A MISURA D’UOMO.IL QUATTROCENTO
3. LA FILOSOFIA: IL NEOPLATONISMO E LE ARTI
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IL NEOPLATONISMO
ripresa della filosofia di Platone, che sostanzialmente si basa sulla centralità dell’idea. Le idee sono le forme (ideali, appunto), che popolano l’Iperuranio, un universo separato dalla quello terreno ma a cui l’universo terreno si rifà, poiché nell’Iperuranio ci sono i concetti ideali, gli archetipi, da cui deriva tutto ciò che è sulla terra.
la filosofia platonica viene ripresa prima nel III secolo d.C. dal filosofo Plotino, la cui dottrina si basa sulla ricerca della perfezione intellettuale attraverso l’elevazione dello spirito tramite l’ascesi, ossia l’esercizio delle virtù dell’intelletto. Attraverso questa pratica, l’uomo si eleverà dallo stadio terreno a quello spirituale, avvicinandosi all’Uno (ossia a Dio).
la ripresa del neoplatonismo avviene nell’Umanesimo (nella Firenze di Lorenzo il Magnifico), con Marsilio Ficino, Nicola Cusano e Pico della Mirandola.
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IL NEOPLATONISMONELL’UMANESIMO
l'Universo è dominato da due estremi, Dio (l’unità) e la materia (la molteplicità); all’uomo, dotato di libero arbitrio, è affidata la possibilità, attraverso la pratica (o meno) della virtù e dell’intelletto, di elevarsi a Dio o di abbassarsi al livello degli animali bruti e dei vegetali.
guida il processo di elevazione la forza naturale dell'amore, che è l’amore che ha condotto Dio a creare l’Universo e l’amore che conduce l’uomo a riavvicinarsi a Dio (poetica già anticipata durante il secolo precedente dal Dolce Stil Novo e da Francesco Petrarca)
l'arte rappresenta la via maestra per cogliere l'ideale neoplatonico di armonia e perfezione, e quindi per suscitare l’amore che serve per avvicinarsi a Dio
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SANDRO BOTTICELLI INTERPRETEDELL’UMANESIMO
Sandro Botticelli è l’artista più vicino agli ideali neoplatonici promossi dal circolo di intellettuali e filosofi della cerchia di Lorenzo il Magnifico.
La presenza del classicismo, e di temi ripresi dal mondo classico greco e latino, sono ben visibili in molte delle sue opere
Sandro Botticelli,“Pallade e il centauro”:la dea della ragione vince sull'istintualitàrappresentata dal centauro
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SANDRO BOTTICELLI INTERPRETEDELL’UMANESIMO
temi dell’architettura classica(volte a botte con lacunari, fregi)
Sandro Botticelli, “La Calunnia”
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Platone, “Dialoghi”, manoscritto, con commento di Marsilio Ficino
FORTUNA DI PLATONE E DEL SUO MESSAGGIO NELL’UMANESIMO
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FORTUNA DI PLATONE E DEL SUO MESSAGGIO NELL’UMANESIMO
Plotino, “Enneadi”, manoscritto
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IL LIBRO NELL’UMANESIMO
Angelo Poliziano, “Stanze”, opera a stampa
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IL LIBRO NELL’UMANESIMO
Luigi Pulci, “Morgante”, opera a stampa
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IL LIBRO NELL’UMANESIMO
Cristoforo Landino, “Disputationes Camaldulenses”, con probabile ritratto dell’autore insieme a Federico da Montefeltro
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LE VITTIME DELL’UMANESIMO
Francesco di Lorenzo Rosselli,“Supplizio di Savonarola”
si noti l’utilizzo della prospettiva, che descrive con olimpica serenità una scena truculenta
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IL DISEGNO
Sandro Botticelli “Due nudi maschili”
si noti la figura a sinistra, che riproduce la posa dello “Spinario”, statua ellenistica rappresentante un fanciullo che si estrae la spina da un piede (ne esistono molte copie, in marmo e bronzo).Disegno su carta nocciola, a punta d’argento e lumeggiature a biacca
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IL DISEGNO
Sandro Botticelli, “Pallade”
si noti il ripensamento nella rappresentazione di viso e collo e la quadrettatura per riprodurre il bozzetto in scala
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IL DISEGNO
Francesco Rosselli “Candelabre”
motivo decorativo (“grottesca”) derivante dalla pittura romana
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GROTTESCHE E FESTONI
(a uso e consumo della Silva)
utilizzo del motivo della grottesca reinterpretato come festone di fiori, verdura e frutta da Giovanni da Udine, della bottega di Raffaello. Qui nel soffitto affrescato della Farnesina.
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IL DISEGNO
Il filosofo romano Lucrezio.
si noti la presenza di un libro quattrocentesco
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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO
Andrea del Castagno, “Dante Alighieri”,affresco
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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO
Domenico di Michelino,“Ritratto di Dante Alighieri, la città di Firenze e l’allegoria della Divina Commedia”
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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO
Dante Alighieri,“Divina Commedia”
manoscritto su pergamena
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CURIOSITÀ: I CODICI PALINSESTO
Erano opere di cui si riciclava il supporto scrittorio (la pergamena), raschiando il testo presente e riscrivendone uno nuovo.
A fianco un codice dal monastero di Santa Caterina al Sinai, che presenta un testo arabo (a sinistra) scritto sopra un più antico testo greco (a destra).
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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO
Dante Alighieri,“Divina Commedia”
copiata e illustrata su pergamena da Giovanni Boccaccio
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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO
Dante Alighieri,“Divina Commedia”
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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO
Dante Alighieri,“Divina Commedia”
illustrazione della porta del Purgatorio
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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO
Dante Alighieri, “Divina Commedia” (dalla biblioteca di Federico da Montefeltro)
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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO
Dante Alighieri,“Divina Commedia”
Inferno Canto IX
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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO
Antonio Bettini, “Monte santo di Dio”(ossia le virtù che consentono l’ascesa a Dio, o la scala per il Paradiso - Starway to Heaven)
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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO
Spaccato dell’Inferno, da una “Divina Commedia” stampata presso Aldo Manuzio a Venezia (1515)
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FORTUNA DI DANTE NELL’UMANESIMO
Empireo, Inferno e Purgatorio nell’opera filosofica di Matteo Palmieri: “le Città di vita”
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