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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA «LA SAPIENZA» Facoltà di Economia Dipartimento di Scienze della Gestione d’Impresa, Collana di studi di tecnica aziendale NUNZIO CASALINO PICCOLE E MEDIE IMPRESE E RISORSE UMANE NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE Come valorizzarle attraverso la gestione della conoscenza e del capitale esperienziale 90 PICCOLE E MEDIE IMPRESE E RISORSE UMANE NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE N. Casalino - 67 - F. POLESE, L’integrazione sistemica degli aggregati reticolari di impresa. 2004 68 - F. RICOTTA, L’innovazione nella politica del consumatore. Teorie ed evidenze empiriche nella prospettiva sistemica. 2004 69 - B. QUATTROCIOCCHI, Economia e governo del sito produttivo nella prospettiva sistemica. Il caso dell’industria farmaceutica. 2004 70 - E. BONETTI, Consumatore e servizi. Un modello di marketing a rete. 2004 71 - M. SIMONI, Il governo della conoscenza nell’impresa. Fattori critici e meccanismi di gestione. 2005 72 - L. DEZI - A. GILARDONI - A. MIGLIETTA - F. TESTA, Economia e management delle imprese di pubblica utilità. Contesto competitivo e governance delle Public Utilities locali. 2005 73 - F. MUSSO, L’impresa commerciale minore in Italia. 2005 74 - G. VAGNANI, Ambiente fisico e dinamiche d’impresa: verso la formulazione di un modello di analisi. 2005 75 - A. CARIOLA, La misurazione sistemica delle performance di impresa. Il ruolo della cor- porate governance. 2006 76 - E. IANNUZZI, Il sistema distrettuale tra declino ed evoluzione. Il caso Mezzogiorno: i distretti di Nocera e Solofra. 2007 77 - G. SANCETTA, Gli intangibles e le performance dell’impresa. Verso nuovi modelli di valutazione e comunicazione nella prospettiva sistemica. 2007 78 - E. MASSARONI, Il sistema logistico. Progettazione, governo e gestione della logistica e della supply chain. 2007 79 - F. SCHIAVONE, Conoscenza, imprenditorialità, reti. Valore e innovazione nei distretti tec- nologici. 2008 80 - R. FILOSA MARTONE, La produzione nelle aziende di servizi pubblici. Aspetti teorici ed operativi. 2007 81 - C. GATTI, Le negoziazioni nel governo dell’impresa. Verso un modello di analisi. 2008 82 - L. PROIETTI, Rischio e governo dell’impresa. Il rischio tra dotazione strutturale, traiettorie evolutive e rapporti intersistemici. 2008 83 - S. E. DE FALCO, Dimensione e competitività della media impresa. 2008 84 - R. TRESCA, Logistica, management e tecnologia: dinamiche relazionali e di mercato. 2008 85 - M. LIGUORI, Il governo della marca turistica. 2008 86 - B. QUATTROCIOCCHI, Il sito produttivo. 2008 87 - A. COZZOLINO, Operatori logistici. Contesto evolutivo, assetti competitivi e criticità emer- genti nella supply chain. 2009 88 - S. ROLANDO, Economia e gestione della comunicazione nelle organizzazioni complesse. Gli ambiti di convergenza tra comunicazione di impresa e comunicazione pubblica. 2010 89 - C. SIMONE, Conoscenza e impresa. Percorsi strategici, modelli organizzativi, casi di studio. 2011 90 - N. CASALINO, Piccole e medie imprese e risorse umane nell’era della globalizzazione. Come valorizzarle attraverso la gestione della conoscenza e del capitale esperienziale. 2012 20,00 5!;EE;;F:SQUVTO! 00142675 9!BMMCF>:RRQUVX! ISBN 978-88-13-33267-9

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA «LA SAPIENZA»Facoltà di Economia

Dipartimento di Scienze della Gestione d’Impresa,Collana di studi di tecnica aziendale

NUNZIO CASALINO

PICCOLE E MEDIE IMPRESEE RISORSE UMANE NELL’ERA

DELLA GLOBALIZZAZIONECome valorizzarle attraverso la gestione

della conoscenza e del capitale esperienziale

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67 - F. Polese, L’integrazione sistemica degli aggregati reticolari di impresa. 2004 68 - F. Ricotta, L’innovazione nella politica del consumatore. Teorie ed evidenze empiriche

nella prospettiva sistemica. 2004 69 - B. QuattRociocchi, Economia e governo del sito produttivo nella prospettiva sistemica.

Il caso dell’industria farmaceutica. 2004 70 - e. Bonetti, Consumatore e servizi. Un modello di marketing a rete. 2004 71 - M. siMoni, Il governo della conoscenza nell’impresa. Fattori critici e meccanismi di

gestione. 2005 72 - l. Dezi - a. GilaRDoni - a. MiGlietta - F. testa, Economia e management delle imprese

di pubblica utilità. Contesto competitivo e governance delle Public Utilities locali. 2005 73 - F. Musso, L’impresa commerciale minore in Italia. 2005 74 - G. VaGnani, Ambiente fisico e dinamiche d’impresa: verso la formulazione di un modello

di analisi. 2005 75 - a. caRiola, La misurazione sistemica delle performance di impresa. Il ruolo della cor-

porate governance. 2006 76 - e. iannuzzi, Il sistema distrettuale tra declino ed evoluzione. Il caso Mezzogiorno: i

distretti di Nocera e Solofra. 2007 77 - G. sancetta, Gli intangibles e le performance dell’impresa. Verso nuovi modelli di

valutazione e comunicazione nella prospettiva sistemica. 2007 78 - e. MassaRoni, Il sistema logistico. Progettazione, governo e gestione della logistica e

della supply chain. 2007 79 - F. schiaVone, Conoscenza, imprenditorialità, reti. Valore e innovazione nei distretti tec-

nologici. 2008 80 - R. Filosa MaRtone, La produzione nelle aziende di servizi pubblici. Aspetti teorici ed

operativi. 2007 81 - c. Gatti, Le negoziazioni nel governo dell’impresa. Verso un modello di analisi. 2008 82 - l. PRoietti, Rischio e governo dell’impresa. Il rischio tra dotazione strutturale, traiettorie

evolutive e rapporti intersistemici. 2008 83 - s. e. De Falco, Dimensione e competitività della media impresa. 2008 84 - R. tResca, Logistica, management e tecnologia: dinamiche relazionali e di mercato.

2008 85 - M. liGuoRi, Il governo della marca turistica. 2008 86 - B. QuattRociocchi, Il sito produttivo. 2008 87 - a. cozzolino, Operatori logistici. Contesto evolutivo, assetti competitivi e criticità emer-

genti nella supply chain. 2009 88 - s. RolanDo, Economia e gestione della comunicazione nelle organizzazioni complesse. Gli

ambiti di convergenza tra comunicazione di impresa e comunicazione pubblica. 2010 89 - c. siMone, Conoscenza e impresa. Percorsi strategici, modelli organizzativi, casi di studio.

2011 90 - n. casalino, Piccole e medie imprese e risorse umane nell’era della globalizzazione. Come

valorizzarle attraverso la gestione della conoscenza e del capitale esperienziale. 2012

€ 20,00

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VOLUMI PUBBLICATI:

1 - G. cuoMo, Funzioni, strutture, strategie delle imprese commerciali complesse. 19842 - G.M. Golinelli, Struttura e governo dell’impresa. Terza edizione. 19943 - D. Venanzi, La misurazione delle performances di un centro di profitto. Il caso della

filiale di banca. 19894 - a. PaRisi, Aspetti evolutivi del rapporto banche-imprese negli anni ‘80. 19895 - l. Petix, Tipiche problematiche di analisi e gestione strategica dell’impresa. Seconda

edizione. 19916 - P. sinGeR, Le curve di esperienza nell’ottica strategica d’impresa. 19907 - P. JaccoD, Strumenti di programmazione di gestione. 19928 - G. Metallo, Tipici strumenti di analisi finanziaria. Seconda edizione. 19959 - c. Ricciuti, Organizzazione aziendale. Aspetti e problemi di progettazione delle struttu-

re. 1992 10 - l. Dezi, Le negoziazioni internazionali di materie prime. Implicazioni contrattuali e

finanziarie. 1992 11 - a. siano, L’industria della fiction audiovisiva. Evoluzione e concorrenza allargata. 1993 12 - l. Petix, Aspetti tipici di analisi strategica di competizione globale e di finanza interna-

zionale. 1994 13 - l. Dezi, Il mercato dell’energia elettrica tra profitto e pubblica utilità. 1994 14 - V. Di saBatino Panichi - F. s. leone, La ricerca e l’innovazione tecnologica nell’impresa

industriale. Aspetti economici e finanziari nel quadro nazionale e comunitario. 1995 15 - e. iannuzzi, L’impresa distrettuale: politiche di adattamento ed evoluzione. Il distretto

conciario di Solofra. 1995 16 - G. sancetta, Aspetti del comportamento competitivo delle imprese alberghiere. 1995 17 - c. chiacchieRini, Valore dei beni immateriali e vantaggio competitivo. Una prospettiva

resource-based. 1995 18 - a. PoGGi, Organizzazione aziendale. Una lettura di alcuni contributi di studio. 1995 19 - R. aRcanGeli, Economia e gestione delle imprese di servizi pubblici. 1995 20 - V. sanGuiGni, Il traffico di perfezionamento passivo quale strumento per l’internaziona-

lizzazione delle imprese italiane. Il caso tessile-abbigliamento-calzature. 1995 21 - P. sinGeR, Economia e finanza nell’impresa «general contractor». 1995 22 - a. PastoRe, La gestione per attività. 1995 23 - a. siano, Strategie d’impresa. L’analisi dell’ambiente competitivo di concezione moder-

na. 1995 24 - s. BaRile, Le formule di distribuzione al dettaglio. Analisi dei fattori condizionanti e

degli aspetti evolutivi. 1996 25 - P. MastRoBeRaRDino, Significato e ruolo dei clan familiari nel governo dell’impresa. 1996 26 - M. PateRnò di MontecuPo, Il rischio di cambio. Aspetti economici, finanziari, contabili

e fiscali. 1996 27 - a. PoGGi, Organizzazione aziendale. Una lettura di alcuni contributi di studio. Seconda

edizione ampliata. 1996 28 - l. Dezi, Il mercato dell’energia elettrica tra profitto e pubblica utilità. Seconda edizione. 1996 29 - l. Dezi, Le dinamiche di convergenza imprenditoriale e settoriale. Risorse immateriali,

outsourcing, reti di imprese, cross-border. 1996 30 - R. aRcanGeli, Il settore delle telecomunicazioni: aspetti tecnici, economici e gestionali. 1996 31 - a. PastoRe, I nuovi rapporti tra industria e distribuzione. Le aree e gli strumenti per la

partnership. 1996 32 - a. Pinto FlaMinio, Tendenze evolutive e strategiche nei servizi e nella distribuzione

commerciale. 1996

33 - a. PaRisi, Impresa e banca. L’evoluzione dei rapporti e degli strumenti. 1996 34 - e. MassaRoni, Logistica industriale. Principi di base ed aspetti evolutivi. 1997 35 - G. sancetta, I gruppi di imprese minori. Aspetti problematici nei processi di crescita. 1997 36 - G. Golinelli - l. Dezi, Reti finanza progetti. 1997 37 - l. Dezi, Il mercato dell’energia elettrica tra profitto e pubblica utilità. L’impresa elettrica

verso privatizzazione, liberalizzazione e diversificazione. Terza edizione. 1998 38 - R. aRcanGeli, Il settore delle telecomunicazioni. Aspetti tecnici, economici e gestionali.

Seconda edizione. 1998 39 - l. Petix, Gestione d’impresa e tipici contesti di riferimento. 1998 40 - V. MaRino, Le condizioni di sopravvivenza dell’impresa minore. Analisi teoriche e veri-

fiche empiriche. 1999 41 - M.a. FeRRi, L’evoluzione del settore delle acque minerali. Aspetti di produzione e di

commercializzazione. 1999 42 - s. PaneFoRte, La gestione delle persone nell’impresa. 1999 43 - G. Metallo, Decisioni di investimento nell’impresa commerciale complessa. 1999 44 - c. Ricciuti, Organizzazione aziendale. Aspetti e problemi di progettazione delle struttu-

re. Seconda edizione ampliata. 2000 45 - M. Gatti, I costi nel governo dell’impresa. Strumenti di supporto dei processi decisiona-

li. 2000 46 - R. aRcanGeli, Economia e gestione delle imprese di servizi pubblici. Seconda edizione. 2000 47 - e. hoRVath, I centri commerciali integrati. 2000 48 - a. Mattiacci, Il marketing strategico dei business di nicchia. 2000 49 - l. BoloGna, Aspetti evolutivi e nuove forme di gestione delle imprese di servizi pubblici.

1999 50 - M.t. cuoMo, La customer satisfaction. Vantaggio competitivo e creazione di valore. 2000 51 - l. Dezi, Economia e governo delle imprese. Funzioni, Strumenti, Tecniche. 2001 52 - a. caRiola, I progetti di investimento per lo sviluppo dei sistemi locali di imprese. 2001 53 - c. chiacchieRini, Competere attraverso l’organizzare. Come ottenere e sostenere il van-

taggio competitivo negli scenari della nuova economia. 2001 54 - C. Gatti, Vita, crisi e ristrutturazione di un gruppo industriale pubblico. Il caso

Finmeccanica. 2002 55 - V. sanGuiGni, L’internazionalizzazione produttiva delle imprese italiane. Il Traffico di

Perfezionamento Attivo e Passivo. 2002 56 - G. sancetta, Il servizio di trasporto aereo nella dinamica del sistema turistico. 2002 57 - l. Petix, Gestione d’impresa e tipici contesti di riferimento. Seconda edizione. 2002 58 - P. sinGeR, Economia digitale, dinamica evolutiva e valutazione delle imprese internet.

Elementi di teoria ed evidenze empiriche. 2002 59 - P. Paniccia, Dinamiche temporali e cognitive nell’approccio sistemico al governo

dell’impresa. Elementi di teoria ed evidenze empiriche. 2002 60 - e. MassaRoni, La logistica nell’approccio sistemico al governo dell’impresa. 2002 61 - P. MastRoBeRaRDino, L’approccio sistemico al governo dell’impresa. L’impresa della

vite e del vino. 2002 62 - B. aQuilani, Competitività dell’impresa e sistemi di ricompensa. 2002 63 - V. sanGuiGni, Proprietà e governo dell’impresa. Verso un modello di analisi in ottica

sistemica. 2002 64 - c. Ricciuti, Organizzazione aziendale. Aspetti e problemi di progettazione delle struttu-

re. Terza edizione. 2003 65 - a. Mattiacci, Il marketing consumer-based. Il modello della product offering. 2003 66 - a. PastoRe - M. VeRnuccio, Marketing, innovazione e tecnologie digitali. Una lettura in

ottica sistemica. 2004

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NuNzio CasaliNo, Piccole e medie imprese e risorse umane nell’era della globalizzazione. Come valorizzarle attraverso la gestione della conoscenza e del capitale esperienziale.

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NUNZIO CASALINO

PICCOLE E MEDIE IMPRESE E RISORSE UMANE NELL’ERA

DELLA GLOBALIZZAZIONE

Come valorizzarle attraverso la gestione della conoscenza e del capitale esperienziale

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PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA

Copyright 2012 Wolters Kluwer Italia S.r.l.

ISBN 978-88-13-33267-9

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5 della legge 22 aprile 1941, n. 633. Le riproduzioni diverse da quelle sopra indicate (per uso non personale – cioè, a titolo esemplificativo, commerciale, economico o professionale – e/o oltre il limite del 15%) potranno avvenire solo a seguito di specifica autoriz-zazione rilasciata da EDISER Srl, società di servizi dell’Associazione Italiana Editori, attraverso il marchio CLEARedi Centro Licenze e Autorizzazioni Riproduzioni Editoriali. Informazioni: www.clearedi.org. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.

Stampato in Italia - Printed in Italy

Stampato da L.E.G.O. S.p.A. - Lavis (TN)

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Alla cara memoria del Prof. Alessandro D’Atri che ha saputo trasfondermi la passione e l’interesse per tale disciplina orientandomi con i suoi preziosi consigli e la sua esperienza

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INDICE - SOMMARIO

Introduzione .............................................................. pag. XI

CAPITOLO I PMI E COMPETITIVITÀ

NELL’ECONOMIA DELLA CONOSCENZA 1.1. PMI, competitività e strategie di crescita ........... pag. 1 1.2. Crisi economica internazionale e PMI ............... » 4 1.3. L’economia della conoscenza ............................ » 10 1.4. Dall’era industriale all’era post industriale ........ » 13 1.5. Nuove leve di competitività per le imprese

dell’Unione Europea .......................................... » 24

CAPITOLO II GESTIONE DELLA CONOSCENZA AZIENDALE:

ASPETTI TEORICI E METODOLOGICI 2.1. La gestione della conoscenza in azienda ............ pag. 29 2.2. Ulteriori definizioni ed aspetti teorici della

conoscenza aziendale ......................................... » 31 2.3. Tipologie di classificazione della conoscenza ... » 41 2.4. La conoscenza organizzativa ............................. » 48 2.5. Da capitale intellettuale a capitale strutturale .... » 55

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INDICE - SOMMARIO VIII

CAPITOLO III MODALITÀ DI CREAZIONE E GESTIONE

DELLA CONOSCENZA 3.1. Evoluzione nelle modalità di gestione e diffusione

nel contesto delle PMI ........................................ pag. 61 3.2. Gestione delle competenze e vantaggio

competitivo ........................................................ » 65 3.3. Gestione della conoscenza, capitale intangibile

e learning organization ...................................... » 71 3.4. La formazione come raccordo tra organizzazione

ed ambiente esterno .............................................. » 77 3.5. Processi di adozione tecnologica in azienda ...... » 87

CAPITOLO IV APPRENDIMENTO

NON FORMALE ED INFORMALE NELLE PMI 4.1. Cenni storici sul Lifelong learning ..................... pag. 95 4.2. Problematiche nel riconoscimento degli aspetti

informali e non formali dell’apprendimento ...... » 100 4.3. Il ruolo del mediatore nei processi di

apprendimento .................................................... » 107 4.4. Vantaggi ed opportunità ottenibili dalla

diffusione e dal riconoscimento degli aspetti informali e non formali dell’apprendimento ...... » 112

4.5. Linee guida europee per la certificazione degli aspetti informali e non formali ........................... » 116

4.6. Strumenti di supporto a livello europeo e metodi di valutazione ......................................... » 122

CAPITOLO V NUOVE COMPETENZE PER LE PMI NELL’ERA

DELLA GLOBALIZZAZIONE 5.1. Innovazione nelle PMI ....................................... pag. 131 5.2. Nuove competenze per le PMI nell’era della

globalizzazione .................................................. » 133 5.3. Interrelazioni tra tipologie di apprendimento ..... » 142 5.4. Formazione e sviluppo delle PMI ...................... » 148

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INDICE - SOMMARIO IX

5.5. Soggetti coinvolti nel processo di validazione ... pag. 150 5.6. Modalità di apprendimento: incentivi e

misurazione ........................................................ » 153

CAPITOLO VI SUPPORTI, INCENTIVI E NUOVE MODALITÀ

DI GESTIONE DELLA CONOSCENZA E DEGLI APPRENDIMENTI IN AZIENDA

6.1. Internazionalizzazione delle Piccole e Medie

Imprese: supporti ed incentivi pubblici e privati ..... pag. 159 6.2. Lo Small Business Act ed il suo impatto sulle

PMI .................................................................... » 161 6.3. Analisi dettagliata del Programma d’azione

comunitaria nel campo dell’apprendimento permanente ......................................................... » 166

6.4. Il Progetto EARNFILE ...................................... » 175 6.5. Obiettivi della Partnership ................................. » 178 6.6. Pianificazione ed attività di ricerca svolte ......... » 182 6.7. Rilevanza degli obiettivi del Progetto, valutazione

e diffusione dei risultati ...................................... » 186

ALLEGATO DOCUMENTO FINALE REALIZZATO

PER LA COMMISSIONE EUROPEA pag. 191

Bibliografia ............................................................... pag. 229

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XI

INTRODUZIONE Per essere competitive e al fine di incrementare e consoli-

dare le proprie capacità distintive, le Piccole e Medie Imprese devono sempre più investire sulle proprie risorse umane, tramite efficaci processi di formazione. Non basta tuttavia il semplice apprendimento formale, ma è necessario riconoscere, incentiva-re e validare anche quello informale e non formale. La scarsa condivisione dei saperi e delle competenze sul luogo di lavoro, dovuta ad un’inadeguata strutturazione delle procedure, sta cau-sando in molte aziende una perdita del proprio patrimonio espe-rienziale e di conoscenza, rendendole sempre più incapaci di es-sere competitive sul mercato globale.

I processi di apprendimento non formali ed informali, non-ché lo sviluppo di metodologie adeguate, al fine di migliorare, rendere visibili e certificare le proprie competenze, sono diven-tati tematiche di dibattito sia a livello comunitario che naziona-le, in un momento in cui si vanno ridisegnando le politiche in materia di istruzione, formazione professionale e lavoro.

Da tempo ci troviamo, infatti, di fronte ad un cambiamento so-stanziale del sistema di riconoscimento e certificazione tramite una continua ridefinizione dei luoghi e dei tempi dell’apprendimento, che non coincidono più con un determinato percorso di forma-zione professionale in un determinato momento della vita, ma rappresentano uno strumento attraverso il quale è possibile co-struire percorsi formativi e professionali flessibili, garantendo al personale della propria azienda formazione ed aggiornamento permanente.

Nell’odierna società della conoscenza, competere per le PMI assume quindi il significato di apprendere più efficacemen-te dei concorrenti, ossia essere in grado di estrarre conoscenza dalle esperienze che quotidianamente si realizzano nella gestio-ne dell’organizzazione e sfruttare il patrimonio accumulato per sviluppare la base di conoscenza che si intende detenere ed uti-lizzare in futuro. La leva sulla quale l’impresa può agire per so-stenere e alimentare il vantaggio competitivo sta proprio nella

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INTRODUZIONE XII

capacità strategica di gestire in modo efficace ed efficiente la conoscenza presente e che si genera continuamente al suo inter-no. Oltre ai tradizionali strumenti di knowledge management, una nuova prospettiva per le imprese deriva proprio dalle nuove pratiche di validazione delle conoscenze e competenze detenute dagli individui, acquisibili soprattutto nell’ambito del contesto lavorativo e che possono essere a loro volta utilizzate fin da su-bito.

L’obiettivo del lavoro è, quindi, quello di esplorare ed ap-profondire la tematica della gestione della conoscenza aziendale nelle PMI, con particolare riferimento alle nuove pratiche di va-lidazione delle competenze e delle capacità acquisite attraverso modalità di apprendimento non formali e informali.

Il primo capitolo è rivolto ad individuare le possibili fonti di vantaggio competitivo per le PMI europee, che operano in quella che è ormai definita da tutti come “economia della cono-scenza”. In esso si cerca di definire cosa si intende per knowle-dge-based economy, e da quali fattori ed elementi è caratterizza-ta. In particolare viene messo in evidenza il percorso attraverso il quale è avvenuto il passaggio dall’era industriale, in cui il vantaggio competitivo era legato alla disponibilità dei tradizio-nali fattori di produzione, ad un’economia in cui la principale fonte del vantaggio competitivo deriva dalla capacità delle PMI di saper gestire la conoscenza, comunque secondo principi di efficienza e di efficacia. Nel descrivere tale percorso, ci si pro-pone di individuare le modificazioni avvenute nel mercato, i rapporti con i concorrenti, ed i modelli organizzativi tipici adot-tati, nonché di identificare come i flussi di informazioni e cono-scenza si sono evoluti nel tempo a seconda della diversa tipolo-gia di organizzazione coinvolta. Ciò al fine di riconoscere i fat-tori di competitività sui quali le PMI europee possono far leva nella competizione con i Paesi emergenti, ed in particolar modo con la Cina e l’India.

Il secondo capitolo si propone di definire in dettaglio i con-cetti di conoscenza aziendale e di capitale intellettuale, ripercor-rendo le principali interpretazioni presenti nella letteratura or-ganizzativa ed evidenziandone le differenze e le modalità di rappresentazione. Ciò al fine di poter fornire ad imprenditori e studiosi della tematica, gli strumenti per una chiara individua-zione dell’insieme delle componenti intangibili che sempre più contribuiscono a determinare il reale valore di mercato di un’impresa.

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INTRODUZIONE XIII

Nel terzo si affrontano le importanti tematiche della crea-zione e della gestione della conoscenza in contesti aziendali medio-piccoli, cercando di individuarne i fattori peculiari che possono contribuire al loro sviluppo e successo, ed alcune im-portanti problematiche che le PMI si trovano ad affrontare nell’introduzione di sistemi di knowledge management. Inoltre emergono diverse riflessioni sull’importante ruolo che stanno assumendo le associazioni di categoria per la corretta sensibiliz-zazione delle PMI su tali tematiche.

Il quarto capitolo è rivolto ad approfondire, sia sulla base dei contributi presenti in letteratura, sia sulla base di quanto contenuto in numerosi documenti della Commissione Europea, il tema riguardante i concetti di apprendimento non formale ed informale nelle PMI, il corretto riconoscimento dei risultati, passando per una disamina dei concetti di Lifelong learning e di validazione dell’apprendimento continuo.

Nel quinto capitolo si è cercato di definire quelle che sono le nuove competenze che dovranno possedere le PMI per opera-re al meglio nell’era della globalizzazione, con riferimento sia agli specifici strumenti che possono essere utilizzati, sia alle a-zioni e agli incentivi che il management può porre in essere, al fine di creare un ambiente lavorativo in grado di favorire conti-nue occasioni di apprendimento. Viene, inoltre, meglio appro-fondito il tema della validazione dei risultati dei processi di ap-prendimento non formali ed informali, analizzando in modo particolare il processo di validazione che può avvenire nell’ambito di una singola azienda. Infine, sono discusse le diverse prassi ed i principali sistemi di certificazione e riconoscimento (regionali, privati, terzo settore) che tuttavia, a causa delle forti differenze di principi, metodologie e modalità di valutazione, non possono essere applicati su larga scala.

Il sesto capitolo è rivolto ad analizzare gli attuali supporti ed incentivi, pubblici e privati, messi in campo a livello nazio-nale e comunitario, attraverso cui favorire una sempre più am-pia internazionalizzazione delle PMI europee. Viene, inoltre, descritto il Progetto Europeo “Evaluation and Recognition of Non-formal and Informal Learning - EARNFILE”, nell’ambito del Programma Leonardo da Vinci, realizzato tramite un Parte-nariato multilaterale che ha coinvolto cinque partner provenien-ti rispettivamente dalla Bulgaria, Italia, Austria, Olanda e Bel-gio, e rivolto a favorire il riconoscimento delle conoscenze e

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INTRODUZIONE XIV

delle competenze acquisite tramite i processi di apprendimento non formali ed informali che avvengono nei luoghi di lavoro.

Sono descritti nel dettaglio gli obiettivi del Progetto ed i gruppi target, le attività ed i risultati conseguiti, le difficoltà e le resistenze incontrate presso alcune aziende, le idee emerse e le metodologie sviluppate, da proporre sia ai datori di lavoro che ai dipendenti delle PMI.

Emergono numerose considerazioni sulla capacità delle PMI di saper interpretare e descrivere le problematiche relative al collegamento tra i profili di competenze ed i diversi sistemi di retribuzione adottati. Non mancano, tuttavia, una serie di dif-ficoltà prevalentemente legate ai rischi di non trasparenza o di difficile equilibrio tra valutazioni quantitative sulle performance e quelle qualitative sulle competenze.

Infine, si è provveduto ad allegare al presente volume i ri-sultati raccolti, sistematizzati e descritti nel dettagliato docu-mento finale, realizzato per la Commissione Europea che ha fi-nanziato il Progetto tramite il Programma settoriale Leonardo da Vinci.

Il volume nasce da un’ampia attività di ricerca e collabora-zione dell’autore svolta nel campo dell’organizzazione azienda-le, della gestione delle risorse umane e dei sistemi informativi aziendali, oltre all’esperienza didattica maturata come docente di corsi di Organizzazione Aziendale e di Gestione delle Risor-se Umane.

Privilegiando l’analisi dei problemi e la logica per risolver-li, si propone di promuovere uno studio consapevole ed appro-fondito, evitando però l’obsolescenza che deriva dall’inseguire specifiche soluzioni organizzative. Le modalità di discussione dei temi affrontati, l’ampio ricorso alla schematizzazione e l’utilizzo di un linguaggio semplice, d’altra parte, vogliono ren-dere più facile tale apprendimento.

Se i suoi destinatari elettivi sono gli studenti di corsi di lau-rea triennali, specialistici e di master, il testo può risultare molto utile a chi, già operando nel mondo del lavoro, voglia conoscere quali sono le nuove leve per incrementare il patrimonio espe-rienziale e di conoscenza della propria organizzazione, sulle quali agire per sostenere ed alimentare il vantaggio competitivo in un mercato sempre più globale.

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