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Liberty Romagna Andrea Speziali Quando un argomento diventa di dominio pubblico attraverso l’ampia risonanza of- ferta da una trasmissione popolare come Striscialanotizia, vuol dire che la situazio- ne è seria e si sta parlando di un fenome- no diffuso. Alcune settimane fa Vittorio Brumotti a Striscialanotizia, molto tempo prima che un’altra più famosa dimora, la casa dei gladiatori a Pompei, attirasse l’at- tenzione internazionale sulle sue macerie, ci ha mostrato le squallide immagini del- lo stato di decadenza e abbandono in cui si trova uno dei tanti sconosciuti gioielli del nostro territorio italiano: Villa Zanelli a Savona. È per questo, cari lettori, che ho deciso di spostare l’attenzione dai molte- plici esempi di ville Liberty della Roma- gna a un interessante “caso” ligure, anche per dimostrare, purtroppo, che “tutto il mondo è paese!” e per ribadire il concet- to che investire in cultura è non solo un ti- tolo di merito ma anche un dovere di ogni pubblica amministrazione e salvare le or- me che la civiltà umana ha lasciato sul suo cammino è vitale per tutti noi e per quelli che verranno. Savona è l’area ideale per ammirare capo- lavori del periodo Liberty a cavallo tra la fine dell’800 e i primi del ‘900. Ancora oggi vi sono conservate opere architettoni- che caratterizzate da sinuose e raffinate li- nee Liberty. Per distinguere meglio i vari stili in ma- niera elementare, basta osservare certi particolari e confrontarli, perché lo stile Liberty ha una decorazione più raffinata a confronto dello Jugendstil, dove le linee sono più “fredde” e meno sinuose, ma è anche diverso dall’Art Nouveau francese, dove troviamo le linee notevolmente più lavorate e arricchite (basta ammirare la metropolitana di Hector Guimard a Pari- gi). Dell’argomento parlerò articolo dopo arti- colo a seconda del soggetto in questione, affinché possiate capire al meglio questo stile, che considero uno dei più eclettici, raffinati e mistilinei nella storia dell’arte. Villino Zanelli è senza dubbio uno degli edifici in stile Liberty più significativi del- la Liguria. Si trova nel comune di Savona, lungo la spiaggia del quartiere di Legino al numero 71. Attualmente la dimora è in stato di abbandono. Questo villino, nel contesto poco arricchito nelle decorazio- ni, in alcuni punti, come nei capitelli, con la struttura decorativa “a coda di pa- vone”, anticipa lo stile Decò degli anni successivi. La dimora venne edificata nel 1907 dal capitano Nicolò Zanelli, progettata dal- l’architetto Gottardo Gussoni (nato a To- rino nel 1869 e deceduto a Villastellone nel 1951). Fu allievo di Pietro Fenoglio (Torino 1865 - Corio 1927), noto come uno dei più importanti architetti del Li- berty italiano. Dopo aver lavorato con Fe- noglio, si associò a Vivarelli. Il momento più alto ed organico della sua attività, tale da costituire un un importante prototipo dell’Art Nouveau nella Riviera Ligure, è appunto Villa Zanelli. Con questa realiz- zazione pervenne ad elaborare con perso- nale ritmicità plastica i motivi sviluppati da Horta in Belgio, filtrati attraverso la le- zione del suo primo maestro Fenoglio. Gussoni lavorò molto nella Riviera Ligu- re, ma nulla è così nettamente caratteriz- zato da un punto di vista stilistico come Villa Zanelli, che rimane il suo capolavo- ro più celebre. Altre architetture a lui at- tribuibili sono il Villino Raby in corso Francia (dove ritornano, appesantiti e im- barocchiti, alcuni elementi decorativi di villa Zanelli), la palazzata di Corso Fran- cia 65, e la bella casa di Via Duchessa Jo- landa 17, sempre a Savona. Secondo l’Ar- chitetto Ilaria Pozzi, la villa, secondo il gusto di allora, sorgeva in un vasto giardi- no con comunicazione diretta col mare. Appartenne alla famiglia Zanelli fino al 1933, anno in cui fu venduta al comune di Milano, che la trasformò in campeggio e colonia internazionale. Tale funzione ri- mase fino al 1961, a parte la parentesi del- la seconda guerra mondiale, durante la quale fu usata come ospedale da campo. Dal 1961 al 1967 fu ancora colonia. Nel 1967 vi si insedia l’Istituto A.N.F.Fa.S. al quale si affianca una sezio- ne dell’USL. Fino ai primi mesi del 1998 resta alla USL in qualità di centro per la cura dei cardiopatici, ma il degrado nel quale ormai versa a causa della scarsa manutenzione, che culmina col crollo di parte del soffitto nell’atrio del primo pia- no, fa sì che la villa venga abbandonata e chiusa definitivamente dalla Regione, a cui tuttora appartiene. Nonostante i molti cambiamenti di desti- nazione d’uso e gli inevitabili adattamen- ti interni dell’edificio ad uso pubblico, originariamente concepito per uso priva- to, esso conserva i caratteri originari sia dal punto di vista strutturale che decorati- vo. In origine le strutture erano intonaca- te di bianco, al fine di fare risaltare le de- corazioni, i vetri cattedrale ed il comples- so gioco dei ferri battuti. Di questi ultimi restano soltanto le ringhiere interne e quelle del cancello d’ingresso. La costru- zione appare rovinata dalle pesanti ridi- pinture in giallo ed anche dalla crescita della città che ha in parte distrutto l’origi- nale contesto verdeggiante in cui sorgeva la villa. Il tempo e l’incuria dell’uomo an- che in questo caso hanno prodotto danni notevoli, ma quanto ancora rimane di vil- la Zanelli risulterebbe un’ottima ragione per intervenire tempestivamente! Alcune immagini di Villino Zinelli a Savona Investire in cultura è non solo un titolo di merito ma anche un dovere di ogni pubblica amministrazione Anche le telecamere di Striscia hanno raggiunto il gioiello liberty abbandonato Un cattivo esempio ligure Il degrado di Villino Zinelli a Savona Due interessanti libri sul Liberty E. Rizzo, M. Sirchia, Liberty album del nuovo stile, Dario Flaccovio Edi- tore. Un viaggio tra fine ‘800 e primi ‘900 per “assaporare con gli oc- chi” attraverso 300 pagine di testo e foto uno degli stili più raffi- nati e decorativi del mondo dell’arte: Il Liberty. Questo movimen- to artistico è conosciuto con diversi termini: Art Nouveau o Scuo- la di Nancy (Francia), Stile Liberty (dal nome dei magazzini ingle- si di Arthur Lasenby Liberty, che vendevano oggetti esotici), Mo- dernismo o Stile floreale in Italia, Modern Style in Gran Bretagna, Jugendstil (“Stile giovane”) in Germania, Nieuwe Kunst nei Paesi Bassi, Styl Muodej Polski (Stile di Giovane Polonia) in Polonia, Style sapin in Svizzera, Sezessionstil (Stile di secessione, vedi la secessione viennese) in Austria, Secesija in Serbia e Croazia, Mo- dern in Russia e Arte Modernista o Modernismo in Spagna. Que- sto volume porta alla luce dei lettori alcuni gioiellini di architettu- re poco considerate o addirittura dimenticate dalla società moder- na. Si tratta di un’opera a livello scientifico molto accurata, com- pleta nel suo genere, con diverso materiale inedito, un passo avan- ti nella ricerca. Geniale la scelta di approfondire il tema dell’arre- damento e della decorazione nei mobili, cancellate e vetrate. Un importante testo per conoscere in maniera approfondita lo stile Li- berty attraverso la scultura, architettura, arte, grafica e arreda- mento anche in Italia, di cui è riportato nel libro un particolare della villa Ruggeri a Pesaro. E. Rizzo, M. Sirchia, Sicilia Liberty, Dario Flaccovio Editore. Gli autori Rizzo e Sirchia si ripropongono ai lettori con una guida ragionata del Liberty siciliano. Il Liberty nell’isola siciliana ha un carattere estetico tutto suo, che si differenza dallo stile Liberty in Emilia Romagna, conservando però sempre una decorazione a “colpo di frusta”, meno arzigogola- ta. Opera arricchita rispetto alla stessa pubblicazione di vent’anni fa, con più immagini, belle inquadrature e nuovi soggetti che hanno reso il testo più completo, al fine di illustrare al visitatore una Si- cilia dai molti e interessanti risvolti artistici. E’ un libro imponen- te e meticoloso allo stesso tempo, che concentra tutta la trattazio- ne scientifica nelle prime 72 (delle 248), lasciando spazio alla splendida documentazione fotografica che ne fa la ricchezza in as- soluto. Consigli L A V O C E R OMAGNA ARTE E STORIA 35 Lunedì 22 Novembre 2010

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Andrea Speziali www.andreaspeziali.it [email protected]

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LibertyRomagna

Andrea Speziali

Quando un argomento diventa di dominiopubblico attraverso l’ampia risonanza of-ferta da una trasmissione popolare comeStriscialanotizia, vuol dire che la situazio-ne è seria e si sta parlando di un fenome-no diffuso. Alcune settimane fa VittorioBrumotti a Striscialanotizia, molto tempoprima che un’altra più famosa dimora, lacasa dei gladiatori a Pompei, attirasse l’at-tenzione internazionale sulle sue macerie,ci ha mostrato le squallide immagini del-lo stato di decadenza e abbandono in cuisi trova uno dei tanti sconosciuti gioiellidel nostro territorio italiano: Villa Zanellia Savona. È per questo, cari lettori, che hodeciso di spostare l’attenzione dai molte-plici esempi di ville Liberty della Roma-gna a un interessante “caso” ligure, ancheper dimostrare, purtroppo, che “tutto ilmondo è paese!” e per ribadire il concet-to che investire in cultura è non solo un ti-tolo di merito ma anche un dovere di ognipubblica amministrazione e salvare le or-me che la civiltà umana ha lasciato sulsuo cammino è vitale per tutti noi e perquelli che verranno.Savona è l’area ideale per ammirare capo-lavori del periodo Liberty a cavallo tra lafine dell’800 e i primi del ‘900. Ancoraoggi vi sono conservate opere architettoni-che caratterizzate da sinuose e raffinate li-nee Liberty. Per distinguere meglio i vari stili in ma-niera elementare, basta osservare certiparticolari e confrontarli, perché lo stileLiberty ha una decorazione più raffinata aconfronto dello Jugendstil, dove le lineesono più “fredde” e meno sinuose, ma èanche diverso dall’Art Nouveau francese,dove troviamo le linee notevolmente piùlavorate e arricchite (basta ammirare lametropolitana di Hector Guimard a Pari-gi).Dell’argomento parlerò articolo dopo arti-colo a seconda del soggetto in questione,affinché possiate capire al meglio questostile, che considero uno dei più eclettici,raffinati e mistilinei nella storia dell’arte.Villino Zanelli è senza dubbio uno degliedifici in stile Liberty più significativi del-la Liguria. Si trova nel comune di Savona,lungo la spiaggia del quartiere di Leginoal numero 71. Attualmente la dimora è instato di abbandono. Questo villino, nelcontesto poco arricchito nelle decorazio-ni, in alcuni punti, come nei capitelli,con la struttura decorativa “a coda di pa-vone”, anticipa lo stile Decò degli annisuccessivi.La dimora venne edificata nel 1907 dalcapitano Nicolò Zanelli, progettata dal-l’architetto Gottardo Gussoni (nato a To-rino nel 1869 e deceduto a Villastellonenel 1951). Fu allievo di Pietro Fenoglio(Torino 1865 - Corio 1927), noto comeuno dei più importanti architetti del Li-

berty italiano. Dopo aver lavorato con Fe-noglio, si associò a Vivarelli. Il momentopiù alto ed organico della sua attività, taleda costituire un un importante prototipodell’Art Nouveau nella Riviera Ligure, èappunto Villa Zanelli. Con questa realiz-zazione pervenne ad elaborare con perso-nale ritmicità plastica i motivi sviluppatida Horta in Belgio, filtrati attraverso la le-zione del suo primo maestro Fenoglio.Gussoni lavorò molto nella Riviera Ligu-

re, ma nulla è così nettamente caratteriz-zato da un punto di vista stilistico comeVilla Zanelli, che rimane il suo capolavo-ro più celebre. Altre architetture a lui at-tribuibili sono il Villino Raby in corsoFrancia (dove ritornano, appesantiti e im-barocchiti, alcuni elementi decorativi divilla Zanelli), la palazzata di Corso Fran-cia 65, e la bella casa di Via Duchessa Jo-landa 17, sempre a Savona. Secondo l’Ar-chitetto Ilaria Pozzi, la villa, secondo il

gusto di allora, sorgeva in un vasto giardi-no con comunicazione diretta col mare.Appartenne alla famiglia Zanelli fino al1933, anno in cui fu venduta al comunedi Milano, che la trasformò in campeggioe colonia internazionale. Tale funzione ri-mase fino al 1961, a parte la parentesi del-la seconda guerra mondiale, durante laquale fu usata come ospedale da campo.Dal 1961 al 1967 fu ancora colonia.Nel 1967 vi si insedia l’IstitutoA.N.F.Fa.S. al quale si affianca una sezio-ne dell’USL. Fino ai primi mesi del 1998resta alla USL in qualità di centro per lacura dei cardiopatici, ma il degrado nelquale ormai versa a causa della scarsamanutenzione, che culmina col crollo diparte del soffitto nell’atrio del primo pia-no, fa sì che la villa venga abbandonata echiusa definitivamente dalla Regione, acui tuttora appartiene.

Nonostante i molti cambiamenti di desti-nazione d’uso e gli inevitabili adattamen-ti interni dell’edificio ad uso pubblico,originariamente concepito per uso priva-to, esso conserva i caratteri originari siadal punto di vista strutturale che decorati-vo. In origine le strutture erano intonaca-te di bianco, al fine di fare risaltare le de-corazioni, i vetri cattedrale ed il comples-so gioco dei ferri battuti. Di questi ultimirestano soltanto le ringhiere interne equelle del cancello d’ingresso. La costru-zione appare rovinata dalle pesanti ridi-pinture in giallo ed anche dalla crescitadella città che ha in parte distrutto l’origi-nale contesto verdeggiante in cui sorgevala villa. Il tempo e l’incuria dell’uomo an-che in questo caso hanno prodotto danninotevoli, ma quanto ancora rimane di vil-la Zanelli risulterebbe un’ottima ragioneper intervenire tempestivamente!

Alcune immagini di Villino Zinelli a Savona

Investire in cultura è non solo un titolo di merito maanche un dovere di ogni pubblica amministrazione

Anche le telecamere di Striscia hanno raggiunto il gioiello liberty abbandonato

Un cattivo esempio ligureIl degrado di Villino Zinelli a Savona

Due interessanti libri sul LibertyE. Rizzo, M. Sirchia, Liberty album del nuovo stile, Dario Flaccovio Edi-tore.Un viaggio tra fine ‘800 e primi ‘900 per “assaporare con gli oc-chi” attraverso 300 pagine di testo e foto uno degli stili più raffi-nati e decorativi del mondo dell’arte: Il Liberty. Questo movimen-to artistico è conosciuto con diversi termini: Art Nouveau o Scuo-la di Nancy (Francia), Stile Liberty (dal nome dei magazzini ingle-si di Arthur Lasenby Liberty, che vendevano oggetti esotici), Mo-dernismo o Stile floreale in Italia, Modern Style in Gran Bretagna,Jugendstil (“Stile giovane”) in Germania, Nieuwe Kunst nei PaesiBassi, Styl Muodej Polski (Stile di Giovane Polonia) in Polonia,Style sapin in Svizzera, Sezessionstil (Stile di secessione, vedi lasecessione viennese) in Austria, Secesija in Serbia e Croazia, Mo-dern in Russia e Arte Modernista o Modernismo in Spagna. Que-sto volume porta alla luce dei lettori alcuni gioiellini di architettu-re poco considerate o addirittura dimenticate dalla società moder-na. Si tratta di un’opera a livello scientifico molto accurata, com-pleta nel suo genere, con diverso materiale inedito, un passo avan-ti nella ricerca. Geniale la scelta di approfondire il tema dell’arre-damento e della decorazione nei mobili, cancellate e vetrate. Unimportante testo per conoscere in maniera approfondita lo stile Li-berty attraverso la scultura, architettura, arte, grafica e arreda-mento anche in Italia, di cui è riportato nel libro un particolaredella villa Ruggeri a Pesaro.E. Rizzo, M. Sirchia, Sicilia Liberty, Dario Flaccovio Editore.Gli autori Rizzo e Sirchia si ripropongono ai lettori con una guidaragionata del Liberty siciliano.Il Liberty nell’isola siciliana ha un carattere estetico tutto suo, chesi differenza dallo stile Liberty in Emilia Romagna, conservandoperò sempre una decorazione a “colpo di frusta”, meno arzigogola-ta.Opera arricchita rispetto alla stessa pubblicazione di vent’anni fa,con più immagini, belle inquadrature e nuovi soggetti che hannoreso il testo più completo, al fine di illustrare al visitatore una Si-cilia dai molti e interessanti risvolti artistici. E’ un libro imponen-te e meticoloso allo stesso tempo, che concentra tutta la trattazio-ne scientifica nelle prime 72 (delle 248), lasciando spazio allasplendida documentazione fotografica che ne fa la ricchezza in as-soluto.

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