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ATTUALITÀAUTO E MOTO D'EPOÇ

!/til nt sju,ccIn forte controtendenza rispetto ai maggiori eventi di settore,

la trentaseiesima edizione di Auto e Moto d'Epocaha fatto registrare oltre 130.000 visitatori

Nuovo traguardo dioltre 130.000 vi-sitatori per la tren-taseiesima edizionedi Auto e Moto d'E-

poca, rassegna dedicata al mondodell'auto storica organizzata allaFiera di Padova da lntermeeting.In crescita anche l'eco internazio-nale ciel salone, come testimoniato

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dalla forte presenza di stranieri tra ivisitatori, i collezionisti e i giornalistiaccreditati, provenienti da oltre trentadiversi Paesi. Un esempio fra tanti èstato il gruppo di quindici giornalistidi importanti testate tedesche, che èpartito da Monaco in auto per venirea visitare per la prima volta la ras-segna padovana. Un evento semprepiù intenso e partecipato anche sui

social, soprattutto su Instagrain, conil pubblico che ha espresso il proprioapprezzamento con migliaia di foto,video e commenti. «In un momentodi difficoltà, a livello internazionale,per gli eventi del settore, Padova cresce- sottolinea con soddisfazione l'orga-nizzatore Mario Carlo Baccaglini -.Un segnale in controtendenza dovuto alfatto che a Padova mettiamo al c'entro di

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QUALUNQUECOSAA sinistra, unodegli affascinantipadiglioni "dabattaglia" delsalone padovano.In questo enormespazio era possibiletrovare veramentedi tutto. Sopra,qualche "elemento"della lunghissimastoria di Peugeot.A destra, lo standdel Club Auto Motod'Epoca Toscanooccupato dallacorregionale Ermini.

tutto la passione del visitatore. che soload Auto e Moto d'Epoca può trovare oltrecinquemila vetture storiche di altissimaqualità. Un altro fenomeno interessan-te è quello delle Youngtimer, í modellidegli anni '80 che affascinano i giovanie permettono loro di entrare nel pianetadelle auto d'epoca attraverso la portagiusta, quella della passione, die è poi ilvero carburante della manifestazione».

COMMERCIANTIBilancio positivo per i commerciantiitaliani e stranieri. che hanno incontra-to compratori e collezionisti provenienti

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da tutto il mondo. Porsche, Alfa Romeo.Ferrari e Maserati sono stati i marchipiù rappresentati, con diversi debuttieccellenti tra i dealers. Per la primavolta presenti a Padova, ad esempio, Di:Konradsheim, con le sue Porsche di altis-simo livello, e Girarlo £, Co, tra i dealerspiù conosciuti a livello mondiale, cheha puntato sulle vetture da corsa comel'Alfa Romeo Tipo 33 TT 3 del 1972,l'ultima vettura della Casa del Biscionead aver corso a Le Mans. Anche per gliolandesi di ReaI Art on Wheels è stata laprima, fruttuosa, presenza a Padova,con la vendita di tre auto, tra cui una

one-of f: la Porsche 993 2S Cabriolet del1998. Un altra bella soddisfazione èstata la vendita di due Pulmini Alfa Ro-meo: un F12 del l 9 70 e un T10 Romeodel 1960. In pratica. due mezzi introva-bili, recuperati e restaurati con maestriada due appassionati della provincia diModena. Tra le auto accessibili a unpubblico più vasto, è rimasta forte larichiesta per il Maggiolino Volkswagene per la Fiat 500. Sul filo dell'eccellenza,presenti in fiera anche alcuni pepi dellaCollezione Righini, la quarantaseiesimapiù importante al mondo, che custo-disce la prima Ferrari mai costruita.

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LE ROSSE IN ABITO DA CORSA

Righini ha anche collaborato all'espo-sizione Le Rosse in abito da corsa, koreall'occhiello di questa trentaseiesimaedizione che, organizzata dall'Auto-mobile Club d'Italia, ha saputo stupire ivisitatori con ben otto modelli di bar-chetta esposte nel Padiglione 3-ArenaAei. '.A testi nomare i11orte interesse. chec'è per la storia dell'automobile. ancheintesi anno gli appassionati ci hannopremiato con un'a/Iha'n:a coni Unta allamostra sulle barchette' Ferraci - ha dettoil presidente dell'Automobile Club d'I-talia Angelo Sticchi Damiani -. Auto eAloto d'Epoca ha una forza di richiamostraordinaria e rappresenta anche unpunto nevralgico di confronto tra gli ope-ratori. collie nel ccso del nostro dibattitosul tema " liscalitic c' auto storiche". dacui e emerso quanto sia ormai necessariopredisporre una "lista di salvaguardia"per avere sotto) controllo il parco circo-

lame delle vetture ultraventenmdi, pertutelare i veicoli di reale interesse storicoc rcrttantcn'e duelli, semplicemente. vec-chi. non sicuri e altamente inquinanti”.

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IN PREVALENZA ROSSESopra. un'Alfa Romeo 75

Turbo Evoluzione IMSA.

A sinistra. il logodell'esposizione organizzatadall'Automobile Club d'Italiacon. sotto, una splendidabarchetta Ferrari. Sopra adestra, un superbo esemplaredi Lancia Flaminia Super Sport

Zagato. A destra, lo stand dellacasa d'aste Finarte.

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PADOVA FINAR'l'E

ASTA FINARTE

Grande interesse, e successo commer-ciale. per l'asta Finarte che, realizzatain collaborazione con AutomotiveMasterpieces, aveva quale top lotl'Alfa Romeo 6C 2 500 Sport del1947, chassis n. 915303. La venditaha fruttato 639.060 curo. Ottimiaffari anche con l'unica cabriolet

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L'Ascona-B Gruppo 2di Capitan MikiOltre a quanto già detto nel commento, a Pa-dova Finarte ha anche messo all'asta, con unvalore stimato tra i 135.000 e i 150.000 euro,la Opel Ascona-B (telaio n. 9192762347:motore n. 0019673) con cui Miki Biasion,da "privato", si aggiudicò il Gruppo 2 nelCampionato Italiano Rally del 1980. Tra l'altroBiasion precedette ín classifica l'altro priva-to Alberto Carrotta, che come lui affrontòla stagione al volante di un'Ascona-B. Unanno magico il 1980, visto che con la stessamacchina "Micky" si aggiudicò il Femminile.In Gruppo 1 l'Ascona 2000 colse numerosisuccessi, in particolare con e Alberto Bigo ePier Luigi Zanetti, con le versioni allestite daConrero e Carenini. Ritornando a Biasion,quello del 1980 fu in pratica il primo passoimportante di una carriera che ha poi portatoil pilota di Bassano del Grappa (VI) a vinceredue titoli mondiali consecutivi nel 1988 e nel1989. Presentata al Salone di Francoforte nelsettembre 1975 come berlina di classe mediadestinata alle famiglie, l'Ascona-B si rivelòdominante sullo sterrato, divenendo un pezzodi storia dei rally. In particolare, la versione SR2000, equipaggiata con un quattro cilindri ainiezione meccanica Kugekfischer da 205 ca-valli (150 kW) e un cambio ZF a cinque marce,fu la vettura di passaggio tra la Kadett GT/Ee l'Ascona 400. Impiegata tanto in Gruppo1 quanto in Gruppo 2, l'auto colse numerosisuccessi, primo fra tutti quello nell'Europeo1979 con Jochi Kleint, che in quell'anno fuanche capace di cogliere due successi asso-luti davanti alle più potenti Gruppo 4.

Pinin Farina ad avere partecipatoalla Mille Miglia nel 1949 e conuna coppia di Porsche 911 gemelle:una d'epoca. restaurata alla perfe-zione, e una moderna, allestita sumisura. Venduto anche l'esemplareunico di Fiat-Abarth 750 Spyder(Zagato). chassis n. 100*519476,che si ritiene essere l'esemplare

presentato al Salone Internazionale

dell'Automobile di Torino del 1958.

RUOTE DA SOGNO

Tra le curiosità. da segnalare la

proposta di Ruote da Sogno, che oltre

alla consueta presenza con modelli di

eccellenza. come una Ferrari 250 GTLLusso del 1964 e una Maserati 3 500

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RICETTA PER UN MUSEO DELL'AUTOMOBILE

PAGINA SABAUDAIn questa immagine, la leggendaria Itaca35/45 HP che nel 1907 vinse il Raid Parigi- •Pechino. La vettura è stata portata a Padova •dal Museo Nazionale dell'Automobile di Torino.Sotto, Io stand della Fondazione Gino Macaluso per l'Auto Storica.

GT. ha anche lanciato uno sguardoal futuro dell'auto d'epoca versol'ecosostenibilità, con un progetto checonsente di riconvertire l'auto d'epocain elettrica, mantenendo la targa eil libretto di circolazione originari.

MAUTOCirca la partecipazione ad Auto e Motod'Epoca del Museo Nazionale dell'Au-tomobile di Torino, la sua direttriceMariella Mengozzi ha commentato...«Siamo molto felici di aver portato perla prima volta il Manto a Padova. Conl'auto di Carlo Biscaretti di Ruffia, chefondò il nostro museo, e la leggendarianaia della Pechino Parigi, abbiamo volutomettere in pratica la missione comuneche ci lega ad Auto e Moto d'Epoca ecioè far conoscere e conservare la storiadell'automobile. Qui abbiamo incontratotanti prob'ssionisti del settore, ancheinternazionali, con i quali in futuropotremo realizzare nuove iniziative. Allostesso tempo abbiamo fatto scoprire ilnostro museo al grande pubblico di ap-passionati dell'auto. Complessivamenteè stata un'esperienza stolto positiva».

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FONDAZIONE GINO MACALUSOGiudizio positivo anche per la Fonda-zione Gino Macaluso per l'Auto Storica...„l ci partecipazione a una manifestazionecosì importante è un'ottusa occasioneper divulgare la cultura dell'auto storica,che è la nostra missione. Siamo partico-larmente soddisfatti che una delle primemanifestazioni a cui abbiamo preso parte

come Fondazione Gino Macaluso perl'Auto Storica sia proprio Auto e Moto

(l'Epoca, un evento di successo frutto dellapassione degli organizzatori. Una passione

che ci ricorda quella di Gino Macalusoper l'aatomobile. lo sport e il design.

La nostra partecipazione. insieme alla

Fondazione Ferrero Corrotto, noi può che

arricchire la grande offerta della fiera,.

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CULTURAAUTOMOBILISTICAA destra, il presidentedeli'AutomotoclubStorico Italiano AlbertoScuro in una delleinteressanti conferenzeche si sono tenute adAuto e Moto d'Epoca.Sotto, vecchio e nuovotargato Porsche.

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SPLENDIDE SPLENDENTIIn questa immagine, lo stand del Club Officina

Ferrarese del Motorismo Storico. Sotto,da sinistra, una Dallara e una Fiat Abarth,-.

Alberto Scuropresidente Automo

AUTOMOTOCLUBSTORICO ITALIANO«Siamo orgogliosi di rappresentare ilriferimento di questo inondo di passio-ne e siamo orgogliosi di continuare aessere fedeli alla nostra filosofia legata aiprincipi dell'originalità, della cultura edelle emozioni - ha sottolineato infineil presidente dell'ASI Alberto Scuro -.D'altronde sono questi i valori più irnpor-tanti che animano il motorismo storico.La passione non ha prezzo, non si misuracon il valore economico del veicolo d'epo-ca desiderato o conservato, magari appar-tenuto alla stessa .famiglia da più genera-zioni. Allo stesso modo, il valore dell'ori-ginalitá, che abbiamo voluto evidenziarequi a Padova, va inteso come patrimoniostorico, culturale, sociale e industrialeche ogni veicolo storico deve preservare,affinché rimanga fedele testimone peril futuro della nostra storia. Per questoASI ha intrapreso un percorso evolutivoe virtuoso anche in tema di certificazioni.con il solo obiettivo di tutelare sempredi più e sempre meglio questo settore».

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