Istituto Superiore G.B. Rubini
Romano di Lombardia (BG)
…a Mozzanica
con il biglietto di solo andata
Esercitazione sul campo del progetto
“Dalla scuola al territorio”
Concorso “territori mutanti” AREA Parchi Lombardia
2a C.A.T. a.s 2015/6
Presentazione
Collaboratori
Da tempo il dipartimento di Scienze
sperimentali programma attività parallele alle
classiche lezioni frontali: esercitazioni in labo-
ratorio, esercitazioni sul campo, itinerari didat-
tici, visite a impianti, partecipazione a eventi,
raccolta differenziata in Istituto. Da alcuni anni
le attività sono state raccolte in unico progetto
denominato “Dalla scuola al territorio”, di anno
in anno rivisto e integrato. Gli obiettivi sono
legati ai contenuti delle scienze integrate e
ampliati a tematiche attuali come lo sviluppo
sostenibile e la conoscenza del territorio.
In relazione alle innovazioni didattiche
e alla riforma le attività sono diventate
un’ottima risorsa per programmare unità forma-
tive comuni, progetti dell’alternanza scuola-
lavoro e la produzione di lavori per concorsi .
In occasione della proposta di Area
Parchi Lombardia con il concorso “territori mu-
tanti” si è pensato di proporre la classica uscita
a Mozzanica con la visita al depuratore della
Cogeide e la passeggiata di ritorno lungo le
sponde del Serio nell’omonimo parco.
Il prodotto finale che utilizza anche i
lavori precedenti è stato raccolto nel presente
opuscolo; ad integrazione un video che raccon-
ta la passeggiata.
Che sia questo il modo per raggiunge-
re le competenze?
Besozzi Luca Fanghi attivi
Ciarla Andrea Progetto cicogne
Copelli Giorgio Scheda
Cucchi Davide Cartina
De Agostini Itinerario iconografia
Ferrari Nicola Scheda
Grana Stefano Iconografia del depuratore
Gurguta Andrei Unità didattica
Khedr Syad Video fotografia pianta
Lagana' Matteo Itinerario iconografia
Morchid Soufiane scheda
Panzera Davide Iconografia depuratore
Singh Manvir Fanghi attivi
Sing Gurmukh Fanghi attivi
la classe 2b afm Integrazioni iconografiche
la classe 2a afm Integrazioni iconografiche
prof.ssa Giglio Rena Accompagnatrice e consu-
lenze
prof. ssa Di Cesare Serena Accompagnatrice e consu-
lenze
prof Selini Danilo Accompagnatore
Il tecnico Davide Legramandi della Cogeide
Guida tecnica
geom Giuliano Mansani della Cogeide
Guida tecnica
Area Parchi Lombardia
Parco Serio e dott. Bonfanti Consulenza e materiali
Prof Nava Gianluiigi Coordinamento
At Fabio Giurdanella Impaginazione
Introduzione
Non poteva mancare nella collezione dei nostri opuscoli quello dedicato alla clas-
sica uscita a Mozzanica “con il solo biglietto d’andata”. E si ! Si torna a piedi: undici km, prima
sulla sponda destra e poi su quella sinistra del fiume Serio, nel cuore del parco.
L’uscita è organizzata da anni e prevede l’analisi di due aspetti: la depurazione delle acque reflue,
(ringraziamenti vanno al responsabile il geometra Malsani e all’inossidabile signor Davide che da
un decennio ci ospitano nella struttura del depuratore della Cogeide, situato a sud di Mozzanica) e
l’osservazione, attraverso l’itinerario nel parco, di un territorio naturale o quasi che si può definire
“mutante”.
Non potendo pretendere la percorrenza dell’intero percorso a piedi si utilizzano i mezzi pubblici per
l’andata da Romano fino a Mozzanica all’insegna della mobilità sostenibile.
Da Mozzanica ha inizio il tragitto ad anello a piedi fino al depuratore, la cui descrizione lasciamo al
prosieguo di questo libercolo. Il ritorno a Mozzanica segue sentieri che costeggiano i corsi d’acqua e
prosegue, dopo la sosta in piazza, seguendo il Serio lungo le ciclabili. L’ostacolo della SS11 è supe-
rabile grazie al sotto passo del ponte, il passaggio sullo stesso avviene in sicurezza lungo un ampio
marciapiede. Sulla sponda sinistra non si può non notare il mutamento del paesaggio dovuto alle
strutture della Brebemi e dell’Alta velocità, lasciamo alle immagini i commenti. Altri aspetti emer-
gono da fotografie e da descrizioni presenti all’interno dell’opuscolo che raccoglie anche i lavori
eseguiti da altre classi che, pur partecipando con entusiasmo negli scorsi anni, non sono riuscite a
terminare l’opera. Il completamento dell’opuscolo è stato affidato quest’anno “all’orda di barbari”
della 2a cat che partecipa al concorso “AREA Parchi Lombardia”.
E il territorio? Il territorio è davvero mutato o meglio tagliato dalle strutture sopracitate. Un’area
che già si leccava le ferite dei precedenti dissesti: agricoltura invadente, attività di estrazione degli
inerti e il conseguente disboscamento di alcune aree. Unica nota positiva la fine dei vari cantieri. Si
spera in interventi futuri che possano riqualificare l’area.
L’itinerario
Partenza da Romano coi mezzi pubblici alle ore 8.29 con Bus della linea SAI di Treviglio
(mobilità sostenibile!)
Durata percorso Romano - Mozzanica 15 minuti circa (obliterare biglietto)
Si arriva a Mozzanica, la Venezia bergamasca priva di laguna, alle ore 8.45
Si attraversa il centro di Mozzanica, si osservano le ruote dei mulini, si prosegue lungo la
roggia Frascata e, mantenendo la destra, si arriva alla cascina Donata. Percorrendo le strade
e i sentieri campestri si arriva al depuratore della società COGEIDE in circa 35 minuti (at-
tenzione a non smarrire il percorso tra i campi, procedere verso sud) (9.05)
Segue la visita al depuratore di circa un’ora
Si ritorna a Mozzanica, a piedi lungo la sponda destra dello Scolmatore (sentiero impervio e
che si perde facilmente) intercettando successivamente l’asta del fontanile S. Alessandro.
Questo si attraversa grazie ad un ponticello in cemento (più a nord) che porta ad una sterra-
ta che ci riporta sulla sponda destra dello scolmatore o roggia Frascatella . In circa 20 minu-
ti si arriva in piazza Santo Stefano per una sosta dove si osservano la torre campanaria e la
facciata della chiesa in cotto (rimandiamo alla bibliografia locale).
Entro le ore 11.15 si riparte per poter arrivare in tempo utile a scuola; arrivo previsto: ore
13.15.
Il percorso è di circa 9 Km. Uscendo da Mozzanica si percorre la strada via cerchie e si ar-
riva al parco degli Alpini costeggiando un altro fontanile. Usciti dal centro abitato si co-
steggia un altro corso d’acqua e camminando lungo la ciclabile (con scorciatoie) si arriva al
fiume Serio.
Si prosegue verso nord sulla riva destra del fiume, utilizzando il sottopasso del ponte della
statale S11, si risale dalla parte opposta attraversando così il Serio percorrendo il marcia-
piede sinistro del ponte stesso. Si svolta a destra in direzione del lago “Azzurro” .
Si continua lungo il Serio sulla sponda sinistra per arrivare alle grandi opere viarie.
Dopo 6 km, procedendo sempre costeggiando il fiume e seguendo i vari sentieri si prose-
gue a destra in direzione della cascina Naviglio (centro cicogne); si segue la strada asfaltata
e si arriva alla località detta “Delle Graffignane” e successivamente al centro abitato (stadio
di Romano). Buon pranzo!
L’alta velocità … e la Brebemi
PPrrooppoossttaa ppeerr uunnaa UUNNIITTAA’’ FFOORRMMAATTIIVVAA CCOOMMUUNNEE
CCllaassssii 22aaAA CC..AA..TT
Attività del progetto “Dalla scuola al territorio” Materiale per docenti
DDAATTII GGEENNEERRAALLII
TTiittoolloo In cammino verso Mozzanica
CCllaassssii Seconde
TTeemmppii da gennaio ad aprile
AArrggoommeennttii Il territorio e le acque reflue e loro depurazione. Visita al depuratore consortile di
Mozzanica; Integrazioni storiche e ambientali e percorso a piedi nel parco serio.
DDiisscciipplliinnee
inglese - chimica - fisica - scienze- tecnologie e tecniche delle rappresentazioni gra-
fiche (ttrg), scienze e tecnologie applicate - religione - diritto - italiano e storia -
educazione fisica
DDAATTII DDII EESSIITTOO
EEss ii
tt ii dd
ii
aa pppprr ee
nndd
ii mmee nntt oo
Competenze
Inizio di un percorso di avviamento all’alternanza scuola-lavoro attraverso la prima
conoscenza di strutture territoriali consolidate; incremento del vocabolario di ingle-
se tecnico; interiorizzazione dei procedimenti utilizzati per la salvaguardia
dell’ambiente; comprendere “dall’interno” il concetto dello “sviluppo sostenibile”,
consolidare l’attitudine al lavoro di gruppo.
Abilità
Interpretare lo schema di flusso di un depuratore, riconoscere tramite elementi di-
stintivi le testimonianze storiche architettoniche, saper utilizzare alcuni termini in-
glesi specifici, gestire l’utilizzo professionale del computer per l’impostazione di
un testo e la sua impaginazione al fine di produrre una brochure, predisporre pre-
sentazioni in PowerPoint su argomenti selezionati, decodificare la struttura di una
mappa.
Conoscenze
(Distinte tra
teoriche e
pratiche)
La depurazione artificiale delle acque; i microorganismi responsabili; cenni di nor-
mativa ambientale nazionale, regionale e locale; note di storia locale; il valore del-
la sana attività fisica; il significato dell’acqua nelle religioni; le unità di misura del-
le grandezze utilizzate nell’impianto e i costi energetici dell’impianto; il glossario
di inglese nell’argomento specifico ambiente/inquinamento/depurazione; i diversi
tipi di mappatura del territorio; il microscopio nella depurazione con i fanghi attivi.
DDAATTII DDII PPRROOCCEESSSSOO
AAttttiivviittàà
ddiiddaattttiiccaa
Fase
1
Contesto Classe, laboratori
Tipo di attività Lezioni frontali a seconda della disciplina (vedi tabella det-
tagliata in fondo )
Periodo e durata Febbraio-Aprile 30/40 ore da concludersi nella fase 3
Prove Di tipo formativo secondo quanto previsto dalle singole
Aree Disciplinari
Fase
2
Contesto Laboratorio di informatica / classe
Tipo di attività
Ricerca in rete o programmi dedicati /grafica con metodo
“puzzle” per la riproduzione dello schema di flusso, even-
tuale preparazione del disegno digitale
Periodo e durata 4/6 ore
Prove Valutazione della riproduzione dell’itinerario e dello sche-
ma di flusso con apposita griglia di valutazione
Inter-
fase
Contesto Sul campo
Tipo di attività Uscita didattica al depuratore e passeggiata lungo la sponda
sinistra del Serio, nell’omonimo parco.
Periodo e durata Marzo
Prove compilazione scheda impianto di Mozzanica
Fase
3
Contesto Classe, laboratorio
Tipo di attività Lettura e correzione dei testi. Preparazione della brochure
con la collaborazione dell’assistente tecnico.
Periodo e durata Febbraio/ Aprile 6 ore
Prove
Valutazione delle varie produzioni dei gruppi (secondo
quanto stabilito in area Scienze) con apposita griglia di va-
lutazione
Dettaglio delle attività condotte
in fase 1, dai singoli docenti e
nelle singole discipline
Tipo di attività (frontale, ecc.)
Contenuti dell’attività (Argomento)
Periodo: da gennaio a maggio
Durata: indicata singolarmente per
le diverse discipline
La depurazione e il depuratore a
fanghi attivi
Frontale: depurazione e presentazio-
ne delle fasi dell’impianto Chimica
Carte, cartografia e i supporti
digitali
Lezione frontale, lezione pratica: co-
noscere la cartografia retrò e i nuovi
supporti digitali, preparazione alla
produzione dell’itinerario su suppor-
to cartaceo
TTRG
Le unità di misura
del progetto
Frontale, esercitazione: portata mi-
nima-massima giornaliera, i Kilowatt
necessari per il funzionamento
dell’impianto, la quantità di energia
prodotta tramite biogas, la massa dei
fanghi presenti nell’impianto, even-
tuali altre grandezze e u.d.m. di inte-
resse specifico
Fisica
L’acqua nelle religioni
Frontale: gli elementi della sacralità
collegati all’acqua nella religione
cattolica e nelle altre religioni. Segni
del sacro lungo il fiume
Religione
Microorganismi della depura-
zione: fanghi attivi
Frontale con iconografia:
l’applicazione della depurazione na-
turale, principali microorganismi
coinvolti (classificazione, metaboli-
smo, interazioni)
Scienze
La camminata, lo jogging, le
kcal/h consumate nelle attività
Frontale: la camminata come “sport
per tutti”, l’alimentazione dello spor-
tivo, calcolo delle kcal consumate
nel percorso
Ed. Fisica
Cenni di storia locale
Attività di tutoring: esposizione di
ricerche/presentazioni in ppt in rela-
zione ai “segni della storia” trovati
lungo l’itinerario e approfonditi tra-
mite ricerche autonome
Italiano-Storia
Cenni della normativa
sull’ambiente
Frontale: presentazione della norma-
tiva regionale legata all’istituzione
dei parchi, alla normativa del Parco
Serio (taglio alberi, edificabilità….)
Diritto
L’inglese dell’ambiente
Frontale, dialogata, raccolta dei ter-
mini, traduzione e tabulazione dei
principali termini legati all’ambiente
Inglese
Descrizione dell’impianto L'impianto di depurazione delle acque reflue si trova a Sud di Mozzanica (BG) lungo via Crema,
sulla riva destra del fiume Serio. A Mozzanica convogliano per gravità le acque di scarico di 17
Comuni. Si passa dai 155 m s.l.m. di Pontirolo ai 102 m s.l.m. di Mozzanica, per un totale di
200.000 abitanti. Le acque civili sono integrate con acque industriali, acque pubbliche, di scuole e
dell’ospedale di Treviglio (acque radioattive). I paesi attualmente serviti dal depuratore sono: Cano-
nica d’Adda, Fara Gera d’Adda, Pontirolo Nuovo, Castel Rozzone, Brignano Gera d’Adda, Trevi-
glio, Pagazzano, Morengo, Bariano, Casirate d’Adda, Calvenzano, Caravaggio, Arzago d’Adda, Mi-
sano di Gera d’Adda, Fornovo S.Giovanni, Mozzanica. Lungo il percorso fognario sono dislocate
delle pompe di sollevamento monitorate direttamente dalla sede.
La visita parte dalla struttura di ingresso delle acque; queste subiscono un trattamento di grigliatura
attraverso la quale i rifiuti solidi di dimensioni superiori a circa 3 mm vengono separati e stoccati in
un cassone.
Le acque vengono poi sollevate con grosse pompe a circa 3m e procedono verso la vasca di dissab-
biatura e disoleatura. Le sabbie presenti derivano dal dilavamento di strade e piazzali. La successiva
fase prevede la sedimentazione primaria in grandi vasche circolari, dove avviene la decantazione del
materiale solido che può ancora depositarsi; tale materiale viene poi conferito nei cassoni.
Successivamente le acque passano nelle vasche di ossidazione, dove i batteri aerobici aggregano e
metabolizzano le sostanze organiche disciolte o sospese nelle acque reflue fino a costituire dei pic-
coli fiocchi di fango “attivo”. In questa fase viene insufflata l’aria, prodotta da compressori, e diffu-
sa in piccole bollicine che assicurano l’ossigeno ai batteri. Il trattamento prosegue nei sedimentatori
secondari dove i fanghi attivi vengono separati e in piccola parte riciclati nella vasca di ossidazione,
mentre le acque depurate vengono scaricate nel fiume Serio. Nota positiva che il fiume mantiene
una discreta portata grazie all’apporto di acqua del depuratore.
Il fango, ricco di acqua, proveniente dal sedimentatore, viene avviato al trattamento di ispessimento
digestione anaerobica, viene riscaldato per consentire la putrefazione controllata e quindi la stabiliz-
zazione delle sostanze putrescibili. Da questi trattamenti in appositi serbatoi scaturisce un gas, parti-
colarmente ricco di metano chiamato "biogas" che viene raccolto in un circuito a tenuta stagna per
impedire emissioni in atmosfera. Il gas filtrato viene utilizzato per la produzione di energia elettrica,
a mezzo di cogeneratori (motori a reazione). Dal processo si recupera anche il calore per il mante-
nimento in temperatura dei digestori dei fanghi e per il riscaldamento degli uffici. Non tutto il fango
però segue questo processo, parte viene stoccato e utilizzato poi come ammendante in agricoltura,
cioè come integratore dei normali fertilizzanti. Altri trattamenti meritevoli di ulteriori approfondi-
menti sono quelli secondari: l’ulteriore filtrazione dell’acque prima dello scarico; la deodorizzazio-
ne dell’aria presente nell’impianto; la denitrificazione; la defosfatizzazione; la disinfezione
dell’acqua.
Scheda degli appunti per la visita
dove siamo?
MOZZANICA DEPURATORE
ditta che gestisce COGEIDE S.R.L. via Crema
tipo di acqua rac-
colta e provenienza
acqua industriale, nera, grigia, bianca pubblica (scuole) e civile , ,acqua ospedalieri ra-
dioattive
km fognari 60 km
portata 30- 40000m3 al giorno se piove +80000m3
bacino di utenza 17 comuni
numero utenti 95000
fasi acqua fanghi
1)ingresso grigliatura, biofiltratura 1) Ispessimento
2)dissabbiatura e diseolitura 2) digestione anaerobica
3) sedimentazione primaria 3) scarico
4)Ossidazione 3 bis) produzione di biogas in particolare se i
fanghi contengono metalli pesanti
5) nitrificazione e denitrificazione 4) combustione biogas in turbina di reazione
6)sedimentazione secondaria 6) stoccaggio
7)filtrazione 6.a) 75% utilizzo del ammendante
8) clorazione 6.b) inceneritore
Km tubazione
depuratore
270 Km
consumi energetici 6000000Kw/anni 500 Kw/h
recuperi energetici
18% dell’energia recupera
1000000Kw/anni
tipo di analisi
chimiche e fisiche
in entrata/uscita
pH, conducibilità, solidi sospesi, metalli pesanti (cloruri ferrosi), composti dell’azoto
(Nitrati, nitriti), BOD5, COD, Fosfati, Solubilità totale, Temperatura
periodicità di
prelievo per analisi
ogni 15/ al giorni (p, conducibilità temperatura)
2/3 volte alla settimana (COD/BoD e metalli pesanti)
ogni 15 giorni ripetute tutte le analisi
totali all’anno 11000 analisi
Sostanze chimiche
usate nel processo
Acido peracetico, alluminato di sodio, ipoclorito di sodio, cloruro di ferro
microrganismi
coinvolti nel proces-
so
Denitrificanti, batteri aerobici (ossidazione) batteri anaerobici(digestione dei fanghi)
Batteri: Rotifero, Vorticella
costi del personale e
gestione
30000 al mese + dipendente
costi corrente 70000 all’anno
durata della
depurazione
24 h per l’acqua mentre 20/30 giorni dall’entrata al depuratore fino allo stoccaggio
% acqua nei fanghi dopo lo spessimento 3Kg al m3
leggi che regolano
gli scarichi
T.U. 152/2006
Pianta del depuratore
uffici
Entrata
CARRABILE
gasometro
digestori
Sedimentatori 2°
filtrazione
disinfezione
scarico
sollevamento
Entra-
ta ac-
qua
sedimentatori
Dissabbiatore
Predenitrificazio-
ne
Vasche ossidazione
Vasche ossidazione
denitrificazione
ispessitore
Iconografia dell’impianto di depurazione stoccaggio rifiuti solidi trattenuti dalla griglia
grigliatura
sistema di sollevamento e pompaggio desabbiatura e disoleatura
si-
sifone per separazione sabbia decantazione primaria
vasca di ossidazione vasca di sedimentazione secondaria
Il puzzle del depuratore
La presente copia fornita dal prof . viene ritagliata e incollata seguendo le istruzioni teoriche al fine
di ricostruire lo schema di flusso del depuratore. In questo caso si è utilizzato lo schema di un sem-
plice depuratore ( Martinengo ) con le seguenti fasi: ciclo acqua 1. ingresso, grigliatura e solleva-
mento 2. stacciatura 3 desabbiatura 4. ossidazione 5. decantazione 6 scarico e ciclo fanghi 1. dige-
stione 2. ispessamento 3. aggiunta di elettroliti 4. centrifugazione
Il tutto prima che autocad la faccia da padrone
Organismi che agiscono nei fanghi attivi
Durante la visita al depuratore di Mozzanica abbiamo osservato le vasche dei fanghi attivi: il cuore
dell’impianto. In queste vasche lavorano dei microrganismi che hanno il compito di demolire la par-
te organica solubile. Tra questi microrganismi troviamo i batteri, tra cui filamentosi,
protozoi, organismi unicellulari eucarioti dei quali lo spostamento avviene per diffusione.
In particolare citiamo i flagellati e le amebe che sono caratterizzate dalla variabilità della forma ov-
vero emettono dei prolungamenti al corpo al momento del movimento.
I ciliati sono protisti più sviluppati e più differenziati; la loro superficie cellulare è ricoperta comple-
tamente o in parte da organelli simili a peli chiamati ciglia, che sono identici nella struttura ai flagel-
li ma più corti e presenti in numero molto maggiore.
I rotiferi sono piccoli metazoi, caratterizzati da una corona composta da ciglia che circondano la
bocca e che, in movimento, ha l'aspetto di una ruota; la riproduzione avviene unicamente
per partenogenesi cioè la riproduzione senza maschio e infine le amebe. L’argomento merita ulterio-
re approfondimento per ora ci accontentiamo delle ricerche e di quello che ci ha raccontato Davide
BATTERI FILAMENTOSI
PROTOZOI
AMEBE CILIATI
I fanghi attivi o attivati sono una sospensione in acqua di biomassa, solitamente sotto forma di fioc-
chi. Il ruolo di questa biomassa nel processo depurativo è quello di utilizzare le sostanze organiche
biodegradabili presenti nel refluo, degradandole a composti più piccoli e meno pericolosi che in par-
te vengono utilizzati dai microrganismi stessi per il proprio nutrimento e la riproduzione.
L’operazione si chiama anche ossidazione biologica con sviluppo dell’anididre carbonica .
L'aerazione dei liquami viene effettuata con metodi ad insufflamento d'aria compressa, nel magazzi-
no attiguo ci sono le soffianti, enormi compressori che assicurano aria e ossigeno
Esiste un misuratore di ossigeno per ogni vasca e in base al valore misurato i soffiatori aumentano o
diminuiscono la portata dell’aria (1- 2 mg/l). Davide ci racconta che se finissimo in queste vasche
sarebbe difficile riuscire a stare a galla a causa delle numerose bollicine che provengono dal basso.
Il risultato finale è la produzione di fango che in parte viene rimesso nelle vasche, l’esubero segue il
flusso dei fanghi come descritto.
GASTROTRICHI
ROTIFERI
Mozzanica: le sue storie e leggende
L'area dove attualmente
sorge l'abitato di Mozzanica
era con ogni probabilità abi-
tata già nell'epoca romana
come testimoniano i ritro-
vamenti di oggetti funerari
presso la casci-
na Donata (un cimitero). È
probabile che un primitivo
nucleo abitato esistesse già
nel neolitico e fosse costi-
tuito da palafitte per meglio
fronteggiare le improvvi-
se esondazioni del Serio. La
moder-
na geologia confermerebbe
in effetti che fino a circa 2000 anni fa il territorio di Mozzanica non era altro che l'immensa palude
denominata Lago Gerundo collocato nella Gera d’Adda. Intorno al IX, X secolo il nucleo urbano si
circonda di mura e la vita comunitaria si organizza intorno ad un castello di origine longobarda. Per
avere notizie certe dell'esistenza del borgo di Mozzanica bisogna però aspettare l'undicesimo secolo.
Il primo documento che cita il borgo risale
al 1018 quando il vescovo di Cremo-
na otteneva, da un prete milanese, consi-
stenti beni in Mozzanica rappresentati
da prati, vigne, case e boschi.
Il comune così passa dall'orbita di Milano
a quella di Cremona. Ciò viene formaliz-
zato anche attraverso lo scambio di terre
dei vescovi delle rispettive diocesi. Suc-
cessivamente questi scambi di terre saran-
no frequenti, a seconda del passaggio di
Mozzanica da una dominazione all'altra.
Architetture civili
Tra le testimonianze storico-artistiche si
segnala la torre civica costruita nel 1492 ,
su ordine di Ludovico Sfor-
za, duca di Milano, allo scopo di controlla-
re i territori della Repubblica di Vene-
zia situati al di là del fiume Serio; intera-
mente in mattoni, è alta 42 metri ed è ca-
ratterizzata da una sommità merlata. Ha
forma quadrangolare ed è dotata di apertu
re ad arciera e a balestriera, realizzate a scopo
difensivo. La struttura è stata adibita nel XIX se-
colo a campanile mediante l'aggiunta
di campane, dei quattro quadranti dell'orologio e
dei meccanismi interni. Attualmente la torre è in
uso alla parrocchia.
Altre opere: Palazzo Camozzi in via Castello, di
colore bianco, presenta un ampio porticato divi-
so da tre colonne e la Chiesa di Santo Stefano,
l'attuale chiesa parrocchiale, risalente al XIV se-
colo, anche se probabilmente sorge su una chiesa
ancora più antica. Dopo molte trasformazioni
subite nel corso dei secoli, assume l'aspetto at-
tuale nel XX secolo.
Origine del nome: il toponimo Mozzanica deriva
da Mosanga, termine di origine celtica-
gallica per indicare un luogo paludoso o circon-
dato da paludi.
La prima leggenda che abbiamo raccolto narra di
un parroco che si sostiene fosse caduto dalla tor-
re civica di Mozzanica. Durante l’uscita didatti-
ca però abbiamo chiesto a un abitante locale sul-
la veridicità di questa storia. Sembra che il prete
non sia caduto ma sia rimasto appeso all’interno della torre e per poi essere salvato da altre persone.
La seconda curiosità riguarda il vecchio mulino: sempre la stessa fonte ci ha riferito che in quel pun-
to non c’era solamente un mulino, bensì due. Oltre a questo ci ha portato nel bar accanto per vedere
gli ingranaggi del mulino stesso.
La terza e ultima leggenda sempre raccontata dallo stesso signore parla di un passaggio sotterraneo
che partiva dal palazzo Camozzi e arrivava alla chiesa.
Idrografia
ROGGIA RINO
ROGGIA
MORLA
FRASCATA
FRASCATELLA
SERIO
SCOLMATORE
ALCHINA
IL CENTRO CICOGNE “ANTICO FOSSO BERGAMASCO”
Durante il tragitto di ritorno, in vicinanze della Cascina Naviglio ci siamo imbattuti in un grande re-
cinto con all’interno delle cicogne! Un cartello ne spiega il perché!
Quest’area, di proprietà comunale di Romano di L., è in affitto all’azienda Walter Maffi. Inizial-
mente sono state realizzate delle piantagioni (piante e arbusti) e uno stagno in maniera da creare un
ambiente naturale all’interno del quale un pozzo irriguo garantiva la disponibilità d’acqua alla vege-
tazione. In seguito l’amministrazione comunale e l’azienda agricola Maffi, hanno ipotizzato la rea-
lizzazione di un’area dedicata al ripopolamento della cicogna bianca. A tal fine l’area sarà arricchi-
ta di elementi in grado di aumentare il grado di diversificazione degli habitat, creando nuove aree
(es. una “fascia frutteto e viti maritate”)
Piano territoriale di coordinamento del parco del Serio
Il Piano Territoriale di Coordinamento è un documento in cui sono contenute le norme da rispet-
tare all’interno dell’area protetta ed è lo strumento di pianificazione dell’area protetta e ha valore di
piano paesistico.
Definisce in particolare:
1. La divisione del territorio in aree differenziate in base al diverso utilizzo previsto e del
grado di naturalità nelle quali sono in vigore norme specifiche
2. l’indicazione delle aree di riserva
3. i criteri per la difesa e la gestione faunistica
Le previsioni del piano vengono attuate dall’Ente gestore tramite i piani di gestione che prevedono:
1. gli interventi necessari per la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale ed am-
bientale
2. gli interventi di carattere culturale, educativo, ricreativo e turistico – sportivo per lo svi-
luppo dell’utilizzazione sociale del Parco
3. le previsioni di spesa per l’attuazione del piano e le priorità di intervento
Lo statuto è stato adeguato ai sensi della normativa vigente (Legge regionale 4 agosto 2011 n. 12 e
Deliberazione di giunta regionale 30 novembre 2011 n. 9/2559); i ventisei Comuni e le due province
aderenti all’ente di gestione del Parco sono tenuti al versamento di una quota a titolo di contributo
annuale.
Top Related