6 NOVEMRE 2014 TECNOLOGIE / Opportunità della stampa ......26 6 NOVEMRE 2014 ECONOMIA E LAVORO...

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6 NOVEMBRE 2014 26 ECONOMIA E LAVORO TECNOLOGIE / Opportunità della stampa 3D Le tre dimensioni del futuro sono già nel nostro presente Fabio Sarti, di Cassetta Group, fa il punto su questa tecnologia in evoluzione che cambierà molte cose nella vita delle imprese e di tutti noi. Svariati i campi di applicazione e le opportunità. Bologna. «La stampa 3D per il mondo enterprise» è il titolo di un convegno che si è svolto martedì 28 ottobre a cui hanno preso par- te un centinaio fra imprenditori, tecnici e docenti universitari. Sul palco si sono alternati relatori di varie estrazioni, che hanno rac- contato casi reali e offerto dati e conoscenze per meglio compren- dere le opportunità di questa tec- nologia, che sta avendo un forte impulso, principalmente grazie alle richieste di settori trainanti quali l’aerospaziale, l’automobile e il medicale. All’evento era presente, con uno stand, anche l’imolese Casset- ta Group. «Lo scenario globale della manifattura sta cambiando - spiega Fabio Sarti, presidente di Cassetta Solutions Service, all’indomani del convegno -. Stia- mo passando dalla produzione di grandi volumi fatti da un numero limitato di articoli a un’epoca di produzioni personalizzate, speci- fiche, a volumi ridotti o ridottissi- mi, però ripetuti con maggior fre- quenza. Un’epoca in cui a reggere il mercato saranno le imprese che oltre a fornire prodotti sapranno risolvere i problemi ai clienti. Le parole chiave sono quindi: flessi- bilità, piccole serie e soluzioni». La stampa 3D è una tecno- logia che avrà un futuro in questa nuova epoca? Oppure si tratta di una moda, di una bolla di sapone? «Il Gruppo Cassetta è nato a Imo- la come software house nel 1981 e nello scorrere del tempo abbia- mo sempre accompagnato l’evo- luzione tecnologica. Abbiamo vi- sto come le tecnologie veramente utili si sviluppano mentre altre, passata la moda del momento, vengono abbandonate. Oggi sia- mo attenti al mondo della stampa 3D perché è in costante evoluzio- ne. Non è l’unica tecnologia che sta vivendo una fase importante di sviluppo, ovviamente, ma cer- to è quella più affine alla cultura manifatturiera e della subforni- tura che caratterizza nostro terri- torio. Non a caso si parla sempre più spesso di “artigiani digitali”». Faccia qualche esempio. «La stampa 3D è facilmente inse- ribile in un processo produttivo o di progettazione di aziende di tut- te le dimensioni, dallo studio del progettista alla piccola impresa fino al grande gruppo industriale ed è applicabile a diversi ambiti. A cominciare dalla prototipazio- ne, ambito in cui questa tecnolo- gia è nota e utilizzata dagli anni Novanta, fino alla produzione di prodotti finiti, parti di ricambio, modellistica per fonderie, l’ar- chitettura, il design, l’arte orafa, il medicale e persino l’alimenta- re. La stampa 3D si presta alla creazione di forme impensabili da ottenere con lavorazioni tra- dizionali. Si possono lavorare materiali plastici o anche metalli e leghe speciali. E si possono ot- tenere finiture molto speciali, con porosità che possono integrarsi bene con le ossa umane, come ben sanno coloro che stanno già realizzando impianti dell’an- ca. L’Italia è leader mondiale in questa tecnologia e si stanno già sviluppando soluzioni molto pre- cise per il ginocchio, con apposite dime personalizzate sul paziente, grazie alle quali aumenta la pre- cisione del chirurgo e si possono ridurre o azzerare i rischi a cui oggi si espone chi necessita di tali interventi». Sull’argomento stampa 3D si dice di tutto e di più. Addirit- tura si dice che ti puoi costru- ire la casa. «Magari una casa intera no, ma un architetto può presentare al cliente il modello della nuova abi- tazione, anche arredata, anziché una normale planimetria. Poi, una volta approvato, il disegno utilizzato per la stampa può esse- re ridimensionato e diventare un disegno per il cantiere». Ma un architetto, un progetti- sta, una piccola azienda pos- sono permettersi questa tec- nologia? «Il costo delle stampanti varia dai mille euro ai tre milioni. Certa- mente per un utilizzo professio- nale si parla di decine di migliaia di euro ma, a parte che i prezzi sono destinati a scendere, il bello di questa tecnologia è che è pos- sibile utilizzarla anche senza inve- stire nel macchinario di stampa. Basta saper utilizzare un buon software Cad 3D ed eventual- mente uno scanner 3D, che serve per ricopiare una forma esisten- te. Dopodiché si trasmette il file a un centro di stampa, ovunque nel mondo, e il gioco è fatto. In questo modo si possono inviare prototipi o piccole produzioni an- che all’estero, abbattendo i costi di trasporto e di dogana e, in certi casi, anche di produzione. Quello dei service di stampa 3D può es- sere una nuova forma di business, in effetti». Ma quanto tempo dovremo attendere ancora prima di ve- dere questa tecnologia davve- ro diffusa? «Le previsioni parlano di uno svi- luppo importante nei prossimi sei anni». r.m. s TECNOLOGIE / E’ imolese la nuova suite Play, all’azienda basta un click per gestire impresa e clienti Imola . E’ stato presentato all’evento dedicato alla stampa 3D, per la gestione dei materiali consumabili e del cliente. Si chiama «Play» ed è una suite di programmi composto da diversi moduli per le attività ammini- strative e gestionali, commercia- li, post-vendita e di assistenza al cliente. Play è software tutto on- line (non occorre installarlo nel Pc) ideato e sviluppato a Imola, dall’equipe di programmatori di Cassetta Solutions, sulla base di un’esperienza quarantennale a stretto contatto con le aziende. «Un cliente soddisfatto è un cliente affezionato - commenta Stefano Spagnesi, responsabile commerciale del gruppo imo- lese -. Con il nostro software multifunzionale, che ha davvero un’interfaccia grafica pulita e di facile comprensione, l’azienda riesce a dare risposte veloci e utili ai propri clienti e questo da un lato permette di essere più efficaci sul mercato e dall’altro di migliorare i propri flussi di lavoro interni aumentando la produttività». Una cosa che salta all’occhio, an- che dei più inesperti, è la sempli- cità d’uso delle varie schermate che si succedono cliccando sui pulsanti del software, recente- mente aggiornato. L’utilizzo di Play è facile da apprendere e il Gruppo Cassetta offre per questo un corso di formazione gratuito, grazie ad un accordo con For- mart. «Abbiamo pensato al nuovo volto del programma - racconta Federica Cassetta, responsabile della divisione software -, proprio in modo che ogni nostro cliente possa configurarlo come meglio crede. Ogni pannello può essere personalizzato per utente o per gruppi di lavoro e le funzioni maggiormente utilizzate possono essere organizzate in modo da essere raggiungibili in modo più rapido e efficace». Ad esempio gli agenti commerciali possono consultare velocemente tutte le informazioni relative alle loro vendite, così da essere sempre aggiornati sui clienti e le loro esigenze, e inoltre possono con- dividere i dati con i colleghi in modo da pianificare le strategie per il futuro. La parola d’ordine, in questo caso, è proprio con- divisione: ogni trattativa, con i suoi documenti allegati e con le note del commerciale, entra in un grande archivio a cui tutti possono accedere per verificare l’andamento della vendita. Tutto questo reso ancora più agile dal fatto che il pannello Crm della suite, che rappresenta la gestione delle relazioni con il cliente, ha una versione anche per i tablet o gli smartphone ed è quindi sempre in tasca dell’agente. «Con Play i documenti di vendita sono prodotti automaticamente - rac- conta Federica Cassetta - e sono subito pronti per l’invio al cliente. Nei fatti il nostro software aiuta l’azienda a creare un modello per rendere più semplici i flussi inter- ni, in modo che ogni passaggio e trasformazione dell’informazio- ne sia tracciato e funzionale”». Una volta chiusa la vendita si passa alla fase della lavorazione e anche in questo caso Play è utile a controllare e verificare che ogni passaggio sia svilup- pato al meglio. «La pagina della commessa acquisita - prosegue Federica Cassetta - permette agli operatori di seguire lo stato di avanzamento dei materiali e delle lavorazioni e riepilogare i costi relativi. Anche in questo caso, così come per la parte del contatto col cliente e della ven- dita, tutti i dati vengono raccolti nell’archivio e presentati in modo chiaro, comprensivo e analitico. Gli stessi dati si possono poi confrontare con quelli relativi ad altre lavorazioni o periodi». Se l’azienda offre un servizio di manutenzione o di controllo post-vendita, il software Play viene in aiuto con un modulo applicativo che permette di seguire passo dopo passo l’in- tervento dei tecnici, così che il cliente sia soddisfatto in tempi rapidi e con la giusta soluzione. «Al ricevimento della telefonata - spiega Stefano Spagnesi - l’ope- ratore può rapidamente aprire il “ticket” del servizio e raccogliere le segnalazioni relative al guasto o all’intervento. Contestualmente, grazie alla schermata multifun- zione, può inviare una mail di conferma al cliente con il numero di tracciamento della richiesta ed una mail informativa al tecnico al quale è stata assegnata». DA SINISTRA: FABIO SARTI, FEDERICA CASSETTA E DANIELA ZAPPI. A FIANCO E SOTTO: OGGETTI REALIZZATI CON LA STAMPA 3D.

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6 NOVEMBRE 201426 ECONOMIA E LAVOROTECNOLOGIE / Opportunità della stampa 3D

Le tre dimensioni del futuro sono già nel nostro presenteFabio Sarti, di Cassetta Group, fa il punto su questa tecnologia in evoluzione che cambierà molte cose nella vita delle imprese e di tutti noi. Svariati i campi di applicazione e le opportunità.

Bologna. «La stampa 3D per il mondo enterprise» è il titolo di un convegno che si è svolto martedì 28 ottobre a cui hanno preso par-te un centinaio fra imprenditori, tecnici e docenti universitari. Sul palco si sono alternati relatori di varie estrazioni, che hanno rac-contato casi reali e offerto dati e conoscenze per meglio compren-dere le opportunità di questa tec-nologia, che sta avendo un forte impulso, principalmente grazie alle richieste di settori trainanti quali l’aerospaziale, l’automobile e il medicale.All’evento era presente, con uno stand, anche l’imolese Casset-ta Group. «Lo scenario globale della manifattura sta cambiando - spiega Fabio Sarti, presidente di Cassetta Solutions Service, all’indomani del convegno -. Stia-mo passando dalla produzione di grandi volumi fatti da un numero limitato di articoli a un’epoca di produzioni personalizzate, speci-fiche, a volumi ridotti o ridottissi-mi, però ripetuti con maggior fre-quenza. Un’epoca in cui a reggere il mercato saranno le imprese che oltre a fornire prodotti sapranno risolvere i problemi ai clienti. Le parole chiave sono quindi: flessi-bilità, piccole serie e soluzioni».La stampa 3D è una tecno-logia che avrà un futuro in questa nuova epoca? Oppure si tratta di una moda, di una bolla di sapone?«Il Gruppo Cassetta è nato a Imo-la come software house nel 1981 e nello scorrere del tempo abbia-mo sempre accompagnato l’evo-luzione tecnologica. Abbiamo vi-sto come le tecnologie veramente utili si sviluppano mentre altre, passata la moda del momento, vengono abbandonate. Oggi sia-mo attenti al mondo della stampa 3D perché è in costante evoluzio-ne. Non è l’unica tecnologia che sta vivendo una fase importante di sviluppo, ovviamente, ma cer-to è quella più affine alla cultura manifatturiera e della subforni-

tura che caratterizza nostro terri-torio. Non a caso si parla sempre più spesso di “artigiani digitali”».Faccia qualche esempio.«La stampa 3D è facilmente inse-ribile in un processo produttivo o di progettazione di aziende di tut-te le dimensioni, dallo studio del progettista alla piccola impresa fino al grande gruppo industriale ed è applicabile a diversi ambiti. A cominciare dalla prototipazio-ne, ambito in cui questa tecnolo-gia è nota e utilizzata dagli anni

Novanta, fino alla produzione di prodotti finiti, parti di ricambio, modellistica per fonderie, l’ar-chitettura, il design, l’arte orafa, il medicale e persino l’alimenta-re. La stampa 3D si presta alla creazione di forme impensabili da ottenere con lavorazioni tra-dizionali. Si possono lavorare materiali plastici o anche metalli e leghe speciali. E si possono ot-tenere finiture molto speciali, con porosità che possono integrarsi bene con le ossa umane, come

ben sanno coloro che stanno già realizzando impianti dell’an-ca. L’Italia è leader mondiale in questa tecnologia e si stanno già sviluppando soluzioni molto pre-cise per il ginocchio, con apposite dime personalizzate sul paziente, grazie alle quali aumenta la pre-cisione del chirurgo e si possono ridurre o azzerare i rischi a cui oggi si espone chi necessita di tali interventi».Sull’argomento stampa 3D si dice di tutto e di più. Addirit-

tura si dice che ti puoi costru-ire la casa.«Magari una casa intera no, ma un architetto può presentare al cliente il modello della nuova abi-tazione, anche arredata, anziché una normale planimetria. Poi, una volta approvato, il disegno utilizzato per la stampa può esse-re ridimensionato e diventare un disegno per il cantiere».Ma un architetto, un progetti-sta, una piccola azienda pos-sono permettersi questa tec-nologia?«Il costo delle stampanti varia dai mille euro ai tre milioni. Certa-mente per un utilizzo professio-nale si parla di decine di migliaia di euro ma, a parte che i prezzi sono destinati a scendere, il bello di questa tecnologia è che è pos-sibile utilizzarla anche senza inve-stire nel macchinario di stampa. Basta saper utilizzare un buon software Cad 3D ed eventual-mente uno scanner 3D, che serve per ricopiare una forma esisten-te. Dopodiché si trasmette il file a un centro di stampa, ovunque nel mondo, e il gioco è fatto. In questo modo si possono inviare prototipi o piccole produzioni an-che all’estero, abbattendo i costi di trasporto e di dogana e, in certi casi, anche di produzione. Quello dei service di stampa 3D può es-sere una nuova forma di business, in effetti».Ma quanto tempo dovremo attendere ancora prima di ve-dere questa tecnologia davve-ro diffusa?«Le previsioni parlano di uno svi-luppo importante nei prossimi sei anni».

r.m. s

TECNOLOGIE / E’ imolese la nuova suite

Play, all’azienda basta un clickper gestire impresa e clienti

Imola. E’ stato presentato all’evento dedicato alla stampa 3D, per la gestione dei materiali consumabili e del cliente. Si chiama «Play» ed è una suite di programmi composto da diversi moduli per le attività ammini-strative e gestionali, commercia-li, post-vendita e di assistenza al cliente. Play è software tutto on-line (non occorre installarlo nel Pc) ideato e sviluppato a Imola, dall’equipe di programmatori di Cassetta Solutions, sulla base di un’esperienza quarantennale a stretto contatto con le aziende. «Un cliente soddisfatto è un cliente affezionato - commenta Stefano Spagnesi, responsabile commerciale del gruppo imo-lese -. Con il nostro software multifunzionale, che ha davvero un’interfaccia grafica pulita e di facile comprensione, l’azienda riesce a dare risposte veloci e utili ai propri clienti e questo da un lato permette di essere più efficaci sul mercato e dall’altro di migliorare i propri flussi di lavoro interni aumentando la produttività».

Una cosa che salta all’occhio, an-che dei più inesperti, è la sempli-cità d’uso delle varie schermate che si succedono cliccando sui pulsanti del software, recente-mente aggiornato. L’utilizzo di Play è facile da apprendere e il Gruppo Cassetta offre per questo un corso di formazione gratuito, grazie ad un accordo con For-mart. «Abbiamo pensato al nuovo volto del programma - racconta Federica Cassetta, responsabile della divisione software -, proprio in modo che ogni nostro cliente possa configurarlo come meglio crede. Ogni pannello può essere personalizzato per utente o per gruppi di lavoro e le funzioni maggiormente utilizzate possono essere organizzate in modo da essere raggiungibili in modo più

rapido e efficace». Ad esempio gli agenti commerciali possono consultare velocemente tutte le informazioni relative alle loro vendite, così da essere sempre aggiornati sui clienti e le loro esigenze, e inoltre possono con-dividere i dati con i colleghi in modo da pianificare le strategie per il futuro. La parola d’ordine, in questo caso, è proprio con-divisione: ogni trattativa, con i suoi documenti allegati e con le note del commerciale, entra in un grande archivio a cui tutti possono accedere per verificare l’andamento della vendita. Tutto questo reso ancora più agile dal fatto che il pannello Crm della suite, che rappresenta la gestione delle relazioni con il cliente, ha una versione anche per i tablet

o gli smartphone ed è quindi sempre in tasca dell’agente. «Con Play i documenti di vendita sono prodotti automaticamente - rac-conta Federica Cassetta - e sono subito pronti per l’invio al cliente. Nei fatti il nostro software aiuta l’azienda a creare un modello per rendere più semplici i flussi inter-ni, in modo che ogni passaggio e trasformazione dell’informazio-ne sia tracciato e funzionale”».Una volta chiusa la vendita si passa alla fase della lavorazione e anche in questo caso Play è utile a controllare e verificare che ogni passaggio sia svilup-pato al meglio. «La pagina della commessa acquisita - prosegue Federica Cassetta - permette agli operatori di seguire lo stato di avanzamento dei materiali e

delle lavorazioni e riepilogare i costi relativi. Anche in questo caso, così come per la parte del contatto col cliente e della ven-dita, tutti i dati vengono raccolti nell’archivio e presentati in modo chiaro, comprensivo e analitico. Gli stessi dati si possono poi confrontare con quelli relativi ad altre lavorazioni o periodi».Se l’azienda offre un servizio di manutenzione o di controllo post-vendita, il software Play viene in aiuto con un modulo applicativo che permette di seguire passo dopo passo l’in-tervento dei tecnici, così che il cliente sia soddisfatto in tempi rapidi e con la giusta soluzione. «Al ricevimento della telefonata - spiega Stefano Spagnesi - l’ope-ratore può rapidamente aprire il “ticket”  del servizio e raccogliere le segnalazioni relative al guasto o all’intervento. Contestualmente, grazie alla schermata multifun-zione, può inviare una mail di conferma al cliente con il numero di tracciamento della richiesta ed una mail informativa al tecnico al quale è stata assegnata».

DA SINISTRA: FABIO SARTI, FEDERICA CASSETTA E DANIELA ZAPPI.A FIANCO E SOTTO: OGGETTI REALIZZATI CON LA STAMPA 3D.