5 ZERO 6 INIZIA L'ASSEDIO 1 - Fermo Immagine45 22 Scontri presso Dobrinija. Continuano le trattative...

22
APRILE 1992 I 5 Manifestazione per la pace e la fratellanza. Sul Ponte di Vrbanja Suada Dilberovic ed Olga Susic sono uccise da cecchini. ZERO 6 INIZIA L'ASSEDIO 1 7 Riconoscimento Europeo della nuova Repubblica. I Serbi dichiarano la secessione dalla Bosnia Erzegovina e la costituzione di una loro Repubblica. Attaccati due magazzini di armi dell'Esercito Federale. 2 8 In centro si accendono le prime sparatorie. L'Esercito Federale non interviene. Riconoscimento degli USA. 2 morti. 14 feriti 3 9 I Serbi occupano le colline e la periferia. L'Esercito Federale nega di voler appoggiare i Serbi poiché il suo ruolo è quello di "ripristinate la pace e tutelare la vita e i beni di ogni cittadino a prescindere dalla sua appartenenza nazionale". Chiuse le stazioni. Coprifuoco alle 22.00. 4 10 Un colpo di mortaio viene esploso contro il ripetitore TV. Radovan Karadzic, leader nazionalista Serbo insedia il suo Quartier Generale presso la località sciistica di Pale 5 11 Il Presidente Bosniaco Izetbegovic sollecita l'intervento dell'Esercito Federale 6 12 Accordo per un cessate il fuoco. Entro 24 ore tutti i pezzi d' artiglieria dovranno essere posti sotto il controllo degli osservatori UE, le formazioni paramilitari sciolte e la mobilitazione sospesa 7 13 Fallita la tregua. Scontri presso l'aereoporto . Sorvolo di MIG a bassa quota. 8 14 L'Esercito Federale interviene e si schiera a difesa dei Serbi di Bosnia. Sparatorie presso il QG ONU. Artiglieria contro la Bascarsjia ed i quartieri occidentali. Colpito il deposito tram: distrutte 70 vetture 9 15 Mortaio su Mojmilo . Con la copertura dell'Esercito Federale i Serbi svuotano i magazzini della difesa territoriale. 2 morti 10 feriti 10 16 Ilidza viene dichiarato "Quartiere Serbo". Karadzic afferma che un Musulmano potrebbe anche viverci ma si sentirebbe "molto a disagio" 11 17 Combattimenti dal tramonto all'alba. Karadzic: "Se volessimo potemmo conquistare Sarajevo in sole due ore" 12 18 Bombardamento. Colpi di mortaio contro il Parlamento . Atterra un aereo con mediatori e aiuti. 13 19 A Vogosa i Serbi controllano una delle maggiori fabbriche di armi della Jugoslavia. 14 20 Né acqua, né luce; scarseggiano i viveri. Si tratta per formare un Governo che escluda gli ultranazionalisti Serbi. Karadzic insiste nel voler dividere "etnicamente" la città 15 21 Scomparsa la benzina. Tariffe dei Taxi alle stelle. 16 22 Bombardamenti. 8 morti 53 feriti 17 23 Presso l'aereoporto Lord Carrington, mediatore UE, firma il 3° cessate il fuoco. Non verrà mai rispettato. 18

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APRILE 1992 I

5

Manifestazione per la pace e la fratellanza. Sul Ponte di Vrbanja Suada Dilberovic ed Olga Susic sono uccise da cecchini.

ZERO

6 INIZIA L'ASSEDIO 1

7

Riconoscimento Europeo della nuova Repubblica. I Serbi dichiarano la secessione dalla Bosnia Erzegovina e la costituzione

di una loro Repubblica. Attaccati due magazzini di armi dell'Esercito Federale. 2

8

In centro si accendono le prime sparatorie. L'Esercito Federale non interviene. Riconoscimento degli USA. 2 morti. 14 feriti 3

9

I Serbi occupano le colline e la periferia. L'Esercito Federale nega di voler appoggiare i Serbi poiché il suo ruolo è quello di "ripristinate la pace e tutelare la vita e i beni di ogni cittadino a prescindere dalla sua appartenenza nazionale". Chiuse le

stazioni. Coprifuoco alle 22.00.

4

10

Un colpo di mortaio viene esploso contro il ripetitore TV. Radovan Karadzic, leader nazionalista Serbo insedia il suo

Quartier Generale presso la località sciistica di Pale 5

11

Il Presidente Bosniaco Izetbegovic sollecita l'intervento dell'Esercito Federale

6

12

Accordo per un cessate il fuoco. Entro 24 ore tutti i pezzi d' artiglieria dovranno essere posti sotto il controllo degli

osservatori UE, le formazioni paramilitari sciolte e la mobilitazione sospesa 7

13

Fallita la tregua. Scontri presso l'aereoporto. Sorvolo di MIG a bassa quota.

8

14

L'Esercito Federale interviene e si schiera a difesa dei Serbi di Bosnia. Sparatorie presso il QG ONU. Artiglieria contro la

Bascarsjia ed i quartieri occidentali. Colpito il deposito tram: distrutte 70 vetture 9

15

Mortaio su Mojmilo. Con la copertura dell'Esercito Federale i Serbi svuotano i magazzini della difesa territoriale. 2 morti 10 feriti 10

16

Ilidza viene dichiarato "Quartiere Serbo". Karadzic afferma che un Musulmano potrebbe anche viverci ma si sentirebbe

"molto a disagio" 11

17

Combattimenti dal tramonto all'alba. Karadzic: "Se volessimo potemmo conquistare Sarajevo in sole due ore"

12

18

Bombardamento. Colpi di mortaio contro il Parlamento. Atterra un aereo con mediatori e aiuti.

13

19

A Vogosa i Serbi controllano una delle maggiori fabbriche di armi della Jugoslavia.

14

20

Né acqua, né luce; scarseggiano i viveri. Si tratta per formare un Governo che escluda gli ultranazionalisti Serbi. Karadzic

insiste nel voler dividere "etnicamente" la città 15

21

Scomparsa la benzina. Tariffe dei Taxi alle stelle.

16

22

Bombardamenti. 8 morti 53 feriti 17

23

Presso l'aereoporto Lord Carrington, mediatore UE, firma il 3° cessate il fuoco. Non verrà mai rispettato.

18

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25

Prosegue l'esodo dei civili.

20

28

Aereoporto ancora sotto tiro. Voli sospesi. Viene proclamata una Nuova Jugoslavia formata da Serbia e Montenegro. 2 morti

23

MAGGIO 1992 II

1

L'Esercito Federale prende in ostaggio Izetbegovic di ritorno da Lisbona, in cambio di un salvacondotto per i soldati

asserragliati nelle caserme. I Serbi bombardano dalle colline mentre in città i Federali attaccano le posizioni Bosniache 26

2

Alcune unità dell'Esercito federale riescono a lasciare la città . I MIG dell'Esercito Federale bombardano la città. Inizia il

blocco completo di Sarajevo. Interrotte le linee telefoniche. 27

3

Izetbegovic lancia un appello al mondo chiedendo armi per i Bosniaci.

28

5

Firmata una tregua. Gli Osservatori lasciano la città. Karadzic, chiama tutti i poliziotti SerboBosniaci a Sarajevo.

30

6

La tregua regge. Si recuperano i feriti, si seppelliscono i morti

31

7

La tregue continua a reggere. Pale insiste: vuole che la città sia divisa in due settori lungo il fiume Miliacka

32

10

Distrutta la sede della Croce Rossa: missili contro la TV.

35

11

Al mercato si vende solamente ortica. Il prezzo è di 1200 Dinari. Tre giorni prima era di 200 Dinari

36

12

Colpita la città vecchia, il palazzo della Presidenza, il ministero degli Interni e l' edificio della RadioTv

37

13

Parte il comando ONU e tutti gli osservatori UE. Decretato lo stato d' emergenza e nominato un governatore militare 38

14

L'Esercito Federale rompe la tregua per cercare di spezzare l'accerchiamento presso Ilidza. Viene centrato il QG UN. I

giornalisti per circolare dovranno esibire lasciapassare rilasciati da Pale. 39

15

Nuova tregua. Un convoglio viene bloccato dai serbi alla periferia della città.

40

16

Riprendono gli scontri. Bombardato il quartiere di Dobrinija

41

18

Unità paramilitari Serbe affluiscono da tutta la Bosnia

43

20

Altre Unità Federali tentano di lasciare la città. I Bosniaci chiedono che lascino le armi pesanti.

45

22

Scontri presso Dobrinija. Continuano le trattative per il ritiro dell'Esercito Federale. Nuova tregua.

47

23

Riprendono i combattimenti. 9 morti.

48

24

Un convoglio di civili lascia la città.

49

26

Combattimenti in centro ed in periferia. Artiglieria contro la maternità dell'Ospedale Kosevo. Nuova tregua e riapertura

dell'aereoporto. 51

27

Granate sul mercato 20 morti

170 feriti

52

29

Otto ore di bombardamento ininterrotto. Mladic minaccia di radere al suolo la città.

54

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GIUGNO 1992 III

1

Una nuova tregua: dura solamente due ore.

57

5

L'Esercito Federale si ritira. Abbandona 12 canoni e 6 carri T55

61

7

I Serbi bombardano la caserma Tito per distruggere le armi abbandonate. Contati oltre 5000 colpi di artiglieria e mortaio.

Si attendono 1000 Caschi Blu a presidio dell'aereoporto 17 morti 70 feriti 63

8

Vengono soccorsi 200 feriti. Ne moriranno 25. 25 morti

175 feriti

64

12

Fuoco di cecchini contro i giornalisti.

68

16

Concordata una tregua.

72

17

Scontri.

73

19

Mortaio contro la Presidenza 3 morti

75

21

Bombardato l'aereoporto

77

22

Granate in centro sui civili. 21 morti 80 feriti 78

24

Il bilancio a tutt'oggi parla di 1251 morti (844 civili) e 5500 feriti 80

25

Martellate Hrasnica, Sokolovic e Butmir 18 morti

117 feriti

81

26

Artiglieria contro Mojmilo e Dobrijnia.

82

28

Visita lampo di Mitterrand.

84

29

I Caschi Blu si dispiegano presso l'aereoporto. Alcune Atterrano i primi aerei con aiuti.

85

30

Cecchini in azione. Atterrano 4 cargo con 20 tonnellate di aiuti. Battaglia nei pressi dell'aereoporto che viene chiuso 2 morti

86

LUGLIO 1992 IV

1

Sbarcati altri Caschi Blu. Regge una fragile tregua. Alcune unità Serbe si ritirano dall'aereoporto nella vicina Lucavica

87

2

Atterrano 5 cargo. Si stima che in città siano presenti oltre 200 cecchini, localizzati nei quartieri di Grbavica e Vraca.

88

3

Lord carrington arriva in città. Per lui 8 granate di benvenuto nei pressi della presidenza.

I Caschi Blu prendono posizione a presidiare gli incroci del Bulevard. 89

4

Mortaio. Uccisi 4 bambini in casa. 4 morti

90

5

Si stima che il rapporto di forze tra assediati ed assedianti sia di 1:15.

91

6

40 civili espulsi da Grbavica. Subito i cecchini iniziano il tiro al bersaglio. In 23 attraverseranno vivi il ponte di Vrbania. 23 morti

92

7

Carri armati contro la presidenza.

93

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8

Bombardamento notturno ininterrotto.

94

9

Ferito un casco Blu canadese di 19 anni. Se un Croato vuole abbandonare la città può farlo pagando 300 Marchi.

95

11

I Serbi cercano invano di sfondare a Skenderija per spezzare la città in due. Granate contro la Presidenza. Dopo una

trattativa di 10 giorni grazie ad una tregua di tre ore si rifornisce Dobrinja con cibo e medicinali. 4 morti 6 feriti 97

12

Cecchini contro gli autobus. 4 morti 8 feriti. Bombardate le centrali elettrica ed idrica.

98

13

La pensione minima è di 5 marchi. 1 Kg di agnello ne costa 20; di patate 5; di cipolle 1.

99

14

CENTO GIORNI DI ASSEDIO

CENTO

17

Granata presso la presidenza. Sfigurata una bambina. Nuova tregua. 15 feriti. 15 feriti 103

20

Tregua violata. Sospeso il ponte aereo.

106

22

Bombardamento notturno sull'aereoporto.

108

23

Bombardamento . 5 morti 30 feriti 109

31

Granate contro aereo in arrivo. Aereoporto chiuso. Bombardati Stup, Butmir, Hrasnica, Dobrinja e Pionirska Dolina 5 morti 18 feriti 117

AGOSTO 1992 V

1

Uccisi 2 bambini

118

3

Chiuso l'aereoporto. 18 morti

116 feriti

120

4

2 granate sul funerale dei bambini.

1 ferito 121

5

Chiuse le pompe dell'acqua. Bombardamento aereo del monte Igman.

122

6

Violenti combattimenti sul Trebevic e presso Ilidza.

123

7

Si aggiornano le tariffe per lasciare la città. Serbi 5 marchi; croati 35; Musulmani 300/500 (a discrezione)

124

10

300 Ebrei riparano in Israele.

127

11

Bombardamento. L'unico fabbricante di bare comunica che sta finendo il legno. 18 morti

172 feriti

128

12

Due convogli di donne e bambini possono lasciare la città.

129

16

Mortaio in centro. 8 morti 21 feriti 133

17

Bombardamento. 11 morti 17 feriti 134

18

1500 civili si raccolgono nell'Hotel Europa per lasciare la città. Mentre salgono a bordo vengono bombardati. 5 morti 10 feriti 135

19

Atterrano due cargo. Bersagliato un aereo. Aereoporto chiuso.

136

21

Mortai su una fila per acqua e pane. Alcuni feriti atterrano a Fiumicino. 6 morti, 20 feriti 138

23

48 ore di bombardamento ininterrotto. 30 morti

140

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24

Bombardamenti e scontri in città.

141

25

Bombardamento. Ospedali al collasso. Ore 22.00 In fiamme la Biblioteca. 30 morti

263 feriti

142

27

Mattina tranquilla. Nel pomeriggio granata su una coda. 9 morti, 50 feriti 144

29

Bombardamento notturno.

146

30

Granate su un mercato in periferia 15 morti

147

31

Bombardato il cimitero. 1 morto, 3 feriti 148

SETTEMBRE 1992 VI

3

Abbatturo in fase di atterraggio un G222 italiano con 4 aviatori. Nessun superstite.

151

5

Nebbia. Artiglieria e cecchini sono impotenti. Vengono tagliate luce ed acqua.

153

7

Mortai dal Trebevic. 7 morti, 13 feriti 155

8

Mortaio sul mercato. Si inizia a raccogliere l'acqua piovana. Tafferugli alle fontane. 4 morti, 10 feriti 156

14

Dobrinija: raffica di 50 granate. Bombe in centro. 3 grattacieli in fiamme. Aereoporto chiuso. 5 morti 47 feriti 162

17

Intenso cannoneggiamento su Vogosa e Dobrinija. Bombe sulla posta. 25 morti

185 feriti

165

20

Riprende il ponte aereo. Bombardato il quartiere Cattolico di Stup. Colpi di mortaio sul cimitero Kosevo.

2 feriti 168

21

Bombardamento.

86 morti.

169

25

Il fabbisogno alimentare è di 200 T al giorno. Il ponte aereo ne può assicurare solo 50.

173

29

Granate in centro. 3 morti 24 feriti 177

OTTOBRE 1992 VII

1

Rivelata l'esistenza di un lager femminile presso la pensione "Sonja" a Vogosa, frequentato anche dai soldati ONU

179

3

Riparte il ponte aereo

181

6

Artiglieria pesante in azione. Grattacieli in fiamme.

184

7

Tagliato il gas

185

10

Artiglieria su Dobrinija.

188

14

Riallacciato il gas. La centrale era sotto il tiro dei cecchini.

192

18

Mattina calma. La gente esce per recarsi alle fontane. I mortai entrano in azione. 3 morti 90 feriti 196

20

Due convogli attaccati. Sospesi i rifornimenti via terra.

198

21

Aereoporto sotto tiro. Ponte aereo sospeso.

199

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22

DUECENTO GIORNI DI ASSEDIO

2-CENTO

23

Riprende il ponte aereo.

201

27

Un convoglio di 27 TIR cerca di raggiungere la città.

205

28

Consegnate 36 T di materiali.

206

NOVEMBRE 1992 VIII

1

Convoglio UNICEF in città. Decretata la "Settimana della Tranquillità". Bombardamento serale. 8 morti

210

5

Centrato un pilone dell'alta tensione. Elettricità interrotta. Telefoni isolati.

214

6

Un convoglio in uscita è bloccato dai Governativi. Si cerca di impedire la fuga agli uomini tra i 18 ed i 60 anni.

215

7

200 Croati cercano la fuga a piedi. Impossibile lasciare la città.

216

9

Scontri tra bande per il controllo del mercato nero ed i traffici illeciti.

218

10

I Serbi insistono nel voler dividere etnicamente la città. Partono 1500 civili con 14 autobus.

219

11

Ferito un autista. Il convoglio è fermato.

220

15

Termometro a -5°. Né luce né acqua. 750 serbi sono evacuati verso Lukavica, 850 Croati partono per Kiseliak.

224

21

Combattimenti. 30 morti

230

27

Il Clown Martin Mc Connaly entra in città. Terrà spettacoli per i bambini ricoverati.

236

29

Pesante bombardamento. Né luce, né acqua. In questo mese 3456 tentativi di fuga.

238

DICEMBRE 1992 IX

1

In arrivo 40 cargo. Il 10° è sfiorato da un missile in atterraggio. Ponte sospeso. Combattimenti a Stup e sul Monte Zuc.

240

6

I Serbi conquistano Otes

100 morti

245

7

Granata contro il Kosevo 1 morto, 30 feriti 246

8

Bombardato l'ultimo panificio in attività. Strade per l'aereoporto bloccate, voli sospesi 30 morti

247

9

Riaperti gli accessi all'aereoporto. Mortaio su di una fila per il pane. Sul Monte Zuc si combatte da due giorni.

Artiglieria su Buca Potok, Vogosa, Alipasino, e sulla Bascarsija. 5 morti 30 feriti 248

12

Don Tonino Bello con la "Marcia dei Cinquecento" entra in città.

251

13

Accordo per aprire 3 corridoi permanenti di evacuazione.

252

14

Karadzic esterna: " Il 17 sospenderemo unilateralmente i combattimenti. Non è un cessate il fuoco ma la fine di una guerra

che c'è stata imposta." 253

27

I Caschi Blu raggiungono il numero di 3000. In questo mese 6717 tentativi di fuga.

266

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GENNAIO 1993 X

3

Termometro a -20°. L'unica fonte attiva è all'estremità orientale presso la Birreria.

273

4

La razione giornaliera è di 230g. di pane più del riso lessato. Al mercato compare del pane nero.

274

5

Bombardato l'Ospedale Kosevo poiché vi è certezza che si tratti di una "caserma camuffata". 275

6

I cani iniziano ad aggredire i passanti.

276

7

Termometro a -15°. Scontri a Grbavica e Hrasno.

277

8

Il Vicepresidente Turijalic che viaggiava su di un blindato ONU è bloccato ed ucciso dai Serbi.

Bombardati Butmir, aereoporto, TV e l'Holiday Inn. 278

9

Gli aiuti umanitari in arrivo sono sistematicamente decurtati del 30%.

L'immondizia riempie le strade; solo il gelo evita epidemie. 279

10

Un uovo 5 marchi; la carne, le patate e le cipolle 50 al Kg, come il Cognac. Due sacchi di legna (una rarità) 25 marchi.

280

11

Razione-tipo mensile: 500 grammi di farina, olio e soia; 1 scatola di sardine e 500 grammi di pane ogni 3 giorni.

281

13

500 civili riescono, a piedi, a raggiungere l'aereoporto; i Caschi Blu Francesi li rimandano indietro.

Combattimenti. Nell'Ospizio di Nedzarici 10 anziani muoiono di freddo e stenti. 3 morti 56 feriti 283

15

Granate su una coda per l'acqua 6 morti 20 feriti 285

17

I Cetnici sono ormai a 300 metri dalla fontana della Birreria. Alle 14.00 iniziano a sparare sulle code. 11 morti 20 feriti 287

18

Il Cardinal Pulic comunica che 62 delle 114 parrocchie della Diocesi sono distrutte. Invita il Papa a visitare Sarajevo

288

22

Cecchini. 1 donna uccisa.

292

23

Bombardamento notturno. Fino ad oggi registrati oltre 10.000 tentativi di fuga.

293

25

Bombe sulla Presidenza e l'Holiday Inn. Bombardamento notturno dell'aereoporto.

295

30

TRECENTO GIORNI DI ASSEDIO

3-CENTO

30

Mortai 10 morti 50 feriti 301

31

Bombardata Stari Grad. Vengono contate 576 granate nell'arco della giornata. 6 morti 24 feriti 302

FEBBRAIO 1993 XI

1

53 feriti in 3 giorni. Granata contro l'ospedale Kosevo. 1 morto,

303

2

Il Quotidiano Oslobodenije afferma che dall'inizio dell'assedio i giornalisti sono scesi da 2300 a 950. 23 sono morti.

La paga è di 40 marchi. 304

3

In periferia, fuoco contro un funerale. 1 morto, 19 feriti 305

7

Apre "Sarajevo Film Festival". Luoghi di proiezione segreti fino all'ultimo.

309

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9

Si festeggia il IX anniversario delle Olimpiadi. Riparte l'anno scolastico; durerà solo 16 settimane. 2 morti 5 feriti 311

15

Niente elettricità: l'unico forno non può lavorare.

317

16

Bombardata la città vecchia. Scontri a Nedzarici, Vogosa, Dobrinija e presso la Presidenza.

Riapre un cinema di fortuna con Il film "Terminator 2" 318

17

Il forno principale è centrato dall'artiglieria. Mortai sul mercato. Al Kosevo un proiettile entra in una sala operatoria.

319

22

Riparte il ponte aereo.

1 ferito 324

25

10 granate. 2 morti 24 feriti 327

27

1500 tentativi di fuga negli ultimi 3 giorni.

329

28

Bombardamento notturno.

330

MARZO 1993 XII

3

11 pompieri morti dall'inizio dell'assedio, 40 feriti

333

11

In una scuola vi sono 10 alunni raccolti in 3 classi e 2 insegnanti con uno stipendio di 5 marchi.

341

14

Bloccati in Aereoporto 60 Parlamentari

344

17

Vanno a processo Borislav Herak e Sretko Damjanovic, aguzzini del "Motel Sonja" di Vogosa 25 morti 42 feriti 347

18

Il tribunale viene centrato da una granata.

348

19

Bombardata Dobrinja. Chiuso l'aereoporto. Primi casi di epatite A

349

20

Primi casi di epatite A

350

21

Tra le 4.00 e le 9.00, 3000 pezzi da 150 mm contro Stup; il bombardamento dura ormai da una settimana. 40 morti

351

22

Termina il cloro, sotto embargo. La fanteria cerca di sfondare a Hrasno e Nedzarici.

Bombardamento su Vratnik e Bistrik. Combattimenti a Stup, Otes e Stupsko 352

23

Continua l'isolamento di Stup 10 morti 57 feriti 353

25

Il Governo chiede un intervento ONU a difesa della popolazione. La risposta è negativa.

355

26

Bombardamento su Dobrinja.

356

28

Cessate il fuoco. 5 minuti prima dell'entrata in vigore 3 granate centrano la presidenza. 3 morti 6 feriti 358

30

Per Herak e Damjanovic viene chiesta la condanna a morte; la prima in Jugoslavia dopo il 1975.

360

31

Nel reparto psichiatrico si trovano: 110 psicotici, 90 schizofrenici, 1000 sindromi leggere, 400 disturbi post-traumatici

361

APRILE 1993 XIII

2

Granate. 19 morti

363

5

Bombardamento su Mojmilo e Dobrinja. Cecchini in centro.

366

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7

Riapre l'aereoporto. In 200 tentano la fuga attraverso la pista. 4 morti 7 feriti 368

9

Sparate 36 granate. Atterra Joan Baez.

369

10

I serbi bloccano 300 T di viveri e dispiegano batterie intorno all'aereoporto. Bloccato il ponte aereo.

370

11

Cecchini, granate e bombardamento su Dobrinja. 5 morti 25 feriti 371

13

Joan Baez canta al Teatro Romanija davanti a 300 persone. 1 morto 1 ferito 373

14

Riprende il ponte aereo. 5160 i morti per fame: 1/3 bambini.

374

17

Cessate il fuoco.

377

22

Bombardamento 2 morti 10 feriti 382

24

L'ONU rifornisce di gasolio i mezzi della Nettezza urbana. Si rimuove l'immondizia. Nessun funerale.

384

25

Bombardamento 4 morti 21 feriti 385

26

Razionamento: 7 ore di elettricità ogni 2 settimane e 2 di acqua al giorno.

386

27

Consegnati 300 gr. Di pane al giorno.

387

30

Negli ospedali devono essere assolutamente evacuati 600 feriti incurabili .

390

MAGGIO 1993 XIV

1

10 granate in un'ora sulla Bascarsija. 1 granata sul sagrato della Cattedrale. 9 morti 44 feriti 391

5

Granate 2 morti

395

7

L'ONU definisce Sarajevo "Città Protetta".

397

8

Firmata una tregua. L'ultima era del novembre scorso.

398

9

Ogni domenica replica HAIR dove invece di rifiutare il Vietnam si diserta dall'esercito Serbo.

399

10

QUATTROCENTO GIORNI DI ASSEDIO

4-CENTO

11

Sporadici tiri di cecchini. Riaprono caffè e negozi. Si passeggia in centro.

401

19

Sul ponte di Vrbanja vengono uccisi Admira Ismic e Bosko Brkic mentre tentavano di fuggire dall'assedio. 2 morti 10 feriti 409

22

Bombardamento. 9 morti 80 feriti 412

24

La carne costa 50 Marchi, le cipolle 20 il caffè 45, le arance 10, il gasolio 8, la benzina 16

414

27

Dopo 16 giorni si riesce a concordare una tregua per recuperare i corpi dei due fidanzati. Bombardamento notturno.

417

28

Bombardamento lungo tutta la mattina.

418

29

Imela Nogic, 17 anni, e' la vincitrice del concorso "Miss Sarajevo Assediata"

Attacco dei Governativi sul monte Trebevic 419

30

Bombardamento di rappresaglia. Contate due granate al minuto. 20 morti

173 feriti

420

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31

Granate su dei ragazzi usciti da un rifugio.

14 feriti 421

GIUGNO 1993 XV

1

Granate in centro. Mortaio su una partita di calcio. 11 morti

103 feriti

422

2

Bombe e cecchini sull'aereoporto. Interrotto il ponte aereo.

423

6

Riparte il ponte aereo.

427

10

Granate contro una fila per l'acqua e su donne e bambini che chiedevano cibo alla caserma egiziana. 15 morti 15 feriti 431

12

Mortaio su un funerale 8 morti

433

13

Né luce, né acqua. Tra le 16.00 e le 22.00 oltre 3000 bombe.

434

14

Due granate sul tetto dell' arcivescovado mentre l'arcivescovo Puljic si preparava ad uscire dalla citta 435

15

Crivellata una cisterna con 30.000 litri di acqua. Bombardamento di 24h. 11 morti 46 feriti 436

16

Artiglieria. Chiuso l'aereoporto 3 morti

437

18

Granate

20 feriti 439

20

Riaperto l'aereoporto. 3 obici su Novo Sarajevo.

441

26

Obice su una coda di bambini per l'acqua. Bombardata la Bascarsija. 7 morti 4 feriti 447

27

Granata su ragazzi che giocavano a scacchi. 23 obici. 7 morti 22 feriti 448

LUGLIO 1993 XVI

3

Contati oltre 1000 proiettili. 2 morti

454

4

Bombardata Dobrinja. Niente luce ed acqua 10 morti 50 feriti 455

5

Bombardamento 5 morti 30 feriti 456

6

Ospedale senza luce, acqua e gasolio. Bombardate Dobrinja e Stup.

457

7

La popolazione è scesa a 375.000 abitanti (-25%). Finora vi sono 71.000 feriti (14.000 bambini). La razione è di 350 gr. di

cibo a testa. 80.000 anziani rischiano la morte per fame. 458

8

750 casi di dissenteria. Si verificano i primi 5 di tifo. L'acqua viene attinta da vecchi pozzi dismessi.

459

9

Bloccate in periferia 70 t. di gasolio.

460

11

Superato il ponte aereo di Berlino (462 giorni).

461

12

Granate a Dobrinja su una coda per l'acqua. 12 morti 16 feriti 462

14

Torna parzialmente l'acqua.

464

15

Riallacciato il gas dopo 1 mese. Arrivano 75 tonnellate di nafta.

465

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16

Le condutture perdono. Sospeso il gas. Il forno interrompe il lavoro.

466

19

Offensiva sul Monte igman.

469

20

I serbi cercano di sfondare presso Butmir.

471

21

La battaglia si svolge con Kalahsikov contro Carri armati T55

472

22

In 24 ore piovono sulla capitale 3777 bombe. Lo sfondamento non riesce. I serbi sono ricacciati indietro. 10 morti

473

23

Colpita la centrale elettrica.

474

24

Cessate il fuoco.

475

25

Martelato il Monte Zuc con 3000 colpi; i serbi penetrano oltre le linee ma vengono ricacciati indietro.

Bombardato l'UNPROFOR presso la Zetra. 476

26

Alcuni feriti partono per la Germania. Kardzic nega l'attacco alla Zetra incolpando i Governativi.

477

29

Atterrano dei feriti a Falconara.

480

30

Kardzic si scusa per il bombardamento della Zetra.

481

AGOSTO 1993 XVII

4

I Serbi conquistano il Monte Igman e Bjelanica. La strada per Sarajevo è ormai spianata.

486

5

La NATO ordina ai Serbi di fermare l'offensiva.

487

6

Approvata la risoluzione n.836. L'ONU ordina di porre termine all'assedio "con qualsiasi mezzo".

488

7

La NATO comunica di avere pronti gli obiettivi da colpire.

489

8

I Serbi accennano ad un ritiro.

490

9

L'ONU approva i piani di bombardamento. La NATO dovrà però attendere un ordine ufficiale

491

10

I Serbi abbandonano il Monte Bjelasnica

492

11

Ultimatum di 24h per il ritiro.

493

12

L'ultimatum viene posticipato alle 16.00 del 14

494

13

Riallacciato il gas.

495

14

Ultimatum scaduto. I Serbi abbandonano il Monte Igman

496

16

La carne al mercato nero costa 70 marchi, latte e benzina 30. Cocomeri 4, Peperoni 8.

498

18

CINQUECENTO GIORNI DI ASSEDIO

5-CENTO

19

Si parla per la prima volta di un tunnel sotto la pista dell'aereoporto.

501

21

Karadzic propone la divisione della città: il centro ai musulmani, le periferie ai serbi.

503

26

Il Guardian accusa i caschi Blu Ucraini e Francesi di traffico di droga, mercato nero, prostituzione, usura e ricettazione.

508

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SETTEMBRE 1993 XVIII

3

Giungono 22 T di aiuti. Tra cui migliaia di scatole di medicinali scaduti nel 1979 ed antibiotici scaduti nel 1984-86

516

9

Interrotte luce ed acqua.

522

11

Epatite, enterocoliti e dissenteria in rapida diffusione.

524

12

Radio Belgrado annuncia che "se tutti i morti dichiarati da Sarajevo fossero reali, la Bosnia sarebbero deserta"

525

18

Bombardato con razzi un rifugio di profughi. 20 morti 30 feriti 531

20

Riaprono le scuole.

533

25

Pomodori e patate costano 20 Marchi al chilo.

538

30

Granata in centro

3 feriti 543

OTTOBRE 1993 XIX

3

Ucciso, sul Ponte di Vrbanja, Moreno Locatelli, attivista dei "Beati Costruttori di Pace"

546

5

Atterra in visita Danielle Mitterand 1 morto 11 feriti 548

15

Bombardata Dobrinja. Areoporto chiuso, ponte aereo sospeso.

558

16

Bombardamenti 12 morti 60 feriti 559

17

Per tutta la giornata sono contati oltre 600 colpi in arrivo.

560

22

Bombardato il Monte Zuc con oltre 200 obici. Martellato il centro. 10 morti

565

23

Apertura di "Sarajevo Film Festival". Impedita la partenza per Jeremy Irons e Vanessa Redgrave.

566

25

Granata su un mercatino in centro.

13 feriti 568

28

400 colpi di artiglieria nella mattinata.

571

NOVEMBRE 1993 XX

6

Voli sospesi

580

7

Granata all'uscita di una scuola. 7 morti 20 feriti 581

11

Bombe per 48 ore. 17 morti

100 feriti

585

15

Bufera di neve.

589

18

I pazienti sono debilitati per il freddo. Chirurgia bloccata.

592

21

Riaperto l'aereoporto.

595

25

Bloccata l'evacuazione di 1200 persone

599

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26

SEICENTO GIORNI DI ASSEDIO

6-CENTO

28

Dieci neonati morti per il freddo 10 morti

602

30

Granate sulla facoltà di Scienze Politiche. 5 morti 10 feriti 604

DICEMBRE 1993 XXI

1

Granate contro l'ospedale 2 morti 2 feriti 605

2

Denutrizione e avitaminosi sui bambini. 250 gr. di pane al giorno. Caffè 80 marchi. Stipendio medio 6 marchi.

606

3

Granata. Mortaio su una coda. Chiuse tutte le scuole poiché sotto tiro. 8 morti 18 feriti 607

4

Termometro a -10°. 5° giorno senza energia. 5 ore con un generatore costano 150 marchi. Benzina 30, gasolio 50., vino 80.

Dall'aereoporto al centro (12 Km) i prezzi quadruplicano. Per lasciare Sarajevo con un pass ONU: 3000 marchi. 608

6

Bombe su un cimitero. Granate al mercato; i feriti vengono bombardati lungo la strada per l'ospedale. 10 morti 28 feriti 610

9

Granate sul mercato. Cecchini 8 morti 16 feriti 613

13

Immondizia a cumuli. Infezioni in aumento. Granata sull'ospedale.

Arrivano 1000 profughi da Gorazde e Zepa con 250 bambini orfani di almeno un genitore. 617

14

Contate 200 granate. 19 morti 22 feriti 618

18

Bombardamento e cecchini. 9 morti 40 feriti 622

20

A Parigi viene pubblicato "Il Diario di Zlata"

624

23

Concordata una tregua natalizia. 1300 granate 5 morti 68 feriti 627

24

160 granate in 3 ore. 700 colpi di artiglieria. Niente acqua, luce e telefoni. 62 morti

120 feriti

628

25

Da oggi chi esce potrà portare corrispondenza illimitata. Fino a ieri erano consentite max 6 lettere.

629

26

1200 donne e bambini lasciano la città.

630

27

Partono 400 persone.

631

29

Evacuate verso Spalato 800 persone.

633

GENNAIO 1994 XXII

1

Bombardamento 5 morti 50 feriti 636

3

Mortai 15 morti

638

4

Tagliate luce ed acqua. Granate. 9 morti

639

6

Artiglieria 2 morti 32 feriti 641

7

Mortai. 5 morti 25 feriti 642

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8

Bombardamento a tappeto. 12 morti

643

11

Riparte il ponte aereo. L'aereoporto resta aperto solo poche ore. Bombardamento. 6 morti 35 feriti 646

12

Artiglieria contro la croce Rossa. 1 morto 2 feriti 647

19

Spari contro aereo. Sospeso il ponte aereo.

654

22

Granata. Bambini uccisi. 6 morti 4 feriti 657

FEBBRAIO 1994 XXIII

1

Dall'inizio dell'assedio oltre 10.000 vittime e 50.000 feriti. 1560 bambini sono stati uccisi ed oltre 14.000 feriti.

667

4

Dobrinja h.11.00. 3 granate da Lukavica durante una distribuzione di farina 9 morti

670

5

Due obici sul mercato della Vasa Miskin. 68 morti

200 feriti

671

6

Evacuati vari feriti con il ponte aereo.

672

8

Zlata Filipovic presenta a Roma il suo diario.

674

9

Oslobodenije comunica la fine delle scorte di carta, inchiostro e pellicole.

675

10

200 colpi di artiglieria nelle ultime 48 ore. 10 morti

676

11

Sottoscritta la 22a tregua. Atterrano 26 cargo.

677

12

Ultimatum per la consegna delle armi. Karadzic accetta.

678

13

Sono consegnati 5 vecchi cannoni.

679

14

La NATO impone la consegna di 120 carri, 60 cannoni e 135 mortai.

680

16

Atterrano a Falconara altri bambini feriti.

682

17

Il Ministro degli Esteri Russo è a Pale.

683

18

Karadzic conferma la volontà di ritirarsi.

684

19

Il ritiro viene confermato. Nessuno si fida.

685

24

La tregua regge oramai da 15 giorni.

690

27

Rotta la tregua. 3 mortai in centro.

693

MARZO 1994 XXIV

1

Riparte il ponte aereo

695

2

Dopo due anni i tram riprendono il servizio

696

6

SETTECENTO GIORNI DI ASSEDIO

7-CENTO

7

Ferito un passeggero di un tram

701

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17

Firmata una tregua. E' individuata una fascia smilitarizzata intorno alla città; saranno riaperte strade e vie di comunicazione

e consentita la libera circolazione. 711

20

Partita allo stadio Kosevo. Sarajevo - Caschi Blu. 15.000 spettatori.

714

21

Vengono scoperte alcune batterie Serbe all'interno della fascia smilitarizzata.

715

23

Il ponte di Vrbanja è riaperto e transitabile nei due sensi con lasciapasssare.

717

APRILE 1994 XXV

19

Blitz alla caserma di Lukavica. Miliziani Serbi si impadroniscono di 18 pezzi di contraerea sotto custodia ONU

744

24

Atterrano feriti e profughi fuggiti dall'assedio di Gorazde

748

25

A Belgrado si uccide la figlia di Ratko Mladic

749

MAGGIO 1994 XXVI

13

Giunge da Teheran il Ministro degli Esteri con un assegno di 1.000.000 di $

767

GIUGNO 1994 XXVII

2

Il patriarca Alessio II propone che il Papa incontri a Sarajevo i leader Ortodossi e Musulmani

787

15

OTTOCENTO GIORNI DI ASSEDIO

8-CENTO

29

Annunziata una probabile visita del Papa a Zagabria in settembre e "forse" anche a Sarajevo

814

LUGLIO 1994 XVIII

20

Artiglieria contro due aerei in arrivo. Sospeso il ponte aereo.

835

27

I Serbi chiudono nuovamente strade e collegamenti. Benzina e generi alimentari alle stelle.

842

28

Riprendono i combattimenti.

843

29

La gente torna in casa e nei rifugi.

844

30

Le scorte sono sufficienti solamente per 10 giorni.

845

31

Artiglieria contro una scuola durante la consegna delle pagelle.

3 feriti 846

AGOSTO 1994 XXIX

1

Bombardamento 2 morti 6 feriti 847

3

Confermata la probabile visita del Papa a Sarajevo l'8 settembre. Dall'ultimo cessate il fuoco, contate 700 violazioni.

3 feriti 849

4

Cecchini contro il tram. 1 morto 11 feriti 850

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6

Cecchini

1 ferito 852

7

Cecchini. Uccisa una bambina di 11 anni. 1 morto

853

11

Colpiti due aerei. Ponte aereo sospeso.

857

17

Le possibilità di vedere il Papa a Sarajevo sono definite "alte" dal Vaticano.

863

21

Il metropolita Ortodosso consiglia il Papa di "tenersi alla larga" da Sarajevo.

867

22

Il Papa conferma la volontà del viaggio.

868

23

L'ONU afferma di non poter garantire la sicurezza del viaggio.

869

24

Il Governo Bosniaco garantisce la sicurezza del Papa.

870

25

VIENE EGUAGLIATO L'ASSEDIO DI LENINGRADO NELLA II GUERRA MONDIALE FINO AL 24 SETTEMBRE 1994 IL PIU' LUNGO DELLA STORIA MODERNA

871

SETTEMBRE 1994 XXX

1

La visita è confermata. Cecchini. 2 morti 1 ferito 878

2

Si ripulisce la città.

879

3

Il Nunzio Monterisi incontra Karadzic che non dà garanzie. " La Chiesa cattolica, durante la guerra si è mostrata sempre

prevenuta verso gli ortodossi." 880

4

Continuano i preparativi. I cecchini martellano lo stadio. La scorta dovrà essere composta da soldati ONU e serbi. 1 morto 4 feriti 881

5

Il Papa sarà a Sarajevo dalle 9.45 alle 18.45.

882

6

Granate su Bistrik, cecchini contro l'Holiday Inn. 17.45 il Nunzio Monterisi atterra e comunica la rinunzia del Papa per non

mettere in pericolo la popolazione. Akashi viene accusato di essere il colpevole del fallimento. 883

7

Aereoporto chiuso, scuole riaperte. Parte il I campionato di calcio Bosniaco.

884

14

Interrotte luce ed acqua.

891

16

Tagliato il gas

893

18

Artiglieria e cecchini. 1 morto 6 feriti 895

21

L'ONU chiede di ripristinare luce ed acqua. Negli ospedali si opera a lume di candela e senza sterilizzazione.

898

23

NOVECENTO GIORNI DI ASSEDIO

9-CENTO

24

Mladic definisce l'ONU una forza di occupazione

901

25

Riallacciate luce ed acqua. Scorte di viveri solo per 15 giorni.

902

OTTOBRE 1994 XXXI

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5

L'aereoporto è riconsegnato all'ONU. Riprendono i convogli. I governativi attaccano sul monte Igman. Sul ponte di Vrbanja

sono scambiati 126 prigionieri Serbi e 166 Bosniaci 912

7

Akhasy raggiunge Pale

914

8

Spari sul tram dal cimitero Ebraico. Sospeso il ponte aereo. 1 morto 15 feriti 915

9

Riprende il ponte aereo

916

19

Bloccati i rifornimenti per il contingente ONU

926

26

Mortai in azione 7 feriti

933

28

L'ONU avverte che da oggi i raid aerei potranno partire senza preavviso

935

29

Artiglieria su Hrasnica 4 feriti

936

30

Nuove offensive sul monte Igman nel tentativo di spezzare l'assedio

937

NOVEMBRE 1994 XXXII

9

Spari sul tram. A Dobrinja a 150 mt. dal fronte una bambina è uccisa in casa da un cecchino. 5 morti

947

10

Spari in centro. A Grbavica uccisa una donna incinta. 1 morto 4 feriti 948

13

Fuoco su Grbavica dalle colline di Vraca. 3 granate centrano l'Holiday Inn.

951

17

Mortai contro Butmir e Hrasnica

955

18

Granate a razzo e missili anticarro contro la Presidenza. Fuoco sull'Holiday Inn. Missile contro la Posta ed una scuola. 1 morto 3 feriti 956

21

Missili contro il Municipio "Centar" e la presidenza.

2 feriti 959

23

I tram marciano 2 ore al mattino e 3 il pomeriggio. 1 morto 3 feriti 961

24

Granate contro l'Holiday Inn. 1 morto

962

DICEMBRE 1994 XXXIII

2

3 missili contro la Presidenza

970

8

Missile contro la Presidenza.

976

10

Cecchini 1 morto 1 ferito 978

12

Mortaio in centro. Cecchini.

980

13

Entrano 90 tonnellate di viveri.

981

14

Passano altre 400 tonnellate

982

17

Cecchini 1 morto

985

18

Atterra in missione Jimmy Carter.

986

19

Karadzic promette una tregua natalizia.

987

Page 18: 5 ZERO 6 INIZIA L'ASSEDIO 1 - Fermo Immagine45 22 Scontri presso Dobrinija. Continuano le trattative per il ritiro dell'Esercito Federale. Nuova tregua. 47 23 Riprendono i combattimenti.

22

Granate in centro. 2 morti 7 feriti 990

24

Cessate il fuoco.

992

26

Cecchini

3 feriti 994

29

Karadzic promette una tregua di 4 mesi.

997

31

Cessate il fuoco

999

GENNAIO 1995 XXXIV

1

MILLE GIORNI DI ASSEDIO

1000

2

Razzo anticarro contro l'Holiday Inn

1001

7

Colpi contro aerei sula pista. Voli sospesi.

1006

8

Karadzic dichiara di sognare una nuova Berlino

1007

25

20 camion di aiuti sono bloccati ad Ilidza e Hrasnica

1024

28

Acqua ogni due giorni solo per due ore nei quartieri bassi. Elettricità: 100Kw al mese per ogni famiglia

1027

FEBBRAIO 1995 XXXV

1

Accesso consentito a mezzi ONU ed umanitari autorizzati.

1030

6

Il traffico commerciale può passare solamente lasciando la metà del carico

1035

11

Ponte aereo sospeso per 48 ore

1040

27

Spari contro il tram.

4 feriti 1056

MARZO 1995 XXXVI

11

Due bambine uccise. Sospeso il ponte aereo. 2 morti

1068

12

Esplosioni in centro. Cecchini: feriti un bambino, due uomini ed una donna, un'altra uccisa in casa.

1069

19

Bombardamenti notturni 1 morto 3 feriti 1076

20

Cecchini

3 feriti 1077

23

Riparte il ponte aereo.

1080

25

Cecchini contro l'ambasciatore USA.

1082

26

Scontri presso il cimitero Ebraico 1 morto

1083

27

Lungo dodici settimane di cessate il fuoco sono state contate 750 violazioni. 1 morto

1084

30

L'aereoporto trabocca di aiuti non distibuiti

1087

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APRILE 1995 XXXVII

6

Mortaio su Hrasnica e contro una fermata del tram 3 morti 3 feriti 1095

8

Sospeso il ponte aereo.

1097

9

Marcia Vivicittà. La chiusura dell'aereoporto impedisce a molti atleti di partecipare.

Dieci obici nei pressi della Presidenza 2 morti

1098

11

MILLE E CENTO GIORNI DI ASSEDIO

11-CENTO

MAGGIO 1995 XXXVIII

2

Mortaio in centro.

1121

6

Colpi contro la caserma ONU

1125

7

Granate su Butmir per rendere inutilizzabile il Tunnel 9 morti 40 feriti 126

16

500 pezzi di artiglieria in 8 ore. Tagliato il gas. Chiuse le scuole. 5 morti 30 feriti 1135

18

Granate 2 morti 8 feriti 1137

20

Tra gli aiuti vengono rinvenute razioni confezionate per la guerra in Vietnam

1139

23

Spari contro l'ingresso del Tunnel dal lato di Dobrinja.

1142

24

Bombardate Dobrinja, Vogosa e Buca Potok 8 morti 30 feriti 1143

25

Bombardamento in centro.

1144

26

Granate su Novi Grad. 1 morto 23 feriti 1145

27

Abbattuto l'elicottero del Ministro degli esteri Ljubljankic 8 morti

1146

31

Dall'inizio dell'assedio si stima siano stati lanciati due milioni di granate.

1150

GIUGNO 1995 XXXIX

4

Bombardamento intorno all'aereoporto 5 morti 10 feriti 1154

8

Da oggi il pane verrà distribuito ogni due giorni. Acqua, luce e gas vengono distribuiti soltanto, e per quanto possibile, per i

servizi indispensabili. Mortai 1 morto 11 feriti 1158

9

Bombardamento 2 morti 16 feriti 1159

15

Esplosioni intorno alla TV. Mortai contro la Presidenza

1165

16

Bombe a razzo verso la presidenza. Artiglieria contro l'ospedale Kosevo 3 morti 10 feriti 1166

18

Granate su una fontana a Dobrinija. 9 morti 14 feriti 1168

25

Granata sul sagrato della Cattedrale e sulla Vasa Miskin 9 morti 4 feriti 1175

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27

Granate in centro 1 morto 4 feriti 1177

28

Bombe contro la TV 5 morto 40 feriti 1178

29

Granate 1 morto 7 feriti 1179

30

Da gennaio oltre 600 casi di enterocoliti

1180

LUGLIO 1995 XL

1

Bombardate Stari Grad, presidenza, cattedrale e TV. 3 obici contro l'ambasciata Francese.

Granate su Otoka e Buca Potok 8 morti 50 feriti 1181

3

Scorte di farina solamente per altri sei giorni.

1183

4

Attaccato nella notte un convoglio lungo la pista del Monte Igman

1184

5

Temperature elevate. L'acqua potabile scarseggia.

1185

6

Bombardamento su Grbavica 4 morti 3 feriti 1186

7

Fuoco contro l'elicottero del mediatore Carl Bildt

1187

15

Bombardamento 6 morti 25 feriti 1195

20

MILLE E DUECENTO GIORNI DI ASSEDIO

12-CENTO

23

Bombardamento 2 morti 6 feriti 1203

31

La mensa del centro ebraico riesce a servire 350 pasti al giorno

1211

AGOSTO 1995 XLI

1

La popolazione è ormai scesa a 280.000 abitanti

1212

8

Decolla, diretto a Falconara, un gruppo di bambini malati e feriti

1219

18

Una granata proveniente da Ilidza colpisce un autobus presso Dobrinija 2 morti 17 feriti 1229

21

Aumentano vertiginosamente le "sindromi da lager", il numero dei suicidi ed i malati da stress.

1231

22

Granate, artiglieria e mortai in centro e periferia 6 morti 32 feriti 1232

28

Ancora granate sul mercato nella Vasa Miskin. Nuova carneficina. 37 morti 86 feriti 1239

29

Aggirando abilmente i vertici ONU, il generale Rupert Smith, comandante sul campo dei caschi blu, assume la responsabilità e decide unilaterarmente di applicare la Risoluzione 836, risalente all'agosto di due anni prima. L' uso della forza era costantemente evitato per timore di screditare i caratteri di imparzialità della missione

1240

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30

Ore 02.00 AM. Luce Verde all'operazione "Deliberate Force". La NATO lancia i raid aerei.

1241

31

Dopo le prime incursioni la gente incredula si raccoglie sui tetti ad assistere e festeggiare.

1242

SETTEMBRE 1995 XLII

1

Sospensione temporanea dei raid aerei

1243

2

Riaperta la pista del monte Igman. E' possibile transitare anche di giorno.

1244

3

Ore 23.00 Scade un ulteriore ultimatum

1245

4

La NATO giudica insoddisfacente il ritiro dei Serbi

1246

5

Ripartono i raid aerei

1247

6

Sospensione dei raid per verificare l'entità del ritiro

1248

8

Mortaio nei pressi della Croce Rossa 7 feriti

1250

9

La NATO contesta a Pale di aver allontanato solamente materiale bellico insignificante ed obsoleto

1251

10

Ripartono i raid. Ora gli aerei sorvolano Sarajevo ad ondate ininterrotte.

Clinton autorizza il lancio di 13 missili Tomahawk 1252

11

Tutte le postazioni, i depositi e le caserme sono martellati a tappeto

1253

12

La NATO comunica altre 24 ore di bombardamento

1254

13

Sospesi dopo 72 ore gli attacchi. La città ora festeggia anche in strada

1255

14

Pale accetta tutte le condizioni. Ritiro immediato oltre i 20 km e riapertura dell'aereoporto in 24h

1256

15

Dopo cinque mesi atterra un cargo di farina. Vengono riaperte altre due strade.

1257

16

Atterrano altri sette aerei. Il ritiro non soddisfa. Nuovo ultimatum

1258

17

Riaperta un'altra strada. Concesse altre 72 ore di tregua

1259

18

Raffiche di mitra contro il Ministro degli Esteri Britannico 1260

20

La NATO comunica le cifre: sono stati portati 3.515 attacchi contro 338 obiettivi

1262

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21

In soli 23 giorni si conclude l'operazione "Deliberate Force" Tutte le artiglierie sono arretrate a 20 km da Sarajevo.

Dopo 42 mesi la città non è più sotto il loro tiro 1263

26 I Ministri degli Esteri di Bosnia, Croazia e Serbia, Sacyrbey, Granic e Milutinovic giungono all'ONU

A dicembre gli accordi di Dayton sanciscono la cessazione delle ostilita'. Il prezzo da pagare per i serbi e' la rinunzia a parte del territorio conquistato

ed ai quartieri a maggioranza serba di Sarajevo (in più di centomila li abbandoneranno all'inizio del 1996). Il prezzo da pagare per i croati e' la rinunzia alla costituzione di una loro entita' separata, da annettere poi, alla Croazia.

Il prezzo da pagare per i musulmani è la rinunzia ad una Bosnia unitaria, da loro dominata. Il prezzo da pagare per tutti i cittadini della Bosnia sono le conseguenze di quattro anni di conflitto e l'occupazione

militare da parte di truppe straniere, a controllare e governare un territorio ormai privo di qualsiasi sovranita' reale.