7 TECNICA DI DISTRIBUZIONE - rehau.com · Mediante la valvola di intercettazione con manopola...
Transcript of 7 TECNICA DI DISTRIBUZIONE - rehau.com · Mediante la valvola di intercettazione con manopola...
128
7 TECNICA DI DISTRIBUZIONE
7.1 Collettori in ottone
Z- Ottone di alta qualità resistente alla dezincatura
- Punti di collegamento a sede piana
- Montaggio confortevole grazie alla disposizione sfalsata dei nippli
di collegamento
- Possibilità di collegamento contrapposto
- Premontati su mensole
Varianti
- Collettore HKV-D
Campo d’impiego
I collettori HKV-D vengono impiegati per la distribuzione e la regola-
zione delle portate negli impianti di riscaldamento/ raffrescamento a
bassa temperatura.
Essi vanno azionati con acqua di riscaldamento, secondo la
VDI 2035. Se l’acqua di riscaldamento contiene particelle corrosive
o impurità, è necessario utilizzare degli appositi filtri aventi maglie
con una larghezza non superiore agli 0,8 mm, al fine di proteggere le
regolazioni e gli apparecchi di misurazione. La pressione di esercizio
massima consentita è di 6 bar ad una temperatura di 80°C.
La pressione di prova massima consentita è di 8 bar ad una tempe-
ratura di 20°C.
Accessori
- Armadi collettore REHAU per montaggio sotto traccia UP-I 110 mm
e UP-I 80 mm.
- Set di regolazione a punto fisso per collettori in ottone da 1”.
Caratteristiche
- Valvole di regolazione micrometrica nella mandata
- Termostato per azionatore REHAU nel ritorno
- Rubinetto a sfera di collegamento nella mandata e nel ritorno
- Terminale collettore con sfiato/scarico
- Mensole zincate con inserti d’isolamento acustico
- Misuratore di portata 0-6 l/min e Quickstop sulla mandata
- Termostato con regolatore di portata nel ritorno.
Fig. 7-1 Collettori HKV-D 1”
Dati tecnici
Materiale Ottone
Distributore/collettore Costituito da tubo in ottone separato
NW 1"
Circuiti di riscaldamento da 2 a 12 circuiti di riscaldamento
(gruppi)
HKV-D Un misuratore di portata con Quickstop
per ogni circuito sulla mandata.
Un termostato con regolatore di
portata per ogni circuito nel ritorno.
Tappi di sicurezza Con valvola di sfiato e rubinetto
di riempimento scarico
Distanza nippli di raccordo 45 mm
Set di collegamento
per Eurokonus G ¾”
Per raccordo meccanico REHAU a tenuta
Supporto/mensola Con isolamento acustico,
per montaggio a parete ed in armadio
Montaggio
Nell’armadio collettore:
Le mensole del collettore vengono fissate sui binari mobili.
Il fissaggio dei collettori può essere spostato orizzontalmente e verti-
calmente.
A parete:
Il collettore viene fissato con il set di fissaggio in dotazione
(4 tasselli S 8 + 4 viti 6 x 50) mediante i fori nella mensola.
129
Gruppo di collettori 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Lunghezza in mm 160 210 260 310 360 410 460 510 560 610 660
Misura totale in mm 279 329 379 429 479 529 579 629 679 729 779
Misure per il collegamento collettore REHAU HKV-D 1”
L
5055 57
1" AG
¾" ¾" ISO 228materiale polimerico2
10
62
1"
IG
Fig. 7-2 Misure per il collegamento collettore REHAU HKV-D 1”
130
7.2 Collettori polimerici
Sono disponibili le seguenti varianti:
- Collettori polimerici P HKV-D
- Collettori polimerici P HKV-D COOL
7.2.1 Collettori polimerici monoblocco P HKV-D
Fig. 7-3 Collettore polimerico
Z- Tecnopolimero ad alta qualità
- Speciale gruppo di ingresso dotato di valvola di intercettazio-
ne, termometro e rubinetto di carico/scarico
- Misuratori di portata (0 - 4 l/min)
- Interasse stacchi 45 mm
Descrizione
Collettori polimerici da 1” realizzati in tecnopolimero.
Campo di temperatura: -10 ÷ 82 °C.
Pressione massima d’esercizio: 4 bar.
Idonei sia per il riscaldamento che per il raffrescamento.
Il collettore polimerico è composto da:
- collettore di mandata con flussimetri da 0 a 4 l/min e valvole di
regolazione portata incorporate;
- collettore di ritorno con valvole di intercettazione incorporate predi-
sposte per il comando elettrotermico;
- valvole di intercettazione a sfera, comprensive di termometro e
rubinetto di carico/scarico;
- valvole di sfiato;
- staffe di fissaggio alla cassetta o a muro da 95 mm (dotazione stan-
dard), da 70 mm (opzionali, per integrazione con armadi collettori
profondità 80 mm).
Interasse: 215 mm
Attacchi principali: 1”
Derivazioni: ¾”
Filettatura esterna da ¾” di tipo Euroconus. Compatibile con raccordi
ad anello avvitabili da 10,1 x 1,1 – 14 x 1,5 – 16 x 1,5 – 16 x 2,0 –
17 x 2,0 – 20 x 2,0.
Raccordi meccanici per il fissaggio dei tubi non inclusi.
Campo di applicazione
I collettori per impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento
P HKV-D vengono utilizzati per distribuire e bilanciare le portate nei
circuiti chiusi degli impianti di riscaldamento e raffrescamento radiante
all’interno degli edifici. Il montaggio dei collettori P HKV-D deve avve-
nire all’interno dell’edificio, al riparo dalle intemperie. Negli impianti
con particelle corrosive o in presenza di sporco nell’acqua di riscal-
damento è necessario installare un raccoglitore di impurità o un filtro
con maglia di massimo 0,8 mm in modo da proteggere i dispositivi di
misurazione e regolazione del collettore.
La pressione di esercizio continua massima ammessa è di 4 bar.
Accessori
- Armadi collettori UP-I
- Armadi collettori UP-I profondità minima 80 mm
- Staffe 70 mm
Dati tecnici
Materiale Tecnopolimero
Collettore Composto da collettore di mandata
con flussimetri da 0 a 4 l/min e
valvole di regolazione di portata
incorporate e collettore di ritorno
con valvole di intercettazione incor-
porate predisposte per il comando
elettrotermico
Circuito di risc./raffr. da 2 a 12 circuiti
Raccordo valvole M30 x 1,5 mm
Interasse stacchi 45 mm
Filettatura esterna da ¾"
di tipo Euroconus
Per raccordo meccanico REHAU
a tenuta
Interasse 210 mm (con staffe in dotazione
standard) 215 mm
(con staffe 70 mm opzionali)
Montaggio
Nell’armadio collettore:
Fissare i supporti del collettore ai binari scorrevoli dei profili. Il colletto-
re può essere spostato verticalmente e orizzontalmente.
131
Misure per il collegamento del collettore polimerico
Fig. 7-4 Misure per il collegamento del collettore polimerico con staffe 95 mm
(dotazione standard)
Fig. 7-5 Misure per il collegamento del collettore polimerico con staffe 70 mm
(opzionali, per montaggio in armadio UP-I 80 mm)
Vie 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
L 220 265 310 355 400 445 490 535 580 625 670
Armadio UP 500 600 700 850
Armadio UP-I 80 mm 500 600 700 850
Materiali
Collettore mandata
corpo/inserti: PAE777
parzializzatore: PES
indice di portata: POM
molla: AISI302
maniglia: ABS
O-rings: NBR70
attacco 3/4”: CW614N
Collettore ritorno
corpo/inserti: PAE777
blocco termostatico: CW614N
astina: AISI303
molla: AISI302
maniglia: ABS
O-rings: NBR70
attacco 3/4”: CW614N
Kit (testata)
valvola 1”: CW617N
staffa/collare: PP
viti: C15
componenti in ottone: CW617N
rubinetto scarico: PA6
O-rings: NBR70
Ghiera PAE777
Prestazioni (con acqua, soluzioni glicolate)
Max percentuale di glicole: 50%
Pressione di esercizio: 1,5÷2,5 bar
Massima pressione di esercizio: 4 bar
Collaudo: 7 bar
Campo di temperatura: -10÷82°C
Attacchi principali: 1” x 1”
Derivazioni: 3/4”
Interasse stacchi: 45 mm
132
Collettore di ritorno
Fig. 7-8 Collettore di ritorno
Il corpo di ritorno è dotato di valvole di intercettazione incorporate.
Mediante la valvola di intercettazione con manopola manuale, la
portata ai singoli circuiti può essere ridotta fino alla completa chiusura
del circuito stesso. La valvola è dotata di asta di comando in acciaio
inossidabile in un pezzo unico, con tenuta a doppio O-ring. L’otturatore
in gomma è appositamente sagomato per ridurre al minimo le perdite
di carico e la rumorosità data dal passaggio del fluido, evitando il pos-
sibile incollaggio sulla sede di tenuta. Le valvole sono predisposte per
l’applicazione di un comando elettrotermico (azionatore), per renderle
automatiche su segnale da un termostato ambiente.
Fig. 7-9 Collettore di ritorno aperto e chiuso
APERTO CHIUSO
Assemblaggio - componenti
Fig. 7-6 Componenti del collettore polimerico
Pos. Descrizione
1 Valvola ottone 1”
2 Rubinetto scarico
3 Valvola sfogo aria
4 Termometro
5 Maniglia regolazione
6 Corpo ritorno
7 Corpo mandata
8 Staffe complete di viti e collari 95 mm
(dotazione standard) o 70 mm
Le valvole in ottone da 1”, complete di termometro e rubinetto scarico,
vengono fissate ai corpi monoblocchi di mandata e ritorno tramite
ghiera filettata.
Ogni collettore assemblato è sottoposto a severi test atti a garantirne
la funzionalità e la tenuta al passaggio dei fluidi.
Collettore di mandata
Il corpo di mandata è dotato di flussometro e valvola di regolazione
portata. Mediante la valvola di regolazione con apposito otturatore, la
portata ai singoli circuiti può essere regolata con precisione al valore
desiderato, valore letto direttamente sul supporto graduato.
La stessa valvola permette di effettuare la chiusura ermetica del
singolo circuito, nel caso di necessità.
Fig. 7-7 Collettore di mandata aperto e chiuso
133
Caratteristiche idrauliche
A - mod
ulo m
anda
ta
B - mod
ulo rit
orno
kvA - modulo mandata regolatore - tutto aperto 2
B - modulo ritorno termostatico - tutto aperto 2,9
Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar
Collettore 3÷6 vieCollettore 7÷12 vie
kvCollettore 3÷6 vie - tutto aperto 20
Collettore 7÷12 vie - tutto aperto 16
Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar
Sistema di regolazione e diagramma perdite di carico
La portata espressa in l/min è leggibile direttamente sulla scala
graduata da 0 a 4.
Fig. 7-10 Diagramma perdite di carico
134
7.2.2 Collettori polimerici P HKV-D COOL
Fig. 7-11 Collettore polimerico P HKV-D COOL
Z- Tecnopolimero ad alta qualità
- Speciale gruppo di ingresso dotato di valvola di intercettazio-
ne, termometro e rubinetto di carico/scarico
- Misuratori di portata (0 - 6 l/min)
- Interasse stacchi 45 mm
Descrizione
Collettori polimerici da 1” 1/4 realizzati in tecnopolimero.
Campo di temperatura: -10 ÷ 82 °C.
Pressione massima d’esercizio: 4 bar.
Idonei sia per il riscaldamento che per il raffrescamento.
Il collettore polimerico è composto da:
- collettore di mandata con flussimetri da 0 a 6 l/min e valvole di
regolazione portata incorporate;
- collettore di ritorno con valvole di intercettazione incorporate predi-
sposte per il comando elettrotermico;
- valvole di intercettazione a sfera, rubinetto di carico/scarico;
- valvole di sfiato;
- set termometri;
- staffe di fissaggio alla cassetta a muro da 95 mm;
- mascherine (passacavi) per azionatori elettrotecnici e per definizione
dei singoli locali.
Interasse: 214 mm
Attacchi principali: G 1”
Derivazioni: 3/4”
Filettatura esterna da 3/4” di tipo Euroconus. Compatibile con raccordi
ad anello avvitabili da 10,1 x 1,1 – 14 x 1,5 – 16 x 1,5 – 16 x 2,0 –
17 x 2,0 – 20 x 2,0.
Raccordi meccanici per il fissaggio dei tubi non inclusi.
Campo di applicazione
I collettori per impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento
P HKV-D COOL vengono utilizzati per distribuire e bilanciare le portate
nei circuiti chiusi degli impianti di riscaldamento e raffrescamento
radiante all’interno degli edifici. Il montaggio dei collettori P HKV-D
COOL deve avvenire all’interno dell’edificio, al riparo dalle intemperie.
Negli impianti con particelle corrosive o in presenza di sporco nell’ac-
qua di riscaldamento è necessario installare un raccoglitore di impurità
o un filtro con maglia di massimo 0,8 mm in modo da proteggere i
dispositivi di misurazione e regolazione del collettore. La pressione di
esercizio continua massima ammessa è di 4 bar.
Accessori
- Armadi collettori UP-I
Dati tecnici
Materiale Tecnopolimero
Collettore Composto da collettore di mandata
con flussimetri da 0 a 6 l/min e
valvole di regolazione di portata
incorporate e collettore di ritorno
con valvole di intercettazione incor-
porate predisposte per il comando
elettrotermico
Circuito di risc./raffr. da 2 a 16 circuiti
Raccordo valvole M30 x 1,5 mm
Interasse stacchi 45 mm
Filettatura esterna da ¾"
di tipo Euroconus
Per raccordo meccanico REHAU
a tenuta
Interasse 214 mm
Montaggio
Nell’armadio collettore:
Fissare i supporti del collettore ai binari scorrevoli dei profili.
Il collettore può essere spostato verticalmente e orizzontalmente.
135
Misure per il collegamento del collettore polimerico
Fig. 7-12 Misure per il collegamento del collettore polimerico con staffe 95 mm (dotazione standard)
N° vie 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
L 255 300 345 390 435 480 525 570 615 660 705 750 795 840 885
Prestazioni (con acqua, soluzioni glicolate)
Max percentuale di glicole: 50%
Pressione di esercizio: 1,5÷2,5 bar
Massima pressione di esercizio: 5 bar
Collaudo: 6 bar
Campo di temperatura: -10÷82°C
Attacchi principali: 1” ½ x 1” ½
Derivazioni: 3/4”
Interasse stacchi: 45 mm
Assemblaggio - componenti
Fig. 7-13 Componenti del collettore polimerico P HKV-D COOL
Pos. Descrizione
1 Valvola ottone 1”
2 Testata ottone 1” 1/2
3 Modulo testata
4 Maniglia regolazione
5 Modulo mandata
6 Flussimetro
7 Terminale
8 Cappellotto copridado
9 Sfogo aria manuale
10 Blocchetto termostatico
11 Maniglia pomolo regolazione
12 Rubinetto di carico/scarico (completo)
13 Termometro
14 Modulo ritorno
15 Staffe
Le valvole in ottone da 1” vengono fissate alle testate in ottone di
mandata e ritorno.
Ogni collettore assemblato è sottoposto a severi test atti a garantirne
la funzionalità e la tenuta al passaggio dei fluidi.
136
Caratteristiche idrauliche
A - modulo
man
data
B - modulo
ritorn
o
kvA - modulo mandata regolatore - tutto aperto 2
B - modulo ritorno termostatico - tutto aperto 2,9
Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar
collettore 3÷6 vi
ecolletto
re 7÷16 vie
kvcollettore 3÷6 vie - tutto aperto 20
collettore 7÷16 vie - tutto aperto 16
Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar
Collettore di mandata
Il corpo di mandata è dotato di flussometro e valvola di regolazione
portata. Mediante la valvola di regolazione con apposito otturatore, la
portata ai singoli circuiti può essere regolata con precisione al valore
desiderato, valore letto direttamente sul supporto graduato.
La stessa valvola permette di effettuare la chiusura ermetica del
singolo circuito, nel caso di necessità.
Fig. 7-14 Collettore di mandata aperto e chiuso
APERTO CHIUSO
Collettore di ritorno
Fig. 7-15 Collettore di ritorno
Il corpo di ritorno è dotato di valvole di intercettazione incorporate.
Mediante la valvola di intercettazione con manopola manuale, la
portata ai singoli circuiti può essere ridotta fino alla completa chiusura
del circuito stesso. La valvola è dotata di asta di comando in acciaio
inossidabile in un pezzo unico, con tenuta a doppio O-ring. L’otturatore
in gomma è appositamente sagomato per ridurre al minimo le perdite
di carico e la rumorosità data dal passaggio del fluido, evitando il pos-
sibile incollaggio sulla sede di tenuta. Le valvole sono predisposte per
l’applicazione di un comando elettrotermico (azionatore), per renderle
automatiche su segnale da un termostato ambiente.
Fig. 7-16 Collettore di ritorno aperto e chiuso
APERTO CHIUSO
137
Sistema di regolazione e diagramma perdite di carico
La portata espressa in l/min è leggibile direttamente sulla scala
graduata da 0 a 6.
FLOW RATE l/h
1 turn - Kv 0.48
0.75 turns - Kv 0.400.5 turns - Kv 0.32
0.25 turns - Kv 0.22
1.5 turns - Kv 0.66
2 turns - Kv 0.88
2.5 turns - Kv 1.2
3 turns - Kv 1.48
3.5 turns - Kv 1.68
4 turns - Kv 1.8
1000100
Fig. 7-17 Diagramma perdite di carico
7.3 Collettori preassemblati
Fig. 7-18 Collettori preassemblati polimerici
I collettori preassemblati sono componenti dedicati alla realizzazione
di un impianto radiante, svolgendo tutte le funzioni necessarie allo
scopo; in particolare consentono:
- Il collegamento idraulico, mediante raccordi a tenuta, dei terminali
delle tubazioni costituenti i vari circuiti;
- L’eventuale intercettazione e la necessaria taratura e verifica di tutte
le portate;
- Il collegamento idraulico per le tubazioni che alimentano i radiatori
d’integrazione e/o deumidificatori (solo modelli PUNTO FISSO e
MODULANTE 0/10V con CONNESSIONI DIRETTE);
- La regolazione ed il mantenimento della temperatura impostata del
fluido vettore;
- L’alimentazione dei circuiti a temperatura diretta;
- La verifica della portata dei singoli circuiti a pannelli radianti;
- La verifica visiva della temperatura del fluido vettore.
Il dispositivo atto a preparare l’acqua alla temperatura desiderata
(per il circuito dei pannelli) è costituito da una valvola miscelatrice
a 3 vie, e può essere azionato da un attuatore termostatico con
sensore a distanza o da un attuatore elettrico a seconda del modello.
La portata necessaria ad alimentare il circuito dei pannelli viene
erogata da un’elettropompa a portata variabile. Possono essere
alimentati un massimo di 13 circuiti (MODULANTE 0/10V) o 12
circuiti (PUNTO FISSO) e 3 circuiti a temperatura diretta (radiatori di
integrazione alimentati direttamente dalla caldaia o deumidificatori
alimentati direttamente dal chiller). Ogni derivazione del circuito a
pannelli radianti è predisposta per il collegamento meccanico di un
azionatore elettrotermico (opzionale) comandato da un regolatore
(Sonda, Termostato ambiente - opzionali) per consentire la regolazione
della temperatura ambiente di ogni singolo locale; il collettore di
distribuzione dei pannelli radianti (Polimerico) è dotato di misuratori di
portata che permettono di regolare le portate.
I singoli circuiti dell’impianto radiante possono essere dotati di
attuatori elettrotermici che provvedono ad aprire/chiudere i circuiti.
138
Caratteristiche e funzionalità dei collettori preassemblati
Modello Descrizione Codici N° derivazioni e diametri
Articolo N° derivazioni pannelli DN collettori pannelli
Punto Fisso Collettore preassemblato con
regolazione a punto fisso, cir-
colazione e distribuzione fluido
vettore per impianti radianti
(bassa temperatura). Il sistema
consente di alimentare e
regolare i singoli circuiti pannelli
con fluido a bassa temperatura
tarabile nel campo 20÷50°C.
13620131001 n°4 - ¾” EUROCONO DN 1”
13620231001 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1”
13620331001 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1”
13620431001 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1”
13620531001 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1”
13620631001 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1”
13620731001 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1”
13620831001 n°11 - ¾” EUROCONO DN 1”
13620931001 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1”
Punto Fisso con
connessioni
dirette
Come il modello PUNTO FISSO,
ma completo di collettori per
alimentazione radiatori (n° 3
uscite DN ¾”) d’integrazione
(radiatori).
13621031001 n°4 - ¾” EUROCONO DN 1”
13621131001 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1”
13621231001 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1”
13621331001 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1”
13621431001 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1”
13621531001 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1”
13621631001 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1”
13621731001 n°11 - ¾” EUROCONO DN 1”
13621831001 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1”
Modulante 0/10V Collettore preassemblato con
regolazione modulante 0/10V,
circolazione e distribuzione flu-
ido vettore per impianti radianti
(bassa temperatura).
Il sistema consente di alimen-
tare e regolare i singoli circuiti
pannelli con fluido a bassa
temperatura tarabile nel campo
14÷50°C.
13521931002 n°4 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13522031002 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13522131002 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13522231002 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13522331002 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13522431002 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13522531002 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13522631002 n°11 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13522731002 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13522831002 n°13 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
Modulante 0/10V
con connessioni
dirette
Come il modello MODULANTE
0/10V, ma completo di collettori
per alimentazione a tempe-
ratura diretta (n° 3 uscite DN
¾”) d’integrazione (radiatori,
deumidificatori).
13522931002 n°4 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13523031002 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13523131002 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13523231002 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13523331002 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13523431002 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13523531002 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13523631002 n°11 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13523731002 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
13523831002 n°13 - ¾” EUROCONO DN 1¼”
Gruppo premontato
di regolazione
13622031001 Regolazione a punto fisso con connessioni dirette
13621931001 Regolazione a punto fisso
13622131001 Regolazione modulante 0/10V
13622231001 Regolazione modulante 0/10V con connessioni dirette
Tab. 7-1 Descrizione generale
Negli impianti con funzione solo Riscaldamento, gli attuatori possono
essere azionati tramite termostato ambiente (opzionale) oppure tramite
il dispositivo di regolazione NEA H (opzionale).
La pompa può essere azionata tramite il Modulo Pompa (opzionale)
che provvede a disattivarla in caso di chiusura di tutti gli azionatori.
Negli impianti con funzione di Riscaldamento/Raffrescamento, gli
azionatori e la pompa possono essere gestiti tramite il segnale delle
sonde ambiente a temperatura (Sonda RT-HC) o temperatura/umidità
(Sonda HT-HC o HC BUS Room Unit), attraverso una centralina
di Regolazione (opzionale), Master MM-HC o HC BUS Manager.
Per ulteriori dettagli in merito, si rimanda al capitolo Regolazione
Riscaldamento/Raffrescamento.
La serie dei collettori preassemblati è composta da quattro modelli
base, le cui caratteristiche e funzionalità sono riassunte in tabella 7-1.
139
7.3.1 Valvola multifunzione a 6 vie
Fig. 7-19 Valvola multifunzione
La valvola multifunzione è una soluzione innovativa per la regolazione
dei circuiti asserviti ad impianti a pannelli radianti.
Il fluido vettore inviato dalla centrale termica viene regolato e
reso disponibile per l’alimentazione alla temperatura desiderata
mediante una valvola miscelatrice a tre vie azionata da un attuatore
termostatico con sensore a distanza o attuatore elettrico con motore
modulante 0/10V a seconda del modello, oppure deviato direttamente
ai circuiti di alimentazione dei radiatori di integrazione o al circuito per
il deumidificatore. Tutti i modelli di Collettori preassemblati sono dotati
di termostato di sicurezza.
La valvola multifunzione (nella versione a PUNTO FISSO) è costruita
per garantire una sicurezza attiva al sistema in caso di avaria
dell’attuatore termostatico.
Le particolari conformazioni dei passaggi interni determinano
caratteristiche idrauliche (Kv) differenziate nelle 3 vie della valvola
miscelatrice: la portata massima del fluido primario ad alta
temperatura è pari al 25% del totale di portata d’alimentazione
dell’impianto a pannelli, e miscelata con il restante 75% di fluido a
bassa temperatura proveniente dal circuito di ritorno dei pannelli. Ciò
determina una sicurezza intrinseca all’impianto che garantisce che la
temperatura di servizio ai pannelli non superi la soglia dei 55±3°C
(alle condizioni di lavoro nominali).
L’adozione della valvola multifunzione assicura:
- Grande tranquillità nell’esercizio anche nell’eventualità di avaria o
malfunzionamento della sonda dell’attuatore;
- continuità del servizio all’utenza in caso di malfunzionamento con
regolazione bloccata sul tutto aperto;
- elevata accuratezza del sistema di regolazione temperatura del flui-
do in virtù dei Kv differenziati, evitando fastidiose pendolazioni della
valvola che rendono di fatto la regolazione ON/OFF con conseguenti
interventi del termostato di sicurezza.
Altro elemento di grande rilevanza tecnica è la presenza, integrato
nella valvola multifunzione, del disgiuntore idraulico. Si tratta di un
passaggio che collega mandata e ritorno del circuito primario, tra i cui
nodi la pressione differenziale è pressoché nulla: tale accorgimento
idraulico evita qualsiasi effetto di disturbo, dovuto all’influenza in
termini di prevalenza residua della pompa di rete con il circolatore a
bordo dell’unità.
Fig. 7-20 Valvola multifunzione
Fluido
primario alta
temperatura
Utenze
a temperatura
diretta
Alimentazione
circuiti a bassa
temperatura
Termometro
di controllo
Circolatore
a portata
variabile
Tratto disgiuntoreFlussimetro di
regolazione portata
140
7.4 Modello PUNTO FISSO
7.4.1 Descrizione
Collettore polimerico preassemblato con regolazione a punto fisso
Collettore preassemblato per impianti radianti, completo di: armadio
metallico in lamiera d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia,
piedi di montaggio regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per
pavimento regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro
e chiusura. Collettore in polimero con gruppo di regolazione e
pompaggio con valvola multifunzione comprensiva di dispositivo
di taratura delle portate del circuito primario, valvola a 3 vie con
regolazione a punto fisso mediante attuatore termostatico a sonda
remota, termostato di sicurezza a contatto, disgiuntore idraulico,
termometro di controllo temperatura del fluido primario, filtro,
valvole di intercettazione, valvole di sfiato e carico-scarico impianto,
connessioni in rame al collettore.
Dotazione opzionale di guscio d’isolamento per tutti i componenti a
contatto con temperatura diretta.
Fig. 7-21 Modello punto fisso
7.4.2 Componenti
Fig. 7-22 Modello punto fisso
Fig. 7-23 Schema idraulico punto fisso
1 Valvola a sfera 1”
2 Valvola a sfera 1”
3 Filtro
4 Valvola di misura e regolazione
5 Disgiuntore
6 Valvola 3 vie
7 Attuatore termostatico con sonda
8 Valvola integrata multifunzione
9 Circolatore a 3 velocità
10 Corpo a 4 derivazioni
11 Termostato di sicurezza
dai pannelli
radianti
ai pannelli
radianti
ingresso acqua
uscita acqua
141
Modello n° derivaz.
(pannello rad.)
A
mm
B
mm
Punto fisso 4 330 760
Punto fisso 5 375 805
Punto fisso 6 420 850
Punto fisso 7 465 895
Punto fisso 8 510 940
Punto fisso 9 555 985
Punto fisso 10 600 1030
Punto fisso 11 645 1075
Punto fisso 12 690 1120
Tab. 7-2 Ingombri modulo punto fisso.
Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative
Dati tecnici
Materiale corpo valvola,
connessione pompa, collettori
Ottone EN12165
CW617N
Coibentazione Opzionale
Massima temperatura
ingresso primario (lato caldaia)
80°C
Pressione nominale intero modulo 10 bar
Pressione massima
di lavoro (dipendente dalle tubazioni)
4 bar
Temperatura Nominale
d’ingresso (dalla caldaia)
70°C
Campo di regolazione
della temperatura pannelli
20÷50°C
Portata Nominale
al collettore (pompa a giri variabili)
1800 litri/h
Prevalenza Nominale
al collettore (pompa a giri variabili)
25 KPa
Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) 15 kW
Campo di misura e regolazione
del flussimetro principale
0÷16 l/min.
(0÷960 l/h)
Massima temperatura raggiungibile nei cir-
cuiti radianti in sicurezza intrinseca (sistema
in avaria, con temperatura primario 80°C)
55°C
Rapporto massimo
flusso primario (di caldaia)
0.25
Campo temperatura termometri 0÷80°C
Connessione alla pompa 1.1/2”
Connessioni ai collettori 1”
DN uscite collettori circuiti radianti 3/4” eurocono
Tipo di valvola (riscaldamento) Punto fisso
Tab. 7-3 Dati tecnici modulo punto fisso
7.4.3 Dimensioni
Fig. 7-24 Ingombri modulo punto fisso
142
7.5 Modello PUNTO FISSO con connessioni dirette
7.5.1 Descrizione
Collettore polimerico preassemblato con regolazione a punto
fisso e connessioni dirette
Collettore preassemblato a doppia temperatura per impianti radianti
e impianti ad alta temperatura, completo di: armadio metallico in
lamiera d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia, piedi di
montaggio regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per pavimento
regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro e chiusura.
Collettore in polimero con gruppo di regolazione e pompaggio con
valvola multifunzione comprensiva di dispositivo di taratura delle
portate del circuito primario, valvola a 3 vie con regolazione a punto
fisso mediante attuatore termostatico a sonda remota, termostato di
sicurezza a contatto, disgiuntore idraulico, termometro di controllo
temperatura del fluido primario, filtro, valvole di intercettazione, valvole
di sfiato e carico-scarico impianto, connessioni in rame al collettore,
collettore a 3 vie per circuito temperatura diretta (predisposto per
azionatore elettrotermico). Dotazione opzionale di guscio d’isolamento
per tutti i componenti a contatto con temperatura diretta.
Fig. 7-25 Modello punto fisso con connessioni dirette
7.5.2 Componenti
Fig. 7-26 Modello punto fisso con connessioni dirette
Fig. 7-27 Schema idraulico punto fisso con connessioni dirette
1 Valvola a sfera 1”
2 Valvola a sfera 1”
3 Filtro
4 Valvola di misura e regolazione
5 Disgiuntore
6 Valvola 3 vie
7 Attuatore termostatico con sonda
8 Valvola integrata multifunzione
9 Circolatore a portata variabile
10 Corpo a 4 derivazioni
11 Termostato di sicurezza
12 Collettori mandata radiatori
13 Collettori ritorno radiatori
14 Valvola a sfera 3/4”
15 Valvola a sfera 3/4”
143
Modello n° derivaz.
(pannello rad.)
A
mm
B
mm
Punto fisso + conn. dirette 4 330 800
Punto fisso + conn. dirette 5 375 845
Punto fisso + conn. dirette 6 420 890
Punto fisso + conn. dirette 7 465 935
Punto fisso + conn. dirette 8 510 980
Punto fisso + conn. dirette 9 555 1025
Punto fisso + conn. dirette 10 600 1070
Punto fisso + conn. dirette 11 645 1115
Punto fisso + conn. dirette 12 690 1160
Tab. 7-4 Ingombri modulo punto fisso con connessioni dirette.
AIl modello punto fisso si differenzia dal punto fisso con
connessioni dirette in quanto non sono presenti i collettori per
la connessione di radiatori.
Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative.
7.5.3 Dimensioni
Fig. 7-28 Ingombri modulo punto fisso con connessioni dirette
Dati tecnici
Materiale corpo valvola,
connessione pompa, collettori
Ottone EN12165
CW617N
Coibentazione Opzionale
Massima temperatura
ingresso primario (lato caldaia)
80°C
Pressione nominale intero modulo 10 bar
Pressione massima
di lavoro (dipendente dalle tubazioni)
4 bar
Temperatura Nominale
d’ingresso (dalla caldaia)
70°C
Campo di regolazione
della temperatura pannelli
20÷50°C
Portata Nominale
al collettore (pompa a giri variabili)
1800 litri/h
Prevalenza Nominale
al collettore (pompa a giri variabili)
25 KPa
Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) 15 kW
Campo di misura e regolazione
del flussimetro principale
0÷16 l/min.
(0÷960 l/h)
Massima temperatura raggiungibile nei cir-
cuiti radianti in sicurezza intrinseca (sistema
in avaria, con temperatura primario 80°C)
55°C
Rapporto massimo
flusso primario (di caldaia)
0.25
Campo temperatura termometri 0÷80°C
Connessione alla pompa 1.1/2”
Connessioni ai collettori 1”
DN uscite collettori circuiti radianti 3/4” eurocono
Attacco di testa collettori per radiatori 3/4”
DN uscite collettori radiatori a 3 uscite 3/4” eurocono
Numero di attacchi collettori
temperatura diretta
3
Tipo di valvola (riscaldamento) Punto fisso
Tab. 7-5 Dati tecnici modulo punto fisso con connessioni dirette
144
7.6 Collettore polimerico a bordo delle versioni
PUNTO FISSO e PUNTO FISSO con connessioni dirette
Fig. 7-29 Collettore polimerico
Dati tecnici
- Materiale: tecnopolimero
- Collettore: composto da collettore di mandata con flussimetri da 0 a
4 l/min e valvole di regolazione di portata incorporate e collettore di
ritorno con valvole di intercettazione incorporate predisposte per il
comando elettrotermico
- Disponibile in diverse taglie: da 4 a 12 circuiti
- Raccordo valvole: M30 x 1,5 mm
- Interasse stacchi: 45 mm
- Filettatura esterna da 3/4“ di tipo Euroconus: per raccordo mecca-
nico REHAU a tenuta (non compresi nella fornitura)
- Interasse: 215 mm
7.7 Modello MODULANTE
7.7.1 Descrizione
Collettore polimerico preassemblato con regolazione modulante
0/10 Volt
Collettore preassemblato per impianti radianti, completo di: armadio
metallico in lamiera d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia,
piedi di montaggio regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per
pavimento regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro e
chiusura. Collettore polimerico con gruppo di regolazione e pompaggio
con valvola multifunzione comprensiva di dispositivo di taratura delle
portate del circuito primario, valvola a 3 vie modulante, segnale di
modulazione 0/10 Volt, termostato di sicurezza a contatto, disgiuntore
idraulico, termometro di controllo temperatura del fluido primario, filtro,
valvole di intercettazione, valvole di sfiato e carico-scarico impianto,
connessioni in rame al collettore con predisposizione per alloggiamento
sonde di mandata e ritorno, guscio d’isolamento per tutti i componenti
a contatto con temperatura diretta.
Fig. 7-30 Modello modulante 0/10V
7.7.2 Componenti
Fig. 7-31 Modello modulante 0/10V
Fig. 7-32 Schema idraulico modulante 0/10V
1 Valvola a sfera 1”
2 Valvola a sfera 1”
3 Filtro
4 Valvola di misura e regolazione
5 Disgiuntore
6 Valvola 3 vie
7 Attuatore modulante
8 Valvola integrata multifunzione
9 Circolatore a portata variabile
10 Corpo a 4 derivazioni
11 Termostato di sicurezza
145
7.7.3 Dimensioni
Fig. 7-33 Ingombri modulo modulante 0/10V
Modello n° derivaz.
(pannello rad.)
A
mm
B
mm
Modulante 0/10V 4 304 714
Modulante 0/10V 5 349 759
Modulante 0/10V 6 394 804
Modulante 0/10V 7 439 849
Modulante 0/10V 8 484 894
Modulante 0/10V 9 529 939
Modulante 0/10V 10 574 984
Modulante 0/10V 11 619 1029
Modulante 0/10V 12 664 1074
Modulante 0/10V 13 709 1119
Tab. 7-6 Ingombri modulo modulante 0/10V.
Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative
Dati tecnici
Materiale corpo valvola,
connessione pompa, collettori
Ottone EN12165
CW617N
Coibentazione Inclusa nella fornitura
Massima temperatura
ingresso primario (lato caldaia)
80 °C
Pressione nominale intero modulo 10 bar
Pressione massima
di lavoro (dipendente dalle tubazioni)
4 bar
Temperatura Nominale
d’ingresso (dalla caldaia)
70 °C
Campo di regolazione
della temperatura pannelli
Dipendente dalla
logica modulante
Portata Nominale
al collettore (pompa a giri variabili)
1450 litri/h
Prevalenza Nominale
al collettore (pompa a giri variabili)
24 KPa
Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) 11,5 kW
Campo di misura e regolazione
del flussimetro principale
0 ÷ 26,6 l/min.
(0 ÷ 1600 l/h)
Massima temperatura raggiungibile nei
circuiti radianti in sicurezza intrinseca
(sistema in avaria, con temperatura prima-
rio 80 °C)
55 °C
Rapporto massimo
flusso primario (di caldaia)
0.646
Campo temperatura termometri 0 ÷ 80 °C
Connessione alla pompa 1.1/2”
Connessioni ai collettori 1.1/2”
DN uscite collettori circuiti radianti 3/4” eurocono
Tipo di valvola (riscaldamento/raffrescamento) Modulante
Tab. 7-7 Dati tecnici modulo modulante 0/10V
146
7.8 Modello MODULANTE con connessioni dirette
7.8.1 Descrizione
Collettore polimerico preassemblato con regolazione modulante
0/10 Volt e connessioni dirette
Collettore preassemblato per impianti radianti e impianti a
temperatura diretta, completo di: armadio metallico in lamiera
d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia, piedi di montaggio
regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per pavimento
regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro e chiusura.
Collettore polimerico con gruppo di regolazione e pompaggio con
valvola multifunzione comprensiva di dispositivo di taratura delle
portate del circuito primario, valvola a 3 vie modulante, segnale di
modulazione 0/10 Volt, termostato di sicurezza a contatto, disgiuntore
idraulico, termometro di controllo temperatura del fluido primario,
filtro, valvole di intercettazione, valvole di sfiato e caricoscarico
impianto, connessioni in rame al collettore con predisposizione
per alloggiamento sonde di mandata e ritorno, collettore a 3
vie per circuito temperatura diretta (predisposto per azionatore
elettrotermico), guscio d’isolamento per tutti i componenti a contatto
con temperatura diretta.
Fig. 7-34 Modello modulante 0/10V con connessioni dirette
7.8.2 Componenti
Fig. 7-35 Modello modulante 0/10V con connessioni dirette
Fig. 7-36 Schema idraulico modulante 0/10V con connessioni dirette
1 Valvola a sfera 1”
2 Valvola a sfera 1”
3 Filtro
4 Valvola di misura e regolazione
5 Disgiuntore
6 Valvola 3 vie
7 Attuatore modulante
8 Valvola integrata multifunzione
9 Circolatore a portata variabile
10 Corpo a 4 derivazioni
11 Termostato di sicurezza
12 Collettori mandata radiatori
13 Collettori ritorno radiatori
14 Valvola a sfera 3/4”
15 Valvola a sfera 3/4”
147
7.8.3 Dimensioni
Fig. 7-37 Ingombri modulo modulante 0/10V con connessioni dirette
Modello n° derivaz.
(pannello rad.)
A
mm
B
mm
Modulante 0/10V + conn.dirette 4 304 751
Modulante 0/10V + conn.dirette 5 349 796
Modulante 0/10V + conn.dirette 6 394 841
Modulante 0/10V + conn.dirette 7 439 886
Modulante 0/10V + conn.dirette 8 484 931
Modulante 0/10V + conn.dirette 9 529 976
Modulante 0/10V + conn.dirette 10 574 1021
Modulante 0/10V + conn.dirette 11 619 1066
Modulante 0/10V + conn.dirette 12 664 1111
Modulante 0/10V + conn.dirette 13 709 1156
Tab. 7-8 Ingombri modulo modulante 0/10V con connessioni dirette.
Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative
AIl modello modulante 0/10V si differenzia dal modulante 0/10V
con connessioni dirette in quanto non sono presenti i collettori
per la connessione di radiatori.
Dati tecnici
Materiale corpo valvola,
connessione pompa, collettori
Ottone EN12165
CW617N
Coibentazione Inclusa nella fornitura
Massima temperatura
ingresso primario (lato caldaia)
80 °C
Pressione nominale intero modulo 10 bar
Pressione massima
di lavoro (dipendente dalle tubazioni)
4 bar
Temperatura Nominale
d’ingresso (dalla caldaia)
70 °C
Campo di regolazione
della temperatura pannelli
Dipendente dalla
logica modulante
Portata Nominale
al collettore (pompa a giri variabili)
1450 litri/h
Prevalenza Nominale
al collettore (pompa a giri variabili)
24 KPa
Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) 11,5 kW
Campo di misura e regolazione
del flussimetro principale
0 ÷ 26,6 l/min.
0 ÷ 1600 l/h)
Massima temperatura raggiungibile nei circuiti
radianti in sicurezza intrinseca (sistema in
avaria, con temperatura primario 80 °C)
55 °C
Rapporto massimo
flusso primario (di caldaia)
0.646
Campo temperatura termometri 0 ÷ 80 °C
Connessione alla pompa 1.1/2”
Connessioni ai collettori 1.1/2”
DN uscite collettori circuiti radianti 3/4” eurocono
Attacco di testa collettori per radiatori 3/4”
DN uscite collettori radiatori a 3 uscite 3/4” eurocono
Numero di attacchi collettori
Temperatura diretta
3
Tipo di valvola (riscaldamento/raffrescamento) Modulante
Tab. 7-9 Dati tecnici modulante 0/10V con connessioni dirette
148
7.9 Collettore polimerico a bordo delle versioni
MODULANTE 0/10V e MODULANTE 0/10V
con connessioni dirette
Fig. 7-38 Collettore polimerico
Dati tecnici
- Materiale: tecnopolimero
- Collettore: composto da collettore di mandata con flussimetri da 0 a
6 l/min e valvole di regolazione di portata incorporate e collettore di
ritorno con valvole di intercettazione incorporate predisposte per il
comando elettrotermico
- Circuito di risc./raffr.: da 2 a 16 circuiti
- Raccordo valvole: M30 x 1,5 mm
- Interasse stacchi: 45 mm
- Filettatura esterna da ¾” di tipo Euroconus: per raccordo meccanico
REHAU a tenuta
- Interasse: 214 mm
7.10 Pompa di distribuzione
Fig. 7-39 Pompa ad alta efficienza WILO YONOS PARA RS 25/6 RKA
I collettori preassemblati sono equipaggiati con la pompa di
distribuzione WILO YONOS PARA RS 25/6 RKA, che presenta le
seguenti caratteristiche:
- YONOS PARA - Pompa ad alta efficienza
- RS - Corpo pompa inline in ghisa grigia
- 25 - Attacco filettato 25 (Rp1)
- 6 - Prevalenza massima in [m] con Q = 0 m³/h
- RKA - Versione con pulsante di comando per Δp-v, Δp-c
Δp-c (costante)
H/m
6
5
4
3
2
1
0
P1/W6
40
20
0
p/kPa
- 60
- 50
- 40
- 30
- 20
- 10
0
Wilo-Yonos PARA RS15/6, 25/6, 30/61-230V - Rp½, Rp 1, Rp 1½
0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 Q/m3/h
0 0,5 1,0 1.5 2.0 2.5 3.0 Q/m3/h
0 0.2 0.4 0.6 0.8 Q/l/s
0 2 4 6 8 10 Q/lgpm
Fig. 7-40 Area Δp-c (costante)
Δp-v (variabile)
H/m
6
5
4
3
2
1
0
P1/W
40
20
0
p/kPa
- 60
- 50
- 40
- 30
- 20
- 10
0
Wilo-Yonos PARA RS15/6, 25/6, 30/61-230 V - Rp½, Rp 1, Rp 1¼
0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 Q/m3/h
0 0,5 1,0 1.5 2.0 2.5 3.0 Q/m3/h
0 0.2 0.4 0.6 0.8 Q/l/s
0 2 4 6 8 10 Q/lgpm
Fig. 7-41 Area Δp-c (variabile)
149
7.11 Cassette collettori versioni senza connessioni dirette
Fig. 7-42 Cassetta collettori
N° derivazione
pannelli
4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
Modello cassetta
UP-I 8,5 (850 mm) P-M M
UP-I 10 (1000 mm) P P-M P-M P
UP-I 12 (1200 mm) P-M P-M P-M P-M
UP-I 14 (1400 mm) M
Legenda
M = Modulante 0/10V
P = Punto Fisso
7.12 Cassette collettori versioni con connessioni dirette
Fig. 7-43 Cassetta collettori
N° derivazione
pannelli
4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
Modello cassetta
UP-I 8,5 (850 mm) M
UP-I 10 (1000 mm) P P-M P-M M M
UP-I 12 (1200 mm) P P P-M P-M P-M M
UP-I 14 (1400 mm) P M
Legenda
M = Modulante 0/10V con Connessioni Dirette
P = Punto Fisso con Connessioni Dirette
150
7.13 Accessori per collettori polimerici
Per l’ideale completamento dei collettori sono disponibili una serie di
accessori:
- Sonda esterna per ottenere una regolazione a temperatura variabile in
funzione della temperatura esterna;
- Set di termometri da collegare in corrispondenza delle valvole di inter-
cettazione principali;
- Termometri sul ritorno, per visualizzare la temperatura su ogni
singolo circuito;
- Raccordi meccanici per il collegamento con i tubi RAUTHERM S costi-
tuenti l’impianto di riscaldamento radiante (vedi tabella).
Fig. 7-44 Raccordi meccanici
Tabella di scelta raccordi meccanici
Tubo RAUTHERM S Articolo
10 x 1,1 12005461001
14 x 1,5 12460441001
16 x 1,5 12663521001
16 x 2,0 12663521001
17 x 2,0 12506071002
20 x 2,0 12506171002
Accessori per termoregolazione
Per sfruttare al meglio le possibilità offerte dai collettori, è possibile
interfacciare il collettore ai prodotti per la regolazione. Gli azionatori
possono essere montati su tutti i collettori in gamma.
Fig. 7-45 Azionatore
Gli azionatori vengono montati sulla parte inferiore della valvola nel
collettore modulare di distribuzione senza la necessità di utilizzare
alcun adattatore e si caratterizzano per l’elevato risparmio energetico
con potenza assorbita di 1 W.
Fig. 7-46 Azionatore con microinterruttore ausiliario
Gli azionatori con microinterruttore di fine corsa a 4 fili vengono
installati sui collettori senza la necessità di utilizzare alcun adattatore
e sono provvisti di un contatto ausiliario per comandi supplementari.
Tabella di scelta testine elettrotermiche
Articolo Denominazione Alimentazione
13176051001 Azionatore 24V
13176041001 Azionatore 230V
13153731001 Azionatore con
microinterruttore ausiliario
24V
13153741001 Azionatore con
microinterruttore ausiliario
230V
151
Realizzati in lamiera d’acciaio interamente verniciata colore bianco.
Adatto per installazione ad incasso.
Include:
- Dima da incasso nel muro con profilo di rinforzo;
- Sostegno universale per collettore, regolabile in altezza e larghezza;
- Piede di montaggio regolabile in altezza;
- Profilo di rifinitura per pavimento regolabile in profondità;
- Infisso con sportello ad incastro e chiusura;
- Rete per un miglior fissaggio del rivestimento;
- Staffe;
- Barra DIN;
- Confezione di minuteria per fissaggio staffe collettori.
Ingombri
Modello UP-I 5 UP-I 6 UP-I 7 UP-I 8,5 UP-I 10 UP-I 12 UP-I 14
Altezza mm 750 750 750 750 750 750 750
Larghezza mm 500 600 700 850 1000 1200 1400
Profondità mm
Minima 110 110 110 110 110 110 110
Massima 160 160 160 160 160 160 160
Peso kg 8 9 11 12 14 17 18
Tabelle per associazione degli armadi collettori
Collettori senza regolazione
Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
Tipo di armadio
UP-I 5 (500 mm) A-C-P A-C-P A-C-P A-C-P C-P P
UP-I 6 (600 mm) A A-C C-P P
UP-I 7 (700 mm) A A-C C-P C-P
UP-I 8,5 (850 mm) A A A C-P C C
UP-I 10 (1.000 mm) A C C
UP-I 12 (1.200 mm)
UP-I 14 (1.400 mm)
Collettori con regolazione
Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Tipo di armadio
UP-I 6 (600 mm) A
UP-I 7 (700 mm) A A
UP-I 8,5 (850 mm) A A A
UP-I 10 (1.000 mm) A A A
UP-I 12 (1.200 mm) A A
Legenda riferimenti
A = Collettori in ottone HKV-D C = Collettori polimerici serie P HKV-D COOL P = Collettori polimerici serie P HKV-D
7.14 Armadi collettori
Armadi collettori UP
Fig. 7-47 Armadi collettori UP
152
Modello UP-I 5 UP-I 6 UP-I 7 UP-I 8,5
Altezza mm 750 750 750 750
Larghezza mm 500 600 700 850
Profondità mm
Minima 80 80 80 80
Massima 130 130 130 130
Peso kg 8 9 11 12
Tabella per associazione degli armadi collettori
Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Tipo di armadio
UP-I 5 P P P P P P
UP-I 6 P P
UP-I 7 P P
UP-I 8,5 P
Legenda riferimenti
P = Collettori polimerici serie P HKV-D
Armadio collettore 80 mm per installazione sotto traccia
Realizzati in lamiera d’acciaio verniciata in colore bianco nelle parti a vista.
Armadio collettore da incasso per il montaggio sotto traccia.
Include: cassetta per installazione a muro; cornice esterna con spor-
tello ad incastro e chiusura; confezione di minuteria per fissaggio
staffe collettori.
Profondità regolabile da 80 a 130 mm.
Utilizzabile in abbinamento ai collettori polimerici P HKV-D e alle staffe
di sostegno da 70 mm (Art. 12093271001).
Fig. 7-48 Armadi collettori 80mm
153
8.1 Fondamenti
Normative
I consumi energetici di un edificio vengono influenzati da una corretta
realizzazione dell’impianto di riscaldamento, in particolare da:
- Dimensionamento e progettazione
- Manutenzione
- Tecnologia di regolazione
E’ possibile ottenere una notevole riduzione del consumo energetico
annuo usando una regolazione adatta e installata a regola d’arte.
Per questa ragione, il legislatore ha stabilito anche quali componenti di
regolazione devono essere utilizzati per un funzionamento a risparmio
energetico degli impianti di riscaldamento.
La giusta tecnologia di regolazione
Alla tecnologia di regolazione per impianti di riscaldamento può essere
assegnato un duplice compito:
- Regolazione della temperatura di mandata
In questo caso ha il compito di mettere a disposizione la quantità
di energia sufficiente in qualsiasi momento.
Ciò avviene normalmente tramite l’elaborazione della temperatura
esterna rilevata (curva di riscaldamento) in combinazione con una
funzione di temporizzazione (funzionamento ridotto/normale).
I gruppi di regolazione adatti a questi scopi sono descritti nelle
pagine seguenti.
- Regolazione per singoli vani
Ha il compito di dosare la quantità di energia per ogni vano.
Ciò avviene tramite il controllo della portata (pilotaggio degli aziona-
tori per le valvole del circuito di riscaldamento).
Anche in questo caso è necessaria una funzione di temporizzazione.
Questa funzione permette un inutile spreco di energia attuando una
riduzione delle temperature in ambiente come anche delle tem-
perature di mandata durante le ore notturne o di non occupazione
degli ambienti. Le tecniche di regolazione idonee sono descritte nei
seguenti paragrafi.
Note generali sulla regolazione d’impianti di riscaldamento a
pavimento
Un ambiente riscaldato a pavimento costituisce un sistema molto
stabile grazie alla grande capacità di accumulo dell’energia termica.
Ciò significa da un lato che oscillazioni brevi di temperatura, per
esempio per un ricambio d’aria, vengono compensate in poco tempo;
dall’altro lato, significa anche che il riscaldamento di un ambiente
molto freddo richiede più tempo.
Questa particolarità comporta esigenze speciali che la tecnologia di
regolazione deve soddisfare:
- Per evitare un surriscaldamento degli ambienti i regolatori utilizzati
devono essere idonei alla loro funzione di regolazione per sistemi
radianti.
- Il riscaldamento e l’abbassamento della temperatura degli ambienti
nei tempi giusti dovrebbero essere a controllo automatico per otte-
nere il massimo comfort con un minimo consumo d’energia.
AI sistemi di regolazione REHAU sono studiati e costruiti per
questo scopo, hanno un comportamento di regolazione
adeguato al riscaldamento a pavimento e sono controllabili tramite
programmi temporizzati.
Effetto di autoregolazione
L’effetto di autoregolazione si presenta in linea di massima in tutti
i sistemi di riscaldamento. L’autoregolazione è dovuta al fatto che
la potenza emessa dipende dalla differenza tra la temperatura della
superficie riscaldante e la temperatura dell’ambiente.
Una temperatura d’ambiente in aumento riduce perciò l’erogazione di
calore, una temperatura in ribasso l’aumenta.
Questo effetto di autoregolazione diventa più efficace quanto più
piccola è la differenza tra la temperatura della superficie riscaldante e
la temperatura dell’ambiente circostante.
L’emissione aerica espressa in W/m2 (secondo UNI EN 1264-2) di una
superficie di riscaldamento risulta dalla formula:
qH = 8,92 (b
H – b
R) 1.1
con:
qH = potenza calorifica della superficie/m2
atot.
= coefficiente di trasmissione del calore
bR = temperatura dell’ambiente
bH = temperatura della superficie riscaldante
Per il riscaldamento a pavimento una temperatura media della
superficie di 25 °C ha così il suo massimo rendimento. Questo effetto,
perciò, quando la temperatura di mandata è regolata nel modo giusto,
favorisce il modo di funzionamento della regolazione della temperatura
dell’ambiente, ma non la rende in alcun modo superflua.
8 REGOLAZIONE
154
Fig. 8-1 Fig. 8-1 Rappresentazione dell’effetto di autoregolazione:
Potenza calorifica q = 55 W/m2 viene ridotta dall’effetto di
autoregolazione q = 33 W/m2
bH temperatura della superficie riscaldante
bR temperatura dell’ambiente
~ Aumento della temperatura d’ambiente a causa di
una fonte termica esterna
ϑH
[ C]
t
ϑR
Δϑ
= 5
K
Δϑ
= 3
K
8.2 Set di regolazione a punto fisso per collettori in ottone
Fig. 8-2 Set di regolazione a punto fisso
Z- Possibilità di ampliamento di un impianto di riscaldamento a
radiatori già esistente con il riscaldamento a pavimento REHAU
- Regolazione della temperatura di mandata desiderata
- Raccordo a guarnizione piatta per il collegamento con i collettori
REHAU
- Montaggio possibile a destra o a sinistra sul collettore in ottone da
1” HKV-D.
Componenti del sistema
- Pompa WILO YONOS PARA 25/6, interasse 130 mm, con termo-
stato ad immersione per la limitazione della temperatura, cablato
- Valvola termostatica ½”, campo di regolazione 20 - 50 °C, rileva-
mento temperatura mediante sonda ad immersione
- Valvola di regolazione ½” per la regolazione della portata
- Raccordo 90° con termometro e valvola di sfiato ½”
- Raccordo 90° con rubinetto di riempimento/scarico ½”
Descrizione
- La regolazione della temperatura di mandata desiderata avviene
tramite la valvola termostatica.
- Il grado di apertura della valvola termostatica viene regolato
tramite la temperatura rilevata alla sonda d’immersione dopo il
collettore di ritorno.
- Il limitatore di temperatura disinserisce la pompa di circolazione
quando viene superata la temperatura massima impostata. Dopo il
raffreddamento al di sotto della temperatura massima la pompa si
inserisce automaticamente di nuovo.
Comando della pompa
Per il controllo della pompa di circolazione in funzione del fabbisogno,
nel caso in cui vengano impiegati gli azionatori elettrotermici, l’alimen-
tazione di rete del set di regolazione a punto fisso è telecomandato
tramite il modulo pompa del distributore di regolazione NEA H e del
RAUMATIC M. In questo modo la pompa di circolazione viene disinseri-
ta quando le valvole sono chiuse.
Limiti della potenzialità calorifica
La seguente tabella fa da punto di riferimento per la potenzialità calorifica
raggiungibile in funzione della temperatura di mandata lato primario:
Tmandata Potenzialità calorifica max.
50 °C 3,3 kW
55 °C 4,7 kW
60 °C 5,9 kW
65 °C 7,2 kW
70 °C 8,5 kW
Fig. 8-3 Set di regolazione a punto fisso REHAU con HKV-D
155
Montaggio
Occorre osservare:
- le normative UNI-CEI
- le indicazioni contenute nelle istruzioni per il montaggio comprese
nella fornitura
VATTENZIONE!
L’installazione del sistema può essere eseguita soltanto
da elettricisti qualificati.
AIl tubo capillare della sonda termica non deve essere piegato.
1. Eseguire il montaggio in base allo schema dell’impianto
(si veda la Fig. 8-4).
2. Per la regolazione del raccordo a vite del ritorno seguire le istruzio-
ni di montaggio.
Fig. 8-4 Schema dell’impianto
APer impianti con valvole di commutazione per la preparazione
di acqua calda, possono sorgere problemi nel circuito idrauli-
co, poiché qui viene chiuso il ritorno o la mandata lato primario.
Verificare prima l’idoneità idraulica!
156
Descrizione
- Le stazioni di regolazione funzionano secondo il principio dello
spillamento.
- La regolazione della temperatura di mandata desiderata avviene
tramite la valvola termostatica o modulante 0/10V.
- Il grado di apertura della valvola termostatica viene regolato tramite
la temperatura rilevata alla sonda d’immersione dopo il collettore di
ritorno.
- Il termostato di sicurezza disinserisce la pompa di circolazione
quando viene superata la temperatura massima impostata.
- Dopo il raffreddamento al di sotto della temperatura massima la
pompa si reinserisce automaticamente.
Pezzi di ricambio
POS Descrizione Cod. Ricambio
REHAU
1 Curva con calotte 1 2181411 001
2 Termostato di sicurezza 1 2181431 001
3 Pompa Wilo RS 25/6 1 2181441 001
4 Comando termostatico 1 2181451 001
5 Servocomando modulante 0/10V a 24V 1 2181461 001
6 Valvola 3 vie 1 2181471 001
7 Valvola di ritegno 1 2181481 001
8 Gruppo ritorno senza A.T. 1 2181491 001
(Larg. x Alt. x
Prof.)
240x450x110
mm
Sonda termica Ni1000
Tensione di
alimentazione
230 VAC
Temp. d’esercizio
max. ammiss.
+110 °C
Temp. d’esercizio
min. ammiss.
+15 °C
Press. d’esercizio
max. ammiss.
10 bar
Portata, Q max 3,3 m3/h
Prevalenza, H
max
6,2 m
Temperatura
Liquido
da +2° C
a +90° C
Pressione in funz.,
P max
6 bar
Potenza 3-45 W
Temperatura
Ambiente
da 0° C
a +57°C
Interasse 130 mm
Dati tecnici Pompa WILO
Valore 5,0 m3/h
Diametro
nominale
DN 20
Valvolame Ottone Presso fuso
Tubature Tubi in ottone
O-Ring EPDM-Elastomeri
Valvola miscelatrice a 3 vie Materiale
8.3 Stazione di regolazione termica
a punto fisso o modulante 0/10V
Descrizione generale
Le stazioni di regolazione a PUNTO FISSO e MODULANTE 0/10V
abbinabili con i collettori polimerici PHKV-D e PHKV-D COOL sono
componenti dedicati alla realizzazione di un impianto a pannelli
radianti, svolgendo tutte le funzioni necessarie allo scopo; in
particolare consentono:
- la regolazione ed il mantenimento della temperatura impostata del
fluido vettore;
- l’eventuale intercettazione e la necessaria taratura e verifica di tutte
le portate;
- il collegamento idraulico per le tubazioni che alimentano i radiatori
d’integrazione e/o deumidificatori (solo modelli PUNTO FISSO e MO-
DULANTE 0/10V con il gruppo di ritorno con CONNESSIONI DIRETTE
Art. 12181511001);
- il collegamento idraulico, mediante raccord
Componenti del sistema
1
2
34
5
6 7
8 9
10
1 Curva con calotte da 1 1/2” e porta termostato
2 Termostato di sicurezza pre-tarato a 55 °C
3 Pompa Wilo RS 25/6, interasse 130 mm, con termostato ad
immersione per la limitazione della temperatura cablato
4 Valvola termostatica con bulbo, campo di regolazione 20 - 50 °C
5 Servocomando modulante 0/10V a 24V, campo di regolazione
0 - 50 °C
6 Valvola 3 vie da 1” per la regolazione della portata
7 Raccordo “T” 3/4”F x 1”M x 1”M
8 Tubo con calotte da 1”
9 Valvola di ritegno da 3/4”
10 Gruppo ritorno con attacchi G 3/4” e collettore da 2+2 vie a
temperatura diretta
157
Ingombri
Collettori polimerici P HKV-D COOL
Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
L/mm 490 535 580 625 670 715 760 805 850 895 940 985 1030 1075 1120
Collettori polimerici P HKV-D
Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
L/mm 460 505 550 595 640 685 730 775 820 865 910
158
8.4 Stazione di regolazione termica
a punto fisso o modulante 0/10V e gruppo di ritorno
con connessioni dirette
Descrizione generale
Le stazioni di regolazione a PUNTO FISSO e MODULANTE 0/10V
abbinabili con i collettori polimerici P HKV-D e PHKV-D COOL sono
componenti dedicati alla realizzazione di un impianto a pannelli
radianti, svolgendo tutte le funzioni necessarie allo scopo; in
particolare consentono:
- la regolazione ed il mantenimento della temperatura impostata del
fluido vettore;
- l’eventuale intercettazione e la necessaria taratura e verifica di tutte
le portate;
- il collegamento idraulico per le tubazioni che alimentano i radiatori
d’integrazione e/o deumidificatori (solo modelli PUNTO FISSO e MO-
DULANTE 0/10V con il gruppo di ritorno con CONNESSIONI DIRETTE
Art. 1218151 1001);
- il collegamento idraulico, mediante raccordi a tenuta, dei terminali
delle tubazioni costituenti i vari circuiti;
- l’alimentazione dei circuiti a temperatura diretta;
- il gruppo di ritorno con connessioni dirette (collettore da 2 vie) è predi-
sposto per il collegamento degli azionatori elettrotermici REHAU
art. 1217915 1001 e 230V e art. 1217916 1001 a 24V.
- la verifica della portata dei singoli circuiti a pannelli radianti;
- la verifica visiva della temperatura del fluido vettore.
Componenti del sistema
1
2
3
4
5 6 7
8 9
10
1 Curva con calotte da 1 1/2” e porta termostato
2 Termostato di sicurezza pre-tarato a 55 °C
3 Pompa Wilo RS 25/6, interasse 130 mm, con termostato ad
immersione per la limitazione della temperatura cablato
4 Valvola termostatica con bulbo, campo di regolazione 20 - 50 °C
5 Servocomando modulante 0/10V a 24V, campo di regolazione 0 - 50 °C
6 Valvola 3 vie da 1” per la regolazione della portata
7 Raccordo “T” 3/4”F x 1”M x 1”M
8 Tubo con calotte da 1”
9 Valvola di ritegno da 3/4”
10 Gruppo ritorno con attacchi G 3/4” e collettore da 2+2 vie a
temperatura diretta
Descrizione
- Le stazioni di regolazione funzionano secondo il principio dello
spillamento.
- La regolazione della temperatura di mandata desiderata avviene
tramite la valvola termostatica o modulante 0/10V.
- Il grado di apertura della valvola termostatica viene regolato tramite la
temperatura rilevata alla sonda d’immersione dopo il collettore di ritorno.
- Il termostato di sicurezza disinserisce la pompa di circolazione
quando viene superata la temperatura massima impostata.
- Dopo il raffreddamento al di sotto della temperatura massima la
pompa si reinserisce automaticamente.
Pezzi di ricambio
POS Descrizione Cod. Ricambio
REHAU
1 Curva con calotte 1 2181411 001
2 Termostato di sicurezza 1 2181431 001
3 Pompa Wilo RS 25/6 1 2181441 001
4 Comando termostatico 1 2181451 001
5 Servocomando modulante 0/10V a 24V 1 2181461 001
6 Valvola 3 vie 1 2181471 001
7 Valvola di ritegno 1 2181481 001
8 Gruppo ritorno con collettore da 2+2
vie a temperatura diretta
1 2181511 001
(Larg. x Alt. x
Prof.)
375x450x110
mm
Sonda termica Ni1000
Tensione di
alimentazione
230 VAC
Temp. d’esercizio
max. ammiss.
+110 °C
Temp. d’esercizio
min. ammiss.
+15 °C
Press. d’esercizio
max. ammiss.
10 bar
Portata, Q max 3,3 m3/h
Prevalenza, H
max
6,2 m
Temperatura
Liquido
da +2° C
a +90° C
Pressione in funz.,
P max
6 bar
Potenza 3-45 W
Temperatura
Ambiente
da 0° C
a +57°C
Interasse 130 mm
Dati tecnici Pompa WILO
Valore 5,0 m3/h
Diametro
nominale
DN 20
Valvolame Ottone Presso fuso
Tubature Tubi in ottone
O-Ring EPDM-Elastomeri
Moduli
A.T.
in poliammide
Valvola miscelatrice a 3 vie Materiale
159
Ingombri
Collettori polimerici P HKV-D COOL
Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
L/mm 530 575 620 665 710 755 800 845 895 935 980 1025 1070 1115 1160
Collettori polimerici P HKV-D
Numero circuiti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
L/mm 500 545 590 635 680 725 770 815 860 905 950
160
8.5 Gruppi di pompaggio REHAU
Z- Gruppi di pompaggio per circuiti di riscaldamento miscelati
(PGM) e non miscelati (PG)
- Gruppo di pompaggio preconfezionato completo di guscio isolante
- Circolatori ad alta efficienza
- Valvole di ritegno integrate per evitare la circolazione a gravità
- Montaggio semplice e rapido
Campo d’impiego
In combinazione con la pompa di calore REHAU, il gruppo di
pompaggio alimenta con acqua fredda/di riscaldamento un circuito di
riscaldamento e/o riscaldamento misto/non misto. La temperatura di
mandata del circuito di riscaldamento/raffrescamento viene impostata
e regolata dal gruppo di miscelazione.
Il gruppo di pompaggio REHAU è disponibile in due varianti con
pompe di circolazione diverse. Viene fornito premontato e può essere
integrato direttamente nell’impianto idraulico.
In un gruppo di pompaggio con miscelatore, la temperatura di
mandata viene regolata miscelando l’acqua di ritorno. Ciò avviene
tramite la valvola miscelatrice a tre vie integrata, la cui posizione è
regolata da un comando elettrico che mantiene la temperatura di
mandata al valore richiesto. In questo modo è possibile azionare il
circuito del sistema di riscaldamento radiante anche in presenza
di temperature dell’accumulatore più alte con una temperatura di
mandata più bassa. Per misurare la temperatura di mandata si utilizza
il pozzetto porta sonda in cui inserire un apposito sensore.
Componenti del sistema
- Pompa di circolazione (con pompe ad alta efficienza PG 02, PGM 02
e PGM 03)
- Miscelatore a 3 vie con motore (solo PGM)
- Termometro nel circuito di mandata e ritorno
- Dispositivi di intercettazione nel circuito di mandata e ritorno
- Valvola di ritegno nella mandata sopra la pompa
- Sensore di mandata
Dati tecnici
Gruppi di pompaggio con valvola di miscelazione
PGM Termostatico 02 03
Dimensioni H x B x T 355 x 250 x 170
Interasse mandata e ritorno 125 mm
Temperatura di esercizio
max.
95 °C
Pressione di esercizio max. 6 bar
Raccordo superiore G 1½ con
filettatura
esterna
G 2 con
filettatura
esterna
Raccordo inferiore G 1½ con filettatura esterna
Lunghezza pompa 180 mm
Materiale isolamento EPP
Installazione a parete
Pompa
Tipo Wilo Yonos Para
25/6
Stratos
25/1-7
Stratos
30/1-8
Prevalenza 1-5,5 m 1-6 m 1-7 m
Portata v. grafico
Tensione 230 V~ 50 Hz
Lunghezza 180 mm
Miscelatore a 3 vie
Valore kvs in m3/h 6,3 6,3 18
Segnale di comando 0-10 V
Tensione 24 V
Alloggiamento Ottone
161
Gruppi di pompaggio senza valvola di miscelazione
PG
Dimensioni H x B x T 355 x 250 x 170
Interasse mandata e ritorno 125 mm
Temperatura di esercizio max. 95 °C
Pressione di esercizio max. 6 bar
Raccordo superiore G 1½ con filettatura esterna
Raccordo inferiore G 1½ con filettatura esterna
Lunghezza pompa 180 mm
Materiale isolamento EPP
Installazione a parete
Pompa
Tipo Wilo Stratos 25/1-7
Prevalenza 1-6 m
Portata vedere grafico
Tensione 230 V~ 50 Hz
Lunghezza 180 mm
8.6 Separatori idraulici
Separatore idraulico compatto, in acciaio, pronto per l’installazione,
dotato di valvola sfogo aria manuale, valvola drenaggio e riempimen-
to, pozzetto portasonda diametro 6,5 mm, attacchi filetatti, staffe di
fissaggio a parete, guscio isolante in EEP.
Dati tecnici
Separatore idraulico 1,5 m3/h 4 m3/h 10 m3/h
Portata m3/h 1,5 4 10
DN 1 1/2" 1 1/2" 2"
Resa termica kW 17 44 114
Pressione max. bar 6 6 6
162
8.7 Sistema di Regolazione Nea Smart
Il sistema di regolazione della temperatura ambiente Nea Smart è
dotato di moderna tecnologia, elevata efficienza energetica e design
accattivante. È possibile controllarlo mediante smartphone, tablet o
laptop ovunque vi troviate. L’installazione del sistema di entrambe le
varianti, wireless e via cavo, è molto semplice e rapida.
Caratteristiche:
- Controllo mediante smartphone, tablet, laptop e PC
- Disponibile in versione wireless e via cavo
- Entrambi i sistemi si adattano perfettamente alle ristrutturazioni
- Adatto a riscaldamento e raffrescamento
- Efficienza energetica per il massimo comfort
- Messa in servizio e utilizzo semplici
- Termostato ambiente di elevata qualità con display LCD
- Controllo fino ad un massimo di 56 locali
- Possibilità di controllo a distanza mediante sistema di controllo
remoto
Applicazione
A I componenti del sistema Nea Smart si possono utilizzare per
sistemi di riscaldamento e raffrescamento di superfici in
ambienti chiusi.
Concetto di uniformità
Il sistema Nea Smart R (versione wireless) e Nea Smart (versione via
cavo) sono identici per quanto riguarda le funzioni di regolazione, il
concetto di funzionamento e le procedure base di messa in servizio.
Questa uniformazione offre vantaggi significativi nella progettazione e
messa in servizio del sistema.
Caratteristiche del sistema
Il sistema di regolazione Nea Smart è disponibile in due versioni:
Nea Smart R: sistema wireless (230V)
Nea Smart: sistema via cavo (24V)
Entrambe le versioni disponibili – wireless o via cavo – sono adatte sia
per nuove costruzioni che per ristrutturazioni.
I cavi esistenti dei termostati ambiente tradizionali sono utilizzabili per
la versione via cavo. Il sistema di regolazione Nea Smart si
contraddistingue per l’installazione semplice e il comodo
funzionamento. L’interfaccia Ethernet standard delle unità base
permette di utilizzare e controllare il sistema tramite smartphone,
tablet, laptop o PC sia dall’interno dell’abitazione che dall’esterno. Il
sistema può essere ampliato mediante la connessione delle basi fino
ad un massimo di 56 locali.
Fig. 8-5 Sistema di regolazione Nea Smart
163
8.7.1 Componenti e struttura del sistema
8.7.1.1 Componenti del sistema wireless
- Termostato ambiente D Nea Smart R (con display)
- Termostato ambiente Nea Smart R (con setpoint)
- Base Nea Smart R 230V
- Sensore remoto Nea Smart
- Azionatore 230V
- Antenna Nea Smart R
- Ripetitore Nea Smart R
8.7.1.2 Struttura del sistema Nea Smart R – sistema wireless
Fig. 8-6 Struttura del sistema di regolazione Nea Smart R
1 Termostato ambiente D Nea Smart R
2 Termostato ambiente Nea Smart R
3 Base Nea Smart R 230V
4 Azionatore 230V
5 Sensore remoto Nea Smart
6 Collegamento Ethernet
I termostati ambiente Nea Smart R sono facilmente regolabili
mediante i canali della base Nea Smart R 230V. È possibile integrare i
termostati ambiente Nea Smart R con sensore a distanza per il
monitoraggio della temperatura del pavimento (opzionale).
Gli azionatori elettrotermici si collegano alla base Nea Smart R.
L’interfaccia Ethernet standard può essere collegata al router o
direttamente a laptop o PC.
8.7.1.3 Componenti del sistema via cavo
- Termostato ambiente D Nea Smart (con display)
- Termostato ambiente Nea Smart (con setpoint)
- Base Nea Smart
- Sensore remoto Nea Smart
- Azionatore 24V
8.7.1.4 Struttura del sistema Nea Smart – sistema via cavo
Fig. 8-7 Struttura del sistema di regolazione Nea Smart
1 Termostato ambiente D Nea Smart
2 Termostato ambiente Nea Smart
3 Base Nea Smart R 24V
4 Azionatore 24V
5 Sensore remoto Nea Smart
6 Collegamento Ethernet
I termostati ambiente Nea Smart si collegano alla porta di comunicazione
della base Nea Smart 24V mediante una linea a 2 fili. In questo caso,
è possibile scegliere liberamente il cablaggio, potendo generalmente
utilizzare le linee esistenti. Tutte le altre caratteristiche e proprietà del
sistema sono identiche a quelle del sistema Nea Smart R.
164
8.7.2 Descrizione dei componenti
A Tutti i termostati ambiente descritti di seguito sono disponibili
sia per il sistema wireless (Nea Smart R) che per il sistema
via cavo (Nea Smart).
8.7.2.1 Termostato ambiente D Nea Smart (R)
Fig. 8-8 Termostato D Nea Smart R / Termostato D Nea Smart
- Involucro piatto installabile su scatola tonda da incasso o diretta-
mente a muro
- Ampio display (60 x 40 mm) retroilluminato su termostati D Nea
Smart
- Indicatore di stato a chiari simboli
- Comando mediante manopola tasto
- Temperatura di setpoint impostabile a intervalli di 0,2°C
- Sensore remoto collegabile per il monitoraggio della temperatura
del pavimento, la regolazione della temperatura ambiente e il
controllo del punto di rugiada
- Range di settaggio configurabile, temperatura di riduzione
impostabile
- Selezione di diversi modi operativi: Automatico, Normale, Ridotto e
OFF opzionale (protezione antigelo)
- I tasti possono essere bloccati
8.7.2.2 Termostato ambiente Nea Smart (R)
Fig. 8-9 Termostato R Nea Smart / Nea Smart Termostato
- Involucro piatto installabile su scatola tonda da incasso o diretta-
mente a muro
- Regolazione del setpoint
- Temperatura di riduzione impostabile
8.7.2.3 Funzioni principali dei termostati ambiente D
Nea Smart (R) / termostati ambiente Nea Smart (R)
Termostati D
Nea Smart (R)
Termostati
Nea Smart (R)
Riscaldamento
Raffrescamento
Setpoint provvisto di pianificazione
Nea Smart (R) Base*)
Display con indicatore di durata
della temperatura ambiente,
ora di sistema e stato operativo
–
Comando mediante tasto manopola –
Setpoint / operazione di bloccaggio –
Sensore remoto collegabile –
Funzione protezione antigelo e
protezione della valvola integrata
Modalità Party e Vacanza impostabili
sul dispositivo–
Funzione inclusa
– Funzione non inclusa
*) Nella versione sprovvista di display, l’attivazione della modalità di
risparmio energetico è attivabile tramite la programmazione dell’orario. Il
punto di regolazione per la modalità di risparmio energetico avviene ad
una distanza configurabile dal setpoint impostato sul regolatore.
8.7.2.4 Specifiche tecniche termostati Nea Smart
Termostati
Nea Smart R
Termostati
Nea Smart
Colore
Involucro bianco segnale (RAL 9003);
Schermo display (termostato D) nero,
Involucro posteriore grigio nerastro (RAL 7021)
MaterialeABS (involucro, base, manopola)
PMMA (pannello del termostato D)
Alimentazione
2 batterie alcaline LR03 AAA,
durata della vita
della batteria >2 anni
24V mediante linea
bus, protetto da inversione
di polarità
Grado/Classe di protezione IP20 / III
Comunicazione
Tecnologia wireless
868 MHz, ca.
25 m di portata in edifici
Tecnologia bus,
protetto da inversione
di polarità bus a 2 fili,
lunghezza linea max.
500 m
Larghezza x Altezza
x Profondità
Termostato D: 86 x 86 x 26,5 mm
Termostato: 86 x 86 x 25,5 mm
Dimensioni display
(Termostato D)
Range di visibilità del display:
H x L: 40 x 60 mm
Range di settaggioTermostato D: da 5 a 30 °C
Termostato: da 10 a 28 °C
Temperatura ambiente 0...50 °C
Range umidità ambiente da 5 a 80%, non condensa
Ambito di utilizzo in locali chiusi
165
8.7.2.5 Sensore remoto Nea Smart
Fig. 8-10 Sensore remoto Nea Smart
Ai termostati ambiente Nea Smart con display – termostati D Nea
Smart e termostati D Nea Smart R – è possibile collegare il sensore
remoto Nea Smart. Il sensore è configurabile come sensore di
temperatura del pavimento o sensore di temperatura dell’ambiente.
Come sensore di temperatura del pavimento può essere utilizzato per
la conservazione della temperatura minima del pavimento in modalità
riscaldamento. Se configurato come sensore di temperatura dell’ambi-
ente, sostituisce il sensore integrato nel sistema di regolazione della
temperatura ambiente, permettendo di installare il sistema di
regolazione della temperatura ambiente in un altro locale.
Ingresso del termostato D Nea Smart (R) può essere utilizzato anche
per collegare il contatto libero da potenziale di un rilevatore del punto
di rugiada. Collegando il contatto, viene attivato l’allarme del punto di
rugiada e il sistema di raffrescamento della zona controllata dal
termostato viene arrestato.
Dati tecnici sensore remoto Nea Smart
Lunghezza 3 m
Diametro sensore 5 mm
Range temperatura utilizzo 0...50 °C
Grado di protezione IP67
8.7.2.6 Azionatore elettrotermico 230V / 24V
Fig. 8-11 Azionatore elettrotermico
Gli azionatori elettrotermici REHAU a 230V vengono utilizzati per il
sistema Nea Smart R (versione wireless), mentre gli azionatori REHAU
a 24V vengono utilizzati per il sistema Nea Smart (versione via cavo).
Caratteristiche:
- Azionatore elettrotermico, normalmente chiuso
- Efficienza energetica
- Montaggio semplice
- Possibilità di installazione a testa in giù
- “Funzione First Open” per modalità di riscaldamento di superficie in
fase di costruzione (prima del montaggio del termostato)
- Possibilità di adattarsi a differenti valvole e collettori
- Grado di protezione IP54
- Disponibile in versione 24V o 230V
166
8.7.2.7 Base Nea Smart R 230V / Base Nea Smart 24V
Fig. 8-12 Base Nea Smart R 230V
- Possibilità di connettere un massimo di 8 termostati Nea Smart R e
Nea Smart
- Controllo di 12 azionatori elettrotermici 24V (Base Nea Smart) e 12
azionatori elettrotermici 230V (Base Nea Smart R)
- Installazione ed uso semplici ed intuitivi
- Interfaccia Ethernet standard per l’integrazione del sistema nella
rete domestica
- Funzione Smart Start per l’ottimizzazione continuata del punto di
inizio del riscaldamento dopo la fase di riduzione
- Possibilità di ampliamento del sistema fino ad un massimo di altre 6
stazioni base via radio (solo in versione wireless) o tecnologia
sistema bus
- Collegamenti per pompa, termostato di limitazione temperatura e
rilevatore del punto di rugiada
- Morsettiera senza viti di fissaggio con sistema di collegamento a
morsetto/spina
- Fissaggio su barra DIN
Fig. 8-13 Base Nea Smart R 24V
Funzionamento
La base Nea Smart R 230V (versione wireless) e la base Nea Smart
24V (versione via cavo) sono le unità centrali e intelligenti, a cui è
possibile connettere un massimo di 8 termostati. Alle basi si collegano
gli azionatori REHAU per le valvole del collettore per impianti di
riscaldamento. Le basi permettono la connessione alla pompa del
circuito di riscaldamento, i generatori di calore e di freddo, il termosta-
to di limitazione temperatura e il rilevatore del punto di rugiada.
Mediante l’ingresso/la funzione CO è possibile selezionare la modalità
"riscaldamento" o "raffrescamento". La configurazione della base si
effettua mediante il display (per i termostati che ne sono dotati) così
come, l’interfaccia Ethernet standard viene collegata ad un computer
portatile o tramite connessione della base al router via LAN o WLAN
nella rete domestica.
167
Ampliamento del sistema mediante unità Slave
È possibile collegare un massimo di 7 basi mediante sistema bus o a
scelta nella versione wireless anche senza cavi.
All’interno di un sistema vengono scambiate le informazioni generali:
- Modalità di funzionamento “riscaldamento” o “raffrescamento”
- Attivazione pompa del circuito di riscaldamento
- Attivazione generatore di calore
A Ogni base dispone di un server web dedicato. La scelta della
base per l’accesso a Internet (accesso remoto) è possibile
mediante l’inserimento di una password protetta sul portale REHAU.
Specifiche tecniche generali della base Nea Smart R 230V e della base Nea Smart 24V
Base Nea Smart R 230V Base Nea Smart 24V
Comunicazione con i termostati Nea Smart Wireless, banda SRD a 868 MHz Bus a 2 fili, protetto da inversione di polarità
Numero di termostati per base 8
Numero di azionatori per base 12 azionatori 230V 12 azionatori 24V
Possibilità di connessione azionatori 4 x 2 azionatori/canale, 4 x 1 azionatori/canale
Max. carico nominale di tutti gli azionatori 24W
Tensione operativa in scarica 2,4W 1,4W
Messa in sicurezza T4AH, 5 x 20 mm T2A, 5 x 20 mm
Classe di protezione II
Grado di protezione IP20
Temperatura ambiente consentita da 0 °C a 60 °C
Temperatura di conservazione consentita da -25 °C a 70 °C
Umidità ambiente da 5 a 80 %, non condensa
Larghezza x Altezza x Profondità 290 x 52 x 75 mm 370 x 52 x 75 mm
Ambito di utilizzo In locali chiusi
Fig. 8-14 Sistema con 4 basi complessivamente, collegamento delle basi mediante sistema bus (1), allacciamento delle basi al router mediante cavi di rete (2)
Tab. 8-1 Specifiche tecniche della base Nea Smart R 230V e della base Nea Smart 24V
168
8.7.3 Indicazioni per la progettazione
8.7.3.1 Nea Smart (sistema via cavo, tecnica bus)
A Il sistema Nea Smart via cavo richiede solo una linea a 2 fili per
la comunicazione del termostato Nea con la base Nea Smart. È
possibile scegliere qualunque topologia (eccetto quella ad anello). La
polarità non interferisce nella connessione del termostato ambiente.
Linee consigliate:
Da basi Nea Smart a termostati Nea Smart:
Linea consigliata: I (Y) St Y 2 x 2 x 0,8 mm
consentita anche: Linea esistente con almeno 2 fili
purché nel rispetto delle specifiche norme
e regolamentazioni nazionali!
Da basi Nea Smart a basi Nea Smart:
Linea da usare: I (Y) St Y 2 x 2 x 0,8 mm
Collegare lo schermo su entrambi i lati
con la massa del dispositivo (GND)
Da basi Nea Smart a Router:
Cavo di rete
Utilizzo di linee esistenti (ristrutturazione)
B In caso di utilizzo del cablaggio esistente di un termostato
ambiente a 24V o 230V installato precedentemente, è
assolutamente fondamentale assicurarsi che le linee esistenti vengano
conseguentemente scollegate dall’alimentazione elettrica. Non è
consentito portare in una linea una tensione di alimentazione di 230V
e 24V.
8.7.3.2 Nea Smart R (sistema wireless, tecnica radio)
L’intercollegamento delle basi Nea Smart R è possibile in modalità
wireless o mediante una linea di comunicazione come nella versione
via cavo. Se si prevedono difficoltà relative al raggio di copertura, è
consigliabile optare per la versione via cavo. È possibile che talune
condizioni di costruzione sfavorevoli determinino una riduzione
del raggio di copertura dei componenti radio previsto di 25 m.
A Per rilevare la formazione di condensa nella modalità di
raffreddamento, occorre considerare l’applicazione di rilevatori
del punto di rugiada nei punti critici dell’impianto.
Fig. 8-15 Topologia lineare Fig. 8-16 Topologia a stella
Fig. 8-17 Topologia ad albero Fig. 8-18 Topologia mista
169
8.7.3.3 Scambio di dati in un sistema multibase
Fig. 8-19 Scambio di dati tra Master e Slave
La base cosiddetta Master viene impostata dalla configurazione.
Essa trasmette la modalità di funzionamento riscaldamento/raffresca-
mento (1) a tutte le basi Slave collegate. Essa riceve ed elabora i
segnali di richiesta dalle basi Slave per il regolatore delle pompe e del
generatore di calore e di freddo (2).
8.7.3.4 Possibilità di collegamento alle basi
Uscite:
- Circuito di riscaldamento
Per il circuito di riscaldamento è disponibile un contatto libero da
potenziale. Nella configurazione si possono impostare:
- Pompa ad elevata efficienza o standard
- Circuito di riscaldamento per l’intero impianto (generale) o locale
(ad un distributore)
- Tempi di durata
- Funzione di protezione delle pompe
- Generatore di calore/Generatore di freddo/Funzione pilota CO
Contatto libero da potenziale. È possibile configurare lo sfasamento
temporale e il tempo di coda del generatore di calore e di freddo.
L’uscita del generatore di caldo/di freddo nel Master viene attivata in
ciascun regolatore di calore e di freddo presente nell’intero impianto.
L’uscita del generatore di calore/di freddo nelle basi Slave si attiva
soltanto tramite comando su questa unità (generatore di calore/di
freddo locale, decentrato).
L’uscita può essere definita anche come segnale di commutazione
caldo/freddo per altri dispositivi (funzione pilota).
Ingressi:
- Termostato di limitazione temperatura
All’attivazione del termostato di limitazione temperatura, vengono
chiuse tutte le valvole del collettore per impianti di riscaldamento
collegati alle relative basi.
- Timer esterno (ECO)
Ingresso libero da potenziale. Mediante la chiusura di un contatto
libero da potenziale, tutti i locali delle rispettive basi non controllati
da un programma temporale interno vengono portati al modo
ridotto.
- Rilevatore del punto di rugiada
Ingresso libero da potenziale. Mediante la chiusura di un contatto
libero da potenziale, si attiva l’allarme di condensazione e tutte le
valvole del collettore per impianti di riscaldamento collegate alle
relative basi vengono chiuse.
- Segnale di commutazione Riscaldamento/Raffrescamento (CO)
Ingresso libero da potenziale nel Master. Il segnale commuta l’intero
sistema in modalità “Raffrescamento”:
- Tutte le basi Nea Smart collegate vengono commutate nella stessa
modalità.
170
8.7.4 Installazione
B L’impianto elettrico deve essere realizzato in conformità con le
normative nazionali vigenti e con l’azienda elettrica locale di
distribuzione dell’energia. Queste istruzioni richiedono una speciale
competenza e abilitazione che corrisponda ad una delle seguenti
professioni: installatori elettrici o ingegneri elettrici, in accordo con le
norme internazionali e le equivalenti professioni del quadro normativo
nazionale.
- L’installazione del termostato può essere effettuata su scatole di
derivazione da incasso a norma DIN 49073 o direttamente su muro.
- La manutenzione delle basi Nea Smart deve avvenire in piena
sicurezza personale.
Posizione di installazione
Per garantire un funzionamento privo di problemi ed un controllo
efficace, il termostato ambiente Nea Smart deve essere montato ad
una distanza di 130 cm dal pavimento in una zona priva di correnti
d’aria.
Fig. 8-20 Posizioni di installazione del termostato ambiente non idonee
- Si prega di non installare il termostato vicino a fonti di calore, dietro
a tende, né esposto alla luce diretta del sole, in zone con alti livelli di
umidità.
- Non posizionare il termostato su una parete esterna.
- Per il cavo di collegamento del sensore remoto viene fornito un cavo
specifico. La posizione del sensore deve essere tale da garantire un
buono scambio termico tra il sensore e l’elemento da controllare.
A I n caso di montaggio diretto a muro, si prega di notare che il
cavo di collegamento passa a 10 mm dal punto centrale del
termostato ambiente.
I manuali di montaggio dei termostati ambiente e delle basi Nea Smart
sono disponibili con le istruzioni per l’uso contenute nella confezione e
sul sito www.rehau.it.
8.7.5 Messa in funzione e test di funzionamento
La messa in funzione si compone dei seguenti passaggi:
1. Test di funzionamento e sblocco dell’azionatore
2. Assegnazione (Pairing) del termostato ambiente
3. Opzionale: Assegnazione di altre basi Nea Smart
4. Opzionale: Collegamento delle basi alla rete domestica
A La procedura per la messa in funzione è identica per
entrambe le versioni Nea Smart, wireless e via cavo.
Per sbloccare la funzione First Open dell’azionatore, tutte le uscite
delle basi Nea Smart vengono attivate dopo l’applicazione della
tensione di esercizio per un periodo di tempo impostabile. Durante
questo periodo, è già possibile l’assegnazione delle singole zone nel
termostato.
Per una più facile verifica dell’assegnazione del termostato, nei primi
30 minuti successivi all’accensione le basi si trovano nella “modalità
installazione”. In questa modalità le basi reagiscono istantaneamente
ai cambiamenti del setpoint nel termostato ai fini di un’immediata
rilevazione dell’assegnazione mediante canale. Tale modalità può
essere avviata anche mediante una verifica successiva del sistema
spegnendo brevemente la tensione di esercizio.
171
8.7.6 Utilizzo dell’interfaccia integrata
Il sistema Nea Smart può essere utilizzato e controllato mediante
qualsiasi dispositivo collegabile ad internet (PC, laptop, tablet,
smartphone).
L’utente può, dunque, decidere se integrare il sistema esclusivamente
nella rete domestica, impedendone l’accesso dall’esterno
dell’abitazione, oppure con accesso via internet, e quindi da ogni
parte del mondo.
L’accesso al sistema via internet è reso sicuro grazie al server REHAU
e protetto dall’inserimento di Username (nome utente) e Password.
Per permettere l’accesso dall’interno dell’abitazione, occorre
soltanto stabilire una connessione di rete tra la base Nea Smart e il
router, senza ulteriori interventi sulla base. Sulla pagina di configurazi-
one del router si può leggere l’indirizzo IP che il router ha assegnato
alla base Nea Smart.
A In assenza di un cavo di rete nel punto di installazione della base
Nea Smart con il router, è tranquillamente possibile creare una
connessione mediante i componenti disponibili in commercio, che
comunicano tramite la linea di corrente esistente o WLAN.
Per l’attivazione dell’accesso remoto alle basi Nea Smart, sono
necessarie soltanto delle semplici operazioni sulla pagina del sistema
della base Nea Smart e la registrazione sul server REHAU.
L’accesso al sistema dall’esterno della rete domestica è possibile
anche tramite il Vostro fornitore di energia, al fine di individuare
l’origine di un errore in caso di problemi.
Schermate e uso via internet
Accesso da smartphone
Il server della base Nea Smart è in grado di rilevare quando si effettua
l’accesso da smartphone, in modo da ottimizzare la modalità di
visualizzazione. La schermata di accesso mostra la panoramica dei
locali esistenti con l’attuale temperatura ambiente. Qualora il sistema
sia in modo Vacanza, è possibile disabilitare tale modalità.
Fig. 8-21 Selezione dei locali su smartphone
Fig. 8-22 Controllo dei locali su smartphone
Per ogni locale è possibile impostare via smartphone la temperatura
desiderata, la modalità di funzionamento e il programma di durata.
Legenda dei simboli:
modalità programmata (attualmente attivo)
modalità comfort, modalità diurna
modalità ridotta, modalità notturna
Accesso da tablet, PC e laptop
A Tutti i siti qui menzionati sono accessibili via smartphone.
La schermata di riepilogo mostra lo stato attuale della base
Nea Smart. In questo esempio, alla base è stato assegnato il nome
“piano terra”.
Fig. 8-23 Pagina di riepilogo
172
Nella schermata “piano terra” vengono mostrati i termostati presenti
con le rispettive temperature attuali e desiderate, oltre al programma
di durata definito. Tali parametri sono modificabili. Nella versione
wireless vengono mostrati anche lo stato della batteria e la potenza di
connessione.
Fig. 8-24 Schermata dei locali
Nell’opzione del menù “Setup locale”, vengono definiti i valori della
temperatura per ogni programma per le modalità Riscaldamento e
Raffrescamento, così come la modalità Comfort (diurna) e il modo
ridotto (notturna). In “Attiva modi” è possibile impostare l’attivazione
nel locale di riscaldamento/raffrescamento o solo riscaldamento.
Fig. 8-25 Setup dei locali
Nell’opzione menù “Programma/Vacanza” è possibile modificare i 4
programmi esistenti. Nell’esempio seguente è stato programmato il
modo Vacanza dal 30.03.2015 al 08.04.2015.
Fig. 8-26 Programma/Vacanza
173
8.8 Sistema di regolazione radiante Nea
Fig. 8-27 Termostato ambiente Nea
Z- Design sviluppato da REHAU
- Display LCD retroilluminato
- Facilità d’utilizzo
- Installazione semplificata
- Elevato comfort
- Disponibile in versione 24V e 230V
8.8.1 Componenti del sistema Nea
- Termostato ambiente Nea H, Nea HT
- Distributore di regolazione Nea H (versione riscaldamento)
- Modulo Timer Nea
- Azionatori elettrotermici a 2 fili
- Azionatori elettrotermici a 4 fili con microinterruttore di fine corsa
Struttura del sistema
Fig. 8-28 Componenti del sistema di regolazione Nea 230V:
Termostato ambiente Nea
Modulo timer Nea
Distributore di regolazione Nea
Azionatore Nea
Il termostato ambiente Nea e gli azionatori elettrotermici sono
collegati al distributore di regolazione Nea. Ad un distributore di
regolazione si possono collegare fino a 12 azionatori elettrotermici
controllati da 6 termostati ambiente Nea. Il Modulo timer Nea
può essere utilizzato per controllare dall’esterno il passaggio dei
termostati ambiente Nea al Modo Ridotto (riduzione impostabile della
temperatura ambiente).
AApplicazione
I componenti del sistema Nea si possono utilizzare per sistemi
di riscaldamento radiante in ambienti chiusi.
Termostato Nea
- Involucro piatto installabile su scatola tonda, da incasso 502 o
direttamente a muro.
- Display retroilluminato.
- Indicazione su display della modalità di funzionamento.
- Comando tramite l’utilizzo di 3 tasti
- Temperatura di setpoint impostabile a intervalli di 0,5°C.
- Range di settaggio da 0°C a 37°C, temperatura di riduzione (Modo
Ridotto) impostabile.
- Al massimo 5 azionatori elettrotermici possono essere comandati da
un termostato Nea.
- Selezione di diversi modi operativi: Automatico, Normale,
Ridotto e OFF.
- I tasti possono essere bloccati.
Funzioni principali dei termostati ambiente Nea
Nea H Nea HT
Modalità riscaldamento
Riduzione della temperatura ambiente
(Modo Ridotto) tramite timer integrato
-
Riduzione della temperatura ambiente
(Modo Ridotto) tramite Modulo timer Nea
Visualizzazione temperatura ambiente
Visualizzazione data e ora -
Impostazione di 3 timer giornalieri -
Modalità Party e Vacanza -
Protezione antigelo e protezione azionatori
Specifiche tecniche del termostato Nea
Nea 230 V Nea 24 V
Colore Coperchio frontale bianco
(RAL 9016) involucro posteriore
grigio antracite (RAL 7016)
Alimentazione 230 V AC ±10
%
24 V AC -10 %
/ +20 %
Assorbimento massimo 0,2 A (carico
resistivo)
1 A (carico
resistivo)
Fusibile T 0,63 A T 1 A
Classif. secondo protezione
contro scosse elettriche
Classe II Classe III
N° max azionatori elettrotermici
collegabili
5 azionatori elettrotermici REHAU
Grado di protezione IP 30
Protezione antigelo 5 °C
Dimensioni frontali 88 x 88 mm
Dimensioni posteriori 75 x 75 mm
Spessore 26 mm
Temperatura di stoccaggio Da -20 °C a +60 °C
Condizioni di esercizio Da 0 °C a +50 °C
Impiego In ambienti chiusi
174
Distributore di regolazione Nea
Fig. 8-29 Distributore di regolazione Nea 230 V
Tipo Modalità di
funzionamento
Fusibile
integrato
Distributore di regolazione Nea
H 230 V
Riscaldamento T 4 A H
Distributore di regolazione Nea
H 230 V1)
Riscaldamento T 4 A H
Distributore di regolazione Nea
H 24 V
Riscaldamento T 2 A
Distributore di regolazione Nea
H 24 V1)
Riscaldamento T 2 A
1) senza modulo pompa integrato
Tab. 8-2 Versioni
Z- Per la connessione di un massimo di 6 termostati Nea e 12
azionatori elettrotermici da 230 V AC o 24 V AC
- Morsettiera senza viti di fissaggio con sistema di collegamento a
morsetto/spina
- Disponibile anche con modulo pompa integrato
- Per fissaggio su guide standard o fissaggio a parete in armadio di
distribuzione
- Possibilità di impostare il Modo Ridotto dall’esterno per 2 program-
mi di riscaldamento con timer esterno
- Antistrappo integrato
- Morsetti disposti in modo chiaro e visibile.
Specifiche tecniche dei distributori di regolazione
Distributore di
regolazione Nea H
230 V
Distributore di
regolazione Nea H
24 V
Colore Involucro posteriore: grigio scuro simile
a RAL 7021;
Coperchio frontale: grigio simile
a RAL 7035
Alimentazione 230 V AC 24 V AC *)
Corrente di attivazione
per relè pompa **)
Potenziale libero, relè, 230 V AC: 5A;
24 V DC: 1A
Fusibile T 4 A H T 2 A
Classif. secondo protezione
contro scosse elettriche
Classe II Classe III
Numero max. di termostati 6
Numero max di azionatori
elettrotermici
12 azionatori elettrotermici
Numero di terminali per i
programmi orari ***)
2
Grado di protezione IP 20
Protezione antigelo 5 °C
Dimensioni, A x L x P 74 mm x 300 mm x 40 mm
Temperatura ambiente 0 – 60 °C
Umidità relativa Max. 80%, non-condensante
Impiego In ambienti chiusi
*) Necessario un trasformatore a 24 V opportunamente dimensionato.
** Solo nella versione con modulo pompa.
***) Richiesto modulo Timer Nea.
Modulo Timer Nea
Fig. 8-30 Modulo Timer Nea
La funzione di timer è integrata all’interno di Nea HT. I termostati H, HT
possono essere attivati anche dall’esterno attraverso il Modulo Timer Nea.
Il Modulo Timer permette il controllo centralizzato settimanale del
Modo Ridotto per tutti i termostati ambiente collegati al distributore di
regolazione. Ogni termostato ambiente Nea può essere assegnato ad
uno dei due programmi settimanali del Modulo Timer.
Specifiche tecniche Modulo Timer Nea
Alimentazione 230 V AC
Intervalli memorizzabili 84
Carica di riserva 10 anni
175
Azionatori elettrotermici a 2 fili
Z- Azionatore elettrotermico, normalmente chiuso
- Visualizzazione dello stato di apertura
- Facilità di installazione
- Funzione di prima apertura per avviare il circuito radiante in fase di
costruzione (prima dell’installazione del regolatore)
- Possibilità di adattarsi a differenti valvole e collettori
- Disponibile in versione 24 V o 230 V
Specifiche tecniche
Versione 230 V Versione 24 V
Alimentazione 230 V, AC +10%...
-10%, 50/60 Hz
24 V, AC, +20% …
-10%, 0 - 60 Hz
Corrente di attivazione 300 mA per max.
200 ms
250 mA per max.
2 min
Tensione operativa 1,8 W
Versione Normalmente chiusa (NC)
Ciclo di apertura/
chiusura
circa 3 min
Corsa azionatore 3,5 mm
Forza azionatore 100 N ±5 %
Temperatura operativa Da 0°C a 50°C
Grado di protezione/
classe
IP 54/ Classe II
Cavo 2 x 0,5 mm², lunghezza 1 m
Dimensioni 50 x 51 x 38 mm (L x A x P)
Azionatori elettrotermici a 4 fili con microinterruttore di fine corsa
Z- Azionatore elettrotermico con microinterruttore di fine corsa,
normalmente chiuso
- Visualizzazione dello stato di apertura: led verde > azionatore
alimentato; led blu > aperto
- Facilità di installazione
- Possibilità di adattarsi a differenti valvole e collettori
- Grado di protezione IP 54
- Disponibile in versione 24 V o 230 V
Specifiche tecniche
Versione 230 V Versione 24 V
Alimentazione 230 V, AC +10%...
-15%, 50/60 Hz
24 V, AC, +20% …
-15%, 0 - 60 Hz
Corrente di attivazione 300 mA per max.
200 ms
250 mA per max.
2 min
Tensione operativa 1,8 W
Versione Normalmente chiusa (NC) con
microinterruttore di fine corsa
Ciclo di apertura/
chiusura
circa 75 sec Circa 3 min
Corsa azionatore 3,5 mm
Forza azionatore 100 N ±5 %
Temperatura operativa Da 0°C a 50°C
Grado di protezione/classe IP 54/ Classe II
Cavo 4 x 0,5 mm², lunghezza 1 m
Dimensioni 50 x 51 x 38 mm (L x A x P)
176
8.8.2 Cablaggio
AA seconda del tipo di termostato e delle funzioni desiderate, è
necessario utilizzare dei cavi con il seguente numero di fili:
Riscaldamento
H HT
Senza timer esterno 3 3
Con timer esterno 4 4
Si noti che con l’utilizzo di un cavo con conduttore di protezione PE di
messa a terra, il cavo di protezione (giallo/verde) può essere utilizzato
solo per la messa a terra!
Quando si collega il termostato Nea, il conduttore di protezione non
deve essere utilizzato.
Per il cablaggio dei termostati Nea H e HT è raccomandato un cavo
a 4 fili (un conduttore è destinato all’eventuale segnale di un timer
esterno).
Cavi e sezioni consigliati
Nea H / Nea HT
24 V / 230 V NYM-O 4x1,5
In alternativa
per 24 V1)
Cavo a 4 fili Sezione almeno 1 mm² (fino a 40 m)
Sezione almeno 1,5 mm² (fino a 70 m)
1) Si consiglia di utilizzare per il sistema a 24V i fili a conduttore rigido perché possono
essere collegati senza capicorda direttamente alla morsettiera.
- L’installazione del termostato può essere effettuata su scatole di de-
rivazione da incasso a norma DIN 49073 o direttamente sul muro.
- Deve essere previsto un fusibile dedicato al solo distributore di
regolazione.
- Per installazioni in bagni o ambiente simili, (come riportato nella
DIN VDE 100 foglio 701) si dovrebbe preferibilmente utilizzare un
sistema a 24V.
Posizione di installazione
Per garantire un funzionamento privo di problemi e un controllo
efficace, il termostato ambiente Nea deve essere montato a una
distanza di 130 cm dal pavimento in una zona priva di correnti d’aria.
130cm
- Si prega di non installare il termostato vicino a fonti di calore,
dietro a tende e esposto alla luce diretta del sole, in zone con alti
livelli di umidità.
- Non posizionare il termostato su una parete esterna (chiusura
verticale).
- Per il cavo di collegamento del sensore remoto, viene fornito un cavo
specifico. La posizione del sensore deve essere tale da garantire un
buono scambio termico tra il sensore e l’elemento da controllare.
AIn caso di montaggio diretto a muro, si prega di notare che il
cavo di collegamento passa a 19 mm dal punto centrale del
termostato ambiente.
8.8.3 Possibili schemi di applicazione
Fig. 8-31 Componenti del sistema di regolazione Nea 230 V
1 Termostato Nea
3 Azionatori elettrotermici
2 Distributore di regolazione Nea
4 Modulo Timer Nea
Il termostato Nea, gli azionamenti termici e il Modulo Timer Nea
(opzionale) sono collegati al distributore di regolazione Nea. Il
distributore di regolazione Nea rende possibile un cablaggio del
sistema sicuro e ben visibile nell’armadio dei collettori. Al distributore
di regolazione possono essere collegati fino a 6 termostati e 12
azionatori. Per il controllo centralizzato del passaggio al Modo Ridotto,
può essere utilizzato il Modulo Timer esterno (opzionale).
177
8.9 Sistema di regolazione RAUMATIC HC BUS
Z- Adatto a tutti i sistemi radianti di riscaldamento/raffresca-
mento e relative combinazioni
- Adatto per applicazioni residenziali e commerciali
- Struttura modulare, flessibile ed espandibile
- Controlla fino a 500 ambienti, fino a 50 temperature di mandata
- La tecnologia Bus garantisce velocità di installazione e cablaggio
- Garantisce un elevato comfort tramite:
- una modalità di funzionamento totalmente automatica
- integrazione di deumidificatori e fan coil
- controllo delle temperature nei sistemi di riscaldamento e/o raffre-
scamento radiante (pavimento, parete, soffitto)
- Alta efficienza energetica tramite autoregolazione delle fasi di riscal-
damento e raffrescamento
- Facile configurazione e pratico utilizzo
- Visualizzazione opzionale via browser Web
- Disponibili schede di comunicazione per BMS (sistemi domotici)
Applicazioni
Il sistema di regolazione REHAU RAUMATIC HC BUS può essere
utilizzato per i sistemi di riscaldamento e raffrescamento in edifici
residenziali e commerciali (es. termoregolazione masse di cemento).
Il sistema ha le seguenti funzioni:
- Attivazione di impianti di riscaldamento e raffrescamento
- Regolazione di umidità e temperatura
- Controllo delle temperature di mandata
- Richiesta di riscaldamento e raffrescamento a caldaia, chiller o
pompa di calore.
Descrizione del sistema
RAUMATIC HC BUS è un sistema di regolazione basato sulla
tecnologia Bus. Tutti i componenti sono connessi via Bus con una
conseguente riduzione dell’impegno per il cablaggio in impianti di
grandi dimensioni.
Grazie alla sua struttura modulare, il sistema garantisce soluzioni
convenienti sia per edifici residenziali che per uffici.
Un HC BUS Manager controlla un segmento, che può essere
composto da un massimo di 50 locali. Il numero massimo di ambienti
configurabili dipende da quanti componenti addizionali sono installati,
come ad esempio deumidificatori o fan coil.
In grandi installazioni si possono aggiungere altri HC BUS Manager
che funzionano come moduli Slave.
Ogni modulo Slave addizionale aggiunge al sistema lo stesso numero
di connessioni del HC BUS Manager.
Il sistema è espandibile fino ad un massimo di 1 modulo Master
e 9 moduli Slave.
8.9.1 Componenti del sistema
HC BUS Manager
Fig. 8-32 HC BUS Manager
HC BUS Manager è l’unità di controllo principale per un segmento
dell’installazione. In ambito residenziale è sufficiente un solo segmento
e quindi è necessario adottare un solo HC BUS Manager. Per impianti
come grandi edifici per uffici o complessi alberghieri, il sistema può
essere ampliato fino ad un massimo di 9 HC BUS Manager.
HC BUS Room Unit
Fig. 8-33 HC BUS Room Unit
HC BUS Room Unit è la sonda di temperatura ed umidità ambiente.
Si può installare in ambienti riscaldati e/o raffrescati. Attraverso
la manopola e il display retroilluminato, l’utente può modificare
la temperatura ambiente fino alla successiva riattivazione di un
programma giornaliero. Il tasto “mode” permette di passare dalla
modalità “Normale” alla modalità “Ridotto”. Con il tasto “standby” si
può disattivare temporaneamente il riscaldamento o il raffrescamen-
to. Il tasto ventilazione” può attivare un fan coil/integrazione colle-
gata a quel locale. Questa funzione si può associare, ad esempio,
ad un deuclimatizzatore REHAU: la funzione integrazione può essere
gestita in raffrescamento anche manualmente attraverso il tasto
ventilazione.
178
Modulo di controllo HC BUS Manager
I moduli di controllo HC BUS Manager possono essere utilizzati con
due finalità:
Modulo-V: con quattro contatti puliti per azionatori elettrotermici,
deumidificatori, deuclimatizzatori e fan coil o valvole di
zona.
Modulo-FT: per il controllo completo di un circuito miscelato (con-
senso pompa, valvola miscelatrice e sonde di mandata
e ritorno).
Struttura del sistema
Il sistema può controllare da 1 a 10 segmenti. Ciascun segmento è
controllato da un 1 HC BUS Manager e dunque è un’unità operativa
indipendente. Il HC BUS Manager del segmento 1 è considerato
come modulo Master e quindi coordina il funzionamento dell’intero
sistema.
I segmenti opzionali dal 2 al 9 sono controllati dal HC BUS Manager
e funzionano come moduli Slave.
Struttura della linea Bus
HC BUS Manager controlla i dispositivi “HC BUS Room Unit” e i
“Moduli di controllo HC BUS Manager” (Modulo-V / Modulo-FT)
attraverso una linea detta Field Bus. I HC BUS Manager comuni-
cano attraverso una linea detta Master/Slave Bus. Il Master/Slave
Bus è la linea di collegamento tra i differenti segmenti.
Il seguente schema mostra una configurazione Bus con un modulo
Slave (2 segmenti).
Fig. 8-34 Schema del sistema e configurazione Bus
179
8.9.2 Funzionamento del sistema
Indicazioni generali sul funzionamento del sistema
Il sistema HC RAUMATIC BUS controlla tutti i componenti dell’impianto
di raffrescamento e riscaldamento.
Le seguenti funzioni sono previste dal sistema:
- Controllo della temperatura di mandata di differenti sistemi
- Controllo delle temperature degli ambienti
- Gestione dei livelli di umidità con i deumidificatori
- Controllo dei fan coil
- Attivazione della caldaia e del chiller
I setpoint delle temperature ambiente e dei programmi orari dei deu-
midificatori e dei fan coil sono controllati dai programmi orari.
In modalità automatica, il sistema sceglie la modalità operativa (neu-
trale/riscaldamento/raffrescamento) valutando le condizioni ambien-
tali. La modalità operativa può anche essere controllata manualmente
dall’utente.
VBagni, cucine e ambienti simili non devono essere raffrescati.
Dato che in questi ambienti l’umidità può aumentare veloce-
mente, il rischio di condensa sulle superfici raffrescanti è alto.
Questa indicazione deve essere osservata durante la fase di configu-
razione.
8.9.2.1 Selezione modalità operative
Modalità automatica
In questa modalità il sistema commuta automaticamente la modalità
neutrale / riscaldamento / raffrescamento valutando le condizioni
ambientali esterne.
Modalità manuale
Le modalità operative “Solo riscaldamento” e “Solo raffrescamento”
funzionano semi-automaticamente. Il sistema attiva la modalità ope-
rativa quando le condizioni ambientali lo richiedono.
In modalità “Riscaldamento manuale” e “Raffrescamento manuale”
l’attivazione del sistema avviene indipendentemente dalle condizioni
ambientali.
La protezione antigelo, invece, è sempre garantita.
8.9.2.2 Controllo della temperatura di mandata
La temperatura di mandata del primo circuito miscelato è controllata
dal HC BUS Manager (Master o Slave). Ciascuna delle 4 ulteriori tem-
perature di mandata può essere controllata da un Modulo-FT. Un HC
BUS Manager può gestire un massimo di 5 temperature di mandata.
Le modalità operative delle temperature di mandata possono essere
configurate per ciascun sistema di riscaldamento e raffrescamento
radiante:
- a pavimento
- a parete
- a soffitto
- termoregolazione di masse di cemento (BKT, TABS)
Il circuito a bassa temperatura può essere configurato anche unicamen-
te per la funzione di riscaldamento o per quella di raffrescamento.
I circuiti miscelati sono attivati solamente quando uno dei locali colle-
gati al circuito miscelato richiede energia per riscaldare o raffrescare.
Modalità riscaldamento
In modalità riscaldamento, il setpoint della temperatura di mandata
è calcolato in base ad un parametro legato al circuito miscelato, alla
temperatura esterna filtrata e all’influenza dei locali pilota è possibile
personalizzare le curve climatiche.
Modalità raffrescamento
In modalità raffrescamento, il setpoint della temperatura di mandata
è calcolato in base alla parametrizzazione del circuito e sul più alto
punto di rugiada rilevato dalle sonde ambiente. E’ possibile persona-
lizzare la parametrizzazione di ciascun circuito miscelato.
8.9.2.3 Controllo della temperatura dei locali
I setpoint dei locali (in modo Normale o Ridotto) sono definiti e con-
trollati separatamente attraverso i programmi orari settimanali.
L’utente può cambiare manualmente la modalità operativa e i setpoint
attraverso la manopola e i tasti del HC BUS Room Unit. Qualsiasi
cambio di setpoint rimane valido fino alla successiva riattivazione di
un programma orario.
Riscaldamento e raffrescamento possono essere effettuati tramite
differenti sistemi radianti nella stessa stanza. Per esempio, nella
medesima stanza si possono gestire pavimento e parete radianti in
riscaldamento/raffrescamento e soffitto radiante in raffrescamento.
La modifica dei setpoint dalle HC BUS Room Unit può essere anche
limitata ad un range o bloccata: ad esempio in uffici o camere da
letto dei bambini.
180
8.9.2.4 Ottimizzazione della fase di avvio di
riscaldamento/raffrescamento
Nei programmi orari settimanali l’utente specifica gli intervalli di atti-
vazione per il modo Normale. Questo significa che l’utente non deve
preoccuparsi del tempo richiesto dal sistema per passare dal modo
Ridotto a quello Normale e quindi raggiungere le condizioni di comfort.
Infatti il sistema determina, automaticamente per ciascuna stanza,
il momento ideale di avvio della fase di riscaldamento o di raffresca-
mento per raggiungere il setpoint senza anticipi o ritardi.
Il sistema ricalcola ogni giorno la durata di questa fase, adattando
automaticamente il suo funzionamento alle condizioni ambientali.
8.9.2.5 Deumidificazione
Ad ogni locale può essere assegnato un deumidificatore (oppure lo
stesso deumidificatore può servire più locali). Il deumidificatore è
attivato in base al livello di umidità relativa e al punto di rugiada, ma
solamente quando i programmi orari lo consentono.
La deumidificazione al di fuori dei programmi orari può essere confi-
gurata per una seconda soglia di umidità relativa.
I Moduli-V gestiscono il funzionamento dei deumidificatori.
8.9.2.6 Funzionamento dei fan coil/integrazione
Ogni ambiente può essere dotato di fan coil.
I fan coil possono essere impostati per:
- riscaldamento
- raffrescamento
- riscaldamento e raffrescamento.
I fan coil vengono attivati solo in modo “Normale”, quando la tempe-
ratura della stanza è al di fuori di una banda di tolleranza regolabile
attorno alla temperatura di setpoint del medesimo locale.
Con il tasto “Ventilazione” dei controller Room Unit, i fan coil possono
essere attivati manualmente dall’utente anche quando la temperatura
è al di fuori di una banda di tolleranza attorno al setpoint.
Mentre il fan coil è attivato, il tasto “Ventilazione” permette di mante-
nere attiva la funzione per 30 minuti.
I Moduli-V gestiscono il funzionamento dei fan coil.
8.9.2.7 Visualizzazione / controllo remoto
La scheda opzionale HC BUS Web Card offre una comoda visua-
lizzazione e regolazione del sistema via browser web con un PC o
smartphone, direttamente dal interno dell’edificio o tramite controllo
remoto. L’interfaccia grafica è già stata precaricata nella scheda.
Attraverso questa opzione il proprietario della casa può controllare lo
stato del sistema di riscaldamento e raffrescamento o attivare una
modalità operativa in qualsiasi parte del mondo si trovi.
La Web Card può essere utilizzata dalle società di manutenzione per
controllare il funzionamento del sistema, analizzare i problemi riscon-
trati dall’utente e ottimizzare il funzionamento del sistema regolando i
parametri.
Attraverso la funzione di registrazione dei dati si può effettuare una
dettagliata analisi del funzionamento del sistema.
Sono disponibili anche la Serial Card e la KNX Card per l’interfaccia
con i sistemi BMS (controllo domotico).
8.9.2.8 Limiti del sistema
Si possono connettere fino a 9 HC BUS Manager (Slave) per controlla-
re fino a 500 locali. Fino a 15 moduli di controllo possono comunicare
con un HC BUS Manager.
Considerando che:
- i Moduli-V (responsabili del controllo degli azionatori elettrotermici)
sono normalmente installati all’interno della cassetta del collettore.
- ogni Modulo-V ha 4 uscite digitali.
- ogni uscita digitale può controllare fino a 12 azionatori. elettrotermi-
ci da 24V a 230V.
Il totale delle stanze che possono essere controllate può essere ridotto
in base alla struttura dell’impianto.
L’esempio mostra alcune possibili configurazioni di un HC BUS Mana-
ger e 15 moduli di controllo.
Esempio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
N° temperature di mandata 1 1 1 1 2 2 2 2 3 3
Locali 50 44 36 30 32 28 36 26 16 26
Deumidificatori 0 8 8 0 8 0 10 10 10 0
Fan coil *) 0 0 8 30 8 28 0 10 16 26
*) I deumidificatori con funzione di raffrescamento integrativo sono considerati come fan coil
181
Pozzetto ad immersione IS-HC
Fig. 8-37 Pozzetto ad immersione IS-HC
Per sonde di temperatura mandata / ritorno FRT-HC.
Sonda di temperatura mandata / ritorno FRTC-HC (a contatto)
Fig. 8-38 Sonda di temperatura mandata / ritorno FRTC-HC
Sensore di temperatura cavo NTC. Può essere installata a contatto del
tubo di mandata/ritorno.
ALe sonde di temperatura di ritorno possono essere utilizzate
per controllare la temperatura degli elementi riscaldati/
raffrescati che sono alimentati dal sistema.
Ogni Modulo-V può accogliere fino a 4 sonde di temperatura di
ritorno.
Per ogni sonda può essere definita una temperatura minima e
massima per la modalità di riscaldamento e una temperatura minima
per la modalità di raffrescamento.
8.9.3 Sonde e accessori
Sonda di temperatura esterna AT-HC
Fig. 8-35 Sonda di temperatura esterna AT-HC
Una sonda di temperatura esterna è necessaria per il funzionamento
del sistema. Il sensore deve essere connesso al HC BUS Manager che
funziona da Master del sistema. La sonda non deve essere
esposta direttamente al sole o ad altri fattori che ne influenzino il
funzionamento.
Sonda di temperatura mandata / ritorno FRT-HC (a immersione)
Fig. 8-36 Sonda di temperatura mandata / ritorno FRT-HC
Per ogni temperatura di mandata deve essere prevista una relativa
sonda di controllo. Per migliorare il funzionamento, è raccomandata
un’ulteriore sonda per la temperatura di ritorno. Per queste sonde è
necessario un pozzetto ad immersione.
182
HC BUS Manager o ai Moduli V/FT. In presenza di condensa
il contatto che normalmente è chiuso, viene rilasciato. Il
raffrescamento del circuito associato viene fermato e viene attivato
il deumidificatore(i) collegato a quel locale. La sua applicazione è
consigliata in un sistema a soffitto o parete.
Valvola miscelatrice a 3 vie MV
Fig. 8-42 Valvola miscelatrice a 3 vie MV
Regola la temperatura di mandata attraverso la miscelazione con
acqua proveniente dal circuito di ritorno. Fornita completa di attuatore
elettrico alimentato a 24V CA/CC, con controllo 0-10V.
Sono disponibili i seguenti diametri:
- valvola miscelatrice a 3 vie MV 20
Diametro nominale DN 20, valore kvs 5,0 m³/h
- valvola miscelatrice a 3 vie MV 25
Diametro nominale DN 25, valore kvs 6,5 m³/h
Transformatori VA
Per la scelta dei trasformatori di sicurezza 230 Vac / 24 Vac secondo
la norma EN 61558, per l’alimentazione dei seguenti componenti:
- HC BUS Manager 8VA
- Modulo di controllo HC BUS Manager 8VA
- HC BUS Room Unit nella linea Field Bus 2VA
- Azionatori elettrotermici a 24V (circa 1,5VA ciascuno)
ALa tensione di alimentazione dei dispositivi di controllo deve
essere indipendente dall’alimentazione dei dispositivi attivati
direttamente dal sistema di regolazione, ad esempio gli azionatori
elettrotermici.
VLa potenza richiesta deve essere calcolata con attenzione.
Evitare il sovraccarico dell’alimentazione ammessa.
Questa potrebbe causare danni irreversibili al trasformatore.
Sonda di temperatura ambiente RT-HC /
Sonda di temperatura e umidità ambiente HT-HC
Fig. 8-39 Sonda di temperatura e umidità ambiente HT-HC
Le sonde di temperatura RT-HC possono essere utilizzate in
combinazione con HC BUS Manager e Moduli-V al posto dei HC BUS
Room Unit.
Questa scelta ha senso per i locali dove non è necessario e non
è richiesto modificare il setpoint della temperatura. Le sonde di
temperatura ambiente RT-HC (senza sensore umidità) non dovrebbero
essere usate in ambienti raffrescati.
Le sonde di temperatura e umidità HT-HC possono essere utilizzate solo in
combinazione con HC BUS Manager utilizzando gli schemi predefiniti.
Display D-HC
Fig. 8-40 Display D-HC
Il display semigrafico D-HC è opzionale e può essere utilizzato in
aggiunta al display integrato nel HC BUS Manager.
Segnalatore di condensa TPW
Fig. 8-41 Segnalatore di condensa TPW
Il segnalatore di condensa TPW è indispensabile per il rilevamento
della condensa dei punti critici della tubatura.
Al massimo 30 segnalatori di condensa possono essere connessi al
183
8.9.4 Installazione e configurazione del sistema
8.9.4.1 Installazione dei componenti
L’installazione, la messa in funzione e la manutenzione di tutti i
componenti del sistema di regolazione devono essere eseguite da
professionisti qualificati. Durante l’installazione dei componenti, si
prega di osservare le norme di posa, installazione, antinfortunistiche
e di sicurezza nazionali e internazionali e le informazioni allegate ai
prodotti.
VDurante l’installazione dei dispositivi, la tensione di alimenta-
zione deve essere disattivata. Il corretto cablaggio e rispetto
delle polarità deve essere controllato con attenzione prima della
riattivazione della tensione di alimentazione.
VLa posizione dei componenti di controllo del sistema deve
essere verificata in accordo con le norme sugli impianti elettrici
vigenti nel luogo di installazione (a.e. norme UNI, CEI,..).
I componenti elettrici devono essere protetti da interferenze esterne.
L’alloggiamento deve essere tale da proteggere i dispositivi dal contat-
to con le persone, la penetrazione di oggetti solidi, polvere, umidità e
acqua.
I dispositivi HC BUS Manager e i Moduli di controllo HC BUS Manager
devono essere montati in un apposito alloggiamento per componenti
elettrici.
Condizioni operative
Non installare i componenti in ambienti con:
- Umidità relativa superiore al 90%
- Temperature superiori a 60°C o inferiori a -10°C
- Vibrazioni o urti
- Acqua
- Atmosfere aggressive ed inquinanti
- Gas esplosivi o infiammabili
- Forti campi magnetici e/o radiofrequenze
- Ampie e rapide variazioni di temperatura
- Polvere
HC BUS Manager
Il HC BUS Manager è predisposto per il montaggio su barra DIN
secondo la DIN 43880 e la CEI 50022.
Quando il Bus Manager HC viene installato in un quadro con anta
trasparente, può essere gestito in sicurezza con il display integrato
senza dover utilizzare il display esterno D-HC.
È richiesta una tensione di esercizio di 24 Vac.
HC BUS Room Unit
La HC Bus Room Unit deve essere installata in una scatola elettrica a
incasso con un diametro minimo di 65 mm e un interasse tra le viti di
60 mm. La scatola deve avere una profondità minima di 31 mm.
In alternativa può essere utilizzata una scatola da incasso 502.
8628
B
SEZIONE B-B
B
2,5
27,95
46
,98
74
86
Fig. 8-43 Dimensioni del HC BUS Room Unit
APer evitare delle cadute di tensione di alimentazione è consi-
gliato di connettere un alimentatore 24 Vac a metà percorso
della linea Field Bus.
Questa soluzione è consigliata quando sono presenti sulla stessa linea
Bus di collegamento più di 10 HC BUS Room Unit e la linea è lunga
più di 100 m.
In installazioni meno estese è sufficiente alimentare le HC Room Unit
dal punto iniziale della linea Field Bus.
Modulo di controllo HC BUS Manager
Durante l’avviamento del sistema i moduli di controllo possono essere
configurati come:
Modulo-V:
Il Modulo di controllo HC BUS Manager, se utilizzato come Modulo-V,
dovrebbe essere installato dentro o vicino all’armadio collettore.
In questo modo il cablaggio per il controllo degli attuatori sui collettori
è minimizzato. Alimentazione 24 Vac.
Modulo-FT:
Il Modulo di controllo, se utilizzato come Modulo-FT, può essere in-
stallato all’interno della stessa cassetta che ospita il HC Bus Manager.
In alternativa, se il circuito miscelato da regolare è situato in un’altra
zona dell’edificio, il Modulo-FT può essere alloggiato in un’altra
cassetta.
Non è necessario utilizzare un quadro con anta trasparente perché non
sono vi sono operazioni da effettuare direttamente sul dispositivo.
Alimentazione 24 Vac.
184
Schede di comunicazione
HC BUS Web card
La HC BUS Web card è inserita nello slot “serial card 1”del HC BUS
Manager.
La Web Card può essere connessa punto a punto ad un PC oppure più
comunemente ad un router.
Senza ulteriori configurazioni, la Web Card può essere attivata
dall’interno dell’edificio tramite un PC o uno smarthphone come se
fosse una normale pagina web.
Il router deve essere configurato per l’accesso remoto, inoltre deve
essere utilizzato un servizio web per l’accesso alla Web Card da
remoto con un nome fisso.
KNX Card e Serial Card
In alternativa alla HC BUS Web card è possibile utilizzare una di queste
schede di comunicazione da inserire nello slot “serial card1”.
Verificare la compatibilità delle schede REHAU prima di procedere con
l’installazione. Il progetto domotico non è a carico di REHAU.
8.9.4.2 Configurazione del sistema
Attraverso una procedura guidata è possibile agevolare l’installazione
del sistema di regolazione. La configurazione Wizard guida l’utente
attraverso le fasi dell’installazione.
La configurazione è composta dalle seguenti fasi:
- Selezione del tipo di applicazione o di uno schema predefinito
- Controllo dei dispositivi hardware
- Definizione della struttura del sistema
- Definizione e test degli ingressi/uscite del HC BUS Manager
- Definizione della struttura di controllo della temperatura e dell’umi-
dità delle stanze
- Definizione e test degli ingressi/uscite dei Moduli di controllo HC
BUS Manager (Moduli-V, Moduli-FT)
- Definizione dei locali
- Test di funzionamento
- Abilitazione del sistema
Personalizzazione del sistema e delle funzioni
Il sistema RAUMATIC HC BUS offre la possibilità di personalizzare una
serie di parametri, timer e funzioni. Si prega di consultare i manuali
presenti nel DVD allegato al HC BUS Manager.
8.9.5 Istruzioni per la progettazione
VSi prega di osservare:
La struttura modulare del sistema permette una grande flessibi-
lità del sistema. La tecnologia Bus permette di collegare i componenti
(e una fonte di alimentazione) in qualsiasi punto dell’impianto dove è
presente una linea Bus. È ammessa una certa tolleranza al di fuori di
queste caratteristiche contro le imprecisioni nella fase di progettazione.
Tuttavia è necessaria una progettazione dettagliata della linea e dei
cavi Bus per connettere le sonde. È importante definire con attenzione
se il sistema può essere realizzato con un solo segmento oppure se è
necessario un segmento aggiuntivo, controllato da un modulo Slave.
Si raccomanda la seguente procedura per verificare la corretta pro-
gettazione.
Procedura per la selezione dei componenti
A) Definizione delle funzioni
Il primo passo prevede la definizione del totale di
- locali riscaldati e/o raffrescati
- temperature di mandata (circuiti miscelati)
- deumidificatori
- fan coil/integrazioni alla deumidificazione controllati dal sistema di
regolazione.
B) Calcolo dei Moduli V/FT necessari
Il secondo passo prevede il calcolo del totale dei Moduli di controllo
(V/FT) richiesti per la regolazione del sistema.
È importante collocare i Moduli-V nella cassetta dei collettori o nelle
vicinanze per ridurre al minimo il cablaggio. In questa maniera è
possibile ottimizzare l’uso delle uscite dei Moduli-V. In un segmento
del sistema controllato da un HC BUS Manager è possibile gestire
un massimo di 15 Moduli V/FT, per un totale di 60 uscite digitali
attivabili. La seguente tabella mostra il numero di uscite richieste per
ciascuna funzione.
Esempio:
10 stanze, 2 temperature di mandata (la prima è controllata dal
Master), 4 deumidificatori, 2 fan coil
Numero di uscite = 10 x 1 [stanze] + 1 x 4 [Moduli-FT]
+ 4 x 2 [deum.] + 2 x 1 [fan coil] = 10 + 4 + 8 + 2 = 24
24 uscite possono essere (teoricamente) gestite da 6 Moduli.
VSe si utilizzano dei fan coil per deumidificare, bisogna prevedere
due uscite e configurarli in avviamento come deumidificatori.
Funzione Uscite utilizzate Commento
Temperatura del locale 1 Prevedere 1 uscita per ciascun sistema presente nel locale (ad
esempio riscaldamento a pavimento e raffrescamento a soffitto) *)
Temperatura di mandata
(circuito miscelato)
Nessuna per la 1° temperatura di manda-
ta, 4 per le temperature addizionali
La prima temperatura di mandata può essere controllata
dal HC BUS Manager/Slave. Ulteriori temperature di mandata, fino
a 4, sono controllate dai Moduli-FT.
Deumidificatore 2 Entrambe le uscite devono essere collegate allo stesso Modulo-V.
Deuclimatizzatore**) 3 Le uscite devono essere collegate allo stesso Modulo-V
Fan coil/integrazione 1
*) Quando un locale è gestito da più di un sistema radiante, si deve prevedere 1 uscita per ciascun sistema presente. Quando uno stesso sistema è alimentato da più di un collettore (esempio
grandi ambienti) allora serve un Modulo-V per ciascun collettore. Se ho riscaldamento a pavimento/raffrescamento a soffitto mi servono 2 uscite, una per ogni sensore di temperatura.**) Si intendono i deumidificatori con possibilità di integrazione sensibile in raffrescamento gestibile separatamente.
185
C) Realizzazione dei collegamenti elettrici
Le seguenti prescrizioni devono essere rispettate:
- Norme vigenti nel luogo di installazione
- Stato dell’arte
- Evitare interferenze sulla linea dei sensori
- Lunghezza massima dei cavi in termini di caduta di tensione e di
disturbi indotti
- Le linee Bus di lunghezza superiore a 100 m devono essere termi-
nate sul primo e sull’ultimo dispositivo con resistenze da 120 Ohm,
¼ Watt
- Rispetto della topologia lineare del Bus (evitare ramificazioni e
strutture ad anello).
- Il collegamento Bus deve essere eseguito in serie.
VTutti i cavi presenti nella seguente tabella sono solamente
consigliati.
É sempre necessario verificare la compatibilità dei cavi in casi di ap-
plicazione in ambienti specifici (linee di potenza, antenne radio, campi
magnetici, ecc.).
Rispettare le normative CEI vigenti per la scelta del corrugato.
Numero Dal dispositivo Al dispositivo Sezioni conduttori Note
1 HC BUS Manager HC Room Unit,
Modulo-V, Modulo-FT
(linea Field Bus)
AWG 20/22 (diametro da 0,64
a 0,81 mm, sezione da 0,32 a
0,51 mm²) schermato,
doppino twistato, max. 500 m
Rete Bus RS485, cavo twistato
(doppino intrecciato) e scher-
mato. 1 doppino può essere
utilizzato per l’alimentazione
24V dei HC BUS Room Unit.
2 HC Room Unit,
Modulo-V, Modulo-FT
HC Room Unit,
Modulo-V, Modulo-FT
(linea Field Bus)
AWG 20/22 (diametro da 0,64 a 0,81
mm, sezione da 0,32 a 0,51 mm²)
schermato, doppino twistato, max.
500 m
Rete Bus RS485, cavo
twistato doppino intrecciato) e
schermato.
3 HC BUS Manager,
Modulo-V, Modulo-FT
Sonda di temperatura RT/
sonda di temperatura
e umidità HT
2x0,75mm², schermato/
4x0,75mm², schermato o
2x2x0,8mm² schermato twistato
La linea delle sonde deve
essere installata a distanza
sufficiente dalle linee di
potenza.
I cavi con una lunghezza
superiore a 50m devono avere
un diametro maggiore.
4 HC BUS Manager,
Modulo-V, Modulo-FT
Azionatori 24V/230V
valvole a 2 punti
2x0,75mm²
o diametri maggiori
Attenzione alla lunghezza
della linea e al consumo di
corrente!
Gli attuatori REHAU sono
dotati di cavo di cablaggio.
5 HC BUS Manager,
Modulo-FT
Valvole miscelatrici 24V
0-10V o 10-0V
3x1,5mm² Attenzione alla lunghezza
della linea e all’assorbimento
di corrente!
6 HC BUS Manager,
Modulo-V, Modulo-FT
Dispositivi a 230V
(pompe ecc.)
3x1,5mm² Attenzione all’assorbimento di
corrente!
7 HC BUS Manager HC BUS Manager
(Master/Slave Bus)
AWG 20/22 (diametro da 0,64
a 0,81 mm, sezione da 0,32 a
0,51 mm²) schermato,
doppino twistato, max. 500 m
Rete Bus RS485, cavo twi-
stato (doppino intrecciato) e
schermato.
186
Schema idraulico
Fig.
8-4
4
187
Panoramica del sistema
Fig.
8-4
5
188
Schema elettrico di alimentazione e linee di comunicazione Bus
Fig.
8-4
6
189
Schema elettrico del HC BUS Manager (Master) / HC BUS Manager (Slave)
Fig.
8-4
7
190
Modulo di controllo HC BUS Manager utilizzato come Modulo-V
Fig.
8-4
8
191
Modulo di controllo HC BUS Manager utilizzato come Modulo-FT
Fig.
8-4
9
192
8.9.6 Dati tecnici
8.9.6.1 HC BUS Manager
Il HC BUS Manager controlla via Bus un segmento del sistema di
regolazione. Può essere collegato con altri 9 HC BUS Manager, ognu-
no dei quali controlla un segmento.
Regolatore elettronico con 8 ingressi analogici, 2 uscite analogiche, 2
ingressi digitali, 7 uscite relé, display integrato, linea Field Bus inte-
grata per il collegamento con Moduli di controllo HC BUS Manager
e HC BUS Room Unit, linea Master/Slave Bus integrata per un massi-
mo di 9 HC BUS Manager (come Slave).
Software con le seguenti funzionalità:
- Funzionamento con commutazione automatica o manuale delle
modalità riscaldamento, neutrale e raffrescamento
- Regolazione di una temperatura di mandata
- Controllo fino a 4 circuiti miscelati addizionali attraverso 4 Moduli di
controllo HC BUS Manager
- Comunicazione via linea Field Bus con un massimo di 50 HC BUS
Room Unit
- Controllo di un massimo di 15 Moduli di controllo via linea Field Bus
- Controllo di un massimo di 10 deumidificatori
- Controllo di un massimo di 30 fan coil.
Dati elettrici
Tensione di esercizio: 24 Vac, +10/-15%, 50-60Hz o
48 Vdc / minimo 36V, massimo 72V
Assorbimenti massimi: P= 6W / 8VA, Imax = 400mA
Connettori a passo 5,08 mm a tensione nominale 250V, sezione del
cavo: min. 0,25 mm² - max. 2,5 mm².
Connettori a passo 3,81 mm a tensione nominale 160V, sezione del
cavo: min. 0,25 mm² - max. 1,5 mm²
Specifiche dei relé:
Uscite relé NO1 e NO2:
UL 873: 2,5 A resistivo, 2 A FLA, 12 A LRA, 250 Vac
EN60730-1: 2 A resistivo, 2 A induttivo.
Relé dal NO3 al NO7:
UL 873: 1 A resistivo, 1 A FLA, 6 A LRA, 250 Vac
EN60730-1: 1 A resistivo, 1 A induttivo.
Precisione degli ingressi analogici: ± 0,3% del fondo scala.
Caratteristiche speciali
Dimensioni (L x A x P): 105x115x60 mm (6 moduli DIN)
Montaggio DIN secondo le normative DIN 43880 e CEI EN 50022.
Autoestinguenza: V2 (UL94) e 960°C (IEC 60695)
Condizioni di esercizio: da -10 a 60°C, umidità relativa da 10% a
90% senza condensa.
Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa
da 10% a 90% senza condensa.
Grado di protezione: IP40 solo per parte anteriore.
8.9.6.2 Modulo di controllo HC BUS Manager
Con 4 ingressi analogici, 4 ingressi digitali, 4 uscite relé e 1 uscita
analogica per l’ampliamento del HC BUS Manager con le seguenti
funzionalità:
- Modulo-V per il controllo degli azionatori elettrotermici sui collettori,
deumidificatori e fan coil;
- Modulo-FT per il controllo di un circuito miscelato addizionale.
È possibile collegare fino ad un massimo di 15 Moduli di controllo
HC BUS Manager ad 1 segmento controllato da 1 HC BUS Manager.
Dati elettrici
Tensione di esercizio 24 Vac +10/-15%, 50-60Hz o
28 V CC 10/-20%.
Potenza assorbita massima: P= 6W
Connettori a passo 5,08 mm a tensione nominale 250V, sezione del
cavo: min. 0,25 mm² - max. 2,5 mm².
Caratteristiche dei relé:
UL 873: 2 A FLA, 12 A LRA
EN60730-1: 2 A resistivo, 2 A induttivo.
Caratteristiche speciali
Dimensioni (L x A x P): 70x111x60 mm (4 moduli DIN)
Montaggio DIN secondo le normative DIN 43880 e CEI EN 50022
Autoestinguenza: V0 (UL94) e 960°C (IEC 60695)
Condizioni di esercizio: da -10 a 60°C, umidità relativa da 10% a
90% senza condensa
Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa
da 10% a 90% senza condensa
Grado di protezione: IP20, IP40 solo per parte anteriore
8.9.6.3 HC BUS Room Unit
Terminale ambiente attivo con sensore di temperatura e umidità,
display retroilluminato, manopola di controllo dei parametri e dei
setpoint, 4 tasti di gestione delle funzioni, 1 controllo fan coil, display
con orologio e modalità stand-by.
Ogni HC Bus Room Unit viene autoalimentata e comunica via linea
Field Bus con il HC BUS Manager.
La sonda necessita di scatole da incasso tonde con diametro 65 mm
o scatola da incasso 502.
Dati elettrici
Tensione di esercizio 24 Vac +10/-15%, 50-60Hz
Assorbimento massimo: 2 VA
Caratteristiche speciali
Dimensioni (L x A x P): 86x86x58,55 mm
Condizioni di esercizio: da -10 a 60°C, umidità relativa da 10% a
90% senza condensa.
Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa
da 10% a 90% senza condensa.
Grado di protezione: IP20.
193
8.9.6.4 Display D-HC (opzionale)
Specifico per la rappresentazione delle condizioni dell’unità e per la
regolazione da parte dell’utilizzatore, il display semigrafico è carat-
terizzato da retroilluminazione, monitor da 132x64 Pixel e 6 tasti
funzione.
Viene alimentato tramite modulo Master, con cavo telefonico.
Il cavo incluso nella confezione è lungo 1,5 m;
la lunghezza max. possibile del cavo non deve superare i 50 m.
Grado di protezione IP40
Dimensioni (L x H x P): 156 x 82 x 31 mm
8.9.6.5 Sonde
Sonda di temperatura esterna AT-HC
- Sonda di temperatura NTC (10 kOhm, 1% a 25°C)
- Grado di protezione IP54
- Costante di tempo in aria pari a 330 sec.
- Dimensioni (L x H x P): 102 x 94 x 40 mm.
Sonda di temperatura mandata/ritorno FRT-HC
- Sensore di temperatura cavo NTC (10 kOhm, 1% a 25°C)
- Grado di protezione IP68
- Lunghezza cavo di 1,5 m
- Sonda nella boccola in metallo 6 x 52 mm.
Sonda di temperatura mandata/ritorno FRTC-HC
- Sensore di temperature cavo NTC (10 kOhm, 1% a 25°C), precisio-
ne pari a ± 1°C in un range di temperature tra -50°C e 90°C.
- Grado di protezione: IP67.
- Sensore in involucro in termoplastica 20 x 6 x 6 mm con morsetto
di fissaggio da 110mm.
- Cavo termoplastico piatto in gomma a 2 fili.
- Lunghezza cavo 1,5 m.
Sonda di temperatura pavimento FT-HC
- Sensore di temperatura cavo NTC (10 kOhm, 1% a 25°C)
- Grado di protezione IP67
- Lunghezza cavo di 3,0 m
- Sonda nella boccola in plastica 6 x 15 mm.
Pozzetto ad immersione IS-HC
- Pozzetto ad immersione 8 x 60 mm in acciaio inox per la sonda di
temperatura cavo NTC
- Filettatura esterna 1/4“
- Fissaggio PG7
- Grado di protezione IP68.
Sonda di umidità/temperatura HT-HC
- Sonda combinata a parete per temperature da 0 a 50°C
- Umidità 10-90%
- Sensore di temperatura NTC con precisione pari a ±0,4°C a 25°C
- Segnale di misurazione umidità relativa 0-1 V
- Precisione umidità relativa di ±3% a 25°C
- Grado di protezione IP30
- Alimentazione 12-24 V CA/CC
- Dimensioni (L x H x P): 126 x 80 x 29 mm.
Sonda di temperatura ambiente RT-HC
- Sonda a parete per temperature da 0 a 50°C
- Sonda di temperatura NTC con precisione di ±0,4°C a 25°C
- Grado di protezione IP30
- Dimensioni (L x H x P): 126 x 80 x 29 mm.
8.9.6.6 Segnalatore di condensa REHAU TPW
Specifico per la protezione dalla condensa. Fissaggio al tubo con
espansore, diametro 15- 60 mm.
- Contatto di commutazione 1 A, 24 V (95% con precisione ± 4%) e
segnale di uscita di 0-10 V per umidità relativa del 70%- 85%.
- Alloggiamento grigio chiaro, termoplastica antifiamma con segnala-
tore del punto di rugiada a molla.
- Cavo di collegamento con fissaggio PG, lunghezza di 1,5 m, dimen-
sioni 5 x 0,5 mm2.
- Tensione di esercizio: 24 V CA/CC ±20%
- Potenza assorbita: max 1 VA
- Campo di misura: umidità relativa del 70-85%
- Grado di protezione IP40 in base alla normativa EN 60529
- Dimensioni (L x H x P): 60 x 60 x 33 mm.
194
8.9.6.7 Valvola miscelatrice a tre vie REHAU
- Corpo di valvola di bronzo con filettatura esterna
- Corpo di valvola nichelato
- Asta di acciaio inossidabile
- Premistoppa con anello di guarnizione doppio
- Pressione nominale PN 16
- Fornita completa di attuatore, dado per raccordi e guarnizione.
Vavola Diametro nominale kvs
MV 20 DN 20 0-10V 5,0 m3/h
MV 25 *) DN 25 10-0V 6,5 m3/h
Fig. 8-50 Valvola miscelatrice a tre vie
*) corpo di valvola non nichelato
Attuatore per valvola miscelatrice
- Fornita con LED per controllare la condizione di esercizio
- Tempo ciclo 60 s
- Alzata 4,5 mm
- Spinta = 120 N
- Alimentazione di tensione 24 V DC/AC
- Assorbimento di potenza 5 VA
- Corpo di plastica, colore grigio
- Cavo di allacciamento 1,5 m
- Grado di protezione IP40 in conformità alla EN 60529.
8.9.6.8 Schede di comunicazione
HC BUS Web card
Scheda di comunicazione con server e pagine web integrate per la
visualizzazione, la regolazione e il controllo remoto del sistema.
Condizioni di esercizio: da -0 a 55°C, umidità relativa da 20% a 80%
senza condensa.
Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa
da 20% a 90% senza condensa.
Interfaccia Ethernet: connettore RJ45 per Ethernet 10BaseT;
utilizzare un cavo schermato Cat5, lunghezza max. 100 m.
Memoria: 16 MB RAM, 8 MB Flash
(3 MB disponibili per pagine web e dati utenti).
CPU: ARM7 TDMI@74 MHz clock.
HC BUS Serial card
Scheda di comunicazione RS485 Modbus per HC BUS Manager.
Max baud rate 19200.
Indirizzo impostabile dal HC BUS Manager.
Condizioni di esercizio: da -10 a 60 °C; umidità relativa max 90%
senza condensa.
Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70 °C; umidità relativa
max 90% senza condensa.
Dimensioni (mm): 60x29x20
Cablaggio (mm²): utilizzare un cavo AWG20/22 doppino twistato,
schermato, sezione da 0,2 a 2,5 mm².
HC BUS KNX card
Scheda di comunicazione KNX per HC BUS Manager.
La configurazione dei datapoints KONNEX viene effettuata tramite
software KSet.
Cablaggio: YCYM 1 x 2 x 0.8 mm²
Condizioni di esercizio: da -10 a 60 °C; umidità relativa max 90%
senza condensa.
Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 80 °C; umidità relativa
max 90% senza condensa.
195
9.1 Descrizione deumidificatori a parete
Z- Elevata capacità di deumidificazione
- Funzionamento silenzioso
- Prestazioni certificate da un Istituto indipendente
- Facile utilizzo attraverso il regolatore REHAU per il riscaldamento e il
raffrescamento
- Facile collegamento idraulico e elettrico
Campo di applicazione
I deumidificatori a parete LE-W 14L/LE-W 24L consentono di deumidi-
ficare l’aria dell’ambiente eliminando il vapore acqueo in eccesso in
modo da evitare la formazione di condensa sulle superfici raffreddate.
I deumidificatori sono stati progettati per l’incasso a parete e l’immis-
sione e la ripresa dell’aria avvengono nello stesso ambiente di installa-
zione del deumidificatore.
Grazie al funzionamento isotermico è possibile garantire una tempera-
tura dell’aria emessa molto simile a quella dell’aria aspirata.
Componenti del sistema
- Deumidificatore REHAU LE-W 24L/14L
- Telaio di installazione a parete REHAU LE-W 24L/14L
- Griglia di copertura REHAU LE-W 24L/14L
Fig. 9-1 Vista del deumidificatore ad incasso a parete
Principio di funzionamento
Fig. 9-2 Principio di funzionamento
Il deumidificatore aspira l’aria dell’ambiente attraverso la ventola (7)
nella parte inferiore della griglia. L’aria passa prima attraverso il siste-
ma di pre-raffreddamento (5), nel quale inizia ad essere raffreddata.
Successivamente il calore dell’aria viene trasmesso all’evaporatore (4)
del circuito interno di raffreddamento. Al di sotto della temperatura del
punto di rugiada l’aria forma condensa.
A questo punto l’aria raffreddata viene di nuovo riscaldata nel conden-
satore (2) per poi essere ulteriormente raffrescata attraverso il sistema
di post-raffreddamento (6) prima di essere rilasciata.
L’aria immessa nell’ambiente viene rilasciata nella parte superiore del
deumidificatore.
Fig. 9-3 Componenti del deumidificatore
9 DEUMIDIFICATORI E DEUCLIMATIZZATORI
A PARETE
196
9.2 Collegamenti deumidificatori a parete
Collegamenti idraulici
Il deumidificatore REHAU è dotato di un circuito alimentato ad acqua
fredda proveniente dal collettore dell’impianto radiante o dalla macchi-
na frigorifera che garantisce una migliore deumidificazione dell’am-
biente. Sono presenti appositi raccordi di mandata e ritorno specifici
per il collegamento di questo circuito (Fig. 9-3, Pos. f).
Raccordi di mandata e ritorno: filettatura esterna da 3/8” (9 mm).
La condensa che si forma durante il processo di deumidificazione
deve essere eliminata attraverso l’apposito canale di scolo integrato
nel deumidificatore (Fig. 9-3, Pos. e). Questo sistema di eliminazione
è particolarmente vantaggioso: la condensa non deve essere infatti
raccolta in un serbatoio, il quale andrebbe svuotato periodicamente.
Raccordo al canale di scolo della condensa: filettatura esterna da 1/2”.
Per i raccordi di mandata e ritorno è consigliabile utilizzare RAUTHERM
S o RAUTITAN stabil che:
- garantiscono la tenuta necessaria contro la diffusione dell’ossigeno
- riducono la propagazione di rumore sulle tubazioni.
La conduttura di scolo della condensa tra deumidificatore e canale
deve integrare un sifone intercettatore, al fine di evitare la formazione
di odori sgradevoli.
REHAU consiglia l’utilizzo di RAUPIANO Plus, tubi estremamente
semplici e rapidi da posare.
VIl sifone deve essere installato in una posizione accessibile in modo
da consentire l’esecuzione di eventuali interventi di pulizia.
Collegamenti elettrici
Il deumidificatore REHAU viene fornito già cablato. Sul luogo di instal-
lazione devono essere eseguiti solamente i collegamenti all’alimenta-
zione elettrica (morsetti 1, 2 e 3, Fig. 9-4), oltre a quelli per il sistema
di regolazione (4 e 5, Fig.9-4). La scatola di connessione si trova
all’interno del deumidificatore (Fig. 9-3, Pos. c).
Sono inoltre richieste le seguenti sezioni dei cavi elettrici:
- Linea di allacciamento unità: 3 x 1,5 mm2
- Linea di controllo regolatore: 2 x 1,5 mm2
Il deumidificatore viene fornito da REHAU con un ponticello tra i morsetti
4 e 5, che deve essere rimosso per il collegamento della linea di controllo.
Fig. 9-4 Cablaggio scatola di connessione
9 .3 Messa in funzione
Dopo aver eseguito correttamente tutti i collegamenti idraulici ed elet-
trici, è possibile mettere in funzione il deumidificatore.
- Se si attiva il deumidificatore tramite il sistema di regolazione, la
ventola inizia a girare.
- Dopo circa 3-4 minuti si attiva anche il compressore.
Il circuito di raffreddamento interno inizia a deumidificare l’aria.
Funzione di sbrinamento
Il deumidificatore REHAU è caratterizzato da una funzione automatica
di sbrinamento specifica per l’evaporatore che, in base alle necessità,
blocca il compressore per un determinato periodo di tempo, in modo
da consentire lo sbrinamento.
La ventola continua comunque a girare.
Fissaggio e rimozione della griglia
La griglia viene fissata sul lato posteriore attraverso i quattro ganci sul
telaio in metallo; il peso stesso della griglia ne determina l’aggancio
automatico.
Per rimuovere nuovamente la griglia, sollevarla e staccarla dall’unità.
È possibile montare la griglia anche quando il deumidificatore non è
installato.
VPer non pregiudicare prestazioni e funzionalità, evitare di
ostruire o coprire il deumidificatore.
Nella Fig. 9-5 sono indicate le distanze da tenere in considerazione
Fig. 9-5 Distanza minima anteriore e a lato del deumidificatore
197
9.4 Manutenzione e pulizia
VPer l’esecuzione degli interventi di manutenzione e pulizia è
necessario scollegare il deumidificatore dall’alimentazione.
Grazie alla manutenzione regolare del deumidificatore REHAU è possi-
bile assicurare elevati livelli di prestazioni, sia in termini di funzionalità
che di economicità.
Esistono due diversi tipi di manutenzione che prevedono l’esecuzione
regolare di alcune operazioni.
Manutenzione mensile:
Almeno una volta al mese è necessario rimuovere e pulire il filtro
nella parte posteriore della griglia del deumidificatore soffiando aria
nella direzione opposta al flusso normale.
In ambienti polverosi è consigliabile pulire il filtro con una maggiore
frequenza.
Manutenzione annuale:
La manutenzione annuale, che deve essere eseguita esclusivamente
da personale qualificato, ad esempio partner di assistenza REHAU
autorizzati, include le operazioni seguenti:
- Controllo di tutti i collegamenti idraulici ed elettrici
- Controllo del serraggio della bulloneria
- Pulizia del sifone
In caso di peggioramento delle prestazioni a seguito di lunghi periodi di
utilizzo o eccessiva presenza di sporco negli scambiatori di calore del
deumidificatore è necessario pulire l’unità con un compressore ad aria.
Dopo aver rimosso la griglia, soffiare l’aria dalla parte anteriore all’in-
terno dell’unità attraverso lo scambiatore di calore.
L’elenco completo di tutte le operazioni di manutenzione/pulizia è
disponibile sul manuale d’installazione.
Conformità CE
Il deumidificatore a parete REHAU è prodotto in conformità alle nor-
mative europee e riporta il marchio CE.
198
9.5 Deumidificatore a parete LE-W 14L
Dati tecnici
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz
Potenza nom. media assorbita
(a 25°C, 65% U.R.)
250 W
Massima potenza assorbita
(a 35°C, 95% U.R.)
320 W
Max. corrente assorbita
(a 25°C, 65% U.R.) F.L.A.
1,9 A
Corrente di spunto L.R.A. 14.0 A
Portata d’aria (con filtro pulito) 220 mc/h
Livello pressione sonora Lps
(a 3m in campo libero)
34 db(A)
Refrigerante R134a 190 g
Controllo dello sbrinamento standard elettronico
Attacco sulla macchina per scarico
condensa
(tubo di gomma) diametro
16 mm
Campo di funzionamento (temperatura) 10-32 °C
Campo di funzionamento (umidità relativa) 45 - 98 %
Peso con cassero esclusa griglia 26 kg
Dimensioni del cassero L x H x P 402 x 622 x 203 mm
Portata acqua di raffreddamento
(temp.ingresso 16°C)
80 l/h
Perdita di carico acqua di raffreddamento 4 kPa
Dimensioni griglia frontale in legno
(opzionale) L x H x P
520 x 680 x 18 mm
Prestazioni
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C Portata d’aria 220 m³/h
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 6,6 l/g 7,6 l/g 8,6 l/g 9,6 l/g
18 °C 6,8 l/g 7,8 l/g 8,8 l/g 9,8 l/g
16 °C 6,9 l/g 8,0 l/g 9,0 l/g 10,0 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C Portata d’aria 220 m³/h
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 5,4 l/g 6,2 l/g 7,0 l/g 7,8 l/g
18 °C 5,5 l/g 6,3 l/g 7,2 l/g 7,9 l/g
16 °C 5,6 l/g 6,4 l/g 7,5 l/g 8,2 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C Portata d’aria 220 m³/h
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 5,0 l/g 5,8 l/g 6,4 l/g 7,0 l/g
18 °C 5,2 l/g 6,0 l/g 6,6 l/g 7,2 l/g
16 °C 5,3 l/g 6,1 l/g 6,8 l/g 7,4 l/g
199
9.6 Deumidificatore a parete LE-W 24L
Dati tecnici
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz
Potenza nom. media assorbita
(a 25°C, 65% U.R.)
390 W
Massima potenza assorbita
(a 35°C, 95% U.R.)
450 W
Max. corrente assorbita
(a 25°C, 65% U.R.) F.L.A.
3,0 A
Corrente di spunto L.R.A. 20,0 A
Portata d’aria (con filtro pulito) 300-280 mc/h
Livello pressione sonora Lps
(a 3m in campo libero)
35 db(A)
Refrigerante R134a 445 g
Controllo dello sbrinamento standard elettronico
Attacco sulla macchina per scarico
condensa (tubo di gomma) diametro
16 mm
Campo di funzionamento (temperatura) 10-32 °C
Campo di funzionamento (umidità relativa) 45 - 98 %
Peso con cassero, esclusa griglia 34 kg
Dimensioni del cassero L x H x P 730 x 710 x 203 mm
Portata acqua di raffreddamento
(temp.ingresso 16°C)
180 l/h
Perdita di carico acqua di raffreddamento 12 kPa
Dimensioni griglia frontale in legno
(opzionale) L x H x P
830 x 830 x 20 mm
Prestazioni
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C Portata d’aria 300 m³/h
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g
18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g
16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C Portata d’aria 300 m³/h
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g
18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g
16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C Portata d’aria 300 m³/h
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g
18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g
16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g
200
compressore, condensatore e capillare (dove il refrigerante perde
pressione), nonché un ventilatore, ci sono delle batterie ad acqua
che hanno lo scopo di aumentare l’efficienza e neutralizzare il
calore che un normale deumidificatore produce.
Un circuito dell’acqua del pavimento viene infatti collegato ai due
connettori di ingresso acqua, che permettono l’alimentazione di
due batterie alettate. La prima (pre-raffreddatore) è attraversata
dall’aria in ingresso alla macchina e raffredda l’aria di circa 4-5 °C
prima dell’ingresso al deumidificatore. La seconda (postraffredda-
tore), posta all’uscita del condensatore, sottrae all’aria parte del
calore che si trova nel condensatore. Questa funzione si attiva al
collegamento del contatto DH (vedere schema elettrico).
2. Deuclimatizzatore. Qualora un termostato o una sonda ambiente
di un sistema di regolazione radiante (ad esempio il RAUMATIC HC
Bus), rilevi una temperatura superiore a quella desiderata, il con-
densatore ad aria viene eliminato dal circuito frigorifero e sostituito
da quello ad acqua; in questo modo tutto il calore verrà ceduto
all’acqua, consentendo un significativo raffreddamento dell’aria
immessa in ambiente. Questa funzione si attiva al collegamento
del contatto T.C. (vedere schema elettrico). In questa configurazio-
ne, la macchina non può lavorare senz’acqua, o con acqua troppo
calda, venendo in tal caso a mancare lo smaltimento del calore.
Se ciò succede un pressostato di alta pressione protegge la
macchina fermando il compressore. Tale pressostato va riarmato
manualmente, per questa ragione è stato messo un ulteriore ter-
mostato (a riarmo automatico) con bulbo posto sul condensatore
che interviene subito prima del pressostato.
Il deumidificatore produce condensa che in certe situazioni può essere in
forma di ghiaccio sulla batteria detta evaporatore. La macchina è perciò
dotata di un sistema di sbrinamento che periodicamente arresta il com-
pressore per un certo tempo in modo da consentire lo sbrinamento.
Al primo avviamento il compressore parte in ritardo rispetto al ventila-
tore di un tempo di circa 3,5 minuti.
9.7 Deuclimatizzatore a parete LE-K-W 24L
I deuclimatizzatori a parete sono studiati per essere abbinati ai sistemi
radianti a pavimento/parete/soffitto e i sistemi di regolazione REHAU.
Si differenziano dai normali deumidificatori per la possibilità di funzio-
nare oltre che in deumidificazione, anche come climatizzatori. I deu-
climatizzatori possono integrare la potenza termica in raffrescamento
dei sistemi radianti immettendo aria raffreddata negli ambienti da
climatizzare. Il sistema di regolazione RAUMATIC HC BUS può gestire
separatamente le funzioni di deumidificazione ed integrazione, secon-
do logiche studiate per ottenere i livelli di comfort richiesti dall’utente.
Particolarmente silenziosi, sono macchine dalle caratteristiche ideali
per essere collocate in abitazioni, locali di media dimensione o locali
commerciali.
Funzionamento
Questo apparecchio è un deu-climatizzatore che può funzionare come
deumidificatore isotermico o come climatizzatore raffreddato ad
acqua, specialmente realizzato per impianti di climatizzazione radian-
te. E’ dotato di due condensatori: uno raffreddato ad aria ed uno
raffreddato ad acqua, che lavorano alternativamente.
1. Deumidificatore isotermico. Oltre ad un normale circuito frigo-
rifero, costituito da evaporatore (=batteria di deumidificazione),
Fig. 9-6
201
Prestazioni
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C Portata d’aria 300 m³/h
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g
18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g
16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C Portata d’aria 300 m³/h
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g
18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g
16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C Portata d’aria 300 m³/h
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g
18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g
16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g
Manutenzione
VPrima di iniziare un intervento di manutenzione, assicurarsi
che il deumidificatore sia spento e l’alimentazione scollegata.
Le operazioni devono essere eseguite da personale competente e
specializzato.
La manutenzione periodica da eseguire sulla macchina consiste nella
pulizia del filtro aria posto sulla griglia. Smontando la griglia, il filtro
può essere pulito semplicemente soffiando aria in direzione opposta a
quella del flusso normale, cioè dal filtro verso la griglia. Questa pulizia
va eseguita una volta ogni due mesi, o più spesso in ambienti polve-
rosi o in caso di uso intenso della macchina.
Dopo alcuni anni, se si notano decadimenti nelle prestazioni o si
vedono le batterie dietro la griglia molto sporche, è possibile pulirle
usando aria compressa e soffiando dall’esterno verso l’interno della
macchina.
Non sono necessarie altre manutenzioni periodiche.
Dati tecnici
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz
Potenza nom. media assorbita
(a 25°C, 65% U.R.)
390 W
Massima potenza assorbita
(a 35°C, 95% U.R.)
450 W
Max. corrente assorbita
(a 25°C, 65% U.R.) F.L.A.
3.0 A
Corrente di spunto L.R.A. 20.0 A
Portata d’aria (con filtro pulito) 300-280 mc/h
Livello pressione sonora Lps
(a 3m in campo libero)
35 db(A)
Refrigerante R134a 445 g
Controllo dello sbrinamento standard elettronico
Attacco sulla macchina per scarico condensa
(tubo di gomma) diam.
16 mm
Campo di funzionamento (temperatura) 10-32 °C
Campo di funzionamento (umidità relativa) 45 - 98 %
Capacità di raffrescamento totale (amb. 25°C,
65%, acqua in/out 16/18°C, 280 mc/h)
1680 W
Capacità di raffrescamento sensib. (amb. 25°C,
65%, acqua in/out 16/18°C, 280 mc/h)
980 W
Peso con cassero esclusa griglia 34 kg
Dimensioni L x H x P 730 x 710 x 203 mm
Portata acqua di raffreddamento (temp.
ingresso 16°C)
280 l/h
Perdita di carico acqua di raffreddamento 20 kPa
Dimensioni griglia frontale in legno (opzionale)
L x H x P
830 x 830 x 20 mm
202
10.1 Deumidificatori a soffitto
Z- Elevata capacità di deumidificazione
- Funzionamento silenzioso
- Facile utilizzo attraverso il regolatore REHAU per il riscaldamento e il
raffrescamento
- Altezza di montaggio ridotta
Campo di applicazione
I deumidificatori a soffitto LE-KD 24L/LE-KD 44L/LE-KD 60L
consentono di deumidificare l’aria dell’ambiente eliminando il vapore
acqueo in eccesso in modo da evitare la formazione di condensa sulle
superfici da raffreddare.
Descrizione
Il deumidificatore è stato progettato per il montaggio a soffitto
la distribuzione dell’aria deumidificata sarà canalizzata, verso gli
ambienti, la ripresa direttamente nel punto di installazione.
Grazie al funzionamento isotermico è possibile garantire una
temperatura dell’aria emessa molto simile a quella dell’aria aspirata.
Per quanto riguarda l’installazione, oltre al montaggio dell’unità stessa,
devono essere eseguiti i collegamenti elettrici ed idraulici.
Fig. 10-1 Vista del deumidificatore a soffitto
Principio di funzionamento
8
10
1
5 4 2 6 7 93
Il deumidificatore aspira l’aria dall’ambiente attraverso la ventola (7)
integrata dalla parte anteriore (lato aspirazione). L’aria passa prima
attraverso il sistema di pre-raffreddamento (5), dove inizia ad essere
raffreddata. Successivamente il calore dell’aria viene trasmesso
all’evaporatore (4) del circuito interno di raffreddamento. Al di sotto
della temperatura del punto di rugiada l’aria forma condensa.
A questo punto l’aria raffreddata viene di nuovo riscaldata nel
condensatore (2) per poi essere ulteriormente raffrescata attraverso il
sistema di post-raffreddamento (6) prima di essere rilasciata.
Alla fine del ciclo l’aria viene immessa nell’ambiente attraverso la
parte posteriore del deumidificatore (lato mandata).
10 DEUMIDIFICATORI E DEUCLIMATIZZATORI A SOFFITTO
203
10.2 Collegamenti
Collegamenti idraulici
È necessario eseguire i collegamenti idraulici seguenti:
- Raccordi di mandata e ritorno per il circuito alimentato ad acqua
fredda con filettatura esterna da 3/8” (9 mm)
- Canale di scolo della condensa in rame con diametro di 16 mm
Fig. 10-2 Vista in sezione dei collegamenti
Per i raccordi di mandata e ritorno è consigliabile utilizzare RAUTHERM
S o RAUTITAN stabil che:
- garantiscono la tenuta necessaria contro la diffusione dell’ossigeno
- limitano la propagazione di rumore al sistema di raffreddamento.
La conduttura di raccordo tra deumidificatore e canale deve integrare
un sifone intercettatore all’interno dello scolo della condensa, al fine di
evitare la formazione di odori sgradevoli.
REHAU consiglia l’utilizzo dei tubi in rame RAUPIANO Plus, che oltre
ad essere estremamente semplici e rapidi da posare, agevolano la
realizzazione di un sifone.
VIl sifone deve essere installato in una posizione accessibile in modo
da consentire l’esecuzione di eventuali interventi di pulizia.
Collegamenti elettrici
Il deumidificatore REHAU viene fornito già cablato.
Sul luogo di installazione devono essere eseguiti solamente i
collegamenti all’alimentazione elettrica (morsetti 1, 2 e 3, Fig. 9-4),
oltre a quelli per il sistema di regolazione (morsetti 4 e 5, Fig. 9-4).
La scatola di distribuzione è posizionata sullo stesso lato dei
collegamenti idraulici (vedere Fig. 10-2).
Sono inoltre richieste le seguenti tubazioni:
- Linea di allacciamento unità: 3 x 1,5 mm2
- Linea di controllo regolatore: 2 x 1,5 mm2
Il deumidificatore viene fornito da REHAU con un ponticello tra i
morsetti 4 e 5 (allacciamento sistema di regolazione), che deve essere
rimosso per il collegamento della linea di controllo.
Fig. 10-3 Cablaggio scatola di connessione
a Uscita acqua
b Entrata acqua
c Scolo della condensa
d Scatola di connessione
204
10.3 Messa in funzione
Dopo aver eseguito correttamente tutti i collegamenti idraulici ed
elettrici, è possibile mettere in funzione il deumidificatore.
- Se si attiva il deumidificatore tramite il sistema di regolazione, la
ventola inizia a girare.
- Dopo circa 3-4 minuti si attiva anche il compressore.
Il circuito di raffreddamento interno inizia a raffreddare l’aria.
Funzione di sbrinamento
Il deumidificatore REHAU è caratterizzato da una funzione automatica
di sbrinamento specifica per l’evaporatore che, in base alle necessità,
blocca il compressore per un determinato periodo di tempo, in modo
da consentire lo sbrinamento.
La ventola continua comunque a girare.
10.4 Manutenzione e pulizia
VPer l’esecuzione degli interventi di manutenzione e pulizia è
necessario scollegare il deumidificatore dall’alimentazione.
Grazie alla manutenzione regolare del deumidificatore REHAU è possi-
bile assicurare elevati livelli di prestazioni, sia in termini di funzionalità
che economicità.
Esistono due diversi tipi di manutenzione che prevedono l’esecuzione
regolare di alcune operazioni.
Manutenzione mensile
Consiste nel pulire il filtro sul lato aspirazione almeno una volta al
mese. Per la pulizia è necessario estrarre il filtro dall’alloggiamento e
soffiare aria nella direzione opposta al flusso normale.
In ambienti polverosi è consigliabile pulire il filtro con una maggiore
frequenza.
Manutenzione annuale
La manutenzione annuale, che deve essere eseguita esclusivamente
da personale qualificato, ad esempio partner di assistenza REHAU
autorizzati, include le operazioni seguenti:
- Controllo di tutti i collegamenti idraulici ed elettrici
- Controllo degli elementi di fissaggio del deumidificatore
- Pulizia del sifone
L’elenco completo delle operazioni di manutenzione annuale è disponi-
bile sul manuale d’installazione.
In caso di peggioramento delle prestazioni a seguito di lunghi periodi di
utilizzo o eccessiva presenza di sporco negli scambiatori di calore del
deumidificatore è necessario pulire l’unità con un compressore ad aria.
Conformità CE
Il deumidificatore a parete REHAU è prodotto in conformità alle norma-
tive europee e riporta il marchio CE.
205
10.5 Deumidificatore a soffitto LE-KD 24L
Dati tecnici
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz
Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 65% U.R.) 430 W
Massima potenza assorbita (a 35°C, 95% U.R.) 500 W
Max. corrente assorbita (a 25°C, 65% U.R.) F.L.A. 3.0 A
Corrente di spunto L.R.A. 20.0 A
Portata d’aria (con filtro pulito) 320-280 mc/h
Livello pressione sonora Lps (a 3m in campo libero) vel. min. 38 db(A)
Refrigerante R134a 445 g
Controllo dello sbrinamento standard elettronico
Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. 16 mm
Campo di funzionamento (temperatura) 10-32 °C
Campo di funzionamento (umidità relativa) 45 - 98 %
Peso 34 kg
Dimensioni del cassero L x H x P 660 x 260 x 802 mm
Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) 180 l/h
Perdita di carico acqua di raffreddamento 12 kPa
Prestazioni
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 300 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g
18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g
16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 300 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g
18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g
16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 300 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g
18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g
16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g
206
10.6 Deuclimatizzatore a soffitto LE-KD 44L
Dati tecnici
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz
Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) 780 W
Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) 880 W
Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. 4.9 A
Corrente di spunto F.L.A. 30.0 A
Portata d’aria (con filtro pulito) 520-580 mc/h
Contropressione max. (portata d’aria 580 mc/h) 46 Pa
Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. 42 db(A)
Refrigerante R134a 630 g
Controllo dello sbrinamento standard elettronico
Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. 16 mm
Campo di funzionamento (temperatura,U.R) 10-32 °C, 45 - 98 %
Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) 60 l/g
Peso con cassero esclusa griglia 52 kg
Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) 858 x 310 x 708 mm
Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) 520 l/h
Perdita di carico acqua di raffreddamento 26 kPa
Prestazioni
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 560 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 19 l/g 24 l/g 29 l/g 34 l/g
18 °C 25 l/g 30 l/g 39 l/g 47 l/g
16 °C 33 l/g 38 l/g 46 l/g 54 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 560 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 16 l/g 19 l/g 25 l/g 29 l/g
18 °C 19 l/g 26 l/g 32 l/g 38 l/g
16 °C 23 l/g 30 l/g 36 l/g 42 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 560 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 14 l/g 17 l/g 21 l/g 25 l/g
18 °C 17 l/g 21 l/g 25 l/g 30 l/g
16 °C 29 l/g 27 l/g 31 l/g 38 l/g
207
10.7 Deuclimatizzatore a soffitto LE-KD 60L
Dati tecnici
Caratteristiche tecniche e prestazioni 800 mc/h 1000 mc/h
Alimentazione elettrica 230V, 50 Hz 230V, 50 Hz
Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) 840 W 890 W
Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) 980 W 1030 W
Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. 5 A 5,2 A
Corrente di spunto F.L.A. 30.0 A 30.0 A
Portata d’aria (con filtro pulito) 800 mc/h 1000 mc/h
Contropressione (alle condizioni nominali) 65 Pa 65 Pa
Contropressione massima (alla max. velocità) al 90% della portata nom. 100 Pa 95 Pa
Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. 48 db(A) 51 db(A)
Refrigerante R134a 640 g 640 g
Controllo dello sbrinamento standard elettronico elettronico
Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diametro 16 mm 16 mm
Campo di funzionamento (temperatura,U.R) 10-32°C, 45-98% 10-32°C, 45-98%
Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) 120 l/g 130 l/g
Capacità raffrescamento Totale in funz. “cooling” (amb. 25°C, 65%, acqua IN 10°C) 3500 W 4000 W
Peso con cassero esclusa griglia 58 kg 60 kg
Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) 858 x 310 x 708mm 858 x 310 x 708mm
Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) 700 l/h 900 l/h
Perdita di carico acqua di raffreddamento 25 kPa 40 kPa
Prestazioni
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 10 °C 36/38 l/g 44/48 l/g 56/60 l/g 64/70 l/g
16 °C 34/35 l/g 39/40 l/g 47/48 l/g 56/58 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 10 °C 34/38 l/g 42/46 l/g 52/56 l/g 56/60 l/g
16 °C 24/24 l/g 31/32 l/g 37/38 l/g 43/44 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 10 °C 26/27 l/g 34/37 l/g 37/40 l/g 43/50 l/g
16 °C 21/22 l/g 27/28 l/g 32/33 l/g 39/40 l/g
208
10.8 Deuclimatizzatore a soffitto LE-K-KD 24L
Dati tecnici
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz
Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R.) 400 W
Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) 460 W
Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. 4.0 A
Corrente di spunto F.L.A. 20.0 A
Portata d’aria (con filtro pulito) 320-380 mc/h
Contropressione max. (portata d’aria 280 mc/h) 40 Pa
Livello press. sonora Lps (a 3 m in campo libero) min. vel. 39 db(A)
Refrigerante R134a 330 g
Controllo dello sbrinamento standard elettronico
Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. 16 mm
Campo di funzionamento (temperatura, U.R) 10-32 °C, 45 - 98 %
Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) 34 l/g
Capacità raffrescamento Totale in funz. “cooling” (amb.25°C 65%,acqua 16/18°C) 1600 W
Capacità raffrescamento sensibile in funz. “cooling” (amb. 25°C 65%, acqua 16/18°C) 960 W
Peso con cassero esclusa griglia 34 kg
Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) 756 x 260 x 802 mm
Portata acqua di raffreddamento (temp. ingresso 15°C) 260 l/h
Perdita di carico acqua di raffreddamento 25 kPa
Prestazioni
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C ( Portata d’aria 300 m³/h )
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g
18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g
16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C ( Portata d’aria 300 m³/h )
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g
18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g
16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C ( Portata d’aria 300 m³/h )
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g
18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g
16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g
209
10.9 Deuclimatizzatore a soffitto LE-K-KD 44L
Dati tecnici
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz
Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) 780 W
Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) 880 W
Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. 4.9 A
Corrente di spunto F.L.A. 30.0 A
Portata d’aria (con filtro pulito) 520-580 mc/h
Contropressione max. (portata d’aria 580 mc/h) 46 Pa
Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. 42 db(A)
Refrigerante R134a 630 g
Controllo dello sbrinamento standard elettronico
Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. 16 mm
Campo di funzionamento (temperatura,U.R) 10-32 °C, 45 - 98 %
Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) 60 l/g
Capacità raffrescamento Totale in funz. “cooling” (amb. 25°C, 65%, acqua 16/18°C) 3000 W
Capacità raffrescamento sensibile in funz. “cooling” (amb. 25°C, 65%, acqua 16/18°C) 1800 W
Peso con cassero esclusa griglia 52 kg
Dimensioni LxHxP (compreso quadro elettrico) 858x310x708 mm
Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) 520 l/h
Perdita di carico acqua di raffreddamento 26 kPa
Prestazioni
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 560 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 19 l/g 24 l/g 29 l/g 34 l/g
18 °C 25 l/g 30 l/g 39 l/g 47 l/g
16 °C 33 l/g 38 l/g 46 l/g 54 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 560 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 16 l/g 19 l/g 25 l/g 29 l/g
18 °C 19 l/g 26 l/g 32 l/g 38 l/g
16 °C 23 l/g 30 l/g 36 l/g 42 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 560 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 20 °C 14 l/g 17 l/g 21 l/g 25 l/g
18 °C 17 l/g 21 l/g 25 l/g 30 l/g
16 °C 29 l/g 27 l/g 31 l/g 38 l/g
210
10.10 Deuclimatizzatore a soffitto LE-K-KD 60L
Dati tecnici
Caratteristiche tecniche e prestazioni 800 mc/h 1000 mc/h
Alimentazione elettrica 230V, 50 Hz 230V, 50 Hz
Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) 840 W 890 W
Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) 980 W 1030 W
Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. 5 A 5,2 A
Corrente di spunto F.L.A. 30.0 A 30.0 A
Portata d’aria (con filtro pulito) 800 mc/h 1000 mc/h
Contropressione (alle condizioni nominali) 65 Pa 65 Pa
Contropressione massima (alla max. velocità) al 90% della portata nom. 100 Pa 95 Pa
Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. 48 db(A) 51 db(A)
Refrigerante R134a 640 g 640 g
Controllo dello sbrinamento standard elettronico elettronico
Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diametro 16 mm 16 mm
Campo di funzionamento (temperatura,U.R) 10-32°C, 45-98% 10-32°C, 45-98%
Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) 120 l/g 130 l/g
Peso con cassero esclusa griglia 58 kg 60 kg
Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) 858 x 310 x 708 mm 858 x 310 x 708mm
Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) 700 l/h 900 l/h
Perdita di carico acqua di raffreddamento 25 kPa 40 kPa
Prestazioni
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 10 °C 36/38 l/g 44/48 l/g 56/60 l/g 64/70 l/g
16 °C 34/35 l/g 39/40 l/g 47/48 l/g 56/58 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 10 °C 34/38 l/g 42/46 l/g 52/56 l/g 56/60 l/g
16 °C 24/24 l/g 31/32 l/g 37/38 l/g 43/44 l/g
Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale:
Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h)
Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 %
Temp. Ingresso acqua 10 °C 26/27 l/g 34/37 l/g 37/40 l/g 43/50 l/g
16 °C 21/22 l/g 27/28 l/g 32/33 l/g 39/40 l/g
211
11.1 Descrizione
Unità monoblocco per la Ventilazione Meccanica Controllata, costi-
tuita da un recuperatore di calore ad altissima efficienza, un sistema
sofisticato di controllo di tutte le portate d’aria, incluso il ricircolo
dell’aria ambiente ed un compressore frigorifero per la deumidificazio-
ne isotermica e – solo nella versione deuclimatizzatore – anche per il
raffrescamento dell’aria.
L’unità è dotata di controllo a microprocessore di tutte le funzioni.
- Pressione di condensazione controllata e mantenuta a bassi valori
per un’alta efficienza.
- Recupero di calore con scambiatore ad alta efficienza (>90% sino a
140 m³/h di portata secondo norme UNI-EN308 e UNI-EN13141-7).
- Ventilatori con girante a grande diametro e pale avanti per una
ridotta rumorosità soprattutto alle basse frequenze, le quali difficil-
mente vengono assorbite da silenziatori e canalizzazioni.
- Portata d’aria di espulsione variabile da 60 m³/h (compatibilmente
con l’ambiente) a 150 m³/h mantenuta al valore costante impostato.
- Funzione Booster: permette di incrementare, a richiesta, la portata
d’aria di espulsione fino a 200 m³/h.
- Controllo della ventilazione temporizzata (su due livelli – giorno/not-
te e su 6 fasce orarie) o in base alla qualità dell’aria.
- Portata d’aria di immissione controllata e mantenuta in rapporto
costante con quella di espulsione, pre-selezionabile da pannello di
controllo.
- Portata d’aria complessiva immessa nei locali variabile da 220 a
300 m³/h impostabile da pannello di controllo (parametri preimpo-
stati dal service) e mantenuta a valore costante.
- Sezione Free-cooling compatta (opzionale).
- Silenziatore ventilatore immissione incorporato.
- Pressostato segnalazione filtri sporchi.
11.2 Caratteristiche e componenti
Struttura
Tutte le unità sono realizzate in lamiera zincata. La vasca di raccolta
condensa è presente in tutte le unità ed è realizzata in acciaio inossi-
dabile.
Recuperatore di calore
Recuperatore di calore esagonale a flussi incrociati, ad alta efficienza,
> 90% fino a 140 m³/h di portata, in accordo alle norme UNI EN 308
/ EN 3141-7.
Circuito refrigerante
Il gas refrigerante utilizzato in queste unità è R134a. Il circuito frigori-
fero è realizzato in conformità alle ISO 97/23 in materia di procedure
di saldatura e alla regolamentazione PED.
Il circuito frigorifero include:
- Valvole Schrader per la manutenzione ed il controllo;
- Un dispositivo di sicurezza per il controllo della pressione (in accordo
con la normativa PED);
- Il compressore;
- Batterie di scambio.
Condensatore ed evaporatore
Batteria alettata
É composta da tubi in rame ed alette in alluminio dotate di collari che
garantiscono una spaziatura regolare. Il miglior trasferimento di calore
è garantito dai collari che coprono completamente i tubi.
Alette
Sono prodotte tramite stampaggio ad alta precisione di lamine di
alluminio o alluminio verniciato. La forma dell’aletta è leggermente
ondulata per migliorare il coefficiente di scambio di calore senza
introdurre grosse perdite di pressione dell’aria. L’ondulazione delle
alette permette inoltre di drenare meglio l’acqua e riduce l’accumulo
di polvere all’interno.
Tubi
Per gli scambiatori di calore sono utilizzati tubi in rame. I tubi sono
adatti per la maggior parte dei refrigeranti primari in entrambe le
condizioni calde e fredde di lavoro.
11 DEUMIDIFICATORE L-W-34/150 E DEUCLIMATIZZATORE L-K-W-34/150 CON RECUPERATORE DI CALORE
212
Compressore
Il compressore è di tipo alternativo e presenta le seguenti caratteristiche:
- Basso livello sonoro, funzionamento silenzioso;
- Impiego del refrigerante HFC per la protezione dell’ambiente;
- Elevata affidabilità e lunga durata.
Ventilatore
Sono utilizzati ventilatori di tipo centrifugo a portata costante con
controllo di portata 0-10V.
Questo particolare ventilatore controllato elettronicamente è del tipo
a portata costante: ciò significa che in un ampio range di perdite di
carico del circuito aeraulico la portata d’aria si mantiene pressoché
costante al valore desiderato poichè il sistema di controllo adegua
automaticamente la velocità del ventilatore. Sul ventilatore di mandata
è presente inoltre un silenziatore incorporato nella macchina.
Filtri aria
Montati di serie a bordo macchina, realizzati in materiale sintetico,
classe di filtrazione G4, in accordo alla norma UNI EN779 2002.
Microprocessore e software
La serie LW/LKW é dotata di serie di un controllo a microprocessore
che gestisce e permette di regolare:
- Portate di aria di rinnovo, espulsione, deumidificazione;
- Funzione raffrescamento (solo versione LKW);
- Funzione di free-cooling;
- Pressione di condensazione del refrigerante;
- Livello di CO2;
- Tasso di umidità in ambiente.
Quadro elettrico
Il quadro elettrico è realizzato in conformità alle normative di com-
patibilità elettromagnetica (2004/108 CEE) e alle norme di sicurezza
elettrica per gli apparecchi in Bassa Tensione 2006/95 CEE.
All’interno del quadro elettrico sono presenti i seguenti componenti:
1. Sezionatore con fusibili;
2. Terminali per il controllo in remoto;
3. Scheda elettronica di controllo dell’intera macchina.
L’installazione deve prevedere un sezionatore generale, in accordo con
le leggi locali e le norme.
Test
In fabbrica tutte le macchine vengono controllate, vengono accura-
tamente verificate la tenuta del circuito frigorifero, la dispersione del
circuito elettrico ed effettuati i test funzionali della macchina.
Standard tecnici
Le macchine rispettano i requisiti stabiliti dalla direttiva della Comunità
Europea 2006/95/EC del 12 dicembre 2006 sulla sicurezza degli
apparecchi elettrici a basso voltaggio, dalla 2004/108/CE del 15
dicembre 2004 sulla compatibilità elettromagnetica e dalla 2006/42/
EC del 17 maggio 2006 sulla sicurezza macchine.
La conformità è dichiarata in accordo ai seguenti standard:
CEI EN 60335-2-40, CEI EN 55014-1, CEI EN 55014-2.
11.3 Dati tecnici
Alimentazione elettrica 230/1/50 V/Ph/Hz
Potenza elettrica assorbita nominale (*) 450 W
Potenza elettrica assorbita massima 540 W
Recuperatore di calore alta efficienza (***) 90% fino a 140 m³/h
di VMC
Capacità di deumidificazione (*) 34 l/24h
Ventilatori a pale avanti modulanti EC
ad alta efficienza
Fino a 320 m³/h
Portata aria di espulsione 0-150 m³/h
Portata aria di espulsione con funzione
Booster
200 m³/h
Portata aria di rinnovo 60-150 m³/h
Pressione statica disponibile ventilatore
espulsione (*)
150 Pa
Pressione statica disponibile ventilatore
immissione (*)
150 Pa
Raffrescamento sensibile (*) solo per
versione L-K-W 34/150)
1,18 kW
Pressione sonora Lps (**) 39 dB(A)
Portata acqua nominale (15°C) 280 l/h
Perdita di carico nominale circuito acqua 0,22 bar
Refrigerante R134a 425 g
(*) Conzioni Nominali con: Immisione aria esterna 140 m³/h 33°C 55% U.R.,
Ricircolo aria 140 m³/h 26°C 65% U.R. ingresso H2O 15°C.
(**) Secondo norma ISO 9614 Rif. 3 mt in campo libero.
(***) >90% sino a 140 m³/h di portata secondo norme UNI-EN308 e UNI-EN13141-7.
11.4 Prestazioni aerauliche
Aria di espulsione
Pressione statica utile Pa 230 220 210 190 150
Portata d'aria espulsa m³/h 80 100 120 140 160
Aria di ricircolo
Pressione statica utile Pa 180 170 160 150 100
Portata d'aria totale
(immissione + ricircolo) m³/h
220 240 260 280 300
Potenza assorbita dai ventilatori con resistenze esterne di 60 Pa
Aria di espulsione
Portata d'aria Espulsa m³/h 80 100 120 140 160
Potenza assorbita W 10 12 16 22 28
Aria di ricircolo (con Aria di Rinnovo 120 m3/h)
Portata d'aria totale
(immissione + ricircolo) m3/h
220 240 260 280 300
Potenza assorbita W 26 32 40 48 60
213
11.5 Dimensioni e pesi
Larghezza (mm) 828
Profondità (mm) 1358
Altezza (mm) 252
Peso (kg) 92
(24
9)
1235
1130
ø150
ø150
ø150
ø1501062
(1358)
(85
5)
80
8
84
2
82
8
ARIA
DI R
ICIR
COLO
INGR
ESSO
AR
IA V
IZIA
TAIN
GRES
SOAR
IA E
STER
NAUS
CITA
ARIA
VIZ
IATA
MAN
DATA
ARI
AEN
TRAT
AAL
IMEN
TAZI
ONE
SCAR
ICHI
CON
DENS
A
USCI
TA A
CQUA
ENTR
ATA
ACQU
A
Dimensioni di installazione
Ingombri minimi per la manutenzione
Gli ingombri qui riportati devono essere rispettati per permettere
le normali operazioni di manutenzione e riparazione ordinaria e
straordinaria. Se installata in un controsoffitto deve essere possibile
l’accesso alla macchina per mezzo di appositi pannelli agevolmente
rimovibili; una presa d’aria della superficie utile di almeno 800 cm²
comunicante direttamente con la macchina deve essere realizzata
per poter garantire alla macchina la corretta alimentazione di aria
in funzione di deumidificazione. Devono essere sempre collegati lo
scarico condensa (sifonato) e le tubazioni di andata e ritorno acqua
refrigerata.
100
500500
500
214
11.6 Collegamenti
Collegamenti aeraulici
Nella figura seguente sono indicati i collegamenti del circuito aeraulico
della macchina. Al fine di garantire un funzionamento silenzioso e
confortevole dell’impianto di ventilazione meccanica controllata si
consiglia di utilizzare canali e bocchette dimensionate in funzione
della portata di aria di immissione che nel funzionamento in fase di
deumidificazione e/o integrazione termica potrà raggiungere valori di
300 m³/h .
Fig. 11-1 Collegamenti aeraulici
Collegamenti idraulici
La macchina è dotata di due attacchi (3/8 M) per il collegamento
al circuito idraulico. Il collegamento è consigliato eseguito al
collettore dell’impianto radiante, dotato di valvole di intercettazione
che consentano l’alimentazione della macchina solo in estate. La
temperatura di alimentazione nominale dovrà essere di circa 15°C con
una portata di 280l/h, ed in grado di vincere le perdite di carico del
circuito idraulico interno alla macchina pari a circa 0,22 bar.
Se la macchina viene equipaggiata con l’accessorio optional “touch
screen display” sarà possibile utilizzare la funzione di integrazione
termica (istallando l’apposito accessorio optional) anche in
funzionamento invernale.
Fig. 11-2 Collegamenti idraulici
Collegamenti elettrici
La macchina deve essere collegata alla rete di alimentazione
(230v/1~/50Hz) rispettando le norme vigenti in materia di installazione
e sicurezza e le indicazioni riportate nello schema elettrico allegato
alla macchina per quanto concerne la posizione dei morsetti di
alimentazione e comando.
Controllo remoto
Qualora non sia previsto l’utilizzo dell’accessorio opzionale “touch
screen display” la macchina dovrà essere utilizzata per mezzo dei
contatti digitali presenti nella morsettiera tramite i quali si comanda
(es. da un sistema domotico) l’avviamento della macchina in
funzione di ventilazione meccanica controllata, si attivano altre
funzioni disponibili (deumidificazione, integrazione termica, ecc.) e si
visualizzano gli allarmi.
I contatti degli ingressi digitali sono situati nella morsettiera all’interno
della scatoletta fissata al pannellino del quadro elettrico. Ad ogni
ingresso digitale è dedicata una coppia di morsetti; ad ogni coppia è
associato un numero di identificazione:
- Ingresso digitale 1-1 gestisce ON/OFF della macchina;
- Ingresso digitale 2-2 selezione modalità AUTOMATICA/MANUALE;
- Ingresso digitale 3-3 selezione modalità DEUMIDIFICATORE;
- Ingresso digitale 4-4 selezione modalità INTEGRAZIONE TERMICA;
- Ingresso digitale 5-5 selezione modalità ESTATE/INVERNO;
- Ingresso digitale 6-6 selezione modalità FREE COOLING;
- Ingresso digitale 7-7 selezione modalià SONDA CO2;
- Ingresso digitale 8-8 selezione modalità VENTILAZIONE;
- Ingresso digitale 9-9 selezione modalità BOOSTER;
- Ingresso digitale 10-10 selezione modalità GIORNO/NOTTE.
Uscite digitali, segnali di allarme:
- Uscita digitale 11-11. Allarme filtri sporchi: segnala che i filtri di
aspirazione della VMC sono intasati. E’ chiuso quando i filtri sono
puliti, è aperto quando sono sporchi o la scheda elettronica non è
alimentata;
- Uscita digitale 12-12. Allarme cumulativo: indica un malfunziona-
mento/guasto ad un componente della macchina.
Si richiede l’intervento dell’assistenza per la risoluzione del problema.
- Uscita digitale 13-13. Reset generale: quando la causa dell’allarme
è risolta, per resettare la scheda basta chiudere e aprire il contatto.
215
11.7 Funzionamento
Fig. 11-3 Display touch screen
Attraverso il display touch screen (accessorio opzionale) è possibile
accedere ad una serie di funzioni che permettono di personalizzare
il funzionamento della macchina adattandolo alle necessità
dell’ambiente di installazione, quali:
Avviamento ed arresto della macchina
Selezione del modo di funzionamento automatico o manuale:
in modalità Automatico la macchina funziona secondo la
programmazione del Timer mentre in modalità Manuale la macchina
smette di seguire l’orario e utilizzerà i parametri del set Giorno o Notte
a seconda della scelta dell’utilizzatore.
Selezione della modalità di funzionamento giorno / notte
Nella modalità Manuale è possibile usare il tasto Giorno/Notte.
Cambiando la modalità da Giorno a Notte cambiano i set dei quattro
pulsanti in alto dello schermo:
- Temperatura ambiente;
- Umidità relativa ambiente;
- Portata dell’aria di espulsione;
- Portata dell’aria di rinnovo.
Impostazione dell’ora e delle fasce orarie
La programmazione del timer è settimanale. Per ogni giorno è
possibile impostare sei fasce orarie. Ciascuna di queste fasce è
caratterizzata dall’ora di attivazione e dalla modalità di lavoro.
L’inizio di ciascuna fascia corrisponde alla fine della fascia precedente.
Gestione funzione booster
Questa funzione si utilizza per un ricambio rapido dell’aria in ambiente,
quando il Booster viene attivato, il ventilatore di espulsione si porta
alla massima velocità mentre la portata di rinnovo viene portata ad un
valore preimpostato. Il tempo di durata del Booster é preimpostato.
Modalità estate / inverno
La macchina è pensata per funzionare sia in estate che in inverno; in
quest’ultima stagione non c’è la necessità di raffreddare gli ambienti
per cui, in modalità Inverno, la funzione cooler viene disabilitata. Con
immissione attraverso il recuperatore di una portata d’aria fredda e
secca non c’è neanche la necessità di deumidificare per cui nella
modalità inverno il compressore resta sempre spento.
Nella modalità Estate, invece, vengono abilitate tutte e tre le
funzioni principali della macchina: ventilazione, deumidificazione ed
integrazione termica. Le due modalità di funzionamento servono a
controllare anche le temperature dell’acqua di ingresso alla macchina.
I set di temperatura minima e massima dell’acqua in ingresso
cambiano a seconda della stagione.
Modalità riscaldamento
(solo per macchine dotate di questa funzione opzionale)
La modalità Riscaldamento può essere abilitata soltanto nella modalità
Inverno. In tale modalità il compressore è sempre spento.
Il riscaldamento viene regolato basandosi sui set di temperatura del
giorno o della notte. La valvola a due vie modulante regola per portare
la temperatura ambiente al set impostato.
Gestione allarmi
Il display segnala la presenza di guasti o anomalie di funzionamento
quali: Allarme filtri sporchi. Allarme cumulativo: segnala il
malfunzionamento di un componente interno della macchina, richiede
l’intervento dell’assistenza tecnica.
Organi di controllo e sicurezza
La macchina è equipaggiata con una serie di dispositivi di sicurezza quali:
- Pressostato di massima: il pressostato di alta pressione arresta
l’unità quando la pressione in mandata al circuito frigorifero supera
un valore prefissato. Il riarmo è manuale e può avvenire solo quan-
do la pressione è scesa al di sotto del valore indicato dal differenzia-
le impostato.
- Termostato antigelo: è un dispositivo che segnala al controllo
elettronico la necessità di fermare la ventilazione per evitare che
l’aria troppo fredda arrivi alla batteria di preraffreddamento ad
acqua. Una volta che la temperatura in ingresso alla batteria sale e
che l’allarme è stato riattivato da touch screen, viene ripristinato il
normale funzionamento della macchina.
- Dispositivi di controllo:
1) Sonda di qualità dell’aria o sonda CO2: tramite la sonda
CO2 diventa possibile regolare in modo automatico la portata di aria
in immissione/estrazione in funzione del tasso di CO2 rilevato dalla
sonda. Quando gli ambienti non sono occupati il tasso di ventilazione
viene ridotto ed automaticamente aumentato quando sono occupati
ed aumenta la concentrazione di CO2 dovuta alle attività svolte dagli
occupanti stessi. La sonda si installa a bordo macchina, un supporto ed
un cablaggio appositi sono già predisposti in fabbrica.
2) Sonda di umidità: la macchina è dotata di un suo sensore di umi-
dità interno ma può essere collegata anche ad un sensore di umidità
esterno. Si possono utilizzare sensori funzionanti con segnale 0-10V
oppure 4-20 mA da collegare ai morsetti della scheda di comando.
3) Sonda di temperatura: la macchina è dotata di una sonda di
temperatura interna ma può essere collegata anche ad una sonda
di temperatura esterna. La sonda di temperatura esterna deve
essere una NTC 10k da collegare alla scheda di comando.
4) Kit free cooling: il kit free cooling permette, qualora le condizioni
di temperatura esterna siano vantaggiose rispetto a quelle interne,
di immettere aria esterna direttamente in ambiente senza che que-
sta attraversi lo scambiatore di calore. Questa funzione viene gestita
dal display touch screen, sia in funzionamento estivo che invernale.
Il kit si monta esternamente alla macchina ed evita trafilaggi interni
che ne possano ridurre l’efficacia.
216
12.1 Descrizione
Unità monoblocco per la Ventilazione Meccanica Controllata, per
installazione orizzontale, contenente un recuperatore di calore ad
altissima efficienza (> 90%), estremamente silenzioso, ventilatori per
l’immissione di aria fresca e l’estrazione di aria viziata dotati di girante
a grande diametro, bassa velocità e altezza contenuta per permetterne
l’installazione all’interno dei controsoffitti degli edifici residenziali.
Manutenzione ordinaria (pulizia filtri) e straordinaria estremamente
semplice. Può essere utilizzato sia come semplice unità per la venti-
lazione meccanica controllata, o con un apposito kit di adattamento,
anche abbinato al deumidificatore (LE KD 24L/L-OV-24L)
o al deuclimatizzatore (LE-K-KD 24L/L-K-OV-24L) a soffitto. Sono
previsti come accessori opzionali un quadro elettrico per il controllo
remoto della velocità ventilatori ed un dispositivo antigelo.
Recuperatore di calore ad alta efficienza, > 90% fino a 125m³/h di
portata, in accordo alla norma UNI EN 308 / EN 3141-7.
Livello di rumorosità estremamente ridotto grazie alla forma delle pale
dei ventilatori di grande diametro, emissioni sonore estremamente
ridotte alle basse frequenze.
Portata aria regolabile da 80 a 150 m³/h.
12.2 Componenti
Telaio
Costruito in lamiera galvanizzata a caldo assicura la massima resi-
stenza contro la corrosione; i pannelli rimovibili assicurano facilità di
manutenzione e ispezione.
Vasca raccogli condensa
Realizzata in acciaio inox, tubo scarico condensa Ø 16 mm.
Ventilatore
Tipo EC a controllo elettronico, girante di grande diametro e pale
avanti garantisce una rumorosità estremamente contenuta alle basse
frequenze.
Filtri aria
Montati di serie a bordo macchina, realizzati in materiale sintetico,
classe di filtrazione G4, in accordo alla norma UNI EN779 2002.
Test
In fabbrica tutte le macchine vengono controllate, viene accurata-
mente verificata la dispersione del circuito elettrico ed eseguiti i test
funzionali della macchina.
Standard tecnici
Le macchine rispettano i requisiti stabiliti dalla direttiva della Comunità
Europea 2006/95/EC del 12 dicembre 2006 sulla sicurezza degli
apparecchi elettrici a basso voltaggio.2004/108/CE del 15 dicembre
2004 sulla compatibilità elettromagnetica; 2006/42/EC del 17 maggio
2006 sulla sicurezza macchine.
La conformità è dichiarata in accordo ai seguenti standard: CEI EN
60335-2-40, CEI EN 55014-1, CEI EN 55014-2.
12 RECUPERATORE DI CALORE AD ALTA EFFICIENZA WR 150
217
12.3 Dati Tecnici
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Alimentazione elettrica V/ph/Hz 230/1/50-60
Potenza totale nominale assorbita (motore CA) 46 W
Massima potenza assorbita (ventilatori alle massime velocità) 54 W
Max. corrente assorbita 0,3 A
Portata d’aria immissione = espulsione 80-150 mc/h
Portata d’aria nominale 2x125 mc/h
Pressione statica disponibile alla portata nominale lato immissione 40 Pa
Pressione statica disponibile alla portata nominale lato espulsione 60 Pa
Livello press. sonora a 3 m in campo libero, lato immissione (condiz. nominali) 39 db(A)
Livello press. sonora a 3 m in campo libero, lato espulsione (condiz. nominali) 43 db(A)
Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diametro 16 mm
Efficienza alla portata nominale secondo Norma UNI-EN 308 88,5%
Efficienza alla portata nomin. con aria espulsa 20°C 50% U.R, immessa 0°C > 90%
Attacchi Presa Aria esterna e Aspirazione Aria esausta (collari diametro): 150 mm x 2
Attacchi Aria immessa trattata e Aria di espulsione (collari diametro): 150mm /100 mm x 2
12.4 Accessori
Quadro di comando
Il quadro di comando permette la taratura da remoto della velocità dei
ventilatori di immissione/espulsione ed il bilanciamento delle portate di
aria in funzione del tasso di ricambio aria ambiente richiesto.
12.5 Schemi
Disegno quotato / schema funzionale
ø150
278 740
75
0
50
USCITA ESPULSIONE
ENTR
ATAIM
MIS
SIO
NE
ENTRATAESPULSIONE
USCITAIMMISSIONE
ø150
ø150
ø100
ø100ø100
Schema di installazione del recuperatore in abbinamento al deumidificatore LE KD 24L/ LE K KD 24L.
ARIA RICIRCOLO150 m3/h
SERRANDE DI SOVRAPPRESSIONE
DEUMIDIFICATORE300 m3/h
ARIA MANDATA
ARIA ESPULSA
ARIA
RINNOVO
ARIA
RIPRESA
RECUPERATORE 150 m3/h
Kit controllo antigelo
Dispositivo antigelo per recuperatore WR 150, evita la formazione di
ghiaccio ed il danneggiamento del recuperatore di calore in presenza
di condizioni climatiche avverse.
218
13 DEUMIDIFICATORE L-OV-24L E DEUCLIMATIZZATORE L-K-OV-24L SENZA COMPRESSORE
13.1 Descrizione
Deumidificatore isotermico a soffitto, studiato per il funzionamento in
combinazione con i sistemi radianti a pavimento, soffitto o parete ed i
sistemi di regolazione REHAU. Questo deumidificatore si distingue per
il particolare concetto costruttivo che non utilizza nessun compressore
o circuito frigorifero. Totalmente esente da vibrazioni ed estremamen-
te silenzioso, può essere utilizzato anche in “zona notte” o in ambienti
in cui il comfort acustico sia prioritario. Alimentato con acqua refri-
gerata, proveniente dal medesimo refrigeratore d’acqua utilizzato per
l’impianto di raffrescamento, migliora l’efficienza energetica dell’intero
sistema. Particolarmente ecologico grazie all’eliminazione di gas HFC.
La versione deuclimatizzatore si differenzia dai deumidificatori per
la possibilità di funzionare oltre che in deumidificazione anche come
climatizzatore.
13.2 Principi di funzionamento
Principio di funzionamento deumidificatore
All’interno della macchina un ventilatore (1) aspira l’aria di ricircolo
proveniente dagli ambienti da deumidificare e la invia ad uno scam-
biatore aria-aria (2) dove subisce un preraffreddamento per poi attra-
versare lo scambiatore alimentato dall’acqua refrigerata dove avviene
la condensazione del vapore acqueo in essa contenuto e quindi la
deumidificazione. Successivamente l’aria, che sarebbe eccessiva-
mente fredda per essere immessa in ambiente, attraversa ancora lo
scambiatore di calore e viene riscaldata dall’aria in ingresso ad una
temperatura che si avvicina a quella ambiente, facendo in modo che
in ambiente venga immessa aria deumidificata ed a temperatura neu-
tra, al fine di garantire il massimo comfort.
Recuperatore
Ventilatore
Aria in
ingresso
Batteria di deumidificazione
Temperatura mandata = 11,5°C
Portata = min. 250 l/h
ΔP = 1,25 m c.a.
Aria in
uscita
Principio di funzionamento deuclimatizzatore
All’interno della macchina un ventilatore (1) aspira l’aria di ricir-
colo proveniente dagli ambienti da deumidificare e la invia ad uno
scambiatore aria-aria (2) dove subisce un preraffreddamento per poi
attraversare lo scambiatore alimentato dall’acqua refrigerata dove
avviene la condensazione del vapore acqueo in essa contenuto e
quindi la deumidificazione. Successivamente l’aria, che sarebbe
eccessivamente fredda per essere immessa in ambiente, attraversa
ancora lo scambiatore di calore aria-aria (2) e viene così riscaldata
dall’aria in ingresso ad una temperatura che si avvicina a quella
ambiente, facendo in modo che in ambiente venga immessa aria
deumidificata ed a temperatura neutra. Se viene richiesta la funzione
di climatizzazione una elettrovalvola (5) all’interno della macchina
alimenta con acqua refrigerata la batteria di post raffreddamento e
l’aria deumidificata prima di essere immessa in ambiente subisce un
ulteriore raffreddamento. La potenza frigorifera ceduta all’aria immes-
sa in ambiente, con le batterie alimentate da acqua alla temperatura
di 11,5°C, è pari a 1600W.
Recuperatore
Ventilatore
Aria in
ingresso
Batterie di
deumidificazione/ integrazione
Temperatura mandata = 11,5°C
Portata = min. 450 l/h
ΔP = 1,25 m c.a.
Elettrovalvola,
apre in funzione di integrazione
Aria in
uscita
Batteria di post-raffreddamento
219
13.3 Dati tecnici
Versione deumidificatore
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Alimentazione elettrica V/ph/Hz 230/1/50-60
Potenza elettrica assorbita alla vel.2 20W
Potenza elettrica assorbita alla vel.3 30W
Potenza elettrica assorbita alla vel.4 36W
Potenza elettrica assorbita alla vel.5 42W
Potenza elettrica assorbita alla vel.6 52W
Livello di pressione sonora
(a 3 m in campo libero) a vel. 3
30dB(A)
Livello di pressione sonora
(a 3 m in campo libero) a vel. 5
35dB(A)
Capacita di condensazione nominale
(amb. temp. 25°C 65% U.R.- Acqua 11,5°C)
24l/g
Portata d’aria nominale 300 m³/h
Pressione statica disponibile alla portata
nominale lato immissione
40 Pa
Portata acqua nominale temp. 11,5°C 250 l/h
Perdita di carico circuito idraulico (portata 250 l/h) 1,25 KPa
Versione deuclimatizzatore
Caratteristiche tecniche e prestazioni
Alimentazione elettrica V/ph/Hz 230/1/50-60
Potenza elettrica assorbita alla vel.2 20W
Potenza elettrica assorbita alla vel.3 30W
Potenza elettrica assorbita alla vel.4 36W
Potenza elettrica assorbita alla vel.5 42W
Potenza elettrica assorbita alla vel.6 52W
Livello di pressione sonora
a 3 m in campo libero) a vel. 3
30dB(A)
Livello di pressione sonora
a 3 m in campo libero) a vel. 5
35dB(A)
Capacita di condensazione nominale
amb. temp. 25°C 65% U.R.- Acqua 11,5°C)
24l/g
Potenza di integrazione termica in raffrescamento 1,6 kW
Portata d’aria nominale 300 m³/h
Pressione statica disponibile alla portata
nominale lato immissione
40 Pa
Portata acqua nominale temp. 11,5°C 450 l/h
Perdita di carico circuito idraulico (portata 250l/h) 12,5 KPa
13.4 Prestazioni
Prestazioni in deumidificazione
Il deumidificatore senza compressore è caratterizzato da grande
elasticità di prestazioni. Come si evince dalle tabelle, la capacità
di deumidificazione varia di poco al variare della portata di aria,
al contrario aumenta di molto quando per un qualunque motivo
le condizioni di temperatura ed umidità in ambiente aumentino
anche di poco rispetto a quelle di progetto. Grazie a questa sua
peculiarità in breve tempo si ristabiliscono le condizioni di umidità
relativa ottimali, ad esempio un aumento dell’umidità relativa del
5% causa un aumento della deumidificazione del 25%, una dimi-
nuzione della temperatura di alimentazione di 1°C aumenta le
prestazioni del 12% circa.
Grafico e tabella prestazioni in deumidificazione con temperatu-
ra ambiente di 25°C
Portata aria 300
mc/h
Portata aria 250
mc/h
Portata-temp. acqua 250 l/h
10,5°C
250 l/h
11,5°C
250 l/h
10,5°C
250 l/h
11,5°C
Temp. u.r. in ambiente Capacità di condensazione in litri/
giorno
25°C 65% u.r. 27,9 24 25,4 22,2
25°C 60% u.r. 22,2 19 19,7 17,2
25°C 55% u.r. 16,4 14 15,6 12,3
220
Grafico e tabella prestazioni in deumidificazione con temperatu-
ra ambiente di 27°C
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
40,0
27°C 65% 27°C 60% 27°C 55%
Variazione della capacità di deumidificazione per diverse portate
di aria
Portata aria
300 mc/h
Portata aria
250 mc/h
Portata-temp. acqua 250l/h
10,5°C
250l/h
11,5°C
250l/h
10,5°C
250l/h
11,5°C
Temp. u.r. in
ambiente
Capacità di condensazione
in litri/giorno
27°C 65% u.r. 36,1 33,7 35,3 30,4
27°C 60% u.r. 30,4 27,1 27,9 24,6
27°C 55% u.r. 24,6 21,3 22,2 18,9
Variazione della capacità di deumidificazione
per diverse portate d’aria
Portata aria m³/h 200 250 300 350
Variazione prestazione -12% -5% - +5%
Rumorosità
Una delle principali caratteristiche di questa macchina è l’estrema
silenziosità dovuta alla totale assenza di vibrazioni e rumori per effet-
to della mancanza del compressore. Il rumore in uscita dalla cassa
metallica è quasi nullo (22dB), l’unico seppur debole rumore perce-
pibile è quello dovuto al flusso d’aria, e può essere completamente
eliminato con l’utilizzo del silenziatore (optional).
Portata d’aria e rumorosità (3m in campo libero) alle diverse
velocità del ventilatore e alle diverse contropressioni:
Portata aria per diverse contropressioni
Vel.
ventilatore
Contropressione Rumorosità
10 Pa 20 Pa 30 Pa 40 Pa
Velocità 1 230 220 26 dB(A)
Velocità 2 260 240 210 180 30 dB(A)
Velocità 3 310 300 260 220 32 dB(A)
Velocità 4 340 310 290 270 35 dB(A)
Velocità 5 380 360 340 300 37 dB(A)
13.5 Dimensioni e pesi
Dimensione attacchi acqua 1/2 “ M
Dimensione tubo scarico condensa 12 mm
Dimensioni bocca aspirazione 682 x 247 mm
Dimensioni bocca mandata 682 x 222 mm
Larghezza x Profondità x Altezza 736 x 696 x2 89 mm
Peso: deu / deuclima 52 kg / 54 kg
US
CIT
A A
RIA
DEU
MID
IFIC
ATA
ENTR
ATA
AR
IA D
A D
EUM
IDIF
ICA
RE
664
696
75
6
73
5
28
6
ENTRATA LIQUIDOREFRIGERANTE
USCITA LIQUIDOREFRIGERANTE
ø10
221
13.6 Accessori
Silenziatore
Il silenziatore da installare sulla mandata dei deumidificatori/deucli-
matizzatori senza compressore permette di abbattere completamente
ogni rumore garantendo la massima silenziosità di funzionamento .
Dimensioni di ingombro con silenziatore
sile
nzia
tore
73
52
02
0
886
28
9
13.7 Installazione
La macchina deve essere collegata ad un circuito alimentato con
acqua fredda ad una temperatura di almeno 11,5°C con una portata
di 250 l/h per il deumidificatore e di 450 l/h per il deuclimatizzatore,
con una caduta di pressione di 1,25 kPa (0,125 bar), in genere tra-
mite uno spillamento dell’acqua proveniente dalla macchina frigorifera
che deve essere intercettato in inverno.
Evitare di collegare la macchina al collettore dell’impianto a pavimen-
to come usualmente avviene con i normali deumidificatori.
Prevedere sempre un collegamento sifonato alla rete fognaria dell’e-
dificio per lo scarico della condensa.
Installare la macchina in posizione orizzontale rispettando le misure di
ingombro necessarie agli interventi di manutenzione ordinaria e stra-
ordinaria riportate nelle istruzioni di montaggio della macchina.
Se installata in un controsoffitto deve essere possibile l’accesso alla
macchina per mezzo di appositi pannelli agevolmente rimovibili, una
presa d’aria della superficie utile di almeno 800 cm² comunicante
direttamente alla macchina deve essere realizzata per poter garantire
alla macchina la corretta alimentazione di aria in funzione di deumi-
dificazione.
13.8 Collegamenti
Collegamento idraulicoSul lato destro sono previsti gli attacchi per il collegamento dei tubi
dell’acqua di raffreddamento e del tubo di scarico della condensa.
Gli attacchi dello scambiatore devono essere collegati all’impianto di
raffrescamento, in modo da garantire al deumidificatore una portata di
acqua fredda (T=11,5°C) pari a 650 l/h con una caduta di pressione
di 0,10 bar. Gli attacchi dell’acqua fredda sulla macchina sono 1/2”
maschio e lo scarico condensa è un tubo in rame con diametro esterno
d=10 mm. Il circuito idraulico all’interno della macchina è un circuito
aperto: il collegamento elettrico consigliato ha un contatto di potenza
da collegare all’eventuale valvola di zona o pompa di circolazione del
circuito idraulico in modo da interrompere la circolazione dell’acqua
quando le condizioni ambientali sono soddisfatte (vedere schema
elettrico). È consigliabile integrare la conduttura di raccordo allo
scarico condensa con un sifone, al fine di evitare la formazione di odori
sgradevoli.
Acqua10,5 °C
Acqua11,5 °C
Acqua12,5 °C
25 26 27
800
850
900
950
1000
1050
Temperatura ambiente - °C
Fig. 13-1 Grafico potenza frigorifera sensibile
222
Collegamenti elettriciLa scatola elettrica è posta sullo stesso lato dove ci sono i collegamenti
idraulici (lato destro). Per realizzare l’installazione come da descrizione
fatta è necessario eseguire il collegamento elettrico come riportato
in figura. I relé non sono compresi nella fornitura. Di seguito il
funzionamento della macchina qualora venga rispettato lo schema.
L’umidostato consente il funzionamento del deumidificatore quando
l’umidità in ambiente è più alta del livello desiderato e il contatto
elettrico dell’umidostato è chiuso. Il termostato attiva la circolazione
dell’aria e la batteria di post-trattamento per effettuare la funzione
cooling. Quando il termostato o l’umidostato attivano il funzionamento
della macchina, i contatti della valvola di zona vengono messi in tensione
a 230 V in modo da aprire l’eventuale valvola di zona del circuito
idraulico o accendere la pompa di circolazione dedicata. Sul ventilatore
è possibile impostare cinque differenti velocità, muovendo gli attacchi
faston del regolatore di velocità, così da adeguare la macchina alle
caratteristiche dell’utilizzatore. La velocità preimpostata è la velocità
numero 4 con cui si ottengono 300 m3/h con una contropressione
disponibile superiore ai 30 Pa. La macchina è anche predisposta per
poter funzionare con due set di velocità, così da soddisfare le esigenze
tipiche della zona notte, realizzando l’abbassamento notturno e
riducendo di conseguenza i rumori. In questa soluzione l’ideale è avere
un orologio per la commutazione. Lo schema da seguire per ottenere
questi risultati è illustrato di seguito.
Fig. 13-2 Schema elettrico
13.9 Manutenzione
Manutenzione periodicaL’unica manutenzione da eseguire periodicamente è la pulizia del filtro
che va eseguita con frequenza variabile a seconda della polverosità
dell’ambiente e della quantità di ore al giorno di effettivo funzionamento
dell’apparecchio. Orientativamente per un uso normale la pulizia è
sufficiente una volta al mese. Per un impiego in ambienti polverosi si
può rendere necessaria una frequenza anche più che doppia.
La pulizia va effettuata ponendo il filtro sotto il getto d’acqua di un
normale lavandino nel verso contrario rispetto al flusso dell’aria:
il pannello forato deve stare verso il basso in modo che l’acqua
tenda a spingere il filtro verso il pannello stesso. Dopo alcuni anni di
funzionamento può essere necessario pulire le batterie. Sarà allora
importante utilizzare aria compressa per soffiare dall’esterno verso
l’interno dell’apparecchio, utilizzando anche un aspirapolvere per
asportare la sporcizia rimossa.
223
14 TERMOREGOLAZIONE DELLE MASSE DI CEMENTO
14.1 Introduzione
Generalità
La tecnica innovativa dell’edilizia deve rispondere alle esigenze dell’ar-
chitettura moderna e al desiderio crescente di maggiore
comfort, tenendo conto dei fattori climatici e dell’uso sempre più
diffuso dei sistemi elettronici per l’elaborazione dei dati.
Un sistema d’avanguardia di raffrescamento e riscaldamento che
soddisfa queste esigenze è la termoregolazione delle masse di
cemento (BKT).
Z- Spese d’investimento ridotte
- Massimo comfort e rendimento di alto livello
- “Raffrescamento dolce” senza correnti d’aria
- Ricambio d’aria ridotto in combinazione con impianti di aria condi-
zionata
- Niente sindrome di sick-building
- Grazie all’attivazione di masse di accumulo le dimensioni dell’im-
pianto frigorifero sono ridotte
- Temperature di mandata più basse con relativo risparmio energetico
- Possibilità di abbinamento con sistemi alternativi (geotermici)
Il principio
Il principio della termoregolazione delle masse di cemento (BKT) si
basa sullo sfruttamento dell’inerzia dei componenti dell’edificio. Que-
sto principio si manifesta anche d’estate negli edifici storici,
come castelli e chiese, con muri esterni molto spessi.
Grazie alla notevole inerzia, le temperature interne rimangono confor-
tevoli e fresche anche d’estate.
I carichi termici all’interno sono assorbiti dalle strutture fredde.
Questo comportamento di accumulo viene copiato mediante tubazioni
che trasportano l’acqua di raffrescamento o di riscaldamento nelle
strutture di cemento pieno della termoregolazione delle masse di
cemento (BKT).
Viene realizzato un accumulatore “infinito”.
Fig. 14-1 Edificio storico
Fig. 14-2 Installazione BKT
224
14.2 Varianti del sistema
14.2.1 Moduli REHAU BKT
Z- Montaggio rapido
- Dimensioni variabili dei moduli
- Sono disponibili geometrie standard e speciali
Componenti del sistema
- Moduli BKT
- Casseforme BKT
- Cavalletto distanziatore BKT
- Ganci fissarete/fascette BKT
- Guaina
Dimensioni dei tubi
- RAUTHERM S 17 x 2,0 mm
- RAUTHERM S 20 x 2,0 mm
Grazie al preconfezionamento dei moduli BKT e la messa sotto
pressione in fabbrica, i tempi di montaggio sono molto brevi.
14.2.2 REHAU BKT posa in opera
Z- Flessibile adattamento circuiti BKT alla geometria degli edifici
- Lunghezza dei circuiti BKT variabile
- Semplice posa dei tubi
Componenti del sistema
- Tubo RAUTHERM S
- Casseforme BKT
- Tappo di chiusura per tubo aria compressa
- Binario RAUFIX
- Ganci fissarete/fascette BKT
- Guaina
- Giunto
- Manicotto autobloccante
- Nastro di protezione BKT
Dimensioni dei tubi
- RAUTHERM S 17 x 2,0 mm
- RAUTHERM S 20 x 2,0 mm
Grazie alla posa dei tubi direttamente in cantiere, i circuiti BKT
possono essere adattati a qualsiasi geometria dell’edificio.
Fig. 14-3 Moduli REHAU BKT
Fig. 14-4 Moduli REHAU BKT RAUFIX
Fig. 14-5 REHAU BKT posa in opera
225
Con un miglioramento della protezione contro la trasmissione di
calore delle parti esterne degli edifici si dovrebbe realizzare un
fabbisogno di calore di 40 W/m2 e 50 W/m2 per edifici adibiti ad
uffici. Con potenze medie di riscaldamento della termoregolazione
delle masse di cemento comprese fra 25 W/m2 e 30 W/m2, si può
raggiungere, a seconda della struttura dei solai, una copertura del
fabbisogno di calore fino al 75%. Uffici di utilizzo comune hanno
carichi termici in raffrescamento fino a 60 W/m2. Con potenze medie
di raffrescamento della termoregolazione delle masse di cemento di
35 W/m2 - 50 W/m2, si può raggiungere, a seconda della struttura
del solaio, una copertura fino all’80% del carico di raffrescamento.
Condizioni ottimali per un sistema inerziale della termoregolazione
delle masse di cemento si ottengono con spessori dei solai tra 25
cm e 30 cm. Per minimizzare la diffusione di vapore nella parte
piena della costruzione, i solai attivi in cemento normale secondo
DIN 1045 devono essere costruiti con densità tra 2,0 t/m3 e 2,8 t/
m3. Nelle zone attivate con solai grezzi, l’installazione di controsof-
fitti chiusi non è consentita. Il montaggio di controsoffitti a moduli
aperti deve essere verificato fino in fondo per ogni singolo caso. Si
raccomanda di prevedere delle misure acustiche nei grandi uffici.
Controsoffitti fonoassorbenti non sono ammessi nelle zone attivate.
In particolare nei grandi uffici e sale bisogna verificare se occorrono
delle misure per ottimizzare l’acustica dell’ambiente.
14.3.3 Utilizzazione dell’edificio
Durante il raffrescamento in giornate estremamente calde e
soleggiate con temperature esterne di circa +32°C, l’utilizzatore
dell’edificio deve permettere la variazione della temperatura operati-
va d’ambiente nelle zone soggiornali. Condizioni fondamentali per un
concetto d’impianto con BKT si hanno con l’utilizzazione omogenea
e uniforme dell’edificio. Il tipo di utilizzazione uniforme di un edificio,
per esempio solo punto vendita o solo uffici, ha un effetto positivo
sull’andamento uniforme dei carichi. Anche concetti d’impianti con
BKT in edifici con utilizzatori diversi ai singoli piani sono realizzabili.
Già nella fase di progettazione occorrono però chiarimenti appro-
fonditi riguardo alla contabilizzazione delle spese di riscaldamento/
raffrescamento e alla ripartizione delle zone.
14.3.4 Tecnica dell’impiantistica edile
Per ragioni di inerzia della termoregolazione delle masse di cemento
non è possibile installare una regolazione per i singoli vani, come
viene usata per sistemi di raffrescamento a soffitto. Però è possibile
dividere l’edificio in zone di regolazione preposte con andamenti
uniformi dei carichi. Dividendo l’edificio in una zona Nord e una zona
Sud, si possono alimentare queste parti con temperature di mandata
e portate diverse. Scegliendo la corretta temperatura di mandata si
può evitare la forte sovraoscillazione della temperatura d’ambiente
durante il riscaldamento. Per evitare la formazione di condensa sulle
superfici attive della costruzione, in estate, la temperatura di manda-
ta non deve essere inferiore ai +16 °C.
14.3 Progettazione
14.3.1 Condizioni preliminari
AUn impiego efficace della termoregolazione delle masse di
cemento è determinato dai seguenti fattori:
- Profilo di carico uniforme durante il periodo di riscaldamento e di
raffrescamento
- Coefficiente di trasmissione del calore finestre
UFinestre
:1,0 fino a 1,3 W/m2K
- Fattore di trasmissione protezione contro il sole
bprotezione
: 0,15 fino a 0,20
- Resa di riscaldamento ΦHL UNI EN 12831
: da 40 a 50 W/m2
- Resa di raffrescamento QK VDI 2078
: fino a 60 W/m2
- Solette grezze (materiale: calcestruzzo normale):
Ssoletta grezza
: da 25 fino a 30 cm
- Niente controsoffitti chiusi nelle zone attivate
- Sono consentite temperature ambiente flessibili nei giorni molto
caldi
- fino a ca. +27°C con impianti concepiti con aria condizionata
supplementare
- fino a circa +29°C con impianti con ricambio d’aria tramite
finestre
- Utilizzatore omogeneo
- utilizzatore uniforme
- tipo di utilizzazione uniforme
- Niente regolazione per singoli vani, ma ripartizione dell’edificio in
zone
- Parametri di funzionamento
- Tmandata riscaldamento
: +27 °C fino a +29 °C
- Tmandata raffrescamento
: +16 °C fino a +19 °C
14.3.2 Condizioni preliminari dell’edificio
L’andamento equilibrato e uniforme del profilo di carico durante il
periodo di riscaldamento e raffrescamento è la condizione base per
l’impiego efficace della termoregolazione delle masse di cemento.
I carichi interni, in condizioni normali, all’interno di un edificio adibito
ad uffici, possono essere considerati costanti.
Le oscillazioni di carico sono determinate da fenomeni meteorologici.
Questi effetti negativi possono essere ridotti notevolmente mediante
l’ottimizzazione dell’edificio nei punti seguenti:
- Finestre
- Protezione contro il sole:
- Protezione con la trasmissione termica.
A causa delle estese superfici vetrate degli uffici, un contributo
considerevole alla riduzione del fabbisogno termico e al livellamento
dell’andamento dei carichi termici è rappresentato da vetrate con
coefficienti di trasmissione di calore U tra 1,0 – 1,3 W/m2K. Con
protezioni esterne contro il sole con un fattore di trasmissione “b”
di 0,15 - 0,20 l’effetto negativo dell’insolazione estiva nell’ambien-
te può essere ridotto fino all’85%. Veneziane in metallo, montate
all’esterno, con un angolo di apertura di 45° hanno un fattore “b” di
0,15. Con protezioni contro il sole installate all’interno, per esempio
tende in tessuto, questo effetto schermante non è raggiungibile.
226
Superficie attiva dei moduli BKT, DM/EM, VA 15
I moduli REHAU BKT sono realizzati a progetto, nelle dimensioni
indicate nelle tabelle.
La dimensione va scelta in base ai seguenti criteri di posa:
- Tipo di posa del tubo
- Dimensione del tubo
- Interasse di posa
ASu richiesta sono disponibili dimensioni e geometrie speciali,
diverse dai moduli standard.
Fig. 14-6 Dimensioni di posa
A Lunghezza modulo: lunghezza attiva in m
B Lunghezza modulo con tubo: A-VA in m
C Larghezza modulo con tubo: D-VA in m
D Larghezza modulo: larghezza attiva in m
Superficie attiva del modulo: A x D in m2
Interasse di posa 150 mm/VA 15
Largh. m 0,90 1,20 1,50 1,80 2,10 2,40
Lungh. m Superficie attiva m2
1,35 1,22 1,62 2,03 2,43 2,84 3,24
1,50 1,35 1,80 2,25 2,70 3,15 3,60
1,65 1,49 1,98 2,48 2,97 3,47 3,96
1,80 1,62 2,16 2,70 3,24 3,78 4,32
1,95 1,76 2,34 2,93 3,51 4,10 4,68
2,10 1,89 2,52 3,15 3,78 4,41 5,04
2,25 2,03 2,70 3,38 4,05 4,73 5,40
2,40 2,16 2,88 3,60 4,32 5,04 5,76
2,55 2,30 3,06 3,83 4,59 5,36 6,12
2,70 2,43 3,24 4,05 4,86 5,67 6,48
2,85 2,57 3,42 4,28 5,13 5,99 6,84
3,00 2,70 3,60 4,50 5,40 6,30 7,20
3,15 2,84 3,78 4,73 5,67 6,62 7,56
3,30 2,97 3,96 4,95 5,94 6,93 7,92
3,45 3,11 4,14 5,18 6,21 7,25 8,28
3,60 3,24 4,32 5,40 6,48 7,56 8,64
3,75 3,38 4,50 5,63 6,75 7,88 9,00
3,90 3,51 4,68 5,85 7,02 8,19 9,36
4,05 3,65 4,86 6,08 7,29 8,51 9,72
4,20 3,78 5,04 6,30 7,56 8,82 10,08
4,35 3,92 5,22 6,53 7,83 9,14 10,44
4,50 4,05 5,40 6,75 8,10 9,45 10,80
4,65 4,19 5,58 6,98 8,37 9,77 11,16
4,80 4,32 5,76 7,20 8,64 10,08 11,52
4,95 4,46 5,94 7,43 8,91 10,40 11,88
5,10 4,59 6,12 7,65 9,18 10,71 12,24
5,25 4,73 6,30 7,88 9,45 11,03 12,60
5,40 4,86 6,48 8,10 9,72 11,34 12,96
5,55 5,00 6,66 8,33 9,99 11,66 13,32
5,70 5,13 6,84 8,55 10,26 11,97 13,68
5,85 5,27 7,02 8,78 10,53 12,29 14,04
6,00 5,40 7,20 9,00 10,80 12,60 14,40
6,15 5,54 7,38 9,23 11,07 12,92 14,76
6,30 5,67 7,56 9,45 11,34 13,23 15,12
I valori sono riferiti alla superficie attiva
Tipologie di posa
Con i moduli REHAU-BKT a serpentina semplice/doppia viene utilizzato
il tubo RAUTHERM S, con strato di sbarramento contro la diffusione
d’ossigeno secondo DIN 4726, nelle dimensioni 17 x 2,0 mm o
20 x 2,0 mm. Le estremità del tubo sono chiuse ermeticamente con
un tappo di chiusura per tubi per aria compressa e un tappo cieco.
Questo avviene tramite il collegamento brevettato, non smontabile, a
manicotto autobloccante EPO 339 248 BA.
È possibile scegliere tra due tipi di posa
- Serpentina doppia (DM)
- Serpentina semplice (EM).
227
Rispetto allo schema di posa a serpentina semplice, il tipo di posa a
serpentina doppia presenta un profilo termico più uniforme su
tutta la superficie dei moduli.
Soprattutto per moduli grandi la distribuzione delle temperature
negli elementi strutturali risulta più omogenea e le temperature sulle
superfici degli elementi sono più uniformi.
L’interasse di posa è di 15 cm (VA 15).
Ogni modulo REHAU BKT è fornito con due tubi di allacciamento, uno
per la mandata e uno per il ritorno (lungh. 2 m ciascuno).
Per il trasporto i tubi di allacciamento sono fissati sul bordo dei moduli.
Il fissaggio del tubo RAUTHERM S sulle griglie per cemento armato
avviene in fabbrica per mezzo di apposite fascette di fissaggio.
ASu richiesta è possibile realizzare tubature di allacciamento di
lunghezza fuori standard.
Fig. 14-7 Modulo REHAU BKT DM
Fig. 14-8 Modulo REHAU BKT EM
14.3.5 Varianti di collegamento idraulico
ALa compensazione idraulica del circuito BKT e dell’intera rete di
tubazioni è necessaria per qualunque tipologia di collegamento.
Collegamento collettori
Analogo al riscaldamento/raffrescamento a pavimento, il collegamento
dei circuiti BKT alla rete di tubazioni di distribuzione può avvenire
tramite un collettore BKT.
Per la chiusura e la regolazione si consiglia l’impiego di valvole di
arresto e valvole di regolazione.
Per il dimensionamento bisogna tenere conto dei seguenti fattori:
- perdita di carico max. di 300 mbar per ogni circuito BKT
- circuiti BKT di dimensioni quasi uguali
Fig. 14-9 Rappresentazione schematica del collegamento a collettore
1 Mandata
2 Ritorno
3 Valvola di regolazione e chiusura
4 Collettore ad attacchi laterali
5 Valvola di chiusura
6 Circuito BKT
Sistema a ritorno inverso (metodo Tichelmann)
Con questo sistema il collegamento di ogni circuito BKT avviene diret-
tamente con le tubazioni di distribuzione. Per la chiusura, lo scarico e
la regolazione si consiglia l’impiego di valvole di arresto e
valvole di regolazione.
Grazie alla posa dei tubi con il sistema a ritorno inverso (Tichelmann),
la perdita di carico è quasi uniforme.
Per il dimensionamento bisogna tenere conto dei seguenti fattori:
- perdita di carico max. di 300 mbar per ogni circuito BKT
- circuiti BKT di dimensioni quasi uguali
Fig. 14-10 Rappresentazione schematica del metodo Tichelmann
1 Mandata
2 Ritorno
3 Valvola di regolazione e chiusura
4 Valvola di chiusura
5 Circuito BKT
228
Sistema a tre tubi
Per garantire una maggiore flessibilità della termoregolazione delle
masse di cemento BKT in funzione del carico di riscaldamento/ raffre-
scamento richiesto, si utilizza il sistema a tre tubi.
Qui è possibile scegliere (commutazione mediante una valvola a tre
vie) tra due diversi livelli di temperatura di mandata.
Il sistema ha un ritorno in comune.
Per il dimensionamento bisogna tenere conto dei seguenti fattori:
- perdita di carico max. di 300 m bar per ogni circuito BKT
- circuiti BKT di dimensioni quasi uguali
Fig. 14-11 Rappresentazione schematica del collegamento con il sistema a tre tubi
1 Mandata 1
1a Mandata 2
2 Ritorno
3 Valvola di regolazione e chiusura
4 Collettore ad attacchi laterali
5 Valvola di chiusura
6 Valvola a tre vie
7 Circuito BKT
14.4 Potenze
Potenze statiche medie in W/m2 (superficie attiva)
Tappetto Piastrella Pannello legno Isolamento Gettata Pavimento doppio Cemento Tubo RAUTHERM S 17 x 2,0 VA15
Struttura solai Zona Riscaldamento Raffrescamento
Tambiente
: 20 °C
Tmandata
: 28 °C
Tritorno
: 25 °C
Tambiente
: 26 °C
Tmandata
: 18 °C
Tritorno
: 21 °C
20.5˚C 25.4˚C0.015
0.100
0.025
0.250
[m]
24.0˚C 23.0˚C
Pavimento
Soletta
Totale
20.6˚C 25.2˚C0.020
0.100
0.025
0.250
[m]
24.0˚C 23.0˚C
Pavimento
Soletta
Totale
21.3˚C 24.3˚C0.010
0.070
0.280
[m]
23.7˚C 23.2˚C
Pavimento
Soletta
Totale
20.6˚C 25.2˚C0.0100.020
0.100
0.250
[m]
24.0˚C 23.0˚C
Pavimento
Soletta
Totale
229
14.5 Montaggio in cantiere
ALa termoregolazione delle masse di cemento (BKT) deve essere
effettuata da personale specializzato facente parte dell’impresa
esecutrice dei lavori.
1. Montaggio delle casseforme
- Posizionare sul livello inferiore dell’armatura e fissare le
casseforme, con i chiodi che vengono forniti
insieme alle casseforme, secondo i disegni di montaggio.
- Incorporare sul livello inferiore dell’armatura, realizzata
dall’impresa edile.
AI disegni di montaggio si riferiscono agli assi/punti di riferimen-
to dell’edificio.
2. Montaggio serpentina BKT-S
- Posizionare le serpentine BKT-S sull’armatura.
- Fissare le serpentine BKT-S per mezzo degli appositi
ganci all’armatura inferiore.
AMontaggio della serpentina a S solo per moduli BKT. Per i
moduli BKT-RAUFIX è prevista esclusivamente la posa diretta
sull’armatura inferiore.
3. Montaggio Moduli BKT
- Posizionare e fissare i moduli BKT.
- Posare e fissare le tubazioni di collegamento.
- Infilare completamente le tubature di allacciamento nelle
casseforme.
4. Esecuzione della prova a pressione
- Effettuare il controllo visivo.
- Estrarre le tubature di allacciamento dalle casseforme.
- Eseguire la prima prova a pressione con aria compressa.
La pressione di prova dev’essere di almeno 6 bar.
- Infilare completamente le tubature di allacciamento nelle
casseforme e fissarle.
- Supervisionare i lavori per la gettata in calcestruzzo.
- Effettuare una seconda prova a pressione dopo aver prelevato
la cassaforma del livello inferiore.
ALa posa manuale del sistema BKT in cantiere avviene ana-
logamente all’installazione di un impianto di riscaldamento
industriale.
Fig. 14-12 Punto 1 - Montaggio delle casseforme
Fig. 14-13 Punto 2 - Montaggio serpentine BKT-S
Fig. 14-14 Punto 3 - Montaggio Moduli BKT
Fig. 14-15 Punto 4 - Esecuzione della prova a pressione
230
14.6 Componenti del sistema
Fig. 14-16 Rete di armatura
La rete di armatura BKT è composta da tondini in acciaio per cemento
armato e piedini termoplastici, che servono per posizionare ad altezza
idonea, all’interno del solaio, i relativi moduli BKT.
La rete deve appoggiare sulle casseforme. Sovrapponendo i moduli
BKT è garantito un semplice montaggio.
Materiale BSt 500/550
Diametro tondino acciaio Ø 5,5 mm
Altezza complessiva 70 – 200 mm
Ganci fisserete BKT
Fig. 14-17 Ganci fisserete BKT
Il gancio fissarete BKT è costituito da un filo metallico rivestito di
materiale polimerico. Viene usato per fissare i moduli BKT alla rete di
armatura BKT. È anche possibile usarlo per la termoregolazione delle
masse di cemento in opera.
Materiale Filo rivestito di materiale polimerico
Diametro Ø 1,4 mm
Lunghezza nero
Colore 140 mm
Cassetta di collegamento BKT
Fig. 14-18 Cassetta di collegamento BKT
Presa di collegamento, incluso coperchio, serve per collegamento di
pannelli a soffitto radiante o altri dispositivi di raffrescamento.
Materiale polimero, privo di alogeni
Lunghezza 115 mm
Larghezza 115 mm
Altezza 90 mm
Colore cassetta grigio
Colore presa bianco
Attrezzo per torsione
Fig. 14-19 Attrezzo per torsione
L’attrezzo per torsione in metallo con rivestimento in materiale polime-
rico viene impiegato per torcere rapidamente e a regola d’arte i ganci
fissarete BKT. Viene usato durante i lavori di fissaggio per i moduli BKT
e per la termoregolazione delle masse di cemento montate in opera.
Materiale Acciaio
Lunghezza 310 mm
Diametro Ø 30 mm
Colore nero
231
Cassaforma BKT
Fig. 14-20 Cassaforma BKT
La cassaforma BKT in polietilene antiurto serve per realizzare il
passaggio dei tubi di allacciamento dei moduli BKT attraverso il solaio
di cemento armato. Può essere utilizzata come cassaforma singola e,
grazie a connettori integrati, anche come cassaforma multipla.
Materiale PE
Lunghezza 400 mm
Larghezza 50 mm
Altezza 60 mm
Diametro tubo Ø 17 x 2,0 / 20 x 2,0
Fascette
Fig. 14-21 Fascette REHAU
La fascetta in poliammide serve per fissare i moduli BKT alla rete di
armatura BKT. È anche possibile usarlo per la termoregolazione delle
masse di cemento in opera.
Materiale PA
Lunghezza 178 mm
Larghezza 4,8 mm
Colore Naturale
Binario RAUFIX
Fig. 14-22 Binario RAUFIX
Il binario RAUFIX senza ganci a uncino in plastica serve per fissare i
tubi BKT sulle coperture degli elementi prefabbricati in calcestruzzo.
La posa dei tubi può essere effettuata a meandro semplice o doppio.
Sono possibili interassi di posa di 5 cm e multipli.
Materiale PP
Diametro tubo Ø 17 x 2,0 / 20 x 2,0
Lunghezza 1 m (collegabile)
Colore Nero
Tappo cieco
Fig. 14-23 Tappo cieco
Il tappo cieco serve a chiudere le estremità dei tubi e viene montato
sui tubi RAUTHERM S mediante la tecnica di collegamento a manicot-
to autobloccante.
Materiale Ottone
Diametro tubo Ø 17 x 2,0 / 20 x 2,0
232
Guaina
Fig. 14-24 Guaina
La guaina in polietilene viene impiegata nelle zone dei giunti di
dilatazione. È possibile utilizzarla anche per l’uscita delle tubazioni di
allacciamento sul lato superiore della soletta di cemento armato.
Materiale PE
Diametro esterno Ø 19/23/29 mm
Diametro interno Ø 24/29/34 mm
Colore nero
Raccordo di collegamento per tubo aria compressa
Fig. 14-25 Raccordo di collegamento per tubo aria compressa
Il raccordo di collegamento per tubi di aria compressa serve per la
prova a pressione in cantiere e viene montata in fabbrica sui moduli
BKT mediante il collegamento a manicotto autobloccante.
Con il relativo tubo RAUTHERM S i moduli BKT vengono posati e
collegati in cantiere.
Materiale Ottone
Diametro tubo Ø 17 x 2,0 / 20 x 2,0
Lunghezza 59/58 mm
Manometro
Fig. 14-26 Manometro
Il manometro viene impiegato insieme con il nipplo ad innesto per le
prove a pressione. Le prove a pressione devono essere eseguite in
cantiere prima della gettata di calcestruzzo e dopo l’asportazione delle
casseforme del piano inferiore.
Materiale Acciaio
Lunghezza 40 mm
Attacco R ¼"
Nipplo ad innesto per aria compressa
Fig. 14-27 Nipplo ad innesto per aria compressa
Il nipplo ad innesto per aria compressa viene usato insieme con il
manometro per la prova a pressione. Le prove a pressione devono
essere eseguite in cantiere prima della gettata di calcestruzzo e dopo
la rimozione delle casseforme del piano inferiore.
Materiale Ottone
Lunghezza 33 mm
Attacco Rp ¼"
233
Manicotto autobloccante
Fig. 14-28 Manicotto autobloccante
Il manicotto autobloccante, in ottone zincato, viene fissato a compres-
sione sul portagomma assieme al tubo RAUTHERM S. Questo collega-
mento è inscindibile e permanentemente a tenuta stagna secondo DIN
18380 (VOB).
Materiale Ottone zincato
Diametro tubo Ø 17 x 2,0 / 20 x 2,0
Lunghezza 20 mm
Raccordo d’unione
Fig. 14-29 Raccordo d’unione
Il raccordo d’unione viene utilizzato per il collegamento delle estremità
dei tubi per la termoregolazione delle masse di cemento montate in
opera. Assieme al manicotto autobloccante è garantito il collegamento
inscindibile e permanentemente a tenuta stagna secondo DIN 18380
(VOB).
Materiale 17 x 2,0 / 20 x 2,0
Diametro tubo Ø Ottone zincato
Lunghezza 53 mm
Nastro di protezione BKT
Fig. 14-30 Nastro di protezione
Il nastro di protezione in PVC morbido serve per proteggere il colle-
gamento REHAU manicotto autobloccante contro il contatto diretto
con il cemento secondo DIN 18560.
ATutti i collegamenti a manicotto autobloccante nel cemento devo-
no essere rivestiti con il nastro di protezione secondo DIN 18560.
Materiale PVC morbido
Larghezza 50 mm
Lunghezza 33 m
Colore rosso
Trasporto dei moduli BKT
Fig. 14-31 Strutture di trasporto BKT
Il trasporto dei moduli BKT avviene su apposite strutture di trasporto
direttamente in cantiere. I moduli vengono appesi e assicurati, in più
strati, sui bracci di sostegno. Le strutture di trasporto sono idonee
al trasporto con gru in cantiere e possono essere prese con un
elevatore a forca. Dopo lo scarico dei moduli, le strutture ritornano
alla REHAU con il trasporto a collettame. Le strutture di trasporto
REHAU rappresentano il massimo livello di sicurezza e corrispondono
alla direttiva CE macchine 89/392/CEE, appendice II A, alla direttiva
macchine 93/44/CEE, considerando le norme EN 292 e DIN 15018,
parte 1 e 2. Sono inoltre soggette ad una verifica annuale.
Dati tecnici
Lunghezza 4,0 m
Larghezza 1,0 m
Altezza 2,2 m
Materiale 235 kg
Peso Acciaio verniciato
VAttenzione!
Le strutture di trasporto BKT devono essere trasportate in
cantiere e nella zona di costruzione soltanto con carico assicurato.
234
Collettore REHAU tipo industriale
Fig. 15-2 Collettore REHAU tipo industriale
Collettore e distributore sono composti da tubi in ottone con valvola di
sfiato e rubinetto KFE. Possibilità di intercettare ogni singolo circuito di
riscaldamento tramite un rubinetto a sfera nella mandata e una valvola
a micro regolazione (per la compensazione idraulica di ogni circuito)
nel ritorno.
Montato al muro su mensole robuste, zincate, fonoassorbenti.
Fascette
Fig. 15-3 Fascette
Per il fissaggio appropriato dei tubi di riscaldamento sugli elementi di
armatura del piano di fondazione.
Materiale PA
Resistenza alle temperature -40 fino a +105 °C
15 APPLICAZIONI SPECIALI
15.1 Riscaldamento REHAU di fabbricati speciali
Fig. 15-1 Riscaldamento a pavimento in un capannone industriale
Z- Montaggio semplice e veloce
- Superficie del pavimento piacevolmente tiepida
- Curva termica uniforme
- Basse velocità dell’aria
- Niente polvere che circola
- Nuove possibilità creative per l’architettura d’interni
- Basse temperature d’esercizio
- Adatto a impianti con pompe di calore e impianti solari
- Nessun costo di manutenzione
Componenti
- Collettore tipo industriale
- Set valvole di arresto
- Fascetta
- Binario RAUFIX
- Binario RAILFIX
- Chiodo di fissaggio
Dimensioni dei tubi
- RAUTHERM S 20 x 2,0 mm
- RAUTHERM S 25 x 2,3 mm
Accessori di sistema
- Isolante perimetrale
- Condotto curvato
Descrizione
Il riscaldamento di fabbricati industriali viene montato nel piano di
fondazione in cemento armato e posato con distribuzione dei tubi a
serpentina. Nella soluzione standard i tubi di riscaldamento vengono
fissati con fascette sugli elementi dell’armatura e collegati ai collettori
tipo industriale.
235
Binario RAUFIX
Fig. 15-4 Binario RAUFIX
Binario di fissaggio in polipropilene per il bloccaggio del tubo RAU-
THERM S 20 x 2,0 mm. Chiodi integrati sul lato inferiore. Allungabile
nelle due direzioni grazie al collegamento ad incastro integrato.
Interasse di posa possibili 5 cm e multipli
Sollevamento tubo 5 mm
Larghezza 50 mm
Lunghezza 1000 mm
Binario RAILFIX
Fig. 15-5 Binario RAILFIX
Binario di fissaggio in PVC per il bloccaggio del tubo RAUTHERM S 25
x 2,3 mm.
Interasse di posa 10 cm e multipli
Sollevamento tubo 10 mm
Larghezza 50 mm
Lunghezza 4000 mm
Chiodi di fissaggio
Fig. 15-6 Chiodi di fissaggio
Per il fissaggio dei binari RAUFIX/RAILFIX all’isolamento.
Spessore minimo dell’isolante 40 mm.
Colore Rosso
Lunghezza 50 mm
Distanza tra le punte 20 mm
Condotto curvato
Fig. 15-7 Condotto curvato
Per curvare in maniera precisa il tubo di riscaldamento per l’allaccia-
mento al collettore.
Materiale Poliammide
Colore nero
Resistenza alle temperature da -5°C a +60°C
236
15.1.1 Montaggio
APer un montaggio che non presenti problemi, è necessario armo-
nizzare gli interventi di coloro che prenderanno parte ai lavori!
- Posa dell’isolamento e copertura con l’apposito foglio di PE
(“Strati di separazione e scorrimento” a pagina 216)
- Montaggio dei supporti e delle reti inferiori (da parte dell’impresa edile).
- Se il progetto prevede il tipo di costruzione speciale “Tubi in zona
neutra” (vedere “Strutture del pavimento”), vengono montati i caval-
letti e cestini speciali.
- I tubi di riscaldamento vengono posati secondo il progetto e collega-
ti ai collettori.
- I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati.
- Esecuzione della prova a pressione.
- Completamento dell’armatura superiore.
- Gettata di calcestruzzo per il completamento del piano di fondazione.
ARaccomandiamo la presenza dell’installatore durante la fase di
gettata del calcestruzzo.
15.1.2 Progettazione
Strutture del pavimento
Il riscaldamento per fabbricati industriali può essere inserito nei
piani di fondazione in cemento armato, calcestruzzo precompresso,
cemento armato con fibre d’acciaio e calcestruzzo preconfezionato
(con cemento come legante). Fa eccezione il cemento cilindrato e tutti
i tipi di calcestruzzo bitumoso (posati a freddo o a caldo). La tipologia
d’uso del fabbricato industriale e i relativi carichi mobili e utili non
hanno nessuna influenza sul dimensionamento del riscaldamento, ma
soltanto sul dimensionamento statico del piano di fondazione.
Per questa ragione il dimensionamento del piano di fondazione in
cemento deve essere fatto soltanto da un ingegnere specializzato, che
deve tenere conto delle sollecitazioni summenzionate, della qualità del
sottosuolo e della profondità dell’acqua di falda.
L’ingegnere stabilisce anche il posizionamento dei tubi di riscaldamen-
to nel piano di fondazione e la disposizione dei giunti di dilatazione.
Per piani di fondazione armati con reti in acciaio di solito possiamo
usare l’armatura inferiore come supporto per i tubi, cioè i tubi di
riscaldamento vengono fissati con le fascette direttamente sulle reti
del piano inferiore di armatura. Successivamente vengono montati i
distanziatori (cestini) e le reti superiori di armatura. Questa soluzione
standard (vedi figura 15-8) presenta alcuni vantaggi:
- montaggio facile
- nessun costo supplementare per elementi di supporto per i tubi
- maggiore “libertà per forature”.
Se l’ingegnere richiede la posa dei tubi di riscaldamento nella posizio-
ne neutra, dobbiamo ricorrere alla soluzione speciale (vedere Fig. 15-9).
I tubi di riscaldamento vengono montati sui tondini trasversali dei
distanziatori per le reti di armatura posate di seguito. Questi ultimi fun-
gono anche da distanziatori per le reti di armatura posate di seguito.
Nelle basi in cemento armato con fibre d’acciaio l’armatura classica
(reti in acciaio, tondini in acciaio) viene sostituita con fibre in acciaio.
Per poter garantire interassi di posa dei tubi di riscaldamento secondo
il progetto occorre l’inserimento di altri elementi di fissaggio. La
soluzione più semplice viene offerta dal binario RAUFIX per i tubi RAU-
THERM S 20 x 2,0 e dal binario RAILFIX per i tubi RAUTHERM S 25 x
2,3 mm (vedere fig. 15-10). Su richiesta i binari di fissaggio possono
essere sostituiti con una rete metallica.
Fig. 15-8 Piano di fondazione in cemento armato con fibre d’acciaio; costruzione
standard con tubi di riscaldamento montati sulla rete di armatura inferiore
1 Piano di cemento armato
2 Base di fondazione
2
1
2
1
Fig. 15-9 Piano di fondazione in cemento armato con reti in acciaio; costruzione
speciale con tubi di riscaldamento montati al centro del piano di fondazione
1 Piano di cemento armato
2 Base di fondazione
1
2
Fig. 15-10 Piano di fondazione in cemento armato con fibre d’acciaio; costruzione
standard con tubi di riscaldamento montati su binari di fissaggio
1 Piano di cemento armato
2 Base di fondazione
237
Strati di separazione e scorrimento
Per impedire la penetrazione dell’acqua usata per l’impasto nello
strato di isolamento o nello strato portante senza legante, questi ven-
gono coperti con uno strato di separazione (ad esempio uno strato un
foglio in polietilene). Per evitare l’attrito tra il piano di fondazione e lo
strato portante vengono inseriti dei cosiddetti strati di scorrimento (per
esempio due strati di fogli in polietilene). Di solito lo strato di separa-
zione e/o scorrimento viene posato da parte dell’impresa edile.
Isolamento termico
Al par. 1 commi 1 e 2 del Regolamento sul Risparmio Energetico RREn
in vigore dal febbraio 2002 viene operata una distinzione fra:
- Edifici dalle temperature interne normali
- Edifici dalle temperature interne basse
Negli edifici dalle temperature interne normali (RREn, par. 2, com-
mi 1 e 2, ovvero che registrano temperatura interne di 19°C e oltre,
riscaldati per più di 4 mesi all’anno) la resistenza termica dell’isola-
mento sotto il plinto di fondazione Rλ (UNI EN 1264 parte 4) non deve
essere superiore ai seguenti valori:
- per pavimenti soprastanti vani riscaldati Rmin
≥ 0,75 (m2 · K)/W
- per pavimenti soprastanti vani non riscaldati, situati a distanza dai
vani riscaldati e verso il terreno Rmin
≥ 1,25 (m2 · K)/W
- per pavimenti soprastanti spazi aperti - 5 °C > Td ≥ -15 °C
Rmin
≥ 2,00 (m2 · K)/W
- possibilità di aumento nel caso in cui il livello delle acque sotterra-
nee fosse ≤ 5 m.
L’autorità competente ai sensi del diritto vigente (a livello nazionale o
regionale) può comunque sopprimere, previa istanza il presente requi-
sito (EnEV par. 17) in casi in cui la severità dovesse essere infondata
e/o inammissibile.
Negli edifici dalle temperature interne basse (EnEV, par. 2, commi
1 e 2, 3 ovvero dalle temperature interne maggiori di 12°C e minori di
19°C, riscaldati per più di 4 mesi all’anno) il EnEV non pone requisiti
particolari. In questo caso valgono i valori minimi per le resistenze
termiche codificati nella norma DIN 4108-2.
Secondo la tabella 3, righe 7, 8 e 10 il valore relativo alla resistenza
termica non deve essere minore di 0,90 (m2 · K)/W per cui
Rmin
≥ 0,90 (m2 · K)/W.
Impermeabilizzazione della costruzione
L’impermeabilizzazione della costruzione (contro l’umidità del terreno,
acqua con o senza pressione) deve essere progettata ed eseguita
secondo DIN 18195. Normalmente l’impermeabilizzazione della
costruzione viene fatta dall’impresa edile.
Disposizione dei giunti
Per compensare i movimenti (ad esempio, dilatazione termica) del pia-
no di fondazione in cemento e per neutralizzare sollecitazioni interne
vengono inseriti dei giunti di dilatazione e/o giunti parziali.
Se per un piano di fondazione viene gettato il calcestruzzo in più
riprese (a causa della capacità dell’impianto di betonaggio) si formano
i cosiddetti “giunti del giorno”.
- I giunti di dilatazione separano il piano di fondazione da altri ele-
menti costruttivi (pareti, fondazioni, ecc.) e dividono solai più grandi
in zone più piccole.
- I giunti limitati (parziali) prevengono l’incrinatura incontrollata del
piano di fondazione.
I giunti di dilatazione possono essere eseguiti in modo “incavigliato”
(libertà di movimento solo sul piano dell’incavigliatura) o in modo “non
incavigliato” (libertà di movimento in tutte le direzione). Il tipo e la
posizione delle fughe vengono stabiliti dell’ingegnere competente.
AI giunti di dilatazione devono essere fatti passare solo attraver-
so le tubature. È necessario proteggere i tubi di riscaldamento
che attraversano i giunti.
Fig. 15-11 Giunto di dilatazione, senza caviglia con tubo di isolamento 100-%
Fig. 15-12 Giunto di dilatazione, con caviglia con guaina di protezione
Fig. 15-13 Giunto parziale, giunto del giorno con guaina di protezione
238
Sistemi di posa
Normalmente, non viene utilizzato lo schema classico di posa a
spirale. La tipologia di posa a serpentina offre delle possibilità migliori
di adattamento (cioè senza collisioni) al percorso dei cavalletti di
supporto. La caduta della temperatura (nel piano di riscaldamento e
sulla superficie) può essere compensata posando i tubi di mandata e
di ritorno in parallelo. Secondo la necessità, i circuiti di riscaldamento
possono essere posati separatamente o parallelamente.
Con la disposizione parallela di più circuiti di riscaldamento si forma
una zona con una temperatura uniforme della superficie. Allo stesso
tempo si evita la compensazione della pressione al collettore poiché la
lunghezza dei circuiti posati in questo è praticamente uguale.
Fig. 15-14 Circuiti di riscaldamento separati
Fig. 15-15 Circuiti di riscaldamento posati in parallelo (formazione di zone)
Dimensionamento
La determinazione dei parametri per l’esercizio del riscaldamento a
pavimento per fabbricati industriali avviene con l’aiuto dei diagrammi
della distribuzione dei carichi. I diagrammi sono determinati in confor-
mità con DIN 4725.
Diversamente dal riscaldamento dei pavimenti, le eventuali zone peri-
metrali sono state determinate in base allo schema seguente.
L
L/4
B/4
Bϑi ϑa
ϑi
ϑa
ϑa
Fig. 15-16 Divisione in zone
Zona centrale Zona perimetrale
239
15.2 Riscaldamento a pavimento per strutture sportive
15.2.1 Sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità
superficiale
Fig. 15-17 Sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità superficiale
Z- Posa rapida e senza lesioni grazie alle lamiere di trasmissio-
ne del calore applicate in fabbrica
- Rapido e semplice adeguamento a misura grazie a punti di rottura
predeterminati
- Nessun sollevamento delle lamiere al momento della posa dei tubi
di riscaldamento
- Elevata resistenza meccanica al calpestio
- Basso spessore del sistema
Componenti del sistema
- Pannello di posa
- VA 12,5
- VA 25
- Pannello di curvatura
- VA 12,5
- VA 25
- Pannello intermedio
- Pannello di riempimento
- Tagliascanalature
- Lamiera di chiusura
Tubi utilizzabili
- RAUTHERM S 16 x 2,0 mm
- RAUTITAN stabil 16,2 x 2,6 mm
Accessori
- Isolamento perimetrale
- Foglio di copertura
- Materiali per l’isolamento
AIl sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità super-
ficiale è particolarmente sensibile alla precisione di progetta-
zione e di dimensionamento. È imprescindibile una collaborazione fra
architetto, disegnatore, costruttore del pavimento sportivo e gestore,
per rispondere a tali esigenze elevate. Per ogni immobile la progetta-
zione avviene separatamente, in accordo fra l’architetto e il produttore
del pavimento sportivo.
Descrizione
Il sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità superficiale
rende possibile il riscaldamento di palestre con un pavimento elastico
secondo le norme DIN V 18032-2 e DIN EN 1264 (Sistema speciale).
Tutte le piastre del sistema a secco sono costituite da polistirolo
espanso EPS e adempiono ai requisiti della norma DIN EN 13163.
Il lato superiore dei pannelli è dotato di lamiere in alluminio per la
trasmissione di calore e per il fissaggio dei tubi di riscaldamento.
I punti di rottura predeterminati garantiscono un rapido e semplice
adeguamento a misura dei pannelli in cantiere. I pannelli di curvatura
vengono impiegati per la deviazione dei tubi di riscaldamento nelle
zone confinanti con pareti.
Per la transizione da VA 12,5 cm a VA 25 cm si usa il pannello
intermedio. Per una migliore trasmissione del calore nella zona dei
pannelli di riempimento, deviazione e transizione, queste sono dotate
di una lamiera di chiusura.
Fig. 15-18 Pannelli di posa
interasse 12,5
Fig. 15-19 Pannelli di posa
interasse 25
Fig. 15-20 Pannello di curvatura
interasse 12,5
Fig. 15-21 Pannello di curvatura
interasse 25
Fig. 15-22 Pannello intermedio
240
I pannelli di riempimento sono previsti per le seguenti zone:
- zone circostante il collettore (ca. 1 m)
- zone in cui vi sono sporgenze, colonne, aperture di ventilazione, ecc.
- per riempire superfici vuote non rettangolari.
Fig. 15-23 Pannello di riempimento
L’attrezzo tagliascanalature viene solitamente utilizzato in cantiere allo
scopo di realizzare guide individuali per tubi di riempimento.
Fig. 15-24 Tagliascanalature
Dati tecnici
Pannelli di sistema/
Denominazione
Pannelli di posa
interasse 12,5 e 25 cm
Pannelli di curvatura
interasse 12,5 e 25 cm /
Pannello intermedio
Pannello di
riempimento
Materiale lastra EPS 035 DEO dh
con lamiera in alluminio per la
trasmissione di calore
EPS 035 DEO dh EPS 035 DEO dh
Lunghezza 1000 mm 250 mm 1000 mm
Larghezza 500 mm 500 / 375 mm 500 mm
Spessore 30 mm 30 mm 30 mm
Conducibilità termica 0,035 W/mK 0,035 W/mK 0,035 W/mK
Resistenza termica 0,78/0,82 m2K/W 0,71/0,78 m2K/W 0,85 m2K/W
Resistenza a compressione al 2 % 45,0 kPa 45,0 kPa 60,0 kPa
Classe del materiale da costruzione, secondo DIN 4102 B2 B1 B1
Comportamento all’incendio, secondo UNI EN 13501 E E E
241
Montaggio
VATTENZIONE
Pericolo di ustioni e di incendi!
- Non toccare mai la lama di taglio calda dell’apparecchio per incide-
re le guide per i tubi.
- Non lasciare senza sorveglianza l’apparecchio per incidere le guide
per i tubi nello stabilimento.
- Non appoggiare mai l’apparecchio per incidere le guide per i tubi su
superfici infiammabili.
AIn caso di impiego di strati di isolamento aggiuntivi, tenere
conto dei seguenti punti:
- È necessario rispettare le prescrizioni delle norme DIN V 18032-2.
- Adempiere alle direttive del produttore del pavimento sportivo.
ATutti gli accessori di altri produttori, compreso il riporto a secco,
devono essere approvati dal produttore degli elementi della gettata
a secco per l’impiego in combinazione con il sistema a secco.
1. Installare l’armadio collettore.
2. Montare il collettore.
3. Fissare l’isolante perimetrale.
4. Posare il pannello isolante.
5. Tagliare eventuali passaggi per singoli tubi nei pannelli di riempi-
mento utilizzando il tagliascanalature.
6. Collegare un’estremità del tubo al collettore.
7. Posare i tubi di riscaldamento nelle scanalature predisposte dei
pannelli del sistema a secco.
8. Collegare l’altra estremità del tubo al collettore.
9. Nel caso in cui vengano effettuati dei collegamenti a manicotto
autobloccante nella zona dei pannelli di curvatura, essi vanno
premuti fino ad essere a filo con la quota superiore del pannello
di posa. Se la giunzione avviene nella zona dei pannelli di posa,
i collegamenti vanno inseriti nel pannello tagliando la lamiera a
conduzione termica con la troncatrice alla mola.
10. Posare il foglio di copertura sul sistema a secco al di sopra del tubo.
11. Posare al di sopra del tubo la pellicola di copertura REHAU sul
sistema a secco di pavimento elastico.
ASu solai con travi in legno, per evitare il pericolo di formazione
di muffa, usare soltanto protezioni traspiranti (es. cartone al
sodio o cartone catramato).
12. Fare aderire il foglio di copertura o la protezione contro le
infiltrazioni alla striscia saldata nella parte inferiore dell’isolante
perimetrale.
13. Proteggere il sistema di riscaldamento prima della posa del
pavimento con una copertura adeguata (lamiera in acciaio zincata
di 2 x 0,6 mm oppure pannelli di truciolato da 3,2 mm).
Fig. 15-25 Esempio di un piano di posa per il sistema a secco di pavimento elastico
1 Pannello di posa interasse 12,5
2 Pannello di posa interasse 25
3 Pannello di curvatura interasse 12,5
4 Pannello di curvatura interasse 25
5 Pannello intermedio
6 Pannello di riempimento
Requisiti minimi di isolamento in conformità con UNI EN 1264-4
AQuesti requisiti minimi di isolamento sono richiesti
indipendentemente dall’isolamento previsto dalle EnEV per
l’involucro di edifici.
242
Prove termotecniche
Il sistema a secco di pavimento elastico è stato sottoposto a prove
termotecniche e certificato, in conformità alla norma UNI EN 1264.
Numero di registrazione: 7 F 339-F Numero di registrazione: 7 F 340-F
123456
EPS 035 DEO dh, 30 mm7
8
Fig. 15-26 Sistema a secco con tubo di riscaldamento RAUTHERM S inserito
1 Linoleum 4 mm
2 Compensato di betulla 2 x 9 mm
3 PU speciale – strato elastico 15 mm
4 Lamiera di acciaio zincata 2 x 0,6 mm
5 Pellicola 0,2 mm
6 Sistema a secco REHAU
7 Isolamento addizionale
8 Sottofondo piano
UAll’atto della progettazione e del montaggio del sistema a
secco di pavimento elastico è necessario rispettare le prescri-
zioni delle norme UNI EN 1264, parte 4 e DIN V 18032-2 nonché le
indicazioni delle direttive BVF (associazione di categoria per riscalda-
mento a pavimento) attuali.
12 3456
EPS 035 DEO dh, 30 mm7
8
Fig. 15-27 Sistema a secco con tubo di riscaldamento RAUTHERM S inserito
1 Linoleum 4 mm
2 Compensato di betulla 2 x 9 mm
3 PU speciale – strato elastico 15 mm
4 Pannello di truciolato 3,2 mm
5 Pellicola 0,2 mm
6 Sistema a secco REHAU
7 Isolamento addizionale
8 Sottofondo piano
243
15.2.2 Sistema con collettore standard
Fig. 15-28 Collettore standard sistema SBH
Z- Posa rapida
- Superficie del pavimento piacevolmente tiepida
- Risparmio energetico grazie all’alta quota di irraggiamento
- Niente polvere che circola
- Correnti d’aria molto ridotte
- La costruzione del pavimento non viene condizionata dalla tipologia
di fissaggio dei tubi
- Grazie al disaccoppiamento, nessun effetto negativo sulle caratteri-
stiche flettenti del pavimento
- Costi di investimento minori rispetto ad altri sistemi di riscaldamento
Il riscaldamento a pavimento per strutture sportive richiede una pro-
gettazione con calcoli di altissimo livello. La collaborazione tra architet-
to, progettista, produttore del pavimento e cliente è indispensabile per
poter rispondere a tali elevate esigenze.
La progettazione viene sempre fatta in base alle necessità di ogni caso
specifico.
Componenti
- Pannello di isolamento preforato
- Binario RAUFIX 16/17/20
- Chiodo di fissaggio
Dimensioni dei tubi
- RAUTHERM S 20 x 2,0 mm
Accessori
- Collettore
- Armadio collettore
Pannello di isolamento preforato
Fig. 15-29 Pannello di isolamento preforato
Questo pannello di isolamento è in PUR espanso duro, privo di gas
nocivi, rivestito (in Alluminio) sui due lati con uno strato antidiffusione.
Il pannello d’isolamento fa parte del gruppo 025 di conducibilità
termica con un valore di calcolo di 0,025 W/mK, secondo DIN 4108.
Secondo la norma DIN 4102, il pannello ha un’infiammabilità normale
(materiali da costruzione B2).
Il pannello di isolamento è fornito preforato. Per questa ragione è
necessario stabilire chiaramente le dimensioni del modulo della
costruzione del pavimento già in fase di progettazione. In questo
modo vengono evitati lavori di taglio lunghi, complicati e imprecisi da
eseguire in cantiere.
Binario RAUFIX
Fig. 15-30 Binario RAUFIX
Il binario RAUFIX è un elemento di fissaggio in polipropilene che per-
mette interassi di posa di 5 cm e multipli. Uncini sulla parte superiore
della clip di fissaggio sul binario RAUFIX garantiscono il fissaggio sicu-
ro dei tubi. Il dispositivo di sicurezza sul raccordo ad innesto consente
un collegamento rapido e sicuro dei binari RAUFIX lunghi 1 m.
244
Chiodi di fissaggio
Fig. 15-31 Chiodi di fissaggio
Grazie alle punte a forma speciale del chiodo, il fissaggio del binario
RAUFIX sul pannello di isolamento è molto sicuro. Il pannello forato del
binario RAUFIX serve da alloggiamento per i chiodi di fissaggio.
Montaggio
1. Montare l’armadio collettore e installare il collettore REHAU.
2. Posare in opera i pannelli di isolamento preforati
3. Posare i binari RAUFIX con i chiodi di fissaggio applicati a una
distanza di 40 cm l’uno dall’altro.
4. Collegare i tubi RAUTHERM S al collettore.
5. Posare i tubi RAUTHERM S in base allo schema di posa.
6. I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati.
7. Esecuzione della prova a pressione.
Dopo la messa in opera della protezione contro l’umidità vengono
posati i pannelli di isolamento preforati. La posa avviene secondo le
istruzioni del produttore del pavimento flettente ad angoli predetermi-
nati. Mettendo i pannelli d’isolamento uno vicino all’altro, bisogna far
attenzione alle dimensioni del modulo dei piedini di sostegno. Suc-
cessivamente i binari RAUFIX vengono fissati con i chiodi di fissaggio
(distanza tra un binario e l’altro, 1 m).
Nelle zone di curvatura dei tubi, i binari devono essere fissati a forma
di stella per garantire il bloccaggio sicuro dei tubi.
Si raccomanda di iniziare la posa dei tubi di riscaldamento nel canale
più esterno del modulo di posa. I tubi di riscaldamento vengono
pressati nelle sedi previste del binario, direttamente dal rotolo. Durante
la posa in opera bisogna far attenzione all’ancoraggio e alle uscite nel
pavimento per attrezzature sportive. In queste zone la posa in opera
viene eseguita in collaborazione con il costruttore del pavimento elastico.
123456789
A
Fig. 15-32 Struttura del riscaldamento a pavimento flettente
1 Posa rivestimenti
2 Piastra di distribuzione carico
(pannello di masonite, compensato o ecologico)
3 Foglio PE
4 Assito
5 Doppio elemento elastico - elementi flettenti
6 Binario RAUFIX
7 Pannello di isolamento preforato
8 Piedino di sostegno
(per esepio per l’isolamento. H. min. 105 mm)
9 Impermeabilizzazione
245
Fig. 15-33 Rappresentazione schematica per il riscaldamento di pavimenti flettenti con collettore standard
246
15.2.3 Sistema con collettore a ritorno inverso
Fig. 15-34 Collettore con sistema a ritorno inverso REHAU-SBH
Z- Posa rapida
- Superficie del pavimento piacevolmente tiepida
- Risparmio energetico grazie all’alta quota di irraggiamento
- Niente polvere che circola
- Correnti d’aria molto ridotte
- La costruzione del pavimento non viene condizionata dal modo di
fissaggio dei tubi
- Grazie al disaccoppiamento, nessun effetto negativo sulle caratteri-
stiche flettenti del pavimento
- Costi di investimento minori rispetto ad altri sistemi di riscaldamento
Il riscaldamento a pavimento per strutture sportive richiede una pro-
gettazione con calcoli di altissimo livello. La collaborazione tra architet-
to, progettista, produttore del pavimento e cliente è indispensabile per
poter rispondere a tali elevate esigenze.
La progettazione viene sempre fatta in base alle necessità di ogni caso
specifico.
Componenti
- Pannello di isolamento REHAU preforato
- Binario RAILFIX REHAU
- Chiodo di fissaggio REHAU
- Collettore a ritorno inverso REHAU
Dimensioni dei tubi
- RAUTHERM S 25 x 2,3 mm
Pannello di isolamento preforato REHAU
Fig. 15-35 Pannello di isolamento preforato REHAU
Questo pannello di isolamento è in PUR espanso duro, privo di gas
nocivi, rivestito (in Alluminio) sui due lati con uno strato antidiffusione.
Il pannello d’isolamento fa parte del gruppo 025 di conducibilità termi-
ca con un valore di calcolo di 0,025 W/mK, secondo DIN 4108.
Secondo la norma DIN 4102 il pannello ha un’infiammabilità norma-
le (materiali da costruzione B2). Il pannello di isolamento è fornito
preforato. Per questa ragione è necessario stabilire chiaramente le
dimensioni del modulo della costruzione del pavimento già in fase di
progettazione. In questo modo vengono evitati lavori di taglio lunghi,
complicati e imprecisi da eseguire in cantiere.
Binario RAILFIX
Fig. 15-36 Binario RAILFIX
Con il binario RAILFIX si possono realizzare interassi di posa di 10 cm
e multipli. Viene utilizzato come distanziatore preciso per l’interasse
dei tubi.
247
Chiodi di fissaggio
Fig. 15-37 Chiodi di fissaggio
Grazie alle punte a forma speciale del chiodo, il fissaggio del binario
RAILFIX sul pannello di isolamento è molto sicuro. Il pannello forato del
binario RAILFIX serve da alloggiamento per i chiodi di fissaggio.
Collettore a ritorno inverso
I tubi di distribuzione sono composti da tubi RAUTHERM FW
40 x 3,7 mm e pezzi stampati che vengono montati con la tecnica di
collegamento a manicotto autobloccante. Servono per l’allacciamento
dei tubi RAUTHERM S 25 x 2,3 mm. L’assemblaggio avviene in opera
in base a disegni dettagliati secondo i dati di cantiere.
Fig. 15-38 Collettore a ritorno inverso
1 Manicotti autobloccanti: 40x3,7 pezzi
2 Raccordo a T: 40x3,7 – 25x 2,3 – 40x3,7
Montaggio
1. Posare in opera i pannelli di isolamento preforati.
2. Posare i binari RAILFIX con i chiodi di fissaggio applicati a una
distanza di 40 cm l’uno dall’altro.
3. Posare in opera, allineare e collegare i collettori a ritorno inverso.
4. Posare i tubi RAUTHERM S in base allo schema di posa.
5. Allacciare i circuiti di riscaldamento posati con collettori a ritorno
inverso.
6. I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati.
7. Eseguire la prova a pressione.
Dopo la messa in opera della protezione contro l’umidità vengono
posati i pannelli di isolamento preforati. La posa avviene secondo le
istruzioni del produttore del pavimento flettente ad angoli predetermi-
nati. Mettendo i pannelli d’isolamento uno vicino all’altro, bisogna far
attenzione alle dimensioni del modulo dei piedini di sostegno. Suc-
cessivamente i binari RAILFIX vengono fissati con i chiodi di fissaggio
(distanza tra un binario e l’altro, 1 m). Nelle
zone di curvatura dei tubi, i binari devono essere fissati a forma di
stella per garantire il bloccaggio sicuro dei tubi. Assemblando i col-
lettori a ritorno inverso bisogna fare attenzione a montare gli elementi
nell’ordine esatto. Per questo è necessario seguire i rispettivi disegni.
Si raccomanda di iniziare la posa dei tubi di riscaldamento nel canale
più esterno del modulo di posa. I tubi di riscaldamento vengono
pressati nelle sedi previste del binario, direttamente dal rotolo. Durante
la posa in opera bisogna far attenzione all’ancoraggio e alle uscite nel
pavimento per attrezzature sportive. In queste zone la posa in opera viene
eseguita in collaborazione con il costruttore del pavimento elastico.
12
3456789
A
Fig. 15-39 Struttura del riscaldamento a pavimento flettente
1 Posa rivestimenti
2 Piastra di distribuzione carico
(pannello di masonite, compensato o ecologico)
3 Foglio PE
4 Assito
5 Doppio elemento elastico - elementi flettenti
6 Binario RAILFIX
7 Pannello di isolamento preforato
8 Piedino di sostegno
(per esempio per l’isolamento H. min. 105 mm)
9 Impermeabilizzazione
248
Fig. 15-40 Rappresentazione schematica per il riscaldamento di pavimenti flettenti con collettore a ritorno inverso
249
15.3 Riscaldamento per aree pubbliche
Fig. 15-41 Riscaldamento di un parcheggio
Z- Montaggio semplice e veloce
- Strade, parcheggi, passi carrai, passeggiate, ecc. Senza
ghiaccio e (su richiesta) senza neve.
- Basse temperature d’esercizio
- Adatto a impianti con pompe di calore e impianti solari
- Nessun costo di manutenzione
Componenti del sistema
- Collettore tipo industriale
- Set valvole di arresto
- Fascetta
- Binario RAUFIX
- Binario RAILFIX
- Chiodo di fissaggio
Dimensioni dei tubi
- RAUTHERM S 20 x 2,0 mm
- RAUTHERM S 25 x 2,3 mm
Accessori di sistema
- Tubo curvato
Descrizione del sistema
Il riscaldamento per aree pubbliche viene impiegato per tenere libere
da ghiaccio e neve superfici come:
- Strade e parcheggi
- Eliporti
- Passi carrai
- Passeggiate
- ecc.
VAttenzione!
Danni causati dal gelo
Tutti i riscaldamenti per aree pubbliche funzionano con antigelo.
APer il calcolo della perdita di carico bisogna tenere conto
dell’influenza dell’antigelo sull’aumento della perdita di carico!
15.3.1 Struttura del fondo
I tubi di riscaldamento, posati in parallelo, vengono installati
soprattutto in piani di fondazione in cemento armato, raramente in
uno strato di sabbia (per esempio per le passeggiate) e collegati con
i collettori di tipo industriale. Se i tubi di riscaldamento sono affogati
in un soletta di cemento armato, il riscaldamento REHAU per aree
pubbliche è realizzato come il riscaldamento dei fabbricati industriali.
Ciò significa: la costruzione di lastre in cemento armato, la
disposizione dei giunti, l’impiego degli strati di separazione e di
scorrimento e i sistemi di posa e lo svolgimento del montaggio sono
identici. Normalmente, si rinuncia all’isolamento termico sotto la base
in cemento. In questo modo l’inerzia del riscaldamento aumenta, il
che è praticamente sinonimo di funzionamento continuo. Vantaggio
di questa soluzione: sfruttiamo la capacità di accumulo di calore del
sottofondo (si forma un’isola di calore).
Per la posa in opera dei tubi di riscaldamento in uno strato di
sabbia vengono utilizzati soprattutto i binari RAUFIX/RAILFIX come
distanziatori per i tubi. Il grande svantaggio di questa soluzione è
la conducibilità termica della sabbia quando si asciuga. Per questa
ragione la temperatura d’esercizio richiesta aumenta e l’effettività del
riscaldamento diminuisce. Si dovrebbe quindi evitare l’installazione
dei tubi di riscaldamento in uno strato di sabbia sotto uno strato di
rivestimento duro e impermeabile (pavimentazione in pietra naturale,
in conglomerato cementizio).
Dimensionamento
Siccome l’emissione di calore di una soletta in cemento che si trova
all’aperto dipende molto dalle condizioni meteorologiche, occorre
calcolare la potenze e le relative temperature d’esercizio in base
alle necessità di ogni caso specifico. Per una rapida determinazione
della potenza della centrale di riscaldamento per mantenere la
superficie senza ghiaccio si può partire da una potenza specifica del
riscaldamento per aree pubbliche di q = 150 W/m2.
Sistemi di posa
Anche qui, come per il riscaldamento a pavimento per fabbricati
industriali, i tubi vengono posati in parallelo con distribuzione a
serpentina.
Fig. 15-42 Riscaldamento per aree pubbliche - Riscaldamento di una rampa
(rappresentazione schematica per la posa in opera)
250
Montaggio
APer lo svolgimento del montaggio senza problemi occorre il
coordinamento dei lavori delle imprese incaricate già durante la
fase di progettazione!
1. Posare il foglio (strato di separazione).
2. Montaggio dei supporti e delle reti metalliche inferiori.
3. Se il progetto prevede il tipo di costruzione speciale “Tubi in zona
neutra”, vengono montati i cavalletti e cesti speciali.
4. Installazione dei collettori di tipo industriale nei punti previsti.
5. I tubi di riscaldamento vengono posati secondo il progetto e colle-
gati con i collettori.
6. I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati.
7. Esecuzione della prova a pressione
8. Completamento dell’armatura superiore.
9. Gettata di calcestruzzo per il completamento del piano di
fondazione.
ARaccomandiamo la presenza dell’installatore durante la fase di
gettata del calcestruzzo.
251
15.4 Riscaldamento per superfici erbose
Fig. 15-43 Campo di gioco riscaldato
Z- Montaggio semplice e veloce
- Manto erboso senza ghiaccio e neve
- Basse temperature d’esercizio, adatto all’impiego di pompe di
calore e impianti solari
- Nessun problema per la crescita dell’erba
- Nessun intralcio per la manutenzione del tappeto erboso
- Nessun costo di manutenzione
Componenti
- Collettore a ritorno inverso
- Binario RAILFIX
Dimensioni dei tubi
- RAUTHERM 25 x 2,3 mm
Campo d’impiego
Il riscaldamento per superfici erbose viene impiegato per avere campi
da calcio di erba naturale e sintetici sempre senza ghiaccio e neve.
Descrizione del sistema
Il riscaldamento per superfici erbose è una variante speciale del riscal-
damento per aree pubbliche.
I circuiti di riscaldamento, costituiti dal tubo RAUTHERM 25 x 2,3mm
vengono installati in parallelo e allacciati ai tubi di distribuzione
mediante la tecnica di collegamento a manicotto autobloccante.
Come distanziatore è utilizzato il binario RAILFIX. I tubi di distribuzione
vengono dimensionati in base alle esigenze di ogni progetto specifico
e forniti come pezzi speciali. La medesima lunghezza di tutti i circuiti,
le dimensioni dei tubi di distribuzione e l’utilizzo del collettore secondo
il principio Tichelmann, garantiscono una distribuzione uniforme della
temperatura superficiale su tutto il campo da calcio.
Fig. 15-44 Posa del drenaggio sul campo da gioco
Fig. 15-45 Posa dei tubi per il riscaldamento
Fig. 15-46 Posa dei rotoli d’erba
252
15.5 Collettore tipo industriale
Z- Collettore costituito da tubo in ottone da 1¼”, 1½” o 2”
- Cappellotto mandata e ritorno con rubinetto KFE e sfilato
- In mandata valvole compatte (valvola termostato per collettore IVT)
e nel ritorno valvole di microregolazione con collegamenti con anello
di tenuta o EUROKONUS
- Montato a muro su mensole zincate e fonoassorbenti
(secondo DIN 4109).
Campo di applicazione
I collettori industriali vengono installati per la distribuzione e la rego-
lazione della portata volumetrica in sistemi di riscaldamento/raffre-
scamento radiante a bassa temperatura. I collettori industriali devono
essere utilizzati in conformità con la norma VDI 2035.
Negli impianti con particelle corrosive o presenza di sporco nell’ac-
qua calda è necessario installare nel sistema di riscaldamento un
raccoglitore di impurità o un filtro con maglie larghe max. 0,8 mm, in
modo da proteggere le apparecchiature di misurazione e regolazione
del collettore. La pressione di esercizio continua ammessa è di max. 6
bar a un temperatura di 80° C. La pressione di prova massima è di 10
bar a un a temperatura di 20° C.
Panoramica
Collettore 1¼” Collettore 1½”
Descrizione IVK IVKE IVKK
Scarichi ½" ¾" ¾"
Equipaggiamento
mandata
valvole
compatte
valvole
compatte
valvole
compatte
Equipaggiamento
ritorno
valvole di
microregolazione
valvole di
microregolazione
valvole di
microregolazione
Tubo
di collegamento
RAUTHERM S
17 x 2,0 / 20 x 2,0
RAUTHERM S
17 x 2,0 / 20 x 2,0
RAUTHERM S
25 x 2,3
Collegamenti EUROKONUS 1) EUROKONUS1) con anello di serraggio
Numero di circuiti
collegabili
2 fino 12 2 fino 12 2 fino 12
Distanza media
tra gli scarichi
55 mm 75 mm 75 mm
1) Gli azionatori REHAU da 230 V adatti per collettori tipo industriale IVT devono essere ordinati separatamente
253
15.5.1 Collettore tipo industriale 1 ¼” IVK
Fig. 15-47 Collettore industriale 1 ¼” IVK
- Valvole compatte sulla mandata
- Valvole di regolazione micrometrica sul ritorno
- EUROKONUS 17 x 2,0 / 20 x 2,0 mm
Tipo Articolo B mm Peso kg
IVK 2 246609-001 220 4,12
IVK 3 246619-001 275 4,96
IVK 4 246629-001 330 5,81
IVK 5 246639-001 385 6,65
IVK 6 246649-001 440 7,50
IVK 7 246659-001 495 8,34
IVK 8 246669-001 550 9,19
IVK 9 246679-001 605 10,03
IVK 10 246689-001 660 10,88
IVK 11 246699-001 715 11,72
IVK 12 246709-001 770 12,57
Tab. 15-1 Lunghezze costruttive B e peso
Fig. 15-48 Dimensioni
15.5.2 Collettore tipo industriale 1 ½” IVKE
Fig. 15-49 Collettore industriale 1 ½” IVKE
- Valvole compatte sulla mandata
- Valvole di regolazione micrometrica sul ritorno
- EUROKONUS 17 x 2,0 / 20 x 2,0 mm
Tipo Articolo B mm Peso kg
IVKE 2 248760-001 285 5,6
IVKE 3 248770-001 360 7,2
IVKE 4 248780-001 435 8,8
IVKE 5 248790-001 510 10,4
IVKE 6 248800-001 585 12,0
IVKE 7 248810-001 660 13,6
IVKE 8 248820-001 735 15,2
IVKE 9 248830-001 810 16,8
IVKE 10 248840-001 885 18,4
IVKE 11 248850-001 960 20,0
IVKE 12 248860-001 1035 21,6
Tab. 15-2 Lunghezze costruttive B e peso
Fig. 15-50 Dimensioni
254
15.5.3 Collettore tipo industriale 1 ½” IVKK
Fig. 15-51 Collettore industriale 1 ½” IVKK
- Valvole compatte sulla mandata
- Valvole di regolazione micrometrica sul ritorno
- Collegamento anello di serraggio 25 x 2,3 mm
Tipo Articolo B mm Peso kg
IVKK 2 248870-001 285 5,6
IVKK 3 248880-001 360 7,2
IVKK 4 248890-001 435 8,8
IVKK 5 248900-001 510 10,4
IVKK 6 248910-001 585 12,0
IVKK 7 248920-001 660 13,6
IVKK 8 248930-001 735 15,2
IVKK 9 248940-001 810 16,8
IVKK 10 248950-001 885 18,4
IVKK 11 248960-001 960 20,0
IVKK 12 248970-001 1035 21,6
Tab. 15-3 Lunghezze costruttive B e peso
Fig. 15-52 Dimensioni
255
Protocollo per la prova a pressione del sistema REHAU di riscaldamento/raffrescamento a pavimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 256
Protocollo per l’avviamento (prima accensione impianto) del sistema di riscaldamento/raffrescamento a pavimento . . . . . . . . . . . . . Pag. 257
Protocollo di messa in funzione per sistemi di riscaldamento/raffrescamento a parete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 258
Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 1. Prova a pressione . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 259
Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 2. Prova a pressione . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 260
16 APPENDICE
256
Protocollo per la prova a pressione del sistema REHAU di riscaldamento/raffrescamento a pavimento
1. Caratteristiche dell’impianto
Potenza della caldaia:
Produttore:
Luogo d’installazione:
Pressione max. d’esercizio:
Temperatura max. d’esercizio:
2. Prova a pressione eseguito
a. Chiudere il rubinetto a sfera sul collettore
b. Riempire i circuiti di riscaldamento uno dopo l’altro e sciacquare le tubazioni
c. Togliere l’aria all’impianto
d. Applicare una pressione di prova: 2 per pressione d’esercizio, ma minimo 6 bar (secondo UNI EN 1264 parte 4)
e. Applicare la pressione nuovamente dopo 2 ore, poiché è possibile una perdita di pressione
dovuta alla dilatazione dei tubi
f. Tempo di prova 12 ore
g. La prova a pressione è stata superata se in nessun punto delle tubature è uscita acqua e la pressione
di prova non è scesa più di 0,1 bar l’ora
Avvertenza: Quando viene eseguita la gettata, ci deve essere la pressione max. d’esercizio per poter notare subito eventuali perdite.
3. Conferma
La prova di tenuta è stata eseguita a regola d’arte. Non si è verificata nessuna perdita e non si è presentata alcuna deformazione permanente
sui componenti.
Luogo Data
Committente Installatore/idraulico
257
Protocollo per l’avviamento (prima accensione impianto) del sistema di riscaldamento/raffrescamento a pavimento
Secondo UNI EN 1264 parte 4, le gettate anidritiche e in calcestruzzo devono essere riscaldate prima di posare i rivestimenti del pavimento.
Per gettate di calcestruzzo questo riscaldamento deve iniziare al più presto dopo 21 giorni, per gettate anidritiche, in base alle indicazioni del
produttore, al più presto 7 giorni dopo aver terminato i lavori di gettata. Una riduzione dei tempi di asciugatura sopraindicati e/o modifiche
della sequenza delle fasi di riscaldamento (temperatura, numero e durata delle fasi di riscaldamento) richiedono un’autorizzazione
scritta da parte del produttore e/o dell’esecutore della gettata prima dell’inizio del riscaldamento.
Progetto:
Impresa installatrice dell’impianto di riscaldamento:
Impresa che esegue la gettata:
Sistema REHAU per la posa:
Tubo REHAU (tipo/dimensione nominale/interasse di posa):
Tipo di gettata: Gettata di calcestruzzo spessore cm Gettata anidritica spessore cm
Data dell’esecuzione della gettata:
Temperatura esterna prima dell’inizio del riscaldamento funzionale:
Temperatura d’ambiente prima dell’inizio del riscaldamento funzionale:
1. Temperatura di mandata impostata tra 20-25 °C e mantenuta costante per 3 giorni:
iniziato il: finito il:
2. Mantenere la temperatura di mandata max. ammissibile per almeno 4 giorni (senza abbassamento di notte):
iniziato il: finito il:
In caso di disfunzioni: Riscaldamento interrotto il:
Difetti riscontrati:
Eseguito riscaldamento funzionale senza difetti: Si No
Committente: Luogo, Data Firma
Installatore dell’impianto: Luogo, Data Firma
Avvertenza: Dopo aver terminato le operazioni del primo riscaldamento non è assicurato che la gettata abbia raggiunto il grado di umidità
necessaria per il rivestimento. Perciò il posatore del rivestimento deve verificare il grado di manutenzione della gettata.
258
Protocollo di messa in funzione per sistemi di riscaldamento/raffrescamento a parete
Cliente:
Progetto:
Parte della costruzione:
Impresa che esegue i lavori:
Committente:
1. Prova a pressione
La prova di tenuta dei circuiti di riscaldamento/raffrescamento a parete viene eseguita immediatamente prima dei lavori di intonacatura e/o
prima dei lavori di stuccatura in caso di sistema REHAU ad elementi a parete prefiniti, ed è garantita da una prova a pressione con acqua.
La tenuta stagna è stata accertata, non si è verificata nessuna deformazione permanente o nessuna perdita nei componenti.
Conferma dell’impresa esecutrice della prova (data, timbro, firma):
2. Riscaldamento funzionale per intonaci a cemento o a gesso, oppure stucchi o intonaci
Il riscaldamento funzionale serve per il controllo del funzionamento dell’impianto di riscaldamento a parete. Il riscaldamento funzionale può
essere eseguito al più presto 21 giorni dopo l’applicazione dell’intonaco o dello stucco. E’ necessario rispettare le indicazioni e direttive del
produttore dell’intonaco o dello stucco impiegato. Il riscaldamento funzionale inizia con una temperatura di mandata di 25 °C, che deve essere
mantenuta per 3 giorni. Dopodiché viene impostata la temperatura di mandata massima e viene mantenuta per 4 giorni.
Produttore dell’intonaco:
Tipo d’intonaco/stucco:
Il riscaldamento funzionale avviene prima durante dopo l’esecuzione dei lavori d’intonaco
Inizio dei lavori d’intonacatura il: (Data)
Fine dei lavori d’intonacatura il: (Data)
Inizio del riscaldamento funzionale il: (Data)
Temperatura di mandata iniziale di °C mantenuta fino al: (Data)
Temperatura di mandata aumentata gradualmente a fasi da (Kelvin)
Temperatura di mandata max.: °C raggiunta il: (Data)
Temperatura di mandata max. mantenuta fino al (Data)
Riscaldamento funzionale terminato il: (Data)
Riscaldamento funzionale interrotto: dal al (Data)
Il riscaldamento funzionale non è stato interrotto (in caso affermativo segnare con crocetta)
L’impianto di riscaldamento a parete è stato omologato per l’esercizio continuo con una temperatura di mandata di °C
con una temperatura esterna di °C.
Conferma (data, timbro, firma)
Committente: Installatore dell’impianto:
259
Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 1. Prova a pressione
Protocollo per il controllo visivo e la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento e dei moduli BKT REHAU e
per la termoregolazione delle masse di cemento montata in opera prima della gettata in calcestruzzo
Progetto:
Via:
CAP/Località:
1. Controllo visivo
Il controllo dei moduli/circuiti BKT citati nella tabella comprende i seguenti criteri:
1.) Fissaggio e posizionamento delle casseforme in base a disegni di montaggio validi
2.) Posa dei moduli o dei tubi in base ai disegni di montaggio
3.) Fissaggio e posa delle tubazioni di collegamento, nonché inserimento completo delle stesse nelle casseforme
4.) Nessun danno o perdita visibile nei moduli/circuiti BKT
2. Prova a pressione
La prova a pressione si riferisce ai moduli/circuiti BKT indicati nella tabella
a) Introdurre il fluido di prova (la pressione di prova deve essere due volte la pressione d’esercizio o almeno pari a 6 bar).
b) Applicare la pressione nuovamente dopo 2 ore, poiché è possibile che si verifichi una perdita di pressione dovuta alla dilatazione dei tubi.
c) Tempo di prova 12 ore
d) La prova a pressione è stata superata se in nessun punto delle tubature è fuoriuscito il fluido di prova e la pressione di prova non è scesa di
più di 1,5 bar.
Avvertenza: Durante l’intera procedura di messa in opera della gettata in calcestruzzo i moduli/circuiti BKT devono essere
mantenuti alla pressione di prova, in modo che eventuali perdite possano essere riconosciute tempestivamente.
Modulo
Nr.
Parte della
costruzione
Piano Modulo
Tipo
Lungh.
m
Largh.
m
Posizione di montaggio
modulo BKT/circuito BKT
Pressione
verificata bar
Osservazioni
3. Conferma
Il controllo visivo e la prova a pressione sono stati svolti a regola d’arte, in conformità con il protocollo di prova.
Luogo: Data:
Impresa esecutrice BKT:
Direzione lavori TGA/Committente:
260
Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 2. Prova a pressione
Protocollo per il controllo visivo e la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento e dei moduli BKT REHAU e per la
termoregolazione delle masse di cemento montata in opera dopo della gettata in calcestruzzo
Progetto:
Via:
CAP/Località:
1. Controllo visivo
Il controllo dei moduli / circuiti BKT indicati nella tabella comprende i seguenti criteri:
1.) Stato dei tubi di allacciamento
2.) Stato delle chiusure dei tubi per aria compressa
2. Prova a pressione
La prova a pressione si riferisce ai moduli/circuiti BKT indicati nella tabella
a) Controllo della pressione registrata durante la prima prova
b) La prova a pressione è stata superata se in nessun punto delle tubature è fuoriuscito il fluido di prova e la pressione registrata durante la
prima prova non è scesa di più di 1,5 bar
c) Se la pressione di prova è diminuita di più di 1,5 bar, la prova a pressione dev’essere ripetuta
Modulo
Nr.
Parte della
costruzione
Piano Modulo
Tipo
Lungh.
m
Largh.
m
Posizione di montaggio
modulo BKT/circuito BKT
Pressione
verificata bar
Osservazioni
3. Conferma
Il controllo visivo e la prova a pressione sono stati svolti a regola d’arte, in conformità con il protocollo di prova.
Luogo: Data:
Impresa esecutrice BKT:
Direzione lavori TGA/Committente:
261
ULa realizzazione di impianti/tubazioni deve avvenire in confor-
mità con tutte le disposizioni nazionali e internazionali vigenti in
materia di posa, installazione, sicurezza e prevenzione degli infor-
tuni nonché secondo le istruzioni fornite nelle presenti Informazioni
tecniche.
Devono essere inoltre rispettate tutte le leggi, le norme, le direttive e le
prescrizioni applicabili (ad es. DIN, EN, ISO, DVGW, TRGI, VDE e VDI),
le disposizioni in materia di salvaguardia dell’ambiente, i regolamenti
delle associazioni di categoria e le linee guida fornite dagli enti pubbli-
ci locali incaricati dell’erogazione del servizio.
Per i campi di applicazione non contemplati in queste Informazioni
tecniche (applicazioni speciali) contattare direttamente l’ufficio tecnico
REHAU.
Per una consulenza completa rivolgersi alla filiale REHAU più vicina.
Le istruzioni di progettazione e montaggio variano in base al prodotto
REHAU specifico utilizzato. Di ciascun prodotto vengono fornite per
estratto le norme e le disposizioni generalmente vigenti.
Fare sempre riferimento alla versione più recente delle direttive, delle
norme e delle disposizioni.
Rispettare inoltre ogni altra norma, disposizione e direttiva in materia
di progettazione, installazione e funzionamento degli impianti di acqua
potabile, di riscaldamento e idrotermosanitari.
In questa Informazione Tecnica si fa riferimento alle seguenti norme,
prescrizioni e direttive:
DIN 1045
Strutture portanti in calcestruzzo
DIN 1055
Effetti sulle strutture portanti
UNI EN 1186
Gessi per l’edilizia
DIN 15018
Gru
UNI EN 16892
Tubi in polietilene reticolato ad alta densità (PE-X) – Caratteristiche
generali del prodotto, collaudo
DIN 16893
Tubi in polietilene reticolato ad alta densità (PE-X) – Dimensioni
DIN 18180
Pannelli in cartongesso
DIN 18181
Pannelli in cartongesso nell’edilizia
DIN 18182
Accessori per la lavorazione di pannelli in cartongesso
UNI 11424
Posa dei sistemi in cartongesso
UNI EN 14195
Componenti di intelaiature metalliche per sistemi a pannelli di gesso -
Definizioni, requisiti e metodi di prova
UNI EN 13964
Controsoffitti - Requisiti e metodi di prova
DIN 18195
Impermeabilizzazione degli edifici
17 NORME, PRESCRIZIONI E DIRETTIVE
262
UNI 10462 - UNI 10463
Elementi edilizi – Tolleranze dimensionali
DIN 18350
VOB Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia -
Parte C: Condizioni tecnico-contrattuali generali per i lavori pubblici nel
settore dell’edilizia – Intonacatura e stuccatura
DIN 18380
VOB Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia -
Parte C: Condizioni tecnico-contrattuali generali per i lavori pubblici nel
settore dell’edilizia – Impianti di riscaldamento e impianti centralizzati
per il riscaldamento dell’acqua
DIN 18380 (VOB)
VOB Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia -
Parte C: Condizioni tecnico-contrattuali generali per i lavori pubblici nel
settore dell’edilizia – Impianti di riscaldamento e impianti centralizzati
per il riscaldamento dell’acqua
DIN 18557
Malta premiscelata in fabbrica
DIN 18560
Pavimenti nell’edilizia
DIN 1988
Regole tecniche per impianti di acqua potabile (TRWI)
DIN 2000
Impianto centralizzato di fornitura dell’acqua potabile – Principi e re-
quisiti degli impianti idrici: progettazione, costruzione, funzionamento
e manutenzione degli impianti di erogazione dell’acqua potabile
DIN 3546
Valvole di intercettazione per impianti di acqua potabile in terreni e
fabbricati
DIN 3586
Elementi di chiusura termica automatica per gas – Requisiti e prove
DIN 4102
Comportamento al fuoco di componenti e materiali da costruzione
DIN 4108
Isolamento termico nell’edilizia
UNI EN ISO 140
Acustica – Misura dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di
edifici
UNI EN ISO 717
Acustica – Valutazione dell’isolamento acustico in edifici e di elementi
di edifici
UNI EN 12354
Acustica in edilizia
DIN 4725
Riscaldamento a pavimento con acqua calda – Sistemi e componenti
DIN 4726
Riscaldamento a pavimento con acqua calda e collegamenti al radia-
tore – Tubazioni in materiale polimerico
DIN 49019
Condutture per impianti elettrici e accessori
DIN 49073
Scatole di connessione in metallo e materiale isolante per il montaggio
incassato di accessori di installazione e prese di corrente
DIN 50916-2
Collaudo di leghe di rame; prova di resistenza alla fessurazione da
corrosione con ammoniaca; collaudo dei componenti
DIN 50930-6
Corrosione dei metalli – Corrosione di materiali metallici all’interno di
tubazioni, serbatoi e apparati dovuta all’azione dell’acqua
Parte 6: Conseguenze sulla potabilità dell’acqua
DIN 68 800
Protezione del legno nell’edilizia
UNI EN 10088
Acciai inossidabili
UNI EN 10226
Filettature di tubazioni per accoppiamento a tenuta sul filetto
UNI EN 12164
Rame e leghe di rame – Barre per torneria
UNI EN 12165
Rame e leghe di rame – Materiale per fucinatura
UNI EN 12168
Rame e leghe di rame – Barre forate per torneria
UNI EN 12502-1
Protezione di materiali metallici contro la corrosione – Raccoman-
dazioni sulla valutazione della probabilità di corrosione in impianti di
distribuzione e di deposito di acqua
UNI 9154
Edilizia – Partizione e rivestimenti interni. Guida per l’esecuzione
mediante lastre di gesso rivestito su orditura metallica
UNI EN 1264
Sistemi di riscaldamento/raffrescamento radiante
263
UNI EN 12828
Impianti di riscaldamento negli edifici – Progettazione dei sistemi di
riscaldamento ad acqua
UNI EN 12831
Impianti di riscaldamento negli edifici
UNI EN 12831-1
Impianti di riscaldamento negli edifici – Metodo di calcolo del carico
termico di progetto
UNI EN 13163
Isolanti termici per l’edilizia – Prodotti di polistirene espanso
UNI EN 13164
Isolanti termici per l’edilizia – Prodotti di polistirene espanso estruso
UNI EN 13165
Isolanti termici per l’edilizia - Prodotti di poliuretano espanso rigido
(PUR) ottenuti in fabbrica
UNI EN 13171
Isolanti termici per l’edilizia – Prodotti di fibre di legno
UNI EN 13501
Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione
UNI EN 13813
Massetti e materiali per massetti – Materiali per massetti – Proprietà
e requisiti
UNI EN 14037
Strisce radianti a soffitto alimentate con acqua a temperatura minore
di 120°C
UNI EN 14240
Ventilazione degli edifici – Soffitti freddi – Prove e valutazioni (rating)
UNI EN 14291
Soluzioni che producono schiuma per il rilevamento di perdite su
impianti a gas
UNI EN 14336
Impianti di riscaldamento negli edifici – Installazione e messa in servi-
zio dei sistemi di riscaldamento ad acqua calda
UNI EN 15377
Impianti di riscaldamento – Progettazione degli impianti radianti di
riscaldamento e raffrescamento, alimentati ad acqua, integrati in
pavimenti, pareti e soffitti.
UNI EN 442
Radiatori e convettori
UNI EN 520
Pannelli in cartongesso
UNI EN 60529
Gradi di protezione degli involucri
UNI EN 806
Specifiche relative agli impianti all’interno di edifici per il convoglia-
mento di acque destinate al consumo umano
UNI EN ISO 15875
Sistemi di tubazioni di materie plastiche per impianti di acqua calda e
fredda – Polietilene reticolato (PE-X)
UNI EN ISO 6509
Corrosione di metalli e leghe metalliche – Prova di resistenza alla
dezincatura delle leghe di rame e zinco
UNI EN ISO 7730
Ambienti termici moderati. Determinazione degli indici PMV e PPD e
specifica delle condizioni di benessere termico
DIN V 4108-6
Isolamento termico e risparmio energetico negli edifici
DIN VDE 0100
(riepilogo)
Impianti elettrici degli edifici
Costruzione di impianti ad alta tensione
Costruzione di impianti a bassa tensione
DIN VDE 0100-701
Costruzione di impianti a bassa tensione – Requisiti per stabilimenti,
locali e impianti particolari – Parte 701: Locali con vasche da bagno o
docce
DIN VDE 0298-4
Utilizzo di cavi e conduttori isolati per impianti ad alta tensione
DIN VDE 0604-3
Sistemi di canali a parete e a soffitto per impianti elettrici; canali al
battiscopa
DVGW G 459-1
Allacciamenti di impianti a gas domestici per pressioni di esercizio fino
a 4 bar; progettazione e costruzione
DVGW G 260
Qualità del gas
DVGW G 465-4
Rilevatori e strumenti di misurazione della concentrazione del gas per
il monitoraggio degli impianti a gas
264
DVGW G 600 / DVGW-TRGI 2008
Regole tecniche per impianti a gas
DVGW G 617
Principi di calcolo per il dimensionamento delle tubazioni degli impianti
a gas
DVGW GW 393
Estensioni (raccordi per tubi) in leghe di rame per impianti a gas e
impianti di acqua potabile – Requisiti e prove
DVGW VP 305-1
Regolatore di portata del gas per impianti a gas
DVGW VP 625
Raccordi per tubi e giunzioni per condutture interne del gas in tubi
multistrato secondo DVGW-VP 632 – Requisiti e prove
DVGW VP 626
Raccordi per tubi e giunzioni per condutture interne del gas in polieti-
lene reticolato (PE-X) secondo DVGW-VP 624 – Requisiti e prove
DVGW W 270
Proliferazione di microrganismi nei materiali a contatto con l’acqua
potabile
DVGW W 291
Pulizia e disinfezione degli impianti di erogazione dell’acqua
DVGW W 534
Raccordi per tubi e giunzioni negli impianti di acqua potabile
DVGW W 551
Tubature e impianti per il riscaldamento dell’acqua potabile
Direttiva 98/83/CE del Consiglio del 3 novembre 1998 sulla qualità
delle acque destinate al consumo umano
Direttiva macchine (89/392/CEE) e successive modifiche
ISO 228
Filettature di tubazioni per allacciamento non a tenuta sul filetto
ISO 7
Filettature di tubazioni per allacciamento con tenuta sul filetto
TRF
Regole tecniche per impianti a gas liquido
VDI 2035
Misure di prevenzione dei danni in impianti di riscaldamento dell’acqua
VDI 6023
Igiene degli impianti di acqua potabile
VOB
Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia
265
Note
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
266
LE FILIALI SUL TERRITORIO
Filiale di Milano:
Via XXV Aprile 54
20040 Cambiago MI
Tel 02 95 94 11 - Fax 02 95 94 12 50
E-mail [email protected]
Filiale di Roma:
Via Leonardo da Vinci 72/A
00015 Monterotondo Scalo RM
Tel 06 90 06 13 11 - Fax 06 90 06 13 10
E-mail [email protected]
Filiale di Treviso:
Via Foscarini 67
31040 Nervesa della Battaglia TV
Tel 0422 72 65 11 - Fax 0422 72 65 50
E-mail [email protected]
Ufficio Gestione Ordini Italia
Fax 02 95 94 13 07
Lombardia, Emilia, Piemonte (tranne Alessandria), Valle d’Aosta - Tel 02 95 94 12 31
Trentino-Alto Adige, Veneto - Tel 02 95 94 12 12
Friuli-Venezia Giulia, Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Umbria,province di Arezzo e Siena (Nord) - Tel 02 95 94 12 39
Liguria, provincia di Alessandria, Toscana, Lazio, Campania,Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna - Tel 02 95 94 12 19
Ufficio Servizio Preventivazione sistemi radianti
Fax 02 95 94 13 02
E-mail [email protected]
Rete post-vendita
www.rehau.com/it-it/edilizia/servizi/rehau-no-problem
www.rehau.it
STRUTTURA REHAU
267
Milano Treviso
Roma
© REHAU S.p.A
864.621 IT 04.2016
REHAU S.p.A. Filiale di Milano - Via XXV Aprile 54 - 20040 Cambiago MI - Tel 02 95 94 11 - Fax 02 95 94 12 50 - E-mail [email protected]
Filiale di Roma - Via Leonardo da Vinci 72/A - 00015 Monterotondo Scalo RM - Tel 06 90 06 13 11 - Fax 06 90 06 13 10 - E-mail [email protected]
Filiale di Treviso - Via Foscarini 67 - 31040 Nervesa della Battaglia TV - Tel 0422 72 65 11 - Fax 0422 72 65 50 - E-mail [email protected]
www.rehau.it
Il presente documento è coperto da copyright. E’ vietata in particolar
modo la traduzione, la ristampa, lo stralcio di singole immagini, la
trasmissione via etere, qualsiasi tipo di riproduzione tramite apparecchi
fotomeccanici o similari nonché l’archiviazione informatica senza nostra
esplicita autorizzazione.
Se è previsto un impiego diverso da quelli descritti in questa
Informazione Tecnica, l’utilizzatore deve contattare REHAU e, prima
dell’impiego, chiedere espressamente il nulla osta scritto della REHAU.
Altrimenti l’impiego è esclusivamente a rischio dell’utilizzatore. In questi
casi l’impiego, l’uso e la lavorazione dei nostri prodotti sono al di fuori
delle nostre possibilità di controllo. Se nonostante tutto, dovesse sorgere
una controversia su una nostra responsabilità, questa sarà limitata al
valore dei prodotti da noi forniti e impiegati da Voi. Diritti derivati da
dichiarazioni di garanzia non sono più validi in caso d’applicazioni non
descritte nelle Informazioni Tecniche.