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Ufficio stampa Rassegna stampa sabato 8 settembre 2012 Pagina 1 di 156

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Ufficio stampa

Rassegna stampasabato 8 settembre 2012

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Il Resto del Carlino Ravenna

Corriere Romagna Ravenna

La Voce di Romagna Ravenna

INDICE

Prima pagina08/09/12 Prima pagina 7

"Contento per la soluzione trovata ma tra i vecchi i mugugni non mancano"08/09/12 Economia e Territorio 8

Dal pugno di ferro alla stretta di mano08/09/12 Economia e Territorio 9

Faenza-Lugo & Terre di Romagna:La biennale fa il botto in campo 22 espositori08/09/12 Economia e Territorio 11

"Troppe decisioni prese dall'alto, serve una svolta"08/09/12 Politica 12

Cinque consiglieri e qualche divisione08/09/12 Politica 13

Sballo alcol, cresce il rischio tra i giovanissimi08/09/12 Cronaca 14

Monete spagnole del 1500 e ciotole romane nel pozzo08/09/12 Cronaca 15

Più di trecento 'lucciole' nella rete08/09/12 Cronaca 16

Fiera dai grandi numeri, attesi 120 mila visitatori08/09/12 Economia e Territorio 17

Arisa, più intima e vera si racconta e conclude il Festival su Dante08/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 18

Ammutinamenti, l'energia della danza anima la città08/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 19

"Metto in piazza il mio Dante pop"08/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 20

Prima pagina08/09/12 Prima pagina 21

Turista ucciso da legionellosi, chiuso hotel08/09/12 Sanità e Politiche sociali 22

Goccioline killer sempre in agguato08/09/12 Sanità e Politiche sociali 23

Controlli antiprostituzione Più di 300 lucciole nella rete08/09/12 Cronaca 24

Mercato Coperto, trovato l’accordo08/09/12 Economia e Territorio 25

Domani le cerimonie del 691° annuale di Dante08/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 27

Progetto per avvicinare giovani e aziende08/09/12 Economia e Territorio, Lavoro 28

Biennale, il taglio del nastro08/09/12 Economia e Territorio 29

Giorgio Albertazzi e Arisa per Dante202108/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 30

Ammutinamenti da scoprire08/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 31

Prima pagina08/09/12 Prima pagina 32

Il Tar respinge il ricorso della Colli romagnoli08/09/12 Cronaca 33

L’Orchestra Corelli torna ad esibirsi ai Chiostri08/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 34

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Corriere della Sera

Il Giornale

Il Piccolo Faenza

ALLA “CASA MUSEO” DI SANT’ALBERTO08/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 35

Giro di vite contro la prostituzione d’appartamento08/09/12 Cronaca 36

Provincia unica Rimini tenta con prefettura e commercio08/09/12 Economia e Territorio 37

IN PILLOLE08/09/12 Cronaca 38

“Ecco perché il nuovo regolamento non ci convince”08/09/12 Economia e Territorio 39

Siglato l’accordo finale tra Coop e operatori08/09/12 Economia e Territorio 40

CONFESERCENTI08/09/12 Economia e Territorio 41

Impatto ambientale: ‘Esclusi i dottori agronomi e forestali’08/09/12 Ambiente 42

Sanità “Va rivista l’assistenza di base e potenziato il pronto soccorso”08/09/12 Sanità e Politiche sociali 43

‘Che senso ha spendere soldi per zone artificiali?’08/09/12 Ambiente 44

L’olio votivo per celebrare il 691° annuale08/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 45

Si ride con i “Fichi d’India” ma apre il ravennate Viscuso08/09/12 Agricoltura 46

Noi siamo qui per incontrare voi08/09/12 Economia e Territorio 47

Tradizioni e voglia di futuro La Fiera di Lugo aonda le radici nella storia con una data importante perl’Italia08/09/12 Economia e Territorio 48

“Le banche tornino a fare credito”08/09/12 Economia e Territorio 49

IN AGENDA08/09/12 Economia e Territorio 50

Domande scomode per un candidato08/09/12 Politica Nazionale 51

Anticorruzione, tensione governo-Pdl08/09/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 52

Lo sfogo del consigliere scoperchia i malumori dei grillini E Pizzarotti chiede il congresso08/09/12 Politica Nazionale 54

Le lacrime del leader per l'assessore08/09/12 Cronaca, Politica Nazionale 56

I ragazzi tornano all'oratorio In un anno balzo del 10 per cento08/09/12 Sanità e Politiche sociali 57

La task force per il Piano Città, risorse per 2 miliardi08/09/12 Pubblica Amministrazione 58

Pressing Pdl su Berlusconi: «Lo vogliamo in campo»08/09/12 Politica Nazionale 59

E se vincesse davvero Renzi? I vecchi rifonderebbero il Pds08/09/12 Politica Nazionale 61

Londra, ora tocca ad Azzurra (prima pagina)24/08/12 Prima pagina 63

Centraline per marketing turistico24/08/12 Parchi 64

Concorso “Manara”: un libro con i giornalisti premiati31/08/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 65

Il grande crocifisso di Lozzole (prima pagina)31/08/12 Prima pagina 66

Faenza sostiene Cento31/08/12 Sanità e Politiche sociali 67

Amicizia in concerto31/08/12 Turismo, Cultura, Spettacoli, Sanità e Politiche sociali 68

Spediti per la Romagna31/08/12 Economia e Territorio 69

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Il Resto del Carlino

Il Sole 24 Ore

Italia Oggi

La Repubblica

La Stampa

Qui

Fuori onda choc spacca i grillini «Da noi non c’è democrazia»08/09/12 Politica Nazionale 70

La Rete si ribella alla ‘mente occulta’ Mac’è chi grida all’inciucio08/09/12 Politica Nazionale 71

Pier Luigi tra lacrime e orgoglio «Non ci ammazza nessuno»08/09/12 Politica Nazionale 73

Il governo accelera e vara il ‘piano città’ «Pronti due miliardi e cantieri aperti a fine anno»08/09/12 Edilizia e Infrastrutture, Pubblica Amministrazione 74

Consulte inutili, garanti, difensori civici: così il politico silurato trova uno stipendio08/09/12 Pubblica Amministrazione 75

L’INCHIESTA. Interviste pagate, il conduttore Pattacini fa i nomi08/09/12 Politica Nazionale 77

Ciaccia: parte il piano città, cantieri al via entro l'anno08/09/12 Pubblica Amministrazione 78

La fronda degli emiliani contro il potere di Casaleggio08/09/12 Politica Nazionale 79

Se la Pa non paga c'è spazio per correttivi speciali08/09/12 Pubblica Amministrazione 81

In arrivo la patente elettronica08/09/12 Pubblica Amministrazione 82

In breve08/09/12 Pubblica Amministrazione 83

Terremoto in Emilia, tutele da estendere08/09/12 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 84

Il consenso a Renzi esprime anche nostalgia della Balena bianca08/09/12 Politica Nazionale 85

Pizzarotti resta solo al Regio08/09/12 Politica Nazionale 86

Ai comuni andrà il 2.53% dell'Iva08/09/12 Pubblica Amministrazione 87

Sisma, chiarezza sulle ritenute08/09/12 Pubblica Amministrazione, Economia Nazionale 88

Via al piano città. Fondi per 2 mld08/09/12 Pubblica Amministrazione 89

QUELLA FEDE INCRINATA08/09/12 Politica Nazionale 90

I falchi di berlino in piacchiata sulla bce08/09/12 Politica Nazionale 91

IL GURU OMBRA DEL WEB08/09/12 Politica Nazionale 93

Il premier: approvare la legge anti-corruzione08/09/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 94

“Norme in ritardo di dieci anni le aziende oneste vanno in fuorigioco”08/09/12 Economia Nazionale, Politica Nazionale 95

La candidata e quel documento capestro “Tutti i rimborsi a Beppe, ma non firmai”08/09/12 Politica Nazionale 96

Bufera in rete tra i grillini i dissidenti tifano per Favia Pizzarotti si smarca dal capo08/09/12 Politica Nazionale 97

E a Bologna è scattata la conta Favia-Bugani,spettro-scissione08/09/12 Politica Nazionale 98

“Serve un congresso” La rivolta grillina contro “i casaleggesi”08/09/12 Politica Nazionale 100

La Fiera della Romagna (prima pagina)06/09/12 Prima pagina 102

Agricoltura in ginocchio06/09/12 Economia e Territorio 103

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Risveglio 2000

Il turismo parla russo06/09/12 Economia e Territorio, Turismo, Cultura, Spettacoli 104

Un consuntivo stagionale “sostenibile”06/09/12 Economia e Territorio 106

Provincia romagnola, dibattito acceso06/09/12 Politica 108

Poca igiene e tanto degrado a danno dei turisti06/09/12 Ambiente 110

Provincia unica - Ravenna la più indicata a ricoprire il titolo06/09/12 Politica 111

Il Pifferaio di Hamelin procede verso il Candiano06/09/12 Edilizia e Infrastrutture 112

“Non tutti gli alberi dovranno essere rimossi”06/09/12 Ambiente 113

Disinnescata la bomba ritrovata a Classe06/09/12 Cronaca 114

FAENZA GROUP SpA acquisisce il ramo industriale di Grafiche Bazzi+Moretti06/09/12 Economia e Territorio 115

Morelli e le erbe delle donne in Sala D’Attorre06/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 116

Vadim Piccione, una giornata per non dimenticare06/09/12 Cronaca 117

Centro per l’impiego: ecco come prenotarsi06/09/12 Lavoro 118

Esperienze di cooperazione alla biblioteca Classense06/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 119

Polizia a supporto dei cittadini06/09/12 Politica 120

Confcommercio Ravenna boccia il nuovo accordo sulla qualità dell’aria06/09/12 Economia e Territorio 121

Il faccia a faccia in politica è ancora valido06/09/12 Politica 122

Comune, maggiori controlli sui pagamenti delle rette scolastiche06/09/12 Istruzione 123

Nuovi argini di sabbia contro l’erosione06/09/12 Ambiente 124

Librinchiostro: è il momento dell’editoria indipendente06/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 125

Al via l’indagine sulla qualità di anagrafe centrale, Urp e uffici decentrati06/09/12 Edilizia e Infrastrutture 126

Esperienze di cooperazione, un convegno il 7 settembre06/09/12 Economia e Territorio 127

Iter, nuovo accordo con gli istituti di credito06/09/12 Economia e Territorio 128

E’ grido d’allarme per le imprese06/09/12 Economia e Territorio 129

Un 2012 difficile per il nostro scalo06/09/12 Economia e Territorio 130

Ricordando Dante06/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 131

Torna Ammutinamenti il festival di danza urbana e d’autore06/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 132

Una rete di iniziative06/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 133

Trionfo a Buenos Aires per ‘I due Figaro’ diretti da Riccardo Muti06/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 134

Un Museo della filosofia per Ravenna 201906/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 135

Settembre dantesco all'insegna della cultura (prima pagina)01/09/12 Prima pagina 136

Settembre dantesco all'insegna della cultura01/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 137

Opportunità di lavoro01/09/12 Lavoro 138

Corso Fism a Fognano01/09/12 Istruzione 139

Interventi antierosione01/09/12 Ambiente 140

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Sette Sere

Unità

Sportello immigrazione01/09/12 Sanità e Politiche sociali 141

Urban Golf01/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 142

Pier Paolo Pasolini01/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 143

Omaggio a Dante e alla città di Ravenna01/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 144

Settembre dantesco all'insegna della cultura01/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 145

Una città che danza01/09/12 Turismo, Cultura, Spettacoli 146

Provincia unica, la Romagna ci prova01/09/12 Politica 147

Turismo, le stime dei fatturati segnano -25%01/09/12 Economia e Territorio, Turismo, Cultura, Spettacoli 149

"Con 200 espositori mi aspetto molte presenze"01/09/12 Economia e Territorio, Turismo, Cultura, Spettacoli 151

"Siccità, preoccupano le produzioni invernali"01/09/12 Agricoltura, Economia e Territorio 152

«Non si tratta di vecchi o nuovi Ma di chi rappresentiamo»08/09/12 Politica Nazionale 155

Il fuori-onda fa scoppiare i Cinquestelle08/09/12 Politica Nazionale 156

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OGGI SU www,iIrestodelcartinc.:tiravana

FOTOGALLERY nt La commozione per la morte di Maraidì

M% COMMENTO Siglato l'accordo con

Coop per il mercato

r\\\1 SONDAGGIO Unica provincia in Romagna. Favorevole?

Dopo La morte di Vadim

«Lo sballo alcolico va fermato» o A pagina 7

Terremoto tra i grittini

Vandini sogna 11111 posto in. Parlamento o A pagina 6

Cervìa e il sale

La tradizione della 'rimessa' CA pagina 24

08/09/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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Redazione: via Salare 40, 48100 Ravenna Tel. 0544 249611 Fax 0544 39019 s Pubblicità: S.P.E. Ravenna - L.G. &berti, 60 -Tel. 0544 2780651 Fax 0544 270457

stroncato dalla le .onellosi Era Ospite in un al Jergo cermse, chiuso ieri da sindaco su proposta. dell'Ausl Servizi

o A pagina 23

Gran finale con Arisa e Giorgio Albertazzi

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Arise chiuderà il festival daritesce con un concerto in piazza

e Alte pagine 25 e 26

Mercato coperto: pace fatta nelle abitazioni Intesa Coop-esercenti su buonuscite e diritti di prelazione o A pagina 11 o A pagina 3

Carabinieri

Prostituzione: scattano i controlli

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RAVENNA Fornace Zarattini, in Via Monsignor Fabbri

a 1.1.3430 Di ROMAGNA, in Via E. CANTINETTE iVialtei a BOLOGNA, da In Via Persicetarta Vecchia \ al g ornc, FO: 0644,463141 -linfo.ravennaeiriboxstoragia,colli -~intioxstorage.com

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RZAS:S VALUTAZIONI CONTRASTANTI SULL'INTESA SIGLATA DALLE PARTI

«Contento per la soluzione trovata» Ma tra i 'vecchi' i mugugni non mancano

IL CONTENZIOSO, aperto alla fine del 2011 con la più importan-te catena distributiva italiana, pro-babilmente si sarebbe risolto in un grosso flop per i piccoli com-mercianti, mentre l'accordo rag-giunto permette loro di portarsi a casa almeno una discreta buonu-scita che andrà a coprire i costi di

avviamento dell'attività, ma com-porta la totale rinuncia ai diritti di prelazione esercitabili. «Provo un grande disappunto per la scel-ta del nostro Comune di cedere il mercato ad una grande società co-me la Coop», commenta Diana Romagnoli, proprietaria di uno degli alimentari più famosi e on-

gevi del mercato coperto ravenna-te. 'Casamenti Romagnoli' occu-pa infatti il secondo box a sini-stra, rispetto all'ingresso di piazza Costa, sin dal 1970. «Per fortuna — prosegue Diana — l'assessore Corsini e la dottoressa Alberici si sono messi subito all'opera per trovare una soluzione alternativa

per le ultime sette attività rimaste all'intern.o del mercato coperto, fra cui la nostra. E per questo li ringrazio». Roberto Greco, titolare della Bot-tega di Felice, oggi ristorante in via Ponte Marino, si dice soddi-sfatto dell'intesa trovata: «Inizial-mente avevamo deciso di agire

per vie legali, ma dopo l'ultimo in-contro è stato trovato un accordo che soddisfa tutti. Inoltre sono contento della soluzione alternati-va trovata per i miei vecchi colle-ghi».

Alessandro Cicognani

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INVESTIMENTO

Tanto costerà a Coop Adriatica la riquatificazione dei, Mercato coperto

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PREVISIONE

LAVORI

Dovrebbero partire net primo trimestre del prossimo anno e terininare entro 14 mesi

Trastoco Palazzo Mertato è in trattative con una parte degRoperatori che vorrebbero proseguire l'ogffità in piazza delta Resistenza

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Dal pugno di ferro alla stretta di mano Accordo tra Coop Adriatica e titolari dei bax, che rinunciano al diritto di prelazione

UN ANNO fa Coop Adriatica si è aggiudicata, unica partecipante, il bando del Comune per la riqualificazione e la gestione trentennale del Mercato coperto. Il progetto prevede un investimento di 7 milioni dì euro e il bando dava la possibilità, ai commercianti già attivi all'interno, di esercitare una prelazione e di rientrare nei box una volta completata la riqualificazione della struttura. Le trattative però sono naufragate quando gli operatori hanno saputo ch all'interno del nuovo Mercato ci sarebbe stato anche un piccolo supermercato Coop. lì lo scontro e la minaccia, da parte dei commercianti, di impugnare il bando e chieder il risarcimento danni. Oggi la querelle è risolta e le asce di guerra sono state sotterrate.

PACE FLUITA tra Coop Adriati-ca e operatori del Mercato coper-to, Dopo un anno di braccio di fer-ro culminato con la minaccia dei commercianti di chiedere al colos-so della grande distribuzione un risarcimento milionario, l'accor-do è stato siglato. I ventidue titola-ri dei box, alcuni dei quali aveva-no già lasciato il mercato per av-viare nuove attività all'esterno, hanno scelto di non esercitare il diritto di prelazione. Quindi, fini-ti i lavori di riqualificazione, non rientreranno nella struttura gesti-ta da Coop Adriatica. Un risultato importante, raggiunto anche gra-zie al paziente lavoro di mediazio-ne di Confesercenti e Confcom-mercio. Gli esercenti, in cambio, riceveranno una buon uscita pro-porzionata alla superficie occupa-ta dalle attività: l8mila curo per un singolo box, 24, 25mila per uno doppio e 32mila per chi occu-pa tre box. Cifre più alte rispetto agli 8, 9rnila euro offerti in un pri.-

I LAVORI di riqualificazione do-vrebbero partire entro il secondo trimestre del 2013 e terminare nell'arco di 14 mesi. L'interven-to, su una superficie open space di circa 4.500 metri quadrati, preve-de la valorizzazione di piccoli eser-centi e l'inserimento di attività ar-tigianali di qualità. La loro offerta di prodotti alimentari freschi ver-rà integrata da quella di un picco-lo supermercato Coop. «L'accordo raggiunto — osserva l'assessore al Commercio Andrea Corsini è un importante passo avanti che consentirà di prosegui-re il percorso tecnico per arrivare al progetto definitivo. Intanto l'amministrazione prosegue il confronto con una parte degli ope-ratori intenzionata a continuare le proprie attività in uno spazio esterno. Si sta discutendo di piaz-za della Resistenza, non c'è anco-ra niente di definitivo, ma un ac-cordo di massima c'è già»,

Annaffiarla Corrado

IL FUTURO

Coop Adriatica, in collaborazione con te

associazioni, cercherà:ora:m nuovi operatori dieW

vogliano tavorarel'hèV: Mercato ristrutturato

N. N. \\WWWWWWWWW

ALTERNATIVE

auspichiamo possano rimanere fi-no alla fine dell'anno, massimo l'inizio del 2013». La conferma ar-riva anche da Gabriele Co mandi-ni di Confcommercio, li progetto di Coop Adriatica, con l'aiuto del-le associazioni di categoria, è quel-lo di individuare ora altri operato-ri interessati a lavorare all'interno del Mercato.

mo momento da Coop Adriatica, in media, ad ogni operatore.

«SIAMO soddisfatti — spiega il vicepresidente di Coop Adriatica Giovanni Monti. — di avere rag-giunto un'intesa che dà risposta alle richieste degli esercenti stori-ci e, al tempo stesso, permette di andare avanti con un progetto di

riqualificazione urbanistica e commerciale cosi importante. Aprire un conte nzioso infinito sa-rebbe stato dannoso per tutti, so-prattutto per il bene della città». Al momento, spiega Giacomo Co-stantini di Confesercenti, non c'è una data precisa entro la quale gli operatori dovranno lasciare la struttura, «Noi sottolinea

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' SIAMO SODDISFATTI. APRIRE UN CONTENZIOSO INFINITO SAREBBE STATO DANNOSO

' PER TUTTI, SOPRATTUTTO PER LA CITTÀ

GIOVANNI MONTI, VICEPRESIDENTE DI COOP ADRIATICA

Alcuni degli opeo-atori potrebbero proseguire l'attività in piazza Resistenza a desto-a)

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RISTORATORE Roberto Greco, titolare de a o ega di Felice

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Faenza - Lugo ',Terre di Romagna Mrawsw-,F-iterinEr,

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press unE 08/09/2012

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«Troppe decisioni prese dall'alto, serve una svolta» Pietro Vandini sta con i dissidenti

IL TERREMOTO politico all'in-terno del Movimento 5 stelle fa sentire le sue scosse anche a Ra-venna. In un fuori onda trasmes-so dal programma 'Piazza pulita' su La7, il consigliere regionale bo-lognese Giovanni Favia ha critica-to pesantemente la gestione cen-trale del movimento da parte del duo Beppe Grillo — Giartrobetto Casaleggio (l'esperto di comunica-zione che ha pianificato il nuovo

IN P..N1.:MENTO IL capogruppo a Palazzo Merlato non nasconde Le sue ambizioni

soggetto politico): «Nel Movi-mento non c'è democrazia — ha confidato Favia al giornalista tele-visivo, . Casaleggio ci prende tutti in giro». Pietro Validità, con-sigliere comunale a Palazzo Mer-lato, è in sintonia con il pensiero di Favia, e non lo nasconde. «Gio-

vanni ha detto quello che pensa-no molti attivisti — sottolinea. — Troppo spesso gli input arrivano dall'alto, da chi ha la proprietà del logo Cinque stelle. Ora si dovrà di-scutere». Cosa non scontata, dal momento che finora i dissidenti sono stati liquidati con una certa rapidità. Tra gli episodi più con-troversi c'è l'espulsione di Valenti-no Ta-volazzi, consigliere comuna-le ferrarese reo di aver chiesto più

dibattito interno. Andrà così an-che stavolta? «Se viene cacciato Giovanni — avverte Vandini — saranno in tanti a dire 'ciao' al Mo-vimento. Purtroppo, a livello orga-nizzativo, non è vero che 'uno va-le uno'. E Beppe ha annunciato la partecipazione alle elezioni politi-che prima che fossimo pronti». Già, le elezioni politiche: chi sa-ranno i candidati? La premiata ditta Grillo-Casaleggio non vuole

inserire in lista 'grillini' già in ca-rica nei consigli comunali o regio-nali. Eppure sono proprio questi i volti più noti sul territorio. A Ra-venna, Vandini è sicuramente il personaggio più esposto. «Questa incompatibilità non è scritta sul 'Non-statuto' del movimento — precisa. — Io ho una mia idea, ma se i nostri sostenitori la pensasse-ro diversamente, mi adatterei». Se Vandini si schiera con Fa -via, il

W\IITI I FSENTN «Noi abbiamo la massima Libertà. Certo ai livelli più atti c'è qualche problema»

consigliere comunale faentino Maurizio Montanari frena: «Qui abbiamo la massima libertà — as-sicura. Nessuno ci ha mai im-posto niente, quindi non so a cosa si riferisca Favia. Certo, ai livelli più alti c'è qualche problema».

Francesco Monti

I RISULTATI ALLE ELEZIONI

PER CENTO

i voti ottenuti dal Movimento 5 stelle alle comunali di Ravenna nel 2011. IL candidato

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PER CENTO

IL risultato raggiunto, nel 2010, dalla lista Fatti sentire — Movimento 5 stelle nelle comunali a

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iL QUADRO

Cinque consiglieri e qualche divisione

TRE consiglieri comunali a Ravenna (Pietro Vani-lini, Francesca Santarella ed Eli-sa Renda), due a Faenza (Maurizio Montanari e Vin-cenzo Barnabè): questa è la pattuglia dei ‘grillini 2 in pro-vincia. La compagine potreb-be ampliarsi nel maxi-turno elettorale del 2014, quando andranno al voto i comuni della Bassa Romagna, i cen-tri del faentino, Russi e Cer-via. Nella città delle saline è attivo il gruppo dell'Onda, guidato da Alessandro Mar-coni. Pur non partecipando

politica, simpatiz-zano per il movimento an-che i titolari dello street bar Zouk Salitami, che espone le bandiere a cinque stelle: due realtà distinte ma vicine. A Ravenna, invece, c'è stata una scissione traumatica: ini-zialmente anche Ravenna Punto a capo faceva parte del `meetup' bizantino di Beppe Grillo, ma poi l'associazione di Samantha Comizzoli si è allontanata dal movimento, tanto da presentarsi da sola alle elezioni.

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Sballo alcol, cresce il rischio tra i giov ssimi Amministratori pubblici, insegnanti e esperti del Sert ieri a confronto con i ragazzi

A DUE mesi dalla morte di Va-dim Piccione, il giovane ravenna-te rimasto vittima il 7 luglio del troppo 'sballo' a Riccione, ieri i fa-miliari, gli amici e le istituzioni hanno voluto commemorarlo in. un incontro tenuto in Municipio. Il ricordo si è aperta con un filma-to fotografico che ha ripercorso tutta la vita di Vadim, dall'infan-zia, alle mattinate trascorse sui banchi di scuola, le serate con gli amici, i pomeriggi al parco. La sa-la pre consiliare del Comune era gremita e nessuno è riuscito a trat-tenere le lacrime per quel ragazzo sempre solare, allegro e con tanta voglia di vivere, come lo descrive chi lo conosceva meglio. «Il sogno di ogni insegnante è quello di avere un interlocutore intelligente, curioso e stimolante. Bè Vadim era tutto questo» con queste parole lo ricorda Annama-ria Buzzi, sua insegnante negli ul-timi due anni di scuola, «Per me è stato un privilegio essere una sua docente. Posso dire di avergli inse-gnato delle cose, ma ne ho impara-te anche tante». I genitori ancora oggi non si fanno una ragione del. fatto che gli amici si siano potuti dimenticare di lui durante quella maledetta serata a Riccione per la Notte Rosa. «Questi non sono amici, sono solo conoscenti» paro-le dure quelle del padre di Vadim,

Giuseppe Piccione, che decide co-munque di lanciare un segnale per i giovani d'oggi: «smettetela con lo sballo a tutti i costi. Non siete i super di ogni cosa. Ascolta-te i vostri genitori, imparate a par-lare con loro». L'incontro è stato l'occasione per affrontare il tenia scottante degli eccessi, con un slogan quanto mai esaustiva: 'Droga e alcol: dire no è il vero sballo'. Giovanni Greco, del Sert, cerca di toccare il cuore dei ragazzi presenti in sala. «At-tenzione. La trasgressione fa par-te del mondo dei giovani, ma die-tro l'assunzione di stupefacenti e

il consumo di alcolici c'è solo un mondo finto di dolore, solitudine e malattie». «Quando si affronta-no questi temi — spiega il sinda-co Matteucci — ci sono tre parole che mi vengono in mente che trat-teggiano il percorso da seguire, al fine di combattere questi fenome-n i in forte aumento: prevenzione, informazione e repressione attra-verso le leggi. Da sempre lotto contro l'abuso degli alcolici, feno-meno che oggi è giunto anche fra i ragazzini delle scuole medie, e di certo non smetterò di continua-re a farlo».

Alessandro Cieognani

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INIZIATIVA

familiari, gli amici di scuota e di serata, gli

insegnanti. Nesstme e mancato ieri per

commemorare Vedigli. A ricordarlo sono state le parole dei genitori e un

filmato degli amici

Quello dello sbatto è uno dei temi più attuali e fra i più preoccupanti quando

si parta dei giovani. L'abuso di ateo/ e

rassunzione di stupefacenti dilaga

anche fra gli under 16

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da tabaccai «C'è bisogno di fare una riflessione seria». Il sindaco di Riccione, Massimo Pitoni, non ha dubbi. Il dilagante abuso di alcolici va coinbattuto ad ogni costo, «Il fenomeno del bere si sta progressivaniente aggravai-3(10 e il problema

non e tutto dei Infatti oggi i ragazzi comprano gli alcolici prima di andare a divertirsi, all'interno dei supeniiercati („, elemen o nuovo, nei tabaccai. Ma la nagfflor parte di loro non hi

a alcuna idea degli effetti devastanti dell'alcol sull'organismo, Se sul fronte della prevenzione degli incidenti si è fatto tanto, non si può dire lo stesso per quanto tigaanla lo sballo defivante da alcolici e droghe. be Come

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Monete spagnole del 1500 e ciotole romane nel pozzo

Le ricerche proseguiranno anche Og gi

IL GRUPPO ravennate archeolo-gico continua a scoprire preziosi reperti nel sottosuolo della città. I volontari, che costituiscono un in-sieme vario ed eterogeneo che comprende archeologi e sub, ma anche idraulici, elettricisti e geo-metri, sono al lavoro in via Farini per lo scavo di un pozzo trovato chiuso, riempito di lena e costitu-ito da mattoni puteali, a settore se-mi-circolare, probabilmente ro-mani. «Bisognerà verificare, per-chè la forma dei mattoni è tipica-mente romana, ma la costruzione del pozzo potrebbe essere successi-va», riferisce Federica Lelli, capo-cantiere della Phoenix Archeolo-gia. E' la società che ha trovato il pozzo durante il controllo dello scavo per la posa di tubi del gas da parte di Hera. E ieri, tra gli sguardi incuriositi dei passanti e dei turisti in una via centrale come viale Farini, so-no stati recuperati un pettine d'os-so, probabilmente d'epoca roma-na o bizantina, una moneta spa-gnola che risale al 1500 circa e nu-merosi frammenti di ceramica che, da una prima analisi, dovreb-bero risalire ad un periodo com-preso tra il 1500 e il 1700. Trova-te, inoltre, delle 'zampe di gallo':

distanziatori dell'epoca che veni-vano utilizzati per tenere separati i pezzi di ceramica durante la cot-tura e dal cui recupero si può de-durre che, nella zona, potrebbe es-serci una piccola fornace. «Siamo arrivati a scavare fino a una profondità di 4 metri rac-conta nel pomeriggio Giovanni Ricci, presidente del Gruppo ar-cheologico — Abbiamo recupera-to, nelle ultime ore alcuni oggetti

, , GIOVANNI FUCCI

Netta prima giornata di scavi abbiamo raggiunto una profondità di circa 4 metri. In fondo trovati oggetti d'epoca romana

di epoca romana tra cui una cioto-la e un manico di un mortaio». «Si segnalano, in particolare, frammenti di marmo combinati in varie composizioni di colore e forme per creare motivi pavimen-tali» precisa Samantha Cortesi, vi-cepresidente del Gra. Gli scavi proseguiranno anche oggi.

Valerio lazzi

OGGI SECONDO ROUND Le ricerce sono condotte dal Gruppo archeologico ravennate con la supervisione di Federica Lelli di Phoenix Archeologia (a destra)

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PROSTITUZIONE FENOMENO RIDO I I O DRASTICAMENTE SU ADRIATICA, ROMEA NORD E IN CI I I À

Più di trecento 'lucciole' nella rete I carabinieri ne hanno indagate 78 e proposte 174 per il foglio di via

L'AVEVANO promesso e l'han-no mantenuto: controlli quotidia-ni, di giorno e di notte, sulle strade maggiormente interessate dal feno-meno della prostituzione, vale a di-re l'Adriatica e la Romea Nord e anche nelle zone della stazione fer-roviaria, della Rocca Brancaleone e del porto. I risultati degli inter-venti svolti dai carabinieri delle Compagnie di Ravenna e Cervia-Milano Marittima sono stati evi-denti (anche se nessuno dei tanti che avevano pubblicamente recla-mato maggiore severità lo ha rile-vato altrettanto pubblicamente): il numero delle 'lucciole' è diminui-to drasticamente e, con esso, il sen-so di insicurezza e di criminalità diffusa più volte denunciato a livel-lo politico e da numerosi cittadini ravennati.

DALL'INIZIO dell'estate sono state identificate complessivamen-te 317 prostitute. Il contingente più numeroso è stato quello prove-niente dalla Romania: 172. Nume-rose anche le ungheresi (62), le bul-gare (38) e le albanesi (28). Nella

F`,,VOREGGUMENTO Ne í guai anche un italiano che accompagnava te donne su Luoghi di 'Lavoro'

rete dei controlli sono poi finite tre moldave, due nigeriane, due po-lacche, due brasiliane e otto donne provenienti da altrettanti Paesi ex-tracomunitari. Tutte le 'lucciole' sono state di volta in volta accorti-

pagnate al Comando per una com-pleta identificazione; per quelle provenienti da Paesi extracomuni-tari si è trattato anche di verificare la regolarità della presenza nel ter-ritorio nazionale. Per 174 prostitu-te è scattata la proposta di applica-zione del foglio di via obbligatorio con divieto di fare ritorno a Raven-na, mentre 78 — che il foglio di via l'avevano già ricevuto — sono state indagate a piede libero per aver ignorato il provvedimento.

Altre otto sono finite nei guai per violazioni relative alla normativa sull'immigrazione.

FRA TANTE 'lucciole' prove-nienti da ogni dove è finito nei guai anche un cittadino italiano. Nel corso dei servizi nelle zone 'a luci rosse', i carabinieri lo hanno notato più volte accompagnare le donne 'al lavoro' ed è emerso che il servizio di trasporto avveniva dietro compenso in denaro. L'uo-mo è stato indagato a piede libero per favoreggiamento della prosti-tuzione.

I CONTROLLI su strada prose-guiranno, ma i carabinieri del Co-mando provinciale di Ravenna hanno già fatto un'altra promessa: già nei prossimi giorni la loro at-tenzione si estenderà, con lo stesso rigore, al fiorentissimo settore del-. la prostituzione 'casalinga', quella esercitata in abitazione. Nel miri-no in primo luogo i proprietari de-gli immobili, spesso ben coscienti della reale destinazione d'uso del-le loro proprietà: appartamenti e villette a schiera affittati, spesso a peso d'oro, a 'lucciole' e trans,

STRANIERE II contingente più numeroso è quello romeno: 172 ragazze. Seguono ungheresi (62), bulgare (38) e albanesi (28)

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OGGI APRF LA Zn.kNN.,L PRI DI 300 I BOX DELLE AZIENDE

Fiera dai grandi n eri, attesi 121 a visitatori «L'IMPEGNO che abbiamo de-dicato all'organizzazione della Fiera ha dato i suoi frutti: il nu-mero degli espositori è nettamen-te al di sopra delle aspettative ini-ziali e l'esposizione sarà caratteriz-zata da strutture belle e innovati-ve. Ora non resta che attendere il pubblico». A poche ore dal taglio del nastro dell'edizione 2012 del-la Fiera Biennale di Lugo, Sergio Ustignani. amministratore delega-to della Romagnola Promotion. (la società pubblico-privato che organizza l'evento) si dichiara molto soddisfatto. La XXIV Fie-ra Biennale dell'agricoltura, arti-gianato, industria e commercio di Lugo sarà inaugurata oggi alle 17, con gli interventi, dal palco cen-trale di largo Baruzzi, del sindaco Raffaele Cortesi presidente della Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Claudio Casadio presi-dente della Provincia, Gian Carlo Muzzarelli assessore regionale al-le attività economiche. Seguirà il. 'taglio del nastro', dopo di che la fiera sarà visitabile e si protrarrà fino a domenica 16 settembre.

SONO presenti 223 espositori, per un totale di oltre 300 box ven-duti. «Fino a maggio risultavamo in perdita dell'85% di partecipan-ti — sottolinea Ustignani — poi

L'ORW,NIZZATORE «ieri venduti gii uLtimi stand Grande spazio a casa, auto e risparmio energetico»

la campagna pubblicitaria che ab-biamo organizzato, contattando circa 3rnila aziende e stampando 170mila sacchetti pubblicitari gra-tuiti per le panetterie, le adesioni hanno avuto un incredibile incre-mento e abbiamo venduto gli ulti-mi box alla vigilia dell'inaugura-zione. Le richieste sono state tan-te al punto che abbiamo ceduto anche lo stand della nostra Roma-gnola Promotion: vorrà dire che useremo un tavolino», La Biennale, aggiunge Ustignani, «può essere un ottimo volano per un'impresa. Basti pensare che nel 2010 un'azienda partecipante ha realizzato 530mila curo solo con le vendite dirette in fiera. Inoltre, non si tratta di una fiera 'territo-riale', in quanto ci sono espositori anche da altre zone, ad esempio Torino, Mantova, Bologna, Mode-na e Sicilia». Svariati anche i setto-ri presenti, tra cui spicca, sottoli-nea Us'fignani, «quello riguardan-te la casa, in tutti i suoi aspetti: dal risparmio energetico all'arre-

dame nto, dagli infissi ai sistemi di sicurezza. Forte presenza an-che per il settore agricolo, inoltre saranno presenti tutte le conces-sionarie di auto del territorio».

ANCHE con le maggiori novità: saranno infatti presentati il nuo-vo trattore super tecnologico T8 della New Holland e la nuova Vol-vo V40. Saranno inoltre partico-larmente attraenti il settore vivai-stico e il palco illuminato, allesti-to per alcuni eventi, anch'essi in un certo senso una novità in quan-to era dal 2002 che non si organiz-zavano spettacoli di questo tipo in fiera. La sera del 12 settembre ci sarà un incontro con l'alpinista Nives Meroi che ha raggiunto per 8 volte la quota di 8000 metri; inoltre ci saranno serate con filma-ti, tra cui quelli dei viaggi del miti-co `Topone', ovvero il lughese Vit-torio Piva. Il finale della fiera sarà dedicato ai bambini con l'esibizio-ne, nel chiostro del Carmine, di un coro composto da giovanissi-mi provenienti da tutt'Italia, il cui ricavato andrà a favore delle zone terremotate. L'edizione 2010 registrò oltre 120mila visita-tori. «Non resta che augurarsi conclude Ustignani — di supera-re questa già notevole cifra»,

Lorenza Montanari

Anche per l'apertura odierna della Fiera Biennale sone attese molte persone, come avvenne nel 2010

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PROTAGONISTA La voce della cantante Arisa chiuderà il festiva1 Dante 2021

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DANTE 2021 AD ALBERTAZZI VERRÀ DATO IL PREMIO SIMBOLO DELLA MANIFESTAZIONE

Arisa, più intima e vera, si racconta e conclude il Festival su Dante

La cantante questa sera in piazza del Popolo presenterà Amami' GLI Antichi chiostri francescani della Fondazione Cassa faranno da cornice anche all'ultimo ap-puntamento pomeridiano con gli studiosi ospiti di Dante 2021. Al-le 17.30 Lorenzo Renzi e Luca Az-zetta, che si incontreranno per la prima volta, si confronteranno sulla figura di Francesca da Rimi-ni, per cercare di capire chi sia sta-ta realmente. Renzi e Azzetta dia-logheranno, prendendo per mano il pubblico degli 'amanti' di Dan-te che potrà apprezzare con uno sguardo più consapevole uno fra i maggiori e più noti episodi dell'inferno, quello del canto V. Al termine dell'incontro, dopo le parole, anche la musica, con 'Per Francesca da Polenta' interludio musicale per voce, liuto, salterio e percussioni in cui Stefano Alba-rello e Marco Muzzati presente-ranno un programma di musiche dell'epoca di Francesca, quelle che giovinetta poteva ascoltare quando viveva a Ravenna, ed era 'solo' Francesca da Polenta.

IL FESTIVAL avrà poi il suo cul-mine questa sera alle 21 in piazza del Popolo, con la consegna a Giorgio Albertazzi del premio 'Dante Ravenna 2012'. Il decano degli interpreti danteschi è tal-mente in intimità con i versi della Commedia da intitolare il suo in-tervento, con una sorridente 'ca-

priola', Dante legge Alberiazzi. Titolo questo anche di un suo spettacolo di alcuni anni fa.

NELLA stessa serata, alle 22 cir-ca, la festosa chiusura di Dan-te2021 avrà la voce di Arisa, arti-sta che ha raggiunto la popolarità con la vittoria a Sanremo giovani nel 2009. Lontani i tempi di 'Sin-cerità', Arisa con 'Amami', l'al-bum che presenterà a Ravenna, ac-compagnata al pianoforte da Giu-

seppe Barbera, mostra la sua di-mensione 'vera', più intima. Musi-calmente e stilisticamente molto preparata da anni di studio assi-duo, iniziato come interprete al Cet di Mogol, Arisa è un'artista a tutto tondo che passa delle espe-rienze di Sanremo, dove nel 2012 si classificata al secondo posto, al cinema dove è tra i protagonisti di 'Tutta colpa della musica'. Tut-ti gli appuntamenti sono ad in-gresso libero. Info.: 0544 215748,

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APPUNTAMENTI • L.hwont"o

Atte 1730 Lorenzo Renzi e Luca Azzetta si confronteranno sulla figura di Francesca da Rimini Al termine, spazio a un interludio musicate

Stasera alle 21 in Piazza del popolo l premio Dante Ravenna 2012 sarti consegnato a Giorgio Albertazzi, decano degli interpreti danteschi

Alle 22 La chiusura deL festival con La voce della:cantante Arisa, seconda all'ultimo fettiVal. di Sanremo arriva per presentare Ualbum 'Amami'

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Ammutinamenti, l'energia

della danza anima la città

IL FESTIVAL Ammutinamenti prosegue oggi con Darsena Da:n.- ce Raids: Evento speciale in Dar-sena di Città, e con moltissimi al-tri eventi in tutto il quartiere. Ad aprire il programma, questa mattima alle 10, sarà il convegno 'Darsena, con voce di donna', che prevede la proiezione del video re-alizzato da 'La Darsena che vor-rei'. Nel pomeriggio, alle 17, Pop Up Play Gruppi gioco a sorpresa, in cui sono coinvolti i bimbi dai 3 ai 10 anni. Alle 20, in Darsena, il progetto formativo Intercity. L'iniziativa è rivolta a otto giova-ni autori di danza emiliani (Elena Giacchetti, Barbara Berti, Alice Bariselli, Cinzia Pieiribiasi) e pu-gliesi (Manuela Lops, Mariano Cipriani, Belen Duarte, Michele Gorizia), che si sperimentano nel-la realizzazione di creazioni coreo-grafiche in urbano o si le-specific, attraverso un percorso di due set-timane in tre differenti città: Bo-logna (7 settembre nel cartellone del festival Danza urbana), Raven-na (8 settembre per Animutina-menti) e Carpi (15 settembre nell'ambito del Festival della Fi-losofia). Tutor dei giovani coreo-grafi è Antonio Carallo, storico danzatore della compagnia di Pi- na Bausch. Due gli eventi della città: alle 21.30 nel palazzo sede dell'autorità portuale si terrà la performance di tango Milonga Portefia. Alle 22.30 la compagnia Dewey Dell di Teodora Cas -telluc-ci presenta lo spettacolo Grave.

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CULTURA I SPETTACOLI I SOCIETÀ

il Resto del Carlino il caff 08/09/20/2

Periodicità: Quotidiano

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L'INTERVISTA GIORGIO ALBERTAZZI RICEVE A RAVENNA IL PREMIO INTITOLATO AL POETA

«Metto in piazza il mio Dante pop» L'attore stasera racconterà l'amore che da sempre lo lega all'Alighieri

CLaudìo Curnanì RAVENNA

ALBERTAZZ1 lei stasera alle 21 in piazza del Popolo, per Dante2021, riceverà il premio intitolato al Som-mo Poeta. Ma non solo: proporrà un intervento a cui ha dato un tito-lo ad effetto, 'Dante legge Albertaz-zi'. Che vuoi dire? Cita Carmelo Be-ne? «Ma no, il fatto è che, dopo tanti an-ni di intesa, il rapporto fra me e Dante è molto confuso. Io dico che bisogna fingere di fingere Dante perché il poeta vuole sapere che fac-ciamo di lui. I suoi versi sono sound, pensiero, sentire».

Come articolerà il suo inter-vento?

«La mia sarà una riflessione. Ho un sacco di cose da dire, spero mi lascino spazio. Perché io sono stato il primo a fare Dante nelle piazze e voglio raccontare come sono arriva-

A PROPOSTO BENION: «Roberto è un commentatore ottimo, ma rendecasillabo è tutta un'altra cosa...»

to lì. Poi interpreterò un canto, non so ancora quale. Sono poco por-tato al Paradiso. Penso che farò Ulisse o il conte Ugolino».

Come è nata la sua passione per le Divina Commedia?

«A scuola, dopo essermi innamora-to della professoressa di italiano. Dante e Shakespeare sono i pilastri della mia formazione. Ma bisogna-re capire che Dante è pop».

A proposito di popolare, Beni-gni ha portato questo poesia nelle mazze, in tv, a Sanre-mo...

«Trovo che Roberto abbia una stra-ordinaria capacità di commento ma il verso vero e proprio resta sco-lastico. Il suo è un Dante detto, compresso, intenso, partecipato fra amici...Ma via, l'endecasillabo è un'altra cosa».

In passato la sfida fra grandi &Mori era racchiusa fra lei, Carmelo Bene e Vittorio Sas-srnan. Cosa pensa ora dei suoi rivali?

«Carmelo, malgrado gli insulti che ci siamo reciprocamente dedicati, era quello più vicino a me. Il suo Dante era puro melodramma. Ga-smanu era il più distante e accade-mico, non puntava sul sentire.,.».

Quali sono le serate dante-sche che ricorda con più piace-re?

«Sono tante. A Rimini l'ho recitato in mezzo all'acqua, sulle palafitte. A Bologna sono salito sulla torre Asinelli 28 anni dopo Carmelo. Dante è la piazza, è il grido».

Lei in questo periodo sta te- nendo stage per giovani atto- ri in giro per l'Italia, Perché?

«Come un pellegrino cerco di fare qualche miracolo. E' un lavoro sot-terraneo ma molto vitale. Cerco di fornire l'idea di un attore diverso. Bisogna rinnovare i canoni, modifi-care gli schemi vecchi ed acquisiti. lo inseguo l'umano possibile».

Cosa manca al teatro oggi? «Mancano le produzioni e i relativi finanziamenti. E per questo io con-tinuo a dire che serve una legge per la defiscalizzazione».

E sul piano estetico? «Bisogna tornare all'artigianato, la-vorare insieme. Questo è il futuro. Più uno spettacolo è ben fatto e più è morto. L'unico ad averlo capito è un maestro come Peter Brook».

Progetti? «Una miriade. Uno spettacolo dedi-cato a Puccini, l'inventore del can-to parlato, che debutta a ottobre a Roma, la ripresa di 'Filosofi alle pri-marie' e un nuovo testo che sto scri-vendo 'Memorie di un grande amo-- re' da Marquez e Kawabata».

Cosa l'errsoziorserà di più sta-sera e Ravenna?

«Il fatto che sono stella città, di Dan-te, che qui c'è la sua tomba. E' cu-rioso pensare a quante cose ci uni-scano»„

Ad esempio? «Quella di non essere amati a Firen-ze»,

L'incontro Negli antichi chiostri francescani alle 17,30 Lorenzo Renzi e Luca Azzetta si interrogano su chi sia stata realmente Francesca da RtMinì. Alta fine interludio musicale

Il, grande attore Alte 21 in piazza dei. Popolo il. viaggio nell'universo dantesco proposto nelle quattro glornatedetfogival„„„„„„„„„„„„„„„„„. (0§§ culmine

II. concerto Festosa chiusura alte 22 con La voce di Arisa, artista che ha raggiunto popolarità con la vittoria di Sanremo Giovani net 2009. li suo ultimo album è 'Amami'

GALLERY

i fini dicitori Ge'etannare Dante è cosa de ,:gtandi attori, E 0015i.ico, insieme ad Athertazzi, ha apprezzato negti anni Canneto Bene, Vittorio Gassman, RoberLo Benigni

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L'ULTIMO GIORNO DEL FESTIVAL

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euro 1,20 Anno XX / N. 249

SABATO 8 SETTEMBRE 2012

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di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

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press unE

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€L, LUTTO. In una piazza gremita l'ultimo saluto del- CONFORTO, A confortare la famiglia e i com- L'MMOLAZ1ON E. A Maraldi, presidente di Circo- la città a Gabrio Maraldi, l'assessore all'Urbanistica pagni di giunta e di partito è intervenuto al funerale, scrizione, consigliere comunale e assessore per tre man-stroncato da un infarto martedì sera, mentre lavo- a titolo personale, il segretario nazionale del Pd Pier dati, sarà intitolata la sala giunta di Palazzo Merlato. rava come volontario alla festa del Pd. Luigi Bersani. •SERVIZI alle pagine 3 e 4

Turista ucciso da legionellosi Disposta la chiusura di un albergo a Pinarella

• SERVIZIO a pagina .5

Muore in moto ex assessore Andrea Bugamelli, 34 anni, lascia moglie e due figli piccoli

• SERVIZIO a pagina 13

RAVENNA

FAENZA IMOLA IMOLA

Controlli dei carabinieri

Imprigionato con le braccia

Caso Terremerse, il Tar A fianco dell'asse attrezzato Fermate 300 lucciole sotto la cabina del camion

dice no alla Cantina dei colli incuria e abbandono

RAVENNA. Da fine giugno a fine agosto: i carabinieri hanno

identificato 317 prostitute sulle strade di Raven- na e Cervia. Per più della metà verrà richiesto che la questura disponga l'ob- bligo di ritorno

al proprio Paese di residenza. • SERVIZIO a pagina 7

FAENZA. Resta con le braccia sotto la cabina ribaltabile del

camion che sta-va controllando dal di sotto: im-provvisamente, l'abitacolo si sgancia dai suoi alloggiamenti e gli si rovescia addosso, impri-

gionandolo. Ferito 37enne. • SERVIZIO a pagina 9

IMOLA. Il Tar ha respinto il ricorso sulla richiesta di so-

spensiva avanza-ta dalla Cantina dei colli roma-gnoli per la vi-cenda della can-tina di via Bicoc-ca costruita da Terremerse. Da restituire un mi-

lione e 353mila miro. • SERVIZIO a pagina 15

IMOLA. Traffico e... rifiuti. In due parole: l'asse attrezzato.

Che a fianco del via vai delle au-tomobili che o-gni giorni si spo-stano dal quar-tiere Pedagna al-la zona indu-striale mostra un quadro di in-

curia e abbandono. • SERVIZIO a pagina 13

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Pagina 5 Turista ucciso da legionellosi. chiuso hotel

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0_1 1_/tA 08/09/2012 orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

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pressunE

L'uomo era arrivato Ordinanza a scopo cautelativo

in Romagna lo scorso IL CASO in attesa dei risultati delle analisi

25 agosto, oggi i suoi funerali sui campioni d'acqua prelevati

Turista ucciso da legionellosi, chiuso hotel La vittima è un brianzolo di 74 anni

Nella sua comitiva anche un altro caso

RAVENNA. Un uomo di 74 anni originario della provincia di Monza morto giovedì sera all'o-spedale di Ravenna, un altro (appartenente alla stessa comitiva di turisti lombardi) ricoverato da giorni. Torna in Riviera l'incubo legionella che ha spinto le autorità sanitarie a chiudere un albergo di Pinarella a scopo cautelativo.

La notizia è stata con-fermata ieri sera dalla stessa Ausl con un comu-nicato ufficiale.

La vittima si chiama Angelo Villa ed è resi-dente in un piccolo Co-mune della provincia di Monza dove già oggi alle 15,30 si terranno i fune-rali.

L'uomo, già gravato da altre importanti patolo-gie, era stato ricoverato nel pomeriggio di ieri dopo l'aggravarsi di uno stato febbrile e di una grave insufficienza re-spiratoria causato dal batterio della legionella. Alle 20 il suo decesso nel reparto di Terapia Inten-siva.

Purtroppo non si trat-tava però dell'unico ca-so: pochi giorni prima un altro uomo (arrivato

a Cervia con la stessa compagnia di turisti) era stato ricoverato con gli stessi sintomi e le ana-lisi avevano confermato la presenza del batterio. Per fortuna il decorso e-ra stato diverso. Due e-pisodi in pochi giorni hanno però spinto il Ser-vizio di Igiene pubblica dell'Ausl a proporre un'ordinanza di chiusu-ra dell'albergo dove il 25 agosto scorso era arriva-to il gruppo di turisti lombardi. L'ordinanza è stata accolta dal sindaco nonostante l'Ausl sia an-cora in attesa del risul-tato degli esami eseguiti su alcuni campioni di ac-qua prelevati nella strut-tura dagli ispettori.

Del caso è stata imme-diatamente informata anche la Procura della

Repubblica, che ha aper-to un fascicolo in merito. Qualora le analisi doves-sero confermare la pre-senza del batterio nelle condutture dell'hotel si dovrebbe comunque compararne il ceppo con quello isolato dai prelie-

vi fatti sui due anziani colpiti dall'infezione ai polmoni. Si dovrà in-somma capire con esat-tezza quando e dove i due turisti abbiano con-tratto l'infezione. Pro-prio come nel caso dell'ultima vittima regi-

strata a Ravenna, una 64enne originaria del Modenese morta nel giu-gno scorso dopo una bre-ve permanenza in un al-tro albergo del Cervese dove si era trasferita in seguito al terremoto in Emilia.

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08/09/2012

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Turista u *so da legionellosi chiuso hotel :

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Goccioline killer sempre in agguato

RAVENNA. La legio-nellosi è una grave forma di polmonite causata da batteri ap-partenenti al genere comunemente cono-sciuto come Legionel-la.

Concentrazioni ele-vate del batterio pos-sono essere rilevate in sistemi di acqua condottata (sia calda che fredda) sottoposti a scarsa manutenzio-ne, o anche all'inter-no di impianti di cli-matizzazione dell'a-ria.

La legionellosi vie-ne generalmente con-tratta per via respira-toria, mediante ina-lazione di goccioline d'acqua nebulizzate

in cui e contenuto ll batterio.

Più le goccioline so-no piccole, più sono pericolose; gocce d'acqua con un dia-metro inferiore a 5 micron raggiungono infatti più facilmente le basse vie respira-torie creando gravi problemi ai pazienti.

La legionellosi può infettare persone di tutte le età, ma è par-ticolarmente diffusa tra le persone anzia-ne, tra i fumatori o le persone affette da condizioni polmona-ri croniche.

Particolarmente e-sposti al rischio sono anche gli individui immunocompromes-si, come quelli affetti da diverse forme di cancro, da infezione con Hiv, da insuffi-cienza renale, da dia-bete o le persone tos-sicodipendenti.

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Pagina 5 Cronaud Raverna

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Controlli antiprostituzione Più di 500 lucciole nella rete

CARABINIERI Controlli antiprostituzione

Più di 300 lucciole nella rete Blitz dell'Arma dalla statale Adriatica fino alla Rocca Brancaleone

RAVENNA. Da fine giu-gno a fine agosto: nei due mesi centrali dell'estate i carabinieri hanno identi-ficato 317 prostitute sulle strade di Ravenna e Cer-via. Per più della metà verrà richiesto che la questura disponga l'ob-bligo di ritorno al proprio Paese di residenza, per al-tre 78 è arrivata la denun-cia per violazione della stessa misura preventiva già ricevuta in passato.

Il comando provinciale dell'Arma ha incremen-tato i servizi di contrasto alla prostituzione in stra-da impiegando gli uomini delle Compagnie di Ra-venna e Cervia Milano Marittima, soprattutto a seguito delle crescenti la-mentele da parte dei cit-tadini residenti nelle zo-ne dove si concentra la presenza delle lucciole. Ma anche a seguito degli allarmi lanciati dalle am-ministrazioni locali.

Quasi quotidianamente i militari hanno perlu-strato le zone dove la pre-senza delle lucciole è sto-ricamente radicata o do-ve è comparsa in tempi più recenti - lungo la sta-tale 309 Romea, la statale 16 Adriatica, la stazione ferroviaria di Ravenna, la Rocca Brancaleone e l'area portuale - racco-

gliendo le ragazze trovate in strada per accompa-gnarle in caserma, iden-tificarle e, trattandosi in tutti i casi di straniere, verificare le rispettive posizioni riguardo le leg-gi sull'immigrazione: 172 romene, 62 ungheresi, 38 bulgare, 28 albanesi, tre

moldave, due nigeriane, due polacche, due brasi-liane ed altre otto prove-nienti da altri Paesi e-xtracomunitari.

Sono state proposte per l'applicazione della misu-ra di prevenzione del fo-glio di via obbligatorio in 174 e denunciate per la

violazione della medesi-ma misura in 78 ed infine altre 8 sono state deferite in stato di libertà per al-tre violazioni di carattere penale perlopiù relative alla normativa sull'immi-grazione. Un italiano è stato denunciato in stato di libertà per sfruttamen-to della prostituzione: in cambio di denaro ha ac-compagnato in più occa-sioni alcune prostitute sul luogo dove esercitava-no.

«Prossimo obiettivo la prostituzione in casa e i locatari consapevoli»

La presenza quotidiana delle divise è stata un for-te deterrente all'attività degli sfruttatori e dei fa-voreggiatori: «L'attività -si legge nella nota diffusa dal comando provinciale -ha quasi permesso di az-zerare il fenomeno della prostituzione esercitata

sulla strada». Era stato il sindaco di

Cervia, Roberto Zoffoli, a puntare il dito sulla ne-cessità di contrastare il fenomeno perché causa di insicurezza tra i citta-dini, illegalità e crimina-lità diffusa. Il collega di Ravenna, Fabrizio Mat-teucci, ha invece annun-ciato una fase di studio dei contorni del meretri-cio locale ipotizzando di ricorrere alla misura del-la cosiddetta zonizzazio-ne: trasferire le prostitute in quartiere più distanti dalle abitazioni, soprat-tutto per allontanarle dall'area della Rocca Brancaleone. Al momen-to solo un'ipotesi allo stu-dio.

L'attività dei carabinie-ri però non si ferma. Dai prossimi giorni l'impe-gno dei militari si dedi-cherà alla prostituzione esercitata in casa, perse-guendo i locatari degli immobili spesso consape-voli della reale destina-zione d'uso delle loro pro-prietà. E infine, d'intesa con le amministrazioni comunali di Faenza e Ca-stel Bolognese, sono in pianificazione i medesi-mi servizi per contrasta-re il fenomeno sull'asse della via Emilia tra i due Comuni.

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08/09/2012

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press unE

n 5

Mercato Coperto, trovato l'accordo Lavori al via n e l 2013,

indennizzi per chi lascia RAVENNA. Si è finalmente concluso

il lungo braccio di ferro sul Mercato coperto. I lavori di riqualificazione potrebbero partire entro il secondo trimestre del prossimo anno per con-cludersi nell'arco di 14 mesi, ma a quel punto i 22 operatori ancora pre-

senti non vi faranno rientro. E' l'ac-cordo siglato tra la Coop Adriatica e gli attuali titolari dei box che hanno scelto di non esercitare il loro diritto di prelazione e di non rientrare nella struttura quando verrà riqualificata e gestita dalla coop di consumatori.

I commercianti, affian-cati nelle trattative da Confcommercio e Confe-sercenti, hanno ricevuto, come annuncia Coop A-driatica, «un compenso e-quo, e trasferiranno altro-ve le proprie attività com-merciali» mentre la coop di consumatori «si attive-rà fin da ora, anche con la collaborazione delle asso-ciazioni di commercianti e Legacoop, al fine di in-dividuare altri tipi di ope-ratori e dettaglianti inte-ressati al rilancio e a com-pletare l'offerta di prodot-ti freschi del mercato».

Sull'area nella quale troveranno spazio gli at-tuali operatori del merca-to coperto, la parola defi-nitiva dovrà pronunciar-la il Comune, ma una del-le aree più appetibili, co-me aveva annunciato po-

che settimane fa sul Cor-riere Romagna l'assesso-re Andrea Corsini, po-trebbe essere piazza della Resistenza dove si potreb-bero collocare chioschi simili a quelli già presen-ti in piazza Mameli, an-che se altri hanno men-zionato come zone altret-tanto appetibili la piazzet-ta delle Carceri o piazza Natalina Vacchi.

Intanto, il vicepresiden-te di Coop Adriatica Gio-vanni Monti si dice sod-disfatto dell'intesa rag-giunta, perché «dà rispo-sta alle richieste degli e-sercenti storici e, al tem-po stesso, permette di an-dare avanti con un pro-getto di riqualificazione urbanistica e commercia-le così importante per la città».

Un anno fa Coop Adria-

tica si era aggiudicata, concorrendo come unica partecipante, il bando pubblico del Comune di Ravenna per la riqualifi-cazione e la gestione tren-tennale dell'ex Mercato.

Il progetto prevede in-vestimenti iniziali per circa 7 milioni di euro per trasformare l'antica struttura in uno spazio di aggregazione innovativo, aperto tutti i giorni tutto l'anno, fino a mezzanot-te.

Lo stesso bando preve-deva inoltre la possibilità per gli esercenti già attivi nel Mercato di esercitare una prelazione e rientra-re dunque nei box una volta completate le opere, partecipando al rilancio. Per alcuni mesi si è cer-cata un'intesa sulle mo-dalità di affitto, gestione e

distribuzione degli spazi, da realizzare attraverso un apposito Consorzio; u-na formula sui cui, però, l'accordo non c'è stato. In alternativa, per chi inve-ce avesse deciso di cessa-re l'attività nel Mercato, il Bando comunale preve-deva appunto incentivi a rientro o indennità.

«Aprire un contenzios infinito sarebbe stat dannoso per tutti, e 5( prattutto per il bene dell città; un progetto così in pegnativo - conclud Monti - richiede grand

Mercato Coperto, trovato l'accordo

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Pagina 8 Mercato Coperto, trovato l'accordo

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entusiasmo e condivisio-ne da parte di tutti i sog-getti chiamati a realizzar-lo. Ora, con l'aiuto di Con-fesercenti, Confcommer-cio e Legacoop, sarà pos-sibile individuare altri o-peratori che vogliano im-pegnarsi con noi».

L'intervento, su una su-perficie open space di cir-ca 4.500 metri quadrati, prevede l'inserimento di attività artigianali di qualità, e di un piccolo su-permercato Coop. Al pia-no terra si accederà da due nuovi ingressi, su via

Cavour e via IV novem-bre, uno dei quali immet-terà direttamente in un grande negozio mono-marca; mentre all'inter-no del Mercato, si trove-ranno anche una grande Libreria Coop su due pia-ni, con bar-caffetteria, e-dicola e area internet, un punto di informazione al servizio di cittadini e tu-risti, uno spazio per even-ti, insieme a un'ampia a-rea per la ristorazione ve-loce e una osteria roma-gnola dove degustare piatti della tradizione.

Il progetto per il mercato coperto presentato da Coop Adriatica

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o Coperto, trovato l'accordo

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Domani le cerimonie del 691° annuale di Dante Delegazione di Firenze, prolusione del professor Gioachino Chiarini RAVENNA. Si aprono alle 10 di domani le cerimonie in occasione della

ricorrenza del 691° annuale della morte di Dante. Come è tradizione parteciperà una delegazione del Comune di Firenze, guidata quest'anno dall'assessore Maria Di Giorgi, per la consueta offerta dell'olio per alimentare la lampada votiva nella tomba del Poeta. Questo il programma della giornata: alle 10 in piazza del Popolo le autorità e le rappresentanze dei Comuni di Firenze, con la Famiglia del Gonfalone, Ravenna, di alcuni Comuni tosco-romagnoli, e l'associazione storica Quelli del Ponte, formeranno il corteo celebrativo alla volta della Biblioteca Classense-Sala Muratori, dove si svolgerà la prolusione all'Annuale di Dante di Gioachino Chiarini, (Università di Siena) dal titolo Quattro cerchi, tre croci. Tempi e silenzi della Divina Commedia. Seguirà nella Basilica di San Francesco, alle 11.30, la messa di Dante celebrata da monsignor Marco Frisina, maestro direttore della Cappella Musicale Lateranense. Alle 12.30 nella Tomba di Dante si svolgerà la cerimonia per l'offerta dell'olio al sepolcro di Dante da parte del Comune di Firenze. Per tutta la giornata piazza San Francesco ospiterà il "mercato medievale" a cura dell'Associazione Storica Quelli del Ponte.

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Pagina 8 Cronaud Raverna

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Biennale, il taalio del

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Su Radio Orienta incontri via web tra i ragazzi e 24 imprenditori della Bassa Romagna. Idea realizzata grazie al supporto di Radio Sonora

Progetto per avvicinare giovani e aziende Evidenziata «la fame di informazioni, di supporti e di un più sistematico colloquio»

LUGO. «Un progetto indirizzato a dare competen-ze ai giovani, fornendo loro strumenti adeguati per poter guardare con prospettive al proprio fu-turo». E' quanto afferma Mirco Bagnari, sindaco referente per le Politiche giovanili dell'Unione, nel presentare una nuova proposta volta ad age-volare l'incontro tra il mondo delle imprese e i giovani alla ricerca di lavoro.

I relatori

durante

la

presentazione

pubblica

del nuovo

progetto

Radio Orienta. L'idea è stata illustrata di fronte ai rappresentanti delle as-sociazioni di categoria e delle imprese, disponibili a partecipare al progetto, e ai referenti della "Scuo-la Angelo Pescarini arti e mestieri di Bagnacaval-lo" (il direttore Luciano Casimiro, la coordinatri-ce Daniela Golinelli e Yu-ri Briccolani). E' così che è stata illustrata l'espe-rienza di Radio Orienta, sviluppatasi sul supporto di Radio Sonora.

Dialogo con i giovani. «Il mondo del lavoro lancia quotidianamente segnali poco incoraggianti sulle opportunità di lavoro ma al contempo il sistema delle imprese ha bisogno

di innovare e di rinnovar-si attraverso l'imprescin-dibile apporto di intelli-genze e forze fresche, gio-vani - si è sottolineato -. Così il mondo economico dell'Unione della Bassa Romagna ha deciso di da-re "più voce" al proprio dialogo con il mondo dei giovani e lo ha fatto adot-tando mezzi e linguaggi più consoni e propri dell'universo a cui inten-de rivolgersi.

Gli imprenditori. Ben 24 imprenditori, due ogni giorno, hanno partecipa-to, testimoniando la loro esperienza e rispondendo alle domande dei giovani, sul lavoro possibile, in primis nel territorio. Le dodici trasmissioni radio

web hanno fatto registra-re, alla fine di luglio, ben 2.413 utenti coinvolti. Sin-tonizzati con i giovani, tramite le potenzialità di nuovi media, è stato pos-sibile instaurare un dialo-go più diretto, diffondere utili informazioni quali strumenti in grado di aiu-tare la ricerca del lavoro e di operare scelte più con-sapevoli e realistiche.

Più informazioni. Anche gli interventi di counsel- ling che ne sono seguiti,

richiesti dagli ascoltato-ri, hanno evidenziato "la fame" di informazioni, di supporti, di avere un più intenso e sistematico col-loquio con il mondo degli adulti. Gratificati gli im-prenditori, che hanno ri-tenuto «positiva questa e-sperienza», inducendo i partecipanti coinvolti a proseguire su questa stra-da intensificando il rap-porto con il mondo della scuola. «Si tratta di un'oc-casione per trasmettere loro le nostre esperienze ed i criteri di gestione a-ziendale, tanto che li ab-biamo invitati a parteci-pare a corsi di formazione promossi dalle associa-zioni di categoria».

Incontro finale. Il pro- getto vedrà un momento di sintesi finale in un in-contro aperto con l'inter-vento dell'assessore re-gionale alla Cultura, Mas-simo Mezzetti, il prossi-mo 10 settembre durante la Fiera Biennale.

Amalio Ricci Garotti Pagina 12

Progetto per anicinare giovani e aziende

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pressunE

Biennale , il taglio del nastro Oggi pomeriggio l'apertura della fiera. Gli espositori sono 220 LUGO. Oggi pomeriggio, al-

le ore 17 in largo Baruzzi, ta-glio del nastro della XIIII Biennale, curata dalla Roma-gnola Promotion. Sarà una fiera ricca, con 220 espositori, titolari di diverse categorie merceologiche (fotovoltaico, commercio, cultura, ecologia, hobbistica, elettronica, enolo-gia, enogastronomia, giardi-naggio, moda, servizi e turi-smo), con un'ampia pagina a-perta sul mondo del volonta-riato locale. Alla cerimonia di inaugurazione parteciperan-no il sindaco nonché presi-dente dell'Unione, Raffaele Cortesi, Claudio Casadio, pre-sidente della Provincia, l'as-sessore regionale Giancarlo Muzzarelli e tutti i sindaci dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna. L'iniziativa viene organizzata nella con-

sapevolezza dell'impatto dell'evento sul momento cri- tico che grava sulle colletti-

vità e sul mondo produttivo locale. Una sorta di "reazio- ne", documentata tra l'altro

dal ruolo e dai progetti soste-nuti dalle associazioni di ca-tegoria e da ogni altro sogget-to attivo del territorio, per non disperdere il fiorente ed efficiente tessuto produttivo della Bassa Romagna in fatto di professionalità e capacità. «Debbo fare i complimenti ai lughesi, e non, che hanno a-derito, comprendendo l'im-portanza del momento diffici-le ed a tutti coloro che pren-

dono parte alla manifestazio-ne, qualunque sia il loro luo-go di provenienza - puntualiz-za Raffaele Cortesi -. Va sot-tolineata l'intraprendenza di molte aziende ed associazio-ni, che si pongono l'obiettivo, con un programma mirato, di attirare e coinvolgere il pub-blico, nei loro box, di serata in serata, proponendo argo-menti di importante attualità in ogni settore». (a.r.g.)

Eventi e informazioni nello stand di AnimaLugo LUGO. Anche AnimaLugo, il consorzio di promozione del centro

urbano promosso da Ascom, Confartigianato, Confesercenti e Cna, sarà presente alla Fiera Biennale con un proprio punto informa-tivo prospiciente piazza Baracca, nei locali all'angolo tra via della Libertà e Largo Relencini. Aperto per tutta la durata della rassegna (8-16 settembre), al suo interno sarà sempre presente un rappre-sentante di AnimaLugo per fornire informazioni sul consorzio e sulle sue iniziative. In calendario una mostra dei "Canterini ro-magnoli Francesco Balilla Pratella" di Lugo, con oggetti, foto, co-stumi tradizionali e dischi. Verrà inoltre proiettato un filmato sul-la storia del gruppo, quest'anno al 90° dalla nascita. Domani gli 85 associati ad AnimaLugo (commercianti, pubblici esercizi, artigia-ni e imprese di servizi) sono stati invitati ad effettuare una gior-nata di apertura, in occasione di una delle "Domeniche di shop-ping" previste dal consorzio nel corso dell'anno. Un'iniziativa per rendere ancora più vivo ed attrattivo il centro di Lugo, anche nei confronti dei visitatori che arriveranno da fuori città.

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Giorgio Albertazzi e Arisa per Dante2021

Orlando ieri a Ravenna

RAVENNA. La giornata conclusiva di Dante2021 è scandita da tre appunta-menti, dopo i due di ieri con Silvio Orlando e Car-lo Ossola e poi Moni Ova-dia in piazza del Popolo. Alle 17.30 negli Antichi Chiostri Francescani del-la Fondazione Cassa Ra-venna l'incontro con Lo-renzo Renzi e Luca Az-zetta dedicato alle Inda-

gini su Francesca da Ri-mini; alle 21 in piazza del Popolo l'attesa lettura dantesca di Giorgio Al-bertazzi a cui sarà conse-gnato il Premio "Dante Ravenna 2012"; a seguire, alle 22 circa, il sipario sul-la seconda edizione di Dante2021 scenderà con il concerto di Arisa. Gli ap-puntamenti sono a in-gresso libero.

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Ammutinamenti da scoprire

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RAVENNA Seconda giornata del festival di danza urbana organizzato dall'associazione Cantieri tra Darsena e centro

Ammutinamenti da scoprire Stasera la compagnia Dewey Dell di Teodora Castellucci

RAVENNA. Raccontare esaustivamente una gior-nata di Ammutinamenti nello spazio di un articolo è praticamente impossi-bile. Ma è esattamente questo il bello del Festi-val di danza urbana e d'autore dell'associazio-ne Cantieri: è meglio sco-prirlo di persona, affidar-si, gironzolare, lasciarsi sorprendere dalle decine di eventi, installazioni e proposte che fino al 16 set-tembre animeranno la città e in particolar modo la zona della darsena.

Proprio qui, all'interno dell'Autorità Portuale, si apre alle 10 il programma odierno, con il convegno Darsena, con voce di don-na - che prevede la proie-zione del video realizzato da "La Darsena che vor-rei -, seguito alle 17 da "Pop Up Play Gruppi gio-co a sorpresa", in cui so-no coinvolti i bimbi dai 3 ai 10 anni (la prenotazio-ne qui è obbligatoria). Tra laboratori d'autore en plein air e mostre ci si sposta quindi dalla parte opposta del canale Can-diano, dove alle 20, in am-bito "Intercity - Premio gd'a XL", si potrà assiste-re all'esito finale del labo-ratorio condotto da Anto-nio Carallo con otto gio-vani autori di danza emi-liani e pugliesi. Si torna poi nel palazzo sede

dell'autorità portuale per la performance di tango Milonga Portería, a cui partecipano alcune delle principali realtà tangue-re del territorio, organiz-zata da Tango La Floridi-ta di Ravenna. Attraver-so la danza argentina vengono idealmente uni-te Ravenna e Buenos Ai-res, entrambe città por-tuali, per l'appunto "por-terie".

La serata performativa si conclude quindi all'Al-magià alle 22.30, quando la compagnia Dewey Dell di Teodora Castellucci presenterà lo spettacolo Grave, sul tema della gra-vità e della sensazione di un corpo che precipita. Un essere che, in caduta libera, ha una lentezza nei suoi gesti proprio mentre la gravità lo proietta a terra a una ve-locità stratosferica. All'interno dello spetta-colo, anche l'esito finale del laboratorio che la compagnia ha tenuto nei primi giorni di settembre con un gruppo di 10/15 ra-gazze dai 18 ai 30 anni. De-wey Dell nasce a Cesena nel 2007 dall'unione di quattro ragazzi: i tre fra-telli Teodora, Agata e De-metrio Castellucci, ed Eu-genio Resta. (ale.fog.)

• Info: 0544 251966

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

SABATO 8. SETTEMBRE 2012

ALIMENTI SENZA GLUTINE CENTRO COMMERCIALE CAPPUCCINI

VIA CANAL GRANDE 4414 FAENZA

DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

ilgio 111 1111 11 rAii4O8 "

La Voce in fiera Al via la Biennale di Lugo Alle pagine 22 e 23

`Potevamo essere noi le vittime'

n urlata di 74 anni della pro- vincia di Monza e Brianza mor- to giovedì sera

per sospetta legionellosi presu- mibilmente contraila durante un soggiorno sulla riviera cer- vese. Per questo il servizio di I- giene Pubblica dell'Ausl Ira proposi() un'ordinanza di chiu-

sura dell'albergo di Cervia nel quale non solo aveva soggior- nato l'uomo. Ma dove era siamo anche 116oenne della stessa co- mitiva lombarda che quattro giorni prima aveva manifestato la medesima infezione. 1174en- ne, ricoverai(' nel pomeriggio di giovedì con febbre alta e in- sufficienza respiratoria, è dece- duto verso le 20 nel amari(' di Terapia Intensiva dell'ospedale di Ravenna. Secondo una nota

CERVIA Deceduto giovedì sera un turista. Già un'altra infezione quattro giorni fa. Chiuso un albergo in attesa delle analisi disposte dall'Ausl

Legionella killer in comitiva Un morto e un infetto

dell'Ausi, era già gravavi da iln-

portanti patologie. Così come il 60enne. per il quale invece le condizioni serie in via di mi-glioramento.

Ricoverato anche un 60enne della stessa comitiva

Fa il bagno col A pagina 41 figlio e rischia

di annegare

LIDO DI DANTE SALVATAGGIO IN EXTREMIS

Zuppa inglese • Tutti brindano

per la decisione ▪ di Draghi

Ma la cura di scelta non farà che peggiorare Il male

Farrell a pagina 39

COMMENTI

Visti da Roma Due universi meravigliosi e infiniti La piadina e le donne

Angelucci a pagina 38

ALL'INTERNO

Moto Gresini Il reparto corse trasloca a Faenza

Un'ottima notizia per la città arriva dal Team Gre-sini Racing, equipaggiato con moto Honda, che dal 1997 ha il suo quartier ge-nerale in via Mengolina: l'ex campione oggi mana-ger Fausto Gresini avreb-be deciso di traslocare u-na parte del suo reparto corse da Misano a Faenza. Insomma lui, imolese, in-tende SCOnarnettere anco-ra di più sulla nostra città, A pagina 18

Oggi e domani il Campionato delle Bandiere

A Faenza oggi e domani si disputa il Campionato tricolore di Sbandieratori e Musici: 850 atleti da 8 regioni italiane, dopo aver dato vita in piazza del Po-polo a un maestoso cor-teo, si danno battaglia per i titoli italiani di Singolo, Coppia, Piccola squadra, Grande squadra, Musici. A pagina 16

v,4 1., fi nta ,2D42

W t:ITEPNI9INO A AURA G

24 agosto i O settembre pdrovenna.it

Ravenna Pala De André W5142,4345 59.14.820 ree 14 sere offec51,34 -.

Il buttafuori ravennate nell'omicidio di Covignano: "Quel ragazzo era fuori di sé. Se il tassista non l'avesse assecondato forse non sarei qui"

orse ora non sarei qui a raccontarti ciò che è successo, se quel tassista non si fosse opposto alla richiesta del ragazzo di riportarlo alla discoteca con quel fucile". Parla Stefano Russo, 39enne ravennate, di giorno titolare del garage Na-

voni 2000 in centro a Ravenna, di notte responsabile del servizio di sicurezza del Classic Club di lliccione.11 buttafuori rivive la se- rata in cui ha visto per l'ultima volta il volto di Marco Zinnanti. il 22eime riminese che sabato scorso ha freddato con due fucilate l'autista che dal locale lo aveva portato fino a Covignano. Il giovane, dopo tre giorni e mezzo di latitanza, ha confessato ieri l'omicidio del 60enne di Verghereto Leonardo Remahini, ucciso per essersi opposto alla richiesta di riportarlo in pista con l'orma recuperata.

A pagina 9

adre e figlio salvati dal- l'annewunenLo grazie a MI ma i etassino sfori fio

recuperato in spiaggia da un maresciallo della capitaneria di Porto che, libero dal servi-zio, passeggiava col cane. E' quanto accaduto ieri pomerig-gio a' dure lurisli cechi (7111, si e-

rano Spinti a fare il bagno in u-na spiaggia libera di Lido di Dante vicino alla foce nono-stante il mare mosso c il vento Iran, t.a pri (m a i ri i erveriire stata una donna pompiere di Folli, che è riuscita a traine in salvo il figli() dell'uomo.

A pagina 11

Filosofia Lo spirito del tempo di Martini e il tempo dello spirito di Ratzinger

Monaco a pagina 39

IMOLA E CIRCONDARIO

Incidente Moto contro camion Muore 34enne CASTEL DEL RIO II 34enne Andrea Bugamelli è morto ieri pomeriggio su una strada di collina andando a schiantarsi con la sua mo-to, di cui aveva perso il controllo, contro un ca-mion. Il giovane era stato dal 2004 al 2007 assessore alla cultura del Comune di Costei San Pietro.

A pagina 26

Arrestata Per la patente minaccia i carabinieri DOZZA Una 28enne maroc-china residente a Medicina è stata arrestata per minac-cia, oltraggio e violenza a pubblico ufficiale. Prima ha affrontato a male parole i carabinieri che le avevano ritirato la patente non re-golare, poi ha spaccato il naso all'amico 53enne che voleva calmarla.

A pagina 27

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

processo cosi' come chiesto dal pm Antonella Scandellari. Il fratello del presidente, Giovanni Errani, è invece accusato di truffa. Nei guai, oltre a Fi-lomena Terzini, ci sono altri dirigenti regionali.

Pagina 3 ROMAGNA

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Il Tar respinge il ricorso delia Culli romagnoli

Ai

IL CASO TERREMERSE Non sarà restituito il finanziamento da un milione dato alla coop guidata, all'epoca dei fatti, dal fratello di Errani

Il Tar respinge il ricorso della Colli romagnoli

prima vista non sembra fondato il ricorso della cooperativa "Cantina dei colli romagnoli" contro la decisione della Regione E-

milia-Romagna di revocare il finan- ziamento da un milione di euro al centro dell'inchiesta della Procura di Bologna in cui il Governatore Vasco En-ani è indagato per falso ideologico.

E' quello che pensano i giudici del Tar dell'Emilia-Romagna sulla richie- sta che la "Cantina dei colli romagno- li" (società in cui è confluita un ramo d'azienda della cooperativa Terremer- se), che si è rivolta al Tribunale am- minsitrativo per non restituire il con- tributo da un milione di euro che la Regione ha chiesto indietro dopo la scoperta del "pasticcio" fatto da Ter- remerse (e le menzogne sulla data di fine lavori dello stabilimento enolo- gico di Imola). Dai giudici, così, e' ar- rivato un primo no, in attesa di discu- tere meglio la questione al giudizio di merito. Ad una prima impressione, però, i giudici non nascondono la loro perplessità sulla fondatezza del ricor- so. Soprattutto alla luce delle indagini svolte dalla Guardia di finanza. E' quanto si legge nell'ordinanza con cui, ieri, il Tar ha rigettato la richiesta

della Cantina dei colli romagnoli, condannandolo a pagare 1.500 euro di spese legali a favore della Regione.

Il ricorso è stato discusso ieri. Ora dovrà essere fissata l'udienza di me-rito. Nell'ordinanza, i giudici scrivono che "le questioni meritano il necessa-rio approfondimento nel merito". Tut-tavia, la prima analisi "sommaria" del-la vicenda li induce a credere che, "anche alla luce degli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza, i mo-tivi di ricorso non inducono ad un lo-ro accoglimento". La richiesta di pro-nuncia cautelare, dunque, è stata re-spinta. La "Cantina dei colli romagno-li" si era rivolta al Tar dopo essersi vi-sta arrivare, nel giugno scorso, la re-voca del finanziamento da un milione di euro concesso dalla Regione nel 2006, accompagnata dalla richiesta di pagare anche 353.000 euro di interes-si. Non solo, la Regione ha stabilito anche che la cooperativa, per tre me-si, sia esclusa da ogni agevolazione in materia di agricoltura. Ora resta da capire se l'udienza di merito del Tar arriverà prima del 7 novembre, giorno in cui si aprirà l'udienza preliminare per Vasco Errani e per gli altri impu-tati nell'inchiesta Terremerse, tra cui suo fratello Giovanni (presidente di

Terremerse all'epoca in cui la coop ot-tenne il finanziamento da viale Aldo Moro) e la responsabile Affari istitu-zionali della Regione, Filomena Ter-zini. Quel giorno, il gup Bruno Gian-giacomo dovrà decidere se rinviarlo a

e. -

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L'Orchestra Corelli torna ad esibirsi ai

L'Orchestra Corelli torna ad esibirsi ai Chiostri Sul palco il talentuoso pianista

ravennate Cesare Pezzi

D op o il successo ri-scosso nell'edizione 2011, l'Associazione culturale "Arcangelo

Corelli - Progetto Tempo primo" è stata invitata per il secondo an-no a partecipare con la sua Or-chestra alle celebrazioni dante-sche che animeranno per tutto l'autunno i luoghi più suggestivi di Ravenna. Il concerto, in pro-gramma per domani (ore 18) ne-gli Antichi Chiostri Francescani della Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Ravenna, vedrà pro-tagonista l'Orchestra Corelli ed il giovane pianista ravennate Cesa-re Pezzi, impegnati sulle musiche di Mozart e Elgar. Con questo concerto, l'Associazione Corelli inaugura una nuova stagione: "Quest'anno più che mai ricca ed ambiziosa", spiega il Direttore ar-tistico e Maestro concertatore dell'Orchestra Jacopo Rivani: "Abbiamo saputo creare una rete di partner prestigiosi per propor-re la nostra offerta su un contesto territoriale allargato, forti dei suc-cessi raccolti in questi anni".

Mozart e Elgar per celebrare il Sommo Poeta

Questo concerto, oltre a rappre-sentare per l'Orchestra Corelli un gradito ritorno nell'affascinante cornice degli Antichi Chiostri, è per tutta l'Associazione un anni-versario speciale. Fu infatti pro-prio un concerto del "duo" Pez-zi-Rivani ad inaugurare 6 anni fa l'alba di un percorso ancora tutto da scrivere e che avrebbe portato la Corelli a diventare la realtà oggi conosciuta: "Era il 2006 - spiega

il giovane pianista Cesare Pezzi -e con il M° Rivani ci preparava-mo ad eseguire il secondo con-certo per pianoforte di Beetho-ven, che avremmo portato in giro per Ravenna in una mini tournée di 3 date. Inizialmente sembrava che l'unico organico possibile in accompagnamento al pianoforte fosse una piccola ensemble di fiati, che avrebbe dovuto eseguire una riduzione del concerto. Ma Jacopo alla fine si intestardì e riu-scì a mettere insieme una vera e propria compagine orchestrale. Tra le file dei leggii, in pochi ave-vano raggiunto la maggiore età: si chiamavano 'I giovani filarmo-nici' ed in effetti erano così gio-vani che andavano tutti ancora a scuola, ma il risultato fu già ap-prezzabile, e più di tutto, ci diver-timmo moltissimo". Non nascon-de il suo spiccato amore per il ge-nere cameristico il pianista Cesa-re Pezzi. La scelta del programma per domani è ricaduta sul K 271 in Mi bemolle Maggiore di Mo-zart, noto anche come "Jeu-nehomme".

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L'Orrhestrd torna ad esibirsi ai Chiostri

ALLA "CASA MUSEO" DI SANT'ALBERTO

Alla Casa Museo di Sant'Al-berto anche gli alberi sono o-pere d'arte e parlano con vo-ce roca e saggia la lingua della bellezza: si intitola "Gli alberi della Casa Museo", la nuova mostra curata da Car-mela Claps e da Matteo Ac-carrino nella loro dimora a-perta al pubblico degli ap-passionati di pittura, musica e poesia. Nell'esposizione che inaugura oggi alle 18 a Sant'Alberto in via Cavedone 65/B, proprio da un albero in ferro realizzato con mano sa-piente dallo stesso Accarrino penderanno opere di vario genere e di autori delle più disparate provenienze, dalla Romagna alla Puglia fino alla Spagna. La collaborazione tra artisti diversi nella tecni-ca, nello stile, nella formazio-ne e nell'origine geografica è in effetti il cuore pulsante della programmazione espo-sitiva della Casa Museo: nella nuova mostra si sfrutta l'idea dell'albero che anche in natu-

ra protegge e ripara le varie specie animali con l'amore-vole abbraccio delle sue

fronde. Dalle 18 di oggi po-meriggio sarà dunque possi-bile ammirare le opere di in-numerevoli artisti che come frutti insoliti spunteranno dalle forme armoniose della metallica scultura di Accarri-no: dipinti, sculture e disegni oscilleranno verso i visitatori come doni di inusitata bellez-za da contemplare nel loro suggestivo intreccio. Ulterio-re materia di stupore sarà

fornita dalla contemporanea esposizione delle opere di Giuseppe Bazzocchi, artista di Lugo che lavora da anni sul senso abissale di vertigi-nose trasparenze, utilizzando tecniche digitali e sfornando ardite realizzazioni in plexi-glas: i suoi lavori sono poten-ti e inquietanti, sono degli iri-descenti affondi nei bui uni-versi della psiche dove come nelle profondità oceaniche si muovono forme coloratissi-me e quasi irreali, abbaglianti come apparizioni di un'altra dimensione, ovvero quella del mito e della leggenda. E in effetti proprio il Dio Giano, il Minotauro e altre leggenda-rie creature sono i policromi protagonisti delle opere del pittore lughese che si è for-mato al fuoco di molteplici e-sperienze e incanala nei suoi lavori un'inquietudine capace di farsi palpito estetico, vi-brazione esistenziale e faro di strepitosa bellezza. Emanuele Palli

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Giro di vile contro la prostituzione d'appartamento

L'annuncio del Comando Provinciale dei Carabinieri "Dopo aver ripulito la strada, da oggi la lotta si sposta negli appartamenti-alcova". I locatari sono avvertiti

Giro di vite contro la prostituzione d'appartamento D op o la strada gli ap-

partamenti, dopo i marciapiedi e le piaz-zole le "alcove" mi-

metizzate nei quartieri signorili. Cambia il fenomeno della prosti-tuzione e dunque anche le forze dell'ordine modificano le loro strategie di contrasto.

Il Comando Provinciale Cara-binieri di Ravenna durante l'ulti-ma estate ha incrementato i ser-vizi di contrasto al meretricio su strada, impiegando, 24 ore su 24, Carabinieri delle Compagnie di Ravenna e Cervia - Milano Ma-rittima. L'attività - svolta lungo la Romea, l'Adriatica e in alcune zo-ne della città (Stazione Fs, Rocca Brancaleone e porto) - ha con-sentito di fermare diverse luccio-le e verificare la loro posizione sul territorio italiano. Sono state si-nora identificate 317 prostitute: 172 romene, 62 ungheresi, 38 bulgare, 28 albanesi, 3 moldave, 2 nigeriane, 2 polacche, 2 brasi-liane ed altre 8 provenienti da al-tri paesi. Sono state proposte per l'applicazione del Foglio di Via in 174 e denunciate per la violazio-ne della medesima misura in 78 ed infine altre 8 sono state defe-rite per altre violazioni, perlopiù relative alla normativa sull'immi-grazione. Un italiano è stato de-

nunciato per sfruttamento poi-ché, dietro compenso in denaro, ha accompagnato, in più occa-sioni, alcune prostitute in strada: 'L'attività - si legge in una nota dell'Arma - ha quasi permesso sin dall'inizio dell'estate di azze-rare la prostituzione su strada, in questo periodo additata, anche da alcuni amministratori locali, quale causa di insicurezza tra i cittadini, illegalità e criminalità diffusa. Dai prossimi giorni - av-

verte la nota - l'impegno dei Ca-rabinieri si estenderà al settore della prostituzione esercitata in casa, perseguendo con la stessa incisività i locatari degli immobili spesso coscienti della destinazio-ne d'uso delle loro proprietà adi-bite a vere e proprie alcove. D'in-tesa con i comuni di Faenza e Castel Bolognese - conclude la nota - sono in pianificazione i medesimi servizi per contrastare il fenomeno sulla via Emilia"

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Giro di vite contro laprostituzione d'appartamento

Provincia unica Rimini tenta con prefettura e commercio Loro sono di gran lunga i primi per presenze turistiche, produzione di rifiuti urbani, infrastrutture, partecipazioni azionarie di primo pia-no, capitale sociale camerale e numero di reati denunciati. Senza di-menticare l'Ausl, l'unica senza deficit in regione, e i servizi offerti a San Marino. In un passaggio chiave della maratona che entro ottobre porterà anche Vasco Errani a consegnare a Roma i nuovi confini pro-vinciali disegnati dalla spending review, i riminesi appoggiano sul ta-volo il loro minidossier. Popolazione residente, turismo, economia, export sanitario, università: c'è un po' di tutto nel fascicolo (dati 2011-2012) che il presidente della Provincia riminese, Stefano Vitali, ha consegnato ieri alla stampa convocata di fronte a deputati e consi-glieri regionali. "Nel bene e nel male, siamo un territorio pesante", è stato il refrain. Il messaggio, anche se non dichiarato, è in estrema sintesi chiaro: se proprio Ravenna dovrà essere la capitale della Pro-vincia unica di Romagna, almeno lasciate a Rimini la camera di Com-mercio o la prefettura. Le cifre del documento (ribattezzato "La parola ai numeri") sono in buona parte conosciute, ma è questo il momento migliore per confezionarle e spedirle a Bologna.

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IN PILLOLE

Black-out energetico Lunedì la Provincia apre al pubblico alle 11

Lunedì, nella sede della Provincia di piazza Caduti, la corrente elet-trica sarà disponibile solo dalle ore lla causa di lavori di potenzia-mento dell'alimentazione elettrica effettuati da Enel. Fino a quell'ora, non sarà possibile ai dipendenti u-tilizzare dispositivi e apparati quali Pc, stampanti e telefoni, indispen-sabili per la prestazione lavorativa. Pertanto gli uffici di Piazza Caduti apriranno al pubblico alle ore 11. L'interruzione dell'elettricità potrà conportare anche disservizi alle li-nee telefoniche e Pc delle altre se-di provinciali. Lunedì, martedì e mercoledì, inoltre, si svolgerà il tra-sloco degli uffici della Provincia si-tuati in via Gaspare Garatoni 6. Si tratta del servizo Reti Risorse e Si-stemi che sarà trasferito nel Palaz-zo della Provincia e del servizio Bi-blioteche che invece sarà collocato a Palzzo Grossi, in via Roma 69. La Provincia si scusa con gli utenti per gli inevitabili disagi in queste giornate.

La Destra-Fiamma "Bancomat obbligatorio un cadeau alle banche"

"Con l'obbligatorietà del paga-mento bancomat per le spese ol-tre i 50 euro, il governo dei 'poteri forti' di Mario Monti regalerà agli i-stituti di credito dall'i al 3% delle transazioni economiche giornaliere di 45 milioni di consumatori". Lo scrive Bruno Casadio, segretario de La Destra - Fiamma Tricolore, secondo cui l'espediente "sottrarrà ogni giorno dalle tasche degli ita-liani circa un milione di euro che fi-nirà dritto nei caveau delle banche. Un furto colossale - secondo Casa-dio - mascherato con la scusante del contrasto all'evasione fiscale e dei falsari che, come da prassi, sarà approvata dai 'politicamente corretti' del Parlamento.

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CAPANNI Interrogazione del Pdl: "Cinquanta posti barca non sono sufficienti"

"Ecco perché il nuovo regolamento non ci convince" La proposta di Regolamento dei

Capanni, avanzata dalla Giunta sul problema 'cavane, induce ad alcune riflessioni che i consi-

glieri del Gruppo Pdl Foschini e Baldini hanno formalizzato in un'interrogazio-ne, al fine di conoscere se non si ritenga opportuno "un'ulteriore riflessione sul-l'argomento, coinvolgendo anche le as-sociazioni", per giungere a soluzioni "possibilmente condivisibili e comun-que meglio rispondenti alle esigenze dei fruitori della valle", che a loro avviso "non trovano adeguata soddisfazione nelle proposte sinora avanzate". Nel con-dividere "la necessità di eliminare l'ele-vato degrado della zona delle cavane nella Baiona, in cui vi sono manufatti

Foschini e Baldini: "Va risolto anche il proble-ma delle cavane"

precari ad uso ricovero barche, spesso in stato di abbandonoi, con la presenza di cemento-amianto, natanti fatiscenti ed altri materiali di vario genere, tanto da configurare una vera e propria disca-rica a cielo aperto", il Pdl ritiene che "ol-tre alla demolizione di tali strutture ed alla raccolta dei rifiuti, sia necessario af-

frontare il problema sotto l'aspetto pra-tico, risolvendo anche in maniera defi-nitiva il problema cavane". I consiglieri rilevano che le "cavane sono il luogo di ricovero dei natanti che servono a quan-ti hanno titolo per recarsi in valle, siano essi cacciatori o pescatori", che quindi per raggiungere i loro capanni "devono avere un posto per attraccare la barca sia in valle che a terra", ragion per cui "il nu-mero che viene proposto, 50 posti a ban-do, appare del tutto incongruo".

Le Cavane

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L'interno del mercato coperto. Cambierà radicalmente alla fine dei lavori di Coop Adria

emheihmovo,olamento nivince"

Siglato l'accordo finale tra Coop

Siglato l'accordo finale tra Coop M ERCATO

di COnPrEeRIonc

"Per loro un equo o Ventidue ltoi trol titolari deduboexorinunciano penso,

e operatori a, diritto

Il restyling partirà en-tro il 2° tri-mestre 2013 per terminare nel giro di 14 mesi

opo una lunga (e tormentata) "ge- stazione" è stato siglato l'accordo tra Coop Adriatica

e gli operatori del Mercato co-perto di Ravenna: 22 titolari dei box hanno scelto di non eserci-tare il diritto di prelazione e dun-que non riprenderanno la pro-pria attività nella struttura, quando verrà riqualificata e ge-stita dalla Cooperativa di consu-matori. "Gli esercenti, affiancati nella trattativa da Confcommer-cio e Confesercenti - si legge in una nota di Coop Adriatica -hanno ricevuto un compenso e-quo e trasferiranno altrove le proprie attività commerciali. Coop Adriatica si attiverà fin da ora, anche con la collaborazione delle associazioni di commer-cianti e Legacoop, al fine di indi-viduare altri tipi di operatori e dettaglianti interessati al rilancio e a completare l'offerta di pro-dotti freschi del Mercato".

"Siamo soddisfatti — spiega il vice presidente di Coop Adriati-ca Giovanni Monti — di avere raggiunto un'intesa che dà rispo-sta alle richieste degli esercenti storici e, al tempo stesso, per-mette di andare avanti con un progetto di riqualificazione ur-banistica e commerciale così im-portante per la nostra città". Un anno fa Coop Adriatica si era ag-giudicata, concorrendo come u-nica partecipante, il bando pub-blico del Comune di Ravenna per la riqualificazione e la gestio-ne trentennale dell'ex Mercato. Il progetto della Cooperativa prevede investimenti iniziali per circa 7 milioni di euro destinati al recupero dell'antica struttura, per trasformarla in uno spazio di aggregazione innovativo, capace di attrarre nuovi utenti tanto da restare aperto tutti i giorni tutto

l'anno, fino a mezzanotte. Lo stesso bando prevedeva inoltre la possibilità per gli esercenti già attivi nel Mercato di esercitare u-na prelazione e rientrare dunque nei box una volta completate le opere, partecipando al rilancio. Per alcuni mesi si è cercata un'intesa sulle modalità di affit-to, gestione e distribuzione degli spazi, da realizzare attraverso un apposito Consorzio; una formu-la sui cui, però, l'accordo non c'è stato. In alternativa, per chi in-vece avesse deciso di cessare l'attività nel Mercato, il Bando comunale prevedeva appunto incentivi al rientro o indennità: "Aprire un contenzioso infinito sarebbe stato dannoso per tutti, e soprattutto per il bene della città, un progetto così impegna-

tivo — conclude Monti — richiede grande entusiasmo e condivisio-ne da parte di tutti i soggetti chiamati a realizzarlo". I lavori di riqualificazione dell'ex mercato dovrebbero partire entro il se-condo trimestre del 2013 e ter-minare nell'arco di 14 mesi.

L'intervento, su una superficie open space di circa 4.500 metri quadrati, prevede la valorizza-zione di piccoli esercenti e l'in-serimento di attività artigianali di qualità. La loro offerta di pro-dotti alimentari freschi verrà in-tegrata e completata da quella di un piccolo supermercato Coop, particolarmente attento a offrire prezzi contenuti con un ricco as-sortimento di prodotti tipici e lo-cali, eco-compatibili e equo so-lidali.

Pagina 14 NON SOLO CIBO BOUTIQUE MONOMARCA E UNA LIBRERIA-CAFFÈ

Non solo cibo nella nuova strut-tura by Coop. Al piano terra due ingressi, uno su una boutique monomarca. Nel corpo centrale una grande libreria.coop su due piani con bar-caffetteria, edico-la e area internet, e un info-point per turisti. Al primo piano si prevede uno spazio eventi.

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emheihmovo, nivi„ce"

CONFESERCENTI

Costantini: "Soddisfatti, ma questo è solo il primo risultato"

Contenti tutti. Coop Adriatica, gli operatori che hanno deciso di restare e quelli che invece hanno scelto di spostarsi e ab-bandonare il mercato coperto, a meno di un anno dall'inizio dei lavori. Ma per arrivare al ri-sultato pacifico la concertazio-ne è stata "lunga e faticosa". Lo spiega Giacomo Costantini, di Confesercenti, l'associazione di categoria che assieme a Confcommercio ha gestito ne-gli ultimi mesi la trattativa tra i singoli commercianti e la Coop. "Siamo soddisfatti tutti - sot-tolinea Costantini - e l'accordo raggiunto è effettivamente a-deguato: il compenso per chi ha deciso di lasciare il mercato e trasferirsi coperto è equo. Certo non è stato semplice -prosegue - anzi, la trattativa devo dire che è stata lunga e intensa. Sono però state com-piute numerose considerazioni che alla fine hanno portato a un giusto compromesso firma-to da tutti gli operatori". "Il nostro lavoro però non è fi-nito - precisa Costantini Questo è solo un primo risulta-to. L'impegno da parte nostra dovrà ora concentrarsi nell'aiu-tare i commercianti che apri-ranno in una struttura esterna o si trasferiranno in piazza del-la Resistenza. Dall'altro lato non abbandoneremo il merca-to coperto. Continueremo a vi-gilare affinché riapra con un bel progetto che, è fondamen-tale, coinvolga anche gli ope-ratori che hanno deciso di ri-manere. Solo così avremo rag-giunto il nostro scopo: incenti-vare l'attività dei singoli com-mercianti e fare in modo che il nuovo mercato coperto diventi una vera e propria calamita per il centro storico".

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emheihmovo, nivi„ce"

BANDO CONTESTATO

Impatto ambientale: 'Esclusi i dottori agronomi e forestali' Perché non ammettere al bando pubblico per l'assunzione a tempo de-terminato di specialisti di valutazione di impatto ambientale chi ha il titolo di dottore agronomo e forestale? Se lo chiede il consigliere provinciale del Pdl, Vincenzo Galassini, che con un'interrogazione inoltrata al presidente della Provincia, Claudio Casadio, domanda "se non si ritenga che la loro esclusione sia fortemente lesiva nei confronti di una categoria che ha le competenze per partecipare alla selezione oggetto del bando". Concorso che Galassini sostiene sarebbe "opportuno annullare e riformulare". Parla di "discriminazioni" l'esponente del Pdl, considerato che tra i titoli di studio contemplati dal bando, non compaiono le lauree in Scienze a-grarie, Scienze forestali, Scienze forestali e ambientali, e le successive mo-difiche dei corsi di laurea. Tant'è che "l'ordine dei dottori agronomi e fo-restali della provincia di Ravenna con lettera del 17 luglio ha fatto presente che il bando appariva lesivo nei confronti della figura professionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali.

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SPADONI (UDC)

Sanità "Va rivista I assistenza di base e potenziato il pronto soccorso"

"Sulla sanità va rivista l'assistenza di base e potenziato il pronto soccorso". Lo scrive in una nota Gianfranco Spadoni, consiglie-re provinciale dell'UdC, secondo cui "in li-nea meramente teorica il progetto è piena-mente condivisibile". Tuttavia, per Spado-ni "si tratta, poi, nel concreto, di dare cor-po a questa buona indicazione che valoriz-za appieno il medico di medicina generale, con risorse economiche integrative, perso-

nale aggiuntivo e strumentazione tecnologica adeguata in rete con quella ospedaliera".

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emheihmovo, nivi„ce'

PINETA I DUBBI DELLA LEGA

`Che senso ha spendere soldi per zone artificiali?' Anche Roberto Ravaioli e Paolo Guer-ra (Lega Nord Romagna) intervengo-no sull'incendio della Pineta Ramaz-zotti: "La soluzione prospettata da ta-luni di ricostituire l'area boschiva di-strutta - scrivono in una nota gli e-sponenti del Carroccio - sebbene più attraente dal punto di vista estetico, cozza con due punti che non possono essere disattesi: il primo, politico ed economico, riguarda i costi per la rea-lizzazione che, in tempi di spendig re-view, fa sorgere non poche domande su dove si dovrebbe attingere per ot-tenere i fondi. Il secondo punto, di stampo ambientale, riguarda l'origine stessa delle pinete costiere. Per quan-to belle ed attraenti, esse sono il risul-tato di anni ed anni di interventi u-mani; nessuna di esse, quindi, ha ori-gine naturale. Poniamoci quindi que-sta domanda: è giusto persistere con interventi tesi a ricostruire un'area di origine artificiale, oppure è giusto la-sciare che provveda la natura a far ri-sorgere una nuova macchia mediter-ranea, fatta di arbusti e tamerici, già preesistente alle pinete?".

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L'olio votil. edebrdre

ll 691" annuale

SETTEMBRE DANTESCO Il programma si svolgerà tra piazza del Popolo, Classense, Basilica di San Francesco e la Tomba del Sommo Poeta

L'olio votivo per celebrare 11691° annuale

n occasione della ricorrenza del 691° annuale della morte di Dante, domani si svolgeranno le cerimonie cui parteciperà una delegazione i- stituzionale del Comune di Firenze,

guidata dall'assessore Maria Di Giorgi, per la consueta offerta dell'olio per alimentare la lampada votiva nella tomba del Poeta. Questo il programma della giornata: in mattinata, alle ore 10, in Piazza del Popolo, le autorità e le rappresentanze dei Comuni di Firenze (con la Famiglia del Gonfalone), Ravenna, di alcuni Comuni tosco-roma- gnoli e l'Associazione Storica "Quelli del Ponte", formeranno il corteo celebrativo alla volta della Biblioteca Classense (Sala Muratori), dove è in programma la prolu- sione all'Annuale di Dante di Gioachino Chiarini (Università degli Studi di Siena) dal titolo "Quattro cerchi, tre croci. Tempi e silenzi della Divina Commedia". Seguirà nella Basilica di San Francesco, alle ore 11.30, la Messa di Dante celebrata da Monsignor Marco Frisina, Maestro Diret- tore della Cappella Musicale Lateranense. Alle 12.30, nella Tomba di Dante, si svol- gerà la cerimonia per l'offerta dell'olio al sepolcro di Dante da parte del Comune di Firenze, rappresentato dall'assessore Ma- ria Di Giorgi. Per tutta la giornata Piazza San Francesco ospiterà il "mercato medie- vale" a cura dell'Associazione Storica Quel- li del Ponte. La celebrazione del 691mo an- nuale della morte di Dante, sarà anche l'occasione per lanciare un nuovo proget-

to: valorizzare sotto il profilo turistico - cul-turale la tratta ferroviaria "Faentina" che collega le due principali città dantesche: Ravenna a Firenze. A tale scopo, nella gior-nata di domani, si insedierà ufficialmente il Comitato 'Amici della Faentina - il treno di Dante" alla presenza dei rappresentanti dei Comuni Tosco-Romagnoli: Ravenna, Brisighella, Russi, Faenza, Marradi, Borgo S. Lorenzo, Vaglia, San Piero a Sieve e Fie-sole, nel corso di un incontro con la stam-pa. Presente all'appuntamento anche il presidente di Antonio Patuelli, del gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna.

"Bollettino dantesco" Verrà presentato, il 15 settembre (ore 11), alla Biblioteca Classense, il primo numero della rivista "Bollettino dantesco. Per il settimo cente-nario", pubblicata dall'editore ravennate Giorgio Pozzi grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Raven-na. Nata da un'idea di Franco Gàbici, Pre-sidente del Comitato ravennate della So-cietà Dante Alighieri, la rivista intende ri-proporre il "Bollettino Dantesco" ideato nel 1914 da mons. Giovanni Mesini, cono-sciuto come "il prete di Dante", con l'in-tento di preparare il terreno alle celebra-zioni del 1921 per il sesto centenario della morte del Poeta. Per ribadire la continuità con la rivista di mons. Mesini, il nuovo Bollettino ripropone alcuni saggi in ana-statica affiancandoli a studi moderni sugli stessi argomenti.

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Smdenan

Si ride con i "Fichi d'India" ma apre il ravennate Viscuso GRANDE FESTA PD E alle ore 21 allo Spazio Dibattiti intervista al presidente dei deputati del Pd Dario Franceschini

La serata odierna della Grande Festa del Pd sarà di nuovo dedicata all'umorismo. Ospite

un duo comico famosissimo: i Fichi d'India. In apertura di spettacolo ci sarà il siculo-ra-vennate Gianluca Viscuso con la `performace consigliata a un pubblico adulto' dal titolo 'Va-do dove arrivo'. Si inizia alle 20.45: accesso all'area con sot-toscrizione al Pd minimo di 2 euro. Al Caffè Concerto di sce-na il duo acustico Hernandez & Sanpedro, mentre nello Spa-zio dibattiti (dalle 21) interverrà il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini. A inter-vistarlo sarà Donato Benedi-centi (Rai News 24h).

All'Arena del Ballo Malpassi (dalle 20 alle 21) lezione gratui-ta di fruste, mentre alle 22 il Gruppo Folk Italiano alla Casa-dei. All'Arena Sport Uisp prova

di tennis a cura di Bizantina Tennis School.

Intanto l'organizzazione del-la Grande Festa ha messo a punto il programma per i tre giorni 'aggiuntivi': martedì 11 settembre (ore 21.30), al palco centrale, si recupera il concerto dei Moka Club, sospeso per il maltempo. 'Fuori dalla crisi: l'e-conomia ravennate e la sfida del cambiamento' è il tema del dibattito in programma alle 21. Nel salottino della libreria (ore 21.30), Silvia Togni presenta il libro 'Una pigna per Ravenna', mentre all'Arena del Ballo Mal-passi di scena l'Orchestra di Gianluca Berardi. Il 12 settem-bre, sul palco centrale, lo show di Wanda la carrellista, affian-cata dai Metallurgica Viganò (alle 21.30). Due appuntamenti allo spazio dibattiti: alle 18 in ricordo di Pier Paolo Vichi, "Il ragazzo, il politico, l'ammini-

stratore, la persona'. Alle 21 in-contro con Tiberio Rabboni (Assessore Regionale Agricol-tura) e Mario Mazzotti (Consi-gliere Regionale PD) sul tema Agricoltura, ambiente, territo-rio. In libreria, alle 21.30, l'in-contro con Fabio Zaganelli e il suo 'La fortuna viene a chi sor-ride. All'Arena del ballo Mal-passi l'Orchestra Mirco Gra-mellini, mentre al Caffè Con-certo c'è Daniel Angelini. Infine giovedì 13 settembre (ore 21.30), sul palco centrale il con-certo di Zen Circus. Nello spa-zio dibattiti, alle 21, si parla de "La riforma della istituzioni": incontro con Stefano Ceccanti (Senatore PD), Raffaele Cortesi (Sindaco di Lugo) e Carlo Ca-stelli (Responsabile Regionale PD enti locali). All'Arena Mal-passi il Gruppo Folk Italiano "alla Casadei", mentre al Caffè Concerto i Boomerang.

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11~ LA VOCE IN FIERA

Noi sia perineo Nello stand alla biennale di Lugo

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a oggi fino a al 16 settembre la Voce di Romagna sarà pre- sente alla ventiquat- tresima edizione del- la Fiera Biennale di

Lugo con uno stand dedicato a tutti i romagnoli. Una fiera ricca di contenuti e di opportunità che della tradizione e del lavoro fa un simbolo per combat-tere la crisi e rilanciare l'economia. La Voce non poteva che essere presente, in prima linea sempre accanto ai suoi lettori. Più di duecento stand animeranno gli otto giorni della Biennale creando un calenda-rio ricco di appunta-menti: artigianato, in-dustria, moda, brico-lage, turismo saranno i settori meglio rap-presentanti. La Fiera Biennale di Lugo è un luogo in cui si incontrano passato e futuro, tradizione e progresso, valori che La Voce testimonia ogni giorno raccon-tando la storia quotidiana della nostra bella Romagna e soprattutto dando la parola ai romagnoli. Non siamo in fie-ra per farci pubblicità, siamo qui per incontrare voi, perché solo mettendo insieme le idee e l'esperienza dei ro-magnoli la nostra terra può guardare avanti e superare la crisi. Ogni giorno

vi chiederemo di rispondere ad una domanda, di darci un suggerimento sul presente e sul futuro, di indicare gli ostacoli che rallentano il cammino della nostra industria e della nostra cultura. Sarete voi i volti della fiera, i veri protagonisti, gli opinionisti della Voce a Lugo. Perché la fiera sia anche una fucina di idee e un luogo di con-fronto con l'anima concreta e vara del-

la nostra terra. Venite allo stand della Voce per incontrare per di-re la vostra, per in-contrare i giornalisti, per farvi scattare una foto ed esprimere la vostra opinione. Nei giorni della fiera troverete i vostri volti e le vostre opinioni o-gni giorno pubblicate sulle nostre pagine, tutti potranno inter-venire e a tutti sarà

chiesto cosa pensano. Una domanda sui temi della Fiera a cui rispondere, giorno per giorno, lasciando il segno sulla Voce con la vostra voce. E' un modo per stare insieme, un mo-do per incontrarvi e testimoniare la nostra gratitudine. Non resta che darci l'appuntamento al nostro stand per una stretta di mano, quattro chiacchiere e un intervista. Come sempre al servizio di tutti i no-stri lettori. Mattia Valloni

Sarete voi i volti della fiera Venite allo stand de La Voce per essere protagonisti e dire la vostra

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FIF.131.11ALF 1.40 2012

Noi sian per inca

Tradizioni e voglia di futuro La Fiera di Lugo affonda le radici nella storia con una data importante per l'Italia

D à 1598 - l'anno in cui si attesta la nascita della Fiera - sino ad oggi la Fiera di Lugo è stata un avvenimento importante non solo per i luoghi limitrofi ma per tutta la regione emiliano - romagnola.

Il 1598 è l'anno, infatti, della pace di Cateau-Cambrésis che sancisce la fine delle guerre per spartirsi l'Italia da parte delle potenze stra-niere Francia, Spagna e Austria. Dal 1598 nascerà un nuovo equilibrio geo politico che durerà per quasi due secoli e lancerà alla conquista del mondo Spagna, Francia e ovviamente Gran Bretagna relegando per sempre il destino dell'Italia a il proprio piccolo mondo antico, a contenere dentro di sé tutte le aspirazioni che pochi decenni prima il Rinascimento aveva pronunciato meravigliando tutti. Si potrà dire: cosa c'entra la Storia con la Biennale di Lugo e con lo stand della Voce di Romagna?

La storia ci ricorda come i nostri valori, la nostra cultura siano frutto di una somma di scelte e accadimenti e come dalla storia si possa imparare: non è lo stesso oggi, non accade anche oggi in Italia la stessa cosa, con una nazione piccola, stretta tra equilibri finanziari e geopolitici molto più grandi di lei? Non siamo ancora oggi in cerca di un nuovo rinascimento che dia spe-ranza ad un futuro che appare sempre più incerto e precario?

Ebbene la Fiera Biennale di Lugo è tutto questo. È tradizione e voglia di futuro, è cultura territoriale e desiderio di creare una bellezza che sappia an-dare ben oltre i confini regionali e nazionali.

L'artigianato, l'industria, il turismo, la voglia di assumersi il rischio di in-vestire, di scommettere sui giovani sono azioni culturali e di coraggio. E la cultura è fatta di un impasto semplice tra nuovo e antico, dove le nuove ge-nerazioni spingono l'asticella del tempo sempre più in là per stare à passo del progresso e il territorio, i legami, gli anziani ricordano la Storia da cui ve-niamo, ammonendoci e ricordandoci che molto di ciò di cui oggi viviamo è frutto dello sforzo di donne e uomini che si perdono nella respiro dei se-coli.

Mattia Valloni

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Pagina 23 "Le banche tornino a fare

"Le banche tornino a fare credito" INTERVISTA A CORTESI "Il sistema impresa della Bassa

Romagna è sano, ma servono risorse per gli investimenti"

obbiamo credere, pun- tare alla ripresa, perché è possibile. La Bassa Romagna lo dimostra". Raffaele Cortesi si pre-

para a inaugurare la XXIV edizione della Fiera biennale dell'agricoltura, dell'industria e dell'artigianato. For-se, il taglio del nastro di oggi (alle 17 in largo della Repubblica, nel cuore di Lugo) è su una delle edizioni più difficili dell'Expo. Se non per il qua-dro economico - comunque da af-fanno - per l'umore diffuso. Eppure i segni cominciano a indicare uno sbocco.

Molte imprese del territorio stan-no crescendo. Lugo resta il secondo comune della provincia di Ravenna per ricchezza della popolazione. E, soprattutto, l'export vola: la Bassa Romagna è collocata al quarto posto in regione e al 49esimo a livello na-zionale (su 686 territori presi in esa-me dall'Istat). Cortesi, presidente dell'Unione dei Comuni e sindaco di Lugo, guarda al futuro con ottimi-smo. Ma non risparmia un richiamo forte alle banche, anche locali, per-ché facciano la loro parte: erogare il credito per stimolare la ripresa eco-nomica e agevolare le imprese e le famiglie.

Sindaco Cortesi, allora ce la fac-ciamo a uscire da questa lunga "nottata"?

"Certo, non ho dubbi. Vedo nei nostri imprenditori una grande vi-vacità. Ma non basta".

Che cosa manca? "C'è un nodo importante, mai ri-

solto, quello del credito. Un proble-ma che non è affrontato a dovere. E' un periodo di sofferenza, non ce lo nascondiamo, per questo occorre riaprire i cordoni della borsa: verso l'impresa, per far fronte alle loro dif-ficoltà di pagamento verso i fornito-

ri; e verso le famiglie, perché si pos-sano garantire l'accesso ai beni es-senziali, come la casa".

E' un tema avvertito ovunque. In Bassa Romagna l'Unione dei Co-muni ha favorito accordi con le banche locali. Non basta?

"La nostre banche sono come tut-te le altre. Non è sufficiente l'atten-zione. E l'impegno dell'Unione non può bastare. Alcune cose le abbiamo fatte, abbiamo rifinanziato i Consor-zi di garanzia, ad esempio. Ma serve un impegno più forte e diffuso. Tutti ormai sanno in che condizioni si trovano le casse dei comuni, impos-sibilitati a investire anche con bilan-ci sani. Occorre uno sforzo corale, servono più risorse per il privato e per il pubblico".

Quindi richiama le banche... "Non possono essere indifferenti

nei confronti delle esigenze di ac-cesso al credito delle piccole e me-die imprese. Anche in Bassa Roma-

gna, dove certa diffidenza la trovo immotivata, vista la crescita del tes-suto imprenditoriale. Nessuno pre-tende soldi a pioggia, ma se non u-sciamo dalla stretta in cui aziende e comuni sono messi, praticamente nella condizione di non poter fare investimenti, non usciamo nemme-no dalla crisi. Le banche devono es-sere un po' meno garantiste rispetto ai loro interessi e avere fiducia nel sistema impresa. Che nel Lughese è un sistema sano".

Cortesi, in questa Fiera biennale si parlerà molto di giovani, negli in-contri promossi dall'Unione e in quelli organizzati dalle associazioni di categoria. Che ha da dire a un ra-gazzo che si prepara al lavoro?

"Di studiare e prepararsi con se-rietà e fiducia per entrare nel siste-ma impresa puntando solo sulle proprie capacità. Sia che miri a im-pegnarsi come operaio, imprendito-re o altro".

LA PAROLA CRISI: QUELLA PERDITA DI EQUILIBRIO CHE FA RIPARTIRE

"Crisi". I vocabolari dicono che viene dal greco: "krino", "sepa-ro". E se separi una parte dal tutto - una gamba di qua e una di là mentre cammini, ad esem-pio - finisce che inciampi. E ca-schi. Insomma: la crisi è una

perdita di equilibrio. E quando capita, o è un giro giro tondo casca il mondo e tutti giù per terra, o si trova un appoggio per ripartire. Lo suggerisce sempre quell'impiccione del vo-cabolario: crisi rimanda a "kri-nein", che è "giudicare". Serve un giudizio. Di fronte a quel che accade meglio muoversi. In ma-niera decisa. Per alzarsi e tor-nare a crescere.

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

IN AGENDA

Ore 17: l'ouverture

La Fiera biennale dell'agricoltura, dell'industria e dell'artigianato della Bassa Romagna, giunta quest'anno alla XXIV edizione, a-pre i battenti in largo della Re-pubblica, nel cuore di Lugo, alle 17. Saranno presenti il presidente dell'Unione dei Comuni dei Co-muni, Raffaele Cortesi, tutti i sin-daci della Bassa Romagna, il pre-sidente della Provincia di Raven-na, Claudio Casadio e l'assessore regionale alle Attività produttive, Giancarlo Muzzarelli. Dopo il brindisi iniziale e il taglio del na-stro, apertura degli stand, con ol-tre 220 espositori presenti, e un ricco calendario di incontri e ap-puntamenti fino a domenica 16.

Ore 20.30: la banda

Appena il tempo di prendere confidenza con gli spazi della Fiera, e già dalle 20.30, tra uno stand e l'altro, in piazza Baracca si potranno ascoltare le musiche proposte dalla Banda Casertana.

Ore 21: i Flints

Alle 21 l'appuntamento è, presso l'ex convento del Carmine (dietro piazzale Baruzzi con ingresso in corso Garibaldi al 6), con il con-certo dei Flints. In programma un revival di musica rock e anni Set-tanta.

Gnocco fritto da Rolo

Uno stand della Biennale è rea-lizzato da Rolo, città in provincia di Reggio Emilia, colpita dal ter-remoto. Per sostenere il progetto di ricostruzione degli spazi par-rocchiali, nello stand di Rolo sarà possibile acquistare specialità ali-mentari tipiche e, oggi e domani, anche gustare l'inimitabile gnoc-co fritto.

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Anti-spread, piano del governo hummliathdelha,

COOg

spesi

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DOMANDE SCOMODE PER U\ CANDIDATO di ANTONIO POLITO

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prf atteo Renzi va preso sul serio. Perché se lo me-rita, ma anche

perché si è candidato a fare il presidente del Consiglio nei prossimi cinque anni. Chiedergli come intende-rebbe governare, cosa che non si può ovviamente de-durre dalla sua breve espe-rienza alla Provincia e al Co-mune di Firenze, non è dunque provocatorio: è an-zi il modo migliore di pren-derlo sul serio.

Finora infatti Renzi ci ha detto con chiarezza che fa-rebbe del Pd: manderebbe a casa tutti i «vecchi», pro-posito che comprensibil-mente riscuote parecchio successo. Mi non ci ha an-cora detto che farebbe del-l'Italia. Le ultime proposte programmatiche, le Cento Idee della Leopolda, risalgo-no ormai a un anno fa. Mol-te sono buone, alcune sono scadute, tutte sono da preci-sare. Tra pochi giorni Renzi presenterà formalmente la sua candidatura. È dunque forse arrivato il momento per rivolgergli qualche do-manda alla quale, se vorrà, potrà dare risposta.

1.Tra le Cento Idee non ce n'è una sull'Europa. Da capo del governo Renzi ac-cetterà nuove cessioni di so-vranità e maggiori controlli esterni sui nostri conti, in cambio di un'Unione politi-ca e di bilancio più stretta? Sottoscriverebbe prima del-le elezioni un memoran-dum di intese con l'Europa che vincoli anche il futuro governo, nel caso Monti sia costretto a chiedere un aiu-to anti-spread?

2. Renzi si propone di «portare il rapporto debi-to/Pil al r00% in tre anni». Si tratterebbe di un'impre-sa titanica: 400 miliardi di euro da restituire in 36 me-si, a un ritmo più che dop-pio rispetto a quello che ci impone il Fiscal Compact europeo. Quale parte del patrimonio dello Stato in-tende vendere e quale par-te del patrimonio degli ita-

liani intende tassare, per riuscirci?

3. Sull'articolo 18 Renzi dichiarò: «Non me ne può fregare di meno». Vuol di-re che una volta al governo non cambierà la riforma Fornero o che la cambierà? Lascerebbe intatta anche la riforma delle pensioni o la modificherebbe, come pro-pone il suo partito, a favore dei cosiddetti «esodati»?

4. Conferma la proposta di dare un bonus di 4.000 euro l'anno per due anni a tutte le famiglie che abbia-no un secondo o un terzo fi-glio e un bonus di 2.000 eu-ro a tutti i laureati con no e lode? Con quale copertura finanziaria?

5.Renzi promette di rive-dere il piano delle infra-strutture «scegliendo le grandi opere che servono davvero». Vi è compresa la Tav Torino-Lione?

6.Mantiene la sua propo-sta di un'«amnistia condi-zionata» per i politici cor-rotti?

7.Da presidente del Con-siglio Renzi favorirà una legge che limiti il ricorso al-le intercettazioni e ne proi-bisca la pubblicazione quando riguardino sogget-ti non indagati?

8.Renzi si è dichiarato a favore di una «regolamen-tazione delle unioni civili». Più di recente ha parlato di «civil partnership» per gli omosessuali. Vuol dire che è contrario al matrimonio gay e alle adozioni?

9.Una domanda di «vec-chia politica»: se vincerà le primarie, proporrà a Udc e Sel un governo comune, co-me fa Bersani, o ha altre idee?

Infine, dopo nove do-mande rivolte all'aspirante premier, una mezza doman-da finale nell'ipotesi che in-vece Renzi non vinca le pri-marie: darà vita anche lui a un'altra «componente» del Pd, come hanno finora fat-to tutti i candidati sconfitti, da Franceschini a Letta, da Bindi a Marino?

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Giustizia Con la Lega l'ipotesi di una mozione anti Severino sui tagli ai tribunali. E Vietti apre sulle intercettazioni: non è un tabù

Anticorruzione, tensione governo-Pdl Dopo Napolitano, Monti invita a fare presto. Cicchitto: no a forzature

ROMA — Il governo è im-pegnato nella battaglia con-tro la corruzione e per que-sto, entro la fine della legi-slatura, dovrà essere appro-vato il ddl Alfano messo in cantiere due anni fa (ai tem-pi dello scandalo della «cric-ca») e poi riveduto e corret-to con la matita blu dal Guar-dasigilli Paola Severino.

«Contro la corruzione al-cuni provvedimenti sono ne-cessari e saranno conclusi», ha detto ieri il presidente del Consiglio Mario Monti alla Fiera del Levante, la-sciando intendere che su questo terreno, sul quale si forma un aspetto essenziale della credibilità del Paese sui mercati internazionali, Palazzo Chigi è deciso a non accettare veti e ricatti in Par-lamento. In questi stessi ter-mini, il giorno prima, aveva parlato il presidente della Repubblica, che aveva mes-so la legge anticorruzione in cima alla lista delle priorità.

La prima, sofferta, lettura alla Camera del ddl Alfano (poi ribattezzata legge Seve-rino a causa del maxiemen-damento imposto dal gover-no) si era infatti chiusa con un voto di fiducia che aveva congelato le proposte di mo-difica del Pdl. E ora il parti-to di Silvio Berlusconi è in-tenzionato a tornare alla ca-rica, tanto che il capogrup-po alla Camera Fabrizio Cic-chitto (ri)detta al governo le sue condizioni: «Sulla questione della giustizia non accettiamo forzature di alcun tipo. O i tre temi ri-guardanti l'anticorruzione, le intercettazioni e la re-sponsabilità civile dei magi-

Le condizioni Per il centrodestra i due temi e la responsabilità civile devono procedere in parallelo in Parlamento 1•1111111111~11111~1

strati procedono in paralle-lo nei lavori di Camera e Se-nato, con soluzioni condivi-se, oppure non c'è il nostro accordo».

Dopo gli appelli di Napoli-tano e di Monti, dunque, si riparte martedì pomeriggio al Senato, nelle commissio-ni congiunte I e II, dove il Pdl sta cercando di allunga-re la discussione generale chiedendo altre audizioni. Invece Anna Finocchiaro, ca-pogruppo del Pd a Palazzo Madama, dice che non biso-gna perdere altro tempo: «Legare la legge anticorru-zione alla responsabilità ci-vile dei magistrati e alle in-tercettazioni, come fanno

La strategia Contro il Guardasigilli si punta sul malessere per la scomparsa di alcune sedi giudiziarie affismow■

Cicchitto e Gasparri, dimo-stra soltanto la volontà poli-tica di bloccare ogni vero tentativo di riforma sui te-mi della giustizia». Tuttavia ieri sera da Chianciano, do-ve è in corso la festa dell'U-dc, il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura Michele Vieni ha lanciato il segnale di via libera al ddl intercettazioni che più spaventa il Partito democratico: «Affrontiamo senza tabù anche il tema del-le intercettazioni perché è uno scandalo che terzi, che nulla hanno che fare con le indagini, si trovino schiaffa-ti sui giornali alla faccia del-la privacy».

Ma il governo adesso si deve guardare le spalle an-che su altri terreni. Al Sena-to, Pdl e Lega starebbero mettendo in cantiere una mozione molto insidiosa per il ministro della Giusti-zia Paola Severino: non si tratta della mozione di sfidu-

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cia individuale invocata dal Carroccio, ma di un testo il cui dispositivo impegnereb-be il governo a rimangiarsi mezza riforma sulla chiusu-ra dei piccoli tribunali. Solle-ticando i localismi, l'ex cen-trodestra spera di raccoglie-re voti anche al centro e a si-nistra contro un ministro che da settimane è diventa-to il bersaglio preferito del capogruppo Maurizio Ga-sparri.

Il pericolo è dietro l'ango-lo, tanto che ieri Monti ha iniziato la sua opera di mo-ral suasion nei confronti del-la sua strana maggioranza: «Non c'è decisione politica più difficile di quella della soppressione di una struttu-ra...», ma «vi assicuro che il governo, sotto la guida del ministro Severino, ha esami-nato molti studi e analisi» e «siamo stati attenti a evitare che ci fosse anche un barlu-me di possibilità» che la chiusura di un tribunale «in una zona segnata dalla crimi-nalità organizzata potesse aggravare questo fenome-no».

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fomento Le parole di Favia su Casaleggio: decide tutto, è spietato

Lo sfogo del consigliere scoperchia i malumori grillini E Pizzarotti chiede il congresso

DAL NOSTRO INVIATO

BOLOGNA — Raptus verbale, sfo-go pianificato a tavolino o «trappolo - ne» giornalistico che sia stato, il col-po è andato a segno con violenza, co-me spesso capita al fuoco amico. Sa-rà anche stato fuori onda, alla tra-smissione di «La7» Piazzapulita, il grillino emiliano Giovanni Favia, 32 anni, pezzo pregiato (almeno fino a ieri) della casa, ma certo fuori tema non è andato. Il suo affondo contro l'assenza di democrazia all'interno di M5s e il ruolo di padre padrone del guru di Beppe Grillo, Roberto Ca-saleggio («Decide tutto da solo, è spietato e vendicativo» uno dei tanti passaggi al cianuro di Favia), ha sco-perchiato una pentola che ribolliva da mesi, inchiodando il grillismo a un dilemma che rischia di trasfor-marsi in croce: come governate un movimento nato orizzontale, che a parole rifiuta qualsiasi gerarchia e in-neggia alla trasparenza, ma che nelle scelte concrete finisce per dipendere dai diktat di Grillo e Casaleggio? Un quesito che l'avvicinarsi delle elezio-ni politiche rende cruciale, e non a caso Favia, nel suo sfogo-raptus, di-ce di Casaleggio: «Adesso vediamo chi manda in Parlamento, io non cre-do alle votazioni online...».

Travolto dal suo stesso fuori on-da, il consigliere regionale emiliano, da molti accusato di rampantismo, ieri si è cosparso il capo di cenere («E stato un grave errore lasciarmi andare a uno sfogo, rubato da un cronista di cui mi ero fidato») e si è detto pronto a rassegnare le dimis-sioni («Saranno gli elettori a decide-re se respingerle o meno»), facendo

Leader Beppe Grillo, 64 anni, al V-Day di 5 anni fa (Ansa)

riferimento alla regola che obbliga ogni 6 mesi gli eletti a sottoporsi a una «pagella» da parte degli attivi-sti. Ma sul punto centrale («Da noi non esiste democrazia») non ha fat-to marcia indietro, ribadendo che «il problema è la mancanza di un network nazionale dove poter co-struire insieme le decisioni». La stes-sa richiesta che da mesi rimbalza sul blog di Grillo da parte di migliaia di attivisti. Soprattutto in Emilia, dove, con una sfilza di post scríptum pe-rentori, in tanti sono stati epurati o zittiti da Grillo.

Dàl ferrarese Valentino Tavolazzi, prima espulso e poi stoppato quan-do stava per divenire direttore gene-

I protagonisti

Fondatore Gia n roberto Casa leggio, 58 anni, cofondato-re del Movimento 5 stelle (Fotogram-ma)

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I protagonisti

Leader Beppe Grillo, 64 anni, al V- Day di 5 anni fa (Ansa)

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rale del Comune di Parma su richie-sta del neosindaco Federico Pizzarot-ti; alla modenese Sandra Poppi, sco-municata dopo essere subentrata in consiglio comunale al posto dí un al-tro grillino (pure lui fatto fuori); fi-no ad arrivare al bolognese Filippo Boriani, consigliere di quartiere, messo alla porta, nonostante il grup-po avesse chiesto un incontro chiari-ficatore. Diktat che hanno spaccato anche i vertici locali: come quando il consigliere comunale bolognese, Massimo Bugani, in rotta con Favia, ha presentato un documento pro Grillo da molti non gradito.

Significativo quindi se ieri, nel pieno della bufera, un altro big del Movimento emiliano, il sindaco di Panna Pizzarotti, si è schierato con Favia: «Ma quali dimissioni! Credo che in vista delle elezioni sia utile convocare un congresso». E che lo

Le proteste online Dal consulente 9 righe per smentire, Grillo tace. E sul web arrivano messaggi di protesta

miwii~i~m~

pensino in tanti lo confermano an-che le reazioni del popolo del web al-le 9 righe con le quali Casaleggio ha replicato gelido a Favia: «Io e Beppe — ha scritto il consigliere di Grillo — non abbiamo mai definito le liste per le elezioni, né scritto un pro-gramma, né suggerito votazioni con-siliari, né infiltrato persone».

Parole che a molti non sono pia-ciute. «Speravo in una risposta più costruttiva» scrive Ermanno da Udi-ne. E Ferdinando: «Favia rimette il mandato ogni 6 mesi, lo faccia an-che Casaleggio!». Adamo: «Grillo svegliati, hai un Giuda al fianco!».

Tanti anche quelli che bocciano Favia, definendolo'«uno Scilipoti» o prevedendo «un'uscita alla Fini». Grillo? Unico segnale, la decisione di «postare» due interventi, uno dalla Sicilia e l'altro dal Milanese, contro Favia. A nozze i partiti. Il leader pd Bersani assicura di «essere da sem-pre consapevole di ciò che denuncia Favia». Il governatore Formigoni predica: «Meditate grillini e converti-tevi!». L'ex ministro Anna Maria Ber - nini parla di «casta a 5 stelle».

Francesco Alberti © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fondatore Gia n roberto Casa leggio, 58 anni, cofondato-re del Movimento 5 stelle (Fotogram-ma)

Consigliere Giovanni Favia, 31 anni, consigliere regionale emiliano, ha accusato Casaleggio (Fotogramma)

Sindaco Federico Pizzarotti, 38 anni, sindaco di Parma, auspica un congresso dei 5 stelle (Emblema)

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i unerali Le lacrime del leader per l'assessore 11 segretario del Pd Pier Luigi I3ersani ieri ha partecipato a Ravenna alla commemorazione funebre dell'assessore Gabrio Maraidi, morto il 4 settembre per un infarto alla festa provinciale dei democratici, dove prestava servizio come volontario. «Maraldi — ha ricordato, commosso, Bersani — era una persona veramente forte e impegnatissima, anche dopo tanti anni come amministratore, una persona onesta e stimata. Non è facile sostituirlo, è un esempio per tutti». In piazza l'orazione funebre, introdotta da una canzone di Jovanotti, «Mi fido di te», è stata tenuta dal sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci.

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Pagina 31 I raga,i 'ornano alloralorio ln un anno balzo del 10 per cento

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Educazione II forum nazionale a Bergamo e Brescia. Don Marco: l'integrazione inizia qui

I ragazzi tornano all'oratorio In un amo balzo del per cento Piace la nuova formula, Facebook insieme ai biliardini

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Un semplice bastoncino di ghiacciolo a bloccare la getto-niera del calcio balilla così da giocare con la stessa monetina a oltranza, fino a sera, la mam-ma arrivata a strillare che dai basta, è ora di cena; lo stridere del gesso sulla lavagna nell'au-la di catechismo per la lezione della domenica; le caramelle sfuse, liquirizie per lo più, ven-dute dalle vecchiette volontarie al bar e, diamine, implacabili nel non regalarne mai una di quelle caramelle custodite nei barattoloni di vetro oggi tre-mendamente vintage (ai merca-tini dell'usato possono costare la loro cifra).

Ecco, vintage. Infatti piantia-mola: non esiste più l'antico

master A Perugia è stato aperto un master post Inrea per formare gli operatori MIMMIRMINOMIIIMMOIM

oratorio. È cambiato, s'è rinno-vato, rivoluzionato. Chiude do-mani tra Bergamo e Brescia il primo happening nazionale de-gli oratori organizzato dal Foi, il Forum nazionale degli orato-ri. Happening e mica summit, vertice o altre parole sostenute.

L'oratorio versione contem-poranea. Il biliardino? Certo e però c'è anche Facebook sul quale ogni buon oratorio è iscritto. La lavagna? Per il cate-chismo certi sacerdoti non di-sdegnano l'uso di internet e pc. E i dolcetti? C'è poco da perder tempo a mangiare, comincia il corso di teatro e intanto c'è chi-tarra e in una stanza fanno il giornalino e nell'altra inglese. E le vecchiette del bar? All'univer-sità di Perugia c'è un master post laurea che forma giovani operatori negli oratori. Una do-manda: in nome dell'aggiorna-

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Le infrastrutture

La task force per il Piano Città, risorse per 2 miliardi ROMA — Si è insediata la cabina di regia che valuterà i progetti per il Piano Città, l'insieme delle iniziative di riqualificazione urbana che può contare su una dotazione di partenza pari a 2 miliardi di euro. Il vice ministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia, stima la «possibile creazione di oltre Zoo mila nuovi posti di lavoro». Al momento sono 58 le città

che si sono fatte avanti e le prime risposte ai singoli progetti dovrebbero arrivare il 25 ottobre. 11 governo stringe i tempi anche perché alla riqualificazioni dei centri urbani dovrebbe essere dedicata buona parte dei fondi europei per il periodo 2014-2020,

ancora in fase di definizióne a Bruxelles. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Pressing POI su Berlusconi: 4,o vogliamo in campo»

i fuori onda del Cu in Procura finiscono sul arano,

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08/09/2012 pressunE

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Pressing Pdl su Berlusconi: «Lo vogliamo in campo» In via dell'Umiltà i big chiedono all'ex premier di sciogliere la riserva per aiutare il centrodestra nella corsa alla Sicilia. Ma lui prende tempo

l ritornello è lo stesso da setti- mane.E pure sceneggiatura e protagonisti non cambiano.

Con i big del Pdl che continuano a chiedere al Cavaliere di sciogliere la riserva sul suo rientro in campo e Berlusconi che nicchia, butta lì un «ni» e poi continua a temporeg-giare. Solito copione, con la sola sfumatura che negli ultimi giorni il pressing non avviene solo nelle segrete stanze di Palazzo Grazioli ma anche in pubblico, che siano intervi-ste sui giornali o dibattiti tv.

In via del-l'Umiltà, in-somma, tutti vorrebbero che il Cavaliere formalizzasse al più presto il suo ritorno in campo. La scel-ta, dunque, de-ve essere «rapi-da» perché «si-curamente non possiamo tergiversare a lungo», spiega Fitto che ieri si è preso i pubbli-ci elogi di Mon-tiper il suo ope-rato da mini-stro con il go-vemo Berlusco-ni. L'esigenza, infatti, non è so-lo quella di far

partire la macchina organizzativa del partito e togliere i big del Pdl dall'imbarazzo del doversi sorbi-re tutti i giorni la solita amletica do-manda («torna o non torna?») ma pure quella di provare a giocare la partita delle elezioni siciliane.

Fino a due settimane fa, infatti, i sondaggi erano impietosi mentre le ultime rilevazioni dicono che la corsa a Palazzo dei Normanni non sarebbe affatto scontata. Ed è per questo che i vertici di via del-l'Umiltàvorrebb ero che il Cavalie-re sciogliesse la riserva subito e provasse a trascinare Musumeci, così da segnare un deciso cambio

LA STRAZEG Il nodo è tattico: esporsi per primi è sbagliato se poi si vota a marzo

di rotta in vista della campagna elettorale che porterà alle elezio-ni politiche.

Il punto dolente, però, resta sempre lo stesso nonostante le ras-sicurazioni date da Berlusconi ai suoi durante il vertice serale di qualche giorno fa. Il problema, in-fatti, non è né l'eventuale indeci-sione del Cavaliere né i presunti sondaggi negativi (ieri Swg regi-strava un aumento del Pdl al 20,5% e un calo del Pd al24 e, fosse così, tre punti e mezzo di distacco con la campagna elettorale che de-ve iniziare sarebbero nulla). Il no-do, infatti, sta nella scelta tattica di esporsi per primo in maniera chia-ra e definitiva quando ancora il

quadro - alleanze e sistema di vo-to - non è definitivo visto che la leg-ge elettorale è tuttora appesa ad un filo. Come gli hanno fatto pre-sente alcuni dei suoi consiglieri più ascoltati, «in questo momen-to significherebbe dare unvantag-

gio ai competitori>. Che hanno an-che loro qualche gatta da pelare. Non solo Bersani, affogato nel di-battito primarie e con Renzi che sta diventando ormai un' osse ssio-ne, ma anche Grillo alle prese con le accuse di mancata democrazia

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Pressing POI su Berlusconi: ogliamo in campo»

i fuori onda del Cu in Procura finiscono sul arano,

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interna al movimento. In questo scenario e ipotizzando il voto a fi-ne marzo o inizio aprile - questo il senso del ragionamento - non avrebbe molto senso scoprire fin d'ora le carte. Ed è per questo che in molti a via dell'Umiltà temono che alla fine un annuncio chiaro e definitivo non arriverà nelle pros-sime settimane.

A meno che lo scenario non sia un altro. Quello che molti tendo-no ad escludere categoricamente e in pochi- soprattutto nelle file de-gli exAn ma non solo - auspicano: elezioni anticipate a novembre. Visto che, faceva notare qualche giorno fa in una riunione riservata La Russa, «il primo a volerle è Ber-sani»perché sabene che «fra quat-tro mesi rischia di essere politica-mente morto». Per arrivarci servi-rebbe però un incidente parla-

, ' CC Tra gli exAn c'è pure chi spera nella spallata a Monti: «Conviene al Pd»

mentare che difficilmente potreb-be verificarsi su un tema così deli-cato come quello della giustizia nonostante lo scontro tra il Pdl (durissimi sia Cicchitto che Ga-sparri) e il Guardasigilli Severino non accenni a sopirsi. Se rottura deve esserci, insomma, certo non sarà su argomenti come la corru-zione o le intercettazioni, quanto sui provvedimenti economici del governo. Proprio quelli che il Pdl contesta damesi finendo poi sem-pre per votarli. Un scenario, que-sto, in cui si finirebbe per votare con il P orcellum. E che resta il me-no probabile di tutti.

Ed è per questo, forse, che il Ca-valiere continua a prendere tem-po.Perché marzo e aprile sono an-cora lontani.

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E se vincesse davvero Remi? I vecchi rifonderebbero il Pds

Casini va dall'e:iati. empia idea a Silvio

il Giornale Direttore Responsabile: Alessandro Sallusti

08/09/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 220.386

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E se vincesse davvero Renzi? I vecchi rifonderebbero il Pds D'Alema lascerebbe subito il partito. Bersani lo teme e consiglia la linea morbida E il sindaco va al contrattacco: «In caso di vittoria chiederei a Monti di restare»

ioio sanon lo è mai sta- ta, la macchina da n- guerra del Pd. Ma il passaggio del ciclone

Renzi sul quartier generale di Pier Luigi Bersani ha già rovinato quel po' di buonumore che si faceva strada assieme al miraggio delle poltrone 2013. La parola d'ordine del momento è dunqueminimizza-re, smussare, far capire che il sinda-co fiorentino non è «un nemico del popolo», ma solo un giovane e vo-lentero so sfidante. Dimostrare, in-somma, in tutte le salse e in tutte le lingue che i«nonni»nonhanno pa-ura, che ilgrupp o dirigente è saldo. «Non cannoneggiate Renzi», dice Follini, che pure non revoca l'ap-poggio al segretario.

La battaglia si trasferirà, allora, alle regole di queste b enedette- ma-ledette primarie e, se possibile, nel cambiare i temi dell'agenda. B ersa-

PSMGET:0 7ALL: :3 Se il Pd si allea con Vendola e coi centristi sconfessa le sue origini

ni finora ci ha provato, ma con po-co successo. Al Nazareno sperano nel comizio di chiusura della festa nazionale, domenicaprossima, ot-tima occasione per battere un col-po e spostare il discorso sui guai dell'Italia, piuttosto che su quelli del Pd. Acqua fresca, in verità: per-ché di quelli la gente sa più o meno tutto e nonne può più, mentre del-le intricate trame interne del parti-to ancora non sono chiari né con-

torni né tattiche. I «giovani turchi», per esempio,

s'incontreranno oggi per dare una mano di vernice fresca alla sbiadi-ta segreteria. Un'altro viso pallido e fresco è quello della Serracchia-ni, che attaccaRenzi e propone ad-dirittura di sopprimere le prima-rie. C'è poi chi preme per farle con il doppio turno, cosa che favorireb-be il segretario. L'ipotesiviene con-siderata remota: Bersani non vuo-le sconfessarsi, reclama primarie «aperte» e trasparenti, senza truc-chi e sotterfugi. Un bagno di popo-lo che ne rafforzi la leadership e lo proietti suPalazzo Chigi.«Dobbia-mo metterci in gioco, avere corag-gio, uscire dalle nostre stanze», ri-pete ai suo i.«Tuttivogliono tagliar-ci la strada, il percorso è molto du-ro e arduo, ma non mi impressio-no», ripete in pubblico.

Eppure il difetto sta nel manico, che Bersani se ne sia reso conto o no. L'ansia di tornare al potere ha costretto il partito a imboccare unastrada chemette arischio l'esi-stenza stessa del Pd. E non è un ca-so che tanti della prima ora, come Goffredo Bettini, parlino aperta-mente di dissoluzione. Il motivo è presto detto: il partito nacque dal-l'idea di unione delle due famiglie politiche maggioritarie della pri-ma Repubblica, ex comunisti ed ex Dc di sinistra. Un matrimonio che si è rivelato sterile, senza partorire il frutto tanto agognato: l' autosuffi-cienza. Nel momento in cui il Pd, per governare, sceglie di allearsi con il comunista Vendola e con

exDc Casini, sconfessa l'idea ori-ginaria e ammette il fallimento del

progetto. Per di più legittimando due p o dero se calamite, Sinistra e li-bertà per i socialdemocratici e un rassemblementcentrista p er catto - lici e moderati.

La scommessa di Renzi si basa esattamente su questo presuppo-sto. Tanto più che il sindaco di Fi-renze è ben più telegenico di Casi-ni, più sgamato di qualsiasi «papa

straniero» allaPassera, e p otràcer- tamente esercitare un forte richia- mo peri moderati, anche al di fuori

3::'EZTO 31 :-ABU:CA L'ansia di tornare al potere sta mettendo a rischio l'intera dirigenza

del recinto piddino. Ma chi se la sentirà di restare in un Pd «renziz-zato»? Persino D'Alema avrebbe confidato agli intimi che non reste-rebbe un minuto nel Pd di Renzi. Secondo alcuni coltivando anche il sogno di darvita a unaversione ri-veduta e corretta del suo Pds.

Certo che Renzi ha facile gioco, di fronte aglizombiedellanomenk-

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E se vincesse davi ero Remi? I vecchi rifonderebbero il Pds

Casini va dall'e:iati. empia rl&a a Silvio

il Giornale Direttore Responsabile: Alessandro Sallusti

08/09/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano Tiratura: 220.386

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latura, imbalsamati negli schemi dei partiti classici. Per tappare la bocca a chi gli rimprovera l'even-tuale abbandono della poltrona di sindaco di Firenze, oltreché l'im-preparazione a fare il premier, sta-rebbe preparando un colpo a sor-presa in caso di vittoria alle prima-rie (che gli ultimi sondaggi danno più che p o s sibile). La rinuncia a se-dere a Palazzo Chigi, chiedendo a Monti di restarvi per concludere il suo lavoro «tecnico»: unp aio d'an-ni, non di più. Ipotesi cara a Casini e ieri delineata con cautela p ersino da Prodi. Il sindaco ne avrebbe ra-gionato con i collaboratori, spie-gando che in tale ipotesi «la dispo-nibilità della leadership sarebbe mia, e la co sa migliore è fare un p as-so indietro». Un progetto che spie-ga la quantità e la qualità degli ap-poggi che sta ricevendo, specie dai cosiddetti «poteri forti». Quelli che a puntare sui «nonni» del vecchio Pci gli viene l'orticaria.

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Facendo un passo indietro, la Chiesa va avanti

Confcommercio: a fine estate saldi a rilento

opralluno in montagna, in

amicizia e con nuo-ve conoscenze

Il presidente Caroli rileva cambio di abi-

tudini e mentalità nei commercianti

L 'esperienza dei cate-chisti d i Basiago,Pie-

ve Corleto, S.Giovanni-no, Reda e S.Barnaba

mammanamum-,.. Brisighella 16 Stazione meteo collocata lungo via Montidno con fondi europei

Russi 17 La scomparsa di Maria RosaVanicelli, presidente dell'Azione Cattolica

Bagnacavallo 18 Le clarisse cappuccine hanno lasciato il convento di San Giovanni

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Le immagini dai campi dei nostri ragazzi

Afa, caldo e vento portano sete. Campi allo stremo

LeLe previsioni dicono per dome-

nica prossima. Ma il Lamone è in secca

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24/08/2012 press unE

Periodicità: settimanale

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d. Direttore Responsabile: Giuseppe Piancastelli

EDITORIALE Ottimismo o realismo? di Francesco Bonini

I presidente del Consiglio Monti e, a ruota, il ministro dello Sviluppo Passera hanno fatto al Meeting di

Rimini un discorso molto semplice. Uscire dalla crisi si può, si può intravedere la fine del tunnel, ma eccone lavorare molto e avere prospettiva: i tempi non possono essere immediati.

Qualcuno ha parlato di un'iniezione di ottimismo. Forse, più semplicemente, di realismo, che, quando è applicato con scrupolo e con impegno, non può che portare fiducia. Monti parla a una platea in gran parte di giovani e questo sappiamo bene è il punto: una generazione che rischia di scomparire, di essere condannata alla marginalità. Non esistono ricette miracolose, anche perché l'Italia non può che seguire quelle che giusto un anno fa solennemente impartirono al declinante governo Berlusconi IV le autorità della

Bce. Ma, al di là delle severe discipline che vengono dall'Europa e tentando di scongiurare quelle ancora più rigide che potrebbero accompagnare un "salvataggio" finanziario - è ancora possibile fare risolto per creare le condizioni della ripresa: disboscare privilegi, eliminare sprechi, premiare l'iniziativa. Molto c'è da fare anche sul piano della giustizia fiscale, che significa non solo colpire l'evasione, ma anche l'elusione fiscale e dunque non gravare sempre e solo sulle solite categorie, alle prese con un crescente e costante

aumento delle tariffe e dei costi incomprimibili. In questo senso la transizione dalla seconda repubblica mai nata al nuovo sistema che si costituirà nel prossimo futuro assume caratteri diversi da quella dei primi anni Novanta. Allora, pur di fronte alla cosiddetta eterogenesi dei fini, per cui la coalizione progressista che riteneva di vincere dovette lasciare il passo all'inedita proposta berlusconiana, si era ingombri di certezze, che poi vennero sostanzialmente smentite, alternanza dopo alternanza.

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24/08/2012 press LinE

Periodicità: settimanale

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• Ifisso visttat n

Centratine per marketing turistico il caso della stazione meteorologica

\-9 posta di recente lungo via Monticino ime affacciata al Museo geologico atti-

guo al santuario omonimo. E un interven-to che rientra nel programma europeo Sig-ma2, Rete transfrontaliera Italia-Slovenia per la gestione sostenibile dell'ambiente e la biodiversità, mirato a costruire reti tec-nologiche, costituite in particolare dalle centraline per il monitoraggio dei parame-tri ambientali. Queste rilevano dati statisti-camente coerenti, omogenei e consistenti anche con quelli delle altre stazioni meteo-rologiche diffuse sul territorio provinciale (la più vicina è a Faenza) per consentirne l'eventuale uso ai fini d'indagini climatiche. Utile per il monitoraggio dei dati meteo, è anche interessante per i rilevamenti asso-ciati al flusso turistico sul territorio brisi-ghellese, in particolare quello legato ai visi-tatori della Vena del gesso. Il rilevamento, partito da un paio di mesi, non ha quindi unicamente funzione stati-stica, ma è pure in funzione di un migliora-mento delle strategie di marketing nell'of-ferta turistica del Parco della Vena, riferisce Massimiliano Costa, responsabile dell'Uf-ficio Parchi della Provincia di Ravenna. Va-le a dire che dalla comparazione tra i para-metri atmosferici registrati dalle strumen-tazioni e i picchi di flusso al Centro visite Carnè (referente Ivano Fabbri) si può avere un quadro più indicativo sulle preferenze dei visitatori, che indipendentemente dal-le condizioni climatiche, scelgono di rag-giungere il territorio della Vena, spostando-si anche dalla costa all'entroterra. La sta-

zione è dotata di termometro per misurare la temperatura, barometro per il rileva-mento della pressione dell'aria, igrometro per misurare l'umidità atmosferica, ane-mometro e banderuola per velocità e dire-zione del vento e pluviometro per quantifi-care la pioggia caduta. Ma non solo: la cen-tralina è poi dotata di particolari sensori in grado di sorvegliare anche le gelate e pro-grammare provvedimenti adeguati, come spargere il sale sulla strada quando in in-verno la temperatura si abbassa avvicinan-dosi a 0°. La rilevazione delle variabili meteo di-venta importante anche in agricoltura Nel progetto europeo rientra, infatti, anche la rilevazione delle popolazioni di parassi-ti/patogeni attraverso le centraline disloca-te nell'area di programma. Tali attività per-seguono l'obiettivo di ridurre l'impatto am-

bientale prodotto dal settore agricolo attraverso un più ra-zionale uso di prodotti fitosa-nitari. Sul territorio del Parco, infatti, alcune stazioni hanno funzione fitosanitaria, ideale per l'agricoltore che voglia ot-timizzare i trattamenti, sia nel tradizionale che nel biologico, e per sorvegliare le gelate tar-dive. Utilizzata al meglio, la tecnologia, oltre al monito-raggio ambientale riduce quindi i costi per i trattamen-ti, l'inquinamento, e i rischi per la salute di chi mangerà i prodotti. Tali stazioni sono

dotate di sensori specifici di radiazione so-lare, temperatura e umidità del terreno, e bagnatura fogliare per sapere con esattezza quando è il momento opportuno per effet-tuare un trattamento. Le condizioni clima-tiche cambiano moltissimo anche a di-stanza di meno di 1 km nelle zone collina-ri, dove in genere si trovano vigne e oliveti. Per ora sono state installate in via Calbane, zona Castelnuovo; nella valle del Senio, e in zona Montalbano, tra Senio e Sintria. Rap-presentano modelli previsionali (a control-lare queste particolari stazioni è Massimo Rinaldi Ceroni) che segnalano agli agricol-tori, che ne hanno permesso l'installazione sui loro terreni, il momento opportuno per fare particolari trattamenti contro l'infesta-zione della mosca delle olive o anti pero-nospora alle vigne.

m.r.

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31/08/2012 pressunE

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Concorso "Manara": un libro con i giornalisti premiati

sce in concomitanza con l'evento Argillà Italia 2012 una pubblicazione promossa dal

-,....„4,2 Liceo artistico "G.Ballardini" dedicata al premio internazionale giornalistico "Medardo Manara" promosso dallo stesso Liceo col patrocinio di Comune, Provincia e Ordine dei giornalisti, regionale e nazionale. Se da un lato il premio costituisce una significativa promozione della cultura ceramica, essendo Faenza città per eccellenza della terra cotta, dall'altra il Manara voluto dal lallardinr (prima come Istituto del Regno d'Italia poi della Repubblica Italiana e ora Liceo) contribuisce a dare valore all'arte del fare ceramica. Il Premio è stato attribuito per cinque anni, dal 2005 al 2010, premiando giornalisti di quotidiani e periodici, uffici stampa, emittenti radiotelevisive e siti web, che hanno messo in evidenza l'interesse per la ceramica e l'impegno della Scuola a insegnarne l'arte. Sospeso quest'anno, è auspicio che il concorso riprenda a breve il suo corso. L'apertura al giornalismo del Premio segna, in particolare, un'apertura intelligente e matura della Scuola all'informazione, un riconoscimento voluto dal preside Rolando Giovannini che allarga lo spirito didattico dell'Istituto verso il pensiero e la riflessione, e non ignora che il valore creativo della ceramica acquista qualità se accompagnato da un'obiettiva valutazione, sia essa critica o favorevole. Insieme a numerosi e autorevoli contributi, la monografia, settima nella collana Studi al Ballardini fondata e diretta dallo stesso Giovannini, porta in appendice l'iniziativa delle "100 Lettere" indirizzate al Ballardini dal 1980 al 2011, che meritano di essere ricordate. La piccola pubblicazione da sabato 1 settembre è distribuita al Liceo e si arricchisce con un'interessante iconografia d'immagini che collegano il contenuto dei testi degli articolisti premiati all'evento descritto e all'attività della Scuola.

m.r.

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Primo!, piatto Con Argillà in centro storico, un libro dal Ballardini Gabriella Ceriolini

La città ricorda con affetto

N el Milito di Faenza Giovann ini pensa

a un Corso accademi-co per la ceramica

na donna che ha L/ speso la sua vita per gli altri senza ri-sparmiarsi

Daniele Servadio, campione italiano Avis Gran fondo

lies lo giovane atleta si è cimen-

tato anche nel la Cen-to kin

Concerto di solidarietà a Sant'Agostino incasso per i terre-motati. Can lano

Martino Chieffo e il coro San Filippo Neri

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31/08/2012 press unE

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È il pomeriggio di domenica, 12 agosto scorso, nella chiesa di Lozzole, in comune di Palazzuolo sul Senio. Il cardinale di Firenze, Giuseppe Betori, assieme a don Antonio Samori, tagliano il nastro inaugurale d'ingresso. Accanto, Cristian Menghetti, sindaco di Palazzuolo. Alle spalle di don Antonio, lo scultore Giorgio Palli che ha realizzato, dal legno di un ca- stagno, il grande crocifisso (in alto, nella foto di destra) sulla parete di fondo della chie-

sa dove Cardinale celebra la Messa ' segue a pag.

2

EDITORIALE Chiarezza non è fatta di AgenSir

I divieto imposto a una coppia portatrice di una malattia genetica di ricorrere alla diagnosi preimpianto

nel quadro della fecondazione in vitro sarebbe contraria al rispetto della vita privata e familiare: questo il contenuto di una sentenza "non definitiva" della Corte europea dei diritti dell'uomo, che martedì

scorso si è pronunciata sul caso "Costa e Puvun contro lo Stato italiano". Un collegio di sette giudici, presieduto dal belga Francois Tulkens, si è espresso su un caso sollevato dai coniugi italiani Rosetta Costa e Walter Pavan che, portatori sani di fibrosi cistica, vorrebbero avere un figlio affidandosi alla fecondazione artificiale: effettuando un'analisi preimpianto, Costa e Pavan vorrebbero selezionare gli embrioni per evitare la nascita di tm figlio affetto da questa malattia genetica. Tale pratica non è pero consentita dalla legislazione italiana (legge n. 40), che

vieta la selezione degli embrioni e comunque la limita alle coppie dichiarate sterili. Nella sentenza di martedì i giudici di Strasburgo avrebbero dunque "rilevato l'incoerenza del sistema legislativo italiano" in quanto "da una parte priva i ricorrenti alla diagnosi genetica preimpianto", mentre permette di accedere all'interruzione di gravidanza per motivi terapeutici. Nella sentenza (che indica così una violazione dell'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo) si riscontra d'altro canto una

distorta interpretazione sull'applicabilità della legge sull'interruzione della gravidanza (legge n. 194). "Una sentenza particolarmente superficiale": anche per Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita ed eurodeputato. La stessa sentenza non è però definitiva, come specifica la stessa Corte: è infatti possibile ricorrere entro tre mesi alla Grande Chambre della Corte di Strasburgo. I documenti relativi alla sentenza e al procedimento che l'ha preceduta sono disponibili nel sito della Corte, www.echr.coe.int

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Faenza sostiene Cento

31/08/2012 pressunE

Periodicità: settimanale Tiratura: n.d.

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nche uno spettacolo di ballerini può servire per riprendere a sorridere, di-

- vertirsi, tornare alla normalità dopo le ferite lasciate dal violento sisma che ha col-pito nel maggio scorso la nostra regione. Il 21 agosto il gruppo ballerini del Team Dan-ce Borgo di Faenza si è esibito gratuita-mente nella piazza della Rocca di Cento (Ferrara) gremita di pubblico. Nelle setti-mane scorse la Provincia di Ravenna e quel-la di Ferrara, unitamente ai Comuni del no-stro territorio e a quelli ferraresi, hanno da-to vita a un protocollo di solidarietà. Tecni-ci del Comune di Faenza sono già stati a Cento per preparare le procedure per gli ap-

palti della ricostruzione di scuole e opere pubbliche. Dei 23 istituti scolastici di Cen-to prima del terremoto, ben 15 sono da ri-costruire completamente, solo 8 hanno su-bito danni minori. È partita anche una rac-colta di fondi che ha raggiunto la cifra di 20 mila euro, grazie alla sensibilità di Rioni, Gruppo Municipale, centri sociali, quartie-ri, Auser, aziende private, gruppo giostrai. Ben 10 mila euro sono stati raccolti duran-te la festa del Pd di via Calamelli. I versa-menti possono essere effettuati sul conto corrente del Gruppo Municipale del Palio di Faenza (Iban: It 29 E 08542 23700 000000163071) indicando nella causale "a

TERZO DA SINISTRA, L'ASSESSORE SAVORANI

favore delle popolazioni terremotate". Il conto corrente è aperto alla sede centra-le del Credito cooperativo ravennate e imolese di Faenza, piazza della Libertà. Nella foto: al centro con il microfono l'assessore alla cultura del comune di Cento Claudia Tassinari e l'assessore Germano Savorani. Insieme a loro i maestri del gruppo di ballo Team Dance Borgo Davide Servadei e Claudia Men-gozzi.

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Munpren

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Amicizia in concerto ltimo appuntamento con la rassegna musicale "In Tempo", organizzata dalla scuola comunale di musica "Sarti". In occasione del 20°

anniversario del gemellaggio tra la Provincia di Ravenna e l'Ostalbkreis, l'orchestra "Junge Philarmonie" si esibirà lunedì 3 settembre, alle 21.15 in piazza N enni. La "Junge Philarmonie" è composta da 70 giovani di età compresa tra i 14 e i 25 anni. Fondata nel 1995 ha partecipato a grandi eventi sia nell'Ostalbkreis che all'estero. Il

programma prevede: Peter I. Tschaikowski, Concerto per pianoforte No.1b-moll; Johannes Brahms, Ouverture accademia c-moll; Antonin Dvoràk, sinfonia No.8 G-Dur. Maestro Uwe Renz; Solista Elias Opferkuch (pianoforte). La Provincia di Ravenna e quella tedesca dell'Ostalbkreis, Land del Baden Wiirttemberg, sono gemellate dal 1992 e da anni promuovono scambi economici, sociali, culturali, scolastici e sportivi. Anche il Comune di Faenza è gemellato con Schwhish Gmiind, Comune della Provincia tedesca dell'Ostalbkreis. Ingresso gratuito. Info: Scuola "Sarti" 0546 21186 - [email protected]

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31/08/2012 press unE

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Da Gordini di Confcooperative e dal Consiglio provinciale

Ampie convergenze su un'accorpamento istituzionale di"area vasta", già sperimentato in Sanità e ora resosi necessario a tutto campo a partire da questioni di risparmio sulla spesa pubblica

Spediti per la Romagna gg nuovi livelli di competizione economica si giocano non più sulle singole

imprese ma tra i territori. Se così è, ritengo che per le specificità connaturate con il territorio, per le grandi filiere presenti: dall'agroindustria al turismo, dai poli di logistica all'energia, dalle grandi reti infrastrutturali alla sanità e

alla cultura delle persone, la Romagna sia l'ambito territoriale minimo sul quale progettare il futuro sviluppo economico. È con questa dimensione che invitiamo gli amministratori locali a rapportarsi nel loro quotidiano operare" - sono le parole pronunciate da Raffaele Gordini - presidente di Confcooperative Ravenna - in occasione dell'Assemblea provinciale dell'Unione del 2010. Due anni dopo queste parole suonano più che mai attuali, visto il riordino delle province imposto In Provincia oggi dalla Spending Review, che Il Consiglio provinciale ha approvato a può dar vita a un'unica grande maggioranza, ancora a fine luglio, un realtà proprio di ambito ordine del giorno "Per l'accorpamento romagnolo. Le convinzioni di della Provincia di Ravenna in ambito Gordini si rafforzano pensando romagnolo" presentato dai capigruppo non solo a possibili risparmi, ma Tiziana Bandoli (Pd), Massimo Mazzolani anche per le possibili opportunità (Pdl) e Gianfranco Spadoni (Udc) e dal di efficienza ed efficacia nel consigliere Paolo Pirazzini (Pd). Contraria governare il territorio in termini la Lega Nord. Astenuti i gruppi Fds e Sel. effettivi di "area vasta" per Non ha votato il presidente del Consiglio ambiente, territorio e viabilità provinciale Gabriele Rossi (Idv). coordinando le varie entità Il presidente Claudio Casadio, in apertura amministrative presenti. La spinta di seduta ha detto, fra l'altro: "È del pubblico potrebbe portare opportuno e istituzionalmente corretto anche nell'economia a facilitare che il Consiglio si pronunci sull'ipotesi di processi d'integrazione tra le riordino territoriale delle Province. principali filiere economiche e Questa è la posta in gioco adesso. I tempi sociali presenti sul territorio. sono davvero stretti".

Nel corso del dibattito sono intervenuti: Paolo Pirazzini, Pd: "Le norme sulle Province e quelle sulle unioni dei Comuni andrebbero stralciate e affrontate unitariamente insieme al ridisegno dell'intero assetto istituzionale". Preferendo la regione Romagna, Gianluigi Forte, capogruppo Lega Nord dice: "Voteremo contro questo O.d.G. col quale state avvallando una scelta scellerata del governo Monti". E Massimo Mazzolani, capogruppo Pdl, gli fa eco: "Chiediamo che le Province siano enti di primo grado elettivi non di secondo grado non elettivi come, invece, prevede il decreto legge governativo". Inutile appello di Alberto Pagani, Pd, alla Lega Nord per un voto favorevole. Nicola Staloni, capogruppo Sel: "Un presidente del Consiglio non eletto, Monti, sta facendo di tutto per demolire organi elettivi, le Province". Poi, ancora Tiziano Bordoni (Fds), Jacopo Berti, Lega Nord, Tiziana Bandoli, capogruppo Pd. Infine, il capogruppo Udc, Gianfranco Spadoni: "Ridisegnare il sistema di governo del territorio, non è sufficiente per raggiungere gli obiettivi della Spending Review. Né tantomeno da questo iter attuativo così incerto emergono assicurazioni sul dipendenti, sui poteri e sule del nuovo ente."

Spediti per la Romagna '

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Rioti orda d'or spacca giililii «Da noi liC11 ,"è fiChOtrkh»

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il Resto del Carlino Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

08/09/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Fuori onda choc spacca i villini «Da noi non c'è democrazia» Bufera sui cinque Stelle: il consigliere Favia contro il comico e Casaleggio

LEFRAS Ts ' ,

Casategg o prende per it c.„ tutti perché da noi la democrazia nonesisLe.. Quindi o si Levano dai c.. oppu-re it movimento gli esploderà dì mano

Luii T (aGvrolatcl iehsaPesoUffeon:

ceto un d batti o che stava nascendo in Re-te in contrapposizio ne atta gestione Casa-leggio

Lui (Casateggio) con-trolla dall'alto tutto. E tra gli eletti d sono degli infiltrati di Casa-leggio, quindi dobbia-mo stare attenti per-ché è spietato

Elena G. PoUdorì ROMA

UN SILURO mortale. Perché le pa-role fuori onda a Piazzapulita di La 7 non è stato lo sfogo di un militan-te qualunque del Movimento 5 Stel-le. A svelare — ancora una volta — che cosa c'è dietro Grillo e la sua on-da politica è stato il primo degli eletti in Regione Emilia-Romagna, il 'pupillo' dell'intera squadra, in-somma quello che ha raccolto più voti alle regionali: Giovanni Pavia. Parole pesantissime, le sue, «ruba-te» quattro mesi fa durante un col-loquio informale prima delle elezio-ni e di cui, forse, anche Favia non aveva ricordo. Messe in onda ora, con l'astro di Grillo in ascesa, rap-presentano uno sgambetto politico che costerà molto al leader Cinque Stelle (che ieri non ha voluto repli-care). Contro Gianroberto Casaleggio, primo 'burattinaio' grillino, Pavia ha usato parole di fuoco, accusando-lo di essere il padre-padrone del movimento e di detenere un potere assoluto su tutto. «Casaleggio pren-de per il c... tutti — ha detto Pavia —perché da noi la democrazia non esiste. Grillo è un istintivo, lo cono-sco bene, non sarebbe mai stato in grado di pianificare una cosa del ge-nere. Dietro c'è una mente freddis-sima, molto acculturata e molto in-telligente». E ancora, sempre su Ca-

LA RISPOSTA DEL GURU

Casateggio: «Né io né Grillo abbiamo mai definito Liste per te elezioni o scritto un programma comunale o regionate»

saleggio: «Il problema è suo quindi o si levano dai e,... oppure il movi-mento gli esploderà in mano. Co-me si sono salvati dal successo? Con il divieto di andare in tv», Gio-vanni Pavia ha poi calcato ulterior-mente la dose, spiegando come sul-le linee guida del movimento «ha sempre deciso Casaleggio da solo, ha sempre fatto così».

MA L'ULTIMA stoccata è stata la più pesante: «Tra gli eletti ci so-no degli infiltrati di Casaleggio, quindi noi dobbiamo stare molto attenti quando parliamo. Casaleg-gio è spietato, è vendicativo. Ades-so vediamo chi manda in Parlamen-to, perché io non ci credo alle vota-zioni online, lui manda chi vuole». Pavia, dunque, ha messo a nudo «la setta di Grillology» facendo — ieri — solo una piccola retromarcia: «Ho sbagliato — ha scritto sul suo profilo Facebook — ma i problemi ci sono: tra qualche mese rassegne-

37Ó le mie dimissioni e saranno i cit-tadini dell'Emilia-Romagna a valu-tare». Casaleggio ha mandato inve-ce in Rete una smentita che è mol-to più di una conferma: «Né io, né Beppe Grillo abbiamo mai definito le liste per le elezioni, scritto un programma comunale o regionale o dato indicazioni per le votazioni consiliari, né infiltrato persone nel Movimento 5 stelle», Ma non fini-sce qui. Perché Casaleggio è davve-ro ciò che ha detto Pavia, un eccel-lente stratega della comunicazione e gestisce tutto del 'Grillo World', dal blog ai tour. E molto, molto de-naro. A smussare i toni mentre il candidato del M5S in Sicilia at-taccava duramente l'intervento di Pavia il sindaco grillino di Par-ma, Federico P f7Z-aroni: «Pavia

non deve dimettersi, ma serve dialogo. E un Congresso».

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.z.A-In:ow SUI SOCIAL NETWORK SCONTRO TRA DELUSI E COMPLOTTISTI

La Rete si ribella alla 'mente occulta' Ma c'è chi grida all'induci°

ROMA IL WEB, la 'casa' dei grillini, non perdona. Tant'è

che non appena è uscita l'intervista fuori onda di Piazzapulita tra tweet, post su Facebook e

blog, in Rete si è scatenato l'inferno. Non tutti contro Favia, ma c'è chi grida all'inciti- do e al «tradimento». L'agorà dei social network è spaccato, tra chi vuole la «testa» del consigliere regionale del Movimento 5

stelle, chi lo difende e i complottisti. Coloro che 'dietro' a questo fuori onda vedono un misto di giochi di potere occulti e congiure anti-Grillo. Di cer- to c'è che dopo le esternazioni del grillino in tv, la ba- checa Facebook di Favia — che ha affidato al regno di Mark Zuckerberg la sua prima precisazione — è stata presa di mira da simpatizzanti e non. Lo stesso sul blog di Grillo dove sono bastate quattro righe di Gianroberto Casaleggio per scatenare un migliaio di

commenti. L'altra sera, a stretto giro dal post del grillino 'ribelle', sulla bacheca del suo pro- filo Facebook, Salvo Bellinvia (e tanti altri) hanno sintetizzato il loro malumore: «Il Mo- vimento 5 stelle avrebbe molti più consensi senza Grillo e Casaleggio. Il movimento non deve avere padri-padroni». Di parere contra- rio Alessandro Balducci che ha avvalorato la tesi complottista: «Quanto ti hanno pagato per dire quelle cose? O ti hanno assicurato un posto nei loro partiti?». Pronta la replica di Roberto Corica che da 'vecchio militante'

ha sintetizzato: «Hai solo reso nota la verità», mentre Lorenzo Da Pozzo, attivista e fondatore del 'Gruppo Anticasta', scrive: «Senza Grillo e il suo blog il movi-mento non avrebbe alcun peso politico. Favia ringra-zi perché grazie a Beppe ha ottenuto notorietà». Gli fa eco Camillo Ru.sarello: «Favia dimettiti». Il tam tam è proseguito su Twitter, dove @DarioBallini ha iro-nizzato: «E già apparso sul blog di Grillo il post sull'espulsione di Favia?». Disilluso @FabioFerrucci: «Scandalizzarsi per quello che ha detto Favia significa aver dormito ad occhi aperti», mentre è lapidario @RoccodiFilippo: «La rivoluzio-ne divora i suoi figli». Infine, un interrogativo, 'cin-guettato' da parecchi internauti: «Se l'intervista è di maggio, perché è uscita quattro mesi dopo?».

DAI TWEET, il 'traffico' di commenti si è trasferito sul blog di Grillo, subissato di critiche e richieste di chiarezza subito dopo la strigata replica di Casaleg-gio. Guida la schiera dei 'forcaiol i' Andrea C. che scri-ve: «Post credibile come una banconota da ventotto-mila lire». Cannelo G., invece, punta il dito su Favia: «La tv di regime ha raggiunto il suo obiettivo: scredi-tare il M.5S, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio». Analitico, invece, Franco Redini: «Ho sempre pensa-to che nel movimento (quello alto) ci sia poca demo-crazia anzi dittatura. Sostengo Favia. O voi due cam-biate registro o il movimento (quello dal basso) vi fa-rà scoppiare nelle mani il bel giocattolo messo in pie-di». Una profezia?

RosaLba Carbutti

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«il Movimento 5 stelle avrebbe molti pigia consensi senza Grillo

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«È già apparso sul blog di Beppe Grillo il post sull'espulsione di Fascia?»

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«Favia quanto t hanno pagato? O ti hanno assicurato un posto nei loro partiti?»

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4, = Ronzi serio, 'aiuta' 1 tiglio Polemica su mia coni. &ai-Etc:sani

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UN G:ORNO Ct)N 3ZRSAN: A RAVENNA IL SEGRETARIO ABBASSAI TONI

Pier Luigi tra lacrime e orgoglio «Non ci ammazza nessuno»

RAVENNA VENT -ANNI, morettina, va incon-tro a Bersani col volto preoccupa-to e gli dice: «Gliela farai a rivolta-re l'Italia come un calzino come diceva Gabrio?». 11 segretario del Pd l'abbraccia: «Io non mi impres-siono perché di. gente che assomi-glia a Gabrio ne abbiamo tanta. Quella sarà la nostra forza». Per il Pd dí Bersani è la giornata delle la-crime e dell'orgoglio. Nel nome di Gabrio. Lui, Gabrio Maraldi, 56 anni, prima operaio, quindi asses-sore ai Lavori pubblici e volonta-rio alla Festa del Pd. Addetto al ri-sotto al ristorante del pesce. E morto martedì sera, stramazzato al suolo nel viale centrale della Fe-sta, stroncato da un attacco cardia-co. La sua biografia parla di un uo-mo concreto, pieno di passione, di-sponibile al dialogo, ma dove i sì erano sì e 1 no erano no. Diventa il simbolo di quel Pd bersaniano

che vuole uscire dal tritacarne dei rottamatori. Le lacrime sono alla camera mor-tuaria e in piazza. Bersani arriva verso le 13 dove si trova la salma. Punta dritto verso la moglie di Maraldi, le signora Paola e la fi-glia Alice. E un lungo abbraccio. Dice il leader Pd: «Ho mollato tut-

to a Roma e sono venuto qui. Non potevo non venire, per le altre co-se c'è tempo». Per un'ora sta accan-to alla bara. Alle 14,30 si sposta in piazza dove c'è la commemorazio-ne pubblica dell'assessore scom-parso. Alle 16 è la volta della Festa Pd al Pala de Andrè. Qui è morto Gabrio. Qui è il momento dell'or-

goglio. E (lui nessuno parla di Reri-zi o di Beppe Grillo. Solo Bersani, conversando con i giornalisti, fa un accenno a quanto detto dal con-sigliere regionale grillino Giovan-ni Pavia, secondo il quale il leader del Movimento 5 Stelle è Gianro-berlo Casaleggio: «Le cose che ha detto Pavia dimostrano che io mi

rendo perfettamente conto e mi so-no reso perlèttamente conto di chi veramente comanda dentro al Mo-vimento 5 Stelle».

BERSAN1 si siede al ristorante del pesce dove serviva Maraldi e i vo- lontari fanno circolo attorno a lui. C'è Decimo Triossi (nel tondo), 82 anni, che lo abbraccia e gli dice in dialetto: «Ohi, tieni botta, eh... Io ci sono». E lui: «Io tengo botta, tu tieni botta, non molliamo, Pro- prio come &ìabrio». E Gina, in la- crime: «Guarda che noi contiamo su di. te...». E lui ancora: «Guidere- mo il Paese, senza paura e senza raccontare favole. Vorranno ta- gliarci la strada, ma io non ho pau- ra». Poi va al palco della sala dibat- titi. Ricorda l'assessore scomparso e chiude con una frase che richia- merà poi lunghi applausi: «Noi possiamo morire, ma non ci am- mazza nessuno: a noi non ci am- mazza nessuno. Gabrio è un sim- bolo. La Festa nazionale di Reg- gio Emilia gli renderà omaggio».

Lorenzo Tozzari

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DECRETO Mario PROGETTI DA PRESENTARE ENTRO IL 5 OTTOBRE. IL VICE MINISTRO: BRUCIATO LE TAPPE

Ti governo accelera e vara il 'piano città' «Pronti due miliardi e cantieri aperti a fine anno»

M LAN° DUE MILIARDI di fondi in grado di attivare tra investimenti diretti e indotto circa 6 miliardi e creare oltre 100mila posti di lavoro. Sono i numeri del "Piano Città", varato dal Governo nel Decreto Svilup-po, per la riqualificazione e rigene-razione urbana che ieri ha preso concretamente il via con l'insedia-mento della Cabina di regia presso il ministero delle Infrastrutture , «I cantieri – avverte il vicemini-stro per le Infrastrutture Mario Giaccia (foto Imagoeconomica) — devono essere aperti entro fine anno», dopo che entro il 5 ottobre i Comuni avranno presentato i pro-getti definitivi. Altrimenti, aggiun-

ge «significherebbe che abbiamo scherzato». Ciaccia ha spiegato che il maggiore apporto da parte del pubblico arriva dal Fondo investi-menti per l'Abitare (Pia) della Cdp che, con una dotazione di 1,6 mi-liardi, potrà finanziare progetti per l'housing sociale e l'edilizia scola-stica. Poi ci sono 224 milioni recu-perati "pettinando" il ministero delle Infrastrutture, 100 milioni so-no collegati a efficientamento ener-getico e riqualificazione delle scuo-le e le restanti risorse arrivano da altri dicasteri, Demanio e Fondi europei previsti dal Fas. Ma fonda-mentale sarà la partecipazione dei privati perché è proprio il PPP (Parteriaria io pubblico-privato) che, secondo il viceministro «può

ÌÌMARIO CIACCIA

In quattro mesi abbiamo concretizzato un progetto che risponde ai bisogni dei territori, E non sarà una tantum

far diventare realtà ciò che ora sem-brano sogni. E non sarà una tan-tum». A valutare i piani sarà la Cabina di cui fanno parte ministeri, Regioni, Comuni, Cassa depositi e prestiti, Pia e Demanio. I Comuni che fino-

ra hanno avviato i primi contatti con l'Anci per proporre interventi di riqualificazione urbana (preva-lentamente di aree dismesse e aree o quartieri degradati) e che potreb-bero a scadenza trasformarsi in progetti definitivi sono 58, costituì-ti in prevalenza da Comuni capo-luogo. «Con l'insediamento della Cabina di regia parole di Ciac- cia il Piano Città parte alla mas- sima velocità. Abbiamo bruciato tutte le tappe. Con un'idea nata ad. aprile siamo passati, in quattro me-si, a concretizzare un progetto che consente di rispondere ai bisogni del territorio». Un'ulteriore spinta al Piano Città potrebbe venire dal. coinvolgimento delle banche. «Ne ho già parlato con l'Abi» rivela

sempre il viceministro e ci sono i presupposti "per un accordo qua-dro con il sistema bancario". An-che per le associazioni di categoria (Anche, Federcostruz ioni e Confe-dilizia) il Piano Città è un volano di crescita economica non solo per l'edilizia e viene incontro all'esi-genza di interrompere la cemeritifi-cazione del territorio mentre l'An-ci assicura che si attiverà con forza perché i Comuni non perdano que-sta grande occasione.

AchtLe Perego

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Consulte mutili, garanti, difensori civici: così il politico silurato trova uno stipendio Governatori e assemblee moltiplicano le poltrone per alimentare la Casta

Nel libro inchiesta «La casta invisibile delle Regioni» di Pier Francesco De Roberts tRubbettinol da pochi giorni in tibreria,sotto esame spese di giunte e consigli L'autore ne svela sperperi e privilegi

Per Francesco De Roberfis

NON SONO solo i consiglieri regio-nali, gli assessori e i governatori a costare al cittadino italiano molto più della complessa e comunque esosissima macchina della Camera dei deputati. Sono tutte le preben-de che per esempio ai consigli gira-no intorno, come i mille posti di-stribuiti dai governatori agli amici degli amici nei molti cda delle cen-tinaia e centinaia di società regio-nali che in realtà con le regioni hanno poco a che fare (esempio: le terme, i campi da golfo gli zucche-rifici). Centinaia di milioni sperpe-rati, di cui prima o poi lo stato in qualche forma chiederà conto alle Regioni, come ha confermato ieri il sottosegretario Polillo quando a Radio Anch'io ha spiegato che «do-vremo ridurre gli sprechi degli en-ti locali». Il Lazio è un ottimo esempio dell'andazzo. Il suo consiglio è co-stosissimo, ma le cariche accesso-rie molto di più. Nel bilancio di previsione 2012 ha stanziato (e ver-ranno spesi, più o meno tutti) 250mila curo per il Garante dei de-tenuti, 200mila euro per il Difenso-re civico, 200mila £11370 per il Ga-

rante dell'infanzia, 100mila curo per la Commissione di indagine sulla sicurezza sul lavoro (quando esiste già una commissione del consiglio in materia), 250mila eu-ro per il Consiglio regionale dell'economia e del lavoro, 100mi-la euro per il Comitato delle auto-nomie locali, 100mila euro per la Consulta femminile, 50mila curo

per il Comitato di garanzia statuta-ria. Tutti organismi previsti anche per le altre Regioni che infatti più o meno tutte li hanno adottati. Or-ganismi svuotati di reali compiti e poteri, tenuti in vita solo per trova-re un posto a qualcuno. Sempre nel Lazio la governatrice Polveri-ni (come anche Lombardia, Ligu-ria, Veneto e Campania) ha assun-

to addirittura un «consigliere di-plomatico del presidente» con una indennità di 154 mila euro annui (proprio in questi giorni è scoppia-to il caso del presidente del consi-glio laziale che si è scoperto avere ben 18 segretari e nove consulen-ti). E a proposito di organismi quasi sempre sovradimensionati e trop-po costosi rispetto ai reali compiti, come non parlare dei Corecom, an-che in questo caso utilizzati per ri-

COMMISSIONE OUMPIAD1 IL Lazio ne ha avuta una, anche quando le olimpiadi non c'erano più

compensare qualcuno (il Corecom in teoria dovrebbe occuparsi di re-golare le controversie in materia di comunicazioni). Sapete chi è il presidente del Corecom dell'Um-bria? Mario Capanna, l'ex leader del Sessantotto, che nel suo curri-culum non pare vantare specifica esperienza in materia. Niente con-tro con il buon «vecchio» Mario, ma qualcuno spieghi il senso di

Cuàqjte. , nnui, • Al i d ;xd:tic.,,ilur,otro,ui,,ipend,?,,

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questa (costosa) nomina se non il voler a tutti i costi trovare uno stra-puntino per qualcuno che era ri-masto a piedi. Cosa che succede più o meno in tutte le regioni, sia nel consigli sia nelle giunte. Luogo ideale per le «ricompense» sono le commissio-ni dei consigli, che vengono create ad arte per aumentare le cariche. Il Lazio ne ha 16 (ne hanno avuta una per le Olimpiadi anche]: quan-do le olimpiadi non c'erano più) contro le otto della Lombardia. La Campania ne ha creata una per «le politiche giovanili», che in anno ha lavorato quattro ore, partoren- do in una fillEli0EIC di 25 minuti UE1 parere sulla proposta di legge in materia di «Istituzione del mar-chio etico di prodotti senza l'im-piego del lavoro minorile». Ma più divertenti sono sempre i sicilia-ni, che hanno una commissione «per la vigilanza delle biblioteca». Che cosa vigili non è chiaro. Qu sti stessi siciliani che spendono 100mila giuro all'anno per «le ricor-renze in onore di Piersanti Matta-rella».

pìerfrancesca.derabertis @quefidiano.net

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L'INCHIESTA. Interviste pagate, il conduttore Pattacini fa I nomi BOLOGNA. 11 conduttore televisivo di `7 Gold' Dario Pattacini (foto) e stato ascoltato ieri come persona infornata sui fatti dagli uomini della Guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta aperta per peculato sulla vicenda delle interviste a pagamento rilasciate da alcuni consiglieri regionali. I nomi fatti da Pataceini M tre ore di deposizione sono uelfi di Andrea Defranceschi,

Giovanni Favia (M5s), Nianes

n'ardirti e Mall anfredini (Lega),

G e o Bignarni Pd1), Silvia Noe'

(Udc), Gian Guido Naldi (Sei) e Robe Scrtncittforni (Fds).

.- ..nnoc.età no debiti 11 p :11, 'vgron.' i ..nlc"nteci

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Infrastrutture

Giaccia: parte il piano città, cantieri al via entro l'anno Massimo Frontera

IR" Tutto pronto per acco-gliere le candidaure dei Co-muni al Piano nazionale per le città.

Sono finora 58 le proposte inviate informalmente al mi-nistero delle Infrastrutture. Proposte che «cubano sei mi-liardi», ha detto il vicernini-stro Mario Giaccia, che ieri ha battezzato la cabina di re-gia del piano città, nella sua prima riunione di insedia-mento. La cabina - formata da tecnici di u ministeri, Re-gioni, Comuni, Cassa deposi-ti e prestiti e Demanio - è la commissione che valuterà e selezionerà i progetti da fi-nanziare con i 224 milioni messi sul piatto da Porta Pia, rastrellati per farne un molti-plicatore dello sviluppo urba-no. Ma si potrebbe salire a due miliardi aggregando ri-sorse di altri dicasteri o inve-stimenti da parte di Cdp.

Ciaccia ha voluto sottoli-neare la velocità del lavoro fatto. «L'idea è nata ad aprile e l'abbiamo realizzata in quat-tro mesi - ha rimarcato -. Ab-biamo galoppato». Ma il diffi-cile viene ora. «Dobbiamo aprire i cantieri entro l'anno - ha detto Ciaccia - altrimen-ti abbiamo scherzato». Per spendere al più presto tutti i 224 milioni (spalmati fino al 2017) Ciaccia sta lavorando a un accordo con l'Abi.

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«Evitato il tracollo, ora la crescita» r

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Dentro la formazione di Grillo. Le due anime che si stanno scontrando

La «fronda» degli emiliani contro il potere di Casaleggio

di Mariano Maugeri

I l non partito, il non statuto, la non espulsione. Vabbè che Grillo si è fermato al di-

ploma di ragioniere, ma il lessi-co al contrario è un'invenzio-ne linguistica che sembra la brutta copia delle convergen-ze parallele. O forse negare i nomi per negare i fatti (Ulisse-Nessuno) è una strategia par-torita da "quella mente lucidis-sima" di GianRoberto Casaleg-gio, cofondatore del Movi-mento 5 Stelle?

Con il lessico al contrario è stato eliminato uno come il fer-rarese Valentino Tavolazzi, 6o anni, ingegnere meccanico e ne-mico giurato di GianRoberto Casaleggio. Tavolazzi, forse più dello stesso Grillo, incarna lo spirito del movimento: l'im-pegno per la democrazia diret-ta, le battaglie per la moralizza- zione di una città, Ferrara, che lui definisce "semirussa", in cui lo stesso partito domina la sce-na da oltre mezzo secolo.

L'ingegnere col bernoccolo della politica e della democra-zia diretta si è trovato di colpo fuori da un non partito, ai sensi di un non statuto e neppure espulso, che già aiuterebbe a ca-pire, ma secondo i labirintici percorsi linguistici "della men-te raffinatissima", alias Casaleg-gio, semplicemente "inibito"

dall'uso del simbolo del M5S. Il motivo? Sconosciuto ai più. Lo stesso Grillo, per liberarsi del pressing di Tavolazzi che lo ha tormentato per conoscere la sua opinione in proposito, gli ringhia al telefono: «Valentino, con te abbiamo sbagliato. Ma purtroppo-non posso tornare in-dietro, altrimenti faccio una fi-gura di m...».

Pure gli stalinisti e i fascisti più sfegatati riconoscevano ai nemici lo status di dissidente. Era un modo, pur nella ferocia dello scontro politico, di con-templare l'eresia come catego-ria del pensiero. Nel caso in que-stione, paradosso vuole che l'eretico sia Casaleggio e non Tavolazzi. Il non eretico, insom-ma, cacciato per un non moti-vo. Dice Giovanni Favia nella sua ingenua ammissione al gior-nalista de La 7: «Espellendo Ta-volazzi hanno soffocato nella culla un dibattito che stava na-scendo sulla rete in contrappo-sizione a Casaleggio». Ecco il punto. L'ingegnere meccanico ferrarese è il cervello dei grilli-ni in Emilia-Romagna, la regio- ne che guarda caso rappresenta i170% degli amministratori pub-blici del M5S. Qualche nome dei seguaci di Tavolazzi? Favia e Andrea De Franceschi, en-trambi consiglieri regionali. Il sindaco di Comacchio Marco Fabbri, il consigliere comunale

Pietro Vandini a Ravenna, Raf faella Pirini e Matteo Olivieri a Forlì e Reggio Emilia. Dulcis in fundo, Marco Pizzarotti, il sin-daco di Parma che con tutte le sue forze ha cercato di nomina-re Tavolazzi- stoppato da Casa-leggio - city manager del Comu-ne. E poi militanti triestini, ve-neti, molisani. Meglio isolarlo uno che ha vinto tutte le sue bat-taglie, comprese cinque quere-le che gli sono state recapitate dai suoi ex compagni di partito, la nomenclatura ferrarese ed emiliana del vecchio Pci. Tavo-lazzi è un rompicoglioni di ta-lento con l'ostinazione degli in-gegneri. Tutti lo conoscono, al-meno in Emilia. Ha lavorato 3o anni alla Cmc di Ravenna, il co-losso delle coop rosse con ap-palti in tutto il mondo. Ma lo mettono a risanare aziende del-la galassia cooperativa. A patto che rimanga fuori dalla stanza dei bottoni.

Nel 2009 entra in consiglio

REGIONE «CHIAVE» Romagna

è la regione che rappresenta il 70% degli amministratori grillini. Il caso della cacciata dell'ingegner Tavolazzi

5 STELLE

Lo stratega: mai influenzato il movimento

Un fuorionda che ha scatenato la prima crisi politica del Movimento 5 stelle: è quello carpito dalla trasmissione "Piazza Pulita" al consigliere regionale Giovanni Favia sull'assenza di democrazia interna al movimento di Beppe Grillo. Favia ha tirato direttamente in ballo GianRoberto Casaleggio («una mente freddissima, molto acculturata e molto intelligente», eminenza grigia che «controlla dall'alto tutto»), salvo poi tentare di metterci una pezza quando era già troppo tardi: sul web la discussione si era accesa già durante la trasmissione. Sul blog di Grillo, però, ieri della vicenda non c'era traccia, tranne che per un riquadro a firma dello stesso Casaleggio: «Né io, né Beppe Grillo abbiamo mai definito le liste per le elezioni comunali e regionali. Né io, né Beppe Grillo, abbiamo mai scritto un programma comunale o regionale».

© RimmaioNE wsF k IA

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Lo.fr.d..degh drilkuu conmiilpotert l'a,aLegin

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comunale con 3.500 voti. Nella regione modello per la sanità pubblica, sputtana l'ammini-strazione sull'ospedale di Co-rta: 500 milioni invece di 25o sprofondati nell'area paludosa sulla quale, per interessi politi-ci, si costruisce il nosocomio; accusa il sindaco di aver perso 2,5 milioni con i derivati Dexia e lo costringe a disdettare il con-tratto; denuncia il progetto di triplicare il termovalorizzatore con una lenzuolata di firme.

Giovanni Favia, a chiunque bussi alla sua porta di consiglie-re regionale, suggerisce: «Se vo-lete capire questa regione, anda-te a Ferrara e parlate con Tavo-lazzi». L'ingegnere è torrenti-zio. Coerente e incorruttibile come pretende Beppe Grillo per i suoi iscritti. Ma appena fuori misura, quell'appena che fa la differenza tra un militante .• e un leader. Nel novembre 2011 convoca a Ferrara una conven-tion, la democracy day, che fa il punto su tutti i sistemi per eser-citare la democrazia diretta at-traverso il web. L'idea è quella di scegliere con la rete i nomi dei prossimi candidati del M5S alle politiche. Per Casaleggio, che chiuso nel suo quartier ge-nerale sta preparando quelle li-ste, è troppo. In marzo a Tavo-lazzi viene inibito l'uso del mar-chio. Grillo lo prende pure per i

fondelli: «Stai facendo un otti-mo lavoro, devi continuare». Poi partono le ritorsioni per gli amministratori emiliani che gli sono vicini. Espulso Filippo Bo-riani, il consigliere al quartiere Saragozza di Bologna al terzo mandato (il non statuto ne pre-vede al massimo due). «Ma poi - spiega Tavolazzi - nessuno scomunica il consigliere regio-nale piemontese Fabrizio Biolè, anche lui al suo terzo inca-rico. Forse perché è un protetto di Casaleggio?».

Tavolazzi parla di «fini in-confessabili del cofondatore», che impedendo la nomina dell'ingegnere ferrarese a city manager di Parma «ha fatto un gran favore a centro-destra e centro-sinistra», le due coali-zioni che si erano alternate alla guida della città. Sembra la fine prematura di un non partito. Ta-volazzi si augura che ognuno rientri nei confini del proprio ruolo. E se servisse a non turba-re l'equilibrio ritrovato, l'inge-gnere di Ferrara sarebbe dispo-sto a traslocare in Sudamerica. Magari in compagnia di Mario Monti, che Beppe Grillo vorreb-be mettere sul primo aereo di-retto alle Bahamas. L'emigrazio-ne coatta come strumento per dirimere la lotta politica. Insie-me al non partito che inibisce e non espelle, un'altra genialìtà di cui sentivamo la mancanza.

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STUDI DI SETTORE

Se la «Pa» non paga c'è spazio per correttivi speciali di Benedetto Santacroce

di Benedetto Santacroce

I fornitori della Pubblipa amministrazione subì-

, scovo, a causa dei ritarda- ti pagamenti del committen-te/acquirente, effetti negati-vi che incidono non solo sul piano finanziario ma anche economico, operativo, com-petitivo e che in alcuni casi mettono a repentaglio addi-rittura la sopravvivenza dell'impresa. Proprio per questo l'intervento dello Sta-to, anche sulla base degli sti-moli comunitari (l'Italia è in-fatti in attesa di recepire la specifica direttiva Europea), deve essere immediato e riso-lutivo. A sentire le risposte governative, il problema po-trebbe risolversi entro il 2012

riducendo drasticamente a 3o giorni i pagamenti della Pa. Attendendo, però, questi interventi, è importante for-nire risposte, almeno in riferi-mento a quest'anno, alle aziende che devono fare i conti con la realtà.

Sotto questo profilo l'ipo-tesi (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) di introdurre per il 2012

un correttivo agli studi di set-tore che tenga conto, in pre-senza dell'attuale crisi, del fe-nomeno, è sicuramente da sottoscrivere, anche se forse si potrebbe osare di più. Per quanto riguarda il correttivo, la sua introduzione darebbe sicuro sollievo a quegli opera-tori che per i ritardi della Pa hanno subito una reale ridu-zione dei ricavi e non risulta-no più congrui agli studi di settore. Sul piano operativo sarebbe possibile mutuare i criteri, con opportuni aggiu-stamenti, dal correttivo anti-crisi individuale previsto per 12 studi di settore dei profes-sionisti per il periodo d'impo-

sta 2011 dal decreto del Mef del 13 giugno 2012. In partico-lare, il Dm prevedeva un cor-rettivo congiunturale indivi-duale che teneva conto della ritardata percezione dei com-pensi a fronte delle prestazio-ni rese, correlata alla situazio-ne di crisi economica. Il cor-rettivo per il 2on è stato deter-minato analizzando, per il 2007 e il 2008, la relazione esi-stente tra l'andamento dei compensi dichiarati rispetto all'analisi di congruità e la percentuale di compensi re-lativi a incarichi iniziati e completati nell'anno. Per le imprese sarebbe possibile re-alizzare un modello analogo considerando le singole com-messe da rilevare rispetto ai relativi pagamenti. Questa analisi comporterebbe una ri-duzione del livello dei ricavi stimati in proporzione alla percentuale delle commesse eseguite e (in tutto o in parte) non pagate.

L'introduzione del corret-tivo, inoltre, sarebbe impor-tante ma non risolutiva: pri-mo, perché relativo alle sole imprese soggette agli studi di settore; secondo, perché risolverebbe il fenomeno so-lo sul piano accertativo e non dichiarativo e con riferi-mento al solo 2012. Si potreb-be anche osare di più: intro-durre, in materia di imposte dirette, nei rapporti con i cat-tivi pagatori, una deroga al principio di competenza, ap-plicando alle commesse il principio di cassa. In questo modo si consentirebbe alle imprese di non dichiarare i redditi se non nel caso in cui siano stati nell'anno eseguiti i pagamenti, come avviene in materia di Iva.

© RIPRODUZIONI- HISFRVAIA

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In arrivo la «patente» elettronica Approderà già forse la prossima settima-

na sul tavolo del Consiglio dei ministri il fasci-colo sanitario elettronico contenuto nel de-creto per l'Agenda digitale, dopo lo stralcio dal maxiprovvediment o sulla sanità. Il decre-to che finalmente allineerà l'Italia alla Ue con-tiene, oltre al fascicolo digitale, anche le ricet-te elettroniche per la prescrizioni dei farma-ci, le cartelle cliniche digitali e alcuni proces-si per l'armonizzazione dei sistemi di contabi-lità iterna delle aziende sanitarie locali.

Ma la novità più importante è il via al Fse, la nuova "patente" elettronica che raccoglie-rà tutti i dati e i documenti di tipo sanitario e

sociosanitario «generati da eventi clinici pre-senti e trascorsi, riguardanti l'assisitito». La bozza di decreto per il momento stabilisce una cornice generale disponendo, ad esem-pio, la consultazione dei dati solo «con il con-senso dell'assistito e sempre nel rispetto del segreto professionale». Toccherà poi a una pianificazione tra Governo, Regioni, Istat, Ga-rante per la privacy disegnarne più nel detta-glio i contenuti, i sistemi di codifica, le modali-tà e i livelli di accesso al fascicolo.

Un altro importante tassello nel processo di dematerializzazione è il via alla prescrizio-ne medica digitale: stop, quindi, alle vecchie

ricette su carta che sei mesi dopo l'entrata in vigore della norma dovranno essere progres-sivamente sostituite da quelle in formato elet-tronico vigenti invia definitiva e esclusiva do-po altri sei mesi di rodaggio. È fissata invece per il i ° gennaio 2014 lo start up della conser-vazione della cartella clinica da parte delle strutture sanitarie in formato digitale Infine anche la contabilità, la tenuta dei bilanci e la gestione del personale nel settore dovrà esse-re riconvertita su sistemi informatici in gra-do di dialogare tra loro.

F. La. • RIPRODUZIONE RISERVATA

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ENTI LOCALI/I

Proroga per l'invio della certificazione Prorogato al 3o novembre l'invio della certificazione di bilancio, in linea con la

proroga - al 31 ottobre - del bilancio di previsione per il 2012 prevista dal decreto del 2 agosto.

ENTI LOCALI/2

Ai Comuni spetta il 2,53% dell'Iva La percentuale di compartecipazione al gettito dell'Iva che spetta ai Comuni è pari al 2,53% del gettito dell'Iva relativo all'anno 2012 calcolato al netto delle somme riscosse a mezzo ruoli, della quota spettante alla Ue nonché della compartecipazione alla medesima imposta riconosciuta alle Regioni a statuto speciale.

ENTI LOCALI/3

Lo 0,6% dell'Irpef a Province e Regioni È dello o,6% l'aliquota della compartecipazione all'Irpef delle province e delle regioni a statuto ordinario. Il decreto (come i due precedenti) è stato pubblicato sulla «Gazzetta» n. 209 di ieri.

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OIRRISMbi,5 zrkzEP

Consulenti del tavor . Lettera a Grilli

Terremoto in Emilia, tutele da estendere wo Troppe discriminazioni sugli aiuti fiscali e contributi-vi alle vittime del terremoto in Emilia-Romagna. È que-sto il motivo che ha spinto il presidente del Consiglio na-zionale dei consulenti del la-voro, Marina Calderone, a scrivere - su sollecitazione dei Consigli emiliano-roma-gnoli e del sindacato di cate-goria Ancl - una lettera al mi-nistro dell'Economia, Vitto-rio Grilli, per chiedere un ri-pensamento delle regole.

La categoria lamenta la «di-sparità di trattamento rispetto a quanto è stato fatto per il ter-remoto dell'Aquila; un'ingiu-stificata discriminazione tra i lavoratori autonomi e i subor-dinati, i primi beneficiari della sospensione, i secondi no»; le difficoltà operative legate alla

determinazione degli imponi-bili delle ritenute previdenzia-li. Nella lettera, inoltre, i consu-lenti del lavoro segnalano che «ci sono ancora aziende e stu-di professionali con evidenti problemi di operatività, che at-tualmente esplicano la loro at-tività in capannoni e/o tende improvvisate, che non posso-no rispondere prontamente a questi adempimenti improvvi-si e inaspettati».

Per tutte queste considera-zioni, nella lettera si chiede «di ripristinare un atto di giu-stizia, prima umana e poi giuri-dica, rivedendo la posizione del ministero in materia, consi-derato peraltro il breve termi-ne finale concesso per la so-spensitine dei termini di versa-mento delle ritenute».

D RIPRODUZIONE RISERVATA

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08/09/2012

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enzi ha una strategia all'ama- . ,dai«mestieri» e dalle attività " te 11e t ric,ana, ovvero, se la definizione tuali rtificate Ren in questigior: non risu lta demonizzante, si- ni ha incassato il via libera di Deirio,

e alla sua versione italiana, presidente Mei e capo dei sindaci. È il àoè la campagna pubblicitaria di tipo segno che il partito dei primi cittadini aerlusconiano L'annuncio del sorpasso comincia`a schierarsi e questo vuoi dire lei sondaggi dell'ex sindaco di Firenze voti nelle primarie. Attorno a Renzi non su Bersani appare una forzatura propa- si coagula solo un mondo stanco della pandistica, disegnata a tavolino dai suoi vecchia classe dirigente ma fondamela-apin dottor, destinata a demoralizzare talmente due componenti: la prima è 1 campo avverso, incoraggiare chi soli- rappresentata da una nomenklate ;ametate corre in soccorso del vincitore, vera, annidata nei gangli del potere, che nettere in subbuglio lo stato maggiore lel segretario del Pd.

Quest'ultimo dovrebbe scegliere bene suoi supporter. Sono convinto che i suoi ;iovani turchi non gli portano un voto ,erché troppo simili nei difetti, ad amai-aio la straordinaria arroganza, ai leader .te vorrafibero anche loro rottamare. Né ;li serve il coro favorevole di tutta la no-lannklatura perché dà ridea di un forlino assediato.

Io ho un consiglio molto semplice per Bersani che è fatto di due cose: aarli dei problemi così si vedrà che c'è chi li conosce e saprebbe affrontarli e

td:ittine, che vive la in cui tra

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Periodicità: Quotidiano

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08/09/2012

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Dal board della fondazione via i nanziatori. Fuorionda-shock: qui comanda solo Casaleggio

Pizzarotti resta solo al Regio Tutto il cda in fuga, e Verdi incombe. E Favia terremota Grillo

DI GIORGIO PONZIAMO

Guai grilleschi. A Bolo-gna il consigliere re-gionale 5stelle spara bordate contro Beppe

Grillo e Gianroberto Casa-leggio, a Parma l'unico sinda-co 5stelle d'Italia si ritrova solo nel consiglio d'amministrazione del blasonato teatro Regio, tut-ti gli altri consiglieri se la sono data a gambe appena è arriva-to lui, così la città più verdiana d'Italia rischia di rimanere col sipario chiuso.

Andiamo con ordine. Uno dei leader di punta dei grillini, Giovanni Favia, consigliere in Emilia-Romagna e proba-bile (fino a ieri) candidato al parlamento, confessa la sua delusione per l'andazzo non proprio trasparente all'interno del movimento a un giornali-sta di La7 che registra queste dichiarazioni di nascosto e le manda in onda (giovedì sera, programma Piazza Pulita): ne esce un dietro le quinte che di-strugge l'immagine nuovista, disintertssata e alternativa del 5stelle dove, dice Favia, «la democrazia non esiste». «Casaleggio», prosegue il con-sigliere grillino credendo di parlare off the record, «prende per il culo tutti perché da noi la democrazia non c'è. Grillo è un istintivo, lo conosco bene, non sarebbe mai stato in gra-do di pianificare una cosa del

genere. I politici, Bersani per primo, non capiscono che c'è una mente freddissima, molto acculturata, molto intelligente dietro, che di organizzazione, di dinamiche umane, di politica se ne intende».

Casaleggio è la vera mente del movimento e trascina Grillo. «O si levano dai coglioni oppure „il movimento gli esploderà in mano», confida Favia. «Stavano già andando in crisi con questo aumento di voti, poi hanno scel-to la linea autoritaria e hanno espulso Valentino Tavolazzi per soffocare nella culla un di-battito che stava nascendo in rete in contrapposizione alla gestione Casaleggio. Lui quando qualcosa non va telefona o fa te-lefonare Grillo. Il problema è che loro hanno messo in moto una macchina che sarebbe davvero un faro se superassero quella complicità di sistema padronale che hanno».

Parole di fuoco che potrebbero rappresentare la fine del Movi-mento 5stelle e anche la fine della carriera politica di Favia, che ora si aspetta l'espulsione. Per il duo Grillo-Casaleggio il percorso verso le prossime ele-zioni si sta rivelando in salita anche perché sul web, il terreno da loro preferito, si moltiplicano le richieste di chiarezza sull'atti-vità della Casaleggio & Associa-ti, la società di comunicazione, ovviamente a scopo di lucro, del braccio destro di Grillo e sugli eventuali rapporti economici

che intercorrono tra i due. Fa-via conclude: «Tra gli eletti ci sono degli infiltrati di Casaleg-gio, quindi noi dobbiamo stare molto attenti quando parliamo. Casaleggio è spietato, è vendica-tivo. Adesso vediamo chi manda in parlamento, perché io non ci credo alle votazioni on line, lui manda chi vuole».

La frittata è fatta e per la pri-ma volta Grillo non interviene in tempo reale sul suo blog. Lo fa Casaleggio: «Né io, né Beppe Grillo abbiamo mai definito le liste per le elezioni comunali e regionali. Né io, né Beppe Gril-lo, abbiamo mai scritto un pro-gramma comunale o regionale. Né io, né Beppe Grillo abbiamo mai dato indicazioni per le vo-tazioni consiliari, né infiltrato persone nel movimento». Favia se non sarà espulso annuncia le dimissioni, che però, precisa, potranno essere respinte dagli attivisti chiamati a esprimersi. Poi aggiunge via web: «Parlan-do di assenza di democrazia, non attaccavo il movimento, ma un problema che oggi abbiamo e che presto dovrà risolversi, la mancanza di un network nazionale dove poter costruire collettivamente scelte e decisio-ni, comprese le inibizioni e le attribuzioni del logo». Il 5stelle è terremotato. Il dissenso è sem-pre più aspro. A Ferrara Tavo-lazzi, l'espulso citato da Favia, suo amico e che sempre è stato da lui difeso, chiede trasparenza sui rapporti anche economici tra Grillo e Casaleggio, arrivando ad adombrare che dietro la co-struzione cinquestellina vi sia in realtà un progetto di business. È stato presentato anche un espo-sto all'Agcom, l'autorità garan-te della concorrenza: è possibile ricevere finanziamenti pubblici se il soggetto politico è di pro-prietà di un singolo e non vi è alcuna struttura gerarchica di controllo? Se a Bologna (e non solo) il movimento grillesco è in sala di rianimazione, a Parma il sindaco soffre di solitudine di-nanzi al primo problema che s'è trovato sul tavolo, quello del tea-tro Regio, che sta a Parma come il duomo sta a Milano. Il primo cittadino 5stelle, Federico Piz-zarotti, ha esordito affermando

di volere rivoltare il teatro come un calzino, ha licenziato il so-vrintendente Mieli, ha licenziato l'orchestra, ha detto basta alla mondanità. Risultato: i quattro soci della fondazione del teatro (il quinto è il Comune), cioè co-loro che ci mettevano i soldi, se

ne sono andati, uno dopo l'altro. Il primo è stato Andrea Zanla-ri, presidente della Camera di commercio, che non ha gradito l'editto e ha tolto il disturbo (e il finanziamento), poi è toccato a Marco Alberto Valenti (fonda-zione Cariparma) e a Pier Lu-

igi Gaiti (fondazione Monte), l'ultima sedia a rimanere vuota è stata quella della Provincia, si è alzato Vincenzo Bernazzo-li (lo sfidante Pd di Pizzarotti sconfitto nella corsa a sindaco). Così Pizzarotti s'è ritrovato solo al tavolo del consiglio d'ammi-nistrazione della fondazione del teatro e a nulla è servito un suo tentativo di recupero, con la convocazione di una riunione informale che si è conclusa con un corale: no, grazie. Adesso il sindaco non sa che pesci piglia-re: il comune, da solo, non riesce a sostenere una stagione lirica (con il bicentenario verdiano alle porte), il posto di sovrintendente è vacante (e da tre mesi l'attivi-tà di programmazione artistica del teatro è bloccata), l'orchestra minaccia di mettersi sotto l'uffi-cio del sindaco per suonargliele. Parma è molto sensibile alla li-rica e la giunta grillina, alla pri-ma prova di governo, rischia di dovere intonare un requiem. °Riproduzione riservata

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Dpcm in G.U. Alle province 0,60% Irpef

Ai comuni andrà il 2,53% dell'Iva

DI MATTE() BARBERO

i comuni il 2,53 per cento dell'Iva ed alle province lo 0,60 per ento dell'Irpef. Sono

queste le aliquote di comparte- cipazione fissate dai due decreti del presidente del consiglio dei ministri pubblicati in G. il n. 209 del 7/9/2012, che porteran- no nelle casse dei sindaci oltre 3 miliardi di euro e in quelle dei presidenti provinciali circa 1 miliardo in passato garantiti dai trasferimenti dello Stato. I provvedimenti si inseriscono nel solco del federalismo fiscale, quale disciplinato dalla legge n. 42 del 2009 e dai successivi de- creti attuativi. Per i comuni, e' stato il dlgs n. 23/2011 a preve- dere l'assegnazione, in luogo dei vecchi trasferimenti erariali, di una serie di compartecipazioni a tributi statali, fra cui l'Iva. Tale meccanismo avrebbe dovuto in- centivare i comuni a promuove le attività economiche nel loro territorio ed a fare emergere l'evasione fiscale. Fin da subito, tuttavia, tale elemento premian- te si e' scontrato con la mancanza di dati attendibili sul gettito Iva per comune e addirittura per provincia, tanto che lo scorso anno il riparto e' stato effettuato dividendo il gettito di ciascuna regione in base alla popolazione residente in ogni comune. Con il dl n. 201/2011 il legame fra getti- to e territorio si e' ulteriormente attenuato: la compartecipazione comunale all'Iva, infatti, e' stata fatta confluire nel fondo speri- mentale di riequilibrio, per rim- pinguarlo dopo i forti tagli dispo- sti dal medesimo provvedimento. Per le province, invece, la com-

partecipazione all'Irpef e' stata introdotta fin dal 2002. Successi-vamente, il dlgs 68/2011 (anch'es-so «figlio» della legge n. 42/2009) ne ha previsto, a decorrere dal quest'anno, un incremento che consentisse di compensare la fiscalizzazione dei trasferimenti erariali agli enti di area vasta. Anche in tal caso, il gettito con-fluisce nel fondo sperimentale di riequilibrio, con lo scopo di rendere meno traumatico il passaggio dal vecchio al nuovo regime, soprattutto per gli enti fi- nora risultati più' dipenden- ti dagli assegni statali. Tale meccanismo di finanziamento, ancora in gran parte incompleto, dovrà essere nuovamente rivisto a seguito del riordino delle province previsto dalla spending review, a segui-to del quale molte delle attuali funzioni provinciali passeranno a comuni e regioni. Per gli enti lo-cali, comunque, la partita finan-ziaria decisiva sarà quella che si giocherà da qui al 15 ottobre, termine entro il quale si dovrà decidere come distribuire i nuovi sacrifici previsti dal dl 95/2012n che valgono 500 milioni ciascuno per i comuni e per le province.

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Dai consulenti del lavoro lettera a Grilli

Sisma, chiarezza sulle ritenute

DI ANDREA BONGI

S isma Emilia, sul versa-mento delle ritenute dei lavoratori dipendenti i consulenti del lavoro in-

vocano chiarezza. Secondo il con-siglio nazionale la sospensione dei termini per gli adempimenti deve assolutamente riguardare tutti i soggetti residenti nei comu-

ni interessati, sostituti d'imposta compresi. In difetto, si legge nel-la lettera che il presidente della categoria, Marina Calderone, ha inviato ieri al ministro dell'eco-nomia Vittorio Grilli, si determi-na una ingiustificata disparità di trattamento tra soggetti che hanno subito lo stesso evento ca-lamitoso. La missiva di ieri trae spunto dalle numerose sollecita-zioni giunte dai consigli provin-ciali dell'Emilia Romagna e dal sindacato di categoria And sulla base delle quali il consiglio nazio-nale della categoria non esita a definire la querelle in ordine al versamento delle ritenute dei la-voratori dipendenti nelle regioni colpite dal sisma come una vicen-da «che va assumendo sempre più contorni preoccupanti». Secondo

i consulenti del lavoro dunque il termine finale concesso per la so-spensione del versamento delle ri-tenute sul lavoro dipendente deve essere necessariamente rivisto perché troppo breve (periodo dal 20 maggio all'8 giugno). La lettera inviata al ministro dell'economia chiede dunque chiarezza e pa-rità di trattamento fra soggetti che hanno subito gli stessi even-ti. Una disparità di trattamento che peraltro non era avvenuta in occasione di precedenti eventi ca-lamitosi, quali ad esempio, il ter-remoto dell'Aquila. Resta inoltre incomprensibile, recita la missiva dei consulenti del lavoro, il motivo per cui le ritenute previdenziali siano invece regolarmente sospe-se sino al 30 novembre 2012 con le conseguenti difficoltà operative nella giusta determinazione dei relativi imponibili. Inoltre, si leg-ge nella lettera di ieri, nei territori interessati dagli eventi sismici ci sono ancora molte aziende e stu-di di professionali che operano in condizioni di estrema difficoltà e precarietà lavorando in capanno-ni do tende e che non possono ri-uscire a «rispondere prontamente a questi adempimenti improvvisi ed inaspettati». Quest'ultimo ri-ferimento è dovuto al fatto che l'interpretazione del Mef, oggetto peraltro dei dubbi e delle difficol-tà del momento, è stata diffusa dopo tre mesi dagli eventi stessi e dopo numerose sollecitazioni giunte da più parti. La lettera si chiude con la richiesta di «un atto di giustizia, prima umana e poi giuridica» con la quale il ministe-ro dell'economia riveda la sua po-sizione ripristinando quelle con-dizioni di parità di trattamento oggi mancanti.

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t QINUTIOUNO 01:11MISLIED.1:1111.11MICII 11: POUTI40 9

Via al piano viltà. Fondi per 2 miti

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08/09/20/2

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Ieri prima riunione della cabina di regia presieduta da Carmine Crocco. Cantieri aperti a fine anno

Via al piano città. Fondi per 2 mld Le proposte degli enti locali alle Infrastrutture entro un mese

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DI ANDREA MASCOLINI

arte il piano per le città con le risorse che la Cassa depositi e prestiti ha già stanziato per l'housing

sociale, cui si aggiungono anche le risorse statali già destinate al piano di edilizia scolastica, che andranno a sommarsi ai 224 mi- lioni di competenza del ministero infrastrutture. In totale, la dota- zione di partenza del piano è di 2 miliardi, circa, dei quali 1,6 mld messi a disposizione dalla Cassa depositi e prestiti. Il piano dovrà trovare la massima partecipazio- ne dei capitali privati, è l'invito del ministero di Porta Pia. E l'au- spicio è anche il coinvolgimento delle banche. Entro il 5 ottobre gli enti locali dovranno inviare i progetti all'apposita cabina di re- gia che si è riunita per la prima volta ieri, al ministero delle infra- strutture, presideuta da Domeni- co Crocco, direttore infrastrutture del dicastero guidato da Corrado Passera, Alla riunione erano pre- senti i vertici delle associazioni interessate oltre al vice ministro delle infrastrutture, Mario Ciac- cia. Il criterio di selezione dei

progetti è quello della immediata cantierabilità, ha fatto sapere il vice ministro delle infrastruttu-re, unitamente alla capacità di «ridurre i fenomeni di tensione abitativa e degrado sociale, il mi-glioramento della mobilità nelle aree interessate dal progetto, fa-vorire lo sviluppo economico del territorio». L'obiettivo è aprire i cantieri entro fine 2012. Secon-do Ciaccia l'attivazione dei complessivi due miliardi dovrebbe generare, «tra diretto e indotto, investimenti per circa 6 miliardi di euro e creare, all'incirca, 100 mila posti di lavoro». Positivo il commento di Confedilizia che ha rilevato come il piano per

la riqualificazione urbana delle città interrompe «la cementifi- cazione del territorio» e mira «al recupero del patrimonio edilizio esistente». Il possibile intervento delle banche è visto con favore dall'Ance guidata da Paolo Buz- zetti, presente all'incontro di ieri, dove ha rimarcato che per il coin- volgimento dei privati «sarà ne- cessario accelerare sulla soluzio-

ne dei nodi burocratici e fiscali». Tema sul quale Confedilizia,

pure presente ieri all'in- contro al ministero, ha rinfrescato la memoria sostenendo la necessi- tà dell'«ampliamento delle agevolazioni fi- scali per gli interven- ti di ristrutturazione edilizia e di risparmio

energetico», in manie- ra da ridare ossigeno al

settore immobi-

100 milioni per l'efficientamento energetico del piano dell'edilizia scolastica, altre risorse del mini-stro per lo sport e il turismo, fon-di Fas e risorse dell'Agenzia del demanio. «Se a queste risorse ag-giungiamo anche i fondi europei si superano i due miliardi», ha detto, ricordando che ad oggi sono giunti 58 progetti da parte dei comuni (fra cui Roma, Napoli, Milano, Torino, Genova). Il complesso dei progetti, ne vede localizzati 10 a Nord-ovest, 12 a Nord-est, 14 al centro, 18 al sud e 4 nelle isole. Di questi, 38 sono espressione di capoluoghi di regione; 17 sono re-lativi a interventi nell'housing so-ciale, 16 nell'edilizia scolastica e 5 interessano aree degradate. Tutti questi progetti, inviati prima di oggi al ministero, dovranno, però, essere formalmente ripresentati entro il 5 ottobre, aggiungendosi alla probabile miriade di proposte che giungeranno da tutta Italia. Dopo il 5 ottobre sarà il ministero delle infrastrutture e la cabina di regia a svolgere l'istruttoria, sele-zionando le proposte ammissibili e i relativi contratti di valorizza-zione urbana connessi ad ogni singolo intervento. Mario Ciaccia

liare, in crisi. «Il piano per le città sarà una volano di crescita eco-nomica non solo per l'edilizia ma anche per tutto ciò che le ruota intorno», hanno sostenuto Ance, Federcostruzioni e Confedilizia, «In Italia», ha affermato Buz-zetti, «non c'è nessun intervento serio per l'housing sociale da 30 anni Questa può essere un'ottima opportunità per colmare questo vuoto». Il viceministro Ciaccia ha sottolineato il velocissimo iter che ha portato prima alla definizione della norma sul piano città nel decreto legge 83 e poi alla pubbli-cazione, il 5 agosto sulla Gazzetta Ufficiale, del decreto ministeriale di attuazione: «Adesso», ha sottoli-neato, «bisogna fare bene e in fret-ta per potere selezionare i progetti e avviare i cantieri entro fine anno, se no avremo un negativo effetto boomerang di credibilità». E ha messo in evidenza il quadro delle risorse disponibili. In particolare Ciaccia ha precisato che, a fianco dei 224 milioni di competenza del ministero delle infrastrutture, si pongono anche altri 1,6 miliardi messi a disposizione della Cassa depositi e prestiti con il Fia (Fon-do investimenti per l'abitare),

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QUELLA FEDE INCRINATA

MICHELE SERRA

FARSI infilzare da un "fuori onda" (vecchio col-po basso di un vecchio medium come la tivù) è, per un grillino, il classico colmo: come per

un astronauta avere un incidente di motorino. SEGUE A PAGINA 27

Pagina 1 12,1ALEDIZIONTDELLFTX,NUMBUL

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08/09/2012 press LinE

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Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo

UNA FEDE INCRINATA MICHELE SERRA

(segue dalla prima pagina)

La forza (e/ o la presunzio-ne) delle Cinque Stelle, infatti, sta soprattutto nell'idea di appartenere

a una cultura mediatico-politica superiore. Nella convinzione che il web consenta di byp assare qua-lunque altra forma di mediazione e di comunicazione.

Per usare le parole di Beppe Grillo, conilweb «le persone sono al centro di ogni processo, e le in-termediazioni economiche e po-litiche sono soppresse». È (anche) per questo che Grillo non gradi-sce che i suoi compagni di avven-turavadano in tivù: perché ritiene di avere trasferito in una dimen-sione molto più evoluta — ap-punto il web — ogni forma di re-lazione "economica e politica". Il resto, come ripete spesso, è vec-chio, è morto, è inutile ma soprat-tutto è inaffidabile. Perché, come spiega l'ideologo delle Cinque Stelle Gianroberto Casaleggio, «fino a qualche anno fa le relazio-ni tra persone, oggetti ed eventi erano attribuite al caso. La vita e l' evoluzione delle reti segue inve-celeggiprecise, ela cono scenza di queste regole ci permette di uti-lizzare le reti a nostro vantaggio». Traduzione: in tivù si soggiace al-le regole del caso. Sul web, trionfa l'intelligenza umana.

Lo sfortunato consigliere re-gionale Giovanni Favia, non ba-standogli la sola "vita nova" che la rete dona a chi vi trasmigra (la-sciandosi alle spalle il nostro far-raginoso mondo, con tutti i suoi equivoci), ha voluto fare un passo indietro, tornando a precedenti e più rudimentali forme di vita co-me la televisione. Ci è rimasto in-trappolato; ma quel che è peggio, si è lasciato sfuggire sostanziosi dubbi sulla sua nuova dimensio-ne di appartenenza. Il più deva-stante dei quali è che «la cono-scenza delle regole del web» (Ca-saleggio) ne consenta un uso ma-nipolatore. Ad opera «di una mente freddissima, molto accul-turata e molto intelligente, che di organizzazione, di dinamiche umane, di politica se ne intende». E aggiungendo quella che, nei suoi paraggi, è la più terribile del-le bestemmie: «Io non ci credo, al-le votazioni on line».

Il giorno dopo, ovviamente sul web, il Favia cliccante ha parzial-mente smentito il Favia parlante, definendo «sfogo infelice» la sua

tirata, un po' come avrebbe fatto un politico vecchio stile, a dimo-strazione di quanto sia difficile, per tutti, cambiare registro, ed es-sere finalmente e definitivamen-te «nuovi». Resta il sapore, abba-stanza indefinibile, di un «inci-dente politico» che, in realtà, va a toccare sfere, e pratiche, e cre-denze che non sono tutte inter-pretabili con il metro della politi-ca. C'è un'idea salvifica (quasi re-ligiosa) delweb, nonpiù e nonpiù soltanto prodigiosa innovazione tecnologica, ma strumento di ve-ra e propria palingenesi sociale che riesce a «mettere al centro la persona» superando (anzi «sop-primendo», scrive Grillo) ogni precedente forma di «interme-diazione economica e politica». La macchinosa, spesso indecente crisi delle vecchie forme di rap-presentanza risolta da un me-dium che, lui sì, è finalmente il messaggio, è la Rivelazione.

A sentire la voce dal sen sfuggi-ta al giovane Favia, l'architetto di Cinque Stelle Casaleggio assomi-glierebbe più a Ron Hubbard (il guru dei Dianetici) che a Marcel-lo Dell'Utri o a qualunque altra eminenza grigia dellavecchia p o-litica. Ma è un'interpretazione malevola e facile che va lasciata ai blogger d'assalto. Più del fanati-smo, è l'ingenuità che colpisce: l'idea semi-folle che un processo complicatissimo come la demo-crazia possa d'un tratto sustan-ziarsi in rete non fa paura, fa so-prattutto tenerezza, tanto profondo è l'equivoco tra le fa-coltà enormi che la rete aggiunge alla vita umana, e una sua pre-sunta possibilità di redimere la società da ogni imperfezione.

Lasciando sbollire le grida (pro e contro) sul web e altrove, sareb-be interessante e utile che le tan-te persone appassionate di politi-ca (non certo di antipolitica) che si riconoscono in quel movimen-to valutassero, insieme ai tanti pregi, i rischi concreti (anche di manipolazione) che non il web, ma «l'ideologia del web» porta con sé: dalvantaggio quasi «strut-turale» che concede alle opinioni poco ponderate alle tentazioni di assemblearismo untanto al chilo, anzi al gigabyte, che non solo non mettono «al centro la persona», ma la rendono più dipendente e più suggestionabile, davanti alvi-deo o al tablet, della casalinga di Voghera davanti alla tivù.

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Jn emama hvolta contro Supennalio in Manco agh spendaccioni"

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08/09/2012 pressunE

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I falchi di Berlino in picchiata sulla Bce dal nostro corrispondente

ANDREATARQUINI

BERLINO

WEIDMANN for pre si-dent!», gridano tantimes-saggi sul profilo Face-

book del giovane numero uno del-la Bundesbank. «Jens, non molla-re, sei il nostro eroe!».

SEGUE A PAGINA 7

In Germania è rivolta contro Supermario "Un assegno in bianco agli spendaccioni" Stampa efalchi attaccano la Bce, Angela Merkel la difende: istituzioneforte (segue dalla prima pagina)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ANDREA TARQUINI

BERLINO

F SU una popolare emit- tente locale, i conduttori

i

scherzano amari: «Posso leggere le previsioni del tem- po?» «No, prima chiedi il per-messo alla Bce e a Bruxelles».

È cupo e di malumore il day after della Germania reale. Da Vienna, Angela Merkel scende in campo e si schiera con Mario Draghi: «La Eurotower è una istituzione forte e indipenden-te, la condizionalità decisa per gli acquisti è importantissima». Schaeuble, ministro delle Fi-nanze, le fa èco: «Deploro che la nostra stampa sia tanto nervo-sa». Ma i media d'ogni colore,

"W, mann pkW5k:e2.e Undì mkessaug sosZ•e.:,:no anun

NkeM

(Csu bavarese e p ostcomunisti della Linke) si sono formal-mente uniti 37mila cittadini. La sentenza della Consulta, attesa per il 12, è la loro nuova speran-za: 54 tedeschi su cento spera-no che il collegio presieduto dal giudice Andreas Vosskuhle ac-cetti la protesta contro lo Esm, quasi altrettanti dicono «no a nuove deleghe di competenze nazionali all'Unione europea».

La rabbia corre online, la per - cepisci nelle strade, la leggi ne-gli editoriali d' ogni tendenza, la ascolti nei mugugni in métro. «Attenti - insiste Angela M erkel

da Vienna - la Bce ha indicato che il futuro dell'euro dipende dai politici, è la strada già scelta da tempo dal mio governo». Ma non le sarà facile convincere il Paese reale. 'Angie' passata con Draghi non affronta solo i titoli ad effetto della Bild, sul «giorno nero per noi tutti con l'assegno in bianco agli spen-daccioni». Né unicamente i molti legislatori della sua mag-gioranza, dal maitre-à-penser bavarese Peter Gauweiler al li-berale Frank Schaeffler, decisi a ricorrere alla Corte europea di giustizia. «La Bce ha passato la

linea rossa - accusa ascoltatis-sima la Sueddeutsche - perché dire che l'euro è irreversibile tocca a politici eletti dai loro popoli, non a lei, perché un sal-vataggio dell'euro a ogni costo può finire in disastro economi-co, perché in una comunità fondata sul diritto il fine non può mai giustificare ogni mez-zo, e di bolle, crisi, inflazione profitteranno gli speculatori, a danno dei cittadini». La collera tedesca grida contro un potere non eletto, «una Bce, istituzio-ne senza legittimità democra-tica che diventa autentico go-

molti politici, e la gente comu-ne, si ribellano: basta, questa Europa di istituzioni non elette ci porta all'inflazione, premia gli spreconi, e soprattutto cal-pestala nostra sovranità. Parla-re di rivolta dei falchi è troppo poco: l'umore del Paese reale non ci sta. «Manca ormai poco per spingere i tedeschi sulle barricate», avverte la 'liberal' Sueddeutsche Zeitung. La rivol-ta non violenta della Germania timorosa di perdere una sovra-nità troppo giovane prende ogni forma. In poche ore, al ri-corso alla Corte costituzionale contro i fondi salvastati pro-mosso da una strana coppia

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Jn emama hvolta contro Supennalio assegno in Manco agh

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verno dell'Europa e decide co-me gli europei devono vivere». Non è solo paura per i soldi. Der Spiegel accusa Draghi di golpe bianco: «Ha relegato Angela Merkel in seconda fila, il golpe è la conseguenza della politica esitante di lei nelle Finanze e nella competizione per le mas-sime poltrone europee».

Invano Schaeuble tenta di rassicurare: «Il programma B ce non è finanziamento moneta-rio del debito sovrano altrui». LaFrankfurterAllgemeine, bib-bia dell'establishment, non ci crede: «E se l'Italia non rifor-merà le leggi sul lavoro, la Bce venderà titoli italiani? Non può, se davvero vuole evitare terremoti sui mercati come di-ce. L'emergenza non conosce leggi, ciò va imposto anche ai cittadini? Sarà interessante ve-

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dere che cosa dirà la Corte co-stituzionale». E il «pericolo gi-gantesco» temuto dalla gente di qui lo spiega JoergEigendorf, editorialista di Die Welt «Al momento il problema non è l'inflazione, bensì una non le-gittimata ridistribuzione delle risorse da nord a sud, e dai ri-sparmiatori a chi approfitta di questa politica irresponsabile, e ciò è antidemocratico e anti-sociale». Nel mirino è Merkel, non solo Draghi: «Non tutti i te-deschi credono in Dio ma tutti credono nella Bundesbank», recita un proverbio-chiave del dopoguerra.

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IL GURU OMBRA DEL WEB

MICHELE SMARGIASSI

COME il capo della Spectre nelle storie di Ian Fleming, il temutissimo, imperscrutabile uomo-ombra dellapoliticaitalianafa sapere

di sé che ama carezzare le sue due gatte persiane. SEGUE A PAGINA 11

Il guru della web-democracy che adora Gengis Khan e ha sfondato con l'e-business Casaleggio, leader ombra della diarchia 5 Stelle

Ilgurudella,eb-Jemoemcy cheadoraGenpsKlm

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(segue dalla prima pagina)

MICHELE SMARGIASSI

T O FA quando torna nella sua casa trai boschi di Quin- cinetto, sopra Ivrea. Ma Gianroberto Casaleggio non è più così imperscrutabile: tre mesi fa, forse spinto dall'entu-siasmo perle travolgenti avan- zate elettorali del MoVimento 5 Stelle, con unaletteraal Cor-riere ha scelto di rivendicare per intero il suo molo: «Non sono mai stato dietro a Bep- pe Grillo, ma al suo fianco. Sono cofondatore di questo movimento».

Fino a quel momento, di Ca-saleggio si parlava come del «gu-ru di Grillo», il geniale consulen-te di strategie Web, l'uomo che aveva convinto il comico geno-vese a smettere di sfasciare i computer sul palcoscenico per usarli come arma letale della grande guerra al potere dei «morti viventi», aprendogli il blog che secondo la rivista Forbesè uno dei dieci più influenti del mon-do. Ci si chiedeva se Grillo pagasse i servigi della Casaleggio Associati, azienda milanese di punta nella gestione dell'e-business, e quanto, visto che per gestire il suo sito In-ternet pare che Di Pietro gli versas-se 700 mila euro l'anno.

Bene, il dubbio non c'è più. Di Grillo, incontrato nel 2004 e mai più lasciato, Casaleggio è sicura-mente consulente, consigliere, amico, editore, co-autore di libri,

R2, -= Ruana.z Tkt.ZeCZMIÒW: Uanl•mencz.0

‘gsRo.-un•lo ■:~er.

verosimile ghost-writer, ma anche molto di più. Ha contributo a scri-vere il "Non Statuto" del MoVi-mento, ha steso le regole per la se-lezione delle candidature, ha gesti-to raccolte di firme, ha organizzato il V-Day, tutte cose che non rien-trano nel catalo go di un fomitore di servizi info rmatici, ma sono piena-mente politiche. Casaleggio è atut-ti gli effetti uno dei due leader di un movimento politico accreditato di consensi che avrebbero fatto invi-dia a molti protagonisti della p oli-ticaitalianadelpassato. Malamag-gioranza dei simpatizzanti del Mo-Vimento Cinquestelle hanno fami-liarizzato col suo nome solo da po - chi mesi, e tuttora sanno ben poco di quest'uomo che per un grillino della prim'ora come Giovanni Fa-via è «spietato e vendicativo», «de-cide tutto», «è la vera mente» e ha sequestrato la demo craziainterna.

A vederlo, chi lo direbbe. Chio-ma riccia, occhialetti tondi, sem-

guerra mondiale vinta nel 2040 dall'Occidente della Web -demo - cracysull'Oriente del Potere. Masa anche maneggiare con abilità le le-ve di Intemet, sulla scorta del suo ispiratore Paul Gillin studia la teo-ria degli influencer, ossia come usare quel 10% di navigatori con-sapevoli che impone le proprie opinioni al restante 90%.

Queste cose le spiega ai giovani quadri del MoVimento, convocati a Milano per brevi corsi (vietate te-lecamere e registratori) dove i suoi uomini insegnano a gestire un blog, a governare un forum, dove si

disegna il profilo del candidato vincente, che «deve possedere più soft skills che hard skills», più atti-tudini che competenze, saper «smanettare sulla Rete», saper «parlare in pubblico» e mostrare «una faccia pulita».

Sugli intenti di Casaleggio, in Rete girano le teorie più estreme, dall'esoterismo ai complotti inter-nazionali contro l'Euro, ma lui se ne fabeffe: «Mi hanno attribuito le-gami coi poteri forti, dalla masso-neria alla Goldman Sachs con cui non ho mai avuto alcun rapporto, dietro Casaleggio c'è solo Casaleg-

bra lo zio di Donovan il folk- singer, , più cravatta yuppie e

completo grigio. Viene dall'ar- cipelago Telecom, dove diresse a lungo una società controllata, la Webegg, prima di mettersi in pro- prio nel 2004 con l'azienda che porta il suo nome. Ma il brillante curriculum non dice tutto. Casa- leggio ha il profilo del p ensatore vi- sionario. Adora Gengis Khan, che per lui è il progenitore del Web per- ché spediva i suoi veloci cavalieri mongoli a cercare notizie ovun- que. Disegna scenari orwelliani: nel video Gaia profetizza una terza

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gio». In realtà, a spaventare quelli come Favia non sono neppure co-se più pro saiche come la sua abilis-sima gestione del consenso sul blog, il suo potere sulle candidatu-re e di scomunica dei dissenzienti. A torto o a ragione, le giovani leve del MoVimento temono di essere usati come materiale per un espe-rimento mediologico delle dimen-sioni di un intero sistema politico: «Siamo delle cavie in vitro», si la-sciò scappare uno di loro in una di-scussione riservata che Grillo, o forse Casaleggio, scoprì e mise su-bito alla gogna sul blog.

«Grillo è un istintivo, non sa-rebbe in grado di pianificare una cosa del genere», lo giustificai' ri-belle Favia. È il mito dello Zar buono mal consigliato da Raspu-tin. Ma la diarchia a 5 Stelle è me-no precaria di quanto ai frondisti del MoVimento piacerebbe, è una formazione da battaglia che non si romperà facilmente: «Sia-mo in guerra e la vinceremo», hanno scritto nel loro libro a quattro mani, «la Rete è dalla no-stra parte». Web mit uns.

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llpremier. approvare legge anti-conzione

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"Normeinriedodidiecranru Icaziendeonestevannoinfuorigioco

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Il premier: approvare la legge anfi-corruzione Ma il Pdlfà muro: sì anche a intercettazioni e responsabilità civile

SILVIO BUZZANCA

ROMA — Il governo vuole andare fino in fondo e approvare il ddl anticorruzione. Ma il Pdl si oppone e chiede di non forza-re la mano. Lo scontro nasce dalle poche parole pronunciate dal presidente del Consiglio Mario Monti. Contro la corru-zione, dice a Bari il premier «alcuni prov-vedimenti legislativi sono necessari e sa-ranno conclusi».

Una frase che fa scattare l'immediata

reazione del Pdl. «Sulla questione della giustizia non accettiamo forzature di al-cun tipo. O i tre temi riguardanti l'anti-corruzione, le intercettazioni e la respon-sabilità civile dei giudici pro ce dono in pa-rallelo nei lavori di Camera e Senato, con soluzioni condivise, oppure non c'è il no-stro accordo», ammonisce Fabrizio Cic-chitto. Intanto il collega del Senato Mau-rizio Gasparri attacca il ministro della Giustizia: Paola Severino, dice Gasparri, «boicotta la riforma dell'avvocatura, cal-

p esta i p areri del Parlamento , nonvuol fa-re la legge sulle intercettazioni, non si confronta per varare una seria normativa contro la corruzione e dice no alla re-sponsabilità civile dei giudici».

Pronta la replica del Pd. «Spiace con-statare che tutti gli esponenti del Pdl, che Mano definì "il partito degli onesti", si schierano compatti a favore di corrotti e corruttori», commenta Donatella Fer-rante, capogruppo democratico in com-missione Giustizia alla Camera. Intervie-

ne anche Anna Finocchiaro: «Cicchitto e Gasparri hanno solo la volontà politica di bloccare ognivero tentativo di riforma sui temi della giustizia», dice il capogruppo del Pd al Senato. Infine da Chianciano ar-riva l'appello di Michele Vietti. «Bisogna uscire dallalogica dell'assedio, e giocare a tutto campo affrontando laicamente an-che questioni che quando c'era un clima di assedio delle toghe era pericoloso af-frontare», dice il vicepresidente del C sm.

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Il germe approvare la legge anti-comiztone 11.1R11 farm. anche, cr.ne.rionle rapornabi.m.

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LIANA MILELLA "Norme in ritardo di dieci anni le aziende oneste vanno in fuorigioco" Giampaolino : danni a tutto il Paese dalla sanità allafinanza

ROMA — Un danno multiplo, quello della corruzione. Che va ben oltre i 60 miliardi di euro sti-mati dalla Corte dei conti. Con Re-pubblica il presidente Luigi Giam-paolino sottolinea che bisogne-rebbe poter calcolare «tutte le op-portunità di crescita che il Paese sta perdendo» per via della corru-zione. Perciò il capo delle toghe contabili sollecita un rapido sì al ddl anti-corruzione.

Una doppia e autorevole solle-citazione in 24 ore. PrimaNapoli-tano poi Monti. Quanto è in ritar-do l'Italia?

«Non posso che limitarmi ad osservare che il nostro Paese è chiamato ad adottare norme anti-corruzione da atti internazionali risalenti a oltre dieci anni fa. Quin-di sono diversi anni che si attende l'inserimento nell'ordinamento italiano delle norme che questi at-ti internazionali sollecitavano».

Anche il presidente della Corte dei conti ritiene che sia necessa-rio lanciare un appello perché il ddl anti-corruzione diventi legge al più presto?

«È senza dubbio necessario che lo diventi sia per la necessità degli adempimenti agli obblighi comu-nitari e internazionali, sia per gli effetti di prevenzione e repressio-ne che avrebbe sui pubblici appa-rati».

Non le sembra eccessivo che una legge così importante riman-ga in attesa, in bilico tra due governi e nei due rami del Parlamento, per tre anni?

«Non mi sento di esprime- re giudizi sulla durata dei la- vori parlamentari perché richiederebbe valutazioni di comportamenti politici. Certo è che il ddl ha avuto un iter piuttosto lungo par- tendo da un'impostazione che sin dall'inizio avrebbe potuto essere di maggior respiro, come già ebbi mo- do di rilevare nella mia au- dizione del 14 settembre 2011».

Afebbraio lei aveva forni- to gli ultimi dati sul danno economico che la corruzione comporta per il nostro Paese. Quel dato shock-60 miliar-di di euro — continua arim-balzare sulle cronache. La Corte ha nuove cifre?

«Quella costituisce un'i-potesi di lavoro, frutto di elaborazioni basate su fonti inter-ne e internazionali. Al di là della mia personale ritrosia a" dare i nu - meri", devo sottolineare la diffi-coltà di quantificare un fenome-no, come quello della corruzione, che è per sua natura occulto e di difficile disvelamento. Quel che è certo è che vi un grande divario tra quanto emerge— con difficoltà—

a seguito dell'attività della magi-stratura e l'importo totale del dan-no arrecato dalla corruzione. Ol-tre alle risorse che vengono sot-tratte alla collettività per essere utilizzate illecitamente, occorre-rebbe computare tutte le oppor-tunità di crescita che il Paese sta perdendo a causa dell'allontana-mento dal mercato delle imprese oneste per l'illecita prevalenza di quelle colluse con settori corrotti dell'amministrazione».

Ci sono casi su cui state lavo-rando per tradurre in cifre l'effet-to nefasto dell'azione dei corrot-ti?

«L'elenco dei comportamenti su cui la Corte è chiamata a pro-nunciarsi quotidianamente è lun-go: dalla corruzione ai comporta-menti dannosi posti in essere nel-l'esercizio dell'attività sanitaria; dall'errata gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti all'illecita percezione di contributi pubblici o comunitari; dal gravemente col-poso utilizzo di strumenti derivati o simili prodotti finanziari ai dan-ni connessi alla costituzione e ge-stione di società a partecipazione pubblica; dalla responsabilità per danni connessi alla stipula di con-tratti pubblici di lavori, servizi e

forniture ai pregiudizi erariali conseguenti ad errori od omissio-ni nella gestione del servizio di ri-scossione dei tributi».

Una vera apocalisse corrutti-va...

«D a qui emerge la sensazione di una più vasta e notevole portata del fenomeno di cui l'attività giu-risdizionale intercetta solo gli epi-sodi più eclatanti. È giunto il mo-mento di pensare a un ritorno a una più seria e puntuale attività di controllo idonea a contrastare ta-li fenomeni in una fase preceden-te alla realizzazione del danno».

Il ddl in attesa al Senato è ade-guato?

«È un primo, buon approccio alla materia. Contiene misure vol-te ad affrontare in modo organico il fenomeno della corruzione nel-le pubbliche amministrazioni, configurando la lotta alla corru-zione tra gli interessi che le pub-bliche amministrazioni devono perseguire e apprestando un'or-ganizzazione articolata e mirata, facente capo a una Autorità indi-pendente e sopra ordinata a ogni altro apparato amministrativo».

Corruzione, intercettazioni, responsabilitàcivile deigiudici.I1 Pdl non accetta che la corruzione abbia un posto prioritario. Non è un modo per azzoppare proprio la legge contro i corrotti?

«È problema di scelte di politica legislativa da rimettere alle parti

politiche. Comunque tutte e tre le problematiche attengono a beni primari delle pubbliche ammini-strazioni, dei cittadini e del modo di funzionamento della giustizia. Mi limito a ricordare che, con ri-guardo alla resp onsabilità dei giu-dici, ritengo che la via maestra è quella di riportala a sistema con la competenza della Corte dei conti in tema di responsabilità per dan-ni arrecati allo Stato».

Intercettazioni. Le considera troppe e troppo divulgate o le ri-tiene utili perché svelano reati e li fanno conoscere alla gente?

«La Corte dei conti ha mezzi di indagine minori di quelli della magistratura ordinaria. Le nostre Procure non usano le intercetta-zioni. Ma è mia opinione che esse rappresentino un utile mezzo di indagine, specialmente con riferi - mento a determinate ipotesi di reati, fra le quali rientrano a pieno titolo quelli contro la pubblica amministrazione. Ovviamente, come per tutte le cose di questo mondo, non bisogna farne abuso, non solo in termini quantitativi ma anche con riferimento a speci-fiche vicende e situazioni; in par-ticolare occorre avere riguardo al-la privacy e all'onore delle singole persone nonché alla garanzia che deve circondare le istituzioni spe-cie se al massimo grado rappre-sentative».

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Bufera in retetra i grill in i i dissidenti tifano per Fa■ ia Pizzarotti si smarca dal capo Ilsurd.r ch. Panna

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la Repubblica Direttore Responsabile: Ezio Mauro

08/09/2012 press LinE

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Serenetta Monti si presentò per la carica di sindaco di Roma nel 2008: "Grillo disse di non sapere nulla di quella carta"

La candidata e quel documento capestro "Tutti i rimborsi a Beppe, ma non firmai" MATTEO PUCCIARELLI

RO MA — «Mi chiamarono al te-lefono "guarda che qui sta succe-dendo una baraonda", arrivai lì con Grillo e anche lui cascò dalle nuvole: "Mano, non firmate que-starob a, al massimo andiamo dal notaio..."». Il racconto è di Sere-netta Monti, 40 anni, candidata sindaco di Roma nel 2008 con la lista Amici di Beppe Grillo (prese 45mila voti, il 2,7 per cento) e adesso fuori dalla politica attiva. Allora in corso c'era l'organizza-zione del secondo V-day in cui i "grillini" raccoglievano le firme per tre referendum: abolizione del finanziamento pubblico al-l'editoria, dell'Ordine dei gioma-listi e del Testo Unico Gasparri.

Il documento incriminato che gli emissari di Gianroberto Casa-leggio portarono a Roma preve-deva che «i sottoscritti promoto-ri intendono con la presente at-tribuire formalmente e irrevoca-bilmente al sig. Giuseppe Grillo, in via esclusiva, ogni diritto al percepimento dei rimborsi (...) conseguenti al compimento del-le attività referendarie». Insom-ma, i soldi sarebbero finiti in ta-

sca al comico genovese. Però nel documento si parla

anche di spese. Cioè che pure la raccolta firme sarebbe stata so-stenuta economicamente da Grillo. Non fu così?

«Fu proprio quel passaggio che non ci piacque, il motivo per cui rifiutammo 1' accordo. Perché le spese le stavamo sostenendo noi, autofinanziandoci. Perii pri-mo V- day ricordo che spendem-mo 14mila euro, coperti grazie a sottoscrizioni e gadget».

Ma chi vi portò questo foglio

da firmare? «Marco Canestrari della Casa-

leggio. Che adesso non lavorapiù con loro. Ci fu una rivolta collet-tiva: nessuno avevaintenzio ne di trattenere un centesimo ma

Mgez- ocz • n-ccoglRevano Zen ÙMUC WAON-Meknkl con Un outz:ùnonAatnento

neanche di regalarli. Venivamo dauna"scuola" ditotale condivi-sione delle cose da fare. Grillo era lì con me, sembrò davvero non saperne nulla di nulla e ci disse di essere d'accordo con noi».

Non firmaste e successe qual-cosa?

«Di fronte al nostro rifiuto Ca-nestrari tornò a Milano e finì lì».

Ma i rapporti con Casaleggio cambiarono?

«No, per quanto mi riguarda erano comunque sporadici. Liti-gammo solo un anno dopo quan-

do a piazza Famese ci impose di togliere la bandiera No Tav dal palco mentre parlava Di Pietro».

Di quali altre intromissioni del manager ha avuto sentore nel periodo in cui militava nel movimento?

«Proponeva degli "indottrina-menti" ai candidati. Andavi a Mi-lano, parlavi con loro, ti davano istruzioni specifiche sul come parlare, sul co sa dire, su qualitec-niche utilizzare per farsi capire meglio».

Quindi Grillo è il "buono" e Casaleggio il "cattivo"?

«Non saprei. A me interessa solo l'indipendenza di Grillo. Perché al movimento serve un megafono, non un deus ex ma-china. Ritengo ci siano delle per-sone capaci di portare avanti il progetto senza lo zaino Grillo-Casaleggio in spalla. Se come io ritengo Beppe non era al corren-te del documento suirimb orsi re-ferendari voglio sperare che in quell'occasione si sia risentito con Casaleggio e gli abbia detto "oh, m'hai fatto fare unafigura da rincoglionito davanti ai ragaz-zi..."».

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Bufera in rete tra i grillini i dissidenti firmo per Favia Pizzarotti si smareadakapo

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Bufera in rete tra i grillini i dissidenti tifano per Favia Pizzarotti si smarca dal capo Il sindaco di Parma: è ora difare un congresso

SILVIA BIGNAMI CATERINA GIUSBERTI

BOLOGNA — «Nel Movimen-to5Stelle la democrazia non esi-ste». La madre di tutte le accuse, il fuorionda rubato al consigliere regionale emiliano Giovanni Fa-via e mandato in onda su La7 gio-vedì sera, scatena uno tsunami tra i grillini. Il popolo del web è spaccato a metà e sotto choc, i commenti sono migliaia. Il day after inizia alle 5 di mattina, su Fa-cebook. Favia prova a scusarsi per «lo sfogo privato e scompo-sto» e si dice pronto a rassegnare le dimissioni per fare decidere ai cittadini, come del resto già av-viene ogni sei mesi. Ma la "con-fessione" in diretta nazionale compatta due nuovi schiera-menti. L'ex enfant prodige incas-sa l'alleato di maggior peso, il più importante sindaco a Cinque Stelle in circolazione. Federico Pizzarotti da Parma invoca un congresso del Movimento prima delle politiche e difende Favia, cercando di scongiurare le sue di-missioni: «Non mi sembra asso-

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lutamente il caso. Le cose si risol-vono sempre con il dialogo». Con Favia e Pizzarotti c'è anche l'epu-rato numero uno, Valentino Ta-

volazzi di Ferrara, che già a marzo aveva spinto per una svolta parti-tica del Movimento. Ufficial-mente si tratta di una riunione «per discutere, per approfondire il dialogo». Ma non è un segreto che dietro questa dicitura si na-sconda la volontà di trovare una forma più democratica delle te-mute primarie online per decide-re il candidato premier e il pro-gramma.

All'attacco di Favia, lo Staff ri-sponde con poche parole sul blog di Grillo, che portano la firma di Gianroberto Casaleggio. Hanno il sapore di un giuramento: «Né io, né Beppe Grillo abbiamo mai definito le liste per le elezioni co-munali e regionali. Né io, né B ep-p e Grillo, abbiamo mai scritto un programma comunale o regiona-le. Né io, né B epp e Grillo abbiamo mai dato indicazioni per le vota-zioni consiliari, né infiltrato per-sone nel Movimento Cinque Stel-le». Sul web, gli attivisti si spacca-no. «Favia rimette il mandato ogni sei mesi, lo faccia anche Ca-saleggio!», scrive Ferdinando No-ce, mentre Monica (ed è il com-mento più votato nel blog di Gril-lo) scrive: «Giovanni ha posto un problema importante. Ritengo ci sia biso gno di un chiarimento più articolato e concreto, non due ri-ghe da comunicato stampa». Ma altrettanti sono gli attacchi a Fa-via. «Spari addosso a chi ti ha da-to un posto da privilegiato, se non ti va bene c'è sempre la fonderia a 900-1000 euro al mese», scriveAl-berto Selva sul profilo Facebook del consigliere. E sul blog di Grillo

Giovanni Manzo posta: «Non comprendo le critiche a Casaleg-gio. Se è vero che dietro al Movi-mento 5 Stelle c'è la sua mente, beh allora dobbiamo solo dirgli grazie!».

Grillo risponde a Favia per in-terposta persona, postando due

interventi contro di lui: Gilda Ca-ronti del movimento milanese e, soprattutto, Giancarlo Cancelle-ri, candidato M5S in Sicilia. «Le dichiarazioni di Favia milasciano basito- attacca - stiamo facendo un lavoro straordinario sia per la condivisione e scrittura del pro-

gramma che per la scelta dei can-didati, sentire che è deciso tutto da Casaleggio offende il lavoro di migliaia di persone». Il Pd, intan-to, brinda. «Io mi rendo conto perfettamente di tutto quello che ha detto Favia. So tutto», com-menta il segretario Pierluigi Ber-

sani, replicando a Favia che ave-va detto che ileadernazionalinon capivano che dietro Grillo c'era l'eminenza grigia. Mentre Prodi coglie l'occasione per ricordare a Grillo che se facesse un referen-dum sull'euro, lo perderebbe.

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a Bologna è scattata la conta Favia Bugani, spettro scissione

FRANCO GIUBILEI BOLOGNA

Dietro il fuorionda su La7 del consi-gliere regionale grillino Giovanni Fa-via, che ha fatto scoppiare ufficial-mente un malessere covato per mesi fra i blog, c'è molto di più di una voce rubata: c'è una crepa profonda che attraversa il Movimento 5 stelle in Emilia Romagna e che potrebbe portare a una frattura clamorosa. Che succeda in questa regione è molto significativo: a Bologna si ten-ne il Vaffa-Day, a Bologna i grillini hanno ottenuto un clamoroso 10% alle amministrative, e poco lontano da Bologna il partito di Grillo ha con-quistato la sua prima città impor-tante, Parma. Che proprio qui circo-lino voci continue e bene informate sulla possibilità della nascita di una

nuova formazione che svuoti il movi-mento dal di dentro attingendo anche agli epurati, è segno di quanto la situa-zione sia deteriorata. Anche se Favia, naturalmente via Facebook, ha aperto l'estintore sostenendo che «le liste del Movimento 5 stelle, dalle comunali al-le regionali, nascono spontaneamente ed in democrazia diretta, i suoi consi-glieri agiscono in piena autonomia, con una libertà che non ha eguali», pur rassegnando le dimissioni dicen-dosi pronto a sottoporsi alla conta dei cittadini fra pochi mesi. La frattura però è già nei fatti: solo a Bologna esi-stono due fazioni, una fa capo allo stesso Favia. L'altra è guidata da Gio-vanni Bugani, il consigliere comunale che ha messo il nome sotto la valanga di voti piovuti sui Grillini alle ultime comunali. Sono arrivate pure le carte

bollate, a cura dei fuoriusciti ispirati da Gaetano Vilnò, epurato a sua volta a Parma, che ha fatto un esposto al-l'Antitrust denunciando Grillo e Casa-leggio per pratica commerciale scor-retta e pubblicità non trasparente. In sostanza l'accusa è che i due facciano affari su internet mascherandoli con l'attività del blog e del movimento. Se a Bologna la guerra è rimasta sotter-ranea fino allo sfogo di Favia, a Parma è invece combattuta da tempo: Gaeta-no Vilnò, allontanato a suo tempo dal movimento, ha aperto un blog, Movi-mento Revolution, proprio sul terre-no prediletto dal comico genovese, la rete: «Beppe Grillo ti mettiamo in gi-nocchio» campeggia nella home page, mentre il collegamento alla pagina Fa-cebook "Vaffanculo Beppe Grillo" rie-cheggia rabbiosamente il vaffa risuo-

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Classe 1981, Giovanni Favia - che ieri ha aperto il caso con le dichiarazioni critiche contro Casaleggio e Grillo, registrate fuorionda a «Piazzapulita» su La7 - ha lavorato hol campo delle produzioni audiovisive prima di essere eletto consigliere comunale grillino a Bologna, nel 2009, con 7.428 preferenze. Alle regionali emiliane del 2010, il Movimento ha ottenuto 161.056 voti, e eletto due consiglieri.

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nato tante volte in una piazza Maggio-re strapiena durante il Vaffa-Day, quando il movimento si rivelò per la prima volta nella sua forza potenziale Ma c'è dell'altro, perché Vilnò accusa Favia di averlo fatto mettere alla por-ta da Grillo, spargendo altro veleno: «Mi hanno denigrato dicendo che ero un infiltrato, sponsor di siti porno, fre-quentatore di scambi di coppia, paga-to dalla JP Morgan. Beppe Grillo sen-za neanche sentire la mia versione mi ha maledetto». Ma Giovanni Favia è

legato a un'altra vicenda non proprio edificante, soprattutto per la morale grillina: alle regionali del 2010 Favia risultò eletto in due collegi, il che spia-nò la strada al secondo in lista, ma la scelta, anziché premiare la più votata, la Poppi, cadde su Andrea De France-schi, che aveva raccolto la metà delle sue preferenze. Quindi nuove consul-tazioni interne ed ecco il nuovo consi-gliere regionale De Franceschi, defi-nito dagli avversari interni «il braccio destro di Favia».

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"Serve un congresso La rivolta grillina

contro "i casaleggesi" Dopo il fuorionda di Favia: cosa vogliono i nemici del guru

è una battuta che cir- cola nell'area critica del Movimento cinque stelle, «dominano i ca- saleggesi». Il clan dei

casaleggesi (copyright di Matteo Vi- scardi, un semplice elettore emiliano).

Cosa succede nel movimento di Beppe Grillo, nato per offrire l'unica alternativa alla partitocrazia e mo-mentaneamente avvitato in una clas-sicissima polemica da prima repub-blica? Giovanni Favia, unanimemente considerato uno dei dirigenti più bril-lanti, si fa pescare in un fuorionda su «Piazzapulita» - risalente però a quat-tro mesi fa - a dire che Grillo non sa-rebbe stato in grado di costruire da solo tutto questo, che Casaleggio «in-filtra» il movimento, e «prende per il c. tutti, perché da noi la democrazia non esiste». Ieri Favia, anche correg-gendo parzialmente - «ho sbagliato a sfogarmi» - ha confermato il senso delle sue critiche e annuncia che è pronto a dimettersi. La questione pe-rò va al di là di lui, onestamente.

Gianroberto (o semplicemente Ro-berto) Casaleggio ieri sera s'è ritirato nella sua bella casa a Settimo Vittone, dalle parti di Ivrea, a curare l'orto con i due gatti persiani, e come sempre ri-fiuta di rispondere a domande artico-late. È un tipo dall'aspetto curioso, che legge il mistico armeno Gurdjieff, ha scritto che Grillo si colloca al quar-to posto nel mondo (dopo Obama, Paul e Gingrich) quanto a uso della Rete (e quindi a chance di vittoria fu-ture), e prevede che nel 2040 i media non esisteranno più e ci sarà solo un megascontro tra Ovest (aperto alla Rete) e Est dittatoriale e totalitario. Lui però non si sa dove si collocherà.

«Agisce come un dittatore», accu-sa infatti Valentino Tavolazzi, il man-cato assessore di Pizzarotti, fatto fuo-ri perché sgradito a Casaleggio. «Nel movimento c'è un clima di repressio-ne vero e proprio», con tecniche pre-cise, «vendicative»: «Innanzitutto ini-biscono l'uso del simbolo, che loro de-tengono. Poi decidono espulsioni, e gestendo il sito conducono campagne

martellanti contro chi dà fastidio. Non sarà sfuggita quella scattata contro Fa-via». Secondo Tavolazzi «Casaleggio vuole bloccare sul nascere iniziative per la costruzione di una democrazia interna, come quelle di Rimini, o di Fer-rara nel novembre 2011». E lo fa in pieno stile comunista d'antan.

Casaleggio, racconta invece Tonino Di Pietro, «è un liberale solidale; una persona dalle idee proprie, che vuole restare non condizionabile, e uno che

dichiara molti soldi ma paga tutte le tasse». Un'eccezione, sorride, nella no-stra imprenditoria. Ma appunto un im-prenditore, non un politico; ragion per cui non fa interviste. «Non cerca inter-viste, cerca clienti; si chiama Casaleg-gio ma non gliene frega del cazzeggio». E Grillo ormai ripete che «tutti i media sono di regime», così ieri sera non vole-va parlare neanche con La Stampa: fi-nora invece qualche tenue distinzione tra giornali era rimasta.

Come che sia, nel Movimento 5 stelle crescono quelli che vedono cenni anti-democratici nel modo in cui è condotto. C'è Filippo Boriani, consigliere a Bolo-gna, espulso per la regola del doppio mandato (che non viene fatta valere in Piemonte per Fabrizio Biolè). C'è Paola Poppi a Modena. C'è Favia accerchiato, che infine sbraca (o forse il suo è un fuo-rionda voluto, va' a sapere). Riccardo Leone a Modena, Giovanni Ceri a Pado-va, che è anche il promotore della ri-

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chiesta di abbattere il quorum per i re-ferendum propositivi, Beppe Carpen-tieri a Parma, Paolo Lisi a Trento... È come se Favia avesse fatto solo saltare una pentola a pressione. Dicono «noi siamo i soldati - sta scritto nello statuto del Movimento - ma i soldati non voglio-no due piccoli generali».

Naturalmente i più la pensano in mo-do diverso, gente come il torinese Davi-de Bono, che ha twittato a Favia «ma che c... dici?», o Massimo Bugani, che a Bologna viene indicato come il vero ri-vale di Favia, e casaleggiano doc. Molti sicuramente osservano in posizione lai-ca. Non con Favia, ma ascoltando quello che lui lamenta. Sostiene Massimo Oli-vieri, di Reggio: «Giovanni aveva ragio-ne quando denunciò l'esclusione di Ta-volazzi. Ma Casaleggio e Grillo non han-no mai infiltrato nessuno. L'unica can-didatura dall'alto che ci sia mai stata sa qual era? Quella di Favia». Stessa tesi di Casaleggio sul blog di Grillo: «Né io né Beppe (notare l'ordine, nda.) abbiamo mai definito liste, scritto un program-ma, infiltrato persone o dato indicazio-ni di voto». Con Grillo che fa parlare sul sito la militante Gilda Caronti, di Mila-no: «Non c'è bisogno di nessuna demo-

PnZZAROTT: «In vista delle politiche un luogo

d'incontro ci vuole». Ecco la mappa dello scontro in atto

crazia interna perché non c'è niente da decidere». Altroché: chi fa, e come, le candidature per il Parlamento?

Potranno liquidarli come livori pom-pati dai media, ma una piccola rupture è in atto - scissione non è più parola ta-bù - se anche un pragmatico come il sin-daco di Parma Federico Pizzarotti av-verte: «In passato ci sono stati incontri nazionali», l'ultimo - sia pure assai con-testato - a giugno del 2011 in un albergo milanese. «Probabilmente in vista delle elezioni politiche nazionali un congres-so serve». Un congresso?! Già, come gli odiati Dc e Pci.

twitter @jacopo_iacoboni

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press unE 06/09/2012

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Direttore Responsabile: Salvatore Sangermano Diffusione: n.d.

L'informazione online della provincia

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Agricoltura inginocchio - . .

06/09/2012 press unE Ced Direttore Responsabile: Salvatore Sangermano

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Agricoltura in ginocchio Pederzoli: "Occorre una gestione oculata del bene acqua"

RAVENNA - :;?/ " - 112012 è stato un anno difficile per il comparto agri-colo, prima la neve poi la grande siccità. Un anno che ne segue altri particolarmente difficili. L'agricoltura è in sofferenza ormai da diversi anni, basti pensare alle grandi-nate che hanno rovinato più volte i raccol-ti, al caldo torrido che caratterizza le estati, all'impossibilità di assicurarsi contro eventi atmosferici eccezionali. Abbiamo voluto fare il punto con il Presidente di Coldiretti Ravenna Massimiliano Pederzoli. "E' stata un'annata davvero complicata , caratterizzata da un andamento climatico estremo che ha messo a dura prova tutti i raccolti estivi. Le piogge di questi primi giorni di settembre non hanno certo risolto il problema in quanto le perturbazioni sono arrivate troppo tardi, purtroppo di danni, la siccità, ne aveva già fatti e pure ingenti". E' possibile fare un primo bilancio dei danni? "Al momento il dato finale non è ancora disponibile, stiamo facendo valutazioni e accertamenti sulle singole coltivazioni. Tut-tavia, una cosa è certa, tutte le produzioni estive sono state danneggiate e compro-messe, a partire dal mais, sorgo, soia, colture che hanno subito danni in percentuali ele-vate se non totali. Anche il comparto frutti-colo, purtroppo, ha sofferto pesantemente. Il caldo, le alte temperature e i venti persi-stenti hanno determinato minori calibri con inevitabili ricadute su quantità e prezzi Da ultimo, temiamo che anche la vendemmia pagherà dazio, con quantità di raccolto mi-nori". Che cosa fare contro questi eventi at-

mosferici eccezionali? "Purtroppo il problema da eccezionale sta diventando strutturale. Dobbiamo imparare a convivere al meglio con questo clima in continuo mutamento. E per conviverci oc-corre innanzitutto gestire in modo più vir-tuoso e intelligente il bene acqua, iniziando ad accumularla nei periodi di sovrabbon-danza. Occorre percorrere concretamente e da subito tutte le strade per rafforzare un potenziamento strutturare della capacità di invaso di acqua ma anche pensare e rea-lizzare in collina invasi interaziendali diffu-si. Ma per tutto questo occorrono risorse, stiamo parlando di investimenti ormai non più procrastinabili, le istituzioni devono capirlo". A tale riguardo occorre dotare di risorse adeguate il Piano Irriguo Nazionale al fine di poter intervenire con efficacia sulle infrastrutture che nel nostro caso, significa mettere in campo progetti di adduzione dell'acqua del CER da parte di nuovi territori non ancora serviti". Occorre dunque una gestione più ocula-ta del bene acqua... "Senza dubbio, voglio ricordare che l'agricol-tore è un utilizzatore e non un consumatore di acqua, l'agricoltore non butta via nulla, non spreca, altro non fa che immettere l'ac-qua nel ciclo naturale. Piuttosto, è la stessa rete idrica nazionale a rivelarsi sempre più colabrodo: ogni anno si perde il 32% dell'ac-qua immessa nel ciclo idrico civile, percen-tuale che in alcune regioni tocca punte del 40% e, in alcuni casi davvero poco virtuosi, addirittura il 50. Questi problemi struttura-li ovviamente si riflettono anche sui costi, la questione è chiaramente imbarazzante

e noto come spesso a chi di dovere faccia comodo non parlarne e nascondere la testa sotto la sabbia. Qui in provincia siamo anco-ra relativamente fortunati, perché il nostro territorio è servito da Ridracoli e Cer che portano acqua di ottima qualità attraverso una rete locale più efficiente di quella media nazionale". Quali accorgimenti, dunque, per garan-tire la sopravvivenza del comparto? "Per risolvere un problema strutturale oc-corre l'intervento deciso delle istituzioni a tutti i livelli. Da anni stiamo facendo pres-sioni importanti, sollecitando tutti gli enti preposti. Sembra che la Regione si sia final-mente resa conto che senza una politica di lungo corso ed una programmazione di in-vestimenti adeguata l'agricoltura moderna sarà destinata ad un rapido declino. Noi, non arretriamo di un millimetro, continueremo a chiedere gli investimenti indispensabili per affrontare, strutturalmente preparati, queste emergenze".

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Il turismo parla russo Addio a francesi e spagnoli. Luglio nero per il turismo, ma la stagione non è ancora finita

Sempre meno francesi e spagnoli in favore dei Russi, che segnano un aumento del 252% rispetto al 2011. E' duro il bilancio turistico della provincia di Ravenna anche alla luce del mese di luglio che registra, per quanto riguarda gli arrivi, un -3,5% per quanto riguarda i connazionali e - 9,2% per quanto riguarda invece gli stranieri. "Il mese di luglio - spiegano dalla Provincia - conferma il trend di flessione registrato in quest'annata contrassegnata a livello nazio-nale dalla recessione e dalla contrazione dei consumi delle fami-

glie sia pure con dati in termini di arrivi e presenze (le associazioni di categoria segnalano che la flessione in termini di fatturati delle imprese è più accentuata) di maggiore tenuta delle nostre destina-zioni turistiche, rispetto al quadro nazionale". In dettaglio il dato mensile di luglio registra 1.784.892 presenze, con un -4,5% ed un arretramento degli arrivi del -8,13%. Il fatto che le presenze abbiano parzialmente compensato il calo più sensibile degli arrivi è rilevato da un positivo dato di controtendenza e cioè la crescita della per-

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manenza media (che a passa dalle 6,6 giornate medie dello scorso luglio alle 6,9 di questo luglio 2012), che dovrà essere meglio verifi-cato sull'intero anno. Nei primi sette mesi del 2012, il dato statistico segnala un totale di 3.897.547 presenze e oltre 802.029 arrivi. La flessione risulta relativamente contenuta se relazionata ai dati na-zionali ed alla congiuntura economica. In effetti, il dato presenze del periodo registra una flessione del -4,61%, e risulta sostanzial-mente omogeneo anche il dato arrivi che registra un - 4,86% fra gennaio e luglio.

LOMARDIA IMILIA-ROMAGNA IN TESTA

Analizzando più in dettaglio i flussi del mese di luglio, si segnala come il mercato straniero abbia retto un po' meglio di quello inter-no (che flette del 4,6%) riducendosi del 4,1%. Va evidenziato come il mercato interno abbia registrato un significativo dato positivo proprio nei mercati interni di prossimità che storicamente costitu-iscono il core-business del nostro territorio, ovvero Lombardia ed Emilia-Romagna, che incrementano il computo presenze mensile rispettivamente del 6,89% e del 7,24%, mentre risultano in flessio-ne gli altri mercati nazionali. Anche il dato estero su base-mese conferma il ruolo di mercati importanti e maggiormente fidelizzati verso il nostro territorio, in particolare la Germania che si conferma sostanzialmente stabile e la Russia, che nel mese cresce intorno al 12%, così come si registra una positiva crescita (pari al 20% netto) del mercato olandese, su cui si è molto lavorato in questi anni. Il dato periodo, invece, segnala un trend che tiene conto anche della bassa stagione, del periodo pasquale e della Pentecoste, e registra una maggiore tenuta del mercato interno (che flette del 3,72% nel computo presenze), mentre quello estero ha una riduzione più si-gnificativa dell'8,1%. Di segno positivo, però, il dato delle presenze per Paesi Bassi e Belgio, per la Russia e fra i Paesi extraeuropei, pur con dati assai più contenuti, Stati Uniti, Canada e Cina.

PRO3LEIAA? •II:IMPOSSMILUA. DI :UASSII.VNGERCI

In tema di turismo Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale dell'Udc, è tornato a ribadire la necessità di mettere mano ai col-legamenti con il nostro territorio, sempre più precari e fatiscenti. "Il primo semestre dell'anno - ha osservato Spadoni -, compresi i mesi turisticamente fertili come giugno e luglio, sono stati disa-strosi. La situazione è particolarmente grave per Ravenna e i suoi lidi, ma l'intero suolo provinciale è in grande sofferenza. Le cause sono molteplici, ma la questione principale riguarda l'inadegua-tezza del sistema infrastrutturale, il quale rappresenta un forte li-mite per la tenuta dell'industria turistica. Sono mancati negli anni in cui vi era una forte disponibilità economica da parte degli enti locali, scelte e investimenti infrastrutturali di prospettiva e di am-pio respiro: una clamorosa assenza di strategia programmatoria che nel tempo si è rivelata un vero boomerang negativo per le no-stre località. I trasporti ferroviari, ad esempio, sono assolutamente inadeguati, per la limitata frequenza dei collegamenti e per la qua-lità dei convogli, molti dei quali sono ancora da dopoguerra. Non va meglio per gli assi stradali, sottodimensionati per sopportare l'inteso traffico, ma anche per strade strategiche come 1' E 45 lette-ralmente disastrata, per non parlare, poi, della Romea in costanti condizioni di pericolo. Il sistema aeroportuale ormai abbandonato a se stesso si presenta con tinte fosche: lo scalo di Forlì prossimo alla chiusura e quello di Rimini con bilanci poco entusiasmanti. Situazione che richiede decisioni urgenti e coerenti con le indi-cazioni contenute nel Piano aeroporti del governo. Per questo va potenziato un accordo più concreto con Bologna, ormai di fatto divenuto lo scalo di riferimento del territorio. Il ruolo forte del tu-rismo è ormai compromesso seriamente, tuttavia occorre rialzare il capo evitando la consueta demagogia e autoreferenzialità da parte degli enti locali fortemente corresponsabili di questa triste situazione".

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Un consuntivo stagionale "sostenibile" Aureliano Bonini, fondatore e presidente di Trademark Italia, traccia un bilancio della stagione, che si risolleva grazie ad agosto nonostante il calo di presenze

"La domanda - spiega Aureliano Bonini fon-datore e presidente di Trademark Italia - si contrae, rallenta, non acquista pacchetti a data chiusa, non fissa la data di partenza e la durata della vacanza, sceglie la destinazione ma l'albergo lo studia su Intemet, si decide in base al prezzo ... ogni giorno sulla Rete si consuma la commedia degli albergatori anonimi e dei clienti diffidenti. L'estate, che a inizio luglio sembrava tremenda, risulta peggiore di quella del 2011 ma "sostenibi-le". Cosa vuol dire? Vuol dire che le vacanze tradizional-abituali d sono state anche nel 2012, che il movimento rituale dalle cit-tà roventi al mare si è ripetuto, che circa 12 milioni di italiani abbienti, sebbene più par-simoniosi e più cauti nello spendere e span-dere, hanno fatto vacanze appena più corte dell'anno scorso cercando il contatto con l'al-bergatore che li aveva ospitati l'anno prima, senza avventurarsi sul web. Altri 10 milioni di fortunati italiani, potendo contare sul posto fisso e su un mese netto di ferie, per risparmiare hanno percorso tutte le

tappe del web indagando su offerte speciali e sconti. Alla fine non hanno cambiato de-stinazione. Alcuni hanno cambiato albergo. Un'estate propedeutica, dedicata in appa-renza ad evitare sovraprezzi, sorprese, fre-gature, vincoli di durata. Un'Italia impegnata a garantirsi libero arrivo e libera partenza, una cosa poco industriale ma simpatica, una formula storica che i turisti vorrebbero ripristinare. Nel 2012 i turisti italiani hanno cercato di evitare tutto quello che produce vantaggi agli altri (ma non a loro); niente all inclusive a pagamento. I turisti internazio-nali ufficialmente sono aumentati, si sono ri-visti francesi, svizzeri, ma non inglesi. Lunga vita ai russi. Sull'aumento dei tedeschi i soliti dubbi, la compatibilità con i russi, l'aumento delle registrazioni di alloggio, il calo degli ar-rivi in automobile. La Romagna come tutto il Mediterraneo, sconta recessione, sfiducia, diffidenza, parsimonia, concorrenza, ma in più anche gli effetti del terremoto. Gli al-bergatori hanno sofferto da maggio al 10 di agosto anche se qualcuno in luglio aveva

alzato bandiera rosa poi, ed era prevedibile, gli italiani hanno deciso di "mollare". Tra il 10 e l'll sono partiti. Erano dieci milioni e sono fuggiti per l'ennesima volta dalle città roven-ti per andare dove la vacanza "quanto costa costa". Per il secondo anno consecutivo sono arrivati al mare senza ingorghi autostradali e in Romagna sono diventati protagonisti di una clamorosa virata. 1112 agosto l'opinione

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generale era cambiata: l'abbiamo sfangata, anche quest'anno è arri-vata la gente. Il turismo è come il calcio, tutti commissari tecnici in servizio permanente, tutti in coro a parlare di stagione nera, brutta, buona. Pensare che fino al 10 agosto i commissari dicevano meno 20% di arrivi, presenze e fatturato. Considerando che un meno 20% in giugno significa il meno 2-3 percento sull'arco stagionale (chi lo sa, lo sa e per gli altri non c'è cura), sapendo che i mesi chiave dell'estate romagnola sono luglio e agosto, mesi in cui la riviera matura il 70% dei suoi ricavi, possiamo determinare che la partita non si è mai gio-cata in maggio, giugno e settembre. La riviera romagnola se la gioca quando arriva il massimo carico al massimo prezzo. E infatti ... siamo lieti di annunciare che crisi e recessione non hanno cancellato l'inte-resse degli italiani per il mare di agosto; gli italiani fanno vacanze quando tutto costa il doppio; una vacanza, magari breve, la fanno anche disoccupati, cassintegrati e precari; la combinazione sole, mare, spiaggia ha convinto 32 milioni di conna-zionali, la crisi ha penalizzato di più le isole e meno i litorali dell'Italia settentrionale. La gente viaggia mediamente di meno, la contrazione delle uscite ai caselli autostradali delle maggiori destinazioni turisti-che continua; si dice dipenda dal costo dei carburanti. Ma l'Emilia-Romagna, destinazione auto per eccellenza, ha perso meno degli altri. Sintesi estrema: la flessione della domanda nel 2012 c'è stata,

ha creato scompiglio. E' reale la contrazione del movimento e delle presenze, ma a ben guardare la Romagna è riemersa nel mese di ago-sto, l'ottimismo è rinato, l'offerta ha tamponato le perdite (in parte). I dati corrispondenti alle ricevute fiscali (ISTAT) stanno gradualmente uscendo, ma già si può affermare che l'estate 2012 si concluderà con un calo delle presenze rispetto a quella del 2011. Invece per i conti di cassa bisognerà attendere qualche settimana. Cosa dicono i com-missari tecnici che nei bar studiano le ragioni di questa crisi? Le loro valutazioni radicalmente divergono: è mancata la promozione; l'Iva è troppo alta e l'aumento dei costi di gestione è insopportabile; la gente non ha soldi da spendere, si muove meno; i turisti non ven-gono ... colpa del terremoto; l'offerta ricettiva è invecchiata, ha perso punti, ma chi è meglio di noi? Una parte dei nostri clienti va in crocie-ra; sulle navi si spende meno che a Cervia; ce l'abbiamo fatta anche quest'anno, agosto ha salvato la stagione.

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Provincia romagnola, dibattito acceso Processi di riordino in secondo piano rispetto alle dinamiche del potere e la Corte Costituzionale potrebbe rimandare tutto alla prossima legislatura

Provincia romagnola. dibattito acceso

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RAVENNA - - Ancora meno di un mese di tempo per fare proposte alla Re-gione per la nascita della provincia roma-gnola, e la spada di Damocle della Corte Costituzionale, interpellata da UPI (Unione Province Italiane), pende sulla testa del ri-ordino. Il parere della suprema Corte che potrebbe far saltare tutto è atteso per i pri-mi di novembre. Il dibattito anziché diriger-si verso le cose da fare, quali competenze da assegnare alla nuova provincia, rapporti con Regione e Comuni, eleggere consiglie-ri e presidente, si arena sul campanile, su quale città dovrà essere capoluogo. Ad es-sere preoccupato il consigliere provinciale Udc di Ravenna Gianfranco Spadoni che, in una nota, incita a mettere mano alla fitta rete di enti strumentali, società, agenzie, consorzi, che costa alla collettività oltre 7 miliardi di euro, eliminando tutto quel "sottobosco" che sottrae risorse importanti per la vita delle istituzioni. Fuori dai giochi, almeno come capoluogo, sembra Cesena, anche se alcuni fanno notare che è colloca-ta al centro della Romagna, almeno più al centro degli altri capoluoghi di provincia, ma il sindaco cesenate Paolo Lucchi rivol-gendosi ad Alvaro Ancisi dice che è fon-damentale proporre anziché polemizzare: "Quanto al capoluogo ed alle altre strutture ragioniamone con equilibrio, senza fretta, senza dimenticare le politiche di area vasta che su molte questioni fondamentali (sani-tà, trasporti, cultura) con gli amici sindaci ci hanno portati da lungo tempo a "lavorare assieme", garantendo una concretezza di livello ben diverso dal chiacchiericcio tutto giornalistico di questo periodo". E da Imola fanno sapere che pur essendo romagnoli non ci stanno ad entrare in Ro-magna, meglio restare agganciati a Bolo-gna, alla città metropolitana e rispediscono al mittente, cioè al sindaco di Ravenna Fa-brizio Matteucci l'invito a far parte della futura provincia romagnola. Per Daniele Manca, sindaco di Imola "Nessuno è alla ricerca di nuove identità e la Città metro-

politana è un'occasione per rafforzare il capoluogo e la sua funzione di guida re-gionale". Il Pd ha già in programma, per il 20 settembre, una direzione regionale sul riordino delle province dove si scenderà nel dettaglio, ma nella riunione del 30 ago-sto, presenti il presidente della Regione Vasco Errani, e gli amministratori demo-cratici un primo passo è stato fatto. Ferma la sollecitazione di Errani a non avvitarsi nella discussione sul capoluogo: "E' una grande occasione e non va sprecata". Ma le resistenze al progetto sono comunque emerse. In particolare da parte del territo-rio di Rimini. Il sindaco Andrea Gnassi ha puntato sul tema delle "compensazioni", su come verranno suddivise sul territorio competenze e strutture statali di livello provinciale. Anche Raoul Casadei (75 anni) scende in campo: "Capoluogo? Verrebbe da dire Ravenna, ma se penso al turismo dico Rimini, più dinamica, più produttiva, più proiettata al futuro". L'opposizione pare non voler entrare nella mischia. Bocciata la proposta Pdl di coop-tare Imola in Romagna a fare proposte ri-mane il Pri, il partito romagnolo doc. "Da alcuni mesi - dichiara il vicesindaco di Ra-venna Giannantonio Mingozzi - alcuni amministratori di Rimini e Forlì-Cesena ci imputano la volontà perversa di decidere tra pochi la nascita della provincia unica di Romagna. A mio avviso sono atteggia-menti che indeboliscono la Romagna, ma soprattutto danno l'impressione di un di-battito tutto interno al Pd". Per il Pri le pole-miche nel Pd non fanno altro che sminuire le eccellenze dei territori romagnoli, dal Porto di Ravenna alla Fiera di Rimini. Una lancia a favore di Ravenna capitale la spezza Roberto Balzani, sindaco di Forlì che ricordando gli intellettuali romagno-li dell"800 che crearono la vera identità romagnola col recupero delle tradizioni culturali e gastronomiche e rafforzaro-no le nostre città: "La Romagna è un'area omogenea che non trova similitudini in

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Italia con città vicine che si riconoscono tra loro per tradizione antropologico-culturali comuni". La provincia farebbe giustizia di un mancato riconoscimento di una realtà unica. Ma Ravenna capoluogo? "Se non si arriverà ad un accordo tra le parti lo decide-rà il decreto che stabilisce che sia la città col maggior numero di abitanti, cioè Ravenna". SiPi

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Poca igiene e tanto degrado a danno dei turisti Questa è la situazione che si riscontra nell'area adibita alla sosta dei camper nella P.zza Minardi sita nelle vicinanze del parco Teodorico a Ravenna. Quella documentata dalla foto è lo scempio di qualche incivile camperista oppure, come riferito da qualche testimone che abita in zona la "toilette" di qualche "personaggio" senza fissa dimora?. Il bagnoschiuma abbandonato alla base della fontana suggerirebbe la seconda ipotesi, anche perchè non è ben chiaro come in tempo di ordinanza anti-siccità la fontana dotata di rubinetto continui tranquillamente a funzionare. Ora, oltre allo spiacevole biglietto da visita che la nostra città mostra in un'area frequentata da turisti e forestieri è tutto da valutare anche il 'Timpano" igienico di tutta questa vicenda.

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Provincia unica - Ravenna la più indicata a ricoprire il titolo Egregio Direttore, gradirei spendere alcune parole sul capoluogo della costituenda provincia romagnola. Accantonando le sterili diatnbe campanilistiche, ritengo che la città più indicata a ricoprire il titolo sia Ravenna. Se esiste, infatti, la Romagna, questo lo si deve al fatto d'essere stata la sede dell'esarca e che il territorio dell'Esarcato, nella sua fase terminale si fosse ridotto a quello romagnolo. Romagna fu il nome che prese piede dopo l'ottavo secolo per indicare il nudeo centrale del principale presidio bizantino in Italia. Romagna, ovvero terra "terra dei romani d'oriente", in antitesi alla Longobardia, poi Lombardia. Negare a Ravenna la qualifica di capoluogo della Romagna, sarebbe un'ingiustizia sotto il profilo storico-culturale. Una curiosità. Il titolo d'esarca non spettò solo al principe Antonio de Curtis, ma spetta anche allArcivescovo di Ravenna.

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ri Pifferaio di Hamelin procede verso il Candiano La calura estiva coi suoi diabolici protagonisti ha alquanto sopito (raffreddato?) la discussione sul centro storico, la circolazione delle auto e i parcheggi; è prevedibile che coi primi freschi settembrini tale tema ritorni a occupare le discussioni locali. In provincia di Ravenna sono immatricolati 341.917 autoveicoli, 252.304 dei quali sono autovetture; nella regione ci sono 3 milioni 692mi1a 649 autoveicoli con 2 milioni 731mila 755 autovetture (al 31 dicembre 2011): quasi un autoveicolo per abitante, compresi i minori e i non abilitati alla guida. Ravenna è una città turistica e attira quindi traffico veicolare che si somma a quello delle attività di commercio e servizi che in buona parte converge sul centro storico. Non si può trascurare un altro veicolo assai diffuso, la bicicletta, che per quantità si può stimare alla pari del numero degli autoveicoli;

nel centro ci sono poche piste ciclabili, nemmeno tracciate con le righe gialle, perciò le biciclette circolano dovunque creando non poco disagio ai pedoni ravennati e forestieri. In via Cairoli i cicli devono essere condotti a mano ma continuano a circolare tranquillamente a pedale: cosa fare? Visto che il divieto non è rispettato e, per la verità viene fatto poco per farlo rispettare, allora si può anche togliere il divieto! I Piazza del Popolo - il salotto della città - le bici circolano, spesso sfrecciano, sui marciapiedi che fiancheggiano il palazzo Unicredit e i bar; perché non vietare la circolazione dando così il marciapiede ai pedoni e fare i percorsi ciclabili nella piazza? E veniamo ai parcheggi per le auto, un qualche problema si pone anche per le bici, e non si può dire che non ce ne siano. Credo vada fatta una distinzione fra le esigenze dei residenti e dei turisti e delle attività commerciali, artigianali e terziarie; il centro storico non si è svuotato di residenti, però in alcune vie oggetto di recenti ristrutturazioni di immobili con notevoli capienze abitative (via C. Ricci e via Guidone ad esempio) non ci sono sufficienti garage privati per ogni appartamento: vanno cercate soluzioni che hanno una caratteristica diversa da quella delle attività economiche. Attività che sono presenti nel centro, smentendo così le previsioni di uno svuotamento del centro storico, in molti casi con una rivitalizzazione di alcune strade, ad esempio la prossima ristrutturazione del Mercato Coperto ha provocato la fuoriuscita (forse non è ancora finita!) di diversi commercianti, alcuni dei quali sono andati nella adiacente via Ponte Marino che ora è una via animata sia di giorno che di sera. La stessa via Rasponi che da piazza dell'Aquila conduce a piazza Kennedy vede la presenza di varie attività commerciali e può diventare ancor più di oggi un percorso turistico, commerciale che si apre sulla piazza, che con la ristrutturazione di Palazzo Rasponi può diventare veramente una bella piazza con negozi ed animazione e con il collegamento

all'area turistica del Duomo e del Battistero. Ebbene in questi luoghi non si può certo pensare di tenere occupati degli spazi (già scarsi) per parcheggiarvi le auto. Le stesse attività commerciali e artigianali possono studiare soluzioni organizzative di servizio al cliente, consegna a domicilio; promuovere da parte dellAmministrazione Comunale la consegna delle merci con mezzi meno inquinanti e ingombranti, con adeguate forme di incentivazione e disincentivazione. La città dovrebbe essere sentita come il luogo dei cittadini, persone, prima di tutto. Le auto collocate un po' a debita distanza - si consideri la dimensione del centro di Ravenna - non sono un danno poiché non si può certo pensare di avere una città completamente priva di auto a meno che non si voglia adottare la soluzione trovata dai fratelli Grimm: il pifferaio di Hamelin che col suo piffero magico conduca tutte le auto, ovviamente vuote, dove? Qui non ci sono caverne, però c'è il Candiano! clik;U:70

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Pagina 11 "Non tutti gli alberi dovranno essere rimossi"

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"Non tutti gli alberi dovranno essere rimossi" Giovanni Nobili racconta le prossime tappe per la riqualificazione della Pineta Ramazzotti

LIDO DI DANTE - íi9? - Rimane ancora al centro dell'attenzione la ricostruzione della Pineta Ramazzotti. A seguito dell'audizione pubblica promossa dal sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci per discutere il tema del-la ricostruzione della pineta di Lido di Dante devastata dall'incendio del 19 luglio, le idee discordanti sembrano essere ancora molte. Abbiamo sentito Giovani Nobili vice questo-re aggiunto del Corpo Forestale dello Stato per capire da dove si comincerà con la rico-struzione della flora della pineta Ramazzotti. Come si procederà con gli alberi brucia-ti? "Come prima cosa rimuoveremo il legno bru-ciato dal suolo e i pini marittimi. Per quanto riguarda le latifoglie si cercherà di favorirne la ripresa tagliandole alla base e permetten-do così, in un terreno pulito e bonificato, di rigenerarsi. Dove necessario, verranno messe a dimora nuove piantine, in particolare pini marittimi sfruttandone la naturale capacità di ambientarsi al nostro territorio". Quindi non sarà necessario rimuovere tutti gli alberi? "Fortunatamente non tutti gli alberi dovran-no essere rimossi, ma i pini marittimi che do-vranno essere piantati e le latifoglie richiede-ranno sicuramente molto tempo per tornare com'erano". Verrà dedicata grande attenzione allo svi-luppo della flora di questa bellissima zona naturale e si cercherà, inoltre, di proteggere la fauna cercando di favorirne la riproduzio-ne. "Ogni ecosistema però, richiederà tempo e cure adeguate per rigenerarsi, e, a partire dal lavoro di rimozione del legno bruciato, c'è davvero molto da fare. Come Corpo Fo-restale dello Stato ci concentreremo sulla ricostruzione e la conservazione della zona che richiederà, comunque, diversi decenni" continua Nobili. Un altro intervento necessario nell'imme-diato è di provvedere all'innalzamento dello stradello retro-dunale per costituire un ripa-ro dai venti gelidi e salmastri che nei mesi in-vernali potrebbero comportare effetti negati-vi alle giovani piante in fase di affermazione. Inoltre, la rinascita della pineta verrà accom-pagnata da interventi contro la subsidenza marina e per la regolamentazione della frui-bilità della zona. I cittadini chiedono che d'ora in poi ogni pro-

gramma relativo alla pineta di Lido di Classe sia organizzato nell'ottica di una maggiore fruizione e che aumentino le iniziative a fa-vore di questa zona che per troppo tempo è rimasta nell'ombra. Sul sito del Comune è stato aperto uno spazio per idee e proposte. Ma le polemiche continuano, infatti si è rim-proverato al Corpo Forestale dello Stato di non aver fatto abbastanza arrivando addi-rittura a proporre le dimissioni di Giovanni Nobili. A questo proposito lo stesso Nobili afferma di non voler alimentare le futili pole-miche difendendo l'operato del Corpo Fore-

stale che dal giorno dell'incendio ha lavorato incessantemente per arginare i danni. Come spesso in questi casi si cerca di scaricare le colpe su qualcuno invece di rimboccarsi le maniche e risolvere i problemi. La rinascita della pineta e la sua protezione verranno affiancate da un progetto di turi-smo ambientale e culturale che può dare una nuova identità a Lido di Dante come "eco lido". Tale progetto potrebbe venire inserito nel dossier di candidatura di Ravenna a Capi-tale europea della cultura, così come l'intero progetto di rinascita della pineta.

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Disinnescata la bomba ritrovata a Classe Domenica scorsa, gli artificeri della Folgore hanno fatto brillare l'ordigno rinvenuto nello scorso luglio durante gli scavi nell'a-rea archeologica di Classe. Non sono state registrate criticitt nel corso dell'evacuazione delle 350 famiglie residenti a Pon-te Nuovo e di circa una sessantina di ospiti del Motel Romea, dall'area circoscritta nel raggio di 300 metri dall'ordigno bellico. Il sindaco Fabrizio Matteucci e l'assessore alla Protezione civi-le Andrea Corsiti si sono complimentati con il prefetto Bruno Corda che ha coordinato l'operazione.

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Fuàon!: FAENZA GROUP SpA acquisisce il ramo industriale di Grafiche Bazzi+Moretti Faenza group guidata da Claudio Rossi ha chiuso il 2011 con un fatturato superiore ai 12 milioni di euro, ha sedi a Faenza, Milano, Bologna, Treviso, Roma e Parigi ed è un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per l'offerta di servizi e prodotti per la comunicazione multicanale: stampa, editoria, packaging, cartotecnica, media communication. Negli ultimi anni, in controtendenza con l'attuale contrazione del mercato, il Gruppo ha messo a punto una strategia che mira a consolidare la propria posizione di leadership attraverso l'acquisizione di nuove realtà produttive, investimenti costanti nella tecnologia e l'utilizzo di personale altamente specializzato. Coerentemente e in linea con lo sviluppo del proprio Piano Industriale 2012-2015, Faenza Group ha recentemente siglato l'accordo di acquisizione del ramo industriale della Grafiche Bazzi+Moretti srl. Con l'ingresso nel gruppo

Faenza, Grafiche Bazzi proseguirà la propria crescita avvalendosi della competenza e della professionalità dei propri fondatori - la famiglia Bazzi -che continueranno ad essere coinvolti operativamente nella gestione e nello sviluppo della sede milanese. Grafiche Bazzi svolgerà la propria attività negli uffici e nello stabilimento produttivo di Milano, che diventeranno il quarto stabilimento operativo di Faenza Group.

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RAVENNA Appuntzment: Morelli e le erbe delle donne in Sala D'Attorre Il 1 ottobre alle 20,45 presso la sala D'Attorre in via Ponte Marino n 2 a Ravenna inizia il Mese della Fitoterapia e della Medicina Naturale. Il Dr.Maurizio Morelli, apprezzato medico chirurgo cervese, specializzato in ostetricia e ginecologia, aprirà la rassegna organizzata da Ravenna Farmacie con una conferenza dal titolo "Le erbe delle donne", offrendo così uno sguardo d'insieme sulle nuove possibilità offerte da rimedi fitoterapici nelle varie fasi della vita della donna.

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CeM:›razioni Vadim Piccione, una giornata per non dimenticare A due mesi dalla morte del ventiduenne Vadim Piccione, avvenuta il 7 luglio a Riccione, venerdì 7 settembre alle 17 in municipio si svolgerà l'iniziativa "Droga e alcol: dire no è il vero sballo". Sono stati, nei giorni scorsi, il sindaco Fabrizio Matteucci e i genitori di Vadim, a concordare di promuovere un appuntamento per ricordare il ragazzo. L'incontro sarà aperto dalla proiezione di un filmato realizzato dagli amici di Vadim e dalla testimonianza dei genitori. Seguiranno gli interventi del sindaco Fabrizio Matteucci, del dottor Giovanni Greco del Sert dell'Ausl, del comandante della Polizia municipale Stefano Rossi e del sindaco di Riccione Massimo Pironi.

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CERVIA Se:vú Centro per l'impiego: ecco come prenotarsi Da lunedì 10 settembre a venerdì 9 novembre l'iscrizione al Centro per l'impiego di Ravenna e presso la sede distaccata di Cervia, si effettuerà su appuntamento. Per prendere o spostare l'appuntamento telefonare ai numeri 0544 608023/608038 nei seguenti orari: lunedì, mercoledì, venerdì dalle 8.30 alle 13.30; martedì e giovedì dalle 8.30 alle 17.

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Esperienze di cooperazione alla biblioteca Classense Nell'anno internazionale delle cooperative il Comune - assessorato alle Attività produttive ha voluto dedicare al mondo della cooperazione ravennate un convegno, in programma il 7 settembre alle 15 nella sala Muratori della Biblioteca Classense. Il programma del convegno prevede: ore 15

indirizzi di saluto del sindaco Fabrizio Matteucci; ore 15.15 esperienze di "Cooperazione tra cooperative a Ravenna", introduce Raffaele Gordini, coordinatore Centrali cooperative: I Sapori cooperativi, La Bottega dei servizi, Sangria cooperativa, Il giardino dei semplici, In Opera sulle reti pubbliche; ore 16,15 Pasquale Lubrano Lavadera: "L'esperienza di Giovanni Parolin e della Cooperativa La Battiste; Giampietro Parolin: "Fraternità in Economia, dall'esperienza cooperativa La Battistei all'Economia di comunione"; ore 16.45 Stefano Zamagni, professore ordinario Università di Bologna - Facolta di Economia: "Le sfide della cooperazione oggi: il caso dell'Italia"; ore 17.30 dibattito; ore 18conclusioni dell'assessore alle Attività produttive Massimo Cameliani

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Polizia a supporto dei cittadini Pirati della strada in aumento. Rossi "Una volta presi devono rispondere anche dell'aggravante di mancato soccorso. Perché scappare?"

RAVENNA - SÌ-) - Una fine estate all'in-segna della paura e dell'insicurezza per i ravennati. La classifica del Sole 24 Ore pone la nostra città tra quelle meno sicure: si sono moltiplicati gli episodi di violenza, arresti di spacciatori, sparatorie, tanto che il 29 agosto si è riunito il Comitato provin-ciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. Abbiamo fatto il punto con il Comandante della Polizia Municipale, Stefano Rossi. "Mancano ancora almeno due settimane alla fine dell'estate, ma da un primo bilan-cio si può affermare che è andata bene. La PM ha svolto un lavoro considerevole pur con meno effettivi rispetto all'anno prece-dente. Siamo 182 contro i 220 previsti". Come commenta l'accesa polemica su-gli stradelli? "Nonostante l'informazione capillare, du-rata oltre un mese, e gli incontri con i gesto-ri dei bagni, gli agenti di servizio sono stati offesi dai cittadini perché facevano multe a chi sostava negli stradelli. Se alcune prote-ste sono ammissibili da parte dei cittadini, soprattutto per gli alti importi delle sanzio-ni (stabiliti dalle normative demaniali ndr), mi hanno deluso le associazioni di catego-ria e i gestori degli stabilimenti. Avevano il dovere morale di avvisare i clienti ed essere sul campo a supporto della PM perché in-formati da tempo". I recenti episodi di arresto di spaccia-tori, le sparatorie, ma anche il degrado e la presenza di assembramenti di di-sadattati, danno l'impressione che le cose peggiorino e non vi sia volontà o non si abbiano strumenti per interve-nire efficacemente "Negli ultimi anni il territorio ha visto ben 14 omicidi, tutti risolti con i colpevoli assi-curati alla giustizia. Vi è la volontà di inter-venire ed anche la capacità e la professio-nalità che le forze dell'ordine mettono in campo. Non c'è senz'altro lassismo o sotto-valutazione dei problemi". Ma sul fronte della frettolosa ri-messa in libertà, per legge, di spacciatori e autori di violenze che il buon senso di-rebbe dover essere maggiormente con-trollati, cosa ne pensa?

"La presenza in città di soggetti sempre più precari è ormai un dato di fatto e non ci sono solo immigrati e stranieri, ma an-che ravennati che hanno perso il lavoro e diventano vagabondi ed accattoni. La crisi sta aumentando questo fenomeno e non è certo colpa della mancata sorveglianza da parte della PM o delle altre forze dell'ordi-ne". Dal punto di vista dell'incidentistica stradale, come è andata l'estate? "La PM rileva circa il 90% degli incidenti stradali del territorio. E in questo modo si lasciano più spazi alle altre forze dell'or-dine di agire sul fronte della sicurezza. Da una prima stima appare ormai certo che sono in aumento gli incidenti che vedono interessate le fasce più deboli: pedoni e ci-clisti, ma soprattutto ciclisti". Le colpe? "Principalmente della velocità delle auto-mobili, ma anche dei ciclisti che male in-terpretano il Codice della strada. L'uso del-le due ruote è importante e lodevole, ma occorre fare attenzione: non tutto è lecito a chi si trova a cavallo di una bici" L'infrazione più frequente? "Il passaggio in sella alla bici sulle strisce pedonali, e anche andare contromano" Un appello? "Non tanto ai ciclisti, ma ai pirati della stra-da. Il fenomeno di chi investe e poi scappa è in preoccupante aumento e questo è un fatto moralmente inaccettabile. Ma atten-zione, le statistiche dicono che quasi tutti i pirati vengono poi scoperti, così oltre a do-ver "pagare" per l'incidente debbono anche rispondere dell'aggravante del mancato soccorso". Sul banco degli imputati delle discus-sioni post estive anche la cultura dello sballo e la loro incentivazione da parte delle amministrazione delle notti rosa, bianche e d'oro. "E' una questione da prendere in conside-razione, anche se debbo dire che durante quelle notti non sono successi episodi par-ticolarmente gravi, a parte la maleducazio-ne di molti di lasciare in strada bottiglie e sporcizia".

Il Comandante della PM Stefano Rossi

Stefano Rossi, 43 anni è di origini friulane, h maturato una vasta esperienza nella Polizia dí Stato e approda nella Polizia Municipale il 1 agosto del 2008. E' nella Ps al Alessandria nel 1990 come ausi-liario, poi a Milano nel 1992 e quindi, sempre in quella città passa alla Polizia ferroviaria. Ne11999 è a Roma come Commissario di Po-lizia e poi nella sua città natale, Pordenone, dovè dal 2000 al 2002 dirige la Digos Quindi passa a Bologna dove dirige la squadra anti terrorismo e si occupa dell'omicidio di Mar-co Biagi. Dal 2004 è a Ravenna a dirigere la Squadra Mobile e poi a seguito delle richieste del sindaco fabrizio 1VIatteucci accetta l'inca rico di comandante della Polizia Municipale. Nel ribadire le sue origini friulane, non esita a dire che si trova bene in Romagna, ma impu-ta ai romagnoli un carattere troppo attendista e passivo. "occorre recuperare il senso del vi-cinato - rimprovera - ed essere soggetti attivi nel controllo del territorio".

W~~~nr2==. Polizia a supporto dei cittadini

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Confcommercio Ravenna boccia il nuovo accordo sulla qualità dell'aria Parenti: "E' fortemente peggiorativo rispetto ai precedenti"

RAVENNA - Confcommercio si dichiara con-traria al nuovo accordo sulla qualità dell'aria. "11 provvedimento ostacola l'accessibilità alla città e penalizza le attività ed i servizi presenti nel centro storico, favorendo così solo la gran-de distribuzione, foriera di reale inquinamen-to atmosferico- sottolinea Graziano parenti, Presidente Confcommercio-. Da parecchi anni, abbiamo operato in sinergia con la Re-gione affinché venissero definite iniziative volte al contenimento dell'inquinamento at-mosferico nel rispetto delle attività del centro storico. Con l'approvazione di questo nuovo provvedimento si rischia unicamente di tor-nare indietro senza prestare alcuna attenzio-ne alle necessità e alle proposte del mondo del terziario. Il testo del nuovo Accordo sottoscrit-to è, infatti, fortemente peggiorativo rispetto ai precedenti: il blocco degli autoveicoli a benzi-na euro 1-2-3, degli autoveicoli diesel euro 3 e ciclomotori euro 1 previsto per tutti i giovedì è previsto in partenza dal 1 ottobre fino al 30

novembre e dal 7 gennaio fino al 31 marzo; il medesimo blocco riguarderà anche la prima domenica di ogni mese. Il provvedimento prevede anche misure emergenziali nel caso in cui i picchi di inquina-mento che comportano lo sforamento del va-lore limite giornaliero per più di 7 giorni conse-cutivi prevedendo automaticamente e senza possibilità di revoca il blocco del traffico nella domenica successiva; tra le misure gestionali è inserita addirittura la possibilità di ordinan-ze che impongano ai negozi di tener chiuse le porte di entrata per evitare dispersione termi-che. L'accordo, com'è stato formulato, si tradu-ce in proposte inutili ed inadeguate, in quanto non risulta esserci alcun tipo di investimento per il futuro e per abbattere l'inquinamento. Gli impianti di riscaldamento e l'industria sono i veri produttori degli agenti inquinanti, ma questi non sono toccati da misure concre-te volte a verificare il rispetto dei parametri di legge. Risulta così evidente una disparità di

trattamento tra i lavoratori del commercio e quelli dell'industria. Un esempio è quanto sta accadendo con l'ILVA di Taranto dove inter-viene addirittura il Governo per salvaguardare i posti di lavoro nonostante la situazione am-bientale. I lavoratori del commercio non sono adeguatamente tutelati e rischiano di perdere il posto, proprio in conseguenza di misure sempre più penalizzanti per le imprese nelle quali lavorano. Sarebbe auspicabile vedere un intervento convinto anche da parte dei sinda-cati dei lavoratori per difendere i loro iscritti nel settore del commercio, che ricevono un trattamento inadeguato se paragonato a quel-lo dei colleghi dell'industria".

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Pagina 17 ti faccia a faccia in politica é ancora valido

Ris eg

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Il faccia a faccia in politica è ancora valido Pagani: "La rete serve a veicolare i messaggi e creare una tavola rotonda continua

RAVENNA- - Internet, il web ed il suo utilizzo sono ormai una realtà tecnicamente consolidata e utilizzata da giovani e vecchie gene-razioni in maniera sempre più massiccia. Il suo uso in politica sta pren-dendo piede, si affianca e spesso supera, non solo la carta stampata, ma anche la televisione. Ad Alberto Pagani, segretario provinciale del Pd, ma anche sostenitore di un modo "corretto" di utilizzare la rete poniamo qualche domanda su intemet. Crede molto nel web? "Ci credo perché è indubbiamente uno strumento rivoluzionario, un mezzo che serve, in politica, a veicolare messaggi a trasformare la socie-tà da verticale ad orizzontale. Non più uno che parla ed altri ascoltano, ma una tavola rotonda continua. C'è, poi, chi ne fa un uso corretto e chi no, la modalità di funzionamento del mezzo contiene un messaggio, e la rete è per sua natura interattiva, anarchica e contradditoria. Contiene tutto ed il contrario di tutto, senza filtri, senza gerarchie". Ma un rapporto virtuale con iscritti e cittadini è sufficiente? "Chiaramente no. Un rapporto può iniziare e continuare sui social net-work, ma deve essere tra persone vere, che non si nascondano dietro pseudonimi. Spesso in rete viene fuori il peggio delle persone che si sen-tono 'protette' dall'anonimato. Ci si può 'conoscere' in rete,ma la parteci-pazione ad incontri, assemblee con i cittadini è fondamentale. In rete ci si può indignare senza sapere che, magari, ci viene propinata una falsa notizia che è stata veicolata da siti anonimi dove funzionari stipendiati fanno questo di mestiere, cioè rendere credibili notizie false".

grande festa 2012 Causamaltempo 9pkàs)ffilyat:::: Giovedì. 6. 'Vite sospese: l'emergenza carceri" con o Favi (responsabile nazionale carceri PD), Nello Cesari (già provveditore regionale Emilia Roma-gna- Marche), Desi Bruno (garante regionale diritti detenuti Emilia Romagna). Il dibattito sarà preceduto dalla performance di "Poveri d'arte Teatro", Venerdì 7. "Nuovi populismienuovi fascisml" con GabrieleAlbonetti (questo-re della Camera dei Deputati), Franco Giordano (Sinistra Ecologia e Libertà), un rappresentante cleltANPI. Sabato 8. Intervista a Dario Franceschini (pre-sidente dei deputati del PD). Domenica 9 serata a cura de L'Unità, lunedì 10 "Sognare insieme": Conchita De Gregorío incontra Josefa Idem.

Giovedì 6 Filippo Graziavi, venerdì 7 Salmo+Ensi, sabato 8 Fichi d'India, do-menica 9 Cisco, lunedì 10 Floyd Machine.

Giovedì. 6 Patrizia Cecovelli

Venerdì 7 Spyros Theodoridis "Cuoco per emozione" (vincitore MasterChef Italia), domenica 9 G. Mazzucca Minerva Edizioni, lunedì 10 incontro con le associazioni. Relaziona Rosa Taschini

Oggi si va perdendo il rapporto col ter-ritorio e i cittadini che era la vera forza del Pci? "Indubbiamente è un rapporto diverso, ma c'è. Il fatto che almeno 5mila volontari prestino gratuitamente la loro opera per far funzionare il meccanismo delle feste vuol dire che il rapporto c'è ed è forte. Si sono perse le relazioni che un tempo erano fon-damentali, nelle case del popolo e nei bar, ma sono cresciuti i luoghi di socializzazio-ne virtuali sul web". I progetti di costruzione di una nuova società, imposta dalla glo-balizzazione, nascono prevalentemente sul web? "Non solo sul web, ma anche negli incontri, nelle riunioni, nei semi-nari. 11 vero problema è che regna il pressapochismo, si studia poco. E' insensato circoscrivere il dibattito sul rinnovamento: rottamazione si, rottamazione no; o provincia si, provincia no. Dobbiamo rinnovare, ma non contare solo sui giovani, se ci sono tanto meglio,ma devono essere motivati, aver voglia di impegnarsi in politica. A chi scrive su Facebook che alle prossime elezioni bisogna votare persone che non sono mai state iscritte a partiti e non hanno mai fatto politica, perché i cittadini co-muni ci possono rappresentare meglio dei professionisti della politica rispondo: "ti faresti curare in ospedale da una persona non laureata in medicina e senza alcuna esperienza?". L'attuale crisi pare minare la speranza. Il Governo Berlusconi è stato 'rottamato' per volontà dell'Europa e del presidente Na-politano. Una cosa simile successe nel '94. Quello di allora era un governo più legittimato da forze politiche e sociali rispetto all'attuale? "Anche il governo Monti è legittimo e coerente con la Costituzione. La crisi di oggi è però molto più grave di quella del '94. Quella di allora era "solo" una crisi della nostra moneta oggi la speculazione attacca il debito sovrano che è una cosa molto diversa dalla "semplice" speculazione del-la lira; siamo in una situazione di pericolosità gravissima e di interdipen-denza con l'Europa. 11 destino degli italiani è legato a quello degli altri cittadini europei. Per questo sarebbe necessario anche una vera unione politica dell'Europa: gli Stati Uniti d'Europa. Capire che le decisioni poli-tiche ed economiche che vengono prese in Francia o Germania interes-sano anche noi". Non le sembra di essere un po troppo esterofilo? "Penso piuttosto che sul rispetto delle regole dovremmo imparare da francesi e soprattutto dai tedeschi".

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Comune, maggiori controlli sui pagamenti delle rette scolastiche

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06/09/2012 press unE Ced Direttore Responsabile: Salvatore Sangermano

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RAVENNA- Tempi abbreviatilper la messa in mora, m ri controlli sui redditi Isee e maggiore sinergia fra Comune

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Ravenna Entrate per glì accertamenti Sono le modalità con le quali, dal prossimo anno scolastico , verranno affrontare situazioni di morosità, evasione e irregolarità nei pagamenti delle rette da parte delle famiglie per le frequenze dei figli nelle strutture per l'infanzia comunali, "Stiamo mettendo a segno misure concrete per contrastare l'evasione tariffaria e tributaria- dichiara l'assessore al bilan-cio Valentina Morigi Lo facciamo per un dovere morale e contabile poiché chi evade produce iniquità sociale, e ab-b ssa la qualità dei servizi pubblici".

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Nuovi argini di sabbia contro l'erosione Un progetto da 200mila euro

LIDI - Di BG - Entro dicembre in alcuni tratti di Marina Romea Nord, Punta Marina nord, centro, sud e Lido Adriano sud saranno realizzati argini in sabbia a scopo di protezione dalle ingressioni marine e rinascimento, un progetto del valore di duecentomila euro. Gli argini proteggeranno l'arenile e l'entroterra da eventuali ingressioni marine e serviranno anche a scopo di ripascimento, in quanto la loro demolizione e sistemazione in sito della sabbia durante la primavera contribuirà ovviamente al ripascimento dei singoli siti. Complessivamente è prevista la movimentazione di circa 13.750 metri cubi di sabbia, dei quali 5.000 provenienti dalla pulizia degli arenili e 8.750 da siti autorizzati alla commercializza-zione di materiale inerte che garantiscano la qualità della sabbia utilizzata. La lunghezza totale degli argini realizzati sarà di 1,6 chi-lometri. E' previsto che la Regione realizzi un intervento analogo a Lido di Dante e Lido di Savio. Nel frattempo Regione e Comune hanno anche sottoscritto un'in-tesa relativa alla realizzazione di altri interventi di difesa della co-sta per un importo di due milioni di euro. Nello specifico si tratta di interventi di ripascimento a Punta Marina, Lido Adriano e Lido di Dante, anche con sabbie prelevate da depositi costieri, comple-tamento della ricalibratura delle scogliere emerse delle località di Lido di Savio e Lido Adriano, ripascimento a Marina Romea anche con sabbie prelevate dal deposito costiero di Porto Corsini.

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Librinchiostro:èilmomento detreditoriaindinenderne

06/09/2012

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Librinchiostro: è il momento dell'editoria indipendente La prima edizione della fiera riunisce una quarantina di editori

LUGO - Sabato 8 e domenica 9 settembre, nel suggestivo chiostro dell'ex convento del Carmine, in Piazza Trisi a Lugo, si svolgerà la prima edizione di Librinchiostro, rassegna dell'editoria indipendente italiana. Oltre alla parte espositiva-fieristica, che vedrà la pre-senza di una quarantina di editori indipen-denti provenienti da tutta Italia, sono in pro-gramma alcuni interessanti appuntamenti. Sabato 8, alle ore 17 e alle 18: I nuovi servizi digitali della rete bibliotecaria. Dimostrazio-ni per il pubblico di lettura da eBook reader a cura di Andrea Bondi, Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino. Gli eBook reader ri-marranno in prova, nello stand della rete bi-bliotecaria, per tutta la durata della fiera. Alle ore 21: Cristiano Cavina presenta "Romagna mia!" (Laterza 2012). Interviene Marco San-giorgi. A cura di Caffè letterario. Domenica 9: Un pomeriggio da favola. Alle ore 15.30: Nati per Leggere. Una guida per genitori e futuri lettori, presentazione della quarta edizione della bibliografia nazionale NpL, strumento di orientamento nella pro-duzione editoriale di libri di qualità per la

prima infanzia rivolto a genitori, bibliotecari, educatori, pediatri e lettori volontari, a cura di Nives Benati. Interventi delle pediatre Si-mona Strocchi e Claudia Muratori. Letture a cura dei Lettori volontari del progetto NpL. Ore 16: Un due tre... una storia anche per te, lettura animata per bambini da 3 anni a cura di Alfonso Cuccurullo, lettore, formatore. Ore 17:30: Famiglie a colori. Bambini Bambine e sapori, spettacolo rivolto a bambini da 5 anni a cura della cooperativa sodale Il Mosaico; presentazione a cura dell'autrice Maria Bea-trice Masella; voce narrante di Alfonso Cuc-curullo; musica di Federico Squassabia. La direzione di LIBRINCHIOSTRO è affida-ta a Michele Antonellini (titolare di Discanti editore e operatore culturale), Nives Benati (responsabile della sezione ragazzi della Bi-blioteca Trisi di Lugo e componente del co-ordinamento nazionale di Nati per Leggere), Giuseppe Masetti (direttore della Biblioteca Trisi di Lugo). La rassegna, ideata e organizza-ta da Unione dei Comuni della Bassa Roma-gna, Comune di Lugo, Associazione culturale Controsenso di Bagnacavallo e Discanti edi-

tore, gode del patrocinio della Provincia di Ravenna; collaborazioni: Caffè letterario, Nati per Leggere, ScopriRete - Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino; sponsor principa-le è la Fondazione Cassa di Risparmio e Ban-ca del Monte di Lugo. Media partner: Gaga-rin - Orbite culturali. L'ingresso alla fiera e la partecipazione agli eventi è gratuita. Orario di apertura al pubblico: sabato dalle ore 10 alle ore 22:30, domenica dalle ore 10 alle ore 20.

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Servizi

Al via l'indagine sulla qualità di anagrafe centrale, Urp e uffici decentrati I servizi erogati dallo sportello polifunzionale verranno giudicati dal cittadini

PROVINCIA - Il 1° settembre è partita una indagine sulla valuta-zione della qualità dei servizi erogati dallo Sportello Polifunzio-nale - Anagrafe centrale/URP e dagli uffici decentrati del Comune. Pertanto ai cittadini che si presenteranno agli sportelli Anagrafe e URP di Viale Berlinguer, 68 e agli sportelli degli uffici decentrati sul territorio (sedi delle ex Circoscrizioni comunali), verrà conse-gnata una scheda su cui potranno esprimere, in forma anonima, il proprio giudizio sulla prestazione appena ricevuta. Lo potranno fare barrando una delle tre "faccine" corrispondenti a "soddisfat-to"; "non soddisfatto", "non so", riferite alle seguenti voci: tempe-stività (tempo impiegato nel concludere la pratica), accessibilità (orario di apertura al pubblico rispetto alle esigenze), chiarezza (nella comunicazione da parte del personale), cortesia, profes-sionalità, (competenza sulla materia dimostrata dal personale), ubicazione dell'ufficio (raggiungibilità viaria, possibilità di par-cheggio, ecc.), fruibilità dell'ufficio (funzionalità e confortevolez-za dei locali, ambiente accogliente, rispetto privacy, ecc.). L'indagine riguarda tutte le prestazioni erogate da questi uffici: da quelle anagrafiche a quelle di prentazione Cup (solo nel forese), dalle iscrizioni ai servizi per l'infanzia comunali alle domande per partecipare a bandi per le case popolari. La scheda compilata do-vrà essere immessa nell'apposita urna collocata all'interno degli uffici comunali interessati all'indagine. L'avvio dell'indagine è l'occasione per l'assessore ai servizi demo-

grafici Massimo Cameliani di fare il punto sulla riorganizzazione degli uffici anagrafici introdotta a gennaio con il trasferimento dell'Urp in via Berlinguer e l'apertura di tre sportelli anagrafe in città, negli uffici delle ex circoscrizioni. "Proprio in questi sportelli situati in via Aquileia, via Maggiore e via Berlinguer stiamo regi-strando un incremento costante di prestazioni che al 31 luglio fa-ceva registrare un totale di 1.642 carte d'identità e 1.203 certificati rilasciati. Soddisfatti degli aspetti quantitativi, vogliamo ora mi-surare la qualità delle prestazioni attraverso la "costumer satisfac-tion" che prenderà il via sabato. È la prima volta che affrontiamo questo tipo di indagine negli sportelli dell'Anagrafe e ringraziamo fin d'ora gli utenti che vorranno dedicare pochi minuti del loro tempo per esprimere la loro opinione sui servizi ed esprimere suggerimenti, da cui far scaturire miglioramenti a vantaggio dei cittadini". Dal canto suo, Valentina Morigi, assessora al Decentramento ag-giunge "Chiedere il parere degli utenti sulla qualità delle nostre prestazioni è anche questo un modo per rendere partecipi i citta-dini alla gestione dei nostri servizi al pubblico, soprattutto nel fo-rese dove gli sportelli delle ex circoscrizioni continuano a essere un punto di riferimento sia come istituzione che come erogatori di servizi molto importante per chi vi abita. Ascoltare il loro giu-dizio sarà anche un'occasione in più per approfondire un dialogo esistente e in continua evoluzione".

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Raffaele Gordini ........

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Appuntamenti

Esperienze di cooperazione, un convegno il 7 settembre Due nuovi appuntamenti per celebrare l'anno delle cooperative

Si avvia verso la conclusione il percorso, tutto incentrato sui sette principi della cooperazione, che le organizzazioni pro-vinciali di Confcooperative, Legacoop e Agci hanno promosso per celebrare l'An-no Internazionale delle Cooperative pro-clamato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per l'anno in corso. I prossimi appuntamenti, pensati per promuovere altri due principi cardine del movimento, si terranno il 7 e il 22 settem-bre secondo due differenti formule: «Il 7 settembre, con il sostegno del Comune di Ravenna, presenteremo ai cittadini alcune esperienze di sistema realizzate tra cooperative diverse - spiega Raffaele Gordini, presidente di Confcooperative Ravenna e coordinatore delle tre Cen-trali ravennati per il 2012 - mentre il 22 settembre si terrà un vero e proprio open day al quale prenderanno parte nume-rose cooperative locali con l'obiettivo di mostrare a tutti, con trasparenza e chia-rezza, il lavoro, l'etica e i risultati che si possono ottenere con questa peculiare forma di impresa». Presidente Gordini, sappiamo che in questo particolare momento storico la cooperazione ha dimostrato di sa-per resistere agli urti di una crisi fi-nanziaria che ha cambiato, o sta cam-biando, il nostro modo di vivere. Qual è la sua opinione in proposito? «Concordo pienamente con questa anali-si e non l'ho mai nascosto, neppure quan-do le cose andavano a gonfie vele per tut-ti. Il modello cooperativo ha nel proprio dna quegli elementi legati ai concetti di fiducia, collaborazione, rete sociale, asso-ciazionismo e partecipazione che fanno di un'impresa un vero e proprio strumen-to di realizzazione per le persone che ne fanno parte, contribuendo a rafforzarne la qualità della vita e l'abitudine alla de-mocrazia, alla solidarietà, all'impegno e alla responsabilità collettiva». In che modo l'economia reale si con-cilia con questi principi? «Quando un'impresa è costruita per re- sistere nelle generazioni e tutti sono

ugualmente responsabili del proprio la-voro la tutela della cooperativa e di chi vi lavora viene da sé perché rientra nella natura stessa della struttura imprendi-toriale. Basti pensare che in questi anni di chiusure e di posti di lavoro andati in fumo il nostro movimento ha fatto un ri-corso minimo ad ammortizzatori sociali e le aziende in forte crisi strutturale sono state davvero poche». E' una regola che vale sempre e per tutti? «Ovviamente molto dipende dalle perso- ne che fanno l'azienda e dal progetto che vi è alle spalle, ma quando una struttura

«Esperienze di cooperazion Ravenna nell'Anno Internazio-nale delle Cooperative» è il titolo del convegno che si terrà venerdì 7 settembre alle 15 nella sala Mu-ratori della biblioteca Classense di Ravenna (via I3accarini 3). Il con-vegno, organizzato dall'assessorato alle Attività produttive del Comune di Ravenna, rientra nel programma degli l eventi organizzati per cele-brare l'Anno Internazionale delle Cooperative proclamato dall'Onu per il 2012. Il programma dell'e-vento prevede i saluti del sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci cui farà seguito una breve relazione di Raffaele Gordini, presidente di Confcooperative Ravenna e coordi-natore delle 3 centrali cooperative ravennati. A seguire la presentazio-ne di alcuni esempi di «cooperazio-ne tra cooperative» (tra cui . 1 sapori cooperativi, La bottega dei servizi, Sangria cooperativa, Il giardino dei

melici, In Opera sulle reti pubbli-che). A seguire, Pasquale Lubmno e Giampietro Parolin tracceranno l'esperienza della cooperativa "La Battistei" e, dopo un intermezzo musicale di Gianpaolo Valpiani, chiuderà il pomeriggio l'interven-to di Stefano Zamagni, professore ordinario alla facoltà di Economia dell'Università di Bologna.

è solida e il piano imprenditoriale è vin-cente e supportato da una responsabilità sociale consapevole e partecipata, il mo-dello cooperativo è in grado di dare stabi-lità e futuro all'impresa».

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Imprese

Iter, nuovo accordo con gli istituti di credito Diverse cooperative hanno messo in campo risorse e garanzie

Ha raggiunto il traguardo il percorso avviato circa un anno fa col sup-porto del movimento cooperativo per il risanamento, la salvaguardia e il consolidamento della cooperativa ITER, uno dei più importanti punti produttivi del territorio ravennate. I117 Luglio è stato sottoscrit-to con gli Istituti di Credito coinvolti un accordo per la ristrutturazione dell'indebitamento finanziario, sulla base di un Piano Industriale e Finanziario 2012-2016 predisposto con la collaborazione dell'advisor Bain&Company e asseverato da un esperto indipendente, il tutto ai sensi dell'art. 67, comma 3 lett. D, L. E Gli Istituti di Credito interessati sono 20, presenti i più importanti gruppi nazionali e diverse banche locali. Il Piano Industriale e Finanziario 2012-2016 presenta questi ele-menti prioritari: il necessario adeguamento all'evoluzione (ora di segno recessivo) del settore costruzioni, con un ridimensionamento dei volu-mi di produzione e la riduzione delle quantità di commesse, con atten-ta selezione delle tipologie, dimensioni e territori; una forte riduzione dei costi; la cessione diretta di alcuni asset immobiliari non strumen-tali; una operazione di spin-off, in riferimento ai cespiti immobiliari più significativi; la gestione dei fornitori; una profonda riorganizzazione aziendale; una complessa manovra finanziaria. Sono stati determinan-ti, ai fini della definizione dell'accordo, l'apporto e gli impegni assunti da diverse strutture del movimento cooperativo, particolarmente ra-vennati e principalmente Federazione delle Cooperative di Ravenna, Legacoop Ravenna, CoopFond, CMC e, indirettamente, altre coopera-tive che a titolo di solidarietà cooperativa hanno messo in campo risor-se e garanzie più che significative, oltre ad una costante attenzione e collaborazione. Non è mancato l'impegno e il sacrificio condiviso dai socie dai lavoratori della cooperativa, che per molti mesi, dal novembre scorso, hanno accettato di ricevere come acconto sullo stipendio 850 euro mensili, uguali per tutti i livelli retributivi; le retribuzioni piene sono ora ripristinate. La cooperativa ha poi provveduto sabato scorso al rinnovo degli organi amministrativi, giunti a naturale scadenza trien-nale. Il nuovo Consiglio di Amministrazione eletto è composto da sette membri (precedentemente erano 11), di cui tre nominati dai Soci Sov-ventori (sei in totale, tutte cooperative, maggioritaria Federazione delle Cooperative di Ravenna) e quattro dai Soci Cooperatori e lavoratori. Per i Soci Sovventori figurano Vittorio Morigi (già A.D. di CMC), Francesco Francesconi (già Direttore Finanziario CMC) e Andreuccio Zampiga (ora direttore di GED); per i Soci Cooperatori Turi Alvisi, Tiziano Bisi, Daniele Lolli e Paolo Zavatta. Daniele Lolli, 32 anni, è stato nominato

Presidente, mentre il nuovo vicepresidente è Paolo Zavatta e l'Ammi-nistratore Delegato Andreuccio Zampiga. Sul versante operativo ri-mane Direttore Saverio Fenari. Il Presidente uscente, Giancarlo Ciani, nominato un anno fa, che assieme a Morigi, Francesco Francesconi e Ferrari ha guidato l'impostazione del Piano e dell'accordo di ristruttu-razione, esce a conclusione dell'operazione per riassumere gli impegni definiti nel CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni) al momento della fusione col Consorzio Ravennate. La manovra finanziaria prevista nel piano, ed oggetto dell'accordo raggiunto con le banche, si compone di due aspetti: un'operazione di spin-off immobiliare finalizzata al reperi-mento delle risorse finanziarie per riequilibrare l'attività operativa della Società, supportata principalmente da Federazione delle Cooperative, mediante la società Valore & Sviluppo; una ristrutturazione del debito coerentemente con i flussi di cassa generabili dalla Società in arco di Piano. L'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto con il ceto bancario si caratterizza principalmente per un riscadenziamento dei finanziamen-ti a medio lungo termine, il consolidamento delle linee autoliquidanti, scoperto di conto corrente, hot money e delle linee di firma. Sia il Piano, che il conseguente accordo di ristrutturazione dell'indebitamento rag-giunto con le banche, prevedono impegni stringenti per l'azienda e un costante monitoraggio dei risultati. «Il movimento cooperativo - ha dichiarato il Presidente della Federa-zione delle Cooperative, Lorenzo C ottignoli - in questa partita ha fat-to la sua parte. In particolare, la Federazione delle cooperative, grazie all'impegno di molte cooperative che hanno contributo alla sua ric_a-pitalizzazione è stata in grado di sostenere in modo efficace il piano di ristrutturazione e dando di Iter». Dal canto suo, il presidente di Lega-coop Ravenna, Elio Gasperoni, ha sottolineato che «Questo accordo è importante perché permette una continuità aziendale. Grazie all'impe-gno di tutto il movimento Legacoop, abbiamo salvato una cooperativa con 110 anni di storia, ma soprattutto una delle realtà più importanti dell'economia provinciale, sia per il settore costruzioni che per l'in-dotto» Infine, il neopresidente di Iter Daniele Lolli, ha ringraziato tuffi quanti hanno partecipato alla concretizzazione del piano. «Questo ci deve dare almeno un minuto di soddisfazione e gioia, per poi ripartire subito a testa bassa per perseguire tutti obiettivi delineati nel piano e che si vanno a contestualizzare in un momento particolare e singolare dell'economia nel suo complesso. Un grazie a tutti i soci e lavoratori che hanno dimostrato un grande senso di collaborazione».

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Iter. nuovo accordo con gli istituti di credito

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06/09/2012 press LinE

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le E` grido d'allarme imprese CERVIA "Il grido dì dolore lanciato da alcuni operatori eco ristorazione e del mondo alberghiero che gestiscono aziende in affitto ci permette di dire pubblicamente che siamo al loro fianco', Così il direttore della Confesercenti, Andrea Casadei Della Chiesa, che in una nota prosegue "al dì là della solidarietà che vogliamo esprimere a questi imprenditori in difficoltà, ci pare opportuno avviare una riflessione e lanciare un allarme. Riteniamo che se non vi è una riduzione so-

anziale dei canoni di affitto delle aziende, avremo tanti, troppi imprenditori che riconsegneranno le chiavi alle proprietà, Lo diciamo con;cognizione di causa e da un osservatorio privilegiato, perché la nostra Associazione, impegnata nella gestio-

e globale delle imprese, vede i numeri, conosce i conti e vede che questi, da alcuni anni, non tornano e, soprattutto, nel 2012 non faranno certamente tornare gli utili

n tasca agli imprenditori". L'associazione di categoria prosegue: "attenzione: tro alla parola crisi si nascondono diversi fattori che ci portano ad avanzareuesta richiesta alle proprietà, di netta riduzione degli affitti o, perlomeno, a prelre la dovuta attenzione e sensibilità. Quando le strutture in gestione non hanno subito un recente rinnovamento e fanno fatica a stare sul mercato, quando gli imprendi- tori in affitto hanno dovuto acquistare gran parte delle attrezzature, per offrire un servizio degno di questo nome ai propri ospiti, quando quindi l'aumento dei costi non è controbilanciato da un incremento delle entrate allora arriviamo al punto di rottura, Queste dinamiche le stiamo rilevando in particolare negli alberghi e nei ristoranti in gestione, ma avvertiamo che i prezzi delle aziende in affitto, oggi fuori

creato, tiguardano anche gli stabilimenti balneari",

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Un 2012 difficile per il nostro scalo

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06/09/2012 press unE Ced Direttore Responsabile: Salvatore Sangermano

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Un 2012 difficile per il nostro scalo Dati negativi per le merci, ma si attendono i finanziamenti

RAVENNA - L): - Se ci si aspettavano segnali di ripresa per l'andamento del traf-fico del porto, i dati relativi al movimento merci nel primo semestre di quest'anno forniti a fine luglio allontanano ogni ipo-tesi di rilancio. Ne emerge, infatti, una di-minuzione dell'HA% scendendo a 10,8 mi-lioni di tonnellate rispetto a 12,1 milioni di tonnellate movimentate nella prima metà del 2011. Il traffico di importazione è calato del 12,1% raggiungendo 9,3 milioni di ton-nellate, mentre quello di esportazione ha registrato una flessione del 79% toccando 1,4 milioni di tonnellate. Anche per quanto riguarda il settore crocieristico i dati sono negativi, con un totale di 4lmila unità (-33,3%), di cui 40mila crocieristi (-34,1%) e mille passeggeri dei traghetti (+19,1%). Per quanto riguarda il primo trimestre del 2012 il traffico movimentato dal porto è risulta-to di 5,1 milioni di tonnellate e nel secondo trimestre a 5,6 milioni di tonnellate, con contrazioni rispettivamente del 12,1% e del 10,8% sui corrispondenti periodi dello scorso anno.

IN CALO ANCHE LE RINFUSE Il traffico di merci varie ha fatto registrare 3,8 milioni di tonnellate, con un calo del 18,9% rispetto a 4,7 milioni di tonnellate nella prima metà del 2011. Le merci con-tainerizzate sono state pari a 1,2 milioni di tonnellate (-11,4%), i rotabili a 255mi1a tonnellate (-24,8%) e le altre merci varie a 2,4 milioni di tonnellate (-21,5%). La mo-vimentazione dei container è stata pari a 102.481 teu (-5,4%). Nel settore delle rinfu-se liquide il traffico è diminuito del 2,9% a 2,3 milioni di tonnellate e in quello delle rinfuse secche è sceso dell'8,3% a 4,6 mi-lioni di tonnellate. "E'opportuno rilevare come Ravenna fosse stato uno dei pochi

scali italiani a crescere nel 2011 mentre la portualità nazionale veniva per la mag-gior parte investita da una diminuzione di traffico che, secondo i dati ad oggi cono-sciuti dei principali porti italiani, continua a permanere anche nel 2012 in termini di volumi complessivamente scambiati- ha sottolineato l'autorità portuale ravennate in una nota-. Tale fenomeno si inscrive in un contesto di forte criticità per le econo-mie europee in generale ed italiana in parti-colare che ha riflessi conseguenti, oltre che sui consumi interni, anche sul commercio estero. Secondo l'Istat, infatti, nei primi cinque mesi dell'anno l'Italia ha ridotto gli scambi con l'estero del 10,2% per le im-portazioni (ma -11,7% per i Paesi extra UE) e dello 0,9% per le esportazioni. Essendo noto lo squilibrio esistente a Ravenna tra merci sbarcate (prevalenti) ed imbarcate

nonché la forte valenza extraeuropea delle merci transitate per il porto appare eviden-te la correlazione tra l'andamento dei traffi-ci portuali e l'economia nazionale".

LA PIASTRA LOGISTICA Continua, nel frattempo, il rimbalzo di voci a proposito di finanziamenti attesi per il rilancio del porto. Il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci ha diramato una nota dopo la riunione del Consiglio dei ministri sul piano per la crescita: 'Al capitolo Opere cantierabili entro il 2013' risulta la voce: porti e interporti, piastra lo-gistica Ravenna, 210 milioni, numero can-tieri 3 - ha commentato il primo cittadino-. Con la Regione, la Provincia, l'Autorità Por-tuale siamo al lavoro perché entro questo mese il Cipe deliberi i primi 60 milioni per i fondali. Soldi veri, non tabelle"

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a Firenze. A tale scopo domenica si costituirà ufficialmente il Co-mitato "Amici della Faentina - il treno di Dante". Le sessanta iniziative del "Settembre dantesco 2012", che l'as-sessore alla cultura Ouidad Bakkali ha definito "particolarmente ricco di eventi in qualità grazie al minuzioso lavoro di relazioni e organizzazione da parte della Classense e dell'Opera di Dante", ab-bracciano varie forme d'arte e di cultura. Accanto alle letture delle traduzioni della Divina Commedia nelle varie lingue del mondo - quest'anno in portoghese, islandese, e lettone -, alle conferenze sulla letteratura e al cinema (martedì 11 settembre al Corso "L'in-ferno"- 1911), il cartellone presenta anche una singolare interpreta-zione della poetica dantesca in web, come la creazione della guida "Dante in rete" www.sites.google.come/site/danteinrete realizzata dal Liceo classico cittadino. La serata del 15 è poi dedicata al connubio tra "La lingua di Dan-te e il dialetto di Talanti nell'interpretazione di Marescotti" e avrà come protagonista, appunto, l'attore Ivano Marescotti alle 21 al ri-dotto del teatro Alighieri (ingresso libero). O Muse or m'aiutate (Inferno II, 7) è un progetto che ha l'obietti-vo è realizzare un percorso di rete all'interno dei musei ravennati (Museo NatuRa, il Planetario, La Casa delle Marionette, il Museo Nazionale, Tamo) attraverso un ricco programma rivolto a fasce diverse di pubblico. Infine Maria Grazia Marini, direttrice Biblioteca Classense, ha sot-tolineato l'importanza della riapertura in forma permanente dei chiostri francescani, con la creazione di una saletta multimediale e di un piccolo bookshop. Un'iniziativa sottolineata anche dal pre-sidente della Fondazione Cassa di Risparmio Lanfranco Gualtieri: "si giustificano pienamente i lavori di restauro dei chiostri che mi auguro diventino un punto di riferimento per chi voglia visitare la tomba di Dante".

http://www.turismo.ra.it

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Ricordando Dante

06/09/2012

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Ricordando Dante Tante le iniziative per parlare del sommo poeta a cominciare da Dante 2021 che premia l'attore Giorgio Albertazzi

RAVENNA - - Per ricordare la figura di Dante e del suo esilio ravennate un mese di eventi, il "Settembre dantesco", che hanno, da sempre, come perno centrale la giornata del 13 set-tembre, data in cui Dante morì. Una pluralità i soggetti coinvolti a cominciare da Comune di Ravenna, Opera di Dante, Biblioteca Classense, Ravenna 2019. Dopo l'inaugurazione il 5 settembre di tre mostre come omaggio alle molteplici letture per immagini che, nel corso del tempo, si sono ispirate all'opera del poeta toscano, si entra nel vivo della programmazione di Dante 2021 dedicata all'ultimo verso dell'In-ferno dantesco ('E quindi uscimmo a riveder le stelle) nata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scien-tifica dell'Accademia della Crusca di Firenze. La rassegna prevede tre incontri pomeridiani, che si svolgeranno negli antichi Chiostri Francescani e che coinvolgono sei eminenti studiosi, insieme a un grande attore come Silvio Orlando, che offriranno la possibilità di comprendere quale sia il "motore" che muove il loro interesse per il Sommo Poeta. Giovedì 6, La Commedia: dai manoscritti alle edizioni scolastiche con Rosario Coluccia, Marzio Porro e Pao-lo Trovato, che affronteranno il tema: che cosa leggiamo in realtà quando apriamo un'edizione della Commedia? Alle 21 invece Vir-ginio Gazzolo parla di Dante attraverso i racconti di Boccaccio. Il secondo incontro, del 7 prevede un originale dialogo "dantesco" tra Carlo Ossola, docente di Letterature moderne dell'Europa ne-olatina a Parigi, e l'attore Silvio Orlando, sul "Purgatorio". Alle 21 Moni Ovadia e l'Ensemble Cantilena Antiqua avranno come tema "L'inferno e il paradiso". Il terzo incontro (domenica 8) è de-dicato alle Indagini su Francesca da Rimini. Si cercherà di capire chi sia stata realmente Francesca. Ne parleranno Lorenzo Renzi e Luca Azzetta, due importanti studiosi, di generazioni diverse, che per la prima volta si incontreranno. Alla sera, ore 21, Premio Dante a Giorgio Albertazzi e concerto di Arisa. Domenica 9 ricorrenza del 691° annuale della morte del Poeta, spirato il 13 settembre 1321: alle 10 in Piazza del Popolo partirà il corteo celebrativo con l'Associazione Storica Quelli del Ponte e la Famiglia del Gonfalone di Firenze alla volta della Biblioteca Clas-sense dove si svolgerà la prolusione all'Annuale di Dante del prof. Gioachino Chiarivi sul tema "Quattro cerchi, tre croci. Tempi e silenzi della Divina Commedia". Alle 12.30 nella Tomba di Dante si svolgerà la cerimonia per l'offerta dell'olio al sepolcro di Dante da parte del Comune di Firenze. Per tutta la giornata Piazza San Francesco ospiterà il "mercato medievale" a cura dell'Associazione Storica Quelli del Ponte. La celebrazione dell'annuale della morte di Dante, sarà anche l'occasione per lanciare un nuovo progetto: valorizzare sotto il profilo turistico - culturale la tratta ferroviaria "Faentina" che collega le due principali città dantesche: Ravenna

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Un teatro radicato sul territorio

06/09/2012

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Eventi

Torna Ammutinamenti il festival di danza urbana e d'autore Dal 7 al 16 settembre si accende la Darsena a tempo di musica

RAVENNA Giilio Ro/k2b:,:i - Dal 7 a116 settembre i luoghi più significativi di Ravenna ospitano la XIV edizione di Ammutina-menti - festival di danza urbana e d'autore, a cura dell'Associazio-ne Cantieri, con la direzione artistica di Monica Francia e Selina Bassini. L'edizione 2012 è articolata in tre sezioni: Darsena Dance Raids, che come sempre apre il Festival, uno sguardo sul lavoro delle grandi compagnie di danza; per la Vetrina dei giovani dan-zatori Ravenna diventa palcoscenico per danzatori e formazioni, provenienti da tutta Italia; Video dance, il movimento del corpo incontra l'immagine in movimento. Novità di questa edizione i Laboratori d'Autore, che si svolgono durante tutta l'estate per offrire ai giovani danzatori uno spazio per

potersi incontrare e confrontare con Autori emergenti e Formato-ri affermati. Gli esiti di tutti i laboratori saranno oggetto di prove aperte e dimostrazioni pubbliche durante il Festival. Da venerdì 7 settembre e per tutto il week end, l'apertura del festi-val è affidata al progetto Darsena Dance Raids: Evento speciale in Darsena di Città. Nella giornata di sabato 8 settembre diversi avvenimenti unici. La mattina si apre con il convegno Darsena, con voce di donna, che prevede la proiezione del video realizzato da La Darsena che vorrei. Nel pomeriggio Pop Up Play Gruppi gioco a sorpresa, in cui sono coinvolti i bimbi dai 3 ai 10 anni per riappropriarsi di uno spazio di città attraverso il gioco informale. Il Festival trova la sua naturale realizzazione dal 14 al 16 settembre con la Vetrina Giovane Danza D'autore, progetto ideato da Cantieri e realizzato con il Network Anticorpi XL. Una tre giorni di spettacolo, in cui i giovani autori italiani possono mettere in gioco le loro aspettative di affermazione artistica, trac-dando le proprie linee di crescita e di confronto. La vetrina si ar-ticola in due sezioni: OUT che presenta creazioni ideate per spazi pubblici di interesse storico odi frequente passaggio cittadino; IN, le produzioni ideate per spazi teatrali, presentate alle Artificerie Almagià.

wwwlestivalammutinamenti.org

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Una rete di iniziative

06/09/2012

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Direttore Responsabile: Salvatore Sangermano Diffusione: n.d.

press unE Ced

Ravenna Capltale Europea della Cultura

Una rete di iniziative Seconda parte del cartellone di Prove Tecniche 2019 fino a dicembre

RAVENNA - - Tutta la Romagna sarà percorsa dalle linee di Prove Tecniche 2019, un cartellone di eventi che si svolgeran-no in tutte le città della Romagna che sostengono la candidatura (Rimini, Forlì, Cesena, Faenza, Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Cervia e Russi). Azioni organizzate dallo staff e dal Comitato artistico-organizzativo di Ravenna 2019, o supporta-te, oppure semplicemente segnalate. Il coordinatore di Ravenna 2019 Alberto Cassani sottolinea: "Si apre la seconda parte di Pro-ve tecniche 2019 che mette in rete alcune iniziative del territorio di candidatura. Sono iniziative che si preoccupano di svolgere il dialogo con la contemporaneità utilizzando linguaggi innovativi, elementi essenziali per avvicinarci all'Europa e rafforzare il nostro profilo di candidatura. Molte sono iniziative che hanno una storia alle spalle e non sono nate con Prove tecniche". Accanto a iniziati-ve già consolidate sul territorio come il Festival Ammutinamenti, il Settembre Dantesco, Crisalide IX, il Festival del cibo di strada, Selvatico,Giallo Luna NeroNotte, la Notte d'Oro e tanti altri, se ne aggiungono di nuovi. Continua Cassani, come "il treno Romagna Express 2019, che dal 9 a112 ottobre, con partenza da Ravenna, toc-cherà in cinque giorni tutte le città della Romagna che sostengono la candidatura (Faenza, Forlì, Cesena, Rimini, e ritorno a Ravenna), e che per l'occasione ospiteranno eventi particolari che andremo a presentare nelle prossime settimane". Da segnalare anche nuove realtà come l'Osservatorio fotografico e l'associazione Stradivari. Ad appoggiare la candidatura di Ravenna è giunto in questi giorni anche il sostegno di Romano Prodi, come racconta entusiasta il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci: "Non è stato un incontro pro-forma. Nelle due ore di colloquio abbiamo illustrato i nostri progetti e il professor Prodi ci ha suggerito delle idee bellissime. Ovviamente abbiamo il vantaggio che deriva dalla conoscenza profonda che Prodi ha della storia, della cultura, della situazione economico sociale della nostra città. Dall'incontro di oggi sono scaturite idee importantissime che porteremo alla discussione del Consiglio Comunale in ottobre. Con il professor Prodi lavoreremo nei prossimi mesi. Adesso il nostro lavoro prosegue con l'intento di unire e mobilitare tutta la città e di vincere" Info: www.ravenna2019.eu

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06/09/2012 press unE Ced Direttore Responsabile: Salvatore Sangermano

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RAVENNA - Un'accoglienza trionfale al Teatro Colòn di Bue- nos Aires per la prima rappresentazione de 'I due Figaro di Saverio Mercadante diretti da Riccardo Muti alla guida dell'Orchestra Che-rubini. Gli oltre 2500 hanno dimostrato grande calore ed apprezza-mento per il ritorno del maestro a Buenos Aires, per la raffinata Italia irta della musica di Mercadante e per le atmosfere spagnoleggianti

i cui è tinta la vicenda dell'opera. Il progetto di ridar vita a quest'o peraingiustamente caduta nell'oblio, sequel delle Nozze mozartia-ne, nato dalla volontà di Muti e reso possibile dalla coproduzione fra importanti istituzioni come il Fesdval di Pentecoste di Salisburgo il T tro Real di. Madrid e Ravenna Festival, ha riportato in questi ani

cola napoletana al ruolo di sorgente musicale d'Europa e pro- nista nel mondo, L'opera di Mercadante, dopo i successi di Sali-

sburgo e Ravenna nel 2011, Madrid nel 2012, <è approdata ora anche Argentina dove replica fino al 2 settembre, 11 nuovo successo al

teatro Colón - sottolinea il Sovrintendente del Festival Antonio De Rosa - mi offre l'occasione per rivolgere un nuovo sentito grazie al

aestro Muti che, con l'intero progetto dedicato Scuola NaP oletan ha posto Ravenna e il suo Festival al centro di importanti co rodual

P ioni con prestigiose istituzioni culturali come il Salzburg Festspie- e e il Teatro Real di Madrid, Produzioni nelle quali Muti ha portato all'attenzione 'internazionale l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini orinata dai migliori talenti del nostro Paese, Questo nuovo impor-

e traguardo ci rende particolarmente orgogliosi testimoniando una volta di più la straordinaria qualità dell'impianto artistico e pro-duttivo del Festival;'

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06/09/2012

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Attualità

Un Museo della filosofia per Ravenna 2019 Il progetto per un esposizione che ancora non c'è in Italia

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RAVENNA - Di - Autunno, il tempo migliore per una visita a un museo. Così in tanti si riversano verso il Guggenheim di Bilbao o le stanzette delle pro loco. Gli amanti delle toilette andranno a New Delhi, gli appassionati di parassiti intestinali a Tokyo, i maniaci dei rubinetti dalle parti di Novara e chi ama la bora a Trieste. Ma c'è un museo che ancora non c'è. E forse potrebbe essere unoc-casione per Ravenna 2019. Si tratta di un Museo della Filosofia. Talmen-te semplice da dirsi che nessuno l'ha ancora fatto. Proviamo a delinearne alcune parole chiave: interattivo, multigenerazionale, aperto, contemporaneo. Interattivo perché dovrebbe mostrare ogget-ti che si possono toccare, dove si producono esperienze, dove si è coinvolti con tutti i sensi, con la ragione e con il proprio vissuto. Multigenerazionale perché deve essere pensato per permettere un'esperienza piena a tutte le dassi di età. Le esperienze di Philoso-phy for Children sono li a dimostrare quanto può essere ricco un dialogo filosofico con i bambini e quanto sia drammatica la mancan-za di un pensiero logico ben strutturato più avanti. Un museo aperto, contrario ad ogni verità assodata, acquisita, impertinente nella sua ricerca di nuovi orizzonti. Perché "gli uo-mini hanno iniziato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia. Contemporaneo, perché la filosofia non ha smesso di interrogarsi e saranno quindi pre-senti non solo riferimenti ai classici ma anche ai maestri viventi. Poi: scienze, gioco, tecnologia, oggetti. Scienze. All'inizio la filosofia era la riflessio-ne su tutto, ma oggi nessuno pensa più che l'universo sia composto di nove cerchi mossi da angeli. 11 museo deve dire cosa sappiamo oggi, quali sono le domande aperte e perché riguardano tutti. Le neuroscienze e la biologia evoluzionistica sono ormai in grado di confer-mare certe intuizioni dei filosofi. Gioco perché il gioco è un'attività estrema-mente seria. Così è possibile attraverso gli esperimenti mentali mettere a prova le nostre formae mentis e scoprire qualcosa di più su di noi, sui nostri valori, sui nostri modi di ragio-nare. Tecnologia, perché cercherà di sondare con coraggio tutte le vie della conoscenza e non imitare Talete, che aprì per primo gli occhi

sul significato delle cose mentre li chiudeva sul pozzo nel quale stava cadendo per la sua disattenzione. Oggetti, perché molto spesso è proprio ma-neggiando gli oggetti che si può aprire la no-stra mente a nuove esperienze. Che siano i so-lidi platonici o il diavoletto di Cartesio, la mac-china di Turing o la vasca di Putnam, sempre, attraverso gli oggetti, è possibile interrogarsi. Tre dovrebbero essere poi le aree principali: il percorso permanente, le esposizioni tempo-ranee, le aree laboratoriali. Poi cinque grandi temi (più uno diverso nell'area temporanea): la gnoseologia, la logica, l'etica, la politica e l'e-

stetica. Ogni area dovrebbe essere incentrata su sale con questi componenti: il nucleo del problema, le citazioni dei filosofi, lo stato del-le conoscenze scientifiche, i problemi aperti, le opere d'arte, gli oggetti filosofici, gli esperi-menti mentali, la parte interattiva. Anche il negozio dovrebbe essere comple-tamente ripensato: un negozio con oggetti filosofici unici, pensati appositamente per continuare a casa le riflessioni ed esclusivi del museo. E così pure il bar interno Il tutto, senza pensare ad un'archistar, potreb-be essere ospitato in una struttura cittadina ripensata, come sarebbe stata l'ex macello. Infine, sarebbe opportuno che il museo fosse inserito in un network accademico di alto re-spiro, come il Consorzio per il Festival Filoso-fia di Modena. Certo, sarebbe un impegno che richiederebbe risorse importanti e idee brillan-ti. Ma si tratterebbe anche di un progetto uni-co, che potrebbe contribuire alla candidatura 2019. Del resto, uno dei compito dei filosofi, dal tempo di Platone, non è forse proprio quel-lo di stimolare i politici e immaginare scenari dove gli altri vedono solo assi di legno? *Prof Pier Luigi Errani, Dipartimento di Storia e Filosofia, Liceo Classico 'D. Alighieri", Ravenna

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Nel trentennale della arte di Mons. Salva-

tore Baldassarri, che resse a lungo la Chiesa di Ravenna-Cervia, lu-nedì 3 settembre alle ore 18, nella Cattedrale di Ravenna, l'Arcivescovo Mons. Giuseppe Veruc-chi celebrerà una Santa Messa insieme a diversi Sacerdoti.

di Aldo Preda

113 settembre 1982 sali-va nella Gerusalemme celeste Mons. Salvatore Baldassarri, chiamato da Pio XII il 3 maggio 1956 a reggere la Chiesa di Ra-venna, una diocesi diffi-cile, considerata, allora, dimissione. Mons. Salvatore Baldas-sarri, formatosi alla scuo-la di Lanzoni, insegnava patrologia e teologia dogmatica nel Seminario di Faenza e storia della Chiesa al Seminario re-gionale di Bologna; era stato un punto preciso di riferimento a Faenza durante la Resistenza, impegnandosi diretta-mente nell'amministra-zione del suo Comune, prima come commissa-rio e poi come Assessore nella Giunta del C.L.N., in stretto collegamento con Benigno Zaccagni-ni a Ravenna ed Enrico Mattei a Milano. Il suo, a Ravenna, è stato un episcopato difficile, in un periodo di grande fermento di idee, che ha toccato tutta la Chiesa percorsa dalle novità

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L'attore italiano Silvio Orlando

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Lo scorso 4 Agosto il Nostro Collabo-ratore Dr. Matteo Cagnoni, ha vinto il "Premio Alpen Presolana-Pagine di Benessere, 2012". Unico premio dedicato al tema della divulgazione del benessere. Tra i cinque finalisti vi era anche il noto Prof. Umberto Ve-ronesi. Felicitazioni grandiper il suc- cesso editoriale del libro di Matteo: "Se la pelle parlasse". Sul prossimo numeroun servizio.

01/09/2012

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Poste Italiane s.p.a...- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conti. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Ravenna Sabato 1 Settembre 2012, n. :31 Registrazione Tribun4 di Ravenna N. 772 del 4/3/85 - Proprietà: Opera di Religione della Diocesi di Ravenna Dir. Resp. Don Giovanni Desio € 1,20

MEETING 2012

I RACCONTI DEL NONNO

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IARA

Il rapporto con l'infinito

e l'attuale crisi al Centro dei lavori

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Le Clarisse hanno celebrato

la ricorrenza della loro fondatrice

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Un ragazzo romagnolo

in visita da Padre Pio

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Emano Com ■ LUTTO NEL MONDO DEL CINEMA Settembre dantesco

nse no Mia cultura Grave perdita per il gior-nalismo e la critica italia-na. E morto il critico cinema-tografico, musicale e tea-trale Ermanno Comuzio.

L'amico Ermanno Comu-zio, nato a Bergamo nel 1923 è morto la sera del 24 agosto all'età di 89 anni nella sua casa di Bergamo. Giornalista poliedrico e colto, non vi era settore del-lo spettacolo in cui non si fosse cimen-tato: ci-nema, teatro, musica, opera, dram-matur-gia e lette-ratura erano i suoi campi d'inte-resse. Auto-re di saggi, di articoli, di libri di storia del cinema, del teatro e della musica (fondamen-tale resterà Colonna sonora. Dizionario ragionato dei mu-sicisti cinematografici edito dall'Ente dello Spettacolo nel 1992), Comuzio è stato un maestro per noi, mol-to più giovani di lui, per il suo modo di distinguersi da quei critici che predili-gevano le mode del mo-mento, mode che hanno infestato per molti anni la critica italiana (e non solo italiana), puntando sulla spiegazione dei mecca-nismi narrativi del film a tutto vantaggio degli spettatori. Collaboratore fin dalla sua fondazione della rivista "Cineforum" (dove ha curato per anni la

rubrica "Libri") era titolare della rubrica cinematogra-fica e teatrale del "Giorna-le di Bergamo", ha inoltre collaborato, tra gli altri, a "Sipario", "La Rivista del Cinematografo", "Carte di Cinema r e ha curato voci per il Film lex icon, l'opera in dieci volumi pubblicata dal Centro Sperimentale di Cinematografia e l'Enci-clopedia dello Spettacolo. Tra le sue numerose pub-blicazioni citiamo, le mo-

n o gr a - f i e su George Cukor, Raoul Walsh, King Vidor, pub-blicate tutte per 11 Casto-ro C i-n em a, Mark San - drich p u b - blica-

ta da Lindau, Erich von Stroheim pubblicata da Gremese e, a testimonian-za della sua passione per la musica e il cinema, aveva partecipato più volte M ve-ste di giurato al concorso internazionale di musi-che per film "Mario Na-scimbene". Ciao Ermanno, da oggi non ti vedremo più a Ve- nezia - dove eravamo so- liti incontrarci - accedere un po' zoppicante, come in questi ultimi tempi, a- gli accessi delle varie sale e scambiare con te opinioni e impressioni sui film visti.

Gianfranco Casadio Segretario SNCCI,E-R Don Giovanni Desio Critico cinematografico

NCCT

diAnnaDeLutiis

"E quindi uscimmo a rivederle stelle". Ancora una volta è un verso della Divina Commedia a dare il titolo al Festiva' che per quattro giorni si svolgerà a Ra- velina, dal 5 all'8 settembre. Siamo alla seconda edi-zione di Dante 2021 fortemente voluta dalla Fon-dazione Cassa di Risparmio di Ra-venna e che vanta la collaborazione con l'Accademia della Crusca di Fi-renze. Ecco, dun-que, riunite in un ricco programma che si svolgerà dal 5 all'8 di settem-bre, le due città più importanti per il Sommo Po-eta la patria e l'ul-tima sede, la Ra-venna che l'accol-se profugo e che conserva gelosamente le sue spoglie. L'intenso programma di eventi curato dal Prof. Do-menico De Martino nasce da un progetto articolato che uni-sce e racchiude mostre, incontri con studiosi ed esperti, nonché eventi spettacolari molti dei quali realizzati appositamente per Dante2021. Gli appunta-menti, tutti ad ingresso libero, si svolgeranno a pochi passi dalla Tomba di Dante, negli Antichi Chiostri Francescani, presso la Biblioteca Classense e in Piazza del Popolo. Lan-franco Gualtieri, presidente della Fondazione, ha elogiato La qualità della manifestazione che già nella prima edizione ha riportato grande successo; ha inoltre espresso l'intenzione di dare con questo programma, che vede la presenza di alcuni dei maggiori esponenti della cultura dantesca in Italia, una spinta ulteriore per la candida-tura di Ravenna a Capitale Eu-ropea della Cultura,nel 2019. Le mostre. Come apertura del Festival, il 5 settembre, saran-no inaugurate tre mostre dedi-cate a Dante, per celebrare le molteplici letture per immagini che, nel corso del tempo, si so-no ispirate alla sua opera. Da

'Dante illustrato. Paesaggi per la Divina Commedia" frutto della campagna fotografica che il giovane Giuseppe Cre-moncini realizzò per Corrado Ricci nel 1898 (Chiostri France-scani della Fondazione Cassa

Ravenna, ore 21), ai "Paesaggi italici nella Divina Comme-dia", 50 emozionanti fotografie che Vittorio Alinari dedicò tra il 1917 e il '21 ai luoghi d'Italia citati nella Commedia (Manica Lunga della Biblioteca Clas-sense, ore 19), fino a "Ne la pit-tura tener lo campo, 10 artisti europei per Dante Alighieri",

seconda edizione di un proget-to che prolunga la visione dan-tesca nella , contemporaneità (Chiostri Francescani, ore21). La cultura. Presso gli Antichi Chiostri Francescani sei emi-nenti studiosi e un attore di

qualità saranno protagonisti di tre incontri pomeri-diani che non si baseranno sulle sintesi di anni di studio sui terni danteschi, ma che apriranno una fi-nestra sul loro la-voro di ricerca. Di granderilievo l'in-contro del 6 set-tembre, La Com-media: dai mano-scritti alle edizioni scolastiche con Rosario Coluccia, Marzio Porro e Paolo Trovato. Il secondo incontro, 7 settembre, vede l'originale dia-logo "dantesco"

tra Carlo Ossola, docente di Letterature moderne dell'Eu-ropa neolatina al prestigioso College de France (Parigi), e l'attore Silvio Orlando (nella foto), che si dedicherà al "Pur-gatorio". Il tema: Dante "testi-mone" perFeternità.

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L'attore italiano Silvio Orlando

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01/09/2012

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di Anna De Lutiis

"E quindi uscimmo a riveder le stelle". Ancora una volta è un verso della Divina Commedia a dare il titolo al Festival che per quattro giorni si svolgerà a Ra-venna, dal 5 all'8 settembre. Siamo alla seconda edi-zione di Dante 2021 fortemente voluta dalla Fon-dazione Cassa di Risparmio di Ra-venna e che vanta la collaborazione con l'Accademia della Crusca di Fi-renze. Ecco, dun-que, riunite in un ricco programma che si svolgerà dal 5 all'8 di settem-bre, le due città più importanti per il Sommo Po-eta: la patria e l'ul-tima sede, la Ra-venna che l'accol-se profugo e che conserva gelosamente le sue spoglie. L'intenso programma di eventi curato dal Prof. Do-menico De Martino nasce da un progetto articolato che uni-sce e racchiude mostre, incontri con studiosi ed esperti, nonché eventi spettacolari molti dei quali realizzati appositamente per Dante2021. Gli appunta-menti, tutti ad ingresso libero, si svolgeranno a pochi passi dalla Tomba di Dante, negli Antichi Chiostri Francescani, presso la Biblioteca Classense e in Piazza del Popolo. Lan-franco Gualtieri, presidente della Fondazione, ha elogiato la qualità della manifestazione che già nella prima edizione ha riportato grande successo; ha inoltre espresso l'intenzione di dare con questo programma, che vede la presenza di alcuni dei maggiori esponenti della cultura dantesca in Italia, una spinta ulteriore per la candida-tura di Ravenna a Capitale Eu-ropea della Cultura, nel 2019. Le mostre. Come apertura del Festival, il 5 settembre, saran-no inaugurate tre mostre dedi-cate a Dante , per celebrare le molteplici letture per immagini che, nel corso del tempo, si so-no ispirate alla sua opera. Da

"Dante illustrato. Paesaggi per la Divina Commedia" frutto della campagna fotografica che il giovane Giuseppe Cre- moncini realizzò per Corrado Ricci nel 1898 (Chiostri France-scani della Fondazione Cassa

Ravenna, ore 21), ai "Paesaggi italici nella Divina Comme-dia", 50 emozionanti fotografie che Vittorio Alinari dedicò tra il 1917 e il '21 ai luoghi d'Italia citati nella Commedia (Manica Lunga della Biblioteca Clas-sense, ore 19), fino a "Ne la pit-tura tener lo campo, 10 artisti europei per Dante Alighieri",

seconda edizione di un proget-to che prolunga la visione dan-tesca nella' contemporaneità (Chiostri Francescani, ore 21). La cultura. Presso gli Antichi Chiostri Francescani sei emi-nenti studiosi e un attore di

qualità saranno protagonisti di tre incontri pomeri-diani che non si baseranno sulle sintesi di anni di studio sui temi danteschi, ma che apriranno una fi-nestra sul loro la-voro di ricerca. Di grande rilievo l'in-contro del 6 set-tembre, La Com-media: dai mano-scritti alle edizioni scolastiche con Rosario Coluccia, Marzio Porro e Paolo Trovato. Il secondo incontro, 7 settembre, vede l'originale dia-logo "dantesco"

tra Carlo Ossola, docente di Letterature moderne dell'Eu-ropa neolatina al prestigioso Collège de France (Parigi), e l'attore Silvio Orlando (nella foto), che si dedicherà al "Pur-gatorio". Il tema: Dante "testi-mone" per l'eternità.

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Con il corso di Operatore Socio-Sanitario

Opportunità di lavoro Presso l'Opera Santa Teresa sono aperte le iscrizioni al corso per Operatore Socio-Sanitario della durata di 1000 ore, di cui 450 di stage (da svolgere sia in ambito sociale che sanitario), per la formazione di Operatori da inserire nelle proprie strut-ture operative di Ravenna e Faenza, di prossima aper-tura. Il corso si rivolge a 25 giovani di 18 anni compiuti o adulti disoccupati, inoccu-pati o occupati (con priorità per dipendenti dell'Opera Santa Teresa che desiderano riqualificarsi), residenti nella Provincia di Ravenna. Possono accedervi i giovani che abbiano assolto o adem-piuto il diritto-dovere all'i-struzione e alla formazione e adulti in possesso di licenza media e in possesso della co-noscenze e capacità generali relative a "Elementi di cul-tura generale" e alla "Cono-scenza della lingua italiana". Per i cittadini stranieri sono richiesti il possesso di titolo di studio equipollente e il re-golare permesso di soggior-no. Al termine del corso si diventa Operatore Socio-Sa-nitario, una figura in grado di svolgere"attività di cura e di assistenza domestico-al-berghiera, sociale e sanitaria di base alleiDersone in con- dizione di disagio o di non autosufficienza sul piano fi-sico e/o psichico, al fine di soddisfarne i bisogni primari e favorirne il benessere, l'au-tonomia, nonché l'integra-zione sociale. Il periodo di svolgimento e organizzazione copre il pe-riodo settembre 2012-luglio 2013. La frequenza è obbli-gatoria per almeno il 90% del corso. L'organizzazione del corso è a cura di Oficina I.S. srl, Ente accreditato nella Re-

pione Emilia Romagna. Sono previste 25 ore settima-nali medie, svolte di mattino e/ o di pomeriggio, presso la sede dell'Opera di Santa Teresa del Bambin Gesù. Du-rante i periodi di stage le ore settimanali previste saranno adeguate ai turni di lavoro delle strutture ospitanti. Certificazione prevista: il corso prevede il rilascio della Qualifica di Operatore So-cio-Sanitario previo supera-mento di esame, che seguirà le nuove procedurepreviste dal Sistema Regionale di For-malizzazione e Certificazio-ne delle Competenze. Quota di partecipazione: € 2.300 così suddivisi: € 150 alla consegna dell'iscrizio-ne, € 1.000 prima dell'avvio delle lezioni e € 1.150 prima del raggiungimento del 50% delle ore/corso. In nessun caso la quota può essere rimborsata per la mancata frequenza. Sono e-scluse le spese relative all'ab-bigliamento professionale. Iscrizioni: presso la sede dell'Opera di Santa Tere-sa del Bambino Gesù, in vía Santa Teresa 8, a Raven-na. Scadenza: 18 settembre 2012. Per informazioni: cen-tralino, tel. 0544.38548. Per l'ammissione al corso verrà svolta la verifica dei requisiti e un colloquio mo-tivazionale per la definizione della graduatoria dei par-tecipanti al corso. Successi-vamente all'ammissione al corso i candidati dovranno sottoporsi a visita medica di tutela sanitaria, presso il me-dico competente, per lo svol-gimento del periodo di stage —il costo sarà a loro carico. Il progetto è stato presentato all'Amministrazione della Provincia di Ravenna ed è in attesa di autorizzazione.

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Corso Fism a Fognano "Crescere a scuola: la me-diazione educativa nei processi evolutivi dell'in-fanzia" è il titolo del Corso di Aggiornamento della

Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) di Raven-na, che si svolgerà nei lune-dì 3, martedì 4, mercoledì 5 settembre presso il Collegio Emiliani di Fognano (via E-miliani 54, Fognano, vicino a Brisighella). Lunedì 3, do-po l'apertura dei lavori con saluto e introduzione della presidente provinciale Fism, Saula Donatini, inizieranno i lavori. Alle ore 12.15 è previ-sta la Santa Messa celebrata dall'Arcivescovo Mons. Giu-seppe Verucchi. Le giornate si dipaneranno con sessioni mattutine e pomeridiane di lavori. Le sessioni di lunedì pomeriggio e martedì sa-ranno a cura della dott.ssa Letizia Moduli, psicologa dell'età evolutiva esperta nel trattamento psico-educativo dei disturbi dell'infanzia e dell'adolescenza. La sessio-ne di mercoledì 5 settembre sarà a cura di Don Carlino Panzeri, Consulente, mem-bro della Consulta Naziona-le Cei Familiare e morale. Ai partecipanti verrà rilasciato l'attestato di partecipazione valido per il riconoscimento dell'aggiornamento. Segreteria organizzativa: Fism, Piazza Arcivescova-do, 11, tel. 0544246973, fax 0544216378, e mail fismra@ racine.ra.it

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Interventi antierosione

Entro metà settembre partirà un intervento di modifica e ri-calibratura del sistema di sco-gliere a protezione dell'abitato di Casal Borsetti, per il quale è stato messo a bilancio un in-vestimento di 1.160.651 euro. I lavori saranno terminati prima dell'inizio della stagione estiva 2013 e verranno eseguiti dalla Nuova Coedmar di Chioggia (Venezia), che si è aggiudica-ta l'appalto. Si interverrà, per rallentare la velocità delle cor-renti e contenere i sedimenti movimentati, limitando tutti i varchi fra le scogliere emer-se, tramite la realizzazione di soglie soffolte comprese tra le scogliere esistenti con quota di sommergenza pari a un me-tro e mezzo sul livello medio del mare. Si procederà poi alla manutenzione delle scogliere emerse esistenti, per riportar-le alla quota originaria pari a più un metro e mezzo sul livel-lo medio del mare; infine alla regolarizzazione del fondale dietro alle scogliere, mediante mobilizzazione del materia-le sabbioso accumulatosi, in modo da creare un fondale re-golare e ampliare la spiaggia sommersa ed emersa soprat-tutto del litorale nord di Casal Borsetti.

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Sportello Immigrazione

Lo Sportello Immigrazione del Comune (Centro Immi-grati) con sede in via Albero-ni 16, dallo scorso 27 agosto osserva i seguenti orari di a-pertura al pubblico: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30; giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.A1- lo Sportello Immigrazione del Comune di Ravenna gli utenti possono ottenere informazio-ni e assistenza su normativa e procedure amministrative che regolano l'ingresso e il sog-giorno dei cittadini stranieri in Italia. Le informazioni e l'as-sistenza riguardano i rilasci e rinnovi dei documenti di sog-giorno, l'iscrizione anagrafica dei cittadini comunitari, la ri-chiesta di cittadinanza, i ricon-giungimenti familiari o altre tipologie di ingresso regolare in Italia. Inoltre, al servizio si devono rivolgere i cittadini stranieri dell'Unione Europea e, in via sperimentale, non ap-partenenti all'Unione Euro-pea, per l'iscrizione anagrafica (immigrazione dall'estero o da altro Comune italiano).

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01/09/2012

Periodicità: Settimanale

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Urban Golf Otto aree verdi di Ravenna, tra le quali i parchi Teodorico, Dian Fossey e i giardini pub-blici, diventano campi da golf. Succede 19 settembre, giorna-ta nella quale l'associazione sportiva dilettantisica Golf per Tutti promuove, con il patro-cinio del Comune, la manife-stazione "Urban golf — primo gran premio città di Raven-na " . "Ciliegina sulla torta", l'ultima buca, così come l'inte-ro quartier generale dell'even-to, è in piazza del Popolo, cuo-re della città. L'inizio è previsto per le 12.30, con consegna sco-re in piazza del Popolo dalle 10; la fine alle 19, con le pre-miazioni, sempre in piazza del Popolo. Come buche vengono utilizzati target che sì appog-giano sul terreno e come tee di partenza si appoggia per terra semplicemente la pallina.

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01/09/2012

Periodicità: Settimanale

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press unE

"Un poeta da ricordare" a Marina

Pier Paolo Pasolini Venerdì 24 agosto, in piaz-za Dora Markus a Marina di Ravenna, sí è concluso il primo ciclo di "Un poeta da ricordare", promosso dalla Capit in collaborazione con il Centro Relazioni Culturali di Ravenna e il sostegno del Credito Cooperativo raven-nate e imolese che ha reso possibi-le la ma-nifesta-zione. I riflet-tori, in questa ultima edizio-ne, so-no stati puntati

o-pera er a poetica di Pier Paolo Pasoli-ni, pre-sentata da Luigi Mar-tellini, Gaetano Chiappini, Valerio Nardoni e, ovviamente, da Walter Della Monica, anima e ideatore della manifesta-zione che quest'anno, per la prima volta, è stata organiz-zata in piazza, ricreando in questo modo le atmosfere di quei "trebbi poetici" inven-tati negli anni Cinquanta del secolo scorso da Walter Della Monica e da Toni Cornelio e ai quali partecipò in diver-se occasioni anche lo stesso Pasolini. Come di consueto la serata prevedeva anche letture di versi, affidate alla voce dell'attore Gianfranco Tondini. Martellini in poche battute è riuscito a fornire un quadro della parabola esistenziale di Pasolini, personaggio sco-modo e difficile ma di gran-de sensibilità. Ce ne sfamo resi conto nell'ascoltare il ri-cordo di Gaetano Chiappini, che sa sempre offrire alla pla-tea delle piccole perle. Nella fattispecie ha ricordato una visita di Pasolini al mauso-leo di Galla Placidia con la

guida dell'illustre professor Giuseppe Bovini. E mentre il professore illustrava le mera-viglie del mausoleo, che anni prima, fra l'altro, aveva íspí-rato il "Night and Day" di Cole Porter, Chiappini sentì qualcuno che gli stava strin-gendo la mano. "Mi voltai — ricorda Chiappini — e vidi

Pasolini che sta-va pian-gendo in si-lenzio, eviden-temen-te affa-scinato dalla bellezza del luo-go". Nel cor-so della serata, assai parte-cipata, Walter Della Monica

ha annunciato l'imminente pubblicazione di un volu-me, a cura della Capit, che raccoglie tutti gli interventi critici delle passate quindi-ci edizioni con l'aggiunta della serata straordinaria dedicata quest'anno a Gio-vanni Pascoli in occasione del centenario della morte. "Apriremo con Pascoli — ha detto Della Monica — e chiu-deremo con Pasolini. E non sarà un caso, perché questi due poeti hanno un denomi-natore comune che li unisce. Entrambi, infatti, vantano una discendenza raven-nate". Come è noto, infatti, Ruggero Pascoli, padre del poeta, era nato a Ravenna mentre Pasolini discende da un ramo della antica fami-glia ravennate dei Pasolini Dall'Onda. Il volume annunciato, però, non vuole essere il sigillo definitivo perché già Della Monica sta pensando dí apri-re un nuovo ciclo dedicato aí grandi poeti dell'Ottocento.

Franco Gàbici

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01/09/2012

Periodicità: Settimanale

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Gli studenti recitano terzine e sonetti nella rassegna "VianDante"

Omaggio a Dante e alla città di Ravenna Se le letture pubbliche della Divina Commedia hanno una solida tradizione alle spalle, è invece un'occasione rara e preziosa che a cimentarsi pubblicamente con í versi dí Dante, nei luoghi più sug-gestivi della città, siano gio-vani studenti delle scuole superiori. Ed è proprio quel-lo che si è proposto di fare il VianDante, un laboratorio nato nell'ambito dei progetti didattici realizzati da Dante in rete. Libera aggregazione di do-centi, Dante in rete è nata a Ravenna nell'anno scolasti-co 2003/4 con l'intento di a-iutare i giovani ad affrontare l'opera del Sommo Poeta, coinvolgendo lungo gli an-ni migliaia di studenti e nu-merosi insegnanti di varie scuole superiori italiane. Il Viandante ha preso vita proprio nell'anno scolasti-co appena concluso, come omaggio degli studenti a Dante e alla città, in occasio-ne della candidatura di Ra-venna a Capitale della Cul-tura europea per il 2019 e in vista del prossimo VII cen-tenario dantesco. L'iniziati-va, che si avvale dell'accorta regia di Franco Costantini, ha impegnato numerosi gio-vani i quali, di settimana in settimana, si sono appassio-nati alle parole del Divino

Poeta, tanto da decidere di dedicargli una parte del lo-ro tempo libero e delle loro vacanze estive, imparando perfino a memoria alcuni passi significativi della Com-media. È così che la città ha potu-to ascoltarli e apprezzarli, dopo l'esordio all'VIII con-vegno didattico Dante in rete (Sala Almagià, febbraio 2012), sia la sera dell'inau-gurazione di Ravenna Festi-val con la recita — davanti alla tomba di Dante — del XXI canto da Paradiso, sia giovedì scorso, 23 agosto, con il Viandante e il RicorDan-

te (rassegna O musiva musa, a cura di Franco Costantini — piazzale della chiesa di S. Maria Maggiore) con la de-clamazione di alcune delle terzine e dei sonetti più fa-mosi di Dante. Si è dunque verificata la po-sitività educativa del pro-getto ed è stato motivo di sorpresa per gli stessi inse-gnanti ideatori del labora-torio constatare la capacità di impegno e là passione crescente dei ragazzi, che hanno reso ancora una vol-ta testimonianza di come i giovani, se provocati al vero, al bello, all'eterno, sappiano

rispondere con grande se-rietà ed entusiasmo. Un'ennesima conferma, quindi, della sete di signi-ficato che accompagna l'a-nimo umano sin dalla gio-vinezza e, al tempo stesso, del messaggio universale e intramontabile del Sommo Poeta, considerato a giusta ragione il massimo poeta della cristianità. È dunque con un invito calo-roso che proponiamo i pros-simi appuntamenti pubblici ,(e gratuiti) del VianDante, che parteciperà al Settembre Dantesco, con la collabora-zione della Fondazione Cas-sa di Risparmio di Ravenna, domenica 9 settembre (pre-senti gli allievi dell'Istituto di Studi musicali "C.Verdi" con una propria esibizione artistica) presso i Chiostri Francescani, ore 21 e saba-to 6 ottobre nella Basilica di S. Francesco, ore 21, per Dante a Ravenna e la Comme-dia nel inondo, con la recita del I canto dell'Inferno in 12 lingue a cura degli alunni di origine straniera presen-ti nelle scuole cittadine (in collabojiazione céin Progetto Dante .La Divina Commedia nel mondo).

Dante in rete www.sites.google.comIsitel

danteinrete [email protected]

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Moni Ovadia

Omaggio,Danteealla altlàdiRavenna

01/09/2012

Periodicità: Settimanale

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Settembredantesco ;

Infine l'incontro dedicato alle Indagini su Francesca da Ri-mini, in programma sabato 8 settembre, sempre ai Chiostri Francescani, protagonisti due importanti studiosi come Lo-renzo Renzi e Luca Azzetta. Si cercherà di capire chi sia stata realmente Francesca, che cono-sciamo in realtà più per il rac-conto della sua vicenda da par-te di Boccaccio nel commento a Dante, che per i versi della Commedia (Dante, nell'Infer-no, nemmeno cita il nome di Paolo). Nella stessa occasione sarà presentato "Per Francesca da Polenta", un interludio mu-sicale per voce, liuto, salterio e percussioni proposto da Stefa-no Albarello e Marco Muzzati . L'intento è di farci ascoltare la tipologia di musica che proba-bilmente la stessa Francesca a-scoltava. Gli spettacoli. In ante-prima, mercoledì 5 settembre, alle ore 21, nei Chiostri France-scani, il concerto "Attraverso il Novecento" risultato dalla collaborazione tra il Conser-vatorio "Luigi Cherubini" di Firenze (Ensemble Luigi Dal-lapiccola, diretto da Luciano Garosi) e l'Istituto Superiore di Studi Musicali "Giuseppe

Verdi" di Ravenna (Ensemble Cameristico, coordinato da Luciano Bertoni). Il program-ma presenta musiche di affer-mati musicisti del Novecento, come Sylvano Bussotti, Luigi Dallapiccola, Romano Pezzati e Carlo Prosperi, che introdu-cono e "abbracciano" quattro

nuove creazio- ni di giovani compositori italiani dedica- te a Dante, qui eseguite in pri- ma assoluta. Nella secon- da serata, 6 settembre, in Piazza del Popolo, sem- pre alle 21, un duplice ap- puntamento che avrà come protagonisti Virginio Gaz- zolo e Roger Eno. Gazzolo torna a que- sta seconda edizione per presentare un nuovo spet- tacolo, creato

appositamente per il Festival: "Vita, costumi e studi di Dan- te, come li raccontò Giovanni Boccaccio", mentre Roger Ego eseguirà al pianoforte una sua composizione ispirata al Poeta. Venerdì 7 settembre, ancora in Piazza del Popolo, un'altra cre- azione per Dante2021, e nuovo

terreno di confronto: un viag-gio all'Inferno e al Paradiso con gli occhi e le parole di una tra-dizione culturale diversa ma "parente": quella dell'ebreo Immanuel Romano. Un mondo e una tradizione culturale e religiosa diversa ma "interagente" con Dante, rivivono nella recitazione e nel canto di un interprete ideale, attore, musicista e intellettua-le: Moni Ovadia, accompa-gnato dall'Ensemble Cantile-na Antiqua, diretto da Stefano Albarellio, che è anche l'idea-tore dello spettacolo. Sabato 8 settembre, ancora in Piazza del Popolo, la consegna del Premio "Dante Ravenna", at-tribuito quest'anno al grande Giorgio Albertazzi, decano degli interpreti danteschi, in "Dante legge Albertazzi". La chiusura del Festival è affida-ta ad una notissima giovane cantante, Arisa, che presen-terà "Amami" il suo ultimo album, in un concerto — ac-compagnata al pianoforte da Giuseppe Barbieri — ricco di pezzi melodici in cui il tema dell'amore, tormentato, a vol-te inespresso o perso, è il filo conduttore.

egra della cultura

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Pier Paolo Pasolini

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MMUtingMenti Feslivst di lana Uriiana e °dere

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01/09/2012

Periodicità: Settimanale

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È in arrivo il Festival "Ammutinamenti"

Dal 7 al 16 settembre Raven-na ospita la XIV edizione di Ammutinamenti-Festival di danza urbana e d'auto-re, a cura dell'Associazione Cantieri, con la direzione artistica di Monica Francia e Selina Bassini. Il Festival è promosso dal Comune di Ravenna-Assessorato alla Cultura con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia-Romagna e il patro-cinio della Provincia di Ra-venna, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio Raven-na. Di seguito riportiamo in sintesi il programma delle tre sezioni.

Darsena Dance Raids (7-9 settembre). Presenteranno

performance e spettacoli in Darsena o all'interno delle Artificerie Almagià (ex magazzino dello zolfo in via dell'Almagià), alcune fra le più innovative compagnie del panorama nazionale della danza contemporanea: MK con Quattro danze colo-niali viste da vicino, Il gruppo Nanou presenta Motel LP. Tra i laboratori d'autore due in particolare da segnalare, a partecipazione gratuita e ri-volto a non professionisti. La compagnia Dewey Dell di Te-odora Castellucci presenta lo spettacolo Grave, all'interno del quale si svolgerà anche l'esito finale del laboratorio che la compagnia terrà in loco nei primi giorni di settembre con un gruppo di 10/15 raga-zze dai 18 ai 30 anni. Il labora-torio rkanel ovvero, laborato-rio di teatro urbano guidato, totalmente "in esterno" e "nomade", che conduce Sil-via Calderoni è rivolto ad un numero illimitato di persone. Per iscriversi basta inviare una email a organizzazione@ cantieridanza.org. Vetrina Giovane Danza D'autore (14-16 settembre). La vetrina si articola in due sezioni: Out che presenta cre-azioni ideate per spazi pub-blici di interesse storico o di frequente passaggio cittadi-no; In, produzioni ideate per

spazi teatrali, presentate alle Artificerie Almagià. Si apre venerdì 14 settembre al Mar (Museo d'arte della città-via di Roma, 13) alle o-re 16 (e in replica alle 17). In serata alle Artificerie Alma-già Daniele Ninarello in Non (Leg)azioni. Sabato 15 settem-bre alla Galleria Ninapì (Gal-leria d'arte contemporanea in via Pascoli 31) alle ore 16 (e in replica alle 16.30) Un/Dress di Masako Matsushita; alle ore 17 Proiezione dell'architettura ossea di Nicola Galli. Alle ore 18.30 alla Libreria Feltrinelli (via IV Novembre, 7), Francesca Gironi e France-sca Tilio in The girl is missing /1 I don't know who I am: una don-na ha perso la memoria . . . La seconda serata vede in programma Annalisa Rai-

noldi in Diataraxia Noctuidae. A seguire Tommaso Serra-tore e Francesca Pravisani presentano Tavor. Zolfo è la performance di Paola Ponti. Francesca Duranti propone Non so come stare. Per conclu-dere Maristella Tanzi e Carlo Quartararo nell'ironico N-E-simo Progetto Fallimentare. Domenica 16 settembre la compagnia Ba Bau Corp di Francesco Collavino e Gem-ma Carbone presentano Si-ano le ombre e la coreografa Tiziana Bolfe Le Coltri Stan-che. La compagnia 7/8 chili di Davide Calvaresi presenta Replay e la Metatesteta Dance Company Le Vedove del Buon-gusto: mezzo minuto di racco-glimento di Emanuela Bonora e Laura Brera; chiude il pro-gramma Dario Tortorelli con Romeo Heart. VideoDance (dal 7 al 16 set-tembre). Si svolge in alcuni spazi della città — luoghi sto-rici della cultura ravennate e anche del vivere quotidiano (banche, negozi, uffici pub-blici, totem urbani) — la se-zione a cura di Gitta Wigro, Video Dance (Moving Virtual Bodies), che promuove la vi-deoarte nella danza contem-poranea con la proiezione di un programma di dance films. Per info: 320 9552632- 0544 251966 e [email protected]

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01/09/2012

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Dibattito acceso in settimana su Ravenna capoluogo, poi i riminesi frenano. Decisivo l'incontro in Regione

Provincia unica, la Romagna ci prova Provincia unica, tanto tuonò che alla fine non piovve. Gli strali di Rimini per la scelta del capoluogo caduta su Ravenna, individuata dal decreto del go-verno di fine luglio (basata su criteri molto chiari) alla fine hanno prodotto poco o quasi nulla. Il presidente della Regione Vasco Errani giovedì 30 davanti ad amministratori romagnoli e rappresentati di partito è stato chiaro: indietro non si torna, la Provincia di Romagna si farà e Ravenna, salvo novità di carat-tere nazionale (cambiamenti dei criteri già approvati dal Senato il 31 luglio), sarà il capoluogo. C'è da evidenziare che all'inter-no del centrosinistra (soprattut-to del Pd) ancora una volta si è parlato con toni e linee diverse, con i ravennati intenti a ribadire a più riprese che «non saremo un capoluogo pigliatutto», mentre i riminesi a ribadire la loro con-trarietà al capoluogo predesti-nato. Un peccato, perché i primi passi del percorso ad inizio esta-te erano stati ben auguranti, con una volontà comune da parte di tutte le istituzioni coinvolte (le 3 Province soprattutto e lo stesso Pd romagnolo, partito di mag-gioranza). Per placare le polemi-che di inizio settimana scatenate dal presidente della provincia riminese Vitali, spalleggiato da quello forlivese-cesenate Bulbi, c'è voluta una riunione straordi-naria mercoledì 29 mattina, pri-

ma dell'incontro di giovedì 30 in Regione davanti davanti al presi-dente Vasco Errani. Se dal confronto fra i sindaci di Forlì (Balzani) e Ravenna (Mat-

teucci) alla festa di Borgo Sisa erano usciti solo sorrisi e strette di mano, con un'intesa limpida, il seguito della settimana è stato scandito dall'irritazione dei ri-

minesi in particolare. E dire che nel pacchetto della spending review approvato con la fiducia posta dal Governo marte-dì 31 luglio dall'aula del Senato,

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01/09/2012

Periodicità: settimanale

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press unE sette sere Direttore Responsabile: Manuel Poletti

era contenuto anche la normativa già molto chiara che riguardava il taglio e l'accorpamento di molte province. Il voto in aula ha vi-sto 217 favorevoli, 40 contrari e 4 astenuti sul decreto legge (ddl 3396). La normativa ribadisce i due criteri che stanno alla base del riordino delle Provincia: 350mila abitanti e 2500 chilome-tri quadrati d'estensione. In base al primo criterio avrebbero potu-to continuare ad esistere sia Ra-venna (392mila abitanti) che For-lì-Cesena (395mi1a abitanti), ma non Rimini (329mila abitanti). Il secondo criterio invece mette tutti d'accordo nel senso che ob-bliga i tre territori ad unificarsi. Di particolare rilievo poi nella normativa c'è il comma 4 bis del-. l'articolo 17 del decreto, il quale afferma che «assume il ruolo di Comune capoluogo delle singole Province il Comune già capoluo-go di provincia con maggior po-polazione residente, salvo il caso di diverso accordo tra i Comuni oggetto del riordino». Per Raven-na sembra fatta in virtù dei suoi 16Orriila abitanti, che superano sia Rimini che Forlì. Gli organi di governo saranno esclusivamente il consiglio provinciale ed il pre-sidente della Provincia, cancellati tutti gli assessori. Saranno invece le Regioni a stabilire se ci sarà un passaggio elettivo da parte dei cittadini, oppure saranno eletti dai consigli comunali in carica. (11•P•)

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IL MARE DI CERVIA (FOTO MASSIMO FIORENTINI). IN ALTO DA SINISTRA: BATANI, PENSO, MEDRI, DONATI, STRILLI

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01/09/2012

Periodicità: settimanale

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press LinE sette sere Direttore Responsabile: Manuel Poletti

A luglio -4,5% le presenze e -8,3% gli arrivi. I vacanzieri esteri ancora troppo residuali. Parlano gli albergatori

Turismo, le stime dei fatturati segnano -25% Christian Fossi

Crollano i fatturati e lo fanno in maniera ben più marcata dei dati di presenze e arrivi. Le prime stime parlano di una media del 20-25% in meno rispetto allo stesso periodo del già difficile 2011, con punte che, in alcuni casi, toccano o superano il 30%. Crolla la redditività, è allarme fat-turato. «Siamo nella media naziona-le di un calo del 20-25% del fatturato - analizza Filippo Donati dell'hotel Diana di Ravenna e presidente na-zionale di Asshotel Confesercenti -: non abbiamo avuto il crollo di Sardegna e Liguria, ma siamo anda-ti peggio di Marche e Salento. Pre-senze e arrivi non contano nulla: mi fanno ridere i titoli che parlano di boom di moldavi che passano da 3 a 62 o di cinesi a luglio che sono stati 125, 4 al giorno che hanno sbaglia-to strada. Nei dati delle presenze di quest'anno c'è anche una emersione di una fetta di nero frutto della giu-sta pressione fatta dalla Finanza». «E' una delle estati più anomale de-gli ultimi 40 anni, con mille fattori che hanno fatto crollare il turismo - sostiene Terenzio Medri, dell'hotel K2 di Cervia -. Le presenze che ab-biamo perso a maggio e giugno non siamo riusciti a recuperarle e oggi i fatturati hanno mostrato un crollo importante, oltre il 20%». «I dati di arrivi e presenze non spiegano il calo assai superiore del fatturato -spiega Luca Sirilli, dell'hotel Baya di Milano Marittima -. Di fronte a un calo superiore al 20%, molti hanno abbassato i prezzi per avere clienti, incentivato la tendenza ai last mi-nute invece di evitarla e ridurla il più possibile. Insomma è un'annata difficile nonostante un clima che è stato clemente e l'aiuto del Cente-nario di Milano Marittima che ci ha contribuito molto in termini di promozione invernale ed eventi. Ci sono anche alberghi che hanno lavorato circa come l'anno scorso, ma altri hanno avuto un calo fino al 30%». «I fatturati del 2012 sono significativamente più bassi rispetto a quelli del 2011 - analizza Rober-ta Penso, gestore del Perla Verde e del Trionfai di Milano Marittima -.

Dobbiamo rimboccarci le maniche e pensare che cosa fare il prossimo anno per invertire il trend. Sicura-mente questa stagione lascerà feriti e morti sulla sua strada». Il mercato del lusso. I ricchi ci sono, ma hanno scelto altre mete. Per for-tuna a dare una boccata d'ossigeno ai 5 stelle ci hanno pensato gli stra-nieri. «Quest'anno è la peggior sta-gione degli ultimi vent'anni per il mio gruppo, dove crisi e terremoto hanno colpito presenze e fatturato - spiega il re delle strutture di lusso

rivierasco Antonio Batani, presi-dente del gruppo Select Hotel -. Per fortuna sono arrivati gli stranieri a darci un po' d'ossigeno. A mancare sono gli italiani che hanno preferito la Croazia, le coste francesi e quelle greche per altri motivi. Quali? No comment. I prezzi sono già bassi, ora ci vuole un po' di fiducia e a que-sto ci deve pensare il governo». Preconsuntivo d'agosto. «I soldi in tasca degli italiani non ci sono a causa delle troppe tasse e delle acci-se disastrose sulla benzina - spiega

Filippo Donati -, l'ultima settimana di agosto non c'è più nessuno. Non possiamo avere migliaia di posti di lavoro che dipendono da due mesi scarsi di lavoro e da fattori 'mete-reopatici'». Le prospettive. Per rilanciare il tu-rismo in Riviera servono maggiore qualità, attenzione al mercato e pro-mozione. «Abbiamo un prodotto vecchio, che regge, ma che dobbiamo cambiare profondamente - sostiene Filippo Donati -. E' una riflessione non più rinviabile». «E' un trend

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1 numeri di luglio. In dettaglio il dato mensile di luglio registra 1.784.892 presenze (-4,5%, quasi 85mila per-sone in meno rispetto al:2011) e un arretramento degli arrivi che si fermano a 259.705 (-8,13%, 23mila in meno rispetto a dodici mesi fa). Il fatto che le presenze ab-biano parzialmente compensato il calo più sensibile degli arrivi è rilevato da un positivo dato di controten-denza e cioè la crescita della permanenza media (che passa dalle 6,6 giornate medie dello scorso luglio alle 6,9 di questo luglio 2012), che dovrà essere meglio ve-rificato sull'intero anno. I primi sette mesi del 2012. Nei primi sette mesi (gen-naio-luglio) del 2012, il dato statistico ci segnala un to-tale di 3.897.547 (-4,61%, quasi 189mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2011) presenze e oltre 802.029 arrivi (-4,86%, pari a circa 4lmila turisti in meno). Il mercato interno. Segnano un dato positivo i mercati interni di prossimità che storicamente costituisco-

no il core-business del territorio ravennate, ovvero Lombardia ed Emilia-Romagna, che incrementano il computo presenze mensile rispettivamente del 6,89% e del 7,24%, mentre risultano in flessione gli altri mer-cati nazionali. Il dato periodo registra una maggiore tenuta del mercato interno (-3,72% nel computo delle presenze).

mercato estero. Il dato estero conferma a luglio il ruolo di mercati importanti e maggiormente fidelizzati: la Germania sostanzialmente stabile e la Russia, che nel mese cresce intorno al 12%, così come si registra una positiva crescita (pari al 20% netto) del mercato olandese, su cui si è molta lavorato in questi anni. Il trend rimane comunque negativo sui sette mesi (-8,1%) anche a causa della Pasqua anticipata. Di segno positivo però il dato delle presenze per Paesi Bassi, Belgio, Russia e, con dati assai più contenuti, Stati Uniti, Canada e Cina.

i DATI

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Tu a, le stiro° dei fatturati segnano .25%

01/09/2012

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pressunE sette sere Direttore Responsabile: Manuel Poletti

difficile da cambiare - commenta Terenzio Medri -, il vantaggio è che i prezzi romagnoli sono contenuti, ma il tutto incluso fino a qualche anno fa era una proposta di qualità, oggi invece è una svendita. Bisogna riqualificare i nostri alberghi che oggi hanno troppe camere. Esclusi i 5 stelle, non riusciamo a vender-ci all'estero: dobbiamo rivedere la maniera in cui ci promuoviamo in maniera totale». «Ci vuole ancor più collaborazione tra pubblico e privato - propone Roberta Penso - per una promozione sempre più internazionale». «L'anno prossimo sarà probabilmente ancora ricco di sacrifici - commenta Luca Sirilli -. Per questo diventa fondamentale agire in maniera diversa e più effi-ciente programmando più anni, a partire dai tour operator. Qualcosa abbiamo fatto in Russia e Olanda e, seppur con numeri piccoli, qual-che risultato in controtendenza l'ha dato». Serve una riflessione. Una richiesta trasversale da parte degli operatori è una riflessione sul futuro del set-tore. Un'occasione per ragionare sulle prospettive di un settore che «rappresenta il 10% del Pil naziona-le - ricorda Luca Sirilli - ed è sempre stato snobbato e considerato una mucca da mungere» potrebbe esse-re la Festa democratica nazionale del Turismo che si svolgerà dal 17 al 23 settembre a Milano Maritti-ma. «E' un momento importante perché così capiremo come uno dei maggiori partiti italiani ha inten-zione di cambiare e incentivare il turismo, poi ognuno farà le proprie valutazioni - analizza Filippo Do-nati -. Il Pd è stato, fino ad un mese fa, l'unico ad avere un dipartimento turismo all'interno di quello econo-mico con un unico referente nazio-nale». «Sarà il momento ideale per poter sviscerare le problematiche del turismo - dice Roberta Penso -e portare avanti proposte concrete per migliorare la situazione». «Spe-ro sia un momento di riflessione utile - conclude Terenzio Medri l'importante è che non sia una pas-serella per politici, ma che vengano accolte proposte concrete».

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«Con 200 espositori mi aspetto molte presenze.

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01/09/2012

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Dall'8 al 16 settembre a Lugo la 24' edizione della Fiera biennale dell'agricoltura, artigianato e industria. Parla Sergio Ustignani

«Con 200 espositori mi aspetto molte presenze»

Christian Fossi

«Penso che sarà un'edizione importante, nonostante la crisi. L'obiettivo è quello di allargare maggiormente il bacino di utenza della fiera, cercando di attrar-re gente e clienti dall'Emilia alle Marche. Abbiamo avuto una defezione degli espositori molto contenuta e abbiamo fatto una grande promozione. E' una delle poche campionarie rimaste, la più importante in regione: sarebbe un pec-cato perderla». Con questo spirito e queste premesse Sergio Ustignani, ammi-nistratore delegato della Romagnola Promotion che gestisce l'evento, è pronto ad aprire i cancelli della 24a edizione della Fiera biennale dell'agricoltu- ra, artigianato e industria di Lugo clan al 16 settembre. Geme si organizza una fiera in tempo di crisi? «Ci siamo mossi come le altre volte, cercando le merceologie più varie. Abbiamo fatto i salti mortali per mantenere l'investi-mento minimo e fare una promozione fatta in un certo modo... non casuale come spesso si vede. Abbiamo avuto numerosi contatti con tante aziende che hanno preso parte alle prece-denti edizioni e con parecchie nuove». Quali le maggiori difficoltà che ha incontrato? «Paradossalmente non le abbiamo avute con gli esposito-ri, ma negli uffici complicazioni della burocrazia italiana. Inoltre non esiste che in due anni il costo dei servizi au-menti del 30%. Noi vendiamo un servizio allo stesso costo dal 2004 per farla funzionare. E' invece un piacere vedere la squadra che lavora insieme dal 1996 con ditte come Ar-gelli e Gef: è ormai un team velocissimo ed efficiente».

Quanti saranno gli espositori presenti? «Circa 200, con un calo minimo rispetto al resto delle fiere. Per il futuro spero che ci sia più dialogo di tutte le associazioni di categoria». Quali sono i settori che hanno risposto maggiormente? «Arredamento, finiture per interni, fotovoltaico e tutto quanto riguarda la casa, ma anche il settore agricolo regge nonostante le difficoltà. Penso che chi è rimasto a casa si morderà le mani. Abbiamo avuto anche alcune decine di chiamate last minute di aziende che avevano declinato in un primo mo-

mento. La fiera di Lugo è sentita qui si fanno contratti». Cerca di ampliare i confini. Quale sarà il mercato di riferimen-

to dell'Expo 2012? «Puntiamo ad attrarre visitatori dell'intera regione, magari anche dalle Marche». Dopo aver superato il tetto delle 100mila presenze nel 2010, pensa di riuscire a bissare l'impresa? «Non penso che ci saranno problemi. Sono convinto che si supereranno, ormai è una manifestazione affermata». Quali sono le novità? «Ho sempre sostenuto che la gente viene qui per vedere gli stand, non per vedere gli spettacoli. Abbiamo dato uno stand gratuito per i terremotati dell'Emilia e abbiamo in-serito l'area istituzionale dentro la fiera e non fuori com'era in passato. Inoltre ci sono vari abbellimenti estetici». L'ingresso è gratuito e gli orari sono: feriali dalle 18 alle 24 (il mercoledì anche la mattina dalle 9 alle 13), mentre festivi e prefestivi dalle 10 alle 24.

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reoccu

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CONFCOOPERATIVE 1 Parla Davide Vernocchi, presidente di Fedagri Ravenna: «Lo stato di calamità non basta»

Mabel Altini

La situazione idrica regionale, messa a dura prova dalla prolun-gata siccità, peggiora di giorno in giorno ed i terreni agricoli sono i primi a subire gli effetti di que-st'eccezionale ondata di caldo: «La situazione è molto preoc-cupante e la richiesta dello stato di calamità probabilmente non sarà sufficiente a coprire i danni che numerose aziende agricole hanno subito - ammette Davide Vernchi, presidente di Fedagri Confcooperative Ravenna -. I pri-mi a farne le spese sono stati i ce-reali, lo si vede a colpo d'occhio: il mais è disidratato e in molti casi secco con cali di produzione significativi». Ma il problema più grave riguar-da soprattutto quei terreni agri-coli non serviti da impianti irri-gui: «La siccità ha colpito tutta la provincia, ma sono le aziende che non hanno acqua a disposizione a dover far fronte ad una situazione drammatica - prosegue Vernoc-

chi -. Tra l'altro, e questo riguarda tutti gli altri, non va dimenticato che anche i costi di irrigazione, così come il caldo, sono stati ec-cezionali ed i prezzi delle colture, seppur migliori rispetto allo scor-so anno soprattutto per quanto

riguarda ortofrutta e vino, sicura-mente non basteranno a coprire i costi di produzione». Il timore si estende anche ai pri-mi prodotti invernali: «Le pere stanno rendendo meno del previ-sto - conclude Davide Vernocchi

REPORTAGE OTOGRAFICO DI ROBERTO BERETTA

- e le mele rosse, per effetto della stagione, oltre ad avere un dan-no di pezzatura non stanno ac-quisendo l'adeguata colorazione: per far fronte alle emergenze cui, ogni anno, sono sottoposti i nostri prodotti servirebbe una maggiore

coesione delle Organizzazioni di produttori (magari aiutate da un più incisivo intervento delle istitu-zioni) nonché un costruttivo rap-porto con la Grande distribuzione per la realizzazione di accordi pre-ventivi ormai indispensabili».

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(- Agrintesa, ortofrutta tra luci e ombre Le conseguenze della siccità registrate in questa campagna ortofrutticola riguardano in particolare due aspetti: la ma-turazione e la pezzatura dei prodotti: «Per quel che concerne la maturazione dei frutti - spiega Gianni Amidei, direttore di Agrintesa - non tutte le specie e le varietà si sono comportate allo stesso modo, in alcuni casi le alte temperature hanno bloccato la crescita della pianta tardandone la maturazione del frutto e impedendo ad alcuni prodotti come mele e susi-ne di raggiungere la loro colorazione tipica. La pezzatura dei frutti, inoltre, non ha quasi mai raggiunto il calibro ottimale, presentandosi nella maggior parte dei casi con piccole dimensioni». ntran o ne o speci co, anche se la campagna non è ancora finita, si può dire che «le nettarine, nonostante i piccoli calibri, hanno avuto una produzione soddisfacente, inferiore soltanto dell'1-2% rispetto alle previsioni e del 4-5% rispetto allo scorso anno; le albicocche sono andate in linea con le previ-sioni, mentre le susine estive hanno avuto un incremento quantitativo del 10-15% rispetto alle aspettative. Per quel che concerne invece il commercio déi nostri prodotti - continua il diret-tore -, bisogna tenere in considerazione che la nostra frutta è destinata soprattutto al mercato estero dove non si sono registrate le temperature italiane e quindi neanche un particolare consumo di frutta. Si deve però riconoscere che quest'anno a parità di pezzatura i prezzi sono andati meglio dell'anno scorso, anche se i ricavi complessivi non riescono ugualmente ad essere di soddisfazione per gli agricoltóri». (il fio)

01/09/2012

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Il settore più duramente colpito da questa straordinaria ondata di sicci tà è sicuramente quello cerealicolo, soprattutto per quanto riguarda le produzioni di mais e sorgo. «Siamo riusciti a scampare questa estate torrida con il grano - spiega Fabio Pelliconi, responsabile del settore sviluppo del Consorzio agrario di Ravenna - ma abbiamo avuto una pessima annata con gli altri prodot-ti. Il mais ha registrato un calo pro-duttivo del 50-60% e il forte stress idrico a cui sono state sottoposte le piante ha influito anche sulla qualità del prodotto che si presenta scarsa. La stessa situazione, oche se con percentuali minori, si è avuta con il sorgo che però ha mantenuto una qualità migliore perché ha la capacità di adattarsi meglio agli stress idrici». Come è facile prevedere, la scarsa produzione farà aumentare notevolmente le quotazioni di mercato: «Nonostante ,i prezzi saranno alti - conclude Pelliconi - non si riuscirà comunque a coprire i costi di produzione degli agricoltori vista la scarsa resa del raccolto». (il fio)

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Cab Brisighella, l'olio si salva Il rinomato olio di Brisighella, fio-re all'occhiello delle nostre colline, dal punto di vista qualitativo non dovrebbe subire grossi contraccolpi dalla prolungata siccità: «Gli effetti di questo insolito clima si registreranno soprattutto sul fronte della quantità - spiega Franco Calini, direttore della cooperativa Terra di Brisighella -. Con tutta probabilità avremo problemi di resa dovuti, oltre all'assenza di piogge, anche al freddo straordinario dello scorso e o o l'alta collina ma anche quelli delle vallate». Fenomeni che non dovrebbero incidere però sulla qualità dell'olio: «Anche se il momento della raccolta è ancora distante (il periodo <canonico' è intorno a inizio novembre ma quest'anno potrebbe essere anticipato nda) - conclude Calini - ci aspettiamo un olio buono e aromatico anche se la resa stessa del prodotto oliva potrebbe essere minore del solito». (m.alf.)

01/09/2012

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Caviro, danni all'uva in collina Anche la vendemmia del 2012 ha subito le conseguenze della sicci-tà, seppur in maniera meno preoccupante rispetto agli altri settori: «La situazione è abbastanza eterogenea e la variabilità è determinata dalla disponibilità idrica - spiega Giordano Zinzani, direttore settore enologia di Caviro -. I vigneti di pianura, non presentano grossi pro-blemi di stress idrico, anche perché normalmente la pratica dell'irri-gazione è più diffusa e la maturazione sta procedendo regolarmente. In collina invece si va delineando una situazione più preoccupante e variabile per problemi da carenza idrica a seconda della tipologia del suolo. Nella maggior parte dei casi la situazione potrebbe norma-lizzarsi con abbondanti precipitazioni, prima della conclusione del ciclo di maturazione, ma purtroppo nel frattempo passano i giorni e anche le previsioni che davano piogge si affievoliscono». Per quanto riguarda la salute dei vigneti non si sono verificati casi di malattie: «Le condizioni climatiche sono state perfette per la sanità del vigneto - continua Zinzani -, senza attacchi di parassiti con minor ricorso a trattamenti rispetto agli anni precedenti. Ad oggi le uve in generale sono molto sane per tutte le varietà ed hanno grappoli ben formati nei casi in cui è stato possibile ricorrere all'a-rigazione». Il caldo ha fatto sì che le gradazioni previste siano abbastanza elevate mentre a far le spese del gran caldo sarà il quantitativo di uve vendemmiate: «Il raccolto globale della Romagna dovrebbe essere leggermente inferiore a quello della vendemmia 2011, (già scarso), ma il perdurare dell'assenza di precipitazioni nelle aree collinari potrebbe ridimensionare la previsione in modo significativo. Altra conseguenza è l'anticipo della data di inizio vendem-mia con delle variazioni in funzione della zona o dello stato del vigneto, mentre sul mercato - conclude il responsabile - ci sono avvisaglie di prezzi in aumento sia per le uve che per i vini nuovi, ma ancora non si hanno notizie di contratti conclusi». (il.flo)

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08/09/2012 pressunE runità Direttore Responsabile: Claudio Sardo

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on si tratta di vecchi o nuovi Ma di chi rappresentiamo» SIMONE COLLINE INVIATO A REC,C,10 EM LiA

Dice Stefano Fassina che il rinnovamen-to «è necessario», ma che il confronto «non è tra vecchio e nuovo, bensì tra programmi e interessi da rappresenta-re». Dice anche che il rinnovamento, per portare a una «classe dirigente ade-guata», deve essere «trainato da ener-gie fresche e accompagnato da presidi di esperienza, su un asse politico pro-gressista chiaro». Il responsabile Econo-mia del Pd oggi sarà a Reggio Emilia per partecipare insieme a un gruppo di trenta-quarantenni del Pd (che alle pri-marie voteranno Bersani) a un'iniziati-va dal titolo «Rifare la Politica». L'ap-puntamento, che arriva dopo analoghi passaggi organizzati un anno fa a Pesa-ro, poi a L'Aquila e a Roma, è finita nel mirino di Matteo Renzi («Fanno batta-glie generazionali solo ai convegni»), di un esponente vicino a Franceschini co-me .Antonello Giacomelli («mi sembra. vogliano fare una gioiosa macchina») e anche di parlamentari più vicini a Letta Che sostengono la necessità. di imposta-re anche l'eventuale futuro governo di centrosinistra sull'agenda Monti. Vi aspettavate tante critiche per questo appuntamento? Veramente .no, perché si tratta di un in-

contro, organizzato da una parte del gruppo dirigente del Pd, di amministra-tori, di parlamentari, per dare un contri-buto alla definizione della proposta poli-tica e programmatica di Bersani per af-frontare le sfide che il Paese ha davanti». Però erano prevedibilì certe reazioni, vi-sta la discussione innescata dalle prima-rie, o no? «Noi parleremo di Europa e di Italia, di una comunità di destino di fronte a un passaggio storico che richiede capacità di risposta a problemi inediti». E quali sarebbero le vostre risposte? «Le nostre proposte partono dall'agen-da dei progressisti europei. Mettiamo al centro l'economia reale, un patto tra produttori, il lavoro e l'impresa, come unica strada per far tornare l'Italia e l'Europa allo sviluppo e ridurre il deficit pubblico. Serve l'unione fiscale nell'area curo come premessa politica per discutere un cambio di rotta della politica economica. L'austerità cieca e la svalutazione del lavoro generano re-cessione e innalzano il debito pubbli-co». Riguardo il lavoro, Sei e Idv raccoglie-ranno firme per un referendum abroga-tivo della riforma Fornero sull'articolo 18: il Pd cosa farà?

Stefano Fassina

«CM sta "con MercMonne senza se e seme me indka una corúìnulta con le idee

hanno portato al crac No sdemo co Obè'ime e la snistra europea»

sbagliato fissare un referendum sul-le regole del mercato del lavoro, che hanno uno statuto intimamente patti-zio e richiedono innanzitutto il protago-nismo delle forze sociali. E non si può procedere con atti unilaterali. Gli errori fatti dal governo Berlusconi e in parte anche dal governo Monti non vanno ri-petuti. Cancelleremo l'articolo 8 del de-creto Sacconi e verificheremo il funzio-namento della riforma del lavoro, che è frutto di un compromesso, in modo tale che poi il prossimo Parlamento, nel dia-logo con le parti sociali, potrà migliora-re le garanzie per i lavoratori». Diceva di errori del governo Monti: nel suo partito c'è chi sostiene che anche un governo dì centrosinistra dovrebbe riproporre l'agenda Monti. «Noi proponiamo l'agenda Bersani. Che ovviamente raccoglie e porta avanti punti importanti che abbiamo sostenu-to in questi mesi, ma che dà priorità all'economia reale, alla redistribuzione e a un'idea sussidiaria di democrazia». Sarebbe a dire? La democrazia costruita in rapporto ai

governi territoriali e alle rappresentan-ze economiche e sociali».

Difficile credere che non parlerete di pri-marie, rottamatori, rinnovamento... «Guardi, davanti ai cancelli dell'Alcoa, alle assemblee della Carbosuicis o dei piccoli imprenditori assediati della Vai-susa, nessuno mi ha chiesto quanti diri-genti vogliamo rottamare o quanti turni faremo alle primarie. Mi hanno chiesto cosa vogliamo fare per il lavoro e l'im-presa. Queste sono le sfide su cui dobbia-mo misurarci. Altrimenti è una discus-sione autoreferenziale, che genera di-scredito per tutti». La necessità di un rinnovamento però c'è, o no? «La questione c'è, ma lo scontro non tra il vecchio e il nuovo, il confronto è tra interessi da rappresentare, tra visio-ni e programmi per rispondere alle sfi-de del Paese. Anche perché il rinnova-mento non è un fine in sé. L'obiettivo arrivare a una classe dirigente "adeguata", aggettivo caro a Raffaele Mattioli, che già all'inizio degli anni 70 insisteva sulla necessità di formare una classe dirigente di questo tipo». E come dovrebbe essere, oggi, una clas-se dirigente adeguata? «Trainata da energie fresche, di qualità, e accompagnata da significativi presidi di esperienza, su un asse politico pro-gressista chiaro», Renzi, Giacomelli, Boccia: a più d'uno nel Pd la vostra impostazione sembra troppo vicina alla socialdemocrazia... «Chi dice "con Marchionne senza se e senza ma" indica una continuità con il paradigma che ha portato alla crisi. Le nostre analisi e le nostre proposte sono sull'asse del mai:n.511'cm progressista europeo e degli Stati Uniti. L'attenzio-ne alla diseguaglianza, all'economia rea-le, la critica a un'ortodossia dell'austeri-tà che non funziona accomuna °barna e tutte le forze progressiste europee». Che dice del modo in cui è partita la sfi-da per le primarie? «La battaglia politica è fisiologica ma è necessario avere rispetto per le perso-ne, anche quelle che hanno fatto più di tre mandati in Parlamento, che hanno fatto politica con intelligenza, passione e attenzione all'interesse generale certa-mente non minori di chi ora li vuole rot-cimare. Il rinnovamento è necessario ed è in corso. Non si misura dalle presen-ze nei talk show. Abbiamo largamente rinnovato il gruppo dirigente sul territo-rio e nelle amministrazioni. Ora biso-gna andare avanti con determinazione, ma un partito è una comunità di perso-ne, non è un service a cui rivolgersi per organizzare gazebo per le primarie. Il rispetto non può venir meno».

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Pagina 5 lifoorimoda là scoppiare i Cinquestelie

Ln e e sc i di Casalegg. web

08/09/2012 press unE 1 Unità Direttore Responsabile: Claudio Sardo

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C.FUS. c.kisani(&unita. it

La frase è un po' abusata ma potrebbe essere consona: perdita dell'innocen-za. Se per innocenza, in questo caso, s'intende l'idea forte e vincente e pub-blica che il MoVimento 5 Stelle è la casa di vetro della nuova politica, tra-sparenza, zero soldi, partecipazione dal basso, "ognuno vale uno" che è il grido di battaglia di cinque anni di og-gettivi successi politici.

Il fuori onda del consigliere regiona-le grillino Giovanni Favia. ha spazzato via tutto questo. O meglio lo ha messo fortemente in discussione. Ha aperto una crepa che, come si sa, su certe di-ghe è come dire l'inizio della fine. Pic-colo riassunto delle ultime ore. Giove-dì sera Favia, in un fuori onda di due minuti mandato ovviamente in onda a Piazza Pulita SU La7, ha fatto una cosid-detta operazione verità. «Casaleggio (il guru di M5S, posto che Grillo ne sia il front man, ndr) dice il consigliere alla Regione Emilia Romagna dopo aver ufficialmente elogiato movimen-to, leader e filosofia di base ed essersi accertato che i microfoni sono spenti -prende per il culo tutti perché da noi (in M5S, na'r) la democrazia non esi-ste. Grillo è un istintivo, lo conosco be-ne, non sarebbe mai stato capace di pianificare una cosa del genere. I poli-tici non lo capiscono. Non hanno capi-to che c'è una mente freddissima mol-to acculturata e intelligente dietro, che di organizzazione, di dinamiche umane, di politica se ne intende». Il

problema, aggiunge, «è su (al vertice, ndr), quindi o si levano dai coglioni o il movimento gli esploderà in mano. Sta-vano già andando in crisi con l'aumen-to di voti (il partito di Grillo ha rag-giunto il 15% nei sondaggi dopo le am-ministrative di maggio, ndr) e si sono salvati con il divieto di andare in tv».

Favia è da tempo nel mirino di Gril-io che lo accusa non di non rispettare le regole della casa, troppo autonomo, indipendente, soprattutto disobbe-diente tanto da andare in tv pagando lo spazio all'emittente («così fan tutti» disse in agosto, c'è un'inchiesta in cor-so). «Su tutto - continua il fuori onda -decide sempre e soltanto Casaleggio. E un sistema da padre-padrone. Se qualcosa non va telefona o fa telefona-re a Grillo. Se loro superassero questa complicità da sistema padronale, il Movimento sarebbe una bomba, un fa-ro anche a livello mondiale». Poi, alla fine, l'affermazione più dura: «Tra gli eletti ci sono gli infiltrati di Casaleg-gio, uomini suoi, quindi dobbiamo sta-re molto attenti quando parliamo. Ca-saleggio è spietato, vendicativo. Vedia-mo chi manda in Parlamento perché io non ci credo alle votazioni on line (i candidati selezionati darla Rete, l'uni-ca fede di Casaleggio, ruir). Lui manda chi vuole».

Ora, il sospetto di Casaleggio-ditta-tore travestito da anarchico della rete, circola da tempo tra gli osservatori delle cose politiche, e questo al netto di possibili critiche degli avversari po-litici. È chiaro però che sentire dire quelle parole da Favia che del M5S sa

tutto poiché ne è stato uno dei primi consiglieri eletti, cambia scenari e pro-spettive. E potrebbe introdurre il ri-schio di un ridimensionamento per il Movimento che si nutre dal basso e non accetta l'idea dei guru padrone che infiltra e controlla anche gli spilli.

Il tema è esploso fin da giovedì sera. sulla Rete. O meglio su twitter, piatta-forma su cui i grillini sono un po' me-no forti. Sulla Rete c'è arrivato con qualche ora di ritardo. E sembra pre-valere lo smarrimento. «Volevo solo denunciare una criticità» cerca di ri-mediare Favia, «non è un problema di sfiducia ma di efficienza. Occorre su-perare la contraddizione per cui è tut-to concentrato in poche mani seppur buone e fidate». Poi chiede scusa di-cendo che gli è stato «rubato uno sfo-

go privato». Che spiega ma non smen-tisce.

La base si divide tra chi accusa Fa-via di essersi esposto «ai detrattori dei grillini»: «Ti sei fatto incastrare»; «sei una delusione», addirittura «lo Salpo-ti dei M5S». E chi lo ringrazia per «aver portato alla luce un problema ve-ro e da risolvere». «Fio votato te, ne Grillo né Casaleggio, tieni botta» gli scrive un supporter. «Da qui na.scerà un Movimento più forte» aggiunge un altro. Favia si mette nelle mani dei suoi elettori. «Tra pochi mesi - scrive su Facebook - mi dimetto (io fanno tut-ti i consiglieri M5S ogni sei mesi, odi). Saranno gli elettori a dirmi cosa fare». ll giovane consigliere grillino squarciato il velo. Quello che c'è oltre è tutto da vedere.

Il fuori-onda fa scoppiare i Cinquestelle

il consigliere Favia a La 7: «Casaleggio prende in giro tutti, nel movimento la democrazia non esiste» G ilin spaccati sul web tra chi gli dà ragione e chi lo paragona a Scilipoti

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