A da, i C ig i egi a e, a a e i i e a Fa i a i C egi ic e ... · lBeccesso di burocrazia che ha...
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Quotidiano on line - Registrato al Tribunale di Campobasso Direttore Responsabile: giuseppe SaluppovimarFa ediZioni sede legale via Garibaldi, 21 86100 campobassoredazione tel: 0865.915466email: [email protected]
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anno ii - n° 0 domenica 26 novembre 2017
L’Oscar del giorno lo asse-gniamo a Tonino Di Lauro, di-rettore artistico dell’Orchestramandolini del circolo “Masca-gni” di Ripalimosani. Un grandesforzo per allestire e assicurarecontinuità all’orchestra e tantisuccessi che sta mietendo for-mando, anche, i giovani.
IL N
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Il Tapiro del giorno lo diamo aPietro Maio. Sempre più le criti-che rispetto all’operato dell’asses-sore comunale ai Lavori pubblicidi Campobasso. Una città in pienodegrado e nessun atto o provvedi-mento per porre mano a una situa-zione che rischia di peggiorare larealtà.
Pietro Maio
Restituire
ossigeno
e speranze
ai piccoli comuni
L’Ardire
di Giuseppe Saluppo
Ipiccoli comuni rappresen-tano una parte enorme delterritorio molisano e costitui-scono il presidio più impor-
tante per la cura e ilmantenimento del territorio me-desimo, nonché del suo patrimo-nio ambientale e culturale. Questicomuni hanno visto, negli anni,progressivamente ridursi le ri-sorse a loro destinate e hannofatto dunque ancora più fatica atamponare la fuga dei propri cit-tadini. Solo quello che un temposi sarebbe chiamato “cieco furoreideologico” può condurre a pre-sentare l’obbligo di fusione comeuna via per rigenerare i comuni erazionalizzarne l’amministra-zione e i servizi, quando si ha ache fare con realtà nelle quali èdivenuto scomodo (per non direimpossibile) rimanere a vivereperché vi vengono chiuse lescuole, gli ambulatori, gli ufficipostali. Davvero si pensa che lospopolamento possa essere fer-mato imponendo una fusione cheporterà sicuramente altri tagli ealtre “razionalizzazioni”? La ne-cessità, oggi, è quella di una verabattaglia politica che ha al suocentro la questione del territorio edella vita dei cittadini. Ecco per-chè non si può assistere in silen-zio al tentativo di umiliare fino adannientarli del tutto, i cittadini deipaesi che vivono con i piedi pian-tati su quel corpo che rappresental’essenza stessa della regione.Non è questione sentimentale onostalgica. Qui bisogna restituirevita e dignità a quei luoghi e aquei cittadini che vogliono conti-nuare a dare forza e speranza aipiccoli paesi ossatura del sistemamolisano.
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Tonino Di Lauro
Approda, in Consiglio regionale, la proposta per il nuovo sistemaFari puntati sul Collegio unicoe la candidabilità dei Sindaci
Servizi a pagina 3
226 novembre 2017
TAagliolto
La Giornata nazionale della
colletta alimentare per contri-
buire alla raccolta di generi di
prima necessità da distribuire
con riservatezza, tutelando la
dignità delle persone, alle fa-
miglie in difficoltà rimaste vit-
time della crisi economica di
questi anni, è stata celebrata
nel Molise con esiti positivi.
La solidarietà non è scomparsa
del tutto e quando è chiamata a
gran voce in campo, non lesina
sostegno e partecipazione. Ma
la povertà per essere progressi-
vamente ridotta (cancellarla è
una utopia in un mondo gover-
nato dalla Finanza e dal Mer-
cato), ha bisogno di misure
strutturali che sappiano arri-
vare alla radice delle cause che
la generano e la lasciano cre-
scere. La Giornata della col-
letta alimentare va pertanto
assunta come una forma di sol-
lecitazione ai singoli e, soprat-
tutto, alle istituzioni. Perché
esistono e sussistono condi-
zioni amministrative e pro-
grammatiche, e risorse
finanziarie, che hanno lo
scopo di affrontare i meccani-
smi dell’impoverimento
socio/economico. Ci sarebbe,
infatti, la possibilità di fron-
teggiare lo sfratto selvaggio
chiesto dagli ex Iacp alla ma-
gistratura da adottare nei con-
fronti degli inquilini morosi,
impediti di fatto, per sopravve-
nuta povertà, a pagare il ca-
none. La Regione è stata
sollecitata a modificare il re-
golamento di accesso ai bene-
fici della rateizzazione del de-
bito, eliminando la cauzione
pari al 15 per cento dell’im-
porto dovuto. La politica, in
questo caso, dovrebbe arginare
l’eccesso di burocrazia che ha
impedito di distinguere tra in-
quilini morosi (incolpevoli) e
inquilini morosi (colpevoli).
Della povertà in crescendo, e
delle possibilità di intervenire
che rimangono inerti,sono por-
tavoce le donne dell’associa-
zione culturale “Tedeschi”, la
presidente Maria Perrotta , e la
coordinatrice Elisabetta Bru-
netti. Sono loro che in tema di
lotta alla povertà hanno annun-
ciato il bando pubblico che a
partire dal gennaio 2018 do-
vrebbe attivare 909 borse la-
voro comunali, bando
stoltamente e colpevolmente
tenuto bloccato per oltre due
anni. Sul contrasto alla po-
vertà, inoltre - sempre a detta
della Perrotta e della Brunetti -
, dalla prossima settimana si
potranno presentare le do-
mande sul Reddito di inclu-
sione (Rei), sperando che il
Molise non si faccia trovare
impreparato e garantisca a
qualche centinaio di famiglie
una risposta concreta. E’ noto-
rio che dal 2007 migliaia di
persone nel Molise hanno
perso il lavoro e sono scivolate
progressivamente da una con-
dizione dignitosa ad una situa-
zione di disagio sempre più
accentuata, con casi di povertà
estrema che sono andati via via
aumentando. Tra i provvedi-
menti che possono influire po-
sitivamente a migliorare le
condizioni di disagio sociale
ed economico, ci sono la
messa in circolazione dei fondi
europei in favore delle persone
in difficoltà; il pagamento
delle indennità ai non autosuf-
ficienti (le aspettano da tempo
– ndr); la restituzione dei rim-
borsi a chi è stato costretto a
recarsi fuori dal Molise per cu-
rarsi; lo stanziamento dei fondi
per garantire il diritto allo stu-
dio ai ragazzi che soffrono
condizioni di disagio; le borse
lavoro e i progetti di pubblica
utilità destinati ai disoccupati
di lunga durata. Se si vuole, si
può fare di più!
Dardo
Lotta alla povertàOggettivamente si può fare di più
di Vincenzo Musacchio*
Il settore delle sovvenzioni e degli
appalti pubblici rappresenta un punto
nevralgico nell’economia di un terri-
torio. Questo settore, sebbene rego-
lato, rappresenta, senza dubbio
alcuno, un’articolazione strategica
per assicurare alle organizzazioni cri-
minali profitti ingenti, consenso so-
ciale, riciclaggio e occultamento di
molteplici attività illecite. Attraverso
enormi disponibilità di denaro, le
mafie entrano in contatto con la co-
siddetta area grigia di funzionari
pubblici, imprenditori e professioni-
sti che gravitano nel settore delle
sovvenzioni e degli appalti. Devo
dire che negli anni le tecniche d’in-
filtrazione si sono notevolmente evo-
lute sull’evolversi delle nuove
normative in alcuni casi permissive.
Le regioni a torto definite isole felici
hanno rappresentato, e rappresen-
tano, la cornice ideale in cui svilup-
pare queste nuove tipologie
d’infiltrazione che si fondano sulla
graduale penetrazione dei gruppi ma-
fiosi nel tessuto sociale ed econo-
mico mediante meccanismi raffinati
ed invisibili di corruzione. Potremmo
dire che le mafie in Molise ci sono
ma non si vedono. Perché accade
questo e cosa si potrebbe fare? Di
certo l’azione responsabile delle pub-
bliche amministrazioni è decisiva
nell’attività di prevenzione e nel sup-
plire le lacune legislative esistenti.
Calandoci nella realtà molisana pos-
siamo affermare che un ruolo impor-
tante nella materia delle sovvenzioni
e degli appalti pubblici lo rivesta il
sistema di registrazione delle pre-
senze autorizzate nei cantieri. Impor-
tantissimo è anche il monitoraggio e
la verifica dei contratti cosiddetti
sensibili e i “sotto soglia” che inte-
ressano lo sviluppo del contratto
pubblico. Mi chiedo e chiedo ai no-
stri amministratori se nella nostra re-
gione esista l’Elenco di Merito che
consente di certificare le imprese con
la contestuale possibilità di un colle-
gamento diretto alle White list delle
Prefetture. Il Molise è dotato del-
l’Anagrafe degli esecutori che col-
lega diverse banche dati con
l’obiettivo di creare un’anagrafica
completa di tutti gli operatori econo-
mici del territorio regionale? Si mo-
nitorano gli indicatori sintomatici di
anomalia degli appalti utilizzando i
dati e gli elementi raccolti dalle gare
pubbliche e dai contratti da parte del-
l’Osservatorio Regionale al fine di
individuare “ex ante” possibili irre-
golarità? Un ultimo interrogativo di
non poco conto: si è verificato l’im-
plementazione di tutte queste dispo-
sizioni nella fase di ricostruzione
post terremoto 2002 in Molise? Se
vogliamo combattere veramente le
mafie in Molise ed evitare nuove in-
filtrazioni, questi sono interrogativi
ai quali i nostri amministratori de-
vono rispondere e a maggior ragione
dovranno farlo quelli che a breve
eleggeremo nelle prossime elezioni
regionali.
*Presidente dell’Osservatorio Re-
gionale Antimafia del Molise
Appalti pubblici, sovvenzioni e infiltrazioni mafiose in Molise
Sbloccare le borse/lavoro, i fondi per la non autosufficienza, il reddito
d’inclusione, il rimborso delle spese sanitarie sostenute fuori del Molise
326 novembre 2017
TAagliolto
Tra le proposte, le conside-
razioni e le valutazioni più
interessanti scaturite nel
corso del convegno “Strate-
gia nazionale delle aree in-
terne e servizi eco
sistemici” tenuto a Castel
del Giudice con la parteci-
pazione del delegato alle
aree interne per la Presi-
denza del Consiglio dei Mi-
nistri, Enrico Borghi, e dei
rappresentanti dell’Univer-
sità del Molise e del Centro
di ricerca Aria (Aree interne
Appennini), va segnalata la
creazione di un parco regio-
nale in Alto Molise, “che
nasca dalla determinazione
delle comunità locali”. Idea
da molto tempo in incuba-
zione, che potrebbe trovare
maggiori sollecitazione e
determinazione proprio
sulla scorta di quanto è stato
detto e dimostrato al conve-
gno. Il dibattito e il con-
fronto hanno arricchito la
giornata di altri significativi
contenuti centrati sulla sal-
vaguardia dell’ambiente,
sulla valorizzazione della
biodiversità, sullo sviluppo
delle aree interne, sul ruolo
e la vitalità dei piccoli co-
muni. Castel del Giudice,
tra questi, ha già maturato
esperienze sul come e sul
dove e sul perché bisogna
puntare sulle risorse natu-
rali. Il sindaco Lino Gentile,
facendo riferimento al me-
leto del paese ha comuni-
cato che le mele biologiche
del luogo “finiscono nella
più grande azienda di succhi
di frutta di Monaco di Ba-
viera. Questo perché a Mo-
naco sono rimasti colpiti
dalla purezza dell’acqua che
arriva da Capracotta. L’ac-
qua, così come altre risorse
naturali, sono un valore ag-
giunto per il nostro territo-
rio. Bisogna trovare la
capacità innovativa per ren-
derle fonte di sviluppo».
Rossano Pazzagli, direttore
del Centro Aria, ha coordi-
nato la tavola rotonda tra i
sindaci che stanno gestendo
progetti relativi alla Strate-
gia nazionale delle aree in-
terne: il sindaco di Spinete
Andrea Romano il progetto
pilota del Matese; Salvatore
D’Amico, primo cittadino
di Jelsi, il progetto per il
Fortore; Linda Marcovec-
chio, vicesindaco di
Agnone per l’area Alto e
Medio Sannio, e Marisa
Margiotta, sindaco di Castel
San Vincenzo per l’area
delle Mainarde. Dal con-
fronto è venuta fuori l’esi-
genza di uscire dalla logica
dell’assistenzialismo, snel-
lire la burocrazia, puntare al
risanamento dei centri sto-
rici per rimettere in moto
l’economia, abbattere i
campanilismi per creare
forme di solidarietà tra i co-
muni, detassare i piccoli ter-
ritori. Particolare attenzione
è stata posta sulla necessità
che tutte le scelte, i progetti,
le iniziative e le realizza-
zioni abbiano il conforto
della partecipazione delle
popolazioni locali, rese o da
rendere edotte sul valore dei
servizi che la natura offre
all’umanità: circa 145mila
miliardi di dollari annui, ri-
spetto ad un Pil globale di
80mila miliardi di dollari.
Ad entrare nel merito è stato
Davide Marino, docente di
Contabilità ambientale e
servizi ecosistemici del
Centro di ricerca Aria, il
quale ha evidenziato come
gran parte dei servizi ecosi-
stemici siano concentrati
proprio nelle aree interne,
«ma c’è la necessità di co-
struire comunità resilienti
tra coloro che esercitano il
governo del territorio», per-
ché se da un lato c’è una
grande offerta, deve esserci
la capacità di trasformarla
in nuovi consumi, a partire
dalla consapevolezza delle
comunità. Probabilmente, è
questa una delle chiavi di
volta della crescita delle
aree interne. Le conclusioni
sono state affidate a Enrico
Borghi, che ha illustrato in
sintesi le politiche del go-
verno sullo sviluppo delle
zone interne. Politiche che
premiano le comunità che
sanno rendersi protagoniste
del processo di cambia-
mento, che sanno fare inno-
vazione e cooperare. Ha
inoltre evidenziato l’impor-
tanza di formare la classe
dirigente, ha ribadito i van-
taggi della legge sui Piccoli
Comuni e del decreto del
Sud che genera risposte a
sostegno dell’imprenditoria,
oltre alla normativa sulla
Green Community: «una
grande idea per far spendere
le risorse in modo che il ter-
ritorio abbia la capacità per
camminare con le proprie
gambe». Altro dato saliente:
l’assenza dei politici e dei
politicanti.
Dardo
“Facciamo nascere il Parcoregionale dell’Alto Molise”
A Castel del Giudice il convegno sul futuro delle aree interne: ambiente e coesione territoriale
Ultima chiamata, lunedì,
in Consiglio regionale per
l’approvazione della pro-
posta di legge per la legge
elettorale. Ricordiamo,
che la proposta iscritta
nell’agenda dei lavori
consiliari, prevede il Col-
legio unico, l’abolizione
del listino e del voto di-
sgiunto. La coalizione
dovrà superare il 10% per
partecipare al riparto dei
seggi e all’interno della
stessa il singolo partito
ottenere almeno il 3%
per cercare di ottenere un
consigliere. Ma è proprio
sul collegio unico, che
sono stati registrati non
pochi mal di pancia nelle
ultime ore. C’è chi, in-
fatti, continua a sostenere
la tesi di tre collegi o, in
second’ordine di due col-
legi. Giustificando il tutto
con le rappresentanze ter-
ritoriali che, in questo
caso, sarebbero garantite.
La proposta del Collegio
unico, però, si fonda sulla
necessità di dare al consi-
gliere regionale la piena
titolarità di rappresen-
tanza in una regione pic-
cola e, per questo, con
maggiore necessità di
forza politica e program-
matica. Del resto, si tratta
di assicurare la piena uni-
formità di interventi e
azioni programmatiche
capaci di un quadro orga-
nico strategico e non di
singoli campanili. Lu-
nedì, così, il Consiglio re-
gionale sarà chiamato ad
esprimersi sulla proposta
di legge che, seppure do-
vesse giungere all’ultimo
minuto, andrà a rappre-
sentare pur sempre un
punto importante e nuovo
per accantonare la legge
attualmente in vigore e,
ormai, datata.
Legge elettorale, ultima chiamata
La proposta approda lunedì in Consiglio regionale
Particolare attenzione è stata posta sulla necessità che tutte le scelte, i progetti, le iniziative
e le realizzazioni abbiano il conforto della partecipazione delle popolazioni locali, rese
o da rendere edotte sul valore dei servizi che la natura offre all’umanità
426 novembre 2017
TAagliolto
di Tecla Boccardo*
Il 25 novembre, in tutto il
mondo, una forte campagna
voluta dalle Nazioni Unite che
lancia 16 giorni di attivismo,
fino al 10 dicembre, per dire
basta alla violenza di genere,
adottando l’arancione come
colore simbolo e il messaggio.
Secondo Un Women, l’agen-
zia Onu che si dedica al tema
dei diritti femminili, circa la
metà degli omicidi di donne in
ogni parte del mondo è perpe-
trata dal partner o da un pa-
rente e anche in Italia, secondo
i dati in nostro possesso, ogni
2 giorni e mezzo viene com-
messo un femminicidio per
mano di chi afferma di amare,
invece uccide. Una strage infi-
nita, ingiusta e che va fermata!
In Italia quasi 7 milioni di
donne, hanno subito abusi e
violenze di diverso genere, ma
tutte rilevanti allo stesso
modo.
Il problema, certamente, è cul-
turale. In un Paese dove oltre
il 17% degli uomini non con-
danna o addirittura ritiene am-
missibile la sottomissione
della donna, è evidente che
esiste un grave problema di
fondo. Purtroppo, poi, è accer-
tato che la violenza è annidata
anche in luoghi fin ora reputati
inimmaginabili, ed è diventa
tristemente trasversale: colpi-
sce bambine, donne fragili, ma
anche donne istruite e potenti.
E proprio questi gravissimi
fondamenti spingono associa-
zioni, parti sociali, ammini-
stratori, personaggi pubblici e
artisti e a impegnarsi sul tema
della violenza.
Assieme a centinaia di donne,
a Montecitorio ho partecipato
all'iniziativa promossa dalla
Presidente della Camera, on.
Laura Boldrini, che ha voluto
organizzare una serie di mo-
menti di approfondimento e ri-
flessione, con testimonianze
dirette di donne che hanno su-
bito violenza o che con la vio-
lenza hanno in qualche modo
a che fare.
E' doveroso da parti di tutti - a
partire dalle più alte Istituzioni
per terminare nel più piccolo
nucleo familiare - dar atten-
zione e ascolto a donne in dif-
ficoltà, ma anche cominciare
in un'opera di sensibilizza-
zione su questo tema che ri-
guarda tutti, non solo le donne.
La Uil, ovunque, combatte da
anni su questo fronte, su tutti i
territori, attraverso i suoi cen-
tri di ascolto Mobbing e Stal-
king che, in totale anonimato
e riservatezza, accolgono
donne in difficoltà e vittime di
violenze.
Assieme alla nutrita delega-
zione UIL, sottolineeremo alla
Presidente della Camera come
a nostro parere risultino estre-
mamente carenti le norme pre-
viste in Manovra di bilancio
specifiche per la donna, a par-
tire dagli essenziali diritti nel
mondo del lavoro. A riguardo
la Uil, con Cgil e Cisl, ha di re-
cente sollecitato formalmente
il Governo attraverso la pre-
sentazione di un documento
nel quale, oltre a chiedere un
piano per l’occupazione fem-
minile, è stato chiesto un ap-
posito intervento per
accompagnare le donne vit-
tima di violenza nel mondo del
lavoro.
Anche in Molise, nonostante
le tante difficoltà, i nostri ope-
ratori, attraverso gli sportelli
Mobbing e Stalking presenti
nelle sedi sindacali, offrono
sostegno e servizi a quante
donne quotidianamente vi-
vono disagi e soffrono situa-
zioni di difficoltà, spesso nel
silenzio, nell'omertà, nella ver-
gogna.
E proprio in un'ottica di soste-
gno concreto la UIL ha isti-
tuito lo sportello per l'Auto
impiego donna a Isernia, chie-
dendo al tavolo di PARTE-
NARIATO l'incremento di
risorse per l'auto imprendito-
rialità di donne e un punteggio
maggiore per le assunzioni in
rosa, ottenendo dalla Regione
riscontri positivi a riguardo.
Naturalmente bisogna fare di
più ma siamo fiduciosi sul fu-
turo.
Il Sindacato, continuerà a fare
la sua parte, in Italia come in
Molise, destinando il massimo
impegno, umano ed econo-
mico su questo tema, aumen-
tando lavoro e presenza sui
territori, ascoltando e tute-
lando le donne in difficoltà,
proponendo e incalzando la
politica a creare i presupposti
affinché, da domani, questi
spaventosi numeri comincino
ad invertire la rotta.
*Segretaria regionale Uil
Molise
Violenza sulle donne,un crimine ignominioso
526 NOVEMBRE 2017
TAagliolto
In occasione della Giornata
nazionale per la sicurezza
nelle scuole, celebrata in
tutta Italia lo scorso 22 no-
vembre, anche il Comitato
Regionale Molise della
Croce Rossa Italiana e il
Comitato Locale di Isernia
della CRI hanno organiz-
zato e preso parte a manife-
stazioni volte a
sensibilizzare la cittadi-
nanza, in modo particolare i
più piccoli, a questa impor-
tante tematica.
A Termoli il presidente CRI
Molise, il dottor Giuseppe
Alabastro, insieme a Volon-
tari e Infermiere Volontarie
hanno fatto visita a 56
alunni delle classi terze e
quarte del plesso scolastico
“Principe di Piemonte” di
Termoli, direzione didattica
del I circolo. I piccoli stu-
denti hanno preso parte a
una lezione di Protezione
Civile. Non il classico in-
contro teorico, i Volontari
della CRI Molise e il presi-
dente Alabastro hanno
messo in scena un vero e
proprio gioco educativo per
insegnare ai bambini le
componenti della Prote-
zione Civile che operano in
caso di emergenza. Attra-
verso degli elmetti, di cin-
que colori differenti, sono
stati illustrati agli alunni i
numeri utili da contattare
qualora dovessero trovarsi
in una situazione di peri-
colo.
Un gioco di ruolo, invece,
ha permesso al presidente
Alabastro di spiegare cos’è
il COC (Centro Operativo
Comunale) e le attività delle
componenti, sia in tempo di
pace che di guerra. La gior-
nata si è conclusa con la co-
struzione di un sismografo.
Nella realizzazione di que-
sto strumento tutti i bambini
hanno dato il loro contri-
buto, in modo particolare il
piccolo Claudio che ha già
le idee chiare: da grande
vuole fare il sismologo.
L’incontro si è concluso con
le tante domande da parte
dei bambini e con una ri-
chiesta un po’ insolita. Gli
alunni, infatti, hanno chie-
sto un autografo al presi-
dente Alabastro. “Al di là di
questo momento simpatico
– ha commentato sorri-
dendo il presidente Alaba-
stro -, siamo molto
soddisfatti della giornata. I
bambini hanno dimostrato
molto interesse. Conoscere
sin da piccoli cosa fare e chi
contattare in caso di emer-
genza è fondamentale per
supportare nelle operazioni
le componenti della Prote-
zione Civile”.
Estremamente soddisfatto
anche il corpo docenti, in
primis la dirigente scola-
stica Rosanna Scrascia, che
ha fortemente voluto l’ini-
ziativa. “Attraverso il gioco
– ha dichiarato in merito
l’insegnante Maria Teresa
Colabella – i bambini hanno
imparato molte cose utili,
compresa la storia di una
prestigiosa associazione
come la Croce Rossa. Una
manifestazione molto coin-
volgente”. Il corpo docente
e la dirigente scolastica,
inolte, hanno voluto ringra-
ziare il presidente Alabastro
e i Volontari della CRI Mo-
lise per l’impegno profuso
nell’organizzare questa ma-
nifestazione.
Contemporaneamente a Ve-
nafro, presso l’Istituto
Comprensivo “Don Giulio
Testa”, il Comitato Locale
di Isernia, di concerto con i
rappresentanti della Prote-
zione Civile presenti sul ter-
ritorio, e con l’Associazione
Nazionale Vigili del Fuoco
di Venafro, ha preso parte a
un’altra iniziativa sulla si-
curezza nelle scuole. Men-
tre alcuni Volontari hanno
fatto visionare ai bambini
l’ambulanza e gli strumenti
utilizzati nel primo soc-
corso, Carmen Lalli, inse-
gnate e Volontaria Cri,
specializzata in disaster
emergency manager, ha ef-
fettuato una lezione sulle
norme comportamentali da
attuare in caso di pericolo.
“Tutte le classi sono state
coinvolte in laboratori di-
dattico-creativi già nei
giorni precedenti – ha di-
chiarato in merito Carmen
Lalli, insegnante e Volonta-
ria CRI -. Con i docenti gli
alunni hanno discusso su
norme ed azioni valide per
la sicurezza nelle scuole e
sul proprio territorio. Il pro-
gramma della giornata, for-
temente sentita dal dirigente
Marco Viti quale rappresen-
tativa di un percorso di pre-
venzione ed adeguamento
che l’Istituto interiorizza e
segue nell’arco dell’intero
anno scolastico”.
Sicurezza nelle scuole,la sensibilizzazione CRI
Manifestazioni della Crosse Rossa Italiana
di Mons. Gabriele Teti
Con la solennità di Cristo Re si
conclude l'anno liturgico: in que-
sto modo si dimostra che Cristo è
il centro ed il fine, non solo della
liturgia e della Chiesa, bensì di
tutta la storia dell'uomo. In Lui ri-
conosciamo il primogenito di ogni
creatura e Lui adoriamo come Re
e Signore delle nostre vite. Solo in
Cristo, Re dell'universo, sta la no-
stra salvezza e la nostra felicità.
Egli,come un Pastore, ci viene a
cercare, soprattutto nei giorni nu-
volosi e di caligine, solamente per
riportarci nel recinto del suo
amore e farci riposare. Abbiamo
seguito nel corso dei tempi forti
dell'anno, la storia della nostra sal-
vezza, momenti chiave che hanno
culmine nel triduo pasquale. Nel
momento culminante del Gloria,
che cantiamo nella messa, di-
ciamo: “Quoniam tu solus san-
ctus, tu solus Dominus, tu solus
Altissimus Iesu Christe”. Questa è
forse la miglior sintesi di quel che
celebriamo oggi. Alla fine del-
l'anno liturgico, alla fine della
lunga serie di domeniche, ab-
biamo seguito una dopo l'altra le
pagine del vangelo e ci siamo se-
duti alla mensa del Signore. E la
liturgia ci invita a ricapitolare tutto
quel che abbiamo contemplato du-
rante l'anno, in uno sguardo: Gesù,
l'unico che vale la pena avere sem-
pre davanti agli occhi, l'unico in
cui possiamo sperare sempre,
l'unico che vale la pena seguire
perchè la sua via è l'unica via. Così
possiamo dirgli: “Tu sei, Signore,
colui che rimane quando tutti
vanno via. Colui che viene quando
tutti vanno via. Colui che illumina
quando tutto si spegne. Colui che
non tradisce mai.” Oggi, dunque,
tutto deve ridursi a questo: fissare
lo sguardo a Gesù e rendergli lode.
Ma attenzione: occorre guardare il
vero Gesù, quello che abbiamo
imparato a conoscere nel Vangelo,
e non un immaginario e falso
“messia”, con la pretesa di essere
il dominatore di questo mondo.
Infatti, l'iscrizione posta sulla
croce di Gesù agonizzante: “Que-
sto è il Re dei giudei”, esprime un
paradosso che c'è nel cuore della
fede cristiana. Nessuno può mera-
vigliarsi delle diverse reazioni di
tutti coloro che contemplano Gesù
e di cui il vangelo di oggi riferisce
in maniera così splendida: “Sie-
derà sul trono della sua gloria e se-
parerà gli uni dagli altri” I termini
“Regno” e “Re”, poi, non pos-
sono essere interpretati con le ca-
tegorie politiche. Alcuni
contemporanei di Gesù li com-
prendevano come sollevazione
nazionale e ribellione, per questo
tenevano la mano sull'impugna-
tura della spada, pronti ad usarla
alla prima occasione. Certo, altri
associavano il concetto di Regno
ad un intervento di Dio che
avrebbe cambiato radicalmente la
direzione della storia della sal-
vezza. Quando Gesù annuncia che
è giunto il Regno di Dio, tutti si
domandano: “Come avverrà?”. E
Gesù presenta loro nei fatti tutto
quel che già sta cambiando: i cie-
chi vedono, gli storpi camminano
e a tutti è offerto il perdono. Per-
donando e morendo per la sal-
vezza di tutti, Gesù crea una
nuova unità tra gli uomini: abbatte
i muri che li separano, rompe le
spirali di odio, include tutti nel cir-
cuito dell'amore. Origene diceva
che Cristo stesso è il Regno. An-
nunciare Lui è annunciare il
Regno di Dio. Questa è la mis-
sione specifica della Chiesa !
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo