A FIESOLE Lunedì INCONTRO 11 maggio ore 21 Gerusalemme …Toniolo del Seminario di Fiesole che...

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REGIONE TOSCANA OGGI 10 maggio 2015 4 DI RICCARDO BIGI opo il notevole successo della prima edizione, il Festival delle Religioni torna a Firenze arricchendosi, quest’anno, di una giornata di anteprima dedicata a Gerusalemme: la città in cui le religioni convivono da secoli, tra scontri e faticosi percorsi di pace. E se il tema generale di questa edizione del Festival delle Religioni è #andiamooltre, la giornata di apertura avrà per titolo «Oltre la convivenza»: partire da Gerusalemme come città- simbolo del dialogo e dell’incontro, per una comunione che vada oltre al mero dibattito sullo spazio pubblico e sulla convivenza tra religioni e culture diverse. L’appuntamento è mercoledì 12 maggio alle 11 nel Salone de’ Duecento di Palazzo Vecchio: dopo la presentazione dell’ideatrice del Festival, Francesca Campana Comparini, la manifestazione sarà inaugurata dal video-messaggio del Rabbino Capo di Gerusalemme, Aryeh Stern. A confrontarsi poi saranno il Patriarca Latino di Gerusalemme, Fouad Twal, e il rabbino e filosofo Steinsaltz (conosciuto anche come Adin Even Yisrael), considerato tra i massimi studiosi viventi del Talmud (nominato dal Time studioso del millennio). I due religiosi saranno intervistati dal giornalista Maurizio Molinari. Ad arricchire ulteriormente il programma di questa anteprima, la presenza del patriarca di Alessandria d’Egitto Tawadros II (Teodoro II), Papa della Chiesa Orientale Copta. Papa Teodoro II può essere considerato oggi come la voce più rappresentativa dei cristiani oppressi in Africa e nel Medioriente, territori in cui la Chiesa Copta è particolarmente diffusa. Ad accompagnare il suo intervento, alle ore 17, saranno il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, e il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. A moderare l’incontro sarà Monica D Maggioni, direttrice di Rai News 24. Rimandata invece, per ragioni istituzionali, la presenza dell’Imam Ahmed el-Tayyeb. Questa prima giornata aprirà la strada alla tre giorni del 15-17 maggio, quando Firenze diventerà una vera e propria capitale del dialogo tra le religioni e con le religioni. Dopo la prima edizione in cui erano volute mettere a nudo le differenze tra le religioni, nella convinzione che solo in esse si coglie la complessa ricchezza del reale, l’Associazione «Luogo d’Incontro» ha scelto quest’anno di rilanciare la propria proposta, tentando un passo avanti. «Il Festival delle Religioni pone davanti a tutto, come fondamento, la dignità e il rispetto dell’uomo - spiega Francesca Campana Comparini - è arrivato il momento di "andare oltre", di prendere coscienza non solo della pluralità dell’esistenza ma di riconoscere il nostro volto in quello di chi ci sta di fronte. Oltre il fanatismo, oltre la mortificazione della vita, della razza, delle idee, della vita, dell’uomo. L’obiettivo sarà quello di compiere un ulteriore passo avanti, per cercare di gettare il pensiero oltre lo scontro distruttivo. L’attentato di Parigi, le nuove guerre che sconvolgono il Medio Oriente, gli scontri che vedono coinvolte tanto le periferie del Mondo quanto le nostre città, sono fatti che ci chiamano a riflettere con urgenza. Non sono più tollerabili guerre in nome di Dio, decapitazioni, genocidi, conflitti di potere mascherati da lotte di religione». Il programma completo della tre giorni è disponibile sul sito ufficiale www.festivaldellereligioni.it, su cui è possibile prenotarsi gratuitamente agli incontri. I convegni si svolgeranno in prestigiose location dislocate nel centro storico fiorentino, come il Cenacolo di Santa Croce, la Biblioteca delle Oblate, il Gabinetto Viesseux, l’Oratorio di San Tommaso e il Cinema Odeon. Tutti gli incontri sono gratuiti. Il Festival delle Religioni è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dal Comune di Firenze, dall’Università degli Studi di Firenze e dal Gabinetto Vieusseux fogliando il programma del Festival delle Religioni, tra gli incontri di venerdì 15 maggio spicca una intervista, alle 11,30 nel Cenacolo di Santa Croce, con Meriam Yahia Ibrahim Ishag, la giovane sudanese che, cresciuta dalla madre cristiana, venne accusata di adulterio per aver sposato un uomo non musulmano e poi condannata a morte per apostasia: scarcerata nel 2014 grazie anche al ruolo attivo svolto dalla diplomazia italiana, insieme alla sua famiglia ha potuto lasciare il Sudan per raggiungere Roma, dove ha incontrato Papa Francesco, prima di arrivare negli Stati Uniti. Nel pomeriggio invece alcuni dialoghi interessanti: quello tra Sergio Givone e Vito Mancuso («Oltre le ragioni della ragione»), quello tra padre Giancarlo Bruni e Piergiorgio Odifreddi («Oltre l’uomo. Dio o no?»). Il ministro Stefania Giannini e lo storico Francesco Margiotta Broglio invece parleranno della proposta di portare a scuola la storia delle religioni. L’arcivescovo di Catanzaro mons. Vincenzo Bertolone parlerà di mafia e Chiesa con Raffaele Cantone e Paola Severino. Alle 21, infine, dialogo sull’immortalità della bellezza con Sergio Risaliti e Vittorio Sgarbi. Sabato 16 maggio la mattina un incontro su aborto e adozioni, con Cristiana Capotondi, Alessandro Cecchi Paone e Mario Adinolfi; nel pomeriggio il cardinale Kurt Koch Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, dialoga con il giornalista Zouhir Louassini. Alle 18, l’occasione di ascoltare le conversazioni su Dio e sull’uomo tra il sociologo Zygmunt Bauman (il teorizzatore della «modernità liquida») e il teologo Stanislaw Obirek. Domenica 17 maggio, alle 11 in sinagoga si incontrano il rabbino Joseph Levi, il Vicario generale della diocesi di Firenze mons. Andrea Bellandi, l’imam Izzedin Elzir. Nel pomeriggio invece l’incontro tra le chiese cristiane, moderato dal direttore di Toscana Oggi Andrea Fagioli: intervengono don Alfredo Jacopozzi (direttore del Centro diocesano per l’ecumenismo), la pastora evangelica Anna Maffei e l’archimandrita ortodosso Nikolaus Papadopoulos. Nel pomeriggio anche un incontro tra Joseph Weiler e Giuliano Ferrara, moderato dal priore di San Miniato, padre Bernardo Gianni; alle 18 in Santa Croce una intervista con Ennio Morricone. La chiusura del Festival, alle 21, è affidata alla voce dei bambini, per una lettura corale di testi sacri nella basilica di San Lorenzo (a cura dell’associazione Culter). S FESTIVAL DELLE RELIGIONI In PalazzoVecchio il patriarcaTwal e il rabbino Steinsaltz Gerusalemme in cerca di pace: il dialogo passa da Firenze Ci sarà anche Meriam, la giovane sudanese condannata a morte. E poi il cardinale Koch, Zygmunt Bauman, l’arcivescovo di Catanzaro A FIESOLE Lunedì 11 maggio ore 21 INCONTRO SU PACE E RELAZIONI INTERNAZIONALI ace e relazioni internazionali». Questo il tema dell’ultimo incontro organizzato dal Collegamento sociale cristiano e da Toscana Oggi in programma lunedi 11 maggio (ore 21) presso la Sala Toniolo del Seminario di Fiesole che chiude il ciclo «A che punto siamo con l’attuazione della Costituzione». Il dibattito avrà per protagonisti due europarlamentari, uno nella scorsa legislatura, Paolo Bartolozzi di Forza Italia, e uno nell’attuale, Nicola Danti del Partito Democratico. Parteciperà anche Gabriele Pecchioli, presidente dell’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira. «Certo – spiega Marco Parrini del gruppo organizzatore – non si può parlare di pace e di guerra con le stesse categorie di pensiero che hanno caratterizzato la prima metà del secolo scorso. Tuttavia, i drammatici fatti di cui siamo testimoni in questi giorni, dalle persecuzioni per motivi etnici e religiosi, al contrasto dei mercanti di esseri umani, per stare solo ai fenomeni più eclatanti, interpellano con forza i governi e la comunità internazionale sull’ipotesi di un intervento armato a tutela delle popolazioni vittime di soprusi e violenze da parte di gruppi criminali, spesso appoggiati e finanziati da poteri privati o statali». «La materia – continua – è delicata e complessa: si tratta di operazioni di polizia internazionale, che non possono essere decise unilateralmente da questo o quel governo, ma rimandano necessariamente ad un’autorità sovranazionale universalmente riconosciuta. I costituenti avevano già previsto questa eventualità e prefigurato una “cessione di sovranità nazionale” tesa a favorire il ruolo delle organizzazioni internazionali preposte. Nello stesso senso si è espresso il Concilio Vaticano II, attraverso la “Gaudium et Spes”, concetto riconfermato da Benedetto XVI con la “Caritas in Veritate” (67) e da Papa Francesco, pur ritenendo tale evenienza una extrema ratio , da considerare solo dopo aver percorso tutte le vie diplomatiche». Tante le domande per i relatori che parteciperanno all’incontro che saranno proposte dagli organizzatori: a che punto siamo in Italia sull’effettivo riconoscimento del diritto d’asilo? Quale priorità ha, nella politica estera italiana ed europea, la salvaguardia della pace? È qualcosa a cui si pensa solo quando viene meno, o si fa una politica attiva di cooperazione internazionale tesa a prevenire le ragioni di conflitto? Quale attività diplomatica viene svolta per cercare di risolvere le crisi in atto? Quali iniziative sono in corso, soprattutto a livello europeo, per ottenere un maggiore e più efficace coinvolgimento delle Nazioni Unite in questo senso? Nella malaugurata ipotesi che si rendesse necessaria l’opzione militare, a chi spetterebbe l’iniziativa? E con il coinvolgimento di quali forze? «Si tratta – conclude Parrini – di un’occasione davvero preziosa per riflettere su temi così importanti. Vista l’importanza e l’attualità del tema, e considerato l’osservatorio privilegiato dei due esponenti politici, con Mons. Gastone Simoni, presidente onorario del CSC, aspettiamo molti presenze a questo ultimo incontro dell’anno». P « IL PROGRAMMA Confronto tra due politici con esperienza europea Paolo Bartolozzi (FI) e Nicola Danti (PD). Con loro Pecchioli dell’Opera La Pira

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REGIONETOSCANA OGGI10 maggio 20154

DI RICCARDO BIGI

opo il notevole successodella prima edizione, ilFestival delle Religionitorna a Firenze

arricchendosi, quest’anno, diuna giornata di anteprimadedicata a Gerusalemme: la cittàin cui le religioni convivono dasecoli, tra scontri e faticosipercorsi di pace. E se il temagenerale di questa edizione delFestival delle Religioni è #andiamooltre, la giornata diapertura avrà per titolo «Oltre laconvivenza»: partire daGerusalemme come città-simbolo del dialogo edell’incontro, per unacomunione che vada oltre almero dibattito sullo spaziopubblico e sulla convivenza trareligioni e culture diverse.L’appuntamento è mercoledì 12maggio alle 11 nel Salone de’Duecento di Palazzo Vecchio:dopo la presentazionedell’ideatrice del Festival,Francesca Campana Comparini,la manifestazionesarà inaugurata dalvideo-messaggio delRabbino Capo diGerusalemme, AryehStern. A confrontarsipoi saranno ilPatriarca Latino diGerusalemme, FouadTwal, e il rabbino efilosofo Steinsaltz(conosciuto anchecome Adin EvenYisrael), consideratotra i massimi studiosiviventi del Talmud(nominato dal Time studioso delmillennio). I duereligiosi saranno intervistati dalgiornalista Maurizio Molinari.Ad arricchire ulteriormente ilprogramma di questaanteprima, la presenza delpatriarca di Alessandria d’EgittoTawadros II (Teodoro II), Papadella Chiesa Orientale Copta.Papa Teodoro II può essereconsiderato oggi come la vocepiù rappresentativa dei cristianioppressi in Africa e nelMedioriente, territori in cui laChiesa Copta è particolarmentediffusa. Ad accompagnare il suointervento, alle ore 17, saranno ilSindaco di Firenze, DarioNardella, e il Ministro degliEsteri, Paolo Gentiloni. Amoderare l’incontro sarà Monica

D

Maggioni, direttrice di Rai News24. Rimandata invece, perragioni istituzionali, la presenzadell’Imam Ahmed el-Tayyeb.Questa prima giornata aprirà lastrada alla tre giorni del 15-17maggio, quando Firenzediventerà una vera e propriacapitale del dialogo tra lereligioni e con le religioni. Dopola prima edizione in cui eranovolute mettere a nudo ledifferenze tra le religioni, nellaconvinzione che solo in esse sicoglie la complessa ricchezza delreale, l’Associazione «Luogod’Incontro» ha scelto quest’annodi rilanciare la propria proposta,tentando un passo avanti. «IlFestival delle Religioni pone

davanti atutto, comefondamento,la dignità e ilrispettodell’uomo -spiegaFrancescaCampana

Comparini - è arrivato ilmomento di "andare oltre", diprendere coscienza non solodella pluralità dell’esistenza madi riconoscere il nostro volto inquello di chi ci sta di fronte.Oltre il fanatismo, oltre lamortificazione della vita, dellarazza, delle idee, della vita,dell’uomo. L’obiettivo saràquello di compiere un ulteriorepasso avanti, per cercare digettare il pensiero oltre loscontro distruttivo. L’attentato diParigi, le nuove guerre chesconvolgono il Medio Oriente,gli scontri che vedono coinvoltetanto le periferie del Mondoquanto le nostre città, sono fattiche ci chiamano a riflettere con

urgenza. Non sono piùtollerabili guerre in nome diDio, decapitazioni, genocidi,conflitti di potere mascherati dalotte di religione».Il programma completo della tregiorni è disponibile sul sitoufficiale www.festivaldellereligioni.it, su cuiè possibile prenotarsigratuitamente agli incontri. Iconvegni si svolgeranno inprestigiose location dislocate nelcentro storico fiorentino, come ilCenacolo di Santa Croce, laBiblioteca delle Oblate, ilGabinetto Viesseux, l’Oratorio diSan Tommaso e il CinemaOdeon. Tutti gli incontri sonogratuiti.Il Festival delle Religioni èpatrocinato dalla Presidenza delConsiglio dei Ministri, dalMinistero dei beni e delle attivitàculturali e del turismo, dalComune di Firenze,dall’Università degli Studi diFirenze e dal GabinettoVieusseux

fogliando il programma del Festival delleReligioni, tra gli incontri di venerdì 15 maggio

spicca una intervista, alle 11,30 nel Cenacolo diSanta Croce, con Meriam Yahia Ibrahim Ishag,la giovane sudanese che, cresciuta dalla madrecristiana, venne accusata di adulterio per aversposato un uomo non musulmano e poicondannata a morte per apostasia: scarcerata nel2014 grazie anche al ruolo attivo svolto dalladiplomazia italiana, insieme alla sua famiglia hapotuto lasciare il Sudan per raggiungere Roma,dove ha incontrato Papa Francesco, prima diarrivare negli Stati Uniti. Nel pomeriggio invecealcuni dialoghi interessanti: quello tra SergioGivone e Vito Mancuso («Oltre le ragioni dellaragione»), quello tra padre Giancarlo Bruni e Piergiorgio Odifreddi («Oltre l’uomo. Dio ono?»). Il ministro Stefania Giannini e lo storico Francesco Margiotta Broglio invece parlerannodella proposta di portare a scuola la storia dellereligioni. L’arcivescovo di Catanzaro mons.Vincenzo Bertolone parlerà di mafia e Chiesacon Raffaele Cantone e Paola Severino. Alle 21,

infine, dialogo sull’immortalità della bellezzacon Sergio Risaliti e Vittorio Sgarbi.Sabato 16 maggio la mattina un incontro suaborto e adozioni, con Cristiana Capotondi, Alessandro Cecchi Paone e Mario Adinolfi; nelpomeriggio il cardinale Kurt Koch Presidentedel Pontificio Consiglio per la Promozionedell’Unità dei Cristiani, dialoga con il giornalistaZouhir Louassini. Alle 18, l’occasione diascoltare le conversazioni su Dio e sull’uomo trail sociologo Zygmunt Bauman (il teorizzatoredella «modernità liquida») e il teologo StanislawObirek.Domenica 17 maggio, alle 11 in sinagoga siincontrano il rabbino Joseph Levi, il Vicariogenerale della diocesi di Firenze mons. AndreaBellandi, l’imam Izzedin Elzir. Nel pomeriggioinvece l’incontro tra le chiese cristiane, moderatodal direttore di Toscana Oggi Andrea Fagioli:intervengono don Alfredo Jacopozzi (direttoredel Centro diocesano per l’ecumenismo), lapastora evangelica Anna Maffei el’archimandrita ortodosso NikolausPapadopoulos. Nel pomeriggio anche unincontro tra Joseph Weiler e Giuliano Ferrara,moderato dal priore di San Miniato, padreBernardo Gianni; alle 18 in Santa Croce unaintervista con Ennio Morricone. La chiusura delFestival, alle 21, è affidata alla voce dei bambini,per una lettura corale di testi sacri nella basilicadi San Lorenzo (a cura dell’associazione Culter).

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■ FESTIVAL DELLE RELIGIONI In Palazzo Vecchio il patriarca Twal e il rabbino Steinsaltz

Gerusalemme in cerca di pace:il dialogo passa da Firenze

Ci sarà anche Meriam, la giovane sudanese condannata a morte.E poi il cardinale Koch, Zygmunt Bauman, l’arcivescovo di Catanzaro

■ A FIESOLE Lunedì11 maggio ore 21

INCONTROSU PACEE RELAZIONIINTERNAZIONALI

ace e relazioni internazionali».Questo il tema dell’ultimo

incontro organizzato dalCollegamento sociale cristiano e daToscana Oggi in programma lunedi11 maggio (ore 21) presso la SalaToniolo del Seminario di Fiesole chechiude il ciclo «A che punto siamocon l’attuazione della Costituzione».Il dibattito avrà per protagonisti dueeuroparlamentari, uno nella scorsalegislatura, Paolo Bartolozzi di ForzaItalia, e uno nell’attuale, NicolaDanti del Partito Democratico.Parteciperà anche Gabriele Pecchioli,presidente dell’Opera per la GioventùGiorgio La Pira.«Certo – spiega Marco Parrini delgruppo organizzatore – non si puòparlare di pace e di guerra con lestesse categorie di pensiero chehanno caratterizzato la prima metàdel secolo scorso. Tuttavia, idrammatici fatti di cui siamotestimoni in questi giorni, dallepersecuzioni per motivi etnici ereligiosi, al contrasto dei mercanti diesseri umani, per stare solo aifenomeni più eclatanti, interpellanocon forza i governi e la comunitàinternazionale sull’ipotesi di unintervento armato a tutela dellepopolazioni vittime di soprusi eviolenze da parte di gruppi criminali,spesso appoggiati e finanziati dapoteri privati o statali».«La materia – continua – è delicata ecomplessa: si tratta di operazioni dipolizia internazionale, che nonpossono essere deciseunilateralmente da questo o quel

governo, marimandanonecessariamentead un’autoritàsovranazionaleuniversalmentericonosciuta. Icostituentiavevano giàprevisto questaeventualità eprefigurato una“cessione disovranitànazionale” tesa afavorire il ruolodelleorganizzazioniinternazionalipreposte. Nellostesso senso si è

espresso il Concilio Vaticano II,attraverso la “Gaudium et Spes”,concetto riconfermato da BenedettoXVI con la “Caritas in Veritate” (67) eda Papa Francesco, pur ritenendo taleevenienza una extrema ratio , daconsiderare solo dopo aver percorsotutte le vie diplomatiche».Tante le domande per i relatori cheparteciperanno all’incontro chesaranno proposte dagli organizzatori:a che punto siamo in Italiasull’effettivo riconoscimento deldiritto d’asilo? Quale priorità ha,nella politica estera italiana edeuropea, la salvaguardia della pace? Èqualcosa a cui si pensa solo quandoviene meno, o si fa una politica attivadi cooperazione internazionale tesa aprevenire le ragioni di conflitto?Quale attività diplomatica vienesvolta per cercare di risolvere le crisiin atto? Quali iniziative sono incorso, soprattutto a livello europeo,per ottenere un maggiore e piùefficace coinvolgimento delleNazioni Unite in questo senso? Nellamalaugurata ipotesi che si rendessenecessaria l’opzione militare, a chispetterebbe l’iniziativa? E con ilcoinvolgimento di quali forze?«Si tratta – conclude Parrini – diun’occasione davvero preziosa perriflettere su temi così importanti.Vista l’importanza e l’attualità deltema, e considerato l’osservatorioprivilegiato dei due esponentipolitici, con Mons. Gastone Simoni,presidente onorario del CSC,aspettiamo molti presenze a questoultimo incontro dell’anno».

■ IL PROGRAMMA

Confrontotra duepolitici conesperienzaeuropeaPaoloBartolozzi(FI) e NicolaDanti (PD).Con loroPecchiolidell’OperaLa Pira