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Scuola secondaria di primo grado “G. Grassa”

Mazara del Vallo

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P.O.F. 2009/2010

Scuola Secondaria di primo grado “Giuseppe Grassa”

MAZARA DEL VALLO (TP)

del Vallo

Piano dell’Offerta FormativaAnno scolastico 2009/2010

“Il piano dell’offerta formativa

è il documento fondamentale

costitutivo dell’identità culturale e progettuale

dell’istituzione scolastica

ed esplicita la progettazione curricolare,

extracurricolare, educativa ed organizzativa

che le singole scuole adottano

nell’ambito della loro autonomia”

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P.O.F. 2009/2010

Parte I

Principi generali

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P.O.F. 2009/2010

1.1 Premessa

Il presente Piano dell’Offerta Formativa costituisce la carta d’identità della Scuola Secondaria di primo grado “G. Grassa” di Mazara del Vallo (TP) ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa della scuola coerentemente con:

la legge 59 del 15 Marzo 1997 il D.P.R. 275/99 la legge 62 del 10 Marzo 2000 la legge 53 del 28 Marzo 2003 il decreto legislativo 59 del 19 Febbraio 2004 le indicazioni ministeriali del 2007 le iniziative discusse, condivise e deliberate dal Collegio dei

Docenti le scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal

Consiglio di Istituto l’analisi dei suoi punti di forza e di debolezza le esigenze espresse dalle famiglie.

Inoltre il piano si ispira agli articoli 3, 9, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana:

Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali […]

Art. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica […]

Art. 33. L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi […]

Art. 34. La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi […]

Il P.O.F. è elaborato dal Collegio dei docenti e indirizzato agli alunni, ai genitori e a tutto il personale che opera all’interno della scuola.

E’ reso pubblico e consegnato agli alunni e alle loro famiglie all’atto dell’iscrizione e si caratterizza per:

la flessibilità delle scelte, che permettono di rispondere alle esigenze formative degli alunni ed alle necessità emergenti dalla realtà locale;

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l’individuazione delle competenze e delle responsabilità di cui è investito ogni docente nel processo decisionale ed organizzativo.

Il presente Piano dell’offerta formativa è per sua natura uno strumento in continua evoluzione.

Le indicazioni contenute in esso si riferiscono all’anno scolastico 2009/2010, durante il quale le attività del piano, le modalità organizzative e l’ampliamento dell’offerta formativa saranno opportunamente monitorati al fine di individuarne i punti di forza e i punti di debolezza per opportuni accorgimenti correttivi

1.2 Finalità

Finalità istituzionale“La finalità del primo ciclo d’istruzione è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura” (da Indicazioni per il curricolo – Ministero della Pubblica Istruzione – Settembre 2007).

Finalità della Scuola

Considerata la finalità istituzionale come criterio di riferimento, la nostra Scuola definisce e persegue le finalità generali e gli obiettivi indirizzati al raggiungimento del successo formativo dei propri alunni. Essa:

1. favorisce lo sviluppo della persona umana, valorizzando l’identità culturale e religiosa di ciascun alunno;

2. promuove l’acquisizione e il consolidamento delle conoscenze e delle abilità;

3. fornisce gli strumenti funzionali all’acquisizione delle competenze, all’operatività, alla riflessione su quello che si fa;

4. incoraggia l’esplorazione e la scoperta;5. favorisce la formazione di cittadini attivi educati alla giustizia, alla

legalità, alla solidarietà, alla pace;

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6. valorizza le personalità dei giovani in formazione, suscitando motivazione e responsabilizzando gli studenti nelle varie iniziative attivate;

7. previene il disagio e interviene per il recupero dello svantaggio, attuando interventi adeguati nei riguardi delle diversità;

8. agevola l’acquisizione dell’autonomia, la razionalità del metodo di studio e lo spirito di cooperazione;

9. promuove, nel rispetto delle regole, un clima di gruppo sereno e pacifico nel contesto classe e nell’istituto tutto;

10. valorizza le eccellenze;11. agevola relazioni di dialogo e collaborazione tra docenti, alunni e

famiglie;12. pone le premesse per l’educazione permanente e ricorrente.

1.3 Indirizzo

La nostra scuola si identifica nell’indirizzo “Scientifico” e nel modello di “Scuola Aperta”, in quanto il progetto didattico-educativo è stato pensato, proposto ed articolato per realizzare l’interazione con tutte le agenzie formative presenti nel territorio.

1.4 Analisi del territorio

La nostra Scuola nasce nel 1962, anno dell’unificazione tra avviamento professionale e scuola media, con il nome “Giuseppe Grassa”, eroico aviatore mazarese. E’ ubicata in Mazara del Vallo, comune della provincia di Trapani, affacciato sul Mar Mediterraneo, alla foce del fiume Mazzaro (che insieme al fiume Delia ne costituisce la rete idrografica), e distante meno di 200 Km dalle coste tunisine.

La città, dall’impianto urbanistico islamico, è cresciuta e si è articolata intorno al suo porto-canale, che la eleva a uno dei più importanti e noti porti pescherecci d’Italia. Questo fa sì che l’attività economica che più la contraddistingue, oltre all’agricoltura e all’artigianato, è la pesca assieme

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all’industria cantieristica e alimentare, in special modo quella del pesce, sebbene oggi si registra anche uno sviluppo del settore terziario e turistico.

Per la sua posizione geografica, la città ha sempre manifestato una configurazione multietnica, aprendosi alla pacifica convivenza con componenti extracomunitarie, ormai ben inserite nel tessuto socio-economico del territorio.

Oggi infatti a Mazara del Vallo risiedono circa 3000 immigrati e le loro famiglie, provenienti in larga parte dal Maghreb, che occupano principalmente il centro storico cittadino di chiara matrice araba.

1.5 Analisi dell’utenza

Totale Alunni

682

Classi prime Classi seconde Classi terze

Maschi

131

Femmine

94

Maschi

119

Femmine

105

Maschi

124

Femmine

109

di cui:

Alunni extracomunitari

38

Classi prime Classi seconde Classi terze

Maschi

12

Femmine

4

Maschi

7

Femmine

4

Maschi

8

Femmine

3

e

Alunni diversamente abili

18

Classi prime Classi seconde Classi terze

Maschi

7

Femmine

1

Maschi

3

Femmine

3

Maschi

3

Femmine

1

Gli alunni, essendo la Scuola ubicata in una zona periferica della città compresa tra piazza Imam al Mazarì, Miragliano e Trasmazzaro, provengono

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principalmente da famiglie di lavoratori legati alle attività marinare, oltre che di artigiani, operai, esercenti e, in minima parte, imprenditori e impiegati.

Si registra la presenza di alunni provenienti da paesi extracomunitari, spesso però nati nella città, che evidenziano a volte difficoltà di comunicazione linguistica. Gli alunni diversamente abili, seguiti da insegnanti di sostegno che curano il loro profilo dinamico-funzionale, sono integrati nel contesto classe e partecipano a tutte le iniziative previste dall’offerta formativa con mirate strategie, metodologie e strumenti.

La popolazione scolastica è distribuita in due plessi: uno sito in via G. Gualtiero, l’altro in via L. Vaccara, dove sono ubicati gli uffici di Dirigenza e di segreteria.

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Parte II

Programmazione didattica

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2.1 Progetto didattico-educativo

Tutto il progetto didattico – educativo realizza la sua efficacia dall’interconnessione tra:

SAPERE

La conoscenza teorica dei contenuti

FARE

L’utilizzazione personale dei

contenuti

ESSERE

Identità1. Conoscenza di

2. Relazionarsi agli altri

3. Orientamento

4. Convivenza civile

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Conoscenze Abilità Competenze

L’azione didattico-educativa della scuola, considerate le finalità e gli obiettivi

del P.O.F., mira all’acquisizione e consolidamento delle conoscenze e delle

abilità degli alunni e favorisce lo sviluppo del loro processo formativo.

Classi prime e seconde

La nostra scuola, coerentemente con le “indicazioni” emanate dal Ministro dell’Istruzione nell’anno 2007, persegue l’obiettivo di formare saldamente ogni allievo sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri.

Costruisce il Curricolo, processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento. Le discipline raggruppate in aree permettono la possibilità di interazione e collaborazione fra i docenti per promuovere negli allievi:

il pieno sviluppo della persona un sapere unitario competenze spendibili nella vita di tutti i giorni

I consigli delle classi prime e seconde, in riferimento al Curricolo della scuola, progettano il percorso per la realizzazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e articolano le U.A disciplinari e/o pluri- disciplinari, scegliendo , per queste ultime:

le tematiche le discipline coinvolte mezzi e strumenti metodologie il periodo necessario per lo sviluppo delle competenze

cognitive e metacognitive, seguendo i progetti deliberati dal Collegio dei docenti.

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La nostra scuola intende accompagnare gli alunni attraverso un percorso che permetta loro di:

elaborare il senso della propria esperienza promuovere la pratica di una cittadinanza attiva acquisire gli alfabeti di base della cultura vivere in un contesto idoneo a garantire il successo formativo.

CURRICOLO

TRAGUARDI CONDIVISI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SENSO DELL’ESPERIENZA

Favorire lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e gestirle.

Promuovere il senso della responsabilità (lavoro, cura di sé, degli oggetti, degli ambienti sia naturali che sociali).

Promuovere la relazione inter-personale ed orientare verso atteggiamenti positivi e pratiche collaborative.

ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

Favorire l’approccio alle discipline scoprendo conoscenze, sviluppando abilità e conseguendo competenze per l’esercizio di una cittadinanza attiva.

CITTADINANZA Promuovere la costruzione del senso della legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità.

Stimolare ad apprendere e rispettare i valori della Costituzione Italiana (i diritti inviolabili della persona, della dignità sociale, libertà di religione e varie forme di libertà),orientando all’inter-

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cultura.

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, favorendo l’esplorazione e la scoperta.

Incoraggiare l’apprendimento collaborativi al fine di “imparare ad apprendere”.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze nelle aree disciplinari

AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA

SENSO DELL’ESPERIENZA

L’alunno :

interagisce con i coetanei mediante la vita di gruppo in un contesto di gioco, classe, di famiglia, di territorio sociale;

utilizza codici linguistici diversi e strutturati; accosta linguaggi verbali con quelli iconici e

sonori;

ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

memorizza scambi d’informazioni semplici; comprende i punti chiave dell’esperienza

compiuta; espone le proprie idee ed opera con i linguaggi

a lui congeniali. apprezza la lingua italiana e non solo come

strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo;

rielabora esperienze ed espone punti di vista personali in maniera strutturata e coesa;

CITTADINANZA

identifica le iniziative che nascono dal rapporto tra scuola e società;

confronta i comportamenti sociali esistenti tra piccolo gruppo e grande;

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

si relaziona coordinandosi con gli altri nelle attività di studio;

usa manuali al fine di ricercare e rielaborare dati, informazioni, concetti, esperienze;

utilizza anche strumenti informatici; scopre il successo come risultato di impegno

personale, autonomia e spirito di ~ 13 ~

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cooperazione.

AREA STORICO-GEOGRAFICA-RELIGIONE

SENSO DELL’ESPERIENZA

L’alunno: sviluppa le capacità necessarie per imparare;

a leggere le proprie emozioni e a gestirle si relaziona con gli altri accettandone la

diversità; conosce le regole della vita di gruppo e le

rispetta;

CITTADINANZA

acquisisce comportamenti corretti e responsabili nelle varie situazioni;

compre l‘importanza delle norme stabilite dalla comunità e imparare a rispettarle;

conosce e rispetta l’ ambiente e il territorio; riconosce e rispetta i valori sanciti nella

Costituzione art.2.3.4.8;

ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

utilizza i linguaggi degli ambiti disciplinari specifici;

conosce e usa i linguaggi informatici di base; percepisce e comprende i messaggi

provenienti dal mondo esterno; acquisisce un valido metodo di studio;

~ 14 ~

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AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

dà senso e significato a quello che si va imparando;

acquisisce padronanza della lingua italiana per comunicare, per favorire l’integrazione sociale e per continuare il proprio itinerario di istruzione;

individua problemi e solleva domande per cercare soluzioni anche originali attraverso un pensiero divergente e creativo;

riconosce le difficoltà incontrate e le strategie adatte per superarle;

pensa e realizza attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.

AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA

SENSO DELL’ESPERIENZA

L’alunno:

sviluppa le capacità di mettere in relazione il “pensare” e il “fare”;

è consapevole delle proprie potenzialità e risorse;

promuove il senso di responsabilità nel fare bene il proprio lavoro;

sviluppa le capacità di mettere in relazione il “pensare” e il “fare”;

favorisce la consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse;

promuove il senso di responsabilità nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine;

ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

usa strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare fenomeni e concetti;

approfondisce la padronanza delle discipline scientifiche, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato;

CITTADINANZA

sviluppa la capacità di leggere e valutare le informazioni che la società offre e di prende decisioni motivate;

confronta i comportamenti sociali esistenti tra ~ 15 ~

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piccolo gruppo e grande; apprende le fondamentali norme igieniche; acquisisce consapevolezza della correlazione

tra ambiente e salute; conosce e rispetta l’ambiente naturale e il

territorio circostante;

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

si avvia all’acquisizione del metodo scientifico; sviluppa la capacità di storicizzare e costruire

schemi interpretativi, riflettendo sui propri percorsi di apprendimento;

potenzia l’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti appropriati.

Classi terze

Coerentemente con gli Obiettivi Generali del Processo Formativo, l’azione didattico-educativa, delle classi terze della scuola, mira all’acquisizione e consolidamento delle conoscenze e delle abilità degli alunni e favorisce lo sviluppo del loro processo formativo.

Il progetto didattico-educativo è finalizzato a formare il cittadino attivo, attraverso un percorso che permetta all’alunno di:

interagire con i coetanei mediante la vita di gruppo in contesto di classe e di famiglia;

imparare a relazionarsi, a coordinarsi con gli altri, a rispettare le regole;

scoprire il successo come risultato di impegno personale, di autonomia e spirito di cooperazione;

acquisire conoscenze e abilità prescritte dalle indicazioni nazionali.

I consigli delle classi terze, recepite le proposte dei dipartimenti in relazione al contesto nel quale lavorano, curano la progettazione disciplinare al fine di realizzare gli obiettivi formativi, adatti e significativi per il gruppo-classe e articolano le U.D.A. disciplinari e/o pluri-inter-disciplinari, scegliendo :

le tematiche le discipline coinvolte mezzi e strumenti metodologie

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il periodo necessario per lo sviluppo delle competenze cognitive e metacognitive, in prospettiva della realizzazione del PECUP, seguendo i progetti deliberati dal Collegio dei docenti.

La progettazione delle varie discipline articolata in U.D.A tenderà a dare un sapere unitario e globale all’allievo attraverso obiettivi comuni che tenderanno al raggiungimento delle competenze.Sulla base della situazione di partenza della classe e del PECUP, i consigli di classe progettano il piano di lavoro, per il raggiungimento degli obiettivi formativi.I pilastri del nostro Pecup sono:

conoscenza della propria appartenenza sociale e culturale; salvaguardia della tradizione popolare in quanto radice della propria

identità; individuazione del valore arricchente dell’ incontro con le minoranze

etniche presenti nel gruppo; riconoscimento del profilo e dei simboli che accompagnano i vissuti dei

familiari e scoperta di come il cammino della storia appartenga a ciascuno degli uomini;

formazione di cittadinanza europea aperta al dialogo inter-religioso ed inter-culturale;

formazione di una coscienza naturalistica-ecologica basata sull’osservazione diretta e sulla sperimentazione;

acquisizione di competenze comunicative plurilinguistiche. uso corretto delle nuove tecnologie; scoperta del successo come risultato di impegno personale e di

cooperazione con gli altri; rispetto delle regole in contesto classe, famiglia, società.

Inoltre il Piano di Studi personalizzato comprende anche i seguenti indicatori:

Identità

A. Conoscenza di sè Prendere coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti. Accettare l’immagine di sé e rispettare il proprio corpo. Acquisire sicurezza e gestire stati d’animo ed emotività Valutare se stesso, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali

umani e sociali degli altri, alla luce dei valori che ispirano la convivenza civile

B. Relazionarsi agli altri~ 17 ~

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Saper relazionarsi agli altri accettandone la diversità. Conoscere le regole della vita di gruppo e rispettarle. Conoscere i diritti e i doveri tipici degli adolescenti. Riconoscere l’interazione tra il singolo e la comunità di appartenenza.

C. Orientamento

Utilizzare le competenze acquisite nella vita di tutti i giorni Percepire i messaggi e le sollecitazioni provenienti dal mondo esterno

decifrandoli e valutandoli Maturare scelte consapevoli

Convivenza civile

Apprendere le fondamentali norme igieniche. Acquisire corrette norme alimentari. Acquisire l’equilibrio psico-fisico. Acquisire consapevolezza della correlazione tra ambiente e salute. Conoscere e rispettare l’ambiente naturale e il territorio circostante Conoscere e rispettare le norme e regole della Costituzione Conoscere il codice e tenere comportamenti corretti e responsabili

come utenti della strada

Cittadinanza e costituzione

L’insegnamento della disciplina “Cittadinanza e Costituzione”, partita come sperimentazione già l’anno scolastico scorso, è inserita in tutte le classi e viene impartita nell’ambito del monte ore dell’area storico-geografica.

La nostra scuola, tenendo a riferimento le istanze e le esigenze emergenti dal territorio in cui è ubicata, individua nelle Indicazioni e nei Programmi di insegnamento vigenti le parti che sviluppano oltre i principi, i temi e i valori della Costituzione, anche le norme concernenti l’esercizio attivo e responsabile della cittadinanza, in un’ottica di pluralismo istituzionale, come da Circolare Ministeriale relativa ai processi di attuazione del D.L. n. 137 del 01/09/2008, convertito con modificazioni nella Legge 30/10/2008 n. 169.

Ogni Piano di studi personalizzato traduce le conoscenze in abilità attraverso i seguenti strumenti culturali:

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cogliere relazioni e connessioni fra i vari saperi; comprendere e utilizzare i vari linguaggi; sviluppare la sensibilità estetica; comprendere e interpretare messaggi, decodificando i diversi tipi di

linguaggio; sviluppare e/o potenziare le capacità di analisi, sintesi e rielaborazione; saper applicare: norme, leggi e formule; usare la lingua nelle sue varie funzioni e nelle diverse situazioni

comunicative; saper osservare e descrivere; ricercare, interpretare, elaborare e valutare dati; costruire grafici ed utilizzare simboli per visualizzare e schematizzare

situazioni e fenomeni; compilare una domanda di lavoro, una lettera burocratica, una lettera

commerciale, una risposta ad un annuncio; conoscere ed utilizzare linguaggi informatici di base.

2.2 Metodologie

All’interno dei Consigli delle classi ( 1a, 2a, 3a), in fase di progettazione delle attività, nel rispetto della libertà di insegnamento, si indicano le metodologie concordate:

Didattica attiva Ricerca-azione Apprendimento - scoperta Problem solving Metodo scientifico-operativo Attività di gruppo Lezione frontale Colloqui Discussioni guidate Interdisciplinarietà Lezioni multimediali Lezioni interattive

2.3 Strumenti di verifica sommativa

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Interrogazioni orali Prove scritte, pratiche e grafiche Esercitazioni individuali e collettive Prove strutturate e semistrutturate Relazioni scritte Questionari Cartelloni esplicativi Conversazioni/dibattiti Esercitazioni in modalità multimediale.

2.4 Criteri di valutazione

La valutazione dello studente da parte del Consiglio di Classe è un momento estremamente delicato in cui si intrecciano elementi di diversa natura che coinvolgono conoscenze, competenze, abilità e fattori relazionali. Possiede inoltre un importante ruolo di certificazione nei confronti dell'esterno.

L'individuazione di criteri di valutazione corrisponde quanto più possibile all'esigenza di porre dei punti di riferimento condivisi volti ad omogeneizzare gli standard utilizzati dai singoli consigli di classe. Al tempo stesso l'esplicitazione dei criteri facilita l'attivazione del processo di autovalutazione degli studenti e coinvolge in modo più consapevole i genitori stessi.

a) Valutazione disciplinareLe valutazioni proposte da ciascun docente al Consiglio di Classe in fase di scrutinio devono scaturire da un percorso educativo in cui l'esito finale è il risultato di un dialogo, di un confronto e di una serie di verifiche.

Per giungere all'espressione di una votazione è necessario che:

sussista un congruo numero di prove all'interno di una frequenza assidua. in caso di assenze saltuarie, frequenti, prolungate, sia pure giustificate, il

Consiglio di Classe, accerterà che siano stati raggiunti gli obiettivi propri di ciascuna disciplina, corroborati da un congruo numero di interrogazioni e di esercitazioni scritte, grafiche o pratiche.

con questo si sottolinea che l'assiduità della frequenza è un valore necessario e fondamentale per un serio sviluppo del dialogo educativo, da tenere in seria considerazione nel corso della valutazione finale.

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vengano assunti come riferimento gli standard di valutazione: di conoscenze, competenze e abilità indicati al punto (3) utilizzati

secondo le curvature delle diverse discipline; delle capacità relazionali e comportamentali indicati al punto (2);

sia dato l'opportuno rilievo ai progressi realizzati dallo studente nel processo di formazione/apprendimento, in rapporto ai livelli d'ingresso individuati.

b) Valutazione delle capacità relazionali, comportamentali e degli atteggiamenti mentali

La Scuola si pone anche la finalità di valorizzare le personalità dei giovani in formazione suscitando motivazione, individualizzando i diversi interventi didattici e responsabilizzando gli studenti nelle varie iniziative attivate. Perciò la valutazione disciplinare viene integrata in base alle seguenti variabili di riferimento relative alla sfera relazionale, volte a verificare se lo studente:

a) sa lavorare bene con altri di diversa formazione in varie situazioni reali;b) sa ricoprire diversi ruoli: membro di un gruppo di lavoro, leader,

insegnante, mediatore;c) è capace di monitorare i propri processi mentali e comportamentali;d) dimostra autocontrollo;e) sa auto valutarsi;f) sa porsi mete individuali;g) adatta il suo comportamento alle diverse situazioni;h) dimostra responsabilità, entusiasmo, curiosità, rispetto verso la

cultura,verso gli altri e verso se stesso; i) apprezza il valore delle conoscenze nelle varie discipline; j) mostra impegno personale e orgoglio verso il proprio lavoro; k) usa conoscenze, competenze e abilità in modo attivo, costruttivo e

creativo.

c) Griglia di valutazione disciplinare

LIVELLI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

NC L’insegnante non è in possesso di sufficienti elementi di

valutazione

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1 Totale rifiuto

della materia e dei suoi contenuti.

Ha prodotto lavori e svolto verifiche che non forniscono alcun elemento per riconoscere l’acquisizione di specifiche abilità.

Gli elementi acquisiti accertano la totale assenza di competenze specifiche disciplinari.

2 Gravissime carenze di base

Ha prodotto lavori e/o verifiche parziali e assolutamente insufficienti per esprimere una valutazione complessiva dell’iter formativo.

Anche se guidato non è in grado di riferire le esperienze proposte.

3

Gravi carenze di base.

Estrema difficoltà a riconoscere gli elementifondamentali ed elementari degliargomenti trattati.

Lavori e verifiche parziali e comunque non sufficienti ad esprimere un giudizio sull’iter formativo.

Difficoltà nell’esecuzione di operazioni elementari.

Difficoltà a memorizzare e a riconoscere concettispecifici.

Difficoltà di assimilazionedei metodi operativi impartiti.

4

I contenuti specifici delle discipline non sono stati recepiti.

Lacune nella preparazione di base.

Difficoltà ad eseguire semplici procedimenti logici, a classificare ed ordinare con criterio.

Difficoltà ad applicare leinformazioni.

Metodo, uso degli strumenti e delle tecniche inadeguati.

Difficoltà ad utilizzareconcetti e linguaggi specifici.

Esposizione imprecisa econfusa.

5

Conoscenze parziali e/o frammentarie dei contenuti.

Comprensione poco chiara dei concetti.

Anche se guidato non riesce ad applicare i concetti teorici a situazioni pratiche.

Metodo di lavoro poco personale e pertanto pocoefficace.

Applicazione parziale edimprecisa delle informazioni.

Anche se guidato l’alunno ha difficoltà ad esprimere i concetti e ad evidenziare quelli più importanti.

Uso impreciso dei linguaggi nella loro specificità.

Modesta la componenteideativa.

6 Complessiva conoscenza dei contenuti ed applicazione elementare delle

Sufficienti capacità di analisi,confronto e sintesi anche se non autonome.

Esposizione abbastanzacorretta ed uso accettabile della terminologia

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informazioni.

Utilizza ed applica le tecniche operative in modo adeguato, seppur poco personalizzato.

specifica.Se guidato l’alunno riesce ad esprimere i concetti e ad evidenziare i più importanti.

Capacità adeguate dicomprensione e di letturadegli elementi di studio.

7

Conoscenza puntuale dei contenuti ed assimilazione dei concetti.

Applicazione delleconoscenze acquisite nellasoluzione di semplici problemi e nella deduzione logica.

Metodo di lavoro personale ed uso consapevole dei mezzi e delle tecniche specifiche realizzative.

Adesione alla traccia ecorretta l’analisi.

Esposizione chiara con corretta utilizzazione del linguaggio specifico.

8Conoscenza completa ed organizzata dei contenuti.

Uso autonomo delleconoscenze per la soluzione di problemi.

Capacità intuitive che siestrinsecano nella comprensioneorganica degli argomenti.

Sa riconoscereproblematiche chiave degliargomenti proposti.

Vi è padronanza di mezziespressivi ed una efficacecomponente ideativa.

L’esposizione è sicura conuso appropriato dellinguaggio specifico.

9

Conoscenza approfondita ed organica dei contenuti anche in modo interdisciplinare.

Sa cogliere, nell’analizzare i temi, i collegamenti che sussistono con altri ambiti disciplinari e in diverse realtà, anche in modo problematico.

Metodo di lavoro personale, rigoroso e puntuale.

Capacità di rielaborazioneche valorizza l’acquisizionedei contenuti in situazionidiverse.

Stile espositivo personale e sicuro con utilizzoappropriato del linguaggiospecifico.

10 Conoscenza completa, approfondita, organica ed interdisciplinare

Interesse spiccato verso i saperi e positiva capacità di porsi di fronte a problemi e risolvere

Esposizione scorrevole,chiara ed autonoma tanto da padroneggiare lo

~ 23 ~

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degli argomenti.

quelli nuovi.Metodo di lavoro efficace,propositivo e con apporti diapprofondimento personale ed autonomo, nonché di analisi critica.

strumento linguistico.

Efficace e personale lacomponente ideativa.

Uso appropriato e critico dei linguaggi specifici.

d) Fattori di credito formativo scolastici Assiduità e frequenza scolastica Interesse Impegno Partecipazione al dialogo educativo Partecipazione a gare sportive Partecipazione alle attività di ampliamento dell’Offerta Formativa Interesse/profitto Religione Cattolica ed attività alternative Partecipazione a concorsi promossi da docenti Attività di collaborazione con la scuola Solidarietà e collaborazione con alunni in difficoltà ( aiuto concreto nella

realizzazione delle attività scolastiche).

e) Valutazione complessiva dei consigli di classe

Fermo restando la competenza esclusiva del Consiglio di Classe nella discrezionalità per l'ammissione o non dello studente alla classe successiva, secondo la normativa vigente e compatibilmente con i criteri posti in precedenza, in generale 3 insufficienze, di cui almeno 2 gravi ( 3, 2, 1, NC) o 4 insufficienze nelle diverse discipline costituiranno la condizione per la valutazione di una non ammissione alla classe successiva.In tutti i casi andranno considerati:

a) il numero e la gravità delle insufficienze disciplinari e l'effettiva possibilità di colmare le lacune riscontrate;

b) il numero elevato di assenze (è richiesta la frequenza nella misura di

almeno ¾ del totale delle ore annuali).

Ciò nonostante i consigli di classe possono deliberare l’ammissione alla classe successiva anche con un numero più elevato di insufficienze (debiti formativi).

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Parte III

Organizzazione

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3.1 Struttura della scuola

La Scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Grassa” ha sede a Mazara del Vallo e si articola in due plessi.

a) Plesso via G. Gualtiero, dove sono allogate le sezioni A, B, D, E, F, G;

b) Plesso via L. Vaccara, dove sono allogate le sezioni C,H, I, L.

Le sezioni a tempo prolungato sono: E, G, I, H, mentre le restanti sono a tempo normale.

3.2 Dotazioni della scuola

Plesso via Vaccara Plesso via Gualtiero

Biblioteca Biblioteca

Sala video Sala video

Laboratorio multimediale Laboratorio multimediale

Laboratorio scientifico Laboratorio scientifico

Campo di calcetto all’aperto Campo di pallavolo all’aperto

Aula attività artistiche Aula attività artistiche

Auditorium Auditorium

Uffici di Dirigenza Laboratorio multimediale linguistico

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Uffici di Segreteria Palestra

Sala Docenti Sala docenti

Aula ricevimento genitori

Aula musica

3.3 Struttura oraria A. S. 2009/2010

DISCIPLINE

TEMPO

NORMALETEMPO PROLUNGATO

LETTERE 10 12

SCIENZE MATEMATICHE 6 7

INGLESE3

5 (1^ e 2^)

3 (3^)

FRANCESE 2 2 (3^)

TECNOLOGIA 2 3

ARTE E IMMAGINE 2 2

MUSICA 2 2

SCIENZE MOTORIE 2 2

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RELIGIONE 1 1

COMPRESENZA ITA – MAT 2

TOTALE ORE 30 36

Il tempo-mensa pomeridiano per le classi a tempo prolungato rientra nelle 36 ore.

Nell’ottica di una diversificazione dell’offerta formativa, la nostra scuola propone per le classi prime e seconde a tempo prolungato il potenziamento della lingua Inglese, che da tre ore curricolari passa a cinque ore curricolari.

3.4 Organizzazione oraria A. S. 2009/2010

TEMPO PROLUNGATO 36 ORE

Giorno Unità oraria Orario Giorno Unità oraria Orario

LUNEDI

MERCOLEDI

GIOVEDI

SABATO

1 8.25 - 9.25

MARTEDÌ

VENERDI

1 8.25 - 9.25

2 9.25 - 10:25 2 9.25 - 10:25

3 10:25 - 11:20 3 10:25 - 11:20

Intervallo 11:20 - 11:30 Intervallo 11:20 - 11:30

4 11.30 - 12:25 4 11.30 - 12:25

5 12:25 - 13:25 5 12:25 - 13:25

Mensa 13:25 - 13:55

6 13:55 –14:25

7 14:25 –15:25

8 15:25 –16:25

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TEMPO NORMALE 30 h

LUNEDÌMARTEDI

MERCOLEDIGIOVEDÌVENERDISABATO

1 8.25 - 9.252 9.25 - 10:253 10:25 - 11:20

Intervallo 11:20 - 11:304 11.30 - 12:255 12:25 - 13:25

3.5 Il personale della scuola

Organigramma

Dirigente: Prof.ssa Angela Cristaldi

Vicario: Prof. Baldassare Asaro

Responsabile plesso Via Gualtiero: Prof. Michele Sutera

Dirigente servizi generali e amministrativi: Francesco Crocchiolo

Coordinatori di classe

CLASSE DOCENTE1A Parrinello M.P.2^A Giacalone F.sca3^A Gabriele N.1^B Savalli L.2^B Di Trapani G.3^B Cannella S.1^D Ragolia V.M.3^D Baldassano A.M.1^E Ballatore M.2^E Fiducioso A.3^E Tumbiolo M.E.1^F Surdo 2^F Calderone V.3^F Gallo G.1^G Asaro F.sca2^G Marino G.

3^G Modica R. M.1^C Ingrasciotta V.2^C Nicastro C.3^C Adelendi 1^H Asaro R.2^H Gagliano C.3^H Pellegrino V.1^I Bonanno A.2^I Asaro G.3^I Del Forte G.1^L Celere M. R.2^L Conte G.3^L Rizzo P.

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Coordinatori di dipartimento

Dipartimento storico-letterario: prof.ssa C. Gagliano Dipartimento scientifico-matematico: prof.ssa M. C. Vitale Dipartimento linguistico: prof.ssa R. Ingraldo Dipartimento scienze motorie: prof. F. Asaro Dipartimento artistico-musicale: prof. V. Anselmi Dipartimento tecnologico: prof. M. Sutera

Funzioni strumentali

AREA DESCRIZIONE AREA COMPITI DOCENTE

1GESTIONE DEL

PIANO DELL’OFFERTA

FORMATIVA

Raccolta delle proposte progettuali, tabulazione e trasmissione alla commissione POF e al DS

Monitoraggio e valutazione del piano Autoanalisi e autovalutazione d’Istituto Viaggi d’istruzione Visite guidate.

Prof.ssa Maria Caterina

Vitale

2SOSTEGNO AL

LAVORO DOCENTE

FIGURA A Cura sito web della scuola (raccolta e

adattamento materiale da pubblicare) Coordinamento dei progetti inerenti l’uso

delle nuove tecnologie Sostegno ai docenti nell’uso delle nuove

tecnologie.

Prof. Andrea

Fiducioso

FIGURA B Monitoraggio dei bisogni dei docenti Produzione di materiali di supporto didattico

ai docenti e ai Consigli di classe Cura della documentazione

educativa(modulistica, studi, ricerche, progetti ministeriali, iniziative che a vario titolo stimolino la valorizzazione delle professionalità docente)

Predisposizione documentazione relativa alla valutazione degli allievi

Predisposizione del piano annuale di formazione

Coordinamento delle attività curricolari e extracurricolari.

Prof.ssa Caterina Gagliano

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3INTERVENTI E SERVIZI PER

GLI STUDENTI

FIGURA A Patentino ciclomotore Coordinamento delle attività relative

all’educazione stradale.

Prof.ssa Enrichetta Bonafede

FIGURA B Educare alla convivenza civile: salute,

ambiente, legalità.

Prof.ssa Giovanna

Asaro

FIGURA C Coordinamento delle iniziative per la

continuità educativa fra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.

Prof.ssa Rossana Asaro

FIGURA D Coordinamento delle iniziative di raccordo fra

scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado

Orientamento.

Prof.ssa Rossella Ingraldo

Responsabili strumenti prof.ssa Paola La Melia (plesso di via L. Vaccara)

audio-visivi e biblioteca prof.ssa E. Fortunato (plesso di via Gualtiero)

Responsabili dei prof. B. Asaro (plesso di via L. Vaccara)

laboratori informatici prof. L. Misistra (plesso di via Gualtiero)

Responsabili dei prof. G. Marrone (plesso di via L. Vaccara)

laboratori scientifici prof.ssa L. Savalli (plesso di via Gualtiero)

prof. G. Marrone (plesso di via L. Vaccara)

Responsabili LIM prof. A. Fiducioso (plesso di via Gualtiero)

Responsabile laboratorio linguistico: prof.

Assistenti Amministrativi Castelli Maria~ 31 ~

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Contabili-patrimoniali Grassone Graziella

 Assistenti Amministrativi Giacalone Giuseppa

Responsabili servizi didattici Torre Grazia

Sign.: Agnello, Amato, Bellomo, Bertuglia, Collaboratori scolastici Ciaramitaro, Cusumano, Ferrantello, Inzerillo,

Perrone, Quinci, Signorello, Timpone.

3.6 Osservatorio d’area

LA NOSTRA SCUOLA E’ OSSERVATORIO D’AREA SUL FENOMENO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E LA PROMOZIONE DEL

SUCCESSO FORMATIVO

L’Osservatorio di Area svolge attività di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica e del disagio infanto-giovanile, promuove, coordina e sostiene iniziative territoriali per il perseguimento del successo formativo degli alunni.

Nasce presso la sede dell’Istituto Superiore di Istruzione Classica, Tecnica e Professionale “F. D’Aguirre” di Salemi, sulla base dell’accordo di rete tra le Istituzioni scolastiche che insistono sul territorio dei comuni di Mazara del Vallo, Salemi e Vita, nella persona dei rispettivi Dirigenti scolastici pro-tempore.

Nell’anno scolastico 2008/09, per disposizione del Dirigente del CSA di Trapani, la dott.ssa Angela Cristaldi viene nominata Coordinatrice dell’Osservatorio e, di conseguenza, la sede viene spostata a Mazara del Vallo, presso la nostra scuola.

Nell’anno scolastico 2009/2010 la città di Gibellina entra a far parte dell’Osservatorio.

Docente referente dell’Osservatorio è la prof.ssa Nicoletta Argirò.

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L’Osservatorio ha il compito di:

1. Predisporre una mappa delle risorse per affrontare i fenomeni di dispersione scolastica e disagio socio-educativo nel territorio;

2. Raccogliere dati quanti-qualitativi per il monitoraggio dei bisogni della Comunità socio-scolastica e per orientare in modo razionale lo sviluppo delle azioni;

3. Individuare ed attivare forme di raccordo con Agenzie che erogano servizi socio-sanitari ed educativi;

4. Promuovere una cultura “anti-dispersione”, favorendo la circolarità delle informazioni e il coinvolgimento degli alunni, dei genitori e dei docenti dell’area;

5. Individuare gli obiettivi d’intervento prioritario e formulare Piani Integrati di Area che favoriscano la realizzazione di interventi di rete, anche in riferimento alla legge n°285/97 e alla legge n°328/00, ai fondi FESR, PON, POR;

6. Mantenere un rapporto sistematico con l’Osservatorio provinciale e promuovere, d’intesa con quest’ultimo, iniziative per facilitare il successo formativo di “tutti” gli studenti;

7. Monitorare e valutare in itinere gli interventi progettati ed eventualmente riformulare gli obiettivi e le strategie sulla base dei feed-back;

8. Elaborare un regolamento interno;9. Combattere e prevenire il fenomeno della dispersione scolastica intesa

non solo come evasione, abbandono e frequenza irregolare, ma anche come insuccesso scolastico;

10. Favorire l’integrazione fra Istituzioni scolastiche e Agenzie, Servizi, Enti, fornendo mappe di disponibilità di risorse;

11. Promuovere e orientare i processi di crescita delle Istituzioni scolastiche aderenti;

12. Sostenere il processo di cambiamento del rapporto di insegnamento-apprendimento-organizzazione a favore della costruzione di competenze riconoscibili, certificabili e spendibili.

Progetti POR

“Manifestazione d’Interesse” Accordo Stato-Regione

Progetti di Rete

A seguito della nota n°1118 del 28 Aprile 2010 sono stati finanziati i seguenti progetti:RETE N° 1: Osservatorio D’Area D.S.(soggetto proponente); Circolo Didattico “A.Castiglione” – Mazara del Vallo; Circolo Didattico

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“Giovanni Paolo II” – Salemi; I.C.”V.Sicomo” - Vita (Componenti della rete) “Per una sfida possibile: insieme per promuovere il successo

scolastico”

Coordinatore Dirigente Scolastico Osservatorio: D.S. Dott.ssa Angela CristaldiObiettivo: Recupero e potenziamento delle abilità di base in letto scrittura e delle abilità relative all’area logico matematica degli alunni Disabili e/o a rischio di marginalità sociale Destinatari: alunni della scuola primaria e secondaria di 1°Durata: 6 mesi Risorse umane: N° 2 docenti di Sostegno scuola primaria, N°1 docente area scientifico matematica scuola primaria, N°1 docente di area linguistica di scuola secondaria di 1°

RETE N° 2: Osservatorio D’Area D.S.(soggetto proponente); I.C.“G.Garibaldi” – Salemi; I.C.“Papa Giovanni XXIII” – Ghibellina; I.I.S.”F.sco D’Aguirre” - Salemi (Componenti della rete)

“Costruire una scuola per tutti”

Coordinatore Dirigente Scolastico Osservatorio: D.S. Dott.ssa Angela CristaldiObiettivo: Recupero e potenziamento delle abilità di base in letto scrittura e delle abilità relative all’area logico matematica degli alunni Disabili e/o a rischio di marginalità sociale Destinatari: alunni della scuola secondaria di 1° e della scuola secondaria di 2°Durata: 6 mesi Risorse umane: N° 2 docenti di Sostegno scuola secondaria di 1°, N°1 docente area scientifico matematica scuola secondaria di , N°1 docente di area linguistica di scuola secondaria di 1°

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Rete N°3: Osservatorio D’Area D.S. (soggetto proponente); I.C.“P.Borsellino” – Mazara del Vallo; Scuola Secondaria 1° “G.Boscarino” – Mazara del Vallo; Scuola Secondaria 1°”G. Grassa” – Mazara del Vallo (Componenti della rete)

“Un’altra Chance”

Coordinatore Dirigente Scolastico Osservatorio: D.S. Dott.ssa Angela CristaldiObiettivo: Successo formativo degli alunni a rischio di marginalità sociale attraverso l’acquisizione della strumentalità di base, prolungamento dei tempi di attenzione e concentrazione, arricchimento del codice verbale e sviluppo delle competenze logico-espressive nonché la piena integrazione degli alunni diversamente abili. Destinatari: alunni delle prime classi scuola secondaria di 1°Durata: 6 mesi Risorse umane: N° 2 docenti di Sostegno scuola secondaria di 1°, N°1 docente area scientifico matematica scuola secondaria di , N°1 docente di area linguistica di scuola secondaria di 1°.

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Parte IV Ampliamento

dell’offerta formativa~ 36 ~

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4.1 La sicurezza nella scuola

a cura del R.S.P.P. prof. Michele Abruzzo

Il problema della sicurezza nella scuola, come prevenzione dei pericoli e gestione delle emergenze, è un aspetto importante dell’educazione che la scuola fa proprio come obiettivo intersecante all’istruzione di tutte le discipline.

Le attività previste intendono promuovere un percorso di formazione/informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione dei rischi; sul riconoscimento delle fonti di pericolo, finalizzate allo sviluppo di atteggiamenti improntati alla sicurezza, intesi nel modo in cui sono elementi imprescindibili di salvaguardia della salute individuale e della salute collettiva. Fattori di crescita per una coscienza di responsabilità sociale.

Pertanto in una scuola moderna e dinamica, dove le attività si svolgono in laboratori, palestre, spazi interni ed esterni, è necessario sviluppare la cultura della sicurezza, educando alunni e gli operatori a valutare i rischi per prevenire danni maggiori.

Obiettivi

Conoscenza dell’edificio scolastico dal punto di vista strutturale e funzionale;

Individuazione dei principali rischi e pericoli relativi all’edificio scolastico;

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Lettura delle planimetrie, (piante) che indicano il percorso da seguire in caso di emergenza, per congiungersi nei precisi punti di riunione, all’aperto.

Conoscenza dei segnali e dei dispositivi di sicurezza che sono collocati nei corridoi e nelle scale (uscita di emergenza, indicatori degli accessori antincendio, estintori, idranti, cassetta di primo soccorso ecc …);

Acquisizione di precise norme comportamentali in caso di incendio, di terremoto, di alluvioni o interventi di primo soccorso;

Acquisizione di norme comportamentali a salvaguardia dell’igiene e della salute; (non oscillare sulla propria sedia ma stare seduti dritti e composti; tenere allineati i banchi; non occupare la corsia fra i banchi con gli zaini; appendere lo zaino e lasciare libero il passaggio; non muovere con le mani oggetti appuntiti o contundenti; usare gli utensili scolastici in modo corretto; non usare materiali e attrezzi senza il consenso o senza la presenza dell’insegnante; non spingere con forza la porta; non dare spintoni ma aiutarsi nel percorso di uscita, rimanere in fila; non correre nei corridoi, non retrocedere durante il flusso di uscita ecc…).

Risultati attesi

Capacità di valutazione dei rischi nella vita scolastica e in situazioni diverse;

Assunzione di comportamenti improntati sull’autocontrollo, sulla collaborazione sulla prevenzione e protezione; essere solidali, collaborare in casi d’emergenza.

Acquisizione di comportamenti corretti in caso di circostanza critica; Acquisizione di comportamenti corretti a salvaguardia della salute.

Attività

Visite particolareggiate ai vari locali dell’edificio; Lezioni guidate sui principali rischi e pericoli, sulle norme di sicurezza e

sulla relativa simbologia segnaletica; Attività ludiche mirate a far conoscere e gestire le situazioni

d’emergenza; Formare una conoscenza atta alla valutazione dei rischi quotidiani nella

scuola; Prove di evacuazione guidate e improvvisate.

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4.2 Offerta formativa per alunni diversamente abili

La nostra scuola si è sempre distinta per la vocazione all’accoglienza efficace degli alunni con deficit psico-fisici. Attiva, pertanto, ogni risorsa professionale ed ogni mezzo, in sinergia con il territorio, allo scopo di favorire una reale integrazione, una partecipazione il più possibile attiva e produttiva ed il massimo sviluppo delle potenzialità individuali.

Per realizzare tale percorso formativo, in continuità con la Scuola Primaria e nell’intento di prevenire i disagi e le difficoltà proprie del cambiamento del luogo, delle figure di riferimento, delle modalità interattive, la Scuola assicura il raccordo necessario organizzando:

scambi preliminari di informazioni tra i vari ordini di scuole, allo scopo di raccogliere i dati utili alla stesura del Progetto Educativo personalizzato di ogni alunno in entrata;

Incontri con le famiglie, con gli operatori dell’ASL, anche per eventuali interventi di supporto educativo;

Individuazione dei criteri di inserimento nelle classi prime che tengano conto delle esigenze specifiche di ogni alunno e delle indicazioni e suggerimenti delle maestre e dell’equipe socio-sanitaria.

In corso d’anno i docenti delle varie discipline collaborano con l’insegnante di sostegno per elaborare i dati forniti da una osservazione sistematica dell’alunno in ordine ad autonomia, aspetti affettivo-relazionali, interessi e potenzialità.

L’insieme delle informazioni raccolte confluisce nel Piano Educativo Personalizzato, in cui vengono definiti e aggiornati, nel corso del triennio, gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, le strategie d’intervento, le metodologie, l’organizzazione del lavoro, gli strumenti, anche al fine di promuovere la sua identità personale in funzione del suo progetto di vita futuro.

Esiste anche la consuetudine di inserire alunni diversamente abili all’interno di progetti-laboratorio operanti all’interno dell’Istituto e/o in rete con le altre scuole del territorio.

Nel lavoro quotidiano, l’integrazione all’interno delle rispettive classi, si esplica attraverso percorsi individualizzati, semplificazioni e riduzione dei contenuti, personalizzazione di tempi e metodi, mediati dalla presenza degli

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P.O.F. 2009/2010

insegnanti di sostegno e tenendo conto della normativa che regola la disciplina.

Come prevede l’articolo 15 comma 2 della legge n. 104/92, nella nostra scuola opera il Glis ( equipe socio- pisco-pedagogica ) costituito da:

Dirigente Scolastico, docenti di sostegno, docenti curricolari, genitori, equipe della ASL.

Il GLIS collabora alla formulazione del P.D.F. degli alunni tenendo conto delle difficoltà socio-affettive e di apprendimento di ogni singolo allievo in difficoltà.

4.3 Piani programmatici delle Funzioni Strumentali

Area 1: Gestione del piano dell’offerta formativaa) P.O.F.

Prof.ssa Maria Caterina VitaleFinalitàIntegrazione, stesura e gestione del Piano dell’offerta formativa della Scuola per l’anno scolastico 2009/2010.

Obiettivi Rielaborare e aggiornare il P.O.F. documentando il nuovo iter

progettuale ed esecutivo della scuola per l’a. s. 2009/2010 Garantire il rispetto dei criteri definiti e condivisi nel piano Controllare e mantenere il sistema di coerenza del P.O.F. Predisporre un opportuno intervento di monitoraggio del piano Valutare le attività del piano per stabilirne i punti di forza e di debolezza.

Piano d’intervento

Analisi del Piano dell’offerta formativa dell’anno scolastico precedente Raccordo costante con il Dirigente scolastico

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P.O.F. 2009/2010

Raccordo con le altre funzioni strumentali, i coordinatori di classe e i docenti per l’analisi dei bisogni formativi

Ideazione e successivo sviluppo della stesura integrale del piano e dei suoi estratti (versione in powerPoint e brochure)

Discussione e approvazione del piano Pubblicazione e divulgazione del documento Monitoraggio e verifica.

Metodologia Lavoro di ricerca e di elaborazione al PC Riunioni periodiche in momenti formali e informali con il Dirigente

scolastico e le funzioni strumentali Raccolta documentazione e progetti Confronto di opinioni per chiarimenti e condivisione con i docenti e con

le istanze positive che sono nel corpo professionale della scuola.

Tempi

L’attività, avviata all’inizio dell’anno scolastico, si concluderà a Giugno 2010.

Prodotti finali

P.O.F. in versione integrale P.O.F. in versione powerPoint P.O.F. in versione brochure Schede-sondaggio e grafici per il monitoraggio.

Socializzazione delle attività svolte

Presentazione della relazione finale con indicazioni delle attività svolte con autovalutazione delle stesse.

b)Viaggi d’istruzione e visite guidateProf.ssa Maria Caterina Vitale

Finalità Integrare il percorso didattico-educativo del corso di studi della nostra

scuola con esperienze formative in contesti extrascolastici. Favorire la socializzazione tra studenti e docenti di classi e plessi

diversi. Offrire occasioni di ampliamento e potenziamento delle competenze

disciplinari e di crescita della personalità.~ 41 ~

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P.O.F. 2009/2010

Sviluppare la consapevolezza della propria identità e delle proprie origini attraverso la conoscenza diretta di aspetti storici, artistici, ambientali e paesaggistici del nostro territorio.

Obiettivi Consentire l’effettuazione del viaggio d’istruzione e di uscite didattiche a

tutte le classi che ne facciano richiesta. Adeguare le mete scelte alle finalità del P.O.F. e alla programmazione

curricolare della classe Far aderire più del 60% degli alunni in ciascuna classe come indice di

soddisfazione e gradimento delle mete scelte Ottimizzare l’organizzazione dei viaggi e delle uscite sul territorio

concordemente alle quotidiane attività didattiche.

Iniziative previste

Classi prime

Viaggio di un giorno

Sicilia occidentale

Classi seconde

Viaggio di tre giorni

Sicilia orientale

Classi terze

Viaggio di cinque o sei giorni

Territorio Nazionale

Il Consiglio d’Istituto in data 16/10/2009 ha deliberato che la partecipazione di una

classe al viaggio d’istruzione avverrà solo nel caso del 60% delle adesioni.

Destinatari

Gli alunni di tutte le classi della scuola.

Docenti accompagnatori

Un docente ogni 15 alunni da individuare tra coloro che danno disponibilità.

In caso di adesione di alunni diversamente abili sarà assicurata la presenza di insegnanti di sostegno.

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P.O.F. 2009/2010

Piano d’intervento

Attività iniziale di consultazione di depliant e brochure informativi Orientamento della scelta delle mete mediante moduli inviati ai

consigli di classe Individuazione del numero dei partecipanti e dei docenti

accompagnatori Condivisione con le famiglie e definitiva organizzazione mediante

varie fasi operative che coinvolgono gli uffici di segreteria, agenzie di viaggio e Consiglio d’Istituto

Raccordo con i docenti accompagnatori e le famiglie Verifica finale del progetto tramite monitoraggio con specifico

riferimento a:a) aspetti organizzativib) indice di gradimento tra gli studentic) rapporto qualità/prezzo.

Modalità di documentazione contabileVersamento su conto corrente postale.

Organizzazione e risorse logisticheIniziative per classi parallele e/o verticali.Quando possibile si utilizzerà lo scuolabus per le uscite nel circondario. Per i viaggi d’istruzione invece si contatteranno le agenzie di viaggio, possibilmente specializzate in turismo scolastico.

Socializzazione delle attività svolte

Presentazione della relazione finale con indicazioni delle attività svolte con autovalutazione delle stesse.

Area 2 figura A: Sostegno al lavoro dei docenti

Prof. Andrea Fiducioso

Obiettivi Rendere più funzionale ed aggiornare il sito web della scuola Sostenere gli insegnanti nelle problematiche connesse all’area

multimediale~ 43 ~

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P.O.F. 2009/2010

Collaborare con il Dirigente e il suo staff nella redazione di progetti attinenti all’area multimediale.

Piano d’intervento

Si curerà la gestione e l’aggiornamento del sito web della scuola, inserendo nel corso dell’anno scolastico i materiali prodotti durante le attività curricolari e i progetti extracurricolari (immagini, filmati, documenti ecc.), le principali notizie riguardanti il nostro istituto e, più in generale, il mondo della scuola.Verranno inseriti materiali necessari alla progettazione didattico-educativa nella sezione riservata ai docenti, modulistica varia per docenti e genitori, documentazione necessaria ai componenti del Consiglio d’ìIstituto nella relativa sezione riservata.Si cureranno inoltre le varie fasi del progetto “Scuola digitale” che ha permesso l’introduzione nella nostra scuola di tre lavagne interattive multimediali che stanno portando una ventata di innovazione nell’insegnamento e nella didattica delle discipline.Si terranno inoltre nel corso dell’anno scolastico vari corsi d’aggiornamento sul funzionamento delle LIM e sulla didattica legata all’uso delle stesse.Si curerà inoltre, in collaborazione con il Dirigente, la stesura dei vari progetti collegati all’area multimediale op che necessitano di inoltro alle autorità competenti mediante piattaforme digitali.

Tempi

Le attività si svolgeranno durante tutto l’anno scolastico 2009/2010.

Socializzazione delle attività svolte

Presentazione della relazione finale con indicazioni delle attività svolte con autovalutazione delle stesse.

Area 2 figura B: Sostegno al lavoro dei docenti Prof.ssa Caterina Gagliano

Finalità

♦ Rilevare ed accertare i bisogni formativi dei docenti attraverso schede di monitoraggio al fine di gestire il Piano di formazione e aggiornamento.

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♦Accogliere docenti in ingresso, e saper costruire un buon clima comunicativo con tutti i docenti della scuola.

♦Ricercare, produrre, curare e diffondere materiali utili per la

progettazione e l’organizzazione didattica, metodologica

e docimologica.

Obiettivi

♦Accertare i bisogni formativi dei docenti.

♦Far conoscere la scuola, le sue risorse e i suoi problemi.

♦Promuovere rapporti professionalmente utili.

♦ Divulgare circolari interessanti il personale docente.

♦Analizzare le circolari ( che arrivano dal CSA di Trapani o da altre istituzioni che la Dirigente mi farà pervenire) riguardanti progetti, concorsi, formazione,

aggiornamento o altro, valutarne le richieste ed eventualmente socializzarli ai colleghi.

♦Raccogliere, produrre e diffondere il materiale didattico utile ai docenti per migliorare la qualità del servizio attraverso il sito internet della scuola (www.scuolagrassa.it )

Piano d’intervento

♦Analisi dei bisogni formativi e gestione del Piano di formazione e aggiornamento.

♦Accoglienza dei nuovi docenti

♦Produzione e diffusione dei materiali didattici

♦Riunioni tra figure strumentali e la Dirigenza per coordinare gli interventi.

Tempi e Spazi

♦Il progetto si svolgerà durante tutto l’intero anno in orario curricolare, nei locali della scuola.

Verifica e Valutazione

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P.O.F. 2009/2010

♦Presentazione dei prodotti.

♦Presentazione della relazione finale con indicazioni delle procedure di lavoro e autovalutazione delle attività

Area 3 figura A: Interventi e servizi per gli studentiProf.ssa Enrichetta Bonafede

Premessa

Il decreto legislativo n.9 del 15 gennaio 2002 contenente <<modifiche al Codice della strada>> prevedeva, tra le altre innovazioni,l’introduzione dell’obbligo del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore. La scuola media “G. Grassa”ha istituito fin dall’anno scolastico 2004/2005 i corsi per il conseguimento del “patentino” per gli studenti che presentano domanda.

Oltre agli aspetti più tecnici, connessi al conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore,le scuole sono chiamate ad educare gli allievi alla convivenza civile, attraverso la consapevolezza della coincidenza del fine istituzionale con i compiti educativi. L’educazione stradale promuove nei giovani la costruzione di un personale e consapevole progetto esistenziale,che prevede l’adozione interiorizzata e trasferibile in ogni contesto sociale di uno stile di vita improntato al rispetto di sé e degli altri.

Finalità

Il valore della vita Il valore della sicurezza Norme fondamentali del Codice della strada per spostarsi a piedi o con

un mezzo. Interpretare le norme come pedone,ciclista,ciclomotorista. I diritti nascono dai doveri La legge stradale a difesa della vita La legge stradale a difesa della salute La legge stradale a difesa della sicurezza.

Obiettivi

Comprendere che la vita è un diritto fondamentale. Acquisire il concetto di salute,inteso come bene privato e sociale. Acquisire comportamenti corretti e responsabili per la salvaguardia

della vita~ 46 ~

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Comprendere la necessità di regole comuni in cui riconoscersi Comprendere la differenza fra diritti e doveri. Acquisire l’importanza della prevenzione per la difesa della salute Distinguere le azioni corrette da quelle a rischio per la sicurezza

personale ed altrui.

Piano d’intervento

Distribuzione delle domande per la frequenza dei corsi Diffusione materiale didattico Diffusione modulistica da presentare prima degli esami per il patentino Digitalizzazione nominativi studenti al Ministero delle infrastrutture Socializzazione di eventuali progetti di ed. stradale ed eventuali

adesioni della scuola ,se compatibili con i progetti già in atto.Tempi e spazi

Il progetto avrà la durata dell’intero scolastico e si svolgerà in orario curriculare ed extracurriculare.

Verifica e valutazione

Conseguimento certificato ciclomotore Presentazione della relazione finale della funzione strumentale

Area 3 figura B: Interventi e servizi per gli studenti

Prof.ssa Giovanna Asaro“Educare alla legalità, alla Salute, all’Ambiente”

La scuola, nel suo ruolo di formazione dell’uomo e del cittadino, ha il compito di educare gli adolescenti ad:

una corretta educazione alimentare e alla esternazione delle proprie emozioni e dei disagi fisici e mentali,

al rispetto delle regole che governano il convivere democratico per reprimere da subito ogni forma di illegalità, combattere ogni forma di sopruso e vivere le leggi come opportunità e non come limiti,

a prendere coscienza della necessità di modificare la relazione uomo-natura, passando da una visione del mondo che vede l’uomo dominante sulla natura a una visione che vede il futuro dell’uomo come parte inseparabile del futuro della natura.

Per il raggiungimento di questi obiettivi, la scuola propone progetti che riguardano le tematiche Ambiente-Salute-Legalità; per la loro realizzazione

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il Collegio dei Docenti ha individuato una funzione strumentale, che ha il compito di progettare e coordinare, progetti (interni ed esterni) riguardanti le tematiche sopra citate.

Durante l’anno scolastico gli allievi incontreranno specialisti delle istituzioni e/o di Enti che si occupano di Ambiente-Salute- Legalità; la Funzione Strumentale, dopo aver programmato gli incontri, prenderà contatti con i docenti delle classi interessate per dare agli allievi le conoscenze minime delle tematiche che gli esperti affronteranno. A fine anno scolastico somministrerà agli allievi dei questionari; i dati emersi verranno tabulati e serviranno alla valutazione dei progetti realizzati.

Area 3 figura C: Interventi e servizi per gli studenti (Continuità)

Prof.ssa Rossana Asaro Area 3 figura D: Interventi e servizi per gli studenti (Orientamento)

Prof.ssa Rossella Ingraldo

Finalità   generali

  I rapidi cambiamenti della società attuale, l'esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi, di comunicare, mettono in luce sempre più l'importanza per la scuola di mettere in primo piano l'orientamento. Oggi, un modello basato prevalentemente sull'informazione riguardo alle scuole superiori o al mondo del lavoro, può risultare insufficiente; deve essere presente un "orientamento alla vita", in un processo formativo continuo, in un percorso che faccia acquisire competenze, trovare le informazioni necessarie, continuare a formarsi. E' importante conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, acquisire consapevolezza di sé; così il soggetto, in collaborazione con l'adulto, potrà costruire un personale progetto, che prevederà verifiche e correzioni nell'adolescente che cresce e che matura in un processo continuo, per essere artefici del proprio progetto di vita.

Trasversalità tra gli ordini

 Le attività coinvolgeranno tutte le discipline, impegnando gli alunni in diverse attività, con  i diversi docenti di classe e di classi parallele. Sono previste, altresì, partecipazioni a stage e visite guidate inerenti all’orientamento scolastico.

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Destinatari                             

Scuola Primaria – Secondaria di I Grado: gli insegnanti dell’Istituto concorderanno obiettivi, prove, sistemi di valutazione in continuità. Si svolgeranno, inoltre attività comuni e/o complementari tra i due ordini di scuola ( mostre, attività laboratori, ecc.)

Scuola Secondaria di I e di II Grado: si concorderanno incontri per permettere ai ragazzi di terza media di avere una conoscenza più dettagliata delle tipologie d’istituto di istruzione superiore del territorio, al fine di operare una scelta consapevole e conforme alle attitudini e capacità dei singoli.

Inoltre saranno attivate, all’interno dell’Istituto, attività volte all’orientamento scolastico (test attitudinali, conversazioni, laboratori, incontri con figure professionali, incontri con le famiglie), per aiutare gli allievi delle terze  medie ad operare una scelta adeguata del futuro indirizzo scolastico e professionale.

Le figure strumentali di continuità e orientamento si occupano di coordinare

tutte le attività che riguardano il percorso educativo degli alunni:

- L’orientamento degli alunni dalla scuola primaria alla scuola secondaria

di secondo grado.

- Raccordo dell’istituzione scolastica con le altre agenzie educative

presenti nel territorio.

Le attività delle funzioni strumentali si suddividono in tre momenti:

Una di preorientamento che fornisce un supporto tecnico e

specialistico agli alunni delle quinte classi della scuola primaria e

delle classi terze della scuola secondaria di primo grado (classi

ponte) con visite presso le sedi degli istituti, partecipazione ad

attività laboratoriali, a lezioni in itinere, a momenti di raccordo e

condivisione.

Una di orientamento che fornisce un supporto ai docenti dei vari

consigli di classe nelle attività volte a sviluppare negli alunni la ~ 49 ~

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conoscenza di sé( abilità, attitudini e potenzialità) e del territorio in

cui vivono in vista anche delle future possibilità professionali.

Una di ricerca con questionari e indagini per migliorare il servizio

scolastico e offrire ai genitori, alunni, insegnanti informazioni per una

valutazione del servizio scolastico nella scuola dell’obbligo, o

prospettive future sia nel lavoro che negli studi anche attraverso

monitoraggi per verificare l’efficacia della scelta.

4.4 Progetti curricolari

“Accoglienza”

“Innovascuola”

“SOS salute”

“Piccoli cittadini crescono”

“SOS Terra”

“Continuità e Orientamento ”

“Cittadinando”

“Insieme! Io non avrò paura di…”“Affido familiare”

“Sport Cinema & Scuola”

“Accoglienza”

Referenti del progetto: prof.sse Erminia Fortunato – Paola La Melia

“Che fortuna essere a scuola”PremessaIl progetto accoglienza, che quest’anno prende il nome di “Che fortuna essere a scuola”, è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni nelle classi prime e consiste in alcuni giorni di specifiche attività atte a presentare la nuova scuola media come una esperienza da “ vivere insieme” più che da “ temere “. L’attività di accoglienza ha lo scopo di favorire la

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conoscenza dei compagni, degli insegnanti, dell’ambiente e delle regole dell'Istituto. Nasce dalla consapevolezza che instaurare un clima positivo nella Scuola sia una condizione indispensabile per avviare qualsiasi processo di apprendimento e di socializzazione. Il progetto accoglienza, mentre per gli alunni è un momento importante per la socializzazione e l’integrazione, per gli insegnanti è un momento di osservazione di comportamenti e socialità, utile per integrare e/o modificare le informazioni raccolte attraverso test d'ingresso e colloqui con alunni e genitori. Tutta l’equipe pedagogica e il personale ATA si impegnerà a creare e predisporre un ambiente ordinato, sano e confortevole, un clima sereno e cordiale, nel rispetto dei vari ruoli, per accogliere i nuovi allievi.

Finalità’ Favorire l’inserimento nella scuola media degli alunni provenienti dalla

scuola elementare Valorizzare l’esperienza scolastica già vissuta, facendo percepire la

portata del nuovo percorso formativo conoscere la personalità di ciascun ragazzo far crescere nei ragazzi l’autostima, la disponibilità a socializzare e ad

apprendere esplorare con attività varie e divertenti le potenzialità e le lacune

presenti nel gruppo- classe Instaurare un clima sociale positivo

Destinatari del progettoGli alunni delle prime classi.

Obiettivi

1. Imparare a star bene con sè e gli altri 2. Ricostruire la rete dei rapporti interpersonali

3. Sentirsi parte di un gruppo affiatato

4. Accrescere la stima di sè e degli altri

5. Condividere con altri le emozioni, approfondendo il confronto fra i coetanei e gli adulti

6. Conoscere l’ambiente scuola: spazi, funzioni e ruoli.Tempi

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Primi giorni dell’anno scolastico.

Fasi del progettoVedi griglia operativa allegata con relative schede.

RisorseDocenti, alunni, personale ATA.

Mezzi1. Fotocopie 2. schede

3. test d’ingresso disciplinari 4. cartelloni

“Innovascuola”

La nostra scuola, con delibera del C.D. del 21 Maggio 2008, ha aderito al progetto nazionale: Innovascuola, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri,

Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica. Tale progetto, che mira all’innovazione della didattica attraverso l’uso delle tecnologie informatiche, prevede l’utilizzo della lavagna interattiva multimediale (LIM), già presente nelle classi prime e seconde delle sezioni a tempo prolungato E,G,H,I.E' un dispositivo elettronico che ha le dimensioni di una tradizionale lavagna d'ardesia sulla cui superficie è possibile scrivere, gestire immagini, riprodurre file video, consultare risorse web [..]. I punti di vista sul suo impiego a scopo formativo sono tanti e vari ma tutti accomunati dal riconoscerne il potenziale in termini di apprendimento e di partecipazione da parte degli studenti. Oltre che per la didattica frontale, la lavagna interattiva viene impiegata in aula per lezioni di tipo interattivo/dimostrativo, cooperativo, costruttivo; per condurre dunque attività collaborative e laboratoriali, per svolgere le interrogazioni, per la navigazione e ricerca su web, per presentare in modo innovativo studi ed elaborati realizzati dai nostri studenti.Con la LIM la nostra scuola tende ad allinearsi al linguaggio delle immagini, dei filmati, della fruizione interattiva, cui le nuove generazioni e i loro stili d’apprendimento sono ormai abituate.

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Educazione alla salute

“SOS salute”

Referente Funzione Strumentale: prof.ssa Asaro Giovanna

Finalità

Il concetto di salute, come definito dall’OMS, non è solo assenza di malattia ma lo star bene con se stessi e con gli altri.

La scuola, nel suo ruolo di formazione dell’uomo e del cittadino, ha il compito di educare gli adolescenti ad una corretta educazione alimentare, alla cura dell’igiene personale e dell’abbigliamento, alla esternazione delle proprie emozioni e dei disagi fisici e mentali

Il progetto nasce dalla necessità di aiutare i ragazzi a sviluppare quel senso di responsabilità necessario a salvaguardare sia la salute propria che quella collettiva, premessa indispensabile per l’esercizio delle cittadinanza attiva

Obiettivi Generali del progetto

Porre gli studenti nella condizione di conquistare la propria identità nel contesto sociale. Sviluppare la conoscenza del proprio corpo

Sensibilizzare alla tutela del proprio corpo

Favorire l’acquisizione di uno stile di vita corretto, equilibrato e sereno.

Far acquisire comportamenti motivati e consapevoli volti al benessere fisico e psichico Sensibilizzare a forme di solidarietà nel campo sanitario

Obiettivi formativi specifici e trasversali

Promuovere la conoscenza di sé e del proprio corpo Conoscere il concetto di salute, di prevenzione e cura Conoscere le malattie genetiche Conoscere le principali norme igieniche Educare ad una alimentazione corretta Conoscere le malattie metaboliche

Educare all’uso corretto dei farmaci

Educare all’affettività ed alla sessualità

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Far acquisire comportamenti corretti per un sano stile di vita.

Conoscere i danni sull’organismo delle droghe : tabacco, alcol, stupefacenti

MetodologiaIn ogni consiglio di classe è individuato un docente referente che coordina le attività di Educazione alla Salute.

Gli insegnanti tratteranno i vari temi con lezioni frontali, eventualmente in compresenza con altri docenti.

Sarà previsto l’intervento di esperti e l’adesione a proposte offerte dal territorio riguardanti temi inerenti l’educazione sanitaria

Saranno utilizzati filmati o altri strumenti audiovisivi.

Si stimoleranno gli alunni a produrre relazioni, cartelloni, ecc.

Le attività saranno realizzate in orario scolastico curricolare o in orario pomeridiano, secondo la disponibilità degli esperti, nelle classi a Tempo Prolungato.

Obiettivi Formativi

Classe Prima

Acquisire buone abitudini igieniche Assumere comportamenti adeguati per un’efficace prevenzione delle

più comuni malattie infettive. Assumere comportamenti idonei a salvaguardia del sistema scheletrico

Classe Seconda Acquisire indicazioni relative alle linee guida per una alimentazione

corretta ed equilibrata. Orientarsi nelle proposte alimentari in maniera adeguata alla tutela della

propria salute. Conoscere, per combattere, le malattie metaboliche produrre relazioni, cartelloni, CD , ecc.

Terza classe

Identificare le problematiche legate al fumo, all'alcool e alle droghe ed essere consapevoli dei loro effetti.

Conoscere ed accettare le trasformazioni somatiche e psichiche tipiche della pubertà e dell’adolescenza.

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Promuovere comportamenti corretti e responsabili; Conoscere le malattie genetiche diffuse nel territorio circostante e

nazionale

Destinatari

Tutte le classi

Durata

Intero anno scolastico

Risorse umane

In questo processo di formazione globale, saranno coinvolti tutti i docenti, il personale ATA, le famiglie ed esperti socio-sanitari.

Beni e servizi

Le attività e gli incontri si svolgeranno nei locali scolastici dei due plessi.

E’ prevista

Una spesa per risme di carta per fotocopie. L’uso delle postazioni mobili in possesso della scuola

Valutazione del progetto

A fine anno dalla somministrazione di un questionario si rileveranno i dati che permetteranno di capire la ricaduta degli interventi sugli alunni.

Educare alla legalità

“Piccoli cittadini crescono”

Referente Funzione Strumentale: prof.ssa Asaro Giovanna

Premessa e Motivazioni

Finalità della scuola la formazione dell'uomo e del cittadino, formazione che è in stretto rapporto con la conoscenza e il rispetto delle regole che governano il convivere democratico.

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La nostra scuola, pertanto, intende operare alla costruzione di una personalità consapevole dei diritti e dei doveri che la Cittadinanza impone per reprimere da subito ogni forma di illegalità, combattere ogni forma di sopruso e vivere le leggi come opportunità e non come limiti.

Finalità

Educare alla Convivenza Democratica Assumere consapevolezza che la costruzione di un futuro di pace

nasce dalla "conoscenza" delle cause presenti e storiche che provocano le discordie e le guerre;

Acquisire il senso della gratuità, intesa come donare senza aspettarsi una ricompensa, che si radica nella solidarietà umana;

Comprendere che "pace" non è solo assenza di guerra, ne comodo neutralismo, bensì conquista della conoscenza etica di considerare

l'altro sempre come fine non come mezzo; Formarsi atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e

di rispetto delle diversità. Sensibilizzare i ragazzi sui temi che accrescono la loro coscienza civica

rispetto a problemi collettivi ed individuali. Approfondire le relazioni di gruppo. Sviluppare la capacità del "comprendere" come strumento per una

migliore integrazione della propria personalità e relazionalità. Sviluppare le capacità di collaborazione, di comunicazione, di dialogo

come partecipazione all'interno degli impegni e delle esperienze scolastiche

Obiettivi Generali

Sviluppare la coscienza civile, costituzionale e democratica. Educare alla legalità nella scuola e nelle istituzioni. Educare all'interiorizzazione e al rispetto delle regole come strumenti

indispensabili per una civile convivenza. Sviluppare competenze comunicative ed espressive. Educare all'ascolto. Potenziare la consapevolezza di "sé". Sviluppare la creatività di pensiero, di linguaggio e di relazione. Favorire un atteggiamento di convivenza rispettosa delle regole democratiche. Sensibilizzare all'accoglienza dell'altro nelle varie situazioni. Acquisire la capacità di discutere, affrontare problemi, indicare

soluzioni. Capire che la pluralità dei soggetti è una ricchezza per tutti. Capire che le regole sono strumenti indispensabili per una civile

convivenza. ~ 56 ~

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P.O.F. 2009/2010

Obiettivi formativi specifici trasversali

Comprendere e analizzare la costituzione Italiana Comprendere e analizzare la costituzione Europea Comprendere l’importanza della difesa dei diritti umani Impegnarsi a difendere le vittime della violenza fisica e piscologica Rispettare le regole della convivenza civile Sensibilizzare al rispetto dei diritti leggeri, quali la cortesia, il garbo, la

gentilezza. Educare al rapporto con la diversità, intesa come accettazione,

inclusione e interazione con l’altro ( disabili, stranieri, anziani, altro sesso, soggetti deboli)

Metodologia

Gli obiettivi verranno realizzati tramite il coinvolgimento degli insegnanti di

classe dell'insegnante referente che curerà l'organizzazione delle attività

legate al progetto:

lettura di documenti sul tema della pace, conformi, possibilmente, al più recente livello degli studi storiografici; lettura della Costituzione Italiana: comprensione del contenuto,

discussioni, riflessioni e considerazioni. lettura della Dichiarazione dei diritti dei fanciulli: riflessioni e discussioni calate nella realtà quotidiana dei ragazzi. Produzioni personali dei propri diritti e doveri. Lettura della Costituzione Europea comprensione del contenuto,

discussioni, riflessioni e considerazioni.

Gli insegnanti tratteranno i vari temi con lezioni frontali, eventualmente in compresenza con altri docenti. Sarà previsto l’intervento di esperti e l’adesione a proposte offerte dal territorio riguardanti temi inerenti l’educazione alla legalità Saranno utilizzati filmati o altri strumenti audiovisivi. Si stimoleranno gli alunni a produrre relazioni, cartelloni, poesie, ecc.

Le attività saranno realizzate in orario scolastico curricolare o in orario pomeridiano, nelle classi a Tempo Prolungato, si chiederà la collaborazione di:

funzionari delle forze dell’ordine cariche istituzionali della città

~ 57 ~

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P.O.F. 2009/2010

sociologo

Destinatari

Tutti gli alunni

Discipline interessate

Tutte

Durata

L’intero anno scolastico

Sussidi

Articoli di giornale, testi antologici, testi di studi sociali e di educazione civica, la Costituzione Italiana, la Dichiarazione dei diritti del fanciullo,la Costituzione Europea.

Strumenti

libri, macchina fotografica., videocamera, computer, videoregistratore, materiale di facile consumo.

Strutture e attrezzature

Biblioteca di Istituto, aula d’informatica internet.

Verifica e valutazione

Il raggiungimento degli obiettivi sarà misurato attraverso verifiche formali e informali finalizzate al controllo dell'acquisizione dei contenuti, al consolidamento dei concetti, all'efficacia del metodo di studio.

Si terrà costantemente conto dei livelli di partenza e delle effettive capacità

di ogni alunno.

In ogni consiglio di classe è individuato un docente referente che coordina le attività di Educazione alla legalità in seno alla classe.

Obiettivi formativi

Classi prime

~ 58 ~

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P.O.F. 2009/2010

Comprendere l’importanza della difesa dei diritti umani Rispettare le regole della convivenza civile Sensibilizzare al rispetto dei diritti leggeri, quali la cortesia, il garbo, la

gentilezza. Non assumere atteggiamenti di prevaricazione sui più deboli

Classi seconde

Comprendere e analizzare gli articoli fondamentali della costituzione Italiana

Comprendere l’importanza della difesa dei diritti umani Impegnarsi a difendere le vittime della violenza fisica e psicologica Non assumere atteggiamenti di prevaricazione sui più deboli

Classi terze

Comprendere e analizzare la costituzione Italiana Comprendere e analizzare la costituzione Europea Comprendere l’importanza della difesa dei diritti umani Impegnarsi a difendere le vittime della violenza fisica e psicologica Rispettare le regole della convivenza civile Sensibilizzare al rispetto dei diritti leggeri, quali la cortesia, il garbo, la

gentilezza. Non assumere atteggiamenti di prevaricazione sui più deboli

Il materiale prodotto (cartelloni, opuscoli, poesie) verrà esaminato da una commissione formata dal D.S. e dalle funzioni strumentali, per la scelta dei testi più significativi. La raccolta di poesie, slogan, racconti, verrà stampata e sociaalizzata

Valutazione del progetto

A fine progetto verranno somministrati agli allievi dei questionari per valutare la ricaduta degli interventi sugli alunni

Educazione all’ambiente

“SOS Terra”

Referente Funzione Strumentale: prof.ssa Asaro Giovanna

Premessa

La consapevolezza che l’ambiente non può essere considerato uno spazio illimitato e che le risorse del pianeta non sono infinite fa nascere una serie di risposte tra cui anche quella di tipo educativo. L’investimento di energie

~ 59 ~

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P.O.F. 2009/2010

sull’educazione ambientale è allora una delle possibili vie che si possono intraprendere per comprendere la complessità del reale e prendere coscienza della necessità di modificare la relazione uomo-natura, passando da una visione del mondo che vede l’uomo dominante sulla natura a una visione che vede il futuro dell’uomo come parte inseparabile del futuro della natura.

Sono riflessioni che delineano nuove finalità formative, che favoriscano la percezione, l’analisi e la comprensione dei cambiamenti, al fine di diventare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti di sé, dell’ambiente e della comunità intesa non solo come società di appartenenza, ma anche come pianeta.

Finalità

I progetti di educazione ambientale sono pensati per sviluppare comportamenti responsabili e offrire spunti di riflessione agli allievi. La nostra scuola crede fermamente che la creazione di una coscienza ambientale nelle nuove generazioni è il primo fondamentale passo per la tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico. Dall’atteggiamento che le giovani generazioni assumeranno nei confronti degli ecosistemi dipende il futuro dell’uomo

Obiettivi generali del progetto

Stimolare nei ragazzi la coscienza di quanto ogni piccolo gesto quotidiano sia importante, perché provoca un cambiamento, positivo o negativo, sulla realtà circostante.

Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale …)

Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile

Favorire lo sviluppo di qualità personali quali l’autonomia, il senso di responsabilità / spirito di iniziativa, la collaborazione/solidarietà

Obiettivi formativi specifici trasversali

Rispettare il decoro dell’ecosistema di un luogo o bene pubblico Consumare responsabilmente le risorse Educare all’utilizzo di materiali e mezzi ecologici Riciclare i rifiuti

~ 60 ~

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P.O.F. 2009/2010

Tutelare gli edifici scolastici e i servizi pubblici Sviluppare e/ consolidare la consapevolezza dell’interdipendenza

uomo-ambiente Sussidi

giornale, testi antologici, testi di studi sociali e di educazione civica, film.

Strumenti

libri, macchina fotografica., videocamera, computer, videoregistratore, materiale di facile consumo.

Strutture e attrezzature

Biblioteca di Istituto, internet.

Verifica e valutazione

Il raggiungimento degli obiettivi sarà misurato attraverso verifiche formali

ed informali finalizzate al controllo dell'acquisizione dei contenuti, del consolidamento dei concetti, dell'efficacia del metodo di studio.

Si terrà costantemente conto dei livelli di partenza e delle effettive capacità

di ogni alunno.

Metodologia

Gli obiettivi verranno realizzati tramite il coinvolgimento degli insegnanti di Classe, dell'insegnante referente che curerà l'organizzazione delle attivitàlegate al progetto. Gli insegnanti tratteranno i vari temi con lezioni frontali, eventualmente in compresenza con altri docenti. Sarà previsto l’intervento di esperti e l’adesione a proposte offerte dal territorio riguardanti temi inerenti l’educazione all’ambiente Saranno utilizzati filmati o altri strumenti audiovisivi. Si stimoleranno gli alunni a produrre relazioni, cartelloni, CD , ecc. Tutte la attività proposte saranno articolate attraverso lavori in piccolo e grande gruppo e attraverso attività individualizzate. Le attività saranno realizzate in orario scolastico curricolare o in orario pomeridiano, nelle classi a Tempo Prolungato, si chiederà la collaborazione di:

WWF Enti preposti alla salvaguardia del territorio

Obiettivi formativi

Classi prime~ 61 ~

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P.O.F. 2009/2010

Comprendere l’importanza della difesa del suolo, dell’acqua, dell’aria Rispettare il territorio circostante, l’edificio scolastico e i luoghi pubblici Educare all’utilizzo di materiali e mezzi ecologici Riciclare i rifiuti

Classi seconde

Consumare responsabilmente le risorse Educare all’utilizzo di materiali e mezzi ecologici Riciclare i rifiuti Tutelare gli edifici scolastici e i servizi pubblici

Classi terze

Rispettare il decoro dell’ecosistema, di un luogo o bene pubblico Consumare responsabilmente le risorse Educare all’utilizzo di materiali e mezzi ecologici Riciclare i rifiuti Sviluppare e/ consolidare la consapevolezza dell’interdipendenza

uomo-ambienteDestinatari

Tutti gli alunni

Discipline interessate

Tutte

Durata

L’intero anno scolastico

Valutazione del progetto

A fine progetto verranno somministrati dei questionari per valutare la ricaduta degli interventi sugli allievi.

Continuità e Orientamento"The Tower Bridge"

Referenti Funzioni Strumentali: Prof.sse Rossana Asaro - Rossella Ingraldo

Ponte tra ordini scolastici contigui e la realtà socio-economica contingente

~ 62 ~

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P.O.F. 2009/2010

I rapidi cambiamenti della società attuale, l'esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi, di comunicare, mettono in luce sempre più l'importanza per la scuola di mettere in primo piano l'orientamento. Oggi, un modello basato prevalentemente sull'informazione riguardo alle scuole superiori o al mondo del lavoro, può risultare insufficiente; deve essere presente un "orientamento alla vita", in un processo formativo continuo, in un percorso che faccia acquisire competenze, trovare le informazioni necessarie, continuare a formarsi. E' importante conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, acquisire consapevolezza di sé; così l’alunno, guidato dall'adulto, potrà costruire un personale progetto, che prevederà verifiche e correzioni nell'adolescente che cresce e che matura in un processo continuo, per essere artefici del proprio progetto di vita.

Le figure strumentali di continuità e orientamento si occupano di coordinare tutte le attività che riguardano il percorso educativo degli alunni.

Orientamento degli alunni dalla scuola primaria alla scuola secondaria

di secondo grado.

Raccordo dell’istituzione scolastica con le altre agenzie educative

presenti nel territorio.

Le attività delle funzioni strumentali si suddividono in tre momenti:

Una di preorientamento che fornisce un supporto tecnico e specialistico

agli alunni delle quinte classi della scuola primaria e delle classi terze

della scuola secondaria di primo grado (classi ponte) con visite presso le

sedi degli istituti, partecipazione ad attività laboratoriali, a lezioni in

itinere, a momenti di raccordo e condivisione.

Una di orientamento che fornisce un supporto ai docenti dei vari

consigli di classe nelle attività volte a sviluppare negli alunni la

conoscenza di sé (abilità, attitudini e potenzialità) e del territorio in cui

vivono in vista anche delle future possibilità professionali. ~ 63 ~

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P.O.F. 2009/2010

una di ricerca con questionari e indagini per migliorare il servizio

scolastico e offrire ai genitori, alunni, insegnanti informazioni per una

valutazione del servizio scolastico nella scuola dell’obbligo, o prospettive

future sia nel lavoro che negli studi anche attraverso monitoraggi per

verificare l’efficacia della scelta.

Il Progetto Orientamento–Continuità, parte integrante del P.O.F. d’Istituto,

coinvolge docenti, genitori ed alunni in attività che investono una parte

essenziale dell’azione educativa svolta nell’ambito della scuola secondaria di

primo grado, ovvero la crescita globale del ragazzo in una fase evolutiva

molto complessa, nella quale egli possa realizzarsi come persona, imparando

a star bene con se stesso e con gli altri.

Nel progetto si vuole, quindi, far convergere diversi altri progetti (educazione

alla salute, all’ambiente, all’affettività, alla convivenza civile, etc.) nonché la

didattica stessa che deve essere necessariamente orientativa per essere

formativa in senso globale.

Possiamo quindi suddividere il Progetto in 4 moduli:

1 –Intervento sugli alunni

L’obiettivo principale è quello di favorire la conoscenza, il rispetto e la valorizzazione di sé, della propria originalità e dell’originalità degli altri. Inoltre si cercherà di:

a) renderli consapevoli della propria realtà personale (background, attitudini, capacità, atteggiamenti, interessi e vocazioni) ;

b) far sentire ai ragazzi di essere soggetti della propria vita;

c) stimolare in loro il senso di responsabilità ;

d) far vivere le diversità come ricchezze personali e non come motivo di discriminazione;

~ 64 ~

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P.O.F. 2009/2010

e) essere informati sui possibili percorsi di studio futuri, finalizzati ad identificare i propri punti di forza o di debolezza;

f) conoscere la fruibilità del territorio e le sue opportunità di collocazione professionale.

I metodi adottati, per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, saranno:

- nelle prime classi, svolgimento di attività da parte dei docenti del Consiglio di classe, seguendo alcune linee-guida proposte dal progetto. Tali attività proseguiranno nelle classi successive secondo specifici progetti dei Consigli di classe;

- nelle classi seconde e terze, si proporranno temi stimolo per facilitare la comunicazione delle proprie esperienze ed il confronto con gli altri, in un clima di ascolto e di rispetto reciproco;

2 – Intervento sui genitori

Il processo di crescita dei nostri alunni deve avvenire in un clima sereno e stimolante dove i messaggi educativi non devono mai essere contrastanti, altrimenti provocherebbero solo disorientamento. E’ quindi indispensabile che i genitori - primi educatori dei nostri allievi siano messi al corrente di ciò che si fa a scuola e che si condividano con loro le scelte educative fatte dal Collegio Docenti e inserite nel P.O.F dell’Istituto. Si organizzerà quindi:

- un incontro per spiegare ai genitori il Progetto Orientamento e Continuità;

- incontri tenuti dallo psicologo per offrire ai genitori motivi di riflessione ed un confronto sui contenuti educativi dell’offerta formativa della

scuola, favorendo una positiva collaborazione tra insegnanti e genitori

3 – Intervento sui docenti

Al fine di potenziare la progettualità del Consiglio di Classe e sostenerne l'autorevolezza, attraverso un coinvolgimento nel progetto in modo attivo la scuola mette a disposizione dei docenti materiali strutturati in schede,

sull’orientamento,distribuite dalle F.S.

Si prevede comunque nelle prime classi lo svolgimento e l’approfondimento di tematiche inerenti la didattica orientativa di cui all’allegato 1.

~ 65 ~

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4 – Rapporto col territorio

Un aspetto fondamentale del progetto è costituito dalla Continuità con le scuole elementari e superiori di zona. Il nostro istituto, da anni cura tali rapporti, indispensabili per creare un percorso educativo coerente.

A tal fine si formuleranno prove di ingresso e di uscita in sintonia tra i diversi ordini di scuola e si dovranno monitorare gli esiti scolastici dei nostri ragazzi dopo il primo anno di scuola superiore.

Si progetteranno, inoltre, attività condivise (es. gare, esibizioni canore e/o

drammatizzazioni, visite guidate, proiezioni di film, scambi dialogici in lingua

Inglese, partecipazioni a concorsi) per favorire il passaggio tra ordini

scolastici.

Piano d’intervento

Il piano d’intervento prevede:

Accoglienza dei genitori degli alunni delle classi quinte presso il nostro

istituto;

riunioni tra insegnanti e figure strumentali per la progettazione di unità

di raccordo, il coordinamento dei curricoli, la conoscenza del percorso

formativo degli alunni e il passaggio di informazioni;

partecipazione degli alunni della scuola primaria ad attività (lezioni)

frontali e/o laboratoriali presso il nostro Istituto;

partecipazione degli alunni delle classi terze della nostra scuola a

lezioni frontali e/o attività laboratoriali presso gli Istituti superiori;

organizzazione dell’Open Day ( allestimento di stand per la socializzazione

dell’offerta formativa degli istituti superiori )

somministrazione di questionari;

distribuzione di materiale esplicativo (brochures);

~ 66 ~

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P.O.F. 2009/2010

illustrazione ai genitori e agli alunni delle classi quinte dell’offerta

formativa della nostra scuola ;

visita degli alunni delle classi terze agli Istituti Superiori presenti nel

territorio;

incontri con gli operatori di Enti Locali, Istituzioni territoriali ed altre agenzie

educative presenti nel territorio mazarese;

visite ad aziende del settore produttivo dell’economia mazarese;

intervento di strutture pubbliche, di professionisti ed esperti in

problematiche giovanili;

partecipazione degli alunni a manifestazioni culturali.

Verifica e valutazioneL’efficacia del progetto sarà verificata attraverso schede di monitoraggio volte

al controllo della dispersione scolastica e al successo formativo .

Linee guida per il Progetto “Orientamento e continuità”

Classi prime

- conoscere se stessi, i propri punti di forza e di debolezza, anche nell’ambito delle discipline scolastiche

- educare all’accettazione di sé e dell’altro

- educare all’autonomia nell’ambito scolastico e familiare

- educare al senso di responsabilità nei confronti dei propri oggetti e del proprio spazio cercando un proprio ruolo positivo all’interno della famiglia e della classe

- puntualizzare il rapporto con l’adulto, genitore, docente e personale non docente della

scuola, comprendendone il progetto educativo

- conoscere le dinamiche tra pari (fratelli o compagni) ed i sentimenti che sottendono questi rapporti.

~ 67 ~

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P.O.F. 2009/2010

Questi temi saranno approfonditi e sviluppati dal docente coordinatore, in collaborazione congli altri membri del Consiglio di classe, attraverso:

la didattica orientativa delle discipline

le educazioni trasversali alle discipline (alla cittadinanza, alla salute,

all’ambiente, all’affettività, etc.)

In casi particolari il Consiglio di classe richiederà l’intervento dell’esperto psicologo.

Classi seconde

- saper raccogliere informazioni per arricchire e motivare le proprie scelte

- significato di scelta: dall’organizzazione di un progetto all’attuazione ed alla verifica dello stesso

- cosa significa progettare il proprio futuro: dalla scelta della meta, alla ricerca dei mezzi per raggiungerla

- saper dialogare con gli adulti per raccogliere informazioni utili per i propri obiettivi

- come vivere e valutare il proprio rendimento scolastico

- come SARO’ da grande, uomo o donna nella società del domani

- cosa significa “pari opportunità” e reciprocità

Questi temi saranno proposti come stimolo , durante l’anno, dai docenti del Consiglio di classe, con specifici progetti formativi.

A fine anno si monitorerà con questionari l’attività svolta.

Classi terze

- educare al dibattito, al confronto, al dialogo aperto e rispettoso delle idee altrui , al senso di responsabilità e al pensiero critico;

- sensibilizzare all’esigenza di approfondire le motivazioni delle proprie scelte affettive e professionali, raccogliendo utili informazioni a questo proposito

- controllare le emozioni ed i sentimenti, componenti essenziali delle proprie scelte

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P.O.F. 2009/2010

- saper usare le risorse familiari per scegliere meglio

- rispettare e valorizzare le differenze sociali e etniche.

Anche questi temi saranno proposti come stimolo di riflessione e sviluppati dai docenti del Consiglio di classe in specifici progetti formativi.

Il monitoraggio sarà effettuata dai docenti Figure strumentali.

“Cittadinando”

Responsabili del progetto: Prof.sse Asaro Francesca e Gagliano Caterina

Premessa

Il progetto “ Cittadinando “ nell’ambito della disciplina Cittadinanza e Costituzione permette ai nostri alunni di conoscere meglio il Comune e i suoi compiti fondamentali, diventando così curiosi e bravi osservatori della realtà circostante nonchè fruitori della città e dei servizi che questa offre. Pertanto nell’ottica di una continuità con il territorio, si vuole creare un’occasione che faccia incontrare le istituzioni scolastiche con il tessuto sociale valorizzandone il patrimonio artistico e culturale.

Referenti

Insegnanti: Asaro Francesca Gagliano Caterina

Docenti ed esperti coinvolti

Insegnanti delle classi prime e seconde

Insegnante di lingua inglese: Asaro Rossana

Incontri con:

autorità locali personaggi illustri associazioni di volontariato e culturali la cittadinanza

Destinatari

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Alunni delle classi prime e seconde ( 1H _ 2H )

Finalità

Il progetto si propone non solo di trasmettere nozioni riguardanti il concetto di cittadinanza tradizionale, cittadinanza attiva, beni comuni, ecc. ma anche di offrire opportunità concrete di sperimentare cosa significhi diventare cittadini attivi, attraverso la conoscenza dei diritti da quelli riferibili alla cittadinanza studentesca, fino a quelli riguardanti la dimensione europea.

Obiettivi

Acquisire conoscenze di carattere storico, sociale, culturale e artistico della città.

Sviluppare le attitudini necessari per diventare un cittadino responsabile (imparare a rispettasi e a rispettare gli altri, ad ascoltare e a risolvere i conflitti pacificamente, promuovere una convivenza armoniosa, costruire valori che accolgano una pluralità di punti di vista nella società, costruire un’immagine positiva di sé, ecc.);

Stimolare la partecipazione attiva degli alunni e degli studenti (permettere agli alunni di impegnarsi nella comunità scolastica o locale, di acquisire le competenze necessarie per partecipare in maniera responsabile e critica alla vita pubblica, offrire loro sperimentazioni pratiche della democrazia, stimolare le loro capacità ad impegnarsi gli uni verso gli altri, incoraggiare le iniziative, ecc.).

Piano organizzativo

Visita guidata nel centro storico e nel territorio. Gli alunni divisi in gruppi realizzeranno foto della città, schizzi dei

monumenti più importanti, interviste agli amministratori locali ed ai cittadini sul tema della città, sulla storia, sulle tradizioni, sulle manifestazioni più importanti, sui servizi.

Esercitazione degli apprendimenti linguistici sul campo (inerenti la cittadinanza) simulando l’operato delle guide turistiche.

Preparazione in formato digitale di foto, articoli, interviste e disegni del materiale acquisito.

Organizzazione incontri con i genitori per farli partecipi del progetto e fare visionare il lavoro già fatto, cercando eventuali collaborazioni.

Realizzazione di prodotti ipertestuali e multimediali realizzati dagli alunni in forme varie e fantasiose riguardante la città di Mazara da

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pubblicare nel sito della scuola e/o del Comune.

Tempi –Spazi

Il progetto si svolgerà durante l’intero anno in orario curricolare, nei locali della scuola e del territorio.

Beni e servizi (materiale e servizi occorrenti)

Si richiede il finanziamento per materiale di facile consumo: album da disegno, cartoncino per stampante, risme di carta, colori, pennarelli colorati, CD, cartucce colorate.

Verifica e valutazione

La verifica e la valutazione sarà curata dagli insegnanti coinvolti nel progetto attraverso osservazioni sistematiche del lavoro svolto.

“Insieme! Io non avrò paura di…” (Terza edizione)

Percorso di Educazione alle relazioni sicure e prevenzione all’abuso-maltrattamento e al bullismo. Il Progetto è realizzato in rete con l’associazione “MARIA SS. DEL PARADISO” e destinato agli alunni di 11/14 anni.

“Sport Cinema & Scuola”

Responsabile del progetto: Prof.ssa Caterina Gagliano

Finalità Creare le condizioni perché la scuola diventi sempre più centro

educativo il cui intervento vada oltre gli ambiti disciplinari. Una scuola che affronti tematiche di carattere etico e sociale e che guidi all’acquisizione di valori e stili di vita positivi.

Obiettivi Ridurre le distanze che separano il mondo dei disabili da quello dei

normo-dotati e permetterne l’incontro; Stimolare emozioni, far vivere esperienze e azioni che, trasposte nel

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vivere quotidiano, riescano ad abbreviare i percorsi necessari per “stare bene insieme”;

Sviluppare la promozione e la conoscenza dei valori dello sport come strumento di educazione civile e integrazione sociale;

Creare le condizioni per arrivare ad una giusta convergenza finalizzata al vivere bene insieme, in una società dove il disabile non si senta un diverso ma un soggetto, attore principale della sua vita e del mondo che gli gira intorno;

Imparare, attraverso lo sport, a mettersi in gioco in maniera totale e a trovare gli strumenti e le strategie per affrontare le proprie difficoltà.

Destinatari50 alunni delle prime e seconde classi.

Piano Organizzativo Introduzione dell’argomento in classe attraverso lettura di brani,

poesie, articoli di giornale, esperienze narrate o vissute, testimonianze,ecc.

Proiezione di film tratti dal trentennale archivio della Rassegna Cinematografica Internazionale SPORTFILMFESTIVAL, avente per soggetto lo sport per disabili;

Dibattito tra docenti, la Direzione della Rassegna Cinematografica, Rappresentanti di Enti Sportivi, Responsabili di Associazioni per disabili, Componenti Staff “Palermo 2011” e studenti, sull’integrazione delle disabilità tramite lo sport a scuola e nella società;

Presentazione del concorso per cortometraggi, sezione scuola, 32^ Rassegna Cinematografica SPORTFILMFESTIVAL;

Apprendimento di tecniche per la creazione di un cortometraggio: contatti con l’esperto;

Riprese.Rapporti con altre Istituzioni

Assessorato Pubblica Istruzione di Mazara del Vallo; Comitato Organizzatore del Terzo Campionato Mondiale Pallacanestro

Sordi “Palermo2011”; Sportfilmfestival; Ufficio Scolastico Provinciale di Trapani; C.I.P. Sicilia; CONI.

Metodologie Lezioni frontali; Lavori di gruppo; Brain storming; Problem solving;

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P.O.F. 2009/2010

Discussioni guidate; Attività laboratoriali; Cooperative learning.

1.4 DurataIntero anno scolastico. Orario curricolare.

1.5 Risorse umaneDocenti coinvolti: Lettere e Scienze Motorie

1.6 Beni e serviziVerranno utilizzati i computer e le lavagne interattive multimediali per la raccolta di notizie e materiale didattico. Le riprese saranno effettuate dai ragazzi, guidati dai docenti ed il montaggio sarà curato da un docente esperto. Verranno utilizzate le attrezzature di cui è dotata la scuola (video-camera, microfoni, ecc.).

4.5 Progetti extracurricolari

Progetti PON

“PQM-Pon”

Piano Nazionale Qualità e Merito

“Scacco matto”

“Piccolo giardiniere”“Attività Sportiva per DiversAbili”

“Patentino per il ciclomotore”

“Attività motoria”

“Help students”

“Sportiamoci per Migliorarci 3”

“Invito al Latino”

“Art-Ceramica” (in collaborazione con ente Comune)

“Processo immigratorio”

Progetto POR

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P.O.F. 2009/2010

“Dispersione” (fondi legge 328)

“Progetti con fondi strutturali europei 2007/2013"

La nostra scuola partecipa alla programmazione 2007-13 dei fondi strutturali europei, cofinanziati dall’Unione Europea e dallo Stato Italiano.

Lo staff di dirigenza, visti i punti di forza e di debolezza della scuola fissati nella scheda di autodiagnosi, ha predisposto, per l’a.s. 2009/10, il seguente piano integrato degli interventi relativo ai Programmi Operativi Nazionali (PON) FSE e FESR, approvato in data 13/06/2009 dal Collegio dei docenti con delibera n°35.

Azione C 1: interventi per lo sviluppo delle competenze chiave

Azione C4: interventi individualizzati per promuovere l’eccellenza

AZIONE TITOLO PROGETTOC 1 Un computer per amicoC 1 Sperimento… la tecnologiaC 1 Osservo, sperimento, imparoC 1 Fare… matematica con le T.I.C.C 1 A scuola di giornalismoC 1 Improve… your English (livello A1)C 1 Improve… your English (livello A2)C 1 A scuola di cortometraggioC 1 A scuola di drammatizzazioneC 4 MatematicaMenteC 4 Let’s play with EnglishC 4 Gareggiando con gli strumenti digitali

Il Collegio dei docenti nella stessa seduta del 13/06/2009 ha altresì approvato, con delibera n°36, i Progetti PON per l’anno scolastico 2010/2011.

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P.O.F. 2009/2010

Tali progetti verranno trattati nel dettaglio nel P.O.F. del prossimo anno scolastico.

“PQM-Pon”

Piano Nazionale Qualità e Merito

La nostra scuola, nel perseguire la finalità di valorizzare le eccellenze, aderisce al PQM-Pon “Potenziamento degli apprendimenti nell’area logico-matematica” nella Scuola secondaria di primo grado. Il progetto, approvato dal Collegio dei docenti il 02/09/2009 con delibera n°8, è realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo – Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo” Azione A2 “Definizione di Strumenti e metodologie per l’autovalutazione/valutazione del servizio scolastico”. E’ rivolto a due classi prime della scuola: prima G e prima I, selezionate a seguito della candidatura attraverso Bando dell’Autorità di Gestione nazionale, e prevede l’intervento di due tutor d’Istituto: la prof.ssa M. C. Vitale e la prof.ssa G. Asaro. Con tale progetto si perseguono i seguenti obiettivi:

Sviluppare e diffondere nelle scuole un sistema di misurazione e valutazione teso al miglioramento del sistema educativo

Sviluppare e diffondere un sistema di coaching innovativo per migliorare la didattica attraverso interventi mirati, sulla base dei risultati della valutazione

Migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento incentivando la responsabilizzazione delle scuole.

Il progetto è strutturato in 4 fasi che si svolgeranno in diversi momenti dell’anno scolastico 2009/2010:

Fase 1: Somministrazione del test in entrata (predisposto dall’INVALSI)

(ottobre 2009)

Fase 2: analisi dei risultati dei test e predisposizione del piano di

miglioramento (novembre 2009-gennaio2010)

Fase 3: Attività di miglioramento (febbraio-maggio 2010)

Fase 4: Test in uscita e analisi dei risultati (maggio-giugno 2010).

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P.O.F. 2009/2010

“SCACCO MATTO”PROGETTO ESTRACURRICOLARE

PER L’APPRENDIMENTO DEL GIOCO DEGLI SCACCHI

Responsabile del progetto: Prof. Fiducioso Andrea

Il valore degli scacchi come supporto pedagogico è noto da tempo ed è stato evidenziato da diversi specialisti in ambito educativo e sociologico. La stimolazione della capacità logica, l’educazione al gioco come attività propedeutica al contatto sociale, la capacità immaginativa e d'astrazione sono tra i fondamenti che fanno degli scacchi un gioco completo e ricco di spunti didattici ed educativi.

Scacchi e obiettivi didattici

Risultano evidenti alcuni collegamenti tra le valenze formative insite nel gioco degli scacchi e gli obiettivi della scuola dell'obbligo.

Negli stessi programmi scolastici sono presenti le motivazioni fondamentali che dimostrano la validità e l'utilità del progetto inteso come intervento educativo che non disturba il lavoro del docente, ma anzi ne diviene un sostegno metodologico e didattico per le numerose valenze formative insite nel gioco.

Vediamo quindi come il gioco degli scacchi possa rispondere ai requisiti cui fanno cenno i Programmi Ministeriali:

1. Autonomia di giudizio, di scelte e di assunzione di responsabilità Durante una partita a scacchi il giocatore si trova spesso a dover scegliere la mossa da fare in assoluta autonomia, senza l'intervento di nessun altro: solo lui è responsabile di quello che fa. Dovrà quindi autonomamente valutare ogni volta la bontà della sua scelta e lo farà anche in relazione alle conseguenze che potranno derivare dall'azione dell'avversario.

2. Inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base dell'accettazione e del rispetto dell'altro

L'incontro con persone che hanno il suo stesso interesse aiuta notevolmente ad instaurare rapporti interpersonali ed un dialogo diverso dal solito nel momento in cui ci si accinge a rivedere la partita giocata. Infatti da una partita deriva sempre un dialogo tra i due antagonisti sia sull'andamento, sia sulla conclusione della partita, dialogo attraverso il quale i due giocatori,

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P.O.F. 2009/2010

rivivendo l'intero incontro, discutono sui pregi e sui difetti di ogni mossa effettuata. C'è anche l'abitudine al rispetto dell'avversario sulla base della convinzione che se lui ha vinto certamente non è stato merito della fortuna o del caso, ma ha giocato meglio, o ha commesso meno errori, o ha saputo volgere a suo vantaggio i nostri errori.

3. Utilizzare tutti i canali di comunicazione oltre quello verbale ed un'appropriata metodologia

Sicuramente, almeno ad un livello iniziale, il gioco contribuisce a trasmettere con una metodologia diversa, alcuni concetti matematici, linguistici ed antropologici, facendo in modo da aggirare alcune difficoltà di apprendimento. E' sufficiente indicare soltanto alcuni tra i tanti concetti e termini che possono essere insegnati tramite l'uso della scacchiera per rendere chiara l'idea:

a) concetti topologici: sopra, sotto, avanti, dietro, vicino, lontano, destra, sinistra, prima, dopo;

b) concetti e termini geometrici: orizzontale, verticale, diagonale maggiore, diagonale minore, centro, lato, diagramma, coordinate, adiacenze;

c) orientamento: spostare un pezzo da una casa all'altra della scacchiera seguendo un determinato percorso senza guardare la scacchiera; seguire un percorso sulla scacchiera evitando gli ostacoli; trovare il percorso più breve per giungere da una posizione ad un'altra;

d) utilizzo dei diagrammi di flusso: ogni serie di mosse per il raggiungimento di uno scopo costituisce un diagramma di flusso per mezzo del quale si stabilisce lo svolgimento di una partita tenendo conto della reazione logica dell'avversario.

4. Promuovere l'acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio

Il gioco degli scacchi è sicuramente un mezzo di comunicazione non verbale, un linguaggio alternativo attraverso il quale ogni giocatore comunica al suo avversario la propria strategia di gioco, il modo di utilizzare i propri pezzi, le proprie capacità logico-deduttive. Gli scacchi sono un linguaggio di segni con valore sistematico forte, e di contenuto artistico e pedagogico.

5. Organizzare forme di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco favorendo l'iniziativa, l'autodecisione, la responsabilità personale degli alunni

Viene valorizzato il lavoro di gruppo in una forma diversa dalla solita: non si tratta più di lavorare insieme per realizzare un progetto, ma di

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discutere insieme sulle possibilità di trovare la soluzione migliore per determinare la validità del progetto. E' appunto dalla collaborazione del gruppo che mediante l'analisi delle mosse possibili si arriva a determinare la validità di un piano di gioco.

6. Maturare le proprie capacità di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione e di studio individuale

Tutta la partita di scacchi risponde pienamente ai requisiti di cui sopra: non si può improvvisare né si può giocare a caso: si andrebbe incontro ad una disfatta sicura.

Occorre sempre progettare un piano di gioco a medio e lungo termine fissando degli obiettivi intermedi da raggiungere, analizzando e verificando continuamente la posizione raggiunta in base alle risposte dell'avversario. Tutto ciò è principalmente frutto di riflessione e di studio individuale.

Concludendo si può dire che il gioco degli scacchi contribuisce a formare anche gli schemi mentali che concorrono a sviluppare, mediante costruzioni logiche, i quadri concettuali di cui si parla nei programmi.

L'abitudine a un certo ordine e a determinati schemi, propri del gioco degli scacchi, concorre a trasporre queste abitudini di gioco in comportamenti che il bambino interiorizza, e così diventano parte integrante della sua personalità.

Il gioco contribuisce alla formazione generale del bambino perché ogni partita stimola inconsciamente la messa in moto di automatismi che influiscono sullo sviluppo mentale e sulla formazione del carattere e della coscienza sociale.

Schematizzando quando affermato precedentemente il presente progetto si prefigge i seguenti obiettivi:

Obiettivi didattici generali

SVILUPPO MENTALE- affrontare e risolvere situazioni problematiche;

- sviluppare le capacità logiche, la consequenzialità, le capacità di ragionamento;

e in particolare:

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sviluppare capacità di analisi, sintesi, approfondimento; rafforzare la memoria in generale, la memoria visiva in particolare, la

lucidità, la capacità di astrazione; sviluppare la creatività, la fantasia, lo spirito d'iniziativa. favorire, con lo sviluppo del linguaggio scacchistico, l'abilità

d'argomentazione. stimolare il pensiero organizzato. stimolare lo sviluppo dell'attenzione, della memoria, dell'analisi e della

sintesi. stimolare l'autovalutazione, la sana competitività, il rispetto dell'altro.

FORMAZIONE DEL CARATTERE migliorare le capacità di riflessione; controllare l'impulsività, l'emotività, l'approssimazione, la superficialità e

la presunzione; sviluppare l'esercizio della pazienza; aiutare la formazione di una coscienza autocritica; stimolare la fiducia in se stessi, l'autocontrollo, le capacità decisionali, il

senso di responsabilità e la maturazione generale.

FORMAZIONE DELLA COSCIENZA SOCIALE rispettare le regole e accrescere la correttezza;

rispettare l'avversario;

trasferire nel gioco la propria aggressività;

accettare la sconfitta ed adattarsi alla realtà.

sviluppare un'equilibrata valutazione dei propri comportamenti e della propria personalità.

Competenze in uscita

Le competenze che gli alunni devono acquisire alla fine del corso sono le seguenti:

Capacità di applicare le regole del gioco degli scacchi, gli elementi di tattica e di strategia studiati nelle varie fasi di una partita.

Capacità di mantenere per lungo tempo la concentrazione e lucidità d’analisi in situazioni problematiche o conflittuali.

Capacità di mantenere l’autocontrollo e di osservare il rispetto delle regole e degli altri in situazioni problematiche o conflittuali.

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Metodologie didattiche

Lezione frontale Lavoro in coppie di aiuto

Problem solving

Discussione guidata

Cooperative learning

Contenuti ed attività

- La scacchiera e gli elementi fondamentali del gioco- Le regole del gioco- Le diverse fasi del gioco: l’apertura, il mediogioco e il finale- La strategia e la tattica nel gioco degli scacchi- Come “scrivere” la partita- La pratica e le regole nei tornei ufficiali- Cenni sulla storia degli scacchi- Esercizi sulla scacchiera- Esercitazioni sui matti forzati in due e tre mosse- Partite tra gli allievi sotto la supervisione degli istruttori per la

correttezza delle mosse e del comportamento- Esercitazione al computer con software dedicati al gioco degli scacchi- Partite on-line con ragazzi di tutto il mondo- Tornei di preparazione per il torneo di fine anno- Torneo di fine anno con gli alunni delle altre scuole

Organizzazione del progettoIl progetto è rivolto ai ragazzi delle prime, seconde e terze classi. Le

attività di progetto saranno svolte in un’aula adeguatamente attrezzata con

scacchiere murali e all’interno dell’aula d’informatica del plesso di Via

Gualtiero.

Si prevedono n°30 ore da ripartire in 15 lezioni di due ore ciascuna, da svolgersi nelle ore pomeridiane. Il calendario sarà approntato alcuni giorni prima l’inizio delle attività e sarà in funzione delle esigenze didattiche dei ragazzi e delle necessità organizzative della scuola.

Si prevede il coinvolgimento di n°25 alunni.

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P.O.F. 2009/2010

E’ prevista la presenza di n°2 insegnanti, entrambi con funzione di docente esperto, dei quali uno responsabile del progetto.

Le somme necessarie alla realizzazione del progetto saranno prelevate dal Fondo dell’Istituzione Scolastica o da altri finanziamenti. Non sono previsti esperti esterni.

Durata: Novembre / MarzoIl corso si attuerà nelle ore pomeridiane, per un giorno alla settimana

nel plesso di via Gualtiero.

Partecipazione ai torneiLa partecipazione ai tornei è finalizzata a una più approfondita

acquisizione delle tecniche, ma soprattutto al rafforzamento del carattere, alla capacità di affrontare situazioni problematiche senza perdere la testa, facendo ricorso a tutte le risorse fisiche e mentali.

Sarà organizzato un torneo a metà corso tra i partecipanti al progetto, mentre a fine corso sarà organizzato un torneo aperto anche agli alunni di altre scuole di Mazara del vallo (elementari e medie) nelle quali sono attivati laboratori di scacchi.

Essendo il gioco degli scacchi inserito tra le discipline sportive del CONI, gli alunni partecipanti al progetto potranno partecipare alle fasi comunali, provinciali e regionali dei Giochi Sportivi Studenteschi. Il responsabile del progetto curerà, in collaborazione con il referente dell’area di educazione motoria della scuola, l’iscrizione delle squadre alle manifestazioni sopra indicate.

Mezzi e strumenti

Testi didattici di supporto, stampa specialistica, schede predisposte dall’insegnante, software per il gioco degli scacchi, computer, scacchiere da tavolo, scacchiere murarie con pezzi magnetici, orologi per il gioco degli scacchi.

Verifiche e valutazione

Le verifiche saranno fatte attraverso esercizi miranti a stabilire le competenze acquisite nel gioco degli scacchi, sia su supporto cartaceo, che sulle scacchiere e con l’ausilio di software specifici.

La valutazione terrà conto del livello di partenza, dell’evoluzione del processo d’apprendimento, dell’impegno e della partecipazione alle attività

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progettuali, delle conoscenze e delle competenze acquisite nel gioco degli scacchi. Saranno oggetto della valutazione finale anche i risultati ottenuti nei tornei e il comportamento tenuto durante le diverse fasi delle competizioni.

La famiglia e il consiglio di classe saranno informati sui risultati ottenuti dai singoli alunni attraverso l’emissione di un attestato che certifichi le competenze acquisite.

“Piccolo giardiniere”

Responsabile del progetto: prof.ssa Giovanna Asaro

Il progetto nasce dall’esigenza di dare luogo a una cultura che ponga in maniera corretta il rapporto uomo-ambiente e far comprendere, agli allievi, come scienza e tecnologia, eticamente orientate, possano concorrere al riequilibrio ambientale e alla tutela della biodiversità, al rispetto della vita in tutte la sue manifestazioni.

Gli obiettivi che il progetto si propone sono:

Conoscere le caratteristiche del suolo e la loro importanza ai fini agricoli e ambientali

Fare assumere ai ragazzi atteggiamenti responsabili nei confronti del territorio a partire da quello della scuola,

Definire le cause principali dell'inquinamento del suolo e le sue conseguenze sull'ambiente

Conoscere come i rifiuti organici possono essere riciclati. Operare sulle aree esterne, dell’edificio scolastico, piantumarle e

renderle vivibiliObiettivi formativi trasversali

Interagire con la realtà ambientale Sviluppare la capacità di autoriflessione e di progettualità Spingere l’alunno ad assumersi delle responsabilità Sviluppare e/o potenziare la capacità di fare scelte coerenti

Il progetto è rivolto a venti alunni delle classi prime /seconde; sarà svolto in ore extracurriculari per un totale di 20 ore.

Il progetto prenderà l'avvio nel mese di febbraio 2009 e continuerà nei mesi di Marzo Aprile-Maggio

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Verranno fatte lezioni frontali ( la conoscenza dei contenuti ) e lezioni pratiche per imparare a fare

(fare)

Le competenze che gli allievi acquisiranno saranno spendibili nella vita quotidiana.

Risorse umane

Due docenti.

Materiali previsti

Tubo per innaffiare, utensili per realizzare impianto di annaffiatura, piante.

Il prodotto finito del progetto sarà

spazio della scuola piantumato, con impianto per innaffiare storicizzazione del progetto

“Attività Sportiva Anno Scolastico 2009/2010 per DiversAbili”

Responsabile del progetto: prof. Domenico Di Maria

Motivazioni e finalità

La scuola media “G. Grassa” partecipa per l’ A/S 2009-2010,con delibera del

Collegio Docenti, alle attività sportive pomeridiane extracurriculari con

l’inserimento in squadre e/o singolarmente, di alunni portatori di H. che

usufruiscono del sostegno didattico.

L’iniziativa viene supportata dalla ferma convinzione che l’attività sportiva è

una strategia insostituibile per la crescita umana, sociale e motoria, che

facilita l’approccio alla normale vita di relazione. L’ attività sportiva, per

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P.O.F. 2009/2010

l’allievo diversAbile vuole pertanto promuovere, un’evoluzione psico-fisica ed

un’ integrazione nell’ ambito sociale.

Obiettivi

Primario, per le disposizioni Ministeriali, è quello di cercare di abbattere

quelle barriere psicologiche e quei retaggi culturali onde evitare l’angoscioso

isolamento dei soggetti portatori di H. Da quest’ anno, purtroppo con la

costituzione dei C.S.S., il legislatore, ha parlato tanto del disabile , ma in

effetti, è evidente che sull’ integrazione e il miglioramento motorio del disabile

né ha tenuto poco conto. Il docente di Educazione Fisica in organico di diritto,

citato sempre dagli organi preposti, è il solo che può svolgere l’ attività

motoria, anche per l’ alunno con qualsiasi disabilità, che partecipa alla pratica

sportiva. Se è così, l’attività sportiva allora, rivolta all’ avviamento dell’

atletica leggera, calcio, vortex e tennis-tavolo, dell’ alunno in difficoltà,

soprattutto come momento di aggregazione ed occasione di miglioramento

della propria motricità, di arricchimento del proprio bagaglio motorio, che

vede la figura dell’ insegnante pronta a valorizzare e sfruttare le potenzialità

insite in ciascun ragazzo che con entusiasmo intraprende questa nuova

attività, è cosa di poco conto. E’ necessario allora potenziare la

partecipazione dei diversAbili ai giochi Sportivi Studenteschi, con un progetto

che affianchi, solo sull’integrazione, il docente di Educazione Fisica, ma che

dia veramente risalto, al movimento di questi “ragazzi”, che vogliono crescere

scolasticamente e sportivamente. Tale progetto porterà l alunno a:

1) conoscere ed applicare le regole riferite alle attività di atletica leggera,

calcio, vortex e tennis-Tavolo

2) esprimere collaborazione e rispetto nei riguardi di compagni di squadra

ed avversari

3) riconoscere i propri errori ed accettare le decisioni arbitrali

4) acquisire comportamenti di fair – play

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Contenuti

1) esercizi a corpo libero

2) esercizi a carico naturale per lo sviluppo della muscolatura addominale,

dorsale, degli arti e della cintura, delle spalle e del bacino

3) fondamentali individuali e di squadra per l’atletica, calcio, vortex e

tennis-Tavolo

4) competizione di vario livello all’interno della scuola nel comune e

partecipazione ai giochi sportivi studenteschi

Organizzazione

La scuola parteciperà ai giochi sportivi studenteschi per disabili nelle seguenti

specialità:

- atletica leggera su pista maschile e femminile

- calcio

- vortex

- tennis-Tavolo

Gli allenamenti di atletica leggera e vortex, verranno svolti presso la palestra

della scuola e gli impianti sportivi di c/da Affacciata.

L’insegnante disponibile a svolgere le attività è il Prof. Domenico Di Maria,

titolare sul sostegno ed in possesso della Laurea in Scienze delle Attività

Motorie e Sportive.

Il totale delle ore settimanali di attività sportiva sarà di 2 ore

“ “ “ mensili “ “ “ “ “ 8 ore

La durata del progetto “Attività sportiva per Disabili” sarà da Dicembre 2009

a Maggio 2010, termine delle varie manifestazioni sportive.

Si presume allora, che il monte ore complessivo sarà di 48 ore.

Il prospetto del docente impegnato nell’attività sportiva sopraelencato è:~ 85 ~

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P.O.F. 2009/2010

LUNEDI’ dalle ore 16,00 alle ore 17,00

MERCOLEDI’ dalle ore 16,00 alle ore 17,00.

In coincidenza di impegni scolastici dell’insegnante, il progetto sarà

suscettibile di cambiamenti.

“ Patentino per il ciclomotore”

Referente del progetto: Prof.ssa Enrichetta Bonafede

Premessa

Con l’istituzione dell’obbligo del certificato per il ciclomotore da conseguire dopo aver frequentato un corso di 20 ore presso un’autoscuola o presso un istituto secondario di 1°o 2° grado, dal 2004/2005,la scuola media “G.Grassa”,nel rispetto della normativa ha istituito i corsi.

Obiettivi

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P.O.F. 2009/2010

Il progetto prevede la realizzazione di 6 corsi di 20 ore ciascuno finalizzati al conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore per i ragazzi della scuola che ne faranno richiesta.L’attività si svolgerà esclusivamente in orario extrascolastico e si concluderà con l’esame.Gli obiettivi sono l’acquisizione di:comportamenti corretti quali utenti della strada;

comportamenti corretti e responsabili per la salvaguardia della vita; conoscenza della segnaletica orizzontale e verticale; rispetto della vita e comportamenti solidali e necessità delle regole. Conoscenza delle norme che regolano l’utilizzazione degli spazi per lo

spostamento di uomini e mezzi. Tradurre correttamente le norme in riferimento al ruolo di utente della

strada

Imparare ad anticipare le conseguenze dei nostri comportamenti

Metodologia Lezioni teoriche frontali; Somministrazione quiz ministeriali; Prove simulate d’esame.

Durata

I corsi inizieranno nel mese di novembre e termineranno nel mese di maggio.Le lezioni si terranno una volta a settimana.

Fasi operativeOgni corso sarà svolto in 20 ore extracurriculari.Nelle due settimane antecedenti la data degli esami si faranno 2 incontri di 2 ore ciascuno per riepilogare il programma e verificare l’acquisizione de contenuti tramite quiz e interrogazioni. Prodotto finale: Conseguimento del certificato di idoneità per la conduzione del ciclomotore che è bene ricordare: non è un documento di identità; Viene rilasciato dal Ministero delle infrastutture e dei Trasporti.E’necessario per la guida del ciclomotore.Deve essere accompagnato dal documento di Riconoscimento(art.3 Legge n.214/03).

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P.O.F. 2009/2010

Referente del progetto: Prof. Francesco Asaro

Motivazioni e finalità

In riferimento alle linee guida emanate dal ministero della pubblica istruzione e alla massiccia partecipazione degli alunni negli anni passati con risultati spesso gratificanti, anche quest’anno scolastico la S.M.S. “G. Grassa” organizza varie attività sportive extra-curriculari nell’ambito dei giochi sportivi studenteschi designati dal CONI. Le motivazioni e le finalità educative-formative del progetto sono molteplici,in particolare gli alunni partecipanti avranno la possibilità di:

-Impegnare proficuamente il loro tempo libero in attività di loro gradimento

che li allontana da eventuali abitudini malsane;

-riconoscere nella pratica sportiva uno strumento efficace per un percorso

educativo maturo e responsabile;

-identificare lo sport come occasione per assumere stili di vita sani ed

abitudini alimentari corrette;

-migliorare il loro stato di salute, attraverso il potenziamento fisico

mirato,in particolare, alla prevenzione dei paramorfismi che frequentemente si

evidenziano in questo periodo di età scolare;

-migliorare la socializzazione e l’integrazione grazie al confronto con il

gruppo dei pari.

In quest’ottica particolare importanza assume l’inserimento di alunni in

situazione di svantaggio o di disagio adolescenziale con scarsa autostima e

difficoltà di relazione.

Obiettivi educativi

-Rispetto delle regole attraverso la conoscenza dei giochi sportivi praticati;

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P.O.F. 2009/2010

-rispetto di sé e degli avversari, intesi non come nemici ma come

antagonisti di cui si riconosce il valore;

-rispetto delle decisioni arbitrali, siano esse giuste o sbagliate;

-riconoscere i propri errori o pregi ma anche i meriti degli avversari,

assumendo in tal modo comportamenti di “fair-play”.

Organizzazione

Come da tradizione le attività di educazione motoria e sportiva sono finalizzati

alla partecipazione della scuola ai giochi sportivi studenteschi, per dare modo

agli alunni/e la possibilità di confrontarsi con altri coetanei, accomunati nel

gioco dall’entusiasmo, impegno e passione sportiva. In riferimento alle linee

guida emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione in data 4/08/2009

(C:M:4273/UFF:1) e successive circolari applicative, per il corrente a. s. la

scuola “G. GRASSA” approva in Collegio/Docenti la costituzione del

“CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO” (ver. N.3 del 25/09/2009) con delibera N.

85 del 16/10/2009. Tale innovazione, in conformità con le nuove direttive

ministeriali intende dare alle ore extra-curriculari di avviamento alla pratica

sportiva un carattere di continuità per tutto l’anno scolastico e una migliore

struttura organizzativa con percorsi formativi integrati, onde favorire la più

ampia partecipazione degli alunni/e ivi compresi quelli meno dotati o con

disabilità. Con l approvazione degli organi collegiali il centro sportivo sarà

parte integrante del piano dell’ offerta formativa della scuola (P.O.F.).

Il Dirigente Scolastico, così come previsto dalle indicazioni ministeriali,

nomina come REFERENTE e coordinatore delle attività del C:S:S:lo

scrivente, prof. ASARO FRANCESCO, docente di scienze motorie. Gli altri

docenti componenti il centro sportivo sono i seguenti:

-prof.ssa BONAFEDE ENRICA (scienze motorie)

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P.O.F. 2009/2010

-prof. GIACALONE GIUSEPPE (scienze motorie)

In attesa di ulteriori direttive degli organi compenti, tale componente può

essere comunque ampliata da altre figure professionali con compiti

diversi(personale non docente, studenti, genitori, ecc.).

Compatibilmente con il monte-ore a disposizione (presumibilmente circa

150 ore per ciascun docente) e con le attrezzature e gli impianti a

disposizione il CENTRO SPORTIVO si propone di sviluppare e potenziare

negli allievi/e le abilità nelle seguenti discipline sportive :

Corsa campestre maschile e femminile

Atletica leggera maschile e femminile

Pallavolo maschile e femminile

Calcio a 5 e calcio a 11 maschile

Tennis Tavolo

Gli alunni/e di tutte le classi avranno la possibilità di seguire uno sport di

squadra ed una specialità dell’Atletica leggera. Le selezioni per la formazione

delle squadre partecipanti ai G:S:S. saranno effettuate dopo un lungo ed

accurato periodo di allenamento e dopo il coinvolgimento di un numero quanto

più possibile numeroso di alunni/e.

Materiali e impianti occorrenti

-Palloni di Pallavolo e Calcio

-Cerchi, ostacoli, coni

-Tavolo ping-pong

-Medaglie e coppe ( per eventuale torneo d’Istituto)

Per lo svolgimento delle varie attività saranno utilizzati i seguenti impianti:

-Palestra (via Gualtiero)

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-Campo di Pallavolo (via Gualtiero)

-Campo di calcio e pista di Atletica (impianti comunali in c/da Affacciata)

Tempi e modalità

La durata del progetto andrà dal mese di Novembre alla fine del mese di

Maggio; il primo periodo (Novembre/Marzo) sarà dedicato alla preparazione

degli alunni/e finalizzata alla formazione e alla partecipazione delle squadre e

dei singoli atleti alle gare e ai vari campionati provinciali nell’ambito dei G.S.S.

organizzati dal C.O.N.I., il secondo periodo (Aprile/Maggio)sarà dedicato

presumibilmente allo svolgimento di tornei d’Istituto tra le classi dei due plessi

scolastici. Ciascuno dei 3 docenti del centro sportivo sarà impegnato 2

giornate con due turni di un’ora e mezza (1°turno cat. ragazzi/e, 2° turno cat.

cadetti/e) per un totale di 6 ore settimanali.

Si allega al progetto il calendario delle giornate dei singoli docenti,

suscettibile comunque di variazioni qualora dovesse verificarsi una

concomitanza con altri impegni scolastici prioritari. In tal caso sarà cura del

docente interessato darne comunicazione al Dirigente per recuperare, ove è

possibile, nella medesima settimana l’attività non svolta.

Calendario previsto

-ASARO FRANCESCO

LUNEDI’ ore 15,00-18,00 palestra

MERCOLEDI’ ore 15,00-18,00 campo sportivo c/da Affacciata

-BONAFEDE ENRICA

MARTEDI’ ore 15,00-18,00 palestra

GIOVEDI’ ore 15,00-18,00 palestra

-GIACALONE GIUSEPPE

MARTEDI’ ore 15,00-18,00 palestra

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P.O.F. 2009/2010

GIOVEDI’ ore 15,00-18,00 palestra

“Help Students”

Premessa

Il progetto nasce dalla necessità di dare una risposta ai bisogni di un’alta percentuale di alunni della nostra scuola che presentano lacune di base.

il progetto è rivolto alle classi terze che devono sostenere le prove scritte e orali degli esami di Stato.

Finalità

Aiutare gli allievi a superare le difficoltà di apprendimento; fare acquisire fiducia in se stessi e nelle loro capacità; recuperare le conoscenze e potenziare le competenze.

Obiettivi

Sviluppare la capacità di analisi e sintesi; comunicare i contenuti con un linguaggio chiaro e corretto; usare il linguaggio specifico delle discipline; sviluppare procedimenti logico-matematici; rendersi autonomi.

Destinatari

Alunni delle classi terze organizzati in gruppi di lavoro.

Discipline interessate

Italiano- Inglese- Francese-Matematica

Modalità e durata

Le lezioni si svolgeranno nei plessi di appartenenza degli allievi, il progetto sarà extracurriculare e si svolgerà in un totale di 20h, durante l’anno scolastico.

Monitoraggio e valutazione

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Ad ogni docente verrà consegnato un registro che servirà per segnare le presenze degli alunni e gli argomenti trattati.

Ogni docente sarà tenuto a compilare la scheda, allegata al registro, dove verranno registrati:

valutazione iniziale; valutazione intermedia; valutazione finale.

A fine corso i registri saranno consegnati al referente il quale raccoglierà i dati che serviranno per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del progetto.

“Sportiamoci per Migliorarci 3”

Responsabile del progetto: Prof. Domenico di Maria

Motivazioni e finalità

La scuola media “G. Grassa” con il progetto di cui all’ Oggetto, intende

individuare quegli alunni di 2^ e 3^ classe in difficoltà di apprendimento, per

evitare in essi stessi, atteggiamenti tipici del bullismo e proporli ad attività

motorie scolastiche diurne a scuola (calcio a 5, tennis-Tavolo, badminton,

pallamano). Quest’ anno, visti i risultati ottenuti, il progetto verrà effettuato

anche nella sede succursale di via Gualtiero e includerà gli insegnanti che

operavano sul progetto “Dammi la mano” senza ulteriore onere di spesa.

L’iniziativa viene supportata dalla ferma convinzione che l’attività sportiva è

una strategia insostituibile per la crescita umana, sociale e motoria, che

facilita l’approccio alla normale vita di relazione. Lo sport vuole, soprattutto,

per il nostro territorio, fornire stimoli importanti, utili a trovare quelle sicurezze

fondamentali per l’ inserimento nel tessuto scolastico e sociale, oltre che

offrire un’ occasione di vivere all’ insegna del divertimento; per godere di

nuove emozioni, dimostrando soprattutto a sé stessi che “si può fare”. Un’

attività rivolta con continuità verso i soggetti in difficoltà nella scuola, basando

la programmazione sulle nuove conoscenze psico-pedagogiche, pone

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sempre più, in stretto rapporto lo sviluppo intellettivo con motricità, vissuto

corporeo ed affettività, le quali, hanno dimostrato come le carenze dal punto

di vista motorio portano in maniera inequivocabile a veri e propri disturbi

relazionali. L’educazione allo sport, per l’allievo difficile vuole pertanto

promuovere, un’evoluzione psico-fisica ed un’ integrazione completa per il

futuro.

Obiettivi

per le disposizioni Ministeriali, l’attività motoria è rivolta non solo

all’avviamento di sport aggreganti come il calcio a 5 e il tennis-tavolo, il

badminton, la pallamano, ma anche e soprattutto, come occasione di

miglioramento della propria motricità e di arricchimento del proprio

bagaglio motorio, che vede la figura dell’ insegnante pronta a

valorizzare e sfruttare le potenzialità insite in ciascun ragazzo che con

entusiasmo intraprende questa nuova attività.

conoscere ed applicare le regole riferite alle attività di calcio a 5, tennis-

Tavolo, badminton , pallamano

esprimere collaborazione e rispetto nei riguardi di compagni di squadra

ed avversari

riconoscere i propri errori ed accettare le decisioni arbitrali

acquisire comportamenti di fair – play e trasmetterli agli altri

Contenuti

5) esercizi a corpo libero

6) esercizi a carico naturale per lo sviluppo della muscolatura addominale,

dorsale, degli arti e della cintura, delle spalle e del bacino

7) fondamentali individuali e di squadra per il calcio a 5, il tennis-Tavolo, il

badminton , la pallamano

8) competizione di vario livello all’interno della scuola

Organizzazione

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La disponibilità di tavoli da tennisTavolo, dati dall’ASD “Disabili” MAZARA in

comodato d’uso gratuito, che verranno situati nell’aula magna del II°piano,

renderà sicuramente proficuo il lavoro svolto sia sotto il profilo della quantità

che della qualità da parte degli operatori. Durante il percorso, avremo inoltre,

la collaborazione dell’ASL n°9 con la presenza degli esperti, Dott.sse

Tranchida, Lisma, Messina.

Gli insegnanti impegnati a svolgere tali attività sono:

Prof. Domenico Di Maria, titolare sul sostegno ed in possesso della

Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive e responsabile del

progetto per 25 ore

Prof. Asaro Pietro, referente sul sostegno ed in possesso della Laurea

in Scienze delle Attività Motorie e Sportive per 20 ore

Prof. Castiglione Francesco, titolare sul sostegno ed in possesso del

Diploma I.S.E.F.

per 20 ore

Prof. Perez Francesca titolare sul sostegno ed in possesso della Laurea

in Scienze delle Attività Motorie e Sportive per 20 ore

Prof. Asaro Francesco in possesso del Diploma I.S.E.F. per 20 ore

Il totale delle ore settimanali di attività motoria sarà di 2 ore

“ “ “ mensili “ “ “ “ “ 8 ore

La durata del progetto “Sportiamoci per Migliorarci 3” sarà da Febbraio

2009 a maggio 2010, termine delle varie attività scolastiche.

Si presume allora, che il monte ore complessivo sarà di 105 ore.

Il prospetto dei docenti impegnati nel progetto sopraelencato è: secondo l’orario scolastico per i Larsa.

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“Invito al Latino”

Responsabile del progetto: Prof.ssa Pellegrino

Il progetto ha lo scopo di fare acquisire una prima esperienza della lingua latina agli alunni delle classi terze e allargare l’offerta formativa.

Finalità

1. Fare addentrare gli alunni nella convinzione che nel latino c’è la nostra storia linguistica.

2. Fare acquisire loro le affinità esistenti fra lingua latina e il modo di parlare dei nostri tempi per rafforzare concretamente il percorso di fruizione dell’italiano.

3. Offrire agli alunni una base delle strutture fondamentali del latino4. Venire incontro agli allievi che, dopo la licenza media dovranno

affrontare il latino nei licei.

Obiettivi

1. Dimostrare la connessione storica tra lingua italiana e latino.2. Condurre l’alunno ad una elementare conoscenza della struttura

morfologica e del lessico attraverso testi latini molto semplici.3. Integrare l’insegnamento dell’italiano con elementari conoscenze del

latino.4. Sviluppare le capacità analitiche degli alunni.

Metodologia

L’ipotesi di lavoro partirà dal confronto italiano-latino per ricostruire il percorso di formazione dell’italiano e conoscere le principali differenze tra latino e italiano.

Ci si addentrerà poi nelle strutture fondamentali morfo-sintattiche della lingua latina.

Lo studio del latino non si baserà solo sulla memoria ma soprattutto sul ragionamento perché ragionare aiuta ad affrontare il latino e affrontare il latino aiuta a ragionare. Saranno proposti agli alunni esercizi di analisi delle funzioni logiche in italiano, esercizi graduati di traduzione dall’italiano in latino e viceversa, lettura di semplici brani in lingua latina, esercizi sulle declinazioni e coniugazioni, esercizi di carattere ludico (indovinelli, cruciverba, ecc.).

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Ricerca di termini, costrutti, modi di dire, proverbi latini ancora utilizzati nell’italiano odierno.

Realizzazione di cartelloni.

Destinatari

Alunni di classi terze

Risorse umane

N 4 docenti di Lettere per 20 ore ciascuno

Durata

N. 20 h distribuiti in due ore settimanali

Finanziamento

Fondo d’istituto

Valutazione

Schede in itinere, traduzione di una semplice versione in cui gli alunni dimostreranno di aver acquisito una sufficiente conoscenza delle strutture morfologiche e del lessico.

“Art-Ceramica”

Premessa

Il laboratorio di Ceramica progettato nella nostra Scuola Media Statale “G.

Grassa”, ha l’intento di promuovere culturalmente la conoscenza della

ceramica tradizionale siciliana, organizzare un corso che comprende la

produzione di piccoli manufatti, come targhe per la nomenclatura delle vie,

numeri civici per il centro storico e quanto altro possa essere simile.

La nostra Scuola, che ha già fatto perseguire esperienze di decorazione

ceramica, attraverso la disponibilità e la conoscenza specialistica di alcuni

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docenti di ARTE e IMMAGINE, progetta un laboratorio didattico secondo le

finalità e gli obiettivi didattici appresso riportati:

Finalità educative del progetto di massima

Il laboratorio sarà aperto alla città, al quartiere, per un’utenza di adulti e di

ragazzi, che potranno essere genitori o alunni che frequentano la stessa

scuola, o persone comunque interessate.

Il laboratorio potrà contribuire a combattere le devianze sociali e la

dispersione scolastica di molti alunni, del quartiere e della città.

Il laboratorio potrà avviare al lavoro artigianale gli alunni che non

proseguiranno gli studi nelle scuole superiori.

il laboratorio sarà formato da 25-30 persone, divise in due gruppi;

La durata del corso di formazione in ceramica sarà di quindici ore, una

lezione ogni settimana di tre ore pomeridiane, fuori dall’insegnamento

curricolare; necessita il servizio di almeno due docenti.

Obiettivi didattici e disciplinari (modellato e decorazione)

Conoscere le caratteristiche peculiari della materia primaria (argilla).

Esercitare la manualità per sviluppare le capacità tattili del discente.

Acquisire il senso del volume come elemento espressivo e creativo.

Conoscere e sperimentare la rappresentazione della tridimensionalità

attraverso la plasmata del modello.

Ricercare modalità espressive personali attraverso l’uso della forma.

Perseguire abilità nel manovrare utensili e particolari nuovi strumenti.

Sviluppare le capacità di sintesi creativa ed espressiva attraverso le forme,

il volume e i colori.

Itinerario didattico

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Conoscere la produzione della ceramica tradizionale in Sicilia, attraverso

materiali didattici quali: manuali, documentari in filmato, diapositive, libri,

illustrazioni etc., soprattutto quella dei luoghi di produzione, quindi, la

ceramica di Caltagirone, Santo Stefano di Camastra, Sciacca, Mirabella in

baccari, Erice, Burgio.

Visite guidate ai laboratori artistici e artigianali.

Visite guidate ai musei con beni ceramici (Museo Pepoli di Trapani),

(Museo civico di Palermo), (Museo nazionale ceramica di Caltagirone).

Conoscere attraverso l’uso degli strumenti e dei materiali, le tecniche della

Ceramica e la tecnologia dei materiali.

Sperimentare le modalità esecutive delle discipline plastiche: arte del

“mettere” il volume (modellare), arte del “levare” il volume (scolpire).

Eseguire oggetti attraverso la foggiatura, la smaltatura, la pittura,

l’infornatura, la decorazione soprasmalto detta a (terzo fuoco).

Strumenti e materiali

Gli strumenti basilari per l’avviamento di un laboratorio didattico di

Ceramica sono: materiale didattico come manuali, libri, documentari,

illustrazioni, etc., mirette, stecche, piani di lavoro, mastelli, bacinelle, un

tornio, girelli da tavolo per la decorazione dei piatti e dei manufatti a

tuttotondo, appositi pennelli in pelo di bue o pelo di martora, un forno.

I materiali indispensabili per portare a buon fine un’esperienza concreta

sono: pani d’argilla pronta, forme in negativo di gesso per le colate, oggetti

in terracotta detti, (biscotti) per la smaltatura e la decorazione, smalti, una

gamma minima ma essenziale di colori ceramici, cristallina.

“Processo immigratorio”

Responsabile del progetto: Prof.ssa Caterina Gagliano

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Destinatari

Alunni immigrati delle classi 1°- 2°- 3°

Tre gruppi di alunni ( due del plesso di via Gualtiero e uno del plesso di via L. Vaccara)

Finalità

Il progetto si propone di aiutare gli alunni extracomunitari ad acquisire e/o potenziare le conoscenze di base della lingua italiana.

Obiettivi

Riconoscere e correlare lettere e fonemi. Acquisire e/o potenziare la capacità tecnica di lettura. Acquisire e/o potenziare la capacità tecnica di ascolto. Acquisire il valore semantico di parole comuni e comprendere ed

esprimere semplici messaggi. Comporre frasi minime con parole note, utilizzando i segni di

interpunzione.

Metodologia

Lezioni dialogate ed esercitazioni guidate.

Durata

Le attività del progetto saranno svolte a partire dal II quadrimestre in orario:

Antimeridiano (alternativa alla religione ) compatibilmente con l’orario di servizio dei docenti.

Pomeridiano I gruppi destinatari del progetto saranno tre e saranno previste 20 ore per ciascun gruppo, per un totale di 60 ore.

Risorse umane

Docenti della scuola che percepiranno un compenso extra sia che il progetto si svolga nelle ore del mattino che del pomeriggio.

Il progetto sarà attivato nei locali della scuola, presso le aule dei plessi di via Gualtiero e di via Luigi Vaccara.

Materiale occorrente

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4 vocabolari di italiano ( Devoto – Oli )

4 vocabolari di sinonimi e contrari ( grandi )

6 vocabolari di francese ( piccoli )

6 vocabolari di inglese ( piccoli )

2 stereo portabili con cd audio.

Progetti POR “Manifestazione d’Interesse”

Protocollo d’intesa Regione MIUR del 6 Agosto 2009

La Regione Siciliana, d’intesa con il MIUR, attraverso “l’Avviso per la realizzazione di piani integrati atti a garantire il successo formativo e scolastico degli studenti che si trovano in situazione di disabilità e/o a rischio di marginalità sociale”, intende favorire il successo formativo e migliorare la qualità dell’integrazione socio-scolastica degli studenti disabili ed in situazione di rischio psico-sociale.

Il POR FSE Sicilia 2007/13, tra i suoi assi programmatici fondamentali, prevede, attraverso l’Asse IV – Capitale Umano, di incrementare l’acquisizione di conoscenze e competenze volte a contrastare i fenomeni di esclusione culturale e sociale.

Le attività previste in questo Avviso hanno come obiettivo quello di aumentare l’accesso all’istruzione e alla formazione iniziale, professionale e universitaria, migliorandone la qualità, sviluppando e consolidando le reti promosse dai CTRH (Centri Territoriali Risorse per l’Handicap) e dagli ODS (Osservatori Dispersione Scolastica) e attivando una programmazione innovativa, ispirata al principio dell’alternanza metodologica.

La nostra scuola, essendo sede dell’ODS per il distretto di Mazara, Salemi, Vita e Gibellina, è stata individuata come soggetto proponente dei progetti delle tre reti costituite. I progetti riguardano le seguenti due tipologie di azioni:

1. Azione 1: attività educativo-didattiche volte a migliorare, diffondere e consolidare le competenze il letto-scrittura e in ambito linguistico-espressivo;

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2. Azione 2: attività educativo-didattiche volte a migliorare, diffondere e consolidare le competenze logico-matematiche e metacognitive.

RETE N° 1

Osservatorio D’Area D.S.(soggetto proponente);

Circolo Didattico “A.Castiglione”, Circolo Didattico “Giovanni Paolo II”, I.C.”V.Sicomo” (Componenti della rete)

“Per una sfida possibile: insieme per promuovere

il successo scolastico”

Coordinatore Dirigente Scolastico Osservatorio D.S. Dott.ssa Angela Cristaldi

Obiettivo: Recupero e potenziamento delle abilità di base in letto scrittura e delle abilità relative all’area logico matematica degli alunni Disabili e/o a rischio di marginalità sociale.

Destinatari: alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado

Durata: 6 mesi

Risorse umane: N° 2 docenti di Sostegno scuola primaria, N°1 docente area scientifico matematica scuola primaria, N°1 docente di area linguistica di scuola secondaria di 1° grado

RETE N° 2

Osservatorio D’Area: D.S.(soggetto proponente);

I.C.“G.Garibaldi”,I.C.“Papa Giovanni XXIII”, I.I.S.”F.sco D’Aguirre” (Componenti della rete)

“Costruire una scuola per tutti”

Coordinatore Dirigente Scolastico Osservatorio D.S. Dott.ssa Angela Cristaldi

Obiettivo: Recupero e potenziamento delle abilità di base in letto scrittura e delle abilità relative all’area logico matematica degli alunni Disabili e/o a rischio di marginalità sociale

Destinatari: alunni della scuola secondaria di 1° grado e della scuola secondaria di 2° grado

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Durata: 6 mesi

Risorse umane: N°2 docenti di Sostegno scuola secondaria di 1°, N°1 docente area scientifico matematica scuola secondaria di , N°1 docente di area linguistica di scuola secondaria di 1°

Rete N°3

Osservatorio D’Area: D.S.(soggetto proponente);

I.C.“P.Borsellino”, Scuola Secondaria 1° grado “G.Boscarino” Scuola Secondaria 1° grado ”G.Grassa” (Componenti della rete)

“Un’altra Chance”

Coordinatore Dirigente Scolastico Osservatorio D.S. Dott.ssa Angela Cristaldi

Obiettivo: Successo formativo degli alunni a rischio di marginalità sociale attraverso l’acquisizione della strumentalità di base,prolungamento dei tempi di attenzione e concentrazione, arricchimento del codice verbale e sviluppo delle competenze logico-espressive nonché la piena integrazione degli alunni diversamente abili.

Destinatari: alunni delle prime classi scuola secondaria di 1° grado

Durata: 6 mesi

Risorse umane: N°2 docenti di Sostegno scuola secondaria di 1°, N°1 docente area scientifico matematica scuola secondaria di 1°, N°1 docente di area linguistica di scuola secondaria di 1°

4.6 Convenzioni con l’esterno

La scuola, contestualmente ed in aggiunta ai suoi compiti istituzionali didattici-educativi ed in ottemperanza all’autonomia amministrativa, nell’attuare i suoi progetti, si apre al territorio e si avvale della collaborazione di enti con cui ha stipulato:

1. Protocolla d’intesa, in rete con gli istituti scolastici presenti in Provincia (vedi progetto POR) e nel territorio di Mazara del Vallo:

a. Educazione alla legalità con il IV Circolo Didattico, il I Circolo Didattico e la IV Scuola Media “P.Borsellino”

b. Educazione alla Legalità con l’associazione “M.S.S.del Paradiso”

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c. Educare all’ambiente con ISISd. Educare alla legalità: cultura del volontariato e cittadinanza attiva

con Ce.S.Vo.P2. Convenzioni di collaborazione bilaterale con:

Amministrazione comunale; Assessorato alla solidarietà sociale Assessorato P.I. e Politiche Giovanili Cine teatro Rivoli Archivio storico diocesano A.S.L. (interventi di aiuto psico-pedagogico, partecipazione di

esperti per educazione e prevenzione sanitaria ecc.) C.N.R. (collaborazione per ricerca scientifica nell’ambito della

fauna e flora marina) W.W.F. (collaborazione per acquisizione specifiche conoscenze

ambientali) Vigili del fuoco (collaborazione per realizzazione progetto sulla

sicurezza della scuola); Assessorato agricoltura e foreste Motorizzazione (progetto sull’educazione stradale, il patentino del

ciclomotore) Maestranze locali (interventi finalizzati all’orientamento

professionale) Polizia Municipale

4.7 Rassegna cultura e spettacolo

La promozione culturale ed educativa dei propri studenti è la prerogativa di ogni scuola di qualità. Ogni anno il nostro Istituto indirizza i propri alunni alla fruizione di spettacoli culturali di grande valenza educativa e di particolare interesse per i giovani. L’intento è, altresì, quello di trasmettere messaggi “positivi” attraverso il supporto audiovisivo stimolando gli alunni ad un’analisi ragionata del testo filmico o teatrale, della tematica affrontata, della trama, dei personaggi, della forma di spettacolo, del messaggio veicolato e così via. Gli alunni sono guidati alla visione delle diverse forme di spettacolo attraverso letture, schede educative, questionari e attività strutturate e semistrutturate. Gli elaborati vengono presi in esame e valutati da uno staff di dirigenza che si fa carico di trasmetterne i risultati ai vari consigli di classe. Gli alunni piu’ meritevoli, che mostrano particolare partecipazione agli stimoli culturali promossi dal nostro Istituto, vengono menzionati nel sito della scuola. La rassegna “Cultura e Spettacolo”, nell’arco dell’intero anno scolastico, tradizionalmente, prevede la fruizione di tre proiezioni cinematografiche, di

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una opera teatrale celebre e di uno o più spettacoli di compagnie teatrali locali. Ampio spazio al cinema e al teatro viene dedicato, altresì, all’interno del nostro Istituto. Nel tempo gli alunni hanno messo in scena Musical quali “Aggiungi un posto a tavola”, “Notre Dame de Paris”, “Westside Story”, “Christmas Carol”, opere teatrali dialettali, folk, cortometraggi, ecc… Gli insegnanti del nostro Istituto possono, altresì, motivare e stimolare i propri alunni all’apprendimento con il supporto audiovisivo, usufruendo delle lavagne interattive e, attraverso Internet, offrire loro la visione di concerti musicali, film, documentari e opere teatrali attinenti le tematiche affrontate nelle diverse discipline.

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Parte V Regolamenti interni

5.1 Calendario scolastico

Inizio delle lezioni: 15 settembre 2009

Termine delle lezioni: 12 giugno 2010

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P.O.F. 2009/2010

Viste le indicazioni del MPI e quanto deliberato dall’Assessorato competente della regione Sicilia, dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto di questa Scuola, si definisce il seguente calendario delle sospensioni dell’attività scolastica per l’A. S. 2009/2010:

Tutte le Domeniche 1 Novembre 2009 ( Festività di tutti i Santi) 2 Novembre 2009 (Festività locale) 7 Dicembre 2009 (Recupero anticipo inizio anno scolastico) 8 Dicembre 2009 (Festa dell’Immacolata Concezione) 21 Dicembre 2009 – 6 Gennaio 2010 (Vacanze Natalizie) 1 Aprile 2010 - 6 Aprile 2010 (Vacanze pasquali) 25 Aprile 2010 (Anniversario della Liberazione) 26 Aprile 2010 (Recupero anticipo inizio anno scolastico) 1 Maggio 2010 (Festa del lavoro) 3 Maggio 2010 (Recupero anticipo inizio anno scolastico) 15 Maggio 2010 (Festa della Regione) 2 Giugno 2010 ( Festa della Repubblica) 15 Giugno 2010 (Festa del Santo Patrono)

5.2 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ OO.CC. A. S. 2009/2010

DATA ORE ATTIVITA’

ORDINE DEL GIORNO COORDINATORE/I

Settembre 3 Collegio docenti

1. Lettura e approvazione verbale seduta precedente;

2. Insediamento del Collegio;

3. Conferma docenti-collaboratori del Dirigente;

4. Suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri;

5. Calendario scolastico. Proposte di adattamento;

6. Scelta registro di classe;

7. Modello organizzativo-didattico del nuovo anno scolastico;

8. Criteri per la formazione delle classi prime - costituzione Commissione;

Dirigente

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P.O.F. 2009/2010

9. Revisione o conferma dei criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi;

10.Assegnazione dei docenti alle classi;

11.Criteri per la formulazione dell’orario settimanale delle lezioni - costituzione commissione;

12.Revisione contratto formativo con le famiglie, e regolamento d’Istituto: costituzione commissione;

13.Revisione POF - costituzione commissione;

14.Predisposizione di un “Protocollo di accoglienza” per gli alunni di origine straniera (POR 2007/13);

15.Progetti anno scolastico 2009/10;

16.Progetto accoglienza - costituzione commissione;

17.Piano delle attività degli OO.CC. mese di Settembre;

18.Progetti PON;19. Identificazione aree,

criteri di attribuzione e numero di incarichi delle Funzioni strumentali;

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P.O.F. 2009/2010

Settembre 3 Collegio docenti

1. Lettura e approvazione verbale della seduta precedente;

2. Criteri generali per la ripartizione del Fondo D’Istituto (indicazioni);

3. Riesame dei criteri per l’individuazione dei docenti con funzione strumentale, secondo richiesta della maggioranza del personale docente datata 04/09/09, prot. N° 3958;

4. Presentazione ed eventuale approvazione progetti a.s. 2009/10;

5. Nomina coordinatori di classe;

6. Elezione comitato di valutazione

7. Varie ed eventuali.

Dirigente

Settembre 18 Diparti-menti

disciplina-ri/

Commis-sioni

Elaborazione progetti (analisi dei progetti già esistenti e nuove proposte);

Progettazione educativa-didattica della classe.

Coordinatori dei

dipartimenti

Settembre 2 Collegio Docenti

Lettura e approvazione verbale della seduta precedente;

Individuazione Docenti con funzione strumentale;

Piano Annuale delle Attività;

Regolamento d’Istituto e contratto formativo con le famiglie;

Partecipazione della scuola alla pratica sportiva;

Nomina Responsabile per la sicurezza;

Varie ed eventuali.

Dirigente

Ottobre 3 Incontro Elezione -Docente

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P.O.F. 2009/2010

scuola-famiglia rappresentanti dei

genitori nei Consigli di classe.

coordinatore;-Genitori della Commissione elettorale

Ottobre 3 Collegio docenti

1. Lettura e approvazione verbale della seduta precedente;

2. Presentazione ed eventuale approvazione POF a.s. 2009/10;

3. Piano di formazione personale della scuola;

4. Varie ed eventuali.

Dirigente

Ottobre1h x classe Consigli

di classe

1. Analisi della situazione di partenza degli alunni;

2. Predisposizione del Progetto curricolare delle classi prime e seconde e Piano di studi personalizzato delle classi terze;

3. Individuazione degli obiettivi di apprendimento delle classi prime seconde e degli obiettivi formativi delle classi terze (obiettivi comuni);

4. Scelta delle attività e degli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi;

5. Individuazione di percorsi pluridisciplinari e indicazioni per la predisposizione delle U.A. e/o delle U.D.A., in prospettiva della realizzazione del Progetto curricolare e/o del

Coordinatori di classe

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P.O.F. 2009/2010

PSP;6. Progettazione delle

attività e/o dei laboratori da attivare nell’ambito delle ore in compresenza per le classi a tempo prolungato;

7. Indicazioni riguardo al recupero delle difficoltà e valorizzazione delle eccellenze: metodi e strumenti;

8. Delibera di partecipazione della classe ai progetti della scuola;

9. Definizione dei criteri e degli strumenti di valutazione del Consiglio di classe, secondo le indicazioni contenute nel POF;

10.Definizione di comportamenti comuni da parte dei docenti nei confronti degli alunni.

Novembre 1h x classe

Consigli di classe

Verifica in itinere della progettazione curricolare

Coordinatori di classe

Novembre 1h per classe

Incontro scuola-famiglia

Andamento didattico e disciplinare degli alunni

Gennaio/Febbraio 3 Collegio docenti

Verifica intermedia del POF Dirigente

Gennaio 1h x classe

Consigli di classe

Verifica in itinere della progettazione curricolare;

Andamento didattico e disciplinare degli alunni.

Coordinatori di classe

Febbraio 1h x classe

Consigli di classe

Scrutini 1° quadrimestre Coordinatori di classe

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P.O.F. 2009/2010

Febbraio 1h x classe

Incontro scuola-famiglia

Consegna schede 1° quadrimestre

Coordinatori

Aprile 1h x classe

Consigli di classe

Verifica in itinere della progettazione curricolare

Andamento didattico e disciplinare degli alunni

Coordinatori

Aprile 1h x classe

Incontro scuola-famiglia

Andamento didattico e disciplinare degli alunni

Coordinatori

Maggio 1 Diparti-menti

discipli-nari

Adozione libri di testo Coordinatori

Maggio 1h x classe

Consigli di classe

Verifica in itinere della progettazione curricolare

Andamento didattico e disciplinare degli alunni

Adozione libri di testo

Coordinatori

Maggio 3 Collegio dei

Docenti

Adozione libri di testo Dirigente Scolastico

Giugno 3 Collegio dei

Docenti

Verifica finale del POF Dirigente Scolastico

Giugno 1h x classe

Consigli di classe

Scrutini 2° quadrimestre

Coordinatori

Giugno 1h x classe

Incontro scuola-famiglia

Consegna schede 2° quadrimestre

Coordinatori

TOTALE ORE COLLEGIO DOCENTI : 20

TOTALE ORE DIPARTIMENTI DISCIPLINARI: 19

TOTALE ORE INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA: 5h x classe

TOTALE ORE CONSIGLI DI CLASSE: 5h x classe

TOTALE ORE CONSIGLI DI CLASSE (scrutini): 2h x classe

5.3 Regolamento d’istituto (estratto)

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P.O.F. 2009/2010

Principi Fondamentali

L’Istituto Secondario di primo grado “G.Grassa” di Mazara del Vallo si impegna a rispettare e a far rispettare in tutte le attività educative e in tutti i momenti della vita scolastica i diritti fondamentali dell’uomo e del preadolescente. L’ Istituto si impegna a garantire:

un ambiente educativo sereno, democratico, attento alle necessità affettive e relazionali degli alunni, capace di stimolare il desiderio di apprendere, scoprire e conoscere, adatto a sviluppare la capacità di collaborare, esprimere le proprie opinioni e rispettare quelle degli altri;

un’organizzazione flessibile adeguata alla realtà e alle prevalenti richieste delle famiglie;

una gestione della scuola caratterizzata da condivisione delle decisioni, partecipazione delle famiglie, pubblicità degli atti, facile accesso alle informazioni.

Il presente regolamento entra in vigore con la sua pubblicazione all’albo entro dieci giorni dalla sua approvazione. Il personale e gli utenti sono tenuti a rispettarlo e a farlo rispettare.

Art. 1

DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

IL DIRIGENTE

Il Dirigente è il titolare dell’ufficio ed ha la rappresentanza della scuola. Cura assieme ai suoi collaboratori la funzionalità dei servizi. Garantisce, nei limiti delle norme vigenti, l’imparzialità e la trasparenza del servizio contemperando le legittime aspettative degli utenti con le prestazione professionali del personale della scuola.

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

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Il Consiglio di Istituto della scuola è composto da 19 membri: 8 genitori eletti dalla componete genitori; 8 docenti eletti dagli insegnanti, 2 rappresentanti eletti tra il personale A.T.A., e dal dirigente che ne fa parte di diritto. Ha le competenze stabilite dal Decreto Legislativo n.° 297/1994.

E’ Presidente del Consiglio d’Istituto un genitore, eletto nella prima seduta. Il Consiglio d’Istituto è l’organo che affianca il Dirigente nella gestione della scuola. La convocazione del Consiglio d’Istituto è effettuata con lettera diretta ai singoli membri e mediante avviso, affisso all’Albo della sede centrale e della succursale, ove sono indicati gli argomenti da trattare. Su invito, possono intervenire esperti, con diritto di parola. Il Consiglio d’Istituto,inoltre, irroga sanzioni che comportano l’allontanamento dell’alunno superiore a 15 giorni, ivi compresi l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo.

LA GIUNTA ESECUTIVA

Il Consiglio di Istituto elegge al suo interno la Giunta Esecutiva composta da due genitori, un docente, un rappresentante del personale A.T.A. cui si aggiunge il Direttore (DSGA) che ne fa parte di diritto e ne è il segretario.

La G.E., presieduta dal Dirigente della scuola, oltre agli altri compiti previsti dalla legge,predispone il bilancio preventivo e le eventuali variazioni,nonché il conto consuntivo; prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle delibere.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

E’ composto da tutti i docenti della scuola in servizio ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Si riunisce per decidere sul Piano dell’Offerta Formativa, sulla programmazione, sulla sperimentazione e su ogni altro aspetto che riguardi la didattica ( valutazione, scelta dei libri di testo, attività di recupero ed altro).

IL CONSIGLIO DI CLASSE

Il Consiglio di Classe è formato da tutti docenti della classe, da un massimo di quattro rappresentanti dei genitori, eletti dagli stessi, e dal D.S.

Il Consiglio di Classe è convocato dal Dirigente Scolastico, mediante circolare interna ai docenti;

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P.O.F. 2009/2010

i genitori membri del C. d. C. sono informati della data, dell’orario e degli argomenti da trattare mediante avviso scritto.

Di ogni seduta di ciascun Organo Collegiale viene redatto apposito verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario-Coordinatore. Il Consiglio di Classe,inoltre, adotta provvedimenti ed irroga sanzioni che comportano l’allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a 15 giorni.

ORGANO DI GARANZIA

La Scuola,in un quadro più generale di educare alla cultura della legalità, istituisce al suo interno l’Organo di Garanzia. Esso è costituito da:

Dirigente Scolastico Un Docente designato dal Consiglio d’Istituto Due rappresentanti eletti dai genitori

L’Organo di Garanzia, di fronte a comportamenti riprovevoli degli alunni, irroga sanzioni disciplinari, previa verifica dei fatti da parte delle Istituzioni. E’ ammesso fare ricorso (genitori/alunni) entro 15 giorni dalla comunicazione. L’Organo di Garanzia si esprimerà entro 10 giorni dal ricorso. Le sanzioni disciplinari adottate, sono inserite nel fascicolo personale dell’alunno.

COMITATO DI VALUTAZIONE

Il Comitato di Valutazione è un organo elettivo, costituito da 4 docenti e da 2 docenti supplenti.

Ha il compito di valutare l’operato dei docenti nell’anno di formazione e non.

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE DEI GENITORI

I Rappresentanti di Classe svolgono l’importante ruolo di favorire la collaborazione tra scuola e famiglia, utile per un migliore funzionamento dell’ Istituto.

I Rappresentanti di Classe vengono eletti entro il 31 ottobre di ciascun anno scolastico nella prima Assemblea di Classe dei genitori convocata dal Dirigente Scolastico.

I Rappresentanti hanno il compito di:

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P.O.F. 2009/2010

Partecipare ai Consigli di Classe, quando se ne richieda la presenza; Svolgere una funzione di collegamento tra Docenti e Genitori; Convocare l’assemblea dei genitori, sia per riferire quanto emerso nel

Consiglio di Classe, sia per fare proposte o condividere progetti educativi, atti a migliorare la crescita umana e culturale degli allievi.

PARTECIPAZIONE: CONSIGLI E ASSEMBLEE

Le assemblee di classe si svolgeranno secondo il calendario scolastico. La prima assemblea è finalizzata all'elezione dei rappresentanti di classe ed avviene entro il mese di ottobre. I genitori rappresentanti di classe si riuniranno nei rispettivi consigli almeno tre volte l'anno, Tutte le riunioni saranno convocate per iscritto sul diario ( assemblee di classe) o con specifica comunicazione personale (Consigli di Classe, Consiglio di Istituto). I membri del Consiglio di Istituto si riuniranno una volta al mese, esclusi i mesi di luglio ed agosto, secondo il calendario stabilito dal Consiglio stesso. I genitori membri della Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto si riuniranno almeno cinque giorni prima della convocazione del Consiglio.

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEGLI ORGANI COLLEGIALI

Ciascun Organo Collegiale programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse.

Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali.

Il calendario di massima delle riunioni viene reso noto annualmente, mediante avviso affisso all’Albo della sede centrale e della succursale, comunicato per iscritto anche ai genitori.

PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI

La pubblicazione degli atti del C. di I. è disciplinata dall’art.27 del D.P.R. 416/1974 e avviene mediante affissione nell’apposito Albo delle sedi della scuola, della copia integrale e autenticata del testo delle deliberazioni adottate.

ART. 2

NORME PER I DOCENTI

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P.O.F. 2009/2010

Il personale docente, nello svolgimento dei suoi compiti professionali, avrà cura di garantire agli alunni le migliori occasioni di apprendimento.

Nel Collegio dei Docenti, all’inizio di ogni anno scolastico, gli insegnanti discutono e approvano il Piano dell’ Offerta Formativa (POF), predisposto da un’apposita commissione. Il POF riguarda le attività curricolari, opzionali ed extracurricolari.

Nel primo Consiglio di Classe i docenti predispongono il Piano Educativo Didattico, che delinea il percorso formativo-didattico della classe.

I Docenti esplicano, inoltre, la loro professionalità nelle commissioni di lavoro, dove sono impegnati e nella partecipazione agli O.C. di cui fanno parte.

Curano di prendere visione delle comunicazioni di servizio e delle circolari che pervengono alla scuola e che possono interessare gli stessi o gli alunni.

I docenti possono, nei limiti degli stanziamenti in bilancio, seguire gli alunni in difficoltà anche con corsi di recupero pomeridiani e svolgere attività integrative, sempre di pomeriggio per quegli alunni che dimostrano particolari interessi per le attività proposte dalla scuola.

I docenti ricevono i genitori secondo il calendario scolastico deliberato dal Collegio dei Docenti e comunicato alla famiglia.

Nell’adempimento dei loro doveri, i docenti si impegnano a tutelare la sicurezza e l’incolumità degli alunni.

I docenti, inoltre, devono:

Essere a scuola almeno cinque minuti prima delle lezioni per ricevere gli alunni sui quali hanno il dovere di sorveglianza.

Quando sono di turno, durante l’intervallo, sorvegliare gli alunni dopo averli fatti uscire dalle classi.

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P.O.F. 2009/2010

Curare di raggiungere rapidamente la loro classe al cambio dell’ora.

Accompagnare le classi, mantenendole in ordine e in silenzio, quando queste si trasferiscono nelle aule speciali.

Al termine delle lezioni accompagnare gli alunni fino all’uscita.

Non fare uso del telefono cellulare durante le ore di lezione.

Creare in classe un clima di fiducia e di collaborazione,rendendo gli alunni partecipi della scelta del percorso da portare avanti.

Organizzare le attività didattiche nel rispetto dei diversi ritmi di apprendimento degli alunni.

Mostrare le verifiche svolte in classe ai genitori su loro richiesta, fornendo le spiegazioni necessarie.

Assegnare in classe, per le discipline che prevedono la prova scritta, non meno di tre verifiche al quadrimestre.

Portare agli alunni le verifiche corrette entro un termine ragionevole.

Comunicare alla famiglia eventuali situazioni di profitto non sufficiente e frequenza non regolare.

Coordinarsi con i colleghi per l’assegnazione dei compiti per casa, in modo da dare agli alunni, entro i limiti del possibile, lavoro pomeridiano in misura equilibrata.

ART. 3

NORME PER I GENITORI

I genitori che iscrivono i loro figli alla nostra Istituzione Scolastica accettano il Piano dell’Offerta Formativa (POF) presentato dalla scuola e illustrato ai genitori delle classi quinte in una riunione prima delle iscrizioni. Una copia del POF è esposta all’albo della scuola.

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P.O.F. 2009/2010

In questo contratto formativo tra scuola e famiglia i genitori si impegnano a mettere i loro figli nelle condizioni più favorevoli per ricevere l’istruzione che la scuola offre.

I genitori, pertanto, devono :

Mandare i figli a scuola sereni e riposati, avendo cura di garantire loro tempo per lo studio, lo svago e il riposo notturno.

Accompagnare i figli a scuola puntuali, provvisti del materiale necessario al regolare svolgimento delle lezioni e con un abbigliamento decoroso e consono al contesto scolastico.

Collaborare con i Docenti nella condivisione di una comune azione educativa e formativa.

Responsabilizzare il figlio verso le regole di vita comunitaria e gli impegni scolastici, sottolineandone la loro importanza.

Essere a conoscenza che comportamenti riprovevoli (ingiurie, minacce e bullismo) sono passibili di sanzioni disciplinari.

Controllare assiduamente il libretto delle assenze, il diario personale, i quaderni per accertarsi dell’effettivo svolgimento dei compiti assegnati.

Informarsi periodicamente della situazione scolastica del figlio.

Chiedere di visionare, su richiesta, le prove scritte svolte in classe e ricevere eventuali chiarimenti.

Usufruire dell’opportunità di avere colloqui individuali, secondo il calendario scolastico deliberato dal Collegio. dei Docenti.

Assicurare la frequenza del figlio per l’ammissione all’anno successivo (almeno ¾ dell’orario complessivo).

Controllare che i figli non portino a scuola materiale non richiesto dai docenti; la scuola non è responsabile di eventuali furti o danneggiamenti degli stessi.

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P.O.F. 2009/2010

Essere responsabili dei danni materiali arrecati dai figli agli arredi, al materiale e alle apparecchiature della scuola, pagandone il costo qualora si tratta di veri atti di vandalismo.

Essere a conoscenza che l’uso del telefono cellulare non è consentito agli alunni; per tutte le comunicazioni con l’esterno genitori ed alunni devono utilizzare il telefono della scuola.

Essere informati che, qualora il figlio sia sorpreso ad usare il telefono cellulare durante le lezioni questo sarà preso in consegna dalla scuola. Sarà restituito alla fine delle lezioni unitamente ad una comunicazione alla famiglia. In caso di recidiva , potranno essere comminate sanzioni disciplinari.

Comunicare alla scuola il proprio recapito e i numeri di telefono di casa, del luogo di lavoro o di altri familiari, al fine di agevolare tempestive comunicazioni.

ART. 4

NORME PER GLI ALUNNI

Gli alunni hanno diritto di trovare a scuola un ambiente sereno che favorisca l’apprendimento e non crei in loro disagi e tensioni.

Nel passaggio dalle elementari alla scuola media gli alunni devono trovare un inserimento all’insegna della continuità che li porti naturalmente e senza traumi ad ambientarsi nella nuova realtà-

Gli alunni devono sempre trovare da parte degli adulti rispetto nei loro confronti, in particolare se soggetti a rimproveri,anche severi,a causa di loro mancanze.

Compito principale degli alunni che frequentano la scuola è quello di dare la loro disponibilità ed il loro impegno personale volti all’apprendimento.

Gli alunni,pertanto, devono:

Arrivare puntuali a scuola. Portare il massimo rispetto agli insegnanti, ai compagni ed al

personale ausiliario. Seguire le lezioni con attenzione, senza disturbare.

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Durante l’intervallo uscire dalle aule e sostare nel corridoio antistante senza correre o fare giochi che siano pericolosi per sé e per i compagni.

Non scendere o salire di piano senza autorizzazione. Non portare a scuola oggetti che non siano necessari alle attività

didattiche. Svolgere i compiti assegnati per casa dai loro insegnanti. Portare a scuola gli strumenti che permettano di svolgere le

esercitazioni pratiche; Durante i cambi dell’ora restare in classe con ordine. Durante le ore di lezione, andare ai servizi solo uno per volta. Spostarsi con la classe nei laboratori o in palestra assieme agli

insegnanti stando in ordine ed in silenzio. Rispettare gli arredi ed il materiale della scuola. Tenere il telefono cellulare spento. Scrivere in modo chiaro e completo sul diario personale i compiti

assegnati per casa dagli insegnanti. Al termine delle lezioni accompagnati dal loro insegnante,

presentarsi all’uscita in ordine.

ART. 5

FRUIZIONE DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE

Poiché la scuola è proprietà di tutti, ogni utente ha la responsabilità, individuale e collettiva, della tutela dell'edificio, delle aree esterne, degli arredi, delle attrezzature, delle apparecchiature, dei sussidi didattici, delle dotazioni librarie. Tutti questi mezzi, indispensabili allo svolgimento delle attività scolastiche, debbono essere utilizzati e conservati con la massima cura evitando ogni danneggiamento. Gli alunni che per atti di vandalismo si rendono responsabili di danni agli arredi, al materiale e alle strutture della scuola, sono passibili di provvedimenti disciplinari. Le spese necessarie per il ripristino di quanto rovinato dovranno essere sostenute dai genitori. Quando l'impossibilità di individuare il responsabile è dovuta al silenzio di chi ha assistito al fatto, tutti i soggetti presenti sono considerati responsabili e tenuti al risarcimento o ad altra forma di ripristino.

ART. 6

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DISPOSIZIONI GENERALI

INGRESSO DEGLI ALUNNI

Gli alunni dovranno trovarsi all’ingresso della scuola al suono del segnale di entrata nelle classi (8,25) e il personale docente dovrà trovarsi nell’istituto 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. La puntualità in classe è dovere di ciascuno,alunni e docenti.

Al suono della campanella gli alunni entreranno nelle rispettive aule nel massimo ordine e silenzio e attenderanno seduti l’arrivo dell’insegnante della 1^ ora con il materiale didattico predisposto.

Alle ore 8,35 sarà chiuso il portone esterno dell’edificio. Gli alunni ritardatari saranno ammessi in classe; se non accompagnati da un genitore dovranno giustificare il giorno successivo. I ripetuti ritardi verranno segnalati ai genitori ed al Dirigente.

Gli alunni devono presentarsi a scuola vestiti in modo appropriato ed adeguato all’ambiente e portare il materiale necessario all’attività.

CAMBIO DEI DOCENTI

Gli alunni, durante il cambio dei docenti, attendono nella propria aula, mantenendo un comportamento corretto, sotto la vigilanza del personale ausiliario. Il cambio dei docenti deve avvenire nel più breve tempo possibile.

INTERVALLO

Al termine della terza ora, durante l’intervallo (10 minuti), gli alunni escono dalle classi per consentire di arieggiare l’aula e si trattengono nello spazio di corridoio adiacente la propria aula.

Per ragioni di sicurezza gli alunni non devono correre nel corridoio, entrare nelle altre aule, affacciarsi alle ringhiere, salire o scendere le scale.

Gli alunni devono mantenere un rapporto corretto nei confronti dei compagni di classe e degli allievi delle altre classi.

Durante l’intervallo la vigilanza è effettuata dai docenti in servizio alla terza ora di lezione. Il personale ausiliario sorveglia gli alunni ai servizi igienici.

Per le classi a tempo prolungato la mensa si effettuerà dalle ore 13,25 :13,55. I ragazzi porteranno da casa il pranzo a sacco e muniti di tovagliolo siederanno ognuno nel proprio banco per consumare il pasto. Alla fine, con il permesso degli insegnanti, gli alunni potranno utilizzare gli spazi esterni.

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VIGILANZA NEI CORRIDOI E AI SERVIZI IGIENICI

Durante tutta la giornata scolastica, la vigilanza nei corridoi e ai servizi igienici (accessibili per l’intero arco dell’orario scolastico) è effettuata dal personale ausiliario.

Gli alunni non devono insudiciare i servizi igienici. Nei casi di comportamenti scorretti nei confronti di persone, strutture e cose, il personale ausiliario è tenuto ad informare tempestivamente il docente di classe.

VIGILANZA DURANTE LE ORE DI LEZIONE

La vigilanza durante le ore di lezione è effettuata dai docenti. Gli alunni devono evitare di disturbare le altre classi, trascinare sedie e

banchi, sporcare/incidere pareti, manomettere suppellettili ed attrezzature,gettare carta o altro materiale per terra o dalle finestre.

Al termine delle attività, gli insegnanti si accerteranno che le aule vengano lasciate in buono stato di ordine.

USCITA DALL’AULA DURANTE LE ORE DI LEZIONE

L’uscita dall’aula durante le ore di lezione deve essere autorizzata dai docenti. In ogni caso è opportuno che non venga consentita l’uscita a più di un alunno per volta.

USCITA DALLA SCUOLA

Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene in modo ordinato, per piani e con la vigilanza del docente dell’ultima ora di lezione coadiuvato dal personale ausiliario.

ART. 7

ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI

La frequenza delle lezioni è obbligatoria. Ogni assenza deve essere giustificata per iscritto e firmata da un

genitore o da chi ne fa le veci, che indicherà la durata dell’assenza e la motivazione utilizzando l’apposito libretto delle giustificazioni, da ritirare all’inizio dell’anno scolastico in segreteria.

Il docente della prima ora annota sul registro di classe la giustificazione o la mancanza di essa.

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P.O.F. 2009/2010

Per assenze superiori a 5 giorni, oltre alla giustificazione scritta dei genitori, dovrà essere presentato anche il certificato medico attestante che l’alunno può riprendere la frequenza delle lezioni.

Gli alunni consegnano la giustificazione scritta dell’assenza ed il certificato medico il giorno del rientro a scuola,al docente della prima ora di lezione.

Per assenze inferiori a 5 giorni, nel caso in cui l’alunno abbia dimenticato la giustificazione, sarà ammesso in classe, ma dovrà regolarizzare la giustificazione dell’assenza improrogabilmente il giorno successivo.

Per assenze superiori a 5 giorni non giustificate nei termini previsti, verranno presi contatti con la famiglia.

Per assenze superiori ai 10 giorni,non segnalate, il Dirigente,dopo gli opportuni accertamenti, informerà le autorità competenti dell’inadempimento dell’obbligo scolastico.

Nel caso in cui si prevede che gli alunni devono assentarsi per un periodo prolungato (per motivi familiari o di salute), i genitori avranno cura d’informare per iscritto gli insegnanti di classe. Al rientro si dovrà puntualmente giustificare l’assenza secondo le modalità previste.

Non sono ammesse astensioni collettive dalle lezioni, che verranno sempre valutate come assenze ingiustificate. E’ tuttavia d’obbligo per ogni alunno al rientro a scuola dimostrare con nota del genitore che la famiglia è al corrente dell’avvenuta astensione. Il docente firmerà per presa visione.

E’ richiesta la frequenza di almeno 3/4 dell’orario annuale, al fine della validità dell’anno per la valutazione finale degli alunni. Per casi eccezionali il Dirigente può stabilire motivate deroghe al suddetto limite.

ART. 8

RITARDI ED USCITE ANTICIPATE

Gli alunni in ritardo rispetto all’orario sono ammessi in classe se accompagnati da un genitore.

Nel caso in cui il genitore non possa giustificare il ritardo il giorno stesso, l’alunno viene ugualmente ammesso in classe e il genitore provvederà a giustificarlo il giorno successivo.

Gli alunni sono autorizzati ad uscire dalla scuola prima del termine delle lezioni solo se prelevati da un genitore o da chi ne fa le veci, dopo aver sottoscritto la richiesta di uscita anticipata.

Gli insegnanti di classe autorizzeranno l’uscita anticipata e firmeranno la notifica sul registro di classe solo dopo la presentazione della richiesta compilata dal personale ausiliario e firmata dal genitore.

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In caso di malore, la scuola avvertirà la famiglia affinchè un genitore o chi ne fa le veci venga a scuola per condurre l’alunno con sé, diversamente l’allievo non potrà uscire.

Non sono consentite uscite anticipate prima dell’ultima ora di lezione salvo gravi e documentati motivi.

ART. 9

ESONERI DALLE LEZIONI DI SCIENZE MOTORIE

Gli alunni che necessitano di essere esonerati parzialmente o totalmente dalle lezioni di scienze motorie, devono presentare in Segreteria la richiesta, sottoscritta da un genitore, indirizzata al Dirigente, corredata da certificato medico comprovante la non idoneità alle esercitazioni ginniche per il periodo previsto.

ART. 10

ESONERI DALLE LEZIONI DI RELIGIONE

La scuola assicurerà l’ora alternativa agli alunni che non si avvalgono della religione cattolica nelle ore intermedie, mentre nella prima ora l’entrata posticipata e nell’ultima ora l’uscita anticipata.

Per gli alunni stranieri l’ora alternativa verrà utilizzata per l’alfabetizzazione della lingua italiana.

ART. 11

USCITE DIDATTICHE

Gli alunni sono tenuti a partecipare alle attività didattiche programmate per le classi dai docenti, comprese le uscite che si svolgono durante le ore di lezione, per le quali devono avere l’autorizzazione scritta dei genitori.

Nessuna uscita didattica è autorizzata, se non decisa prima dal Consiglio di Classe. Nel caso in cui i tempi di convocazione del Consiglio di Classe e del Consiglio di Istituto non siano compatibili con quelli dell’uscita programmata, sarà il Dirigente a darne l’autorizzazione.

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

I viaggi d’istruzione, esperienze di apprendimento, socializzazione e crescita personale, sono proposti ai consigli di classe, dopo l’approvazione degli

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itinerari da parte del Collegio dei docenti e la delibera del Consiglio di Istituto. Le classi prime possono fare solo visite guidate della durata di una intera giornata; le classi seconde viaggi di istruzione che prevedano un massimo di due pernottamenti; le terze di quattro o cinque pernottamenti. Ogni gruppo di 15 alunni sarà accompagnato da un docente; se nel gruppo è inserito un alunno diversamente abile sarà necessaria la presenza del docente di sostegno. I genitori possono partecipare, senza oneri e responsabilità per la scuola, al viaggio d’istruzione. Gli alunni che nel corso dell’anno hanno dimostrato un comportamento poco responsabile e poco corretto e/o hanno avuto ammonizioni e/o sanzioni disciplinari non possono partecipare ai viaggi d’istruzione.

ART. 12

BIBLIOTECA – LABORATORI SCIENTIFICI E DI INFORMATICA - PALESTRA

Il funzionamento della biblioteca è disciplinato dai criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto sentito il Collegio dei Docenti, in modo da assicurare: a) l'accesso alla biblioteca da parte dei docenti e degli alunni dalle ore 9,00

alle11,00nei giorni dispari(Lunedì, Mercoledì, Venerdì) , dalle ore 11,00 alle ore 13,00 nei giorni pari (Martedì, Giovedì, Sabato)

b) modalità agevoli di accesso al prestito ed alla consultazione.Un docente incaricato dal CSA cura la biblioteca e la videoteca occupandosi della loro corretta fruibilità.Il funzionamento dei laboratori scientifici e dei laboratori di informatica è regolato in modo da assicurarne la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola, possibilmente anche in ore pomeridiane, con la presenza del docente che è tenuto a vigilare costantemente, ed a sensibilizzare i ragazzi sui rischi dell’uso improprio del materiale scientifico e sui rischi che la rete telematica può nascondere . Non è consentito installare programmi o giochi in special modo se provengono da internet. Annualmente il Dirigente designa un docente responsabile che cura le attrezzature, e propone nuovi acquisti.

Il funzionamento della palestra è disciplinato in modo da assicurarne la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola e nei casi di motivata richiesta ad associazioni sportive giovanili locali a carattere dilettantistico e non aventi fini di lucro, in ore pomeridiane in cui i locali non

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necessitano agli alunni. Gli attrezzi presenti all’interno della palestra devono essere usati esclusivamente all’interno dell’attività di educazione fisica per evitare che un uso incauto possa rivelarsi pericoloso per i ragazzi. La palestra e l'aula magna della scuola possono essere utilizzate per attività:

di tipo ricreativo e culturale, deliberate e organizzate dagli organi scolastici;

per riunioni sindacali del personale della scuola regolarmente autorizzate in base alle vigenti leggi.

È consentito, previa deliberazione del Consiglio di Istituto, concedere l'uso di detti locali nelle ore non coincidenti con l'orario scolastico, alle organizzazioni sociali e culturali del Comune per lo svolgimento di incontri e dibattiti su problemi educativi e comunque interessanti la vita della scuola.

ART 13

NORME PER IL PERSONALE

D.G.S.e Assistenti amministrativi-Personale ausiliario

Il D.G.S. dirige l'Ufficio Amministrativo della Scuola secondo le direttive impartitegli dal Dirigente ed i criteri stabiliti dal Consiglio d'Istituto e cura quegli adempimenti che a lui sono affidati dai vari Organi Collegiali della Scuola. L'Ufficio di segreteria deve rimanere aperto al pubblico tutti i giorni dalle 11:00 alle 13:00 eccetto il Mercoledì, giorno in cui rimane chiuso. L'Ufficio di segreteria della Scuola costituisce un gruppo di lavoro omogeneo e la sua gestione deve realizzarsi in forma collegiale atta a garantire la responsabilità e la partecipazione di tutti i suoi componenti in relazione alla qualifica rivestita. La direzione e l'organizzazione del servizio del personale ausiliario spetta al D.G.S dell'Istituto, secondo le direttive impartite dal Dirigente ed i criteri stabiliti dal Consiglio d'Istituto. Il personale anzidetto deve svolgere i compiti assegnatigli con diligenza e precisione e non può allontanarsi dal posto di lavoro senza il preventivo permesso del D.G.S. Gli ordini di servizio devono essere comunicati al personale almeno un giorno prima della data in cui il servizio dovrà essere effettuato. Le circolari delle autorità scolastiche ed ogni altro documento che interessa il personale della Scuola devono essere messi a disposizione del personale stesso, per opportune conoscenze, sul tavolo della sala dei professori o nell'apposito Albo. Il personale ausiliario collabora con gli insegnanti nella vigilanza e nei casi di particolare necessità sorveglia direttamente gli alunni. Ai collaboratori scolastici è affidato il compito di curare i locali in modo che siano sempre in ordine e puliti.

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ART. 14

DIRITTI SINDACALI

ASSEMBLEE

I Docenti devono comunicare la loro intenzione di partecipare all’assemblea con domanda scritta da presentare al Dirigente prima della data prevista. In caso di assemblee a cui partecipa il personale della scuola, le classi coinvolte saranno mandate a casa in anticipo se l’assemblea si svolge nelle ultime due ore. Se l’assemblea si svolge nella prime due ore, l’ingresso degli alunni sarà invece posticipato. In entrambi i casi sarà dato in tempo utile avviso scritto alle famiglie tramite il diario personale.

SCIOPERO

In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie, tramite diario, che non sarà garantito il normale svolgimento delle lezioni. Gli alunni presenti a scuola saranno sorvegliati, nell’ora in cui il docente sciopera, dal docente in servizio e/o dal collaboratore scolastico.

ART. 15

RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA

Durante il primo Collegio dei Docenti di ciascun anno scolastico vengono fissati il calendario e le modalità di massima delle riunioni e degli incontri scuola – famiglia, in modo da garantire e facilitare l’interazione positiva fra le famiglie e i docenti.

E’ cura della scuola informare le famiglie di tali modalità e del calendario stabilito.

ART. 16

SERVIZIO DI SICUREZZA, PREVENZIONE E PROTEZIONE

NORME PER L’EMERGENZA

La scuola dispone di un piano di servizio di sicurezza, al quale è preposto un Docente, nominato dal Dirigente all’inizio dell’anno scolastico. Il responsabile, al fine di facilitare l’evacuazione dalla scuola, sceglie tra gli alunni di ogni classe un apri-fila, un chiudi-fila, e relativi supplenti ed un soccorritore.

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P.O.F. 2009/2010

L’alunno apri- fila al suono della sirena ( due suoni con intervallo ) deve aprire le porte e segnare il percorso in avanti che porta al punto di riunione. Gli alunni devono immediatamente interrompere qualsiasi attività, lasciare gli zaini e il materiale didattico, mantenere la calma e seguire in silenzio il compagno apri- fila camminando con sollecitudine. Durante l’evacuazione è assolutamente vietato tornare indietro. L’alunno chiuda-fila e il soccorritore devono assicurarsi dello svuotamento della classe, aiutare eventualmente chi ha bisogno e chiudere la porta ( una porta chiusa è segnale di classe vuota ). Il professore di turno, nel punto di riunione, deve verificare con l’appello il ritrovo degli alunni e compilare l’apposito modello predisposto sul registro di classe.

ART.17

ASSICURAZIONE – INFORTUNI - ASSUNZIONE DI MEDICINALI

Il Consiglio di Istituto delibera annualmente la stipula di un contratto di assicurazione per gli allievi e per il personale. Qualora un alunno venga colpito da malore o subisca un incidente nell'ambito scolastico ( anche in caso di uscita ) sarà assistito dagli insegnanti o dal personale scolastico addestrato agli interventi di primo soccorso, nel caso se ne ravvisi la necessità, o vi siano dubbi sulla gravità del malore o delle possibili conseguenze, oltre ad avvertire la famiglia , si provvederà a chiamare un servizio di pronta emergenza sanitaria. In nessun caso deve essere fatto ricorso al mezzo proprio da parte del personale della scuola. Se il genitore, una volta avvertito, desidera accompagnare personalmente il proprio figlio, può prelevarlo ed usare il mezzo proprio. L'insegnante presente al momento dell' incidente compila la denuncia su apposito modulo, trasmesso alla compagnia assicuratrice in caso di richiesta di rimborso spese, come previsto dalla polizza, in caso contrario sarà trattenuto agli atti della scuola.

La somministrazione di medicinali agli alunni può avvenire solo in casi eccezionali e solo su presentazione di certificazione medica, nonché previa dichiarazione dei genitori che sollevi l'insegnante ed il personale da qualsiasi responsabilità connessa all'esito della somministrazione stessa. Certificazione e richiesta dei genitori saranno conservati nel registro di classe. Per situazioni particolarmente delicate è necessario un colloquio con il Dirigente Scolastico.

Denuncia di infortunio:

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P.O.F. 2009/2010

E’ indispensabile dare immediata notizia al Dirigente Scolastico di qualsiasi infortunio, anche se di lieve entità, occorso agli allievi.

Anche il personale docente e non docente è obbligato a dare immediata notizia al dirigente scolastico di qualsiasi infortunio occorsogli, anche se di lieve entità (art. 52 DPR 1124/65).

La comunicazione, in forma scritta, deve contenere: generalità dell’infortunato, giorno e ora, luogo, attività in corso, tipo di incidente (cause e circostanze dell’infortunio), conseguenze (natura e sede anatomica della lesione), eventuali testimoni.

Denuncia INAIL – PUBBLICA SICUREZZA – ASSICURAZIONE

La Scuola è tenuta a denunciare gli infortuni con prognosi superiore a tre giorni, compreso quello dell’evento, accaduti agli alunni o al personale della scuola.

Rientro a scuola

Un allievo infortunato che rientri a scuola prima della scadenza del periodo di inabilità diagnosticato, può essere ammesso alle lezioni solo se provvisto di certificato medico che attesti l’idoneità alla frequenza scolastica.

Art.18

PLESSO DI VIA GUALTIERO

Il presente regolamento, soprattutto per quanto concerne la disciplina e la vigilanza sugli alunni si applica alla succursale della scuola. All'inizio di ogni anno scolastico viene nominato dal Capo d'Istituto, un docente collaboratore per l'adempimento dei seguenti compiti:

sovrintendere alla vigilanza o alla disciplina degli alunni; curare la tenuta del registro di presenza dei docenti in servizio; informare con ogni mezzo il personale in servizio di tutte le disposizioni

che concernono la vita della scuola ed in particolare curare la regolare affissione all'Albo degli atti previsti dal presente regolamento;

curare i rapporti tra sede centrale e plesso; curare il funzionamento della Biblioteca e l'uso delle attrezzature

didattiche e scientifiche, anche con la collaborazione di altri docenti.

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P.O.F. 2009/2010

Art.19

APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO

Il presente regolamento è approvato a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio d'Istituto

Il regolamento entra in vigore il giorno successivo all'approvazione ed è reso pubblico mediante affissione all'Albo della scuola

Eventuali modifiche al presente regolamento dovranno essere approvate dalla maggioranza dei componenti del Consiglio di Istituto.

Copia del presente regolamento si troverà depositata in segreteria, a disposizione del pubblico, e presso ciascun consiglio di classe, a disposizione di tutte le componenti della scuola.

5.4 Contratto formativo (estratto)

Premessa

Cos’è

Il contratto formativo, espressione della scuola della autonomia ed

elaborato in coerenza con gli obiettivi che caratterizzano il P.O.F. (Piano

dell’Offerta Formativa) dell’Istituto, è la dichiarazione, esplicita e partecipata,

dell’operato della Scuola. Viene stipulato, in particolare, dal docente e

dall’allievo, con il coinvolgimento dei genitori, del Consiglio di Classe, degli

organi dell’istituto, degli enti esterni preposti. Il contratto comporta da parte

dei contraenti (studenti/docenti/genitori) un impegno di corresponsabilità, per

il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto

educativo. La scuola, pertanto, propone un “patto”, cioè un insieme di principi,

di regole e di comportamenti che ciascuno di noi s’impegna a rispettare, al

fine di svolgere pienamente il proprio ruolo educativo. Tale patto tiene conto

del Regolamento della scuola e dello Statuto degli studenti.

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P.O.F. 2009/2010

COME SI ARTICOLA

Il contratto formativo si articola in quattro parti:

Premessa

Io alunno mi impegno a …

Noi genitori ci impegniamo a …

Noi docenti ci impegniamo a …

Io _______________________ __________________________

Cognome nome

Alunno/a della classe ____ della Scuola Secondaria ___________________

Io alunno m’impegno a:

Arrivare puntuale a scuola e frequentare con assiduità.

Curare la persona e l’abbigliamento.

Mantenere un comportamento corretto all’entrata, durante la

permanenza a scuola. (cambio dei docenti, intervallo, spostamenti

all’interno dell’edificio), all’uscita e durante le visite didattiche.

Attendere l’arrivo del docente rimanendo in classe al mio posto e

predisponendo il materiale didattico.

Portare il massimo rispetto ai docenti, ai compagni e al personale

ausiliario.

Seguire le attività didattiche con attenzione e partecipazione, comprese

le interrogazioni.

Essere disponibile ad accettare i suggerimenti degli insegnanti e a

metterli in pratica sia sul piano del comportamento che

dell’apprendimento.

Tenere spento il telefono cellulare a scuola.~ 132 ~

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P.O.F. 2009/2010

Portare a scuola il materiale necessario e utilizzare lo stesso in modo

funzionale ed opportuno.

Avere cura degli ambienti e del materiale scolastico.

Scrivere in modo chiaro e completo nel diario personale i compiti

assegnati per casa dai docenti.

In caso di assenza, informarmi in modo completo ed opportuno delle

attività svolte e dei compiti assegnati.

Svolgere con cura i compiti ed i lavori affidati a casa.

Prendere visione del contratto formativo e rispettarlo.

Noi genitori ci impegniamo a:

Rispettare l’orario d’ingresso a scuola.

Limitare al minimo indispensabile le entrate o le uscite fuori

orario.

Curare l’abbigliamento, decoroso e adeguato all’ambiente

scolastico.

Collaborare attivamente con i docenti nella condivisione di una

comune azione educativa e formativa.

Responsabilizzare nostro figlio verso le regole di vita comunitaria

gli impegni scolastici e, sottolineando la loro importanza.

Prendere visione tempestivamente delle comunicazioni

scuola/famiglia, firmandole.

Informarci periodicamente della situazione scolastica .

Partecipare ai colloqui individuali, ai consigli di classe e a tutte le

riunioni indette dall’Istituto.

Giustificare le assenze di nostro figlio in modo puntuale e

secondo le modalità stabilite dalla scuola.

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P.O.F. 2009/2010

Controllare giornalmente quaderni, diari, avvisi, firmando questi

ultimi tempestivamente.

Assicurarne la frequenza per l’ammissione all’anno successivo

(almeno ¾ dell’orario complessivo).

Prendere visione e rispettare quanto stabilito nel contratto

formativo.

Noi docenti ci impegniamo a:

Creare in classe un clima di fiducia e di collaborazione.

Organizzare le attività didattiche secondo i tempi e modalità che

rispettino i diversi ritmi di apprendimento.

Illustrare e motivare i contenuti, i metodi e gli obiettivi del nostro

insegnamento e rendere gli alunni partecipi della scelta del

percorso da portare avanti.

Fare acquisire agli alunni conoscenze e abilità necessarie per la

loro formazione umana e culturale.

Controllare l’avvenuta comprensione e assimilazione dei

contenuti attraverso domande in classe, controllo dello studio

personale e del lavoro svolto a casa.

Stabilire con gli altri docenti della classe le verifiche scritte in

modo da non svolgerne più di una nello stesso giorno.

Chiarire alle famiglie ed allo studente i criteri di valutazione usati e

garantire la massima trasparenza nella valutazione delle prove

orali e scritte.

Riportare corretti,entro un tempo ragionevole, i compiti di verifica.

Comunicare alla famiglia eventuali situazioni di profitto non

sufficiente e frequenze non regolari.

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Gli studenti___________________________

I genitori ___________________________

I docenti ___________________________

SANZIONI DISCIPLINARI

In caso di ritardo alla prima ora l’alunno sarà accettato in classe ma

l’indomani dovrà essere accompagnato da uno dei genitori per

essere ammesso.

Per comportamenti inadeguati durante la permanenza a scuola

(entrata, uscita, visite didattiche, intervallo) l’insegnante dell’ora,

prenderà nota sul registro e valuterà la sanzione disciplinare

adeguata alla gravità dell’episodio.

Se l’insegnante, durante il cambio dell’ora, trova la classe o parte di

essa fuori dall’aula o che mantiene un comportamento chiassoso e

caotico, abolirà l’intervallo per alcuni giorni.

La mancanza di rispetto nei riguardi degli insegnanti,dei compagni e

del personale ausiliario sarà sanzionata con la sospensione (previa

riunione C.d.C.)

L’utilizzo non autorizzato del cellulare, porterà al sequestro dello

stesso che verrà consegnato solo al genitore.

Quando un alunno ripetutamente non porta il materiale o disattende

i doveri scolastici, l’insegnante comunicherà tempestivamente le

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mancanze alla famiglia.

Nel caso di danni arrecati dall’alunno agli arredi, alle

apparecchiature e agli attrezzi della scuola, la famiglia dovrà

risarcire i danni causati dal figlio.

Le assenze di massa non si potranno giustificare tramite libretto

apposito ma solo con la presenza dei genitori.

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Il presente Piano dell’Offerta Formativa, approvato dal Collegio dei Docenti in data 27 Novembre 2009, viene reso pubblico mediante:

1) affissione all’albo della scuola all’interno delle due sedi;

2) deposito di una copia presso la segreteria (la sua duplicazione sarà possibile previa richiesta);

3) inserimento nel sito della scuola: www. scuolagrassa.it.

Ne vengono pubblicati anche due estratti: in formato powerPoint e brochure (quest’ultima di previsione per l’anno scolastico 2010/2011).

IndiceParte I: principi generali …………………………………………………………………………….pag. 3

Premessa ………………………………………………………………………………………. pag. 4

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P.O.F. 2009/2010

Finalità ………………………………………………………………………………………… pag. 5

Indirizzo………………………………………………………………………………………… pag. 6

Analisi del territorio……………………………………………………………………………… pag. 6

Analisi dell’utenza………………………………………………………………………………..pag. 7

Parte II: programmazione didattica……………………………………………………………… pag. 9

Progetto didattico-educativo……………………………………………………………………pag. 10

Curricolo …………………………………………………………………………………………pag. 12

Traguardi per lo sviluppo delle competenze nelle aree disciplinari………………………..pag. 13

Pecup …………………………………………………………………………………………….pag. 16

Metodologie ……………………………………………………………………………………..pag. 19

Strumenti di verifica sommativa……………………………………………………………….pag. 19

Criteri di valutazione…………………………………………………………………………..pag. 20

Parte III: organizzazione..................................................................................................... pag. 25

Struttura della scuola………………………………………………………………………… pag. 26

Dotazioni della scuola……………………………………………………………………….. pag. 26

Struttura oraria………………………………………………………………………………... pag. 27

Organizzazione oraria…………………………………………………………………………pag. 28

Personale della scuola………………………………………………………………………..pag. 29

Osservatorio d’area……………………………………………………………………………pag. 32

Parte IV: ampliamento dell’offerta formativa……………………………………………………pag. 34

La sicurezza nella scuola……………………………………………………………………..pag. 35

Offerta formativa per alunni diversamente abili…………………………………………… pag. 36

Piani programmatici delle Funzioni Strumentali……………………………………………pag. 38

Progetto curricolari…………………………………………………………………………… pag. 48

Progetti extracurricolari……………………………………………………………………… pag. 71

Convenzioni con l’esterno……………………………………………………………………pag. 100

Rassegna cultura e spettacolo………………………………………………………………pag. 101

Parte V: regolamenti interni…………………………………………………………………….. pag. 103 Calendario scolastico…………………………………………………………………………pag. 104

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P.O.F. 2009/2010

Piano annuale delle attività…………………………………………………………………..pag. 104

Regolamento d’istituto………………………………………………………………………. pag. 110

Contratto formativo (estratto)………………………………………………………………..pag. 128

Note di pubblicazione…………………………………………………………………………….pag.134

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