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ANNO V | #073| MARTEDI’ 01 LUGLIO 2014COM

visioni / paolo coppolaNel semestre italiano Ue va rinnovata l’agenda

A me sembra che l’attuale Agenda Digitale Europea sottenda una visio-

ne troppo liberista, quasi esclusivamente concentrata sul mercato come strumento per realizzare il benessere collettivo

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83 10 12 14 20marketplace companymedia scenario linkL’esperienza della social tv in Italia

Alkemy: come fare siti nascosti ai più

Galassia Rti, tutti i nomi che contano

Social Media Marketing Day

Gli advergames e il loro lato oscuro

Fifa World Cup 014: social e mobile “gonfiano” la rete

Oltre 3 milioni di contatti unici mensili, oltre 20 milioni di pagine viste, una redazione attiva 24/7, 300 contenuti video nuovi al mese. Nanopress.it è il sito all news nativo digitale benchmark dell’informazione italiana indipendente. Una risorsa d’aggiornamento e d’approfondimento riconosciuta, puntuale, dinamica, dalla parte del lettore, al servizio della notizia locale, nazionale ed internazionale.

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ANNO V | #073| MARTEDI’ 01 LUGLIO 20144

COVER STORY

L’anaLisi fa comprendere iL comportamento non soLo degLi spettatori ma anche dei consumatori e L’effetto deLLe sponsorizzazioni

il più importante evento mondiale mobile e social Fifa World Cup 2014

omnicom media group, in coLLaborazione con Le sue agenzie omd e phd, ha reaLizzato una ricerca per indagare e scoprire come sono cambiati i comportamenti di consumo dei tifosi e gLi atteggiamenti nei confronti deLLa coppa deL mondo

di daniele Bologna

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COVER STORY

La Fifa World Cup 2014 è senz’altro fra le più gran-di manifesta-

zioni sportive del mondo, destinata, però, a diventa-re oggi il più importante evento mobile e social gra-zie agli sviluppi tecnologici che permettono ai fan una sempre maggiore intera-zione e partecipazione, la condivisione delle proprie emozioni, la possibilità di ricevere notizie sempre ag-giornate e contenuti esclu-sivi sulla competizione, i giocatori e i brand coinvol-ti. Omnicom Media Group,

Whos’ Who: omnicom media groupOmnicom Media Group è la divisione media di Om-nicom Group. Le sue attività comprendono i princi-pali servizi media attraverso le agenzie OMD Worl-dwide e PHD Network. Omnicom Group Inc., quotata al New York Stock Exchange, è una società leader a livello mondiale nella comunicazione marketing ed istituzionale. Il network della galassia Omnicom, che comprende numerose realtà specializzate nei vari aspetti della comunicazione, realizza campagne pubblicitarie, pianificazioni media, direct marketing e promozioni, relazioni pubbliche ed altri tipi di co-municazione specialistica, per più di 5 milaclienti in oltre cento nazioni nel mondo.

96% 82% 87%e’ la quota di intervistati emea che ha dichiarato l’intenzione di guardare le partite del mondile in tv

e’ la partecipazione al totale degli intervistati che segue i mondiali facendone un’esperienza multiscreen

si tratta della percentuale di donne che è propensa a seguire l’evento come manifestazione internazionale

in collaborazione con le sue agenzie OMD e PHD, ha realizzato, allora, una ricerca molto approfondi-ta per indagare e scoprire come sono cambiati i com-portamenti di consumo dei tifosi e gli atteggiamen-ti nei confronti della Cop-pa del Mondo, disegnando nuove dinamiche di inte-

razione degli utenti attra-verso lo studio di diver-se fonti tra cui l’utilizzo dei media, il monitoraggio dei canali social e le rileva-zioni pre e post evento, in-dagando argomenti come brand awareness sponta-nea e totale, la percezione dei brand sponsor, l’uso dei social network, la mobilità

di interazione e la creazio-ne di nuovi contenuti. La ricerca fornisce una ricca e approfondita compren-sione del comportamen-to non solo degli spettatori ma anche dei consumatori e l’effetto che la sponsoriz-zazione può avere sulle re-lazioni brand-consumato-re. Un importante insight

rilevato dalla ricerca è una nuova fan experience at-traverso l’aumento di coin-volgimento e di interazione con i contenuti dell’evento. La Coppa del Mondo è, in-somma, sempre più social: il tifoso è oggi un “connec-ted fan”, assumendo una dimensione attiva duran-te lo svolgimento di tutta

la manifestazione sportiva: se il 96% degli intervistati EMEA dichiara l’intenzio-ne di guardare le partite in diretta tv, le tecnologie se-cond screen trasformano la tradizionale esperienza di visione (per l’82% degli intervistati in un’esperien-za multiscreen). Di que-sti, un quarto utilizzeran-no smartphone e tablet per la condivisione del-le proprie opinioni duran-te l’evento. Sono milioni gli amanti del calcio nel mon-do, ma un dato rilevante per i marchi emerso dalla ricerca è che la Coppa del Mondo sviluppa grande in-teresse anche in un pubbli-co solitamente non parti-colarmente entusiasta per le competizioni calcistiche locali. È questo il caso di

molte donne: l’87% (con-tro il 79% degli uomini) si dice propenso a seguire la competizione per vive-re un grande evento inter-nazionale, mentre il 50% degli uomini (contro 32% delle donne) dice di segui-re l’evento per il puro amo-re nei confronti del cal-cio. La ricerca ha previsto una fase quantitativa onli-ne somministrata a 3.515 adulti in 17 diversi pae-si del mondo, uno studio OMG Sonar dove due tren-dspotters brasiliani a Rio de Janeiro e San Paolo han-no analizzato l’interazione con l’evento, interviste con esperti di social media per capire come le persone e le marche usano i social me-dia per interagire con la Coppa del Mondo e infi-

50%e’ la quota di uomini intervidtati che segue i mondiali brasialini per amore nei confronti del calcio

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COVER STORY

Whos’ Who: omd WorLdWideOMD Worldwide, è una delle più grandi e innovative agenzie specializzate nel media marketing al mondo e conta tra i suoi clienti molte tra le aziende più famose e di successo a livello mondiale, con più di 140 uffici in 80 paesi e con due sedi in Italia a Milano e Roma. OMD è conosciuta per la sua portata globale, per una forte integrazione con il mondo digitale e per la sua creatività ed è stata premiata come l’agenzia media più creativa da The Gunn Report per sei anni consecutivi, un record senza precedenti. OMD è stata anche nominata agenzia dell’anno per il 2008, 2009, 2011 e 2013 da Adweek, agenzia dell’anno per il 2009 e il 2011 da Advertising Age ed è stata l’agenzia media più premiata a Cannes nel 2013. E’ una sigla del gruppo Omnicom Media Group Inc, il gruppo leader mondiale nella comunicazione pubblicitaria, corporate e consulenza di marketing.

Whos’ Who: phdPHD è un’agenzia media e di comunicazione nota a li-vello mondiale per la sua capacità di innovare nel plan-ning e buying e portare avanti strategie di comunicazio-ne fortemente differenzianti. Costruita su una cultura della forza del pensiero, la filosofia di PHD è “Finding a Better Way.” PHD è una delle agenzie media e di comunicazione più premiate, con oltre 3.000 dipendenti che lavorano in oltre 80 uffici in tutto il mondo. PHD è stata nominata Global Media Agency of the Year 2013 al Cristal Festival e Global Me-dia Agency of the Year 2012 da Adweek. Nel 2013 ha ricevuto il riconoscimen-to di “Agency of the Year” in dodici paesi, oltre a vincere otto Leoni al Festival di Cannes. PHD è attiva in Italia con due sedi, Milano e Verona. In coerenza con la filosofia del Network, si contraddistingue per la sua capacità di analizzare e in-terpretare le nuove tendenze in atto nel mondo dei consumi e per trasformarle in conoscenza in tutte le aree del suo business: dalla strategia, al planning, dal buying alla produzione di contenuti, dal social media al direct response.

ne un progetto di social li-stening OMG in dieci lin-gue al fine di raccogliere informazioni continue sul-le conversazioni e su come le persone interagiscono con l’evento online. Tyson Henly, Head of Internatio-nal Football presso Fuse Sport + Entertainment, la divisione di OMD e PHD specializzata in queste due aree, ha commentato: «Stiamo assistendo ad un eccezionale livello di inte-resse dei consumatori nei confronti della Coppa del Mondo Fifa, passando da un pubblico passivo, foca-lizzato esclusivamente sul-la visione in diretta tv, a un pubblico attivo che ama il coinvolgimento e la parte-cipazione alla manifesta-zione. Il 75,5% dice di es-sere “molto interessato” e il 56% ha dichiarato di esse-re in grado di commenta-re l’evento su un social net-wor). Questa sarà una sfida per le marche che vogliono ottimizzare la loro associa-zione alla manifestazione e completare il loro approc-cio tradizionale di sponso-rizzazione con la fornitura di un “contenuto di valore” offrendo intrattenimento, conoscenza o informazio-ni a questi consumatori ap-pena conquistati. Questo contenuto, combinato con il modo in cui la tecnolo-gia viene sfruttata, diventa una priorità per i piani di un marchio».

LioneL messi

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MARKETPLACE

L’argomento sarà aL centro deL convegno “rethinking the tv experience” in programma giovedì 3 LugLio

L’esperienza della Social Tv in Italiasarà un momento di rifLessione sui più recenti cambiamenti neLLe pratiche di consumo teLevisivo e sui fenomeni di audience engagement favoriti daLLa integrazione tra tv e Web. L’osservatorio sociaL tv, nato neLL’apriLe 2013 presso iL centro interdipartimentaLe digiLab deLL’università di roma “La sapienza”, su stimoLo deL corecom Lazio, è presieduto da francesco soro, mentre iL coordinamento scientifico è di aLberto marineLLi e romana andò

Giovedì 3 luglio, dalle ore 9:30 alle 13:00, presso Of-ficine Farneto - in Via dei Monti della Farnesina 77, a Roma - si terrà il con-vegno “Rethinking the tv experience. L’esperien-za della Social Tv in Ita-lia”, promosso dall’Osser-vatorio Social Tv e da vari editori televisivi tra i qua-li anche Fox Internatio-nal Channels Italy. Sarà un momento di riflessione sui più recenti cambiamenti nelle pratiche di consumo televisivo e sui fenomeni di audience engagement favoriti dalla integrazione tra tv e web. L’Osservatorio Social Tv, nato nell’aprile 2013 presso il Centro In-terdipartimentale Digilab dell’Università di Roma “La Sapienza”, su stimolo del Corecom Lazio, è pre-sieduto da Francesco Soro, mentre il coordinamen-to scientifico è di Alberto Marinelli e Romana Andò, sempre dell’Università “La Sapienza” di Roma. Rap-presenta una straordina-ria occasione per la ricer-ca televisiva, riunendo per la prima volta intorno ad un unico tavolo di lavoro i più grandi editori televi-sivi sul panorama nazio-

nale (Rai, Mediaset, Sky, Fox International Chan-nels Italy, Discovery Italia, Viacom, La7), per ragiona-re insieme sui cambiamen-ti del consumo televisivo e, in particolare, sul fenome-no della Social Tv in Italia. Ma cosa si intende per So-

cial Tv? Quali sono le prati-che che possiamo racchiu-dere in questa etichetta? Stiamo parlando di una nicchia di fan o è un feno-meno destinato a toccare le grandi platee televisive? Chi sono le socially enga-ged audience? Come può

e deve essere gestita la loro crescente richiesta di par-tecipare, condividere, in-teragire con i contenuti tv? Gli obiettivi dell’Osservato-rio sono stati: dimensiona-re il fenomeno; identificare le pratiche della Social Tv; individuare bisogni e mo-

out-of-home Magnifici 7 per VuelingVueling lancia la sua nuova campagna out-of-

home in Italia, con affissioni che hanno come protagonisti gli “Ambasciatori Vueling”, sele-zionati a seguito del concorso lanciato dal-la compagnia aerea lo scorso febbraio. Sette ragazzi italiani, appassionati di viaggi, sono stati scelti tra circa 100 mila partecipanti che si sono candidati online, e si trovano ora ad affrontare un compito impegnativo: esse-re i testimonial pubblicitari e i volti di Vue-ling nelle loro città per tutto il 2014. La nuo-va campagna outdoor Vueling ha preso il via in diverse città italiane con la promozione di destinazioni dirette in Italia e in Europa, tra-mite affisioni nel centro delle città, su auto-bus, taxi e pensiline. Il piano di affisioni è già partito a Roma, Bari, Palermo, Catania e Bo-logna; seguiranno poi anche Genova e Tori-no. Soggetti degli scatti, i sette Ambasciatori Vueling: Andrea Carpinteri (in rappresentan-za della città di Roma), Alessandro Marras (Bologna), Michela Pedretti (Torino), Eri-ka Montefinese (Genova), Giuseppe Spitaleri (Palermo), Luciano Blancato (Catania), Carlo Laurora (Bari/Brindisi/Lamezia). MM

di davide de vecchi

tivazioni alla base dell’au-dience engagement; ra-gionare sulle strategie dei broadcaster e comprende-re i riflessi del fenomeno sul mercato dell’audiovisi-vo. Per raggiungere questi risultati l’Osservatorio ha portato avanti un proget-to di ricerca multidimen-sionale, articolato e pog-giato su differenti metodi di indagine, in ottica blen-ded, dall’approccio quanti-tativo (CAWI con panel di internet user italiani) al qualitativo (interviste, os-servazione partecipante e focus group), alla ricerca online (buzz monitoring). I risultati della ricerca sa-ranno presentati il 3 luglio nell’ambito di una mattina-ta di lavoro in cui sono pre-visti due panel: il primo, moderato da Alessio Jaco-na, dedicato alla compren-sione del ruolo che i nuovi bisogni e le pratiche inno-vative delle socially enga-ged audience hanno rispet-to alla riorganizzazione del mercato dell’audiovisivo (con Fremantle Media, We are social, Wired, IPG Me-diabrands, Duepuntozero Research, Publispei, Teleu-niverso). Il secondo - coor-dinato da Francesco Soro - dedicato alla riflessione sul rapporto tra generi te-levisivi e strategie social e di audience engagement, con la partecipazione di tutti gli editori tv partner dell’Osservatorio.

diversi punti di osservazionenelle foto qui sotto, da sinistra a destra, alberto marinelli, francesco soro e alessio jacona

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ME DIA

La società di mediaset si è data una nuova organizzazione

Galassia Rti, tutti i nomi che contanoun’esigenza che nasce per mettersi aL passo con iL mondo muLtipiattaforma in cui gioca da protagonista con 3 reti generaListe, 8 canaLi tematici gratuiti, La pay tv e L’area Web. La novità più forte è La nascita deLLa direzione generaLe “paLinsesti e distribuzione”

Rti, la società di Mediaset che presidia tutta l’attività delle reti e dei contenuti, si è data una nuova organizzazione per met-tersi al passo con il mondo mul-tipiattaforma in cui gioca da protagonista con tre reti genera-liste, otto canali tematici gratui-ti, la pay tv e l’area web. La forte novità è la nascita della direzio-ne generale “Palinsesti e distri-buzione”, che viene affidata a Marco Paolini, l’ex direttore del marketing strategico, e si affian-

ca alla direzione generale “Con-tenuti” di Alessandro Salem, già direttore generale delle reti e dei contenuti. Entrambi ripor-tano direttamente a Pier Silvio Berlusconi, presidente e ammi-nistratore delegato di Rti. Una ripartizione dei poteri mirata a far sì che Paolini indichi i fabbi-sogni con il compito di distribu-ire in maniera ottimale su tut-te le piattaforme i contenuti che vengono realizzati da Salem. Paolini controllerà una gran-dissima area di cui fanno par-te le tre direzioni di rete - Cana-

le 5 (Giancarlo Scheri), Italia 1 (Luca Tiraboschi), Rete 4 (Giu-seppe Salem) - con i canali spe-cializzati; la direzione Pay line e non line, ovvero tutta la par-te editoriale di Mediaset Pre-mium sotto Marco Leonardi; la direzione Distribuzione digita-le, ovvero lo sviluppo dell’onli-ne, tenuta provvisoriamente ad interim da Paolini. Inoltre, fan-no capo a Paolini anche le se-guenti direzioni di staff: Gestio-ne diritti (Giovanni Modina), Innovazione e sviluppo free tv (Miriam Pisani) e Coordina-mento e marketing dei palinse-sti (Maurizio Colombo). Salem, invece, controllerà tutta la pro-duzione dei “Contenuti” avendo sotto di sé la direzione Fiction di Antonino Antonucci Ferra-ra; la direzione “Intrattenimen-to” di Massimo Porta; la società Medusa - di cui sono presiden-te e amministratore delegato Carlo Rossella e Gianpaolo Let-ta con un contratto rinnova-to per tre anni -; la società Tao Due, di cui è presidente Salem e amministratori delegati Pie-tro Valsecchi e Camilla Nesbitt; la direzione “Risorse artistiche” di Giorgio Restelli. A Salem ri-spondono anche le direzioni di staff Business affaire contenuti e product placement (Giovanni Alfieri) e Marketing di prodot-to (Beniamino Clericetti). Fe-derico Di Chio, che era il vice di Salem, assume la direzione del Marketing strategico alle diret-te dipendenze di Marco Gior-dani, amministratore delegato di Rti e direttore finanziario di Mediaset.

di SeBaStiano Zeri

marco paoLini

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COM PANY

aLkemy in campo con competenze di comunicazione digitaLe unconventionaL, dando vita aL primo “sito speakeasy” aL mondo

Shhhh… non dirlo a nessuno!

Federico Ghiso e Giorgio Cignoni - è stata proprio quella di ricreare anche online la stessa esperien-za del locale speakeasy, replicando le dinamiche di segretezza che avveni-vano ai tempi del proibi-

zionismo. In quegli anni accedere al retro di que-sti locali era privilegio di pochi e allo stesso modo, oggi, accedere al sito del 1930, e poi all’interno del locale, vuole rimanere un privilegio esclusivo de-

dicato solo a un ristretto numero di persone». «Per ricreare questa dinami-ca - continua Gianpaolo Vincenzi, vice president media e performance - abbiamo utilizzato alcu-ni degli strumenti che

usiamo con i nostri clien-ti per aumentare la con-versione delle loro cam-pagne online. Li abbiamo usati volutamente al con-trario per raggiungere gli obiettivi opposti: bassis-simo tasso di conversio-ne del re-targeting e al-tissimo bounce rate del sito, proprio come acca-de per i locali speakeasy il cui principio è di non farsi trovare e “rimbalza-re” le persone all’ingres-so». «Nasce, così, un sito introvabile e volutamen-te poco social - conclude Matteo Menin, vicepresi-dent communication -, in piena linea con la rigida filosofia di Flavio Angio-lillo e Marco Russo, i fon-

datori e creatori del 1930 che hanno aperto que-sto locale per gli amici e i clienti affezionati del Mag Café e che con questo sito fanno un’ulteriore sele-zione all’ingresso, ren-dendo ancora più esclusi-vo e ambito il 1930».All’ideazione e allo svi-luppo dell’intero proget-to hanno lavorato Miche-le D’Amore, copywriter, e Nicola Gotti, design di-rector, insieme a Gian-marco Simone, frontend developer, che ha segui-to il design e lo sviluppo del sito. La campagna di retargeting è stata gestita da Seolab con Criteo, me-dia partner di tutto il pro-getto.

In un mondo dove tut-ti vogliono essere visti c’è un luogo, a Milano che vuole restare nascosto. Il “1930” è il primo loca-le di questo genere a Mi-lano: difficile da trovare, selettivo nella clientela e con l’intenzione di ri-manere tale. Anche on-line, quindi, non poteva che essere così. Ad Al-kemy è stato, quindi, af-fidato l’incarico di pensa-re, progettare e realizzare un sito difficilmente rag-giungibile e “nascosto” ai più. E’ nato così il primo “sito speakeasy” al mon-do: www.1930.sh che sta per “shhhh… non dirlo a nessuno”. Trovarlo non è facile. Anzi, è pratica-mente impossibile per-ché, digitando l’indirizzo, si giunge al sito di un ta-ke-away cinese. Chi è ab-bastanza scaltro può in-tuire che questa sia la copertura del vero sito… così come i negozi di fio-ri, le latterie, le barberie erano la copertura dei lo-cali dove bere alcolici ai tempi del proibizionismo anni ’30. Infatti questo al-tro non è che l’inizio di una rigida selezione, che porterà solo gli utenti più curiosi e determinati a ri-cevere i cookies giusti per essere re-targettizzati e condotti verso un sito di e-commerce. Da qui, solo

di vera ModeSto

con la giusta combina-zione di acquisti, si po-trà avere l’opportunità di accedere al retro del take away-cinese: l’ambito ed “esclusivo” sito del 1930. «L’idea - dichiarano i di-rettori creativi esecutivi

Who’s Who: aLkemyNata nel 2012 dall’aggregazione di alcune importan-ti realtà “digitali” già esistenti sul mercato, a cui si sono aggiunte una serie di nuove competenze, Al-kemy è il primo digital enabler italiano. Alkemy è guidata da una serie di professionisti con compro-vata esperienza come Riccardo Lorenzini (ex D’Ad-da, Lorenzini e Vigorelli, presidente), Duccio Vitali (ex partner Bain, amministratore delegato), e Alessan-dro Mattiacci (ex Gruppo Jakala, vice presidente e re-sponsabile eCommerce. La compagine azionaria di Alkemy è composta sia dal management, sia da al-tri soci industriali, tra i quali il Gruppo Jakala, e fi-nanziari entrati nel progetto, a comporre un assetto societario inedito che fa di Alkemy la prima “public company” italiana del digitale. Perfetti, Banca Inte-sa, Poste, Sisal, Prysmian, Mediaset Premium, Cam-pari, Gaz de France Suez, Discovery Channel, Beretta e Bayer sono alcuni tra i clienti della società.

in un mondo dove tutti vogLiono essere visti c’è un Luogo, a miLano, che vuoLe restare nascosto. iL “1930” è iL primo LocaLe di questo genere a miLano: difficiLe da trovare, seLettivo neLLa cLienteLa e con L’intenzione di rimanere taLe. Lo stesso accade onLine, visto che proprio ad aLkemy è stato affidato L’incarico di reaLizzare un sito nascosto ai più

duccio vitaLi

riccardo Lorenzini

gianpaoLo vincenzi

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si è confermato un successo L’evento di miLano, con oLtre miLLe aziende partecipanti

Social Media Marketing Day,un touch point che fa il pienoL’iniziativa, unica in itaLia, è nata grazie aLLa proattività sociaL di andrea aLbanese

di davide de vecchi

un momento dei Lavori svoLti aL forum d’incontro

ed mod tetueros doLor ing eum zzriusto duisL

Si è confermato un suc-cesso di pubblico e stam-pa il Social Media Mar-keting Day tenutosi di recente a Milano, con ol-tre mille aziende parteci-panti e il centro congres-si de Il Sole 24 Ore che ha registrato il “tutto esaurito”. L’iniziativa, unica in Italia, nata dalla proattività social di Andrea Albanese, è or-mai a pieno titolo fra i più importanti e riconosciu-ti forum d’incontro, for-mazione, scambio e aggior-namento sui social media e sul loro ruolo nel panora-ma professionale odierno.

«Il riscontro di partecipan-ti e media per la seconda edizione dell’SMMDayIT è andato oltre ogni nostra previsione - dichiara Al-banese - e questo dimostra chiaramente che il mercato è sempre più attento e con-

sapevole dell’importanza e delle potenzialità dei social media nel fare business, posizionare il proprio mar-chio o promuovere iniziati-ve anche di portata socia-le ed etica». #SMMDayIT è stato fra il secondo e il quinto posto fra i trend to-pics in Italia per oltre sette

ore nel giorno dell’evento, che ha proposto ben sedi-ci temi legati al mondo dei social media, trattati a rit-mo serrato e seguiti da ses-sioni Q&A in live tweeting. Fra gli interventi si eviden-ziano il “punto” sui social e sulle nuove tendenze pre-sentato dall’organizzatore,

Andrea Albanese, seguito dai trend, sempre in cresci-ta, sull’ecommerce, ad ope-ra di Roberto Liscia; poi, il focus specifico sull’en-gagement dei consumato-ri e sulla gestione delle re-lazioni con l’intervento di Adriana Delfina, di Gene-sys, seguito dal “caso” so-cial dell’Appleton Rum, brand di proprietà Campa-ri, che ha lanciato “live” il progetto ideato da Massi-mo Galli proprio durante l’SMMDayIT. Non è man-cato l’intervento sui mer-cati strategici di Asia, in particolare Cina e Corea, e Russia, con la presentazio-ne di Mauro Comendulli, e l’attualissimo tema cal-cistico, col ruolo cruciale dei social media spiegato da Federico Smanio, segui-to da un focus sulla promo-zione enogastronomica del territorio ad opera di Paolo Massobrio, il giorno dopo l’annuncio dell’inserimen-to di Langhe e Monferrato fra i patrimoni dell’Unesco. Coinvolgenti ed esilaranti gli interventi sulla gestio-ne della reputazione on-line, con l’entusiasmo e la carica di Federico Luperi, il caso “Jenus di Nazareth”, con Micaela Gerogianaki-se, i comics creati “live” e twittati di Don Alemanno e l’istrionico ferrarese Rudy Bandiera, che ha confer-mato l’importanza dei blog nel branding, sia personale che di prodotto. Non sono

mancati i “casi pratici” e i consigli per gestire al me-glio i social e il loro poten-ziale, con la testimonianza di Maurizio Zorzetto sulla lead generation in termi-ni di return on investment e Key Performance Indi-cators, oltre alla sessio-ne “TTT” (Tools Tips and Tricks) dedicata a Linke-dIn con Andrea Albanese, Twitter con Davide Licor-dari, Google+ con Claudio Gagliardini e Facebook con Roberta Martinelli. L’even-to è stato condiviso in live tweeting per quanti non sono riusciti ad accapar-rarsi un biglietto per essere fisicamente presenti all’Au-ditorium di Milano, gra-zie ai cinquanta Social Me-dia Reporter della Business School de Il Sole 24 Ore e del Master SNID del Poli-tecnico di Milano, che han-no condiviso gli highlights dei vari temi attraverso l’hashtag #SMMDayIT e

l’account Twitter @smm-dayit, nonché live via We-Chat, collegandosi attraver-so l’account SMMDAYIT. «E’ un successo tutto so-cial, questi strumenti sono ormai parte fondamenta-le e integrante delle nostre vite personali e professio-nali - spiega Albanese -. Ci riempie d’orgoglio sapere che la reputazione del So-cial Media Marketing Day è fortissima non solo in Ita-lia ma anche all’estero e che oltre mille professionisti hanno scelto noi per appro-fondire la loro conoscenza, scambiarsi esperienze e co-noscenze, avvicinarsi alle opportunità professionali e comunicative che questo mondo offre. Siamo stati al TGCom24 con Luca Rigoni per parlare di alcune delle tematiche affrontate e stia-mo già preparandoci per l’importantissimo appun-tamento 2015 in concomi-tanza con l’Expo».

#smmday ha osciLLato fra iL secondo e iL terzo posto fra i trend topics in itaLia

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LINKricorrenzeSessant’anni per il Cern di GinevraDalla nascita del World Wide Web fino al bosone di Higgs: il Cern di Ginevra, uno dei più importanti centri di ricer-ca al mondo, si prepara a fe-steggiare 60 anni di scienza e pace. L’inizio dei festeggia-menti oggi a Parigi.

celebrità onlineDove sono finite le star di YouTube?All’inizio non si sapeva come chiamarli e sono diventati vi-deoblogger. Sono state auten-tiche star di quel luogo ancora incontaminato e miliardario in visualizzazioni che era YouTu-be. E ora che fine hanno fatto queste “cyber-meteore”?

incubatoriI3P quindicesimo in tutto il mondoQuinto in Europa, quindicesi-mo nel mondo. L’I3P del Poli-tecnico di Torino è l’unico ita-liano inserito nella “Global Top 25” del 2014, la classifica mondiale degli incubatori uni-versitari stilata dall’ente di ri-cerca svedese Ubi Index.

ANSA.IT

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13-14 novembre 2014mico – milAno congressi

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Rivista mensile di comunicazione, marketing e media business in rete

Il quotidiano della comunicazione Il quotidiano del marketing in rete

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ANNO V | #073| MARTEDI’ 01 LUGLIO 201418

LINKtrackingCome ti controllo le visualizzazioniIl Media Rating Council Usa sta per adottare un si-stema di calcolo delle vi-sualizzazioni delle pub-blicità video online per risolvere l’annoso proble-ma delle inserzioni pagate ma non visualizzate.

ADWEEK.COM

digital coinIn California è legale il BitcoinIn California è stato ap-provato un disegno di leg-ge per abolire il divieto a carico di aziende o indi-vidui di emettere moneta diversa dal dollaro, ren-dendo così tecnicamente legale l’utilizzo del Bitcoin

ZDNET.COM

digital life

pirateria digitale

Meglio single o multitasking?

L’Agcom lancia i primi affondi

La pentola è sul fuoco mentre dal tablet consul-tiamo una ricetta online, in attesa di giocare di nuovo a Candy Crush. Intanto, l’ac-qua della doccia è bollente, la tv accesa in sottofondo, e sullo smartphone saltia-mo tra l’app di Facebook e le email. E magari man-diamo un tweet. Da quan-do internet è entrata nella vita quotidiana, il numero di “cose da fare” è esplo-so e il multi-taskling è re-gola. Come su un brow-ser “apriamo” una quantità sempre maggiore di “sche-de”, così nel quotidiano diamo vita ad attività con-temporanee senza (spes-so) concluderne neanche una. Ma ci conviene?

L’Autorità Garante delle co-municazioni ha avviato fino-ra 55 procedimenti contro la pirateria sul web, in virtù del nuovo regolamento sul copy-right, ma di queste solo otto sono pirateria “classica”, come la intendiamo di solito. Tra gli altri casi, infatti, tro-viamo un sito rivolto ai bam-bini delle elementari che ha dovuto cancellare schede di-dattiche gratuite. Ma anche testate giornalistiche e due portali istituzionali che han-no dovuto rimuovere foto e video. Gli effetti rischiano di essere negativi per la libertà di internet, secondo le criti-che soprattutto perché in Ita-lia mancan a differenza degli Usan una normativa sul co-siddetto “fair use”.

VITADIGITALE.CORRIERE.IT

CHCEFUTURO.IT

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digital JobsBloggers, quanto guadagnano?Quanto si può guadagna-re con un blog? Quali sono i trucchi da sapere per far rendere al massimo il pro-prio blog? Un’infografica con tutti i must da sapere per trasformare una pas-sione in professione.

brand newsL’importanza delle newsroomI grandi marchi commer-ciali hanno numerose pos-sibilità per poter fidelizzare il proprio pubblico. Tra que-ste, spiccano le newsroom. Ecco quattro ottimi esempi di come utilizzare efficace-mente le notizie.

social mediaButterfly effect ed epic failLa diffusione di una notizia via social media è rapidissi-ma: pochi secondi e il web è inondato da tweet. E’ il “butterfly effect”: una sola piccola azione porta a cam-biamenti repentini. Ma non sempre sono positivi...

scenariGenitori, scuola e tecnologia I genitori italiani sono fa-vorevoli all’utilizzo di stru-menti didattici online per-ché pensano che possano aiutare i ragazzi nelle lin-gue e nella ricerca di un la-voro. Ma sono anche preoc-cupati per la loro privacy...

TIRAGRAFFI.IT RAGAN.COM

SIMONE-SERNI.BLOGSPOT.IT NOVA100.ILSOLE24ORE.IT

digital advIl lato oscuro degli advergamesLa campagna Scarecrow della catena di fast food messicano Chipotle ha vinto tutti i premi possibili al Fe-stival di Cannes, compre-so quello per i giochi. Ma gli advergame nascondono an-che un lato oscuro...

THENEXTWEB.COM

ecommerceChi spende di più online?Nel primo trimestre del 2014 ben 198 milioni di con-sumatori negli Usa hanno comprato qualcosa online. Ma chi sono davvero questi utenti che stanno guidando la rivoluzione degli acquisti in tutto il mondo?

BUSINESSFINDER.COM

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ANNO V | #073| MARTEDI’ 01 LUGLIO 201420

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Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012

Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium,

è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale.

Per i possessori di Tv dinuova generazione ecco la magia

dell’alta definizione.

PREMIUM PEOPLE I HIGH PROFILE AUDIENCE

UN TELEVISORE HDPREMIUM PEOPLE HA

L’ DEI

Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione

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L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ L’ DEI L’ 87%

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A me sembra che l’attuale Agenda Digita-le Europea sottenda una visione troppo li-berista, quasi esclusivamente concentra-ta sul mercato come unico strumento per realizzare il benessere collettivo. Invece, credo che il digitale possa fare molto an-che fuori dal mercato e che vada fatto tut-to il possibile per evitare che le trasfor-mazioni indotte dalla rivoluzione digitale provochino tensioni sociali eccessive. Nel semestre di presidenza italiana dovrem-mo innovare l’Agenda, introducendo anche tutti gli altri aspetti “sociali” del digitale. Alcuni punti possono essere utili a esem-plificare questo cambiamento auspicabile: innanzitutto, affrontare in modo sistemico il problema della progressiva esclusione e fuoriuscita della forza lavoro poco qualifi-cata. Le nuove tecnologie tendono a sosti-tuire posti di lavoro a bassa competenza con nuovi lavori ad alto contenuto di cono-scenza. Questo processo avviene sempre

più velocemente e l’Europa deve affronta-re il tema della formazione continua sen-za abbracciare modelli eccessivamente li-beristi in cui questa evoluzione è a carico della forza lavoro. Rischiamo fortissime tensioni sociali se il sistema non si adatta velocemente alla sfida di una formazione continua su competenze sempre più ele-vate. Correlato al precedente: il sistema educativo deve cambiare per sviluppare nei ragazzi le competenze utili all’econo-mia della conoscenza. Non è solo un pro-blema di tecnologie, ma di modelli di ap-prendimento e di insegnamento. I ragazzi devono sviluppare le competenze utili al lavoro collaborativo: saper copiare, svi-luppare il pensiero laterale, essere in gra-do di usare in modo corretto le nuove tec-nologie, consapevoli dei rischi. L’aumento della ricchezza del Paese e del Pil è certa-mente correlato alla diffusione della con-nettività, ma anche al livello di istruzione.

visionidi Matteo dedè

neL semestre itaLiano ue va rinnovata L’agenda

paolo Coppolanato a roma, il 4 novembre del 1973. dopo aver ricoperto la carica di assessore all’innovazione nel comune di udine, alle elezioni politiche del 2013 viene eletto deputato della Xvii legislatura della repubblica italiana per il partito democratico. nel 2014 si candida a segretario regionale del partito democratico in friuli venezia giulia. fa parte della iX commissione, che si occupa di trasporti, poste e telecomunicazioni. da qui anche l’interesse per il tema sempre più impellente dell’agenda digitale. è laureato in scienze dell’informazione, con dottorato di ricerca in informatica. ed è professore associato di informatica

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spazio a... 3 LugLio - cLient center ibm @ segrate (mi)ibm smartcamp 2014

i progetti deLLe quattro startup itaLiane finaListe deLL’ibm gLobaL entrepreneur aL vagLio deLLa giuria

Gli Osservatori Digital Innovation della School of Ma-nagement del Politecnico di Milano promuovono l’ap-puntamento con lo SmartCamp di Ibm. Giovedì 3 lu-glio, al Client Center di Segrate, i progetti delle quattro startup italiane finaliste dell’Ibm Global Entrepreneur saranno al vaglio di venture capitalist, business angel, incubatori e manager. Una sola startup, tra le oltre cin-quanta partecipanti e le trentasei ammesse, si aggiu-dicherà il premio: un insieme di strumenti - tra men-toring e networking con esperti e società di venture capital - attraverso cui promuovere il proprio proget-to su scala internazionale e l’accesso alle fasi finali del Global Entrepreneur. A moderare l’appuntamento, al via alle ore 16:00, sarà Massimo Russo, direttore del magazine Wired. Chiuderà il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Ibm SmartCamp rappre-senta una chance unica dove le startup - sinonimo di innovazione e creatività - possono farsi conoscere ed entrare in contatto con l’intero ecosistema Ibm, forma-to da venture capitalist, mentor, università, media, per sviluppare business insieme. Nell’edizione 2013 la vin-citrice dell’edizione italiana ha poi sfiorato la vittoria anche a livello europeo, nella finale di Vienna. Aprirà i lavori Alessandro La Volpe, Director Ecosystem Deve-lopment di Ibm. Premiazioni affidate a Nicola Ciniero, presidente e amministratore delegato di Ibm.

un’immagine tratta daLLe gLobaL finaLs di ibm smartcamp 2013, tenutesi a neW york

Direttore responsabileDaniele Bologna

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