25 marzo 2012 - Comunità di S.Basso · implica una prima esperienza di vita nella comunità ... si...

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Notizie di rilievo:5 * Lunedì 26 21,15 - Catechisti a S. Filippo - Confratelli Suffragio * Martedì 27 21.15 Consiglio Pastorale e tutti i gruppi per preparare la Pasqua. * Mercoledì 28 21,15 Centri di ascolto nelle famiglie dei cresimandi * Giovedì 22 21,15 Adorazione Eucaristica e Lectio * Venerdì 23 21,00 Via Crucis della Famiglia *Sabato 31 15,00 Confessanti SOMMARIO: SOMMARIO: SOMMARIO: SOMMARIO: LA DOMENICA - Anno 91 - n. 9 - 25 marzo 2012 - abb. postale D.L. 353/2003 L. 27/02/2004 n° 46 art. 1 comma 2-DCB Ascoli Piceno l a D o m e n i c a Cammino della Parrocchia S. Basso http://sanbasso.wordpress.com/ e-mail: [email protected] Iniziazione cristiana Quaresima di Carità Via crucis della famiglia 1-2 3 4 5 a scheda inserto L'INIZIAZIONE CRISTIANA DEI FANCIULLI E DEI RAGAZZI IERI E OGGI La formazione cristiana dei ragazzi nella famiglia e nella comunità Riflessioni sul fondamento della nostra prassi catechistica e di iniziazione cri- stiana nell’accompagnamento al battesimo della giovane Greta I tempi e le tappe 38. - Come per gli adulti, l'iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi "si protrae anche per più anni, se è ne- cessario, prima che accedano ai sacramenti; si di- stingue in vari gradi e tempi, e comporta alcuni riti" (RICA, 307). I tempi sono: l'evangelizzazione o precatecumenato, il catecumenato, la purificazione quaresimale, la mistagogia. Le tappe o passaggi sono: l'ammissione al catecumenato, l'elezione o chiamata al Battesimo, la celebrazione dei sacramenti dell'iniziazione cri- stiana, cioè Battesimo, Confermazione e Eucaristia. 39. - Quando un fanciullo o ragazzo chiede di di- ventare cristiano e i suoi genitori hanno dato il con- senso, è opportuno far precedere l'inizio del catecu- menato da un tempo sufficiente perché si costituisca il gruppo di accompagnamento e i genitori o i loro rappresentanti prendano coscienza dei motivi che hanno portato alla scelta e conoscano il significato del cammino da intraprendere. Questo tempo po- trebbe iniziare con una celebrazione di accoglienza, nella quale esprimere il fatto che il candidato viene chiamato da Cristo, da lui accolto in seno al gruppo di amici che condividono la chiamata e fanno l'iti- nerario di iniziazione cristiana. È questo un tempo di evangelizzazione rivolto alle famiglie e ai non battezzati per far scoprire la persona di Gesù. 40. - La prima tappa dell'itinerario è l’ammissione al catecumenato (RIGA, 314-329) nella quale il fanciullo o ragazzo che vuole conoscere meglio Gesti Cristo e meglio amarlo, è accolto dalla Chie- sa, con il segno della croce, ed è ammesso alla litur- gia della parola. L'ammissione si fa in un gruppo, nel quale non dovranno mancare i genitori e gli accompagnatori, ma non molto numeroso, al fine di non turbare i fanciulli (RICA, 314). I1 rito si svolge in chiesa, o in altro luogo conveniente, tale da favorire l'espe- rienza di un'accoglienza familiare (RICA, 315). Rispondendo alla domanda dei fanciulli di diventare cristiani, chi presiede li invita a chiedere il consenso dei genitori (RICA, 320) e chiede ai presenti se sono disposti a sostenere i fanciulli con la fede e la carità. Quindi traccia il segno della croce sulla fron- te. I genitori e i catechisti tracciano anch'essi in silenzio un segno di croce sulla fronte dei fanciulli (RICA, 322). Dopo l'ingresso in chiesa, viene porta- to il libro delle Scritture, il presidente introduce la liturgia della parola, spiegando brevemente la digni- tà della parola di Dio che è annunziata e ascoltata nella assemblea (RICA, 325). Tra le letture indicate si scelgono quelle che si possono adattare sia alla comprensione dei catecumeni sia al livello della catechesi ricevuta da loro e dai loro coetanei (RICA, 326). L'ammissione al catecumenato è lega- ta al momento in cui il fanciullo è capace di deci- dersi in rapporto a Gesù ìl Cristo. Perciò la celebra- zione non deve essere fatta troppo presto, suppone una prima evangelizzazione che susciti la fede e implica una prima esperienza di vita nella comunità. 41. - Con questa tappa inizia il catecumenato, un tempo di vero tirocinio di vita cristiana, durante il quale il fanciullo o ragazzo cresce nell'esperienza spirituale dell'amore di Dio e prende coscienza che è chiamato a dare una risposta ai molti inviti del Signore. I1 tempo del catecumenato è ritmato da celebrazioni in stretta relazione con la catechesi che si va sviluppando e secondo il metodo della traditio- redditio, come la "consegna" della Bibbia (storia della salvezza), del Simbolo della fede, del Padre nostro, delle Beatitudini, della Legge (comandamenti, precetto della carità, discorso della montagna). La "riconsegna" potrebbe avvenire al termine delle relative catechesi e dopo un periodo di esperienza (RICA, 312; cf. 103, 125, 181-192). Tali celebrazioni si pongono nella direzione delle tre componenti dell'itinerario catecumenale, cioè: - inserire l'annuncio in una celebrazione della paro- la; - formare alla celebrazione con la celebrazione; - aiutare ad acquisire i valori sottesi al cammino catecumenale attraverso apposite celebrazioni. 42. - La seconda tappa è l'elezione o chiamata al Battesimo. Con essa i catecumeni che hanno mani- festato un vivo senso di fede e di carità e una cono- scenza della fede cristiana proporzionate alla loro età, vengono ammessi ai sacramenti dell'iniziazione ed entrano nella preparazione immediata alla loro celebrazione. GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 2012 11 FEBBRAIO 2012 "Àlzati e va': la tua fede ti ha salvato!" (Lc 17,19). Domenica 25 marzo giornata di Carità 5 a Domenica delle Palme Giornata Parrocchiale della Gioventù Orario Sante Messe: 7,30 e 9.30 nella Chiesa del Suffragio. Ore 10.30 Commemora- zione dell’ingresso di Ge- sù a Gerusalemme: Bene- dizione delle palme e solenne processione da Marano alla Marina e Santa Messa con la proclamazione della Passione in Piazza Possenti Giovani protagonisti: Processione, Messa, Pranzo e animazione.

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Notizie di rilievo:5

* Lunedì 26 21,15 - Catechisti a S. Filippo - Confratelli Suffragio

* Martedì 27 21.15 Consiglio Pastorale e tutti i gruppi per

preparare la Pasqua.

* Mercoledì 28 21,15 Centri di ascolto

nelle famiglie dei cresimandi

* Giovedì 22 21,15 Adorazione Eucaristica

e Lectio

* Venerdì 23 21,00 Via Crucis della Famiglia

*Sabato 31 15,00

Confessanti

SOMMAR IO :SOMMAR IO :SOMMAR IO :SOMMAR IO :

LA DOMENICA - Anno 9 1 - n . 9 - 25 marzo 20 12 - abb . posta le D.L . 353/2003 L . 27/02/2004 n° 46 ar t . 1 comma 2 -DCB Asco l i P iceno

la Domenica

Cammino della Parrocchia S. Basso http://sanbasso.wordpress.com/ e-mail: [email protected]

Iniziazione cristiana Quaresima di Carità

Via crucis della famiglia

1-2

3

4

5a scheda inserto

L'INIZIAZIONE CRISTIANA DEI FANCIULLI E DEI RAGAZZI IERI E OGGI

La formazione cristiana dei ragazzi nella famiglia e nella comunità Riflessioni sul fondamento della nostra prassi catechistica e di iniziazione cri-

stiana nell’accompagnamento al battesimo della giovane Greta

I tempi e le tappe 38. - Come per gli adulti, l'iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi "si protrae anche per più anni, se è ne-cessario, prima che accedano ai sacramenti; si di-stingue in vari gradi e tempi, e comporta alcuni riti" (RICA, 307). I tempi sono: l'evangelizzazione o precatecumenato, il catecumenato, la purificazione quaresimale, la mistagogia. Le tappe o passaggi sono: l'ammissione al catecumenato, l'elezione o chiamata al Battesimo, la celebrazione dei sacramenti dell'iniziazione cri-stiana, cioè Battesimo, Confermazione e Eucaristia. 39. - Quando un fanciullo o ragazzo chiede di di-ventare cristiano e i suoi genitori hanno dato il con-senso, è opportuno far precedere l'inizio del catecu-menato da un tempo sufficiente perché si costituisca il gruppo di accompagnamento e i genitori o i loro rappresentanti prendano coscienza dei motivi che hanno portato alla scelta e conoscano il significato del cammino da intraprendere. Questo tempo po-trebbe iniziare con una celebrazione di accoglienza, nella quale esprimere il fatto che il candidato viene chiamato da Cristo, da lui accolto in seno al gruppo di amici che condividono la chiamata e fanno l'iti-nerario di iniziazione cristiana. È questo un tempo di evangelizzazione rivolto alle famiglie e ai non battezzati per far scoprire la persona di Gesù. 40. - La prima tappa dell'itinerario è l’ammissione al catecumenato (RIGA, 314-329) nella quale il fanciullo o ragazzo che vuole conoscere meglio Gesti Cristo e meglio amarlo, è accolto dalla Chie-sa, con il segno della croce, ed è ammesso alla litur-gia della parola. L'ammissione si fa in un gruppo, nel quale non dovranno mancare i genitori e gli accompagnatori, ma non molto numeroso, al fine di non turbare i fanciulli (RICA, 314). I1 rito si svolge in chiesa, o in altro luogo conveniente, tale da favorire l'espe-rienza di un'accoglienza familiare (RICA, 315). Rispondendo alla domanda dei fanciulli di diventare cristiani, chi presiede li invita a chiedere il consenso dei genitori (RICA, 320) e chiede ai presenti se sono disposti a sostenere i fanciulli con la fede e la carità. Quindi traccia il segno della croce sulla fron-

te. I genitori e i catechisti tracciano anch'essi in silenzio un segno di croce sulla fronte dei fanciulli (RICA, 322). Dopo l'ingresso in chiesa, viene porta-to il libro delle Scritture, il presidente introduce la liturgia della parola, spiegando brevemente la digni-tà della parola di Dio che è annunziata e ascoltata nella assemblea (RICA, 325). Tra le letture indicate si scelgono quelle che si possono adattare sia alla comprensione dei catecumeni sia al livello della catechesi ricevuta da loro e dai loro coetanei (RICA, 326). L'ammissione al catecumenato è lega-ta al momento in cui il fanciullo è capace di deci-dersi in rapporto a Gesù ìl Cristo. Perciò la celebra-zione non deve essere fatta troppo presto, suppone una prima evangelizzazione che susciti la fede e implica una prima esperienza di vita nella comunità. 41. - Con questa tappa inizia il catecumenato, un tempo di vero tirocinio di vita cristiana, durante il quale il fanciullo o ragazzo cresce nell'esperienza spirituale dell'amore di Dio e prende coscienza che è chiamato a dare una risposta ai molti inviti del Signore. I1 tempo del catecumenato è ritmato da celebrazioni in stretta relazione con la catechesi che si va sviluppando e secondo il metodo della traditio-redditio, come la "consegna" della Bibbia (storia della salvezza), del Simbolo della fede, del Padre nostro, delle Beatitudini, della Legge(comandamenti, precetto della carità, discorso della montagna). La "riconsegna" potrebbe avvenire al termine delle relative catechesi e dopo un periodo di esperienza (RICA, 312; cf. 103, 125, 181-192). Tali celebrazioni si pongono nella direzione delle tre componenti dell'itinerario catecumenale, cioè: - inserire l'annuncio in una celebrazione della paro-la; - formare alla celebrazione con la celebrazione; - aiutare ad acquisire i valori sottesi al cammino catecumenale attraverso apposite celebrazioni. 42. - La seconda tappa è l'elezione o chiamata al Battesimo. Con essa i catecumeni che hanno mani-festato un vivo senso di fede e di carità e una cono-scenza della fede cristiana proporzionate alla loro età, vengono ammessi ai sacramenti dell'iniziazione ed entrano nella preparazione immediata alla loro celebrazione.

GIORNATA MONDIALE

DEL MALATO 2012 11 FEBBRAIO 2012

"Àlzati e va': la tua fede ti ha salvato!" (Lc 17,19).

Domenica

25 marzo

giornata di Carità

5a

Domenica delle Palme Giornata Parrocchiale della Gioventù

Orario Sante Messe: 7,30 e 9.30 nella Chiesa del Suffragio. Ore 10.30 Commemora-zione dell’ingresso di Ge-sù a Gerusalemme: Bene-dizione delle palme e solenne processione da Marano alla Marina e Santa Messa con la proclamazione della Passione in Piazza Possenti

Giovani protagonisti: Processione, Messa, Pranzo e animazione.

Pagina 2 LA DOMENICA - Anno 91 - n . 9 del 25 marzo 2012

Il rito dell'elezione manifesta la chiamata di Dio alla fede attraverso la Chiesa e la volontà dei catecumeni di ricevere il Battesimo. Si richiede perciò il giudizio di idoneità espresso dai catechisti, dai genitori, dai padrini, dagli accompagnatori e da quanti hanno curato la formazione dei catecumeni. L'elezione può avvenire all'inizio dell'ultima Quaresima oppure all'inizio dell'ultimo anno della catechesi catecume-nale. Essa si fa durante la celebrazione della Messa domenicale. Dopo l'omelia i fanciulli vengono pre-sentati alla comunità e viene reso pubblico il giudi-zio di idoneità di quanti hanno curato la loro forma-zione, ed essi stessi manifestano la volontà di acce-dere al Battesimo e scrivono il loro nome sul libro dei candidati al Battesimo. Chi presiede, chiamando-li per nome, li dichiara "eletti". La celebrazione si conclude con la preghiera litanica per gli eletti e il loro congedo. I1 rito, con i necessari adattamenti, può essere preso dal rito per i catecumeni adulti (RICA, 143-15 1). 43. - I1 tempo della preparazione immediata al Bat-tesimo è ritmato da alcune celebrazioni: le "consegne" o "riconsegne") se non sono state fatte precedentemen-te, e gli scrutini O celebra-zioni penitenziali (RICA, 330-342). Le celebrazioni peniten-ziali hanno lo scopo di far prendere coscienza al fanciullo o ragazzo che Dio lo ha amato e lo ama continuamente, ma non sempre egli ha risposto o risponde a lui positivamente. Le celebrazioni mani-festano l'iniziativa di Dio che sostiene la libertà dei fanciulli nel loro orientamento verso di lui, li illumi-nano sul significato della lotta che già debbono af-frontare e sostenere, donano loro forza e coraggio per partecipare alla vittoria di Cristo sul peccato, ma anche la gioia e la pace che scaturiscono dalla cer-tezza di appartenere già al mondo salvato da Gesù Cristo. L'iniziativa di Dio richiede infatti la collabo-razione del fanciullo, con la volontà di meglio cono-scere Gesù Cristo e di partecipare maggiormente alla vita della Chiesa e un atteggiamento di conversione adatto alla sua condizione. Nella celebrazione dello scrutinio, si chiede al Padre che i fanciulli, che già fanno esperienza della tentazione e del peccato, sia-no purificati e preservati da ogni male e corroborati nel cammino della vita (RICA, 339) e si fa l'unzione con l'olio dei catecumeni, sul petto o su entrambe le mani (RICA, 340). 44. - Gli scrutini o celebrazioni penitenziali possono essere uno o più. In questo caso le formule si prepa-reranno sul modello di quelle del primo, ispirandosi agli scrutini degli adulti. Se i sacramenti dell'iniziazione non si celebrano nelle solennità pasquali, gli scrutini vengono cele-brati nel tempo più opportuno (RICA, 333). Nel tempo degli scrutini i fanciulli già battezzati che frequentano la catechesi possono celebrare il sacra-mento della Penitenza (RICA, 332). 45. - Il Direttorio per le messe con la partecipazione di fanciulli osserva che "nella formazione liturgica dei fanciulli e nella loro preparazione alla vita litur-gica della Chiesa, possono avere grande importanza anche le varie celebrazioni, predisposte allo scopo di facilitare ai fanciulli stessi la percezione e il signifi-cato di alcuni elementi liturgici, quali il saluto, il silenzio, la preghiera comune di lode, specialmente se fatta in canto". Questo modo di formazione litur-

gica deve essere tenuto presente anche per i fanciulli e i ragazzi che domandano il Battesimo: attraverso le diverse celebrazioni essi sono gradualmente forrnati al celebrare cristiano, in modo che la partecipazione diventi consapevole e piena. Essi sono così introdotti ad accogliere la parola di Dio come attuale annuncio di salvezza e a scoprire il senso e la pregnanza dei vari elementi della ritualità cristiana: il canto, le acclamazioni, le processioni e i gesti simbolici. 46. - La terza tappa è il vertice dell'iniziazione cri-stiana. Essa consiste nella celebrazione dei sacra-menti del Battesimo, della Confermazione e dell'Eu-caristia (RICA, 343-368). In considerazione del legame con il mistero pasquale i sacramenti dell'ini-ziazione cristiana si celebrano di norma nella Veglia pasquale, o in altra domenica durante il tempo pa-squale (RICA, 343). Per salvaguardare l'unità dell'i-niziazione e la successione teologica dei sacramenti, "il Battesimo si celebra durante la Messa nella quale

i neofiti per la prima volta partecipano all’Eucari-

stia. La Confermazione viene conferita nel corso

della stessa celebrazione o

dal vescovo o dal sacerdote

che dà il Battesimo

(RICA, 344). Prima della rinunzia a Satana e della professione di fede dei fan-ciulli catecumeni, il cele-brante, secondo le circo-stanze, invita alla professio-ne di fede i genitori, i padri-ni e anche tutti i presenti, mediante il Simbolo aposto-lico o quello niceno-costantinopolitano (RICA, 351). Nella celebrazione il

fanciullo catecumeno è accompagnato dal padrino (e dalla madrina), rappresentante della Chiesa nel suo compito di madre, da lui scelto e approvato dal sa-cerdote (RICA, 346). 47. - La data di celebrazione dei sacramenti sarà stabilita tenendo presente: - l'idoneità del fanciullo a condurre una vita cristiana proporzionata alla sua età; - lo sviluppo dell'itinerario catechistico, che deve potersi svolgere in modo ordinato, senza essere con-dizionato da una data fissata precedentemente; - la necessità di prevedere dopo l'iniziazione cristia-na un periodo sufficiente perché i neofiti facciano"-l'esperienza nella Chiesa della vita sacramentale; per questo è da sconsigliare la celebrazione dei sacra-menti dell'iniziazione a conclusione dell'anno scola-stico; - l'opportunità di riunire insieme i fanciulli che devo-no ricevere l'iniziazione cristiana e i loro compagni che devono completare l'iniziazione cristiana con il sacramento della Confermazione e con quello del-l'Eucaristia (RICA, 3 10). 48. - Con la celebrazione del Battesimo, della Con-fermazione e dell'Eucaristia, non è terminato l'itine-rario di iniziazione cristiana. Inizia il tempo della mistagogia, per familiarizzarsi sempre di più con la vita cristiana e i suoi impegni di testimonianza (RICA, 369). I1 neofita è educato, secondo la sua età, a scoprire il posto dei sacramenti nella vita, a crescere in una sempre più grande fedeltà a Cristo, rinnovandola con la grazia dei sacramenti. I1 fanciullo o ragazzo neofita, attraverso la medita-zione del Vangelo, la catechesi, l'esperienza dei sa-cramenti e l'esercizio della carità, è condotto ad ap-profondire i misteri celebrati e il senso della fede, a consolidare la pratica della vita cristiana, a stabilire rapporti più stretti con gli altri membri della comuni-tà. (fine)

Centri d’ascolto ore 21.15

Gli incontri saranno presso le famiglie:

Shenu Arian via Abbadini, 3/B

Pagliarini Giovanni via Bocconi, 6/E

Feliziani Rita via Santi, 46

Marini Emidio via Adriatica Nord, 81

Bagalini Luigi via S. Vincenzo, 24

Parrocchia San Basso - Cupra Mar i t t ima Pagina 3

Martedì 16 ore 21.15

incontro con il regista Marco Simon Puccioni e con Teodoro Ndjock Ngana.

Il colore delle parole: Teodoro è poeta e me-diatore culturale, Martin è musicista e informati-co, Justin sindacalista e Steve mediatore cultura-le. Tutti vivono e lavora-no in Italia da oltre trenta anni, sono africani e non sono ancora cittadini ita-liani. Questo documenta-rio esplora il loro mondo e la condizione di chi si batte per il diritto all’inte-

Il colore

delle parole Marco Simon Puccioni

La sorgente dell'amore: In un piccolo villaggio

del Maghreb, Leila, una giovane ventenne, porta avanti una campagna con-tro lo sfruttamento delle donne per il trasporto del-l'acqua. Gli uomini non si danno da fare, e così le donne sono costrette ad assumere la totalità dei

compiti. Leila propone allo-ra di fare lo sciopero dell'a-more. Niente più sesso fin-ché gli uomini non costrui-ranno un tubo per portare l'acqua al villaggio. (da www.trovacinema.it)

TESSERA ACEC

E CINEMA PER GLI

UNIVERSITARI la Tessera Acec Marche. € 5, permet-te di avere 5 ingressi ridotti, più uno in

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La sorgente dell'amore di Radu Mihaileanu

Venerdì 22 sabato 23 lunedì 26 ore 21,15

domenica 25 marzo ore 16,00-18,30-21,15

Educare alla carità, significa favorire nelle comunità uno stile diverso, basato su un costu-me di partecipazione e di coinvolgimento che contrasti la mentalità della delega o dell’occa-sionalità. Una difficoltà grande è nella cultura corrente di vasti strati della comunità cristiana, nella mentalità, nel modo di percepire le cose: si identifica la carità con l’elemosina e con l’assi-stenza e si fa fatica a vederla ed a viverla come amicizia, come condivisione alla pari dove ognuno ha da dare e da ricevere; come promo-zione, come stimolo della giustizia, come pro-motrice di cambiamenti profondi di mentalità e di strutture. Un’altra grande difficoltà consiste nella falsa sicurezza e nell’auto soddisfazione. Chi si sen-te a posto, non ha bisogno di cambiare. In real-tà, se prendiamo sul serio la parola del Signo-re: “Amatevi fra di voi come Io ho amato voi” e apriamo gli occhi sulle nuove forme di po-vertà, di sofferenza, di emarginazione, che ci sono in ogni comunità, ci accorgeremmo che non siamo coerenti. Il giorno in cui ci illudes-simo di esserlo, saremmo finiti, perché menti-remmo a noi stessi, come i farisei. Si rischia pertanto di farsi involontariamente complici della situazione esistente, mantenen-do con aiuti immediati legati ai beni che posse-diamo, lo stato di dipendenza e di “resa” di persone che rimarrebbero estranee alle loro responsabilità e allo sviluppo della propria esistenza. È urgente uscire dalla morsa dell’emergenza, che ci “incolla” ai bisogni e soddisfa nell’im-mediato la mente e il cuore. Quello che manca sono le conseguenze operative e attuative dei principi della “dottrina sociale della Chiesa”. Dobbiamo fare opinione pubblica sui temi, non molto trasparenti, che forse abbiamo lasciato da parte in questi anni: temi come la scelta di uomini competenti, capaci e onesti, la verifica delle promesse elettorali, la sussidiarietà dei servizi, i capitali di spesa delle amministrazio-ni sono cose che ci riguardano, perché decido-no la qualità della convivenza umana. La diffusione di una “cultura dell’altro” e la solidarietà di destino, del diritto di tutti a gode-re dei beni della terra, dell’accoglienza digni-tosa, fanno parte della catechesi e dell’agire cristiano alla pari della preghiera e della medi-tazione. Con una foto dei lavori già a buon punto, vi presento la ristrutturazione dell’ex chiesetta, inagibile e fatiscente, adiacente alla Caritas Diocesana. La sua finalità è offrire alla collet-tività un Centro Polivalente di Informazione e Formazione, che si spera possa rispondere a

25 MARZO 2012

V DI QUARESIMA

Quaresima di Carità “Educare alla vita buona del Vangelo”

(Orientamenti Pastorali

dell’episcopato italiano per il decennio

2010-2020)

tali domande e possa coinvolgere le comunità ad aprire occhi, testa e cuore all’esercizio coor-dinato e intelligente della carità. Sono le nostre comunità cristiane il vero e in-sostituibile soggetto della carità evangelica. Per cambiare davvero, occorre anche cambiare il modo di proporre il cambiamento. Occorre spostare l’attenzione sul processo, sulle motivazioni, sul desiderio di qualità e di miglioramento avvertito da tutte le nostre co-munità durante il cammino sinodale. Occorre cercare consenso, coesione e coinvol-gimento di tutte le realtà, perché la carità di-venga veramente azione pedagogica collettiva. Conoscere e condividere è indubbiamente qualcosa di doveroso perché i valori non si apprendono, ma si formano in un costante rap-porto con gli altri e con la società civile che pone domande e suscita scandalo. E’ quindi urgente questo strumento per mobilitare la società e i fedeli e per creare nuove forme di prossimità: - un Centro di informazione che possa “dare forma” alla realtà di tante persone che sono nel bisogno e che chiedono aiuto, - un Centro totalmente finanziato dal fondo Cei 8xmille, attraverso un progetto presentato dalla Caritas, e che risponde fedelmente alle emergenze educative che la Chiesa oggi ci pone come obiettivo prevalente. Lo Spirito del Signore, che anima e guida la Chiesa, è presente ed opera anche oggi nelle nostre comunità. Bisogna che riconosciamo con umiltà e con fede le gemme che Egli fa spuntare e le coltiviamo con fiducia e amore. E’ questo, lo Spirito che ci anima e con cui ci stiamo preparando alla celebrazione della San-ta Pasqua, Spirito che certamente ci porterà a riorganizzarci e a ripensarci per poter rispon-dere alle nuove sfide che ci attendono.

Auguri di bene nel Signore.

DIACONO UMBERTO SILENZI

DIRETTORE

Pagina 4 LA DOMENICA - Anno 91 - n . 9 del 25 marzo 2012

Rinnovato

presepio poliscenico

di arte spagnola “Paolo Fontana”

nella chiesa della SS. Annunziata

vecchio incasato ( 35ª edizione)

Tutti i pomeriggi da

Natale all’Epifania con orario

15.00 - 19.00

e tutte le altre domeniche di gennaio 2012 con orario

15.00 - 17.00

Apostolato

della

preghiera

Marzo 2012 1a domenica

17,30 preghiera

"Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre."

Generale

Perché lo Spirito Santo con-ceda perseveranza a quanti, particolarmente in Asia, so-no discriminati, perseguitati e messi a morte a causa del nome di Cristo.

Missionaria L'impegno quaresimale ci sproni a vivere secondo uno stile più sobrio, nella quoti-dianetà operosa, nel rispetto del prossimo e del creato.

Vescovi L'impegno quaresimale ci sproni a vivere secondo uno stile più sobrio, nella quotidianetà operosa, nel rispetto del prossimo e del creato.

Nei giorni 27 28 29 marzo alle ore 21.15

presso le Monache Clarisse di San Benedetto del Tronto

riflessione sul libro di Ester della biblista Rosanna Virgili

“La forza di una donna tra fedeltà, cosmesi e preghiera”

Venerdì 30 marzo ore 21,00

Ponte Statale adriatica -