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EDITORIALE L’UNIONE DEI COMUNI DI SAN ROCCO I l pellegrino può essere definito il viandante che cal- pesta le “Tracce dell’Infi- nito”, nei tortuosi sentie- ri, stretti ed impervi, per cercare, nell’altro, l’au- tentico “Volto del Signore”. Nella storia della cri- stianità, il Pellegrino dell’Assoluto, San Rocco, è divenuto un paradigma di riferimento per vivere l’esperienza del sacro, al fine di imitare Gesù, il Figlio di Dio, un modello incomparabile per con- templare il Mistero. La pubblicazione del- l’inserto “Sulle Orme di San Rocco”, per i devoti e gli uomini di buona volontà, deve essere la “Stella Polare”, a cui vol- gere lo sguardo, per spa- ziare nell’Orizzonte della Carità e far sì che tale virtù, alle soglie del terzo millennio, sia il segno visibile dell’amore per il prossimo. L’Associazione Europea Amici di San Rocco, istituita dal Procuratore Costantino De Bellis, si è radicata in tutta la penisola, per sal- vaguardare la devozione per il Pellegrino di Dio, in un contesto dominato dalla globalizzazione e dai processi della tecno- logia.L’uomo contempo- raneo può smarrirsi nel sentiero dell’essere, distratto e ammaliato da altre dottrine, affascinato da pseudo-valori, rele- gando ai margini della storia le vera fonte da cui attingere l’Acqua dello Spirito. Pellegrini lungo le strade del mondo CONTINUA a pag. 4 IL PROCURATORE Provocati alla Santità Carissimi Amici di San Rocco e lettori, rieccoci a voi nuo- vamente dopo una breve pausa del nostro giornalino, periodico d’informa- zione della grande famiglia degli “Amici di San Rocco”. Spero che questa assenza non vi abbia distolti dal nostro cammino spirituale, dagli affetti fraterni e dal pensare a Dio, San Rocco, il prossimo e voi stessi. Carissimi, la nostra attività asso- ciativa, come ben sapete, non si è ferma- ta ma è rimasta costante attraverso la regolarità del mio servizio nelle continue visite ai gruppi pre- senti nel territorio ita- liano ed ora anche in Spagna, da dove ci giungono numerose lettere e richieste di associarsi a noi nel nome di San Rocco; le catechesi con i capi- gruppo, l’ultima tenu- tasi a Capriati al A CAPRIATI AL VOLTURNO CONTINUA A PAG. 3 CONTINUA A PAG. 2 ARTICOLI ALLE PAG. 2-3 Nella foto l’inaugurazione del museo da parte del Procuratore con le autorità Un museo per San Rocco L’incontro col Papa E’ importante vivere in sin- tonia con quanto la Chiesa ci pro- pone nella persona del Sommo Pontefice. Per tutti è scuola di fede quando, maestra e madre, guidando il cam- mino spirituale di noi pellegrini nel tortuoso scorrere del tempo, ci invita a leggere, contem- plare, vivere ed accoglie- re il mistero di Dio che si rivela a noi in Cristo Gesù. Mercoledì 5 luglio, sotto un sole cocente, ho assistito all’udienza generale di Sua Santità Benedetto XVI. Dopo la sua toccante e profonda catechesi il Santo Padre ha salutato personal- mente gli invitati all’u- www.amicidisanrocco.it › e-mail: [email protected] Febbraio 2007 di NICOLA MASTROCINQUE di COSTANTINO DE BELLIS Procuratore di San Rocco I l 28 ottobre 2006 è una data storica per la grande comu- nità degli “Amici di San Rocco”. A Capriati al Volturno è stato, infatti, inau- gurato il Museo ico- nografico europeo dedicato al nostro Santo pellegrino. E’ stato un even- to straordinario, che ha visto la par- tecipazione di oltre 5mila persone e 50 sindaci provenienti da tutt’Italia. Ecce- zionale anche la presenza del Cardi- nale Sanchez. Così la devozione si fa memoria storica dienza; c’ero anch’io tra principi, vescovi amba- sciatori, il semplice Procuratore di San Rocco che ha avuto la forza, con un nodo in gola e pieno di emozio- ne, facendo dono al Santo Padre del libro che ho scritto su San Rocco “ San Rocco,un Santo per amico”, di pronunciare queste poche parole: A L’incontro del Procuratore col Papa, il 5 luglio del 2006 Benedetto XVI al Procuratore: «Rocco? Un grande Santo» PITIGNANO ALI TERME ALEZIO SCILLA A GIOIOSA A PAG. 4 A maggio convegno europeo I GRUPPI A PAG. 7 La grande famiglia di S. Rocco

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EDITORIALE

L’UNIONE DEI COMUNI DI SAN ROCCO

Il pellegrino puòessere definito ilviandante che cal-

pesta le “Tracce dell’Infi-nito”, nei tortuosi sentie-ri, stretti ed impervi, percercare, nell’altro, l’au-tentico “Volto delSignore”.

Nella storia della cri-stianità, il Pellegrinodell’Assoluto, San Rocco,è divenuto un paradigmadi riferimento per viverel’esperienza del sacro, alfine di imitare Gesù, ilFiglio di Dio, un modelloincomparabile per con-templare il Mistero.

La pubblicazione del-l’inserto “Sulle Orme diSan Rocco”, per i devoti egli uomini di buonavolontà, deve essere la“Stella Polare”, a cui vol-gere lo sguardo, per spa-ziare nell’Orizzonte dellaCarità e far sì che talevirtù, alle soglie del terzomillennio, sia il segnovisibile dell’amore per ilprossimo.

L ’ A s s o c i a z i o n eEuropea Amici di SanRocco, istituita dalProcuratore CostantinoDe Bellis, si è radicata intutta la penisola, per sal-vaguardare la devozioneper il Pellegrino di Dio,in un contesto dominatodalla globalizzazione edai processi della tecno-logia.L’uomo contempo-raneo può smarrirsi nelsentiero dell’essere,distratto e ammaliato daaltre dottrine, affascinatoda pseudo-valori, rele-gando ai margini dellastoria le vera fonte da cuiattingere l’Acqua delloSpirito.

Pellegrinilungo

le stradedel mondo

CONTINUA a pag. 4

IL PROCURATORE

Provocati alla Santità

Carissimi Amici di San Rocco e lettori,rieccoci a voi nuo-

vamente dopo unabreve pausa delnostro giornalino,periodico d’informa-zione della grandefamiglia degli “Amicidi San Rocco”. Speroche questa assenzanon vi abbia distoltidal nostro camminospirituale, dagli affettifraterni e dal pensarea Dio, San Rocco, ilprossimo e voi stessi.

Carissimi, lanostra attività asso-ciativa, come bensapete, non si è ferma-ta ma è rimastacostante attraverso laregolarità del mioservizio nelle continuevisite ai gruppi pre-senti nel territorio ita-liano ed ora anche inSpagna, da dove cigiungono numeroselettere e richieste diassociarsi a noi nelnome di San Rocco; lecatechesi con i capi-gruppo, l’ultima tenu-tasi a Capriati al

A CAPRIATI AL VOLTURNO

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ARTICOLI ALLE PAG. 2-3 Nella foto l’inaugurazione del museo da parte del Procuratore con le autorità

Un museo per San Rocco

L’incontro col Papa

E’importantevivere in sin-tonia con

quanto la Chiesa ci pro-pone nella persona delSommo Pontefice. Per

tutti è scuola di fedequando, maestra emadre, guidando il cam-mino spirituale di noipellegrini nel tortuososcorrere del tempo, ci

invita a leggere, contem-plare, vivere ed accoglie-re il mistero di Dio che sirivela a noi in CristoGesù.

Mercoledì 5 luglio,sotto un sole cocente, hoassistito all’udienzagenerale di Sua SantitàBenedetto XVI. Dopo lasua toccante e profondacatechesi il Santo Padreha salutato personal-mente gli invitati all’u-

www.amicidisanrocco.it › e-mail: [email protected] Febbraio 2007

di NICOLA MASTROCINQUE

di COSTANTINO DE BELLISProcuratore di San Rocco

Il 28 ottobre2006 è unadata storica

per la grande comu-nità degli “Amici diSan Rocco”. ACapriati al Volturnoè stato, infatti, inau-gurato il Museo ico-nografico europeodedicato al nostroSanto pellegrino.

E’ stato un even-to straordinario,che ha visto la par-tecipazione di oltre5mila persone e 50sindaci provenientida tutt’Italia. Ecce-zionale anche lapresenza del Cardi-nale Sanchez.

Così la devozione si fa memoria storica

dienza; c’ero anch’io traprincipi, vescovi amba-sciatori, il sempliceProcuratore di SanRocco che ha avuto laforza, con un nodo ingola e pieno di emozio-ne, facendo dono alSanto Padre del libro cheho scritto su San Rocco “San Rocco,un Santo peramico”, di pronunciarequeste poche parole: A

L’incontro del Procuratore col Papa, il 5 luglio del 2006

Benedetto XVI al Procuratore: «Rocco? Un grande Santo»

PITIGNANO ALI TERME ALEZIOSCILLAA GIOIOSA

A PAG. 4

A maggioconvegnoeuropeo

I GRUPPI

A PAG. 7

La grandefamiglia diS. Rocco

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IIIInnnn PPPPrrrr iiiimmmmoooo PPPPiiiiaaaannnnoooo2 Febbraio 2007

Ricordarlo procuraancora una gran-de emozione; la

mattina del 28 ottobre2006 a Capriati alVolturno, in una magica esolare giornata, con la citta-dina lustrata e addobbata afesta, come si conviene, peronorare il Santo e per acco-gliere le migliaia di pellegri-ni che come sempre inva-dono le strade dei lorovariopinti stendardi edinsegne confraternali, noic’eravamo.

Sembrava un fiume inpiena e la piazza Roma diCapriati un enorme pratoverde, sì, quel verde dellemantelline degli amici diSan Rocco.

Alle 7.30 sono arrivati iprimi autobus dallaCalabria con i pellegrini checon i loro tamburi hannodato vivacità alla giornata.Man mano Capriati si èriempita di colori, stendar-di e di altri simboli devozio-nali in onore di San Rocco.

Il Procuratore di SanRocco Costantino De Bellisha atteso i gruppi “amici diSan Rocco” ed i pellegriniall’interno del SantuarioDiocesano dedicato alSanto con parole di benve-nuto, preghiere e canti. Alle10.00 il Procuratore conSua Eminenza Rev.ma JosèCardinale Sanchez, sonoandati presso il palazzomunicipale per rivolgere unsaluto agli oltre cinquantasindaci ed autorità civili emilitari presenti.

Alle 10.30 puntuali si èpassati al taglio del nastro ealla benedizione dei localiche ospitano il MuseoIconografico Europeo inonore di San Rocco, forte-mente voluto dalProcuratore di San Rocco,il quale per l’occasione hafatto sì che l’appuntamentodi ottobre che solitamentesi svolge a Roma nellaChiesa di San Rocco, sededell’Associazione EuropeaAmici di San Rocco, sitenesse a Capriati, dandocosì un nuovo ed indimen-ticabile ricordo a questacomunità dove San Rocco èdi casa. A seguire laCelebrazione Eucaristicapresieduta da SuaEminenza Rev.ma JosèCardinale Sanchez .

E la fraternità ha fun-zionato. Perché questo è ilfine di questi straordinariincontri che l’AssociazioneEuropea Amici di SanRocco, sotto la guida spiri-tuale di mons. Filippo Tuccie del Procuratore di SanRocco Costantino De Bellis,si prefigge.

Alla fine qualcuno li hacontati: i partecipanti

erano oltre cinquemila pro-venienti da ogni angolod’Italia dove è venerato SanRocco.

E noi c’eravamo.Dovunque si guardava sivedeva la gioia: sui volti deipellegrini, nei saluti, negliabbracci, negli incontri, epoi una fede semplice,quasi genuina.

Abbiamo avuto mododi guardarci negli occhi, dileggere nell’animo di quellagente che non farà mai cro-

naca ma che scrive paginedi vita rocheliana.

Il cammino, il pellegri-naggio, ci contraddistin-guono: gli amici di SanRocco non corrono, “cam-minano”, santificano ilcamminare ed il peregrina-re come fece Rocco diMontpellier, che peregri-nando e camminando insilenzio e in preghieraamava e portava la Paroladi Gesù.

Dopo la suggestiva e

commovente processionecon la statua di San Rocco ela preziosa Reliquia delSanto per le principali viedi Capriati, la lunga giorna-ta si è conclusa conl’Adorazione Eucaristica.Tutti i presenti con SanRocco hanno detto grazie aDio per il dono della frater-nità e della fede.

Così si concludeva ilmeraviglioso incontro “Ungiorno con San Rocco” e l’i-naugurazione del Museo

Il “tempio” dei ricordiStraordinaria la partecipazione: più di 5mila da tutt’Italia

Nasce a Capriati il Museo iconografico europeo di San Rocco

SSUULLLLEE OORRMMEE DDII SSAANN RROOCCCCOO

Lei Santità, perpetuo evisibile principio e fon-damento dell’unitàdella Chiesa, roccia sucui fonda la certezzadella nostra fede,“dolce Cristo in terra”porgo il mio referenteomaggio ed ossequioattraverso questo mioumile lavoro e serviziodi apostolato sulleorme di San Rocco,pellegrino di carità.

Il Santo Padrequando ha visto lacopertina del libro,dove è raffigurato SanRocco, sorridendo haesclamato: “Ah, SanRocco! Bene, bene, èun grande Santo”.

N a t u r a l m e n t e ,amici carissimi, in quelmomento vi portavotutti nel mio piccolocuore ed ho chiesto aSua Santità BenedettoXVI di benedire me, lanostra grande famigliadegli “Amici di SanRocco” e tutte le comu-nità che venerano SanRocco.

Al termine il Papami ha omaggiato dellaCorona Rosario bene-detta personalmenteda Lui.

La foto più bellache rimarrà nel miocuore della giornata è ilsorriso e la dolcezza delPapa. Questo amicicari è un altro regalo disan Rocco a me e a tuttivoi; con affetto frater-no vi saluto nell’attesadi riabbracciarvi tuttinuovamente il 28 otto-bre prossimo a Capriatial Volturno (CE) per l’i-naugurazione delnostro museo e dellagiornata “in preghieracon San Rocco”.

Il vostro Procuratore

DALLA PRIMAL’INCONTROCOL PAPA

SAN ROCCO, LA SUA VITA NEL CAMMINO DI SANTITA’

Iconografico Europeo diSan Rocco.

In tutti è rimasta unagrande nostalgia di frater-nità, una gioia contagiosa eun po’ di tristezza perché sidoveva tornare a casa.

La fraternità è unarealtà forte e per gli Amicidi San Rocco ed il loroProcuratore uno stile di vitada cogliere sempre.(A.V.)

«Rocco?Un grande

Santo»

Dopo la pubblicazione della prima lettera enciclica diPapa Benedetto XVI “Deus caritas est” e il conseguenterilancio, da parte del Papa, dell’attività caritativa fonda-mentale per ogni cristiano, non potevamo noi tacere e nonmettere in evidenza quanto l’esempio di vita del nostrocaro San Rocco sia attuale ancora oggi per noi uomini delterzo millennio. Così abbiamo deciso di iniziare da questonumero del nostro inserto informativo la pubblicazionedella vita di San Rocco di Montpellier. Accingendoci allalettura degli eventi più significativi della storia di questoSanto, predisponiamoci a rendergli l’omaggio della nostrapiù viva devozione, onorandolo non solo a parole masoprattutto nell’esempio di vita. Ammiriamo il profiloumano e spirituale del nostro caro Santo; seguiamolo nelsuo operoso cammino di carità, accanto ai fratelli, tra i piùabbandonati, colpiti dalla peste; vediamolo nel suo slanciodi umile samaritano e potente taumaturgo. Invochiamoloanche noi contro tante pestilenze attuali che in molteplicimodi distruggono l’immagine di Dio in noi.

Una predizione di graziaLa vita di San Rocco comincia con uno straordinario

evento di predizione: sul petto del neonato, alla nascita,appare un segno di croce; non sarà un’apparizione fugace,ma quella espressiva figura vi resterà sempre. Quellacroce, che dovrà rivelarsi come un sacro Crisma, guiderà ilgiovane Rocco sulla via del sacrificio e dell’Amore che gliapriranno le porte dei cieli.

La nascitaSan Rocco nasce in Francia, a Montpellier, nell’anno

1295. Sarà l’unico erede di una nobile famiglia che ebbeanche parte autorevole nella vita pubblica della città. Igenitori, ferventi cristiani, avevano pregato per lungotempo la Madonna affinché concedesse loro la gioia di unfiglio. La speranza non fu disattesa e venne doppiamentecoronata. Il lieto evento mostrò quel segno di grazia, cui siè fatto cenno, che faceva presagire un avvenire particolarenella fede. Le cronache del tempo, insieme all’evento dellacroce, ci parlano di un’altra manifestazione inconsueta: ilneonato rifiuta di nutrirsi negli stessi giorni in cui la madresi astiene dal cibo per una sua scelta devozionale. Il futurodi Rocco certo confermò che quegli episodi potevano vera-mente appartenere alla realtà di una creatura sulla qualesi era posato lo sguardo di Dio: uno sguardo che Roccoseppe però accogliere dal più profondo dello spirito.

L’adolescenzaFino all’età di venti anni Rocco resta in Francia con i

genitori. Si istruisce presso gli ordini religiosi; si considerasia un allievo dei Domenicani, quanto un aderente alterz’ordine Francescano. Non meno importante fu l’educa-zione cristiana ricevuta in famiglia: infatti, in questo spiri-to di fede, il padre in punto di morte esorta Rocco a metter-si “al servizio di Cristo”. La dottrina acquisita presso i reli-giosi e gli insegnamenti familiari trovarono però un terre-no così fertile che poterono produrre un raccolto veramen-te abbondante.

San Rocco sceglie la sua stradaRimasto orfano dei genitori, alla giovane età di venti

anni, Rocco si libera di tutti i beni ereditari, distribuendo lecopiose ricchezze alle vedove, ai poveri, agli istituti religio-si; non solo, ma si spoglia anche della sua identità perso-nale, che gli veniva dal suo illustre casato, facendo voto direstare in incognito per evitare di ricevere particolaririguardi in virtù della sua nobile origine. Ben altre virtùinteressavano quel giovane: l’amore, la carità, l’assistenzaai fratelli sofferenti, il comportarsi, in tutto secondo laparola di Cristo. Animato da questo spirito di umiltà e didevozione, Rocco decise di effettuare un pellegrinaggio dipenitenza verso Roma, per venerare le tombe dei SantiApostoli. Veste, secondo la tradizione, il consueto abito delpellegrino: una casacca, un cappello a falde larghe, unaborraccia ricavata da una zucca, qualche conchiglia perraccogliere l’acqua dai fiumi, una bisaccia a tracolla.

Un pellegrinaggio che lo apre alla gloria dei SantiQuel pellegrinaggio in Italia si svolgerà in uno scena-

rio avvilente per il dilagare della peste. Nel lunghissimo tri-ste periodo in cui il morbo funestò l’Italia e l’Europa si con-tarono milioni di morti; ma quelle terre così flagellatesaranno anche quella “vigna del Signore” dove, per quell’u-mile pellegrino, tra le spine degli affanni umani, cresceràla sua grandezza spirituale. Perché Rocco saprà accostar-si al calvario del suo prossimo, per farsi umile cireneo nel-l’aiutarlo a portare la croce. Un’azione che dovremmosempre portare nel cuore; un gesto che consola chi la rice-ve; un dovere che porta gioia al nostro spirito; un’osser-vanza alla parola del Vangelo che ci fa graditi a Dio.

Seguiamo il cammino di San Rocco.

Il taglio del nastro da parte del Cardinale Sanchez Nella foto in alto e in basso la processione del 28/10/2006

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IIIInnnn PPPPrrrr iiiimmmmoooo PPPPiiiiaaaannnnoooo 3Febbraio 2007

«Pellegrini di carità»Il discorso del Cardinale Sanchez all’inaugurazione del Museo

Cari fratelli eSorelle, quando ilnostro amabile e

simpatico ProcuratoreCostantino De Bellis,dell'Associazione Europea"Amici di San Rocco, èvenuto da me per invitarmia questa celebrazione anome di tutti voi, amici diSan Rocco, la mia sponta-nea reazione fu di una verameraviglia. Meraviglia per-ché un cardinale filippino equindi asiatico e dunquenon europeo è stato invita-to a presiedere questa cele-brazione eucharistica incommemorazione di SanRocco, nell’occasione dell'i-naugurazione del MuseoIconografico in onore delnostro venerato Santo.Esprimendo il mio apprez-zamento per l'amabile invi-to, non ho nascosto la miainadeguatezza di parlaredegnamente e proficua-mente di San Rocco, notis-simo e amatissimo da voi eda me, ma lo confesso, solonominalmente conosciuto!Propendevo in quelmomento a declinare l'invi-to ma qualcosa in me midiceva che c’è tempo perconoscere meglio il Santo.Ho richiesto al Procuratoredi fornirmi delle informa-zioni che mi aiutassero acontribuire alle fruttuosecelebrazioni in questi gior-ni a Capriati al Volturno.

Oltre le letterature chemi ha inviato il nostroamato Procuratore, misono ricordato che nellamia casa di famiglia, nellefilippine, avevamo un'im-magine del Santo, nellacamera dove si riuniva lafamiglia per le preghiere.Ricordo anche che la stradadove abitavamo si chiama

San Roque (San Rocco inspagnolo). Questa sorpren-dente scoperta mi ha indot-to ad indagare di più senelle Filippine esistesseun’eco della vostra (italianae europea) devozione alpellegrino della carità, alpellegrino che ha vissuto lasantità nella vita quotidia-na. Infatti, scorrendo ilDirettorio della Arcidio-cesi di Manila ho trovato,con grande sorpresa egioia, che ci sono nellaArcidiocesi di Manila dueVicarie Foranee, intitolate aSan Roque e nove parroc-chie a nome di San Rocco etutte celebrano la festapatronale il 16 Agosto.Questa scoperta dice piùeloquentemente di moltili-bri sulla devozione alSanto, tenendo conto cheManila è stata creataDiocesi nel Anno 1579. InSan Rocco abbiamo unPellegrino Modello per tuttii tempi. Egli è stato unPellegrino fino in fondo. Haconsiderato tutta la sua vitaun pellegrinaggio senzafine; un pellegrinaggioverso la vita eterna. Avevadavanti a se costantemente,e mai le ha dimenticato, leparole del Signore:"Cercate prima il regno diDio e la sua giustizia, e tuttequeste cose vi saranno datein aggiunte." (Mt. 6, 33)

Considerando costan-temente l'invito delSignore: "Se qualcuno vuolvenire dietro a me rinneghise stesso, prenda la suacroce e mi segua. Perchéchi vorrà salvare la propriavita, la perderà; ma chi per-derà la propria vita percausa mia, la troverà. Qualvantaggio infatti avrà l'uo-mo se guadagnerà il mondointero, e poi perderà la pro-pria anima? O che cosal'uomo potrà dare in cam-

bio della propria anima?Poiché il Figlio dell'uomoverrà nella gloria del Padresuo, con i suoi angeli, e ren-derà a ciascuno secondo lesue azioni"( Mt. 16, 24-27).La nostra vita presente ètransitoria; ma è in questavita che l'uomo guadagna operde la vita eterna. Lanostra vera patria, dunqueè nei cieli e di là aspettiamocome Salvatore, il SignoreGesù Cristo, il quale trasfi-gurerà il nostro miserocorpo per conformarlo alsuo corpo glorioso.

L'uomo fa questo pelle-grinaggio verso la vita eter-na secondo la volontà diDio, che l'uomo conosce, ocon la ragione umana sola ocon la ragion illuminata perla rivelazione che noi accet-tiamo come dono di Dionella fede. Noi abbiamoquesto grande vantaggionella chiesa di avere unmagistero guidato dallospirito di Gesù che hasolennemente detto: - Iosono la via, la verità e la vita-.

Nella Chiesa, corpomistico del Signore, abbia-mo molte membra condiversi funzioni come cidice San Paolo. In primo

luogo gli apostoli, i profeti, imaestri, i doni di guarigio-ni, di governare e delle lin-gue; con tutti questi donil'uomo può servire il pros-simo ma sopratutto è lacarità che dobbiamoapprezzare e praticarecostantemente. La caritànon avrà mai fine; le profe-zie scompariranno; il donodelle lingue e la scienza sva-niranno. Rimangono lafede, la speranza e la carità;ma di tutte più grande è lacarità.

E' la carità che SanRocco esercitò con instan-cabile zelo, vedendo neimalati, poveri e bisognosi,il volto del Signore. Di que-sta carità ha grande biso-gno il nostro mondo, chenon riesce vedere i proble-mi e le situazioni prevalenticon occhi di fede; occhi difede con cui il Santo vide ilSignore nella persona delmalato, del bisognoso, delpovero abbandonato. Equesta mancanza di visionespirituale sembra guada-gnare più seguaci anche trale comunità più identificatecon movimenti religiosi. Ilnostro mondo ha bisognodi dare più importanza allatestimonianza di una vita

JOSE T. Cardinal SANCHEZ

SSUULLLLEE OORRMMEE DDII SSAANN RROOCCCCOO

DALLA PRIMA/IL MESSAGGIO DEL PROCURATORE DI SAN ROCCO

Volturno (CE) il 20 gennaio; l’itine-rario spirituale proteso alla crescitadi ogni singolo associato nellecomunità; attraverso l’accoglienzadei tanti pellegrinaggi e gruppinella nostra sede, la Chiesa di SanRocco a Roma, che desiderano pre-gare e venerare l’Insigne Reliquiadel Braccio di San Rocco di cui nesono con orgoglio procuratore ecustode; l’organizzazione del prossi-mo incontro-convegno di preghierae fraternità degli Amici di san Roccoin Calabria, a Gioiosa Jonica (RC),nella diocesi di Locri-Gerace, a talproposito particolarmente emozio-nante è stato conoscere e dialogarecol Vescovo diocesano Mons.Bregantini il quale con gioia ha

accolto l’invito di celebrare que-st’anno il 12° convegno in onore diSan Rocco nella sua diocesi, dove inGioiosa Jonica esiste ed opera unfolto gruppo che a pieno testimoniale virtù del Santo, seguendo il cam-mino della nostra Associazione.

Vivere all’ombra di San Rocco,nella bella Chiesa di Roma; aCapriati al Volturno (CE) sede delnostro Museo; nelle tantissimecomunità con voi tutti amici carissi-mi durante le mie visite, è sempreuna grande opportunità, si è “pro-vocati” dalla santità, dall’amorepaterno e fraterno di Dio e di SanRocco, dalla fraternità che scaturi-sce dai diversi incontri con tantepersone che incontro quotidiana-

mente con questo mio servizio diapostolato. Sono grato al Signoreper questi anni di grazia, ma sentoanche la responsabilità di una ere-dità grande ed impegnativa chechiama me per primo, poi tutti voiad essere eco di un carisma, quellodi San Rocco, messo a servizio degliultimi, dei giovani e della Chiesa.

L’Associazione Europea “Amicidi San Rocco” è un piccolo granellodi sabbia nell’immensità e grandez-za della Chiesa e del mondo ma noine abbiamo fatto un’oasi, un’oppor-tunità preziosa e ricca di stimoli peri devoti e gli amici di San Rocco, perpercorrere le strade del mondo o deinostri luoghi dove viviamo edannunciare a tutti che Cristo Gesù è

la via, la verità e la vita e camminaaccanto a noi.

Alle comunità d’Italia, ai tantidevoti e fratelli che non ci conosconol’invito è di venire anche voi nellagrande famiglia degli Amici di SanRocco. Venite anche voi e vedete leopere di Dio!

Unitevi al nostro cammino digioia, di fede e di disponibilità eimplorate per noi e per voi il donodella fedeltà e della costanza neldarsi. Il Signore certamente ci pre-cede, sarà generoso nella sua ricom-pensa e benedirà coloro che avran-no saputo donare e donarsi congioia!

Il Procuratore di San RoccoCostantino De Bellis

Provocati alla Santità

Il discorso del Cardinale Sanchez all’inaugurazione

cristiana. Dobbiamo ricor-dare insistentemente chenon basta credere ma vive-re la fede. Urge davveromettere in pratica il deside-rio espresso dal recenteConvegno Nazionale aVerona, di dare una veracittadinanza alla fede vissu-ta nella vita quotidiana.

Mi piace ripetere inquesta occasione, in cuionoriamo un pellegrino dicarità vissuta al supremogrado, quello che esalta SanPaolo: "Se anche parlassi lelingue degli uomini e degliangeli, ma non avessicarità, sono come un bron-zo che risuona o un cimba-lo che tintinna. E se avessiil dono della profezia econoscessi tutti i misteri etutta la scienza, e possedes-si la pienezza della fede cosida trasportare le montagne,ma non avessi la carità, nonsono nulla. E se anchedistribuissi tutte le miesostanze e dessi il miocorpo per essere bruciato,ma non avessi carità, nien-te mi giova. La carità èpaziente, è benigna lacarità; ma non è invidiosala carità, no si vanta, non sigonfia, non manca dirispetto, non cerca il suointeresse, non si adira, nontiene conto del male ricevu-to, non gode dell'ingiusti-zia, ma si compiace dellaverità. Tutto copre, tuttocrede, tutto supera, tuttosopporta." (1 Cor. 13, 1-13)

Voglio ricordare, primadi finire, il monito di SanPaolo: "Vivendo secondo laverità della carità, cerchia-mo di crescere in ogni cosaverso di lui, che è il capo,Cristo, dal quale il corpo,ben compaginato e connes-so, mediante la collabora-zione di ogni giuntura,secondo l'energia propriadi ogni membro, riceve

forza per crescere in mododa edificare se stessa nellacarità." (Ef 4, 15-16). Veritàe carità sono sempre insie-me.

E ricordo con ammira-zione l'esempio del nostroSanto Pellegrino dellaCarità, che nascose la suaidentità anche con grandis-simo sacrificio. Quandofinalmente fu scoperta dalsacerdote la sua vera iden-tità, il nostro Santo richie-se, dall'autorità del carcere,il sacramento di riconcilia-zione; ricordo qui quelloche disse il Signore comecondizione essenziale diogni apostolato: "Guarda-tevi dal praticare le vostreopere buone davanti agliuomini per essere da loroammirati, altrimenti nonavrete ricompensa presso ilPadre vostro che è neicieli... Quando tu fai l'ele-mosina, non sappia la sini-stra ciò che la destra, per-ché la tua elemosina restisegreta; e il Padre vostro,che vede nel segreto, tiricompenserà. (Mt 6, 1-3)

Spero con questi pochipensieri che mi sono venutialla mente, per unirmi aquesta simpatica celebra-zione, producano in ognu-no di noi una santa emula-zione, di essere megliocoscienti che noi siamo pel-legrini verso la nostra realepatria preparata da Dio perquelli che con la fede sonodesiderosi e risorti, perarrivare al traguardo, doveaspettiamo di sentire dalPadre: “Venite benedettidel Padre mio: ricevete ilregno preparato per voi findalla fondazione delmondo”.

Roma October 28,2006

Jose T. CardinalSanchez

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La sequela diCristo è larisposta dell’uo-

mo alla chiamata diGesù. Una chiamata diamore a cui spetta unarisposta d’amore. E’commovente il dialogodi Gesù Risorto conPietro. Gesù dice aSimon Pietro: - Simonedi Giovanni mi vuoibene? Pietro asserisce: -Signore, Tu sai tutto, tusai che ti voglio bene. Glirispose Gesù: - Pasci lemie pecorelle. E dettoquesto aggiunge:Seguimi – (Gv. 21, 15ss).Gesù non chiama aseguire una dottrina, mala sua Persona: Egli è l’u-nica attrattiva, il centrod’interesse.

I discepoli impa-rano a conoscereprima Cristo e poi isuoi insegnamenti.Gesù sceglie dei

discepoli perchésiano “testimoni”della sua vita e suc-cessivamente annun-ciatori della sua dot-trina; proprio comehanno fatto con ilProcuratore di SanRocco Costantino DeBellis.

Seguire Gesù signifi-ca fare vita comune conLui, condividere con Lui,mettersi con Lui al ser-vizio del Regno di Dio,come hanno fatto i Santied in particolare SanRocco.

Il primo gruppo diseguaci di Gesù è costi-tuito da 12; che realizza-no pienamente la condi-zione di discepoli e discelti: lasciano tutto, for-mano la sua Famiglia, sidedicano a Lui comple-tamente, ricevono unaformazione particolare esi preparano a d essere i

suoi grandi testimoni.Per poter seguire

Gesù bisogna primaincontrarlo seriamente.Un incontro forte con ilSignore porta a unasequela piena e genero-sa.

Che cos’è per noila sequela?

La sequela indical’indirizzo che l’uomo daalla sua vita ed esprime ilrapporto unico tra Gesùe l’apostolo che lo segue,accoglie la sua parola es’impegna per l’avventodel Regno. La sequela èlasciarsi afferrare dallapersona di Gesù Cristo,come avvenne per apo-stoli. La forza dellasequela viene dalla cer-tezza dell’amore di Gesù,“che ci ama e ci ha libe-rati dai nostri peccaticon il suo sangue” (Ap1,5). Quest’amore è allabase della chiamata alla

sequela ed è la forza checi afferra e ci spinge aseguirlo.

Per noi cristianidel terzo millennioche cosa comportaseguire Cristo?

Noi viviamo unasituazione diversa daquella degli apostoli chevedevano Gesù , lo ascol-tavano e vivevano conlui. La nostra sequela vavissuta alla luce dellaParola di Gesù, incarna-ta nella nostra realtàconcreta, applicata allavita di oggi e alla voca-zione personale di cia-scuno.

San Rocco ha esorta-to il carissimoProcuratore delPellegrino di Dio, guidad e l l ’ A s s o c i a z i o n eEuropea “Amici di SanRocco”, custode dellaReliquia del BraccioSanto, per essere veroseguace di GesùCrocifisso, tra la gentenelle comunità parroc-chiali, testimoniando edattualizzando le paroledi Gesù, monito per idevoti di Montpellier.

Essere seguaci diCristo deve dare unafisionomia alla nostravita, dove esprimere unrapporto unico tra GesùCristo e noi che credia-mo in Lui, lo amiamo,accettiamo i suoi inse-gnamenti e vogliamoimpegnarci per l’avventodel “Suo Regno”.Lasequela deve essere tota-

IIIInnnn PPPPrrrr iiiimmmmoooo PPPPiiiiaaaannnnoooo4 Febbraio 2007

Intervista al Cardinale Sanchez

La sequela, risposta d’amore

SSUULLLLEE OORRMMEE DDII SSAANN RROOCCCCOO

Giornale dell’AssociazioneEuropea Amici di San Rocco

FEBBRAIO 2007

SUPPLEMENTOa Il Corriere del Sud n. 212

del 15 febbraio 2007Autorizzazione

Tribunale di FoggiaRegistro Periodici,

n. 8/92 del 3/7/1992

DIRETTORE RESPONSABILEAntonio Blasotta

REALIZZAZIONEEDIZIONI IL CASTELLO

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STAMPAMartano - Lecce

SULLE ORMEdi SAN ROCCO

N. L. Frey, autore del testo PilgrimStories: on road off the road to Santiago,Berkeley, University of California Press, allapagina 72, riferendosi all’esperienza delCammino di Santiago, scrive: - In generequando i pellegrini cominciano a muoversi,nella loro percezione del mondo si verificanodegli eventi che persistono per tutto il corsodel viaggio: il senso del tempo diventa elasti-co, i sensi aguzzano ed essi conseguono unanuova consapevolezza del proprio corpo edel proprio passaggio. […] Un giovane tede-sco si è espresso così: “nell’esperienza delcamminare ogni passo è un pensiero. Nonpuoi sfuggire a te stesso” - . I ConvegniEuropei e gli incontri “Un giorno con SanRocco” continuano ad alimentare i tralcidella Vigna del Signore e rendono attuale lametafora di Frey: procedere verso mètediverse, la gioia di un nuovo incontro conl’altro, l’appartenenza al sodalizio annullanonel vissuto quotidiano l’indifferenza dell’io,scorgendo lo sguardo al prossimo.

La figura di San Rocco, con i suoi esal-tanti esempi, attraversa latitudini e longitu-

dini, meridiani e paralleli, divenendo per idevoti il “Vangelo Vivente”, un libro aperto,in cui la misericordia e la fratellanza rappre-sentano i cardini dell’esistenza. L’inserto“Sulle Orme di San Rocco” raccoglie testimo-nianze, interviste, riflessioni dei devoti, un“blog” per comunicare nel Villaggio Globale,nel quale il pellegrino conosce le realtà dellafede da Nord a Sud, in cui sono immersi ifedeli, amici di san Rocco. Da Montpellier aVoghera, da Aprigliano (CS) a Bufera (CL),da Capriati a Volturno (CE) a Foglianise(BN), da Flumeri (AV) a Gela (CL), daMontefalcone in Valfortore (BN) a Palata(CB), da Setacciato (CB) a Pietramelara(CE), da Rocca d’Arce (FR) a RoccaD’Evrando (CE), da Sant’Agata di Puglia(FG) a Stellantone(RC), da Stornara (FG) aSupino (FR) aVenosa (PZ), da Arpaise (BN)a Circello (BN), le tradizioni religiose legatea San Rocco si sono radicate nel tempo. Trale varie feste popolari, che si hanno in Italia,legate al culto del Santo di Montpellier,occupa uno spazio particolare la Festa delGrano di Foglianise (16 agosto).

Per celebrare il Pellegrino di Dio, patro-no della peste, la comunità di questo piccolopaese del Sannio si esalta nell’arte dell’in-treccio, peculiarità dei maestri della paglia;con semplici steli di grano tenero, ogni anno,vengono realizzati autentici capolavori, i“carri di grano”, stupende miniature dimonumenti celebri oppure opere scaturitedalle fantasia degli artisti. Nella prefazione altesto “San Rocco, un Santo per Amico”, acura del Procuratore Costantino De Bellis,pubblicato nell’aprile 2006, dalla PoligraficaTerenzi, in Venafro (IS), il Vescovo diCerignola - Ascoli Satriano, Felice Molfetta,ha presentato la figura del Pellegrinodell’Assoluto. Il presule ha scritto: - SanRocco, infatti, non è da cercarsi tra i perfettie i vincenti, bensì tra i poveri in spirito, gliafflitti, i miti, i perseguitati. Egli è colui cheha saputo imitare il Maestro, < mite e umiledi cuore> (Mt 11,29), attraverso la conoscen-za amorosa e intima di Dio e l’incomprensio-ne del mondo, nella fiduciosa attesa dellamanifestazione nella gloria del Signore, suoDio -.

EDITORIALE/ Nicola Mastrocinque continua dalla prima

Pellegrini lungo le strade del mondo

le, ma secondo “la pro-pria vocazione”. Cristoha chiamato ilProcuratore di SanRocco, Costantino DeBellis, come cristianoimpegnato a seguirlo ead annunciare la suaParola nella testimo-nianza di un grandesanto San Rocco, ilPellegrino della Carità.

Come Amici di SanRocco e sull’esortazionee lo stile di vita delnostro amatoProcuratore De Bellis,seguite Cristo, il Signoredella nostra Vita. Eglidarà alla vostra vita unsenso profondo ed unapiena realizzazione.

Josè Sanchez† Cardinale

A maggio tutti a Gioiosa

A Gioiosa Jonica fervono già i preparativi per ilConvegno europeo degli “Amici di San Rocco”, cheavrà luogo il prossimo 26 maggio. La Reliquia delBraccio del Santo, accompagnata dal ProcuratoreCostantino De Bellis, arriverà sabato 19 maggio, alleore 18.30, presso il Viale della Rimembranza. Il 25maggio messa di affidamento della cittadinanza alPatrono (ore 19.00) e veglia di preghiera (ore 22,30).Alle 8 del giorno laccoglienza dei pellegrini darà ini-zio alla manifestazione, che vedrà la partecipazionedel Vescovo Bregantini, di Mons. Filippo Tucci eVicenzo Nadile, oltre a tantissime autorità civili.

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IIII nnnn PPPPrrrr iiiimmmmoooo PPPPiiiiaaaannnnoooo 5Febbraio 2007SSUULLLLEE OORRMMEE DDII SSAANN RROOCCCCOO

La presenza viva della ReliquiaMo n s .

F i l i p p oTucci, la

Reliquia del Bracciodi san Rocco, affidataal ProcuratoreCostantino De Bellis,evoca la presenza spi-rituale del Pellegrinodi Dio, nelle comunitàin cui giunge.

Le ansie, le paure, leincertezze, le difficoltàesistenziali, dinanziall’Insigne Reliquia,diventano appelli accoratidei devoti per ritrovare ilsentiero che conduce allaricerca dei beni supremi.

Perché i devoti nonhanno mai smarrito larotta dello Spirito,invocando con fedel’ausilio del Pellegrinodella Carità?

L’Arciconfraternita diSan Rocco che custodiscenell’omonima Chiesa diRoma l’Insigne Reliquiadel Braccio del SantoPellegrino, in questi ulti-mi anni l’ha inviata inalcune zone d’Italia trami-te l’Associazione AmiciSan Rocco.

L’Arciconfraternitanei suoi maggiori maggio-ri responsabili ha ritenu-to opportuno far perveni-re l’Insigne Reliquia inalcune diocesi italianeperché là, dove questagiunge risvegli la devozio-ne dei fedeli e il ricordodella vita e delle alte virtùdel Santo, solleciti un rin-novato impegno di vitacristiana. Inoltre, la vene-razione della Reliquia sol-lecita alla preghiera, allarevisione di vita e farritrovare quella serenità equella pace dello spiritoche aiutano a superare imomenti oscuri e difficiliche si incontrano nellacammino della vita.

In questa devozionepopolare verso SanRocco, lo Spirito Santoopera ed agisce con la sua

grazia per ricondurresulla strada dell’incontrocon Cristo coloro che sonomeno impegnati nella vitaspirituale o si sono smar-riti nel cammino di fede esono in pericolo di perde-re il bene supremo dellasalvezza.

Il PonteficeAlessandro VI, il 18Aprile 1597, trasferi-sce l’Insigne Reliquiadel Braccio destro diSan Rocco, dalla chie-sa di San Sebastianoall’edificio di culto, inVia dellaRipetta.Molti furonorisanati, toccando ilsuo prodigio arto. Ilmorbo infetto cheaveva colpito laSicilia, con veemenzasi stava per diffonderenella Città Eterna.Urbano VIII, unendo-si alle preghiere fervi-de dei devoti, impetra

l’incolumità perRoma, annichilendol’orribile male che ces-sava anche in Sicilia.Il Braccio del Santo èun àncora di salvatag-gio nel porto dellaSperanza. A distanzadi secoli nulla è muta-to, quale senso ha lafede nel terzo millen-nio?

Sulle rive del Teveresorgeva una Cappelladedicata a San Martino,su questi resti fatiscentiviene costruita la Chiesadedicata a San Rocco e dal18 Aprile del 1597, vienetrasferita per decreto delPapa Alessandro VI laReliquia del Braccio diSan Rocco nella Chiesa diSan Sebastiano, in Roma,al nuovo edificio di cultoin Via Ripetta. La devo-zione verso il Santo, invo-cato contro la peste e lemalattie incurabili, ottie-ne dal Signore molte gra-

zie e favori celesti. Il pesti-fero morbo che dallaSicilia risaliva verso il Sude Centro Italia e minaccia-va anche Roma viene fer-mato e cessa del tutto perle preghiere rivolte alSignore attraverso l’inter-cessione di San Rocco,verso il quale anche ilPapa Urbano VIII solleci-ta preghiera e processionicon la Reliquia delBraccio del SantoTaumaturgo. QuestoSanto Braccio ancora oggicustodisce un richiamoalla devozione verso SanRocco ed ancora oggi inquesto terzo millenniodell’era cristiana, segnodella misericordia di Dioche dona le sue grazie e isuoi prodigi a favore deidevoti del Santo.

La Reliquia che il 16Agosto 2006, per la Festadel Santo venne inviataalla diocesi di Nardò-Gallipoli ha operato unvero e proprio miracolo afavore de Dr. RobertoLeopizzi, il quale per unaneurisma stava perden-do la vista e caduto incoma, toccato dallaReliquia del Braccio haottenuto una guarigione.Chiesta la cartella clinica eil parere dei medici curan-ti verrà poi fatto conosce-re in tutti i suoi aspetti enella certezza della veritàil miracolo avvenuto aigiorni nostri. Tutto ciò èper l’Arciconfraternita diSan Rocco un segno evi-dente della bontà delSignore, che nella fraternacarità si era privata dellaReliquia, propri nel gior-no della Festa che si cele-bra in Roma. Ma divieneancora un segno cheanche oggi negli anni due-mila i miracoli possonoavvenire ed avvengonoper la bontà e la miseri-cordia di Dio e per l’inter-cessione dei suoi Santi.

Perché le numero-se comunità chiedonola presenzadell’Insigne Reliquia?

La devo-zione versola Reliquiadel Bracciodi SanRocco, oggirichiesta dan u m e r o s ec o m u n i t àecclesiali èd o v u t aanche allam a g g i o r econoscenzadella Reliquia stessa è cheè avvenuta tramitel’Associazione EuropeaAmici di San Rocco, di cuiè Procuratore l’infaticabi-le Costantino De Bellis.L’Associazione ha risve-gliato la devozione verso ilSanto, ma soprattuttovuole promuovere quegliimpegni di vita cristiana,indicati dal ConcilioVaticano II e dall’insegna-mento dei RomaniPontefici e dai Vescovidelle Chiese locali, peruna autentica testimo-nianza di fede vissutanella speranza e nelrimettersi fiduciosi allavolontà di Dio Padremisericordioso, per unasicura e concreta rispostanell’amore verso il Padree verso i fratelli.

In Petacciato (CB),al Convegno alla lucedella prima enciclicadi Benedetto XVI,“DEUS EST CARI-TAS”, ed in occasionedell’inaugurazione delMuseo IconograficoSan Rocco, in Capriatia Volturno (CE),l’Insigne Reliquia delP e l l e g r i n odell’Assoluto in qualiscenari della carità,

della fede e della spe-ranza si colloca?

La Reliquia delBraccio di San Rocco,giunta nell’anno passato aPetacciato (CB) e aCapriati a Volturno (CE),in occasione delConvegno. In meritoall’Enciclica di BenedettoXVI, “Deus est caritas” edell’inaugurazione delMuseo Iconografico SanRocco è stata una presen-za significativa e tauma-turgica che ha risvegliatoovunque una rinnovatadecozione verso SanRocco e di conseguenzaun rinnovato impegno divita cristiana. Impegnooggi più che mai necessa-rio da parte di ogni cre-dente per riproporre ivalori della nostra fede, lecertezze della nostra spe-ranza e l’autentica testi-monianza della carità, diquella carità vera nellaquale San Rocco ha vissu-to e si è santificato e cheattraverso la sua vita e lesue virtù ci invita ad esse-re suoi imitatori, per esse-re anche noi santi perchéil Signore è Santo e tali civuole per unirci a Luinella gioia della VitaEterna del Paradiso.

di NICOLA MASTROCINQUE

Nella foto vicino al titolo Mons. Filippo TUCCI.In alto l’atto di affidamento della Reliquia di San Rocco

al Procuratore Costantino DE BELLIS

Mons. Tucci ne spiega il valore e l’affidamento

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In alto la copertina del CD realizzatodal maestro Luigi QUINTIERI

AAAAtttt tttt iiii vvvv iiii ttttàààà6 Febbraio 2007

S. Rocco in musicaD

opo alcunimesi dallatimida divul-

gazione del cd: San Roccoperegrin d’ Amore, notocome la raccolta deinuovi canti di San Roccocantati nei ConvegniEuropei degli amici delSanto. Ci siamo recatipresso lo studio del suoautore, per sentire dallasua voce la storia dell’o-pera e per congratularciper lo straordinario risul-tato.

Maestro Quintieri,come nasce questocd?

“L’ idea di creare unaraccolta di nuovi cantidedicati al più grande deitaumaturghi dell’occi-dente, nasce dalla con-vinzione profonda che ilcanto sacro è uno stru-mento privilegiato , perpregare , per favorire l’in-contro , attraverso la bel-lezza della musica, conDio. Questa la ratio cheha spinto il Procuratoredi San Rocco CostantinoDe Bellis, ad interpellar-mi . Io accolsi, il suo invi-to, perché dalle sue paro-le traspariva veramentetutto l’amore genuino,per San Rocco e il suoobiettivo di dare ai tantipellegrini d’Europa deicanti , che fossero unostrumento genuino edefficace per pregare Dio,divenne subito , anche ilmio. Con entusiasmo ,assistito dallo SpiritoSanto e travolto dallaforza trascinate delProcuratore, in pocotempo nacquero circauna ventina di branidevoti al Santo”

Non le sembrainsolita una compila-tion di canti dedicatiad un Santo?

Noi veneriamo lamemoria dei santi solo atitolo d'esempio, a causainfatti della loro più inti-ma unione con Cristo, iSanti , infatti, rinsaldanotutta la Chiesa nella san-tità e non cessano diintercedere per noi pres-so il Padre, offrendo imeriti acquistati in terramediante Gesù Cristo,unico Mediatore tra Dio egli uomini. La nostradebolezza , pertanto , èmolto aiutata dalla lorofraterna sollecitudine.Basta leggere il titolo delCd, per comprendere l’e-sempio che ci promana

da questo grande Santo, ilpellegrino dell’ amore,cioè di Dio , che ci spronaa seguirlo, per quellaunica strada che ci uniscea Cristo, dal quale comedalla fonte, promana tuttala grazia e tutta la vitadello stesso Popolo diDio. Basta guardare ildipinto che si apprestacome sfondo, per capireche San Rocco non è solo,è insieme al Bambin Gesùche Lui ha saputo benriconoscere nei volti deisofferenti e la VergineMaria , che con l’amore dimadre ha fasciato le suepiaghe e lenito il suo dolo-re.

Avete incontrato

delle difficoltà nellarealizzazione di que-st’opera?

“Ebbene, si, le diffi-coltà economiche si sonoposte di ostacolo per annialla realizzazione delnostro progetto. Ma,insieme al Procuratore,abbiamo sempre speratonella Provvidenza Divinae nella sicura intercessio-ne di San Rocco cosi’,dopo tanti vani tentativi,abbiamo trovato un devo-to di San Rocco: l’ Avv.Giandomenico Di Pisa diPisticci ( Mt) interessatoal nostro progetto. Quindicon il sostentamento eco-nomico dell’ Avv. Di Pisa,il progetto del Cd inco-

mincia a procedere versoil suo perfezionamento.Ma, le difficoltà, conti-nuano a sussistere, perchési dovevano realizzarequesti brani, necessaria-mente, all’insegna dell’e-conomia, perché certa-mente non avevamo allespalle migliaia di euro anostra disposizione.Anche, in questo caso,dinanzi ai nostri occhiincreduli, abbiamo assi-stito alla magnificenza diDio, perché , nonostantetutto il lavoro nel suocomplesso è a dir pocosoddisfacente.”

Lei, è stato remu-nerato, per il suo lavo-ro?

“No, non ho ricevutonulla, tranne poche centi-naia di euro di diritti d’au-tore. Il tutto è stato fattoall’insegna del volontaria-to, e poi , per espressavolontà del produttore delcd, ho dovuto rinunciare,anche a tutti i proventieconomici dell’opera insuo favore, poiché, nelfrattempo, l’Avv. Di Pisaaveva finalizzato il Cd allarealizzazione di un’operadi beneficenza inTanzania”.

In che cosa consi-ste quest’opera dibeneficenza ?

“Memore del fatto chequesto cd, più che un ‘opera artistica , è un gestod’amore : ho fatto mia l’i-niziativa di realizzare,

anche , con i proventi delcd, qualche opera benevo-la nei confronti dellaTanzania. Infatti, è stataacquistata ed inviata sulposto già un’ autoambu-lanza ,con altre risorse,da quanto ci risulta dalla lettera che pergentile concessione delloAvvocato, è pervenutadal Vescovo della diocesidi Musoma (JustinSamba ) che lo ringrazia-va, per il gradito dono…”

Come è stata orga-nizzata la vendita delcd . Vi siete appoggiatia qualche editorealmeno per la distri-buzione?

“Al momento, il tuttoè gestito dall’ Avvocato DiPisa, che ha inviato qual-che pacco di cd ad alcunecomunità devota al Santo.Ma , con tutta sincerità,spero, che questa fase,venga al più presto e nelmodo migliore attivata inmodo completo, perché icd vengono richiestianche all’estero”.

E’ vero che nontutti i gruppi di SanRocco riescono adavere una copia del cded in particolare nel-l’ultimo convegno diCapriati, non c’eranocopie a disposizione ,per i fedeli che lirichiedevano?

“Questi retroscena, miaddolorano, ma nellostesso tempo, riesco acomprendere che è neces-

saria una distribuzionecapillare ma anche con-trollata del cd , altrimenti,si vanificherebbero ledichiarate finalità dellostesso”.

Che ruolo ha oggiLei, e l’Associazione “Amici di San Rocco”in riferimento al Cd?

“Io, sono e rimangosempre l’autore. Questibrani li ho realizzati per lamaggior Gloria di Dio, surichiesta del Procuratoredell’Associazione EuropeaCostantino De Bellis, pergli amici di San Rocco ditutta Europa. Pertanto,vorrei, che il cd trovasseampio respiro all’internodella stessa associazioneche idealmente l’ha gene-rato .Quindi, auspico unmaggiore impegno sia daparte del produttore, chesi è assunto determinatiobblighi nel medesimocontratto in merito alladivulgazione dell’opera ,sia da parte dell’ associa-zione che non deve e nonpuò sentirsi estromessada codesta iniziativa, perpianificare fraternamenteil miglior progetto, peruna capillare e organizza-ta diffusione del cd e ,poiché credo che ciò siad’interesse di tutti gliamici di San Rocco , invi-to sin d’ora , il produttoree la stessa associazione arendere pubbliche, attra-verso l’ inserimento nel-l’apposito spazio web del-l’associazione , tutte leiniziative che sarannointraprese in riferimentoalla diffusione del cd e ladestinazione dei suoi pro-venti.”

Il Maestro Quintieri parla del CD di canti dedicati al Santo

ssuullllee oorrmmee ddii ssaann rrooccccoo

di FRANCESCA LORIA

I LIBRI UTILI ALLA FORMAZIONE

Questo libretto è dedicato ai gruppi, aidevoti e ai pellegrini che vogliono racco-gliersi in preghiera nel nome di SanRocco.

IN PREGHIERACON SAN ROCCO

SAN ROCCO,UN SANTO

PER AMICO

Formato: cm 16,5x11Pagine 47Prezzo: euro 5,00

Formato: cm 24x17Pagine 119Prezzo: euro 15,00

“Rocco di Montpelier, pellegrino di Carità. Un sublime esempio di Uomo fattosi preghiera”

“Storia, culto ed attualità di un pellegrino”,a cura di Costantino De Bellis

Questo volume è interamente dedicato a SanRocco. Nella prima parte rileggiamo la vita delSanto, come ci è descritta dal Procuratore DeBellis. Nei suggestivi capitoli troviamo il culto diffu-so in Italia, l’Associazione Europea “Amici di SanRocco”, la Reliquia del Braccio, le preghiere, l’in-no europeo e il culto a San Rocco.

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Una piccola comunità per un grande Santo

GGGGrrrruuuupppppppp iiii 7Febbraio 2007ssuullllee oorrmmee ddii ssaann rrooccccoo

LONGANO (IS)

ALEZIO (LE)

ORTI’ (RC)

PITIGNANO (GR)

Siamo un gruppo di Longano, in provincia diIsernia, entrato a far parte della grande famiglia degliAmici di San Rocco da pochi mesi e, più precisamente,dal 5 ottobre 2006. Il percorso che ci ha portato fin quiha avuto inizio su due vie parallele, che ad un certopunto si sono congiunte.

Il nostro attuale Priore, Don Vincenzo Frino, parro-co di Longano, nell’aprile del 2006, attratto da alcunicartelli pubblicitari sparsi per Campobasso e Isernia, fuspinto a chiamare il Procuratore Costantino De Bellische lo invitò al Grande Convegno di Petacciato (CB), il29 aprile. Già da allora, il Priore aveva desiderato porta-re a Longano l’insigne reliquia di San Rocco, nellaCappella dedicata al Santo di Montpellier. Il parroco edil procuratore si erano, poi, incontrati a giugno perdiscutere della nascita di un gruppo di“amici di SanRocco” a Longano e della possibilità di portarvi, nell’a-gosto successivo, la reliquia (cosa che non fu poi possibi-le realizzare per problemi parrocchiali). Per altra via,l’attuale responsabile del gruppo di Longano, KatiaMonaco, aveva conosciuto l’attività del gruppo diCapriati al Volturno (CE) grazie all’amica Ivana Rossiveterana dell’Associazione dal sorriso contagioso.

Il 18 luglio la notizia che sconvolse il parroco e, conlui, gli abitanti di Longano: una lettera del procuratore ciinformava che Longano era stato estratto come primopaese a portare le reliquie di San Rocco durante la pro-cessione che si sarebbe svolta il 28 ottobre successivo aCapriati al Volturno. San Rocco ci voleva. Il Santo avevadato un segnale per far risvegliare la fede nei longanesi.

A settembre le due strade si erano incrociate e, così,il 5 ottobre, il primo incontro con il Procuratore, leprime vestizioni degli associati, le prime preghiere ed iprimi progetti per il gruppo. Pochi giorni dopo, illumi-nante, la giornata di preghiera con i vari gruppi degliamici di San Rocco giunti da tutta Italia nella splendidaCapriati e l’emozione di accompagnare le reliquie delSanto. Il 16 dicembre, il gruppo si riunì per la secondavolta per eleggere il Consiglio Direttivo. A fine 2006, ilgruppo di Longano contava già 33 associati.

Iniziamo il 2007 con entusiasmo e fede, felici deibenefici e di far parte di questa grande famiglia e fortidella speranza di mettere presto in atto l’insegnamentodi San Rocco: LA CARITA’.

Il Priore e la responsabileAmici di San Rocco di Longano

Con San Rocco, nuoviapostoli della Carità

Da molti annisono a capo delcomitato della

festa compatronale di SanRocco ad Alezio, mi pre-sento: sono VirginiaGuarino, il mio desiderioè stato da sempre quellodi valorizzare il culto el’immagine di San Rocconella nostra comunità,iniziando come compo-nente del comitato festaper poi diventare atutt’oggi il presidente.

Come ho detto prima,valorizzare il Santo, e pro-prio quest’anno siamoriusciti ad avere tra noil’Insigne Reliquia delBraccio di San Rocco per12 giorni. Per me è stataun’emozione grande, iostessa mi sono recata aRoma con il nostro caris-simo vicesindaco Franco

Caroppo per prendere laReliquia, accompagnatadal Procuratore di SanRocco Costantino De

Bellis, per condurli nelnostro paese e per poiriportarla a Roma con ilnostro carissimo sindaco

Cosimo Caroppo.Premetto che non

sono una donna di emo-zione facile, però all’arri-

vo in paese con laReliquia, nel vedere lapopolazione aletina acco-glierci con calore e devo-zione, non ce l’ho fatta piùed ho pianto per la gioia el’emozione…… e questodice tutto.

Voglio dire grazie contutto il cuore al procurato-re Costantino De Bellis;r i n g r a z i ol ’ A m m i n i s t r a z i o n eComunale tutta ed in par-ticolare il Sindaco CosimoCaroppo ed il VicesindacoFranco Caroppo, noncome politici ma dalpunto di vista umano esociale per l’impegno e ladevozione personale

dimostrata prima edurante questo straordi-nario evento.

Un grazie al nostroamatissimo parroco DonGiorgio Prete, alla fami-glia Leopizzi Roberto perla straordinaria collabora-zione, alle forze dell’ordi-ne: Carabinieri, PoliziaMunicipale e ProtezioneCivile; al Comitato eAssociazione di SanRocco ed alla popolazionetutta che hanno saputolavorare e pazientaredavanti alle difficoltà chesi incontrano quando siorganizzano eventi simili.

Virginia Guarino

Nella foto il gruppo degli Amici di San Rocco di ALEZIO

Nella foto il gruppo degli Amici di San Rocco di ORTI’

La nostra grande devozione per la reliquia del Santo

Che San Rocco siaun grande Santonon tocca a noi

affermarlo. La sua provvi-denza arriva ovunque e sela casualita’ sa spesso dimistero, anche noi di Ortìabbiamo un motivo in piùper venerarlo.

Da quest’anno ci hachiamati all’interno dell’Associazione per non ricor-

darlo più solo in occasionedella Festa Patronale maper tutto l’anno.E’ un segnoforte che arriva in una fasemolto delicata che stavaallontanando molti paesanidalla figura del NostroSanto. Come spesso accadei festeggiamenti civili sonol’epilogo principale e l’a-spetto religioso quasi il pre-testo per scatenare feste di

piazza,concerti,protagoni-smi e come se non bastasseinevitabili critiche e pole-miche.Chi si e’ mai chiestocosa vorrebbe San Rocco??

L’opera di sensibilizza-zione del nostro ParrocoDon Francesco verso ilritrovarsi nellafraternita’,nella carità enell’amore di Dio trovacostanza,forza e persuasio-

ne inesauribile.E’ lui il pro-motore e la figura che ,piu’di ogni altro, avverte diquesta presenza.Gli incon-tri mensili sono oramai unappuntamento necessario atutti per constatare un mes-saggio sempre attuale evivo.

E’ un punto di doman-da che abbiamo cominciatoa chiederci e gia’ qualcosastiamo facendo. La presen-za di San Rocco in molti dinoi si e’ rinnovata e questocambiamento,ne sono sicu-ro,maturera’ grazie anche aVoi, Amici di San Rocco, egrazie al NostroProcuratore che con la suapresenza ha lasciato a Ortìun segno tangibile. “Neltempo di oggi e lecito vede-re ancora vocazioni cheappartengono alle tradizio-ni”.S e questo non e’ unmiracolo...!

Grazie e contate su dinoi. Mimmo

Responsabile delGruppo Amici di San

Rocco di Ortì

Quando sono diventato Parroco della comunitàdi Pitigliano nel 2002, mi sono subito accortodi quanto la gente fosse devota al patrono S.

Rocco e quanto fosse affezionata alla chiesa, detta pro-prio ‘di S. Rocco’, situata nel rione Capisotto la quale,essendo la più antica di Pitigliano, era stata testimonedelle vicende umane e spirituali della maggior parte dellapopolazione pitiglianese. Partendo da questa percezione,ho cercato di valorizzare questa chiesa, non solo preoccu-pandomi della sua ristrutturazione, ma anche e soprat-tutto cercando di capire come ‘utilizzare’ questo senti-mento popolare di affetto per farlo diventare motivo espinta per una crescita spirituale. Quasi per caso, allora(ma, ne sono sicuro, grazie alla provvidenza del Signore)sono entrato in contatto con l’esperienzadell’Associazione Europea ‘Amici di S. Rocco’, guidata dal

Procuratore il Sig. Costantino De Bellis. Leggendo il loroStatuto e partecipando ad un loro incontro, mi è sembra-to che questa proposta potesse aiutare la mia comunitàparrocchiale a crescere nell’amore verso il Signore Gesùattraverso l’esperienza umana e spirituale di S. Rocco.

Ho avviato, quindi, una serie di contatti ulteriori chehanno portato alla visita dello stesso Procuratore nellaparrocchia di Pitigliano il 2 e 3 dicembre 2006. In quel-l’occasione il Procuratore De Bellis ha avuto la possibilitàdi incontrare, durante le celebrazioni parrocchiali della S.Messa, molte persone, adulti e giovani, che hanno avutola gioia di ascoltare dalla viva voce del Procuratore il rac-conto dell’esperienza del Gruppo ‘Amici di S. Rocco’ e,attraverso questa esposizione, di iniziare a valutare l’op-portunità di aderire o meno alla Associazione stessa. Neigiorni seguenti ci siamo mobilitati per verificare questa

disponibilità e alla fine di dicembre sono state 48 le per-sone che hanno accettato di formare il Gruppo anche aPitigliano. Dal mese di febbraio 2007, il 16 di ogni mese,ci troveremo con gli associati nella Chiesa di S. Rocco perun momento di preghiera che ci faccia crescere nell’amo-re e nella devozione verso il nostro Patrono e, attraversodi lui, verso il Signore Gesù. Sento di dover esprimere unringraziamento al Procuratore De Bellis che, con entusia-smo e impegno, ci ha proposto questa esperienza e conti-nua a seguirci nei primi passi del nostro Gruppo parroc-chiale.

Don Luca Caprini

«ci siamo anche noi»

Page 8: A CAPRIATI AL VOLTURNO Un museo per San Rocco sito/giornalino n.1.pdfsentiero dell’essere, distratto e ammaliato da altre dottrine, affascinato da pseudo-valori, rele- ... numero

GGGGrrrruuuupppppppp iiii eeee AAAApppp oooossss ttttoooo llll aaaa ttttoooo8 Febbraio 2007

E’da oltre cinqueanni che lanostra secola-

re confraternita di SanRocco, che ha sede inGravina in Puglia (BA), silusinga ed è gioiosa divivere un cammino forteed impegnativo di fede edi fraternità nella bene-merita AssociazioneEuropea “Amici di SanRocco”, con sede inRoma, nella splendidachiesa di San Rocco, doveè custodita la preziosa suaReliquia del braccio.

Il nostro meravigliosoviaggio inizia nel 2002,quando il carissimoProcuratore di San Rocco,Costantino De Bellis, ciinviò l’invito a parteciparead uno dei tanti convegnirealizzati su San Rocco; iquali, ben delineati e defi-niti, destano ammirazio-ne per la validità delle sueiniziative culturali e reli-giose con quel forte senti-mento spirituale. In que-sti anni abbiamo impara-to ed apprezzato il verosenso della nostra

Confraterninta e degliAmici di San Rocco, nellostare con gli altri, nel pre-gasre assieme e nell’amo-re fraterno. Ricordiamoqueste parole che ilProcuratore ci ha ripetutopiù volte: «L’amore versoDio e la devozione a San

Rocco ci spingono adamare senza misura ilmondo, a prenderci curadei fratelli nel bisogno, adaiutare a scoprire la pre-senza di Gesù, a valorizza-re la sofferenza, a combat-tere le ostilità della vita e afarci missinari del

Vangelo e della pace con ilperdono».

Il Procuratore di SanRocco ha compreso benequanto ci dice nelle suecatechesi e dunque,ammirato dalla statuariaed affascinante figura del-l’amato San Rocco e dive-

SSUULLLLEE OORRMMEE DDII SSAANN RROOCCCCOO

ROCCA d’ARCE (FR)- Testimonianze

AVVISO AI GRUPPI. Inviate le vostre testimonianze e le foto per e-mail a: [email protected]

Colei che scrive è una semplice socia degli “amici diSan Rocco”, carissimo Procuratore e cari soci; sento ilbisogno di esternare i miei sentimenti di sincera amici-zia che mi unisce a voi con San Rocco in Gesù Cristo perringraziarvi pubblicamente, per ringraziare il nostroassistente spirituale Rev.mo Monsignor Filippo Tucciche con la sua dedizione, saggezza, mitezza ed umiltà cifa sentire la presenza di Dio che ama e segue i suoi figlicon premura ed amore; avete reso così possibile la rea-lizzazione di questa seria associazione che si estendesempre più con l’impegno costante e deciso delProcuratore che riesce a superare egregiamente ogni dif-ficoltà, vivendo il Vangelo con sacrificio, da pellegrino,con lo spirito libero che aveva San Rocco, astenendosi daogni forma di corruzione che il mondo può offre. Peramore di San Rocco e per amore nostro è sempre dispo-nibile, scrupoloso; con tanta dedizione e bontà riesce atrasmetterci il vero senso della vita, dell’amore fraternoche ci rende persone vive in Gesù, ci fa sentire e vedereche la Chiesa cammina perché è viva anche attraverso dinoi che ci impegniamo a vivere santamente sull’esempiodi San Rocco, ad avere una Fede più adulta che va al dilà di tante cose inutili che non servono ai fini della nostrasalvezza; dice il Signore: “VI RICONOSCERANNO DACOME VI AMERETE SE SARETE MIEI DISCEPOLI”.Devo dire sentitamente che nel volto e nell’agire delProcuratore, che venne a farci conoscere l’associazione eche in seguito ci portò la Reliquia in peregrinatio cate-chizzandoci per più di una settimana, ho visto il volto ela presenza di San Rocco e Gesù, e tutto ciò fu recepitonella nostra intera comunità. Quella peregrinatio ci hafatto vivere l’amore più intenso che io abbia mai visto evissuto fino ad allora! Tutto ciò ci invitava a saperamare, ad essere attenti ai bisogni degli altri, dei malati,dei più deboli, di chi si sente solo, di unirci a loro e sen-tirsi “un solo corpo, un solo spirito”. Vivere la fraternitàci porta alla profonda carità operosa che San Rocco hadiffuso a suo tempo nel mondo e continua ancora adessere vivo in mezzo a noi per aiutarci a vivere per la glo-ria di Dio.

Ho aderito con ardore da due anni all’associazione eda allora la mia vita è cambiata in meglio, perché con voiposso vivere la carità operosa e ciò mi dà la “pace vera”;mi sento unita al Signore ed ogni giorno sempre più rin-novata nello spirito. Voglio ringraziare ancora ilProcuratore perché mi ha dato anche modo di collabora-re più assiduamente; quando parlavo con i gruppi telefo-nicamente mi sono resa conto ancor più che anche senzafare chilometri si può servire il Signore in San Rocco persentirci fratelli in Gesù; scambiarsi informazioni, con-fronto, affetto, a volte anche conforto, ci ha reso felicireciprocamente.

Vi ringrazio di cuore, Amici, perché negli avvisi chevi davo c’è stata sempre un’accoglienza ed un’intesa par-ticolare che ci arricchiva in Dio. Tutto questo mi spingenon solo a ringraziarvi e salutarvi ma a sospingerci tuttiverso un cammino ancor più profondo aderendo con piùimpegno reciproco verso nuovi sviluppi chel’Associazione vorrà fare. Che l’anno 2007 sia ricco dimaggiori impegni di fratellanza, di unità e di vera ade-sione allargando il cerchio della nostra grande famiglia,per vivere già da ora come “veri figli di Dio”! Amen,Alleluia! W San Rocco e la Santa Chiesa Cattolica edApostolica! ORA E SEMPRE!

Con affetto, fraternamente vi saluto e vi abbracciotutti. Luciana Fraioli

La grande famiglia degliAmici di San Rocco

GRAVINA IN PUGLIA (BA)

SICIGNANO DEGLI ALBURNI (SA)

NEL RICORDO DI...

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nuto apostolo del culto alSanto, con coerenza ecoscienza e spirito di fedee fraternità, ci trascinatutti nelle braccia delPadre. A lui e a Mons.Tucci va la nostra gratitu-dine: che con la vostravita e nella vostra vita

possiate rendere semprepiù vivi i nostri cuori, lanostra fede ed i nostrigruppi nella pratica dell’a-more a Dio e dell’amoreverso i fratelli.

La Confraternita “Amici di San Rocco”

Gravina in P. (Ba)

Da cinque anni trascinati da San Rocco nelle braccia del Padre

Nella foto il gruppo degli Amici di San Rocco di GRAVINA IN PUGLIA

Ca r i s s i m oCostantino, anome della

comunità parrocchiale

sento l’esigenza di ringra-ziarti per la tua presenza edisponibilità nell’averaccettato il nostro invito.Grazie per la tua testimo-nianza di fede vissuta eprofessata, di averci illu-minato circa la vita di SanRocco, la sua spiritualità.Grazie per quanto haifatto e continuerai a fareper la nostra comunità.

Siamo contenti diaverti conosciuto, ti por-tiamo nelle nostre pre-ghiere perché il tuo pere-grinare per le varie par-rocchie, regioni, nazionipossa scaldare i cuori ditanti nostri fratelli chesono lontani dalla fede ecosì condurli, per inter-cessione del nostro glorio-so protettore San Rocco,

al trono di Dio, il tre volteSanto. Grazie ancora perla tua presenza e ci augu-riamo che anche nellanostra parrocchia possanascere l’Associazione“Amici di San Rocco”.

Augurandoti buoncammino ti benedico dicuore.

Sac. Michele DellaMonica

«Grazie per la vostra presenza e disponibilità»

Saveria SavaiaCaro San Rocco,accogli e pre-senta al trono di

Dio Padre la nostra sorel-la Saveria. Dio, che èAmore, Sapienza, Potenzainfinita, non può avercidato la vita per poi

distruggerla, ma solo peroffrirci la gioia di conqui-starne un’altra ininita-mente più bella e felice,secondo i meriti di ciascu-

no. Pregate ed imitate levirtù del glorioso SanRocco e ricevete GesùEucarestia, così ci uniamonella stessa Luce.

Un piccolo contributo ci aiuterà a portare nelle vostre case, nei posti di lavoro e nellevostre comunità “Sulle orme di San Rocco” ogni tre mesi: bastano soli 5 euro l’anno.

Per riceverlo, invia un versamento su conto corrente postale n. 33171471 intestatoad “Associazione Amici di San Rocco”, Roma; con la causale “abbonamento annualeSulle orme di San Rocco”.