3 Universo Donna

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L’universo L’universo Donna Donna Dott. Donato Virgilio

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universo donna

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L’universo L’universo DonnaDonna

Dott. Donato Virgilio

sistema riproduttivo sistema riproduttivo femminilefemminile

deputato alla procreazione della specie, fornendo il

veicolo per il patrimonio genetico della femmina;

comprende

organi produttivi (ovaieovaie),

organi riproduttivi (uteroutero),

organo d'accoppiamento ed espulsione del feto (vaginavagina).

OVAIE in numero di duedue, situate all'interno dello scavo pelvico

(max. protezione!), producono gli ovuli, cellule portatrici del

patrimonio genetico della madre. la emissione di ovuli avviene

in maniera ciclica, mediamente al ritmo di uno ogni 28 uno ogni 28

giorni giorni (mese lunare). Tale unico ovulo, uscito dall'ovaio

(= ovulazione), entra in un condotto detto

TUBA ove si compie il suo destino: se vi incontra lo

spermatozoospermatozoo, avviene la fecondazione e l'avvio di una

nuova vita; in caso contrario, "ritenta, sarai più fortunato!“ - la

tuba funge da collegamento con l'organo riproduttivo vero e

proprio

UTERO struttura mediana, situata nella pelvi tra vescica e retto. È un

organo cavo, triangolare/conico con apertura inferiore nel fondo della

vagina (collocollo, cervicecervice). Nella sua parete avviene l'annidamento

dell'ovulo fecondato: pertanto funzione essenziale dell'utero è

garantire un ambiente nel quale può svilupparsi e crescere

l'embrione, fino a divenire feto (3° mese3° mese) e nascituro (9° mese9° mese); a

questo punto, l'utero si attiva per l'espulsione (partoparto, nascita).

VAGINA organo dell'accoppiamento, collega l'imbocco dell'utero con

il mondo esterno. È una cavità virtuale di forma vagamente cilindrica,

situata tra vescica/uretravescica/uretra e retto/anoretto/ano. si affaccia all'esterno con

una struttura anatomica detta

VULVA con funzione di "porta d'accesso condizionato", nella quale

sbocca anche l'uretra.

dinamica ormonaledinamica ormonale Rappresenta uno dei capitoli più affascinanti della fisiopatologia

umana, significando la finalizzazione naturale di ogni essere vivente,

cioè la conservazione della specie.

Si basa sull'interazione di 3 strutture:

ipofisi autentica centralina di controllo dei flussi di produzione

ormonale di tutto l'organismo; agisce sull'ovaio per mezzo di:

FSHFSH = ormone follicolostimolantefollicolostimolante: determina la

maturazione degli ovuli nell'ovaio stesso, e la espulsione di uno solo

di essi ogni 28 giorni da una zona detta follicolo

LHLH = ormone luteinizzanteluteinizzante: determina la trasformazione

del follicolo che ha espulso l'ovulo in una fabbrica (corpo luteo) di

progesterone, ormone necessario alla sopravvivenza dell’ovulo

fecondato

ovaie oltre a determinare la produzione di ovuli,

secernono due classi di ormoni: gli estrogeniestrogeni, che

mantengono i caratteri sessuali secondari e indirizzano la

fisiologia della donna; i progestiniciprogestinici, che preparano il

corpo femminile a sostenere una gravidanza. entrambi

agiscono direttamente sull‘

utero la cui superficie interna (endometrio) si prepara

ciclicamente ad accogliere e mantenere l'ovulo se

fecondato.

Si intende la data del

primo flusso mestrualeprimo flusso mestruale

Per durata di un ciclo si intende il numero

di giorni intercorrenti tra l’inizio di un

flusso e l’inizio del flusso successivo

MenarcaMenarca

MenopausaMenopausaSi intende la data dell’ultimo ciclo mestruale; rappresenta una tappa fondamentale nella storia fisiologica della donna.

MENARCA = 1° ciclo

eventuali GRAVIDANZE

MENOPAUSA = ultimo ciclo

Età media: 50 anni (+/- 5 anni)

| | | < 45 50 > 55 anni

PRECOCE TARDIVA

Calcolo approssimativo: età menarca + 35 + 1 anno/gravidanza

Spesso preceduta ed accompagnata da disturbo vari (CLIMATERIO)

Evento caratterizzante: nuovo assetto ormonale

VAGINITIVAGINITI

• INFIAMMAZIONEINFIAMMAZIONE DEL CANALE DEL CANALE

VAGINALE E DELL’AREA PERIVULVAREVAGINALE E DELL’AREA PERIVULVARE

•SONO PIU’ FREQUENTI NELL’ETA’ SONO PIU’ FREQUENTI NELL’ETA’

POST-PUBERALEPOST-PUBERALE

•DISTURBO ABBASTANZA COMUNE DISTURBO ABBASTANZA COMUNE

DELL’APPARATO GENITALE FEMMINILEDELL’APPARATO GENITALE FEMMINILE

L'equilibrio del complesso ecosistema vaginale si realizza

attraverso la reciproca interazione di più fattori, tutti legati da un'unica

attività fisiologica: la secrezione di estrogeni. Nell'ambiente vaginale

normale è presente una variegata flora batterica, e la specie dei

Lactobacillus di Döderlein è quella predominante.

Tale bacillo ha la funzione di garantire la

corretta acidità al pH dei genitali esterni

femminili.

L'acidità dell'ambiente vaginale è il più

valido sistema di difesa contro l'insediamento

di microbi patogeni, in altre parole ostacola

l'insorgenza di infezioni o infiammazioni come: vulviti, vaginiti e

cerviti. I fattori infettivi, infatti, trovano la condizione ottimale di vita

quando lo stato acido è deficitario o addirittura assente.

Il mantenimento del pH dipende da molti fattori, primo fra tutti un

ciclo regolare. Gli ormoni estrogeni sono i primi amici del pH e

dell'ecosistema fisiologico in età fertile. Quando una donna subisce

un blocco mestruale (amenorrea), il pH sale e, in parallelo,

l'ecosistema viene alterato, perché mutano le tribù di microrganismi.

Questi germi saprofiti sono normali nell'intestino, ossia fanno parte

del suo ecosistema, ma

diventano causa di

patologia (malattia) se

invadono la vagina, dove

scatenano vaginiti, e la

vescica, dove sono fonte

di cistiti.

MICROORGANISMI MICROORGANISMI RESPONSABILIRESPONSABILI

TRICHOMONAS TRICHOMONAS VAGINALISVAGINALIS

CANDIDACANDIDA

HEMOPHILUS HEMOPHILUS

VAGINALIS O VAGINALIS O GARDNERELLAGARDNERELLA

SINTOMISINTOMI

• IMPROVVISO AUMENTO DELLA IMPROVVISO AUMENTO DELLA

SECREZIONE (leucorrea)SECREZIONE (leucorrea)

• SECREZIONE DI VARI COLORI

• SECREZIONE MALEODORANTE

• INFIAMMAZIONE VULVARE CON

IRRITAZIONE ED ESCORIAZIONI

• PRURITO VULVARE

DIAGNOSIDIAGNOSI CLINICACLINICA

● LA PAZIENTE RIFERISCE: PERSISTENTI PERDITE

VAGINALI PRURITO VULVARE IRRITAZIONE CATTIVO ODORE VAGINALE

LABORATORIOLABORATORIO● TAMPONE VAGINALE● ANTIBIOGRAMMA● ESAME DELLE URINE

TERAPIATERAPIA

FARMACOLOGICA:● METRONIDAZOLOMETRONIDAZOLO

● CLOTRIMAZOLOCLOTRIMAZOLO

● NISTATINANISTATINA

LAVANDE VAGINALI

ASTINENZA ( ! )

Calluna VulgarisCalluna Vulgaris

Principi attiviContiene un glucoside, tannini e sostanze amare.

Proprietà Ottimo antisettico urogenitale. Come infuso e decotto si utilizza contro cistite, diarrea, per favorire l'eliminazione degli acidi urici e, in genere, per tutte le affezioni delle vie urinarie e per la loro depurazione.Preparati quali il decotto o l'infuso, aggiunti all'acqua del bidét, sono di sollievo in caso di infiammazioni cutanee e aiutano a migliorare il tono mucoso.

Un’indicazione fondamentale è la vaginite da candida, soprattutto nelle forme cronico-recidivanti (tintura madre), ove migliora le potenzialità antifungine del Sistema Immunitario delle mucose genitali. In questo si sinergizza ottimamente con prodotti a base di

Non è da sottovalutare l’avere a

disposizione un prodotto che garantisce,

all’interno di un corretto approccio

igienistico, tramite le potenzialità

antimicotiche ed antimicrobiche naturali

dell’essenza, una difesa della integrità

dell’ecosistema locale contro la

proliferazione di inquilini indesiderati;

questo tanto più quanto ci si rivolge ad una

popolazione femminile con squilibri

ormonali, cicli irregolari, pre-adolescenza,

menopausa, contestuale uso di antibiotici

per altre patologie, etc.-

Bergamotto Bergamotto

LeucorreeLeucorree

Si tratta delle “perdite bianche” accompagnate o meno da prurito. Qualora queste non siano ricollegabili a un'infezione, i rimedi naturali possono contrastare i sintomi e contribuire considerevolmente al processo di riequilibrio. Prima di tutto, bandire l'intimo che non sia di cotone e non eccedere nel consumo di latticini. Non dimenticare di assumere quotidianamente dei fermenti lattici per rinforzare la flora batterica. Tra le piante ad azione antisettica e astrigente, quelle che fanno al caso nostro sono:

Erica Erica

Ginepro Ginepro

PlantagoPlantago

Urtica dioica_____________Urtica dioica_____________

Uva ursinaUva ursina

Tutte possono essere utilizzate per via interna ed esterna.

INSUFFICIENZA INSUFFICIENZA

OVARICAOVARICA

RIDUZIONE DELLA RIDUZIONE DELLA

PRODUZIONE ORMONALEPRODUZIONE ORMONALE

E DELLA MATURAZIONE E DELLA MATURAZIONE

FOLLICOLAREFOLLICOLARE

L’INSUFFICIENZA OVARICA E’ L’INSUFFICIENZA OVARICA E’

CAUSA DI INFERTILITA’CAUSA DI INFERTILITA’

CAUSECAUSE

• FISIOLOGICAFISIOLOGICA

PER UNA PAZIENTE SUI

50 ANNI= MENOPAUSA

• PATOLOGICAPATOLOGICA

PER PAZIENTE SOTTO I

40 ANNI

SINTOMISINTOMI

• ASSENZA DI FLUSSO MESTRUALE

• SECCHEZZA VAGINALESECCHEZZA VAGINALE

• VAMPATEVAMPATE DI CALORE

• PALPITAZIONI

• SUDORAZIONESUDORAZIONE

• IPERTENSIONE ARTERIOSA

• PRECORDIALGIA

INCONTINENZA URINARIA DA STRESSINCONTINENZA URINARIA DA STRESS

SINTOMISINTOMI• ANSIA

• DEPRESSIONEDEPRESSIONE• IRREQUIETEZZA

• INDIFFERENZA

• FRIGIDITA’FRIGIDITA’• INSONNIA

• LOMBALGIA

• INFERTILITA’

DIAGNOSIDIAGNOSI PAZIENTE CHE RIFERISCE ASSENZA DI ASSENZA DI

FLUSSO MESTRUALEFLUSSO MESTRUALE A PARTIRE DA UN A PARTIRE DA UN

DATO MOMENTODATO MOMENTO O DA SEMPRE

ESAMIESAMI DA CONSIDERARE● CONSULENZA GINECOLOGICA

● DOSAGGIO ORMONALE PLASMATICO

● ECOGRAFIA OVARICA

● TAC CEREBRALE

● PAP TEST

● MAMMOGRAFIA DI CONTROLLO

● ECOGRAFIA MAMMELLE

TERAPIATERAPIA

• ORMONALEORMONALE

• CHIRURGICACHIRURGICA

Le ricerche degli ultimi anni hanno consentito di verificare che numerosissime

piante contengono dei precursori dei fitoestrogeni, che pur assomigliando

agli ormoni animali, non hanno una specifica azione ormonale.

Come per molti rimedi fitoterapici, le prime considerazioni su questi aspetti

sono nate ad esempio dalla constatazione che le donne orientali (con

alimentazione ricca di soia) godevano di una situazione ormonale

postmenopausale diversa dalle loro coetanee occidentali. Alcune

diversità sono state evidenziate anche nella incidenza del cancro del seno e

soprattutto nella netta riduzione delle recidive tumorali in chi fa un uso

costante di fitoestrogeni.

Le piante che ne sono più ricche sono le leguminose, tra cui al primo posto

per presenza di principi attivi è la SoiaSoia.

Insieme alla soia però, altre piante, come il Trifoglio rossoTrifoglio rosso, Actea Actea

racemosa racemosa e la Salvia officinalisSalvia officinalis, possono essere utilizzate in numerose

condizioni femminili, e in particolare il loro impiego si propone interessante

per il periodo menopausale.

Salvia OfficinalisSalvia Officinalis

PROPRIETA’

➔ STORICHE

Già ai tempi di Dioscoride, nell’antichità classica, alla Salvia venivano ascritte virtù terapeutiche per l’universo femminile: veniva comunemente consigliata nelle forme disendocrine mestruali, nell’infertilità, come nei disturbi della menopausa. Spesso si trova citata nelle ricette per sopprimere la lattazione, addirittura la si consigliava come stimolante le …velleità primaverili.

➔ ATTUALI

Oggi si accettano le proprietà emmenagoghe della pianta, legate all’attività estrogenica follicolostimolante della sostanza

sovrapponibile all’estroneestrone. E’ sempre da prendersi in considerazioni nella ipomenorree, nelle amenorree sia primarie che secondarie, ove necessiti un’azione di riequilibrio sull’assetto ormonale della donna.

INDICAZIONI PRINCIPALIINDICAZIONI PRINCIPALI

Amenorrea primaria e secondariaAmenorrea primaria e secondaria

Disturbi menopausali da Disturbi menopausali da

ipoestrogenismoipoestrogenismo

Algomenorrea, dismenorreaAlgomenorrea, dismenorrea

Sindrome climatericaSindrome climaterica

Acne giovanileAcne giovanile

Defluvium capillorumDefluvium capillorum

Senescenza dermica Senescenza dermica

Cimicifuga Cimicifuga (Actea Racemosa)(Actea Racemosa)

Pianta erbacea perenne della famiglia delle ranuncolacee, con rizoma

strisciante carnoso, tipica dell'America settentrionale. Si raccoglie

quando la pianta non è più giovane. Se ne utilizza il rizoma.

Principi attivi - Glicosidi triterpenici, isoflavoni (formononetina), acido

isoferulico, acido salicilico, triterpeni, resine.

Attività principali - Azione simil-estrogenica (dovuta all'isoflavone, che

è considerato un fitoestrogeno). Questo la rende utile nei disturbi della

menopausa (vampate di calore, turbe dell'umore, secchezza vaginale).

E' indicata soprattutto per le manifestazioni non molto severe e come

sostituto della terapia ormonale quando vi siano per questa delle

controindicazioni. Turbe legate ad insufficienza estrogenica nell’età

fertile possono trarne beneficio specie per la sindrome premestruale.

Trifoglio RossoTrifoglio Rosso

Le prime ipotesi sulle potenzialità fitoestrogeniche della pianta derivarono dall'osservazione di 'effetti contraccettivi' sul bestiame (pecore), per la presenza di quantità significative di formononetina e biocianina, genisteina e daidzeina. E' noto che la biocianina A, nell'organismo, viene trasformata in genisteina che è uno dei fitoestrogeni più conosciuti al momento, e la formononetina in daidzeina.

Gli isoflavoni del Trifoglio pratense sono attivi sui sintomi vasomotori della sindrome della menopausa e influenzano, bilanciando, le concentrazione degli ormoni sessuali nelle donne nel periodo peri-menopausale. Osservazioni positive si hanno anche sulla modificazione della densità ossea, con riduzione della perdita di massa ossea a seguito della somministrazione a lungo termine di estratti standardizzati di Trifoglio rosso.

Infine, non meno importante, è l'influenza sul quadro lipidico quadro lipidico e

cardiovascolarecardiovascolare concomitante alla menopausa: il trattamento con

estratti di Trifoglio contribuisce alla prevenzione del rischio

cardiovascolare associato allo

sbilancio estrogenico.

E' controindicatocontroindicato l'uso in

concomitanza con terapie

con anticoagulanti,

progesterone e altri

contraccettivi.

Non usare in gravidanza

ed allattamento.

un'affezione che colpisce circa il 40% delle donne; si manifesta

con

sintomi generali

sintomi dolorosi addomino-pelvici (= Dismenorrea)

mastodinia

disturbi comportamentali

è causata dallo squilibrio ormonale tra Estrogeni e

Progesterone nella seconda metà del ciclo mestruale;

solitamente si è in presenza di un aumento relativo della

componente estrogenica, spesso da iperfollicolinismo.

La Sindrome La Sindrome

PremestrualePremestruale

AgnocastoAgnocasto PROPRIETA’

➔ STORICHE

Dal tempo degli antichi Romani veniva utilizzato sotto forma di infuso

per i disturbi ginecologici, nelle mestruazioni dolorose e

nell’eretismo genitale.

➔ ATTUALI

Equilibrante del sistema neurovegetativo a livello del plesso solare,

specialmente nelle forme spasmodiche degli organi pelvici, tramite

una presumibile azione a livello ipofisario: sembra che eserciti un

effetto antiestrogenico mediato da una stimolazione selettiva

dell’ormone lutenizzante.

INDICAZIONI PRINCIPALI

Palpitazioni

Dolori del plesso solare

Vertigini

Spasmi del basso intestino

Insonnia

Dismenorrea

Iperestrogenismo

ASSOCIAZIONI SINERGICHE

Crataegus oxiacantha palpitazioni cardiache

Melissa officinalis sindromi spastiche intestinali

Vaccinium vitis idaeae spasmi ureterali, ureterali, vescicali, uterini, ovarici

Piante ad azione drenantePiante ad azione drenante

CARCIOFOCARCIOFO

TARASSACO____________TARASSACO____________

FUMARIAFUMARIA

BARDANABARDANA

permettono, grazie alla loro azione sugli organi emuntori fegato e

reni, l'eliminazione delle tossine e riducono alcuni degli effetti

indotti dai farmaci (PILLOLA) come ad esempio la ritenzione idrica

che si accompagna a sensazioni di gonfiore.

Piante ad azione Piante ad azione rilassante e sedativarilassante e sedativa

BIANCOSPINO, BIANCOSPINO,

TIGLIO, TIGLIO,

PASSIFLORA, PASSIFLORA,

WITHANIA_____________WITHANIA_____________

risultano utili per contrastare la difficoltà ad addormentarsi e i

risvegli precoci al mattino.

Il biancospino aiuta anche a contrastare la tensione emotiva e a

ridurre palpitazioni e sbalzi di pressione.

DismenorreaDismenorreaIl ciclo mestruale doloroso, o dismenorrea, è caratterizzato da:

dolore addominale dolore addominale (spesso molto intenso),

mal di schiena e talvolta mal di schiena e talvolta

mal di testa, mal di testa,

nausea e nausea e

diarrea. diarrea. Risultati di recenti ricerche hanno rilevato delle correlazioni tra

l'intensità dei disturbi e alcune caratteristiche psicologiche della donna, che possono influire negativamente sui sintomi della dismenorrea amplificandoli.

La dismenorrea può essere primariaprimaria o secondariasecondaria.

Dismenorrea primaria

Si manifesta in genere uno o due anni dopo la comparsa del menarca e scompare quasi sempre dopo la prima gravidanza.

È legata ai cambiamenti ormonali dovuti ai cicli ovulatori e, in particolare, ad un'eccessiva un'eccessiva produzione di produzione di prostaglandineprostaglandine (sostanze che provocano contrazioni spastiche e dolorose dell'utero).

Nella dismenorrea primaria il dolore può manifestarsi qualche giorno prima dell'inizio della mestruazione e protrarsi fino ai primi tre giorni dall'inizio del flusso mestruale.

Dismenorrea secondaria

Insorge generalmente in età più tradiva rispetto alla primaria e può essere causata dalla presenza di una malattia organica degli organi sessuali femminili, per esempio:

endometriosiendometriosi, ,

infiammazioneinfiammazione delle tube o delle ovaie, delle tube o delle ovaie,

fibromi fibromi e e

polipipolipi dell'utero o del collo dell'utero dell'utero o del collo dell'utero.

EnoteraEnotera, Oenothera biennis Oenothera biennis

FamigliaFamiglia delle OnagraceaeOriginaria del Nord America, viene coltivata anche in EuropaParti impiegate: i semi, la parte aerea

è utile per alleviare i disturbi del ciclo mestruale disturbi del ciclo mestruale e della fase iniziale della menopausamenopausa: sembra che gli acidi essenziali di cui l'enotera è ricca costituiscano i precursori di mediatori (prostaglandine PG-E1prostaglandine PG-E1), che alcuni studi ritengono capace di ridurre i livelli di prolattinaridurre i livelli di prolattina. Poiché elevati livelli di prolattina sono importanti nel causare i disturbi tipici della fase premestruale, questa pianta è utile nel trattamento di questi disturbi, in particolare di quelli quali irritabilità, disturbi di tipo depressivo, tensione dolorosa al seno e ritenzione di liquidi.

In particolare i dolori al seno

rispondono bene al trattamento con

enotera, come dimostrato in uno

studio clinico fatto su un gruppo di

donne in età fertile.

Altre osservazioni cliniche riferiscono

che il trattamento con questa pianta

è in grado di ridurre le dimensioni ridurre le dimensioni

delle cisti mammarie delle cisti mammarie di natura

benigna, di ostacolarne la

formazione e di ridurre le recidive di

queste cisti dopo la loro

asportazione chirurgica.

La tollerabilità dell'olio di enotera in

tutti gli studi effettuati è stata ottima.

Foeniculum VulgarisFoeniculum VulgarisUna recente ricerca evidenzia che il finocchio sembra costituire una sicura ed efficace alternativa ai farmaci nel trattamento della dismenorrea primaria. In un recente studio è stata confrontata l’efficacia di Foeniculum vulgareFoeniculum vulgare e quella dell’acidodell’acido mefenamicomefenamico nel trattamento della dismenorrea primaria. E’ stato preso in considerazione un gruppo di 60 donne di età compresa tra i 15 e i 24 anni, che soffrivano di dismenorrea, ed è stato seguito per tre cicli mestruali: entrambi i prodotti somministrati si entrambi i prodotti somministrati si sono rivelati significativamente efficaci sono rivelati significativamente efficaci nell’alleviare la dismenorrea in raffronto al ciclo di controllo.Non sono stati riportati effetti collaterali Non sono stati riportati effetti collaterali nelle pazienti trattate con acido mefenamico, mentre cinque pazienti si sono ritirate dallo studio perché non sopportavano l’odore del finocchio e un caso ha riportato un lieve aumento della quantità del flusso mestruale.Sulla base dei dati di questo studio il finocchio pare rappresentare un’alternativa sicura ed efficace nel trattamento della dismenorrea primaria. [Int. J. Gynaecol. Obstet. 2003 Feb;80(2):153-7]

Achillea millefoliumAchillea millefoliumFamiglia delle Composite. Parti impiegate: fiori, estremità fiorite, i fusti.Dioscoride la raccomandava nella cura delle ferite, i Cinesi la impiegavano anche nella cura dei morsi di cani e serpenti, i medici Ayurvedici la impiegano per far abbassare la febbre.

AZIONEAZIONEÈ un ottimo antispasmodico, è digestiva quanto la camomilla, rilassarilassa anche lala muscolatura dell'uteromuscolatura dell'utero, e quindi aiuta nei crampi muscolari. contiene eugenolo, mentolo, quercetina, rutina, acido salicilico, che hanno proprietà proprietà antinfiammatorie antinfiammatorie e analgesicheanalgesiche, tannini, terpeniolo, cineolo che agiscono come antisettici, il thujone che ha effetti simili alla marijuana, e quindi la rendono efficace come sedativosedativo

USO INTERNO USO INTERNO usata già dagli Indiani d'America per i disturbi di stomaco, è astringente, aromatica, antiartritica; diminuisce gli spasmi diminuisce gli spasmi dell'apparato digerente, dell'uterodell'utero, ha una azione antiemorragicaantiemorragica, antiinfiammatoriaantiinfiammatoria, cicatrizzante; regola il flusso mestrualeregola il flusso mestruale, stimola i processi digestivi, ha una leggera capacità sedativasedativa, con il Biancospino e il Vischio ha una azione ipotensiva, utile in chi soffre di pressione alta, calma i dolori reumatici e le nevralgie.

Boswellia Serrata Boswellia Serrata FAMIGLIA:FAMIGLIA:

Burseraceae.

HABITATHABITAT:

originaria delle regioni subtropicali dell'Africa e

dell'Arabia saudita.

PARTE USATAPARTE USATA: la resina.

PROPRIETA' TERAPEUTICHEPROPRIETA' TERAPEUTICHE

utile nella sindrome del colon irritabile colon irritabile ed in

caso di emorroidi, sindrome Influenzale,

dismenorreadismenorrea, artrosi, malattie periarticolari,

artrite, cefalea.

EFFETTI COLLATERALI EFFETTI COLLATERALI &

CONTROINDICAZIONICONTROINDICAZIONI

non sono stati osservati effetti collaterali.

PiscidiaPiscidia La piscidia è una pianta dotata di attività antispasmodica ed è considerata sedativa e calmante nell'insonnia nervosa. Come tale viene tradizionalmente miscelata in parti uguali alla Melissa. La pianta viene utilmente prescritta nella dismenorrea e come antalgico dell'apparato utero-ovarico.

FamigliaFamiglia: Fagaceae Parte utilizzataParte utilizzata: cortecciacorteccia

Costituenti principaliCostituenti principali:3-sitosterolo; acido piscidico; piscidina, rotenone, ictinone, jamaicina, tannino; acidi organici Impiego terapeuticoImpiego terapeutico: dismenorreadismenorrea; disturbi minori del sonnoGli studi farmacologici evidenziano un'azione narcotica con midriasi, aumento della sudorazione ed azione litica sulla muscolatura liscia azione litica sulla muscolatura liscia (azione deprimente su frammenti di intestino e utero isolati).

CuriositàCuriositàSi tratta di un arbusto assai diffuso nelle Antille, in particolare alla Martinica, il nome piscidia deriva da piscis (pesce) in quanto usata dagli indigeni nella pesca, per le proprietà ittiotossiche: i pesci storditi vengono a galla.

Matricaria camomillaMatricaria camomillaEtimologiaEtimologia:

Il nome di genere "matricaria" deriva dal greco "matrix" che significa "utero": ciò per il fatto che l'infuso veniva impiegato contro i dolori uterini, che oggi chiameremmo "dismenorrea".

ProprietàProprietàIl principio attivo più importante della camomilla è l'essenzaessenza, i cui componenti fondamentali sono un antinfiammatorio e un calmante; la pianta contiene anche flavonoidiflavonoidi e cumarinecumarine, oltre ad un principio amaro tonificante; questa pianta esercita molti effetti è:CalmanteCalmante e antispasmodicoantispasmodico: è molto utile per sedare gli spasmi dello stomaco e dell'intestino causati da nervosismo e ansia è utile anche nella cura di coliche renali, per il suo effetto notevolmente calmante e rilassante.TonicoTonico e carminativocarminativo: la camomilla stimola il tubo digerente, e per questo si consiglia a chi è stato operato recentemente e a chi soffre di gas in eccesso, perché ne favorisce l'espulsione (effetto carminativo).la pianta, come tisana, calma la nausea e il vomito e stimola leggermente l'appetito; stimola la funzione mestrualestimola la funzione mestruale, normalizzandone la quantità e la periodicità; allevia inoltre i dolori mestruali.

INFERTILITA’INFERTILITA’

IMPOSSIBILITA’ ALLA IMPOSSIBILITA’ ALLA

GRAVIDANZA DOPO UN ANNO GRAVIDANZA DOPO UN ANNO

DI RAPPORTI NON PROTETTI, DI RAPPORTI NON PROTETTI,

NEL TENTATIVO VANO DI NEL TENTATIVO VANO DI

CONCEPIRECONCEPIRE

CAUSE DI INFERTILITA’CAUSE DI INFERTILITA’

MANCANZA DI OVULAZIONE PER MANCANZA DI OVULAZIONE PER LA DONNALA DONNA

STRESS PSICO-FISICO PER STRESS PSICO-FISICO PER

ENTRAMBIENTRAMBI

ALTRE CAUSE, MENO FREQUENTI ALTRE CAUSE, MENO FREQUENTI

(IPO-AZOOSPERMIA, MALFORMAZIONI)(IPO-AZOOSPERMIA, MALFORMAZIONI)

DIAGNOSIDIAGNOSI

SPERMIOGRAMMASPERMIOGRAMMA

DOSAGGIO DOSAGGIO

ORMONALEORMONALE

ECOGRAFIA ECOGRAFIA

TESTICOLARE TESTICOLARE

TAMPONE VAGINALE TAMPONE VAGINALE

CON ANTIBIOGRAMMACON ANTIBIOGRAMMA

ESAME DELLE URINEESAME DELLE URINE

ECOGRAFIA OVARICA E ECOGRAFIA OVARICA E

UTERINAUTERINA

ISTEROSALPINGO-ISTEROSALPINGO-

GRAFIAGRAFIA

TERAPIATERAPIA

FEMMINAFEMMINA● FARMACI INDUTTORI

DELL’OVULAZIONE

INSEMINAZIONE ARTIFICIALE INTRAUTERINA

FERTILIZZAZIONE IN VITRO E TRASFERIMENTO IN UTERO

• MASCHIOMASCHIO ARGININA

POLIVITAMINICI

CORTICOSTEROIDI

TERAPIA

E’ molto importante l’anamnesi farmacologica considerando anche l’uso ed abuso di stupefacenti sempre più frequentemente utilizzati. Secondo alcune stime solo il 25% dei casi sono dovuti a farmaci utilizzati per la terapia di altre malattie (antipertensivi, antidepressivi, ansiolitici, barbiturici, gastrointestinali, diuretici,etc.)

MENOPAUSAMENOPAUSA

CESSAZIONE CESSAZIONE

DEFINITIVA DEL DEFINITIVA DEL

FLUSSO FLUSSO

MESTRUALEMESTRUALE

L’ETA’ MEDIA DI MENOPAUSA E’ 50 ANNI

IL CAMBIAMENTO ORMONALE IL CAMBIAMENTO ORMONALE IN MENOPAUSAIN MENOPAUSA

CESSAZIONE DELLA PRODUZIONE CESSAZIONE DELLA PRODUZIONE

OVARICA DIOVARICA DI

ESTROGENI eESTROGENI e

PROGESTERONEPROGESTERONE. .

AUMENTO DI AUMENTO DI FSHFSH ED ED LHLH SIERICO SIERICO

IPOFISARIOIPOFISARIO

SINTOMISINTOMI

NON TUTTE LE DONNE AVVERTONO DEI DISTURBI CON LA

SOSPENSIONE DEL CICLO MESTRUALE; POSSONO

VERIFICARSI:

●VAMPATE DI CALORE

●ROSSORE AL VISO

●SUDORAZIONE NOTTURNA

●PALPITAZIONI

●TACHICARDIA

●PRECORDIALGIA

●AUMENTO PRESSIONE ARTERIOSA

●TENDENZA ALL’ARTERIOSCLEROSI

ATROFIA VAGINALE

RAPPORTI DOLOROSI

IRRITAZIONE VAGINALE

PRURITO VAGINALE

CISTITI

VAGINITI

IRSUTISMO

OSTEOPOROSI:● LOMBALGIA

● FRATTURA DELL’ANCA

● SCHIACCIAMENTO VERTEBRALE

NERVOSISMO

● ANSIA

● DEPRESSIONE

● INSONNIA

CEFALEA

PROBLEMI PSICOSOMATICI

● ALTERAZIONI DELL’UMORE

● GELOSIA

● LOQUACITA’

● AGGRESSIVITA’

DISINTERESSE SESSUALE

DIAGNOSIDIAGNOSI

DONNA DI DONNA DI 50 ANNI50 ANNI CIRCA CHE RIFERISCE CIRCA CHE RIFERISCE

MESTRUAZIONI IRREGOLARI PER DIFETTO MESTRUAZIONI IRREGOLARI PER DIFETTO

(= (= CLIMATERIOCLIMATERIO) FINO ALLA SCOMPARSA ) FINO ALLA SCOMPARSA

DELLE STESSE CON VAMPATE DI CALORE & C.DELLE STESSE CON VAMPATE DI CALORE & C.

DOSAGGIO ORMONALE (FSH SIERICO)DOSAGGIO ORMONALE (FSH SIERICO)

DOSAGGIO ESTRADIOLO DOSAGGIO ESTRADIOLO

TERAPIATERAPIA

TERAPIATERAPIA

ORMONALEORMONALE

SOSTITUTIVASOSTITUTIVA:Per bocca o incerotti transdermici

Sostituisce la carenza naturale dell’organismo in ormoni sessuali

Con l'aiuto del proprio ginecologo è possibile trovare la soluzione

più adatta per controllare i sintomi legati alla menopausa, quale

ad esempio il ricorso alla terapia sostitutiva ormonale o nei casi

in cui il medico di fiducia non la ritenga necessaria, possono

essere consigliati prodotti naturali a base di erbe officinali di uso

consolidato per fornire un fisiologico aiuto alla donna che cerca di

superare nel migliore dei modi i classici sintomi della menopausa.

Trattamento fitoterapeuticoTrattamento fitoterapeutico

La natura offre numerosi rimedi che permettono di ridurre in

modo naturale la sintomatologia climaterica e limitare gli

inevitabili effetti collaterali della terapia farmacologica,

contribuendo così ad una sensazione generale di benessere.

La possibilità di utilizzare gli isoflavoniisoflavoni in menopausa si è ritagliata

uno spazio sempre più consistente nell'interesse del pubblico e

anche in quello di molte aziende, che hanno posto in commercio

numerosi integratori per il trattamento dei disturbi climaterici.

L'interesse scientifico verso questo gruppo di principi attivi è nato in

seguito ad alcuni studi epidemiologici: fra le donne giapponesi, la cui

alimentazione particolarmente ricca di soiasoia (circa 45-60 grammi di

proteine di soia al giorno) assicura un apporto di fitoestrogeni quasi

10 volte superiore a quello delle donne occidentali, si è riscontrata

una minore incidenza di vampate di calore , di fratture femorali minore incidenza di vampate di calore , di fratture femorali

e di tumori legati all'uso di ormoni.e di tumori legati all'uso di ormoni.

Piante ad attività ormonalePiante ad attività ormonaleCIMICIFUGACIMICIFUGA,

TRIFOGLIO ROSSOTRIFOGLIO ROSSO,

LUPPOLO___________________LUPPOLO___________________

SALVIASALVIA

contengono fitoestrogeni, sostanze simili per struttura agli ormoni

sessuali femminili. Si legano agli stessi recettori di questi mimandone

l'azione e determinando un miglioramento della sintomatologia

climaterica riducendo le vampate di calore, prevenendo la perdita

ossea, ristabilendo un bilancio di calcio positivo, migliorando l'umore e

contrastando la secchezza vaginale. Sono ricchi di fitoestrogeni

anche i cereali integrali, i legumi, i semi di lino e di cereali integrali, i legumi, i semi di lino e di girasole, la cipolla, patate, carote, piselligirasole, la cipolla, patate, carote, piselli.

Associate agli isoflavoni, nei consigli del “naturale”

indicati in menopausa è comprensibile l’immettere piante

dotate di

1) azione ansioliticaansiolitica e sedativasedativa:

passiflorapassiflora

melissa_______________melissa_______________

valerianavaleriana

utili per ridimensionare i problemi legati alla componente

psicosomatica del climaterio, quali ansia, insonnia, ansia, insonnia,

ipereccitabilità nervosa; ipereccitabilità nervosa;

2) azione specifica sulla contrattilità contrattilità

cardiacacardiaca:

biancospinobiancospino e

leonorus cardiaca__________leonorus cardiaca__________

capaci di regolarizzare il battito e di ridurre i problemi di aritmia, modulando la risposta del cuore alle sollecitazioni nervose. Si tratta di piante utili nel contrastare sintomi menopausali quali tachicardiatachicardia, o palpitazionipalpitazioni, soprattutto quando causate da stati d'ansiastati d'ansia e tensionetensione nervosanervosa;

3) azione remineralizzanteremineralizzante:

equisetoequiseto,

fieno greco_____________fieno greco_____________

lievito di birralievito di birra

in grado di integrare eventuali carenze di sali minerali e

vitamine.

Tale integrazione si rivela utile per la prevenzione

dell'osteoporosi e nelle condizioni di fragilità degli

annessi cutanei (capelli e unghie);

4) azione antisudoriferaantisudorifera:

salviasalvia

Oltre ad avere un'attività estrogenica, che ne giustifica l'uso

in menopausa al fine di un riequilibrio ormonale, questa

pianta possiede una valida azione nel

contrastare i problemi di iperidrosi e

quindi di sudorazione profusa (uno dei

sintomi più sentiti dalla donna in

menopausa), soprattutto notturna e/o

di natura psicosomatica.

Quercus PedonculataQuercus Pedonculata

Esercita un’azione di stimolo sulla

corteccia surrenale e sui testicoli,

incrementando la produzione di

17-chetosteroidi17-chetosteroidi e di testosteronetestosterone.

Si utilizza pertanto nei casi di

convalescenza a lenta progressione,

ipotensione, e soprattutto nell’astenia

sessuale maschile oltre che nelle

manifestazioni da ipoandrogenismo.

Sequoia GiganteaSequoia Gigantea

Energetico, antidepressivo, stimolante. Di aiuto nella ridotta vitalità,

inappetenza, affaticamento, depressione, infiammazione prostatica.

Produce una sensazione di euforia ed un recupero delle forze, utile

nei casi di neuroastenia con una buona azione sia sul piano fisico,

che sul piano psicologico.

Il tutto mediato da un’azione di stimolo sulla produzione ormonale

sessuale surrenalicasurrenalica.

Utile specie nei disturbi dell'apparato riproduttivo, nelle malattie

dell'apparato urinario, nell'atrofia dei testicoli, come coadiuvante in

associazione con altre piante nella impotenza maschile, agendo da

regolatore ormonale

Fibromi Fibromi

UteriniUteriniPossibilità di interventoPossibilità di intervento

Il fibroma uterino (leiomiomaleiomioma) rappresenta la più comune forma di

patologia benigna del tratto genitale femminile. Studi clinici

segnalano un’incidenza del 25-30% della popolazione femminile in

età fertile, con ricorrenza maggiore dopo i quarant’anni.

I fibromi possono formarsi in qualsiasi parte dell’utero.

Il fibroma intramuralefibroma intramurale si sviluppa nello spessore della parete

uterina, il sottosierososottosieroso è situato vicino alla parete esterna

dell’utero, ed entrambi comportano il rischio di compressione degli

organi in prossimità. Se il fibroma si sviluppa vicino alla cavità

interna dell’utero viene definito sottomucososottomucoso. I fibromi sottosierosi

e sottomucosi che sporgono dall’utero rimanendo collegati

attraverso uno stretto istmo, vengono definiti peduncolatipeduncolati e sono

spesso associati ad un rischio di torsione.

In presenza di fibromi multipli l’utero viene definito polifibromatosopolifibromatoso.

I fibromi sono costituiti da cellulecellule di tessuto fibrosotessuto fibroso e da cellule muscolari liscemuscolari lisce dotate di debole tasso di replicazione.

L’origine di questa lesione è sconosciuta, è ormonodipendenteormonodipendente e tende a diminuire all’arrivo della menopausa. Oggi sappiamo che non solo gli estrogeniestrogeni ma anche il progesterone hanno un effetto favorente la crescita cellulare dei fibromi.

E’ nota l’importanza della predisposizione familiarepredisposizione familiare e l’esistenza di fattori significativamente associati quali l’obesità, il menarca precoce, la nulliparità e l’infertilità.

Cosa sonoCosa sono

I SintomiI SintomiIl sintomo più frequente è l'emorragia uterinal'emorragia uterina che può manifestarsi o con

un'abbondanza delle mestruazioni o con sanguinamenti durante il ciclo. In

alcune donne, che non danno peso a flussi mestruali più abbondanti del

solito, può essere rivelatrice di fibroma un'anemia ipocromicaun'anemia ipocromica.

● Dolore o pressione a livello pelvico Dolore o pressione a livello pelvico

Questo sintomo può comparire in conseguenza alla compressione o peso

dei fibromi che premono su altre strutture nell'area pelvica

● Dolore nella parte posteriore delle gambeDolore nella parte posteriore delle gambe

Questo sintomo di fibroma uterino compare quando i fibromi esercitano

pressione sui nervi che si estendono a pelvi e gambe

● Pressione sulla vescica Pressione sulla vescica

Questo sintomo di fibroma uterino può causare minzione frequente,

incontinenza urinaria o ritenzione urinaria

● Pressione sull'intestinoPressione sull'intestino

Può comportare costipazione e/o gonfiore. La costipazione può

essere esacerbata da integratori di ferro assunti per l'anemia causata

da un'eccessiva emorragia.

● Dolore nella zona lombareDolore nella zona lombare

➔ Una sensazione di pressionepressione o di pienezza al basso addome

➔ Un addome ingrossatoaddome ingrossato in modo anormale che può essere

erroneamente interpretato come aumento di peso o gravidanza

Dolore durante il rapporto sessualeDolore durante il rapporto sessuale

I problemi riproduttivi possono rappresentare anch'essi un altro

sintomo di fibroma uterino. Infertilità, aborto spontaneo ricorrente o

parto prematuro durante la gravidanza possono essere causati da

fibromi uterini

La DiagnosiLa Diagnosi

Il primo esameesame che permette di diagnosticare un fibromioma è la

normale visita ginecologicavisita ginecologica: un fibroma molto voluminoso può

talora già essere sospettato alla palpazione dell'addome.

Nella diagnostica dei fibromi uterini è fondamentale l'ecografial'ecografia:

l'ecografia addominale è sempre necessaria per valutare la

grandezza e la localizzazione dei fibromi di grandi dimensioni;

l’ecografia transvaginale può esser utile per un'analisi più precisa

delle pareti uterine.

Il momento migliore per fare un'ecografia è a metàa metà ciclociclo.

L'ecografia è ovviamente utilissima nel controllare nel tempo

l'eventuale tendenzatendenza all'accrescimento dei fibromi.

Le ConseguenzeLe Conseguenze

Anche quando sono asintomatici, i fibromi possono rappresentare

una causa insidiosa di sterilitàsterilità. In particolare in relazione alla

posizione e alle dimensioni dei fibromi stessi. Questo avviene

quando i fibromi impediscono l'incontro tra gli spermatozoi e

l'ovocita.

I casi più frequenti di sterilità dovuta alla presenza di fibromi

sono tre.

1. Il primo quando i fibromi sono situati in vicinanza delle tubevicinanza delle tube;

2. Il secondo in caso di fibromi della parete posterioreparete posteriore dell'utero,

che, crescendo, occupano il Douglas, cioè quella cavità del

peritoneo posta dietro l'utero, dove la salpinge "capta" gli

spermatozoi e l'ovocita e dove si realizza la FECONDAZIONE.

3. Il terzo caso riguarda i fibromi che occupano la cavitàcavità uterinauterina

impedendo di fatto la gravidanza

La PrognosiLa Prognosi

La prognosi dei miofibromi è buonabuona.

In caso di gravidanza, le complicanze

sono rare, ma si rende necessario un

controllo assiduo per precisare le

variazioni di volume, la sua sede

rispetto all'inserzione della placenta e,

a fine gravidanza, rispetto alla

posizione del feto.

La menopausamenopausa provoca, nella maggior

parte dei casi, una riduzione di volumeriduzione di volume

dei fibromi.

Quali Cure ?Quali Cure ?

La scelta della terapiaterapia dipende da vari fattori: l'eventuale presenza di

sintomi e la loro entità, l'età della paziente, l'eventuale desiderio di

gravidanze, il volume del fibroma.

Per un fibroma non molto voluminoso, in una paziente che non presenta

sintomi, può essere sufficiente tenere una condotta di attesaattesa, limitandosi a

dei controlli periodicicontrolli periodici (visita ginecologica ed ecografia ogni sei mesi).

Al contrario in una paziente sintomatica vanno fatte delle scelte

terapeutiche, che possono essere in alcuni casi di tipo farmacologico, e

più frequentemente, di tipo chirurgico.

La terapia farmacologicaterapia farmacologica può essere utile soprattutto per controllare la

tendenza all'emorragia e, se necessario, per far fronte al dolore. Non ci si

può aspettare però dalla terapia medica la regressione totale del fibroma

La fitoterapiaLa fitoterapia

Rubus FructicosusRubus Fructicosus● Ha un discreto tropismo per il tessuto uterino, ove rallenta i

fenomeni fibrosclerotici ed aumenta la sensibilità agli

ormoni - Regolatore della funzione ovarica, è indicato per i

fibromi in età fertile e del periodo climaterico

Vaccinium VitisVaccinium Vitis● Mantiene correttamente idratato il tessuto connettivo,

prevenendo la sclerosi da disidratazione

Alnus IncanaAlnus Incana● Spiccato organotropismo per l’apparato genitale femminile,

ove sostiene il livello metabolico delle fibromiocellule.