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Lavorare in gruppo La Fnovi crede nella forza della collaborazione Professional Day SCRIVIAMO LE 10 REGOLE DELLA VETERINARIA Bioetica INSEGNARE L’ETICA A CHI SI OCCUPA DI SCIENZA Enpav L’INDENNITÀ DI PARTERNITÀ SECONDO LA CASSAZIONE Farmaco CONDANNA A SEI MESI PER FARMACI SCADUTI Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - Lo/Mi Anno 5 - N° 3 - Marzo 2012 ________________ IL MENSILE DEL MEDICO VETERINARIO 30 giorni ISSN 1974-3084 ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE VETERINARIA di FNOVI ed ENPAV

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Lavorare in gruppoLa Fnovi crede nella forza della collaborazione

Professional DaySCRIVIAMO

LE 10 REGOLEDELLA

VETERINARIA

BioeticaINSEGNAREL’ETICA A

CHI SI OCCUPADI SCIENZA

EnpavL’INDENNITÀ

DI PARTERNITÀSECONDO LACASSAZIONE

FarmacoCONDANNAA SEI MESI

PER FARMACISCADUTI

PosteItaliane

S.p.A.-SpedizioneinAbbonam

entoPostale70%

-Lo/Mi

Anno 5 - N° 3 - Marzo 2012 ________________ IL MENSILE DEL MEDICO VETERINARIO

30giorniISSN 1974-3084

ORGANO UFFICIALEDI INFORMAZIONE

VETERINARIAdi FNOVI ed ENPAV

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SommarioEditorialeIl neoliberismo fa rankingdi Gaetano Penocchio

La FederazioneScriviamo le nostre 10 regole d’orodi Carla BernasconiIl Gruppo Farmaco ha compiuto “100 faq”di Eva RigonatPerché insegnare l’etica a chi si occupa di scienza?di Barbara de MoriFormazione in struttura veterinaria privata

La PrevidenzaIndennità di paternità? Dipende…di Danilo De FinoIl riscatto di laurea: prima ci pensi e più ti convienedi Sabrina VivianRicongiunzione o totalizzazione?a cura della Direzione StudiPrescrizione dei crediti contributivia cura della Direzione ContributiNon ricominciamo con l’elenco Istat

Ordine del giornoGestire i rifiuti in una zootecnia sostenibiledi Giovanni CervigniNon arrivare impreparati al 2013di Daniele RossiL’Ordine di Avellino ricomincia da tredi Carmine CuccinielloIl veterinario baluardo dei prodotti tipicidi Vincenzo D’AmatoCostituite le Federazioni di Sicilia e Toscana

Alma materLa lezione di Mantovanidi Santino Prosperi

FarmacoCondanna a sei mesi per medicinali scaduti

Lex veterinariaLa Legge Bersani vale anche per le societàdi Maria Giovanna TrombettaIl cittadino non può imporre il procedimento

FormazioneRiflessioni sull’assistenza a una nutria feritadi Barbara de MoriEutanasia e accanimento terapeuticodi Barbara de MoriTerapia anticonvulsiva presso un caniledi Zanoni, Alborali, Guarda

In 30giorniCronologia del mese trascorsodi Roberta Benini

CaleidoscopioLa Fnovi a Exposanità

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e-mail [email protected] www.trentagiorni.it

Organo ufficialedella Federazione Nazionale

degli Ordini Veterinari Italiani - Fnovie dell’Ente Nazionale di Previdenzae Assistenza Veterinari - Enpav

EditoreVeterinari Editori S.r.l.

Via del Tritone, 125 - 00187 Romatel. 06.485923

Direttore ResponsabileGaetano Penocchio

Vice DirettoreGianni Mancuso

Comitato di RedazioneAlessandro ArrighiCarla BernasconiAntonio LimoneLaurenzo MignaniFrancesco Sardu

PubblicitàVeterinari Editori S.r.l.

Tel. 06.49200248Fax 06.49200462

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Tipografia e stampaPress Point srlVia Cagnola, 35

20081 Abbiategrasso (Milano)

Mensile di informazionee attualità professionaleper i Medici Veterinari

Registrazione Tribunale n. 580del 21 dicembre 2007

Responsabile trattamento dati(D. Lvo n. 196/2003)Gaetano Penocchio

Tiratura 31.950 copie

Chiuso in stampa il 26/3/2012

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EDITORIALE

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vazione”. I sostenitori della primaritengono che il rilascio di titoli distudio con valore legale costitui-sca un’infrastruttura di garanziascarsamente efficiente, e pocoflessibile. Per i secondi non puòesistere liberalizzazione dei titolibasata suunapura valutazione “dimercato” della singolaUniversità.La Fnovi ha sempre combattutoquel sistema universitario, fram-mentato inunnumerogrottescodisedi e di corsi di laurea triennaliinutili che sonouno spettacolo av-vilente, un inganno per i giovani,un’esigenza degli enti locali edelleforze politiche, una convenienzaper certe cupole (da smantellare).Ma da sempre la Federazioneguarda con rispetto a quelle forzeaccademiche che sono riuscite afar sopravvivere una istituzione acui sono stati tolti mezzi e stru-menti, ma non eccellenze, capa-cità, organizzazione e passione.Ecco, proprio su queste eccel-lenze (e sull’Anvur) contiamo perportare gliAtenei pubblici eprivatiamisurarsi constandarddi qualità.Si tratta insomma di non passaredaunabito tagliato sumisuraper ipoveri di spirito a un altro chepossono indossare unicamente iricchi di famiglia.�

di sostituire lo Stato (il Ministerodell’Università), che oggi certificala conformità di un ordinamentodidatticoa requisiti definiti da leggie regolamenti, conunaAutorità in-dipendente (una nuova RatingAgency? UnaMoody’s vet?), chia-mata a certificare il consegui-mento di competenze e professio-nalità. Questo nuovo sistema sa-rebbe il più idoneo a selezionare,con il merito, gli individui e gliAtenei…Gli effetti non sono difficili da im-maginare: accessibilità acosti con-tenuti delle Università dello Statocontrapposta a un sistema basatosul posizionamento competitivotra Atenei, sulla concorrenza, lameritocrazia, la liberalizzazionedei costi. Un ranking finalizzatoalla valutazionedel titolodi studio,anchedal puntodi vista legale.Unimpianto costoso che si vuole for-zatamente accoppiato a un si-stema di borse di studio per con-sentire ai meritevoli l’accesso alleuniversità “migliori”, quelle da tri-pla A. Anche se vien facile obiet-tare che le borse di studio sonospesso state attribuite a chi avevasoldi e dichiarava di non averne...Un siffatto sistema fondato sullacompetizione e sul finanziamentoprivato delle Università, produr-rebbe, oltre a deresponsabilizzareloStato, l’esclusionedegli studentiche non possono permettersi i co-sti della qualità.Nonsi tratta, comesi vuole far credere, di contrap-porre la “modernità” alla “conser-

di Gaetano PenocchioPresidente Fnovi

Le Facoltà non esi-stono più. Hanno la-

sciato il posto ai Diparti-menti, nuove strutture indiriz-zatedalle riformeal cultodellame-ritocrazia e della competitività.Una rivoluzione, una filosofia chevuole capitalizzare tutto, a partiredalla ricerca, e che impone risul-tati di immediato utilitarismo.Un’enfasi posta sulla necessità diavvicinare l’Università almercato,al “commercio di brevetti”, in so-stituzione dei tradizionali canalidi affermazionedel sapere: le pub-blicazioni.Ma la proposta che fa maggior-mente discutere è vecchia: l’aboli-zionedel valore legaledella laurea.Tutti citano Luigi Einaudi che nel’59, da liberale che era, scrivevache il solomodo per assicurare li-bertà e competizione tra le istitu-zioni di alta cultura era l’aboli-zionediogni interventodelloStatonella distribuzionedei titoli di stu-dio. Tacendo che Einaudi aggiun-geva: “Non si mutano d’un colpotradizioni,metododi reclutamentodegli insegnanti,metodidi giudiziodegli studenti; e se si fa, d’un tratto,il tentativo, nasce un male peg-giore di quello al quale si vorrebberimediare”.La rinuncia all’uguaglianza for-male non può non trovarci d’ac-cordo.Manella fattispecie si tratta

Il neoliberismofa ranking

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di Carla BernasconiVice Presidente Fnovi

Sono un medico veteri-nario degli anni Ot-

tanta, compio quest’anno30 anni di iscrizione al-l’Ordine e sono una testimonediretta della grande evoluzionedella nostra professione. Da allo-ra sono cambiatemolte cose: la do-manda, la sensibilità e il contestosociale in cui è presente l’animale;gli animali sono oggetto di leggi diprotezione e tutela e, pur rima-nendo una “cosa” per il Codice Ci-vile, il loromaltrattamento è statoelevato a delitto. Noi medici vete-rinari curiamo quindi “una cosa”che non è più “una cosa”. È cam-biata l’offerta: il medico veterina-rio si è evoluto enormemente dalpunto di vista scientifico attraver-so percorsi di aggiornamento e dispecializzazione post laurea chehanno colmato un vuoto formati-vo e ha nuove opportunità di in-formazione. Basta un click perfare molto velocemente una ri-cerca bibliografica.

MERCATO ECONOSCENZABasta anche un click per trovarenotizie in tempo reale e lo posso-

no fare tutti, clienti compresi, l’in-formazione è a disposizione,ma di-verso è l’uso e la valutazione che ditale informazione si è capaci difare. Siamoprofessionisti che eser-citano una prestazione intellet-tuale, che è un’offerta di cono-scenza, prodotta da saperi forma-lizzati, che va valutata dagli istitu-ti che danno al titolo di studio unvalore legale. Tale valutazione nonpuò essere fatta dal mercato chechiede, e non è portatore di tale co-noscenza.Da Presidente di Ordine ho a di-sposizione un osservatorio privi-legiato: arrivanomolti, troppi espo-sti nei confronti di iscritti, qualcu-no sicuramente pretestuoso, maaumentano quelli appropriati. Inquesti frangenti la nostra categoriadimostra di avere poca consape-volezza di sé. I clienti lamentano lamancata esecuzione di esami pre-operatori, di indagini radiografichepiù approfondite, o che non sia sta-to loro offerto o proposto quantochiedevano o si aspettavano. Sem-bra che siamo noi a non stimarcisufficientemente e questo è un se-rio problema della nostra profes-sione. Grazie allo sviluppo scien-tifico e tecnologico possiamo faretutto quello che vogliamo,ma dob-biamo saperlo fare e comunicarlobene: la concorrenza, esasperata

dal numero elevato di professio-nisti e dalla densità di strutture,deve puntare sulla qualità e com-petenza, non su bassi onorari epubblicità commerciale.Quando si parla di competenza,qualità e corretto esercizio dellaprofessione ci si deve rifare al no-stro Codice Deontologico, che èstato recentemente aggiornato,alle linee guida sulla pubblicità, alCodice di buone pratiche veteri-narie e alle certificazioni di quali-tà. Oltre a queste, oggi è necessa-rio darci regole “cogenti”: dobbia-mo noi, all’interno della profes-sione, darci le “10 regole d’orodella medicina veterinaria del ter-zo millennio”, per essere una ca-tegoria credibile, unita, che simuo-ve tutta nella stessa direzione.

NELL’ARTICOLO 9C’È TUTTOLa condotta professionale e lostesso Codice Deontologico po-trebbero essere racchiusi nel soloarticolo 9. Il nostro Codice è piùavanti anche delle ultime nuoveleggi, che impongono l’assicura-zione Rc obbligatoria, il preventi-vo scritto, la formazione conti-nua. L’assicurazione fa parte di unatteggiamento di responsabilità,

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LA FEDERAZIONE

DOPO IL PROFESSIONAL DAY

Scriviamo le 10regole d’oro dellanostra professioneÈ finita la cultura medico-centrica: dobbiamo spostare il focus da noi stessiai clienti, capire i bisogni e rispondere con competenza e qualità. Il sapereè solo nostro e solo noi possiamo dettare le regole della nostra professione.

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LA FEDERAZIONE •

prudenza e diligenza. Il medico ve-terinario oggi deve essere traspa-rente, chiaro e deve informare;deve avere questa idea di se stes-so quando paga le tasse, organizzaun ambiente di lavoro strutturatoe attrezzato, lavora con collabo-ratori da cui pretende competenzama a cui deve dare gli strumentiper esercitare al meglio. La dire-zione sanitaria è oggi una figura diresponsabilità e non è solo la qua-lifica da apporre sulla richiesta diautorizzazione sanitaria,ma una in-terfaccia credibile di tutto ciò cheriguarda una struttura.Nel consenso informato sono pre-senti molte situazioni e condizionialle quali prestare molta attenzio-ne per la tutela del paziente, delcliente e del medico veterinariostesso; il concetto di unamedicinapaternalistica va sostituito da uncondivisione delle scelte in gradodi realizzare la compliance delcliente. Quando informiamo ilcliente cimettiamonelle condizionidi essere credibili e di non esserecriticabili anche quando non si ar-riva al risultato auspicato nel-l’evoluzione delle condizioni clini-che. Il preventivo deve essere scrit-to nei casi in cui, per la particola-rità delle prestazioni diagnostichee/o terapeutiche o per le possibiliconseguenze delle stesse, sia op-portuna un’accettazione docu-mentata. I documenti diagnostici,i referti e tutta la documentazioneclinica devono essere consegnati:deve diventare abitudine lo scriverequello che abbiamo fatto o quelloche non ci hanno permesso di fare.Ilmedico veterinario può trattenerela documentazione fino alla liqui-dazione del compenso, perché intutto il mondo sanitario non vienemai consegnato un referto per cuinon si sia provveduto al pagamen-to. Anche il Ssn prima fa fare il pa-

gare il ticket e poi esegue la pre-stazione. Attenzione anche allecertificazioni, che hanno valore le-gale e possono essere utilizzate an-che permotivi diversi da quelli percui sono state redatte.

GUADAGNO EDEONTOLOGIALa nostra professione soffre dellasindrome di “JamesHerriot” e del-lo”AmaroMontenegro”: missione,passione senza dover prevedereuna remunerazione. Da medicoveterinario ogni giorno faccio iconti con i problemi della nostraprofessione e con la sua redditivi-tà: il medico veterinario è oggi unimprenditore che fa delle proprieconoscenze uno strumento di la-voro; l’indipendenza intellettuale ela redditività possono coesistere. AlProfessional Day del primomarzosi è ripetuto che nella necessariamodernizzazione delle professionisanitarie non deve esserci antago-nismo tra principi deontologici e re-gole di mercato, la sanità deve ri-spondere a esigenze di salute e nondeve spingere a scelte consumi-stiche. Stiamo tentando di fare inmodo che l’attomedico abbia unadefinizione di legge, per non vederecostantemente erodere le nostrecompetenze da figure più dinami-che o rampanti della nostra.

LA DIFFERENZALa liberalizzazione della nostraprofessione risale al 2006 con laLegge Bersani, che ha abolito i ta-riffari, i divieti pubblicitari e so-cietari, ma che ha portato un vuo-to normativo senza dire come farepubblicità e come fare le società.Stiamo arrivando ora a definire leregole delle società tra professio-nisti, che devono essere uno stru-mento per esercitare la professio-ne e non unmezzo di terzi per fare

una professione che non sono abi-litati a fare. Per quanto riguarda lapubblicità, oggi è permesso quasitutto, tranne le bugie: non c’è li-bertà d’ingannare, di indurre un bi-sogno fittizio di cure, o di utilizza-re termini forvianti. È importantericordare che il costo della nostraprestazione deve essere il risulta-to di un’analisi di varie voci che ri-guardano materiali, presidi di va-ria natura, ammortamento delle at-trezzature e soprattutto il nostrotempo, le nostre conoscenze e lanostra responsabilità professio-nale. Purtroppo abbiamouna gran-de preparazione scientifica, mapochissima capacità e formazionemanageriale. Al Professional Dayè stato detto che i professionistisono “il connettivo dell’Italia”, chedevono dare qualità e competenza,essere preparati e colti perché aloro si affida la clientela. Tutto que-sto ha un suo prezzo e un com-penso troppo basso è sempre in-dice di cattiva qualità. Noi non“vendiamo” vaccini, ma tutto quan-to deve essere conosciuto e valu-tato per decidere se fare una de-terminata vaccinazione: noi “ven-diamo” tempo e conoscenza.Per stare sul mercato, oltre allaqualità dell’atto medico, è neces-sario prestare attenzione a tutto ciòche pur essendo accessorio au-menta la percezione della qualitàdella prestazione: immagine dei lo-cali, presentazione deimedici e de-gli addetti, risposta telefonica, ac-cettazione, “triage”. Anche la co-municazione verso l’esterno hanotevole importanza: certificazio-ne di qualità, certificazione Bpv,carta dei servizi, pubblicità, sitoweb. La differenza la fa una ge-stione che valorizza il ruolo delMe-dico Veterinariomettendo il clien-te al centro del sistema e facendolosentire il centro d’interesse. �

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di Eva RigonatCoordinatrice Gdl Farmaco Fnovi

Un’idea semplice, quel-la della condivisione

delle conoscenze che, nel-l’ottobre del 2009, facevaincontrare per la primavolta, in via del Tritone, icomponenti del Gruppo di lavorosul farmaco per un progetto natocon un obiettivo a termine e ora incontinua evoluzione.Dalla necessità di produrre do-cumenti utili al confronto con ilMinistero siamo approdati alla

• LA FEDERAZIONE

decisione di continuare nella rap-presentanza della Federazione edella professione sui temi del far-maco: corsi, articoli, news sulportale, trasmissioni televisive,incontri richiesti dagli Ordiniprovinciali, fino alla consulenzasui quesiti.Fino alle 100 frequently askedquestion, alle 100 alle quali ilgruppo è arrivato trasformandosinel tempo, crescendo e arric-chendosi di nuove e specifichecompetenze sulla materia far-maco ogni qualvolta, sentendonela necessità, trovava la disponi-bilità di un collega competente asoddisfarla.

INTER-DISCIPLINARITÀ

Non solo. Nella convinzione delproficuo confronto con tutta lasocietà, il gruppo si è arricchitoanche di professionalità diverse.Oggi vede, tra i suoi componentifissi, la partecipazione di un far-macista e la consulenza esterna diun avvocato per un totale di ven-tuno componenti, ventuno per-sone che garantiscono la pre-senza delle competenze liberoprofessionali, di quelle pubbliche,dell’università, dell’industriaman-gimistica e di quella farmaceu-tica, nei settori dei pet, degli ani-

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LAVORARE INSIEME

Il Gruppo Farmacoha compiuto“100 faq”Nello scambio le idee si espandono e si moltiplicano. Lo dimostra lacollaborazione attiva e generosa del Gruppo di lavoro della Fnovi. Saperieccellenti, se non interrogati, non generano conoscenza. Domandareproduce competenza a vantaggio di tutti.

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LA FEDERAZIONE •

mali da reddito, degli equini ol-treché dell’acquacoltura, dei polli,dei conigli e dell’apicoltura, ancheper quanto attiene alle medicinenon convenzionali.

LAVORARE INGRUPPONel ripercorrere con la memoriale tappe di questo impegno, la ri-flessione che si vuole fare non èsullamole di lavoro svolto, ma sucome sia stato possibile svolgerloall’insegna di una generosa di-sponibilità, nella diversità degli in-teressi e dei valori espressi all’in-terno di un gruppo che, muo-vendo dalla stima personale reci-proca per le conoscenze ricono-sciute di ciascuno, oggi ha acqui-stato corale consapevolezza isti-tuzionale.Alla generica coscienza dell’ap-partenenza di un gruppo diesperti, una Federazione appas-sionata e lungimirante ha saputorendere unamissione un progetto

politico collettivo, senza il qualele competenze singole rimangonoeccellenze individuali, lodevolieccezioni, spesso frustrate, quasisempre sterili se private dell’uti-lità del ritrarsi delle specificità afavore della rappresentanza col-lettiva che, nel portare avantitutti, rimette in gioco l’utilità delleconoscenze di ciascuno. Il lavo-rare in gruppo con un qualche ri-sultato genera un senso di appar-tenenza. Anche qui un’idea sem-plice, nel suo essere di grande re-spiro, fornisce la risposta alla ri-flessione sul come sia stato possi-bile realizzare tutto questo.Oggi, a muovere la volontà rin-novata di un gruppo fortementeimpegnato, è il senso di apparte-nenza non solo ad un’unica pro-fessione ma anche ad una pro-fessione la cui unicità attira a sépersino l’impegno di chi veteri-nario non è, nella consapevo-lezza per ognuno dei suoi com-ponenti di essere parimente par-tecipe, corresponsabile e meri-

tevole della riuscita di questoprogetto.

DOVE TROVARE LEFAQUna sezione del portalewww.fnovi.it pubblica tutti i que-siti e le risposte, elaborati informa anonima e permanente-mente aperti alla libera consulta-zione. Leggendoli, molti Colleghipotranno ritrovarsi nelle situa-zioni descritte e chiarire dubbiche altri Colleghi hanno giàmani-festato e che hanno condiviso conil gruppo, a beneficio di tutti. An-che fare domande è un modo perdare risposte.�

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UNMODELLO DI COLLABORAZIONE

Ilmodello collettivo ispira il lavoro di altri gruppi di lavoro at-tivati dalla Federazione: apicoltura, acquacoltura, bioetica,

cunicoltura, sperimentazione,comportamento animale,veteri-narioaziendale,ecc.L’attivitàdigruppohavaloreculturaleepo-litico: il concorsodiprofessionalitàgenerosehaprodottoun’in-tensa attività documentale, oggi nella disponibilità della cate-goria e delle istituzioni.L’aggregazione di individualità, altrimenti separate, stimolaquel collegialedibattito cheènelnostroCodiceDeontologicoechevuoleche i rapporti framedici veterinari siano improntati an-cheaprincipi di servizio edi reciprocità.Èquesto lo spirito chehageneratoFnovi-ConServizi,una formadiesercizioaggregatodella funzione istituzionale,che permette agli Ordini di benefi-ciaredi strumenti comuni.Lostessoprincipioèallabasedelcon-corso di idee per giovani colleghi che avranno funzioni consul-tiveedi supporto alla Federazione (cfr.30giornidi febbraio).Lodiceva già il poeta che“unire è arte più nobile che dividere”.

GaetanoPenocchio,Presidente Fnovi

FabriziaMasera,Asl (farmaco)

FrancoAldrovandi,lpbuiatra,esperto in-formatico

GiorgioNeri, lp (animali da compagnia)

RaffaellaBarbero,Università diTorinoGiuseppePradella, Industria farmaceu-tica

AntonioBarsanti,Asl PnrGiovanni Re, Uni.To,Centro Farmacovi-gilanza Piemonte

Alessandro Battigelli, ippiatra omeo-pata

EvaRigonat,AslDavidBettio, lp omeopata

Andrea Setti,Asl (mangimi)

GiulianaBondi,Asl (apicoltura)Daria Scarciglia,avvocatoAlberto Casartelli, lp buiatra, Consi-gliere Fnovi

MarcoTernelli, farmacista

DiegoDeangeli, lp avicoli

GiacomoTolasi,lpbuiatra,delegatoallaFve

FrancescoDorigo, lp (cunicoltura)

AlessandraVallisneri, consulente asso-ciazionemangimistica

AndreaFabris, lp (acquacoltura)

AldoVezzoni, lp (animali da compagnia)

IL GRUPPO FARMACO

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• LA FEDERAZIONE

di Barbara deMoriDirettore del Corso

Bernard Rollin, il pa-dre dell’Etica Veteri-

naria, il primo docente almondo ad avere insegnatoquesta disciplina a partire ancoradagli anni Settanta del secoloscorso alla Colorado State Uni-versity, ha dedicato l’intera suavita professionale ad occuparsidi rispondere alla domanda per-ché formare chi si occupa di ani-mali ai temi etici? Così scrivenella prefazione al suo Scienceand Ethics, ripercorrendo con lamemoria il tempo: “In un certosenso, tutta la mia carriera lavo-rativa può essere vista come untentativo di chiarire la legittimitàdel ruolo dell’etica nel dominiodella scienza, a livello sia teoricosia pratico”E così prosegue: “Come ‘difen-sore degli animali’, impegnato araggiungere il consenso sulle pro-blematiche relative all’impiegodegli animali nella ricerca scien-tifica, ho avuto un’opportunitàunica per testare la teoria nella

pratica e per confrontarmi quasiquotidianamente con gli scien-ziati sulle questioni etiche”.In questo lungo percorso, durantetutta la sua carriera lavorativa,ciò cheRollin ha ritenuto fosse in-dispensabile primadi tutto, per in-corporare legittimamente l’eticanella scienza, era di mettere anudo quel meccanismo che hapermesso di ignorare, per granparte delNovecento, l’importanzadel riconoscimento della co-scienza animale come un legit-timo oggetto di studio per la ri-cerca scientifica. E questo mec-canismo lo ha individuato, più ditutto, nell’affermazione del posi-tivismo e del comportamentismocome correnti di pensiero ingrado di dare vita ad una vera epropria ideologia scientifica, voltaa negare la plausibilità di qualsiasievidenza in merito alla consape-volezza animale e quindi inmeritoalla possibilità di riconoscere, adesempio, segni di dolore e soffe-renza negli animali.“La scienza è libera dai valori -Science is value free -”. Per lungotempo questa è l’espressione che

ha riassunto il rapporto tra etica escienza all’insegna del positivi-smo: un conto sono i fatti ogget-tivi della scienza, un conto le con-vinzioni soggettive dell’etica.L’ideologia scientifica positivi-stica e soprattutto comportamen-tista, attraverso illustri nomicome J. Watson, I. Pavlov, ma an-che B. Skinner e poi E.C. Tolman,si è contrapposta al ‘senso co-mune ordinario’, al senso comunediffuso tra le persone nella lorovita quotidiana: gli scienziati, let-teralmente, si sono svestiti deipanni ordinari e del buon sensocomune e hanno aderito all’ideo-logia scientifica.Nei loro panni ‘ideologici’ gliscienziati hanno negato evidenzascientifica alle più comuni mani-festazioni di sensitività e consa-pevolezza negli animali, evitandocosì di porsi qualsiasi interroga-tivo di carattere etico inmerito alrispetto degli animali e del loroimpiego, di fronte all’oggettivanegazione scientifica dell’esi-stenza di qualsiasi manifesta-zione, ad esempio, di dolore e sof-ferenza.

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INAUGURAZIONE A PADOVA

Perché insegnarel’etica a chi si occupadi scienza?Con il Corso di alta formazione internazionale in “Bioetica, benessereanimale e professione medico veterinaria” è iniziato un percorso diriflessione che nasce da una domanda fondamentale: perché formare chi sioccupa di animali ai temi etici?

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LA FEDERAZIONE •

La riappropriazione, come l’hachiamata Rollin, del senso co-mune ordinario ha rappresentatoun passaggio cruciale, a partiredallametà degli anni Settanta, percambiare questa situazione. La ri-cerca scientifica ha iniziato adoccuparsi in maniera legittima diquelle capacità che il senso co-mune ordinario da sempre ha at-tribuito agli animali utilizzati abi-tualmente nei più diversi ambiti, apartire dalla capacità di essereconsapevoli di ciò che accadeloro.E questo ha dato vita ad un per-

corso, di cui stiamo ancora assi-stendo gli sviluppi, che non puòche portare ad un miglioramentodella scienza stessa, oltre che deltrattamento degli animali coin-volti.E questomiglioramento, in primoluogo per chi si occupa di animali,siano ricercatori, sianomedici ve-terinari, passa inevitabilmente,per quello che abbiamo appenadetto, attraverso l’educazione al-l’etica. Ogni impiego degli animalidotati di sensitività - gli esserisenzienti - pone interrogativi eticiche è necessario comprendere e

sapere affrontare.Diversi studiosi si sono così oc-cupati di riflettere analiticamentesu questa questione.M. J. Reiss adesempio, dell’Istituto di Educa-zione dell’Università di Londra, haposto alcune domande specifi-che. Si è chiesto così, per primacosa, ‘perché gli scienziati do-vrebbero studiare l’etica’ e ha ri-sposto individuando diversi fat-tori, tra cui il fatto che studiarel’etica può accrescere la sensibi-lità individuale - ‘non ci avevomaipensato prima da questo punto divista’ è spesso la reazione degliscienziati posti di fronte alle sol-lecitazioni etiche -; oppure il fattoche è possibile accrescere la com-petenza etica di chi occupa discienza e quindi la capacità di ri-conoscere e poi affrontare concoerenza le questioni etiche che sipongono; o ancora, il fatto che,tramite l’educazione, è possibilemigliorare la capacità di giudizio edi argomentazione, aumentando,in tal modo, anche la percentualedi scelte morali corrette.Ma allora, si chiede sempre M. J.Reiss, che tipo di studio dell’eticadovrebbero affrontare gli scien-ziati?Primadi tutto, egli afferma, l’eticache approfondisce le questionietiche fondamentali, a prescin-dere dalla loro rilevanza per chi sioccupa di scienza. Formando igiovani durante il periodo univer-sitario e poi garantendo una for-mazione continua sui temi eticidurante gli anni di vita professio-nale, l’acquisizione progressiva diuna competenza etica permette,ad avviso di Reiss, di compren-dere e giudicare in maniera ap-propriata sia le questioni cheemergono in maniera specificanel campo scientifico sia le que-stioni incorporate nei codici etici

30giorniMarzo 201212

Il Corso di Alta Formazione in “Bioetica, Benessere animale e Profes-sionemedico veterinaria” è stato inaugurato il 16marzo a Legnaro (Pa-dova) presso Agripolis. Voluto dalla Fnovi, dall’Università Padova e dalDipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, il corso è ri-servato aimedici veterinari. Il percorso formativo, con un programmaar-ticolato su dieci giornate tramarzo e luglio 2012, si svilupperà tra le auledella Facoltà di Padova e dell’Izsler di Brescia per poi trasferirsi nelle auledella Colorado StateUniversity, il primo luogo almondo dove è stata in-segnata la Bioetica Veterinaria. La cerimonia si è aperta con la relazionediGaetana Ferri (nella foto a destra), Direttore generale della sanità ani-male e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute, e alla presenzadi Massimo Castagnaro (Anvur), Barbara de Mori (foto), direttore delcorso, Mario Pietrobelli della Commissione Master dell’Ateneo di Pa-dova e Lucia Bailoni in rappresentanza del Dipartimento di Biomedicinacomparata e alimentazione di Padova. Per la Fnovi sono intervenuti ilpresidenteGaetano Penocchio, la vicepresidenteCarla Bernasconi. Allacerimonia inaugurale sono intervenuti presidenti e rappresentanti degliOrdini del Veneto.

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• LA FEDERAZIONE

delle professioni.Ecco allora che il CodiceDeonto-logico della Professione MedicoVeterinaria, assieme al Giura-mento Veterinario, al Codice diBuone Pratiche e alla definizionedi atto medico veterinario po-trebbero davvero rappresentarela piattaforma comune per garan-tire l’integritàmorale e la capacitàdel medico veterinario oggi di es-sere davvero interprete delle esi-genze etiche sollevate dal rap-porto con gli animali in una so-cietà in continuo cambiamento.

Come scrive Reiss, “dato il conti-nuo aumentare di nuove questionietiche che gli scienziati devono af-frontare, e dovranno affrontarenel futuro, è particolarmente im-portante fornire tramite l’educa-zione quegli strumenti che per-mettano di elaborare in manieraautonoma l’analisi e il giudizioetico via via che nuove situazionisi propongono. Dopo tutto, diecianni fa benpoche questioni etichevenivano affrontate sull’etica de-gli xenotrapianti o sulla clona-zione terapeutica. Tra dieci anni vi

saranno sicuramente nuove edinimmaginabili questioni etichesu cui gli scienziati dovrannoesprimersi”.�

30giorniMarzo 2012 13

SENZA ETICA NON C’È EDUCAZIONE

Lacultura della responsabilità verso il vivente si è affermatanella società occidentale.Lo ha sottolineatoGaetanaFerri

nel suo intervento di apertura. Una tappa di svolta per gli eu-ropei è stato il Trattato di Lisbona che ha riconosciuto gli ani-mali comeesseri“senzienti”.Ne consegueunnuovo approccioagli studi che coniugaetica e scienza,sia quando l’animale èdautilità sia quando è d’affezione e ricopre un ruolo socialmenterilevantenelle relazioni enell’educazionedellapersona.Ancheper ilMinistero della Salute,comeper il Comitato nazionale dibioetica, il ruolo del medico veterinario è di essere una guidanella comprensione dell’alterità animale e per farlo deve ap-profondire gli aspetti etici della professione.L’intesa fra istitu-zioni eMinisteri affini,per lo sviluppodi un approcciobioeticoarmonizzato nella normativa,è auspicabile quanto l’istituzionedi organismi multidisciplinari come la Consulta di Bioeticacreata dalla Fnovi,di cui fa parte anche un rappresentantemi-nisteriale. È stata creata nel 2009,con il coordinamentodiCarlaBernasconi,per formularepareri e indirizzi su temidi bioeticaveterinaria,ma anche per produrre“instant document” in cir-costanze urgenti e contingenti che richiedono una riflessionemediata dalla deontologia e dall’etica. Tutto questo richiedeuna formazione in campi non tradizionali del sapere veterina-rio, tanto da prevedere l’inserimento della bioetica nelle ma-teriedi insegnamentouniversitario.Edèappuntoquesta lapro-posta che la Fnovi ha indirizzato alMinistrodell’Università.Unodei piùgrandi intellettuali del nostro tempo,FernandoSavater,sostiene che la riflessionemorale non è un argomento specia-listico, perché l’etica èparte essenziale di ogni educazione ve-ramente degna di questo nome.

Gaetano Penocchio, Presidente Fnovi

IL CUN HA GIÀ DETTO SÌ

LaFnovi ha chiesto al Mini-stro dell’Università,Fran-

cesco Profumo, che la bioe-tica entri a pieno titolo nelpiano di studi di tutte le Fa-coltà di Medicina Veterina-ria. L’offerta formativa di al-cune sedi universitarie si ègià arricchita della program-mazione di corsi e master inbioetica veterinaria, incon-trando l’interesse degli stu-denti. Lo stesso Consigliouniversita-rio nazio-nale, nel2008, ri-s pondevafavorevol-mente alpresidentePenocchio econ i re-sponsabilidel Miur laFederazioneaveva con-diviso undocumento che sen-sibilizzava tutti i Rettori all’in-segnamento di questa disci-plina.Mentre l’insegnamentodellematerie tecniche è rite-nuto adeguato alle cono-scenze scientifiche del mo-mento, lo stesso nonpuòdirsiper quegli insegnamenti chesviluppano la coscienza eticadei futuri operatori sanitari. Itempi sono maturi perchéogni medico veterinariopossa contare su una validaformazione in bioetica.

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LA FEDERAZIONE •

Come collocare e rego-larizzare la presenza

volontaria, per finalità d’ap-prendimento, presso una strutturaveterinaria privata? Fermo re-standogliarticoli19e23delCodiceDeontologicodelMedicoVeterina-rio, la Fnovi, interpellata in argo-mento ha prodotto il seguente pa-rere.Vapreliminarmenteosservatoche il “praticantato” post-laureanonhaunaspecificadisciplinanor-mativa nell’ordinamento veterina-rio. E normato unicamente il “tiro-cinio” pre-laurea che viene svoltopresso l’Universitàopresso lestrut-ture private a condizioni indivi-duate da specifiche convenzioni.Non si rinvengono, tuttavia, limi-tazioni alla possibilità di ospitarenella struttura soggetti (non lau-reati, laureati o abilitati) che, inqualitàdi “residenti volontari”, noneseguono prestazioni, ma svol-gono - senza incarichi e senza re-tribuzione - attività di formazionesul campo.La presenza a scopo d’apprendi-mento in strutture medico veteri-narie private, deve tuttavia essereformalmente concordata, affinchénon sia configurabile né ipotizza-bile un rapporto di lavoro/dipen-denza o di subordinazione som-mersa. È inoltre consigliabile do-tare i residenti volontari di un tes-serinodi riconoscimento in cui siaevidenziato il loro ruolo.

SCRITTURA

Per quanto detto, la Fnovi ritieneopportuno che il direttore sanita-rio indichi e faccia accettare periscritto: la frequenza volontaria ascopo formativo, nonché la suadurata, specificando che tale atti-vità si svolge in assenza di retribu-zione, indennità o compenso di

sorta e in assenza di obbligo diorari e di incarichi specifici. Andràaltresì sottoscritto che il “resi-dente”, non intratterrà rapporticontrattuali diretti con i clienti enon eseguirà prestazioni direttesul paziente; si ritiene inoltre op-portuno indicare anche che la fre-quentazione della struttura av-viene in costante presenza di me-dici veterinari della struttura me-desimaeche il sanitario titolarehaassolto gli obblighi di informativacirca i rischi per la sicurezza sul la-voro e la conseguente adozione diidonee misure, come richiestodalla normativa vigente.LaFederazioneproponedi inviareagli Ordini competenti una infor-

mativa scritta, via pec e con datacerta, in cui vengono evidenziati ilnominativoe l’eventuale iscrizioneall’Albodel residentevolontario, laduratadella frequenza, il caratterevolontario, l’assenza di qualsivo-glia retribuzione, di obblighi diorari e di incarichi specifici. Talecomunicazione, a firma del diret-tore sanitario (o del medico vete-rinario tutor) nonhavalore legale,ma è un atto di trasparenza e dichiarezza, che si prefigura di es-sere di ausilio in casi di contesta-zione sulla presenza, nelle strut-ture veterinarie, di soggetti chenonpossonoessereequiparati a la-voratori.Un fac simile è sulportalewww.fnovi.it �

30giorniMarzo 201214

FREQUENZA VOLONTARIA

Formazionein una strutturaveterinariaprivataStudenti e neolaureati chiedono di poterfrequentare le strutture a scopo formativogratuito.Come collocarli regolarmente?La Fnovi ha prodotto un parere.

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LA PREVIDENZA

di Danilo De FinoDirezione Previdenza

La Corte di Cassazione,con una recente pro-

nuncia del tutto favore-vole all’Ente, ha chiuso una vi-cenda iniziata nel 2006 e originatada una istanza di indennità di ma-ternità di un veterinario che, rite-nendo di poter fondare la richiestasulla base della sentenza dellaCorte Costituzionale del 14 ottobre2005, n. 385, rivendicava la corre-sponsione della indennità di ma-ternità a seguito della nascita delfiglio.La posizione dell’Ente, che avevanegato l’indennità ritenendo chenon sussistessero i presupposti, èstata disattesa nel giudizio diprimo grado, e poi accolta dal giu-dice di Appello, e ora confermataappieno anche dalla supremaCorte, nella sua funzione di ga-rante della certezza nell’interpre-tazione della legge.

LAMATERNITÀ

Il riferimento è il Testo unico sullatutela e il sostegnodellamaternitàe della paternità (artt. 70 e 72 delDecreto Legislativo n. 151/2002).Lanormariconoscealle liberepro-fessioniste l’indennità di mater-nità per i periodi di gravidanza epuerperio, comprendenti i duemesi antecedenti la data del partoo dell’adozione e i tre mesi suc-cessivi, nonché per i casi diadozioneeaffidamentoprea-dottivo, disciplinandone lamisura, e stabilendo i ter-mini e le modalità dipresentazionedelladomanda.

I LIBERIPROFESSIONISTI

La Consulta, con la pronuncia del2005, trovandosi ad affrontare uncaso di adozione, avevadato il vialibera al riconoscimento, in alter-nativa allamadre, ancheal padreadottivo o affidatario che esercitiuna libera professione, del dirittoall’indennità, ex art. 72 del D.lgs151/2002.Il giudice delle leggi in sostanzaaveva ritenuto che il non averesteso ai liberi professionisti talefacoltà stabilita per i lavoratori di-pendenti determinava una dispa-rità di trattamento e, nel con-tempo, privava il libero professio-nista della possibilità di godere diquella protezione che l’ordina-mento assicura in occasione dellagenitorialità, anche adottiva.La Corte in definitiva dichiaraval’illeggitimità costituzionale degliartt. 70 (filiazione biologica) e 72(adozione e affidamento) delD.lgs. 151/2001 nella parte in cui,per i liberi professionisti, non pre-vedevano il diritto del padre dipercepire, in alternativa alla ma-dre, l’indennità di maternità. L’in-teresse preminente in talemate-

ria, affermava laCorte, è latutela della prole per cui“la delicata scelta di chi,assentandosi dal lavoroper assistere il bambino,

30giorniMarzo 201216

TUTELA DELLA PROLE

Indennitàdi paternità?Dipende…Un iscritto Enpav non ha diritto all’indennità dimaternità sulla base di un generico ruolo disostituto della madre. Anche per i padri liberiprofessionisti, la Corte Costituzionale richiede chesi verifichino circostanze particolari.

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possa meglio provvedere alle sueesigenze, non può che essere ri-messa in via esclusiva all’accordodei genitori, in spirito di leale col-laborazione e nell’esclusivo inte-resse del figlio”.In conclusione, poi, la Corte fa-ceva salva la discrezionalità del le-gislatore sollecitandoneespressa-mente l’intervento per colmare ilvuoto legislativo venutosi a crearein talemateria.

LA POSIZIONEDELL’ENPAV

L’Ente, nonostante l’assenzadi ob-blighi al riguardo, non essendoparte in causa nel giudizio da cuiera scaturita la sentenza impu-gnata davanti alla Corte Costitu-zionale, aveva ritenuto di acco-gliere le indicazioni dellaConsultae di approntare, nel suo ambitoprocedurale, adeguata tutela, siaper la filiazione biologica, che perl’adozione.In materia di adozione e affida-mento preadottivo la situazioneera abbastanza definita e preci-sata dalla sentenza citata. L’Enteha pertanto riconosciuto, in alter-nativa alla madre, l’indennità alpadre esercente la libera profes-sione, qualora non fosse stata ri-chiesta dalla madre libera profes-sionista avente diritto.Il problema, su cui la stessaCorte,

come evidenziato, aveva solleci-tato l’intervento del Legislatore,riguardava l’ipotesi della filia-zione biologica. La soluzionechel’Ente ha ritenuto più logica edequilibrata è stata quella di rico-noscere al padre libero professio-nista il diritto all’attribuzione del-l’indennità dimaternità anche perl’ipotesi nascita, in analogia conquanto previsto per il lavoratoredipendente dal menzionato TestoUnico del 2001 (art.28 ss.), solo incaso di morte, grave infermitàdella madre, abbandono o affida-mento esclusivo del bambino alpadre.Giova ricordare inoltre che è statapresentata inCommissioneBilan-cio alla Camera, una proposta le-gislativadi emendamento in sensoampliativodegli artt. 70 e 72 citati,con laprevisionedell’introduzionedell’indennità di paternità nellemedesime ipotesi sopra descritte,nel frattempo già disciplinate dal-l’Enpav.

LAVICENDAGIUDIZIARIA

Nel 2006un veterinario avevapre-sentato un’istanza di correspon-sionedella indennitàdimaternità a

seguito della nascita del figlio, ri-tenendodi poter fondare la richie-sta sulla base della descritta sen-tenzadellaCorteCostituzionale n.385/2005.L’Ente aveva respinto la richiesta,ritenendola esorbitante rispetto aiprincipi desumibili dal dettatodella Corte Costituzionale.L’iscritto, quindi, avevapresentatoricorso giurisdizionale presso ilTribunale competente per otte-nere il riconoscimento del dirittoed ilGiudicedi primogrado, acco-gliendone l’istanza, aveva condan-nato l’Enpav alla liquidazione del-l’indennità di maternità. L’Enpav,tuttavia, ritenendo non correttal’interpretazione dell’art. 70 sopracitato emersa in sedeprocessuale,proponevaappello trovandopienasoddisfazione in tale grado di giu-dizio.La tesi sostenutadall’Ente eviden-ziava che l’indennità di paternità,per il caso dell’adozione e dell’af-fidamento preadottivo, presup-poneche lamadre sia titolaredi unrapporto di lavoro quale titolo perla citata indennità e che vi abbiaespressamente rinunciato in fa-vore del padre libero professioni-sta, mentre per la filiazione biolo-gica, in analogia conquantoprevi-sto per il lavorodipendente, comeampiamentedescritto, sarebbedo-vuta spettare in caso di morte,grave infermità della madre, ab-bandono o affidamento esclusivodel bambino al padre.Daultimo, in sededi giudizio di le-gittimità, promosso dall’iscritto,laCassazioneha respinto il ricorsopermanifesta infondatezza,condannandolo anche al paga-mento delle spese processuali. �

30giorniMarzo 2012 17

• LA PREVIDENZA

INDENNITÀ DI PATERNITÀ

Il padre libero professionista, in alternativa alla madreavente diritto,può richiedere l’indennità dimaternità nei se-

guenti casi:• nascita: in caso di morte, grave infermità della madre, ab-bandono o affidamento esclusivo del bambino al padre

• adozione e affidamento preadottivo: qualora non sia statarichiesta dalla madre libera professionista avente diritto.

“Dopo il Giudice d’Appello, anchela Cassazione confermal’interpretazione dell’Enpav”.

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LA PREVIDENZA •

di Sabrina VivianDirezione Centro Studi

Ci sono periodi dellavita durante i quali

non sono richiesti versa-menti obbligatori e, quindi,al termine della vita lavorativa at-tiva, essi non verranno conteg-giati ai fini dell’emolumento pen-sionistico.Tali sono, ad esempio, i periodi distudio, di formazione, di asten-sione dal lavoro per maternità epaternità, di lavoro all’estero.Per questi periodi, però, attra-verso il meccanismo del riscattocontributivo, ai lavoratori è datala possibilità di acquistare il di-ritto a che siano conteggiati perintero, sia ai fini del diritto chedella misura della pensione.

IL SISTEMAPREVIDENZIALEPUBBLICO

In realtà, oggi, nel sistema pre-videnziale pubblico, vi è la pos-

sibilità di riscattare gli anni di stu-dio ancor prima di aver trovato lapropria sistemazione lavorativa,anche con onere a carico di unterzo, normalmente i genitoridello studente.In tal caso il costo è costituito dalversamento di un contributo perogni anno da riscattare, pari al li-vello minimo imponibile annuodegli artigiani e commerciantimoltiplicato per l’aliquota di com-puto delle prestazioni pensioni-stiche dell’assicurazione generaleobbligatoria (vigente nell’anno dipresentazione della domanda).Per il 2012 il reddito minimo an-nuo da prendere in considera-zione ai fini del calcolo del con-tributo dovuto è pari a €

14.927,00: a questo importo va ap-plicata l’aliquota del 33% e si ot-tiene il costo di un anno di ri-scatto.Pertanto, chi volesse riscattare ilperiodo di laurea come inoccu-pato presentando domanda nelcorso di quest’anno dovrebbe pa-gare, per un anno di corso riscat-tato, un importo pari a€ 4.925,91(per cinque, dunque,€ 24.629,55).

In tal caso, però, l’onere deduci-bile fiscalmente non sarà più to-tale, come nel caso di riscatto“ordinario”, ma ridotto al 19%, esarà riconosciuta la possibilità dipagamento rateale fino a 10 annisenza conteggio di interessi.Naturalmente, anche per un pro-fessionista, nel caso di riscattoprimadell’inserimento nelmondodel lavoro, i versamenti verrannoeffettuati all’INPS, non essendoancora possibile l’iscrizione allapropria Cassa di riferimento.Nel caso specifico di un MedicoVeterinario, una volta regolariz-zato l’iscrizione all’Enpav, potràchiedere la ricongiunzione con-tributiva e ottenere un unico con-teggio del cumulo contributivo.In realtà la riforma ad opera delMinistro del Lavoro Fornero nelsistema pensionistico pubblicoha spostato di molto i limiti diconvenienza del riscatto.L’allungamento della vita lavora-tiva previsto dalla riforma For-nero, infatti, ha cambiato lo sce-nario e i metodi di calcolo. Nel si-stema pensionistico pubblico, adecorrere dal 1° gennaio 2012, in

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INPS ED ENPAV A CONFRONTO

Il riscatto di laurea:prima ci pensie più ti convienePer valutare la convenienza del riscatto degli anni di studio vannoconsiderati sia il periodo di anticipo del diritto alla pensione, sia la misuradell'assegno. I coefficienti attuariali del nostro Ente sono più favorevoli per igiovani.

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• LA PREVIDENZA

linea dimassima, isoggetti che hanno ini-ziato a contribuire dal 1° gennaio1996, possono conseguire il di-ritto alla pensione anticipata conoltre 42 anni di anzianità se uo-mini e oltre 41 anni se donne. A ti-tolo meramente esemplificativone consegue che solo chi si è lau-reato in corso troverà effettivaconvenienza dal riscatto dalpunto di vista dell’anticipo del-l’uscita dal lavoro.Dal punto fiscale permangono in-vece i vantaggi derivanti dalla de-ducibilità dell’onere versato a ti-tolo di riscatto, essendo assimi-lato ad una contribuzione previ-denziale obbligatoria.Possiamo analizzare i dati in basealle elaborazioni di Progetica,azienda indipendente di consu-lenza in educazione e pianifica-zione finanziaria (tenendo contoche le simulazioni di Progeticaconsiderano per il PIL un incre-mento annuodello 0,4% - in realtà,quindi, superiore a quello realiz-

zato negli ultimi anni dal-l’Azienda Italia - e,per le retribuzioni,dell’1% in terminireali, cioè al nettodell’inflazione,sino ad arrivare aun reddito finalepari a 36milaEuro).Un trentenneche si è laureatoin corso e ha ini-ziato a lavorare aventidue, per esem-pio, potrà andare inpensione tre anni emezzo prima.Se, invece, ha comin-ciato a 25, com’è piùprobabile, il riscattonon gli permetterà di an-ticipare il pensiona-mento.

Un quarantenne e un cinquan-tenne potranno smettere 4 anni e6mesi prima, sempre che abbianocominciato a lavorare immedia-tamente dopo la laurea.Invece, con il riscatto si avrebbein tutti i casi un aumento della“ricchezza a vita media”, valoreche corrisponde all’importo an-nuale del vitaliziomoltiplicato peril periodo in cui si ipotizza chepossa venire incassato in basealle aspettative di vita.Per chi anticipa il pensionamentosolitamente diminuisce il tasso disostituzione, ovvero il rapportotra pensione e ultima retribu-zione,ma l’assegno sarà percepitoper maggior tempo.L’aumento varia in funzione del-l’età, del genere e della categoriaprofessionale.Così, per esempio, per un dipen-dente quarantenne con iniziodella contribuzione a 25 anni e ri-scatto di 4 anni di laurea, aumen-

terà del 12% la somma di tutti i vi-talizi incassati dal momento delpensionamento fino alla vita me-dia attesa.Il riscatto può essere richiesto inqualsiasi momento e può riguar-dare l’intero periodo di studi osolo parte del periodo,ma il costototale del riscatto, che ricade perintero sul richiedente, aumentaquanto più vicina è la data dellapensione.Corre l’obbligo di specificare chei dati sopracitati non provengonoda elaborazioni Enpav, ma esclu-sivamente dagli studi e dalle pro-iezioni dell’agenzia Progetica, cheEnpav si è limitato a riportare.

IL SISTEMA ENPAV

Anche l’Enpav dà la possibilità aiMedici Veterinari di riscattare l’in-tera durata del corso di laurea inMedicina Veterinaria (oltre al ser-vizio militare obbligatorio). Cisono, però, alcune differenze ri-spetto al sistema pubblico, che diseguito elenchiamo.1) Possono presentare domandadi riscatto tutti gli iscritti attivicon almeno tre anni di iscri-zione all’Enpav, anche non con-tinuativi.

2) Il riscatto non può essere par-ziale. Devono essere riscattatitutti e 5 gli anni del corso legaledi laurea o l’intero anno di ser-viziomilitare. Unica eccezioneè rappresentata dalla coinci-denza di periodi contributivi. Inaltri termini nel caso in cui i 5anni di laurea coincidano contre anni di versamenti contri-butivi all’INPS, l’Enpav ricono-scerà esclusivamente i dueanni non coincidenti.

3) Il calcolo dell’onere da pagare,a titolo di riserva matematica,

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LA PREVIDENZA •

presuppone un reddito profes-sionale minimo pari, per il2012, ad€ 14.700;

4) È comunque dovuto un onereminimo pari, per ogni anno,alla contribuzioneminima pre-vista nell’anno della domanda.Per il 2012 l’onere minimo dapagare per ogni anno riscat-tato è€ 2.131,50);

5) È possibile il pagamento del-l’onere in un numero massimodi ratebimestrali pari al numerodellemensilità riscattate (5annidi laurea equivalgono a 60 ratebimestrali) con l’applicazionedi interessi al tasso del 2%.Il riscatto degli anni di laurea,oltre a determinare un au-mento della misura della pen-sione, consente:• un anticipo di pensione percoloro che si sono iscrittiall’Enpav dopo i 30 anni. Sievidenzia, infatti, che il di-ritto a pensione di vec-chiaia anticipata si acquisi-sce a 60 anni di età e al-meno 35 anni di contribu-zione. Ne consegue che,per tutti coloro che si sonoiscritti all’Enpav dopo i 30anni di età, il riscatto deglianni di laurea consente ma-tematicamente un anticipodi pensione da uno fino acinque anni;

• un anticipo di pensione al100%. Si ricorda, infatti, cheil diritto alla pensione pienasi acquisisce con 40 anni dicontribuzione ed almeno 60anni di età o con 68 anni dietà e 35 anni di contribu-zione. Considerando chel’età media di prima iscri-zione Enpav è di circa 27anni, un iscritto “tipo”, ri-scattando 5 anni di laureapotrà usufruire di un tratta-

mento pensionistico al 100%a 62 anni.

Al fine di valutare la convenienzadel riscatto è essenziale, quindi,considerare sia il periodo di anti-cipo del diritto a pensione, sia lamisura della pensione con e senzariscatto. Appare evidente che se,ad esempio, un libero professio-nista di 55 anni, con un importostimato di pensione annuale dicirca € 15.000, con il riscatto delcorso di laurea anticipa di 3 annila data di pensionamento, il costoper l’Ente è rappresentato, in ter-mini reali, da circa 54.000 € cosìcomposto:• pensione annuale€ 15.000 x 3annualità anticipate =€ 45.000

• considerando che il veterinariosospenderà tre anni prima unacontribuzione media annuale dicirca € 3.000, si realizzerà unaminoreentrataEnpavdi€9.000.

In questo caso dovremo atten-derci un onere da pagare piutto-sto elevato.Diverso è il caso di un giovanecon un reddito professionalebasso e quindi un valore atteso di

pensione annuale pari a circa €

7.000, con una contribuzioneme-dia annuale di€ 2000. A parità diperiodo di anticipazione (treanni), il costo per l’Ente sarà sen-sibilmente inferiore.In questa ipotesi il contribuentedovrà pagare un onere decisa-mente più basso rispetto al col-lega più anziano. A questo si ag-giunga che i coefficienti attuarialidi calcolo sono più favorevoli peril giovane in quanto ha una mi-nore probabilità di raggiungerel’età pensionabile (in quanto rag-giungibile nel lungo termine) equindi una minore possibilità diusufruire dei benefici del riscatto.Questo aspetto evidenzia l’impor-tanza di pensare al proprio tratta-mento pensionistico prima deltermine della propria vita attiva,ma piuttosto all’inizio di essa.Il proprio assegno pensionisticova, infatti, costruito durante lapropria vita lavorativa e va vis-suto come un investimento conti-nuativo e non come una metatroppo lontana per essere consi-derata.�

30giorniMarzo 201220

L’ENPAV NELLA ROSA DELLE CASSETRASPARENTI

Sonosolo sette le cassedi previdenza chehannopubblicato online il Bilancio Preventivo del 2012.L’Enpav è fra queste eper

questo hameritatoun plauso dal Sole24 Ore. Non è laprima volta che ilquotidiano econo-mico mette a con-fronto i 18 enti diprevidenza priva-tizzati e colloca ilnostro fra i“più ligie trasparenti”,insiemea commercialisti,ragionieri,medici,con-sulenti del lavoro, agronomi e infermieri (Rilevazione Plus24-Amf).Un documento importante il bilancio previsionale,soprat-tutto alla luce della prova-sostenibilità chiesta dal Governo,senzadimenticare i continui appelli ala trasparenzadapartedellaCommissioneparlamentaredi vigilanza.(si veda la sezione“I nu-meri dell’Ente”di www.enpav.it)

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• LA PREVIDENZA

a cura della Direzione Studi

Accade frequentemen-te cheunprofessioni-

sta durante la sua vita la-vorativa abbia fatto esperienzediverse, sia come lavoratore di-pendente sia come libero profes-sionista. In tal casoavrà effettuatoi versamenti contributivi pressodiverse gestioni previdenziali, adesempio Inps, Inpdap, Enpav, siaper periodi temporalmente so-vrapposti sia per periodi di contri-buzione consequenziali tra loro.Qualora il lavoratore non abbiaacquisito presso nessuno degliEnti di previdenza un trattamentopensionistico, può fare ricorso adue istituti differenti: la ricongiun-zione e la totalizzazione.Il Legislatoreha voluto infatti con-sentire a tutti i lavoratori di uti-lizzare le posizionicontributive, tem-poral-

mente non sovrapposte,maturatenellediversegestioni previdenzialial fine di ottenere un’unica pen-sione.Diverso è il caso di coloro che,avendo versato i contributi in piùEnti, abbiano maturato il dirittoalla pensione presso ciascunEntedi previdenza, in quanto per essi èprevista la cumulabilità dei tratta-menti pensionistici.Come accennato, per poter recu-perare i versamenti effettuatipresso diversi Enti, si possono se-guiredue stradealternative: quelladella ricongiunzione (L. 45/90) equella della totalizzazione (D.Lgs.42/2006).I due istituti, sebbene tendano

verso la stessa fi-nalità dell’unicapensione, tutta-via sono pro-fondamente di-versi nella lorodisciplina.Con la ricongiun-zione i contribu-ti vengono tra-sferiti presso ununico Ente diprevidenza, quel-lo dove il richie-dente è ancoraiscritto, mentreinvece deve es-

sersi chiusa la posizione previ-denziale presso l’Ente dal quale icontributi vengono trasferiti. La ri-congiunzione è onerosa per il ri-chiedente, in quanto, poiché essacomporta l’ aumento dei contributiutili al calcolo dell’assegno pen-sionistico presso un unico Ente, ènecessario ricostituire una riservamatematica. I requisiti del pen-sionamento ed il regime di calco-lo sono quelli previsti dalla nor-mativa vigente presso la gestionein cui è stato effettuato il trasferi-mento della contribuzione. La pen-sione viene erogata dalla gestionepresso la quale sono stati trasferi-ti i contributi.Scopo della totalizzazione, inve-ce, è quello di cumulare figura-tivamente la contribuzione dellediverse gestioni al fine di matura-re il diritto a un’unica pensione,mai contributi rimangono accredita-ti presso ciascun ente. Nessunonere è previsto a carico per l’iscrit-to. Sono previsti, per la totalizza-zione, requisiti anagrafici e con-tributivi specifici: 65 anni di età e20 anni di contributi, oppure 40anni di contribuzione senza limitidi età.L’importo della pensione totaliz-zata è pro quota a carico di cia-scuna gestione previdenziale, inbase ai rispettivi periodi di contri-

30giorniMarzo 2012 21

SOMMARE I CONTRIBUTI

Ricongiunzioneo totalizzazione?Sono le due strade per recuperare i versamenti effettuati presso Enti diversi.In un caso i versamenti vengono trasferiti all’Ente dove il contribuenterisulta iscritto. Nell’altro caso i contributi rimangono dove sono stati versati,ma saranno cumulabili.

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LA PREVIDENZA •

buzionematurati. Ilmetododi cal-colo applicato è quello contribu-tivo.In particolare le Casse dei profes-sionisti applicano il sistemadi cal-colo contributivo in base ai se-guenti parametri:• Ai fini della determinazione delmontante contributivo si consi-derano i contributi soggettiviversati, compresi quelli versati atitolo di riscatto; sono esclusi icontributi versati a titolo inte-grativo e di solidarietà;

• Sui contributi sarà calcolato untasso annuo di capitalizzazionepari al 90% della media quin-quennale del tasso di rendi-mento del patrimonio netto in-vestito con riferimento al quin-quennio precedente. Viene inogni caso garantito un tassomi-nimo di capitalizzazione pariall’1,50% annuo;

• Il montante individuale così ot-tenuto sarà poimoltiplicato peril coefficientedi trasformazionerelativo all’età del soggetto almomento del pensionamento;

• L’ammontare della pensioneviene poi maggiorato in rela-zione all’anzianità contributivamaturata presso l’Ente previ-denziale.

Inoltre, con esclusivo riferimentoalleCasse, èprevistauna “clausoladi salvaguardia” per coloro cheabbiano maturato un requisitocontributivo uguale o superiore aquello minimo richiesto ai finidella pensione previsto dellaCassa di appartenenza. Questaclausola di salvaguardia permettedi utilizzare ilmetododi calcolo re-tributivo in proporzione alla con-tribuzione minima richiesta perun’eventualepensionenon totaliz-zata, fino alla totale scomparsa, incasi limite, della quota contribu-tiva. Una recente pronuncia della

30giorniMarzo 201222

CorteCostituzionale (La sentenzan° 8 depositata il 20 gennaio u.s.)ha, tra l’altro, confermato la cor-rettezza del calcolo contributivoapplicato dalle Casse.In definitiva, a norma dell’art.4,comma 3, del D.Lgs. 42/2006, an-che qualora il pensionando fosseiscritto allaCassadaun’epocacosìremotada farlo rientrare inunpre-cedente regime di calcolo pensio-nistico, il regime di totalizzazionedetermina l’automaticopassaggioal regime attuale.L’onere della pensione totalizzatarimane a carico delle singole ge-stioni in relazione alle rispettivequote, mentre il pagamento è ef-fettuato sempre dall’INPS a pre-scindere che la contribuzione siastata versata presso tale Istituto.Il pagamento della pensione tota-lizzata avviene 18mesi dopo il rag-giungimento dei requisiti.La riformaattuata dalMinistrodelLavoro Fornero ha modificato i

requisiti per l’accesso alla totaliz-zazione eliminando il limite mi-nimo degli anni da totalizzare cheerapari a tre anni di contribuzionenon coincidenti. La circolare35/2012 dell’INPS, recante spiega-zioni sulle innovazioni introdottedai recenti Decreti Legislativi inmateria previdenziale, specificache “a decorrere dal 1° gennaio2012, è data facoltà di cumulare iperiodi assicurativi non coinci-denti, ancorché inferiori a treanni, al fine del conseguimentodi un’unica pensione di cui al d.lgs. n. 42 del 2006 e successivemodificazioni.Tenuto conto che la disposizionedi cui sopra ha solo soppresso ilrequisito contributivo minimoper l’accesso al regime di totaliz-zazione, nulla è innovato rispettoai requisiti anagrafici e contri-butivi richiesti per il diritto alleprestazioni pensionistiche di cuial d. lgs n. 42 del 2006.”�

CONTRIBUTI MINIMI 2012

Inaprile,l’Enpav farà recapitare i bollettiniM.Av.per la riscossionedei contributiminimi dell’anno 2012.I contributi saranno riscossi in

due rate, con scadenza 31maggioe 31 ottobre 2012.Verseranno in-vece in 3 rate (31 maggio, 31 luglio e 31 ottobre 2012) coloro chehanno inoltrato la richiesta entro il 30marzo 2012.Da quest’anno c’èuna importante novità: i M.Av potranno essere pagati sia presso unqualsiasi sportello bancario,senza alcun costo aggiuntivo per il con-tribuente, siapressogli uffici postali.In questo caso le spesepostalisaranno a carico dell’iscritto.

Contributo Soggettivo € 1.690,50Contributo Integrativo € 441,00Contributo di indennità dimaternità € 55,00Totale € 2.186,50

Agevolazioni per coloro che si iscrivono conmeno di 32 anni di età:• il primo anno di iscrizione (12mesi) è completamente gratuito;• per il secondo annodi iscrizione (12mesi),il contributo soggettivoe integrativo sono ridotti (33% di quelli ordinari);-per il terzo equarto anno di iscrizione (24mesi) al riduzione è pari al 50%.

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• LA PREVIDENZA

30giorniMarzo 2012 23

a curadellaDirezioneContributi

Con la recentissimasentenza n. 4107/12,

depositata il 14marzou.s.,la quinta sezione civile della Cortedi Cassazione ha chiarito quale siail termine da cui decorre la possi-bilità per leCassedi azionare i cre-diti contributivi.Si è, infatti, ribadito l’orientamentoprevalente in giurisprudenza, se-condocui il termineprescrizionaledella azione deve esser fatto risa-lire all’invio della comunicazioneredditualealleCassedapartedegliiscritti, senza possibilità di farloavanzare sino all’eventuale accer-tamento di un maggior reddito ri-spetto a quello dichiarato.Nello specifico, la Suprema Corteha respinto il ricorso presentatodallaCassaForense, cheaveva im-pugnato la decisione della Corted’Appello di Milano sulla contro-versiaconun iscritto, il qualeavevadichiarato, nella comunicazionealla Cassa, un reddito imponibileminore di quello effettivo.Il principiogeneraleprevedeche laprescrizione contributiva sia de-cennale, ma l’art. 3, comma 9 let-tera a) della Legge 335/1995, haabbreviato a 5 anni il termine pre-scrizionale dei crediti contributividegli Enti previdenziali.

L’Ente di previdenza forense so-stenevache laprescrizionedei cre-diti contributivi dovesse ritenersisospesa in caso di dichiarazionidifformi rispetto a quelli dichiaratial Fisco e iniziasse a decorrere dalmomento incui laCassacreditriceveniva a conoscenza del maggiorreddito non dichiarato.Tale interpretazionesembrava tro-vare confortonell’art. 2941delCo-diceCivile, cheprevede la sospen-sionedellaprescrizione tra lepartiquando il debitore “…ha dolosa-mente occultato l’esistenzadel de-bito (…) finché il dolo non siastato scoperto”.Ma la Suprema Corte ha richia-mato la normativa di riferimento(Legge 576/1980 “Riforma del si-stema previdenziale forense”, ar-ticoli 17e23), che fissa il terminedidecorrenza sempre e inevitabil-mente alla data di invio della co-municazione annuale. Il terminedi prescrizione parte, quindi, dalmomento dell’invio della comuni-cazione da parte dell’iscritto.“Fissarlo dal diverso termine incui la Cassa viene a conoscenzadei maggiori redditi - scrive il re-latore della motivazione - intro-durrebbe nell’ordinamento unapericolosa incertezza eun indub-biomargine di arbitrio sui tempidei controlli”.Di contro, laCassaForenseha rap-

presentato l’effettiva difficoltà, oquasi impossibilità materiale, diverificare, entro breve tempo, lacongruitàdi tutte lecomunicazionidegli iscritti incrociandole con idocumenti fiscali.Ma già nella sentenza 9113/07, gliermellini avevano evidenziato che“la giurisprudenza di questaCorte ha più volte affermato chel’operatività della causa di so-spensione della prescrizione dicui all’art. 2491del CodiceCivile,n°8, ricorre quando sia posto inessere dal debitore un comporta-mento tale da comportare per ilcreditore una vera e propria im-possibilità di agire, e non unamera difficoltà di accertamentodel credito”.Avendo quindi la Cassa la possibi-litàoggettivadi incrociare i dati di-chiarati dall’iscritto con quelli del-l’Agenzia delle Entrate, vienequindi a cadere il presupposto diapplicazione dell’articolo.Veroèche, troppospesso, leCassedevono fare i conti con la lentezzaburocratica dell’Agenzia delle En-trate.La sentenza della Cassazione è, inrealtà, in linea con quanto previstodal Regolamento di attuazione del-l’Enpav che, all’articolo 14,2° comma (Prescrizione dei con-tributi), prevede che “Per i con-tributi, gli accessori e le sanzioni,

RISCOSSO IL 70% DEI CONTRIBUTI ENPAV

La prescrizione deicrediti contributiviAllo studio dell’Ente un progetto di convenzione con l’Agenzia delle Entrateper consentire alle Casse di accedere rapidamente ai dati reddituali degliiscritti.

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LA PREVIDENZA •

dovuti ai sensi del presente Rego-lamento, la prescrizione decorredalla data di trasmissione al-l’Ente, da parte dell’obbligato, del-la dichiarazione (…)”.Per la Cassa dei veterinari, quindi,si tratta di una confermadella cor-rettezza della propria disciplinanormativa.I controlli effettuati dall’Enpavsulla veridicità delle dichiarazionieffettuate dagli iscritti sono, delresto, puntuali e le sanzioni pereventuali falsificazioni chiara-mente segnalate. Occorre specifi-care che la disciplina in esame, va-levoleperCassaForensecomeperl’Enpav, contiene chiara la distin-zione tra “comunicazioneomessa”e “comunicazionenonconformealvero” e consente quindi di riferiresolo alla prima l’ipotesi di esclu-sione del decorso del termine pre-scrizionale.All’articolo 19, 5° comma, (Comu-nicazioni obbligatorie all’Ente -Sanzioni - Controlli), si specificache “la ritardata, omessa o infe-dele comunicazione (…) com-porta la sanzione nel primo casopari al 10% del contributo sogget-tivo eccedente dovuto dal contri-buente, ridotta al 5% se la dichia-razione viene presentata entro 45giornidalla scadenzadel termine;nel secondo caso pari al 20% delcontributo soggettivo eccedentedovutodal contribuente enel terzocaso pari al 100% del contributoevaso, ridotta al 30% in caso diadesione all’accertamento com-piuto dall’Ente”.Inoltre, l’Ente si avvale di uno spe-cificoOrganismoConsultivodedi-catoagli accertamenti fiscali, il cuioperato permette un controllo ra-pido e preciso sulle dichiarazionidegli iscritti.A fine2011, l’esamedei risultati re-lativi agli accertamenti compiuti

con l’ausilio dell’Organismo ri-guardanti i Modelli 1 dal 2001 al2005, ha rilevatoche,perquanto ri-guarda il totale degli accertamentieffettuati nel quinquennio, è statoriscosso circa il 70% (ossia €

875.797,00) di quanto richiesto (€1.177.544,00). I contributi non an-cora recuperati sono oggetto del-l’attività di recupero crediti com-piuta dall’Ente.Dai dati risulta evidente l’impor-tanza, per l’Ente, di un controllopuntualeedefficaceper il recuperodi quanto dovuto, nel rispetto an-chedeiMediciVeterinari in regola.

Non a caso è allo studio un pro-getto di Convenzione tra le Casseprevidenziali e l’Agenzia delle En-trate al fine di disciplinare le mo-dalità procedurali e tecniche perconsentire ad ogni Ente di acce-dere rapidamenteaidati redditualideipropri iscritti. Tra lemodalitàdimessa a disposizione delle infor-mazioni fiscali vi è anche allo stu-dio lapossibilità di unostabile col-legamento “on line” con l’AnagrafeTributaria che consentirebbe l’ac-quisizione dei dati in tempo reale,superando, quindi, qualsiasi even-tuale problema di prescrizione.�

30giorniMarzo 201224

CHIESTA LAMODIFICA DEL DECRETO FISCALE

Non ricominciamocon l’elenco IstatNel decreto fiscale rispunta un’insidia. Un articolorichiama il famigerato elenco Istat.

Le casse di previdenzadei professionisti han-

no chiesto la modifica deldecreto fiscale (decreto leg-ge n. 16/2012) che rispolvera l’elen-co Istat in cui sono inserite centi-naia di amministrazioni pubbli-che soggette a vincoli di spesa pernon alterare il quadro della finan-za pubblica. Ma le Casse, si sa,sono privatizzate e non incidonosui conti dello Stato. L’Adepp si faforte di due vittorie presso il Tardel Lazio, due sentenze che hannoescluso le casse dall’elenco Istat e,per voce del presidente AndreaCamporese, l’Associazione dellecasse previdenziali ha giàmesso lemani avanti: “Ci sono normativespecifiche che tutelano la nostraautonomia. Chiederemo uno spe-cifico chiarimento”. Dubbi sono

stati espressi per iscritto al Go-verno anche dall’ufficio Bilanciodel Senato: «Andrebbe chiaritol’ambito applicativo della norma,in quanto la definizione "in mate-ria di finanza pubblica" appareessere di contenuto generico e po-trebbe dare luogo a dubbi inter-pretativi rispetto alle tipologie didisposizioni che, trattando di fi-nanza pubblica, devono essereapplicate agli enti e soggetti inte-ressati». È proprio il concettoesteso di “finanza pubblica” cheviene criticato. Il Tar ha stabilitoche è illegittimo l’inserimento inquell’elenco e se il provvedimen-to verrà confermato dal Consigliodi Stato le Casse saranno più tran-quille. E più forti nella trattativacon il Ministro Fornero sulla sta-bilità a 50 anni. �

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di Giovanni CervigniPresidente Ordine di Macerata

La Provincia di Mace-rata ha firmato un

protocollo d’intesa per lagestione dei rifiuti agri-coli e veterinari, insieme alle or-ganizzazioni di settore e al nostroOrdine provinciale.Il presidente Antonio Pettinarici ha convocato il 9 marzo per laconferenza stampa di presenta-zione dell’intesa, insieme ai rap-presentanti di Coldiretti, Confe-derazioneagricoltori,Unioneagri-coltori e Copagri. “L’impresa agri-

cola - ha dichiarato - benché nonproduca rifiuti inmisuramaggioredi altre attività, è quella che più dialtre trova difficoltà, sia nella fasedi smaltimento, sia nell’affrontarele tante incombenze che le norma-tive regionali, nazionali e comuni-tarie impongono a tutela delle sa-lubrità”. Il dirigente del settoreAmbiente, Luca Addei, con ilquale abbiamo collaborato perl’aspetto tecnico dell’accordo, hasottolineato che “il sistema inte-gratodi gestionedei rifiuti agricolipersegue tre scopi: aumentare l’ef-ficacia dei controlli pubblici, sem-plificare gli oneri burocratici a ca-rico delle imprese agricole, favo-

rire il raggiungimento degli obiet-tivi per la raccolta differenziata”.Nel maceratese operano attual-mente circa seimila imprese agri-cole e circa 2.800 sono gli alleva-menti che, grazie all’iniziativadellaProvincia volta ad implementare emigliorare il servizio su tutto il ter-ritorio provinciale, trovano oraagevolazioni nell’espletare i variadempimenti amministrativi con-nessi allo smaltimento dei rifiuti.Ai singoli agricoltori e allevatoriviene richiesta, senza alcun onereda parte loro, la sola sottoscri-zione di un modulo di adesione alservizio presso uno dei centri diconferimento. La gestione dei ri-fiuti agricoli, infatti, viene effet-tuatapressospecifici centri di con-ferimento fissi e mobili gestiti dacooperative agricole, Consorziagrari, rivenditori di prodotti peragricoltura o altri gestori di centridi stoccaggio.Sul territorio della provincia diMacerata sono presenti 18 centridi conferimento che, a loro volta,sonoconvenzionati con iConsorziobbligatori ai quali inviano perio-dicamente i rifiuti raccolti per ilsuccessivo smaltimento o recu-pero. Sonounaventina le tipologiedei rifiuti che il protocollod’intesaprevede, inparticolareoli e filtri dimotori agricoli, batterie esauste,pneumatici, contenitori vuoti di fi-tofarmaci e farmaci veterinari,ma-teriale plastico e tubi in pvc per ir-rigazione, imballaggi e rifiuti diimballaggi, materiali ferrosi, oli egrassi vegetali esausti. Condivi-diamocon il presidentePettinari ilprincipioche inun territorio, comequello maceratese, dove l’attivitàagricola è ancoramolto diffusa, lacorretta gestionedei rifiuti agricolirisulta fondamentale nella tuteladel paesaggio e dell’ambiente piùin generale. �

30giorniMarzo 2012 25

ORDINEDEL GIORNO

LA NOSTRA PROFESSIONE E L’AMBIENTE

Gestire i rifiutiveterinari inuna zootecniaeco-sostenibileRaccolta, smaltimento e recupero dei rifiutiagricoli. Il protocollo d’intesa sottoscritto con laProvincia di Macerata è uno dei primi casi in Italiache contempla anche la gestione dei rifiutiderivanti dalle attività veterinarie.

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ORDINE DEL GIORNO •

30giorniMarzo 201226

di Daniele RossiPresidente Ordine dei Veterinaridi Piacenza

Novità in vista perl’utilizzo del farmaco

in allevamento: entro il2013 ci sarà un nuovoquadro normativo europeoche riguarderà anche i mangimimedicati e la lotta all’antibiotico-resistenza. Il 15 marzo scorso, ilnostro Ordine ha organizzato un

focus sulla situazione attuale peraggiornare i professionisti suquanto è in fase di elaborazione alivello comunitario. Relatrice del-l’incontro è stata Eva Rigonat,coordinatrice del Gruppo Farma-co della Fnovi, e dirigente veteri-nario dell’Ausl di Modena. Con ilTrattato di Lisbona spetta al-l’Unione europea legiferare di-rettamente in materia di salutepubblica, demandando al legisla-tore nazionale il compito mera-mente applicativo di quanto de-terminato. Il quadro nazionale inmateria di legislazione sul farma-co per gli animali da reddito, oggi,è già complesso e poco armoniz-zato: declinando il recepimento

delle norme comunitarie prece-denti, infatti, sono stati introdot-ti, negli anni, controlli gravosiper la gestione dell’allevamentoche talvolta neppure si traduconoin un’effettiva efficace azione difarmaco-sorveglianza e soprat-tutto, non si basano sull’analisi delrischio.“Il principio su cui si fonda la nor-mativa attuale e che resta immu-tato - ha sottolineato la collegaRi-gonat - è la richiesta a tutti i vete-rinari di promuovere, attraversol’esercizio della professione, la si-curezza alimentare, la sanità ani-male, il controllo dell’antibiotico-resistenza e il benessere animale.Parlare di problematiche a livelloperiferico di applicazione dellanormativa sul farmaco aduna pla-tea di veterinari - ha proseguito -significa parlare della ‘pratica’ delfarmaco veterinario ad una stessacategoria professionale presentesia nel ruolo del controllore chedel controllato”, intendendo inquesto rispettivamente i mediciveterinari pubblici ed i professio-nisti che sempre più sono pre-senti in azienda come veterinariaziendali.Le nuove norme non modificanol’impostazione di fondo, né ridu-cono le gravose responsabilità dientrambi i profili; si prefigurano,invece, alcune difficoltà applica-tive, oltre che qualche possibilitàdi semplificare e armonizzare ilcontorto sistema attuale. In que-sto contesto, riteniamo indispen-sabile costruire un sistema armo-nizzato tra i diversi professionisti,allevatori compresi. È propriocon l’obiettivo di rendere concre-tamente fattibile un sistema orga-nizzato e maggiormente coordi-nato che l’Ordine stesso pro-muove incontri formativi e di ag-giornamento.�

NORMATIVA FARMACO

Non arrivareimpreparatial 2013Un successo l’incontro “La legislazione sulfarmaco: difficoltà applicative e novità nel settoredegli animali da reddito”. Dibattito vivo e unaforte partecipazione dei colleghi.

Foto di gruppo del CD: DanieleRossi Presidente, Paola GherardiVice, e i consiglieri: MedardoCammi,AngeloRomanelli, DanieleOrsi; il tesoriere: Alberto Conti e ilsegretario: Cecilia Meazza. I revi-sori dei conti sono: Germano Vel-lini, Alessandro Chiatante, ElenaGandolfi, Emanuela Gioia.

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• ORDINE DEL GIORNO

30giorniMarzo 2012 27

di Carmine CuccinielloVice Presidente Ordine dei Veterinari diAvellino

Terzo mandato per lasquadra dell’Ordine

dei Medici Veterinari del-la Provincia di Avellino.Siricomincia anche questa voltacon il gruppogià sperimentato. Lariconferma è arrivata con un con-senso plebiscitario e ciò testimo-nia l’apprezzamento per quanto dibuono fatto, ripaga l’impegnopro-fuso di chi si è proposto a rappre-sentare umilmente e degnamentela professione e i professionisti ir-pini, ma, nello stesso tempo, ob-bliga ancor più l’inossidabile pre-sidente e il suo gruppo, a conti-nuare il percorso già avviato conrinnovati stimoli e con lo stessoentusiasmo di sempre. Molto èstato fattoe tantoancorac’èda fa-re. Avevamo ereditato un Ordineprofessionale relegato in secondafila, marginalizzato nelle sceltepolitiche e strategiche dallo stra-potere degli Ordini metropolitanicon elevato numero di iscritti. Ab-biamo speso le nostre energie eimpegnato, cercando tra i propriiscritti, le migliori figure profes-sionali provenienti dal mondouniversitario, dalla libera profes-sione e dalla pubblica ammini-

strazione, creando una fucina diidee valide, innovative ed attuabi-li che hanno sovvertito la logicadel “numerodegli iscritti”.Finisce il periodo di oscuranti-smoed ecco così che iscritti al no-stro Ordine siedono a rappresen-tare la categoria professionaletutta, in commissioni regionali,universitarie enazionali: da quelleregionali sulla Sanità Pubblica Ve-terinaria, al randagismo, all’Igie-ne Urbana a quella universitariaper gli Esami di Stato e così via fi-no ad avere un consigliere elettoin seno alla Fnovi (FederazioneNazionale Ordini Veterinari Italia-ni). Ottenuta visibilità e credibili-tà, è stato possibile organizzarenella nostra Irpinia sia eventiscientifici di levatura nazionalesia corsi di aggiornamento, rico-nosciuti dalMinisterodella Saluteai fini dei crediti formativi, avva-lendosi di docenze qualificateprovenienti da ogni parte d’Italia.Questo ha evitato la diaspora deiveterinari irpini,maanchedei col-leghi campani e delle regioni limi-trofe, i quali hannopotutoparteci-pare ai nostri corsi, verso regionidel centro-nord, ove si concentraper lo più l’attività convegnistica.Siamo partiti da un requisito es-senziale: l’Ordine professionale,in quanto Ente di diritto pubblico.

Molto si è lavorato nel “riabilita-re” la centralità delmedico veteri-nario nella filiera agro-alimentaree nella tutela della salute pubbli-ca, aprendo le porte alla collabo-razione proficua con altri Ordiniprofessionali, fra tutti l’Ordine deiMedici Chirurghi e quello degliAgronomi, a vario grado e modoimpegnati sulle stesse tematichee sul raggiungimento degli stessiobiettivi di garanzia per la salutedel cittadino. Si è contribuito, im-pegnando oltremodo la compe-tenza e la conoscenza dei colleghipresenti sul territorio, a far con-vertire le produzioni familiari inpiccole aziende (vedi caseificiaziendali) e a far nascere Associa-zioni di produttori, da quella delformaggio di carmasciano a quel-la del caciocavallo piuttosto chequella del miele, al fine di pro-muovere e tutelare, certificando-li, i prodotti tipici irpini. Convinticome siamo che “fare e non co-municare, è comenon fare”.Quella delle certficazioni, poi, èstata una geniale intuizione: nonpotendo tali prodotti raggiungerelo status di D.O.P., D.O.C o I.G.P.che sia , per limiti di produzione ecosti di procedura, si è identifica-to il prodotto come tradizionale”.Ci si è adoperati nello spiegare econsigliare gli Enti locali, Comuni

TERZOMANDATO

L’Ordine di Avellinoricomincia da treSi vuole che l’Ordine sia punto di riferimento per la veterinaria irpina, checi sia sempre più sinergia tra libera professione e lavoro dipendente,perché solo una corale e fattiva partecipazione e integrazione può portaread una crescita, come individui e come categoria.

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ORDINE DEL GIORNO •

30giorniMarzo 201228

ALTA TRACCIABILITÀ

Il veterinario baluardodei prodotti tipiciLa sanità veterinaria, pubblica e privata, deve riscoprire e valorizzare ilproprio ruolo a sostegno dell’economia del territorio e delle produzionilocali. In Irpinia il centro di referenza regionale dei prodotti tipici.

in primis, su leggi, norme e proce-dure sempre più europeistiche,per affrontare al meglio proble-matiche di notevole impatto so-ciale quali il randagismo o non dameno la tutela e la promozionedelterritorio e la tipicità dei prodottitradizionali, con l’ambizioso finedi incrementare un turismo eno-gastronomico sì, ma eco compati-bile. Riteniamo sia molto impor-tante dare spazio e certezza diascolto a tutti gli iscritti chemani-festano una proposta, un proble-ma, una necessità ed evidente-mente una critica. La stessa com-

posizione del nostro Consiglio,che vede la partecipazione di col-leghi impegnati in tutti i campidel-la professione, è espressione delnostro intento di tutelare gli inte-ressi di tutti e di dare sempre piùvisibilità al Medico Veterinario.Nella consapevolezza del suocompito istituzionale, l’Ordine simettea fiancodei giovani laureati.Verranno pertanto istituite, graziead una accorta gestione economi-ca, delle borse di studio che per-metteranno ai vincitori di parteci-pare a stage o amaster specialisti-ci così da settorializzare una pro-

pria competenza ed essere com-petitivi sulmercato del lavoro. So-no stati creati gruppi di studio, edaltri se ne formeranno, per ciascu-na disciplina professionale con ilcompitodi elaborare idee,propor-re iniziative, approfondire temati-che professionali, confrontarsi suleggi e norme, per poter essere re-ferenti degli altri colleghi. Si sta la-vorando all’ambizioso progetto dicostituire un centrodi riferimentoregionale per la sicurezza dei pro-dotti alimentari tradizionali e so-prattutto si cerca di fare in modoche la sede siaAvellino.�

di VincenzoD’AmatoPresidente Ordine dei Veterinari diAvellino

L’Irpinia si è candidataad essere centro di re-

ferenza regionale per iprodotti ad alta tracciabi-lità. Il progetto parte da lontanoe vuole unire gli allevatori sotto ununicomarchio di qualità, evitandolamassificazione. L’iniziativa è sta-ta resa pubblica l’11marzo, nel cor-so di un incontro che si è svolto aLaceno (Avellino) e che ha regi-strato la partecipazione di colleghi

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• ORDINE DEL GIORNO

provenienti da tutt’Italia. Comemedici veterinari siamo impegna-ti ad accrescere l’interesse attornoai prodotti tipici locali di cui la no-stra provincia è ricca, ma che nonsono conosciuti e visibili comemeritano. Si vorrebbe realizzare un“consorzio d’Irpinia”, dove tutti la-vorano per la realizzazione di pro-dotti diversi, ma con lo stessomar-chio di qualità. Il progetto è piaciutoal presidente dellaCommissione re-gionale Agricoltura, Pietro Foglia,che durante i lavori ha annunciatoun ulteriore incontro a Napoli, inRegione, e collaborazioni con l’Uni-versità Federico II di Napoli e l’Isti-tuto Sviluppo Risorse Agricole.Il progetto prevede anche il coin-volgimento delle aziende produt-trici.ALaceno, lapresenzadelpre-sidenteFnovi,GaetanoPenocchio,ha messo l’accento sul ruolo delmedico veterinario nei confrontidel territorio e del tessuto produt-tivo. Antonio Limone, consigliereFnovi e Commissario dell’istitutoZooprofilattico del Mezzogiorno,ha evidenziato la necessità di con-tenere il numero di laureati e di in-dirizzare i medici veterinari al-l’economia del territorio: “Molticomparti, dal turistico all’enoga-stronomico, poggiano sui prodottitipici - ha sottolineato - ed è nel-l’ambito di questi percorsi, dove siabbinano grandi vini a grandi for-maggi, che il ruolodel veterinarioèimportante, perché mentore di unmeccanismo che mette insiemeproduzionee salute.Maanche il li-beroprofessionisti - haaggiunto - èl’avampostodell’epidemiologia sulterritorio”.

Su questo argomento:Nicchiareconviene: il prodotto tra-dizionale inprimopiano (30giorni,n. 10/2010)�

Dopo quella Lombarda(cfr. 30giorni di feb-

braio), si rinnovano altredue Federazioni regionali:in Sicilia e in Toscana. Perl’importanza assunta dalle Regioninella materia sanitaria, risulta es-senziale che gli Ordini provincialirealizzino un coordinamento inter-no per interagire con le ammini-strazioni regionali. La Fnovi salutacon favore la creazione della fede-razione siciliana e di quella toscanagarantendo fin da ora collabora-zione e sostegno all’affermazionedel ruolo ordinistico.

SICILIAI componenti il ConsiglioDirettivodella Federazione Regionale degliOrdinideimediciveterinaridellaSi-cilia, convocatiper rinnovare leca-riche istituzionali per l’anno 2012,hanno attribuito all’unanimità lacarica di Presidente a ClaudioD’Amore, Presidente dell'OrdinediCatania.Ecco lealtrecariche:Vi-cepresidente Salvatore Amico(Omv di Caltanissetta) SegretarioRaimondo Gissara (Omv di Sira-cusa),TesoriereAntoninoAlgozino(OmvdiEnna).Sono inoltreConsi-glieri Salvatore Cuffaro (Omv di

Agrigento), Paolo Giambruno(Omv di Palermo), Giacomo LaRosa (Omv di Trapano), VincenzoMuriana (Omv di Ragusa) e An-dreaRavidà (OmvdiMessina).

TOSCANAI componenti il ConsiglioDirettivodella Federazione Regionale To-scana degli Ordini deimedici vete-rinari, convocati per rinnovare lecariche istituzionali per il triennio2012-2014,hannoattribuitoall’una-nimità la carica di Presidente aPaolo Della Sala, Presidente del-l'OrdinediPisa.Lealtrecariche:Vi-cepresidente Dr.ssa Faustina Ber-tollo (Omv di Arezzo) SegretarioDr.ssaPieraLauraMarinaDiGiorgi(OmvdiFirenze),TesoriereDr.Ro-berto Giomini (Omv di Grosseto).Sono inoltreConsiglieriEnricoLo-retti (Omv di Firenze), MartinaRossi (OmvdiFirenze),MarcoMe-losi (Omv di Livorno), Daniele Fa-netti (OmvdiLivorno),MarinaGri-delli (Omv di Lucca), Giorgio Len-cioni (Omv di Lucca), Andrea Na-tali (OmvdiMassaCarrara),AngeloPetroni (Omv di Pisa), AlbertoSbrana(OmvdiPisa),AnnaFrosini(Omv di Pistoia) e Giovanni Salvi(Omvdi Siena).�

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NOMINE

Costituitele Federazionidella Siciliae della ToscanaD’Amore alla Presidenza della Sicilia. Della Salapresiede la Federazione Toscana. Incarichiconferiti all’unanimità. La Fnovi incoraggiail coordinamento ordinistico regionale.

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di Santino ProsperiPreside della Facoltà di MedicinaVeterinaria di Bologna

Nelle chiacchierate enelle discussioni che

ho avuto con lui frequen-tandolo per oltre 40 anniho imparato che quando facevadelle affermazioni, anchese inquelmomento potevano sembrare ba-nali o paradossali, bisognava te-nerle in considerazione perchéprima o poi sarebbero tornatefuori. Adriano Mantovani era unasorta di oracolo. Quando nel 1965venne chiamato aBologna, a rico-prire la cattedra di Malattie infet-tive, profilassi epoliziaVeterinaria,rappresentò subito un’anomalia:la sua formazione era solo in pic-cola parte universitaria, derivavaquasi esclusivamente dall’Istitutozooprofilattico e da prestigiosi la-boratori ed università straniere.Fondò l’Istituto di Malattie Infet-tive e aggregò laParassitologia. In-segnò le malattie infettive comemalattie trasmissibili senzadistin-zione tra virus, batteri,miceti e pa-rassiti, conunavisioneorizzontaledella sanità (epidemiologia e pro-filassi). Tale impostazione venneduramenteosteggiataperchémet-teva in discussione alcuni capi-saldi dell’accademia (l’eziologia ela diagnosi).Quando lo scorsono-vembregli hocomunicatocheave-vamocambiato il nomeainostri in-segnamenti, nell’ambito della ri-forma Gelmini, da Malattie infet-tive a Malattie trasmissibili haavuto una delle sue battute bolo-gnesi, ma mi ha dimostrato il suocompiacimento.Ancorauna voltaera stato oracolo. Nei 17 anni pas-sati nella nostraFacoltà avevacer-cato di introdurre tutte le novitàacquisite nel suo peregrinare inlaboratori ed istituzioniprestigiose

ALMA MATER

IL PIÙ GRANDE DEI NOSTRI PADRI

La lezionedi Mantovani:le malattieinfettive sichiameranno“trasmissibili”Non è stato facile rimanere allievi di AdrianoMantovani, continuare a portare avanti le sue ideesulla formazione e stare dentro l’Accademia.L’eredità è difficile e lui è stato un gigante.

Adriano Mantovani è scomparsola notte del 5 marzo a Bologna, al-l’età di 85 anni. Sarà ricordato, fragli altri meriti, come il maestrodella sanità pubblica veterinaria.Su You Tube si può rivedere l'ul-tima intervista rilasciata daAdrianoMantovani sulla disastro-logia veterinaria. Il professore rie-voca le azioni di emergenza du-rante il terremoto in Irpinia.

nazionali ed internazionali. Avevaun modo di insegnare che partivadalla realtà, talvolta anche da unarticolo di giornale; tale metodo,aduna lettura superficiale, potevasembrareminimalemanon lo era.Viveva il ruolo di docente all’in-terno del sistema per la forma-zione del veterinario che potesseessereoperativo il primogiornodilaurea (one day skill), che ope-rasse all’interno del sistema sa-

nità di concerto con i medici (onemedicine). Per Mantovani il con-cetto della one medecine era an-che sostanziale non solo formale:se oggi i colleghi dipendenti delleAusl percepiscono lo stesso sti-pendio dei medici lo debbono adAdrianoMantovani.Molti almomentodella scomparsahanno scritto belle parole suMan-tovani, dichiarandosi consenzienticon le sue idee e questo ci fa pia-

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in collaborazione con

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Anagrafe nazionale georeferenziatadelle strutture veterinarie italiane

www.struttureveterinarie.it

Le registrazioni sono in corso…

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cere, ma da vivo non è stato sem-pre così. Per vedere affermato ilsuo pensiero ha lasciato l’Univer-sità, senza nessun ombrello deri-vantedalla posizione ricopertamasolo con la forza delle idee. Per ilsuo rigore eper la sua coerenza la-sciòBolognadalla posizionedi or-dinario e direttore di un Istitutocon circa 20 persone.Certo è che quando nell’estate del1982annunciòche sarebbeandatoviapernoi incominciòunodeimo-menti piùbui edifficili della nostravita accademica in quanto rima-nemmosenzaunordinarionel set-tore malattie infettive. Denunciòtutti i mali dell’Università conun’analisi impietosa, ancora oggiattualissima, ma per noi allievi fuun momento amarissimo ed io,chemi sentivo il più traditodi tutti,gli risposi punto per punto affer-mando: “Caro professore tu te nevaimanoi rimaniamo”. Fuquello ilmomentopiù asprodei nostri rap-porti, ma il nostro gruppo nonvenne cancellato.Nel terremotodell’Irpinia del 1980prese la macchina dell’Istituto econ4studenti, saccoapeloeviveridi prima necessità, passò dal suoamicoBellani (DirettoreGeneraledei Servizi Veterinari), si fecedareun lasciapassare di VeterinarioProvincialeAggiuntoe,mentrenoiin Istituto, increduli, ci chiede-vamo cosa stesse facendo nellearee terremotate,Mantovani pren-deva inmano il servizioveterinariodi un’intera area, la provincia diAvellino. Dopo due anni l’espe-rienza di Mantovani diventò la li-nea guida dell’Oms sulle AzioniVeterinarie in caso di emergenzenonepidemiche.Ancoraunavoltaoracolo.Salutiamo inAdrianoMantovani ilMaestro della Sanità Pubblica Ve-terinaria. Grazie Professore!�

FARMACO

CODICE PENALE

Condannaa sei mesi permedicinaliscadutiIl Codice Penale punisce chiunque detiene, ponein commercio o somministra medicinali “guasti oimperfetti”. I farmaci veterinari vi rientranoquando il loro impiego ha riflessi sulla saluteumana.Non solo nel caso di animali produttori dialimenti. Una sentenza di condanna.

In provincia di Roma,un medico veterinario

è stato condannato a seimesi di reclusione per

commercio e detenzionedi medicinali guasti. I fattirisalgono a maggio del 2007, lasentenza è stata depositata a lu-glio del 2011 ed è stata resa notanel marzo di quest’anno. L’impu-tato è stato condannato anche

per detenzione di animaliin condizioni incom-patibili con la loronatura. Assolto in-vece dal reato diesercizio in strutturanon autorizzata, ipo-tesi per la quale nonsono emersi profili diresponsabilità. Alcuniclienti del veterinariohanno fatto “dichiara-zioni a supporto dellaprofessionalità dell’im-putato”, avendo usu-fruito della struttura.Ma al Tribunale sonoparse ben più convin-centi le testimo-

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• FARMACO

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nianze del sopralluogo eseguito,su delega della Procura, dal Nu-cleo per la repressione dei reati indanno agli animali del Corpo Fo-restale e la relazione tecnica delmedico veterinario incaricato. Ireati sono stati riconosciuti comecontinuativi. La condanna è statadi sei mesi di reclusione e 200euro di multa, più le spese pro-cessuali e altri 1.800 euro di risar-cimento a favore dell’associa-zione protezionista che si è costi-tuita parte civile. Sulla condannaha gravato soprattutto la que-stione del farmaco scaduto: perquesto reato il Codice penale pre-vede la reclusione da sei mesi atre anni. Al medico veterinario,che ha tenuto un atteggiamentocollaborativo, partecipando “inmaniera continuativa all’istrutto-ria dibattimentale”, è stato appli-cato il minimo della pena.

MEDICINALIGUASTI

L’imputato è stato condannatoper il reato previsto dall’articolo443 del Codice Penale: commer-cio o somministrazione di medi-cinali guasti. Presso la clinica ve-terinaria, il veterinario detenevamedicinali ad uso veterinario eumano. I prodotti erano “guasti oimperfetti, scaduti e/o in cattivostato di conservazione”. Nellastruttura era presente una grandequantità di farmaci scaduti, tenuti“in forma libera su un banco inmuratura”, anche per la vendita.Il Codice Penale, spiega il Giu-dice, “mira ad impedire l’utilizza-zione a scopo terapeutico di me-dicinali imperfetti e sanzionaogni condotta probabile o possi-bile la concreta utilizzazione delmedicinale guasto”. Decorso il li-

mite temporale i farmaci “per-dono efficacia” e il Codice Penalene presume la “pericolosità”, percui per il Tribunale “è del tutto ir-rilevante ogni accertamento sulladurata della detenzione del far-maco scaduto”.

IL FARMACOVETERINARIO

L’applicazione dell’articolo 443 aiprodottimedicinali ad uso veteri-nario presuppone l’accertamentoin concreto della loro attitudinead influire sulla salute umana. Ciòvuol dire che, ai fini delle normeposte a presidio della salute pub-blica, i medicinali veterinari rile-vano soltanto quando siano desti-nati a identificare, prevenire o cu-rare patologie trasmissibili al-l’uomoo comunque a produrre ef-fetti suscettibili di influenzare di-rettamente la salute umana, comenel casodi vaccini contromalattietrasmissibili dall’animale al-l’uomo. Il Tribunale osserva an-che che il veterinario “ha agitocon coscienza e volontà e con ilchiaro intento di violare normeimperative e di legge che non po-teva in alcun modo ignorare an-che in considerazione del fattoche l’elemento psicologico delreato previsto dall’articolo 443consiste nella volontà di detenereper il commercio o di sommini-straremedicinali che siano guastiod imperfetti conoscendone laimperfezione.

MALTRATTAMENTO

La condanna è arrivata anche perviolazione dell’articolo 727 delCodice Penale: detenzione di ani-mali in condizioni incompatibili

con la loro natura, e produttive digravi sofferenze. Documentate,anche con fotografie, le precariecondizioni igieniche della strut-tura ricavata da un “piano inter-rato, in assenza di finestre e di ri-cambio d’aria ad eccezione del lo-cale d’accesso utilizzato comesala d’attesa”, una tipologia di am-biente “assolutamente incompa-tibile con la detenzione di ani-mali”. Il reato è configurabilesenza che vi fosse volontà daparte del medico veterinario ne-gligente.

L’AUTORIZZAZIONE

Il Tribunale non ha invece ricono-sciuto il veterinario responsabileper avere mantenuto in eserciziouna clinica veterinaria senza re-golare autorizzazione. L’imputa-zione faceva leva sull’articolo 193del RegioDecreto 1265/1934. L’as-soluzione, invece, è stata decisatenendo conto della deliberazionedellaGiunta laziale che disponevaun lasso di tempo, fino al 2009,per l’adeguamento delle struttureveterinarie già autorizzate al-l’epoca della delibera (marzo2007).La Suprema Corte ha inoltrechiarito che a seguito dell’istitu-zione del Servizio Sanitario Na-zionale, che ha devoluto alle sin-gole regioni il compito di disci-plinare le autorizzazioni relativealle istituzioni di carattere pri-vato, si è venuto a limitare l’am-bito di applicazione del Regio de-creto 1265/1934.Ilmedico veterinario condannatoha presentato ricorso. L’Ordineprovinciale competente ha presoin carico il caso, ai fini del proce-dimento disciplinare, sulla basedel decorso giudiziario. �

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LEXVETERINARIA

infatti sull’argomentazione che ilDecreto Legge n. 223 del 2006 -convertito con modificazioni inLegge4agosto2006, n. 248 - cheharegolato la pubblicità sanitaria inmodo diverso dalla Legge n.175/1992 non si applicava alle so-cietà di capitale che dovevano in-vece considerarsi soggette allavecchia disciplina. I giudici hannoinvece ampliato la portata appli-cativa della riforma Bersani in vi-sta di unamaggiore libertà di con-correnza, sancendo minori restri-

zioni sulla pubblicità anche ai pro-fessionisti che svolgonoattività informa societaria.La Corte è stata chiamata a valu-tare se la previsione abrogativagenerale contenuta nell’art. 2, let-tera b) della L. 248/2006 [1], nellaquale è sicuramente compresal’abrogazione delle norme in ma-teria di pubblicità sanitaria di cuialla legge n. 175/1992, fosse omeno riferibile alle società di ca-pitali nelle quali i professionistisvolgono la professione, anchequali direttori sanitari (come nelcaso in esame).E il Collegio ha re-putato che al quesito andasse ri-sposto affermativamente.La sentenza ha infatti sancito chenonèpossibile differenziare, sottoil profilo della pubblicità, l’attivitàdei singoli professionisti, ai qualisarebbeconsentita la pubblicità, equella delle attività professionalisvolte in forma societaria, oggiconsentita, per le quali rimarrebbeil divieto di pubblicità ed il potereinibitorio dell’Ordine professio-nale.Tale differenziazione non sussistenel quadro normativo vigente esarebbe, oltre che irragionevole, incontrasto con il principio comuni-tario di libera concorrenza che in-tende assicurare agli utenti un’ef-fettiva facoltà di scelta nell’eserci-zio dei propri diritti e di compara-

diMaria Giovanna TrombettaAvvocato, Fnovi

Interessante sentenzadella Cassazione sulla

pubblicità sanitaria deiprofessionisti e delle as-sociazioni professionali esul vigente sistema di con-trolli.Anche le società possonofare pubblicità alle proprie strut-ture. A sostenerlo è la Terza Se-zione Civile della Corte di Cassa-zione che, con la sentenza n. 3717del 9 marzo 2012, ha dato ragioneal direttore sanitario di due clinicheodontoiatriche facenti parte di unnetwork internazionale, di pro-prietà di una società di capitali, cheera stato censurato per la man-canza di trasparenza e veridicitàdella pubblicità effettuata dallesocietà mediante la distribuzionedi volantini con contenuti nonconformi alle regole imposte dal-la Legge n. 175 del 1992.Ladecisione impugnata si fondava

PUBBLICITÀ SANITARIA

La LeggeBersani valeancheper le societàIl messaggio pubblicitario non richiedel’autorizzazione dell’Ordine. La Cassazioneequipara la libertà di iniziativa pubblicitaria deisingoli iscritti a quella di società ed associazioniprofessionali. All’Ordine il controllo dellaveridicità dell’informativa.

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zione delle prestazioni offerte sulmercato.L’intervento normativo attuato daldecreto Bersani non determinaalcun vuoto normativo di tutela,ma anzi si coordina con due im-portanti interventi legislativi (idecreti legislativi n. 145/2007 e146/2007), attuativi del diritto co-munitario, che recepiscono le di-rettive comunitarie 2006/114/CEe2005/29/CE, e che introducono

una nuova disciplina della pub-blicità ingannevole e compara-tiva (modificando il decreto legi-slativo n. 206/2005 - Codice delconsumo) e delle pratiche com-merciali sleali affidando all’Auto-rità Garante della Concorrenza edel Mercato il potere di avviare iprocedimenti ispettivi, su segna-lazione ed anche d’ufficio, e diadottare i conseguenti provvedi-menti inibitori e sanzionatori.

Nel sottolineare che in questa di-rezione si era già espressa la giuri-sprudenza amministrativa (vedisentenza TAR dell’Emilia Roma-gnadel 12gennaio2010, n. 16) edi-scostandosi dalla posizione as-sunta dal Ministero della Salute(nota del 30 aprile 2008), la terzasezione civile del Palazzaccio haconcluso che «l’abrogazione ge-nerale contenuta nell’art. 2, lett. b,della legge n. 248 del 2006, nellaquale è sicuramente compresal’abrogazione delle norme in ma-teria di pubblicità sanitaria, di cuialla legge n. 175 del 1992, pre-scinde dalla natura (individuale,associativa, societaria) dei sog-getti rispetto ai quali rileva l’eser-cizio della professione sanitaria,atteso che la stessa è attuativa deiprincipi comunitari volti a garan-tire la libertà di concorrenza e ilcorretto funzionamento del mer-cato e sarebbe illegittimo, oltreche irragionevole, limitarne lapor-tata all’esercizio della professionein forma individuale, fermo re-stando che, all’interno del nuovosistema normativo, nel quale lapubblicità non è soggetta a formedi preventiva autorizzazione, gliOrdini professionali hanno il po-teredi verifica, al finedell’applica-zione delle sanzioni disciplinari,della trasparenza e della veridi-cità del messaggio pubblicitario».Totale equiparazione quindi traprofessionisti e società sotto ilprofilo pubblicitario e nuovaspinta per la concorrenza, sempreall’interno dei canoni di traspa-renza e veridicità. Alla Commis-sione Centrale degli Esercenti leProfessioni Sanitarie (Cceps) ilcompitooradi giudicare se la pub-blicità posta in esseredalle due so-cietà era omeno conforme a veri-dicità e correttezza sulla base delCodiceDeontologico.�

NOTE

[1] Legge 4 agosto 2006,n.248“Conversione in legge,conmodificazioni,del de-creto-legge 4 luglio 2006,n.223, recante disposizioni urgenti per il rilancio eco-nomico e sociale,per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica,nonché interventi inmateriadi entrateedi contrastoall’evasione fiscale“ (omissis)Art.2.Disposizioni urgenti per la tutela della concorrenza nel settore deiservizi professionali1. In conformità al principio comunitariodi libera concorrenza edaquellodi li-bertàdi circolazionedellepersoneedei servizi,nonchéal finedi assicurareagliutenti un’effettiva facoltà di scelta nell’esercizio dei propri diritti e di compara-zionedelleprestazioniofferte sulmercato,dalladatadientrata invigoredelpre-sentedecreto sonoabrogate ledisposizioni legislativee regolamentari chepre-vedono con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali:a) l’obbligatorietàdi tariffe fisseominimeovvero il divietodipattuire compensiparametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti;b) il divieto, anche parziale,di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e lespecializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché ilprezzoe i costi complessividelleprestazioni secondocriteridi trasparenzaeve-ridicità delmessaggio il cui rispetto è verificato dall’ordine;c) il divieto di fornire all’utenza servizi professionali di tipo interdisciplinaredaparte di società di personeo associazioni tra professionisti,fermo restando chel’oggetto sociale relativo all’attività libero-professionale deve essere esclusivo,che ilmedesimoprofessionistanonpuòpartecipareapiùdi una societàeche laspecifica prestazione deve essere resa da uno o più soci professionisti previa-mente indicati,sotto la propria personale responsabilità.2.Sono fatte salve le disposizioni riguardanti l’esercizio delle professioni resonell’ambito del Servizio sanitario nazionale o in rapporto convenzionale con lostesso,nonché leeventuali tariffemassimeprefissate inviageneralea tutelade-gli utenti.Il giudiceprovvedealla liquidazionedelle spesedigiudizioedei com-pensiprofessionali,incasodi liquidazionegiudizialeedigratuitopatrocinio,sullabasedella tariffaprofessionale.Nelleprocedureadevidenzapubblica,le stazioniappaltanti possono utilizzare le tariffe, ove motivatamente ritenute adeguate,quale criterio obasedi riferimentoper ladeterminazionedei compensi per at-tività professionali.2-bis.All’articolo2233del codicecivile,il terzocommaèsostituitodal seguente:«Sono nulli,se non redatti in forma scritta,i patti conclusi tra gli avvocati ed i prati-canti abilitati con i loro clienti che stabiliscono i compensi professionali».3.Le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di autodisciplina che con-tengono le prescrizioni di cui al comma 1 sono adeguate,anche con l’adozionedimisureagaranziadellaqualitàdelleprestazioniprofessionali,entro il 1°gen-naio2007.In casodimancatoadeguamento,adecorreredallamedesimadata lenorme in contrasto con quanto previsto dal comma 1 sono in ogni caso nulle.

• FARMACO

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LEXVETERINARIA •

Agennaio la Cassazio-ne penale (sentenza

4 gennaio 2012 n. 79) hastabilito che un cittadinonon può pretendere che l’Or-dine professionale sottoponga aprocedimento disciplinare il pro-fessionista da cui si ritiene dan-neggiato. Non c’è interesse tute-labile, secondo la Corte. Al mas-simo può esserci un interesse "di

mero fatto" a ottenere l'avvio di unprocedimento disciplinare, ma sela procedura disciplinare non vie-ne avviata, l'Ordine professionalenon deve darne conto al privato:questo interesse, se violato, non èperseguibile penalmente.La sentenza prende lemosse dalleiniziative di un cliente che avevapresentato più esposti all'Ordinenei confronti di un cardiologo,

che a suo parere aveva violatonorme deontologiche commet-tendo errori per imperizia. Su taliesposti l'Ordine dei medici nonaveva provveduto, senza nem-meno indicare le ragioni del ri-tardo o del diniego. Di qui, unavolta decorsi i 30 giorni (legge241/1990), la denuncia penaleall’Ordine per omissione di atti diufficio (articolo 328 del Codicepenale), un reato che si configurain tutti i casi in cui vi è un obbligodi rispondere o di provvedere suistanze di privati. Ma la Cassa-zione esclude il reato di omis-sione in quanto la richiesta diprovvedere non corrisponde a uninteresse giuridicamente tutelato.Alla sentenzahadato rilievo il Sole24Ore, commentandola comeunasentenza destinata a far discuteresul ruolodell'Ordineprofessionale,che in buona sostanza “può omet-tere istruttorie sul proprio iscritto,puònonrisponderealle richiestedichiarimenti del privato, può omet-tere provvedimenti e sottrarsi al-l'oneredi spiegare le ragionidi talediniego”. Quindi, il cittadino ri-mane estraneo alle procedure di-sciplinari deontologiche, senza unruolo attivo come utente autoredegli esposti. LastessaCassazione,in sede civile (10070/2011), avevasottolineato che le sanzioni disci-plinari irrogate dagli Ordini nonpossono esser impugnate dal pri-vato denunciante, che le ritengatroppomiti. Secondo igiudici civili,l'interessato si può tutt’al più rivol-gere alla magistratura civile o pe-naleper farvalere ipropri interessi,lamentandoundanno ingiustoeuneventuale abusodiufficiodapartedell'ordineprofessionale (articolo323delCodice penale: Cassazione24088/2011). Avv.M.G.T.�

CASSAZIONE

Il cittadinonon puòimporre ilprocedimentoLa Cassazione penale non riconosce colpevoled’omissione d’atti d’ufficio l’Ordine che non avviaun procedimento dopo l’esposto e non dà contoal cittadino del suo operato. Il cittadino è estraneoalle procedure disciplinari.

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FORMAZIONE

di Barbara deMoriUniversità di PadovaDipartimento di Biomedicina Comparatae Alimentazione

Generalmente l’opera-to di un medico si

ispira - o dovrebbe ispi-rarsi - ad una serie di principi, tracui quelli di giustizia ed equità do-vrebbero essere tra i più impor-tanti.Il medico ‘umano’ non si pone, al-meno in linea di principio, il que-sito se soccorrere o no un pa-ziente bisognoso di cura. Uno deifondamenti della giustiziamedicaè quello per cui l’accesso alle cure,sulla base dei sintomi clinici, siauguale per tutti.

Così non sembra essere per il me-dico veterinario: anch’egli ha unpaziente, anch’egli deve confron-tarsi con i principi di giustiziame-dica, per cui ogni paziente do-vrebbe avere diritto alle cure, madi fatto numerosi casi richiedonoaddirittura il contrario.Per unmedico il cui Codice deon-tologico recita, all’art. 1, che la suaopera è prestata, tra le altre cose“alla promozionedel rispettodeglianimali e del loro benessere inquanto esseri senzienti” divienemolto difficile non incorrere incontraddizione con se stesso econ la propria etica individuale,prima ancora che professionale.Eppure la società ha deciso chel’accesso alle cure per gli animali,perlomeno quelli ritenuti sen-zienti, dipendeda fattori differentidai sintomi clinici: dalla loro uti-lità, dal loro status, dalla perce-zione del loro ruolo nelle nostrevite.La società sembra esprimere pa-reri piuttosto differenti sul valore,“status”, degli animali nelle no-stre vite: c’è chi dichiara che ab-biano diritti inviolabili, c’è chi di-chiara che siano invece uno stru-

mento a nostra disposizione. Ep-pure, a ben riflettere, è così sinoad un certo punto: se vi sono in-fatti leggi e norme giuridiche a tu-tela, in varimodi, degli animali, si-gnifica che un qualche “status”viene loro accordato.Se riflettiamo, si tratta di uno “sta-tus” in continua evoluzione: le ca-tegorie morali che sino a pocotempo fa venivano riservate soloagli esseri umani, oggi si intro-mettono sempre più nella regola-mentazione del trattamento ani-male.Chiedersi allora se gli animali concui abbiamo per lo più a che farenei vari impieghi abbianouno “sta-tus morale” smette di essere unmero esercizio filosofico, per tra-sformarsi in unmonito verso la so-cietà e in un appello alla coerenza.Perché la società attribuisce unvalore differente ad animali a cuiviene riconosciuto, quale che sia,uno statusmorale?La risposta a questa domandapuòessere un utile momento di rifles-sione per il medico veterinario.La consapevolezza, infatti, cheagli animali senzienti la società at-tribuisce un valore differente sia

SOCCORSOOABBATTIMENTO?

Riflessionisull’assistenzaad una nutria feritaSul numero scorso è stato presentato il caso “Assistenza ad un animalecoinvolto in un piano di depopolamento”. Lo status morale degli animali èvariabile. Significa che non vi è un principio di giustizia in medicinaveterinaria?

Ogni mese viene proposto uncaso da discutere. Ilmese suc-cessivo per lo stesso caso l’au-tore propone una riflessione.Il percorso formativo si svolgesecondo lemodalità riportatea pagina 38-39 del n. 1, gen-naio 2012.

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FORMAZIONE •

su basi estrinseche, sia su basi in-trinseche può rappresentare unimportante strumento di comuni-cazione e decisione per il medicoveterinario di fronte alle diverse esituazioni e ai conflitti con cui sitrova a doversi confrontare.Come esercitare infatti quel do-vere di cura che lega indissolubil-mente il medico al proprio pa-ziente?Forse è giunto il tempochesia davvero la società ad assu-mersi la responsabilità di decli-nare quel principio di giustiziame-dica che sottende il dovere di curaper i medici cui viene affidata lagestione del rapporto uomo-ani-male. E per ilmedico veterinario

sarà importante anche ricordareche sonoproprio le normative cuiogni giorno egli fa riferimento nelproprio operato ad incorporare ildifferente valore morale che lasocietà affida agli animali. L’esem-pio della normativa sull’uccisionedi un animale indesiderato - senonnocivo - come il topo è il-luminante.Secondo la normativa,il topocome

infestante può essere soppressotramite l’impiego di anticoagu-lanti ad azione prolungata chesappiamoprovocare un grado ele-vato di sofferenza. Per il topo dalaboratorio, la fase di soppres-sione, nel protocollo di sperimen-

tazione, è regolata dallascelta di procedure cheriducano al minimo lasofferenza per l’ani-male, di solito un so-vradosaggio di ane-

stetico, seguito o nodalla dislocazione cervi-cale. Per il topo da com-pagnia, sempre più dif-fuso, non vi è dubbio

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IL MEDICOVETERINARIO E LA GESTIONE DEI CONFLITTI

Iconflitti sipresentanospessocomeinsormontabili,paralizzantie frustrantiper l’eserciziodellapro-fessione. Eppure,è decisivo imparare agestirli,su basi razionali e nonemozionali.

Perpoter‘gestire’qualcosaènecessarioprimadi tuttoessere ingradodi identificarlo.Molto spessoinfatti,di fronteadunasituazionecritica,focalizziamol’attenzionesualcuniaspetti trascurandonemoltialtri che possono invece essere di grande aiuto per avere un quadro chiaro della situazione e per-metterci di prendere unadecisione edi agire inmaniera accorta.Comeèscrittonel librodi J.Barondedicatoall’incontro tra teoriedelladecisionerazionaleebioetica,è necessaria“unamaggiore educazione ai principi fondamentali della teoria delle decisioni,che saràancorapiùefficaceseaccompagnatadaunostudiodelle illusioni che influenzano inostrigiudizi eci im-pediscono, troppospesso,di scegliereper ilmeglio” (Cfr.J.Baron,Contro laBioetica,RaffaelloCortinaEditore,2008).Possiamo fare riferimento ad almeno tremodi per far fronte a questa educazione:• approfondimento: la necessità di comprenderemeglio la natura delle problematiche etiche;• training:allenamentoal ragionamentomoraleeall’applicazionedelprocessodecisionale inetica;• supporto:sviluppodimetodi e strumenti per il processo decisionale,come le‘matrici’e il ‘ragio-namento etico in situazione’.

Per prima cosa l’approfondimento.Di fronte ad una situazione,riconoscere gli elementi in gioco di-viene essenziale epreliminare aqualsiasi decisione.Si tratta,ad esempio,di riconoscere che nellamaggioranza dei casi non si tratta di dilemmi del tipo‘obiancoonero’,madi conflitti spesso complessi e non facili da identificare,per lo più generati daidiversi doveri fondamentali delmedico veterinario.È poi necessario applicare,alle situazioni in esamemetodi e strumenti (il training), come il “ragio-namentoetico in situazione” (da tempoutilizzatonell’ambitoumanodellaclinicamedica)peraffinarela propria capacità di analizzare inmodo razionale la situazione.Imetodi e strumenti sembrano es-sere ancora più preziosi permedici veterinari,che si confrontano con un numero più elevato di va-riabiliperché la loroattivitàcoinvolgealmeno treattori: ilpazienteanimale,il‘proprietario’,la societàe le sue aspettative.Proprio per questo ilmedico veterinario si trova a confrontarsi con una serie diconflitti unici nel lorogenere e spessopesantemente sovrapposti.

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• FORMAZIONE

che la normativa richieda al me-dico veterinario di provocare la‘buona morte’ solo in caso di ne-cessità.E se invece si tratta di un gatto?Quale sarebbe in questo caso ladifferenza tra gatto randagio,gatto da laboratorio, gatto da af-fezione, inmerito alle modalità disoppressione?E se si tratta di una nutria? Qualespazio occupa questo animalenella scala ‘sociozoologica’? E

come mettere in guardia la so-cietà che chiede, per quell’ani-male, soccorso e abbattimentocontemporaneamente?Come è già stato scritto su 30Giorni qualche mese fa (cfr. 30Giorni, Novembre 2011, p. 33), se“il controllo deve essere priori-tariamente eseguito con metodiecologici” al medico veterinariocompetono sempre più “pareripropedeutici”, pareri di consu-lenza, per combattere contro lo

scarso contenuto tecnico scien-tifico delle motivazioni solita-mente addotte per gli abbatti-menti; perché “ci deve essere tu-tela anche nelle modalità di ab-battimento”.Bisogna inoltre informare quei cit-tadini che, in preda alla ‘schizo-frenia della nostra contempora-neità’, non sanno se chiedere soc-corso o abbattimento, non sannose adottare un pet o segnalare unanimale indesiderato.�

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MORAL STRESS,DOVERI E CONFLITTI

Ilmoral stress,una vera epropriamalattia professionale per il veterinario,quasimai riconosciuta,èproprioprovocatadall’impossibilitàdigestire il conflittodidoveri chesigenera,dall’incapacità

di trovareunaccordo tra lapropriaetica individualeeprofessionalee le tensionimorali che l’eser-cizio della professione procura ogni giorno.Immaginiamodi stilareuna‘lista’dei conflitti cheper lopiù sonoall’originedelmoral stress.Per sti-lare una tale lista dobbiamo fare riferimento ai doveri fondamentali che specificano l’operato delmedico veterinario:• doveri verso il paziente animale• doveri verso il proprietario dell’animale• doveri verso la società• doveri verso i colleghi• dovere verso sè stesso.Esiste una scala di priorità tra questi doveri? È possibile affermare,ad esempio,che il dovere pri-mario delmedico veterinario sia verso la salute del suo paziente?Lepersone,semprepiù spesso,nel riporre la loro fiducia nella figuradelmedico veterinario comeavvocatoedifensoredegli animali,nutronograndi aspettativenei confronti di questaobbligazionee,se delusi,si chiedono con sempremaggior frequenza se‘il veterinario abbia dei principi etici ese sia una personamoralmente integra’.Pesanti insinuazioni per una professione in cui ilmoral stress è ogni giorno il risultato del conflittodi doveri che la società ha imposto attraverso imodi in cui ha delineato il rapporto con gli animali.Al contempo tuttavia,la societàvuoleessereanchedifesadagli animali eattribuiscepurequestodo-vere almedico veterinario,che è garante della salute pubblica.È ancorapossibile,allora,affermarechevi èundovere fondamentale,per ilmedicoveterinario,dacui derivano tutti gli altri?Dati i diversidoveri ingiocoe lamancanzadiunchiaroordinedipriorità traquesti senonasecondadelle circostanze, i conflitti che si possono presentare divengono innumerevoli:conflitto tra le esi-genzedel paziente e i doveri verso il proprietario;doveri verso la società e verso l’animale;doveriverso i colleghi e dell’integrità professionale.I casi concreti, perlopiù,‘mescolano’questi conflitti edeterminano situazioni in cui vi sonopiù con-flitti a diversi livelli, tutti convergenti sulle decisioni che il medico veterinario deve prendere. Ri-correreaprocessi di ragionamento razionale,allora,per stabilire scaledipriorità epermettereor-dinenella‘scacchiera’chesipresentadi fronteachideveprendereunadecisionesembradiventaredavvero importante. P

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FORMAZIONE •

di Barbara deMoriUniversità di PadovaDipartimento di Biomedicina Comparatae Alimentazione

Il medico veterinario,mai come attorno ad

un atto medico difficile edi grande responsabilitàcome quello dell’eutana-sia, sperimenta sulla propria ‘pel-le’ le contraddizioni della società.Da un lato non sono ancora scom-parsi i casi in cui il proprietariochiede la soppressionedelpropriocane, ad esempio, perché devecambiareabitazione,operché la fa-miglia ha nuove esigenze, comequelle dettate dall’arrivo di unbimboodaunaseparazione, oper-ché sostiene ‘è diventato aggres-sivo’. Dall’altro lato, sempre piùspesso si verificano casi in cui ilproprietario chiede di intervenireal di là delle stesse possibilità me-diche, al di là della dignità di vitadel proprio cane, a tutti i costi, per‘salvargli la vita’, per non dover-sene separare.Ilmedicoveterinario, inquesti casi,

si trovadi frontea scelte terapeuti-che che possono determinare unvero e proprio ‘accanimento tera-peutico’.E allora, di fronte alla sofferenza eal dolore del loro paziente, comeagire?Comeconferiredignità alla vita eaquell’atto squisitamente medicoche è l’eutanasia?

GUIDA ALLARIFLESSIONE

Cosa significa eutanasia - ‘buonamorte’? Qual è il valore che il me-dico veterinario dovrebbe attri-buireaquellocheèspecificamenteun attomedico?E qual è il senso della coerenza, inuna professione in cui le decisioniche ogni giorno vengono prese in-corporano valori di integrità mo-rale, oltrechedi responsabilitàme-dico-scientifica?Il codice deontologico chiede almedico veterinario di agire in‘scienza e coscienza’.Allora, in scienza e coscienza,prima di tutto, di fronte alle con-

traddizioni, ai conflitti e alle ine-vitabili decisioni che devono es-sere prese sulla vita di un esseresenziente è indispensabile averechiaro quali valori ‘annoverare’come parte integrante ed indero-gabile della propria etica profes-sionale, mettendo in atto dav-vero, ogni volta, come nell’am-bito della medicina umana, un‘ragionamento etico in situa-zione’.In scienzaecoscienza, altresì, è in-dispensabile avere chiaro cosa si-gnifica esercitare la professionemedico veterinaria oggi, di fronteadunasocietàche, sedaunaparte,ne giudica ogni giorno la credibi-lità, dall’altra ha bisogno di essereguidata ed educata ad un correttorapportocongli animali econ le re-sponsabilità che essi comportano,

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PBL BIOETICA - CASO N.3

Titolo:Eutanasia e accanimentoterapeutico

Autore: Prof. Barbara de Mori

Settore professionale: clinicadegli animali da compagnia

Disciplina:bioetica veterinaria

Obiettivo formativo: etica,

bioetica e deontologia

Metodologia: fad - problem based

learning

Ecm: 1,5 crediti formativi

Invio risposte: su

www.formazioneveterinaria.it (voce

“30giorni” - questioni di bioetica)

Dal: 15 aprile 2012

Dotazione minima: 30giorni, pc

Scadenza: 31 dicembre 2012

TERZO CASO DI BIOETICA

Eutanasia eaccanimentoterapeuticoDopo i casi di soccorso di animale ferito e diassistenza ad animale in depopolamento, ilpercorso di bioetica affronta i temi della “buonamorte”, della convenienza e dell’ostinazione allecure.

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• FORMAZIONE

comprese le decisioni sulla finedella loro vita.

DOMANDE PER LARIFLESSIONE

1. Cosa significa oggi, in Italia, af-fermarechegli animali sonoan-coraunaproprietàeche, quindi,ilmedicoveterinariodevepren-dere le proprie decisioni sullaloro vita e la loro morte in ac-cordo con il proprietario?

2. Si puòdavvero, sia nel casodel-l’eutanasia di convenienza sianel caso dell’accanimento te-rapeutico, essere proprietari,senza rispetto, della vitadi qual-cuno?

3. Quantoè importante impararearagionare con coerenza per af-frontare le decisioni che quoti-dianamente il medico veterina-rio deve prendere e di cui sideve assumere la responsabi-lità?

4. Quali sono le vere responsabi-lità in causa in situazioni comequeste?

5. Come si dovrebbe procedere,in entrambi questi tipi di casi?Riterreste appropriato, comescelta estrema, prendere posi-zione a favore del paziente ani-male contro la volontà del pro-prietario?

BIBLIOGRAFIA DIRIFERIMENTO

1. F.Rescigno, I diritti degli animali:unavita eunamorte dignitose, “30Giorni”, (12) 2009, pp. 12-14.

2. B. de Mori, Il significato dell’attoeutanasico tra interessi e finalità,“30Giorni”, (12) 2009, pp. 14-15.

3. P. Cattorini, Bioetica. Metodo edelementi di base per affrontareproblemi clinici, Elsevier 2011.�

diMaria Grazia Zanoni,Giovanni Loris Alborali,FrancoGuarda

In un canile viene rico-verato un giovanecane, incrocio labrador,maschio di due anni.Dopo pochi giorni dal ricoverol’animale inizia a presentare crisiconvulsive improvvise preceduteda unperiodopreliminare di com-portamento anomalo: irrequie-tezza, nervosismo, guaiti, saliva-zione e atteggiamenti di pauracon sguardo fisso. La durata diquesto periodo preliminare è va-riabile ed è seguito dall’attaccocompulsivo.Quest’ultimo si manifesta concontrazioni della muscolaturaed irrigidimento a cui seguonocontrazioni brusche, gli arti ven-gono riflessi ed estesi violente-mente.Durante l’attacco si notano di-sturbi della coscienza in quanto

PERCORSO FAD, CASI CLINICI

Terapiaanticonvulsivapressoun canileLa prescrizione è al centro del terzo problemsolving proposto per il percorsoformativo in clinica medica e igienedegli alimenti. Il caso prosegue sulla piattaformawww.formazioneveterinaria.it

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PBL - CASO N. 3CASO CLINICOTitolo: Terapia anticonvulsivapresso un canile

Autori:Dott. Maria Grazia Zanoni(Izsler), Dott. Giovanni LorisAlborali, Istituto Zooprofilatticosperimentale Lombardia EmiliaRomagna, Responsabile Sezionediagnostica, Prof. Franco GuardaUniversità degli Studi di Torino,Dipartimento di Patologia Animale

Settore professionale: sanitàpubblica veterinaria

Disciplina: farmaco

Obiettivo formativo: sanitàanimale

Metodologia: fad - problem based

learning

Ecm: 2 crediti

Materiale didattico e test:

www.formazioneveterinaria.it

Dal: 15 aprile 2012

Scadenza: 31 dicembre 2012

Dotazione minima: 30giorni, pc

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FORMAZIONE •

il cane non reagisce agli stimoliesterni, le palpebre sono spa-lancate, le pupille in midriasicon assenza del riflesso pupil-lare alla luce e il riflesso cor-neale è molto attenuato.L’attacco tende a ripetersi due otre volte alla settimana in qual-siasi momento del giorno e dellanotte, in stato di veglia e disonno, oppure può manifestarsiin presenza di un evento trauma-tico o di forte eccitazione.A seguito di tale situazione il re-sponsabile del canile decide dichiamare il medico veterinarioche, visitato il cane e raccoltal’anamnesi inmerito alle caratte-ristiche delle crisi convulsive, va-lutata l’età dell’animale e l’as-senza di lesioni di altro genere,diagnostica una forma di epiles-sia idiopatica.La frequenza e la tipologia dellecrisi determinano nel veterinariola decisione di prescrivere la te-rapia anticonvulsivante con fe-nobarbitale quale principio at-

tivo di elezione per questa pato-logia.La prescrizione prevede l’acqui-sto del farmaco ad uso umano,Gardenale in compresse.�

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PBL elaborato su caso perve-nuto al Gdl Farmaco-Fnovi.Rubrica a cura di Lina Gatti,Izsler,Brescia

APPRENDIMENTO IN 4 AZIONI

Dopo l’attenta lettura del caso quidescritto il discente interessato

all’apprendimentoe al conseguimentodei crediti Ecm dovrà:1) Collegarsi alsito www.formazioneveterinaria.it; 2)Cliccare sulla voce 30 giorni - Pro-blem solving; 3) Approfondire il casotramite la bibliografia e ilmateriale di-dattico; 4) Rispondere al questionariod’apprendimento e compilare lascheda di gradimento. Mensilmente,30giorni pubblica un caso clinico o diigienedegli alimenti,da gennaio a no-vembre. La frequenza dell’intero per-corso permetterà l’acquisizione 20 crediti Ecm totali (2 crediti Ecm/caso).La scadenza di partecipazione è fissata,per tutti i 10 casi,al 31 dicembre 2012.Il caso prosegue sulla piattaformawww.formazioneveterinaria.it

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CUPComitato Unitario Professioni

IL “SISTEMA FNOVI”Struttura, istituzioni, enti ed organismi in cui è presente la Fnovi

MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ, ISTRUZIONE E RICERCA

Commissione programmazione accessiMINISTERO DELL’ECONOMIA E FINANZE

Commissione Esperti Studi di Settore

ONAOSIOpera Naz. Ass.Orfani SanitariItaliani

COMITATO CENTRALEOrgano direttivo

CONSIGLIO NAZIONALEAssemblea dei Presidenti

ORDINI PROVINCIALI

Il Consorzio degli Ordini

FEDERAZIONI REGIONALIhttp://fad.fnovi.it/login.php

VETERINARI EDITORILa nostra casa editrice30g

FONDAGRIFondazione Servizi di Consulenza in Agricoltura

ENPAV - Ente Nazionale Previdenza Assistenza Veterinari

MINISTERO DELLA SALUTE

ECM - Commissione Nazionale Educazione Continua in Medicina

OSSERVATORIO Nazionale Sicurezza Operatori e Attività di Veterinaria Pubblica

CSS - Consiglio Superiore di Sanità DGSAN - Tavoli tecnici

CCEPS - Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie

FVEFederazione Veterinari Europei

ACCREDIAEnte Italiano di Accreditamento

UNIEnte Nazionale Italiano Unificazione

ENCIEnte Nazionale Cinofilia Italiana

COGEAPS - Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie

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30giorniMarzo 201244

a cura di Roberta Benini

01/03/2012› La Fnovi aderisce al Professio-nal Day, la giornata delle profes-sioni organizzata aRomadal Cup,in collaborazione con Pat eAdepp, per ribadire la valenza delsistema ordinistico a tutela delcittadino. Partecipano il presi-dente Gaetano Penocchio e la vi-cepresidente Fnovi Carla Berna-sconi. Collegamentoweb con nu-merose sedi locali. Aderisconoalla manifestazione il presidenteEnpav, Gianni Mancuso, e il vice-presidente Enpav, Tullio Scotti.› Il Presidente Penocchio scriveal Ministro dell’Università auspi-cando che lo studio della Bioeticarientri tra le materie d’insegna-mento previste dal piano di studidi tutte le Facoltà italiane di Me-dicina veterinaria.

02/03/2012› LaFnovi invia una circolare agliOrdini sull’obbligo della postaelettronica certificata per gliiscritti all’Albo e le conseguenzederivanti dall’inadempienza.› Si svolge il Consiglio di ammini-strazione della Veterinari Editoripresso la sede dell’Ente.› Carla Bernasconi e Gaetano Pe-nocchio partecipano al convegno“Le strutture veterinarie tra pre-sente e futuro”, organizzato a Cre-monadaAnmvi. Interventodellavi-

cepresidenteFnovicon larelazione“Le norme deontologiche e gliaspetti gestionali-organizzatividelle strutturemedicoveterinarie”.

08/03/2012› Il presidente Fnovi incontrapresso la sede di Roma dell’Asso-ciazione Italiana Allevatori, i sot-toscrittori del protocollo d’intesasul Veterinario di fiducia, per ladefinizione delle fasi attuative.› GaetanoPenocchio incontra unarappresentanza dei veterinariconvenzionati presso la sede dellaFederazione.

09-10/03/2012› Il presidente e la vicepresidenteFnovi sono relatori alla prima ses-sione del corso “La professionedel medico veterinario in tempodi crisi” organizzata a Laceno dal-l’Ordine di Avellino. L’iniziativavede fra i relatori anche il consi-gliere Fnovi Antonio Limone. Ilprogetto formativo vede il Con-sorzio “Fnovi ConServizi” qualeprovider Ecm.› Si riunisce a Laceno (Avellino) ilComitato Centrale della Fnovi.All’ordine del giorno l’approva-zione del bilancio consuntivo2011.› A Laceno, il 10 marzo, il Presi-dente e il Direttore Generale En-pav incontrano gli iscritti e il Pre-sidente dell’Ordine provinciale diAvellino.› Alla presenza di numerosi col-leghi dell’industriamangimistica,

dell’Izs e libero professionisti deisettori cunicolo, suinicolo e bo-vino, il Gruppodi lavoroFnovi sulfarmaco discute a Masone (Ge-nova) su alimentazionemedicata,deroga, farmacovigilanza, anti-biotico resistenza.

14/03/2012› Nel corso dell’audit di Dasa Rä-gister per la gestione degli Albiviene confermata alla Fnovi lacertificazione EN ISO 9001:2008.› Carla Bernasconi interviene, inrappresentanza della Fnovi, allariunione convocata dalMinisterodella Salute per la rilevazione delfabbisogno delle professioni sa-nitarie per l’anno 2012.› Sono pubblicate sul portalewww.fnovi.it lemodalità di parte-cipazione al Concorso “Giovaniveterinari per la Fnovi.

15/03/2012› Il consigliere Fnovi SergioApol-lonio partecipa a Roma alla riu-nione del Comitato di indirizzo egaranzia di Accredia.› La Fnovi partecipa all’Assem-blea del Comitato Unitario delleProfessioni. All’ordine del giornola valutazione del Professionalday, proposte per la programma-zione di eventi futuri e la condivi-sione delle attività da intrapren-dere per le polizze di responsabi-lità civile professionale degliiscritti agli Albi.

16/03/2012› GaetanoPenocchio eCarlaBer-nasconi intervengono come rela-tori alla giornata inaugurale delcorso di alta formazione in “Bioe-tica, Benessere Animale e Profes-sione Medico Veterinaria”, orga-nizzatodallaFacoltàdi veterinariadi Padova, in collaborazione conFnovi. Intervengono i Presidenti

IN TRENTA GIORNI

Cronologiadel mesetrascorso

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30giorniMarzo 2012 45

degliOrdini provinciali di Padova,Treviso, Venezia e Verona.

17/03/2012› Gaetano Penocchio è a Perugiaal comitato di indirizzo di Onaosi.

19/03/2012› Si riunisce il Collegio SindacaleEnpav.

20/03/2012› Si svolgono il Consiglio di Am-ministrazione ed il Comitato Ese-cutivo presso la sede dell’ Enpav.Al Consiglio di AmministrazioneEnpav, partecipa il Presidente Pe-nocchio.› Il presidente Fnovi esamina conilMinistero della Salute le proble-matiche relative alle raccoman-dazioni della UE in merito allesanzioni disciplinari a carico deimedici veterinari responsabili di

falso ideologico nella certifica-zione di idoneità al trasporto deglianimali al macello.22/03/2012› Carla Bernasconi interviene aMilano alla riunione della Com-missione tecnica centrale del-l’Ente Nazionale di Cinofilia Ita-liana.› Si svolge aRoma il convegnoor-ganizzato dai sanitari convenzio-nati delMinistero della Salute allapresenza di dirigenti ministeriali.Il Presidente Fnovi interviene allatavola rotonda.

23/03/2012› CarlaBernasconi interviene allagiornata inaugurale del 72° Con-gresso Scivac di Milano. Lamani-festazione si è aperta con la pro-nuncia del giuramento professio-nale, in sessione plenaria, “a riba-dire - dichiara la Vicepresidente

• IN TRENTA GIORNI

Fnovi - l’importanza del valoredeontologico della formazionecontinua”.

23-25/03/2012› L’Enpav ed il Presidente sonopresenti con uno stand al 72°Con-gresso della Società Culturale Ita-liana Veterinari per Animali daCompagnia.

26/03/2012› La Federazione è convocatadal Ministero della Salute per lavalutazione del disegno di legge“Nuove norme in materia di ani-mali d’affezione e di prevenzionedel randagismo e tutela dell’in-columità pubblica”.› La Fnovi partecipa alla Confe-renza dei servizi convocata dalMinSal per il riconoscimento deititoli di studio in medicina vete-rinaria rilasciati all’estero. �

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Si consolida a Exposa-nità l’iniziativa spe-

ciale “Sanità Animale”,che vede nella salvaguardia delpatrimonio zootecnico la tuteladella salute dell’uomo. E si conso-lida la partecipazione della Fnoviche quest’anno presenta la piatta-forma:www.struttureveterinarie.it.L’iniziativaè inserita inunadiscus-sione sui sistemi informativi utiliz-zati inmedicinaveterinariaedèan-nunciata dagli organizzatori comeun esempio di “futuro declinato alpresente”.La presentazione del data base,propostodallaFederazione, in col-laborazione con gli Ordini deime-dici veterinari dell’Emilia Roma-gna e con l’Anmvi, si annuncia frale novità di Exposanità, trattan-dosi della prima e unica anagrafenazionale delle strutture veterina-riepubblicheeprivate. Il databasesarà consultabile sul web, dal pc,sui tablet, sugli smartphone chesupportano i sistemi IPhone e An-droid e su tutti i navigatori satelli-tari. L’implementazione è in corsoe ha superato le 2000 strutture re-gistrate. A breve sarà accessibileagli utenti, come servizio di pub-blica utilità.Fitto il programma, al quartierefieristico di Bologna, con inter-venti della Direzione Generaledella Sanità Animale e del Far-maco Veterinario del Ministerodella Salute, della Società Italianadi Medicina Veterinaria Preven-tiva, dei Servizi Veterinari dei Di-

partimenti di SanitàPubblicadelleASLedelCoordinamentodelle fa-coltàdiMedicinaVeterinaria, degliIstituti Zooprofilattici Sperimen-tali. Di particolare interesse saràl’incontro tra i responsabili degliuffici acquisti degli Istituti zoopro-filattici sperimentali.L’Izsler parlerà di gestione dei rischinel comparto zootecnico, la Si-

30giorniMarzo 201246

CALEIDOSCOPIO

III CONVEGNO NAZIONALE SULLA RICERCAIN SANITÀ PUBBLICAVETERINARIA

Il13 settembre 2012 si terràil III Convegno nazionale

sulla ricerca in sanità pub-blica veterinariapresso l’Au-ditorium Biagio d’Alba delMinistero della Salute (ViaRibotta 5,Roma).L’attività diricerca applicata in sanitàpubblica veterinaria, rappresenta un fattore propulsivo perl’Italia.La capacità di assicurare alti livelli di sicurezza delle fi-liere produttive diventa non solo elemento determinante perla sanità pubblica,nell’ottica della tutela dei consumatori,maanche per lo sviluppo economico. La partecipazione al con-vegno è gratuita.Per iscriversi inviare la scheda di iscrizionealla segreteria organizzativa presso l’Izs di Lazio eToscana en-tro il 30 luglio 2012.L’evento è accreditato Ecm.Info:www.salute.gov.it

mevep del RegolamentoCE882/04,la Facoltà di veterinaria delle pro-spettive di ricerca e sviluppo in ve-terinaria.�

Fnovi: una veterinaria aportata di mouse,mercoledì 16maggio 2012 -

h.15-17 - Sala Cherubiniwww.senaf.it/Expo-Sanita/

BOLOGNA 16-19MAGGIO 2012

La Fnovia Exposanità:una veterinariaa portatadi mouseAppuntamento al quartiere fieristico di Bolognamercoledì 16 maggio con un talk show dedicatoalla piattaforma www.struttureveterinarie.it.A breve il database sarà aperto alla consultazionedel pubblico.

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Le competenze degliesperti a disposizionedi tutti

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Mandaci il tuo quesitoTi risponde il Gruppodi Lavoro sul Farmaco

Le risposte su www.fnovi.it

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