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Rotary 2030 Allegato a Rotary Ottobre n. 10 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2030 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected] OTTOBRE 2011 N° 10 SOMMARIO 2 Il Banco Alimentare di Biella 4 Emergenza Corno d’Africa 5 Il seminario Rotary Foundation 6 I RC per la città di Genova 8 La Fellowship alpina “La vignetta di Chiostri” SORPRESE D’AFRICA C are rotariane e cari rotariani, ai nostri Club appartengono pro- fessionisti, imprenditori, managers e molte altre specializzazioni afferenti alle così dette “classifiche” (come definito nel lessico Rotariano). E’ proprio l’incontro tra diverse esperienze che arricchisce i Club e i loro appartenenti. E’ stato fin dall’inizio, 106 anni fa, un im- portante tratto distintivo del Rotary, come lo è il comportamento altamente etico nella vita professionale, ribadito dalla Prova delle Quattro Domande (ciò che penso, dico o faccio, risponde a verità, è giusto per tutti gli interessati, promuove la buona volontà e migliori rapporti di amicizia, sarà vantaggio- so per tutti gli interessati?). Il messaggio etico e le nostre competenze professionali devono essere portate all’e- sterno, nelle nostre comunità, nelle forme ritenute incisive dai nostri Club. E’ partico- larmente importante l’attività verso le scuo- le che si inserisce bene nell’azione verso i giovani, priorità del nostro anno Rotariano. Il sito del Rotary International www.rotary. org contiene molte altre utili indicazioni. In- serendo in ricerca “Introduzione all’Azione professionale” si ritroverà l’agile manuale già consegnato ai Presidenti nel pre-SIPE, che contiene, tra l’altro, la dichiarazione de- gli operatori economici e dei professionisti rotariani. Il Premio Artefice del Cambiamento, che spero tutti i Club possano ottenere, già richiamato nella precedente lettera di Set- tembre e presente nel sito distrettuale www.rotary-2030.it elenca altre possibili attività dell’Azione Professionale (una delle cinque vie d’azione), da cui si può prendere spunto. Rinnovando il ringraziamento a presidenti, consiglieri, rotariane e rotariani per la splen- dida accoglienza che riservano a Catherine e a me nel corso delle visite ai Club, ricordo ancora i prossimi appuntamenti distrettuali: - 1° Ottobre Premio Galilei a Pisa - 15-16 ottobre Institute a Milano, importan- te riunione annuale dei Club europei, a cui parteciperà il Presidente Internazionale - 26 novembre Seminario Distrettuale Espan- sione e Leadership a Spinetta Marengo (Al) Un caro saluto a tutte e tutti voi. LETTERA DI OTTOBRE Impegniamoci a far conoscere ai giovani la professionalità e l’etica rotariana appuntamenti da ricordare 15-16 OTTOBRE Institute a Milano, riunione dei Club europei, parteciperà il Presidente Internazionale 26 NOVEMBRE Seminario Distrettuale Espansione e Leadership a Spinetta Marengo D al 25 febbraio al 3 marzo il Distretto 2030 organizza e ospita a Sestriere i campionati mondiali di sci Rotariano. E’ un appuntamento di grande prestigio che rappresen- ta una vera sfida non soltanto sportivo. Per l’ultima volta le tre regioni Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta lavoreranno insieme sotto la bandiera del Distretto 2030 del Rotary International: la parola d’ordine è non sfigurare agli occhi dei rotariani di tutto il mondo. La location del campionato è Sestriere capitale dello sci, nome noto agli sciatori dei Cinque Continenti e con piste collaudate nelle Olimpiadi invernali di Torino. L’occasione è importante e il governatore Antonio Strumia chie- de una partecipazione corale di tutto il Distretto. Il Distretto schiera sulle piste due campionissimi: André Rais, campione del mondo in carica, e Stefano Bovone, terzo classificato ai campio- nati di due anni fa. Tutti e due genovesi e tutti e due rotariani di lungo corso. Stefano Bovone è past president del RC Genova Sud Ovest e Andrè Rais è presidente incoming sempre del RC Genova Sud Ovest. I campionati di Sestriere saranno una manifestazione di sport ad altissimo livello, ma saranno anche l’occasione per rafforzare il valore dell’amicizia rotariani, perché a Sestriere, come alle Olim- piadi, è soprattutto importante partecipare. (A pagina 3 l’articolo di Gianluigi De Marchi) I campioni di sci in carica sono due presidenti genovesi L’APPUNTAMENTO MONDIALE SULLE PISTE DEL SESTRIERE Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino Agenzia Club Med Voyages Piazza Solferino, 2/b tel. 011 562 33 00 [email protected] Torino ANDRÉ RAIS STEFANO BOVONE

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Rotary2030Allegato a Rotary Ottobre n. 10 2011. Registrazione Tribunale di Milano n. 89 dell’8/3/1986 Dir. Responsabile: Andrea Pernice Una pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2030 Direzione e Redazione: via Giuseppe Verdi, 1 - 24121 Bergamo Coordinatore editoriale: Silvano Balestreri E-mail: [email protected]

OTTOBRE 2011 N° 10

Sommario

2 Il Banco Alimentare di Biella

4 Emergenza Corno d’Africa

5 Il seminario Rotary Foundation

6 I RC per la città di Genova

8 La Fellowship alpina

“La vignetta di Chiostri”

SORPRESE D’AFRICA

Care rotariane e cari rotariani, ai nostri Club appartengono pro-fessionisti, imprenditori, managers

e molte altre specializzazioni afferenti alle così dette “classifiche” (come definito nel lessico Rotariano). E’ proprio l’incontro tra diverse esperienze che arricchisce i Club e i loro appartenenti. E’ stato fin dall’inizio, 106 anni fa, un im-portante tratto distintivo del Rotary, come lo è il comportamento altamente etico nella vita professionale, ribadito dalla Prova delle Quattro Domande (ciò che penso, dico o faccio, risponde a verità, è giusto per tutti gli interessati, promuove la buona volontà e migliori rapporti di amicizia, sarà vantaggio-so per tutti gli interessati?). Il messaggio etico e le nostre competenze professionali devono essere portate all’e-sterno, nelle nostre comunità, nelle forme

ritenute incisive dai nostri Club. E’ partico-larmente importante l’attività verso le scuo-le che si inserisce bene nell’azione verso i giovani, priorità del nostro anno Rotariano.Il sito del Rotary International www.rotary.org contiene molte altre utili indicazioni. In-serendo in ricerca “Introduzione all’Azione professionale” si ritroverà l’agile manuale già consegnato ai Presidenti nel pre-SIPE, che contiene, tra l’altro, la dichiarazione de-gli operatori economici e dei professionisti rotariani.Il Premio Artefice del Cambiamento, che spero tutti i Club possano ottenere, già richiamato nella precedente lettera di Set-tembre e presente nel sito distrettuale www.rotary-2030.it elenca altre possibili attività dell’Azione Professionale (una delle cinque vie d’azione), da cui si può prendere spunto.

Rinnovando il ringraziamento a presidenti, consiglieri, rotariane e rotariani per la splen-dida accoglienza che riservano a Catherine e a me nel corso delle visite ai Club, ricordo ancora i prossimi appuntamenti distrettuali:- 1° Ottobre Premio Galilei a Pisa- 15-16 ottobre Institute a Milano, importan-

te riunione annuale dei Club europei, a cui parteciperà il Presidente Internazionale

- 26 novembre Seminario Distrettuale Espan-sione e Leadership a Spinetta Marengo (Al)

Un caro saluto a tutte e tutti voi.

Lettera di ottobre

Impegniamoci a far conoscere ai giovanila professionalità e l’etica rotariana

appuntamenti daricordare

15-16 ottobreInstitute a Milano,

riunione dei Club europei, parteciperà il Presidente Internazionale

26 noveMbreSeminario Distrettuale espansionee Leadership a Spinetta Marengo

Dal 25 febbraio al 3 marzo il Distretto 2030 organizza e ospita a Sestriere i campionati mondiali di sci Rotariano. E’ un appuntamento di grande prestigio che rappresen-

ta una vera sfida non soltanto sportivo. Per l’ultima volta le tre regioni Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta lavoreranno insieme sotto la bandiera del Distretto 2030 del Rotary International: la parola d’ordine è non sfigurare agli occhi dei rotariani di tutto il mondo. La location del campionato è Sestriere capitale dello

sci, nome noto agli sciatori dei Cinque Continenti e con piste collaudate nelle Olimpiadi invernali di Torino.L’occasione è importante e il governatore Antonio Strumia chie-de una partecipazione corale di tutto il Distretto. Il Distretto schiera sulle piste due campionissimi: André Rais, campione del mondo in carica, e Stefano Bovone, terzo classificato ai campio-nati di due anni fa. Tutti e due genovesi e tutti e due rotariani di lungo corso. Stefano Bovone è past president del RC Genova Sud

Ovest e Andrè Rais è presidente incoming sempre del RC Genova Sud Ovest.I campionati di Sestriere saranno una manifestazione di sport ad altissimo livello, ma saranno anche l’occasione per rafforzare il valore dell’amicizia rotariani, perché a Sestriere, come alle Olim-piadi, è soprattutto importante partecipare.

(A pagina 3 l’articolo di Gianluigi De Marchi)

I campioni di sci in carica sono due presidenti genovesi

L’aPPuntaMento MonDIaLe SuLLe PISte DeL SeStrIere

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Rotary20302

Rotary Club Data visita Rotary Club Data visitaPortofino giovedì 3 novembreTorino Europea lunedì 7 novembreAcqui Terme martedì 8 novembreCanelli - Nizza Monferrato martedì 8 novembreTorino Nord-Ovest mercoledì 9 novembreTorino Mole Antonelliana giovedì 10 novembreTorino San Carlo giovedì 10 novembreRivoli lunedì 14 novembreImperia martedì 15 novembreTorino Dora mercoledì 16 novembreGenova Nord-Ovest giovedì 17 novembreGenova Nord venerdì 18 novembreGenova San Giorgio venerdì 18 novembreTorino Crocetta lunedì 21 novembreTorino Sud lunedì 21 novembreGenova martedì 22 novembreSarzana - Lerici martedì 22 novembre

Torino Lamarmora mercoledì 23 novembreTorino Polaris mercoledì 23 novembreGenova Est giovedì 24 novembreSavona giovedì 24 novembreTorino Nord-Est martedì 29 novembreTorino Val Sangone mercoledì 30 novembreRapallo - Tigullio giovedì 1 dicembre 2011Torino Sud-Est lunedì 5 dicembre 2011Savigliano martedì 6 dicembre 2011Torino Ovest mercoledì 7 dicembre 2011Torino Superga lunedì 12 dicembre 2011Torino Cavour martedì 13 dicembre 2011Torino Stupinigi lunedì 19 dicembre 2011Torino 150 giovedì 22 dicembre 2011Torino Castello lunedì 9 gennaio 2012Torino Sud-Ovest martedì 10 gennaio 2012Torino giovedì 12 gennaio 2012

Il Rotary Club biellese al fianco dell’organizzazione che aiuta i poveri

Il Banco alimentare di Biellaal servizio della comunità

La riunione rotariana di lu-nedì 19 settembre svoltasi presso il Circolo Sociale

Biellese ha avuto per tema “il Banco alimentare” di Biella, rap-presentato dai relatori dott. Pa-squale Ragno e dott.sa Emanuela Bortolotti.Pasquale Ragno, direttore del Banco alimentare di Biella, ha illustrato le caratteristiche di questa realtà che sta diventando molto diffusa in tutto il territorio biellese.Il Banco alimentare è una orga-nizzazione senza scopo di lucro che svolge l’attività recuperan-do le eccedenze di magazzino, prodotti prossimi alla scadenza, prodotti invenduti o danneggiati solo nella confezione, ma integri nel contenuto e comunque in perfetto stato di conservazione.Questi prodotti vengono poi dati a 42 enti o associazioni che da anni si occupano beneficenza per persone povere 4300 persone solo nel territorio biellese. Solo lo scorso anni sono stati raccol-

ti 228 tonnellate di ottimo cibo ridistribuiti attraverso le associa-zioni.Il regolamento del Banco ali-mentare è molto preciso: viene chiesto alle associazioni di atte-nersi ad un rigido regolamento ad esempio non fare assistenzia-lismo e non sprecare i beni ali-mentari.Attraverso queste 42 associazioni si ha una copertura su tutto il ter-ritorio anche in zone decentrate rispetto a Biella.La sede biellese di Pollone opera dal 2004 grazie alle donazioni di un imprenditore tessile biellese. Grazie all’apporto della sede di Moncalieri a Torino il Banco ali-mentare ha potuto svilupparsi nel biellese e radicarsi nel territorio.Negli ultimi anni le situazioni di povertà hanno richiesto di forni-re sempre di più prodotto fresco assieme al prodotto secco. Il pro-getto fresco a Biella ha recupera-to in un anno 300 kg di latticini e 3000 kg di frutta e verdure.I dati del 2011 sulla necessità di

interventi del banco alimentare non sono incoraggianti e senza gli aiuti dell’unione europea la si-tuazione è destinata a peggiorare.All’interno sella sede di Pollone i prodotti vengono contabilizzati, inscatolati, immagazzinati e movi-mentati da volontari e consegnati alle associazioni a titolo gratuito.Tutta la gestione viene fatta a spese del Banco alimentare. Con l’aiuto del Rotary il Banco alimen-tare potrà ritirare le eccedenze da 5 supermercati altri 40000 kg di prodotto fresco. Emanuela Bortolotti, responsabi-le della segreteria del Banco ali-mentare di Biella, coordinatrice del Banco Alimentare di Torino e futuro presidente del Banco ali-mentare di Biella, ha parlato della “Giornata nazionale della colletta alimentare”.La giornata nazionale della collet-ta alimentare è un evento che si svolge in collaborazione con al-cuni enti di beneficenza (San Vin-cenzo e A.N.A.) e consiste nella

raccolta di beni alimentari donati da privati in occasione di questa giornata. L’operazione comporta la donazione di parte della spesa a favore del Banco alimentare: La giornata nazionale nasce nel 1987 in Francia e in Italia nel 1997. Il primo anno ha raccol-to circa 1600 tonnellate di cibo oggi circa 9400 tonnellate. Solo a Biella 9800 kg nel 1997 e l’anno scorso addirittura 45 tonnellate. A livello nazionale sono stati rac-colti 31 milioni di euro con 100 mila volontari e 100 milioni di italiani coinvolti.Al termine della serata il presi-dente del Rotary Biella, Massimo Tosetti, ha consegnato un signifi-cativo contributo di 4000 euro a sostegno delle iniziative del Ban-co alimentare di Biella. Nella fotografia, da sinistra, la dott.ssa Emanuela Bortolotti, il presidente del Rotary Massimo Tosetti e il dr. Pasquale Ragno.

Sergio RamellaRotary Club Biella

Calendario visite del Governatore ai Clubnovembre

dicembre

gennaio

Programma Scambio Gruppi di StudioUn soggiorno di 4 settimane negli Stati Uniti

Il Distretto 2030 del Rotary International lancia il programma “SGS” (Scambio Gruppi di Studio) che prevede il soggiorno di quattro persone, più un accom-pagnatore Rotariano, nel Distretto 7570 degli Stati Uniti (Virginia occidentale e

Tennessee nordorientale).La finalità del programma è quella dell’approfondimento professionale dei parte-cipanti, unitamente al loro arricchimento culturale e relazionale.

Il programma offre inoltre l’o’pportunità di perfezionare la conoscenza della lin-gua inglese. Il programma è a totale carico del Rotary (viaggio e soggiorno). Il soggiorno in Virginia - previsto dal 2 al 31 marzo 2012. Le candidature devono essere presentate entro il 30 novembre 2011.

Se hai un’età compresa tra i 25 e i 40 anni; se sei nato/a in Piemonte/Valle d’Aosta/Liguria e vi risiedi;

se stai svolgendo una professione in modo continuativo da almeno due anni; se non sei coniuge o figlio di rotariani; se ti senti motivato a vivere un’esperienza come quella sopra descritta;

rivolgiti al Rotary Club più vicino oppure invia direttamente la domanda (o la ri-chiesta di ulteriori informazioni) al Coordinatore dell’iniziativa: [email protected]

Per maggiore conoscenza del programma e per scaricare il modulo della domanda: http://www.rotary.org/RIdocuments/it_pdf/160it.pdf

http://www.rotary.org/RIdocuments/it_pdf/161it.pdf

Il programma SGS (o GSE Group Study Exchange), che si svolge da oltre qua-rant’nni sotto la guida della Fondazione Rotary, ha permesso scambi culturali e professionali tra tutti i continenti, con elevato livello di soddisfazione espresso da tutti i partecipanti.

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2030Rotary 3

Cari amici Presidenti,uno degli eventi più importanti dell’an-no Rotariano 2011-2012 sarà costituito

dai Campionati mondiali di sci dei rotariani che si svolgeranno a Sestriere dal 25 febbraio al 3 marzo 2012.I Campionati mondiali si svolgono, per deci-sione dell’ISFR (International Ski Fellowship of Rotarians) che li organizza, ogni anno e nel 2012 l’onore è toccato al nostro Distretto.Il Comitato organizzatore (che ha lavorato per un anno nella preparazione della candidatura, ottenendo uno straordinario successo) è da mesi al lavoro ed ha già predisposto non solo tutto il necessario per la buona riuscita della manifestazione sportiva, ma anche un service di alto significato Rotariano che caratterizzerà la settimana sulla neve.Infatti i proventi derivanti dall’organizzazione saranno destinati al sostegno di un service a beneficio di Paideia ONLUS (che vi è già ben nota, in quanto il Distretto e molti Club eroga-

no contributi a suo favore), che fornirà attrez-zature speciali per persone diversamente abili al fine di consentire loro di praticare gli sporti invernali.Tutti i dettagli sono contenuti nel sito www.vialattea.it all’interno della “finestra” riservata a ISFR Rotarian ski championship 2012, che vi invito a consultare per opportuna conoscenza.Data l’importanza dell’evento, vi raccomando non solo a dare il massimo risalto a questa manifestazione, ma anche a organizzare, se possibile, una riunione in cui si parli del tema, facendovi presente che i membri del Comitato Organizzatore sono disponibili a partecipare per dare tutte le informazioni necessarie.Nelle prossime settimane sarete contattati da un componente del Comitato, cui vi prego di riservare la vostra abituale disponibilità.Vi aspetto numerosi a Sestriere 2012!

L’invito deL governatore Strumia

“L’importante è partecipare”

Noi siamo pronti, e voi?Sono stato mesi intensi di lavoro, ed anche durante

il periodo estivo il Comitato ha lavorato per mettere a punto il ric-co programma che caratterizzerà i prossimi campionati mondiali di sci dei rotariani, che si terranno a Sestriere dal 25 febbraio al 3 mar-zo 2012.Marcatevi la data sul calendario, sull’agenda, sul telefonino, ovun-que siate abituati ad annotare le cose importanti!Perché questa data è importante per tutti gli amanti degli sport in-vernali.Vi garantiamo che Sestriere 2012 sarà un evento indimenticabile non solo per l’indiscutibile quali-tà della location prescelta (che ha ospitato i Giochi olimpici invernali 2006, universalmente conosciuti), ma anche per la ricchezza e varietà di “sorprese” che abbiamo prepa-rato.La prima riguarda le gare: non ci saranno solo quelle abituali (slalom, fondo e sci in salita, il mitico “uphill”), ma anche, per la prima volta, una gara riservata agli snowboard, che sicuramente sarà gradita a tutti coloro che amano scivolare sulla neve sulla tavola.La seconda riguarda le compe-tizioni “ufficiose” che abbiamo introdotto, per la prima volta, nei giorni precedenti il “trittico ufficia-le”. Grazie alla disponibilità della società Vialattea che ci ha messo a disposizione le mitiche piste olim-piche per tutta la settimana!La terza riguarda una competizio-ne dedicata alle persone diversa-mente abili, che, per la prima vol-ta, gareggeranno nel corso della settimana dedicata ai campionati dei rotariani, dando un significato particolare all’evento, cui ci augu-riamo tutti vogliano partecipare

con il loro tifo per sostenere gli atleti. La quarta riguarda la fattiva e preziosa collaborazione che, per la prima volta, viene offerta anche dall’Inner Wheel e dal Rotaract, che sono presenti sia nel Comita-to organizzatore che nel Comitato d’onore.L’ultima infine (last, but not least) riguarda il service che abbiamo programmato per dare un senso Rotariano alla manifestazione; per-ché il Rotary è soprattutto servizio per la collettività, e gli iscritti all’I-SFR (la Fellowship che organizza la manifestazione) sono rotariani convinti e partecipi degli ideali dell’associazione.Tutti i proventi saranno infatti de-stinati all’acquisto di materiale per gli atleti diversamente abili, che sa-ranno donati in gran parte, tramite Paideia ONLUS (ben nota ai Club distrettuali, perché beneficiaria di contributi locali e distrettuali), a Freewhite ONLUS, l’associazione formata da maestri specializzati nell’assistere sulle piste coloro che praticano lo sci con attrezzi speciali. Un’altra parte sarà messa a disposizione della FISIP (Fede-razione Italiana Sport Invernali Paralimpici).A contorno dell’evento principale sono previste visite alle bellezze di Torino organizzate per gli ac-compagnatori, soprattutto stra-nieri, che vorranno approfittare della visita nella nostra Regione per conoscerne le sue meraviglie (il Museo Egizio, la Mole Antonel-liana ed il Museo del cinema, il Museo dell’automobile, la Reggia di Venaria).Tutti i dettagli sono stati caricati sul sito www.vialattea.it che illu-stra il programma, fornisce la lista degli alberghi, mette a disposizio-ne il modulo per la prenotazione all’evento ed alle sue manifesta-

zioni collaterali. Visitatelo, aprite i link dei siti di Torino e degli alber-ghi, date un’occhiata anche al sito della fellowship per conoscerne finalità ed operatività (www.isfr.org) e, soprattutto, non tardate ad iscrivervi!Abbiamo infatti ottenuto una op-zione gratuita in tutti gli alberghi convenzionati fino al 30 novembre 2011 a prezzi scontati rispetto alle tariffe ordinarie (tenete presente che saremo a Sestriere nella più bella settimana dell’anno, quella di Carnevale, che è la settimana “principe” per gli sciatori!).Dopo tale data non è garantita né la disponibilità delle camere né il prezzo; a buon intenditor, poche parole…Un’ultima, importante, annotazio-ne: abbiamo già ottenuto numero-si patrocinii: la Regione Piemonte, il Consiglio regionale del Piemon-te, la Comunità montana della Val di Susa, la FISI, il Consorzio Se-striere blu, Turismo Torino. Una testimonianza importante di come l’evento sia stato positivamente apprezzato da enti ed organizza-zioni del territorio.Ed abbiamo anche ottenuto i con-tributi dei primi sponsors che ci aiuteranno a raggiungere l’obiet-tivo del service. In merito, colgo l’occasione per invitare tutti i ro-tariani interessati ad una sponso-rizzazione a contattare il Comitato per concordare modalità e termini dell’operazione: un’occasione di grande visibilità in un ambiente di alto livello che non può che far beneficiare le aziende in termini di immagine.A tutti quindi un invito caloroso: arrivederci a Sestriere a marzo 2012!

Gianluigi De MarchiSegretario del Comitato

organizzatore - Sestriere 2012

IL COMITATO ORGANIZZATOREDEI CAMPIONATI 2012

Presidente: Mario Busso (RC Torino Nord Ovest)Segretario: Gianluigi De Marchi (RC Torino Nord Ovest)Componenti: Bruno Picca (Past President RC Torino Nord Ovest), Michele Ruffino (Past President RC Susa & Valsusa) Roberto Dossi (Presidente RC Susa & Valsusa), Aldo Torello (Presidente RC Torino Nord Ovest), Carlo Bongiovanni (Assistente Governatore Distret-to 29030), Vincenzo D’Amelio (RC Torino Nord-Ovest), Luciano Marocco (RC Susa & Valsusa), Marco Martina (RC Susa & Valsusa), Patrick Trucco (RC Mole Antonelliana) Anna Lumello (Inner Wheel), Diego Gerbino (Rotaract), Andrea Jacopo Fava (Rota-ract), Gualtiero Brasso (Responsabile Sportivo ed Eventi Via Lattea SpA).

IL COMITATO D’ONOREWalter Marin (Sindaco di Sestriere)Piero Gros (Campione mondiale e campione olimpico)Tiziana Nasi, Presidente FISIPGuido Giubergia, Presidente PaideiaAntonio Strumia, Governatore Distretto 2030Lella Bottigelli, Governatrice Inner Wheel 203Filippo Maria Bistolfi, RD Rotaract 2030

SESTRIERE 25 FEBBRAIO 2012AL VIA I CAMPIONATI MONDIALI ROTARIANI DI SCI

Località mondana della Vialattea per eccellenza, teatro di numerose compe-tizioni a carattere internazionale, Sestriere offre agli appassionati della neve

piste ad altissimo livello tecnico immerse in un panorama di suggestiva bellez-za. Il Comune di Sestriere ha una storia molto recente poiché venne costituito ex-novo nel 1934 con il nome di Sestrières (poi nel 1935 perse la “è” accentata e la “s” finale alla francese divenendo Sestriere) sul comprensorio territoriale dell’ex Comune di Champlas du Col, dell’ex Comune di Sauze di Cesana e della frazione Borgata di Sestriere, staccatasi dal limitrofo Comune di Pragelato. Successivamente, nel 1947, venne ricostituito nuovamente il Comune Sauze di Cesana che uscì definitivamente “dall’orbita” di Sestriere. Nel 1955 furo-no ampliati i confini territoriali di Sestriere fino ad arrivare agli attuali 2580 ettari.Il nome “Sestriere” deriva da “Petra Sextreria”, sesta pietra che serviva da punto trigonome-trico di riferimento nella misurazione della di-stanza, in miglia, dalla città più vicina, Torino. La storia della Valle di Susa e della Val Chisone, risale all’Impero Romano.A Sestriere si è sfidato tutto il Gotha dello sci. Basta ricordare la “doppietta” di Alberto Tomba in gigante e in slalom nel 1987, il primo slalom notturno di Coppa del Mondo vinto ancora dal fenomeno bolognese nel 1994. E ancora tante gare prestigiose come i Mondiali del febbraio del 1997 e le Finali di Coppa del Mondo di Sci Alpino del 2005 fino alla XX° edizione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e delle Paralimpiadi.

Il Paradiso degli sport invernalialla magica quota di 2.035 metri

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Nella tragedia del Corno d’Africa, che si riproduce implacabilmente da oltre

trent’anni, si innestano a ripeti-zione gli appelli alla solidarietà internazionale. Il primo dei tanti ostacoli da superare è lo scontro con la realtà locale. In sostanza come concretizzare sul campo l�ultimo e determinante anello del-la catena degli aiuti? Giungeranno mai a destinazione, in un paese che non esiste sotto il profilo delle più elementari strutture statali, con l�aggravante del contesto sociale dominato dalla legge del ladroci-nio? La storia ci rimanda al 1992, all’epoca dell’ infausta operazione “Restore hope” lanciata dalle Na-zioni Unite, che coinvolse anche i paracadutisti della Folgore con un

pesante bilancio di nostri soldati uccisi o feriti.La prima di tante carestie, mai vin-te, scatenò un� ondata di indigna-zione planetaria che produsse una massiccia affluenza di aiuti.Stime benevoli stabilirono in que-gli anni che nemmeno il 30% delle derrate e dei medicinali inviati da ogni parte del mondo giungevano a destinazione, finendo in gran parte depredate sulle banchine del porto di Mogadiscio da bande ben organizzate di razziatori.A proposito di medicinali ci fu la fantozziana scoperta, in un ospe-dale della periferia della capitale, di un carico di scatoloni pieni di pillole diarroiche mentre serviva-no rimedi dall’effetto esattamente contrario.Che lezioni possiamo trarre da errori ripetuti su larga scala fra la disperazione e lo sconcerto delle organizzazioni umanitarie?Nel caos somalo bisogna ricorrere ad aiuti selettivi. Non tonnellate di riso o altri cereali ma, ad esempio, confezioni di cibo liofilizzato ad

alto contenuto proteico, razioni già testate dall�esercito americano durante la guerra del Golfo assicu-rando una apporto giornaliero di oltre mille calorie a persona.Resta irrisolto il grosso problema della distribuzione, aprendosi la strada nell’intreccio di feroci lotte tribali, finanziate dalla pirateria esercitata lungo le coste africane dell’Oceano Indiano.Certo non c�è nulla di peggio del non fare nulla, eppure la tragedia di queste ultime settimane ha già prodotto un quasi miracolo: a sor-presa il mercato ortofrutticolo di Mogadiscio è stracolmo di derrate, anche se a prezzi astronomici, fuo-ri della portata della popolazione in fuga verso i campi profughi del Kenya.La guerra fra poveri non finisce di stupire e di indignare, aprendo tuttavia nuovi spiragli di speranza. Quella non muore mai, mentre purtroppo muoiono ogni giorno migliaia di bambini affamati e as-setati.

Piero de Garzarolli

L’analisi e i ricordi del grande inviato Piero de Garzolli

La tragedia dimenticata del Corno d’Africa

Una guerra tra i poveri che indigna e stupisce

“Twin Tower 10 anni dopo”11 settembre 2001-2011 - Commemorazione Interclub

Domenica 11 settembre, nella tarda serata, ha avuto luogo, nella Caser-

ma Valfr� di Alessandria, il Con-vegno organizzato da vari Club alessandrini e astigiani (Alessan-dria, Asti, Acqui, Canelli-Nizza Monferrato, Gavi Libarna, Novi Ligure, Ovada Del Centenario, Tortona e Valenza), condotto dal Presidente RC Novi Ligure Dr. Giuseppe Oneglia, per ricordare il tragico evento di dieci anni fa a New York e per commemorare le tante vittime del vile attentato terroristico.Ad una giornata molto intensa ed emotiva, hanno partecipato numerose autorità rotariane del nostro Distretto, rappresenta-te dal Governatore Strumia, le

maggiori autorità istituzionali della Provincia e, naturalmente, una folta rappresentanza di Soci rotariani.L’incontro � stato aperto da una funzione religiosa in ricordo del-le vittime, officiata dal Vescovo di Alessandria, S.E. Monsignor Giuseppe Versaldi. Nell’omelia, difficile da condensare in poche righe, il Vescovo ha ricordato l’accaduto con parole forti e si-gnificative.La serata poi proseguita con un aperitivo e, dopo che tutti aveva-no preso posto ai tavoli allestiti al centro della Caserma, con i tradizionali inni eseguiti dalla soprano Angelica Cirillo.E’ seguito l’intervento del Con-sole americano a Genova, Anna

Maria Saiano (rotariana del Club Genova Est) che, oltre a ricor-dare i tragici avvenimenti, ha spiegato come rinascerà Ground Zero, i suoi significati, per far comprendere la reazione del po-polo americano dopo l’attentato alle Torri Gemelle. Relazione che ci fa capire come quel popolo si compatti nei momenti tragici.Dopo la cena e le parole di ringraziamento del Presiden-te Oneglia, ha chiuso la serata l’intervento, molto ben riuscito, del Governatore Strumia che ha accennato a quanti e quali avve-nimenti sono succeduti a quella tragica giornata. Dieci anni che hanno influenzato il mondo, e cosa potrà ancora accadere…! Per tutti un monito per meditare!

Relazione al RC Torino Nord Est di Paolo Michieletto

La vera storia delle Olimpiadi moderne

“La vera storia delle Olimpiadi moderne, dai primi pionieri al miracolo De Coubertin” è stato il tema della relazione del profes-

sor Paolo Michieletto alla riunione del Rotary Club Torino Nord Est, presieduto da Paolo Rizzolio.Il prof. Michieletto, docente presso la facoltà di Scienze Motorie di Torino, autore di diversi pro-grammi di fitness, e di diverse pubblicazioni, di come, nonostante la sospensione dei giochi olimpi-ci antichi, avvenuta per ordine dell’imperatore Teo-dosio nel 393, questi sopravvissero, pur rinascendo solo dopo un lunghissimo sonno. Già nel XVII seco-lo, si svolgeva in Inghilterra un festival sportivo che prendeva il nome dalle Olimpiadi, sulla scia di un diffuso senso culturale filoellenico; anche in Fran-cia e in Grecia si organizzavano eventi simili, ma si trattava di manifestazioni di modeste dimensio-ni. L’interesse per la rinascita dei Giochi Olimpici crebbe quando le rovine dell’antica Olimpia venne-ro scoperte nel corso di due importanti spedizioni archeologiche, francese la prima, del 1829, tedesca la seconda, avvenuta tra il 1875 ed il 1881; la me-moria di quegli antichi fasti atletici, il rinvenimen-to di quelle gloriose statue, non relitti, bensì indici luminosi di un passato eroico, corroborarono sen-timenti nostalgici nel pensiero di molti colti, tra i quali il barone francese, Pierre de Coubertin. Egli giunse alla conclusione che la sconfitta francese nella guerra franco-prussiana era principalmente dovuta al fatto che i francesi non avevano ricevuto un’educazione fisica adeguata a sopportare le aspe-rità della dura vita militare. De Coubertin voleva anche trovare un modo di avvicinare le nazioni, di permettere ai giovani del mondo di confrontarsi in una competizione sportiva, piuttosto che in guerra e individuò anche nella rinascita dei Giochi Olim-pici il mezzo con cui raggiungere i suoi obiettivi; presentò in pubblico le sue idee nel giugno 1894

durante un grandioso congresso alla Sorbona, nel corso del quale si stabilì che i primi Giochi Olimpi-ci dell’era moderna si sarebbero svolti nel 1896 ad Atene, in Grecia, la terra dove erano nati. Fu fon-dato il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per organizzare l’evento, sotto la presidenza del greco Demetrius Vikelas. Quelle prime Olimpiadi dell’era moderna furono un grande successo; i quasi 250 partecipanti, e il grande concorso di spettatori, ne fecero il più grande evento sportivo internazionale mai organizzato.La Grecia chiese di diventare sede permanente di tutti i futuri Giochi Olimpici, ma il CIO, in rispetto degli ideali decoubertiniani, decise che le Olimpia-di avrebbero dovuto essere organizzate di volta in volta in una nazione diversa.Il prof. Michieletto ha poi posto l’accento, attraver-so una curiosa e ricca narrazione aneddotica, su come, progressivamente, si siano codificate le regole delle varie discipline olimpiche, che prevedevano, da principio, anche contese di tipo artistico e in-tellettuale, e di come sia stato lungo e progressivo il percorso per addivenire ad un vero e proprio regolamento, che doveva, oltretutto, iniziare a te-nere in considerazione una opportuna metodica di selezione degli atleti, esistendone non più solo di dilettanti, cui le Olimpiadi erano riservate.

Emanuele Cardellino

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2030Rotary 5

Il seminario di Acqui Terme. Antonio Strumia: il Distretto si divide per essere più efficiente, ma continuerà le azioni comuni

Il segreto della Rotary Foundation:fare un service a coloro che fanno service

Oltre 300 rotariani si sono dati appunta-mento ad Acqui Terme per partecipa-re all’annuale Seminario sulla Rotary

Foundation. Ma cos’è dunque la Rotary Founda-tion? Parafrasando Sant’Agostino “…se nessuno me lo chiede, lo so bene ma se volessi darne spie-gazione a chi me lo chiede non lo so…”. Ma, miei fedeli lettori, non temete! Cercherò anche questa volta di farvi rivivere i momenti salienti di questo ultimo Seminario come Distretto 2030. Il vento del cambiamento si è percepito dopo i saluti di rito del simpatico presidente del Rotary ospitan-te, Luca Lamanna e dell’assessore piacevolmente coinvolto nella vita rotariana acquese. Infatti il nostro dinamico governatore Antonio conclude la sua introduzione al convegno tributando un caloroso applauso ai futuri governatori Pierlu-igi Baima Bollone e Paolo Biondi. “Il Distretto si frazionerà per avere maggiore efficienza, ma continuerà unito a fare azioni comuni”, queste le parole di Strumia.Mario Quirico, il nostro presidente della Com-missione Distrettuale Rotary Foundation, inizia ufficialmente questo Seminario affermando che sua intenzione è di presentare una giornata di di-vulgazione e di comprensione di questo fenome-no chiamato Rotary Foundation. Con l’aiuto del suo gruppo di persone, ben istruite per essere in grado di essere utili a tutti gli altri rotariani affer-ma che “facciamo un service a coloro che fanno service, non è un gioco di parole ma è la realtà” afferma Quirico spiegando ai presenti che con la sua squadra ha cercato di individuare gli ele-menti che mancavano ad una perfetta comunica-zione di questa fondazione, “molto importante in quanto il Rotary ha un rilievo internazionale sempre e anche a livello locale perché grazie all’intervento e alla buona volontà di molti Club si è realizzato tanto”. Continua il suo in-tervento spiegando l’iter per i vari tipi di sovven-zioni comunicando che l’anno scorso sono state

realizzate quin-dici Matching Grant e diciotto District Simpli-fied Grant che hanno rispetta-to il program-ma. Il 1 luglio 2013 entrerà in vigore la nuova struttura, la Fu-ture Vision, del Rotary che richiederà un nuovo modo di pensare a fare service. Dopo il pragmatico intervento di Quirico ecco che i due Coordinatori Enrico Raiteri e Remo Gattiglia presentano a turno i vari aspetti della Fondazione, con brevi e precise puntualizzazioni del governatore.Inizia Enrico con una spumeggiante presenta-zione, in parte un ripasso con slide dello scorso anno, per permetterci di riambientarci tra Per-manent Found, PHF, End Polio Now, Sovvenzio-ni per poi continuare con gli aggiornamenti per i futuri due nuovi Distretti e della future vision con le nuove disposizioni.Remo descrive ai presenti le varie Commissio-ni e Sottocommissioni partendo da quella per le Sovvenzioni capitanata da Marco Saglione, Fondo Permanente di Franco Cavagnaro, Andrea Lucchini con la End Polio Now, Scambi Gruppi di Studio di Bartolomeo Berello, Microcredito

di Sergio Bor-tolani, Alumni e Borsisti di Silvia Miglietta, Visione Futura e Borse di Ro-berto Lucarelli. La conclusione d e l l ’ i n t e r v e n -to è lasciata ad Enrico, che dal-

la simpatica teoria della relatività dello scorso anno passa quest’anno ad una storiella per farci meditare “il Rotary è come il pane che è fatto di farina e di lievito e anche se ognuno di noi pen-sa di essere lievito sa bene che il lievito da solo non basta per fare il pane ma che ci vuole anche tanta farina e che solo con il gioioso lavoro di tanti entusiasti come voi viene fuori questo bel pane Rotariano”.Si entra veramente nel cuore del Seminario con l’intervento di Marco Saglione, presidente della Commissione Sovvenzioni Paritarie (MG) e Sov-venzioni Semplificate (DSG) che con vera com-petenza ci spiega con l’ausilio di slide le varie procedure e lo scadenziario fino al 2014 coinvol-gendo quindi i futuri nuovi Distretti. Gianni Jandolo, Coordinatore regionale per la RF per le Zone 12, 13B e parte della 19, assen-te forzato per la sua presenza a Bari alla Fiera del Levante per un importante intervento sulla

Casa Mediterranea per il Dialogo, ha fatto uso della moderna tecnologia inviandoci un video e dialogando in forma di intervista con il nostro Antonio Strumia. Jandolo ci ha “accolti” in una cascina, una realtà rotariana frutto di un service realizzato con la Rotary Foundation, una “city farm”, una vera fattoria in città, un’ interessante struttura che aiuta i ragazzi disabili. Proseguen-do e concludendo l’intervento registrato con i vari dati giunti da Evanston. Una forma incon-sueta, ma veramente coinvolgente per conclu-dere questo Seminario così ricco di contenuti e quest’anno molto interattivo!Come avrete sicuramente notato non ho riporta-to molti dati tecnici, questo per lasciarvi “surfa-re” a piacere nel nostro sempre aggiornatissimo sito distrettuale www.rotary-2030.it o in quello internazionale www.rotary.org o, come consi-gliato dai vari relatori, per chiedere informazioni o consigli alla Commissione all’unico indirizzo valido: [email protected] queste poche righe ho cercato solamente di incuriosirvi su questo argomento che, sebbene molto tecnico ed ostico, ha la prerogativa di per-metterci di fare del bene nel mondo, nel modo migliore. Concludo con il pensiero di Arch C. Klump, Past Presidente Internazionale e fonda-tore della RF nel 1917: “la Rotary Foundation non è stata creata per erigere monumenti fat-ti di mattoni e di pietra. Se noi lavoriamo il marmo, verrà in seguito distrutto; se noi lavo-riamo l’ottone, il tempo lo farà scomparire; se noi innalziamo templi questi crolleranno per divenire polvere; ma se noi lavoriamo sulle idee immortali, se le imbeviamo del vero e completo significato dello spirito del Rotary…noi incide-remo su quelle tavole qualcosa che brillerà per l’eternità”.

Silvia Miglietta

Presidente Sottocommissione

Alumni&Borsisti

A seguito della partecipazio-ne al convegno sulla Rota-ry Foundation svoltosi ad

Acqui Terme sabato 17 settembre emergono alcune riflessioni meri-tevoli di condivisione. La “RF” è lo strumento finanziario che testi-monia la forza nel servizio della nostra associazione e attraverso tale formidabile meccanismo i Rotariani vengono aiutati nel rea-lizzare i loro sogni legati alla crea-zione di un mondo migliore sotto ogni punto di vista. Nonostante questa certezza sono ancora mol-ti i soci che ritengono la fonda-zione una struttura burocratica eccessivamente costosa e le sue procedure di finanziamento trop-

po complicate e contrassegnate da tempi lunghi di gestione. Le critiche sono sicuramente in-giustificate dal punto di vista dei costi considerato che la “RF” è una delle fondazioni con il più alto rapporto percentuale tra fon-di erogati e fondi raccolti tanto da meritare la fiducia della fondazio-ne Bill e Melinda Gates (questa fiducia vale una donazione di ben 355 milioni di $!) nella comune battaglia per l’eradicazione del-la Poliomelite; sicuramente più fondate le seconde non cadute nel vuoto alla luce del varo del Piano di Visione Futura tra i cui obiettivi troviamo appunto lo snellimento delle procedure e

una maggiore autonomia dei Di-stretti nella gestione dei Fondi. Sostenere i molteplici program-mi della Fondazione sia a livello finanziario che con la propria partecipazione attiva è un preciso dovere di ogni Rotariano soprat-tutto nel contesto di una situazio-ne economico/finanziaria quanto mai compromessa che produrrà inevitabilmente nelle comunità situazioni di necessità che solo le associazioni di servizio potranno soddisfare data la sempre più cri-tica situazione degli stati sovrani. Donando pro capite 100 dollari all’anno i rotariani attraverso la “RF” possono fare davvero molto sia a livello locale che internazio-

nale per migliorare le condizioni di vita delle società interessa-te dall’operazione di servizio. I due Matching Grant realizzate in Rwanda dal Rotary Club Im-peria, così come le molteplici sovvenzioni semplificate attuate sul nostro territorio, credo abbia-no dimostrato anche ai soci più scettici che anche risorse limitate con i meccanismi premianti del-la “RF” consentono di realizzare importanti interventi di servizio ricevendone una gratificante sen-sazione di “utilità”, consentitemi, al di sopra di ogni interesse per-sonale.

Giuseppe Musso(RC Imperia)

Alcune riflessioni

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Rotary20306

Un grembiule come service«Quante volte ci siamo chiesti come creare nuovi utili per progetti di sostegno?». E’ la

domanda di Luigi de Concilio Responsabile distrettuale Comunicazione e Immagine del Distretto 2030, che lancia una proposta. «Quest’anno - suggerisce de Concilio - le prossime festività natalizie vorrei proporre un gadget comune per la grande famiglia rotariana: Rotary, Rotaract, Interact e Inner Wheel.L’idea regalo, che troverete in copia, è quella di un classico grembiule da cucina, in puro cotone, utile da regalare sia ai maschi che alle femmine di tutte le età, a un costo contenuto di 3,50 euro, spese di stampa e spedizione comprese nel prezzo, con logo Rotary, Rotaract, Interact e Inner Wheel, la grande famiglia rotariana».«Questa proposta - continua - permetterebbe al Club di raggiungere un duplice obiettivo: raccogliere fondi per progetti di service e rafforzare l’immagine della nostra famiglia rotariana, partendo da un semplice dono natalizio. Per creare

un utile basta seguire questo esempio: se ipotizziamo una richiesta di 100 grembiuli, con un investimento iniziale di 350 euro da versare al momento dell’ordine, se venduti a 10 euro, si potranno avere nelle casse del Club 1000 euro con un utile di 650 da utilizzare a discrezione dello stesso Club».«Per motivi organizzativi - spiega Luigi de Concilio - le richieste dovranno pervenire per e-mail, entro venerdì 28 ottobre direttamente a [email protected] (Pino Repetto, RC Genova Nord Ovest), che provvederà ad effettuare l’ordine e a farvi recapitare i quantitativi richiesti entro la fine di novembre direttamente al vostro Club». «Sono certo - conclude - che questa opportunità potrà essere utile».

Dagli Usa i consigli per utilizzare i media sociali Concentrarsi sul pubblico e su come ottenere il massimo da questi tool promozionali I Rotary Club hanno usato Twitter, Facebook e altri media sociali per promuovere eventi, trovare partecipanti allo Scambio giovani, o allacciare contatti con studenti di scuole superiori che vogliono formare degli Interact Club. Il Circolo professionale Rotariani sui media sociali, cresciuto da 488 membri a quasi 970 in 79 Paesi, mira a creare amicizie e progetti di servizio attraverso una rete sociale protetta ed efficace. Donald S. Higgins, del Rotary Club di Pinellas Park, Florida, USA, è il presidente del Circolo professionale Rotariani sui media sociali, che ha raddoppiato il numero dei membri 79 Paesi.

Ecco i suoi consigli su come usare al meglio le potenzialità dei media sociali.

1. Fare ricerche. Prima di avviare una pagina di media sociali, andare online e fare ricerche per controllare cosa fanno gli altri Club o organizzazioni. Annotare quello che funziona per comunicare con la collettività e realizzare gli obiettivi definiti.

2. Sviluppare un piano di comunicazione. Identificare il proprio pubblico (ad es. potenziali Rotariani, leader locali), obiettivi (far sapere alla collettività cosa fa il Club, per trovare nuovi soci), e messaggi (Siamo il Club con un progetto di prestigio, “Siamo un Club che offre amicizia ed opportunità di servizio”).

3. Aggiornare regolarmente le pagine (ma non troppo spesso). Programmare un aggiornamento alla pagina di Facebook almeno una volta la setti-mana con foto, video, testo, ma non cinque volte al giorno. In questo caso, la gente comincia ad avere troppe informazioni e non è più interes-

sata. Invece, se non aggiornate spesso, il pubblico comincia a pensare che il Club non è più attivo. Chiedete a vari soci di Club (ai presidenti di commissione) di condividere la responsabilità di aggiornare la pagina, e designate dei moderatori per controllare cosa postano i follower.

ROTARY CLUB CANELLI - NIZZA

Grande Festa della “Bagna Caoda”

Carissimi PresidentiAnche quest’anno il Rotary Club Canelli-Nizza M.to, organizza la tradizionale serata conviviale della “Bagna Caoda” sabato 19 novembre alle ore 20.Poiché si è deciso di ritornare nella tradizionale sede del Risto-rante “Grappolo d’Oro” di Canelli, che ha una capienza limitata a 170 posti, Ti invito, nel caso i Soci del tuo Club decidessero di aderire, a comunicare al più presto il numero dei partecipanti, comunque non oltre il 30 settembre prossimo, al fine di rientra-re nel numero indicato. Il costo della conviviale, che sarà come sempre accompagnata da musiche tradizionali, è di 45,00 euro a partecipante. In allegato è presentato il menù della serata. In attesa di un Tuo cordiale e gradito riscontro, Ti invio i miei più cordiali saluti.

Piero Montaldo

referente Serata della “bagna Caoda” Gianfranco Beica 0141.701365, 348.2322565, e-mail [email protected] Piero Montaldo 335.8036614, e-mail [email protected]

Una serie di progetti, veri e propri service, attraverso i quali i Club genovesi intendono manifestare il proprio amore per Genova in maniera propositiva

L’impegno del Rotary per promuovere la “sua” cittàRispetto e tutela del territorio con interventi concreti in materia di: Salute, Scuola e Cultura

“Ci piacerebbe contribuire ad alleviare i mali di Genova”. I soci dei dieci Rotary genovesi non hanno più voglia di stare a

guardare ed è per questo che i Presidenti si sono ri-uniti per riflettere e pianificare su alcune emergenze cittadine: salute, scuola e cultura.Il denominatore comune che lega fra loro i singoli interventi è, non solo fare del bene, ma anche affron-tare situazioni di disagio in modo tale che dalle loro risoluzioni ne derivi, in modo permanente, un bene-ficio per la città di Genova e per la stessa Comunità.L’iniziativa, presentata nel Salone di Rappresentan-za di Palazzo Turzi da Giorgio Guerello, Presidente del Consiglio Comunale di Genova, Rotariano, e da Paolo Biondi, prossimo Governatore Rotary del nuo-vo Distretto Liguria e Basso Piemonte, si chiama “Il Rotary per la Città”, una serie di progetti che saranno messi a disposizione delle Istituzioni, ma soprattutto dei cittadini, per rilanciare la qualità della vita nel Centro Storico e la tutela del nostro patrimonio sto-rico e artistico cittadino.“Come è noto - ha dichiarato Giorgio Guerello - i Comuni si trovano sempre più in gravissime difficol-tà sotto il profilo economico e finanziario. Quest’ul-tima manovra finanziaria ci costringerà ad ulteriori gravi sacrifici che ricadranno su tutti i servizi primari ed anche su quelli essenziali, come ad esempio i ser-vizi sociali e i trasporti, servizi che le amministrazioni devono poter garantire ai propri cittadini.”“Come a suo tempo evidenziato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - ha proseguito Guerello - in questo tempo “serve

solidarietà e unità”. In questa prospettiva è entrata in gioco una delle forze più nobili della nostra città, il Rotary, per attuare solidarietà attraverso una serie di progetti concreti. Il Rotary, attraverso la sua attività, ha sempre dimostrato verso la Città di Genova una grande attenzione, condividendo intenti e finalità della Civica Amministrazione.”“Genova è bella - è intervenuto Paolo Biondi - lo sap-piamo tutti, ricca di cose meravigliose che in molti ci invidiano, ma per farla rimanere tale dobbiamo preservarla; solo conoscendo si ama, solo amando si tutela.” “E con questa serie di progetti che andremo a pre-sentare, - ha concluso Biondi - veri e propri “servi-ce” affidati all’esperienza delle varie professionalità presenti nei Club, intendiamo manifestare il nostro amore per Genova in maniera chiara e propositiva.

Salute• Il progetto Rotariano “Thalassemia Marocco” è iniziato da quasi quattro anni in collaborazione con l’Ospedale Galliera con l’obiettivo di mettere sotto controllo la talassemia in tutto il Marocco. A Geno-

va è stato siglato un protocollo d’intesa tra il Rotary e la Comuni-tà Marocchina per un progetto di sensibilizzazione ed analisi del sangue, rivolto alla vasta comu-nità di immigrati, sia marocchi-ni che del Nord Africa, possibili nuovi portatori di talassemia nella nostra Città.• Il progetto “Cicogna Sicura” vuole essere un piccolo con-tributo, ma di grande aiuto per migliorare l’integrazione

degli stranieri che oggi, a causa della lingua italiana, risulta difficile. A tale scopo è stato predisposto un manuale informativo ed educativo per le partorienti, che verrà distribuito gratuitamente in punti strategi-ci della Città. Cicogna Sicura è redatto in italiano, inglese, francese, spagnolo ed arabo ed è scaricabile dal sito http://genovanordovest.rotary2030.it/cicogna /sicura.pdf

Scuola Il progetto “Acqua per sempre” è un’iniziativa rivolta ai bambini delle Scuole primarie che si prefigge di sensi-bilizzare ed informare gli scolari sul problema Acqua. La protezione dell’ambiente è uno degli elementi ca-ratterizzanti del programma del Rotary e l’acqua, e la sua tutela, ne sono parte imprescindibili.• Il progetto “Censimento dei Beni Culturali esposti

all’aperto” ha lo scopo di dare un concreto con-tributo alla salvaguardia ed alla conservazione dei beni culturali del nostro territorio: avere memoria del passato è importante per costruire il futuro. Per le Scuole, a diversi livelli, si è organizzerà una “Caccia al Tesoro: cerco un affresco, se lo trovo... lo conosco, lo amo, lo difendo e lo salvo.”

• Il progetto “Maturità e poi?” vuole essere, attra-verso il mondo Rotariano che rappresenta le ec-cellenze delle professioni nella società, il primo

strumento indispensabile ai giovani maturandi per aiutarli all’orientamento al lavoro e alla futura professione.

I soci rotariani, professionisti ed imprenditori di en-trambi i sessi, saranno una guida “professionale” per i giovani che avranno modo di informarsi, conoscere e scegliere il proprio corso di laurea.

Cultura• Il progetto “Quaderni dei Musei di Strada Nuova”

ha l’intento di valorizzare ad uso pubblico il patri-monio artistico della Città. Un progetto da svilup-pare in collaborazione con il dr. Piero Boccardo, direttore dei Musei, che riprende gli obiettivi di precedenti qualificati interventi che riguardarono sia Palazzo Rosso, sia Palazzo Bianco.

“Il Rotary, - conclude Luigi de Concilio, responsabi-le Comunicazione e Immagine del Distretto Rotary - è “Amicizia e Servizio”, il piacere di stare insieme per rendersi utili, donare competenza, tempo e disponibilità. Con quasi 1.300.000 rotariani in 200 paesi la nostra è un’Associazione mondiale con una sola missione: servire al di sopra di ogni interesse personale. Presen-tiamo questa serie di progetti dedicati alla Città di Genova, questi non sono fatti per lodarsi o auto-celebrarsi, ma per far conoscere a tutte le persone esterne, cosa in realtà il Rota-ry International sia e come operi.”

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2030Rotary 7

Rotary Club Gavi-Libarna

Interclub con RC Acqui Terme, Novi Ligure, Ovada del Centenario, Tortona

per il progetto dell’Associazione“I Campionissimi” per i bambini autistici

INVITO

Sabato 15 ottobre 2011, ore 19,45 a Villa La Bollina di Monterotondo – Serravalle S.

Grande Festa del CENTOCINQUANTESIMOCENA E GRANDE BALLO

“L’Italia s’è desta…”

Con l’Ensemble dell’Orchestra Classica di Alessandriae la partecipazione eccezionale di alcuni protagonisti

del Risorgimento Italiano (impersonati dalla Compagnia Teatrale Smile)

E’ gradito un abbigliamento riferito all’epoca risorgimentale (seconda metà dell’800)

Costo di partecipazione alla serata e €60 a persona

Si prega di confermare la partecipazione entro il 5 ottobreSegreteria del RC Gavi-Libarna:

366.4969130 - 335.201050 [email protected] contattare: 339.8602508 - e-mail: [email protected]

Con la collaborazione di : Eros - Paglieri - Villa BollinaFerrovia alpina del Lötschberg - Ferrovie della Jungfrau

ROTARY INSTITUTEA MILANO14-15-16ottobre 2001Hotel Melia - Via Masaccio, 19 - Milano

NSTITUTEMilano 2011

ROTARY

Venerdì 14 Ottobre 2011 - Sala Islas Baleares

entro ore 15 Arrivo e registrazioni partecipanti

ore 17/18.30 I SESSIONE PLENARIA Cerimonia di apertura Saluto e presentazione dell’Institute Allocuzione del Presidente Internazionale RIP Kalyan BANERJEE, RID Elio CERINI - Con-

vener, RID Paul KNYFF - Co-convener, PBDRI J. SORJUS - Chairman, PPRI Luis GIAY, PPRI Carlo RAVIZZA, PPRI D. K. LEE

ore 20 Cena di Gala in onore del Presidente In-ternazionale (si prenota alla registrazio-ne)

Sabato 15 Ottobre 2011 - Sala Islas Baleares

ore 08.45/10 II SESSIONE PLENARIA  Rotary: il servizio   •l’idealedelservizioRotariano

PVPRI Serge GOUTEYRON  •ipartnernelservizio

e la ricerca dell’eccellenza Dr. Linda MULLER (WHO Geneve)

ore 10/10.30 Pausa caffè

ore 10.30/11.45 III SESSIONE PLENARIA    Servizio e Filantropia    •lenuovefrontieredellaFilantropiaPPRI

Luis V. GIAY •lavalorizzazionedellesinergie

Dr. Raffaella BANCHERO (VP Tiffany & Co. Europa)

ore 11.45/13.00 IV SESSIONE PLENARIA    Il nuovo orizzonte  •comeparlarediRotaryoggi

ai rotariani di domani Relatore da definire

  •ilRotaryelaculturadellapace Relatore da definire

ore 13/14.30 Pranzo a buffet

ore 14.45/17.15 GRUPPI DI DISCUSSIONE (per gruppi lingui-stici)

•unanuovaculturadelservizio,propostaper le nuove generazioni

•lasceltadeipartnernelserviziocomeot-timizzazione dell’intervento progettuale

  •ogniRotariano, testimoneepromotoredell’immagine del Rotary

ore 17.15 CHIUSURA DEI LAVORI

ore 20 SERATA TEATRO “ALLA SCALA” VISITA AL MUSEO DEL ‘900 (scelta alternativa) (prenotazioni alla registrazione)Nota: dalle 18.00 alle 18.45 sarà servito un cocktail rinforzato per coloro che hanno prenotato uno dei due eventi.

Domenica 16 Ottobre 2011 - Sala Islas Baleares

ore 08/08.45 Servizio interreligioso (aula da definire)

ore 09.15/10.30 V SESSIONE PLENARIA Testimoni del servire •iClubdiserviziofrastoriaedattualità PDG Giuseppe VIALE, PP Tiziana AGOSTINI

ore 10.30/11 Pausa caffè

ore 11/12.30 VI SESSIONE PLENARIA  Parliamo con il Presidente Internazionale •sintesideilavoridigruppo

Rotary Coordinators  •domandeerisposte

con il Presidente del R.I. RI President and Directors

ore 12.30/13 SESSIONE CONCLUSIVA  •promozioneInstituteAmsterdam2012-

Elio CERINI – Convener, Paul KNYFF - Co-convener

  •promozione Convention InternazionaleBangkok2012-Julio SORJUS - Chairman

•Milano vi aspetta per l’Expo 2015 (vi-deo)

CHIUSURA DEI LAVORI Elio CERINI - Convener

ore 13.15/14.15 Pranzo a buffet

Nonostante cerchiamo di convincerci che siamo belli così come siamo, difetti fisici inclusi, il rapporto con il proprio spec-

chio è spesso molto conflittuale, perché “piace-re” con un bell’ aspetto fresco e giovanile è un desiderio di tutti, vecchio come l’umanità. Orecchie a sventola, nasi aquilini, seni troppo piccoli o troppo grossi, fianchi decisamente importanti, l’odiata pancetta possono alla lunga causare “disagi psicologici” perché tutti sognia-mo (inutile nasconderlo!) una bellezza fatta su misura che esalti le nostre qualità per migliorare la nostra vita , anche quando il tempo passa ine-sorabilmente. Insomma, vederci belli ci ridà fiducia e sicurezza in noi stessi e ci permette di ritrovare quell’ar-monia che ci fa “star bene”.Oggi, bellezza e fascino non sono più un mi-raggio e si possono, se lo si desidera, ottenere ricorrendo alla Medicina Plastica, inizialmente nata per correggere quei difetti fisici che davano fastidio alla salute, ma attualmente in grado di modificare aspetti non particolarmente apprez-zati del proprio corpo; questa specialità si oc-cupa anche della ricostruzione dopo incidenti, grossi traumi, tumori, malformazioni congenite, di tutto il tegumento cutaneo dalla testa ai piedi.Della Chirurgia Plastica e in particolare della “mastoplastica additiva del seno” ha parlato il relatore della serata in interclub, il dottor Renzo Panizza (è stato discepolo della Professoressa Graziella Lupo, grande chirurgo, fondatore di uno dei primi reparti di Chirurgia Plastica in Italia) ed attualmente Primario della Struttura Complessa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’ Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, trattando brillantemente il tema: “La misura... della felici-tà”.La mastoplastica additiva è quell’intervento che ha come obiettivo primario l’aumento del volu-me e della consistenza del seno in modo da farlo sembrare il più naturale possibile e il motivo più

comune che spinge le donne a sottoporsi a que-sto intervento – ha sottolineato il dott. Panizza, avvalendosi della proiezione di molte immagini - è la voglia di migliorarne la forma ed eliminare gli inestetismi provocati dall’età, dalla gravidan-za, da un forte dimagrimento, da malformazio-ni, da differenze di volume e forma tra i seni, da interventi chirurgici particolarmente demolitivi.Si tratta di un intervento che nel corso degli anni è diventato sempre più comune. Si stima infatti, che negli Stati Uniti un numero molto consisten-te di donne si sia sottoposto alla mastoplastica additiva e questo fenomeno è in costante au-mento anche in Italia.L’aumento del seno consiste nell’inserimento di una protesi mammaria in una tasca creata al di sotto della ghiandola mammaria oppure parzial-mente o totalmente sottomuscolare.Le protesi mammarie disponibili sul mercato non sono tutte di ultima generazione, quelle consigliate sono protesi clinicamente testate, progettate per dare un look naturale e presen-tano una vasta gamma di forme: basso profilo, alto profilo e anatomiche (con una seducente “forma a goccia” più vuota superiormente e più piena inferiormente per meglio simulare la for-ma del seno naturale visto di profilo); misure e materiali: le protesi attualmente utilizzate sono costituite da un involucro esterno di silicone e da un contenuto interno che può essere di gel di silicone o di soluzione fisiologica salina; nel passato sono state utilizzate alcune sostanze di riempimento come l’olio di soia, ma i risultati sono stati disastrosi, tutte le protesi sono state rimosse e questa metodica è stata definitivamen-te abbandonata.Inoltre la superficie esterna delle protesi può essere liscia o ruvida, cioè caratterizzata da una particolare rugosità detta “testurizzazione” e ca-pace di conferire un aspetto più naturale sia per forma sia per sofficità del seno.Le protesi, naturalmente - ha ribadito il chirurgo - vengono scelte in rapporto alle dimensioni del

torace e delle mammelle e da quanto emerge dal colloqui preliminari tra chirurgo e paziente per mettere anche a fuoco, in modo idoneo e preciso, le attese estetiche della paziente che ha deciso di sottoporsi all’intervento che non deve mai essere esasperato, ma rispettare e valorizza-re l’armonia del corpo. Si può aumentare il seno anche senza ricorrere al bisturi, ma utilizzando sostanze alternative - ha proseguito il dott. Pa-nizza - nel suo intervento.Una tecnica è quella di utilizzare filler riempitivi a base di acido ialuronico che viene inoculato all’interno del seno e permette l’aumento di non più di una taglia. Si tratta comunque, di un trattamento estetico che non ha una durata permanente, bensì una durata che si avvicina verosimilmente ai 12 mesi in quanto l’acido ia-luronico viene lentamente e progressivamente riassorbito dall’ organismo.Un’altra tecnica prevede l’aumento del seno con il proprio “grasso” prelevato, tramite lipo-suzione, da cosce o addome. Il grasso aspirato e trattato con adeguati procedimenti garantirà volume al seno e allo stesso tempo verrà forni-to un apporto consistente di cellule staminali, di cui il tessuto adiposo è ricco, che andranno successivamente a differenziarsi favorendo la rigenerazione dei tessuti. Anche se il desiderio più diffuso è ottenere un seno più grande, ci sono alcune minoranze, ma non così esigue come si potrebbe pensare - ha concluso il dottor Panizza - che vorrebbero l’e-satto opposto, cioè ridurne le dimensioni. Un seno eccessivamente voluminoso non rappre-senta unicamente un problema estetico, ma anche funzionale in quanto le dimensioni e il peso delle mammelle costringono a vizi di po-stura causando dolori alla schiena e alla colonna vertebrale. L’intervento riduttivo in questi casi consente un grande miglioramento estetico, funzionale e psicologico, evitando inutili disagi o, peggio ancora, “complessi”.

Miledi Repetti

Interclub del Rotary Club Gavi Libarna con i RC Acqui Terme e Novi Ligure

“La misura… della felicità”

Rotariani nella Casa dell’Angelo

Una nutrita delegazione di soci del RC Genova Nord e del Rotaract han-

no visitato la Casa dell’Angelo a Genova, dove hanno incontrato Padre Marco Grega e Padre Nan-do Giudici, della Congregazione dei Servi della Carità (cosidetti Guanelliani, dal nome del fon-datore Don Luigi Guanella, che verrà proclamato santo il 23 ottobre 2011) rispettivamente, responsabile e vice responsabile della Casa e hanno conosciuto gli ospiti della struttura, oggi distinti in residenti, che abitano quattro appartamenti di civile abitazione ed in ragazzi che, pur rimanendo con le loro famiglie, trascorrono il pomeriggio fino all’ora di cena alla Casa per essere seguiti negli studi e ricevere una formazione che le rispettive famiglie sarebbe-ro in difficoltà a provvedere.Il momento conviviale è stato vissuto insieme ad alcuni ospiti residenti cuocendo le pizze nel forno a legna, tra gli ulivi del giardino di questa Casa, già re-sidenza di campagna dei D’Oria nel Seicento e poi centro di par-tenza dei Missionari gesuiti nel Novecento e oggi punto di riferi-

mento fondamentale per ragazzi che non possono stare nelle loro famiglie per abusi subiti o per altre difficoltà. L’incontro, toc-cante, ma lieto al contempo, ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto di quanto è stato fatto e conoscere le prospettive volte, da un lato, a valorizzare la falegnameria già funzionante e dall’altra, l’ampio appezzamento di terreno circostante per svi-luppare un’attività agricola che consenta ai ragazzi meno dotati (“i buoni figli” secondo l’espres-sione di Don Guanella) - che non possono condividere con gli altri ospiti la frequenza a corsi per l’avviamento professionale - di apprendere un mestiere quali artigiani del legno o come giardi-nieri. Il Rotaract ha offerto le ca-pacità professionali dei soci (tra i quali ci sono medici e dentisti) e ha raccolto nell’anno trascorso 8 mila euro che sono serviti per la psicoterapia dei ragazzi che necessitavano. Anche il Rotary Club Genova Nord, a sua volta, nel corso dell’incontro ha conse-gnato un contributo economico a questa realtà unica nel panorama genovese.

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Rotary20308

Ufficializzata la nascita e aperte le iscrizioni

La Fellowship alpina è già in cammino

Il 7 maggio 2011, nell’occasio-ne della 84a Adunata Naziona-le Alpini del 150° Anniversario

dell’Unità Nazionale, a Torino, è stata costituita la Fellowship “Rotariani Alpini”, fornendo strut-tura formale ad una iniziativa già attiva da tempo a merito e con l’impegno di molti Alpini Rotaria-ni interessati. Il Distretto Rotary 2030, su richiesta, ha ufficializzato la nascita e inserito la Fellowship tra quelle distrettuali nell’attesa di un riconoscimento più esteso. Alla riunione costituente hanno presenziato 36 Rotariani Alpini di vari Club Rotary che hanno condi-viso lo statuto di base presentato e la costituzione di una struttura organizzativa iniziale per attivare le procedure di funzionamento della fellowship con l’impegno di convocare entro un anno l’Assem-blea annuale per l’approvazione formale dello statuto definitivo e l’elezione degli organi direttivi. Per dare sviluppo all’iniziativa e favorire la maggior condivisione della fellowship a livello distret-tuale e multi distrettuale, quale deve essere tra le sue caratteristi-che distintive, è intenzione favori-re la diffusione della conoscenza della sua esistenza attraverso comunicazioni e incontri in occa-sione di particolari ricorrenze. A tal fine si invitano tutti i Rotariani che hanno servito e/o servono nel Corpo degli Alpini a: - prendere visione della scheda informativa della Fellowship e, se interessati, a iscriversi attraverso il modulo in allegato “a”; - partecipare al prossimo incontro tra gli aderenti e aspiranti alla Fel-lowship organizzato il 15 ottobre p.v., a Torino in occasione del 139° Anniversario di costituzione degli Alpini.

L’appuntamento è previsto alle ore 11,30 al Parco del Valentino, nel giardino roccioso in Viale Car-lo Ceppi (itinerario in allegato “C”), per la deposizione di coro-na ai Caduti presso il Monumento agli Alpini della città di Torino. Seguirà una colazione al Circolo dell’Unione Industriale di Via Vela, 17 (vicino alla Galleria di Arte Moderna - GAM). L’incon-tro sarà ulteriore occasione per approfondire la conoscenza reci-proca, discutere proposte sociali distintive, definire le modalità di adesione alla Fellowship e anche vedere il DVD della prima riu-nione e dell’Adunata di Torino. Nell’incontro si prenderanno an-che decisioni sui prossimi appun-tamenti e sull’assemblea annuale che potrebbe aver luogo a Bolza-no in occasione della 85a Adunata Alpina a maggio 2012. Per quanti interessati, inoltre, si segnala la possibilità di parteci-

pare, nella stessa serata di sabato 15 ottobre, al gran concerto delle fanfare della Brigata Alpina Tauri-nense e della Sezione A.N.A. di To-rino con inizio alle 20.30 al teatro Alfieri per festeggiare l’Anniversa-rio e anche ricordare il Raduno del 150°. L’ingresso è gratuito e per accedere bisogna munirsi di biglietto nominativo, prenotan-dosi al 011745563 oppure tramite e-mail [email protected]. Per gli aspetti organizzativi e in-formativi e per l’adesione all’in-contro del 15 ottobre p.v., da effettuare entro il 12 ottobre, si informa che è attiva una funzione di segreteria alla e-mail [email protected] e al telefono 3475914787. Indirizzo postale: Fellowship Rotariani Alpini c/o Rotary International - Distretto 2030 Corso Matteotti, 44 - 10121 Torino.

Il PresideteGen. C.A. (aus) Franco Cravarezza

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LAVORARE CON I GIOVANI

La “leggenda” delle Penne Nere Napoli, 15 ottobre 1872. Vittorio Emanuele firma il decreto che di fatto istituisce le

prime 15 compagnie alpine, inizialmente stanziate perlopiù in Piemonte. L’espe-rimento di affidare la difesa delle frontiere italiane a coscritti del luogo ha successo; l’idea è semplice ed efficace: chi meglio di uomini già abituati alla vita ed alle fatiche della montagna può fronteggiare in prima battuta una possibile invasione proveniente dalle Alpi? Nasce il soldato di montagna, difensore dei confini nazionali, inquadrato in unità snelle ma compatte, logisticamente autonome, costituite da giovani nati nelle stesse terre ed uniti spesso anche da vincoli di parentela. Questo spiega l’eccezionale spirito di corpo delle penne nere, simbolo della specialità alpina. L’addestramento consiste in lunghe marce in montagna, in condizioni spartane se non severe che anche gli ufficiali condividono con la truppa. Il battesimo del fuoco avviene però lontano dai monti: nel 1896 un corpo di spedizione partecipa alla campagna di Eritrea, mentre nel 1911 gli Alpini combattono nella guer-ra italo-turca. La grande guerra vede le truppe da montagna italiane distinguersi sulle Alpi orientali, battersi per la conquista delle cime, strappate a caro prezzo all’avversa-rio, il quale non mancherà di rendere onore al merito degli Alpini. L’8 luglio 1919 si costituisce l’Associazione Nazionale Alpini. Avvenne a Milano, presso la sede dell’Associazione geometri, e fu l’inizio di una lunghissima marcia che dura tuttora. Sul Labaro, simbolo dell’Associazione, sono appuntate 214 Medaglie d’Oro così suddivise: 207 Medaglie d’Oro al V.M. di cui 16 a reparti e 191 individuali, conferite ad alpini inquadrati nei reparti alpini; 4 al Valor Civile; 1 al Merito Civile; 1 medaglia d’Oro C.R.I. (2003); 1 Benemerenza di 1ª classe della Protezione civile (2010). Nel 1935 le penne nere partecipano alla campagna di Eritrea, in divisa coloniale, mentre nella seconda guerra mondiale le divisioni alpine sono impegnate su più fronti: Francia, Albania, Grecia, Jugoslavia, Unione Sovietica. L’episodio più significativo e tra-gico è senz’altro l’epopea della ritirata di Russia, nell’inverno 1942-1943. Gli Alpini sono schierati lungo il Don, in pianura, ancora una volta lontani dal loro ambiente naturale. Un’imponente offensiva russa costringe l’armata italiana a ripiegare sulla difensiva, e saranno gli Alpini a proteggere lo sganciamento del grosso delle forze. Sottoposti al durissimo fuoco nemico, le divisioni “Julia”, “Tridentina” e “Cuneense” subiscono perdite terribili: la Cuneense verrà chiamata “la martire”, avendo perso 9 uomini su 10. Inte-ri reggimenti sono decimati dagli attacchi dell’Armata Rossa e dal gelo implacabile dell’inverno russo. Eppure i reparti cercano e riescono a compattarsi, serrando le file e salvando molte vite, come narrano Giulio Bedeschi e Mario Rigoni Stern nei loro celebri libri: “Centomila gavette di ghiaccio” e “II sergente nella neve”. Dopo la parentesi dell’armistizio e della liberazione, le truppe alpine vengono ristruttu-rate e nel 1952 vengono istituite le Brigate, tra cui la Taurinense che eredita le tradizioni e le unità dell’omonima divisione e della Cuneense. Non cambiano lo spirito né l’adde-stramento: gli Alpini rimangono truppe scelte che fanno parte della forza mobile della NATO e partecipano alla missione ONU in Mozambico nel 1992-94. Gli anni recenti vedono la trasformazione dell’Esercito verso un modello professionale: scompare la leva e con essa la coscrizione obbligatoria, gli Alpini vengono reclutati su tutto il terri-torio nazionale. Oggi rappresentano una delle migliori realtà dell’esercito italiano: le brigate Julia e Taurinense - dipendenti dal co-mando Truppe Alpine di Bolzano - sono unità di proiezione, vale a dire rapidamente schierabili in ogni contesto ope-rativo, e hanno partecipato in primo piano con i propri reggimenti alle principali operazioni all’estero delle nostre Forze Armate, dall’Albania alla Bosnia, dal Kosovo all’Afghanistan. Missioni di risposta alle crisi internazionali, a sostegno della pace e della sicurezza e non esenti da rischi.

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2030Rotary 9

Non ci poteva essere miglior sprone della straordinaria Distrettuale di apertura monegasca per convincerci che questo sarà un anno davvero speciale. Lo abbiamo ca-

pito sin dall’attesa per l’evento, sul web, sul Quadrifoglio, nel passaparola tra soci. Lo abbiamo visto nella seduta dei lavori po-meridiani, che ha registrato una grandissima partecipazione, sia per numeri che per idee. Lo abbiamo ascoltato dall’intervento del Rappresentante Distrettuale Filippo Bistolfi, disinvolto nelle vesti di padrone di casa quanto determinato nel voler portare a termine gli obiettivi ambiziosi di quest’anno rotacartiano. Lo abbiamo letto nelle parole di sincero apprezzamento che il mi-nistro della Gioventù, Giorgia Meloni, ha rivolto nella lettera di saluto indirizzata all’RD per l’occasione. Un saluto che ci ha in-dubbiamente fatto molto piacere, e che ritroverete integralmente nelle pagine di questo numero.Insomma, non abbiamo scuse per restare a guardare. Dobbiamo agire, fare, pensare da Rotaractiani quali siamo. “Meritarci il Rota-ract”, così come ci ha esortato a fare lo stesso RD. Il che significa semplicemente portare i nostri principi e i nostri valori anche al di fuori degli eventi più o meno impaludati che ci vedono periodi-camente impegnati tra Club, Zone e Distretti. Perché, in fondo, il nostro essere Rotaractiani significa essere pronti a rimboccarci le maniche quando c’è da costruire qualcosa di importante. Anche quelle dello smoking, se necessario. E nessuno sa farlo meglio di noi, né con la stessa disinvoltura, e senza perdere nemmeno un punto dello stile che da sempre ci contraddistingue.Perché, sì, siamo stati Rotaractiani quando abbiamo scelto di ce-lebrare il nostro nuovo anno sociale in una delle cornici più belle ed eleganti d’Europa. Ma siamo stati Rotaractiani ancora di più quando abbiamo scelto di destinare i nostri sforzi per sostenere giovani come noi che studiano e lavorano per salvare delle vite. E siamo stati Rotaractiani ogni volta che abbiamo speso sudore e sacrifici per qualcosa in cui credevamo, anche se l’abbiamo fatto dietro le quinte, magari sporcandoci un po’ le mani, prenden-do freddo in una piazza, senza luci né lustrini né bollicine nei bicchieri. E’ stato sempre questo che ci ha resi differenti. E deve continuare ad essere così. Il nostro non è uno “sporco lavoro”, come vorrebbe il famoso detto cinematografico. Tutt’altro. Ma qualcuno deve pur farlo ugualmente. Ora tocca a noi. E che questo straordinario anno ro-taractiano che ci aspetta possa essere un fantastico anno per tutti.

Luca PautassoDirettore del Quadrifoglio

Facciamo il nostro lavoro:e l’anno sarà straordinario

Nervi è un caposaldo di questo anno sociale: «Meritatevi il Rotaract»

E’ il motto da cui parte il nocciolo della sua rela-zione che va a toccare

uno ad uno i temi più delicati per tutti noi soci. Per prima cosa, - e questo è un mantra - il binomio “saper fare e far sapere”, spesso troppo fragile, viene incoraggiato mettendo a disposizione degli as-sociati gli indirizzi e-mail di giorna-li locali e testate on-line ma soprat-tutto il know-how della segreteria distrettuale e dell’ufficio stampa. La cosiddetta “uscita dall’autore-ferenzialismo” coinvolge fino a Filippo stesso che non manca di fare sentire la propria vicinanza in qualità di RD “di provincia”. Un altro tema cruciale affrontato è stato quello degli attriti. Di certo non può esserci sempre sintonia su tutti gli aspetti della vita di un Club, però certe fratture non sono affatto tollerabili né all’interno delle Zone né, soprattutto, all’in-terno dei Club. Bistolfi ammette pure che in questo caso non può essere il Distretto a fare da guida a Club e zone ma invita appunto la “base” dei soci a dare il buon esempio. Ultimo elemento saliente è stato quello della sinergia: quest’anno Rotary, Inner Wheel, Rotaract e Interact collaboreranno ai cam-pionati Mondiali Rotariani di Sci di Sestriere dal 27 febbraio al 5

marzo. Non mancherà inoltre il sostegno, finanziario e umano, de-gli altri Club della famiglia anche all’importante Rotaract European Meeting, biglietto da visita per la comunità rotaractiana e rotaria-na del nostro Paese. Infine è con piacere che è stata comunicata la comunione del progetto APIN tra Interact e Rotaract, una vicinanza di intenti e obiettivi già espressa alla distrettuale Interact del 16 set-tembre. I lavori sono poi prosegui-ti con l’approvazione del bilancio preventivo e la determinazione della quota distrettuale 35� come gli scorsi due anni, da versare en-tro il 15 novembre.E’ stato poi approvato il proget-to APIN, l’ormai noto “Rotaract Against Cancer”, che già ora ha raccolto con gli eventi di Club, Zone, Commissioni e Interact qua-si 8mila euro. L’obiettivo è impe-gnativo ma viste le premesse non irrealizzabile: riuscire a raccogliere i 150mila euro necessari al finan-ziamento del ciclo di ricerca di tre

anni che permetterà all’Europa di avere un settore -quello delle me-tastasi epatiche- per ora sviluppato nel solo Giappone. I dettagli ulte-riori verranno delineati all’interno della distrettuale di Biella del 5 novembre. Sono stati poi anticipati rispetti-vamente da Filippo Ogno e Diego Gerbino i progetti internazionali cardine di questo anno rotaractia-no: il Rotaract European Meeting di cui iniziano a trapelare già i pac-chetti e qualche ulteriore dettaglio e il Rotary World Championship che si terrà a Sestriere, in conco-mitanza con la nostra Distrettuale della Neve. La Commissione Organizzazione Interna ha quindi elencato i premi che verranno consegnati al termi-ne dell’anno come incentivo ai Club: Rotaract per l’APIN, Premio per il Service di Club, Premio per l’attività culturale più intensa e Premio Rotaract per il Futuro. La commissione si è inoltre impegna-ta a fornire alla fine dell’anno un

annuario con tutti i progetti svolti dai Club e una misurazione delle loro performance.Il Free Rotaract Corner, elemento quasi conclusivo dei lavori ha visto il contributo di Interact e Zona di Nord Est al progetto APIN di 575 euro, ovvero quanto di service ri-cavato dall’evento di Ghemme del 16 settembre. La conclusione è stata lasciata al Rotary, che per bocca di Antonio Strumia, Governatore del Distret-to, e di Pier Paolo Pontacolone, sta-kanovista del Rotaract, non ha fatto mancare il proprio sostegno alle nostre iniziative e incoraggiandoci a una maggiore condivisione dei nostri eventi con la realtà rotaria-na. L’efficacia del sostegno Rotaria-no è del resto immediata: i lavori si sono infatti tenuti nella “Sale Atlan-tique” dell’hotel, concessaci gentil-mente dal Direttore dell’Albergo, Rotariano di Montecarlo. Gli smoking della cena di Gala tenutasi per l’occasione e il diver-timento del Jimmy’z sono stati la ricompensa delle fatiche di un Di-stretto che non smette di lavorare, di partecipare e soprattutto di sen-tirsi sempre più attivo e utile all’in-terno della Grande Famiglia del Rotary. Se il buon giorno si vede dal mattino, questo sarà davvero un anno speciale.

La Redazione

rappresentante Distrettuale: Filippo Bistolfi Direttore Quadrifoglio: Luca Pautasso

Il QuadrIfoglIo non è solo un bollettIno uffIcIale del

dIstretto 2030, ma la voce dI ognI Zona, dI ognI sIngolo

club e, dove possIbIle, dI ognI socIa e socIo. per Questo Il vostro

contrIbuto In prIma persona alla redaZIone della testata sarà sempre

Il benvenuto. se volete contrIbuIre alla realIZZaZIone deI prossImI

numerI, anche solo segnalando un’InIZIatIva o un evento, potrete:

• informare e inviare il materiale al proprio Segretaria di Zona,

membro della redaZIone del QuadrIfoglIo.

• inviare un comunicato alla mail [email protected] (In fase dI attIvaZIone)

In entrambI I casI Il contrIbuto verrà prIma carIcato sul blog

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Quadrifoglio 2030 (che “cInguetta” anche su twItter) e nello

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eDItorIaLe

SAVE THE DATE! L’Isfr Rotarian Ski Championship 2012 a Sestriere

Il 2012 sarà un anno frizzante per il Rotaract. Tra i tanti eventi che costelleranno quest’anno, dal 25 Febbraio al 3 Marzo 2012, per la prima volta, i campionati di sci Rotary avranno luogo nel Distretto

2030, sulle piste di Sestriere. Un’occasione da non perdere: i rotariani, le signore dell’Inner Wheel e i giovani del Rotaract si ritroveranno sul comprensorio della Via Lattea per partecipare alle gare ufficiali di sla-lom gigante, sci di fondo, sci in salita e snowboard o semplicemente di godersi in estrema tranquillità le meravigliose piste olimpiche. Sono inoltre previste visite guidate in Torino, nonché rilassanti occasioni per godersi al meglio, a tariffe scontate, i centri benessere della zona.Un’occasione per potersi divertire, incontrando persone nuove prove-nienti da diverse parti del mondo, incrementando i rapporti interperso-nali intesi come opportunità di servizio, col solito spirito pro-service che quest’anno aiuterà Paideia per l’acquisto di attrezzatura da sci alpino, permettendo a un numero sempre maggiore di persone con disabilità di accedere a questo sport. L’evento vedrà il proprio culmine con la serata di gala che si terrà venerdì 2 marzo.I giovani del Rotaract beneficeranno di costi calmierati. Per usufruire delle tariffe agevolate delle strutture alberghiere occorre prenotare en-

tro e non oltre il 30 novembre 2011. Per farlo basterà visitare il sito www.vialattea.it cliccando su Isfr Rotarian Ski Championship 2012.

Diego GerbinoComitato organizzatore Sestriere 2012

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Rotary203010

Distrettuale di Apertura Interact - Apertura Zona Nord-est Rotaract

La prima riunione distret-tuale Interact per l’anno 2011/2012 ha avuto luogo

in concomitanza con la serata di apertura della Zona Nord-est Rotaract, venerdì 16 settembre. L’idea di unire i due eventi fu partorita dal Rotaract, in parti-colare dal Delegato di Zona Da-vide Longoni e dal suo Segretario Dario Arlunno. Entusiasta per l’iniziativa, conscio del grande sostegno che la maggiore espe-rienza ed efficienza del Rotaract possano apportare all’intero Di-stretto Interact, l’RD Andrea Mat-tasoglio decide immediatamente di accettare la generosa offerta. Si tratta, di fatto, del primo esempio

di collaborazione tra Interact e Rotaract per quest’anno, linea di pensiero cui si intende rimaner fedeli per gli eventi futuri, ricer-cando una sempre maggior intesa tra le due più giovani famiglie Ro-tariane. L’evento si è tenuto pres-so l’Agriturismo “Il Cavenago”, nel comune di Ghemme, luogo a stretto contatto con la natura, molto caratteristico. La presen-za di cariche importanti quali il Rappresentante Distrettuale Ro-taract Filippo Maria Bistolfi, che sceglie di parteciparvi nonostan-te il lungo viaggio, i responsabili per le nuove generazioni Pier Paolo Pontacolone e Francesco Mignone, sottolinea l’importanza

della serata. Si tratta, infatti, dell’occasio-ne scelta per presentare un primo concreto pas-so verso la tota-le collaborazione di Interact e Rotaract, decidendo di rendere ufficiale la partecipazione del Distretto In-teract al progetto APIN, a favore della ricerca contro il cancro. Per spiegare nel dettaglio le dinami-che su cui si fonda il progetto, la parola viene data ad Ottavio Patrucco, Presidente della com-missione APIN, che provvede

a pronunciare un toccante

discorso con cui trasmet-tere tutta la passione

e la volontà impiegate in

questa comune causa.

L’Interact vanta un’affluenza re-cord fin dalla prima Distrettuale, contando quasi trenta soci inte-ractiani provenienti da Interact Club Novara, Valsesia e Gavi Libarna. Le grandi distanze che la vastità del Distretto 2030 co-stringe talvolta a percorrere non sembrano aver smorzato l’entu-

siasmo di molti interactiani, che si spera si mantenga vivo lungo tutto l’arco dell’anno. I lavori Distrettuali per Interact hanno inizio al termine della se-rata. I soci, grazie ad una genti-le concessione dell’agriturismo stesso, dispongono di una sala apposita in cui riunirsi senza interferire in alcun modo con l’andamento della festa. Si parla di service a lungo termine quali APIN e il service distrettuale pro-mosso alla Riunione Nazionale di Torre del Greco, in data 09-10-11 settembre 2011. Si parla di pub-blicità nelle scuole, rimanendo fedeli a quelle che sono le radici più profonde dell’associazione, il

sistema con cui l’Interact stesso ha avuto origine negli Stati Uni-ti. Grande importanza viene data all’ormai noto Rypen (Rotary Youth Program of Enrichment), a cura dell’organizzatore Francesco Mignone, e ad un possibile ge-mellaggio del Distretto 2030 con il Distretto 2070 (Toscana, Emilia Romagna e San Marino), promos-so dai rispettivi RD Andrea Matta-soglio e Andrea Daidone.Il coinvolgimento e la determina-zione dell’ambiente interactiano sembra aver dato nuova speranza ad un Distretto che da molto de-sidera risanarsi. Chi ben comincia è a metà dell’opera.

Il Distretto Interact 2030

L’avventura di essere un Rappresentante Distrettuale Interact

La mia avventura distrettuale ha avuto inizio nell’anno Interactiano 2009/2010,

anno in cui ho scelto di ricoprire la carica di Presidente all’interno dell’Interact Club

Valsesia. Era stato l’allora Past-President, Paolo De Angelis, ad introdurmi in questo ambiente, dove ho cominciato ad entrare in contatto con giovani interactiani provenienti da tutto il Distretto 2030. Presto ho sentito il desiderio di espandere l’universo distrettuale fino a coinvolgere ogni singolo socio interactiano ne faces-se parte. Mi sono reso conto di quanto fosse difficile realizzare un pro-getto tanto ambizioso, di quante energie dovessero esservi impiegate. Allora avevo deciso, dunque, di non candidarmi per ricoprire la carica di RD per l’anno successivo, lasciando il posto a Gianmarco Sgarano. Avevo scelto di non assumermi una così grande responsabilità perché già impegnato a livello scolastico con l’Esame di Stato per conseguire la Maturità Scientifica. Avevo capito di non essere ancora pronto per sostenere entrambi gli impegni, tutto sommato gravosi per un neo di-ciottenne, rischiando di non ottenere i risultati sperati in nessuno dei due ambiti. Eppure, la voglia di apportare un concreto cambiamento era rimasta, tanto da portarmi alla candidatura come Rappresentante Distrettuale per l’anno 2011/2012.In questi anni sono stato testimone di una graduale diminuzione del numero complessivo di soci Interactiani, parzialmente causata da un non efficiente ricambio generazionale. Si tratta della prima nota di cambiamento che vorremmo apportare sull’intero panorama Distret-tuale, offrendo maggior sostegno ai singoli Interact Club attivi, favo-rendo iniziative a scopo informativo in ambiente scolastico; tutto ciò dovrebbe condurre ad un incremento del numero di soci nei Club già esistenti, alimentando la speranza di poterne creare di nuovi. Per far sì che ciò possa verificarsi, è prima di tutto necessario che i soci attivi abbiano chiara la funzione del Distretto Interact, organo gestionale ed organizzativo, ma soprattutto di supporto.Capita che, talvolta, i concetti alla base di associazioni quali Rotary, Rotaract e Interact vadano eclissandosi; per quanto riguarda quest’ul-timo, ho sempre ritenuto, come suggerito dal nome stesso, che la chia-ve sia l’Interazione, l’aiuto reciproco, cui fa riferimento il tradizionale detto “L’unione fa la forza”. Per mia fortuna, sin dall’inizio del mio mandato ho potuto fare affidamento su compagni più che degni di nota, che mostrano costantemente interesse e serio attaccamento alla causa Interactiana, quali il Governatore Rotary Antonio Strumia; Fran-cesco Mignone, Pier Paolo Pontacolone, il Rappresentante Distrettuale Rotaract Filippo Maria Bistolfi; Silvia Pisani, Davide Longoni, Dario Ar-lunno, tutti i presidenti Interact, e la mia Segretaria Distrettuale Camil-la Desuò, con cui condivido ogni mia idea e nella quale ripongo tutta la mia fiducia. L’interazione cui facevo riferimento certo non manca. Gli aiuti provengono da ogni dimensione, Rotariana e Rotaractiana, in qualsiasi forma, locale o distrettuale che sia, a conferma delle aspetta-tive che vengono in noi riposte. Quando si ha l’appoggio di un così grande numero di persone, tutto appare più semplice e realizzabile.Si parla di “Rilancio dell’Interact”: per quanto possa sembrarmi un obiettivo ancora lontano, ora posso permettermi di crederci con sem-pre maggior convinzione. Come già dissi durante una conviviale del mio Rotary padrino, il Rotary Club Valsesia, essere un Rappresentante Distrettuale Interact non è un traguardo, come potrebbe apparire, ma semplicemente un mezzo per raggiungere un traguardo vero. Essere un Rappresentante Distrettuale Interact significa adoperarsi in modo ancor più consistente per realizzare la svolta in cui tutti oggi scelgo-no di credere. Io ci credo. Grazie a tutti coloro che quotidianamente mi offrono il proprio supporto, mi sembra un traguardo più che mai possibile.

Andrea MattasoglioRD Interact Distretto 2030

WE WANT YOU @ REM ITALY Torino 2012 Motori avanti tutta! questo sarà lo spirito con cui dirigerò il comitato organizzatore del pros-simo ROTARACT EUROPEAN MEETING. Sono passati due anni dal “Winter Rem San Marino 2010” e dall’origine di un’idea, un piccolo sogno per mettere in risalto il nostro paese di fronte a tutta l’Europa rotaractiana e non, che proprio durante l’assemblea dei delegati nazionali chiedeva a gran voce “Italiani orga-nizzate qualcosa! Vogliamo venire in Italia!”. Con il fido compagno di viaggio Filippo Ogno nominato nel frattempo Delegato ERIC Nazionale, Marco, Fede, Claudia e Carlo abbiamo ini-ziato a pensare, a fare ipotesi e cercare soluzioni sino ad arrivare alla presentazione di un progetto (due a dire il vero.. il primo era su Se-striere), il REM ITALY. Meno di un anno fa sotto la gestione Contini in occasione del REM a Belgrado Filippo Ogno, Marco Masselli (delegato ERIC distrettuale) ed il sottoscritto (membro del board) abbiamo pre-sentato la proposta vincente, il REM in Italia a Torino/Sestriere, ufficial-mente REM ITALY Torino 2012. Un evento che è piaciuto alla grande maggioranza (2/3) dei presenti dell’assemblea! L’idea di un progetto NAZIONALE, supportato da tutti i distretti Italiani in carica ed inco-ming, appoggiato dal Distretto Rotary 2030 ed ospitato dal Distretto Rotaract 2030, che ricordo esser stato il vincitore dell’ultima edizione del BESP (Best European Social Project) - Let’s save Gian Burrasca. Capirete che le aspettative son tuttora alte. Concretizziamo così un comitato organizzatore che vede coinvolti soci Rotaract e Rotary del Distretto e viene nominata una commissione apposita dal Distretto Ro-taract 2030. Locations, board, accomodations, logistic, merchandising, sponsor, transportation, culture, sport, progetto nazionale e progetto

distrettuale sono gli elementi che compongo-no il nostro tabellone organizzativo. Sabato 29 settembre saremo al REM Wroclaw dove pre-senteremo ufficialmente l’evento. Un in bocca al lupo alla squadra, io ne vedo una compat-ta ed unificata, che seguirà con me in prima persona il REM: Filippo Ogno, Claudia Ginex, Federico Milanetti, Carlo Verri, Jonathan Bes-sone, l’immediate Past RD Andrea Contini, il past RD Giovanni Vagnone, l’RD Filippo Ma-

ria Bistolfi, Marco Masselli, Cinzia Rossero, Cecilia Garrone, Carlotta Mancini, Ottavio Patrucco, Federico Bertaina, Pier Paolo Pontacolone, Pier Giorgio Bussa ed il Governatore Antonio Strumia. Non sai cosa sia il REM ? chiedilo a chi c’è stato o vieni a trovarci dal 26 al 29 Gennaio 2012 a Torino, 4 giorni che mostreranno il carattere internazionale della nostra associazione. La finalità prima del REM è quella sociale, ovvero creare momenti di condivisione, di crescita e di confronto tra Rotaractiani di tutta Europa e non solo. Il 15 Ottobre apriranno le iscrizioni online sul sito internet www.remitalytorino2012.it , affretta-tevi, i pacchetti sono limitati! Non vi dirò nulla in merito alla sede della serata di GALA di Sabato 29 Gennaio è ancora TOP SECRET!. Tante sono le domande e le richieste di informazioni pervenute, posso dirvi che prevediamo grandi numeri e che l’obiettivo è quello di arrivare a 500 partecipanti e di ospitare il presidente internazionale del Rotary. Su Facebook potete trovare la FAN PAGE in Italiano ed in Inglese per seguire tutti gli aggiornamenti. Un abbraccio rotaractiano da parte di tutti noi. We Want you @ REM.

Giorgio Gandus

Presidente Comitato Organizzatore REM ITALY Torino 2012

I want you for QF ArmyEhi, tu! Sì, dico a te. Il Quadrifoglio cerca redattori am-

bosessi che siano giovani, avventurosi, brillanti, sportivi,

spiritosi, dinamici, solidali, curiosi, simpatici, intrapren-

denti… In una parola: Rotaractiani. Se pensi che anche

uno solo di questi aggettivi (o tutti quanti insieme, op-

pure uno sì e uno no a saltarello, o in senso inverso) ti

descriva, racconta anche tu la tua esperienza di rota-

ractiano al Quadrifoglio. Puoi parlarci di una serata, un

evento o un’iniziativa cui hai preso parte, annunciare un

appuntamento imminente, oppure raccontare che cosa

significhi, per te, essere rotaractiano. Manda il tuo contri-

buto al solerte vicedirettore Diego Zunino, che potrai tro-

vare all’indirizzo e-mail: [email protected]. E non

dimenticare di seguirci anche su Facebook, sulla pagi-

na “Quadrifoglio 2030” e su Twitter, dove siamo presenti

col nickname “QF2030”. Cosa aspetti ad imbarcarti per

questa straordinaria avventura? Il Rotaract ha bisogno

anche di te.

Page 11: Rotary2030 · 5 Il seminario Rotary Foundation 6 I RC per la città di Genova 8 La Fellowship alpina “La vignetta di Chiostri” SORPRESE D’AFRICA C are rotariane e cari rotariani,

2030Rotary 11

Genova scende in campo per la Coppa Volley ParadisoTerza edizione per il torneo di volley misto più amato dai Rotaractiani della Lanterna: la Coppa Volley Paradiso, organizzata dal Rac Club Genova Golfo Paradiso. Sabato 3 e domenica 4 settembre si è svolta la prima attività dell’anno rotaractiano del nostro Club. Ormai da tre anni il torneo di Beach Volley ci caratterizza e riunisce molti soci genovesi e i loro amici prima di tutte le aperture di Club. Ogni anno registriamo una crescita nelle iscrizioni e nella partecipazione, gli “aficionados” tornano e molti nuovi giocatori arrivano con voglia di partecipare e condividere i nostri progetti. La buona riuscita dell’e-vento è stata possibile grazie alla collaborazione efficace di tutti i soci, i quali, hanno coinvolto molte loro conoscenze e hanno partecipato attivamente all’organizzazione e al torneo stesso. E’ stato un piacere avere come ospiti le amiche Stefania Aloi, del Rac Settimo Torinese, e Laura Xiao Fen Hu, del Rac Torino Nord Ovest. Un ringraziamento particolare va a tutti gli sponsor che hanno sostenuto la nostra iniziativa. Ringraziamo la Commissione Sportiva che, nonostante fosse impegnata nella seconda edizione dell’ Sai-ling Week End, ha contributo sponsorizzandoci. Il ricavato del progetto verrà devoluto al progetto “Rotaract Against Cancer”, APIN distrettuale di quest’anno, una serie di borse di studio dedicate ai ricercatori dell’Istituto di Ricerca e Cura del Cancro di Candiolo. Inoltre tutti i partecipanti al torneo hanno ricevuto, compreso nella quota di iscrizione, un biglietto della lotteria organizzata dalla sezione genovese dell’AISM, progetto dell’an-no del nostro Club.Sono state due giornate intense che non sono state interrotte nemmeno dalla piog-

gia che ha colpito Genova nella mattina di domenica. Lo spirito combattivo delle squadre finaliste è arrivato sino alla pre-miazione, dove con una semplice stretta di mano a fine partita si sono scambiate le congratulazioni. L’appuntamento è fissato per il prossimo anno, con la IV edizione della Coppa Paradiso.

Irene MuraSegretario Rac Club Genova Golfo Paradiso

«Meritatevi il Rotaract»Dalla distrettuale monegasca l’invito

dell’RD Bistolfi a vivere il Rotaract fino in fondo

Pronti, ai posti, via! All’hotel “Le Meridien Beach Plaza” di Montecarlo la campana della prima distrettuale suona già anticipata dalle molte

iniziative di Club, Zone e Commissioni. Ma la par-tecipazione ai lavori è comunque quella delle grandi occasioni: molti presidenti e molte delegazioni dei Club dell’intero Distretto raggiungono il Principato di Monaco, ‘exclave’ del nostro Distretto ma loca-tion straordinaria e risorsa di una Zona Riviera di Po-nente di cui Filippo Bistolfi è stato a lungo Delegato.Il discorso introduttivo del Rappresentante Distret-tuale non manca di emozione ma soprattutto di en-tusiasmo. Un entusiasmo coinvolgente che non sca-de nella mera esaltazione degli aspetti positivi, anzi. Filippo inizia citando i propri predecessori Giovanni Vagnone ed Andrea Contini, autori di veri e pro-pri motti del perfetto Rotaractiano: «Il Rotaract è il modo più anticonvenzionale di essere rivoluzionari» e «Orgogliosi di essere Rotaractiani», per giungere al suo adagio che già dal SIDE di Nervi è un caposaldo di questo anno sociale: «Meritatevi il Rotaract». E’ il motto da cui parte il nocciolo della sua relazione che va a toccare uno ad uno i temi più delicati per tutti noi soci. Per prima cosa, - e questo è un mantra - il binomio “saper fare e far sapere”, spesso troppo fragile, viene incoraggiato mettendo a disposizione degli associati gli indirizzi e-mail di giornali locali e testate on-line ma soprattutto il know-how della se-greteria distrettuale e dell’ufficio stampa. La cosiddetta “uscita dall’autoreferenzialismo” coin-volge fino a Filippo stesso che non manca di fare sentire la propria vicinanza in qualità di RD “di pro-vincia’”. Un altro tema cruciale affrontato è stato quello degli attriti. Di certo non può esserci sempre sintonia su tutti gli aspetti della vita di un Club, però certe frat-

ture non sono affatto tollerabili né all’interno delle Zone né, soprattutto, all’interno dei Club. Bistolfi ammette pure che in questo caso non può essere il Distretto a fare da guida a Club e zone ma invita appunto la “base” dei soci a dare il buon esempio. Ultimo elemento saliente è stato quello della siner-gia: quest’anno Rotary, Inner Wheel, Rotaract e Inte-ract collaboreranno ai campionati Mondiali Rotaria-ni di Sci di Sestriere dal 27 febbraio al 5 marzo. Non mancherà inoltre il sostegno, finanziario e umano, degli altri Club della famiglia anche all’importante Rotaract European Meeting, biglietto da visita per la comunità rotaractiana e rotariana del nostro Paese. Infine è con piacere che è stata comunicata la co-munione del progetto APIN tra Interact e Rotaract, una vicinanza di intenti e obiettivi già espressa alla distrettuale Interact del 16 settembre. I lavori sono poi proseguiti con l’approvazione del bilancio preventivo e la determinazione della quota distrettuale 35� come gli scorsi due anni, da versare entro il 15 novembre.E’ stato poi approvato il progetto APIN, l’ormai noto “Rotaract Against Cancer”, che già ora ha raccolto con gli eventi di Club, Zone, Commissioni e Interact quasi 8mila euro. L’obiettivo è impegnativo ma viste le premesse non irrealizzabile: riuscire a raccogliere i 150mila euro necessari al finanziamento del ciclo di ricerca di tre anni che permetterà all’Europa di avere un settore -quello delle metastasi epatiche- per ora sviluppato nel solo Giappone. I dettagli ulteriori verranno delineati all’interno della distrettuale di Biella del 5 novembre. Sono stati poi anticipati rispettivamente da Filippo Ogno e Diego Gerbino i progetti internazionali car-dine di questo anno rotaractiano: il Rotaract Europe-an Meeting di cui iniziano a trapelare già i pacchetti

e qualche ulteriore dettaglio e il Rotary World Cham-pionship che si terrà a Sestriere, in concomitanza con la nostra Distrettuale della Neve. La Commissione Organizzazione Interna ha quindi elencato i premi che verranno consegnati al termi-ne dell’anno come incentivo ai Club: Rotaract per l’APIN, Premio per il Service di Club, Premio per l’attività culturale più intensa e Premio Rotaract per il Futuro. La commissione si è inoltre impegnata a fornire alla fine dell’anno un annuario con tutti i progetti svolti dai Club e una misurazione delle loro performance.Il Free Rotaract Corner, elemento quasi conclusivo dei lavori ha visto il contributo di Interact e Zona di Nord Est al progetto APIN di 575 euro, ovvero quan-to di service ricavato dall’evento di Ghemme del 16 settembre. La conclusione è stata lasciata al Rotary, che per boc-ca di Antonio Strumia, Governatore del Distretto, e di Pier Paolo Pontacolone, stakanovista del Rotaract, non ha fatto mancare il proprio sostegno alle nostre iniziative e incoraggiandoci a una maggiore condivi-sione dei nostri eventi con la realtà rotariana. L’effi-cacia del sostegno rotariano è del resto immediata: i lavori si sono infatti tenuti nella “Sale Atlantique” dell’hotel, concessaci gentilmente dal Direttore dell’Albergo, Rotariano di Montecarlo. Gli smoking della cena di Gala tenutasi per l’occasione e il diver-timento del Jimmy’z sono stati la ricompensa delle fatiche di un Distretto che non smette di lavorare, di partecipare e soprattutto di sentirsi sempre più attivo e utile all’interno della Grande Famiglia del Rotary. Se il buon giorno si vede dal mattino, questo sarà davvero un anno speciale.

La Redazione

APIN: il progetto Rotaract Against Cancer ottiene un plebiscitoGrazie di cuore. Al Forum di

Apertura di Montecarlo il pro-getto APIN “Rotaract Against Cancer” proposto dalla Commissione è stato votato all’unanimità e non possiamo che esservene grati. Fin dalla prima presentazione del progetto abbiamo ricevuto testimonianze di come l’ar-gomento coinvolgesse tutti, di come i Soci del Distretto si identificassero in esso. E non solo perchè si tratta di un progetto creato da noi giovani a beneficio di altri giovani. Come ben

sapete l’obbiettivo è quello ambizio-so di finanziare una borsa di studio per un ricercatore dai 28 ai 35 anni che si occupi dello studio delle me-tastasi epatiche. Si tratta di un nuo-vo settore di ricerca che verrà aperto proprio grazie a noi. La durata della borsa di studio sarà determinata dai nostri sforzi. Per questo, ragazzi, oc-corre mettercela tutta.Per il momento certo non ci pos-siamo lamentare: non solo perché con grande entusiasmo già da luglio

Clubs , Zone e Commissione Cul-tura hanno cominciato a raccoglier fondi, ma anche perchè il progetto ha avuto ampio eco pure internazio-nale: abbiamo ricevuto offerte di col-laborazione e richieste di informa-zioni tra gli altri dalle Filippine, dal Brasile, dalla Turchia, dal Messico...Naturalmente non possiamo sederci sugli allori: abbiamo tantissimo da fare e l’anno è solo all’inizio. L’invi-to è quello di continuare su questa strada, anzi, meglio, superarci. Lo

stiamo facendo per primi a partire dalla Commissione: oltre a con-centrarci sulla raccolta fondi, fin da settembre, ci siamo trovati fianco a fianco dei volontari di Candiolo per aiutarli attivamente nella raccolta di offerte per la Fondazione. Insomma, sia sul piano del finanziamento che su quello dell’aiuto attivo l’invito è uno solo: facciamo sentire che ci siamo.

Ottavio Patrucco Presidente Commissione Apin 2011-2012

Il saluto di Giorgia Meloni, ministro della Gioventù

Gentile dottor Bistolfi, sono lieta di rivolgere il mio saluto ad un evento che evidenzia quanto sia importante che il rinnovamento

passi attraverso i giovani. Il Ministero che rappresento nutre grande fi-ducia nei confronti della nuova generazione che si compone di ragazze e ragazzi animati dal desiderio di mettersi in gioco e di realizzarsi nella vita. Il Rotaract rappresenta una delle testimonianze di come questa ge-nerazione non intenda esimersi dall’impegno in politica e nella società in generale, per tradurre in azione concreta gli ideali che la contraddi-stinguono. Ritengo doveroso che le istituzioni, pubbliche e private, si impegnino nella realizzazione di iniziative volte ad offrire opportunità sempre maggiori ai nostri giovani, in tutti i settori. Questo deve essere l’obiettivo comune e i progetti da Voi realizzati sono un mezzo sicura-mente utile per raggiungerlo dal momento che, formazione e scambi culturali, consentono ai partecipanti di vivere quel protagonismo al quale i nostri giovani aspirano. I giovani imparano, inoltre, i principi dell’etica, il servizio e la fratellanza, valori fondamentali che ciascuno di noi dovrebbe possedere.Mi congratulo con Voi per questa bella iniziativa che ha il meritevole scopo di raccogliere fondi per una causa così nobile e socialmente utile come la raccolta fondi per finanziare borse di ricerca contro il cancro.Con l’augurio che l’evento raggiunga gli obiettivi di confronto che si pone, porgo i miei più cordiali saluti.

Giorgia Meloniministro della Gioventù

Il film dell’evento

Page 12: Rotary2030 · 5 Il seminario Rotary Foundation 6 I RC per la città di Genova 8 La Fellowship alpina “La vignetta di Chiostri” SORPRESE D’AFRICA C are rotariane e cari rotariani,

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