8 il sistema pensionistico in italia

Università degli Studi diRoma

“Tor Vergata”

Centro di Formazione e di Studi Sanitari

“Padre Luigi Monti”

Corso di Laurea in Infermieristica

Diritto del Lavoro(a.a. 2010-2011)

Dott.ssa Daniela Ramaglioni

1

sabato 14 maggio 2011

Le principali riforme del sistema pensionistico

2


Riforme del sistema pensionistico

3



anni 90

3



anni 90

Riforma Amato:1992

3



anni 90

Riforma Amato:1992

Riforma Dini:1995

3



anni 90

Riforma Amato:1992

Riforma Dini:1995

Riforma Prodi:1997

3



anni 90

Riforma Amato:1992

Riforma Dini:1995

Riforma Prodi:1997

Riforma Maroni:2005

3


4

Riforma Amato(1992)


4

Riforma Amato(1992)

Stabilizzare rapporto spesa previdenziale Pil


4

Riforma Amato(1992)


Innalzamento età pensionabile: 55/60 donne

60/65 uomini


4

Riforma Amato(1992)



60/65 uomini

Pensione vecchiaia da 15 a 20 anni contribuzione


4

Riforma Amato(1992)



60/65 uomini

Indicizzazione pensioni agganciata all’inflazione



4

Riforma Amato(1992)



60/65 uomini

Indicizzazione pensioni agganciata all’inflazione


Primi tentativi di introdurre previdenza

complementare


Riforma Dini

5


Riforma Dini

Il mutamento + importante del sistema previdenzialeitaliano è avvenuto con la Riforma Dini introdotta con la

L. 335/1995

5


Riforma Dini

Il mutamento + importante del sistema previdenzialeitaliano è avvenuto con la Riforma Dini introdotta con la

L. 335/1995

Siamo passati da un sistema retributivo ad un sistema contributivo

5


6

Sistema retributivo vs sistema contributivo


6


Sistema retributivo: pensione calcolata sulla base della

media del reddito degli ultimi anni della carriera lavorativa( indipendentemente dagli effettivi contributi

previdenziali versati)


6


Sistema retributivo: pensione calcolata sulla base della

media del reddito degli ultimi anni della carriera lavorativa( indipendentemente dagli effettivi contributi

previdenziali versati)

Sistema contributivo: ciascuno percepirà una pensione

calcolata in base agli importi versati

nella propria cassa di previdenza


7

Le amare prospettive


7


80% dell’ultimo stipendio: sistema retributivo(copertura fino al 25 del mese)


7



Oggi scenario medio: non supera il 15 del mese


7




Lavoratore a progetto/partita IVA (che inizia a lavorare a 22 anni), l’ipotesi migliore arriva a 11 gg


7





Giocare d’anticipo


7





Giocare d’anticipoUtilizzando

i fondipensione


8

Riforma Dini(1995)


8

Riforma Dini(1995)

Introduce calcolo basato sui contributi versati

(no ultime retribuzioni)


8

Riforma Dini(1995)


(no ultime retribuzioni)Si va in pensione tra 57 e 65

anni con 35 di contributi


8

Riforma Dini(1995)




Chi ha 40 anni di contributi: in pensione a

qualsiasi età


8

Riforma Dini(1995)




Chi ha 40 anni di contributi: in pensione a

qualsiasi età

Si stimola adesione a forme pensionistiche

complementari


9

Riforma Prodi(1997)


9

Riforma Prodi(1997)

Esigenza riordino contipubblici per ingresso

nell’euro


9

Riforma Prodi(1997)


nell’euroInasprimento requisiti d’età


9

Riforma Prodi(1997)



Incremento onere contributivo per

autonomi


9

Riforma Prodi(1997)



Incremento onere contributivo per

autonomi

Eliminazione di alcune condizioni di favore nel

passaggio al sistema contributivo


10

Il sistema pensionisticoin Italia


Dott.ssa Daniela Ramaglioni 11

Come è organizzato il sistema pensionistico




La riforma è incentrata sullo sviluppo di un sistema pensionistico basato su due pilastri





Previdenza obbligatoria erogata da Casse prof.

che assicura la pensione di base





Previdenza obbligatoria erogata da Casse prof.

che assicura la pensione di base

Previdenza complementare finalizzata a erogare una

pensione aggiuntiva a quella di base



IL DIZIONARIO DEI TERMINI

Previdenza obbligatoria




Iscrizione obbligatoria ad un ente previdenziale. Ogni lav dipendente è soggetto mensilmente ad 1 trattenuta a titolo contributivo. La somma insieme

ad un’altra a carico del datore di lavoro, viene versata all’ente di riferimento (INPS..) ed è il primo

pilastro previdenziale





Iscrizione obbligatoria ad un ente previdenziale. Ogni lav dipendente è soggetto mensilmente ad 1 trattenuta a titolo contributivo. La somma insieme

ad un’altra a carico del datore di lavoro, viene versata all’ente di riferimento (INPS..) ed è il primo

pilastro previdenziale


Contributi: 2/3 azienda e 1/3 del lavoratore



Previdenza complementare




Adesione volontaria; istituisce trattamento previdenziale aggiuntivo a

quello pubblico




Adesione volontaria; istituisce trattamento previdenziale aggiuntivo a

quello pubblico

Costituisce il secondo pilastro



Perché una pensione complementare




Dopo riforma Dini le pensioni sono molto inferiori a quelle pagate nel passato





Sistema retributivo/contributivo





2030 pensione riceverà tra il 58 e il 43% ultimo stipendio

Sistema retributivo/contributivo


15



15


58 e 43% ultimo stipendio58 43


15


58 e 43% ultimo stipendio

58

43

si viene da un contratto tempo indeterminato


15



58 43si viene da un

contratto tempo indeterminato

si viene da un contratto di

parasubordinato


15



58 43

Rapporto sullo Stato sociale 2010 Università “la Sapienza”

si viene da un contratto tempo indeterminato

si viene da un contratto di

parasubordinato



Consigli per le nuove leve




L. 252/05 (riforma Maroni) sul TFR si rivolge prevalentemente ai giovani con

20/30 anni di contribuzione da fare






Si ipotizza che chi entra ora nel mondo lavoro pensione pari al 30% dell’ultima retribuzione.






Si ipotizza che chi entra ora nel mondo lavoro pensione pari al 30% dell’ultima retribuzione.

L’adesione alla previdenza complementare, è un’interessante opportunità per garantire ai pensionati

di domani un reddito di importo adeguato.


17

D. Lgs 252/05(riforma Maroni)


17

La normativa principale in materia di previdenza complementare



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La spesa dell’INPS


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2005: 152 mld €


17




2005: 152 mld € 2006: 156 mld €


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2005: 152 mld € 2006: 156 mld € 2007: 160 mld €


17




2005: 152 mld € 2006: 156 mld € 2007: 160 mld €

Secondo INPS risparmi della riforma Maroni ammontano a 400 mln nel 2008 a 4,7 mld nel 2010 e 9 mld nel 2014

Fonte: Sole 24 ore


18

Età pensionabile


18

Età pensionabile

Pensione di vecchiaia


18

Età pensionabile

Pensione di vecchiaia Pensione di anzianità


18

Età pensionabile


Legata principalmente all’età:65 uomini e 60 donne con un tot

di contributi (20 anni)


18

Età pensionabile


Legata principalmente all’età:65 uomini e 60 donne con un tot

di contributi (20 anni)

E’ legata all’attività lavorativa e si ottiene dopo aver maturato una certa anzianità con conseguente

versamento di contributi


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AnnoEtà e

contribuzioneContribuzione e

qualsiasi età

2004 57 e 35 38

2005 57 e 35 38

2006 57 e 35 39

2007 57 e 35 39

2008 57 e 35 40

Pensioni anzianità (Dini)


20

Anno Età e contribuz Contribuzione

2008 60 e 35 40

2009 60 e 35 40

2010 61 e 35 40

2011 61 e 35 40

2012 61 e 35 40

2013 61 e 35 40

dal 2014 62 e 35 40

Pensioni d’anzianità (Maroni)


21

I numeri

96: quota 97: quota


21

I numeri

96: quota

somma di età anagrafica e contributi che i dipendenti

devono raggiungere da gennaio per incassare

la pensione di anzianità

97: quota


21

I numeri

96: quota




97: quota

somma di età anagrafica e contributi che i lav autonomi




21

I numeri

96: quota




97: quota

somma di età anagrafica e contributi che i lav autonomi



Riforma Dini: 92


22

Età pensionabile


22

Età pensionabile

Donne


22

Età pensionabile

Donne

Dal 2010 : 61 anni


22

Età pensionabile

Donne

Dal 2010 : 61 anni Dal 2012 : 62 anni


22

Età pensionabile

Donne

Dal 2010 : 61 anni Dal 2012 : 62 anni Dal 2018 : 65 anni


22

Età pensionabile

Donne


Riforma imposta dalla Corte di giustizia UE(procedura d’infrazione se non si procede ad equiparazione dei criteri

per pensione vecchiaia tra uomini e donne)


22

Età pensionabile

Donne


Riforma imposta dalla Corte di giustizia UE(procedura d’infrazione se non si procede ad equiparazione dei criteri

per pensione vecchiaia tra uomini e donne)

UE: età pensionabile donne pubblico impiego deve entrare in vigore dal 2012



Lavoratori interessati (D.lgs 252/05)(1 gennaio 2007)



Lavoratori interessati (D.lgs 252/05)

Lavoratori dipendenti settore privato e pubblico

(1 gennaio 2007)





Lavoratori assunti con tipologie legge Biagi

(1 gennaio 2007)






Lavoratori autonomi

(1 gennaio 2007)






Lavoratori autonomi

I liberi professionisti

(1 gennaio 2007)






Lavoratori autonomi


I soci lavoratori di cooperative

(1 gennaio 2007)






Lavoratori autonomi


I soci lavoratori di cooperative

Casalinghe, soggetti che non sono titolari di pensione diretta

(1 gennaio 2007)



Forme pensionistiche complementari




Raccolta dei contributi e loro investimento




Posizione individuale viene alimentata dai contributi versati e dai rendimenti che maturano attraverso la gestione finanziaria di tali contributi.

Raccolta dei contributi e loro investimento




Fondi pensione negoziali (chiusi)




Fondi pensione negoziali (chiusi) I fondi pensione aperti





I fondi individuali pensionistici





I fondi individuali pensionistici

I fondi pensione preesistenti al 1992



Fondi pensione chiusi o negoziali




Nascono da contratti/accordi collettivi anche aziendali





Soggetti interessati





appartenenti ad 1 determinata impresa o gruppi di imprese o determinato territorio








Attività del fondo







Raccolta e adesioni contributi; politica d’investimento:soggetti esterni (banche, assicurazioni, soc gestione risparmi)

Attività del fondo


27

Fondi pensione aperti


27


Istituiti direttamente da banche, assicurazioni, società gestione risparmio. Gestione affidata agli istituti stessi


27


Istituiti direttamente da banche, assicurazioni, società gestione risparmio. Gestione affidata agli istituti stessi

Tutti possono sottoscrivere i fondi

aperti


28

Fondi individuali pensionistici


28


Forme pensionistiche individuali realizzati attraverso lasottoscrizione di contratti assicurativi sulla vita con

finalità previdenziali


29



29


Forme pensionistiche individuali istituite prima dellariforma Amato


29


Forme pensionistiche individuali istituite prima dellariforma Amato

Emanate forme di adeguamento alla nuova disciplina


30



30

Forme pensionistiche individuali



30


Forme pensionistiche collettive



31



31


Attuate mediante adesione individuale a fondi pensioni aperti o piani pensionistici individuali


32



32


L’adesione viene contrattata a livello collettivo


32


L’adesione viene contrattata a livello collettivo

Lavoratori di un’azienda, gruppo di aziende,comparto o settore produttivo



Le forme collettive sono attuate mediante:




Fondi pensioni effettuati attraverso accordo collettivo, aziendale





Fondi promossi o istituiti dalle Regioni






Fondi aperti che ricevono adesioni collettive







Fondi istituiti dalle casse prof privatizzate







Fondi istituiti dalle casse prof privatizzate

Fondi preesistenti


34

Dove e come sono investite le risorse


34


Mercati finanziari italiani, europei e mondiali in

azioni o obbligazioni


34


Mercati finanziari italiani, europei e mondiali in

azioni o obbligazioni

Sono gli organi del fondo che decidono quali attività finanziarie fare


35

Commissione di vigilanza sui Fondi pensione

(COVIP)


35


(COVIP)

Vigila e controlla le forme pensionistichecomplementari


35


(COVIP)


Sottoposta vigilanza Ministero lavoro


35


(COVIP)


Sottoposta vigilanza Ministero lavoro

Ha il compito di controllare la trasparenza e correttezza della gestione dei fondi



La COVIP garantisce:




Il funzionamento del fondo





La politica d’investimento delle risorse






L’ammontare delle posizioni individuali







Le spese per la gestione amministrativa







Le spese per la gestione amministrativa

I diritti che possono essere esercitati dagli aderenti: trasferimento, riscatto,

anticipazioni e prestazioni


37

Quando si ha diritto alla pensione complementare


37


Dopo aver maturato i requisiti d’accesso allapensione obbligatoria


37


Dopo aver maturato i requisiti d’accesso allapensione obbligatoria

Con almeno 5 anni d’iscrizione ad una forma di previdenza complementare


38

Le anticipazioni


38

spese sanitarie per gravi motivi per se,

coniuge/ figli 75% del maturato

Le anticipazioni


38



Le anticipazioni

acquisto e ristrutturazione prima

casa per se/figli 75%8 anni versamenti


38



Le anticipazioni

ulteriori esigenze, fino al 30%, dopo 8 anni di versamenti

acquisto e ristrutturazione prima

casa per se/figli 75%8 anni versamenti



TFR



TFR

Si determina accantonando per ciascun anno di lavoro 1

quota pari al 6,91% della retribuzione lorda



TFR



Gli importi sono rivalutati al 31/12 di ogni anno al tasso di 1,50% in misura fissa e dal

75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT



TFR





Quando viene liquidato, il TFR è tassato con aliquota

IRPEF del lavoratore dell’anno di riscossione.



TFR





Novità importante riforma: il TFR può essere utilizzato

come fonte di finanziamento delle forme pensionistiche

complementari.

Quando viene liquidato, il TFR è tassato con aliquota

IRPEF del lavoratore dell’anno di riscossione.


40

Quanto rende e come si compone il TFR


40

Lavoratore rinuncia al 7% retribuzione lorda



40



Impresa restituisce denaro rivalutato del 75% dell’inflazione annua + 1,5%


40




Esempio


40




Inflazione è 1,7%. Il 75% di 1,7 è 1,2. Sommando 1,2+1,5= 2,7% (Togliere tasse)Esempio


40




Inflazione è 1,7%. Il 75% di 1,7 è 1,2. Sommando 1,2+1,5= 2,7% (Togliere tasse)

Le tasse sono oltre il 20% (IRPEF: 23%)

Esempio


40




Inflazione è 1,7%. Il 75% di 1,7 è 1,2. Sommando 1,2+1,5= 2,7% (Togliere tasse)

Le tasse sono oltre il 20% (IRPEF: 23%)

Fondi pensione tasse: max15%, che diventano 9 in base anni di versamenti

Esempio


41

Scelta sulla destinazione del TFR


41


1 gennaio 2007


41


destinare il TFR maturandoai fondi o mantenerlo c/o datore

1 gennaio 2007


41


destinare il TFR maturandoai fondi o mantenerlo c/o datore

neo assunti: 6 mesi di tempo

1 gennaio 2007


42

Silenzio assenso


42

Silenzio assenso

In assenza di scelta:


42

Silenzio assenso


TFR viene destinato ai fondi previsti

contratto coll, terr, aziendale


42

Silenzio assenso


TFR viene destinato ai fondi previsti

contratto coll, terr, aziendale

Se non ci sono i fondi collettivi, il TFR sarà

destinato al fondo pensione INPS



SENZA SCEGLIERE(SILENZIO ASSENSO)




Fondo categoria nella gestione più prudente.




Fondo categoria nella gestione più prudente.

FONDINPS ( fondo pensione gestito INPS) (se non esiste fondo categoria)



Obiettivo



Obiettivo

Incentivare gli italiani a costruirsi 1 pensione integrativa da affiancare a quella obbligatoria assolutamente insufficiente per le generazioni

future


45

In caso di scelta esplicita


45


TFR: previdenza integrativa


45



Fondo di categoria:scegliendo gestione tra

prudente, bilanciata, aggressiva


45



Fondo di categoria:scegliendo gestione tra

prudente, bilanciata, aggressiva

Banche o assicurazioni: scegliendo tra fondi

pensione aperti o piani individuali


46

TFR in azienda


46

TFR in azienda

Compilare apposito modulo consegnato

datore lavoro (TFR1/2)


46

TFR in azienda



Mantenere il capitale sotto forma liquidazione.


46

TFR in azienda



Mantenere il capitale sotto forma liquidazione.

Gli importi sono rivalutati al 31/12 di ogni anno al tasso di 1,50% in misura fissa e dal 75% dell’aumento dell’indice

dei prezzi al consumo ISTAT


47

TFR in azienda


47

TFR in azienda

Fino a 49 dipendenti il TFR resta in azienda


47

TFR in azienda


Oltre 50 TFR: fondo gestione INPS


47

TFR in azienda


Oltre 50 TFR: fondo gestione INPS

Momento pensione: liquidazione TFR come

se fosse rimasto azienda


48

Attenzione


48

TFR in azienda

Attenzione


48

TFR in azienda

Scelta reversibile

Attenzione


48

TFR in azienda

Scelta reversibile

TFR ai fondi

Attenzione


48

TFR in azienda

Scelta reversibile Scelta irreversibile

TFR ai fondi

Attenzione


49

Scelta fondi pensioni


49


Forma di previdenza complementare

collettiva


49



collettiva


individuale


50

Come scegliere


50

Come scegliere

I rendimenti


50

Come scegliere

I rendimenti

La gestione: azionario, obbligazionario


50

Come scegliere

I rendimenti

I costi: incidenza commissioni

La gestione: azionario, obbligazionario


51

Lavoratori a tempo determinato (- di 6 mesi)


51

Lavoratori a tempo determinato (- di 6 mesi)

Nessun obbligo di scegliere la destinazione del TFRdato che viene liquidato dal datore di lavoro alla

cessazione del contratto


52

Quanto rendono i fondi


53

Il consiglio dell’esperto


53


Pochi anni x pensione:niente rischi dei mercati azionari


53


Pochi anni x pensione:niente rischi dei mercati azionari

Giovani: si può confidare in gestione bilanciata/aggressiva


54



54


Chi è giovane ha molto tempo per recuperare

una flessione del mercato


54




Esempio


54




Per 1 iscritto da 2 anni con quota di €2000: calo del 2%= 40 € di perdita

Esempio


54





Per 1 iscritto da 35 anni con quota di 100000: calo del 2%= 2000 € di perdita

Esempio


54






Esempio

Conta cosa stabilisce lo statuto

di un fondo


54






Esempio

Conta cosa stabilisce lo statuto

di un fondo

Fondi: acquisto azioni solo paesi industrializzati, no in

via di sviluppo


55

Il consiglio dell’esperto(gestione bilanciata azioni/obbligazioni)


55


I fondi aperti che investono almeno il 50% del patrimonio sui mercati azionari hanno performance (un punto e mezzo) + alte

rispetto ad investimenti del 30% in azioni


55




Fondi pensioni aperti con solo obbligazionihanno registrato un + 0,8% contro un 8,9%

realizzato dai fondi azionari


55






Bond UE rende - di un paesein via di sviluppo, ma il primo

offre + garanzie


55






Bond UE rende - di un paesein via di sviluppo, ma il primo

offre + garanzie

Obbligazioni: rischio è legato alla durata:aumenta con l’aumentare della vita del titolo


56



56


Sostanzialmente il capitale può essere investito secondo 3 profili di rischio


56



prudente


56



prudente dinamico


56



prudente aggressivodinamico


57

Il contributo del datore di lavoro


57


Beneficiano di questo contributo i fondi ad adesione collettiva

(fondi negoziali scaturenti da accordo collettivo di lavoro)


57


Beneficiano di questo contributo i fondi ad adesione collettiva

(fondi negoziali scaturenti da accordo collettivo di lavoro)

Sono escluse dal contributo datoriale leforme ad adesione individuale


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Fonti del finanziamento della previdenza complementare


58


TFR


58


TFR

Contributi a carico lavoratore


58


TFR

Contributi a carico lavoratore

Contributi a carico datore(nei casi previsti)


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Tassazione e regime fiscale


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TFR: tassato aliquota IRPEF lav.

23% + bassa (15000 €)


59



23% + bassa (15000 €)

Fondi: 15% si riduce 0,30 ogni anno dopo il 15esimo. 9% (35 anni)


59



23% + bassa (15000 €)

Fondi: 15% si riduce 0,30 ogni anno dopo il 15esimo. 9% (35 anni)

0,30 x20= 6 15-6=9%


60

Deducibilità


60

Deducibilità

Somme versate per i fondi sono deducibilifino ad un importo di € 5164,56


60

Deducibilità

Somme versate per i fondi sono deducibilifino ad un importo di € 5164,56

Lavoratori di prima occupazione assunti dopo il 1/1/2007

possono sforare tale soglia


61

Rendita supplementare


61

Rendita supplementare

Per garantirsi in vecchiaia una rendita supplementaremensile di 500 € è necessario accumulare un

patrimonio di ca. 75000 €


62

Polizze individuali pensionistiche


63

Polizze: la terza via


63


Polizze individuali pensionistiche: Pip.

Sono assicurazioni con finalità esclusivamente

previdenziali


63


Polizze individuali pensionistiche: Pip.

Sono assicurazioni con finalità esclusivamente

previdenziali

Possono accedere tutti lav già iscritti ai fondi o no. Non c’è contributo

datoriale, come nei fondi chiusi o aperti col


64



64


2007: 300mila adesioni, dopo un anno oltre 500mila


64



Costi: 1,9% contro lo 0,4 dei fondi negoziali e1,2 degli aperti


64




Innovazione prodotti + marcata degli altri


64




Innovazione prodotti + marcata degli altri

Principio lifecycle: mix azioni/obbligazioni in relazione età: - azioni e + obbligazioni

all’aumentare età (e viceversa)


65

Conclusioni


65

Conclusioni

Iscritti alle forme pensionistiche complementaria fine 2009 risultano circa 5 mln: +4,7%dell’anno

precedente


65

Conclusioni


precedente

Adesioni soprattutto settore privato


65

Conclusioni


precedente

Adesioni soprattutto settore privato

Netta preferenza dei fondi negoziali e aumento dei Pip


66

C’è da fidarsi?


66

C’è da fidarsi?

Risposta è affidata ai mercati e all’abilità dei gestori


66

C’è da fidarsi?


Presidente Covip: “ è molto improbabileche i fondi rendano meno del TFR”


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C’è da fidarsi?



Simulazione Covip: confronto tra fondi e TFR 20 anni: se i fondi fossero nati nel 1982 oggi il loro valore sarebbe

triplicato al netto dell’inflazione, mentre il TFR sarebbe rimasto quasi fermo


66

C’è da fidarsi?



Simulazione Covip: confronto tra fondi e TFR 20 anni: se i fondi fossero nati nel 1982 oggi il loro valore sarebbe

triplicato al netto dell’inflazione, mentre il TFR sarebbe rimasto quasi fermo

Ma si tratta appunto di simulazioni!


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