346-Sukkot · 2018. 2. 14. · nord. Difficili combattimenti li aspettavano e ognuno si preparava...

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PENSIERI DI SUKKOT Silenzio! Parla la Sukkà Gheula Canarutto Nemni Inseguita da milioni di persone, studiata da migliaia di filosofi, destinata a poche centinaia di eletti. Gli avidi pensano che il segreto per poterla raggiungere consista nell’accumulare beni materiali all’infinito. I dominatori sperano di arrivarci con l’accentramento del potere. I vanitosi credono di averla in pugno concentrandosi sul lato estetico delle cose vita natural durante. Gli ubriachi si illudono di toccarla con mano scolando bottiglie impregnate di alcol. Gli esploratori dicono di averla sentita scoprendo terre un tempo sconosciute. Preda ambita da migliaia di anni, nessuno ha finora trovato il modo di serbarla con sé in maniera definitiva. Tutti, ma proprio tutti la vorrebbero come compagna eletta di vita. La felicità. Quel guizzo che ti dà la carica nel cuore, che ti fa apprezzare un respiro, che ti fa ridere davanti a un bambino, che ti dà la forza di vivere. L’unica festa che la torà definisce festa della felicità. Sukkot. Quella festa che ti dà la carica per tutto l’anno, che ti fa apprezzare di essere parte di un popolo, che ti fa gioire davanti al versamento dell’acqua sull’altare, che ti dà la forza di vivere da ebreo. Sukkot. La festa che ti obbliga a lasciarti tutto dietro. I beni materiali accumulati all’infinito, le comodità, i lussi. E ti costringe a sederti, insieme con i tuoi fratelli, per otto giorni, in una capanna. Una capanna semplice, con quattro pareti e uno schàch, una apertura da cui obbligatoriamente si devono intravedere le stelle. Una capanna nella quale preghi perché non piova, perché non faccia freddo, perché i tuoi ospiti davvero arrivino. Una capanna nella quale volgi lo sguardo verso l’alto nella speranza di intravedere i raggi del sole e non dei nuvoloni neri. Una capanna in cui alzi gli occhi al Cielo e ti ricordi che tutto, ma proprio tutto, proviene e dipende da D-o. E tu, uomo con molto potere, con un ingente conto in banca, con un grande attico nel centro città, con mille plastiche facciali che a 80 anni ne dimostri ancora 20, potrai finalmente smettere di correre illudendoti di poterla raggiungere a modo tuo. Fermati. E ascolta in silenzio la sukkà che ti svela il segreto della vera felicità: la fede in D-o. Chag sameach, che sia davvero il tempo della nostra gioia! EDITORIALE In memoria di Reizi Rodal z”l Si prega di non trasportare questo opuscolo durante lo Shabat in un luogo pubblico Numero 346 SUKKOT - SIMCHAT TORA’ 5778 15 - 23 TISHRE’ 5778 4 - 14 OTTOBRE 2017 ב״הOrari Accensione delle Candele Orari di Sukkot (4/10 - 7\/10) Milano 18:40 19:36 Roma 18:29 19:23 Torino 18:46 19:42 Verona 18:33 19:29 Venezia 18:27 19:24 Lugano 18:40 19:37 Orari di Sheminì Atzeret (11/10-14/10) Milano 18:27 19:24 Roma 18:17 19:12 Torino 18:33 19:30 Verona 18:20 19:16 Venezia 18:15 19:11 Lugano 18:27 19:24 In memoria di Gianfranco Refael Perugia ben Alba z”l Che la sua Neshamà possa riposare tra quella dei Tzadikim in Gan Eden. Amen.

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PENSIERI DI SUKKOT

Silenzio!ParlalaSukkàGheulaCanaruttoNemni

Inseguita da milioni di persone, studiata damigliaiadifilosofi, destinataapochecentinaiadieletti. Gli avidi pensano che il segreto perpoterla raggiungere consista nell’accumularebenimateriali all’infinito. Idominatori speranodi arrivarci con l’accentramento del potere. Ivanitosicredonodiaverlainpugnoconcentrandosi sullato estetico delle cosevita natural durante. Gliubriachi si illudono dit o c c a r l a c on manos c o l a n d o b o t t i g l i eimpregnate di alcol. Gliesploratori dicono diaverla sentita scoprendot e r r e u n t e m p osconosciute.Predaambitada mig l ia ia d i anni ,nessunohafinoratrovatoil mododi serbarlacon séinmanieradefinitiva.Tutti, maproprio tutti la vorrebbero come compagnaelettadivita.Lafelicità. Quelguizzochetidàlacaricanelcuore,chetifaapprezzareunrespiro,chetifarideredavantiaun bambino,chetidàla forza di vivere. L’unica festa che la toràdefiniscefestadellafelicità.Sukkot.Quellafestache ti dà la carica per tutto l’anno, che ti faapprezzarediesserepartediun popolo,che tifa gioire davanti al versamento dell’acquasull’altare,chetidàlaforzadiviveredaebreo.Sukkot.La festa che ti obbligaa lasciarti tutto

dietro.Ibenimaterialiaccumulatiall’infinito, lecomodità,ilussi.Eticostringeasederti,insiemecon i tuoi fratelli, per otto giorni, in unacapanna. Una capanna semplice, con quattropareti e uno schàch, una apertura da cuiobbligatoriamente si devono intravedere le

stelle. Una capanna nellaquale preghi perché nonpiova, perché non facciafreddo,perchéituoiospitidavvero arrivino. Unacapanna nella quale volgilo sguardo verso l’alton e l l a s p e r a n z a d iintravedereiraggidelsolee non dei nuvoloni neri.Unacapanna in cuialzi gliocchi al Cielo e ti ricordiche tutto, ma propriotutto,proviene edipendeda D-o. E tu, uomo con

molto potere,con un ingentecontoinbanca,conungrandeatticonelcentrocittà,conmilleplastichefaccialichea80anninedimostriancora20,potrai finalmentesmetteredi correre illudendoti di poterla raggiungere amodotuo.Fermati. Eascoltainsilenziolasukkàcheti svela il segretodellaverafelicità:lafedeinD-o.

Chagsameach,chesiadavveroiltempodellanostragioia!

EDITO

RIA

LE

In memoria di Reizi Rodal z”l

Si prega di non trasportare questo opuscolo durante lo Shabat

in un luogo pubblico

Numero 346

SUKKOT - SIMCHAT TORA’ 5778 15 - 23 TISHRE’ 5778 4 - 14 OTTOBRE 2017 ב״ה

OrariAccensionedelleCandele

OraridiSukkot(4/10-7\/10)

Milano18:4019:36

Roma18:2919:23

Torino18:4619:42

Verona18:3319:29

Venezia18:2719:24

Lugano18:4019:37

OraridiSheminìAtzeret(11/10-14/10)

Milano18:2719:24

Roma18:1719:12

Torino18:3319:30

Verona18:2019:16

Venezia18:1519:11

Lugano18:2719:24

In memoria diGianfranco

Refael Perugia ben Alba

z”lChe la sua Neshamà

possa riposare tra quella dei Tzadikim

in Gan Eden. Amen.

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Il Salice Salice Salice Salice Salice Festa del “Raccolto”

Risposta: È scritto nel Talmùd che lo“sechàch”, ovvero la copertura, deveesserespesso inmanieratalechel’ombranella Sukkà sia maggiore della luce delsole.Seirami, ilfogliameolecannenonsonoabbastanza,non sonoconsideratisechàch.Tuttavia, il Talmùd di Gerusalemmeaggiungechenonsidovrebberomettere

troppi rami sopra la Sukkà, affinchéattraversodiessisipossanoanchevederele

stellepiùgrandidelcielonotturno.RavYosefTeomim(decedutonel1792)spiegacheguardareilcielo e

vedere le stelle ci ricorda della maestà e dello splendore delCreatore.Quest’ideaèarticolatadalReDavidneiSalmi

(8:4-5): “Quandovedo i Tuoi cieli, l’operadelleTuedita,lalunae le stellecheTu hai stabilito,che cos’ è l’uomoche Tu lo ricordi, e il figliodell’uomocheTusiaconsapevoledilui?”.Alla lucedi quantosopra,scriveRavTeomim,sipuò fareunacoperturafoltadiramisopralaSukkà,lasciandosolounapartascopertaperpoter vedere le stelle, purché lo stratovegetalenonsiatalmentefoltodaimpedirechepiovadentro.

Domanda: Perchè L’etrog costa così tanto?Essendounsemplice ecomune cedrononcapiscoperchécostidellecifreassurde.

Risposta: Riguardo all’Etrog la Toràstessa ci comanda che sia ‘Perì etzhadar’,ovvero‘unfruttobello’.Quandosivadaicontadiniacomprare icedripuòcapitarechesolamentepochidiquel raccolto siano degni di essereutilizzaticomeEtrogdisukkot. Nonvideveessere difetto, anche laminima scalfitturapotrebberendereilnostroetrògpasùl,cioènon utilizzabile per fare questa importantemitzvà.Siraccontadipersonepovere,chedurantetuttol’annomettevanodapartedeisoldi peracquistareilmiglioreetròg, più grandeepiùbello. Se in tutte lemitzvòt dobbiamocercaredi farlenelmiglioredeimodi,nellasceltadell’etrògabbiamounaragioneinpiùdifarlo,èlaToràstessaciindicadiprenderneunobello!Sedobbiamorinunciareadun’uscitaal ristorantepercomprareunmiglior Etròg potrebbe essere una lezione di vita: rinuncia ai tuoipiaceripersonaliperserviremeglioiltuoD-o...

Domanda:Mièstatodetto

cheènecessariovederelestelleattraversoiltettodellaSukkà.Qualèilmotivo

perquest’osservanzaeperchéhovistodelle

Sukkòtconunostratodifogliamemoltofolto

sopraitetti?

abbi Shimon usava dire acoloro che facevano i calcoli(per stabilire il calendario):‘Abbiate in mente di fare in

modo che il suono dello Shofàr non cada diShabbàt, e che nemmeno la aravà cada diShabbàt. Senon riuscite, permetteteil suonodel lo Shofàr d i Shabbàt ma non laaravà’” (Talmud di Gerusalemme, Sukkà 4:1).“La semplicità di un ebreo è come quella diqualcosa che possiede la assoluta semplicitàdell’essenzadiD-o”(BaalShemTov).Iltermine“semplice” ha due connotazioni; da un latodenota la mancanza di qualcosa, un deficit(“semplice” nel senso ad esempio di unapersona con un’intelligenza limitata, o di unoggetto non particolarmente lussuoso ofinemente decorato), dall’altro si può ancheintendere “semplice” come antonimo di“composito”. In questo secondo caso,“semplice” significa “puro”, “singolare”all’opposto di qualcosa che consiste di varieparti ed elementi. In questo senso D-o èdescritto come la assoluta semplicità, poiché

“Eglièuno…elaSuaunicitàèdiversadaqualsiasi altra unitàesistente

al mondo” (Maimonide).Ne l mondo , anche

l’entitàpiùomogeneaècomposta di varieparti,per lomenoc om p o s t a d is o s t a n z a ef o r m a c h eh a n n oentrambe uninizioeuna fine,

equindialmassimopuòesseredefinita comeuna unità di diverse parti; D-o invece èassolutamente uno, una unità semplice (equesta semplicità, ovviamente, non significacheEglisiaprivodideterminatequalità).Comepuò ilBaalShem Tov tracciareunparallelismotra la semplic ità umana, che indicanecessariamente una qualche mancanza ocomplessità,equelladivina?D-oèlasorgenteditutto, e ogni esistenza è manifestazione edespressionedell’essenzadivina,anchedellaSuasemplicità eunità, equindi il parallelismo delBaalShemTovcorrispondeallarealtà.Però,piùunacosaècomplessa,piùl’unitàelasemplicitàdiD-osononascosteelaveritàinessaècelata.

LeQuattroSpecieDi Sukkòt uniamo insieme quattro specieindicatenellaToràeleagitiamo: cedro,palma,mirto, salice (in ebraico “aravà”); esserappresentanoquattrotipidiversidiebreichesidifferenziano per il loro livello di conoscenzadella Torà e di osservanza delle mitzvòt (chistudiadipiùmapraticamenooviceversaecosìvia).Aunlivello piùprofondo,questequattrospecie descrivono quattro modi diversi in cuiunapersonasperimentala Toràelemitzvòt,aseconda delle proprie facoltà intellettuali ecaratteristiche emotive; il salice rappresental’ebreo “semplice”, che possiede una fedegenuina in D-o ma che non ha unacomprensione profonda e sentimenti affinati,che invece sonopresenti a un grado diversonellealtretrecategorieechenearricchisconolaToràelemitzvòt.IlMidràshciinsegnachelequattro specie si completano a vicenda. Lapeculiaritàdelsaliceèlasuasemplicità,edessa

permetteallealtretrespeciedi riconoscereestimolarelasemplicitàessenzialeedivinadelleloroanime.

HoshanàRabbàOltreallamitzvàdellequattrospecie,c’è ancheil precetto della aravà, da solo, che venivaosservato nel Santuario di Gerusalemmecircondandol’altareconramidisaliceilgiornodiHoshanà Rabbà, l’ultimo dei sette giorni diSukkòt. Ai nostri giorni, a Hoshanà Rabbàsvolgiamounacerimonia particolareal tempioconi rami di salice. Qual è la differenza tra ilsalice incluso nelle quattro specie e quellospecifico di Hoshanà Rabbà? Quando esso èinclusonellequattrospecie, arricchiscelealtretre ma inevitabilmente ciò intacca la suagenuinasemplicità.PerquestoabbiamoancheilsalicediHoshanàRabbà,dicuipreserviamolasemplicità e la trasparenza cristallina. DiShabbàtnonsiagitanolequattrospecie,eallostessomodononsipotrebberousareiramidisaliceseHoshanàRabbàcadessediShabbàt.Difatto,unodeigiornidiSukkòt cadesemprediShabbàt, e inquesto giornonon si agitano lequattro specie, ma questo giorno non è maiHoshanàRabbà.IMaestrihannostabilitoinfatticheHoshanàRabbà noncada mai diShabbàtper proteggere il salice dai mutamenti e dalvacillaredi questomondo; se i cicli temporalidovessero minacciarne la consistenza, alloradobbiamo cambiare i cicli, dobbiamo arrivareperfino a manipolare il calendario, senecessario,perassicurarcicheilsettimogiornodiSukkòtpossasempreemergerelasemplicitàdelsalice.

IlSaliceDiYankiTauber,chabad.orgLA TAVOLA DI SUKKOT

BOTTA E RISPOSTA

BisognavederelestelledallaSukkà?RavYehudaShurpin,Chabad.org

סוכות

“RSukkot

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STORIA

a guerra erascoppiata i lgiorno stessodiYom Kippùrn e l 1 9 7 3 ,

cogliendo di sorpresa tuttala nazione d’ Israele. Ir i s e r v i s t i e r a no s t a t imobilitati nelle sinagoghestesse, mentre avevanoancora sulle spalle il Tallìt ecercavano di leggere epronunciare ancora qualcheparola di preghiera salendosui camion e le jeep. Sidiresseroversosud,versoilnord.Difficili combattimentili aspettavano e ognuno sipreparava interiormente alpeggio.Ar ié Dov Shwartz e raspecializzatonelsoccorsoaiferiti. Avevagiàricevutodadiversi giorni l’ordine dipresentarsi l’11Tishrìallasuaba se m i l i t a r e , ovve roall’indomani del giorno deldigiuno. I suoi bagagli epacchi erano dunque giàpronti.Nato in Romania, Arié Dovera figlio di un colonnellodell’esercito ungherese cheaveva combattuto durantela prima guerra mondiale.All’avvicinarsi della secondaguerramondiale,la famigliaSchwartz volle emigrare interrad’Israelemaleautoritàcomuniste gliel’avevanovietato. È solo dopo la ilconflitto che poteronoandare in Israele,pensandoditrovarefinalmenteunpo’di pace, di riposo e diserenità.Lafamiglianoneramolto praticante ma AriéDov era stato mandato aprendere lezioni per il suoB a r - M i t z v à . I l s u oprofessore,ravNaftaliRoth,l ’aveva paz ientementeg u i d a t o n e l l e v i edell’ebraismo, che Ariéamavamoltoed è così checercava, dall’età di tredicianni, di rispettare quantepiùMitzvòtpossibili.

Durante il suo serviziomilitare, si era dedicatoanimaecorpoasoccorrereif e r i t i ed o ra aveva i lpresentimento che dovevapartecipare ad operazionipericolose: estrarre soldatida un carro armato colpitodaimissili,soccorrere pilotiicuiaereisieranoschiantatiaterra e che rischiavano diessere catturati dai nemici.La sua prima missione locondusse sulle alture delGolàn.Isoldatieranotroppop o c o n u m e r o s i m acombattevanocomeleoni.Epoi gli venne comunicatoche il motore di un carroarmato aveva ceduto e cheora questo carro si trovavacircondato dal nemico chegià assaporava il piacere diimpadronirsidiquestapredapreziosa. In quel momentoAriépresentì chenoneradasolo,cosìuscì su un vecchiocarro, senza armi, perindividuare l’ubicazione delc a r r o e d e l r e l a t i v oequipaggio in pericolo.Miracolosamente, ci riuscì,en t rò ne l ca r ro tu t toscassatodelqualepervennea farrifunzionare il motore.M a p r o p r i o i n q u e lmomento una pallottolacolpì i l cranio del suocomandante.Arié non ebbeil tempo di piangere lamorte del suocompagnodibattaglia, che un carrosiriano già si era appostatosullacollinapropriodifrontea l u i . P o t é v e d e r enitidamente latorrettadallaqua l e pa r t i v ano i t i r iassassini e che lo presepersonalmente di mira.Orastavaadaffrontarel’ufficialesir iano e i due uominipotevano anche squadrarsiavicenda.Ariégiàvedevalasua vita sfilare davanti a sécome in un film,e nella suamente, faceva gli addii allasua famiglia. Era ovvio chenon aveva alcuna possibilitàd i u s c i r n e v i v o . M aimprovvisamente avvenne il

miracolo: il carrosiriano si allontanò,fece marcia indietroesparì!!«Come mai sonostato r isparmiatoall’ultimominuto?»Sid o m a n d ò A r i éancora tremolantedallatestaaipiedi.La risposta l’ebbequalche giornodopoquando la sua unitàricevette l’ordine diriversarsi verso sud. Unriservista sulla quarantina siaggregò a loro ma nonemiseneancheun verbopertuttoiltragitto.Ad un tratto, in pienodesertodelSinai,viderounaSuccàe un chassìdproposeloro di entrare, di ristorarsiun po’, di pronunciare labenedizione sulla Succà equellasul Lulàv (mazzo conquattro specie vegetali). Isoldatieranopiùchefelicidiq u e s t a s o s t a e d e l l apossibilità di compiere delleMitzvòt. Solo il riservistataciturno rifiutò. Arié,tuttavia,reiteròlaproposta:Dài,vieniadirelabrachà!

L’uomo alzò le spalle epersistettenelsuodiniego.- Sent i , fa l lo per me.InsistetteArié!Iotihofattoun favore dandot i unpassaggio, e tu ricambidicendolabrachà.Ora l’uomo non poté piùopporsi. Afferrò il libro chegli tendeva il chassìd, maprima di poter pronunciareuna sola parola, si mise atremare e a singhiozzare.Nessuno riuscì a fermarlo.Poisvenne.Quando lo rianimarono eriprese i sensi, cominciò aparlare:«Ero solo un bambinodurante la Shoà ma hosubito le peggiori torture ehovistotuttalamiafamigliafarsi sterminare davanti aimiei occhi. Io ero stato”

scelto”dainazistiperviveree non ne ho mai capito laragione.Chesensohalavitaquandononhaipiùfamiglia?Serbavo molta rabbia neiconfronti del Creatore edecisi di rompere tutti, maproprio tutti, i rapporti conLui.Oggi,èlaprimavolta–dopotrentacinque anni in cuipresi questadecisione–chemi rivolgo al Padrone delmondo!»I soldati rimasero interdettidal racconto di questosoldato.AncheArié era sottoshock.Poi capì perché era statosalvato dal carro armatosiriano: aveva ricevuto indono la vita al fine dipermettere ad un altroebreodiriallacciareilegami,troppo a lungo interrotti,conilD-odeisuoiavi.

LaSuccàneldeserto

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Direttore responsabile:Rav Ronnie Canarutto

Hanno collaborato: Biniamin Canarutto, Fabio Mieli Myriam Bentolila, Chani Benjaminson,Sterna Canarutto, Gheula Nemni, Deborah Klagsbald

www.pensieriditora.it [email protected] 329.80.44.073

LA GUIDA DI SUKKOT

VigiliadiSukkòtMercoledì4Ottobre

SenonhaifinitodicostruirelaSukkàèarrivatoilmomentodifarlo! Èusanzaprepararelequattrospecie,legandoleassieme,nelpomeriggiodioggi.Donnee ragazzeaccendonole candeleprimadel tramonto(vediprimapaginaperorari esottolabenedizione1e2).*Primadell’entratadiMoèdènecessariofare l’ErùvTavshilìn,recitandounabenedizionesuunachallàounamatzàinteraesuunuovochepoimetteremodapartefinoaShabbat:questocipermetteràdipreparareilciboperloShabbatnellagiornatadavenerdi,secondogiornodimoèd.

BaruchAtàAdo-naiE-lohenuMelechHaolamAsherKi-deshanuBe-mitzvo-tavVe-tzivanuAlmitzvatEruv.(conquestoEruvpotremocucinaredayomtovashabat)

È unamitzvàdella Toràmangiare nellaSukkà laprimanotte di festa.Tutti gli altri pasti sonougualmente consumati nellaSukkà,(benedizione3,sotto).

1°GiornoSukkòt Giovedì5/10

Preghieradelmattino(shachrít).Si recita labenedizionesulle QuattroSpecie,unadellemitzvòtspeciali relative aSukkòt:essaconsisteneltenereuncedro,unafogliadipalma,treramettidimirtoedueramettidisalicelegati insieme.Dopoavererecitatolabenedizione,siscuotononellequattrodirezionieversol’altoeilbasso,(benedizione4e2-quest’ultimasi recitasoltantolaprimavoltachesicompielamitzvàognianno).Dopol’uscitadellestelledonneeragazzeaccendonolecandele,(vedi inprimapaginapergliorariesottolabenedizione1e2).Dopolepreghiereserali (arvit)sirecitailKiddush,si fail‘motzì’esimangiailpastofestivonellasukkà.(benedizione3,sotto).2°GiornodiSukkòt Venerdì6/10

Preghieradelmattino(shachrít).SirecitalabenedizionesulleQuattroSpecie(benedizione4).

GiorniIntermedi(HolHamoed) 7/10-10/10

CholHamoéd,igiorniintermedidiSukkòt,sonoconsideratigiorniparzialmentefestivi.SimangiainSukkà,sifalabenedizionesulleQuattroSpecie(manondiShabbat),siaggiungeYa’alèVeYavònellaBirkatHamazonenellepreghiere, sirecitanoHallel,HoshanòteMusafnellapreghieradelmattino.SiusanonindossareiTefillìninquestigiorni.

HoshanàRabbà Mercoledì11/10

Settimo giorno di Sukkòt, è considerato il giorno del giudizio finale per l’anno nuovo. È usanza rimanere svegli tutta la nottestudiandoToràeleggendo,tral'altro,ilLibrodelDeuteronomioeiSalmi. Inquestogiornoèmitzvàprendere5ramidisalicelegatiassiemelisisbattonoperterra5volteper‘mitigareicinquelivellididurezza’.Oggièl’ultimaopportunitàperdirelabenedizionedellaSukkà.

*Primadell’entratadimoèdSifal’ErùvTavshilinconlaberachàvedisoprainvigiliadisukkot.

SheminìAtzeret Giovedì12/10

Preghieradelmattino(shachrít),seguitodalleHakafòt, asecondadell’usanzadellacomunità.NellapreghieradiMusaf si iniziaarecitare‘mashivharuachumorìdhagheshem’, - ‘chefasoffiareiventiescenderelapioggia’.Donneeragazzeaccendonolecandele(vediprimapaginaperorariesottolabenedizione1e2).AlTempiosifannoleHakafòt,igiriconiSifreiTorà.SimchatTorà Venerdì13/10

Preghieradelmattino (shachrít),seguito dalleHakafòt.SiconcludeesubitosiricominciailcicloannualedellaletturadellaTorà:uneventofesteggiatocongrandegioia.Siestraggono tuttiiSifrèToràesiballaesicantaattornoallaBimà.ChinonèstatochiamatoalSeferdurantel’annotrascorsosiassicuridisalireinquestogiorno,quandoèimportanterecitarelabenedizionesullaTorà.

1.Ba-ruchA-tàAdo-naiE-lo-henu-Me-lechHa-olamAsherKi-deshanuBe-mitzvo-tavVe-tzivanuLe-hadlikNerShelYomTov.2.Ba-ruchA-tahAdo-naiE-lo-hei-nuMe-lechHa-olamShe-heche-ya-nuVe-ki-yi-ma-nuVe-higi-a-nuLiz-manHa-zeh.3.Ba-ruchA-tàAdo-naiE-lo-henu-Me-lechHa-olamAsherKi-deshanuBe-mitzvo-tavVe-tzi-vanuLe-shevBa-Sukkà.4.Ba-ruchA-tàAdo-naiE-lo-henu-Me-lechHa-olamAsherKi-deshanuBe-mitzvo-tavVe-tzivanuAlNetilatLulav.

LEBENEDIZIONIDISUKKOT