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quotidiano l’informazione free press Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002 Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected] www.quiquotidiano.it IN DISTRIBUZIONE GRATUITA TUTTI I GIORNI TRANNE LA DOMENICA E LUNEDÌ Anno 9 n. 138 - Martedì 27 luglio 2010 - Sant Pantaleone NUOVA EDIZIONE [email protected] 3000 copie in distribuzione gratuita Corso Mazzini, 627 - VASTO (Ch) - Tel. 0873.391378/43 Viale Dalmazia, 90 - Vasto Marina - tel. 0873 802239 APERTO TUTTI I GIORNI - WWW.TRATTORIATOSCANAVASTO.IT Catering Alimentare - Vasto Alimenta Successi SAN SALVO Pagina 5 Alla scoperta dei siti archeologici di bosco botticce LA PESCHERIA MARE NOSTRO di Natarelli Angelo Organizza a Cupello Sabato 31 Luglio Menù completo Frittura mista, cozze marinate, vino a soli 10 euro 1 a SAGRA DEL PESCE FRITTO Manifestazione di protesta dei sin- daci del Vastese ieri mattina a dife- sa dell’ospedale di Gissi. Scontato il copione, e cioè il classico “gioco delle parti”, con tanto di suggestione con finalità televisive e mediatiche della riconsegna dei certificati. Chi sta oggi all’opposizione contesta il Piano di Riordino predisposto dalla Giunta regionale in carica, mentre appena qualche anno fa ne appro- vava un altro che prevedeva più o meno le stesse cose. Ovviamente il sindaco Nicola Marini dove insiste l’ospedale è “fuori concorso”, perché difendendo il nosocomio gissano in realtà difende il suo Comune. Il bi- polarismo politico, tra le altre cose, produce anche distinte squadre e distinte tifoserie, le quali più che il merito guardano il colore della maglia del proponente. Succede a livello nazionale e succede a livello locale. Che l’ospedale di Gissi do- vesse essere “riconvertito” lo vanno dicendo in molti (e da tempo) e lo confermano soprattutto alcune in- dagini di settore secondo cui sono proprio gli utenti d’elezione a non usarlo quando si ammalano. Ora, purtroppo, è arrivato il tempo del- le decisioni non rinviabili. Anche se è tutto ancora perfettibile, a co- minciare dalla realtà di Geriatria che può e deve essere recuperata. Questo vorrebbe una politica reali- sta e riformista, che guarda i conti e le esigenze sanitarie vere. C’è però un’altra cosa di cui ci si dovrebbe preoccupare e che sta sfuggendo a coloro che sono occupati a tifare questa o quella squadra ed a boc- ciare e promuovere “a prescinde- re”: nel Piano di riordino in via di approvazione l’ospedale San Pio, cioè l’ospedale di tutto il Vastese, va sotto i duecento posti-letto, che è il numero minimo per essere an- cora struttura d’eccellenza. Mentre a Gissi si discute, a Vasto si rischia di mortificare la storia e la voca- zione dell’ospedale e fors’anche la prospettiva di avere una nuova mo- derna sede tra San Salvo, Cupello e Vasto. Occhio! perché il vero pro- blema è questo. Se i posti-letto di Vasto non tornano sopra i duecento si rischia di brutto. Su questo prima che su altro si devono impegnare la classe politica intera e i consiglieri regionali, smettendola di recitare a soggetto. Peppino Tagliente ieri a Gissi ha parlato il linguaggio impo- polare della chiarezza e dell’onestà intellettuale evitando di prendere in giro il prossimo, non ha niente da perdere e non è certo creditore nei confronti di Chiodi e Venturoni. Per questo ha tutta l’autorevolezza poli- tica ed anche gli strumenti mediatici (ove dovessero servire) per impedi- re che l’ospedale di Vasto vada sotto i duecento posti letto. Questa è la vera vertenza del Vastese, che Qui- quotidiano ovviamente sosterrà. Orazio di Stefano Gioco delle parti per Gissi, ma il vero problema è la salvaguardia dei posti-letto a Vasto

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NUOVA EDIZIONE a soli 10 euro di Natarelli Angelo Organizza a Cupello Sabato 31 Luglio Pagina 5 Catering Alimentare - Vasto Alimenta Successi Viale Dalmazia, 90 - Vasto Marina - tel. 0873 802239 Anno 9 n. 138 - Martedì 27 luglio 2010 - Sant Pantaleone Corso Mazzini, 627 - VASTO (Ch) - Tel. 0873.391378/43 APERTO TUTTI I GIORNI - WWW.TRATTORIATOSCANAVASTO.IT

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quotidianol’informazione free press

Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected]

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Pagina 5

Alla scopertadei siti

archeologicidi boscobotticce

LA PESCHERIA MARE NOSTROdi Natarelli Angelo

Organizza a Cupello Sabato 31 Luglio

Menù completoFrittura mista, cozze marinate, vino

a soli 10 euro

1a SAgRA dEL PESCE fRITTO

Manifestazione di protesta dei sin-daci del Vastese ieri mattina a dife-sa dell’ospedale di Gissi. Scontato il copione, e cioè il classico “gioco delle parti”, con tanto di suggestione con finalità televisive e mediatiche della riconsegna dei certificati. Chi sta oggi all’opposizione contesta il Piano di Riordino predisposto dalla Giunta regionale in carica, mentre appena qualche anno fa ne appro-vava un altro che prevedeva più o meno le stesse cose. Ovviamente il sindaco Nicola Marini dove insiste l’ospedale è “fuori concorso”, perché difendendo il nosocomio gissano in realtà difende il suo Comune. Il bi-polarismo politico, tra le altre cose,

produce anche distinte squadre e distinte tifoserie, le quali più che il merito guardano il colore della maglia del proponente. Succede a livello nazionale e succede a livello locale. Che l’ospedale di Gissi do-vesse essere “riconvertito” lo vanno dicendo in molti (e da tempo) e lo confermano soprattutto alcune in-dagini di settore secondo cui sono proprio gli utenti d’elezione a non usarlo quando si ammalano. Ora, purtroppo, è arrivato il tempo del-le decisioni non rinviabili. Anche se è tutto ancora perfettibile, a co-minciare dalla realtà di Geriatria che può e deve essere recuperata. Questo vorrebbe una politica reali-

sta e riformista, che guarda i conti e le esigenze sanitarie vere. C’è però un’altra cosa di cui ci si dovrebbe preoccupare e che sta sfuggendo a coloro che sono occupati a tifare questa o quella squadra ed a boc-ciare e promuovere “a prescinde-re”: nel Piano di riordino in via di approvazione l’ospedale San Pio, cioè l’ospedale di tutto il Vastese, va sotto i duecento posti-letto, che è il numero minimo per essere an-cora struttura d’eccellenza. Mentre a Gissi si discute, a Vasto si rischia di mortificare la storia e la voca-zione dell’ospedale e fors’anche la prospettiva di avere una nuova mo-derna sede tra San Salvo, Cupello e

Vasto. Occhio! perché il vero pro-blema è questo. Se i posti-letto di Vasto non tornano sopra i duecento si rischia di brutto. Su questo prima che su altro si devono impegnare la classe politica intera e i consiglieri regionali, smettendola di recitare a soggetto. Peppino Tagliente ieri a Gissi ha parlato il linguaggio impo-polare della chiarezza e dell’onestà intellettuale evitando di prendere in

giro il prossimo, non ha niente da perdere e non è certo creditore nei confronti di Chiodi e Venturoni. Per questo ha tutta l’autorevolezza poli-tica ed anche gli strumenti mediatici (ove dovessero servire) per impedi-re che l’ospedale di Vasto vada sotto i duecento posti letto. Questa è la vera vertenza del Vastese, che Qui-quotidiano ovviamente sosterrà. Orazio di Stefano

Gioco delle parti per Gissi, ma il vero problemaè la salvaguardia dei posti-letto a Vasto

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martedì27 luglio 2010

E’ strano come talvolta il de-stino si diverta a creare situa-zioni impensabili. Un giorno di qualche mese fa mio figlio Massimiliano, che lavora in fabbrica e precisamente alla Pinkington di San Salvo, torna a casa e mi dice:”Mamma oggi hanno chiesto se qualcuno è disposto a devolvere il salario di una giornata o anche meno per i terremotati dell’Aquila ed io ho subito aderito donando un’intera giornata di lavoro”. Sapendo della sensibilità del mio ragazzo sono stata molto contenta di questa sua deci-sione mentre mio marito, che è molto scettico su dove vadano a finire queste raccolte di fondi, non ha mostrato molto entu-siasmo, invitando nostro figlio a riflettere. Lui, che è sempre molto deciso, ha risposto che

avrebbe comunque aderito per-ché ama molto la nostra città di origine, l’Aquila ma soprattut-to Rocca di Mezzo, paese natio del padre. Abbiamo per un po’ di tempo dimenticato questo episodio fino a che, tramite un messaggio, Massimiliano mi comunica che la fabbrica ha reso noto l’ammontare del-la cifra raccolta (circa 70.000 euro ) e la destinazione della stessa (Rocca di Mezzo) e me lo dice aggiungendo che quello è in assoluto il giorno più bel-lo che abbia mai trascorso in fabbrica. Rispondo al suo sms con l’orgoglio di una madre che ha sempre insegnato ai figli la solidarietà verso gli altri e mi dico molto fiera ed orgogliosa di lui e del suo gesto. Poi vado da mio marito e racconto l’epi-

sodio. Lui rimane un attimo in silenzio forse riflettendo su ciò che aveva detto ma subito dopo si dice anche lui fiero di quel fi-glio che ha contribuito, insieme all’Azienda, ai dirigenti, agli impiegati ed agli operai alla costruzione di almeno due aule di quella scuola di montagna sulle quali verrà apposta una targa con la dicitura “ Donata da....”. Da queste colonne voglio anch’io ringraziare i dirigenti o chi per essi ha proposto tale iniziativa anche a nome dei miei concittadini invitando quante più persone possibili a seguire questa strada perché non si può restare a guardare chi ha biso-gno fosse anche della Puglia, del Lazio o della Lombardia o di qualunque altra regione del nostro Bel Paese.

Secondo le Cooperative Confidi il disegno di legge licenziato dalla IV commissione del Consiglio regionale d’Abruzzo è addirittura peggio di quello presentato dalla Giunta. Non condivisibile soprattutto l’eccessiva riduzione del numero delle cooperative. «La Regione – afferma Confcommercio - non può dall’oggi al do-mani modificare la norma, sapendo di far morire oltre 50 Cooperative e Consorzi fidi distribuiti sul territo-rio regionale. Un certo numero di Cooperative, purché efficienti, efficaci e virtuose, è una risorsa in grado di soddisfare capillarmente le esigenze di tutte le piccole e medie aziende abruzzesi, in un ottica di mutualità; tale ottica, a differenza di quella adottata giornalmente dalle banche, ha avvantaggiato gli operatori, consi-derati e valutati nel tempo per la loro professionalità, per le proprie idee e non già per la loro consistenza economica. Le pochissime Cooperative che rimarrebbero sul mercato – aggiunge Confcommercio - sono quelle di grandi dimensioni che già operano in maniera anomale al di fuori del territorio». Le Cooperative Confidi si rivolgono pertanto al Consiglio regionale per i modificare le norme e hanno richiesto a tal fine un incontro ai capigruppo per questa mattina per poter illustrare a voce le proprie argomentazioni.

Riuscita la prima Notte Bian-ca vastese, anche oltre ogni aspettativa. Tantissime le persone che hanno invaso il Centro storico, percorrendo-ne ogni angolo ed ogni via ove c’era attrazione, e la Marina. Negozi aperti finalmente dap-pertutto con tutte le vetrine illuminate e gradevolissime le esibizioni degli artisti di strada e di scena e dei gruppi musicali inseriti nel ricco pro-gramma della notte. All’Arena alle Grazie i più giovani han-no applaudito i Baustelle, nel cortile di Palazzo d’Avalos la rassegna dei Cori d’Abruzzo, a seguire nei giardini del pa-lazzo marchesale il concerto di Alfredo Minucci, nell’area

degli ex palazzi scolastici la mostra delle auto storiche, sulla Rotonda della Marina la sfilata delle miss, in piazza del Popolo e in piazza Marco-ni le bancarelle del mercati-no e la sagra del pesce fritto. Il suggestivo Concerto sin-

fonico per salutare l’alba del nuovo giorno ha chiuso infi-ne la bella manifestazione tra qualche goccia di pioggia. Una manifestazione ben riuscita, insomma, nella quale tuttavia l’Amministrazione comunale doveva forse credere di più.

La lettera che Marchionne ha inviato a tutti i dipendenti è un messaggio severo e cosciente a tutta la Nazione. Nella semplicità di espressione, propria dell’uomo del fare, l’ad della Fiat ha messo in evidenza un concetto che da anni vado ripetendo. Non ci può essere più competitività tra la-voratore (operaio per un certo linguaggio sinistro) e datore di lavoro (padrone sempre per lo stesso linguaggio di cui sopra). Non esiste rivalità, ma piuttosto cointeressenza, interesse comu-ne alla produzione di beni, di servizi e di risorse. La capacita di comprendere a pieno que-sta realtà è venuta ancora una volta dalla gente del Sud che ha ripetuto ancora, a chi non vuol capirlo, che il popolo non spera in un mero assistenzialismo che ci rende ancora più poveri, ma, con orgoglio, rivendica un ruo-lo di propulsione e di sforzo in avanti per avvantaggiare tutto il paese di cui si sente parte inte-grante e operosa. La Panda a Po-migliano D’Arco è una realtà che la gente del luogo, le famiglie, i disoccupati, i lavoratori, la classe dirigente equilibrata e fattiva in simbiosi perfetta con la Fiat han-no voluto e realizzato. Certo ora si alzeranno le voci dei soloni di turno che dimostreranno come alcuni interventi negazionisti di tale miracolo siano stati la punta di diamante di una vera politica sociale che non tutti capiscono, ma che solo loro sanno portare avanti. Sicuramente la Fiom chie-derà un tavolo per trattare ( non si sa cosa, ma così si dice), e nel contempo minaccerà con Epifani o la sua successora, (tutti di di-nastico lignaggio democratico) altri moti di piazza con l’ineffa-bile figlio di Montenero di Bisac-cia, con incappucciati armati di mazze e spranghe, i compagni di Rifondazione e di nuovi e vecchi comunismi, e vai nello scontro di piazza su cui poi pontificheran-no i Bersani di turno, i Rutelli in cerca d’autore e forse anche qualche finiano Doc. Ma il popolo non li segue più! Potranno torna-re a Roma al seguito del grande Cialente, della nobile Pezzopane e forse anche di qualche sprov-veduto consigliere o addirittura assessore provinciale e regiona-le, ma sono solo degli scalmanati, ladri ciechi di occhiuta rapina. C’è un governo che fa le cose, che riesce a mediare dentro e fuori le

mura d’Italia. Cerchiamo di te-nere alta la bandiera, ricompat-tiamo le fila e realizziamo quello che abbiamo promesso in cam-pagna elettorale: gli Italiani non restino delusi! Le forze sane del paese sono con la maggioran-za democraticamente eletta, le province e i comuni sono pronti a collaborare, le regioni miglio-ri faranno gli sforzi richiesti in questo momento di difficoltà, la classe imprenditrice del paese vuole uscire dalla crisi con forza e cocciuta onestà. Se questi sono i punti di forza credo che nessun colpo di palazzo o peggio ancora nessun tentativo di sfiancamento avrà risultati. Perderanno perché non hanno carisma! Nella nostra attuale società non c’è più posto per ideologismi vecchia maniera con i quali si dava vita a forma-zioni partitiche che erano più forti dello stato perché concorre-vano alla formazione dello stato stesso dividendosi in propor-zione il potere. Oggi esistono, in tutto il mondo, uomini carismati-ci che raccolgono attorno a sé il consenso e in nome di quello go-vernano. Questa è la grande no-vità portata da Berlusconi con la sua discesa in campo, sulla piaz-za della Politica e per il momento è l’unico che gode di tale taratura e quindi, piaccia o no, è insosti-tuibile (almeno per il momen-to). Il messaggio di Marchion-ne vale anche per i governatori dell’Abruzzo e del Molise. Chiodi e Di Iorio datevi una mossa per-ché, con la Panda a Pomigliano, forse riusciamo a tenere aperta la possibilità anche per nuovi posti di lavoro nelle nostre Regioni le cui popolazioni vogliono vivere unite e d’accordo, per un futuro di sviluppo e di benessere.E allora, ora più che mai, non sembra peregrina la speranza di una nuova vecchia regione Abruzzo-Molise che in sintonia con il governo nazionale possa dare frutti migliori per i suoi fi-gli, giovani e non. Se ci si affaccia alla finestra della Politica nazio-nale si vedono scenari e spiragli di luce che nel prossimo futuro daranno risultati positivi forse più di quello che ci aspettavamo. Dalla grande crisi si può uscire rafforzati solo se tutte le forze sociali, politiche ed economiche faranno fronte comune. Non è semplice ammucchiata, è solo presa di coscienza.

Felice Iacobucci

Cordialmente ... Quando si dice...di Anna Maria Orsini

Fiat, nell’interesse comune

Le cooperative Confidi pungolano la Regione

Ma l’amministrazione comunale doveva forse credere di più

Una buona Notte Bianca La città invasa da migliaia di persone, dal tramonto all’alba

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VASTOquotidiano

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martedì27 luglio 2010

Il tratto di strada all’inizio di via Asmara continua a cedere, ma, nonostante le ripetute segnala-zioni, nessun provvedimento fi-nora è stato adottato. Solo qual-che rattoppo di asfalto, nel punto dell’avvallamento pericoloso per il traffico. Ma il transito di automezzi anche pesanti ha prodotto un nuovo avvallamento e sistematicamen-te ricolmamento di asfalto. Un ridicolo e beffardo gioco di pal-leggiamento di responsabilità. Di recente, cosi come già comunica-to al sindaco di Vasto, alla SASI di Lanciano, alla Protezione Civile, alla Sovrintendenza Delle Arti dell’Aquila (a tutela di un fab-bricato che insiste nel luogo) il tratto di strada ha ceduto di nuo-vo, certamente a causa dell’in-filtrazione di acque freatiche o disperse da condotte sconnesse che provocano evidenti danni all’edificio posto tra via Asmara e corso Italia, nella parte del piano terra. Qui, infatti, ed è evidente, perché i ripetuti rattoppi avreb-bero avuto ragione, insistono due condotte idriche, di cui una, quel-la che dirama da via San Michele, è antica e logora che lascia traci-mare acqua.Più volte i proprietari dell’edifi-cio, sottoposto a evidenti danni che ne minano la stabilità, han-no denunciato il problema alle istituzioni di riferimento, anche allegando ripetuti interventi sulla stampa, sistematicamente ignoranti, quasi a conferma dello scaricabarile che si protrae nel tempo, conclusosi con ripetuti ri-carichi di asfalto quasi a curare un malato grave con i mitici pan-nicelli caldi.Ora gli interessati sono intenzio-nati a rivolgersi alla Magistratura vatsese nella convinzione che si attui un immediato interven-to che risolva definitivamente il problema: a scanso di ulteriori danni.

Giuseppe Catania

Un anziano pensionato di Vasto è stato denunciato dagli agenti del locale commissariato della Polizia di Stato per il reato di atti osceni in luogo pubblico e tenta-ta violenza aggravata. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il pensionato era solito avvici-nare giovanissime ragazze mo-strando nei loro confronti atten-zioni particolari. L’uomo avrebbe addirittura tentato di accarezzare una delle ragazze suscitando la sua reazione tanto da dire tutto ai genitori. Le indagini sono ancora in corso per accertare altri parti-colari e intanto è stato attivato il sostegno psicologico alle minori da parte di personale specializ-zato del Commissariato.

Premio Vasto, ci sono i numeri, ma non ci stanno più i denari. I numeri sono quell’importante “43” dell’edizione 2010, stanno in quel fregiarsi quale “quinta rasse-gna in Italia dopo Venezia, Roma, Milano e il Michetti di Francavil-la al Mare”. I finanziamenti che mancano ‘sono’ in particolare “quelli degli altri”, Provincia e Regione. Questa in sostanza la “doglianza” del Segretario del Premio Bontempo, preoccupato di una “morte per asfissia” non solo dell’evento vastese ma della cultura della provincia, queste le “cose poco piacevoli e con ama-rezza” dette nella circostanza da un Sindaco, all’ultimo anno del suo mandato, che poco o niente si è occupato di tali questioni. Di-scorsi politici, insistiti, quasi di propaganda. Sicché, al pubblico dell’Inaugurazione, lì convenu-to per sentir parlare di arte e di qual genere di opere fossero in mostra quest’anno, non è rimasto che attendere le parole del Criti-co. Floriano De Santi, a sua volta, dicendosi “sorpreso” di quante e quali difficoltà siano frappo-ste oggi alla vita della Cultura da parte del Pubblico, un tempo tanto generoso verso tutto e tut-ti, mutando l’ordine degli argo-menti della sua “scaletta”, anche lui ha sentito il bisogno di dover testimoniare con sue vicende personali di quale grettezza sia-no capaci le Istituzioni, specie se queste sono governate da altra e non affine parte. Così, pur pas-sando a dire di filosofia dell’arte nell’età moderna, ha richiamato

l’attenzione dell’uditorio sulla bontà dell’ansia di cultura (rap-presentazione del “passato op-presso”) di W. Benjamin, rilevan-do di quanto “regressiva” fosse, e ancora sia, la filosofia di destra, cominciando da Nietzsche, “un Dioniso senza seguito di Bac-canti”. Dopodichè il professore ha enumerato gli artisti in mo-stra, con qualche enunciazio-ne per ciascun’opera, passando dall’esponente del “materico” al rappresentante del “citazionismo pop”, dal seguace della “pop-art mutata” al protagonista del “post-moderno”… Insomma: un critico, tanti diversi artisti e nessun vero nucleo ca-ratterizzante questa esposizione d’arte contemporanea. Succede – la solita storia – quando il Co-mitato promotore del Premio Va-sto si limita ad affidare incarico a qualcuno, dotto in materia, che a suo piacere intellettivo s’inventa un tema, un titolo (come quello di quest’anno, buono per qual-siasi Esposizione, non solo con-temporanea), portando in mostra l’artista disponibile o quel che il gallerista più o meno interessato offre. Per il resto, il noto critico si è espresso con frasi di questo genere (cito dall’elegante Catalo-go): “Con Nietzsche e con Freud, con Benjamin e con Foucault, con Picasso e con Kandiskij, il mathema, il sapere artistico ha superato la “lingua del concet-to” nel linguaggio delle figure dell’Andersdenken, del pensa-re altrimenti”. Parole buone per mostrare di quanto dotto sia lui,

ma che poco sono comprensibi-li e utili a capire quale funzione ancor oggi ha arte e artista. Per la cronaca c’è da dire, con l’assessore alla Cultura – A. Su-riani, che quest’anno il Premio “abiterà un luogo nuovo”, il Pa-lazzo Aragona, sconosciuto ai più, “uno spazio di straordinaria suggestione nel nome dell’Arte”. Quell’arte di cui assai poco pos-sono dire le parole dei politici e talvolta neppure quelle ricercate dei critici, ma che sta tutta e sol-tanto nel manufatto esposto, leg-gibile senza discorsi aggiunti ed etichette. Le opere ci sono, da ‘visitare’ si-curamente, per riceverne sen-sazioni, motivo di riflessione, in una visione sia pur spicciola ma diretta, buttando …a mare quan-to qui sopra riferito. Cosa che io stesso vorrò fare di nuovo, per ancora poi dire.

Giuseppe Franco Pollutri

Il signor Leonardo Palazzo ci invia una lettera sull’argomento frana (di Vasto) per precisare il punto di vista espresso in occasione di una sua precedente sullo stesso argomento. Ho letto l’articolo del 9 luglio scorso su il Quiquotidiano “Rischio frane a Vasto”. Questa lettera firmata e leggibile, inviata via fax ed accettata dal Direttore Responsabile a conoscenza del lettore , è stata ignorata dal redattore che si firmò in calce a commento. Avrei gradito che all’articolo pubblicato per intero (“che esprime tutto il mio pensiero”) fosse seguito un commento dell’esperto geologo, che in effetti si firmò. Non desidero polemizzare con chicchessia, poiché nella lettera intendevo indicare una soluzione che non dovesse essere tassativa per tutte le zone a rischio. Infatti l’osservazione si riferiva a tutta la zona, da località “Vignola” ai magazzini Leclerc, certamente con interventi appropriati, diversi e riso-lutivi. Inoltre non intendo confutare alcun intervento di grande spessore tecnico ed economico già messi in atto da varie amministrazioni comu-nali, nelle zone più a rischio della zona orientale della città. Se per ipotesi, si dovesse sostenere, che nessun altro intervento è necessario, né in corrispondenza delle zone del centro storico di Vasto, né in altre località della costa orientale, allora mettiamoci il cuore in pace per il prossimo evento franoso. Leonardo Palazzo

Non per polemica ma il fax da lei inviato, pur contenendo l’intero suo pensiero, presentava solo la parte apicale della firma, cioè le parti più alte della L e della P. Tornando alla lettera non sempre queste vengono riportate integralmente e ciò per motivi di spazio. Infine, per quanto riguarda le “certezze”, deve sapere che in Geologia è molto difficile averne, al punto che, lapalissianamente, si potrebbe dire che una certa porzione del globo terrestre si può considerare “asismica” fino al momento in cui non si ha un terremoto! Non è dunque consentito soste-nere che gli interventi sin qui eseguiti siano esaustivi, né da parte mia né da parte di qualunque altro geologo. Elio Bitritto

Riceviamo e Pubblichiamo

La strada continuaa cedere

Via Asmara,nessun

interventononostante

le segnalazioni

“Preferiva”le giovanissime

Atti osceni,anziano

denunziato

Su un sito locale si legge un editoriale (anzi l’editoriale) sul-la “reprimenda” nei confronti dell’anonimato di certi vastesi: l’incipit è chiarissimo “Il ricorso all’anonimato: un brutto vezzo di taluni vastesi. Perchè non si ha il coraggio di firmarsi con nome e cognome?”. Prosegue scrivendo “Ci sono in-dividuati che si “divertono”, ri-manendo anonimi, nello sputare veleno mostrando una rabbia ed uno spirito rancoroso davvero ingiustificabili.”: conclude con un appassionato invito al dialo-go ed alla firma.Ma non è che l’editoriale era in-dirizzato a se stesso?

E. B.

L’Editoriale

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martedì27 luglio 2010

Martedì

LUGLIO27

Qui... a VastoEvEnti - SpEttacoli - MoStrE - appuntaMEnti

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Ore 21,00 - Piazza Barbacani - Scrittori in Piazza - La valigia delle storie: lettura ad alta voce con laboratorio di costruzione del libro a cura dell’Ass. “Liber”, Nuova Libreria e Biblioteca Mattioli - info 0873 365560Ore 21,30 - Pista di Pattinaggio Vasto Marina - Balliamo insieme con l’Elefante Rosa Futur Dance - Liscio e balli di gruppo.Ore 21,00 - Balconata Palazzo d’Avalos - Vasto Teatro festival - 4a Edizione - Kammerspiel!Carosello infantile per drammi familiariOre 22,30 - Via Adriatica - Lilly Hiatt Band in concerto - II Ed. Rassegna musicale via Adriatica a cura dell’Ass. Cineoc-chioOre 21,00 - Arena delle Grazie - Lu Cunfèine - Comm. dia-lettale vastese dell’Ass. La Cungarelle

Sala “R. Mattioli” - Personale di A. De Felice ScurtiSala “Rossetti” - Artigianato della SolidarietàSala “Michelangelo” - Collettiva di L. e G. Ciccarone, R. Mico-lucci e L. Vallone

Quando Lucio Dalla, Claudio Baglioni e Riccardo Cocciante suonavano per soldi e un piatto di pasta

Da Mimì, il lido storicoDal lontano 1956 scrive belle pagine tra musica e divertimento

Da Mimì, stabilimento storico della costa vastese, vede la sua comparsa nel lontano 1956 quando ancora l’idea di om-brelloni, lettini ed hawaiani era utopia. “Agli inizi c’erano soltanto cabine, prima dispo-ste in modo verticale poi oriz-zontale” rivela Luciano Mo-lino, nipote del proprietario Domenico. Mimì è proprio il diminutivo di quest’ultimo. Lo stabilimento conta ben 120 ombrelloni, dal colore storico blu, servizio ristorante pizze-ria e animazione per bambini. A divertire i bagnanti è l’usua-le appuntamento con “Bordo Mare”: un piacevole happy hour in spiaggia con musica, divertimento e rinfresco.Da Mimì scrive da sempre le pagine più belle della storia di Vasto Marina. Lucio Dalla, Claudio Baglioni e Riccardo Cocciante suonarono in una storica sera proprio nel lido della famiglia Molino “Il con-tratto – ricorda Luciano Moli-no - prevedeva 20mila lire e un piatto di spaghetti.” Le gemel-le Kessler, Peppino di Capri, Fred Bongusto furono ospiti dello stabilimento in quelli che, ormai, sono i lontani anni d’oro della costa vastese. “Ci piace pensare che la can-zone ‘Una rotonda sul mare’ di Bongusto sia stata dedicata alla rotonda di Vasto Marina”, quella rotonda, primo centro del turismo a Vasto, oggi, pur-troppo, infestata dagli odori nauseanti della spazzatura.Pagine su pagine potrebbe-ro essere scritte sul bagnino storico del lido. All’anagrafe Nicola Tenaglia, per tutti Abo, può vantare il simpatico ap-pellativo di “leggenda della costa”: 65 anni e 45 servizio, dalle rive di Rimini, Riccio-ne fino alle lontane spiagge dell’Australia.Ed è proprio da lì che Nicola prende come souvenir il pro-prio nomignolo: Abo, l’abori-geno.

Nino Cannizzaro

Serata magica all’Arena alle Grazie: quelli degli anni SessantaHo bevuto una spremuta di nostalgia l’altra sera all’Arena delle Grazie che mi ha tolto la sete accumulata nella tra-versata del deserto di questa pesante, grigia maturità. Il merito d’avermi offerto il calice pieno di ricordi e di sen-sazioni riaffiorate con essi va a Quelli degli anni Sessan-ta, in altre parole a Nicola Soria, Angelo Frasca,Sergio De Guglielmo,Fernando e Cosimo Bray,Antonio Cirulli, i quali si sono imposti da qualche anno il ruolo di “coppieri”, di di-spensatori di frammenti di gioventù a beneficio di chi può ricordare la magia di quegli anni Sessanta. Ringraziarli da queste colonne mi sembra doveroso, anche a nome dei tanti che sabato sera li hanno ascoltati rapiti da un sogno che non tornerà mai più.

Peppino

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SAN SALVOquotidiano

l’informazione free press

martedì27 luglio 2010

Il Consiglio comunale di Casalbordino ha sfiducia-to il sindaco Remo Bello e l’amministrazione di centro sinistra da lui guidata non approvando il bilancio di previsione. Si chiude così, com’ era d’altronde annun-ciato da tempo, una pagina tormentata della vita politi-ca del grosso centro del Va-stese, che ha visto la mag-gioranza uscita dalle urne nella passata tornata eletto-rale assottigliarsi sempre più sino all’irreparabile caduta sotto il quorum previsto per governare . La prospettiva immediata è adesso l’arrivo del commissario prefettizio e il ricorso alle urne nella prossima primavera.

CASALBORDINOAddio a Remo Bello

Scioltoil Consigliocomunale,si torneràa votare

VASTOI 37 residentidi via Osidiafirmano una petizioneper il sindaco

Tutti i 37 abitanti di via Osidia a Vasto hanno firmato una peti-zione, che è stata consegnata oggi in Municipio. Nella petizione, indirizzata al sindaco Lapenna e all’assessore Sputore, si chiede che dopo decenni di incuria il Comune disponga finalmente: il rifacimento del manto stradale; la collocazione di un adeguato impianto di illuminazione, come già è stato fatto nelle strade vi-cine. La foto documenta, al di là di ogni discorso, le condizioni della strada a pochi passi dal centro storico e dalla “vetrina” del-la zona pedonale di via Adriatica.

Ha chiuso i battenti a San Salvo la XIII edizione de “L’Altrocinema film festi-val” dedicata al grande re-gista bolognese Pupi Avati. Festival caratterizzato da un grande impegno civile e politico, oltre che per aver sempre rivolto particolare attenzione alle problemati-che sociali che interessano il nostro Paese. Obiettivo prin-cipale resta, però, la promo-zione del cinema italiano, anche attraverso le figure di attori consumati come San-dra Milo, Alfiero Toppetti, Manuela Morabito, Nicola Nocella o attori emergen-ti quali Andrea Montovoli o Giorgia Surina. Nelle cin-que serate del festival prima della proiezione di ogni film si è tenuto un “Seminario d’autore” nel quale gli attori presenti alla rassegna, insie-me ad altri addetti ai lavori come lo scenografo Giuliano Pannuti o il direttore di ca-sting Roberto Bigherati che hanno offerto al pubblico presente degli spaccati della cinematografia, risponden-do a domande e curiosità e, nell’ultima sera, hanno per-messo ad alcuni di fare un provino per misurare le loro capacità cinematografiche. La rassegna resta un punto fermo degli appuntamenti estivi sansalvesi, sempre più rivolti alla promozione della cultura nel territorio.

M. B.

A Monteodorisio sono in corso, da molti anni, i lavori di restau-ro del Castello medievale adi-bito a Museo civico e Centro di documentazione dell’Ordine francescano in Abruzzo e Mo-lise, riconosciuto tra i musei regionali. Domenica sono stati inaugurati i nuovi locali muse-ali ricavati a seguito della ri-costruzione della soprastante corte del castello. “I lavori – ha spiegato il sinda-co Ernesto Sciascia - cofinan-

ziati dalla Comunità Europea, dalla Regione Abruzzo (delibe-ra Cipe 35/05) e dalla Provincia di Chieti, oltre che dal Comu-ne di Monteodorisio, crediamo possano essere visti come un esemplare recupero di beni culturali, insieme alla realiz-zazione di uno spazio molto ampio e di grande effetto sce-nografico, utile per esposizioni e selezionati eventi socio-cul-turali”. La progettazione e la realizza-

zione dell’intervento è scaturita dalla costante e fattiva concer-tazione con le Soprintenden-ze per i Beni Archeologici e Architettonici-Paesaggistici dell’Abruzzo. Al termine del-la cerimonia di inaugurazione l’associazione culturale “Nuo-vo Canto Popolare della Ma-iella” ha prsentato l’ensemble “Adriana Lecouvreur” in con-certo diretto dal maestro Erna-ni Catena dal titolo: “Da Napoli all’Abruzzo”.

Venerdì mattina presso il sito archeologico di San Vito a San Salvo si è tenuta una confe-renza stampa nella quale il sindaco Gabriele Marchese e l’assessore alla cultura Mauro Naccarella hanno annunciato la fine della seconda campagna di scavo nella zona dell’ex bo-sco Motticce. Sotto la direzione della dott.ssa Amalia Faustofer-ri della Soprintendenza ai beni archeologici e della prof.ssa Maria Carla Somma dell’Uni-versità degli studi “G. D’An-nunzio” di Chieti, gli studenti delle facoltà di archeologia me-dievale e di beni culturali han-no atteso agli scavi riportando alla luce non poche scoperte e

novità. Lo scorso anno si era proceduto ad un’analisi di tipo preventivo con sistemi geora-dar e geosismici che avevano evidenziato la zona cimiteria-le e la planimetria di alcune strutture dell’antico monastero di San Vito de Trineo. Quest’anno, attraverso gli sca-vi, l’area di indagine si è note-volmente ampliata e le novità non riguardano esclusivamen-te lo sviluppo planimetrico, ma anche le tecniche costruttive utilizzate e le modalità di se-poltura. Le scoperte più importanti, però, riguardano i materiali ceramici rinvenuti, che datano il monastero intorno al XIII-

XIV sec., e la presenza di molte tombe multiple che eviden-ziano lo stanziamento di una nutrita popolazione composta esclusivamente da maschi in età adulta o adolescenziale. ttraverso queste scoperte ar-cheologiche si avvalorano le tesi storiche secondo le quali l’abbazia di San Vito del Trigno sarebbe stata fondata nel 1259 e, dopo un periodo di prosperi-tà, abbandonata dopo il 1370.Si deve quindi ai monaci ci-stercensi la bonifica di buona parte della valle del Trigno e l’avvio verso l’agricoltura che ancora oggi resta una delle at-tività principali di San Salvo.

Martina Brescia

Tanto pubblicoa L’Altrocinema

SAN SALVO - L’attività con gli studenti dell’Università D’Annunzio di Chieti

Alla scoperta di San Vito La ricerca nell’area archeologica dell’ex Bosco Motticce

A Monteodorisio inaugurati i nuovi locali museali

Ma che bel castello...

Page 6: 27 luglio

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CULTURAquotidiano

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martedì27 luglio 2010

www.ilmeteo.it

Ore 21,30 - Piazza San VitaleRassegna Teatro Dialettale Compagnia teatrale del CRAK “Il lavoro che resta”

Ore 22.00 - Beat Cafèkamikaze Queens

Farmacia di TurnoVasto: Giovannelli - Via G. Spataro - Tel. 0873.362291San Salvo: Di Croce - C.so Umberto I - Tel. 0873.54185

Numeri UtiliCarabinieri 112 - Polizia 113 - Vigili del Fuoco 115

Capitaneria di Porto 0873.310340 - Pronto Soccorso 118 Municipio 0873.3091 - Polizia Municipale 0873.380486

Soccorso ACI 803 116 - Polizia Autostradale 0873.346208 -

MULTISALA DEL CORSOVasto - corso Europa

- Solomon Kane di Michael J. Bassett con Max von Sydow, Pete Postlethwaite, Alice Krige, James Purefoy- Predators di Nimród Antal con Topher Grace, Danny Trejo, Adrien Brody- The Losers di Sylvain White con Jeffrey Dean Morgan, Zoë Saldaña, Chris Evans, Idris Elba e Jason Patric- The Box di Richard Kelly con Cameron Diaz, Norma Lewis, James Marsden, Arthur Lewis - Eclipse di David Slade con Kristen Stewart, Robert Pattinson e Taylor Lautner

Qui a...San salvo

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Capitaneria di Porto 0873.310340 - Pronto Soccorso 118 Municipio 0873.3091 - Polizia Municipale 0873.380486

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Ha compiuto ieri 15 anni Paola Marchesani.Tanti carissimi auguridal papà Michele,dalla mamma Marilena,dalla sorella Cristina,dalla nonna Emmae dagli amici del Bar “Sole e Mare”.

Nicola e Lidia Bottari celebrano le nozze di diamante. Nicola e Lidia sono stati festeggiati commossi dai figli e dai nipoti, assieme a tutti quelli che hanno tratto dall’esempio di una coppia affiatata, imman-cabile nei suoi doveri verso la famiglia e aperta agli altri, una pre-ziosa lezione di vita. Gli auguri più affettuosi dalla famiglia Muzii.

Torna il folk americano nella se-conda edizione della Rassegna musicale via Adriatica a Vasto. Dopo il concerto dello scorso 14 luglio di Eric Andersen, si esi-biranno stasera alle 22.30 Lilly Hiatt e la sua band The dropped ponies (ingresso libero). Questa è la line up del quartetto: Lilly Hiatt (chitarra, voce), Beth Fin-ney (chitarra), Jeremy Ivey (bas-so), Jonathan Radford (batteria). Lilly è figlia di John Hiatt, icona del country rock americano, can-tautore, pianista e chitarrista, in attività da quasi quarant’anni. Proprio con il padre, Lilly Hiatt inizia a cantare e suonare in pubblico al Ravinia Outdoor, nei pressi di Chicago. Oltre che nei live, Lilly Hiatt partecipa al lavo-ro del padre cantando in “Love you again” e “What love can do”, brani presenti nell’album “Same old man”. Era il 2008 e Lilly Hiatt era appena diciassettenne. A di-stanza di soli due anni, Lilly Hiatt gira il mondo con la sua band ed è attualmente al suo primo tour

italiano. Nonostante la pesante eredità del nome del padre, la Hiatt ha saputo ritagliarsi una propria originalità e indipen-denza artistica. La cantautrice si sta già guada-gnando, a soli diciannove anni, il titolo di musicista di culto fra gli appassionati del genere. La freschezza della voce di Lilly Hiatt si combina con le lunghe tradizioni del country e del rock statunitensi, nella loro forma più pura e genuina. Per conoscere meglio la Hiatt prima del con-certo di stasera, potete ascoltarla all’indirizzo www.myspace.com/lillyhiatt

Francesco Paolo Manna

La rievocazione in progtramma per la fine del mese

Toson d’Oro, al lavoroper la nuova edizione

Nozze di diamante

“La consegna dell’onorificenza cavalleresca del Toson d’Oro” anche quest’anno viene rievo-cata nel Vastese, così come ogni anno nell’ultima settimana di luglio con un maestoso Corteo lungo le strade cittadine. Il To-son d’Oro è una manifestazione alla quale nessun vastese può mancare e che rappresenta un fiore all’occhiello per la storia di Vasto, città ricca di storia e di arte, celebre per monumenti an-tichi e testimonianze della sua magnificenza e della sua mille-naria civiltà. La storia racconta che Don Cesare Michelangelo d’Avalos, Marchese del Vasto, venne incaricato di assegnare il collare del Toson d’Oro al Princi-pe romano Fabrizio Colonna. La consegna dell’ordine del Toson D’Oro fu un testimonianza dei servigi che la famiglia romana rese alla Corte di Napoli. Questo evento assunse anche un valore altamente morale, come validis-simo elemento per la diffusione del Cattolicesimo in Europa, dati

anche i legami di parentela che intercorrevano tra lo zio cardinal Carlo Colonna ed il nipote Fabri-zio. La cerimonia si svolse a Va-sto il giorno 24 ottobre 1723 ed i festeggiamenti si protrassero fino al 2 novembre. Quest’oggi la manifestazione ha luogo nella città del Vasto con la partecipa-zione di circa 250 figuranti che interpretano, con sfarzo, tutti i personaggi del tempo, convenuti a piedi o su carrozze trainate da cavalli, in corteo, lungo le stra-de della città imbandierata con i simboli delle casate dei d’Avalos

e dei Colonna, tutti con costumi tipici del XVIII secolo. Il corteo storico ha inizio dal Palazzo dei d’Avalos, muovendosi poi verso il Palazzo Marchesale, tra la folla allietata da giocolieri e mangia-fuoco. Così avviene la cerimo-nia del Rito della Collazione del Toson d’Oro al candidato, Princi-pe Fabrizio Colonna, secondo un antico Cerimoniale dell’Ordine. Seguono vari momenti di gaudio che allietano tutto il centro stori-co della città, il tutto per conclu-dersi a tarda notte.

Chiara Iacovitti

Questa sera si esibisce Lilly Hiatt

Via Adriaticaal suono di folk

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Aperti la domenica a PRANZO,e tutti i giorni su prenotazione

SPORTquotidiano

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martedì27 luglio 2010

Direttore ResponsabileGiuseppe Tagliente

Direttore di RedazioneElio Bitritto

Capo RedattoreRosa Milano

RedazioneMichele Del Piano - Stefano Lanzano

Nino CannizzaroPubblicità

Giuseppe Giannone 333 3799353Matilde Mastronardi 320 2730383

Editoriale QuiquotidianoCorso Italia, 1 - VASTO

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StampaTipografia Poligrafica Ruggiero Avellino

Registrato al Tribunale di Vaston. 102 del 22/06/2002

quotidianol’informazione free press

Tra il Comune e la Pro Vasto sembra esserci un ritrovato punto d’incontro alla luce della “temporanea” esclusione del-la compagine biancorossa dal calcio professionistico: l’Am-ministrazione comunale, infatti, secondo quanto promesso dal sindaco Luciano Lapenna, af-fiancato dagli assessori Sputore e Tiberio e dal consigliere Lem-bo, è disposta a sponsorizzare la prima squadra di calcio con un marchio legato alla città. Si trat-ta di un’operazione che consen-tirebbe alle casse societarie di incamerare, dopo il contributo sbloccato e relativo al 2008, altri 25.000 euro se dovesse andare a buon fine quella che ormai è stata battezzata “operazione salvataggio”, ma il primo cit-tadino si è impegnato anche a raddoppiare la cifra. La schia-rita è arrivata poco dopo le ore

14 di sabato scorso, dopo che un gruppo di tifosi si era ritrovato sotto il Palazzo di Città alle ore 11 per avere un incontro im-mediato con il primo cittadino. Il sindaco, com’è noto, era alla manifestazione contro il taglio di 70 posti letto all’ospedale ci-vile “San Pio” di Vasto, quindi il faccia a faccia è iniziato con oltre due ore di ritardo, però, a quanto pare, l’attesa è servita per comprendere da che parte fosse l’Amministrazione comu-nale, anche se, sempre per re-stare con i piedi per terra, tra il dire e il fare c’è sempre il soli-to mare. Lapenna ha chiesto e ottenuto la presenza del presi-dente della Pro Vasto, Mimmo Crisci, per visionare, e rendersi realmente conto una volta per sempre, i documenti concer-nenti i debiti che il sodalizio biancorosso deve ripianare per

compiere un ultimo tentativo di salvataggio attraverso un’istan-za da presentare direttamente al Consiglio Federale per chie-dere la riammissione in Secon-da Divisione. Il sindaco ha ga-rantito che, qualora la raccolta fondi, finalizzata a ripianare il buco di bilancio da 250.000 euro, dovesse andare a buon fine, il Comune erogherebbe una som-ma di 25.000 in cambio di una sponsorizzazione e promozione di un marchio in ambito turisti-co legato alla città, da stampa-re sulle magliette dei calciatori, come avvenne, qualche anno fa, con il logo “Vivi Vasto” che era stato apposto, appunto, sulle magliette dei giocatori. Segnali positivi e di apertura, insomma, sembrano non mancare, anche perché c’è fiducia per raggiun-gere l’ormai famosa cifra dei 250.000 euro che, sempre a det-

ta del presidente Crisci, permet-terebbe di rientrare in Seconda Divisione; insomma, il massimo dirigente del club biancorosso è convinto che il tutto avrà una felice conclusione. “Ai tifosi, agli sportivi, ai giornalisti e al presi-dente Crisci - ha detto Lapenna - ho ribadito quello che avevo già detto a D’Amico e Colanto-nio (rispettivamente presidente del Comitato ‘Insieme si può’ e commercialista della Pro Vasto, ndc) nei giorni scorsi sul fatto che il Comune darà il proprio sostegno alla società tramite la promozione turistica della città, a condizione, però, che siano ri-solte prima le altre questioni, a cominciare dai conti della Pro Vasto che devono essere chiari. Riunirò la Giunta municipale per affrontare la questione e la somma di 25.000 euro sono di-sposto a raddoppiarla. Come in

passato, faremo la nostra parte, ma è chiaro che non possiamo sostituirci né ai privati né ai dirigenti della società di calcio per la gestione della Pro Vasto”. Intanto, come hanno ricordato gli stessi tifosi che hanno dato già tanto, riprende la raccolta fondi per ripianare i debiti del sodalizio biancorosso, quindi resta accesa la fiammella della speranza ma bisogna fare dav-vero presto, anche perché fra qualche giorno si riunirà il Con-siglio Federale. Crisci e D’Ami-co hanno invitato tutti a fare presto con la raccolta fondi che sarà anche sotto forma di abbo-namenti. Nella tarda mattinata di oggi, frattanto, è in program-ma una conferenza stampa in-detta dal sindaco che “riferirà sugli sviluppi e l’evolversi della situazione della Pro Vasto”.

Michele Del Piano

Ospitato dagli stabilimenti balneari vastesi La Prora, Si-renella e Zio Fiore, si è svolto il Torneo di Beach Tennis di beneficenza, organizzato dai giovani del Lions Club Vasto New Century, presieduto da Ludovico Iasci. La manife-stazione sportiva, giunta alla seconda edizione e che si è avvalsa anche della collabora-zione del Circolo Tennis Vasto e della Promo Tennis Vasto, ha visto prevalere, nel Torneo Maschile, Maurizio Ialacci e Nicola Troiano che si sono im-posti sulla coppia formata da Renato De Ficis e Christian Spadaccini; al terzo posto si sono classificati Gianfranco Cicchini e Michele Sallese. A vincere il Torneo Misto, invece, sono stati Massimo Di Risio e Francesca Cretaro che hanno battuto Nicola D’Agostino e Rachele Giaccari; il terzo po-sto è andato a Francesca Ba-daracco e Davide Notaro. Ben

24 sono state le coppie parte-cipanti, 16 per il maschile e 8 per il misto. Il ricavato, grazie anche ai numerosi sponsor, è stato devoluto, come l’anno scorso, alla locale Mensa Cari-tas: a ricevere l’assegno è sta-to Michele Racano, in rappre-sentanza di suor Gianna che è fuori sede. Sport e solidarietà, dunque, grazie al Lions Club Vasto New Century, ancora in-sieme per un binomio perfetto che non ha mancato di attira-re sportivi di ogni età e turisti vastesi per un’interessante e divertente alternativa. (mdp)

A Vasto prima, a Cupello poi, per due serate indimenticabi-li con Ritmica Sotto le Stelle, l’iniziativa della società sporti-va Centro Ritmica di Vasto che ha visto esibirsi, al cospetto di un pubblico numeroso ed en-tusiasta, le “farfalline” vastesi e le “cugine” ortonesi dell’Asso-ciazione Sportiva Armony, tutte seguite e allenate dall’insegnan-te Daniela Valentinetti. Belle le coreografie che hanno fatto da cornice alle esibizioni in Piazza L.V. Pudente a Vasto e in Piazza Garibaldi a Cupello, per quella che è stata un’iniziativa unica di questo genere nei due centri del Vastese, ma anche l’occasio-ne per diffondere una disciplina sportiva ancora poco conosciuta dalle nostre parti ma che sta già coinvolgendo ed entusiasman-do gli appassionati di questo sport. Le “farfalline” del Centro Ritmica e le piccole colleghe di Ortona, dunque, hanno salutato l’estate con un evento che sarà certamente ripetuto per la sod-

disfazione dei responsabili del Centro Benessere di Vasto che ha organizzato le due serate, a cominciare dal direttore Andrea Ledda e dal responsabile tecni-co della moderna struttura di Via Sant’Onofrio, l’infaticabile Nan-do Miscione: “Le piccole atlete si allenano da noi - ha ricordato Miscione - e, anche per questo, siamo soddisfatti per il nostro, seppur piccolo, contributo a una disciplina che tanto sta dando alla città e a livello agonistico. Inutile dire che le bimbe danno nuovo impulso alla ginnastica ritmica vastese”. Con l’incanto che si è creato nelle due piazze, si sono esibite atlete di provata esperienza agonistica e pure al-

tre ginnaste ai primi passi e, co-munque, accomunate tutte da un unico comune denominatore che solo lo sport sa instaurare. Le centinaia di persone, ”assiepate in ogni ordine di posti” avrebbe detto il cronista Nicolò Caro-sio, hanno potuto godere di uno spettacolo delizioso formato da un riuscitissimo mix di perizia tecnica espressa nelle diverse coreografie proposte.

Beach Tennis da Zio Fiore Ialacci e Troiano vincenti

Ritmica sotto le stelle a VastoApplausi in Piazza Diomede

Incontro in Municipio con il sindaco: la disponibilità a sponsorizzare la squadra

Operazione salvataggioPro Vasto, al lavoro per la permanenza in Seconda divisione

Maurizio Ialacci e Nicola Troiano

Page 8: 27 luglio

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