5. la stabile organizzazione
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LA STABILE ORGANIZZAZIONENEL COMMERCIO
ELETTRONICO
Dott. Enrico La Rosa Commissione Fiscalità Odcec Civitavecchia
5 Marzo 2015
Nel commercio elettronico si
accentua sempre più il problema
del luogo di tassazione.
Tassare il luogo di produzione o
quello di consumo (o per meglio dire di distribuzione) ?
PREMESSA
PREMESSA
In altre parole la digital economy (che vede tra i propri attori colossi quali Google, Amazon, Facebook) obbliga il legislatore nazionale e comunitario a ripensare i principi che regolano il luogo di tassazione, spostando l’attenzione da un concetto statico quale è la sede dell’imprenditore ad uno dinamico quale invece è il luogo di effettiva produzione del reddito.
PREMESSA
In Italia qualcosa del genere è stato tentato, senza successo per ora, con la cosiddetta la Web tax. Una misura pensata per tassare i profitti realizzati nel nostro Paese dalle società di Internet (tassazione nel luogo di destinazione).
PRINCIPI OCSE TASSAZIONE DIRETTA COMMERCIO
ELETTRONICO
L’OCSE ha sottolineato la necessità che le possibili soluzioni che i singoli Stati intenderanno implementare siano comunque rispettose dei seguenti principi:Neutralità la tassazione a seguito delle nuove norme deve essere tale da evitare qualsiasi distorsione tra le diverse forme di businessEfficienzai costi per l’implementazione di tali soluzioni devono essere i più bassi possibili
PRINCIPI OCSE TASSAZIONE DIRETTA COMMERCIO
ELETTRONICO
Certezza e semplicità
le nuove regole devono essere chiare e semplici, in modo da rendere meno difficoltosa possibile la loro comprensione da parte dei loro destinatari Effettività ed equità
il livello di tassazione che deriva dalla implementazione delle nuove regole deve essere non eccessivo ed evitare casi di doppia tassazione o doppia non tassazione (sistema armonico)
PRINCIPI OCSE TASSAZIONE DIRETTA COMMERCIO
ELETTRONICO
Flessibilità
le nuove norme devono essere sufficientemente elastiche da poter far fronte ai continui cambiamenti che le nuove tecnologie comportano nello svolgimento delle attività economicheProporzionalità
le nuove norme devono essere idonee e proporzionate allo scopo che si prefiggono
L’ACTION PLAN 1 SULLA DIGITAL ECONOMY OCSE
E’ chiaro che propendere per una soluzione piuttosto che un’altra comporta l’attribuzione di redditi ad un ordinamento anziché ad un altro.E’ così evidente l’importanza di riuscire ad armonizzare i principi di tassazione per evitare forme di doppie tassazione o salti di tassazione.
L’ACTION PLAN 1 SULLA DIGITAL ECONOMY OCSE
La riscontrata difficoltà di applicare le attuali norme fiscali finalizzate all’equa ripartizione del potere impositivo tra gli Stati coinvolti nelle transazioni commerciale on-line, ha portato l'OCSE ad attivare una task force per lo studio dell'impatto della Digital Economy sui sistemi fiscali degli Stati.
L’ACTION PLAN 1 SULLA DIGITAL ECONOMY OCSE
Tra le diverse possibili soluzione avanzate dal gruppo di esperti si segnalano:
• sostituzione o affiancamento al concetto di presenza fisica del più attuale concetto di “presenza digitale significativa”;
• introduzione di una ritenuta volta a colpire le sole transazioni del commercio elettronico;
• istituzione di una BIT TAX, ossia di una imposta basata sull’utilizzo di dati da parte dei siti web.
STABILE ORGANIZZAZIONE
art. 162 TUIR
Esistenza in un determinato luogo di
una sede fissa d’affari, attraverso cui
l’impresa non residente svolge in
tutto o in parte la sua attività.
STABILE ORGANIZZAZIONE
IPOTESI TIPICHE DI STABILE ORGANIZZAZIONE:
Stabile organizzazione come installazione fissa e materiale
Stabile organizzazione personale: - da cantiere - da agente
Entrambe legate al luogo di produzione
STABILE ORGANIZZAZIONE
Art. 162. Esempi di Stabile Organizzazione:
sede di direzione
succursale dotata di autonomia (contrattuale)
ufficio
officina
laboratorio
miniera, cantiere di costruzione
STABILE ORGANIZZAZIONE
Una sede fissa di affari non è, comunque, considerata stabileorganizzazione se: a) viene utilizzata una installazione ai soli fini di deposito, diesposizione o di consegna di beni o merci appartenenti all'impresa; b) i beni o le merci appartenenti all'impresa sono immagazzinati aisoli fini di deposito, di esposizione o di consegna; c) i beni o le merci appartenenti all'impresa sono immagazzinati aisoli fini della trasformazione da parte di un'altra impresa;
STABILE ORGANIZZAZIONE
d) una sede fissa di affari è utilizzata ai soli fini di acquistarebeni o merci o di raccogliere informazioni per l'impresa; e) viene utilizzata ai soli fini di svolgere, per l'impresa,qualsiasi altra attività che abbia carattere preparatorio o ausiliario; f) viene utilizzata ai soli fini dell'esercizio combinato delleattività menzionate nelle lettere da a) ad e), purché l'attività della sedefissa nel suo insieme, quale risulta da tale combinazione, abbia caratterepreparatorio o ausiliario.
STABILE ORGANIZZAZIONE
Art. 162 c. 6 Tuir
Nonostante le disposizioni dei commi precedenti e salvo quanto previsto dal comma 7, costituisce una stabile organizzazione dell'impresa di cui al comma 1 il soggetto, residente o non residente, che nel territorio dello Stato abitualmente conclude in nome dell'impresa stessa contratti diversi da quelli di acquisto di beni.
(Caso MSC crociere con sede a Ginevra e sede operativa a Napoli)
Il problema da affrontare in tema di e-commerce, consiste nel verificare se un sito web, un server o un Internet Service Provider (ISP) di un'impresa, presenti in uno Stato diverso da quello della sua residenza, possono essere definiti stabile organizzazione ai fini dell'imposizione diretta ed a quali condizioni.
STABILE ORGANIZZAZIONE NEL COMMERCIO ELETTRONICO
STABILE ORGANIZZAZIONE NEL COMMERCIO ELETTRONICO
Art. 162 c. 5 Tuir
Oltre a quanto previsto dal comma 4 non costituisce di per sé stabileorganizzazione la disponibilità a qualsiasi titolo di elaboratorielettronici e relativi impianti ausiliari che consentano la raccolta e latrasmissione di dati ed informazioni finalizzati alla vendita di beni eservizi
Concetto di attività ausiliare, senza autonomia contrattuale.
Il discorso cambia quando ad esempio il Server è idoneo a produrre le attività principali (cosiddetto core business), e non meramente ausiliarie dell’impresa (come potrebbe essere vendita on line di films).In tal caso esso costituisce una sede fissa d’affari e quindi una stabile organizzazione.
STABILE ORGANIZZAZIONE NEL COMMERCIO ELETTRONICO
Più concretamente ciò si verifica quando tutte le fasi del contratto si realizzano via web, attraverso un commercio elettronico diretto e non con un commercio elettronico indiretto dove ho bisogno di realizzare una consegna e la fase on line torna ad essere meramente strumentale.
STABILE ORGANIZZAZIONE NEL COMMERCIO ELETTRONICO
Distanziandosi dalle regole, come quelle appena viste, tradizionali, il modello OCSE va oltre e ci dice qualcosa in più.Si inizia a pensare soprattutto per il commercio elettronico diretto ad un concetto di stabile organizzazione virtuale che si contrappone a quello materiale o personale del modello tradizionale.
STABILE ORGANIZZAZIONE VIRTUALE
Stabile organizzazione virtuale che si può concretizzare attraverso l’Individuazione di un significativo numero di contratti siglati con clienti fiscalmente residenti nello stato di destinazione per la fornitura di beni o servizi digitali.Non più quindi una tassazione basata sul luogo dove si prendono le decisioni d’impresa, piuttosto che il luogo della produzione, ma il luogo di destinazione, di commercializzazione dei servizi in senso lato in perfetta coerenza con le tendenze che riscontriamo nel campo delle imposte indirette.
STABILE ORGANIZZAZIONE VIRTUALE
Si va dunque verso la ricerca del luogo in cui si concretizza la creazione di ricchezza e non quello in cui viene poi trasferita e goduta (molto spesso paradisi fiscali). Sotto questo punto di vista, è ovvio, non ci si limita più all’individuazione del luogo di stabilimento del Server, ma si focalizza molto di più l’attenzione sulla realizzazione dell’ oggetto dell’attività, ovvero sul luogo di conclusione dei contratti.Esempi in questo senso sono la Web tax applicabile alla raccolta pubblicitaria per Google, o la vendita di contratti in Italia da parte della «Svizzera» Msc.
STABILE ORGANIZZAZIONE VIRTUALE
• Server: è un computer che fornisce un servizio di gestione rete informatica e di archivio ad altri computer (cd. client);
• Sito web: è un insieme di software e dati elettronici che risiedono su un server e sono accessibili all'utente che ne faccia richiesta tramite digitazione di un "indirizzo" in un motore di ricerca su Internet;
STABILE ORGANIZZAZIONE NEL COMMERCIO
ELETTRONICO
• Internet Service Provider (ISP): è il soggetto che mette a disposizione il server che ospita il sito web;
• Contratto di web hosting: è il contratto attraverso il quale l'ISP fornisce uno spazio su un proprio server collegato alla rete Internet in modo pressoché permanente, all'interno del quale caricare e gestire files (sito web) accessibili tramite la rete; di norma, il contratto non prevede alcun diritto di gestione diretta del server;
STABILE ORGANIZZAZIONE NEL COMMERCIO
ELETTRONICO
• Contratto di web housing: è il contratto attraverso il quale l'ISP si obbliga ad ospitare presso i propri locali un server di proprietà altrui, assicurandogli la connessione a Internet e fornendogli assistenza.
STABILE ORGANIZZAZIONE NEL COMMERCIO
ELETTRONICO
Un sito web, essendo composto da software e dati elettronici, ossia beni che non posseggono la caratteristica fondamentale della "materialità" propria dell' "installazione fissa d'affari", non può costituire, di per sé, una stabile organizzazione.
Sito Web
Il provider, non costituisce, di per sé, una stabile organizzazione, fintanto che mantiene un ruolo ausiliare ed indipendente, senza partecipare alla fase contrattuale.
Stesso discorso per i servizi di hosting.
ISP e Web Hosting
Anch’esso non è in automatico (di per sé) una stabile organizzazione, ma lo diventa quando svolge un attività di vendita e di contrattualizzazione.In quanto attrezzatura automatica, il server, infatti, possiede in astratto il requisito della materialità.Il modello OCSE contro le doppie imposizioni all’articolo 5, primo paragrafo, detta una definizione generale – cd. basic rule - di stabile organizzazione (“permanent establishment”) quale “sede fissa d’affari in cui l’impresa esercita in tutto o in parte la sua attività”
Server
In linea generale, i requisiti richiesti dalla basic rule per la sussistenza di una stabile organizzazione materiale sono i seguenti: a) l’esistenza nello stato - diverso da quello di residenza - di un centro d’imputazione di situazioni giuridiche, ovvero di una installazione d’affari (“place of business”); b) la stabilità (“fixed”) nel tempo e nello spazio di tale installazione; c) la connessione della stessa all’esercizio normale dell’impresa (“through which the business of an enterprise is wholly or partly carried on”); d) l’idoneità a produrre un reddito.
Server
La disponibilità del server, che derivi da un titolo di proprietà o di godimento, è un requisito essenziale di natura preliminare.Altra caratteristica essenziale richiesta è la "connessione" del server con l'attività normale dell'impresa, ossia che attraverso l'attrezzatura elettronica vengano esercitate funzioni collegate agli obiettivi globali dell'ICP e di natura non meramente ausiliaria o preparatoria.
Server
La sua presenza in uno Stato estero costituisce un elemento necessario, ma non sufficiente: occorrerà, infatti, provare la sussistenza anche della "stabilità". Per ciò che concerne il profilo temporale, affinché vi sia "permanenza" un server dovrà essere situato in un determinato luogo per un periodo di tempo sufficiente a non attribuirgli carattere precario e temporaneo.
Server
A titolo esemplificativo, si considerano attività ausiliarie o preparatorie, che escludono la configurabilità di una stabile organizzazione (a meno che non costituiscano il core business dell'ICP o vengano affiancate da attività di carattere commerciale):• la fornitura di un collegamento per le comunicazioni (come
una linea telefonica) tra clienti e fornitori;• la pubblicità di beni e servizi
Server
• la fornitura di informazioni per mezzo di un mirror server per finalità di sicurezza ed efficienza;
• la raccolta di informazioni di mercato per l'impresa;• la fornitura di informazioni.
Server
Se, in definitiva, volendo citare uno degli esempi di maggiore interesse, un ICP che svolge un'attività di vendita on‐line non utilizza il server unicamente per pubblicizzare i propri prodotti, distribuire cataloghi o fornire informazioni ai potenziali clienti, ma viene gestito automaticamente l'intero "ciclo di vendita" (conclusione del contratto, elaborazione dei pagamenti e distribuzione dei prodotti), allora le funzioni travalicheranno il carattere preparatorio o ausiliario ed il server costituirà stabile organizzazione.
Server