Dentro l’immagine: Adorazione dei Magi · tocco esotico al corteo dei Magi, qui particolarmente...
Transcript of Dentro l’immagine: Adorazione dei Magi · tocco esotico al corteo dei Magi, qui particolarmente...
1
Il secondo dei Magi è un autoritratto del pittore, che a sua
volta, dipingendo questa opera sontuosa, porge il proprio
omaggio al Bambino.
La capanna si appoggia alle strutture poderose ma di-
roccate di un edificio antico: un umanista come Dürer in-
siste sul tema della continuità e del rinnovamento operato
dal Cristianesimo nei confronti del mondo classico.
I doni sono stati variamente interpretati: secondo l’opi-
nione più diffusa, l’oro è inteso come un tributo alla regalità
di Gesù; l’incenso è simbolo di devozione, preghiera e sa-
cerdozio; la mirra, un’erba medicinale usata nelle pratiche
d’imbalsamazione, simboleggia l’umanità fisica e corporea
di Gesù, destinato a morire e a essere sepolto.
Il contenitore della mirra presenta, sul coperchio, un ser-
pente, simbolo di morte e di corruzione.
Un personaggio con il turbante basta per conferire un
tocco esotico al corteo dei Magi, qui particolarmente esi-
guo e distratto.
Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo
in Dizionari dell’arte, Electa
Schede di approfondimento
Dentro l’immagine: Adorazione dei Magi
modulo Sezione teologico-biblica2
• Albrecht Dürer, Adorazione dei Magi, 1504, Firenze, Galleria degli Uffizi.
2capitolo Passione, morte, resurrezione3
Il luogo
Il Tempio di Betlemme, o forse quello di Gerusalemme
Il tempo
Otto giorni dopo la nascita di Gesù
I personaggi
Gesù neonato con i genitori; il sommo sacerdote
Le fonti
Vangelo di Luca
Varianti e altre definizioni
L’episodio si confonde talvolta (erroneamente) con la Pre-
sentazione al Tempio
Diffusione dell’immagine
Abbastanza ampia sia nell’epoca gotica che nel Rinasci-
mento, fino alla Controriforma compresa
Circoncisione di Gesù
Poche righe del solo Vangelo di Luca ricordano un atto
importante nella primissima infanzia di Gesù, il segno più
preciso e indelebile dell’appartenenza al popolo ebraico.
Dentro l’immagine: Circoncisione
• Giotto, Circoncisione, 1304-06, Padova, Cappella degli Scrovegni.
Nei Vangeli di Luca e di Matteo s’intrecciano vari fatti:
secondo Luca, otto giorni dopo la nascita il Bambino viene
portato al Tempio (di che città non è specificato) per essere
circonciso e ricevere il nome di Gesù. Se seguiamo Matteo,
dopo questo atto, Maria e Giuseppe sarebbero ritornati
nella precaria sistemazione di Betlemme per ricevere pochi
giorno dopo i Magi e poi sfuggire in Egitto. Secondo la con-
suetudine degli Israeliti, la circoncisione corrispondeva anche
all’imposizione del nome al neonato, iconograficamente
sintetizzato nel monogramma IHS: questo spiega la presenza
di pale d’altare con la circoncisione commissionate dai Ge-
suiti, particolarmente devoti al “nome” di Gesù. Nel Medioevo,
la circoncisione veniva invece messa soprattutto in rapporto
con la prima effusione del sangue di Gesù: per questo,
nelle immagini più antiche tende a prevalere l’aspetto cruento,
o quanto meno è messo bene in evidenza il piccolo coltello
con cui viene eseguita l’operazione.
Nell’interpretazione del Rinascimento prevalgono i senti-
menti: la concentrazione del sacerdote, la preoccupazione
di Maria, lo spavento del Bambino. Il tema della circonci-
sione, intesa come identità del popolo eletto, viene molto
dibattuto nei primi secoli del Cristianesimo: la sostituzione
del rito con quello del Battesimo non è avvenuta senza
contrasti fra le diverse comunità.
Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo
in Dizionari dell’arte, Electa
3 modulo Sezione teologico-biblica2
Un assistente regge un libro di preghiere, secondo il rituale
della cerimonia religiosa: la scena si svolge, simbolica-
mente, su un altare.
L’architettura riflette con precisione lo stile tardogotico
delle chiesa “a sala” della regione alpina.
Pacher mostra il momento preciso della piccola opera-
zione, con il sacerdote che incide il prepuzio di Gesù.
Spesso le scene dell’infanzia di Cristo sono la prefigura-
zione della Passione: il personaggio che regge il panno
ricorda l’atto di Giuseppe d’Arimatea col sudario della
Deposizione.
Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo
in Dizionari dell’arte, Electa
Dentro l’immagine: Circoncisione di Gesù
• Michael Pacher, Circoncisione di Cristo, pannello dell’altare di San Volfango,1479-81, Sankt Wolfgang, Chiesa parrocchiale.
Scheda di approfondimento
4capitolo Passione, morte, resurrezione3
Giuseppe regge un cero, allusione alla purificazione otte-
nuta attraverso la circoncisione.
Il bassorilievo sull’altare raffigura Mosè che riceve le tavole
della Legge: il tema si lega alla circoncisione, come con-
ferma della piena adesione di Gesù alla religione ebraica.
La donna anziana potrebbe essere sant’Anna, madre
della Madonna, oppure l’anziana profetessa del Tempio
con lo stesso nome.
L’incisione viene delicatamente eseguita con un bisturi:
in questo caso, è Maria a tenere fra le braccia Gesù.
Il sacerdote che esegue la piccola operazione è identifi-
cabile con il Simeone citato nell’episodio della presenta-
zione al Tempio.
Stefano Zuffi, Episodi e personaggi del Vangelo
in Dizionari dell’arte, Electa
Dentro l’immagine: Circoncisione di Gesù
• Cosmè Tura, Circoncisione di Cristo, 1470 circa, Boston, Isabella Stewart Gardner Museum.
5 modulo Sezione teologico-biblica2
Maria e Giuseppe assistono in pre-
ghiera, non prendono parte attiva al
rito, interamente compiuto da sacer-
doti: in questo modo, la pittura della
Controriforma tende a confermare il
ruolo fondamentale dei sacerdoti,
mentre i protestanti sostenevano una
più diretta partecipazione del fede.
Un giovane assistente porta un cero
e indica la vaschetta in cui sarà col-
locato il prepuzio di Gesù: simboli,
rispettivamente, di purezza e di sa-
crificio.
L’agnello viene posto in una posi-
zione molto evidente: con la circon-
cisione vengono versate le prime
gocce del sangue di Gesù, quasi
un anticipo del destino di vittima
sacrificale.
Le brocche, i bacili e i panni candidi
costituiscono chiaro riferimento al
rituale del Battesimo, il sacramento
che per i cristiani sostituisce la cir-
concisione.
Stefano Zuffi,
Episodi e personaggi del Vangelo
in Dizionari dell’arte, Electa
Dentro l’immagine: Circoncisione di Gesù
• Federico Barocci, Circoncisione, 1590,Parigi, Musèe du Louvre.
Scheda di approfondimento
6capitolo Passione, morte, resurrezione3
Con una scelta innovativa, Bellini non colloca la scena al-
l’interno del Tempio, ma in un paesaggio aperto: in questo
modo, un piccolo fatto di cronaca familiare assume respiro
universale, esce dal chiuso di un edificio e si proietta sul
mondo.
Al posto dell’anziana profetessa Anna, Bellini colloca una
fanciulla giovane e graziosa: il dipinto s’indirizza verso le
esigenze e i gusti di una committenza privata.
Piegato dagli anni, Simeone accoglie con commovente
affetto il Bambino: proprio per l’assenza del Tempio, il
titolo di solito utilizzato per il dipinto non è Presentazione,
ma la citazione delle prime parole della preghiera pro-
nunciata dal sacerdote.
Stefano Zuffi,
Episodi e personaggi del Vangelo
in Dizionari dell’arte, Electa
Dentro l’immagine: Nunc dimittis
• Giovanni Bellini, Nunc dimittis, 1502 circa, Madrid,Collezione Thyssen-Bornmisza.
7 modulo Sezione teologico-biblica2
Il luogo
Nazareth
Il tempo
Nel corso dei primi dieci-dodici anni di vita di Gesù
I personaggi
Gesù, Maria e Giuseppe
Le fonti
Il silenzio quasi totale dei Vangeli canonici (le due citazioni
di Luca sono le sole, in tutto il Vangelo, sull’infanzia di
Gesù) è ampiamente e fantasiosamente colmato da molte
fonti apocrife (raccolte nel cosiddetto “Vangelo dell’infanzia”)
e da una miriade di leggende locali
Varianti e altre definizioni
I diversi episodi assumono volta per volta titoli differenti
Diffusione dell’immagine
Soprattutto nelle opere destinate alla devozione popolare
Infanzia di Gesù
Scrive Luca: “Il fanciullo cresceva e diveniva forte, pieno di
saggezza, e la grazia di Dio era su di lui”; “Gesù cresceva in
sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini”.
Gran parte dell’arte sacra si basa su un rapporto d’iden-
tificazione e di dialogo, un’empatia che scatta tra l’im-
magine e i sentimenti, le esperienze, le emozioni di chi
guarda. Nel caso delle storie evangeliche, la mancanza
di riferimenti nelle Scritture viene colmata con gli Apocrifi,
le tradizioni, ma anche con le sensazioni personali. In
questo paragrafo, dedicato a immagini che non hanno
un aggancio diretto con singoli passi evangelici, potrebbero
trovare posto tutte le infinite Madonne con il Bambino,
pensate e realizzate proprio per provocare un moto di te-
nerezza, di affabilità, di umano contatto. La scelta ha però
privilegiato soprattutto le situazioni dinamiche, le scene
dove “succede qualcosa”, più che il semplice abbraccio
tra Madre e Figlio. Inoltre, nella sequenza delle immagini
abbiamo cercato di seguire la crescita fisica del piccolo
Gesù attraverso gli anni dell’infanzia, naturalmente affi-
dandoci volta per volta alle interpretazioni degli artisti.
Stefano Zuffi,
Episodi e personaggi del Vangelo
in Dizionari dell’arte, Electa
Infanzia di Gesù
• Georges de la Tour, Il neonato, 1648 circa, Rennes, Musée des Beaux-Arts.
Scheda di approfondimento