5. Lo Studio Del Cambia Men To Evolutivo_meccanismi Di Sviluppo

8/3/2019 5. Lo Studio Del Cambia Men To Evolutivo_meccanismi Di Sviluppo

1/36

Corso di Psicologia dello sviluppo I2009-10 1

Meccanismi del cambiamento


2/36


focalizza

in particolarela problematicaproblematicadellorigine deldellorigine delfenomenofenomeno

psichicopsichico

genesi

origini

sviluppo

evoluzione

oggi , soprattutto nellambito dell interpretazione dei sistemi dinamici

si parla di emergenza di nuove strutture e funzionifunzioni risultanti dallinterazione

dinamica di componenti diverseallinterno di un sistema


3/36


spiegazioni del cambiamento evolutivo

variabilio fattori delcambiamento

unit dianalisi

forme deiprocessi di

cambiamento

e tenta di fornire


4/36


Fattori del cambiamento

Meccanismi di sviluppo

1

GESELL

scale di sviluppo

norme di sviluppo


5/36


In questo ambito teorico : FREUD

ERIKSON

PIAGET

gli ETOLOGI

Attualmente si ritiene che la maturazionematurazionenon possa essere lunica spiegazione possibile dello sviluppo


6/36


GOTTLIEB

sostiene al contrario limportanzadelle stimolazioni ambientali

come fattori di sviluppo

1. Funzione inducente

2. Funzionefacilitatrice

3. Funzioneconservatrice

4. Funzionecatalizzatrice


7/36


InterazioniInterazionicomplesse tracomplesse tra

Sistemi dinamiciSistemi dinamiciVerso una concezione che teorizza


8/36




2


9/36


Teorie del condizionamento classicoe operante

Teorie dellapprendimento osservativo(o per imitazione)

Ma ci chiediamo ????lapprendimento

(osservativo o percondizionamento)

pu essere considerato un

cambiamento di tipoevolutivo ?

critiche rivolte in particolare aBandura


10/36


Successive rielaborazioni da parte di BANDURABANDURA della sua teoria

da teoria dellapprendimento sociale

a teoria sociocognitiva

questa prevede una concezione lontanadalla visione meccanicistica dellapprendimentodallambientele persone vengono considerate come proattivecapaci di autoorganizzazione,autoriflessione, autoregolazione


11/36




3


12/36


la mente umana non recepisce passivamente

gli stimoli provenienti dal mondo esterno

ma li costruisce .costruisce .

seleziona interpreta crea

da Kant a Bartlett (1932) a Piaget (1954)


13/36


VIGOTSKIJ (1962, 1978)

Costruttivismo sociale


14/36


ApproccioCostruttivista

al problema dellaconoscenza

VYGOTSKIJBambino culturale

PIAGET

Bambino epistemico

BRUNERBambino narrativoComune ai tre grandi

teorici


15/36


Gli uomini si sviluppano etrasformano se stessi attraverso il

lavoro e luso di strumenti

La condivisione di beni ( in campoeconomico ) corrisponde alla

condivisione della conoscenza ( nelcampo delle interazioni sociali )

Visione marxista

applicata allapsicologia dellosviluppo


16/36


ApproccioStorico-culturale

La storia di una culturaplasma con forza tuttii livelli del contesto

il cambiamento socio-economico e culturale

porta a quello psicologico

nelladattarsi alla realtesterna luomo la trasforma

e trasforma cos la suastessa natura

Rapporto trastoria e cultura


17/36


StoriaDellumanit

Prodotto di tre

linee evolutive

Maturazionebiologica

Sviluppostorico-culturale

Sviluppoontogenetico

Responsabile dellevoluzione

dagli animali alla specie umana

Che ha prodottolevoluzione dellumanit

Appropriazione dei significatidella cultura da parte

della persona


18/36


Lo sviluppo psicologico nel suo insieme

pu essere descrittocome un processo di interiorizzazioneinteriorizzazionedi mediatori simbolicidi mediatori simbolici.

La trasformazione di attivit naturali edelementari in funzioni psichiche di livellosuperiore uno degli esiti del processodi interiorizzazionedi mediatori simbolici offertidalla cultura


19/36

Orientamento generale della teoria


in larga misura condivisodai contestualisti

contemporanei

1. unit base di studio : bambino attivo inun contesto

2. zona di sviluppo prossimale

3. origini socio-culturali delfunzionamento mentale

4.mediazione degli strumenti forniti dalla

cultura

5. metodologia contestualista


20/36


ATTIVITA

BAMBINO CONTESTO

1


21/36


Linterrelazione trabambino e ambiente

reciprocabidirezionalebiunivoca

1

La mente del bambino

fluisce nel mondo intorno alui mentre il mondo fluiscenella sua mente; difficiledire dove finisce la mente ecomincia il mondo esterno


22/36


1

Conoscenza calda e fredda

Mente socialmente distribuita(BRUNER)

Psicologia ecologica

(BRONFENBRENNER)

Intuizioni sviluppateIntuizioni sviluppatesuccessivamentesuccessivamente


23/36


2

ZONA DI SVILUPPOPROSSIMALE

Problem-solvingautonomo

+

problem-solvingsotto la guidacompetente

LIVELLO DI SVILUPPO

POTENZIALE

LIVELLO DI SVILUPPOATTUALE

+

=

zona di sviluppo prossimale


24/36


2

Lapprendimento risveglia una variet di processi evolutiviinterni

capaci di operare solo quando il bambino sta interagendo conpersone del suo ambiente e in cooperazione con i suoi compagni

aiuto

suggerimenti

informazioni

spiegazioni

incoraggiamento

un partner

competente. . .


25/36


2

La zona di sviluppo prossimalezona di sviluppo prossimaledefinisce quelle funzioni che

non sono ancora mature ma sono in un processo di

maturazione, funzioni che matureranno domanima sono al momento in uno statoembrionale. Il livello reale caratterizza lo sviluppo

retrospettivamente,retrospettivamente, mentre la zona di sviluppo prossimalecaratterizza lo sviluppo prospettivamenteprospettivamente

origini socio culturali del funzionamento mentale


26/36

Corso di Psicologia dellosviluppo I 2009-10 26

3

Linterpsichico(tra due o pi

Persone)

crea lintrapsichico

(allinterno dellastessa persona)

da

a

mente a mente

(interazione)

linterno della mente(interiorizzazione)

Lattivit interpsichica primaria e quella intrapsichica secondaria,

derivata daquella primaria

origini socio-culturali del funzionamento mentale


27/36

Corso di Psicologia dellosviluppo I 2009-10 27

3

Ci che esternodiviene interno;in questo senso

il pensiero sempresociale e riflette

la cultura incui opera la diade

interazionesociale

linguaggio

interiorizzazione


28/36


4

strumentopsicologico

pi importante

il linguaggio:

dispositivo di contatto sociale

di comunicazione

di influenza interpersonale

penetra nella mentedirige il pensiero

controlla il comportamento

organizza le categorie di realt


29/36




4


30/36




5

reti neurali artificiali

elaborazione distribuita in parallelo

Elaborazionedelle informazioninon di tipo seriale

ma di tipoparallelo


31/36


InputElaborazione

output

InputElaborazione

output

InputElaborazione

output

InputElaborazione

output

InputElaborazione

outputInput

Elaborazioneoutput

unitunit semplici o nodi interconnessinodi interconnessi allinterno di un sistema dinamicosistema dinamico

in grado di attivare uno schema di eccitazione e di inibizione che dluogo alla attivit mentaleattivit mentale


32/36


il sistemasistema o rete di interconnessionerete di interconnessione vengono simulate

al computer in forme e gradi di complessit differenti

simulando modelli del comportamento umano

generalmente le unit vengono disposte intre stratitre strati

che assolvono funzioni di: input

elaborazione

output

tutte le unit di uno strato sono interconnesseinterconnesse con quelledello strato successivo . . . .


33/36


HEBB anni 40

MC CLELLAND (1986)

RUMELHART (1986)

Dalla simulazionesimulazione dei processi cognitiviprocessi cognitivi (mediante modelli computerizzati)alla comprensionecomprensione dello svilupposviluppo


34/36


Elaborazione, a livello neurale, dellinformazione

Gestione delle informazioni in paralleloattraverso una vastarete di interconnessioniinterconnessioni

Modelli computerizzati di reti connessioniste

Si individua in questo ambito una metodologia consistentein una tecnica di simulazione, utile a studiare molti aspetti del comportamento

umano ma soprattutto a comprendere i processi che danno origine alcambiamento evolutivo


35/36


I modelli connessionisticonnessionisti hanno avuto molteplici applicazioni:

problem solving

memoria

ragionamento

linguaggio

da teoria dellapprendimentoteoria dellapprendimentoa

teoria del cambiamento evolutivoteoria del cambiamento evolutivo


36/36

Corso di Psicologia dello sviluppo I

IL CONTRIBUTO FORNITO ALLE INTERPRETAZIONIDEL CAMBIAMENTO EVOLUTIVO

DAI CONNESSIONISTI:

1. presenza di cambiamenti di tipo stadiale, seppur diversi da quelliipotizzati da Piaget (Le reti mostrano cambiamenti che derivanoda una serie di piccoli incrementi graduali che possono portaread una improvvisa ristrutturazione)

2. linterazione di un soggetto ancora immaturo con un contesto stimolante

pu fare emergere pattern complessi di comportamento (Pattern complessipossono emergere dalla interazione di un organismo immaturo con unambiente particolarmente ricco

3. ci sono differente sostanziali tra le reti per cui alcune sonoinvarianti, altre hanno natura generativa e modificano la propriastruttura (Alcune reti hanno una struttura fissa, altre generativa)

4. applicazione delle reti nel campo della psicopatologia e dei disturbievolutivi (attraverso la costruzione di reti connessioniste sono statisimulati alcuni disturbi evolutivi nel tentativi di spiegarne i meccanismiresponsabili

Analogie e somiglianze tra le teoria delconnessionismo e quella dei sistemi

di i i

5. Lo Studio Del Cambia Men To Evolutivo_meccanismi Di Sviluppo

Documents

Transcript of 5. Lo Studio Del Cambia Men To Evolutivo_meccanismi Di Sviluppo