8 REGINA ll ’ ’ e cc oo eella REGINA · IL MESTIERE CHE NON SI INSEGNA Elisabetta Bruno...

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IL MESTIERE CHE NON SI INSEGNA Elisabetta Bruno Realizzare un progetto di giornalismo sco- lastico, rivolto ad alunni che si avvicinano per la prima volta a questo mondo, non è cosa facile. Non solo per la difficoltà della materia, i ragazzi devono cimentarsi nella scrittura, nella ricerca, maturare un ap- proccio critico, avere conoscenza della re- altà…, ma soprattutto perché “fare il giornalista” coincide con “l’essere un giornalista”. Tu puoi “insegnare” come è fatto un giornale, come si scrive un arti- colo, il suo attacco, le 5 W, i criteri di no- tiziabilità…, ma l’approccio giornalistico alla realtà circostante, l’occhio sul mondo, la curiosità come motore propulsore e so- prattutto la necessità di raccontare la ve- rità, non si possono insegnare! Questo mestiere, te lo devi “rubare”! Quindi, mi sono chiesta quale fosse la chiave migliore x centrare l’obiettivo e rendermi utile, oltre la parte didattica. E allora mi sono detta che, se fossi riuscita a stimolare la sete di conoscenza dei ragazzi, così da am- pliare i loro orizzonti, e sentirsi liberi di potersi esprimere, superando le difficoltà, ne sarebbe valsa la pena! Questo giornale vuole essere il racconto del nostro stare in- sieme e mira a dare voce ai veri protago- nisti di questo affascinante viaggio, gli alunni dell’Istituto Regina Margherita. Una storia scritta a più mani, una finestra che si apre sul mondo locale e “glocale” frutto di un lavoro svolto con impegno, presenza, entusiasmo e coraggio, che li promuove a pieno titolo: Giornalisti! “Ho sempre sognato di fare il giornalista, lo scrissi anche in un tema alle medie: lo immaginavo come un “vendicatore” ca- pace di riparare torti e ingiustizie, ero convinto che quel mestiere mi avrebbe portato a scoprire il mondo” (Enzo Biagi) EDITORIALE INTERVISTA ALLA PRESIDE I.C. REGINA MARGHERITA della REGINA l l ec o eco Cecilia Riccio Edoardo Costa La nostra preside, professoressa Pa- squalina Mirarchi, ha accettato di farsi intervistare, e ci ha invitati a raggiun- gerla nel suo ufficio. Lei è arrivata nel nostro Istituto due anni fa e, sebbene ci capiti di incontrarla nei corridoi o vederla arrivare in classe per un saluto, stare seduti nella sua stanza in attesa di farle delle domande, ci rende co- munque un po’ emozionati. D’al- tronde, è la nostra prima intervista ufficiale per il giornale! Sappiamo già che viene da Napoli, ma ci interessa scoprire qualcosa sulla sua vita da stu- dentessa, quindi la prima domanda che le poniamo riguarda proprio I suoi studi. Che liceo ha frequentato? Ho frequentato il liceo scientifico, per- ché da piccola mi è sempre piaciuta la matematica. Qual è la sua materia preferita? Appunto, la matematica! In cosa si è laureata? La passione per questa disciplina è cresciuta sempre più, ottenevo ottimi risultati nello studio, quindi non ho avuto dubbi sulla scelta della facoltà universitaria e così mi sono laureata in matematica. Ha mai insegnato? Si, ho insegnato per oltre venti anni al- l'Istituto tecnico di Napoli. Sono stati anni molto stimolanti e formativi, in- dimenticabile il legame con gli alunni. Come ha trovato la scuola quando è arrivata? Se devo essere sincera, non messa molto bene… Ho trovato una scuola grande, complessa con alcune criticità, ma non mi sono scoraggiata e ho co- minciato a lavorare. Ha mai avuto problemi con il suo per- sonale? A volte capita che ci siano delle in- comprensioni, punti di vista differenti, ma si superano per il raggiungimento dell’obiettivo comune: il buon funzio- namento della scuola. Quando sono ar- rivata, mancava il Direttore amministrativo, per cui insieme ai miei collaboratori , come si suol dire, ci siamo rimboccati le maniche e ab- biamo avviato un gran lavoro di rior- ganizzazione generale. A cosa punta per questa scuola? Ovviamente all’eccellenza! Il mio obiettivo principale è di creare le con- dizioni ideali affinchè tutti gli alunni si sentano qui meglio che a casa; non vi- vano come un obbligo il venire a scuola, ma al contrario, provino un gran piacere. Per ottenere questo, è necessa- ria la cooperazione di tutti: docenti, per- sonale di segreteria, collaboratori, genitori e anche voi alunni. Che voto si dà? Per l’impegno e qualche bel risultato ottenuto, penso di potermi assegnare un voto medio-alto! Ma io punto sem- pre all’eccellenza e quindi so che c’è ancora molto da fare. Accetta un consiglio? – Si certo, accetto tutti i consigli! Elimini l’uovo dalla mensa! Credetemi ci ho già provato, e ho fatto lo stesso per le polpette di pesce. Pur- troppo non dipende da me, ma dalle nutrizioniste del Municipio che stabi- liscono le pietanze da far cucinare alle cuoche. Se ci uniamo tutti, compresi I vostri genitori, forse la spuntiamo!!! Il giornale PUTOS di M. Sofia Wong Questa soffice e facile ricetta , può essere una gustosa merenda da gustare dopo la scuola! Velocissima da preparare. Buon Appetito!!! Tempo di preparazione 10 minuti Tempo di cottura 10 minuti Pronto in 20 minuti Resa: 36 pezzi Cucina: Filippina Metodo di cottura: Vapore INGREDIENTI 2 tazze di farina per tutti gli usi 1 tazza di zucchero 1 1/4 cucchiai di lievito in polvere 2 tazze d’acqua 1 tazza di latte evaporato 1 uovo medio 1/4 tazza di burro non salato, sciolto PROCEDURA DI COTTURA Setacciare farina, zucchero e lievito in una ciotola. Accantonare. Preparare in un’altra ciotola: acqua, latte evaporato, uovo e burro. Scavare un piccolo buco al centro della montagnetta degli in- gredienti secchi e versare gli ingredienti umidi. Mescolare fino a quando si sono ben amalgamati. Versare il composto nelle formine di muffin da 1 oncia fino a 3/4. Cuocere a vapore per 10 minuti. 8 SPAGHETTI JOLLIBEE STYLE di M. Sofia Wong Tempo di preparazione 10 minuti Tempo di cottura 60 minuti Tempo totale 1 ora e 10 minuti per 8-9 persone Ingredienti 2 libbre di spaghetti 3 (15 once) salsa di pomodoro ½ tazza di concentrato di pomodoro 1 libbra di prosciutto tritato carne di maiale macinata da 1 ½ libra Hot dog rossi da 6 a 8 pezzi affettati diagonalmente ½ tazza di zucchero bianco granulato 1 cipolla gialla media, tritata 2 cucchiaini di aglio tritato 2 tazze di brodo di carne 1 tazza di Velveeta grattugiato 2 cucchiai di olio da cucina Sale e pepe a piacere Procedimento 1. Cuocere gli spaghetti in base alle istruzioni del pacchetto. Scolare e mettere da parte. 2. Riscaldare l’olio in una pentola. 3. Soffriggere l’aglio e la cipolla. 4. Aggiugere il prosciutto. Cuocere per 3 minuti. 5. Inserire la carne di maiale macinata. Cuocere per 3 o 5 minuti. 6. Versare la salsa di pomodoro e il brodo di carne. Mescolare e lasciar bollire per 60 minuti. 7. Aggiungere gli hot dog e il concentrato di pomodoro. Mescolare e cuocere per 10 minuti o fino a quando la salsa si addensa. 8. Inserire lo zucchero, il sale e il pepe. Mescolare finché gli ingredienti non sono ben incorporati. 9. Disporre la pasta spaghetti in un piatto individuale. Versare il ragù sulla pasta e guarnire con il formaggio. 10. Servire caldo. Buon appetito!!! RICETTE DAL MONDO Esperto: Elisabetta Bruno, giornalista professionista Tutor: Francesca De Rosa Ambrosini Jacopo Antonelli Andrea Ascoli David Bosch Chieppa Lola Bulgarini Lihn Costa Edoardo Dembe Chloè Felicia Flego Niccolò Lalli Margot Masullo Carlo Misiano Sofia Muzio Arianna Passeri Sofia Perca Giulia Elena Pineschi Marco Riccio Cecilia Wong Maria Sofia NG Zapponi Odaine Sofia LA REDAZIONE GIORNALINO MONTATO A3.qxp_Layout 1 22/06/18 12:31 Pagina 1

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IL MESTIERE CHE NON SI INSEGNA

Elisabetta Bruno

Realizzare un progetto di giornalismo sco-lastico, rivolto ad alunni che si avvicinanoper la prima volta a questo mondo, non ècosa facile. Non solo per la difficoltà dellamateria, i ragazzi devono cimentarsi nellascrittura, nella ricerca, maturare un ap-proccio critico, avere conoscenza della re-altà…, ma soprattutto perché “fare ilgiornalista” coincide con “l’essere ungiornalista”. Tu puoi “insegnare” come èfatto un giornale, come si scrive un arti-colo, il suo attacco, le 5 W, i criteri di no-tiziabilità…, ma l’approccio giornalisticoalla realtà circostante, l’occhio sul mondo,la curiosità come motore propulsore e so-prattutto la necessità di raccontare la ve-rità, non si possono insegnare! Questomestiere, te lo devi “rubare”! Quindi, misono chiesta quale fosse la chiave migliorex centrare l’obiettivo e rendermi utile,oltre la parte didattica. E allora mi sonodetta che, se fossi riuscita a stimolare lasete di conoscenza dei ragazzi, così da am-pliare i loro orizzonti, e sentirsi liberi dipotersi esprimere, superando le difficoltà,ne sarebbe valsa la pena! Questo giornalevuole essere il racconto del nostro stare in-sieme e mira a dare voce ai veri protago-nisti di questo affascinante viaggio, glialunni dell’Istituto Regina Margherita.Una storia scritta a più mani, una finestrache si apre sul mondo locale e “glocale”frutto di un lavoro svolto con impegno,presenza, entusiasmo e coraggio, che lipromuove a pieno titolo: Giornalisti!“Ho sempre sognato di fare il giornalista,lo scrissi anche in un tema alle medie: loimmaginavo come un “vendicatore” ca-pace di riparare torti e ingiustizie, eroconvinto che quel mestiere mi avrebbeportato a scoprire il mondo” (Enzo Biagi)

EDITORIALE INTERVISTA ALLA PRESIDE

I.C.REGINA

MARGHERITA della REGINAll ’’ecoeco

Cecilia Riccio Edoardo Costa

La nostra preside, professoressa Pa-squalina Mirarchi, ha accettato di farsiintervistare, e ci ha invitati a raggiun-gerla nel suo ufficio. Lei è arrivata nelnostro Istituto due anni fa e, sebbeneci capiti di incontrarla nei corridoi ovederla arrivare in classe per un saluto,stare seduti nella sua stanza in attesadi farle delle domande, ci rende co-munque un po’ emozionati. D’al-tronde, è la nostra prima intervistaufficiale per il giornale! Sappiamo giàche viene da Napoli, ma ci interessascoprire qualcosa sulla sua vita da stu-dentessa, quindi la prima domanda chele poniamo riguarda proprio I suoistudi. Che liceo ha frequentato?Ho frequentato il liceo scientifico, per-ché da piccola mi è sempre piaciuta lamatematica.Qual è la sua materia preferita?Appunto, la matematica!In cosa si è laureata?La passione per questa disciplina ècresciuta sempre più, ottenevo ottimirisultati nello studio, quindi non hoavuto dubbi sulla scelta della facoltàuniversitaria e così mi sono laureata inmatematica. Ha mai insegnato? Si, ho insegnato per oltre venti anni al-l'Istituto tecnico di Napoli. Sono statianni molto stimolanti e formativi, in-dimenticabile il legame con gli alunni. Come ha trovato la scuola quando èarrivata?Se devo essere sincera, non messamolto bene… Ho trovato una scuolagrande, complessa con alcune criticità,ma non mi sono scoraggiata e ho co-minciato a lavorare. Ha mai avuto problemi con il suo per-sonale?A volte capita che ci siano delle in-comprensioni, punti di vista differenti,ma si superano per il raggiungimento

dell’obiettivo comune: il buon funzio-namento della scuola. Quando sono ar-rivata, mancava il Direttoreamministrativo, per cui insieme aimiei collaboratori , come si suol dire,ci siamo rimboccati le maniche e ab-biamo avviato un gran lavoro di rior-ganizzazione generale.A cosa punta per questa scuola?Ovviamente all’eccellenza! Il mioobiettivo principale è di creare le con-dizioni ideali affinchè tutti gli alunni sisentano qui meglio che a casa; non vi-vano come un obbligo il venire ascuola, ma al contrario, provino un granpiacere. Per ottenere questo, è necessa-ria la cooperazione di tutti: docenti, per-sonale di segreteria, collaboratori,genitori e anche voi alunni. Che voto si dà?Per l’impegno e qualche bel risultatoottenuto, penso di potermi assegnareun voto medio-alto! Ma io punto sem-pre all’eccellenza e quindi so che c’èancora molto da fare.Accetta un consiglio?– Si certo, accetto tutti i consigli!– Elimini l’uovo dalla mensa!Credetemi ci ho già provato, e ho fattolo stesso per le polpette di pesce. Pur-troppo non dipende da me, ma dallenutrizioniste del Municipio che stabi-liscono le pietanze da far cucinare allecuoche. Se ci uniamo tutti, compresi Ivostri genitori, forse la spuntiamo!!!

Il giornale

PUTOS di M. Sofia Wong

Questa soffice e facile ricetta , può essere una gustosa merendada gustare dopo la scuola! Velocissima da preparare. Buon Appetito!!!Tempo di preparazione 10 minutiTempo di cottura 10 minutiPronto in 20 minuti

Resa: 36 pezziCucina: FilippinaMetodo di cottura: Vapore

INGREDIENTI2 tazze di farina per tutti gli usi

1 tazza di zucchero1 1/4 cucchiai di lievito in polvere2 tazze d’acqua1 tazza di latte evaporato1 uovo medio1/4 tazza di burro non salato, sciolto

PROCEDURA DI COTTURASetacciare farina, zucchero e lievito in una ciotola. Accantonare.Preparare in un’altra ciotola: acqua, latte evaporato, uovo e burro.Scavare un piccolo buco al centro della montagnetta degli in-gredienti secchi e versare gli ingredienti umidi. Mescolare finoa quando si sono ben amalgamati.Versare il composto nelle formine di muffin da 1 oncia fino a 3/4.Cuocere a vapore per 10 minuti.

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SPAGHETTI JOLLIBEE STYLE di M. Sofia Wong

Tempo di preparazione 10 minutiTempo di cottura 60 minutiTempo totale 1 ora e 10 minuti

per 8-9 persone

Ingredienti• 2 libbre di spaghetti• 3 (15 once) salsa di pomodoro• ½ tazza di concentrato di pomodoro• 1 libbra di prosciutto tritato• carne di maiale macinata da 1 ½ libra• Hot dog rossi da 6 a 8 pezzi affettati diagonalmente• ½ tazza di zucchero bianco granulato• 1 cipolla gialla media, tritata• 2 cucchiaini di aglio tritato• 2 tazze di brodo di carne• 1 tazza di Velveeta grattugiato• 2 cucchiai di olio da cucina• Sale e pepe a piacereProcedimento1. Cuocere gli spaghetti in base alle istruzioni del pacchetto. Scolare e mettere da

parte.2. Riscaldare l’olio in una pentola.3. Soffriggere l’aglio e la cipolla.4. Aggiugere il prosciutto. Cuocere per 3 minuti.5. Inserire la carne di maiale macinata. Cuocere per 3 o 5 minuti.6. Versare la salsa di pomodoro e il brodo di carne. Mescolare e lasciar bollire per

60 minuti.7. Aggiungere gli hot dog e il concentrato di pomodoro. Mescolare e cuocere per

10 minuti o fino a quando la salsa si addensa.8. Inserire lo zucchero, il sale e il pepe. Mescolare finché gli ingredienti non sono

ben incorporati.9. Disporre la pasta spaghetti in un piatto individuale. Versare il ragù sulla pasta e

guarnire con il formaggio.10. Servire caldo. Buon appetito!!!

RICETTE DAL MONDO

Esperto: Elisabetta Bruno, giornalista professionista

Tutor: Francesca De Rosa

Ambrosini Jacopo

Antonelli Andrea

Ascoli David

Bosch Chieppa Lola

Bulgarini Lihn

Costa Edoardo

Dembe Chloè Felicia

Flego Niccolò

Lalli Margot

Masullo Carlo

Misiano Sofia

Muzio Arianna

Passeri Sofia

Perca Giulia Elena

Pineschi Marco

Riccio Cecilia

Wong Maria Sofia NG

Zapponi Odaine Sofia

LA REDAZIONE

GIORNALINO MONTATO A3.qxp_Layout 1 22/06/18 12:31 Pagina 1

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Marco Pineschi

La scuola è finita, quasi non ce ne siamoaccorti! Se non fosse per il caldo chequest’anno ha pensato bene di “farci com-pagnia” sin dal mese di Aprile! Un annointenso, a volte difficile, molto impegna-tivo, soprattutto per gli alunni delle quinteche hanno concluso la primaria e quindi la-sciato i compagni, magari non tutti, e lemaestre, quelle sì, e si preparano ad af-frontare le medie. Un anno di totale cam-biamento per i piu’ grandi del nostroIstituto che, dopo aver sostenuto l’esamedi terza media, andranno via e si preparanoa scrivere nuove pagine di vita: il Liceo.Alcuni restano, altri partono, ma altri an-cora arriveranno, a cominciare dai piccolidella scuola materna, che ci fanno sempre

sorridere con la loro tenerezza e infinitavoglia di giocare. L’anno scolastico 2017-2018 per la nostra scuola, è stato ricco diiniziative, eventi, attività,… Tra le novità,in primo piano i progetti “Pon”, (Pro-gramma operativo nazionale) che hannocoinvolto gran parte di noi alunni dellascuola primaria e media: dal giornalismo,al teatro, allo sport…, poi il corso di “Co-ding” (informatica per lo sviluppo del pen-siero computazionale) che ci ha moltostimolati e divertiti. Successo per l’Aida,l’opera verdiana che ci ha visti impegnatinel progetto d’Istituto “Europaincanto”, sisprecano poi gli elogi ai compagni delleclassi di musica delle medie che si distin-guono sempre ovunque si esibiscano,come in Lettonia, durante la trasferta Era-smus! E poi, tutti i saggi teatrali, musicali,

e di ogni genere, che hanno impreziositola conclusione di questo anno scolastico.Particolarmente suggestivo il concerto disera dell’orchestra della scuola, diretta dal Professore Schifitto, lungo il Tevere! Tuttinoi, alunni e insegnanti abbiamo dato ilmassimo, certo, qualcuno poteva fare dipiù, forse anch’io, ma ci sarà tempo permigliorare, ci penseremo a settembre! Oraè tempo di vacanza!!!

GIUNTI AL TRAGUARDO

MEDIO ORIENTE: SI RIACCENDE IL CONFLITTO IN GOLAN

ISRAELE, LA NAZIONALE ARGENTINA ANNULLA LA PARTITA A GERUSALEMME

Perché il Golan è cosi importanteIncastonato tra Israele, Siria e Libano, a est delLago di Tiberiade ha una posizione strategicaper chiunque voglia avere il controllo dell’in-tera area. Ma controllare le alture del Golan sitraduce soprattutto nel controllare uno dei piùgrandi serbatoi idrici del Medio Oriente. Perl’agricoltura israeliana, di tipo intensivo, avereaccesso diretto alle acque del Monte Hermon èfondamentale. Le sue acque forniscono aIsraele un terzo del fabbisogno idrico del Paese.Ma anche per la Siria , devastata dalla guerra,quelle risorse idriche sono vitali per il suo ap-provvigionamento costante, in particolare conla scelta della coltivazione del cotone a Sud,l’esigenza idrica è aumentata a dismisura. Equindi ora rivorrebbe quell’acqua di cui è stataprivata per via militare. All’”oro blu”si ag-giunge la possibilità che da quelle alture sipossa estrarre anche “l’oro nero”, infatti nel2014 Israele ha approvato un progetto pilotaper la perforazione. Tale iniziativa ha ridestatoil biasimo dell’Onu che non ha mai riconosciutola legittimità dell’unilaterale insediamentoisraeliano intimandogli di abbandonare taleterritorio. La recente riapertura del conflitto di-mostra che sia lo Stato d’Israele che la Siria nonvogliano rinunciare al Golan.

David Ascoli

Tensione alle stelle in Medio Oriente sullealture del Golan, che tornano a essere cen-trali nello scacchiere mediorientale. Untempo territorio si-riano, ma poi dive-nuto di dominioIsraeliano, dopo lavittoria di quest’ul-timo, nella famosa“Guerra dei 6 giorni”(5-10 giugno 1967).Dopo oltre 40 anni dicalma, è tornato adinfiammarsi il tantoconteso confine conla Siria, in particolare, dopo l’uscita degliStati Uniti dall’accordo sul nucleare ira-niano, si è di fatto scatenato il primo scon-tro diretto tra Iran e Israele. Secondo unportavoce militare israeliano, l’attacco sa-rebbe iniziato con il lancio, di circa 20

missili da parte delle forze iraniane: “AlQuds”. Alcuni sarebbero stati intercettatidal sistema di difesa antimissili israelianodenominato ‘Iron Dome’. “L’attacco ira-niano contro Israele è molto grave”, ha

commentato il porta-voce israeliano,Ronen Maneli. Du-rissimo il premierisraeliano BenjaminNetanyahu: “L’Iran,ha oltrepassato lalinea rossa. La nostrareazione è stata ade-guata”, ribadendoche non consentirà aTeheran di arroccarsi

in Siria. Poi il monito a Damasco: “Ho in-viato un messaggio chiaro al regime diAssad. La nostra operazione è diretta con-tro obiettivi iraniani in Siria. Ma se l’eser-cito siriano agirà contro Israele, noiagiremo contro di lui”.

Lola Bosh

La partita amichevole di calcio tra la Nazionaleisraeliana e la Nazionale argentina era stata inizial-mente programmata a Haifa, area a forte presenzaaraba, poi si è deciso di spostarla a Gerusalemme,capitale contesa. Da qui le proteste dei Palestinesi,che hanno accusato il governo israeliano di averdato significato politico alla partita. Nonostante lepressioni del Presidente palestinese nei confrontidel Presidente argentino a non far annullare l’ami-chevole, la partita non si è disputata. Secondo laministra dello sport, è stata cancellata per colpa diminacce da parte di gruppi terroristici ai giocatori

biancocelesti e alle loro famiglie allegando imma-gini minacciose. Le minacce sono arrivate fino aBarcellona dove si stavano allenando gli albicelesti,quando un gruppo di palestinesi si è presentato abordo campo con bandiere e magliette del n.10Messi macchiate di sangue. I Palestinesi hanno pro-testato e hanno fatto pressione su Messi ed Hi-guain affinchè non scendessero in campo “Milionidi fan bruceranno le magliette di Messi” ha tuonatoJibril Rajoub, presidente della Federcalcio palesti-nese, aggiungendo che : “I valori, l’etica e il mes-saggio dello sport oggi hanno vinto, mostrando adIsraele il cartellino rosso. La cancellazione è uncolpo al governo di Israele”.

Sofia Passeri

Se c’è un amico che non ti farà mai man-care il suo amore incondizionato, è certa-mente a quattro zampe. Non gli importa sesei arrabbiato, annoiato o sfuggente, lui èlì che ti guarda, non ti giudica e attendepaziente che tu ti accorga di lui, anche sedovesse attendere ore, ti aspetta, pronto aricoprirti d’amore. Non dimentichiamo,però, che il cane non è un peluche e, se de-cidiamo di accoglierlo in casa, dobbiamoessere certi dell’impegno e della respon-

sabilità che ci stiamo assumendo, perchéin realtà noi lo stiamo accogliendo nellanostra vita! Io ho voluto tantissimo un ca-gnolino e i miei genitori mi hanno accon-tentata: si chiama Sam ed è un barboncino.In base alla esperienza mia e dei miei ge-nitori, mi sento di consigliare a tutti diadottare un cane, purché si seguano delleregole fondamentali.Eccole:• il cane non è un peluche;• rispetta le sue esigenze e le sue necessità:

portalo in giro più volte al giorno, fallomangiare e bere regolarmente, giocaciinsieme, fagli il bagnetto e spazzolalocon cura.

• ricorda che è un essere vivente, starà conte molti anni e non è un capriccio dipochi giorni !

• un’altra cosa da non sottovalutare è saperscegliere il proprio cane anche in baseallo spazio che hai a casa. Se hai unacasa piccola, è consigliabile un cane dipiccola taglia, sarà più facile da gestire,come il mio barboncino Sam, oppurealtre razze come il Maltese, il BostonTerrier o il Buldog Francese.

• portalo regolarmente dal veterinario peri controlli e i vaccini previsti.

• se soffri di allergie al pelo del cane onon sopporti lo stesso in giro per casa,nessun problema, vi consiglio il Bar-boncino e il Maltese perché non per-dono pelo per via del fatto che nonhanno il sottopelo.

E per concludere un ultimo, ma forse ilconsiglio più importante a chi desideracon tutto il cuore adottare un amico a quat-tro zampe: non abbandonatelo mai, per-ché lui vive per voi!

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Valerio Reggiani

Con il risultato di 0-0 contro la Svezia, nella decisiva partita diritorno dei Playoff , l’Italia non supera le qualificazioni e diceaddio al Campionato mondiale in Russia. Con quattro Mondialivinti, secondi al mondo dopo il Brasile, a pari merito con la Ger-mania, la Nazionale italiana di calcio è fuori dal mondiale ap-

pena cominciato. In tutta la nostra storia calcistica, prima di oggi,era accaduto soltanto due volte: nel 1928,1958. Con questa cla-morosa sconfitta, si conclude la storia azzurra di tanti campioni:Buffon, Barzagli, Chiellini, che tanto hanno dato e che mettonola parola fine nel modo peggiore. Ora tutte le speranze dei tifosiitaliani sono riposte nel nuovo ct della Nazionale, il tanto attesoRoberto Mancini che speriamo, ci riporti alla vittoria!

L’ITALIA FUORI DAL MONDIALE

Valerio Reggiani

La finale della 63ª edizione della Champion League tragli spagnoli del Real Madrid e gli inglesi del Liverpoolsi è disputata sabato 26 maggio 2018, alle ore 20.45,allo Stadio Olimpico di Kiev. L’arbitro designato: il serbo, Milorad Mazic. Presenti allostadio circa 70.000 spettatori.La partita è finita con il punteggio di : 3-1 per il RealMadrid, marcatori Benzema (R) al 6’, Mané (L) al 10’,Bale (R) al 19’ e al 38’ s.t.Le formazioni in campoReal Madrid (4-3-1-2): Navas; Carvajal, Varane, Ramos,Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; Isco; Benzema, Ro-naldo. Liverpool (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold, Lovren, VanDijk, Robertson; Wijnaldum, Henderson, Milner; Salah,Firmino, Mané.

Il protagonista assoluto della partita è stato il portieredel Liverpool, Karius, che, con le sue due papere clamo-rose, ha consentito al Real di aggiudicarsi il titolo per laterza volta di seguito.Infatti come il primo goal del Real non se ne é mai vistouno uguale: il portiere inglese ha fatto un rinvio cosìgoffo che per Benzema è stato un gioco da ragazzi ri-battere semplicemente la palla che così è entrata inporta.Il terzo goal del Real, poi, ha dell’incredibile : Bale hatirato la palla dritta su karius, la palla ha rimbalzato sudi lui ed è entrata in rete. Un goal del genere non si ri-vedrà mai più !C’è anche un’altra cosa da segnalare: il fallo che ha pro-curato un infortunio a Salah, attaccante del Liverpool,era da espulsione diretta ed invece l’arbitro non ha datoneanche il giallo. Insomma, un Real Madrid forte, maanche tanto, tanto fortunato!

IL REAL MADRID VINCE PER LA TERZA VOLTA

UN CANE NON È UN PELUCHE

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Vincenzo Panettieri, presenza sto-rica della nostra scuola, per ven-t’anni assistente amministrativo, altermine di questo anno scolastico,andrà in pensione. Il primo inca-rico nella scuola, lo ha avuto alLiceo Classico Visconti, mentre danoi è arrivato il 22 settembre 1998.Conosce tutti e tutto, ha sempre oquasi, la risposta alle varie que-stioni e faccende della scuola. Ri-corda fatti e persone indietro neltempo, è veramente la memoriastorica del Regina Margherita!Quando è arrivato, ci racconta, quinon c’era la scuola media Foscolo,ma solo la primaria, poi le duesono state accorpate. Responsabiledel personale a tempo indetermi-nato ata /docenti e anche della si-curezza, ha lavorato con 9 Presidi,decine di collaboratori e centinaiadi docenti. Punto di riferimento

per i genitori, ma soprattutto,amico dei bambini, di cui ancoraconserva le loro lettere. Vincenzoha un bel caratterino, non lemanda certo a dire, spesso quandoè preso, ti liquida in un secondo,poi però, quando è di vena, tiparla di capoeira, sua grande pas-sione, o ti fa morire dal ridere constorie buffe raccontate nel suo dia-letto napoletano. Lui stesso amadefinirsi : ” un vanitoso”, infatti ilsuo segno zodiacale è il leone!Certamente la segreteria, il suo“regno”, risentirà particolarmentedella sua assenza, lì tutti ne avreb-bero di cose da raccontare… inparticolare Luca, assistente ammi-nistrativo, che, con ironia dichiaradi stare preparando la sua “succes-sione”, ricorda quella volta in cui,su ordine di Vincenzo, chiamò tuttii docenti disponibili in graduatoria

per coprire un’assenza. Il giornoseguente si presentarono in oltre300 e fu l’Apocalisse!!! Ora Vincè,tu fai il duro, e non l’ammetteraimai, ma tutto questo un po’ timancherà!!!

Ciao Vincenzo!

Andrea Antonelli

Ogni anno la Scuola di Musica“Sing”, che frequento da tempo,organizza un Concerto di benefi-cenza a Piazza Campitelli nella SalaBaldini.

L’organizzatrice di questo evento,Amanda Malafarina, ritira unaquota di iscrizione dai musicisti cheverrà donata all’Associazione diCooperazione Internazionale “Esse-GiElle”, che utilizzerà i nostri fondiper costruire pozzi in Africa.

La nostra Direttrice pensa che già daquando siamo appena nati il ritmobatte nei nostri corpi e va manmano perdendosi con la crescita. Perquesto motivo nella sua scuola cisono anche degli spazi riservati aineonati e corsi di propedeutica mu-sicale, ai quali io stesso ho parteci-pato da piccolo.Era molto divertente perché si im-parava sotto forma di gioco: il sensodel ritmo, i toni gravi ed acuti, la se-quenza dei suoni sul pentagrammacostruito a terra con delle grandicorde. Pezzi di stoffa rappresenta-vano le note e tappi di bottiglia blue rossi scandivano il tempo musicale.Imparavamo canzoni suonandone ilritmo sui nostri corpi con le mani ebattendo i piedi per terra. La pas-sione mi è rimasta ed ho deciso diimparare a suonare la chitarra, stru-mento facile da portare con séovunque, così da poter suonare in-sieme agli altri.Ed è questo che la musica fa: avvici-nare tutti, superando le distanze.

Niccolò Flego

Ci è venuto a trovare a scuola, il giorna-lista professionista, Raffaele Roselli caporedattore del Giornale Radio 3 Rai. Era-vamo un po’ emozionati, ma anche an-siosi di ascoltarlo. Per prima cosa, ci haconfessato di sentirsi lui, per primo, emo-zionato di parlare a una platea di giovanipraticanti giornalisti, e subito, con il suosorriso e il suo garbo, ci ha messi tutti anostro agio. Quindi è andato dritto allaquestione fondamentale: “Chi è il giorna-

lista? Che cosa è una notizia?” Il giorna-lista è colui che racconta i fatti. La primacosa che deve fare è saper riconoscereuna “chiacchera” da una vera “notizia”,verificando sempre scrupolosamente chesia vera e non una “fake news” ricor-rendo a diverse fonti. Un giornale non sipotrebbe mai permettere di scrivere cosefalse! I giornalisti devono interessare ilettori con degli articoli accattivanti chefacciano vendere al giornale sempre piùcopie. A questo punto gli abbiamo chiestocome si fa a diventare giornalista e lui ci

ha raccontato la sua storia. Durante l’uni-versità, si dilettava a scattare foto in giroe un giorno sentì che al quotidiano :“Paese Sera”, forse potevano essere in-teressati. Allora si precipitò alla sede delgiornale per proporre i suoi scatti gratui-tamente e lì accettarono di provarlo. Ecosì tutto ha avuto inizio: prima solo lefoto, poi dopo un po’ di tempo, anche iprimi articoli, insomma tanta gavetta! Ilsuo primo articolo riguardava un con-certo. E la musica, infatti, rappresental’altra sua grande passione, in particolare“il Jazz”, di cui scrive regolarmente. No-nostante le difficoltà, i tempi difficili,quello del giornalista rimane sempre un“mestiere”, come Roselli lo ha definito,tra i più appassionanti!

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INCONTRI: RAFFAELE ROSSELLI

Edoardo Costa

“Sorridi e il mondo ti sorriderà”. A riproporre questa famosacitazione non è un film o un libro, ma una ricerca scientificapubblicata dalla rivista “Social Cognitive & Affective Neuro-science”, secondo la quale un sorriso cambia le sensazioni, in-fluenzando in positivo il modo in cui l’individuo vede il mondo.A simili scoperte era già arrivato ,nel diciannovesimo secolo, loscienziato americano William James il quale affermava: “I nostrimovimenti ed espressioni facciali non sono una conseguenzadelle nostre emozioni, ma la causa” . Secondo la nuova ricerca,messa in atto dalla University of London, quando si sorride sirecepiscono le sensazioni altrui in modo diverso. A tal proposito,sono stati esaminati 25 volontari mentre sfogliavano delle fotoche mostravano volti sorridenti o con un’espressione neutrale.Un elettroencefalogramma ha registrato le reazioni del loro cer-vello, dimostrando che quando essi sorridevano nel guardarel’immagine di un volto neutrale, il loro cervello avvertival’espressione della foto come un sorriso. Quindi, se si sorride,si percepiscono le emozioni altrui in modo positivo.“Se incontrerai chi il sorriso a te non dona, sii generoso e dà iltuo, perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso di chi non sadarlo” (Padre Faber, Clara Esposito “Il valore di un sorriso”)

Niccolò Flego

Dal 1922 al 1943 Benito Mussolini fu il capo del Governo ita-liano. Emanò molte leggi che dovevano essere rispettate da tutti.Controllava tutte le province e i comuni e volle che i cittadiniprendessero la tessera fascista, ma non tutti la vollero prendere.Tra questi c’era il mio bisnonno, Francesco Giugni che avevacinque figli e viveva in Toscana.Reggeva in piedi la famiglia con la sua piccola industria. Vistoche lui era un comunista, cominciava a non lavorare più perchégli serviva la tessera fascista che rifiutava continuamente. Ri-cercato dai soldati fu obbligato a emigrare in Francia. Lì vive-vano molti comunisti e antifascisti e quindi si trovò subito bene.Nel Sud della Francia incontrò Sandro Pertini che faceva il mu-ratore come lui.Dopo un po’ di tempo il mio bisnonno decise di tornare in Italia.Era diventato un bravo capo cantiere, ma continuava ad avereproblemi sempre perché non aveva la tessera fascista. Ogni voltache partecipava ad una manifestazione di protesta veniva portatoin carcere, a volte picchiato e costretto a bere l’olio di ricino.Il mio Bisnonno è un esempio di libertà ed è grazie a lui e ai par-tigiani che è finita la dittatura fascista ed è ritornata la democra-zia.  Per questo ogni anno, il 2 Giugno si festeggia la RepubblicaItaliana.

IN NOME DELLA LIBERTÀ SORRIDI E IL MONDO TI SORRIDERÀ

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Carlo Masullo

Secondo una recente ricerca universitaria ameri-cana, il 91% dei minorenni, sotto i 5 anni, usa abi-tualmente i videogiochi. I sociologi ritengonoche, da una parte, si possa tranne beneficio daivideogiochi, nel senso che possono sviluppare co-noscenze di varia natura, ma dall’altra, fanno per-dere il contatto con la realtà. Immergersi in unmondo virtuale per molte ore al giorno, può por-tare un individuo ad una vera e propria “dipen-denza” che ne determina la perdita della suaidentità e favorisce l’insorgere di insicurezza eansia. Infatti in Paesi come la Cina, gli Stati Unitie la Corea del Sud e presto anche in Europa, sononate delle cliniche per la riabilitazione.Secondo Gameindustry, nel 2017 il mercato glo-bale dei videogiochi ha mosso qualcosa come 116miliardi di Dollari USA, con un aumento del10,7% rispetto all’anno precedente. Quasi lametà di questa immensa somma proviene dal-l’ambito mobile, con una crescita del 23,3% ri-spetto all’anno precedente. In ambito PC e con-

sole, per fare un confronto, la crescita è stata ri-spettivamente dell’1,4% e 3,7% rapportato al2016. Le dimensioni del fenomeno bastanoquindi a comprendere sia l’attenzione mediatica,sia una serie di problematiche ad esso connesse.

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Jacopo Ambrosini

In questo ultimo secolo, la tecno-logia si è molto sviluppata. Nel1949 venne creata una specie distazione di controllo per veicolida combattimento a distanza, fi-nanziata dalla marina militaredegli U.S. A. Da allora sono statifatti passi da gigante.Nel 1962 negli U.S.A. venneideata una postazione di gioco suun computer PDP-1, ingombrantequanto un armadio a due ante, alcosto di 120.000 $ per dimostrarel’efficienza del prodotto chia-mato Space War!. Space War! di Steve Russel fu il

primo videogioco ambientatonello spazio in cui le navicelle spa-ziali dovevano abbattere glialieni.Nel 1983 i videogiochi preserouna grafica più accattivante, uti-lizzando i pixel, ovvero piccolicubi virtuali. Un grande successofu Mario Bros della Nintendo.L’obiettivo del gioco è uccidere,calciandoli, tutti i nemici. MarioBros può correre e saltare nellevarie schermate. Il metodo princi-pale di attacco è saltare e sbat-tere la testa contro lepiattaforme. I nemici che si tro-vano al di sopra di quella sezionedi piattaforma vengono così tem-poraneamente storditi (le tartaru-ghe per l’esattezza vengonocapovolte sul dorso e quindi im-mobilizzate). Mentre un nemico èstordito, il protagonista deve cal-ciarlo, passandoci sopra. Se non localcia in tempo, il nemico si ri-prenderà dallo stordimento e di-venterà più veloce di prima.

Nel 2000 la Sony sfondò il limite ditecnologia creando la PlayStation(PSOne), uno tra i successi mon-diali di console con grafica mo-derna a 32 bit con funzionamentoa cd. I primi titoli furono Tekken,Ridge Racer e Air Combat.Nei giorni nostri l’evoluzionedella playstation è arrivata allaquarta generazione, ma presto sipasserà alla PS 5 con il siste-ma Remote Play, protagonista“numero uno”. Si vocifera anchesulla possibilità di introdurre lariproduzione di giochi in HDR,che già è presente nei videopro-iettori . La PS 5 promette unaesperienza di gioco la cui interat-tività sarà a 360°.

Sofia Misiano

Il rapper americano XxxxTentacion è stato uccisodurante una rapina a De-erfield Beach in Florida.È accaduto il 18 giugno,anche se inizialmente lenotizie erano moltoframmentarie: si è par-lato prima di un gravestato di coma, poi ilnoto sito TMZ per primoha dato la notizia dellasua morte. All’uscita daun negozio di motoci-clette Il noto rapper èstato colpito da un’armada fuoco e a nulla è valsala corsa in ospedale. Dasubito hanno cominciatoa circolare in rete e suWhatsApp video che mo-strano XXX immobile eincosciente nella suaauto: immagini forti chehanno scioccato i tantis-simi fan dell’artista. Nonsi esclude nessun mo-

vente: XXX Tentacion diappena venti anni eragià al centro di vicendegiudiziarie con accuse diviolenza a suo carico,per le quali prossima-mente avrebbe dovutoaffrontare un processo.Amatissimo dai giova-nissimi, ha raggiunto la grande notorietà negli ultimi due annicon i successi: “changese look at me”.

Chloè Dembe

Willard Carroll “Will”Smith, Jr. è un attore, rap-per e produttore cinemato-grafico statunitense. Nato aPhiladelphia il 25 settembre1968, è alto 1,88 m . Spo-sato con l’attrice-cantanteJada Pinkett Smith, ha trefigli: Jaden Smith, WillowSmith, Trey Smith. Nel-l'aprile del 2007 la rivistaNewsweek lo ha definito “ilpiù potente attore di Holly-wood”. Smith ha ricevutocinque nomination ai Gol-den Globe e due al PremioOscar; ha inoltre vinto quat-tro Grammy Award. Ha rag-

giunto fama mondiale neglianni novanta dopo aver re-citato nella serie televisivaWilly, il principe di Bel-Air(1990-1996) e in numerosifilm tra cui Bad Boys(1995), Independence Day(1996) e nella saga di Menin Black (1997, 2002 e2012). Ha ricevuto due no-mination all'Oscar per il mi-glior attore per la suainterpretazione del pugileMuhammad Ali in Alì(2001) e per il ruolo di ChrisGardner ne La ricerca dellafelicità (2006). Nel 2016 in-terpreta “Deadshot” nelfilm del DC Extended Uni-verse Suicide Squad.

Marco Pineschi

Dal 23 maggio In tutti i cinemaitaliani, è il secondo film dellaserie fantastica “Star Wars An-tthology”, diretto da Ron Ho-ward ( il mitico RichieCunningam di “Happy Days”).Narra la storia di un giovaneragazzo di nome “Han Solo”,dall’età di diciotto anni fino aiventiquattro. Lui vive per lestrade di Cornelia commet-tendo furti di vario genere perpoter comprare per sé e la suaragazza di nome Qi’ra, la li-bertà dalla Signora del Cri-mine, Lady Proxima. Ungiorno ruba un oggetto delvalore di più di 800 crediti (inpoche parole i soldi usati nelfilm). Per questo, i due fidan-zati sono costretti a fuggiredalla loro città . Una volta ar-rivati in una base spaziale si-mile ad un aeroporto, tentanodi corrompere la guardia, ma

senza riuscirci del tutto, laguardia fa la spia e li fa arre-stare. Ma Han riesce a fuggiree promette a Kira di salvarla.A questo punto Han si uniscealla resistenza ed entra a farparte di un gruppo, tra cui ilsuo amico peloso Ciubecca,che lo avrebbe aiutato a sal-vare la ragazza. Dopo unaserie di battaglie e di avven-ture si scopre che la ragazza siè unita all’Impero nemico e,solo dopo l’ultimo combatti-mento, Han e Kira si ritro-vano, ma solo per poco,perché Kira abbandona Hansalendo a bordo di una navi-cella spaziale e lasciando il fi-nale della storia ancora aperto.

Questo film mi è piaciutomolto, lo ritengo il più bellodella saga e consiglio a tuttigli amanti dell’avventura edegli effetti speciali, di correreal cinema.

SOLO: A STAR WARS STORY

MUORE Xxx TENTACION

WILL SMITH Willard Carroll “Will”

Sofia Misiano

Cosa è successo a Will Byers nel Sottosopra?Questa è la domanda che da due anni mi-gliaia di spettatori si chiedono seguendo levicende del celebre personaggio della seriefantastica: Stranger Things. L’attesa è finita,grazie a un accordo tra la casa editrice di fu-metti Dark Horse e Netflix, la storia di Willverrà raccontata in un fumetto inedito intito-lato, guarda caso: Stranger Things. Quindi,dopo la serie tv e i videogiochi, dal 26 settem-bre sarà possibile trovare anche il fumetto diquesta serie-fenomeno.

STRANGER THINGS DIVENTA UN FUMETTO

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