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Tutte le ragioni per essere ottimisti Andreas Schmid di Mercedes-Benz Italia Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI 5,00 I L M ONDO DEI TRASPORTI Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIII - N. 216 - GENNAIO/FEBBRAIO 2013 Paolo Altieri TORINO - Alla fine, dopo che Sergio Mar- chionne ha voluto chiamare Alfredo Alta- villa tra i suoi più stretti collaboratori per seguire le vicende dell’auto in Europa, alla guida dell’Iveco è stato nominato Lorenzo Sistino, manager di grandissima professio- nalità e di ricca e vasta esperienza. Chi è Lorenzo Sistino, che Il Mondo dei Traspor- ti oltretutto nel 2010 ha eletto come “Per- sonaggio dell’Anno”? Il nuovo timoniere di Iveco, decimo nella storia dell’azienda torinese da quando è stata fondata nel 1975, è nato a Torino nel 1962 ed è laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Torino. Ha iniziato la sua esperienza professionale alla Grimaldi Immobiliare nel 1980, dove è rimasto due anni, per poi passare alla Carrozzeria Ber- tone. Nel 1987 è entrato in Fiat, alla Dire- zione Marketing e Commerciale, ricopren- do poi cariche sempre più importanti. Ini- zialmente, per il Mercato Italia: come re- sponsabile di Zona Fiat e poi come respon- sabile delle iniziative di marketing per il marchio Lancia, quindi di Vendite e Azien- de/Clientela Speciale per i marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo e, dal 1993, dei Vei- coli Commerciali. Proprio nella veste di Responsabile Vei- Completato il team manageriale con l’obiettivo di consolidare l’integrazione tra Fiat Industrial e CNG Global Lorenzo Sistino a capo di Iveco MANAGER DI GRANDISSIMA PROFESSIONALITÀ E CON UNA RICCA ESPERIENZA ALLE SPALLE, SISTINO È IL DECIMO TIMONIERE DA QUANDO IVECO È STATA FONDATA NEL 1975. Alla guida di Renault Trucks Italia Stefano Ciccone nuovo timoniere A pagina 4 SOSTITUISCE GINO COSTA CHE HA AMMINISTRATO LA FILIALE ITALIANA DELLA LOSANGA DAL 2009. NATO A TORINO NEL 1969, CICCONE VANTA UNA LUNGA CARRIERA INTERNAZIONALE. BOLOGNA - Il Motor Show di Bologna, luogo privilegiato di incontro-confronto tra tutti gli operatori del settore automotive, ci ha offerto l’occasione di intervistare un ma- nager di punta della Mercedes-Benz Italia, per la precisione il Direttore generale Veicoli Industriali e Commerciali della filiale italia- na del costruttore tedesco. Andreas Schmid fa il punto del mercato truck in Italia. Prudenza per il futuro nonostante le certezze Paolo Starace di Daf Veicoli Industriali A pagina 6 ASSAGO - Crisi o non crisi i risultati finanziari di Paccar, gruppo americano che controlla tra le altre società anche Daf Trucks, sono una certez- za: per il settantatreesimo anno consecutivo si parla di un bilancio in attivo, con un incremento del fatturato che ha toccato il 13 per cento, arri- vando a 13.050 milioni di dollari. Ne parliamo con il numero uno della filiale italiana del co- struttore olandese. Truck 33 amplia la rete italiana del Leone Nuovo partner Man in Calabria A pagina 22 RENDE - Ci vuole coraggio oggi per avviare una concessionaria di veicoli industriali. O forse è il momento più adatto, visto che la concorrenza va progressivamente scemando. In realtà più che di calcoli nel caso della Truck 33 di Rende, l’ultimo dealer aggiuntosi alla rete Man, si parla di passione, di quella sincera che traspare dalle parole di Andrea Carbone. Giovanni Lo Bianco Amministratore delegato Sostituisce Lazzoni in Volvo Trucks Italia ZINGONIA - Cambio della guardia in Volvo Trucks Italia. Dal 1° feb- braio Giovanni Lo Bian- co assumerà la carica di Amministratore delega- to. Sostituisce Marco Lazzoni (nella foto) che diventa Vice President Sales Area Great East Europe di Volvo Trucks. Bruno Beccaria (1975 – 1979) Jacques Vandamme (1979 – 1980) Giorgio Manina (1980 – 1984) Giorgio Garuzzo (1984 – 1990) Giancarlo Boschetti (1990 – 2002) Michel De Alambert (2002 – 2004) Josè Maria Alapon (2004 – 2005) Paolo Monferino (2005 – 2010) Alfredo Altavilla (2010 – 2012) Lorenzo Sistino (2013) COSÌ AL VERTICE IVECO DAL 1975 coli Commerciali/RAC/Usato Mercato Ita- lia, dal 1997 si è occupato dello sviluppo del nuovo ente usato e del lancio del pro- gramma Autoexpert, anche in ambito euro- peo. Dopo aver assunto nel 2002 la re- sponsabilità di Vendite e Marketing del brand Veicoli Commerciali, nel 2004 gli è stata affidata la gestione di Brand & Com- mercial Light e, da luglio 2005, anche quella delle vendite del brand Fiat. Alla fine del 2006 è stato nominato responsabi- le di New Holland Agriculture e Ammini- stratore delegato della New Holland Agri- cultural Equipment Spa. Nel 2007 è diven- tato Amministratore delegato di Fiat Auto- mobiles e l’anno seguente anche di Fiat Professional. Dal gennaio del 2009 ha assunto anche la responsabilità delle Vendite Europa per i quattro brand Alfa Romeo, Fiat, Fiat Pro- fessional e Lancia. Dal successivo mese di agosto è anche Senior Vice President della direzione Fleet & Used Cars e un mese do- po, in settembre, anche membro del Group Executive Council di Fiat Spa. Da settem- bre 2010 ha assunto la responsabilità della funzione International Operations mante- nendo la responsabilità del brand Fiat Pro- fessional. Altra nomina importante è stata quella di Oddone Incisa, in Fiat dal 1997, a President Financial Services. Sergio Mar- chionne, Presidente del Consiglio di ammi- nistrazione di Fiat Industrial e CNH, ha di- chiarato: “È con piacere che dò il benvenu- to nel Group Executive Council a Lorenzo Sistino e Oddone Incisa. Sono entrambi leader rispettati e di qualità, che daranno un contributo importante nel costruire per Fiat Industrial un futuro da gruppo multi- nazionale nel settore dei capital goods”. Un fatto è certo: sotto la guida di Loren- zo Sistino, già artefice dei successi dei Vei- coli Commerciali Fiat nel mondo, Iveco si accinge a registrare una importante svolta con obiettivi ben precisi, offrire alla clien- tela prodotti e servizi di ulteriore qualità e rafforzare ancor più le sue posizioni nel mondo. Altieri a pagina 3 Sarà presentato in aprile al Bauma Arocs lo specialista del cava-cantiere NUMERI STELLARI PER IL NUOVO CAMPIONE MERCEDES-BENZ: 16 LIVELLI DI POTENZA, CAMBIO POWERSHIFT3, 7 CABINE DI GUIDA IN 14 VARIANTI E 2 VERSIONI SPECIALI. Basilico a pagina 8

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Tutte le ragioniper essere ottimisti

Andreas Schmid di Mercedes-Benz Italia

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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

€ 5,00

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIII - N. 216 - GENNAIO/FEBBRAIO 2013

Paolo Altieri

TORINO - Alla fine, dopo che Sergio Mar-chionne ha voluto chiamare Alfredo Alta-villa tra i suoi più stretti collaboratori perseguire le vicende dell’auto in Europa, allaguida dell’Iveco è stato nominato LorenzoSistino, manager di grandissima professio-nalità e di ricca e vasta esperienza. Chi èLorenzo Sistino, che Il Mondo dei Traspor-ti oltretutto nel 2010 ha eletto come “Per-sonaggio dell’Anno”?

Il nuovo timoniere di Iveco, decimonella storia dell’azienda torinese da quandoè stata fondata nel 1975, è nato a Torino nel1962 ed è laureato in Scienze Politichepresso l’Università di Torino. Ha iniziato lasua esperienza professionale alla GrimaldiImmobiliare nel 1980, dove è rimasto dueanni, per poi passare alla Carrozzeria Ber-tone. Nel 1987 è entrato in Fiat, alla Dire-zione Marketing e Commerciale, ricopren-do poi cariche sempre più importanti. Ini-zialmente, per il Mercato Italia: come re-sponsabile di Zona Fiat e poi come respon-sabile delle iniziative di marketing per ilmarchio Lancia, quindi di Vendite e Azien-de/Clientela Speciale per i marchi Fiat,Lancia e Alfa Romeo e, dal 1993, dei Vei-coli Commerciali.

Proprio nella veste di Responsabile Vei-

Completato il team manageriale con l’obiettivo di consolidare l’integrazione tra Fiat Industrial e CNG Global

Lorenzo Sistino a capo di IvecoMANAGER DI GRANDISSIMA PROFESSIONALITÀ E CON UNA RICCA ESPERIENZA ALLE SPALLE, SISTINO È IL

DECIMO TIMONIERE DA QUANDO IVECO È STATA FONDATA NEL 1975.

Alla guida di Renault Trucks Italia

Stefano Cicconenuovo timoniere

A pagina 4

SOSTITUISCE GINO COSTA CHE HA AMMINISTRATO

LA FILIALE ITALIANA DELLA LOSANGA DAL 2009.NATO A TORINO NEL 1969, CICCONE VANTA UNA

LUNGA CARRIERA INTERNAZIONALE.

BOLOGNA - Il Motor Show di Bologna,luogo privilegiato di incontro-confronto tratutti gli operatori del settore automotive, ciha offerto l’occasione di in tervistare un ma-nager di pun ta della Mercedes-Benz Italia,per la precisione il Direttore generale VeicoliIndustriali e Commerciali della filiale italia-na del costruttore tedesco. Andreas Schmidfa il punto del mercato truck in Italia.

Prudenza per il futurononostante le certezze

Paolo Starace di Daf Veicoli Industriali

A pagina 6

ASSAGO - Crisi o non crisi i risultati finanziaridi Paccar, gruppo americano che controlla tra lealtre società anche Daf Trucks, sono una certez-za: per il settantatreesimo anno consecutivo siparla di un bilancio in attivo, con un incrementodel fatturato che ha toccato il 13 per cento, arri-vando a 13.050 milioni di dollari. Ne parliamocon il numero uno della filiale italiana del co-struttore olandese.

Truck 33 amplia larete italiana del Leone

Nuovo partner Man in Calabria

A pagina 22

RENDE - Ci vuole coraggio oggi per avviareuna concessionaria di veicoli industriali. Oforse è il momento più adatto, visto che laconcorrenza va progressivamente scemando.In realtà più che di calcoli nel caso dellaTruck 33 di Rende, l’ultimo dea ler aggiuntosialla rete Man, si parla di passione, di quellasin cera che traspare dalle parole di AndreaCarbone.

Giovanni Lo BiancoAmministratore delegato

Sostituisce Lazzoni in Volvo Trucks Italia

ZINGONIA - Cambiodella guardia in VolvoTrucks Italia. Dal 1° feb-braio Giovanni Lo Bian-co assumerà la carica diAmministratore delega-to. Sostituisce MarcoLazzoni (nella foto) chediventa Vice PresidentSales Area Great EastEurope di Volvo Trucks.

Bruno Beccaria (1975 – 1979)Jacques Vandamme (1979 – 1980)Giorgio Manina (1980 – 1984)Giorgio Garuzzo (1984 – 1990)Giancarlo Boschetti (1990 – 2002)Michel De Alambert (2002 – 2004)Josè Maria Alapon (2004 – 2005)Paolo Monferino (2005 – 2010)Alfredo Altavilla (2010 – 2012)Lorenzo Sistino (2013)

COSÌ AL VERTICE IVECO DAL 1975coli Commerciali/RAC/Usato Mercato Ita-lia, dal 1997 si è occupato dello sviluppodel nuovo ente usato e del lancio del pro-gramma Autoexpert, anche in ambito euro-peo. Dopo aver assunto nel 2002 la re-sponsabilità di Vendite e Marketing delbrand Veicoli Commerciali, nel 2004 gli èstata affidata la gestione di Brand & Com-mercial Light e, da luglio 2005, anchequella delle vendite del brand Fiat. Allafine del 2006 è stato nominato responsabi-le di New Holland Agriculture e Ammini-stratore delegato della New Holland Agri-cultural Equipment Spa. Nel 2007 è diven-tato Amministratore delegato di Fiat Auto-mobiles e l’anno seguente anche di FiatProfessional.

Dal gennaio del 2009 ha assunto anchela responsabilità delle Vendite Europa per iquattro brand Alfa Romeo, Fiat, Fiat Pro-fessional e Lancia. Dal successivo mese diagosto è anche Senior Vice President delladirezione Fleet & Used Cars e un mese do -po, in settembre, anche membro del GroupExecutive Council di Fiat Spa. Da settem-bre 2010 ha assunto la responsabilità dellafunzione International Operations mante-nendo la responsabilità del brand Fiat Pro-fessional. Altra nomina importante è stataquella di Oddone Incisa, in Fiat dal 1997, aPresident Financial Services. Sergio Mar-

chionne, Presidente del Consiglio di ammi-nistrazione di Fiat Industrial e CNH, ha di-chiarato: “È con piacere che dò il benvenu-to nel Group Executive Council a LorenzoSistino e Oddone Incisa. Sono entrambileader rispettati e di qualità, che darannoun contributo importante nel costruire perFiat Industrial un futuro da gruppo multi-nazionale nel settore dei capital goods”.

Un fatto è certo: sotto la guida di Loren-zo Sistino, già artefice dei successi dei Vei-coli Commerciali Fiat nel mondo, Iveco siaccinge a registrare una importante svoltacon obiettivi ben precisi, offrire alla clien-tela prodotti e servizi di ulteriore qualità erafforzare ancor più le sue posizioni nelmondo.

Altieri a pagina 3

Sarà presentato in aprile al Bauma

Arocs lo specialistadel cava-cantiereNUMERI STELLARI PER IL NUOVO CAMPIONE

MERCEDES-BENZ: 16 LIVELLI DI POTENZA,CAMBIO POWERSHIFT3, 7 CABINE DI GUIDA IN

14 VARIANTI E 2 VERSIONI SPECIALI.

Basilico a pagina 8

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delle officine viene usato ancheun tablet per compilare l’ordinedi lavoro completo attorno alcliente. Entro la fine del 2013sarà una prassi operativa su tuttala rete di assistenza.

Ecco, è questa l’eredità cheGi no Costa lascia a Stefano Cic- cone. Che sembra avere tut te lequalità e tutta la determinazioneper puntare a traguardi ancorapiù ambiziosi. Soprattutto sel’andamento del mercato dovesseregistrare un minimo di ripresache tutti si augurano.

officina interna. È stato creato unteam di cinque persone, che ope-rano dal 2010 a supporto dei Di-stributori Autorizzati e che hannoconsentito un fatturato ricambiaggiuntivo del 5 per cento. Al-trettanto efficace si sta rivelandola metodologia atta a standardiz-zare il processo di accettazionedel cliente in officina, attraversouna procedura rapida e una pro-mozione di operazioni di manu-tenzione preventiva, il tutto fina-lizzato alla migliore soddisfazio-ne del cliente. Oggi nella metà

te. Piccolo passo indietro (-0,7per cento rispetto al 2011) nelsegmento delle 3,5 tonnellate,quel lo del Master, dove però laquota si è mantenuta sul 6 percento”

Una particolare soddisfazioneha manifestato l’Ammini stra to reunico in partenza per i risultaticonseguiti dal “Programma Opti-fuel” con i suoi corsi di forma-zione, finalizzati alla migliore epiù accorta guida per risparmiarecarburante e di conseguenzaanche emissioni, che ha vistocoinvolti autisti di ben 42 azien-de con 1.584 veicoli. “Il pro-gramma Optifuel - ha sottolinea-to Gino Costa - ha dimostratoche si può ottenere un guadagnomedio di carburante del 9,1 percento, garantendo al le aziende unrisparmio medio per veicolo di4.980 euro l’an no. Nello Chal-lenge Op tifuel disputato in Spa-gna a Siviglia per eleggere il mi-glior autista di Europa. Tre fina-listi i ta liani si siano piazzati alquinto, sesto e nono posto dellaclas sifica assoluta: ciò confermal’ot tima preparazione che i de modrive di Renault Trucks han nosaputo trasferire con i cor si diformazione”

Il successo di Renault Trucksè dovuto anche alla politica di ra-zionalizzazione della rete, chenel 2012 ha registrato una grandeaccelerazione, con l’inaugurazio-ne di numerose nuo ve e impor-tanti strutture sia per la venditasia per l’assi sten za, che oggiconta complessivamente ben 130punti. “Sono entrati nella nostraorganizzazione - ha proseguitoCosta - nuovi o pe ratori mentrealtri hanno fatto investimenti im-portanti. In un periodo così lungodi crisi disporre di partner chehanno il co raggio di investire, si-gnifica che credono nel marchioRenault Trucks, che hanno fidu-cia nel lavoro e nei loro clienti eche vogliono essere pronti perquando arriverà la ripresa delmercato”.

Un altro importante lavoro èquello fatto sulla forza venditanazionale Renault Trucks per in-dividuare aree di miglioramento,in linea con la strategia di vici-nanza al cliente, per offrire solu-zioni che ne incrementino la pro-pria redditività. “Il nostro vendi-tore - ha spiegato - deve esseresempre più un vero e proprioconsulente del cliente, dotatodella migliore competenza peroffrire al cliente soluzioni di tra-sporto su misura per la sua attivi-tà ma anche per offrirgli tutti glistrumenti con i quali garantirsi lamigliore redditività. Di qui l’im-portanza che il venditore abbiauna grande capacità di ascoltoper meglio com prendere i biso-gni del clien te, per poter offrirela soluzione più idonea in termi-ni di pro dotto e servizi”.

Anche nel settore dei ricambisi è fatto e si sta facendo un lavo-ro in profondità, grazie soprattut-to alla figura dei consulenti com-merciali per promuovere la qua-lità del ricambio originale pressoofficine indipendenti e flotte con

Paolo Altieri

PERO - È il destino professionaledei manager delle grandi aziendeinternazionali, soprattutto quelli,i più preparati e talvolta anche ipiù ambiziosi, che fin dall’iniziodella carriera vengono inviati apresiedere i con fini dei vari im-peri. Il destino è quello di raffor-zare, difendere e mantenere laposizione di un presidio per poipassare, do po tre/quattro anni, inun al tro presidio a svolgere lostesso compito ma in condizioninettamente differenti quanto acultura, lingua, abitudini e ancheo biet tivi da raggiungere. È il ca -so di due manager di RenaultTrucks: con l’inizio dell’an nouno ha fatto le valige per trasfe-rirsi dall’Italia in Gran Bretagna,l’altro ha abbandonato Bulgaria eSerbia per approdare in Italia.Stiamo parlando di Gi no Costa edi Stefano Ciccone. Il primo la-scia nelle mani di Ste fano Cicco-ne la carica di Am ministratoreunico di Renault Trucks Italiaper assumere identico incarico inRenault Trucks UK. Dei due ilpiù contento è senz’altro StefanoCiccone in quanto, dopo tantianni pas sati all’estero, ritorna fi-nalmente nel suo Paese in un am-biente sicuramente familiare do -ve potrà mettere facilmente afrutto tutta l’esperienza maturatafinora.

C’è stato lo scambio dellecon segne, poco prima di Natale,tra i due “personaggi”. Costa an-cora nei panni del padrone dicasa e che pertanto ha volutoqua si un testamento a suggellodei suoi 3 anni e mezzo trascorsiin Italia al timone di RenaultTrucks. “Sapete bene - ha sottoli-neato - che proprio nel 2009,quando in estate sono arrivato inItalia, la crisi anche del mercatodei trucks è entrata in pie na viru-lenza. Quell’anno si so no vendu-ti appena 16.163 veicoli con pesooltre le 6 tonnellate contro i31.666 dell’anno precedente. Ela situazione purtroppo non ècambiata negli an ni seguenti,anzi è peggiorata, vi sto che nel2010 si sono contati 16.806 vei-coli, nel 2011 le vendite del mer-cato italiano ol tre le 6 tonnellatesono salite ap pena a 17.513 perprecipitare nel 2012 a 13.000unità”.

Quale la realtà di RenaultTrucks Italia che Guido Costa la- scia nelle mani di Stefano Cic co-ne? “A fine 2012 - ha spiegatoCosta - Renault Trucks in Italiavanta una quota nel segmentooltre le 6 tonnellate del 9,8 percento. Il risultato finale dell’annoregistra un incremento dello 0,4per cento rispetto al 2011. En-trando più nello specifico, Re-nault Trucks chiude il 2012 conun incremento dello 0,5 percento nel segmento da 6 a 16tonnellate, dove realizza ancheuna quota del 6 per cento. Incre-mento an che dello 0,4 per centonel segmento oltre le 16 tonnel-late ma con una quota del 10,8per cen to, che va giudicata estre-mamente positiva e soddisfacen-

3PROTAGONISTI N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

RENAULT TRUCKS / Cambio della guardia al vertice della società con sede a Pero

Stefano Ciccone nuovo timonierePRENDE IL POSTO COME AMMINISTRATORE DI GINO

COSTA, CHE PASSA CON LO STESSO INCARICO IN

RENAULT TRUCKS UK E CHE NEL MOMENTO DEL

COMMIATO ILLUSTRA I RISULTATI CONSEGUITI IN ITALIA

NEI TRE ANNI E MEZZO DELLA SUA GESTIONE. UNA

EREDITÀ IMPORTANTE PER IL MANAGER TORINESE.

PERO - Stefano Ciccone, fino allo scorso dicem-bre Amministratore delegato dell’area Sud-EstRenault Trucks, con base in Romania e responsa-bilità dei paesi balcanici, è dal 1° gennaio ilnuovo Amministratore unico di Renault TrucksItalia. Per la seconda volta consecutiva un italianoguida la filiale italiana, a riprova di come ciò sisia rivelato un fattore chiave per lo sviluppo delmercato nazionale e per la miglior sensibilità esintonia richieste nell’attuale contesto di mercato.Nato a Torino nel 1969, Stefano Ciccone vantauna carriera internazionale, dapprima imprendito-riale come concessionario Iveco in Bulgaria esuccessivamente corporate in Renault Trucks, ri-coprendo diversi ruoli commerciali e manageriali,tra cui la gestione diretta delle concessionarie diSerbia e Bulgaria.

CHI È STEFANO CICCONE

Da Sofia a Milano

1974 - Luigi Lupo1977 - Jean Couronne1983 - Philippe Florin1987 - Jean Marie Walch1991 - Bruno De Vivie1997 - Jean Michel Chalumeau2000 - Noel Reculet2004 - Yves Garin2009 - Gino Costa2013 - Stefano Ciccone

RENAULT TRUCKS IN ITALIA

Questi i numeri uno

Passaggio di consegne tra Stefano Ciccone (a sinistra) e Gino Costa nella carica di Amministratore unico di Renault Trucks Italia.

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4INTERVISTA N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

di cui 400 veicoli nuovi checircolano sulle strade italia-ne. Abbiamo anche lanciatole versioni Volumer e Loaderdi Actros e l’Antos, il nostropesante per la distribuzione:sono stati tutti momenti digrande soddisfazione per tuttinoi. Abbiamo seminato perraccogliere i frutti nel futuroe i primi risultati ci stanno di-mostrando che il ritorno posi-tivo arriverà. Abbiamo inoltrelavorato sulla crisi finanziariache ha colpito i nostri clienti,creando agevoli sistemi di fi-nanziamento grazie alla pre- ziosa collaborazione con laFinanziaria Mercedes-Benz.Infine, last but not least, ab-biamo gestito nel miglioredei modi la crisi finanziariache ha colpito i nostri dea-ler”.

Sul totale vendite veicoliindustriali e commercialinel 2012, quanto è interve-nuta in percentuale la Fi-nanziaria Mercedes-Benz?

“Sui veicoli commerciali iltasso di penetrazione è del 46per cento, a dimostrazionedel successo della nostra po-litica di finanziamento. Per iveicoli industriali siamo pas-sati dal 21 per cento del 2011a oltre il 35 per cento del2012: ciò dimostra ancorauna volta che abbiamo saputocreare gli strumenti giusti peraiutare i clienti a gestire effi-cacemente la crisi”.

Quali sono i commenti

dei clienti sul nuovo Ac-tros?

“Ottimi. Dal punto divista, importantissimo oggipiù che mai, del consumo digasolio, ab biamo registrato irisultati mi gliori, ben oltre lenostre più rosee aspettative,sia per quanto riguarda i vei-coli Euro 6 che per quelli

Euro 5. Continuiamo a moni-torare il consumo di carbu-rante grazie alla collaborazio-ne di quei clienti che ci met-tono a disposizione i dati re-lativi alle loro flotte: quelloche riscontriamo è un miglio-ramento su Euro 5 del 7 percento, con punte del 10-12per cento; relativamente all’

Euro 6 il risparmio è di alme-no il 4 per cento rispettoall’Euro 5. Sono dati ve ri,confermati dai clienti. Abbia-mo poi registrato valutazionimolto positive sull’affidabili-tà e sulla qualità, anche inquesto caso ben oltre leaspettative”.

In percentuale, dei 400nuo vi Actros venduti quantiso no Euro 5 e quanti Euro6?

“Il 7 per cento è Euro 6”.E quanti in percentuale i

nuovi Actros acquistati dapadroncini o da flotte?

“Ci sono entrambi, sia pa-droncini che flotte di piccola,me dia e grande consistenza.Nel 2012 abbiamo organizza-to ben 600 prove comparativedi Actros che è stato dato indotazione sia a grandi flottistiche a gestori di flotte medio-piccole. Alcuni flottisti maanche padroncini hanno scel-to subito il nuovo veicolo,altri sono invece orientatisulla gamma attuale”.

Nel 2013 arriva la nuovagam ma Arocs per il cava-cantiere. Come si inseriràin un’of ferta Mercedes-Benz già particolarmenteampia per questo specificosettore?

“Abbiamo una gammamol to moderna anche nelcava-cantiere ma anche qui èin procinto di arrivare l’Euro6: quindi dobbiamo adeguar-ci. Avevamo le ba si per crea-re una nuova gam ma specifi-ca e l’abbiamo fatto. In realtàsi tratta di una nuova famigliadi veicoli che risponde pron-tamente a tutte le moltepliciesigenze del cava-cantiere at-traverso una proposta triparti-ta: veicoli per utilizzo on eoff road adibiti alla fornituradi materiali al cantiere, beto-

niere e ribaltabili. L’arrivo diArocs por ta quindi con sé auna ridefinizione in sensospecialistico del le nostregamme prodotto: A rocs per ilcava-cantiere, Actros per iltrasporto di linea e Antos perla distribuzione. Gli Actroscava-cantiere della preceden-te generazione verranno pen-sionati a fine 2013.”

Che previsione fa per il2013?

“L’investimento sulle flotteè un dato positivo e darà fiatoe benefici a tutto il mercato.Sono sicuro del fatto chel’economia italiana ha so-stanza, specialmente se guar-diamo alle piccole e medieimprese. Ci sarà un consoli-damento anche grazie al fattoche dal nuovo governo nazio-nale che uscirà dalle prossi-me elezioni ci si attende unostimolo per sostenere la cre-scita. Vedo quindi una ripresanel la seconda parte dell’an-no”.

Com’è lo stato dell’artedella vostra rete dopo que-sto periodo di crisi?

“La rete ha oculatamenteapprofittato del fatto cheMercedes-Benz poggia su tresolidi pi lastri: auto, veicolicommerciali e veicoli indu-striali. Questa struttura haconsentito alla nostra rete diandare avanti e fa da base pergli investimenti nel futuro.Abbiamo fatto ovviamentetutte le ipotesi riguardo alpossibile andamento del 2013e siamo quindi preparati per imesi che verranno con unarete efficiente e capillare checopre tutto il Paese”.

Avete perso qualche con-cessionario?

“Sì, ma è stato volutocome parte integrante dellastrategia di ristrutturazione erazionalizzazione che stiamoportando a vanti: con i volumiche prevediamo nel futurodobbiamo crea re aree per lavendita e l’assistenza piùgrandi. Nulla invece è suc-cesso alle due filiali di Romae Milano che vanno tranquil-lamente avanti”.

Paolo Altieri

BOLOGNA - Il Motor Show diBologna, luogo privilegiatodi incontro-confronto tra tuttigli operatori del settore auto-motive, ci ha offerto l’occa-sione di in tervistare un mana-ger di pun ta della Mercedes-Benz Italia, per la precisioneil Direttore generale VeicoliIndustriali e Commercialidella filiale italiana del co-struttore tedesco. A sua voltaAndreas Schmid, sempremolto cordiale e disponibile,ha approfittato dell’intervistaper fare il punto della situa-zione del settore truck in Ita-lia dal suo autorevole puntodi osservazione.

Dottor Schmid, qual è ilbilancio della politica anti-crisi messa in atto da Mer-cedes-Benz?

“È dal 2009 che vediamomanifestarsi in tutti i suoi ef-fetti negativi la crisi econo-mica che anche noi di Merce-des-Benz Italia abbiamo af-frontato e continuiamo ad af-frontare attraverso una rigo-rosa politica di contenimentodei costi. Il monitoraggiocontinuo dei nostri delaer edei clienti ci dice che il mer-cato è ancora più giù rispettoagli anni passati. È ulterior-mente sceso nel 2012 fino aun livello mai visto prima inItalia”.

Sembrava che all’iniziodel l’anno le cose stessero unpo’ migliorando per poi ri-cadere bruscamente...

“All’inizio del 2012 aveva-mo previsto una certa stabili-tà e persino una leggera ri-presa; poi purtroppo le misu-re adottate dal governo e lapolitica di austerità messa inatto hanno avuto come conse-guenza un mercato ancor piùsofferente di prima. Ci sia modunque dovuti attrezzare peraffrontare la situazione, lavo-rando duramente per teneretesta alla congiuntura negati-va”.

Quindi come ha affronta-to Mercedes-Benz il 2012?

“È stato un anno di sfidema anche bellissimo perchéabbiamo portato avanti unprocesso di profondo rinno-vamento della nostra offerta.Con il nuovo Vi to abbiamoaumentato di 2 pun ti percen-tuali la nostra quota di mer-cato nel combattuto settoredei veicoli commerciali, conSprinter ci siamo difesi moltobene e siamo arrivati ad esse-re i primi in classifica dopo ilcostruttore nazionale e iprimi nel la fascia comparati-va del mid-size e large van.Stiamo lanciando il Citan conil quale entriamo in un nuovopromettente segmento. Poi ilnuovo Actros, la gamma piùmoderna di truck di lineaoggi sul mercato. Contiamoben 14mila Actros che so nosu strada nell’intera Europa,

MERCEDES-BENZ ITALIA /Andreas Schmid, Direttore generale Veicoli Industriali e Commerciali

Le ragioni dell’ottimismo“È STATO UN ANNO DI SFIDE MA ANCHE BELLISSIMO

PERCHÉ ABBIAMO PORTATO AVANTI UN PROCESSO DI

PROFONDO RINNOVAMENTO DELLA NOSTRA OFFERTA.ABBIAMO SEMINATO PER RACCOGLIERE I FRUTTI NEL

FUTURO E I PRIMI RISULTATI CI STANNO

DIMOSTRANDO CHE IL RITORNO POSITIVO ARRIVERÀ”.

BOLOGNA - In occasione del Motor Show di Bologna Andreas Schmidha trovato il tempo di spiegare i segreti di uno dei sistemi tecnologicipiù avanzati oggi a disposizione dei clienti del nuovo Mercedes-BenzActros. Si tratta del “Predictive Powertrain Control”, il dispositivo chepermette all’Actros di “vedere” la strada e adeguarsi per garantire untrasporto efficiente. Utilizzandolo, infatti, il consumo di carburante siriduce fino al 5 per cento.

“Il Predictive Powertrain Control - ha detto il Direttore genarale Vei-coli Industriali di Mercedes-Benz Italia - rappresenta uno degli step piùrecenti nella lunga tradizione Mercedes-Benz nel campo dell’automa-zione. Il sistema integra informazioni GPS e mappe 3D al fine di gene-rare un orizzonte elettronico per uno stile di guida anticipatorio”.

In pratica, il Predictive Powertrain Control rivela la topografia delpercorso che il veicolo deve affrontare e interviene per ottimizzare iconsumi. È il primo Tempomat GPS al mondo: il sistema agisce quindinon solo nella regolazione della velocità e della frenata ma anche atti-vamente sul comando del cambio, ottimizzando i punti dove cambiaremarcia, la marcia idonea e il controllo elettronico della velocità in anti-cipo.

In questo modo, il sistema sfrutta tutto il potenziale della funzioneEcoRoll (di serie sull’Actros) e comanda, all’occorrenza, scalate tem-pestive nel primo o secondo rapporto immediatamente inferiore. “Inquesto modo - ha spiegato Schmid - uno stile di guida adattato alla to-pografia è integrato nel sistema di controllo della trasmissione automa-tizzato che anche un autista esperto con una buona conoscenza del per-corso, del carico e delle capacità del veicolo è a malapena in grado direplicare”.

Il Predictive Powertrain Control è una novità che coniuga tecnologiegià presenti sul veicolo, utilizzandole unitamente ai dati provenientidall’ambiente esterno. “Con l’impiego del Predictive Powertrain Con-trol - ha aggiunto Andreas Schmid - l’azionamento dei comandi delveicolo si configura in modo tanto semplice quanto quello di qualun-que altro autocarro Mercedes-Benz. Il conducente deve sostanzialmen-te limitarsi a impiegare il sistema di regolazione della velocità. Oltre aiparametri regolabili già noti, occorre regolare un solo ulteriore valorelimite. In caso di mancata impostazione di tale valore limite, tuttavia, ilPilot utilizza il parametro preimpostato che è attivo all’inizio di qua-lunque viaggio”.

Mercedes-Benz è la prima azienda a offrire una trasmissione checontrolla il veicolo in una maniera completamente anticipatoria, acce-lera e cambia marcia in anticipo e in modo intuitivo e piacevole perl’autista.

NUOVO ACTROS ANCORA PIÙ EFFICIENTE GRAZIE ALLA MODERNA TECNOLOGIA

La vista lunga del Predictive Powertrain Control

Andreas Schmid, Direttore generale Veicoli Industriali eCommerciali Mercedes-Benz Italia

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Alte prestazioni. Bassi consumi.Il nuovo Actros. Una nuova dimensione della redditività.

Riduzione dei consumi fino al 7 % in Euro V e fino al 5 % in Euro VI rispetto al predecessore con motorizzazione Euro V: grazie a numerose innovazioni tecniche il nuovo Actros permette di risparmiare sui costi di gestione ad ogni km di percorso. E con il FleetBoard®, ora di serie, potete ridurre ulteriormente i consumi anche del 10 %. Il risultato: una soluzione completa per una redditività straordinaria. Ora presso il vostro Concessionario di fiducia Mercedes-Benz e all’indirizzo www.mercedes-benz.it/truck

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fatti credo ci sia bisogno di unarinfrescata”.

Ottimi i risultati per le seriepesanti. “Per la prima volta ab-biamo sfondato il muro del 16per cento, raggiungendo Man eVolvo”. In particolare Daf siconferma il leader nei trattoristradali, testa a testa con Merce-des Benz. “La nostra strategiafutura è di puntare su di un au-mento consistente della pene-trazione dei carri, in cui siamomolto meno performanti, purmantenendo i nostri risultati suitrattori, del resto la nostra voca-zione è quella e i nostri clientilo sanno molto bene”.

Compresi quelli italiani. “Inquel segmento siamo arrivati al10,5 per cento di quote, risulta-to che potrebbe ulteriormentemigliorare con gli ultimi colpidi coda di fine anno, che ver-

ranno conteggiati molto avan-ti”.

Merito anche di una rete chesembra aver retto bene alle dif-ficoltà e che anzi quest’anno èstata rinforzata dalla nuova se deaperta a Rende dal dealer Del- com, una dimostrazione di fidu-

cia importante da parte del la fa-miglia De Luca, proprietariadella struttura che rappresenta ilmarchio olandese dal 1998.

“Questo non vuol dire che lanostra rete non abbia sofferto.Attualmente possiamo contaresu venticinque punti vendita,

che sono destinati entro il 2014a diventare venti, ma senzascel te traumatiche si tratta didefezioni già previste e concor-date, dovute in buona parte allafine del ciclo lavorativo dei tito-lari”.

Passando al prodotto, quelloche ha dato le maggiori soddi-sfazioni al costruttore è senzadubbio la serie ATe del l’XF105.“Quello di controllare i costiaziendali attraverso la gestionedei veicoli è un concetto vin-cente, ben rappresentato dallaserie ATe, che presenta l’XFEuro 5 nella sua versione otti-mizzata, che rappresenta perl’economia d’esercizio il me-glio sulla piazza. Questa politi-ca vogliamo continuarla anchecon la serie Euro 6 che arriverànel corso del prossimo anno eche si rivelerà altrettanto conve-niente di quella attuale, anzi,

più conveniente sotto molti a -spet ti”.Sul nuovo XF105 Euro 6 Stara-ce ha voluto puntualizzare che“si tratta di un camion del tuttonuovo, pur se abbiamo bensfruttato la fortuna di poter di-sporre di una base ideale, su cuiè stato semplice sviluppare lanuova cabina. Il nuovo motoreEuro 6, il nuovo telaio, i nuo viassali, le nuove sospensionirappresentano quanto di megliooggi è disponibile. E basta en-trare nella cabina per rendersiconto che si tratta di un prodot-to molto diverso, anzi, moltomi gliore di quello precedente. Ilriscontro dei clienti che l’hannogià visto è infatti stato moltopo sitivo. A limitarne la diffusio-ne sarà soltanto il prezzo, cheinvoglierà molti il prossimoanno a rivolgersi ancora ai no-stri ATe”.

N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiINTERVISTA 6

Lino Sinari

ASSAGO - Crisi o non crisi i ri-sultati finanziari di Paccar,gruppo americano che controllatra le altre società anche DafTrucks, sono una certezza: peril settantatreesimo anno conse-cutivo si parla di un bilancio inattivo, con un profitto netto di858,1 milioni di dollari, il ventiper cento in più rispetto all’an -no precedente, con un incre-mento del fatturato che ha toc-cato il 13 per cento, arrivando a13.050 milioni di dollari. Il tut -to dovuto principalmente almer cato degli Stati Uniti, in cuiPac car controlla i marchi Ken- worth e Peterbilt.

Questa l’inevitabile premes-sa del bilancio di fine anno perDaf Veicoli Industriali e ancheuna salutare boccata d’otti mi -smo prima di rituffarsi nel mag -ma delle cifre europee, che in-vece restano piuttosto inquie-tanti. Nell’analisi di Paolo Sta-race, Amministratore delegatodella filiale italiana del mar-chio, c’è infatti ben poco di cuirallegrarsi. “Le previsioni dicrescita del mercato europeo re-stano piuttosto basse, attornoal lo 0,8 per cento - ha commen-tato - nonostante ci siano unbuon potenziale, dato dalla ne-cessità di sostituire i camionvenduti tra il 2006 e il 2008,cosa che non è stata ancora fat -ta ma non potrà essere in qual- che caso ulteriormente riman-data. In più ci aspettiamo versola fine dell’anno una ripresa do-vuta alla corsa alle ultime serieEuro 5. Dobbiamo però essereprudenti, anche per la fine del2012 era stato ipotizzato un pic -co positivo che non si è verifi-cato”.

Passando ai numeri, le previ-sioni di Daf per il 2013 quanti-ficano il mercato dell’Europa(ven tinove Paesi) in circa250mi la immatricolazioni soprale 16 tonnellate e circa 70 milacomprese tra le 6 e le 16.“Quin di con un leggero aumen-to - ha proseguito Starace - mache non ci riporta certo ai livellidel 2008 che forse non raggiun-geremo mai più”.

In questo quadro Daf raffor-za le sue posizioni, anche perquel che riguarda la gammame dio-leggera, cioè i veicolicon Mtt compresa tra le 6 e le16 tonnellate, in cui la quota dimercato è già arrivata nel 2012all’11,3 per cento. “Frutto deigrandi sforzi portati avanti datutte le filiali, ma non c’è dub-bio che dobbiamo ancora faremol to, soprattutto in Italia.Iltrend è comunque positivo epo trà migliorare quando verran-no presentati i nuovi modelli,so prattutto per la gamma LF in-

DAF TRUCKS / Paolo Starace traccia il bilancio dell’anno appena chiuso

Prudenza per il futurononostante le certezze PaccarMENTRE LA CAPO GRUPPO AMERICANA CONTINUA A

CAVALCARE L’ONDA DEL SUCCESSO, LA CASA

OLANDESESE, CHE DI PACCAR FA PARTE INSIEME AI

MARCHI KENWORTH E PETERBILT, SOFFRE LE

DIFFICOLTÀ DEL MERCATO EUROPEO E ANCOR PIÙ DI

QUELLO ITALIANO. MA PER IL NUOVO ANNO SI PUNTA

COMUNQUE A UN MIGLIORAMENTO.

ROMA - Paolo Starace,Amministratore delegato di DafVeicoli Industriali, filialeitaliana della Casa olandese,ha assunto dallo scorso 1°gennaio la carica di Presidentedella Sezione Veicoli Industrialidell’Unrae, l’Unione nazionalerappresentanti autoveicoliesteri, l’Associazione delleCase automobilistiche estereche operano in Italia nelladistribuzione,commercializzazione eassistenza di autovetture,veicoli commerciali eindustriali, bus, caravan eautocaravan. Oltre all’incaricoper la Presidenza della SezioneStarace è entrato a far partedel Consiglio Direttivodell’Unrae, in rappresentanzadella Sezione stessa, lasciandocontestualmente il precedenteincarico di membro delCollegio dei Revisori dei Conti.Starace succede a Gino Costa,che da gennaio lascia la caricadi Amministratore Unico diRenault Trucks Italia perassumere lo stesso incarico inRenault Trucks UK. Unrae èoggi un valido interlocutoredelle istituzioni, contribuendosul piano tecnico a fornireelementi, statistiche,valutazioni e scenari che sianodi supporto al lavoro deiMinisteri e degli Enticompetenti nella gestione dellamobilità stradale. L’Unione èun’indispensabile fonte diinformazioni e analisi delmercato costituendo, non soloper i propri associati, il puntodi riferimento per tutti glioperatori del settore.Attualmente presieduta daJacques Alain Bousquet, vennecostituita nel 1950 da dieci sociimprenditori entrati di dirittonella storia dell’automobile inItalia: Guglielmo Bolla, PaoloBorghese, Renato Bornigia,Frederick L. Cole, AlfredoFattori, Fernando Martorelli,Andrea A.C. Maxwell, ErnestoNussbaum, Giorgio Pieroni,Salazar Sarsfield. Inquell’anno, le vetture diproduzione estera vendute sulmercato italiano furono solo124, pari a una quota dimercato dello 0,16 per cento.Dodici anni dopo i soci eranodiventati 19 e le auto di marcaestera immatricolate in Italiaben 96.854, con una quota dimercato del 15,26 per cento. Afine 2011, le aziende associateUnrae hanno immatricolato1.230.000 vetture, pari al 70per cento dell’intero mercato.Oggi sono 46 le aziendeassociate che rappresentanouna realtà economica che,direttamente o indirettamente,registra un fatturato di 41miliardi di euro, con un numerodi occupati pari a circa100mila unità, compresi gliimpiegati nelle 3.050concessionarie e nelle 7.800officine. Nel nostro Paese, leCase automobilistiche estereinvestono circa 9 miliardi peracquisti di componentistica e13 miliardi per beni e servizi.Le associate Unrae si dividonoin 29 distributrici diautovetture e veicolicommerciali, 7 di veicoliindustriali e rimorchi, 4 diautobus, 4 di autocaravan ecaravan, 2 di ricambi eaccessori.

UNRAE

PAOLO STARACEPRESIDENTE SEZIONEVEICOLI INDUSTRIALI

ASSAGO - Si è rivelata un successo la campagna finanziariaMagic Edition, lanciata da Daf nella seconda metà del2012 per la serie XF 105. Punto di forza, oltre a un prezzo

davvero interessante, un piano finanziario ben definito, checomprende un anticipo del 5 per cento, pari a 3.295 euro esei rate da 659 euro ciascuna, con un tasso fisso del 5,99per cento. Si tratta del primo caso in cui un’offerta finan-ziaria pubblica riporta il prezzo reale del camion, molto di-verso da quello riportato in listino. Una trasparenza che hacerto giovato visti i risultati.

Per il resto la filiale italiana di Paccar Finance, comespiegato dall’Amministratore delegato di Daf Italia PaoloStarace, che arriva proprio dalla finanziaria, ha seguito unalinea di prudenza.

“Paccar Finance deve collaborare nella vendita dei ca-mion - ha spiegato - ma è anche una società a sé stante,che come tutte quelle che fanno parte del gruppo deve pre-sentare un proprio bilancio in ordine. Per questo non credoche arriveremo alle percentuali raggiunte da qualche con-corrente in merito ai veicoli finanziati in proprio”.

L’offerta Magic Edition è terminata con il 2012 ma imanager Daf stanno valutando se riproporla per il prossi-mo anno, magari ampliandola a nuovi segmenti dellagamma.

GRANDE SUCCESSO DELLA CAMPAGNA FINANZIARIA MAGIC EDITION

XF 105 premiato per la trasparenza

Paolo Starace, Amministratore delegato di Daf Veicoli Industriali

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Mauro Zola

CREMONA - Il crollo delle ven-dite sia per camion e furgoniche, ancor di più, per i semiri-morchi sta spingendo moltidea ler a cercare nuove stradeper non soccombere alla crisima addirittura per allargare ilbusiness. O almeno questo losta facendo chi ha competenzefinora inespresse e coraggio diaffrontare nuove sfide, mentreper molti degli altri il rischiodi chiusura incombe.

Tra i fortunati può certa-mente essere annoverata laEvicar, concessionaria Ivecoche copre le aree di Cremona edi Lodi, gestita dalla famigliaZiliani che condivide la sedecon un’al tra attività messa incampo in tempi più propizi, eche vede sempre la famigliaZiliani tra gli azionisti, insie-me a un’altra fa miglia moltonota nel settore, i Maggi. Sitratta della Multitrax, distribu-tore esclusivo per l’Italia di al-cuni importanti mar chi nelmondo del trainato, tra i qualispicca il generalista Kö gel, acui si affiancano FFB per le ci-sterne, Doll per i trasporti ec-cezionali, D-Tec per i portacontainer e Kraker per i pianimobili.

Ben prima che il momentodi difficoltà raggiungesse ilsuo apice, Demes Ziliani avevadeciso di utilizzare i ventimeccanici che lavorano nel-l’officina del la sede di Gade-sco Pieve Del mona, per entra-re in un business di sicuro av-venire, quello dell’energia.

“I motori sono sempre mo-tori - spiega l’imprenditorepiacentino - e quindi ci siamoavvicinati alla cogenerazione.Nei momenti di stasi i nostrimeccanici potevano così esse-re impiegati per gestire i pro-pulsori del le nostre centrali.Al momento abbiamo già av-viato quat tro impianti da setteMegaWatt, tutti alimentati damotori Caterpillar”.

Il salto di qualità nel com-parto energetico arriva perògra zie all’intervento di un in-vestitore da oltreoceano. “Si

tratta di un gruppo americanoche stava cercando un appog-gio per entrare in Europa nelcampo dell’energia, e che at-tualmente si occupa anche diprogetti paralleli molto inte-ressanti come lo sviluppo dipropulsori alimentati a idroge-no per autotrazione”.

Sperimentazioni a parte,qua le sarà la branca dell’e -ner gia su cui pensate di con-centrarvi?

“Uno degli asset principalisarà rappresentato dall’eolico.Il nostro partner è infatti inpossesso di brevetti esclusivirelativi in particolare alla pro-duzione dei pali che sostengo-no le gondole: oggi questi arri-vano fino a un’altezza di 130metri ma, grazie a un sistemabrevettato a sezioni, noi potre-mo fornire pali da 200 metri.In più questi, proprio grazie al

fatto di essere rea lizzati in se-zioni, potranno essere traspor-tati da normali semirimorchi,limitando di molto le spese ne-cessarie per raggiungere ilpunto in cui devono essere in-stallati e facilitando le opera-zioni di posa, che in buo naparte possono essere svolte danormali gru”.

I pali verranno prodotti inItalia?

“Certo, stiamo cercandouna località adatta in zonadove impiantare il nuovo stabi-limento. In Italia manca siauna produzione di pali che dirotori, per cui abbiamo già av-viato una col laborazione conSiemens. I brevetti in possessodel nostro partner ci permette-ranno inoltre di avviare im-pianti eolici fino a 10 Mega-Watt, mentre fino a que sto mo-mento ci si è limitati a setteMegaWatt. Va precisato che sitratterà di investimenti che nongodranno di alcun tipo di fi-nanziamento pubblico ma si ri-veleranno comunque redditiziproprio grazie a un’impo sta -zione innovativa e con costicon tenuti di realizzazione egestione. Del resto l’Italia hauna superficie incredibile, concoste infinite e tratti pianeg-

7INTERVISTA N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

CREMONA - Demes Ziliani è una figura storica nel settoredella vendita di veicoli industriali e commerciali. Attualmentegestisce la Evicar, una delle più importanti concessionarieIveco, con la sede principale a Gadesco Pieve Delmona e unafiliale a Lodi, a cui in passato si aggiungeva la Evicarri diModena, poi ceduta.

Il rapporto tra Iveco e la famiglia Ziliani inizia nel 1993.“Prima - ricorda Ziliani - eravamo concessionari Daf che la-sciammo quando entrò in una grave crisi. Rispondemmo alloraal corteggiamento di Iveco che durava già da un paio d’anni.Non ce ne siamo mai pentiti. In periodi normali siamo arrivatia vendere circa trecento veicoli. Oggi non è più così ma riu-sciamo a rimanere attivi grazie soprattutto all’officina, che tral’altro ha in gestione la manutenzione degli autobus dell’azien-da di trasporti pubblici di Cremona, che conta su 100 mezzi.Questo ci permette di riempire tutti i tempi morti e di non la-sciare innoccupati i nostri venti meccanici”.

L’altro asset importante viene costruito nel 1996, anno incui prende il via l’attività della Multitrax. “Da tempo vende-

vamo semirimorchi e ci è quindi sembrato un passaggio natu-rale cominciare a importare marchi non presenti sul territorioitaliano, grazie all’esperienza di Rinaldo Maggi, ex direttoredella Piacenza Rimorchi e poi diventato mio socio, i cui figlisono ancora oggi in azienda”.

Come avete affrontato il periodo di crisi?“Razionalizzando le nostre risorse, un passo necessario

dato che siamo passati da un fatturato di ottanta milioni a unodi trenta, e soprattutto cercando di inculcare una mentalitànuova al nostro reparto commerciale. Prima della crisi chivendeva i camion si occupava poco dei rimorchi e viceversa.Oggi invece ci siamo integrati meglio. Restano le singole spe-cifiche ma si collabora”.

Anche per voi il settore rimorchi è crollato?“Nei numeri generali sicuramente. La Evicar e la Multitrax

commercializzavano quasi 2.600 pezzi ogni anno, cosa oggineppure ipotizzabile. Però stiamo reggendo meglio di molticoncorrenti, anzi, in alcune nicchie come le cisterne per pol-veri riscontriamo una crescita importante”.

EVICAR È SEMPRE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER GLI AUTOTRASPORTATORI

Razionalizzazione, parola d’ordine per superare la crisi

Demes Ziliani, titolare della Evicar e oggi impegnato anche nel business energetico con Evi Industrial.

gianti in cui il vento è moltoforte, sarebbe assurdo non ap-profittarne”.

Questo è per il momentol’unico progetto?

“Niente affatto. Abbiamo inprogramma di realizzare un al -tro impianto per estrarre l’oliocon cui alimentare i cogenera-tori direttamente dai rifiuti,dal la plastica, dai pneumaticiusati. Un’altra filiera molto in-teressante. A Milano cosìcome in gran parte dell’Italiala maggior parte dei condomi-ni dispongono ancora di un ri-scaldamento a gasolio pococonveniente e per nulla ecolo-gico. Dotarli di un cogenerato-re alimentato a olio o a gas fa-rebbe la differenza, sia in ter-mini di costi che di e mis sioni.In Germania gli impianti diquesto tipo sono ormai nume-rosi e funzionano ottimamente,l’Italia deve recuperare questogap”.

Quindi continuerete anchea occuparvi di cogenerazio-ne.

“Sì, introducendo in futurono vità interessanti, come mo-delli di piccole dimensioni, da15 o 30 KiloWatt, che possonocoprire le esigenze di una sin-gola abitazione. Alimentati agas possono produrre correntee fornire di acqua calda le casea costi più che accettabili”.

In questo quadro come siinseriscono le attività dellaconcessionaria?

“Tutto ricadrà sotto la siglaEv Industrial, società parteci-pata da noi e dai nostri investi-tori. Personalmente andrò aoccuparmi maggiormente delcomparto energetico, mentremio figlio con tinuerà a gestirela Evicar con il supporto deiF.lli Maggi Multitrax. Conl’accordo che ogni divisionedeve essere autonoma e porta-re profitti, con i tem pi che cor-rono sono condizioni necessa-rie, anche per le nostre attivitàstoriche”.

L’intero progetto quandoverrà avviato?

“Non appena troveremo ilter reno adatto a impiantare lafabbrica per i pali eolici”.

Evicar sfrutta la crisi per allargare il suo business

Ziliani punta oraanche sull’energia

“I MOTORI SONO SEMPRE MOTORI - SPIEGA

L’IMPRENDITORE PIACENTINO - E QUINDI CI SIAMO

AVVICINATI ALLA COGENERAZIONE. NEI MOMENTI

MORTI I NOSTRI MECCANICI POTEVANO COSÌ ESSERE

IMPIEGATI PER GESTIRE I PROPULSORI DELLE NOSTRE

CENTRALI. AL MOMENTO ABBIAMO CONTRATTI PER

QUATTRO IMPIANTI DA SETTE MEGAWATT, TUTTI

ALIMENTATI DA MOTORI CATERPILLAR”. MA IL

PROGRAMMA È DECISAMENTE PIÙ AMBIZIOSO.

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiATTUALITÀ 8

Fabio Basilico

STOCCARDA - Lo vedremo alprossimo Bauma di Monaco diBaviera, in programma dal 15al 21 aprile, ma sta già facendoparlare di sé, come conviene aun nuovo protagonista del setto-re. E’ la nuova stella del cava-cantiere, il Mercedes-BenzArocs, disponibile in ben 16 li-velli di potenza, dotato di cam-bio automatizzato MercedesPowerShift 3, per la prima voltadi serie su un veicolo da cantie-re, e proposto nelle versionispeciali per diverse tipologie diutilizzo Loader e Grounder.

La gamma Mercedes-BenzTrucks cresce ancora dunque edopo il nuovo Actros per il tra-sporto pesante a lungo raggio el’Antos per la distribuzione pe-sante in ambito regionale arrivaArocs, il nuovo specialista peril cava-cantiere disponibile giàda quest’anno. L’offerta di vei-coli in grado di soddisfare leesigenze dei clienti in un settorecosì specializzato non era maistata così ampia: Arocs viene

proposto in versione cassone ri-baltabile, anche trazione inte-grale, betoniera, motrice per se-mirimorchio e cassonato. Ilnuovo protagonista Mercedes-Benz del cava-cantiere saràinoltre ordinabile in versione adue, tre e quattro assi e in 16 li-velli di potenza, da 175 kW/238cv a 460 kW/625 cv; tutti i mo-tori BlueTEC 6 soddisfano lanormativa Euro 6 sui gas di sca-rico con queste principali carat-teristiche: sei cilindri in linea,sovralimentati con turbocom-pressore a gas di scarico e dota-ti di intercooler per garantireelevata trazione già a bassi regi-mi. Il nuovo OM 473 è disponi-bile in quattro cilindrate - 7.7litri, 10.7, 12.8 e, per la primavolta, 15.6 con valori di coppiamassimi da 1.000 a 3.000 Nm.

Anche la catena cinematicadi Arocs presenta importantinovità: la potenza del motoreviene trasmessa dal cambio au-tomatizzato Mercedes Power-Shift 3 di serie, dotato di pro-grammi di marcia appositamen-te sviluppati per l’impiego in

MERCEDES-BENZ / Sarà presentato in aprile al Bauma il nuovo protagonista del cava-cantiere

Arriva Arocs lo specialistaGIÀ DISPONIBILE DA QUEST’ANNO, AROCS È PROPOSTO

IN BEN 16 LIVELLI DI POTENZA, È DOTATO DI CAMBIO

AUTOMATIZZATO MERCEDES POWERSHIFT 3, PER LA

PRIMA VOLTA DI SERIE SU UN VEICOLO DA CANTIERE, EOFFERTO NELLE VERSIONI SPECIALI PER DIVERSE

TIPOLOGIE DI UTILIZZO LOADER E GROUNDER.

Il design inconfondibile del nuovo Arocs riprende quello della famiglia dei veicoli da cantiere della Stella e si caratterizza per la griglia delradiatore “a dente di benna”. I tecnici Mercedes-Benz sono riusciti efficacemente a coniugare estetica e funzionalità.

INTERVISTA / Maurizio Pompei, Direttore Commerciale Trucks di Mercedes-Benz Italia

“La nostra carta vincente è la specializzazione”ROMA - Mercedes-Benz guarda con ragionevole ottimismo al2013 da poco iniziato. Le previsioni di una leggera ripresa delmercato truck fanno da cornice alla consapevolezza di potergiocare un ruolo da protagonista grazie a un’offerta di prodottocompletamente rinnovata, completa e in linea con la normativaEuro 6, dotazioni tecnologiche all’avanguardia e una rete divendita e assistenza in grado di proporre alla clientela la solu-zione di trasporto ottimale. La filosofia che sta alla base dellamotivata strategia espansiva della Stella è quella della specia-lizzazione, giunta a piena maturazione proprio grazie all’intro-duzione della nuova gamma Arocs per il cava-cantiere. Ne ab-biamo parlato con Maurizio Pompei, Direttore CommercialeTrucks di Mercedes-Benz Italia.

In cosa consiste il processo di specializzazione implemen-tato in casa Mercedes-Benz?

“Il completo e profondo rinnovamento delle nostre gammetruck giunge al culmine di un processo evolutivo del mercatoche Mercedes-Benz ha saputo subito cogliere. La specializza-zione è la nuova chiave di interpretazione del moderno mercatodei veicoli industriali. Oggi il mercato è dominato da veicolisempre più complessi così come sono più complesse le esigen-ze espresse dal cliente, esigenze che devono trovare la giustaarmonizzazione nella scelta del mezzo più adatto allo svolgi-mento della propria attività professionale. Mercedes-Benz è orain grado di proporre sul mercato tre gamme specializzate speci-fiche per i diversi utilizzi del veicolo. L’arrivo della nuovagamma specifica per il cava-cantiere Arocs segue a ruota il rin-novo della gamma Actros ora esplicitamente riservata alla lineapesante e l’introduzione dell’Antos per la distribuzione pesanteoltre le 16 tonnellate. A sua volta, ogni gamma propone solu-zioni specifiche per rispondere nel modo più personalizzatopossibile alle singole esigenze dei clienti. Basti pensare all’in-credibile varietà di cabine oppure alle numerose opzioni in ter-mini di motorizzazioni”.

Nel processo è stata ovviamente coinvolta la rete di ven-dita e assistenza...

“Certamente. Non poteva essere diversamente. La specializ-zazione ha un compito importantissimo da svolgere: orientareal meglio, nel modo più flessibile ed efficiente, sia la strutturadi vendita che la clientela, proponendo soluzioni di trasportoben delineate. Chi desidera un veicolo per il trasporto di lineasulle lunghe distanze sa che può orientarsi sulla gamma Actros,chi desidera un mezzo per il cava-cantiere deve rivolgere la sua

attenzione al mondo dell’Arocs e il cliente che deve svolgereattività di distribuzione pesante viene guidato all’interno delmondo Antos. Semplificare per gestire la complessità delle ri-chieste: un vantaggio sia per il venditore che per il cliente”.

È stata svolta una specifica attività formativa per la rete?“In realtà, la formazione è continua. Ogni anno Mercedes-

Benz Italia organizza corsi di formazione che servono agli ope-

ratori della nostra rete di vendita e assistenza per tenere ilpasso con i continui progressi evolutivi della gamma e l’intro-duzione di sempre più performanti tecnologie, in primis quelleche aumentano la sicurezza e l’economia di gestione delmezzo”.

Come si inserisce il nuovo Arocs nel quadro del mercatodel cava-cantiere in Italia?

“Ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protago-nista. Nel settore del cava-cantiere la proposta Mercedes-Benzsi chiama ora Arocs, alla cui gamma sono state legate tutte lecaratteristiche vincenti che solitamente sono associate al brand.In un settore dalla forte carica di specializzazione come quellodel cava-cantiere l’offerta di veicoli non è mai stata così diver-sificata: basti pensare che Arocs viene proposto in versionecassone ribaltabile, betoniera, motrice per semirimorchio e cas-sonato, a due, tre e quattro assi e con motorizzazioni che co-prono ben 16 livelli di potenza, da 238 a 625 cv. Si tratta dimotorizzazioni sei cilindri in linea BlueTEC 6 che soddisfanola normativa Euro 6 sui gas di scarico. Va poi tenuto in consi-derazione la grande novità del cambio automatizzato MercedesPowerShift 3 di serie, dotato di programmi di marcia apposita-mente sviluppati per l’impiego in cava-cantiere. Per la primavolta un cambio automatico viene proposto nel cava-cantiere,settore che per tradizione è sempre stato abituato all’impiegoesclusivo del cambio manuale, consentendo prestazioni perfet-tamente rispondenti alle esigenze degli operatori. La gammaArocs propone, inoltre, ben sette cabine di guida in 14 variantie le due versioni speciali Loader e Grounder”.

Quali sono le sue previsioni sull’andamento del mercatonel 2013?

“Ci aspettiamo tutti una leggera ripresa del mercato truckgenerale rispetto a un 2012 fortemente negativo. C’è sicura-mente più ottimismo sulla possibilità di lasciarci alla spalle unanno massacrante. Non è però facile fare previsioni accurate intermini numerici, si potrebbe azzardare un dato di 15 milapezzi complessivi, che vuol dire un aumento di circa il 2%. Ingenerale, così come nello specifico ambito del cava-cantiere,regna l’incertezza che non permette di valutare con precisionele prossime tendenze del mercato. Incertezza che del resto hacaratterizzato anche il 2012. Quel che è certo è che Mercedes-Benz è pronta ad affrontare tutte le sfide sapendo di poter con-tare su una gamma completa e avanzata, performante dal puntovista della redditività e all’altezza delle richieste dei clienti”.

Maurizio Pompei, Direttore Commerciale Trucks di MB Italia

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiATTUALITÀ 9

cava-cantiere. Le configurazio-ni degli assi offerte da Arocsvanno dalla 4x2 del veicolo adue assi con trazione posteriorealla 8x8/4 del veicolo a quattroassi con trazione integrale e dueassi anteriori sterzanti. Comple-tano l’offerta un’ampia gammadi veicoli con sospensionipneumatiche, autotelai per be-toniera e molteplici configura-zioni degli assi a trazione inte-grale. Per Arocs sono anche di-sponibili sette cabine di guidain 14 varianti: accanto alle tra-dizionali cabine compatte da2,3 metri nelle versioni S, M eL vengono proposte più spazio-se cabine da 2,5 metri con pia-nale piatto.

TRADIZIONEE INNOVAZIONE

Come era facile immaginare,il design inconfondibile delnuovo modello riprende quellodella famiglia dei veicoli dacantiere della Stella e si caratte-rizza per la griglia del radiatore“a dente di benna”. Angolari inacciaio sul paraurti, una robustamascherina di protezione del

radiatore e il “gradino mobile”per l’accesso in cabina perfetta-mente integrato nel design ge-nerale del mezzo dimostranocome Mercedes-Benz sia riusci-ta efficacemente a coniugareestetica e funzionalità. Arocs èdisponibile in due versioni spe-ciali denominate Loader eGrounder: Arocs Loader è statotanto alleggerito al punto che lemotrici per semirimorchio 4x2

con carico utile ottimizzatosono tra le più leggere nelcampo dell’edilizia; ArocsGrounder è progettato per im-pieghi in condizioni estreme ediversi accorgimenti fanno sìche questo robusto veicolo, ca-ratterizzato da una stabilità e daun carico ammesso particolar-mente elevati, possa affrontarein tutta sicurezza anche le sfidepiù impegnative.

Per Arocs sono disponibili sette cabine di guida in 14 varianti: accanto alle tradizionali compatte da 2,3metri nelle versioni S, M e L vengono proposte più spaziose cabine da 2,5 metri con pianale piatto.

Roma - Nel pieno della stagio-ne invernale la manutenzionedel le strade acquista un’im por -tan za maggiore rispetto a quel-la fondamentale che ha già diper sé nel corso dell’interoanno. Anas, il gestore della retestradale e autostradale italianadi interesse nazionale, ha pen-sato be ne di dotarsi di veicoliadatti al compito e ha provve-duto al l’ac quisto e al noleggiodi diversi Veicoli Speciali Mer-cedes-Benz. Quando le tempe-rature scendono, ghiaccio eneve di ventano protagonistesulle stra de: avere a disposizio-

MERCEDES-BENZ / Veicoli speciali Unimog e Axor per la manutenzione delle strade italiane

Una Stella nella galassia AnasDOPO UNA COMPETITIVA GARA D’ACQUISTO TRA

DIVERSI PRODUTTORI, IL GESTORE DELLA RETE

STRADALE E AUTOSTRADALE ITALIANA HA INCLUSO

NELLA PROPRIA FLOTTA SEI UNIMOG E DUE AXOR

6X2, OLTRE A SCEGLIERE DI AFFIDARSI AL NOLEGGIO A

LUNGO TERMINE DI MERCEDES-BENZ CHARTERWAY

PER ULTERIORI TRENTACINQUE AXOR 4X2.

ne mez zi efficaci e affidabiliper la manutenzione è indi-spensabile per garantire la sicu-rezza della via bilità ai milionidi italiani che anche durante lastagione fred da utilizzano i mi-gliaia di chilometri della retestradale e autostradale per sod-disfare le proprie esigenze dimobilità.

Dopo una competitiva garad’acquisto tra diversi produtto-ri, Anas ha incluso nella pro-pria flotta sei Unimog e dueAxor, ol tre a scegliere di affi-darsi al noleggio a lungo termi-ne di Mer cedes-Benz Charter-

Way per ulteriori trentacinqueAxor 4x2. Unimog è il portat-tezzi 4x4 più apprezzato nelmondo della manutenzionestradale e del la protezione civi-le grazie alle doti di polivalen-za, robustezza e affidabilità chelo contraddistinguono e che lohanno re so molto popolare tragli addetti ai lavori. CinqueUnimog U300 e un esemplaredi Unimog U500L saranno uti-lizzati per la manutenzionestradale dai compartimentiAnas di Palermo, Venezia, Ca-tanzaro, Ancona e sull’autostra-da A3 Salerno-Reggio Cala-bria.

MEZZISUPERATTREZZATI

Tutti gli Unimog sono dotatidi attrezzi invernali sgombrane-ve e spargisale. Inoltre, il mo-dello Unimog U500L può uti-lizzare, attraverso l’impiantoidraulico di potenza, anche unaspazzatrice da 6 metri cubi e unbraccio falciante per i lavori e -

sti vi di sfalcio dell’erba. Tutti imodelli sono dotati di cabina inmateriale composito al carbo-nio esente da corrosione: unparticolare molto importanteper i vei coli spargisale. Inoltre,il fun zionamento della presa diforza per l’azionamento di fre-saneve rotativi è indipendentedalla velocità del veicolo e tuttigli Unimog sono dotati di cam-bio meccanico a 24 rapportiche gli consente di procedere avelocità bassissime, inferiori ai100 metri l’ora.

Anas, che già utilizza Axor,ne ha acquistato due nuovi e -sem plari 2533L 6x2 con poten-za di 326 cv, cambio a 16 rap-porti e rallentatore idrodinami-co Voith. I veicoli sono dotatidi una particolare attrezzaturaper lo spargimento di soluzionicalde fornita da Giletta, azien-da leader nella produzione diattrezzature per la viabilità in-vernale. L’innovativa attrezza-tura ha una capacità del serba-toio di 12mila litri e una pompacon por tata di 800 litri al minu-to che consente di raggiungereuna larghezza di spargimentodel la soluzione calda pari a10,5 metri, che equivale aun’au tostrada a tre corsie. GliAxor 2533L sono in servizio aBologna e sull’autostrada A3.

La fornitura di Veicoli Spe-ciali Mercedes-Benz è comple-tata da un’importante commes-sa a Mercedes-Benz Charter -Way per il noleggio decennaledi trentacinque Axor 1829K4x2 con potenza di 286 cv de-stinati a Emilia-Romagna eLombardia. Questi veicoli sonodotati di lama sgombraneve espargisale Giletta. La lama èpro gettata per lo sgombero ne -ve ad alta velocità e, grazie al- l’in novativo sistema del doppiocoltello in neoprene-acciaio, sia datta a tutte le condizioni ope-rative. Lo spargisale automati-co ha una capacità di 7,5 metricu bi ed è dotato di sistemaEcoSat10 che gestisce tutte leinformazioni in tempo reale ot-timizzando il sistema di spargi-mento.

I nuovi Antos (a sinistra) e Actros affiancano la gamma Arocs nellarinnovata proposta che Mercedes-Benz riserva al mercato trucks.

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Massimiliano Campanella

TORINO - Veicolo che per anto-nomasia dà la sensazione diren dere possibile l’impossibile,co me lavorare su terreni imper-vi e sconnessi, Iveco Trakker sipre senta per il 2013 appena ini-ziato con un nuovo design. Ilveicolo della gamma off-road,in grado di sostenere le conti-nue sollecitazioni con perfor-mance straordinarie, presentadue nuove cabine rinnovate neldesign con nuovi materiali euna nuova ergonomia, potenzae resistenza nel tempo grazie aimotori Cursor (disponibili a 8 e13 litri con range di potenze da360 a 500 cv) con propulsori,com ponenti e assemblaggi ro-busti e affidabili, che fanno delNuovo Trakker il veicolo su cuicontare in ogni situazione. Inpiù, la possibilità di aumentarela produttività oltre ogni limite,riducendo ulteriormente i costid’esercizio e minimizzandoquel li operativi.

DECISAMENTEHI-DESIGN

Ma cominciamo dal design,decisamente un Hi-Design, cheesprime in tutta la sua imponen-za le caratteristiche di robustez-za, affidabilità e versatilità delNuo vo Trakker. Il design è sta torinnovato nella parte esternadel la cabina con una nuova gri-glia centrale, cantonali riproget-tati, paraurti ottimizzati e grup-pi ottici di grandi dimensioni (edotati di protezione). In più, unampio spazio a disposizione -nel punto più visibile - dove po-sizionare il nome dell’azienda.Gli specchi retrovisori lato gui -

da e lato passeggero, insiemeagli specchi di accostamento la-terale e frontale, garantisconoun’ottima visuale anche nellema novre più estreme. I fendi-nebbia integrati assicurano ope-ratività anche in situazioni me -teo estreme; più visibilità equin di più sicurezza, con lapos sibilità di incrementarla conluci diurne al Led e fari bi-xeno(disponibili entrambi su ordina-zione). Sicurezza anche nei per-corsi più accidentati con l’in se -ri mento di uno scudo in acciaioche protegge il radiatore daqual siasi colpo.

La vera innovazione del nuo -vo Trakker è la nuo va cabinasvi luppata a partire dalle solu-zioni adottate per il pesantestra dale Stralis, risultato del la-voro svolto con grande determi-nazione in collaborazione con iconcessionari e i trasportatori,che hanno partecipato alla pro-gettazione. La nuova cabina èna ta per migliorare il comfort diguida e la vita a bor do, elementiormai riconosciuti di fonda-mentale importanza per la pro-duttività e la sicurezza. Il nuovoTrakker rappresenta dunqueuna combinazione perfetta diro bustezza e affidabilità, con ilcom fort delle nuove cabineStra lis Active Day e Active Ti -me.

Il Nuovo Trakker è conforte-vole alla guida. L’efficiente im-pianto di climatizzazione e l’i -so lamento acustico della cabinagarantiscono una qualità di vitaa bordo di assoluta eccellenza,an che in situazioni di lavorodif ficili. Il veicolo offre due ca-bine e tre versioni: corta contet to basso (Hi-Land) e lungacon tetto disponibile sia basso

che alto (Hi-Track). Inoltre, una nuova plancia er-

gonomica e funzionale, costrui-ta con materiali di alta qualitànon riflettenti e piacevoli altatto. I comandi sono riposizio-nati intorno al quadro di bordoe alla zona centrale per renderlifacilmente visibili e raggiungi-bili, senza staccare la schienadal sedile.

L’abitacolo si distingue perla funzionalità degli spa zi: latraversa superiore o spita nume-rosi vani portaoggetti e altri

scomparti sono presenti sulleportiere. Altre novità: il mobileportaoggetti centrale con tavo-letta-scrittoio e più spazio die-tro il posto guida per ganci por-tabiti. Ora c’è dav vero spazioper tutto.

PER LE MISSIONIESTREME

Il mercato dei veicoli cava-cantiere e costruzioni è estre-mamente complesso se si consi-derano tutte le possibili applica-

zioni: veicoli con 2, 3 o 4 assalia trazione integrale o parziale,una vasta gamma di potenze,au tocarri e trattori, modelli leg-geri e oversize, e varianti spe-ciali per allestimenti particolari.Trakker è una macchina proget-tata per soddisfare tutti i tipi dimissione estrema fuori stradasu ruote dalle 18 alle 72 t.

Il paraurti di acciaio in treparti, una delle caratteristichedella nuova gamma Trakkerstudiate per con seguire bassicosti di esercizio, è verniciato

di un grigio più scuro per into-narsi alle parti pla stiche in tintaunita. La nuo va gamma Trakkerè più ampia che mai, sia conguida a sinistra che a destra,consentendo di personalizzare ilveicolo per o gni specifica mis-sione. La gam ma comprendedue tipi di motore (Cursor 8 e13). Gli autocarri rigidi Trakkersono disponibili nelle configu-razioni 4x2, 4x4, 6x4, 6x6 e8x8 con potenze da 310 a 500cv. I trattori Trakker sono di-sponibili nelle configurazioni4x2, 4x4, 6x4 e 6x6 con poten-ze da 360 a 500 cv.

ALLESTIMENTOFACILITATO

Il nuovo Trakker è stato pro-gettato per facilitare le opera-zioni di al lestimento attraversoun’am pia disponibilità di tra-smissioni e prese di forza, oltreche connessioni elettriche di-sponibili sia all’interno dellacabina che sul telaio e il modu-lo di espansione aperto CANdata bus. Sia che venga utilizza-to per operare nelle condizionifuori strada più estreme che permissioni principalmente stradalicon occasionali percorsi fuoristrada, il nuo vo Trakker può es-sere attrezzato per ottimizzare ilcarico utile e il consumo dicombustibile.

Il nuovo Trakker riduce inol-tre i costi di manutenzione ab-bassando i tempi di fermo mac- china grazie a intervalli di cam-bio olio motore estremamenteelevati (uno all’anno in media)e con una diagnostica di bordoveloce e accurata. Quanto allemotorizzazioni, una caratteristi-ca del nuovo Trakker è la gam -ma di motori Cursor, pun to diriferimento in termini di coppia,durata, manutenzione e costid’e sercizio: questi motori con-sumano - a seconda delle mis- sioni - dal 2 al 5 per cento inmeno rispetto alle già economi-che versioni Euro 3.

Il nuovo Trakker, come Stra-lis, è stato progettato per testi-moniare i valori che Iveco hascelto per il proprio percorsoverso l’ec cel len za: Commit-ment, Reliabili ty, Performance,Team Spirit e Po wer. Tutti valo-ri che Trakker condivide con lanazionale neozelandese di rug -by: gli All Blacks.

10ATTUALITÀ N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

IVECO / Il veicolo cava-cantiere adatto a qualsiasi terreno si presenta con un nuovo design

Nessuna sfida è impossibileMEZZO CHE SUPERA OGNI LIMITE, NUOVO TRAKKER

HA MOTORI CURSOR DA 360 A 500 CV, DUE NUOVE

CABINE IN TRE VERSIONI RINNOVATE IN MATERIALI

ED ERGONOMIA. COMPONENTI E ASSEMBLAGGI

ROBUSTI, AFFIDABILI ED EFFICIENTI NE FANNO

UN VEICOLO SEMPRE OPERATIVO.

TORINO - Il 2012 si è chiuso con un“Porte Aperte nazionale” per il NuovoStralis Hi-Way, vincitore dell’Interna -tional Truck of the Year 2013, premio as-segnato annualmente da 25 giornalistidelle più importanti riviste specializzateeuropee quale veicolo che - secondo lagiuria - “ha fornito il miglior contributoper l’efficienza del settore del trasportosu gomma, in termini di riduzione deiconsumi, sicurezza, guidabilità, comforte ridotto impatto ambientale”.

Tutte le concessionarie Iveco han nochiuso il 2012 aprendo le porte a chiun- que volesse fare la conoscenza del nuovo

guerriero di punta della gam ma pesantedel costruttore torinese e per propostecommerciali dedicate ai possessori diveicoli Stralis.

Ad esempio la campagna Iveco Dayssui ricambi originali Iveco: dischi freno,pastiglie freno, batterie (Batteria SHD170Ah e Batteria HVR 225Ah) e frizio-ni. Eppoi vantaggi su alternatori, motori-ni di avviamento, spazzole tergicristallo,proiettori, cuscini sospensione ad aria,celle sospensione pneumatica, tubi discarico e paraurti. In più tantissimi ac-cessori Iveco Shop: dischi, chiavette usbe rotolini per tachigrafo, kit lampadine,an tifurto gasolio e cinghie.

Con Iveco Days anche i ricambi dellalinea Bullder, il marchio dedicato ai ri-cambi, ai servizi e all’assistenza per ri-morchi e semirimorchi, una linea di pro-dotti che garantisce massima qualità eelevate prestazioni: cavi pneumatici eelettrici, catarifrangenti, luci laterali e fa-nali e tutto quello che serve per assisterel’autista di un rimorchio a 360 gradi.

Insomma, il 2012 si è chiuso perIveco Stralis con un’offerta da cogliereal volo: tutta l’eccellenza degli uomini edelle Officine Iveco e tutta la qualità deiRicambi Origin cento per cento Iveco.

“PORTE APERTE NAZIONALE” PER I POSSESSORI DI STRALIS

Il 2012 chiude con tanti vantaggi

TORINO - Fin dalla sua prima versio-ne, presentata nel 1978, il Daily hastabilito nuovi primati anticipandoogni volta il mercato e diventandopunto di riferimento dell’innovazionenel settore dei veicoli commercialileggeri.

In questo segmento per l’anno ap-pena iniziato Iveco punta ancora sulsuo supereroe in una versione rispar-mio che guarda al futuro: il NuovoIveco Daily a metano. Potente grazieal suo motore da 136 cv con cambio a6 marce, Daily offre ai professionistidel trasporto più potenza e contempo-

ranea riduzione di consumi e costicarburante.

Restano ferme le caratteristiche diversatilità (grazie alle sospensionipneumatiche, si regola l’altezza dellasoglia di carico e si alleggerisce il la-voro) e di super equipaggiamento:ESP di ultima generazione, con siste-ma ASR e Hill Holder, cerchi in legae allestimento Top (climatizzatore au-tomatico, chiusura centralizzata, crui-se control, fendinebbia cornering,predisposizione navigatore Tom Tome sedile molleggiato lato guida).

Sono tanti i vantaggi per chi sce-glie il metano: in termini di costo car-burante consente un risparmio fino al40 per cen to; è il più ecologico tra imotori a combustione interna, ha unminore impatto ambientale e basseemissioni di CO2; è silenzioso (circa5 decibel in meno di un motore dieselequivalente); i veicoli a metano pos-so no scendere nei parcheggi sotterra-nei, salire sui traghetti e circolare nel -le zone a traffico limitato; è un com-bustibile sicuro e un gas volatile, incaso di perdita si disperde rapidamen-te perché è più leggero dell’aria.

POTENTE E VERSATILE ANCHE A METANO

Daily campione del risparmio

Il nuovoStralis Hi-Way eletto“InternationalTruck of theYear 2013”.

Il design del Trakker è sta to rinnovato nella parte esterna del la cabina con una nuova griglia centrale,cantonali riprogettati, paraurti ottimizzati e gruppi ottici di grandi dimensioni (e dotati di protezione).

Il Daily siproponeanchenell’ecologicaversione ametano.

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Nuovo Str a l i s Hi -Way : Tr uck of the Year 2013 .

Tecnolog ia innovat iva che r iduce a l min imo i l costo tota le d i eserc iz io.

Nuov i motor i con prestaz ion i ecce l lent i e bass i consumi .

St i le e des ign or ig ina l i , un i t i a un comfor t d i categor ia super iore .

Ogg i i l mondo de l t r aspor to profess iona le ha un nuovo protagon is ta . V incente .

Nuovo Stra l i s Hi-Way: Truck of the Year 2013.

W W W . I V E C O . I T

W I N N I N G

N U O V O

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12ATTUALITÀ N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

un maggior numero di vani por-taoggetti di dimensioni superio-ri. Questo significava che la ca-bina doveva essere più grandee, quindi, che l’in confondibilemontante anteriore angolato, unsegno distintivo del Volvo FH,doveva essere raddrizzato. Ilteam di design ha quindi studia-to come u ti lizzare le linee incli-nate e un tetto angolato permantenere il profilo dinamicodell’FH. Il risultato è una cabi-na con un me tro cubo di volu-me aggiuntivo e 300 litri di spa-zio in più. Di con seguenza, ilsedile può scivolare più indietrodi quattro centimetri e, in casod’inciden te, il conducente di-spone di uno spazio di soprav-vivenza senza precedenti.

DESIGN EFUNZIONALITÀ

Un altro esempio di armoniz-zazione di design e funzionalitàal fine di aumentare il livello disicurezza nel veicolo è datodagli specchietti retrovisori. Nelnuovo FH sono fissati con unbraccio più sottile rispetto alpassato e la grande coperturache circondava lo specchio èstata eliminata. Una soluzioneche riduce il numero di angoliciechi, con un conseguente au-mento della sicurezza. Un fatto-re altresì importante che dovevaessere tenuto in con siderazionedurante il processo di elabora-zione del design era l’esigenzadi mantenere inalterato l’incon-fondibile profilo Volvo. Il de-sign tipico del marchio, caratte-rizzato dai colori a bassa lumi-nosità scandinavi, da una sem-plice eleganza e da linee effi-cienti, ha così svol to un ruolofondamentale. “Il risultato - haconcluso Ri kard Orell - è unveicolo schietto, semplice,privo di elementi non necessari.La presenza di tutto ciò che sivede è motivata. Sebbene il vei-colo sia stato quasi completa-mente modificato, abbiamo co-munque raggiunto il nostroobiettivo, ovvero con servarel’eredità del precedente model-lo FH e, al tempo stesso, confe-rire al nuovo camion un caratte-re più composto e sicuro di sé”.

tec nici e connessi all’ambienteoperativo del camion. In questocaso, il nuovo FH doveva di-sporre di una cabina più ampiarispetto al modello precedente,per aumentare il livello di com- fort e sicurezza del conducente.

Per poter monitorare le esi-genze dei conducenti, una partefondamentale del processo didesign era rappresentata dai co-siddetti “sondaggi tra i condu-centi”, basati su interviste effet-tuate agli autisti presso i puntidi sosta per camion di tutta Eu-ropa. I conducenti venivanofatti accomodare nei modellidel nuovo Volvo FH e il loro fe-ed back veniva successivamenteutilizzato per perfezionare emodificare la progettazione inmodo da soddisfare le esigenzesegnalate. Nell’arco di cinqueanni so no stati intervistati in to-tale più di 2mila driver che,complessivamente, han no potu-to descrivere centinaia di annidi esperienza pratica nellaguida di veicoli pesanti. Daidati raccolti si evince che unadelle richieste più comuni èstata poter avere a disposizione

fetto na sce dalla combinazionedi questi due approcci”, ha di-chiarato Asok George.

A monte di tutto, nonostantel’importanza che riveste nel- l’am bito della progettazione diun veicolo, l’aspetto creativonon è certamente tutto. Le esi-genze relative all’aspetto delveicolo devono tenere conto diuna vasta gamma di requisiti

Anche se i moderni programmiper computer aiutano i progetti-sti a visualizzare le proprie idee,gli strumenti virtuali non sempresono sufficienti: “Il computerconsente ai progettisti di utiliz-zare al meglio le proprie capaci-tà analitiche, ma i modelli in ar-gilla offrono maggiori emozioni,parlano più al cuore che allatesta. Secondo me, il design per-

ware che software, formino par -te del veicolo, per ottenereun’u nica e armoniosa entità vi-siva e funzionale”.

Una delle prime fasi del pro-cesso di design ha richiesto alteam svedese l’individuazionedi una modalità di espressione edi un’identità per il nuovo vei-colo. Forme e linee sono stateesagerate, allo scopo di creare ilmessaggio visivo che il teamde siderava comunicare: “Ilprimo tema di discussione sonosta te le esigenze tecniche - hacon fermato Orell - ma durantela fase concettuale l’obiettivo dibase è sempre stato migliorare eaumentare il volume internodel la cabina”.

Il lavoro di progettazione delnuovo modello di punta del co-struttore scandinavo è iniziatocon una penna e un blocco notee la massima libertà di immagi-nazione che vuol dire prendereispirazione da svariati elementi,dalle nuove tecnologie comedal la natura, dalla tradizioneVol vo o dalla cultura e dal de-sign scandinavi.

Con il progredire del proget-to, i disegni si sono trasformatiin modelli generati dal computere il design ha acquisito linee piùrealistiche. “Nel settore del de-sign, spesso i dettagli sono fon- damentali - ha detto Asok Geor-ge, Chief Designer Exterior -Quando si guarda un camion, ildesign deve risultare istintiva-mente accattivante. La forma dibase, la posizione e le propor-zioni sono essenziali. Tut te lelinee e le curve devono scor rerein modo naturale, sen za ostacolia interrompere lo sguardo”. Perarrivare a questo, il gruppo didesign si è avvalso di modelli fi-sici realizzati in argilla, sia inscala che a grandezza naturale.

Fabio Basilico

GÖTEBORG - Ormai è consoli-dato il concetto secondo il qua -le anche nel mondo dei trucks ildesign ha una parte rilevantenel definire l’identità e le per- for mance di un veicolo, sia dalpunto di vista del costruttoreche da quello dell’utilizzatorefi nale. Ci crede fermamenteVol vo Trucks, che al design deisuoi modelli dedica la stessa at-tenzione riservata a tutti gli altriaspetti che compongono il com-plesso mosaico di un progettotruck.

Il design di un camion non èdato solo da colore, forma e li -nee accattivanti. Lo dimostra ilnuovo Volvo FH, che riuniscein sé un livello superiore di si-curezza, spazio ed ergonomia eche per questo ha rappresentatouna notevole sfida per i tecniciprogettisti. “Uno dei nostriprin cipali compiti era ideare so-luzioni in grado di combinaredesign e funzionalità”, ha infattidichiarato Rikard Orell, DesignDirector presso Volvo Trucks.L’in tero processo, dal primotrat to di pennarello sulla lava-gna al veicolo completo, ha ri-chiesto più di cinque anni, di-verse migliaia di ore di lavoro ealmeno altrettante decisioni eprocedure per giungere al pro-dotto finale da proporre sulmer cato. “La sfida di designche abbiamo dovuto affrontare -ha aggiunto Orell - consistevanel creare qualcosa di nuovo edesclusivo, mantenendo al tempostesso inalterati tutti gli elemen-ti più apprezzati del modelloprecedente”.

INTERAZIONEMAGICA

Il compito del gruppo di de-sign Volvo Trucks con sede aGöteborg era quello di trovaresoluzioni in cui tutte le singoleparti del veicolo interagisserosen za problemi, creando un u ni -co risultato armonioso. Ognisuperficie visibile, sia internache esterna, è stata esaminatanei minimi dettagli dal repartoprogettazione, come anche lasen sazione sonora e tattile dipul santi e comandi, la strutturadei tessuti e l’illuminazione in-terna della cabina. Tutto è statocreato in modo da soddisfare lee sigenze e le aspettative legatea un Volvo FH completamentenuovo. Esigenze che si espri-mono in parametri, ad esempioi rigorosi standard relativi a si-curezza e area del conducente.“A volte il design viene erro-neamente associato all’aspettoestetico, relativo solo a colori eforme - ha spiegato RikardOrell - In realtà, design e fun-zionalità devono procedere dipari passo. Il compito del pro-gettista è proporre soluzioni incui tutti i componenti, sia hard -

VOLVO TRUCKS / Tutte le variabili che hanno portato alla definizione del design del nuovo FH

Lo stile ora sposa la funzionalità“UNO DEI NOSTRI PRINCIPALI COMPITI - HA

DICHIARATO RIKARD ORELL - ERA IDEARE SOLUZIONI

IN GRADO DI COMBINARE DESIGN E FUNZIONALITÀ.LA SFIDA DI DESIGN CHE ABBIAMO DOVUTO

AFFRONTARE CONSISTEVA NEL CREARE QUALCOSA DI

NUOVO ED ESCLUSIVO, MANTENENDO AL TEMPO

STESSO INALTERATI TUTTI GLI ELEMENTI PIÙ

APPREZZATI DEL MODELLO PRECEDENTE”.

Il design di un camion non è dato solo da colore, forma e li nee accattivanti. Lo dimostra il nuovo Volvo FH, ammiraglia della Casa svedese.

Rikard Orell, Design Directorpresso Volvo Trucks

Asok George, Chief DesignerExterior di Volvo Trucks

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LA NOSTRA FILOSOFIA

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Guido Prina

CHELNY - Daimler Trucks guar- da con sempre maggiore at ten-zione alle sue attività in Rus sia,mercato dalle enormi po tenzia-lità. Il colosso tedesco ha inten-sificato la già esistente partner-ship con Kamaz firmando uncontratto per la fornitura di mo-tori e assali per i trucks e ibuses del produttore locale cheha sede centrale a NeberezhnyeChelny, nella Repubblica delTartastan. Kamaz riceverà i mo- tori diesel della famiglia OM457 da destinare ai suoi vei coliindustriali e le unità M 906 agas naturale per i bus. Inoltre,verranno consegnati assali ante-riori e posteriori da mon tare su

trucks e buses. I com ponenti giàassemblati verranno spediti inRussia dagli impianti Merce-des-Benz di Mann heim (moto-ri), Kassel e Gaggenau (assali).In una prima fase, il volume diconsegne sarà di 7mila propul-sori e 15mila assali all’anno.Enfatizzando i van taggi di que-st’ultimo progetto di partner-ship, Stefan E. Buchner, re-sponsabile di global powertrain,procurement and manufacturingengineering di Daimler Trucks,ha dichiarato: “Il nostro sistemamodulare per la componentisti-ca assicura le giuste soluzioni ainostri partner. Attraverso il no-stro know-how tecnico e la no-stra competenza stiamo aiutan-do Kamaz a espandere la sua

già forte presenza sul mercatorusso”. An che Sergey A. Kogo-gin, Direttore Generale diKamaz OJSC, ha sottolineatol’importanza del nuovo contrat-to: “La firma di questo accordocon Daimler per la fornitura di

motori e assali apre grandi op-portunità per la nostra società.Kamaz sarà ora capace di offri-re ai suoi clienti prodotti chesoddisfano i requisiti standarddi qualità mondiali e di assicu-rare nuovi parametri di riferi-mento all’intero comparto indu-striale russo del veicolo pesan-te. Il tempo ha dimostrato che imolti anni della nostra coopera-zione con Daimler come par-tner strategico sono pro-ficui edanno ottimi risultati”. Sia ipropulsori EEV a gas naturalecon potenze comprese tra 170kW/231 cv e 205 kW/279 cvche quelli Euro 5 diesel con po-tenze tra 260 kW/354 cv e 335kW/456 cv vanno a completarela linea di motorizzazioniKamaz. Per quanto riguarda lafornitura di assali, l’accordo ap-pena firmato rappresenta unostep intermedio. Nel futuro, in-fatti, le due so cietà hanno inprogramma la costruzione diassali direttamente in Russia at-traverso una joint venture. Inquesto modo, Daimler Trucksavrà l’occa sio ne di costituire edespandere una rete per la com-ponentistica nel Paese. Daimler

e Kamaz stan no costantementeintensificando la loro coopera-zione. Lo scorso giugno, hannoannunciato la firma di un accor-do di licenza per la fornitura dicabine del Mercedes-Benz Axormentre nel contempo si sonogettate le basi per una produzio-ne locale. Le cabine vengonoimpiegate sulla nuova genera-zione di trucks Kamaz cheviene lanciata sul mercato russonel 2013. La partnership strate-gica tra Daimler Trucks eKamaz è nata nel 2008. Le jointventure Mercedes-Benz TrucksVostok (MBTV) e Fuso KamazTrucks Rus. (FKTR) hanno ini-ziato la loro attività poco menodi due anni dopo. La partner-ship ha poi continuato a cresce-re e prosperare su più livelli:dalla sua inaugurazione nel2011, l’im pian to MBTV diChelny sta fabbricando i model-li Mercedes-Benz Actros, Axor,Atego e Unimog. La FKTR in-vece produce il Fuso Canter.Attualmente, Daimler AG e laBanca europea per la ricostru-zione e lo sviluppo detengonoinsieme il 15 per cento delleazioni di Ka maz.

14ATTUALITÀ N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

DAIMLER TRUCKS / Intensificata la partnership tra Daimler Trucks e Kamaz

Motori e assali per la RussiaIL COLOSSO TEDESCO HA FIRMATO UN CONTRATTO

PER LA FORNITURA DI MOTORI E ASSALI PER I TRUCKS

E I BUSES DI KAMAZ. IL COSTRUTTORE RUSSO

RICEVERÀ I MOTORI DIESEL DELLA FAMIGLIA OM 457DA DESTINARE AI SUOI VEICOLI INDUSTRIALI E LE

UNITÀ M 906 A GAS NATURALE PER I BUS. INOLTRE,VERRANNO CONSEGNATI ASSALI ANTERIORI E

POSTERIORI DA MONTARE SU TRUCKS E BUSES.

DAIMLER TRUCKS / Record di produzione Freightliner nell’impianto messicano di Saltillo

Cascadia tocca quota 100.000

SALTILLO - Inaugurato nel 2009, l’impianto Daimler Trucks di Sal-tillo, nello Stato messicano di Coahuila, celebra già il suo primo re-cord con la produzione di un veicolo pesante della gamma lunga di-stanza Freightliner Cascadia numero 100.000. Il sito produttivo, co-struito con un investimento di 300 milioni di dollari, è parte inte-grante della rete produttiva della DTNA, sigla della Daimler TrucksNorth America LLC, filiale di Daimler Trucks. A Saltillo viene ga-rantita una produzione annuale di 30mila Cascadia destinati al mer-cato messicano e ai Paesi dell’America Latina, oltre che a gli StatiUniti e al Canada.

“Dopo la posa della prima pietra nel 2007 e la piena operativitàdal 2009 - ha dichiarato Martin Daum, Presidente e Ceo di DaimlerTrucks North America - siamo orgogliosi di celebrare il traguardodella produzione del 100.000esimo Freightliner Cascadia prodotto aSaltillo. La fabbrica messicana è una componente importante delnetwork produttivo di DTNA nella regione Nafta e di DaimlerTrucks a livello mondiale che comprende 27 locations produttive”.

Il truck del traguardo è stato consegnato al cliente “Grupo Mon-

Ro”, specialista messicano nel trasporto merci nazionale e interna-zionale. La flotta dell’azienda conta già diverse centinaia di veicoliFreightliner. Gerhard Gross, Presidente e Ceo di Daimler TrucksMessico ha quindi commentato: “Siamo felici di consegnare il Ca-scadia dei record a un cliente fedele. Rin graziamo Mon-Ro per la fi-ducia che ripone nel nostro brand. Freightliner continua a soddisfa-re le elevate aspettative dei nostri clienti in termini di qualità, affida-bilità e total cost of ownership”. Non è un caso dunque che nel 2011sono stati ven duti nella regione Nafta comprendente Canada, StatiU ni ti e Messico circa 86mila trucks Freightliner con classi di pesoUsa da 6 a 8 (da 9 a 36 t).

A Saltillo sono ubicati, oltre alla fabbrica, un centro logistico, unedificio amministrativo e un training center su un’area com plessivadi oltre 120mila metri quadrati. La location produttiva del Messicodel Nord of fre decisivi benefici come la disponibilità di materialigrezzi, la vicinanza con i fornitori e i clienti nonché una buona con-nessione con la rete delle infrastrutture stradali e ferroviarie. InMessico DTNA ha un altro si to produttivolocalizzato a San tiagoTianguistenco nonché un centro internazionale per i ricambi e uncentro marketing che si occupa di veicoli usati. Daimler TrucksNorth America ha sede centrale a Portland, nel l’O regon, ed è co-struttore leader di veicoli medi e pesanti in Nord America. La socie-tà produce e commercializza i veicoli dei marchi Freightliner, We-stern Star e Thomas Built Buses. Nel 2011, Daimler Trucks ha ven-duto circa 426mi la veicoli in tutto il mon do con profitti per 28,75miliardi di euro.

“DOPO LA POSA DELLA PRIMA PIETRA NEL 2007 - HA

DICHIARATO MARTIN DAUM, PRESIDENTE DI DAIMLER

TRUCKS NORTH AMERICA - SIAMO ORGOGLIOSI DI

CELEBRARE IL TRAGUARDO DEL 100.000ESIMO

FREIGHTLINER CASCADIA PRODOTTO A SALTILLO”.

Un truck frutto della collaborazione tra Daimler e Kamaz. Sotto, Hubertus Troska, Responsabile diMercedes-Benz Trucks (a sinistra), stringe la mano a Sergey Kogogin, Direttore Generale di Kamaz.

MILANO - Marie-ChristineLombard è il nuovo Ceo di Geodis,divisione di Trasporto e Logisticadel Gruppo SNCF. Ex Presidente eCeo di TNT NV, Marie-ChristineLombard, 54 anni, si è laureata allaEssec Business School. Inizia la suacarriera nel 1982 comeresponsabile del merchandisingpresso Lord & Tailor. Entra poi afar parte di Chemical Bank a NewYork dove rimande dal 1983 al1986 e a seguire della bancaParibas, dipartimento CorporateFinance, per il periodo 1986-1988,e dipartimento Fusione eAcquisizioni dal 1989 al 1991.Viene quindi nominata Delegatoregionale per le Fusioni e leAcquisizioni internazionali e ViceDirettore generale del ramod’azienda Lyon. Nel 1993 entranuovamente a far parte del Gruppo

TPG (divenuto TNT nel 2005) comeDirettore finanziario, carica chemantiene fino al 1997, poi comeDirettore generale dal 1999 al 2003e quindi Presidente e Direttoregenerale del Gruppo Jet Serviceche dal 2002 è TNT ExpressFrance. Nel 2004 Lombard è statanominata Direttore generale delladivisione Express del Gruppo TNTe membro del Direttivo di TNT. Nelmaggio 2011 la nomina aPresidente e Direttore generale diTNT Express NV. SNCF Geodispropone un’offerta multimodaleglobale e una gestione del flussoend-to-end per i suoi clienti inEuropa e nel mondo. Grazie a unnetwork che copre 120 Paesi e47.700 collaboratori, Geodis è ilquarto provider di servizi ditrasporto e logistica in Europa, conun fatturato di 9,4 miliardi di euro.

GEODIS

MARIE-CHRISTINELOMBARDNUOVO CEO

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15ATTUALITÀ N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

LIONE - La piattaforma di lavoro aerea è una mac-china che de ve per sua natura rendere accessibileuna zona di lavoro in altezza a operatori, con illoro e qui pag gia mento, in condizioni di sicurezza,evitando il montaggio di ponteggi o trabattelli.Che siano impianti di sollevamento o sollevatori,piattaforme telescopiche, elevatori, montacarichiper traslochi ed edilizia, queste macchine devonoavere come caratteristica di base la ra pidità e affi-dabilità per raggiungere qualsiasi punto, anche ilpiù critico: le piattaforme ae ree devono rappresen-tare il mez zo più comodo e sicuro per la vorare inquota. È quanto promette di fare il veicolo alcento per cento elettrico, allestito a piattaformaaerea, che verrà a dot tato, nel 2013 e per quattroan ni, dal Servizio di Pubblica Illuminazione dellacittà di Lio ne grazie a EDF, France Elévateur eRenault Trucks.

L’al le sti mento a piattaforma aerea è sta to rea-lizzato su un Renault Ma xity Elettrico, veicololeggero al cento per cento elettrico, che RenaultTrucks commercializza da più di un anno. L’al le -sti mento, fornito da France Elévateur, è dotato diun braccio elevatore compatto in grado di allun-garsi fino a 11 metri che ren derà possibile inter-venti in strade strette, grazie alla sua gran de ma-novrabilità. Questo progetto sperimentale, propo-sto da EDF e Renault Trucks alla Città di Lione, èun’anteprima per il mercato francese ed è il risul-tato della partnership tra Renault Trucks ed EDF:un sodalizio orientato allo sviluppo di veicolicommerciali elettrici per utilizzi in ambienti urba-ni.

Tale progetto consentirà l’ela bo razione di una

valutazione tec nica, completa e razionale, conl’obiettivo di verificare le prestazioni del veicolo edel suo allestimento al cento per cento elettricodurante l’effettivo funzionamento per poter poiadattarlo nel miglior modo possibile alle esigenzeoperative, in particolare nelle aree urbane. EDFsarà responsabile dell’instal la zio ne della strumen-tazione del veicolo al fine di raggiungere gliobiettivi in termini di raggio d’azione e capacitànonché in ter mini di disponibilità. Attraverso lasua controllata, la Sodetrel, il gruppo fornirà ilservizio “energia a bordo”, garantendo il buonfunzionamento delle batterie.

Renault Trucks ha acquisito una notevole espe-rienza con il Maxity Elettrico. Da quan do il mo-dello è stato lanciato, i veicoli attualmente opera-tivi hanno già percorso più di 100mila chilometri.Con questo progetto, Renault Trucks sarà in gradodi sviluppare una nuova applicazione inerente lepiatta forme aeree e potrà quindi e sten dere la pro-pria offerta con il Maxity Elettrico.

sere effettuato in modo da ga-rantire la massima sicurezza,occupandosi anche del trasportodei liquami derivati dallo spur-go, con strumenti professionalidi spurgo, ad esempio attraver-so pompa mobile, mediante in-terventi di pulizia dei condottidi scarico, disintasamento delWC, lavaggio sifoni e pulizia

fognature e fosse. In conclusio-ne, per lo spurgo dei pozzi neriè importante affidarsi ad azien-de dotate di grande esperienza eprofessionalità e in possessodelle autorizzazioni necessarie,adeguatamente attrezzate anchein termini di mezzi di trasporto.Renault Trucks viene incontro atale tipologia di professionisticon un allestimento specifico,che ad esempio equipaggiava ilPremium Lander 430 da 32 t8x4*4 Tridem e il Maxity espo-sti alla 25esima edizione delPollutec, la mostra internazio-nale delle attrezzature, tecnolo-

gie e servizi ambientali che si ètenuta a Lione.

Pioniere e leader nel campodel risparmio di carburante, Re-nault Trucks ha presentato lapropria filosofia “All For FuelEco” e, più in dettaglio, le Opti-fuel Solutions progettate per ri-durre in modo significativo e so-stenibile i consumi di carburan-te dei veicoli gestiti dai traspor-tatori. Questi strumenti possonoessere utilizzati da tutte le tipo-logie di aziende, indipendente-mente dalla loro dimensione oattività; sono disegnati intorno aquattro temi principali: configu-

razione del veicolo, formazionedell’au tista, misura e analisi deiconsumi a lungo termine e ridu-zione degli stessi durante la vitaoperativa del veicolo. Allo standera disponibile un terminale in-terattivo per fornire tutte le in-formazioni sui veicoli alimentatia energie alternative quali: ilRenault Maxity elettrico (centoper cento elettrico), il PremiumDistribuzione Hybrys Tech(ibrido) e il Premium Distribu-zione CNG (metano). RenaultTrucks ha presentato anche latecnologia scelta per conformar-si alla futura regolamentazioneEuro 6 che entrerà in vigore, peri veicoli di nuova immatricola-zione, dal 1° gennaio 2014. Perottemperare a questo nuovostandard, la Losanga ha utilizza-to diverse tecnologie e ha sceltoquelle più efficaci per ogni tipodi cilindrata e applicazione.

L’obiettivo del costruttorefrancese è molto semplice: for-nire ai trasportatori motori con-formi alla normativa Euro 6 ingrado di offrire prestazioni ele-vate in termini di consumi, affi-dabilità e manutenzione.

In mostra infine le diverseapplicazioni che RenaultTrucks ha sviluppato per glismartphone e che includono“Trucks Fuel Eco Driving”, ungioco che offre agli autisti l’op-portunità di scoprire i principibase della guida razionale alvolante di un Premium Opti-fuel. Questa app può esserescaricata gratuitamente dal-l’App Store e da Google Play.È stata inoltre mostrata lanuova versione di “Nav’Truck”,che fornisce ai driver consiglieco-drive in tempo reale.Anch’essa è disponibile su AppStore e su Google Play.

RENAULT TRUCKS / Riduzione dei consumi in primo piano alla 25a edizione di Pollutec

Tutto per risparmiare

Lino Sinari

LIONE - Lo spurgo dei pozzineri è un’operazione che com-pleta il normale funzionamentodelle fognature statiche ed è ne-cessaria per garantire e consen-tire il corretto funzionamentodel pozzo stesso. Lo spurgo dipozzi neri e fognature deve es-

IL COSTRUTTORE FRANCESE HA ESIBITO UN PREMIUM

LANDER TRIDEM E UN MAXITY EQUIPAGGIATI

CON ALLESTIMENTO PER LO SPURGO DEI POZZI NERI.

Il Maxity (a sinistra) e il Premium Lander 430 da 32 t 8x4*4 Tridem esposti alla venticinquesimaedizione della mostra internazionale delle attrezzature, tecnologie e servizi ambientali tenutasi a Lione.

Il Maxity Elettrico allestito a piattaforma aereasarà a disposizione della città di Lione per 4 anni.

Veicolo elettrico Renault con piattaforma aerea

Maxity vola in quotaENTRERÀ IN SERVIZIO QUEST’ANNO E SARÀ

ADOTTATO PER QUATTRO ANNI DAL

SERVIZIO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE.

Nuovo management in Casa Renault Trucks

Blin a capo della Losanga

LIONE - Renault Trucks ha annunciato l’arrivodi Bruno Blin in qualità di Presidente di Re-nault Trucks Commercial, in sostituzione diHeinz-Jürgen Löw che ha deciso di lasciarel’azienda. Bruno Blin ha assunto le sue fun-zioni dal 1° gennaio 2013.

“La ristrutturazione in atto all’interno diRenault Trucks - ha commentato Peter Kar-lsten, Executive Vice President di VolvoGroup Trucks e responsabile della distribuzio-ne di camion in Europa, Medio Oriente e Afri-ca - ha bisogno di essere vista in un contestopiù ampio, in cui l’intero Gruppo Volvo è infase di ristrutturazione, compresi tutti i mar-chi di camion, in modo che ogni marca sia ingrado di sviluppare tutte le sue potenzialità.Nel mese di giugno sarà lanciata tutta lagamma di prodotti Renault Trucks rinnovata,che rafforzerà la sua posizione di mercato.Quando tutti i cambiamenti organizzativi e irinnovamenti dei prodotti saranno completati,Renault Trucks sarà più forte e più competiti-vo come mai prima d’ora. Bruno Blin è arri-vato in azienda nel 1999. Proviene da GroupTrucks Technology, dove è stato a capo dellastruttura Acquisti Gruppo Volvo dal 2004. Hauna vasta esperienza di ambienti complessi eglobali e multibrand e ha vissuto all’esteroper molti anni. Egli ha dimostrato ottime ca-pacità di leadership e la capacità di gestire i

cambiamenti in grandi organizzazioni mon-diali”.

Nel corso degli ultimi cinque anni, il Grup-po ha investito oltre due miliardi di euro inRenault Trucks. “Renault Trucks - concludePeter Karlsten - ha un grande potenziale esiamo convinti che abbia un ruolo vitale dasvolgere nella strategia di crescita del Grup-po”.

HA PRESO IL POSTO DI HEINZ-JÜRGEN

LÖW. “CRESCEREMO COME MAI

FINO A ORA”, ANNUNCIA PETER

KARLSTEN, EXECUTIVE VICE

PRESIDENT DI VOLVO GROUP TRUCKS.

Bruno Blin, Presidente di Renault TrucksCommercial

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16ATTUALITÀ N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

MAN Mobile24

UNICOE GRATUITO

Massimiliano Campanella

VILLAFRANCA - I sistemi di as-sistenza alla guida supportanoattivamente il conducente perquanto riguarda la sicurezza eren dono più confortevole lagui da senza interferire con lecompetenze dell’autista. Secon-do gli studi e le analisi di setto-re, grazie ai sistemi di assisten-za alla guida si contano fino al50 per cento di incidenti graviin meno. Tuttavia, i camionistiitaliani non sono ancora suffi-cientemente informati sulla lororilevanza per la sicurezza sullestrade. Sulla base di questi datie queste valutazioni, Man si èposta l’obiettivo di ridurre dra-sticamente gli incidenti stradali,impiegando in maniera semprepiù diffusa i sistemi di assisten-za alla guida, sistemi di bordoche aiutano i trasportatori a evi-tare o attenuare le conseguenzedi un incidente rilevando la na-tura e la gravità del pericolome diante sensori, in funzionedell’imminenza e della portatadella minaccia. Non solo: Euro-fot, il primo test operativo sulcampo condotto in Europa, haconfermato che i sistemi di as-sistenza alla guida Man non so -lo aumentano la sicurezza attivadel veicolo, ma hanno anche ef-fetti positivi sul consumo dicar burante. Grazie all’AdaptiveCruise Control gli autocarri te-stati hanno consumato media-mente il 2 per cento in meno digasolio.

Man ha partecipato al pro-getto di ricerca quadriennalecon un totale di 57 autocarri di21 autotrasportatori. Al terminedel test sul campo, gli autocarriequipaggiati con i sistemi di as-sistenza alla guida di Man ACC(Adaptive Cruise Control) eLGS (Lane Guard System) han -no percorso oltre 7,5 milioni dichi lometri sulle principali diret-

trici europee. Durante il test èstato esaminato il funzionamen-to dei sistemi elettronici di assi-stenza alla guida in merito a si-curezza, impatto ambientale,uso e grado di accettazione dapar te dei conducenti. La speri-mentazione si è articolata in trefa si distinte. Dopo la fase dispe cifica comprensiva di un uti-lizzo pilota è iniziata la provasul campo, durata 16 mesi. In-nanzitutto è stato analizzato ilcomportamento di guida senza isistemi di assistenza, e poi conl’utilizzo dell’ACC (sistema dire golazione della velocità infun zione della distanza di sicu-rezza) e dell’LGS (sistema diman tenimento della corsia). In -ol tre sono state raccolte le im-pressioni e le considerazioni deiconducenti che hanno fornitodet tagli sull’influenza e sui van- taggi dei vari sistemi nel l’im -piego quotidiano. Il test è termi-nato con un’analisi del l’im pattodei sistemi.

IMPATTOPOSITIVO

Gli autocarri sono stati equi-paggiati con logger per la regi-strazione dei dati rilevati duran-te la marcia e la trasmissionedei risultati al server di progettocentrale. I dati sono stati valuta-ti e analizzati in concerto con ipartner partecipanti al progettoe gli esperti Man. Sia i risultatidel test sul campo che il giudi-zio dei conducenti evidenzianochiaramente l’impatto positivodei sistemi di assistenza di gui -da Man sulle strade.

Grazie all’utilizzo dell’A -dap tive Cruise Control è statopossibile ridurre situazioni criti-che, quali ad esempio improv-vise manovre di scarto di osta-coli, di oltre il 35 per cento co -me pure forti frenate. Il numerodei casi di veicoli con distanza

critica dal veicolo che precedesi è ridotto in media del 50 percento. Il numero degli eventicri tici che si verificano su unper corso di circa 600 chilome-tri, che nel trasporto di lineacor risponde a un tipico viaggiogiornaliero, è passato da sei si-tuazioni critiche senza l’utilizzodell’ACC ad un unico eventocon l’utilizzo dell’ACC. L’ACCfavorisce inoltre la gui da a mi-nore impatto ambientale. Il con-sumo di carburante dei veicolitestati è diminuito di circa il 2per cento a fronte di un contem-poraneo aumento del la velocitàmedia dell’1 per cen to. L’ado-zione del Lane Guard Systemha mostrato effetti convincentimigliorando sensibilmente ilmantenimento della corsia e ilcomportamento di sterzata. Ilsistema LGS ha influenzato po-sitivamente an che il comporta-mento dei conducenti che sisono dimostrati più inclini adazionare gli indicatori di dire-zione per segnalare il cambio di

corsia. Le risposte dei conducenti

con fermano ciò che è stato de-dotto dai dati raccolti durante iltest. Il 94 per cento dei condu-centi ritiene che l’AdaptiveCrui se Control aumenti sensi-bilmente la sicurezza. Per il 77per cento degli intervistatil’ACC migliora il comfort diguida. La maggioranza degli in-tervistati utilizza l’ACC moltofrequentemente, in particolarequando viaggia in autostrada esu strade statali. I conducenticonsiderano l’ACC molto utileanche su percorsi con divieti disorpasso, durante i viaggi not-turni e in condizioni di maltem-po. In questi casi ha convintoan che l’utilizzo del sistemaLGS. In caso di acquisto di unnuovo autocarro i conducentipon gono l’ACC al primo postonell’equipaggiamento e lo con-siderano uno dei più importantisistemi di assistenza alla guida.

I sistemi ACC e LGS vengo-no offerti negli autocarri pesanti

e gradualmente negli autobusturistici Man e Neoplan. Il si-stema LGS è disponibile ancheper i nuovi autocarri TG dellagam ma leggera e media. Mantiene conto dei risultati del testsul campo per l’ottimizzazionee il perfezionamento dei sistemidi assistenza alla guida e utiliz-za già i dati raccolti per l’a na -lisi dei requisiti di altri pro getti.

Eurofot (First European lar -ge-scale Field Operational Teston Driver Assistance Systems)è un test operativo sul campo disistemi attivi e intelligenti di as-sistenza alla guida condotto sularga scala in Europa. Per que-sto progetto, lanciato a maggiodel 2008, più di mille veicoli travetture e camion sono stati e -qui paggiati con vari sistemi in-telligenti in grado di aumentarela sicurezza stradale, l’effi cien -za del traffico e il comfort delcon ducente. Ben 28 imprese eor ganizzazioni di dieci Paesieuropei hanno aderito a questopro getto di ricerca.

MAN / Testati i sistemi di assistenza alla guida: aumenta la sicurezza, calano i consumi

Il truck “sensitivo” evita l’incidenteEUROFOT, IL PRIMO TEST OPERATIVO SUL CAMPO

CONDOTTO IN EUROPA, HA CONFERMATO

L’EFFETTO POSITIVO DEI VARI SISTEMI ELETTRONICI

UTILIZZATI IN SITUAZIONI DI TRAFFICO REALE.

Man ha chiuso il 2012 con gli auguri speciali del TGX in versione Christmas Truck

L’autocarro che trasporta allegriaMONACO - Fare la differenza anche a Natale e alle feste difine anno con un truck che in modo speciale accompagnavaBabbo Natale nel portare allegria laddove ce n’è sempre bi-sogno. Dall’inizio del mese di dicembre fino al giorno diNatale 2012 un autoarticolato Man, addobbato con decora-zioni natalizie, ha percorso in lungo e in largo la Germaniameridionale e visitato asili, ospedali pediatrici, Villaggi Sose altre istituzioni sociali, fermandosi anche in alcuni mer-catini di Natale.

Babbo Natale ha donato ai bambini modellini di camiondi cioccolato e renne di peluche. Sulle pareti del semiri-morchio campeggiava l’augurio di “Buon Natale” in diver-se lingue. Il leone del marchio Man dominava ristilizzatoin un paesaggio invernale illuminato dalla magica luce delNord. Il trattore era un Man TGX 18.540 4x4H con livrearosso fuoco metallizzato, trazione HydroDrive e cabina diguida XXL. Nello stabilimento di Monaco di Baviera gliapprendisti di Man Truck & Bus hanno montato circa 200metri di filo luminoso e incorniciato la griglia del radiatorecon centinaia di luci a Led. Il potente motore da 540 cv e latrazione anteriore idrostatica inseribile Man HydroDrive lohanno fatto giungere con puntualità e affidabilità a destina-zione, anche con condizioni stradali e meteorologiche av-verse, per la gioia dei bambini.

Man Truck & Bus per celebrare le festività natalizie del2012 ha riprodotto il Christmas Truck in versione modelli-no in scala 1:87. Persino un bus, modello Man Lion’sCoach in scala 1:87, è stato vestito a festa con decorazioni

natalizie. Entrambi i modellini sono disponibili per l’acqui-sto sullo Shop Man all’indirizzo internet www.man-shop.eu. Per ogni modellino di Natale venduto, Man devol-ve un euro ai Villaggi Sos.

Man ha partecipato al progetto di ricerca quadriennale con un totale di 57 autocarri di 21autotrasportatori. Al termine del test sul campo, gli autocarri han no percorso oltre 7,5 milioni di km.

MONACO - Man compie un ulte-riore passo in avanti per affina-re il suo servizio di assistenza.Il costruttore tedesco ha attiva-to un numero unico e gratuitosia da rete fissa che da cellula-re in tutta Europa per chiamarein caso di guasto, 24 ore su 24,365 giorni all’anno, l’assisten-za Mobile24. In caso di emer-genza è importante sapere dipoter con tare su un servizio diassistenza rapido e affidabile.Così da oggi la centrale ManService Mobile24 di Monaco diBaviera è raggiungibile da tuttoil continente telefonando unica-mente allo 00800 66 24 53 24.

Gli operatori del ServiceCen ter sono in grado di interlo-quire con gli autisti in otto di-verse lingue, italiano compreso,e attivare un contatto immedia-to con l’officina Man più vici-na, ovvero una delle oltre 2milache costituiscono la capillarere te europea del brand bavare-se. Con la stessa rapidità saràat tivata la richiesta degli even-tuali ricambi necessari, il tuttocon un interessante rapportoqua lità/prezzo per il servizio dias sistenza e di riparazione.

Le regole per attivare il soc-corso sono molto semplici.L’au tista deve fornire al ServiceCenter il numero di targa e ditelaio del veicolo, il proprionome e un numero di telefono

al quale è reperibile esponendole cause dell’emergenza e laposizione del veicolo. A quelpun to l’operatore Man ServiceMobile24 si mette in contattocon l’officina autorizzata piùvicina e organizza l’intervento,tenendo informato l’autista suitempi e le modalità. Le officineMan sono tutte preparate a in-terventi “on the road” con vei-coli dotati delle attrezzature ne-cessarie e dei ricambi di mag-giore utilizzo. Nel caso il pro-blema non sia risolvibile inloco, il veicolo in avaria, in ac-cordo con il cliente, sarà trasfe-rito all’officina Man per la ri-parazione.

I numeri indicano in modochia ro la capacità operativa diMo bile24: nel 2011 il Serviceha risolto circa 50mila casi disoc corso e la centrale operativagestisce un volume di circa500mi la chiamate l’anno of-frendo anche un aiuto “on line”ai clienti e attivando il soccorsonel più breve tempo possibile. Ilcall center ha tempo 20 secondiper rispondere alla chiamata;in caso contrario, il sistema diallarme installato sugli scher miavvisa gli operatori del clientein linea.

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18ATTUALITÀ N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

Fabio Basilico

TORINO - Cina e Brasile fannoparte della folta rappresentanzadei cosiddetti “Paesi emergen-ti”, mercati in rapida espansio-ne e con un indice di crescitasostenuto. Tutti i costruttori diveicoli industriali hanno datem po inserito queste nazionial l’interno della loro agenda

strategica per implementare illoro piano di sviluppo interna-zionale. Così ha fatto Iveco chedi recente ha visto premiare isuoi sforzi con la conquista didue prestigiosi riconoscimentiinternazionali: in Cina il nuovoveicolo Naveco Chaoyue è sta topremiato come “Truck of theYear China 2013” e in Brasilel’Iveco Tector Attack è stato in-

signito dell’“AutoData Award”per la categoria Truck.

Due importanti riconosci-menti che si aggiungono al pre-mio “Truck of the Year 2013”,ottenuto dal nuovo Stralis Hi-Way, premiato da 25 giornalistidelle più importanti riviste spe-cializzate europee come il vei-colo pesante che “ha fornito ilmiglior contributo per l’effi -cien za del settore del trasportosu gomma, in termini di ridu-zione dei consumi, sicurezza,gui dabilità, comfort e ridottoim patto ambientale”.

In Cina, il “Truck of the YearChina 2013” è stato assegnatoal Naveco Chaoyue nel corsodel Guangzhou Motor Show. IlNaveco Chaoyue è un veicololeggero prodotto della jointventure cinese costituita tra

NANCHINO - È forte la presenza di Iveco e FPT Indu-strial in Cina, che si esprime attraverso importantijoint venture: Naveco, che ha due impianti a Nanchi-no per la produzione di veicoli commerciali leggeri,medi e minibus, SIH (SAIC-Iveco Hongyan Com-mercial Vehicles Co.Ltd), che ha sede a Chongqing,per la produzione di veicoli pesanti, e SFH (SAIC-Iveco FPT Hongyan). Il mercato cinese è una dellepriorità per Iveco, in primo luogo per le crescenti di-mensioni del mercato interno, ma anche per la possi-bilità di espandere l’attuale offerta di prodotto delcostruttore e di sfruttare un’importante base di forni-tori localizzati intorno alle joint venture. Nei prossi-mi cinque anni, tra gli obiettivi di Iveco vi è quellodi triplicare le vendite delle joint venture nel Paese,con il lancio di nuovi prodotti, incrementando la ca-pacità produttiva e gli investimenti in ricerca e inno-vazione. Nel 2011, Iveco ha venduto, attraverso lesue due joint venture in Cina, 143mila veicoli, cherappresentano circa il 50 per cento dei volumi globa-li dell’azienda nel mondo.

La presenza dell’azienda in Cina ha una lungastoria: sin dal 1985 Iveco è entrata nel mercato cine-se attraverso un accordo con NAC (Nanjing Auto-mobile Corporation) per la produzione su licenza diveicoli commerciali leggeri. Nel 1991 è stata inaugu-rata la prima linea di produzione del TurboDaily, av-viando così un ambizioso programma di investimentiin Cina. Nel 1996, Iveco ha avviato con NAC unajoint venture paritetica, la Naveco, che ha contribuitoalla crescita del settore dei trasporti in Cina, diffon-dendo il brand Iveco su tutto il territorio cinese neglianni successivi. Nel 2007, Iveco ha ulteriormenterafforzato la sua strategia di sviluppo nel paese e, at-traverso la sua cooperazione con SAIC, uno dei trepiù grandi produttori cinesi nel settore automotive, èdiventato il primo produttore internazionale con unagamma completa di veicoli commerciali in Cina.Naveco, di cui Iveco detiene il 50 per cento delleazioni, offre il Power Daily e la gamma dei veicolileggeri e medi Yuejin.

Nel settore dei pesanti, SAIC-Iveco HongyanCommercial Vehicle, di cui Iveco e SAIC detengonoinsieme il 67 per cento del capitale, è in grado di of-frire una gamma di prodotto completa, inclusi chas-sis di veicoli rigidi e articolati. SAIC-Iveco FPTHongyan è stata infine costituita per produrre motoridiesel high-tech a basse emissioni sul mercato cine-se.

IVECO È DI CASA IN CINA DAL 1985

Presenza radicataIVECO / Naveco Chaoyue e Tector Attack premiati in Cina e Brasile

Nuovi riconoscimentia livello internazionale

IN CINA IL NUOVO VEICOLO NAVECO CHAOYUE È STATO

PREMIATO COME “TRUCK OF THE YEAR CHINA 2013” EIN BRASILE L’IVECO TECTOR ATTACK È STATO INSIGNITO

DELL’“AUTODATA AWARD” PER LA CATEGORIA TRUCK.DUE IMPORTANTI RICONOSCIMENTI CHE SI

AGGIUNGONO AL PREMIO “TRUCK OF THE YEAR 2013”,OTTENUTO DAL NUOVO STRALIS HI-WAY.

Dal 2007 al 2011 Iveco ha raddoppiato la quota di mercato

Una forteespansionein SudamericaSAN PAOLO - Nel maggio del 2011 Iveco ha inau-gurato a Jundiaí, a circa 80 km da San Paolo, ilsuo centesimo concessionario brasiliano, il primoeco-sostenibile del Paese latino-americano graziealle numerose soluzioni messe in atto per la suacostruzione e per il suo esercizio: una confermadei traguardi raggiunti in Brasile dal 2007, chehanno portato al raddoppio della rete commercia-le in soli quattro anni.

Il 100esimo dealer brasiliano di Iveco è natosull’onda di una rapida espansione delle attivitàdell’azienda nel Paese. Dal 2007 al 2011, Ivecoha infatti più che raddoppiato la propria quota dimercato, da meno del 4 per cento a più del 9 percento. Nel 2011 Iveco ha superato le 20mila unitàvendute sul mercato brasiliano, con una crescita

dei volumi pari a oltre quattro volte quelli del2007.

Trainate dalle forti performance del Brasile,anche le vendite totali in America Latina sono tri-plicate fino a sfiorare nel 2011 le circa 30milaunità. Ciò grazie alla strategia di espansione dellarete commerciale a nuovi Paesi e all’introduzionedi una gamma veicolare sempre all’avanguardia etotalmente concepita e assistita per soddisfare leesigenze dei clienti sudamericani.

Indubbiamente l’ascesa di Iveco in sudamericaha segnato una grande svolta quando l’ex ammi-nistratore delegato, Paolo Monferino, decise dioffrire al mercato brasiliano e a quello del suda-merica in generale prodotti Iveco caratterizzatidalla moderna tecnologia.

Al Transpotec 2013 in programma dal 28 febbraio al 3 marzo

Iveco ci sarà per esserevicina ai suoi clientiVERONA - È un importante segnale di rilancio delmercato italiano dell’autotrasporto che crede nel fu-turo del settore e mostra sempre più di voler investi-re: Iveco parteciperà alla prossima edizione delTranspotec Logitec, il Salone organizzato da FieraMilano in programma a Verona dal 28 febbraio al 3marzo 2013. Grazie a un’importante area espositivainterna e un’esterna adibita a expo e alle prove vei-coli sull’intera offerta prodotto, Iveco sarà senzadubbio uno dei protagonisti della manifestazione.“La nostra partecipazione a Transpotec Logitec inun momento economicamente delicato - ha dichia-rato Andrea Bucci, General Manager Mercato ItaliaIveco - conferma come il principale costruttore ita-liano focalizzi tutta la sua attenzione verso i traspor-tatori. Infatti, dopo l’importante investimento che haportato alla nascita del Nuovo Stralis Hi-Way, giàapprezzato dal mercato e premiato InternationalTruck of the Year 2013, riteniamo questa vetrinaun’occasione importante per incontrare e stare vici-ni ai nostri clienti e partner”.

“Quando abbiamo lanciato il progetto TranspotecLogitec sapevamo di muoverci controcorrente in unmomento complesso per il mercato dell’autotraspor-to - ha affermato Marco Serioli, Exhibitions Divi-sion Director di Fiera Milano - La risposta positiva,tra i costruttori, di un interlocutore come Iveco di-mostra che solo remando insieme rilanceremo il set-tore verso nuovi mercati”.

Oltre alle case produttrici, tutte le componentidella filiera offriranno numerose occasioni d’incon-tro e business, che daranno la possibilità agli auto-trasportatori di informarsi e avere a disposizioneservizi innovativi. Tra questi il Tracky Village, una“fiera nella fiera” organizzata da FAI Service, im-portante cooperativa di servizi per l’autotrasporto epartner strategico della manifestazione, che attraver-so i suoi associati proporrà assistenza fiscale, servizifinanziari e assicurativi, servizi dedicati all’attivitàdell’autotrasportatore su autostrade, valichi italianied europei, navi, treni navetta e traghetti, oltre alpronto intervento ambientale e molto altro.

Iveco e Nanjing AutomotiveCorporation. Il premio, organiz-zato da “China AutomotiveNews”, una delle più importantiriviste specializzate cinesi, èstato assegnato da una giuriacomposta da specialisti delmon do automotive e del settorelogisitico, docenti universitari ericercatori. Sul veicolo premia-to è stata condotta una serie ditest, effettuati dai ricercatori delChina Automotive EngeneeringResearch Institute con l’o biet ti -vo di valutarne tecnologia, er-gonomia, estetica e maneggevo-lezza. Grazie al motore F1C diFPT Industrial e ad altre inno-vative tecnologie, il NavecoChaoyue ha dimostrato eccel-lenti prestazioni in termini dipotenza, sistema frenante, siste-ma di accelerazione, velocità e

ridotta rumorosità, rispetto aimodelli degli altri competitor ingara per il premio.

In Brasile, invece, Iveco si èag giudicata, per la settima voltadal 2007, l’AutoData Award,importante riconoscimento as-segnato nel settore automotivedal gruppo editoriale delle rivi-ste specializzate AutoData,Transpodata e AutoData Agen- cy. Il Tector Attack è stato pre-miato come “Best Truck” nellacategoria dei veicoli medi perqualità e tecnologia. Disponibi-

le nelle versioni 4x2 e 4x4, ilveicolo è in grado di garantireforza, durabilità e un costo tota-le di esercizio ridotto, caratteri-stiche che lo rendono una dellepiù valide soluzioni di mobilitàdella sua categoria. Dal 2000, ilpremio “AutoData” è assegnatoogni anno alle case produttrici ealle loro concessionarie. I fina-listi sono votati dal pubblico e,in seguito, valutati definitiva-mente dai partecipanti all’“Au -to Data Perspective Seminar”che elegge i vincitori.

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19ATTUALITÀ N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

Massimiliano Campanella

CALDERARA DI RENO - Lamanutenzione periodica pres-so le of ficine autorizzate staassumendo un aspetto semprepiù ri levante nei costi e nellepreoccupazioni degli autotra-sportatori, che ai costruttorichiedono spes so garanziesuppletive agli interventi dimanutenzione ordinaria pre-visti dal libretto di ma nuten-zione, ovvero quella che sulmercato viene definita e sten-sione della garanzia conven-zionale.

Un’istanza che provienedal le aziende piccole e me diema an che da colossi co mePalletways Italia, parte diPal letways Group, leader neltrasporto espresso di mercepallettizzata. L’azienda bolo-gnese ha firmato con Italsca-nia un accordo quadro cheprevede che l’acquisto di vei-coli Scania includa il contrat-to di manutenzione con e -sten sione della garanzia allacatena cinematica. “È nostraintenzione - sono sta te le pa-role di Franco Fenoglio, Am-ministratore delegato di Ital-scania, alla firma del contrat-to - rafforzare la collabora-zione con a zien de che offro-no servizi di pri ma qualità,che ben si sposano con i no-stri prodotti e, proprio in que-st’ottica, va interpretato l’ac-cordo raggiunto con Pal let-ways Italia. L’affi da bi lità deiveicoli Scania, l’atten zio necostante ai costi d’eserci zio eil focus sull’ecologia sonosolo alcune delle caratteristi-che che con sentono a Scaniadi essere un marchio di riferi-mento nel mon do del traspor-to. La Re te Scania, forte delle24 concessionarie e delle 105officine autorizzate presentinell’intera penisola, è a di-sposizione dei concessionariPalletways per sviluppareproficue relazioni commer-ciali”.

5MILA PALLETIN 24 ORE

Palletways Italia è statafondata nel 2002 a Calderaradi Re no, alle porte di Bolo-gna, e si avvale di una rete di86 a zien de di trasporto dedi-cate e concessionari distribui-ti sul territorio nazionale, peroffrire quo tidianamente unservizio distributivo di eccel-lenza. Nel cor so degli anniPalletways Italia è diventataoperatore di riferimento nelsettore ed è in gra do di pro-cessare oltre 5mila pal let nel-l’arco delle 24 ore. “Il bino-mio tecnologia-efficienza -ha affermato l’ingegner Ro-berto Rossi, Presidente diPallet ways Italia - è iscrittonel Dna di Palletways: la flot-ta mezzi dei nostri concessio-nari deve es sere costituita da

veicoli al l’a vanguardia, pro-duttivi e poco inquinanti, per-ché queste caratteristicheesprimono al meglio l’imma-gine dell’azienda, e l’ac cor dosottoscritto con Italscania ri-flette esattamente tali quali-tà”.

Il Gruppo Palletways èstato fondato nel 1994 nelRegno U ni to per rispondere aun’esigen za di mercato:avere a disposizione un servi-zio che permettesse di spedi-re pallet da una ton nellatacon i tempi di un corriereespresso. Nel 1996 si era giàa quota 30 concessionari nelRegno Unito e all’aperturadel nuo vo hub. Gli investi-menti so no proseguiti negliAnni Duemila a supportodella crescita nel RegnoUnito e non solo: nel 2004 iconcessionari superano quotacento e vengono acquisiti iServizi Logistici (StargateLogistics); nel 2005 nascePalletways Benelux, nel 2006Palletways Iberia e viene av-viato il pri mo servizio rego-lare tra Re gno Unito e Bene-lux; nel 2007 riacquisizionedi Palletways Italia, nascePalletways Europe in Svizze-ra quale divisione internazio-nale e si supera il numero di200 concessionari; nel 2008viene avviato il servizio pa-neuropeo che collega 11Paesi europei, Palletwaysapre in Portogallo e supera i250 concessionari; nel 2009l’espansione in Germania.

Oggi il Gruppo Palletwaysè leader nella distribuzione e -spres so di merce pallettizzatain Europa, dove può con taresu cin que network costituitida 300 concessionari in Bel-gio, Da nimarca, Francia, Ger-mania, Italia, Irlanda, Lus-semburgo, Paesi Bassi, Porto-gallo, Regno Unito e Spagna.

Operativo dal 2002, Pallet -ways Italia è il primo net-work specializzato nella mo-vimentazione di merce pallet-tizzata nel nostro Paese. Co-stituito da 86 concessioni checoprono in mo do capillare ilterritorio nazionale, il net-work ritira, smista e distribui-sce attraverso tre hub (Bolo-gna, Avellino e Milano, que- st’ultimo nato a ottobre del2012) oltre 5mila pallet anotte, con oltre 150 mezziche transitano ogni sera neitre hub. “Il network italiano -ci ha spiegato Rossi, per 15anni Amministratore delegatodi Tnt Tra co, attualmenteAmministratore di PalletwaysEurope, dal febbraio 2007Presidente di Pallet ways Ita-lia e da fine 2008 Presidentedi Palletways Francia - è co-stituito da aziende di traspor-to, con cessionari di compro-vata e sperienza e qualità, chesi occupano del ritiro e del ladistribuzione dei pallet in unadeterminata zona. Ciascuno

di essi ha la sua autonomia,ma è chiaro che in questo pe-riodo sto rico gli investimentiimportanti, quali quelli sul-l’ammo der namento delleflotte, cerchiamo di ottimiz-zarli. E visto che tra tutti icon cessionari arriviamo acontare migliaia di mez zi,non potevamo che prestareattenzione a un costruttorecome Scania che presenta ca-

ratteristiche di affidabilità eeconomia nei costi d’eserci-zio. Non nego che in que-st’accordo molto ha contatola profonda sti ma, amicizia eco noscenza personale che mile ga a Fenoglio da anni. Que- st’a spetto ha facilitato l’avviodella partnership che senz’al-tro favorirà la re lazione tra iconcessionari Pal letways e iconcessionari Sca nia: due

marchi che parlano la stessalingua, che basano le pro priepremesse di lavoro su puntifermi che sono qualità di pro-dotto e essere leader di mer-cato”.

MASSICCIORDINATIVI

La partnership mira evi-dentemente ad aggiornare le

flotte, laddove vi sia necessi-tà, con l’ac quisto di nuovimezzi che in clude la massimagaranzia sul l’affidabilità delveicolo com pleto, motorecompreso. Dob biamo aspet-tarci massicci or dinativi diveicoli Scania da gli 86 con-cessionari Palletways in Ita-lia? “Avere una flotta giova-ne, moderna e all’altezza deitem pi - ha proseguito l’inge -gner Rossi - è importante pertre motivi: l’aspetto economi-co, perché i mezzi consuma-no me no e danno garanzie nelservizio; la sicurezza strada-le, che da sempre rappresentaun elemento distintivo perPallet ways, che intende svol-gere il suo lavoro avendo acuore la sal vaguardia di tuttigli utenti del la strada; il temaambientale, che richiedemezzi sempre più rispettosi esempre meno inquinanti. Lagam ma Scania rispetta appie-no queste caratteristiche, sitratta inoltre di un costruttorespecializzato nei trattori, cheso no il veicolo preponderantenelle flot te dei nostri conces-sionari. Le condizioni ci sonotutte per ché le aziende delNetwork Palletways Italiapossano interagire con fidu-cia con Scania. Si tratta peròdi aziende autonome, liberedi svolgere anche al tre attivi-tà, ciascuna con le sue pe cu-liari esigenze e necessità: ainostri hub arrivano motriciper la distribuzione, maanche bilici, motrici più pic-cole e furgoni che operano inzone con spazi ri stretti. Cia-scun concessionario farà unsuo piano di investimento,che in questo periodo storiconon potrà che essere prudenteper evidenti motivi. Sca nia ri-ceverà un piano di acquistoche secondo me sarà nel l’or -dine di almeno una decina dimezzi l’anno”.

Quale sarà il futuro dellapartnership? “Dopo il primotrimestre - ci ha risposto ilPresidente Rossi - faremo ilpunto sull’accordo, non e -sclu do che le condizioni pos-sano ulteriormente miglioraree che la partnership diventipiù for te”.

SCANIA / Italscania ha siglato un accordo quadro con il Network Palletways Italia

Ben oltre la garanziaIL LEADER DEL TRASPORTO DI MERCE PALLETTIZZATA

ACQUISTERÀ I VEICOLI DEL COSTRUTTORE SVEDESE

CON CONTRATTO DI MANUTENZIONE ESTESO ALLA

CATENA CINEMATICA. “PRONTI A RAFFORZARE LA

COLLABORAZIONE CON AZIENDE CHE OFFRONO

SERVIZI DI PRIMA QUALITÀ”, DICHIARA FENOGLIO.

CALDERARA DI RENO - Ma come funziona il modello delPallet network? Come fa merce di un notevole peso ad ar-rivare in 24 ore come fosse una busta spedita con un cor-riere espresso? “La novità escogitata in Inghilterra nel1994 - ci ha spiegato l’ingegner Roberto Rossi - risiedenell’applicare tecnologie e soluzioni tipiche del trasportoespresso a una tipologia di merce non più costituita da do-cumenti e colli, ma da merce pallettizzata, senza avere, ra-gionevolmente, limiti di peso. Oggi questo tipo di distribu-zione espresso è ampiamente consolidato sul mercato e hala sua collocazione nei servizi logistici”.

Al network Palletways aderiscono aziende di dimensio-ni medio-piccole e medio-grandi, tutte fortemente radicatesul territorio, che in questo modo diversificano l’offerta.

“Il trasportatore - ha precisato Roberto Rossi - si associasenza l’obbligo di assegnare al network il cento per centodelle richieste, ma con esso garantisce elevatissimi stan-dard di qualità, in termini di rese e integrità del prodotto,che singolarmente non potrebbe offrire, la capillarità sututto il territorio nazionale, l’omogeneità del servizio indi-pendentemente dalla destinazione, con sistemi informaticiall’avanguardia gestiti centralmente. Ogni giorno i conces-sionari ritirano la merce pallettizzata nella zona di compe-tenza e la trasportano, entro lo stesso giorno, in uno dei trehub. Nell’arco della notte la merce è smistata e posizionatanelle baie di carico dei concessionari preposti alla conse-gna, che trasportano la merce fino ai propri depositi localie provvedono poi alla distribuzione al cliente finale”.

Qual è a questo punto l’obiettivo di Palletways in Italiae in Europa? “La nostra Vision - ci ha risposto Rossi, Di-rector Palletways Europe - è di essere il pallet network eu-ropeo di riferimento per la distribuzione espressa di mercepalletizzata. Il nostro ambiente di lavoro incoraggia il desi-derio appassionato per l’innovazione e per un servizio dieccellenza in tutto ciò che facciamo. La nostra missione,insieme ai nostri concessionari, è di offrire una reale e po-sitiva differenza ai nostri clienti. Raggiungeremo questoobiettivo di eccellenza nel servizio attraverso la formazio-ne di network dedicati alla movimentazione espressa dimerce su pallet in tutta l’Europa. Saremo sempre guidatida semplici principi: entusiasmo e passione per il servizioche offriamo, cultura improntata al coinvolgimento e allaresponsabilizzazione del personale, innovazione continuanella creazione di nuovi servizi, offrire un servizio di ec-cellenza ai nostri clienti, una crescita sostenibile dei profit-ti dei nostri Stakeholders, essere un’azienda socialmenteresponsabile”.

I VANTAGGI DI UN MODELLO NATO NEGLI ANNI NOVANTA IN INGHILTERRA

La merce viaggia rapida anche su pallet

Franco Fenoglio (a sinistra), Amministratore delegato di Italscania, e Roberto Rossi, Presidente diPallet ways Italia, parte di Palletways Group, leader nel trasporto espresso di merce pallettizzata.

Palletwayspunta aessere il palletnetworkeuropeo diriferimento.

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VIGNATE - Freschi & Schiavoni è statafondata negli anni Sessanta da AntonioSchiavoni, che iniziò l’attività di autotra-sportatore, come padroncino specializza-to, nel trasporto frigorifero con la Sviz-zera. Proprio da quest’attività è nato ilrapporto con la compagnia aerea Swis-sair che, allora, cercava un vettore affi-dabile per trasportare all’aeroporto di

Zurigo le spedizioni provenienti dall’Ita-lia.

La serietà mostrata da Antonio Schia-voni gli permise di acquisire la fiducia dialtre importanti compagnie, come Luf-thansa, Singapore Airlines, MalaysiaAirlines e South African Airlines. Primaaiutato dalla moglie Luciana Freschi epoi dai figli Betty e Primo - che oggigui dano l’impresa rispettivamente nelladirezione commerciale e operativa -l’au totrasportatore milanese ha estesonon solo il raggio d’azione, ma anche lagamma dei servizi, che oggi comprendo-no l’intera filiera che va dalla composi-zione dei pallet aerei fino alla consegnanelle cargo city degli aeroporti.

La piattaforma logistica di Vignate ri-produce la struttura e le funzioni di unmagazzino aeroportuale: sul pavimentospeciale, dotato di sfere mobili, vengonocomposti i pallet aerei e questi, invece diessere caricati direttamente sull’aereo,scivolano nel semirimorchio dei camiondella Freschi & Schiavoni.

L’AZIENDA FONDATA DA ANTONIO SCHIAVONI

Un feeder aereo di fiducia

garanzia di cinque anni e dalprogramma Optifuel con il cor -so di formazione alla guida ra-zionale per gli autisti. La manu-tenzione programmata assicuramaggiore affidabilità e inter-venti rapidi, mentre la forma-zione degli autisti rappresentaun elemento fondamentale peroffrire un servizio migliore aiclienti, una maggiore redditivitàper l’impresa e una sicurezzasuperiore per i conducenti stes-si.

Il contratto di fornitura deiquattro veicoli è stato siglato

dal distributoreautorizzato Re-nault Trucks CVR:“Siamo orgogliosidi portare nellaflotta di Freschi &Schiavoni il bestseller della Losan-ga, perché questaè un’azienda dia u t o t r a s p o r t omolto attenta allaqualità del prodot-to e del servizio econ un’immaginemolto forte - affer-ma Franco Eguel-fi, Amministratoredi CVR - Quandoabbiamo spiegatoai vertici dell’a -zienda le caratteri-stiche e i vantaggidei contratti dimanutenzione pro-grammata, del-l’esten sio ne di ga-ranzia e del Pro-gramma Optifuel,abbiamo riscontra-to molta attenzio-

ne e sia mo certi che questi ser-vizi han no contribuito alla scel-ta del Renault Premium oltre,ovviamente, alla sua affidabili-tà e ai bassi consumi di carbu-rante”.

riveste un ruolo fondamentalenella scelta di un veicolo è ilsuo costo d’esercizio che deve,ovviamente, essere contenuto”.

Queste considerazioni hannospinto l’azienda di Vignate ascegliere Renault Trucks perl’ordine più recen-te, i quattro Pre-mium 460 caratte-rizzati da una rallaribassata. Anche isemirimorchi dellaFreschi & Schia- voni presentanocaratteristiche pe-culiari: “Il volumeutile è la caratteri-stica più importan-te dei nostri semi-rimorchi, che de-vono sfruttare almas simo l’altezzaconsentita deiquattro metri -conferma Pri moSchiavoni - Ogniunità di carico puòospitare quattropallet aerei ma ab-biamo realizzato 2unità a doppiopiano in grado dicaricarne sette”. Ilpianale dei semiri-morchi è inoltredotato di rulli chepermettono ai con- tenitori di scivolare, rendendocosì più veloci le operazioni dicarico e scarico. I Renault Pre- mium sono accompagnati da uncontratto di manutenzione pro-grammata e di estensione del la

management della Freschi &Schiavoni una grande attenzio-ne verso la gestione economicae operativa della flotta di ca-mion. Un camion fermo perstrada per un guasto può lette-ralmente far perdere l’aereo ecausare così un ritardo nellaconsegna finale. Fatto inammis-sibile per gli elevati standarddelle compagnie aeree. “Cer-

chiamo veicoli affidabili, conalle spalle una rete d’assistenzapronta a intervenire immediata-mente per rimettere in marcia ilca mion nel più breve tempopos sibile - dichiara PrimoSchia voni - Un altro fattore che

razioni, direttamente su gliaerei”. Prima di questo, i ca-mion devono ovviamente rag-giungere l’aeroporto destinatoal la spedizione: Zurigo, Gine-vra, Basilea, Monaco di Bavie-ra, Francoforte, Düsseldorf,Vienna, Bruxelles, Lussembur-go, Amsterdam.

Gli articolati della Freschi &Schiavoni devono garantire le

stesse prestazioni, in termini dipuntualità, degli aerei indipen-dentemente dalle condizioni cli-matiche e dalle condizioni deltraffico. Ogni collegamento, in-fatti, ha una precisa ora di par-tenza e di arrivo, che corrispon-de al tempo d’imbarco degli ae -rei. E su questo aspetto i com-mittenti, che sono le stessecom pagnie aeree, pretendono lamassima precisione e puntuali-tà. Questi aspetti impongono al

no. Uno di questi, e tra i più im-portanti, è appunto la Freschi &Schiavoni, fondata negli anniSessanta.

“Siamo in grado di svolgeresul carico tutti i controlli di si-curezza richiesti dall’attualenor mativa internazionale, rila-sciando la necessaria certifica-zione - spiega Primo Schiavoni,Direttore operativo - I pallet cheescono dalla nostra piatta for mapossono salire, senza al tre lavo-

Giancarlo Toscano

VIGNATE - Freschi & Schiavoni,azienda milanese specializzatanel trasporto stradale di pal letaerei in tutta Europa, ha acqui-stato quattro nuovi trattori stra-dali Renault Premium 460, chevanno a integrare la flotta ditrenta unità. Quella della socie-tà di Vignate è un’attività cherichiede affidabilità e precisionee, quindi, veicoli di qualità, daibassi consumi e con una rete diassistenza efficiente e rapida.Quasi la metà delle spe dizioniaeree che partono dal l’Italianon transitano da un aeroportodella Penisola ma decollano dahub di altri Paesi comunitari,dove giungono via stra da. Que-sto fenomeno rappresenta unproblema per il sistema aero-portuale italiano ma ancheun’opportunità per l’au to -trasporto, che negli ultimi de-cenni ha sviluppato la specializ-zazione del feeder aereo.

Un settore di nicchia ma as -sai importante per il sistema ex-port italiano della moda, dellevetture di lusso, dei prodotti e -no gastronomici, dei componen-ti per veicoli e macchinari. Unsettore che richiede indubbia-mente un’elevata specializza-zione, al punto che gli operatorisi contano sulle dita di una ma -

N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiATTUALITÀ 20

Da sinistra, Betty e Primo Schiavoni, figli del fondatore Antonio, oggi alla guida dell’impresa di famigliarispettivamente nella carica di Direttore commerciale e Direttore operativo.

RENAULT TRUCKS / Quattro Premium 460 per la Freschi & Schiavoni

Pallet aerei in tutta EuropaL’AZIENDA MILANESE SPECIALIZZATA NEL TRASPORTO

STRADALE DI PALLET AEREI IN TUTTA EUROPA

INTEGRA LA SUA FLOTTA CON I NUOVI TRATTORI

STRADALI CHE SARANNO IMPIEGATI NEI PUNTUALI

SERVIZI DI COLLEGAMENTO DALL’ITALIA CON GLI

AEROPORTI ESTERI DESTINATI ALLA SPEDIZIONE

FINALE DELLA MERCE.

PERO - L’Electronic Stability Control, in sigla ESC, è il dispositivo che mi-gliora la tenuta di strada dei veicoli. Un sistema per la sicurezza che RenaultTrucks rende ora disponibile sulla gamma Midlum. Con questa novità, il co-struttore francese punta a soddisfare le esigenze di tutti quei clienti che vo-gliono anticipare di un anno l’entrata in vigore, a partire dalla fine del 2014,dell’obbligatorietà dell’ESC su tutti i veicoli industriali Euro 6.

“I clienti - ha spiegato Rémi Lemoine, Product Manager per la gammaDistribuzione Renault Trucks - pianificano gli acquisti in anticipo per rispet-tare le nuove normative. Esaudiamo il loro desiderio di essere pronti per il

2014, anche se l’ESC è già obbligatorio per i veicoli che trasportano gas”. La tecnologia ESC offre vantaggi significativi agli autisti: innanzitutto

migliora la stabilità direzionale del veicolo controllandone costantemente latraiettoria e si rivela particolarmente utile in condizioni meteorologiche diffi-cili, come neve o pioggia. Introdotto nel 2000 e completamente rinnovato nel2006, il Midlum è stato costantemente migliorato per soddisfare le esigenze,sempre più stringenti, dei clienti. Vanta, oggi, il miglior carico utile del mer-cato e una grande versatilità. Da Settembre 2012, è disponibile anche con ilPack Optifuel, progettato per ridurre i consumi di carburante.

Renault Trucks introduce l’Electronic Stability Control

Midlum guadagna in stabilità

I PREMIUM

SONO

ACCOMPAGNATI

DA UN

CONTRATTO DI

MANUTENZIONE

PROGRAMMATA E

DI ESTENSIONE

DELLA GARANZIA

DI CINQUE ANNI

E DAL

PROGRAMMA

OPTIFUEL CON

IL CORSO DI

FORMAZIONE

ALLA GUIDA

RAZIONALE PER

GLI AUTISTI.

Un mezzodella Freschi& Schiavoni.

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Mauro Zola

PRATO - Se già non è facile rea-lizzare oggi una vendita di ottoveicoli, ancora più improbabileche si tratti per la maggior partedi Midlum, i camion più leggeritra quelli a marchio RenaultTrucks, più spesso acquistati daartigiani o piccole imprese. Ilcol po è riuscito alla ToscanaTrucks, dealer che come il no -me suggerisce copre per la Lo-sanga l’intera regione, e che daqual che tempo è diventata ilfor nitore di riferimento per laTeam Ambiente, Spa specializ-zata nel trasporto di rifiuti sani-tari e che dispone di una flottadi un centinaio di mezzi, dislo-cati sulle due sedi di Prato eMi randola, il 40 per cento deiquali già Renault Trucks.

L’ultimo acquisto comprendesei Midlum con motore da 220cavalli e Mtt, di 7,5 t, dotati dicambio automatizzato. A questisi aggiungono due Premium, untrattore 380.18 che verrà abbi-nato a un rimorchio per cassemobili e una motrice 380.26equipaggiata per il trasporto discarrabili. Una seconda forni-tura di sei Midlum verrà inoltreformalizzata a breve.

PREFERENZAACCORDATA

I motivi della preferenza ac-cordata ai camion francesi lisin tetizza il direttore operativodi Team Ambiente Stefano Mo-relli. “C’è il prezzo naturalmen-te, ma che non è l’unico fattoredi riferimento, dato il lavoroche facciamo ci interessa moltoanche l’affidabilità e poi cerca-vamo quel tipo di certezze checi può dare soltanto un rapportodi fiducia con la concessionariadi riferimento, che influisce an -che sulla scelta del mezzo più i -do neo alle nostre esigenze, datoche sono loro a saperci consi-gliare al meglio. Altro partico-

lare importante è la rete di assi-stenza che deve essere abba-stanza capillare ed efficiente,tanto da permetterci di risolvereeventuali problemi in tempimol to brevi”.

Nella configurazione dei vei-coli spicca la scelta di dotare iMidlum di cambio automatizza-to, cosa che in Italia su questaclasse di veicoli avviene ancorararamente.

“Vogliamo verificare quantoil cambio automatizzato possaandare a incidere sui consumi,che sono uno di quegli elementisu cui possiamo ancora lavorareper ridurre i costi di gestione,oltre che per attenuare lo stressdell’autista. Molti degli ospeda-li da cui ritiriamo sono posizio-nati nei centri cittadini e quindii nostri camion si trovano spes-so ad affrontare un traffico in-tenso. Vedo che a fine giornatamolti dei nostri dipendenti sonoesausti, vediamo se così puòan dare meglio”.

I vostri trasporti si svolgonoprevalentemente in giornata.

“Sì ed è un valore aggiuntoper i dipendenti, che sono inbuo na parte giovani, con etàcom presa tra i 25 e i 30 anni, eche solitamente sono con noi datempo. Abbiamo infatti un turnover molto basso, da parte no-stra non abbiamo mai licenziatonessuno e credo da noi si trovi-no bene. Del resto loro sono lanostra immagine presso le a -ziende da cui ritiriamo, il valoreaggiunto per l’azienda”.

A che tipo di formazionesono sottoposti?

“Naturalmente trattandosi ditrasporti in Adr devono esserein possesso del tesserino speci-fico e poi chiediamo come mi-nimo una patente C/E, che inqualche caso non sarebbe nep-pure necessaria ma preferiamoche tutti siano preparati al me-glio”.

QUESTIONEDI PESO

L’allestimento dei nuovi vei-coli è piuttosto semplice, si trat-ta infatti di una furgonaturagran volume, con sponda cari-catrice posteriore e una portalaterale attraverso cui caricare icontenitori più leggeri. L’e le -mento più interessante è la pesasistemata all’interno. “E che èpresente su buona parte dellaflotta - precisa il manager -ogni carico va infatti pesato inpresenza di un rappresentantedel cliente a cui deve esserecon segnata copia dello scontri-no, questo perché i nostri tra-sporti sono pagati un tanto alchilo”.

Tra gli altri possibili allesti-menti, in diminuzione gli scar-rabili. “Le più recenti normati-ve suggeriscono sempre piùcontenitori che vengono caricatiin orizzontale, evitando di scuo-tere l’interno e azzerando il ri-schio di perdite, anche se i no-stri container sono a tenuta sta-gna”.

PRATO - È in continua crescita la TeamAmbiente Spa, azienda fondata nel 1983e che si occupa in prevalenza del ritiro,trasporto e smaltimento di rifiuti ospeda-lieri, un campo molto specifico in cui ilgruppo con sede a Prato è diventato illeader in Italia, soprattutto nelle regionidel Nord e del Centro, lavorando per il90 per cento con aziende pubbliche.

“Copriamo buona parte dei grandiospedali - spiega il direttore operativoStefano Morelli - ma anche piccole Asl ostudi medici indipendenti, dentisti com-presi”. In totale Team Ambiente opera innove regioni, servendo aziende sanitarieche rappresentano il 29 per cento deiposti letto. Questo in ambito nazionalesignifica la gestione dei rifiuti prodottida Asl e ospedali che rappresentano il 16per cento dei posti letto totali.

I rifiuti vengono attualmente conferitiin due centri di stoccaggio, a Prato e aMi randola. “Ma stiamo completandouna terza struttura a Nichelino, dove ab-biamo un magazzino, e abbiamo chiestoi permessi per una quarta apertura a Ca-lusco d’Adda, in provincia di Bergamo”.

La politica di accorpamenti e acquisi-zioni che ha portato la Team Ambiente aun fatturato che attualmente è di circatrenta milioni di euro, prosegue e con ilnuovo anno verrà formalizzata una fu-sione con un altro dei principali attoridel settore.

TEAM AMBIENTE VERSO IL TRAGUARDO DEI 30 ANNI DI ATTIVITÀ

Professionisti del trasporto rifiutiPRATO - È il successo delle officine, inparticolare della Max Service, la primain Italia a essere aperta sulle 24 ore, arappresentare oggi la maggior fonte diintroiti per la Toscana Trucks, dopo ilcrollo delle vendite che ha fatto seguitoalla crisi. “Anche in quel comparto c’erastato un notevole rallentamento - confer-ma il direttore commerciale Aldo Cipol-lini - ma si sta riprendendo. I poco più ditrenta passaggi giornalieri che avevamoprevisto alla Max Service sono stati con-fermati nei fatti. Adesso è il momento diapportare alcune migliorie e aggiusta-menti per rendere il progetto ancora piùfunzionale”.

Toscana Trucks è, per competenzaterritoriale (tutta la Toscana e unaparte della Liguria) uno dei maggiorconcessionari Renault Trucks, le di-mensioni in tempi come questi sono unvantaggio o un limite?

“Negli ultimi tre anni non ci hannocerto aiutato, perché pur se abbiamo cer-cato di razionalizzare le risorse, sotto un

certo livello non si può andare se voglia-mo tenere tutte le filiali aperte e le spese,gli stipendi, vanno pagati ogni mese, chesi venda o no. Per fortuna negli ultimidue mesi sembra che qualcosa si stiamuo vendo almeno a livello d’interesseda parte delle aziende”.

Che cifre avete raggiunto quest’an-no?

“Rispetto al 2008 sui pesanti abbiamosalvato il 35 per cento del venduto e il45 per cento per quel che riguarda i vei-coli commerciali. Cinque anni fa vende-vamo 500 veicoli l’anno, circa 110 so prale 16 tonnellate e per il resto in prevalen-za furgoni, in questo 2012 ci fermeremoforse a duecento pezzi in tutto”.

Possiamo azzardare una previsioneper l’anno prossimo?

“È davvero difficile, diciamo chequalche segnale positivo c’è stato, sonotor nati i commercianti dall’Europa del- l’Est in cerca di usati, abbiamo smaltitoquel che restava del nostro stock di vec-chi Master, ci chiedono dei preventivi”.

LA CARTA VINCENTE DI TOSCANA TRUCKS

Max Service vicino ai clienti giorno e notte

N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiDEALER 21

RENAULT TRUCKS / Importante fornitura di Midlum e Premium alla Team Ambiente di Prato

Toscana Truckssegna un bel colpo

SI TRATTA DI SEI MIDLUM CON MOTORE DA 220CAVALLI DOTATI DI CAMBIO AUTOMATIZZATO.A QUESTI SI AGGIUNGONO DUE PREMIUM,UN TRATTORE 380.18 CHE VERRÀ ABBINATO

A UN RIMORCHIO PER CASSE MOBILI E UNA MOTRICE

380.26 EQUIPAGGIATA PER IL TRASPORTO

DI SCARRABILI. CONCORDATA UNA SECONDA

FORNITURA DI SEI MIDLUM.

Un momento della cerimonia di consegna dei sei Midlum e dei due Premium. La Team Ambiente hasviluppato un rapporto di fiducia con il dealer Toscana Trucks, punto di riferimento della Losanga.

Tre degli otto veicoli Renault Trucks acquisiti dall’azienda Team Ambiente e forniti dal concessionario Toscana Trucks.

Operazionedi magazzinopresso laTeamAmbiente.

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiDEALER 22

Mauro Zola

RENDE - Ci vuole coraggiooggi per avviare una conces-sionaria di veicoli industriali.O forse è il momento più adat-to, visto che la concorrenza vaprogressivamente scemando. Inrealtà più che di calcoli nelcaso della Truck 33 di Rende,l’ultimo dea ler aggiuntosi allarete Man, si parla di passione,di quella sin cera che trasparedalle parole di Andrea Carbo-ne, uno dei tre fratelli (ci sonoanche Luigi e Francesca) chehanno seguito le orme delpadre Santo, affiancandoloprima nella gestione del l’offi-cina che è da tempo uno deipunti di riferimento per l’in teraregione e poi nella nuo va av-ventura.

Per Santo Carbone l’annochia ve è il 1971, quello di fon-

dazione dell’officina a Rende,che a partire dal 1988 entranel la rete ufficiale Man per cuiancora oggi gestisce il servizio24 ore su tutto il territorio dellaregione. Sono quasi venticin-que an ni di rapporto moltosoddisfacente, che culmina conil pre mio alla carriera conse-gnato l’anno scorso all’impren-ditore.

E proprio nell’ottimo rap-porto con il costruttore vannocercate le motivazioni delpasso successivo. “Tutto nascedalla no stra passione per il pro-dotto Man - spiega AndreaCarbone che coadiuva il padrenella gestione dell’officina -che si trasmette anche nel rap-porto con la clientela. L’essereconvinti noi stessi delle qualitàdei camion del costruttore cipermette di trasmettere questesensazioni, ci rende capaci difarlo apprezzare. A questo siaggiunge la voglia di fornireun servizio completo che in-cluda anche la vendita”.

Iniziare un’avventura di

questa portata nel momento dimercato probabilmente più sfa-vorevole non intacca l’entusia-smo della famiglia Carbone.“Siamo ben consci che le ven-dite in Calabria sono ridotte alminimo, ma la forte convinzio-ne che abbiamo su questo pro-dotto ci per metterà di superareil momento più duro, anzi pernoi que sta è una fase di asse-stamento, di tirocinio, per poitrovarci al meglio per quandotorneranno gli anni buoni”.

E in effetti qualche risultatol’entusiasmo della famigliaCarbone l’ha già portato. “Stia-mo inserendo qualche veicolonel le flotte di clienti, che ap-prezzano soprattutto i TGX inver sione EfficientLine, uno deicamion più economici d’Euro -pa. In più stiamo vedendo mol -ta attenzione verso iniziativecome quella del Full Service,

che permette di programmarecon precisione i costi d’e ser ci -zio e quindi facilita i trasporta-tori nell’organizzarsi al me-glio”.

La concessionaria Truck 33copre al momento le provincedi Cosenza e di Crotone. “Incui metà dei clienti lavorano incon to proprio, mentre gli altriso no in prevalenza padroncinio piccole flotte, con al massi-mo una decina di camion. Inpassato è stato molto florido ilsegmento del mezzo d’opera,che ora invece è quasi del tuttofer mo, un peccato, perché inquel caso Man dispone di unprodotto leader per robustezzae affidabilità. Per fortuna resta-no attivi dei clienti nell’ambitoforestale per cui si rivela vin-cente la nostra soluzione Hy-drodrive, grazie a cui su stradail nostro è un normale camionche si trasforma in 4x4 soltantoquando serve, in modo da con-tenere i costi d’esercizio”.

Nella gestione della conces-sionaria è impegnata tutta la

famiglia Carbone. “Mio padreSanto resta alla guida dell’of fi -cina - conferma Andrea Carbo-ne - con me a fargli da vice.Mio fratello Luigi è invecesem pre impegnato nell’officinama per quel che riguarda lapar te amministrativa, aiutatodalla mamma Anna. Stessocompito, ma nella concessio-naria, per mia sorella France-sca, che coor dina anche il backoffice”.

Chi si occupa invece dellaparte commerciale?

“Ci siamo affidati a profes-sionisti del settore, che cono-scono molto bene l’ambiente,ab biamo quindi inserito nel no-stro organico un direttore com-merciale e due venditori, a cuisi aggiungono tre addetti al- l’am ministrazione”.

Questo è probabilmente ilpeggior momento storico peril mercato dei veicoli indu-striali, cosa vi ha spinto ad a -pri re la concessionaria pro-prio adesso?

“Come service siamo in atti-

vità da quarant’anni e quindico nosciamo bene la clientela,cosa ha bisogno e come rap-portarci con i loro problemi.Per il di scorso commercialesiamo affiancati da veterani delmestiere, in grado di intavolarele trattative tenendo conto diquelle che sono le particolaritàdella clientela calabrese, che èun po’ diversa da tutte le altre.L’am bien te locale è un po’ostico e di sicuro le difficoltànon mancano, ma siamo fidu-ciosi perché il tutta la Regionemancava una concessionariacon queste caratteristiche. Lanostra esperienza nel service equella dei nostri collaboratorinella vendita sono preziose evedremo di metterle a frutto”.

In attesa di tempi miglioricome sta andando il lavorodell’officina?

“Si continua a lavorare a

buo ni livelli ma con un’im por -tan te differenza rispetto al pas-sato: il cliente cerca di spende-re sempre meno. Prima sec’era un problema meccanico,per piccolo che fosse, ci chie-devano di risolverlo, oggi inve-ce se possibile si rimanda e sieffettuano sol tanto le riparazio-ni davvero importanti”.

Se la sente di fare una pre-visione riguardo al 2013?

“Il futuro è davvero unpunto interrogativo, speriamodi avvicinarci ai cinquanta ca-mion venduti. Siamo fiduciosi,stanno infatti per partire unaserie di commesse importantiin Regione, per lavori pubblicie per la costruzione di alcunecentrali elettriche che andrannorifornite via gomma. Si trattadi nostri clienti storici da cuidovrebbe ar rivarci una boccatad’ossi geno”.

RENDE - La grande novità portata dallafamiglia Carbone nel mondo delle offici-ne calabre è l’apertura sette giorni susette. “E non si tratta soltanto di risolve-re le emergenze - precisa Andrea Carbo-ne - siamo aperti normalmente tutti igiorni, a partire dalle 8 del mattino uffi-cialmente fino alle 18,30. Ma non lascia-

mo mai un lavoro fatto a metà, il chevuol dire che non si stacca mai primadelle 20 o delle 21”.

Officina e concessionaria dividonoun’area di 12mila metri quadrati, tra cuimille coperti dedicati all’officina e altri500 a magazzino ricambi e uffici. Il restodello spazio ospita l’esposizione dei vei-coli nuovi e usati.

L’officina dispone di tre stazioni didiagnosi, che possono essere spostatenelle varie postazioni di lavoro. Due iponti, uno per i medi e leggeri, l’altroper carri e trattori. Oltre alle normali ri-parazioni vengono effettuate revisioni eil montaggio di cronotachigrafi digitali.

Il personale tecnico comprende tre ad-detti al magazzino ricambi, un capo offi-cina, nove meccanici e tre elettrauto, dicui uno specializzato sia per camion cheper autobus. La struttura della famigliaCarbone infatti copre anche l’assistenzaagli autobus Man che operano in Regio-ne.

APERTURA SETTE GIORNI SU SETTE

Il segreto dell’officina moderna

MAN TRUCK & BUS / Un nuovo importante partner in Calabria per le province di Cosenza e Crotone

Truck 33 frutto della passioneÈ QUELLA CHE HA SPINTO LA FAMIGLIA CARBONE,PUR IN TEMPI MOLTI DIFFICILI, A ESTENDERE

L’ATTIVITÀ DALLA SOLA OFFICINA E QUINDI

DAL SERVIZIO DI ASSISTENZA, FINORA PORTATA

AVANTI CON ESTREMA PROFESSIONALITÀ,ALLA VENDITA DEI VEICOLI NEL NUOVO RUOLO

DI DISTRIBUTORE. UNA BELLA SFIDA PER I FRATELLI

ANDREA, LUIGI E FRANCESCA.

Santo Carbone (primo a sinistra) gestisce con i figli Andrea, Luigi e Francesca la concessionaria Truck 33 che al momento copre leprovince di Cosenza e Crotone rappresentando al meglio il marchio Man in Calabria. Carbone ha fondato l’officina a Rende nel 1971.

L’internodell’officina diTruck 33.

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Massimiliano Campanella

SANTA CROCE SULL’ARNO -Piccolo comune della provinciadi Pisa, situato nella Valdarnoinferiore, Santa Croce sull’Ar-no è divenuto nel dopoguerraun importante centro manifattu-riero. È qui che nel 1969 fon dala propria impresa GiovanniCapecchi. Ai tempi la Transpe-cial Capecchi effettuava i primitrasporti con un u ni co veicolo.Nel corso degli anni l’azienda ècresciuta passo do po passo e haacquisito sempre maggiore pro-fessionalità e com petenza invari settori. Giovanni è ora af-fiancato dai tre fi gli Massimo,Andrea e Luca e il parco veico-li, che copre l’intero territorionazionale, è composto da 58unità e si è arricchito di dieciveicoli Scania R560.

A con segnare le chiavi allafamiglia Capecchi e ai loro au-tisti, felici di apprestarsi a met-tere in moto i nuovi V8, si sonorecati presso la sede della Tran-special Capecchi a Santa Crocesul l’Arno i vertici della conces-sionaria Scania Toscandia diCalenzano e Livorno. La conse-gna si è conclusa con un brindi-si nel caratteristico semirimor-chio hospitality utilizzato dallaTranspecial Capecchi per le oc-casioni speciali e gli eventi. Lafornitura comprende nove Sca-nia R560 LA 4x2 MNA e unR560 LA 4x2 MEB ed è in fasedi completamento con altri cin-que Scania con la stessa moto-rizzazione. “Il nostro rapportocon il brand Scania - affermaMassimo Capecchi, responsabi-le del la gestione del mezzi - af-

fonda le radici nel tempo: findal 1985 abbiamo scelto Scaniacome part ner per l’affidabilità el’ef ficienza dei prodotti e allostesso tempo anche per la capil-lare rete di assistenza distribuitasul territorio, che ci consente dimet tere in strada i mezzi congrande tranquillità, certi di po -ter trovare un eventuale puntod’appoggio qualora ce ne fossela necessità. Il motore V8, poi,garantisce un’ottima economiadei consumi. Un’ulteriore sicu-rezza per i nostri mezzi, e quin-di per il nostro lavoro, è datadal contratto di manutenzioneOK5 che abbiamo sottoscritto eche consente di avere un costocerto per gli interventi di manu-tenzione ordinaria per i prossi-mi cinque anni”.

La società toscana si occupadi trasporti e logistica, offrendoservizi integrati per il trasportodi materiale di ogni genere: car -ta, merci assemblate e sfuse,inerti, prefabbricati, container eal tro. La tipologia di utilizzodei mezzi è diversificata e variadalle cisterne ai centinati, daitra sporti eccezionali ai veicolispargisale e spalaneve, dal soc-corso stradale pesante fino altra sporto di rifiuti solidi e liqui-di.

“Lavoriamo da anni - ha pro-seguito Massimo Capecchi - nelsettore del trasporto e della lo-gistica. Ci siamo sviluppati nelsettore dei fabbricati industriali,ampliando il nostro par comezzi con camion centinati,mezzi per soccorso stradale pe-sante, cisterne per lo sfuso, cas-sonati, carrelloni e diversifican-do le tipologie di prestazioni of-

ferte svolgendo ad esempio, nelperiodo invernale, il servizioan tineve per la società autostra-de nella tratta Firenze-Pisa-Livorno. Siamo da tempo leadernel settore e potenziamo quoti-dianamente la nostra attività persoddisfare le esigenze delle im-prese legate al trasporto nazio-nale e internazionale e alla logi-stica dei beni, anche nel caso ditrasporti eccezionali. Grazie al- l’e sperienza finora maturatasia mo in grado di assicurarecon rapidità, sicurezza ed effi-cienza servizi di trasporto alta-mente qualificati garantendo unequilibrato standard qualità-prezzo”.

Particolarmente attenta al ri-spetto delle normative inqui-nanti europee, Transpecial Ca-pecchi offre servizi garantiti dapersonale specializzato e scelto,con l’utilizzo di mezzi apposi-tamente allestiti per ogni tipo ditrasporto, mentre un ufficio lo-gistico ad hoc s’impegna co-stantemente per soddisfare an -che le esigenze più impegnativee particolari.

“Operiamo con un serviziopersonalizzato - ha precisatoMassimo Capecchi - grazie a

varie tipologie di mezzi a di-sposizione: automezzi specialiper carichi eccezionali; traspor-to tradizionale con centinati,cassoni, ribaltabili e cisterne;recuperi stradali di mezzi pe-santi; servizio spargisale e spa-laneve; trasporto rifiuti solidi eliquidi; trasporti di pullman ecamion (anche con cabina alta).

Il tutto con servizi in Italia edEuropa”.

Poi c’è il noleggio Hospitali-ty, vero fiore all’occhiello del- l’a zienda toscana: personalespecializzato, servizio cateringe Brand Promotion, il tutto conun allestimento che si lascia ap-prezzare: cinque pouf, tre diva-ni, tre poltrone, cinque tavoli,

venti sedie, quattro tv al plasmada 23” e uno da 42” con proie-zione esterna, parete con pan-nelli brandizzabili retro illumi-nati, mensole per esposizioneoggettistica su tutta la parete in-terna, tre pedane luminose cal-pestabili, slider apribile con il-luminazione a led, vetrata conporte scorrevoli, impianto cli-matizzazione e pompa di calo-re, service audio (con regia emi crofono), lettore dvd, im-pianto hi-fi, frigo da 144 litri,macchina caffè espresso, arearegia e magazzino, lavabo conacqua e generatore autonomo a20 kw. Insomma, c’è tutto l’oc- cor rente e anche di più per svol- gere un evento degno di atten-zione e in grande stile.

“Il resto della flotta - ha con-cluso Massimo Capecchi - con-sente di risolvere qualunquetipo di problema di mobilitàcon mezzi specifici e officinemobili: dal carro attrezzi ai car-relloni, al trasporto rifiuti. Perque st’ul ti mo disponiamo didieci trattori, otto cisterne conpompa aspirante e una ebanitataper il trasporto di acidi, due va-sche e tre centinati. Per i centi-nati e maxi volume abbiamo se-mirimorchi con pianale inox atenuta stagna per trasporto dipellame. Inoltre disponiamo dicisterne per trasporto di mercisfuse (cemento, intonaco, pre-miscelati, etc.). Infine forniamoservizio antineve con diversiveicoli dotati di la me spalanevee attrezzati spargisale”.

23DEALER N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

RAGUSA - Altra importante fornitura che fasperare in un 2013 foriero di business perScania quella avvenuta nella sede dellaconcessionaria Scania Commerciale diTrento, dove sono stati consegnati setteveicoli Scania R560 LA4x2MNA alla Mi-gliorisi Trasporti di Ragusa. Maurizio Lici-

tra, titolare dell’azienda insieme al fratello,ha ricevuto le chiavi dei nuovissimi Scaniadall’Amministratore delegato di ItalscaniaFranco Fenoglio.

La società siciliana movimenta mercialimentari ed animali vivi, forte di una flot-ta di 25 veicoli. “L’esperienza nel corsodegli anni - ha affermato Maurizio Licitraal momento della consegna dei veicoli - ciha spinto a prediligere i prodotti Scania perla loro affidabilità, per l’ottima economiadei consumi e per la minore necessità dimanutenzione. Il leggendario motore V8,inoltre, garantisce una formidabile guidabi-lità e ha un grande valore residuo, oltreall’indubbio appeal che suscita in chi occu-pa la postazione di guida”.

IMPORTANTE FORNITURA ALLA MIGLIORISI TRASPORTI

Consegnati sette trattori R560

SANTA CROCE SULL’ARNO - La Toscandia nascenel 2010 dalla fusione di due storiche concessiona-rie Scania e di una concessionaria Nissan: Toscan-dia Autocarri (concessionaria Scania dal 1976), Li-piscandia (concessionaria Scania dal 1978) e Rive-sca (concessionaria Nissan dal 2000). Oggi To-scandia con i marchi Scania e Nissan opera nelleregioni di Toscana, Umbria e Sardegna con unarete di 18 officine autorizzate e servite da diecivenditori coordinati da tre responsabili vendite.

Toscandia Autocarri si è costituita nel 1976 ri-cevendo il mandato Scania per la vendita di veicolinelle provincie di Firenze, Prato e Grosseto e svol-gendo anche attività di magazzino ricambi. Nel1978 si costituisce la Lipiscandia che riceve ilmandato Scania per la vendita di veicoli nelle pro-

vincie di Livorno, Pisa, Massa Carrara e la Sarde-gna e svolge anche attività di magazzino ricambi.Nel 1981 si costituisce la Rivesca con l’attivitàprincipale di vendita ricambi originali Scania per leprovince di Firenze, Prato, Siena e Grosseto. Nel1982 Toscandia e Rivesca spostano la sede nel co-mune di Calenzano, in provincia di Firenze. L’an-no successivo Rivesca inizia l’attività di vendita diveicoli Nissan come rivenditore autorizzato. Nel1997 la sede di Calenzano viene ristrutturata edopo due anni Lipiscandia inizia l’attività di offici-na autorizzata Scania nella provincia di Livorno eRivesca diventa concessionaria ufficiale NissanTrucks. Nel 2000 a Toscandia vengono affidate lezone di Perugia, Arezzo, Siena e si costituisce laLipiscandia Assistance che prende in affitto l’atti-vità di officina autorizzata dalla Lipiscandia. Nel2002 viene aperta la filiale di Perugia e nello stessoanno iniziano i lavori di ampliamento e ristruttura-zione della sede di Calenzano con la costruzione diulteriori 2.200 mq dove verranno collocati il ma-gazzino ricambi e la nuova officina. Nel 2003 sicostituisce la Toscana Assistance, officina autoriz-zata Scania e Nissan nella provincia di Firenze.Nel 2004 a Toscandia viene affidata la zona diTerni.

Nel 2008 Lipiscandia apre uno spazio espositi-vo con un ufficio vendita su Cagliari, Rivesca rice-ve il mandato per la vendita di veicoli commercialiNissan per le provincie di Firenze, Prato, Pistoia e

Lucca e iniziano i lavori alla sede della Lipiscandiaper la costruzione di un capannone per l’esposizio-ne di veicoli di 800 mq adiacente a quello esistentee fronte strada. Nell’ottobre 2010 la firma del pro-getto di fusione tra Lipiscandia, Toscandia Auto-carri, Rivesca e Lipiscandia Assistance e ToscanaAssistance. La fusione per incorporazione assegnaa Lipiscandia il ruolo di Holding del gruppo e sicostituiscono tre nuove società, totalmente parteci-pate dalla Holding: Toscandia concessionaria Sca-nia e Nissan, Lipiscandia Assistance officina auto-rizzata Scania per la provincia di Livorno e Tosca-na Assistance officina autorizzata Scania e Nissanper la provincia di Firenze. Le cinque sedi sonostate ristrutturate per far fronte alla nuove esigenzedi spazio e di promozione del marchio e l’annoscorso a Toscandia sono state affidate la zona diPerugia, Siena e Arezzo per il marchio Nissan,mentre per il marchio Scania il territorio compren-de oggi tutta la Toscana (tranne Pistoia e Lucca),l’Umbria e la Sardegna. “Nel nostro territoriocome nel resto d’Italia - ci ha detto il vicepresiden-te Paolo Piccini - Scania è un marchio noto e ap-prezzato per l’elevato livello dei prodotti, a cui noiaffianchiamo un altrettanto elevato livello di servi-zio post-vendita, che oggi sul mercato fa la diffe-renza: quando un trasportatore acquista Scania èconsapevole che in termini di danaro investe di piùrispetto ai prodotti dei competitor, ma sa anche cheacquista un veicolo efficiente e che può contare su

un’assistenza di primo livello in caso di necessità”. Insomma, alla Toscandia la crisi l’affrontano

puntando sulla qualità. “Il nostro servizio - ha pro-seguito Piccini - è caratterizzato da bontà e dispo-nibilità: è la nostra forza. Abbiamo chiuso il 2012tenendo il più possibile, ma inevitabilmente siamoscesi rispetto al 2011 con un calo del 20-30 percento. Del resto la nostra clientela non conta chepoche aziende con flotte di grandi dimensioni: perlo più serviamo padroncini che oggi soffrono il ri-dimensionamento del mercato. La nostra quota èleggermente più bassa della media nazionale: Sca-nia in Italia viaggia attorno al 12 per cento, noisiamo sull’8,7, proprio in considerazione del tipodi clientela. Senza dimenticare che la Toscana,terra di fabbriche e di cementerie, oggi vede resi-stere il trasporto alimentare e di servizio, mentresono diminuite le merci da trasportare che storica-mente facevano la ricchezza di questa terra”.

Come andrà l’anno appena iniziato? “L’obiet-tivo - ci ha risposto il vicepresidente di Toscandia -è tenere almeno i livelli del 2012, puntando sul ser-vizio e sui clienti tradizionali, cercando di favorirlicome abbiamo fatto con Transpecial Capecchi: purad un prezzo più elevato di quello proposto daicompetitor, siamo riusciti a far comprendere il va-lore aggiunto dei trattori Scania, rappresentato dalservizio post vendita e dal valore dell’usato. Dopocinque anni gli 8 cilindri Scania sono mezzi moltoapprezzati sul mercato”.

NATA DUE ANNI FA DALLA FUSIONE DI DUE STORICHE CONCESSIONARIE SCANIA E UNA CONCESSIONARIA NISSAN

Toscandia, una realtà dinamica e pronta per le sfide del futuro

SCANIA / Consegnati dieci trattori R560 alla Transpecial Capecchi di Santa Croce sull’Arno

V8: in nome dell’affidabilitàLA FORNITURA È IN FASE DI COMPLETAMENTO

CON ALTRI CINQUE VEICOLI E SUGGELLA UN’AMICIZIA

CON IL COSTRUTTORE DI SODERTALJE CHE RISALE

AL 1985. DAL CARRO ATTREZZI AI CARRELLONI

AL TRASPORTO RIFIUTI, L’AZIENDA TOSCANA RISOLVE

QUALUNQUE TIPO DI PROBLEMA DI MOBILITÀ

CON MEZZI SPECIFICI E OFFICINE MOBILI.

Foto di gruppo davanti ai nuovi veicoli Scania R560 in dotazione alla toscana Transpecial Capecchi.

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiMOVIMENTAZIONE INTERNA 24

VIENNA - Anche nella logisti-ca di magazzino il problemadelle risorse energetiche è digrande attualità. Per elabora-re una possibile soluzione èstato avviato il progetto di ri-cerca “flotta bio E-Log”, acui prende parte il costruttoredi carrelli elevatori LindeMaterial Handling, insieme aDB Schenker, Fronius Iner-national, HyCentA Research,OMV e la società di ricercaJoanneum. Il progetto, checonsiste nello sviluppo di unaflotta di carrelli elevatori ali-mentati con una soluzioneibrida di cel le a combustibile,è stato approvato e ora si at-tende soltanto l’av vio dellafase pratica. L’o biettivo fina-le è di superare i limiti del-l’alimentazione elettrica,dato che quando, come or maiaccade praticamente sempre,i carrelli a batteria si trovanoa dover operare su più turni

consecutivi la durata dellacarica risulta insufficiente,per cui crescono le ineffi-cienze e i costi di manuten-zione.

Per ovviare a questo in-conveniente Fronius Interna-tional ha sviluppato una solu-zione basata su celle d’ener-gia, che sostituiscono le bat-terie. È a questo punto cheentra in azione Linde che haadattato un proprio carrellodi magazzino al nuovo siste-ma di alimentazione, che ècomposto da una cella com-bustibile, una batteria al li tioe un serbatoio per l’idro genocon una pressione di 350 bar,un output continuo di 2,6 kWe un picco a breve termine da11 kW. All’interno della celladi energia verrà quindi ricari-cato l’idrogeno, prodotto gra-zie a un impianto che funzio-nerà a biometano.

Se è Fronius a sviluppare e

costruire le celle d’energia ela filiale austriaca di Linde afornire i primi dieci carrellielevatori, a DB Schenkerspetta il test sul campo, nelcorso di un col laudo che pro-seguirà fino al la metà di que-st’anno, mentre OMV ha for-nito l’infrastruttura dell’idro-geno e Joanneum Researchvaluterà la sostenibilità am-bientale dell’intero progetto,sulla base della durata previ-sta.

L’impatto ambientaleverrà infatti calcolato esami-nando i flussi di durata delprodotto e quindi elaborandoun confronto con gli altri si-stemi in uso. Per finire Hy-CentA sta supportando ilprogetto con analisi tecniche,economiche ed ecologiche,oltre che operando nella ge-stione pratica.

LINDE / Avviato il progetto di ricerva “flotta bio E-Log” per l’alimentazione ibrida di celle a combustibile

Il carrello elevatore del futuroAL PROGETTO DI RICERCA PRENDE PARTE IL

COSTRUTTORE DI CARRELLI ELEVATORI LINDE

MATERIAL HANDLING, INSIEME A DB SCHENKER,FRONIUS INERNATIONAL, HYCENTA RESEARCH,OMV E LA SOCIETÀ DI RICERCA JOANNEUM.L’OBIETTIVO FINALE È DI SUPERARE I LIMITI

DELL’ALIMENTAZIONE ELETTRICA.

BOLOGNA - Seconda filiale diretta in Italia per LindeMaterial Handling, con la nuova struttura di Bologna cheè già aperta e che copre le province di Bologna e Raven-na. La concessionaria diretta, che si affianca a quellaaperta due anni fa a Milano, va a completare la rete diassistenza Linde, basata soprattutto su dealer indipen-denti. La struttura bolognese occupa una superficie com-plessiva di 1.800 metri quadrati, di cui 500 dedicati a uf-

fici e sala training, mentre gran parte delle parti coperte ènaturalmente riservato all’officina, che rispecchia glistandard che il costruttore richiede per il suo servizioPremium.

Sempre in ossequio all’impegno Linde, nel costruirela nuova filiale sono stati rispettati i termini di sostenibi-lità ambientale, sia per quel che riguarda l’energia utiliz-zata che per le emissioni che derivano dall’attività

LINDE MATERIAL HANDLING INAUGURA LA STRUTTURA DI BOLOGNA

Seconda concessionaria diretta in Italia

PRATO - Nuova filiale per OMStill, che ha spostato a Prato, nel-l’area industriale Macrolotto, lastruttura in precedenza attiva aCampi Bisenzio (Fi) e che coprele province di Firenze, Prato, Pi-stoia, Arezzo e Grosseto. Il co-struttore di carrelli elevatori emacchine per la gestione dei ma-gazzini ha per l’occasione co-struito un nuovo stabile, che oc-cupa una superficie coperta di

2.250 mq, quasi il doppio rispettoal passato.

Di questi, 350 mq sono desti-nati alla sala per i corsi di forma-zione, 1.300 al deposito e magaz-zino e 600 all’officina, dotata diun locale per la ricarica delle bat-terie, uno spazio per il lavaggio eun carroponte.

“Gli eccellenti risultati ottenutiin Toscana - ha spiegato in un co-municato l’Ammini stra tore dele-

gato di OM Still Ettore Zoboli -ci hanno convinto a investire inun progetto di crescita che preve-de la realizzazione di questanuova e più ampia filiale, che ser-virà ancora meglio i clienti tosca-ni, anche grazie al l’as sunzione dinuove risorse professionali”. E ineffetti scorrendo i risultati relativialla Toscana sono costanti i volu-mi di crescita nonostante la crisiiniziata nel 2008. “Negli ultimianni - è la conferma del direttoredi filiale Fabio Caralvi - abbiamosviluppato considerevolmente ilbusiness, in particolare il noleg-gio e il service, razionalizzandoal contempo l’organiz za zione, alfine di eliminare gli sprechi. Vasottolineato che un grande impul-so alla crescita è giun to dalla fu-sione tra OM e Still: nella nostraregione la qua lità di Still è moltoapprezzata e i clienti hanno im-mediatamente dimostrato di co-gliere appieno tutte le positive si-nergie derivanti dall’unione di

que sti due storici marchi”. Allafiliale si è aggiunta anche unanuova concessionaria, la Movi-log, che si occupa delle provincedi Pescara, Teramo, Ascoli Pi ce-no e Fermo, e che ha sede a Pine-to (Te), in zona industriale Scer-ne. Si tratta di una struttura checomprende un capannone di1.500 mq e un piazzale di 2.500mq, in cui opera un team di quin-dici persone, che comprende dueagenti commerciali, due ammini-strativi e undici tecnici, che si oc-cupano dell’at trez zata officinache occupa gran parte dello spa-zio coperto e che conta anche susei furgoni per i servizi esterni,grazie a cui gli interventi sonogarantiti nel l’ar co delle 24 ore,oltre che su di un mezzo per iltrasporto dei carrelli. Il feelingcon il costruttore è garantito dallaformazione dei titolari, che primadi a pri re nel 2009 la Moviloghan no iniziato la propria carrieracome dipendenti OM.

OM STILL / Forte crescita sul promettente mercato toscano

Nuova filiale a Prato“GLI ECCELLENTI RISULTATI OTTENUTI IN TOSCANA

- HA SPIEGATO IN UN COMUNICATO L’AMMINISTRATORE

DELEGATO DI OM STILL ETTORE ZOBOLI - CI HANNO

CONVINTO AD INVESTIRE IN UN PROGETTO DI CRESCITA

CHE PREVEDE LA REALIZZAZIONE DI QUESTA NUOVA

E PIÙ AMPIA FILIALE, CHE SERVIRÀ ANCORA MEGLIO

I CLIENTI TOSCANI, ANCHE GRAZIE ALL’ASSUNZIONE

DI NUOVE RISORSE PROFESSIONALI”.

BERLINO - Il carrello RX 70 Hybrid di Still ha ottenuto ilpremio all’EcoDesign Award, assegnato dal ministero edall’agenzia federale tedesca per l’Ambiente per l’eccel-lenza del design che garantisce un utilizzo sostenibile du-rante tutto il ciclo di vita del modello. “Un premio che haper noi uno speciale valore - ha commentato il direttoredella comunicazione corporate di Still Matthias Klug- per-ché è stato assegnato non soltanto a un singolo prodottoma alla nostra filosofia di fondo. La responsabilità ecologi-ca è un elemento portante della nostra mission aziendale eviene applicato a partire dai processi di produzione finoalla possibilità di riciclare quanto usato per costruire i no-stri carrelli. Vincere l’EcoDesign Award ci conferma di es-sere sulla strada giusta”. L’RX 70 Hybrid, disegnato incollaborazione con la Team Design, è la prima applicazio-ne di questa particolare filosofia costruttiva, grazie al suomotore diesel/elettrico e al particolare sistema per imma-gazzinare l’energia elettrica prodotta Ultracaps, in gradoinoltre di recuperare l’energia che si sprigiona nel caso difrenate o semplicemente quando viene rilasciato il pedaledell’acceleratore. Questo riduce di molto il lavoro del mo-tore a combustione, con un risparmio sui consumi, e quindisulle emissioni, di circa il 20 per cento. In più, il 95 percento dei materiali usati per l’RX 70 Hybrid può essere ri-ciclato.

STILL PREMIATA PER LA SOSTENIBILITÀ

RX 70 Hybrid vince l’EcoDesign Award

Il personale tecnico della concessionaria Movilog di Pineto.

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiMOVIMENTAZIONE INTERNA 25

BIRMINGHAM - Nissan Forkliftè stata premiata in Inghilterraco me “Costruttore di carrellidel l’anno 2012” dall’Instituteof Transport Management.Que sto per il contributo dato al“settore della movimentazionedei materiali”. “Nel settore del -la logistica di magazzino l’at- trez zatura giusta è di vitale im-portanza - spiega la giuria delriconoscimento nel comunicatoufficiale - L’utilizzo di macchi-ne che aumenta l’efficienza,l’affidabilità e la velocità di e -se cuzione dei propri compiti èun dovere, esattamente come lastretta aderenza alle norme disicurezza. Il marchio Nissan èda sempre fortemente associatoalla fabbricazione di veicoli au-tomobilistici e commerciali dialta qualità. Tuttavia nel settoredei trasporti l’azienda gode an -che di un’ottima reputazioneglo bale per i propri carrelli ele-vatori”. Pur trattandosi di unmarchio global, Nissan si è di-stinta per l’attenzione riservataal le esigenze dei mercati localiin cui opera.

Ogni stabilimento Nissan

Forklift ha infatti un proprio uf-ficio tecnico che collabora co-stantemente con il cen tro ricer-ca e sviluppo in Giappone.Questo approccio com bina ivantaggi derivanti dalla cono-scenza delle esigenze locali conl’impressionante know-howtecnologico disponibile all’in-terno della Nissan Mo tor Com-pany e ha portato ad alcunegrandi novità nel l’am bito dellasicurezza, come le catene porta-te all’esterno dei mon tanti agrande visibilità e nell’ambitodi aspetti operativi come la levaunica per attivare due funzioniidrauliche di controllo o il con-troller a logica fuz zy per i car-relli elettronici. È stato inoltrericonosciuto l’im pegno conti-nuo della società nel campodello sviluppo, che ha portatoalla creazione di una gamma dicarrelli retrattili di nuo va con-cezione, la serie RG. Durante ilprocesso di sviluppo sono statiintervistati molti operatori dimacchine e molti manager dellalogistica e, sulla ba se delle loroindicazioni, sono sta ti effettuatiapprofonditi stu di scientifici in

materia di ergonomia e di lesio-ni causate da sfor zi continui eripetitivi. Queste informazionisono state integrate con ilknow-how della Nis san MotorCompany e, co me risultato fi-nale, è stata ottenuta la nuovaserie RG. Con il cliente posto alcentro del l’at ten zione, dato chequesta offre all’operatore livellidi comfort e di sicurezza unicinel settore, con il controllodella direzione di marcia a pe-dale e la posizione ottimale deldisplay LCD e della tastiera.

Molti i particolari dedicati alcomfort dell’operatore, come Ilposto guida multi-regolabile,mentre lo schienale con unafor ma particolare agevola la vi-sibilità sia a destra che a sini-stra, con ovvi vantaggi per la si-curezza. Altri aspetti regolabiliincludono lo scivolamento in a -vanti e l’inclinazione per sup-portare l’operatore mentre si la-vora ad altezze elevate di solle-vamento, un mini volante inte-grato nel bracciolo unico nelsuo genere e un joystick ergo-nomico che offre fino a nove di-verse funzioni del montantecorrelate.

Tra i punti di forza possonoessere annoverati an che il con-troller Nissan Ac Tech e opzio-ni come il posizionamento oriz-zontale automatico delle forche,la centratura del traslatore, l’in-dicazione del pe so del carico elo stoccaggio in dop pia posizio-ne. Ancora più sofisticato il si-stema di assistenza di livello odi selettore di piano, che aiutal’operatore a raggiungere altez-ze di sollevamento preselezio-nate nelle scaffalature con lasemplice pressione di un pul-sante.

NISSAN FORKLIFT / L’azienda è stata insignita del titolo di “Costruttore di carrelli dell’anno 2012”

Prodotti all’avanguardiaL’INSTITUTE OF TRANSPORT MANAGEMENT

HA RICONOSCIUTO IL VALORE DEL CONTRIBUTO

DATO DALL’AZIENDA PARTE INTEGRANTE

DI NISSAN MOTOR COMPANY AL “SETTORE

DELLA MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI”.

BIRMINGHAM - Con sede principale adAmsterdam, Nissan Forklift, società inte-ramente controllata da Nissan Motor Com-pany Ltd., dispone di una rete di distribu-tori in oltre 75 Paesi in tutto il mondo,dagli Stati Uniti all’Europa, dall’Asiaall’Africa dell’Ovest e del Nord. Nissan hainiziato la produzione di carrelli elevatorinel 1957, partendo dal know-how matura-to in campo automobilistico, e attualmentedispone di centri produttivi in Spagna,Svezia, Giappone e Stati Uniti.

A portare in Italia i carrelli elevatoriNissan è stata nel 1982 la Ce di Gian Piero

Sarti, che nel 1997 allarga la società che sichiamerà da quel momento Lce (Logisticae Carrelli Elevatori) e che oltre ai Nissansi occupa della vendita di alcuni modellida magazzino di piccoli produttori italiani.

Nel 2001 La Lce prende la rappresen-tanza dei carrelli da magazzino Crown,rapporto che finisce nel 2006, quando lastruttura bolognese si rivolge alla franceseMlm per i prodotti Loc. L’assetto definiti-vo arriva nel 2007 quando Nissan acquisi-sce il marchio svedese Ate e può quindidisporre in proprio di una gamma comple-ta.

NISSAN FORKLIFT HA UNA RETE DI DISTRIBUTORI IN OLTRE 75 PAESI

Nel mondo dei carrelli elevatori dal 1957HANNOVER - Si amplia anche ai ma-gazzini l’attività delle borse carichi.Da qualche tempo infatti due colossiinternazionali come WTransnet e Ti-moCom, che ha presentato la novitàall’ultimo Salone di Hannover, hannoaggiunto un servizio riservato ai ma-gazzini merci e alla logistica.

Il procedimento è sempre lo stesso:chi ha posto in magazzino può eviden-ziare la disponibilità in una sezioneapposita del sito.

I vantaggi della borsa di magazzi-naggio sono, secondo TimoCom, so-

prattutto le dimensioni, la quantità diofferte sul territorio europeo e la faci-lità di ricerca.

All’interno del programma specifi-co chi cerca un magazzino può trova-re, attraverso pochi clic, i magazzini ele superfici logistiche libere più adattealle proprie esigenze.

Chi invece desidera offrire un ma-gazzino, può inserire nella borsa lesuperfici libere, corredate da tutte leinformazioni necessarie, e con concre-te possibilità di trovare un partner in-teressato.

SERVIZIO AVVIATO DA WTRANSNET E TIMOCOM

Borse carichi per i magazzini

SETTIMO TORINESE - La diagnosi della batteria è tema di assoluta prioritàper chi guida un veicolo industriale o un bus. Autocarri e autobus necessita-no di una diagnosi assolutamente affidabile e precisa sul controllo di batteriae alternatore. In tec, distributore ufficiale per l’af termarket dei prodotti Mid-tronics, azienda americana leader nel settore dei tester batteria, propone almercato di truck e bus un caricabatterie di nuova generazione con numerosefunzionalità attraverso il pacchetto completo di prodotti EXP-1000HD eChargeXpress PRO 50-2. Una combinata sviluppata appositamente per ladiagnosi e la ricarica delle batterie dei mezzi pesanti, dove una delle istanzeprincipali è rappresentata dal corretto bilanciamento degli accumulatori pre-senti nel pacco batterie. Midtronics lavora a stretto contatto con i principalicostruttori di batterie e di veicoli e gli algoritmi impiegati dai suoi strumenti,riconosciuti come il benchmark di mercato, sono approvati e adottati a livel-lo mondiale. EXP-1000HD è un sistema avanzato per la diagnosi dei sistemia 24V quali quelli adottati dai mezzi pesanti, ed è capace di diagnosticarenon solo lo stato della batteria sin gola a 12V o del pacco a 24V, ma anche

dell’impianto di avviamento e dell’alternatore. Lo strumento è inoltre ingrado di effettuare il cosiddetto “test di bilanciamento” del sistema a 24V,verificando che la coppia di batterie sia correttamente abbinata. Un unicostrumento, quindi, che consente di effettuare tutti i test necessari per la veri-fica del pacco batterie con una riduzione dei costi di gestione.

ChargeXpress PRO 50-2 è invece un potente caricabatteria per veicoli pe-santi dotato anche di funzione alimentatore, fondamentale per continuare adassicurare batterie completamente cariche durante gli interventi di manuten-zione o di sostituzione del le batterie stesse. I test diagnostici sulle centralinedel veicolo, ad esempio, possono assorbire molta corrente e il basso livellodi tensione delle batterie può causare un’interruzione dell’operazione. Di-versamente da altri caricabatterie in commercio, questo strumento è dotatoinoltre di una modalità intelligente capace di rilevare l’accettazione di caricadella sin gola batteria. In questo modo distribuisce corrente-tensione contem-poraneamente ma in modo individuale alle singole batterie che compongonoil pac co, tenendo conto dei singoli livelli di carica e portando ad un bilancia-mento delle batterie accoppiate, per fornire prestazioni migliori, oltre a ga-rantirne una maggiore vita operativa. In casa Intec grande attenzione vieneriposta all’assistenza: lo staff tecnico dell’azienda supporta gli utilizzatoridel pacchetto Midtronics per un impiego ottimale dei due strumenti. Co melancio d’inizio anno com binata dei due strumenti è attualmente proposta aun prezzo decisamente interessante.

Intec distribuisce in Italia e al l’estero prodotti professionali per officine,

carrozzerie, elettrauto e gommisti, sia nel settore del trasporto leggero chedel trasporto pesante. L’offerta com prende alcune tra le marche più presti-giose e innovative del settore. Nel catalogo spiccano tra l’altro i caricabatte-ria CTEK, testati, approvati e adottati dalle più prestigiose Case costruttricianche per camion e camper e applicazioni a 6, 12 e 24V. Gli Avviatori diEmergenza della serie PowerBox, professionali più potenti per le esigenzepiù pesanti: flotte di veicoli industriali, macchine movimento terra, motorimarini, tre ni e applicazioni militari con po tenze fino a 15mila Amp di pic co.Da notare i famosi panni lavamani pre-impregnati Big Wipes ad alta resisten-za, destinati agli operatori professionali e all’hobbista, Lithia, moderna lam-pada a led con batteria ricaricabile agli Ioni-Litio, e poi arrotolatori per ariae cavo elettrico, sollevatori a carrello e a bot tiglia e avvitatori a impulsi.

INTEC / Sul mercato sistemi diagnostici e caricabatterie combinati per autocarri e autobus

Batteria al sicuro con MidtronicsIL PACCHETTO COMPRENDE EXP-1000HDPER LA DIAGNOSI DELL’IMPIANTO E CHARGEXPRESS

PRO 50-2 PER VEICOLI PESANTI DOTATO

ANCHE DI FUNZIONE ALIMENTATORE.

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ab biamo una squadra affiatata -spiega Schadle - che conosceperfettamente le realtà del luo -go e le sfide del mercato. Conquesto team possiamo conti-

il suo hinterland”.L’organico e il management

della filiale di Torino Sud sonostati interamente riconfermati.

“Nella sede di Torino Sud

GLS Enterprise, società intera-mente di proprietà di GLS.

Nel quadro di sviluppo cheil management dell’azienda haim postato Torino riveste unruo lo chiave e per questo è sta -to scelto di servirla interamentecon filiali dirette. Già nelmarzo del 2011 era stata acqui-stata infatti la concessionariache copriva la zona di TorinoNord. “Gestiamo sedi in pro-prio principalmente nel NordItalia - dice Klaus Schadle,Am ministratore delegato diGLS Italy - Dopo l’ultima ac-quisizione serviamo diretta-mente tut ta la città di Torino e

Lino Sinari

MILANO - La crisi economicanon fa paura a GLS Italy, la fi-liale tricolore del corriere e -spres so olandese, che nel 2012ha notevolmente rafforzato lapro pria presenza nella Penisola.L’ultimo passo, compiuto loscor so novembre, riguarda l’ac- qui sizione della sede di TorinoSud, in precedenza gestita dauno dei numerosi licenziataridel marchio. La maggioranzadel le 134 sedi che GLS ha inItalia è infatti affidata a partneresterni, mentre sono 35 le filialidi cui si occupa direttamente

nuare a offrire ai clienti un’otti-ma qualità del servizio, su cuisi può fare affidamento”.

Sempre quest’anno GLS hainaugurato la nuova sede a San

Giuliano Milanese. Si tratta diun centro di smistamento che sisviluppa su di una superficie di12mila metri quadrati ed èequipaggiato con un novissimosorter per lo smistamento dellecon segne. Questo viene realiz-zato in sessanta baie di carico,

a cui possono accedere diretta-mente i mezzi di linea. Gli uffi-ci occupano un’area di 4milamq, mentre a disposizione deica mion c’è un piazzale di

GLS ITALY / Non ha paura della crisi la filiale italia del corriere espresso olandese

Il ruolo chiave di Torino

ROMA - C’è una strada per la logistica eco compatibile, a promuoverla, ilnetwork Lean & Green, nato in Olanda nel 2007 e di cui fanno parte più di300 tra enti e aziende, con l’obiet ti vo di ridurre le emissioni di CO2 del 20per cento entro i prossimi cinque anni. Le attività di Lean & Green, che con-sistono soprattutto nell’asse gna zione di un premio annuale, sono state finan-ziate dal governo olandese con venti milioni di euro.

Il riconoscimento viene assegnato alle aziende sulla base di un piano diazione scritto e validato, che deve basarsi su o biet tivi concreti di riduzionedelle emissioni ed essere accompagnato da “Indicatori della performance”misurabili e verificabili. Le aziende che hanno conquistato la validazioneLean & Green, possono proprio grazie a questo riconoscimento dimostrareche stanno attivamente lavorando per rendere i propri processi logistici piùsostenibili, fregiandosi del caratteristico bollino verde.

Il secondo Paese europeo in cui sono stati consegnati i bollini di qualitàecologica riservati al le aziende più virtuose è l’Ita lia, grazie all’impegno diFreight Leaders Council Plus, partner esclusivo per la Penisola di Lean &Green.

Quanto è importante una logistica ecocompatibile?“Molto - spiega l’ammini stra tore unico di FLC Plus Roberta Gili - Il tra-

sporto è uno del le attività che maggiormente inquina e la logistica ha unapar te importante in questo processo. Il nostro obiettivo è di individuare leimprese più sensibili al tema, e che sappiano coniugare eventuali soluzionicon ritorni economici. Questo è il motivo principale per cui è stato lanciatoil progetto Lean & Green, si tratta di una soluzione che premia le impresevirtuose, che ottengono sì un be neficio ecologico ma anche una riduzionedei costi”

Come si fa a miscelare due esigenze che sembrano all’op po sto?“È facilissimo, basta efficentare i processi, razionalizzando le funzioni

aziendali che molte aziende già cercano di rendere meno onerose. Ci sonouna se rie di comparti su cui agire, che noi raggruppiamo sotto le 4 M. Laprima M sta per Man, legata quindi ai comportamenti umani, all’attività del-l’autista, che deve essere responsabilizzato. La seconda M sta per Macchine,si può infatti investire in camion o furgoni più ecologici. La terza riguarda i

Materiali, ad esempio quelli per la produzione di energia green, come i pan-nelli solari, oppure ancor più semplicemente l’adozione di un’illumi na zionea basso consumo. L’ul tima M è quella del Metodo, del l’ottimizzazione deiprocessi produttivi o distributivi: se si rie sce a completare un carico e conte-stualmente organizzare il rientro a camion pieno si risparmia carburante,emissioni e denaro. L’attenzione di Lean & Green si focalizza su tutte questefunzioni, indicando i possibili miglioramenti, con i risultati che vengono mi-surati attraverso indicatori specifici e verificati da un ente esterno che validal’attività. Le aziende più vir tuose possono quindi usare un bollino che le cer-tifica verso i consumatori”.

Come è stato accolto lo sbarco del premio in Italia?“Bene, è stato riconosciuto dalla Fondazione per uno Sviluppo Sostenibi-

le come una tra le dieci idee più innovative, e abbiamo ricevuto una letteradi apprezzamento dal vice ministro Ciaccia”.

Si prospettano anche fondi come quelli erogati dal governo olandese?“Assolutamente no, soltanto belle lettere e riconoscimenti, ci auguriamo

comunque che il Go verno italiano sia tanto sensibile da agire almeno in ter-mini di promozione. Poi sono le im prese che possono decidere se aderire”.

Multinazionali a parte, non è che quelle italiano sono me no attente

alla questione?“No, sono sicuramente interessate, c’è un’attenzione particolare per la

green economy, la voglia di mostrare ai consumatori che la propria azienda èla migliore nella sostenibilità ambientale. C’è però uno scoglio sensibile,quello dei piccoli co sti iniziali per avviare il processo, la certificazione ri-chiede infatti che sia un ente esterno ad av viare il programma. Credo chequesto sia l‘unico freno. Sia mo comunque partiti soltanto a gennaio del2012 e già sia mo riusciti a consegnare i primi premi e abbiamo un elenco dialtre imprese che vogliono aderire. Se come accade per Olanda e Belgioavessimo un piccolo supporto a sostegno riusciremmo a operare su largascala. In quel modo il logo ottenuto può diventare un vantaggio con creto,aprendo canali privilegiati verso altre imprese certificate come green”.

Le sette aziende scelte que st’anno sono la Chep, che opera nel settore delpooling, la Heinz Italia che controlla i marchi Pla smon e Nipiol, il produtto-re e distributore globale di materie chimiche Huntsman, la IMCD che com-mercializza sempre ma terie chimiche ma per uso alimentare e farmaceutico,l’o pe ratore logistico Number 1 na to da una spin off del Gruppo Ba rilla,l’azienda di prodotti per l’i giene e forestali SCA e il corriere TNT GlobalExpress Italy.

Ecologia come priorità per il network Lean & Green

Nei prossimi cinque anni sensibileriduzione delle emissioni nociveLE ATTIVITÀ DI LEAN & GREEN, CHE CONSISTONO

SOPRATTUTTO NELL’ASSEGNAZIONE DI UN PREMIO

ANNUALE, SONO STATE FINANZIATE DAL GOVERNO

OLANDESE CON VENTI MILIONI DI EURO.

MILANO - GLS Italy fa parte del network General Logi-stics Systems B.V. con sede ad Amsterdam. Si tratta diun corriere espresso presente in quarantadue Stati euro-pei, attraverso società di proprietà oppure in collabora-zione con partner strategici.

In tutta Europa dispone di 37 centri di smistamento edi un totale di 660 sedi, con 13.400 dipendenti e unaflotta di 16.510 veicoli tra leggeri e pesanti. Nell’annofiscale 2011/12 si sono rivolti a GLS 212mila clienti,che hanno spedito 375 milioni di colli, per un fatturatoche ha raggiunto 1,81 miliardi di euro.

In Italia GLS può contare su 10 centri di smistamen-to e 134 sedi, servite da una flotta di 320 trattori a cui siaggiungono 2.900 furgoni per le consegne.

660 LE SEDI DI GENERAL LOGISTICS SYSTEMS

Nel cuore dell’Europa

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiLOGISTICA 27

sporto so no stati posizionati atre metri d’altezza.

All’interno dello stesso hubviene effettuato anche lo sdo-ganamento delle merci interna-zionali, in un magazzino appo-sitamente destinato, in cui leoperazioni possono essere ef-fettuate tramite una procedurasemplificata e molto specializ-zata. “I nostri clienti approfitta-no per le loro spedizioni exportdella fitta rete europea GLS,possono infatti affidarsi alla no-

13.500 mq. In totale nel centrola vorano duecento persone.

In precedenza i vari ufficiera no posizionati in punti di-versi di Milano, mentre ora conil trasloco, in programma que-sto mese, della direzione ver-ranno tutti riuniti a San Giulia-no, in un punto strategico, vici-no alla congiunzione delle duetangenziali milanesi e all’auto-strada A1, oltre che facilmenteraggiungibile dal centro città.

“Nonostante gli attuali pro-blemi economici in Italia - af-ferma l’Amministratore delega-to di GLS Italy - abbiamo deci-so di compiere questo impor-tante passo. Infatti continuiamoa crescere e guardiamo al futu-ro con ottimismo. A partire daque st’anno gran parte delle u ni -tà strategiche di GLS Italy sonoraccolte sotto un unico tetto eciò tornerà a vantaggio anchedei nostri clienti”.

Punto di forza del nuovo hubè il sorter, che già lavora a pie -no regime e si occupa dellosmi stamento delle spedizionisia nazionali che internazionali,in modalità completamente au-tomatica, con una capacitàmassima di 8.200 colli all’ora.Per poter lavorare comodamen-te a terra i pacchi di grandi di-mensioni o con un peso ecces-sivo per il sorter, i nastri di tra-

stra alta qualità anche per lespedizioni internazionali”, con-clude Schadle.

Se queste sono le operazionipiù importanti, l’offensiva diGLS Italy ha coinvolto anchealtre zone, il corriere ha infattiacquisito direttamente anche leattività degli affiliati a Riminiol tre alla sede del gestore dellazona di Cremona. In più nelcorso dell’anno sono state inau-gurate nuove sedi a Pavia, Va-rese, Lucca e Pordenone.

CON L’ACQUISIZIONE DELLA SEDE DI TORINO SUD,IN PRECEDENZA GESTITA DA UNO DEI

NUMEROSI LICENZIATARI DEL MARCHIO, SONO

ORA 35 LE FILIALI DI CUI SI OCCUPA

DIRETTAMENTE GLS ENTERPRISE.

MILANO - Tempo di premiazioni per Assologistica,sono ben diciannove le imprese a cui è stato assegnatoil “Logistico dell’anno”. Tra queste spiccano alcunedelle maggiori aziende dell’autotrasporto, come Fer-cam, a cui il riconoscimento è stato assegnato perl’approccio innovativo nel trasporto intermodale. Perla filiera delle piastrelle il gruppo di Bolzano ha infattiacquistato 200 casse mobili e venti portacontainer ri-baltabili, da usare in abbinamento con il companytrain di cui da tempo dispone. Tre treni colleganoquindi per sei giorni la settimana il centro logistico diSassuolo con la Germania e il Benelux. Le stessecasse mobili usate per esportare le piastrelle, ritornanocariche delle argille sfuse provenienti dalle cave tede-sche.

È invece l’attenzione al tema della mobilità sosteni-bile che ha spinto Assologistica a premiare il GruppoArcese, che ha implementato il dispositivo DieselDual Fuel, che permette di miscelare il gasolio con ilmetano, su tutti i suoi camion impegnati nella distri-buzione di parti di ricambio per un importante clientedel settore automotive. Questa tecnologia permetteprestazioni analoghe a quelle di un normale diesel macon costi e impatto ambientale ridotti.

E sempre d’innovazione tecnologica si parla nelcaso del premio assegnato a DHL Supply Chain Italy,per aver lanciato un sistema per la tracciatura onlinein tempo reale nel trasporto di prodotti farmaceuticitemperatura controllata. Apparecchiature mobili ingrado di dialogare con la sede principale e tutte le fi-lali sono state installate su tutti i settecento mezzi adi-biti a questa particolare mansione.

Per il gruppo Geodis invece è risultata vincentel’idea alla base del progetto Distripolis per la logisticaurbana delle merci. Questo prevede che ai due con-sueti anelli della catena logistica, cioè i magazzini diraccolta e la successiva consegna in città attraversofurgoni, aggiunge una serie di basi logistiche distri-buite all’interno dell’area urbana, denominate BasiBlu, da cui appositi veicoli possono partire per l’ulti-mo miglio effettuando le singole consegne. Si trattanaturalmente di veicoli studiati per ridurre sia l’inqui-namento ambientale che quello acustico.

Ancora di infrastrutture si tratta nel caso del Con-

sorzio Zai, che gestisce l’interporto Quadrante Europaa Verona, insignito del premio Assologistica per ilprogetto di espansione che porterà la struttura, entro il2020, dagli attuali 2,5 milioni di mq a 4,2 milioni dimq. Oltre a questo il Piano QE Nord prevede la rior-ganizzazione di aree e servizi comuni, con una nuovaviabilità interna e un sistema di sicurezza avanzatoper la trasmissione dei dati.

Un altro interporto ha ottenuto il premio, si tratta diquello di Bologna, che ha rivoluzionato il suo approc-cio alla clientela, utilizzando in maniera virtuosa il so-cial media marketing, attraverso strumenti come Twit-ter e Linkedin, creando inoltre il Consorzio IB Inno-vation, che, attraverso la ricerca di soluzioni innovati-ve, si propone come anello di congiunzione tra la so-cietà e gli operatori.

Gefco, che si occupa del trasporto dei furgoni Fiat

Professional e PSA dallo stabilimento Sevell al com-pound di Parma, utilizzando in prevalenza la ferrovia,è stato premiato per aver tolto in un solo anno 5.736bisarche dalle strade, evitando che nell’atmosfera ve-nissero disperse 2.692 tonnellate di CO2 nell’atmo-sfera.

Per quel che riguarda le autostrade del mare, unodei promotori è stato il Gruppo Grimaldi, a cui è statoriconosciuto di conseguenza l’impegno verso una mo-bilità più sostenibile. Inoltre le sue ammiraglie CruiseRoma e Cruise Barcellona hanno ottenuto la certifica-

zione Green Star dal registro navale italiano, si trattainfatti di navi progettate per avere il minimo impattoambientale, senza rilascio di residui liquidi o solidinelle acque marine.

Parte invece dalla navigazione fluviale il progettodi Venezia Logistics, società controllata dalla AutoritàPortuale del capoluogo veneto, che dal settembre2011 ha fatto partire un servizio di trasporto sull’astafluviale che collega il porto di Venezia con quello flu-viale di Valdaro, in provincia di Mantova. A oggi sono

previste due partenze settimanali, in entrambi i sensi,per tutto l’anno, con, nel terminal di Mantova, unafunzione di buffer per la consegna just in time deicontainer alle aziende locali.

I restanti premi sono stati assegnati all’Associazio-ne Onlus Reloader, a Ceva Logistics Italia, al Consor-zio Nazionale Operatori Logistici, a FM Logistic, alGruppo Testi, a Kuehne e Nagel, al Terminal Contai-ner di La Spezia, a Norbert Dentressange, a Chep peril lavoro fatto con San Pellegrino e al Gruppo Stef-Tfe.

ASSOLOGISTICA / Diciannove le imprese premiate per il loro impegno

Le aziende che si sono distinteper una gestione all’avanguardiaIL “LOGISTICO DELL’ANNO” È STATO

ASSEGNATO A SOCIETÀ CHE OPERANO IN

SVARIATI SETTORI, COME QUELLO

DELL’AUTOTRASPORTO. RICONOSCIMENTO A

FERCAM PER IL TRASPORTO INTERMODALE.

PARIGI - Si terrà dal 26 al 28 marzo 2013 al Parco Espo-sizioni di Paris Nord Villepinte la 30esima edizione diSITL Solutions Logistiques. Lo slogan della prossimaedizione della kermesse logistica sarà: “Agire insiemeper conquistare gli attuali mercati”. SITL Solutions Lo-gistiques mobilita gli operatori del trasporto e della lo-gistica per affrontare insieme le sfide della competitivitàposte all’economia francese ed europea. Inoltre, con lacreazione dell’“Industrial & Logistics Real EstateShow” e dei “Maritime Days”, SITL 2013 si arricchiscedi eventi tematici che si aggiungono ad appuntamentigià apprezzati, come le “Giornate Europee del trasportomerci ferroviario” o il “Forum Internazionale Trasporto& Logistica”. I Maritime Days, alla loro prima edizio-ne, intendono favorire l’incontro tra i trasportatori e ilmondo marittimo, delineare le attese, le tendenze e lesfide di questo mondo.

IL SITL DAL 26 AL 28 MARZO A PARIGI

Sfida della competitività

Klaus Schadle, Am ministratore delegato di GLS Italy

MILANO - Giovanni Origone, 41anni, è stato nominato nuovoResponsabile Trasporti eLogistica Automobili di GefcoItalia. Gefco, uno dei maggiorioperatori internazionali nelsettore logistica e trasporto, natanel 1949 e controllatainteramente dal Gruppo PSAPeugeot Citroën, ha raggiunto nel2011 un fatturato di 3,8 miliardidi euro. Presente in oltre 150Paesi con 11mila collaboratori,ha adottato dal 1999 unastrategia di crescita basata suservizi di logistica integrata perl’industria. Laureato inEconomia aziendaleall’Università Bocconi di Milano,Giovanni Origone inizia il suopercorso professionale nel 1997prima in Deloitte & Touche e poiin DHL Express Italy dovericopre dapprima la carica diNetwork Controller esuccessivamente di OperationsController sino al 2007.Successivamente entra in GefcoItalia con la responsabilità diFinancial Controller,occupandosi di controllo gestionee amministrazione operativa. Dal1° ottobre 2012 diventaResponsabile Trasporti eLogistica Automobili.

GEFCO ITALIA

GIOVANNI ORIGONERESPONSABILE TRASPORTIE LOGISTICA AUTOMOBILI

MILANO - Importantericonoscimento in Italia per CevaLogistics, uno dei principalioperatori logistici al mondo.Ceva Italia ha ricevuto il premio“Il Logistico dell’Anno 2012”,promosso e organizzato daAssologistica, per la suainnovativa soluzione tecnologicache consente di monitorare leperformance di magazzino in realtime. Il sistema, implementato perla prima volta nel 2010all’interno dell’avanzato sito diPognano (Bg), è attualmenteesteso a tutte le principalipiattaforme Ceva in Italia. Lasoluzione, chiamata “Airport”per la sua somiglianza con ipannelli orario-voli negli scaliaeroportuali, si basa sull’impiegodi monitor collocati in prossimitàdell’area di consolidamento dellamerce in uscita, sui qualivengono segnalati la sequenza elo stato di avanzamento delleoperazioni di carico, eventualiritardi e il tempo rimanente allapartenza programmata del mezzo.In questo modo, gli addettivengono costantementeaggiornati sulle attività di caricoe possono utilizzare le porte e learee di carico in modo flessibile.

CEVA

SUO IL PREMIO“IL LOGISTICODELL’ANNO 2012”

Per la Fercam ritirano il premio Hans Splendori,direttore vendite Full Truck Load, e GianfrancoBrillante, direttore della business unit Intermodal. Inalto, Chiara Catellani, sales & marketing director diGeodis. A destra, Alfonso Eletto, businessdevelopment manager della divisione Logisticssolutions, in rappresentanza di Arcese.

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28LOGISTICA N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

RENAULT TRUCKS / 30 Premium Strada per l’azienda abruzzese fondata a metà degli anni Novanta

Offensiva Europetnell’automotiveSUL FINIRE DEL 2012, LA SOCIETÀ DI ATESSA HA RICEVUTO DALLA

CONCESSIONARIA MERCADANTE TRUCK DI PAGLIETA (CH) UNA FORNITURA DI

TRENTA TRATTORI RENAULT PREMIUM STRADA CON MOTORE DA 460 CV E CAMBIO

AUTOMATIZZATO OPTIDRIVER+, CHE INTEGRANO UNA FLOTTA DI 85 AUTOVEICOLI

PESANTI INTERAMENTE FORMATA DA VEICOLI DEL COSTRUTTORE FRANCESE.

Nils Ricky

ATESSA - Innovazione al servi-zio della logistica: è questo ilmot to della Europet di Atessa,in provincia di Chieti, aziendanata a metà degli anni Novantadel secolo scorso, specializzatada sempre nella logistica per ilset tore automotive. Sul finiredel 2012, Europet ha ricevutodal la concessionaria Mercadan-te Truck di Paglieta (Ch) unafor nitura di trenta trattori Re-nault Premium Strada con mo-tore da 460 cv e cambio auto-matizzato Optidriver+, che inte-grano una flotta di 85 autovei-coli pesanti interamente forma-ta da veicoli del costruttorefrancese.

Con la nuova fornitura, Eu-ropet si qualifica ulteriormentecome punto di riferimento dellalogistica al servizio dell’auto -mo tive, ambito operativo nelqua le l’azienda abruzzese è no-tevolmente cresciuta nel corsodegli anni servendo costruttoridi motocicli e veicoli commer-ciali e successivamente espan-dendo l’attività anche in altrisettori, come quello dei produt-tori di vini o di mangimi per al-levamenti, delle vetrerie e deiproduttori di materiale elettrico.Un successo ottenuto grazie al -la cura del servizio e all’in no -va zione tecnologica, alla qualeRenault Trucks fornisce un pre-zioso contributo attraverso isuoi veicoli. Europet è oggiun’im presa di logistica integra-ta perfettamente inserita nellastruttura produttiva del compar-to automotive della Val di San-gro, di cui ne interpreta le esi-genze e al quale fornisce rispo-ste efficaci. La stessa filosofiaconsente a Europet, capitanatadal fondatore Fabrizio Petronzi,di essere al fianco anche di altreimprese dell’ambito territorialedi riferimento.

Per la DHL Freight, Europetgestisce una piattaforma distri-butiva di 2.500 metri quadrati aPorto d’Ascoli ed effettua prese

e consegne nelle Marche, inAbruzzo e nel Molise. La sfidapiù recente del trasportatoreabruzzese riguarda la gestionecompleta della logistica delmangimificio Dell’Aventino diFossacesia (Ch). “Abbiamo rile-vato il magazzino e tutte le con-segne del prodotto finito, siasfuso, sia in sacchi - precisa Fa-brizio Petronzi - Il primo passoè stato quello di riprogettarecompletamente il centro di stoc-caggio, che ora è equipaggiatocon un sistema di radio-identifi-cazione RFID, utile per la ge-stione delle piccole spedizioni:Dell’Aventino compone i palletcon i sacchi fuoriusciti dallaproduzione e ogni pedana ha untag RFID che riporta le infor-mazioni complete su ciascunaconfezione, come la tipologia diprodotto, il peso e la scadenza.Portiamo questi pallet nella no-stra piattaforma di Atessa, che

dista pochi chilometri dal man-gimificio, e usiamo i sacchi perricomporre spedizioni fraziona-te, che portiamo a destinazionenell’ambito del nostro consuetolavoro di collettame. Grazie alsistema RFID conosciamo intempo reale la disponibilità diciascun prodotto”.

ALLESTIMENTOSILOS

Europet gestisce per Dell’A -ven tino anche la consegna deimangimi sfusi per i grandi alle-vamenti, un servizio che vienesvolto con autotreni o autoarti-colati allestiti con speciali silos.An che in questo ambito, l’a -zien da di Atessa ha introdottoimportanti innovazioni: “Abbia-mo acquistato silos dell’ul ti magenerazione - spiega FabrizioPetronzi - che all’interno nonhanno bulloni ma pareti com-

pletamente lisce, che rendono lapulizia molto più efficace, rapi-da ed economica rispetto ai mo-delli tradizionali. Per quest’atti-vità, utilizziamo anche due trat-tori Renault Lander OptiTrack:grazie alla trazione idrostaticaanteriore inseribile, riusciamo araggiungere senza alcun proble-ma gli allevamenti nei luoghipiù disagiati”.

È un’attività logistica com-plessa quella gestita da Europetche infatti utilizza una flottaconsistente formata da ben 85autoveicoli pesanti e 140 semi-rimorchi. Un parco monomar-ca: “Cerchiamo veicoli affidabi-li e con il miglior rapporto traqualità e costi d’esercizio - con-ferma Fabrizio Petronzi - Lasoddisfazione verso la Losangainizia già nella fase di acquisto,grazie all’ottimo rapporto che siè instaurato con MercadanteTruck, il distributore RenaultTrucks, sempre competente edi sponibile. Inoltre, la rete diassistenza Renault Trucks è bendiffusa in tutta Europa”. Petron-zi apprezza anche i bassi costidi gestione del Renault Pre-mium. Tra l’altro, per migliora-re ulteriormente i consumi,l’im prenditore abruzzese ha fat -to partecipare tre autisti al l’Op -tifuel Training, il corso di guidarazionale organizzato dal co-struttore francese. “Dopo que-sta formazione - dice il titolare- abbiamo rilevato una riduzio-ne dei consumi di almeno il 5per cento, un valore che ritengomolto soddisfacente”. FabrizioPetronzi ha riconfermato la Lo-sanga anche per l’ultimo ordinedi trenta trattori Premium Stra-da: “Abbiamo già sperimentatoin precedenza questo cambio,che offre maggiore comfort al- l’au tista, ma anche più efficien-za all’impresa, grazie alla mi-nore usura della frizione e allari duzione dei consumi di carbu-rante”.

ATESSA - L’azienda abruzzese Europet è nata nel 1994 per ini-ziativa del fondatore Fabrizio Petronzi che già vantava unagrande esperienza alla guida di truck a partire dal 1982. Findall’inizio, Europet ha indirizzato la sua attività nel settoreautomotive, sfruttando la capacità di Petronzi di trovare latecnica di trasporto più produttiva per ciascun prodotto. Harealizzato, per esempio, una filiera logistica completa per imotocicli che escono dagli stabilimenti della Val di Sangro:preleva le moto al termine della catena di assemblaggio, leraccoglie in una piattaforma dedicata e le consegna ai conces-sionari italiani oppure in altri centri distributivi europei. Inquest’attività, Fabrizio Petronzi applica la tecnica del traspor-to a nudo, ossia carica i motocicli sui camion senza alcun im-ballaggio in cartone, risparmiando così spazio e costi: “In

questo modo - spiega - cresce la produttività, ma nello stessotempo aumenta la cura da porre durante il carico e lo scaricodelle moto da parte dei nostri autisti, che seguono una costan-te attività di formazione”. È un sistema efficiente che Europetoffre a numerosi produttori, e non so lo a quelli che operano inA bruz zo.

L’altra specializzazione del l’a zienda di Atessa in campoau tomotive è la movimentazione dei veicoli commerciali as-semblati nella Val di Sangro. An che in questo caso Europet hacreato una vasta gamma di servizi a valore aggiunto. La so-cietà opera in entrambi i versanti dello stabilimento: dal l’ap -provvigionamento dei componenti alla consegna del prodottofinito. “Il nostro magazzino di Atessa - aggiunge Petronzi - ri-ceve i componenti dai pro duttori di tutta Europa, una parte dei

quali vengono trasportati con veicoli di nostra proprietà. Poi,sulla base delle richieste, prepariamo spedizioni quotidianeche effettuiamo attraverso un navettamento continuo sui quat-tro chilometri che ci separano dallo stabilimento. Praticamen-te siamo il polmone della fabbrica, che opera secondo il prin-cipio del just-in-time”.

Europet svolge un lavoro altrettanto complesso al terminedel la catena di assemblaggio: “Riceviamo sul nostro piazzaledi mille metri quadrati i veicoli commerciali che escono dallafabbrica - dice Fabrizio Petronzi - li stocchiamo ed effettuia-mo eventuali lavorazioni, come la personalizzazione per i no-leggiatori o l’installazione di e qui paggiamenti particolari. Daqui, i veicoli ripartono su strada con le nostre bisarche o perferrovia”.

DAL 1994 EUROPET È PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA LOGISTICA NEL SETTORE AUTOMOTIVE... E NON SOLO

Quando la tecnica di trasporto è ritagliata su misura

La flotta di Europet è costituita da autoveicoli pesanti interamente a marca Renault Trucks. La ditta diAtessa opera anche con 140 semirimorchi. A sinistra, il fondatore e titolare Fabrizio Petronzi.

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29INTERVISTA N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

Fabio Basilico

GENOVA - Costituita nel 2010,FuoriMuro Servizi Portuali eFer roviari Srl, che gestisce suincarico dell’Autorità Portuale,le manovre ferroviarie all’in ter -no del Porto di Genova, ha mes -so in esercizio lo scorso ottobredue treni adibiti al trasporto diGpl che collegano la Francia eParma e Mortara (Pv) via Venti-miglia-Genova, dando pratica-mente il via alle sue attività fer-roviarie di trasporto car go. Lasocietà genovese conferma dun-que di essere entrata nel vivo diuna strategia di crescita peraltrotestimoniata dai numeri registra-ti lo scorso settembre rispetto albiennio 2010-2011 per quantoriguarda i carri movimentatiall’interno del Porto di Genova.Ne abbiamo parlato con il suoPresidente, Guido Por ta.

FuoriMuro è nata nel 2010.Quali sono state le motivazio-ni che hanno spinto i fondato-ri a dar vita alla società?

“FuoriMuro è nata nel mag-gio 2010 dalla liquidazione diFerport, la società che gestiva lemanovre ferroviarie all’in ter nodel Porto di Genova per con todi FS, che ne deteneva unaquota pari al 51 per cento, e delconsorzio Abaco. Obiettivo deifondatori è stato quello di faredi FuoriMuro un’impresa ferro-viaria a tutti gli effetti, che siain grado di arricchire il propriomodello di business trasportan-do merci verso i maggiori inter-porti, retroporti e centri logisticidel Nord Italia”.

Come si inserisce la societàall’interno del settore dei ser-vizi ferroviari?

“FuoriMuro è una tra le po -che realtà italiane private delsettore del trasporto ferroviariocargo. Attualmente la societàrappresenta un modello unicodi azienda per le sue peculiaritàdi integrazione tra i servizi dimanovra all’interno del Porto diGenova con la vezione ferrovia-ria e il navettamento verso lemaggiori piattaforme logistichedel Nord Italia. Quest’ultima at-tività è potenziata anche graziealle sinergie derivanti dalla pre-senza, tra le società che fannocapo alla Presidenza, di InRail,di cui io sono fondatore e Presi-dente. Con sede operativa a U -di ne, InRail è infatti un’impresaferroviaria che dal 2009 tra-

sporta ogni genere di mercepre valentemente nel Nord Est,sviluppando al contempo traffi-ci anche all’estero verso Austriae Slovenia”.

Dal punto di osservazionedella società, qual è l’anda -mento del settore servizi fer-roviari e quali le prospettiveper il nuovo anno?

“A poco più di quattro mesidal rilascio della Certificazionedi Sicurezza da parte del- l’ANSF, Agenzia Nazionale perla Sicurezza Ferroviaria, e dallatrasformazione in Impresa Fer-roviaria, FuoriMuro ha avviatolo scorso 24 ottobre i primi ser-vizi di trasporto e navettamento

ferroviario. Più in particolare, leattività di trasporto ferroviariohanno esordito con due treniadibiti al trasporto di Gpl checollegano la Francia a Parma.Inoltre, lo scorso 29 novembre èpartito il primo treno che haunito Marsiglia a Mortara viaVentimiglia-Genova, trasportan-do per conto del Gruppo MauroSaviola Srl trucioli di legnopost-consumo. FuoriMuro puntaadesso all’intensi fi ca zio ne deitraffici su questa tratta anchegrazie a una sempre maggiorecollaborazione con Terminal In-termodale di Mortara (T.I.MO.),che offre servizi di manovra eassistenza ferroviaria per trasfe-

rire le merci al l’impianto di de-stinazione attraverso il Polo Lo-gistico Integrato di Mortara.Inoltre, nel corso del 2013 ilteam di FuoriMuro si impegneràad acquisire nuovi clienti a cuioffrire i servizi di trasporto e na-vettamento ferroviario”.

Che peso hanno i serviziferroviari nel business gene-rale di FuoriMuro e qual è ilpeso dei servizi portuali?

“I nuovi servizi di trasporto enavettamento, sviluppati a se-guito dell’ottenimento da partedi FuoriMuro dell’abilitazione aImpresa Ferroviaria, si sono ri-velati determinanti per l’incre -mento dei traffici della società.

Ol tre all’aumento dei trafficinel Porto di Genova, l’avvio deiservizi ferroviari ci ha permessoinfatti di chiudere il fatturato2012 in crescita rispetto all’an -no precedente, in cui il fatturatodi FuoriMuro si era attestato in-torno ai 5 milioni di euro”.

Quanti sono i carri ferro-viari movimentati nel corsodel 2012 e a quale media men-sile?

“All’interno del Porto di Ge-nova, FuoriMuro ha movimen-tato nel 2011 oltre 115mila car -ri ferroviari e ha incrementatoque sto numero nel 2012, atte-standosi su una media mensiledi circa 11mila carri ferroviarimovimentati. Più nel dettaglio,sono stati 98.365 i carri movi-mentati nel periodo gennaio-settembre, ripartiti tra 48.954carri in arrivo e 49.411 carri inpartenza dal Porto. Tenendocon to anche delle stime perl’ul timo trimestre, FuoriMuromovimenterà nell’intero 2012oltre 128mila carri, rispetto ai115.355 del 2011.

Com’è strutturato il grup-po di cui FuoriMuro fa partee quali sono le attività dellealtre società?

“Oltre alla profonda espe-rienza nel settore ferroviariogra zie anche alla presenza del-l’im presa ferroviaria InRail, ilgruppo che fa capo alla mia

Pre sidenza racchiude al suo in-terno alcune società specializ-zate nell’offerta di servizi logi-stici. Ne sono un esempioI.LOG, Iniziative Logistiche,fondata nel 2004 con l’obiettivodi sviluppare e promuovere ini-ziative innovative nel campodella logistica, Metrocargo Au-tomazioni, attiva nella progetta-zione e costruzione di macchi-nari e sistemi di automazioneper la movimentazione dellemer ci, e Metrocargo Italia, so-cietà di logistica che offre servi-zi intermodali door to door pro-ponendosi di creare in Italia unnuovo network intermodaleflessibile e competitivo. I.LOGe Metrocargo Automazioni so -no responsabili dell’idea zione edella progettazione di Metro-cargo, un sistema per il traspor-to intermodale che può essereinstallato lungo i binari ferro-viari e permette di caricare osca ricare un intero treno in me -no di 40 minuti, in un’unica o -pe razione interamente automa-tizzata, in piena sicurezza e ri-spetto dell’ambiente. Nuova na -ta del Gruppo è inoltre Med-port Equipment, società com-merciale per la vendita e il no-leggio di macchine e attrezzatu-re per la movimentazione dellemerci in ambito industriale (ca-relli elevatori e gru) e portuale(trattori)”.

FUORIMURO / Guido Porta, Presidente della società genovese fondata tre anni fa

“Puntiamo all’eccellenzanel trasporto ferroviario cargo”“FUORIMURO È NATA NEL MAGGIO 2010 DALLA

LIQUIDAZIONE DI FERPORT, LA SOCIETÀ CHE GESTIVA LE

MANOVRE FERROVIARIE ALL’INTERNO DEL PORTO DI

GENOVA PER CONTO DI FS, CHE NE DETENEVA UNA

QUOTA PARI AL 51 PER CENTO, E DEL CONSORZIO

ABACO - DICE IL NUMERO UNO DELLA SRL LIGURE -OBIETTIVO DEI FONDATORI È STATO QUELLO DI FARE DI

FUORIMURO UN’IMPRESA FERROVIARIA A TUTTI GLI

EFFETTI, CHE SIA IN GRADO DI ARRICCHIRE IL PROPRIO

MODELLO DI BUSINESS TRASPORTANDO MERCI VERSO I

MAGGIORI INTERPORTI, RETROPORTI E CENTRI LOGISTICI

DEL NORD ITALIA”.

GENOVA - FuoriMuro si avvale di un organico di108 dipendenti, qualificati sia per lo svolgimentodell’attività di manovra sia di verifica tecnica eformazione treno nonché di vezione ferroviaria.Grazie all’acquisizione della Certificazione di Si-

curezza che la abilita al trasporto ferroviario, lasocietà capitanata da Guido Porta integra l’attivitàdi manovra all’interno del Porto di Genova con latrazione verso le realtà retroportuali, collegando ilPorto del capoluogo ligure con i maggiori centrilogistici e di consumo del Nord Italia. I numeri increscita dei carri movimentati da FuoriMuro, te-stimoniano l’importanza del Porto di Genova e lasua capacità di saper attrarre traffici rappresentan-do uno sbocco fondamentale sul Mediterraneo peri Paesi del Nord Europa. Numerose sono in que-sto senso le opportunità offerte dalla creazionedel Corridoio Genova-Rotterdam, considerato daGuido Porta, Presidente di FuoriMuro, “un’occa-sione irripetibile di sviluppo per i Paesi che attra-versa”. Per il numero uno della società genovese,“se il Corridoio 24 si limiterà a collegare i porti diGenova e Rotterdam, il progetto decollerà difficil-mente e porterà scarsi benefici ai territori attraver-sati. Il trasporto ferroviario merci può esprimerela propria competitività rispetto a quello sugomma solo se si prevedono tra il punto di parten-za e quello di destinazione delle fermate interme-

die che consentano di volta in volta di caricare oscaricare rapidamente anche solo parte dei contai-ner e delle casse mobili presenti sul treno. Le fer-mate intermedie - continua Porta - sarebbero inol-tre fondamentali per il trasporto delle merci desti-nate alle aree adiacenti al Corridoio, giungendonei pressi dei centri urbani fino al chilometro 0, epotrebbero permettere di integrare il Corridoio24, attraverso apposite intersezioni, con nuovetratte ad alta velocità, come il Corridoio Mediter-raneo che dovrebbe unire la regione dell’Andalu-sia, in Spagna, all’Ungheria”. Il capitale socialedi FuoriMuro è ripartito tra Rivalta Terminal Eu-ropa (30 per cento), Gruppo Spinelli (30 percento), InRail (15 per cento), Tenor (15 per cento)e Compagnia Portuale Pietro Chiesa (10 percento). L’ingresso nella compagine degli azionistidel Gruppo Spinelli è avvenuto nel marzo 2012 inconcomitanza con il rafforzamento patrimonialeche ha portato a 1 milione di euro il capitale so-ciale di FuoriMuro e che ha permesso l’acquistodi due locomotori Siemens Vectron di ultima ge-nerazione.

PERSONALE QUALIFICATO SIA PER LE ATTIVITÀ DI MANOVRA CHE PER IL TRASPORTO FERROVIARIO

Merci su rotaia nel segno della massima efficienza

Due convogli targati FuoriMuro. Lo scorso ottobre la società haavviato i primi servizi di trasporto e navettamento ferroviario.

Foto digruppo deidipendentiFuoriMuro.

Guido Porta, Presidente di FuoriMuro Srl

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PNEUMATICI N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti30

Guido Prina

CARPENEDOLO - Sul versantetruck Yokohama propone unnuovo pneumatico per asse an-teriore con bassa resistenza alrotolamento per medie e lunghepercorrenze. Si chiama Yoko ha -ma 106ZS ed è un prodotto ap- partenente alla gamma Zenvi-ronment, studiata per una mobi-lità e un trasporto eco-sostenibi-li. Il nuovo Yokohama 106ZS èsviluppato seguendo le direttivedella politica ambientale by Yo-kohama e quindi caratterizzatoda mescole e componenti che lorendono meno in quinante grazie

a una miglior prestazione in ter-mini di durata e resistenza al ro-tolamento. Attenta alla tuteladell’ambiente, la Casa nipponi-ca ha intensificato negli ultimianni la ricerca di tecnologie al-ternative a quelle tradizionaliper lo sviluppo dei nuovi pneu-matici: l’intento è essereun’azienda sempre più “Envi-ronmental Friendly”, tan to neiprocessi produttivi quanto nellecaratteristiche dei prodotti messiin commercio.

Yokohama 106ZS è destinatoa un utilizzo per medi e lunghiviaggi e deve essere equipaggia-to sull’asse anteriore. Il di segno

battistrada di questo modellopresenta sei ampi cordoli longi-tudinali che conferiscono stabi-lità e resistenza durante laguida. Fra le nervature, cinqueprofonde scanalature contrasta-no efficacemente il pericolosofenomeno dell’aqua planing. Iresistenti cordoli che costruisco-no la fitta trama del battistradadi questo modello presentanouna conformazione regolare, ca-pace di abbassare an che il ru-more da rotolamento e garantiregrande resistenza al l’u sura.Anche la spalla di Yo ko hama106ZS è stata rinforzata conspeciali lamelle, che han no lafunzione di prevenirne l’u surairregolare. Le scanalature sono

CARPENEDOLO - Sui veicoli destinati al trasporto di merci sceglierela gomma giusta è elemento di per sé fondamentale per avere massi-ma garanzia e affidabilità nel proprio lavoro. Regola che vale ancorpiù quan do si tratta di equipaggiare l’asse motore del nostro truck:se si tratta ad esempio di veicoli a 3 o 4 assi con l’asse motore muni-to di doppi pneumatici accoppiati e di sospensioni pneumatiche, oc-corre giocoforza sce gliere gomme altamente resistenti. GT Radial,brand della società Magri Gomme, per l’as se motore dei veicoli pe-santi (Axle heavy vehicles) ha sviluppato il nuovo modello WinterGDR621 per un uso regionale, già testato in tutta Europa con risul-tati soddisfacenti sia in condizioni invernali estreme, con neve eghiaccio persistenti, sia in situazioni invernali più comuni, comepioggia e basse temperature.

Destinato a equipaggiare l’as se motore dei veicoli pesanti,GDR621 è stato rigorosamente testato in varie situazioni e per diver-si anni in tutta Europa. I risultati delle prove hanno evidenziato otti-me prestazioni sia in condizioni invernali e stre me, come in Scandi-navia, sia in quel le tipiche dell’Europa Continentale con ghiacciomi sto a neve, ma anche su bagnato e a sciutto a basse temperature.Introdotto nella misura 315/80R22.5, vedrà la gamma espandersi nelcorso di que st’anno. Il peculiare disegno battistrada di questo mo-dello prevede una rigorosa e regolare disposizione di solidi tassellibattistrada, che contano una fitta presenza di lamelle capaci di assi-

curare grip in trazione e in frenata su fondi a scarsa aderenza quali neve e ghiaccio. Il disegno re-golare favorisce an che il comfort di guida. GT Radial GDR621 è un prodotto invernale a tutti glieffetti, contrassegnato, oltre che dalla scrit ta M+S, anche dal simbolo del cristallo di ghiaccio sti-lizzato. La carcassa del GT Radial GDR621 è costruita con il nuo vo sistema a quattro tele disom mità, che garantisce un’e le vata adattabilità alla ricostruzione. GT Radial GDR621, ol tre agenerare sicurezza e confidenza durante la guida in tutte le condizioni invernali, assicura elevaterese chilometriche, un’u sura regolare e un rapporto costo al chilometro ai massimi livelli delmercato grazie alla sua importante profondità battistrada (ben 23,10 mm).

DA GT RADIAL IL REGIONALE INVERNALE GDR621

Asse motore: la sicurezzanon è mai un optional

YOKOHAMA / Nuovo pneumatico truck per medie e lunghe percorrenze

Lunghi viaggi no problemYOKOHAMA 106ZS A BASSA RESISTENZA AL

ROTOLAMENTO S’INSERISCE NELLA GAMMA

ZENVIRONMENT, COME DIRE CHE È NATO PER UNA

MOBILITÀ E UN TRASPORTO ECOSOSTENIBILI.

MAGRI GOMME / Sul mercato l’innovativa proposta per uso stradale e cava-cantiere

Il segreto non sta solo nelle mescole

CARPENEDOLO - Un pneumatico dedicato al-l’uso cava-cantiere off road deve essere ido-neo per tutte le posizioni, ideale per percorsistradali e fuoristrada, quindi con ottime ca-ratteristiche per utilizzo misto. Un pneumati-co per asse trattivo deve essere robusto e du-revole, in grado di garantire un’ottima trazio-ne su neve e ghiaccio. Sono tutte caratteristi-che del pneumatico presentato da GT Radial:il nuovo GT686, con disegno destinato al-l’uso cava-cantiere e dotato di una resistentemescola M+S.

Un pneumatico per l’uso “on” e soprattut-to “off” road impiegato nelle cave e nei can-tieri deve garantire in primo luogo resistenzae grande trazione: GT Radial GT686 offre

entrambe queste prestazioni, grazie a unacarcassa e a una mescola di ultima genera-zione, resistenti e altamente performanti. Lasolida carcassa genera una tenuta e un con-trollo eccezionali su terreni impervi, smossie non battuti, in cui la guida, soprattutto apieno carico, può essere difficoltosa. Inoltrela carcassa si mostra molto resistente agliurti tipici di una condizione di guida su ster-rato.

Insieme a essa, lo speciale battistrada diGT Radial GT686, dotato di profonde scana-lature longitudinali e trasversali, offre ancorapiù resistenza grazie alle proprietà autopu-lenti che svela nell’utilizzo su ghiaia e terra.Anche piccoli sassi o terriccio possono infil-trarsi fra le scanalature e danneggiare il batti-strada. Se le scanalature sono dotate di la-melle e altri dispositivi che favoriscono ildrenaggio di terra e sassi, la durata di utilizzodi un pneumatico viene implementata. Que-sta caratteristica unita alle mescole speciali

di cui è composto il nuovo GT Radial GT686permettono elevate rese chilometriche.

Il disegno molto tassellato di GT RadialGT686 garantisce infine un grande grip e unatrazione estrema su fondi anche sdrucciole-voli. La scultura “autopulente” e i fianchirinforzati proteggono da danneggiamenti laspeciale carcassa ponendo così il GT RadialGT686 ai massimi livelli del mercato in ter-mini di ricostruibilità, caratteristica fonda-mentale per l’economia delle aziende ope-ranti nel settore cava/cantiere. GT RadialGT686 è disponibile in un’ampia gamma dimisure - 315/80 R22.5, 13 R22.5, 11 R22.5 e295/80 R22.5 - per dare un’offerta il più pos-sibile completa a tutti gli autotrasportatori.

Con questo nuovo pneumatico MagriGomme potenzia ulteriormente la sua offertadi pneumatici per veicoli industriali, diven-tando sempre più un prezioso e leale alleatodelle aziende di autotrasporto merci, semprepiù attente ai bassi costi di gestione.

caratterizzate da una pe culiareconformazione ondulatoria che,insieme a specifici evacuatoriposti all’interno, favorisconol’autopulitura del pneumatico dasassi e pietre, due fra i peggiorinemici della salute di questoprodotto. An che piccoli sassoli-ni possono in castonarsi fra gliintagli del bat tistrada e, sotto ilpeso di un truck e con un’usuracostante e im pegnativa, possonoalla lun ga minare la salute dellostesso, portando a tagli e abra-sioni. Yokohama 106ZS mostrainfine una carcassa struttural-mente mol to forte e adatta allaricostruzione.

I pneumatici Truck Zenviron-ment, l’innovativa gamma di cui

GT RADIAL GT686 PRESENTA UNA

MESCOLA DI ULTIMA GENERAZIONE

E UN BATTISTRADA DOTATO DI

PROFONDE SCANALATURE.

AIRP

RISPARMIARE?SI PUÒ!BOLOGNA - Sui pneumaticiricostruiti sono notevoli glisviluppi tecnologici degli ultimivent’anni, tant’è che in Europa enegli Usa su un veicolocommerciale un pneumatico sudue è un ricostruito. A unautocarro così come a un autobusi pneumatici ricostruiti possonooffrire la stessa affidabilità deipneu matici nuovi, con una duratapari al cento per cento di quelladegli pneumatici nuovi. Inoltre,l’u tilizzo dei moderni pneumaticiricostruiti per autocarrorappresenta un’opportunità perabbassare i costi e proteggerel’ambiente sen za comprometteresicurezza e affidabilità. Per unautoarticolato da 44 tonnellate,con 120mila chilometri an nui dipercorrenza, la spesa delricambio con pneumaticiricostruiti è di circa 2.200 euro,con tro i 3.900 che sispenderebbero utilizzandopneumatici nuo vi. Il risparmio èdi ben 1.700 euro. Il dato è statodiffuso dall’Airp, AssociazioneItaliana Ricostruttori Pneumatici.Il motivo del mi nore costo deipneumatici ricostruiti non ècertamente dovuto all’utilizzo dimateriali di scarsa qualità eneanche al ricorso a tecnologiedi produzione non affidabili. Laragione del minor costo deiricostruiti de riva dal fatto che ilvalore di un pneumatico nuovo ècostituito per circa il 70 percento dal la struttura portante(carcassa), che contienemateriali pregiati e mescole digomma, mentre il restante 30 percento del valore è costituito dalbattistrada, la componente delpneumatico sottoposta a usura.La ricostruzione consiste appuntonel selezionare, con processimolto rigorosi, le struttureportanti ancora perfettamenteintegre di pneumatici che hannogià avuto un ciclo di vita e il cuibattistrada è usurato e nel dotarela strut tura portante di un nuovobat tistrada, con un processo pro -duttivo che assicura l’asso lu taaffidabilità del prodotto finale.Con la ricostruzione si pre servaquindi il 70 per cento del valoredel pneumatico con laconseguenza che il costo delpneumatico ricostruito è moltominore di quello di unpneumatico nuovo, in quantocorrisponde alla somma delvalore del bat tistrada e al costodella ricostruzione. Il processo diproduzione dei ricostruiti èparticolarmente avanzato el’appli ca zio ne del nuovobattistrada avviene contecnologie, come lavulcanizzazione, che fanno sì chestruttura portante e battistradacostituiscano un tutto u ni coesattamente come nei pneu maticinuovi. A garanzia della sicurezza,la produzione di pneumaticiricostruiti è disciplinata darigorose norme internazionaliche definiscono con precisionele diverse fasi del processoproduttivo di ricostruzione (iregolamenti Ece Onu 108 pervettura e 109 per autocarro)e dei controlli da e se guire suipneumatici ricostruiti. Nelrispetto di questi regolamenti ipneumatici ricostruiti vengonosottoposti alle stesse prove didurata, carico e velocità stabiliteper i pneumatici nuovi. E perqueste ragioni i pneumaticiricostruiti oggi rappresentanouna soluzione ampiamenteaffermata in tutti i settoridel trasporto, compresoquel lo aereo.

Yokohama 106ZS rappresentauna delle ultime proposte,hanno l’obiettivo di essere piùdurevoli e di garantire un’u suraregolare e una resistenza al roto-lamento minimizzata, per unaguida più efficiente e meno co-stosa. Questo a spet to è il piùimportante quando l’elevato chi-lometraggio è la caratteristicaprincipale del mez zo che vieneequipaggiato; per un truck chepercorre migliaia di chilometri asettimana, l’economia d’eserci-zio che si può ottenere dall’uti-lizzo dei pneu matici Zenviron-ment migliora in modo conside-revole. Yokohama 106ZS è di-sponibile nelle misure 385/55 R22.5 e 385/65 R22.5.

Il GT RadialGDR621

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiPNEUMATICI 32

Nils Ricky

MILANO - Presentato in ante-prima all’ultimo Iaa di Han-nover, il ContiPressureChecksta per es sere lanciato in Eu-ropa. Continental ha annun-ciato di voler diffondere il si-stema per il monitoraggiodella pressione dei pneumaticidei veicoli commerciali chefunziona come una sor ta di“allarme”, identificando leprime perdite di pressione epermettendo quindi agli auto-trasportatori di porvi rimediove locemente per evitare con-seguenze più spiacevoli emantenere la giusta pressionedi gonfiaggio dei pneumaticiquando sono in viaggio. Con-tiPressureCheck sarà disponi-bile da quest’anno a comin-ciare da Germania, Polonia,Benelux e Turchia; successi-vamente verrà commercializ-zato anche negli altri mercatidel Vecchio Continente.

GUASTIADDIO

Le fermate d’emergenzaper gua sti connessi ai pneu-matici pos sono così diventare

un brutto ricordo per gli auti-sti. “I nostri studi - dichiaraHerbert Mensching, Respon-sabile Mar keting & SalesContinental Truck Tires Emea(Europa, Me dio Oriente eAfrica) - dimostrano che oltre

il 90 per cento dei problemiconnessi ai pneumatici sonopreceduti da perdite di pres-sione non rilevate. Grazie aContiPressureCheck questeperdite possono essere indivi-duate per tempo e i problemicon nessi risolti prima che

possano causare il fermo inemergenza del veicolo”.

Il sistema di monitoraggiodel la pressione dei pneumaticimesso a punto da Continentalnon solo avverte tempestiva-mente di una foratura, maaiuta an che ad abbassare icosti totali di gestione di unaflotta di automezzi. In Germa-nia, circa il 12 per cento deiveicoli commerciali tendono acircolare con una pressione digonfiaggio minore di quellanecessaria; questo produceuna maggiore resistenza al ro-tolamento e contribuisce adaccrescere i consumi di carbu-rante e le emissioni di sostan-ze nocive per l’ambiente.Anche una piccola perdita dipressione può provocare ilsurriscaldamento del pneuma-tico, il che vuol dire un degra-do più veloce e una vita utilepiù bre ve. Il sovragonfiaggio,

d’altra par te, può causare unmaggior consumo del batti-strada, fattore che contribui-sce ad accorciare la vita utiledel pneumatico.

“ContiPressureCheck aiutadunque gli autotrasportatori aevitare questi problemi, grazie

a una misurazione costantedella pressione e della tempe-ratura di ogni singolo pneu-matico - aggiunge Mensching- I risultati di questa misura-zione sono disponibili sul di-splay della cabina di guida,prontamente visualizzabilidall’autista. Compatibile conpneumatici di qualsiasi marca,ContiPressureCheck includesensori, un processore dei datirilevati e un sistema di comu-nicazione. Il tutto contenutoin un involucro protettivo ingom ma posto all’interno delbat tistrada del pneumatico. Ilprocessore monitora continua-mente pressione e temperaturadel pneumatico attraverso isensori e trasmette i dati conuna connessione wirelessall’unità di controllo elettroni-co che processa i dati e liinvia al display nella cabina diguida”.

FACILEMONITORAGGIO

Il conducente può monito-rare la condizione dei suoipneumatici in tempo reale. Ildispositivo di Continental lan-cia immediatamente il suo av-vertimento in caso di perditadi pres sione permettendo aldriver di intervenire con tem-pestività. ContiPressureCheckè l’unico sistema di monito-raggio della pressione che uti-lizza un sensore montato al-l’interno del pneumatico pergenerare i dati su pressione digonfiaggio e temperatura.L’installazione all’in ter no delpneumatico protegge il senso-re da urti e impatti e non osta-cola il montaggio dei pneu-matici. ContiPressureCheck èfacile e semplice da installaree può tra l’altro essere aggiun-to anche successivamente almontaggio del pneumatico.

Inoltre, in caso di cambiodel le gomme, il modulo puòessere rimosso e installato suipneumatici nuovi. La batteriaha una durata di 6 an ni o600mila km, quindi mol to piùdella durata della vita u ti le diun pneumatico. ContiPressu-reCheck risponde alle esigen-ze delle flotta anche per ilfatto che offre numerose pos-sibili com binazioni in quantosensore e ricevitore possonoessere posizionati in moltimodi diversi. Infine, il sistemaè adatto anche per rimorchi,semirimorchi e pull man.

CONTINENTAL / Monitoraggio della pressione dei pneumatici dei veicoli commerciali

La vera spia del pericolo

IL SISTEMA FUNZIONA COME UNA SORTA DI “ALLARME”, IDENTIFICANDO LE PRIME

PERDITE DI PRESSIONE E PERMETTENDO QUINDI AGLI AUTOTRASPORTATORI DI PORVI

RIMEDIO VELOCEMENTE PER EVITARE CONSEGUENZE PIÙ SPIACEVOLI E MANTENERE

LA GIUSTA PRESSIONE DI GONFIAGGIO DEI PNEUMATICI QUANDO SONO IN VIAGGIO.

La brutta stagione sotto controllo per chi usa i veicoli leggeri

Yokohama a protezione degli autisti

CARPENEDOLO - Si chiama WY01 il nuovopneumatico invernale che Yokohama mette adisposizione del trasporto leggero. Specifica-tamente studiato per soddisfare le esigenze digui da degli utenti di van e furgoni, il WY01 siqualifica come pneumatico light truck presta-zionale in grado di soddisfare nu merosi requi-siti, come del re sto è richiesto a una gommaper veicoli destinati al trasporto leg gero: traquesti ha senza dub bio un posto di primopiano la durata, data la natura produttiva delpneumatico dovuta alla sua capacità di am-mortizzare il proprio consumo nell’utilizzo inconsegne e spedizioni di piccole quantità dimerci.

Il nuovo Yokohama WY01 na sce con

l’obiettivo primario di aumentare la sicurezzaal volante nella stagione invernale. Gra zie alsuo disegno battistrada direzionale e alla suaspecifica mescola invernale termoat ti va,WY01 garantisce performance ottimali suneve e ghiaccio nonché tenuta e frenata su a -sfalto bagnato. Alle performance e alla duratadi utilizzo si aggiunge il rispetto per l’am- biente, dal momento che anche WY01 rispec-chia la filosofia Blu Earth di Yokohama equindi assicura un’attenzione maggiore al ri-sparmio di carburante attraverso una ridottaresistenza al rotolamento, ottenuta con le piùrecenti e sofisticate tecnologie esclusive diYokohama. Infine, il WY01 rispetta le norma-tive europee sulla rumorosità attraverso una

precisa ed efficace disposizione dei blocchibattistrada.

Tecnicamente, il battistrada del nuovopneumatico del costruttore giapponese pre-senta tre larghe scanalature longitudinali ingrado di espellere l’ac qua e contrastare il fe-nomeno dell’aquaplaning. Per quanto riguar-da l’uso su neve e ghiaccio, la trazione è ga-rantita dalle lamelle tridimensionali poste in-sieme a quelle diagonali sui bloc chi battistra-da, capaci di crea re un efficace “effetto vento-sa” che permette di catturare al proprio inter-no la neve e generare aderenza sulla neve ater ra. La trazione delle lamelle assicura quindiuna guida sicura e sono coadiuvate dal lavorodel la spalla che, rigida e resistente, permettedirezionalità e durata d’esercizio insieme auna carcassa di nuova generazione.

Con WY01 il produttore giap ponese com-pleta la famiglia W-Drive che già comprende imodelli V902 dedicato alle auto top di gammae V903 per le auto compatte. Yokohama è

dunque in grado di proporre og gi una gammaintegrale di pneu matici e soluzioni di sicurez-za per incontrare le esigenze di tutti gli utentidella strada. WY01 è disponibile nelle più co-muni misure da trasporto leggero: 205/65 R16107/105T (prezzo iva inclusa di 343,64 eu ro),235/65 R16C 115/113R (442,86 euro), 195/70R15 C104/102R (244,42 euro) e 195/75 R16C107/105R (290,40 euro).

ContiPressureCheck sarà disponibile da quest’anno a cominciare da Germania, Polonia, Benelux eTurchia; successivamente verrà commercializzato anche negli altri mercati del Vecchio Continente.

GOODYEAR

PIÙ AMPIALA GAMMANEXTTREADASSAGO - Goodyear hacomunicato di aver ampliato lagamma di pneumatici invernaliricostruiti NextTread NT WTDarrivando a coprire ledimensioni più diffuse neipneumatici per asse motore percamion e autocarro. Le nuovecoperture comprendono ledimensioni 295/60R22.5 e315/60R22.5. In totale, oral’offerta di pneumatici invernaliricostruiti Goodyear conta 6prodotti. I ricostruiti NextTreadNT WTD hanno lo stessodisegno del battistrada deipneumatici per asse motoreGoodyear UltraGrip WTD, chehanno riscosso grande successosul mercato. Sono pneumaticiricostruiti a caldo, con unamescola del battistradaspecifica che, insieme aldisegno del battistrada, offregrandi prestazioni di trazionein inverno e un elevatopotenziale di chilometraggio.Oltre alle dimensioni295/60R22.5 e 315/60R22.5, iricostruiti a caldo NextTreadNT WTD sono disponibili anchenelle dimensioni 315/80R22.5,315/70R22.5, 295/80R22.5 e275/70R22.5. Il rapporto pieni-vuoti e la densità della

lamellatura dei battistradaassicurano un’elevata aderenzae la giusta trazione su stradeinnevate e ghiacciate. Tra lealtre caratteristiche delbattistrada, c’è la tecnologiaWaffle Blade e l’ottimizzazionedei tasselli disaccoppiati.Questi conferiscono stabilità eun’usura regolare e assicuranouna buona trazione sulghiaccio e sul bagnato, oltre auna buona resistenza aidanneggiamenti. Inoltre, laresistenza della mescola aglistrappi garantisce un elevatochilometraggio e la protezionecontro i tagli e i danni dapietrisco. Tra gli ulteriorivantaggi dei ricostruitiinvernali Goodyear sonocomprese l’efficaceeliminazione del pietrisco el’ottima trazione e aderenzalaterale sulla neve e sul fango,grazie alle spalle aperte delpneumatico. I ricostruitiNextTread NT WTD sonoprodotti solo nelle strutture diGoodyear, che sottopone icopertoni utilizzati a unminuzioso processo d’ispezioneper garantire la produzione diricostruiti di altissima qualità.Il processo di ricostruzione acaldo è simile a quello usatoper la fabbricazione originaledi un pneumatico, offrendo unaqualità produttiva di altissimolivello. Tutti i ricostruiti a caldoGoodyear sono prodottiseguendo gli stessi standard diqualità dei pneumatici nuovi.

GRAZIE AL SUO DISEGNO BATTISTRADA DIREZIONALE E ALLA SUA

SPECIFICA MESCOLA INVERNALE TERMOATTIVA, WY01 GARANTISCE

PERFORMANCE OTTIMALI SU NEVE E GHIACCIO NONCHÉ TENUTA E

FRENATA SU ASFALTO BAGNATO, UNA VERA QUADRATURA DEL CERCHIO.

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiCOMPONENTI 33

ROMA - Rendere più efficienti le officine grazie alla sua facilità d’uso ele sue numerose e u tili applicazioni software è l’o biettivo di Optimo,nuovo prodotto dell’americana Stoneridge, appositamente studiato perlavorare in officina. Optimo è molto di più di un semplice pro gramma-tore per tachigrafi. Questo robusto tablet aiuta i cen tri tecnici a semplifi-care il loro lavoro e potrà essere facilmente aggiornato con nuove fun- zionalità che verranno implementate in futuro. Il suo touch screen da 8”consente una fa cile navigazione e gli utenti possono rapidamente ese-guire uno zoom in-out per facilitare la visualizzazione. Costruito sul lascia del successo del tester Stoneridge MKII, Optimo ne incorpora lefunzionalità insieme a una serie di funzioni aggiuntive ed è in grado diprogrammare e calibrare i tachigrafi radio-sized in modalità wireless.L’applicazione Tacho Swap consente di risparmiare tem po quando si ef-fettua la sostituzione di un tachigrafo. Essa elimina la necessità di scri-vere manualmente i parametri del tachigrafo da sostituire in quanto Op-timo legge, archivia e invia i dati automaticamente. Inoltre, i dati del-l’ultimo tachigrafo collegato vengono automaticamente memorizzati emantenuti an che quando Optimo viene spento. Venendo incontro alleistanze degli autisti di mezzi professionali, Stoneridge ha integratonell’Optimo anche la Configuration System, che permette di con figura-re un tachigrafo SE5000 universale in base al veicolo su cui deve esseremontato, comodamente, senza la necessità di dover usare ulteriori stru-

menti o attrezzature.Optimo contiene una lista di Cross Referenza che consente di sele-

zionare correttamente il tachigrafo o il sensore in modo semplice e ve-loce. Coloro che necessitano di assistenza sul montaggio di un tachigra-fo possono risparmiare tempo accedendo, con un semplice tocco sul loschermo, a più di 270 Fogli di Installazione. Essendo uno strumento “allin one”, Optimo include una funzione di Test del Sensore che permettedi verificarne il corretto funzionamento senza dover usare altri dispositi-vi. Optimo, infine, fornisce la possibilità di memorizzare dei documentipdf in un’ap posita cartella per formare una libreria personale di utilemateriale informativo. Poiché Optimo diventerà presto uno strumentoessenziale per le officine, Stoneridge ha predisposto diverse soluzioniper caricare la batteria e consegnare, quindi, uno strumento altamenteaffidabile.

Stoneridge è un’azienda leader nella progettazione e produzione dicomponenti, moduli e sistemi elettrici ed elettronici ad alto contenutotecnologico. Ha un’elevata specializzazione nel lo sviluppo di prodottiinnovativi e affidabili che includono clu ster, tachigrafi, sistemi telemati-ci e sistemi di sicurezza per l’industria nel settore del trasporto. Il grup-po Stoneridge fat tura annualmente più di 700 mi lioni di dollari e impie-ga più di 6mila dipendenti di cui 550 lavorano per la Divisione Stone-ridge Electronics.

Fabio Basilico

MILANO - In Francia il 2013 èl’anno dell’Ecotaxe, un’impostaper l’ambiente che dal 20 luglioinciderà su tutti i veicoli con pe sosuperiore alle 3,5 tonnellate e nonadibiti al trasporto persone chepercorrono strade statali e alcuneprovinciali che si ag giunge ai pe-daggi già in vigore per le auto-strade, i ponti e i tunnel a paga-mento. DKV Euro Service, azien-da lea der nei servizi per le impre-se di trasporto merci e personesul le strade europee, in particola-re per quanto riguarda il paga-mento senza contante dei pedaggiautostradali, si è subito at tivataper venire incontro ai trasportato-ri francesi e non alle pre se con lanuova incombenza amministrati-va. L’ecotassa andrà a colpire550mila automezzi nazionali e250mila esteri, con un tassomedio di 0,12 euro per km per untotale di 1,2 miliardi di euro.DKV, che da oltre 30 anni è par-tner competente nella gestionedei pe daggi in tutta Europa e dal2007 offre la fatturazione del pe- daggio autostradale francese TISPL, estende la sua operativitàall’ecotassa che prevede per leggeun pagamento posticipato e anti-cipato. Lo strumento messo a di-sposizione da DKV si chiamaDKV Box che già permette la li-quidazione internazionale dei pe-daggi in Francia, Spagna, Belgioe Germania. Con DKV Box èpossibile usufruire fino al 10 percento di sconto in caso di paga-mento del l’Ecotaxe nella proce-dura post-pay. Il dispositivo vienemon tato a bordo del veicolo condel semplice nastro adesivo che

lo fissa al parabrezza. Il prelievodel pedaggio avviene tramite geo-localizzazione GPS. Non manca-no i servizi a valore aggiunto ba-sati sui dati GPS e sulla lungaesperienza di DKV nel trattamen-to di dati multipli: è così possibiledefinire prima l’itinerario ottima-le in funzione del costo orario echilometrico, avvertire del la pre-senza di deviazioni rispetto al-l’itinerario pianificato, otteneredopo e rapidamente i costi realidel tragitto a analizzarli rispettoall’itinerario programmato. Que-sta è la soluzione ideale per i tra-sportatori che frequentementeviaggiano sulle strade francesi;per i trasportatori occasionali èpossibile utilizzare la DKV Cardin modalità Pre-Pay.

In generale, con la DKV Carde i servizi accessori, DKV of fre aisuoi clienti una gamma di prodot-ti mirata alle esigenze quotidianedegli autotrasportatori per l’otti-mizzazione e la gestione delparco mezzi. L’o biet tivo è aiutarei clienti a evitare inutili perdite ditempo, a risparmiare e a lavorarecon maggiore efficienza. Con piùdi 54mi la stazioni di servizio in42 Paesi europei, DKV è leadersul mercato disponendo della piùgran de e capillare rete di distribu-zione del settore. Grazie allaDKV Card, i clienti possono farerifornimento di carburante e lu-brificanti senza utilizzare con tan-te presso le oltre 36.600 stazionie aree di servizio multimarca di-stribuite su tutto il territorio euro-peo. Inoltre, venendo meno i ri-schi e le commissioni di cambio egrazie alla mag gior trasparenza insede di fatturazione, la carta offrean che potenziali di risparmio.

DKV offre vantaggi ai propriclienti non soltanto nel riforni-mento di carburante: la DKVCard gode della fiducia di circa9.100 partner autorizzati che of-frono servizi di riparazione, assi-stenza pneumatici, soccorso stra-dale, traino, noleggio e lavaggio.Con la DKV Card possono inol-tre essere pagati in tut ta Europasenza denaro contante i pedaggiper autostrade, pon ti, valichi etunnel, nonché per numerosi col-legamenti di tra ghetti. DKV èl’unica azienda non francese cer-tificata in Francia per la fornituradelle On Board Unit per il siste-ma di pedaggio TIS PL. Grazieal l’in ter operabilità della DKVBox, DKV ha unificato il sistemadi riscossione pedaggi per Fran-cia e Spagna, cui si aggiungeràpros simamente il Portogallo.Scon ti interessanti sui pedaggiitaliani per autostrade e traforiven gono assicurati dal ConsorzioDKV Euro Service, a cui può ac-cedere qualsiasi azienda di tra-sporto (anche passeggeri) cheabbia sede nell’Unione Europea oin Svizzera. Le imprese approfit-tano dei vantaggi già dal primo

viaggio: tutti i chilometri percorsida tutti gli associati del Consor-zio confluiscono infatti nel volu-me complessivo dei viaggi per ot-tenere così il massimo livello disconto che arriva fino al 26 percento su pe daggi e fino al 13 percento su trafori. E per i veicoliparticolarmente ecologici, a parti-re da Euro 4, c’è un premio extra.

Con il Consorzio è possibile ilpagamento senza contanti dei pe-daggi autostradali e dei traforicon Viacard, Telepass, FrejusCard, la gestione intelligente ecompleta di tutti i pedaggi italia-ni, le fatture trasparenti compresele liste dei passaggi, la richiesta el’esecuzione sicura del rimborsodei pedaggi.

Anche il servizio di soccorsostradale 24 ore su 24 DKV TruckService, con la sua rete di partnerdistribuiti in tutta Europa, aiuta aevitare inutili tem pi di attesa eperdite in termini e conomici.Oltre ai costi, anche i tragitti ven-gono ottimizzati con l’aiuto diDKV. Attraverso la home pa ge diDKV è possibile reperire i per-corsi ideali per qualsiasi itinera-rio, con indicazioni sui mi glioriprezzi del diesel e il pedaggio piùbasso. Inoltre, per i gestori deiparchi mezzi, DKV offre altristrumenti utili per controllare lesingole operazioni nel settore deltraffico pesante. Mediante le fat-ture DKV, inviate regolarmente ametà e alla fine di ogni mese conl’analisi dettagliata di costi e con-sumi suddivisa in base agli auto-mezzi, viene anche rimborsata, serichiesto, l’IVA pagata al l’e ste rosia per i servizi forniti da DKVche per le fatture di terzi. Per ri-durre i tempi, DKV offre inoltreil Net Invoicing Program (NIP),ovvero l’ac credito diretto del-l’IVA pagata all’estero con lasuccessiva fattura DKV. Il NIPaumenta la liquidità dell’im pre sadi trasporti e previene possibiliimpasse. Viene offerto attualmen-te in 23 Paesi europei, mentre ilnormale rimborso del l’IVA paga-ta all’estero è esteso a 26 Paesi.

DKV EURO SERVICE / Come pagare la nuova imposta per l’ambiente in tutta la Francia

L’Ecotaxe non fa pauraLA SOCIETÀ LEADER IN EUROPA NELLA FORNITURA DI

SERVIZI PER LE IMPRESE DI TRASPORTO MERCI E

PERSONE È PRONTA A FARE LA SUA PARTE PER

AGEVOLARE I TRASPORTATORI ALLE PRESE CON

L’IMPOSTA PER L’AMBIENTE CHE INCIDE SU TUTTI I

VEICOLI FRANCESI E NON CON PESO SUPERIORE ALLE

3,5 T E NON ADIBITI AL TRASPORTO PERSONE.

MILANO - DKV Euro Service è numero 1 nelvecchio continente per la fornitura di prodottie servizi per il trasporto senza l’uso del con-tante. Un bel vantaggio per tutti i trasportatorialle prese con le varie incombenze, dal paga-mento del carburante a quello del pedaggio odel soccorso stradale. DKV Euro Servicevanta ben 89mila clienti e un totale di 1,7 mi-lioni di DKV Card e di “On Board Unit” (ildispositivo di bordo per ottimizzare la sceltadelle strade a pedaggio) in uso.

È dunque il partner di riferimento dei tra-sportatori europei per i servizi su strada, cheha permesso di recuperare a livello continen-tale qualcosa come 200 milioni di euro di

tasse rimborsali per i clienti e che per assicu-rare i suoi servizi conta su oltre 54mila par-tner per la distribuzione dei carburanti, per illavaggio, il soccorso stradale e altro ancora in42 Paesi, di cui 36.600 stazioni di serviziomultimarca per carburanti e lubrificanti(7.300 con disponibilità di AdBlue) e 9.100partner per servizi di assistenza ai veicoli,dalle riparazioni ai pneumatici, dal soccorsostrdale al traino, dal servizio noleggio a quellidi lavaggio.

DKV Euro Service ha registrato nel 2011un fatturato totale di 5 miliardi di euro, in cre-scita rispetto ai 3,9 miliardi del 2009 e ai 4,3miliardi del 2010.

CON DKV EURO SERVICE 54MILA PUNTI DI ACCETTAZIONE IN 42 PAESI

Prodotti e servizi senza contante sulle strade

DKV Box permette la liquidazione internazionale dei pedaggi. È ora possibile usufruire fino al 10per cento di sconto in caso di pagamento del l’Ecotaxe nella procedura post-pay.

STONERIDGE / Un nuovo strumento proietta la programmazione dei tachigrafi nel futuro

Officina più efficiente con OptimoSI TRATTA DI UN MODERNO E ROBUSTO TABLET, REALIZZATO DALL’AZIENDA AMERICANA CHE METTE I CENTRI

TECNICI IN CONDIZIONE DI SEMPLIFICARE IL LAVORO E CHE POTRÀ ESSERE AGGIORNATO CON NUOVE FUNZIONALITÀ.

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Massimiliano Campanella

RIMINI - Fiat Professional è stataprotagonista alla 16esima edizio-ne di Ecomondo, fiera internazio-nale del recupero di ma teria edenergia e dello sviluppo sosteni-bile ospitata a Rimini Fiera.

Tra le numerose iniziative“Cit tà Sostenibile”, un’area espo-sitiva di 6mila mq con l’obiettivo

motorizzazione bi-fuel (me tano ebenzina). Ol tre all’area espositiva“Città Sostenibile”, Ecomondo haproposto un ricco calendario diconvegni e tavoli di discussionededicati alle tematiche ambienta-li. Tra questi il convegno “Lefron tiere della mobilità sostenibi-le” con Severino Damini, Institu-tional Relations Fiat Group Auto-mobiles, intervenuto sul te ma“Strategia Fiat per una mo bilitàsostenibile”.

“Sul fronte dei combustibili al- ternativi - ha dichiarato Damini -Fiat ritiene che la propulsione ametano sia attualmente la sceltatecnologica più appropriata per

al chilometro, di oltre il 50 percento”.

Pioniere oltre 15 anni fa diquesta tecnologia, oggi Fiat è ilpri mo e unico costruttore a offrirecon la linea ecologica NaturalPower un’ampia gamma capacedi rispondere alle esigenze di mo- bilità di una vasta categoria diclienti del settore professionaledel trasporto mer ci. Grazie aun’offerta così am pia e articolata,oggi Fiat è leader europeo nelcampo dei veicoli di pri mo im-pianto a metano (OEM) con oltre500mila unità vendute dal 1997 aoggi, tra vet ture e veicoli com-merciali. In Italia, nei pri mi novemesi del 2012, sono sta ti immatri-colati oltre 43.500 veicoli a meta-no (OEM), con una crescita ri-spetto al medesimo periodo del2011 di oltre il 34 per cento, innet ta controtendenza rispetto al laprofonda cri si del mercato. In talecon testo, Fiat vede premiata lapropria scelta assicurandosi unaquota di mercato superiore al l’87per cento del totale dei veicoli ame tano immatricolati in Italia neiprimi nove mesi del 2012. Inoltre,è importante sottolineare il ruolostrategico del me tano come car-burante nel set tore dei trasportiper la diffusione delle fonti rinno-vabili, in quanto tecnologia ponteper pre disporre le basi per lo svi-luppo di una soluzione ancora piùecologicamente sostenibile: ilbiometano. In particolare, inun’ottica well-to-wheel (dalpozzo alla ruo ta), un veicolo ali-mentato a biometano produceemissioni di CO2 paragonabili aquelle di un veicolo elettrico ali-mentato con energia elettrica pro-dotta da fon ti rinnovabili. Questo

carburante potrà aiutare l’Italia aottemperare al la Direttiva europeasulle fonti rinnovabili, che preve-de l’ob bli go di raggiungere il tar-get del 10 per cento nel settoretrasporti nel contesto degli o biet-tivi del 20 per cento di fonti rin- novabili di energia entro il 2020.

Negli ultimi cinque an ni, FiatGroup è risultato pri mo in classi-fica quanto a livello più basso diemissioni di CO2 in Europa, conun valore medio di 123,3 g/kmnel 2011. Negli ultimi quattroanni Fiat ha ridotto le emissionimedie del 14 per cento, portando-si da 137,3 a 118,2 g/km di CO2,andando mol to oltre rispetto altarget me dio di 130 g/km previstodal l’U nione Europea per il 2015.

Fiat mantiene costante l’at ten-zione all’impatto ambientale deiprodotti in tutte le fasi del lorociclo di vita: dalla progettazione edalla scelta dei materiali finoall’utilizzo e allo smal timento fi-nale dei veicoli. A tal fine pro-muove l’uso di ma terie prime esostanze ecocompatibili; e solu-zioni volte a fa cilitare il recuperodei veicoli sono oggetto di uncontinuo stu dio e sviluppo. Sullabase di questo impegno, i veicoliomologati nel 2011 in Europa daFiat sono risultati recuperabili al95 per cento e riciclabili per l’85per cento del peso.

Oltre al la progettazione, Fiatcura lo smaltimento corretto deiveicoli e il recupero dei materiali,fonte di nuove materie prime. Ilrecupero è garantito dalla presen-za di un network di 300 aziendedi demolizione convenzionatecon Fiat, in grado di garantire lacorretta attività di demolizione edi recupero dei veicoli a fine vi tae il ritiro a costo zero per il clien-te finale. Tale attività ha consenti-to negli an ni il raggiungimento eil superamento dei target di recu-pero previsti dalla legge, pari al -l’86 per cento in peso su oltre unmilione e mezzo di veicoli a fi nevita in Italia.

di mettere in luce una selezionedi progetti nazionali e internazio-nali sulle migliori esperienze di“Città integrate”, che hanno cioèapplicato piani concreti di azioneper migliorare i parametri dellasostenibilità. Con il titolo di Plati-num Sponsor, in questo spazioFiat Professional ha esposto ilpratico Fiat Fiorino 1.4 Fire Na- tural Power, e qui paggiato con

COLONIA - Progettare e costrui-re veicoli secondo le esigenzedei professionisti nel totale ri-spetto della qualità e della prati-cità, con tecnologie all’avan -guar dia. È la strategia con cui ilcostruttore americano Ford ini-zia il 2013 col lancio sul merca-to della nuova Fiesta Van. Mo-tori efficienti e praticità sono idue elementi che caratterizzanola nuova generazione di questovan compatto, che arriva mi-gliorata e aggiornata. I vantaggiche ne derivano sono praticità esicurezza e non manca natural-mente la maggiore efficienzadei propulsori, per i quali quali-tà e tecnologia hanno il loro in-discutibile ruolo.

Veicolo commerciale agileed elegante, derivato dalla Fie-sta, su nuova Ford Fiesta Van èdisponibile per la prima volta ilDuratorq diesel TDCi 1.5 da 75cv. Il modello ECOnetic è dota-to inoltre di ulteriori tecnologieper il risparmio del carburante

per abbassare i consumi fino a3,3 l/100km e le emissioni a 87g/km, garantendo la massimaefficienza. “Nuova Fiesta Van -ha dichiarato Nick Readings,Marketing Manager VeicoliCom merciali, di Ford Europa -èuna compagna di lavoro cheren de più facile affrontare lesfi de di tutti i giorni: rappresen-tanti, commercianti e operatorifleet apprezzeranno in partico-lare il look dinamico e profes-sionale, che si aggiunge a ver-satilità, affidabilità e a costid’e sercizio estremamente bas -si”. Con un pratico spazio di ca-rico da un metro cubo, FiestaVan offre alle imprese una solu-zione agile e pratica con tuttol’appeal della Fiesta. L’area dicarico è separata da una paratiad’acciaio e dotata di quattrogan ci per il fissaggio del carico,di un fondo in gomma e coper-ture laterali ad alta resistenza.La possibilità di ospitare ogget-ti lunghi 1,3 metri e la capacità

di carico che va da 485 a 508kg rendono Fiesta Van idealeper il trasporto anche di oggettipesanti e ingombranti.

L’offerta di motori compren-de il nuovo Duratorq TDCi 1.5da 75 cv, che si affianca al Du-ratorq TDCi da 95 cv e al Dura-tec a benzina 1,25 da 82 cv. Ilmodello ECOnetic è dotato diun motore Duratorq TDCi 1.6da 95 cv appositamente taratoper garantire la migliore effi-cienza, nonché di Start&Stop,sospensioni ribassate, rivesti-mento aerodinamico sottoscoc-ca, ruote ad aerodinamica otti-mizzata e pneumatici con bassaresistenza al rotolamento.

Nuova Fiesta Van si arricchi-sce di una dotazione tecnologi-ca precedentemente sconosciutaal segmento. Il sistema FordMyKey permette di incoraggia-re uno stile di guida più sicuro,limitando i rischi al volante,permettendo agli autisti unmaggior controllo sull’utiliz zo

del veicolo. Anche a bordo del -la nuova Fiesta, come per ilTransit Custom, è disponibile ilsistema di connettività e co-mandi vocali avanzati FordSync. La funzione EmergencyAssistance del Sync mette incontatto le persone a bordo coni servizi d’emergenza locali inca so d’incidente, parlando auto-maticamente la lingua corretta.L’Active City Stop aiuta il con-

ducente a evitare gli incidential le basse velocità frenando au-tomaticamente in caso di colli-sione imminente e si aggiungeal l’assistenza alla partenza insa lita, al tappo per il carburanteEasy Fuel e alla telecamera po-steriore.

La dinamica Fiesta Van vantaun look ispirato alle più recentitendenze del design globaleFord, come i fari tagliati al laser

con luci diurne a led, cofanoscolpito e la disponibilità dicerchi in lega da 17”. Il de signinterno è stato aggiornato mi-gliorando la qualità dei materia-li e l’ergonomia, attraverso il ri-posizionamento di pul santi e larielaborazione del l’in terfaccia edei display. Nuo va Fiesta Van èdisponibile per l’acquisto daquest’anno: le con segne stannoiniziando in que ste settimane.

N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiLCV 34

FIAT PROFESSIONAL / Fiorino 1.4 Fire Natural Power protagonista all’ultima edizione di Ecomondo

L’ambiente al primo postoRECUPERO DI MATERIA ED ENERGIA E SVILUPPO

SOSTENIBILE PRESENTI IN OGNI FASE DELLO SVILUPPO

DEI VEICOLI DEL MARCHIO TORINESE, DALLA

PROGETTAZIONE ALLO SMALTIMENTO A FINE VITA.

contribuire a ridurre l’inquina-mento nelle aree urbane e conte-nere le emissioni di CO2. Peresempio, i propulsori alimentati ametano riducono al minimo leemissioni degli idrocarburi piùnocivi e degli ossidi di azoto,mentre le emissioni di particolatosono praticamente nul le. Inoltre,rispetto ai motori a benzina, evi-denziano una riduzione di CO2del 23 per cen to. Dunque, il me-tano è il carburante più ‘pulito’oggi disponibile ed è di granlunga anche il più economicocome dimostra un’economiad’esercizio ri spetto alla benzina,in termini di costo del carburante

FORD / Arriva Nuova Fiesta Van: veicolo commerciale compatto efficiente come un’auto

Praticità e tecnologiain primo piano

SOLUZIONE DI TRASPORTO AGILE E RISPARMIOSA:TUTTI I MOTORI DIESEL EMETTONO MENO DI 100G/KM DI ANIDRIDE CARBONICA E RAGGIUNGONO

CONSUMI AL MASSIMO DI 3,7 LITRI/100 KM.

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiLCV 36

SAN MAURO TORINESE - TNT Express Italy fa parte diTNT Express N.V., uno dei leader mondiali nei servizi ditrasporto espresso. Fornitore globale di soluzioni di conse-gna customizzate, dispone di un network nazionale con117 filiali, 14 Hub, 5 customer service e oltre 1.200 TNTPoint. Grazie a una flotta di 3.900 mezzi e 4 aerei, TNTExpress è in grado di assicurare tempi di resa estremamen-te flessibili e di seguire i clienti nella loro realtà locale consoluzioni ad hoc con collegamenti in ogni parte delmondo.

Con 5 scali nazionali e internazionali, TNT ExpressItaly dispone di un network aereo che garantisce la coper-tura del territorio nazionale in 24 ore e soluzioni worldwi-de di consegna “best-in-class”. Tra i servizi espressi garan-titi da TNT Express Italy, quelli time & day-definite per-mettono di inviare merci e documenti con consegna ingiornata oppure il giorno successivo anche al mattino aorari garantiti o ancora il giorno stabilito. Con il servizioExpress Import TNT ritira merci e documenti in oltre 170

paesi consegnandoli direttamente a domicilio. Con DirectExpress viene effettuato il trasporto di grossi quantitatividi merce destinata in un unico Paese europeo con una con-nessione dedicata capace di ridurre i tempi di consegna deltrasporto su strada. TNT Express Italy dispone anche diservizi per il trasporto di materiali farmaceutici o campionidiagnostici, a temperatura controllata e a temperatura am-biente. Viene assicurato anche il trasporto di cellule stami-nali, cordoni ombelicali e sangue da liquido amniotico conrelativi kit per la conservazione.

In Italia TNT ha anche il volto di TNT Post, dal 1998,anno di costituzione, primo operatore postale privato nelPaese. Fino a maggio 2011 costituiva la Divisione postaledi TNT N.V., main player mondiale nel business della di-stribuzione espressa e postale. Dal 26 maggio 2011, in se-guito alla decisione di scindere le entità Express e Mail at-traverso la quotazione azionaria in due società indipenden-ti, PostNL N.V., la Divisione Mail di TNT N.V., opera sulmercato azionario con il simbolo PNL.

FORTE E RADICATA LA PRESENZA DI TNT IN ITALIA

Trasporto espresso in tutta la Penisola

IVECO / Al via la consegna di 115 veicoli a metano da utilizzare a Roma e nel Centro Italia

Daily Natural Power per TNTLA FORNITURA DEI MEZZI CONSISTERÀ IN PIÙ

TRANCHE: LA PRIMA E PIÙ IMPORTANTE

NUMERICAMENTE, QUELLA RELATIVA A 74 FURGONI, ÈAVVENUTA A INIZIO DICEMBRE A ROMA PRESSO IL

CONCESSIONARIO IVECO “ROMANA DIESEL” CHE HA

REALIZZATO L’ACCORDO COMMERCIALE CON I

PARTNER TNT HDG E FUTURE SERVICE.

Giancarlo Toscano

TORINO - Iveco prosegue sullastrada della sostenibilità e gra-zie alla partnership con TNTEx press Italy mette a segno unal tro importante risultato. Ledue aziende hanno consolidatoil loro impegno nei confrontidel l’ambiente siglando un ac-cordo per la consegna di 115Dai ly Natural Power alimentatia metano che saranno utilizzatidai partner di TNT attivi nelletre filiali romane del corriere e -spresso e in altre del Centro Ita-lia.

La fornitura dei mezzi consi-sterà in più tranche: la prima epiù importante numericamente,quella relativa a 74 furgoni, èavvenuta a inizio dicembre aRo ma presso il concessionarioIveco “Romana Diesel” che harealizzato l’accordo commer-ciale con i partner TNT HDG eFuture Service. Erano presentialla consegna dei Daily Uffe

Ekstedt, Amministratore dele-gato di TNT Express Italy, ilDirettore Operativo Joost Bouse Andrea Bucci, General Mana-ger Mercato Italia di Iveco.

Il Daily Natural Power è unmezzo efficiente sotto il profilooperativo e altrettanto efficacesul fronte ecologico ed econo-mico. Infatti, la versione Natu-ral Power, rispetto a quella agasolio, pur mantenendo le me-desime prestazioni di potenza ecoppia consente un significativorisparmio di circa il 40 percento sul costo del carburante.L’utilizzo del veicolo permetteinoltre una riduzione delle e -mis sioni di CO2 tra il 5 e l’8per cento, ottenendo così per- for mance ambientali nettamen-te migliori rispetto ai limiti im-posti dalla normativa Euro 6.

Non solo. Le emissioni ru-morose, inferiori di circa 5 de-

cibel, si traducono in una rumo-rosità percepita inferiore del 75per cento e contribuiscono amigliorare il comfort di bordo ela vivibilità della cabina. Il vei-colo può essere utilizzato anchea benzina in “Recovery Mode”,consentendo all’autista di pro-seguire il viaggio anche nel ca -so in cui il metano nelle bom-bole termini.

Va poi considerato che, pergarantire la massima sicurezza,i Daily di serie vengono equi-paggiati con sistema ESP di ul-tima generazione, ABS, ASR esistema antiarretramento HillHol der. La presenza dell’ESP(associata al tipo di alimenta-zione) permette di avere un 15per cento di tolleranza sullamas sa totale a terra del veicolo:questo si traduce in 90 chilo-grammi aggiuntivi di portata u -ti le rispetto alle versioni a gaso-lio.

L’abbattimento delle emis-sioni consentito da questo so-

stanzioso innesto di Daily a me-tano nella flotta TNT ExpressItaly, che rientra nel programmadi costante rinnovo dei veicolidelineato dalla società in lineacon le sue politiche di sosteni-bilità, si concretizza in un ri-sparmio di 370 tonnellate diCO2 all’anno. TNT Express I -ta ly utilizza un totale di 2.900furgoni per la distribuzioneespressa delle merci: di questi,circa il 63 per cento è classifi-cato Euro 4 e 5 e il 18 per centoEuro 3. Nel 2011 è stato rinno-vato l’8 per cento della flotta.

“Iveco e TNT sono reducidal successo nei test nell’am bi -to del Progetto Europeo di mo-bilità sostenibile Citylog, per ladistribuzione intelligente dellemerci nell’ultimo miglio - hadichiarato Uffe Ekstedt - e que-sto accordo commerciale rap-presenta un’ulteriore dimostra-

zione del comune impegno sulfronte del rispetto dell’ambientee dell’innovazione tecnologica.Un impegno condiviso con ino stri partner, e in questo sensoquesto deal costituisce un e -sempio mirabile: il metano è lasoluzione ottimale nel breve-medio termine per abbattere leemissioni nocive ed è, al con-tempo, un’efficace alternativain un contesto come quello deitrasporti fortemente impattato alivello di costi dal caro-carbu-rante”.

Enzo Gioachin, Vice Presi-dent Sales & Marketing di Ive -co, ha commentato: “Questacon segna rappresenta un impor-tante traguardo per Iveco, cheda tempo ha intuito l’im por tan -za del metano come fonte ener-getica alternativa. L’azienda og -gi è leader europeo nel settoredei veicoli alimentati a metanoe risponde concretamente al leesigenze sempre più stringentidella mobilità sostenibile. Una

delle principali direttrici del lanostra strategia aziendale è datempo il rispetto per l’am bien-te: attraverso azioni concrete,anche in questo settore, Ive coha contribuito alla conferma diFiat Industrial quale SectorLeader negli indici Dow JonesSustainability World e Europeper il secondo anno consecuti-vo”.

Iveco offre una gamma com-pleta di veicoli alimentati a gasnaturale: dalle 3,5 tonnellate delDaily Natural Power alle 16ton nellate dell’Eurocargo, alle40 tonnellate dello Stralis, di-sponibile sia nella versioneCNG (Compressed NaturalGas) che in quella LNG (Lique-fied Natural Gas). In totale, so -no circa 12mila i veicoli Ive co agas naturale che oggi circolanonel parco di aziende private edella pubblica amministrazione,di cui circa 5mila Daily, 2mi laveicoli della gamma me dia epesante e circa 5mila autobus.

Andrea Bucci, General Manager Mercato Italia di Iveco, stringe la mano a Uffe Ekstedt, Amministratore delegato di TNT Express Italy.

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiIMPRESSIONI DI GUIDA 37

davvero poco.L’abitacolo, come diceva-

mo, nella sua versione basenon ha molto di più di quelche serve, ma i sedili sono co-modi, anche se un filo rigidi eciò si sente sulla schiena se sifanno viaggi di media lun-ghezza. Pratico il cambio ma-nuale a cinque mar ce, dai rap-porti ben spaziati. Per il resto

bisogna rivolgersi al for nitocatalogo optional, che per co-modità sono stati divisi an chein comodi pacchetti (con sig-liato quello Modularità). Per ilresto nel caso di utilizzo daparte di artigiani e non di cor- rieri forse è meglio sceglierela paratia fissa invece dellarete.

ACQUISTORAZIONALE

Per quel che riguarda leprestazioni il motore è brillan-te, tanto che ci si dimentica fa-cilmente di essere a bordo diun 1.5 litri e anche poco asse-tato, pur se è molto difficileraggiungere il livello di consu-mi dichiarato dal costruttore.Il comfort interno è in partepenalizzato dalla rumorosità,dovuta più che alla meccanica,alla paratia in rete che nontrattiene i mille piccoli rumoridel vano di carico. Un peccatoveniale, che può essere facil-mente eliminato scegliendo ildivisorio fisso, e che comun-que non inficia la bontà diquesto progetto che ha in unprezzo imbattibile il maggiorpunto di forza e in una mecca-nica ben collaudata ed efficacele necessarie motivazioni ra-zionali al l’ac quisto.

Citroën Berlingo1.6 HDiMotore: 4 cilindri in linea,1.560 cc, potenza 66 kW/90 cva 4.000 giri/min, coppia 215Nm a 1.750 giri/min.Passo: 2.728 mm, lunghezza4.380 mm, volume 3,3 m3.

Fiat Doblò1.3 MultijetMotore: 4 cilindri in linea,1.248 cc, potenza 66 kW/90 cva 4.000 giri/min, coppia 200Nm a 1.500 giri/min.Passo: 2.755 mm, lunghezza4.390 mm, volume 3,4 m3.

Opel Combo1.3 MultijetMotore: 4 cilindri in linea,1.248 cc, potenza 66 kW/90 cva 4.000 giri/min, coppia 200Nm a 1.500 giri/min.Passo: 2.755 mm, lunghezza4.390 mm, volume 3,4 m3.

Peugeot Partner1.6 HDiMotore: 4 cilindri in linea,1.560 cc, potenza 68 kW/92 cva 4.000 giri/min, coppia 230Nm a 1.750 giri/min.Passo: 2.728 mm, lunghezza4.380 mm, volume 3,3 m3.

I concorrenti

touchscreen). Que sto per far sìche il prezzo si limiti a 9.200euro, nel nostro caso, mentreper un esemplare con il moto-re 1.6 a benzina ne bastano7.200, un argomento og gi piùche mai importante, tan to daassicurare un certo successoalla nuova furgonetta su cui ineffetti Dacia punta parecchio.

Dal punto di vista funziona-

le Dokker presenta il piùampio portellone laterale dellacategoria (poco più di 70 cm)e una doppia porta asimmetri-ca sul retro. Queste permetto-no di accedere a un vano dicarico che è dotato dei solitiganci e ha una volumetria di3,3 mc, che scegliendo l’op-zione Easy Seat può essere ul-teriormente ampliata. Si tratta

della già vista apertura parzia-le della rete di divisione traretro e abitacolo, abbinata allapossibilità di ripiegare com-pletamente il sedile del pas-seggero, ricavando ulteriori0,6 mc di spazio, ma soprat-tutto dando modo di tra sporta-re manufatti lunghi fino a tremetri, il che su di un furgonelungo in tutto 4,3 metri non è

DERIVATA DAL RENAULT KANGOO, LA FURGONETTA

CON IL MARCHIO DACIA RISULTA CERTAMENTE

ABBASTANZA SPARTANA MA GARANTISCE

PRESTAZIONI GLOBALI DI ASSOLUTO VALORE.

DACIADOKKER VAN 1.5 dCi

Mauro Zola

MILANO - Il modello vincenteper il piccolo trasporto è senzadubbio la furgonetta, lo con-ferma l’attenzione che riserva-no a questa categoria granparte dei costruttori. Al cuinumero si è aggiunta da pocoDacia, che con il Dokker hadeciso di sostituire tutti i suoiprecedenti mez zi da lavoro.

Vista l’appartenenza dellaCa sa rumena alla galassia Re-nault ovvio che la base di par-tenza sia la stessa del Kan-goo, che del segmento è ilmodello più venduto a livelloeuropeo. Del best seller fran-cese il Dokker vuole essereuna versione low cost, il cheper i possibili acquirenti èun’ottima i dea, dato che neconserva i tratti più importan-ti, come un’im po stazionemeccanica molto azzecca esoprattutto un motore che perquel che riguarda i diesel èoggi tra i migliori; si tratta na-turalmente del 1.5 dCi, chenel nostro caso è propostonella sua versione più potentetra quel le fornite a Dacia,quindi con 90 cv, che sonopiù che sufficienti per garanti-re prestazioni brillanti in cittào autostrada.

COMODAESSENZIALITÀ

Dove si è risparmiato è in-vece ad esempio nel montaresul posteriore freni a tamburo(che nel caso di Renault equi-paggiano soltanto la Compact)e poi nell’allestimento interno,tutto sui toni del grigio, chenon brilla certo per originalitào personalità, ma si rivela co-munque comodo e può esserepersonalizzato fin nei dettagli(l’esem plare in prova montavaun efficiente impiantoradio/navi ga to re con tanto di

Un premio all’onestà

MILANO - In Italia, per forza, la scelta di unmezzo da lavoro è limitata alle versioni diesel, ilche nel caso del Dokker è un peccato, dato che lagamma comprende anche un propulsore davverointeressante come il 1.2 a iniezione diretta conturbocompressore, che nonostante la piccola ci-lindrata sviluppa ben 112 cavalli.

E il prezzo davvero ridotto, mille euro in menodel corrispettivo diesel, rende più interessanteanche il 1.6 a 8 valvole, che non è certo un esem-pio di brillantezza, ma per un artigiano che debbapercorrere pochi, ma che siano davvero pochi,chilometri può essere comunque un’alternativa daprendere in considerazione.

I PROPULSORI DENTRO IL COFANO

Diesel o benzinasi va sempre sul sicuro

L’abitacolo del Dokker Van nella sua versione base non ha molto dipiù di quel che serve, ma i sedili sono comodi anche se un filo rigidi.Pratico il cambio manuale a cinque marce, dai rapporti ben spaziati.

LA CARTA D’IDENTITÀ

Cognome - DaciaNome - Dokker Van 1.5 dCiConfigurazione - Furgone.Motore - 1.5 dCi 90 cv FAP. Carburante: gasolio. Cilindri: 4 in linea.Alimentazione: iniezione diretta Common Rail multi-iniezione, turbo-compressore, filtro antiparticolato. Distribuzione: 2 valvole per cilindro,asse a camme in testa con cinghia dentata. Livello ecologico; Euro 5. Ci-lindrata: 1.461 cc. Potenza max CE: 66 kW/90 cv a 4.000 giri/min. Cop-pia max CE: 200 Nm a 1.750 giri/min.Cambio - A cinque marce + retromarcia.Pneumatici - 185/65 R15.Sospensione anteriore - Pseudo McPherson con braccio triangolare.Sospensione posteriore - Assale flessibile a geometria programmata emolle elicoidali. Impianto frenante - Freni anteriori a disco, posteriori a tamburo, ABS,AFE, ESP, ripartitore elettronico della frenata.Dimensioni esterne - Passo 2.810 mm, lunghezza 4.363 mm, larghezza1.751 mm, altezza vuoto 1.809 mm.Diametro di sterzata - 10,7 m.Dimensioni vano di carico - Lunghezza 1901 mm, larghezza 1.413 mm,altezza di carico 1.271 mm, larghezza tra i passaruota 1.170 mm, altezzasoglia di carico 565 mm, volume di carico 3,3 mc.Masse - Mtt 1.959 kg. Tara 1.189 kg. Portata utile 750 kg.Serbatoio carburante - 50 litri.

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Paolo Altieri

FIRENZE - Primo vero multispa-zio Mercedes-Benz, il lanciodel Citan rappresenta per la Ca -sa di Stoccarda un’esperienzaimportantissima vissuta nel l’an -no appena lasciato alle spalle:un prodotto bello, innovativo,dai contenuti di design nuovi esoprattutto che apre la strada adun segmento completamentenuo vo per Mercedes-Benz. Loabbiamo messo alla prova a Fi-renze, per una visita al centrostorico. Prima del “tour” coglia-mo l’occasione per uno scam-bio di opinioni con Da rio Alba-no, 50 anni, dal 2006 Direttorecommerciale, vendita e marke-ting Mercedes-Benz Vans.

Ci tan si propone a chi tra- sporta per lavoro con elementifinora esclusivi delle autovettu-re, com’è il caso del motorediesel 1.500. Come si collocanel segmento il nuovo na to? Inche modo la Casa della Stellaintende posizionarlo per “ag-ganciare” una nuova fetta diclienti? “Il mercato al quale sirivolge il Citan - ci ha rispostoDario Albano - nell’Europa dei27 è composto di circa 700milaunità. In Italia il 2012 si è chiu-so leggermente al di sotto delle120mila unità totali di veicolicom merciali. All’interno dique sto mercato 60mila sono leu nità relative al segmento di Vi -to e Sprinter e le restanti 60mi laal segmento del Citan in tutte lesue versioni: furgoni tra sportomerci, versione passeggeriKom bi a 5 posti e Mix to; inquest’ultimo caso cinque perso-

ne più vano di carico, ovvero sisfrutta la versione più lunga delmezzo. Il 30 per cento del seg-mento, che noi definiamo deglismall van, arriva fino a 2 m3.Quindi col Citan andiamo a si-tuarci nel restante 70 per cento,ovvero nella categoria su perio-re”. Quali i punti di for za cheper il management Mercedes-Benz dovrebbero consentire alCitan di farsi largo in que stomercato? “Consumi bassissimi- ci ha detto il numero uno diMercedes-Benz Vans - e dimen-sioni contenute: se si sba gliastrada persino nelle stra dine delcentro di Firenze riesce a distri-carsi. Ma all’in terno è spaziosoe ha un vano di carico di tuttorispetto. Quanto alle performan-ce, la dinamica è quella tipicadi un’autovettura, così come ilcomfort”.

NOVITÀSTRATEGICA

Un grosso input alla nascitadel Citan è arrivato dalla colla-borazione con Renault: di fattoCitan rappresenta un’assolutanovità anche dal punto di vistastrategico per Mercedes-Benz,essendo il primo frutto dellacol laborazione tra i due costrut-tori. “Alcuni elementi - ha pro-seguito Dario Albano - lo ren-dono a ogni modo un veicoloMercedes, a partire dall’ester -no, con il frontale tipico di unavettura Mercedes. Altri elemen-ti che lo rendono appetibile so -no i motori efficienti ed eco-so-stenibili, la sua compattezza ela connotazione familiare: la

ver sione Kombi viene apprez-zata dalle famiglie, alle qualigarantisce cinque posti eun’am pia capacità di carico ever satilità di utilizzo. La versio-ne furgone, ovvero esclusivaper il trasporto merci, esprimeap pieno la denominazione Ci -tan, termine che deriva da Citye Titan, ovvero un ‘gigante dacittà’: Citan vuole essere unmez zo non per percorsi auto-stradali ma quasi prettamentecittadino, adatto ad esempio

alle squadre di lavoro, alle qualisi propone con una giusta com-binazione tra le due esigenze dicarico merci e trasporto passeg-geri. Infine la versione Kombipuò avere anche un utilizzo bu-siness, ad esempio come taxi,nonché un utilizzo sportivo,non nel senso chiuso come vet-tura, ma perché si rivolge a untarget sportivo: famiglie e ra-gazzi che per passione necessi-tano di trasportare borsoni e at-trezzature ingombranti. La fa-

miglia è un target per noi asso-lutamente interessante: siamoall’inizio del lancio, ma rispon-deremo al grande interesse cheCitan riscuote nelle famiglie,per praticità e dimensioni, conattività di settore che stiamostudiando”. Quali sono le prin-cipali caratteristiche tecniche?“La versione furgone - ci ha ri-sposto Albano - propone fino a3,8 m3 vano di carico con oltre700 kg di carico utile, porte po-steriori che si possono aprire fi -

no a 180 gradi, larghezza inter-na di 1,20 metri. La versioneMix to è una cinque posti consedili posteriori ribaltabili perun’estrema versatilità. Infine laversione Kombi propone due ti-pologie di allestimenti, con undifferente target: la versioneTrend è il top di gamma, quellaFriendly è più funzionale”.

Quali invece le caratteristi-che che lo identificano comeprodotto Mercedes-Benz? “Dalpunto di vista estetico - ha spie-

38IMPRESSIONI DI GUIDA N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

MERCEDES-BENZ / Sulle strade del centro di Firenze alla guida del Citan

La piccola grande Stella da lavoroIL CITY VAN DELLA CASA DI STOCCARDA CONIUGA

MINIME EMISSIONI DI CO2 E GRANDE PIACERE DI

GUIDA, ELEVATE PRESTAZIONI E BASSI COSTI DI

ESERCIZIO. È IL PRIMO, AUTENTICO MULTISPAZIO

DELLA CASA DI STOCCARDA CON CARATTERISTICHE

MOLTO SIMILI ALLE MONOVOLUME E AI MINI MPV.

FIRENZE - I progettisti della Stella hanno rivolto particolare attenzio-ne al comportamento di marcia che risulta tipicamente Mercedes co-niugando dinamica di marcia, sicurezza e comfort. Il servosterzo elet-trico con piantone regolabile in altezza funziona con elevata precisio-ne e sensibilità e garantisce al nuovo Citan, insieme all’assetto carat-teristico Mercedes, una grande maneggevolezza. La servo-assistenzain funzione della velocità assicura facilità di sterzata durante le mano-vre e un comportamento sterzante più rigido alle elevate velocità.Molle, ammortizzatori e barre stabilizzatrici sono accuratamente ar-monizzati tra loro. Le molle più corte e dalla rigidità elevata e gli am-mortizzatori rigidi sull’asse anteriore e posteriore creano un compor-

tamento di marcia dinamico e impediscono movimenti di beccheggio.Barre stabilizzatrici su asse anteriore e posteriore riducono l’inclina-zione laterale nelle curve. Il Citan furgone Long o Kombi con cariconormale sull’asse anteriore e posteriore è ribassato di circa 15 mm. Inogni condizione di carico il nuovo Citan presenta un comportamentodi marcia preciso, sicuro e confortevole, non reagisce all’elevato cari-co, né al vento laterale e presenta movimenti minimi della carrozze-ria. Di ritorno dalla visita al Vecchio Conventino, allo Spazio SAM,mettiamo alla prova i freni, che si dimostrano sicuri e dinamici comel’assetto: efficienti e ben dosabili, anche dopo ripetute frenate diemergenza in successione da una velocità di 100 km/h il loro effettofrenante resta inalterato. Siamo al volante della versione Citan Longche (come l’Extralong) dispone di freni a disco sulle quattro ruote edi 280 mm di diametro sull’asse anteriore, mentre il Citan Compact èdotato di freni a disco anteriori (diametro 258 mm) e freni a tamburo(9 pollici) posteriori. Ad ogni modo la dotazione di serie del nuovoCitan è di alto livello su tutte le versioni: sistema antibloccaggioABS, ripartizione elettronica della forza frenante EBV, Brake Assistidraulico BAS e sistema di assistenza in fase di spunto. Quest’ultimodopo il rilascio del freno mantiene inalterata la pressione di frenataper alcuni secondi, impedendo così che il veicolo scivoli all’indietroin fase di partenza.

Come ogni Mercedes-Benz, il nuovo Citan dispone di un’ampiadotazione di sicurezza. Elemento centrale di serie per tutti i modelli èl’Adaptive Esp (Electronic Stability Program), che tiene conto anchedella condizione di carico del veicolo. Questo innovativo sistema diregolazione della dinamica di marcia unisce nel Citan le funzioni delsistema antibloccaggio ABS, della ripartizione elettronica della forzafrenante EBV, della regolazione del momento di trascinamento delmotore MSR, del controllo sovrasterzante e sottosterzante VDC (Ve-hicle Dynamic Control) e del sistema di trazione TCS (Traction Con-trol System). Comprende inoltre la regolazione antislittamento ASR,

la regolazione della coppia di trazione e di frenata e numerose altrefunzioni secondarie. Il conducente può disattivare la regolazione anti-slittamento premendo un pulsante. Questa, tuttavia, si riattiva automa-ticamente in caso di condizione instabile del veicolo e a partire dauna velocità di 50 km/h. L’equipaggiamento di serie comprende, inol-tre, un elevato numero di sistemi di sicurezza passivi. I sedili latoguida e passeggero sono dotati di cinture di sicurezza a tre punti conregolazione in altezza delle cinture, pretensionatore e limitatore dellaforza di ritenuta. In aggiunta, il sedile lato guida è dotato della segna-lazione cintura non allacciata (nel Kombi anche il sedile del passeg-gero): se la cintura di sicurezza non è allacciata ad una velocità supe-riore alla velocità di marcia di 16 km/h, suona un segnale acustico,l’autoradio commuta su “mute” e nel quadro strumenti la spia di av-vertimento si illumina. Impossibile non fermarsi e provvedere inbreve tempo. Mixto e Kombi sono equipaggiati con cinture di sicu-rezza a tre punti anche sul sedile posteriore. I sedili posteriori lateralidispongono di un limitatore della forza di ritenuta della cintura, ilKombi dispone, inoltre, del sistema di fissaggio dei seggiolini perbambini Isofix.

L’airbag lato guida da 60 l fa parte della dotazione di serie diCitan. Il Kombi con immatricolazione come autovettura (immatrico-lazione M1) ha un airbag lato passeggero da 110 l che è disponibile arichiesta su tutte le altre versioni. A richiesta, sono disponibili anche isidebag per il torace (di serie su Kombi M1), alloggiati lateralmentenello schienale dei sedili anteriori. Inoltre, sono disponibili window-bags per conducente, passeggero e sedili posteriori del Kombi (imma-tricolazione M1) che, in caso di urto laterale, si dispongono come unatendina davanti ai finestrini laterali. Di serie su tutta la gamma sono leluci diurne e i retrovisori esterni asferici, elemento importante neltraffico urbano e nel lavoro quotidiano, specialmente nei veicoli desti-nati alle consegne. Di serie è anche l’attivazione delle luci d’emer-genza dopo una frenata d’emergenza.

AL VOLANTE IL COMPORTAMENTO DI MARCIA È PRECISO E SENZA INCERTEZZE

Dinamica di marcia e sicurezza tipiche Mercedes

Il frontale del Citan è quello tipico di una vettura Mercedes-Benz. La sua immagine caratteristica si basa sulla Stella che spicca al centro dellamaschera del radiatore e dotata di tre lamelle forate che donano al city-van un look sportivo. Accattivante anche l’incisivo design dei fari.

L’abitacolodel city-vanCitan.

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gato il manager della Casa diStoccarda - all’esterno lo studiocompleto del frontale esprimel’evidente volontà di avvicinar-lo agli altri prodotti Mercedes.Il nuovo Citan si rivela già alpri mo sguardo un autenticoMer cedes-Benz: il suo aspetto èinconfondibile. La sua immagi-ne caratteristica si basa sullaStella che spicca al centro dellamaschera del radiatore, dotatadi tre lamelle forate che donanoa Citan un look sportivo. Laforma trapezoidale della presad’aria nel paraurti sottolinea lasportività e richiama i tipici sti-lemi del marchio, dalla ClasseA all’Actros. A questo aggiun-gerei le dotazioni di sicurezza:su quest’ultima Mercedes co -m’è noto non cede a compro-messi. Ebbene nel Citan lostandard è stato portato al livel-lo degli altri prodotti Mercedes,ad esempio con l’Esp Adattivodi serie. Il messaggio è uno: perMercedes la sicurezza è fonda-mentale e di assoluta priorità. ECitan ne ha beneficiato”.

Quali sono invece le novitàestetiche del nuovo Citan? “Ildesign del frontale - ha dichia-rato Dario Albano - è caratteriz-zato da linee decise e dal giocodi forme, che lo rendono piace-vole e caratteristico. La linea la-terale assume proporzioni qua sisportive grazie al frontale cu-neiforme. I cerchi in lega da15”, di serie sul Kombi Trend ea richiesta sulle altre versioni,

donano un aspetto ancora piùsportivo. Non meno accattivan-te l’incisivo design dei fari e delcofano motore che sottolineanola dinamicità. I fari anteriori sifanno notare per l’al ter nan za traparti grigio opaco e e lementicromati lucidi. Gli interni si di-stinguono per l’am bien te grade-vole e la combinazione di fun-zionalità e comfort. Dal volanteregolabile in altezza al pomellodel cambio, dal l’interruttoreluci ai tasti della plancia porta-strumenti: la disposizione,l’aspetto estetico e la funziona-lità della postazione di guida ri-spondono agli standard Merce-des-Benz e assicurano ad auti-sta e passeggeri gli stessi livellidi comfort di un’au to della Stel-la”.

MOTORIPER TUTTI

Il nuovo Citan offre un’am- pia scelta di motorizzazioni. Ilmotore turbodiesel a iniezionediretta Mercedes-Benz OM 607da 1.5 litri di cilindrata, elasti-co, silenzioso e altamente effi-ciente, è disponibile in tre classidi potenza: 108 CDI con 55kW/75 cv di potenza e 180 Nmdi coppia; 109 CDI con 66kW/90 cv di potenza e 200 Nmdi coppia; 111 CDI con 81kW/110 cv di potenza e 240Nm di coppia. Al turbodiesel siaggiunge il cosiddetto “112ben zina” da 114 cv, brillante

mo tore benzina sovralimentatoa iniezione diretta da 1,2 litri dicilindrata del modello M200.71, con 84 kW di potenza84 kW e 190 Nm di coppia. Imotori diesel a quattro cilindricon una cilindrata di 1.461 cm3convincono per il consumo dicarburante molto basso, l’ele va -ta redditività complessiva e lapiacevole silenziosità. Con unalesaggio di 76 mm e una corsadi 80,5 mm i motori sono pres-soché quadri. Un albero a cam -me in testa comanda le valvole.Il carburante arriva nelle came-re di combustione con una pres-sione di massimo 1.600 bar me-diante un’iniezione diretta a re-golazione elettronica con com-mon rail e tecnologicamenteraf finati piezoiniettori. La so-vralimentazione è affidata a unturbocompressore a gas di sca-rico con intercooler, nella ver-

sione di maggiore potenza conturbina a geometria variabile.Una pompa olio riduce il con-sumo di carburante, così comela funzione Eco start-stop, di-sponibile a richiesta. I motoridiesel raggiungono la potenzamassima a 4.000 giri/min e lacoppia massima già a 1.750 gi -ri/min, che resta disponibile perun ampio settore di giri, assicu-rano la guidabilità.

VALIDA ALTERNATIVAA BENZINA

Minimo con sumo di carbu-rante significa an che emissionicontenute di CO2. Il catalizza-tore ossidante, alloggiato inprossimità del motore, cosìcome il filtro antiparticolato diserie, il ricircolo dei gas di sca-rico e le basse emissioni acusti-che garantiscono la massima tu-

tela ambientale. I motori dieselsono conformi alla norma an-tinquinamento Eu ro 5.

L’alternativa ai motori dieselè rappresentata dal motore abenzina sovralimentato a inie-zione diretta, conforme allanor ma Euro 5 con catalizzatorea tre vie, agile e al tempo stessoelastico. Il quattro cilindri con1,2 l di cilindrata dispone ditutta una serie di raffinatezzetecniche, tra cui basamento inalluminio, tecnica delle quattrovalvole e doppi alberi a cammein testa. L’alesaggio di 73,2 mme la corsa di 72 mm (cilindrata1.192 cm3) consentono grandidiametri delle valvole e quindiun buon riempimento dei cilin-dri. Iniettori a sei fori garanti-scono un’iniezione ottimale delcarburante. Il turbocompressorea gas di scarico compatto assi-cura una rapida risposta e mette

a disposizione il 90 per centodella coppia massima già a1.500 giri/min. La coppia mas-sima di 190 Nm vie ne raggiuntasu un settore di gi ri moltoampio da 2.000 a 4.000 gi-ri/min. La potenza massima di84 kW/114 cv è erogata a 4.500giri/min. Il consumo di carbu-rante di per sé basso è favorito,tra l’altro, da una pompa olioche interviene, secondo neces-sità, con due livelli di pressio-ne. La tecnica BlueEfficien cycon funzione Eco start-stop faparte della dotazione di serie espegne automaticamente il mo-tore nelle soste durante la mar-cia con il cambio in folle, il pe-dale della frizione non premutoe a velocità inferiori a 4 km/h.Non appena il veicolo ricomin-cia ad avanzare o il conducentepreme la frizione il motore siavvia.

39IMPRESSIONI DI GUIDA N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

FIRENZE - Estremamente versatile, il nuovo city van Merce-des è disponibile in versione Kombi - trasporto passeggeri -Mixto e furgone. Alla base della gamma il telaio disponibilein tre lunghezze da 3,94 m (Compact) a 4,32 m (Long) fino a4,71 m (Extralong). Basato sulla versione lunga, Citan Kombiè dotato di cinque comodi posti, sedile posteriore ribaltabile eporte scorrevoli. A tutti i passeggeri è garantita la massimacomodità grazie a un ambiente accogliente e pratico e, a ri-chiesta, sono disponibili i sedili anteriori riscaldabili. Tutti icomandi sono disposti in modo ergonomico e intuitivo, a por-tata di mano. La versione trasporto passeggeri di Mercedes-

Benz Citan è disponibile negli allestimenti Friendly e Trend,quest’ultimo più ricco di equipaggiamenti di serie. L’allesti-mento Friendly è dotato di porta scorrevole destra e di paretilaterali vetrate. Di serie c’è il portellone posteriore vetratocon lunotto termico e tergilunotto. L’allestimento Trend si di-stingue per la ricca dotazione standard: cerchi in lega, paraurtie specchietti esterni in tinta con la carrozzeria, porta lateraledestra e sinistra, autoradio con Bluetooth, climatizzatore ma-nuale e molto altro ancora. Nell’allestimento Trend tanti pra-tici dettagli sono stati studiati ad hoc per rendere la vita abordo piacevole e per offrire spazio in abbondanza a famiglienumerose, team sportivi, squadre di lavoro e taxi. Nell’abita-colo di Citan Kombi lo spazio non manca, il vano bagagli haun’ampia capacità di carico, che può arrivare fino a 3mila litrisemplicemente abbattendo lo schienale dei sedili. Le dueporte laterali scorrevoli permettono un comodo accesso alvano passeggeri, il portellone posteriore con apertura a 90°consente di sistemare agevolmente ogni tipo di carico nelvano bagagli ed è dotato di luce di cortesia.

Nonostante le dimensioni compatte, il nuovo Citan furgoneè un autentico gigante dello spazio. Il vano di carico ha unalunghezza rispettivamente di 1,36 m, 1,75 m e 2,13 m (Com-pact, Long, Extralong), con un corrispondente volume di 2,4m3, 3,1 m3 e 3,8 m3. Il carico utile, a seconda della lunghez-za e della variante di peso, arriva a circa 708 kg (per la versio-ne Long con carico maggiorato ed Extralong). Lo spaziosovano di carico è accessibile lateralmente dalle due porte scor-revoli. Per facilitare le operazioni di carico, le porte posterioriasimmetriche di serie possono essere bloccate in posizione diapertura a 90 e a 180 gradi. In alternativa, Mercedes-Benzfornisce il furgone nelle versioni Compact e Long anche conun portellone posteriore, utile per proteggersi dalla pioggia

nelle operazioni di carico e scarico, che si solleva a un angolodi oltre 90 gradi ed è dotato di vetratura con tergilunotto. A ri-chiesta, un mancorrente sul tetto aumenta il vano di carico,così come lo sportello per la scala. Il bordo di carico sul-l’apertura posteriore si trova ad appena 568 mm di altezza dalpiano stradale. Lo spazio per il carico passante tra i passaruo-ta è pari a 1.219 mm, sufficiente per un europallet. Nel furgo-ne una completa parete divisoria separa il vano di carico. A ri-chiesta è disponibile una griglia ribaltabile per la protezionedel carico che, in combinazione con il sedile lato passeggeroripiegabile, aumenta il vano di carico sul lato destro fino allaplancia portastrumenti e, al tempo stesso, protegge l’autistadagli oggetti trasportati.

Ideale per il trasporto misto di persone e materiali è ilCitan Mixto a cinque posti, utile, ad esempio, per gli artigiani.Con il suo sedile posteriore ribaltabile, la griglia divisoria arichiesta verso il vano di carico e due porte scorrevoli vetrate,questo modello si rivela particolarmente flessibile. Il CitanMixto si basa sulla versione Extralong, quindi anche con alle-stimento completo di sedili offre un ampio vano di carico di2,4 m3. Il vano di carico dietro il sedile posteriore reclinabiletra i due montanti posteriori è rivestito in lamiera come sullaversione furgonata. Il sedile posteriore ribaltabile è disponibi-le a scelta in due varianti. Di serie è ribaltabile nel rapporto1/3 : 2/3. Ciò consente numerose configurazioni dell’abitaco-lo a due, tre, quattro e cinque posti. In alternativa viene offer-to un sedile intero a tre posti con rete divisoria integrata chesepara il vano posteriore dal vano di carico. Per aumentare ilvano di carico il sedile può essere ribaltato in avanti e la retedivisoria in due parti separa con sicurezza i sedili anteriori dalvano di carico. La larghezza di carico passante tra i vaniruota, pari a 1.219 mm, è adatta al trasporto di pallet.

LA GAMMA: TRE VERSIONI TRASPORTO MERCI E PERSONE PER LA MASSIMA VERSATILITÀ

Una risposta puntale a ogni esigenza degli utilizzatori

La versione furgone del Citan offre un vano di carico particolarmente capiente che arriva fino a 3,8 metri cubi. Il carico utile è di oltre 700chilogrammi, le pratiche porte posteriori possono essere aperte fino a 180 gradi consentendo la massima operatività agli utilizzatori.

Da rio Albano, Direttore commerciale, vendita e marketingMercedes-Benz Vans

Il Citan inprova sullestrade diFirenze.

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40LCV N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

MERCEDES-BENZ / Il city van della Stella protagonista di un tour natalizio nei centri commerciali italiani

Shopping tour con CitanCITAN HA PROPOSTO UN’IDEA INNOVATIVA, UN CONCEPT MAI SPERIMENTATO

PRIMA CHE È ANDATO OLTRE LA SEMPLICE ESPOSIZIONE MIRANDO AL

COINVOLGIMENTO ATTRAVERSO UNA PERFORMANCE ARTISTICA A METÀ STRADA

TRA TEATRO E DANZA CON UNA COMPAGNIA DI ATTORI E CANTANTI. UNO

SPETTACOLO A SORPRESA CHE SI È SVILUPPATO IN MEZZO AL PUBBLICO PRESENTE

NEI CENTRI COMMERCIALI.

Fabio Basilico

Roma - Durante il periodo na-talizio sono senza dubbio i luo-ghi più frequentati dagli italianiche vogliono fare acquisti osem plicemente trascorrere deltempo in mezzo alla gente tra losfavillio di addobbi e decora-zioni. I centri commerciali sonole piazze dell’era moderna e aloro ha rivolto il suo interesse ilMercedes-Benz Citan che finoal 13 gennaio è stato in tour ne -gli shopping center della Peni-sola, da Catania a Milano pas-sando per Napoli, Roma, Firen-ze, Bologna, Genova, Torino,Ber gamo, Verona e Venezia.

Citan ha proposto un’ideainnovativa, un concept maisperimentato prima che è anda-to ol tre la semplice esposizionemirando al coinvolgimento at-traverso una performance arti-stica a metà strada tra teatro edanza con una compagnia diattori e can tanti. Uno spettaco-lo a sorpresa che si è sviluppa-to in mez zo al pubblico pre-sente nei centri commerciali e

che, stimolando la sua curiosi-tà e attenzione, ha reso la gior-nata di shopping diversa dalsolito. In ol tre, in ognuno deglishopping center, erano presentiallestimenti dedicati che hannomesso in evidenza le due diver-se ani me del nuovo e versatilemodello della Stella, Furgone eKom bi per il trasporto persone.

Il pubblico presente alla per- for mance ha avuto anche l’op- por tunità di partecipare a “Vin -ci con Citan”, concorso che hapermesso di vincere, ogni gior-no, un pallone ufficiale dellaSe rie B e, iscrivendosi sul sitowww.mb-citan.it, un Citan inco modato d’uso gratuito per unme se insieme a un buono benzi-na di 250 euro. Iniziato ufficial-mente il 19 novembre, il tourdel Citan ha fatto tappa dal 10al 16 dicembre nel milanese, alcentro commerciale Carosello,al l’Orio Center di Bergamo e aVialarga di Bologna, dal 7 al 13gennaio a Firenze (I Gigli), aCa tania (Porte di Catania) e aGe nova (Fiumara).

Robusto, flessibile e redditi-

ROMA - Del tour presso icentri commerciali italianie delle altre iniziative pro-mozionali che vedonocoinvolto il Citan nella suacorsa alla conquista di unruolo da protagonista nelsegmento degli small vanci parla Andrea Verdolotti,Responsabile MarketingVans Mercedes-Benz Italia.

Per quale motivo avetepen sato a un tour delCitan per i centri com-merciali italiani?

Con Mercedes-Benz Citan en triamo in unsegmento di mer cato completamente nuovo.Per far conoscere e apprezzare il primo cityvan della Stella so no molteplici le attività incor so, dalla sponsorizzazione della Lega di

Serie B al product placement, passando per ilmarketing locale, il web - dove Citan è pre-sente con un sito dedicato - e i social net-work. Il tour ne gli shopping center italianicom pleta al meglio il ventaglio di iniziativemesse in campo, per mettendo a un vasto pub-blico di conoscere in modo coinvolgente ledue vocazioni del nuovo Citan: efficiente par-tner professionale e affidabile compagno neltempo libero. Posso anticipare che, nell’am-bito del la sponsorizzazione della Lega diSerie B, il nuovo city van Mercedes sarà au-tentico protagonista di alcuni incontri delCampionato di Serie B. Non aggiungo altroper non rovinare la sorpresa!

Come si inserisce la proposta Citan al-l’interno del mercato italiano dei vans equali sono le previsioni sull’anda men to delnuovo modello per il 2013?

Mercedes-Benz entra nel mer cato degli

small van per conquistarne un’importante fet -ta. E da oggi con Citan è possibile acquistare,con un ottimo rapporto qualità prezzo, unveicolo che si posiziona fin da subito comepunto di riferimento in termini di affidabilità,com fort, efficienza, stile e sicurezza. In ter-mini numerici non sia mo in grado di fare pre-visioni precise, soprattutto perché non abbia-mo uno “storico” a cui riferirci; confidiamoin un mercato in leggera ripresa soprattuttonella seconda parte del prossimo anno e, inqueste condizioni, siamo certi che Citansaprà darci importanti soddisfazioni.

In che modo la gamma vans Mercedes-Benz è in gra do oggi di intercettare le ne-cessità del mercato?

Grazie alla completezza del la gamma,composta da Citan, Vito, Sprinter e Variosiamo in grado di rispondere in maniera fles-sibile e personalizzabile alle esigenze che il

mercato richiede. Affidabilità, sicurezza edef ficienza sono le qualità che caratterizzanol’intera offerta Mer cedes-Benz Vans. I clientiche scelgono un veicolo con la Stella, inoltre,possono contare su un’ampia gamma di ser-vizi accessori: pacchetti di manutenzione eassistenza stradale, finanziamenti personaliz-zati, leasing, noleggio; affidandosi alla com-petenza Mercedes-Benz ognuno può trovarele formule più adatte alle proprie necessità.

INTERVISTA / ANDREA VERDOLOTTI, RESPONSABILE MARKETING VANS MERCEDES-BENZ ITALIA

“Vogliamo conquistare un’importante fetta del mercato degli small van”

ROMA - Nato per “fare squadra” con chi trasporta per lavoro, Mer-cedes-Benz Citan “fa squadra” anche con la Lega Calcio Serie B e di-venta protagonista su tutti i ventidue campi di calcio del campionatocadetto con veri e propri “Citan Day”. Durante il riscaldamento degliatleti e prima dell’avvio degli incontri il nuovo city van della Stella,partner ufficiale della Lega Calcio Serie B, fa bella mostra di sé a cen-tro campo, sugli schermi all’interno degli stadi e si fa notare anche at-traverso la personalizzazione dei tunnel d’ingresso ai campi di gioco.

Da Livorno a Vercelli, da Brescia a Sassuolo passando per Padova eLa Spezia, prima dell’inizio delle partite di Serie B e durante il riscal-damento delle squadre alcuni Citan sono protagonisti negli stadi, alcentro dei campi da gioco o a bordo campo. Il city van Mercedes di-venta così il dodicesimo giocatore a fianco degli undici calciatori diognuna delle ventidue squadre che si contendono il titolo e la promo-zione in Serie A. Durante i “Citan Day” anche i tunnel d’ingresso incampo si animano e un’illusione ottica fa uscire i calciatori direttamen-te dal vano di carico dello spazioso e versatile Citan. Un’esperienzache si completa con la trasmissione di alcuni video sugli schermi al-l’interno degli stadi per regalare una giornata di Campionato diversadal solito in compagnia del nuovo city van Mercedes.

Potenza e agilità, gioco di squadra e passione, territorialità e dina-mismo sono i valori comuni tra il Campionato di Calcio di Serie B eMercedes-Benz Citan, il nuovo city van che completa la gamma deiveicoli commerciali della Stella offrendo una soluzione ideale per iltrasporto urbano. Mercedes-Benz Citan nasce per le esigenze della lo-

gistica urbana ed è estremamente robusto e maneggevole, caratteristi-che fondamentali in considerazione dell’utilizzo cui il piccolo vanMercedes è destinato. Mercedes-Benz Citan è il veicolo ideale per“fare squadra” con gli operatori delle diverse attività commerciali inambito urbano: artigiani e imprese di servizi potranno apprezzarnel’abitabilità, l’ampio vano di carico, la spiccata dinamica di marcia e ledimensioni esterne contenute. Qualità essenziali in un veicolo studiatoper muoversi agevolmente in città, sia per il trasporto merci che pas-seggeri. Sicurezza e qualità, consumi e emissioni di CO2 ridotti sonoulteriori elementi che distinguono il nuovo city van Mercedes nel pa-norama concorrenziale.

PARTNER DELLA LEGA CALCIO SERIE B, IL CITY VAN

DELLA STELLA IN ESPOSIZIONE SUL VERDE DEI CAMPI

PRIMA CHE COMINCINO LE PARTITE.

MERCEDES-BENZ / “Citan Day” sui campi di calcio della Serie B

Nato per fare squadra

zio, il Citan Furgone rappresen-ta il partner ideale per le picco-le aziende con particolari esi-genze di trasporto in città.

Abitacolo ampio, strutturarobusta, fissaggio del carico si-curo e ottima accessibilità sonole principali caratteristiche diun veicolo nato per il trasportourbano. La combinazione di tredifferenti lunghezze del vanodi carico (fino a 2.137 mm),con un’altezza interna che rag-giunge i 1.258 mm, garantisceuna capacità ottimale: 3,8metri cu bi con carico utile finoa 810 kg. L’abitacolo del CitanKom bi offre soluzioni intelli-genti e funzionali per la fami-glia e gli sportivi, massimaflessibilità nel la gestione dellospazio, un livello di affidabilitàe qualità tipiche Mercedes-Benz.

A tutti i passeggeri è inoltregarantita la massima comoditàgrazie a un ambiente accoglien-te e pratico con cinque confor-tevoli posti. Ci tan Kombi è di-sponibile in due versioni: Frien-dly, più semplice e funzionale,dedicata a gio vani e sportivi;Trend, più ricca e con un raffi-nato allestimento: cerchi inlega, paraurti e specchiettiesterni in tinta carrozzeria,porta laterale destra e sinistrascorrevole, autoradio, vo lante inpelle, climatizzatore ma nuale ealtro ancora.

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiLCV 41

Massimiliano Campanella

COLONIA - Transit Custom in-terpreta in modo innovativo ipun ti di forza che hanno resofa moso Ford Transit: nasceco me furgone pensato per farcrescere l’attività dei profes-sionisti, dagli artigiani ai mec-canici, dai commercianti aipiccoli imprenditori. Una ri-voluzione, quel la del nuovovan dell’Ovale Blu, già pre-miata con il titolo di Van ofthe Year 2013, che Tran sit Cu-stom si è aggiudicato al Salo-ne di Hannover nel settembredell’anno scorso. Il Tour neoCustom ne rappresenta la ver-sione passeggeri, sintetizzan-do le migliori caratteristichedei people mover. Insomma,due soluzioni all’avanguardiastudiate dal centro design diDalton per il segmento medio:

Transit Custom che nella suaver sione Entry offre già diserie 4 airbag, ESP e TCS,cerchi in acciaio e sistema dirifornimento senza tappo;Tourneo Custom che sotto inuovi esterni ac cattivantiporta a un nuovo livello le ca-ratteristiche del trasporto pas-seggeri.

DI RECORDIN RECORD

Ebbene i due nuovi guerrie-ri americani del segmentomedio si affacciano al 2013con un encomiabile riconosci-mento: con 5 stelle Euro NcapFord Transit Custom è ilprimo veicolo della sua cate-goria a ottenere il massimonelle valutazioni di sicurezzacondotte dall’ente indipen-dente Euro Ncap. Il nuovo

Transit Custom ha stabilito unnuovo record, ottenendo i mi-gliori punteggi del la sua clas-se nei crash test di Eu ro Ncap,con il 77 per cento per la pro-tezione generale, il 90 percento per i bambini, l’84 percento per gli adulti e il 71 per

cento per le tecnologie di si-curezza.

Ford si è aggiudicata ancheil primo riconoscimento spe-ciale Advanced Award con-cesso da Euro Ncap per le tec-nologie di sicurezza a bordodi un veicolo commerciale.Con il premio ricevuto dal si-stema di monitoraggio dellacorsia di marcia (La ne Kee-ping Alert), i riconoscimentitotali ottenuti da Ford sonosette, più di qualsiasi altro co-struttore. Un analogo ricono-scimento è stato attribuito an -che al Sync con EmergencyAssistance. “Il Transit Cu-stom - ha dichiarato Barb Sa-mardzich, Vice PresidenteSviluppo Prodotti, di Ford Eu-ropa - ridefinisce i parametridella sicurezza nel segmento.Un’elevata resistenza dellascocca, grazie agli speciali ac-ciai utilizzati, si unisce aun’attenzione particolare perla protezione dei pedoni e auna dotazione di tecnologie disicurezza al vertice della suaclasse, per ottenere i più ele-vati livelli di protezione delsegmento. Autisti e professio-nisti ap prezzeranno senzadubbio il nostro impegno sulfronte della sicurezza”

Il nuovo Transit Custom,vei colo commerciale da unaton nellata, è stato progettatoper garantire un’eccellenteprotezione per i pedoni. Lascocca è sta ta realizzata per il40 per cen to con acciai ad altae altissima resistenza: nelcorso dello sviluppo sono staticondotti oltre 4.500 crash testvirtuali e 30 crash test reali.L’anteriore è stato accurata-mente ottimizzato per ridurrel’entità dell’impatto con i pe-doni in caso d’in ci den te. Èinoltre il primo Transit a esse-re dotato di sistemi di prote-zione avanzati che includonogli airbag a tendina per i sedilianteriori. “Standard di prote-zione così elevati per le perso-ne a bordo e per pedoni - hadichiarato Michiel van Ratin-gen, Segretario Generale diEuro Ncap - stabilisconosenza dubbio un nuovo puntodi riferimento. Valutare la si-curezza dei veicoli commer-ciali è un’area relativamentenuova per Euro Ncap, ed è unpiacere annunciare che, og gi,

i consumatori che desideranoacquistare un veicolo di que-ste dimensioni e con 5 stelledi valutazione, possonofarlo”.

Il sistema di monitoraggiodel la corsia di marcia (LaneKeeping Alert) tiene sottocontrollo la posizione del vei-colo rispetto alle linee di de-marcazione della corsia, e av-visa il gui datore se la traietto-ria diverge da quella ottimale,sia con un messaggio sul di-splay, sia fa cendo vibrare ilvolante. Grazie al Sync conEmergency Assistance, ilTransit Custom avvisa auto-maticamente il 112 in caso diincidente, segnalando la posi-zione del veicolo, ottenuta tra- mite il Gps, e parlando corret-tamente la lingua locale, sele-zionata automaticamente trale 26 disponibili in 40 Paesieuropei. Il sistema, utilizzan-do un telefono connesso tra-mite Bluetooth, non necessitadi abbonamenti. “I riconosci-menti speciali Euro Ncap Ad-vanced - ha commentatoAndre Seeck, Presidente diEuro Ncap - premiano l’inno-vazione ai massimi livelli nelcampo della sicurezza. Ford èil primo costruttore a ricever-ne uno per un veicolo com- merciale, che è stato sottopo-sto ai più rigorosi protocolli ditest. Gli autisti del Transit Cu-stom potranno trarre beneficioda tecnologie di sicurezza eassistenza alla guida prece-dentemente riservate solo allevetture”.

CAPACE DIISPIRARE FIDUCIA

Elementi che, unitamenteal design e alle caratteristichede gli interni, concorrono afare del Transit Custom ilnuovo guer riero americanopronto ad occupare il suo spa-zio nel settore del segmentomedio. Il look accattivante delTransit Custom, contempora-neo e professionale, ispira im-mediatamente fiducia in chi loosserva con gli occhi del tra-sportatore, mentre gli interni,confortevoli e progettati perdurare, sono in grado di alleg-gerire le lunghe giornate di la-voro. Tutte le versioni diTran sit Custom - Van, Van

FORD / Cinque stelle Euro Ncap per Transit Custom, nuovo guerriero del segmento medio

Protezione ai massimi livelliIL VAN DELL’ANNO 2013 HA OTTENUTO I MIGLIORI

PUNTEGGI CON IL 77 PER CENTO PER LA PROTEZIONE

GENERALE, IL 90 PER CENTO PER I BAMBINI E L’84PER GLI ADULTI. LA CASA DELL’OVALE SI È

AGGIUDICATA ANCHE IL PRIMO RICONOSCIMENTO

SPECIALE PER LE TECNOLOGIE A BORDO DI UN

VEICOLO COMMERCIALE.

Con 5 stelle Euro Ncap Ford Transit Custom è il primo veicolo della sua categoriaa ottenere il massimo nelle valutazioni di sicurezza condotte dall’ente indipendente.

Ford si è aggiudicata anche il primo riconoscimento speciale Advanced Award concessoda Euro Ncap per le tecnologie di sicurezza a bordo di un veicolo commerciale.

dop pia cabina e Combi - pre-sentano le funzionalità più a -van zate: oltre al Ford Sync, letecnologie per il risparmio dicar burante, come loStart&Stop e la Ricarica rige-nerativa intelligente. Tecnolo-gia innovativa e design al-l’avanguardia si com binanoalla perfezione rendendoTransit Custom capace, versa-tile ed efficiente.

All’in se gna del comfort edella praticità i sedili anterio-ri: il sedile del conducente,come il volante, è completa-mente regolabile per consenti-re di trovare la posizione diguida ideale ed è dotato di unbracciolo integrato. Come op- tional, sono disponibili il sup- porto lombare regolabile e ise dili anteriori riscaldati.Tutto questo per offrire, oltreagli stan dard di durabilità tipi-ci di un veicolo commerciale,gli stes si livelli di comfort diun’au tomobile. Indipendente-mente dal tipo di utilizzo, chesia no lunghi viaggi o sposta-menti brevi e frequenti, legiornate saranno rilassanticome se trascorse seduti a unascrivania.

OGNI COSAAL SUO POSTO

Transit Custom è dotato diun gran numero di spazi stu-diati per tenere ogni cosa alsuo po sto: dal vano portaog-getti della capacità di 93 litri,nascosto sot to il doppio sedileanteriore, all’alloggiamentoper il telefono cellulare o illettore MP3 (con una presa da12 volt), integrato nel pannel-lo strumenti. Naturalmentesono previsti an che i vani por-taoggetti tradizionali, compre-si diversi portabottiglie moltopratici. La grande agilità diTransit Custom lo ren de lascelta ideale per chi svolge ilproprio lavoro in aree traffica-te. La versione a passo cor to,ad esempio, presenta un dia-metro di sterzata (tra marcia-piedi) di appena 10,9 m. Co-lonnine spartitraffico, bidoni omuretti non sono più un osta-colo, per ché la telecamera po-steriore visualizza su unoschermo integrato nello spec-chietto retrovisore tutta l’areadietro il veicolo.

Oltre a mostrare ciò che ilconducente potrebbe non ve-dere, la telecamera visualizzadel le linee virtuali per sempli-ficare le manovre di parcheg-gio anche ne gli spazi più ri-stretti. Per mag giore comodi-tà, questo dispositivo si attivaautomaticamente non appenasi seleziona la retromarcia. Isensori di parcheggio anteriorie posteriori (op zionali) aiuta-no a stabilire la distanza tra ilveicolo e un qualsiasi ostaco-lo, grazie a un segnale acusti-co che si intensifica con il ri-dursi della distanza. Que stafunzionalità è studiata perconsentire manovre di par-cheggio veloci e sicure.

L’Assi sten za alla partenzain salita e vi ta l’arretramentodel veicolo man tenendo lapressione sul sistema frenanteper 2,5 secondi in più, la-sciando al conducente iltempo sufficiente per spostareil piede dal pedale del frenoal l’acceleratore. È molto utilean che in fase di arresto e par-tenza su superfici sdrucciole-voli. Con l’inizio del nuovoanno sia il Tran sit Custom cheil Tourneo Custom sono di-sponibili nelle concessionarieFord d’Europa.

COLONIA - Anche il nuovo Tourneo Cu-stom, il veicolo gemello del Transit Cu-stom destinato al trasporto persone, ha ot-tenuto 5 stelle Euro Ncap, garantendo unaprotezione straordinaria ai professionistiche lo sceglieranno per il loro lavoro o aquanti hanno bisogno di spazio per muo-versi in totale libertà con la famiglia o congli amici.

Il Tourneo Custom porta nel segmentodei veicoli per trasporto persone livelli dieleganza e di tecnologia finora riservatialle sole vetture ed è disponibile in confi-gurazioni da otto e nove posti, sia a passolungo che corto. Offre eccellenti caratteri-stiche di affidabilità, resistenza, funziona-lità e ridotti costi d’esercizio e manuten-zione. I sedili posteriori si avvantaggianodi un design completamente nuovo, chene consente una completa configurabilità,ripiegandoli o rimuovendoli con semplici-

tà, in base alle proprie esigenze di traspor-to.

L’area passeggeri è caratterizzata da unambiente confortevole, spazioso ed ele-gantemente rifinito. È di fatto un veicolodi lusso a otto o nove posti che garantiscenuovi standard di comfort, tecnologia edefficienza. Oltre agli interni simili a quellidi un’auto, dotati di sedili posteriori fles-sibili con 30 differenti configurazioni,Tourneo Custom dispone di sistemi al-l’avanguardia come il Ford Sync, designaerodinamico e ampia scelta di motori e ditecnologie per il risparmio di carburante,come l’Auto-Start-Stop, che rendono que-sto veicolo uno dei più efficienti nella suacategoria.

Il nuovo Tourneo Custom può essereuna risorsa affidabile per uso commercialeo semplicemente un mezzo comodo e si-curo per il trasporto di familiari e amici.

STESSA VALUTAZIONE PER IL “GEMELLO” TOURNEO CUSTOM

Comodo e sicuro per viaggiaretranquilli con amici e familiari

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42LCV N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

sentato da veicoli commerciali,inclusi i veicoli elettrici. Lascel ta di Kone è motivata anchedalla presenza di Renault Tech,divisione del gruppo creata nel2008 e interamente dedicata al -la trasformazione e personaliz-zazione di veicoli e accessori.Saranno privilegiati i modelli abasse emissioni e il contrattosa rà in vigore sino a fine 2015.“Siamo lieti - ha dichiaratoUwe Hochgeschurtz, Direttoredella Divisione Aziende delGruppo Renault - della scelta diKone, su cui ha influito moltoan che la nostra capacità di for-nire veicoli personalizzati incol laborazione con RenaultTech”.

“Il 35 per cento dei gas serraprodotti dalla nostra azienda -ha detto Juha Räisänen, Vice-presidente Direttore della cate-na logistica e degli acquisti diKone - è emesso dai nostri vei-coli di servizio circolanti nelmon do. Renault condivide ilnostro impegno a cercare solu-zioni innovative per ridurrel’im pronta ecologica del nostroparco auto, senza compromette-re la sicurezza degli utilizzatoridei veicoli e degli altri utentidel la strada”. L’impegno di Re-nault, nel rispondere alle nuovesfide economiche e ecologichedell’industria del trasporto, siar ticola su due fronti: il miglio-ramento delle tecnologie esi-stenti attraverso nuove genera-zioni di motori a basse emissio-

ni di CO2 e l’innovativo pro-gramma “Zero Emissioni”. Re-nault ha lanciato una gamma a“zero emissioni” di cui fa parteRenault Kangoo Z.E., Interna-tional Van of the Year 2012.L’o biettivo di Renault è metterel’innovazione alla portata ditutti. Con l’alleata Nissan, il co-struttore francese mira alla lea-dership mondiale in termini dicom mercializzazione su largascala di veicoli a zero emissio-ni.

Leader globale in progetta-zione, produzione e installazio-ne di ascensori, scale, tappetimobili e porte per edifici, Kone

impiega 37.500 dipendenti, chesi occupano anche della manu-tenzione e modernizzazione de -gli impianti. L’azienda nel 2011ha realizzato un fatturato pari a5,2 miliardi di euro. Le azionidi classe B di Kone sono quota-te in Finlandia presso il NasdaqOMX Helsinki. La sede centra-le italiana è ubicata a Pero, inpro vincia di Milano. “L’o biet ti -vo di Kone - ha dichiarato JuhaRäisänen - è offrire, in un am-biente sempre più urbanizzato,la migliore esperienza di PeopleFlow attraverso lo sviluppo e lafornitura di soluzioni innovativeed eco-compatibili che consen-

tono alle persone di muoversi insicurezza, comfort e senza atte-sa negli edifici. Il nostro impe-gno verso i clienti è presente intutte le soluzioni Kone e questoci rende un partner affidabileper tutto il ciclo di vita del l’e -dificio. È possibile ammirarenostre innovazioni, come KoneMonoSpace, Kone MaxiSpace eKone InnoTrack, in strutture ar-chitettoniche punti di riferimen-to come la Trump Tower diChi cago, l’edificio 30 SaintMa ry Axe di Londra, l’aero por -to Schiphol di Amsterdam e ilBeijing National Grand Theatrein China”.

RENAULT / Firmato un accordo quadro tra la Casa francese e il leader degli ascensori

Kone sceglie la LosangaLA CASA DELLA LOSANGA PER TRE ANNI FORNIRÀ

ALLE FILIALI UNA GAMMA COMPLETA DI VEICOLI

COMMERCIALI, INCLUSI QUELLI ELETTRICI.

Lino Sinari

ROMA - Kone è una delle azien-de leader su scala mondiale nelsettore degli ascensori e dellesca le mobili. Fondata nel 1910con sede a Helsinki, ha celebra-to nel 2010 il suo centesimo an-niversario: oltre un secolo disto ria aziendale caratterizzatada velocità, flessibilità e uname ritata reputazione di leadertecnologico. Caratteristiche cheha trovato in Renault, scelto co -me uno dei principali fornitoridel parco auto, che conta oggicir ca 10mila veicoli. Renault eKo ne hanno firmato un nuovoaccordo quadro europeo in baseal quale la Casa della Losangaper tre anni, a partire da quelloap pena iniziato, fornirà unagam ma completa di modelli al -le filiali Kone in vari Paesi eu-ropei.

Kone ha scelto Renault perla ricchezza della gamma, checomprende anche veicoli elet-trici, per i bassi costi d’eserci -zio dei prodotti e per la qualitàe la capillarità della rete com-merciale, presente in 118 Paesidel mondo. I volumi più elevatisono destinati a Francia, Rus-sia, Spagna, Belgio e Svezia. Inbase ai termini dell’accordo,Re nault diventerà il fornitoreprincipale di Kone per la Fran-cia, con circa 800 veicoli annuiche saranno forniti da RenaultRetail Group di Nizza. Il 70 percento della flotta sarà rappre-

FUSOCOLLABORAZIONECON NISSANKAWASAKI - Dopo il memorandumd’intesa tra Fuso e Nissan siglatolo scorso giugno, i due partnerhanno firmato un accordo per unacooperazione a lungo termine perla fornitura reciproca di truckleggeri in Giappone. L’accordo sibasa sulla partnership strategicatra Daimler e Renault-Nissan.“Grazie alla nostra strategia dicrescita denominata ‘Fuso 2015’ -ha detto Albert Kirchmann,Presidente e Ceo di MitsubishiFuso Truck and Bus Corporation -miglioreremo significativamente lasoddisfazione della nostra clientela.Ultimo target raggiunto è il FusoCanter Guts che offriremo a partiredal 2013; un veicolo che cipermette di ampliare ulteriormentela nostra gamma di light trucks”.Da gennaio, Fuso offrirà il CanterGuts sul mercato giapponese, doveè già conosciuto come modelloNissan denominato Atlas F24.Contemporaneamente Nissanvenderà il Fuso Canter come nuovomodello denominato NT450 Atlas.Le consegne complessivedovrebbero ammontare inizialmentea circa 1.300 unità. L’obiettivodella collaborazione tra Fuso eNissan è utilizzare il know-how dientrambi I costruttori per rafforzareil business dei light trucks sulmercato giapponese. L’attualeaccordo sulla reciproca fornitura ditrucks consentirà ai due partner diespandere la loro gamma,realizzare economie di scala egarantire risparmi sui costi disviluppo. Il tutto consentirà diincrementare l’efficienza e laproduttività di ambedue le parti.Mitsubishi Fuso Truck and BusCorporation, con sede a Kawasaki,è uno dei più importanti costruttoriasiatici di veicoli commerciali.Daimler ne detiene una quotamaggioritaria dell’89,29 per cento,mentre il rimanente 10,71 per centoè distribuito tra diverse società delGruppo Mitsubishi. Nel 2011,Daimler Trucks ha venduto untotale di circa 147.700 veicoli delbrand Fuso tra trucks leggeri, medie pesanti e autobus.

Kangoo Z.E, eletto “Van of the Year 2012”, è un veicolo com mercialespecificamente pen sato per un trasporto delle merci nei centri urbani rispet-toso dell’ambiente. Kangoo Z.E. si propone come un supporto ef ficace alleattività commerciali conciliando funzionalità di carico, economicità d’acqui-sto e di costi d’utilizzo nonché i più elevati standard di qualità, affidabilità esicurezza. Renault Kangoo Z.E. è dotato di una motorizzazione elettrica da44 kW che eroga una coppia di 226 Nm e ha un’autonomia me dia di ben170 km. Grazie a una capacità di carico di 650 kg u ni tamente a praticità efunzionalità, è il veicolo ideale per il trasporto delle merci in ambito cittadi-no e quindi per le consegne o gli interventi di prossimi tà. Inoltre, nella ver-sione Ma xi, più lunga di 40 cm rispetto a quella normale, ha un volume dicarico che arriva sino a 4,6 me tri cubi. Con Kangoo Z.E., cuo re “professio-nale” della sua gam ma di veicoli elettrici, Renault pone le basi per l’affer -ma zio ne di un modello di commercio a zero emissioni, e di eco-sostenibilità

logistica, nel quale il veicolo commerciale elettrico risulta uno strumentoideale an che per soluzioni di van-sharing e piattaforme di scambio per per- mettere una consegna delle merci zero emissions per l’ul ti mo miglio cittadi-no. Fra i progetti sperimentali che vedono protagonista Kangoo Z.E. c’èquello denominato LOGeco-Logistica Ecologica, sviluppato in collaborazio-ne con Unindustria Lazio e Roma Capitale. Il progetto si propone di testareun Transit Point quale punto di scambio da mezzi tradizionali a veicoli elet-trici (nel lo specifico dei Kangoo Z.E.) per la distribuzione ecologica del lemerci nell’ultimo miglio all’interno del centro storico di Roma.

Per la massima praticità nel le piccole consegne (come ad e sempio la cor-rispondenza), Renault introduce la soluzione di micro-mobilità urbana con-cretizzata da Twizy, il primo Ur ban Crosser full electric che rap presenta unconcetto inedito e innovativo, con quattro ruote e due posti in linea. Compat-ta, agi le e pratica, con una lunghezza di 2,32 metri e una larghezza di appena1,19 metri, Twi zy è ideale per gli spostamenti nel centro città e nel caoticotraffico cittadino. Grazie al la carrozzeria avvolgente, ve ra e propria “cellula”di sicurezza, Twizy garantisce un elevato livello di protezione ai suoi duepasseggeri. Offre inoltre agilità e comfort di guida e le sue capacità di acce-lerazione nel traffico urbano sono comparabili a quelle di un veicolo a dueruote.

ROMA - Gli agglomerati urbani so no il terreno ideale per implementare solu-zioni di miglioramento della qualità di vita. L’al ta concentrazione di sostan-ze inquinanti impone urgenti interventi per migliorare la qualità dell’aria edella vita degli abitanti delle città, preservando nel contempo le condizioniche caratterizzano il vivere comunitario, tra cui la libera circolazione dellemerci. Lo scorso no vembre, a Roma, presso l’A ran ciera di San Sisto, si è te-nuto “Ultimomiglio”, un convegno sulla logistica urbana sostenibile pro-mosso dall’Associazione Pentapolis e momento iniziale di un progetto fina-lizzato alla re dazione di un vero e proprio Manifesto della sostenibilità nelsettore della mobilità delle mer ci nel contesto urbano.

Renault vi ha partecipato da protagonista, mostrando le sue soluzioni peruna logistica sen za impatti sull’ambiente: al cen tro dell’attenzione c’eranoquindi Kangoo Z.E., veicolo commerciale elettrico e soluzione ideale per untrasporto delle merci a zero emissioni, e Twi zy, l’Urban Crosser elettrico cheassicura la massima praticità ecologica nelle piccole con segne. Il progettodel Manifesto ha visto nel convegno romano una preziosa occasione per ap-profondire le soluzioni, le tecnologie e le politiche ambientali e della mobili-tà utili a ridurre l’impatto ambientale del trasporto e della logistica, in unoscenario in cui il sistema dei trasporti è uno dei fattori che più contribuiscealla crescita e alla competitività delle cit tà.

Marca leader in Europa nei veicoli 100 per cento elettrici e da 14 anni nelmercato dei veicoli commerciali, Renault si im pegna a rispondere in modoefficace alle esigenze degli operatori professionali adottando nel contemposoluzioni tecnologicamente avanzate per affermare un modello di trasportomerci più sostenibile.

La Losanza protagonista con Kangoo Z.E. e Twizy del convegno “Ultimomiglio” di Roma

Urban green logisticsLOGISTICA URBANA SOSTENIBILE: LA SFIDA CHE

COINVOLGE ISTITUZIONI, IMPRESE E CITTADINI PER UNA

PIÙ CORRETTA MOBILITÀ DELLE MERCI, LA QUALITÀ

DELL’ARIA E DELLA VITA. AL CONVEGNO ROMANO

PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE PENTAPOLIS

PROTAGONISTI ANCHE I VEICOLI ELETTRICI RENAULT

KANGOO Z.E. E TWIZY.

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44MOBILITÀ N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

Diesel FPT Industrial Cursor 8da 380 cv. La gamma Citelis èdisponibile in tre lunghezze, da10,5, 12 e 18 metri, con alimen-tazione a metano, Diesel o ibri-da. I motori Cursor 8, omologa-ti EEV, sono disponibili nellagamma Diesel da 245 a 380 cv,nella gamma CNG da 245 a330 cv e nella gamma Ibrida da300 cv. L’autobus è dotato dipianale ribassato per l’interalunghezza del veicolo, qualun-que sia la configurazione o ilnumero di porte.

d ly Vehicles), con potenze da330 a 380 cv. Il freno motore èintegrato con il rallentatore au-siliario Intarder e sono inoltrepresenti i sistemi di sicurezzaEBS (Electronic Braking Sy-stem) e ESP (Electronic Stabili-ty Program). Il Low Entry, ov-vero il bus a ingresso ribassato,è una soluzione che Iveco hasviluppato in particolare perl’u so interurbano. Il veicolo siposiziona bene anche per quan-to riguarda le esigenze del tra-sporto extraurbano, che richie-de un’ottima combinazione diac cessibilità e massima capacitàdi posti a sedere. Il CrosswayLow Entry è un veicolo estre-mamente accessibile grazie allasoluzione con due porte doppie(1.200 mm) nella parte anterio-re e centrale, tra le quali il pavi-mento è completamente piano eribassato, e due posti per chinecessita della sedia a rotelle. IlCrossway Intercity NormalFloor si caratterizza invece peril pianale rialzato e le ampie ba-gagliere laterali, che lo rendonoparticolarmente adatto al tra-sporto interurbano. Il veicolo,disponibile in tre diverse lun-ghezze, da 10,7, 12 e 12,8 me -tri, è dotato di motori FPT In-dustrial Cursor 8 e Tector 6 e hauna capacità massima di tra-sporto di 59 passeggeri.

I Citelis, autobus a ridottoimpatto ambientale e consumoenergetico, adottano motori

Guido Prina

TORINO - Società leader nel set-tore della mobilità, con circa200 milioni di passeggeri l’an- no, GTT (Gruppo Torinese Tra-sporti) è uno degli esempi di a -ziende del TPL italiano chestan no investendo sul rinnovodel parco veicoli. L’azienda to-rinese, che fornisce servizi ditrasporto pubblico urbano, su-burbano ed extraurbano, ha av-viato nel 2011 un progetto di ri-modernamento della flotta diampio respiro.

A contribuire in maniera de-cisiva al percorso intrapreso èarrivato a fine 2012 un contrattocon il costruttore “vi cino dicasa”: l’anno si è con cluso perGTT con la consegna da partedi Iveco Irisbus dei primi quat-tro autobus di una fornitura dioltre 180 unità della gamma Ci-telis e Crossway. Il contrattoprevede la consegna di 86 Cros-s way, della gamma urbana e in-terurbana da 12 e da 10,7 metri,di cui 19 Low-Entry suburbanida 12 metri, e 96 Citelis Dieselda 12 metri. Arriva da Torinoanche il cuore pulsante di tuttele unità che compongono la for-nitura. I Crossway, forniti neimodelli Low Entry Sub-urbanda 12 metri e Intercity NormalFloor da 10,7 e 12 metri, sonoequipaggiati con motori FPTIndustrial Cursor 8, EEV (En -han ced Environmentally Frien-

IVECO IRISBUS / In arrivo alla GTT 182 nuovi autobus destinati al capoluogo piemontese

A Torino il rinnovo gioca in casaCONSEGNATE LE PRIME QUATTRO UNITÀ DELLE

GAMME CITELIS E CROSSWAY LOW ENTRY SUB-URBAN DA 12 METRI E INTERCITY NORMAL FLOOR

DA 10,7 E 12 METRI. TORINESI ANCHE I MOTORI:TUTTI I VEICOLI SONO EQUIPAGGIATI CON

PROPULSORI FPT INDUSTRIAL.

Da sinistra: Andrea Bucci, General Manager Iveco Mercato Italia; Claudio Lubatti, Assessore ai Trasporti Città di Torino;Barbara Bonino, Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte; Roberto Barbieri, Amministratore Delegato GTT;Enzo Gioachin, Vice President Iveco Sales & Marketing; Giovanni Nigro, Presidente Agenzia per la Mobilità Metropolitana;Pierre Lahutte, Vice President Iveco Bus Range; Pierluigi Lucchini, Sales Bus Manager Iveco Mercato Italia.

TORINO - Chi l’ha detto che un operatore diTPL non possa offrire anche servizi turisticidi prima qualità? Tra le proposte di GTT c’èla possibilità, per torinesi e turisti, di scopriregli angoli più belli del capoluogo piemontesegodendosi il panorama, senza dover pensarealla guida, al traffico, al navigatore satellitaree, infine, a dove trovare parcheggio. Una so-luzione unica per conoscere e scoprire Torinoè ad esempio salire a bordo del City Sightse-eing: due itinerari per visitare la città e am-mirare i suoi meravigliosi volti.

In entrambi i casi un tour con sistemaaudio digitale multilingue (italiano, inglese,francese, tedesco, spagnolo e russo) e, nelcaso della linea “Torino Centro”, con audioguida dedicata ai bambini, che si lasciano

così affascinare dal Museo Nazionale del Ci-nema, dal Museo Egizio e dalle ResidenzeReali, come Palazzo Reale e Palazzo Mada-ma, dalle imponenti chiese nel centro cittadi-no. I bus sono a 2 piani, di cui uno scoperto.

“Torino Inedita” è un bus panoramico a unpiano che raggiunge luoghi dal fascino ine-splorato: le Officine Grandi Riparazioni, ilrinnovato Museo dell’Automobile, il Lingot-to con la Pinacoteca Agnelli, Eataly, le infra-strutture realizzate durante le Olimpiadi In-vernali 2006 e le fondazioni d’arte contem-poranea. Altro esempio di servizio turistico èil progetto della linea 7, curato dall’ATTS(Associazione Torinese Tram Storici), che laCittà di Torino ha inserito nel quadro degliinterventi a favore del trasporto pubblico a

basso impatto ambientale. La linea 7 storica offre l’opportunità di

viaggiare nel centro città su una sorta di“museo in movimento” dov’è possibile rivi-vere la storia su tram d’epoca: un unico per-corso circolare lungo i grandi viali perimetra-li e attraverso il centro storico (il capolinea èin piazza Castello) passando per la stazionedi Porta Nuova. L’idea da cui è nata la circo-lare 7 è quella di riproporre la mitica “Lineadei Viali” gestita a fine Ottocento e inizioNovecento dalla Società “Belga” che avevain concessione una parte delle linee tranviariecittadine. Si tratta della linea circolare “G”che iniziò il servizio nel 1893 con capolineain piazza Statuto e transito in piazza Solferi-no.

Rispetto al tracciato originario, l’attualelinea 7 presenta la variante lungo corso Vin-zaglio perché i binari in piazza Solferino nonci sono più. L’iniziativa, unica in Italia, siispira ad analoghe esperienze già attuate consuccesso all’estero, in particolare alla “Mar-ket Street Railway” di San Francisco, allelinee storiche di Oporto, Rotterdam, Stoccol-ma, New Orleans e Santos e alla linea 28 diLisbona.

I tram, risalenti tutti al periodo tra gli anni’30 e ’50, sono stati completamente restaura-ti: oltre a essere stati riportati esteticamenteagli antichi splendori, sono stati pure aggior-nati negli apparati tecnici, elettrici e meccani-ci, per offrire la stessa sicurezza dei mezzipiù moderni.

PER GODERSI IN TUTTA TRANQUILLITÀ GLI ANGOLI PIÙ BELLI DEL CAPOLUOGO PIEMONTESE

Tpl sì, ma con servizi turistici completi e di qualità

TORINO - Società Europea di Trasporto Inter-modale nel Mercato Internazionale, GTT facapo a FCT Holding, società finanziaria con-trollata dal Comune di Torino. Connotata daforti caratteristiche di intermodalità, GTT for-nisce servizi di trasporto pubblico urbano, su-burbano ed extraurbano, gestisce due lineeferroviarie e il nuovo sistema automatizzatodella moderna metropolitana di Torino: unagamma di proposte di qualità integrata da atti-vità complementari, tra cui la gestione di par-cheggi a pagamento (in superficie e in struttu-ra) e di servizi turistici. “La nostra mission -ha spiegato l’Ad Roberto Barbieri - è essereun operatore leader nel settore della mobilitàcon la finalità di offrire, in via prioritaria allacomunità torinese e piemontese, servizi di tra-sporto collettivo e servizi correlati competitiviper qualità ed economicità, favorendo lo svi-luppo economico del territorio nel rispettodell’ambiente e del sociale. Ma anche conso-lidare la nostra leadership a livello nazionalein termini di qualità dei servizi di trasporto edi economicità della gestione d’impresa, conla finalità di competere con successo sul mer-cato e di cogliere tutte le opportunità di svi- luppo del business”.

Il trasporto urbano e suburbano di GTTviene utilizzato ogni giorno da oltre 640milapersone. Serve la città di Torino e i comuni

della prima cintura. Attraverso otto li nee tran-viarie e oltre 80 linee su gomma, i mezzi GTTpercorrono oltre 56 milioni di km l’an no. To-rino dispone, inoltre, del la prima metropolita-na automatica d’Italia: si tratta di veicoli leg- geri, frequenti e senza conducente, studiatiper ridurre al minimo i tempi d’attesa e adat-tare il servizio alle esigenze del le diversefasce orarie. Di par ticolare attrattiva per legiovani generazioni il servizio GTT NightBuster, sicuro ed ecologico per spostarsi dinotte senza dover pensare al parcheggio, conveicoli videosorvegliati, a metano e, nel casodella li nea Star No Car 1, elettrici. Nel finesettimana i bus di tutte le li nee notturne, conpassaggi o gni ora, portano dai capilinea pe ri-ferici al capolinea centrale in piazza VittorioVeneto con fer mate nelle vicinanze dei prin ci-pali locali notturni.

Sul fronte interurbano, grazie a una flottadi oltre 300 autobus, distribuita su oltre 70 li -nee, per un totale di 13,4 milioni di km l’an-no, GTT collega 264 comuni con un’utenza diol tre 13 milioni di passeggeri l’an no nelleprovince di Torino, Alessandria, Asti e Cuneo.GTT fa parte del consorzio Extra.To, operato-re unico dei trasporti della Provincia di Tori-no, che ha riunito le 21 storiche concessiona-rie del trasporto pubblico extraurbano cheoperavano nella provincia di Torino.

GTT, UN TRASPORTO UTILIZZATO OGNI GIORNO DA 640MILA PERSONE

Favorire lo sviluppo di Torino e dintorni

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EEV di emissioni, una buonasoluzione al giusto costo”.

Cosa succede invece nellealtre regioni che seguite?

“Anche in Toscana si puntasul metano. In questo periodolo scenario è in evoluzione,l’ac quisizione di Ataf da partedi una cordata sta ridisegnandol’intero scenario dei servizi re-gionali. Nel frattempo le gareso no ferme, deve uscire un nuo -vo capitolato ma i tempi credosaranno ancora lunghi. Le Mar-che hanno ricevuto a loro voltafondi europei e quindi nel 2013avranno disponibilità economi-che anche al di sopra delle pro-prie possibilità. Anche in quelcaso gli acquisti si concentre-ranno sul metano. L’Umbria èun po’ ferma, tutte le realtà so -no state accorpare in un’unicaazienda, che sta attraversandoun momento molto difficile equin di per ora di gare non se neparla”.

Per un’azienda come la vo-stra che commercializza sol-tanto autobus per il trasportopubblico e minibus, come siprospetta quest’anno?

“Una vena di ottimismo dob-biamo conservarla, per fare be -ne questo lavoro bisogna cre-derci. Il 2012 è stato un anno dicalma piatta e anche lo stanzia-mento attuale vuol dire in realtàsessanta bus in tutta la Regione,una goccia nel mare dopo annisenza gare”.

Possiamo fare qualche nu-mero complessivo?

“Sono irrisori. Noi siamofor tunati, avendo il mandato perquattro regioni riusciamo aman tenere un numero di vendi-te che ci permette di sopravvi-vere. Grazie anche a una strut-tura snella, non particolarmentecostosa”.

Come va invece per i mini-bus?

“Funziona, pur se i comuni,che sono i principali acquirenti,sono a loro volta in difficoltà”.

45MOBILITÀ N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei Trasporti

Mauro Zola

BOLOGNA - L’erogazione deifon di pubblici da parte del mi-nistero per l’Ambiente per iltra sporto locale in Emilia Ro-magna è stata l’occasione per laconcessionaria Maresca & Fio-rentino di incontrare le numero-se aziende di trasporto della zo -na, organizzando un “porte a -per te” per tutti i propri clienti.“Così abbiamo potuto condivi-dere i programmi per il prossi-mo anno - spiega Maria Fioren-tino - e avere qualche indicazio-ne su quelle che saranno le lorolinee guida”.

In più nel piazzale della con-cessionaria è stato esposto il Ci-telis ibrido. “Che è stato illu-strato da alcuni rappresentatidel l’engineering Iveco . Più ingenerale abbiamo dato modo airappresentanti del trasporto lo-cale di visionare tutta la nostragamma, senza tralasciare l’a -spet to conviviale a cui teniamomol to, visto l’ottimo rapportocon i nostri clienti”.

La formula scelta dal dealercomprendeva anche la possibili-tà di provare i veicoli. “in mol tisono arrivati accompagnati daipropri autisti, che si so no mo-strati molto soddisfatti dalle pre-stazioni del Citelis. La necessitàdi organizzare un momentod’incontro deriva anche dal fattoche le occasioni di trovarsi fac-cia a faccia con i rappresentantidelle aziende si diradano, adesempio il salone di Rimini èpiù dedicato al turismo e risultaessere poco interessante per iltrasporto pubblico.”.

Come è stato accolto l’au- to bus ibrido?

“L’impressione è stata otti-ma, la soluzione scelta da Ivecoè infatti piaciuta per la sua fun-zionalità. Certo poi bisogna farei conti con i pochi fondi dispo-nibili, che molto probabilmenteverranno impiegati per acqui-stare un altro tipo di mezzi. Unriscontro molto positivo è arri-vato anche per il nostro interur-bano Low Entry, soprattutto daiclienti privati che sono interes-sati ad acquisire linee dalle a -zien de pubbliche e per cui ilCrossway con accesso ribassatopuò rivelarsi ideale”.

I nove milioni di euro arriva-ti alla Regione e destinati inte-ramente al trasporto su gomma,rappresentano un’ottima possi-bilità per il concessionario Iris -bus, che si trova a lavorare inuna delle zone più evolute dalpunto di vista del trasporto pub-blico.

“L’Emilia Romagna in effettiè sempre stata molto tempestivanell’erogare fondi, naturalmen-te quando questi erano disponi-bili. Rispetto a molte al tre re-gioni si è sempre rivelata unarealtà trainante. Anche l’ul ti mostanziamento è già stato delibe-rato e le aziende possono co-minciare ad acquistare”.

Come sono stati suddivisi inove milioni?

“Spalmati su tutta la Regio-ne, in proporzione al livellod’in quinamento raggiunto nelle

varie città. Tra quelle che rice-veranno di più c’è infatti Mode-na, in cui la situazione si è fattadifficile”.

Che tipologia di veicoli ri-chiedono le aziende?

“In pratica si tratterà di bustutti alimentati a metano. In E -

mi lia-Romagna su questo tipodi alimentazione si è investitomolto, per i costi ridotti e l’im- patto ambientale positivo. Chi,

come le municipalizzate di Bo-logna o di Ravenna, ha realizza-to propri impianti di distribu-zione ne sta godendo i benefici.Iveco è stato il primo grandeco struttore a investire nello svi-luppo di autobus a metano,quan do ancora non ci credevanes suno. I risultati hanno datoloro ragione”.

L’attenzione non si sposte-rà quindi sugli ibridi?

“Al momento si tratta di unmodello più costoso dei corri-spettivi a metano e con manu-tenzioni più onerose. Qualcunopotremmo riuscire a venderlo,ma credo che per ora resterà unprodotto di nicchia. Circolanoancora molti autobus Euro 0 ela priorità adesso è di sostituir-ne il più possibile, se si scelgo-no gli ibridi il numero delle so-stituzioni per forza si riduce.Sia mo quindi ben contenti diven dere i nostri autobus a meta-no, che raggiungono il livello

BOLOGNA - La concessionaria Maresca & Fiorentinonasce a Borgo Panigale nel 1957, su iniziativa di dueingegneri (e cognati), Pietro Maresca e Alberto Fio-rentino, che lanciano prima una concessionaria auto

Fiat e poi quella riservata agli autobus Irisbus. Questaconta su di una sede a Borgo Panigale, su due punti diappoggio logistici a Bologna San Donato e Jesi oltreche su due uffici commerciali a Firenze e Perugia.

Attualmente il presidente del gruppo, che ha rag-giunto un fatturato di 75 milioni di euro, è ancora Al-berto Fiorentino, mentre degli autobus si occupanoMaria Fiorentino per la parte del trasporto pubblico eAngelo Maresca per i minibus e i ricambi.

Una parte centrale dell’attività è svolta dall’officinadi Bologna, in cui vengono riparati anche gli autobusturistici del marchio, e che viene supportata nelle re-gioni di competenza da una rete di ventitre officine edue carrozzerie autorizzate. Queste vengono rifornitedal magazzino ricambi della concessionaria, che sisviluppa su due piani in un’area di 1.200 mq e che ge-stisce un totale di 18mila codici numerici, il che vuoldire 57.500 pezzi di ricambio sempre disponibili, conun valore complessivo di 4milioni e 500mila euro.

“Il nostro servizio di consegna attivo sulle 24 ore ciha premiato - conferma Maria Fiorentino - e permessodi aumentare i volumi. Siamo partiti qualche anno facon un fatturato di sei milioni per arrivare oggi a ventimilioni”.

UNA TRADIZIONE DI MEZZO SECOLO INIZIATA NEL 1957 A BORGO PANIGALE

Grande organizzazione al servizio dei clienti

IVECO-IRISBUS / Maresca & Fiorentino fiduciosi nello sviluppo del settore autobus

“Per ora venditesolo per sopravvivere”

COSÌ SI ESPRIME MARIA FIORENTINO DELLA CONCESSIONARIA CHE HA IL

MANDATO DEL COSTRUTTORE TORINESE PER L’INTERA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, CHE NEL SETTORE DEL TRASPORTO PUBBLICO PASSEGGERI SI È SEMPRE

DIMOSTRATA MOLTO DINAMICA E ATTIVA ANCHE IN QUESTI TEMPI DI CRISI.

La concessionaria Maresca & Fiorentino, che è stata fondata sul finire degli anni Cinquanta del secolo scorso, ha raggiunto un fatturato di 75 milioni di euro.

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N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiMOBILITÀ 46

Fabio Basilico

LIER-KONINGSHOOIKT - Nel2011 il costruttore belga VanHool, oggi punto di riferimentoindipendente a livello europeonel settore autobus e pullman,pre senta la gamma TX, statodel l’arte nella costante evolu-zione dei suoi bus da turismo.La parte frontale dei modellidel la famiglia TX è caratteriz-zata da un design sportivo e at-tuale che continua linearmentesul la fiancata, imponendo in talmodo lo standard per la nuovagenerazione di pullman di lussofirmati Van Hool. Il telaio dellefinestre in inox accentua il ca-rattere sportivo e dinamico del -la gamma e mette in risalto il ti-pico look Van Hool. Inoltre, lafian cata liscia del veicolo mi-gliora le proprietà aerodinami-che che contribuiscono al con-tenimento dei consumi.

I tecnici belgi hanno proget-tato dei blocchi luci personaliz-zati che sono un vero e propriopun to di attrazione della gam -ma e rispecchiano il caratteredi na mico, sportivo e solido del -la serie TX. Le lampade bixenoe alogene, le luci diurne inte-grate e gli indicatori di direzio-ne si trovano in un alloggio to-talmente schermato che facilitala manutenzione e prolunga ladurata delle lampade. Per au-mentare la sicurezza, la funzio-nalità e la durata, la gamma TXè anche dotata di una nuova ge-nerazione di lampade a LED.La parte posteriore, elegante edi namica, presenta una grigliadi aerazione posizionata al cen-tro che garantisce una portatad’a ria che soddisfa già i requisi-ti per i motori Euro 6. Analoga-mente al frontale, anche il retropropone nuovi blocchi luce per-sonalizzati, a LED e schermati.

Il design è completato dal nuo -vo paraurti in tre parti e dal de-flettore sul condotto di scarico.

AUTISTA AL CENTRODELL’ATTENZIONE

A bordo, il nuovo cruscotto èsta to progettato pensando inmo do particolare al comfort eall’ergonomia della postazionedi lavoro dell’autista. All’inse-gna della funzionalità, è statocreato più spazio per facilitarela salita e la discesa del condu-cente: la leva del cambio, peresempio, è stata integrata nelcru scotto. Dal riscaldamento al-l’il luminazione, dagli spec-chietti alla verifica dei parame-tri del veicolo, tutto è sotto con-trollo grazie alla nuova mano-pola multifunzione dall’utilizzointuitivo e dai tasti rapidi per lefunzioni principali che consen-tono al driver di impostare rapi-

damente i parametri corretti econsultare le informazioni ne-cessarie. Inoltre, è possibile im-postare le preferenze personalidell’autista per soddisfare almassimo le sue esigenze indivi-duali. Con la manopola multi-funzione, il display a colorifun ge da interfaccia intuitiva atutte le impostazioni possibili.Anche i passeggeri usufruisco-no della cura particolare che iprogettisti Van Hool hanno ri-servato a piccoli e grandi detta-gli, come l’ingresso più spazio-so, l’ampia metratura delle ve-trate, l’illuminazione dell’abita-colo con strisce a Led, la lucedi lettura in fibra ottica. Su tuttala gamma TX è stato montatoun nuovo sistema di climatizza-zione che è all’avanguardia datutti i punti di vista: aerazione,riscaldamento, aria condiziona-ta e comando. Il sistema di ariacondizionata ha una maggiorecapacità (35 kW per il raffred-damento e 42 kW per il riscal-damento), una maggiore eroga-zione dell’aria e una ridotta ru-morosità.

La gamma TX, motorizzatacon unità Daf o Man ed equi-paggiata di base con cambio

Mercedes-Benz e in alternativacon ZF Astronic, è composta dadiversi modelli. Alicron è alto3,47 o 3,60 m ed è proposto inItalia in 3 lunghezze (10,5-12,2e 13 m), tutte su 2 assi. Con isuoi 10,50 metri di lunghezza,il TX11 è un veicolo che si pre-sta come autobus extra lusso.Di serie è equipaggiato conmo tore Daf 9.186 cc da 360 cv;in optional è disponibile l’unitàMan da 360 cv. Il modelloTX15, lungo 12,20 m, è un au-tobus comodo per molti viaggi,come del resto il TX16 lungo13 m, che ha la peculiarità di unvano portabagagli più capiente.Entrambi sono dotati di motoreDaf da 12.902 cc e 408 cv (inalternativa unità Man da 400cv). Acron a 3 assi è alto 3,6 me offre ampio spazio per i baga-gli. Il suo progetto costruttivopermette inoltre il contatto di-retto tra autista, guida e passeg-geri. È disponibile in 4 lun-ghezze: da 12,2 m, 13,2 m, 14m e 14,96 m. IL modello TX15da 12,2 m monta di serie il mo-tore 12.902 cc Daf da 408 cv ein alternativa propone il Man da400 cv. Le altre tre versionipro pongono come motorizza-zione standard il 12.902 cc Dafda 462 cv con optional il Manda 440 cv. Astron a 3 assi è laversione più alta di Acron (3,73m), disponibile in due lunghez-ze: 13,2 e 14,04 m. Il vano ba-gagli offre una capienza di ben18 metri cubi e l’allestimentopre vede un vano cuccetta perau tista e una spaziosa toilette.La motorizzazione da 12.902 ccè firmata Daf ed eroga 462 cv.A richiesta è disponibile il mo-tore Man da 480 cv. Punto chia-

ve della proposta del modelloAstronef a 3 assi è la positiva e -spe rienza di viaggio, assicuratada un pavimento inclinato incui viene premiata la visuale eda contenuti di lusso e comfort.A cui contribuisce la lista deglioptional, in cui sono presentian che diversi elementi per l’in-trattenimento dei passeggeri edispositivi di sicurezza aggiun-tivi. Astronef è disponibile intre lunghezze: 12,3 m, 13,2 m e14,04 m. Anche in questo caso,la motorizzazione è la 12.902cc Daf da 462 cv con l’alterna-tiva Man 480 cv.

PORTABAGAGLIAL TOP PER ALTANO

TX Altano ha un nome cheri manda alla sua caratteristicaprincipale: l’altezza del vanopor tabagagli. È un autobus turi-stico alto 3,73 m, a 3 assi, di-sponibile in 3 lunghezze: 13,2m, 14,04 m e 14,96 metri. Mo-dello sopraelevato, presenta tut tii tratti identitari dei TX: infra-struttura solida, costruzione si-cura e stabile con struttura anti-ribaltamento, cruscotto ergono-mico con schermo Lcd centralee climatizzazione integrata.L’of ferta di motorizzazioni è lastessa dell’Astronef. E lo stessova le per l’ultimo membro dellafamiglia TX, l’Astromega, vei-colo a due piani che grazie agliampi gradini permette un agevo-le accesso a bordo. Moderno au- tobus da turismo, con dotazioniadeguate per consentire viag giall’insegna del massimo com-fort, Astromega viene commer-cializzato nelle versioni da 13,2m (TX25) e 14,1 m (TX27).

LIER-KONINGSHOOIKT - Van Hool NV, il maggior costruttore indi-pendente di autobus integrali e pullman da turismo in Europa occi-dentale, è stata fondata a Koningshooikt, nei pressi di Lier, in Belgio,nel 1947 da Bernard Van Hool. Dopo la Seconda Guerra Mondiale,l’economia incomincia lentamente a riprendersi evidenziando altresìuna grande penuria di mezzi di trasporto.

Ravvisando proprio in questa carenza una grande opportunità, VanHool costruisce una carrozzeria iniziando a lavorare su un telaio diun vecchio camion militare. È così che nasce il primo veicolo firmatoVan Hool. Dopo qualche anno viene avviata la costruzione di interiautobus e pullman, con la produzione in proprio anche dei telai.Negli anni Sessanta, il trasporto merci su strada conosce una crescitaesponenziale e nel 1964 nascono i primi semirimorchi Van Hool.

Nel 1974 Van Hool costruisce un grande complesso per la fabbri-cazione di veicoli commerciali, preludio al successivo sviluppodell’azienda. Pur rimanendo un’azienda a carattere familiare, VanHool è diventata uno dei più grandi costruttori indipendenti di auto-

bus e pullman da turismo integrali nonché veicoli industriali in Eu-ropa.

La filosofia industriale di Van Hool consiste nella combinazione,dal momento della progettazione in poi, di una forte standardizzazio-ne produttiva è un’approfondita flessibilità industriale che le permet-te di venire incontro alle necessità di diversi mercati, in cui è forte-mente presente anche in virtù di collaborazioni attuate con importanticostruttori di telai, come la svedese Scania.

La Casa belga produce ogni anno circa 1.600 autobus e pullmanda turismo, urbani e interurbani nonché oltre 4.500 semirimorchi, au-tocisterne e container cisterna, settore in cui Van Hool è leader indi-scusso del mercato belga. Oltre l’80 per cento della sua produzioneviene esportato, per circa i due terzi in Europa e il resto in America,Asia e Africa. Van Hool ha un fatturato annuo di oltre 450 milioni dieuro, di cui due terzi appannaggio del settore bus e un terzo del setto-re macchine industriali. L’azienda è presente sul mercato italiano dal-l’aprile 2009 con propri uffici commerciali a Reggio Emilia.

IL MAGGIOR COSTRUTTORE INDIPENDENTE DI AUTOBUS E PULLMAN IN EUROPA OCCIDENTALE

L’ascesa di Van Hool dagli anni Quaranta a oggi

VAN HOOL / La gamma TX punta di diamante dell’offerta turistica

Viaggiare all’insegnadella modernitàLA FAMIGLIA DEI MODELLI TX, MOTORIZZATI CON UNITÀ DAF O MAN ED

EQUIPAGGIATA CON CAMBIO MERCEDES-BENZ O ZF ASTRONIC, È COMPOSTA DA

DIVERSI MODELLI IN GRADO DI SODDISFARE TUTTE LE ESIGENZE DI TRASPORTO.

Il TX27 Astromega e sopra il TX17 Astronef. In alto a sinistra, altrimodelli che compongono la gamma TX del costruttore Van Hool.

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Nils Ricky

TORINO - Prosegue senza inter-ruzioni l’impegno di Iveco nellapromozione e diffusione del tra-sporto a metano. All’ul ti moMotor Show di Bologna il co- struttore ha presentato un Dai lyMinibus CNG (CompressedNatural Gas), esposto in un’a -rea esterna allestita in collabo-razione con Eni, che, a Bolo-gna, ha promosso l’utilizzo delmetano attraverso l’espo si zio nedi alcuni veicoli alimentati agas naturale.

TRASPORTOCOLLETTIVO

Al Daily Minibus CNG Ive -co ha affidato il compito di rap-presentare lo stato dell’arte del -la tecnologia a gas compressoapplicata al trasporto collettivo.Il Daily Minibus CNG combinale tradizionali caratteristiche delDaily di affidabilità e robustez-za a una motorizzazione, svi-luppata in collaborazione conFPT Industrial, in grado di ri-durre sia l’impatto del veicolosul l’ambiente sia i costi di ge-stione, con un risparmio sul co -sto del carburante fino al 40 percento. Il veicolo è equipaggiatocon motore 3 litri da 136 cv e350 Nm di coppia massima epuò trasportare fino a 22 pas-seggeri.

Iveco è leader europeo nelsettore dei veicoli alimentati ametano. Il costruttore offre oggila gamma più ampia con questa

propulsione: in totale sono circa12mila i veicoli Iveco a gas na-turale che oggi circolano nelpar co di aziende private e dellapubblica amministrazione, dicui circa 5mila Daily, 2milavei coli della gamma media epe sante e circa 5mila autobus.

La gamma Daily Minibuscomprende più di cento confi-gurazioni per trasportare fino a25 passeggeri in cinque allesti-menti disponibili e utilizzabiliin diversi tipi di missione, daquel la urbana al trasporto scola-stico e turistico. La vetrata late-rale garantisce luminosità alvei colo e offre una vista pano-ramica del paesaggio circostan-te, consentendo di soddisfare leesigenze di comfort dei passeg-geri.

L’equipaggiamento di se rie,come l’antibloccaggio delleruote (ABS), il controllo dellatra zione (ASR), il controllo e -let tronico di stabilità di ultimagenerazione (ESP), il sistema diassistenza alla partenza in salita(Hill Holder) e il limitatore divelocità, rende il Daily Minibusuno dei veicoli più sicuri dellasua categoria. Il veicolo, inol-tre, può essere integrato con unair bag per il conducente, i farifendinebbia con funzione FogCornering, un freno elettrico e,per le versioni furgone vetratoCNG, può essere alimentato an -che a benzina in “RecoveryMo de”.

Lo scorso aprile la Casa tori-nese ha presentato al Salone“Bedrijfsauto” 2012, presso il

RAI di Amsterdam, lo StralisLNG, veicolo a gas naturale li-quefatto adatto alla distribuzio-ne sulle tratte medie e alle con-segne notturne, commercializ-zato poi in tutta Europa. LoStralis LNG Natural Power èideale per missioni di distribu-zione a livello regionale e na-zionale, come ad esempio il tra-sporto di carburante. Il veicoloè un trattore a due assi con se-mirimorchio, motore Cursor 8 a

gas naturale da 330 cv di poten-za, cambio manuale, Intarder,EBS di serie, e può essere alle-stito per applicazioni che vannodalle 18 alle 40 tonnellate.

INVESTIMENTODI VALORE

Iveco ha fatto sua la conside-razione che oggi l’impiego diveicoli a gas naturale rappre-senta un investimento di grande

valore sociale e un valore eco-nomico per il cliente. Uno deivantaggi principali della tecno-logia LNG è che essa rendepos sibile una maggiore autono-mia del veicolo, che può rag-giungere circa 750 km.

Ai notevoli benefici in termi-ni di riduzione delle emissioni,del resto già conseguiti con latecnologia CNG di Gas Natura-le Compresso, l’LNG permettedi ridurre la tara del veicolo e di

aumentare il carico utile. Permissioni di distribuzione regio-nale, è stato stimato che, su cir -ca 40mila chilometri percorsi inun anno, il risparmio che derivadall’utilizzo di un veicolo a gasnaturale rispetto a un veicolodie sel sia pari a circa 10milaeu ro. Su missioni di raccolta ri-fiuti si stima invece un rispar-mio fino a circa 20mila eurol’an no.

QUESTIONEDI PRIORITÀ

La tecnologia dei veicoli agas naturale continua a rappre-sentare una priorità nelle attivi-tà di Iveco che è stata tra ipochi costruttori ad aver intuitocon lungimiranza l’importanzadel metano come fonte energe-tica alternativa. Fin dal 1995Ive co rivolge la massima atten-zione alla propulsione a gas na-turale e oggi, oltre a essere l’u -ni ca azienda di veicoli commer-ciali e industriali a offrireun’in tera gamma di veicoli ame tano, è leader europeo nellaricerca e nella commercializza-zione di questi veicoli.

Nei veicoli che utilizzano latecnologia CNG, il metano èimmagazzinato allo stato gasso-so a 200 bar in serbatoi d’accia-io. Nei veicoli LNG, invece, ilgas naturale liquefatto è imma-gazzinato allo stato liquido a -125ºC in serbatoi criogenici edè convogliato al motore comegas naturale allo stato gassoso,dopo es sere stato scaldato inuno scambiatore di calore. Leopportunità di mercato per que-sti veicoli riguardano in partico-lare la distribuzione alimentaree di combustibili, gli operatorilogistici e la distribuzione not-turna, dove la ridotta rumorosi-tà è assicurata dai motori acombustione comandata.

Mediamente, la riduzione dirumorosità dei veicoli Stralisalimentati a gas na turale è com-presa tra i 3 e i 6 decibel, rispet-to a un veicolo di pari potenzacon motore diesel. Questi mezzisono stati sperimentati da im-portanti clienti in Europa: i ri-sultati ottenuti sono positivi edimostrano che questi veicolipossono avere un ampio venta-glio di utilizzo, per mission di-versificate in ambito distributi-vo.

Iveco ha programmato la di-sponibilità di modelli LNG an -che nelle versioni cabinato a 2 e3 assi, per missioni urbane edextraurbane con trasmissionemanuale a 16 marce e rallenta-tore idraulico o in alternativacon trasmissione automatica a 6marce con convertitore di cop-pia idraulico e rallentatore inte-grato. Il motore Cursor 8 a gasnaturale, inoltre, rispetta i limitidi emissione della normativaEuro 6 che entrerà in vigore dal2014. Inoltre, i veicoli commer-ciali Iveco a gas naturale posso-no già oggi utilizzare il biome-tano, una delle fonti di energiarinnovabile con le migliori cre-denziali in termini di riduzionedelle emissioni di CO2.

N° 216 / Gennaio-Febbraio 2013Il Mondo dei TrasportiMOBILITÀ 47

SIEMENS / La Wiener Linien mette in servizio a Vienna la prima serie di autobus elettrici

L’Austria è avanti

VIENNA - Gli autobus elettrici pur troppo sono ancora una real tà piuttosto marginale inItalia, vengono per lo più utilizzati in piccoli centri storici e in zone ur bane limitate.Uno scenario de stinato a cambiare profondamente nei prossimi anni: la mobilità puntasempre più alla sostenibilità e sono sempre più nu merosi gli esempi in Italia e in Eu-ropa dello sviluppo della filiera del trasporto elettrico. È forse presto per dire chesiamo da vanti a un nuovo modello di eco-mobilità, ma almeno alla Wie ner Linien,l’azienda municipale di trasporto pubblico austriaca, ci stanno provando, met tendo inservizio a Vienna il primo bus elettrico (eBus) fornito dalle italiane Siemens e Ram pi-ni. Si tratta del primo di do dici veicoli che la società vien nese ha deciso di implemen-tare per offrire alla capitale un servizio completamente elettrico entro l’estate del2013. A ogni fermata e a ogni capolinea, il bus elettrico si ricarica attraverso un pan-tografo montato sul tetto, immagazzinando l’e ner gia nelle batterie in soli 15 mi nuti.L’eBus, inoltre, recupera l’energia frenante e ha un’au tonomia di 120-150 chilometri.La soluzione innovativa e la tec nologia drive dei dodici bus elettrici fanno parte delportfolio Siemens, mentre la prima se rie di questo modello elettrico è stata realizzatain collaborazione con il produttore di autobus Rampini. L’intero fabbisogno energeti-co è immagazzinato in batterie, collocate all’in ter no del bus, che consentono an che ilfunzionamento dei sistemi di condizionamento e riscaldamento dell’aria. I principalivantaggi rispetto ai veicoli alimentati a gas o a diesel sono la minore energia richiesta(cir ca il 25 per cento in meno), i minori costi di manutenzione e il completo funziona-mento a e mis sioni zero.

Siemens ha sviluppato e fornito il sistema di controllo e dri ve per i bus elettrici. Aogni fermata, l’elettricità viene assorbita dal pantografo montato sul tetto del veicolo.Il carica bat terie è installato all’interno del bus e l’energia recuperata in fre nata è rige-nerata attraverso mo tori trifase e re-immessa nel le batterie al litio-ferrite. Durante lanotte, le batterie si ricaricano lentamente con 15 chilo watt nel deposito dei bus. La ca- pacità di una batteria è di 96 chilowattora. L’eBus compatto e a pianale ribassato può

trasportare fino a 40 passeggeri e raggiungere una velocità massima di 62 km/h. Nonemette CO2 ed è estremamente silenzioso. Grazie a questo progetto, l’azienda di tra-sporto pubblico Wiener Linien ha vinto il premio Ebus, riconoscimento ambientaleconferito dal Forum Tedesco della Logistica e del Trasporto alle soluzioni innovativenell’ambito degli autobus elettrici. Selezionata tra circa 50 operatori in un concorsosud diviso in sette diverse categorie, l’azienda Wiener Linien è stata scelta quale primooperatore ad aver implementato e integrato i bus elettrici in un ser vizio pubblico pia-nificato in Europa.

GIÀ SULLE STRADE DELLA CAPITALE VIENNA IL PRIMO EBUS

FORNITO IN COLLABORAZIONE CON IL PRODUTTORE RAMPINI.ENTRO L’ESTATE 2013 SI ARRIVERÀ A 12 UNITÀ.

IVECO / Un Daily Minibus CNG promuove l’utilizzo del metano

Gas compresso peril trasporto collettivo

AL DAILY MINIBUS CNG IVECO HA AFFIDATO IL

COMPITO DI RAPPRESENTARE LO STATO DELL’ARTE

DELLA TECNOLOGIA A GAS COMPRESSO APPLICATA AL

TRASPORTO COLLETTIVO. IL DAILY MINIBUS CNGCOMBINA LE TRADIZIONALI CARATTERISTICHE DEL

DAILY A UN MOTORE IN GRADO DI RIDURRE SIA

L’IMPATTO DEL VEICOLO SULL’AMBIENTE SIA I COSTI

DI GESTIONE, CON UN RISPARMIO SUL COSTO DEL

CARBURANTE FINO AL 40 PER CENTO.

Iveco è leader europeo nel settore dei veicoli alimentati a metano. Il costruttore offre oggi la gammapiù ampia con questa propulsione: in totale sono circa 12mila i veicoli Iveco a gas naturaleche oggi circolano nel par co di aziende private e della pubblica amministrazione, di cui circa 5mila Daily.

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