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6 GENNAIO: EPIFANIA COSA SI RICORDA? Con il termine Epifania pensiamo spesso alla befana, ma Epifania deriva dal greco “Epifàneia” che significa “manifestazione”. Gesù si manifesta ai Magi che hanno visto e seguito la stella. Con loro portano tre doni: ORO, INCENSO E MIRRA. Questi doni dicono qualcosa di speciale sulla persona di Gesù. COSA SIGNIFICANO I TRE DONI DEI MAGI? Oro significa che Gesù è re. Incenso significa che Gesù è Dio. Mirra significa che Gesù è il nostro Salvatore attraverso la sua passione, croce, morte, sepoltura e risurrezione. COLORE LITURGICO: bianco PREGHIERA Signore, eccoci qui davanti a Te, come i Magi. Ci stiamo strofinando gli occhi perchè siamo di fronte al Tesoro dei tesori che sei Tu. Eccoci, Signore, apria- mo i nostri scrigni, spalanchiamo la nostra vita e ci doniamo a Te, come Tu ti doni a noi. Prendici come Tue stelle, pronte ad indicare a tanti altri che Tu sei il Tesoro dei tesori. Amen. 8 GENNAIO: BATTESIMO DI GESÙ COSA SI RICORDA? Come dice il nome di questa festa, si fa memoria del battesimo ricevuto da Ge- sù da parte di Giovanni Battista nel fiu- me Giordano, così come narrato nei Vangeli secondo Marco, Matteo e Luca (questi Vangeli sono detti sinottici, fatti spiegare cosa significa). Significativa è la presenza dello Spirito Santo sotto forma di colomba e la voce di Dio Pa- dre che riconosce Gesù come suo Figlio e l’invito ad ascoltarlo. Questa festa conclude il tempo di Natale. COLORE LITURGICO: bianco PREGHIERA Padre onnipotente ed eterno che, dopo il battesimo nel fiume Giordano, pro- clamasti Gesù Cristo tuo diletto Figlio, mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo, donaci di vivere sempre nel tuo amore e nella tua amicizia. Amen. n° 27 NATALE 2014 Seminario minore di Brescia LA FARETRA DEL MINISTRANTE NON PERDA DI VISTA TE! Gesù, luce del mondo e nostra gioia, grazie per esserti fatto uomo, ma soprattutto, amico e guida, in questo nostro cammino. In queste feste, fa’ che fra i regali e le vacanze, non perda di vista Te, unico vero dono perché, in un mondo lacerato dall’egoismo e dalle tenebre, io possa essere luce per le persone che incontro. Fa’ che per il tuo immenso dono: la Tua vita, ti possa essere sempre grato, e che questa riconoscenza possa comunicarla alle persone che incontro attraverso il buon esempio e la mia vita. Amen.

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6 GENNAIO: EPIFANIA COSA SI RICORDA? Con il termine Epifania pensiamo spesso alla befana, ma Epifania deriva dal greco “Epifàneia” che significa “manifestazione”. Gesù si manifesta ai Magi che hanno visto e seguito la stella. Con loro portano tre doni: ORO, INCENSO E MIRRA. Questi doni dicono qualcosa di speciale sulla persona di Gesù.

COSA SIGNIFICANO I TRE DONI DEI MAGI? Oro significa che Gesù è re. Incenso significa che Gesù è Dio. Mirra significa che Gesù è il nostro Salvatore attraverso la sua passione, croce, morte, sepoltura e risurrezione. COLORE LITURGICO: bianco PREGHIERA Signore, eccoci qui davanti a Te, come i Magi. Ci stiamo strofinando gli occhi perchè siamo di fronte al Tesoro dei tesori che sei Tu. Eccoci, Signore, apria-mo i nostri scrigni, spalanchiamo la nostra vita e ci doniamo a Te, come Tu ti doni a noi. Prendici come Tue stelle, pronte ad indicare a tanti altri che Tu sei il Tesoro dei tesori. Amen.

8 GENNAIO: BATTESIMO DI GESÙ COSA SI RICORDA? Come dice il nome di questa festa, si fa memoria del battesimo ricevuto da Ge-sù da parte di Giovanni Battista nel fiu-me Giordano, così come narrato nei Vangeli secondo Marco, Matteo e Luca (questi Vangeli sono detti sinottici, fatti spiegare cosa significa). Significativa è la presenza dello Spirito Santo sotto forma di colomba e la voce di Dio Pa-dre che riconosce Gesù come suo Figlio e l’invito ad ascoltarlo. Questa festa conclude il tempo di Natale. COLORE LITURGICO: bianco PREGHIERA Padre onnipotente ed eterno che, dopo il battesimo nel fiume Giordano, pro-clamasti Gesù Cristo tuo diletto Figlio, mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo, donaci di vivere sempre nel tuo amore e nella tua amicizia. Amen.

n° 27 NATALE 2014

Seminario minore di Brescia

LA FARETRA

DEL

MINISTRANTE

NON PERDA DI VISTA TE!

Gesù, luce del mondo e nostra gioia, grazie per esserti fatto uomo, ma soprattutto, amico e guida, in questo nostro cammino.

In queste feste, fa’ che fra i regali e le vacanze, non perda di vista Te, unico vero dono perché, in un mondo lacerato dall’egoismo e dalle tenebre, io possa essere luce per le persone che incontro.

Fa’ che per il tuo immenso dono: la Tua vita, ti possa essere sempre grato, e che questa riconoscenza possa comunicarla alle persone che incontro attraverso il buon esempio e la mia vita. Amen.

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26 DICEMBRE: SANTO STEFANO COSA SI RICORDA? Santo Stefano è il primo martire (si dice protomartire). Il racconto del suo martirio si trova nel libro degli Atti degli Apostoli ai capitoli 6 e 7. Era un diacono, cioè uno di coloro che erano stati scelti dagli Apostoli come loro collaboratori. Stefano venne arrestato a causa della sua fede in Gesù Cristo e morì lapidato mentre pregava Dio con queste parole: “Signore non imputare a questa gente il male che commettono, ma perdonali”. COLORE LITURGICO: essendo Santo Stefano un martire il colore dei paramenti del sacerdote sarà il rosso. PREGHIERA Gesù Cristo, donaci la forza e il coraggio di Santo Stefano, primo martire, per-ché, seguendo il suo esempio, possiamo essere tuoi amici fino in fondo e pos-siamo amare ed essere capaci di perdonare i nostri nemici. Amen.

28 DICEMBRE: SANTA FAMIGLIA COSA SI RICORDA? Andando a Messa, avremo un motivo in più per gioi-re e ringraziare il Signore. Celebreremo infatti la Fe-sta della Santa Famiglia di Nazareth. Un’occasione in più per ricordarci che anche noi ne abbiamo una. Bella o brutta, felice o meno che sia, dobbiamo rin-graziare Dio che ce l’ha donata e pensare che anche noi possiamo fare qualcosa nel nostro piccolo perché con i miei fratelli e i miei genitori ci sia un clima se-reno e che assomigli sempre più a quello che si do-veva respirare in quella normalissima famiglia di Na-zareth, che poi, abbiamo visto,

1. SANTO STEFANO 2. SANTA FAMIGLIA 3. ULTIMO GIORNO DELL’ANNO: TE DEUM 4. MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO 5. EPIFANIA 6. BATTESIMO DI GESÙ

tanto normale non era, ma che aveva in sé un tesoro nascosto. COLORE LITURGICO: bianco PREGHIERA. O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia di Nazareth ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore. Amen.

31 DICEMBRE: ULTIMO GIORNO DELL’ANNO COSA SI RICORDA? È l’ultimo giorno dell’anno in cui, alla sera, oltre a cele-brare già la solennità di Maria Santissima Madre di Dio (vedi 1 gennaio), si canta o si recita il TE DEUM (in ita-liano o in latino). COS’È IL TE DEUM? Il TE DEUM è un inno cristiano, del IV secolo d.C., legato alle celebrazioni di ringraziamento; viene tradizional-mente cantato o recitato la sera del 31 dicembre oppu-

re nella Cappella Sistina (in Vaticano) in seguito all’elezione di un nuovo papa oppure a conclusione di un Concilio. Inoltre, il TE DEUM viene cantato o recitato nella Liturgia delle Ore (fatti dire dal tuo don o animatore che cos’è la Liturgia delle Ore). Nella cattedrale di Brescia, il 9 dicembre 2012, giorno conclusivo del Sinodo sulle unità pastorali, al termine della messa è stato cantato il TE DEUM. PERCHÉ SI CANTA O SI RECITA IL TE DEUM? Per ringraziare il Signore dell'anno appena trascorso, di tutte le gioie e i dolori, di tutte le esperienze vissute e le persone incontrate, di tutti i bene-fici che Egli ci ha concesso. COLORE LITURGICO: bianco

1 GENNAIO: MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO COSA SI RICORDA? È il titolo più grande attribuito a Maria. Esso è stato deciso nel 431, durante il Concilio di Efeso. Questo titolo straordinario indica: A– Il Figlio di Dio che diventa figlio di una donna. B– L'elevazione dell'umanità fino a Dio grazie a una donna che dice “sì” a diventare madre di una persona divina. COLORE LITURGICO: bianco PREGHIERA Padre buono, che in Maria, hai stabilito la dimora di Gesù Cristo fatto uomo tra noi, donaci il tuo Spirito, perché tutta la nostra vita si renda disponibile ad accogliere Gesù. Amen.