…a Mozzanica - ISS "G.B. Rubini" – Non solo scuola · denominato “Dalla scuola al...

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Istituto Superiore G.B. Rubini Romano di Lombardia (BG) …a Mozzanica con il biglietto di solo andata Esercitazione sul campo del progetto Dalla scuola al territorio” Concorso “territori mutanti” AREA Parchi Lombardia 2 a C.A.T. a.s 2015/6

Transcript of …a Mozzanica - ISS "G.B. Rubini" – Non solo scuola · denominato “Dalla scuola al...

Istituto Superiore G.B. Rubini

Romano di Lombardia (BG)

…a Mozzanica

con il biglietto di solo andata

Esercitazione sul campo del progetto

“Dalla scuola al territorio”

Concorso “territori mutanti” AREA Parchi Lombardia

2a C.A.T. a.s 2015/6

Presentazione

Collaboratori

Da tempo il dipartimento di Scienze

sperimentali programma attività parallele alle

classiche lezioni frontali: esercitazioni in labo-

ratorio, esercitazioni sul campo, itinerari didat-

tici, visite a impianti, partecipazione a eventi,

raccolta differenziata in Istituto. Da alcuni anni

le attività sono state raccolte in unico progetto

denominato “Dalla scuola al territorio”, di anno

in anno rivisto e integrato. Gli obiettivi sono

legati ai contenuti delle scienze integrate e

ampliati a tematiche attuali come lo sviluppo

sostenibile e la conoscenza del territorio.

In relazione alle innovazioni didattiche

e alla riforma le attività sono diventate

un’ottima risorsa per programmare unità forma-

tive comuni, progetti dell’alternanza scuola-

lavoro e la produzione di lavori per concorsi .

In occasione della proposta di Area

Parchi Lombardia con il concorso “territori mu-

tanti” si è pensato di proporre la classica uscita

a Mozzanica con la visita al depuratore della

Cogeide e la passeggiata di ritorno lungo le

sponde del Serio nell’omonimo parco.

Il prodotto finale che utilizza anche i

lavori precedenti è stato raccolto nel presente

opuscolo; ad integrazione un video che raccon-

ta la passeggiata.

Che sia questo il modo per raggiunge-

re le competenze?

Besozzi Luca Fanghi attivi

Ciarla Andrea Progetto cicogne

Copelli Giorgio Scheda

Cucchi Davide Cartina

De Agostini Itinerario iconografia

Ferrari Nicola Scheda

Grana Stefano Iconografia del depuratore

Gurguta Andrei Unità didattica

Khedr Syad Video fotografia pianta

Lagana' Matteo Itinerario iconografia

Morchid Soufiane scheda

Panzera Davide Iconografia depuratore

Singh Manvir Fanghi attivi

Sing Gurmukh Fanghi attivi

la classe 2b afm Integrazioni iconografiche

la classe 2a afm Integrazioni iconografiche

prof.ssa Giglio Rena Accompagnatrice e consu-

lenze

prof. ssa Di Cesare Serena Accompagnatrice e consu-

lenze

prof Selini Danilo Accompagnatore

Il tecnico Davide Legramandi della Cogeide

Guida tecnica

geom Giuliano Mansani della Cogeide

Guida tecnica

Area Parchi Lombardia

Parco Serio e dott. Bonfanti Consulenza e materiali

Prof Nava Gianluiigi Coordinamento

At Fabio Giurdanella Impaginazione

Introduzione

Non poteva mancare nella collezione dei nostri opuscoli quello dedicato alla clas-

sica uscita a Mozzanica “con il solo biglietto d’andata”. E si ! Si torna a piedi: undici km, prima

sulla sponda destra e poi su quella sinistra del fiume Serio, nel cuore del parco.

L’uscita è organizzata da anni e prevede l’analisi di due aspetti: la depurazione delle acque reflue,

(ringraziamenti vanno al responsabile il geometra Malsani e all’inossidabile signor Davide che da

un decennio ci ospitano nella struttura del depuratore della Cogeide, situato a sud di Mozzanica) e

l’osservazione, attraverso l’itinerario nel parco, di un territorio naturale o quasi che si può definire

“mutante”.

Non potendo pretendere la percorrenza dell’intero percorso a piedi si utilizzano i mezzi pubblici per

l’andata da Romano fino a Mozzanica all’insegna della mobilità sostenibile.

Da Mozzanica ha inizio il tragitto ad anello a piedi fino al depuratore, la cui descrizione lasciamo al

prosieguo di questo libercolo. Il ritorno a Mozzanica segue sentieri che costeggiano i corsi d’acqua e

prosegue, dopo la sosta in piazza, seguendo il Serio lungo le ciclabili. L’ostacolo della SS11 è supe-

rabile grazie al sotto passo del ponte, il passaggio sullo stesso avviene in sicurezza lungo un ampio

marciapiede. Sulla sponda sinistra non si può non notare il mutamento del paesaggio dovuto alle

strutture della Brebemi e dell’Alta velocità, lasciamo alle immagini i commenti. Altri aspetti emer-

gono da fotografie e da descrizioni presenti all’interno dell’opuscolo che raccoglie anche i lavori

eseguiti da altre classi che, pur partecipando con entusiasmo negli scorsi anni, non sono riuscite a

terminare l’opera. Il completamento dell’opuscolo è stato affidato quest’anno “all’orda di barbari”

della 2a cat che partecipa al concorso “AREA Parchi Lombardia”.

E il territorio? Il territorio è davvero mutato o meglio tagliato dalle strutture sopracitate. Un’area

che già si leccava le ferite dei precedenti dissesti: agricoltura invadente, attività di estrazione degli

inerti e il conseguente disboscamento di alcune aree. Unica nota positiva la fine dei vari cantieri. Si

spera in interventi futuri che possano riqualificare l’area.

L’itinerario

Partenza da Romano coi mezzi pubblici alle ore 8.29 con Bus della linea SAI di Treviglio

(mobilità sostenibile!)

Durata percorso Romano - Mozzanica 15 minuti circa (obliterare biglietto)

Si arriva a Mozzanica, la Venezia bergamasca priva di laguna, alle ore 8.45

Si attraversa il centro di Mozzanica, si osservano le ruote dei mulini, si prosegue lungo la

roggia Frascata e, mantenendo la destra, si arriva alla cascina Donata. Percorrendo le strade

e i sentieri campestri si arriva al depuratore della società COGEIDE in circa 35 minuti (at-

tenzione a non smarrire il percorso tra i campi, procedere verso sud) (9.05)

Segue la visita al depuratore di circa un’ora

Si ritorna a Mozzanica, a piedi lungo la sponda destra dello Scolmatore (sentiero impervio e

che si perde facilmente) intercettando successivamente l’asta del fontanile S. Alessandro.

Questo si attraversa grazie ad un ponticello in cemento (più a nord) che porta ad una sterra-

ta che ci riporta sulla sponda destra dello scolmatore o roggia Frascatella . In circa 20 minu-

ti si arriva in piazza Santo Stefano per una sosta dove si osservano la torre campanaria e la

facciata della chiesa in cotto (rimandiamo alla bibliografia locale).

Entro le ore 11.15 si riparte per poter arrivare in tempo utile a scuola; arrivo previsto: ore

13.15.

Il percorso è di circa 9 Km. Uscendo da Mozzanica si percorre la strada via cerchie e si ar-

riva al parco degli Alpini costeggiando un altro fontanile. Usciti dal centro abitato si co-

steggia un altro corso d’acqua e camminando lungo la ciclabile (con scorciatoie) si arriva al

fiume Serio.

Si prosegue verso nord sulla riva destra del fiume, utilizzando il sottopasso del ponte della

statale S11, si risale dalla parte opposta attraversando così il Serio percorrendo il marcia-

piede sinistro del ponte stesso. Si svolta a destra in direzione del lago “Azzurro” .

Si continua lungo il Serio sulla sponda sinistra per arrivare alle grandi opere viarie.

Dopo 6 km, procedendo sempre costeggiando il fiume e seguendo i vari sentieri si prose-

gue a destra in direzione della cascina Naviglio (centro cicogne); si segue la strada asfaltata

e si arriva alla località detta “Delle Graffignane” e successivamente al centro abitato (stadio

di Romano). Buon pranzo!

L’alta velocità … e la Brebemi

… aiutooooo

…meglio in bici

La transumanza

La mappa del percorso

PPrrooppoossttaa ppeerr uunnaa UUNNIITTAA’’ FFOORRMMAATTIIVVAA CCOOMMUUNNEE

CCllaassssii 22aaAA CC..AA..TT

Attività del progetto “Dalla scuola al territorio” Materiale per docenti

DDAATTII GGEENNEERRAALLII

TTiittoolloo In cammino verso Mozzanica

CCllaassssii Seconde

TTeemmppii da gennaio ad aprile

AArrggoommeennttii Il territorio e le acque reflue e loro depurazione. Visita al depuratore consortile di

Mozzanica; Integrazioni storiche e ambientali e percorso a piedi nel parco serio.

DDiisscciipplliinnee

inglese - chimica - fisica - scienze- tecnologie e tecniche delle rappresentazioni gra-

fiche (ttrg), scienze e tecnologie applicate - religione - diritto - italiano e storia -

educazione fisica

DDAATTII DDII EESSIITTOO

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Competenze

Inizio di un percorso di avviamento all’alternanza scuola-lavoro attraverso la prima

conoscenza di strutture territoriali consolidate; incremento del vocabolario di ingle-

se tecnico; interiorizzazione dei procedimenti utilizzati per la salvaguardia

dell’ambiente; comprendere “dall’interno” il concetto dello “sviluppo sostenibile”,

consolidare l’attitudine al lavoro di gruppo.

Abilità

Interpretare lo schema di flusso di un depuratore, riconoscere tramite elementi di-

stintivi le testimonianze storiche architettoniche, saper utilizzare alcuni termini in-

glesi specifici, gestire l’utilizzo professionale del computer per l’impostazione di

un testo e la sua impaginazione al fine di produrre una brochure, predisporre pre-

sentazioni in PowerPoint su argomenti selezionati, decodificare la struttura di una

mappa.

Conoscenze

(Distinte tra

teoriche e

pratiche)

La depurazione artificiale delle acque; i microorganismi responsabili; cenni di nor-

mativa ambientale nazionale, regionale e locale; note di storia locale; il valore del-

la sana attività fisica; il significato dell’acqua nelle religioni; le unità di misura del-

le grandezze utilizzate nell’impianto e i costi energetici dell’impianto; il glossario

di inglese nell’argomento specifico ambiente/inquinamento/depurazione; i diversi

tipi di mappatura del territorio; il microscopio nella depurazione con i fanghi attivi.

DDAATTII DDII PPRROOCCEESSSSOO

AAttttiivviittàà

ddiiddaattttiiccaa

Fase

1

Contesto Classe, laboratori

Tipo di attività Lezioni frontali a seconda della disciplina (vedi tabella det-

tagliata in fondo )

Periodo e durata Febbraio-Aprile 30/40 ore da concludersi nella fase 3

Prove Di tipo formativo secondo quanto previsto dalle singole

Aree Disciplinari

Fase

2

Contesto Laboratorio di informatica / classe

Tipo di attività

Ricerca in rete o programmi dedicati /grafica con metodo

“puzzle” per la riproduzione dello schema di flusso, even-

tuale preparazione del disegno digitale

Periodo e durata 4/6 ore

Prove Valutazione della riproduzione dell’itinerario e dello sche-

ma di flusso con apposita griglia di valutazione

Inter-

fase

Contesto Sul campo

Tipo di attività Uscita didattica al depuratore e passeggiata lungo la sponda

sinistra del Serio, nell’omonimo parco.

Periodo e durata Marzo

Prove compilazione scheda impianto di Mozzanica

Fase

3

Contesto Classe, laboratorio

Tipo di attività Lettura e correzione dei testi. Preparazione della brochure

con la collaborazione dell’assistente tecnico.

Periodo e durata Febbraio/ Aprile 6 ore

Prove

Valutazione delle varie produzioni dei gruppi (secondo

quanto stabilito in area Scienze) con apposita griglia di va-

lutazione

Dettaglio delle attività condotte

in fase 1, dai singoli docenti e

nelle singole discipline

Tipo di attività (frontale, ecc.)

Contenuti dell’attività (Argomento)

Periodo: da gennaio a maggio

Durata: indicata singolarmente per

le diverse discipline

La depurazione e il depuratore a

fanghi attivi

Frontale: depurazione e presentazio-

ne delle fasi dell’impianto Chimica

Carte, cartografia e i supporti

digitali

Lezione frontale, lezione pratica: co-

noscere la cartografia retrò e i nuovi

supporti digitali, preparazione alla

produzione dell’itinerario su suppor-

to cartaceo

TTRG

Le unità di misura

del progetto

Frontale, esercitazione: portata mi-

nima-massima giornaliera, i Kilowatt

necessari per il funzionamento

dell’impianto, la quantità di energia

prodotta tramite biogas, la massa dei

fanghi presenti nell’impianto, even-

tuali altre grandezze e u.d.m. di inte-

resse specifico

Fisica

L’acqua nelle religioni

Frontale: gli elementi della sacralità

collegati all’acqua nella religione

cattolica e nelle altre religioni. Segni

del sacro lungo il fiume

Religione

Microorganismi della depura-

zione: fanghi attivi

Frontale con iconografia:

l’applicazione della depurazione na-

turale, principali microorganismi

coinvolti (classificazione, metaboli-

smo, interazioni)

Scienze

La camminata, lo jogging, le

kcal/h consumate nelle attività

Frontale: la camminata come “sport

per tutti”, l’alimentazione dello spor-

tivo, calcolo delle kcal consumate

nel percorso

Ed. Fisica

Cenni di storia locale

Attività di tutoring: esposizione di

ricerche/presentazioni in ppt in rela-

zione ai “segni della storia” trovati

lungo l’itinerario e approfonditi tra-

mite ricerche autonome

Italiano-Storia

Cenni della normativa

sull’ambiente

Frontale: presentazione della norma-

tiva regionale legata all’istituzione

dei parchi, alla normativa del Parco

Serio (taglio alberi, edificabilità….)

Diritto

L’inglese dell’ambiente

Frontale, dialogata, raccolta dei ter-

mini, traduzione e tabulazione dei

principali termini legati all’ambiente

Inglese

Descrizione dell’impianto L'impianto di depurazione delle acque reflue si trova a Sud di Mozzanica (BG) lungo via Crema,

sulla riva destra del fiume Serio. A Mozzanica convogliano per gravità le acque di scarico di 17

Comuni. Si passa dai 155 m s.l.m. di Pontirolo ai 102 m s.l.m. di Mozzanica, per un totale di

200.000 abitanti. Le acque civili sono integrate con acque industriali, acque pubbliche, di scuole e

dell’ospedale di Treviglio (acque radioattive). I paesi attualmente serviti dal depuratore sono: Cano-

nica d’Adda, Fara Gera d’Adda, Pontirolo Nuovo, Castel Rozzone, Brignano Gera d’Adda, Trevi-

glio, Pagazzano, Morengo, Bariano, Casirate d’Adda, Calvenzano, Caravaggio, Arzago d’Adda, Mi-

sano di Gera d’Adda, Fornovo S.Giovanni, Mozzanica. Lungo il percorso fognario sono dislocate

delle pompe di sollevamento monitorate direttamente dalla sede.

La visita parte dalla struttura di ingresso delle acque; queste subiscono un trattamento di grigliatura

attraverso la quale i rifiuti solidi di dimensioni superiori a circa 3 mm vengono separati e stoccati in

un cassone.

Le acque vengono poi sollevate con grosse pompe a circa 3m e procedono verso la vasca di dissab-

biatura e disoleatura. Le sabbie presenti derivano dal dilavamento di strade e piazzali. La successiva

fase prevede la sedimentazione primaria in grandi vasche circolari, dove avviene la decantazione del

materiale solido che può ancora depositarsi; tale materiale viene poi conferito nei cassoni.

Successivamente le acque passano nelle vasche di ossidazione, dove i batteri aerobici aggregano e

metabolizzano le sostanze organiche disciolte o sospese nelle acque reflue fino a costituire dei pic-

coli fiocchi di fango “attivo”. In questa fase viene insufflata l’aria, prodotta da compressori, e diffu-

sa in piccole bollicine che assicurano l’ossigeno ai batteri. Il trattamento prosegue nei sedimentatori

secondari dove i fanghi attivi vengono separati e in piccola parte riciclati nella vasca di ossidazione,

mentre le acque depurate vengono scaricate nel fiume Serio. Nota positiva che il fiume mantiene

una discreta portata grazie all’apporto di acqua del depuratore.

Il fango, ricco di acqua, proveniente dal sedimentatore, viene avviato al trattamento di ispessimento

digestione anaerobica, viene riscaldato per consentire la putrefazione controllata e quindi la stabiliz-

zazione delle sostanze putrescibili. Da questi trattamenti in appositi serbatoi scaturisce un gas, parti-

colarmente ricco di metano chiamato "biogas" che viene raccolto in un circuito a tenuta stagna per

impedire emissioni in atmosfera. Il gas filtrato viene utilizzato per la produzione di energia elettrica,

a mezzo di cogeneratori (motori a reazione). Dal processo si recupera anche il calore per il mante-

nimento in temperatura dei digestori dei fanghi e per il riscaldamento degli uffici. Non tutto il fango

però segue questo processo, parte viene stoccato e utilizzato poi come ammendante in agricoltura,

cioè come integratore dei normali fertilizzanti. Altri trattamenti meritevoli di ulteriori approfondi-

menti sono quelli secondari: l’ulteriore filtrazione dell’acque prima dello scarico; la deodorizzazio-

ne dell’aria presente nell’impianto; la denitrificazione; la defosfatizzazione; la disinfezione

dell’acqua.

Scheda degli appunti per la visita

dove siamo?

MOZZANICA DEPURATORE

ditta che gestisce COGEIDE S.R.L. via Crema

tipo di acqua rac-

colta e provenienza

acqua industriale, nera, grigia, bianca pubblica (scuole) e civile , ,acqua ospedalieri ra-

dioattive

km fognari 60 km

portata 30- 40000m3 al giorno se piove +80000m3

bacino di utenza 17 comuni

numero utenti 95000

fasi acqua fanghi

1)ingresso grigliatura, biofiltratura 1) Ispessimento

2)dissabbiatura e diseolitura 2) digestione anaerobica

3) sedimentazione primaria 3) scarico

4)Ossidazione 3 bis) produzione di biogas in particolare se i

fanghi contengono metalli pesanti

5) nitrificazione e denitrificazione 4) combustione biogas in turbina di reazione

6)sedimentazione secondaria 6) stoccaggio

7)filtrazione 6.a) 75% utilizzo del ammendante

8) clorazione 6.b) inceneritore

Km tubazione

depuratore

270 Km

consumi energetici 6000000Kw/anni 500 Kw/h

recuperi energetici

18% dell’energia recupera

1000000Kw/anni

tipo di analisi

chimiche e fisiche

in entrata/uscita

pH, conducibilità, solidi sospesi, metalli pesanti (cloruri ferrosi), composti dell’azoto

(Nitrati, nitriti), BOD5, COD, Fosfati, Solubilità totale, Temperatura

periodicità di

prelievo per analisi

ogni 15/ al giorni (p, conducibilità temperatura)

2/3 volte alla settimana (COD/BoD e metalli pesanti)

ogni 15 giorni ripetute tutte le analisi

totali all’anno 11000 analisi

Sostanze chimiche

usate nel processo

Acido peracetico, alluminato di sodio, ipoclorito di sodio, cloruro di ferro

microrganismi

coinvolti nel proces-

so

Denitrificanti, batteri aerobici (ossidazione) batteri anaerobici(digestione dei fanghi)

Batteri: Rotifero, Vorticella

costi del personale e

gestione

30000 al mese + dipendente

costi corrente 70000 all’anno

durata della

depurazione

24 h per l’acqua mentre 20/30 giorni dall’entrata al depuratore fino allo stoccaggio

% acqua nei fanghi dopo lo spessimento 3Kg al m3

leggi che regolano

gli scarichi

T.U. 152/2006

Pianta del depuratore

uffici

Entrata

CARRABILE

gasometro

digestori

Sedimentatori 2°

filtrazione

disinfezione

scarico

sollevamento

Entra-

ta ac-

qua

sedimentatori

Dissabbiatore

Predenitrificazio-

ne

Vasche ossidazione

Vasche ossidazione

denitrificazione

ispessitore

Iconografia dell’impianto di depurazione stoccaggio rifiuti solidi trattenuti dalla griglia

grigliatura

sistema di sollevamento e pompaggio desabbiatura e disoleatura

si-

sifone per separazione sabbia decantazione primaria

vasca di ossidazione vasca di sedimentazione secondaria

Il tecnico sig. Davide Trattamento fanghi

Uscita acque

digestore

gasometro

Il puzzle del depuratore

La presente copia fornita dal prof . viene ritagliata e incollata seguendo le istruzioni teoriche al fine

di ricostruire lo schema di flusso del depuratore. In questo caso si è utilizzato lo schema di un sem-

plice depuratore ( Martinengo ) con le seguenti fasi: ciclo acqua 1. ingresso, grigliatura e solleva-

mento 2. stacciatura 3 desabbiatura 4. ossidazione 5. decantazione 6 scarico e ciclo fanghi 1. dige-

stione 2. ispessamento 3. aggiunta di elettroliti 4. centrifugazione

Il tutto prima che autocad la faccia da padrone

Organismi che agiscono nei fanghi attivi

Durante la visita al depuratore di Mozzanica abbiamo osservato le vasche dei fanghi attivi: il cuore

dell’impianto. In queste vasche lavorano dei microrganismi che hanno il compito di demolire la par-

te organica solubile. Tra questi microrganismi troviamo i batteri, tra cui filamentosi,

protozoi, organismi unicellulari eucarioti dei quali lo spostamento avviene per diffusione.

In particolare citiamo i flagellati e le amebe che sono caratterizzate dalla variabilità della forma ov-

vero emettono dei prolungamenti al corpo al momento del movimento.

I ciliati sono protisti più sviluppati e più differenziati; la loro superficie cellulare è ricoperta comple-

tamente o in parte da organelli simili a peli chiamati ciglia, che sono identici nella struttura ai flagel-

li ma più corti e presenti in numero molto maggiore.

I rotiferi sono piccoli metazoi, caratterizzati da una corona composta da ciglia che circondano la

bocca e che, in movimento, ha l'aspetto di una ruota; la riproduzione avviene unicamente

per partenogenesi cioè la riproduzione senza maschio e infine le amebe. L’argomento merita ulterio-

re approfondimento per ora ci accontentiamo delle ricerche e di quello che ci ha raccontato Davide

BATTERI FILAMENTOSI

PROTOZOI

AMEBE CILIATI

I fanghi attivi o attivati sono una sospensione in acqua di biomassa, solitamente sotto forma di fioc-

chi. Il ruolo di questa biomassa nel processo depurativo è quello di utilizzare le sostanze organiche

biodegradabili presenti nel refluo, degradandole a composti più piccoli e meno pericolosi che in par-

te vengono utilizzati dai microrganismi stessi per il proprio nutrimento e la riproduzione.

L’operazione si chiama anche ossidazione biologica con sviluppo dell’anididre carbonica .

L'aerazione dei liquami viene effettuata con metodi ad insufflamento d'aria compressa, nel magazzi-

no attiguo ci sono le soffianti, enormi compressori che assicurano aria e ossigeno

Esiste un misuratore di ossigeno per ogni vasca e in base al valore misurato i soffiatori aumentano o

diminuiscono la portata dell’aria (1- 2 mg/l). Davide ci racconta che se finissimo in queste vasche

sarebbe difficile riuscire a stare a galla a causa delle numerose bollicine che provengono dal basso.

Il risultato finale è la produzione di fango che in parte viene rimesso nelle vasche, l’esubero segue il

flusso dei fanghi come descritto.

GASTROTRICHI

ROTIFERI

Mozzanica: le sue storie e leggende

L'area dove attualmente

sorge l'abitato di Mozzanica

era con ogni probabilità abi-

tata già nell'epoca romana

come testimoniano i ritro-

vamenti di oggetti funerari

presso la casci-

na Donata (un cimitero). È

probabile che un primitivo

nucleo abitato esistesse già

nel neolitico e fosse costi-

tuito da palafitte per meglio

fronteggiare le improvvi-

se esondazioni del Serio. La

moder-

na geologia confermerebbe

in effetti che fino a circa 2000 anni fa il territorio di Mozzanica non era altro che l'immensa palude

denominata Lago Gerundo collocato nella Gera d’Adda. Intorno al IX, X secolo il nucleo urbano si

circonda di mura e la vita comunitaria si organizza intorno ad un castello di origine longobarda. Per

avere notizie certe dell'esistenza del borgo di Mozzanica bisogna però aspettare l'undicesimo secolo.

Il primo documento che cita il borgo risale

al 1018 quando il vescovo di Cremo-

na otteneva, da un prete milanese, consi-

stenti beni in Mozzanica rappresentati

da prati, vigne, case e boschi.

Il comune così passa dall'orbita di Milano

a quella di Cremona. Ciò viene formaliz-

zato anche attraverso lo scambio di terre

dei vescovi delle rispettive diocesi. Suc-

cessivamente questi scambi di terre saran-

no frequenti, a seconda del passaggio di

Mozzanica da una dominazione all'altra.

Architetture civili

Tra le testimonianze storico-artistiche si

segnala la torre civica costruita nel 1492 ,

su ordine di Ludovico Sfor-

za, duca di Milano, allo scopo di controlla-

re i territori della Repubblica di Vene-

zia situati al di là del fiume Serio; intera-

mente in mattoni, è alta 42 metri ed è ca-

ratterizzata da una sommità merlata. Ha

forma quadrangolare ed è dotata di apertu

re ad arciera e a balestriera, realizzate a scopo

difensivo. La struttura è stata adibita nel XIX se-

colo a campanile mediante l'aggiunta

di campane, dei quattro quadranti dell'orologio e

dei meccanismi interni. Attualmente la torre è in

uso alla parrocchia.

Altre opere: Palazzo Camozzi in via Castello, di

colore bianco, presenta un ampio porticato divi-

so da tre colonne e la Chiesa di Santo Stefano,

l'attuale chiesa parrocchiale, risalente al XIV se-

colo, anche se probabilmente sorge su una chiesa

ancora più antica. Dopo molte trasformazioni

subite nel corso dei secoli, assume l'aspetto at-

tuale nel XX secolo.

Origine del nome: il toponimo Mozzanica deriva

da Mosanga, termine di origine celtica-

gallica per indicare un luogo paludoso o circon-

dato da paludi.

La prima leggenda che abbiamo raccolto narra di

un parroco che si sostiene fosse caduto dalla tor-

re civica di Mozzanica. Durante l’uscita didatti-

ca però abbiamo chiesto a un abitante locale sul-

la veridicità di questa storia. Sembra che il prete

non sia caduto ma sia rimasto appeso all’interno della torre e per poi essere salvato da altre persone.

La seconda curiosità riguarda il vecchio mulino: sempre la stessa fonte ci ha riferito che in quel pun-

to non c’era solamente un mulino, bensì due. Oltre a questo ci ha portato nel bar accanto per vedere

gli ingranaggi del mulino stesso.

La terza e ultima leggenda sempre raccontata dallo stesso signore parla di un passaggio sotterraneo

che partiva dal palazzo Camozzi e arrivava alla chiesa.

Idrografia

ROGGIA RINO

ROGGIA

MORLA

FRASCATA

FRASCATELLA

SERIO

SCOLMATORE

ALCHINA

IL CENTRO CICOGNE “ANTICO FOSSO BERGAMASCO”

Durante il tragitto di ritorno, in vicinanze della Cascina Naviglio ci siamo imbattuti in un grande re-

cinto con all’interno delle cicogne! Un cartello ne spiega il perché!

Quest’area, di proprietà comunale di Romano di L., è in affitto all’azienda Walter Maffi. Inizial-

mente sono state realizzate delle piantagioni (piante e arbusti) e uno stagno in maniera da creare un

ambiente naturale all’interno del quale un pozzo irriguo garantiva la disponibilità d’acqua alla vege-

tazione. In seguito l’amministrazione comunale e l’azienda agricola Maffi, hanno ipotizzato la rea-

lizzazione di un’area dedicata al ripopolamento della cicogna bianca. A tal fine l’area sarà arricchi-

ta di elementi in grado di aumentare il grado di diversificazione degli habitat, creando nuove aree

(es. una “fascia frutteto e viti maritate”)

Piano territoriale di coordinamento del parco del Serio

Il Piano Territoriale di Coordinamento è un documento in cui sono contenute le norme da rispet-

tare all’interno dell’area protetta ed è lo strumento di pianificazione dell’area protetta e ha valore di

piano paesistico.

Definisce in particolare:

1. La divisione del territorio in aree differenziate in base al diverso utilizzo previsto e del

grado di naturalità nelle quali sono in vigore norme specifiche

2. l’indicazione delle aree di riserva

3. i criteri per la difesa e la gestione faunistica

Le previsioni del piano vengono attuate dall’Ente gestore tramite i piani di gestione che prevedono:

1. gli interventi necessari per la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale ed am-

bientale

2. gli interventi di carattere culturale, educativo, ricreativo e turistico – sportivo per lo svi-

luppo dell’utilizzazione sociale del Parco

3. le previsioni di spesa per l’attuazione del piano e le priorità di intervento

Lo statuto è stato adeguato ai sensi della normativa vigente (Legge regionale 4 agosto 2011 n. 12 e

Deliberazione di giunta regionale 30 novembre 2011 n. 9/2559); i ventisei Comuni e le due province

aderenti all’ente di gestione del Parco sono tenuti al versamento di una quota a titolo di contributo

annuale.