719 UNI EN

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NORMA ITALIANA Pagina I di IV Nº di riferimento UNI EN 719:1996 UNI - Milano 1996 Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il con- senso scritto dell’UNI. UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Battistotti Sassi, 11b 20133 Milano, Italia N N O O R R M M A A E E U U R R O O P P E E A A UNI EN 719 LUGLIO 1996 Coordinamento delle attività di saldatura Compiti e responsabilità Welding coordination Tasks and responsibilities DESCRITTORI Saldatura, coordinamento, qualità, qualificazione, personale CLASSIFICAZIONE ICS 25.160; 03.120.10 SOMMARIO La norma identifica la qualità legata ai compiti e le responsabilità inserite nel coordinamento di tutte le operazioni nell’ambito della saldatura. RELAZIONI NAZIONALI RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 719:1994 La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 719 (edizione giugno 1994). ORGANO COMPETENTE Commissione "Saldature" RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 18 luglio 1996 RICONFERMA Gr. 3

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  • NORMA ITALIANA

    Pagina I di IVN di riferimento UNI EN 719:1996

    UNI - Milano 1996Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento puessere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il con-senso scritto dellUNI.

    UNIEnte Nazionale Italianodi Unificazione

    Via Battistotti Sassi, 11b20133 Milano, Italia

    NNOO

    RRMM

    AA

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    OOPP EE

    AA

    UNI EN 719

    LUGLIO 1996

    Coordinamento delle attivit di saldatura

    Compiti e responsabilit

    Welding coordination

    Tasks and responsibilities

    DESCRITTORI

    Saldatura, coordinamento, qualit, qualificazione, personale

    CLASSIFICAZIONE ICS

    25.160; 03.120.10

    SOMMARIO

    La norma identifica la qualit legata ai compiti e le responsabilit inserite

    nel coordinamento di tutte le operazioni nellambito della saldatura.

    RELAZIONI NAZIONALI

    RELAZIONI INTERNAZIONALI

    = EN 719:1994 La presente norma la versione ufficiale in lingua italiana della norma

    europea EN 719 (edizione giugno 1994).

    ORGANO COMPETENTE

    Commissione "Saldature"

    RATIFICA

    Presidente dellUNI, delibera del 18 luglio 1996

    RICONFERMA

    Gr. 3

  • Pagina II di IVUNI EN 719:1996

    Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edi-zioni sia di fogli di aggiornamento. importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dellulti-ma edizione o foglio di aggiornamento.

    PREMESSA NAZIONALE

    La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-la norma europea EN 719 (edizione giugno 1994), che assume coslo status di norma nazionale italiana. La traduzione stata curata dallUNI.La Commissione "Saldature" dellUNI, che segue i lavori europeisullargomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, haapprovato il progetto europeo il 9 febbraio 1994 e la versione in lin-gua italiana della norma il 20 febbraio 1996.

  • INDICE

    Pagina III di IVUNI EN 719:1996

    PREMESSA

    2

    0 INTRODUZIONE

    3

    1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

    3

    2 DEFINIZIONI

    3

    3 COMPITI E RESPONSABILIT

    3

    4 SPECIFICA DELLE FUNZIONI

    5

    5 CONOSCENZE TECNICHE

    6

    APPENDICE A RACCOMANDAZIONI SULLE CONOSCENZE TECNICHE

    7(informativa

    )

  • Pagina IV di IVUNI EN 719:1996

  • La presente norma europea stata approvata dal CEN I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELECche definiscono le modalit secondo le quali deve essere attribuito lo status dinorma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche.Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionalicorrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centra-le oppure ai membri del CEN.Le norme europee sono emanate in tre versioni ufficiali (inglese, francese e te-desca). Traduzioni nella lingua nazionale, fatte sotto la propria responsabilitda membri del CEN e notificate alla Segreteria Centrale, hanno il medesimostatus delle versioni ufficiali.I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spa-gna, Svezia e Svizzera.

    Pagina 1 di 8UNI EN 719:1996

    CENCOMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE

    European Committee for StandardizationComit Europen de NormalisationEuropisches Komitee fr Normung

    Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

    CENI diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.

    EN 719

    GIUGNO 1994

    NORMA EUROPEA

    Coordinamento delle attivit di saldatura

    Compiti e responsabilit

    EUROPEAN STANDARD

    Welding coordination

    Tasks and responsibilities

    NORME EUROPENNE

    Coordination en soudage

    Tches et responsabilits

    EUROPISCHE NORM

    Schweiaufsicht

    Aufgaben und Verantwortung

    DESCRITTORI

    Saldatura, coordinamento, qualit, qualificazione, personale

    CDU

    621.791-057.17:658.562

    il 6 giugno 1994.

    1994

  • Pagina 2 di 8UNI EN 719:1996

    PREMESSA

    La presente norma europea stata preparata dal Comitato Tecnico CEN/TC 121 "Salda-tura", la cui segreteria affidata al DS.Il CEN/TC 121 ha deciso di sottoporre il testo finale della presente norma al voto formalecon la sua risoluzione 165/1993. Il risultato stato favorevole.Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o me-diante pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro dicembre1994, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro dicembre 1994.In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, i seguenti Paesi sono tenuti ad adot-tare la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germa-nia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Re-gno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

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    0 INTRODUZIONE

    La saldatura un processo speciale che richiede il coordinamento delle operazioni di sal-datura, allo scopo di accrescere la fiducia nelle costruzioni saldate e l'affidabilit nel lorocomportamento in servizio. I compiti e le responsabilit del personale interessato alle at-tivit inerenti la saldatura, per esempio pianificazione, esecuzione, supervisione ed ispe-zione, dovrebbero essere definiti chiaramente.

    1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

    La presente norma definisce i compiti e le responsabilit legati alla qualit, relativi alcoordinamento delle attivit di saldatura.In ogni organizzazione di fabbricazione il coordinamento di saldatura pu essere effettua-to da una o pi persone.I requisiti del coordinamento di saldatura possono essere specificati da un costruttore, daun contratto o da una norma di applicazione.

    2 DEFINIZIONI

    Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti:

    2.1 organizzazione di fabbricazione

    : Organizzazione di fabbricazione significa officine ocantieri di saldatura sotto la stessa direzione tecnica e della qualit.

    2.2 personale di coordinamento di saldatura

    : Personale che ha responsabilit nelle opera-zioni di fabbricazione mediante saldatura e nelle attivit legate alla saldatura, la cui com-petenza e le cui conoscenze sono state dimostrate, per esempio mediante addestramen-to, formazione e/o appropriata esperienza di fabbricazione.Il termine coordinatore di saldatura utilizzato per designare una persona che esegueuno o pi compiti di coordinamento.

    2.3 ispezione di saldatura

    : Esami, prove, controlli e misure concernenti la saldatura.

    3 COMPITI E RESPONSABILIT3.1 Attivit legate alla qualit

    Il prospetto 1 deve essere utilizzato come guida per l'attribuzione al personale di coordi-namento di saldatura dei compiti e delle responsabilit legati alla qualit. Tale prospetto pu essere integrato per applicazioni particolari. Non tutti i punti del pro-spetto 1 si applicano necessariamente a tutte le organizzazioni di fabbricazione od a tuttii requisiti del sistema qualit, e si dovrebbe fare una scelta per il caso che interessa, peresempio quando non sono previste prove distruttive o non distruttive il punto 1.8.2 delprospetto 1 non si applica.

  • Pagina 4 di 8UNI EN 719:1996

    prospetto 1

    Attivit legate alla saldatura da prendere in considerazione se pertinenti al caso

    N

    Attivit1.1 Riesame del contratto

    - Capacit, per quanto riguarda la saldatura e le attivit connesse, dell'organizzazione di fabbrica-zione

    1.2 Riesame del progetto- Norme di saldatura applicabili- Posizione dei giunti in relazione ai requisiti del progetto- Accessibilit per la saldatura, l'ispezione e i controlli- Particolari dei giunti di saldatura- Requisiti di qualit e di accettabilit delle saldature

    1.3 Materiali1.3.1 Metallo base

    - Saldabilit del metallo base- Eventuali requisiti supplementari delle specifiche di acquisto del materiale, incluso il tipo di certifi-

    cato del materiale- Identificazione, conservazione e movimentazione del metallo base- Rintracciabilit

    1.3.2 Materiali d'apporto- Compatibilit- Condizioni di fornitura- Eventuali requisiti supplementari delle specifiche di acquisto dei materiali d'apporto, incluso il tipo di

    certificato dei materiali d'apporto- Identificazione, conservazione e movimentazione dei materiali d'apporto

    1.4 Subfornitura- Idoneit di eventuali subfornitori

    1.5 Pianificazione della produzione- Idoneit delle specifiche di procedura di saldatura (WPS) e dei verbali di procedura di saldatura

    (WPAR)- Istruzioni di lavoro- Attrezzature di fissaggio per la saldatura- Idoneit e validit delle qualificazioni dei saldatori - Sequenze di saldatura e di montaggio della struttura- Requisiti delle prove sui talloni di saldatura di produzione- Requisiti dei controlli di saldatura- Condizioni ambientali- Salute e sicurezza

    1.6 Apparecchiature- Idoneit delle apparecchiature di saldatura ed ausiliarie- Approvvigionamento, identificazione e movimentazione di mezzi ausiliari e di apparecchiature- Salute e sicurezza

    1.7 Operazioni di saldatura1.7.1 Attivit preliminari

    - Emissione delle istruzioni di lavoro- Preparazione, assiematura e pulitura dei giunti- Preparazione dei talloni di saldatura di produzione- Idoneit della zona di lavoro, incluse le condizioni ambientali

    1.7.2 Saldatura- Scelta dei saldatori e delle istruzioni ai medesimi- Uso o funzionamento delle apparecchiature e degli accessori- Materiali d'apporto di saldatura e materiali ausiliari- Impiego della puntatura- Impiego dei parametri del processo di saldatura- Effettuazione di eventuali controlli intermedi- Impiego e metodo di preriscaldo e post-riscaldo- Sequenza di saldatura- Trattamento dopo saldatura

    segue nella pagina successiva

  • Pagina 5 di 8UNI EN 719:1996

    3.2 Specificazione dei compiti e delle responsabilit

    Ogni singola attivit del prospetto 1 pu essere associata ad un certo numero di compitie responsabilit, quali per esempio:- specificazione o preparazione;- coordinamento;- sorveglianza;- ispezione, verifica o testimonianza.Quando il coordinamento di saldatura eseguito da un certo numero di persone, a cia-scuna di esse devono essere attribuiti i rispettivi compiti e responsabilit.Il costruttore deve nominare almeno un coordinatore di saldatura autorizzato.La responsabilit del coordinamento di saldatura dell'organizzazione di fabbricazione.Per alcune attivit di lavoro, i compiti e le responsabilit del coordinamento possono es-sere assunti da subfornitori. Le attivit di subfornitura devono essere soggette al coordi-namento di saldatura, in conformit alla presente norma.

    4 SPECIFICA DELLE FUNZIONI

    4.1 Generalit

    La specifica delle funzioni del personale di coordinamento di saldatura, qualora richiesta,per esempio dalle parti contraenti o da una norma di applicazione, deve includere i com-piti e le responsabilit.

    4.2 Compiti

    Per l'identificazione dei compiti assegnati, vedere 3.2.

    4.3 Responsabilit

    Identificazione delle responsabilit assegnate:- Posizione nell'organizzazione di fabbricazione e responsabilit.- Ampiezza dell'autorizzazione ad accettare mediante firma, per conto dell'organizza-

    zione di fabbricazione, per esempio specifiche di procedura, rapporti di supervisione,necessari per adempiere ai compiti assegnati.

    - Ampiezza dell'autorizzazione ad eseguire i compiti assegnati.

    continua dalla pagina precedente1.8 Prove e controlli1.8.1 Esame visivo

    - Completezza delle saldature- Dimensioni delle saldature- Forma, dimensioni e tolleranze dei componenti saldati- Aspetto del giunto

    1.8.2 Prove distruttive e non distruttive- Impiego delle prove distruttive e non distruttive- Prove speciali

    1.9 Accettazione delle saldature- Valutazione dei risultati delle ispezioni e dei controlli- Riparazioni delle saldature- Nuova valutazione delle saldature riparate- Azioni correttive

    1.10 Documentazione- Preparazione e conservazione della documentazione necessaria (incluse le attivit di subfornitura)

    N

    Attivit

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    5 CONOSCENZE TECNICHE

    5.1 Generalit per tutto il personale di coordinamento di saldatura

    Per tutti i compiti assegnati, il personale di coordinamento di saldatura deve essere in gra-do di dimostrare adeguate conoscenze tecniche in modo da adempiere soddisfacente-mente a tali compiti.Devono essere considerati i seguenti elementi:- conoscenze tecniche generali;- conoscenze tecniche particolari relative ai compiti assegnati. Ci pu essere ottenuto

    mediante una combinazione di conoscenze teoriche, addestramento e/o esperienza.L'entit richiesta di esperienza di fabbricazione, di formazione e di conoscenze tecnichedovrebbe essere decisa dall'organizzazione di fabbricazione; essa dipende dai compiti edalle responsabilit assegnate.

    5.2 Personale di coordinamento di saldatura autorizzato

    5.2.1 Generalit

    Il personale di coordinamento di saldatura autorizzato (vedere 3.2) dovrebbe in generaleappartenere ad uno dei gruppi che seguono. Ci dipende dal tipo e/o dalla complessitdella produzione. Non indispensabile che l'adeguata esperienza di saldatura sia mag-giore di 3 anni.

    5.2.2 Conoscenze tecniche complete

    Personale di coordinamento di saldatura avente conoscenze tecniche complete, in con-formit a 5.1, per la pianificazione, l'esecuzione, la supervisione, le prove e i controlli, edin grado di assumersi tutti i compiti e le responsabilit della fabbricazione saldata (vedereappendice A).

    5.2.3 Conoscenze tecniche specifiche

    Personale di coordinamento di saldatura avente conoscenze tecniche sufficienti per lapianificazione, l'esecuzione, la supervisione, le prove e i controlli, ed in grado di assumer-si i compiti e le responsabilit della fabbricazione saldata in un campo tecnico particolareo limitato (vedere appendice A).

    5.2.4 Conoscenze tecniche di base

    Personale di coordinamento di saldatura avente conoscenze tecniche sufficienti per lapianificazione, l'esecuzione, la supervisione, le prove e i controlli, ed in grado di assumer-si i compiti e le responsabilit della fabbricazione saldata in un campo tecnico limitato ri-guardante solo costruzioni saldate semplici (vedere appendice A).

  • Pagina 7 di 8UNI EN 719:1996

    APPENDICE A RACCOMANDAZIONI SULLE CONOSCENZE TECNICHE

    (informativa

    )

    La Federazione Europea di Saldatura (EWF) ha preparato raccomandazioni, a carat-tere volontario, per i requisiti minimi di formazione, esame e certificazione del perso-nale di coordinamento di saldatura.Le raccomandazioni sono riportate nei seguenti documenti:-

    European Welding Engineer Doc. EWF 02-409-93

    ;-

    European Welding Technologist Doc. EWF 02-410-93

    ;-

    European Welding Specialist Doc. EWF 02-411-93

    .

    Il personale di coordinamento di saldatura che soddisfa i requisiti di tali documenti o cheha qualifiche nazionali accettabili pu essere considerato in grado di soddisfare i requisitipertinenti di cui in 5.2.2, 5.2.3 e 5.2.4.

  • La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,dellIndustria, dei Ministeri e del CNR.Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.

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    Vicenza c/o Associazione Industriali Provincia di VicenzaPiazza Castello, 3 - 36100 Vicenza - Tel. (0444) 545573 - Fax (0444) 547318

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    Home pageIndice GeneraleNormeNorme UNI per numeroUNI EN 287-1 UNI EN 287-1:1993/A1UNI EN 287-2 UNI EN 287-2:1993/A1UNI EN 288-1 UNI EN 288-2 UNI EN 288-3 UNI EN 288-4 UNI EN 288-5 UNI EN 288-6 UNI EN 288-7 UNI EN 288-8 UNI EN 288-9 UNI EN 378-1 UNI EN 439 UNI EN 440 UNI EN 444 UNI EN 449 UNI EN 462-1 UNI EN 462-2 UNI EN 462-3 UNI EN 462-4 UNI EN 462-5 UNI EN 473 UNI EN 485-1 UNI EN 485-2 UNI EN 485-3 UNI EN 485-4 UNI EN 486 UNI EN 487 UNI EN 493 UNI EN 515 UNI EN 558-1 UNI EN 558-2 UNI EN 571-1 UNI EN 573-1 UNI EN 573-2 UNI EN 573-3 UNI EN 573-4 UNI EN 575 UNI EN 576 UNI EN 583-1 UNI EN 583-3 UNI ENV 583-6 UNI EN 584-1 UNI EN 584-2 UNI EN 586-1 UNI EN 586-2 UNI EN 593 UNI EN 601 UNI EN 602 UNI EN 603-1 UNI EN 603-2 UNI EN 604-1 UNI EN 604-2 UNI EN 719 UNI EN 720-1 UNI EN 723 UNI EN 729-1 UNI EN 729-2 UNI EN 729-3 UNI EN 729-4 UNI EN 754-1 UNI EN 754-2 UNI EN 754-3 UNI EN 754-4 UNI EN 754-5 UNI EN 754-6 UNI EN 755-1 UNI EN 755-3 UNI EN 755-4 UNI EN 755-5 UNI EN 755-6 UNI EN 756 UNI EN 757 UNI EN 758 UNI EN 759 UNI EN 760 UNI EN 764 UNI EN 875 UNI EN 876 UNI EN 895 UNI EN ISO 898-1 UNI EN ISO 898-5 UNI EN 910 UNI EN 970 UNI EN 1043-1 UNI EN 1043-2 UNI EN 1044 UNI EN 1045 UNI EN 1089-3 UNI EN 1092-2 UNI EN 1173 UNI EN 1252-1 UNI EN 1320 UNI EN 1321 UNI EN 1330-2 UNI EN 1330-3 UNI EN 1330-8 UNI EN 1333 UNI EN 1371-1 UNI EN 1371-2 UNI EN 1396 UNI EN 1412 UNI EN 1418 UNI EN 1435 UNI EN ISO 1481 UNI EN ISO 1482 UNI EN ISO 1483 UNI EN 1514-1 UNI EN 1514-2 UNI EN 1514-3 UNI EN 1514-4 UNI EN ISO 1580 UNI EN 1592-1 UNI EN 1592-2 UNI EN 1592-3 UNI EN 1592-4 UNI EN 1593 UNI EN 1597-1 UNI EN 1597-2 UNI EN 1597-3 UNI EN 1600 UNI EN 1626 UNI EN 1652 UNI EN 1653 UNI EN 1665 UNI EN 1668 UNI EN 1676 UNI EN 1708-1 UNI EN 1711 UNI EN 1712 UNI EN 1713 UNI EN 1714 UNI EN 1715-1 UNI EN 1715-2 UNI EN 1715-3 UNI EN 1715-4 UNI EN 1779 UNI EN 1780-1 UNI EN 1780-2 UNI EN 1780-3 UNI EN 1964-1 UNI EN 1964-3 UNI EN 1975 UNI EN ISO 2009 UNI EN ISO 2010 UNI EN ISO 2566-1 UNI EN ISO 2566-2 UNI EN ISO 2626 UNI EN ISO 2702 UNI EN ISO 3651-1 UNI EN ISO 3651-2 UNI EN ISO 3785 UNI ISO 4179 UNI EN ISO 4757 UNI ISO 4759-1 UNI ISO 4759-2 UNI EN ISO 6520-1 UNI EN ISO 6708 UNI EN ISO 7045 UNI EN ISO 7046-1 UNI EN ISO 7046-2 UNI EN ISO 7047 UNI EN ISO 7049 UNI EN ISO 7050 UNI EN ISO 7051 UNI 7500 UNI 7660 UNI EN ISO 7721-2 UNI ISO 8138 UNI 9164 UNI ISO 9304 UNI ISO 9305 UNI ISO 9402 UNI ISO 9598 UNI EN ISO 9606-3 UNI EN ISO 9606-4 UNI EN ISO 9606-5 UNI EN ISO 9692-2 UNI ISO 9764 UNI EN ISO 9956-10 UNI EN ISO 9956-11 UNI EN 10016-1 UNI EN 10016-2 UNI EN 10016-3 UNI EN 10016-4 UNI EN 10020 UNI EN 10025 UNI EN 10028-1 UNI EN 10028-2 UNI EN 10028-3 UNI EN 10028-4 UNI EN 10028-5 UNI EN 10028-6 UNI EN 10048 UNI EN 10083-1 UNI EN 10083-2 UNI EN 10083-3 UNI EN 10087 UNI EN 10088-1 UNI EN 10088-2 UNI EN 10088-3 UNI EN 10095 UNI EN 10113-1 UNI EN 10113-2 UNI EN 10113-3 UNI EN 10120 UNI EN 10131 UNI EN 10137-1 UNI EN 10137-2 UNI EN 10137-3 UNI EN 10140 UNI EN 10143 UNI EN 10149-1 UNI EN 10149-2 UNI EN 10149-3 UNI EN 10152 UNI EN 10155 UNI EN 10160 UNI EN 10163-1 UNI EN 10163-2 UNI EN 10163-3 UNI EN 10164 UNI EN 10207 UNI EN 10207:1993/A1UNI EN 10209 UNI EN 10210-1 UNI EN 10213-1 UNI EN 10213-2 UNI EN 10213-3 UNI EN 10213-4 UNI EN 10214 UNI EN 10215 UNI EN 10228-2 UNI EN 10228-3 UNI EN 10228-4 UNI EN 10238 UNI EN 10246-3 UNI EN 10246-5 UNI EN 10246-6 UNI EN 10246-8 UNI EN 10246-14 UNI EN 10258 UNI EN 10259 UNI EN 10269 UNI EN 10274 UNI EN 10275 UNI 10903 UNI EN ISO 11116-1 UNI EN ISO 11116-2 UNI EN ISO 11120 UNI EN 12062 UNI EN 12070 UNI EN 12071 UNI EN 12072 UNI EN 12073 UNI EN 12223 UNI EN 12258-1 UNI EN 12300 UNI EN 12330 UNI EN 12345 UNI EN 12351 UNI EN 12392 UNI EN 12420 UNI EN 12449 UNI EN 12451 UNI EN 12517 UNI EN 12534 UNI EN 12535 UNI EN 12536 UNI EN 12584 UNI EN 12679 UNI EN ISO 12737 UNI EN 12755 UNI EN 12756 UNI EN 13068-1 UNI EN 13068-2 UNI EN 13100-1 UNI EN ISO 13916 UNI EN ISO 13918 UNI EN ISO 13919-1 UNI EN ISO 14114 UNI EN ISO 14555 UNI EN 20225 UNI EN 20273 UNI EN 20898-2 UNI EN 20898-7 UNI EN 22339 UNI EN 22340 UNI EN 22341 UNI EN 22401 UNI ENV 22605-1 UNI ENV 22605-2 UNI ENV 22605-3 UNI EN 24014 UNI EN 24015 UNI EN 24016 UNI EN 24017 UNI EN 24018 UNI EN 24032 UNI EN 24033 UNI EN 24035 UNI EN 24036 UNI EN 24766 UNI EN 25817 UNI EN 26157-1 UNI EN 26157-3 UNI EN 26848 UNI EN 27434 UNI EN 27435 UNI EN 27436 UNI EN 27721 UNI EN 27963 UNI EN 28233 UNI EN 28659 UNI EN 28673 UNI EN 28674 UNI EN 28675 UNI EN 28676 UNI EN 28736 UNI EN 28737 UNI EN 28738 UNI EN 28749 UNI EN 28765 UNI EN 28839 UNI EN 29692 UNI EN 30042

    Norme UNI per data31/12/197501/02/199202/11/199231/01/199330/11/199331/10/199431/07/199531/05/199631/07/199630/09/199631/03/199730/06/199730/09/199731/01/199831/05/199831/07/199831/10/199828/02/199930/09/199930/09/200031/01/200128/02/200130/04/200131/05/200130/06/2001

    Norme UNI per siglaUNIUNI ENUNI EN ISOUNI ENVUNI ISO

    Norme UNI per ICS01.040.1901.040.2301.040.7103.100.3003.100.9919.10021.060.1021.060.2021.060.3021.060.5023.040.0123.040.1023.040.6023.040.8023.060.9925.160.0125.160.1025.160.2025.160.3025.160.4025.160.5025.220.4027.08027.20037.040.2549.025.2071.120.1077.040.1077.040.2077.040.9977.080.2077.120.1077.120.3077.140.1077.140.2077.140.3077.140.5077.140.6077.140.7077.140.7577.140.8077.140.8577.150.1077.150.3083.14091.140.3097.100

    Norme UNI e documenti EN per argomentoAccessori di sicurezzaAccessori in pressioneAttrezzature ed accessori per GPLCaldaieEstintori portatiliFlangeFrigoriferi: sicurezza e requisiti ambientaliGiuntiMaterialiMateriali per saldaturaPentole a pressioneProve distruttiveProve non distruttiveRecipienti a pressioneSaldaturaTubazioniValvoleVergelleNorme Europee Armonizzate

    Norme ritirate o sostituite

    LegislazioneDirettiva 97/23Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 93

    Guidelines WGPLista delle GuidelinesGuideline 1/1 - Estintori portatiliGuideline 1/2 - Serbatoi a pressione per il trasporto su strada o ferroviaGuideline 1/3 - Sostituzioni, riparazioni o modificheGuideline 1/4 - Modifica di un sistema di tubazioniGuideline 1/5 - Categorie di valutazioneGuideline 1/6 - Indicatori di pressioneGuideline 1/8 - Che cosa un accessorio a pressione?Guideline 1/9 - Componenti di una tubazioneGuideline 1/10 - Bombole per apparecchi respiratoriGuideline 1/11 - Articolo 1.3.10Guideline 1/12 - Compressori ermetici e semiermeticiGuideline 1/13 - Camere a vuoto di recipienti in pressioneGuideline 1/14 - Serbatoi da trasportoGuideline 1/15 - Funzione operativa di un accessorio a pressioneGuideline 1/16 - Parola "acqua" e "reti" e relative apparecchiature per l'Articolo 1 paragrafo 3.2.Guideline 1/17 - "Attrezzature a pressione standard"Guideline 1/18 - Tubazioni per il trasportoGuideline 1/19 - Componenti che utilizzano l'energia di un fluido e i sistemi che utilizzano liquidi o gas del gruppo 2Guideline 1/22 - Applicazione della Direttiva a componenti di attrezzature a pressione come flange, estremit bombate e augelli.Guideline 1/23 - Funzione operativa degli estintori portatiliGuideline 1/25 - Definizione di accessorio a pressione per i sensori, secondo l'Articolo 1.2.1.4.Guideline 1/28 - Centrali di condotte per il trasporto come le centrali di compressione, di riduzione, di misurazione.Guideline 1/29 - Esclusione dell'Articolo 1, paragrafo 3.1 per tubazioni di cabina di salto di pressione, localizzate nel perimeGuideline 1/31 - Le stazioni per il rifornimento dei NGV (Veicoli a Gas Naturale).Guideline 1/33 - Marcatura "pi" e CE per i contenitori (nel significato dell'Articolo 2 della Direttiva Attrezzature a PressioneGuideline 1/34 - Botte "spandiletame" svuotata con aria compressa.Guideline 2/1 - Accessori a pressione e requisiti essenzialiGuideline 2/2 - DN - dimensione nominaleGuideline 2/3 - Recipienti e tubazioni per acqua surriscaldataGuideline 2/4 - Scambiatori di caloreGuideline 2/5 - Generatori di acqua caldaGuideline 2/6 - Attrezzature a pressione a focolare o altro riscaldamentoGuideline 2/7 - Appartenenza al gruppo 1 dei fluidi con il simbolo T o T+.Guideline 2/8 - Articolo 9.3Guideline 2/9 - Pressione e volume per determinare la categoria di accumulatori con carica di gas costituiti da due camere con dGuideline 2/10 - Classificazione di recipiente conforme all'Articolo 3, paragrafo 1.1 e un liquido conforme all'Articolo 3, paraGuideline 2/11 - Applicazione di un modulo di una categoria pi alta e conseguenze.Guideline 2/12 - Caldaie ad acqua caldaGuideline 2/13 - Articolo 3.1 per determinare delle procedure di valutazione di conformit appropriate e Tabelle dell'Allegato IGuideline 2/14 - Conformit di parti degli estintori portatili.Guideline 2/16 - Regolatori di pressione come accessori di sicurezza ai sensi della PED.Guideline 2/17 - Classificazione degli accessori a pressione.Guideline 2/18 - L'Articolo 10, paragrafo 1.4 e applicazione di procedure di valutazione di conformit previste per una categoriGuideline 3/1 - Procedura globale di valutazione di conformit applicata agli insiemiGuideline 3/2 - Operazioni di montaggio in locoGuideline 3/3 - Articolo 3.2.3Guideline 3/4 - Insieme "caldaia", sua estensione minimaGuideline 3/5 - Insiemi definiti nell'articolo 3.2.3Guideline 3/6 - Valore di pressione per la prova idrostatica effettuata su un insiemeGuideline 3/7 - Parametri che devono essere usati nella valutazione delle attrezzature a pressione citate nell'Articolo 3.1.Guideline 3/8 - Indicazione sui termini usati nella definizione di insieme.Guideline 3/11 - Immissione sul mercato di attrezzatura a pressione conforme alla legislazione nazionale precedente alla PED.Guideline 4/1 - Approvazione della progettazione - Modulo GGuideline 4/2 - Utilizzo della certificazione ISO 9000Guideline 4/3 - Procedure di valutazione di conformit quando c' un sub-fornitore.Guideline 4/4 - Modulo B o B1 per quanto riguarda la fase di progettazione, in combinazione con un altro modulo per la fase di pGuideline 4/5 - Qualificazione e approvazione delle giunzioni permanenti.Guideline 4/6 - Attrezzature a pressione appartenenti ad un unico insieme, sottoposte a differenti moduli di valutazione di confGuideline 4/8 - Modulo B1.Guideline 5/1 - Metodo di progettazione sperimentale senza calcoloGuideline 5/2 - Dispositivi di limitazione della pressione.Guideline 5/3 - Perdita interna o esterna di attrezzature a pressione.Guideline 6/1 - Approvazione delle procedure di prova e del personaleGuideline 6/2 - Documentazione disponibile per l'esame finaleGuideline 6/3 - Qualificazione delle procedure di formaturaGuideline 6/4 - Procedure per giunzioni permanenti qualificate da un altro organismo noticatoGuideline 6/5 - Giunzioni permanentiGuideline 6/7 - La prova non distruttiva, ricopre anche l'esame visivo?Guideline 6/8 - "Le norme armonizzate appropriate" dell'Allegato I, sezione 3.1.2, ultimo paragrafo.Guideline 6/9 - Accreditamento del laboratorio di prova del costruttore.Guideline 7/1 - Norme armonizzateGuideline 7/2 - Organismo competente per la certificazione di garanzia qualit del fabbricante di materialiGuideline 7/3 - Tempo di attesa per l'ottenimento dell'approvazione europea dei materialiGuideline 7/5 - Documentazione relativa ai materiali utilizzatiGuideline 7/6 - Requisiti delle parti pressurizzate principali secondo la sezione 4.3 dell'Allegato I.Guideline 7/7 - Allegato I paragrafo 4.3Guideline 7/8 - Certificati richiesti per gli elementi di chiusura.Guideline 7/9 - Allegato I, sezione 4 - MaterialiGuideline 7/11 - Requisiti essenziali di sicurezza dell'Allegato I.Guideline 7/12 - Prodotti da saldatura ed altri materiali per giunzioni.Guideline 7/14 - L'esclusione degli acciai a grani fini indicata nel primo trattino della sezione 7.1.2 dell'Allegato I.Guideline 7/15 - L'uso di materiali che sono conformi alle norme armonizzate.Guideline 8/1 - Simbolo per l'unit di misura litroGuideline 8/3 - Informazioni utili ai fini della sicurezza dell'utilizzatore in relazione all'Allegato I sezione 3.3.Guideline 8/4 - Estensione dell'analisi dei rischiGuideline 8/2 - Tubazioni ed accessori di sicurezza: allegato I, punto 3.2.2 e 7.4Guideline 8/5 - Applicazione della PED alle fondamenta dell'attrezzatura a pressioneGuideline 8/6 - "Un livello di sicurezza globale equivalente" secondo il primo paragrafo dell'Allegato I, sezione 7.Guideline 9/1 - Corretta prassi costruttivaGuideline 9/2 - "Materiali di uso sicuro..." citati nell'articolo 11, paragrafo 1Guideline 9/3 - Approvazione di un fabbricante di materialiGuideline 9/4 - Limitazione a uno o pi fabbricanti per "un materiale riconosciuto di uso sicuro prima del 29 Nov. 1999".Guideline 9/5 - Documento di certificazione o norma armonizzata?Guideline 9/6 - Utilizzo parziale di una norma o di un codiceGuideline 9/8 - Articolo 3.1.3.Guideline 9/9 - Utilizzo di una norma EN pertinente per l'elemento di un'attrezzatura a pressione coperto dall'articolo 3.3.Guideline 9/10 - Applicazione a tutte le parti, di un esame CE del tipo o di progetto utilizzando valutazioni particolari dei maGuideline 9/11 - Valutazione particolare di materiali riconosciuti sicuri per l'uso prima del 29/11/1999.Guideline 9/12 - Applicazione dei requisiti dell'Allegato I.4 alle attrezzature a pressione descritte nell'Articolo 3. 3.Guideline 9/13 - Requisiti formali di una valutazione particolare di un materiale.Guideline 9/14 - Valutazione particolare dei materiali (citata nel terzo trattino della sezione 4.2b) dell'Allegato I).Guideline 10/1 - Argomento di carattere orizzontale/attrezzature provenienti da paesi esterni all'Area Economica EuropeaGuideline 10/2 - Argomento di carattere orizzontale/attrezzature provenienti da paesi appartenenti all'Area Economica EuropeaGuideline 10/3 - Argomento di carattere orizzontale/marcatura CE pezzi di ricambioGuideline 10/4 - Argomento di carattere orizzontale/approvazione di nuovi tipi di attrezzature in accordo con le vecchie disposiGuideline 10/5 - Argomento di carattere orizzontale/individuazione di attrezzature non marcate CE, ma che dovrebbero esserloGuideline 10/6 - Argomento di carattere orizzontale/nomina di organismi per l'applicazione di parte delle direttive

    Lista delle nuove fichesGuideline 1/10 - Are the bottles for breathing equipment coverGuideline 1/18 - Are pipelines for conveyance of district heatGuideline 1/19 - Are fluid power components and systems using Guideline 1/23 - Is the operational function of portable extinGuideline 2/5 - Some warm water generators having a volume greGuideline 2/6 - How should a fired or otherwise heated equipmeGuideline 2/8 - How should a vessel which is intended to contaGuideline 2/9 - Which pressure and volume values must be used Guideline 2/12 - For warm water boilers which are controlled bWPG 3/1 nf - Must the global conformity assessment procedure bGuideline 3/2 - Are joining operations on site covered by the Guideline 3/6 - Must a hydrostatic pressure test be carried ouGuideline 7/1 - What is to be understood by "harmonised standaGuideline 7/9 - Can a material manufactured according to a sta

    List of questions on PED

    Pareri di ORGALIMEORGALIME 3/4 - Anticipated application of the directiveORGALIME 4/1 - Identification, conformity verification and traceability of the materials for the main pressure bearing partsORGALIME 5/1 - Pressure cookersORGALIME 6/1 - CE marking and identification number of the notified bodyORGALIME 8/1 - Valves and control valvesORGALIME 10/1 - Specific quantitative requirementsORGALIME 13/6 - Supply, distribution and discharge of water and associated equipmentORGALIME 15/1 - Application of modules H and H1ORGALIME 17/1 - Notified body in function of the modulesORGALIME 18/1 - CE marking not being used 33, 143ORGALIME 19/1 - Documents to be given for a design examinationORGALIME 21/1 - Documents to be given with the equipment placed on the market = operating instructions with equipmentORGALIME 22/1 - Transitional periodORGALIME 23/2 - Notion of DNORGALIME 30/1 - Technical competence of the manufacturerORGALIME 31/1 - Clarification of the different bodies defined in PEDORGALIME 34/1 - Grouping of fluidsORGALIME 37/1 - Coexisting directivesORGALIME 45/1 - Different modules for an assemblyORGALIME 46/1 - Activities of inspection bodiesORGALIME 48/1 - Sensor used as part of a safety chain to protect pressure equipmentORGALIME 49/2 - Sensors not used as part of a safety chain to protect pressure equipment, having no pressure bearing housingORGALIME 50/3 - Sensors not used as part of a safety chain to protect pressure equipment, having a pressure bearing housingORGALIME 51/3 - Filler material for weldingORGALIME 52/3 - Final assessmentORGALIME 55/2 - Exchangeable elements of a pressure equipment.ORGALIME 58/2 - Non-destructive testing laboratoriesORGALIME 60/2 - Proof test pressureORGALIME 65/1 - AssemblyORGALIME 69/1 - Storage capacityORGALIME 70/1 - Workers and environment protectionORGALIME 71/3 - Main pressure-bearing partORGALIME 73/3 - ClassificationORGALIME 75/3 - Relevant design factorsORGALIME 76/1 - Inservice inspectionORGALIME 80/1 - Unstable gas.ORGALIME 80/2 - Unstable gas.ORGALIME 81/2 - Classification of portable fire extinguishers and their constitutive partsORGALIME 83/2 - Definition of manufacturerORGALIME 84/2 - Determination of the maximum allowable pressureORGALIME 85/2 - Marking of product groupORGALIME 87/2 - Sampling on a statistical basis

    GlossarioAccessori a pressioneAccessori di sicurezzaADR, RID, IMDG, OACIApprovazione europea dei materialiApprovazione europea dei materiali - rilascioApprovazione europea dei materiali a chi la copiaApprovazione europea dei materiali chi si informaAttrezzatura non conformeAttrezzatura a pressioneAttrezzature conformiCampo dapplicazioneClausola di salvaguardiaComitato Attrezzature a pressioneComitato economico e socialeComitato per le norme e le regolamentazioni tecnicheCommissioneDiametro nominale DNDirettivaEntit terze riconosciuteEntit terze riconoscimentoFabbricanteFluidiFluidi pericolosiImmissione sul mercatoImportatoreInsiemiIrregolare apposizione della marcatura CEIspettorato degli utilizzatoriIstruzioni operativeLibera circolazioneMandatarioMarcatura CEMarcatura ed etichettaturaMessa in servizioNormaNorma armonizzataOrganismo notificatoPressionePressione massima ammissibilePresunzione di conformitRecipienteRegola tecnicaSpecifica TecnicaTemperatura minima/massima ammissibileTubazioniVolume V

    Presentazione ANIMAUCC Associazione Costruttori CaldareriaAVR Associazione Costruttori Italiani di Valvolame e RubinetteriaASSOTERMICA Associazione produttori di apparecchi e componenti per impianti termiciCOAER Associazione Costruttori apparecchiature ed impianti aerauliciCOMP Unione Costruttori compressori e pompe per vuotoFIAC Unione Fabbricanti italiani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame ed affiniUCIMAC Unione Costruttori italiani macchine per caffe espresso ed attrezzature per barUnione Costruttori Pompe

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