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128 7 TECNICA DI DISTRIBUZIONE 7.1 Collettori in ottone Z - Ottone di alta qualità resistente alla dezincatura - Punti di collegamento a sede piana - Montaggio confortevole grazie alla disposizione sfalsata dei nippli di collegamento - Possibilità di collegamento contrapposto - Premontati su mensole Varianti - Collettore HKV-D Campo d’impiego I collettori HKV-D vengono impiegati per la distribuzione e la regola- zione delle portate negli impianti di riscaldamento/ raffrescamento a bassa temperatura. Essi vanno azionati con acqua di riscaldamento, secondo la VDI 2035. Se l’acqua di riscaldamento contiene particelle corrosive o impurità, è necessario utilizzare degli appositi filtri aventi maglie con una larghezza non superiore agli 0,8 mm, al fine di proteggere le regolazioni e gli apparecchi di misurazione. La pressione di esercizio massima consentita è di 6 bar ad una temperatura di 80°C. La pressione di prova massima consentita è di 8 bar ad una tempe- ratura di 20°C. Accessori - Armadi collettore REHAU per montaggio sotto traccia UP-I 110 mm e UP-I 80 mm. - Set di regolazione a punto fisso per collettori in ottone da 1”. Caratteristiche - Valvole di regolazione micrometrica nella mandata - Termostato per azionatore REHAU nel ritorno - Rubinetto a sfera di collegamento nella mandata e nel ritorno - Terminale collettore con sfiato/scarico - Mensole zincate con inserti d’isolamento acustico - Misuratore di portata 0-6 l/min e Quickstop sulla mandata - Termostato con regolatore di portata nel ritorno. Fig. 7-1 Collettori HKV-D 1” Dati tecnici Materiale Ottone Distributore/collettore Costituito da tubo in ottone separato NW 1" Circuiti di riscaldamento da 2 a 12 circuiti di riscaldamento (gruppi) HKV-D Un misuratore di portata con Quickstop per ogni circuito sulla mandata. Un termostato con regolatore di portata per ogni circuito nel ritorno. Tappi di sicurezza Con valvola di sfiato e rubinetto di riempimento scarico Distanza nippli di raccordo 45 mm Set di collegamento per Eurokonus G ¾” Per raccordo meccanico REHAU a tenuta Supporto/mensola Con isolamento acustico, per montaggio a parete ed in armadio Montaggio Nell’armadio collettore: Le mensole del collettore vengono fissate sui binari mobili. Il fissaggio dei collettori può essere spostato orizzontalmente e verti- calmente. A parete: Il collettore viene fissato con il set di fissaggio in dotazione (4 tasselli S 8 + 4 viti 6 x 50) mediante i fori nella mensola.

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7 TECNICA DI DISTRIBUZIONE

7.1 Collettori in ottone

Z- Ottone di alta qualità resistente alla dezincatura

- Punti di collegamento a sede piana

- Montaggio confortevole grazie alla disposizione sfalsata dei nippli

di collegamento

- Possibilità di collegamento contrapposto

- Premontati su mensole

Varianti

- Collettore HKV-D

Campo d’impiego

I collettori HKV-D vengono impiegati per la distribuzione e la regola-

zione delle portate negli impianti di riscaldamento/ raffrescamento a

bassa temperatura.

Essi vanno azionati con acqua di riscaldamento, secondo la

VDI 2035. Se l’acqua di riscaldamento contiene particelle corrosive

o impurità, è necessario utilizzare degli appositi filtri aventi maglie

con una larghezza non superiore agli 0,8 mm, al fine di proteggere le

regolazioni e gli apparecchi di misurazione. La pressione di esercizio

massima consentita è di 6 bar ad una temperatura di 80°C.

La pressione di prova massima consentita è di 8 bar ad una tempe-

ratura di 20°C.

Accessori

- Armadi collettore REHAU per montaggio sotto traccia UP-I 110 mm

e UP-I 80 mm.

- Set di regolazione a punto fisso per collettori in ottone da 1”.

Caratteristiche

- Valvole di regolazione micrometrica nella mandata

- Termostato per azionatore REHAU nel ritorno

- Rubinetto a sfera di collegamento nella mandata e nel ritorno

- Terminale collettore con sfiato/scarico

- Mensole zincate con inserti d’isolamento acustico

- Misuratore di portata 0-6 l/min e Quickstop sulla mandata

- Termostato con regolatore di portata nel ritorno.

Fig. 7-1 Collettori HKV-D 1”

Dati tecnici

Materiale Ottone

Distributore/collettore Costituito da tubo in ottone separato

NW 1"

Circuiti di riscaldamento da 2 a 12 circuiti di riscaldamento

(gruppi)

HKV-D Un misuratore di portata con Quickstop

per ogni circuito sulla mandata.

Un termostato con regolatore di

portata per ogni circuito nel ritorno.

Tappi di sicurezza Con valvola di sfiato e rubinetto

di riempimento scarico

Distanza nippli di raccordo 45 mm

Set di collegamento

per Eurokonus G ¾”

Per raccordo meccanico REHAU a tenuta

Supporto/mensola Con isolamento acustico,

per montaggio a parete ed in armadio

Montaggio

Nell’armadio collettore:

Le mensole del collettore vengono fissate sui binari mobili.

Il fissaggio dei collettori può essere spostato orizzontalmente e verti-

calmente.

A parete:

Il collettore viene fissato con il set di fissaggio in dotazione

(4 tasselli S 8 + 4 viti 6 x 50) mediante i fori nella mensola.

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Gruppo di collettori 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Lunghezza in mm 160 210 260 310 360 410 460 510 560 610 660

Misura totale in mm 279 329 379 429 479 529 579 629 679 729 779

Misure per il collegamento collettore REHAU HKV-D 1”

L

5055 57

1" AG

¾" ¾" ISO 228materiale polimerico2

10

62

1"

IG

Fig. 7-2 Misure per il collegamento collettore REHAU HKV-D 1”

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7.2 Collettori polimerici

Sono disponibili le seguenti varianti:

- Collettori polimerici P HKV-D

- Collettori polimerici P HKV-D COOL

7.2.1 Collettori polimerici monoblocco P HKV-D

Fig. 7-3 Collettore polimerico

Z- Tecnopolimero ad alta qualità

- Speciale gruppo di ingresso dotato di valvola di intercettazio-

ne, termometro e rubinetto di carico/scarico

- Misuratori di portata (0 - 4 l/min)

- Interasse stacchi 45 mm

Descrizione

Collettori polimerici da 1” realizzati in tecnopolimero.

Campo di temperatura: -10 ÷ 82 °C.

Pressione massima d’esercizio: 4 bar.

Idonei sia per il riscaldamento che per il raffrescamento.

Il collettore polimerico è composto da:

- collettore di mandata con flussimetri da 0 a 4 l/min e valvole di

regolazione portata incorporate;

- collettore di ritorno con valvole di intercettazione incorporate predi-

sposte per il comando elettrotermico;

- valvole di intercettazione a sfera, comprensive di termometro e

rubinetto di carico/scarico;

- valvole di sfiato;

- staffe di fissaggio alla cassetta o a muro da 95 mm (dotazione stan-

dard), da 70 mm (opzionali, per integrazione con armadi collettori

profondità 80 mm).

Interasse: 215 mm

Attacchi principali: 1”

Derivazioni: ¾”

Filettatura esterna da ¾” di tipo Euroconus. Compatibile con raccordi

ad anello avvitabili da 10,1 x 1,1 – 14 x 1,5 – 16 x 1,5 – 16 x 2,0 –

17 x 2,0 – 20 x 2,0.

Raccordi meccanici per il fissaggio dei tubi non inclusi.

Campo di applicazione

I collettori per impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento

P HKV-D vengono utilizzati per distribuire e bilanciare le portate nei

circuiti chiusi degli impianti di riscaldamento e raffrescamento radiante

all’interno degli edifici. Il montaggio dei collettori P HKV-D deve avve-

nire all’interno dell’edificio, al riparo dalle intemperie. Negli impianti

con particelle corrosive o in presenza di sporco nell’acqua di riscal-

damento è necessario installare un raccoglitore di impurità o un filtro

con maglia di massimo 0,8 mm in modo da proteggere i dispositivi di

misurazione e regolazione del collettore.

La pressione di esercizio continua massima ammessa è di 4 bar.

Accessori

- Armadi collettori UP-I

- Armadi collettori UP-I profondità minima 80 mm

- Staffe 70 mm

Dati tecnici

Materiale Tecnopolimero

Collettore Composto da collettore di mandata

con flussimetri da 0 a 4 l/min e

valvole di regolazione di portata

incorporate e collettore di ritorno

con valvole di intercettazione incor-

porate predisposte per il comando

elettrotermico

Circuito di risc./raffr. da 2 a 12 circuiti

Raccordo valvole M30 x 1,5 mm

Interasse stacchi 45 mm

Filettatura esterna da ¾"

di tipo Euroconus

Per raccordo meccanico REHAU

a tenuta

Interasse 210 mm (con staffe in dotazione

standard) 215 mm

(con staffe 70 mm opzionali)

Montaggio

Nell’armadio collettore:

Fissare i supporti del collettore ai binari scorrevoli dei profili. Il colletto-

re può essere spostato verticalmente e orizzontalmente.

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Misure per il collegamento del collettore polimerico

Fig. 7-4 Misure per il collegamento del collettore polimerico con staffe 95 mm

(dotazione standard)

Fig. 7-5 Misure per il collegamento del collettore polimerico con staffe 70 mm

(opzionali, per montaggio in armadio UP-I 80 mm)

Vie 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

L 220 265 310 355 400 445 490 535 580 625 670

Armadio UP 500 600 700 850

Armadio UP-I 80 mm 500 600 700 850

Materiali

Collettore mandata

corpo/inserti: PAE777

parzializzatore: PES

indice di portata: POM

molla: AISI302

maniglia: ABS

O-rings: NBR70

attacco 3/4”: CW614N

Collettore ritorno

corpo/inserti: PAE777

blocco termostatico: CW614N

astina: AISI303

molla: AISI302

maniglia: ABS

O-rings: NBR70

attacco 3/4”: CW614N

Kit (testata)

valvola 1”: CW617N

staffa/collare: PP

viti: C15

componenti in ottone: CW617N

rubinetto scarico: PA6

O-rings: NBR70

Ghiera PAE777

Prestazioni (con acqua, soluzioni glicolate)

Max percentuale di glicole: 50%

Pressione di esercizio: 1,5÷2,5 bar

Massima pressione di esercizio: 4 bar

Collaudo: 7 bar

Campo di temperatura: -10÷82°C

Attacchi principali: 1” x 1”

Derivazioni: 3/4”

Interasse stacchi: 45 mm

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Collettore di ritorno

Fig. 7-8 Collettore di ritorno

Il corpo di ritorno è dotato di valvole di intercettazione incorporate.

Mediante la valvola di intercettazione con manopola manuale, la

portata ai singoli circuiti può essere ridotta fino alla completa chiusura

del circuito stesso. La valvola è dotata di asta di comando in acciaio

inossidabile in un pezzo unico, con tenuta a doppio O-ring. L’otturatore

in gomma è appositamente sagomato per ridurre al minimo le perdite

di carico e la rumorosità data dal passaggio del fluido, evitando il pos-

sibile incollaggio sulla sede di tenuta. Le valvole sono predisposte per

l’applicazione di un comando elettrotermico (azionatore), per renderle

automatiche su segnale da un termostato ambiente.

Fig. 7-9 Collettore di ritorno aperto e chiuso

APERTO CHIUSO

Assemblaggio - componenti

Fig. 7-6 Componenti del collettore polimerico

Pos. Descrizione

1 Valvola ottone 1”

2 Rubinetto scarico

3 Valvola sfogo aria

4 Termometro

5 Maniglia regolazione

6 Corpo ritorno

7 Corpo mandata

8 Staffe complete di viti e collari 95 mm

(dotazione standard) o 70 mm

Le valvole in ottone da 1”, complete di termometro e rubinetto scarico,

vengono fissate ai corpi monoblocchi di mandata e ritorno tramite

ghiera filettata.

Ogni collettore assemblato è sottoposto a severi test atti a garantirne

la funzionalità e la tenuta al passaggio dei fluidi.

Collettore di mandata

Il corpo di mandata è dotato di flussometro e valvola di regolazione

portata. Mediante la valvola di regolazione con apposito otturatore, la

portata ai singoli circuiti può essere regolata con precisione al valore

desiderato, valore letto direttamente sul supporto graduato.

La stessa valvola permette di effettuare la chiusura ermetica del

singolo circuito, nel caso di necessità.

Fig. 7-7 Collettore di mandata aperto e chiuso

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Caratteristiche idrauliche

A - mod

ulo m

anda

ta

B - mod

ulo rit

orno

kvA - modulo mandata regolatore - tutto aperto 2

B - modulo ritorno termostatico - tutto aperto 2,9

Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar

Collettore 3÷6 vieCollettore 7÷12 vie

kvCollettore 3÷6 vie - tutto aperto 20

Collettore 7÷12 vie - tutto aperto 16

Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar

Sistema di regolazione e diagramma perdite di carico

La portata espressa in l/min è leggibile direttamente sulla scala

graduata da 0 a 4.

Fig. 7-10 Diagramma perdite di carico

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7.2.2 Collettori polimerici P HKV-D COOL

Fig. 7-11 Collettore polimerico P HKV-D COOL

Z- Tecnopolimero ad alta qualità

- Speciale gruppo di ingresso dotato di valvola di intercettazio-

ne, termometro e rubinetto di carico/scarico

- Misuratori di portata (0 - 6 l/min)

- Interasse stacchi 45 mm

Descrizione

Collettori polimerici da 1” 1/4 realizzati in tecnopolimero.

Campo di temperatura: -10 ÷ 82 °C.

Pressione massima d’esercizio: 4 bar.

Idonei sia per il riscaldamento che per il raffrescamento.

Il collettore polimerico è composto da:

- collettore di mandata con flussimetri da 0 a 6 l/min e valvole di

regolazione portata incorporate;

- collettore di ritorno con valvole di intercettazione incorporate predi-

sposte per il comando elettrotermico;

- valvole di intercettazione a sfera, rubinetto di carico/scarico;

- valvole di sfiato;

- set termometri;

- staffe di fissaggio alla cassetta a muro da 95 mm;

- mascherine (passacavi) per azionatori elettrotecnici e per definizione

dei singoli locali.

Interasse: 214 mm

Attacchi principali: G 1”

Derivazioni: 3/4”

Filettatura esterna da 3/4” di tipo Euroconus. Compatibile con raccordi

ad anello avvitabili da 10,1 x 1,1 – 14 x 1,5 – 16 x 1,5 – 16 x 2,0 –

17 x 2,0 – 20 x 2,0.

Raccordi meccanici per il fissaggio dei tubi non inclusi.

Campo di applicazione

I collettori per impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento

P HKV-D COOL vengono utilizzati per distribuire e bilanciare le portate

nei circuiti chiusi degli impianti di riscaldamento e raffrescamento

radiante all’interno degli edifici. Il montaggio dei collettori P HKV-D

COOL deve avvenire all’interno dell’edificio, al riparo dalle intemperie.

Negli impianti con particelle corrosive o in presenza di sporco nell’ac-

qua di riscaldamento è necessario installare un raccoglitore di impurità

o un filtro con maglia di massimo 0,8 mm in modo da proteggere i

dispositivi di misurazione e regolazione del collettore. La pressione di

esercizio continua massima ammessa è di 4 bar.

Accessori

- Armadi collettori UP-I

Dati tecnici

Materiale Tecnopolimero

Collettore Composto da collettore di mandata

con flussimetri da 0 a 6 l/min e

valvole di regolazione di portata

incorporate e collettore di ritorno

con valvole di intercettazione incor-

porate predisposte per il comando

elettrotermico

Circuito di risc./raffr. da 2 a 16 circuiti

Raccordo valvole M30 x 1,5 mm

Interasse stacchi 45 mm

Filettatura esterna da ¾"

di tipo Euroconus

Per raccordo meccanico REHAU

a tenuta

Interasse 214 mm

Montaggio

Nell’armadio collettore:

Fissare i supporti del collettore ai binari scorrevoli dei profili.

Il collettore può essere spostato verticalmente e orizzontalmente.

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Misure per il collegamento del collettore polimerico

Fig. 7-12 Misure per il collegamento del collettore polimerico con staffe 95 mm (dotazione standard)

N° vie 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

L 255 300 345 390 435 480 525 570 615 660 705 750 795 840 885

Prestazioni (con acqua, soluzioni glicolate)

Max percentuale di glicole: 50%

Pressione di esercizio: 1,5÷2,5 bar

Massima pressione di esercizio: 5 bar

Collaudo: 6 bar

Campo di temperatura: -10÷82°C

Attacchi principali: 1” ½ x 1” ½

Derivazioni: 3/4”

Interasse stacchi: 45 mm

Assemblaggio - componenti

Fig. 7-13 Componenti del collettore polimerico P HKV-D COOL

Pos. Descrizione

1 Valvola ottone 1”

2 Testata ottone 1” 1/2

3 Modulo testata

4 Maniglia regolazione

5 Modulo mandata

6 Flussimetro

7 Terminale

8 Cappellotto copridado

9 Sfogo aria manuale

10 Blocchetto termostatico

11 Maniglia pomolo regolazione

12 Rubinetto di carico/scarico (completo)

13 Termometro

14 Modulo ritorno

15 Staffe

Le valvole in ottone da 1” vengono fissate alle testate in ottone di

mandata e ritorno.

Ogni collettore assemblato è sottoposto a severi test atti a garantirne

la funzionalità e la tenuta al passaggio dei fluidi.

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Caratteristiche idrauliche

A - modulo

man

data

B - modulo

ritorn

o

kvA - modulo mandata regolatore - tutto aperto 2

B - modulo ritorno termostatico - tutto aperto 2,9

Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar

collettore 3÷6 vi

ecolletto

re 7÷16 vie

kvcollettore 3÷6 vie - tutto aperto 20

collettore 7÷16 vie - tutto aperto 16

Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar

Collettore di mandata

Il corpo di mandata è dotato di flussometro e valvola di regolazione

portata. Mediante la valvola di regolazione con apposito otturatore, la

portata ai singoli circuiti può essere regolata con precisione al valore

desiderato, valore letto direttamente sul supporto graduato.

La stessa valvola permette di effettuare la chiusura ermetica del

singolo circuito, nel caso di necessità.

Fig. 7-14 Collettore di mandata aperto e chiuso

APERTO CHIUSO

Collettore di ritorno

Fig. 7-15 Collettore di ritorno

Il corpo di ritorno è dotato di valvole di intercettazione incorporate.

Mediante la valvola di intercettazione con manopola manuale, la

portata ai singoli circuiti può essere ridotta fino alla completa chiusura

del circuito stesso. La valvola è dotata di asta di comando in acciaio

inossidabile in un pezzo unico, con tenuta a doppio O-ring. L’otturatore

in gomma è appositamente sagomato per ridurre al minimo le perdite

di carico e la rumorosità data dal passaggio del fluido, evitando il pos-

sibile incollaggio sulla sede di tenuta. Le valvole sono predisposte per

l’applicazione di un comando elettrotermico (azionatore), per renderle

automatiche su segnale da un termostato ambiente.

Fig. 7-16 Collettore di ritorno aperto e chiuso

APERTO CHIUSO

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Sistema di regolazione e diagramma perdite di carico

La portata espressa in l/min è leggibile direttamente sulla scala

graduata da 0 a 6.

FLOW RATE l/h

1 turn - Kv 0.48

0.75 turns - Kv 0.400.5 turns - Kv 0.32

0.25 turns - Kv 0.22

1.5 turns - Kv 0.66

2 turns - Kv 0.88

2.5 turns - Kv 1.2

3 turns - Kv 1.48

3.5 turns - Kv 1.68

4 turns - Kv 1.8

1000100

Fig. 7-17 Diagramma perdite di carico

7.3 Collettori preassemblati

Fig. 7-18 Collettori preassemblati polimerici

I collettori preassemblati sono componenti dedicati alla realizzazione

di un impianto radiante, svolgendo tutte le funzioni necessarie allo

scopo; in particolare consentono:

- Il collegamento idraulico, mediante raccordi a tenuta, dei terminali

delle tubazioni costituenti i vari circuiti;

- L’eventuale intercettazione e la necessaria taratura e verifica di tutte

le portate;

- Il collegamento idraulico per le tubazioni che alimentano i radiatori

d’integrazione e/o deumidificatori (solo modelli PUNTO FISSO e

MODULANTE 0/10V con CONNESSIONI DIRETTE);

- La regolazione ed il mantenimento della temperatura impostata del

fluido vettore;

- L’alimentazione dei circuiti a temperatura diretta;

- La verifica della portata dei singoli circuiti a pannelli radianti;

- La verifica visiva della temperatura del fluido vettore.

Il dispositivo atto a preparare l’acqua alla temperatura desiderata

(per il circuito dei pannelli) è costituito da una valvola miscelatrice

a 3 vie, e può essere azionato da un attuatore termostatico con

sensore a distanza o da un attuatore elettrico a seconda del modello.

La portata necessaria ad alimentare il circuito dei pannelli viene

erogata da un’elettropompa a portata variabile. Possono essere

alimentati un massimo di 13 circuiti (MODULANTE 0/10V) o 12

circuiti (PUNTO FISSO) e 3 circuiti a temperatura diretta (radiatori di

integrazione alimentati direttamente dalla caldaia o deumidificatori

alimentati direttamente dal chiller). Ogni derivazione del circuito a

pannelli radianti è predisposta per il collegamento meccanico di un

azionatore elettrotermico (opzionale) comandato da un regolatore

(Sonda, Termostato ambiente - opzionali) per consentire la regolazione

della temperatura ambiente di ogni singolo locale; il collettore di

distribuzione dei pannelli radianti (Polimerico) è dotato di misuratori di

portata che permettono di regolare le portate.

I singoli circuiti dell’impianto radiante possono essere dotati di

attuatori elettrotermici che provvedono ad aprire/chiudere i circuiti.

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Caratteristiche e funzionalità dei collettori preassemblati

Modello Descrizione Codici N° derivazioni e diametri

Articolo N° derivazioni pannelli DN collettori pannelli

Punto Fisso Collettore preassemblato con

regolazione a punto fisso, cir-

colazione e distribuzione fluido

vettore per impianti radianti

(bassa temperatura). Il sistema

consente di alimentare e

regolare i singoli circuiti pannelli

con fluido a bassa temperatura

tarabile nel campo 20÷50°C.

13620131001 n°4 - ¾” EUROCONO DN 1”

13620231001 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1”

13620331001 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1”

13620431001 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1”

13620531001 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1”

13620631001 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1”

13620731001 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1”

13620831001 n°11 - ¾” EUROCONO DN 1”

13620931001 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1”

Punto Fisso con

connessioni

dirette

Come il modello PUNTO FISSO,

ma completo di collettori per

alimentazione radiatori (n° 3

uscite DN ¾”) d’integrazione

(radiatori).

13621031001 n°4 - ¾” EUROCONO DN 1”

13621131001 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1”

13621231001 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1”

13621331001 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1”

13621431001 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1”

13621531001 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1”

13621631001 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1”

13621731001 n°11 - ¾” EUROCONO DN 1”

13621831001 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1”

Modulante 0/10V Collettore preassemblato con

regolazione modulante 0/10V,

circolazione e distribuzione flu-

ido vettore per impianti radianti

(bassa temperatura).

Il sistema consente di alimen-

tare e regolare i singoli circuiti

pannelli con fluido a bassa

temperatura tarabile nel campo

14÷50°C.

13521931002 n°4 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13522031002 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13522131002 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13522231002 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13522331002 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13522431002 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13522531002 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13522631002 n°11 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13522731002 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13522831002 n°13 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

Modulante 0/10V

con connessioni

dirette

Come il modello MODULANTE

0/10V, ma completo di collettori

per alimentazione a tempe-

ratura diretta (n° 3 uscite DN

¾”) d’integrazione (radiatori,

deumidificatori).

13522931002 n°4 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13523031002 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13523131002 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13523231002 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13523331002 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13523431002 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13523531002 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13523631002 n°11 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13523731002 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

13523831002 n°13 - ¾” EUROCONO DN 1¼”

Gruppo premontato

di regolazione

13622031001 Regolazione a punto fisso con connessioni dirette

13621931001 Regolazione a punto fisso

13622131001 Regolazione modulante 0/10V

13622231001 Regolazione modulante 0/10V con connessioni dirette

Tab. 7-1 Descrizione generale

Negli impianti con funzione solo Riscaldamento, gli attuatori possono

essere azionati tramite termostato ambiente (opzionale) oppure tramite

il dispositivo di regolazione NEA H (opzionale).

La pompa può essere azionata tramite il Modulo Pompa (opzionale)

che provvede a disattivarla in caso di chiusura di tutti gli azionatori.

Negli impianti con funzione di Riscaldamento/Raffrescamento, gli

azionatori e la pompa possono essere gestiti tramite il segnale delle

sonde ambiente a temperatura (Sonda RT-HC) o temperatura/umidità

(Sonda HT-HC o HC BUS Room Unit), attraverso una centralina

di Regolazione (opzionale), Master MM-HC o HC BUS Manager.

Per ulteriori dettagli in merito, si rimanda al capitolo Regolazione

Riscaldamento/Raffrescamento.

La serie dei collettori preassemblati è composta da quattro modelli

base, le cui caratteristiche e funzionalità sono riassunte in tabella 7-1.

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139

7.3.1 Valvola multifunzione a 6 vie

Fig. 7-19 Valvola multifunzione

La valvola multifunzione è una soluzione innovativa per la regolazione

dei circuiti asserviti ad impianti a pannelli radianti.

Il fluido vettore inviato dalla centrale termica viene regolato e

reso disponibile per l’alimentazione alla temperatura desiderata

mediante una valvola miscelatrice a tre vie azionata da un attuatore

termostatico con sensore a distanza o attuatore elettrico con motore

modulante 0/10V a seconda del modello, oppure deviato direttamente

ai circuiti di alimentazione dei radiatori di integrazione o al circuito per

il deumidificatore. Tutti i modelli di Collettori preassemblati sono dotati

di termostato di sicurezza.

La valvola multifunzione (nella versione a PUNTO FISSO) è costruita

per garantire una sicurezza attiva al sistema in caso di avaria

dell’attuatore termostatico.

Le particolari conformazioni dei passaggi interni determinano

caratteristiche idrauliche (Kv) differenziate nelle 3 vie della valvola

miscelatrice: la portata massima del fluido primario ad alta

temperatura è pari al 25% del totale di portata d’alimentazione

dell’impianto a pannelli, e miscelata con il restante 75% di fluido a

bassa temperatura proveniente dal circuito di ritorno dei pannelli. Ciò

determina una sicurezza intrinseca all’impianto che garantisce che la

temperatura di servizio ai pannelli non superi la soglia dei 55±3°C

(alle condizioni di lavoro nominali).

L’adozione della valvola multifunzione assicura:

- Grande tranquillità nell’esercizio anche nell’eventualità di avaria o

malfunzionamento della sonda dell’attuatore;

- continuità del servizio all’utenza in caso di malfunzionamento con

regolazione bloccata sul tutto aperto;

- elevata accuratezza del sistema di regolazione temperatura del flui-

do in virtù dei Kv differenziati, evitando fastidiose pendolazioni della

valvola che rendono di fatto la regolazione ON/OFF con conseguenti

interventi del termostato di sicurezza.

Altro elemento di grande rilevanza tecnica è la presenza, integrato

nella valvola multifunzione, del disgiuntore idraulico. Si tratta di un

passaggio che collega mandata e ritorno del circuito primario, tra i cui

nodi la pressione differenziale è pressoché nulla: tale accorgimento

idraulico evita qualsiasi effetto di disturbo, dovuto all’influenza in

termini di prevalenza residua della pompa di rete con il circolatore a

bordo dell’unità.

Fig. 7-20 Valvola multifunzione

Fluido

primario alta

temperatura

Utenze

a temperatura

diretta

Alimentazione

circuiti a bassa

temperatura

Termometro

di controllo

Circolatore

a portata

variabile

Tratto disgiuntoreFlussimetro di

regolazione portata

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140

7.4 Modello PUNTO FISSO

7.4.1 Descrizione

Collettore polimerico preassemblato con regolazione a punto fisso

Collettore preassemblato per impianti radianti, completo di: armadio

metallico in lamiera d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia,

piedi di montaggio regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per

pavimento regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro

e chiusura. Collettore in polimero con gruppo di regolazione e

pompaggio con valvola multifunzione comprensiva di dispositivo

di taratura delle portate del circuito primario, valvola a 3 vie con

regolazione a punto fisso mediante attuatore termostatico a sonda

remota, termostato di sicurezza a contatto, disgiuntore idraulico,

termometro di controllo temperatura del fluido primario, filtro,

valvole di intercettazione, valvole di sfiato e carico-scarico impianto,

connessioni in rame al collettore.

Dotazione opzionale di guscio d’isolamento per tutti i componenti a

contatto con temperatura diretta.

Fig. 7-21 Modello punto fisso

7.4.2 Componenti

Fig. 7-22 Modello punto fisso

Fig. 7-23 Schema idraulico punto fisso

1 Valvola a sfera 1”

2 Valvola a sfera 1”

3 Filtro

4 Valvola di misura e regolazione

5 Disgiuntore

6 Valvola 3 vie

7 Attuatore termostatico con sonda

8 Valvola integrata multifunzione

9 Circolatore a 3 velocità

10 Corpo a 4 derivazioni

11 Termostato di sicurezza

dai pannelli

radianti

ai pannelli

radianti

ingresso acqua

uscita acqua

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141

Modello n° derivaz.

(pannello rad.)

A

mm

B

mm

Punto fisso 4 330 760

Punto fisso 5 375 805

Punto fisso 6 420 850

Punto fisso 7 465 895

Punto fisso 8 510 940

Punto fisso 9 555 985

Punto fisso 10 600 1030

Punto fisso 11 645 1075

Punto fisso 12 690 1120

Tab. 7-2 Ingombri modulo punto fisso.

Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative

Dati tecnici

Materiale corpo valvola,

connessione pompa, collettori

Ottone EN12165

CW617N

Coibentazione Opzionale

Massima temperatura

ingresso primario (lato caldaia)

80°C

Pressione nominale intero modulo 10 bar

Pressione massima

di lavoro (dipendente dalle tubazioni)

4 bar

Temperatura Nominale

d’ingresso (dalla caldaia)

70°C

Campo di regolazione

della temperatura pannelli

20÷50°C

Portata Nominale

al collettore (pompa a giri variabili)

1800 litri/h

Prevalenza Nominale

al collettore (pompa a giri variabili)

25 KPa

Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) 15 kW

Campo di misura e regolazione

del flussimetro principale

0÷16 l/min.

(0÷960 l/h)

Massima temperatura raggiungibile nei cir-

cuiti radianti in sicurezza intrinseca (sistema

in avaria, con temperatura primario 80°C)

55°C

Rapporto massimo

flusso primario (di caldaia)

0.25

Campo temperatura termometri 0÷80°C

Connessione alla pompa 1.1/2”

Connessioni ai collettori 1”

DN uscite collettori circuiti radianti 3/4” eurocono

Tipo di valvola (riscaldamento) Punto fisso

Tab. 7-3 Dati tecnici modulo punto fisso

7.4.3 Dimensioni

Fig. 7-24 Ingombri modulo punto fisso

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142

7.5 Modello PUNTO FISSO con connessioni dirette

7.5.1 Descrizione

Collettore polimerico preassemblato con regolazione a punto

fisso e connessioni dirette

Collettore preassemblato a doppia temperatura per impianti radianti

e impianti ad alta temperatura, completo di: armadio metallico in

lamiera d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia, piedi di

montaggio regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per pavimento

regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro e chiusura.

Collettore in polimero con gruppo di regolazione e pompaggio con

valvola multifunzione comprensiva di dispositivo di taratura delle

portate del circuito primario, valvola a 3 vie con regolazione a punto

fisso mediante attuatore termostatico a sonda remota, termostato di

sicurezza a contatto, disgiuntore idraulico, termometro di controllo

temperatura del fluido primario, filtro, valvole di intercettazione, valvole

di sfiato e carico-scarico impianto, connessioni in rame al collettore,

collettore a 3 vie per circuito temperatura diretta (predisposto per

azionatore elettrotermico). Dotazione opzionale di guscio d’isolamento

per tutti i componenti a contatto con temperatura diretta.

Fig. 7-25 Modello punto fisso con connessioni dirette

7.5.2 Componenti

Fig. 7-26 Modello punto fisso con connessioni dirette

Fig. 7-27 Schema idraulico punto fisso con connessioni dirette

1 Valvola a sfera 1”

2 Valvola a sfera 1”

3 Filtro

4 Valvola di misura e regolazione

5 Disgiuntore

6 Valvola 3 vie

7 Attuatore termostatico con sonda

8 Valvola integrata multifunzione

9 Circolatore a portata variabile

10 Corpo a 4 derivazioni

11 Termostato di sicurezza

12 Collettori mandata radiatori

13 Collettori ritorno radiatori

14 Valvola a sfera 3/4”

15 Valvola a sfera 3/4”

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143

Modello n° derivaz.

(pannello rad.)

A

mm

B

mm

Punto fisso + conn. dirette 4 330 800

Punto fisso + conn. dirette 5 375 845

Punto fisso + conn. dirette 6 420 890

Punto fisso + conn. dirette 7 465 935

Punto fisso + conn. dirette 8 510 980

Punto fisso + conn. dirette 9 555 1025

Punto fisso + conn. dirette 10 600 1070

Punto fisso + conn. dirette 11 645 1115

Punto fisso + conn. dirette 12 690 1160

Tab. 7-4 Ingombri modulo punto fisso con connessioni dirette.

AIl modello punto fisso si differenzia dal punto fisso con

connessioni dirette in quanto non sono presenti i collettori per

la connessione di radiatori.

Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative.

7.5.3 Dimensioni

Fig. 7-28 Ingombri modulo punto fisso con connessioni dirette

Dati tecnici

Materiale corpo valvola,

connessione pompa, collettori

Ottone EN12165

CW617N

Coibentazione Opzionale

Massima temperatura

ingresso primario (lato caldaia)

80°C

Pressione nominale intero modulo 10 bar

Pressione massima

di lavoro (dipendente dalle tubazioni)

4 bar

Temperatura Nominale

d’ingresso (dalla caldaia)

70°C

Campo di regolazione

della temperatura pannelli

20÷50°C

Portata Nominale

al collettore (pompa a giri variabili)

1800 litri/h

Prevalenza Nominale

al collettore (pompa a giri variabili)

25 KPa

Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) 15 kW

Campo di misura e regolazione

del flussimetro principale

0÷16 l/min.

(0÷960 l/h)

Massima temperatura raggiungibile nei cir-

cuiti radianti in sicurezza intrinseca (sistema

in avaria, con temperatura primario 80°C)

55°C

Rapporto massimo

flusso primario (di caldaia)

0.25

Campo temperatura termometri 0÷80°C

Connessione alla pompa 1.1/2”

Connessioni ai collettori 1”

DN uscite collettori circuiti radianti 3/4” eurocono

Attacco di testa collettori per radiatori 3/4”

DN uscite collettori radiatori a 3 uscite 3/4” eurocono

Numero di attacchi collettori

temperatura diretta

3

Tipo di valvola (riscaldamento) Punto fisso

Tab. 7-5 Dati tecnici modulo punto fisso con connessioni dirette

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144

7.6 Collettore polimerico a bordo delle versioni

PUNTO FISSO e PUNTO FISSO con connessioni dirette

Fig. 7-29 Collettore polimerico

Dati tecnici

- Materiale: tecnopolimero

- Collettore: composto da collettore di mandata con flussimetri da 0 a

4 l/min e valvole di regolazione di portata incorporate e collettore di

ritorno con valvole di intercettazione incorporate predisposte per il

comando elettrotermico

- Disponibile in diverse taglie: da 4 a 12 circuiti

- Raccordo valvole: M30 x 1,5 mm

- Interasse stacchi: 45 mm

- Filettatura esterna da 3/4“ di tipo Euroconus: per raccordo mecca-

nico REHAU a tenuta (non compresi nella fornitura)

- Interasse: 215 mm

7.7 Modello MODULANTE

7.7.1 Descrizione

Collettore polimerico preassemblato con regolazione modulante

0/10 Volt

Collettore preassemblato per impianti radianti, completo di: armadio

metallico in lamiera d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia,

piedi di montaggio regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per

pavimento regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro e

chiusura. Collettore polimerico con gruppo di regolazione e pompaggio

con valvola multifunzione comprensiva di dispositivo di taratura delle

portate del circuito primario, valvola a 3 vie modulante, segnale di

modulazione 0/10 Volt, termostato di sicurezza a contatto, disgiuntore

idraulico, termometro di controllo temperatura del fluido primario, filtro,

valvole di intercettazione, valvole di sfiato e carico-scarico impianto,

connessioni in rame al collettore con predisposizione per alloggiamento

sonde di mandata e ritorno, guscio d’isolamento per tutti i componenti

a contatto con temperatura diretta.

Fig. 7-30 Modello modulante 0/10V

7.7.2 Componenti

Fig. 7-31 Modello modulante 0/10V

Fig. 7-32 Schema idraulico modulante 0/10V

1 Valvola a sfera 1”

2 Valvola a sfera 1”

3 Filtro

4 Valvola di misura e regolazione

5 Disgiuntore

6 Valvola 3 vie

7 Attuatore modulante

8 Valvola integrata multifunzione

9 Circolatore a portata variabile

10 Corpo a 4 derivazioni

11 Termostato di sicurezza

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145

7.7.3 Dimensioni

Fig. 7-33 Ingombri modulo modulante 0/10V

Modello n° derivaz.

(pannello rad.)

A

mm

B

mm

Modulante 0/10V 4 304 714

Modulante 0/10V 5 349 759

Modulante 0/10V 6 394 804

Modulante 0/10V 7 439 849

Modulante 0/10V 8 484 894

Modulante 0/10V 9 529 939

Modulante 0/10V 10 574 984

Modulante 0/10V 11 619 1029

Modulante 0/10V 12 664 1074

Modulante 0/10V 13 709 1119

Tab. 7-6 Ingombri modulo modulante 0/10V.

Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative

Dati tecnici

Materiale corpo valvola,

connessione pompa, collettori

Ottone EN12165

CW617N

Coibentazione Inclusa nella fornitura

Massima temperatura

ingresso primario (lato caldaia)

80 °C

Pressione nominale intero modulo 10 bar

Pressione massima

di lavoro (dipendente dalle tubazioni)

4 bar

Temperatura Nominale

d’ingresso (dalla caldaia)

70 °C

Campo di regolazione

della temperatura pannelli

Dipendente dalla

logica modulante

Portata Nominale

al collettore (pompa a giri variabili)

1450 litri/h

Prevalenza Nominale

al collettore (pompa a giri variabili)

24 KPa

Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) 11,5 kW

Campo di misura e regolazione

del flussimetro principale

0 ÷ 26,6 l/min.

(0 ÷ 1600 l/h)

Massima temperatura raggiungibile nei

circuiti radianti in sicurezza intrinseca

(sistema in avaria, con temperatura prima-

rio 80 °C)

55 °C

Rapporto massimo

flusso primario (di caldaia)

0.646

Campo temperatura termometri 0 ÷ 80 °C

Connessione alla pompa 1.1/2”

Connessioni ai collettori 1.1/2”

DN uscite collettori circuiti radianti 3/4” eurocono

Tipo di valvola (riscaldamento/raffrescamento) Modulante

Tab. 7-7 Dati tecnici modulo modulante 0/10V

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146

7.8 Modello MODULANTE con connessioni dirette

7.8.1 Descrizione

Collettore polimerico preassemblato con regolazione modulante

0/10 Volt e connessioni dirette

Collettore preassemblato per impianti radianti e impianti a

temperatura diretta, completo di: armadio metallico in lamiera

d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia, piedi di montaggio

regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per pavimento

regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro e chiusura.

Collettore polimerico con gruppo di regolazione e pompaggio con

valvola multifunzione comprensiva di dispositivo di taratura delle

portate del circuito primario, valvola a 3 vie modulante, segnale di

modulazione 0/10 Volt, termostato di sicurezza a contatto, disgiuntore

idraulico, termometro di controllo temperatura del fluido primario,

filtro, valvole di intercettazione, valvole di sfiato e caricoscarico

impianto, connessioni in rame al collettore con predisposizione

per alloggiamento sonde di mandata e ritorno, collettore a 3

vie per circuito temperatura diretta (predisposto per azionatore

elettrotermico), guscio d’isolamento per tutti i componenti a contatto

con temperatura diretta.

Fig. 7-34 Modello modulante 0/10V con connessioni dirette

7.8.2 Componenti

Fig. 7-35 Modello modulante 0/10V con connessioni dirette

Fig. 7-36 Schema idraulico modulante 0/10V con connessioni dirette

1 Valvola a sfera 1”

2 Valvola a sfera 1”

3 Filtro

4 Valvola di misura e regolazione

5 Disgiuntore

6 Valvola 3 vie

7 Attuatore modulante

8 Valvola integrata multifunzione

9 Circolatore a portata variabile

10 Corpo a 4 derivazioni

11 Termostato di sicurezza

12 Collettori mandata radiatori

13 Collettori ritorno radiatori

14 Valvola a sfera 3/4”

15 Valvola a sfera 3/4”

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147

7.8.3 Dimensioni

Fig. 7-37 Ingombri modulo modulante 0/10V con connessioni dirette

Modello n° derivaz.

(pannello rad.)

A

mm

B

mm

Modulante 0/10V + conn.dirette 4 304 751

Modulante 0/10V + conn.dirette 5 349 796

Modulante 0/10V + conn.dirette 6 394 841

Modulante 0/10V + conn.dirette 7 439 886

Modulante 0/10V + conn.dirette 8 484 931

Modulante 0/10V + conn.dirette 9 529 976

Modulante 0/10V + conn.dirette 10 574 1021

Modulante 0/10V + conn.dirette 11 619 1066

Modulante 0/10V + conn.dirette 12 664 1111

Modulante 0/10V + conn.dirette 13 709 1156

Tab. 7-8 Ingombri modulo modulante 0/10V con connessioni dirette.

Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative

AIl modello modulante 0/10V si differenzia dal modulante 0/10V

con connessioni dirette in quanto non sono presenti i collettori

per la connessione di radiatori.

Dati tecnici

Materiale corpo valvola,

connessione pompa, collettori

Ottone EN12165

CW617N

Coibentazione Inclusa nella fornitura

Massima temperatura

ingresso primario (lato caldaia)

80 °C

Pressione nominale intero modulo 10 bar

Pressione massima

di lavoro (dipendente dalle tubazioni)

4 bar

Temperatura Nominale

d’ingresso (dalla caldaia)

70 °C

Campo di regolazione

della temperatura pannelli

Dipendente dalla

logica modulante

Portata Nominale

al collettore (pompa a giri variabili)

1450 litri/h

Prevalenza Nominale

al collettore (pompa a giri variabili)

24 KPa

Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) 11,5 kW

Campo di misura e regolazione

del flussimetro principale

0 ÷ 26,6 l/min.

0 ÷ 1600 l/h)

Massima temperatura raggiungibile nei circuiti

radianti in sicurezza intrinseca (sistema in

avaria, con temperatura primario 80 °C)

55 °C

Rapporto massimo

flusso primario (di caldaia)

0.646

Campo temperatura termometri 0 ÷ 80 °C

Connessione alla pompa 1.1/2”

Connessioni ai collettori 1.1/2”

DN uscite collettori circuiti radianti 3/4” eurocono

Attacco di testa collettori per radiatori 3/4”

DN uscite collettori radiatori a 3 uscite 3/4” eurocono

Numero di attacchi collettori

Temperatura diretta

3

Tipo di valvola (riscaldamento/raffrescamento) Modulante

Tab. 7-9 Dati tecnici modulante 0/10V con connessioni dirette

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148

7.9 Collettore polimerico a bordo delle versioni

MODULANTE 0/10V e MODULANTE 0/10V

con connessioni dirette

Fig. 7-38 Collettore polimerico

Dati tecnici

- Materiale: tecnopolimero

- Collettore: composto da collettore di mandata con flussimetri da 0 a

6 l/min e valvole di regolazione di portata incorporate e collettore di

ritorno con valvole di intercettazione incorporate predisposte per il

comando elettrotermico

- Circuito di risc./raffr.: da 2 a 16 circuiti

- Raccordo valvole: M30 x 1,5 mm

- Interasse stacchi: 45 mm

- Filettatura esterna da ¾” di tipo Euroconus: per raccordo meccanico

REHAU a tenuta

- Interasse: 214 mm

7.10 Pompa di distribuzione

Fig. 7-39 Pompa ad alta efficienza WILO YONOS PARA RS 25/6 RKA

I collettori preassemblati sono equipaggiati con la pompa di

distribuzione WILO YONOS PARA RS 25/6 RKA, che presenta le

seguenti caratteristiche:

- YONOS PARA - Pompa ad alta efficienza

- RS - Corpo pompa inline in ghisa grigia

- 25 - Attacco filettato 25 (Rp1)

- 6 - Prevalenza massima in [m] con Q = 0 m³/h

- RKA - Versione con pulsante di comando per Δp-v, Δp-c

Δp-c (costante)

H/m

6

5

4

3

2

1

0

P1/W6

40

20

0

p/kPa

- 60

- 50

- 40

- 30

- 20

- 10

0

Wilo-Yonos PARA RS15/6, 25/6, 30/61-230V - Rp½, Rp 1, Rp 1½

0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 Q/m3/h

0 0,5 1,0 1.5 2.0 2.5 3.0 Q/m3/h

0 0.2 0.4 0.6 0.8 Q/l/s

0 2 4 6 8 10 Q/lgpm

Fig. 7-40 Area Δp-c (costante)

Δp-v (variabile)

H/m

6

5

4

3

2

1

0

P1/W

40

20

0

p/kPa

- 60

- 50

- 40

- 30

- 20

- 10

0

Wilo-Yonos PARA RS15/6, 25/6, 30/61-230 V - Rp½, Rp 1, Rp 1¼

0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 Q/m3/h

0 0,5 1,0 1.5 2.0 2.5 3.0 Q/m3/h

0 0.2 0.4 0.6 0.8 Q/l/s

0 2 4 6 8 10 Q/lgpm

Fig. 7-41 Area Δp-c (variabile)

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149

7.11 Cassette collettori versioni senza connessioni dirette

Fig. 7-42 Cassetta collettori

N° derivazione

pannelli

4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Modello cassetta

UP-I 8,5 (850 mm) P-M M

UP-I 10 (1000 mm) P P-M P-M P

UP-I 12 (1200 mm) P-M P-M P-M P-M

UP-I 14 (1400 mm) M

Legenda

M = Modulante 0/10V

P = Punto Fisso

7.12 Cassette collettori versioni con connessioni dirette

Fig. 7-43 Cassetta collettori

N° derivazione

pannelli

4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Modello cassetta

UP-I 8,5 (850 mm) M

UP-I 10 (1000 mm) P P-M P-M M M

UP-I 12 (1200 mm) P P P-M P-M P-M M

UP-I 14 (1400 mm) P M

Legenda

M = Modulante 0/10V con Connessioni Dirette

P = Punto Fisso con Connessioni Dirette

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150

7.13 Accessori per collettori polimerici

Per l’ideale completamento dei collettori sono disponibili una serie di

accessori:

- Sonda esterna per ottenere una regolazione a temperatura variabile in

funzione della temperatura esterna;

- Set di termometri da collegare in corrispondenza delle valvole di inter-

cettazione principali;

- Termometri sul ritorno, per visualizzare la temperatura su ogni

singolo circuito;

- Raccordi meccanici per il collegamento con i tubi RAUTHERM S costi-

tuenti l’impianto di riscaldamento radiante (vedi tabella).

Fig. 7-44 Raccordi meccanici

Tabella di scelta raccordi meccanici

Tubo RAUTHERM S Articolo

10 x 1,1 12005461001

14 x 1,5 12460441001

16 x 1,5 12663521001

16 x 2,0 12663521001

17 x 2,0 12506071002

20 x 2,0 12506171002

Accessori per termoregolazione

Per sfruttare al meglio le possibilità offerte dai collettori, è possibile

interfacciare il collettore ai prodotti per la regolazione. Gli azionatori

possono essere montati su tutti i collettori in gamma.

Fig. 7-45 Azionatore

Gli azionatori vengono montati sulla parte inferiore della valvola nel

collettore modulare di distribuzione senza la necessità di utilizzare

alcun adattatore e si caratterizzano per l’elevato risparmio energetico

con potenza assorbita di 1 W.

Fig. 7-46 Azionatore con microinterruttore ausiliario

Gli azionatori con microinterruttore di fine corsa a 4 fili vengono

installati sui collettori senza la necessità di utilizzare alcun adattatore

e sono provvisti di un contatto ausiliario per comandi supplementari.

Tabella di scelta testine elettrotermiche

Articolo Denominazione Alimentazione

13176051001 Azionatore 24V

13176041001 Azionatore 230V

13153731001 Azionatore con

microinterruttore ausiliario

24V

13153741001 Azionatore con

microinterruttore ausiliario

230V

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151

Realizzati in lamiera d’acciaio interamente verniciata colore bianco.

Adatto per installazione ad incasso.

Include:

- Dima da incasso nel muro con profilo di rinforzo;

- Sostegno universale per collettore, regolabile in altezza e larghezza;

- Piede di montaggio regolabile in altezza;

- Profilo di rifinitura per pavimento regolabile in profondità;

- Infisso con sportello ad incastro e chiusura;

- Rete per un miglior fissaggio del rivestimento;

- Staffe;

- Barra DIN;

- Confezione di minuteria per fissaggio staffe collettori.

Ingombri

Modello UP-I 5 UP-I 6 UP-I 7 UP-I 8,5 UP-I 10 UP-I 12 UP-I 14

Altezza mm 750 750 750 750 750 750 750

Larghezza mm 500 600 700 850 1000 1200 1400

Profondità mm

Minima 110 110 110 110 110 110 110

Massima 160 160 160 160 160 160 160

Peso kg 8 9 11 12 14 17 18

Tabelle per associazione degli armadi collettori

Collettori senza regolazione

Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

Tipo di armadio

UP-I 5 (500 mm) A-C-P A-C-P A-C-P A-C-P C-P P

UP-I 6 (600 mm) A A-C C-P P

UP-I 7 (700 mm) A A-C C-P C-P

UP-I 8,5 (850 mm) A A A C-P C C

UP-I 10 (1.000 mm) A C C

UP-I 12 (1.200 mm)

UP-I 14 (1.400 mm)

Collettori con regolazione

Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Tipo di armadio

UP-I 6 (600 mm) A

UP-I 7 (700 mm) A A

UP-I 8,5 (850 mm) A A A

UP-I 10 (1.000 mm) A A A

UP-I 12 (1.200 mm) A A

Legenda riferimenti

A = Collettori in ottone HKV-D C = Collettori polimerici serie P HKV-D COOL P = Collettori polimerici serie P HKV-D

7.14 Armadi collettori

Armadi collettori UP

Fig. 7-47 Armadi collettori UP

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152

Modello UP-I 5 UP-I 6 UP-I 7 UP-I 8,5

Altezza mm 750 750 750 750

Larghezza mm 500 600 700 850

Profondità mm

Minima 80 80 80 80

Massima 130 130 130 130

Peso kg 8 9 11 12

Tabella per associazione degli armadi collettori

Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Tipo di armadio

UP-I 5 P P P P P P

UP-I 6 P P

UP-I 7 P P

UP-I 8,5 P

Legenda riferimenti

P = Collettori polimerici serie P HKV-D

Armadio collettore 80 mm per installazione sotto traccia

Realizzati in lamiera d’acciaio verniciata in colore bianco nelle parti a vista.

Armadio collettore da incasso per il montaggio sotto traccia.

Include: cassetta per installazione a muro; cornice esterna con spor-

tello ad incastro e chiusura; confezione di minuteria per fissaggio

staffe collettori.

Profondità regolabile da 80 a 130 mm.

Utilizzabile in abbinamento ai collettori polimerici P HKV-D e alle staffe

di sostegno da 70 mm (Art. 12093271001).

Fig. 7-48 Armadi collettori 80mm

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153

8.1 Fondamenti

Normative

I consumi energetici di un edificio vengono influenzati da una corretta

realizzazione dell’impianto di riscaldamento, in particolare da:

- Dimensionamento e progettazione

- Manutenzione

- Tecnologia di regolazione

E’ possibile ottenere una notevole riduzione del consumo energetico

annuo usando una regolazione adatta e installata a regola d’arte.

Per questa ragione, il legislatore ha stabilito anche quali componenti di

regolazione devono essere utilizzati per un funzionamento a risparmio

energetico degli impianti di riscaldamento.

La giusta tecnologia di regolazione

Alla tecnologia di regolazione per impianti di riscaldamento può essere

assegnato un duplice compito:

- Regolazione della temperatura di mandata

In questo caso ha il compito di mettere a disposizione la quantità

di energia sufficiente in qualsiasi momento.

Ciò avviene normalmente tramite l’elaborazione della temperatura

esterna rilevata (curva di riscaldamento) in combinazione con una

funzione di temporizzazione (funzionamento ridotto/normale).

I gruppi di regolazione adatti a questi scopi sono descritti nelle

pagine seguenti.

- Regolazione per singoli vani

Ha il compito di dosare la quantità di energia per ogni vano.

Ciò avviene tramite il controllo della portata (pilotaggio degli aziona-

tori per le valvole del circuito di riscaldamento).

Anche in questo caso è necessaria una funzione di temporizzazione.

Questa funzione permette un inutile spreco di energia attuando una

riduzione delle temperature in ambiente come anche delle tem-

perature di mandata durante le ore notturne o di non occupazione

degli ambienti. Le tecniche di regolazione idonee sono descritte nei

seguenti paragrafi.

Note generali sulla regolazione d’impianti di riscaldamento a

pavimento

Un ambiente riscaldato a pavimento costituisce un sistema molto

stabile grazie alla grande capacità di accumulo dell’energia termica.

Ciò significa da un lato che oscillazioni brevi di temperatura, per

esempio per un ricambio d’aria, vengono compensate in poco tempo;

dall’altro lato, significa anche che il riscaldamento di un ambiente

molto freddo richiede più tempo.

Questa particolarità comporta esigenze speciali che la tecnologia di

regolazione deve soddisfare:

- Per evitare un surriscaldamento degli ambienti i regolatori utilizzati

devono essere idonei alla loro funzione di regolazione per sistemi

radianti.

- Il riscaldamento e l’abbassamento della temperatura degli ambienti

nei tempi giusti dovrebbero essere a controllo automatico per otte-

nere il massimo comfort con un minimo consumo d’energia.

AI sistemi di regolazione REHAU sono studiati e costruiti per

questo scopo, hanno un comportamento di regolazione

adeguato al riscaldamento a pavimento e sono controllabili tramite

programmi temporizzati.

Effetto di autoregolazione

L’effetto di autoregolazione si presenta in linea di massima in tutti

i sistemi di riscaldamento. L’autoregolazione è dovuta al fatto che

la potenza emessa dipende dalla differenza tra la temperatura della

superficie riscaldante e la temperatura dell’ambiente.

Una temperatura d’ambiente in aumento riduce perciò l’erogazione di

calore, una temperatura in ribasso l’aumenta.

Questo effetto di autoregolazione diventa più efficace quanto più

piccola è la differenza tra la temperatura della superficie riscaldante e

la temperatura dell’ambiente circostante.

L’emissione aerica espressa in W/m2 (secondo UNI EN 1264-2) di una

superficie di riscaldamento risulta dalla formula:

qH = 8,92 (b

H – b

R) 1.1

con:

qH = potenza calorifica della superficie/m2

atot.

= coefficiente di trasmissione del calore

bR = temperatura dell’ambiente

bH = temperatura della superficie riscaldante

Per il riscaldamento a pavimento una temperatura media della

superficie di 25 °C ha così il suo massimo rendimento. Questo effetto,

perciò, quando la temperatura di mandata è regolata nel modo giusto,

favorisce il modo di funzionamento della regolazione della temperatura

dell’ambiente, ma non la rende in alcun modo superflua.

8 REGOLAZIONE

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154

Fig. 8-1 Fig. 8-1 Rappresentazione dell’effetto di autoregolazione:

Potenza calorifica q = 55 W/m2 viene ridotta dall’effetto di

autoregolazione q = 33 W/m2

bH temperatura della superficie riscaldante

bR temperatura dell’ambiente

~ Aumento della temperatura d’ambiente a causa di

una fonte termica esterna

ϑH

[ C]

t

ϑR

Δϑ

= 5

K

Δϑ

= 3

K

8.2 Set di regolazione a punto fisso per collettori in ottone

Fig. 8-2 Set di regolazione a punto fisso

Z- Possibilità di ampliamento di un impianto di riscaldamento a

radiatori già esistente con il riscaldamento a pavimento REHAU

- Regolazione della temperatura di mandata desiderata

- Raccordo a guarnizione piatta per il collegamento con i collettori

REHAU

- Montaggio possibile a destra o a sinistra sul collettore in ottone da

1” HKV-D.

Componenti del sistema

- Pompa WILO YONOS PARA 25/6, interasse 130 mm, con termo-

stato ad immersione per la limitazione della temperatura, cablato

- Valvola termostatica ½”, campo di regolazione 20 - 50 °C, rileva-

mento temperatura mediante sonda ad immersione

- Valvola di regolazione ½” per la regolazione della portata

- Raccordo 90° con termometro e valvola di sfiato ½”

- Raccordo 90° con rubinetto di riempimento/scarico ½”

Descrizione

- La regolazione della temperatura di mandata desiderata avviene

tramite la valvola termostatica.

- Il grado di apertura della valvola termostatica viene regolato

tramite la temperatura rilevata alla sonda d’immersione dopo il

collettore di ritorno.

- Il limitatore di temperatura disinserisce la pompa di circolazione

quando viene superata la temperatura massima impostata. Dopo il

raffreddamento al di sotto della temperatura massima la pompa si

inserisce automaticamente di nuovo.

Comando della pompa

Per il controllo della pompa di circolazione in funzione del fabbisogno,

nel caso in cui vengano impiegati gli azionatori elettrotermici, l’alimen-

tazione di rete del set di regolazione a punto fisso è telecomandato

tramite il modulo pompa del distributore di regolazione NEA H e del

RAUMATIC M. In questo modo la pompa di circolazione viene disinseri-

ta quando le valvole sono chiuse.

Limiti della potenzialità calorifica

La seguente tabella fa da punto di riferimento per la potenzialità calorifica

raggiungibile in funzione della temperatura di mandata lato primario:

Tmandata Potenzialità calorifica max.

50 °C 3,3 kW

55 °C 4,7 kW

60 °C 5,9 kW

65 °C 7,2 kW

70 °C 8,5 kW

Fig. 8-3 Set di regolazione a punto fisso REHAU con HKV-D

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155

Montaggio

Occorre osservare:

- le normative UNI-CEI

- le indicazioni contenute nelle istruzioni per il montaggio comprese

nella fornitura

VATTENZIONE!

L’installazione del sistema può essere eseguita soltanto

da elettricisti qualificati.

AIl tubo capillare della sonda termica non deve essere piegato.

1. Eseguire il montaggio in base allo schema dell’impianto

(si veda la Fig. 8-4).

2. Per la regolazione del raccordo a vite del ritorno seguire le istruzio-

ni di montaggio.

Fig. 8-4 Schema dell’impianto

APer impianti con valvole di commutazione per la preparazione

di acqua calda, possono sorgere problemi nel circuito idrauli-

co, poiché qui viene chiuso il ritorno o la mandata lato primario.

Verificare prima l’idoneità idraulica!

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156

Descrizione

- Le stazioni di regolazione funzionano secondo il principio dello

spillamento.

- La regolazione della temperatura di mandata desiderata avviene

tramite la valvola termostatica o modulante 0/10V.

- Il grado di apertura della valvola termostatica viene regolato tramite

la temperatura rilevata alla sonda d’immersione dopo il collettore di

ritorno.

- Il termostato di sicurezza disinserisce la pompa di circolazione

quando viene superata la temperatura massima impostata.

- Dopo il raffreddamento al di sotto della temperatura massima la

pompa si reinserisce automaticamente.

Pezzi di ricambio

POS Descrizione Cod. Ricambio

REHAU

1 Curva con calotte 1 2181411 001

2 Termostato di sicurezza 1 2181431 001

3 Pompa Wilo RS 25/6 1 2181441 001

4 Comando termostatico 1 2181451 001

5 Servocomando modulante 0/10V a 24V 1 2181461 001

6 Valvola 3 vie 1 2181471 001

7 Valvola di ritegno 1 2181481 001

8 Gruppo ritorno senza A.T. 1 2181491 001

(Larg. x Alt. x

Prof.)

240x450x110

mm

Sonda termica Ni1000

Tensione di

alimentazione

230 VAC

Temp. d’esercizio

max. ammiss.

+110 °C

Temp. d’esercizio

min. ammiss.

+15 °C

Press. d’esercizio

max. ammiss.

10 bar

Portata, Q max 3,3 m3/h

Prevalenza, H

max

6,2 m

Temperatura

Liquido

da +2° C

a +90° C

Pressione in funz.,

P max

6 bar

Potenza 3-45 W

Temperatura

Ambiente

da 0° C

a +57°C

Interasse 130 mm

Dati tecnici Pompa WILO

Valore 5,0 m3/h

Diametro

nominale

DN 20

Valvolame Ottone Presso fuso

Tubature Tubi in ottone

O-Ring EPDM-Elastomeri

Valvola miscelatrice a 3 vie Materiale

8.3 Stazione di regolazione termica

a punto fisso o modulante 0/10V

Descrizione generale

Le stazioni di regolazione a PUNTO FISSO e MODULANTE 0/10V

abbinabili con i collettori polimerici PHKV-D e PHKV-D COOL sono

componenti dedicati alla realizzazione di un impianto a pannelli

radianti, svolgendo tutte le funzioni necessarie allo scopo; in

particolare consentono:

- la regolazione ed il mantenimento della temperatura impostata del

fluido vettore;

- l’eventuale intercettazione e la necessaria taratura e verifica di tutte

le portate;

- il collegamento idraulico per le tubazioni che alimentano i radiatori

d’integrazione e/o deumidificatori (solo modelli PUNTO FISSO e MO-

DULANTE 0/10V con il gruppo di ritorno con CONNESSIONI DIRETTE

Art. 12181511001);

- il collegamento idraulico, mediante raccord

Componenti del sistema

1

2

34

5

6 7

8 9

10

1 Curva con calotte da 1 1/2” e porta termostato

2 Termostato di sicurezza pre-tarato a 55 °C

3 Pompa Wilo RS 25/6, interasse 130 mm, con termostato ad

immersione per la limitazione della temperatura cablato

4 Valvola termostatica con bulbo, campo di regolazione 20 - 50 °C

5 Servocomando modulante 0/10V a 24V, campo di regolazione

0 - 50 °C

6 Valvola 3 vie da 1” per la regolazione della portata

7 Raccordo “T” 3/4”F x 1”M x 1”M

8 Tubo con calotte da 1”

9 Valvola di ritegno da 3/4”

10 Gruppo ritorno con attacchi G 3/4” e collettore da 2+2 vie a

temperatura diretta

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157

Ingombri

Collettori polimerici P HKV-D COOL

Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

L/mm 490 535 580 625 670 715 760 805 850 895 940 985 1030 1075 1120

Collettori polimerici P HKV-D

Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

L/mm 460 505 550 595 640 685 730 775 820 865 910

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158

8.4 Stazione di regolazione termica

a punto fisso o modulante 0/10V e gruppo di ritorno

con connessioni dirette

Descrizione generale

Le stazioni di regolazione a PUNTO FISSO e MODULANTE 0/10V

abbinabili con i collettori polimerici P HKV-D e PHKV-D COOL sono

componenti dedicati alla realizzazione di un impianto a pannelli

radianti, svolgendo tutte le funzioni necessarie allo scopo; in

particolare consentono:

- la regolazione ed il mantenimento della temperatura impostata del

fluido vettore;

- l’eventuale intercettazione e la necessaria taratura e verifica di tutte

le portate;

- il collegamento idraulico per le tubazioni che alimentano i radiatori

d’integrazione e/o deumidificatori (solo modelli PUNTO FISSO e MO-

DULANTE 0/10V con il gruppo di ritorno con CONNESSIONI DIRETTE

Art. 1218151 1001);

- il collegamento idraulico, mediante raccordi a tenuta, dei terminali

delle tubazioni costituenti i vari circuiti;

- l’alimentazione dei circuiti a temperatura diretta;

- il gruppo di ritorno con connessioni dirette (collettore da 2 vie) è predi-

sposto per il collegamento degli azionatori elettrotermici REHAU

art. 1217915 1001 e 230V e art. 1217916 1001 a 24V.

- la verifica della portata dei singoli circuiti a pannelli radianti;

- la verifica visiva della temperatura del fluido vettore.

Componenti del sistema

1

2

3

4

5 6 7

8 9

10

1 Curva con calotte da 1 1/2” e porta termostato

2 Termostato di sicurezza pre-tarato a 55 °C

3 Pompa Wilo RS 25/6, interasse 130 mm, con termostato ad

immersione per la limitazione della temperatura cablato

4 Valvola termostatica con bulbo, campo di regolazione 20 - 50 °C

5 Servocomando modulante 0/10V a 24V, campo di regolazione 0 - 50 °C

6 Valvola 3 vie da 1” per la regolazione della portata

7 Raccordo “T” 3/4”F x 1”M x 1”M

8 Tubo con calotte da 1”

9 Valvola di ritegno da 3/4”

10 Gruppo ritorno con attacchi G 3/4” e collettore da 2+2 vie a

temperatura diretta

Descrizione

- Le stazioni di regolazione funzionano secondo il principio dello

spillamento.

- La regolazione della temperatura di mandata desiderata avviene

tramite la valvola termostatica o modulante 0/10V.

- Il grado di apertura della valvola termostatica viene regolato tramite la

temperatura rilevata alla sonda d’immersione dopo il collettore di ritorno.

- Il termostato di sicurezza disinserisce la pompa di circolazione

quando viene superata la temperatura massima impostata.

- Dopo il raffreddamento al di sotto della temperatura massima la

pompa si reinserisce automaticamente.

Pezzi di ricambio

POS Descrizione Cod. Ricambio

REHAU

1 Curva con calotte 1 2181411 001

2 Termostato di sicurezza 1 2181431 001

3 Pompa Wilo RS 25/6 1 2181441 001

4 Comando termostatico 1 2181451 001

5 Servocomando modulante 0/10V a 24V 1 2181461 001

6 Valvola 3 vie 1 2181471 001

7 Valvola di ritegno 1 2181481 001

8 Gruppo ritorno con collettore da 2+2

vie a temperatura diretta

1 2181511 001

(Larg. x Alt. x

Prof.)

375x450x110

mm

Sonda termica Ni1000

Tensione di

alimentazione

230 VAC

Temp. d’esercizio

max. ammiss.

+110 °C

Temp. d’esercizio

min. ammiss.

+15 °C

Press. d’esercizio

max. ammiss.

10 bar

Portata, Q max 3,3 m3/h

Prevalenza, H

max

6,2 m

Temperatura

Liquido

da +2° C

a +90° C

Pressione in funz.,

P max

6 bar

Potenza 3-45 W

Temperatura

Ambiente

da 0° C

a +57°C

Interasse 130 mm

Dati tecnici Pompa WILO

Valore 5,0 m3/h

Diametro

nominale

DN 20

Valvolame Ottone Presso fuso

Tubature Tubi in ottone

O-Ring EPDM-Elastomeri

Moduli

A.T.

in poliammide

Valvola miscelatrice a 3 vie Materiale

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159

Ingombri

Collettori polimerici P HKV-D COOL

Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

L/mm 530 575 620 665 710 755 800 845 895 935 980 1025 1070 1115 1160

Collettori polimerici P HKV-D

Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

L/mm 500 545 590 635 680 725 770 815 860 905 950

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160

8.5 Gruppi di pompaggio REHAU

Z- Gruppi di pompaggio per circuiti di riscaldamento miscelati

(PGM) e non miscelati (PG)

- Gruppo di pompaggio preconfezionato completo di guscio isolante

- Circolatori ad alta efficienza

- Valvole di ritegno integrate per evitare la circolazione a gravità

- Montaggio semplice e rapido

Campo d’impiego

In combinazione con la pompa di calore REHAU, il gruppo di

pompaggio alimenta con acqua fredda/di riscaldamento un circuito di

riscaldamento e/o riscaldamento misto/non misto. La temperatura di

mandata del circuito di riscaldamento/raffrescamento viene impostata

e regolata dal gruppo di miscelazione.

Il gruppo di pompaggio REHAU è disponibile in due varianti con

pompe di circolazione diverse. Viene fornito premontato e può essere

integrato direttamente nell’impianto idraulico.

In un gruppo di pompaggio con miscelatore, la temperatura di

mandata viene regolata miscelando l’acqua di ritorno. Ciò avviene

tramite la valvola miscelatrice a tre vie integrata, la cui posizione è

regolata da un comando elettrico che mantiene la temperatura di

mandata al valore richiesto. In questo modo è possibile azionare il

circuito del sistema di riscaldamento radiante anche in presenza

di temperature dell’accumulatore più alte con una temperatura di

mandata più bassa. Per misurare la temperatura di mandata si utilizza

il pozzetto porta sonda in cui inserire un apposito sensore.

Componenti del sistema

- Pompa di circolazione (con pompe ad alta efficienza PG 02, PGM 02

e PGM 03)

- Miscelatore a 3 vie con motore (solo PGM)

- Termometro nel circuito di mandata e ritorno

- Dispositivi di intercettazione nel circuito di mandata e ritorno

- Valvola di ritegno nella mandata sopra la pompa

- Sensore di mandata

Dati tecnici

Gruppi di pompaggio con valvola di miscelazione

PGM Termostatico 02 03

Dimensioni H x B x T 355 x 250 x 170

Interasse mandata e ritorno 125 mm

Temperatura di esercizio

max.

95 °C

Pressione di esercizio max. 6 bar

Raccordo superiore G 1½ con

filettatura

esterna

G 2 con

filettatura

esterna

Raccordo inferiore G 1½ con filettatura esterna

Lunghezza pompa 180 mm

Materiale isolamento EPP

Installazione a parete

Pompa

Tipo Wilo Yonos Para

25/6

Stratos

25/1-7

Stratos

30/1-8

Prevalenza 1-5,5 m 1-6 m 1-7 m

Portata v. grafico

Tensione 230 V~ 50 Hz

Lunghezza 180 mm

Miscelatore a 3 vie

Valore kvs in m3/h 6,3 6,3 18

Segnale di comando 0-10 V

Tensione 24 V

Alloggiamento Ottone

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161

Gruppi di pompaggio senza valvola di miscelazione

PG

Dimensioni H x B x T 355 x 250 x 170

Interasse mandata e ritorno 125 mm

Temperatura di esercizio max. 95 °C

Pressione di esercizio max. 6 bar

Raccordo superiore G 1½ con filettatura esterna

Raccordo inferiore G 1½ con filettatura esterna

Lunghezza pompa 180 mm

Materiale isolamento EPP

Installazione a parete

Pompa

Tipo Wilo Stratos 25/1-7

Prevalenza 1-6 m

Portata vedere grafico

Tensione 230 V~ 50 Hz

Lunghezza 180 mm

8.6 Separatori idraulici

Separatore idraulico compatto, in acciaio, pronto per l’installazione,

dotato di valvola sfogo aria manuale, valvola drenaggio e riempimen-

to, pozzetto portasonda diametro 6,5 mm, attacchi filetatti, staffe di

fissaggio a parete, guscio isolante in EEP.

Dati tecnici

Separatore idraulico 1,5 m3/h 4 m3/h 10 m3/h

Portata m3/h 1,5 4 10

DN 1 1/2" 1 1/2" 2"

Resa termica kW 17 44 114

Pressione max. bar 6 6 6

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162

8.7 Sistema di Regolazione Nea Smart

Il sistema di regolazione della temperatura ambiente Nea Smart è

dotato di moderna tecnologia, elevata efficienza energetica e design

accattivante. È possibile controllarlo mediante smartphone, tablet o

laptop ovunque vi troviate. L’installazione del sistema di entrambe le

varianti, wireless e via cavo, è molto semplice e rapida.

Caratteristiche:

- Controllo mediante smartphone, tablet, laptop e PC

- Disponibile in versione wireless e via cavo

- Entrambi i sistemi si adattano perfettamente alle ristrutturazioni

- Adatto a riscaldamento e raffrescamento

- Efficienza energetica per il massimo comfort

- Messa in servizio e utilizzo semplici

- Termostato ambiente di elevata qualità con display LCD

- Controllo fino ad un massimo di 56 locali

- Possibilità di controllo a distanza mediante sistema di controllo

remoto

Applicazione

A I componenti del sistema Nea Smart si possono utilizzare per

sistemi di riscaldamento e raffrescamento di superfici in

ambienti chiusi.

Concetto di uniformità

Il sistema Nea Smart R (versione wireless) e Nea Smart (versione via

cavo) sono identici per quanto riguarda le funzioni di regolazione, il

concetto di funzionamento e le procedure base di messa in servizio.

Questa uniformazione offre vantaggi significativi nella progettazione e

messa in servizio del sistema.

Caratteristiche del sistema

Il sistema di regolazione Nea Smart è disponibile in due versioni:

Nea Smart R: sistema wireless (230V)

Nea Smart: sistema via cavo (24V)

Entrambe le versioni disponibili – wireless o via cavo – sono adatte sia

per nuove costruzioni che per ristrutturazioni.

I cavi esistenti dei termostati ambiente tradizionali sono utilizzabili per

la versione via cavo. Il sistema di regolazione Nea Smart si

contraddistingue per l’installazione semplice e il comodo

funzionamento. L’interfaccia Ethernet standard delle unità base

permette di utilizzare e controllare il sistema tramite smartphone,

tablet, laptop o PC sia dall’interno dell’abitazione che dall’esterno. Il

sistema può essere ampliato mediante la connessione delle basi fino

ad un massimo di 56 locali.

Fig. 8-5 Sistema di regolazione Nea Smart

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163

8.7.1 Componenti e struttura del sistema

8.7.1.1 Componenti del sistema wireless

- Termostato ambiente D Nea Smart R (con display)

- Termostato ambiente Nea Smart R (con setpoint)

- Base Nea Smart R 230V

- Sensore remoto Nea Smart

- Azionatore 230V

- Antenna Nea Smart R

- Ripetitore Nea Smart R

8.7.1.2 Struttura del sistema Nea Smart R – sistema wireless

Fig. 8-6 Struttura del sistema di regolazione Nea Smart R

1 Termostato ambiente D Nea Smart R

2 Termostato ambiente Nea Smart R

3 Base Nea Smart R 230V

4 Azionatore 230V

5 Sensore remoto Nea Smart

6 Collegamento Ethernet

I termostati ambiente Nea Smart R sono facilmente regolabili

mediante i canali della base Nea Smart R 230V. È possibile integrare i

termostati ambiente Nea Smart R con sensore a distanza per il

monitoraggio della temperatura del pavimento (opzionale).

Gli azionatori elettrotermici si collegano alla base Nea Smart R.

L’interfaccia Ethernet standard può essere collegata al router o

direttamente a laptop o PC.

8.7.1.3 Componenti del sistema via cavo

- Termostato ambiente D Nea Smart (con display)

- Termostato ambiente Nea Smart (con setpoint)

- Base Nea Smart

- Sensore remoto Nea Smart

- Azionatore 24V

8.7.1.4 Struttura del sistema Nea Smart – sistema via cavo

Fig. 8-7 Struttura del sistema di regolazione Nea Smart

1 Termostato ambiente D Nea Smart

2 Termostato ambiente Nea Smart

3 Base Nea Smart R 24V

4 Azionatore 24V

5 Sensore remoto Nea Smart

6 Collegamento Ethernet

I termostati ambiente Nea Smart si collegano alla porta di comunicazione

della base Nea Smart 24V mediante una linea a 2 fili. In questo caso,

è possibile scegliere liberamente il cablaggio, potendo generalmente

utilizzare le linee esistenti. Tutte le altre caratteristiche e proprietà del

sistema sono identiche a quelle del sistema Nea Smart R.

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164

8.7.2 Descrizione dei componenti

A Tutti i termostati ambiente descritti di seguito sono disponibili

sia per il sistema wireless (Nea Smart R) che per il sistema

via cavo (Nea Smart).

8.7.2.1 Termostato ambiente D Nea Smart (R)

Fig. 8-8 Termostato D Nea Smart R / Termostato D Nea Smart

- Involucro piatto installabile su scatola tonda da incasso o diretta-

mente a muro

- Ampio display (60 x 40 mm) retroilluminato su termostati D Nea

Smart

- Indicatore di stato a chiari simboli

- Comando mediante manopola tasto

- Temperatura di setpoint impostabile a intervalli di 0,2°C

- Sensore remoto collegabile per il monitoraggio della temperatura

del pavimento, la regolazione della temperatura ambiente e il

controllo del punto di rugiada

- Range di settaggio configurabile, temperatura di riduzione

impostabile

- Selezione di diversi modi operativi: Automatico, Normale, Ridotto e

OFF opzionale (protezione antigelo)

- I tasti possono essere bloccati

8.7.2.2 Termostato ambiente Nea Smart (R)

Fig. 8-9 Termostato R Nea Smart / Nea Smart Termostato

- Involucro piatto installabile su scatola tonda da incasso o diretta-

mente a muro

- Regolazione del setpoint

- Temperatura di riduzione impostabile

8.7.2.3 Funzioni principali dei termostati ambiente D

Nea Smart (R) / termostati ambiente Nea Smart (R)

Termostati D

Nea Smart (R)

Termostati

Nea Smart (R)

Riscaldamento

Raffrescamento

Setpoint provvisto di pianificazione

Nea Smart (R) Base*)

Display con indicatore di durata

della temperatura ambiente,

ora di sistema e stato operativo

Comando mediante tasto manopola –

Setpoint / operazione di bloccaggio –

Sensore remoto collegabile –

Funzione protezione antigelo e

protezione della valvola integrata

Modalità Party e Vacanza impostabili

sul dispositivo–

Funzione inclusa

– Funzione non inclusa

*) Nella versione sprovvista di display, l’attivazione della modalità di

risparmio energetico è attivabile tramite la programmazione dell’orario. Il

punto di regolazione per la modalità di risparmio energetico avviene ad

una distanza configurabile dal setpoint impostato sul regolatore.

8.7.2.4 Specifiche tecniche termostati Nea Smart

Termostati

Nea Smart R

Termostati

Nea Smart

Colore

Involucro bianco segnale (RAL 9003);

Schermo display (termostato D) nero,

Involucro posteriore grigio nerastro (RAL 7021)

MaterialeABS (involucro, base, manopola)

PMMA (pannello del termostato D)

Alimentazione

2 batterie alcaline LR03 AAA,

durata della vita

della batteria >2 anni

24V mediante linea

bus, protetto da inversione

di polarità

Grado/Classe di protezione IP20 / III

Comunicazione

Tecnologia wireless

868 MHz, ca.

25 m di portata in edifici

Tecnologia bus,

protetto da inversione

di polarità bus a 2 fili,

lunghezza linea max.

500 m

Larghezza x Altezza

x Profondità

Termostato D: 86 x 86 x 26,5 mm

Termostato: 86 x 86 x 25,5 mm

Dimensioni display

(Termostato D)

Range di visibilità del display:

H x L: 40 x 60 mm

Range di settaggioTermostato D: da 5 a 30 °C

Termostato: da 10 a 28 °C

Temperatura ambiente 0...50 °C

Range umidità ambiente da 5 a 80%, non condensa

Ambito di utilizzo in locali chiusi

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165

8.7.2.5 Sensore remoto Nea Smart

Fig. 8-10 Sensore remoto Nea Smart

Ai termostati ambiente Nea Smart con display – termostati D Nea

Smart e termostati D Nea Smart R – è possibile collegare il sensore

remoto Nea Smart. Il sensore è configurabile come sensore di

temperatura del pavimento o sensore di temperatura dell’ambiente.

Come sensore di temperatura del pavimento può essere utilizzato per

la conservazione della temperatura minima del pavimento in modalità

riscaldamento. Se configurato come sensore di temperatura dell’ambi-

ente, sostituisce il sensore integrato nel sistema di regolazione della

temperatura ambiente, permettendo di installare il sistema di

regolazione della temperatura ambiente in un altro locale.

Ingresso del termostato D Nea Smart (R) può essere utilizzato anche

per collegare il contatto libero da potenziale di un rilevatore del punto

di rugiada. Collegando il contatto, viene attivato l’allarme del punto di

rugiada e il sistema di raffrescamento della zona controllata dal

termostato viene arrestato.

Dati tecnici sensore remoto Nea Smart

Lunghezza 3 m

Diametro sensore 5 mm

Range temperatura utilizzo 0...50 °C

Grado di protezione IP67

8.7.2.6 Azionatore elettrotermico 230V / 24V

Fig. 8-11 Azionatore elettrotermico

Gli azionatori elettrotermici REHAU a 230V vengono utilizzati per il

sistema Nea Smart R (versione wireless), mentre gli azionatori REHAU

a 24V vengono utilizzati per il sistema Nea Smart (versione via cavo).

Caratteristiche:

- Azionatore elettrotermico, normalmente chiuso

- Efficienza energetica

- Montaggio semplice

- Possibilità di installazione a testa in giù

- “Funzione First Open” per modalità di riscaldamento di superficie in

fase di costruzione (prima del montaggio del termostato)

- Possibilità di adattarsi a differenti valvole e collettori

- Grado di protezione IP54

- Disponibile in versione 24V o 230V

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8.7.2.7 Base Nea Smart R 230V / Base Nea Smart 24V

Fig. 8-12 Base Nea Smart R 230V

- Possibilità di connettere un massimo di 8 termostati Nea Smart R e

Nea Smart

- Controllo di 12 azionatori elettrotermici 24V (Base Nea Smart) e 12

azionatori elettrotermici 230V (Base Nea Smart R)

- Installazione ed uso semplici ed intuitivi

- Interfaccia Ethernet standard per l’integrazione del sistema nella

rete domestica

- Funzione Smart Start per l’ottimizzazione continuata del punto di

inizio del riscaldamento dopo la fase di riduzione

- Possibilità di ampliamento del sistema fino ad un massimo di altre 6

stazioni base via radio (solo in versione wireless) o tecnologia

sistema bus

- Collegamenti per pompa, termostato di limitazione temperatura e

rilevatore del punto di rugiada

- Morsettiera senza viti di fissaggio con sistema di collegamento a

morsetto/spina

- Fissaggio su barra DIN

Fig. 8-13 Base Nea Smart R 24V

Funzionamento

La base Nea Smart R 230V (versione wireless) e la base Nea Smart

24V (versione via cavo) sono le unità centrali e intelligenti, a cui è

possibile connettere un massimo di 8 termostati. Alle basi si collegano

gli azionatori REHAU per le valvole del collettore per impianti di

riscaldamento. Le basi permettono la connessione alla pompa del

circuito di riscaldamento, i generatori di calore e di freddo, il termosta-

to di limitazione temperatura e il rilevatore del punto di rugiada.

Mediante l’ingresso/la funzione CO è possibile selezionare la modalità

"riscaldamento" o "raffrescamento". La configurazione della base si

effettua mediante il display (per i termostati che ne sono dotati) così

come, l’interfaccia Ethernet standard viene collegata ad un computer

portatile o tramite connessione della base al router via LAN o WLAN

nella rete domestica.

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167

Ampliamento del sistema mediante unità Slave

È possibile collegare un massimo di 7 basi mediante sistema bus o a

scelta nella versione wireless anche senza cavi.

All’interno di un sistema vengono scambiate le informazioni generali:

- Modalità di funzionamento “riscaldamento” o “raffrescamento”

- Attivazione pompa del circuito di riscaldamento

- Attivazione generatore di calore

A Ogni base dispone di un server web dedicato. La scelta della

base per l’accesso a Internet (accesso remoto) è possibile

mediante l’inserimento di una password protetta sul portale REHAU.

Specifiche tecniche generali della base Nea Smart R 230V e della base Nea Smart 24V

Base Nea Smart R 230V Base Nea Smart 24V

Comunicazione con i termostati Nea Smart Wireless, banda SRD a 868 MHz Bus a 2 fili, protetto da inversione di polarità

Numero di termostati per base 8

Numero di azionatori per base 12 azionatori 230V 12 azionatori 24V

Possibilità di connessione azionatori 4 x 2 azionatori/canale, 4 x 1 azionatori/canale

Max. carico nominale di tutti gli azionatori 24W

Tensione operativa in scarica 2,4W 1,4W

Messa in sicurezza T4AH, 5 x 20 mm T2A, 5 x 20 mm

Classe di protezione II

Grado di protezione IP20

Temperatura ambiente consentita da 0 °C a 60 °C

Temperatura di conservazione consentita da -25 °C a 70 °C

Umidità ambiente da 5 a 80 %, non condensa

Larghezza x Altezza x Profondità 290 x 52 x 75 mm 370 x 52 x 75 mm

Ambito di utilizzo In locali chiusi

Fig. 8-14 Sistema con 4 basi complessivamente, collegamento delle basi mediante sistema bus (1), allacciamento delle basi al router mediante cavi di rete (2)

Tab. 8-1 Specifiche tecniche della base Nea Smart R 230V e della base Nea Smart 24V

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168

8.7.3 Indicazioni per la progettazione

8.7.3.1 Nea Smart (sistema via cavo, tecnica bus)

A Il sistema Nea Smart via cavo richiede solo una linea a 2 fili per

la comunicazione del termostato Nea con la base Nea Smart. È

possibile scegliere qualunque topologia (eccetto quella ad anello). La

polarità non interferisce nella connessione del termostato ambiente.

Linee consigliate:

Da basi Nea Smart a termostati Nea Smart:

Linea consigliata: I (Y) St Y 2 x 2 x 0,8 mm

consentita anche: Linea esistente con almeno 2 fili

purché nel rispetto delle specifiche norme

e regolamentazioni nazionali!

Da basi Nea Smart a basi Nea Smart:

Linea da usare: I (Y) St Y 2 x 2 x 0,8 mm

Collegare lo schermo su entrambi i lati

con la massa del dispositivo (GND)

Da basi Nea Smart a Router:

Cavo di rete

Utilizzo di linee esistenti (ristrutturazione)

B In caso di utilizzo del cablaggio esistente di un termostato

ambiente a 24V o 230V installato precedentemente, è

assolutamente fondamentale assicurarsi che le linee esistenti vengano

conseguentemente scollegate dall’alimentazione elettrica. Non è

consentito portare in una linea una tensione di alimentazione di 230V

e 24V.

8.7.3.2 Nea Smart R (sistema wireless, tecnica radio)

L’intercollegamento delle basi Nea Smart R è possibile in modalità

wireless o mediante una linea di comunicazione come nella versione

via cavo. Se si prevedono difficoltà relative al raggio di copertura, è

consigliabile optare per la versione via cavo. È possibile che talune

condizioni di costruzione sfavorevoli determinino una riduzione

del raggio di copertura dei componenti radio previsto di 25 m.

A Per rilevare la formazione di condensa nella modalità di

raffreddamento, occorre considerare l’applicazione di rilevatori

del punto di rugiada nei punti critici dell’impianto.

Fig. 8-15 Topologia lineare Fig. 8-16 Topologia a stella

Fig. 8-17 Topologia ad albero Fig. 8-18 Topologia mista

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169

8.7.3.3 Scambio di dati in un sistema multibase

Fig. 8-19 Scambio di dati tra Master e Slave

La base cosiddetta Master viene impostata dalla configurazione.

Essa trasmette la modalità di funzionamento riscaldamento/raffresca-

mento (1) a tutte le basi Slave collegate. Essa riceve ed elabora i

segnali di richiesta dalle basi Slave per il regolatore delle pompe e del

generatore di calore e di freddo (2).

8.7.3.4 Possibilità di collegamento alle basi

Uscite:

- Circuito di riscaldamento

Per il circuito di riscaldamento è disponibile un contatto libero da

potenziale. Nella configurazione si possono impostare:

- Pompa ad elevata efficienza o standard

- Circuito di riscaldamento per l’intero impianto (generale) o locale

(ad un distributore)

- Tempi di durata

- Funzione di protezione delle pompe

- Generatore di calore/Generatore di freddo/Funzione pilota CO

Contatto libero da potenziale. È possibile configurare lo sfasamento

temporale e il tempo di coda del generatore di calore e di freddo.

L’uscita del generatore di caldo/di freddo nel Master viene attivata in

ciascun regolatore di calore e di freddo presente nell’intero impianto.

L’uscita del generatore di calore/di freddo nelle basi Slave si attiva

soltanto tramite comando su questa unità (generatore di calore/di

freddo locale, decentrato).

L’uscita può essere definita anche come segnale di commutazione

caldo/freddo per altri dispositivi (funzione pilota).

Ingressi:

- Termostato di limitazione temperatura

All’attivazione del termostato di limitazione temperatura, vengono

chiuse tutte le valvole del collettore per impianti di riscaldamento

collegati alle relative basi.

- Timer esterno (ECO)

Ingresso libero da potenziale. Mediante la chiusura di un contatto

libero da potenziale, tutti i locali delle rispettive basi non controllati

da un programma temporale interno vengono portati al modo

ridotto.

- Rilevatore del punto di rugiada

Ingresso libero da potenziale. Mediante la chiusura di un contatto

libero da potenziale, si attiva l’allarme di condensazione e tutte le

valvole del collettore per impianti di riscaldamento collegate alle

relative basi vengono chiuse.

- Segnale di commutazione Riscaldamento/Raffrescamento (CO)

Ingresso libero da potenziale nel Master. Il segnale commuta l’intero

sistema in modalità “Raffrescamento”:

- Tutte le basi Nea Smart collegate vengono commutate nella stessa

modalità.

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8.7.4 Installazione

B L’impianto elettrico deve essere realizzato in conformità con le

normative nazionali vigenti e con l’azienda elettrica locale di

distribuzione dell’energia. Queste istruzioni richiedono una speciale

competenza e abilitazione che corrisponda ad una delle seguenti

professioni: installatori elettrici o ingegneri elettrici, in accordo con le

norme internazionali e le equivalenti professioni del quadro normativo

nazionale.

- L’installazione del termostato può essere effettuata su scatole di

derivazione da incasso a norma DIN 49073 o direttamente su muro.

- La manutenzione delle basi Nea Smart deve avvenire in piena

sicurezza personale.

Posizione di installazione

Per garantire un funzionamento privo di problemi ed un controllo

efficace, il termostato ambiente Nea Smart deve essere montato ad

una distanza di 130 cm dal pavimento in una zona priva di correnti

d’aria.

Fig. 8-20 Posizioni di installazione del termostato ambiente non idonee

- Si prega di non installare il termostato vicino a fonti di calore, dietro

a tende, né esposto alla luce diretta del sole, in zone con alti livelli di

umidità.

- Non posizionare il termostato su una parete esterna.

- Per il cavo di collegamento del sensore remoto viene fornito un cavo

specifico. La posizione del sensore deve essere tale da garantire un

buono scambio termico tra il sensore e l’elemento da controllare.

A I n caso di montaggio diretto a muro, si prega di notare che il

cavo di collegamento passa a 10 mm dal punto centrale del

termostato ambiente.

I manuali di montaggio dei termostati ambiente e delle basi Nea Smart

sono disponibili con le istruzioni per l’uso contenute nella confezione e

sul sito www.rehau.it.

8.7.5 Messa in funzione e test di funzionamento

La messa in funzione si compone dei seguenti passaggi:

1. Test di funzionamento e sblocco dell’azionatore

2. Assegnazione (Pairing) del termostato ambiente

3. Opzionale: Assegnazione di altre basi Nea Smart

4. Opzionale: Collegamento delle basi alla rete domestica

A La procedura per la messa in funzione è identica per

entrambe le versioni Nea Smart, wireless e via cavo.

Per sbloccare la funzione First Open dell’azionatore, tutte le uscite

delle basi Nea Smart vengono attivate dopo l’applicazione della

tensione di esercizio per un periodo di tempo impostabile. Durante

questo periodo, è già possibile l’assegnazione delle singole zone nel

termostato.

Per una più facile verifica dell’assegnazione del termostato, nei primi

30 minuti successivi all’accensione le basi si trovano nella “modalità

installazione”. In questa modalità le basi reagiscono istantaneamente

ai cambiamenti del setpoint nel termostato ai fini di un’immediata

rilevazione dell’assegnazione mediante canale. Tale modalità può

essere avviata anche mediante una verifica successiva del sistema

spegnendo brevemente la tensione di esercizio.

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171

8.7.6 Utilizzo dell’interfaccia integrata

Il sistema Nea Smart può essere utilizzato e controllato mediante

qualsiasi dispositivo collegabile ad internet (PC, laptop, tablet,

smartphone).

L’utente può, dunque, decidere se integrare il sistema esclusivamente

nella rete domestica, impedendone l’accesso dall’esterno

dell’abitazione, oppure con accesso via internet, e quindi da ogni

parte del mondo.

L’accesso al sistema via internet è reso sicuro grazie al server REHAU

e protetto dall’inserimento di Username (nome utente) e Password.

Per permettere l’accesso dall’interno dell’abitazione, occorre

soltanto stabilire una connessione di rete tra la base Nea Smart e il

router, senza ulteriori interventi sulla base. Sulla pagina di configurazi-

one del router si può leggere l’indirizzo IP che il router ha assegnato

alla base Nea Smart.

A In assenza di un cavo di rete nel punto di installazione della base

Nea Smart con il router, è tranquillamente possibile creare una

connessione mediante i componenti disponibili in commercio, che

comunicano tramite la linea di corrente esistente o WLAN.

Per l’attivazione dell’accesso remoto alle basi Nea Smart, sono

necessarie soltanto delle semplici operazioni sulla pagina del sistema

della base Nea Smart e la registrazione sul server REHAU.

L’accesso al sistema dall’esterno della rete domestica è possibile

anche tramite il Vostro fornitore di energia, al fine di individuare

l’origine di un errore in caso di problemi.

Schermate e uso via internet

Accesso da smartphone

Il server della base Nea Smart è in grado di rilevare quando si effettua

l’accesso da smartphone, in modo da ottimizzare la modalità di

visualizzazione. La schermata di accesso mostra la panoramica dei

locali esistenti con l’attuale temperatura ambiente. Qualora il sistema

sia in modo Vacanza, è possibile disabilitare tale modalità.

Fig. 8-21 Selezione dei locali su smartphone

Fig. 8-22 Controllo dei locali su smartphone

Per ogni locale è possibile impostare via smartphone la temperatura

desiderata, la modalità di funzionamento e il programma di durata.

Legenda dei simboli:

modalità programmata (attualmente attivo)

modalità comfort, modalità diurna

modalità ridotta, modalità notturna

Accesso da tablet, PC e laptop

A Tutti i siti qui menzionati sono accessibili via smartphone.

La schermata di riepilogo mostra lo stato attuale della base

Nea Smart. In questo esempio, alla base è stato assegnato il nome

“piano terra”.

Fig. 8-23 Pagina di riepilogo

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172

Nella schermata “piano terra” vengono mostrati i termostati presenti

con le rispettive temperature attuali e desiderate, oltre al programma

di durata definito. Tali parametri sono modificabili. Nella versione

wireless vengono mostrati anche lo stato della batteria e la potenza di

connessione.

Fig. 8-24 Schermata dei locali

Nell’opzione del menù “Setup locale”, vengono definiti i valori della

temperatura per ogni programma per le modalità Riscaldamento e

Raffrescamento, così come la modalità Comfort (diurna) e il modo

ridotto (notturna). In “Attiva modi” è possibile impostare l’attivazione

nel locale di riscaldamento/raffrescamento o solo riscaldamento.

Fig. 8-25 Setup dei locali

Nell’opzione menù “Programma/Vacanza” è possibile modificare i 4

programmi esistenti. Nell’esempio seguente è stato programmato il

modo Vacanza dal 30.03.2015 al 08.04.2015.

Fig. 8-26 Programma/Vacanza

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173

8.8 Sistema di regolazione radiante Nea

Fig. 8-27 Termostato ambiente Nea

Z- Design sviluppato da REHAU

- Display LCD retroilluminato

- Facilità d’utilizzo

- Installazione semplificata

- Elevato comfort

- Disponibile in versione 24V e 230V

8.8.1 Componenti del sistema Nea

- Termostato ambiente Nea H, Nea HT

- Distributore di regolazione Nea H (versione riscaldamento)

- Modulo Timer Nea

- Azionatori elettrotermici a 2 fili

- Azionatori elettrotermici a 4 fili con microinterruttore di fine corsa

Struttura del sistema

Fig. 8-28 Componenti del sistema di regolazione Nea 230V:

Termostato ambiente Nea

Modulo timer Nea

Distributore di regolazione Nea

Azionatore Nea

Il termostato ambiente Nea e gli azionatori elettrotermici sono

collegati al distributore di regolazione Nea. Ad un distributore di

regolazione si possono collegare fino a 12 azionatori elettrotermici

controllati da 6 termostati ambiente Nea. Il Modulo timer Nea

può essere utilizzato per controllare dall’esterno il passaggio dei

termostati ambiente Nea al Modo Ridotto (riduzione impostabile della

temperatura ambiente).

AApplicazione

I componenti del sistema Nea si possono utilizzare per sistemi

di riscaldamento radiante in ambienti chiusi.

Termostato Nea

- Involucro piatto installabile su scatola tonda, da incasso 502 o

direttamente a muro.

- Display retroilluminato.

- Indicazione su display della modalità di funzionamento.

- Comando tramite l’utilizzo di 3 tasti

- Temperatura di setpoint impostabile a intervalli di 0,5°C.

- Range di settaggio da 0°C a 37°C, temperatura di riduzione (Modo

Ridotto) impostabile.

- Al massimo 5 azionatori elettrotermici possono essere comandati da

un termostato Nea.

- Selezione di diversi modi operativi: Automatico, Normale,

Ridotto e OFF.

- I tasti possono essere bloccati.

Funzioni principali dei termostati ambiente Nea

Nea H Nea HT

Modalità riscaldamento

Riduzione della temperatura ambiente

(Modo Ridotto) tramite timer integrato

-

Riduzione della temperatura ambiente

(Modo Ridotto) tramite Modulo timer Nea

Visualizzazione temperatura ambiente

Visualizzazione data e ora -

Impostazione di 3 timer giornalieri -

Modalità Party e Vacanza -

Protezione antigelo e protezione azionatori

Specifiche tecniche del termostato Nea

Nea 230 V Nea 24 V

Colore Coperchio frontale bianco

(RAL 9016) involucro posteriore

grigio antracite (RAL 7016)

Alimentazione 230 V AC ±10

%

24 V AC -10 %

/ +20 %

Assorbimento massimo 0,2 A (carico

resistivo)

1 A (carico

resistivo)

Fusibile T 0,63 A T 1 A

Classif. secondo protezione

contro scosse elettriche

Classe II Classe III

N° max azionatori elettrotermici

collegabili

5 azionatori elettrotermici REHAU

Grado di protezione IP 30

Protezione antigelo 5 °C

Dimensioni frontali 88 x 88 mm

Dimensioni posteriori 75 x 75 mm

Spessore 26 mm

Temperatura di stoccaggio Da -20 °C a +60 °C

Condizioni di esercizio Da 0 °C a +50 °C

Impiego In ambienti chiusi

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174

Distributore di regolazione Nea

Fig. 8-29 Distributore di regolazione Nea 230 V

Tipo Modalità di

funzionamento

Fusibile

integrato

Distributore di regolazione Nea

H 230 V

Riscaldamento T 4 A H

Distributore di regolazione Nea

H 230 V1)

Riscaldamento T 4 A H

Distributore di regolazione Nea

H 24 V

Riscaldamento T 2 A

Distributore di regolazione Nea

H 24 V1)

Riscaldamento T 2 A

1) senza modulo pompa integrato

Tab. 8-2 Versioni

Z- Per la connessione di un massimo di 6 termostati Nea e 12

azionatori elettrotermici da 230 V AC o 24 V AC

- Morsettiera senza viti di fissaggio con sistema di collegamento a

morsetto/spina

- Disponibile anche con modulo pompa integrato

- Per fissaggio su guide standard o fissaggio a parete in armadio di

distribuzione

- Possibilità di impostare il Modo Ridotto dall’esterno per 2 program-

mi di riscaldamento con timer esterno

- Antistrappo integrato

- Morsetti disposti in modo chiaro e visibile.

Specifiche tecniche dei distributori di regolazione

Distributore di

regolazione Nea H

230 V

Distributore di

regolazione Nea H

24 V

Colore Involucro posteriore: grigio scuro simile

a RAL 7021;

Coperchio frontale: grigio simile

a RAL 7035

Alimentazione 230 V AC 24 V AC *)

Corrente di attivazione

per relè pompa **)

Potenziale libero, relè, 230 V AC: 5A;

24 V DC: 1A

Fusibile T 4 A H T 2 A

Classif. secondo protezione

contro scosse elettriche

Classe II Classe III

Numero max. di termostati 6

Numero max di azionatori

elettrotermici

12 azionatori elettrotermici

Numero di terminali per i

programmi orari ***)

2

Grado di protezione IP 20

Protezione antigelo 5 °C

Dimensioni, A x L x P 74 mm x 300 mm x 40 mm

Temperatura ambiente 0 – 60 °C

Umidità relativa Max. 80%, non-condensante

Impiego In ambienti chiusi

*) Necessario un trasformatore a 24 V opportunamente dimensionato.

** Solo nella versione con modulo pompa.

***) Richiesto modulo Timer Nea.

Modulo Timer Nea

Fig. 8-30 Modulo Timer Nea

La funzione di timer è integrata all’interno di Nea HT. I termostati H, HT

possono essere attivati anche dall’esterno attraverso il Modulo Timer Nea.

Il Modulo Timer permette il controllo centralizzato settimanale del

Modo Ridotto per tutti i termostati ambiente collegati al distributore di

regolazione. Ogni termostato ambiente Nea può essere assegnato ad

uno dei due programmi settimanali del Modulo Timer.

Specifiche tecniche Modulo Timer Nea

Alimentazione 230 V AC

Intervalli memorizzabili 84

Carica di riserva 10 anni

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175

Azionatori elettrotermici a 2 fili

Z- Azionatore elettrotermico, normalmente chiuso

- Visualizzazione dello stato di apertura

- Facilità di installazione

- Funzione di prima apertura per avviare il circuito radiante in fase di

costruzione (prima dell’installazione del regolatore)

- Possibilità di adattarsi a differenti valvole e collettori

- Disponibile in versione 24 V o 230 V

Specifiche tecniche

Versione 230 V Versione 24 V

Alimentazione 230 V, AC +10%...

-10%, 50/60 Hz

24 V, AC, +20% …

-10%, 0 - 60 Hz

Corrente di attivazione 300 mA per max.

200 ms

250 mA per max.

2 min

Tensione operativa 1,8 W

Versione Normalmente chiusa (NC)

Ciclo di apertura/

chiusura

circa 3 min

Corsa azionatore 3,5 mm

Forza azionatore 100 N ±5 %

Temperatura operativa Da 0°C a 50°C

Grado di protezione/

classe

IP 54/ Classe II

Cavo 2 x 0,5 mm², lunghezza 1 m

Dimensioni 50 x 51 x 38 mm (L x A x P)

Azionatori elettrotermici a 4 fili con microinterruttore di fine corsa

Z- Azionatore elettrotermico con microinterruttore di fine corsa,

normalmente chiuso

- Visualizzazione dello stato di apertura: led verde > azionatore

alimentato; led blu > aperto

- Facilità di installazione

- Possibilità di adattarsi a differenti valvole e collettori

- Grado di protezione IP 54

- Disponibile in versione 24 V o 230 V

Specifiche tecniche

Versione 230 V Versione 24 V

Alimentazione 230 V, AC +10%...

-15%, 50/60 Hz

24 V, AC, +20% …

-15%, 0 - 60 Hz

Corrente di attivazione 300 mA per max.

200 ms

250 mA per max.

2 min

Tensione operativa 1,8 W

Versione Normalmente chiusa (NC) con

microinterruttore di fine corsa

Ciclo di apertura/

chiusura

circa 75 sec Circa 3 min

Corsa azionatore 3,5 mm

Forza azionatore 100 N ±5 %

Temperatura operativa Da 0°C a 50°C

Grado di protezione/classe IP 54/ Classe II

Cavo 4 x 0,5 mm², lunghezza 1 m

Dimensioni 50 x 51 x 38 mm (L x A x P)

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176

8.8.2 Cablaggio

AA seconda del tipo di termostato e delle funzioni desiderate, è

necessario utilizzare dei cavi con il seguente numero di fili:

Riscaldamento

H HT

Senza timer esterno 3 3

Con timer esterno 4 4

Si noti che con l’utilizzo di un cavo con conduttore di protezione PE di

messa a terra, il cavo di protezione (giallo/verde) può essere utilizzato

solo per la messa a terra!

Quando si collega il termostato Nea, il conduttore di protezione non

deve essere utilizzato.

Per il cablaggio dei termostati Nea H e HT è raccomandato un cavo

a 4 fili (un conduttore è destinato all’eventuale segnale di un timer

esterno).

Cavi e sezioni consigliati

Nea H / Nea HT

24 V / 230 V NYM-O 4x1,5

In alternativa

per 24 V1)

Cavo a 4 fili Sezione almeno 1 mm² (fino a 40 m)

Sezione almeno 1,5 mm² (fino a 70 m)

1) Si consiglia di utilizzare per il sistema a 24V i fili a conduttore rigido perché possono

essere collegati senza capicorda direttamente alla morsettiera.

- L’installazione del termostato può essere effettuata su scatole di de-

rivazione da incasso a norma DIN 49073 o direttamente sul muro.

- Deve essere previsto un fusibile dedicato al solo distributore di

regolazione.

- Per installazioni in bagni o ambiente simili, (come riportato nella

DIN VDE 100 foglio 701) si dovrebbe preferibilmente utilizzare un

sistema a 24V.

Posizione di installazione

Per garantire un funzionamento privo di problemi e un controllo

efficace, il termostato ambiente Nea deve essere montato a una

distanza di 130 cm dal pavimento in una zona priva di correnti d’aria.

130cm

- Si prega di non installare il termostato vicino a fonti di calore,

dietro a tende e esposto alla luce diretta del sole, in zone con alti

livelli di umidità.

- Non posizionare il termostato su una parete esterna (chiusura

verticale).

- Per il cavo di collegamento del sensore remoto, viene fornito un cavo

specifico. La posizione del sensore deve essere tale da garantire un

buono scambio termico tra il sensore e l’elemento da controllare.

AIn caso di montaggio diretto a muro, si prega di notare che il

cavo di collegamento passa a 19 mm dal punto centrale del

termostato ambiente.

8.8.3 Possibili schemi di applicazione

Fig. 8-31 Componenti del sistema di regolazione Nea 230 V

1 Termostato Nea

3 Azionatori elettrotermici

2 Distributore di regolazione Nea

4 Modulo Timer Nea

Il termostato Nea, gli azionamenti termici e il Modulo Timer Nea

(opzionale) sono collegati al distributore di regolazione Nea. Il

distributore di regolazione Nea rende possibile un cablaggio del

sistema sicuro e ben visibile nell’armadio dei collettori. Al distributore

di regolazione possono essere collegati fino a 6 termostati e 12

azionatori. Per il controllo centralizzato del passaggio al Modo Ridotto,

può essere utilizzato il Modulo Timer esterno (opzionale).

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177

8.9 Sistema di regolazione RAUMATIC HC BUS

Z- Adatto a tutti i sistemi radianti di riscaldamento/raffresca-

mento e relative combinazioni

- Adatto per applicazioni residenziali e commerciali

- Struttura modulare, flessibile ed espandibile

- Controlla fino a 500 ambienti, fino a 50 temperature di mandata

- La tecnologia Bus garantisce velocità di installazione e cablaggio

- Garantisce un elevato comfort tramite:

- una modalità di funzionamento totalmente automatica

- integrazione di deumidificatori e fan coil

- controllo delle temperature nei sistemi di riscaldamento e/o raffre-

scamento radiante (pavimento, parete, soffitto)

- Alta efficienza energetica tramite autoregolazione delle fasi di riscal-

damento e raffrescamento

- Facile configurazione e pratico utilizzo

- Visualizzazione opzionale via browser Web

- Disponibili schede di comunicazione per BMS (sistemi domotici)

Applicazioni

Il sistema di regolazione REHAU RAUMATIC HC BUS può essere

utilizzato per i sistemi di riscaldamento e raffrescamento in edifici

residenziali e commerciali (es. termoregolazione masse di cemento).

Il sistema ha le seguenti funzioni:

- Attivazione di impianti di riscaldamento e raffrescamento

- Regolazione di umidità e temperatura

- Controllo delle temperature di mandata

- Richiesta di riscaldamento e raffrescamento a caldaia, chiller o

pompa di calore.

Descrizione del sistema

RAUMATIC HC BUS è un sistema di regolazione basato sulla

tecnologia Bus. Tutti i componenti sono connessi via Bus con una

conseguente riduzione dell’impegno per il cablaggio in impianti di

grandi dimensioni.

Grazie alla sua struttura modulare, il sistema garantisce soluzioni

convenienti sia per edifici residenziali che per uffici.

Un HC BUS Manager controlla un segmento, che può essere

composto da un massimo di 50 locali. Il numero massimo di ambienti

configurabili dipende da quanti componenti addizionali sono installati,

come ad esempio deumidificatori o fan coil.

In grandi installazioni si possono aggiungere altri HC BUS Manager

che funzionano come moduli Slave.

Ogni modulo Slave addizionale aggiunge al sistema lo stesso numero

di connessioni del HC BUS Manager.

Il sistema è espandibile fino ad un massimo di 1 modulo Master

e 9 moduli Slave.

8.9.1 Componenti del sistema

HC BUS Manager

Fig. 8-32 HC BUS Manager

HC BUS Manager è l’unità di controllo principale per un segmento

dell’installazione. In ambito residenziale è sufficiente un solo segmento

e quindi è necessario adottare un solo HC BUS Manager. Per impianti

come grandi edifici per uffici o complessi alberghieri, il sistema può

essere ampliato fino ad un massimo di 9 HC BUS Manager.

HC BUS Room Unit

Fig. 8-33 HC BUS Room Unit

HC BUS Room Unit è la sonda di temperatura ed umidità ambiente.

Si può installare in ambienti riscaldati e/o raffrescati. Attraverso

la manopola e il display retroilluminato, l’utente può modificare

la temperatura ambiente fino alla successiva riattivazione di un

programma giornaliero. Il tasto “mode” permette di passare dalla

modalità “Normale” alla modalità “Ridotto”. Con il tasto “standby” si

può disattivare temporaneamente il riscaldamento o il raffrescamen-

to. Il tasto ventilazione” può attivare un fan coil/integrazione colle-

gata a quel locale. Questa funzione si può associare, ad esempio,

ad un deuclimatizzatore REHAU: la funzione integrazione può essere

gestita in raffrescamento anche manualmente attraverso il tasto

ventilazione.

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178

Modulo di controllo HC BUS Manager

I moduli di controllo HC BUS Manager possono essere utilizzati con

due finalità:

Modulo-V: con quattro contatti puliti per azionatori elettrotermici,

deumidificatori, deuclimatizzatori e fan coil o valvole di

zona.

Modulo-FT: per il controllo completo di un circuito miscelato (con-

senso pompa, valvola miscelatrice e sonde di mandata

e ritorno).

Struttura del sistema

Il sistema può controllare da 1 a 10 segmenti. Ciascun segmento è

controllato da un 1 HC BUS Manager e dunque è un’unità operativa

indipendente. Il HC BUS Manager del segmento 1 è considerato

come modulo Master e quindi coordina il funzionamento dell’intero

sistema.

I segmenti opzionali dal 2 al 9 sono controllati dal HC BUS Manager

e funzionano come moduli Slave.

Struttura della linea Bus

HC BUS Manager controlla i dispositivi “HC BUS Room Unit” e i

“Moduli di controllo HC BUS Manager” (Modulo-V / Modulo-FT)

attraverso una linea detta Field Bus. I HC BUS Manager comuni-

cano attraverso una linea detta Master/Slave Bus. Il Master/Slave

Bus è la linea di collegamento tra i differenti segmenti.

Il seguente schema mostra una configurazione Bus con un modulo

Slave (2 segmenti).

Fig. 8-34 Schema del sistema e configurazione Bus

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179

8.9.2 Funzionamento del sistema

Indicazioni generali sul funzionamento del sistema

Il sistema HC RAUMATIC BUS controlla tutti i componenti dell’impianto

di raffrescamento e riscaldamento.

Le seguenti funzioni sono previste dal sistema:

- Controllo della temperatura di mandata di differenti sistemi

- Controllo delle temperature degli ambienti

- Gestione dei livelli di umidità con i deumidificatori

- Controllo dei fan coil

- Attivazione della caldaia e del chiller

I setpoint delle temperature ambiente e dei programmi orari dei deu-

midificatori e dei fan coil sono controllati dai programmi orari.

In modalità automatica, il sistema sceglie la modalità operativa (neu-

trale/riscaldamento/raffrescamento) valutando le condizioni ambien-

tali. La modalità operativa può anche essere controllata manualmente

dall’utente.

VBagni, cucine e ambienti simili non devono essere raffrescati.

Dato che in questi ambienti l’umidità può aumentare veloce-

mente, il rischio di condensa sulle superfici raffrescanti è alto.

Questa indicazione deve essere osservata durante la fase di configu-

razione.

8.9.2.1 Selezione modalità operative

Modalità automatica

In questa modalità il sistema commuta automaticamente la modalità

neutrale / riscaldamento / raffrescamento valutando le condizioni

ambientali esterne.

Modalità manuale

Le modalità operative “Solo riscaldamento” e “Solo raffrescamento”

funzionano semi-automaticamente. Il sistema attiva la modalità ope-

rativa quando le condizioni ambientali lo richiedono.

In modalità “Riscaldamento manuale” e “Raffrescamento manuale”

l’attivazione del sistema avviene indipendentemente dalle condizioni

ambientali.

La protezione antigelo, invece, è sempre garantita.

8.9.2.2 Controllo della temperatura di mandata

La temperatura di mandata del primo circuito miscelato è controllata

dal HC BUS Manager (Master o Slave). Ciascuna delle 4 ulteriori tem-

perature di mandata può essere controllata da un Modulo-FT. Un HC

BUS Manager può gestire un massimo di 5 temperature di mandata.

Le modalità operative delle temperature di mandata possono essere

configurate per ciascun sistema di riscaldamento e raffrescamento

radiante:

- a pavimento

- a parete

- a soffitto

- termoregolazione di masse di cemento (BKT, TABS)

Il circuito a bassa temperatura può essere configurato anche unicamen-

te per la funzione di riscaldamento o per quella di raffrescamento.

I circuiti miscelati sono attivati solamente quando uno dei locali colle-

gati al circuito miscelato richiede energia per riscaldare o raffrescare.

Modalità riscaldamento

In modalità riscaldamento, il setpoint della temperatura di mandata

è calcolato in base ad un parametro legato al circuito miscelato, alla

temperatura esterna filtrata e all’influenza dei locali pilota è possibile

personalizzare le curve climatiche.

Modalità raffrescamento

In modalità raffrescamento, il setpoint della temperatura di mandata

è calcolato in base alla parametrizzazione del circuito e sul più alto

punto di rugiada rilevato dalle sonde ambiente. E’ possibile persona-

lizzare la parametrizzazione di ciascun circuito miscelato.

8.9.2.3 Controllo della temperatura dei locali

I setpoint dei locali (in modo Normale o Ridotto) sono definiti e con-

trollati separatamente attraverso i programmi orari settimanali.

L’utente può cambiare manualmente la modalità operativa e i setpoint

attraverso la manopola e i tasti del HC BUS Room Unit. Qualsiasi

cambio di setpoint rimane valido fino alla successiva riattivazione di

un programma orario.

Riscaldamento e raffrescamento possono essere effettuati tramite

differenti sistemi radianti nella stessa stanza. Per esempio, nella

medesima stanza si possono gestire pavimento e parete radianti in

riscaldamento/raffrescamento e soffitto radiante in raffrescamento.

La modifica dei setpoint dalle HC BUS Room Unit può essere anche

limitata ad un range o bloccata: ad esempio in uffici o camere da

letto dei bambini.

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180

8.9.2.4 Ottimizzazione della fase di avvio di

riscaldamento/raffrescamento

Nei programmi orari settimanali l’utente specifica gli intervalli di atti-

vazione per il modo Normale. Questo significa che l’utente non deve

preoccuparsi del tempo richiesto dal sistema per passare dal modo

Ridotto a quello Normale e quindi raggiungere le condizioni di comfort.

Infatti il sistema determina, automaticamente per ciascuna stanza,

il momento ideale di avvio della fase di riscaldamento o di raffresca-

mento per raggiungere il setpoint senza anticipi o ritardi.

Il sistema ricalcola ogni giorno la durata di questa fase, adattando

automaticamente il suo funzionamento alle condizioni ambientali.

8.9.2.5 Deumidificazione

Ad ogni locale può essere assegnato un deumidificatore (oppure lo

stesso deumidificatore può servire più locali). Il deumidificatore è

attivato in base al livello di umidità relativa e al punto di rugiada, ma

solamente quando i programmi orari lo consentono.

La deumidificazione al di fuori dei programmi orari può essere confi-

gurata per una seconda soglia di umidità relativa.

I Moduli-V gestiscono il funzionamento dei deumidificatori.

8.9.2.6 Funzionamento dei fan coil/integrazione

Ogni ambiente può essere dotato di fan coil.

I fan coil possono essere impostati per:

- riscaldamento

- raffrescamento

- riscaldamento e raffrescamento.

I fan coil vengono attivati solo in modo “Normale”, quando la tempe-

ratura della stanza è al di fuori di una banda di tolleranza regolabile

attorno alla temperatura di setpoint del medesimo locale.

Con il tasto “Ventilazione” dei controller Room Unit, i fan coil possono

essere attivati manualmente dall’utente anche quando la temperatura

è al di fuori di una banda di tolleranza attorno al setpoint.

Mentre il fan coil è attivato, il tasto “Ventilazione” permette di mante-

nere attiva la funzione per 30 minuti.

I Moduli-V gestiscono il funzionamento dei fan coil.

8.9.2.7 Visualizzazione / controllo remoto

La scheda opzionale HC BUS Web Card offre una comoda visua-

lizzazione e regolazione del sistema via browser web con un PC o

smartphone, direttamente dal interno dell’edificio o tramite controllo

remoto. L’interfaccia grafica è già stata precaricata nella scheda.

Attraverso questa opzione il proprietario della casa può controllare lo

stato del sistema di riscaldamento e raffrescamento o attivare una

modalità operativa in qualsiasi parte del mondo si trovi.

La Web Card può essere utilizzata dalle società di manutenzione per

controllare il funzionamento del sistema, analizzare i problemi riscon-

trati dall’utente e ottimizzare il funzionamento del sistema regolando i

parametri.

Attraverso la funzione di registrazione dei dati si può effettuare una

dettagliata analisi del funzionamento del sistema.

Sono disponibili anche la Serial Card e la KNX Card per l’interfaccia

con i sistemi BMS (controllo domotico).

8.9.2.8 Limiti del sistema

Si possono connettere fino a 9 HC BUS Manager (Slave) per controlla-

re fino a 500 locali. Fino a 15 moduli di controllo possono comunicare

con un HC BUS Manager.

Considerando che:

- i Moduli-V (responsabili del controllo degli azionatori elettrotermici)

sono normalmente installati all’interno della cassetta del collettore.

- ogni Modulo-V ha 4 uscite digitali.

- ogni uscita digitale può controllare fino a 12 azionatori. elettrotermi-

ci da 24V a 230V.

Il totale delle stanze che possono essere controllate può essere ridotto

in base alla struttura dell’impianto.

L’esempio mostra alcune possibili configurazioni di un HC BUS Mana-

ger e 15 moduli di controllo.

Esempio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

N° temperature di mandata 1 1 1 1 2 2 2 2 3 3

Locali 50 44 36 30 32 28 36 26 16 26

Deumidificatori 0 8 8 0 8 0 10 10 10 0

Fan coil *) 0 0 8 30 8 28 0 10 16 26

*) I deumidificatori con funzione di raffrescamento integrativo sono considerati come fan coil

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181

Pozzetto ad immersione IS-HC

Fig. 8-37 Pozzetto ad immersione IS-HC

Per sonde di temperatura mandata / ritorno FRT-HC.

Sonda di temperatura mandata / ritorno FRTC-HC (a contatto)

Fig. 8-38 Sonda di temperatura mandata / ritorno FRTC-HC

Sensore di temperatura cavo NTC. Può essere installata a contatto del

tubo di mandata/ritorno.

ALe sonde di temperatura di ritorno possono essere utilizzate

per controllare la temperatura degli elementi riscaldati/

raffrescati che sono alimentati dal sistema.

Ogni Modulo-V può accogliere fino a 4 sonde di temperatura di

ritorno.

Per ogni sonda può essere definita una temperatura minima e

massima per la modalità di riscaldamento e una temperatura minima

per la modalità di raffrescamento.

8.9.3 Sonde e accessori

Sonda di temperatura esterna AT-HC

Fig. 8-35 Sonda di temperatura esterna AT-HC

Una sonda di temperatura esterna è necessaria per il funzionamento

del sistema. Il sensore deve essere connesso al HC BUS Manager che

funziona da Master del sistema. La sonda non deve essere

esposta direttamente al sole o ad altri fattori che ne influenzino il

funzionamento.

Sonda di temperatura mandata / ritorno FRT-HC (a immersione)

Fig. 8-36 Sonda di temperatura mandata / ritorno FRT-HC

Per ogni temperatura di mandata deve essere prevista una relativa

sonda di controllo. Per migliorare il funzionamento, è raccomandata

un’ulteriore sonda per la temperatura di ritorno. Per queste sonde è

necessario un pozzetto ad immersione.

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182

HC BUS Manager o ai Moduli V/FT. In presenza di condensa

il contatto che normalmente è chiuso, viene rilasciato. Il

raffrescamento del circuito associato viene fermato e viene attivato

il deumidificatore(i) collegato a quel locale. La sua applicazione è

consigliata in un sistema a soffitto o parete.

Valvola miscelatrice a 3 vie MV

Fig. 8-42 Valvola miscelatrice a 3 vie MV

Regola la temperatura di mandata attraverso la miscelazione con

acqua proveniente dal circuito di ritorno. Fornita completa di attuatore

elettrico alimentato a 24V CA/CC, con controllo 0-10V.

Sono disponibili i seguenti diametri:

- valvola miscelatrice a 3 vie MV 20

Diametro nominale DN 20, valore kvs 5,0 m³/h

- valvola miscelatrice a 3 vie MV 25

Diametro nominale DN 25, valore kvs 6,5 m³/h

Transformatori VA

Per la scelta dei trasformatori di sicurezza 230 Vac / 24 Vac secondo

la norma EN 61558, per l’alimentazione dei seguenti componenti:

- HC BUS Manager 8VA

- Modulo di controllo HC BUS Manager 8VA

- HC BUS Room Unit nella linea Field Bus 2VA

- Azionatori elettrotermici a 24V (circa 1,5VA ciascuno)

ALa tensione di alimentazione dei dispositivi di controllo deve

essere indipendente dall’alimentazione dei dispositivi attivati

direttamente dal sistema di regolazione, ad esempio gli azionatori

elettrotermici.

VLa potenza richiesta deve essere calcolata con attenzione.

Evitare il sovraccarico dell’alimentazione ammessa.

Questa potrebbe causare danni irreversibili al trasformatore.

Sonda di temperatura ambiente RT-HC /

Sonda di temperatura e umidità ambiente HT-HC

Fig. 8-39 Sonda di temperatura e umidità ambiente HT-HC

Le sonde di temperatura RT-HC possono essere utilizzate in

combinazione con HC BUS Manager e Moduli-V al posto dei HC BUS

Room Unit.

Questa scelta ha senso per i locali dove non è necessario e non

è richiesto modificare il setpoint della temperatura. Le sonde di

temperatura ambiente RT-HC (senza sensore umidità) non dovrebbero

essere usate in ambienti raffrescati.

Le sonde di temperatura e umidità HT-HC possono essere utilizzate solo in

combinazione con HC BUS Manager utilizzando gli schemi predefiniti.

Display D-HC

Fig. 8-40 Display D-HC

Il display semigrafico D-HC è opzionale e può essere utilizzato in

aggiunta al display integrato nel HC BUS Manager.

Segnalatore di condensa TPW

Fig. 8-41 Segnalatore di condensa TPW

Il segnalatore di condensa TPW è indispensabile per il rilevamento

della condensa dei punti critici della tubatura.

Al massimo 30 segnalatori di condensa possono essere connessi al

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183

8.9.4 Installazione e configurazione del sistema

8.9.4.1 Installazione dei componenti

L’installazione, la messa in funzione e la manutenzione di tutti i

componenti del sistema di regolazione devono essere eseguite da

professionisti qualificati. Durante l’installazione dei componenti, si

prega di osservare le norme di posa, installazione, antinfortunistiche

e di sicurezza nazionali e internazionali e le informazioni allegate ai

prodotti.

VDurante l’installazione dei dispositivi, la tensione di alimenta-

zione deve essere disattivata. Il corretto cablaggio e rispetto

delle polarità deve essere controllato con attenzione prima della

riattivazione della tensione di alimentazione.

VLa posizione dei componenti di controllo del sistema deve

essere verificata in accordo con le norme sugli impianti elettrici

vigenti nel luogo di installazione (a.e. norme UNI, CEI,..).

I componenti elettrici devono essere protetti da interferenze esterne.

L’alloggiamento deve essere tale da proteggere i dispositivi dal contat-

to con le persone, la penetrazione di oggetti solidi, polvere, umidità e

acqua.

I dispositivi HC BUS Manager e i Moduli di controllo HC BUS Manager

devono essere montati in un apposito alloggiamento per componenti

elettrici.

Condizioni operative

Non installare i componenti in ambienti con:

- Umidità relativa superiore al 90%

- Temperature superiori a 60°C o inferiori a -10°C

- Vibrazioni o urti

- Acqua

- Atmosfere aggressive ed inquinanti

- Gas esplosivi o infiammabili

- Forti campi magnetici e/o radiofrequenze

- Ampie e rapide variazioni di temperatura

- Polvere

HC BUS Manager

Il HC BUS Manager è predisposto per il montaggio su barra DIN

secondo la DIN 43880 e la CEI 50022.

Quando il Bus Manager HC viene installato in un quadro con anta

trasparente, può essere gestito in sicurezza con il display integrato

senza dover utilizzare il display esterno D-HC.

È richiesta una tensione di esercizio di 24 Vac.

HC BUS Room Unit

La HC Bus Room Unit deve essere installata in una scatola elettrica a

incasso con un diametro minimo di 65 mm e un interasse tra le viti di

60 mm. La scatola deve avere una profondità minima di 31 mm.

In alternativa può essere utilizzata una scatola da incasso 502.

8628

B

SEZIONE B-B

B

2,5

27,95

46

,98

74

86

Fig. 8-43 Dimensioni del HC BUS Room Unit

APer evitare delle cadute di tensione di alimentazione è consi-

gliato di connettere un alimentatore 24 Vac a metà percorso

della linea Field Bus.

Questa soluzione è consigliata quando sono presenti sulla stessa linea

Bus di collegamento più di 10 HC BUS Room Unit e la linea è lunga

più di 100 m.

In installazioni meno estese è sufficiente alimentare le HC Room Unit

dal punto iniziale della linea Field Bus.

Modulo di controllo HC BUS Manager

Durante l’avviamento del sistema i moduli di controllo possono essere

configurati come:

Modulo-V:

Il Modulo di controllo HC BUS Manager, se utilizzato come Modulo-V,

dovrebbe essere installato dentro o vicino all’armadio collettore.

In questo modo il cablaggio per il controllo degli attuatori sui collettori

è minimizzato. Alimentazione 24 Vac.

Modulo-FT:

Il Modulo di controllo, se utilizzato come Modulo-FT, può essere in-

stallato all’interno della stessa cassetta che ospita il HC Bus Manager.

In alternativa, se il circuito miscelato da regolare è situato in un’altra

zona dell’edificio, il Modulo-FT può essere alloggiato in un’altra

cassetta.

Non è necessario utilizzare un quadro con anta trasparente perché non

sono vi sono operazioni da effettuare direttamente sul dispositivo.

Alimentazione 24 Vac.

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184

Schede di comunicazione

HC BUS Web card

La HC BUS Web card è inserita nello slot “serial card 1”del HC BUS

Manager.

La Web Card può essere connessa punto a punto ad un PC oppure più

comunemente ad un router.

Senza ulteriori configurazioni, la Web Card può essere attivata

dall’interno dell’edificio tramite un PC o uno smarthphone come se

fosse una normale pagina web.

Il router deve essere configurato per l’accesso remoto, inoltre deve

essere utilizzato un servizio web per l’accesso alla Web Card da

remoto con un nome fisso.

KNX Card e Serial Card

In alternativa alla HC BUS Web card è possibile utilizzare una di queste

schede di comunicazione da inserire nello slot “serial card1”.

Verificare la compatibilità delle schede REHAU prima di procedere con

l’installazione. Il progetto domotico non è a carico di REHAU.

8.9.4.2 Configurazione del sistema

Attraverso una procedura guidata è possibile agevolare l’installazione

del sistema di regolazione. La configurazione Wizard guida l’utente

attraverso le fasi dell’installazione.

La configurazione è composta dalle seguenti fasi:

- Selezione del tipo di applicazione o di uno schema predefinito

- Controllo dei dispositivi hardware

- Definizione della struttura del sistema

- Definizione e test degli ingressi/uscite del HC BUS Manager

- Definizione della struttura di controllo della temperatura e dell’umi-

dità delle stanze

- Definizione e test degli ingressi/uscite dei Moduli di controllo HC

BUS Manager (Moduli-V, Moduli-FT)

- Definizione dei locali

- Test di funzionamento

- Abilitazione del sistema

Personalizzazione del sistema e delle funzioni

Il sistema RAUMATIC HC BUS offre la possibilità di personalizzare una

serie di parametri, timer e funzioni. Si prega di consultare i manuali

presenti nel DVD allegato al HC BUS Manager.

8.9.5 Istruzioni per la progettazione

VSi prega di osservare:

La struttura modulare del sistema permette una grande flessibi-

lità del sistema. La tecnologia Bus permette di collegare i componenti

(e una fonte di alimentazione) in qualsiasi punto dell’impianto dove è

presente una linea Bus. È ammessa una certa tolleranza al di fuori di

queste caratteristiche contro le imprecisioni nella fase di progettazione.

Tuttavia è necessaria una progettazione dettagliata della linea e dei

cavi Bus per connettere le sonde. È importante definire con attenzione

se il sistema può essere realizzato con un solo segmento oppure se è

necessario un segmento aggiuntivo, controllato da un modulo Slave.

Si raccomanda la seguente procedura per verificare la corretta pro-

gettazione.

Procedura per la selezione dei componenti

A) Definizione delle funzioni

Il primo passo prevede la definizione del totale di

- locali riscaldati e/o raffrescati

- temperature di mandata (circuiti miscelati)

- deumidificatori

- fan coil/integrazioni alla deumidificazione controllati dal sistema di

regolazione.

B) Calcolo dei Moduli V/FT necessari

Il secondo passo prevede il calcolo del totale dei Moduli di controllo

(V/FT) richiesti per la regolazione del sistema.

È importante collocare i Moduli-V nella cassetta dei collettori o nelle

vicinanze per ridurre al minimo il cablaggio. In questa maniera è

possibile ottimizzare l’uso delle uscite dei Moduli-V. In un segmento

del sistema controllato da un HC BUS Manager è possibile gestire

un massimo di 15 Moduli V/FT, per un totale di 60 uscite digitali

attivabili. La seguente tabella mostra il numero di uscite richieste per

ciascuna funzione.

Esempio:

10 stanze, 2 temperature di mandata (la prima è controllata dal

Master), 4 deumidificatori, 2 fan coil

Numero di uscite = 10 x 1 [stanze] + 1 x 4 [Moduli-FT]

+ 4 x 2 [deum.] + 2 x 1 [fan coil] = 10 + 4 + 8 + 2 = 24

24 uscite possono essere (teoricamente) gestite da 6 Moduli.

VSe si utilizzano dei fan coil per deumidificare, bisogna prevedere

due uscite e configurarli in avviamento come deumidificatori.

Funzione Uscite utilizzate Commento

Temperatura del locale 1 Prevedere 1 uscita per ciascun sistema presente nel locale (ad

esempio riscaldamento a pavimento e raffrescamento a soffitto) *)

Temperatura di mandata

(circuito miscelato)

Nessuna per la 1° temperatura di manda-

ta, 4 per le temperature addizionali

La prima temperatura di mandata può essere controllata

dal HC BUS Manager/Slave. Ulteriori temperature di mandata, fino

a 4, sono controllate dai Moduli-FT.

Deumidificatore 2 Entrambe le uscite devono essere collegate allo stesso Modulo-V.

Deuclimatizzatore**) 3 Le uscite devono essere collegate allo stesso Modulo-V

Fan coil/integrazione 1

*) Quando un locale è gestito da più di un sistema radiante, si deve prevedere 1 uscita per ciascun sistema presente. Quando uno stesso sistema è alimentato da più di un collettore (esempio

grandi ambienti) allora serve un Modulo-V per ciascun collettore. Se ho riscaldamento a pavimento/raffrescamento a soffitto mi servono 2 uscite, una per ogni sensore di temperatura.**) Si intendono i deumidificatori con possibilità di integrazione sensibile in raffrescamento gestibile separatamente.

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185

C) Realizzazione dei collegamenti elettrici

Le seguenti prescrizioni devono essere rispettate:

- Norme vigenti nel luogo di installazione

- Stato dell’arte

- Evitare interferenze sulla linea dei sensori

- Lunghezza massima dei cavi in termini di caduta di tensione e di

disturbi indotti

- Le linee Bus di lunghezza superiore a 100 m devono essere termi-

nate sul primo e sull’ultimo dispositivo con resistenze da 120 Ohm,

¼ Watt

- Rispetto della topologia lineare del Bus (evitare ramificazioni e

strutture ad anello).

- Il collegamento Bus deve essere eseguito in serie.

VTutti i cavi presenti nella seguente tabella sono solamente

consigliati.

É sempre necessario verificare la compatibilità dei cavi in casi di ap-

plicazione in ambienti specifici (linee di potenza, antenne radio, campi

magnetici, ecc.).

Rispettare le normative CEI vigenti per la scelta del corrugato.

Numero Dal dispositivo Al dispositivo Sezioni conduttori Note

1 HC BUS Manager HC Room Unit,

Modulo-V, Modulo-FT

(linea Field Bus)

AWG 20/22 (diametro da 0,64

a 0,81 mm, sezione da 0,32 a

0,51 mm²) schermato,

doppino twistato, max. 500 m

Rete Bus RS485, cavo twistato

(doppino intrecciato) e scher-

mato. 1 doppino può essere

utilizzato per l’alimentazione

24V dei HC BUS Room Unit.

2 HC Room Unit,

Modulo-V, Modulo-FT

HC Room Unit,

Modulo-V, Modulo-FT

(linea Field Bus)

AWG 20/22 (diametro da 0,64 a 0,81

mm, sezione da 0,32 a 0,51 mm²)

schermato, doppino twistato, max.

500 m

Rete Bus RS485, cavo

twistato doppino intrecciato) e

schermato.

3 HC BUS Manager,

Modulo-V, Modulo-FT

Sonda di temperatura RT/

sonda di temperatura

e umidità HT

2x0,75mm², schermato/

4x0,75mm², schermato o

2x2x0,8mm² schermato twistato

La linea delle sonde deve

essere installata a distanza

sufficiente dalle linee di

potenza.

I cavi con una lunghezza

superiore a 50m devono avere

un diametro maggiore.

4 HC BUS Manager,

Modulo-V, Modulo-FT

Azionatori 24V/230V

valvole a 2 punti

2x0,75mm²

o diametri maggiori

Attenzione alla lunghezza

della linea e al consumo di

corrente!

Gli attuatori REHAU sono

dotati di cavo di cablaggio.

5 HC BUS Manager,

Modulo-FT

Valvole miscelatrici 24V

0-10V o 10-0V

3x1,5mm² Attenzione alla lunghezza

della linea e all’assorbimento

di corrente!

6 HC BUS Manager,

Modulo-V, Modulo-FT

Dispositivi a 230V

(pompe ecc.)

3x1,5mm² Attenzione all’assorbimento di

corrente!

7 HC BUS Manager HC BUS Manager

(Master/Slave Bus)

AWG 20/22 (diametro da 0,64

a 0,81 mm, sezione da 0,32 a

0,51 mm²) schermato,

doppino twistato, max. 500 m

Rete Bus RS485, cavo twi-

stato (doppino intrecciato) e

schermato.

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186

Schema idraulico

Fig.

8-4

4

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187

Panoramica del sistema

Fig.

8-4

5

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188

Schema elettrico di alimentazione e linee di comunicazione Bus

Fig.

8-4

6

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189

Schema elettrico del HC BUS Manager (Master) / HC BUS Manager (Slave)

Fig.

8-4

7

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190

Modulo di controllo HC BUS Manager utilizzato come Modulo-V

Fig.

8-4

8

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191

Modulo di controllo HC BUS Manager utilizzato come Modulo-FT

Fig.

8-4

9

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192

8.9.6 Dati tecnici

8.9.6.1 HC BUS Manager

Il HC BUS Manager controlla via Bus un segmento del sistema di

regolazione. Può essere collegato con altri 9 HC BUS Manager, ognu-

no dei quali controlla un segmento.

Regolatore elettronico con 8 ingressi analogici, 2 uscite analogiche, 2

ingressi digitali, 7 uscite relé, display integrato, linea Field Bus inte-

grata per il collegamento con Moduli di controllo HC BUS Manager

e HC BUS Room Unit, linea Master/Slave Bus integrata per un massi-

mo di 9 HC BUS Manager (come Slave).

Software con le seguenti funzionalità:

- Funzionamento con commutazione automatica o manuale delle

modalità riscaldamento, neutrale e raffrescamento

- Regolazione di una temperatura di mandata

- Controllo fino a 4 circuiti miscelati addizionali attraverso 4 Moduli di

controllo HC BUS Manager

- Comunicazione via linea Field Bus con un massimo di 50 HC BUS

Room Unit

- Controllo di un massimo di 15 Moduli di controllo via linea Field Bus

- Controllo di un massimo di 10 deumidificatori

- Controllo di un massimo di 30 fan coil.

Dati elettrici

Tensione di esercizio: 24 Vac, +10/-15%, 50-60Hz o

48 Vdc / minimo 36V, massimo 72V

Assorbimenti massimi: P= 6W / 8VA, Imax = 400mA

Connettori a passo 5,08 mm a tensione nominale 250V, sezione del

cavo: min. 0,25 mm² - max. 2,5 mm².

Connettori a passo 3,81 mm a tensione nominale 160V, sezione del

cavo: min. 0,25 mm² - max. 1,5 mm²

Specifiche dei relé:

Uscite relé NO1 e NO2:

UL 873: 2,5 A resistivo, 2 A FLA, 12 A LRA, 250 Vac

EN60730-1: 2 A resistivo, 2 A induttivo.

Relé dal NO3 al NO7:

UL 873: 1 A resistivo, 1 A FLA, 6 A LRA, 250 Vac

EN60730-1: 1 A resistivo, 1 A induttivo.

Precisione degli ingressi analogici: ± 0,3% del fondo scala.

Caratteristiche speciali

Dimensioni (L x A x P): 105x115x60 mm (6 moduli DIN)

Montaggio DIN secondo le normative DIN 43880 e CEI EN 50022.

Autoestinguenza: V2 (UL94) e 960°C (IEC 60695)

Condizioni di esercizio: da -10 a 60°C, umidità relativa da 10% a

90% senza condensa.

Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa

da 10% a 90% senza condensa.

Grado di protezione: IP40 solo per parte anteriore.

8.9.6.2 Modulo di controllo HC BUS Manager

Con 4 ingressi analogici, 4 ingressi digitali, 4 uscite relé e 1 uscita

analogica per l’ampliamento del HC BUS Manager con le seguenti

funzionalità:

- Modulo-V per il controllo degli azionatori elettrotermici sui collettori,

deumidificatori e fan coil;

- Modulo-FT per il controllo di un circuito miscelato addizionale.

È possibile collegare fino ad un massimo di 15 Moduli di controllo

HC BUS Manager ad 1 segmento controllato da 1 HC BUS Manager.

Dati elettrici

Tensione di esercizio 24 Vac +10/-15%, 50-60Hz o

28 V CC 10/-20%.

Potenza assorbita massima: P= 6W

Connettori a passo 5,08 mm a tensione nominale 250V, sezione del

cavo: min. 0,25 mm² - max. 2,5 mm².

Caratteristiche dei relé:

UL 873: 2 A FLA, 12 A LRA

EN60730-1: 2 A resistivo, 2 A induttivo.

Caratteristiche speciali

Dimensioni (L x A x P): 70x111x60 mm (4 moduli DIN)

Montaggio DIN secondo le normative DIN 43880 e CEI EN 50022

Autoestinguenza: V0 (UL94) e 960°C (IEC 60695)

Condizioni di esercizio: da -10 a 60°C, umidità relativa da 10% a

90% senza condensa

Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa

da 10% a 90% senza condensa

Grado di protezione: IP20, IP40 solo per parte anteriore

8.9.6.3 HC BUS Room Unit

Terminale ambiente attivo con sensore di temperatura e umidità,

display retroilluminato, manopola di controllo dei parametri e dei

setpoint, 4 tasti di gestione delle funzioni, 1 controllo fan coil, display

con orologio e modalità stand-by.

Ogni HC Bus Room Unit viene autoalimentata e comunica via linea

Field Bus con il HC BUS Manager.

La sonda necessita di scatole da incasso tonde con diametro 65 mm

o scatola da incasso 502.

Dati elettrici

Tensione di esercizio 24 Vac +10/-15%, 50-60Hz

Assorbimento massimo: 2 VA

Caratteristiche speciali

Dimensioni (L x A x P): 86x86x58,55 mm

Condizioni di esercizio: da -10 a 60°C, umidità relativa da 10% a

90% senza condensa.

Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa

da 10% a 90% senza condensa.

Grado di protezione: IP20.

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193

8.9.6.4 Display D-HC (opzionale)

Specifico per la rappresentazione delle condizioni dell’unità e per la

regolazione da parte dell’utilizzatore, il display semigrafico è carat-

terizzato da retroilluminazione, monitor da 132x64 Pixel e 6 tasti

funzione.

Viene alimentato tramite modulo Master, con cavo telefonico.

Il cavo incluso nella confezione è lungo 1,5 m;

la lunghezza max. possibile del cavo non deve superare i 50 m.

Grado di protezione IP40

Dimensioni (L x H x P): 156 x 82 x 31 mm

8.9.6.5 Sonde

Sonda di temperatura esterna AT-HC

- Sonda di temperatura NTC (10 kOhm, 1% a 25°C)

- Grado di protezione IP54

- Costante di tempo in aria pari a 330 sec.

- Dimensioni (L x H x P): 102 x 94 x 40 mm.

Sonda di temperatura mandata/ritorno FRT-HC

- Sensore di temperatura cavo NTC (10 kOhm, 1% a 25°C)

- Grado di protezione IP68

- Lunghezza cavo di 1,5 m

- Sonda nella boccola in metallo 6 x 52 mm.

Sonda di temperatura mandata/ritorno FRTC-HC

- Sensore di temperature cavo NTC (10 kOhm, 1% a 25°C), precisio-

ne pari a ± 1°C in un range di temperature tra -50°C e 90°C.

- Grado di protezione: IP67.

- Sensore in involucro in termoplastica 20 x 6 x 6 mm con morsetto

di fissaggio da 110mm.

- Cavo termoplastico piatto in gomma a 2 fili.

- Lunghezza cavo 1,5 m.

Sonda di temperatura pavimento FT-HC

- Sensore di temperatura cavo NTC (10 kOhm, 1% a 25°C)

- Grado di protezione IP67

- Lunghezza cavo di 3,0 m

- Sonda nella boccola in plastica 6 x 15 mm.

Pozzetto ad immersione IS-HC

- Pozzetto ad immersione 8 x 60 mm in acciaio inox per la sonda di

temperatura cavo NTC

- Filettatura esterna 1/4“

- Fissaggio PG7

- Grado di protezione IP68.

Sonda di umidità/temperatura HT-HC

- Sonda combinata a parete per temperature da 0 a 50°C

- Umidità 10-90%

- Sensore di temperatura NTC con precisione pari a ±0,4°C a 25°C

- Segnale di misurazione umidità relativa 0-1 V

- Precisione umidità relativa di ±3% a 25°C

- Grado di protezione IP30

- Alimentazione 12-24 V CA/CC

- Dimensioni (L x H x P): 126 x 80 x 29 mm.

Sonda di temperatura ambiente RT-HC

- Sonda a parete per temperature da 0 a 50°C

- Sonda di temperatura NTC con precisione di ±0,4°C a 25°C

- Grado di protezione IP30

- Dimensioni (L x H x P): 126 x 80 x 29 mm.

8.9.6.6 Segnalatore di condensa REHAU TPW

Specifico per la protezione dalla condensa. Fissaggio al tubo con

espansore, diametro 15- 60 mm.

- Contatto di commutazione 1 A, 24 V (95% con precisione ± 4%) e

segnale di uscita di 0-10 V per umidità relativa del 70%- 85%.

- Alloggiamento grigio chiaro, termoplastica antifiamma con segnala-

tore del punto di rugiada a molla.

- Cavo di collegamento con fissaggio PG, lunghezza di 1,5 m, dimen-

sioni 5 x 0,5 mm2.

- Tensione di esercizio: 24 V CA/CC ±20%

- Potenza assorbita: max 1 VA

- Campo di misura: umidità relativa del 70-85%

- Grado di protezione IP40 in base alla normativa EN 60529

- Dimensioni (L x H x P): 60 x 60 x 33 mm.

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194

8.9.6.7 Valvola miscelatrice a tre vie REHAU

- Corpo di valvola di bronzo con filettatura esterna

- Corpo di valvola nichelato

- Asta di acciaio inossidabile

- Premistoppa con anello di guarnizione doppio

- Pressione nominale PN 16

- Fornita completa di attuatore, dado per raccordi e guarnizione.

Vavola Diametro nominale kvs

MV 20 DN 20 0-10V 5,0 m3/h

MV 25 *) DN 25 10-0V 6,5 m3/h

Fig. 8-50 Valvola miscelatrice a tre vie

*) corpo di valvola non nichelato

Attuatore per valvola miscelatrice

- Fornita con LED per controllare la condizione di esercizio

- Tempo ciclo 60 s

- Alzata 4,5 mm

- Spinta = 120 N

- Alimentazione di tensione 24 V DC/AC

- Assorbimento di potenza 5 VA

- Corpo di plastica, colore grigio

- Cavo di allacciamento 1,5 m

- Grado di protezione IP40 in conformità alla EN 60529.

8.9.6.8 Schede di comunicazione

HC BUS Web card

Scheda di comunicazione con server e pagine web integrate per la

visualizzazione, la regolazione e il controllo remoto del sistema.

Condizioni di esercizio: da -0 a 55°C, umidità relativa da 20% a 80%

senza condensa.

Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa

da 20% a 90% senza condensa.

Interfaccia Ethernet: connettore RJ45 per Ethernet 10BaseT;

utilizzare un cavo schermato Cat5, lunghezza max. 100 m.

Memoria: 16 MB RAM, 8 MB Flash

(3 MB disponibili per pagine web e dati utenti).

CPU: ARM7 TDMI@74 MHz clock.

HC BUS Serial card

Scheda di comunicazione RS485 Modbus per HC BUS Manager.

Max baud rate 19200.

Indirizzo impostabile dal HC BUS Manager.

Condizioni di esercizio: da -10 a 60 °C; umidità relativa max 90%

senza condensa.

Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70 °C; umidità relativa

max 90% senza condensa.

Dimensioni (mm): 60x29x20

Cablaggio (mm²): utilizzare un cavo AWG20/22 doppino twistato,

schermato, sezione da 0,2 a 2,5 mm².

HC BUS KNX card

Scheda di comunicazione KNX per HC BUS Manager.

La configurazione dei datapoints KONNEX viene effettuata tramite

software KSet.

Cablaggio: YCYM 1 x 2 x 0.8 mm²

Condizioni di esercizio: da -10 a 60 °C; umidità relativa max 90%

senza condensa.

Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 80 °C; umidità relativa

max 90% senza condensa.

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195

9.1 Descrizione deumidificatori a parete

Z- Elevata capacità di deumidificazione

- Funzionamento silenzioso

- Prestazioni certificate da un Istituto indipendente

- Facile utilizzo attraverso il regolatore REHAU per il riscaldamento e il

raffrescamento

- Facile collegamento idraulico e elettrico

Campo di applicazione

I deumidificatori a parete LE-W 14L/LE-W 24L consentono di deumidi-

ficare l’aria dell’ambiente eliminando il vapore acqueo in eccesso in

modo da evitare la formazione di condensa sulle superfici raffreddate.

I deumidificatori sono stati progettati per l’incasso a parete e l’immis-

sione e la ripresa dell’aria avvengono nello stesso ambiente di installa-

zione del deumidificatore.

Grazie al funzionamento isotermico è possibile garantire una tempera-

tura dell’aria emessa molto simile a quella dell’aria aspirata.

Componenti del sistema

- Deumidificatore REHAU LE-W 24L/14L

- Telaio di installazione a parete REHAU LE-W 24L/14L

- Griglia di copertura REHAU LE-W 24L/14L

Fig. 9-1 Vista del deumidificatore ad incasso a parete

Principio di funzionamento

Fig. 9-2 Principio di funzionamento

Il deumidificatore aspira l’aria dell’ambiente attraverso la ventola (7)

nella parte inferiore della griglia. L’aria passa prima attraverso il siste-

ma di pre-raffreddamento (5), nel quale inizia ad essere raffreddata.

Successivamente il calore dell’aria viene trasmesso all’evaporatore (4)

del circuito interno di raffreddamento. Al di sotto della temperatura del

punto di rugiada l’aria forma condensa.

A questo punto l’aria raffreddata viene di nuovo riscaldata nel conden-

satore (2) per poi essere ulteriormente raffrescata attraverso il sistema

di post-raffreddamento (6) prima di essere rilasciata.

L’aria immessa nell’ambiente viene rilasciata nella parte superiore del

deumidificatore.

Fig. 9-3 Componenti del deumidificatore

9 DEUMIDIFICATORI E DEUCLIMATIZZATORI

A PARETE

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196

9.2 Collegamenti deumidificatori a parete

Collegamenti idraulici

Il deumidificatore REHAU è dotato di un circuito alimentato ad acqua

fredda proveniente dal collettore dell’impianto radiante o dalla macchi-

na frigorifera che garantisce una migliore deumidificazione dell’am-

biente. Sono presenti appositi raccordi di mandata e ritorno specifici

per il collegamento di questo circuito (Fig. 9-3, Pos. f).

Raccordi di mandata e ritorno: filettatura esterna da 3/8” (9 mm).

La condensa che si forma durante il processo di deumidificazione

deve essere eliminata attraverso l’apposito canale di scolo integrato

nel deumidificatore (Fig. 9-3, Pos. e). Questo sistema di eliminazione

è particolarmente vantaggioso: la condensa non deve essere infatti

raccolta in un serbatoio, il quale andrebbe svuotato periodicamente.

Raccordo al canale di scolo della condensa: filettatura esterna da 1/2”.

Per i raccordi di mandata e ritorno è consigliabile utilizzare RAUTHERM

S o RAUTITAN stabil che:

- garantiscono la tenuta necessaria contro la diffusione dell’ossigeno

- riducono la propagazione di rumore sulle tubazioni.

La conduttura di scolo della condensa tra deumidificatore e canale

deve integrare un sifone intercettatore, al fine di evitare la formazione

di odori sgradevoli.

REHAU consiglia l’utilizzo di RAUPIANO Plus, tubi estremamente

semplici e rapidi da posare.

VIl sifone deve essere installato in una posizione accessibile in modo

da consentire l’esecuzione di eventuali interventi di pulizia.

Collegamenti elettrici

Il deumidificatore REHAU viene fornito già cablato. Sul luogo di instal-

lazione devono essere eseguiti solamente i collegamenti all’alimenta-

zione elettrica (morsetti 1, 2 e 3, Fig. 9-4), oltre a quelli per il sistema

di regolazione (4 e 5, Fig.9-4). La scatola di connessione si trova

all’interno del deumidificatore (Fig. 9-3, Pos. c).

Sono inoltre richieste le seguenti sezioni dei cavi elettrici:

- Linea di allacciamento unità: 3 x 1,5 mm2

- Linea di controllo regolatore: 2 x 1,5 mm2

Il deumidificatore viene fornito da REHAU con un ponticello tra i morsetti

4 e 5, che deve essere rimosso per il collegamento della linea di controllo.

Fig. 9-4 Cablaggio scatola di connessione

9 .3 Messa in funzione

Dopo aver eseguito correttamente tutti i collegamenti idraulici ed elet-

trici, è possibile mettere in funzione il deumidificatore.

- Se si attiva il deumidificatore tramite il sistema di regolazione, la

ventola inizia a girare.

- Dopo circa 3-4 minuti si attiva anche il compressore.

Il circuito di raffreddamento interno inizia a deumidificare l’aria.

Funzione di sbrinamento

Il deumidificatore REHAU è caratterizzato da una funzione automatica

di sbrinamento specifica per l’evaporatore che, in base alle necessità,

blocca il compressore per un determinato periodo di tempo, in modo

da consentire lo sbrinamento.

La ventola continua comunque a girare.

Fissaggio e rimozione della griglia

La griglia viene fissata sul lato posteriore attraverso i quattro ganci sul

telaio in metallo; il peso stesso della griglia ne determina l’aggancio

automatico.

Per rimuovere nuovamente la griglia, sollevarla e staccarla dall’unità.

È possibile montare la griglia anche quando il deumidificatore non è

installato.

VPer non pregiudicare prestazioni e funzionalità, evitare di

ostruire o coprire il deumidificatore.

Nella Fig. 9-5 sono indicate le distanze da tenere in considerazione

Fig. 9-5 Distanza minima anteriore e a lato del deumidificatore

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197

9.4 Manutenzione e pulizia

VPer l’esecuzione degli interventi di manutenzione e pulizia è

necessario scollegare il deumidificatore dall’alimentazione.

Grazie alla manutenzione regolare del deumidificatore REHAU è possi-

bile assicurare elevati livelli di prestazioni, sia in termini di funzionalità

che di economicità.

Esistono due diversi tipi di manutenzione che prevedono l’esecuzione

regolare di alcune operazioni.

Manutenzione mensile:

Almeno una volta al mese è necessario rimuovere e pulire il filtro

nella parte posteriore della griglia del deumidificatore soffiando aria

nella direzione opposta al flusso normale.

In ambienti polverosi è consigliabile pulire il filtro con una maggiore

frequenza.

Manutenzione annuale:

La manutenzione annuale, che deve essere eseguita esclusivamente

da personale qualificato, ad esempio partner di assistenza REHAU

autorizzati, include le operazioni seguenti:

- Controllo di tutti i collegamenti idraulici ed elettrici

- Controllo del serraggio della bulloneria

- Pulizia del sifone

In caso di peggioramento delle prestazioni a seguito di lunghi periodi di

utilizzo o eccessiva presenza di sporco negli scambiatori di calore del

deumidificatore è necessario pulire l’unità con un compressore ad aria.

Dopo aver rimosso la griglia, soffiare l’aria dalla parte anteriore all’in-

terno dell’unità attraverso lo scambiatore di calore.

L’elenco completo di tutte le operazioni di manutenzione/pulizia è

disponibile sul manuale d’installazione.

Conformità CE

Il deumidificatore a parete REHAU è prodotto in conformità alle nor-

mative europee e riporta il marchio CE.

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198

9.5 Deumidificatore a parete LE-W 14L

Dati tecnici

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz

Potenza nom. media assorbita

(a 25°C, 65% U.R.)

250 W

Massima potenza assorbita

(a 35°C, 95% U.R.)

320 W

Max. corrente assorbita

(a 25°C, 65% U.R.) F.L.A.

1,9 A

Corrente di spunto L.R.A. 14.0 A

Portata d’aria (con filtro pulito) 220 mc/h

Livello pressione sonora Lps

(a 3m in campo libero)

34 db(A)

Refrigerante R134a 190 g

Controllo dello sbrinamento standard elettronico

Attacco sulla macchina per scarico

condensa

(tubo di gomma) diametro

16 mm

Campo di funzionamento (temperatura) 10-32 °C

Campo di funzionamento (umidità relativa) 45 - 98 %

Peso con cassero esclusa griglia 26 kg

Dimensioni del cassero L x H x P 402 x 622 x 203 mm

Portata acqua di raffreddamento

(temp.ingresso 16°C)

80 l/h

Perdita di carico acqua di raffreddamento 4 kPa

Dimensioni griglia frontale in legno

(opzionale) L x H x P

520 x 680 x 18 mm

Prestazioni

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C Portata d’aria 220 m³/h

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 6,6 l/g 7,6 l/g 8,6 l/g 9,6 l/g

18 °C 6,8 l/g 7,8 l/g 8,8 l/g 9,8 l/g

16 °C 6,9 l/g 8,0 l/g 9,0 l/g 10,0 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C Portata d’aria 220 m³/h

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 5,4 l/g 6,2 l/g 7,0 l/g 7,8 l/g

18 °C 5,5 l/g 6,3 l/g 7,2 l/g 7,9 l/g

16 °C 5,6 l/g 6,4 l/g 7,5 l/g 8,2 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C Portata d’aria 220 m³/h

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 5,0 l/g 5,8 l/g 6,4 l/g 7,0 l/g

18 °C 5,2 l/g 6,0 l/g 6,6 l/g 7,2 l/g

16 °C 5,3 l/g 6,1 l/g 6,8 l/g 7,4 l/g

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199

9.6 Deumidificatore a parete LE-W 24L

Dati tecnici

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz

Potenza nom. media assorbita

(a 25°C, 65% U.R.)

390 W

Massima potenza assorbita

(a 35°C, 95% U.R.)

450 W

Max. corrente assorbita

(a 25°C, 65% U.R.) F.L.A.

3,0 A

Corrente di spunto L.R.A. 20,0 A

Portata d’aria (con filtro pulito) 300-280 mc/h

Livello pressione sonora Lps

(a 3m in campo libero)

35 db(A)

Refrigerante R134a 445 g

Controllo dello sbrinamento standard elettronico

Attacco sulla macchina per scarico

condensa (tubo di gomma) diametro

16 mm

Campo di funzionamento (temperatura) 10-32 °C

Campo di funzionamento (umidità relativa) 45 - 98 %

Peso con cassero, esclusa griglia 34 kg

Dimensioni del cassero L x H x P 730 x 710 x 203 mm

Portata acqua di raffreddamento

(temp.ingresso 16°C)

180 l/h

Perdita di carico acqua di raffreddamento 12 kPa

Dimensioni griglia frontale in legno

(opzionale) L x H x P

830 x 830 x 20 mm

Prestazioni

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C Portata d’aria 300 m³/h

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g

18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g

16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C Portata d’aria 300 m³/h

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g

18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g

16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C Portata d’aria 300 m³/h

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g

18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g

16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g

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200

compressore, condensatore e capillare (dove il refrigerante perde

pressione), nonché un ventilatore, ci sono delle batterie ad acqua

che hanno lo scopo di aumentare l’efficienza e neutralizzare il

calore che un normale deumidificatore produce.

Un circuito dell’acqua del pavimento viene infatti collegato ai due

connettori di ingresso acqua, che permettono l’alimentazione di

due batterie alettate. La prima (pre-raffreddatore) è attraversata

dall’aria in ingresso alla macchina e raffredda l’aria di circa 4-5 °C

prima dell’ingresso al deumidificatore. La seconda (postraffredda-

tore), posta all’uscita del condensatore, sottrae all’aria parte del

calore che si trova nel condensatore. Questa funzione si attiva al

collegamento del contatto DH (vedere schema elettrico).

2. Deuclimatizzatore. Qualora un termostato o una sonda ambiente

di un sistema di regolazione radiante (ad esempio il RAUMATIC HC

Bus), rilevi una temperatura superiore a quella desiderata, il con-

densatore ad aria viene eliminato dal circuito frigorifero e sostituito

da quello ad acqua; in questo modo tutto il calore verrà ceduto

all’acqua, consentendo un significativo raffreddamento dell’aria

immessa in ambiente. Questa funzione si attiva al collegamento

del contatto T.C. (vedere schema elettrico). In questa configurazio-

ne, la macchina non può lavorare senz’acqua, o con acqua troppo

calda, venendo in tal caso a mancare lo smaltimento del calore.

Se ciò succede un pressostato di alta pressione protegge la

macchina fermando il compressore. Tale pressostato va riarmato

manualmente, per questa ragione è stato messo un ulteriore ter-

mostato (a riarmo automatico) con bulbo posto sul condensatore

che interviene subito prima del pressostato.

Il deumidificatore produce condensa che in certe situazioni può essere in

forma di ghiaccio sulla batteria detta evaporatore. La macchina è perciò

dotata di un sistema di sbrinamento che periodicamente arresta il com-

pressore per un certo tempo in modo da consentire lo sbrinamento.

Al primo avviamento il compressore parte in ritardo rispetto al ventila-

tore di un tempo di circa 3,5 minuti.

9.7 Deuclimatizzatore a parete LE-K-W 24L

I deuclimatizzatori a parete sono studiati per essere abbinati ai sistemi

radianti a pavimento/parete/soffitto e i sistemi di regolazione REHAU.

Si differenziano dai normali deumidificatori per la possibilità di funzio-

nare oltre che in deumidificazione, anche come climatizzatori. I deu-

climatizzatori possono integrare la potenza termica in raffrescamento

dei sistemi radianti immettendo aria raffreddata negli ambienti da

climatizzare. Il sistema di regolazione RAUMATIC HC BUS può gestire

separatamente le funzioni di deumidificazione ed integrazione, secon-

do logiche studiate per ottenere i livelli di comfort richiesti dall’utente.

Particolarmente silenziosi, sono macchine dalle caratteristiche ideali

per essere collocate in abitazioni, locali di media dimensione o locali

commerciali.

Funzionamento

Questo apparecchio è un deu-climatizzatore che può funzionare come

deumidificatore isotermico o come climatizzatore raffreddato ad

acqua, specialmente realizzato per impianti di climatizzazione radian-

te. E’ dotato di due condensatori: uno raffreddato ad aria ed uno

raffreddato ad acqua, che lavorano alternativamente.

1. Deumidificatore isotermico. Oltre ad un normale circuito frigo-

rifero, costituito da evaporatore (=batteria di deumidificazione),

Fig. 9-6

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201

Prestazioni

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C Portata d’aria 300 m³/h

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g

18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g

16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C Portata d’aria 300 m³/h

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g

18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g

16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C Portata d’aria 300 m³/h

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g

18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g

16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g

Manutenzione

VPrima di iniziare un intervento di manutenzione, assicurarsi

che il deumidificatore sia spento e l’alimentazione scollegata.

Le operazioni devono essere eseguite da personale competente e

specializzato.

La manutenzione periodica da eseguire sulla macchina consiste nella

pulizia del filtro aria posto sulla griglia. Smontando la griglia, il filtro

può essere pulito semplicemente soffiando aria in direzione opposta a

quella del flusso normale, cioè dal filtro verso la griglia. Questa pulizia

va eseguita una volta ogni due mesi, o più spesso in ambienti polve-

rosi o in caso di uso intenso della macchina.

Dopo alcuni anni, se si notano decadimenti nelle prestazioni o si

vedono le batterie dietro la griglia molto sporche, è possibile pulirle

usando aria compressa e soffiando dall’esterno verso l’interno della

macchina.

Non sono necessarie altre manutenzioni periodiche.

Dati tecnici

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz

Potenza nom. media assorbita

(a 25°C, 65% U.R.)

390 W

Massima potenza assorbita

(a 35°C, 95% U.R.)

450 W

Max. corrente assorbita

(a 25°C, 65% U.R.) F.L.A.

3.0 A

Corrente di spunto L.R.A. 20.0 A

Portata d’aria (con filtro pulito) 300-280 mc/h

Livello pressione sonora Lps

(a 3m in campo libero)

35 db(A)

Refrigerante R134a 445 g

Controllo dello sbrinamento standard elettronico

Attacco sulla macchina per scarico condensa

(tubo di gomma) diam.

16 mm

Campo di funzionamento (temperatura) 10-32 °C

Campo di funzionamento (umidità relativa) 45 - 98 %

Capacità di raffrescamento totale (amb. 25°C,

65%, acqua in/out 16/18°C, 280 mc/h)

1680 W

Capacità di raffrescamento sensib. (amb. 25°C,

65%, acqua in/out 16/18°C, 280 mc/h)

980 W

Peso con cassero esclusa griglia 34 kg

Dimensioni L x H x P 730 x 710 x 203 mm

Portata acqua di raffreddamento (temp.

ingresso 16°C)

280 l/h

Perdita di carico acqua di raffreddamento 20 kPa

Dimensioni griglia frontale in legno (opzionale)

L x H x P

830 x 830 x 20 mm

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202

10.1 Deumidificatori a soffitto

Z- Elevata capacità di deumidificazione

- Funzionamento silenzioso

- Facile utilizzo attraverso il regolatore REHAU per il riscaldamento e il

raffrescamento

- Altezza di montaggio ridotta

Campo di applicazione

I deumidificatori a soffitto LE-KD 24L/LE-KD 44L/LE-KD 60L

consentono di deumidificare l’aria dell’ambiente eliminando il vapore

acqueo in eccesso in modo da evitare la formazione di condensa sulle

superfici da raffreddare.

Descrizione

Il deumidificatore è stato progettato per il montaggio a soffitto

la distribuzione dell’aria deumidificata sarà canalizzata, verso gli

ambienti, la ripresa direttamente nel punto di installazione.

Grazie al funzionamento isotermico è possibile garantire una

temperatura dell’aria emessa molto simile a quella dell’aria aspirata.

Per quanto riguarda l’installazione, oltre al montaggio dell’unità stessa,

devono essere eseguiti i collegamenti elettrici ed idraulici.

Fig. 10-1 Vista del deumidificatore a soffitto

Principio di funzionamento

8

10

1

5 4 2 6 7 93

Il deumidificatore aspira l’aria dall’ambiente attraverso la ventola (7)

integrata dalla parte anteriore (lato aspirazione). L’aria passa prima

attraverso il sistema di pre-raffreddamento (5), dove inizia ad essere

raffreddata. Successivamente il calore dell’aria viene trasmesso

all’evaporatore (4) del circuito interno di raffreddamento. Al di sotto

della temperatura del punto di rugiada l’aria forma condensa.

A questo punto l’aria raffreddata viene di nuovo riscaldata nel

condensatore (2) per poi essere ulteriormente raffrescata attraverso il

sistema di post-raffreddamento (6) prima di essere rilasciata.

Alla fine del ciclo l’aria viene immessa nell’ambiente attraverso la

parte posteriore del deumidificatore (lato mandata).

10 DEUMIDIFICATORI E DEUCLIMATIZZATORI A SOFFITTO

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203

10.2 Collegamenti

Collegamenti idraulici

È necessario eseguire i collegamenti idraulici seguenti:

- Raccordi di mandata e ritorno per il circuito alimentato ad acqua

fredda con filettatura esterna da 3/8” (9 mm)

- Canale di scolo della condensa in rame con diametro di 16 mm

Fig. 10-2 Vista in sezione dei collegamenti

Per i raccordi di mandata e ritorno è consigliabile utilizzare RAUTHERM

S o RAUTITAN stabil che:

- garantiscono la tenuta necessaria contro la diffusione dell’ossigeno

- limitano la propagazione di rumore al sistema di raffreddamento.

La conduttura di raccordo tra deumidificatore e canale deve integrare

un sifone intercettatore all’interno dello scolo della condensa, al fine di

evitare la formazione di odori sgradevoli.

REHAU consiglia l’utilizzo dei tubi in rame RAUPIANO Plus, che oltre

ad essere estremamente semplici e rapidi da posare, agevolano la

realizzazione di un sifone.

VIl sifone deve essere installato in una posizione accessibile in modo

da consentire l’esecuzione di eventuali interventi di pulizia.

Collegamenti elettrici

Il deumidificatore REHAU viene fornito già cablato.

Sul luogo di installazione devono essere eseguiti solamente i

collegamenti all’alimentazione elettrica (morsetti 1, 2 e 3, Fig. 9-4),

oltre a quelli per il sistema di regolazione (morsetti 4 e 5, Fig. 9-4).

La scatola di distribuzione è posizionata sullo stesso lato dei

collegamenti idraulici (vedere Fig. 10-2).

Sono inoltre richieste le seguenti tubazioni:

- Linea di allacciamento unità: 3 x 1,5 mm2

- Linea di controllo regolatore: 2 x 1,5 mm2

Il deumidificatore viene fornito da REHAU con un ponticello tra i

morsetti 4 e 5 (allacciamento sistema di regolazione), che deve essere

rimosso per il collegamento della linea di controllo.

Fig. 10-3 Cablaggio scatola di connessione

a Uscita acqua

b Entrata acqua

c Scolo della condensa

d Scatola di connessione

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204

10.3 Messa in funzione

Dopo aver eseguito correttamente tutti i collegamenti idraulici ed

elettrici, è possibile mettere in funzione il deumidificatore.

- Se si attiva il deumidificatore tramite il sistema di regolazione, la

ventola inizia a girare.

- Dopo circa 3-4 minuti si attiva anche il compressore.

Il circuito di raffreddamento interno inizia a raffreddare l’aria.

Funzione di sbrinamento

Il deumidificatore REHAU è caratterizzato da una funzione automatica

di sbrinamento specifica per l’evaporatore che, in base alle necessità,

blocca il compressore per un determinato periodo di tempo, in modo

da consentire lo sbrinamento.

La ventola continua comunque a girare.

10.4 Manutenzione e pulizia

VPer l’esecuzione degli interventi di manutenzione e pulizia è

necessario scollegare il deumidificatore dall’alimentazione.

Grazie alla manutenzione regolare del deumidificatore REHAU è possi-

bile assicurare elevati livelli di prestazioni, sia in termini di funzionalità

che economicità.

Esistono due diversi tipi di manutenzione che prevedono l’esecuzione

regolare di alcune operazioni.

Manutenzione mensile

Consiste nel pulire il filtro sul lato aspirazione almeno una volta al

mese. Per la pulizia è necessario estrarre il filtro dall’alloggiamento e

soffiare aria nella direzione opposta al flusso normale.

In ambienti polverosi è consigliabile pulire il filtro con una maggiore

frequenza.

Manutenzione annuale

La manutenzione annuale, che deve essere eseguita esclusivamente

da personale qualificato, ad esempio partner di assistenza REHAU

autorizzati, include le operazioni seguenti:

- Controllo di tutti i collegamenti idraulici ed elettrici

- Controllo degli elementi di fissaggio del deumidificatore

- Pulizia del sifone

L’elenco completo delle operazioni di manutenzione annuale è disponi-

bile sul manuale d’installazione.

In caso di peggioramento delle prestazioni a seguito di lunghi periodi di

utilizzo o eccessiva presenza di sporco negli scambiatori di calore del

deumidificatore è necessario pulire l’unità con un compressore ad aria.

Conformità CE

Il deumidificatore a parete REHAU è prodotto in conformità alle norma-

tive europee e riporta il marchio CE.

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205

10.5 Deumidificatore a soffitto LE-KD 24L

Dati tecnici

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz

Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 65% U.R.) 430 W

Massima potenza assorbita (a 35°C, 95% U.R.) 500 W

Max. corrente assorbita (a 25°C, 65% U.R.) F.L.A. 3.0 A

Corrente di spunto L.R.A. 20.0 A

Portata d’aria (con filtro pulito) 320-280 mc/h

Livello pressione sonora Lps (a 3m in campo libero) vel. min. 38 db(A)

Refrigerante R134a 445 g

Controllo dello sbrinamento standard elettronico

Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. 16 mm

Campo di funzionamento (temperatura) 10-32 °C

Campo di funzionamento (umidità relativa) 45 - 98 %

Peso 34 kg

Dimensioni del cassero L x H x P 660 x 260 x 802 mm

Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) 180 l/h

Perdita di carico acqua di raffreddamento 12 kPa

Prestazioni

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 300 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g

18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g

16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 300 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g

18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g

16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 300 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g

18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g

16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g

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206

10.6 Deuclimatizzatore a soffitto LE-KD 44L

Dati tecnici

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz

Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) 780 W

Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) 880 W

Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. 4.9 A

Corrente di spunto F.L.A. 30.0 A

Portata d’aria (con filtro pulito) 520-580 mc/h

Contropressione max. (portata d’aria 580 mc/h) 46 Pa

Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. 42 db(A)

Refrigerante R134a 630 g

Controllo dello sbrinamento standard elettronico

Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. 16 mm

Campo di funzionamento (temperatura,U.R) 10-32 °C, 45 - 98 %

Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) 60 l/g

Peso con cassero esclusa griglia 52 kg

Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) 858 x 310 x 708 mm

Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) 520 l/h

Perdita di carico acqua di raffreddamento 26 kPa

Prestazioni

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 560 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 19 l/g 24 l/g 29 l/g 34 l/g

18 °C 25 l/g 30 l/g 39 l/g 47 l/g

16 °C 33 l/g 38 l/g 46 l/g 54 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 560 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 16 l/g 19 l/g 25 l/g 29 l/g

18 °C 19 l/g 26 l/g 32 l/g 38 l/g

16 °C 23 l/g 30 l/g 36 l/g 42 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 560 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 14 l/g 17 l/g 21 l/g 25 l/g

18 °C 17 l/g 21 l/g 25 l/g 30 l/g

16 °C 29 l/g 27 l/g 31 l/g 38 l/g

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207

10.7 Deuclimatizzatore a soffitto LE-KD 60L

Dati tecnici

Caratteristiche tecniche e prestazioni 800 mc/h 1000 mc/h

Alimentazione elettrica 230V, 50 Hz 230V, 50 Hz

Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) 840 W 890 W

Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) 980 W 1030 W

Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. 5 A 5,2 A

Corrente di spunto F.L.A. 30.0 A 30.0 A

Portata d’aria (con filtro pulito) 800 mc/h 1000 mc/h

Contropressione (alle condizioni nominali) 65 Pa 65 Pa

Contropressione massima (alla max. velocità) al 90% della portata nom. 100 Pa 95 Pa

Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. 48 db(A) 51 db(A)

Refrigerante R134a 640 g 640 g

Controllo dello sbrinamento standard elettronico elettronico

Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diametro 16 mm 16 mm

Campo di funzionamento (temperatura,U.R) 10-32°C, 45-98% 10-32°C, 45-98%

Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) 120 l/g 130 l/g

Capacità raffrescamento Totale in funz. “cooling” (amb. 25°C, 65%, acqua IN 10°C) 3500 W 4000 W

Peso con cassero esclusa griglia 58 kg 60 kg

Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) 858 x 310 x 708mm 858 x 310 x 708mm

Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) 700 l/h 900 l/h

Perdita di carico acqua di raffreddamento 25 kPa 40 kPa

Prestazioni

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 10 °C 36/38 l/g 44/48 l/g 56/60 l/g 64/70 l/g

16 °C 34/35 l/g 39/40 l/g 47/48 l/g 56/58 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 10 °C 34/38 l/g 42/46 l/g 52/56 l/g 56/60 l/g

16 °C 24/24 l/g 31/32 l/g 37/38 l/g 43/44 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 10 °C 26/27 l/g 34/37 l/g 37/40 l/g 43/50 l/g

16 °C 21/22 l/g 27/28 l/g 32/33 l/g 39/40 l/g

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208

10.8 Deuclimatizzatore a soffitto LE-K-KD 24L

Dati tecnici

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz

Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R.) 400 W

Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) 460 W

Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. 4.0 A

Corrente di spunto F.L.A. 20.0 A

Portata d’aria (con filtro pulito) 320-380 mc/h

Contropressione max. (portata d’aria 280 mc/h) 40 Pa

Livello press. sonora Lps (a 3 m in campo libero) min. vel. 39 db(A)

Refrigerante R134a 330 g

Controllo dello sbrinamento standard elettronico

Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. 16 mm

Campo di funzionamento (temperatura, U.R) 10-32 °C, 45 - 98 %

Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) 34 l/g

Capacità raffrescamento Totale in funz. “cooling” (amb.25°C 65%,acqua 16/18°C) 1600 W

Capacità raffrescamento sensibile in funz. “cooling” (amb. 25°C 65%, acqua 16/18°C) 960 W

Peso con cassero esclusa griglia 34 kg

Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) 756 x 260 x 802 mm

Portata acqua di raffreddamento (temp. ingresso 15°C) 260 l/h

Perdita di carico acqua di raffreddamento 25 kPa

Prestazioni

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C ( Portata d’aria 300 m³/h )

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g

18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g

16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C ( Portata d’aria 300 m³/h )

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g

18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g

16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C ( Portata d’aria 300 m³/h )

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g

18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g

16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g

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209

10.9 Deuclimatizzatore a soffitto LE-K-KD 44L

Dati tecnici

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz

Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) 780 W

Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) 880 W

Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. 4.9 A

Corrente di spunto F.L.A. 30.0 A

Portata d’aria (con filtro pulito) 520-580 mc/h

Contropressione max. (portata d’aria 580 mc/h) 46 Pa

Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. 42 db(A)

Refrigerante R134a 630 g

Controllo dello sbrinamento standard elettronico

Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. 16 mm

Campo di funzionamento (temperatura,U.R) 10-32 °C, 45 - 98 %

Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) 60 l/g

Capacità raffrescamento Totale in funz. “cooling” (amb. 25°C, 65%, acqua 16/18°C) 3000 W

Capacità raffrescamento sensibile in funz. “cooling” (amb. 25°C, 65%, acqua 16/18°C) 1800 W

Peso con cassero esclusa griglia 52 kg

Dimensioni LxHxP (compreso quadro elettrico) 858x310x708 mm

Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) 520 l/h

Perdita di carico acqua di raffreddamento 26 kPa

Prestazioni

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 560 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 19 l/g 24 l/g 29 l/g 34 l/g

18 °C 25 l/g 30 l/g 39 l/g 47 l/g

16 °C 33 l/g 38 l/g 46 l/g 54 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 560 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 16 l/g 19 l/g 25 l/g 29 l/g

18 °C 19 l/g 26 l/g 32 l/g 38 l/g

16 °C 23 l/g 30 l/g 36 l/g 42 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 560 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 20 °C 14 l/g 17 l/g 21 l/g 25 l/g

18 °C 17 l/g 21 l/g 25 l/g 30 l/g

16 °C 29 l/g 27 l/g 31 l/g 38 l/g

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210

10.10 Deuclimatizzatore a soffitto LE-K-KD 60L

Dati tecnici

Caratteristiche tecniche e prestazioni 800 mc/h 1000 mc/h

Alimentazione elettrica 230V, 50 Hz 230V, 50 Hz

Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) 840 W 890 W

Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) 980 W 1030 W

Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. 5 A 5,2 A

Corrente di spunto F.L.A. 30.0 A 30.0 A

Portata d’aria (con filtro pulito) 800 mc/h 1000 mc/h

Contropressione (alle condizioni nominali) 65 Pa 65 Pa

Contropressione massima (alla max. velocità) al 90% della portata nom. 100 Pa 95 Pa

Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. 48 db(A) 51 db(A)

Refrigerante R134a 640 g 640 g

Controllo dello sbrinamento standard elettronico elettronico

Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diametro 16 mm 16 mm

Campo di funzionamento (temperatura,U.R) 10-32°C, 45-98% 10-32°C, 45-98%

Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) 120 l/g 130 l/g

Peso con cassero esclusa griglia 58 kg 60 kg

Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) 858 x 310 x 708 mm 858 x 310 x 708mm

Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) 700 l/h 900 l/h

Perdita di carico acqua di raffreddamento 25 kPa 40 kPa

Prestazioni

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 10 °C 36/38 l/g 44/48 l/g 56/60 l/g 64/70 l/g

16 °C 34/35 l/g 39/40 l/g 47/48 l/g 56/58 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 10 °C 34/38 l/g 42/46 l/g 52/56 l/g 56/60 l/g

16 °C 24/24 l/g 31/32 l/g 37/38 l/g 43/44 l/g

Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:

Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)

Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %

Temp. Ingresso acqua 10 °C 26/27 l/g 34/37 l/g 37/40 l/g 43/50 l/g

16 °C 21/22 l/g 27/28 l/g 32/33 l/g 39/40 l/g

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211

11.1 Descrizione

Unità monoblocco per la Ventilazione Meccanica Controllata, costi-

tuita da un recuperatore di calore ad altissima efficienza, un sistema

sofisticato di controllo di tutte le portate d’aria, incluso il ricircolo

dell’aria ambiente ed un compressore frigorifero per la deumidificazio-

ne isotermica e – solo nella versione deuclimatizzatore – anche per il

raffrescamento dell’aria.

L’unità è dotata di controllo a microprocessore di tutte le funzioni.

- Pressione di condensazione controllata e mantenuta a bassi valori

per un’alta efficienza.

- Recupero di calore con scambiatore ad alta efficienza (>90% sino a

140 m³/h di portata secondo norme UNI-EN308 e UNI-EN13141-7).

- Ventilatori con girante a grande diametro e pale avanti per una

ridotta rumorosità soprattutto alle basse frequenze, le quali difficil-

mente vengono assorbite da silenziatori e canalizzazioni.

- Portata d’aria di espulsione variabile da 60 m³/h (compatibilmente

con l’ambiente) a 150 m³/h mantenuta al valore costante impostato.

- Funzione Booster: permette di incrementare, a richiesta, la portata

d’aria di espulsione fino a 200 m³/h.

- Controllo della ventilazione temporizzata (su due livelli – giorno/not-

te e su 6 fasce orarie) o in base alla qualità dell’aria.

- Portata d’aria di immissione controllata e mantenuta in rapporto

costante con quella di espulsione, pre-selezionabile da pannello di

controllo.

- Portata d’aria complessiva immessa nei locali variabile da 220 a

300 m³/h impostabile da pannello di controllo (parametri preimpo-

stati dal service) e mantenuta a valore costante.

- Sezione Free-cooling compatta (opzionale).

- Silenziatore ventilatore immissione incorporato.

- Pressostato segnalazione filtri sporchi.

11.2 Caratteristiche e componenti

Struttura

Tutte le unità sono realizzate in lamiera zincata. La vasca di raccolta

condensa è presente in tutte le unità ed è realizzata in acciaio inossi-

dabile.

Recuperatore di calore

Recuperatore di calore esagonale a flussi incrociati, ad alta efficienza,

> 90% fino a 140 m³/h di portata, in accordo alle norme UNI EN 308

/ EN 3141-7.

Circuito refrigerante

Il gas refrigerante utilizzato in queste unità è R134a. Il circuito frigori-

fero è realizzato in conformità alle ISO 97/23 in materia di procedure

di saldatura e alla regolamentazione PED.

Il circuito frigorifero include:

- Valvole Schrader per la manutenzione ed il controllo;

- Un dispositivo di sicurezza per il controllo della pressione (in accordo

con la normativa PED);

- Il compressore;

- Batterie di scambio.

Condensatore ed evaporatore

Batteria alettata

É composta da tubi in rame ed alette in alluminio dotate di collari che

garantiscono una spaziatura regolare. Il miglior trasferimento di calore

è garantito dai collari che coprono completamente i tubi.

Alette

Sono prodotte tramite stampaggio ad alta precisione di lamine di

alluminio o alluminio verniciato. La forma dell’aletta è leggermente

ondulata per migliorare il coefficiente di scambio di calore senza

introdurre grosse perdite di pressione dell’aria. L’ondulazione delle

alette permette inoltre di drenare meglio l’acqua e riduce l’accumulo

di polvere all’interno.

Tubi

Per gli scambiatori di calore sono utilizzati tubi in rame. I tubi sono

adatti per la maggior parte dei refrigeranti primari in entrambe le

condizioni calde e fredde di lavoro.

11 DEUMIDIFICATORE L-W-34/150 E DEUCLIMATIZZATORE L-K-W-34/150 CON RECUPERATORE DI CALORE

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212

Compressore

Il compressore è di tipo alternativo e presenta le seguenti caratteristiche:

- Basso livello sonoro, funzionamento silenzioso;

- Impiego del refrigerante HFC per la protezione dell’ambiente;

- Elevata affidabilità e lunga durata.

Ventilatore

Sono utilizzati ventilatori di tipo centrifugo a portata costante con

controllo di portata 0-10V.

Questo particolare ventilatore controllato elettronicamente è del tipo

a portata costante: ciò significa che in un ampio range di perdite di

carico del circuito aeraulico la portata d’aria si mantiene pressoché

costante al valore desiderato poichè il sistema di controllo adegua

automaticamente la velocità del ventilatore. Sul ventilatore di mandata

è presente inoltre un silenziatore incorporato nella macchina.

Filtri aria

Montati di serie a bordo macchina, realizzati in materiale sintetico,

classe di filtrazione G4, in accordo alla norma UNI EN779 2002.

Microprocessore e software

La serie LW/LKW é dotata di serie di un controllo a microprocessore

che gestisce e permette di regolare:

- Portate di aria di rinnovo, espulsione, deumidificazione;

- Funzione raffrescamento (solo versione LKW);

- Funzione di free-cooling;

- Pressione di condensazione del refrigerante;

- Livello di CO2;

- Tasso di umidità in ambiente.

Quadro elettrico

Il quadro elettrico è realizzato in conformità alle normative di com-

patibilità elettromagnetica (2004/108 CEE) e alle norme di sicurezza

elettrica per gli apparecchi in Bassa Tensione 2006/95 CEE.

All’interno del quadro elettrico sono presenti i seguenti componenti:

1. Sezionatore con fusibili;

2. Terminali per il controllo in remoto;

3. Scheda elettronica di controllo dell’intera macchina.

L’installazione deve prevedere un sezionatore generale, in accordo con

le leggi locali e le norme.

Test

In fabbrica tutte le macchine vengono controllate, vengono accura-

tamente verificate la tenuta del circuito frigorifero, la dispersione del

circuito elettrico ed effettuati i test funzionali della macchina.

Standard tecnici

Le macchine rispettano i requisiti stabiliti dalla direttiva della Comunità

Europea 2006/95/EC del 12 dicembre 2006 sulla sicurezza degli

apparecchi elettrici a basso voltaggio, dalla 2004/108/CE del 15

dicembre 2004 sulla compatibilità elettromagnetica e dalla 2006/42/

EC del 17 maggio 2006 sulla sicurezza macchine.

La conformità è dichiarata in accordo ai seguenti standard:

CEI EN 60335-2-40, CEI EN 55014-1, CEI EN 55014-2.

11.3 Dati tecnici

Alimentazione elettrica 230/1/50 V/Ph/Hz

Potenza elettrica assorbita nominale (*) 450 W

Potenza elettrica assorbita massima 540 W

Recuperatore di calore alta efficienza (***) 90% fino a 140 m³/h

di VMC

Capacità di deumidificazione (*) 34 l/24h

Ventilatori a pale avanti modulanti EC

ad alta efficienza

Fino a 320 m³/h

Portata aria di espulsione 0-150 m³/h

Portata aria di espulsione con funzione

Booster

200 m³/h

Portata aria di rinnovo 60-150 m³/h

Pressione statica disponibile ventilatore

espulsione (*)

150 Pa

Pressione statica disponibile ventilatore

immissione (*)

150 Pa

Raffrescamento sensibile (*) solo per

versione L-K-W 34/150)

1,18 kW

Pressione sonora Lps (**) 39 dB(A)

Portata acqua nominale (15°C) 280 l/h

Perdita di carico nominale circuito acqua 0,22 bar

Refrigerante R134a 425 g

(*) Conzioni Nominali con: Immisione aria esterna 140 m³/h 33°C 55% U.R.,

Ricircolo aria 140 m³/h 26°C 65% U.R. ingresso H2O 15°C.

(**) Secondo norma ISO 9614 Rif. 3 mt in campo libero.

(***) >90% sino a 140 m³/h di portata secondo norme UNI-EN308 e UNI-EN13141-7.

11.4 Prestazioni aerauliche

Aria di espulsione

Pressione statica utile Pa 230 220 210 190 150

Portata d'aria espulsa m³/h 80 100 120 140 160

Aria di ricircolo

Pressione statica utile Pa 180 170 160 150 100

Portata d'aria totale

(immissione + ricircolo) m³/h

220 240 260 280 300

Potenza assorbita dai ventilatori con resistenze esterne di 60 Pa

Aria di espulsione

Portata d'aria Espulsa m³/h 80 100 120 140 160

Potenza assorbita W 10 12 16 22 28

Aria di ricircolo (con Aria di Rinnovo 120 m3/h)

Portata d'aria totale

(immissione + ricircolo) m3/h

220 240 260 280 300

Potenza assorbita W 26 32 40 48 60

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213

11.5 Dimensioni e pesi

Larghezza (mm) 828

Profondità (mm) 1358

Altezza (mm) 252

Peso (kg) 92

(24

9)

1235

1130

ø150

ø150

ø150

ø1501062

(1358)

(85

5)

80

8

84

2

82

8

ARIA

DI R

ICIR

COLO

INGR

ESSO

AR

IA V

IZIA

TAIN

GRES

SOAR

IA E

STER

NAUS

CITA

ARIA

VIZ

IATA

MAN

DATA

ARI

AEN

TRAT

AAL

IMEN

TAZI

ONE

SCAR

ICHI

CON

DENS

A

USCI

TA A

CQUA

ENTR

ATA

ACQU

A

Dimensioni di installazione

Ingombri minimi per la manutenzione

Gli ingombri qui riportati devono essere rispettati per permettere

le normali operazioni di manutenzione e riparazione ordinaria e

straordinaria. Se installata in un controsoffitto deve essere possibile

l’accesso alla macchina per mezzo di appositi pannelli agevolmente

rimovibili; una presa d’aria della superficie utile di almeno 800 cm²

comunicante direttamente con la macchina deve essere realizzata

per poter garantire alla macchina la corretta alimentazione di aria

in funzione di deumidificazione. Devono essere sempre collegati lo

scarico condensa (sifonato) e le tubazioni di andata e ritorno acqua

refrigerata.

100

500500

500

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214

11.6 Collegamenti

Collegamenti aeraulici

Nella figura seguente sono indicati i collegamenti del circuito aeraulico

della macchina. Al fine di garantire un funzionamento silenzioso e

confortevole dell’impianto di ventilazione meccanica controllata si

consiglia di utilizzare canali e bocchette dimensionate in funzione

della portata di aria di immissione che nel funzionamento in fase di

deumidificazione e/o integrazione termica potrà raggiungere valori di

300 m³/h .

Fig. 11-1 Collegamenti aeraulici

Collegamenti idraulici

La macchina è dotata di due attacchi (3/8 M) per il collegamento

al circuito idraulico. Il collegamento è consigliato eseguito al

collettore dell’impianto radiante, dotato di valvole di intercettazione

che consentano l’alimentazione della macchina solo in estate. La

temperatura di alimentazione nominale dovrà essere di circa 15°C con

una portata di 280l/h, ed in grado di vincere le perdite di carico del

circuito idraulico interno alla macchina pari a circa 0,22 bar.

Se la macchina viene equipaggiata con l’accessorio optional “touch

screen display” sarà possibile utilizzare la funzione di integrazione

termica (istallando l’apposito accessorio optional) anche in

funzionamento invernale.

Fig. 11-2 Collegamenti idraulici

Collegamenti elettrici

La macchina deve essere collegata alla rete di alimentazione

(230v/1~/50Hz) rispettando le norme vigenti in materia di installazione

e sicurezza e le indicazioni riportate nello schema elettrico allegato

alla macchina per quanto concerne la posizione dei morsetti di

alimentazione e comando.

Controllo remoto

Qualora non sia previsto l’utilizzo dell’accessorio opzionale “touch

screen display” la macchina dovrà essere utilizzata per mezzo dei

contatti digitali presenti nella morsettiera tramite i quali si comanda

(es. da un sistema domotico) l’avviamento della macchina in

funzione di ventilazione meccanica controllata, si attivano altre

funzioni disponibili (deumidificazione, integrazione termica, ecc.) e si

visualizzano gli allarmi.

I contatti degli ingressi digitali sono situati nella morsettiera all’interno

della scatoletta fissata al pannellino del quadro elettrico. Ad ogni

ingresso digitale è dedicata una coppia di morsetti; ad ogni coppia è

associato un numero di identificazione:

- Ingresso digitale 1-1 gestisce ON/OFF della macchina;

- Ingresso digitale 2-2 selezione modalità AUTOMATICA/MANUALE;

- Ingresso digitale 3-3 selezione modalità DEUMIDIFICATORE;

- Ingresso digitale 4-4 selezione modalità INTEGRAZIONE TERMICA;

- Ingresso digitale 5-5 selezione modalità ESTATE/INVERNO;

- Ingresso digitale 6-6 selezione modalità FREE COOLING;

- Ingresso digitale 7-7 selezione modalià SONDA CO2;

- Ingresso digitale 8-8 selezione modalità VENTILAZIONE;

- Ingresso digitale 9-9 selezione modalità BOOSTER;

- Ingresso digitale 10-10 selezione modalità GIORNO/NOTTE.

Uscite digitali, segnali di allarme:

- Uscita digitale 11-11. Allarme filtri sporchi: segnala che i filtri di

aspirazione della VMC sono intasati. E’ chiuso quando i filtri sono

puliti, è aperto quando sono sporchi o la scheda elettronica non è

alimentata;

- Uscita digitale 12-12. Allarme cumulativo: indica un malfunziona-

mento/guasto ad un componente della macchina.

Si richiede l’intervento dell’assistenza per la risoluzione del problema.

- Uscita digitale 13-13. Reset generale: quando la causa dell’allarme

è risolta, per resettare la scheda basta chiudere e aprire il contatto.

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215

11.7 Funzionamento

Fig. 11-3 Display touch screen

Attraverso il display touch screen (accessorio opzionale) è possibile

accedere ad una serie di funzioni che permettono di personalizzare

il funzionamento della macchina adattandolo alle necessità

dell’ambiente di installazione, quali:

Avviamento ed arresto della macchina

Selezione del modo di funzionamento automatico o manuale:

in modalità Automatico la macchina funziona secondo la

programmazione del Timer mentre in modalità Manuale la macchina

smette di seguire l’orario e utilizzerà i parametri del set Giorno o Notte

a seconda della scelta dell’utilizzatore.

Selezione della modalità di funzionamento giorno / notte

Nella modalità Manuale è possibile usare il tasto Giorno/Notte.

Cambiando la modalità da Giorno a Notte cambiano i set dei quattro

pulsanti in alto dello schermo:

- Temperatura ambiente;

- Umidità relativa ambiente;

- Portata dell’aria di espulsione;

- Portata dell’aria di rinnovo.

Impostazione dell’ora e delle fasce orarie

La programmazione del timer è settimanale. Per ogni giorno è

possibile impostare sei fasce orarie. Ciascuna di queste fasce è

caratterizzata dall’ora di attivazione e dalla modalità di lavoro.

L’inizio di ciascuna fascia corrisponde alla fine della fascia precedente.

Gestione funzione booster

Questa funzione si utilizza per un ricambio rapido dell’aria in ambiente,

quando il Booster viene attivato, il ventilatore di espulsione si porta

alla massima velocità mentre la portata di rinnovo viene portata ad un

valore preimpostato. Il tempo di durata del Booster é preimpostato.

Modalità estate / inverno

La macchina è pensata per funzionare sia in estate che in inverno; in

quest’ultima stagione non c’è la necessità di raffreddare gli ambienti

per cui, in modalità Inverno, la funzione cooler viene disabilitata. Con

immissione attraverso il recuperatore di una portata d’aria fredda e

secca non c’è neanche la necessità di deumidificare per cui nella

modalità inverno il compressore resta sempre spento.

Nella modalità Estate, invece, vengono abilitate tutte e tre le

funzioni principali della macchina: ventilazione, deumidificazione ed

integrazione termica. Le due modalità di funzionamento servono a

controllare anche le temperature dell’acqua di ingresso alla macchina.

I set di temperatura minima e massima dell’acqua in ingresso

cambiano a seconda della stagione.

Modalità riscaldamento

(solo per macchine dotate di questa funzione opzionale)

La modalità Riscaldamento può essere abilitata soltanto nella modalità

Inverno. In tale modalità il compressore è sempre spento.

Il riscaldamento viene regolato basandosi sui set di temperatura del

giorno o della notte. La valvola a due vie modulante regola per portare

la temperatura ambiente al set impostato.

Gestione allarmi

Il display segnala la presenza di guasti o anomalie di funzionamento

quali: Allarme filtri sporchi. Allarme cumulativo: segnala il

malfunzionamento di un componente interno della macchina, richiede

l’intervento dell’assistenza tecnica.

Organi di controllo e sicurezza

La macchina è equipaggiata con una serie di dispositivi di sicurezza quali:

- Pressostato di massima: il pressostato di alta pressione arresta

l’unità quando la pressione in mandata al circuito frigorifero supera

un valore prefissato. Il riarmo è manuale e può avvenire solo quan-

do la pressione è scesa al di sotto del valore indicato dal differenzia-

le impostato.

- Termostato antigelo: è un dispositivo che segnala al controllo

elettronico la necessità di fermare la ventilazione per evitare che

l’aria troppo fredda arrivi alla batteria di preraffreddamento ad

acqua. Una volta che la temperatura in ingresso alla batteria sale e

che l’allarme è stato riattivato da touch screen, viene ripristinato il

normale funzionamento della macchina.

- Dispositivi di controllo:

1) Sonda di qualità dell’aria o sonda CO2: tramite la sonda

CO2 diventa possibile regolare in modo automatico la portata di aria

in immissione/estrazione in funzione del tasso di CO2 rilevato dalla

sonda. Quando gli ambienti non sono occupati il tasso di ventilazione

viene ridotto ed automaticamente aumentato quando sono occupati

ed aumenta la concentrazione di CO2 dovuta alle attività svolte dagli

occupanti stessi. La sonda si installa a bordo macchina, un supporto ed

un cablaggio appositi sono già predisposti in fabbrica.

2) Sonda di umidità: la macchina è dotata di un suo sensore di umi-

dità interno ma può essere collegata anche ad un sensore di umidità

esterno. Si possono utilizzare sensori funzionanti con segnale 0-10V

oppure 4-20 mA da collegare ai morsetti della scheda di comando.

3) Sonda di temperatura: la macchina è dotata di una sonda di

temperatura interna ma può essere collegata anche ad una sonda

di temperatura esterna. La sonda di temperatura esterna deve

essere una NTC 10k da collegare alla scheda di comando.

4) Kit free cooling: il kit free cooling permette, qualora le condizioni

di temperatura esterna siano vantaggiose rispetto a quelle interne,

di immettere aria esterna direttamente in ambiente senza che que-

sta attraversi lo scambiatore di calore. Questa funzione viene gestita

dal display touch screen, sia in funzionamento estivo che invernale.

Il kit si monta esternamente alla macchina ed evita trafilaggi interni

che ne possano ridurre l’efficacia.

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216

12.1 Descrizione

Unità monoblocco per la Ventilazione Meccanica Controllata, per

installazione orizzontale, contenente un recuperatore di calore ad

altissima efficienza (> 90%), estremamente silenzioso, ventilatori per

l’immissione di aria fresca e l’estrazione di aria viziata dotati di girante

a grande diametro, bassa velocità e altezza contenuta per permetterne

l’installazione all’interno dei controsoffitti degli edifici residenziali.

Manutenzione ordinaria (pulizia filtri) e straordinaria estremamente

semplice. Può essere utilizzato sia come semplice unità per la venti-

lazione meccanica controllata, o con un apposito kit di adattamento,

anche abbinato al deumidificatore (LE KD 24L/L-OV-24L)

o al deuclimatizzatore (LE-K-KD 24L/L-K-OV-24L) a soffitto. Sono

previsti come accessori opzionali un quadro elettrico per il controllo

remoto della velocità ventilatori ed un dispositivo antigelo.

Recuperatore di calore ad alta efficienza, > 90% fino a 125m³/h di

portata, in accordo alla norma UNI EN 308 / EN 3141-7.

Livello di rumorosità estremamente ridotto grazie alla forma delle pale

dei ventilatori di grande diametro, emissioni sonore estremamente

ridotte alle basse frequenze.

Portata aria regolabile da 80 a 150 m³/h.

12.2 Componenti

Telaio

Costruito in lamiera galvanizzata a caldo assicura la massima resi-

stenza contro la corrosione; i pannelli rimovibili assicurano facilità di

manutenzione e ispezione.

Vasca raccogli condensa

Realizzata in acciaio inox, tubo scarico condensa Ø 16 mm.

Ventilatore

Tipo EC a controllo elettronico, girante di grande diametro e pale

avanti garantisce una rumorosità estremamente contenuta alle basse

frequenze.

Filtri aria

Montati di serie a bordo macchina, realizzati in materiale sintetico,

classe di filtrazione G4, in accordo alla norma UNI EN779 2002.

Test

In fabbrica tutte le macchine vengono controllate, viene accurata-

mente verificata la dispersione del circuito elettrico ed eseguiti i test

funzionali della macchina.

Standard tecnici

Le macchine rispettano i requisiti stabiliti dalla direttiva della Comunità

Europea 2006/95/EC del 12 dicembre 2006 sulla sicurezza degli

apparecchi elettrici a basso voltaggio.2004/108/CE del 15 dicembre

2004 sulla compatibilità elettromagnetica; 2006/42/EC del 17 maggio

2006 sulla sicurezza macchine.

La conformità è dichiarata in accordo ai seguenti standard: CEI EN

60335-2-40, CEI EN 55014-1, CEI EN 55014-2.

12 RECUPERATORE DI CALORE AD ALTA EFFICIENZA WR 150

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217

12.3 Dati Tecnici

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Alimentazione elettrica V/ph/Hz 230/1/50-60

Potenza totale nominale assorbita (motore CA) 46 W

Massima potenza assorbita (ventilatori alle massime velocità) 54 W

Max. corrente assorbita 0,3 A

Portata d’aria immissione = espulsione 80-150 mc/h

Portata d’aria nominale 2x125 mc/h

Pressione statica disponibile alla portata nominale lato immissione 40 Pa

Pressione statica disponibile alla portata nominale lato espulsione 60 Pa

Livello press. sonora a 3 m in campo libero, lato immissione (condiz. nominali) 39 db(A)

Livello press. sonora a 3 m in campo libero, lato espulsione (condiz. nominali) 43 db(A)

Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diametro 16 mm

Efficienza alla portata nominale secondo Norma UNI-EN 308 88,5%

Efficienza alla portata nomin. con aria espulsa 20°C 50% U.R, immessa 0°C > 90%

Attacchi Presa Aria esterna e Aspirazione Aria esausta (collari diametro): 150 mm x 2

Attacchi Aria immessa trattata e Aria di espulsione (collari diametro): 150mm /100 mm x 2

12.4 Accessori

Quadro di comando

Il quadro di comando permette la taratura da remoto della velocità dei

ventilatori di immissione/espulsione ed il bilanciamento delle portate di

aria in funzione del tasso di ricambio aria ambiente richiesto.

12.5 Schemi

Disegno quotato / schema funzionale

ø150

278 740

75

0

50

USCITA ESPULSIONE

ENTR

ATAIM

MIS

SIO

NE

ENTRATAESPULSIONE

USCITAIMMISSIONE

ø150

ø150

ø100

ø100ø100

Schema di installazione del recuperatore in abbinamento al deumidificatore LE KD 24L/ LE K KD 24L.

ARIA RICIRCOLO150 m3/h

SERRANDE DI SOVRAPPRESSIONE

DEUMIDIFICATORE300 m3/h

ARIA MANDATA

ARIA ESPULSA

ARIA

RINNOVO

ARIA

RIPRESA

RECUPERATORE 150 m3/h

Kit controllo antigelo

Dispositivo antigelo per recuperatore WR 150, evita la formazione di

ghiaccio ed il danneggiamento del recuperatore di calore in presenza

di condizioni climatiche avverse.

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218

13 DEUMIDIFICATORE L-OV-24L E DEUCLIMATIZZATORE L-K-OV-24L SENZA COMPRESSORE

13.1 Descrizione

Deumidificatore isotermico a soffitto, studiato per il funzionamento in

combinazione con i sistemi radianti a pavimento, soffitto o parete ed i

sistemi di regolazione REHAU. Questo deumidificatore si distingue per

il particolare concetto costruttivo che non utilizza nessun compressore

o circuito frigorifero. Totalmente esente da vibrazioni ed estremamen-

te silenzioso, può essere utilizzato anche in “zona notte” o in ambienti

in cui il comfort acustico sia prioritario. Alimentato con acqua refri-

gerata, proveniente dal medesimo refrigeratore d’acqua utilizzato per

l’impianto di raffrescamento, migliora l’efficienza energetica dell’intero

sistema. Particolarmente ecologico grazie all’eliminazione di gas HFC.

La versione deuclimatizzatore si differenzia dai deumidificatori per

la possibilità di funzionare oltre che in deumidificazione anche come

climatizzatore.

13.2 Principi di funzionamento

Principio di funzionamento deumidificatore

All’interno della macchina un ventilatore (1) aspira l’aria di ricircolo

proveniente dagli ambienti da deumidificare e la invia ad uno scam-

biatore aria-aria (2) dove subisce un preraffreddamento per poi attra-

versare lo scambiatore alimentato dall’acqua refrigerata dove avviene

la condensazione del vapore acqueo in essa contenuto e quindi la

deumidificazione. Successivamente l’aria, che sarebbe eccessiva-

mente fredda per essere immessa in ambiente, attraversa ancora lo

scambiatore di calore e viene riscaldata dall’aria in ingresso ad una

temperatura che si avvicina a quella ambiente, facendo in modo che

in ambiente venga immessa aria deumidificata ed a temperatura neu-

tra, al fine di garantire il massimo comfort.

Recuperatore

Ventilatore

Aria in

ingresso

Batteria di deumidificazione

Temperatura mandata = 11,5°C

Portata = min. 250 l/h

ΔP = 1,25 m c.a.

Aria in

uscita

Principio di funzionamento deuclimatizzatore

All’interno della macchina un ventilatore (1) aspira l’aria di ricir-

colo proveniente dagli ambienti da deumidificare e la invia ad uno

scambiatore aria-aria (2) dove subisce un preraffreddamento per poi

attraversare lo scambiatore alimentato dall’acqua refrigerata dove

avviene la condensazione del vapore acqueo in essa contenuto e

quindi la deumidificazione. Successivamente l’aria, che sarebbe

eccessivamente fredda per essere immessa in ambiente, attraversa

ancora lo scambiatore di calore aria-aria (2) e viene così riscaldata

dall’aria in ingresso ad una temperatura che si avvicina a quella

ambiente, facendo in modo che in ambiente venga immessa aria

deumidificata ed a temperatura neutra. Se viene richiesta la funzione

di climatizzazione una elettrovalvola (5) all’interno della macchina

alimenta con acqua refrigerata la batteria di post raffreddamento e

l’aria deumidificata prima di essere immessa in ambiente subisce un

ulteriore raffreddamento. La potenza frigorifera ceduta all’aria immes-

sa in ambiente, con le batterie alimentate da acqua alla temperatura

di 11,5°C, è pari a 1600W.

Recuperatore

Ventilatore

Aria in

ingresso

Batterie di

deumidificazione/ integrazione

Temperatura mandata = 11,5°C

Portata = min. 450 l/h

ΔP = 1,25 m c.a.

Elettrovalvola,

apre in funzione di integrazione

Aria in

uscita

Batteria di post-raffreddamento

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219

13.3 Dati tecnici

Versione deumidificatore

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Alimentazione elettrica V/ph/Hz 230/1/50-60

Potenza elettrica assorbita alla vel.2 20W

Potenza elettrica assorbita alla vel.3 30W

Potenza elettrica assorbita alla vel.4 36W

Potenza elettrica assorbita alla vel.5 42W

Potenza elettrica assorbita alla vel.6 52W

Livello di pressione sonora

(a 3 m in campo libero) a vel. 3

30dB(A)

Livello di pressione sonora

(a 3 m in campo libero) a vel. 5

35dB(A)

Capacita di condensazione nominale

(amb. temp. 25°C 65% U.R.- Acqua 11,5°C)

24l/g

Portata d’aria nominale 300 m³/h

Pressione statica disponibile alla portata

nominale lato immissione

40 Pa

Portata acqua nominale temp. 11,5°C 250 l/h

Perdita di carico circuito idraulico (portata 250 l/h) 1,25 KPa

Versione deuclimatizzatore

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Alimentazione elettrica V/ph/Hz 230/1/50-60

Potenza elettrica assorbita alla vel.2 20W

Potenza elettrica assorbita alla vel.3 30W

Potenza elettrica assorbita alla vel.4 36W

Potenza elettrica assorbita alla vel.5 42W

Potenza elettrica assorbita alla vel.6 52W

Livello di pressione sonora

a 3 m in campo libero) a vel. 3

30dB(A)

Livello di pressione sonora

a 3 m in campo libero) a vel. 5

35dB(A)

Capacita di condensazione nominale

amb. temp. 25°C 65% U.R.- Acqua 11,5°C)

24l/g

Potenza di integrazione termica in raffrescamento 1,6 kW

Portata d’aria nominale 300 m³/h

Pressione statica disponibile alla portata

nominale lato immissione

40 Pa

Portata acqua nominale temp. 11,5°C 450 l/h

Perdita di carico circuito idraulico (portata 250l/h) 12,5 KPa

13.4 Prestazioni

Prestazioni in deumidificazione

Il deumidificatore senza compressore è caratterizzato da grande

elasticità di prestazioni. Come si evince dalle tabelle, la capacità

di deumidificazione varia di poco al variare della portata di aria,

al contrario aumenta di molto quando per un qualunque motivo

le condizioni di temperatura ed umidità in ambiente aumentino

anche di poco rispetto a quelle di progetto. Grazie a questa sua

peculiarità in breve tempo si ristabiliscono le condizioni di umidità

relativa ottimali, ad esempio un aumento dell’umidità relativa del

5% causa un aumento della deumidificazione del 25%, una dimi-

nuzione della temperatura di alimentazione di 1°C aumenta le

prestazioni del 12% circa.

Grafico e tabella prestazioni in deumidificazione con temperatu-

ra ambiente di 25°C

Portata aria 300

mc/h

Portata aria 250

mc/h

Portata-temp. acqua 250 l/h

10,5°C

250 l/h

11,5°C

250 l/h

10,5°C

250 l/h

11,5°C

Temp. u.r. in ambiente Capacità di condensazione in litri/

giorno

25°C 65% u.r. 27,9 24 25,4 22,2

25°C 60% u.r. 22,2 19 19,7 17,2

25°C 55% u.r. 16,4 14 15,6 12,3

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220

Grafico e tabella prestazioni in deumidificazione con temperatu-

ra ambiente di 27°C

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

40,0

27°C 65% 27°C 60% 27°C 55%

Variazione della capacità di deumidificazione per diverse portate

di aria

Portata aria

300 mc/h

Portata aria

250 mc/h

Portata-temp. acqua 250l/h

10,5°C

250l/h

11,5°C

250l/h

10,5°C

250l/h

11,5°C

Temp. u.r. in

ambiente

Capacità di condensazione

in litri/giorno

27°C 65% u.r. 36,1 33,7 35,3 30,4

27°C 60% u.r. 30,4 27,1 27,9 24,6

27°C 55% u.r. 24,6 21,3 22,2 18,9

Variazione della capacità di deumidificazione

per diverse portate d’aria

Portata aria m³/h 200 250 300 350

Variazione prestazione -12% -5% - +5%

Rumorosità

Una delle principali caratteristiche di questa macchina è l’estrema

silenziosità dovuta alla totale assenza di vibrazioni e rumori per effet-

to della mancanza del compressore. Il rumore in uscita dalla cassa

metallica è quasi nullo (22dB), l’unico seppur debole rumore perce-

pibile è quello dovuto al flusso d’aria, e può essere completamente

eliminato con l’utilizzo del silenziatore (optional).

Portata d’aria e rumorosità (3m in campo libero) alle diverse

velocità del ventilatore e alle diverse contropressioni:

Portata aria per diverse contropressioni

Vel.

ventilatore

Contropressione Rumorosità

10 Pa 20 Pa 30 Pa 40 Pa

Velocità 1 230 220 26 dB(A)

Velocità 2 260 240 210 180 30 dB(A)

Velocità 3 310 300 260 220 32 dB(A)

Velocità 4 340 310 290 270 35 dB(A)

Velocità 5 380 360 340 300 37 dB(A)

13.5 Dimensioni e pesi

Dimensione attacchi acqua 1/2 “ M

Dimensione tubo scarico condensa 12 mm

Dimensioni bocca aspirazione 682 x 247 mm

Dimensioni bocca mandata 682 x 222 mm

Larghezza x Profondità x Altezza 736 x 696 x2 89 mm

Peso: deu / deuclima 52 kg / 54 kg

US

CIT

A A

RIA

DEU

MID

IFIC

ATA

ENTR

ATA

AR

IA D

A D

EUM

IDIF

ICA

RE

664

696

75

6

73

5

28

6

ENTRATA LIQUIDOREFRIGERANTE

USCITA LIQUIDOREFRIGERANTE

ø10

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221

13.6 Accessori

Silenziatore

Il silenziatore da installare sulla mandata dei deumidificatori/deucli-

matizzatori senza compressore permette di abbattere completamente

ogni rumore garantendo la massima silenziosità di funzionamento .

Dimensioni di ingombro con silenziatore

sile

nzia

tore

73

52

02

0

886

28

9

13.7 Installazione

La macchina deve essere collegata ad un circuito alimentato con

acqua fredda ad una temperatura di almeno 11,5°C con una portata

di 250 l/h per il deumidificatore e di 450 l/h per il deuclimatizzatore,

con una caduta di pressione di 1,25 kPa (0,125 bar), in genere tra-

mite uno spillamento dell’acqua proveniente dalla macchina frigorifera

che deve essere intercettato in inverno.

Evitare di collegare la macchina al collettore dell’impianto a pavimen-

to come usualmente avviene con i normali deumidificatori.

Prevedere sempre un collegamento sifonato alla rete fognaria dell’e-

dificio per lo scarico della condensa.

Installare la macchina in posizione orizzontale rispettando le misure di

ingombro necessarie agli interventi di manutenzione ordinaria e stra-

ordinaria riportate nelle istruzioni di montaggio della macchina.

Se installata in un controsoffitto deve essere possibile l’accesso alla

macchina per mezzo di appositi pannelli agevolmente rimovibili, una

presa d’aria della superficie utile di almeno 800 cm² comunicante

direttamente alla macchina deve essere realizzata per poter garantire

alla macchina la corretta alimentazione di aria in funzione di deumi-

dificazione.

13.8 Collegamenti

Collegamento idraulicoSul lato destro sono previsti gli attacchi per il collegamento dei tubi

dell’acqua di raffreddamento e del tubo di scarico della condensa.

Gli attacchi dello scambiatore devono essere collegati all’impianto di

raffrescamento, in modo da garantire al deumidificatore una portata di

acqua fredda (T=11,5°C) pari a 650 l/h con una caduta di pressione

di 0,10 bar. Gli attacchi dell’acqua fredda sulla macchina sono 1/2”

maschio e lo scarico condensa è un tubo in rame con diametro esterno

d=10 mm. Il circuito idraulico all’interno della macchina è un circuito

aperto: il collegamento elettrico consigliato ha un contatto di potenza

da collegare all’eventuale valvola di zona o pompa di circolazione del

circuito idraulico in modo da interrompere la circolazione dell’acqua

quando le condizioni ambientali sono soddisfatte (vedere schema

elettrico). È consigliabile integrare la conduttura di raccordo allo

scarico condensa con un sifone, al fine di evitare la formazione di odori

sgradevoli.

Acqua10,5 °C

Acqua11,5 °C

Acqua12,5 °C

25 26 27

800

850

900

950

1000

1050

Temperatura ambiente - °C

Fig. 13-1 Grafico potenza frigorifera sensibile

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222

Collegamenti elettriciLa scatola elettrica è posta sullo stesso lato dove ci sono i collegamenti

idraulici (lato destro). Per realizzare l’installazione come da descrizione

fatta è necessario eseguire il collegamento elettrico come riportato

in figura. I relé non sono compresi nella fornitura. Di seguito il

funzionamento della macchina qualora venga rispettato lo schema.

L’umidostato consente il funzionamento del deumidificatore quando

l’umidità in ambiente è più alta del livello desiderato e il contatto

elettrico dell’umidostato è chiuso. Il termostato attiva la circolazione

dell’aria e la batteria di post-trattamento per effettuare la funzione

cooling. Quando il termostato o l’umidostato attivano il funzionamento

della macchina, i contatti della valvola di zona vengono messi in tensione

a 230 V in modo da aprire l’eventuale valvola di zona del circuito

idraulico o accendere la pompa di circolazione dedicata. Sul ventilatore

è possibile impostare cinque differenti velocità, muovendo gli attacchi

faston del regolatore di velocità, così da adeguare la macchina alle

caratteristiche dell’utilizzatore. La velocità preimpostata è la velocità

numero 4 con cui si ottengono 300 m3/h con una contropressione

disponibile superiore ai 30 Pa. La macchina è anche predisposta per

poter funzionare con due set di velocità, così da soddisfare le esigenze

tipiche della zona notte, realizzando l’abbassamento notturno e

riducendo di conseguenza i rumori. In questa soluzione l’ideale è avere

un orologio per la commutazione. Lo schema da seguire per ottenere

questi risultati è illustrato di seguito.

Fig. 13-2 Schema elettrico

13.9 Manutenzione

Manutenzione periodicaL’unica manutenzione da eseguire periodicamente è la pulizia del filtro

che va eseguita con frequenza variabile a seconda della polverosità

dell’ambiente e della quantità di ore al giorno di effettivo funzionamento

dell’apparecchio. Orientativamente per un uso normale la pulizia è

sufficiente una volta al mese. Per un impiego in ambienti polverosi si

può rendere necessaria una frequenza anche più che doppia.

La pulizia va effettuata ponendo il filtro sotto il getto d’acqua di un

normale lavandino nel verso contrario rispetto al flusso dell’aria:

il pannello forato deve stare verso il basso in modo che l’acqua

tenda a spingere il filtro verso il pannello stesso. Dopo alcuni anni di

funzionamento può essere necessario pulire le batterie. Sarà allora

importante utilizzare aria compressa per soffiare dall’esterno verso

l’interno dell’apparecchio, utilizzando anche un aspirapolvere per

asportare la sporcizia rimossa.

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223

14 TERMOREGOLAZIONE DELLE MASSE DI CEMENTO

14.1 Introduzione

Generalità

La tecnica innovativa dell’edilizia deve rispondere alle esigenze dell’ar-

chitettura moderna e al desiderio crescente di maggiore

comfort, tenendo conto dei fattori climatici e dell’uso sempre più

diffuso dei sistemi elettronici per l’elaborazione dei dati.

Un sistema d’avanguardia di raffrescamento e riscaldamento che

soddisfa queste esigenze è la termoregolazione delle masse di

cemento (BKT).

Z- Spese d’investimento ridotte

- Massimo comfort e rendimento di alto livello

- “Raffrescamento dolce” senza correnti d’aria

- Ricambio d’aria ridotto in combinazione con impianti di aria condi-

zionata

- Niente sindrome di sick-building

- Grazie all’attivazione di masse di accumulo le dimensioni dell’im-

pianto frigorifero sono ridotte

- Temperature di mandata più basse con relativo risparmio energetico

- Possibilità di abbinamento con sistemi alternativi (geotermici)

Il principio

Il principio della termoregolazione delle masse di cemento (BKT) si

basa sullo sfruttamento dell’inerzia dei componenti dell’edificio. Que-

sto principio si manifesta anche d’estate negli edifici storici,

come castelli e chiese, con muri esterni molto spessi.

Grazie alla notevole inerzia, le temperature interne rimangono confor-

tevoli e fresche anche d’estate.

I carichi termici all’interno sono assorbiti dalle strutture fredde.

Questo comportamento di accumulo viene copiato mediante tubazioni

che trasportano l’acqua di raffrescamento o di riscaldamento nelle

strutture di cemento pieno della termoregolazione delle masse di

cemento (BKT).

Viene realizzato un accumulatore “infinito”.

Fig. 14-1 Edificio storico

Fig. 14-2 Installazione BKT

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224

14.2 Varianti del sistema

14.2.1 Moduli REHAU BKT

Z- Montaggio rapido

- Dimensioni variabili dei moduli

- Sono disponibili geometrie standard e speciali

Componenti del sistema

- Moduli BKT

- Casseforme BKT

- Cavalletto distanziatore BKT

- Ganci fissarete/fascette BKT

- Guaina

Dimensioni dei tubi

- RAUTHERM S 17 x 2,0 mm

- RAUTHERM S 20 x 2,0 mm

Grazie al preconfezionamento dei moduli BKT e la messa sotto

pressione in fabbrica, i tempi di montaggio sono molto brevi.

14.2.2 REHAU BKT posa in opera

Z- Flessibile adattamento circuiti BKT alla geometria degli edifici

- Lunghezza dei circuiti BKT variabile

- Semplice posa dei tubi

Componenti del sistema

- Tubo RAUTHERM S

- Casseforme BKT

- Tappo di chiusura per tubo aria compressa

- Binario RAUFIX

- Ganci fissarete/fascette BKT

- Guaina

- Giunto

- Manicotto autobloccante

- Nastro di protezione BKT

Dimensioni dei tubi

- RAUTHERM S 17 x 2,0 mm

- RAUTHERM S 20 x 2,0 mm

Grazie alla posa dei tubi direttamente in cantiere, i circuiti BKT

possono essere adattati a qualsiasi geometria dell’edificio.

Fig. 14-3 Moduli REHAU BKT

Fig. 14-4 Moduli REHAU BKT RAUFIX

Fig. 14-5 REHAU BKT posa in opera

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225

Con un miglioramento della protezione contro la trasmissione di

calore delle parti esterne degli edifici si dovrebbe realizzare un

fabbisogno di calore di 40 W/m2 e 50 W/m2 per edifici adibiti ad

uffici. Con potenze medie di riscaldamento della termoregolazione

delle masse di cemento comprese fra 25 W/m2 e 30 W/m2, si può

raggiungere, a seconda della struttura dei solai, una copertura del

fabbisogno di calore fino al 75%. Uffici di utilizzo comune hanno

carichi termici in raffrescamento fino a 60 W/m2. Con potenze medie

di raffrescamento della termoregolazione delle masse di cemento di

35 W/m2 - 50 W/m2, si può raggiungere, a seconda della struttura

del solaio, una copertura fino all’80% del carico di raffrescamento.

Condizioni ottimali per un sistema inerziale della termoregolazione

delle masse di cemento si ottengono con spessori dei solai tra 25

cm e 30 cm. Per minimizzare la diffusione di vapore nella parte

piena della costruzione, i solai attivi in cemento normale secondo

DIN 1045 devono essere costruiti con densità tra 2,0 t/m3 e 2,8 t/

m3. Nelle zone attivate con solai grezzi, l’installazione di controsof-

fitti chiusi non è consentita. Il montaggio di controsoffitti a moduli

aperti deve essere verificato fino in fondo per ogni singolo caso. Si

raccomanda di prevedere delle misure acustiche nei grandi uffici.

Controsoffitti fonoassorbenti non sono ammessi nelle zone attivate.

In particolare nei grandi uffici e sale bisogna verificare se occorrono

delle misure per ottimizzare l’acustica dell’ambiente.

14.3.3 Utilizzazione dell’edificio

Durante il raffrescamento in giornate estremamente calde e

soleggiate con temperature esterne di circa +32°C, l’utilizzatore

dell’edificio deve permettere la variazione della temperatura operati-

va d’ambiente nelle zone soggiornali. Condizioni fondamentali per un

concetto d’impianto con BKT si hanno con l’utilizzazione omogenea

e uniforme dell’edificio. Il tipo di utilizzazione uniforme di un edificio,

per esempio solo punto vendita o solo uffici, ha un effetto positivo

sull’andamento uniforme dei carichi. Anche concetti d’impianti con

BKT in edifici con utilizzatori diversi ai singoli piani sono realizzabili.

Già nella fase di progettazione occorrono però chiarimenti appro-

fonditi riguardo alla contabilizzazione delle spese di riscaldamento/

raffrescamento e alla ripartizione delle zone.

14.3.4 Tecnica dell’impiantistica edile

Per ragioni di inerzia della termoregolazione delle masse di cemento

non è possibile installare una regolazione per i singoli vani, come

viene usata per sistemi di raffrescamento a soffitto. Però è possibile

dividere l’edificio in zone di regolazione preposte con andamenti

uniformi dei carichi. Dividendo l’edificio in una zona Nord e una zona

Sud, si possono alimentare queste parti con temperature di mandata

e portate diverse. Scegliendo la corretta temperatura di mandata si

può evitare la forte sovraoscillazione della temperatura d’ambiente

durante il riscaldamento. Per evitare la formazione di condensa sulle

superfici attive della costruzione, in estate, la temperatura di manda-

ta non deve essere inferiore ai +16 °C.

14.3 Progettazione

14.3.1 Condizioni preliminari

AUn impiego efficace della termoregolazione delle masse di

cemento è determinato dai seguenti fattori:

- Profilo di carico uniforme durante il periodo di riscaldamento e di

raffrescamento

- Coefficiente di trasmissione del calore finestre

UFinestre

:1,0 fino a 1,3 W/m2K

- Fattore di trasmissione protezione contro il sole

bprotezione

: 0,15 fino a 0,20

- Resa di riscaldamento ΦHL UNI EN 12831

: da 40 a 50 W/m2

- Resa di raffrescamento QK VDI 2078

: fino a 60 W/m2

- Solette grezze (materiale: calcestruzzo normale):

Ssoletta grezza

: da 25 fino a 30 cm

- Niente controsoffitti chiusi nelle zone attivate

- Sono consentite temperature ambiente flessibili nei giorni molto

caldi

- fino a ca. +27°C con impianti concepiti con aria condizionata

supplementare

- fino a circa +29°C con impianti con ricambio d’aria tramite

finestre

- Utilizzatore omogeneo

- utilizzatore uniforme

- tipo di utilizzazione uniforme

- Niente regolazione per singoli vani, ma ripartizione dell’edificio in

zone

- Parametri di funzionamento

- Tmandata riscaldamento

: +27 °C fino a +29 °C

- Tmandata raffrescamento

: +16 °C fino a +19 °C

14.3.2 Condizioni preliminari dell’edificio

L’andamento equilibrato e uniforme del profilo di carico durante il

periodo di riscaldamento e raffrescamento è la condizione base per

l’impiego efficace della termoregolazione delle masse di cemento.

I carichi interni, in condizioni normali, all’interno di un edificio adibito

ad uffici, possono essere considerati costanti.

Le oscillazioni di carico sono determinate da fenomeni meteorologici.

Questi effetti negativi possono essere ridotti notevolmente mediante

l’ottimizzazione dell’edificio nei punti seguenti:

- Finestre

- Protezione contro il sole:

- Protezione con la trasmissione termica.

A causa delle estese superfici vetrate degli uffici, un contributo

considerevole alla riduzione del fabbisogno termico e al livellamento

dell’andamento dei carichi termici è rappresentato da vetrate con

coefficienti di trasmissione di calore U tra 1,0 – 1,3 W/m2K. Con

protezioni esterne contro il sole con un fattore di trasmissione “b”

di 0,15 - 0,20 l’effetto negativo dell’insolazione estiva nell’ambien-

te può essere ridotto fino all’85%. Veneziane in metallo, montate

all’esterno, con un angolo di apertura di 45° hanno un fattore “b” di

0,15. Con protezioni contro il sole installate all’interno, per esempio

tende in tessuto, questo effetto schermante non è raggiungibile.

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226

Superficie attiva dei moduli BKT, DM/EM, VA 15

I moduli REHAU BKT sono realizzati a progetto, nelle dimensioni

indicate nelle tabelle.

La dimensione va scelta in base ai seguenti criteri di posa:

- Tipo di posa del tubo

- Dimensione del tubo

- Interasse di posa

ASu richiesta sono disponibili dimensioni e geometrie speciali,

diverse dai moduli standard.

Fig. 14-6 Dimensioni di posa

A Lunghezza modulo: lunghezza attiva in m

B Lunghezza modulo con tubo: A-VA in m

C Larghezza modulo con tubo: D-VA in m

D Larghezza modulo: larghezza attiva in m

Superficie attiva del modulo: A x D in m2

Interasse di posa 150 mm/VA 15

Largh. m 0,90 1,20 1,50 1,80 2,10 2,40

Lungh. m Superficie attiva m2

1,35 1,22 1,62 2,03 2,43 2,84 3,24

1,50 1,35 1,80 2,25 2,70 3,15 3,60

1,65 1,49 1,98 2,48 2,97 3,47 3,96

1,80 1,62 2,16 2,70 3,24 3,78 4,32

1,95 1,76 2,34 2,93 3,51 4,10 4,68

2,10 1,89 2,52 3,15 3,78 4,41 5,04

2,25 2,03 2,70 3,38 4,05 4,73 5,40

2,40 2,16 2,88 3,60 4,32 5,04 5,76

2,55 2,30 3,06 3,83 4,59 5,36 6,12

2,70 2,43 3,24 4,05 4,86 5,67 6,48

2,85 2,57 3,42 4,28 5,13 5,99 6,84

3,00 2,70 3,60 4,50 5,40 6,30 7,20

3,15 2,84 3,78 4,73 5,67 6,62 7,56

3,30 2,97 3,96 4,95 5,94 6,93 7,92

3,45 3,11 4,14 5,18 6,21 7,25 8,28

3,60 3,24 4,32 5,40 6,48 7,56 8,64

3,75 3,38 4,50 5,63 6,75 7,88 9,00

3,90 3,51 4,68 5,85 7,02 8,19 9,36

4,05 3,65 4,86 6,08 7,29 8,51 9,72

4,20 3,78 5,04 6,30 7,56 8,82 10,08

4,35 3,92 5,22 6,53 7,83 9,14 10,44

4,50 4,05 5,40 6,75 8,10 9,45 10,80

4,65 4,19 5,58 6,98 8,37 9,77 11,16

4,80 4,32 5,76 7,20 8,64 10,08 11,52

4,95 4,46 5,94 7,43 8,91 10,40 11,88

5,10 4,59 6,12 7,65 9,18 10,71 12,24

5,25 4,73 6,30 7,88 9,45 11,03 12,60

5,40 4,86 6,48 8,10 9,72 11,34 12,96

5,55 5,00 6,66 8,33 9,99 11,66 13,32

5,70 5,13 6,84 8,55 10,26 11,97 13,68

5,85 5,27 7,02 8,78 10,53 12,29 14,04

6,00 5,40 7,20 9,00 10,80 12,60 14,40

6,15 5,54 7,38 9,23 11,07 12,92 14,76

6,30 5,67 7,56 9,45 11,34 13,23 15,12

I valori sono riferiti alla superficie attiva

Tipologie di posa

Con i moduli REHAU-BKT a serpentina semplice/doppia viene utilizzato

il tubo RAUTHERM S, con strato di sbarramento contro la diffusione

d’ossigeno secondo DIN 4726, nelle dimensioni 17 x 2,0 mm o

20 x 2,0 mm. Le estremità del tubo sono chiuse ermeticamente con

un tappo di chiusura per tubi per aria compressa e un tappo cieco.

Questo avviene tramite il collegamento brevettato, non smontabile, a

manicotto autobloccante EPO 339 248 BA.

È possibile scegliere tra due tipi di posa

- Serpentina doppia (DM)

- Serpentina semplice (EM).

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227

Rispetto allo schema di posa a serpentina semplice, il tipo di posa a

serpentina doppia presenta un profilo termico più uniforme su

tutta la superficie dei moduli.

Soprattutto per moduli grandi la distribuzione delle temperature

negli elementi strutturali risulta più omogenea e le temperature sulle

superfici degli elementi sono più uniformi.

L’interasse di posa è di 15 cm (VA 15).

Ogni modulo REHAU BKT è fornito con due tubi di allacciamento, uno

per la mandata e uno per il ritorno (lungh. 2 m ciascuno).

Per il trasporto i tubi di allacciamento sono fissati sul bordo dei moduli.

Il fissaggio del tubo RAUTHERM S sulle griglie per cemento armato

avviene in fabbrica per mezzo di apposite fascette di fissaggio.

ASu richiesta è possibile realizzare tubature di allacciamento di

lunghezza fuori standard.

Fig. 14-7 Modulo REHAU BKT DM

Fig. 14-8 Modulo REHAU BKT EM

14.3.5 Varianti di collegamento idraulico

ALa compensazione idraulica del circuito BKT e dell’intera rete di

tubazioni è necessaria per qualunque tipologia di collegamento.

Collegamento collettori

Analogo al riscaldamento/raffrescamento a pavimento, il collegamento

dei circuiti BKT alla rete di tubazioni di distribuzione può avvenire

tramite un collettore BKT.

Per la chiusura e la regolazione si consiglia l’impiego di valvole di

arresto e valvole di regolazione.

Per il dimensionamento bisogna tenere conto dei seguenti fattori:

- perdita di carico max. di 300 mbar per ogni circuito BKT

- circuiti BKT di dimensioni quasi uguali

Fig. 14-9 Rappresentazione schematica del collegamento a collettore

1 Mandata

2 Ritorno

3 Valvola di regolazione e chiusura

4 Collettore ad attacchi laterali

5 Valvola di chiusura

6 Circuito BKT

Sistema a ritorno inverso (metodo Tichelmann)

Con questo sistema il collegamento di ogni circuito BKT avviene diret-

tamente con le tubazioni di distribuzione. Per la chiusura, lo scarico e

la regolazione si consiglia l’impiego di valvole di arresto e

valvole di regolazione.

Grazie alla posa dei tubi con il sistema a ritorno inverso (Tichelmann),

la perdita di carico è quasi uniforme.

Per il dimensionamento bisogna tenere conto dei seguenti fattori:

- perdita di carico max. di 300 mbar per ogni circuito BKT

- circuiti BKT di dimensioni quasi uguali

Fig. 14-10 Rappresentazione schematica del metodo Tichelmann

1 Mandata

2 Ritorno

3 Valvola di regolazione e chiusura

4 Valvola di chiusura

5 Circuito BKT

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228

Sistema a tre tubi

Per garantire una maggiore flessibilità della termoregolazione delle

masse di cemento BKT in funzione del carico di riscaldamento/ raffre-

scamento richiesto, si utilizza il sistema a tre tubi.

Qui è possibile scegliere (commutazione mediante una valvola a tre

vie) tra due diversi livelli di temperatura di mandata.

Il sistema ha un ritorno in comune.

Per il dimensionamento bisogna tenere conto dei seguenti fattori:

- perdita di carico max. di 300 m bar per ogni circuito BKT

- circuiti BKT di dimensioni quasi uguali

Fig. 14-11 Rappresentazione schematica del collegamento con il sistema a tre tubi

1 Mandata 1

1a Mandata 2

2 Ritorno

3 Valvola di regolazione e chiusura

4 Collettore ad attacchi laterali

5 Valvola di chiusura

6 Valvola a tre vie

7 Circuito BKT

14.4 Potenze

Potenze statiche medie in W/m2 (superficie attiva)

Tappetto Piastrella Pannello legno Isolamento Gettata Pavimento doppio Cemento Tubo RAUTHERM S 17 x 2,0 VA15

Struttura solai Zona Riscaldamento Raffrescamento

Tambiente

: 20 °C

Tmandata

: 28 °C

Tritorno

: 25 °C

Tambiente

: 26 °C

Tmandata

: 18 °C

Tritorno

: 21 °C

20.5˚C 25.4˚C0.015

0.100

0.025

0.250

[m]

24.0˚C 23.0˚C

Pavimento

Soletta

Totale

20.6˚C 25.2˚C0.020

0.100

0.025

0.250

[m]

24.0˚C 23.0˚C

Pavimento

Soletta

Totale

21.3˚C 24.3˚C0.010

0.070

0.280

[m]

23.7˚C 23.2˚C

Pavimento

Soletta

Totale

20.6˚C 25.2˚C0.0100.020

0.100

0.250

[m]

24.0˚C 23.0˚C

Pavimento

Soletta

Totale

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229

14.5 Montaggio in cantiere

ALa termoregolazione delle masse di cemento (BKT) deve essere

effettuata da personale specializzato facente parte dell’impresa

esecutrice dei lavori.

1. Montaggio delle casseforme

- Posizionare sul livello inferiore dell’armatura e fissare le

casseforme, con i chiodi che vengono forniti

insieme alle casseforme, secondo i disegni di montaggio.

- Incorporare sul livello inferiore dell’armatura, realizzata

dall’impresa edile.

AI disegni di montaggio si riferiscono agli assi/punti di riferimen-

to dell’edificio.

2. Montaggio serpentina BKT-S

- Posizionare le serpentine BKT-S sull’armatura.

- Fissare le serpentine BKT-S per mezzo degli appositi

ganci all’armatura inferiore.

AMontaggio della serpentina a S solo per moduli BKT. Per i

moduli BKT-RAUFIX è prevista esclusivamente la posa diretta

sull’armatura inferiore.

3. Montaggio Moduli BKT

- Posizionare e fissare i moduli BKT.

- Posare e fissare le tubazioni di collegamento.

- Infilare completamente le tubature di allacciamento nelle

casseforme.

4. Esecuzione della prova a pressione

- Effettuare il controllo visivo.

- Estrarre le tubature di allacciamento dalle casseforme.

- Eseguire la prima prova a pressione con aria compressa.

La pressione di prova dev’essere di almeno 6 bar.

- Infilare completamente le tubature di allacciamento nelle

casseforme e fissarle.

- Supervisionare i lavori per la gettata in calcestruzzo.

- Effettuare una seconda prova a pressione dopo aver prelevato

la cassaforma del livello inferiore.

ALa posa manuale del sistema BKT in cantiere avviene ana-

logamente all’installazione di un impianto di riscaldamento

industriale.

Fig. 14-12 Punto 1 - Montaggio delle casseforme

Fig. 14-13 Punto 2 - Montaggio serpentine BKT-S

Fig. 14-14 Punto 3 - Montaggio Moduli BKT

Fig. 14-15 Punto 4 - Esecuzione della prova a pressione

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230

14.6 Componenti del sistema

Fig. 14-16 Rete di armatura

La rete di armatura BKT è composta da tondini in acciaio per cemento

armato e piedini termoplastici, che servono per posizionare ad altezza

idonea, all’interno del solaio, i relativi moduli BKT.

La rete deve appoggiare sulle casseforme. Sovrapponendo i moduli

BKT è garantito un semplice montaggio.

Materiale BSt 500/550

Diametro tondino acciaio Ø 5,5 mm

Altezza complessiva 70 – 200 mm

Ganci fisserete BKT

Fig. 14-17 Ganci fisserete BKT

Il gancio fissarete BKT è costituito da un filo metallico rivestito di

materiale polimerico. Viene usato per fissare i moduli BKT alla rete di

armatura BKT. È anche possibile usarlo per la termoregolazione delle

masse di cemento in opera.

Materiale Filo rivestito di materiale polimerico

Diametro Ø 1,4 mm

Lunghezza nero

Colore 140 mm

Cassetta di collegamento BKT

Fig. 14-18 Cassetta di collegamento BKT

Presa di collegamento, incluso coperchio, serve per collegamento di

pannelli a soffitto radiante o altri dispositivi di raffrescamento.

Materiale polimero, privo di alogeni

Lunghezza 115 mm

Larghezza 115 mm

Altezza 90 mm

Colore cassetta grigio

Colore presa bianco

Attrezzo per torsione

Fig. 14-19 Attrezzo per torsione

L’attrezzo per torsione in metallo con rivestimento in materiale polime-

rico viene impiegato per torcere rapidamente e a regola d’arte i ganci

fissarete BKT. Viene usato durante i lavori di fissaggio per i moduli BKT

e per la termoregolazione delle masse di cemento montate in opera.

Materiale Acciaio

Lunghezza 310 mm

Diametro Ø 30 mm

Colore nero

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231

Cassaforma BKT

Fig. 14-20 Cassaforma BKT

La cassaforma BKT in polietilene antiurto serve per realizzare il

passaggio dei tubi di allacciamento dei moduli BKT attraverso il solaio

di cemento armato. Può essere utilizzata come cassaforma singola e,

grazie a connettori integrati, anche come cassaforma multipla.

Materiale PE

Lunghezza 400 mm

Larghezza 50 mm

Altezza 60 mm

Diametro tubo Ø 17 x 2,0 / 20 x 2,0

Fascette

Fig. 14-21 Fascette REHAU

La fascetta in poliammide serve per fissare i moduli BKT alla rete di

armatura BKT. È anche possibile usarlo per la termoregolazione delle

masse di cemento in opera.

Materiale PA

Lunghezza 178 mm

Larghezza 4,8 mm

Colore Naturale

Binario RAUFIX

Fig. 14-22 Binario RAUFIX

Il binario RAUFIX senza ganci a uncino in plastica serve per fissare i

tubi BKT sulle coperture degli elementi prefabbricati in calcestruzzo.

La posa dei tubi può essere effettuata a meandro semplice o doppio.

Sono possibili interassi di posa di 5 cm e multipli.

Materiale PP

Diametro tubo Ø 17 x 2,0 / 20 x 2,0

Lunghezza 1 m (collegabile)

Colore Nero

Tappo cieco

Fig. 14-23 Tappo cieco

Il tappo cieco serve a chiudere le estremità dei tubi e viene montato

sui tubi RAUTHERM S mediante la tecnica di collegamento a manicot-

to autobloccante.

Materiale Ottone

Diametro tubo Ø 17 x 2,0 / 20 x 2,0

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232

Guaina

Fig. 14-24 Guaina

La guaina in polietilene viene impiegata nelle zone dei giunti di

dilatazione. È possibile utilizzarla anche per l’uscita delle tubazioni di

allacciamento sul lato superiore della soletta di cemento armato.

Materiale PE

Diametro esterno Ø 19/23/29 mm

Diametro interno Ø 24/29/34 mm

Colore nero

Raccordo di collegamento per tubo aria compressa

Fig. 14-25 Raccordo di collegamento per tubo aria compressa

Il raccordo di collegamento per tubi di aria compressa serve per la

prova a pressione in cantiere e viene montata in fabbrica sui moduli

BKT mediante il collegamento a manicotto autobloccante.

Con il relativo tubo RAUTHERM S i moduli BKT vengono posati e

collegati in cantiere.

Materiale Ottone

Diametro tubo Ø 17 x 2,0 / 20 x 2,0

Lunghezza 59/58 mm

Manometro

Fig. 14-26 Manometro

Il manometro viene impiegato insieme con il nipplo ad innesto per le

prove a pressione. Le prove a pressione devono essere eseguite in

cantiere prima della gettata di calcestruzzo e dopo l’asportazione delle

casseforme del piano inferiore.

Materiale Acciaio

Lunghezza 40 mm

Attacco R ¼"

Nipplo ad innesto per aria compressa

Fig. 14-27 Nipplo ad innesto per aria compressa

Il nipplo ad innesto per aria compressa viene usato insieme con il

manometro per la prova a pressione. Le prove a pressione devono

essere eseguite in cantiere prima della gettata di calcestruzzo e dopo

la rimozione delle casseforme del piano inferiore.

Materiale Ottone

Lunghezza 33 mm

Attacco Rp ¼"

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233

Manicotto autobloccante

Fig. 14-28 Manicotto autobloccante

Il manicotto autobloccante, in ottone zincato, viene fissato a compres-

sione sul portagomma assieme al tubo RAUTHERM S. Questo collega-

mento è inscindibile e permanentemente a tenuta stagna secondo DIN

18380 (VOB).

Materiale Ottone zincato

Diametro tubo Ø 17 x 2,0 / 20 x 2,0

Lunghezza 20 mm

Raccordo d’unione

Fig. 14-29 Raccordo d’unione

Il raccordo d’unione viene utilizzato per il collegamento delle estremità

dei tubi per la termoregolazione delle masse di cemento montate in

opera. Assieme al manicotto autobloccante è garantito il collegamento

inscindibile e permanentemente a tenuta stagna secondo DIN 18380

(VOB).

Materiale 17 x 2,0 / 20 x 2,0

Diametro tubo Ø Ottone zincato

Lunghezza 53 mm

Nastro di protezione BKT

Fig. 14-30 Nastro di protezione

Il nastro di protezione in PVC morbido serve per proteggere il colle-

gamento REHAU manicotto autobloccante contro il contatto diretto

con il cemento secondo DIN 18560.

ATutti i collegamenti a manicotto autobloccante nel cemento devo-

no essere rivestiti con il nastro di protezione secondo DIN 18560.

Materiale PVC morbido

Larghezza 50 mm

Lunghezza 33 m

Colore rosso

Trasporto dei moduli BKT

Fig. 14-31 Strutture di trasporto BKT

Il trasporto dei moduli BKT avviene su apposite strutture di trasporto

direttamente in cantiere. I moduli vengono appesi e assicurati, in più

strati, sui bracci di sostegno. Le strutture di trasporto sono idonee

al trasporto con gru in cantiere e possono essere prese con un

elevatore a forca. Dopo lo scarico dei moduli, le strutture ritornano

alla REHAU con il trasporto a collettame. Le strutture di trasporto

REHAU rappresentano il massimo livello di sicurezza e corrispondono

alla direttiva CE macchine 89/392/CEE, appendice II A, alla direttiva

macchine 93/44/CEE, considerando le norme EN 292 e DIN 15018,

parte 1 e 2. Sono inoltre soggette ad una verifica annuale.

Dati tecnici

Lunghezza 4,0 m

Larghezza 1,0 m

Altezza 2,2 m

Materiale 235 kg

Peso Acciaio verniciato

VAttenzione!

Le strutture di trasporto BKT devono essere trasportate in

cantiere e nella zona di costruzione soltanto con carico assicurato.

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234

Collettore REHAU tipo industriale

Fig. 15-2 Collettore REHAU tipo industriale

Collettore e distributore sono composti da tubi in ottone con valvola di

sfiato e rubinetto KFE. Possibilità di intercettare ogni singolo circuito di

riscaldamento tramite un rubinetto a sfera nella mandata e una valvola

a micro regolazione (per la compensazione idraulica di ogni circuito)

nel ritorno.

Montato al muro su mensole robuste, zincate, fonoassorbenti.

Fascette

Fig. 15-3 Fascette

Per il fissaggio appropriato dei tubi di riscaldamento sugli elementi di

armatura del piano di fondazione.

Materiale PA

Resistenza alle temperature -40 fino a +105 °C

15 APPLICAZIONI SPECIALI

15.1 Riscaldamento REHAU di fabbricati speciali

Fig. 15-1 Riscaldamento a pavimento in un capannone industriale

Z- Montaggio semplice e veloce

- Superficie del pavimento piacevolmente tiepida

- Curva termica uniforme

- Basse velocità dell’aria

- Niente polvere che circola

- Nuove possibilità creative per l’architettura d’interni

- Basse temperature d’esercizio

- Adatto a impianti con pompe di calore e impianti solari

- Nessun costo di manutenzione

Componenti

- Collettore tipo industriale

- Set valvole di arresto

- Fascetta

- Binario RAUFIX

- Binario RAILFIX

- Chiodo di fissaggio

Dimensioni dei tubi

- RAUTHERM S 20 x 2,0 mm

- RAUTHERM S 25 x 2,3 mm

Accessori di sistema

- Isolante perimetrale

- Condotto curvato

Descrizione

Il riscaldamento di fabbricati industriali viene montato nel piano di

fondazione in cemento armato e posato con distribuzione dei tubi a

serpentina. Nella soluzione standard i tubi di riscaldamento vengono

fissati con fascette sugli elementi dell’armatura e collegati ai collettori

tipo industriale.

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235

Binario RAUFIX

Fig. 15-4 Binario RAUFIX

Binario di fissaggio in polipropilene per il bloccaggio del tubo RAU-

THERM S 20 x 2,0 mm. Chiodi integrati sul lato inferiore. Allungabile

nelle due direzioni grazie al collegamento ad incastro integrato.

Interasse di posa possibili 5 cm e multipli

Sollevamento tubo 5 mm

Larghezza 50 mm

Lunghezza 1000 mm

Binario RAILFIX

Fig. 15-5 Binario RAILFIX

Binario di fissaggio in PVC per il bloccaggio del tubo RAUTHERM S 25

x 2,3 mm.

Interasse di posa 10 cm e multipli

Sollevamento tubo 10 mm

Larghezza 50 mm

Lunghezza 4000 mm

Chiodi di fissaggio

Fig. 15-6 Chiodi di fissaggio

Per il fissaggio dei binari RAUFIX/RAILFIX all’isolamento.

Spessore minimo dell’isolante 40 mm.

Colore Rosso

Lunghezza 50 mm

Distanza tra le punte 20 mm

Condotto curvato

Fig. 15-7 Condotto curvato

Per curvare in maniera precisa il tubo di riscaldamento per l’allaccia-

mento al collettore.

Materiale Poliammide

Colore nero

Resistenza alle temperature da -5°C a +60°C

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236

15.1.1 Montaggio

APer un montaggio che non presenti problemi, è necessario armo-

nizzare gli interventi di coloro che prenderanno parte ai lavori!

- Posa dell’isolamento e copertura con l’apposito foglio di PE

(“Strati di separazione e scorrimento” a pagina 216)

- Montaggio dei supporti e delle reti inferiori (da parte dell’impresa edile).

- Se il progetto prevede il tipo di costruzione speciale “Tubi in zona

neutra” (vedere “Strutture del pavimento”), vengono montati i caval-

letti e cestini speciali.

- I tubi di riscaldamento vengono posati secondo il progetto e collega-

ti ai collettori.

- I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati.

- Esecuzione della prova a pressione.

- Completamento dell’armatura superiore.

- Gettata di calcestruzzo per il completamento del piano di fondazione.

ARaccomandiamo la presenza dell’installatore durante la fase di

gettata del calcestruzzo.

15.1.2 Progettazione

Strutture del pavimento

Il riscaldamento per fabbricati industriali può essere inserito nei

piani di fondazione in cemento armato, calcestruzzo precompresso,

cemento armato con fibre d’acciaio e calcestruzzo preconfezionato

(con cemento come legante). Fa eccezione il cemento cilindrato e tutti

i tipi di calcestruzzo bitumoso (posati a freddo o a caldo). La tipologia

d’uso del fabbricato industriale e i relativi carichi mobili e utili non

hanno nessuna influenza sul dimensionamento del riscaldamento, ma

soltanto sul dimensionamento statico del piano di fondazione.

Per questa ragione il dimensionamento del piano di fondazione in

cemento deve essere fatto soltanto da un ingegnere specializzato, che

deve tenere conto delle sollecitazioni summenzionate, della qualità del

sottosuolo e della profondità dell’acqua di falda.

L’ingegnere stabilisce anche il posizionamento dei tubi di riscaldamen-

to nel piano di fondazione e la disposizione dei giunti di dilatazione.

Per piani di fondazione armati con reti in acciaio di solito possiamo

usare l’armatura inferiore come supporto per i tubi, cioè i tubi di

riscaldamento vengono fissati con le fascette direttamente sulle reti

del piano inferiore di armatura. Successivamente vengono montati i

distanziatori (cestini) e le reti superiori di armatura. Questa soluzione

standard (vedi figura 15-8) presenta alcuni vantaggi:

- montaggio facile

- nessun costo supplementare per elementi di supporto per i tubi

- maggiore “libertà per forature”.

Se l’ingegnere richiede la posa dei tubi di riscaldamento nella posizio-

ne neutra, dobbiamo ricorrere alla soluzione speciale (vedere Fig. 15-9).

I tubi di riscaldamento vengono montati sui tondini trasversali dei

distanziatori per le reti di armatura posate di seguito. Questi ultimi fun-

gono anche da distanziatori per le reti di armatura posate di seguito.

Nelle basi in cemento armato con fibre d’acciaio l’armatura classica

(reti in acciaio, tondini in acciaio) viene sostituita con fibre in acciaio.

Per poter garantire interassi di posa dei tubi di riscaldamento secondo

il progetto occorre l’inserimento di altri elementi di fissaggio. La

soluzione più semplice viene offerta dal binario RAUFIX per i tubi RAU-

THERM S 20 x 2,0 e dal binario RAILFIX per i tubi RAUTHERM S 25 x

2,3 mm (vedere fig. 15-10). Su richiesta i binari di fissaggio possono

essere sostituiti con una rete metallica.

Fig. 15-8 Piano di fondazione in cemento armato con fibre d’acciaio; costruzione

standard con tubi di riscaldamento montati sulla rete di armatura inferiore

1 Piano di cemento armato

2 Base di fondazione

2

1

2

1

Fig. 15-9 Piano di fondazione in cemento armato con reti in acciaio; costruzione

speciale con tubi di riscaldamento montati al centro del piano di fondazione

1 Piano di cemento armato

2 Base di fondazione

1

2

Fig. 15-10 Piano di fondazione in cemento armato con fibre d’acciaio; costruzione

standard con tubi di riscaldamento montati su binari di fissaggio

1 Piano di cemento armato

2 Base di fondazione

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237

Strati di separazione e scorrimento

Per impedire la penetrazione dell’acqua usata per l’impasto nello

strato di isolamento o nello strato portante senza legante, questi ven-

gono coperti con uno strato di separazione (ad esempio uno strato un

foglio in polietilene). Per evitare l’attrito tra il piano di fondazione e lo

strato portante vengono inseriti dei cosiddetti strati di scorrimento (per

esempio due strati di fogli in polietilene). Di solito lo strato di separa-

zione e/o scorrimento viene posato da parte dell’impresa edile.

Isolamento termico

Al par. 1 commi 1 e 2 del Regolamento sul Risparmio Energetico RREn

in vigore dal febbraio 2002 viene operata una distinzione fra:

- Edifici dalle temperature interne normali

- Edifici dalle temperature interne basse

Negli edifici dalle temperature interne normali (RREn, par. 2, com-

mi 1 e 2, ovvero che registrano temperatura interne di 19°C e oltre,

riscaldati per più di 4 mesi all’anno) la resistenza termica dell’isola-

mento sotto il plinto di fondazione Rλ (UNI EN 1264 parte 4) non deve

essere superiore ai seguenti valori:

- per pavimenti soprastanti vani riscaldati Rmin

≥ 0,75 (m2 · K)/W

- per pavimenti soprastanti vani non riscaldati, situati a distanza dai

vani riscaldati e verso il terreno Rmin

≥ 1,25 (m2 · K)/W

- per pavimenti soprastanti spazi aperti - 5 °C > Td ≥ -15 °C

Rmin

≥ 2,00 (m2 · K)/W

- possibilità di aumento nel caso in cui il livello delle acque sotterra-

nee fosse ≤ 5 m.

L’autorità competente ai sensi del diritto vigente (a livello nazionale o

regionale) può comunque sopprimere, previa istanza il presente requi-

sito (EnEV par. 17) in casi in cui la severità dovesse essere infondata

e/o inammissibile.

Negli edifici dalle temperature interne basse (EnEV, par. 2, commi

1 e 2, 3 ovvero dalle temperature interne maggiori di 12°C e minori di

19°C, riscaldati per più di 4 mesi all’anno) il EnEV non pone requisiti

particolari. In questo caso valgono i valori minimi per le resistenze

termiche codificati nella norma DIN 4108-2.

Secondo la tabella 3, righe 7, 8 e 10 il valore relativo alla resistenza

termica non deve essere minore di 0,90 (m2 · K)/W per cui

Rmin

≥ 0,90 (m2 · K)/W.

Impermeabilizzazione della costruzione

L’impermeabilizzazione della costruzione (contro l’umidità del terreno,

acqua con o senza pressione) deve essere progettata ed eseguita

secondo DIN 18195. Normalmente l’impermeabilizzazione della

costruzione viene fatta dall’impresa edile.

Disposizione dei giunti

Per compensare i movimenti (ad esempio, dilatazione termica) del pia-

no di fondazione in cemento e per neutralizzare sollecitazioni interne

vengono inseriti dei giunti di dilatazione e/o giunti parziali.

Se per un piano di fondazione viene gettato il calcestruzzo in più

riprese (a causa della capacità dell’impianto di betonaggio) si formano

i cosiddetti “giunti del giorno”.

- I giunti di dilatazione separano il piano di fondazione da altri ele-

menti costruttivi (pareti, fondazioni, ecc.) e dividono solai più grandi

in zone più piccole.

- I giunti limitati (parziali) prevengono l’incrinatura incontrollata del

piano di fondazione.

I giunti di dilatazione possono essere eseguiti in modo “incavigliato”

(libertà di movimento solo sul piano dell’incavigliatura) o in modo “non

incavigliato” (libertà di movimento in tutte le direzione). Il tipo e la

posizione delle fughe vengono stabiliti dell’ingegnere competente.

AI giunti di dilatazione devono essere fatti passare solo attraver-

so le tubature. È necessario proteggere i tubi di riscaldamento

che attraversano i giunti.

Fig. 15-11 Giunto di dilatazione, senza caviglia con tubo di isolamento 100-%

Fig. 15-12 Giunto di dilatazione, con caviglia con guaina di protezione

Fig. 15-13 Giunto parziale, giunto del giorno con guaina di protezione

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238

Sistemi di posa

Normalmente, non viene utilizzato lo schema classico di posa a

spirale. La tipologia di posa a serpentina offre delle possibilità migliori

di adattamento (cioè senza collisioni) al percorso dei cavalletti di

supporto. La caduta della temperatura (nel piano di riscaldamento e

sulla superficie) può essere compensata posando i tubi di mandata e

di ritorno in parallelo. Secondo la necessità, i circuiti di riscaldamento

possono essere posati separatamente o parallelamente.

Con la disposizione parallela di più circuiti di riscaldamento si forma

una zona con una temperatura uniforme della superficie. Allo stesso

tempo si evita la compensazione della pressione al collettore poiché la

lunghezza dei circuiti posati in questo è praticamente uguale.

Fig. 15-14 Circuiti di riscaldamento separati

Fig. 15-15 Circuiti di riscaldamento posati in parallelo (formazione di zone)

Dimensionamento

La determinazione dei parametri per l’esercizio del riscaldamento a

pavimento per fabbricati industriali avviene con l’aiuto dei diagrammi

della distribuzione dei carichi. I diagrammi sono determinati in confor-

mità con DIN 4725.

Diversamente dal riscaldamento dei pavimenti, le eventuali zone peri-

metrali sono state determinate in base allo schema seguente.

L

L/4

B/4

Bϑi ϑa

ϑi

ϑa

ϑa

Fig. 15-16 Divisione in zone

Zona centrale Zona perimetrale

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239

15.2 Riscaldamento a pavimento per strutture sportive

15.2.1 Sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità

superficiale

Fig. 15-17 Sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità superficiale

Z- Posa rapida e senza lesioni grazie alle lamiere di trasmissio-

ne del calore applicate in fabbrica

- Rapido e semplice adeguamento a misura grazie a punti di rottura

predeterminati

- Nessun sollevamento delle lamiere al momento della posa dei tubi

di riscaldamento

- Elevata resistenza meccanica al calpestio

- Basso spessore del sistema

Componenti del sistema

- Pannello di posa

- VA 12,5

- VA 25

- Pannello di curvatura

- VA 12,5

- VA 25

- Pannello intermedio

- Pannello di riempimento

- Tagliascanalature

- Lamiera di chiusura

Tubi utilizzabili

- RAUTHERM S 16 x 2,0 mm

- RAUTITAN stabil 16,2 x 2,6 mm

Accessori

- Isolamento perimetrale

- Foglio di copertura

- Materiali per l’isolamento

AIl sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità super-

ficiale è particolarmente sensibile alla precisione di progetta-

zione e di dimensionamento. È imprescindibile una collaborazione fra

architetto, disegnatore, costruttore del pavimento sportivo e gestore,

per rispondere a tali esigenze elevate. Per ogni immobile la progetta-

zione avviene separatamente, in accordo fra l’architetto e il produttore

del pavimento sportivo.

Descrizione

Il sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità superficiale

rende possibile il riscaldamento di palestre con un pavimento elastico

secondo le norme DIN V 18032-2 e DIN EN 1264 (Sistema speciale).

Tutte le piastre del sistema a secco sono costituite da polistirolo

espanso EPS e adempiono ai requisiti della norma DIN EN 13163.

Il lato superiore dei pannelli è dotato di lamiere in alluminio per la

trasmissione di calore e per il fissaggio dei tubi di riscaldamento.

I punti di rottura predeterminati garantiscono un rapido e semplice

adeguamento a misura dei pannelli in cantiere. I pannelli di curvatura

vengono impiegati per la deviazione dei tubi di riscaldamento nelle

zone confinanti con pareti.

Per la transizione da VA 12,5 cm a VA 25 cm si usa il pannello

intermedio. Per una migliore trasmissione del calore nella zona dei

pannelli di riempimento, deviazione e transizione, queste sono dotate

di una lamiera di chiusura.

Fig. 15-18 Pannelli di posa

interasse 12,5

Fig. 15-19 Pannelli di posa

interasse 25

Fig. 15-20 Pannello di curvatura

interasse 12,5

Fig. 15-21 Pannello di curvatura

interasse 25

Fig. 15-22 Pannello intermedio

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240

I pannelli di riempimento sono previsti per le seguenti zone:

- zone circostante il collettore (ca. 1 m)

- zone in cui vi sono sporgenze, colonne, aperture di ventilazione, ecc.

- per riempire superfici vuote non rettangolari.

Fig. 15-23 Pannello di riempimento

L’attrezzo tagliascanalature viene solitamente utilizzato in cantiere allo

scopo di realizzare guide individuali per tubi di riempimento.

Fig. 15-24 Tagliascanalature

Dati tecnici

Pannelli di sistema/

Denominazione

Pannelli di posa

interasse 12,5 e 25 cm

Pannelli di curvatura

interasse 12,5 e 25 cm /

Pannello intermedio

Pannello di

riempimento

Materiale lastra EPS 035 DEO dh

con lamiera in alluminio per la

trasmissione di calore

EPS 035 DEO dh EPS 035 DEO dh

Lunghezza 1000 mm 250 mm 1000 mm

Larghezza 500 mm 500 / 375 mm 500 mm

Spessore 30 mm 30 mm 30 mm

Conducibilità termica 0,035 W/mK 0,035 W/mK 0,035 W/mK

Resistenza termica 0,78/0,82 m2K/W 0,71/0,78 m2K/W 0,85 m2K/W

Resistenza a compressione al 2 % 45,0 kPa 45,0 kPa 60,0 kPa

Classe del materiale da costruzione, secondo DIN 4102 B2 B1 B1

Comportamento all’incendio, secondo UNI EN 13501 E E E

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241

Montaggio

VATTENZIONE

Pericolo di ustioni e di incendi!

- Non toccare mai la lama di taglio calda dell’apparecchio per incide-

re le guide per i tubi.

- Non lasciare senza sorveglianza l’apparecchio per incidere le guide

per i tubi nello stabilimento.

- Non appoggiare mai l’apparecchio per incidere le guide per i tubi su

superfici infiammabili.

AIn caso di impiego di strati di isolamento aggiuntivi, tenere

conto dei seguenti punti:

- È necessario rispettare le prescrizioni delle norme DIN V 18032-2.

- Adempiere alle direttive del produttore del pavimento sportivo.

ATutti gli accessori di altri produttori, compreso il riporto a secco,

devono essere approvati dal produttore degli elementi della gettata

a secco per l’impiego in combinazione con il sistema a secco.

1. Installare l’armadio collettore.

2. Montare il collettore.

3. Fissare l’isolante perimetrale.

4. Posare il pannello isolante.

5. Tagliare eventuali passaggi per singoli tubi nei pannelli di riempi-

mento utilizzando il tagliascanalature.

6. Collegare un’estremità del tubo al collettore.

7. Posare i tubi di riscaldamento nelle scanalature predisposte dei

pannelli del sistema a secco.

8. Collegare l’altra estremità del tubo al collettore.

9. Nel caso in cui vengano effettuati dei collegamenti a manicotto

autobloccante nella zona dei pannelli di curvatura, essi vanno

premuti fino ad essere a filo con la quota superiore del pannello

di posa. Se la giunzione avviene nella zona dei pannelli di posa,

i collegamenti vanno inseriti nel pannello tagliando la lamiera a

conduzione termica con la troncatrice alla mola.

10. Posare il foglio di copertura sul sistema a secco al di sopra del tubo.

11. Posare al di sopra del tubo la pellicola di copertura REHAU sul

sistema a secco di pavimento elastico.

ASu solai con travi in legno, per evitare il pericolo di formazione

di muffa, usare soltanto protezioni traspiranti (es. cartone al

sodio o cartone catramato).

12. Fare aderire il foglio di copertura o la protezione contro le

infiltrazioni alla striscia saldata nella parte inferiore dell’isolante

perimetrale.

13. Proteggere il sistema di riscaldamento prima della posa del

pavimento con una copertura adeguata (lamiera in acciaio zincata

di 2 x 0,6 mm oppure pannelli di truciolato da 3,2 mm).

Fig. 15-25 Esempio di un piano di posa per il sistema a secco di pavimento elastico

1 Pannello di posa interasse 12,5

2 Pannello di posa interasse 25

3 Pannello di curvatura interasse 12,5

4 Pannello di curvatura interasse 25

5 Pannello intermedio

6 Pannello di riempimento

Requisiti minimi di isolamento in conformità con UNI EN 1264-4

AQuesti requisiti minimi di isolamento sono richiesti

indipendentemente dall’isolamento previsto dalle EnEV per

l’involucro di edifici.

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242

Prove termotecniche

Il sistema a secco di pavimento elastico è stato sottoposto a prove

termotecniche e certificato, in conformità alla norma UNI EN 1264.

Numero di registrazione: 7 F 339-F Numero di registrazione: 7 F 340-F

123456

EPS 035 DEO dh, 30 mm7

8

Fig. 15-26 Sistema a secco con tubo di riscaldamento RAUTHERM S inserito

1 Linoleum 4 mm

2 Compensato di betulla 2 x 9 mm

3 PU speciale – strato elastico 15 mm

4 Lamiera di acciaio zincata 2 x 0,6 mm

5 Pellicola 0,2 mm

6 Sistema a secco REHAU

7 Isolamento addizionale

8 Sottofondo piano

UAll’atto della progettazione e del montaggio del sistema a

secco di pavimento elastico è necessario rispettare le prescri-

zioni delle norme UNI EN 1264, parte 4 e DIN V 18032-2 nonché le

indicazioni delle direttive BVF (associazione di categoria per riscalda-

mento a pavimento) attuali.

12 3456

EPS 035 DEO dh, 30 mm7

8

Fig. 15-27 Sistema a secco con tubo di riscaldamento RAUTHERM S inserito

1 Linoleum 4 mm

2 Compensato di betulla 2 x 9 mm

3 PU speciale – strato elastico 15 mm

4 Pannello di truciolato 3,2 mm

5 Pellicola 0,2 mm

6 Sistema a secco REHAU

7 Isolamento addizionale

8 Sottofondo piano

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243

15.2.2 Sistema con collettore standard

Fig. 15-28 Collettore standard sistema SBH

Z- Posa rapida

- Superficie del pavimento piacevolmente tiepida

- Risparmio energetico grazie all’alta quota di irraggiamento

- Niente polvere che circola

- Correnti d’aria molto ridotte

- La costruzione del pavimento non viene condizionata dalla tipologia

di fissaggio dei tubi

- Grazie al disaccoppiamento, nessun effetto negativo sulle caratteri-

stiche flettenti del pavimento

- Costi di investimento minori rispetto ad altri sistemi di riscaldamento

Il riscaldamento a pavimento per strutture sportive richiede una pro-

gettazione con calcoli di altissimo livello. La collaborazione tra architet-

to, progettista, produttore del pavimento e cliente è indispensabile per

poter rispondere a tali elevate esigenze.

La progettazione viene sempre fatta in base alle necessità di ogni caso

specifico.

Componenti

- Pannello di isolamento preforato

- Binario RAUFIX 16/17/20

- Chiodo di fissaggio

Dimensioni dei tubi

- RAUTHERM S 20 x 2,0 mm

Accessori

- Collettore

- Armadio collettore

Pannello di isolamento preforato

Fig. 15-29 Pannello di isolamento preforato

Questo pannello di isolamento è in PUR espanso duro, privo di gas

nocivi, rivestito (in Alluminio) sui due lati con uno strato antidiffusione.

Il pannello d’isolamento fa parte del gruppo 025 di conducibilità

termica con un valore di calcolo di 0,025 W/mK, secondo DIN 4108.

Secondo la norma DIN 4102, il pannello ha un’infiammabilità normale

(materiali da costruzione B2).

Il pannello di isolamento è fornito preforato. Per questa ragione è

necessario stabilire chiaramente le dimensioni del modulo della

costruzione del pavimento già in fase di progettazione. In questo

modo vengono evitati lavori di taglio lunghi, complicati e imprecisi da

eseguire in cantiere.

Binario RAUFIX

Fig. 15-30 Binario RAUFIX

Il binario RAUFIX è un elemento di fissaggio in polipropilene che per-

mette interassi di posa di 5 cm e multipli. Uncini sulla parte superiore

della clip di fissaggio sul binario RAUFIX garantiscono il fissaggio sicu-

ro dei tubi. Il dispositivo di sicurezza sul raccordo ad innesto consente

un collegamento rapido e sicuro dei binari RAUFIX lunghi 1 m.

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244

Chiodi di fissaggio

Fig. 15-31 Chiodi di fissaggio

Grazie alle punte a forma speciale del chiodo, il fissaggio del binario

RAUFIX sul pannello di isolamento è molto sicuro. Il pannello forato del

binario RAUFIX serve da alloggiamento per i chiodi di fissaggio.

Montaggio

1. Montare l’armadio collettore e installare il collettore REHAU.

2. Posare in opera i pannelli di isolamento preforati

3. Posare i binari RAUFIX con i chiodi di fissaggio applicati a una

distanza di 40 cm l’uno dall’altro.

4. Collegare i tubi RAUTHERM S al collettore.

5. Posare i tubi RAUTHERM S in base allo schema di posa.

6. I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati.

7. Esecuzione della prova a pressione.

Dopo la messa in opera della protezione contro l’umidità vengono

posati i pannelli di isolamento preforati. La posa avviene secondo le

istruzioni del produttore del pavimento flettente ad angoli predetermi-

nati. Mettendo i pannelli d’isolamento uno vicino all’altro, bisogna far

attenzione alle dimensioni del modulo dei piedini di sostegno. Suc-

cessivamente i binari RAUFIX vengono fissati con i chiodi di fissaggio

(distanza tra un binario e l’altro, 1 m).

Nelle zone di curvatura dei tubi, i binari devono essere fissati a forma

di stella per garantire il bloccaggio sicuro dei tubi.

Si raccomanda di iniziare la posa dei tubi di riscaldamento nel canale

più esterno del modulo di posa. I tubi di riscaldamento vengono

pressati nelle sedi previste del binario, direttamente dal rotolo. Durante

la posa in opera bisogna far attenzione all’ancoraggio e alle uscite nel

pavimento per attrezzature sportive. In queste zone la posa in opera

viene eseguita in collaborazione con il costruttore del pavimento elastico.

123456789

A

Fig. 15-32 Struttura del riscaldamento a pavimento flettente

1 Posa rivestimenti

2 Piastra di distribuzione carico

(pannello di masonite, compensato o ecologico)

3 Foglio PE

4 Assito

5 Doppio elemento elastico - elementi flettenti

6 Binario RAUFIX

7 Pannello di isolamento preforato

8 Piedino di sostegno

(per esepio per l’isolamento. H. min. 105 mm)

9 Impermeabilizzazione

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245

Fig. 15-33 Rappresentazione schematica per il riscaldamento di pavimenti flettenti con collettore standard

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246

15.2.3 Sistema con collettore a ritorno inverso

Fig. 15-34 Collettore con sistema a ritorno inverso REHAU-SBH

Z- Posa rapida

- Superficie del pavimento piacevolmente tiepida

- Risparmio energetico grazie all’alta quota di irraggiamento

- Niente polvere che circola

- Correnti d’aria molto ridotte

- La costruzione del pavimento non viene condizionata dal modo di

fissaggio dei tubi

- Grazie al disaccoppiamento, nessun effetto negativo sulle caratteri-

stiche flettenti del pavimento

- Costi di investimento minori rispetto ad altri sistemi di riscaldamento

Il riscaldamento a pavimento per strutture sportive richiede una pro-

gettazione con calcoli di altissimo livello. La collaborazione tra architet-

to, progettista, produttore del pavimento e cliente è indispensabile per

poter rispondere a tali elevate esigenze.

La progettazione viene sempre fatta in base alle necessità di ogni caso

specifico.

Componenti

- Pannello di isolamento REHAU preforato

- Binario RAILFIX REHAU

- Chiodo di fissaggio REHAU

- Collettore a ritorno inverso REHAU

Dimensioni dei tubi

- RAUTHERM S 25 x 2,3 mm

Pannello di isolamento preforato REHAU

Fig. 15-35 Pannello di isolamento preforato REHAU

Questo pannello di isolamento è in PUR espanso duro, privo di gas

nocivi, rivestito (in Alluminio) sui due lati con uno strato antidiffusione.

Il pannello d’isolamento fa parte del gruppo 025 di conducibilità termi-

ca con un valore di calcolo di 0,025 W/mK, secondo DIN 4108.

Secondo la norma DIN 4102 il pannello ha un’infiammabilità norma-

le (materiali da costruzione B2). Il pannello di isolamento è fornito

preforato. Per questa ragione è necessario stabilire chiaramente le

dimensioni del modulo della costruzione del pavimento già in fase di

progettazione. In questo modo vengono evitati lavori di taglio lunghi,

complicati e imprecisi da eseguire in cantiere.

Binario RAILFIX

Fig. 15-36 Binario RAILFIX

Con il binario RAILFIX si possono realizzare interassi di posa di 10 cm

e multipli. Viene utilizzato come distanziatore preciso per l’interasse

dei tubi.

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247

Chiodi di fissaggio

Fig. 15-37 Chiodi di fissaggio

Grazie alle punte a forma speciale del chiodo, il fissaggio del binario

RAILFIX sul pannello di isolamento è molto sicuro. Il pannello forato del

binario RAILFIX serve da alloggiamento per i chiodi di fissaggio.

Collettore a ritorno inverso

I tubi di distribuzione sono composti da tubi RAUTHERM FW

40 x 3,7 mm e pezzi stampati che vengono montati con la tecnica di

collegamento a manicotto autobloccante. Servono per l’allacciamento

dei tubi RAUTHERM S 25 x 2,3 mm. L’assemblaggio avviene in opera

in base a disegni dettagliati secondo i dati di cantiere.

Fig. 15-38 Collettore a ritorno inverso

1 Manicotti autobloccanti: 40x3,7 pezzi

2 Raccordo a T: 40x3,7 – 25x 2,3 – 40x3,7

Montaggio

1. Posare in opera i pannelli di isolamento preforati.

2. Posare i binari RAILFIX con i chiodi di fissaggio applicati a una

distanza di 40 cm l’uno dall’altro.

3. Posare in opera, allineare e collegare i collettori a ritorno inverso.

4. Posare i tubi RAUTHERM S in base allo schema di posa.

5. Allacciare i circuiti di riscaldamento posati con collettori a ritorno

inverso.

6. I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati.

7. Eseguire la prova a pressione.

Dopo la messa in opera della protezione contro l’umidità vengono

posati i pannelli di isolamento preforati. La posa avviene secondo le

istruzioni del produttore del pavimento flettente ad angoli predetermi-

nati. Mettendo i pannelli d’isolamento uno vicino all’altro, bisogna far

attenzione alle dimensioni del modulo dei piedini di sostegno. Suc-

cessivamente i binari RAILFIX vengono fissati con i chiodi di fissaggio

(distanza tra un binario e l’altro, 1 m). Nelle

zone di curvatura dei tubi, i binari devono essere fissati a forma di

stella per garantire il bloccaggio sicuro dei tubi. Assemblando i col-

lettori a ritorno inverso bisogna fare attenzione a montare gli elementi

nell’ordine esatto. Per questo è necessario seguire i rispettivi disegni.

Si raccomanda di iniziare la posa dei tubi di riscaldamento nel canale

più esterno del modulo di posa. I tubi di riscaldamento vengono

pressati nelle sedi previste del binario, direttamente dal rotolo. Durante

la posa in opera bisogna far attenzione all’ancoraggio e alle uscite nel

pavimento per attrezzature sportive. In queste zone la posa in opera viene

eseguita in collaborazione con il costruttore del pavimento elastico.

12

3456789

A

Fig. 15-39 Struttura del riscaldamento a pavimento flettente

1 Posa rivestimenti

2 Piastra di distribuzione carico

(pannello di masonite, compensato o ecologico)

3 Foglio PE

4 Assito

5 Doppio elemento elastico - elementi flettenti

6 Binario RAILFIX

7 Pannello di isolamento preforato

8 Piedino di sostegno

(per esempio per l’isolamento H. min. 105 mm)

9 Impermeabilizzazione

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248

Fig. 15-40 Rappresentazione schematica per il riscaldamento di pavimenti flettenti con collettore a ritorno inverso

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249

15.3 Riscaldamento per aree pubbliche

Fig. 15-41 Riscaldamento di un parcheggio

Z- Montaggio semplice e veloce

- Strade, parcheggi, passi carrai, passeggiate, ecc. Senza

ghiaccio e (su richiesta) senza neve.

- Basse temperature d’esercizio

- Adatto a impianti con pompe di calore e impianti solari

- Nessun costo di manutenzione

Componenti del sistema

- Collettore tipo industriale

- Set valvole di arresto

- Fascetta

- Binario RAUFIX

- Binario RAILFIX

- Chiodo di fissaggio

Dimensioni dei tubi

- RAUTHERM S 20 x 2,0 mm

- RAUTHERM S 25 x 2,3 mm

Accessori di sistema

- Tubo curvato

Descrizione del sistema

Il riscaldamento per aree pubbliche viene impiegato per tenere libere

da ghiaccio e neve superfici come:

- Strade e parcheggi

- Eliporti

- Passi carrai

- Passeggiate

- ecc.

VAttenzione!

Danni causati dal gelo

Tutti i riscaldamenti per aree pubbliche funzionano con antigelo.

APer il calcolo della perdita di carico bisogna tenere conto

dell’influenza dell’antigelo sull’aumento della perdita di carico!

15.3.1 Struttura del fondo

I tubi di riscaldamento, posati in parallelo, vengono installati

soprattutto in piani di fondazione in cemento armato, raramente in

uno strato di sabbia (per esempio per le passeggiate) e collegati con

i collettori di tipo industriale. Se i tubi di riscaldamento sono affogati

in un soletta di cemento armato, il riscaldamento REHAU per aree

pubbliche è realizzato come il riscaldamento dei fabbricati industriali.

Ciò significa: la costruzione di lastre in cemento armato, la

disposizione dei giunti, l’impiego degli strati di separazione e di

scorrimento e i sistemi di posa e lo svolgimento del montaggio sono

identici. Normalmente, si rinuncia all’isolamento termico sotto la base

in cemento. In questo modo l’inerzia del riscaldamento aumenta, il

che è praticamente sinonimo di funzionamento continuo. Vantaggio

di questa soluzione: sfruttiamo la capacità di accumulo di calore del

sottofondo (si forma un’isola di calore).

Per la posa in opera dei tubi di riscaldamento in uno strato di

sabbia vengono utilizzati soprattutto i binari RAUFIX/RAILFIX come

distanziatori per i tubi. Il grande svantaggio di questa soluzione è

la conducibilità termica della sabbia quando si asciuga. Per questa

ragione la temperatura d’esercizio richiesta aumenta e l’effettività del

riscaldamento diminuisce. Si dovrebbe quindi evitare l’installazione

dei tubi di riscaldamento in uno strato di sabbia sotto uno strato di

rivestimento duro e impermeabile (pavimentazione in pietra naturale,

in conglomerato cementizio).

Dimensionamento

Siccome l’emissione di calore di una soletta in cemento che si trova

all’aperto dipende molto dalle condizioni meteorologiche, occorre

calcolare la potenze e le relative temperature d’esercizio in base

alle necessità di ogni caso specifico. Per una rapida determinazione

della potenza della centrale di riscaldamento per mantenere la

superficie senza ghiaccio si può partire da una potenza specifica del

riscaldamento per aree pubbliche di q = 150 W/m2.

Sistemi di posa

Anche qui, come per il riscaldamento a pavimento per fabbricati

industriali, i tubi vengono posati in parallelo con distribuzione a

serpentina.

Fig. 15-42 Riscaldamento per aree pubbliche - Riscaldamento di una rampa

(rappresentazione schematica per la posa in opera)

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250

Montaggio

APer lo svolgimento del montaggio senza problemi occorre il

coordinamento dei lavori delle imprese incaricate già durante la

fase di progettazione!

1. Posare il foglio (strato di separazione).

2. Montaggio dei supporti e delle reti metalliche inferiori.

3. Se il progetto prevede il tipo di costruzione speciale “Tubi in zona

neutra”, vengono montati i cavalletti e cesti speciali.

4. Installazione dei collettori di tipo industriale nei punti previsti.

5. I tubi di riscaldamento vengono posati secondo il progetto e colle-

gati con i collettori.

6. I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati.

7. Esecuzione della prova a pressione

8. Completamento dell’armatura superiore.

9. Gettata di calcestruzzo per il completamento del piano di

fondazione.

ARaccomandiamo la presenza dell’installatore durante la fase di

gettata del calcestruzzo.

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251

15.4 Riscaldamento per superfici erbose

Fig. 15-43 Campo di gioco riscaldato

Z- Montaggio semplice e veloce

- Manto erboso senza ghiaccio e neve

- Basse temperature d’esercizio, adatto all’impiego di pompe di

calore e impianti solari

- Nessun problema per la crescita dell’erba

- Nessun intralcio per la manutenzione del tappeto erboso

- Nessun costo di manutenzione

Componenti

- Collettore a ritorno inverso

- Binario RAILFIX

Dimensioni dei tubi

- RAUTHERM 25 x 2,3 mm

Campo d’impiego

Il riscaldamento per superfici erbose viene impiegato per avere campi

da calcio di erba naturale e sintetici sempre senza ghiaccio e neve.

Descrizione del sistema

Il riscaldamento per superfici erbose è una variante speciale del riscal-

damento per aree pubbliche.

I circuiti di riscaldamento, costituiti dal tubo RAUTHERM 25 x 2,3mm

vengono installati in parallelo e allacciati ai tubi di distribuzione

mediante la tecnica di collegamento a manicotto autobloccante.

Come distanziatore è utilizzato il binario RAILFIX. I tubi di distribuzione

vengono dimensionati in base alle esigenze di ogni progetto specifico

e forniti come pezzi speciali. La medesima lunghezza di tutti i circuiti,

le dimensioni dei tubi di distribuzione e l’utilizzo del collettore secondo

il principio Tichelmann, garantiscono una distribuzione uniforme della

temperatura superficiale su tutto il campo da calcio.

Fig. 15-44 Posa del drenaggio sul campo da gioco

Fig. 15-45 Posa dei tubi per il riscaldamento

Fig. 15-46 Posa dei rotoli d’erba

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252

15.5 Collettore tipo industriale

Z- Collettore costituito da tubo in ottone da 1¼”, 1½” o 2”

- Cappellotto mandata e ritorno con rubinetto KFE e sfilato

- In mandata valvole compatte (valvola termostato per collettore IVT)

e nel ritorno valvole di microregolazione con collegamenti con anello

di tenuta o EUROKONUS

- Montato a muro su mensole zincate e fonoassorbenti

(secondo DIN 4109).

Campo di applicazione

I collettori industriali vengono installati per la distribuzione e la rego-

lazione della portata volumetrica in sistemi di riscaldamento/raffre-

scamento radiante a bassa temperatura. I collettori industriali devono

essere utilizzati in conformità con la norma VDI 2035.

Negli impianti con particelle corrosive o presenza di sporco nell’ac-

qua calda è necessario installare nel sistema di riscaldamento un

raccoglitore di impurità o un filtro con maglie larghe max. 0,8 mm, in

modo da proteggere le apparecchiature di misurazione e regolazione

del collettore. La pressione di esercizio continua ammessa è di max. 6

bar a un temperatura di 80° C. La pressione di prova massima è di 10

bar a un a temperatura di 20° C.

Panoramica

Collettore 1¼” Collettore 1½”

Descrizione IVK IVKE IVKK

Scarichi ½" ¾" ¾"

Equipaggiamento

mandata

valvole

compatte

valvole

compatte

valvole

compatte

Equipaggiamento

ritorno

valvole di

microregolazione

valvole di

microregolazione

valvole di

microregolazione

Tubo

di collegamento

RAUTHERM S

17 x 2,0 / 20 x 2,0

RAUTHERM S

17 x 2,0 / 20 x 2,0

RAUTHERM S

25 x 2,3

Collegamenti EUROKONUS 1) EUROKONUS1) con anello di serraggio

Numero di circuiti

collegabili

2 fino 12 2 fino 12 2 fino 12

Distanza media

tra gli scarichi

55 mm 75 mm 75 mm

1) Gli azionatori REHAU da 230 V adatti per collettori tipo industriale IVT devono essere ordinati separatamente

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253

15.5.1 Collettore tipo industriale 1 ¼” IVK

Fig. 15-47 Collettore industriale 1 ¼” IVK

- Valvole compatte sulla mandata

- Valvole di regolazione micrometrica sul ritorno

- EUROKONUS 17 x 2,0 / 20 x 2,0 mm

Tipo Articolo B mm Peso kg

IVK 2 246609-001 220 4,12

IVK 3 246619-001 275 4,96

IVK 4 246629-001 330 5,81

IVK 5 246639-001 385 6,65

IVK 6 246649-001 440 7,50

IVK 7 246659-001 495 8,34

IVK 8 246669-001 550 9,19

IVK 9 246679-001 605 10,03

IVK 10 246689-001 660 10,88

IVK 11 246699-001 715 11,72

IVK 12 246709-001 770 12,57

Tab. 15-1 Lunghezze costruttive B e peso

Fig. 15-48 Dimensioni

15.5.2 Collettore tipo industriale 1 ½” IVKE

Fig. 15-49 Collettore industriale 1 ½” IVKE

- Valvole compatte sulla mandata

- Valvole di regolazione micrometrica sul ritorno

- EUROKONUS 17 x 2,0 / 20 x 2,0 mm

Tipo Articolo B mm Peso kg

IVKE 2 248760-001 285 5,6

IVKE 3 248770-001 360 7,2

IVKE 4 248780-001 435 8,8

IVKE 5 248790-001 510 10,4

IVKE 6 248800-001 585 12,0

IVKE 7 248810-001 660 13,6

IVKE 8 248820-001 735 15,2

IVKE 9 248830-001 810 16,8

IVKE 10 248840-001 885 18,4

IVKE 11 248850-001 960 20,0

IVKE 12 248860-001 1035 21,6

Tab. 15-2 Lunghezze costruttive B e peso

Fig. 15-50 Dimensioni

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254

15.5.3 Collettore tipo industriale 1 ½” IVKK

Fig. 15-51 Collettore industriale 1 ½” IVKK

- Valvole compatte sulla mandata

- Valvole di regolazione micrometrica sul ritorno

- Collegamento anello di serraggio 25 x 2,3 mm

Tipo Articolo B mm Peso kg

IVKK 2 248870-001 285 5,6

IVKK 3 248880-001 360 7,2

IVKK 4 248890-001 435 8,8

IVKK 5 248900-001 510 10,4

IVKK 6 248910-001 585 12,0

IVKK 7 248920-001 660 13,6

IVKK 8 248930-001 735 15,2

IVKK 9 248940-001 810 16,8

IVKK 10 248950-001 885 18,4

IVKK 11 248960-001 960 20,0

IVKK 12 248970-001 1035 21,6

Tab. 15-3 Lunghezze costruttive B e peso

Fig. 15-52 Dimensioni

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255

Protocollo per la prova a pressione del sistema REHAU di riscaldamento/raffrescamento a pavimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 256

Protocollo per l’avviamento (prima accensione impianto) del sistema di riscaldamento/raffrescamento a pavimento . . . . . . . . . . . . . Pag. 257

Protocollo di messa in funzione per sistemi di riscaldamento/raffrescamento a parete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 258

Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 1. Prova a pressione . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 259

Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 2. Prova a pressione . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 260

16 APPENDICE

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256

Protocollo per la prova a pressione del sistema REHAU di riscaldamento/raffrescamento a pavimento

1. Caratteristiche dell’impianto

Potenza della caldaia:

Produttore:

Luogo d’installazione:

Pressione max. d’esercizio:

Temperatura max. d’esercizio:

2. Prova a pressione eseguito

a. Chiudere il rubinetto a sfera sul collettore

b. Riempire i circuiti di riscaldamento uno dopo l’altro e sciacquare le tubazioni

c. Togliere l’aria all’impianto

d. Applicare una pressione di prova: 2 per pressione d’esercizio, ma minimo 6 bar (secondo UNI EN 1264 parte 4)

e. Applicare la pressione nuovamente dopo 2 ore, poiché è possibile una perdita di pressione

dovuta alla dilatazione dei tubi

f. Tempo di prova 12 ore

g. La prova a pressione è stata superata se in nessun punto delle tubature è uscita acqua e la pressione

di prova non è scesa più di 0,1 bar l’ora

Avvertenza: Quando viene eseguita la gettata, ci deve essere la pressione max. d’esercizio per poter notare subito eventuali perdite.

3. Conferma

La prova di tenuta è stata eseguita a regola d’arte. Non si è verificata nessuna perdita e non si è presentata alcuna deformazione permanente

sui componenti.

Luogo Data

Committente Installatore/idraulico

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257

Protocollo per l’avviamento (prima accensione impianto) del sistema di riscaldamento/raffrescamento a pavimento

Secondo UNI EN 1264 parte 4, le gettate anidritiche e in calcestruzzo devono essere riscaldate prima di posare i rivestimenti del pavimento.

Per gettate di calcestruzzo questo riscaldamento deve iniziare al più presto dopo 21 giorni, per gettate anidritiche, in base alle indicazioni del

produttore, al più presto 7 giorni dopo aver terminato i lavori di gettata. Una riduzione dei tempi di asciugatura sopraindicati e/o modifiche

della sequenza delle fasi di riscaldamento (temperatura, numero e durata delle fasi di riscaldamento) richiedono un’autorizzazione

scritta da parte del produttore e/o dell’esecutore della gettata prima dell’inizio del riscaldamento.

Progetto:

Impresa installatrice dell’impianto di riscaldamento:

Impresa che esegue la gettata:

Sistema REHAU per la posa:

Tubo REHAU (tipo/dimensione nominale/interasse di posa):

Tipo di gettata: Gettata di calcestruzzo spessore cm Gettata anidritica spessore cm

Data dell’esecuzione della gettata:

Temperatura esterna prima dell’inizio del riscaldamento funzionale:

Temperatura d’ambiente prima dell’inizio del riscaldamento funzionale:

1. Temperatura di mandata impostata tra 20-25 °C e mantenuta costante per 3 giorni:

iniziato il: finito il:

2. Mantenere la temperatura di mandata max. ammissibile per almeno 4 giorni (senza abbassamento di notte):

iniziato il: finito il:

In caso di disfunzioni: Riscaldamento interrotto il:

Difetti riscontrati:

Eseguito riscaldamento funzionale senza difetti: Si No

Committente: Luogo, Data Firma

Installatore dell’impianto: Luogo, Data Firma

Avvertenza: Dopo aver terminato le operazioni del primo riscaldamento non è assicurato che la gettata abbia raggiunto il grado di umidità

necessaria per il rivestimento. Perciò il posatore del rivestimento deve verificare il grado di manutenzione della gettata.

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258

Protocollo di messa in funzione per sistemi di riscaldamento/raffrescamento a parete

Cliente:

Progetto:

Parte della costruzione:

Impresa che esegue i lavori:

Committente:

1. Prova a pressione

La prova di tenuta dei circuiti di riscaldamento/raffrescamento a parete viene eseguita immediatamente prima dei lavori di intonacatura e/o

prima dei lavori di stuccatura in caso di sistema REHAU ad elementi a parete prefiniti, ed è garantita da una prova a pressione con acqua.

La tenuta stagna è stata accertata, non si è verificata nessuna deformazione permanente o nessuna perdita nei componenti.

Conferma dell’impresa esecutrice della prova (data, timbro, firma):

2. Riscaldamento funzionale per intonaci a cemento o a gesso, oppure stucchi o intonaci

Il riscaldamento funzionale serve per il controllo del funzionamento dell’impianto di riscaldamento a parete. Il riscaldamento funzionale può

essere eseguito al più presto 21 giorni dopo l’applicazione dell’intonaco o dello stucco. E’ necessario rispettare le indicazioni e direttive del

produttore dell’intonaco o dello stucco impiegato. Il riscaldamento funzionale inizia con una temperatura di mandata di 25 °C, che deve essere

mantenuta per 3 giorni. Dopodiché viene impostata la temperatura di mandata massima e viene mantenuta per 4 giorni.

Produttore dell’intonaco:

Tipo d’intonaco/stucco:

Il riscaldamento funzionale avviene prima durante dopo l’esecuzione dei lavori d’intonaco

Inizio dei lavori d’intonacatura il: (Data)

Fine dei lavori d’intonacatura il: (Data)

Inizio del riscaldamento funzionale il: (Data)

Temperatura di mandata iniziale di °C mantenuta fino al: (Data)

Temperatura di mandata aumentata gradualmente a fasi da (Kelvin)

Temperatura di mandata max.: °C raggiunta il: (Data)

Temperatura di mandata max. mantenuta fino al (Data)

Riscaldamento funzionale terminato il: (Data)

Riscaldamento funzionale interrotto: dal al (Data)

Il riscaldamento funzionale non è stato interrotto (in caso affermativo segnare con crocetta)

L’impianto di riscaldamento a parete è stato omologato per l’esercizio continuo con una temperatura di mandata di °C

con una temperatura esterna di °C.

Conferma (data, timbro, firma)

Committente: Installatore dell’impianto:

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259

Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 1. Prova a pressione

Protocollo per il controllo visivo e la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento e dei moduli BKT REHAU e

per la termoregolazione delle masse di cemento montata in opera prima della gettata in calcestruzzo

Progetto:

Via:

CAP/Località:

1. Controllo visivo

Il controllo dei moduli/circuiti BKT citati nella tabella comprende i seguenti criteri:

1.) Fissaggio e posizionamento delle casseforme in base a disegni di montaggio validi

2.) Posa dei moduli o dei tubi in base ai disegni di montaggio

3.) Fissaggio e posa delle tubazioni di collegamento, nonché inserimento completo delle stesse nelle casseforme

4.) Nessun danno o perdita visibile nei moduli/circuiti BKT

2. Prova a pressione

La prova a pressione si riferisce ai moduli/circuiti BKT indicati nella tabella

a) Introdurre il fluido di prova (la pressione di prova deve essere due volte la pressione d’esercizio o almeno pari a 6 bar).

b) Applicare la pressione nuovamente dopo 2 ore, poiché è possibile che si verifichi una perdita di pressione dovuta alla dilatazione dei tubi.

c) Tempo di prova 12 ore

d) La prova a pressione è stata superata se in nessun punto delle tubature è fuoriuscito il fluido di prova e la pressione di prova non è scesa di

più di 1,5 bar.

Avvertenza: Durante l’intera procedura di messa in opera della gettata in calcestruzzo i moduli/circuiti BKT devono essere

mantenuti alla pressione di prova, in modo che eventuali perdite possano essere riconosciute tempestivamente.

Modulo

Nr.

Parte della

costruzione

Piano Modulo

Tipo

Lungh.

m

Largh.

m

Posizione di montaggio

modulo BKT/circuito BKT

Pressione

verificata bar

Osservazioni

3. Conferma

Il controllo visivo e la prova a pressione sono stati svolti a regola d’arte, in conformità con il protocollo di prova.

Luogo: Data:

Impresa esecutrice BKT:

Direzione lavori TGA/Committente:

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260

Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 2. Prova a pressione

Protocollo per il controllo visivo e la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento e dei moduli BKT REHAU e per la

termoregolazione delle masse di cemento montata in opera dopo della gettata in calcestruzzo

Progetto:

Via:

CAP/Località:

1. Controllo visivo

Il controllo dei moduli / circuiti BKT indicati nella tabella comprende i seguenti criteri:

1.) Stato dei tubi di allacciamento

2.) Stato delle chiusure dei tubi per aria compressa

2. Prova a pressione

La prova a pressione si riferisce ai moduli/circuiti BKT indicati nella tabella

a) Controllo della pressione registrata durante la prima prova

b) La prova a pressione è stata superata se in nessun punto delle tubature è fuoriuscito il fluido di prova e la pressione registrata durante la

prima prova non è scesa di più di 1,5 bar

c) Se la pressione di prova è diminuita di più di 1,5 bar, la prova a pressione dev’essere ripetuta

Modulo

Nr.

Parte della

costruzione

Piano Modulo

Tipo

Lungh.

m

Largh.

m

Posizione di montaggio

modulo BKT/circuito BKT

Pressione

verificata bar

Osservazioni

3. Conferma

Il controllo visivo e la prova a pressione sono stati svolti a regola d’arte, in conformità con il protocollo di prova.

Luogo: Data:

Impresa esecutrice BKT:

Direzione lavori TGA/Committente:

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261

ULa realizzazione di impianti/tubazioni deve avvenire in confor-

mità con tutte le disposizioni nazionali e internazionali vigenti in

materia di posa, installazione, sicurezza e prevenzione degli infor-

tuni nonché secondo le istruzioni fornite nelle presenti Informazioni

tecniche.

Devono essere inoltre rispettate tutte le leggi, le norme, le direttive e le

prescrizioni applicabili (ad es. DIN, EN, ISO, DVGW, TRGI, VDE e VDI),

le disposizioni in materia di salvaguardia dell’ambiente, i regolamenti

delle associazioni di categoria e le linee guida fornite dagli enti pubbli-

ci locali incaricati dell’erogazione del servizio.

Per i campi di applicazione non contemplati in queste Informazioni

tecniche (applicazioni speciali) contattare direttamente l’ufficio tecnico

REHAU.

Per una consulenza completa rivolgersi alla filiale REHAU più vicina.

Le istruzioni di progettazione e montaggio variano in base al prodotto

REHAU specifico utilizzato. Di ciascun prodotto vengono fornite per

estratto le norme e le disposizioni generalmente vigenti.

Fare sempre riferimento alla versione più recente delle direttive, delle

norme e delle disposizioni.

Rispettare inoltre ogni altra norma, disposizione e direttiva in materia

di progettazione, installazione e funzionamento degli impianti di acqua

potabile, di riscaldamento e idrotermosanitari.

In questa Informazione Tecnica si fa riferimento alle seguenti norme,

prescrizioni e direttive:

DIN 1045

Strutture portanti in calcestruzzo

DIN 1055

Effetti sulle strutture portanti

UNI EN 1186

Gessi per l’edilizia

DIN 15018

Gru

UNI EN 16892

Tubi in polietilene reticolato ad alta densità (PE-X) – Caratteristiche

generali del prodotto, collaudo

DIN 16893

Tubi in polietilene reticolato ad alta densità (PE-X) – Dimensioni

DIN 18180

Pannelli in cartongesso

DIN 18181

Pannelli in cartongesso nell’edilizia

DIN 18182

Accessori per la lavorazione di pannelli in cartongesso

UNI 11424

Posa dei sistemi in cartongesso

UNI EN 14195

Componenti di intelaiature metalliche per sistemi a pannelli di gesso -

Definizioni, requisiti e metodi di prova

UNI EN 13964

Controsoffitti - Requisiti e metodi di prova

DIN 18195

Impermeabilizzazione degli edifici

17 NORME, PRESCRIZIONI E DIRETTIVE

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262

UNI 10462 - UNI 10463

Elementi edilizi – Tolleranze dimensionali

DIN 18350

VOB Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia -

Parte C: Condizioni tecnico-contrattuali generali per i lavori pubblici nel

settore dell’edilizia – Intonacatura e stuccatura

DIN 18380

VOB Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia -

Parte C: Condizioni tecnico-contrattuali generali per i lavori pubblici nel

settore dell’edilizia – Impianti di riscaldamento e impianti centralizzati

per il riscaldamento dell’acqua

DIN 18380 (VOB)

VOB Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia -

Parte C: Condizioni tecnico-contrattuali generali per i lavori pubblici nel

settore dell’edilizia – Impianti di riscaldamento e impianti centralizzati

per il riscaldamento dell’acqua

DIN 18557

Malta premiscelata in fabbrica

DIN 18560

Pavimenti nell’edilizia

DIN 1988

Regole tecniche per impianti di acqua potabile (TRWI)

DIN 2000

Impianto centralizzato di fornitura dell’acqua potabile – Principi e re-

quisiti degli impianti idrici: progettazione, costruzione, funzionamento

e manutenzione degli impianti di erogazione dell’acqua potabile

DIN 3546

Valvole di intercettazione per impianti di acqua potabile in terreni e

fabbricati

DIN 3586

Elementi di chiusura termica automatica per gas – Requisiti e prove

DIN 4102

Comportamento al fuoco di componenti e materiali da costruzione

DIN 4108

Isolamento termico nell’edilizia

UNI EN ISO 140

Acustica – Misura dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di

edifici

UNI EN ISO 717

Acustica – Valutazione dell’isolamento acustico in edifici e di elementi

di edifici

UNI EN 12354

Acustica in edilizia

DIN 4725

Riscaldamento a pavimento con acqua calda – Sistemi e componenti

DIN 4726

Riscaldamento a pavimento con acqua calda e collegamenti al radia-

tore – Tubazioni in materiale polimerico

DIN 49019

Condutture per impianti elettrici e accessori

DIN 49073

Scatole di connessione in metallo e materiale isolante per il montaggio

incassato di accessori di installazione e prese di corrente

DIN 50916-2

Collaudo di leghe di rame; prova di resistenza alla fessurazione da

corrosione con ammoniaca; collaudo dei componenti

DIN 50930-6

Corrosione dei metalli – Corrosione di materiali metallici all’interno di

tubazioni, serbatoi e apparati dovuta all’azione dell’acqua

Parte 6: Conseguenze sulla potabilità dell’acqua

DIN 68 800

Protezione del legno nell’edilizia

UNI EN 10088

Acciai inossidabili

UNI EN 10226

Filettature di tubazioni per accoppiamento a tenuta sul filetto

UNI EN 12164

Rame e leghe di rame – Barre per torneria

UNI EN 12165

Rame e leghe di rame – Materiale per fucinatura

UNI EN 12168

Rame e leghe di rame – Barre forate per torneria

UNI EN 12502-1

Protezione di materiali metallici contro la corrosione – Raccoman-

dazioni sulla valutazione della probabilità di corrosione in impianti di

distribuzione e di deposito di acqua

UNI 9154

Edilizia – Partizione e rivestimenti interni. Guida per l’esecuzione

mediante lastre di gesso rivestito su orditura metallica

UNI EN 1264

Sistemi di riscaldamento/raffrescamento radiante

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263

UNI EN 12828

Impianti di riscaldamento negli edifici – Progettazione dei sistemi di

riscaldamento ad acqua

UNI EN 12831

Impianti di riscaldamento negli edifici

UNI EN 12831-1

Impianti di riscaldamento negli edifici – Metodo di calcolo del carico

termico di progetto

UNI EN 13163

Isolanti termici per l’edilizia – Prodotti di polistirene espanso

UNI EN 13164

Isolanti termici per l’edilizia – Prodotti di polistirene espanso estruso

UNI EN 13165

Isolanti termici per l’edilizia - Prodotti di poliuretano espanso rigido

(PUR) ottenuti in fabbrica

UNI EN 13171

Isolanti termici per l’edilizia – Prodotti di fibre di legno

UNI EN 13501

Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione

UNI EN 13813

Massetti e materiali per massetti – Materiali per massetti – Proprietà

e requisiti

UNI EN 14037

Strisce radianti a soffitto alimentate con acqua a temperatura minore

di 120°C

UNI EN 14240

Ventilazione degli edifici – Soffitti freddi – Prove e valutazioni (rating)

UNI EN 14291

Soluzioni che producono schiuma per il rilevamento di perdite su

impianti a gas

UNI EN 14336

Impianti di riscaldamento negli edifici – Installazione e messa in servi-

zio dei sistemi di riscaldamento ad acqua calda

UNI EN 15377

Impianti di riscaldamento – Progettazione degli impianti radianti di

riscaldamento e raffrescamento, alimentati ad acqua, integrati in

pavimenti, pareti e soffitti.

UNI EN 442

Radiatori e convettori

UNI EN 520

Pannelli in cartongesso

UNI EN 60529

Gradi di protezione degli involucri

UNI EN 806

Specifiche relative agli impianti all’interno di edifici per il convoglia-

mento di acque destinate al consumo umano

UNI EN ISO 15875

Sistemi di tubazioni di materie plastiche per impianti di acqua calda e

fredda – Polietilene reticolato (PE-X)

UNI EN ISO 6509

Corrosione di metalli e leghe metalliche – Prova di resistenza alla

dezincatura delle leghe di rame e zinco

UNI EN ISO 7730

Ambienti termici moderati. Determinazione degli indici PMV e PPD e

specifica delle condizioni di benessere termico

DIN V 4108-6

Isolamento termico e risparmio energetico negli edifici

DIN VDE 0100

(riepilogo)

Impianti elettrici degli edifici

Costruzione di impianti ad alta tensione

Costruzione di impianti a bassa tensione

DIN VDE 0100-701

Costruzione di impianti a bassa tensione – Requisiti per stabilimenti,

locali e impianti particolari – Parte 701: Locali con vasche da bagno o

docce

DIN VDE 0298-4

Utilizzo di cavi e conduttori isolati per impianti ad alta tensione

DIN VDE 0604-3

Sistemi di canali a parete e a soffitto per impianti elettrici; canali al

battiscopa

DVGW G 459-1

Allacciamenti di impianti a gas domestici per pressioni di esercizio fino

a 4 bar; progettazione e costruzione

DVGW G 260

Qualità del gas

DVGW G 465-4

Rilevatori e strumenti di misurazione della concentrazione del gas per

il monitoraggio degli impianti a gas

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264

DVGW G 600 / DVGW-TRGI 2008

Regole tecniche per impianti a gas

DVGW G 617

Principi di calcolo per il dimensionamento delle tubazioni degli impianti

a gas

DVGW GW 393

Estensioni (raccordi per tubi) in leghe di rame per impianti a gas e

impianti di acqua potabile – Requisiti e prove

DVGW VP 305-1

Regolatore di portata del gas per impianti a gas

DVGW VP 625

Raccordi per tubi e giunzioni per condutture interne del gas in tubi

multistrato secondo DVGW-VP 632 – Requisiti e prove

DVGW VP 626

Raccordi per tubi e giunzioni per condutture interne del gas in polieti-

lene reticolato (PE-X) secondo DVGW-VP 624 – Requisiti e prove

DVGW W 270

Proliferazione di microrganismi nei materiali a contatto con l’acqua

potabile

DVGW W 291

Pulizia e disinfezione degli impianti di erogazione dell’acqua

DVGW W 534

Raccordi per tubi e giunzioni negli impianti di acqua potabile

DVGW W 551

Tubature e impianti per il riscaldamento dell’acqua potabile

Direttiva 98/83/CE del Consiglio del 3 novembre 1998 sulla qualità

delle acque destinate al consumo umano

Direttiva macchine (89/392/CEE) e successive modifiche

ISO 228

Filettature di tubazioni per allacciamento non a tenuta sul filetto

ISO 7

Filettature di tubazioni per allacciamento con tenuta sul filetto

TRF

Regole tecniche per impianti a gas liquido

VDI 2035

Misure di prevenzione dei danni in impianti di riscaldamento dell’acqua

VDI 6023

Igiene degli impianti di acqua potabile

VOB

Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia

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Note

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Filiale di Treviso:

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31040 Nervesa della Battaglia TV

Tel 0422 72 65 11 - Fax 0422 72 65 50

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Lombardia, Emilia, Piemonte (tranne Alessandria), Valle d’Aosta - Tel 02 95 94 12 31

Trentino-Alto Adige, Veneto - Tel 02 95 94 12 12

Friuli-Venezia Giulia, Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Umbria,province di Arezzo e Siena (Nord) - Tel 02 95 94 12 39

Liguria, provincia di Alessandria, Toscana, Lazio, Campania,Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna - Tel 02 95 94 12 19

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