: Ulysse di Crucq : minuti 9,4,18,51, 28,39, 38,17, 48,11, 58,19, ore 1,8,26, 1,18.33; Gal-linari II di Gallinari: minuti 9,50, 10,14; 30,46, 41,6, 51,23, ore 1,1,38, 1,11,55, 1,22,10 ; Adele di Zanelli : minuti 12,29, 2^,53, 33,15, 43,33, 53,54, ore 1,4,7, 1,14,11, 1,24,25. Inoltre giunsero: Gnen Gsec di Grilli in ore 1,27,36; Surprise di Borelly e Se bilie, in 1,51,56; 8. 0. L. M. della Società del commercio e lavorazione dei metalli in 2,3,31; Gavotte di Goignard in 2,49,4; Pilote I della So-cietà vedette automobili in 3,18,12; Moko di Frank e Eymard in 1,56,37, Boi d' Ys del luogotenente Massieu, in 3,56,47.

II Canotto del Despujol, Despujol Mutel, che aveva le migliori chances e sul quale erano corse parecchie scommesse, dopo il terzo giro, che aveva compiuto in 27,59, trovandosi in testa a tutti, ha abbandonato la corsa per una panna.

Nel pomeriggio del medesimo giorno, essi cessata la pioggia, grande folla è accorsa sulla terrazza per assistere alla corsa delle vedette (li squadra. II mare era un po' più agitato dal

La Panhard-Tellier con motore Panhard-Le vassor. (Fot. Branger - Pa«S

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la corsa Arion-Despujols, Fxcelsior X, Mais je-vais-piquer, New Trèfle II, Sec e Florentia II.

Fanhard-Tellier, pilotato dal conte De la Vogue, mantiene il suo primo posto e passa ad una ve-locità che non è conosciuta finora e finisce i 32 giri in 3 ore 33' 4", dopo aver battuto tutti i records del mondo. Il canotto ha compiuto oggi 56 chilometri, 300 metri in media all'ora, mentre quello vincitore l'anno scorso non aveva fatto che 42 chilometri 850 metri. Una formidabile ova-zione del pubblico numeroso ed elegante che as-sisteva alla gara ha salutato l'arrivo del canotto vincitore, il quale d'altra parte ha battuto il re-cord delle 50 miglia marine in 1 ora 42'2", e quello delle 100 miglia in 3 ore 16'34".

Il Fanhard-Tellier vince 10 mila franchi e due medaglie d'oro, come detentore dei due records marittimi. Inoltre una medaglia d'oro spetta al club al quale appartiene il canotto.

Il secondo premio è stato vinto da All'erta!, cruiser italiano (Fiat), in 4 ore 46'27"; il terzo da Ulysse, cruiser francese, in 4 ore 59'49": il quarto da Flying-Fish, racer inglese, in ore 5,14'13'; il quinto da Adele, cruiser italiano, in 5 ore, I6'3".

Domenica, 14 aprile, dopo due giorni di pioggia e vento, si sono potuti effettuare gli handicaps pei cruisers e pei racers e la corsa del miglio marino e del chilometro lanciato.

Durante gli handicaps spirava vento di levante e il mare era alquanto mosso. Partirono 34 ca-notti. Eccovi gli arrivi dei cruisers che compirono i 50 chilometri: I. Adele, oie 1 25 '19"; 2. Nihil, I 50' 32»; 3. Lanturlu li, 2 18 '45" ; 4. O. B. IT,

Mautilus Mutel III.

Lèi

Nondimeno i risultati o t t e -nuti in questa gara per il Cam-pionato del Ma-re sono venuti a s c o n v o l g e r e t u t t i i prono-stici, poiché a l a t o del Pan-hard-Tellier, racer francese, che è riuscito a battere di 46' il record del mon-d o , a b b i a m o classificato Al-l'erta!, che è un cruiser. Il se-guito della par-tenza è s t a t o dato alle 10,30. La Rapière II, vincitore della sua serie, ed uno dei favoriti, ha dovuto abbandonare la eorsa al primo giro a causa della rottura di un tubo della valvola. Fiat XV, egualmente favorito, si è ritirato al diciottesimo giro a motivo di un ci-lindro guasto. Lorraine-Diétrieh non ha potuto finire il suo sedicesimo giro per avarie subite. Hanno dovuto poi abbandonare successivamente

[L Motogodille Glisseur.

2 25' 17"; 5. Laley, 2 33' 48"; 6. Gavotte, 2 57 '43" ; 7. Pilote n. 1, 3 20'29"; 8. Roy d'Is, 3 26' 10" ; 9. Ressac, 3 59' 2"; 10. Clapotis, 4 22' 17".

Dei racers giunsero: 1. Sea-Sick, in ore 1 9 '2 " ; 2. Flying-Fish, 1 15'36"; 3. Mercédès D. L., 1 46'27.

Nel pomeriggio, con tempo splendido e folla enorme, si effettuò la corsa del miglio marino e del chilometro lanciato. La partenza ebbe luogo alle ore 15. Nella semi-finale vennero classificati dei racers: Rapière II; della seconda serie: Fan-hard-Tellier ; Flying-Fish. Nella finale riuscirono: 1. Fanhard-Tellier ; 2. La Rapière; 3. Flying-Fish.

Dei cruisers, nella semi-finale, prima serie : Nautilus-Mutel I; Nihil; seconda seri e: All'erta; Bespujols; Mutel; Lorraine II. Nella finale; 1. Al-l'erta ; 2. Despujols-Mutel ; 3. Nautilus-Mutel.

Nella corsa dei racers il Panhard-Tellier, nella finale, vinse il primo premio di L. 5000 e la coppa del Principe di Monaco.

veni,o di levante. 9 partenze. Tutte le imbarca-zioni compirono il percorso, ad eccezione di Arti n-AugustinNormand di A. Normand, che ab-bandonò al primo giro. Eccovi i tempi impie-gati a percorrere 50 km. dalle prime tre vedette:

B. V. Jacqueline II ài L. Bondreaux: minuti 17,8, 35,34, 54,40, ore 1,13,44, 1,32.45, 1.51,54, 2,10,54, 2,30,12, Nautilns B. V. Jacqueline l i di L. Bon-dreaux! minuti 24.40, 44,44, ore 1,2,4, 1,20,15, 1,38,29, 1,56,43, 2,5,12, 2 23,40.

Con una giornata splendida ed un mare per-fettamente calmo si è disputata il 12 aprile la prova più importante della grande settimana sportiva, Il Campionato del mare, aperto a tutti gli isoritti al meeting, è tanto una prova di velo-cità, quanto un concorso di resistenza, in quanto che i canotti debbono compiere 200 chilometri Del più breve spazio di tempo possibile, Il Cam-pionato, che è internazionale, poneva di fronte 18 tra racers, cruisers e vedette di squadra, tra cui 7 canotti francesi, 6 italiani, 2 inglesi, 2 sviz-zeri ed 1 tedesco.

Se non vi fosse stata la corsa disastrosa per i racers, avremmo veduto oggi prendere parte a questa gara delle molto potenti unità. Ma ih cat-tivo tempo aveva posto fuori gara diversi canotti. Perciò tra i concorrenti non si contavano che 6 raeers, il Panhard-Tellier, il Fiat XV, la Ra-pière II, il Flying-Fish, il New Trèfle II, il Mer-eédès-Dik. Tutti gli altri erano cruisers sufficien-temente rapidi, ma a prima vista non abbastanza per tenere testa ai canotti di pura velocità.

GORRISPONDENZA Torino — C. Tini velli. Grazie. Perora non possiamo. l.nvino di Mezzo — E. Zanetti. Pubblichiamo. Firenze — Baldi. Sta bene. Già provvisti di collab. Ventimiglia — Marchiano Paolo. La posta ci ha

restituito la risposta che vi avevamo indirizzata. Ap-pena potremo vi favoriremo.

Pinerolo — Roissard-Gatto. Siamo costretti riman-dare al prossimo numero. Pazientate,

Legnano. — Rigamonti. Idem. Milano — Erus Loiol. Il nostro giornale ha già ri-

levato quanto ella ci scrive. Cagliari — A. Bignami. Sta bene. Facciamo cenno;

sempre a vostra disposizione.. Cagliari — G. La Marca. Abbiamo fatto tutto per

favorirla. Occorre che si abboni. Lugano — Travi. Grazie. Facciamo cenno. Verona — Galletti. Forse nel prossimo numero. Sea-Sick con motore Itala. (Fot. Branger - Parigi).

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J meeting motonauti^ di jVionaco I tempi degli anni scorsi.

Racers. Prima serie (meno di 8 metri).

1904 — 1 La Rapière III, 150 km. in 5 ore 33 m. 22 s. ; media all'ora 32 km. 964 m.

1905 — 1. La Rapière, 100 km. in 2 ore 26 m. 30 s. ; media 40 km. 960 m.

1906 — 1. Antoinette, 50 km in 1 ora 9 m. 32 s. : media 43 km. 250 m.

Seconda serie (da 8 a 12 m.). 1904 — 1 Trèflì-à-Quatre, 175 km. in 5 ore 16 m. 51 s.j

media 37 km. 855 m, 1905 — 1. Napier II, 100 km, in 2 ore 25 m. 54 s. ;

media 42 km. 1906 — 1 Yarrow-Napier, 50 km. in 2 ore 41 s. ; media

24 km. 925 m. Terza serie (da 12 a 18 metri).

1904 — 1 Lutèce, 175 km. in 5 ore 6 m. 9 s. ; media 34 km. 314 m.

1905 — 1 Piouìt IV, 100 km. in 3 ore 10 m. 53 s.; media 31 km. 580 m.

1906 — 1 Delahaye, 50 km. in 1 ora 18 m. 4 s. ; media 38 km. 460 m. CAMPIONATO DEL MARE.

1905 — 1 Panhard-Levassor, 200 km. in 4 ore 22 m. 54 s.; media 45 km. 360 m.

' 1906 — 1 Delahaye, 200 km. in 4 ore 40 m. 42 a. ; media 42 km. 850 m.

Cruisers. Ecco i tempi dei cruisers :

Prima serie (meno di m. 6,50). 1904 — 1 La Marguerite, 66 km. in 3 ore 22 m, 23 s.;

media 18 km. 200 m. 1905 - 1 Joliette III, 43 km. in 3,25"3' ; media 13 km.

n o z z e :

Di questi giorni è stato celebrato il matrimonio della gentile e buona signorina Natalia Remmert, figlia del cav. uff. Guglielmo Remmert, con l'inge-gnere Carlo Sciamengo, Ai novelli sposi, alle loro distinte famiglie, la Stampa Sportiva manda oggi la più fervida parola d'augurio.

— Il conte Guido Biscaretti di Ruffia, capitano di corvetta, ha sposato la signorina Antonia Voli. Noi auguriamo tante cose belle ad entrambi.

— Il collaboratore nostro signor Raffaele Perrone e la signorina Maria Consìglio Marcaini si sono uniti in matrimonio. Augurii di felicità.

— I n o s tr i v o t i accompa-g n i n o a n c h e un'altra novella c o p p i a , di re-cente unita : il s i g n o r Mario

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La Mercédès del cav. Vincenzo Florio.

La Panhard Tellier in velocità.

1906 — 1 Mendelssohn, 50 km. in 2 ore 25 m. 3 s • media 24 km. 790 m.

ioni . Seconda serie (da in. 6,50 a 8). 'a» - 1 Peugeot 1, 85 km. in 3 ore 55 m. 16 s.; media

km. 21.600. Jb - 1 Fxcelsior IX, 52 km. in 2 ore 10 m. 51 s •

media km. 23.400. ,J - 1 Excelsior Vili, 50 km. in 2 ore 19 m. 36 s •

media km. 21.480.

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Terza serie (da 8 a 12 metri). 1904 — 1 Vas-Y, 160 km. in

4 ore 25 m. 18 s. ; media km. 22.600.

1905 — 1 Fiat X, 80 km. in 2 ore 40 m. 46 s. : media 30 km.

1906 — 1 Calypso. 50 km. in 1 ora 28 m. 28 s.; media km. 33.950.

Quarta serie (da 12 a 18 m.). 1904 — 1 Rotech, 125 km. in

6 ore, 33 m. 18 s.; media km. 18.600.

1905 — 1 Diétrich II, 125 km. in 4 ore 41 m. 25 s. ; me-dia km. 26.700.

1906 — 1 Pampa, 50 km. in 2 ore 2 m. 56 s. ; media km. 24.600.

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Pelissero, noto sportsman, e la signorina Angela Lina Permetti.

G R A M A G L I E Due buoni colleghi in giornalismo, Dante Signorini

direttore della Gazzetta di Torino. e Pietro Abate-Daga, redattore della Gazzetta del Popolo, sono stati colpiti da una grande sciagura: hanno perduto en-trambi — quasi nel giorno istesso — la loro mamma.

In quest'ora di tristezza noi. ohe sappiamo quale tesoro d'affetto nutrissero le due gentildonne per i loro figli, e come ne fossero contraccambiate, por-

l'espressione viva del nostro cordoglio ai col-accomunati da un medesimo lutto.

Tellier alla guida del canotto Panhard-Tellier.

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L ' A E R O P L A N O D E L A G R A N G E Le esperienze colle macchine per volare proce-

d o n o con notevole alacrità a Parigi, e numerosi 3odo i concorrenti scesi in gara coi tipi più di-sparati di aeroplani. Decisamente pare che tra le varie macchine per volare il tipo aeroplano sia destinato ad avere la preferenza, perchè da qualche tempo non si parla che di aeroplani: gli elicot-teri, che avevano dato grandi speranze, non hanno per ora eguale fortuna.

Due settimane or sono abbiamo già citato le nuove esperienze dell 'aeroplano Santos-Dumont, ma la rinascente primavera ha moltiplicato il nu-mero degli sperimentatori, e la spianata di Baga-glio, nonché le aiuole del jardin d'acclimatation, mentre incominciano a ricoprirsi di verde, pullu-lano di questi nuovi esseri alati, larve di ciò che nn giorno sarà l 'uomo volante.

Quanti sperimentatori ! A lato di Santos, tro-viamo i nomi di Delagrange, Vuia, Bleriot, Arch-doiicon, Esnault-Pelletterie, Ferber-Levavasseur, Kapferer, e fra breve si avranno pure quelli di De la-Vaaix, Melvin, Vaneman, De Dion, Vinet , Barin, Solitene, Zeus. Nel registrare questa lista di orni, che non è ancora completa, perchè molti altri se ne dovranno aggiungere prima del ter-mine della stagione, non si può far a meno d'os-servare che l'anno presente ha, in fatto di mac-chine per volare, un'importanza eccezionale, e pei l'insistenza colla quale si ripetono prove su prove, si dovrà presto arrivare a risultati vera-mente rilevanti e positivi. jv Mentre Santos-Dumont sta riparando la sua macchina, che verso la fine del mese scorso ha subito notevoli avarie in seguito ad una caduta, l'aeroplano Delagrange, sotto la guida dell ' inge-gnere Voisin, compie un seguito di fortunate espe-rienze eseguendo voli successivamente di 50, 60, ed anche di 120 metri. Si sta preparando un match molto importante tra i due campioni : Santos e Delagrange, entrambi ben armati per guadagnare il premio di 50.000 lire Deutsch-Archdeacon. La forma dei due apparecchi è completamente di-versa, quello Santos-Dumont ha l'aspetto d'un uccello da preda, l'altro invece è piuttosto simile a una libellula, e da ciò si può concludere che tutti gli aeroplani, purché siano costruiti solida-mente e ragionevolmente, e montati da piloti ar-diti ed abili, possono sollevarsi.

L'aeroplano Delagrange è costituito da una coppia di superfici di sostentamento, disposte ai lati della cella del pilota, e collegate da un ti-mone orizzontale posteriore od equilibratore; la estensione di queste superflui è enorme, poiché rag-giunge 60 mq. di sv luppo, mentre nell 'aeroplano Santos-Dumont sono appena di 14 mq. Il peso dell'apparecchio non montato è di 260 kg., mentre quello di Santos pesa 280. E' munito di un motore di 50 cavalli a 8 cilindri, che mette in movimento l'elica di m. 2,10 di diametro.

Nel tentare le sue prime esperienze di volo, il 28 febbraio, dopo iniziato il suo sollevamento, dette una viva puntata a terra la quale causò diverse avarie.

Venne costruito dagli ingegneri fratelli Voisin e la prima prova venne fatta il 28 febbraio scorso. Dopo una piova del motore e dell'elica Gabriele Voisin si colloca nella navicella e si mette in movimento. Dopo una breve corsa a terra l 'aeroplano si sol-leva e compie un volo di circa 50 m. a poca di-stanza dal suolo, e ad andatura moderata.

Ma l'aeroplano piegava troppo verso sinistra e mentre l'ing. Voisin tentava di riportarlo a posto, perdette l 'equilibrio in avanti, si sollevò ed allora l'el ica strisciando contro terra si contorse. Il Voisin senza inquietarsi interruppe l'accensione nel motore e l 'apparecchio si fermò. Si rilevarono guasti non molto rilevanti, e facilmente ripa-rabili.

Le successive esperienze vennero fatte il 7 marzo. L'apparecchio venne messo col vento di fronte, una brezza da 5 a 6 m. al secondo, e si spinge avanti a piccola velocità sulle ruote ; si vede per-fettamente che l 'appoggio a terra è assai lieve, poiché le scosse, dovute all'ineguaglianze del suolo, sono completamente ammorzate dall 'apparecchio.

Uopo un percorso di 20 a 30 m., sollevato ap-pena il timone, l ' ap -pai ecchio abbandona

— \ il suolo. Ma in que-sto medesimo istante sembra che esso si v o g l i a impennare, due sostegni verticali e l'elica toccando il suolo, si contorcono, l 'aeropiano è costret-to a fermarsi, il Vo i -sin discende a terra, fortunatamente sen-za essersi fatto alcun

male. Si erano rotti i sostegni di mezzo delle aste d 'unione della parte anteriore del l 'apparecchio colla parte posteriore. Anche nell'esperienza pre-cedente si era manifestata una notevole debo-lezza dell 'apparecchio in tal punto. Per il desi-derio di rendere l 'apparecchio meno pesante pos-sibile, si erano rese tutte le parti più leggere che fosse possibile, anche a scapito della stabilità, ma ora i costruttori stessi hanno riconosciuto che, allorquando l 'elica cammina in piena velocità, si ha disponibile un eccesso di forza sostentatrice, che si può tradurre in chilogrammi di peso in più che si possono sollevare, e ciò permetterà, di fare più resistenti le parti soggette agli sforzi maggiori.

Rinforzato l'apparecchio e riparata l'elica, ven-ner oriprese le esperienze il 16 marzo, dopo aver fatto in precedenza alcune prove preventive a pic-cola velocità, nelle quali si notò ancora una ten-denza a deviare verso sinistra, l 'aeroplano, dopo un percorso a terra di circa 90 m., sollevato il timone, si alzò nettamente dal suolo, prendendo un volo deciso. Data la tendenza dell 'apparecchio di deviare verso sinistra, il Voisin interrompe tosto l 'accensione nel motore e prende terra senza incidenti. In seguito viene fatta un'altra prova e l 'apparecchio di nuovo si solleva perfettamente con marcia decisa e brion equilibrio. Alcuni im-

motore « Antoinette » , chiave dell 'aviazione. Senza di esso tutti questi apparecchi, per quanto inge-gnosi, leggeri e ben costruiti, potrebbero correre quanto Cogliono pei prati di Bagatelie, ma senza sollevarsi d'un palmo da terra.

Lo studio di tale motore leggero costò a Leva-vasseur parecchi anni, e non solo dovette stu-diare il motore, ma ancora tutto il sistema di propulsione. Prima di lui l'elica aerea era ancora barbara; se fatta iu tela, essa si lacerava; se fatta in legno, si rompeva; se d'alluminio, si spezzava. Ciò perchè era necessario per risolvere la que-stione di farla girare colla velocità di 1500 a 2000 giri al minuto. Ed in tal caso, se si fa il calcolo, si trova che le estremità delle ali dell 'el ica sono sottomesse ad una velocità tangenziale enorme.

Il problema venne risolto molto elegantemente dal Levavassenr, vero meccanico consumato. Egli costituì la parte resistente dell'elica mediante un robusto e l e g g e r ò tubo d'acciaio che ha la forma della costola della pala dell 'elica, che nel resto è fatta d 'al luminio: i due metalli sono ribaditi insieme con un processo ingegnoso. Questo modo di costruzione ha permesso al Santos-Dumont ed al Delagrange di porre le eliche direttamente in presa sui motori, doude una semplificazione mec-canica di trasmissione ed un alleggerimento no-tevole dell 'apparecchio.

L'aeroplano Delagrange si eleva.

prudenti spettatori, postisi davanti all'aeroplano, costringono l 'aviatore ad interrompere brusca-mente l 'accensione ed a prender terra [anticipa-tamente.

Quattro nuovi esperimenti vennero eseguiti il 30 marzo, tra i quali il più notevole è il quarto, che il giornale l'Auto così descrive:

« A mezzogiorno e quarantacinque, il costrut-tore Voisin si slancia di nuovo, e, pochi metri dopo il punto di partenza, l ' enorme uccello di tela bianca si eleva con una franchezza ed una facilità sorprendenti : esso fila tra i due ed i quattro metri d'altezza, rigorosamente stabile e perfetta-mente equilibrato. Giudicando sufficiente la dimo-strazione, il Voisin ritorna a terra, salutato da entusiastici « hurrà! » .

Egli aveva percorso nel suo volo 60 m. in sei secondi, cioè colla velocità di 10 m. al secondo, 35 km. all'ora, ed avrebbe potuto, tanto il volo del l 'aeroplano pareva sicuro e facile, prolungare indefinitamente il suo viaggio aereo.

Vien fatto ora di domandare spontaneamente, poiché così facile sembra ora il volo meccanico, come mai sia stato necessario tanto tempo per arrivare a questi risultati. Il punto essenziale della scoperta e sul quale è bene insistere, non sia tanto nell 'aeroplano, quanto nel motore, r II muscolo che muove questo fantastico uccello è nn 50 cavalli Levassenr, che in completo as-setto di marcia non pesa che 80 kg. Ed è a Leva-vasseur che devono dire grazie questi sperimen-tatori d'aeroplani, all ' inventore dell 'ormai celebre

L 'ott imo risultato di queste esperienze con aero-plani prova che l'aviazione con aeroplano a motore non ha esigenze t ioppo grandi e che anche ai novizi deve essere possibile, dopo alcune prove di slittamento con apparecchi senza motore, di potersi direttamente applicare a quelli con mo-tore. Tale qualità degli aeroplani è preziosissima e sarà fattore importante di un rapido progresso di questo nuovo sport. L . Mina.

MEETING AUTOMOBILISTICO DI FERRARA (15 agosto)

Il Comitato d'onore di questo importante meeting è stato così composto:

Presidente: Strozzi principe Piero, Senatore, Presi-dente A. C. I.

Vice-Presidente : De Fuyleu barone de Nyevelt, Pre-sidente A. C. di Francia.

Membri: Ettore avv. Magni, sindaco di Ferrara — Fabris avv. comm. Lorenzo, Prefetto — Colonnello Gatti-Casazza comm. Stefano, Presidente Deput. Prov. — Crespi dott. comm. Silvio, deputato, Presid. A. C. M. — Ferrerò di Ventimiglia marchese Alfonso, Presi-dente A. C. T. — D'Alife Gaetani conte Nicola, de-putato, Presidente A. C. N. — Di Soragna marchese Camillo, Presid. Commissione sport. dell'A. C. I. — Guastalla dott. Gildo, segretario Commissione sport. — Biscaretti di Enf ia conte Roberto, Senato: e — Bor-romeo conte Febo — Cav, Vincenzo Florio — Massari duca Francesco — Weillschott dott. Aldo — Guli-nelli conte.Gianoberto.

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Belbuc, vincitore del Derby Reale 1907, montato da Bartlett. (Fot. A. Foli - Milano).

IL " D E R B Y R E A L E „ D E L 1 9 0 7 La vittoria di Belbuc

La classica prova dei tre anni per il « Derby Reale » mai come quest'anno ha destato tanto interesse negli tporismen dilettanti e professionisti ed ha tenuto so-speso gli animi dei proprietari di scuderie. Si trattava dei soliti 2400 metri e del medesimo premio di circa 35.000 lire; ma data la lunga stagione di corse, du-rante la quale quasi tutti i candidati al « Derby » erano scesi in pista per mettere in evidenza la loro forma, e data infine la prova generale fatta col « Premio dei Parioli », quest'anno si credeva di poter designare con sicurezza il vincitore del premio Reale.

Ripetere lo stato di servizio dei concorrenti è inu-tile, cbè quasi tutti li abbiamo descritti nel « Premio deiParioli».

Dopo i forfaits dichiarati venerdì, rimangono iscritti concorrenti; essi sono: Metauro di Riccardo Sineo (con la monta di Hem-

ming); Belbuc (Bartlett) e Sangallo (Woodcook) di E. F. Bocconi; Libbali di Sir Rholand (Spencer); Savello del principe Doria Phamphilj (Childs A.) ; M della scuderia Torinese (Goddard); Olivo di Razza Gerbido (Jacobs); Caronte lidi Sir Panormus (Childs J.).

Assistono alla corsa, oltre ad un pubblico numeroso, il Conte di Torino e il Duca d'Aosta, venuto espres-samente da Napoli per assistere a questa importante corsa. Però il tempo è contrario. Piove da 48 ore e la pista è mal ridotta: perciò le previsioni diventano temerarie.

Non pertanto, valendoci delle quote dei bookmakers, gridate all'ultimo momento, si rileva come Caronte li sia il preferito, seguito da Olivo, Libbah, Savello e Selbuc.

Gli intenditori che si recano a .visitare i cavalli nei Miei ne riportano buona impressione.

Lilbah, preferito della scuderia di Sir Rholand, si Presenta in perfette condizioni; è alto e slanciato e da molto a sperare. Caronte II riscuote però più sim-

Belbuc, da Arconte e Bradamante, di E. F. Bocconi, vincitore del Derby Reale 1907. (Fot. A. G. Collari - Roma).

' reso, da Saint Capraia, di E. F. Bocconi, vincitore

posizione, mentre Libbah cede il secondo posto ad Olivo; Caronte II ha delle grandi folate, ma non ri-sponde con vigore alla gravach di Childs. Nella dirit-tura le posizioni sono nettamente delineate. Belbuc è sempre in testa con parecchie lunghezze di van-taggio ; Caronte II cede il 2° posto ad Olivo ed infine anche il 3° a Savello, rimanendo in quarta posizione, avanti a Libbah, Yalù, Metauro e Sangallo.

Belbuc arriva primo per sei lunghezze ; Savello è battuto da Olivo per una corta lunghezza, distan-ziando abbastanza Caronte II.

La vittoria di Belbuc è commentata, ma applaudita : è innegabile che il cavallo abbia fatto una splendida corsa ed in condizioni di terreno sfavorevolissime,

non per lui solo, ma per tutti.

Belbuc è figlio di Ar-conte e di Bradamante, e non aveva mai corso con gli avversari del « Derby », sebbene in altre prove non avesse fatto buona riuscita. E' stato infatti battuto nel « Premio della Marci-gliana » (m. 2000) da Espoir; e nel « Premio Sansonetto » (m. 2000). Ha però vinto nel « Pre-mio Melanion », prece-dendo Espoir e Palermo.

E' un robusto baio, di grande statura, che molto ha preso dal pa-dre; di bella presenza e di forme, se non me-ravigliose, belle.

L'arrivo ufficiale è il seguente :

1» Belbuc (56) di E. F. Bocconi (Bartlett), vince L. 36.650.

2» Olivo (56) di Razza Gerbido (Jacobs), vince L. 3000.

3» Savello (56) del princ. Doria Phamphilj (Childs), vince L. 1000.

4» Caronte 17(56) di S i r P a n o r m u s

(Childs J.). Il totalizzatore paga

al pisage su Belbuc vin-, _ centeL. 13, piazzato 12;

del Derby Reale 1906. Olivo 11 ; Savello, 9.

Esquilino, di sir Rholand; 1904: The Oak, della Razza Casilina (Goddard) ; 1905: Onorio, da Garrik del principe Doria PamphiJj .(Emery); 1906: Creso, da Saint-Caprais, dei signori E. e F. Bocconi (Bartlett).

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Questi continuerà, per conio proprio esclusivo, l'eser-cizio dell'azienda stessa, avente per oggetto la fab-bricazione di carrozzeria d'ogni genere, di lusso e comune, e specialmente della carrozzeria per automobili, esten-dendone, con l'impianto di nuove macchine, col-1 acquisto di nuovo materiale e con l'aumento e con la scelta del personale, l'importanza e la potenzialità produttiva, in modo da poter esstre continuamente in grado di soddisfare, colla maggiore esattezza e sol-lecitudine e colla massima possibile perfezione di la-voro ed eccellenza di forniture, qualunque ordinazione della sua antica e della sua nuova clientela; senza di-scostarsi dall'applicazione dei prezzi nella più discreta e conveniente misura.

*** A Torino, la Società Fabbri e Gagliardi ha tenuta la solita annuale assemblea degli azionisti sotto la presidenza del cav. Pietro Fabbre. Fu approvata l'in-teressenza della Società nelle Case nazionali carroz-zeria Oliva, Reina, Zanardini e officine Maiocchi; fu approvato il bilancio del 1906 chiusosi con una cifra di lire 4.226.175, con una riserva straordinaria di lire 450.000 ed un utile netto di lire 171,941, ciò che permette agli azionisti un utile dell'8 0[0.

Comitato esecutivo. Presidente: Niccolino dott. prof. cav. Pietro, depu-

tato al Parlamento. Vice-Presidente : Gulinelli conte Cmberto. Segretario : Castelli Gaetano. Cassiere: Campaua Giuseppe. Membri: Conte Basilio Soldatencow, attaché al-

l'Ambasciata imperiale russa a Roma — Righini in-gegner Eugenio, direttore della Gazzetta Ferrarese — Collevati Mario, Console del T. C. I. — Renato Br-ndi, Console del T. C. I. — Borsari Angelo — Fermo goschi.

patie, oltre che per le forme splendide, per il risultato della corsa dei « Paridi », dove arrivò secondo pur es-sendo partito con parecchie lunghezze di svantaggio : pure nel premio del « Ministero di Agricoltura » non ha tagliato per primo il traguardo, ma si vuole che la corsa gli sia servita come galoppo di allenamento. Ma la distanza dei « Paridi » era minore, e non si può assicurare che reggerà i 2400 metri, aggravati dalle condizioni della pista, che sono sempre peggiori.

Anche Belbuc si mostra un bel cavallo, in piena forma e dà adito a qualche speranza. E' molto scom-messo e la quota da 8 e 10 scende a 3 e 4: mentre Caronte è a 2']> vincente; Libbah e Sacello a 3.

Alle 4 precise suona la campana ed i cavalli sfilano dinanzi alla tribuna reale dove sono il Duca d'Aosta e il Conte di Torino.

Il campo presenta un bell'aspetto : le tribune sono gremite, ma disgraziatamente piove senza interru-zione.

La partenza non è molto laboriosa, essendo tutti i cavalli sufficientemente quieti: all'alzarzi della slar-tingate tutti partono in gruppo con Caronte li alla coda.

L'andatura non è davvero veloce (infatti il per-corso di m. 2400 è stato coperto in 3 minuti e 1 se-condo) e il lotto si mantiene compatto nelle stesse con-dizioni fino alle tribune dove Libbah avanza stretto ai fianchi da Yalii, Metauro e Belbuc in terza posizione ; Caronte li viene subito dietro seguito da Sangnllo, che rimane ultimo per tutta la corsa. Fino al rudero le posizioni non eambiano, sebbene le distanze si accen-tuino; alia curva Belbuc si fa luce e prende la prima

Alla s c u d e r i a Bocconi, che per la seconda volta vince il « Deiby Reale » ( l ' a n n o scorso giunse pri-mo Creso), vadano le nostre congra-tulazioni e i no-stri auguri perchè seguiti a coltivare con amore l'alle-vamento dei puri-sangue.

A. G. Col lar i .

I vincitori del « Derby Reale » dalla sua fondazione sono i seguenti :

1884: Andreina, T. Rook ; 1885: Rosenberg, della Razza di Sansai và ; 1886: Enio, di Gen. Agei ; 1887: Carlandrea, di sir Rholand; 1888: Filiberto, di sir Rholand ; 1889 : Rabicano, del cavalier C. Calderoni ; 1890: Doralice, del cav. C. Calderoni; 1891: Barone, della Razza di San salva ; 1892: Arcadia, del duca di Marino; 1893: Festuca, di Don Rodrigo; 1894: Sansonetto, del cav. C. Calderoni ; 1895 : Oranzeb, di G.Modigliani; 1896: Goldoni, di T. Rook; 1897: Eira, di sir Rholand; 1898 : Simba, di sir Rholand: 1899 : Elena, del marchese di Serramezzana-Flori ; 1900: Cloridano, di B. D. T. ; 1901: Karibo, di sir Rholand; 1902: Tocsin, della Razza Volta; 1903:

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libera il cono interno D dalla stretta contro il mozzo, e simul-taneamente al cono vengono li-berate anche le altre parti del mozzo stesso, il quale cosi scorre senza alcuna frizione.

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all'indietro forza indietro l'ingra-naggio G ed il tacchetto E. Allora il cono interno D ferma il cono del freno C, il quale fa espandere i tre cerchi del freno M al punto N e questi col loro attrito fer-mano il mozzo.

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