A misura d’uomo. Il Quattrocento. 3.1. La filosofia: il neoplatonismo e le arti

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A MISURA D’UOMO. IL QUATTROCENTO 3. LA FILOSOFIA: IL NEOPLATONISMO E LE ARTI 1

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Il corso chiude il sipario sul Medioevo, presentando un periodo durante il quale si sono sviluppate gran parte delle istanze che poi fioriranno nel successivo periodo rinascimentale e moderno. La rinascita iniziata nel XIV, che gettò i semi dell’Umanesimo, esplode nella Firenze quattrocentesca, portando alla riscoperta, e alla diffusione, della prospettiva, della figura dell’uomo nella sua dimensione terrena, della filosofia platonica. La classicità rivive un momento di grande fioritura, nella filosofia e nelle arti. … Ma cosa accadeva al di fuori delle sontuose corti dei Medici, degli Estensi, dei Montefeltro e degli Sforza? La sanguinosa Guerra dei Cent’anni, terminata nel 1453, la fine dell’Impero bizantino, la caduta del misterioso e affascinante impero di Trebisonda e la fine della Reconquista spagnola. E venivano bruciati nelle piazze Giovanna D’Arco e Girolamo Savonarola. … E che dire di Vlad, principe rumeno meglio noto come Conte Dracula, e la sua guerra contro i Turchi? Alla fine di questo ambiguo secolo, avverrà uno degli eventi più clamorosi della storia dell’umanità: Cristoforo Colombo partirà per un lungo viaggio, che cambierà le sorti della storia.

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A MISURA D’UOMO.IL QUATTROCENTO

3. LA FILOSOFIA: IL NEOPLATONISMO E LE ARTI

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IL NEOPLATONISMO

ripresa della filosofia di Platone, che sostanzialmente si basa sulla centralità dell’idea. Le idee sono le forme (ideali, appunto), che popolano l’Iperuranio, un universo separato dalla quello terreno ma a cui l’universo terreno si rifà, poiché nell’Iperuranio ci sono i concetti ideali, gli archetipi, da cui deriva tutto ciò che è sulla terra.

la filosofia platonica viene ripresa prima nel III secolo d.C. dal filosofo Plotino, la cui dottrina si basa sulla ricerca della perfezione intellettuale attraverso l’elevazione dello spirito tramite l’ascesi, ossia l’esercizio delle virtù dell’intelletto. Attraverso questa pratica, l’uomo si eleverà dallo stadio terreno a quello spirituale, avvicinandosi all’Uno (ossia a Dio).

la ripresa del neoplatonismo avviene nell’Umanesimo (nella Firenze di Lorenzo il Magnifico), con Marsilio Ficino, Nicola Cusano e Pico della Mirandola.

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IL NEOPLATONISMONELL’UMANESIMO

l'Universo è dominato da due estremi, Dio (l’unità) e la materia (la molteplicità); all’uomo, dotato di libero arbitrio, è affidata la possibilità, attraverso la pratica (o meno) della virtù e dell’intelletto, di elevarsi a Dio o di abbassarsi al livello degli animali bruti e dei vegetali.

guida il processo di elevazione la forza naturale dell'amore, che è l’amore che ha condotto Dio a creare l’Universo e l’amore che conduce l’uomo a riavvicinarsi a Dio (poetica già anticipata durante il secolo precedente dal Dolce Stil Novo e da Francesco Petrarca)

l'arte rappresenta la via maestra per cogliere l'ideale neoplatonico di armonia e perfezione, e quindi per suscitare l’amore che serve per avvicinarsi a Dio

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SANDRO BOTTICELLI INTERPRETEDELL’UMANESIMO

Sandro Botticelli è l’artista più vicino agli ideali neoplatonici promossi dal circolo di intellettuali e filosofi della cerchia di Lorenzo il Magnifico.

La presenza del classicismo, e di temi ripresi dal mondo classico greco e latino, sono ben visibili in molte delle sue opere

Sandro Botticelli,“Pallade e il centauro”:la dea della ragione vince sull'istintualitàrappresentata dal centauro

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SANDRO BOTTICELLI INTERPRETEDELL’UMANESIMO

temi dell’architettura classica(volte a botte con lacunari, fregi)

Sandro Botticelli, “La Calunnia”

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Platone, “Dialoghi”, manoscritto, con commento di Marsilio Ficino

FORTUNA DI PLATONE E DEL SUO MESSAGGIO NELL’UMANESIMO

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FORTUNA DI PLATONE E DEL SUO MESSAGGIO NELL’UMANESIMO

Plotino, “Enneadi”, manoscritto

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IL LIBRO NELL’UMANESIMO

Angelo Poliziano, “Stanze”, opera a stampa

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IL LIBRO NELL’UMANESIMO

Luigi Pulci, “Morgante”, opera a stampa

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IL LIBRO NELL’UMANESIMO

Cristoforo Landino, “Disputationes Camaldulenses”, con probabile ritratto dell’autore insieme a Federico da Montefeltro

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LE VITTIME DELL’UMANESIMO

Francesco di Lorenzo Rosselli,“Supplizio di Savonarola”

si noti l’utilizzo della prospettiva, che descrive con olimpica serenità una scena truculenta

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IL DISEGNO

Sandro Botticelli “Due nudi maschili”

si noti la figura a sinistra, che riproduce la posa dello “Spinario”, statua ellenistica rappresentante un fanciullo che si estrae la spina da un piede (ne esistono molte copie, in marmo e bronzo).Disegno su carta nocciola, a punta d’argento e lumeggiature a biacca

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IL DISEGNO

Sandro Botticelli, “Pallade”

si noti il ripensamento nella rappresentazione di viso e collo e la quadrettatura per riprodurre il bozzetto in scala

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IL DISEGNO

Francesco Rosselli “Candelabre”

motivo decorativo (“grottesca”) derivante dalla pittura romana

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GROTTESCHE E FESTONI

(a uso e consumo della Silva)

utilizzo del motivo della grottesca reinterpretato come festone di fiori, verdura e frutta da Giovanni da Udine, della bottega di Raffaello. Qui nel soffitto affrescato della Farnesina.

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IL DISEGNO

Il filosofo romano Lucrezio.

si noti la presenza di un libro quattrocentesco

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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO

Andrea del Castagno, “Dante Alighieri”,affresco

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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO

Domenico di Michelino,“Ritratto di Dante Alighieri, la città di Firenze e l’allegoria della Divina Commedia”

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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO

Dante Alighieri,“Divina Commedia”

manoscritto su pergamena

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CURIOSITÀ: I CODICI PALINSESTO

Erano opere di cui si riciclava il supporto scrittorio (la pergamena), raschiando il testo presente e riscrivendone uno nuovo.

A fianco un codice dal monastero di Santa Caterina al Sinai, che presenta un testo arabo (a sinistra) scritto sopra un più antico testo greco (a destra).

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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO

Dante Alighieri,“Divina Commedia”

copiata e illustrata su pergamena da Giovanni Boccaccio

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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO

Dante Alighieri,“Divina Commedia”

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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO

Dante Alighieri,“Divina Commedia”

illustrazione della porta del Purgatorio

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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO

Dante Alighieri, “Divina Commedia” (dalla biblioteca di Federico da Montefeltro)

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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO

Dante Alighieri,“Divina Commedia”

Inferno Canto IX

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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO

Antonio Bettini, “Monte santo di Dio”(ossia le virtù che consentono l’ascesa a Dio, o la scala per il Paradiso - Starway to Heaven)

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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO

Spaccato dell’Inferno, da una “Divina Commedia” stampata presso Aldo Manuzio a Venezia (1515)

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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO

Empireo, Inferno e Purgatorio nell’opera filosofica di Matteo Palmieri: “le Città di vita”

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